"Territorio come partner dell'impresa" assemblea 2000 di Unindustria Treviso (presso gli Hangar dell'Aeroporto militare)

Vogliamo prendere posto grazie
Commi
Dobbiamo
Invitiamo gli ospiti as prendere posto
Presidente posso
Presidente dell'atto presidente dell'atto
Presidente dell'atto è pregato di salire
Vogliamo dare inizio alla parte pubblica
Vogliamo dare inizio alla parte pubblica
Vi preghiamo di prendere posto
Che mappa
Stiamo iniziando i lavori per la parte pubblica
Se riusciamo a farli sedere riusciamo a far partire la parte pubblica
Chiederei cortesemente di sedervi che riusciamo a far partire la parte pubblica
Per favore per favore vogliamo iniziare la parte pubblica
Iniziano a spegnere le luci così
Ecco così si capisce che dobbiamo iniziare prego i signori di prendere posto regressivo riprenderlo
Per favore
Per favore
Per favore
Autorità
Colleghi signore e signori
Vi prego
Prego tutti i colleghi di prendere posto che dobbiamo partire ospiti invitati vi prego sedetevi
Ma ecco
Avvocato qua
Insomma
Autorità
Colleghi signore e signori a nome di tutti gli imprenditori trevigiani voglio esprimere il più sentito ringraziamento al colonnello pilota Franco Marsiglia
Comandante del cinquantunesimo Stormo che oggi con un'organizzazione davvero impeccabile ci ospita
Dare vita ad un evento di queste dimensioni all'interno di una struttura militare operativa presentai numerose difficoltà sia tecniche sia amministrative
Per questo voglio anche ringraziare il tenente colonnello Giancarlo Iannicelli che ormai da molti anni sia ad opera per rendere più possibile questa originale e positiva collaborazione tra Unindustria Treviso Lario nautica militare italiana
Grazie
Al tenente colonnello Roberto Zago capo ufficio comando e al tenente colonnello Rocco Caporale responsabile del centro manutenzione del cinquantunesimo Stormo
Vorrei evitare il colonnello pilota Franco Marsiglia al podio per un beneficio per un mese benvenuto a tutti i nostri ospiti
Autorità gentili signore e signori
Un cordiale benvenuto sulla rapporto militare di strana a nome di tutto il personale del cinquantunesimo Stormo
Come ormai da consolidata tradizione le strutture dell'Aeronautica militare sono a disposizione per questo grande evento di sicura valenza nazionale
In particolare questo appuntamento con il cinquantunesimo Stormo ente tra i più prestigiosi rappresentativi della forza armata e la conferma di una perfetta integrazione apertura alla società civile dell'arma azzurra ricambiata da analoga attenzione dal contesto sociale trevigiano
Vorrei soffermare la vostra attenzione su alcuni aspetti che evidenziano molteplici similarità tra l'autorizzazione difesa in questo caso l'aeronautica e il mondo industriale
La ragione sociale dell'Aeronautica il volo operativo che per il comparto industria si può tradurre in una operatività aziendale
Ovvero la capacità di svolgere con estrema efficacia la missione operativa nei termini indicati dall'autorità governative
Questa capacità si traduce in sicurezza e credibilità del nostro Paese nell'ambito del consesso internazionale
I molteplici interventi anche fuori aria sono vivaci testimonianza di efficacia dello strumento operativo che può essere estrinsecata su tre aspetti principali
Preparazione e motivazione del personale che si traduce in velocità del pensiero ad adeguarsi a qualsiasi mutazione del quadro di riferimento
Tecnologia dei sistemi d'arma più vicino allo stato dell'arte per poter essere in grado di competere sempre ovunque sia al meglio delle proprie capacità operative che in termini di costi efficace
Tecnologia dell'informazione e delle comunicazioni idonea a consentire una reazione immediata qualsiasi novità evento
Tali aspetti sono facilmente identificabili anche nel mondo industriale spesso entrambi interagiscono con un continuo travaso sia tecnologico che organizzativo
In tale contesto si può anche configurare la regolarizzazione in atto dell'Aeronautica militare che ha saputo mettere in discussione se stessa e si sta preparando per essere profondamente competitiva nel nuovo millennio
Completamente interoperatività con tutte le forze aeree dei principali paesi industrializzati
Tutto ciò non va comunque disgiunto dal rapporto con il territorio e le basi aeree operative che ne sono parte integrante in quanto sono mini città quasi completamente autonome
Intorno alle quali orbitano organici che con i relativi nuclei familiari raggiungono le tre quattro mila unità
Creando un forte integrazione con le comunità locali industriali anche in termini di erogazioni di beni e servizi
Esiste per c'è una lenta e costante osmosi tra comunità civile e militare che nella Marca trevigiana ha raggiunto i massimi livelli quantitativi che qualitativi grazie anche al forte patrimonio storico che risale agli albori dell'aeronautica
E quindi doveroso un ringraziamento sia al mondo imprenditoriale che a quell'istituzionale locale per l'attenzione la delicatezza e la trasparenza pativa dei rapporti avute con l'Aeronautica militare
I più vivi complimenti a un'industria per l'organizzazione di questa Assemblea è un algoritmo augurio a tutti voi per sempre migliori successi grazie
Autorità colleghi signore e signori
Un caloroso grazie a tutti voi per essere presenti così numerosi alla parte pubblica della nostra assemblea
L'incontro di oggi è un evento importante nella vita della nostra associazione
Per un attimo le opposte dimensione di passato e di futuro di vecchio e di nuovo si confronteranno senza lasciare spazio al dubbio il futuro appartiene al nuovo presidente di Unindustria Sergio Bellato
Ed è giusto che l'attenzione di tutti sia rivolta verso di lui
Ma il passaggio del testimone tra due presidenze aldilà di emozionanti contenuti simbolici e anche la sede naturale per riesaminare le cose fatte e per presentare le linee guida che i caratteri dell'anno i prossimi anni
Proprio nella consapevolezza di ciò questa Assemblea generale due mila è stata anticipata e preparata da numerosi incontri di zona
Per ben tredici volte ci siamo confrontati tra colleghi sull'attualità economica politica sociale e sugli sviluppi dell'attività associativa
Il primo dato che vale la pena di rilevare e che il disagio imprenditoriale nonostante il pure evidenti segnali di ripresa non accenna a diminuire
La spiegazione di questa situazione è semplice mentre le trasformazioni e le pressioni competitive si manifestano sulle imprese con crescente intensità e velocità
Tutto ciò che potrebbe semplificare o supportare le svariate attività imprenditoriali avanza con lentezza esasperante può non avanza per nulla
Alle periodiche dichiarazione di intenti da parte di alcuni esponenti della maggioranza di governo per questa o quella iniziativa
Sono purtroppo troppo spesso seguiti repentini dietrofront o dibattiti sempre meno comprensibili per gli imprenditori e per i cittadini
Tutto ciò ha determinato uno stato d'animo da patita rassegnazione che ha trovato ulteriore conferma nei segnali negativi che emergono dall'azione politica sul piano locale
Muovendo proprio da queste considerazioni abbiamo organizzato la parte pubblica della nostra assemblea come un momento di confronto nel quale esprimere il punto di vista degli imprenditori sul futuro di Treviso e del Veneto
Evidenziare le questioni che riteniamo prioritaria
Ma anche per anticipare i contenuti delle nostre proposte
Per i prossimi anni noi ci giochiamo gran parte dello sviluppo che abbiamo sin qui conosciuto
Si tratta di una posta elevatissima che per essere vinta richiede alla Società Veneta livelli di chiarezza nelle scelte di coerenza nel perseguire gli obiettivi e di condivisione sociale dei rischi quale mai ha conosciuto negli ultimi cinquant'anni
Se questo è il quadro di riferimento cosa possiamo pensare allorché osserviamo che il nostro presente continua a proporci vicende risolte come la ventotto che non ha ancora visto l'avvio dei cantieri oggi non sono qui per celebrare il nostro impegno
Non voglio dunque insistere sul ruolo fondamentale che nel corso di questi anni Unindustria Treviso ha avuto per far sì che una pluralità di enti ed istituzioni mantenessero nella loro agenda il tema delle molte opere viarie
Attese da troppo tempo
Mi limito quindi ad evidenziare che sei cantieri della ventotto partiranno effettivamente non sarà una vittoria di qualcuno
Ma la conferma definitiva ad una sconfitta durata oltre un decennio a danno dell'intera società civile trevigiana nessuno escluso
Analoga e la vicenda l'autostrada pedemontana veneta infatti se da una parte sono definiti gli stanziamenti dall'altra sono le scelte del tracciato che hanno determinato delle difficoltà
Si afferma che l'opera dovrebbe essere realizzata entro il due mila sette
Ebbene se il buon giorno si vede dal mattino non possiamo far altro che esprimere la nostra preoccupazione
è bastato l'interesse privato di qualche proprietario di terreni per determinare una prima battuta d'arresto e qualche pericolosa incertezza da parte di alcuni sindaci
Come può qualcuno proporsi seriamente di fare di Treviso una provincia autonoma se qui non riusciamo neppure a condividere il tracciato di una strada
Noi siamo convinti e non da oggi che la società veneta ai suoi cittadini la sua impresa abbiamo assoluto bisogno di federalismo
Ma dobbiamo anche essere consapevoli che il federalismo e l'autonomia richiedono a ciascuno di noi maggiore non minore impegno maggiore responsabilità e progettualità impegno che certamente non fa difetto al sindaco Gentilini e infatti Treviso e oggi una certa amministrata meglio che in passato anche se gran parte dei cantieri visibili sono da attribuirsi a istituzioni estranee al Comune
Il nostro capoluogo si presenta oggi come un vero e proprio cantiere alla riaperta la vera protagonista di questa rinascenza cittadina e senza dubbio la Fondazione Cassa Marca che negli ultimi anni ha sviluppato una strategia di presenza nel territorio articolata sia nella produzione culturale universitaria entrambe ai massimi livelli sia nel recupero degli uffici o monumenti storici presenti in tutta la nostra Provincia
In passato abbiamo avuto momenti di confronto anche aspri con il presidente di Cassa Marca
Lui rappresentava una banca e noi migliaia di in prestito imprenditori frustrati da un costo del denaro elevatissimo
Oggi ci sentiamo in dovere di riconoscere pubblicamente al presidente De Poli l'impegno della sua fondazione per la crescita della nostra comunità
Proprio la crescita e lo sviluppo della nostra comunità ci hanno spinto a realizzare nuove più estesi alleanze nel mondo produttivo
Abbiamo cioè operato per dare legittimità e rappresentanza alla strettissima integrazione esistente tra imprese industriali e artigiane sia nelle filiere aziendale siano i più ampi distretti industriali
Coerentemente con questa posizione dopo la positiva esperienza della presidenza del collega Giuseppe Zanini cui va un sincero ringraziamento da parte di tutti poi
