Manifestazione a sostegno del Sì al maggioritario e del No ai licenziamenti, organizzata dai Democratici di Sinistra (presso piazza Ferretto)

Fino
Otto
Vorrei
Buonasera a tutti grazie per essere qui stasera la conclusione della campagna elettorale
Io voglio solo introdurre brevemente
Per poi naturalmente lasciare la parola alla il direttore del giornale Nuova Venezia al Mattino di Padova Tribuna di Treviso e naturalmente Massimo Cacciari e Walter Veltroni che salutiamo e ringraziamo per la presenza per introdurre per introdurre solo appunto la tematica
Che all'origine di questa campagna elettorale e soprattutto di queste di queste polemiche ultima insomma che abbiamo assistito negli ultimi giorni
è incredibile comincia con un'annotazione politica incredibile come ancora una volta il significato politico ideologico che questo referendum hanno assunto sia stravolto
Se pensiamo che qualche mese fa Berlusconi questi referendum li ha sostenuti firmati voluti spingendo la Bonino e radicale ha raccolto le firme
E dall'altro lato invece il centrosinistra non ha raccolto firme
Tranne quelle sul maggioritario ma eravamo nell'altro referendum
Non ne condivide appunto tranne quello delle del sul maggioritario
Pressoché neanche uno
Né sui licenziamenti sulla né sulla delega né sulla separazione di carriere eccetera
Nonché tutti quelli non ammessi se vi ricordate i referendum in in origine erano sopra i venti
Ecco le parti si sono invertite
Berlusconi li rifiuta
Invitando all'astensione e centro sinistra è diventato invece il paladino
Agli occhi della stampa agli occhi della gente di questi referendum
Questo è ancora una volta la dimostrazione come la politica diventi appunto merce diventi appunto occasione emerge da piazzare
Una prova in più io dico che ci vuole in queste vicende grande responsabilità
Perché se noi riduciamo anche questioni importantissime
Come quella che abbiamo di fronte stasera il maggioritario da un lato e licenziamento dall'altro a merce
Che si può come dire mettere in questo scaffale in quell'altro secondo della convenienza di quel momento vuol dire allora davvero che la politica corre seri rischi
E quindi lo sulla necessità che noi abbiamo di avere una posizione netta precisa responsabile
Anche su materie che appunto non sempre si condividono credo che sia il primo argomento della politica e comunque il primo argomento di questa campagna elettorale
Due cose invece sui due referendum
Allora io tocco solo questi due poli sarà naturalmente compito del direttore di affrontare tutte le tematiche che Luís riterrà opportuno però mi pare che soprattutto due siano gli argomenti che catalizzano obiettivamente l'attenzione allora in particolare mi pare questo del maggioritario referendum già fallito l'altra volta fosse si fosse stata le liste ripulite sarebbe stato vinto ma insomma
Noi siamo per un sì netto
Siamo intanto perché si vada a votare questo è evidente siamo per un sì netto
Perché noi pensiamo che questo sia una passaggio necessario verso l'evoluzione del nostro sistema politico elettorale in senso maggioritario si tratta di una scelta anche qui responsabile chiara
Del Paese complessivamente che non guarda ai nostri interessi principali perché si ognuno guardasse troppi interessi partito probabilmente avrebbe altre idee ma siccome noi pensiamo che bisogna spingere appunto verso questa direzione noi consideriamo questo un passaggio decisivo
Quindi nessuna Nostalgia neanche dentro le nostre
File di ritorno al proporzionale ma chiara netta indicazione verso un sito ad eliminazione nella quota proporzionale perché questo diventa la forzatura e il il passo decisivo ripeto perché poi si possa fare una legge in senso maggioritario
Se invece il ventuno aprile dovesse succedere qualcosa altro è chiaro che questo processo verso il maggioritario si interromperà il seconda osservazione ancora veloce e poi finisco l'altro referendum quello sul licenziamento
Io su questo voglio dire che quei due battute la prima e perché no
Perché è evidente che non si torna indietro verso una delle maggiori conquiste del movimento dei lavoratori in questo Paese
Non si torna indietro cioè sull'articolo diciotto della legge trecento Statuto dei lavoratori che ricorda tutti riguarda il licenziamento per giusta causa cioè la possibilità del lavoratore di impugnare
Il licenziamento quando secondo lui questo viene fatto per cause non giuste
è una è un diritto mi pare sacrosanto sia per difendere i lavoratori che per una scelta di civiltà e perché mette penso che sia assurdo
Pensare che togliendo diritti a qualcuno se ne aggiunge a qualche altro
E pur tuttavia io dico che pur dicendo no chiaro noi dobbiamo fare un ragionamento in più magari non stasera ma comunque dobbiamo farlo
Per evitare che passi un idea appunto che i diritti
Siano una negazione sia una conservazione siano un ostacolo alla modernizzazione e questa è una luogo comune che se passasse sarebbe davvero pericoloso quindi bisogna essere appunto sicuramente più flessibili ma il mercato del lavoro come sapete sopra tutto incuneare e già molto flessibile
Bisogna intanto demistificare il fatto che non è vero che ci sono tanti reintegri ma i vetri abbiamo quantificati sono circa sei mila in Italia abbiamo soprattutto e questo aggiungo e poi finisco
Bisogna però discutere bene il merito senza approssimazioni
Non è togliendo un diritto a i lavoratori che già ce l'hanno che lo si consegna agli altri e pur tuttavia esiste un problema di come si consegnano diritti anche a una platea di lavoratori quelli sotto la i quindici dipendenti quelli che non sono garantiti dagli statuti ai contratti questo è un problema che noi ci dobbiamo porre
Ma non nel senso appunto di togliere a quelli che ce l'hanno ma vedere come un mercato del lavoro si articola come si articola la contrattazione
E come quindi anche il ruolo del sindacato proprio perché un ruolo autonomo e noi vogliamo che sia autonomo diventa autonomo perché propositivo
In definitiva quindi dobbiamo puntare al quorum dobbiamo dare a votare dobbiamo votare un sì netto sul maggioritario un no netto al licenziamento e naturalmente poi ci sono gli altri sui quali si intratterranno i nostri ospiti io concludo dicendo questo troppo importante questa materia per ridurla solo alla tattica politica occorre quindi evitare scontri ideologici forse è un errore che ci siamo in qualche modo cascate in questa campagna elettorale
Per fare questo bisogna sta sul merito per stare sul merito bisogna avere proposte
E impone quindi noi il gioco e l'agenda della politica altri mezzi a rischio appunto che il nostro avversario Berlusconi il centrodestra lo consegni sempre all'ideologia e allo scontro epico che non porta da nessuna parte grazie la parola
Al direttore barbiere che sarà l'unico è appunto l'animatore di questa nostra riunione
Grazie buonasera a tutti io ho l'impressione di avere un po'il compito di sollecitare chiarimenti credo che questa tornata referendaria sia particolarmente complessa tanto che oggi pomeriggio abbiamo fatto un conto in redazione se tutti gli aventi diritto leggessero a una velocità media quanto è scritto sulle schede
