"Verso il nuovo piano regolatore Le città di Roma" Sintesi della conferenza urbanistica del Comune di Roma sul nuovo Piano Regolatore Generale di Roma (6,7,8 luglio 2000) organizzato dall'Ufficio Piano Regolatore e dal Dipartimento politiche del territorio del Comune di Roma presso la Facoltà di architettura, Padiglione nord dell'ex Mattatoio, Piazza Giustiniani, n. 4

Radio radicale nel suggestivo scenario del padiglione nord dell'ex Mattatoio di Testaccio pena restaurato purtroppo il clima tropicale di questi giorni di luglio la Giunta comunale di Roma ha presentato pubblicamente nelle sue linee generali il nuovo Piano regolatore generale della più grande città d'Italia
Un evento importante se si pensa che il precedente piano quello ancora formalmente in vigore anche se in larga misura
Rimasto inattuato risale a quasi quarant'anni fa
E quella che abbastanza impropriamente è stata definita conferenza urbanistica cittadina è stata in realtà una manifestazione con limitati spazi di discussione nella giornata di venerdì sette luglio
Utile comunque come occasione di incontro e certamente momento d'inizio di un lungo percorso di discussione e confronto
Con tutti i soggetti politici economici sociali e culturali della città
Discussione che andrà avanti nei prossimi mesi con tempi ed esiti non prevedibili e necessario essere consapevoli delle molteplici problematiche implicazioni di un evento come il nuovo piano urbanistico di Roma si pensi ad esempio che il Comune di Milano
Ha deciso semplicemente di non realizzare alcun nuovo piano regolatore a Milano l'urbanistica si fa dunque solo attraverso singoli progetti
Anche a Roma nei primi anni di amministrazione cittadina e sino ad oggi la giunta Rutelli ha preferito non varare il nuovo piano
Bensì operare per singoli progetti è stata la scelta sintetizzata dal controverso slogan del pianificar facendo secondo molti urbanisti una contraddizione in termini se pianificare significa programmare e progettare prima di costruire di realizzare di trasformare il territorio come si può rovesciare l'ordine logico affermando che il fare diventa pianificazione ma al di là delle infinite discussioni delle accese polemiche che inevitabilmente sono connesse al governo del territorio ovunque non solo a Roma
Cerchiamo di entrare nel merito della proposta di piano che l'amministrazione Rutelli ha presentato in questi giorni
Il nuovo piano definito equo sostenibile realizzabile e metropolitano si caratterizza fondamentalmente per il riconoscimento dell'importanza fondamentale dell'ambiente naturale e quindi del sistema complessivo dei corsi d'acqua
Dei parchi e delle riserve naturali con alla base una conoscenza geologica ed ecologica estremamente approfondita del resto già da tre anni con il cosiddetto Piano delle certezze
Due terzi dell'immensa superficie del comune di Roma è stata vincolata si spera per sempre a verde in parte veri e propri parchi in parte perde agricolo
Il nuovo piano riconosce la prospettiva metropolitana in cui deve muoversi lo sviluppo e la vita della città
Cioè un un ambito
Di superficie complessiva che va molto al di là di quello del Comune ma coincide quasi con l'intera provincia
Questo punto significa prospettiva metropolitana Area metropolitana
E su cui occorre appunto puntare spostando funzioni pregiate dal centro verso la periferia creando dunque nuove polarità
Appunto metropolitani ai margini della città consolidata verso i castelli a destra o verso l'aeroporto internazionale di Fiumicino ad Ovest
Il nuovo piano riconosce che ogni nuovo insediamento residenziale o di servizi cioè ogni nuovo quartiere deve essere servito da linee di trasporto pubblico in sede propria e quindi le linee metropolitane e le ferrovie metropolitane
Il nuovo piano infine adotta una metodologia raffinata di analisi dei tessuti urbani
Ed edilizi dell'importanza storica e culturale insita nei vari edifici e complessi di edifici ed individua dei particolari ambiti strategici cioè di rilevante importanza per il futuro della città
A partire dalla splendida cerchia delle Mura Aureliane e naturalmente
Dal corso del fiume Tevere del fiume Aniene e dalle rive di questi due fiumi tutto questo certamente importante ma non ci si può non chiedere sino a che punto queste linee strategiche rappresentino effettive volontà d'innovazione del governo del territorio
E non invece semplice affermazione di principio dunque buone intenzioni che dovranno poi essere verificate realizzate nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Noi adesso di proporremo un ampio stralcio del dibattito e quindi cercheremo di approfondire alcuni dei punti controversi dei nodi irrisolti delle discussioni anche aspre
Partiremo proponendovi un ampio stralcio dell'intervento del sindaco Francesco Rutelli per poi ascoltare alcune brevi interviste con esponenti politici quindi del consiglio comunale con urbanisti ambientalisti architetti esponenti della società civile buon ascolto
Questo è il grande tema della urbanistica orientali
Quello che il campo si chiama un riformismo urbanistico
Che obiettivamente si trova nel mezzo e non è una posizione facile ma non è neanche una posizione in confortevole
Tra due estremi l'estremo di chi vorrebbe imporre una rigidità che non ha più possibilità di incontro con la realtà della nostra società e della nostra economia
E dall'altra di chi ripropone senza teorizzare uno per la verità un pragmatismo senza principi
Noi abbiamo molte città italiane oggi importanti città italiane che neppure si pongono il problema di fare un piano regolatore
Importanti fedele e non se lo pongono proprio perché sanno che le forze obiettive del mercato come è avvenuto in altri momenti della storia urbana italiana faranno la trasformazione della città senza chiedere
Ne assoggettarsi a regolazione
E questo è un grande tema per la cultura italiana oggi
Perché questa linea di riformismo nell'urbanistica nella pianificazione territoriale ed urbana è una linea che fa i conti sicuramente con alcune ancora rigidità che io penso
Perdonatemi se faccio una previsione andrebbe mai parole nel giro di pochissimi anni non troveremo più nel dibattito urbanistico
Perché sono più rivolte a timori del passato che non ad una coscienza matura che c'è nella nostra società e nella capacità di trasformare il territorio e il vero rischio ne abbiamo davanti a noi semplicemente che gli strumenti urbanistici vengono considerati obsoleti
Che non si facciano più Piani
Che si guardi con fastidio con insofferenza all'idea di concorrere insieme a disegnare una trama di sviluppo del territorio di gestione del territorio di ordinamento
Del territorio in funzione di alcune grandi scelte strategiche piuttosto che dell'incontro di singoli interessi che di volta in volta possano prevale noi abbiamo fatto una scelta diversa fin dall'inizio noi abbiamo scelto di fare un piano regolatore in modo trasparente
Abbiamo fatto una scelta che consentisse di veder vivere questo piano regolatore
Non è vero che si è fatto come alcuni hanno detto una piani del pianificare del planning by doing pianificare facendo una scelta che ha premesso gli atti alle decisioni assolutamente non è vero
Noi abbiamo assunto i grandi indirizzi grandi orientamenti quello sulla mobilità
L'asse
Del ferro come condizione di fondo e come impegno strategico tu plurale che dura nei decenni non dei mezzi
Che rimarrà anche rimarrà per le prossime generazioni perché abbiamo capito l'errore che si è fatto nel dopoguerra
E quindi sarà la politica il trasporto su ferro comunque lo sviluppo obbligato di qualunque
Nuova trasformazione urbana di grande scavare nostra ci
La scelta ambientale
Per cui quelle che adesso veniva richiamate come una sorta di fastidiose prescrizioni sono state le scelte di fondo che condizionano e condizioneranno irreversibilmente in futuro la nostra città l'ecologia urbana
Il fatto che noi possiamo oggi ragionare sulla ricostituzione dei corridoi biologici all'interno della nostra città magari quando c'è stata una grande sciagura come un incendio
Di proporzioni devastanti come quello di Castel Fusano si possa ragionare su come la vita naturale possa tornare a vivere in ambienti altamente urbanizzati questo significa che è cambiata l'impostazione concettuale per cui si vive l'organismo roba
Il trasporto su ferro la grande priorità ambientale per cui i due terzi del territorio romano deve
Il reverse Sybil mente
Avverte arie agricole produttive parti la scelta di fondo per cui Roma è fatta di città al plurale
Ovvero sia Roma è una città che colloca il proprio sviluppo urbano e la vivibilità Tessa in una dimensione metropolitana
Riconoscendo le appartenenze le identità locali riconoscendo costruendo le nuove centralità territoriali nelle periferie
Puntando sulla riqualificazione dei grandi quartieri delle periferie dove vive la stragrande maggioranza dei romani attraverso interventi che sono certamente regolati su questi Azzi concettuali e operativi strategici che ho citato prima
Ma nei quali le politiche di manutenzione di riqualificazione di attenzione non sempre facili da realizzare
Perché queste si in una dimensione immensa con un territorio di centotrenta mila ettari quale Roma si scontrano con esigenze gestionali estremamente complesse io penso che questo fatto sia importante su fatto l'esempio del Giubileo
Permettetemi di dirlo perché
Rivolgendomi se posso dire così tendendo la mano
Ha tanti amici che hanno nei mesi passati rivolto delle critiche sul tema del Giubileo
Io penso che quello che è avvenuto per il Giubileo sia molto importante ecco
L'abbiamo detto altre volte io voglio dire all'ambiente di di operatori del territorio a vario titolo nei vari mondi che voi che siete qui rappresentati
Ma l'abbiamo fatto un piano molto importante per la trasformazione di Roma cosa vedono quelli che vengono a Roma nel due mila cosa vi dicono voi
Cosa dicono ai romani cosa dicono tornando a casa decoro ma migliora
Prova e più bella
Roma valorizzato il patrimonio Roma rimesso a nuovo i suoi monumenti romani pulito le sue piazze Roma riaperto cioè musei
Roma è meglio di prima
E questo merito della cultura ambientali
Perché noi abbiamo fatto una scelta di investire tre mila miliardi Giubileo proprio su questi ed è un miglioramento diffuso ceto c'è Raccordo Anulare eccetto c'è la viabilità
Ben riuscite attorno a San Pietro
Certo ci sono le nuove stazioni certo c'è il loro apporto certo sono grandi infrastrutture che sono state fatte di servizio di questa città cose importanti Roma non ha fatto per decenni i lavori sono fatti all'aeroporto ma quando mai sono fatti a Roma con questo tipo di di maturità e di qualità la nel completamento raccordo anulare
Finirà coi nel nel due mila e uno dal suo ultimo quarto quadrante e così via sono cose importanti sono fatte per carità le stazioni ma vogliamo dire cosa significa aver e quattrocento mila persone ci vanno ogni giorno a stazione Termini rimessa a nuovo
E poi Tiburtina coi San Pietro poi trascrivere poi così via
Vogliamo dire che cosa significano le nuove ferrovie la la per la FM tre che abbiamo aperto
E la più importante ferrovia regionale aperta in Europa negli ultimi cinque
Questo è stato il Giubileo Perrone e Giubileo è stato per Roma qualcosa di inquadrato organicamente in questo piano di sviluppo della città
E io penso questo patrimoni flessibilità debba trovare il suo modulo espressivo dentro al nuovo piano regolatore il piano regolatore deve dare grandi aziende deve lasciare nuove aree per insediamenti produttivi
Deve avere degli strumenti di attuazione di applicazione più semplici
Perché anche qui così come c'è da una parte una rigidità programmatoria impossibile ogni desiderio che non ci sia nessuna programmazione
E alla fine il risultato e l'abusivismo
E alla fine è risultato il disordine urbano così è stato per tantissimi anni non vogliamo regole indirizzi strategici un processo partecipato dalla trasformazione urbana che non troverà sempre tutti d'accordo su tutti su tutto vivaddio
E vogliamo allo stesso tempo una capacità di trasformazione nei tempi politici questo l'altro punto su cui concludo
Il piano non approveremo dobbiamo approvare dobbiamo impegnarci per riuscirvi anche se sappiamo che una buona parte del piano sta già avendo corso e questa la sua forza che non è un prendere o lasciare
Non è una scommessa
è un processo di attuazione trasparente pubblico effettivo però il quale già trova tanti tasselli che sono andati al loro posto
Perché abbiamo prima sistemato le grandi questioni sono come le famiglie che prima servono mette d'accordo
