Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio tutti lunedì undici giugno due mila uno stampa regime la rassegna stampa radio radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio
Dedicato a un approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto Della Vedova oggi abbiamo ci siamo segnati una serie di segnalazioni
Meritevoli di attenzione in particolare sui supplementi come sempre di Repubblica e Corriere Repubblica fare finanza CorrierEconomia e sul Sole ventiquattro Ore del lunedì cominciamo cominciamo con l'occuparci di Telecom Italia domani c'è l'Assemblea di Telecom
Sarà l'occasione tra l'altro i radicali di intervenire come è stato un costume in questi anni proprio alle assemblee Telecom
Per ribadire la posizione le iniziative radicali su uno dei temi che sicuramente renderanno calda all'assemblea di domani cioè quello dalla partecipazione di Telecom in Telecom Serbia una partecipazione vale comunque la pena di ripeterlo anche se noto assunta quando nel mille novecentonovantasette Telecom stette allora ancora era un'azienda pubblica di fatto con controllo serre o da parte del tesoro ma che vicenda che si è trascinata fino ai giorni nostri di pochissimi giorni fa
Lo ricorderete l'annuncio di Silvio Berlusconi
Da oggi presidente del consiglio di
Chiedere una
Commissione parlamentare d'inchiesta proprio sulla vicenda Telecom quindi domani a Torino
Assemblea Telecom di Telecom oggi si occupa ad esempio Repubblica Affari e Finanza
Che non è mai stata particolarmente benevola nei confronti di Colaninno Gnutti la razza padana cosiddetta la il gruppo di controllo di Olivetti e quindi di Telecom e che col susseguirsi dei mesi a questa posizione a accentuato anche oggi
A pagina otto nove tele con Colannino alla crisi di governance scrive Giovanni Ponts un articolo molto critico che individua cinque punti
Cinque questioni calde emerso dal bilancio Telecom di cui si discuterà domani in Assemblea e poi c'è un corsivo che è quello che leggeremo di Marco Panaro non tornano i conti
Dell'OPA del secolo ovviamente lo ripetiamo questa è la linea di un giornale che ha di un gruppo probabilmente concorrente per molti aspetti non ultimo quello delle tv
Gruppo De Benedetti Caracciolo un gruppo concorrente che ha assunto un atteggiamento molto negativo nei confronti di Telecom come dicevamo nella gestione Colaninno provvediamo comunque quali sono i punti sollevati da Marco parlare in questo corsivo questa analisi dal titolo non tornano i conti dell'OPA
Del secolo a due anni dalla scalata il bilancio presenta poche luci una gestione solo finanziaria e poca innovativa basterebbe forse questo sommario
Lapidario per dare il senso dell'articolo ma comunque scrive Marco Banana il vantaggio di un'OPA del genere quella fatta da Colaninno Telecom
Dice non è sostenitore che Colaninno si troverà si dovrà dare un gran da fare per rendere più efficiente l'azienda al fine di produrre gli utili necessaria a ripagare i debiti fatti per comperarla e di questa maggiore efficienza a tutti gli utenti si gioca
Altre aggiungevano che c'è un vantaggio ulteriore che quell'operazione sarebbe stato una leva potente per la modernizzazione del sistema economico finanziari per Piano perché imponeva il potere di mercato e perché la nuova governance che arrivava con i nuovi capitalisti avrebbe finalmente dato lezione a tutti
La realtà non si è dimostrata finora
Esattamente in linea con queste luminose premesse scrive Panaria il saldo il salto di efficienza non c'è stata purtroppo
Non è stato purtroppo registrato nei dagli utenti del servizio nei dagli analisti che scrutano i conti e quanto la modernizzazione del sistema tra vizi tra i vizi dei vecchi capitalisti e quelle dei nuovi è difficile cogliere differenze in positivo
La ragione della prima delusione ovvero della mancato salto nel nel livello di efficienza e che da subito gli uomini al comando di Olivetti da soci per Scarante e Telecom hanno cercato una soluzione finanziaria non industriale al problema dell'indebitamento e su quella si sono concentrati l'azienda è andata avanti ovviamente ma non ha cambiato né Marciano e pelle
