"La resistenza in convento" presentazione del libro di Enzo Forcella (Ed. Einaudi), organizzato dal Circolo della Stampa (presso il Circolo della Stampa, corso Venezia 16)

Ci sediamo
Bene possiamo cominciare buonasera a tutti siamo qui per parlare di un libero importante un libro di Enzo Forcella la resistenza in convento io darei subito la parola Alessandro Portelli per poi continuare a pronto con Eugenio Scalfari Paolo Mieli
Prego
Mi fa molto piacere se di essere qui sono emozionato per il posto per la compagnia e per la e per l'oggetto per l'argomento io non sono uno delle persone che hanno conosciuto intimamente Enzo Forcella
L'ho incontrato però l'ho conosciuta in primo luogo come presidente dell'Istituto per la Storia della Resistenza a Roma e
E poi da Bert fu lui quando era la RAI che mi fece fare la mia prima trasmissione radiofonica sulla canzone politica negli Stati Uniti negli anni settanta
E io l'ho conosciuto attraverso il suo lavoro il giornalista attraverso plotone d'esecuzione
Attraverso celebrazione di un trentennio ed era impossibile non volergli bene già prima di incontrarlo per questo intreccio fra generosità e ritegno per questa straordinaria signorilità che il che non aveva nulla di Slobo che non aveva nulla di di
A sgradevole ma che era un tratto che poi si ritrovava nitido nella sua nella sua scrittura la scrittura sempre pulita sempre tagliente che non aveva nulla di quel bello scrivere
Al compiaciuto di sé ma sempre molto rigorosa
Ecco questo un libro che a me ha fatto un un effetto strano
Ho fatto l'effetto strano perché mi si presenta come un libro di storia ma in realtà io lo ha letto soprattutto come una riflessione su se di Enzo Forcella
E io l'avrei fatto a rovescio cioè nel non lo leggo come un libro in cui un libro di storia che ha in appendice dei frammenti di diario ma in realtà il libro la parte del libro Curcio che nel libro secondo me decisivo sono pro e il diario e in qualche modo la ricerca storiografica peraltro inappuntabile
Non la sento come una estensione di questo diario proseguito distanziato in forma di ricerca storica ma in qualche modo come un'indagine sugli stessi
Ma Rovelli profondi personali e che diventano in questo modo chiave per molte vicende condivise
Io penso paradossalmente che tra le persone che ho conosciuto
Due hanno in comune questo stesso tratto questo continuo angoscioso interrogarsi sulle proprie ragioni non compiti minuto ma confrontandosi con un senso di colpa che gli viene buttato addosso e penso appunto a Enzo Forcella dorsale sono molto lontane veramente farlo Enzo Forcella che si interroga sulle ragioni del suo non agire
E a Rosario Bentivegna che continua anche erogarsi sulle ragioni e sul significato tutto del suo agire e mi sembra che questo sia un tratto benché importante della della memoria della della memoria di Roma in guerra della memoria della Resistenza romana
Ecco io insegno letteratura angloamericana verso uno storico indebitamente e la detiene il diario ho avuto immediatamente un'eco con uno dei grandi classici della letteratura americana moderna che l'uomo invisibile di Vasselli San a me è stato peraltro negli stessi anni in cui è ambientato questo libro in mano invisibile a un certo momento c'è un leader della per lotte per i diritti civili Harlem degli afroamericani eccetera che scompare
E non lo si ritrova più e a un certo punto lo trovano che vende dei degli strani pupazzetti a un angolo di strada narratori domanda che fai qui
E lui gli risponde bene delle volte e necessario frange europeiste qui buttarsi buttarsi fuori della storia tuffarsi fuori della storia e
Avendo questo testualmente sono forti le risonanze quando Forcella parla appunto di virgolette questa fuga dalla storia di di cui parla nel diario che più o meno inconsciamente Luís considera
Dice considera imperdonabili Monte colpevole
E tuttavia necessaria inevitabile
Anche qui nel diario lui evoca due ordini di due dimensioni da un lato cioè proprio il rifiuto delle ragioni della storia maturato dice molto prima dell'otto settembre
E dall'altro c'è il il riconoscimento di queste ragioni cioè in in questo Forcella che si descrive nel diario una profonda non belligeranza che di nuovo mi fai che americani penso la pace separata in Ikea da miss in Addio alle armi no
Cioè un'idea UniCredit politica come spettacolo della violenza con spettacolo del potere di guerra che in qualche modo non riesce a a coinvolgerlo a farlo sentire partecipe e dice l'unica guerra che ero disposto a combattere era quella per la sopravvivenza
Contrapposta quindi la sopravvivenza una politica come incarnazione del potere come segno della violenza sulla sopravvivenza poi ritorniamo però mi pare importante appunto intanto le ragioni di questo tuffo fuori della storia
Che sono le ragioni dell'attendismo le ragioni se vogliamo dell'astensione ragioni molto ambigue come lui ripete continuamente come sappiamo come gli USA ma pur sempre ragioni sono le ragioni dei disertori il e degli utenti le ragioni del plotone d'esecuzione le ragioni dei del non si parte siciliano su cui lui ha ha lavorato e studiato ragioni su cui indaga per tutta la vita
E sono anche le ragioni della paura che lui ammette e d'altra parte io non credo che al suo posto sarei stato molto diverso o molto o o molto più coraggioso necessariamente una procura che paralizza la memoria perché azzerare
Nel momento del pericolo come le lepri di Adorno che lui cita alla fine il diario impedisce in qualche modo di registrare gli eventi e la propria presenza all'interno degli eventi
Tuttavia e quello che colpisce che Forcella non fa di queste ragioni della di tirarsi fuori dalla storia un paradigma morale ma abbiamo un un un revisionismo che in forme magari attenuate oggi ci dice che e più nobile non essersene tirato fuori che aprire chiarire titoli avere combattuto eccetera a me pare che Forcella in realtà
Non rivendica quel le sue ragioni come ragioni superiori come ragioni più nobili delle scelte di chi per altre ragioni o per altre circostanze si è comportato diversamente
Si sente così continuamente del di quei richiami ricatto ideologico sentimentale della sinistra del dopoguerra
Gli dà fastidio quel senso di colpa alimentato da un clima culturale politico che in tutti i modi che in tutti i modi predica l'impegno tuttavia mentre si rifiuta come il scrive di coltivare il senso di colpa
Continua mentre spinge ricatto tuttavia è toccato anche dalle altre regioni
E allora
Finché fin dal momento fin da quegli anni scrive questo senso di colpa
Trova terreno favorevole in un giovane che nonostante tutto aveva continuato a vedere nella guerra una prova virile scrive fra virgolette alla quale sia pure favorito dal circostanze si era sottratto
E pensa appunto questo non aver partecipato come ha una vita vissuta al di là del vetro
Anche qui a vedere un'altra eco americana dirimente Stephen Fry nel segno rosso del coraggio la prova Fini la prova di ville della guerra consistente nel coraggio di
Appunto di versare il proprio sangue nel consistente nella ferita
E penso anche appunto se sogni cada Mustica Hemingway fa la sua pace separata dopo essere stato ferito non prima come Fort certo quindi in qualche modo cioè l'idea che la prova dividerà devi superare e qui in questo diario Forcella dichiara il coraggio di dire no
Pago dei prezzi emozionali pago di prezzi senso di colpa ma questo tipo di prova virile non mi interessa non mi non mi riguarda è risultato che in Stephen Fry nel segno non rosso del coraggio ne abbiamo una ambigua
Spettacolarizzazione della guerra la guerra come spettacolo estetico qui in Forcella
Questo questo confronto con questa prova virile
Produrrà invece libri come plotone d'esecuzione e produrrà un'attenzione un ascolto nei confronti di coloro che vengono ammazzati perché come Luigi hanno cercato di sopravvivere
Poi cioè anche un'altra ragione che li matura dentro fin da allora e che continua
A
Apponga rosso diciamo tutta la vita
C'eravamo chiusi noi stessi voltando le spalle al mondo e coltivando l'unica libertà che ci sembrava degno di essere difesa la libertà della cultura più severe che in realtà poi dal diario questo
Anche in quegli anni non gli riesce di coltivare la sua attività la libertà della cultura rischia anche è anche quello che messa rischia
Nei mesi dell'occupazione tedesca cominciamo a renderci conto che non si può difendere la libertà di se stessi senza difendere anche quella degli altri le sofferenze degli altri erano anche le nostre
E grande ricatto ideologico sentimentale della cultura di sinistra nel dopoguerra
Niente tuttavia questo ricatto sentito come ricatto non è respinto perché come poi l'continua
Per tutto continuerà per tutta la vita occuparmi di De Gasperi Togliatti Andreotti De Mita Craxi Forlani e
E in continuerà in qualche modo a espiare come scrive questo senso di colpa
Ma anche però secondo me come una difesa estrema di quella libertà interiore che lo aveva indotto a a separarsi
Dall'asse a a prende le distanze da storie dalla politica e dal potere
Ripete continuamente che se uno si non si occupa di politica la politica si occupa liguri e allora come per difendersi se ne e Luís occuparsi di loro in modo da mantenere
La la propria la propria autonomia nel profondo e anche qui questa è una risposta imprevista
Quello di difendere nel coinvolgimento le ragioni profonde ragioni segrete della presa di distanza
Non è una scelta di molti ed è una scelta difficile una scelta che appunto lo rende problematico è sempre tollerante sempre in qualche modo ironico anche nei momenti di impegno perché appunto ripeto poi
Diventa la persona torna alla quale ruota per parecchi anni lavoro sulla memoria della Resistenza come in tutte le sue forme
Tuttavia appunto queste anche perché fin da allora quella uscita dalla storia dico di cui di cui parla è una uscita impossibile è uscito in qualche modo vagheggiata ma illusoria perché la storia continua occuparsi di lui e lui inevitabilmente dentro la storia sta
Per la sopravvivenza
L'unica guerra che ha risposto a combattere abbiamo detto
Era quella per la sopravvivenza anch'essa certo aveva i suoi rischi e più tardi gli storici riconosceranno sia pure con molte esitazioni riserve che anche questa è stata una forma di resistenza
