Rassegna stampa di economia

Buon pareggio tutti radio radicale stampa e regime rassegna stampa di Radio radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza
In studio Benedetto Della Vedova oggi ultimo lunedì di campagna elettorale
Questa rassegnarsi questo supplemento va in onda regolarmente ma vorrei dedicare l'inizio la prima parte
Di questa mezz'ora a un pagina pubblicata dal Corriere della Sera sabato cinque maggio che mette a confronto i programmi delle due coalizioni
Delle due coalizioni cosiddette principale quindi l'Ulivo con Rutelli Berlusconi presidente del Polo o meglio Casa delle Libertà e ulivo diciamo subito poi veniamo a qualche vera e propria Chicca
Diciamo subito che l'assenza in questa tavola di confronto sulle varie posizioni su alcuni temi di economia di privatizzazioni vi pensioni di mercato del lavoro eccetera la senza la lista Bonino equivale cosa che non potremmo dire naturalmente né di Rifondazione che pure assente nel di Piantoni
E la sua democrazia europea e nemmeno Di Pietro la senza la lista Bonino equivale all'assenza
Nella
Meno o delle proposte elettorali di qualche c'è di qualsiasi scelta radicalmente radicalmente liberista anticorporativa
E per una economia di mercato appena Betta e vediamo alcune di queste chicche non possiamo leggere tutto il confronto anche perché quello mentre nella nella tabellina di risposta alle varie domande della della Casa delle Libertà
Le risposte sono molto sintetiche e quelle invece dell'Ulivo sono un po'ovvero borse lunghe
Ma allora vediamo la prima domanda
Imposta dal Corriere della Sera è la seguente la riforma delle pensioni agita partiti e sindacati da almeno vent'anni è necessario rimettere mano a tutto il sistema l'età della pensione di vecchiaia deve restare a sessantacinque anni per gli uomini e sessanta per le donne
Risposte no il sistema previdenziale è già stato riformato anche con il nostro voto
Qualcuno forse potrebbe ritenere che questa sia la risposta di Rutelli e invece questa è la risposta di Berlusconi quindi
Riforma del sistema previdenziale no il sistema previdenziale già stato riformato anche con il nostro voto le vere riforme delle pensioni sono due fare più bambini
E piantare il pilastro dall'aprile della previdenza complementare usando il nuovo TFR questa è la proposta della Casa delle Libertà
Di Silvio Berlusconi fare più bambini ma allora a quel punto tanto vale far lavorare il più immigrati visto che cominciano a contribuire da subito per il sistema previdenziale ed essendo quest'ultimo ripartizione
Finanziano le
Spesse correnti per le pensioni di anzianità piuttosto che fare più bambini che
Po'anche essere
Un una buona prospettiva sotto il profilo del Welfare State ma come minimo tra venti venticinque anni
E quindi nel frattempo invece ovviamente i bambini e sui giovani vanno fatti degli investimenti in termini di spesa sociale ma queste
E così anche per quanto riguarda la previdenza complementare quindi la previdenza integrativa nove non ci stancheremo mai di dire che pensare che in un sistema in cui i lavoratori pagano il trentadue virgola sette per cento di aliquota contributiva sulla previdenza obbligatoria l'idea che si trovino risorse aggiuntive per far decollare la previdenza integrativa
Una pia illusione e in più
In questa via si preparerebbe la via d'uscita per le io il responsabile per le casse dello Stato per cui questi a un certo punto diranno sì è vero che tu hai pagato i contributi più alti di tutto il mondo il trentatré per cento ma siccome alla previdenza integrativa della pensione
Obbligatorio pubblica puoi anche farne a meno
Le risposte dell'Ulivo in realtà sono tutte improntate alla continuità anche sulle pensioni Rutelli o chi per lui risponde il sistema pensionistico
è stato sgravi mente minacciato nel novantaquattro specie per quanto riguarda le pensioni anzianità quindi significa che Rutelli si fa un vanto d'aver salvato l'intenzione cinquantenni nel novantaquattro lui direttamente ma lo schieramento di centro sinistra
è stato salvato proprio grazie alla radicale riforma del mille novecentonovantacinque quella Dini successivamente rafforzato dagli interventi proprio novantasette eccetera eccetera insomma