Tra l'altro vista la catena di controllo lunga e la volontà di mantenerlo ben saldo in mano le soluzioni finanziarie prospettate idea di abilmente comportavano spostamenti di ricchezza tra i vari gruppi di azionisti tenendo nella direzione tendendo nella direzione di quello di controllo
Il mercato e questo è il dato positivo dei tempi non le ha subite più di una volta Colaninno è dovuto tornare sui suoi passi rinunciare o modificare le proposte
Ricordiamo le ipotesi per esempio di fusione tra
Tra Tecnost e Telecom eccetera
Quanto alla seconda la modernizzazione del sistema in realtà scrive Panaro non si può definirla neanche una delusione la conquista di Telecom è partita con la più classica e delle strutture proprietarie ovvero una finanziaria lussemburghese che controlla un'altra finanziaria che controllava Olivetti che controllava Tecnost che scalava Telecom
Non era uno schema di partenza particolarmente innovativo e niente di nuovo di moderno ha portato negli assetti proprietari
Italiani
Infine
Nella lista delle aspettative di modernizzazione c'erano la governance e la trasparenza che oggi sono i punti più esposti alle critiche
In realtà anche in quell'area c'era stato un segnale premonitore un indicatore se così si può dire di un certo stile manageriale quel segnale arrivava dal fatto che Roberto Colaninno da amministratore delegato dall'Olivetti aveva messo insieme un gruppo di amici e l'aveva scalata senza fare un'offerta pubblica di acquisto e glissando sull'evidente vantaggio che lui amministratore delegato delle società aveva rispetto a qualsiasi altro investitore
Questione di stile si diceva che con diverse sfumature sono quelle riemerse con la vicenda OPA
OPA con l'acca la la società finanziaria OPA sei a te e con la compravendita dei titoli di società del gruppo Telecom a due anni di distanza con un capitalismo italiano che invece di fare passi avanti
Fa passi indietro viene da chiedersi perché le cose siano andate così perché per esempio scoprendo di avere la capacità che Colaninno ha avuto di muovere capitali lui stesso anche suo interno tu da Palazzo Chigi altrove non abbiano pensato che invece di vendere il controllo di Omnitel per scalare Telecom forse è meglio utilizzare quei capitali per consolidare il controllo di Omnitel
La Olivetti non avrebbe incassati quindici mila miliardi che ricevette dalla Mannesmann per Omnitel e Infostrada
Ma con meno dalla stessa cifra avrebbe potuto consolidare il controllo di Omnitel che avrebbe potuto tenere avrebbe potuto tenere in Fest Infostrada o venderla sarebbe bastata questa vendita per pagare i debiti
Sarebbe nel comparto più vitale dalla telefonia il mobile con una delle aziende più brillanti dal settore ci sarebbero state difficoltà a convincere la Mannesmann forse ma è lì che si misura lo spessore dei grandi manager quelli nostrani ingenerano blitz in genere brillano nel vendere all'estero e compatta e comprare in Italia possibilmente con Roma che dà una mano
Insomma questo quindi uno dei giudizi molto
Pesanti anche se io credo discutibili dipanare la cioè anziché
Scalare Telecom
Potevano tenersi Omnitel e Infostrada insomma quelli dell'Olivetti naturalmente fatto sta che per utilizzare gli argomenti di quelli che ricorrono sempre agli interessi nazionali omette l'ormai è la punta di diamante del gruppo inglese Vodafone che intanto si è mangiato la Mannesmann e la Telecom si trova ad affrontare una fase difficilissima per l'industria delle telecomunicazioni con il peso di un assetto proprietario reso incerto dei devi e con un ménage venti il cui stile ha spinto un paio di consiglieri di amministrazione alle dimissioni e attratto l'attenzione della Consob e anche dalla magistratura
L'esito di questa vicenda non è scritto quello che oggi si vede che il destino di Telecom dipenderà
