"Abitare il futuro promuovendo lavoro e partecipazione". XIV Congresso confederale della CISL (12-15 giugno 2001, Hotel Ergife, Via Aurelia, 619)

O
Riprendo un po'di silenzio
Prendete posto
Per cortesia
Care amiche
Delegate delegati
Invitati e graditi ospiti
Dichiaro aperto il quattordicesimo congresso nazionale della CISL e
A me corre l'obbligo del primo adempimento formale per dare inizio ai nostri lavori
E il primo adempimento formale come sanno tutti i delegati elezione della presidenza e dell'ufficio di presidenza
Vi propongo alla presidenza Antonio avuta e vicepresidente Vannucci Stefania
Grazie integro applauso con un consenso la proposta invito nel frattempo Antonio godevano gite pane a prendere il loro posto
E tutti i colleghi del comitato esecutivo ad accomodarsi alla presidenza
Vi propongo inoltre l'ufficio di presidenza
Nel seguente persone
Sorgi Nino
Pane o Giancarlo Cesarino Francesco
Claudiani Claudio Falotico Antonio
Mary Rina
Anna Maria Parente
Cesare De Censi Giorgio Caprioli Giovannini Giovanni Serpilli se in gara sulle bene barocco Giancarlo
Marzotto Sante
Buratti Francesco Giacomassi Fulvio Mezio Paolo questo all'ufficio di presidenza
L'asso ora la parola al presidente Antonio USA
Delegate delegati si sente
Care delegate e cari delegati ringraziamo anche a nome della collega Mannucci per quanto riguarda l'onore che ci è stata concessa presiede questo nostro quattordicesimo congresso dell'accise
Che si colloca i sicari in un momento abbastanza importante per la vita democratica economica e sociale del nostro Paese
Ci è pervenuto un
Un biglietto
Vi saluto a a Savino Pezzotta nostro segretario generale
Da parte di Walter Veltroni sindaco che come tutti noi abbiamo letto
è stato operato congresso la formula all'onorevole Veltroni e la gola di pronta guarigione per prendere possesso dell'incarico così importante
Caro Pezzotta ti ringrazio per gli auguri e spero di collaborare Conte con Angeletti comperati per il futuro di Roma capitali d'Italia con stima Walter Veltroni
Per il saluto della città
Diamo la parola
Alla
Vice Sindaco dottore Enrico Gasbarra che preghiamo di prendere
Prego
Grazie con orgoglio ed emozione che la città di Roma rivolgere il suo saluto
Alla quattordicesimo congresso della CISL augurando pienezza di lavoro e di sviluppo di proposta
La stesso rapporto che la città ha avuto con il mondo del lavoro che ha consentito in questi anni di incrementare attraverso la concertazione con il mondo sindacale
Di raggiungere l'obiettivo di ottanta mila nuovi occupati così come di rendere l'amministrazione in collegamento con le forze sindacali il momento di sviluppo e di lavoro delle città e la città di Roma e ci auguriamo per tutte le città d'Italia
Nel ringraziare formulare i migliori auguri garantiamo dalla città di Roma ci sarà sempre una attenzione piena al mondo del lavoro affinché nelle istituzioni
Della nostra nazione il concetto di mercato non sia mai scisso dal tema del lavoro dello stato sociale della concertazione e dello sviluppo buon lavoro grazie
Alle
A questo punto c'è da approvare il Regolamento del congresso
è un mai prassi costante
Di dichiarare se qualcuno non è contrario di darlo per letto per accelerare i i tempi dei lavori
E quindi se siamo tutti d'accordo chi è d'accordo Perre il Regolamento alzi la mano
Gio
Chi non è d'accordo
Chi si astiene è passato all'unanimità
Sono presenti in sala e noi vi salutiamo con grande affetto e stima in linea di continuità in Osti ex segretari generali Pierre Carniti
Franco Marini
Gli ex segretari generali aggiunti
Vito Scalia
Mario Colombo
Raffaele Morese
E siccome sono molti i presenti tanti altri specchi e segretari confederali salutavo tutti quanti i complessivamente un applauso
Sono presenti vi salutiamo con affetto
Le delegazioni della CGIL capeggiata dal segretario generale Cofferati
Ed è la UIL di capeggiato dal segretario generale Angeletti
A questo punto
C'è da approvare
Ed è leggere le commissioni Commissione Regolamento
Presidente io capi Etro vicepresidente stendardi Uliano Ufficio di Presidenza Schomberg primo e Marinelli Angelo segretaria confederale di quindi Amalia Ghisani chi è d'accordo alzi la mano
Giù pieno d'accordo
Chi si astiene all'unanimità commissione verifica Poteri presidente se che Gianfranco vicepresidente Carosi al segno componenti Scotti ma Mario c'è resa Antonio Giorgi Franco Rosazza prim'niente Liliana Domenico Di Simone Frattini Adriano Leotta Salvatore
Campora Isnardi ostili meno chi è d'accordo alzi la mano
Gioco
Chi non è d'accordo
Chi si astiene all'unanimità commissione però sta tutto
Presidente reggente Cesare vicepresidente Mede Mario componenti Battisti Luigi Scotti Mario
Tiburzi Giovanni che Audi anni Claudio Carosi al segno Marzotto Suntech Cerrito Pietro Colturani Daniela parenti Anna Maria Fabrizio Maria Grazia chi è d'accordo alzi la delega
Chi non è d'accordo
Chi si astiene all'unanimità
Commissione per le mozioni precedente
Carlo Borio vicepresidente Rino Tarelli componenti Zanotti Armando Muscolino Carmelo colturali Daniela ligio buoni Franco ritiene di Sante Marzotto Maria Rina
Paolo Mečiar sbarra Luigi Gorrini Albino Salvadori Gianni Caprioli Piergiorgio Cesare reggenti
Elia Fiorillo Claudio Claudiani Rainieri Pierangelo segreteria confederale Santini Giorgio Bonfanti Bonanni Preve parete Guerisoli Pier da corde alzi la mano
Giù chi non è d'accordo
Chi si astiene anche questo all'unanimità
Commissione regionale precedente Anna Maria Furlan vicepresidente Nino Sorgi componenti Verrengia Pasquale Crisanti Maurizio vergine Giuseppe cabrio Lucio Cornelio Valeriano Trevisan Giovanni Natale Umberto all'uopo Santo Barnaba Maurizio Potito Zizzari
Paris Piero cali venato chi è d'accordo alzi la delega
Gioppino e l'accordo chi si astiene all'unanimità
Composizione seggi elettorali primo
Polidori Angelo Mazziotta Rosina seconda commissione la base Grazia Bory Tonino terza commissione Acciai Paolo vari Lanfranco quarta Stefanizzi Pietro Puggioni Giovanni la quinta
Puglia Alfredo lazzaroni Antonio la sesta Dal Cortivo Egidio Morelli Ermanno la settima Perroni Francesco Caracciolo Pasquale
L'ottava De Santis Claudio Di Luca Lino la nona Capizzi e Filippo obbliga Angela
La decima del prete Antonio De Gori Gaetano l'undicesima Puma Roberto Gamberini Laura alla dodicesima massacro Renata e che ha rivelato chi è d'accordo alzi la delega
Giù chi non è d'accordo chi si astiene all'unanimità i questori
Testi che l'audio Coppini Arduino Balzac Adriano Roberto Di Vincenzo Hollande issando buone acquisti Roberto la pastiera Giuseppe chi è d'accordo a te la delega
Gioppino è d'accordo chi si astiene anche questa passata all'unanimità
Diamo adesso la parola a Stefania Vannucci per un saluto della segreteria generale della UE SR che ci ospita prego Stefania
Care amiche e cari amici congressisti naturalmente vi porto il saluto dell'Unione sindacale di Roma e del Lazio
Roma
Città abituata all'accoglienza tuttavia è davvero un piacere ospitare i lavori di questo quattordicesimo congresso
Che oggi avvia una riflessione sui temi strategici per la vita del sindacalismo confederale e più in generale del nostro Paese
Un ringraziamento quindi alla segreteria confederale in particolare al segretario generale Savino Pezzotta per aver scelto la nostra città e la nostra regione una regione il Lazio è una città Roma che vivono le contraddizioni di questa fase di cambiamento una trasformazione profonda che investe la società e quindi il mondo del lavoro
La nostra regione negli ultimi anni ha seguito l'andamento medio del nostro paese ci sono stati segnali di ripresa
Ma l'occupazione è cresciuta poco
Forte è rimasta la disoccupazione giovanile in particolare quella femminile è cresciuto il disagio della popolazione anziana ci sono nuove povertà forse più nascoste ma sempre dolorose
Si è affermata una visione individualista mercantile del vivere ma nello stesso tempo è cresciuta la ricerca di valori cui radicare la propria esistenza al profondo senso di insicurezza tipico delle stagioni di cambiamento
Si accompagna la voglia di avere punti di riferimento
Il mondo del lavoro e la CISL e in modo particolare cerca di interpretare cambiamento di governare le trasformazioni
I temi del nostro dibattito congressuale descrivono la complessità di questa fase storica e sicuramente la globalizzazione i cambiamenti in atto nel mondo dell'impresa in quello dei lavori
L'innovazione tecnologica i grandi flussi migratori impongono all'azione sindacale la necessità di rimodulare anzi
Di ripensare le forme di rappresentanza e di tutela di potenziare l'azione sul territorio
Le modifiche degli assetti istituzionali e di quelli di governo spostano funzioni e livelli di decisione agli enti territoriali in primis dalle regioni
E il cosiddetto federalismo o meglio il lento processo di devoluzione di funzioni in atto nel nostro Paese dagli anni Settanta
Inizia solo oggi a produrre i suoi effetti più sensibili purtroppo non sempre le Regioni si sono dimostrate pronte a gestire le nuove funzioni e non sempre lo Stato centrale è stato prodigo nel trasferire beni e risorse al seguito delle competenze
Il caso sanità come al solito è emblematico
Il Lazio come buona parte delle regioni a un forte disavanzo è una quota rilevante delle risorse regionali assorbita dalla spesa sanitaria nel primo trimestre due mila uno la spesa farmaceutica dopo l'abolizione del ticket ha subito un'impennata
Nel Lazio del trentacinque tre per cento e la regione si trova oggi a dover gestire problemi creati da scelte nazionali su cui più volte la CISL aveva espresso una posizione critica ma questo è solo uno dei tanti esempi di come le riforme in atto portino il territorio ad essere il nuovo centro decisionale quello su cui il cittadino misura la credibilità dello Stato
Il ruolo della Regione ed anche degli altri enti territoriali ormai di straordinaria importanza sia per migliorare la qualità della vita sia per sperimentare nuovi modelli di sviluppo e di occupazione
Sia per affermare più computer forme di democrazia solidale e partecipata
Le istituzioni locali possono dare un segnale forte di ripresa
A condizione che vi è un avvio ad una nuova stagione dei diritti di cittadinanza attraverso la valorizzazione del ruolo delle rappresentanze sociali e lo sviluppo di una vera politica di concertazione territoriale
Per questo la CISL non solo sul piano nazionale e internazionale ma sempre più sul piano locale
Deve rafforzare la sua azione la sua presenza predisporre una vera e propria piattaforma territoriale avviare una politica di dialogo sociale sul territorio
La strada per trovare soluzioni concrete per lo sviluppo sociale e occupazionale e quella di adattare le regole alle situazioni locali pensare in termini di flessibilità territoriale contrattare e concertare sul territorio
Proprio ieri nel corso di un incontro con colleghi sindacalisti di altre capitali europee il tema della flessibilità è stato al centro delle nostre riflessioni
E dei colleghi francesi hanno fatto presente che Al fine di tener conto del carovita che c'è a Parigi i salari di quella regione sono mediamente più alti del trentacinque per cento rispetto alle altre regioni della Francia
La capacità di attrarre capitali e iniziative produttive il funzionamento della pubblica amministrazione le politiche formative dipendono in larga parte dalle scelte dei governi cari come se così come le politiche fiscali e tariffarie redistributive questo vuol dire che la nostra capacità contrattuale e concertativa
Deve sempre più affermarsi sul territorio laddove a dobbiamo creare le condizioni di sviluppo contemperando le esigenze di competitività con quelle di tutela del mondo del lavoro
A fronte di queste trasformazioni la CISL nella sua tradizione di sindacato confederale attento e pronto a cogliere il senso profondo dei cambiamenti si interroga sulle cose da fare
Per come dice il nostro stesso slogan abitare il futuro per una per dirlo in una sola parola per esserci per fare sì che quelli che noi rappresentiamo lavoratori e pensionati possono avere un futuro possano partecipare a costruire un futuro
Il lavoro è più che mai al centro della nostra riflessione della nostra azione il nostro impegno a realizzare un sistema di produzione che sappia coniugare efficienza e solo e da Rita soprattutto nei confronti dei più deboli dei meno capaci che rischiano di essere espulsi da questa competizione a volte fine a se stesse
E accanto al lavoro il ridisegno di una società a misura d'uomo in cui la persona sia di nuovo al centro dell'agire
Per questo nei nostri temi poniamo con forza la necessità di riprogettare lo stato sociale non certo di smantellarla
Dobbiamo contrastare proprio a partire dal territorio l'idea che lo stato sociale sia di ostacolo alla crescita competitiva del nostro paese della nostra regione sia una spesa che frena gli investimenti
La CISL e si batte per uno sviluppo equilibrato si batte per creare ricchezza ridistribuirle in modo equo
C'è un evidente evoluzione del sistema dei servizi al cittadino noi vogliamo concertare le forme di redistribuzione del reddito soprattutto per garantire il principio di universalità e di tutela delle fasce deboli della popolazione
Il grado di civiltà di una società non è misurabile solo con il il ma attraverso la qualità della vita che riesce ad offrire ai propri cittadini per questo siamo convinti che in questa società così frammentata insicura c'è bisogno di partecipazione c'è bisogno di sindacato
Qualche giorno fa su conquiste del lavoro Guido Baglioni ha scritto un articolo in cui ha parlato Dinoi della CISL alla vigilia del quattordicesimo congresso
E nella fase conclusiva ha detto che la CISL ha bisogno di fermezza di coraggio di coerenza sono doti che alla CISL e non sono mai mancate e che di sicuro non ci mancheranno per il futuro buon lavoro a tutti