C'è sembrato giusto più opportuno che fosse il mondo degli artigiani ad esprimere il nuovo presidente della Camera di Commercio
D'altro canto l'alleanza con gli artigiani oltre a riconoscere il ruolo fondamentale che questa categoria ha nel nostro tessuto produttivo riafferma la strategia della nostra associazione volta costruire nel rispetto delle singole prerogative momenti di più ampia intesa tra le associazioni che rappresentano interessi vicini ai nostri passando ora al nostro rapporto con le organizzazioni sindacali dobbiamo innanzitutto rimarcare il buon livello di collaborazione ormai consolidato sulle priorità locali come l'immigrazione e la viabilità
Mentre più in generale registriamo il permanere una loro ancor troppo debole autonomia rispetto ai vertici nazionali quando si affrontano questioni di più ampio respiro
Un esempio di ciò e dato dal comportamento sulle questioni sollevate dei referendum sociali
I sindacati provinciali hanno infatti cento ad appiattirsi sulle posizioni nazionali
Mancando così l'opportunità di riconoscere l'ormai conclamata insostenibilità dell'attuale normativa del lavoro in un ambito socio economico come il nostro caratterizzato da piena occupazione e irreperibilità di manodopera
Proprio quest'ultimo tema ci impone una di ampia riflessione sullo stato del mercato del lavoro che tanto a Treviso quanto nel Veneto si rivolge ormai in maniera rilevante ai cittadini di provenienza extracomunitaria
Le cifre della nostra regione sono eloquenti
Siamo passati da diciotto mila avviamenti al lavoro riguardanti extra comunitari nel novantacinque agli oltre trenta mila dell'ultimo anno principalmente ripartiti tra le province di Treviso di vicenza e di Verona
Rivolgo il mio ringraziamento per la presenza questa Assemblea degli ambasciatori del Regno del Marocco e della Repubblica del Senegal
La loro è una presenza che abbiamo fortemente voluto per evidenziare quanto la globalizzazione non sia un concetto astratto
Ma al contrario un ben visibile Processo che ormai precedesse finì di popoli lontani avvicinando lì una comune prospettiva di lavoro e di progresso
Dal Marocco e dal Senegal arrivano infatti molte migliaia di uomini e donne che hanno individuato in previsione il Veneto l'ambito nel quale vivere a ciascuno di loro il nostro augurio di una buona fortuna
La nostra e dunque una realtà nella quale si vanno sommando due crisi contestuali
Vale a dire la mancanza strutturale di manodopera e tutti gli aspetti problematici legati all'accoglimento e all'integrazione di migliaia di immigrati provenienti da molti paesi
Unindustria Treviso ha dedicato notevole attenzione a questo problema intervenendo su due aree di vitale importanza a casa e la formazione ma ciò evidentemente non basta per due ragioni essenziali
La prima ragione è che il tema dell'immigrazione ha un'ampiezza tale da non poter essere delegato agli sforzi di singoli soggetti che si muovono come abbiamo fatto noi spinti dalla gravità della situazione
Ciò che occorre è un approccio strategico di coordinamento di tutte le risorse e le competenze disponibili acquisendone se possibile di nuove la seconda ragione per cui non è sufficiente quanto finora abbiamo fatto e che occorre cambiare atteggiamento nei confronti della necessità di manodopera non dobbiamo più essere passivi ma attivi
La nostra comunità ha finora subito passivamente l'immigrazione così come le imprese si sono contese ciò che il mercato offriva
Ci sembra invece indispensabile un maggiore impegno per iniziare attraverso opportune azioni ad attrarre verso Treviso quei particolari profili professionali di cui è più forte la necessità tuttavia non dobbiamo neppure sottovalutare con leggerezza un sentimento che appare diffondersi con sempre maggiore intensità nella nostra comunità locale e nazionale
Vale a dire la sempre maggiore preoccupazione e insoddisfazione verso i modi con i quali le istituzioni regolano il flusso migratorio e garantiscono la sicurezza
Ci riferiamo a temi come la microcriminalità la sempre maggiore visibile diffusione di fenomeni come la prostituzione di strada i furti e le intrusioni nelle abitazioni
E più in generale al controllo di quella fascia marginale di immigrazione che ha scelto al nostro Paese per garantirsi una sopravvivenza priva di qualunque progettualità di vita
Limitarsi a condannare queste preoccupazioni socialmente diffuse come semplici manifestazioni d'intolleranza
è oltreché superficiale improduttivo viceversa ciò che occorre sono iniziative visibili ed efficaci in grado di restituire sicurezza ai cittadini e dignità all'azione dello Stato e alle sue pur valido istituzioni
Tornando al mercato del lavoro vorremmo forse soffermarci sull'impegno verso la scuola e l'orientamento dei giovani
A tutti sono sempre evidenti le sempre maggiori complessità che presenta al mondo del lavoro ma risulta con altrettanta chiarezza che mai come in questi anni ci sono presentate opportunità così varie e così stimolanti
Proprio per questo i ragazzi hanno oggi più che mai la necessità della massima quantità di informazioni e in questo senso le imprese che pure hanno fatto dovranno ancora di più fare in futuro
Noi non possiamo certamente permetterci il paradosso della contestuale presenza di carenza strutturale di manodopera insieme all'insorgere di una forma di disoccupazione giovanile
Determinata esclusivamente dalla scelta di percorsi scolastici sbagliati
Venendo ora all'amministrazione provinciale va riconosciuto al Presidente Zaia l'impegno per l'Autostrada Pedemontana di cui abbiamo detto
Al di fuori di questo la stessa amministrazione fatica caratterizzarsi e quando lo fa si distingue per iniziative che non condividiamo come la nuova imposta provinciale entrata in vigore quest'anno è nota come addizionale ENEL
Un provvedimento che conferma una cultura di governo indirizzata anziché la riduzione dei posti ad aumentare le entrate attraverso prelievi neutri dal punto di vista elettorale come sempre sono le tasse che colpiscono l'impresa in il delicato momento di vigilia elettorale ci impedisce per rispetto della par condicio d'esprimere un giudizio sull'amministrazione regionale uscente
Ci rimetteremo dunque ad ospitare un sempre maggior confronto tra gli industriali del Veneto di chiunque si troverà a guidare la Regione nella prossima legislatura
Proprio in questa prospettiva la Federazione degli industriali del Veneto ha presentato nelle scorse settimane
Il progetto regione due mila un contributo di proposta che la federazione ha sottoposto all'attenzione dei candidati alla guida della Regione per avviare un confronto sulle priorità non più rinviabili
Si tratta di un'iniziativa che come associazione sosteniamo in quanto le regioni assumeranno un'importanza crescente non solo nelle materie tradizionalmente loro affidate ma anche nuovi ambiti come gran parte della politica industriale
Finalmente la dimensione regionale si avvia a diventare il naturale completamento della nuova dimensione europea
Ma proprio la prospettiva europea ci impone di prendere atto che l'epoca della crescita fai da te sia definitivamente esaurita
Ciò significa che diventa indispensabile rinnovare il patto tra il vastissimo mondo delle imprese veneto della politica regionale
Alle prime tocca di rischiare di innovare di competere e di creare ricchezza alla seconda si impone la capacità di scegliere di definire il quadro di riferimento per governare lo sviluppo prossimo venturo il Veneto si trova quindi a dover definire in modo rapidissimo i punti di forza sui quali impostare il proprio riposizionamento strategico internazionale
Deve saper indicare gli obiettivi operativi e deve trovare rispetto a loro una capacità di governo adeguata
La società e la politica del Veneto devono diventare consapevoli che nessuna rendita di posizione e oggi garantita
L'essere stati tra i campioni riconosciuti della vecchia economia europea non significa necessariamente avere lo stesso ruolo di protagonista nella nuova economia comunitaria e globalizzata
Le valutazioni che abbiamo espresso sull'inchiesta filiera amministrativa composta da Comune Provincia e Regione indica che l'ho ancora molto da fare
Molto resta da fare per acquisire un'adeguata cultura di governo coerente con gli spazi d'autonomia che si rendono oggi disponibili con le leggi Bassanini da una parte e con la prospettiva comunitaria dall'altra
Infatti ciò che è avvenuto l'anno scorso con l'avvio della moneta unica rappresenta il superamento di un punto di non ritorno che ci ha proiettato in una nuova dimensione istituzionale ed economica
Questo vuol dire che cresce sempre più rapidamente il ruolo dello spazio istituzionale dell'Euro mentre è ormai avviato il lento stemperarsi di ciascuno Stato nazione ed è proprio tale duplice processo e libera nuovi spazi per un dialogo diretto tra l'Unione europea e le comunità locali
Tuttavia è indispensabile intenderci su quest'ultimo punto perché la stessa nozione di comunità locale assume nella nuova dimensione istituzionale europea una diversa connotazione
Un semplicissimo esempio ci permette di comprendere la nuova realtà se guardiamo la Carta di Treviso possiamo rilevare che anche il più piccolo piccolo indicato con precisione viceversa se prendiamo una carta d'Europa ci accorgiamo che la stessa città di Treviso scompare
Per essere semplicemente rappresentata dal Veneto e dal suo capoluogo Venezia
Questo è oggi il punto essenziale
Vale a dire che aumentando la dimensione geografica e politica dello spazio istituzionale di riferimento e del mercato la piccola dimensione perde fatalmente di significato a vantaggio di nuove aggregazione in grado di esprimere maggiori economie di scala
Si tratta di una verità che riguarda certamente le industrie soprattutto i grandi gruppi che infatti stanno sviluppando una strategia di fusioni e acquisizioni per aumentare il loro presidio continentale
Ma la questione dimensionale competitiva interessa anche il territorio inteso come forza economica e sociale che si trova così nella necessità di valorizzare le singole realtà locali per aggregarle in una rete territoriale di maggiore dimensione
Per questa ragione siamo convinti che Treviso abbia le concrete possibilità di successo territoriale solo che a condizione che il Veneto e l'intero Nord Est riescono a diventare essi stessi un vero e proprio territorio competitiva lo affermiamo quindi con piena comporta sapevo Lezza
Treviso vince solo se vince il Veneto
Appare infatti evidente che nel nuovo contesto istituzionale europeo risulteranno avvantaggiati proprio quei territori che per dimensione massa critica saranno in grado di produrre e di utilizzare le risorse migliori
Ci riferiamo alle infrastrutture ai sistemi scolastici e formativi ai centri per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie ai servizi finanziari evoluti alle reti per il trasferimento dei dati e così via