La riforma già superato la nozione rigida di diventerà pensionabile quindi sulle pensioni anche l'Ulivo zero non c'è nessun
Nessun passo avanti nessun impegno a interventi che servano a ristabilire la sostenibilità finanziaria e a ristabilire un minimo di giustizia e di equità tra le generazioni di lavoratori
Sulla concertazione da concertazione un vincolo sul tanto uno strumento la concertazione adatto buoni risultati questa la risposta
Della Casa delle libertà di Berlusconi nel nuovo scenario geopolitico nostra impressione che funzioni meglio come strumento flessibile che come vincolo
Rutelli risponde in tutti i paesi europei la concertazione è lo strumento principale di consenso per le decisioni che riguardano spesa sociale e mercato del lavoro
A questo metodo i governi dell'Ulivo si sono attenuti e sì atterranno
Scendiamo
Un pochino
Lo Statuto dei lavoratori deve essere modificato non sono in programma modifiche
In ogni caso gli eventuali cambiamenti debbono concertare i lavoratori e le imprese non è materia di intervento autoritario da parte del governo che può agire solo a supporto questa è la risposta
Di Silvio Berlusconi dalla Casa delle Libertà quindi che non vuole toccare in nessuna parte lo Statuto dei lavoratori e comunque dal suo punto di vista non prende impegni Berlusconi a casa e libertà sanno che
Lo Statuto dei lavoratori è una legge
La legge duecento non vorrei sbagliare comunque del mille novecentosettanta e va cambiata in Parlamento è non credo che Berlusconi voglia proporre che il per al Parlamento di ratificare accordi concertativi tra le parti e quindi che arrivi in Parlamento la velina con le modifiche sancite
Lo stato dei lavoratori non tutelare nuove forme di lavoro come quello parasubordinato nel lavoro autonomo occorre riprendere quanto già lavorato in Parlamento questa è la proposta dell'Ulivo cioè estendere le rigidità anche al parasubordinato e al lavoro al lavoro autonomo già definire nuove figure di tutela che si aggiungano le garanzie necessarie ancora oggi per i lavoratori dipendenti
Quindi non si tocca lo Statuto dei lavoratori de anche questa un'opposizione di partisan
Si parla di privatizzazioni
L'opposizione dice che non vuole influire sul corso delle azioni quindi non vince nulla su cosa vuole privatizzare
L'Ulivo fa quindi la la casa libertà mentre l'Ulivo fa un po'un rendiconto nessuno dice per esempio se vuole
Privatizzare la RAI altra domanda ritiene giusto che le fondazioni bancarie
Svolgano ancora attività bancaria propria prone ponendosi al crocevia del sistema finanziario italiano è materia su cui stiamo riflettendo con molta serietà
Questa la risposta della Casa delle Libertà
Oggi richiama Panebianco proprio il tema delle fondazioni spiegando come a un
Proposta di azzeramento dalla legge di Tremonti in realtà dentro la casa libertà facciano facciano
Premio le proposte invece o le posizioni di chi vuole di chi ha contribuito a disegnare questa nuova
Questo nuovo assetto perverso quanto quello precedente delle fondazioni e quindi il rischio che tutto rimanga uguale fondi tutto rimane come prima
Altissimo anche sulle fondazioni
L'Ulivo dice il fatto che le fondazioni mantengano un peso rilevante la struttura proprietaria delle banche rappresenta uno dei problemi irrisolti nell'ambito dei pur rilevanti progressi compiuti dal sistema finanziario italiano agli airbag nel decennio Novanta
Nel nostro programma ci si impegna ad assicurare il rigoroso rispetto dalla lettera dalla sostanza dalla legge Ciampi che vieta alle fondazioni ritenne posizioni di controllo proprietario
Delle banche oltre il due mila cinque ma sulle fondazioni torneremo poi successivamente successivamente in questa rassegna stampa e quindi nessuno anche su questo come su lavoro come sulle pensioni come sulle privatizzazioni
Come sostituto di lavoratori nessuna iniezione di libertà economica ci si riflette
Eccetera
Poi si parla di cose project financing eccetera
Allora sfondamento dalla spesa pubblica nel che eventuale come bisognerà procedere
Il Polo risponde dipende dalle dinamiche dalle cause dalle dimensioni eventuale sfondamento importante in gergo contabile una di o di l'Agence nell'ipotesi che la gestione Amato Vinci Visco dal Tesoro sia stata tipica di un nuovo governo balneare con il più caratteristico ciclo di spese elettorali
