Direzione nazionale dei Democratici di Sinistra (25-26 giugno, Centro Congressi Frentani, Via dei Frentani)

Si prega di prendere posto diamo inizio ai lavori della direzione
Care compagne e cari compagni questa direzione particolarmente importante
Perché di fatto con questa inizia il nostro dibattito precongressuale
Un dibattito di grande importanza di grande delicatezza
Se ce ne fossimo dimenticati basterebbero i dati delle elezioni regionali siciliane di oggi credo
A ricordarcelo per questo abbiamo previsto in questa direzione lì relazioni del compagno Massimo D'Alema e Di Pietro Folena
Per aprire un periodo di dibattito di riflessione non mozioni calate dall'alto ma una fase anche di ascolto
Dell'organizzazione del partito da cui ci riproponiamo di avere un contributo per la fase preparatoria la presentazione di tutte le mozioni
è un dibattito che riguarda noi ma riguarda anche tutta la sinistra riformista abbiamo già avuto segnali di attenzione
Un'attenzione più larga di cui siamo veramente Lietti è importante che essa ci sia credo che l'unica cosa che dobbiamo dire in proposito
è che
Tutto possiamo fare naturalmente
Non si sente
Attendiamo che funzioni
è importante che funzioni perché siamo tanti dicevo che c'è anche un vasto interesse intorno a noi della sinistra ed è giusto è bene che sia così
E anche importante per le direzioni sia così frequentata di questa attenzione siamo naturalmente gli enti
E naturalmente
Lasciatemi dire soltanto una cosa in proposito tutto possiamo fare tramite un non congresso di un non partito ne stiamo aprendo il congresso di questo partito dei democratici di sinistra
L'importanza evidente do subito la parola al compagno Massimo D'Alema presidente del partito per la sua relazione
Dura di questa riunione
Forse utile potesse essere utile
Proporre una riflessione
Sui termini attuale della situazione politica del Paese
All'indomani della vittoria della destra e della costituzione del governo Berlusconi
Ed anche su questa base indicare linee di lavoro detta
La convinzione nostra è che in questo modo
Lo stesso svolgimento del congresso
Dovrà collegarsi allo sforzo
Per
Impostare l'opposizione dell'Ulivo e la nostra azione politica
E che una discussione sui temi congressuali
Che fosse scollegata da un'analisi politica è una individuazione dei compiti del partito
Potrebbe dare il senso di una grande forza politica che resta la principale forza di opposizione
Che ritiene nei prossimi mesi di potersi ritirare
Dibattito
Proprio esclusivo
Che sarebbe rischioso
Perché questi primi mesi saranno determinanti non soltanto per comprendere quale segno fra il rapporto tra il governo Berlusconi e il Paese
Ma anche per impostare l'azione di opposizione il rapporto con l'opinione
Il compagno Folena successivamente
Illustre dalla direzione sia le proposte che il comitato di reggenza
Ha deciso di formulare in relazione le date alle procedure del congresso
Sia un quadro dei temi che nell'avvio del dibattito congressuale d'altro canto il dibattito si avvia porta verso non soltanto attraverso
Contributi di carattere pubblico interviste articoli forum
Ma anche attraverso una discussione che impegna a vari livelli partito
Capisco i dirigenti sezioni
In questo modo noi riteniamo come comitato di reggenza di offrire la direzione un quadro di riflessione
Analisi politica indicazione di filoni di lavoro del partito
Proposte per lo svolgimento del congresso e danni che una illustrazione dei temi
Che sono che si impongono sin qui come i temi intorno ai quali si sviluppa il confronto politico
Io credo che tutto questo possa essere utile
Per avviare una discussione seria ma anche ordinata
Anche in grado di rappresentare un impegno a cui invogliare forze anche esterne al nostro per
Forze che ritengono necessario organizzare una opposizione e che sento noi il bisogno di una presenza del dello schieramento democratico di sinistra di centro sinistra in un momento così delicato cui ovviamente la vittoria della destra sottolineata che oggi i risultati delle elezioni siciliane
Appare segnare una fase nuova della vita del
Manifestarsi come
Un rapporto di forza nuovo
Con il quale ci si dovrà misurare per una fase della vita politica Italia
Con il voto di fiducia delle Camere
Con il G otto a Genova e con la prossima presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria si apre dunque una nuova fase politica
E questi cento giorni saranno importanti sia per comprendere
Che tipo di rapporto centrodestra vuole stabilire con il Paese con le istituzioni e con le forze di opposizione
Sia per qualificare
L'opposizione
Indicare le linee di un'azione politica e parlamentare dell'Ulivo consolidarne le strutture le regole
E rilanciare anche dopo il nostro congresso e con il nostro congresso un progetto politico della sinistra italiana dopo la sconfitta del tredici maggio
Per affrontare seriamente questi problemi io ritengo necessario in primo luogo volgere lo sguardo al Paese
Il voto ci consegna uno scenario profondamente mutato e delinea prospettive nuove con le quali è bene misurarsi senza rimozioni o reticenza
La prima constatazione che Berlusconi rientra a Palazzo Chigi dopo le elezioni del mille novecentonovantaquattro in condizioni di maggiore forza e autorevolezza rispetto ad allora
In primo luogo per il contesto internazionale che accompagna la sua affermazione elettorale all'indomani dell'ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo
E del suo inserimento nel solco di una grande formazione politica continentale
Questa novità un peso rilevante non è solo un'operazione di accreditamento
Ma consente anche a Berlusconi di utilizzare una patente europea di moderatismo a compensazione di quei tratti radicali e persino estremisti ICI
Che hanno caratterizzato l'esordio politico di Berlusconi sulla scena internazionale nella politica italiana
Quello che nel novantaquattro la stato un motivo di sofferenza un sostanziale isolamento di Forza Italia in ambito europeo è divenuto anche grazie ad un'azione politica coerente
Un punto di forza che avrà un peso un'influenza sulla stessa evoluzione del nostro sistema politico
Accanto a questo credo si debba considerare l'avvio della presidenza Bush
E l'interesse della Casa Bianca valorizzare in Europa interlocutori più affini e sensibile alle nuove strategie dell'amministrazione americana
Si capisce che anche per questo come Berlusconi possa muoversi oggi in un contesto internazionali più favore
E senza essere un mutamento di fase che la sinistra rimane forza di governo in tanti Paesi europei tuttavia presente un quadro più aperti tu più problematico di quello che abbiamo conosciuto negli anni scorsi
Il capo del Governo sia anche rafforzato all'interno della sua coalizione
è vero che l'assemblaggio resta un assemblaggio di forze diverse e persino incompatibili spunti qualifica
Ma è anche vero che la centralità di Berlusconi centralità elettorale
Peso persona la capacità di condizionamento sui suoi alleati appaiono indubbiamente rafforza
Egli appare non soltanto come il perno dell'alleanza ma sempre di più come il dominus avendo in larga misura assorbito l'elettorato leghista dentro Forza Italia e confinato Alleanza nazionale in un ruolo di presidio dell'ala destra dello schieramento
Il terzo elemento
Sta nel rapporto tra Berlusconi e le forze organizzate della società italiana
L'analisi qualitativa del voto ci terrebbe molto su questo ma è sufficiente osservare la mappa degli interessi e delle forze reali che si è stretta in questo passaggio intorno alla destra e alla sua offre
L'affinità esibita in modo talora imbarazzante dal vertici di Confindustria
Le divisioni del mondo sindacale una diversa geografia dislocazione dei poteri rispetto al mille novecentonovantaquattro sono elementi che consolidano la posizione del presidente del consiglio e della nuova maggio
Infine
Non possiamo ignorare che paradossalmente ma non troppo il governo di centrodestra si avvantaggia dell'opera di governo dell'unico
Assume cioè la guida del Paese
Dopo che sono di fatto stati avviati a soluzione alcuni nodi fondamentali dal punto di vista della finanza pubblica del collocazione europea dell'Italia
In una fase in cui con molti problemi tuttavia si è avviata una ripresa economica una crescita dell'economia e dell'occupazione
Naturalmente tutto questo non cancella le contraddizioni interne allo schieramento che ha vinto ne rimuove i problemi già sollevati durante la campagna
Si potrebbe dire che il governo si è presentato con un'immagine sdoppiata rivestito di un abito confezionato con cura maggiore rispetto alla SEC l'esordio di sette anni fa
Ma anche con un animus conservatore direi quasi restauratore che si manifesta più per la volontà di azzerare riforme già incardinati significativi gli annunci su scuola sanità che non per un'autonoma iniziativa politica
La stessa polemica sul buco dei conti pubblici al di là della sua inconsistenza indice della difficoltà a conciliare le troppe aspettative con le compatibilità che il vincolo nel rispetto rigoroso della spesa
Ora avendo Berlusconi promesso tutto a tutti egli avrà certamente qualche problema di Bilancio ma al di là delle promesse di un risveglio che per molti sarà tanto rapido quanto un brusco rimane soprattutto il contrasto palese paralizzante
Sarà una promessa di modernizzazione la Rete di interessi parassitari corporativi che il centrodestra riassume rappresenta e tutte
A partire da quello più macroscopico direi emblematico personale di Berlusconi stesso che rende difficile immaginare come il Governo potrà farsi garante sul terreno delle telecomunicazioni
Di quell'apertura e liberalizzazione del mercato che pure in mezzo a limiti e difficoltà noi abbiamo promosso che sostenuto con coerenza in questione
Bisogna dunque a dire consapevolezza
Della forza di questa maggioranza e nello stesso tempo delle insidie dei pericoli di un'alleanza confusa assemblata con abilità più per cacciare il centrosinistra dal Governo che non sulla base di un programma condiviso
Siamo tuttavia di fronte ad un fenomeno complesso
Ad un governo che sbaglia diremmo a liquidare con una compagine ironizzava impresentabili anche se non mancano persone rozze
E impresentabile
Ma vi sono anche personalità il cui rilievo e il mega
Ne probabilmente avremo a che fare almeno in questa fase iniziale con gli atteggiamenti tipici di una destra grossolana muscolosa tradizionale
Lo si intuisce da una prudenza di fondo che vorrei definire almeno nelle intenzioni democristiana
Però queste sono le intenzioni
Dall'offerta di una nuova concertazione dalla stessa volontà di stabilire una qualche forma di comunicazione con il movimento antiglobalizzazione che si ritroverà Gerardo che Virgilio
E tuttavia la debolezza del governo Resta nell'eclettismo delle culture che vi confluiscono e l'assenza di un progetto credibile di innovazione e di riforma
Tratti si potrebbe replicare che tradizionalmente non appartengono a un blocco di forza interessi conservatori e questo è certamente vero ma il punto non è qui
E nel fatto che la forza e la debolezza di Berlusconi sono proprio nell'aver dato vita ad un ircocervo politico
Egli a differenza di una visione conservatrice classica chiesto e ottenuto dei cittadini un mandato decennale per cambiare l'Italia
E lo ha fatto aggregando intorno a questo progetto in sé generico e confuso culture in parte incompatibili con quel disegno in parte incompatibili tra loro
L'Effetto scaturito è simile a un pazzo dove i singoli pezzi rispondono a logiche interessi diversi e dove l'insieme l'intreccio delle tessere non produce un disegno compiuto una strategia un progetto di governo credibile
E tutto ciò che rende la destra pericolosa
L'assenza di un credibile disegno riformatore in grado di tradurre in un progetto quella intenzione quella promessa di cambiare l'Italia
Può spingere all'inseguimento di una competitività legata in modo esclusivo o prevalente ad una limitazione dei diritti e delle garanzie dei lavoratori
E quindi alla fine portare ad un aspro conflitto sociale al di là delle intenzioni dichiarate
Della promessa di concertazione
Dell'offerta di dialogo al movimento sindacale
E proprio con questa dimensione dei problemi che deve misurarsi in una prospettiva di medio-lungo periodo il respiro della nostra opposizione
Come hanno detto Rutelli e Fassino nel dibattito alla Camera nove incalzeremo la maggioranza sulle sue contraddizioni
Difenderemo in Parlamento e nel Paese un quadro di riforme che parte essenziale dell'evoluzione del Paese
Ma avremo soprattutto il dovere di costringere il governo sul terreno dell'innovazione
Della qualità delle politiche sociali ambientali di un legame inscindibile dell'Italia con l'euro
Siamo all'opposizione dunque svolgeremo fino in fondo in maniera seria responsabile il ruolo che i cittadini ci hanno assegnato
Ma lo faremo e questa in fondo è la sfida che abbiamo davanti con il profilo di una forza di governo
Con la maturità le idee e i valori di una moderna forza di governo che fonda sull'Europa la propria ispirazione strategia
Sotto questo profilo il voto del tredici maggio non solo a una zero ciò che di buono e di utile centro sinistra fatto nel corso degli ultimi cinque anni ma ci spinge a consolidare correggendo limiti e ritardi del passato il profilo di un riformismo europeo non ancorato ad una visione grigia della società e delle sue trasformazioni
Questo è il punto che dall'opposizione l'Ulivo il centro sinistra debbono rilanciare la sfida per la modernizzazione del Paese e per una sua piena e compiuta integrazione nel nuovo organismo europeo
Profilo di governo dunque
Legame all'Europa come fondamento di una prospettiva per l'Italia il recupero di un rapporto vero profondo con il popolo con i cittadini con quelle persone che sono moltissime
Che hanno sofferto nel tempo un allentamento del legame con la politica con la sinistra e con l'Ulivo
Queste sono a mio avviso le direttrici della nostra riflessione
Ma anche gli imperativi dell'azione politica
Secondo me non contraddittori tra di loro
Anche come chiave di una lettura critica del commi del cammino compiuto in questi anni
In questo c'è anche la scelta per quanto ci riguarda di un congresso aperto verso le stelle non prigioniero delle nostre divisioni che pure sul piano dei contenuti è giusto che si manifestino in tutta la loro chiarezza
Un congresso questo è il punto che offre nostri iscritti al Paese un'agenda dei problemi chiara come chiari dovranno essere gli orientamenti che assumere ma noi abbiamo anche l'obbligo nei confronti del partito del Paese di ancorare la nostra discussione alla gente i contenuti del dibattito politico e sociale dei prossimi mesi
Dobbiamo avere una discussione vera tra di noi dunque come è stato detto ma non astratta dalle scadenze che sul piano interno e internazionale ci accompagneranno di qui all'autunno e al Congresso
La prima di queste scadenze tra poche settimane sarà il G otto di Genova si tratta di un appuntamento di grande rilievo che si va caricando in questi giorni di tensioni e preoccupazioni che rischiano di appannare la sostanza dei problemi
Noi dobbiamo avere verso quell'evento ed anche verso lo schieramento che lo contesta un atteggiamento allo stesso tempo serio e di dialogo
A partire però da un nostro autonomo punto di vista dalla nostra visione dei problemi e dalla rivendicazione della politica che abbiamo sviluppato dal Governo nel corso degli anni
Io vorrei dire con una battuta non ci siamo battuti per esserci a quel verso
Fatto di aver perso le elezioni non ci può collocare automaticamente tra i contestatori della legittimità della riunione
Perché altrimenti avremmo dovuto rifiutare di ospitare come la decisione del governo di centrosinistra
Dialogare con il movimento di contestazione non significa dunque regredire rispetto ad una visione della globalizzazione
E del governo della gloria globalizzazione alla quale abbiamo lavorato non Noemi
Ma la sinistra europea internazionale nel corso di questi anni
Abbiamo avuto un approccio ritengo giustamente
Non ideologico la questione infatti non è definirsi pregiudizialmente favorevoli o contrari apologeti o critici sulla base di una visione catastrofisti
Di un processo che non è nelle disponibilità di nessuno impedire il vero problema è come regolare la nascita di un mercato globale la trasformazione delle strutture economiche l'affermarsi di una società della conoscenza delle grandi reti di comunicazione
Processi che modificano le prospettive individuali e collettive che moltiplicano le opportunità e nello stesso tempo paura incertezze e rischi di esclusione
Processi soprattutto che hanno una dinamica globale mentre la dimensione della politica fatica a individuare le strategie e gli strumenti del loro possibile governo di una loro auspicabile regolazione
Questa è la prima fondamentale esigenza cui abbiamo cercato di dare un contributo dalla posizione di governo che abbiamo ricoperto cioè come fondare un sistema di regole globali per i nuovi mercati globali
Tema che solo in parte riguarda la maggiore efficienza di questa o quella istituzione internazionale
E che invece investe più direttamente l'individuazione di sedi istituzioni sovranazionali in grado di ricongiungere l'ambito delle decisioni
Ai destini di quella metà del genere umano costretto tuttora in condizione di sottosviluppo di tragica miseria
Questo è un grande terreno di riflessione e di iniziativa politica
Come coinvolgere i rappresentanti di grandi nazioni di continenti che si stanno in camminando faticosamente sulla via dello sviluppo nel processo decisionale dettato dalla globalizzazione
Ripeto noi ci siamo mossi lungo questa linea con una legge di cancellazione del debito per esempio che prendendo le mosse dagli esiti del G otto di Colonia
è andata al di là di quelle decisioni aprendo la strada ad una cancellazione del cento per cento dei debiti commerciali dei Paesi proprio
Ovviamente si è trattato solo di un primo passo e non sufficiente ed è per questo che la strategia messa a punto dalla presidenza italiana del G otto è stata centrata sul bisogno di progressi concreti in materia di riduzione della povertà
Con una politica coerente che prevede l'eliminazione delle barriere tariffarie commerciali per i Paesi più poveri e nuovi investimenti in particolare nel campo della salute e della formazione
In questo quadro il dialogo con il movimento antiglobalizzazione ha un senso e una grande utilità perché significa rafforzare una pressione democratica e politicamente matura sull'agenda dei problemi mondiali