Qui la parola chiave anche anche questa è stata una forma di resistenza nel senso che le forme di resistenza sono molte e nessuna può
Arrogarsi il diritto di essere la resistenza
Ma anche
Perché in qualche modo
La scelta della sopravvivenza come obiettivo come obiettivo dichiarato beh diventa resistenza perché si intreccia e nei modi più complessi più difficili più problematici e contraddittori con altre forme di resistenza
La la non collaborazione questo la non collaborazione che comunque anche chi non combatte anche chi non fa i sabotaggi la con la collaborazione con cui si sottrae alla
Al dominio alle richieste del potere tipo dittatoriale del Potenza occupante
E poi diventa resistenza perché c'è L'altra Resistenza che da il colore età il tono a tutti questi comportamenti
Più ancora una volta capiamo meglio Forcella il significato di quello che lui racconta se ricordi sullo cioè se lo mettiamo nel contesto di Bentivegna
O di Carla Capponi per i partigiani di via Rasella per esempio e viceversa naturalmente capiamo meglio emblematicamente costoro se ricordiamo poi Forcella e la resistenza in convento
E comunque l'esistenza dice perché la nelle condizioni dell'occupazione nel la la sopravvivenza comunque illegalità
E comunque violazione delle regole del potere occupante che va dal nascondersi dalla renitenza alla leva dal mercato nero dall'ascolto poi a nascondere gli altri
Alla non collaborazione di Elia in un continuum che arriva alla libera alla ribellione armata e la include
Non si tratta di contrapporre re una resistenza passiva o oppure o e una resistenza invece militare no certe capire che c'è un quadro complessivo di cui di cui tutto questo fa parte
Questo continuum però viene spezzato da tutte e due le parti nel dopoguerra
Da un lato scrive Forcella nel dopoguerra colpevolizzati dall'ideologia antifascista della partecipazione dell'impegno il vissuto di quegli anni verrà accantonato rimosso
Chi non ha fatto appunto la resistenza con la R maiuscola nelle definizioni ufficiali non passa del tempo prima che acquista il diritto di parlarne
Però contemporaneamente non troviamo viene colpevolizzata o comunque sminuita questa resistenza da colpevolizzata anche l'altra
E stato leggendo Forcella che io ho capito per esempio che una delle ragioni per cui le leggende le menzogne gli errori su via Rasella sulle Fosse Ardeatine hanno fatto tanta presa B e che queste leggende servono a colpevolizzare i partigiani e il nuclei cosiddetti belligeranti illegittimi rei di essersi impiccia alti in cose che non riguardavano qui c'è una una spezzatura una frattura fra queste queste diverse modalità di non collaborazione di opposizione che questo libro c'aiuta a ricomporre capire meglio
E qui poi allora la parte propriamente storica del libro
Che è una ricerca sempre molto puntuale documentata
Scritta combattuto con quell'eleganza che è poi un segno di pulizia profonda non soltanto di bello scrivere ma insomma di di di onestà via di un aspetto RIS ristretto limitato ma molto importante nella storia della città di Roma in quegli anni
E contemporaneamente però è un allargamento della propria vicenda personale
E cita di questa vicenda personale le coordinate storiche ce la spiega ce la rende comprensibile e la rende comprensibile al lui stesso la autoanalisi fatta nel diario continua nella ricerca storica non perché colloca appunto questo problematiche scelte in un quadro più ampio mostra come fossero scelte diffuse confuso scelte condivise come questa solitudine fosse poi una una solitudine di massa a una solitudine di tanti poi però leggendo è come contesto al diario questa questo libro che sta trattazione storica non si presta affatto a giochini revisionisti ICI diventa invece uno scava in profondità proprio su aspetti tre più ambiguità più complesse della nostra identità nazionale la le ambiguità che stanno alla radice la fondazione delle nostre istituzioni
Infatti qui ci accorgiamo per esempio che le protagoniste di questa parte del libro molto intrecciate fra loro sono la Chiesa cattolica e la città di Roma
Dell'una e dell'altra l'autore sottolinea una qualità trans storica per Roma e la Chiesa cattolica sono in qualche modo fuori della storia
E su come specchio di un narratore di un soggetto che dalla storia ha cercato di tirarsi fuori
Per esempio sulla chiesa
La Chiesa conosce da secoli e ha sempre applicato con successo quelle elaborato a forma di doppiezza che consiste nel fingere di collaborare con l'occupante brandendo lo corrompendo lo per assicurarsi una relativa libertà d'azione
Senza il modus vivendi che attraverso questa doppiezza all'autorità ecclesiastica riesce a stabilire con tutte le parti in causa
Le mille anomalie ambiguità e contraddizioni che costellano la storia di quei tratti interminabili lo nove mesi di occupazione diventerebbero inspiegabili
E abbiamo appunto queste doti la chiesa che ha una strategia Strauss storica che spiega e
Et rende comprensibile l'ambiguità l'ambiguità della Chiesa ambiguità dei sogni dei singoli
Roma
Dalla fine del potere temporale sono passati solo settant'anni per una città abituata a muoversi pigramente sul ritmo dei secoli non sono molti
E cosa un po'Bagini bellissime
Tuttavia parziali e secondo me quando problema schizzato entrambe o almeno va capito che qui dentro sto ci sono in modo problematico
La chiesa e chiese chiaramente diventa la metafora di un su grande scala di una politica della sopravvivenza
La politica appunto che non viene rivendicata come superiorità morale ambigua complicata
Anzi che corre corruttrice e quindi in qualche misura complice di corruzione va dalla politica
E in cui
Diciamo la
L'altro
Tendenza della Chiesa rappresentarsi a seconda delle del dei momenti come scrive Forcella
In essa pienamente dentro la storia e contemporaneamente quando serve fuori di essa e nella stratosfera
Fa sì che in qualche misura poi ci sfugga dal fatto che la Chiesa dentro la storia Schecter responsabilità ci sono e che dei comportamenti molto precisi comportano delle scelte qui per esempio Forcella cerca di mostrare come dopo il sedici ottobre e il rastrellamento degli ebrei di Roma beh non è che la Chiesa sia stata del tutto zitta
E tasse a parte voglio dire nessuno ha mai pensato che la Chiesa approvasse una cosa del genere ma come ma
Ci racconta che il segretario di Stato Mangione Mangione convoca l'ambasciatore tedesco gli dice guardi che noi protesto Remo l'ambasciatore tedesco gli dice mi domando quali conseguenze questo potrà avere
E il segretario di Stato diceva beh allora la la nostra protesta non vada resa pubblica
E qui ecco cioè basta questo e Forcella commenta beh questa è la è la strategia della Chiesa a salvare il salvabile ed evitare ulteriori persecuzioni nel futuro
Molto del salvabile viene salvato con rischi nei conventi nelle chiese nelle parrocchie come peraltro da molti civili
E molte case da molte famiglie e quanto evitare le ulteriori persecuzioni il futuro beh questa strategia fallisce clamorosamente
Perché almeno altri mille ebrei vengono deportati a Roma dopo questo in questo incontro fra maglione e la
E l'ambasciatore Weizsäcker d'altra parte maglione colui che due mesi prima aveva mandato il cardinale Tacchi Venturi a parlare con Badoglio per dirgli dopo il venticinque luglio non bisogna che mica di abrogare le leggi razziali
E leggi razziali in Italia nella bontà degli alleati
E che e poi non dimentichiamo appunto e questa politica di salvare il salvabile da da parte vaticana continuerà dopo la guerra facilitando la messa in salvo dei dei nazisti in America Latina Argentina eccetera
Spinge con Roma
E Roma pigra e papalina immobile nei secoli preoccupata solo di sopravvivere esistenti però non c'è solo non c'è solo questa Roma
Per farcela scriverlo ma allora come un agglomerato di quartieri un arcipelago di isole completamente isolati e reciprocamente reciprocamente inconsapevoli
E quello che descrive e dichiara e una di queste isole San Giovanni in laterano e quello dell'hotel questo arcipelago di luoghi della chiesa dentro la città
E non intende affatto però direbbe a Roma tutta Roma era questo
A Roma c'era questo ma Roma
Non è più almeno dal mille ottocentosettanta
La città una città esclusivamente erede del dominio della chiesa
A Roma
Almeno dal mille ottocentosettanta arrivano a Roma gente da tutta Italia sorgono quartieri
Testaccio
Più in là Borgata Gordiani Maranella che al tempo del dominio del papato non esistevano Arrighi si complica si estende
C'è una cultura laica di cui ostile Forcella ecco un esponente ordinariamente significativo basta che si accelera non
E imposti come Certosa Valmelaina Testaccio stesso durante la guerra la sopravvivenza
Molto più direttamente dentro la storia di quanto non sia San Giovanni laterano
E allora
è vero che come lui ci ricorda nei caffè del centro il nove il dieci settembre
E possibile non accorgersi che a San Paolo si combatte
Però è vero come come lui ribadisce sottolinea che a San Paolo si combatte a Porta San Paolo
Per cento se tutti non so cosa succede in città meno pigre papalina in quei giorni magmatica e papalina Roma centosettantuno civili non c'è mattina nessuno si fanno ammazzare per impedire che i tedeschi entrino perché se non molti siano pochi non lo so però certamente non mi sentirei di
Dichiararli dichiararli rilevanti
C'è un pezzo di Roma che tanti e poi e poi non basta a Roma del quarantatré virgola quarantaquattro si ricordava di Roma del ventidue di Roma di San Lorenzo ormai Trionfale dove dopo le barricate contro l'ingresso dei fascisti e dei morti per impedire che i fascisti entrassero ci son stati
Ma si ricordava anche
E ce l'aveva nella carne venti quando di quando il Papa l'avevamo cacciato e quando il mille ottocento e quarantanove il Papa da Roma è stato mandato via
Righetto ferro la
Fabro Intrastevere militante del Partito d'Azione molto vicino politicamente Enzo Fornaro mezzo fra eccetera povera nipote di un combattente del Roma garibaldina
E e dei suoi quattro fratelli dei suoi tre fratelli due erano morti la prima guerra mondiale uno era morto di botte nel ventinove lui muore alle Fosse Ardeatine
