"Il divario nord-sud del mondo, le morti per fame, l'iniziativa radicale di oltre venti anni fa..."

L'iniziativa radicale contro lo sterminio per fame nel mondo avviata oltre vent'anni fa per il varo di un provvedimento che consentisse la saldezza di almeno tre milioni di vite
E il divario Nord Sud dal pianeta saranno ancora una volta i temi che caratterizzeranno l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio
Li riproporremo un ulteriore momento di vita parlamentare del diciannove e venti settembre mille novecentosettantanove quando per iniziativa del gruppo radicale a Montecitorio si discusse per la prima volta su questi purtroppo sempre attuali problemi
Discutiamo dunque quanto dissero in quella circostanza gli ex parlamentari radicali Aldo Ajello Adele faccio e Franco Roccella
Bene oggi il governo già annunciato che l'aiuto allo sviluppo dell'Italia
è stato aumentato di duecento milioni di dollari che aggiunti a quei centocinquantacinque che abbiamo dato l'anno scorso porterebbero il nostro contributo allo zero tredici zero quattordici
Per cento e si dice che questo è un obiettivo più realistico l'obiettivo che consentì all'Italia di a vere un ruolo più credibile
Nel suo dialogo con i Paesi del terzo mondo beh io devo ricordare di questo zero tredici per cento che viene considerato come una conquista
è un obiettivo che era già stato raggiunto e superato in passato noi siamo andati un po'indietro come i gamberi in questa questione
Oggi consideriamo una conquista di avere raggiunto un dato che era già stato acquisito che era già stato raggiunte dal quale siamo venuti via via andando indietro
Obiettivo invece deve essere un altro dev'essere quello di aggiungere nel più breve tempo possibile questo famoso zero settanta per cento passando attraverso in tempi immediati questo zero trentadue che l'obiettivo medio cioè la media dei Paesi sviluppa evidentemente per raggiungere obiettivi di questo genere
Non basta porsi delle dei traguardi quantitativi se volete cioè è chiaro che nel momento in cui noi dentro di noi non nelle dichiarazioni pubbliche perché questo poi è semplice ma dentro di noi consideriamo l'aiuto allo sviluppo l'aiuto pubblico allo sviluppo come un fatto obiettivamente assistenziale obiettivamente filantropico anche se poi condanniamo di volere cambiare la filosofia dell'aiuto di volerlo considerare diversamente lo scriviamo anche nelle nostre leggi
Ma poi la sostanza dentro di noi riteniamo che sia un intervento filantropico un intervento umanitario è chiaro che e dissennato pensare di impegnare in interventi umanitari cifre così cospicue come quelle dello zero settanta o dell'uno per cento
E allora il problema per arrivare a considerare come realistico è realizzabile l'acquisizione di lotte di destinare lo zero uno per cioè l'uno per cento l'utero settanta minuti al Santo settanta di aiuto pubblico allo sviluppo dobbiamo avere il coraggio di cambiare dentro di noi la filosofia stessa dell'aiuto allo sviluppo cioè di renderci conto che realmente non è più questione
Di aiutare
I Paesi indossa i Paesi in via
Di sviluppo a superare le loro difficoltà o cercare di venire i morsi della fame in alcune aree del mondo ma dobbiamo renderci conto che dobbiamo costruire insieme
Con i paesi in via di sviluppo dei modelli economici nuovi e diversi di cooperazione e di integrazione economica perché c'è una interdipendenza sempre più netta sempre più precisa sempre più pressante
Fra le economie dei Paesi industrializzati
E le economie dei paesi invia di sviluppo
E allora con quest'ottica con un'ottica di partnership se volete con un'ottica che stabilisce tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo un rapporto sostanzialmente paritario un rapporto fra uguali un rapporto fra gente che dà e riceve al tempo stesso in cui lo scambio avviene nel comune interesse con reciproco
Vantaggio è chiaro che quelle spesse che venivano considerate come eccessive se date a scopo di beneficenza diventano investimenti produttivi se dati in un'ottica diversa e diventano frutto di lungimiranza politica e non ti dissennata Exa mentre dissennato finisce per essere l'atteggiamento e il comportamento di coloro che credono invece di essere realisti è il nome di questo realismo cercano di continuare a limitare l'intervento italiano per l'aiuto ai Paesi in via
Di sviluppo ora che di cooperazione si tratti
Che c'è la necessità sempre più impellente di stabilire questo rapporto di partnership ormai formalmente riconosciuto da tutti in sede OCSE la dichiarazione ufficiale che questo tipo di cooperazione e la condizione della sopravvivenza di entrambe le economie delle economie dei Paesi sviluppati e delle economie dei Paesi in via di sviluppo c'è una interdipendenza patente ed evidente per tutti tra Paesi che sono produttore di materie prime di Energia e paesi
Che sono carenti di materie prime di energia qualcuno in forme drammatiche come il nostro Paese
E paesi invece che hanno materie prime energia sono carenti di tecnologia c'è
La possibilità la necessità di stabilire un interscambio fra questi dati certo questo
Questo è questa equazione materie prime Energia da una parte e tecnologia dall'altra è stata in passato l'equazione del colonialismo prima e del neocolonialismo dopo
Su questa equazione si è costruita la logica di sfruttamento e di rapina dei paesi in via di sviluppo
Chi era
Caratterizzato tutta un'epoca delle relazioni fra le due parti
E certo era più comodo nel momento in cui queste materie prime ed energia si potevano prendere senza senza pagare nulla senza dare nulla in cambio si potevano rapinare è questo
Rappresentava un vantaggio maggiore e però c'è il piccolo dettaglio che la situazione obiettiva e che abbia i paesi in via di sviluppo non sono più disponibili a farsi rapina
I Paesi civilizzati e industrializzate hanno consumato nei confronti di questi Paesi e in particolare nei confronti dell'Africa
Cui abbiamo forse i debiti più alti più drammatici
I più efferati delitti
Questi Paesi sono stati spogliati prima
Delle loro risorse umane la storia dello schiavismo è ancora da scrivere colleghi
E solo il fatto che la storia la scrivono i Paesi Bianchi ha consentito di evitare all'umanità dei Paesi civilizzati un trauma ben più grave di quello che era stato il trauma del nazismo perché sono cento milioni di persone che sono state sterminate per portare dieci milioni di schiavi qua e là di là dall'Atlantico nei Paesi arabi
è un delitto immane che è stato consumato e di cui nessuno parla perché questo dato è stato cancellato dalla memoria collettiva del mondo civilizzato
E poi c'è stata lo sfruttamento e la rapina delle risorse naturali delle materie prime
Rimane regia
E poi nel momento in cui tutto questo non è stato possibile
Farlo allo scoperte alla luce del sole sia dovuto cambiare sistema e si è inventato un meccanismo neo coloniale in cui lo sfruttamento ha continuato con metodi nuovi più raffinati più sofisticati
Bene oggi credo che
Il dato che davanti a questa umanità bianca
A questa umanità dei Paesi industrializzati è che questo tipo di logica non è più perpetua
Perché c'è un momento in cui questa situazione ha avuto il suo fermo e c'è una reazione sempre più massiccia e sempre più violenta
Sempre più legittima
Da parte dei paesi indù dei paesi in via di sviluppo i quali non sono più disposti a farsi sfruttare quindi quando noi inventiamo
Un rapporto nuovo e diverso tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo abbiamo incontra una catastrofe collettiva che coinvolgevano vanno e dalla quale non sappiamo nessuno
Perché non c'è possibilità di salvezza tanto è difficile per i Paesi capitalistici per i Paesi occidentali
Cambiare questo mode difficile cambiare un modello che ha consentito negli anni passati al capitalismo di scaricare le sue contraddizioni sui Paesi
In via di sviluppo e di sanare quindi
Nel suo interno i suoi problemi chiaro che gli affamati inglesi o italiani o francesi
Non ci sono più stati perché la Panettieri esportata altrove e quindi si è consentito di sanare queste contraddizioni chiaro che nel momento in cui ci dobbiamo fare carico anche di questi problemi le contraddizioni esplodono mai
è un dato col quale dobbiamo misura che non possiamo far finta