Se dunque la proposta del governo per un pre-vertice da temere a Genova si muove dentro l'orizzonte di un dialogo effettivo sui contenuti ci interessa
Ma è giusto farlo insisto sulla base di una forte autonomia politica e culturale
E valorizzando un movimento reale di protesta ma anche di proposta che racchiude al proprio interno componenti e culture diverso
Naturalmente né la più ferma condanna delle frange violente che quel movimento cercano di condizionare e di isola
Condanna francamente nella quale non accettiamo lezioni dal governo Berlusconi così come io trovo assurdo che si cerchi di scaricare la responsabilità di possibili incidenti sul fatto che abbiamo scelto la città di Genova
Responsabilità del centro sinistra io sono stato recentemente detto proprio per il vertice euro socialista
Che è una città
Distesa ampia con grandi giardini grandi viali diciamo dove ci sono stati dei drammatici incidenti incidenti non dipendono dai viali
Dalla logistica della città dipendono da tensioni devono essere affrontati con intelligenza e aprendo spazi al dialogo
La seconda scadenza che abbiamo davanti questa di ordine più interno e il varo da parte del governo del nuovo DPF con le linee gli indirizzi della prossima legge finanziaria e questo è il primo vero passato politico per il governo servirà a chiarire al di là di qualche generico richiamo alla concertazione il contenuto reale del confronto con le parti sociali in primo luogo con il sindacato
Sarà quello dopo molte parole in un primo momento di verità sulla natura del governo ma anche lo ripeto sul profilo della nostra opposizione suo respiro la sua capacità di entrare in sintonia con una larga parte del Paese
Soprattutto se vogliamo trasmettere l'immagine di una forza che comprende le trasformazioni profonde che stanno investendo la società italiana ed europea ed esprime una rappresentanza per i nuovi bisogni che si manifesta
A partire dal tema del lavoro e della sua identità
Un lavoro sempre più frammentato e diviso individualizzato che impone di usare nuove lenti se è vero che ridotto il peso delle grandi aggregazioni omogenee
La novità è ripartire dalla persona dal singolo lavoratore dal suo percorso di formazione di mobilità lungo l'intera carriera lavorativa
Già oggi in Italia come ci dice uno studio della CGIL il numero di giovani occupati nel settore dell'information technology è superiore ai lavoratori fordista e della vita degli amici
La differenza è che ciascuno di questi ragazzi a una vita lavorativa se
Del proprio rapporto con il lavoro esprimono nuovi valori e priorità ragionano diversamente dai loro padri e spesso anche dai loro fratelli maggiori
Soprattutto in cima ad ogni altro aspetto collocano il tema della libertà libertà di vita di scelte di aggiornamento e di futuro
E qui che prende corpo il Nuovo Mercato del lavoro ma qui c'è anche una grande frontiera di conquista che passa da un sistema di diritti e garanzie fondamentali
Per evitare che le trasformazioni in atto producano un'aggressione a diritti sociali fondamentali alla salute all'assistenza alla formazione
Su tutto questo negli anni in cui abbiamo avuto la responsabilità di governo abbiamo lavorato non senza anche qualche risultato
Ma non c'è dubbio che abbiamo anche vissuto limiti serie che non abbiamo spinto quella politica verso l'innovazione in grado di conquistare consenso largamente tra quei nuovi soggetti ai quali era necessario rivolgersi
Dentro questi limiti si è inserita la destra che con una politica che contro una politica di riforme ha giocato la carta dell'insicurezza e della paura
Si è rivolta da un lato ad una fascia alta popolo delle partite Iva e delle imprese individuali cui ha detto nella sostanza meno vincoli meno doveri e meno sindacato e dall'altra verso una fascia bassa quella con meno strumenti che vedono nella flessibilità solo un peggioramento delle proprie condizioni di la sfida per noi per un'opposizione attiva e forte nel Paese e nel cercare di rappresentare anche questi Biso
Dobbiamo intercettare i cambiamenti in atto e portare alla luce la fragilità e le contraddizioni della destra la sua difficoltà a mantenere ciò che ha promesso e la possibilità per noi di recuperare un rapporto con forze e interessi che il tredici maggio hanno guardato altre
Ecco perché il dibattito intorno al DPS può e deve caricarsi di un significato di respiro politico nel Parlamento e nel Paese
Perché di fronte a questi problemi toccano ogni all'Ulivo rinunciare alla necessità di un nuovo patto sociale per l'innovazione per la competitività
Come la vera sfida del riformismo e come l'antitesi ad una idea della competitività basata sulla lacerazione del tessuto dei diritti sociali acquisiti
Dobbiamo farlo dentro la battaglia politica dei prossimi mesi indicando contenuti e soggetti di questo nuovo patto ho accennato al lavoro che cambia i giovani che sono protagonisti di questo rivolgimento è mia convinzione che in questa chiave debba ritornare con forza un discorso sulle donne e sui diritti di cittadinanza universale
Non penso solo alle dichiarazioni preoccupanti gli esponenti del governo sulla centonovantaquattro
Ma il bisogno di considerare l'universo femminile come uno dei soggetti che fondono un nuovo patto sociale europeo
C'è persino una verità numerica in questo poiché del tutto evidenti e in una dimensione centrata più che in passato sull'individuo la distinzione di genere assume un peso nuove ma le donne sono anche soprattutto una forza più sensibile all'esercizio attivo della cittadinanza all'idea che a fondamento di una rinnovata coesione della Società debba esservi uno scambio responsabile laico tra collettività che aiuta il singolo
Che la persona che si sente parte della comunità
Vi sono dietro il lavoro di cura di riproduzione decenni di una coscienza femminile che può adesso più che in passato tradursi in una cultura sociale e collettivi
è il punto di vista delle donne e questo mi pare il tema da sollevare che entra nella politica con un peso e un quadro di valori assai più autorevole necessario l'ispettore prima
E noi dobbiamo integrare fino in fondo questo punto di vista in una battaglia che dall'opposizione si candida a costruire un progetto alternativo
Anche perché quel punto di vista può aiutare la politica a governare altri ambiti non meno complessa i confini etici della scienza i cardini di uno sviluppo sostenibile
La gestione di flussi migratori fino non appaia una questione meramente tecnica perché tale non è
Alle nuove reti di comunicazione con l'impatto che avranno sulle relazioni sociali tra gli individui
E agganciando tutto questo la nostra idea di una società più aperta responsabile partecipate
Una società liberata dal peso delle corporazioni dalle barriere all'ingresso siano esse di ordine fisico morale dai cartelli dei più forti ai danni dei meno protetti
è evidente che questi temi alludono a questioni che vanno oltre dimensione tecnica del dibattito sul DPEF
E tuttavia io credo che sia assolutamente essenziale per noi dare immediatamente il segno del respiro sociale della nostra battaglia di opposizione
E cioè dei soggetti a cui ci rivolgiamo vogliamo portare in campo in una prospettiva alternativo
La terza scadenza infine che deve avere un legame forte con il nostro lavoro la discussione dei prossimi mesi è la prospettiva dell'Europa
Alla luce del Trattato di Nizza dei suoi limiti delle tappe future dell'allargamento del dibattito apertosi dopo il risultato del referendum irlandese
Siamo evidentemente ad un passaggio cruciale nella prospettiva della costruzione europee
L'Italia non può rimanere ai margini
Né si può pensare che la presenza italiana in questo dibattito sia esclusivamente legata all'azione del governo che pure certamente dobbiamo incalza
Penso che c'è uno spazio necessario d'iniziativa dell'opposizione
Delle forze politiche dei Parlamenti sulla linea indicata anche dalla risoluzione del parlamento europeo dell'undici giugno
L'Europa è davvero ad un passaggio delicato
Ossia accelera il processo di costruzione di una vera e propria unione politica con un fondamento costituzionale e con un rafforzamento complessivo delle istituzioni comunitarie oppure il rischio è quello di tornare indietro
Verso una crisi innanzitutto nella coscienza dei cittadini europei del Progetto dell'unità europea
Questa sarebbe una grave sconfitta per tutti i democratici ma in modo particolare per quella sinistra europea
Che vede nella crescita di forti istituzioni europee una condizione per governare i processi di globalizzazione
La mia opinione è che quindi questi temi l'occasione del G otto e le grandi questioni che essa ci propone
Nel documento di programmazione economica e finanziaria e come primo passaggio della impostazione di una opposizione politica e sociale
Il grande tema dell'Europa possono aiutarci a mettere in campo una opposizione in grado di recuperare credibilità nei confronti di quanti guardano con stanchezza al nostro dibattito sono scettici sulla capacità della sinistra di ricostruire un legame solido con la vita reale delle persone con i loro problemi
Mentre è proprio questo che dobbiamo fare saldare il dibattito sulle prospettive dell'Ulivo e della sinistra italiana la concreta evoluzione della Società dei suoi interessi dei movimenti e delle culture che di agisco
Questa scelta è necessaria anche per analizzare e comprendere meglio il risultato elettorale la nostra scontri
A partire da quella che può apparire come una contraddizione il fatto che il centro sinistra che ha governato l'Italia per un'intera legislatura e con risultati complessivamente positivi
Tuttavia non è stato in grado di garantirsi per ciò stesso una espansione elettorale
è vero che il tredici maggio la forbice tra gli schieramenti si è ridotta ma uno più per una flessione del centrodestra che per la nostra capacità di penetrare nel blocco avverso
O forse per una difficoltà bisognerebbe dire del centrodestra di concentrare i suoi voti sui candidati collegio per collegio
Perché se noi guardiamo ai dati dei partiti l'elemento della flessione si ridimensionano
Certo
Ha influito sul risultato una politica di alleanze che a differenza del novantasei ha premiato la forza coalizione Ale di Berlusconi
La legge elettorale ha fatto il resto generando con un differenziale fra gli schieramenti piuttosto limitato una maggioranza solida in entrambi i rami del Parlamento
Ma questo non significa che la ricerca sulla sconfitta deve indirizzarsi all'esame di errori tattici e difetti di gestione
Oppure si può anche fare
Ah penso che si debba guardare più in profondità ai temi alcun fatto c'è
Il nodo politico è questo il risultato chiude un ciclo della vita del Paese un decennio per la precisione un ciclo non breve e da questa presa d'atto bisogna muovere per la costruzione di un nuovo progetto di cambiamento e di governo
In discussione quindi è il nostro radicamento sociale territoriale legame con parti e componenti vitali della società
Con le generazioni più giovani più investite dalle trasformazioni del mercato del lavoro e della società della conoscenza in una parola
Dobbiamo interrogarci sulla qualità del consenso che si è aggregato intorno all'Ulivo e soprattutto su quel pezzo d'Italia che non siamo riusciti a convincere
L'Ulivo ha pagato un prezzo a quella allentamento di legami che sono storicamente la risorsa fondamentale del nostro porto con il Paese
Ma anche forse in misura ancora più rilevante ad una difficoltà a conquistare forze nuove forze in movimento prodotte dai cambiamenti che investono la società italiana
Si è manifestata in forme diverse una separazione tra la dimensione del Governo i terminali di avrebbero dovuto tradurre contenuti scelse celti e politiche nella costruzione di un consenso motivato diffuso
Un riformismo dall'alto come è stato detto questo è uno dei limiti che abbiamo avuto che ha finito per isolare
L'azione di governo da una parte delle forze che avrebbero dovuto sostenerlo
Ed è proprio questo uno dei temi che investe le prospettive dell'Ulivo e delle forze che ne fanno parte
E che non è riducibile al tema su cui dirò una parola nella dialettica corretta partiti e unico un problema più profondo che riguarda il rapporto tra consenso sociale azione riformista
Come si governa in una democrazia moderna complessa sulla base di quali forze reali di quali strumenti di conquista di allargamento del consenso quali spazi forme linguaggi deve assumere la partecipazione politica
Come evitare che tra le leadership e questa dimensione diffusa subentri un corto circuito dell'ascolto della comunicazione
Volgere lo sguardo Alitalia significa anche questo interrogarsi interrogare il Paese su nodi che a lungo abbiamo considerato laterali rispetto ad un certo primato della tecnica politica e di governo
Lo sottolineo perché sono convinto che un forte ancoraggio alla realtà dell'Italia dell'Europa e la garanzia di una discussione che parli davvero al Paese in una circoli ristretti quell'ancoraggio del resto ci aiuta anche a capire quali sono i soggetti e le culture in grado di affrontare le questioni più richiamato
Personalmente sostengo e non da oggi che l'orizzonte dei nostri problemi e delle loro soluzioni è soltanto ed esclusivamente un orizzonte europeo sovranazionale
Vorrei definire questa è una realtà storica il segno di un'integrazione politica e sociale e domani di quell'allargamento che rappresenta la più grande rivoluzione di questi anni
L'Europa dunque nella nostra dimensione politica e la casa comune dove è sempre più parteciperemo a fondare regole e principi strategie
La questione è se sia possibile ragionevole immaginare uno sviluppo un'evoluzione delle culture dei soggetti politici nazionali separata da questa dimensione
O se non sia una necessità
Il legame solido delle grandi aggregazioni politiche nazionali al sistema politico europeo per come esso è avvenuto storicamente determinandosi
Questo e non altro voleva essere il riferimento alla testa dell'Ulivo
Non diciamo l'obiettivo del realizzare un piccolo golpe diciamo
Per testa non si intendeva la leadership ma le idee
E al bisogno di stabilire un legame forte con il socialismo europeo
D'altra parte sull'altro fronte come ho ricordato citando l'ingresso di Berlusconi del Partito Popolare Europeo un processo di questo segno si è in parte con più la questione è in qualche modo pregiudiziale per uscire dalle ambiguità di questi anni anche tra di noi
Individuare nel socialismo europeo il nostro riferimento non equivale a un ritorno al passato né a vecchie categorie che se così fosse dovrebbero riguardare oltre noi personalità di Jospin Schroder Toni Blair e tanto meno immaginare la coscrizione obbligatoria di qualcuno significa più semplicemente due cose che nella dimensione politica dell'Europa il riformismo in grado di aggredire le contraddizioni di questa fase dello sviluppo globale
è innanzitutto non in modo esclusivo ma innanzitutto nella tradizione socialista e laburista con tutto lo sforzo di rinnovamento di svecchiamento della propria cultura che essa è oggi in grado di esprimere
In secondo luogo che su questa base l'esistenza anche in Italia di una forza che si ispiri a quella tradizione è una condizione irrinunciabile per riaprire una prospettiva di governo il riforme riformista e questo dà un senso non residuale non testimoniale alla presenza della sinistra nell'Ulivo e nella società Italia
La questione non è quella di colonizzare l'Ulivo sotto il vessillo del socialismo europeo ma di rafforzarne questo sì illegalmente nazionale con l'Europa
Perché su questo legame si fonda la sua forza e credibilità
Sarà un processo che avrà come è giusto che sia una sua evoluzione credo abbiamo il dovere di indicare una strategia di lungo periodo evitando tanto le scorciatoie organizzative che la rimozione dei problemi
Questa riflessione sarà tanto più utile e costruttiva quanto più sapremo uscire definitivamente da una dialettica distruttiva tra l'Ulivo e i partiti
Di cui siamo tutti un po'responsabili
L'Ulivo io compreso in questo senso non si rafforza sulla crisi dei partiti che ne fanno parte e viceversa un Ulivo più forte non è affatto una ragione di crisi per i singoli partiti
La verità come dimostra la vicenda elettorale l'uno ma ha bisogno degli altri vi sono molti i cittadini che si riconoscono nella coalizione e non i partiti che la compongono
Ma è altrettanto evidente che la fragilità delle forze politiche finisce col danneggiare prima di tutto l'alleanza della sua competitività basta pensare risultati oggi della Sicilia rendersene conto
Ne possiamo limitarci a declinare questo problema nei termini di una competizione tutta interna allo schieramento perché l'esito di questa battaglia come del tutto evidenti risulterebbe a somma zero
La questione come allargare i confini del consenso
Tanto verso l'aria del non voto quanto penetrando nel bacino elettorale dei nostri avversari
Ma è esattamente questa ambizione come dimostra i limiti di questi anni di governo impone un maggiore radicamento nel territorio delle città sui posti di lavoro tra i giovani nel tessuto della società civile
è un compito che investe la coalizione nel suo insieme bene ha fatto Rutelli nell'incontro con i comitati dell'Ulivo insistere sul nodo che l'organizzazione capillare ed efficace su forme di coordinamento più operative autorevoli che nel passato
Ciò che sarebbe sbagliato e considerare in termini il principio quel patrimonio altro dai partiti come se vi fosse da una parte Ulivo dei partiti che dall'altra parte dell'Ulivo di chiama nudi
L'Ulivo deve vivere come casa di tutti questa è la condizione per la sua forza naturalmente questo dipende antiche molto dalla nostra coerente volontà di fare
La costruzione di un tessuto solito di partiti organizzati radicato di un sistema politico attrezzato alla prova dell'opposizione che la vera garanzia per un Ulivo autonomo in grado di affrontare la traversata che lo attende
E dunque solo l'intreccio virtuoso di questi due livelli partiti coalizione che può evitare
Lo affermo anche in termini euro critici un secondo letargo dei lumi
Univoche a piuttosto il problema di definire seriamente le sue regole
Di darsi una struttura democratica
Un rapporto verificare con la società e con tutti i cittadini che hanno fiducia nell'Ulivo