Io pregherei le delegate e delegati dei aiutarci a condurre questo congresso la strada non è proprio tra le più felici quindi vi pregherei la massima attenzione soprattutto Massimo silenzio altrimenti non riusciamo ad andare avanti quindi di una preghiera è un'esortazione grazie
Sono presenti
Pietro Larizza Presidente che nel
L'onorevole IG Castagnetti
Per cortesia
L'onorevole Parisi
Il direttore della Confindustria Parisi
L'ex ministro letta
Mammano poiché ci arrivano i nomi leggere ma anche le altre personalità presenti
Sono arrivati alcuni messaggi
Salutiamo Sergio D'Antoni
Bertolt è seria
Sono arrivati diceva alcuni messaggi
Ora iniziamo
Per cortesia un po'di silenzio
Rivolgo
Un cordiale saluto ai delegati della Cisl
Convenuti a Roma
Per partecipare al quattordicesimo congresso della confederazione
L'assise dibatterà temi di rilievo per quanti laboratori giovani donne pensionati disoccupati
Fasce deboli della popolazione
Si riconoscono nell'impegno della Cisl per il progresso ciociare e per il benessere economico dei cittadini
Tutte le componenti del mondo al socio economico sono chiamate ad una profonda riflessione di fronte alle sfide sempre più tecnologiche che investe no anche gli aspetti della normale
Vita quotidiana impongono un'attenta considerazione
Delle relazioni tra tutti i protagonisti del mondo del lavoro
Occorre quindi un forte senso di responsabilità di ciascuna componente affinché la strada del dialogo e del confronto complessivo
Sia della collettività nazionale verso nuovi traguardi di stabilità e di benessere
In tale consapevolezza invio al congresso un fervido augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica
Secondo messaggio
Desidero vivamente ringraziarla
Per la cortese lettera del ventotto maggio scorso con la quale mi invita a partecipare al quattordicesimo congresso della CISL in programma a Roma dal dodici al quindici giugno prossimo
Avrei accolto con piacere il suo gradito invito debbo tuttavia informarla che in ossequio a una prassi lungamente seguita mi astengo al pari degli altri membri del direttorio dal partecipare a manifestazioni che non Romanino dal mondo accademico o da quello prevalentemente economico e finanziario
Formulò i migliori auguri per il successo dei lavori nel solco di una tradizione che ha visto la CISL dipendere con vigore le classi lavoratrici ma al tempo stesso darsi carico
Del contesto economica sociale degli interessi generali e nazionali
è stato rilevante il contributo che nei decenni postbellici fino ad oggi
La CISL ha dato e dà sui temi della struttura contrattuale
Del superamento degli automatismi del rapporto tra fabbrica e territorio della politica dei redditi dell'unità sindacale dell'autonomia dalla politica e dall'economia
Oggi il sindacato tutto è chiamato a confrontarsi con il tema del lavoro nell'era della globalizzazione
Con l'esigenza di dare vita a una rinnovata politica dei redditi che abbia tra i suoi piloni portanti il rapporto tra salari e produttività
E appropriate nuove forme di flessibilità
E di introdurre riforme che razionalizzino Erice otorino lo stato sociale per non disperdere le principali conquiste conseguite con il grande merito dei lavoratori sindacalmente organizzati insomma di fronte alle grandi trasformazioni che interessa l'economia e società
E alle imponenti innovazioni delle te nelle tecnologie dell'informazione ed era a conoscenza
Lo stesso ruolo del sindacato che si trova ora ad agire in un mondo globalizzato non può essere esente da approfondimenti e riflessioni in chiave evolutiva
Il rigido antagonismo di un tempo tra capitale e lavoro può essere superato con modalità articolate di convergenze strategiche
Nel mantenimento bella netta distinzione dei ruoli e della naturale dialettica per la tutela da parte di lavoratori in prese dei rispettivi immediati interessi e per l'individuazione dei mezzi con i quali raggiunge gli obiettivi prefissati
è di particolare attualità l'esigenza per prevenire forme di neo corporativismo
Di correttamente inquadrare il rapporto tra ruolo degli organismi rappresentativi era presentando sa politica generale organi costituzionali e sovranità popolare
Come per tutte le componenti vive della società
E naturalmente per le istituzioni rilevanti sono le sfide che si profilano problemi nuovi acuti si pongono anche nelle coscienze avanzate con forme nuove di esclusione di emarginazione
Gli organismi sociali non possono l'altro campo fare astrazione da quel che avviene in campo mondiale con squilibri tra Paesi e con forme di povertà indigenza sempre più insopportabili
Alla base di tutto vi è la priorità
La prioritaria esigenza di diffondere
Tale idea e di riprendere l'uomo la sua dignità la partecipazione e collabora alla vita sociale e politica non è al declino la Società del lavoro anzi
E quest'ultimo per dar sostanza allo stato di cittadino di componente la collettività
Sviluppo e occupazione sono i prioritari termiti impegno per ogni forza sociale che voglia fortemente investire nel futuro
Parlare alle giovani generazioni opporsi al di crine alle incertezze convivere con fenomeni nuovi quali le migrazioni affrontare adeguatamente i temi cruciali della distribuzione del reddito
Nel formularle per gli auguri
Per la vostra Assisi le invio i migliori saluti
è Fazio governatore dalla Banca d'Italia che scrive
Leggiamo questo terzo messaggio Breve
Rispondiamo alla sua lettera dello scorso sedici maggio a nome del cardinale Fiorenzo Angelini
E la ringraziamo per l'invito rivolto agli a partecipare ai lavori del quattordicesimo congresso della Cisl che si svolgerà a Roma dal dodici al quindici giugno prossimo
Le precisiamo tuttavia che purtroppo ciò eminenza non potrà essere presente per impegni già assunti in precedenza
Tuttavia le augura un pieno successo all'importante iniziativa con distinto saluti
Da parte del cardinale Fiorenzo Angelini Lang ringraziamo per queste ulteriori attenzione
E in sala e lo salutiamo l'onorevole Fassino
Sono graditi ospiti alcune delegazioni straniere beh leggiamo l'Austria
Il Belgio
Un'altra delegazione del Belgio
La Francia contro le delegazioni anzi con quattro
La Germania
Il Lussemburgo
Il Portogallo
La Spagna
La Turchia
Algeria
Poi man mano che arriveranno tante altre delegazioni straniere
Sarà certamente compito nostro di saluta alle con affetto è caldamente
A questo punto
Dopo che il segretario generale ha salutato alcuni ospiti graditi
è arrivato il momento
Di dare la parola al nostro segretario generale Savino Pezzotta
Grazie
Gentili ospite
Cari amici e compagni delegazione sindacale estere e italiane
Care delegate
Cari delegati l'azienda cioè la vera il suo quattordicesimo congresso nazionale
Siamo all'atto conclusivo di un lungo percorso
Che ha visto una grande partecipazione democratica al dibattito e ha coinvolto i nostri iscritti attraverso migliaia di assemblee di base i congressi territoriale regionali e di federazione sulla strategia della CISL per i prossimi anni e sulla scelta delle donne e degli uomini che avranno la responsabilità di guida
è stato un dibattito aperti
Senza vincoli di schieramento
E senza tesi preconfezionate
Teso nell'analisi Forte nella proposta
Abbiamo fatto bene a non rinviare il nostro congresso
In ragione della campagna elettorale
L'azienda non ha tenuto compromissioni e anse ha voluto anche così
Riaffermare la sua autonomia e partecipare esclusivamente sul suo terreno quello dei contenuti
Avete dare il futuro
è lo slogan che abbiamo scelto per questo nostro congresso
Mette insieme due elementi chiave
Il futuro
Il nostro quello del sindacato più in generale e quello della società italiana tutta intera
E come costruirlo
La vita are
Proprio perché la vita diverso dall'alloggiare
Non è un fatto contingente
Stare uno stare in un posto presuppone al contrario il vivere una realtà le sue dinamiche
Comporta l'agire il costruire un progetto le condizioni per come stare nel luogo e nel tempo in cui appunto si vuole abitare
Significa per noi
Dare radici sempre nuove e feconde
Ha un'esperienza di rappresentanza sociale
Lungo un cammino che è nato cinquant'anni fa e che vuole rinnovare il significato del nostro fare del nostro avvitare i fenomeni no semplicemente a essersi senza lasciarsi omologare ma proponendosi come soggetto che vuole agire ed agisce per Ko ripulire a determinare il futuro
E con il fenomeno della globalizzazione
Che dobbiamo misurarci e soprattutto con le caratteristiche chi è venuto assumendo nell'ultimo decennio
Nel corso degli anni novanta
La geografia mondiale dell'economia e degli assetti politici assoluto ha subito profondi ricca cambiamenti che non è necessario qui ripercorrere le nuove tecnologie soprattutto hanno trasformato il quadro globale della produzione del lavoro del commercio della vita civile
Il nero il bando il mondo con una rete di telecomunicazione di nuovo tipo che consentono scampi istantanee di ogni genere tra individui imprese servizi e paesi
Siamo dunque entrati in una nuova fase della storia
Dove alte sono le potenzialità di sviluppo e di crescita umana
Ma dove non tutto quello che luccica è oro
La globalizzazione sembra essere oggi più un destino che è una scelta un destino perché non possiamo semplicemente ordinare che si fermino i processi in corso
Mi disse
La globalizzazione è un fenomeno né buono né cattivo
A volte ne potranno derivare minacce alla dignità umana
Altre volte una valorizzazione ecco perché è un destino e non un fatto
Serve dunque che venga costruita un'etica della globalizzazione
In grado di fornire criteri di giudizio e di valutazione per dissi Hernan nei rischi le opportunità
In questo contesto il compito del sindacalismo è quello di prevenire ridurre l'ingiustizia non ritengo che sia necessario qui
Documentare gli effetti perversi di una globalizzazione senza regole
Nelle mani esclusive dei grandi poteri economici e finanziari
Le trasformazioni indotte dalla globalizzazione dell'economia e del commercio esisterebbero una sorta di governare del sistema globalizzato
Ovvero la definizione di Lezzi di regole di istituzioni condivise che consentano di governarlo
Siamo di fronte a un mutamento profondo del rapporto tra politica ed economia
Con un passaggio di consegne sempre maggiore dagli Stati ai mercati
Il sindacato parteciperà al G8 di Genova
Non tanto per manifestare contro quanto per richiamare i paesi più industrializzati del mondo ai loro doveri nei confronti dei Paesi poveri
Dall'azzeramento del debito alla lotta contro la guerra la fame la malattia e la disoccupazione
Ad impedire
Che si possa aggiungere anche il fenomeno nuovo del divario digitale tra Paesi poveri e ricchi
Sì a governare il progresso dell'economia dello sviluppo sarà il primato del bene comune della solidarietà
Attraverso istituzioni democratiche partecipazione controllo sociale allora la globalizzazione può diventare per tutta l'umanità inedito opportunità per conseguire insieme sviluppo Giustizia e Libertà
Tutto questo se con l'economia si localizzano però anche i diritti di solidarietà e di democrazia e per renderli fruibili si pongono ovunque le condizioni della partecipazione civile
Ed è proprio per conseguire questo obiettivo
Che deve cambiare la corsa si ruolo dei principali organismi internazionali del sindacato la CISL Internazionale e la Confederazione europea dei sindacati
La CISL Internazionale deve assumere un reale ruolo di rappresentanza dei lavoratori
Dalle lavoratrici nelle sede economiche politiche mondiali là dove si decide il nostro futuro e le condizioni della globalizzazione
Per assicurare innanzitutto il diritto effettivamente esercitato dissi Harry's e organizzarsi liberamente il proprio strumento di difesa di promozione il sindacato
Per le aziende siano convinte che sia ormai matura l'assunzione di un ruolo pieno negoziale politico nei confronti degli interlocutori comunitario delle controparti
Sul nostro essere Italia e in Europa
Sì torniamo subito
Già qui tuttavia ci preme affermare l'esigenza di fare della Confederazione europea dei sindacati un sindacato vero che contratta negozia con certa e firma per tutti a Brussel con poteri decisionali reali
Oggi
Si fa urgente a prendere coscienza che l'Europa per noi non si colloca più nella sfera dei rapporti internazionali
Si sta formando una nuova identità istituzionale economica giuridica e politica è anche sociale
Si parla di una Carta costituzionale europea e di questi sviluppi l'Italia e parte integrante dobbiamo rovesciare il nostro modo tradizionale anche nostro di pensare l'Europa
Con l'entrata nella moneta unica non è l'Italia che è entrata in Europa come un po'banalmente si è detto no ed Europa che con tutto il suo peso entrata in Italia
Ormai però i tempi si fanno più stretti per tutti
Perché è precisamente la porta di un mondo globalizzato che sta imponendo all'Europa di accelerare la ricerca della propria unità
Adesso poi l'Europa si allarga
La Cines ritiene anche se il risultato del referendum irlandese pone alcuni problemi
Il processo di allargamento dell'Unione verso i Paesi del centro Europa debba essere perseguito
E che arrestarlo sarebbe un errore politico culturale e sociale ed economico
Bisogna allora affrontare con chiarezza il discorso sui costi economiche sui vantaggi dalla legamento
E valutare con attenzione
Le ricadute e pertanto gli strumenti correttivi da mettere in funzione per evitare che le aree meno sviluppate dell'Unione Europea in Italia il Mezzogiorno in Grecia in Spagna eccetera
E e nei settori economici sociali più deboli avvertano l'allargamento come una minaccia e non come un'opportunità secondo noi
Dobbiamo ripartire dall'intuizione di un modello sociale che l'Europa è andata costruendo
