"Controluce" rubrica a cura di Luigi De Marchi

Le altre zone per Gore
C'è ricercatori presso l'Università di Copenaghen hanno pubblicato in questi giorni i risultati a dir poco esplosivi di un loro studio su sette mila cinquecento pazienti di quaranta diverse patologie dallo studio emerge infatti che il famoso effetto per la champions fra il miglioramento prodotto in qualsiasi paziente dall'assunzione di una qualsiasi sostanza neutra dal borotalco l'acqua distillata e attribuito finora all'auto suggestione non esisterebbe affatto e sarebbe quindi esso stesso solo il prodotto dell'autosuggestione della classe medica del suo scarso spirito critico a che cosa dunque secondo questi ricchi ricercatori sarebbe attribuibile in miglioramento riscontrato inoltre un terzo dieci per cento quelli trattati con l'acqua distillata il borotalco auguro al puro e semplice regressione naturale temporanea o definitiva della malattia e come sono arrivati a questa conclusione semplicemente confronta andò i pochissimi studi centoquarantaquattro in tutto in oltre cinquanta anni dal quarantasei al novantotto in cui i pazienti osservati antiche solo ed essere divisi solo in due gruppi quello dei pazienti trattati con il placebo quelli trattati col farmaco d'
Valutare erano stati suddivisi in tre gruppi quelli trattati con il placebo quelli trattati col farmaco da valutare quelli non trattati affatto ebbene è emerso che le percentuali di miglioramento tra i trattati con il placebo i non trattati a far do erano sostanzialmente identiche e a questo punto a Robbiate donne gocce sono stati costretti a concludere che dietro la leggenda dell'effetto placebo si nascondeva un fatto molto semplice una regressione naturale delle varie patologie ma il fatto essenziale che sebbene in due bravi ricercatori danesi non sembrino neppure sospettare Hulot i risultati del loro studio invalidano non solo il mito del placebo ma tutta la ricerca e la medicina ufficiale anche nei settori più cruciali per parte mia ho dovuto scontrarmi con l'inaffidabilità il dogmatismo di questa scienza ufficiale quando negli anni Ottanta tentai di condurre una ricerca finalmente seria sul problema delle terapie antitumorali e della loro efficacia avevo pensato la necessità di quella ricerca quando parlando dei miei dubbi sull'utilità delle diagnosi e delle terapie antitumorali con un amico anatomo parte l'ho colto un ospedale veneto mi sentii rispondere testualmente si anch'io ho molti dubbi sapete quante volte nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti N
Naturalmente dall'organismo
Tutta gente che era guarita da sola del sul tumore ed era poi morta
Per altre cause del tutto indipendenti dalla patologia tumorale o il punto mi si accese una da lampadina etiche mi domandai la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi invece in tutto l'Occidente avanzato fosse solo un'illusione ottica prodotto dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati regrediva naturalmente e che mi domandai ancora il tanto conclamato Hinckley
Entro della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell'angoscia di morte ha prodotto dalle diagnosi precoce dal clima terrorizzante dell'ospedale sia della debilitazione intossicazione del paziente prodotte dalle terapie Brasile traumatizzante tossiche della medicina ufficiale insomma il risultato del blocco che l'angoscia delle diagnosi quarti delle terapie impongono ai processi naturali di regressione guarigione dei tumori era e resta un dubbio terribile perché quando andai a cercare nella letteratura le ricerche che avessero compare dato le condizioni dei pazienti trattati e non trattati scoprì convivo sgomento che mentre essi erano
Rischi minori il campo come hanno dovuto costata
Aree anche i due ricercatori danesi per il placebo nel campo del cancro e se non esistevano affatto sì avete capito bene non era non mi sono mai state fatte e a quel punto poi folgorato dall'idea di intraprendere una ricerca finalmente chiarisce lo statore tale dell'arte medica e dissi parte sospetto terribile che le parole dell'amico anatomopatologo mi avevano scatenato dentro per dissipare questo sospetto sarebbe bastato abbattere per condurre una ricerca basata sul confronto tra la mortalità dei pazienti inconsapevoli della propria patologia e non trattati e quella dei pazienti consapevoli e trattati con le terapie normalmente applicate
Proposi quindi a un'amica psichiatra nel maggior centro oncologico italiano l'Istituto Pascale di Napoli la realizzazione di una semplicissima ricerca che suscitò subito il suo entusiasmo sono molte gli dissi le persone che come me in caso di malattia cancerosa preferirebbero non conoscere la diagnosi e non sottoporsi a nessuna terapia antitumorale appunto perché temono gli effetti psicofisici ci devastanti delle diagnosi e delle terapie e vogliono vivere in pace i loro ultimi mesi o anni di vita basterà quindi organizzare all'Istituto Pascale uno screening per il paziente
Migliaia ogni anno che si presentano primi per i primi accertamenti suddividendoli in due gruppi mediante un breve questionario un primo gruppo composto dei pazienti che vogliono conoscere la diagnosi e sottoporsi alle terapie è un secondo gruppo composto da i pazienti che non vogliono né conoscere la diagnosi nel sottoporsi alle terapie poi basterà negli anni successivi controllare le condizioni di salute della mortalità degli uni e degli altri l'amico psichiatra mi disse che non sarebbe stato difficile trovare i pazienti del primo gruppo perché in effetti una percentuale del cinque dieci per cento dei pazienti pur con lo scendo la diagnosi rifiuta le terapie ma quella ricerca non potremmo mai farla perché la direzione dell'Istituto Pascale vi si oppose nettamente sostenendo in aperto contrasto con il principio costituzionale della libertà di cura che non curare un paziente che non vuole farsi curare neppure parchi comunicare la diagnosi configurerebbe il reato di omissione di soccorso un'arteria assurdo che trasforma di fatto la terapia in una Rocca condanna ora però la recente ricerca dei due Stati studiosi danesi viene a confermare indirettamente quella mia ipotesi di lavoro e cioè che moltissime patologie compreso quelle cancerose regrediscono naturalmente e che quindi attribuito alla medicina quella regressione senza nessuna dice sì nessuna prova documentale e semplicemente anch'centinaia di resto da sempre ho pensato che molti dei tanto millanta i meriti di certamente il Cina sono solo fumo negli occhi ogni organismo ha in sé è una tendenza naturale a difenderli dalle malattie a guarirla e con le sue difese immunitarie comincio io cuciti coi suoi linfociti questo i vari anticorpi
In queste riprese riescono sempre vittoriosa salvo una volta nella vita e cioè quando l'organismo muore queste condizioni attribuire le guarigioni alla medicina e quasi sempre puro condizionamento culturale per far e quanto sembrerebbero brave gli ingegneri edili o meccanici che lavorassero con mattoni o parti meccaniche capace di auto strutturarsi sempre in edifici o macchine perfettamente funzionali salvo quando ogni ottant'anni ho cent'anni sopravviene un quarto irrimediabile dell'Automobil Club via dell'autoriparazione al di là delle polemiche di principio credo che questa dice Catanese imponga un ripensamento di tutta la ricerca medica ufficiale e non solo in tema di placet grazie amici ci sentiamo
Venerdì prossimo alle otto e cinquantacinque