Regole chiare e dunque partiti forti rigenerati vitali anche come garanzia di una tenuta politica del centro sinistra oltretutto non vi è alcuna certezza circa le leggi elettorali con le quali di volta in volta saremo chiamati a votare
Dentro la coalizione successo della Margherita apre di fatto la strada l'aggregazione delle forze
Più al centro nella coalizione
Lo considero un fatto positivo mi pare che dobbiamo salutare da qui positivamente la decisione della convocazione dell'Assemblea del quattordici luglio
E la prospettiva assunta dalle diverse forze politiche che hanno dato vita alla lista della Margherita
Di andare verso un rapporto organico spetterà poi al loro definirne le forme diciamo non a noi
Ma si tratta senza dubbio di un fatto importante
Di un elemento di semplificazione del quadro politico di rafforzamento del centrosinistra
Dobbiamo guardare a questo processo con rispetto e tranne anche il necessario d'incoraggiamento
Verso di noi e verso la sinistra
Il dibattito si era persa
Dentro e fuori il nostro partito
è importante io ritengo che il nostro congresso si accompagna ad un confronto più ampio sul destino della sinistra sull'unità delle forze di sinistra
Sull'Unità tra per forze di sinistra che si riconoscono nell'Ulivo sull'unità tra le forze di sinistra
Ma è chiaro che ha una grande priorità per noi una convergenza di quelle forze della sinistra italiana che si riconoscono nella prospettiva del legame con il socialismo europeo
Tutti noi consideriamo con interesse l'iniziativa assunta Giulianova
Dobbiamo sapere stare in contatto
Intrecciare un dialogo non significa dare al congresso un carattere improvviso
Può disporsi nell'attesa che qualcuno venga dall'esterno a risolvere i nostri problemi che chiedo sarebbe un atteggiamento non apprezzato neppure da chi venga evocato a tale scopo
Il nostro congresso ovviamente sopra ma nello stesso tempo il congresso di una forza che parti di un processo
Che quando discuterà del futuro dell'Ulivo lo farà avanzando imponente proposte per il dialogo con gli altri e anche quando discuterà dell'avvenire della sinistra lo farà avanzando idee proposti in un dialogo con altri
Io penso che noi nel modo in cui costiamo unico ci giochiamo molto
Debiti c'è anche un po'l'idea in alcuni almeno che un processo di costruzione dell'Ulivo della sinistra debba muovere innanzitutto dalla dispersione ciò che noi rappresenti
Come se noi fossimo penso
Una forza oramai preda d'una tale processo confuso di disgregazione
Che non se ne possono ricavare altre che immateriali utili a costruire qualcosa
Io non credo che sia così
E penso persino che qui c'è un'esigenza se mi consentite di una reazione collettivi
E cioè della reazione con orgogliosa di un gruppo dirigente che nella chiarezza di un confronto che potrà senza dubbio comportare delle divisioni sa pia tuttavia a dare il senso della propria utilità
Per il Paese per la sinistra
D'altro canto per quello stesso gruppo dirigente che ha concorso al governo delle città delle regioni dell'Italia in modo onorevole e dunque questo patrimonio almeno questo credo sarebbe sciocco disperso
Qui naturalmente questo mio appello
Non è un rituale appello all'unità
Se mi consentite e per vorrei è un appello circa il modo in cui ci si deve dividere perché la discussione necessariamente Franca comporterà anche il venire in campo di diversi punti di vista
Ma una grande forza politica sa dividersi per chiarire poi unirsi per lavorare insieme grazie
Grazie al compagno Massimo D'Alema la parola al compagno Pietro Folena
Di quale il congresso hanno bisogno i Democratici di sinistra quali domande a tante donne a tanti uomini che guardano a noi a partire dei nostri militanti iscritti
Si rivolgono dopo questa sconfitta infine che adesso c'è tra le risposte che a quelle questioni noi sapremo dare e la nostra opposizione al governo Berlusconi
Il futuro dell'Ulivo le prospettive del socialismo europeo i temi alla centro dell'introduzione di Massimo D'Alema
Il percorso congressuale che noi abbiamo avviato con la scorsa direzione
Ci porta a proporre due distinte fasi per raggiungere al congresso nazionale che noi proponiamo si svolga a Roma dal sedici alla diciotto novembre di quest'anno
La prima fase sollecitata dalle Unioni regionali e territoriali di molta parte del paese
è quella dell'ascolto da cui all'inizio di settembre
Approfittando in particolare delle centinaia di feste che organizziamo in larga parte del Paese
La seconda fase
Quella della più diretto confronto congressuale
Con la presentazione delle mozioni in coincidenza con la festa nazionale dell'Unità
Che si svolgerà a Reggio Emilia nella prima metà di sette
La strada imboccata non me lo nascondo difficile forse più difficile
Rispetto ad altre che avevamo ipotizzato
Richiede a tutti noi uno sforzo considerevole di irresponsabilità
E di solidarietà di cui Massimo D'Alema ha parlato alla fine della sua relazione
Giornate che ci separano dalla precedente riunione della direzione qualche passo ancora insufficiente in questo senso
Lo abbiamo compiuto anche come gruppo dirigente credo che il partito abbia colto e apprezzato
La discussione di oggi e di domani è un passaggio molto importante
Non si tratta di mettere la sordina alle differenze
Anzi guai ad acqua ad occultarle ipocritamente come talvolta nel passato si è fatto perché poi controllo presentano gli elettori si tratta di esprimerle chiaramente costruttivamente
Liberi da ogni sentimento di rivalsa sul passato
E di avere disponibilità reciproca all'ascolto e anche a modificare opinione
Propensione a rimettersi il disco in discussione
Il passo indietro di cui qualcuno di noi ha parlato è il contrario di una rinuncia ma un modo per aiutare una discussione di questo tipo
Ma la cosa più importante ascoltare la base i militanti gli iscritti gli elettori i territori la società civile le donne e gli uomini delle tante sinistre di questo Paese
Non è retorica io capisco lo scetticismo di molti
Non si può abdicare ad una funzione dirigente soprattutto in un momento come questo
Ma ascoltare vuol dire comunicare oggi la consapevolezza dell'insufficienza di una politica ristretta e dei suoi gruppi dirigenti
Della distanza con la vita della della gente semplice del ghetto comunicativo fra molte nostre discussioni e le aspettative del nostro popolo
Politica infatti lo ha detto D'Alema non è solo tecnica delle decisioni
è partecipazione è comunità riconoscimento collettivo in simboli comuni
La campagna di ascolto dei DS è qualcosa di più che una normale campagna di assemblee
Si deve ispirare lo stesso metro di relazione di dialogo con cui Prodi e Veltroni nel novantasei e Rutelli quest'anno hanno attraversato il Paese proponiamo di organizzarla
Anche sulla base di tracce e contributivi discussione locali tematici parziali
Di avere in ogni provincia almeno un'assemblea aperta di ascolto in ogni festa un'iniziativa di ascolto e di realizzare ascolto anche gli esterni di altre forze della sinistra
Come lo SDI comunisti italiani con cui localmente già in alcune realtà si stanno definendo accordi o persino patti di natura federativa
Ascolto di lavoratori e di interessi sociali organizzati di associazioni e realtà vive di tanti individui
Semplice ognuno di noi si deve predisporre una nuova campagna in queste settimane
Su e giù per l'Italia che spinga tutte le organizzazioni territoriali a promuovere queste riunioni
Un intellettuale non c'è un giornalista Giampaolo Pansa qualche mesi addietro all'indomani delle elezioni regionali le aveva chiamate le assemblee degli arrabbiati con intelligente provocazione
Mi è stato affidato il compito di tracciare un tema Rio tra l'usato questo termine che partendo dalla discussione dei contributi venuti in questi giorni possa aiutare l'ascolto e la preparazione del congresso
L'Italia seppure in modo non maggioritario ha deciso di affidare alla destra la responsabilità del governo del Paese sulle ragioni di questo risultato
E si problemi che presenta D'Alema ora detto alcune cose la discussione fra di noi si è aperta anche con qualche punto di vista differenti ascolteremo Stefano Draghi e Carlo buttero uniche torneranno sui dati elettorali
Io vorrei sintetizzare numericamente gli elementi più rilevanti il primo la destra vince nel maggioritario della Camera con l'uno virgola sette per cento di distacco pari a quattrocento mila voti in più
E al Senato con quattro virgola uno per cento di distacco con Rifondazione Comunista il quattro virgola nove per cento
Anche se come è stato notato i voti della destra nel maggioritario sono alla Camera più di due milioni in meno rispetto al novantasei l'Ulivo e invece ne ha avuti quattrocento mila in meno rispetto al novantasei
E al Senato per la destra un milione cento mila in meno rispetto al novantasei e l'Ulivo senza Rifondazione Comunista seicento mila in meno
Secondo l'Ulivo ha subito una grave sconfitta politica in ragione della sua incapacità di alleanza con altre forze alternative a Berlusconi
Terzo la destra del proporzionale dove c'è identificazione ideologica è molto più forte che nel maggioritario e succede l'esatto contrario con il centrosinistra
Quarto si confermano e si accentuano tendenze politiche elettorali già consolidate nel novantanove alle europee e nel due mila alle regionali
Quinte questa il dato cruciale
La sinistra nel suo insieme in cinque anni ha perso due milioni seicento mila voti
Distribuiti uniformemente sul territorio di cui un milione settecentocinquanta mila i Democratici di sinistra settecentocinquanta mila Rifondazione più i comunisti italiani cento mila il girasole
Perde quindi tutta la sinistra quella riformista e quella antagonista col peggior risultato del dopoguerra dando il senso di una profonda crisi di identità di Progetto di cultura politica e di leadership i DS perdono in particolare in direzione della Margherita della lista di chi
Sesto la Margherita grazie al traino di Rutelli guadagna sulle forze che l'avevano composta un milione duecento mila voti infine come ha sottolineato Enrico Melchionna si accentua fortemente la di polarizzazione dell'elettorato il tasso di di polarizzazione elettorato passare al settantacinque virgola cinque per cento nel novantaquattro a settantasette virgola s'due del novantasei e all'ottantuno virgola due del due mila uno
Una delle tendenze più elevate di Europa si pensi che in Gran Bretagna paese di antichissima tradizione maggioritaria oscilla fra i settanta e settantotto per cento diminuisce il numero di partiti minori e il loro peso contrattuale l'esito dei ballottaggi alle comunali
Contribuisce a dirci che in rapporto al novantanove al due mila siamo di fronte escluse alcune decisive regioni del Mezzogiorno smettono fra un attimo
Non a uno spostamento ulteriore a destra dell'elettorato
E anzi che l'Ulivo e la sinistra conservano in alcuni casi riprendono come successe in rapporto ad un anno fa in alcune aree del Nord
Capacità attrattive della competizione bipolare ma siamo invece di fronte a una chiara vittoria politica di Berlusconi
In tutto il Mezzogiorno tuttavia e questo è il punto più rilevante con punte drammatiche in Sicilia come confermato oggi dal voto regionale che chiude con una secca sconfitta un ciclo politico più che decennale
E in Puglia e in altre regioni meridionali l'Ulivo e la sinistra incassano il risultato più severo
Tale da far riflettere molto a fondo sul rapporto tra il nostro riformismo e quest'area decisiva dell'Italia e dell'Europa
Sui caratteri attuali della questione siciliana in particolar modo della questione meridionale anzi come è stato scritto delle questioni meridionale
Le analisi
Le tendenze dei flussi ancor prima di la nostra concreta esperienza in campagna elettorale
Nella quale questi elementi o molti di questi elementi erano palesi
Ci dicono come la sofferenza più acuta sia per l'Ulivo e per la sinistra nelle zone popolari nelle periferie urbane fra le casalinghe il popolo tele dipendente fra gli artigiani e commercianti privi di ogni rappresentanza fra i giovani esclusivo non occupati fuori da un circuito formativo
Farò una larga parte dei pensionati in generale in quella che potremmo chiamare l'Italia di una nuova solitudine bisognosa di tutela di protezione di sicurezza di guida e al tempo stesso affascinata da un edonismo di massa che Aldo Bonomi recentemente ha descritto con efficacia
E in questi territori geografici e sociali e nelle periferie culturali del Paese che noi dobbiamo mettere l'orecchio a terra e per così dire ascoltare i rumori di una società inquieta
Si propongono allora nella campagna di ascolto alla nostra discussione alcune domande cruciali che io proverò elencare
Le prime riguardano le ragioni della sconfitta la prima perché l'Ulivo non è riuscito a costruire un'alleanza unite vincente del maggioritario pur in presenza di altre forze
Contro Berlusconi che si sono presentate
C'è stata una sottovalutazione come qualcuno ha detto del peso decisivo di Rifondazione al Senato della Lista Di Pietro alla Camera oltre che di quella parte importante del mondo cattolico che si è orientata verso democrazia europea
L'alleanza con quelle forze era ancora possibile nel due mila uno
O si era già consumata una rottura a sinistra culminata nel novantotto sul fronte moderato nei due anni Sufi successivi difficilmente colmabile
Più in generale la risposta a questi quesiti rimanda un esame sul quinquennio novantasei due mila uno su cui anche Massimo ora fornito spunti di riflessione
Su cinque anni di divisioni e di polemiche in seno all'Ulivo
Che ne hanno appannato l'immagine logorato la credibilità malgrado la rimonta a mio modo di vedere indiscutibile degli ultimi mesi riaccendersi di una speranza collettiva sulla lotta per l'egemonia interno alla coalizione per la visibilità di ogni parte dell'alleanza condotta da tutte le componenti senza esclusione di colpi nel corso della tredicesima legislatura
Il popolo il centrosinistra ci ha detto banalmente in questi giorni divisi si perde uniti si vince
Questo filone di riflessione ci interroga sul possibilità e modalità d'iniziativa politica
Sia della coalizione
Verso le aree politiche vicine non alleate alternativa a Berlusconi sia nella coalizione con riguardo al tema del rapporto tra le forze politiche di queste con l'Ulivo
Dell'assetto dell'Ulivo in quanto tale seconda domanda
Perché cinque anni di governo e potremmo dire un decennio d'iniziativa riformista nella sinistra italiana si concludono senza una espansione del consenso della sinistra e del centrosinistra
Io credo che sia utile a sgombrare il campo da semplificazioni diciamo banali è colpa della nostra azione di governo noi colpa del partito che non ha spiegato bene colpa della televisione la comunicazione avvocato infatti tale da metterci tutti in discussione
Occorre guardare i limiti complessivi del nostro riformismo
Da un lato nella discussione di questi giorni alcune compagne alcuni compagni hanno proposto il tema di un riformismo inceppo intermittente
Esitante si è perfino ha parlato di un nostro conservatorismo
Altri compagni hanno messo più l'accento invece sul tema del riformismo senza popolo
Ennesima reincarnazione di uno spirito giacobino che periodicamente riemerge con esiti infausti nella vicenda della sinistra
E ancora cosa vogliono dire a parole come innovazione e modernizzazione per la sinistra non essendo categorie neutre assenti Khieu valide in sé
Occorre nella nostra discussione io sento questa esigenza entrare nel merito dei temi fondamentali del riformismo di questi anni la scuola la sanità i diritti sociali il fisco la televisione conflitto di interessi
Il federalismo la giustizia per citarne solo alcuni e circostanziare la nostra riflessione
E quanto ancora pensato non solo una difficoltà di comunicazione con lo squilibrio dei mezzi in campo
Ma soprattutto di relazione
Che chiama in causa il partito nel territorio un sistema di insediamento di rappresentanza politica sindacale e sociale
Del tutto inadeguata adattarsi alle pieghe della società sia in settori tradizionali del nostro insediamento ossia nei nuovi lavori e i ceti emergenti
Ecco la proposta questa riflessione
Riproposta la categoria di blocco sociale qualcuno osservato che è inadeguata
A definire il problema che abbiamo di fronte nella società della conoscenza e della rivoluzione digitale inadeguata nel tematizzare la difficoltà di rappresentanza e di mediazione di diversi interessi sociali
Rimane tuttavia grande come una casa come è stato autorevolmente detto il problema di una insufficiente scarsa debole non riconoscibile rappresentanza politica del lavoro dei lavori
E dei saperi
Terza domanda dove va la Società italiana qual è cioè l'andatura del consenso alla destra e si disegna un nuovo ciclo conservatore
In Occidente si tratta di interrogarsi sulle radici lontane e vicine del consenso alla destra
Di domandarsi se stessi affondi in un terreno profondo come è stato sostenuto al punto da stabilire una naturale vocazione moderata della società italiana se non a conservatrice se non a tratti reazionari
Una vocazione che quindi è possibile deviare o governare per brevi tratti storici grazie all'iniziativa politica e con la quale comunque inevitabile stabilire un sistema di relazioni di accordi di compromesso
Oppure se dalla società siano riscontrabile un dinamismo una mobilità delle soggettività delle domande sociali civili morali irrisolte
Che rendono possibile a condizione di una grande qualità di proposta politica e di contenuti ed idee riconoscibile forti un orientamento maggioritario a favore di uno schieramento di un programma riformisti
Questo è un punto cruciale anche in rapporto ai temi dell'attualità politica che sono stati posti nella relazione di D'Alema
Ancora quanto ha pesato nel voto della destra la capacità di produrre ideologia simboli
Messaggi di indicare un orizzonte verrebbe da dire perfino dei miti ciò che una volta faceva la sinistra
E invece la nostra sconfitta è la difficoltà a percepire pensieri lunghi
Quant'è forte nella società il bisogno di rassicurazione rispetto a una globalizzazione che spaventa e non è mancata dopo l'euro la chiarezza sulla missione europea
Della sinistra italiana
L'Italia è il quarto Paese dell'Unione europea dopo Spagna e Irlanda Austria essere governato
Dalla destra facendo prospettare una modificazione del rapporto di forze fra destra e sinistra a livello continentale già registrata in parte alle elezioni europee del novantanove
E seguì la vittoria di Bush negli Stati Uniti se è sbagliato parlare un forse superficiale oggi parlare di un altro ciclo anche in presenza della vittoria di Tony Blair