Ora l'Europa deve decidersi
A darsi una propria politica sulle grandi questioni mondiali riforma delle istituzioni ambiente speculazione finanziaria stabilizzazione dei cambi e interne
Armonizzazione fiscale grandi investimenti per lo sviluppo e innovazione patto sociale politica dei redditi valorizzazione dalla società civile è un assetto costituzionale democraticamente autorevole
Su quest'ultimo fronte oggi si presentano due proposte di legge
Quella tedesca che parla del contenitore di un'Europa federale di un assetto attento le differenze da valorizzare fare vivere insieme progressivamente integrandole e quella francese
Più attenta ai contenuti
Ma tradizionalmente più gelosa dell'assetto dei poteri attuali degli Stati sovrani a parere dell'azienda
Sono due proposte che vanno integrate in un'idea capace di dare all'Europa più forma e insieme più contenuto auspica che questa sia la posizione del governo italiano dal quale noi ti aspettiamo un'azione decisa e coerente sulla strada dell'integrazione europea
Venendo al nostro Paese non intendo qui ripercorrere le percentuali note dello Stato nell'economia se non per ricordarmi titoli il miglioramento del debito pubblico che però resta di molto più alto d'Europa
Il risanamento del debito di rilancio per il quale il nostro ruolo il ruolo del sindacato è stato determinante
L'incremento del prodotto interno lordo
E il cuneo fiscale tra costo del lavoro e busta paga
L'insufficiente internazionalizzazione della nostra economia sia in entrata che in uscita l'andamento del mercato del lavoro che con i rapporti di lavoro atipici ha visto una crescita reale dell'occupazione anche nel Mezzogiorno ma con il tasso di attività cresciuto di appena un punto
Restando decisamente inferiore a quello medio europeo e col Paese che continua a essere diviso tra l'area del pieno impiego e il sud dove la disoccupazione giovanile è superiore al trentacinque per cento
La difesa sostanziale del potere d'acquisto dei salari negli ultimi cinque anni
Anche se ora si è in presenza di nuove tensioni inflattive ed anche si è calata di diversi punti la quota del reddito nazionale andata al lavoro rispetto a quella andata al profitto e soprattutto alla rendita
Il trasferimento alle Regioni di ingentissime risorse di bilancio statale in attuazione del decentramento anche se i cittadini ed imprese malgrado la Bassanini continuano a soffrire le inefficienze della macchina burocratica pubblica a partire dai tempi della giustizia
Oggi i problemi economici del Paese
Tutti legati e intrecciati l'uno con l'altro potremmo forse sintetizzarle così la competitività per un tasso di sviluppo decisamente più alto che porta in Italia a misurarsi con i Paesi più avanzati
L'occupazione e il sud lo scarto tra due Paesi reali che insieme fanno l'Italia cioè uno supera occupato che sfrutta il lavoro nero per crescere l'altro sotto occupato che sfrutta il lavoro nero per sopravvivere
Il Welfare per fare fronte con risorse limitate ma come fattore spesso dello sviluppo alle esigenze di tutela sociale che comunque vanno cambiando come va cambiando la stessa società le nostre proposte
Sugo passione su come sulla riforma del Welfare le esamineremo più avanti ora vogliamo chiarire
Perché ad alcuni pare essersene il bisogno anche se a noi sembra chiarissima la nostra posizione sulla competitività
è stato detto chi è stato detto
Che non abbiamo pronunciato parola sulla ricetta di Confindustria relativa alla competitività non è vero naturalmente
Ma confessiamo
Questo si onestamente
La colpa di non aver preso la ricetta della Confindustria come prescrizione di parte sindacale e quindi virale trovate Udo per niente strano che suonasse tanto di parte imprenditoriale
Ne progetta confindustriale
La partita competitività sembra giocarsi più sui costi che sull'innovazione sugli investimenti quasi che fossero più impauriti dalla concorrenza dei Paesi arretrati che invogliati a competere con quelli più avanzati per noi
Ma non possiamo davvero sostenere che elevare il tasso di occupazione ai livelli europei
O scaricare il lavoro nero o migliorare il sistema delle infrastrutture del Paese ammodernando quale dal Nord e trasporti innanzitutto che ne quarta non la competitività emettendo il subentro le grandi reti per non farlo restare alla periferia del sistema
Può accelerare i processi di liberalizzazione privatizzazioni con la partecipazione dei lavoratori diciamo noi e facendo leva sulla liberalizzazione prima ancora forze che sulla stessa privatizzazione
O procedere più speditamente nella riforma della pubblica amministrazione i può aumentare appunto la competitività di sistema non siano obiettivi nostri
Per cui con la Confindustria e con tutte le associazioni imprenditoriali del commercio artigianato del credito e sui mezzi per raggiungere questi fini che dobbiamo litigare e discutere
Le imprese hanno aumentato gli investimenti fissi del trenta per cento ma è noto che hanno innovato soprattutto il processo assai poco il prodotto
Al contrario dei paesi concorrenti anche per questo hanno perso i punti di competitività
Non è buon segno
E la domanda estera Contini per noi a tirare di più negli Stati Uniti Radin Altreconomia est europee grazie al deprezzamento dell'euro alla congiuntura ora in frenata
Mentre a un ben più modesto incremento verso gli altri Paesi dell'Unione europea
Ma in fin dei conti a mortificare la nostra competitività e anche e soprattutto il Verdi di innovazioni percorre dal nostro punto di vista le priorità sono come favorire la formazione la ricerca privata e pubblica l'ammodernamento e la pubblica amministrazione l'impiego di nuove tecnologie il rafforzamento della nostra presenza
Nei settori a più rapida che si trovano comanda che sono più legati agli sviluppi nella nuova economia l'integrazione delle piccole imprese e l'efficacia dei distretti industriali la definizione dei tratti di una nuova politica energetica le associazioni imprenditoriali devono dire devono dirsi quali sono gli impegni che gli imprenditori sono disposti a mettere in campo in termini di investimenti e di quattrini di impegni concreti
Dovrebbe essere chiaro dunque che l'azienda non si sottrae a nessun confronto
Ma la condizione di tutto di tutto senza eccezioni e contrattare di negoziare contrattare
Ma l'Italia e anche dentro un altro grande complesso processo di cambiamento
Quello del suo sistema istituzionale
Anche da ciò
Nasce la proposta della CISL
Di ripartire dalla strategia della concertazione
La nuova complessità sociale si gestisce favorendone sino in fondo la spinta positiva al pluralismo e all'emersione dei mondi vitali per quali valorizzarne le differenze
La chiesa in questa costruzione di sintesi intende riaffermare la propria soggettività politica e portare avanti la positiva esperienza sviluppata nel corso di tutti gli anni Novanta
Chi è stata ed è espressione alta della sua autonomia nella sulla protezione di sindacato della Società dello Stato dai rapporti tra società e politica
Nessuna cesura nessuna discontinuità con il nostro passato
è una cogestione la nostra fondata sul primato della persona che si esprime nel pluralismo nell'autonomia del sociale e nell'organizzarsi dello Stato sulla base dei principi di sussidiarietà e di solidarietà
La prospettiva che suggeriamo serve anche ad inquadrare nella giusta luce il tema delle riforme istituzionali in modo particolare quella del federalismo occorre a nostro avviso un processo politico istituzionale che ci porti dallo Stato che conosciamo ad una Repubblica fondata sul federalismo
Rovesciando l'assetto dei poteri delle responsabilità secondo i principi di sussidiarietà e di solidarietà cioè quelli di un'autentica Rex pubblica
Il federalismo abbia fatto passi avanti concreti quello amministrativo è quello fiscale
Con un grande trasferimento di poteri funzioni risorse umane e soprattutto finanziarie a Regioni ed enti locali anche se ancora non se ne avvertono tutte le conseguenze e le portate
A fine legislatura è stata varata una legge sul federalismo
Una legge di riforma costituzionale a nostro parere monca e controversa su cui pesa l'incognita di un pronunciamento popolare
Sarebbe stato opportuno a nostro parere raccogliere su di esse un consenso ampio
E disegnare un modello federale coerente e organico
Ma sarebbe stato necessario farlo nel merito proponendo e costituendo la Camera delle Regioni che del federalismo è un caposaldo indispensabile
Definendo
In termini meno generici e sfuggente il principio di sussidiarietà
Precisando meglio le procedure di cooperazione ed integrazione normativa fra Stato e regioni
Delimitando con maggiore chiarezza le materie su cui Anda esercitata la potestà legislativa esclusiva o concorrente certo
Ci sono tematiche in quella legge
Che così come sono scritte a aprono seri problemi
La parziale devoluzione alle Regioni della tutela della sicurezza del lavoro pone a noi interrogativi reali circa la salvaguardia di un diritto essenziale in condizioni di parità per tutti i cittadini quindi razzismo
Ed è il parere che quella disegnata solo qualche mese fa dal Parlamento è una riforma che puoi deve essere perfezionata
Si preoccupa
Che nel dibattito sul federalismo non ci sia alcuna traccia visibile del senso ed era rilievo dell'autonomia della società civile del protagonismo dei soggetti singoli associati
Bel primato fondante unificante da legami nazionali per questo e quanto mai necessario cheratite rapporti e rilancia il suo rapporto con l'associazionismo sociale
Iniziando da quelle associazioni che con noi hanno da tempo un rapporto di comunanza di ideali di coltura di fattiva collaborazione
Si tratta di creare e consolidare una rete di rapporti che fatte salve le reciproche autonomie specificità contribuisca a rafforzare l'autonomia del sociale e la sua capacità di intervento solidale
Ancora
Il progetto di riforma federalista va inserita ed è appena il caso di ribadirlo nel quadro di una modifica la forma di governo ed è l'attuale legge elettorale di cuori dal resto
Tutti nei mesi scorsi si dichiaravano scontenti
E l'obiettivo delle riforme istituzionali
Che deve essere secondo noi esplicito ed esplicitato è quello di rendere il Paese più governabile perché più pluralista e più integrato più libero più responsabile più partecipe più protagonista meno dipendente più dinamico
La globalizzazione con i suoi molteplici rischi ma se governato e con le sue potenzialità
Pende in ogni caso a rimettere in discussione tutto
Rapporti internazionali assetti istituzionali modelli di democrazia di partecipazione modalità di produzione di lavoro organizzazione della tutela sociale i diritti politici sociali economici stili di vita culture e valori
Come in altre fasi della storia del capitalismo si ripetono anche adesso gli affondi del liberismo
Sempre poi smentiti e respinti dai fatti
Di un liberismo impegnato a convincere che il sindacato è sostanzialmente inutile anzi nella globalizzazione dannoso una complicazione
Per cogliere appieno gli effetti Venezia vizi e scontati del mercato come argomenta purtroppo un autorevole esponenti dell'attuale maggioranza chi reclama perciò con un sottile familismo la stangata ai sindacati
Ma il noi e chi la pensa come il noi ad essere fuori tempo
Perché
Perché è proprio dove i valori della solidarietà e della partecipazione sono messi in discussione dal contesto che avanza che nel sindacato sia ancora più bisogno
I lavoratori infatti i pensionati disoccupati giovani le fasi sociale più emarginati sono più deboli più dispersi più separati tra di loro più solo e a fronte del potere padronale
Libera volpe tra libere galline come ebbe a dire una volta parlando da filosofo morale o liberista vero come Adam Smith
Certo soprattutto l'espansione dei nuovi lavori
Fuori dal contesto assicurato dei settori delle professioni tradizionali è una sfida alla nostra capacità di rappresentanza di tutela
Una sfida che nel che nel mondo e anche qui da noi ci mette in difficoltà ma in Italia il sindacato resta una realtà forte vera sia numericamente che politicamente
Nel declinare
Gli effetti Vizzini apparentemente lontani dalla globalizzazione
Il nostro percorso congressuale ha evitato il rischio dell'astrattezza per la ritualità
Ha espresso un autentico impegno culturale delle dirigenti dalle delegate dei dirigenti e dei delegati
Ha determinato un salto di qualità nella comprensione di un futuro con il quale abbiamo già iniziato a fare i conti
L'accisa predisposta da vitale queste grandi trasformazioni sociali
Non vogliamo solo ritrovarsi dentro di essi subendo le poveri meccanicamente negandogli magari risulti Zandonà
Il nostro stare insieme associativo e le nostre strategie si fondano sui valori di giustizia di solidarietà di pluralismo di autonomia di democrazia che pongono la centralità con della persona come misura di tutto
Non sono ideologia che gli dice la lettura della realtà e conservatrice vicolo dei cambiamenti alla presunzione dell'egemonia noi non dobbiamo fare i conti compattare sconfitte dalla storia per queste
Esprimendo tutta la inesauribile fecondità di quei valori
L'attività presso la spesso intuito prima degli altri i processi sociali e ha proposto e continua a proporre anche valorizzando intuizioni sempre attuali delle sue origini storiche innovazioni strategiche
Che prima di prevalere hanno provocato e continuano a provocare nel movimento sindacale grandi travagli ma questa è la nostra mozione il nostro ruolo la nostra missione
Altra condizione che viene anch'essa alla lontana e che le nostre serate congressuali intendono rafforzare
è il nostro radicamento sui posti di lavoro e nei territori con istante organizzative le integrare sempre di più sul terreno dalla rappresentanza relazioni sindacale della funzione dei servizi