Su a chi vale di Tassotti vanno e non l'eredità abbiamo stabilito già predava i nostri figli ai nostri nipoti abbiamo salvato il patrimonio ambientale abbiamo deciso che non si parla trasformazioni senza scelte investimenti sul ferro Biagio di puntare sui quartieri e la loro trasformazione e e vogliamo fare del piano quello che sancisce questo fissa le regole attuative apre il dibattito lo sviluppa nella ecco questo è il punto cruciale questo di Roma penso sia il primo dei nuovi piani italiani
E credo che sarà un motivo di orgoglio per tanti avervi contribuito è il piano della città non è il piano dell'uno o dell'altro di noi e il Piano delle città e io spero che da questa conferenza scaturisca no Marie punti di dissenso sui quali si potrà costruire un miglioramento dello strumento ma la coscienza che Roma che da quarant'anni aspetta questa decisione fa un pazzo controtendenza per creare una nuova tendenza
La tendenza sarebbe non farne nulla
E lasciare che le cose vadano con il corso che la forza i rapporti di forza in una città determinino no questo non è interesse di nessuno
Ecco perché
Quando tra due o tre giorni
Avrò l'onore di piantare un albero
Per più grande sindaco che Roma abbia avuto non voglio sapete bene quanta devozione affetto da Bertotto e proseliti
E per altri grandi sindaci democratici di questa città ho detto pubblicamente più volte ci troviamo qui in un luogo che Daloui fu voluto fu realizzato la nuova la zona industriale i quartieri il Quartiere dell'edilizia popolare a servizio dell'unione della zona industriale
Di Roma
Ernesto Nathan è il più grande sindaco moderno di Roma pur essendo un sindaco cento anni fa
Quando piantano nella ebreo
Quando io canterò AG a Gerusalemme qua per qualche giorno un bosco intitolato Ernesto Nathan credo che
Fare darò a nome della città di Roma il riconoscimento che quest'uomo a meritato e che per decenni gli è stato negato
Nata fu rovesciato
Dopo sei anni e mezzo di governo perché aveva imposto una tassa sulle aree fabbricabili
Roma da dalla apre Prima guerra mondiale
Sino a parecchi decenni dopo
Avrebbe vinto tutte le politiche di sviluppo condizionate anziché dalla produzione di ricchezza
Reale
Dalla ricerca di produzione di rendita speculativa
Questo piano sancisce l'uscita definitiva da questa storia urbana
Questo piano sancisce la valorizzazione per tutti coloro imprenditori
Operatori economici cittadini associazioni associazioni ambientaliste comitati di quartiere forze politiche che sanno che la trasformazione urbana crea ricchezza
E crea tanti tipi di ricchezza la prima ricchezza la convivialità
Ma crea anche ricchezza economica
Nelle borgate Le centootto
Crea anche valorizzazione urbana crea ricchezza di infrastrutturazione
Crea possibilità di lavoro e bruttura aerobica nuovo lavoro quanto più migliora l'efficienza del sistema urbano così dunque il sindaco Francesco Rutelli nel presentare le linee generali del nuovo piano regolatore
Ascolteremo adesso alcuni minuti dell'intervento di Roberto Morassut capogruppo dei Democratici di sinistra nel consiglio comunale di Roma
Partiremo dal momento in cui Morassut fa riferimento alle prospettive di dialogo con l'opposizione
Certo se devo giudicare da ciò che fa la destra il centro destra laddove il governo grandi città come a Milano non ho il riscontro di questa posizione per esempio a Milano lo ricordava il sindaco ci verrà poi rapidamente
Noi non siamo in presenza di una programmazione urbanistica dell'altra grande capitale italiana incentrata su un progetto di Piano regolatore
Che abbia poi conseguentemente anche le caratteristiche di uno strumento confrontabile con la città sulla quale si possa costruire un consenso e la partecipazione democratica
A Milano laddove la destra governo nelle grandi aree urbane parlo di Milano perché è la città dove da più tempo la destra governa esercita funzioni di governo noi abbiamo concretamente siamo in presenza di un'altra scelta
C'è la scelta di una contrattazione dello sviluppo della città con gli interessi da parte dell'amministrazione pubblica ma senza uno strumento regolatore complessivo
Che consenta di lasciare i giusti spazi al dinamismo economico a quella crescita dinamica delle città contemporanee ma dentro la cornice generale
è vero che nessuno ha teorizzato questo ma è anche vero che dei fatti la scelta politica e culturale compiuta dalla destra al governo delle grandi aree metropolitane è stata finora questa quindi noi invece a Roma abbiamo fatto un'altra scelta che è stata la scelta di dotare la città di un nuovo strumento di regolazione urbanistica del nuovo Piano regolatore generale che chiudesse i conti col vecchio piano del sessantadue con le storture del piano del sessantadue con gli eccessi del piano del sessantadue dal punto di vista delle previsioni urbanistiche dell'espansione della città e che quindi proprio chiudendo i conti con questa storia di Roma
Portasse anche un settore importante dell'economia romana cioè il settore delle costruzioni dell'industria edilizia ad avere la forza di scendere su un altro terreno a non avere più davanti a sé soltanto la scelta obbligata in fondo facile
Le grandi previsioni espansive negli anni Sessanta ma fosse messo su un terreno che portassero porti progressivamente a modificare la propria natura a diventare un'industria prevalentemente di recupero e di riqualificazione diciamo abbandoni quindi una delle caratteristiche fondamentali ma e lo sto della della propria storia recente nello stesso tempo però un piano del sessantadue che aveva anche alcune qualità aveva se non altro
L'idea di promuovere una certa idea della città
Penso al tema dello sviluppo Adeste poi largamente tradito sia nelle sue premesse sia nelle sue conseguenze dallo sviluppo successivo e dalla storia politica della città dopo il sessantadue ma quindi un piano che però aveva oltre a dei limiti anche nei grandi qualità e questo piano da un certo punto di vista di di slogan dopo i parametri
Raccoglie per certi aspetti l'esigenza di dare alla città un'idea di sviluppo un'idea che non è più l'idea dello sviluppo monodirezionale Adeste o prevalentemente di sviluppo produttivo economico ad est ma che pone appunto come è stato ricordato il grande tema delle centralità ed uno sviluppo policentrico la modificazione del tessuto economico e produttivo comincia ad andare avanti Roma comincia ad essere inserite in uno scenario più ampio potremmo dire in uno scenario globale della propria economia cresce il tasso di esportazioni cresce l'apertura al mercato e anche le iniziative di investimento che vengono fuori dall'area romana nella quale fino agli anni Novanta Roma è stata sostanzialmente chiusa nell'economia prevalentemente legata a ruolo e la funzione dei finanziamenti pubblici nell'economia dello Stato
Queste modificazioni impongono naturalmente anche nuovi strumenti di regolazione e di crescita urbana però strumenti che abbiano quella flessibilità che qui è stata ricordata che consenta da un lato di lasciare aperte le porte alla penetrazione di questo di nanismo economico alla inserimento della città nei grandi flussi del mercato internazionale delle grandi opportunità diciamo che la mondializzazione dei mercati la globalizzazione dell'economia a e offre per la crescita delle città e per il loro sviluppo economico ma che nello stesso tempo attraverso questi strumenti di regolazione urbanistica attraverso il piano
Che ne abbiamo così concepito e che vogliamo dare a Roma consenta alla città di avere anche gli strumenti di difesa e di tenuta rispetto ai rischi
Che l'apertura dei mercati che la grande mondializzazione del dei mercati delle cornee della finanza
Comporta per lo sviluppo delle grandi città
E quindi quegli strumenti di tenuta delle i propri elementi identitari che sono elementi di identità locale è stata qui ricordata la ricerca del prete sulle cento città di Roma cioè di quel localismo che cresce contemporaneamente ai grandi sviluppi
Grande crescita economica internazionale di quegli elementi di identità ambientale
E sono le grandi risorse ambientali della città e di elementi di tenuta e di identità storica archeologica Frassinetti pensiamo a quali sono stati e a quali sono grandi principi ispiratori del piano che sostenga le fondamenta del disegno del piano noi ritroviamo tutti
Si possono essere soggetti a riperimetrazione a revisione perché si può scoprire che nella prima adozione alcune aree che non hanno alcun valore
Scientifico culturale ambientale vero e che sono addirittura ampiamente compromesso che possono essere venute fuori destinate a un
Vi proponiamo adesso la parte conclusiva dell'intervento di Marco Marsilio capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale
Anche qui di nuovo polemiche pretestuose ideologiche senza entrare nel merito dei contenuti è la legge estesa che nel momento in cui dice che vanno fatti i piani di assetto dei parchi questi possono essere soggetti a riperimetrazione a revisione perché si può scoprire che nella prima adozione alcune aree
Che non hanno alcun valore scientifico culturale ambientale vero e che sono addirittura ampiamente compromesse possono essere tenute fuori destinate a un diverso utilizzo un indirizzo più razionale del proprio territorio
Mentre poi ci stanno invece altri varchi
Per i quali abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di ampliare i confini dove ci sono invece i valori scientifici e culturali
Perché possano essere ampliati e allora facciamo rilanciamo questa questa discussione
Proviamo a vedere se a saldo zero e quindi senza nulla togliere al sistema complessivo dei parchi e della tutela del territorio della città è più logico acquisire i duecento ettari di Tor Marancia al parco dell'Appia antica e togliere magari ad altri dieci quindici parchi quelle aree di bordo aree compromesse
Che solo una logica ideologica politica strumentale e propagandistica ha voluto disegnare di verde sulla cartina quando vidi per me non c'è niente
Perché è pieno decine e decine di ettari di questo territorio dove ci sono da decenni insediamenti industriali residenziali che nessuno avrà mai la forza di andare ad abbattere perché neanche con l'esercito e con gli elicotteri si possono recuperare alcuni insediamenti però per fare propaganda per andare a Parigi a dire a Tiberi o all'ombra di una roggia che invece Romeo pende ed è più verde di Stoccolma si presenta un poster con punto il pennarello verde che cade sopra le case sopra gli insediamenti industriali sopra i salumificio di sopra tante altre realtà e si fanno gli accordi di programma per Baratta Tor Marancia
Questa se questa è la logica il sistema ambientale noi non ci stiamo mentre siamo disposti a ridiscutere appunto
Altri equilibri
Concludo dicendo che questa
Concludo dicendo che questo piano secondo noi oltre a fare questa fotografia
Modesta del reale insegue logiche economiche e qui sta la sua volontà culturale
La povertà culturale di un piano che invece di indirizzare
Le logiche dello sviluppo di indirizzare le realtà della società verso alcuni obiettivi di fondo non fa altro che ha
Accomodarsi supinamente su delle derive su delle tendenze che già esistono che sono per certi versi quasi inevitabile rispetto alle quali non esercita alcun disegno critico
Abbiamo già parlato appunto di questo limite
Del sistema del verde che così interpretato appunto e con queste degenerazioni di corollario
Serve più ad aumentare la rendita fondiaria nelle aree libere che non ad offrire protezione
Parrocchie ossigeno per i cittadini di questa città teologica diventa quella si chiude tutto un cerchio delle aree che arrestato libere acquistano immediatamente un valore enorme spropositato
Perché sono le uniche sulle quali si può intervenire
Perché la logica delle compensazioni nasce intanto da una situazione di gestione da una resa drammatica di un'amministrazione che non ha mai saputo utilizzare correttamente lo strumento dell'esproprio e che oggi quindi si è arresa rispetto a questa possibilità introduce la logica delle compensazioni di affidare l'urbanistica contrattata dove chi è forte e potente può trattare dove chi non ha rilevanza socio economica è del tutto escluso e per finire che la mobilità su ferro tanto decantata insegue insediamenti privati e non li precede
Perché la quarta né Linate anidro puritana che è nata qualche mese fa uscita dal nuovo
Del nuovo piano regolatore per arrivare fino a da vescovi e poi procedere a cinquina Marcigliana Bufalotta e
Sull'altro versante sull'altro capo il famoso marchio dramma servono a giustificare gli insediamenti
A posteriori e non dire poi che abbiamo un una rete su ferro che si sviluppa in quella direzione noi li possiamo costruire possiamo sviluppare la città perché serviva qui accada il contrario si autorizzano determinate operazioni
E sono più speculative che urbanistiche dovrebbe la collettività paga migliaia di miliardi di opere pubbliche per arrivare a portare la metropolitana e rendere compatibili e sostenibili questi insediamenti