Tuttavia appare lontano il tempo in cui a metà degli anni novanta in più importanti Paesi europei capitalistici sceglievano la sinistra il centrosinistra
Si disegna così comunque una forza robusta importante di quello che è stato chiamato
Il conservatorismo compassionevole che in Italia tuttavia si presenta venato di radicalismi estremisti e illiberali
Che ne fanno un caso originale
Si propongono dopo queste prime questioni
Delle domande quindi nel nostro dibattito relativo al nostro dovere essere alla natura della sinistra
Ai valori agli obiettivi storici che noi donne e uomini della sinistra riteniamo oggi a un tempo desiderabili è possibile
La prima di queste questioni riguarda cosa vuol dire sinistra chi vuol dire essere di sinistra oggi
Doveva prendere in esame non in modo teorico e retorico ma concretamente non solo il Progetto due mila di Torino non solo il bagaglio ideale che definisce la sinistra quella che li esibiamo la tavola dei valori e dei principi che la rendono si rendono diversi dalla veste
Ma anche le possibili concrete risposte alle grandi sfide che il nostro tempo propone
Si tratta quindi di ridisegnare l'orizzonte dell'azione
E indirettamente dell'identità della sinistra non con una discussione accademica
Ma su questioni che il popolo della sinistra avverte in queste settimane come cruciali rispetto alle quali denuncia dalla nostra discussione debolezza
Fragilità incertezza della risposta politica del partito e della coalizione
Le voglio indicare solo alcune abbiamo raccolto dall'avvio di questa discussione
La prima mettendo in discussione approcci a critici è quella della globalizzazione di grande attualità la vigilia di Genova del G otto in presenza del nuovo importante movimento giovanile
E degli inediti problemi che apre per la sinistra sul terreno della critica la società delle quali danze della giustizia sociale
Soprattutto della salvaguardia dell'ambiente del pianeta
Della qualità della democrazia a tutti i livelli a livello sovranazionale
A livello nazionale a livello locale superando definitivamente il tradizionale scetticismo con cui noi abbiamo accompagnato in questi anni la svolta e l'opzione federalistica
E in questo quadro il tema della costruzione europea dell'allargamento a destra della identità italiana
La seconda il secondo insieme di questioni è il tema delle marginalità
Delle esclusioni moderne su scala globale la povertà la fame la i DS
In casa nostra con le crescenti con la crescente difficoltà per interi strati di popolazione periferica di vedere nella sinistra e nel riformismo lo strumento del loro concreto riscatto sociale
La terza questione è quella dei diritti di libertà degli individui a partire dalla rivoluzione delle donne e la parità fra i sessi
A partire dei grandi temi del rapporto fra libertà di scelte riaffermazione dell'universalità dei diritti sociali
Per terminare con quelli dei diritti di libertà della ricerca della scienza dalla cultura dell'informazione
In una parola del grande tema della laicità dello Stato del nostro profilo incerto su questo terreno
L'ultimo insieme di questioni è la questione morale
Il tema della legalità della sua affermazione
E anche della qualità etica della politica anche riferimento al come tutti noi ad ogni livello facciamo politica
Esercitiamo il potere in nome e per conto dei nostri elettori del popolo della sinistra
Mostriamo mostriamo davvero totale disinteresse personale e riconoscibile identificabile spirito di servizio
Su questi temi su altri ancora noi non possiamo non porci una domanda molto chiara perfino dura la carta d'identità di Torino definita da noi a Torino e condivisa
E ancora allargamento parzialmente valida è rimasta inespressa o si tratta di rinnovarla o perfino di ridiscuterla anche radicalmente
La seconda questione che riguarda la natura della sinistra riguarda il fatto se noi abbiamo fatto tutti i conti con le nostre storie diverse storie della sinistra
Senza alcun dubbio ci percepiscono ancora molto come ex
Ex di tante famiglie
E il nostro rapporto con le storie della sinistra torna spesso a divenire nella semplificazione mediatica quello con la storia di una sinistra quella del Partito Comunista Italiano con la coppia o rinnegare con la storia o semplicemente rimpiangerlo la
Dobbiamo fare i conti con la questione della storia e delle storie della sinistra delle diverse tradizioni riformatrici che abitano
Nell'Ulivo ma che convivono in particolare nella sinistra come tale in tutta la sinistra come tale nei Democratici di sinistra in particolare
Giuliano Amato ha posto il problema in queste settimane con grande efficacia prospettando quella che potremmo chiamare una ripartenza dal basso
Essere oggi i socialisti europei
Partecipare alla grande famiglia delle socialdemocrazie dei progressisti
Si chiama ragionare urgentemente su quanto nel due mila uno le storie del passato nella sinistra italiana parlino ancora oggi alla società
Sessant'se esse debbano parlare lingue diverse e distinte
O se invece sia possibile auspicabile indispensabile perfino inevitabile promuovere una Korine della sinistra del riformismo
A Torino parlammo di una i privé con accenti diversi il tema in questi mesi è stato riproposto oltre che D'Amato anzi prima che D'Amato da Walter Veltroni da Massimo D'Alema
Se infine non sia questo il modo moderno liberale democratica per i Formis ma italiano sulla scorta delle esperienze della sinistra europea di raccogliere la sfida sull'egemonia culturale prima che politica lanciata dalla destra
E infine perché la politica oggi è vissuta come una risorsa così scarsa
La politica sì presente ai cittadini e anche ai nostri elettori
Il più delle volte come ceto separato come autoreferenzialità
Affievolimento della capacità di coltivare e di promuovere idee culture riformiste
Di quella che in un'altra epoca si chiamava felicemente battaglia delle idee
Affievolimento della sperimentazione sociale
Dell'innovazione dell'agire politico talvolta rinuncia anche a declinare il valore spesso della partecipazione
Nella società sia per queste ragioni di crisi e anche per un fatto positivo per una crescita degli spazi di libertà
Si esprimono valori di partecipazione informe non direttamente politiche varato a parte la politica diventa quasi esclusivamente organizzazione delle risorse umane
Carriere collocazione delle istituzioni in ruoli istituzionalmente o socialmente rilevanti Perelli giacché in definitiva appaiono ristrette
Perché cresce la separazione fra esperienze politiche
E associate esperienze sindacali associative e fra tutte queste e altre forme talvolta più partecipate i più creative
Di autorganizzazione sociale e civile
E perché si perde
Un legame con la cultura col mondo dei saperi specialmente con le culture in movimento le nuove generazioni fuori dalle accademie delle istituzioni culturali dei grandi media
La sinistra la sua storia in tutte le sue famiglie è stata per decenni non solo partito ma sindacati associazioni cooperazione mutualismo case editrici centri culturali riviste come costruire in termini rinnovati attuali una rete di relazioni fra dimensioni autonome tuttavia complementari di un vivere collettivo dei valori della sinistra
Le ultime domande
Riguardano più direttamente noi il partito
Come può vivere in Europa la nostra strategia di centro sinistra anzitutto ne ha parlato poco fa D'Alema
C'è una contraddizione oggi per una forza come la nostra il socialismo europeo
Nell'accostare molte esperienze non tutte ma molte la maggior parte dell'esperienza dei grandi partiti della sinistra europea al quadro politico del centrosinistra italiano
I partiti italiani del socialismo europeo sono vistosamente più piccoli dei loro omologhi partiti europei
Ma sono anche meno accoglienti e plurali quanto apporti di diverse tradizioni culturali
A valorizzazione delle donne
Ah protagonismo dei territori
Quantità e qualità più simile alcuni standard europei sono invece riscontrabili se si comparano le grandi forze politiche dalla sinistra europea col campo democratico italiano del suo insieme in modo particolare con l'Ulivo
Ma molte componenti dell'Ulivo non si riconoscono nella casa socialista europea
Preferendo altre collocazioni ancor ancorché sofferte e non prive di consapevoli contraddizioni
Come superare questo problema
Attraverso una strategia di una netta demarcazione fra le due gambe una socialista e l'altra no
Riducendo la coalizione un'alleanza fra forze distinte
Può lavorando per l'apertura anche nel nome e se necessario del campo del socialismo europeo ad altri apporti politico-culturali riformisti e progressisti
Almeno nel senso di una riconoscibile Alleanza intesa europea di centro sinistra visto che il problema non è solo italiano e che il cambiamento avvenuto nel Partito popolare europeo in questi ultimi anni è di portata storica
E quindi rafforzando in Italia i caratteri dell'Ulivo come Casa comune dei riformisti e dei riformismi pure evidentemente formata da riconoscibilità evidenze diverso
La questione che si pone successivamente come ripensare non è che ci appassiona così tanto il rapporto fra partito e coalizione qui c'è il nodo che apparso essere il più duro nel dibattito di questi anni
Intanto è importante e condivisa la scelta di far vivere l'Ulivo dai comitati di collegio fino a una struttura di portavoce tematici cavalca Paci di controbattere all'azione di governo e di nuove regole democratiche dell'Ulivo
Ma noi dobbiamo pensare al partito dei DS come al soggetto primario e centrale della competizione maggioritaria
Un soggetto che ha bisogno di alleanze per dar vita alla coalizione di centro sinistra partendo da sé
Dalla rivendicazione di una propria guida della coalizione oppure dobbiamo pensare di investire noi sinistra sull'Ulivo
Nel momento in cui da molti settori della margherita si avverte freddezza su questa prospettiva
Come soggetto della competizione maggioritaria spostandoli quindi parte della iniziativa politica come casa comune è stato detto che ho detto io stesso prima dei riformisti e dei riformismi
E in questo caso quale funzione assumono le forze politiche del centro sinistra e i Democratici di sinistra funzione di gambe separate o funzione
Maieutica chiamando tutti a reinvestire una parte del patrimonio di storia che abbiamo alle nostre spalle
E per far questo non va preliminarmente raccolte rilanciata l'idea di federare unire
Partendo dal basso le forze della sinistra e di fare di questa proposta indicando un periodo diciamo di fronte a noi come ha fatto anche Giuliano Amato un'indicazione politica importante del nostro congresso
Infine di quale organizzazione politica noi abbiamo bisogno
La discussione ruota succosa attenere e su cosa superare della fisionomia del partito che abbiamo disegnato a Torino
è stata in queste settimane messa duramente a critica la rappresentazione della leadership di partito in termini di di archivia
Ma c'è una riflessione più larga
Sulla capacità competitiva della sinistra nel maggioritario con le sue personalità
Prova della qualità di una classe dirigente riformista ma sulla incapacità competitiva nel proporzionale dove conta di più un noi una storia collettiva un'immagine comune
Non si tratta di operare una netta discontinuità con un decennio di eccesso liederistico
Presidenzialisti Co. talvolta personalistico e di darsi regole democratiche partecipative coinvolgenti che legittima la Ligier la lilla leadership ma ne assicurino la collegialità
E che rapporto strutturare con gli interessi sociali con i saperi
Si tratta quindi di affermare concretamente definitivamente come ha sostenuto con nettezza Ilvo Diamanti
Il carattere federale del partito l'autonomia delle istanze territoriali
La valorizzazione di dirigenti collocati al Governo del città e di altri enti territoriali
Come evitare la deriva verso quella che è stata chiamata sorta di lega centro di cui hanno parlato fra gli altri Marco Lazar Geminello Alvi e altri occorre per esempio proseguire
Sviluppare l'iniziativa intrapresa col coordinamento del Nord magari avviarne una parallela urgente del Mezzogiorno e trasformare queste strutture strutture autonome di direzione politica su alcuni grandi temi
Volte aprirà di Care in territori importanti del Paese le idee e i valori e i programmi della sinistra
Infine si pone il problema della piena capacità
Di esprimere laicamente le diversità culturali del partito superando riflessi antichi e dei fasti di conformismo burocratico e della consuetudine a scegliere in base alle fedeltà e alle omogeneità
E organizzato una passi organizzando un'appassionata e non cristallizzata dialettica delle idee fra posizioni che hanno tutte effettiva pari dignità sono tutte insieme il partito
Ascoltare partite tutti quelli che guardano a noi vuol dire quindi investire
Su questi Edusei altri grandi temi nelle prossime settimane sul grande capitale umano rappresentato dal popolo della sinistra che è stato decisivo nella battaglia di tanti collegi per fare vincere quei collegi e per noi dirigenti di questo partito aiutare a essere aiutati a capire i problemi
Anche a istruire la reale entità delle differenze fra di noi
Le scelte chiare da proporre al partito
Tutto questo vuol dire quello che è stato chiamato in modo un po'enfatico un congresso vero
Così quando a settembre proponiamo il tredici settembre presenteremo le emozioni e ottobre
Svolgeremo i congressi delle unità di base
Potranno essere offerte proposte alla discussione e al voto delle ipotesi chiare
Se saremo uniti tanto meglio
Ma se ci saranno diverse ipotesi in campo come appare probabile non dovrà essere un trauma come fu nell'ottantanove né questo dovrà avvenire può essere letto per rancori o antipatie
Personali
Né per promuovere l'unico per tutelare gli altri ma per dare una scossa al corpo e all'anima della sinistra
Per far vivere i nostri compagni le nostre compagne il congresso come una messaggio di partecipazione l'inizio di una fase nuova se non fosse un termine abusato una svolta
Ritorno sull'ultima proposta di Amato perché ha un rilievo per il nostro percorso congressuale
Se qualcuno dovesse pensare a Prodi precari a una cosa crea nuove incertezze allora non si potrebbe certamente essere d'accordo il partito ha bisogno di certezza di decisioni di sicurezza
Ma se oggi invece la richiesta che viene da molti a noi
è di essere aperti
Di essere partecipi della costruzione di una forza riformista più larga ancorata al socialismo europeo
Frutta non solo di un patto federativo collo svincoli Comunisti italiani ma soprattutto capace di coinvolgere le culture ambientaliste in particolare
Quelle progressiste a partire dal basso dai territori
Costruzione che non passa solo attraverso i soggetti nazionali perché il Paese più complicato e più articolato
E che non si può concludere entro novembre allora la nostra risposta attorno a prospettiva del genere credo che non possa che essere
Una risposta di passione politica
Risposta positiva
Certo a questi compagni noi dobbiamo chiedere di non stare a guardare oggi da qui a novembre in attesa dell'esito del nostro congresso
E visto che non è vero che è in corso ma lotta personale del partito ma comincia una discussione di merito in particolare con la direzione di oggi che coinvolge anche loro o meglio valori o idee che riguardano anche a loro
Chiedere a questi compagni e compagne a questi amici di essere partecipi di studiare forme di coinvolgimento già in questa fase a noi invece dobbiamo chiedere di non comunicare all'esterno magari contro la nostra volontà il senso di una resa dei conti o di una battaglia in cui la sostanza e decidere chi comanda
Le regole che ci dobbiamo dare con questa direzione a partire dall'elezione dalla Commissione per il congresso che avrà anzitutto il compito di organizzare e promuovere la campagna di ascolto
Queste regole richiamandosi a quelle del primo congresso dei DS applicando le norme del nostro Statuto
Debbono ispirarsi agli obiettivi che ci proponiamo noi discuteremo di un testo di Regolamento alla fine del primo punto all'ordine del giorno ho detto che proponiamo di fissare la data per la presidenza delle mozioni il tredici settembre con la possibilità di modificarle nella settimana successiva entro il dieci di settembre
Le scelte fondamentali richiesi propongono sono tre
La prima scelta è quella di formare un'assemblea congressuale in grado di svolgere la sua funzione
Più snella
Capace di realizzare compiti statutari importanti nell'ordine delle mille unità elettive
Più i delegati per funzioni pensiamo a circa mille trecento componenti rispetto ai due mila ottocento al congresso di Torino e quindi a una direzione nazionale più snella e
Diciamo
Cadute in tutto il territorio organismi dirigenti più snello la seconda scelta riguarda l'elezione del segretario collegata come sappiamo nel nostro Statuto alle mozioni
Si tratta di dare a quella norma
Un'interpretazione rigida una mozione un candidato segretario o più aperta più flessibile un candidato sostenuto anche da più mozioni
E nel caso di non raggiungimento da parte di nessun candidato a maggioranza assoluta
Comitato pensa che sia giusto proporre ipotizzare una modifica statutaria all'apertura del congresso nazionale per spostare a quel punto l'elezione del segretario attraverso la forma il ballottaggio altra forma
Nel congresso
L'azione
In terzo luogo si tratta di decidere se prima del congresso nazionale congressi regionali ma anche quelli territoriali
Debbano procede reggia all'elezione degli organismi dirigenti o le platee
Si debbano riconvocare all'indomani del congresso nazionale per procedere a questa elezione
Vi sono infine importanti decisioni
Da prendere su come regolare nel congresso le modifiche statutarie e su come aggiornare sviluppare Progetto Duemila che dovrebbe fin da ora a proporsi riguardare a questa legislatura e quindi al prossimo quinquennio care compagne e cari compagni ho concluso non dobbiamo nasconderci che vedo non l'ha fatto D'Alema fatto neanche io proponendo questi temi di discussione l'allarme il grave allarme che c'è nel partito
Che c'è in noi che c'è nel gruppo dirigente siamo a uno dei passaggi più difficili della nostra vicenda storica e politica
è una prova che richiede una grande maturità collettiva richieda anche tenacia e forza d'animo individuale
Credo che dobbiamo lanciare nella diversità di opinioni messaggi di fiducia e di combattimento