Ecco di questa Roma si tende a non dare memoria
Per esempio per esempio la città di Roma dimenticato di celebrare e il centocinquantesimo anniversario della Repubblica romana forse imbarazzante nell'anno del Giubileo tuttavia io credo che
E molto importante leggere questo libro nel contesto di questa di questa vicenda complessiva e vedere appunto come
E sia in implicito dialogo con tutto questo
Come
Per cui queste osservazioni queste cose che dico non servono a a diciamo consultarlo perché inconfutabile che non si è una ricerca assolutamente l'inappuntabile ma servono a hunter Preta Carlo a dialogarci a ragionarci insieme perché la resistenza in convento non era tutta la Resistenza ma comunque era come Enzo Forcella ce la restituisce vividamente con questa scrittura carica di ironia di senso dell'umorismo
Puntualissimo precisissima e più ancora di lei che Luigi Enzo Forcella che era come questo libro ce lo restituisce
Colto onesto individualista e generoso ambiguo problematico tollerante per questo sommamente intelligente e direi straordinariamente perbene
Ecco io a differenza
E lei
Ho conosciuto Enzo
Debbo dire l'amico di più vecchia data perché io
Posso ricordare perché
Ce ne sono stati altri naturalmente quelli fatti sui banchi delle scuole elementari Romney
Ormai le estati di infantili ma quelli voi non li ho più visti mentre
Enzo
Io l'ho conosciuta nientemeno nel mille novecentoquarantuno e poi abbiamo fatto delle vite molto diverse ma professionalmente in qualche modo parallele
E ai due giornali
Che
In qualche modo missili conducono e cioè l'Espresso Repubblica Luís al collaborato a tutti e due
Quindi è un'amicizia che poi negli ultimi anni della sua vita
Aveva subito un'interruzione
No l'amicizia ma il rapporto fisico
Lui si era molto ritirato se stesso nella sua casa nei suoi legami esclusivamente familiare
E quindi non ci vedevamo più o ci vedevamo molto molto di rado
Ma questo è un fatto degli ultimissimi anni quindi in sostanza sono mezzo secolo di
Ascolto
Preciso
Lei ha tracciato un
Un'analisi del libero del personaggio molto precisa e molto stimolante
In alcuni punti non non mi ci ritrovo
Ma non mi ci ritrovo perché a volte l'amicizia il rapporto personale possono invece che mettere più a fuoco a volte possono sporcare l'immagine dell'altra persona volte
Che guarda più da lontano vede più nitidamente
Comunque io
Però con una media testimonianza del personaggio sul libero ho poco da aggiungere
Concordo con lei quando dice che
Balletto dalla fine
Perché le pagine del diario
Sono molto significative e in qualche modo la storia della resistenza in convento
L'appendice alle pagine del diario
Questo lei ha perfettamente ragione
Ora
Certamente Enzo teorizza la necessità
E l'ambiguità a cui questa necessità conduce
E anche la paura a cui questa necessità conduce e la necessità è quella della sopravvivenza
Ma la necessità della sopravvivenza infatti
La chiamo necessità è un istinto primario
Di ogni essere vivente
Animale e vegetale che uomo in quanto variante della specie animale
E se non ci fosse l'istinto della sopravvivenza in ciascuno di noi
La vita non proseguirebbe la natura non si voterebbe
Ogni forma che appare all'istinto di sopravvivere ogni individuo della specie all'istinto di sopravvivenza
La differenza dell'uomo sulle altre specie che che aggiunge all'istinto di sopravvivere
Un altro istinto non perlomeno così lo chiamo si può chiamare in tanti altri modi che è quello della moralità
E che quello cioè prendersi carico di sopravvivenze più infastidite
Quando
La sopravvivenza individuale rischia di mettere in pericolo la sopravvivenza di altri membri della specie
Ah correttivo di questa eccessività
Della produzione
Al sopravvivere
Si affianca
L'istinto della sopravvivenza collettivo
Ecco questo è quello che noi definiamo il bene comune e la moralità soltanto questo
Lo meno per chi non crede che la moralità sia il dettato delle
Di qualche tavola di comandamento venuta da qualche Sinai o cose del genere
Quindi io non trovo che in questo istinto di sopravvivenza
Ci sia un motivo valido per colpevolizzare si
è pur vero
è pur vero che il sentimento i sentimenti di colpa che sono presenti
In ciascuno di noi perché in ciascuno di noi è presente una qualche me però sì
E lui sono
Particolarmente accentuato
Io l'ho conosciuto che lui aveva vent'anni io ne avevo sedici diciassette
E quindi
Eravamo tutti e due delle delle persone già largamente formate
Perciò non non posso capire non so anche perché lui era molto riservato non era una persona che faceva confidenze su fatti gli intimi e quindi io non so
Quali fossero le radici di questo senso di colpa che lui aveva abbastanza
Insistito abbastanza evidente
Probabilmente
Affondano come quasi tutte le nevrosi nella vita
Infantile nella vita famiglia
Ma siccome lui era un ingegno analitico
Notevolissimo
Lui ha cercato questo quello che
Io ho capito che lui
L'unica cercato di
Razionalizzare e trovare delle spiegazioni estense
Al senso di colpa grave
Che non possono essere
Che una persona così lucida non è
Questa sua tensione verso la sopravvivenza
Ne
Un senso di paura che anche questo è più che legittimo né la sofferenza
Il timore di una sofferenza del dolore fisico che lui aveva molto
Precisa tant'è che
Nella
Pochi giorni prima di ori lunedì
Ancora ricorda accetta molto serenamente questa situazione
Si augura che non ci sia dolo che non sia accompagnata da sofferenza fisica ma di questo problema del dolore fisico io ricordo in molte fasi del nostro rapporto
Tutte cose che non non possono generare sensi di colpa
Ma che si prestano da parte di una mente
Attrezzata
A
Finge
E convincersi nella finzione
Che questi siano
I motivi del senso di
E
Non ti riconosco neppure debbo dire in lui una persona che
Volesse sottrarsi alla storia che volesse contrapporre il proprio isolamento alla storia
Questo è diciamo l'aspetto di una sua malattia
Quando dico malattia intendo adatti e nel senso ecco
Una sua nevrosi depressiva che per lunghi periodi alternati della sua vita lo costringeva a ritirarsi a smettere di fare le opere
Che portava avanti da tempo e con molto successo
E con molta partecipazione
Poi c'è il è stato
Uno dei commentatori più lucidi più incisivi
E anche
E lei più polemici
Più esposti
Se il giornalismo italiano
Non è stato sulla stampa dove ha lavorato per molti anni
Lo è stato
Sulle pagine del mondo
Dove lui corre sito
Si alternavano
Nella stesura dei taccuini
Che erano i commenti
Di quel giornale lo è stato sulle nostre pagine dell'Espresso e di Repubblica lo è stato sul gioco
Dove ti veniva affidata molto spesso
La quella che a quell'epoca il giorno chiamava la situazione di cui Paolo Mori altri
Beh ricorda per esserne stato
Anche lui larga
Parte di quel giornale
Tutti i giornali molto impegnativa estremamente impegnati la stampa forse meno essendo un giornale d'informazione grande giornale di informazione ma che nel panorama di allora di quando Enzo
Ci lavorava era un giornale notevolmente impegnato
Era un giornale per esempio più impegnato che la stampa di De Benedetti è un giornale molto più impegnato del Corriere della Sera di Missiroli
Non c'è ombra di dubbio
E non parliamo del mondo non parliamo dell'Espresso non parliamo del giorno non parliamo di Repubblica
Giornali
Fin troppo impegnati se debbo dire quindi non è che lui si andava a cercare delle
Torri d'avorio dove distillare delle analisi
Obiettivi e non solo per lo sforzo di chi le compie ma anche per una posizione del giornale neutralista
No
E infatti
L'ultima volta che Luigi
E cerca di un paio di volte
Che lui mi disse
Che doveva sospendere la collaborazione Repubblica
Perché
Non non non era più in grado di portarla avanti
E non lo era più a causa di un io non stato diciamo
Di patologia psicologica non per altro Giorgio
Quando poi dopo lunghi mesi forse un paio d'anni
Di silenzio lui ricomincio
Ricominciò sul Messaggero perché Messaggero era un giornale meno
Meno esposto
Perché evidentemente lui
Sentiva di non avere più dentro di sé
La forza di esporsi come aveva avuto per tutta la sua vita di giornalista
Quindi io vedo per essere più chiari questa sua questo alternarsi nella vita di Enzo di farsi lunga Fassi
Di impegno
E fasi di disimpegno come la cui essi o l'allentarsi di una nella Rossi di una patologia
Voglio ricordare
I taccuini del mondo erano una cerimonia quasi pubblica che avveniva in un segreto quasi pubblico cioè alle quattro o alle cinque del pomeriggio arrivavano vorrei sito e Forcella
E si chiudevano nella stanza di Pannunzio
E aveva una porta a vetri e delle tendine verifiche sparavano i pezzi
E lì rimaneva in un paio d'ore
Discutevano con Pannunzio i quattro cinque argomenti perché questi taccuini forse qualcuno ancora se li ricorda occupavano quasi interamente la pagina dei commenti del giornale
Ed erano dei brevi pezzi ne entravano tre quattro volte cinque
E quindi toccavano tre quattro
Temi di attualità della settimana diversi e Pannunzio non lasciava erano anonimi
Quindi quindi erano riconducibili al direttore evidentemente
E quindi il direttore li discuteva con quelli che li scrivevano ma siccome quelli che li scrivevano erano delle personalità del rilievo punto di correzione di Forcella non è che mettevano in bella copia quello che gli diceva Pannunzio in quelle due ore in realtà
Si formava
Molto più che non in altri luoghi o conciliaboli
Sì
Avvenivano pure
Nelle nelle poche stanze di quel giornale ma lì e in quelle due ore pomeridiane una volta alla settimana si formava la linea politica del giornale quindi debbo dire
L'apporto di Enzo
Per parecchi anni alla linea del Mondo di Pannunzio
è stato rilevantissimo
Quando lui abbandono o il la con la la il suo rapporto professionale con la stampa dove pure era stato molti anni
E dove aveva era stimato moltissimo dal direttore c'era un rapporto tra loro
Dopo pochi poche settimane o pochi mesi dopo un breve intervallo
Lui scrisse un saggio
Molto polemico
Contro la stampa e contro soprattutto il direttore della storia
E che cosa rimprovera
Pubblicamente in un saggio riuscì adesso non ricordo più su quale rivista ma insomma
Fu molto letto
Campo presente
Tempo prese