E questo dà la misura di quanto appunto sia culturalmente povero questo piano di quanto sia inadeguato a rappresentare una svolta critica per questa città per la sua storia balistica
Era Marco Marsilio di Alleanza Nazionale vi proporremo adesso alcune interviste realizzate durante i tre giorni della conferenza con vari protagonisti
Dunque l'assessore all'urbanistica Domenico Cecchini nel diciamo che questa conferenza è iniziata con la polemica di molti da Rifondazione comunista Italia Nostra d'altri che dicono che la conferenza non è vero tra una con una vera conferenza dei principali soggetti politici sociali culturali ma sarebbe per una presentazione al pubblico del Piano regolatore come risponde a questa questione
Ma molto semplice io credo che ci sia un'idea anche un po'alla mitica otto temi che delle conferenze urbanistiche
Questo è un luogo aperto sono venute tra ieri e oggi oltre un migliaio di persone
Sono esposte le principali tavole del nuovo piano regolatore si discute queste quello che abbiamo fatto fra l'altro hanno concordato con
Anche con lei consiglieri di comunali consigliere comunale di Rifondazione
E con tutta la maggioranza è quello che siamo riusciti a fare in questo periodo mi sembra che stia andando molto bene c'è la partecipazione oggi
Concretamente possibile
Si inizia da oggi un percorso di discussione come abbiamo detto e come abbiamo ripetuto in questi giorni quindici sarà ancora tempo per discutere anche i consiglieri di Rifondazione naturalmente parteciperanno lo hanno confermato fra l'altro a questa
Discussione forse avevano un'idea così come devo dire un po'di verza
Di cosa può essere oggi una conferenza bandisca ma ripeto l'avevamo definita insieme mi rendo conto che hanno un congresso di qui a pochi giorni che forse hanno anche altri impegni quindi non mi pare che il tema sia molto molto rilevante cioè in questi giorni in questi due giorni ancora domani mattina si è discusso di urbanistica di tanti problemi della città
Adesso c'è un incontro di di persone di cultura che daranno le loro testimonianze da Mario Martone a Cinzia leone a Carlo Bordoni a Marida Gaeta e così via e e andiamo avanti
Ecco se lei dovesse riassumere come li assumerebbe in estrema sintesi la Filosofia le novità di questo nuovo piano regolatore per Roma per il ventunesimo secolo
Sì in un tre parole
Un piano che cerca di disporre la città ad accogliere a promuovere un nuovo sviluppo
Uno sviluppo basato non sui vecchi capisaldi dell'economia romana l'edilizia la speculazione i ministeri e le partecipazioni statali ma sui nuovi capisaldi che sono i servizi
I servizi privati le piccole aziende le societari gli studi che producono servizi
Per le attività produttive servizi di informazione e servizi di comunicazione producono innovazione informatica
Si sono creati trentatré mila posti di lavoro negli ultimi cinque anni in più posti di lavoro in più questo è il futuro di Roma e Roma con le sue radici culturali
Con il patrimonio meraviglioso di storia di cultura e di ambiente di natura che ha può dare un grande contributo il piano regolatore innanzitutto impostato per favorire questo sviluppo del prossimo futuro e poi c'ha due grandi linee strategiche che sono una nuova accessibilità basata sul potenziamento delle linee di trasporto su ferro e una grande protezione ambientale
Il sistema dell'agro romano difeso e salvaguardato per il futuro questi in tre parole poi c'ha un sacco di altre tre novità
Che sono state discusse in questa conferenza che dura da finora
Due giorni non posso parlarne ora per due giorni no perché ecco reso all'uso tanto per quel che riguarda le le previsioni di di nuove cubature
Sì prendendo atto che sono stati tagliati è stato già tagliato moltissimo rispetto al precedente piano di quaranta anni fa
Però ancora si prevedono alcune decine di milioni di metri cubi ecco la città di Roma ha davvero bisogno di tutto questo
Ma no nel modo più assoluto guardi io questa storia delle cubature cioè nessuno oggi ha bisogno di cubature cos'è una cubatura
Non non capisco io credo che anche questo sia un po'un fatto mitico cioè c'è bisogno di pochissime case ma ce n'è bisogno casi magari fatte meglio che in passato perché ci sono coppie giovani perché ci sono immigrati perché ci sono persone che vogliono vivere merito e quindi vogliono avere una stanza in più quindi c'è bisogno e un po'di case c'è bisogno moltissimo
Di attrezzature di servizi grandi e piccoli dal centro congressi all'Auditorium dall'università ai nuovi ministeri di Pietralata dalla Palazzo della musica ad Acilia alla al centro commerciale di Bufalotta c'è bisogno certamente di queste cose sono cose molto semplici concrete c'è bisogno di piazze rifatte ne abbiamo fatte centoquaranta ne dovremo fare ancora centinaia c'è bisogno che queste cose città nella Roma prossima e quindi la di cubature ma di queste cose
Un'ultima domanda su alcune polemiche strettamente architettoniche prendendo ricordando piazza Montecitorio progetto di Meier per piazza Augusto Imperatore o anche le le le le realizzazioni intorno al Vaticano ecco su questo cosa ci può dire
Bay ha detto alcune belle cose lei non non so il restauro di piazza Montecitorio dell'architetto Franco Zagari è stato lodato pubblicamente
E le foto sono state pubblicate nelle riviste francesi e lodato pubblicamente alla grande biblioteca di Parigi in un seminario in un atelier che hanno voluto fare sulle realizzazioni a Roma e sul nuovo Piano regolatore tre mesi fa il progetto di meglio elementare un progetto molto bello ha dato al luogo studiato per anni credo che nel mese di agosto riusciremo a avviare i lavori poi cos'altro diceva scusi nell'area del Vaticano gli interventi sono stati anche oggetto sì nell'area del Vaticano ci sono state alcune polemiche poi sul momento mi sembrano adesso superate ci sono
Sottopassi vile me ne parlava poco fa sottopassi secondo me non riusciti un granché e ci sono invece piazze e strade riuscite molto bene come piazza Risorgimento
E via di Porta Angelica che son diventati dei luoghi mi sembra molto meglio di prima ne abbiamo fatte molte di queste cose tutte orientate a ritenere qualità allo spazio pubblico vede a Roma o forse un po'anche in Italia non c'è rispetto per le cose di tutti perché sono considerate cose di nessuno
La prima cosa di tutti e lo spazio pubblico nella città le piazze le strade marciapiedi e l'illuminazione posto per sedersi camminare
Chiacchierare senza essere invasi dalla macchina e così via lungo il corso l'antica via Lata il corso Umberto abbiamo o di fatto quasi tutto da piazza San Lorenzo in Lucina
Al percorso tra Trevi Pantheon abbiamo fatto nuove piazze in periferia e cito una per tutte Piazza Capello Venere ad Acilia
E andiamo avanti così sono miglioramenti per i cittadini che si godono la piazze anche per i residenti che magari la loro casa lì accanto migliore e fare anche di più insomma un piano per migliorare la nostra città noi intendiamo riuscirci
Così dunque l'assessore all'urbanistica di Roma Domenico Cecchini ascoltiamo adesso il presidente della commissione urbanistica del Campidoglio il verde Fabrizio Panecaldo
Fabrizio Panecaldo del gruppo dei Verdi presidente della commissione urbanistica del consiglio comunale di Roma quindi senz'altro la persona più indicata anche per capire bene a che punto è l'iter di presentazione del nuovo piano regolatore di Roma siamo a punto trentotto anni dall'approvazione
Del piano che ancora oggi è formalmente in vigore finalmente sta per giungere in porto il nuovo piano
Quello del ventunesimo secolo
E ci si aspettava che questa conferenza che poi in realtà non è in rilievo una vera e propria conferenza ma più un un momento di presentazione di misteriosi discussione come Stato detto da molti e ci si aspettava che appunto
Fosse presentato dei vivamente il nuovo piano nella sua interezza ma sembra che invece non sia ancora così ecco a che punto siamo esattamente beh non poteva che essere un inizio della discussione indubbiamente non
Poteva esserci il piano regolatore presentato nemico particolari questo sarebbe stato dato anche dal punto di vista politico inaccettabile nessuno si sognava di farlo la Giunta sta proposto sta proponendo appunto all'attenzione dell'opinione pubblica a questo piano Bregolato era atteso da quattordici anni da trentotto anni quattordici mila giorni però prima il calcolo tanto atteso perché le previsioni nel sessantadue
Si sono rivelate voi errate rispetto alla città che si prevedeva di cinque milioni di abitanti cosa l'infrastruttura alcune diciamo tagliate nel corso di questi anni e giustamente altre mai
Mai nate
Questo è l'inizio del processo appunto la presentazione la il termine conferenza Vaccaro urbanistica forse un po'troppo ampolloso perché non vede con la partecipazione delle categorie sociali nel proprio Complesso insomma
Quindi da settembre si comincerà a veramente la discussione con la città
Oggi comunque un un appuntamento importante io qui come predetta Commissione urbanista chiaramente svolgono doppio ruolo anche come come quello di Rieti su alcune su alcune cose siamo siamo critici ma sicuramente volevo essere propositivi attori principali di questa importante fase nella città di Roma che ha già visto delle invarianti come il piano certezze ricordiamolo insomma
I cittadini di Roma
Non notano magari dei cambiamenti sostanziali perché rispetto pagare un giorno prima vedevano lo stessa terra brulla e il giorno dopo hanno visto qua hanno continuato a vedere terra brulla solo che prima si poteva magari costruire oggi
Su grossa parte su due terzi del territorio romano non si può più costruire e quindi abbiamo circa un milione e mezzo di cittadini che abitano a meno di cinquecento metri da parti urbane cioè nulla semplici giardini ma veri e propri polmoni verdi
Io però vorrei cominciare a parlare della qualità di ciò che deve essere visitato sono soprattutto servizi non ce lo dimentichiamo e finita la fase dalla città espansiva
C'è meno bisogno di residenze c'è molto più bisogno di servizi ecco perché l'idea della città policentrica aprire diamo quartieri che riesco ad essere autosufficienti è chiaro altresì e per questa e questa per noi diventa una invariante
Che i nuovi insediamenti dovranno esserci solo lui
Dove c'è già la linea del ferro
E dove non c'è questa è una sfida che noi come dire di lanciamo anche gli imprenditori che ma anche giustamente chiedono risposta l'amministrazione mi cominciamo a chiedere però risposta agli imprenditori chiediamo in altri termini se gli imprenditori
Bogliolo o meno partecipare a un progetto che veda Roma appunto non più
Vocata all'espansione ma la qualità quindi non ha la quantità ma la qualità e che veda soprattutto gli imprenditori
Cambiar pelle e quindi partecipare
Alla costruzione e gestione delle infrastrutture primarie quale quelli del quelle quelle della mobilità in altri Paesi europei questo ormai è divenuta una consuetudine ciò a Parigi si gareggia per chi deve realizzare la prossima metropolitana
Roma e l'Italia è molto molto indietro e i cittadini
Sono persuaso di questo questo lo esprimo anche diciamo comune dell'unione personale
Non interessa ai cittadini chi gestisca il servizio ai cittadini interessa la qualità del servizio per il servizio efficiente
Noi chiediamo che almeno una parte della mobilità pubblica sia presa in consegna nella gestione l'abitazione dagli imprenditori questo lo possono fare perché sta cambiando il mondo sta cambiando il il sistema bancario stanno cambiando tante cose debbono cambiare anche gli imprenditori per far grande questa città non solo gli amministratori
Un'ultima domanda sulla questione del delle cubature previste a Tor Marancia un milione novecento mila metri cubi c'è un un aspro dibattito su questo impartiva c'è stato nei mesi scorsi attualmente qual è la posizione di Verdi su questa questione controversa
Beh la posizione dei Verdi sicuramente l'opposizione di coloro che allo stato dell'arte non vogliono un metro cubo a Tor Marancia abbiamo Tor Marancia che è un'appendice dentro la città ormai consolidata ed è parte consistente del più grande polmone quello che il parco del della piattini verdi avevano dato il proprio assenso nella precedente consiliatura condizionando l'edificazione a una serie di infrastrutture che lo Stato l'arte non ci sono e quindi le dico coerentemente coerentemente dicono
Che oggi Tor Marancia non si può costruire
Grazie
Radio radicale il sei sette e otto luglio scorsi la Giunta comunale di Roma ha presentato pubblicamente anche se in modo parziale il nuovo Piano regolatore generale per la città di Roma cioè il nuovo piano urbanistico per l'intero territorio del comuni