Allo stato attuale risponde l'Ulivo non vi sono motivi per pensare che sia necessaria una manovra correttiva
Poi si parla di fisco e ci sono le proposte che conosciamo
La legge finanziaria va abolita o no abolita nome necessario meccanismo di tipo europeo in Parlamento la devo fare in blocco senza mercanteggiamento elettorali e clientelari questa è una risposta della Casa delle Libertà che sottoscriviamo
Mentre l'Ulivo allora propone
Potenziamento delle funzioni di analisi monitoraggio e coordinamento delle spese adeguamento dalla struttura di bilancio dello Stato per rendere la decisione politica meno frammentata
Però si parla solo di ripensamento
Quale misure concrete avete in programma per far crescere i posti di lavoro a frenare la disoccupazione noi siamo contro la libertà di licenziamento ma a favore della libertà di assumere la ricetta lo sviluppo
I primi cento giorni che nei primi cento giorni abbiamo già scritto il seguente articolo di legge contratti di lavoro europee cioè che significa non si tocca nulla di chi della vecchia normativa sulla ore si scarica sui giovani e sui nuovi assunti
Tutti gli oneri si scaricano tutti gli oneri della maggiore flessibilità necessaria nel mercato del lavoro italiano questo risponde
Risponde
Risponde di no la legge Tremonti comunque questa libertà di assumere non libertà di licenziare vorrei che
Silvio Berlusconi alla Casa delle Libertà spiegasse chi Maya
Proposto la libertà di licenziare ricordiamo a tutti che il referendum proposto dai radicali puntava a
Sostituire
Per i censimenti ingiustificati la sanzione il titolo di proprietà sul lavoro quindi la garanzia reale la sanzione del reintegrò con un altro sazio sanzione cioè
Il l'indennizzo monetario come succede praticamente in tutti i Paesi avanzati
Mentre l'Ulivo
Richiama in questa domanda
Richiamo in questa domanda i cosiddetti risultati raggiunti somma questo è in sintesi
Il confronto su alcuni dei più temi più importanti dell'economia e dalla
Dalla fiscalità
Come vedete dalle risposte
Dell'Ulivo
Onestamente io nulla ma aspettavo di buono escono confermate le
Prudenze che diventano atteggiamento di conserve di obiettiva conservazione delle prudenze degli ultimi cinque anni non c'è nessuno scarto in avanti Rutelli non si
Emancipare in alcun modo dal sindacato
E
Però il dato più
Significativo credo è il dato delle risposte quindi del programma economico dalla Casa delle Libertà che dice sostanzialmente pensioni e mercato del lavoro non si toccano
E quindi in qualche modo firma questa è la mia opinione una resa preventiva con Cofferati alla buona con buona pace dei modelli liberisti
Con l'evocazione di Thatcher e Reagan attratti sbandierata anche il Silvio Berlusconi in realtà
Aspettiamoci una gestione dell'economia della finanza pubblica dal mercato del lavoro per quel che concerne al legislatore in totale continuità
Con quello che abbiamo ereditato aspettiamo c'erano nel caso in cui
Berlusconi diventasse presidente del Consiglio questo programma descrive una realtà
Lontanamente imparentata al massimo con quella del novantaquattro per quanto riguarda l'economia e se queste davvero queste promesse o non promesse dovessero davvero essere mantenute
Nel caso in cui la casa libertà vincesse
Sarebbe davvero un peccato perché comunque almeno l'occasione di cambiare alcune cose nell'economia di questo Paese forse si sarebbe potuta cogliere con una maggioranza diversa da quella dell'Ulivo ma così sembra non essere resta
Chiaro a tutti credo che
La presenza in Parlamento dei radicali è
Davvero l'unica garanzia che le posizioni e le lotte liberiste abbiano voce e presenza nella prossima legislatura
Dopo questo confronto che così abbiamo ritenuto un po'doveroso in questa questo ultimo lunedì
Di campagna elettorale
Volevo passare a un tema peraltro che peraltro abbiamo toccato anche in questo confronto leggendo questo confronto quelle della sera
Un tema che oggi trova grande spazio sui giornali giustamente intendo sul
Questi supplementi economici in particolare di Repubblica e CorrierEconomia quello delle fondazioni
La il Corriere