Valori radicamento sociale ci permettono di non sottrarsi alle sfide del cambiamento di progettare e costruire un ruolo del sindacato in grado di vincere queste sfide tenendo insieme sviluppo Giustizia e Libertà in antitesi alla visione etica e politica del liberismo del primato del mercato dell'economia
E nei processi sociali reali
Che dobbiamo vivere assieme concretamente la vitalità dei nostri valori la validità della solidarietà il senso del fare sindacato abitando lì con impegno continuo di riprogettazione costruzione delle condizioni
Che rimettano la persona al centro dello sviluppo coniugando la con la giustizia la democrazia
La disponibilità del lavoro per tutti e la qualità del lavoro sono oggi al centro dell'interesse dalla grande maggioranza delle donne e degli uomini
Il lavoro non è solo fonte del reddito
E fattore primario dell'identità non solo sociali e fattore primario nel senso di realizzazione delle persone resta tale
Anche nella tendenza in atto tutto sommato sensate
Soprattutto nelle generazioni più giovani di relativa Viero relativizzare nel suo Paese di accentuarne la valenza strumentale di renderlo compatibile con altri interessi dalla ditta
Lo sviluppo delle nuove tecnologie nel modo di produrre beni e servizi
Comporta continui cambiamenti organizzativi e professionali ambivalenti
Per le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e una cultura del lavoro pervasiva anche in settori tradizionali che d'altro canto convivono con le nuove forme di lavoro dequalificato è marginale
Lo stare insieme nel sindacato ha senso
Se la sua azione collettiva impegnata ad ogni livello
A cominciare dai posti di lavoro a sciogliere queste ambivalenze con il pieno riconoscimento della dignità del lavoro oggi del resto più coerente con mai con le condizioni di uno sviluppo orientata al bene comune
Se la conoscenza è il capitale decisivo del nuovo modo di produrre beni e servizi
L'obiettivo che dobbiamo perseguire e la valorizzazione del lavoro attraverso la partecipazione comprese bilateralità e contrattazioni collettive
Che abbiano al centro il controllo del mercato del lavoro l'organizzazione del lavoro lo sviluppo professionale la sicurezza la produttività e salario
Le pari opportunità e anche il coinvolgimento con l'azionariato dei lavoratori negli ottavi e nelle responsabilità di tutti i processi decisionali
Un coinvolgimento che in sé sarebbe già dovuto perché il capitale umano come ripetono tutti conta oggi almeno quanto quello finanziario e le fortune di impresa
Lo stesso processo del resto
Riguarda il lavoro nel settore pubblico con cambiamenti che investono professionalità e modelli organizzativi ed esigono mutamenti culturali profondi i lavoratori pubblici e il sindacato con loro stanno vivendo il travaglio di questo cambiamento che rimette in discussione tutto e possono vivere una stagione di una nuova confederali ITA
Se riusciamo a valorizzare la duplice innovazione per la loro identità e tutela del ruolo decisivo dell'azione collettiva sui posti di lavoro e del rapporto diretto tra condizioni di lavoro e soddisfazione dei diritti dei cittadini
La flessibilità e l'altro fattore dalla competitività
E per quanto riguarda in particolare le condizioni di lavoro e anche esse ambivalente
Va dalle forme di oggettiva necessità per l'innovazione e la competitività il site nell'informatizzazione avanzante
Ad una reale opportunità per l'autonomia dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alle esigenze di conciliazione tra vita e lavoro ed al nuovo atteggiarsi soprattutto dei giovani nei confronti del loro lavoro
Va dalla crescita dalla buona occupazione alle flessibilità che sull'atto estremo camuffano appena comportamenti da antichi padroni delle famiglie
è un fatto che il sindacato deve fare i conti con una struttura occupazionale caratterizzata da un nucleo stabile di lavoratori professionalmente tutelati
E da un'aria variabile sempre più ampia
Fatta anche attraverso mille forme di decentramento produttivo di rapporti di lavoro e di impiego flessibili che assottigliano spesso sempre di più la demarcazione tra lavoro dipendente e lavoro autonomo è il fenomeno indicato come il passaggio dal lavoro ai lavori
Alle di porre alle tante tipologie del lavoro ai cosiddetti lavori atipici che però tutti insieme stanno diventando il lavoro più diffuso il lavoro più tipico soprattutto tra i giovani
Al momento il ricorso ai lavori atipici rappresenta più uno strumento di fatti di titolazione del primo ingresso al lavoro che un mutamento strutturale dei rapporti di lavoro il tema della precarizzazione va esaminato per quello che senza allarmismi con lucidità e realismo soprattutto occorre verificare
Come la flessibilità rafforzi le dinamiche di differenziazione segmentazione del mercato del lavoro cioè studiare l'impatto che essa produce sui singoli lavoratori e sulle loro case carriere professionali
Ma c'è richiesta di flessibilità l'abbiamo già rilevato anche la parte di chi lavora
Nella misura in cui consente di rispondere alle sue esigenze personali e familiari oltre che di lavoro questa flessibilità è ancora troppo poco
Uno dei quattro pilastri del vertice di Lussemburgo dall'Unione Europea quello dell'adattabilità
Rimanda proprio alla nel alla necessità di flessibilità adattamento tanto da parte dei lavoratori all'impresa quanto da parte dell'impresa nei confronti dei lavoratori
Il nostro impegno e via che essere questa flessibilità e di contrastare la precarizzazione lo strumento per farlo è la negoziazione
Noi non possiamo
Scegliere di chiuderci nella tutela dell'area porte stabile dal lavoro di arroccarsi ideologicamente sulle vecchie regole pur conquistate con tante lotte restando indifferente ai processi reali lasciato di fatto al governo unilaterale delle controparti
La flessibilità insomma
Verso la quale la CISL non ha pregiudizi e che considero un'opportunità per accrescere l'occupazione è quella contrattacca
Ma la contrattazione non basta
La stabilità occupazionale
Assicurata in condizioni produttive diverse
Dalla tutela delle vecchie regole legislative e contrattuali
Va perseguita con misure che accrescano le condizioni favorevoli per le lavoratrici e i lavoratori in termini di occupabilità cioè conservi significati di orientamento di formazione di incontro tra la domanda e l'offerta
I promo di promozione dell'auto imprenditorialità e con il sostegno di armati armato pizza attori sociali attivi
Per questo confermiamo l'urgenza della ripresa di un'iniziativa forte nei confronti del nuovo governo sulle politiche al mercato del lavoro disattese dopo la legge centonovantasei del novantasette con la soluzione di queste priorità
Completamento con i necessari finanziamenti della riforma della formazione professionale
Recupero del ritardo in quella dei servizi pubblici per l'impiego e per superare le difficoltà di sviluppo delle agenzie private pienamente conformi Valencia dallo scopo che le leggi prevedono di collocamento o di lavoro interinale
Strategia di flessibilità di flessibilizzazione articolazione degli orari anche riordinando importante
Riforma degli ammortizzatori sociali estendendone la fruibilità e superando il carattere prevalentemente assistenziali una riforma di grande rilievo per l'obiettivo dell'occupabilità
Riordino degli strumenti all'ingresso incentivato al lavoro
Contratti di formazione lavoro tirocini piani di inserimento professionale e via dicendo
E regolamentazione delle collaborazioni coordinate e continuative soprattutto affrontando la questione della forbice dei costi tra contratti di lavoro subordinato le collaborazioni coordinate e continuative anche in materia previdenziale
Diversamente nel mercato del lavoro diventerà sempre più grave la precarizzazione dell'impiego soprattutto dei soggetti sociali più deboli la manodopera femminile
Diversamente la frammentazione sociale tenderà ad emarginare il ruolo della tutela collettiva e farle perdere credibilità e senso Nella solitudine dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto ai ricatti padronali
Su quel parere
Che noi abbiamo dato per attuare la direttiva europea sul tempo determinato la CGIL in contraddizione con i suoi stessi comportamenti durante la trattativa
Ha subordinato la valutazione del merito dei problemi a logiche che sono sembrati di schieramento politiche a pretese di egemonia e di vento nel movimento sindacale
All'affermazione vera priorità della legge rispetto alla contrattazione ora
Per rispondere all'esigenza di aggiornare l'impianto complessivo
Beh diversi rapporto di impiego anche riferimento l'Unione Europea è venuto il momento di aprire un serio dibattito su protesta su proposte precise innanzitutto occorre una riconsiderazione dei molteplici strumenti di inserimento lavorativo e delle politiche attive stratificate nel tempo qui sono necessarie non solo un'armonizzazione una semplificazione capaci di dare loro più efficace
Ma anche di un ruolo più attivo e diretto del sindacato anche sul terreno dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro la nostra proposta
Già è notato nei temi
Al dibattito e di contrattare un regime sperimentali
Definito nel tempo ben monitorato delimitato alle zone in ritardo di sviluppo in difficoltà strutturale digestione di tutte le flessibilità del lavoro
Concertando il sostegno trilaterale dei servizi all'impiego delle politiche attive valorizzando bilateralmente
Rendendo attivo su larga scala dinamica lo strumento della coltivazione e dell'arbitrato
Gli obiettivi sono quelli di sviluppare occupazione stabile di favorire la trasformazione dei rapporti atipici il lavoro a tempo indeterminato ed eversione nell'area grigia e nera del lavoro
Per noi la questione centrale da affrontare contrattualmente e l'accompagnamento del lavoratore in entrata e in uscita
Con interventi mirati in termini di occupabilità riqualificazione formazione per assicurargli per questa via stabilità di impiego
Riteniamo invece non percorribile in via di principio e per gli effetti generali che avrebbe qualsiasi ipotesi temporanea di sospensione dello stretto tutto in tema di reintegro
Anche nella versione limitata alle sole imprese del Mezzogiorno con non più di quindici dipendenti e per le nuove assunzioni oltre quelli di
Questa nuova regolamentazione del mercato del lavoro
E d'altro canto un modo efficace di contrastare il lavoro irregolare sommersi
Che nega alla radice la tutela collettiva istruiti e i costi sociali per i lavoratori ma anche per l'economia
Costi sociali che per tutti sono molto alti
Dove manca la tutela collettiva dove non è riconosciuto il ruolo del sindacato
Non solo la dignità del lavoro ma anche la salute e perfino la vita dei lavoratori e delle lavoratrici sono messe a rischio per la competitività e profitto
La ripresa dell'impegno del sindacato in questi anni in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro deve ulteriormente svilupparsi sul piano contrattuale istituzionale dei servizi
Utilizzando bene tutti gli strumenti e gli spazi di intervento conquistati e soprattutto esigente una prevenzione partecipate ed efficiente l'informazione e la formazione
Tutte le questioni prospettate
Tutte richiedono cittadini in possesso di strumenti culturali e professionali Chievo con i come centrali la qualità dell'istruzione dalla formazione
E l'opportunità ai giovani adulti di accedervi per tutto l'arco della vita
Per la riforma del sistema formativo la chiesa
Vale la pena ribadirlo chiaramente e pacatamente
è contraria
A costruzione tanto radicali quanto vuoto di contenuti
Di ordinamenti
E comunque in totale discontinuità con il patrimonio culturale educativo che la scuola italiana come la riforma dei cicli
Che è da rivedere profondamente ad iniziare dalla scuola elementare e media e dell'impegno
Ed è l'impegno culturale spesso dei nuovi programmi
Lo avevamo sostenuto nei confronti del precedente governo lo ribadiamo l'attuale
Critica e anche la nostra valutazione della riforma dell'università
E così vediamo gli stessi rischi di dequalificazione dei percorsi di istruzione al di là delle esigenze oggettive di accrescere significativamente la produttività sociale del sistema
è l'autonomia scolastica invece la riforma condivisa per ricomporre nel territorio gli obiettivi formativi con la partecipazione attiva delle comunità locali compresi i sindacati
Gli obiettivi decisivi
Sono quelli di rendere operanti
L'innalzamento dell'obbligo scolastico nei primi due anni della sua scuola secondaria superiore
L'integrazione tra scuola e l'altra del sì e formativi
Il reale esercizio del diritto alla formazione fino a diciotto anni
Una politica che realizzi un sistema pubblico capace di valorizzare l'apporto del privato sociale
In una integrazione competitiva ben regolata e che rende esercitabile la libera scelta educativa delle famiglie anche con l'attuazione costituzionale della scuola paritaria non ridotta a misure economiche di diritto allo studio
Ma anche nelle relazioni sindacali e nella contrattazione negli organismi bilaterali nelle sedi di concertazione come le commissioni permanenti di partiti regionali provinciali la formazione deve diventare effettivamente centrale
Rappresentando ormai destra per le persone è un diritto di cittadinanza di partecipazione dico unzione lavorativa e sociale
è chiaro che questa nostra maggiore attenzione deve essere rivolta alle fasce più deboli
Meno in grado di fruire dei servizi per l'impiego per l'incontro tra domanda e offerta ai giovani nella transizione dalla scuola al lavoro e soprattutto ai giovanissimi a bassa scolarità
Ai lavoratori atipici
Che ai margini dei sistemi di protezione sociale sono esclusi dai piani aziendali di formazione agli adulti perché abbia una concreta possibilità di percorsi di formazione continua congedi offerte formative