è stato presentato in una sede che sta definita probabilmente in modo eccessivamente ambizioso conferenza urbanistica di Roma
Piano regolatore che sarà effettivamente presentato al consiglio comunale sono nel prossimo mese di settembre l'importanza di questo nuovo Piano Regolatore Generale risiede nel fatto che arriva a circa quarant'anni di distanza da precedente piano quello che è ancora ufficialmente in vigore anche se in larghissima misura è rimasto non attuato infatti il piano regolatore attualmente in vigore fu approvato nel lontanissimo mille novecentosessantadue
Vogliamo ora proporvi una sintesi della prima giornata di lavori proponendovi in particolare i passaggi più significativi degli interventi dell'assessore all'urbanistica del Comune di Roma Domenico Cecchini
Dell'urbanista e principale consulente del Comune di Roma primo piano regolatore Federico Oliva dell'assessore all'Urbanistica la Regione Lazio mando Dionisi e Dellas del ministro e per l'ambiente dealer bordeaux
Il primo intervento che ascolteremo sarà proprio quello dell'assessore comunale Domenico Cecchini buon ascolto
Sicché la specializzazione dell'economia romana in queste attività decisive cresciuta verticalmente divenendo seconda solo ammirare e addirittura superando la specializzazione di Milano se si considerano le rispettive province
Questa evoluzione a me pare ancor più significativa se ricordiamo che durante i lunghi anni ottanta mentre la conversione delle funzioni urbane si di spiegava nelle altre metropoli italiane ed europee Roma sembrava immobile
Come protetta dalla sua tradizionale base economica fatta di misteri partecipazioni statali e immobili chiarissimo più o meno speculativo
La sonnolenta economia della capitale che i padri fondatori vollero non industriale sembrava non toccata dalle
Dinamiche dei mercati destinata a sopravvivere in una marginalità mascherate da euforie dei regolatorie o peggio
Non so se ricordate
Walter credo che ricopriamo un po'tutti come al termine del primo mandato noi stessi consapevoli di aver contribuito con scelte amministrative ed urbanistiche rigorose
Assunto Irene quel sistema economico ci chiedevamo se la sensazione di un cambiamento in atto fosse una speranza
Più che una realtà
Ci interrogavamo se la società romana fosse in grado di trasformarsi di esprimere energie capaci di entrare nell'arena della competizione
Oggi le statistiche che raccontano sempre Frida con qualche ritardo ci danno una conferma positiva superiore a qualsiasi previsione
Vedete ad usare questi numeri per capire fatti e persone basta che andiamo in qualche grande negozio a buon mercato di prodotti elettronici per trovare i giovani della nostre periferie quando guardiamo le piccole societaria imprese sociali le iniziative di produzione culturali le reti di giovani professionisti e così via per capire con quale slancio creativo con quale passione e spirito d'intrapresa soprattutto i giovani romeni stiano oggi vivendo questo straordinario un mutamenti
Orbene quando diciamo che questo è un piano di Offenbach questo è un piano di offre
Ci riferiamo alla vera sfida che esso affronta Daria questa nuova economia un sistema diffuso di recupero direi di attrezzature e di servizi di spazi che rendano più semplice la nascita e la vita di queste piccole medie impresa
Che promuovono e sostengono nelle reti questa miriade di iniziative e attività produttive vero nucleo propulsivo di una grande metropoli contemporanee
Per la vita di questo nucleo sono i solisti Alicia le grandi iniziative già programmate dal centro congressi al parco tecnologico dalla nuova direzionalità intelligente del comprensorio via interni
Lo sto completamente ridisegnato all'Auditorium alla nuova Fiera pur con buona pace dovrà localizzarsi perché è possibile laddove ci saranno ci sono fattori effettivi di localizzazione non distante dall'Europa ma senza io credo un
Metro cubo in più rispetto a quelli già a ciò destinati dagli strumenti urbanistici è possibile
Manteniamo quella tutele quel rispetto dell'agro romano dei parchi sui quali credo la generalità di noi tutti me lo confermava ora l'assessore Dionisi
Siamo
Ho
Grandi iniziative
Già programmate dicevo o da programmare nelle nuove centralità e sono necessari anche la qualità degli spazi e delle infrastrutture pubblico pubbliche che permettono la miriade di contatti umani diretti non sostituibili da internet
è necessario insomma una nuova qualità e funzionalità dello spazio urbano
Questa offerta il piano assicura con il sistema articolato di regole dei progetti urbani dei programmi di recupero e con il modello spaziale delle nuove centralità
Si apre
Con questa conferenza la tappa conclusiva di un percorso di pianificazione iniziato cinque anni fa quando presentammo in Consiglio un disegno che chiamiamo poste blande
E esposto nella mostra la nostra bandiera storica piano manifesto il manifesto del piano
Lo schema direttore che definiva nel contesto metropolitano le grandi scelte strategiche della nuova urbanistica la salvaguardia delle risorse storiche ambientali radici della nostra identità e fonti del vantaggio competitivo di Roma
Il trasporto pubblico in particolare la strategia del ferro l'azione di qualificazione soprattutto nelle periferie con i piani di recupero i progetti urbani programmi di riqualificazione
Una una scelta
Quella quella che si quella che
In inglese si dice bienni by doing in italiano si dice pianificar facendo è una prassi consolidata in tre parti dell'Europa è stata fonte di giusta discussione ma insomma mi pare che abbiamo fatto bene ad essere rigorosamente fedele a questa impostazione
Perché grazie ad essa molti dei programmi di allora
Sono oggi opere realizzate o cantieri in corso dall'Esquilino a Borghesiana dall'Ostiense alla Terza Università Tor Vergata
E guardate fatto non meno importante la nuova disciplina di piano
Il disegno le norme il Regolamento edilizio si basa non sui propri ma su un bagaglio preziosissimo di sperimentazione concreta nella pianificazione attuativa e nella progettazione urbana
E vediamo le per brevemente queste tre scelte strategiche alla luce della proposta di Piano che viene da ora sottoposta alla discussione che si apre in questa conferenza e nei prossimi
Per la mobilità
Un intenso lavoro di collaborazione con il settimo dipartimento e consta per il quale ringrazio davvero il vicesindaco
Walter Tocci e tutti i dirigenti e tecnici che abbiano per Principato ha permesso di mettere a punto un modello di grande efficacia pienamente integrato con il programma
Pienamente coerente con il programma integrato per la mobilità e il profumo
Un sistema integrato di reti su ferro metropolitane linee concesse le ferrovie metropolitane l'FMI Trump e sistemi innovativi di adduzione la cui porzione di maggiore potenza di maggiore portata e il quattro per tre le quattro linee metropolitane l'ala di e lacci
E si farà
E la quarta data lenti ad Ostia e di tre passanti ferroviari che si sovrappongono lungo l'anello di cui è definita la chiusura
Il quattro per tre offrirà offrirà un milione di romani residenti all'interno del GRA e a mezzo milione di addetti una fermata a meno di cinquecento metri non è uno standard Parigi
Però per l'Italia è una vera rivoluzione
Il sistema della viabilità per il quale però i nuovi Nuovo Piano Regolatore individuano completamenti e soluzioni di collo di bottiglia più gravi si integra con quello del ferro secondo il principio basilare
Della adduzione e cioè di usare il più possibile la gomma per condurre al ferro migliorando qualità del servizio e riducendo inquinamento
Io credo che questo principio sia stato giustamente enunciato e fermamente perseguito dal nostro dice sì
Per l'ambiente
La costante collaborazione con il decimo dipartimento di di cui ringrazio di cuore l'assessora Loredana De Petris che in queste ore come sapete molto impegnata domani ci raggiungerà per la sciagurata azione credo sia ormai da ritenere di alcuni criminali piromani ringrazio la direttrice Mirella Di Giovane gli enti di gestione dei parchi e tutte le persone che hanno attivamente collaborato a questa parte decisiva innovativa del piano
Quel lavoro ha permesso di completare di dare coerenza e penso maggiore efficacia alla operazione avviata con la Variante di salvaguardia e con il Piano delle certezze
La continuità del tessuto naturale garantita dai corridoi ecologici che permettono
La rigenerazione dei cicli dubito biologici
O l'individuazione delle unità di paesaggio come elementi programmatici del piano e approdo culturale avanzato per instaurare un nuovo metodo di progettazione che sia consapevole dei valori storico naturalistici
O l'accurato esame delle dotazioni dei tradizionali stand dei tradizionali standard urbanistici che vengono più che garantiti dal nuovo piano in ogni circoscrizione ma anche l'introduzione diffusa del verde privato
In grado di auto sostenersi per la gestione economica e non sottoposto al decadimento quinquennale perché non preordinato all'esproprio quindi garanzia afferma della qualità ambientale
Della diversa gerarchia delle centralità dell'articolazione tra progetto urbano il programma integrato
Dell'approfondito sistema di regole Guidi Labaki che garantiranno una efficace tutela e manutenzione dei tessuti della città storica contenuti nelle nuove norme tecniche di attuazione nel nuovo Regolamento edilizio pagheranno fra pochi minuti
Maurizio Macelloni Carlo Gasparrini e Federico Oliva e quindi io mi limito a segnalarvi
Tre titoli e concludo
Il potente impianto di decentramento spaziale delle funzioni urbane e metropolitane dalla pubblica amministrazione alle attività di pre di produzione di servizi entro un sistema definito dalla grande ruota verde e al di là di essa dai poli metropolitani serviti dal trasporto su ferro
Questo grande sistema che proprio
In mattinata una scala metropolitane che richiederà un'interlocuzione diretta con l'amministrazione provinciale
Il connesso e altrettanto potente decentramento di funzioni e poteri di pianificazione alle circoscrizioni
Vere protagoniste da tempo dei programmi di recupero urbano delle scelte sulle centralità urbane locali e Soggetti primarie delle Nuovo Piano Regolatore io spero che nelle sessioni dei di domani
Vi sia una partecipazione attiva perché da molto tempo puntiamo su questa partecipazione
Terzo la scommessa sull'operatività del piano non rinviato alla futura controdeduzione d'approvazione ma immediatamente operativo dopo l'adozione
Attraverso i programmi di recupero urbano i programmi integrati e il nuovo
Regolamento edilizio
E infine lo straordinario impegno innovativo
E per la tutela e la valorizzazione della bellezza urbana e architettonica costruito attraverso la disciplina sulla città storica che presentammo già un anno fa e che verrà ampiamente discussa in questa conferenza
Questi dunque i passaggi più significativi dell'intervento dell'assessore all'urbanistica del Comune di Roma Domenico Cecchini
Ascolteremo adesso la parte iniziale dell'intervento dell'urbanista Federico Oliva principale consulente per il nuovo piano regolatore del Comune di Roma insieme con un altro urbanista prestigioso il professor Giuseppe Campos Venuti
Il professore Federico Oliva
Parlerà in particolare del sistema ambientale dei parchi cioè il verde e anche delle novità metodologiche insite nel nuovo Piano regolatore di Roma buon ascolto
Devo anche otto presentare
Federico Oliva io vedevo
Illustrarvi l'ultima componente
Importante del piano che è quella del sistema ambientale
Il fatto stesso che ad essa dedichiamo una breve relazione di illustrazione testimonia l'importanza che nel nuovo piano
Sì viene dedicata a questa a questo capitolo
Arrivo allora il
Sistema ambientale del nuovo piano regolatore
Rappresenta il completamento di un disegno che è stato avviato come è stato già detto con gli atti precedenti della pianificazione
Ma non modifica sostanzialmente cioè il processo di completamento di questa previsione
Ne modifica sostanzialmente l'assetto complessivo
Con il Piano delle certezze qui è stato già detto
Il disegno era quello di una grande ruota verde di parchi intorno all'area urbana con alcune penetrazioni verso il centro della città
Questo naturalmente rimane ma viene integrato all'interno dell'area urbana
Da una rete molto più articolata e complessa di componenti del sistema ambientale
Che sono poi progetti molto concreti
Suoni che hanno una loro normativo non loro gestione
E che
Definiscono quella che noi oggi chiamiamo la reti ecologica
Poi di cercherò di illustrarvi brevemente che cosa intendiamo con questo termine
Le componenti nella rete molto più capillare molto più articolata che investe ogni parte della città della città costruita
Questo piano sviluppa un tema che è già stato affrontato negli ultimi anni in Italia da altri piani urbanistici