Rimproverava alla direzione della stampa al direttore della Stampa
Una
Un un non sufficiente schierarsi
Questa era l'accusa
Quindi tutt'altro che una persona
Che si ritirava dalla storia rimproverava al direttore di quello che era stato il suo giornale il fatto che non si schierasse abbastanza
E poi passò al giorno era un giornale estremamente schierato
E così
Io conobbi emesso all'università sebbene ci fosse una differenza di età tra minori
E poi ci si incontrava non dico molto di frequente ma insomma ci si incontrava di tanto in tanto nella redazione di Roma fascista a Palazzo Braschi e dove tutte e due collaboravamo abitanti
Allora fascista nel giornale dei Goffredo
Dei gruppi universitaria
E come tutti i fondi di giovanili egli studenteschi anche quello nei limiti molto contenuti
Dell'epoca era un giornale di fronda rispetto alla
Alla linea del partito fascista
Allora di fronte ampiamente peraltro tollerato perché intanto perché non andava al di là di certi limiti ma poi perché
La fronda dei giovani era in qualche modo una civetteria
Per far vedere che il regime lasciava
Libertà di espressione
Questo appartiene alla preistoria dei miei ricordi anche dei suoi ma lì noi ci inventammo un'amicizia e
Direi un primo tipo di orientamento politico perché in questo giornale
Sì profilare uno rapidamente due Ali due
Correnti chiamiamole così
Una si richiamava
Pensate un po'dei capite
Al al corrente
Chiamiamola di sinistra capisco che queste qualificazioni applicate alla fronda fascista
Sono largamente improprie ma
E non a caso gran parte dei quali nostri coetanei di allora che facevano parte di questo filone
Seguirono poi la Repubblica di Salò
L'altra alla quale Enzo ed io in qualche modo appartenevamo si richiamava a Bottari
Cioè al alla linea di critica fascista delle riviste culturali come primato a quella linea dove stava erano stati anche tre quattro anni
Ho cinque anni prima di noi
Ingrao che e altri che poi avrebbero avuto un ruolo primario nel Partito comunista e che da un certo punto in poi lo ebbero in parallelo perché erano comunisti ma ovviamente non potevano dichiarazione tali e per un certo periodo continuarono a questo tipo di from divismo singolare che questi fossero più vicini
Ai ai gruppi diciamo di revisionismo se posso usare questo termine fascista
Liberale fascista che non a quelli della sinistra sociale
Singolare ma che denuncia poi un un impianto
Che è stato il il meglio il peggio del partito comunista di derivazione in qualche modo crociana
Dico il meglio del peggio vario modo
Il meglio perché ha fatto del partito comunista un partito tra i partiti dell'Occidente
Il partito più avanzato intellettualmente più complesso
Meno perso internazionalista
E peggio perché questo suo senso essere e sentirsi diverso
Non
Gli ha acconsentito o lo ha riservato da una autocritica più radicale e più profonda di se stesso che forse avrebbe accelerato
Ho
Fatto venir fuori in modi diversi la sua evoluzione verso la democrazia comunque Coni se perfettamente inutile discutere questo fu l'esperienza allora dicevo
Fin d'allora in un modo rudimentale come potevano farlo bene Jovanotti così
Ancora immaturi
E in un regime come quello che ci aveva tirato su come la chioccia tira su i porci non abbiamo cominciato ad essere ai nostri cinque anni figli della lupa Apple Balilla Pavan quel visti poi giovani fascisti finale che abbiamo cominciato a incontrare certi autori
Non avendo nessun punto di riferimento
Fuori non avendo mai incontrato
I comunisti nel Partito d'Azione niente di tutto questo
Quando dicono in questo caso parlo
Di Forcella di me e di un altro che non era fisicamente con noi con me lo era a intervalli
Ma che cioè dice le stesse esperienze perché ci si comunicava per lettera che era Italo Calvino
Dal punto di vista politico
Il percorso che fu fatto il che somiglia un poco poi a quello che Zangrandi racconta nel libro la lunga marcia attraverso il fascismo fu questi soggetti con di una generazione di un gruppo di Giovanni i quali dopo essere schietti
Cresciuti dottrina nati dal fascismo sbocca sull'antifascismo ma senza avere nessun rapporto con forze politiche esistenti che erano in clandestinità e con le quali noi non avevamo nessun tipo di ma nemmeno di conoscenza sì sapevamo vagamente che c'era un partito comunista
Allora
Mi domando
è singolare che un uomo un giovane i cui interessi sono di tutt'altro tipo dice lui
Ai suoi diciannove vent'anni
Comincia già ad essere punto dalla passione politica
Sia pure come osservatore come giornalisti come testimone ma in un modo molto forti
Quindi ecco in tutte queste varie
Dai ricordi
Del nostro sodalizio io l'ultimo citato il più antico poi i giornali che ha frequentato il peso che ha avuto in quei giornali vorrei dire
La sua esperienza di politica attiva di amministratore
Di
Candidato a un certo punto a fare il sindaco di Roma
E
Con la sinistra
Quindi non è uno che
Si riparava
Certo non era non era un d'Artagnan questo no perché poi avrebbe dovuto essere
D'Artagnan ci si nasce non ci si diventa tuttalpiù bisogna esser nato in Guascogna ecco diciamo
Allora
In questo dissento un pochino dalla sua
Analisi perché
Ripeto poi so benissimo che a un certo punto mi si tirava fuori
Ma si tirava fuori perché aveva una sua malattia
Per questo si tira
Io qui un
Lettera molto bella
Che hanno a Forcella ma manda
Che è una lettera privata
Ma anche
Racconta in poche frasi la morte di Enzo
Non posso darne lettura perché
Non non so se il legno autorizzerebbe ne voglio polle qui la domanda
Mi è sembrato Rizzato ma
Quello che dico è che quando lui arriva a quel momento
In cui diventa consapevole
E sta per venti giorni
Inattesa
In quel momento
Sapendo che sta arrivando
Venti giorni in quel caso insomma
Lunghissimi
La testimonianza di Anna è che
Lui vive questi venti giorni quasi con un senso di riacquistata serenità dei e dei grandissima forza e e dignità
Quindi
L'istinto di sopravvivenza certo ma quando quando arriva il momento in cui non l'evento che qui lo sappiamo tutti che deve accadere per tutti ma la data approssimativa delle venti è conosciuta e il modo
Dell'evento e conosciuto
Lui come si liberasse dalla paura
Come si liberasse dalla paura perché in realtà si libera in prossimità della morte da che cosa dalla nevrosi che l'ha perseguitato per tutta la vita
Questo io credo sia avvenuto
Comunque
Con l'amico per me molto importante
Con il quale per mezzo secolo ho parlato da vicino che da lontano
Dunque
Io condivido sottoscrivo sono scappato con grande interesse le cose dette sia la Portelli chiedeva Eugenio Scalfari
Non avrei
Cioè in una pregnante dal giunge ora mi sembra che abbiamo detto delle cose esaurienti completo tra l'altro la testimonianza
Di Scalfari anche la testimonianza di un grande amico personale di Enzo Forcella un autentico amico io non ne posso dare testimonianza diversa e diretta perché anch'io sono stato amico di Forcella sia pure essendone stato fratello minore io l'ho conosciuto tardi ero più giovane di lui però però sono sento sempre sentito un grande debito perché questa amicizia che non era una norma amicizia professionale Cunego consensi giornalista
Anna ricorderà che quando io e altri della mia generazione eravamo dei ragazzi appena venuti fuori della sinistra parlamentare
Le stanze di casa loro erano stanziati aria dove sì discuteva si chiacchierava coltivavano i dubbi ecco si coltivavano i dubbi io penso che la vita di Enzo Forcella è stata una vita dedicata dedicata appunto al dubbio al tornare continuamente ossessivamente ne aveva anche un un rapporto forte con lacci canali tormentata la nevrosi delle cose di cui si è detto qui stasera ma l'elemento centrale era il dubbio non è continuo rimettere in discussione le cose di cui ci parlano in quegli anni si era parlato negli anni precedenti si sarebbe parlato e negli anni successivi
Visto che ha detto delle cose che ho ascoltato mi hanno convinto persuaso mi limiterò a dire due o tre cose su cui non non sono d'accordo piccoli dettagli
Uno
Però forse ho capito male questo dividere appunto le le delle stagioni diverse della vita di Enzo fra impegno non impegno o disimpegno e calcolare gli ultimi anni
Quelli in cui Enzo scrisse
Fuori da Repubblica sul Messaggero ma anche su altri giornali articoli
Articoli non frequenti
Come se fossero articoli di un uomo che si era ritirato in se stesso
Se stesso nelle sue nevrosi nelle sue nei suoi tormenti io io su questo mi permetto di dissentire
Secondo me quegli articoli andrebbero riletti tra l'altro sono molti di quegli articoli sono dedicati a temi che gira intorno al nocciolo centrale di cui adesso parleremo di questo libro
E c'è un articolo fortemente impegnati
Sono impegnati contro un senso comune
Che circonda gli avvenimenti di cui si tratta in questo libro ma non sono articoli così evasivi in cui il servire in cui parlava del più e del meno
Ma articoli in cui con con i suoi modi con un suo stile con la sua eleganza interveniva mettere dei puntini sulle i su questioni non irrilevanti forse quegli articoli andrebbero raccolti in un piccolo volumetto o forse in una successiva edizione del libro almeno quelli attinenti alle cose di cui si parla in questo libro andrebbero ripubblicati perché si prestano
A una meditazione
Quando il libro uscita anzi prima che uscisse ne avevo visto la bozza corretto la prefazione incitati parlai con Anna ma posso raccontare in pubblico dicendo che avevo qualche è una prestazione bellissima una parte tutto da leggere che avevo qualche dubbio su questa prefazione siccome detto ne abbiamo parlato a lungo è giusto che ne parli in pubblico
Quindi citati fa
Appunto punta tutto molto su dicono di nuovo testo stupenda tutto tutto sulla nevrosi Porcella sacerdote della della paura questo problema che aveva avuto tutta la vita
Io sono convinto che il libero apparentemente sia dedicata a questo
Ma in realtà è dedicato a qualcos'altro
Su cui mi soffermerò alla fine ma ve lo voglio anticipare che è stato il cinquantennio successivo a quando gli avvenimenti si verificare una in cui questi avvenimenti furono oggetto di uno strano processo di nascondimento
Il libro
Dedicato per la parte
Raccontata tutti quegli esponenti