Forse ora costretti da un'emergenza come quella in cui stiamo vivendo dopo tanti troppi io di questi anni può cominciare nel nostro partito dalla sinistra italiana
La stagione plurale anziché la stagione del plurale del riconoscimento reciproco e di un più condiviso di un più solidale
Di un più aperto noi
Grazie al compagno Massimo al compagno Pietro Folena per la sua relazione e voi sapete
Questo Regolamento potesse dare il suo parere anche la conferenza dei segretari regionali e pertanto siamo rientrati su un dibattito che posso terminare alle ventidue per permettere la riunione dei segretari regionali
Questo naturalmente vista l'ora però ci consente una serie nutrita di interventi sempre che questi interventi
Siano ovviamente nei limiti chiederò cioè i dieci minuti e poi per dare al compagno Cofferati la possibilità di fare l'intervento conclusivo della serata
Intanto abbiamo abbiamo qui due interventi molto qualificati del compagno buttare Oni che ci e parlerà e approfondirà il tema del risultato elettorale seguirà poi compagna Stefano Draghi prego Abu terroni
Se volete li dall'elenco degli interventi così vi regolate dopo seguono Pizzetti Bandoli Rognoni Zani Pollastrini Cofferati
Certo vino anche l'ampia convergenza ma
Perché il
Tema complessivo
Se non cominciamo
Nera
Passiamo a quello che
Vai quello che si riesce a vedere perché
Confermo
Ok
Allora
Siccome ci siamo poi dei visti i tempi insieme
Insieme a Stefano Draghi
E c'abbiamo all'incirca un quarto d'ora
Difficile
Si sente
Deve alzare
Ciò ciò la voce bassa a
Siccome
In un quartiere difficile spiegare elezioni perché
I motivi che stanno voto
Possono essere tanti e sono tanti io Sato tutta una serie di considerazioni e vado un po'al nocciolo della questione farà qui morì assunto un po'i risultati come si può vedere abbastanza abbastanza chiaro L'Ulivo rispetta novantasei
Ha conservato i propri voti
Se ci sogniamo invece Rifondazione comunista siamo guardando il proporzionale
Sono un milione quattrocento mila voti in meno
Il polo cioè la Casa delle Libertà Polo più lega
Ha perso un milione cento settanta mila voti
Le elezioni ne possiamo leggere in due modi
Il primo la prima considerazione che dobbiamo fare e che le coalizioni del due mila e uno
Misurate sul novantasei ci dicono appunto che il centrosinistra
Ha mantenuto il proprio potenziale elettorale mentre il centrodestra Polo più lega ha perso
Un milione e cento mila voti dovuti essenzialmente al calo dei voti della lega
Se invece misuriamo l'offerte politiche del novantasei cioè esclusivamente del bollo
E l'Ulivo più Rifondazione Comunista le coalizioni del novantasei invece hanno visto una crescita del centro destra ora i motivi
I motivi di questa di questa andamento di questa doppia lettura è perché nella centrodestra perso voti soprattutto la lega nel centrosinistra perso voti soprattutto Rifondazione Comunista
In sintesi il risultato di queste elezioni è possibile riassumerlo attraverso due frasi successo politica è successo elettorale
E certo avesse avuto un successo politico nel senso che ha ottenuto più voti
E ha avuto modo saluto più seggi ma ha invece avuto un una sconfitta elettorale perché ha perso più del centro sinistra voti
Nel maggioritario come potete vedere la differenza e come anche Folena e D'Alema avevano fatto riferimento la differenza tra le due coalizioni molto bassa
L'uno virgola uno per cento
Che ha prodotto però una differenza
In voti dell'uno virgola uno per cento ma in seggi del diciannove per cento
Ora
Si dirà che questo è il frutto del sistema maggioritario
Qual è il sistema maggioritario produce determinati risultati in base a due elementi
Successo politico dipende
Uno dalle alleanze due dalla geografia con cui il consenso si determina sul territorio
E infatti uno degli elementi che possiamo vedere da dai dati e che il centro sinistra ha avuto una crescita al nord
Molto consistente di quasi quattro punti la Casa delle Libertà ha perso dieci punti al nord mentre nel centro nel sud e nelle isole L'Ulivo ha perso consensi
Ora se vorrei ricordare un po'la storia dei collegi marginali ricorderete che tutti i collegi marginali cioè i collegi in bilico
Erano proprio dal centro in giù
E la perdita di consensi in quest'area del Paese ha fatto sì che molti dei quei collegi
Passassero al centrodestra
La crescita invece al centro nord dell'Ulivo non è stata tale da determinare il passaggio dei collegi al centrosinistra
Ora fra il novantasei e e il due mila e uno però c'è stata un'elezione che forse si chiarisce meglio quello che è successo dal punto di vista dell'alleanza di quanto siano state strategiche quelle che hanno fatto sì che Polo e lega si mettessero insieme
Ecco alle europee del del novantanove
La differenza sommando i partiti che stavano insieme
Era molto bassa cioè l'Ulivo aveva il quale all'Ulivo più Rifondazione Comunista quarantadue per cento
Il popolo più la lega il quarantacinque virgola sette per cento ora voi da queste dati gradite come la lega era nonostante la perdita netta di consensi fra il novantasei e il novantanove elemento strategico capace di
Farsi che la vittoria del centrodestra si confeziona arse al nord
E infatti
Se voi vedete
Questa tabella vede come il peso della lega nonostante sia il quattro per cento glielo nazionale nei collegi del Nord e nelle nelle regioni del Nord ha fatto sì che non ci fosse il sorpasso da parte dell'Ulivo
Tant'è che l'Ulivo nell'uninominale aveva il trentanove per cento se togliamo i voti proporzionali della Lega in Lombardia il quarantacinque per cento cioè c'è un punto di differenza in Piemonte ci sono quattro punti in più
In Veneto le due coalizioni sono quasi pari un punto di differenza e due punti in più in Friuli cioè la Lega è stato l'elemento determinante nel confezionare successo politico
Cosa che invece non è successo l'Ulivo né all'Ulivo soprattutto non sento lucida creare quelle alleanze
Che non erano con Rifondazione comunista ma come vedremo con Di Pietro
Per i voti so che ha sottratto anche democrazia europea ora io vi faccio vedere un po'alcuni flussi abbastanza veloci perché poi c'è un'altra bella che ho confezionato oggi pomeriggio che mi interessava farvi vedere ecco la diagonale che potete vedere quella in giallino
Significa la coerenza cioè la fedeltà cioè quanti elettori hanno confermato il proprio voto fra il novantasei
E il due mila e uno
Tra maggioritario e maggioritario
Ecco come vedere tra maggioritarie maggioritario la percentuale più alta
Di fedeltà
Dell'Ulivo che c'ha l'ottantanove per cento circa il novanta per cento mentre il centro destra c'è l'offerta politica del centrodestra conserva l'ottanta per cento dei propri consensi e un po'meno
Del del centrosinistra ora voi sapete però che
Fra proporzionale maggioritario e quindi quello è un primo elemento tra maggioritario e proporzionale chiosa una certa differenza di voti
C osa di un milione e mezzo quasi un milione seicento mila voti in più per l'Ulivo e un milione cinquecentoquaranta mila voti in meno per il centrodestra
Questi da cosa sono stati determinati
Da una capacità attrattiva dell'Ulivo maggiore di quella del della Casa delle Libertà infatti l'Ulivo prende circa un milione di voti al centro destra
Nella
La seconda a destra colonna quattordici milioni sono i voti che si sono confermati tra maggioritario tra proporzionale e maggioritario per arrivare ai sedici milioni voti di voti ottenuti dal dall'Ulivo un milione di voti gli prende dalla dalla Casa delle Libertà dei partiti della Casa delle Libertà
E poi da da altri partiti
Vi dicevo del
Degli elettori dell'Italia dei Valori
Sono probabilmente il partito
Che ha fatto quelle che hanno fatto l'alleanza prima
Infatti
Tra il proporzionale e il maggioritario gli elettori dell'Italia dei Valori si dividono un terzo dando il voto all'Ulivo nel maggioritario e due terzi confermano coerentemente il voto nel maggioritario i candidati della lista Di Pietro
Ora se ne consideriamo che non sempre c'erano i candidati della lista Di Pietro nei collegi e se andiamo ad analizzare esclusivamente i collegi in cui i candidati delle liste di vero non c'erano ci accorgiamo che la quasi totalità degli elettori dell'Italia dei Valori vota i candidati dell'Ulivo
E quindi questo tipo di alleanza gli elettori contro Berlusconi contro la casa la libertà l'avevano fatta prima che si arrivasse la definizione vere e proprie
Mi faccia anche un po'la storia degli ultimi sette mesi che hanno preceduto il voto
Ora la
La distanza che più volte è stata detta fra centrosinistra e centrodestra realtà non si è mai realizzato questo mandagli sondaggi sondaggi che è un campione abbiamo fatto settimanale di rilevazioni settimanali
La curva rossa e quella del del centrosinistra quell'Azzurra del centrodestra
Le comete indossati anche momenti in cui il centrosinistra ha superato il centrodestra è stata ad ottobre poi è stato a gennaio
La cosa che dovete considerare che in queste in questi dati la percentuale sull'intera popolazione elettorale c'era se non se ci fossero i numeri dovessimo sommare non fa cento perché la differenza è tra il non voto e gli incerti che ci sono
Che siano stati nell'arco del periodo che abbiamo monitorato
Vi dicevo come vede da gennaio c'è stato un momento in cui c'è l'Ulivo ha sorpassato il centrodestra quella forbice ha cominciato ad allargarsi
Ma da gennaio a maggio è stato il momento politico in cui gli elettori hanno cominciato a scegliere
La distanza un certo punto aumentata il centro sinistra negli ultimi due mesi è cresciuto più di quanto ha fatto il centrodestra fino ad arrivare come è stato poi l'esito finale
Allo zero virgola nove per cento sulla popolazione elettorale
E questo è un po'la storia degli ultimi sei mesi dal punto di vista delle dichiarazioni di voto e come vedete a confermare il fatto che il momento politico in cui gli elettori hanno scelto in cui ci sarebbe dovuta essere e cessata perché poi è cresciuto di più il centrosinistra il massimo sforzo dal punto di vista della comunicazione
Lo vedete ancora da questo grafico in cui gli incerti da gennaio calano costantemente fino ad arrivare al giorno del voto in cui ventiquattro il nove per cento non ha votato
Ora qui erano tabelline avrei intellegibile
Quello che avete previsto prima erano circa settanta mila interviste sono state messe tutte insieme e poi fatte girare programma statistico abbiamo fatto un'analisi fatte le analisi per classe ne sono venuti fuori questi gruppi
Ora sia Folena sia D'Alema hanno parlato della periferia sociale ecco la Perina ferite previa sociale è molto chiara quasi vede in maniera molto nitida Pio lo ha un po'nominati questi gruppi sono venuti fuori nove gruppi i gruppi centrali sono gli integrati che sono o di centrosinistra o di centrodestra in maniera abbastanza
Sì che seguiva abbastanza
In ambedue i gruppi sono sia uomini che donne vi dicevo in un gruppo prevale il centrodestra e l'altro gruppo prevale il centrosinistra
Dopodiché c'è un gruppo fatto di circa quattro milioni e quattrocento mila persone che sono i nuovi entrati in sei giovani con un atto di dono di studio che vivono in famiglie con alto reddito
Che si informano le che i giornali sono all'interno dell'information technology
E questi sono andati al voto per la prima volta e hanno votato prevalentemente per il centrosinistra c'è un gruppo fatto non sono tutti giovani fatto prevalentemente di giovani
Che hanno votato per il centrosinistra
L'altro gruppo invece quello statuto della periferia
Ciò ha chiamato gli esclusi
E sono
Donne prevalentemente e uomini sono disoccupati e pensionati
Sono quelli facciano un basso reddito bassa scolarità Annali di tecnologie di nuove forme di comunicazione non sanno nemmeno cosa siano e questo a quelli che non vanno a votare
Così come non vanno a votare i parcheggiati che sono quelli che fanno un pochino meglio c'hanno una scolarità un livello culturale un pochino più alto sono anch'essi pensionati o sono casalinga cioè non si dichiarano disoccupati sono speciale casalinghe sono soprattutto donne
In questo caso
E questi e lato gruppo che non va a votare dei gruppi che vanno a votare ora non vale condotta perché se no non finiamo mai sono appunto gli integrali sia quelli che c'hanno una chiara centralità sociale una chiara percezione del proprio stato sanno gli strumenti le forme per informarsi e per scegliere
L'ultimo gruppo che volevo mettere in evidenza un po'perché dal punto di vista come dire folcloristica quello più carina un gruppo molto piccolo sano ottocento mila persone li ho chiamati mitologici
Perché sono sono persone che lavorano ciò non una professione un profilo professionale medio basso c'hanno un reddito basso
Sono poco scolarizzati e sono quelli che fanno voi e si orientano saluta dalle parti della lega erano quelli che c'hanno quella ritualità che tutti conoscete bene insomma quelli che si riuniscono e fanno quei
Cioè c'hanno la stessa simbologia del dal punto di vista dell'abbigliamento delle letture delle cose che ascoltano
Un altro gruppo che nel centrosinistra a come una forte prevalenza un gruppo abbastanza importante sono tre milioni e cento mila
Sono i rassegnati cioè quelli che hanno vissuto il Periodo della trasformazione sociale che hanno conservato comunque un ruolo ruolo
E le ultime elezioni
Hanno prevalentemente scelto per il centrosinistra ma una parte una parte consistente di questi non sono andato a votare
E Stefano
Grazie alla staffetta la Stefano Draghi ora grazie Buscaroli
Ecco sette
Una sera provo
Sviluppare alcuni degli spunti che ha che c'ha anticipato Carlo
Facendo mente rinunciando all'illustrazione dei dati ma cercando di fare alcune domande dando alcune risposte
Un po'diciamo sul fronte del
Lo stimola ragionare sui risultati delle elezioni più che la descrive
Primo punto ve lo ricordo spero si reca
Perché tanti voti e così pochi seggi
Alla Camera uninominale la differenza sapete circa poco più di un punto percentuale di circa mezzo milione di voti anzi meno
E come queste piccola differenza nel voto popolare ha generato una grande differenza in termini di seggi
Secondo due problemi su cui non posso diffondermi molto ma che sono importanti per capire il quadro e la questione della Camera proporzionale
Come sapete e qui il fenomeno interessante o da studiare
E che i partiti del centrosinistra arretra notevolmente rispetto al voto maggioritario e grazie all'uso delle liste civetta la parte proporzionale che dovrà compensare la sconfitta del maggioritario va invece a favore della Casa delle Libertà
è dovuto a due componenti però una sono certamente le liste civetta l'altra una debolezza strutturale già da molti anni presente nell'elettorato dei partiti dell'Ulivo rispetto al voto di schieramento
Anche qui su questo bisognerà ovviamente
Ne siamo tutti ben consapevoli ma spero che anche da questo punto di vista il congresso affronti con decisione questo aspetto
Tralascio le questioni del Senato che sono un po'complicate e vengo alla prima domanda che ho fatto
Come è avvenuto che una differenza di voti così piccola ha determinato una differenza di seggi così grande
La prima spiegazione che essi votare è quella della
Del sistema maggioritario la Casa delle Libertà vince nei collegi marginali e dunque strappa per pochi voti molti collegi al centrodestra questa interpretazione non breccia ecco i dati non è stato così non è andata così
Se non in certe zone del sud e il quadro se date un'occhiata questi dati vedete l'interpretazione è abbastanza semplice
L'Ulivo recupera fortemente del nord anche rispetto al novantasei quattro due punti tra quattro e cinque punti la Casa delle Libertà tenuto conto del del della lega arretra fortemente arretra fortemente
Dunque già test stare la il Trentino Alto Adige dove
L'Ulivo vige la Südtiroler Volkspartei non si sa mai in certi collegi si mette con l'Ulivo in certi collegi invece non sta con l'Ulivo
Comunque a parte questo grande recupero del voto maggioritario l'Ulivo nel Nord quindi molti voti
La Casa delle Libertà soprattutto a causa della lega per quasi dodici punti
Pareggio nelle regioni rosse entrambi gli schieramenti arretrano leggermente a causa della competizione aumentata delle altre forze ma il vero problema come vedete nel Sud dove
Il centrosinistra arretra in maniera più o meno omogenea rispetto al novantasei la Casa delle Libertà invece arretra molto meno o addirittura va avanti in alcune regioni
Ecco qua l'interpretazione più semplice e più immediata ma che io ritengo importante perché anche delle conseguenze politiche non piccole
La prima questione riguarda il Nord
I tantissimi voti che la il centro sinistra
Alla Camera uninominale riesce a riguadagnare sul centrodestra guardate in Piemonte
La distanza del novantasei era di quasi quindici punti nel due mila uno la distanza tra Polo tra Ulivo e Casa delle Libertà si riduce a meno di due punti
Quindi un guadagno di tredici punti in
Ma questo guadagno di tredici punti e come vedete si realizzi trasforma in seggi soltanto il Piemonte uno dove c'erano molti seggi marginali ma non produce che un seggio
In Piemonte due dove di seggi marginali di collegi marginali non ce n'erano pro
E lo stesso guardate avviene in Lombardia soprattutto in Lombardia due
Un recupero osti quindici punti
Tel l'Ulivo sulla schieramento avversario produce quattro seggi
Contro settanta
Quindi una grande ritorno del voto ulivista del nord ma insufficiente a colmare una distanza che ormai era abissale
Ci sono collegi sui dati dell'anno scorso ci sono collegi in Lombardia in cui la distanza tra
Casa delle libertà e Ulivo di quaranta cinquanta punti datti ferenc altoparlanti
Per la difesa
In queste condizioni anche moltissimi voti non avrebbero prodotto seggi e poi vedremo
In Liguria dove non ci sono seggi marginali o ce ne sono pochi malati cure molto divisa tra i due
Il guadagno anche un guadagno relativamente più piccolo consolida la vittoria nei collegi in cui l'Ulivo e più forte stessa questione guardate il Veneto e Friuli
Venti punti di guadagno di avanzata dell'Ulivo venti punti un'enormità in termini di voto popolare venti punti producono sette seggi
E del Friuli-Venezia Giulia più di venti punti producono tu seggi
Questo è un dato su cui ragionare in sostanza se avesse voto la distanza nel Nord
In tutto il Nord o scuso dal North arbitrariamente dei media per ovvi motivi politici
Ma se esclude in tutte le regioni del Nord esclusa l'Emilia il l'Ulivo va avanti di
Se anche