Da eventi non controllabili cioè da come andrà la Borsa e da come si muoveranno i tassi d'interesse nei prossimi sette otto mesi non è la condizione ottimale nella quale una delle aziende più importanti del Paese dovrebbe trovarsi quindi stroncatura di
Marco
Panarea il consiglio d'amministrazione dimissionario cui si fa riferimento
Le dimissioni che hanno fatto più rumore sono quelle di Domenico Siniscalco che però era il rappresentante del Tesoro che ricordiamolo mantiene il suo tre virgola sei per cento oltre che la golden share c'è poi un pezzo che segnaliamo solamente di Giovanni Ponzo
Sulle questioni calde leggiamo solo la prima delle questioni sollevate in primo luogo c'è il problema del conflitto di interessi in un'operazione seria trattini
In pratica la Telecom non ha indicato nel prospetto informativo dell'operazione che la Hopa
La finanziaria bresciana di cui sono azionisti Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti era azionista della serata attraverso una partecipazione sia nel fondo chiuso investitori associati siano la società portoghese con sede a Madeira
Investitori Associati che stavo in servizio s'
Che cosa vuol dire tutto questo significa che nell'affare sia attinente da una parte Colannino rappresentava il compratore cioè Telecom e dall'altra anche il venditore cioè la sera per questo motivo nel consiglio d'amministrazione del quindici marzo
Due mila Colaninno e Gnutti si sono astenuti dal voto dichiarando il loro conflitto cosa che però non è avvenuta la riunione del consiglio il diciassette febbraio dove è stata proposta per la prima volta l'operazione si è attinto
Adducendo il fatto che la spagnola Telefonica era anche se interessata siete quindi bisognava fare in fretta questa è una delle prime questioni ovviamente del tutto coerente con l'articolo di Panaro poi ce ne sono altre quattro si arriva fino a cinque
A cinque questioni
Sollevate da Giovanni Pons quindi questo per ricordare l'assemblea Telecom di domani ovviamente
Questa è l'opposizione
Molto critica del Gruppo Espresso Repubblica però contiene soprattutto discorsivo di Panaro e contiene una serie di
Analisi
Molto interessanti certamente compiuti di un fondo di verità di Telecom
Si occupa ma per un'altra per altre questioni si occupa anche del CorrierEconomia che titola in prima pagina grandi business il condominio di cavi antenne al centro da battaglia sulle regole tra liti e primi passi compromesso telefonico
Per chi fosse interessato Novello segnaliamo solamente pagina due trecce tutto lo porta esproprio su questa sulla questione Telecom
E in particolare pagina tre Edoardo Segantini firma un pezzo una par condicio per la rete Telecom
Il problema una vexata quaestio della liberalizzazione delle comunicazioni in Italia il problema è quello dell'accesso alla Rete fisica in particolare all'ultimo miglio di proprietà della Telecom e la solita discussione se sia sufficiente la separazione contabile
Tra il resto del business Telecom e la gestione delle rette della Rete oppure no
E se vi sia poi quindi parità di accesso quindi acustico comparabili sia per il proprietario cioè della Rete Telecom sia per tutti gli altri operatori ma
Questo segnaliamo semplicemente ritorniamo a Repubblica Affari e Finanza oggi leggeremo quattro cinque pezzi sperando di avere il tempo non senza un filo
Conduttore ma sono pezzi che vogliamo segnalare
Che vogliamo segnalare perché ci sembrano
Interessanti su Repubblica fare finanza pagina sette interviene il direttore del supplemento Giuseppe Turani con un
Ritratto ma comunque con un un articolo tutto dedicato a Damato Damato contro tutti alla conquista dal sole il presidente dalla Confindustria aperto sul giornale rosa un conflitto che si sta rivelando difficile da gestire e rischia di sbagliare anche le prossime
Mosse
Scrive a un certo punto Turani uno
Degli ultimi atti del predecessore di Antonio D'Amato era stato quello di deliberare decidere il collocamento in Borsa dal Sole ventiquattro
Il quotidiano a Confindustria che va benissimo e che anche il quotidiano economico più diffuso d'Europa