Un progetto per l'ambiente non suore dalla città naturalmente anche fuori dalla città ma soprattutto dentro la città dove le patologie ambientali sono più accorte
E dove c'è più bisogno di verde di lotta all'inquinamento di migliori condizioni di vivibilità di
Come dire un po'un progetto di arrestato di recupero ambientale più forte
Le componenti del sistema ambientale sono dal punto di vista normativo dell'uso del suolo
Molto semplici
I parchi di parquet si tweet di quelli di cui si è parlato questa mattina più volte
Trentatré mila ettari
Le due zone agricole quella con maggiore valenza ambientale qui riprendiamo già al lavoro fatto col Piano delle certezze
Le zone fluviali il reticolo idrografico superficiale con tutti loro ambiti di pertinenza
E questi sono come dire il l'uso del
Le le componenti fisiche del sistema ambientale
E poi tutte le componenti
Ambientali del sistema insediativo
Le ville storiche gli spazi aperti della città storica queste son tutte voci della tavola fondamentale del piano Sistemi e Regole ville storiche spazi aperti alla città storica
Verde pubblico attrezzato il verde privato con valenza ecologica il cui dirò poi qualche cosa che è molto importante che accompagna tutte le trasformazioni del nuovo trasformazioni urbane
Il verde privato attrezzato
Il nuovo piano regolatore
In interprete gestisce questo sistema ambientale dicevo in chiave di rete ecologica però con molta concretezza cioè cercando di costruire un progetto vero che si può realizzare
E che non rimane come quasi sempre avviene per le previsioni ambientale dei piani regolatori qualche cosa che resta solo sulla carta
Vi faccio l'esempio del verde urbano che
No componente ambientale anche sociale ovviamente e anche di riqualificazione urbana ingenerare fondamentale
Per dimostrare l'approccio concreto che abbiamo seguito questo progetto si fonda su tre dati di partenza
Una dotazione attuale buona di verde pubblico attrezzato per la città
Buona per per l'Italia ovviamente relativamente buona per le città italiane
Quasi due milioni due mila e quattrocento ettari oggi esistenti c'è una carta molto bella fatta in collaborazione con il decimo dipartimento dove tutte le aree verdi sono indicate vendicata la proprietà la gestione l'uso con grande precisione uno standard se vogliamo esprimerci con questi termini che sono a cui siamo nonostante tutto ancora affezionati di quasi nove metri quadrati per ogni abitante oggi residente nella città anzi calcolo di residenti che un po'di più dei residenti perché così deve essere fatto per le normative regionali
Il primo dato è questo secondo dato un enorme residuo pubblico di previsioni di verde urbano attrezzato enorme sette mila ettari di residuo pubblico
Insomma
Le zone M del vecchio piano regolatore per capirci
Riconfermate con la variante verde servizi riconfermate poi anche dal Piano delle certezze
Che noi non ci sentiamo non s'non riteniamo giusto debbono essere tutte riconfermate perché sono zone che qualificano apparentemente un progetto urbanistico ma con i tempi giuridici che corrono alquanto problematiche come dire effimere
Per il fatto che i vincoli urbanistici come tutti quei credo che quelli che sono presenti in questa sala sanno decadono dopo cinque anni dalla loro approvazione
è possibile reiterarle solo dall'anno scorso sentenza la Corte costituzionale
Pagando un indennizzo sul vincolo non sull'acquisizione
E se non valutassimo così a spanne
Cosa costa l'acquisizione di sette mila ettari di aree pubbliche oggi in una città italiana
Dovremmo dire che non può costare meno di sei mila miliardi e forse una cifra intermedia tra i sei mila e dieci mila sulla base dell'articolo cinque bis
Della legge duecento e nove che attualmente regola le materie di acquisizione terrà pubblico che in Italia esproprio per pubblica utilità
Capite che si tratta di cifre come dire impossibili da praticare per qualsiasi amministrazione
Non italiano qualsiasi amministrazione
Euro
Allora il car la terza componente di partenza è garantire però un buono standard qualitativo lo stesso cioè passare dai quasi nove che noi abbiamo oggi ad almeno tredici questo il nostro obiettivo metri quadrati di verde pubblico per ogni abitante
Insediato ed insediabile come vuole il vecchio decreto sugli standard
A livello di circoscrizione quindi che questo stand sia garantito per tutte le diciannove circoscrizioni
Questo alla fine possibile tranne che per le circoscrizioni della città storica dei più centrali che non ci sono aree disponibili e che quindi saranno leggermente sottodotate rispetto a questo obiettivo ma è garantito per tutte le altre quattordici circoscrizioni
Raggiungiamo questo obiettivo
Con il metodo della compensazione cioè
Riducendo l'esproprio delle aree a verde solo per la città storica
Perché solo che reale della città storica perché qui non non è non è ragionevole pensare a compensazioni non è ragionevole pensare a nuove trasformazioni urbanistiche per avere aree pubbliche
E quindi una città storica
La modalità di acquisizione sarà ancora l'esproprio per pubblica utilità
Si tratta di duecentoquaranta ettari però complessivamente di cui parte di son che in parte sono di proprietà demaniale e quindi sono già pubbliche se volete non corrono pericolo di essere trasformate o manomesse quindi sono anche meno le aree da acquisire
Quindi con un'ipotesi di investimento perché secondo me i piani vanno fatti pensando anche i soldi che ci vogliono per realizzarli non suadente pensando ai grandi signore grande strategie sull'urbanistica italiana
Ha praticato anche troppo questa disinvoltura nei confronti degli impegni per realizzare i piani tutto si gioca nel progettando i piani fatto il piano
Boh tutto il resto del Ramadan anche se non viene tanto abbiamo fatto il piano abbiamo fatto tutto non è questo ovviamente il problema
Allora
Però questi duecento ettari da acquisire un'amministrazione come a Roma nel giro di dieci quindici anni può trovare benissimo le risorse con un programma serio e pro diciamo scadenzato nel tempo per prendersele tranquillamente
Metodo compensativo generalizzato per tutto il resto del verde pubblico
Proseguendo con l'esperienza che si è fatta
Dei cinque anni precedenti nella prima fase del piano la fase della gestione e della trasformazione del vecchio Piano regolatore vi sono fatte così importanti di cui
Poi polemizzando su questioni abbastanza stravaganti almeno per quanto mi riguarda per come li capisco io
Poi non si parla la sostanza la media delle dotazioni di verde acquisite gratuitamente dall'amministrazione macho dei cittadini perché la ministra Juana ci non acquisisce nulla
Delle trasformazioni decise M cinque dei cinque anni della prima fase del piano è di sessanta metri quadrati per abitante
Questa è la media delle trasformazioni è chiaro che una parte di questi sessanta vanno a beneficio anche di quelli che non hanno trasformazione ma che stanno vicino e che quindi avranno del verde pubblico che non avevano grazie alla trasformazione che sono state gestite con regole completamente diverse che dal passato
Alla fine io qui ho un lungo elenco di ettari che di risparmio alla fine noi passiamo dai due mila quattrocento ettari di verde di oggi
Ai sei mila e quattrocento ettari di verde pubblico previsto dal piano regolatore sei mila quattrocento ettari quattro mila ettari in più
Con un solo duecentoquaranta io dico duecento perché ci sono le aree demaniali che non so valutare quanti siano
Consolo qua duecento ettari di esproprio il cinque per cento della previsione complessiva
Naturalmente questa cosa
A vari vantaggi
Il progetto è un progetto concreto è una cosa che si realizza quando il Piano e che non rimane sulla carta i vincoli non decadono perché non sono solo previsioni pubblicistica queste naturalmente ha un costo questo costo è la compensazione da trenta mila quaranta mila stanze
Non residenziali equivalenti quindi servizi privati di uso pubblico da compensare per la cessione gratuita di questi quattro mila ettari che completano il nostro progetto
Alla votazione pubblica si aggiunge quella di verde privato di uso pubblico o anche di uso privato ma che ha un grande valore ecologico
Qui abbiamo varie categorie di verde io non non dell'elenco tutte e poi ci sono le tavole poi avremo modo poi ridiscuterne
Successivamente anche con maggiore precisione
Ma le trasformazioni nelle centralità ci portano quattrocento ettari di verde ecologico privato che cos'è è un verde attrezzato a parco per quelli che abitano in quella centralità solo che si è senza essere che invece di esseri poteva il Comune di proprietà
Di un non so supercondominio
Che ha realizzato l'intervento
Con il vantaggio che questo terzo sarà mantenuto benissimo essendo di proprietà privata
I cittadini avranno di quel di quel pezzo di città avranno la loro quota di verde vera
Poi abbiamo un verde privato attrezzato che è una nuova destinazione anche questa che ha un valore anche ambientale e anche paesaggistico che su queste cose è inutile che io mi mi dilungherò
Insomma
Questo progetto del verbo e si realizzerà solo in piccola parte con un intervento come dire di attuazione tradizionale del piano in grande parte se la città si trasformerà
Il verde crescerà se la città si trasformerà cioè mano a mano che il Piano regolatore verrà attuato insieme all'attuazione degli insediamenti guardate che anche questa non è una cosa tanto normale
Per l'urbanistica italiana l'urbanistica italiana è schizofrenica
E fatta di un re oggi e tutti fanno finta di niente perché in fondo a pochi interessa questo è fatta di previsioni pubbliche previsioni private questi sono i i piani regolatori
Normali in Italia le previsioni private se c'è un mercato si realizzano le previsioni pubbliche non si realizzano rimangono solamente sulla carta
Questo piano invece associa l'attuazione di previsione pubbliche pensioni private per quanto riguarda il sistema ambientale il sistema dei servizi pubblici in maniera assolutamente legata una all'altra se non si fa una non si può fare l'altra
E viceversa
Così dunque l'urbanista Federico Oliva ascolteremo adesso l'intervento
Dell'assessore all'urbanistica della regione Lazio Armando Dionisi del Centro cristiano democratico partente quindi al Polo della libertà che ha recentemente vinto le elezioni regionali
Appunto nel Lazio buon ascolto
Siamo adesso la parola
Ad Armando Dionisi assessore all'Urbanistica della Regione Lazio nostro invito nella sua presenza qui sono segno concreto di una reciproca volontà collaborazione fra queste due istituzioni
Grazie approcci
Non è facile intervenire in una in un'apertura di una conferenza dedicata alla presentazione del progetto del nuovo Piano regolatore di Roma
Se si vuole andare al di là del doveroso saluto che ho l'onore di portare a nome della Regione Lazio e anche del compiacimento che va espresso se questa conferenza dal titolo Verso il nuovo piano regolatore vuol significare che si è giunti finalmente alla vigilia della del conclusione una vicenda da lungo tempo attese
Ma riservandomi di conoscere di valutare con la necessaria attenzione quanto verrà qui presentato la situazione attuale consente già di fare qualche considerazione
Su almeno tre circostanze che comunque contro il condizioneranno questo nuovo piano di Roma
E suggerisce anche di abbozzare una linea di comportamento che le nuove realtà dell'organizzazione amministrativa e dell'attuale problematiche urbanistiche impongono
La prima considerazione che peraltro non riguarda il comportamento del solo Comune di Roma ma anche quello delle passate gestioni della Regione della Provincia investe le conseguenze urbanistiche della mancata attuazione del decentramento amministrativo nella doppia linea della creazione della città metropolitana
E della divisione in più comuni metropolitani
La mancata attuazione della riforma amministrativa non ha consentito di concretizzare questa nuova articolazione degli strumenti urbanistici
Ma il nuovo piano dovrebbe almeno tener conto sia delle prime indicazioni di assetto imprenditoriale fornite dal quadro territoriale dei di riferimento seppure ancora a livello di schema
Sia del Piano territoriale provinciale adottato nel novantotto che la Provincia riproporrà assai presto in forma definitiva
Tali indicazioni definiscono un modello di assetto dell'area romana che configura già i rapporti fra l'attuale territorio comunale di Roma e quello dei comuni limitrofi
A riguardo attribuendo alle centralità urbane accennati nei documenti preliminari del nuovo piano regolatore
Grande importanza ai fini dell'auspicata struttura policentrica della città
Viene da chiedersi anzitutto sull'ubicazioni di dalle centralità soprattutto di quelle definite di livello metropolitano tengono conto della incidenza nei rapporti con i Comuni circostanti