Di ignorare non possiamo nasconderci quindi dobbiamo trovare le soluzioni a questi nuovi problemi con modelli di sviluppo nuovi e diversi rispetto a quelli ai quali siamo abituati e che d'altronde ci si stanno sbagliando nelle mani che si vede già che questi modelli coi quali noi abbiamo convissuto finora e che ci hanno consentito se non l'opulenza almeno un relativo benessere pacato con la fame dei Paesi del Terzo Mondo bene questi dati non sono più acquisibili non sono più tali da lasciarci tranquilli non ci consentono più di vivere secondo questi modelli c'è qualche cosa che ci sta cambiando davanti che via via che sta modificando indipendentemente dalla nostra volontà che faremmo meglio a padroneggiare invece che a supplire come rischiamo di fare se non interveniamo quindi bisogna cambiare
I modelli di sviluppo e questo è un problema che riguarda in primo luogo i paesi occidentali Paesi capitalistici ma
Dico riguarda in primo luogo anche perché facciamo parte di quest'area e quindi questi sono i problemi nostri ma compagni comunisti non ci facciamo illusioni che riguarda anche
La rare al mondo riguarda anche i Paesi socialisti
C'è un doppio imperialismo oggi nel mondo lo stereotipo degli Stati Uniti d'America imperialisti
E affamatori del mondo dell'Unione Sovietica che difende i deboli all'oppressi e gli oppressi non è più valido non solo nel mondo occidentale non è più valido neanche
Nei paesi del terzo mondo e i colleghi comunisti che con me hanno visitato questi Paesi specie i Paesi africani sanno bene quali sono i giudizi e gli atteggiamenti
Di insofferenza che notiamo nei Paesi del Terzo Mondo certe un imperialismo qualitativamente diverso su questo
Non c'è dubbio però è anche questa una forma di imperialismo che utilizza strumenti non dissimili dai tradizionali strumenti neocoloniale l'aiuto che i sovietici danno i Paesi del Terzo Mondo che spesso è un aiuto in armi per i movimenti di liberazione
è un aiuto che qualche volta viene pagata troppo cara cioè accanto a questo aiuto accanto all'asportazione di questi aiuti c'è va esportazione anche di modelli politici culturali ideologici che hanno pochissimo a che vedere
Con le tradizioni culturali di questi paesi e con i problemi reali di questi Paesi c'è una rigidità in questo tipo di intervento sovietico che fate Unione Sovietica un amico un alleato quanto meno ingombrante per quello che riguarda i rapporti con questi Paesi del Terzo mondo e parlo dei paesi che Unione Sovietica intrattengono rapporti di amicizia
è stato fatto l'esempio qui per esempio del Mozambico
Bene Mozambico e dell'Angola
I quali certamente sono dei paesi che hanno scelto la strada del socialismo
Bene in questi Paesi una insofferenza per il rapporto con l'Unione Sovietica i Paesi comunisti si nota palesemente c'è stato un tentativo il compianto compagno netto con il quale più volte ho avuto il piacere di incontrarmi anche con una delegazione della Internazionale socialista che visitò due anni fa l'Angola
Mostrò un grande interesse per la diversificazione dei rapporti internazionali per cercare di uscire dall'alternativa drammatica fra le due superpotenze di trovare interlocutori per esempio
Nel socialismo europeo per esempio nei paesi europei nell'Europa dalla comunità per esempio degli interlocutori nuovi e diversi con i quale fosse possibile un dialogo meno pressante meno vincolante
Un dialogo non influenzato dalle strategie di grande potenza la confronta azione planetaria fra le due superpotenza
Quindi è un problema che riguarda gli uni agli altri e devo dire che la responsabilità da Unione Sovietica si fa più pesante nel momento in cui i sovietici ai Paesi dell'Est rifiutano di partecipare
Alla sforzo collettivo per l'aiuto allo sviluppo con la speciosa argomentazione che siccome il sottosviluppo non è stato causato da loro e che il colonialismo non è attribuibile al loro responsabilità non tocca a loro
Di porvi rimedio devo dire che anche questi éscamotage non sono
Non sono più vendibili nei Paesi del Terzo mondo e che la protesta esiste ed è sempre più massicce più netta nei confronti di questo tipo di atteggiamento che finisce per scaricare Unione Sovietica da responsabilità che come Paese industrializzato e sviluppato deve invece mantenere di cui deve farsi carico certo c'è un atteggiamento analogo se volete da parte degli Stati Uniti e dei paesi occidentali nel non volere abbandonare
I strumenti internazionali che essendo sotto coro controllo finiscono per essere poi strumenti di pressione politica nei confronti dei Paesi che ricevono
L'aiuto allo sviluppo ed a parte l'Unione Sovietica di non volere abbandonare una pratica di aiuto bilaterale quindi di non entrare analogica
Dell'aiuto multilaterale perché l'aiuto bilaterale controlla maggiormente poi i Paesi che questo aiuto
Riceve
Bene c'è come dicevo quindi una insofferenza generale a questo tipo di rapporti subordinati a questo tipo di rapporti che
Finiscono per pesare coi sulle scelte politiche economiche e culturali dei paesi che le dicevo no eh un atteggiamento sempre più di proposta di un tipo di dialogo e di un tipo di rapporto diverso fra paesi sviluppati i Paesi in via di sviluppo
Tetto sarebbe comodo per i Paesi sviluppati continuare come nel passato però come dicevo tutto questo non è possibile
Al cinquanta settantotto faceva bene a ricordarlo oggi il compagno forte questo è il vero problema dal cinquanta al settantotto c'è stato un deterioramento progressivo e continuo e permanente
Per la ragione di scambio fra i Paesi sviluppati ai Paesi in via di sviluppo
Stato soltanto una fase di due anni tra il settantadue e il settantaquattro in cui sembrava che questo
Questo processo fosse modificata che si andasse in una direzione opposta cioè che ci fosse una miglioramento delle ragioni di scambio ma è stato un periodo brevissimo
Che ha fatto esultare i sostenitori del libero mercato quelli che credevano negli aggiustamenti automatici ma che è subito finito e poi ripreso il trend tradizionali cioè c'è stato un aumento continuo dei manufatti
Che ha superato regolarmente l'aumento delle materie prime quindi questo dato di
Così di di di deterioramento del delle ragioni di scambio che è la vera questione cioè il punto chiave di quello che
Che è forte chiamava il triangolo interna
Bene
In questa situazione patteggiamento finora tenuto dei paesi sviluppati è stato un atteggiamento di non collaborazione se volete un giusto una sorta di feudo rosso due cioè non c'è stata nessuna apertura in questo senso ma un tentativo di stare sempre più arroccati nella difesa
Dei loro interessi dei loro privilegi delle strutture sulle quali si è fondato finora il dialogo nord-sud per evitare appunto di concedere questi nuovi
Modelli queste queste nuove ipotesi di cooperazione e di collaborazione che avrebbero dovuto sostituire il vecchio sistema assistenziale
Bene tutto questo ha indotto alcuni paesi paesi forse più più estremisti se volete ma quelle malattie diventano contagiosa ha indotto alcuni Paesi a ritenere che i Paesi industrializzati sentono solo linguaggio dalla forza e non sentono il linguaggio dalla raggio
E questo quasi
La crisi energetica dal mille novecentosettantatré è sembrata essere una conferma di questo tipo di atteggiamento
E questo tipo di atteggiamento rischia di essere estremamente pericoloso perché se dovesse diffondersi questa opinione se la sfiducia che esiste oggi va ne parlava Emma Bonino questa mattina ma come si fa a letto con potrebbe non esserci questa sfiducia quando è evidente
Che i paesi industrializzati dalla maggior mi parte dei casi dicono scopertamente di volere mantenere le cose come stanno e quando dicono invece di volerle cambiare nella sostanza assumono un atteggiamento Gattopardo esco ci vogliono che tutto cambi perché tutto resti come quindi non c'è nessuna possibilità di costruire fiducia su questa base bene questo tipo di sfiducia dei paesi in via di sviluppo si dovesse tradurre poi la consapevolezza e la convinzione che realmente non c'è dialogo possibile che bisogna andare allo scontro e allora saremmo veramente in una situazione estremamente grave e pericoloso
Compagno nubi stamattina già accusato di e intempestive ITA
Ha detto che si poteva fare con più calma che si poteva approfondire ma cosa volevamo approfondire compagni sono anni che discutiamo di queste cose sono anni che è presente all'interno del palmo
O proposta stati Bassetti per l'agenzia di cooperazione allo sviluppo abbiamo approfondito questi temi ma che cosa c'era più da approfondire che non da tradurre in azione politica l'iniziativa politica
Le cose che già sappiamo quelli che dobbiamo sapere che quelli che ha non sanno non andranno studiate da perché non si interessa non è questa la questione la questione di vedere come
Mettiamo in moto dei meccanismi di cui quelli che ci occupiamo conosciamo perfettamente gli strumenti e sappiamo come spesa
Quindi l'intervento straordinario che noi chiediamo a questo scopo
Allo scopo di mobilitare le coscienze allo scopo di mobilita l'opinione pubblica allo scopo di pubblico