Proprio perché riconosciamo la criticità del fattore dimensionale e le fondamentali valenza della competitività oggi proponiamo l'idea del territorio come partner dell'impresa e badate bene volutamente abbiamo scelto al bar il termine partner perché identifica un ruolo moralmente più forte di quello di un semplice alleato e perché precisa inequivocabilmente una posizione del territorio che non può essere in nessuna maniera di subalternità
Infatti non si tratta di stabilire quale categoria è più brava più adeguata o meglio attrezzata per guardare avanti e indicare la direzione né di espandersi nel terreno proprio della politica si tratta prima di tutto di comprendere che quanto oggi esprimiamo come società e comunque inadeguato rispetto alle nuove prestazioni richieste
Tra poche ore con l'esito del voto prenderà l'avvio una nuova legislatura regionale chiamata ad una funzione costituente il Veneto non può più attendere
è giunta l'ora per uno scatto d'orgoglio e di responsabilità politica della società veneta dobbiamo dare alla nostra Regione la forza e gli strumenti per interpretare un ruolo leader della nuova Costituzione europea
Se da un lato
Se da un lato e dunque di fondamentale importanza la rinnovata consapevolezza di ciò che il Veneto può esprimere dall'altro dobbiamo anche rilevare i segnali che ci giungono dal centro del paese
L'imminente tornata elettorale ha assunto nonostante le sue caratteristiche amministrative delle fortissime valenze politiche
Pertanto ci asterremo da giudizi che potrebbero in una qualche misura turbare una par condicio indispensabile a poche ore dal voto
Tuttavia non possiamo fare a meno di rilevare alcuni elementi che condizionano pesantemente il prossimo futuro del Paese
La prima considerazione riguarda l'irrisolta questione dell'instabilità politica che fa dell'Italia un unicum rispetto alla realtà europea nessun altro Paese presenta infatti un quadro politico frammentato come il nostro cumulo di partiti addirittura in aumento
Correggere questa situazione significa dare al Paese quella legge elettorale maggioritaria che la gran parte dei cittadini a inequivocabilmente scelto e richiesto a suo tempo e dunque con grande preoccupazione che guardiamo al crescere di un fronte proporzionalista trasversale che per svariati ma in ogni caso evidenti interessi elettorali propone la vecchia soluzione come rimedio di tutti i mali
La seconda questione che intendiamo evidenziare e quella della competitività il nostro Paese in circa sei anni ha perso oltre nove punti di competitività rispetto ai principali partner comunitari
Dare soluzione a questo stato di fatto non è un obiettivo che interessa solo il sistema delle imprese ma il contrario si tratta di una necessità per l'intera società
Senza competitività non può esservi sviluppo e una simile prospettiva se non è corretta tempestivamente non può che consolidare ulteriormente il divario con i principali partner europei
Confermare l'ormai insostenibile ritardo del Mezzogiorno e lasciare inalterata la gravissima disoccupazione giovanile che ancora una volta ci vede campioni di negatività in Europa
Nel perseguire una maggiore competitività Lycos possiamo però comportarci come a suo tempo abbiamo fatto per Maastricht
Perché l'obiettivo in questo caso non è un chiaro e comprensibile parametro ma il prodotto di una serie di interventi che dispiegano i loro risultati in tempi diverso per raggiungere l'obiettivo della competitività del Paese e quindi indispensabile operare attraverso iniziative articolate in grado di combinarsi tra loro le scelte sono obbligate
L'Italia a urgentissimo bisogno di modernizzazione e liberalizzazione sono questi infatti i due unici grandi interventi in grado di produrre nel sistema economico e sociale maggiore flessibilità agilità e dinamismo
Per questo l'agenda politica dovrebbe focalizzarsi in via prioritaria i seguenti obiettivi
Imporre senza esitazioni la definitiva affermazione della cultura del mercato e della concorrenza in ogni settore tanto nazionale quanto locale
Accelerare gli interventi per garantire una maggiore reale flessibilità del mercato del lavoro
Ridurre la pressione fiscale a carico delle imprese avvicinandola progressivamente a quella dei principali partner europei
Investire con determinazione nella ricerca nella scuola e nel miglioramento della qualità delle risorse umane disponibili
Avviare l'ammodernamento la realizzazione delle grandi reti infrastrutturali sia materiali sia in materiali
Accompagnare con progettualità coerenza e grande intensità la diffusione delle tecnologie informatiche in ogni ambito della società dalle imprese alle famiglie dalla scuola alla pubblica amministrazione
Realizzare infine le riforme istituzionali in materia di federalismo ha completamente rafforzamento del processo avviato con le leggi Bassanini per il decentramento alpinista
Siamo certamente consapevoli che per attuare con coerenza e successe un simile sforzo di riforme di modernizzazione è richiesto un vero e proprio cambio di marcia risparmiato a quanto realizzato in questa difficile realtà legislatura ma anche in questo caso come per il Veneto dobbiamo tutti porci sforzarci di comprendere che la costruzione europea e la globalizzazione dei mercati funzionano come quei videogiochi nei quali la velocità la decide il computer e non il giocatore
Nel nostro caso il giocatore è rappresentato dall'intero Paese che da sempre e per nostra fortuna se posto di fronte a obiettivi chiari e condivisi quando è in difficoltà sa dimostrare inaspettate capacità di recupero solo ieri abbiamo saputo sfuggire la bancarotta conquistare l'Euro e recuperare una compromessa affidabilità internazionale
Dobbiamo quindi riuscire a valorizzare questo patrimonio d'esperienza nazionale per cimentarsi sulla modernizzazione del nostro Paese cioè il vero grande traguardo che dobbiamo finalmente riuscirà a raggiungere
Infine vorrei affrontare ancora due temi il primo e il nostro rapporto con Confindustria il secondo è una brevissima considerazione sul significato della mia presidenza
Confindustria in uno scenario come quello che ho delineato rappresenta una delle grandi risorse sulle quali il nostro Paese può contare per proseguire verso un reale rinnovamento
Oggi abbiamo l'onore e il piacere di ospitare il presidente Giorgio Fossa che proprio a Treviso avuto una delle sue prime uscite pubbliche nella fine di maggio del mille novecentonovantasei
Da allora sono trascorsi quattro intensissimi anni che hanno visto per la prima volta nel nostro Paese governo presieduto dall'iter della sinistra Massimo D'Alema
Se da una parte quest'evento e la conferma che finalmente assomigliamo di più ad una democrazia compiuta
In cui è possibile una vera alternanza tra schieramenti politicamente diversi
Dall'altra
Dobbiamo tutti dare atto a Giorgio Fossa di aver interpretato questa già stagione politica inedita per il Paese con grande capacità fermezza e coerenza nell'azione di rappresentanza degli interessi di tutta l'imprenditoria italiana
Proprio in questo momento di commiato dobbiamo ricordarci per esempio e le trentacinque ore non sono state solo uno slogan come negli anni settanta
Ma hanno rischiato sul serio di diventare legge dello Stato
Dimostrando ancora una volta quanto sia fragile la cultura del mercato nel nostro Paese
E quanto ancora pesi non le suggestioni ideologiche che pretendono di risolvere per legge ben più complesse questioni sociali ed economiche
Per questo nome
Per questo il nome di tutti gli imprenditori trevigiani ringrazio il presidente Fossa per un impegno che so essere stato duro
Difficile duro e compensato unicamente dalla soddisfazione di aver fatto bene il vostro il proprio lavoro grazie
In questi anni Unindustria Treviso c'è posta costantemente due obiettivi di natura strategica rappresentare gli interessi degli imprenditori associati e operare per un effettivo rinnovamento di Confindustria
Il nostro rapporto con Confindustria è stato dunque segnato dalla volontà di riuscire a trasferire non solo i segnali che provenivano dalle file degli imprenditori ma più ancora tutta quella ricchezza di elaborazione sul mondo della piccola e media impresa che proprio qui nel Nord Est ha trovato la sua più ampi espressione di successo
Noi crediamo che questo contributo che pure ha toccato momenti forti e visibili di dissenso è riuscito in fin dei conti a rendere più ricca e vitale Confindustria
A volte siamo pazzi andare fuori delle righe ma negli anni proprio chi non ci aveva compreso ha poi riconosciuto la legittimità dei nostri comportamenti l'efficacia delle nostre azioni e la trasparenza dei nostri intenti
Molto resta naturalmente da fare e qui non posso che rivolgermi al prossimo presidente di Confindustria Antonio D'Amato che meglio di chiunque altro rappresenta oggi le attese sia per un rinnovamento della nostra organizzazione nazionale
Sia per una maggiore capacità nel dare adeguata rappresentanza al mondo della piccola e media impresa impegnata a fronteggiare una profonda trasformazione dell'economia e della società
Confindustria
Come il Paese cui istituzioni deve rinnovarsi per adeguarsi alla nuova dimensione dell'Unione Europea al decentramento amministrativo e al nuovo ruolo che regioni e territori sono ha chiamati ad interpretare nel prossimo futuro
Per concludere
Lasciatemi affermare che se oggi le associazioni degli industriali del Veneto sono più forti e unite in parte ciò è dato anche dall'impegno di Unindustria Treviso che negli anni ha contribuito a rinnovare i modi le azioni e lo stile della rappresentanza
Facendola uscire dal suo comodo salotto provinciale per commetterla senza mediazioni sia ad un'imprenditoria giovane capace ed esigente sia ad una società dinamica in crescita e ottimista
La nostra associazione e dunque pronta per continuare a fare la sua parte per il bene della federazione regionale nella rinnovata consapevolezza che come abbiamo già sottolineato Treviso vince quando vince il Veneto
Questo radicato convincimento testimonianza della volontà d'evitare il rinchiudersi all'interno di un minuto localismo e forse ciò che lascio con maggiore soddisfazione in eredità
Mi auguro ma sono certo che ciò accadrà che il presidente Bellato e la sua nuova squadra sappiano valorizzare ulteriormente a questo fondamentale valore d'apertura e collaborazione verso l'esterno che con molta probabilità è la prima grande ragione del nostro successo associativo
Da oggi
Lascio l'incarico ma continuerò a perseguire con lealtà quegli ideali di libertà di lavoro e di intraprendenza che più di ogni altra cosa hanno fatto grande il nostro territorio la sua società e la sua imprenditoria
Che oggi con affetto e gratitudine ringrazia
Sicuro di interpretare non soltanto il mio desiderio ma anche quello voi vorrei chiedere ad Antonio D'Amato ora porgere scuse sappiamo che
Cari colleghi