Agli immigrati riconoscendo dei crediti formativi delle competenze delle esperienze di qualificazione
A quest'ultimo riguardo dobbiamo fare attenzione a una certa età indicizzazione avanzante nel mercato del lavoro
Essa non pregiudica soltanto le traiettorie di lavoro e di vita degli immigrati ma rafforza la segmentazione dei nostri mercati del lavoro locali
Può aspettare dunque ai lavoratori immigrati
Percorsi di mobilità professionale con un adeguato impegno formativo significa non solo offrire migliori opportunità di lavoro di tutela e di vita a loro e al destino dei loro figli ma anche impedire il lavoro il rapporto
Il rafforzamento della svalutazione sociale dei lavori in cui essi sono impiegati impiegati e con ciò forse avviare
A superamento le resistenze dei disoccupati italiani e per il suo e svolge il re soprattutto impedire alle imprese di utilizzare l'immigrazione per evitare di e lavorare strategie competitive che puntino alla qualità
Colgo l'occasione
Per un plauso al lavoro svolto dalla NATO dall'anno
Se oggi la nostra organizzazione
E quella che raccoglie il maggior numero di iscritti tra i lavoratori immigrati lo dobbiamo innanzitutto al suo lavoro attento e paziente grazie
E partendo proprio dalla convinzione di quanto siano alte
Intrecciate le problematiche della scuola e della formazione e nel mercato del lavoro che riteniamo utile proporre al Congresso
La realizzazione di una conferenza nazionale sulla scuola
Da tenersi subito dopo il periodo feriale in coordinamento con i sindacati scuole e delle università
Per valutare le riforme fatte riprecisare le nostre valutazioni e analizzare le nostre proposte in modo più articolato e compiuto la scuola chi sta a cuore
All'impegno del sindacato per il lavoro per tutte e per tutti i per il periodo impiego quello che più di ogni altro Dacrema di credibilità al valore di solidarietà e unità confederali tra occupati e disoccupati uomini e donne giovani anziani lavoratori del Nord o del Sud
E se un riequilibrio dunque nello sviluppo del Paese rispetto alle aree in difficoltà strutturali che deve rilanciarsi la concertazione ai livelli nazionali regionali e territoriali
A livello nazionale
Attraverso un nuovo patto sociale per lo sviluppo
Che intendiamo perseguire con il nuovo governo fin dall'inizio della legislatura
Lontani sia da una logica di assesta assistenzialismo statalista sia dalla per l'illusorio nel liberismo di mercato e partendo ciascuno responsabilmente la propria parte
E nel quadro degli obiettivi indicati
Per l'insieme della situazione economica del Paese al livello del Mezzogiorno la nostra proposta è
La scelta di una netta politica differenziata attiva e non assistenziale anche con una più decisa determinazione nei confronti dell'Unione Europea
Il rilancio
E l'estensione a tutto campo tramite una drastica semplificazione procedurale della programmazione negoziata dei patti per lo sviluppo regionali e locali fondati sulla concertazione
Una efficace
Un'azione efficace attraverso una costante mobilitazione istituzionale e sociale ed il sostegno di politiche mirate per ridurre il tasso di criminalità organizzata collegato d'altra parte direttamente al tasso di economia illegale
Un equilibrio della programmazione dei flussi migratorie immigratorio
Con politiche nazionali e locali mirate a tutelare la mobilità dei disoccupati meridionali evidenti possibili dei giovani delle famiglie italiane emigrati e soprattutto con il trasferimento dell'impresa nel Mezzogiorno
A fronte degli impegni chiari delle istituzioni del sindacato nel nuovo patto sociale dovranno risultare altrettanto definiti gli impegni dell'impresa particolarmente sugli investimenti qualitativi in ricerca e formazione
Per colmare i ritardi ad accrescere la competitività sul terreno dell'innovazione dei prodotti ottica dei processi produttivi
Bisogna però investire molto nelle infrastrutture la carenza delle infrastrutture nel nostro Paese è sotto gli occhi di tutti
Non la terra molto lunga
Ma questa carenza non permette al nord di cogliere pienamente le potenzialità di crescita di un'economia che necessita di essere supportata da un sistema infrastrutturale efficiente mentre il Sud rischia di essere isolato dalla mancanza di collegamenti funzionali a programmare lo sviluppo
Per la crescita economica del nostro Paese in Enzo e il rilancio del Mezzogiorno è necessario puntare all'ottimizzazione dei servizi dei servizi di trasporto attraverso sistemi interconnessi funzionalmente ecco sulle infrastrutture che bisogna investire molte allora noi riteniamo che è indispensabile in tal senso partire con un collegamento viario e ferroviario sullo stretto di Messina
E in questo quadro di rilancio del trasporto integrato che va inserita la questione del ponte sullo Stretto che valorizza il ruolo di cerniera del Paese fra il nord Europa ai Paesi del Mediterraneo al Nord Africa
E questo discorso sulle infrastrutture a nostro parere vanno inserite le sfide ambientali
Non sono affatto estranee sindacato e alle preoccupazioni dei lavoratori adesso un invece grande apprensione nel sentito delle persone
Compromettono la salute la qualità della vita e la vita stessa hanno dimensione mondiale se non sfuggire al loro controllo sono vissuti come ritorsioni
Che ti fa sentire imponenti e di uno sviluppo esclusivamente orientato a produzione più mercato
L'ambiente e la tutela della natura diventano sempre più una problematica che ci richiama alle ragioni più profonde dello sviluppo e della necessità di Padova nel Giare le redini del nostro futuro
I siti inquinati da bonificare
Le aree industriali a rischio di incidenti rilevanti senza piani di emergenza a verificare
I rifiuti pericoloso che vengono rinvenuti abbandonati
I dissesti idrogeologici sempre più ricorrenti e così carichi diritti veri danni economici crescenti
Ci inducono
Ad aprire il confronto a tutto campo e a tutti i livelli
Per un patto nazionale di governo del rischi ambientali connessi alle attività industriali agli sette ideologici capaci di aprire una stagione nuova e diverso di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio
E abbiamo rilevato con un certo interesse Piera Confindustria il venticinque maggio
Venticinque maggio abbia assunto il problema dell'ambiente riconoscendo anche le sue responsabilità
Il nostro fare sindacato poi significano stare insieme lo stare insieme per promuovere giustizia
Si deve misurare anche con i cambiamenti del lavoro ma anche con i più complessi dei cambiamenti sociali di portata straordinaria tra i più rilevanti l'allungamento dello durato dalla vita
Con richieste diffusa ed esigente di servizi alla persona le conseguenze della crisi demografica più acuta in Italia che altrove sulla composizione anagrafica dalla società
I cambiamenti dal lavoro che abbiamo analizzato e che pongono le priorità di politiche attive di nuovi ammortizzatori sociali di nuove tutele previdenziali la crescita del tasso di attività delle donne
Che però da noi e con lo squilibrio Nord Sud e ancora più vasto che nel resto d'Europa e la loro crescente pressione sul mercato del lavoro i mutamenti dei profili familiari ed una nuova condizione dei giovani
Lo sviluppo multietnico delle società che richiede un complessivo riorientamento multiculturali di tutti
I grandi servizi sociali dalle pubbliche amministrazioni alla scuola alla sanità all'assistenza oltre che politiche mirate all'inserimento sociale dei cittadini stranieri e politiche contrattuali più attenti sono fenomeni che si sviluppano come abbiamo sottolineato
In una dimensione etica Amba ambivalente della globalizzazione che percorre e condizioni sentirli tutti
In questa dimensione etica ambivalente dobbiamo tenere conto per evitare i nuovi fenomeni sociali che modificano oltre il mercato del lavoro i tradizionali rapporti
Familiare gli stili di vita e pongono esigenze nuove di organizzazione della società
Occorre allora
Riprogettare lo stato sociale
I sistemi di protezione sociale che dal secolo scorso sono l'espressione più alta della solidarietà del patto tra cittadini e lo Stato l'anima della nostra democrazia oltre che un volanti rilevante dello stesso sviluppo economico
Viviamo riprogettare in Uefa
Sapendo che il limite nella disponibilità delle risorse
E sapendo anche se la nostra spesa sociale e al di sotto dalla media europea e impone un recupero nelle nostre rivendicazioni che essa è sotto la pressione della competitività per ridurre il costo sociale del lavoro al prelievo fiscale
Così
Come la tesi opposta al tentativo di ridurre la spesa sociale per contribuire al risanamento dei conti pubblici in vista dell'ingresso nella moneta unica
Ma ha contribuito responsabilmente col sindacato tutto a far pervenire in altre modi il Paese al traguardo
Avviso ragione non partecipa all'entusiasmo suscitato in un po'succitato in modo ingannevole
Dalla spettacolare rincorse elettoralistica sulla riforma fiscale
Condotta senza nessuna chiarezza
Sulle misure necessarie in realtà realizzabile solo con un indebolimento dello stato sociale e la privatizzazione delle tutele indica invece
Indica indetti come unica strada credibile quella di continuare in maniera più determinato ed energica al recupero delle norme e persistente evasioni fiscali
Che anno dopo anno senza segnalare mai rimonte tanto significative da fare la differenza rileva lo stesso ministero delle finanze
Con queste risorse recuperate
Va alleggerita progressivamente la pressione fiscale a favore delle imprese per accrescere la competitività anche per questo verso ma i fattori decisivi per noi restano quelle innovazioni
Riducendo il costo sociale del lavoro e insieme senza penalizzare i salari e le prestazioni di chi lavora restituendo le famiglie
Le risorse necessarie ad accrescere la comanda di consumi e la capacità di una partecipazione responsabile graduale progressiva la spina dorsale
Vuole siamo decisamente contrari alla proposta liberista tutta centrata sul mercato con una logica di con una logica di assistenza millimetri si duale per gli esclusi riteniamo inadeguati
E da superare cultura e assetto di UE fa tutto statuale e istituzionale
Il problema dello stato sociale e anche un problema di Società Civile o meglio i nuovi modi di relazione tra Stato e società civile
è tempo di passare ha un'idea nuova di benessere perseguito attraverso politica di solidarietà concorrenziale sussidiaria e plurale
Nella società in cui siamo entrati il benessere non è più soltanto al senso di deprivazione materiale
Ma allo stato di soddisfazione che dipende da relazioni piene dissenso con ambiente comunità
Si tratta di un benessere che lo Stato non può gestire con l'intervento diretto in modo esclusivo e non può progettare senza l'apporto dei corpi intermedi ma di fronte a queste esigenze
Anche i tradizionali strumenti del mercato appaiono del tutto insufficiente
E lo stato sociale diventa solo una delle forme regolative del benessere ecco dove aiuta la promozione di altri settori
Con i quali sia la società civile a giocare un ruolo complementare quanto mai necessario dove va subito detto la deregolazione statale non è da intendere come abbandono degli equilibri meccanismi e alle leggi dell'utile privato
Ma come garanzia di diritti e di opportunità attraverso animazioni di nuove reti di scambio fra tutti i protagonisti della società civile mercato terzo settori reti familiari forme associative organizzati cioè proprio come formazione di una nuova sfera pubblica che assolva funzioni positive verso il benessere individuale collettivo e comunitarie
Al vasto anzi Perego di organizzazione di terzo settore vanno riconosciuti in particolare nell'ambito dei servizi alle persone alle comunità
E tenendo conto delle specificità dei vari soggetti ruolo e funzione di pilastro autonomo distinto da Stato e mercato ma simmetrico e con pari dignità rispetto adesso
Tutto ciò a che fare con una visione della sussidiarietà che solidali
Non si esaurisce nel decentramento non si identifica con l'esaltazione acritica dall'efficienza poi spesso dubbia e spesso anche costoso nel privato rispetto al pubblico
Si preoccupa invece che ciascun soggetto possa avere risorse necessarie per vivere la propria autonomia come funzione sociale se cioè lo Stato si fa garante in ultima istanza dello sviluppo regolato ed equilibrato lo stato sociale e si qualifica sempre più nella capacità di programmare definire spandere accreditare strutture a garanzia dei cittadini a integrare i servizi
Latice dunque universalità e natura solidaristico dello stato sociale sono conquiste irrinunciabili
Salvaguardare università tali universalità
E natura solidaristica della sicurezza sociale vuol dire per oggi
Aprire l'organizzazione a nuove modalità di responsabilizzazione della società attraverso la compartecipazione finanziaria diretta in base alla situazione economica familiare
Nuove e diffuse forme integrative mutualistiche già inviata almeno in linea di principio con la previdenza complementare collettiva attivando fondi sociali defiscalizzare Ando l'accumulazione
La valorizzazione dei corpi intermedi a partire dalla famiglia dall'autorganizzazione sociale dal volontariato Palma proprio secondo il principio di sussidiarietà solitari
La solidarietà
E a utenti che ed espansiva
Se non è disgiunta dall'assunzione di responsabilità
L'altro punto fermo dell'azionista è infatti la riorganizzazione dello Stato sociale
Cioè che non può prescindere dalle riforme già in campo della previdenza della sanità e dell'assistente del che devono essere portate a regime razionalizzato e implementate per soddisfare almeno al meglio la dinamica delle esigenze di sicurezza sociale che esigono un riequilibrio e innovazione le prestazioni insomma
Abbiamo detto più partecipato