Dietro la decisione di fosse dei suoi colleghi industriali del comitato direttivo il Gotha dell'organizzazione non c'era niente di straordinario ma so tanto la constatazione che quella del sole un'ottima azienda che attraverso le quotazioni in Borsa si sarebbero potuti trovare tutti i denari necessari alla sorte
Insomma una normale decisione imprenditoriale sagge all'altezza dei tempi scrive alcune ma subito dopo viene eletto alla presidenza della Confindustria Antonio D'Amato
Giovane imprenditore napoletano pieno di grinta e che infatti sconfigge l'avversario promettendo di piegare il sindacato in due forse anche di buttarlo fuori dalla finestra
Un
Una battuta gratuita di Turani ma
Sicuramente Damato si era presentato con una piattaforma scontro
Di confronto e di scontro con il sindacato che sembrava dovesse o potesse mettere fine alla palude della concertazione del tutti gli anni Novanta ormai
La piattaforma non Polo insomma come previsto ha raccolto il consenso di tutta una platea di piccoli e medi imprenditori quindi D'Amato vince appoggiato da Silvio Berlusconi e Cesare Romiti controllava nobile dalla Confindustria quella che abituata al dialogo con la controparte
In realtà una volta insediato dietro la sua scrivania D'Amato si vende quasi subito conto che una cosa è parlare all'Assemblea un'altra e fare
Non trovato non trovando di meglio i sindacati sono messi in fila dietro sopporta per farsi stritolare consegnandolo così allo storie comincia a farsi le ossa sulla questione del sole
Ventiquattro la prima decisione che prende quella di lasciar perdere l'idea di quotare in Borsa il giornale dice che dovrà pensarci
E da allora che ci pensa e la sensazione che il sole fino a quando D'Amato stare al suo posto sul listino di Piazza Affari non ci andrà ma poco dopo decide anche che
Visto che lui è il presidente della Confindustria ebbene che possa avere un giornale da usare
Sa il cielo come e quindi e urgente cambiare il direttore del Sole ventiquattro Ore bravo Ernesto Auci che proprio nel due mila e chiuso la migliore annata di tutta la storia del giornale anche Turani
In questo pezzo decisamente caustico nei confronti di Damato poi si dice che D'Amato vorrebbe Guido Gentile
Alla direzione del quotidiano
E però si dice che appunto buona norma che il direttore del Sole venga scelto un po'consultando gli ex presidenti del Gotha
Il Gotha della Confindustria e infatti parte una lettera firmata da tutti gli ex presidenti venti dalla Confindustria in cui si raccomanda calma e molta riflessione messaggio chiaro il sole il giornale dalla Confindustria non può essere ridotto
A bollettini non o il presidente presidente che oggi c'è e domani non c'è più così questo l'avvertimento a Damato da parte degli ex presidenti
Della Confindustria che in qualche modo ha stoppato
Ha stoppato l'iniziativa ricordiamo poiché dirigere Sole ventiquattro Ore c'è a uccidere un uomo di matrice studiate anche
Giovanni Agnelli nei giorni scorsi ha avuto qualche battuta sul Sole ventuno prove scrive più avanti Giuseppe Turani e complicare ancora di più le cose c'è il fatto che il presidente del sole e Marco Tronchetti Provera imprenditore equilibrati Issime stimatissimo da tutta l'organizzazione andatura
Dico io e Tronchetti è Tronchetti Provera finora è stato buono discreto ma si dice che tutto questo in furia infuriare di sciabole gli piace sempre meno
E ha lasciato intendere che potrebbe anche salutare tutti e andarsene per D'Amato questa sarebbe probabilmente la botta finale oggi non è in condizione di perdere un uomo come Tronchetti Provera difficilmente potrebbe reggere un evento del genere se mai dovesse verificarsi
E intanto mentre gli eserciti campeggiano in attesa dello scontro finale cominciano a circolare voci a Milano inquietanti si dice ad esempio che solo potrebbe mettere in vendita la sua radio appena lanciati
E questo per fare quei soldi che potevo ottenere quotando la società non solo potrebbe anche decidere di vendere la tv ancora in fase di lancio e sempre per lo stesso motivo insomma D'Amato si oppone senza che ci siano ragioni comprensibili