Il potere esecutivo il governo a fare uno sconto maggiore di quello che si è impegnato a fare che è ancora largamente insufficienti
Noi intendiamo incalzarlo ancora e speriamo che insieme a noi anche le altre forze politiche che credono alla politica di cooperazione che però ed è questa sia la chiave dalla salvezza non solo terzo mondo ma anche la nostra chiave di salvezza
Che anche queste forze si schiereranno con noi e combatteranno con noi questa battaglia
Come dicevo prima nel due mila noi saremo sette miliardi di esseri umani su questa terra
è il rapporto fra ricchi e poveri e Prato Amati e opulenti sarà modificato mentre oggi che di due terzi e un terzo nel due mila tra di tre quarti e un quarto sarà un quarto d'umanità che potrà vivere in condizioni di benessere e tre quarti che avrà fame e vi assicuro che non c'è nessuna pace nessuna coesistenza nessuna convivenza civile che si potrà costruire su questi dati
Quindi lo slogan di Pannella salviamo il PCI e Salvi a Napoli non è uno slogan
Retorico è la fotografia di una situazione drammatica che abbiamo davanti a noi
Momento in cui facciamo la lotta per salvare questi diciassette milioni di bambini paesi del terzo mondo non è solo per i bambini del Paesi in via di sviluppo che ci battiamo ma anche per i nostri bambini
Anche per la ai nostri figli ai quali dobbiamo lasciare un mondo vivibile e non un mondo in cui si presuppone un'intrinseca e si prepara uno scontro planetario uno scontro biblico
Io credo che una civiltà che sia insensibile a questi dati a questi problemi che non è capace di affrontarli e risolverli concretamente seriamente sì ma nessuna civiltà che è destinata per i grazie presidente
Garanzia
Era il diciannove settembre mille novecentosettantanove e così l'ex parlamentare radicale Aldo Ajello interveniva alla Camera durante il primo dibattito parlamentare sul problema della fame nel mondo
Il prossimo intervento che vogliamo farvi riascoltare invece dal venti settembre di quell'anno Adele faccio
Per cui dire che la terza volta perlomeno che in quest'aula si affrontano problemi che sono stati portati dei radicali ad emergere certo non li abbiamo inventati noi ma ci sono problemi che abbiamo estratto estrapolato fra il numero enorme dei problemi
Che occupano il nostro Paese il nostro tempo e non solo il nostro Paese ma ormai i problemi sono tutti a livello planetario
E difatti il nostro interessamento e proprio atteso ad allargare il discorso
Dai mille rappresentanti del popolo che sono in Italia dai sindacati dalle organizzazioni a tutta la popolazione però però in un modo concreto cioè non affrontando discorsi di tipo ideologico o peggio ancora tipo
Classisti con tassisti Co in un senso diverso da quello in cui viene adoperato normalmente
Resisti con nel senso di riservato a una classe o meglio ad una categoria di esperti quale dovrebbero risolvere problemi per tutti gli altri poveri sottosviluppati mentali
Che non sono in grado di risolvere o di affrontare quanto meno noi invece siamo convinti che è proprio nell'assise internazionale che bisogna allargare il campo ma allargarlo in modo estremamente più concreto e pregnante cioè approfondendo le cose andando ad esaminare affondo anche le analisi degli esperti noi noi in Italia poi abbiamo per carità
Pochissimi Esperti e quei pochi abbastanza abili a scopiazzare
E soprattutto ci fidiamo poi ad occhi chiusi di questi cosiddetti esperti e difficilmente andiamo ad analizzare le loro analisi mentre invece questo sarebbe estremamente importante
Perché purtroppo i nostri esperti sono sempre finanziati da provenienze particolari per cui assumono atteggiamenti particolari
Nella determinazione
Delle loro analisi e quindi mi risultati delle loro analisi
Quando da parte degli esperti si dice che Svizzera Austria Italia e Stati Uniti sono i Paesi che non si sono fatti carico
E i problemi e che in un certo senso hanno rifiutato sono tardivi io respiri al loro contributo finanziario
Si dice una cosa che soltanto in parte è vera in quanto per esempio che nel caso degli Stati Uniti e chiaramente una situazione che andrebbe affrontata con tutto un altro taglio con tutta un'altra impostazione ma anche nei confronti dell'Italia
Perché l'Italia questa specie di retaggio moralistico cattolico per cui si fa la carità e non si divide
Per cui ci si sente commossa di fronte a un fatto eccezionale e non si considera la banalità del quotidiano
Siccità hanno dati e estremamente rare io peregrini o eccezionali mai quello che il sanno Vito vivere quotidiano
E in questo senso noi abbiamo poi soprattutto la meravigliosa abitudine di parlare molto e parlare anche molto bene su tutti gli argomenti ma non pianificare niente affatto parlare tantissimo di pianificazione ma non pianificare nulla
Tanto il fatto è vero che sono anni ormai che si chiama deep si parla di problema energetico e non siamo stati ancora in grado in tanti anni di pianificare qualche cosa
Si parla di ecologia e siamo ancora sul generico e non siamo riusciti a fare delle delle pianificazioni realistiche
Si tenta di portare grossi discorsi tipo sociologico all'attenzione anche dei responsabili e sempre abbiano queste risposte vaghe generiche impervia
Allora in questa assenza in questa misura il problema della quantificazione a la sua importanza il problema della quantificazione va affrontato anche nel situazione precisa di stabilire che cosa vogliano fare ci è stato chiesto che non li raddoppiamo il nostro contributo nell'ottanta che torniamo a raddoppiarla nell'ottantuno che torna a malapena raddoppiarla nell'ottantadue per arrivare appena minimamente
A quel tanto che era stato stabilito dall'assise internazionale dello ebbene noi continuiamo a non partecipare a queste assise internazionali o partecipare soltanto in parte è stato necessario che il gruppo radicale essi tasse sulla situazione di ottava perché qualcuno si rendesse conto che le partecipazioni internazionali sono le più importanti non soltanto perché fin qui abbiamo avuto partecipazioni di tipo industriale
Da parte di quelli che appartengono alla categoria dei produttori ma perché è necessario che sì credo di una nuova categoria che sia quella dei pianificatori e che realmente quello che si pianifica non resti lettera morta o non diventi parte di un bel programma fatto per restare lì
Per quanto riguarda quindi le pianificazioni io soprattutto vorrei attirare l'attenzione se possibile di chi vuole occuparsi di questo argomento sul problema di quale tipo di pianificazione
Per me effettivamente sentir parlare di piano
Utilizzazione di di cooperazione allo sviluppo è una cosa che mi fa veramente venire la pelle d'oca
Perché vorrei un momento che esaminassimo insieme il significato di questo termine sviluppo quale sviluppo vogliamo imporre perché poi l'atteggiamento è sempre quello ahimè per Terna liste corte ahimè di quelli che avendo la borsa
Determinano che cosa devono fare i figli è sempre il padre che tiene i cordoni della borsa che li apre il figlio solo se il figlio fa quello che il padre dice
Allora questo cooperazione allo sviluppo per me è la cosa più un pauroso e che esista perché se per lo sviluppo se consideriamo sviluppo questa situazione in cui ci siamo andati a infangare tutti quanti
E in particolare i paesi abitati dai bianchi
Questi Paesi che hanno una responsabilità molto noiosa di quello che è successo a tutte le popolazioni di colore
Questi Paesi che hanno fatto genocidi da sempre
E che continuano a fare i genocidi quella buona pace del collega portata Dino anch'esso ai missionari che digiuna no hanno distrutto intere popolazioni
Non dimentichiamo alla guerra dell'oppio in Cina e non dimentichiamo le monache cinesi le monache cattoliche che portavano via i bambini dalle famiglie cinesi
Non dimentichiamo che sono state fatte delle cose orribili
Verso le popolazioni di colore io credo che non ci basteranno generazioni e generazioni di attività bianca perché le popolazioni di colore possono perdonare sì
Sì di perdonarsi è giusto parlare non credo ma comunque possano dimenticare le le scorrerie le brutali due occhioni le distruzioni i genocidi che la razza bianca ha sempre fatto
E in questo senso io considero questo questo sviluppo che noi oggi pretendiamo di imporre come qualche cosa che ancora è molto vicino al genocidio così come il parlare di controllo delle nascite nel modo in cui se ne sta parlando oggi
Quando assolutamente ancora non è entrata nello spirito le popolazioni cioè non è entrato nello spirito di quel papà che tiene i cordoni delle borse il discorso dell'autodeterminazione