Lo so c'è sempre manca il Trentino vi dice Del Piero Fassino era perfettamente ragione Daccico cercato di semplificare per riguardante
Dunque sedici punti di distacco di guadagno in termini di voto rispetto al novantasei che pure non fu un anno cattivo sedici punti di guadagno producono soltanto trentotto seggi
Differenza nel Nord escluse le miglia e di novantacinque seggi
In pratica se avesse votato solo il Nord la differenza all'uninominale che è stata di cento seggi sul totale sarebbe stata praticamente uguale cioè a dire le regioni rosse hanno poi compensato la perdita nel sud grosso modo
Questo è un dato molto importante vi faccio vedere perché dice che sostanzialmente prego molte cose da dire su questo punto dice che sostanzialmente il problema nel Nord
Tenuto conto dell'alleanza Polo lega non si può risolvere semplicemente addebitando la sconfitta alle mancate alleanza con Rifondazione
Di Pietro o con Democrazia europea
Guardate non ho fatto l'esempio della Lombardia è un esempio artificioso ma
Vita l'idea della distanza della montagna che c'è da scalare e non è certamente alleandosi con piccolissime frazioni dell'elettorato che si può rimontare questa
Il grafico mette in evidenza la differenza tra Casa delle libertà e Ulivo alla Camera uninominale nei settantaquattro collegi della Lombardia
In rosso in basso la distanza nel due mila uno
In alto artificiosamente Creek calcolata come differenza dalle venti e quella del novantasei ora voi vedete che la distribuzione tale per cui l'aver guadagnato mediamente dieci dodici quindici punti porta ai all'Ulivo praticamente quattro collegi quelli in basso a sinistra
Vedete pur essendosi spostata tutta la distribuzione del voto e i collegi marginali quelli cioè che si sarebbero potuti vincere
Ipotizzando che tutti gli elettori di Di Pietro otto o al limite tutti gli elettori di Rifondazione che già non avevano votato poté avessero votato sono quelli indicati grosso modo grosso modo nella fascia dei collegi marginali sono quattro cinque sei
Per dire che dunque anche il problema fa parte ridimensionato commesso collocato giustamente il problema delle alleanze
Perché guardate che in queste condizioni in queste condizioni anche se l'Ulivo avesse avuto più forti nazionalmente più voti della Casa delle Libertà avrebbe perso Velez
Con più voti avrebbe perso avrebbe preso meno seggi naturalmente naturalmente
Perché la dislocazione del voto è stata per forse è un po'esagerato ma insomma torna un po'più di voti anche se avessimo preso l'uno il due per cento in più di voti
La distanza delle zone strategiche del Paese in questi anni è diventata talmente grande da rendere insufficiente un'alleanza con piccole forze per competere con la con la Casa delle Libertà
Sempre e beh ma il lo so che
No poi le interpretazioni sono libere Maritati devo dire che sono questi
Infine vorrei mettere in evidenza che in tutto questo quando c'è stata nel subito dopo le elezioni la cosiddetta caccia all'assassino in particolare
Da parte di molti è stata indicata Rifondazione come responsabile della sconfitta non parlo in questo momento del Senato Cuasso noi l'ho fatto un elenco dei seggi in cui
è probabile che Rifondazione sia stata decisiva per la vittoria dell'Ulivo
L'ultima colonna percentuale RC gli indica la percentuale di elettori di Rifondazione
Che dovrebbero aver votato per la casa da per l'Ulivo in modo tale come dire nella prima colonna nella prima
S'è stato sufficiente come dire che in quei collegi metà degli elettori di Rifondazione cioè di coloro che hanno votato
Abbiano votato al
Al maggioritario per Rifondazione per far vincere l'Ulivo cioè con legge che sono stati presumibilmente conquistati dall'Ulivo grazie solo all'apporto della metà
Di coloro che hanno votato Rifondazione sono trenta collegi non pochi non pochi
Assolutamente non pochi
Molto più settori vi ricordate il lucido che vi ho fatto vedere il grande successo se c'è stato un piccolo assassino cioè se si dobbiamo dobbiamo cercare pure in quest'ottica
Io non drammatizzerei un responsabile della sconfitta
Dell'Ulivo in molti collegi è stata soprattutto nel Sud democrazia europea e in parte dell'Italia dei valori di Di Pietro questo non c'è dubbio primo ci sono molti indicatori di questo
Il primo è per esempio che nel sessantotto collegi in cui Democrazia europea non c'era avvinto sempre L'Ulivo in tutti sessantotto sarà forse un caso ma non è che Democrazia europea si è presentata laddove vivo era già forte in partenza
Si è presentata alla dove aveva la struttura organizzativa per esempio
E dunque lì certamente democrazia europea è stata decisiva quindi questo è il primo segnale Polo vediamo meglio dopo e questi sono tutti i collegi mi spiace
è tutto ti collegi in cui vedete ci sta la
In cui il differenza tra l'Ulivo e la casa della libertà è inferiore al numero di voti che Democrazia europea ha preso sempre al maggioritario
E come vedete non ci sono molti collegi del Nord ce ne sono moltissimi del sud
Sono cinquantasette collegi cinquantasette collegi si può pensare anche se non sono ordinati che una buon duetta due terzi a tre quarti di questi collegi siano stati strappati come dire dalla dalla questi sì collegi marginali perché la differenza tra i due schieramenti è inferiore a una a una terza forza
Non è la questo non è naturalmente una prova ma ci sono altri elementi che vorrei
Portare nella seconda parte del mio intervento
Se le alleanze
Sono state soltanto le mancate alleanze sono stato sono una spiegazione parziale della sconfitta dell'Ulivo dove sta l'altra pezzo della spiegazione
Né in quello che possiamo chiamare la composizione sociale del voto
Naturalmente dati accreditati di sondaggio
Robusti ma non da non prendere al decimale ovviamente
Questo mette in evidenza che l'Ulivo ed a casa di libertà hanno insediamenti sociali molto diversi
E su cui ragionare per una ripresa quello che si io spero sia un ritorno indiscusso strati sociali
Da cui siamo un po'assente non da oggi
Da alcuni anni da molti anni perché questi non sono dati nuovi l'anno scorso ho fatto la stessa analisi i dati erano i tempi e due anni fa erano più o meno gli stessi anni prima cioè non so dove ITA ecco non sono l'ultimo sondaggio metto cerco di mettere in evidenza alcuni fenomeni di recenti che possono spero possono orientare
La nostra analisi del voto primo dato che vedete questa è la composizione sociale per sesso età e titolo di studio del voto
Il voto la per le percentuali sono ricalcolate sul totale degli elettori quindi c'è anche l'aria del non voto cioè di astensioni del voto schede bianche le schede nulle
E il primo la prima colonna di numeri indica il da differenza tra Ulivo e Casa delle Libertà in quei gruppi sociali per esempio tra i maschi c'è una leggera prevalenza della della Casa delle Libertà ma il è una differenza così piccola
Che può essere facilmente addebitabile agli errori campionaria che sequel ci sono buoni campioni fatti bene diciamo ma infatti
Tra le femmine ecco c'è un compare una maggiore debolezza
C'è una differenza sostanziale di genere nell'orientamento politico la risposta è no
Perché vedremo che altri sono gli elementi che prevalgono non c'è differenza di genere nel senso che le differenze sono così piccole da non permettere un'interpretazione sostanziale
Di diversità
C'è una differenza nell'area del non voto vedette sette punti più ventuno e due contro ventotto e cinque certamente le donne in particolare donne sole donne anziane votano molto meno
In termini di classi di età ci sono diviso sei corti o sei generazioni chiamiamole così e vedete che i l'Ulivo prevale soltanto nelle fasce centrali ricordo che quella da quarantacinque cinquantaquattro anni
E la generazione che era a quindici anni nel sessantotto tra quindici e venticinque anni nel sessantotto c'è dunque una un effetto onda di tipo generazionale in cui soltanto nelle fasce centrali però l'Ulivo prevale nelle fasce più giovanili e nelle fasce più anziane e vediamo perché
Prevale la Casa delle Libertà
Non è molto
Tra i tanti famoso il famoso no no no
Tredici famoso voto giovanile che non va non è vero non è vero i giovani sono da questo punto di vista in quanto tale omologhe altissimi agli adulti vuota non è la stessa identica percentuale
Camera e Senato la percentuale di astensione della stessa identico
E votano anche nello stesso modo cioè non è più l'essere più netta che determina un comportamento elettorale diverso è il rapporto come vedremo meglio dopo con il mercato del lavoro cioè con la struttura sociale
Guardate naturalmente anche un dato importantissimo che è quello del titolo di studio l'Ulivo prevale tra le persone di elevato titolo di studio nelle fasce più basse e medio-basse prevale
Invece la Casa delle Libertà più elevato il titolo di studio più forte la presa che all'Ulivo
Non intende non proprio non non produco interpretazioni offrono spunti per la discussione
Ma il dato impressionante
è quello per condizione professionale qui si vedono davvero le differenze
Alcune sono scontate ma non vorrei che lo fossero troppo scontato
Tra i lavoratori autonomi deficit dell'Ulivo è di circa dodici punti
Dieci undici dodici tredici siamo lì tantissimo
Tra i lavoratori dipendenti a tempo debito indeterminato prevale l'Ulivo e prevale anche l'Ulivo tra le altre forme di lavoro dipendente però vorrei che anche qui ci si creassero degli stereotipi per cui i giovani il avvio appena avviati al lavoro alle nuove forme di lavoro precario di portano a votare i giovani delle partita Iva eccetera questi votano prevalentemente per il centrosinistra
Non l'ho segnato in rotocalchi rosa semplicemente perché lì il numero di casi e il piccolo e non mi fido troppo di questo dato però il segno è positivo
Ma come vedete la distinzione forte per professione
Tra imprenditori e artigiani dati
Il Polo ma tra Casale parta sia sopravanza di venti punti tra i commercianti di quattordici tra i liberi professionisti dove conta molto il titolo di studio si pareggia di nuovo pur essendo questi lavoratori autonomi
Anzi i veri
Tra gli insegnanti nonostante le i miti che si sono creati in questi ultimi tempi a causa del
Del contrasto
Sulla riforma Berlinguer tra gli insegnanti prevale nettamente l'Ulivo vedete tra dirigenti quadri funzionari e impiegati siamo sostanzialmente in pareggio e lasciatemelo dire con un minimo di gli operai votano a sinistra
Perché siccome sono antiche Ciro corone falle dicendo che non sa non moltissimo ma qualche voto in più tra gli operai soprattutto tra gli operai di fascia alta lo prendiamo siccome ne ho sentite di tutti questi anni sugli operai che vota da destra eccetera può darsi che ci sia qualche operaio anzi ce n'è parecchi che votano a destra il ventisette per cento però non non possiamo dire che in maggioranza ci sia stata una prevalenza del voto per la destra nelle fasce operaio
L'altro punto che mi interessa mette in evidenza perché è importante per le conclusioni sono le condizioni non professionali non professionali
Vedete anche quegli strani studenti che sono stragrande maggioranza come sapete giovani prevalgono prevale il centrosinistra
Ecco qua la distinzione e cioè che cosa significa questa che quando un giovane è studente
E cioè investito in capitale culturale tende a votare per il centrosinistra un giovane che è uscito dalla dal percorso formativo e ha già investito del mercato del lavoro attendiamo a votare per la Casa delle Libertà
Messi insieme si pareggiano cioè quello che conta non essere giovani ma la posizione rispetto al mercato del lavoro del ciclo di vita e l'investimento che uno fa
Le casalinghe cari compagni Coppa e delle casalinghe votano molto a destra lo sa questo lo sappiamo ed è vero non
Lo so che questo crea sempre dei proprio
Come
E cinquant'anni che votano
Va be'quel
Però delle zone rosse poi vedremo che votano a sinistra come mai e va be va
E tra i pensionati questo dato invece abbastanza preoccupante perché tradizionalmente tra disattenzione tradizionalmente il voto anziano negli anni scorsi era un voto di sinistra
E quindi era un voto che prevaleva tra i pensionati
E qui le cose stanno cambiando sono cambiate parecchio anche su questo sarà necessario un approfondimento finisco rapidamente
L'interpretazione che ho dato prima
Della sconfitta del sud attribuibile in larga misura secondo così l'interpretazione che ho dato di questi dati della
A Democrazia europea assai più che all'Italia dei Valori ad altre formazioni minore eccetera nasce da questi dati che vi faccio vedere rapidamente
Anche questi da prendere ancora più con le pinze dei prima perché è una scomposizione del voto per condizione professionale per area geografica
Io ho messo in evidenza vedete che le casalinghe e pertanto nelle zone rosse votano più a sinistra di poco ma più a sinistra
Cioè non sono insensibili al contesto diciamo
Ma guardate io ho segnato in rosso
Tutte le situazioni in cui l'Ulivo soccombe rispetto alla Casa delle Libertà sempre la Camera uninominale in blu invece le aree e le condizioni professionali in cui prevale l'Ulivo
Allora come vedete
Nel nord nel nord
Il lavoro autonomo raggiunge il massimo di differenziale e il lavoro autonomo del nord che raggiunge il massimo di differenziale ventidue
Nelle zone rosse nonostante siano lavoratore autonomo tendono a votare per l'Ulivo immagini minore il Lazio Sud la situazione invece sì capovolge nettamente
I lavoratori dipendenti nel nord nelle zone rosse votano favorevolmente per l'Ulivo ma nel Lazio e nel Sud e questo è il punto grave
No no Beha nel Lazio
Eh lo so io però le risorse per fare queste analisi sono limitate molto limitate
Quindi lavoro sui dati che
Su cui posso
Mi rendo conto che non è che è stato non è poi così forzata poi vediamo
Nell'azione del sud come vedete il ci è mancato il voto che è proprio il nostro cioè del lavoro dipendente questa mancato su
E questo voto come vedete per non farla breve dove è andato guardate le percentuali che ho segnato io rosso sotto la voce altri è andato al dieci nel Lazio e nel sud le altre formazioni vanno al dieci virgola cinque per cento
E tra i dipendenti privati all'undici virgola uno per cento cioè il doppio il triplo il quattro Lodi quanto queste altre formazioni normalmente prendono nel centro e nel nord
Lì c'è stato uno smottamento senza dubbio di gran parte del lavoro dipendente che è quello su cui si fondano in gran parte le possibilità del lavoro dell'Ulivo negli stanzoni del sud
Presso vogliamo eventualmente Lazio c'è stato uno smottamento che ha nettamente favorito
Quindi
Lazio del sud dove c'erano molti collegi marginali molti collegi marginali è bastato uno smottamento di questo ordine di grandezza
Due tre quattro cinque sei sette punti in più rispetto alla media per far vincere alla Casa della Libertà moltissime
Moltissimi colleghi
Oltre la doppia componente oltre le cose non ho tempo per illustrarne le più con dettagli e le cose che ho detto sulla composizione sociale del voto per il maggioritario per l'Ulivo valgono in larghissima misura anche per il voto TS
Che ripropone in larghissima misura le stesse cose che abbiamo visto quindi non per quello trascuro ve lo tralascio per brevità
Ultima cosa il voto delle donne l'avevo promesso alle nostre compagne
Il voto delle donne abbiamo visto prima lettone non votano non ci sono differenze di genere nell'orientamento politico non ci sono
Ma anche qui vale per le donne quelle che abbiamo visto per i giovani
E cioè quello che conta è la posizione sul mercato del lavoro o sul mercato della formazione le donne che lavorano e le donne che studiano votato in maggior misura per l'Ulivo le donne casalinghe le donne pensionate mi scuso
Ho messo il maschile
Lettone casalinghe le donne pensionate votano in maggioranza per la Casa delle Libertà
E la distribuzione per età anche delle donne come potete molto simile a quello del duomo la conclusione è stata già in parte anticipata da
Da buttare ogni è che
La vittoria della Casa delle Libertà ma non a quest'ultime elezioni mangiata
Che è dovuta sostanzialmente all'accordo con la lega che ha blindato e collegi
Il vantaggio del quasi cento collegi era sostanzialmente incolmabile
Ma il
La base elettorale di questo successo è stata sostanzialmente tutti i lavoratori autonomo gli imprenditori tutte che si sono salvati che come sapete non sono molti
Sono molto meno dei lavoratori dipendenti
Che cosa ha saltato per Rusconi assaltato tutto quello che è stato chiamato che nella letteratura effetti e si chiama l'elettorato marginale
Casalinghe i pensionati cioè tutti coloro che sono occupano nella società una posizione meno centrale
Lo si è visto lo si è visto con grande questo elettorato
Questo elettorato chiamato la birra poi elettorato marginale basso titolo di studio condizione di marginalità sociale è un elettorato che in altri sistemi tende a uscire cioè non andare più a votare
E che Berlusconi invece attenuto tempi troppo ha tenuto dentro credo che razzi al al sistema televisivo attenuto al voto
Infatti la partecipazione politica è stata molto più alta di quanto ci si potesse aspettare dalla dalla dal calo fisiologico che c'è stato in tutte le democrazie
E volute dice quindi l'alta partecipazione ha paradossalmente favorito il lo stare dentro nella nel sistema di ha portato al voto sostanzialmente coloro che in altre situazioni l'avrebbero abbandonato questo non è piccola cosa su cui ragionare ovviamente non è piccola
Ultima considera ultimissima considerazione se guardiamo con attenzione questi dati vediamo che non c'è dubbio che come dire
Un recupero delle capacità di consenso elettorale dell'Ulivo passano attraverso il ritorno in zone sociali chiamiamole così che Lassini che la crisi organizzativa della sinistra organizzativa della sinistra ha lasciato di fronte alle televisioni del Cavaliere
Forse una conclusione un po'Brusca semplice ma non c'è dubbio che per riconquistare o aspettiamo che questi ceti escano dal voto
Oppure direi conquistiamo e penso che questi ceti per riconquistare questi ceti occorre non soltanto una grande inventiva dal punto del grande creatività grande innovazione dal punto di vista politico
Anche la conseguente riforma organizzativa che poi la cartina del Tolla solo di tornasole delle capacità di riacquistare grazie
Grazie Abu Taroni e Stefano Draghi che mi sembra di Hanan consenso al nostro congresso sulle alla volontà di ripiantati di riconquistare declinate aree sociali