Noi non vogliamo il bonus per la sanità perché è un sistema universale e solidale si regge solo se tiene dentro tutti ricchi e poveri sia per quanto
Sia per quanto riguarda il finanziamento sia per l'accesso alle prestazioni
Ciò non significa garantire tutto a tutti gratuito ma assicurare a tutti le prestazioni ritenuti essenziali appropriate per la tutela della salute
Riteniamo comunque opportuno deve finire secondo criteri di equità di giustizia sociale e di salvaguardia delle risorse pubbliche di certo non illimitate un sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie
Per ma restando la tutela per le fasce deboli
è necessario anche realizzare in tempi veri i fondi sanitari integrativi così come sono stati previsti dalla riforma sanitaria
In materia previdenziale
Per l'azienda
Va anzitutto realizzata la piena attuazione della previdenza integrativa anche con il progressivo utilizzo del TFR e poi si potrà procedere alla verifica prevista sull'insieme della riforma sui suoi conti e sulle sue proiezioni
Noi vogliamo un secondo pilastro basato sulla lesione incentivata ma privilegiando i fondi chiusi su quelli aperti
Perché oltre che strumento ausiliare di sicurezza per la terza la quarta età dei lavoratori esso non siano anche strumento di partecipazione
è il nostro punto di vista e non si meraviglia che quello di altri sia diverso dal nostro
In definitiva la tipa segue la realizzazione di un sistema di servizi e l'intervento sotto esistenziali che garantisca finalmente a tutti i cittadini a partire dai più bisognosi
Qualunque sia il comune in cui essi risiedono o livello essenziale di prestazioni e di qualità delle prestazioni
La stessa famiglia
Non solo deve giocare un ruolo nella determinazione della capacità economica per la giusta e trasparente compartecipazione alla spesa sociale
Ma deve avere un riconoscimento più forte
Nel ridisegnare modernizzare il welfare sia come destinataria
Oltre che di misure fiscali ed economiche di servizi mirati al sostegno delle sue funzioni sia come soggetto sociale in grado di gestire e recuperare emergenze sociali in modo appropriato umano
Spesso anche più economico per la collettività
Morì in un contesto che vede diminuire il numero di figli per donna
Le pulsioni di cura crescono di importanza per l'insieme dei cambiamenti sociali dalla premeditazione del mercato del lavoro al cui consolidamento la cui espressione non si vuole e non si può rinunciare
All'invecchiamento della popolazione alla corresponsabilizzazione della famiglia importa ed in particolare nel Welfare più gravoso handicappati tossicodipendenti non autosufficienti
All'impiego del tempo liberato dall'uso e tecnologie domestiche per altri conventi come contatti con i servizi da scuola l'organizzazione degli acquisti eccetera
La legge sui congedi parentali in cui potesse applicativo la portata a compimento di cui contenuti vanno valorizzati tramite la contrattazione raccoglie queste sfide offrendo nuove opportunità
Peraltro la famiglia
Che non solo svolge un ruolo di protezione ma anche di promozione sociale
Esse infatti condizione fortemente l'opportunità reale di vita degli individui e contribuisce a definirne la collocazione sociale per cui si delinea una nuova forma di disuguaglianza
E rilevante
Tra chi dispone non dispone di una famiglia in grado di supportarla in ciascun fase dell'attico la propria vita sappiamo che ci sono bambini con itinerari alle esclusioni già assegnati
Perché nascono in contesti familiari culturalmente economicamente e socialmente dei privati
Su queste esigenze
A nostro parere va ridisegnato il welfare
Con politiche a favore della famiglia mirate alla detronizzazione cioè a sgravare da da compiti impropri e soprattutto a sostenere ora nelle sue funzioni fondamentali a partire dalla cura dei bambini anziani e ammalati
Richiede lungimirante interventi di ingegneria sociale
Nell'organizzazione dei tempi nella progettazione di specifiche politiche pubbliche nel riconoscimento e nell'incentivazione di forme di reciprocità e di autorganizzazione delle solidarietà di prossimità
L'accesso allo stesso mercato privato
Esige un'azione pubblica che sostenga fiscalmente come ha iniziato a fare la domanda trasparente di servizi ad incentivi forme di aggregazione della domanda in termini mutualistici assicurativi
E anche di regolazione per assicurare la qualità in modo da contrastare UE del parco parallelo informale pieno di fenomeni di sfruttamento di evasione fiscale e contributiva in tutto questo discorso
La figura centrale la donna lavoratrice madre moglie figlia
Le pari opportunità rispetto al lavoro non vanno considerate sono nell'ambito delle politiche attive
Ma anche negli effetti congiunti delle politiche di sostegno alla famiglia di accesso all'istruzione e la formazione professionale delle politiche fiscali di quelle culturali sociali in senso lato
Ed è la condizione femminile una delle principali sfide con cui dobbiamo e vogliamo misurarci
A questo rafforzamento delle politiche familiari del resto ci induce direttamente la stessa questione demografica
Perché non si tratta sono di sostenere la famiglia rispetto ai nove problemi sociali indicati
Ma di contribuire ad invertire la tendenza democratica
Assumendo la considerazione dei figli come un bene comune su cui investire per i rischi incombenti di una società che invecchia
Rischi che sono quelli di un ripiegarsi su se stessa
Di chiudersi all'innovazione
Di temere il futuro di considerare lo stesso fenomeno immigratorio in termini solo liberisti decine di sfruttamento
E non come una risorsa di persone da accogliere integrare rispettare nelle loro diversità culturali
Vedete molte volte dicono che il sindacato abbia perso la sua funzione perché al suo interno ha molti pensionati
Io credo che invece proprio in questo contesto il ruolo e la funzione della nostra Federazione dei pensionati sia estremamente importante e si rivela ogni giorno più essenziale
Sia sul terreno della socializzazione che su quello di una partecipazione attiva dei pensionati e degli anziani alla vita sociale e civile celati fosse sindacato da organizzare i pensionati Illy organizzare bene
A quale aderiva potrebbero essere trascinati chi socializzare ecco come rispondiamo ai nostri creditizi noi siamo il sindacato dei lavoratori e dei pensionati e di questo ce ne facciamo vanto
Anche le stesse politiche sociali di integrazione dei cittadini stranieri devono infatti esservi onde orientate dalla considerazione individualistica e solitario dell'immigrato all'attenzione verso la sua realtà familiare
Portatrice di valori considerata come il patrimonio più prezioso della sua identità e
Soprattutto luogo vitale di Mediazione senza conflitti tra la cultura di origine dei genitori e quella dei figli nati oppressi utile al nostro Paese
Nel nuovo quadro del decentramento federalista incipiente questo nostro obiettivo di ridisegnare lo stato sociale coniugando universalità solidarietà sussidiarietà e nuove forme di responsabilità dei cittadini delle comunità
Si induce ad un grande impegno nel territorio
A ritrovare proprio nel ridisegnare il welfare locale un terreno complete comune di lavoro
Di coesione sociale tra lavoratori lavoratrici pensionati e pensionate Giovanni tra inclusi ed esclusi e tra il sindacato le diverse articolazioni della società civile
Sulla base del rafforzamento del rilancio di una strategia delle alleanze sociali che in questi anni abbiamo cominciato a praticare
Alla qualità del territorio
Decisivo per lo sviluppo e per la capacità competitiva concorrono ancor prima delle risorse naturali della vicinanza dei mercati dello stesso può costo del lavoro fattori culturali e di organizzazione sociale
Come sindacato dobbiamo ripensarci come agente locale dello sviluppo che contempla oltre la dimensione economica l'esigenza della coesione sociale partendo dei più svantaggiati
Ed alla sostenibilità ambientale
è in questo senso il rilancio di forte iniziativa divertirsi a vita sociale che vedono impegnate le nostre strutture regionali e territoriali in stretto raccordo con le categorie ed è la concertazione anche in termini di patti sociali sul territorio
Con il federalismo deve avanzare una democrazia sostanziale
è dove i soggetti sociali istituzionali attraverso la pratica per la concertazione diventano protagonisti dello sviluppo territoriale ma anche della qualità sociale e dalla sua coesione
Abbiamo già sottolineato il valore della concertazione i suoi meriti nel risanamento finanziario del Paese il potenziamento che subito da parte degli ultimi governi rispetto agli obiettivi dello sviluppo e al contenimento della ripresa dell'inflazione
La concertazione quindi va rilanciata con un nuovo patto per lo sviluppo che rivela il ventitré luglio perché il fatto allora è servito è stata la chiave di volta del risanamento ma ora avviato compila il risanamento quel patto va aggiornato da allargato oltre a livello nazionale a livello europeo a livello territoriale
In Europa la concertazione va rilanciata proprio come politica di governo e di vera e propria contrattazione lasso dove la dove si determinano altrimenti senza alcun negoziato con sindacati decisioni che incidono sulla vita e le condizioni tutti nello lavoratori
Ai livelli regionali e locali dove c'è stato Dole trasferimento non ancora concluso di risorse finanziarie di poteri e funzioni compresa l'autonomia impositiva
E si decidono le condizioni dello sviluppo e della coesione occorre un nuovo impulso alla concertazione sociale a livello territoriale
Nella stessa dimensione delle grandi aziende dei grandi gruppi spezie quelli del settore dei servizi di pubblica utilità
Le lavorazioni in atto degli Statuti regionali costituisce per la CISL opportunità del riconoscimento in via di principio della concertazione come politica di governo senza irrigidimenti che condizionino le rispettive autonomie
Una posizione che getta ci sembra interessante
E che dobbiamo portare avanti con attenzione con forza con rigore razzismo è interessata dovunque ad una concertazione a tutto campo sulle grandi questioni dello sviluppo della competitività della modernizzazione senza pregiudizi né veti né tavolo di qualsiasi parte
Altra cosa e naturalmente il merito dei problemi e delle mediazioni possibili sul soluzioni allora diciamolo chiaro
A chi dice di voler superare il reintegro noi diciamo no che l'articolo diciotto lo Statuto non si tocca a chi afferma che vuole contributivo per tutti
A chi afferma che vuole contributivo per tutti esprimiamo le nostre profonde perplessità come del resto già espresse al governo il centrosinistra
Diciamo che la riforma delle pensioni ed è stata fatta e che prima di arrivare la sua verifica che dovremo fare che vogliamo fare occorre che siano realizzati i fondi pensione a chi punta dell'accelerata privatizzazione dello stato sociale
E noi abbiamo appena spiegato che no e questo in alcun modo non lo vogliamo
Noi siamo per un'autentica politica dei redditi di tutti i redditi che pattina perno su un'infrazione d'anticipo programmata che mantenga il potere d'acquisto reale
Nella lettura dei cambiamenti economici e sociale di questa relazione
Mi sono tutte le ragioni l'urgenza per riaffermare con forza il primato dalla contrattazione nella regolazione dei rapporti di lavoro sia di aggiornare il modello contrattuale
La nostra proposta
E chiarito che per l'Europa non prevediamo un terzo livello ma la ricerca di un'armonizzazione contrattuali impegnativa per imprenditori e sindacati articola la contrattazione sempre su due livelli
Il primo ai contratti nazionali di settore che potrebbe anche prevedere tempi diversi da quelli attuali
E contenuti in grado di cogliere le specificità dei comparti tutelerebbe in sostanza tutti e quindi anche le aree oggi non coperte dal livello decentrato e quelle più deboli con minime nazionali di garanzia normativa e del potere d'acquisto
Il secondo
E contratto il secondo è il contratto di secondo livello che assumerebbe una funzione regolativa delle ulteriori condizioni salariali e normative collegate alle specificità dell'azienda dell'amministrazione del territorio
Ovviamente la condizione da garantire di questo sbilanciamento dei pesi
è l'esigibilità del contratto di secondo livello per tutti i lavoratori attraverso la contrattazione aziendale territoriale
Confermiamo impegno
Come la nostra priorità strategiche
Le ragioni e le proposte in tema di democrazia economica
In tutte le sue articolazioni particolarmente coerenti come sono con la maturazione delle istanze Partizan fattive nelle nuove condizioni dello sviluppo economico e sociale
Intendiamo però ancora arriva a dire che per noi istituti come l'azionariato dei lavoratori ai fondi previdenziali contrattuali hanno non solo rispettivamente una valenza finanziaria reddituali ed infine essenziale della copertura previdenziale ma anche una funzione di strumenti di reale partecipazione collettiva
Rispetto tanto le strategie d'impresa quanto l'impiego di investimenti coerenti con le esigenze di progresso di solidarietà e in ultima analisi di vero sviluppo che sono l'interesse di fondo i lavoratori
Perché affetti sempre implicite in quello che abbiamo cominciato a realizzare indico la necessità di un rinnovato impegno organizzativo e di indirizzo politico
La mancanza di un progetto di democrazia economica del resto il limite grave le recenti proteste di privatizzazione del nostro Paese
Da quelli dei grandi istituti di credito agli inizi degli anni Novanta alle ferrovie alla tele come alle Poste Arlene a quale in quelli in atto dei servizi pubblici locali
Tutte privatizzazioni che non sono riusciti a far crescere in modo significativo il mercato finanziario né a innovare i modelli di controllo delle S.p.A.