Va all'attacco e dal resto sul Corriere della Sera da da da da anni insomma con Penati con Giavazzi con lo stesso Panebianco
Si va all'attacco di questa di questo franche stanche sono le fondazioni che poi questo risponda o meno
Anche agli interessi della testata e agli interessi degli editori cosa che
Lasciamo ad altra considerazione che lasciamo ad altra sede sta di fatto che le obiezioni che i radicali tra i pochi ricordiamo che Piero Miglio è stato uno
Dei pochissimi assieme al senatore Debenedetti a Marco Taradash davvero pochissimi altri parlamentari a votare contro la legge Ciampi sulle fondazioni
Allora la salvezza
Popolare questo Giuseppe Vigorelli presidente dalla Banca Popolare Commercio industria che dice che loro sono la vera alternativa al Sistina il sistema del credito ma
Vediamo qualcosa di specifico sulle fondazioni siamo sul Corriere della Sera su Corriere Economia pagina tre fondazioni scatenate criticatissima ma difficilmente saranno riformate ecco per quale ragione e c'è un'intervista di Roberta Scagliarini
A Marcello
Messori
Un blind trust digestione di gestori professionisti per le fondazioni bancarie l'idea e di qualche tempo fa mette su citata in questi giorni insieme al dibattito sullo strapotere
Dei nuovi boiardi del credito l'affondo di fondazione carico Cariverona
E Fondazione CRT Cassa di risparmio di Torino al cuore della finanza nazionale cioè la galassia Mediobanca Generali è apparsa inquietante ha riportato
L'attenzione sull'efficacia della legge Ciampi che regola l'attività di questi enti il protagonismo di Paolo Biasi ha creato imbarazzo nel mondo delle fondazioni
Rischiando di compromettere la legittimità delegittimazione che le fondazioni ritengono di aver ottenuto agli occhi dall'opinione pubblica vorremmo capire da cosa
Dovrebbe sorgere questa legittimazione dell'argomento si è discusso anche anche in sede Acri l'associazione di categoria che non vuole incrinare il rapporto con la Banca d'Italia è un fatto però che a più di due anni dal varo delle norme le fondazioni con tutti i loro difetti
Siano ancora nei punti di snodo della ragnatela degli assetti proprietari anzi sembrano più forti aggressive che mai entità autoreferenza
Ali con una forte coloro tu coloratura politica in contrasto con le logiche di un mercato moderno la forte coloratura politica in realtà
Potrebbe essere meglio tradotta col fatto che le fondazioni sono ad oggi il braccio armato economico-finanziario dalla partitocrazia
Perché di questo si tratta basta andare a guardare le nomine come vengono fatte e quasi sempre anche il curriculum dei vertici
Di queste fondazioni a partire dalla più importante Giuseppe Guzzetti presidente di Cariplo già presidente della Giunta regionale lombarda democristiano
Sicuramente sicuramente arrivato lì più suo rispettabile trascorso
Politico e di uomo di potere politico che non per i suoi trascorsi di banchiere che non credo nemmeno non credo nemmeno esistano
Il problema è che nonostante le critiche che piovono da quasi tutte le parti le fondazioni appaiono al riparo da iniziative che nei bilanci ma il potere al di là delle di qualche isolato proclama pre elettorale qui però Roberta Scagliarini sacche nei nostri programmi pre elettorali sicuramente c'è l'azzeramento delle fondazioni in quelli dei due poli
Diciamo principali come si è ben visto sulle fondazioni fumo
Infatti non sembra prendere piede tra le forze politiche l'idea di rimettere mano una legge frutto di due anni di studi
E altri due di battaglia parlamentare risultato le fondazioni che furono definite da Giuliano Amato dei mostri stanno diventando uno dei cuori pulsanti del potere finanziario italiano e hanno tutte le probabilità di rimanere tali per molto molto tempo
Enorme di Ciampi prevedono che nel due mila cinque le fondazioni cedano il controllo delle banche conferite per dedicarsi alla gestione e al patrimonio confini di unità sociale e qui io apro la solita parentesi
Tutto quello che si dice sulle banche sulle fondazioni quindi sul braccio armato dottor partitocrazia che continua a occupare Gandhi e sempre più occupa gangli vitali della finanza italiana
Una critica e sacrosanta fondamentale che va affrontata che noi chiediamo da sempre di affrontare in modo radicale