La seconda considerazione riguarda il condizionamento che deriverà al futuro piano da quegli interventi e progetti
Quasi sempre in variante concepiti caso per caso dal Comune in assenza di un disegno unitario e spesso approvati anche dalla Regione con un atteggiamento che non si può non definire piuttosto compiacente
Mi auguro che il nuovo piano consenta finalmente di fare verificare in tempo utile la compatibilità di tali piani e progetti sia fra di loro che con un disegno unitario
Mi riferisco sia a interventi di notevoli dimensioni come i piani particolareggiati delle zone Ò
I programmi di riqualificazione urbana
I primi piani particolareggiati dell'ex zoo alcune lottizzazioni convenzionate i nuovi Peppe il piano delle delle aree ferroviarie dismesse che a quelli più limitati ma di grande effetto urbanistico come l'Auditorium il centro congressi all'Eur ed altri ancora
La terza considerazione riguarda le lentezze procedurali che finora hanno condizionato la gestione di strumenti urbanistici di Roma
Non solo per i ritardi della Regione ma anche per modo di procedere del Comune
Mentre una variante generale come quella cosiddetta di salvaguardia è in corso di esame
Se ne inseriscono altre assai rilevanti di quanta riguardanti l'intero sistema viario dei quadranti S e Sud
E se ne sovrappone un'altra ancora come quella delle certezze che dopo oltre tre anni dall'adozione non è stata ancora inviata alla Regione per l'approvazione
Le conseguenze di un tal modo di procedere oltre che sulla sostanza dei vari provvedimenti in discussione
Incidono negativamente su quella chiarezza e certezza del diritto che riteniamo assolutamente doveroso assicurare non solo all'imprenditore ma tutti indistintamente tutti i cittadini
Anche a tal fine la Regione intende fare in tempi più Brevi la sua parte procedendo secondo tre criteri etici fondamentali
La definizione del nuovo Piano regionale
Territoriale generale
Che recepirà il quadro territoriale già adottato dalla Giunta precedente conferendo adesso anche i contenuti e gli archetti della via pianificazione paesistica così come prevedono i decreti Bassanini
Questo piano servirà a fare finalmente chiarezza attraverso un unico documento su tutti gli aspetti della disciplina del territorio di competenza regionale a consentire alle Province quindi ai Comuni di procedere nell'elaborazione ridefinizione degli strumenti di rispettiva competenza
Della certezza delle scelte fondamentali
Il piano servirà anche attraverso la Bonazzoli che potranno procedere per per la mente a predisporre i piani regionali di settore in una visione unitaria e coordinata dell'assetto della gestione dell'intero territorio regionale
Consentendo anche in questo settore alle Province di bombe vere ai conseguenti strumenti di competenza
Riguardo a questo programma di attività
Stiamo verificando la possibilità di organizzare per il prossimo autunno una Conferenza urbanistica regionale diciamo così preventiva con l'obiettivo di illustrare lo stato dei lavori sulla pianificazione urbanistica territoriale paesistica settoriale
In corso di raccogliere opinioni e proposte in merito prima di completare i relativi provvedimenti avviare le fasi di consultazioni formali previste dalla legge
La rivisitazione della legge trentotto cioè della legge urbanistica regionale la cui fase finale di approvazione se costituisce un punto fermo da da cui non si può tornare indietro ha lasciato alcuni punti ancora equivoci come dimostrano gli stessi ripensamenti operati
Dalla giunta Badaloni materia di zone agricole o dello stesso Consiglio regionale attraverso una contraddittoria leggina approvata alla vigilia della sua scadenza
Che appare riferirsi alla legge sulla disciplina del commercio ma che riguarda in realtà una vere una deroga alla disciplina urbanistica fermi rimanendo quasi tutti i contenuti fondamentali di questa legge noi intendiamo operando eventualmente in due tempi provvedere immediatamente alle modifiche più urgenti
E giungere possibilmente ad un testo unico di chiara lettura e di indubbia interpretazione la riorganizzazione delle strutture operative regionali non solo per renderle più efficace interprete del proprio ruolo istituzionale e della dire competenze
Ma al fine di accelerare e facilitare il decentramento degli altri lenti locali attraverso un'azione di ausilio e di coordinamento
Il primo ottenuto soprattutto attraverso il sistema informativo territoriale
Generale destinata a fornire le necessarie informazioni a tutti gli enti locali promuovendo il collegamento in rete informatica con essi
Il secondo attraverso un tavolo di lavoro permanente con le Province al quale potranno partecipare anche ai comuni interessati ai temi trattati
è finalizzata a stabilire con esse un rapporto continuativo di collaborazione
Il trasferimento di funzione verso gli enti locali in particolare verso le Province in materia urbanistica costituita il banco di prova per soddisfare l'esigenza ormai avvertita di avvicinare il governo delle regioni oggi più che mai nuove frontiere della democrazia alle comunità locali e quindi alla società civile
Avremmo preferito che l'impianto della nuova legge urbanistica fosse stato improntato al principio di sussidiarietà sussidiarietà
Ponendo al centro della nuova articolazione il ruolo del Comune anche al fine di snellire quel sistema di procedure che allontana troppo spesso la politica urbanistica dalla sua funzione di quadro conta mentale per lo sviluppo nella certezza normativa e nel rispetto del territorio
C'è ed è fortemente sentita lì l'esigenza di superato di superare lo steccato di un'urbanistica dei vincoli e quindi sto la Melandri mi deve consentire non è in discussione tanto la deliberazione dei parchi urbani
Ma quando si vuole fare politica urbanistica sul territorio della Regione attraverso la posizione di vincoli attraverso il sistema parchi che non viene visto il sistema parchi e l'ambiente come una grande opportunità è come una grande risorsa e lo si fa contro le popolazioni locali contro le amministrazioni locali io credo che le istituzioni commettono un grave errore
E qui la posizione che dalla Giunta Storace rispetto a questo tema
Così dunque l'assessore regionale del Lazio per l'urbanistica Armando Dionisi
Del Centro cristiano democratico l'ultima voce che ascolteremo sarà quella del ministro dell'ambiente Willer Bordon ascolteremo anzitutto la parte iniziale del suo intervento dove affronterà il tema della metodologia della pianificazione urbanistica oggi in Italia
E poi da parte conclusiva in cui il ministro Bordon
Affronterà un tema di particolare interesse
Noi dobbiamo chiederci cosa vogliamo davvero
Nel senso che esistono progettazione i piani regolatori
Io ne ho visti tantissimi anche nelle mie amministrazioni comunali che sono straordinariamente belli
Peccato che siano
Totalmente indifferenti alla realtà o meglio peccato che la realtà non li segue
Peccato cioè che assomiglino spesso e volentieri
A poco più che mere intenzioni rispetto alle quali poi nel nostro Paese abbiamo assistito cose le più turpi perché noi lo ricordo spesso abbiamo le leggi più raffinate e di tutti da che ci siano mai state a cominciare da quelle del mille novecentotrentanove io continuo a considerare una risorsa straordinaria
E pur tuttavia siamo il paese che ha consentito una devastazione del territorio proporzioni inimmaginabili
Quindi non c'è stata corrispondenza
Fra una serie di cose che venivano affermate anche in maniera molto ferma e i comportamenti
Qualcuno mi dirà perché ci sono stati comportamenti illegittimi verissimo in taluni casi illegittimi in taluni casi come dire
Poco poco meno che i legittimi ma comunque tollerati ampiamente tanto da diventare
Comportamenti quasi normale pensiamo tutto il fenomeno gigantesco che l'abusivismo per cui abbiamo anche creato la categoria ad abusivismo di necessità cosa che io aborro nella maniera più violenta tanto per capirsi
Ma no e pensiamo quindi a tutto questo si quindi se da capire se vogliamo come dire continuare a pianificare sulla base di progettazioni che siano state veramente raffinate ma che poi
Poco abbiano a che fare con la realtà contingente delle cose
Oppure se vogliamo fare l'incontrario
Sì è coniata anche un'espressione no
Voi ne siete in qualche modo come dire tra coloro che più la
L'hanno resa comprensibile
Traducendo la dall'inglese il pianificar facendo
Che ovviamente
Deve però stare attento ad un altro rischio
Che cioè si rinunci definitivamente ad ogni funzione di analisi che è tipica dell'approdo in programmazione della pianificazione in qualche modo la pianificazione venendo fatta sotto la spinta come dire delle contingenze degli interessi e degli interessi immediati finisca per essere troppo vicina interessi primordiali e quindi in un Paese che ancora tanto troppo da affermare e da essere convinto della validità davvero della tutela del proprio patrimonio il problema come dire sia fondamentalmente un problema di rinuncia di rinuncia del contesto degli interessi diffusi
Ad avere la sopravvenienza sugli interessi che sono di carattere ristretto questo è il rischio opposto
Questo rischio opposto
Ecco a me pare lo dico subito che il modo con cui il Comune di Roma si è mosso in questi anni
Ed è questo riconoscimento che vi voglio bene
Sia stato
Il modo di mantenere come dire un costante difficilissimo attenzione mai conquistato una volta per tutte equilibri fra queste due spinte fra queste due necessità
Da una parte la volontà di non rinunciare giustamente
A come dire progettare
A pensare ad analizzare a contemperare i diversi interessi che permangono insistono sul territorio perché io lo dico come dato proprio di base teorico sul territorio interferiscono e agiscono diversi interessi parliamo interessi legittimi non parlo di quelli Titti diventando visti prima sono fondamentalmente divisibili in due grandi categorie
L'interesse ristretto
E quando dico interesse rispetto parlo non voglio dare una connotazione negativa effettivi Therese ristretto intendo dire interesse di una parte della comunità l'interesse di una situazione gli interessi di una categoria l'interesse di un singolo cittadino l'interesse di un imprenditore interesse dell'imprenditoria
E l'interesse diffuso che l'interesse cioè che e interesse comunque di tutti e che prescinde dall'interesse soltanto di una categoria l'accontentare azione di questi tempi interessi e il compito del governo della cosa pubblica in una società aperta e complessa come la nostra
E un difficile equilibrio perché è chiaro che se tu spingi come dire sul lato della pianificazione
Vetro no urbanistica
Rischi di come dire uscire dalla parte di cui dicevamo prima di un'astrattezza che poi consente di fare tutto no più o meno più o meno abusivamente se tu invece forzi dall'altra parte rischi che il facendo diventi quello delle categorie che pur legittimamente ma difendono interessi ristretti rispetto all'interesse di tutti quindi è un equilibrio come dire che secondo me
Proprio per questo soprattutto in una città così complessa così particolare così delicata così l'unica come Roma era difficilissima e non a caso come dire il piano regolatore danni garantita
Era difficile da raggiungere mi sembra che il modo con cui almeno per quanto ho potuto conoscere io dicevo prima questa notte mi sono visto quindi investito documenti per quanto ho potuto leggerlo
Seguendo avendo come dire conoscenza anche prima perché in queste varie attività di governo imprese da varie volte l'attività della Giunta comunale di Roma mi sembra che come dire questa sfida che una sfida al limite del possibile ma per questo ancora più interessante più affascinante voi ne fate portando avanti con coraggio evitare come estrema positività è questo e il principale elemento che io mi sento di mettere come dire
Al centro di questa di questa di questo ragionamento
Io
Continuo a sostenere che bisogna avere il coraggio e qua mi domando come questa possa inserirsi anche come dire nelle modalità c'è stessi di gestione di un piano regolatore complesso come quello di Roma
Avere Q coraggio di individuare come dire un'operazione di costruire sul costruito
Cioè rifacimento della città
Piani di rottamazione all'esistente guidati di trasformazione di risanamento ampio
Ovviamente sui quali è chiaro ci deve essere uno fortissimo incentivo moltissimo intervento anche da parte di autorità nazionale ma io mi rifiuto di concepire
Come dire la trasformazione della città di Roma partendo dal presupposto che il piano regolatore deve soltanto limitarsi sopra non lo fa e ma dico deve soltanto lo dico solo che ho detto del va per necessità di schema deve limitarsi soltanto a definire lo sviluppo delle aree ancora come dire