E ci vorrebbero all'incirca nove giorni per espletare le operazioni di voto quindi questo è un dato proprio numerico quindi io credo che questo pomeriggio Walter Veltroni Massimo Cacciari debbano darci dei chiarimenti e il primo chiarimento che io chiedo a Walter Veltroni riguarda il referendum numero due che è è quello relativo al maggioritario allora
Qualche anno fa quando il Parlamento approvò la famosa legge elettorale chiamata Mattarellum si disse finalmente arriveremo all'accorpamento dei Paolini
Questo non è successo
Non è successo perché abbiamo visto esplodere il numero dei partiti allora onorevole Veltroni se vince il sì in questo referendum per il maggioritario si risolverà finalmente qualche cosa o torneremo ancora alla situazione del vecchio Mattarellum
Ma dunque se non dovesse passare il quorum ma che è l'unica alternativa è già in questo c'è una stranezza perché in occasione di una consultazione elettorale si dovrebbe avere la possibilità di avere un avversario che si cimenta sul tuo stesso terreno
Se il quorum non dovesse passare succederà esattamente quello che Barbieri ha detto cioè rimarrà l'attuale legge elettorale
Oppure e io lo considero veramente un rischio per il Paese per la modernità dell'Italia
Rischiamo di ritornare verso un sistema proporzionale
Quella dei io non ho nei confronti della
Dei sistemi elettorali un atteggiamento di carattere ideologico lo ritengo una stupidaggine pensare che un sistema sia migliore in astratto di un altro
è la storia concreta di un Paese lo stato dell'evoluzione del suo sistema politico che dice qual è il miglior sistema elettorale
E quello più utile per gli interessi nazionali in quel momento oggi noi
Che ci troviamo nella circostanza di avere un sistema elettorale l'attuale misto
Maggioritario proporzionale
Un sistema elettorale che nel novantaquattro e nel novantasei
è riuscito a dire chi aveva vinto le elezioni ma non è riuscito a garantire a chi aveva vinto le elezioni la stabilità necessaria per governare per cinque anni
Noi abbiamo bisogno di concludere la transizione italiana
Noi avevamo un sistema proporzionale
Con quel sistema proporzionale che aveva un senso ma in un mondo separato in blocchi
Con quel sistema proporzionale non abbiamo avuto cinquantasei governi in cinquanta anni e mai l'alternanza al governo so bene che non dipendeva solo al sistema elettorale dipendeva da ragioni politiche ideologiche da da conflitto che c'era su base internazionale
E tuttavia la storia italiana è una storia anche di elevata frammentazione politica tanto più esasperata dopo la fine di quell'equilibrio che durò fino al mille novecentottanta
Il ritorno al proporzionale significherebbe sostanzialmente tornare al tempo di cui ancora adesso vediamo i segni in cui i partiti decidevano e non i cittadini chi doveva governare
Il tempo in cui ve lo ricordate ce lo ricordiamo i partiti andavano davanti agli elettori dicevano dammi il voto che poi ci penso io a decidere con chi allearsi
Se il quorum non si farà
Se dovesse essere accolto l'appello a stare a casa
Il risultato sarà che noi andremo a votare ancora una volta con questa legge elettorale che non è riuscita a evitare
Ne il rischio che la frammentazione
Per il quale non valgono le soglie di sbarramento quando io sento Forza Italia dire ma basta fare una legge con la soglia di sbarramento
Ci si dimentica che la soglia di sbarramento c'è già adesso al quattro per cento i piccoli partiti si mettono d'accordo prima delle elezioni superano il quattro per cento il giorno dopo si dividono e quindi la frammentazione anzi si esaspera
Il problema è di avere una legge elettorale che funzioni così io la dico molto brutalmente molto anzi molto semplicemente non brutalmente
I cittadini vanno a votare
Si trovano davanti due schieramenti
Senza centristi mi senza nuove politica dei due forni senza Andreotti ismi di ritorno
Si trovano a votare tra due schieramenti
Hanno di fronte due programmi e possibilmente due leader
Il cui nome venga scritto insieme a quelli del diritto insieme a quello del vicepresidente del Consiglio sulla scheda elettorale
Sulla base di questa scelta votano chi vince le elezioni a un premio di maggioranza per il quale lo si porta al cinquantacinque per cento
E su quella base governa per cinque anni
E per cinque anni gli italiani non si devono più preoccupare di chi governerà
Come non si preoccupano i cittadini inglesi o francesi o americani
Perché questo problema è stato risolto da loro
E questo abituerà i partiti politici italiani ad essere altro da quello che sono perché oggi i partiti politici italiani sono macchine
Il cui obiettivo è la cui vocazione solo quella di fare di disfare i governi ci sono partiti che nascono con l'obiettivo di contrattare sulla base del gruzzoletto di parlamentari che hanno dei posti di potere questo problema deve essere risolto dal voto dei cittadini una volta per tutte una volta per cinque anni
Si deve ridurre la frammentazione politica e quindi insistere sulla coalizioni
Coalizioni che saranno di partiti diversi ma partiti veri parti di fatti di programmi di valori non di contrattazione di posti partitiche non nascono su base personale partiti a scadenza come lo yogurt partiti
Che siano come sono purtroppo tanti partiti italiani non nati sulla base di radici politiche culturali leali ma sulla base di convenienze di opportunità
Insomma un sistema elettorale di un Paese moderno bipolarismo premi di maggioranza scelta dei cittadini
Questo è quello che potrà accadere se il referendum passerà se il referendum non passerà noi ci troveremo a votare o con l'attuale legge o peggio con un ritorno al proporzionale col proporzionale torneranno
I partiti di centro la politica dei due forni
La sinistra sarà collocata in una posizione subalterna come le forze riformiste
Di grazia un centro magmatico e gelatinoso potrà di volta in volta allearsi con estreme sdoganata
Ecco io tutto questo film l'ho già visto
Il paese era già visto ha pagato dei prezzi altissimi ora è a metà del guado e deve concludere la sua navigazione c'è chi vuole riportarlo indietro e c'è chi vuole portarlo in avanti i referendum eh
La benzina nel motore per concludere questo percorso lungo la linea di un sistema elettorale bipolare che dia i cittadini il potere di scegliere il Governo
Allora grazie all'onorevole Veltroni per questo primo chiarimento e visto che siamo mi pare davanti a una platea però senza offesa per nessuno di sinistra
E se io credo che una domanda d'obbligo si ponga per Massimo Cacciari perché su questo referendum la sinistra è spaccata
Ma
è spaccato sì
Mi pare di sì almeno da quello che sento in televisione leggo sui giornali ma poi non è neanche da che sinistra sono appunto non venne non sono ben orientato diciamo che Rifondazione contraria ed è e suggerisce l'astensione perché non vuole che questo referendum passi ma io sono d'accordo con quanto detto Veltroni la i confini della conservazione non non coincidono con quelli tradizionali sinistra destra