Delle donne a decidere se come e quando possono avere i figli non entra per me anche nel nostro Paese figuriamoci come possiamo aspirare a chi entri in questi Paesi delle popolazioni di colore dove sempre tutto viene imposto dal dio bianco al figlio che dovrebbe essere bianco all'aspirazione riuscire a fare un figlio bianco
Di fronte a questo problema culturale ma culturale a rovescio di fronte a questo problema di violenza
è soltanto se riusciamo veramente a renderci conto di che cosa significa non violenza che possiamo andare avanti a parlare di operazioni
La parola cooperazione molto bella noi vorremmo che venisse a sostituire completamente cancellando la parola assistenza noi vorremmo che si riuscisse davvero a poter parlare di cooperazione però è necessario prima che noi prendiamo coscienza di quanto la nostra cooperazione impositiva di quanto la nostra coscienza pretende che gli altri facciano come noi vogliamo e allora esaminiamo momento questo sviluppo e pensiamo facciamo qualche esempio quando le Corbusier ha inventato il modulo per l'abitazione dell'uomo
Non pensava certo che sarebbero venuti fuori quegli alveari umani delle periferie delle nostre città
Non pensava certo che il modulo sarebbe poi servito per costruire le carceri di massima sicurezza e per avere modelli per le celle carcerarie eppure siamo arrivati a questo a partire dal modi l'ordine di le Corbusier
E per questo io richiamo l'attenzione di tutti quelli che sono tre posti
A pensare qualche cosa in termini di futuro
Perché dobbiamo stare attenti al nostro modello di sviluppo il nostro modello di sviluppo è un modello di morte
Il nostro modello di sviluppo ci porta alla distruzione ecologica del pianeta il nostro modello di sviluppo ci porta ad aver avvelenato allarga l'acqua la terra il fuoco tutto quello che ci circonda
Il nostro modello di sviluppo ci porta per esempio a non aver mai finanziato studi scientifici sui problemi dell'eruzione dei terremoti se no in funzione militare
E qui abbiamo messo il dito sulla principale piaga del nostro tempo tutto quello che noi stiamo facendo oggi
Anche se e io voglio anche a metter la buona fede di chi ha preparato piani di sviluppo anche se sono stati preparati come intenzione
Pacifica
Questi piani di sviluppo sono stati tutti rivolti era risolti in termini di militarismo in termini di violenza in termini di aggressività
In termini che noi soltanto avanti era o soltanto per illusione o per estrema
Innocenza opere estrema ingenuità chiamiamo di difesa in realtà sono tutti i piani e aggressivi sono tutti i piani per la distruzione sono tutti i piani per la morte se no non saremmo arrivati a quel punto in cui basta schiacciare un bottone non saremmo arrivati a quel punto in cui nella nostra Italia stanno per essere impiantate cento testate nucleari che la maggior parte poi debbano andare a essere collocati in Sardegna perché l'isola è a sismica quindi facendo le queste benedette ricerche scientifiche geologiche di cui abbiamo così bisogno Mata operando le norme per stabilire dove si può coltivare dove si può aiutare la vita riprendersi dove si può aiutare il pianeta guarire da lei terribili piaghe che la società che l'umanità ha inferto
Alla sua terra
Ma soltanto per stabilire dove si possono piantare le centrale nucleare dove si possono piantare testate nucleari dove si può si possono impiantare strumenti di morte
E questo è il concetto che dobbiamo completamente ribaltare
Per questo noi parliamo sempre e forse anche ossessivamente di non violenza perché è proprio qui che dobbiamo cambiare il modello di sviluppo è proprio qui che dobbiamo cambiare il modello culturale e proprio su queste scelte precise
Di
Evitare che si continui anche una produzione industriale che è mortificata
Ed ecco perché non crediamo a questi modelli di sviluppo e ne vorremmo altri ecco perché facciamo la proposta della riconversione
Industriale della riconversione delle spese militari
Ci sono oggi e licenziati non più di tre che stanno lavorando a questa ricerca di riconversione e dell'industria e soprattutto delle spese militari
Per spese di pace per spese di costruzione
Ma non bisogna continuare a ripartire da i due modelli opposti da una parte il sistema capitalistico dall'altra parte il sistema socialisti Coe come se fossero delle realtà e se fossero le uniche realtà vigenti
è assolutamente falso sostenere che di qui c'è la fame di là non c'è la fame ma è ancora più falso sostenere che questi sono i due unici
Modelli sono i due unici modi con cui si può fare qualche cosa di nuovo è dimostrato invece al contrario che sistema capitalistico ha portato a questa distruzione a questa morte a queste minacce continue a questa possibilità di saltare per aria con tutto il pianeta da un minuto all'altro
Ma il sistema socialisti come fino ad oggi delle due l'una o non si è realizzato in assoluto o se non si è realizzata sia realizzata sulla stessa falsa via e quindi non significa un'alternativa ma qualche cosa che cammina parallelamente e che non è riuscito davvero a creare l'alternativa
E allora ecco perché noi chiediamo prima di tutto che le spese e questo può anche partire dalla nostra piccola Italia che può in questo senso diventare modello però bisogna avere coraggio di affrontare le situazioni
Che le spese militari che le spese che oggi si fanno per per la ricerca sono pochissime in Italia perché abbiamo la fuga dei cervelli perché non diamo neanche una lira per la ricerca scientifica in quanto ci siamo fatti abbagliare da un grosso problema che è un grosso problema ed è quello del dei nostri problemi di sotto si riducono dei nostri bambini di Napoli dei nostri terremoti in Sicilia e in Friuli dei nostri problemi drammatici però quello che dovremmo avere capito e che a mio parere non è ancora entrato nella corretta visione culturale delle persone che si occupano di questi problemi è che non è a partire dal piccolo che si risolvono questi problemi non è cambiando la situazione di una abitazione udì una fabbrica udì una famiglia che si risolvono i problemi di tutto
Di tutti quelli che sono nelle stesse condizioni e di qui appunto parte la differenza fra atteggiamento caritatevole
Che da la piccola il piccolo omaggio il piccolo aiuto quello che serve a ripulirsi la coscienza quello che serve a dire ma le mie le mie possibilità sono poche e quindi faccio quel poco che posso questo è il concetto culturale che va completamente cambiato
Non è a partire dal piccolo non è a partire dal palco ma è globale è il discorso della dell'impostazione di una risoluzione globale del problema che si può poi arrivare a risolvere il grande problema dei bambini il Biafra dei bambini del Nord Nordeste
Del Brasile o di queste situazioni le più eclatanti le più drammatiche le più vistose
E allora partiamo invece dalla soluzione
Che ingloba tutto il nostro problema italiano quando noi parliamo di disarmo unilaterale
Non parliamo di una cosa utopistica o fantastica e e soprattutto dovremmo cercare di far capire a quelle esasperate persone militariste
Che non c'è più oggi il problema della difesa del sacro suolo della patria perché ormai schiacciare un bottone non entra più nel discorso patriottico nel discorso
Nero e il discorso religioso né il discorso morale Cisal tanto un discorso di
L'interesse militariste
Allora sembra veramente in cominciassimo a detrarre dalle nostre spese per l'esercito da quei seicento mila miliardi che ogni anno aspettiamo per fare delle armi che poi ci darebbero otto minuti primi di fuoco se veramente si dovesse fare una guerra combattuta
Questa questa situazione veramente ridicola dell'esercito italiano che non serve a niente sul piano europeo sul piano mondiale
Come già si era dimostrato nella precedente guerra in cui con buona pace e con grande rispetto
Per tutti i morti tutti i disastrati per tutti quelli che hanno sofferto quello che abbiamo sofferto durante l'altra guerra però abbiamo dimostrato che la il nostro apporto è stato talmente minimale sul piano universale è chiaro non sul piano della sofferenza individuale quelle sempre atroce rispettabilissima e non vorrei venire fraintesa su questo punto
Dico però si dimostra che l'esercito italiano proprio non ha più nessuna possibilità di significare qualche cosa di rappresentare qualche cosa
E allora invece di far perdere tempo ai nostri ragazzi nelle caserme passa la giornata a giocare a carte o poi alla fine è fiero di drogarsi per disperazione perché non sanno cosa fare delle proprie giornate sarebbe forse il caso di provvedere ad adoperare questi giovani
Per progettazioni ter
Strumentalizzazioni
Positive e quindi non strumentalizzazione come noi consideriamo oggi quella di poter avere trecento mila giovani di leva o duecentottanta mila