Però forse se Turani ci avesse anche spiegato quali
Siano le ragioni che Damato in qualche modo dovrà addurre per rinviare o sospendere la quotazione in Borsa del sole forse avrebbe fatto un servizio utile a noi lettori di Affari e Finanza
Damato dicevamo si oppone
Alla quotazione del solo all'ingresso di capitali importanti ma poi pensa di liquidare tutto quello che sta intorno al sole per poter concentrare soldi energie intorno quotidiano quotidiano che peraltro lui stesso appena destabilizzato con questa storia del nuovo direttore amico suo lo spettacolo Valetto nona molti precedenti che non sembra riflettere
E sembra riflettere scusate grande in esperienza operativa nessun presidente la Confindustria si è mai arrogato il diritto di nominare un nuovo direttore sola senza versore senza prima sentire i maggiorenti senatori dello organizzazione inoltre scrive più avanti Turani Damato
Non sembra ancora essersi reso conto che le elezioni sono state vinte da Berlusconi e Berlusconi che con i sindacati dovrà giocarsi la sua partita più dura non ha certo voglia di una resa citato che la testa dalla Confindustria organizza lo scontro con i sindacati ha bisogno semmai di un uomo tranquillo conciliante in grado di fargli da spalla durante il confronto con i sindacati
Ma D'Amata tutto meno che un omino tranquillo lui ci ha messo l'anima per diventare presidente Confindustria perché sognavo una grande parte da protagonista sognava di essere appunto l'uomo che buttava i sindacati nel cestino restituiva le fabbriche agli imprenditori brindisini libere da vincoli e limitazioni
Non si è accorto che questo semmai era il programma di Berlusconi prima delle elezioni dopo le elezioni no Berlusconi ha già cambiato programma lui adesso il presidente del consiglio dell'Italia deve costruire non distruggere
Deve semmai tessere rapporti con i sindacati trovare consensi smussare gli angoli D'Amato invece sa se ne sta asserragliato in Confindustria e pensa ancora che sia utile opportuno distrugge il roteare ramazze dare colpi di testa
Pensa ancora insomma che ci sia posto per una parte da Rambo ma non è così così questo pezzo di Turani che segnala un po'un problema che è sicuramente
Noto e scottante per quanto riguarda gli industriali e la Confindustria il Cile italiane Confindustria c'è la il controllo esercitato meno da parte del presidente Confindustria Suso ventiquattro la questione della
Quotazione in Borsa per il resto mi sembra che l'analisi Turani sia
Soprattutto nel finale anche con l'indicazione a Berlusconi sia
Come dire concertativa e quindi l'attacco Turani servirebbe per l'attacco ad Amato scusate servi serve probabilmente a chi vorrebbe aprire la strada a una nuova stagione di concertazione tra governo e sindacati se pur con un governo che concerta
Da destra molto più da destra che non quelli anche non in tre che l'hanno quattro che l'hanno preceduto e per questo D'Amato
Dice Turani diverrebbe uno Scoglio saltiamo di nuovo argomento saltiamo un po'di stallo in frasca ma
C'è sul Corriere Economia pagina cinque A pagina cinque un pezzo molto interessante che noi leggiamo
Che noi leggiamo anche perché il tema quello del biotech è un tema che ha animato la campagna elettorale radicale alle scorse elezioni politiche sicuramente animerà
Contribuirà a dare peso alla iniziativa politica dei radicali cioè quello della ricerca scientifica anche se qui appunto il biotech nella sua accezione più generale
Scienziati numeri uno denunciano la carenza del sistema Italia bocciata la legge colpito il biotech i ricercatori il no alla Direttiva o dell'unione europea è stato un errore clamoroso
Cittadella assediata Non nel mio caso ho le spalle larghe Lilia Alberghina il cervello più lucido del biotech italiano non teme l'ondata antiglobalizzatori c'era Beppe Grillo ma l'immobilismo ad agitare il mondo politico ed economico
Lo strano e Elena Comelli che scrive sul Corriere Economia pagina cinque