In altre parole
Le attuali trasformazioni rischiano di fallire l'obiettivo di una Morreale modernizzazione del nostro sistema finanziario e produttivo proprio perché non conferiscono ruolo alla partecipazione dei lavoratori non adottano più democrazia economica
Noi siamo persuasi che la liberalizzazione e la privatizzazione delle pubbliche Company del pubblico Utilities possono produrre vantaggi per il Paese solo se producono livelli più alti e compiuti democrazia economica
I propri testi di privatizzazioni più che di liberalizzazione sono ancora in corso o in via di definizione rappresentano quindi un'occasione fondamentale per riaffermare questi punti cardini della nostra strategia
Sono obiettivi impegnativi
Per questo è necessario richiamare l'impegno di tutta l'organizzazione
Ben sapendo che essere assenti o peggio soggetti passivi nei grandi cambiamenti della società significa rifiutare il futuro senza neanche piovere la possibilità di rifugiarsi ormai nel passato
Ma anche la forma organizzativa deve diventare coerente con l'ambizione di abitare futuro
Intendo sottolineare alla luce del dibattito congressuale alcune priorità
Quando consolidato i grandi accorpamenti categoriali realizzati già in questa fase abbiamo messo in campo soggetto politiche sindacali visibili e forti
Stiamo favorendo processo di razionalizzazione settorializzazione dei contratti nazionali e di ottimizzazione dell'impiego delle risorse
è opportuno ribadire che questa politica organizzativa degli accorpamenti ha tre obiettivi tutti altrettanto centrali da concretizzare con determinazione il primo la valorizzazione anche organizzativa dell'identità professionali settoriali
Decisiva per accrescere proselitismo e costruire la sintesi contrattuale politica ai diversi livelli
Secondo il potenziamento in termini di rappresentanza di risorse di formazione disservizi della presenza della TC posti di lavoro
Terzo la crescita della competerà Rita anche in termini di una maggiore integrazione delle strutture delle politiche categoriale con quali territoriali
Questi obiettivi devono essere poi seguiti con coerenza dalle categorie e apertamente monitorati dalla Confederazione
Vanno promosse comunque con più determinazione le nuove forme associative riprese di preadesione collettiva per sindacalizzati dirigenti quadri aree professionali
I soggetti dei nuovi lavori richiedono impegno attento diffuso di tutto l'organizzazione perché nell'azienda protagonisti SI trovino il senso che la rappresentanza
E di una identità collettive per una tutela efficace delle loro esigenze
Di frontiera spesso rispetto ai cambiamenti prodotti al mercato del lavoro penso a tutte le flessibilità sia organizzative che contrattuale sia le modalità nuove di organizzazione per conquistare portare la solidarietà i lavoratori che stanno dentro queste aree dei nuovi lavoro
Va potenziato
Come altra direttrice di fondo dal nostro cambiamento organizzativo il decentramento regionale territoriale della Confederazione delle categorie
Con trasferimento di risorse e poteri e con il riconoscimento di un ruolo più determinante delle lavoratrici e dei lavoratori attivi delle rappresentanze aziendali
La sfida e di misurarsi
Avendo presente il già fatto con l'obiettivo organizzativo di una compiuta federalizzazione del sindacato
Il baricentro dall'organizzazione bene in altri termini collocarsi sempre più nella realtà della contrattazione della concertazione là dove esse effettivamente si fanno e quindi oggi in futuro sempre di più ai livelli regionali e territoriali nonché sei posti di lavoro coerentemente con le nostre scelte strategiche
Due questioni
Che appassionano il dibattito ma che non devono pregiudicare il confronto sul merito i processi vanno chiarite
La prima riguarda nel decentramento il rapporto tra categorie territorio il tema di un riequilibrio dei poteri e delle risorse tra le nostre strutture verticali e orizzontali perché il federalismo sindacale possa agire sul serio
A fronte del decentramento dalla centralità dello sviluppo locale la seconda ricco la seconda questione riguarda il rapporto tra istanza regionale territoriale è indubbio
Che il trasferimento sul piano istituzionale di poteri reali
In gran parte esclusive e di risorse ingenti compreso l'autonomia impositiva alle regioni deve avere un riscontro forte nell'organizzazione con il potenziamento del ruolo delle nostre unioni regionali
Nondimeno il territorio anche esso peraltro soggetto del decentramento istituzionale
è il luogo decisivo nel progettare del costruire nella concretezza dei processi con chi lavora e chi è in pensione con le altre organizzazioni sindacali e di fare sindacato all'altezza delle nuove esigenze di identità e di tutela
Il s'intende con la setta del federalismo sindacale
Con una redistribuzione quindi di poteri e risorse ordinate il principio di sussidiarietà ogni istanza deve ricostruire funzioni organizzative e politiche contrattuali e di servizi
Definire strategiche i cambiamenti organizzativi sono così impegnativi che non riusciremo a perseguirli senza un rafforzamento di una pratica trasparente di democrazia associativa dagli organismi senza l'attenzione dei dirigenti e dei delegati a una testimonianza personale di valori
Senza una riconversione di competenze nei ruoli politici e vista confederale categoriali senza una risposta alle esigenze di comunicare e rendere visibile condivisibili gli obiettivi e l'azione dell'organizzazione
Per questi due aspetti
Subito dopo questo congresso da cui attendiamo indicazioni anche a questo riguardo dobbiamo attuare un nuovo progetto editoriale per conquiste del lavoro e un progetto di rilancio del Centro studi di Firenze
Risorse storiche
Preziose tutte e due della nostra organizzazione
Si limitano a indicare soltanto le due prospettive di fondo che dovrebbero ti sembra informare rispettivamente l'uno e l'altro cose conquista del lavoro
Il nostro quotidiano che da oggi abbiamo messo anche in Rete
è una risorsa innanzitutto per l'azienda ma anche per la realtà dell'informazione
Il fatto che sia l'unico quotidiano sindacale al mondo
è solo uno degli aspetti di rilievo a riguardo altrove
Che la comunicazione e l'informazione sono fondamentali alla nostra strategia al modo di stare insieme al comunicare pare al far vedere quello che facciamo in questi anni conquiste del lavoro ha svolto una importante funzione
Resto dell'avviso che Agazzi sia utile un quotidiano consapevole delle specificità e delle parzialità di essere un giornale il servizio
In grado di contribuire alla conoscenza al successo la nostra strategia con l'informazione e la valutazione politica la cultura e di rafforzare la prospettiva federalista dell'organizzazione divenendone esso stesso espressione nel quotidiano collegamento con tutte le sevizie su e i loro operatori dell'informazione il centro studi di Firenze
Va rilanciato
Come luogo di elaborazione culturale di alta formazione continua dei dirigenti e dei quadri politici a vista
Collegato con le università i centri di ricerca nazionali e internazionali
Sia per alimentare le nostre scelte strategiche
Sia per rimettere con forza le posizioni dell'azienda
Nel circuito più ampio dal dibattito culturale
Sia per sperimentare modelli formativi l'indirizzo di supporto alla programmazione della formazione di tutte le nostre di tutte le strutture sia per avviare un processo di rinnovamento di ricambio del gruppo dirigente
Non posso concludere
Queste considerazioni sulle prospettive organizzative senza porre due questioni critiche della rappresentanza per il nostro futuro le donne e i giovani
Diciamoci la verità
Sulle donne nell'azienda non siamo ancora stati capaci di valorizzare pienamente è completamente la dirigenza femminile
Anche se le iscritte sono molte
In alcune categorie più del cinquanta per cento e molte le delegate nelle rappresentanze sindacali unitarie
Il fatto è che al di là delle risposte formali
Lazzi sa di non potere fare a meno delle loro club delle loro capacità
Della voglia di vicinanza ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori che le donne esprimono
Della determinazione con cui affrontano le situazioni della completezza che li guida dell'abilità tutta loro di ascoltare relazionare dell'entusiasmo che riversa una quando sono convinte ed è la forza della loro posizione quando sono in disaccordo questa consapevolezza
Resta consapevolezza contrasta
Con l'atteggiamento di tolleranza di marginalizzazione nei confronti di coordina dei coordinamenti quando questi tempi Tano di intaccare la maternità dell'organizzazione nei loro confronti
Soprattutto con la Resistenza valorizzare all'evidenza al Terminillo per non mettere in discussione il modello Unico dividersi quello maschile
è una contraddizione
è una contraddizione che dobbiamo sciogliere
è una palla al piede di cui un'organizzazione che vuole crescere assumendo quotidianamente nuove energie nuove motivazioni intuizioni voglia di essersi reagire per produrre mutamenti deve sapersi liberare
Per Alitalia il futuro
Razzismo poi
Ed è quasi una tautologia
Essere abitate dai giovani
E ha difficoltà
Nei loro confronti non servono programmi oggetti aggressivi ma innanzitutto la disponibilità e l'impegno l'ascolto nella consapevolezza dei limiti nostri e delle nostre proposte
L'artista every orientarsi ad accogliere con maggior forza
Le presenze poco ascoltate a dare rilievo le migliori esperienze che si stanno realizzando anche in ambiti altri non frequentati abbastanza da noi
Serve un cambiamento di linguaggio la moltiplicazione di spazi di ascolto e di dialogo la disponibilità ad accogliere nuovi contributi riconoscendo appartamento e la parzialità della nostra elaborazione d'altro canto la cinese
Ne incontra tanti di giovani
Propone tutele percorsi di cittadinanza padre sua e se la sottrazione di persone obiettivo e modalità di lavoro
Ah insomma le carte in regola per giocare un ruolo importante a costruire identità personali sociali autonomo che possono diventare protagoniste attive solo nei fatti ma nelle motivazioni e nell'Insiel tende il cambiamento
Dobbiamo avere più determinazione
In sostanza creare le condizioni che permettano ai giovani iscritti a no di cogliere che il nostro modo di fare sindacato può essere capace di rispondere al bisogno di costruire insieme a tanti altri relazioni umane ricche socialità e condivisione per promuovere forme di cittadinanza attiva nel lavoro e nella comunità
è in grado di andare verso la conclusione
Abbiamo già dato dichiarato
Più volte nei nostri dibattiti estranei alla nostra cultura politica così come noi la concepiamo
I modi di quell'arca della campagna elettorale che si è appena chiuso i toni la personalizzazione esasperata ogni possibile delegittimazione dell'avversario la genericità dei programmi elettorali
Ci rendiamo tuttavia conto che tutto questo è la conseguenza del sistema maggioritario oltretutto con una implicita elezione del premier neanche previsto dalla nostra Costituzione
L'esito elettorale mette in evidenza una tendenza bipolare deve essere ne è prova il Devole ma non insignificante risultato ottenuto dalle forze che si sono collocate fuori dei due schieramenti e in particolare da quelle che si richiamavano la tradizione centrista compresa democrazia europea
A prima vista
A prima vista sembrerebbe che l'elettorato si sia lasciato convincere dal voto utile senza guardare troppo per il sottile tendenza che si è confermata con l'elezione dei sindaci
Ci troviamo di fronte ad un comportamento che conferma il progressivo affermarsi di una visione laica ed utilitaristica dalla politica
Per un'organizzazione come la nostra
Che ha costantemente cercato di tenere unite un discorso di valori con un accentuato pragmatismo la riflessione su quanto di nuovo sta germinare sta terminando nel pensare politico degli italiani è indispensabile
La legge elettorale resta un problema aperto
Ma la questione di fondo e quella della coerenza tra sistema elettorale riforma dello Stato del Governo
Terzo risultata certamente positivo è quello di una maggioranza numericamente salda in entrambi i rami del Parlamento
Ma noi crediamo che sia urgente una revisione costituzionale per un nuovo e coerente qui libero di poteri
Un elemento di ulteriore chiarezza
E sicuramente dato dalla presenza di una solida opposizione
Che venga plurale può contare su una rappresentanza adeguata sia alla Camera che al Senato del resto noi siamo convinti che la qualità di un governo di un Paese non è data solo dalla capacità dalla maggioranza
Ma anche da ruolo critico propositivo esercitato dall'opposizione
La vittoria
Elettorale del centrodestra è netta
Tanto nella proporzionale che una maggioritaria
Per la parte maggioritaria noi dobbiamo nel sistema maggioritario contano i collegi vinti o persi
Poco servi disquisire sull'entità ridotto dei vantaggi o solo svantaggi in termini di voti nel centrosinistra l'affermazione della Margherita ma quale sarà l'evoluzione di una realtà politica tanto composita
Rappresenta un forte di equilibrio della coalizione rispetto alla sinistra
Nella quale la crisi dei Democratici di sinistra ben evidente già nel novantanove
E profonda di identità di strategia in piena evoluzione i suoi esiti avranno un peso rilevante non solo sul destino dalla coalizione ma anche nei rapporti
Nel mondo sindacale confederale
In questo contesto nuovo e nella sua evoluzione noi continuiamo a credere che occorre tenere ben distinto il ruolo dell'opposizione politica dall'esercizio anche conflittuale delle rappresentanze sociali