Io non dovrei parlare perché come sapete sono nella posizione di essere un cosiddetto presidente designato il secondo le regole di casa nostra presidente designato non Parma sino al giorno in cui verrà insediato
E questo non solo per una questione di cortesia ma anche per una questione di giusta opportunità di governo della Confindustria è saldamente nelle mani del suo presidente Giorgio Fossa
Sino alla ventiquattro di maggio quando ci sarà la nostra Assemblea Giorgio sino a quel momento è sarà il presidente di Confindustria con la saggezza e con la determinazione con la contraddistingue assicura il giusto di modello nostra organizzazione
E mi ha fatto molto piacere il caldo applauso che gli avete dato perché testimonia l'affetto e la stima di tutti quanti noi per lui
Ma io sono qui perché mi è stato difficile dire di no a Nicola Tognana
Oggi si è tenuta la giunta alla quale ho presentato un programma e squadra
E quando Nicola mi ha chiesto di essere qui a questa Assemblea non ho saputo dirgli di no pur sapendo tutti che non avrei potuto svolge alcuna relazione
Poi sapete tutti meglio di me quanto Tognana si insistente sono arrivato qui ha detto devi parlare per forza dire due parole di saluto lo farò e lo faccio con grande affetto per tre ragioni la prima perché quando Giorgio mi aveva detto l'assemblea di Treviso è una delle più calde partecipate e vere assemblee d'Italia
Riteniamo anche molto bene ha fatto e la terza Regione se mi permettete perché sono molto contento di venire qui a riprendervi Nicola Tognana in squadra come feci quindici anni fa perché
Perché come circa quindici anni fa quattordici per l'esattezza siamo più o meno nello stesso periodo anche dell'anno
Quando assunse la presidenza dei giovani industriali di Confindustria con un programma discretamente battagliero avevo bisogno di colleghi bravi niente a prendere il più difficili e fra virgolette Tosti d'Italia mi presi Tognana che fu una bella Galletta perché era uno abbastanza determinata ad
Oggi affrontando anche qui una sfida importante come quella che ci poniamo davanti a noi come Confindustria contribuire con forza a rilanciare la competitività del Paese
Per far crescere le imprese sul mercato più difficile e dall'altro affrontare il duro nudo della riorganizzazione della ridefinizione della rappresentanza e del modo di essere di Confindustria
Ho cercato di mettere su una squadra di imprenditori bravi che abbiano fatto bene in azienda e che abbiano grinta e determinazione per impegnarsi in una Confindustria che scrive importanti davanti a sé
E quindi dopo quattordici anni
Mi riprendo Togni anni squadra sono convinto che Confindustria con Nico e con gli altri colleghi saprà affrontare le sfide difficili e mi auguro di essere con l'aiuto di tutti quanti voi in grado di fare bene
In una partita che considero di grande responsabilità di grande importanza
Sperando di avere il buonsenso e la saggezza del mio predecessore Giorgio Fossa sono contento di essere stato qui con voi vi abbraccio affettuosamente ci vediamo l'assemblea
Autorità colleghi signore e signori come sapete da pochi minuti sono stato scelto dall'Assemblea generale di Unindustria Treviso come suo presidente da oggi risponderò in prima persona del mio operato
Non solo verso le due mila e cinquecento imprese associate
Ma più in generale verso la comunità della quale queste imprese o per
Si tratta di una grande responsabilità sociale di cui le ho la piena consapevolezza
Nei mesi scorsi come già detto la nostra associazione ha organizzato numerosi incontri di zona che mi hanno permesso di verificare la priorità gli obiettivi e le opinioni centinaia di imprenditori
Ho ascoltato cagionato raccolto spunti indicazioni preziose si è trattato di un passaggio indispensabile che mi ha aiutato a mettere a fuoco le linee guida che di qui in avanti caratterizzeranno la mia presidenza
Nei prossimi giorni non appena avrà formato la squadra
Questa visione sarà elaborata collegialmente per diventare il vero e proprio programma da attività della nostra associazione tuttavia credo di poter affermare che l'obiettivo prioritario per i prossimi anni oggi largamente condiviso e senza dubbio la crescita di competitività dell'intera nostra Provincia
Come alcuni amici sanno da giovane occorso con risultati apprezzabili cento metri
Ho quindi molto chiaro anche sul piano atletico che cosa significhi essere in competizione con altri
Mi rivolgo a tutti gli ospiti che non hanno un'impresa chiedendo loro di considerare per un momento che le aziende venete italiane sono oggi per molti aspetti obbligate a correre a piedi contro concorrenti ormai dotati di leggere di cicli
Se poi consideriamo il nostro territorio nel suo complesso dobbiamo rilevare che anch'esso sta correndo a piedi ma la sua situazione è ancora più critica
Perché compete contro alcuni avversari che ormai usano addirittura lo scoop
Non possiamo dunque più pensare che la virtù nazionale per sapersi arrangiare possa colmare tutti i tecnici i ritardi che il Paese e il Veneto manifesto come territorio trevigiano dobbiamo realizzare un maggior gioco di squadra
E come nella staffetta comprendere che la predetta può vincere solo se vince la squadra tornando al miglioramento della competitività la nostra associazione per ottenere risultati apprezzabili dovrà riuscire ad attrarre essa ad attivare una rete da alleanze sia nella società sia con le istituzioni del nostro territorio
Non solo
Sarà fondamentale proseguire sia nelle azioni coordinate con le altre associazioni industriali veneti sia verso una più intensa collaborazione con la Federazione regionale personalmente dispongo degli elementi per affermare che la nostra associazione esprime oggi una forte convergenza sui cinque venti individuate priorità
Una maggior disponibilità di manodopera per l'impresa
Un maggior orientamento nei percorsi formativi dei giovani
Un maggiore equilibrio delle reti di comunicazione e quindi un più diffuso utilizzo delle città e delle tecnologie informatiche e della Rete
Una maggiore progettualità e presenza nei confronti della Regione Veneto e dell'Unione Europea una nuova generazione di servizi associativi
Proprio queste priorità dovrebbero quindi diventare le cinque possibili aree Progetto sulle quali far convergere le nostre energie e risorse che continueranno comunque ad essere rivolte anche al miglioramento della nostra viabilità un tema che ben conosco per aver seguito negli ultimi quattro anni in qualità di vicepresidente con delega alle Infrastrutture e all'ambiente
Per avere maggiore disponibilità di manodopera nessun lezione possibili sono di due tipi
Proseguire e intensificare la delocalizzazione delle attività produttive
Attrarre lavoratori nel nostro territorio
Da anni le imprese di Treviso fanno svolgere una rilevante parte dei loro prodotti all'estero
Solo per presentare un ordine di grandezza riferito ad un unico paese ricordo che è ben più di cinque mila sono le imprese venete che operano in Romania
Come associazione continueremo quindi a supportare i processi di delocalizzazione tanto nel Mezzogiorno d'Italia quanto nell'Est europeo
Poi rinnovata progettualità e con le più estese collaborazioni sia a livello regionale sia a livello nazionale
Voglio però sottolineare che nonostante le difficoltà burocratiche incontrate è importante per noi che Manfredonia non resti un exploit isolato e questo per due ordini di motivi
Il primo è che il Mezzogiorno rappresenta certamente un'opportunità che interessa molti imprenditori associati il secondo e che ritengo importante continuare a spingere per dimostrare al Paese che al sud sono possibili per iniziative industriali compera occupazione basta definire condizioni competitive regole e permettere all'impresa ed operare nella massima sicurezza
Venendo alla casa e alla formazione per gli immigrati stranieri dovremo attivarsi per fare ancora di più di quanto noi stiamo già facendo
Ma si rende indispensabile coinvolgere tutti i soggetti e tutte le istituzioni in modo da realizzare una rete d'accoglienza in grado di produrre progettualità e operatività
Unindustria Treviso potrebbe diventare il cento propulsore di tale rete ma anche gli altri soggetti e le istituzioni sono chiamati a conferire il loro specifico e insostituibile apporto inoltre sull'esempio di quanto avviene nelle regioni in cui più veloce e il ritmo della crescita
Dovremmo sviluppare adeguati soluzioni per attrarre a Treviso in maniera mirata e organizzata non solo la manodopera ma anche quelle figure professionali la cui reperibilità ormai e nulla
In un quadro di piena occupazione abbiamo ancora livelli medi di formazione bassi
Rispetto alle aree europee a maggio tassi di sviluppo ciò è particolarmente grave perché nella nuova economia le conoscenze sono il bene più prezioso ma attenzione debbono essere le giuste conoscenze oggi un giovane non può permettersi di sbagliare scuole
Si tratterebbe quindi di sviluppare la capacità di realizzare progetti comuni insieme alla scuola e agli atti enti erogatori di formazione dobbiamo considerare con grande attenzione che oggi il nuovo contesto normativo consente spazi d'azione decisamente più antiche nel passato le imprese possono contribuire a indirizzare gli stessi istituti scolastici e anche a modellare integrare i vari percorsi formativi
Come sistema delle imprese e come associazione siamo chiamati a fare investire di più anche finanziariamente
L'orientamento devi infatti svilupparsi in tutti i suoi prego fondamentali momenti prima della scelta del corso di studi
Durante il corso di studi e per le successive scelte professionali
Al termine del corso di studi e finalizzati all'avvio al lavoro dovremmo dunque moltiplicare le iniziative come quella realizzata nel novembre scorso per l'orientamento sulle professioni emergenti
Nei prossimi due anni saranno disponibili migliaia di posti di lavoro nella nostra provincia
Ma solo per talune professionalità facciamo sì che i nostri ragazzi si preparino a quelli
Per lo sviluppo dell'impiego delle tecnologie informatiche e per un maggior utilizzo della Rete la domanda cruciale che dobbiamo rivolgerci è la seguente
Come fa incontrare la rete degli imprese trevigiane con la rete internet
Personalmente sono convinto convinto e si potrà vi potrebbero essere due piani di intervento
Un primo piano riguarda l'intera società trevigiana
Tutti siamo chiamati ad utilizzare di più una rete a tutti i livelli non solo l'impresa ma anche le istituzioni cittadini e la stessa nostra associazione devono essere capaci di sfruttare tutte le potenzialità che la rete giaciglio
In questo campo Unindustria Treviso dovrebbe promuovere alleanze protetti estesi e coordinati con altri soggetti
Dobbiamo riuscire a costruire una rete di alleanze per lo sviluppo della Rete
Un secondo piano di intervento potrebbe riguardare più direttamente le imprese in particolare si dovrebbe favorire l'utilizzo delle potenzialità che la rete rende possibile l'associazione dovrebbe orientarsi a favorire le condizioni che rendono agevole e possibili le transazioni commerciali tra impresa impresa