In un'Europa fanalino di coda mondiale dietro Stati Uniti e Giappone l'Italia si piazza agli ultimi posti dietro Gran Bretagna Germania Francia Israele aggregato per continui contiguità geografica d'eccellenza scientifica
Israele ma a tutti i Paesi europei sicuramente
Con più di una ragione Svezia Svizzera Paesi Bassi Belgio Danimarca e Finlandia malgrado malgrado la qualità della ricerca italiana non abbia nulla da invidiare agli altri Paesi industrializzati per di più solo due delle aziende biotecnologiche italiane sono quotate in Borsa
La Novuspharma e BB Biotech il che mette in luce le estreme maturità del mercato eppure biotech resta il settore industriale più innovative promettente dal momento dopo il bagno di sangue dei titoli tecnologici dal quale è stato quasi completamente risparmia
Confrontando l'andamento generale del NASDAQ con quello di una cinquantina di titoli biotech americani raggruppati sotto la sigla
Vien da ex la divaricazione nell'ultimo anno risulta evidente malgrado l'instabilità dei mercati abbia fatto qualche vittima anche fra i cervelloni del
Biotech
Perché dunque tutto questo ritardo dall'Europa rispetto agli Stati Uniti e dell'Italia rispetto all'Europa nell'industria del futuro le carenze risponde Alberghina ordinario
Di biochimica presti dal corso di laurea in Biotecnologie alla Bicocca sono di tre tipi normative infrastrutturale finanziati sulle Karen se normative abbiamo solo l'imbarazzo della scelta in in Europa il concetto di brevettabilità del vivente passato per la prima volta nel settantatré con la convenzione di Monaco
Spiega Giuseppe agli Hallo agli a loro autore del primo studio giuridico sull'argomento in Italia il diritto delle Biotecnologia appena pubblicato da Giappi che gli editori
Da allora ad oggi puntualizza agli a Rho agli a loro scusante il panorama si è complicato invece di semplificarsi l'ultima novità a livello europeo l'incredibile bocciatura dalla famosa direttiva quarantaquattro novantotto
Che avrebbe dovuto finalmente fissare la posizione U dell'unione europea in materia di manipolazione dei viventi del vivente sono stati gli olandesi gli
Italiani a mettere il veto ma mentre la parte dell'Aia e c'è un chiaro interesse a lasciare le cose nel vago visto che gli olandesi stanno collezionando breve chiama bassa
Non si capisce che senso a per noi bloccare alla regolamentazione europea
Ma il principale imputato scrive più avanti Elena Comelli
Resta il difficile rapporto fra università e imprese
E non si può certo dire che manchi la spinta dal basso puntualizza Alberghina sono ormai dieci anni che batto sugli stessi argomenti ci vogliono strutture di trasferimento tecnologico bio incubatori
Che offrano fondi elaboratori ricercatori con qualche buona idea in testa da Inzaghi che la Bicocca facciamo del nostro meglio per stimolare l'incontro fra questi due mondi
Abbiamo un accordo di programma con la Regione Lombardia e diversi progetti in cooperazione con alcune industrie italiane abbiamo inserito economia e organizzazione aziendale nel corso di laurea insieme a normative biotecnologiche bioetica
Per offrire agli studenti un panorama sul contesto in cui si muovono ma i fondi sia pubblici sia privati continua a non mancano uomo sporto
Per l'Università della Bicocca
Di Milano
Lo dico sempre a Confindustria bisogna pensare all'industria che non c'è
E non solo a quella che c'è tra il finanziamento medio americano e quello europeo nel biotech c'è un rapporto da cinque a uno con l'Italia poi non ce l'affronto abbiamo fondato rincaro Aberdeen un consorzio insieme alle venti università italiane più impegnate su questo tema
E tutto quel che abbiamo ottenuto sono cinque miliardi all'anno mentre l'Istituto nazionale di fisica nucleare ne ha cinquecento a Baggio non che sia sbagliato a finanziare la ricerca sul nucleare anzi ma che possibilità di incidere abbiamo con somme del genere nel frattempo all'estero invece si muovono in fretta per colmare il ritardo accumulato sugli Stati Uniti basta un'ora da era da Milano per arrivare nei posti dove quasi tutto funziona