Naturalmente le relazioni hanno preso più posto di quello che si pensava ma d'altro canto valeva la pena questo costringerà qualche riaggiustamento nell'ordine dei lavori comunque do la parola al compagno Pizzetti segretario regionale della Lombardia
A me pare che i contributi che sono venuti questo tardo pomeriggio come avvio del in nostra discussione congressuale sono stati contributi molto utili
Per il merito e anche per la ufficialità della sede
In particolare ho molto apprezzato lo sforzo che hanno compiuto sia D'Alema sia Folena dal collega alla nostra discussione
Alle dinamiche che accadono nel Paese
Io credo che dobbiamo davvero imparare a discutere di noi parlando al Paese cose che spesso non accade
Credo che sia importante perché noi abbiamo davanti e
Un ragionamento da costruire che riguarda la prospettiva che riguarda il futuro
Credo però che non sia possibile prescindere non tanto da un giudizio bensì da una valutazione del nostro stare nel decennio trascorso
Concorrendo peraltro per molti versi a determinarne gli esiti non si tratta
Di esprimere giudizi su singoli fatti of responsabilità individuale c'entra assolutamente nulla
Io credo che occorra comprendere le ragioni
Che io chiamo così di un anno sorta di trans di una nostra transizione interrotta
Nel corso del decennio bloccata sì come processo evolutivo verso un nuovo soggetto politico della sinistra
Che non avesse radici prevalentemente nella tradizione comunista riformata
E che si misurasse quindi con un punto di vista con un suo punto di vista una sua visione strategica sui pm imposti alla trasformazione della modernizzazione
L'alta quella fase poi si è concluso in qualche modo con una politica di cooptazione
Di personalità importanti provenienti da altre esperienze da altre culture e tradizioni della sinistra italiana ma il positivo apporto di singole personalità non poteva assurga surrogare un processo politico che è mancato che si è interrotto
E che solo poteva produrre sintesi
Riformista cioè un partito diversamente strutturato vale a dire un più forte autonomo apporto culturale alla sinistra riformista le all'evoluzione delle dinamiche politiche sociali e istituzionali
Ecco io credo che queste siano delle ragioni importanti dal nostro
Per la nostra sconfitta
In questi anni grazie a scelte politiche difficili ma vitali
Come ogni se avremo fusione congressuale cominciata però si può anche ascoltare
Non siamo rimasti sepolti sotto il muro e questo è un fatto importante siamo dati al governo ma alla fine la transizione probabilmente si complici chiuderà sotto il segno della destra
Con la sinistra che anziché espandersi anche in forza del degli esiti dell'azione di governo si ritrae
Voi pagato queste cose per affermare questo concetto voglio dire che l'eclettismo politico culturale
Presenti sui temi del welfare della socialità sui temi della ridefinizione dello Stato
Hanno tarpato le ali alla al progetto di una sinistra riformista
Che ha certamente risanato l'Italia ma come si dice non ha saputo coinvolgere italiani c'è una contraddizione interni del riformismo che si è sviluppata dentro l'esperienza prima nostra e poi dell'Ulivo
Vorrei fare due presenti se volete banali il federalismo noi ci arriviamo
Solo in zona Cesarini
è un merito del gruppo dirigente dei DS esercito arrivato ma è anche vero che tanti sono stati i conservatorismi le difficoltà per giungere a questo punto questa è una contraddizione del nostro riformismo
E a tratti l'emergere di una sorta di conservatorismo oppure il tema quando si parla di giovani si fa riferimento alla leva poco si dice sulla riforma degli ordini professionali Nonino non abbiamo allargato le maglie do Lino abbiamo comunicato conservazione
Voglio dire che gli italiani sono cambiati ma non sono cambiati con nuovi e la maggioranza di essi pur proprio non ci ha riconosciuto il ruolo di attori del cambiamento dispiace dirlo ma così ora riecheggia spesso l'affermazione
Il congresso vero
Ma io credo che affinché così posso essere occorre superare ecco questo schema indeterminato del decennio sul ruolo della sinistra il partito sul ruolo e la funzione della sinistra
Che ha e il secondo aspetto credo che la nostra vicenda elettorale L'Ulivo che a concorso questi determinatezza a generare né un'altra quella strategica dell'Ulivo indebolendo nelle potenzialità l'Ulivo come soggetti politici come soggetto politico di governo in un sistema sempre più bipolare ma non bipartitico sarà tanto più forte credo quanto più solidi saranno gli autonomi apporti culturali dei partiti dei soggetti politici che concorrono a far vivere l'unico in un rapporto di competizione e collaborazione al tempo stesso laddove collaborazione produce sintesi
E la compra la competizione induce qualità anche del Progetto di governo senza una aprioristica delimitazione diciamo delle cosiddette zone d'influenza l'influenza voglio dire che dovranno in questo in questo caso prendere esempio dalla casa libertà non abbiamo costruito relazioni dentro l'Ulivo il centro sinistra per contrasta e non per sintesi
Dentro la casa e libertà è avvenuto esattamente l'opposto anche grazie Cetto la forza del soggetto politico principe della cassa e libertà
Credo che in questo quadro faccio riferimento anche alcune considerazioni contenute la relazione le primarie per la scelta della leadership sì è una scelta che noi non possiamo più rimandare nel tempo nel senso che sottraggono la decisione alle dinamiche pattizie e alla conflittualità interne alla coalizione le affidano agli elettori dell'Ulivo
In una logica queste sì legittimante per tutti in cui nessuno si sento venga più considerato come appunto una sorta di figlio di un dio minore di un dio minore credo che noi dovremmo presentare al più presto una proposta di legge al riguardo
Lo dico perché penso anche che la funzione di partiti e sia in qualche modo motivata dalla dalle analisi che Stefano Draghi e Carlo V Taroni facevano noi di solito parliamo della valore aggiunto dell'Ulivo la differenza che c'è tra l'Ulivo i partiti
Questo è il lato positivo della medaglia c'è lato negativo
E cioè i milioni di voti che ancora ci separano nella tra i partiti del centrodestra che separa il centrosinistra i partiti del centrodestra e questa è l'altra faccia della medaglia ora se non si recupera questo crepa mi pare difficile
Era già introspettiva
Vado e chiudo noi
Va be'che non sono dieci
Noi siamo già credo nel Partito socialista europeo la nostra identità fondamentale a me pare definita acquisita identità e debole perché non chiaramente definita il progetto politico su cui si in vera
Allora il problema è quale riformismo dicevano dalle diceva D'Alema quale riformismo quale innovazione sociale credo a quello per migliorare le opportunità e ampliare non solo i diritti sociali ma quelli individuali delle persone
Vale per la questione del lavoro subordinate non ad esempio in Lombardia sono moltissimi lavoratori autonomi che vivono una condizione di fatto di sfruttamento e con questi noi non sappiamo comunicare
Vale sul tema del welfare
Io credo che in questo modo si possa riformare l'idea di pubblico faccio l'ultimo un esempio e poi chiudo
In Lombardia la Casa delle Libertà produce nella gestione del Welfare nell'assistenza nella sanità nella formazione
Una capacità di innovazione
è la privatizzazione del bisogno in cui la sussidiarietà non produce più società
Ma concertazione tra interessi di riferimento
Interessa i cui le istituzioni diventano garantiti la libertà di scelta i formigoniana memoria riduce sì le liste di attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie ma indebolisce la qualità globale delle prestazioni
E dentro questa operazione la mera competizione genera al tempo stesso benefici di bilancio e indebolimento del diritto
Ora il punto è per quanto ci riguarda come contrastare questa politica attraverso quale riformismo lo scontro tra pubblico e privato l'abbiamo fatto e abbiamo perso
La competizione pubblico e tre e privato ha già decretato il i gli interessi che vincono
C'è un una strada che dobbiamo valutare ed è quella del meccanismo a Linz dalla riforma del welfare attraverso l'integrazione
Di più sistemi in un sistema a rete in cui il pubblico definisce regole standard
Diversi soggetti forniscono servizi sta in una sorta di governo diciamo pubblico
Per la a gestione plurale di quei servizi in cui diritto sociale diritto individuale non si contrappongono stiamo già Vivarelli dovresti con Pausini
Arrivo in dieci minuti
In cui non si critica Formigoni solo perché spende troppo per la sanità ma caso mai perché spende male allora io credo che noi dobbiamo ridefinire queste questi paradigmi e abbiamo bisogno dell'apporto del del Partito Nazionale per ragionare di questo il riformismo serve per affrontare queste questioni badate se non se non affrontiamo dentro questa visione di ampliamento di diritti in cui il problema fondamentale non è lo strumento il buono ma diventa l'idea il buono può essere anche il voucher può essere uno strumento che nella mani della destra produce esclusione nelle mani governato le politiche al centro sinistra produce inclusione sociale
Allora bisogna rompere con alcuni schemi che abbiamo e affrontare sul tema del riformismo questi aspetti non c'è altra via credo
Per riprendere una strada virtuosa dal punto di vista della formazione di un processo di riforme che riguarda non voi riguarda l'Ulivo
In Lombardia da soli non ce la si fa serve l'apporto del partito nazionale quelli quando dico discutere di noi per parlare al Paese dico e spero che dentro la tematiche congressuale
Le tematiche delle riforme del welfare dell'istituzione è intorno a piè sospinto perché è un partito ossi definisce proprio identità Trento attraverso questi ricerche anche sul piano progettuale o francamente credo rischi di avere poche cose da dire alla città italiane a
Grazie accompagna Pizzetti la parola Fulvia Bandoli segue Sergio Cofferati
Io
Io compagne e compagni non sono sicura
Anche dopo tutti questi numeri
Che ci hanno fatto vedere che vi sia tra noi un giudizio simile sul voto che ci ha visto sconfitti il tredici di maggio
L'Ulivo è stato fortemente politicamente battuto
Novanta deputati in più per la Casa delle Libertà sono un numero enorme e questa è la differenza che c'è alla Camera
I Democratici di sinistra e le sinistre nel loro insieme sono al loro minimo storico
Molti è stato detto anche qui alla base del partito cercano la causa come se ce ne fosse solo una
Con Bertinotti con Di Pietro avremmo vinto dicono molti compagni nelle sezioni
E allora cominciamo a dire la verità anche su questo punto quella politica non quella dei numeri
Bertinotti e Di Pietro non c'erano
Non solo per la loro scelta sbagliata di arroccarsi non c'erano prima di tutto perché è la maggioranza di questo partito
I dirigenti popolari democratici che Rutelli spesso hanno deciso che era meglio che Rifondazione non ci fosse
Hanno assecondato quell'arroccamento
Avete detto
In tanti in questi anni che era meglio che ci fossero due sinistre un al governo e una radicale all'opposizione adesso tutte e due le sinistre sono all'opposizione
Salvo proporre nelle ultime settimane un accordicchio strumentale che nulla aveva a che fare con un vero confronto programmatico
Le cause sono vaghi e quindi alla discussione franca serve a trovarli a capirle a correggere radicalmente la rotta
Impegniamoci prima di tutto in una cosa
Io la sento come essenziale
A dire ai nostri iscritti che non sono la parte più progressiva
A dire ai nostri iscritti
Che ci esortano a fare presto non discuterà trovare subito l'uomo dei miracoli che quel che ci serve stavolta una discussione seria dove le differenze emergano le scelte vere
Siano chiare e che escludano altre ipotesi
In modo con nuovo gruppo dirigente torni a nascere dalla politica non dal braccio di ferro tra i vari i principali esponenti del nostro partito
Quando assecondiamo l'opinione che serve un uomo dei miracoli
Ma in mostriamo in terra la nostra profonda subalternità alla cultura politica della destra la nostra evanescente autonomia il nostro fragile profilo anche nell'articolo di ieri di Galli della Loggia pur non vero in massima parte nei presupposti e nell'analisi c'è però un punto di verità
In molti scritti e sono loro che voteranno i congressi resta solo la fede nel partito la fede spesso cieca
Anche quando il partito rischia di non essere più visibile non è un bel segno ci dovrebbe preoccupare
Io dunque comincia da qui dal partito quello che Forza Italia AN andavano costruendo e non invece alleggerendo dal novantasei e novantasette in particolare fino a renderlo evanescente non leggero
Un'alleanza tra ceto politico la Cosa due un insieme di comitati elettorali personali gruppi di pressione
Liste civiche tante nostre opposte ad altri candidati nostri in altrettante liste col simbolo del nostro partito
Schiacciato questo partito sopra
Dimensioni importante del governare che però non dura nel tempo se nella società non lavorano donne e uomini terminali reti che raccolgono consenso nulla di più vecchio
Di quello che abbiamo fatto in questi anni nulla di più vecchio che pensare che si sta immersi nella società solo se si hanno opposizione
Questo poteva pensarlo Rifondazione Comunista invece l'abbiamo fatto noi
è il momento del Governo il più difficile quello sul quale più difficile creare consenso
Si è trattato di un errore fatale ma non casuale
Quella forma partito è stata una scenetta la scelta di un gruppo dirigente della maggioranza che si è rifiutato di discutere dopo ogni sconfitta dopo le molteplici sconfitte
E che se li componeva sempre nello stesso identico ambiguo modo io penso dunque diversamente da quanto ha detto D'Alema nella scorsa direzione che noi non siamo più un grande partito politico
Perché il primo compito quello di fare politica nel Paese noi non siamo più in grado di assolverlo da diversi anni in tante tante aree di questo Paese e questo è un fatto difficilmente concesso Contestabile
Certo ma e non siamo neppure materiali utili a costruire altro come ha detto D'Alema oggi ma ciò che resta è largamente compromesso dagli anni che abbiamo alle spalle ora
La maggioranza che ha gestito il partito si era data un compito un mandato l'avevate chiamato più volte rinnovato
Costruire una grande sinistra in un grande Ulivo questo obiettivo non è stato raggiunto
Come meravigliarsi se oggi alcuni che non hanno condiviso con voi
Nei riferimenti culturali modernità flessibilità innovazione agiti spesso senza aggettivi
Nel riformismo debole o dall'alto nel percorso su vicende importantissime come la legge elettorale la politica delle alleanze o il conflitto d'interessi
Nel totale sradicamento degli organismi democratici di partecipazione
Come meravigliarsi
Se alcuni vi dicono che coloro che hanno avuto occasioni varie nel partito e nel governo di fare più forte la sinistra e le hanno perse queste occasioni non possono oggi riproporsi come se nulla fosse successo per assolvere nuovamente questo ruolo
Se anche il tema del prossimo congresso dovesse essere volete o no il moderno partito della sinistra europea da io dico lo giuro l'abbiamo già giurato dieci volte sarà un altro congresso inutile
Sono dieci anni che abbiamo deciso che dobbiamo essere un moderno partito della sinistra europea il punto vero è perché per quali ragioni non lo stiamo ancora diventati o meglio cosa dovremmo fare per esserlo
è certo che siamo parte della sinistra europea ma mentre riusciamo a dire cose la sinistra francese quella inglese e quella tedesca è difficile dire cosa si sia noi programmaticamente la sinistra italiana
Una sinistra che sappia parlare a tutte le sinistre politiche sociali di questo Paese invece di chiudersi in dibattiti che interessa non solo il ceto politico
Ma che sappia parlare anche i ceti sociali nuovi alle nuove professioni al lavoro trasformato che si trasforma ma anche a quello dipendente pagato poco
Che sa dire una parola oggi in questa direzione chiara su quelle centoquindici mila lire in più che chiedono i metalmeccanici e che ancora non hanno tenuto
Chi l'ha mai detto e dove è avvenuto in Europa che una sinistra forte non possa partire dai più deboli ai disoccupati dalle casalinghe da quelli
Che si sono astenuti dei ceti più deboli e allargarsi ai ceti intermedi proponendo un vero e serio patto sociale solidale
Come Governo abbiamo proprio fallito su questo punto da dove meglio che dal Governo si può proporre un patto sociale
Che io mi ricordi solo in questo modo la sinistra italiana è stata se stessa e molto altro di più solo quando avute da questa ampiezza di sguardo di alleanze di capacità di fare un patto sociale serio modernità flessibilità globalizzazione alcune delle parole chiave del nostro calvario di questi anni declinate male e a volte agite peggio
Se trattato assunte senza abbinare del adesso il tema della qualità sociale ambientale dello sviluppo restano parole vuote subalterne
Che appunto la destra può anche declinare solo facendo riferimento al mercato e infatti questo ha fatto Berlusconi
Prendiamo la globalizzazione Fassino e anche oggi D'Alema in cui dicono che non siamo contro la globalizzazione ma critichiamo Westar globalizzazione esercizio retorico che francamente non capisco la globalizzazione in astratto non esiste
Monesi ne esiste sempre una un certo tipo più o meno giusta più o meno democratica più o meno includente o escludente
Ed esisteva così anche quando eravamo al governo e non si passava neppure per la testa di dialogare con i manifestanti ed è contro questo tipo di globalizzazione concreto che manifesteranno i giovani a Genova
Vedete il problema non è è veramente la discussione non si può fare così il problema non è se il G otto è legittimo o no come dice anche la mozione che il nostro gruppo ha presentato in Parlamento e che io non firmerò
Il problema non è se il G otto è legittimo il problema è se il G otto è efficace
Nel vertice dei G otto possono trovare risposta le grandi contraddizioni di questa particolare globalizzazione non è stato così finora da quando esiste il G otto la povertà è uno intatta e la ricchezza e sempre più concentrata in poche mani
Io credo che sia vero ci siamo battuti per esserci nel G otto come ha detto D'Alema ma quando l'efficacia si dimostra
Poca quando addirittura non si riesce a cambiare
Il segnale prevalente del processo di mondializzazione si può anche cambiare idea e allora bisogna avere più coraggio che non è quello di dire non si tenga il G otto il problema è che accanto ai G otto più poveri più ricchi del mondo dovrebbero sedere il G otto più poveri del mondo