Ne né in questo momento né in altri periodi storici
Sempre nell'ambito della cosiddetta sinistra vi sono state forze posizioni conservatrici
Soprattutto in materia istituzionale non è una novità di questi anni
Il Partito comunista italiano negli anni settanta a mio avviso come Veltroni sai come fanno tanti altri amici qui presenti aveva e attenuto opposizioni assolutamente conservatrici
Per anni il Partito comunista italiano al quale io appartenevo
Quando ho cominciato a parlare di federalismo di elezione diretta del premier di
Di altre questioni di questo genere negli anni Settanta nell'ambito del Partito Comunista molti dei presenti sull'unico operano come sono stato trattato
Nelle la conservazione non è un attributo della destra e la sinistra ci sono teste conservatrici e rivoluzionarie ai nuovi ai minori
Ci sono sinistre conservatrici e rivoluzionari
Più conservatrici che rivoluziona esorcizza
Quindi quindi questa domanda mi scusi direttore ma appunto teoricamente un po'io mi riferivo al limone all'immaginario collettivo era inimmaginabile cambiavalute immaginario collettivo ampissimo ecco invece il il discorso del io sarei io vedo i pericoli
Di questa consultazione referendaria
Ancora più pressanti di quanto non abbia detto Veltroni cioè io ritengo che
Non potrà essere che se non si fa il quorum domenica la legge resterà quella che è il punto e basta
Perché questa volta dobbiamo dircelo
Cioè se il quorum non passa Nonino si resta con me con tutte le conseguenze che Veltroni ha detto ma sarà inevitabile una secondo me inarrestabile mare in senso proporzionalista ecco
Perché se questa volta il cuoco non si raggiunge vincono i proporzionalisti anche se si anche se chi va a votare il prete il si prende il novanta per cento novantanove come l'altra volta di fatto politicamente anche agli occhi del famoso immaginario collettivo vincerà
Chi ha detto esplicitamente di non andare a votare sulla base di un disegno politico molto chiaro molto esplicite questo disegno politico e
Tornare ad un modello proporzionale magari con lo sbarramento e per mettere a Forza Italia di riavvicinare sulla base di questo modello elettorale gran parte dei centro dei moderati italiani
Italiano attrarli asse avere la possibilità di mollare e l'alleato scomodo cioè Fini che non a caso in questa situazione sta dalla parte dei referendari e e appunto l'ordine ritorna bambino
Questo è il discorso è molto chiaro non sarà possibile restare come si è non sarà possibile politicamente e sarebbe anche diciamo così un po'mio Pesco retto da parte delle forze politiche che hanno sostenuto il referendum pensare che dopo la sconfitta cioè il non raggiungimento del quorum si può far finta di niente
Bisogna tenerne conto le conseguenze saranno inevitabilmente queste voglio aggiungere
Un'altra considerazione molto brevemente io ritengo sono d'accordissimo con Veltroni che i sistemi elettorali diversi diverse non risolve il problema dell'aggregazione
E della e delle riuscire a fare davvero
Federazione delle forze di sinistra o di centrosinistra in questo Paese
Il sistema elettorale da solo
Ma non solo il sistema elettorale previsto anche dal punto di vista istituzionale se vogliamo evitare frammentazioni ribaltoni Rebagliati in eccetera eccetera secondo me il sistema elettorale
Così come avviene ormai nel caso di comuni province e regioni va visto in modo strettamente connesso all'elezione diretta del premier
Se non vogliamo veramente evitare frammentazioni se noi vogliamo veramente evitare crisi a metà percorso un terzo di percorso eccetera occorre un sistema elettorale
In senso maggioritario ma occorre anche come per comuni come per province come per regioni ormai ficcarsi nella testa che occorre l'elezione diretta del capo dell'esecutivo diretta del capo dell'esecutivo anche perché ormai anche perché ormai la situazione è paradossale
Paradossale pericolosissima perché Nicola nei prossimi mesi ormai avremo Campi di Regione presidente di Regione eletti a suffragio diretto di regioni come la Lombardia di regioni che sono il doppio di grandi paesi europei eletti direttamente dal popolo
Il capo del governo che invece è ancora eletto dal Parlamento una contraddizione pazzesca
Pazzesca
Che potesse anche foriera di gravi crisi anche dal punto di vista istituzionale soprattutto nella situazione politica italiana dove le maggiori regioni del nord sono tutte oggi con presidenti del Polo
E quindi ne ha necessariamente naturalmente in termini conflittuali con il Governo che attualmente è a a Roma quindi occorre comprendere bene che la questione del sistema elettorale è appunto una questione di sistema va vista
Fatte bisogna che diciamo finalmente a comprendere che fa tutt'uno
Con il problema dell'elezione del capo dell'esecutivo cioè del rafforzamento dell'esecutivo necessarie nel nostro Paese
Attraverso l'elezione diretta del premier i fatti uno anche con le questioni che non abbiamo più il tempo di affrontare della riforma in senso autonomistico e federalistico cioè il sistema elettorale è un pezzo della riforma del sistema politico italiano
Ma soprattutto è indistruttibile se vogliamo evitare frammentazioni ribaltoni le Baldini è indistruttibile dall'elezione diretta del premier
Grazie onorevole troni voleva aggiungere ulteriore chiarimento
Se no volevo dire questo che quando infatti si dice ma
La legge perché non prendiamo il modello d'elezioni regionali o provinciali
Si dimentica di dire che quel modello lì assi
Per l'elezione della parte consigliare un meccanismo proporzionale ma poi all'elezione diretta quindi è un modello
Sostanzialmente presidenzialisti do cioè c'è l'investitura diretta del capo dell'esecutivo ora è ragionevole pensare che noi nei prossimi dodici mesi quelli che mancano elezioni politiche due mila uno
Avremo difficoltà per ragioni di di di di procedura di calendario
A fare una riforma costituzionale quale quella che prevede l'elezione diretta che pure diciamo una prospettiva verso la quale ragione vuole andare per questo io dico
Mettere in nome del premier e del vice premier sulla scheda cosa che si può fare con la legge elettorale e quindi non ha bisogno di una revisione costituzionale significa introdurre in qualche misura se non nella forma cogente della norma
Costituzionale significa i introdurre un vincolo di mandato politico dico di mandato politico tra il candidato che viene eletto nel collegio voi il premier del quale è stato indicato il nome sulla schiena
Però vorrei aggiungere ancora una cosa
Io credo che non abbiamo fatto bene in questi giorni
A non cadere nella tentazione di
Di trasformare questa Breve campagna elettorale referendaria in una sorta di di sfida politica
Questo è stato il tentativo in particolare del di forza Italia quella di dire no qui non c'entra il merito qui è una battaglia tra la sinistra no