Antifascisti che trascorsero come dice il titolo del libro la resistenza il periodo che va dal settembre del quarantatré al giugno del quarantaquattro in convento ordine edifici in cui ricevi vanno
L'ospitalità della Chiesa cattolica
E poi come è stato ricordato nelle parti
Nelle parti nel finale delle partite idealistica i suoi tormenti per non aver fatto
La resistenza
Anche qui a anch'io sto vorrei osservare a Portelli che si vero molto
Nobile quello che ha detto che ci sono delle forme di non collaborazione che sono una quasi resistenza o che sono una parte integrante dell'esistenza queste vera
Però però qua si parla di un'altra cosa non si parla di una resistenza passiva che si accompagna anche l'altra faccia della resistenza attiva
Con grande coraggio
Con grande ne sta Forcella racconta che
Capiva
Questo è un punto centrale lo voglio dire casca offre a diciott'anni diciannove spesso tutti coloro che hanno osato diciamo a diciott'anni tutti abbiamo avuto diciott'anni anch'io quando avevo diciott'anni lavoravo con te ho cominciato allora Caterina non si capisce tutto
Ma per chi si impegna così si capiscono tante cose comunque Forcella disse dice non è che non capisce niente che ero così vedevo capivo non capivo no capivo
Andai prima in Sabina mi sembra poi tornai a Roma stette un po'nascosto dalle madri così e tenevo di contatti con degli amici
Che erano passate le resistenze un giorno venne a casa mia terra giorno della verità il fratello di Fabrizio Onofri Giorgio non offre che era un dirigente della Resistenza romana
E lui racconta di quest'incontro
Così come l'incontro in cui tutte e due capivano l'unica andava propone diventa resistenza c'erano tanti ruoli e parmigiano non c'era solo quelli che andavano metterle bombe via Rasella
Certo ruoli di collegamento penso racconta dissi come di
Qualcuno
Che chiede che il Consiglio ha fatto un grande discorso sul ruolo dell'intellettuale attuale potere insomma e i due si capirono
Forcella conservato
Per tutta la vita la mamma di quell'incontro in cui Fabio
Declinato l'offerta
De non aveva partecipato in nessun modo aveva deciso di non partecipare in nessun modo alla resistenza
L'ho detto sì a parte lì che Scalfari
E che c'è di male vogliamo criminalizzare tutti coloro che non sono eroi non sono andati a mettere bombe avevano fatto assolutamente nulla
è vero non c'è assolutamente nulla
Come
Vorrei dire a proposito di batteri sono stati in questi altri giorni su alcuni cedimenti di gru e degli azionisti torinesi non c'è niente di male piccoli cedimenti piccoli dalle
Sapete cosa c'è di male
è la contraffazione della memoria
è quello che dopo la guerra invece di parlarne apertamente
Raccontarle ed è questo il tema a cui ha dedicato il libro di Enzo Forcella
Un'intera generazione in passato
La parte più schietta ha messo il veto Massimiliano diciott'anni non non si poteva capire
La parte
Mi scritta non ha raccontato nulla affinché queste cose non sono venute fuori
In altri modi per altre e poi li di fronte all'imbarazzo bofonchia Tancredi che aveva diciott'anni venti e ventidue che
Per questo non è nobile
Perché ripeto non partecipa alla Resistenza una nella vera dei cedimenti
Più o meno grave nei confronti del fascismo
Non c'è niente sono cose che su cento tra dittature
Ma quello di nasconderlo
E partecipare a un generale nascondimento di questa cosa per quella qualcosa di cui secondo me si continuerà a discutere che spiega perché vedete in tutti i paesi sono venute fuori
Storie di questo tipo ogni tanto qui in Italia un massacro è un massacro non passiamo giorno senza aprire i giornali trovarmi a bizzeffe
Sarà anche perché c'è una congiura dei revisionisti che vanno cercarli con conoscessi questi documenti però la quantità fa davvero impressione
L'imputato di questo corso storiografico
Non è ripeto ciò che accadde alla fine degli anni trenta o in epoca di guerra ma di cinquant'anni successivi durante i quali ognuno come si dice in altre parti ripresentato Ski Show ho provato a non affrontarlo
Di che parliamo
Vi si di quello di cui parla farcela verso la adesso ti dico
Allora vi racconto un po'il libro
Il libro pipa parto dalla fine
Il generale Clark
Il cinque giugno del quarantaquattro al comando delle truppe alleate
Entra a Roma cioè Clark si regga piazza del Vaticano
Va in Campidoglio va al Senato Lecce chiunque invita tutti a vista ma non riceva i capi della Resistenza romana
Una stranezza un dettaglio una cosa
Io vengo da una famiglia mio padre era comunista in quegli anni nei per sentito dire sapevamo parte delle cose che sono raccontate proprio del leggerle fa un'altra impressione e qual è il punto alla fine dopo
Tre giorni e glielo fanno presente qua imbarazzante
Certo c'è un capo d'imputazione nei confronti di Roma che neanche insorta perché le altre città meno quando stavano per arrivare agli americani quando tutta la partita era chiusa
Insorge una Roma scelse per due motivi complessi di non insorgere quindi non si sentì in dovere di
Prendere contatto con quei signori che non avevano fatto neanche un'eccezione alla fine li mando a prendere con una jeep vennero lui mi fece ricevere da un suo attendente incontrò solo brevemente il giornale Bencivenga che era il capo militare della Resistenza di liquidare in poche parole
Questo episodio è un episodio molto imbarazzante si potrà dire quello che si vuole Roma vitale fu liberata dagli alleati non conobbe
Se non marginalmente nel quartiere operaio da parte di un pugno di euro una resistenza fu liberato dagli americani punto basta punto basta poi ci furono ha raccontato bene Portelli degli operai alcuni episodi che direi di testimonianza cioè l'episodio più controverso di tutte l'episodio in via Rasella poi livello alle Fosse Ardeatine ma su quella inutile che ci intratteniamo
E a Roma
Cosa facevano i capi della resistenza di carattere resistenza giustamente mettevano
Il tema in saldo se stessi mettevano in salvo la a proprio uso niente di male verranno dei dirigenti non tutti
Perché
E questo lascia da un senso di colpa perché a Roma azionisti repubblicani comunisti rifiutarono
Questo costume
Ma gli altri invece misero antifascisti sciolti così alcuni consumare un piccoli compromessi con un'Italia già repubblichini in altri altre liste zero si arrangiano fecero quello che era possibile fare
Ripeto il mio giudizio su questo non è grave però insomma
Tra l'altro questo libro io ti consiglio di leggere descritto anche con con grande ironia un libro un libro di letteratura non è un noiosissimo libri di storia come può venir fuori parole
Ma in questi momenti andarono tutti dopo veramente di tutto
Ed era un punto
Laterali e soprattutto un punto singolare d'incontro di quell'Italia di quell'anno lì di quell'anno terribile
Maresciallo Graziani quando le autorità tedesche repubblichini andava chiede di prendere la guida
Delle truppe della repubblica di Salò
Aveva capito benissimo tutti hanno capito ecco vorrei ricordare in quell'anno già si era capito che la guerra era persa criteri rischi fascisti di cose tutti avevano capito tutto
Per Graziani che stava vicinanza diciamo magnifico capitolo racconta si preoccupa subito non magari anche per niente non è un grande onore
A delle dei risentimenti contro Badoglio contro l'unità capisce e la prima cosa che fa di mettere al riparo tutta la sua famiglia indagheranno appunto l'intera sua famiglia dove la sua famiglia divora
Tutta questa differenza come quell'altra di gerarchi fascisti che seguirono Mussolini andamento dei salari insieme a queste antifascisti in un rapporto esplicite o di dagli agenti di vario genere e poi la famiglia c'è la famiglia Carandini la famiglia Carandini
Arriva richiede il favore di potersi quotare trenta vacche e tre tori da monta viene accordato a favore perché queste trenta la che sono pregiate sei si possono salvarlo resistenza con in questo bailamme
Che racconta Enzo
Aldo Fabrizi chiede di portare la cavalla Aldo Fabrizi durante questa è una storia vi potrà sembrare una storia così di varietà ma non è così il film
Che dà il volto
Per questa contraffazione per la memoria alla Resistenza romana e come voi sapete Roma città aperta in un altro libro che sicuramente non so già nel forse non ha letto la portella avrà letto quello di Aurelio le lepre su via Rasella
Si racconta la genesi di quel film erano stati tutti soprattutto
Aldo Fabrizi
Collaborazionista ha fatto varietà fino all'ultimo momento pieno di scene antisemite di cose insomma ha depositato la cavalla pregiata in Vaticano rettori a guerra appena finito ci fu una bagarre temendo che tutti avevano capito che il vento è girato Fabrizi per salvarsi fallo il ruolo di don Morosini in
Roma città aperta ecco il film appunto quel film fu tante cose insieme fra cui anche uno quello di tramandare ai posteri una
Storia di Roma di quello che era successo in quei mesi dell'occupazione
Che non era veritiero che non corrisponde al vero che corrispondeva a parte del vero agli episodi limitati e marginale
E poi ce n'è per tutti c'è correzione che racconta nelle sue memorie scusate all'addestramento e studia in momento di faccia
Ed era cotto nelle memorie che lui appena poté smise di lavorare il giornale della Repubblica Sociale invece facciamo un caso dei giorni della normale quasi scopo di fine aprile vorrei Osio accettò di lavorare
Per il telegiornale della Repubblica sociale riguarda che questo ripeto non è grave una grado assolutamente tutti hanno fatto di tutto la vita complicata il grave nascondimento per grave che uno a mio avviso il nostro viso vista l'enfatizzazione che nel dopoguerra c'è stata su cui l'Italia fascista ritagliati precise così un doveva sentirsi in dovere di ecco
Cari amici
Vi spiego perché per alcuni mesi che cosa mi costrinse o perché lo feci perché lavorare a la Repubblica sociale o a un giornale della Repubblica sociale
Ce ne sono altri ma che poi il rapporto non fosse così tranquilla andiamo fuori da altre notazioni
Che Enzo Forcella fa per esempio lui prende i diari di Nenni e li confronta de Niño è stato quasi sempre metteranno quasi sempre nota che mediare vorrei leggere
L'argomento è sempre trattato come se lui si fosse trovato casualmente in laterale di largo alcuna frase