Con una totale privatizzazione eccetera
Non illudiamoci però che sia un problema di così minor rilevanza il fatto che queste stesse fondazioni piene di partitocratiche lealtà gestiscano migliaia di miliardi
Finale con finalità sociali in termini di clientelismo di alterazione dei meccanismi democratici di ricerca del consenso eccetera è chiaro che questi saranno comunque altrettanti strumenti potentissimi di potere nelle mani dei partiti
E il processo di dismissione
In effetti è iniziato quello delle partecipazioni bancarie in due anni il peso le partecipazioni bancarie nel patrimonio le fondazioni è sceso dal novantadue assunto un per cento con una riduzione in valore a trentatré mila ottocentocinquantaquattro miliardi inoltre degli ottantanove enti bancari una trentina detengono ancora un controllo diretto indiretto sull'istituto
Più di quaranta sono scese sotto il cinquanta per cento sette hanno ceduto interamente la loro partecipazione eppure altri numeri rivelano che le fondazioni hanno ancora un ruolo chiave sul mercato
Le loro partecipazioni in società quotate sono aumentate complessivamente dal quarantatré al quarantanove per cento
E la quota sulla capitalizzazione di Borsa è salita dal quattro e mezzo al cinque per cento è questa una melassa proprietaria sostiene l'economista Marcello Messori a ingessare il mercato creditizio rendendolo poco contendibile
Il peso complessivo delle partecipazioni diminuito ma gli intrecci societari si sono infittito i fa notare l'economista analizzando l'azionariato dei nove maggiori gruppi bancari più quello di Mediobanca
Emerge una nebulosa di partecipazioni incrociate con le fondazioni azioni in posizione dominante
Poi ci sono le proposte dei politici si dice che queste proposte non cambieranno
Poco o niente chiude Cosi Roberta Scagliarini dato il contesto la via delle aggregazioni apparsa da alcune fondazioni come una scorciatoia per raggiungere l'obiettivo imposto da Ciampi se per esempio decollasse un'intesa cioè l'aggregazione tra
L'unione credito e
L'Unicredito e la Banca intesa quindi con alle fondazioni Cassa di risparmio di Torino Verona Cariplo eccetera
Cioè l'aggregazione tra UniCredit e Intesa le tre fondazioni che oggi hanno il trentaquattro per cento di UniCredit Verona Torino e Cassamarca
Treviso quindi e la Fondazione Cariplo che ha il dieci per cento e l'intesa otterrebbero di diluire la proprie partecipazioni bancarie senza perdere un grammo di potere ecco sto è quello che sta succedendo c'è un'intervista
A Giuseppe Guzzetti vi ricordate nei mesi scorsi metodo rocambolesco e tutto politico partitocratico con cui Guzzetti è stato confermato al vertice di della Fondazione Cariplo
C'è una intervista Guzzetti che dice no a vincoli o blind trust
La legge Ciampi va bene così rigorosa e rispettosa delle identità delle fondazioni
Giuseppe Guzzetti
Giuseppe Guzzetti
Presidente dalla Fondazione Cariplo dall'associazione delle casse di risparmio respinge le critiche piovute sulle fondazioni gli amministratori si comportano secondo lo spirito delle norme non c'è bisogno né di vincoli ulteriori né di blind trust
Si dice dalle fondazioni siano diventate l'ago della bilancia degli equilibri finanziari e che la legge Ciampi sia troppo permissiva cosa risponde ritengo che le norme esistenti siano più che sufficienti delineano un tipo di fondazione rispettosa nostra storia siamo soggetti privati con autonomia organizzativa e decisionale
La legge stabilisce che il nostro patrimonio privato e che si costituì e che si è costituito sul territorio grazie alla laboriosità dei cittadini e delle istituzioni senza interventi da parte dello Stato
E ci impone di perdere il controllo delle banche favorendo l'ingresso di privati
Più avanti Buzzetti
Più avanti due zero
Paolo Biasi presidente della Fondazione Cariverona le ha lanciato un messaggio distanza facciamo un'intesa sempre Roberta Scagliarini
Non sta a me decidere non solo un banchiere ma il presidente di una fondazione posso solo dire che il professor Bazoli presidente di Banca Intesa non ha mai portato il progetto di aggregazione con Unicredito all'esame del patto di sindacato
E qui ci stanno