Noi non ci siamo caduti in questo Tour
E io oggi voglio ribadire con chiarezza questo domenica non si vota per i partiti
Domenica non si vota per maggioranza e opposizione
Domenica non si vota pro o contro il governo il governo non c'entra niente in questa vicenda il Governo e neutrale e ci sarà anche dopo questo risultato elettorale
Quello che conta è il merito quello che conta e il merito la tesi della destra che ricordiamocelo
Con Alleanza nazionale ha promosso il referendum quel referendum del quale Berlusconi oggi dice che è una truffa quindi è vero che la maggioranza di centrosinistra ogni tanto litiga maniera assolutamente
Poco sopportabile però se fosse successo il centro sinistra quello che sta accadendo tra destra uno promuove referendum e l'altro invita a non andare a votare dicendo che è una truffa possiamo immaginare che cosa si sarebbe detto e scritto
Il tentativo di trasformare tutto questo in una guerra partitica noi lo respingiamo non c'è non si regoleranno conti non è il girone di ritorno dell'elezione del sedici aprile nulla di tutto questo
Si vota sul merito il merito sono le elezioni il sistema elettorale il merito sono è il quesito sui licenziamenti finanziamento pubblico eccetera
Fatemi dire prima di concludere
Che oggi mi hanno fatto arrivare questa dichiarazione
Che leggo tra virgolette io direi che è molto importante che tutti abbiano la consapevolezza che i referendum sono i primi strumenti democrazia
Quelli che tutti noi come parte della gente abbiamo per affermare la nostra sovranità che sovranità popolare
Credo pertanto che ogni chiamata attraverso i referendum sia da far seguire ad una adesione a questa chiamata sottolineo ogni chiamata credo che sia sbagliato non partecipare ai referendum in generale
In più i referendum di domenica prossima presentano la possibilità per la gente di negare certe situazioni che io credo la maggioranza degli italiani non condivida
Parte finale credo quindi che valga assolutamente la pena che gli italiani non seguano i cattivi consigli di chi dice loro andate da un'altra parte ma non andate a votare
Credo invece che facciano fino in fondo il loro dovere di cittadini utilizzando uno strumento che è in loro difesa questa dichiarazione e dell'onorevole Silvio Berlusconi ed è una dichiarazione fatta qualche anno fa di fronte ad altri referendum ora
Tutto può cambiare tutto può cambiare Berlusconi un mese fa ha detto ventiquattro marzo di quest'anno ha detto io sicuramente andrò a votare
Qualche mese fa disse che che il maggioritario era la sua religione io non seguo diciamo la politicizzazione però rivendico almeno per noi la coerenza non è un anno fa siamo andati a votare
Noi nel novantuno andammo a votare quando qualcuno diceva di andare al mare noi andammo a votare e facemmo il quorum che avviò una importante trasformazione di questo Paese
Noi eravamo e siamo per il maggioritario e in coerenza con questo invitiamo ad andare a votare domenica
Allora
Per passare a l'altro importantissimo referendum siccome raccolgo dal primo numero di contro piano con gioia le provocazioni di Massimo Cacciari
Volevo rovesciare un po'la contraddizione tra conservatori e progressisti
Sull'onorevole Veltroni a proposito della flessibilità si dice oggi che la religione del lavoro sia la flessibilità ecco il referendum cosiddetto sui licenziamenti non è in contrasto con questo principio di flessibilità che mi sembra anche il centro sinistra ciò sta in via
Ma guardi
Questo referendum affronta un tema specifico anche qui conviene stare al merito non utilizzarlo come metafora di qualcos'altro il merito è l'abrogazione dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Abrogazione l'articolo diciotto solo dei lavoratori all'effetto che Degasperi ha detto cioè fa venire meno il potere deterrenza introdotto la possibilità del reintegro per i lavoratori che vengono licenziati senza giusta causa
Ed è una partita dell'oggetto della
Quesito referendario che è stato proposto dai radicali
Altra questione è quella che riguarda il rapporto tra
Flessibilità e diritti
Qui io penso che si siano in verità fatti dei passi in avanti nel corso di questi anni non è vero che tutto è rimasto com'era prima i posti di lavoro e si sono creati sono posti di lavoro creati attraverso le forme di lavoro flessibile lavoro interinale lavoro part-time
Gli strumenti che sono stati messi in campo con i contratti d'area con i patti territoriali
E noi dobbiamo andare avanti in questa direzione
Sapendo una cosa che per un ragazzo che non ha lavoro
è meglio avere un lavoro flessibile che rimanere con il dramma concreto e con il dramma morale
Di non essere in grado di trovare un posto di lavoro di pesare sulla propria famiglia di arrivare magari dopo la laurea a non poter utilizzare il proprio patrimonio di conoscenza quindi noi dobbiamo andare avanti su questa strada
E anche il movimento sindacale deve partecipare come ha partecipato a questo sforzo di innovazione del mercato del lavoro
Tutto questo però non può avvenire al di fuori di un sistema di diritti e di regole non si può creare una condizione per la quale esistono laboratori per i garantiti e lavoratori assolutamente non garantiti
Questo significherà dal mio punto di vista anche pensare ad uno Statuto dei lavoratori che guardi non solo la figura che
Era quando poi quando Gino Giugni inventò lo Statuto dei lavoratori e ne fu il padre la figura dominante lavoratore dipendente
Ma anche alle figure dei giovani che lavorano con le partite IVA o delle figure professionali che stanno emergendo nel settore della new economy
C'è un grande bisogno di dinamismo sociale ma il dinamismo sociale non può avvenire senza garanzie e senza diritti
Attenzione a non prendere la fascinazione di una
Di un puro e semplice agonismo al quale non si accompagni lo sforzo di immaginare che quei ragazzi che magari hanno deciso di gestire il proprio tempo di lavoro in modo diverso dei loro padri
Poi però non si ritrovino tra vent'anni non avendo nulla nelle mani dal punto di vista pensionistico dal punto di vista dei diritti acquisiti eccetera
Quindi questa è la mia posizione più flessibilità e più diritti non sono una coppia oppositori
E fatemi dire che questa era la posizione alla quale aveva lavorato una persona
Che un anno fa
La mattina di un anno fa fu uccisa dalle Brigate Rosse Massimo D'Antona che io vorrei qui
Oggi ricordare
Massimo D'Antona era un giurista del lavoro
Era un un intellettuale impegnato in politica ed era un uomo che ragionava esattamente su questo tema come tenere in armonia ciò che una sinistra riformista non può considerare in opposizione dinamismo dell'uscita dell'innovazione scientifica e tecnologica trasformazione dei mercati e dei modi di lavorare i diritti e pari opportunità
Valga per noi oggi anche nel modo in cui guardiamo a questa sfida referendaria quello spirito
E quella cultura politica riformista che Massimo D'Antona sosteneva che fu interrotta un anno fa dai colpi di pistola delle Brigate Rosse