Questo dovrebbe essere oggi il nostro obiettivo prioritario e per raggiungerlo potrebbero essere sviluppati oltre ai progetti già avviati interventi di settore oppure per distretti produttivi
In ogni caso si tratterebbe di sviluppare le opportune iniziative per agevolare e accelerare il trasferimento sulla rete delle relazioni chiodi già esistono tra le imprese di un medesimo distretto o di una spesa filiera non dobbiamo in alcuna maniera sottovalutare le potenzialità della Rete
Perché questa sarà nei prossimi anni uno degli strumenti e permetterà al sistema delle imprese trevigiane di riprodurre di ridurre i propri costi di intermediazione rendendolo più snello e quindi più competitiva
La nostra associazione considera tanto prioritario che poi il rafforzamento della presenza regionale che ricerca con sempre maggiore intensità il più efficace coordinamento con tutte le associazioni bene il Progetto Veneto due mila che condividiamo e sosteniamo e la prima iniziativa che si propone di affrontare temi istituzionali e strategici indispensabili per accrescere le capacità competitive del sistema del
Mi trovo assolutamente d'accordo con l'idea Treviso vince se vince il Veneto
Per questo un'industria sarà pronta in ogni occasione a fare anche un passo indietro se ciò significherà rinunciare a qualcosa di proprio per conferirlo in più ampi e robusti Progetti regionale nei mesi scorsi ci siamo comportati proprio in questa maniera allorché abbiamo deciso di rinunciare ad un ambizioso progetto locale relativo proprio ad internet per estendono a tutte le altre associazioni industriali del Veneto
Se da una parte ciò significa rinunciare a firmare un'iniziativa prendo nemmeno visibilità e prestigio come l'industria
Dall'altra significa anche avere più risorse disporre di un mercato più ampio accelerare l'avvio del progetto e aumentare le possibilità di successo
Anche per le associazioni come per l'impresa riuscire ad Arese ed essere alleate per competere diventa sempre di più una necessità strategica
Ma dovremmo essere più presenti anche a Bruxelles
In questo senso sarà importante ruolo che potrà giocare una rinnovata Confindustria che sappia ancor meglio rappresentare i diversi interessi interessi delle varie aree territoriali del nostro Paese sono convinto che proprio in questo riequilibrio della rappresentanza degli imprenditori soprattutto a vantaggio delle federazioni regionali si giochi come una palla buona parte della capacità di rinnovamento dell'intero sistema Confindustria
I consorzi per l'acquisto dell'energia elettrica e di servizi telefonici hanno indicato con chiarezza che oggi una sottrazione devi imparare ad operare come una sorta di metà organizzazione
Ciò significa acquisire la capacità di unire più imprese di dimensioni diverse permettendo loro di partecipare ad iniziative che sarebbero inaccessibili se affrontate come singole aziende
L'economia virtuale ci sta integrando con il traffico cioè il numero di utenti attivi rappresenta un cespite fondamentale
Dobbiamo quindi imparare a fare molto di più per valorizzare il patrimonio intrinseco alle due mila cinquecento imprese nostre associate e alle dieci mila dell'intero sistema venti
Le liberalizzazioni che seppur lentamente si avviano a compimento determinano la possibilità di scegliere tra fornitori diversi a condizioni diverse
Il sistema di rappresentanza dell'impresa del Veneto non può stare a guardare
Ma deve trovare con creatività nuove soluzioni in grado di creare vantaggi degli associati
I nuovi servizi all'impresa devono quindi diventare una è capace di produrre reali risparmi sui costi aziendali
La rappresentazione più evidente di questa possibilità e data del quattordici miliardi che saranno risparmiati quest'anno da oltre cento imprese trevigiane sui loro posti per l'energia elettrica
Stiamo attraversando come ha ben evidenziato Nicola Tognana una fase molto importante per il futuro del territorio dell'intero nostro Nord-Est
Unindustria Treviso dispone delle idee Della Porta e delle risorse per contribuire fattivamente a Rinnovamento del proprio ambito territoriale
L'iniziativa degli incontri di zona che ho ricordato non rappresentano per me un momento isola sapersi confrontare facilitare le possibilità di dialogo sono oggi elementi indispensabili per governare organizzazioni estese complesse come la nostra
Mi impegnerò quindi a far sì che ciò possa avvenire in maggio numero di volte possibile tuttavia esiste anche la posta elettronica e chi avesse intenzioni di fornire un personale contributo di idee
Lo può fare oggi ma sarà benvenuto anche domani personalmente sono abituato ad ascoltare a raccogliere tutte le porte delle energie per poi agire con rapidità e con determinazione
Tuttavia non vorrei essere frainteso e considerati i miei trascorsi di velocisti di cui ho appena detto corre il rischio di essere percepito come uno statista
Ha quarantacinque anni le brevi distanze diventano un sogno e infatti la disciplina che preferisco e pratico a Matt ovviamente da anni e il mezzofondo
E come tutti sappiamo significa fatica impegno preesistenza il grande motivazione mi sento dunque fisicamente e spiritualmente motivato e preparato per lavorare su di una visione e si ripropone in sostanza di contribuire a rendere migliori le nostre imprese la nostra società e l'ambiente nel quale noi tutti viviamo
Ci credo sul serio e mi impegnerò con tutte le mie energie grazie di cuore a tutti
I partecipanti alla tavola rotonda Wind dubbi Umberto Vattani Mario Moretti Polegato e tragico il primario
Carlo Nordio
Sì valutabile
Paolo
Poi si vedrà
Le mie opinioni
Lo stesso
Questa
Ma noi dobbiamo
No
Tra il
Governo
Parlano
Non è possiamo partire sì
Per un saluto cordiale a tutti siamo ritardo e quindi questi signori devono esser molto bravi perché dobbiamo recuperare un po'e non portare la conclusione di posta a un'ora troppo tarda quindi tenteremo di chiacchierare di discutere di riflettere ma in maniera molto sintetica molto bello
Io dovevo fare un cappello di un quarto d'ora ma è meglio che lo tali e se mai le cose verranno cuori così nel dialogo con i nostri ospiti dico subito chi ho qui con me
Comincio dalla amico Luigi De Puppi che amministratore delegato di un grande gruppo multinazionale Electrolux Zanussi poi o l'ambasciatore Umberto Vattani
Che è il segretario generale del ministero veri benvenuto a Treviso
Poi abbiamo Francesco Trimarchi manager di Telecom anche lui diamo il benvenuto nella Marca gioiosa e poi qui invece abbiamo un amico che non ha bisogno di benvenuto perché
Un tipico imprenditore nostro che io chiamo affettuosamente mister Geox
E beh Mario Moretti collegato
Allora il tema avete sentito è stato toccato sia da Tognana sia dal neo presidente
è il cuore del problema ma non era il cuore del problema da oggi da questa sera
Non viene meno il cuore del problema perché perché c'è stata un'innovazione un cambiamento nella filosofia di Confindustria con l'arrivo di D'Amato che ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare nella sua Napoli
Il territorio è un qualcosa è una categoria che noi abbiamo inserito nel dibattito delle riforme nel dibattito delle istituzioni nel dibattito dell'economia noi possiamo dire che negli anni novanta abbiamo avuto il merito noi veneti noi trevigiani noi mondo dell'impresa
El Mundo di questa cultura del capitalismo diffuso abbiamo avuto il merito di inserire un termine che era trascurato sconosciuto che non significava nulla che aveva anche i nel passato un significato sinistro
è tecnico
RAI sangue
No noi a questo territorio questo termine abbiamo dato un senso virtuoso abbiamo dato il senso di un luogo dove si si crea cresce impresa si diffonde Benessere
Ma non un luogo prigioniero un luogo che guarda oltre che è pronto alle grandi sfide che si caratterizza infatti con l'export
Ecco che quindi è una nozione non neutra di territorio questa sera noi riflettiamo rapidamente ma penso intensamente data la qualità degli ospiti
Su questa idea di territorio è stato detto bene territorio come parte partner dell'impresa
Io mi permetterei quasi di correggere ed in e di renderlo ancora più intenso in che senso non so se voi siate della mia opinione
Ma
Visto dall'angolazione veneta
Potrei dire che il territorio e l'impresa
E l'impresa è il territorio cioè noi vediamo che il capitalismo qui è talmente diffuso e talmente dentro la società che non è un assente
Ma e qui sta la chiave la novità la rivoluzione della nostra nozione di territorio e quindi su questo che vorremmo discutere
Con ben Pupi
Beh tu ai quattordici mila dipendenti se è una multinazionale ai quattro mila cinquecento miliardi di fatturato
Sei abituato agli svedesi al mondo sei personaggio che Primo Milano locale con radici forte ma con il lavoro nel mondo
Entrando a questa Assemblea noi abbiamo visto il mondo abbiamo visto in faccia abbiamo visto dei signori con dei cartelli molto civili si ricordavano i loro problemi
L'elettro Lux di fronte al tema
Del mondo nuovo che arriva su questo territorio Confort Massa inventata quali sono le tue idee qual è la tua esperienza
No no io ho dato cifre grato
Electrolux a dei problemi che sono molto comuni a tutte le avviene indipendentemente dal fatto siano esse grandi o piccole credo che tutti tutte le aziende sul proprio territorio abbiano dei grossi problemi a reperire manodopera ovviamente potrei dire che un problema che si aggiunge al problema è quello di una mano d'opera qualificata non solo manodopera però intanto cominciamo ad affrontare il primo problema ed è per questo che incombenza delle delocalizzazione perché abbiamo anche una grande concorrenza dai paesi limitrofi tifano un sacco di aziende che vanno a trovare queste condizioni di ma loro facilità di reperimento nel senso che in territorio fuori dal territorio ora per ovviare a questo abbiamo dovuto assumere questi e tra comunitari che hanno tanto attirato oggi l'attenzione di tutti gli imprenditori delle forze politiche è ovvio che questo e da un fenomeno che tocca al due virgola cinque per cento delle nostre forze di lavoro che non è poco e il sindacato che soffre la vendita
E un disagio qui proviene direi dalla dal fatto di non reperire soffice con sufficiente e facilita la manodopera qualificata e su questo vorrei attirare la più attenzione dicendo questo quanti tre miliardi libri per centonovanta in percentuale sono due e mezzo per cento duramente trecentocinquanta persone che lavorano nel nostro epatiche includo quella diffuse carte proprio
L'altra è l'altra grande massa di immigrati di di immigranti e quella del Maniago nell'altro versante più friulano
Allora dicevo che e la l'azienda ha un senso di disagio quando deve farsi carico oltre ai tanti atti di cui già si fa carico e sono carichi impropri