Ogni anno ma invece qualche cosa che permetta di adoperare questi soldi per l'alternativa di adoperarle poi no individualmente affidandoli al missionario affidandoli alla radicale e voglio proprio porre limiti estremi che va a risolvere un problema
Ma è invece controllando entrando nei centri di distribuzione perché il discorso che la terra produce abbastanza per nutrire tutti è un discorso concreto per cui dovremmo sempre partire
E quando andiamo ad analizzare dove va a finire questo cibo questo grano questa base alimentare che è sufficiente per nutrire tutta la popolazione
E qui che dobbiamo evitare le dispersioni è qui che dobbiamo evitare che per nutrire gli animali che poi daranno alla bistecca ieri la compagnia ma Ciotti con molta evidenza con l'immagine di dolorosissima diceva di quanto sangue umano
Gocciola la bistecca al sangue ecco una cosa che noi dovremmo ricordare in maniera preponderante proprio perché e qui che dobbiamo impedire lo spreco e qui che dobbiamo impedire la dispersione
L'anno scorso o due anni fa probabilmente l'onorevole Lembo Giovanni Berlinguer parlando delle biro proteine diceva lana la natura ha creato un trasformatore dall'erba la carne
Splendido si chiama vitello che si chiama Toro che si chiama due e noi non possiamo pensare in fabbrica di riprodurre questo meccanismo meravigliosa
Ecco io mi riferisco a questa fase più o meno cito a memoria ovviamente non sono le parole precise ma al concetto e cioè che non soltanto ci nutro bistecca ma che ci nutre tutto un quadro di alimentazione che fra l'altro giova alla nostra salute giova al nostro benessere e quindi veramente bisognerebbe iniziare campani di cultura Lizza azioni in questo senso e togliere il mito e la bistecca che poi è soltanto un mito di opulenza che poi è soltanto un mito appunto
Anche questo rientra in quel modello di sviluppo che non vogliamo che si sviluppi che non vogliamo che venga più proposto allora io vorrei invitare i responsabili vorrei invitare il signor ministro e le persone che con lui lavoreranno in questo senso a partire nonché tanto dalle analisi negative quanto da queste che sono viste come come positive le cosiddette situazioni positive terra regredire in questo senso perché non è tanto il discorso di evitare lo spreco o del del limitazione dei consumi o della dell'austerity o della penitenza o come si voglia chiamarlo
Quanto invece il riequilibrio quanto invece il creare un equilibrio più serio più profondo più costruito di tutte
Le risorse cioè a partire dall'andare a cercare che cosa noi possiamo fare per eliminare questi elementi di distruzione che abbiamo introdotto nel nostro mondo
Elementi di distruzione che spesso stanno si annidano laddove apparentemente non c'è e distruzione
Si può distruggere anche costruendo
Se noi andiamo ad analizzare come la vita nelle nostre fabbriche che cosa e nelle nostre non solo nostro italiane Dick nelle fabbriche del mondo cosiddetto sviluppato questo mondo che dovrebbe rappresentare
L'attimo ma e che invece veramente vergognosamente rappresenta forse una situazione peggiore peggiore nel senso che riduciamo la vita degli uomini che stanno nelle fabbriche
Pressappoco a quella che era la vita degli uomini che stavano dei degli schiavi neri che stavano nelle piantagioni riduciamo le morti per Fabbrica per esempio di per incidenti in fabbrica a superare di gran lunga qualunque altra forma di Marte
E poi ripeto c'è tutto il discorso del danno ecologico tutto il discorso dobbiamo parlare immediatamente finito questo discorso la legge Merli cioè dobbiamo vedere veramente che cosa possiamo fare che cosa vogliamo fare in concreto per impedire l'inquinamento
Per impedire che chi fa il Palio del Tevere Amaya per impedire queste cose che non sono affatto lettere i radicali sono dati che ricchi di giorno in giorno vediamo vivere intorno a noi vediamo crescere e vediamo crescere crescere la morte vediamo crescere la distruzione vediamo crescere l'assassinio vediamo crescere la turbolenza e la violenza proprio creata da questo pessimo modo dividere
Dei Paesi cosiddetti in sviluppo
Allora per favore non adoperiamo più il discorso del modello di sviluppo come un discorso positivo non parliamo più di paesi in via di sviluppo se dobbiamo importare questi modelli di morte
Cerchiamo invece di recuperare quello che è positivo e naturalmente non la miseria e naturalmente non la fame e naturalmente nomi dati negativi ma ricominciamo a fare tutto un discorso di modo di produzione agricola
L'azienda agricola
E qualche cosa da cui dobbiamo ripartire evitando di usare un'altra volta le aziende agricole agricole macroscopiche
Evitando per carità di cadere nel rischio di andarsi a sfidare all'architetto Paolo Soleri che in America fa i progetti di case per abitazione per cinquanta mila persone cioè un intero Paese
Che abita in una stupenda casa bellissima il disegno di queste case di Paolo Soleri sono stupendi tra per carità non riduciamo alla gente a vivere accumulata in questo modo perché il il bellissimo progetto
Stupendo come disegno artistico ed estetico e veramente il termitai umano è un progetto pauroso e vediamo invece di di cominciare a parlare di vita agricola
Informa concreta inventando teatri cooperando dalle antiche civiltà contadine quelle vere quelle che magari è vero amavano la terra col con l'aratro di legno col chiodo
Che però la terra non la distruggevano non scavavano solchi di di un metro di profondità andando a distruggere tutta quella che è la capacità nutritiva e sale nutritivi della terra che stanno nei miei centimetri della crosta terrestre non mi affondati nei metri sotterranei
Adoperando quelle nozioni che appartengono ha un patrimonio che è stato trasmesso oralmente per millenni e che quando abbiamo cominciato a scriverlo
Abbiamo voluto distorcere lo o non siamo stati capaci e trascriverlo in modo corretto
Ripeto non per andare a recuperare l'aratro di legno col chiodo di ferro
Ma ad opera Ricupero are invece quelle nozioni che riguardano la coltivazione rotativa la coltivazione estensiva le necessità di ritornare a dare alla terra la possibilità di produrre
è vero che ci sono che c'è la possibilità attraverso la l'uso delle acque di rendere fertile terra che sono state desertiche
Ma attenzione anche all'abuso di questi sistemi che sembrano di progresso e che spesso invece inducono altre condizioni di regresso
Questo è quello che noi dovremmo avere imparato oggi
Dalla storia della nostra scienza di questa scienza che è stata adoperata soltanto Pelusi negativi questa scienza che vuol farci evadere dal nostro pianeta perché si è resa conto che il nostro pianeta non è più sufficiente invece di aiutarci a tornare a rendere vivibile nostro pianeta
Questa scienza va rivalutato
E allora se noi vogliamo quantificare gli aiuti dobbiamo soprattutto quantificare gli aiuti anche nel senso di valorizzare le ricerche che si fanno in questo senso
A rivalutare quello che serve al ristabilire l'equilibrio ecologico del pianeta quello che serve a ristabilire una situazione agraria che in completo disfacimento che è incompleta distruzioni su tutto il pianeta
E Nanni pensare come sempre si è pensato per mezzo del colonialismo e del neocolonialismo e come ancora ci sta pensando di andare a insegnare o di andare a esportare o di andare a vendere altrove il nostro patrimonio tecnologico perché il nostro patrimonio tecnologico si è dimostrato altamente nocivo altamente violento altamente distruttivo
La ricerca invece dovrebbe essere quella di trasformare il nostro patrimonio tecnologico anche per noi
Perché i primi ad autodistruggersi siamo stati noi stessi perché e soprattutto l'Europa e il Nord America profondamente inquinato profondamente distrutto profondamente torturato
E soprattutto la zona iper popolata e la zona che si è chiamata appunto la zona sviluppata ora che questo sviluppo visto analizzata la situazione
Considerato che questo sviluppo è del tutto negativa
Io vorrei pregare chi si occupa veramente delle decisioni da prendere di orchi vuol far fare una pianificazione concreta che debba risolvere i problemi di lasciare da parte le discussioni teoriche di lasciare da parte e l'assistenzialismo e il pietismo e le lacrime sulla situazione in cui siamo ma invece partendo da questi dati creare condizioni riverse
Condizioni nuove ricerche tecniche sterili su come per cominciare a coltivare il nostro pianeta su come ricominciare ad adoperare e a distribuire
Lei è