Però e questa è la domanda per Massimo Cacciari il mondo dell'industria nazionale e in particolare il mondo dell'industria veneto
E spinge moltissimo su cui per il sì a questo referendum perché stando tanto la propaganda quanto anche ai ragionamenti un po'più articolati questo mondo ritiene che sia un elemento fondante delle potenzialità produttive dello sviluppo produttivo la è flessibilità intesa nel senso specificato dal referendum ecco c'è una specificità veneta in questo contesto se con riguardo dire
Guarda è un è un errore di di ottica la ragione vera dell'appoggio da parte di consistenti settori della dell'industria del piccola media grande delle loro associazioni a referendum
Non riguarda il la il quesito referendario precisa riguarda un appello forte
Perché nel nostro Paese vi sia un sostegno politico più convinto a forme di organizzazione del lavoro punto part-time e flessibilità eccetera eccetera in generale
Non riguarda tanto questo pure appunto poi i dati sono chiarissimi insomma il non è il problema del licenziamento quello quello quello veramente decisivo
Non è le la possibilità di licenziare più liberamente quello che fa decidere di un investimento o no non è assolutamente questo non troverai nessuno industriale che
Aggancia acquisto che fa derivare d'acquisto la sua propensione ad investire ad occupare eccetera eccetera
Il problema che il centrosinistra deve comprendere a questo proposito è che determinati strumenti anche quelli recente che citava Veltroni prima così come sono attualmente strutturati non funzionano
Vogliamo leggere dunque
Dati ventitré quattro novantanove utilizzato il sei per cento dei mille seicentosettantacinque miliardi disponibili per i pattisti territoriali
Pagato un miliardo su due mila seicento miliardi disponibili per i contratti d'area
Cioè questi strumenti che sono ancora quelli classici
Del programma atto che stabilisce che va lì che prende gli accordi non funzionano
Comportano lungaggini sostenibili
Non funzionano cosa funziona funziona e ormai anche nell'ottica europea bisogna andare in quella direzione ed è quello che chiedono surrettiziamente attraverso l'appoggio anche al referendum
Bisogna fare una politica fiscale che l'unica che i diversi Stati nazionali possono fare i pre politica di sostegno di incentivo poi chi viene bloccato a Brussel
Politiche fiscali politiche fiscali che siano davvero concretamente favorevoli al sistema dell'impresa
Questo bisogna fare
E questo non è stato fatto non è stato fatto perché c'era da entrare nell'Euro non è stato fatto per tantissimi motivi ma ora ora lo ripeto qui
Sarà decisivo
Se il centro sinistra vuol salvare la pelle nel due mila uno che la prossima Finanziaria sia una finanziaria assolutamente espansiva in questa direzione
Non con le palle dei patti territoriali dei patti dare eccetera eccetera che funzioneranno da qui alle calende greche
Pochi e subito
Perché questo chiedono gli imprenditori e ingiustamente perché ormai i loro impartiti i piani di investimento li fanno ogni sei mesi ogni tre mesi non è più la programmazione adesso decido
è ivi vietò tra dieci anni luogo devono adattare dovuti al limite vedo mai con la velocità frenetica
Quindi gli strumenti l'incentivo fiscale devono essere rapidissimi tempi e possono esso soltanto di questo tipo dopo i patti non i programmi ed era anche quelli
Però i due mila seicento miliardi mille seicento spendiamoli per politiche fiscali chiedo con questo gli imprenditori non gliene frega niente di licenziare uno
Non stanno licenziando non non è il licenziamento che cambia qualcosa i sindacalisti presenti lo sanno benissimo
Non è il licenziamento la libertà di licenziare è una è un è un ballon d'essai ideologico capisci per chiedere invece politiche di tipo che ricordo io e quelle il governo gliele dare dare quest'anno perché è una delle condizioni per cui il centrosinistra ce la possa fare nel due mila uno
E io su questo tema tornerei onorevole Veltroni perché se il come dice Massimo Cacciari il segnale e fortemente politico la valenza e fortemente politica almeno quella che gli attribuiscono
Imprenditori e comunque il mondo della della produzione
Che cosa si può fare
Cioè non c'è il pericolo quello che mi chiedo non c'è il pericolo che se il referendum il quesito dovesse essere respinto cioè se vincessero i no che e ci si trovi di fronte
All'immobilismo e alla conservazione e i vecchi modelli di sviluppo e non ci sia un passo in avanti no no guardi questo
Tenderei a escluderlo per una semplice ragione che
Nei sindacati italiani non è indenne sicuramente le forze centrosinistra posso immaginare di avere una posizione che tende a ridurre le opportunità occupazionali
In fondo il sindacato è nato non solo per difendere chi lavoro ce l'ha già ma anche perché are possibilità chi lavoro non ce la di averlo e quindi è ovvio che essendo vivendo noi oggi in una società in cui il lavoro fisso per tutta la vita
Tenderà in qualche misura ad essere riequilibrato dalle opportunità di lavoro è chiaro che una posizione di tipo conservatore
Sarebbe una posizione che finirebbe col non fare gli interessi dei più deboli
Io voglio dire questo però su questo son d'accordo con con Massimo Cacciari la prossima legge finanziaria dovranno essere una legge finanziaria fortemente espansivo
E fortemente espansiva però noi possiamo fare una legge finanziaria perché abbiamo fatto il risanamento finanziario del Paese
Io vorrei che questo non fosse mai dimenticato perché qui c'è un punto di analisi anche del voto della del sedici aprile ora
Io prima ho detto il referendum dobbiamo svolgerlo sul tema ero tra quelli che sostenevano che anche le elezioni regionali andavano svolte sul tema
è un fatto però che noi in questi quattro anni poi la storia come posso dire renderà merito
In questi quattro anni non abbiamo fatto per questo Paese cosa che sono abbastanza inconsuete per l'Italia
E non è che perché abbiamo perduto delle elezioni regionali dobbiamo cancellare un dato che credo nella percezione del paese molto forte
L'abbiamo fatto un'operazione di risanamento dell'Italia che nella storia di questo Paese resterà
Abbiamo raggiunto l'euro
Abbiamo combattuto l'inflazione
Adesso siamo in una situazione nella quale le leggi finanziarie non mettono più paura agli italiani
Ce lo ricordiamo che cos'era
Ce lo ricordiamo percosse
Quando arrivava la legge finanziaria e si sapeva che bisognava metter mano al portafoglio adesso noi abbiamo la possibilità di restituire i dividendi di questo Risanamento
Ma oggi in paese sarebbe a gambe per aria
Io ricordo che Berlusconi e l'opposizione sostenevano che non saremmo mai entrati in Europa e facevano mancare il numero legale in Parlamento quando noi presentavamo le leggi finanziarie grazie alle quali oggi siamo un Paese europeo
Ora abbiamo la possibilità di fare politiche espansiva
E quelle politiche espansive nelle quali stiamo parlando devono essere politiche molto concreti