La partecipazione Casse di risparmio in Bankitalia deve passare alle fondazioni saremmo onorati di rilevare la quota detenuta da Intesa nell'istituto di vigilanza sempre che vengano stabilite adeguati parametri di redditività
Questa potrebbe essere la soluzione per risolvere il problema dell'intreccio tra controllo azionario controllo istituzionale e nello stesso tempo per mettere Bankitalia al riparo dalla possibilità di finire in mano
A gruppi stranieri questa è una delle vicende
Delle vicende meno più investibili più intricate del dell'economia italiana cioè la proprietà di Bankitalia
E c'è un pezzo sempre di Roberta Scagliarini Bankitalia il controllo un rebus a chi la quota delle banche da oggi sono nelle casse o erano in parte le casse di risparmio
Che propone una volta devono essere controllate che controllano il capitale di Bankitalia pur ente Oria forse anche in pratica senza nessun potere né di nomina né altro ricevendo una redditività dell'un per cento lordo però sono le stesse banche che gli stessi istituti di credito che poi devono essere devono essere controllati perché questo prevede la legge che attribuisce quel poteri molto forti in Italia Banca d'Italia sia Asper quanto riguarda la la vigilanza
E anche per quanto riguarda di fatto una sorta di anti trascorse questo articolo di Roberta Scagliarini che segnaliamo quindi sul problema dal rapporto dell'intreccio poco felice tra fondazioni Bankitalia anche poi dell'azione
Alla presa di posizione di Bankitalia
Nell'ambito della nomine del consiglio di amministrazione delle generali devono diventare motori di crescita è un'altra Inter vi è un'intervista di Elena Comelli
A Carlo Triglia docente di Sociologia economica onesta differenza direttore della rivista Stato e mercato il modello sono gli urban center
USA
Si parla dell'ibrido che è uscito dalla legge Ciampi le fondazioni bancarie gestiscono enormi fondi influenzando le scelte dalla società in cui investono ma non avendo padroni non rispondono a nessuno degli esiti di quelle scelte rispondono dico io immagino
I nominati a coloro che li nominano cioè i partiti attraverso le istituzioni locali inoltre non hanno ancora trovato il passo per diventare un efficace strumento di sussidiarietà privato pubblico per lo sviluppo locale come imposto dalla legge e dalla storia certo non si può generalizzare ci sono delle differenze fra luogo e luogo ma spesso hanno ereditato meccanismi di intervento molto frammentati
Per non dire clientelare che nulla hanno a che vedere con il ruolo di attore importante nello sviluppo del territorio che dovrebbe lo svolge
Elena Comelli che intervista Carlo Triglia rimandiamo siamo sul Corriere Economia pagina tre dobbiamo un po'occorrerebbe stiamo esaurendo rapidamente la mezz'ora segnaliamo sempre sulle fondazioni anche Repubblica
Fondazione assalto alle banche alle regole Marcello Messori quelle fondazioni d'assalto continuano a mantenere il controllo dei cinque più importanti gruppi bancari italiani
Mentre Paolo Biasi presidente di Cariverona e ormai il vero e proprio Chimay che ha nella partita alla grande finanza del nord
Quindi c'è la fondazione Compagnia di San Paolo che al sedici del sei per cento del San Paolo IMI la Fondazione Cariplo che al nove nove dalla banca intesa
Giù poi vediamo in Unicredito ci stanno Cariverona CRT e Cassamarca nella Fondazione Monte dei Paschi di sì la Fondazione Monte dei Paschi di Siena il sessantasei per cento al Monti e basta pasti quindi
Dominio assoluto del sindaco credo sia di Siena nella nomina del management di questa banca potente lobby il diciotto virgola sei dall'Ente Cassa Risparmio di Roma in Banca di Roma anche se la Fondazione Banca di Roma
Ha una storia leggermente diverso non abbiamo tempo per leggerlo però
è importante anche segnalare questo pezzo questa questo pezzo di Marcello Messori
Siamo a pagina che gira la pagina uno a pagina nove di Affari e Finanza e il pezzo di Roberto Rocco
Di Roberto lo sulle fondazioni
Questo sarà uno dei nodi degli snodi cruciali dalla prossima legislatura temo che da quel poco che abbiamo visto dobbiamo semplicemente aspettarci che vecchie o nuove siano le facce