Sono carichi che non le competono perché dovrebbero essere carichi che in cui si fa parte della parte pubblica non la parte privata
E allora la benda quando deve farsi carico anche della formazione della lingua diciamo a un altro carico che la rende meno competitive perché parliamoci chiaro nella filiera della formazione che è una delle due colonne insieme con la flessibilità per i successo dell'azienda nella formazione noi ci aspettiamo di partire da una persona già rodata
Renderla eccellente nella formazione verso l'azienda
Penso che se ho ben capito il dodici noi possiamo fare tanto ma non possiamo far non possiamo farlo e non possiamo insegnare l'abc ci vorrebbe che l'istituzione e la scuola la formazione ci consegnasse perlomeno gente che sappia parlare la lingua che sappia parlare la lingua
E più pulita questo è fondamentale questo il tema forte
Ambasciatore lei è stato anche in Germania se ricordo bene e ha fatto un'esperienza molto forte nel adempiuta bene che è una delle regioni delle aree forti per cinque sei anni forti economicamente d'Europa su questo su questo tema
Le chiedo scusa non lui non è che abbiamo di solito nei confronti dei funzionari i rappresentanti anche alti dei ministeri abbiamo sempre un po'di sospetto perché abbiamo questa idea ministero burocratico al ministero un po'centrale ministero un po'distaccato dal territorio e con lei come ci può rassicurare ed entrare anche lei con in era un'amministrazione dietro questo circuito virtuoso per il Paolino partner impresa
Io la ringrazio per la domanda vorrei dire che il tipo di problemi che lei ha sollevato adesso quando cercato di rispondere mio vicino ci sono dei problemi per noi del tutto nuove perché siamo un Paese l'emigrazione siamo sempre stati un Paese deliberazione noi abbiamo all'estero nella sola Germania circa seicento mila italiani in Francia quattrocentocinquanta in Svizzera quattrocento in tutto il mondo circa sette milioni di italiani giuridico nazionale contatti
Per la prima volta stiamo diventando un Paese di immigrazione questo
Stiamo diventando per la prima volta un paese in cui
Cioè di un Paese che ha bisogno di importare manodopera
Naturalmente lo facciamo in maniera per ora abbastanza approssimativo il ministero degli Esteri circa centottanta uffici all'estero che rilascia visti lasciano visti per quelli che hanno chiesto
Naturalmente vengono da tutti i Paesi del mondo però chiunque entra in Italia regolarmente
Proviene da un paese per il quale del regime dei visti entrato in contatto con una nota e allora capisco quello che è stato detto che sarebbe utile cercare di fare entrare soprattutto persone con una qualificazione possibilmente che conoscono qualche rudimentale d'Italia
Questo è uno sforzo che noi stiamo facendo e su quale intenderemmo applicarci ma lei ha chiesto anche cosa può fare il ministero degli Esteri per far conoscere delle realtà diverso come quella del Baden guidata da
Va bene
Nella sola Stoccarda che la capitale del Baden via Terme ci sono centodieci mila italiani
Se noi andiamo a vedere
Questo l'anno del tedesco ha creato
Mettendo insieme risorse private e risorse pubbliche un'istituzione che mira a fare di quel territorio un territorio di attrazione un magnete per investimenti stranieri
Se si entra in questo istituto basta digitare e porre l'attenzione sul più piccolo paese anche quindici mila abitanti
Per avere immediatamente un'idea delle scuole professionali delle aziende presenti
Degli ospedali della viabilità dei problemi riguardanti in generale la formazione che l'esistenza di Are industriale dove costruire capannoni o impresa
Ebbene queste sono realtà che in Germania vanno avanti da dieci anni ma che non possono essere realizzate se non in alleanza tra potere pubblico regionale o stanco
Industria privata economia locale e come ci auguriamo sempre di più di poter dare una mano in questo su questo particolare una domanda
Attinga che io sia un piccolo imprenditore di un comune trevigiano
Che abbiamo una piccola azienda metalmeccanica di sette miliardi di fatturato riesco a fare degli oggetti in acciaio sono bravo prendo anche spetti a questa cosa e io so che c'è lei so che che lei sta riformando il ministero degli Esteri isolotti sostiene queste cose che sta lavorando dunque io come ci come avverto come posso utilizzarli come sento la presenza di dello stato del ministero dovevi aggancio dove ritrovo
Noi per l'appunto non parliamo più di una riforma del ministero degli Esteri perché il ministro Dini l'abbiamo già realizzate è una nuova macchina quella che abbiamo messo insieme prima di tutto per quanto riguarda la struttura in passato non c'era al ministero degli Esteri una direzione generale Geographic cioè nell'ipotesi nell'esempio che lei ha fatto di un imprenditore che volesse andare nei Balcani
O in Romania ad esempio ecco non avrebbe trovato nessuno al ministero degli esteri che si fosse occupato in maniera globale aspetti economici politici e culturali della collettività presente sul posto per quell'area geografica
Dal primo gennaio di quest'anno esiste questa persona un direttore geografico che si occupa o di America Latina
O di Mediterraneo oggi Asia o di Europa quindi questo è già avere individuato in un certo senso un interlocutore privilegiato
Veniamo adesso la nostra rete sul posto
La rete è stata radicalmente riveduta e noi abbiamo all'estero qualcosa come trecentottanta uffici questi trecentottanta uffici fanno sì che la ricchezza della nostra presenza sul territorio in generale e tale per cui non si può parlare di un'azione proporzionale un'azione a vantaggio di questo imprenditore di cui parla lei
Perché la presenza sul territorio e così massiccia e permanente
Da costituire in realtà un insieme di condizioni favorevoli per metterlo in grado di trovare uno sbocco per i suoi prodotti o meglio ancora creare un interesse che va al di là del prodotto perché oggigiorno sappiamo che il prodotto italiano è spesso diventato quasi un oggetto di culto e al di là dell'interesse
Terzo il prodotto c'è questo verso chi lo produce e in particolare verso il Paese che lo produce e la Regione che lo produce
Ecco in ciascuna di queste nostre sedi all'estero esistono comitati di imprenditori e questi comitati di imprenditori comprendono al tempo stesso non soltanto imprenditori locali croati e sloveni bulgari
Questura abbiamo perfino nei Paesi dell'Asia centrale del Transcaucasica come Kazakistan Turkmenistan Tagikistan e così via
Ma abbiamo anche imprenditori italiani che si sono localizzati sul posto e che partecipano a questi comitati il suo imprenditore per tornare al suo esempio
Troverete molto vantaggio dalle sinergie interazioni che si possono costituire tra i nostri uffici all'estero
Quelli del vigente le camere di commercio perché adesso non c'è un solo capomissione italiano che non sia consapevole che una delle sue principali priorità sia quella di dover sostenere appoggiare gli imprenditori italiani
Grazie noi abbiamo il poi un imprenditore inutile inventarci un imprenditore perché ce l'abbiamo qui in carne ed ossa
E poi è uno stranissimo personaggio perché la storia di Polegato è veramente si potrebbe raccontare inutili
Insomma laureato vignaiolo di terza reazione poi all'idea di andare a prendere il prosecco in California prendendosi un paio di giornate di di vacanza ma sulle montagne russe rocciose stufo di sudare il piedi e buca le scarpe
Avendo bucato la suola delle scarpe si inventa in pratica un oggetto nuovo e il sette anni ha avuto pensi che ha una crescita del cinquanta per cento all'anno allora io a un imprenditore così in carne e ossa fresco di sette anni di Successo esponenziale e volevo volevo dire attraverso questa esperienza tutta creativa tutta nuova Pastrana
Che si inventa
Ecco una tipica fantasia del modello Nordest Pino
Quali sono le difficoltà che incontra non so con la ricerca
Con tutto quello che è stato torno sul territorio ai quali sono i suoi avversari quotidiani dove sente il freno
Innanzitutto ringrazio lei questa considerazione che ha su quello che riguardano le mie intenzioni
Anche se bisogna ammettere che ci sono tante persone come me tanti piccoli e medi imprenditori i presenti che anche loro hanno della creatività e anche loro portano avanti di processi tecnologici nuove imprese io forse ho avuto la fortuna vivi realizzare e pubblicizzare queste invenzione perché perché sono per l'invenzione al servizio delle persone
Storia mia
Lei lampo raccontata dello storia nasce tutta forse per caso forse qualche qualche volta
A volte l'incredibile
Per risolvere un problema specifico mia i piedi scusa
Quanto mi sono messo a costruire le scarpe
E il
Costruendo all'interno dell'azienda una struttura
Un gruppo di persone che credevano in questa idea e che assieme abbiano fatto le prove il testo tecnologici per porsi poi offrirsi nel mercato
Questo sistema penso che al giorno d'oggi con i computer con la tecnologia perché si son passati appena cinque sei anni sia del tutto superato
E penso che sia lo Stato che dovrebbe incoraggiare
E questi questi
Anche perché saranno il nostro futuro e permetteranno così la nostra industria di distributrici sempre di più nel mondo
Lei mi ha detto un giorno c'è una diffidenza Arabella vorrei una battuta la battuta veloce lei mi ha detto un giorno la globalizzazione è una guerra è una guerra democratica cosa cosa voleva dire
Da avevo assistito la caduta politica del muro di Berlino ecco questa
Sì con questa esclamazione vediamo le opportunità l'Europa dell'Est e dell'Ovest in realtà c'è una guerra anche nel campo industriale perché perché noi industriali dobbiamo dal giornalmente confrontarsi con il mercato
Attraverso il computer attraverso l'internet attraverso il confronto diretto del mercato oggi non esistono più barriere per quel che riguarda i prodotti perciò bisogna che non ci prepariamo sempre più di far sì che i nostri prodotti siano competitivi in questo mercato mercato che non ha confini
Grazie prego
Francesco Trimarchi lei Telecom ricerca avanzata tecnologie
Il neo presidente pochi minuti fa lei ha posto un quesito molto diretto molto preciso le ha detto ma le nostre in prese
Come fanno a far sfruttare in tal
Questo sistema non concentrato
Non me elitario ma lei vede questa Assemblea questa sono grandi assemblee di economia democratica di capitalismo sociale di mercato piacerebbe molto allude dichiarare del ministro del miracolo tedesco cioè no la piccola nobili piccoli gruppi ma la grande estensione del del capitalismo diffuso beh a questi signori che le pongono questa domanda
Che cosa può cadere di utile lei cosa fa cosa suggerire
Ma io farei una considerazione agganciandomi proprio alle considerazione del mio presidente che che scriveva questo territorio come una rete di aziende che devono entrare in Rete