Così cambierebbe l'agenda
E come dicono nei paesi dell'Africa e dell'Asia ancora più in fretta si potrebbe fare se dessimo Alloni all'organizzazione delle Nazioni Unite i Poteri veri sulle grandi contraddizioni economiche e sociali e ambientali del mondo
Arrivo subito allargare a un africano latino americano
Fare un G dieci invece del G otto mi dispiace anche con la proposta di Veltroni non sono d'accordo ciò che i Paesi poveri chiedono è molto semplice
Come ci disse Mandela in Africa vogliamo organismi paritari
Rappresentativi democratici siamo d'accordo o no con questa posizione dei Paesi poveri la condividiamo no e la sinistra europea condivide o Tarcento
E vengo all'ultimo problema che voglio trattare mi scuso tre minuti in più però qui è sempre complicato
Fare veicolare le proprie opinioni avete distribuito per esempio una rassegna stampa del dibattito congressuale
Dove ci sono tutti gli articoli pubblicati tranne il miracolo di Fumagalli amante però insomma diciamo che la maggioranza era rappresentata ma noi eravamo due
Due cassati tutti e due
E vengo a un ultimo problema
Qualcuno propone ancora una volta di cominciare dall'involucro dall'involucro
La casa di tutti i riformisti e dalla levatrice che è tale appunto perché sta fuori Dinoi Amato
Io penso che sia ancora una volta un inizio sbagliato non voglio ridicolizzare la proposta ne capisco lo spessore
Ma ne capisco anche il verticismo l'isolamento la distanza dalla realtà dei problemi che vivono le persone
Una proposta che rischia di non avere nessun fascino di non suscitare nessuna passione immaginatevi l'entusiasmo che può esserci rispetto alla creazione di un altro indistinto partito ma soprattutto sono preoccupata
Del fatto che i muri si continui ad essere sempre in una posizione di transizione
Sempre verso qualcosa che non si realizza sostanzialmente sempre distanti da un profilo di sinistra così come gli elettori non ci hanno identificato
Penso che invece noi dobbiamo cercare
Di sollecitare qualcos'altro vedete so di dire una cosa pesanti che forse nessuno ha detto finora
La chiarezza dei contenuti
Non è sufficiente
Per garantirsi un congresso vero
Ci vuole anche una chiarezza di regole e molta trasparenza il riconoscimento delle differenze e del pluralismo
Io ritengo per esempio che far planare sul partito un segretario quasi già deciso è un ordine del giorno altrettanto fissato non c'è Abbey urtato nella discussione
Abbiamo bisogno di una discussione libera
E meglio e io credo di lavorare per questo
E meglio che non si segua questa vecchia strada nel vecchio solco praticato finora poco fecondo
Io penso che Margaret organizzata sollecitata l'aggregazione delle forze ambientaliste libertarie dei diritti la sinistra sociali
Tutta questa serie di cose possono mettere insieme quegli elementi di innovazione che servono alla cultura di un moderno partito della sinistra io penso
Che sarà difficile se non sarà ambientalista la sinistra non sarà moderna e non aggregherà gli ambientalisti
Se non sarà delle donne di retta dalle donne la sinistra non sarà moderna e non sarà riconosciuta dalle donne se non sarà dei diritti
Se non sarà prima di tutto dei più deboli non diventerà nemmeno in quella dei soggetti politici più forti non mancano come vedete le domande dalla società
E dalle trasformazioni e tante ne sorgono ogni giorno sono mancate fino adesso molte delle nostre risposte io comincerei da qui a cercare risposte a queste e molte domande che sono state finora inevase vi ringrazio
Grazie a Fulvia Bandoli la parola e a Sergio Cofferati avverte i compagni che per esigenze di legge subito dopo verrà approvato il bilancio il consuntivo del due mila del partito
Non avrei mai pensato di stimolare anche la legge
Cari compagni cari compagni credo che sia giusto
è indispensabile come si è proposto oggi
Riflettere sul carattere per molti versi inedito che l'opposizione del partito
Dovrà fare ad un governo di legislatura
Che si presenta certo
Composito rappresentante di interessi non sempre coesi ma con una maggioranza netta nei due rami del Parlamento
Io credo che questa opposizione debba sostanzialmente riferirsi ad almeno tre condizioni di base
La prima nella opposizione dare continuità
E coerenza alle scelte le tesi che sono state sostenute dalla coalizione
Durante la campagna elettorale che sono formalmente definite dal programma
La seconda
Di rendere visibile ed esplicito già
Nelle modalità e nei contenuti dell'opposizione
La correzione dei limiti politici che hanno prodotto la sconfitta della coalizione
E anche del nostro partito
La terza
E quella di provare
Attraverso gli atti parlamentari il dibattito
E le iniziative conseguenti a rafforzare il profilo
Che le politiche della coalizione
In parlamento a merito bisognerà rispondere con merito partendo dal proprio programma
E se possibile
Io credo necessario attraverso una forma univoca
Con la quale confrontare le proprie opinioni
Con quelle del governo
Le modalità tecniche sono importanti ma non risolutive
Si può scegliere la forma del governo ombra si può decidere un coordinamento stretto tra i gruppi parlamentari
Quel che conta e che alla coesione oggettiva delle proposte di governo non si risponda con una Babele di linguaggi
E che l'opposizione abbia visibile il tratto dalla coerenza del rigore e della fermezza
Io credo che le modalità con le quali in Parlamento Garra
Attuata l'opposizione
Sono le sole condizioni che possono confermare ritratto della coalizione
E consentire attraverso quella confermi il rilancio delle componenti interni
Senza concorrenza tra le stesse
L'importanza del centro e della sinistra sono fuori discussione ma deve essere esplicito cosa il centro e così il sinistro
A noi l'avvio della discussione congressuale
Deve servire per ciò a fissare prioritariamente la nostra identità
Il rapporto con le altre anime della sinistra è un problema oggettivo ma viene dopo secondo me la definizione
Del carattere politica programmatico dei Democratici della sinistra
Ed è importante riflettere sulle ragioni dalla nostra sconfitta
Così come di quella della coalizione
Informa però distinta perché distinte devono essere le scelte per il rilancio dell'uno e dell'altro
Il responso elettorale dice che il Paese non è orientato verso una deriva liberista mescolata ad un populismo reazionario
Il nostro Non è un paese di destra
E solo l'incapacità di fare schieramento largo
Ha impedito
All'Ulivo di vincere le elezioni
è un limite politico quello che ha portato alla sconfitta
Credo però che in questo limite abbia pesato anche
L'incapacità di darsi un profilo ed una collocazione definita da parte
Si è rivelata per quel che era un'illusione l'idea che l'essere contro
Poteva essere sufficiente perché avrebbe prodotto
Il ricorso al voto utile
Io credo come è stato detto da altri compagni
Sia positivo il risultato del centro dalla coalizione ed è auspicabile che si confermi
Sulla base di un'identità riformista in grado di attingere alle migliori tradizioni del centro e dell'area laica
Ora il vero problema
Quale dovrà essere il nostro riformismo
E la credibilità futura delle nostre proposte io credo Fassino evita abilmente dal rigore con il quale dovremo affrontare anche nel dibattito congressuale la lettura del nostro passato
Nella legislatura che abbiamo alle spalle
Gli errori sono stati molteplici e credo sia facile individuare
La responsabilità spesso collettiva di questi errori
Per mancanza di dibattito interno al partito
Troppe decisioni significative che hanno caratterizzato
La nostra immagine le nostre politiche
Sono state sottratte
Ad una discussione franca impegnativa che coinvolgesse l'insieme del gruppo dirigente
Io credo sia facile vedere oggi come abbia rappresentato un errore l'aver affidato il problema dalla stabilità istituzionale
Alla commissione bicamerale sopra esponendo il partito
Che sacrificando in quelle circostanze
Il rigore sulle regole
Alle ipotetiche intese politiche per le riforme
Il limite è stato così marcato che in un arco di tempo non breve
Ha messo in ombra
Il tratto significativo e positivo
Nel processo di risanamento che il governo stava completando del nostro ingresso
Rispettando i parametri di Maastricht nel sistema della moneta unica nel gruppo di testa dei Paesi europei che hanno così titolo a costruire l'insieme dell'Unione
Così come si è rivelato poi un errore l'aver accettato il risultato storico della responsabilità primaria nella guida di governo senza una vera legittimazione elettorale
Ma credo francamente che
Sia soprattutto nell'aver perso la nostra identità di forza della sinistra riformista il limite maggiore
Oscillando tra l'estremo della negazione dell'esistenza di una sinistra antagonista
E il tentativo di occupare il centro
E infatti Zanda ho spesso astratte ipotesi di modernizzazione politica economica e sociale
Prive di radici profonde
E di contenuti pari alla nostra storia con la storia così
Insistentemente attaccata da improvvisati revisionismo
Così almeno siamo stati percepiti e non apprezzate da tanta parte del nostro elettorato e dei nostri iscritti
In tutte le circostanze
Che hanno portato a delle elezioni amministrative o politica
Troppe volte riferimento al socialismo europeo riformismo sono stati considerati poco più che spedì enti dialetti
Posso testimoniare per quel che vale che l'aver indicato il sindacato come soggetto conservatore o come freno dell'indistinta
Modernizzazione non ha certo prodotto effetti positivi
E non ha nemmeno aiutato a comprendere le reali intenzioni in campo anche da parte di chi ci osservava dall'esterno
E da chi conosce la funzione del sindacato nelle socialdemocrazie tradizionali
O sa valutare addirittura il peso del sindacato nello stesso partito democratico americano troppe volte un po'a sproposito richiamato
Spero che il dibattito congressuale parta proprio da questo punto
Cioè da che cosa significa essere
Di sinistra oggi in un Paese europeo che si misura con gli effetti del mercato globale
Il partito che vorrei e quello che nel solco della tradizione socialista europea e internazionale
Si batte perché vengano create istituzioni sovrannazionali in grado di fissare regole al mercato globale affinché si riducano le distanze tra i Paesi ricchi paesi poco
Che lo faccia se
E non soltanto in circostanze difficili come sono le scadenze politico istituzionale nel confronto tra i rappresentanti dei paesi più sviluppati del mondo
E vorrei un partito che in Europa
Non insegua la chimera di una terza via ma lavori per rafforzare allargare l'Unione con una costituzione una carta dei diritti
E modello sociale figlio della secolare cultura del welfare europeo
è un partito vorrei che in Italia chiede sviluppo per ridurre le differenze sociali per includere gli emarginati in un'idea di solidarietà che non toglie diritti ma li rende uniformi
Scegliendo così gli insediamenti sociali di riferimento delle sue Poli
E che alla centralità dell'impresa alla competitività nel mercato proposti come Fini e non strumenti
Contrapponga il valore sociale del lavoro nelle sue infinite antiche e moderne forme
Un partito che difende l'universalità delle tute e le funzioni primarie dello Stato laico nell'istruzione
Un partito che propone l'idea della libertà delle persone legandola i diritti e alle opportunità
E sostenendola con il ruolo decisivo della rappresentanza collettiva
Siamo stati poco o nulla di tutto ciò da qui i nostri problemi principali quelli che il congresso dovrà affrontare e risolvere
Nell'oramai lontano mille novecentosei dopo oltre quindici anni di vita delle camere del lavoro e delle grandi organizzazioni in rappresentanza categoriale del sindacato
La neonata Confederazione generale del lavoro
Impegno al suo gruppo dirigente nella discussione sul partito dei lavoratori
Per cercare di rimediare a quelle che
Sembravano loro
Le difficoltà o la distrazione
Del Partito Socialista
E delle altre forze progressiste di quegli anni
Nulla di tutto ciò è utile che si ripeta oggi
Nella rappresentanza sociale
Nella Confederazione che dirigo sarà necessario ripensare alle modalità dell'autonomia in un sistema oggettivamente bipolare per scelta
Degli elettori
E non per effetto delle regole
O dei modelli elettorali
Immaginare il nuovo ruolo sociale
Del sindacato confederale in questo quadro istituzionale mutato e ancor di più in quello che la riforma federalista definire
Vi chiedo scusa se profitto dalla vostra pazienza per introdurre rapidamente con l'imbarazzo del caso
Un problema del tutto personale
Voglio ringraziare le compagne e compagni che mi hanno indicato come
Un possibile compagni utile per il futuro del partito
Conte paramenti e voglio tranquillizzare quelle che vivono questa ipotesi con timore
Come ho detto resto dove sono
Fino al completamento del mandato che descritte gli iscritti della CGIL mi hanno dato forse vorranno riconferma
Però voglio partecipare alla discussione congressuale di questo
Vivo come tutti voi
Come il mio partito
E nei limiti
Un regolamento uno statuto davvero barocchi
Vorrei
Dare
Il mio contributo
Come iscritto al partito ma anche come sindacalista perché penso e non da adesso che senza una sinistra forte non c'è rappresentanza sociale efficace per le persone che lavorano
Ho indicato qui con le parole di cui sono capace
La sostanza di un opinione che
Vorrei successivamente meglio articolato
Voglio dirvi però che questa sostanza
E oggi condivisa dalla gran parte delle compagnie dei compagni del gruppo dirigente della CGIL
Iscritti al partito dei Democratici di sinistra
Considerate la una novità positiva e importante
E non un limite della nostra discussione futura
Compagno Paganelli
Dunque compagni come ho detto alle ventidue c'è la riunione dei segretari regionali dibattito politico inizia domattina alle nove precise
Ducati sì di sinistra
L'avanzo di seicentosettantacinque mila
Dovuto soprattutto a un
Nel corso dell'anno precedente
Nel nostro Bilancio si evidenziano anch'
Uscite nei confronti
Per circa ventidue mila
Qui
Queste uscite sono da rintracciare nel complesso percorso organizzativo che abbiamo avviato con gli stati generali di Firenze del mille novecentonovantotto
Quando
PDS Federazione laburista movimento dei cristiano sociali movimento dei Comunisti unitari e coordinamento nazionale dei repubblicani per l'unità della sinistra hanno deciso di dare vita a questa formazione politica
Che ha chiuso
Corso politico con il primo congresso nazionale che si è tenuto a Torino dal tredici al sedici gennaio di questo anno e Halliday sceso di concludere anche l'iter organizzativo
Stabilendo che entro il trentuno dicembre due mila le singole strutture che davano vita ai DS di Firenze al nuovo soggetto politico qualche rinasceva avrebbero
Dato vita anche a un soggetto organizzativo un
Per quanto riguarda le spese sostenute nel corso dello scorso anno
Ogni elettorali segnalare la spesa di circa un miliardo per la campagna elettorale
E un
Ripartizione delle contribuzione al le organizzazioni territoriali per una cifra pari a un miliardo e mezzo
Le sottoscrizioni che sono state raccolte nel corso dello scorso anno ammontano a sette miliardi e mezzo
Tra i fatti di rilievo successive alla chiusura del bilancio assumevano rilevanza la delibera che è stata assunta dall'assemblea congressuale del PDS il quindici dicembre due mila la quale ha sancito con effetto dal poi
Uno è il superamento della struttura organizzativa di questo partito e l'adozione dello Statuto e degli organismi dirigenti decisi a Torino tale decisione conforme acque
Abbiamo detto essere stato il deliberato del congresso di Torino porta con sé e anch'
Rosi oneri per quanto riguarda
Da una serie di operazioni che nel corso dell'anno precedente hanno visto la ricontrattazione con il sistema bancario mutui di cui alle legge quattrocentosedici ottantuno sessantasette ottantasette relative alle inizia alle iniziative editoriali che quel partito aveva assunto
Il lavoro di quest'anno è stato molto difficile ma
Attraverso la messa in liquidazione dell'Unità la sua definitiva privatizzazione l'aver cambiato la sede
La nostra organizzazione aver sottoscritto tutti gli impegni con gli istituti di credito che erano stati impostati nel corso degli anni passati contribuisce a definire compiutamente la nostra situazione economica
Adesso dopo
Il compito è ancora più difficile perché dobbiamo rendere compatibile la nostra spesa con la nostra disponibilità
C'è quindi un lavoro durissimo che ci attende un lavoro che deve vedere coinvolta tutta la direzione in ha anche tutto il partito a questo proposito ritengo che
Più rispetto della Regolamento finanziario che ci siamo dati lo scorso a
E una
A discussione che veda coinvolte anche deve le Unioni regionali debba in qualche modo produrre prima del congresso nazionale anche una sorta di elaborato da portare nella discussione congressuale accanto a questo è necessario che come direzione nazionale
Vengono definite
Sono
Bilancio la sua struttura uomo d'ordine essere anche rispetto alle funzioni che si intende fare del citare direttamente alla direzione nazionale in quanto sede fisica
Del nostro partito ma penso che per questo al di là della sessione di bilancio sia opportuno
Un momento di discussione
Direzione che devo leggere doc
Il nuovo congresso
Va bene
Cerchiamo il presidente Fini va be comunque assumo la presidenza
Le avete ascoltato le considerazioni del tesoriere del partito sono gli interventi o delle domande
Quelle questioni altrimenti dobbiamo
Voto
Ho consuntivo che va pubblicato sui giornali entro la fine del mese di giugno
Norma di legge
C'è nessuno che chiede la
Procedi a
Allora mettiamo in votazione
Ciò consuntivo le compagne e compagni favorevoli alzerà la ma
No per piacere
Di contrari
Gli astenuti
è stato approvato
A riunione della direzione ricomincia alle nove in alle nove in punto il primo iscritto a parlare chi è lo dite chi è lì dalla e io non ho sono abusivo bis alle nove in punto si può avere l'elenco roba
Gli iscritti a parlare
O
A comincia invece qui la riunione la conferenza dei segretari regionali e delle grandi federazioni sul per esaminare il testo di Regolamento
Va bene alle nove in punto tutte le compagne e i compagni qui
Raccomando puntualità perché poi nel pomeriggio a un certo punto ci sono anche votazioni dalle Commissioni dovrò chiudere entro
Ore del pomeriggio a domani alle nove la riunione dei segretari si
Tre