Del governo e della maggioranza l'assalto alla diligenza ricchissime al Tesoro dalla dirigenza delle fondazioni bancarie eh
Assicurato unica via per scongiurarlo quello di azzerare la situazione arrivare a una privatizzazione immediata delle fondazioni
A un'altra destinazione d'alloro patrimonio
In conclusione ci sono due temi
Due temi da affrontare rimaniamo oggi per una volta tanto siamo prevalentemente sul Corriere della Sera
Ci sono c'è un tema da affrontare in questo abbiamo tempo
Che è quello degli immigrati
A pagina cinque Corriere Economia Roberto Morelli tappeto rosso all'immigrato al Nord Est nel due mila venti il Triveneto avrà il quindici per cento e residenti extracomunitari tutti i lavoratori Diego
Fioriscono le iniziative degli imprenditori per attrarre tenere gli extracomunitari trovano la loro casa di forma non sia in loco che nel Paese d'origine Tognana sono indispensabili
Si parla dei mediatori culturali come nuova figura professionale A pagina seri
Wealth far la rubrica web fare dintorni a cura della Fondazione Rodolfo Debenedetti Pietro Garibaldi e Francesca Mazzolari firmano un pezzo che cerchiamo di leggere integralmente molto breve dal titolo ci rubano il lavoro
Gli immigrati ci rubano il lavoro nonostante un tasso di disoccupazione italiana intorno al dieci per cento numerosi elementi suggeriscono che la crescita economica del nostro Paese richieda l'utilizzo di lavoratori non italiani questa apparente contraddizione si spiega con la segmentazione del mercato del lavoro e Adriano sia dal punto di vista professionale che geografico nell'agricoltura nell'industria in trasformazione nell'edilizia e nei servizi alla persona esistono va Ari attività economiche che non sarebbero realizzabili senza una mano d'opera straniera disponibile a effettuare lavori manuali poco qualificati
La necessità di manodopera straniera è forte
D'altro canto anche nei settori ad alta tecnologia basti pensare che la Germania nel maggio due mila offerto una speciale green card a lavoratori specializzati mentre negli Stati Uniti appena aumentano notevolmente il numero di visti temporanei concessi agli stranieri
Hanno appena aumentato scusate notevolmente il numero dei visti temporanei concessi agli stranieri in possesso di diploma universitario
Ma qual è l'opinione degli italiani riguardo agli immigrati da una recente ricerca della Fondazione nord est si rileva che in Italia una persona su tre vede l'immigrazione come una minaccia per l'occupazione mentre Spagna meno di una persona su quattro
E questo
Scusate
Mentre in Spagna meno di una persona su quattro di questo padre in Germania e Francia lo stesso sentimento pervada tra il venticinque e il trenta per cento dei cittadini tuttavia la diffusione del sentimento di allarme verso gli immigrati non appare influenzata dal peso degli immigrati suo popolo zio non si capirebbe altrimenti il grado di preoccupazione che si registra in Italia dove l'immigrazione pesa ancora soltanto per il due virgola uno per cento dalla popolazione una prima spiegazione risiede nel fatto che l'immigrazione più che la portata reale del fenomeno
Conta per la percezione che la pubblica opinione ha delle capacità di governo da parte delle istituzioni e quelle italiane non si sono dimostrati capaci di stabilire di implementare una politica delle non è coerente una seconda spiegazione può essere ricercata nel fatto che l'immigrazione nonostante risulti benefica a livello aggregato possa effettivamente spiazza gli individui impegnati nel settore informale
E meno protetto dell'economia ci rubano il lavoro quindi non è vero che ci rubano il lavoro una politica di governo che
Abbia come obiettivo non quello di
Arrestare l'immigrazione ma di renderla un fenomeno governato governabile
Quindi che possa dispiegare tutta l'utilità per l'economia e per i lavoratori italiani che possono conservare lavoro grazie agli immigrati il tutto in chiave liberale è quello che servirebbe ed è quello che ancora
Non c'è con questo chiudiamo l'edizione di oggi di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio del Cai dedicato non profondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza
Un saluto da Benedetto Della Vedova e risentirci lunedì prossimo
Tre
Inutile
Oggi
Qui