Parafrasando il suo intervento mi veniva a questo concerti una rete di aziende perché il tessuto come lei lo sta definendo e qui industrializzazione democratica per cui la diffusione della numerosità delle aziende in questo territorio di aver previsto ma nel Veneto in senso lato rappresenta un modello di risonanza internazionale noi i nostri contatti con
Operatori esteri
Spesso sentiamo
Un riferimento specifico a questo a questo modello però scusi ma non non voglio interromperla ma solo per dire e io l'ho sentita dire una volta che definire internet un ciclone
Lei ha definito internet un ciclone
E
Il ciclone investe questi signori questo tipo di società ecco in che senso nel è era un ciclone positivo virtuoso o pieno di di incubi è un ciclone virtuoso io facevo l'esempio nella
Con luoghi a cui lei si riferisce
A
Ha un
Rivoluzione se così vogliamo chiamarla perché di fatto così è internet è di fatto una fenomeno che interessa le famiglie che interessa le aziende che interessa tutti i settori produttivi che interessa la pubblica amministrazione che interessa le banche il fatto che esso tutti i quotidiani nazionali chi in nella televisione impicca Time nei momenti di punta ci siano del pubblicità relativa a internet dice che il fenomeno è uscito dalla dal fenomeno elitario per diventare un fenomeno di massa per riprendere un po'il concetti di che cosa succede a un'azienda a che fronte ITC questa tecnologia
Voglio citare un esempio che non è del mondo industriale ma di quello bancario
Là dove sono stati fatti dei conti e io li riporto una transazione allo sportello cioè il fatto di un correntista che vada allo sportello domandi semplicemente il saldo questa operazione costa all'incirca cinque mila lire
La stessa operazione che venga fatta da casa col personal computer o attraverso il telefonino con un messaggio sulla lo schermo del telefonino costa all'incirca cinquecento lire allora
Questo stesso fenomeno applicato alla filiera produttiva di un'azienda che intrattiene delle relazioni con i suoi fornitori e con i suoi clienti implica una ridefinizione del modalità attraverso cui queste fenomeni vengono intrattenuti per acquisire queste abilità per acquisire queste potenzialità che cosa deve accadere che cosa un'azienda deve fare abbiamo già sentito che ci sono all'interno dell'associazione nel raccordo con le associazioni degli esempi di siti che informarlo siti in cui si le le aziende si ritrovano in cui ci sono delle informazioni di mercato delle informazioni utili
Ma questo è solo un aspetto uno degli aspetti aspetti informativo in realtà le cose che accadono e che cambiano proprio i processi di relazione tra l'azienda i suoi protettori sui clienti come cambiano per esempio nella rapporto con i fornitori il fatto di usare mezzo come quello di internet per scambiarsi degli ordini
E per scambiarsi delle fatture senza muoversi più da a casa e senza utilizzare dei mezzi tradizionale significa guadagnare tempo significa tagliare i costi significa avere i dati relativi a queste operazioni quindi ordini e fatture in tempo utile in tempo reale
Specialista come una grande vetrina globale cioè in cui si mettono a disposizione
Egli prodotti no esatto della
Il parallelo che si porta è quello della piazza virtuale e quindi si ritorna a un modello già ma di grande successo in tempi andati dove in piazza ci si trovava si scambiavano le informazioni che si scambiavano le merci in questa piazza virtuale quello che accade e la possibilità anche di acquistare le merci quindi passiamo alla relazione tra l'azienda e il suo cliente questa relazione può avvenire dovunque il cliente localizzato e quindi c'è già una immediata estensione geografica della platea degli acquirenti
In Italia e all'estero
Può avvenire in maniera diretta perché l'azienda mette il suo catalogo e la sua vetrina in questo sito e il cliente può accedere scegliere guardare selezionare chiedere informazioni aggiuntive ma anche ordinare quello che ha visto quindi ieri tutte le attività relative alla vita di un azienda vengono coinvolte in in questo fenomeno
Baci attore lei
Vedevo posso riferirmi a un momento a quanto diceva porre Pietro Trimarchi vorrei dire che anche per la pubblica amministrazione l'iPad cioè l'agenzia per l'informatizzazione nella pubblica amministrazione ha previsto un certo numero di obiettivi da raggiungere per il due mila e due
Ecco io vorrei semplicemente precisare che per quanto riguarda la Farnesina al ministero degli Esteri che come lei ricordava negli ultimi due anni ha subito una radicale trasformazione innovazione lì questi obiettivi
Fissati dall'Aipa sono stati già raggiunti l'anno scorso quindi con tre già tre anni di anticipo e per dire dare un'idea dei benefici che questo ha comportato dirò che il nostro consumo di carta
è diminuito del diciassette tonnellate a due tra il novantasette e oggi vi potrà stupire che noi usiamo tanta carta ma dato che dalle nostre i nostri posti all'estero riceviamo ogni giorno circa mille telegrammi che vanno decifrati riprodotti foto
Milioni nelle spese telefoniche quindi questo rinnovamento nella struttura e nelle risorse umane che sono state formate per utilizzare in pieno i nuovi strumenti informatici
Noi abbiamo tratto un notevole beneficio per non parlare poi di quello che significa tempestività di informazioni raccolte di dati analisi in tempo reale e così via l'ho voluto citare perché quello che ha detto il dottor Trimarchi mi sembra avere un certo se
Esso ritardare anche quello che è stato fatto nella pubblica amministrazione grazie giungere se mi consente relativamente a questo tema la una decina di giorni fa c'è stata la conferenza stampa del ministro Bassanini dell'iPad e e voglio citare questo esempio perché mette in relazione il pubblico e la le ha e le aziende il ministro Bassanini annunciato che tra le altre applicazioni che verranno rese disponibili lui pensa di mettere in on line e quindi su un sito su internet tutte le necessità della di approvvigionamento della pubblica amministrazione e qui devi aprire un sito in cui verranno fatte le aste per gli approvvigionamenti quindi quando la pubblica amministrazione ha bisogno di macchine di fotocopiatrici di qualunque acquisizione avviene nella pubblica amministrazione ci sarà questo sito on line e su internet e che consentirà alle aziende di vedere di che cosa bisogna Pubblico distrazione dei parà miglioro per
De Puppi
Avrebbe pochissimo senso territorio partner impresa se accanto alla il PIL alla voce fatturato al bilancio economico non ci può sarò molto importanti perché se noi diciamo che questo tipo di economia questo tipo di capitalismo è il più sociale il più inserito nella società beh allora voi dovete aver più di un bilancio
E io so che la esperienza mostra è fortissima anzi ha fatto tendenza prima di altri soprattutto con il bilancio sociale e so che siete impegnati molto anche sul bilancio ecologico ecco
Queste sono modalità concrete cosa puoi raccontare di questa grossa esperienza di di Electrolux Zanussi sul territorio ecco prima vorrei fare una considerazione molto semplici
Sì e credo di averlo letto recentemente anche sui giornali che c'è una profonda trasformazione tra i modelli di sviluppo nostri tipo renano e quelli invece anglosassoni cioè noi ci stiamo avvicinando dopo un po'a quelli anglosassoni quelli anglosassoni forse tirano un po'dalla parte del renano per cui è auspicabile che prima o poi un punto d'incontro sia quello dell'equilibrio ecco tra queste cose serto noi anziché se non ad and diciamo che ha come obiettivo fondamentale anche quello ecologico noi siamo stati tra i primi che hanno cambiato ben prima delle norme
Che ci obbligavano a farlo tutte le nostre produzioni che contenevano ozono pensiamo liberati da questa sventura molto prima di quanto le norme lo imponessero abbiamo prodotto il bilancio ecologico ma l'abbiamo prodotto in termini diciamo di gruppo per cui non solo lei materie tossiche
Come l'ozono e quelli inquinanti ma anche i consumi consumi dell'acqua delle lavatrici consumi del sapone correlativi eccetera sono fatti che portano praticamente dei risparmi energetici che pesa no nella nella la bilancia diciamo commerciale del nostro Paese e noi credo che abbiamo dato un grande contributo a questo fatto poi c'è la parte invece più sociale quella che mi chiedevi
E questa insomma è la è un è un missione che siamo dati molto molto tempo fa diciamo a all'inizi degli anni novanta abbiamo sviluppato forse per primi un modello partecipativo assolutamente vincente anche perché praticamente sarebbe stato impossibile fare le riforme che noi abbiamo fatto in azienda senza avere il consenso sindacale e allora abbiamo fatto un bilancio abbiamo fatto diciamo le relazioni industriali nostre in maniera estremamente pensavo avanzata tutto ciò è stato anche riassunto in un bilancio sociale di cui abbiamo vinto l'Oscar proprio nel novantanove
E che denota come si sia riusciti a vincere la concorrenza attraverso lo sviluppo attraverso la partecipazione di forme di flessibilità assolutamente difficili da ottenere in altra maniera parli amo di flessibilità remunerativa di flessibilità di masse di ore di lavoro e queste sono cose che pesa noi nel bilancio della positivamente e consentono anche di premiare siamo i lavoratori con dei delle partecipazione al
Gli utili che si tengono a verificare da queste da questi risparmi dobbiamo in cinque minuti chiudere io volevo tremanti chiedere
E aveva promesso una risposta chiarissima sintetica perché c'è tanta confusione attorno Valhalla nozione di new economy io non ho capito no capito se è uno strumento tecnologico ma a vantaggio della old della vecchia economia non ho capito se è un'economia di per sé non ho capito se è un fenomeno borsistico noi capito sei soltanto uno strumento ultimo aspetto una specie di terziario avanzatissimo che sta per esplodere cos'è la nuova economia alla luce del nostro territorio
Sì molto molto sinteticamente io direi la nuova economia la new economy due cose c'è il fenomeno della creazione di valore borsistico perché un fenomeno molto evidente e quindi la Borsa premia gli annunci di futuri utili che vadano nella direzione della trasformazione delle aziende in da aziende
Da
Tradizionali ad aziende di i economico questo fenomeno tanto per dare il nostro punto di vista il mio personale punto di vista o o riferisco una nozione che ho letto e come quando a Detroit all'inizio della produzione delle automobili c'eran no all'incirca più di cento produttore di automobili tutti tutti i produttori di automobili aveva una prospettiva di diventare dei colossi e di fare plusvalenze di Borsa di fare può economia reale
Ne sono rimasti poco più di tre
Però il fenomeno ha portato al fatto che tutti oggi usiamo l'automobile allora per fare il parallelo noi siamo un po'in questo schema se così lo vogliamo chiamare c'è il treno meno borsistico ma c'è l'aspetto reale le aziende devono trasformarsi
E utilizzare queste tecnologie che sono un linguaggio universale di colloquio tra i sistemi elaborati