I primi della classe naturalmente sono i britannici crea strutture innovative tendono a seguire prima dagli altri la via tracciata
Dai cugini d'oltre oceano ma poi ci sono anche tutti gli altri europee così la situazione del figlio pecca in Europa e in Italia in conclusione
Della nostra mezz'ora saltando di nuovo completamente argomento
Volevo leggere un corsivo
Di prima pagina sul Sole ventiquattro Ore del lunedì di Emilio Gerelli dal titolo beauty a bordo l'occasione storica scrive a un certo punto Gerelli
Bush dovrà dar prova di capacità di compromesso il suo duro rifiuto del protocollo di Kyoto sulla riduzione dell'effetto serra ha provocato non soltanto un una crisi di rigetto europeo
In futuro forse scalfita da una posizione filoamericana del nuovo governo italiano ma anche da una riduzione dalla sua popolarità nei sondaggi
Negli Stati Uniti
Deve perciò organizzare un'offensiva di charme per vincere all'interno all'estero e il vertice di Göteborg del quindici e sedici giugno Secondo Gelli quindi di questa settimana potrebbe essere l'occasione buona la proposta sarà una ricetta di riduzione dei gas serra fondata supremi alle in tre se perché assumano impegni volontari per la riduzione di italica sull'utilizzo di strumenti economici per ottenere queste riduzioni anche nei Paesi in cui esse sono meno costosi che negli USA sulle incentivo
Alle fonti alternative non inquinanti quali il sole il vento sulla cresta di foreste che assorbano anidride carbonica due insiste su di una posizione più dirigista legata a obiettivi numerici e strumenti rigidi sbagliano ambedue i contendenti
L'Europa privilegia una posizione programmatoria tradizionale cara alle anime belle convinte che basti indicare lamenta perché l'intendenza segue ciò che non accade mai come dimostrato dal fatto che in tema di riscaldamento globale Unione Europea sinora fatto più proclami che fa d'altro canto scrive Gerelli il primo rifiuto di Bush sul Trattato di Kyoto è stato troppo drastico mentre sul giro di valzer riparatoria avverto board giudicheremo a cose fatte
Sin d'ora usiamo però credere che il conflitto possa essere utile per trovare una posizione intermedia migliore di quella di partenza
Il tema pure il tema pure in scena dello sviluppo sostenibile comprende non soltanto quell'ora accennato dal del clima
Ma si allarga ambiziosamente verso l'integrazione dalla crescita economica con una coesione sociale e la protezione ambientale
Si tratta di realizzare l'obiettivo forse temerario fissato l'anno scorso a Lisbona dall'Unione Europea diventare la più dinamica e competitiva con Omnia del mondo fondata sulla conoscenza capace di uno sviluppo sostenibile con maggiore e migliore occupazione maggiore coesione sociale il mio giudizio sul
Documento di Lisbona e in particolare su questo
Gerelli
Generosamente chiama obiettivo io dire su questo proclamare ideologico il mio giudizio
Come potete immaginare
Del tutto negativo che senso abbia che i capi di governo dell'Unione europea si siano messi
Abbiamo dato grande enfasi al fatto di aver raggiunto un accordo sull'obiettivo di diventare l'economia più forte del mondo e con questo senza spiegare come mi sembra davvero uno appresa
In giro dall'istituzione dei cittadini europei
A meno che
Ciascuno per proprio conto i attualmente capi di governo stiano remando per impoverire i propri paesi quindi l'Europa ma comunque sia un obiettivo scrive Gerelli da far tremare vene
Polsi se si pensa che esso deve far convivere l'aumento del globale con l'attuazione di rimedi e seguenti problemi proposte la Commissione europea povertà ed esclusione sociale perché a effetto serra sanità
Gestione delle risorse naturali e trasporti e gestione del territorio vista l'ampiezza degli obiettivi che si è tentati di chiedersi se stiamo scrivendo un altro libro dei sogni il pericolo esiste infatti non sarà facile trovare un efficace