Ma qui nel silenzio della terranno dove mi sono rifugiato per una settimana e da dove uscirà domani mattina per riprendere il mio posto nella lotta eccetera eccetera
Apprendo nel mio provvisorio ritiro in laterano la morte di Silvio Trentin ritrovo il mio quaderno alla terranno dove sono venuto per ventiquattro ore per scrivere il fondo del primo numero de L'Avanti
Passata la serata alla terranno dov'ero venuto per vedere con Bonomi quello che si può fare per i nostri detenuti c'è sempre un modo illusi familiari dei minimi l'avete sentito voi non letti quattro pezzi avrei potuto continuare di parlare di questa cosa ma allora se non c'era niente di male
Se non c'era problema si è quella di Forcella era così una nevrosi individuale
Un po'per l'uomo che per tutta la vita invece di di dire ma Massini ma figuriamoci sono unità reato anch'io si è arrovellato su questa cosa perché perché gli altri non ne hanno parlato perché perché non c'è un libro di Nenni ecco perché preferivo la vittima insomma Forcella va avanti e non voglio miliardi la storia di Nenni laterano provocò l'ira di Pertini Ledesma che si stava non fa onore nel nostro capo sterline la cosa di correzione si sapeva perché queste cose che si sapevano perché l'altro obiezione tutti fatti risaputi
Tutte cose note non sono mai state oggetto di una letteratura spontanea e le persone
Tantissime che sono rimaste toccate
Da queste cose ne hanno parlato solo quando sono state toccate solo per minimizzare
Nessuna per fare un vero lungo viaggio
Non come quello di Zangrandi che era autolegittimazione non vedo lungo viaggio dentro dentro questa vicenda beh ecco Forcello a un certo punto la sua vita
Lo ha fatto ho deciso di farlo la il caso ha voluto che il libro di Forcella uscisse dopo la morte di un socio della
Ma è ma è un libro
Forte
Coraggioso
Il libro di una persona
Che
Ci ha lasciato post mortem un grido non così giochetto
Porcella l'ha ricordato prima Portelli è stato anche presidente dell'Istituto storico della Resistenza evidente che in un Paese normale la cose diverse presidente l'Istituto storico della Resistenza è di avere avuto che comportano per carità lo ripeto e lo voglio ridire
Del tipo che abbiamo descritto che Luigi racconta durante la Resistenza è una cosa non dico incompatibile ma che va chiarita
Ma non lo so non lo sapevano benissimo però cioè c'era un problema tutti guardano già detto l'argomento non lo sapevamo tutti lo sapevano ogni volta che esce un libro sugli azionisti torinese tutti sapevano tutto
Allora come mai quando escono queste storie che noi tutti sapevamo quella che anch'io ne sapevo chiunque abbia vissuto a Roma io sono ottantadue dei quali si sapeva si sapeva che Nenni
Si sapeva di correre si si sapeva che i Carandini si sapeva si dipana tutto si sa tutto e è chiaro
Il punto né questo
Il punto è questo che queste cose merita una reazione una riflessione
E se
Diciamo l'antifascismo
è stato nel dopoguerra una religione il sacerdozio di questa religione è stato affidato a persone che avevano piccoli avuto piccoli cedimenti e non ne avevano parlato ancorché tutti lo sapessero
Questo a mio avviso provoca una questione etica importante
E non lo dico io il fatto che esista questa questione etica e la spiegazione del perché
C'è questo bailamme ogni cinque giorni quando escono
Ogni settimana ma quando escono questi episodi piccoli grandi cedimenti ripeto
Sono cedimenti estrazioni allontanamenti dalla lotta che non hanno niente dico niente di colpevole le cose
Che a mio avviso così sono imbarazzante in primo luogo
Non averne parlato non averci riflettuto apertamente avere
Aver creato
Cercate creato trovato dei modi per aggirare la questione in secondo luogo che
In secondo luogo tutti appunto la rappresentanza ufficiale di queste idee dell'antifascismo della resistenza così siano spesso toccate le mani persone che avevo avuto questi episodi e la loro vita non ne avevano parlato
Io trovo che
Questo libro
Di Forcella gli USA grande onore libro più impegnato descritto nella sua vita un libro coraggiosissimo membro di un uomo con la schiena dritta che guarda negli occhi il vero problema che non ci viene a raccontare che era un ragazzo
Così sono contento riconosciuto Forcella che io conosciuto io
Penso che se in questo Paese ci fossero piuttosto che gli Angelo d'Orsi cioè coloro che scoprono queste cose molti Enzo Forcella che raccontano Angelo d'Orsi e quello storico per adesso
Ha messo il dito sulle debolezze degli azionisti torinesi ma questo ci porterebbe lontano ma ci fossero molte persone che raccontano così con coraggio senza illusione le
Le proprie cose anche le proprie debolezze questo non andrebbe non va considerato come un atto di debolezza ma
Un atto di forza che ci consente di vivere in un paese in modo migliora grazie
Foggia dovranno dare la parola portelle invece lo mettono cioè una cosa e cioè che quando Enzo Forcella era presidente dei sullo storico della Resistenza non era nonostante
Questa sua vicenda ma anche grazie a questa sua vicenda cioè la riflessione è stata fatta
E uno degli insegnamenti che io devo Forcella che tutti quelli che hanno lavorato a Roma l'Istituto storico della Resistenza devono Enzo Forcella è esattamente un insegnamento che in questo libro
Il problema e che quel tipo di riflessione e che non abbiamo fatto che nei lavori dell'Istituto storico del resistenza romano per esempio ma e è rimasto un qualche Marina poco ascoltato mentre voglio dire altri latitanti anziché altre storie hanno avuto più ascolto questo non c'è dubbio ma se cioè una e per le voglio dire un rapporto fra l'antifascismo di Forcella il nostro antifascismo ufficiale sito storico Resistenza è esattamente questo
L'idea che poi c'è il rappresentava un rapporto problematico con questa vicenda di cui ci assumevamo nella memoria ovviamente essendo io nato molto dopo
Ci assumevamo Pro tutte il senso complessivo quindi sola solamente l'accordo sulla necessità di quella riflessione voglio dire che in almeno alcune importanti e non trascurabili componenti diciamo del lavoro storiografico sull'assistenza
Per fortuna Forcella e a e gli altri ci hanno aiutato a farla altri altri hanno aiutato meno ma Forcella ci ha aiutato molto
Grazie Scalfari
Pensavo che oggi in questa occasione
Paolo Mieli non non riproponesse per l'ennesima volta il tema
Della storia deformata da ripetere
Allora debbo ripetere anch'io non so se si annoierà
Ma visto che facciamo ripetizione facciamo
La storia viene vista Paolo Neri lo sa benissimo dal punto di vista di ciascuno di noi
E quindi tutta la storia non è altro che il revisionista
Tutta non quella che quelli che adesso per comodità semplicità di linguaggio chiamiamo revisionisti da tutta la storia il revisionista
Perché ciascuno di noi vede gli eventi del passato dal proprio punto di vista che soltanto su
E non è di altri
Questo come premessa generale
Come attori il caso non non non credo che esista un caso Forcella
Un caso Forcella perché dalle tue parole sembrerebbe tu hai addirittura detto che forse non doveva essere lui il presidente dell'istituto della Resistenza
O non doveva essere lui il commentatore di giornali decisamente antifascisti dell'antifascismo che tu chiami ufficiale e così via non doveva essere la cosa doveva fare doveva scrivere
Questo libro altri analoghi che così faceva contento ticket e quel lui ha fatto quello che sentiva di fare e gli altri
Che erano in rapporto con lui le hanno proposto offerto e spesso lui ha accettato di fare quello che gli altri desideravamo che lui facesse gli offrivano delle tribune e lui spesso le accettò anzi spesso la sua intera vita lei accettò salvo io ho parlato di una sua défaillance
Di tipo ne però ottico ma non perché con questo voglio cancellare delle cose vergognose o comunque e che non si attagliano alla figura
Eroica
Non non è una figura eroica Enzo Forcella nessuno di noi è una figura eroica gli eroi sono pochissime se Dio vuole beati i paesi che fanno che non hanno bisogno di eroi quindi da Enzo Forcella
Certamente non è una figura e poi ecco allora detto questo
Che lui abbia avuto un un impegno permanente di tipo civile e questo è testimoniato dalla sua vita di giornalista di intellettuale e anche debbo dire di in un'ultima fase di uomo politico di uomo
Che ha concorso a cariche elettive cariche pubbliche concerti raggruppamenti concerti parti
Questo sono dati di fatto
Qual è il punto
Il punto è che lui non ha fatto la Resistenza armata Roma questo è il punto
Beh io avevo pochissimi anni meno di luce ma ne avevo tuttavia diciannove venti in quel qui io son del ventiquattro quindi nel quarantatré quarantaquattro euro di leva colpito dal bando Graziani che diceva i giovani di leva che vengono scoperti renitenti alla leva verranno fucilati sul posto possibilmente in presenza dei familiari c'era anche questo Riccio lamento e noi ci nascondevano
E però
Roma non aveva un retroterra
Montagnoso
Ma questo sarebbe il meno
Roma non aveva quei luoghi che ti potrà far piacere dispiace
Di aggregazione
Di forze che erano le fabbriche
Non ce l'aveva insomma
Non avevo operaio
Roma aveva artigiani borghesi professionisti insegnanti magistrati borghesi
Piccola piccolissima un po'più alto
Carandini salvo le vacche
E certo Carandini salvo aveva che ma però hai tralasciato di dire che lo riportava le vacche al Gianicolo nei nei conventi della nella casa penitenziaria dei gesuiti o giù di lì
Per dare il latte alle centinaia di persone che stavano lì e poi certo nel contempo salvo che va però eppure Trento va be ma e voglio dire e questo cosa volti Tarantini no va be'intorno a un danno ma un la vedi che c'è una specie di cupidigia ma c'è sesterzi se si no scherzi ma i tuoi sogni sui tuoi scherzi io ti voglio bene Paolo
Ma sui tuoi scherzi bisogna stare molto attenti perché tu quasi sempre quando vuoi dire una cosa seria la presenti da scherzo siccome io ti conosco sto molto attenta ai tuoi scherzi entro molto
Allora
Carandini insieme a ai liberali a quelli che erano alla guida del partito liberale clandestino dell'epoca e cioè Libonati e cioè Pannunzio e cioè Cattani eccetera Ruffini