Di materie alimentari il prodotto alimentare su una grossa revisione andrebbe anche fatto su tutti i metodi dell'industria alimentare perché l'industria alimentare con lo scatto a lato con surgelate quelle che distrugge le quantità le qualità nutritive del prodotto agricolo così come è stato fatto fino ad oggi non escludo in assoluto
Che il sistema possa avere dei vantaggi ma penso che se ne possano essere altri meno distruttivi
Se la farina lattea Nestlé che tutto sommato finché è stata venduta in Svizzera e anche in Italia aveva un potere nutritivo quando arriva al pare il paese di colore si dimostra inadeguata
Allora dovremmo cominciare a fare delle ricerche per capire se quella parolina latianese che è stata venduta nei Paesi sottosviluppati al sottosviluppo attacca cioè e prodotta in modo estremamente carente
Di di
Di valore nutritivo o se invece veramente alle popolazioni di colore non serve il tipo di quadro
Alimentare che serve alle popolazioni bianche queste sono le ricerche che noi dobbiamo portare avanti non è vero che l'umanità perché e tutta umanità e l'abbiamo etichettata sotto questa ricetta generica sotto questo nome generico
Debba in realtà essere tutta alimentata nella stessa maniera e allora ecco gli studi sull'alimentazione questo discorso che io da anni sta facendo per quello che noi insegniamo nelle nostre scuole
Io dico sempre quando parlo nelle piazze invece da guerra di Troia insegniamo alla gente l'alimentazione come ci si nutre Not insegniamo alla gente come sicura la propria salute che cosa vuol dire salvaguardare da sé la propria salute prima di averla persa dover andare a finire in maniera alla speculazione medica
Questo vale anche sul piano planetario insegnare alla gente a pagare alla propria salute a pagare alla propria alimentazione prima di arrivare allo stato di crisi
E mentre fin qui la storia umana e sta è storia delle crisi
Vorrei veramente che riuscissimo a impostare una storia umana non violenta che non possa stare delle crisi ma forse la storia di come insegniamo alla gente a guardarsi dalle crisi ad evitare le crisi
A a ricavare da sé ed alle proprie necessità e da lì e dei propri bisogni
I mezzi vivere in un modo più degno
I mezzi perché la parola umanità non sia un pretesto per poi farla diventare umanitaria con questa cadenza Istica così odiosa ma invece la parola umanità significhi dare contribuire perché anche il dare in un altro verbo sbagliato contribuire insieme con gli altri a creare una nuova coscienza una nuova cultura che permetta alle persone da sé
Di decidere quali sono i mezzi per l'alimentazione per la salute per la coltivazione della terra per il vivere nella terra senza distruggere la Terra senza odiare la terra senza fare violenza alla sera
Sì su questo discorso della non violenza io credo che dobbiamo partire se vogliamo costruire qualche cosa di concreto grazie
Grazie onorevole Craxi ha chiesto di
Era il venti settembre mille novecentosettantanove l'ultimo intervento creiamo riproporvi da questo dibattito parlamentare il primo sul problema della fame nel mondo e quello che pronunciò l'ex parlamentare radicale Franco Roccella
Signor presidente
Signor ministro e pochissimi rare nel senso della qualità ovviamente i colleghi che mi ascoltate
Vorrei contribuire a un chiarimento e mi limiterò a questo chiarimento di fondo che investe nella sua stessa definizione l'oggetto dell'ordine del giorno
Non a caso
E non per una semplice predilezione di effetti propagandistici compagni comunisti
Abbiamo sempre insistito nel precisare che non della fame deve trattarsi ma dello sterminio di vite umane provocato dalla fame nel le cifre dice la mai più che note ma l'uso ripetuto a cui sono state sottoposte in quest'ultimo scorcio di tempo non le ha logora
Cinquanta milioni per ogni anno sono le vittime uccise dalla fame nel nostro mondo
Una quantità di esistenze che ha le stesse dimensioni di una grande comunità nazionale soppresse da una moria violenta e innaturale inconciliabili con i livelli di coscienza e di civilizzazione raggiunti dal genere umano nel nostro tempo
Quanti siano gli uomini le donne i vecchi immolati in questo olocausto annuale non sappiamo sappiamo però quali sia il numero dei bambini emerso da i calcoli statistici elaborati per celebrare l'anno del fanciullo
Ma se loro non avesse sfregiato il settantanove
Con questo titolo probabilmente questa specificazione di cifre non esisterebbe
O sarebbe rimasta malinconicamente nei desolati archivi delle Nazioni Unite
Vogliono ogni anno per fame nel mondo stando alle quote dell'anno in corso diciassette milioni di bambini che muoiono ripeto nel nostro mondo e nel nostro tempo intendo dire
Che vale poco la collocazione geografica in altre zone ed entro altri compiti
Queste vittime agonizza e no e muoiono in un territorio economico che non ha più frontiere
Se è vero che l'economia singole si collegano in una dimensione unitaria si integrano in un sistema ben connesso di interrelazioni al punto che i fenomeni di povertà e di miseria e di morte
Rischiano di valere come elementi compensativi di equilibrio
Siamo evidentemente nell'assurdo e nel paradossale tanto più repellente
Onorevoli colleghi quanto più l'assurdo e reale e il paradossale segnala cadenza della norma se non addirittura dell'occhio
La verità è tutte queste morti
Questi stralci questo massacro
La cui consistenza quantitativa segna certamente il punto più delirante di evidenza del male che nel mondo oggi
E dentro il nostro modo di indicare come il momento più segreto perché inconfessabile per la nostra esistenza anche se non è ancora della nostra coscienza e bene
Il recupero di questo genocidio alla nostra coscienza individuale e collettiva morale e politica la coscienza di noi e del nostro modo di essere coincide senza residui o non esisti altrimenti col nostro Modotti reagire
E come reagiranno
Ma perché mai noi ci comunichiamo e ci muoviamo
Con emozione e con realismo sull'urto degli episodi di guerra che esplodono nel mondo
Non certo in casa nostra e spesso spessissimo neppure nei pressi di casa nostra
E reagiamo operando sì per impedire un conflitto generale ma anche subito con tempestività e prontezza per fronteggiare l'episodio bellico della sua connotazione di dettaglio
Nella sua individualità episodica e urgente senza rinvii del resto irragionevoli
A momenti strategici Colomba globali e conclusivi perché mai ci sembrano doverosi questi nostri interventi queste attenzioni vigili e pronte
E a prestiamo Viner chi invece di fronte a un massacro reale e scontato previsto e programmato come questo fenomeno costanti delle morti per indigenza e denutrizione perché colleghi deputati
Con che coerenza apriamo il nostro Paese subito ora per quel che possiamo nell'immediato
Agli Scandal agli sbandati del Vietnam operando aldiquà io ogni strategia risolutiva di pacificazione di normalizzazione e rispondiamo invece con l'avarizia accorta dei grandi disegni ultimi a queste altre morti e a queste altre disperazioni di ben altra portata ma sappiamo benissimo
Brutto voi colleghi comunisti sappiamo benissimo quali sia la terribile coerenza del fenomeno cane
Anzi del fenomeno appannamento per essere più esatti
Sappiamo benissimo quali siano spessore e la obbligatorietà della logica neo capitalistica pubblica privata siamo chiari dell'Est e dell'Ovest non occorrono non occorre che si sprechino molte parole
Per questo che produce fisiologicamente questi orribili risulta sappiamo cioè che questi fenomeni sono conseguenti all'attuale assetto economico e politico del mondo
Articolato nei suoi meccanismi ovviamente ubbidienti e congeniali nelle sue interrelazioni nelle sue connessioni rigorose
Sappiamo in tutta buona fede ce ne ha dato una testimonianza il nostro ministro degli Esteri
Quale coerenza ci sia nella menzogna che falsa i dati di sufficienza delle disponibilità alimentari attuali rispetto ai bisogni di nutrimento delle popolazioni ministro ha detto in commissione esteri che sarebbero insufficiente
Mentre qualche giorno fa adottava è stato rilevato che basterebbero sessanta milioni di tonnellate dice reati l'anno per sfamare gli affamati del mondo
E questa cifra corrisponde a circa il cinque per cento del consumo
Mondiale
Io al quindici per cento circa è stato già osservato della quantità di cereali utilizzata nei Paesi industrializzati
Per nutrire il bestiame che badate questo credo non è stato detto si trasforma dei traboccanti surplus di burro della comunità europea gli stessi che poi vengono smerciare
Verso i Paesi in via di sviluppo
Sappiamo benissimo con quale malizia gli stessi Paesi finanziano la cosiddetta industrializzazione dei paesi in via di sviluppo
Evitando ovviamente l'incoerenza di sollecitare situazioni concorrenziali
Sappiamo qual è