Interazione fra i problemi elencati su cui si cimentano i governi nazionali e l'azione di supporto europeo soprattutto ricordando che l'unione ha un bilancio relativamente modesto largamente impegnato sulla politica agricola tradizionale tuttavia Commissione Europea propone una soluzione intelligente che d'altra parte fosse l'unica atta a consentire di vincere la scommessa non si tratta di creare nuove politiche ma di inserire tempestivamente in quelle tradizionali dai trasporti alla sanità all'esigenza di miglioramento rese necessarie dall'Europa di oggi l'attuazione verrà tenuto sotto controllo mi sarà infatti l'analisi annuale dei progressi compiuti da parte del Consiglio dei ministri europei la commissione istituita una con un organismo consultivo dieci esperti indipendenti per migliorare allargare l'orizzonte
Delle proposte inoltre la strategia europea per lo sviluppo sostenibile verrà analizzata in modo approfondito in occasione dell'insediamento
Di ogni nuova Commissione e dal due mila due vi sarà un forum biennale dei rappresentanti degli interessi sociali ma quest'ultima parte mi sembra meno felice mi sembra invece importante sottolineare il giudizio di Gerelli che invita a trovare un punto di mediazione tra Kyoto
Nella versione
Che è quella sostenuto a spada tratta dagli europei contro gli americani e la proposta di pus che punta comunque alla riduzione dei gas
Serra ma con altri strumenti gli americani come sempre fanno innanzitutto gli interessi dell'America questo
Noto direi anche difficilmente difficilmente contestabile o disprezzabile addirittura però la posizione un po'isterica dell'Europa
Riscontro nei confronti del Presidente americano su questo tema di Kyoto
Una posizione che soffre di molti vizi tra cui
Tra cui quelli individuati da Gerelli cioè due insiste su una posizione più dirigista legato obiettivi numerici a strumenti rigidi
E poi non si raggiungono e con questo siamo alla fine siamo alla fine del nostro appuntamento di oggi
Volevo semplicemente segnalare perché Fazio cerca il miracolo meridiano pubblica editoriale chiamiamolo così di apertura del CorrierEconomia Geminello Alvi che scrive molto
Interessante a pagina quattro freni libera lo spoil system il pensatoio guidato da Brunetta e Frattini è tra gli organizzatori dei talent scouting dei candidati ambitissimi di scarpe dicasteri economici e da lì si può influire sulle cariche degli
Enti questo quindi
Quello che dovrebbe o potrebbe succedere
Nell'articolo di Roberta Scagliarini con la vittoria del Polo il governo che si è insediato oggi la polverosa Europa non fa sognare questo invece il punto l'editoriale o di apertura del di Repubblica fare finanza Giuseppe Turani che scrive e dice che somma l'America prospettive comunque di riprendersi dalla crisi l'Europa invece non ha sembra vere prospettive di rilanciata la propria economia e questo spiega il rapporto dollaro euro elevatissimo nonostante perché l'economia americana in questa fase se la passi peggio di quella di quella europea
Pagina dieci undici di Repubblica fare finanza fondazioni e la soluzione non è una nuova legge scrive Messori Marcello Messori Visco blocca Biasi Roberto Rocca scrive la vicenda
Della fondazione Cariverona di Unicredito
Delle incompatibilità su cui tra essere membri della Fondazione se avere ruoli direttivi e se ne conosce l'amministrazione delle banche
Controllate o partecipate dalle fondazioni stesse su cui Visco si è impuntato in al limite proprio Zona Cesarini neo fischio della fine peraltro già avvenuto del governo
Amato con questo chiudiamo l'edizione di oggi di stampa e regime la rassegna stampa e radio radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio però l'approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza e studio Beretta Della Vedova
Che mi saluta e vi dall'appuntamento a lunedì prossimo alla stessa ora grazie a Palumbo per la regia di questa trasmissione e buon proseguimento d'ascolto con i programmi di radio radicale
Sono le quindici e undici minuti a radio radicale ci occupiamo ora dico mentre la nascita del secondo governo Berlusconi con questa serie di interviste a cura di Claudio Landi