Per chiudere con una battuta velocissima riprendendo l'esempio dell'automobile non so se può rendere l'idea è come se qualcuno oggi rispetto al Detroit di inizio secolo avesse inventato l'automobile ad acqua
Allora chi oggi lavora con un'automobile a benzina si deve porre il problema di trasformare i suoi impianti le sue manutenzioni suoi utilizzi
Utilizzando l'automobile ad acqua altrimenti resterà indietro e verrà cancellato quindi la new economy l'automobile adatta
Ho legato per concludere se non ci sono altri interventi
E ma lei dice va bene la globalizzazione
Va bene la new economy però io so che lei non vuole finire americano meno vuol diventare americano lei vuole una specie di sintesi vuole spiegare questa sua esperienza sei per la nuova la mia economico intendiamo trasformare tutte le nostre aziende sul modello americano io non sono d'accordo
Sono d'accordo perché perché noi italiani specialmente tanta gente come me che rappresenta la piccola e media impresa siamo conosciuti nel mondo per la anche per la creatività
E io sono d'accordo con Rita levi Montalcini quando dice il computer veramente un grande strumento di aiuto per l'uomo però non sostituisce l'Intelligence umana qui di io ce l'ho con io sono convinto che alla base di tutto c'è l'intelligenza umana che si deve avvalere di sistemi computerizzati per poter esprimersi
Ma soprattutto teniamo presente che siamo noi c'è l'uomo che crea e questo sarà il rilancio ancora dell'immagine dell'Italia nel mondo e anche in America
Cercato di essere rapidissimi e velocissimi per lascia la parola al presidente Fossa
Io ringrazio l'amministratore di Electrolux De Puppi anche perché sono stati davvero sintetici l'ambasciatore Vattani illa manager di Telecom il nostro amico Polegato ecco un crudo con una battuta che ho preso ascoltando il presidente è stato detto Treviso vince solo se vi è c'è il Veneto beh io sostengo che se vince il Veneto molto probabilmente vince anche l'Italia grazie
Ma grazie ma riso
Come ricordava nel suo intervento Nicola Tognana è stata una delle prime realtà associative io in contratto alla fine di maggio del novantasei quanto assurdo la presidenza di Confindustria e come ha ricordato nel suo breve l'intervento Antonio D'Amato è una realtà impressionante sotto tutti i punti di vista a livello appunto imprenditoriale lo dimostra anche con questa Assemblea il quattro Van
Quindi non ho mai visto nessun'altra Assemblea qui nessuna territoriale anche territoriali numericamente più forti che quella Treviso radunare un così vasto numero di associati e questo evidentemente lo si deve alla capacità di Nicola Tognana ma di tutta la struttura di riuscire a dimostrare con i fatti di essere effettivamente vicini ai problemi dell'in
Sa ai problemi di tutti voi era un periodo quello in cui io sono venuto per la prima volta a Treviso in cui si parlava particolarmente del miracolo del Nordest
E corsi l'occasione per dire che l'espressione mi pareva allora mi pare ancora oggi espressione impropria perché
I successi dell'imprenditoria di Treviso e di tutt'do il Triveneto non sono frutto di qualcosa di sono fra naturale ma sono frutto del duro lavoro e del duro impegno che voi tutti avete portato avanti in questi anni
Anche perché
Non ci possiamo dimenticare che queste zone come molte altre zone confinanti con fuori quando erano altro e simili per vari motivi al Mezzogiorno al Mezzogiorno d'Italia e grazie a voi
Grazie alla vostra laboriosità avete fatto di questa terra una terra che prese ad esempio a livello nazionale ed internazionale
Una terra
Che ha saputo passare per livelli importanti di disoccupazione a piena occupazione addirittura riuscita a far diventare quello che era un problema di nuovo un problema ma diametralmente diametralmente opposti
E questo credo che lo si debba
In parte anche al lavoro che in questi anni è stato fatto da un'industria preferisce un lavoro che ripeto Nicola Tognana ha portato avanti con grandi capacità
E che oggi lascia in mani solide quali Querte del vostro nuovo presidente Sergio Bellato
Però l'importante
è che Nicola non lascia il sistema confederale
Perché è bene ha fatto Antonio D'Amato a chiamarlo colui a Roma perché è sicuramente uno dei rappresentanti più
Importanti di quel nuovo ripeto operativo nei fatti che giustamente deve mettere portare il suo contributo reale anche a livello a livello centrale
Imprenditori tutti hanno bisogno di questa di questa collaborazione e hanno bisogno di cui di chi questo grande sviluppo la vissuto sul territorio
Ed è importante anche il titolo
O comunque lo slogan di questo incontro di oggi territorio come partner dell'impresa
Perché in nessun'altra parte forse d'Italia il territorio è così saldamente legato all'impresa come qui ma questa partnership perché è particolarmente ripeto importante qui
E comunque legata anche a quello che è lo sviluppo lo sviluppo nazionale lo sviluppo regionale è fondamentale allo sviluppo nazionale lo è perlomeno davano in altrettanti perché non è pensabile
Continuare ad avere Unitalia
Sicuramente però ancora molti anni sarà a due velocità ma un'Italia più due velocità così diverse Potito
Dobbiamo lavorare per far sì che questo Nord sia ancora un importante locomotiva ma per far sì che tutto il resto d'Italia non si faccia a trascinare da questa zona del paese per cui dobbiamo da qui far partire il giusto l'equilibrio con il resto con il resto dell'Italia ma per fare questo bisogna che i governi che la politica non continuino ad assorbire tutte le risorse che hanno coltivato assopire in questi anni e che restituiscano al territorio
Servizi che siano effettivamente a livello di quello che prendano sul territorio
In questi anni
L'Italia alcun seguito sicuramente risultati importanti risultati che si sono avuti soprattutto per la laboriosità degli imprenditori per il loro contributo e per il contributo
Dei loro lavoratori
Ma troppo spesso magari anche se da punti di partenza diverso
Imprenditori e lavoratori ci sono sentiti troppo distanti da una politica che non è mai stata attenta al sistema imprenditoriale a novanta gradi e questo ha portato a una caduta di competitività del sistema Paese
Molto elevate
Una caduta di competitività che forse non si è tutta non ha dimostrato tutta la sua gravità agli occhi nell'opinione pubblica perché gli imprenditori con grandi sacrifici abbassando i loro margini sono riusciti a mantenere veloce le loro imprese sul mercato ma noi abbiamo sicuramente bisogno in questo momento di cambiare rotta abbiamo sicuramente bisogno di quelle riforme che in questi ultimi anni nonostante le forti e ripetuti messaggi che noi abbiamo portato non sono non sono state fatte siamo sicuramente in una situazione diversa dal punto di vista congiunturale rispetto al ultimi anni la ripresa è forte a livello internazionale e sicuramente robusta a livello europeo
è sicuramente il migliore di quella degli ultimi anni anche a livello nazionale
Ma noi tutti doppia e quando dico tutti non dico solo imprenditori e lavoratori italico soprattutto anche la classe politica dobbiamo lavorare per inizialmente eliminare quel terza che ancora si divide tra la crescita europea siamo nella moneta unica lo siamo anche per i nostri sacrifici non possiamo accettare di avere ancora a lungo crescite diverse dagli altri Paesi europei
Dobbiamo sicuramente slegare questo Paese da una serie di no di che lo blocca
Il primo è sicuramente il nodo infrastrutturale
Non è possibile che da queste parti si lotti per diminuire i costi dei nostri prodotti per poter essere competitivi sui mercati internazionali e poi si perdano
Quantità enormi di quattrini perché questo Paese non ci offre le strade non ci offre le ferrovie non ci offre quello di cui il Paese più
Ognuno e di cui hanno bisogno le imprese
Non è possibile continuare in questa situazione
Bisogna trasformare questo Paese partendo dalle infrastrutture abbiamo oggi tutti negli orecchi negli occhi quello che si sente che si dice che si cerca di dimostrare sulla due cose la new economy è un fattore sicuramente straordinari a patto che non riuscire
A patto di riuscire allegare tutto quello che viene chiamato propriamente propriamente new economico l'economia tradizionali perché se no con la GNU no non mi non mandiamo da nessuna parte rischiamo di frenare sul terreno del tutto virtuale noi dobbiamo migliorare e la nostra competitività perché con l'e-commerce dobbiamo riuscire a commercializzare anche prodotti no fanno bene i prodotti degli altri paesi ma dobbiamo riuscire a commercializzare anche prodotti no vanno d'accordo Lario dati con taglia i tempi di intermediazione ma poi i prodotti bisogna farli arrivare ai clienti che gli hanno ordinato e non possiamo avere dettagli dalla da una parte e le lungaggini dovute
Ha problemi burocratici e a problemi infrastrutturali che questo Paese beh una volta per tutte riuscire riuscire a superare
Abbiamo anche altri problemi sui quali forse o dicevo anche stamattina in Giunta di Confindustria
è venuto il momento di affrontarli in maniera diversa perché alcuni spiragli si sono aperti abbiamo un problema contrattuale forse dopo quattro anni di insistenza vediamo che nel sindacato si stanno aprendo
Le prime possibilità per lo meno di discutere d'una nuova forma contrattuale vogliamo tutelare fino a i lavoratori ma vogliamo anche avere un rapporto molto più dire sicuramente bisogna incominciare ad analizzare più profondamente il problema tanto maggiore forza a livello a livello locale diminuendo
La forza del contratto nazionale che deve continuare ad essere ma deve essere un contratto che in passato principalmente
Sulle regole del gioco sulle normative e sempre meno sbilanciato sulla parte sulla parte salariale
Io
In conclusione di questo mio intervento ringrazio ancora Nicola Tognana
Avrà le parole di affetto che mi ha rivolto durante il suo intervento a un certo momento anche detto che il mio è stato un impegno duro e difficile confessato unicamente dalla soddisfazione di aver fatto bene il mio lavoro io non lo so se ho fatto bene l'ho fatto secondo quello che mi diceva la mia coscienza
Cercando di difendere sempre il sistema il sistema imprenditoriale cercando di portare avanti e che gli aveva dato la possibilità di questa che vi assicuro è stato un esper Enza dura ma un'esperienza straordinario ho solo cercato di petto di farlo di farlo almeno ma quello che mi dà grande soddisfazione e che lascio
Una Confindustria sicuramente sana una Confindustria che ha gambe solide che possono permettere di correre una Confindustria immani importanti quali quelle del neo presidente o del presidente in cambio vale a dire Antonio D'Amato ma soprattutto in una squadra di presidenza che avete Nicola Tognana al vertice insieme
Tanti altri amici come ma Marcegaglia come modello per Tronchetti e come altri che sicuramente faranno perlomeno va be'ma molto probabilmente meglio della grazie a tutti
Sempre
Col
Quindi
Chiama