Confondere le due cose
O tentare di unificare come
Parlando di opposizione sociale non sarebbe utile né all'opposizione né alla rappresentanza sociale
In un sistema dell'alternanza
Non esistono governi amici o nemici ma azioni di governo con le quali sempre il sindacato deve fare i conti e confrontarsi
Fatta questa analisi
Rimane che dopo queste elezioni
La CISL ancora una volta deve saper contare innanzitutto sulle proprie forze per far valere le proprie ragioni
Il problema di schieramenti quanto meno ostili alla nostra cultura rimane aperto in tutta la sua inchiesta Resta pertanto aperto anche tra di noi il tema di quale rapporto con la politica
La nostra autonomia ti può aiutare ma occorre che mantenga un carattere fortemente dialettico è aperto per evitare di cadere nell'agli osti cinismo
E tuttavia alcune cose vanno dette in modo chiaro
Non siamo e non saremo il sindacato di governo non siamo e non saremo il sindacato l'opposizione sociale chiamo e vogliamo continuare a essere
Il sindacato della negoziazione
Della concertazione e della partecipazione
No vediamo il conflitto anzi non riteniamo essenziale alla democrazia ma non faremo mai del conflitto il nostro fine
Noi ci atterremo al merito delle questioni e degli interessi che rappresentiamo
Nella convinzione che i nostri iscritti votano per chi vogliono ma in ogni caso continuano a chiedere a noi di tutelare gli sul terreno che è propria del sindacato e delle garanzie sociali
Terzo
Non possiamo non esprimere alcune preoccupazioni
Nello schieramento che ha vinto le reazioni si manifestano aperte a volte antisismiche propensioni liberiste antisindacali molto marcate che mal si conciliano con la nostra cultura e che ci mettono sicuramente diciamo in allerta
E può anche darsi c'è qualche segnale in questo senso
Che questa maggioranza preferisco la politica di scambio come sindacato mazzare magari più antagonista
Più che a confrontarsi costantemente con un sindacato partecipativo che chiede di poter contare
Che chiede di poter contare nelle politiche tramite la concertazione
Nessun pregiudizio
Nessun pregiudizio ma anche nessun sconto
Siamo per confrontarsi tanto con le parti imprenditoriali che con il governo
Con chiarezza delle posizioni indicate in questa relazione che di seguito che riassumo almeno su alcune questioni qualche elemento di frizione
Noi riteniamo che non corre non definire solo il tasso programmate tenendo conto anche dal differenziale con l'inflazione reale
Ma occorre sapere con chiarezza quali sono gli obiettivi che si assumono perché l'inflazione non aumenti perché queste è il nostro obiettivo
Terzo
No contribuiscono a rilanciare una coerente politica dei redditi le chiusure che si stanno registrando sul rinnovo dei contratti
Esprimiamo il nostro pieno sostegno della Confederazione alle categorie del commercio dei trasporti dei meccanici degli elettrici e a tutte quelle che da troppo tempo sono impegnati per tempo
A tale proposito occorre che le nostre controparte che si dia una mossa e se la diano in fretta
Anche per quanto anche se
Per quanto riguarda i meccanici
Sì pare che la proposta di fare nei piani della Federmeccanica sia un'opportunità da cogliere certamente da verificare da migliorare riceve nel suo nazionale
Ma sembra fare intravvedere la possibilità di una chiusura i templi veri noi saremo al fianco della prima
I clienti occorre allora ragionare
Sui criteri agli orientamento del Documento di programmazione economica e finanziaria
Per rafforzare lo sviluppo per innovare formazione ricerca innovazione prodotti il sistema produttivo per una
Politica differenziata a favore del Mezzogiorno sul terreno degli investimenti infrastrutturali dell'innovazione del fisco del governo attiva il presidio del mercato il del lavoro insomma per i contenuti della Finanziaria del due mila e due
Per la riforma fiscale ci riferiamo a quanto già richiamato
La salvaguardia inoltre chiediamo la salvaguardia del carattere di universalità e solidarietà dello stato sociale attuando innanzitutto e razionalizzando pienamente le riforme da parte per le pensioni
Noi siamo perché le pensioni integrative siano fatti in tempi brevi anche attraverso l'utilizzo del Tfr come il miglioramento delle pensioni sociali al minimo prima di ogni verifica della riforma previdenziale
Per le politiche del lavoro della formazione occorre elevare il tasso di attività
Un governo nel mercato del lavoro assunto nella sua complessità attraverso nuovi strumenti di tutela compagnia amento di promozione
Il Paese ha bisogno di più posti di lavoro ma anche e soprattutto se guarda al futuro di lavori qualche qualificati
Inoltre siamo per un governo negoziato e perseguita lotta all'avevo nero emersione del sommerso la pressione Rita non si governa con i finanziamenti ma con politiche coerenti
Sul terreno della lotta al lavoro nero e sommerso si gioca una partita importante per tutto il mondo la lavora per la società
Per i lavoratori si tratta di uscire dalla marginalità segnato lo sfruttamento e dall'assenza di tutela
Per l'impresa di sconfiggere la concorrenza sleale per la società di recuperare risorse contributive fiscale
Per questi motivi riteniamo opportuno che al più presto si possono discutere tra sindacato imprenditori e governi provvedimenti interventi orientati all'emersione
Questi temi e altri della stessa valenza
Si possono affrontare solo sette consenso e condivisione e coesione sociale per avermi vanno costruiti ed occorre puntare decisamente ad aprire un tavolo di confronto capace di rilanciare la concertazione innovando nei modi e soprattutto negli obiettivi
D'altro canto stabilità politica governabilità hanno per noi un senso se si misurano con questi obiettivi di fondo infine
Quasi non ultimo ma non per ultimo
è in questo quadro politico e con questi problemi che dobbiamo ridefinire i rapporti nel movimento sindacale
Quando l'azienda
Negli anni Novanta
Ha proposto il progetto di un nuovo sindacato unitario
Lo proiettava già in una realtà politica bipolare
I cui effetti avvertivamo potevano essere dirompenti nelle relazioni tra sindacati con culture diverse anche nel concepire il rapporto tra sindacato e politica
Chi è stato detto di no
è vero
L'autonomia del sindacato dalla politica come è stato detto in un sistema maggioritaria e bipolare non può più essere la stessa
Ma questa constatazione non può significare almeno per noi
Una ricollocazione del sindacato nello schieramento politico come è sembrato emergere nel recente dibattito della CGIL con l'attenzione alla Margherita per tenere insieme il centrosinistra o con l'evocazione di un partito dal lavoro
La risposta forte del sindacato al bipolarismo
Anche il rischio forte di un avanzato del liberismo nella cultura nella politica è invece l'idea di una lo sindacato unitario
Che noi siamo convinti di dover essere autonomo per esprimere la sua forte soggettività politica
Pluralista per aprirsi a tutte le espressioni dei lavoratori a tutti i lavoratori interessati anche al di là dell'ambito confederale dal quote profilo associativo
Con una strategia condivisa sulla concertazione sul primato dalla contrattazione rispetto la legge
Sulla necessità di rivedere i livelli per ridarle slancio e per rispondere meglio ai cambiamenti del lavoro dalla contrattazione
Su un progetto coerente di democrazia economica dagli dagli partecipativi aziendali e territoriali alla partecipazione dei processi di accumulazione per contare nelle strategie aziendali nelle scelte d'investimento
Per questo la nostra proposta di non chiudere il confronto sull'Unità
Per costruire insieme giustizia in un mondo profondamente cambiato ripartendo dalle diversità che tra noi lo sappiamo lo vediamo ci sono
Ma non sono quelle scontate del pluralismo politico tra noi e per i lavoratori all'interno delle nostre stesse organizzazioni ma quelle delle nostre colture sindacale come si sono venute sviluppando in questi cinquant'anni di pur comuni esperienze
La storia comune
è un patrimonio prezioso
Nelle diversità su modello di sindacato e sulle strategie pure importante si consente dei conosce il Siret Corsica mente la buona fede di stare al meglio dalla parte di chi lavora
è una valle serie per confrontarsi con pari dignità nel merito di tutte le questioni utili per costruire un percorso unitario fino ad un vero e proprio passaggio costituente
Siamo convinti che più per darsi delle regole sia oggi necessario confrontarsi di più esplicitamente completamente sul merito dei problemi con rigore e coerenza e se necessario con asprezza
Non dobbiamo abbandonarci alla retorico all'Italia
Ma essere consapevoli che il cammino dell'unità dell'Unità è difficile e duro
Dobbiamo avere il coraggio del confronto rischiare le no convergenze i rischi
E i dissidi sapendo che tra noi possono esserci valutazioni diverse che nascono comunque dalla comune volontà di rappresentare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori dei pensionati possiamo anche competere senza considerarci nemici perché le nostre differenze come le convergenze unitario hanno comunque contribuito a rendere grande il movimento sindacale italiano
L'azienda
Non si negherà mai al confronto è alla ricerca di possibili convergenze
Perché non ha rinunciato al sogno dell'unità al sogno dell'unità di tutte le lavoratrici di tutti i lavoratori e di tutti i pensionati italiani perché questo è il sogno che noi continuiamo a portare avanti con coerenza e con forza
Con durezza quando è necessario
Nel concludere
Questa relazione
Vorremmo fare a voi tutti una vorremmo fare a noi tutti una proposta
Abbiamo parlato molto di globalizzazione
Ci siamo soffermati a lungo in tutti i nostri complesse riflette sulle povertà le miserie le malattie la disperazione che attanagliano molti popoli
A noi però in questa organizzazione hanno sempre insegnato che quando si prende coscienza di una disuguaglianza non basta a reclamare a proclamare i diritti uguale per tutti
Occorre anche impegnarsi per superarla
Farlo vuol dire rafforzare il nostro impegno nella cooperazione internazionale
Verificando le scelte organizzative fatte la selezione degli obiettivi e le tipologie e le modalità di intervento
E anche replicato e risultati
Occorre da una parte un forte impegno delle categorie
Per accompagnare la delocalizzazione delle nostre intese con un rapporto forte sul piano formativo organizzative contrattuale con i sindacati soprattutto nell'Est Europa dei paesi dovesse vanno stabilite
Come confederazione
Vorremmo realizzare un impegno più partecipato
Devono crescere tra le lavoratrici e i lavoratori la cultura della solidarietà internazionale la cultura della non violenza la mobilitazione contro la pena di morte
Forse
Forse vale la pena di cominciare là dove c'è più bisogno dall'Africa
Proponiamo pertanto al congresso
L'assunzione di un impegno cooperare con ancora più forza con i sindacati africani
Con molti dei quali la CISL ha rapporti antichi anzitutto per la formazione dei quadri di cui hanno bisogno
Per dotarli delle competenze adeguate adeguati a costruire organizzazioni moderne
Per tutelare i lavoratori per contribuire alla nascita di un vero e proprio mercato del lavoro e ad essere protagonisti delle grandi trasformazioni istituzionali economiche sociali che servono ai loro Paesi sotto le citeremo alla realizzazione di questo impegno anche altre organizzazioni che condividono con noi sensibilità analisi obiettivi ma anzitutto saranno gli iscritti e i militanti della tv i protagonisti di questo progetto
Il nostro impegno internazionale da qui
Da questa platea facendo nostro l'appello appassionato del Presidente Ciampi sollecitiamo governo Unione Europea ad un grande progetto continentale di cooperazione per lo sviluppo dall'Africa
Noi comunque la nostra parte la vogliamo fare
Care delegati
Cari delegati
Sono alla conclusione
L'abito e magari è
Di questa relazione particolarmente impegnativa
Per i grandi cambiamenti che si scrivono per il futuro della tv reputo delle lavoratrici e dei lavoratori delle pensionato i pensionati che vogliamo rappresentare per il futuro del nostro Paese
Nel difficile cammino della sua storia che ha insegnato un dirigente
Questo sia un vero mica
Esso sta a dimostrare quella che è la caratteristica fondamentale di questa organizzazione
La sua prodigiosa capacità di cambiamento
La sua grande capacità di leggere interpretare tempestivamente i segnali di un contesto sociale e politico in trasformazione
La sua permeabilità disponibilità ad esperienze da sviluppare in comune con altre tradizioni con altre visioni dell'iniziativa sindacale in partenza così tanti dalla sua ispirazione dal suo modello questo ci hanno insegnato
Senza mai rinunciare
Lungo il corso degli anni alle nostre premesso di valori questi noi siamo e questi vogliamo continuare ad essere sono convinto profondamente convinto che possiamo farcela
Perché possiamo contare sull'impegno forte convinto dei nostri iscritti dei nostri militanti
Che ogni giorno nei luoghi di lavoro e nel territorio operano e testimoniano all'idea di un sindacato autonomo promotore di giustizia di solidarietà di partecipazione e di libertà grazie
Un applauso l'applauso finale è un ringraziamento a Gandhi impegno di Sabino con questa relazione
Molta qualificata che ci ha dato oggi
Vogliamo ringraziare per la presenza
E lo salutiamo il presidente alla Camera onorevole Casini e il ministro Buttiglione
Sono tanti altri ospiti presenti e poi ringraziamo tutti per me
Ed è la relativa redistribuzione uscita