E se io dovessi dire quali sono le cose che il governo Amato deve fare nel corso di questo anno di lavoro che proseguirà quale che sia il risultato referendario sono quelle che sto per dire primo
Riduzione della pressione fiscale
Si era già cominciato si è cominciato ma bisogna fare di più e i soldi disponibili devono andare qui adesso ci saranno delle risorse che verranno dalla gara dell'UMTS vadano per una parte riduzione di pressione fiscale
Secondo
Lotta alla burocrazia perché è vero quello che tu dici sui patti territoriali ma insomma
è ovvio che i patti territoriali sono lo strumento per fare quella differenziazione di incentivazione al lavoro che Bruxelles non ti consente di fare per via fiscale
E quindi se tu vuoi cercare di creare opportunità di lavoro laddove il lavoro ce n'è di meno deve utilizzare degli strumenti che non si vadano sotto la la la giusta mannaia
Di Brussel
Però creare opportunità di lavoro investire soprattutto nella modernizzazione del Paese
Terza questione lotta alla burocrazia lotta alla burocrazia è vero il quaranta per cento di certificati meno di quattro anni fa ma bisogna arrivare all'ottanta per cento di certificati in meno bisogna semplificare demolire
Una burocrazia che qualche volta ottusamente va avanti quasi auto producendo se stessi
Perché ha bisogno di carte per vivere
Per fortuna la rivoluzione informatica internet e consentiranno di cambiare le abitudini di vita all'organizzazione sia un certificato che lo potrò avere a casa e avrà validità giuridica
Digitando invece che muovendomi prendendo la macchina facendo la fila allo sportello ventitré cambierà la vita dei cittadini e la velocità delle decisioni
Se si riuscirà a fare lo sportello unico avendo un tempo di silenzio assenso a cui l'Amministrazione venga chiamata
E entro trenta giorni mi devi dire se io questa cosa la posso fare se non mi ha risposto la faccio
Perché tu sei responsabile di non aver risposto
La sicurezza togliendo i poliziotti e i carabinieri dagli uffici nei quali stanno a timbrare per mettere i passaporti e mettendoli sulle strade a difendere la sicurezza dei cittadini ecco questo anno deve servire a fare queste quattro cinque cose aumentare lo stipendio degli insegnanti
Dentro questo percorso di riforma perché gli insegnanti italiani prendono meno soldi di quanto prendono tutti i loro colleghi in Europa
Quattro cinque cosa deve fare il governo Amato che siano ravvicinare l'azione riformista alle case dentro le quali gli italiani discutono non delle cifre delle macro economia ma della sicurezza
Della retribuzione dell'occupazione eccetera abbiamo fatto una risanamento finanziario senza il quale oggi l'Italia sarebbe un mucchietto di cenere ne possiamo vantare credo
Il risultato con orgoglio ma adesso c'è da fare in questa legislatura e nella prossima la vera sfida di modernizzazione del Paese senza la quale anche la prima parte del risanamento finanziario rischierà di essere messe in ombra ciò che non vogliamo e ciò che non deve accadere
Sì
Massimo Cacciari vuole aggiungere io posso lo la speranza perché l'ultima volta che sono stato all'ACTV in Calle dei Fusari quando ho chiesto di fare l'autocertificazione delle residenze mi hanno detto che non sapeva neanche di cosa io stessi parlando
Massimo Cacciari
Colpa mia non lo so di chi sia la colpa garantiamo anche il sindaco Costa esonerava Barcellona letta ha qualcosa da
Accanto ai alle cose dette intanto riduzione dalla pressione fiscale così io non sarei d'accordo
Io non voglio ridurre la pressione fiscale perché la gente vada una volta di più a mangiare la pizza del sabato sera
Voglio ridurre la pressione fiscale cioè io
Defiscalizzazione totale per i nuovi assunti punto cioè la riduzione va l'operazione va fatta nei confronti delle impresa delle impresa e dell'innovazione tecnologica dello nuovo occupazione
A niente di niente se non aumentare i consumi
Quindi una diminuzione abito di scale a favore della impresa della impresa e dell'occupazione
Così come insegnavano appunto e dice a chi fa nuovo pupazzo non paga le tasse e l'accordo con Riccardo colmi tipa occupato non paga le tasse ma lei fa l'occupazione del fanno investimenti
E poi accanto alle cose che che diceva Veltroni io aggiungerei anche qualche cosina per quanto riguarda comuni e regioni e le pensioni le pensioni certo e le
Perché qui
Qui c'è nelle nei discorsi che si fa Walter un piccolo trucco cioè si dice
è solo momentanea te le risorse proprie c'è stato un avvio di federalismo fiscale perché attraverso le leggi a partire dal rilettura dalla centoquaranta poi abbia finora cinquantanove cet del novantasette ci sono state delle
Il la capacità
Autonoma di ottenere risorse autonomamente di regioni comune è un ma intatta è vero in particolare per i Comuni aumentate enormemente ma il dato impressionante
Attenzione di cui nessuno parla è che l'insieme delle risorse disponibili a religioni ed enti locali nel mille novecento ottantotto era il tredici punto nove per cento del PIL famoso nel mille novecentonovantotto è il tredici punto nove per cento del PIL
Cioè rispetto al reddito nazionale le risorse a disposizione dal sistema dell'autonomia delle regioni è rimasto assolutamente invariato
Allora è un federalismo fiscale truccato allora bisogna capire che appunto con la prossima Finanziaria il parte delle risorse disponibili domandare anche per permettere agli Enti locali di continuare a svolgere quella politica di servizi sociali di welfare che ormai sono praticamente gli unici affari in questo Paese altrimenti dovranno cessare di farla
Sì mi sembra il dibattito sta scivolando forse letteralmente a fare interrompe no che va benissimo ma anche perché mi veniva in mente Colette proprio oggi pomeriggio per esempio che Italia destina il cinque per cento del PIL alla sanità la Svizzera l'undici non avevo niente non avevo e non so se sia vero o non è per fare un giornale soltanto per non perdere per perdere legionario tutto in forma meno
Allora allora allora il cinque la parte pubblica poi c'è un altro due mete prendiamo il privati quindi complessivamente siamo sotto la Svizzera ma siamo un po'sotto alla Germania alla Francia non tanto sotto molto sotto la Svizzera ma perché il no non era oggi cosa era
Meno problemi di no no io volevo dire una cosa però
Riduzione depressione fiscale per le imprese va bene per le imprese che producono occupazione va bene se si riesce a fare
Qualcosa che riguardi anche le famiglie impartito alle famiglie meno abbienti va bene lo stesso sì sì sostiene i consumi i consumi generano occupazione va bene lo stesso
Io vorrei ricordare questo perché ogni tanto appunto la memoria fa un po'giustizia dunque
Questi anni d Europa di sforzo di di di di tensione per raggiungere l'obiettivo noi siamo riusciti a fare una serie di cose credo abbastanza importanti va bene primo la riduzione dei tassi di interesse insomma chi ha un mutuo in banca sa che cosa questo significa
Chi ha dovuto comprare una macchina negli anni passati ha potuto utilizzare l'opportunità data dalla rottamazione