Perfidia di convenienze presieda gli approvvigionamenti di derrate agricole inoltrate verso il Terzo Mondo
Secondo logiche cinicamente speculative e di puro profitto o secondo calcoli ricattatori di condizionamenti economici ed anche politici ma sappiamo anche questo è il punto
Questo è davvero il punto di cui vorrei
Di persone stiano regoli collegi ma sappiamo anche che se ci mettiamo a tavolino a redigere un piano ultimativo con tutta la serietà che poi per risolvere il problema della fame nel mondo incorriamo in due inconvenienti fatta
E vorrei essere smentito uno in questo frattempo nel frattempo che noi studiamo e mettiamo a punto piani e programmi risolutivi in questo frattempo continuano e continueranno inevitabilmente ad opera amare quei meccanismi della convenienza del profitto e della egemonia che producono gli effetti disastrosi chiaro torniamo tutti di volere evitare con il risultato costante e collaudato direi de di trovarci fra le mani esiti parziali mistificare attiche mistifica tori
Conseguenti alle prudenze e alle accortezze cosiddette a realistiche che inevitabilmente ci indurranno no essendo appunto questa la misura metodologica adottata a conciliare le nostre pensioni con i cosiddetti dati di fatto
Due
Avremo infine accumulato un contenzioso di morti per fame così ingente da rendere il prezzo pagato al nostro realismo del tutto inammissibile e certamente non riscatta abile neppure in termini di rimorso
A nostro avviso signor presidente signor ministro
Non c'è che una strada risolutiva per avviare a soluzione vicina o lontana che sia certamente vicina non è e non è neppure agevole
Il tremendo fenomeno della tale ed è quella che parte da un diverso approccio il nostro cogliere cioè il fenomeno della pane
Nei dati immediati e tremendi delle sue conseguenze
Che fanno storia che fanno realtà queste morti di oggi questo sterminio di oggi questo massacro che incalza le nostre stesse parole mentre noi discutiamo qui
In questa
Solo se ne prendiamo coscienza morale e politica
Come individui e come collettività nei modi imperativi in cui le vicende della coscienza site terminano nella morale e nella politica c'è coscienza e imponendo cioè risentimenti e rispondendo se non subordinati ai consensi e alle carenze dell'operato altrui
Solo così esploderà la salutare contraddizione di fondo che nelle consegne
Fra ed enti e coscienza tra convenienze di potere e tollerabilità
Non i disegni lucidi e cifrati
Non la nozione esauriente meditata quanto volete delle cause e delle articolazioni del fenomeno di fondo
Ma la ripulsa immediata dei suoi effetti questo e politica la ripulsa dei dati cioè che investono il nostro modo di vivere di oggi che pensano sulla nostra umanità di oggi
Imponendo il dilemma tessere o meno complici di questo sterminio per una omissione che non trova attenuanti nella serietà di valutazioni dilatori
Di questa presa di coscienza vorremmo che fosse attore il nostro Paese
E cioè un solo modo per darle consistenza morale e politica reagire
Cioè far politica
E questo il senso anche strategico della nostra insistenza nel richiedere un intervento immediato e straordinario
Non ripeto un fatto propagandistico e avventato
Colleghi comunisti che non ci sia ma una coerenza politica
Un intervento immediato e straordinario
Insistente sulla quale abbiamo caratterizzato il nostro modo di porre la questione
In polemica iniziale
Con quanti vi hanno contrapposto la considerazione della complessità del fenomeno fame il nome di una serietà di contegno politico
Che in via di fatto Di Serio ha soltanto la sua forse inconsapevole capacità di connivenza
E mi riferisco non soltanto al compagno rubi
Nel quale almeno sono evidenti i condizionamenti e le scelte internazionali
Che vincolano alcune parti essenziali del suo intervento
Quanto a Luciana Castellina
Il cui il rigore ideologico a tutta la fragilità e l'ambiguità della pseudo eresia
Lo abbiamo ripetuto e lo ripetiamo con ossessione
Lo ha detto in Senato il radicale Spadaccia
Lo ridico qua io solo il contrasto tra perentorietà della coscienza politica e lealtà verso i valori della cultura del nostro tempo da una parte ed effetti mostruosi delle colonie di assassini o dall'altra se tradotto negli atti politici conseguenti e rigorosamente conseguenti vale a dire nei termini dell'intervento immediato e indilazionabile può innescare un meccanismo irreversibile risolutivo per gli effetti immediati amplificano anti che ha sui dati gli operativi delle filosofie e delle logiche delle meccaniche in atto
E in una dimensione di questo tipo del resto se ci pensate un momento che acquista un risalto scandaloso
E si carica di forza d'urto la contemporaneità delle morti per fame e delle spese per gli armamenti
E si determina la non tollerabilità di indirizzi economici e politici
Che del resto condizionano anche i sistemi e i metodi di casa nostra
In questa dimensione che si connotano in termini reali e di verità anche i nostri malesseri
Fuori di questo campo colleghi
Anche l'affannoso lavori gli ho per il disarmo
Agganciato alla preoccupazione di misurarlo sempre realisticamente sulla necessità degli equilibri internazionali
Certamente esclude l'unica via efficace percorribile che quanto meno si indirizza verso traguardi risoluti quella del disarmo unilaterale
Cosa si è ottenuto sin qui del resto
Non certo e poi essere smentito non certo il disarmo controllato e bilanciato e una menzogna
Colleghi deputati né una sua qualche anticipazione ma soltanto un'ipotesi di riarmo controllato un controllo cioè peraltro ostinatamente aviatorio dei livelli di aumento degli armamenti questo avete ottenuto
Al quale del resto le grandi potenze sistematicamente sfuggono con alterne fortune e vicente è oggi vorrei che ci fosse qui l'onorevole Pajetta
Lungo questa vicenza di vicenda di alternanze sono in concreto i Paesi del socialismo reale che guidano la corsa agli armamenti
E mi augurerei che non ci volesse molto coraggio per dirlo ma solo il coraggio della verità
Ed è con tutta coerenza che noi nel momento in cui il poniamo con questa angolazione il problema dello sterminio per pane invochiamo dal nostro Paese lusso unilaterale pacifico che l'esercito
Recuperato come strumento di pace
Strumento del nostro intervento volto a ridurre quanto meno la biblica grandezza di questo massacro pertanto cosa chiedono con urgenza i paesi e i popoli affamati
Non solo nutrimento e assistenza ma un aiuto per recapitarlo di lì dove le morti si accumulano arricchì mo'quotidiana hanno bisogno cioè per questo di strade e di ponti
Non opere di alte preziosi ingegneria ma di pronto intervento
E i nostri genieri sanno costruirlo via questo pronto intervento sono idonei
Hanno bisogno di reti telefoniche di reti telematiche immediato di emergenza di ospedali di cucine da campo di servizi ripeto di pronto intervento questo chiedono nel concreto il nostro esercito e a questo fine il dominio
E per questo fine non ha bisogno né di armi dei diversi chili
E probabilmente verifichiamo la questa ipotesi ma verifichiamo la davvero con serietà questa volta
Non ha bisogno neppure di finanziamenti aggiuntivi ai normali costi che derivano dai nostri impegni di alleanza basterebbe probabilmente cari colleghi sostituire un tema di esercitazione militare con quest'altro tema dicano se non è accettabile
Un nemico il più temibile
Della vita e della pace minaccia l'umanità
L'esercito la Marina l'aviazione intervengano
Armati chi altre armi che non sono quelle che uccidono ma quelle che salvano dalla morte basterebbe adottare questo tema di esercitazione
Non ritenete colleghi comunisti che non ci si
Non ritenete che questo sia un modo concreto
Prego
No io c'ero la giornata di ieri è comunque abbi pazienza onoro subito conservazione collega comunista che ci sei e che mi auguro mi ascolti
Non ritenere che questo sia un modo concreto immediato praticabile
Per convertire di atto quanto di negativo rappresentano i nostri strumenti di guerra se così non è pratici un'alternativa
Per spiazzare all'interno del nostro assetto la logica degli armamenti sull'urto di fatti ed eventi all'apprendimento dei quali essa stessa concorrenti dattero non lo crede
Ma si osserverà ci sono Paesi che rifiutano di subire la presenza di altri esercizi
Rispondiamo
Che questo risentimento di indipendenza che scatta alla vista di una bandiera e si assopisce di fronte al massacro per hanno in casa propria
è un dato carpito di nazionalismo congeniali all'attuale distorto assetto del mondo ed è indice di una complicità delle classi politiche
Della quale di taluni Paesi del Terzo mondo della quale del resto noi abbiamo una diretta esperienza perché simile a quella della classe dirigente meridionale del nostro Paese denunziata inutilmente da Salvemini