No non compromesse della città di Roma salvo alcune grandi scelte strategiche Soirée ancora nove edificante
Io dico che il problema non può essere questo me non possiamo accettare Roma così come li abbiamo ereditata ci sono
Momenti della trasformazione di questa città penso a tutto quello che è avvenuto nelle sue periferie che non possono essere accettate come dati ineluttabili del tempo
Io credo che noi dobbiamo avere il coraggio con grandi interventi di riorientamento dello stesso mercato produttivo
Di andare a pensare a restauri e rifacimenti guidati all'interno di una programmazione anche urbanistica di pezzi delle nostre città
è un discorso come dire
Da fare
Tremare le vene ai polsi e sia ben chiaro è tutt'altro che semplice intervento gigantesco ma io penso che se noi dobbiamo essere coerenti io mi sono varie stufato di sentire fare discorsi belli che poi come di un producono nulla cioè io sento in da sempre tutti ormai tutti
Questa quest'anno per la prima volta sono molto lieto anche le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia quindi nel tempio dell'economia
No che affermano come il patrimonio maggiore di questo nostro Paese sia patrimonio culturale ed ambientale eccetera allora se è così e se è vero che lo abbiamo in parte rovinato
E non è che possiamo finire riempire bene quello che ha rovinato rovinato no noi dobbiamo assolutamente comprendere che dobbiamo investire per recuperarlo ampiamente investire
Perché investimenti quei settori di risanamento ambientale noi recuperiamo risorsa cioè qui se ci fosse la cosiddetta contabilità ambientale io vi potrei dimostrare che impegnando miliardi recupero più miliardi
E questa è una grande operazione ecco a me piacerebbe come dire nello sviluppo della definizione delle scelte urbanistiche Cellini che come dire incominciassero magari ragionando su una sorta di protocollo tra ministero dell'ambiente vista lavori Pubblici ministeri culturali e Comune di Roma pensassimo a cominciava individuale possibilità di risanamento di alcune ferite anche del costruito
Proprio per dare la possibilità al mondo complessivo dell'architettura di qualità ma anche del mondo dell'impresa e di pensare di costruire sul costruito quindi ricostruendo risanando restaurando parti ampie della nostra metropoli
Questa come dire un'idea che volevo lanciare ovvia conclusione
Di questo intervento che ovviamente non può non avere un ultimo piccolo accenno alla questione della mobilità sostenibile
Che ovviamente l'altro grande tema è chiaro che noi siamo ormai assolutamente volenti o nolenti costretti io spero volontariamente ma altrimenti saremo costretti a fare i conti con un problema di mobilità drammaticamente insostenibile nelle città da tutti i punti di vista
Da tutti i punti di vista che la mobilità non è più sostenibile soltanto perché inquina ed inquina pesantemente allora che noi non stiamo raggiungendo
Non siamo abbiamo preso un impegno per raggiungere obiettivi di Kyoto siamo lontanissimi da dal raggiungerli anzi siamo allontanando e non perché non ci siamo impegnati ma perché i modelli che erano stati indirizzati a Kyoto teorici di proiezione dei trend di sviluppo sono dimostrati per fortuna per difetto inesatti cioè il trend di sviluppo è molto più ampio quindi al non è molto più ampia e quindi i livelli di inquinamento d'atmosfera sono molto più ampi quindi passi son fatti per la riduzione non riescono a incidere e stiamo addirittura allontanandosi
Questo è un problema drammatico perché fa poco ratifica Remo quel protocollo diventavano cogenti con le disposizioni e non rischieremo di trovarci con sistema complessivo di mobilità nelle città fuori gioco
Così dunque il ministro dell'ambiente Bordon ricordiamo le voci che abbiamo ascoltato la prima era quella dell'assessore all'urbanistica del Comune di Roma Domenico Cecchini quindi l'urbanista Federico Oliva
Poi l'assessore all'urbanistica della Regione Lazio Armando Dionisi e infine l'ultima voce quella del ministro dell'Ambiente Willer Bordon per radio radicale Giovanni De Pascalis
Poi l'urbanista Paolo Berdini già segretario dell'Istituto nazionale di urbanistica e autore del libro il Giubileo senza città Editori Riuniti in cui massima al tracciato un bilancio della politica urbanistica della giunta Rutelli nella città di Roma
Quindi negli ultimi sette anni in particolare un bilancio dei lavori per il Giubileo due mila quindi i lavori che si sono svolti negli ultimi due anni sono terminati o in qualche caso non sono nemmeno terminati
Architetto lei è stato decisamente critico nei confronti della politica urbanistica della giunta Rutelli ecco perché questa critica
Tu quella critica parte da gli anni iniziali del del dell'amministrazione Rutelli
C'è da distinguere insomma l'ultimissimo periodo in cui finalmente chi accetta di ritornare a strumenti di partecipazione di trasparenza come il piano regolatore che è stato presentato appunto in questi giorni
Ai primi anni molto differenti perché nei primi anni c'è l'indicazione metodologica di attuare il pianificar facendo il cosiddetto pianificar facendo e cioè un un un modo di intervento nella città dei di soggiorno per giorno volta per volta che privilegia dunque interessi che ha privilegiato interessi particolari e che non ha mai aperto un dibattito con la città intera sul futuro di Roma in questo momento così particolare in cui ci sono i cambiamenti anche
Della della nostra forma dello Stato eccetera eccetera quindi una una proprio difficoltà di Roma riassumere un ruolo nazionale ecco questo non è stato discusso sono stati approvati decine e decine di progetti ho calcolato
Nel nel mio lavoro che sono stati approvati più o meno in forma definitiva cinquantadue milioni di metri cubi che sono come come lei capisce un'enormità per una città che non cresce sostanzialmente più da circa vent'anni ecco questo è avvenuto con pianifica facendo quindi c'è c'è un un una Rutelli una Rutelli due se posso schematizzare c'è un inizio dell'amministrazione in cui tutto avviene nel chiuso delle delle stanze dell'assessorato dell'urbanistica e in questo momento finalmente si presenta dopo però aver deciso questa è la la censura grave dopo aver deciso quei cinquantadue milioni metri cubi chi presenta la città un piano regolatore quindi chi presenta un ragionamento una una possibilità di discussione ecco quindi
Lei svolge questa critica anzitutto metodologica vedi di ordine
Democratico diciamo ma comunque entrando nel merito lei ha potuto farsi un'idea di che cosa sia questo nuovo piano regolatore
Il loro piano regolatore è sicuramente un grande passo avanti è un elemento molto importante per la città perché dico questo perché innanzitutto le persone che hanno lavorato nella nella nel gruppo appunto dei progettisti sono di benissimo livello sono persone che hanno una grande esperienza nel campo urbanistico e hanno sicuramente impostato dal punto di vista della metodologia progettuale il piano secondo i nuovi dettami secondo secondo intelligente
Punto nove che che che solo solo perché maritare cioè un piano basato sul sulla sulla riscoperta della grande patrimonio naturale storico di questa città quindi un piano sicuramente che va in sintonia un po'con con il mondo che aveva eletto Francesco Rutelli nel mille novecentonovantatré
In particolare le faccio una domanda su su una questione più precisa cioè la questione della mobilità del traffico dell'inquinamento questo è certamente un nodo irrisolto della città di Roma anche i romani ma ma anche i turisti che vengono a visitare Roma certamente si rendono conto di quale gravissimo problema sia quello di questo caos possiamo dire di ogni giorno nella nel
Appunto del traffico romano con lei come vede questa questione io credo che quel tale aveva raccolto secondo me il tema dei temi credo che questa sia che ha una delle conseguenze del del metodo del pianificar facendo mi spiego meglio
Quando si è pensato punto di aggiungere cubature a copertura di una città che già è affaticare quotidianamente tutti noi vediamo faticare perché non non non non ce la fa a sostenere questo penso di funzioni quando appunto però si è tentato di ha Joon cedere nuove localizzazioni e combattute in una città affaticata che ha prodotto appunto il caos e la paralisi che aggravato non prodotto ovviamente problema vecchio hanno tutti Roma macchia gravata nel caos la paralisi insomma il Co un po'dalla quello di dire che alcune delle funzioni direzionale dello Stato andavano decentrate che dunque finalmente
Tutto ridevano dal centro un peso insostenibile questo non è avvenuto cito Lucchi vittima vicenda avvenuta dopo la circolare libero insomma al ministero delle finanze dicono la direzione centrale ma insomma un pezzo del ministero delle Finanze disposto dall'Eur a piazza Mastai quindi di trasferirci a questo questo questo è tecnica facendo c'è un un una serie di decisioni mai prese con con con con un una cornice complessiva ma appunto caso per caso che
Governa con l'architetto Angelo Palloni d'Italia Nostra vogliamo affrontare un tema fra i più importanti del nuovo Piano regolatore di Roma ingenera delle problematiche della città cioè il tema della mobilità del trasporti pubblici e in particolare delle nel nuove linee di metropolitana sotterranee
E Italia Nostra da circa cinque anni sta proponendo di realizzare romana una linea di metropolitana leggera anulare attorno al centro storico ecco architettonici ma vuole spiegare esattamente
Cosa significa questo sinteticamente naturalmente alla nostra proposta del novantacinque partiva da una considerazione di ordine metodologico in sostanza certo ma ha bisogno di una linea di adduzione dal centro alla Pirelli alla periferia e diretto dalla periferia al centro oppure ha bisogno di una linea
Dice ecco è un a domanda che metodologico comune metodologicamente si pone
Ari in quanto alcune
Metropolitano sono circa sì e sono linee di adduzione dalla tela dalla periferia al centro storico la caratteri di adduzione
In sostanza queste linee portano fino
In quanto il carico massimo può essere
Di quattordici quindici mila passeggeri ora cuore questo è intuibile
Metropolitana di adduzione si carica molto dalla più
E scarica molti passeggeri dal centro storico men
Non è si carica e si scarica nello stesso tempo noi abbiamo presentato
No la nuova
A diciamo la nostra disponibilità su un Progetto devo
Del CONS prodotto dal Consiglio dei le novecentonovantacinque realizzabile
Anni ora se fosse stato approvato questo progetto avremo una ridistribuzione del centro storico che di fatto avrebbe consentito la pedonalizzazione del centro una metropolitana cosiddetta leggera cioè la metropolitana leggera in sostanza è una delle metropolitana che cammina su gomma questa caratteristica tecnica fa sì che
I vagoni siano molto più piccoli molto più precisi nata nell'accettazione abbiano una nel raggio di curvatura nell'uomo molto più stretto delle metropolitane pesanti di conseguenza i vagoni essendo più piccoli essendo frenato in do dotati di un'accelerazione migliore possono dare più frequenti delle metropolitane del c'è una delle stazioni possono essere più corte e le distanze tra le situazioni possono essere più brevi questo consente una distribuzione capillare nel territorio e quindi
Centro storico una metropolitana di
Per la quale anche la Soprintendenza ai beni archeologico ha dato il nulla osta in quanto la tecnologia usata consente di passare al di sotto della soglia archeologica quindi al di sotto dei
Emerge in superficie solo in occasione delle stazioni in sostanza un anello metropolitano che si
L'interrato senza scali superficiali e senza disturbo alla normale
Della superficie in ultimo bisogna dire che questo tipo di metropolitana costa circa la metà della metropolitana in quanto i due
Ari sfruttano un
Tubo un unico condotto tecnico e questo ci sembra un aspetto naturalmente importantissimo ma è voi come giudicate comunque la terza linea di metropolitana proposta dal dalla Giunta comunale di Roma cioè la linea C che andrebbe dal quartiere Prati al quartiere
Prenestino Casilino passando attraverso il centro storico appunto noi giudichiamo errore gravissimo dal punto di vista metodologico non in quanto nono non occorra una linea del genere ma bisogna bene quale sia la la l'urgenza di questo momento oggi abbiamo bisogno di distribuzione che consenta effettivamente la pedonalizzazione del centro storico
In seguito possono realizzarsi altre linee di adduzione dalla periferia al centro storico e viceversa non è questo il momento poi
L'architetto Mirella Belvisi del gruppo urbanistico dell'Associazione Italia Nostra Italia Nostra ha espresso una protesta in questi giorni per le modalità di svolgimento di questa conferenza urbanistica cittadina che peraltro è stata richiesta proprio un anno fa da Italia Nostra ecco