Chi ha dovuto rifare la casa ha potuto usufruire delle opportunità date dagli sconti fiscali per la ristrutturazione c'è un abbattimento della tassazione sulla prima casa
C'è stata uno snellimento del numero di tasse che pesavano sulle imprese cioè non non vorrei che dessimo un po'l'impressione che siamo all'anno zero si è fatto un lavoro di di di di intervento su questo aspetto tanto più meritoria perché abbiamo fatto mentre chiedevamo centoventi mila miliardi abbiamo privatizzato per cento mila miliardi
Abbiamo liberalizzato oggi Croce ministri ha giustamente approvato il decreto sulla liberalizzazione del mercato del gas
Abbiamo liberalizzato un mercato come quello delle telecomunicazioni la cui liberalizzazione ha avuto l'effetto di produrre più posti di lavoro e la diminuzione delle tariffe per gli italiani
Io vedo qui due
Mi ai colleghi di governo Prodi Paolo Costa e Tiziano Treu noi insieme in quell'esperienza di governo abbiamo cominciato un disegno di liberalizzazione di privatizzazioni
Che sono state fatte con l'obiettivo di creare un sistema di opportunità per l'impresa
Per la Borsa italiana che è cresciuta più di quanto siamo cresciute tutte le borse europee noi siamo un Paese abituato come posso dire
Sempre a lamentarsi spesso abbiamo anche scarsa memoria viene stessi io invece mi ricordo
Il giorno diciotto maggio del mille novecentonovantasei quando Prodi ed io entrammo per la prima volta a Palazzo Chigi novizi tutte e due Palazzo Chigi UE aveva fatto brevemente il ministro dell'industria o delle partecipazioni statali lo ricordo in qualche governo io era la prima volta che mettevo piede a Palazzo Chigi
Ci siamo seduti
Presidente del Consiglio che ci passava le consegne ci ha dato il quadro della situazione
A due anni i parametri di Maastricht lì
La situazione
Veniva voglia di dire va be'ci rivediamo tra tre anni ne parliamo in un'altra occasione
Se noi avessimo dovuto fare come fanno diciamo i politici da strapazzo quelli che guardano con i sondaggi come che cosa pensa l'opinione pubblica se avessimo dovuto dire a i cittadini
Anzi se avessimo dovuto diranno i stessi cosa facciamo chiediamo di tagliare per centoventi mila miliardi in due anni cosa che francamente non era facile appena arrivati al Governo o lasciamo stare sperando che lo stellone italiano ci aiuti
Se avessimo dovuto guardare i sondaggi e cercare il facile consenso avremmo dovuto scegliere la seconda strada abbiamo scelto la prima
Però oggi il Paese in piedi paese impiega tanti problemi
Ci sono problemi strutturali che d'altra parte non si risolvono in quattro anni ci sono questioni infrastrutturali sulle quali il ministro dei lavori pubblici Paolo Costa ha cominciato ad avviare un lavoro che adesso prosegue però è chiaro che insomma non ci vorrebbe una bacchetta magica e non il lavoro
Duro difficile spesso contro la burocrazia che si fa
Però insomma questo Paese ha cominciato a conoscere una stagione di stabilità
Che oggi veramente ci può consentire di fare una politica espansiva che quattro anni fa sembrava del tutto inimmaginabile quindi ora possiamo guardare con qualche fiducia agli anni che abbiamo di fronte
E non vorrei che tutto questo si brucia asse in un falò di demagogia e di populismo perché vedete
Quando si sta all'opposizione molto facile
Si dà ragione a tutti
Chiunque viene chiede un aumento gli si dice sì certo sono quelli cattivi del governo che non lo vogliono dare
Anche se magari poi si ha difficoltà a mettere insieme i conti perché nessuno ti costringe a farlo quando si è al governo devi far tornare i conti diventa tutto più difficile
E però io penso che noi possiamo avere l'orgoglio di dire che nonostante tutte le cose ci sono da fare insomma l'Italia quattro anni dopo il l'inizio del lavoro il centrosinistra è un Paese che è più forte è un Paese europeo ed è anche un Paese che diciamo è cresciuto ha conosciuto riforme di una certa importanza da lì bisogna partire non bisogna fermarsi
Ecco una
Delle accuse che si leggono anche sui giornali e che vengono rivolte ai governi di centro sinistra il Governo Prodi Governo D'Alema e di aver fatto le cose abbastanza a metà
Dico per esempio la riforma degli ordini professionali si era cominciato con l'abolirli adesso mi pare che si tengano cosa pessima
E mi riferisco ad altre a mille altre iniziative in particolare poi c'è un tema che è stato il tema dominante di questi ultimi anni e che oggi oggetto di referendum anzi domenica sarà sottoposta la volontà degli elettori
Ed è quello relativo al mondo della giustizia e dell'ordinamento giudiziaria ecco presso Cacciari c'è un referendum che chiede la separazione delle carriere dei magistrati
Pubblica accusa da una parte magistratura giudicante dall'altra
L'anomalia appare sia solo italiana quella della comunione delle carriere
Ecco perché che cosa bisogna dire
Ma il tema della giustizia anche questo come il tema della riforma elettorale un tema di sistema non non ha non fai la riforma della giustizia chiaramente a a colpi di qui siti referendari separati l'uno dall'altro
è un grande tema che riguarda anche il sistema politico poi direttamente perché in un Paese come questo dove non c'è nessuna norma che regoli davvero
Le diverse forme diversi aspetti del conflitto di interesse
Voi sapete che per me queste è stato uno degli errori fondamentali del governo Prodi all'inizio
Non cominciare la sua iniziativa politica proprio partendo da lì
Mi pare che fosse fosse richiesto poi allora adesso non so più quanto fosse richiesto dalla stragrande maggioranza degli italiani per dire come il tema della giustizia un tema che riguarda direttamente anche il ceto politico le regole del del di comportamento di azione del ceto politico
Detto questo io su questi quesiti del del referendari sarò molto chiaro io sono
Per quanto riguarda il referendum cui tu accennavi io sono per
Io voterò sì
Sia per l'abrogazione dell'attuale sistema elettorale per quanto riguarda i componenti
Della Consiglio Superiore per ragioni ovvie di coerenza sono sono diciamo per un sistema non proporzionalista livello elette perché mai dovesse politologo personalizza per l'elezione del CSM
Quindi sono assolutamente potevo sì convinto ma voterò sì anche sul referendum numero quattro non tanto per una questione riguardante perché ci sono vari sistemi in giro per il mondo non c'è un solo sono vari sistemi
Quanto per dare anche qui una perché il referendum può e deve essere queste referendum respingere a legiferare poi non si possono non ci può essere il referendum e reperendo automaticamente diventa la legge sono indicazioni che gli elettori danno dei cittadini Van
Al ceto politico perché legiferi in una direzione piuttosto che in un altro
E io sono convinto che il sistema attuale praticamente praticamente automatico è sbagliato
E sbagliato
E allora
Per dare per prendere nei confronti del del del legislativo affinché