Non sappiamo la misura reale di fenomeni di questo genere per esperienza diretta
In questo caso comunque avremmo sollecitato un'altra contraddizione che riporta dentro i paesi in via di sviluppo le stesse contraddizioni dei paesi industrializzati
Non ho dubbi
Sulla provvidenziali ITA
Dell'esplodere di questa contraddizione che tale si badi
Non sulla scorta di una comprensibile diffidenza verso i marines americani o i tecnici russi
Ma se dovesse insorgere nei confronti dei nostri genieri dei nostri corpi sanitari dei tecnici del nostro esercito capirei senz'altro
Una reazione di intolleranza nei confronti gli americani e sovietici e penso lo capiremo tutti
Ma che senso avrebbe un sospetto di egemonia di Potenza che senso ha confessato vile avrebbe un sospetto di egemonia di potenza o di colonialismo nei nostri confronti da parte del Nicaragua del Bangladesh
Della Cambogia
Ecco è questa la preside la premessa
Che si proietta con coerenza colleghi deputati con coerenza politica
E non con civetteria propagandistica e questa è la premessa ripeto che si proietta e l'età spessore nella nostra richiesta di intervento straordinario e immediato Kia quindi una motivazione di fondo che non si liquida
Con accuse facili e superficiali ma rispondendo alle motivazioni come esposto
Un intervento straordinario immediato che a sua volta altrettanto coerentemente essi concreta nella richiesta di convocazione straordinaria del Parlamento anche questa e coerenza ed è coerenza non solo di comportamento ma di intelligenza politica oltre che di pensione morale
Non Pregola propagandistica ripeto ma coscienza politica e del resto colle del resto sono certo sono certissimo
Che non c'è uno solo di voi
Né un solo italiana che non sia convinto della produttività esclusiva della nostra iniziativa
Alla quale siamo stati e siamo così lealmente fedeli da spersonalizzare ritenendo un primo consistente risultato quello di averla con successo sollecitata nella libera autonoma coscienza dei colleghi deputati di ogni parte
Non c'è uno solo di voi ne sono certo
Che non sappia che senza questa regola propagandistica dei radicali non ci sarebbe stato questo dibattito o chissà quando ci sarebbe stato il rilievo mi sembra quasi oppio
Noi comunque di questo siamo serenamente fermamente consapevoli così come siamo con obiettività consapevoli dei risultati di merito raggiunti
Oggi il Parlamento almeno così è stato al Senato
E disponibile ad adottare il nostro parametro della straordinarietà e della urgenza a misura degli interventi di qualunque entità si siano questo è un altro discorso
Oggi e di questo occorre dare atto ai ministri Malfatti esatti il governo ha dichiarato la medesima disponibilità
Cadono allora la contrapposizione e l'inconciliabilità pregiudiziali e preconcette che correvano
Tra richiesta radicale e disponibilità offerta dalla nostra società politica la nostra non è più una pretesa
Questo dibattito in realtà segna una linea di partenza
Detto questo non mi resta che richiamare la vostra attenzione signor ministro colleghi deputati
Sulla risoluzione votata dal Senato e accettato dal governo e in particolare sulle parti di essa che dicono testualmente
La prima
Il Senato ritiene che sia necessaria una mobilitazione straordinaria
Per sottrarre vite umane alla morte Carpani mobilitazione senza la quale anche gli impegni economici attraente medio e lungo termine rischierebbero di non produrre effetti risoluti
Il riconoscimento e l'esattezza del nostro assunto
Che l'approccio cioè al problema di fondo della fame e quello dell'intervento straordinario e immediata in nome della serietà politica e operativa
La seconda senato invita il governo a riferire con la massima adeguata urgenza sugli interventi immediati e straordinari adottati e nonno e da adottare
Per la salvezza di quanti diversamente sono destinati secondo le previsioni ufficiali dell'ONU assicura morte nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi
Pari pari la richiesta radicale contenuta nella risoluzione proposta e coerentemente ritirata ai compagni senatori Spadaccia e Stanzani
Ebbene
Vogliamo fare il calcolo per le sei settimane che ci sono più vicini
Le morti prevedibile ma sarebbe più esatto anche se ripugnante dire programmati sono sei milioni e duecentocinquanta mila
Lasciamo stare il calcolo dei mesi
Ai quali anche accenna la risoluzione del Senato fermiamoci per il momento qui alle prossime settimane
Signor ministro
Se questa è la misura
La misura adottata dal Senato e accettato dal governo questo riferimento alle prossime settimane
Quanti ne intente saldare e con quali urgenza
La gente muore afflittivo di centotrentacinque mila al giorno di cinque mila e settecento l'ora
Lo Stato italiano vuole salvare timori Turi nelle prossime settimane scusatemi se insisto
E allora in quante ore signor ministro intente decidere per salvare i condannati a morte ripeto delle prossime settimane
Su queste tesi
Signor presidente signor ministro
Della straordinarietà di interventi immediati
Hanno convenuto superando la loro iniziale ostilità i compagni comunisti
Che hanno non soltanto sottoscritto ma anche concordato con democristiani socialisti socialdemocratici repubblicani liberali indipendenti
La soluzione la risoluzione accettata dal governo e portata dal Senato
E significativo a questo proposito l'intervento in questo dibattito del compagno Alinovi che ci offre nel tono e nel merito e doveroso dargliene atto l'occasione attese di un colloquio e non cogliamo l'occasione pur potendo
Conta acidità
Osservare inutile dispendio impegno sprecato nel negare precipitosamente quello che infine sia dovuto riconoscere esatto
Come non vedere
Il peso che acquista la mancata sottoscrizione della richiesta della convocazione straordinaria delle Camere da parte comunista non alla luce dei fatti
Non un dissenziente antagonismo di convincimenti ne quell'Antiqui campi gioco di schieramenti che ci hanno attribuito soltanto un'assenza
Un'occasione trascurare
Un errore
Ebbene
Se il discorso di Alinovi
Non è solo la correzione tattica
Di una distratta valutazione
Un risvolto maldestro peraltro compensativo degli attacchi precedenti
Per intenderci la carota dopo il bastone
Io credo che possiamo e dobbiamo intenderci
Incontrarci lavoravi assieme utilizzando la spinta che ci viene dalla risoluzione del Senato per andare oltre anche di un solo passo
La precisazione che ho voluto fare colleghi deputati in ordine alla distinzione fame sterminio
E volta proprio a questo fine
Consolidare al di qua io ogni equivoco e di ogni strumentalizzazione questa comune ormai valutazione critica e operativa che intende quale sia il modo e il metodo tardare consistenza e il pallone agli stessi interventi ordinari i quali acquistano forza alternativa sulle pensioni sollecitate dall'intervento straordinario
Non si può non riconoscere che i comunisti hanno inteso almeno in parte
Anche se tardivamente quello che Luciana Castellina si ostina a non intendere
Classificando come ingenua e velleitaria una scelta che e politica ed è di classe
Ci illudiamo allora
Alla luce ripeto dei fatti che i compagni comunisti
Non ci ritengano ancora sarebbe un'ingenuità giacobini velleitari avventati
Ci illudiamo che non abbiano più remore
Nel convenire che bisogna qui
Ora dopo la risoluzione del Senato e su quella spinta dopo la dichiarata disponibilità del governo
Procedere alla quantificazione dell'intervento straordinario dando corrotto in tutto o in parte a quell'uno per cento che a questo fine abbiamo chiesto e chiediamo
E concludo
Signor presidente
Questo Parlamento non può non avvertire il valore di merito e di significativa tempestività
Di quanto detto ieri dal socialista Sandro Pertini
Rompendo le prudenti convenienze protocollari che ci sono accanto a Carlo ha detto il capo dello Stato
L'idrante si è prostrato in ginocchio a Varsavia ricordando l'eccidio degli ebrei ebbene i capi di Stato dovrebbero oggi prostrato assist con umidità in ginocchio
Di fronte alle stragi provocate dalla fame nel mondo
Oggi colleghi deputati
Oggi e non domani
Con immediata umiltà e senza riserva
E con questo intervento dell'ex parlamentare radicale Franco Roccella del venti settembre mille novecentosettantanove pronunciato durante il primo dibattito imposto dei radicali a Montecitorio sul tema dello sterminio per fame nel mondo
E problemi ad esso connessi termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio in precedenza avete riascoltato quanto dissero durante quel dibattito altri due ex parlamentari di quel periodo Aldo Ajello e Adele faccio