Carandini faceva clandestinamente a Roma e non protetto che non viene mai stato nei conventi faceva quell'azione di organizzazione diffusione di stampa clandestina contatti con gli alleati eccetera che poi si potevano fare in una città come Roma in quel momento
A Roma c'erano pochi Gatti visti tentare si chiamassero così
Che erano tutti del Partito comunista aveva una loro organizzazione chi non faceva parte di quest'organizzazione dodici ma Porcella gli hanno offerto di farne parte rifiutare rifiuta
Al rifiuto non voleva rischiare la pesca e con ciò che cosa qual è il il problema
Qual è il problema ore ma ma lo so quel ma ma se lui si sente colpevole di una cosa che non è compreso ma perché crea un complesso di colpa particolarmente sviluppato che non può venire da questo ma ti pare che può venire da questo
Complesso di colpa che ti perseguita per una vita io sono per la lettura letterale di un libro secondo i dieci fa io ho vissuto tutta la vita
Con questo grumo secondo me vuole scrivere io vi su tutta la vita con questo grumo ed è la cosa che mi stupisce che altri che avrebbero avuto scusa me interrompo così dall'amor lei entra in un territorio
Io non so se non mi sono spiegato ovviamente io non penso mette Forcella non dovesse fare il giornalista i miei che non dovesse no Sydney che non dovesse essere presente l'Istituto storico dei senza dico che la sua vita
Trova compimento eroico in questo libro
Chi fa
Avendo
Episodi di cui su cui ha nutrito un rovello
Va allevato un rovello
Chi fa
Altre cose facendo finta di niente
E non affrontando pubblicamente questo Rovello secondo me vale meno di Forcella non mi faccia l'ha fatto benissimo a fare i geometri denuncia
Benissimo e ha ragione portelle a ricordare che il suo ruolo da istituto storica rese fu un ruolo molto particolare me lo ricordo perché frequentava anch'io il suo storico della Resistenza in quell'epoca ma perché aveva questo rovello
E il compimento e fondamentale dico dico che questo unico e quindi unico cioè l'unico che è arrivato a portare questo continente
Ma secondo me visto che ci rifacciamo delle malizie no facciamo anche per far convergere vivace sì
è secondo me confinare il senso di questo libro
Di qui la mia polemica scusami Anna con citati una nevrosi nessuno racconta perché sa in quell'ora malato di mente ma nessuna vittoria è malato di mente no avrà nevrotiche ma lo siamo tutti anche nella tua ricerca ossessiva attuali ossia suo mensile delle parole no no perché non solo aiuta la ricerca ossessiva di questo tipo di cose
Che sono cercando invano nevrosi che probabilmente affondano nella tua vita infantile familiare ecco allora sessuale anche a causa sociale non lo so non mi interessa va be allora dello stabilimento e familiare però viene però si affollano Reed la famiglia mica un fatto su una per una allora tutti siamo una grotticella delle nevrosi abbandonare già familiare torcia in queste l'annuale tu c'hai coesa dopo di che
Dopodiché ognuno lei applica una cosa Forcella io ho applicato ad altre farcela ritenuto di applicarla questa quindi e escludiamo come minimo comun denominatore le nevrosi ce l'abbiamo tutte e veniamo alcun testo a quello di cui l'Italia è quello di cui parla il tormento di tutta una vita io penso da quello che ho letto
L'intervista di Bobbio e altri documenti penso che tanta gente ha avuto questo tormento e non ne ha parlato e che la parte
Mi mette insieme un po'facile a dire Massimo errori ce la minima che voi ma quali errori il nome dell'organico non è un errore non essersi fatto fare la bella ma non è l'unico gioiello perché l'errore è il mio giudizio è quello che Forcella di
Si paga una
In ordine Siniscalco ed è
Va a finire senza
No se posso dire lui non dice affatto cioè decretato sono per la lettura letterale non dice che lui non Entracque quando Giorgio Onofri l'IVA a proporre di coinvolgersi una resistenza e tra l'altro giusti sì una crisi bandisce inserimento a proporre di sparare non dice che non c'entra perché vuole salvarsi la pelle cosa che peraltro riconosce dall'inizio alla fine e che mi pare sacrosanta come è stato detto
Dice che in qualche modo la cosa non loro denari non interessa ma lo coinvolge non è questo quello che in quel momento lo smuove ed è in questo senso che lui insiste su una dopo su questa tensione straordinaria fra il rifiuto della storia che dice maturato prima dell'otto settembre quindi può essere quand'era due anni può essere buoni ma con quel dice rifiuto della storia dice fuga dalla storia e poi invece una vita completamente immersa nella storia questa è una tensione che non credo che se io la mia conoscenza con lui era stato essere essenzialmente da e parziale discepolo non credo che lo possiamo leggere in termini che quand'era depresso si buttava fuori dalla storia quando non lo era partecipava credo che fosse quindi non Sabino diciamo nevrosi o altro parlo di un testo e credo che fosse una tensione morale e politica molto alta cioè non di cui diciamo la paura l'istinto di sopravvivenza come conservazioni se fan parte e per fortuna ecco Licci ma in cui ci sono contemporaneamente secondo me un grande giudizio cosmico su cosa della storia così il tempo cos'è la politica cos'è il potere e una grande difficoltà a riconoscersi in quello spazio e al tempo stesso invece tutte le ragioni del dovere per poterlo fare attraversate dà un senso dote per cui è colpevole sia quando fa una cosa e quando fa un'altra un certo senso cioè non è mai interamente stando a quello che sta scritto qua norma interamente Nicholas e in una dimensionalmente in un'altra perché le due dimensioni sono in te intrinsecamente mi entrambe necessarie e e e e però che in qualche misura conflittuali io credo che sia qui infatti Luigi scrive continuamente che il senso di colpa cioè ma si rifiuta di coltivasse no non questo mi pare molto in perché ti dice io non sto scrivendo questo libro per confessare che non tutti noi antifascisti eravamo eroi ma come niente io sto scrivendo questo libro per capire ci sono e capire chi sono all'interno di una vicenda storica molto anche molta con annessa senso di colpa parla in un senso di colpa che contemporaneamente con si riconosce e rifiuta e questo questa ambivalenza questa complessiva che volendo libro bellissimo perché i libri in cui appunto
Si sta tutti da tutti in una dimensione tutti in un'altra sono molto noiosi questo è un libro di una persona che né Prodi conosco a me non dava questa impressione ma lo vedevo solo in solo superficialmente ma coscienti Simo della complessità e della difficoltà di quello che faceva e qui e di quello che gli succedeva delle inconciliabilità fra un giudizio tutto politico sulla intollerabilità della storia che si manifestava tra l'altro nel nella guerra nella violenza nel fascismo quindi intollerabile in quanto tale e coscienti si poter necessità in quanto in quanto intellettuale di starci dentro questo è una sofferenza che poi si manifesteranno il non fare la resistenza o nel farla e lui che dice anche quella era una forma di resistenza o nel oppure comunque in una forma di non partecipazione di una forma di non collaborazione con tutte e due le parti lui dice ma in quel momento le due parti non sono uguali e non collaborare coi partigiani eh per certamente plausibile non collaborare con i nazisti è pericolosissimo e questo è quello e quello per cui poi Forcella del resto dalla sua vita non sarà neutrale perché la vita la comunque rischiata non collaborano
Coi nazisti non anche se non ha rischiato collaborando per verticali quindi in questo senso mi sembra che l'antifascismo di
Forcella che data dalla fronda eccetera si è perfettamente coerente fino all'ultimo almeno fino a come lo conosco io il Fiaccone lo leggo in questo libro
Grazie forse Scalfari volesse io ho finito ma ammetterlo no no per carità è stato utilissimo se no è sempre qui quel tipo di dibattiti non Inter cattivi novembre cediamo l'internet facendo interattivo tra
Voglio dire su queste vicende
E bisogna
Chi era don Abbondio mi pare diceva bisogna averli visti io quelli quelle facce parlando dei bravi di Don Rodrigo allora bisogna
A
Anche se si perché se si esamina un testo come abbiamo fatto tutti e tre lei in particolare molto bene ma se si esamina un testo secondo le regole
Proustiana si esami il testo o cruciale si esamina il testo non si parla del personaggio si esamina il testo se vogliamo parlare del personaggio secondo le regole
Alla salute che è un'altra scuola dello allora bisogna però anche non dico aveva vissuto le stesse vicende Mack
Allargarsi con la testa in quelle vicende identificarsi quel clima perché se no allora diamo un'idea falsa e deformata
Per calarsi in quel clima apro una parentesi io avevo non mi ricordo se tre o quattro anni di quando era Enzo del venti e del ventuno
Del venti Coppa venduto allora tre anni avevo tre anni meno di lui ma avevo vent'anni quindi anch'io ho fatto la Resistenza in quel modo lì
Non sento nessun complesso dico
Io non ce l'ho questo complesso ricco
Eppure el per
Se qualcuno descrive la mia bibliografia ammesso che voglia perdere tempo in queste scemenze dirà durante l'occupazione di Roma andò prima stette nascosto
Casa dei suoi cugini Boy dopo via Rasella che la il pericolo aumentava per quelli che erano nella sua condizione Enzo dalle monache di San Vincenzo De Paoli sul Gianicolo
Ecco mi devo sentire un complesso di colpa per questo
Potevo benissimo cercare da me non son venuti ma li potevo cercare io andare a cercare quelli che distribuivano i volantini o addirittura mettevano le bombe per far saltare i camion tedeschi non li ho cercati
Ti comunico che non sento nessun complesso di colpa per questo ecco
Detto questo terminò con un altro episodio
Nel mille novecentotrentotto e trentanove
Si pubblicavano in Italia
Dai giornali tra i quali due settimanali successivamente uno si chiamava Omnibus ed era diretto fondato e diretto da Longanesi al quale per un periodo
Collaborarono Arrigo Benedetti e Mario Pannunzio che erano tutte e due molto giovani erano del dieci e quindi molto giovane avevano ventott'anni
Poi questo giornale fu soppresso
E Benedetti e Pannunzio fondarono il giornale settimanale oggi