Perché mi in questa protesta Keiichi tratto come a targhe
Zardari anche anche fu specialmente per la mancanza di vera informazione e quindi non era una conferenza cittadina ma era un convegno degli esteri che del piano regolatore che illustravano di nuovo lei indirizzi e c'era la possibilità di diverso l'ambiente nel secondo giorno nelle sessioni plenarie che però appunto non ha Lantern derivano interventi poi concrete in quanto tutti noi eravamo privi delle informazioni essenziali cioè per tipo di normativa che sarebbe prodotta e anche sulle scelte concrete di questo nuovo piano regolatore
La prontezza di italiano per vita perché sia alle forze di opposizione che era maggioranza avverbi chi è cioè io altri all'orientamento che io organizzassero per la l'autunno conferenze organistiche circoscrizionali e poi veramente organizzare una
A conferenza cittadina questa volta di ascolto della città prima di andare al voto in Consiglio comunale ecco entrando nel merito possiamo dire che in
Nuovo piano regolatore di Roma sta ormai cominciando a delinearsi
Qual è il giudizio di Italia Nostra super quel che si sa di questo nuovo piano regolatore
Io credo che l'avvocato il primo è che comunque si vada o no piano regolatore perché
Si è fatto il caso vedi Milano che addirittura non vuole pone su un piano regolatore priva a allo sviluppo per così Progetti per cui tratta è un fatto positivo che si fa un piano regolatore purtroppo arriva un po'tardi il resto dei recuperi alcune sono realmente accettabili di Claire analisi di un tessuto della città una rete ecologica che deve però essere normata altri poi a alla nostra associazione timbrano molto carenti in particolare pare non maschi capisce assolutamente quale metodo per tutelare e valorizzare i beni culturali l'altra dubbio forte sulla centralità sulle nuove centralità nero di particolare nelle periferie
In quanto vengono alcune localizzate in aree molto delicate primo ricco alla non si capisce quali funzioni devono avere queste nuove centralità
La responsabile per Forza Italia delle politiche del decentramento Roma vogliamo affrontare un altro tema di fondamentale importanza connesso alta Emma del nuovo Piano regolatore di Roma cioè la trasformazione di Roma in Città metropolitana e quindi la la trasformazione delle attuali circoscrizioni in cui si divide Roma in veri e propri municipi
All'interno della città metropolitana è una vecchia questione perché esattamente dieci anni fa la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta aveva deciso che tutte le maggiori città italiane avrebbero dovuto trasformarsi in città
Metropolitani o anche Province metropolitane in realtà quella legge poi rimasta completamente inattuata ecco allora chiediamo che siano conferma la quali sono in questo momento le prospettive in particolare per la città di Roma
Le prospettive sono purtroppo assai scarse in quanto la legge due sei cinque del mille novecentonovantanove che ha riformato la legge centoquarantadue del novanta ha reso se possibile ancor più complicato il procedimento per dar vita alle città metropoli Danae e e non parla più di trasformazione delle circoscrizioni in comuni metropolitani anche se ciò resta possibile tant'è che e in Senato il centrosinistra ha presentato una disegno di legge specifico sulla città metropolitana di Roma ma anch'esso suscita forti dubbi di costituzionalità i quali pur magari non rivestendo grande interesse per apparentemente per i cittadini in realtà hanno come riflesso il fatto che l'intero castello rischia poi di cadere alla primo ricorso che giungesse alla Corte costituzionale rendendo così impossibile appunto la Costituzione sia della città metropolitana che dei comuni metropolitani
Ecco ma aldilà COMU in cui di questa questione certamente complessa della nascita della città metropolitana e qual è in ogni caso in questo momento la situazione del pesce tra mento amministrativo all'interno del Comune di Roma cioè la situazione delle diciannove circoscrizioni in cui si divide la città di Roma la Giunta Rutelli dal novantatré in poi tradendo la programma elettorale attuato una politica fortemente centralizzato INCE
Gli unici momenti di riforme positive nel senso del decentramento sono stati quelli della modifica elettorale per le circoscrizioni e dell'introduzione dell'elezione diretta
Che a livello informale è stata introdotta recentemente ed è stata già portata ad esecuzione nelle ultime elezioni circoscrizionali Colin diretta dei presidenti adesso sarà perfezionata con l'elezione anche formale dei presidenti che saranno affiancati da aggiunte circoscrizionali con dei veri e propri assessori in un numero molto ridotto peraltro e sarà completato il disegno con le norme anti ribaltone
Però al di là di questo a cui peraltro ha contribuito in modo decisivo l'opposizione la politica della giunta Rutelli dicevo è stata fortemente centralizzata dice soprattutto nel campo dell'urbanistica e dell'edilizia del commercio della cultura si è ridotto notevolmente il peso politico delle circoscrizioni nonostante peraltro i diciannove presidenti abbiano ricevuto ciascuno un bagaglio di quaranta anche cinquanta mila voti dei cittadini molti di più di quanti hanno ricevuto in media i consiglieri comunali
Tuttavia in nell'ambito di questo convegno di presentazione del nuovo piano regolatore di Roma abbiamo ascoltato e abbiamo letto nei programmi presentati della necessità di un decentramento del della necessità di di una città policentrica della necessità di spostare funzioni pregiate dal centro verso la periferia
Quindi tutto questo sembrerebbe dimostrare l'intenzione della giunta Rutelli di andare verso uno un effettivo decentramento ma non direi perché a livello istituzionale anche la bozza di riforma dello statuto contrada dice la lo sbandierato decentramento quanto non si dà autonomia né burocraticamente finanziaria alle circoscrizioni
Circa il fatto che si parla di un decentramento di tipo urbanistico quindi la localizzazione in periferia di importanti polarità
Questo sicuramente un fatto positivo
Ma finché si continua a pianificare il territorio senza dare alcun peso alla voce dei cittadini e l'esperienza della concorso Cento piazze oppure quella del piano dei parcheggi privati o quella anche perché no dell'Auditorium o adesso dell'Ente Eur in cui grandi scelte si fanno o nonna consultando non tenendo conto della apparire delle circoscrizioni finché questa è la condotta
Non ci sarà nemmeno decentramento serio dal punto di vista urbanistico e non solo amministrativo
Torniamo adesso al dibattito generale all'interno della conferenza urbanistica ascoltiamo adesso il momento iniziale dell'intervento del presidente di Legambiente Ermete Realacci
Come è evidente da questa sala in questo caldo luglio non c'è una partecipazione la città questo dibattito no anche se l'appuntamento importante credo che sia premesso lo chiedo all'assessore di futuri appuntamenti di approfondimento però questo diciamo non credo che sia un deficit organizzativo del momento
Io penso che la più città percepisca lo e non è anche di preparazione o di tutte le cose che si sono dette il problema è che l'urbanistica nel percepito dei cittadini se parla dei messaggi comprensibili cioè l'urbanistica si percepisce attraverso le ruspe che abbattono le case abusive
Si percepisse alta verso le scelte dei trasporti si percepisce attraverso le piazze che vengono rifatte il dibattito sul piano una cosa troppo esoteriche da addetti ai lavori per permettere una partecipazione cittadina e tante volte le forme di partecipazione città d'ma sono anche fuorviante perché abbiamo posizioni di tutti i tipi a tutte le cose poi ne citerò qualcuna che diventano contraddittori con liste assente con l'idea stessa di miglioramento dalla città a me interessa in un in un intervento che deve essere breve qui non può essere organico cercare di capire come le cose che siamo venuti capendo di questo processo di costruzione del piano regolatore si incrociano col futuro della città parto da una considerazione apparentemente banale ieri il il presidente la Camera di commercio di Roma nonché vicepresidente da Confindustria ha fatto un intervento su un un giornale romano dicendo che il futuro di Roma e della new economy no io mi chiedo che rapporto a questa prospettiva con le cose di cui stiamo parlando cioè io ho l'impressione che ho e lo dico questo è negativo poi però le cose in positivo
E che non siamo ancora troppo condizionati nel discutere queste questioni da un vecchio compromesso da vecchi interessi che premevano ed erano anche significativi in un'altra città
E che invece rispetto alla città del futuro hanno un'importanza molto inferiore ora qui anche per parlarci con franchezza e penso che Roma a me non interessa molto il discorso sul pianificar piacendo facendo non pianificar facendo cioè le trovo esoteriche come considerazione penso che Roma abbia fatto delle cose molto buone per alcuni aspetti la lotta contro l'abusivismo anche se una volta che ancora e tutt'altro che vinta la variante delle certezze Roma tutelato il sessantaquattro per cento di tutte le all un quarto circa trentadue mila ettari è diventato parco anche se in questi parchi c'è una pressione abusivo notevolissima voglio ricordare Josh oltre duecento ettari di lottizzazioni abusive nei parchi romani che non vengono combattute forse e con la dovuta energia ha soprattutto realizzato attraverso la politica delle piazze in maniera un po'casuale in maniera non sempre straordinaria per un'opera di riqualificazione urbana veramente notevole
Patate propone se uno gira per Roma con gli occhi di uno che non non è stato inguaiato dai cantieri di tutti questi anni dalle confusioni eccetera vedo una città veramente diverso e questa città ha liberato energie e ha liberato prospettive economiche in misura assolutamente superiore a quello che viene normalmente qualificate assolutamente superiore
Da quella che verrà liberata da future lottizzazione di edificazione
Renato Nicolini ha avuto certo un ruolo importante nella politica di Roma degli ultimi trent'anni attualmente presidente dell'azienda Palazzo delle Esposizioni via via Nazionale
Ne ecco c'è un po'l'impressione del permanere anche dopo tanti anni sempre degli stessi problemi
Gli stessi nodi irrisolti nella città di Roma quindi questo centro storico soffocato da un po'dal peso eccessivo
Delle funzioni degli uffici pubblici il traffico soprattutto nelle aree centrali ma comunque in tutta la città
E poi le periferie prive di di di identità di qualità queste periferie dormitorio la cui situazione non è poi molto cambiata ecco come vede Nicolini la situazione della città di Roma in quest'anno due mila beh insomma
Il tempo a disposizione naturalmente non può essere illimitata venne posso dire alcune opinioni
Mi pare una situazione contraddittoria intanto perché come dire più per un fatto spontaneo se vogliamo per interventi capitoline che pure barbieri sono resta illecito che hanno di fronte al fatto che oggi è vero che il centro di problemi sono rimasti ieri come dire dei soldi in qualche caso si aggiungono anche altro problemi dicono non sono affermata dell'otto davanti al Teatro Argentina non è più capolinea ma in realtà diventato uno sbalzo di me no quindi è anche peggio i nonostante alcuni piccoli passi indietro però diciamo giusto denunciare sembra però noto che il peso della vita cittadini che si svolge nel centro storico è un pochino diminuita dal osservazione dall'osservatore del Palazzo delle Esposizioni di raccordo di un del traforo sei a frequentare no mentre India partenti è in una zona diciamo al di fuori del perimetro delle mura Aureliane per
Penso al nuovo Testaccio San Lorenzo ma anche a quello che sta accadendo a Tor Bella Monaca variabilità culturale Pietralata insomma noto che oppure all'Effetto stranissima che hanno prodotto gli ipermercati per cui questi mondi scusi nella periferia finiscono per essere più attrattivi del prevenzione di aver corso pubblicato dello shopping del sabato c'è qualche cosa che cambia nome
Questa dunque una sintesi del dibattito svoltosi in questi giorni le voci che abbiamo ascoltato sono state nell'ordine quelle del sindaco Francesco Rutelli di Roberto Morassut dei Democratici di sinistra di Marco Marsilio di Alleanza Nazionale di Domenico Cecchini assessore all'Urbanistica di Fabrizio Panecaldo dei Verdi dell'urbanista Paolo Berdini dell'architetto Angelo Palloni di Mirella Belvisi di Italia Nostra
Cristiano Kustermann di Forza Italia Ermete Realacci presidente di Legambiente infine Renato Nicolini presidente del Palazzo delle Esposizioni per radio radicale Giovanni De Pascalis