Questi settimanali che parlavano erano settimanali diciamo di varietà ma con una attenzione particolare area fatti culturali a fatti cinematografici ed anche entro certi limiti a fatti politici
Naturalmente erano giornali che uscivano con il beneplacito del ministero dalla cultura popolare fascista e quindi quando trattano nei fatti politici affidavano la trattazione a giornalisti graditi al regime perché se no non poteva riuscire
Ma adesso spero che diretti esprimermi in modo chiaro
E forse di fare anche lì
Loro mettevano sotto ai titoli un fondino retinato grigio
Cioè il titolo non era in caratteri neri su bianco della pagina ma c'era un fondino retinato
Va bene Tom però tra un minuto su questo fondino Reginato a un certo punto si fondò il partito RAI
Di Canale di allora poi si sfasciò perché litigarono litighiamo perché c'ero anch'io da una parte Néstor Rossi Riccardo Dio eccetera e dall'altra Pannunzio Carandini cioè l'ala più liberale con l'ala più radicale se vogliamo
La lite lo dico subito se il Napoli gliele mi rimprovera anche se è noto avvenne per il fatto che si scoprì uno storico altri particolarmente caro eccellente felice scoprì facendo le inchieste sulla sul mi ricordo quale argomento ebbe il fascismo scoprì che leopoldo Piccardi il trenta tre trentaquattro medico trentacinque passa così aveva partecipato in quanto giurista giovane giurista a un convegno sulla razza
Va bene
Anche Giuliano Vassalli aveva partecipato
Questo però non fu detto perché Giuliano Vassalli
Socialista fa detto di Vassalli non si è parlato tu potresti scrivere un piccolo articolo Uruguay sul libro in precedenza diversa a secondo
Allora questa fu la li
Insieme a questo non c'entra nulla Ernesto Rossi era stato quindici o vent'anni non mi ricordo più quanti in tra galera e confino cioè
Uno di quelli che non ha mai scritto libri di questo tipo perché non aveva poverino poverino non aveva complessi di colpa
State in galera come Pertini come Garosci come Terracini e via numerandolo
Questi non le hanno scritte non potevano scrivere questi libri Paolo perché sono i capi dei partiti
Che secondo te dovevano scriverli ma questi non li potevano scritto alcuni sono morti sotto le botte e altri sono stati in dialetto
Bisognerebbe scrivere se mai più libri su questo la galera di questi perché non ce ne sono abbastanza e adesso ce li stiamo dimenticando e la cosa non mi piace affatto
E Lodi committente ma siccome tu fai ricerche storiche fa analizzano anche del resto rossa sì va bene allora io sono serissimo post no no Bocco siccome hai molto talento ti vincitore allora
No ma spostare l'attenzione a ad acqua ad accoppiare anche premi di questo tipo
Ad ogni modo quello che volevo dire che quando questa lite di famiglia purtroppo esplose
Ernesto in generosamente disse ma questi qui di cosa parlano d'oro pubblicavano e scrivevano sui giornali fascisti
Dirigente nuove giornali fascisti allora noi tentano di far capire a Ernesto che non erano giornali fascisti infatti non lo è erano giornali che si pubblicavano
Durante il regime fascista e per pubblicare i quali bisognava dare mezza colonna in cui un Pinco che non faceva parte del gruppo vero che faceva il giornale diceva le nostre Nala nostra flotta è importante perché c'ha tre incrociatori da battaglia insomma faceva delle cose di questo genere
E poi
Gli fu detto Ernesto mettevano il fondino grigio sotto al titolo
E lui disse o che vuol dire il fondino grigio sotto il titolo che il fondino grigio era un segnale di fronda
Perché adesso è troppo lungo e complicato privo di interesse spiegare il perché ma c'era una fronda estetica per cui
Il la grafica che inventò Longanesi e che poi Pannunzio riprese sul mondo di per sé in quanto era quella grafica era una grafica che condannava almeno esteticamente i cannoni del la mascolinità della poi
Molti di voi avranno riletto le rose del ventennio di Giancarlo Fusco e e e da lì si capisce chiarissimamente qual era lo scontro perfino se il rispose tu dei pantaloni andava bene non dava male
Un c'erano anche questi aspetti che possono fare aizzati innesto a chi gli faceva questo obiezioni disse
Po'ragazzi io a quell'epoca si stava in galera vero
Certo
Nessuno ha mai contestato l'antifascismo di Mario Pannunzio
Eppure
Mario Pannunzio questo credo che non ci sia bisogno che venga qualcuno scriverlo su qualche articolo ha fondato e diretto un giornale nel mille novecentotrentanove che per il fatto stesso che insisteva doveva pagare qualche tributo
Tu hai preso anche il Premio Pannunzio quindi queste cose le sa adesso visto che avete rifondato all'associazione amici del mondo e l'avete gremita di nomi clericali a cominciare da ko
Dato e da Geronzi mi domando con quale ardire avete contaminato una Asso una memoria storica sarebbe come se Ernesto Rossi risultasse scritto all'ordine di sia di francescani avete infilato dentro al agli amici del mondo fioriti clericali non di religiosi di clericali in odore di opposti è una vergogna chiaro
Tutti dovresti dimettere da quell'associazione visto che sei un discepolo pur non avendolo mai conosciuto di Mario Praz cura
No lo dico io il direttore del mondo tra scritto un un lungo articolo presenta siamo gli unici al mondo in cui in una maniera quasi ossessiva quattro cinque volte ripete fermo restando che non abbiamo ci sogneremmo neanche di legare le scarpe né all'esperienza del Mondo di Pannunzio e all'esperienza del associazione gli Amici del mondo fermo restando che non ci proponiamo come era vi ricordo che fermo restando su fermorestando giù riprendere questo nome prendetelo solo come un atto do maggio a quella vicenda di trent'anni fa con la quale e non dalla quale uso mangiano cibo e mettere i clericali dolori sono per il carrello minati come sono clericali rimboccarsi duecentouno illuminati lo dici tu dal quale Lucia
Ammesso che l'avevano speso nell'unire in odore o solo la posta in
Allora questa è una società è un'associazione segreta londinese
Comunque il suo peso rabbini che era stato messo e per leggere il sedime c'è stato si è già dimesso dalle io aspetterei altre dimissioni allora comunque tornando
Al discorso così no no no no niente da aggiungere chiaro
Poc'anzi una cosa la voglio Junior proprio per citato caso Piccardi così
Adesso la dispersione potremmo portarla avanti a lungo però quel giudizio che tu riferisce di Ernesto Rossi eroe autentico eroe
Della lotta antifascista su cui nessuno può avere niente di a cui tutti dobbiamo rendere omaggio non lo dico ho scritto recentemente diamo parlato proprio di recente ma quel giudizio non gli fa onore perché e qui il discorso andrebbe lontano secondo me non si può mettere sullo stesso piano chi ha scritto un articoletto su critica fascista o ha fatto a modo suo
Così con la partecipazione a un convegno sulla razza o scrivere articoli antisemiti secondo me scusate mi ma chi
Ha partecipato
Direttamente
Una moda in modo provato a qualcosa che ha a che fare con razzismo nazifascista e che ha scritto quello lì non mi può venire a raccontare che diciott'anni
Questa è un altro paio di maniche quindi capisco i vincoli di amicizia Rossi con Piccardi capisco tutto quanto però concedetemi concedetemi questo che se voi avete elevato io sono d'accordo l'Olocausto
A crimine unico imparagonabile esclusivo di questo secolo per chi ha partecipato a convegni sull'eliminazione la razza Brai Taormina scritto sui giornali proponendo la chiediamo un supplemento di indagini più perché non che non si faccia almeno ma a te nessuno chiede pentimenti gli ho solo detto che Nobile con i dipendenti no il medico tu mi hai detto tu repentine niente no domanda ha detto no no non dovevi sei veggenti dico che chi l'ha provato e nobile che lo scriva e che questo non è episodi il libro di una malattia qual solo che questo non è il libro di un malato di mente o malato nessuna detto malato di una però dico non è il libro di un nevrotico espongono sono due visto che questo è un libro di un nevrotico e allora i malati e penso di Volpago Viadeo parla di una persona che provo un senso di colpa che tu non la pronte e comunque potremmo discutere fino a notte alta poi barriera chi invece
Spero che mi accompagnate ha fatto qualsiasi cosa che l'ha portato
Però la dimensione stermina sinistra nazista colui si può chiedere un trattamento diverso anche Lucio da diciotto anni niente non non c'aveva diciott'anni bisogna vedere cosa fa no chiunque va bene ma a anche partecipare a un convegno sulla razza perché siamo ancorché non ci ha mai per tutti avevamo diciott'anni
I doveri solo parcella avuto un senso di colpa penso che Piccardi sarebbe stato più labile se avesse detto Luigi che l'aveva fatto nel dopoguerra dice io capisco e adesso vi racconto in pubblico perché l'ho fatto quali armi con il se nel mentre dall'altro lato di niente nessuno propone cioè nessuno propone che è applicabile sia messo in prigione che gli siano alle società Penta no allora nessuno proponeva che fosse messo in prigione se io fossi al Totogol l'unica cosa che ci sono state le persone che hanno detto io e a me mi è capitato altre volte nella vita io con questa persona preferisco avere poco a che fare preferiscono che c'ha a che fare
Mi si presentano sfrontatamente niente e che sarà mai no scusate
Per me poi il suo avvocato ebreo mi dà fastidio ma come che sarà mai voi fastidi che stiamo parlando da una parte viene tu a raccontare che quello è il crimine del secolo che oscura tutti gli altri crimini
E non è il caso di passa parlare di alcunché e questo darebbe ce ne esiste uno solo quello dello sterminio gli operai e poi chi l'ha fatto c'è un amico mio va be'aveva diciott'anni sarà stato in un convegno no guarda sarà tu mi hai detto prima Tuccia in un'ossessione sarà un'ossessione ma qua c'è qualcosa che di poco chiaro c'è qualcosa di intellettualmente poco onesto non da parte tu dove dove gli ha detto tu in tutta questa faccenda di poco onesto poco chiaro secondo me a naso dico non per parte mia me ne sto occupando sempre meno lo scrivo sempre meno quasi per niente
Ma ammazzo te dico andrà avanti per anni perché finché si fa meno errori non per parte mia no no no per tutto il tuo amici tuoi davanti al Riesame ama il sociologo Marshall e non lo ha voluto evocare hanno scelto il proprio Firenze
Faremo
Ma