Che il governo appunto del Parlamento affinché legiferi in un senso che modifica l'attuale sistema io voterò sì a referendum quattro così come potevo sì al referendum numero cinque con grande convinzione
Non perché pensi che risolti questi problemi in un certo senso riforme della giustizia in Italia che un problema di strutture dire che è un problema di organizzativo che sono un problema
Delicatissimo estremamente complessa ma su queste questioni certamente come Don Indirizzo anche per quanto riguarda il referendum
Sul sistema elettorale così intendo dare un indirizzo di decisa e radicale riforma anche per quanto riguarda inquisiti sul giustizia
Onorevole Veltroni il centrodestra accusa i DS di essere il partito delle procure come si che indicazione dai il segretario dei DS su questi referendum legati alla giustizia
Va be'guardi quello che si dice a proposito della questione del partito e procura insomma mi pare francamente che questo tema si è ormai superato
Adesso si scopre che prima si era detto c'è un giudice a Palermo non quando c'era stata la sentenza una sentenza soluzione pose detto c'è un giudice a Perugia perché c'era un'altra sentenza soluzione quasi ha detto c'è un giudice a Milano quindi probabilmente sono dei giudici in tutta Italia e si scopre che la magistratura svolge delle indagini
In qualche caso fa delle
Fa delle procedure di accusa in qualche caso ci sono delle condanne in qualche caso ci sono delle soluzioni in qualche altro caso le condanne cadono per prescrizione che non è esattamente la stessa cosa detto questo io
Io penso questo diversamente da Massimo io voterò no al referendum sulla separazione delle carriere che peraltro ha un meccanismo interno che non produce assolutamente perfetto di separare le carriere mentre noi abbiamo detto che sulla questione del meccanismo di funzioni di votazione del CSM francamente decidano i cittadini perché
Insomma è una di quelle materie sulle quali chiamare cinquanta milioni di italiani Abbott
Pare mi sembra una stranezza non insomma io o nel modo
Memoria altri grandi quesiti referendari quelli sulla Bortot sul divorzio Lissi o anche quello sulla legge elettorale sono grandi questioni sulle quali i cittadini hanno tre opinioni delle convinzioni su come debba c'è un'aria meccanismo è tra il CSM è veramente il Parlamento che dovrebbe risolvere questi problemi ma
Io voterò no proprio per la ragione che dice Cacciari perché in qualche misura il
Il voto su questo referendum ma un valore di indicazione sull'attività legislativa successiva e io pavento il rischio che in questo Paese si possa scegliere la strada di un controllo lo dell'esecutivo sulla magistratura considero l'autonomia della magistratura uno dei valori fondanti dei grado di di di civiltà giuridica ai e anche insomma della esperienza europea della tradizione europea in questo campo
Penso che ci vogliono delle riforme sicuramente ma credo che le riforme non debbano andare né verso il controllo delle sicut Ivone verso la revisione della obbligatorietà dell'azione penale quindi per queste ragioni voterò no però voglio dire un'altra cosa delle polemiche di questi giorni c'è una cosa che mi preoccupa nell'atteggiamento di Berlusconi che dice di non andare a votare un po'come fu detto nel mille novecentonovantuno di andare al mare
C'è esplicitato questo argomento tant'è vero che Berlusconi ha detto per me a me non me ne importa niente di questi referendum perché perché poi quando governerà il Polo ci penserà il Polo a fare la riforma della giustizia ci penserà il Polo a fare la riforma elettorale ci penserà il Polo a fare la riforma sociale ecco io penso che gli elettori
Tutti gli elettori non solo quelli di centrosinistra ma in particolare un il centrosinistra debbano tener di conto che questa è l'intenzione del dello schieramento a noi avverso
Penso che sia bene che su materie come queste venga dal referendum un indirizzo chiaro del quale tutti chiunque vinca le prossime elezioni debba poi tener conto
Insomma anche se mi sembra che l'onorevole Veltroni che è stato chiarissimo nel nelle affermare che si tratta di votare sui contenuti dei referendum e non sciupato
L'azione di carattere e e di schieramento diciamo così c'è comunque però una grossissima valenza politica nei risultati di questo referenti
Sì ma la valenza politica e di merito cioè non è domenica sera non c'è nessuna partita politica tradizionale cioè non si potrà fare il punteggio
Centrosinistra tre centrodestra due euro perché non è così la maggioranza ha opinioni diverse l'opposizione ha opinioni diverse
Francamente la partita politica di merito riguarda quello che Cacciari ed io abbiamo detto prima cioè se passa il referendum elettorale ci sarà un'evoluzione bipolare se non passa il referendum elettorale torneremo indietro questa è una grande valenza politica per me molto più importante delle Corona che te politiche
Del diciamo da primo tempo di conflitti che in questo caso non sono riconoscibili perché se non passa il referendum avrà perso anche Fini che l'ha promosso
Se invece passa avrà perso Berlusconi che ha invitato cioè è difficile mettere uno schema tradizionale ma d'altra parte guardi che fu così anche nel settantaquattro nel settantaquattro quando si votò per il divorzio non è che lo schieramento che allora governava andò compatto al voto si divise nell'ottantuno quando si andò a votare sul referendum sull'aborto lo schieramento che governava si
Divisi i referendum son fatti apposta sono fortemente trasversali per loro natura trasversale e quindi è giusto che da
Questo punto di vista si guardi al peso politico che però ci sarà nel merito riguarderà l'evoluzione del sistema politico italiano
Ma secondo tema
Sì ma secondo te non ci saranno conseguenze di carattere politico per esempio nel caso non si dovesse arrivare al quorum ma quello che dicevo prima in più questo questo referendum in questo referendum ci gioca un
Un
Rapporto politico molto chiaro insomma il gioco politico molto chiaro questa è la specificità di questo referendum è evidente che il fallimento dei del movimento referendario cioè il non raggiungimento del quorum
Aprirebbe a Berlusconi una una strada politica che mi pare esplicitamente almeno da un anno a questa parte non intende percorre cioè quella della ricco mozione di un di un grande centro attorno a Forza Italia attraendo anche ampi settori dell'attuale centrosinistra e in prospettiva mollare fino effetto Fini l'altra parte ne ha piena consapevolezza l'anno scorso si era cercato con segni di uscire dalla morsa è clamorosamente fallito dopo accaduto tornare nei ranghi
Buono inquieto e quindi e sa benissimo credo che quello che si gioca questo referendum se il cuoco non viene raggiunto il questa questa strategia di di di Berlusconi da quasi passi mi implicita diventerà del tutto esplicita questo è la specificità politica di questo referendum al di là poi del merito dei PGT mi pare chiarissimo
E
Veltroni
è meglio fare il quorum perdere i referendum
O è meglio vincere qualche referendum senza fare il quorum
Lei esclude un'altra possibilità bene ci sia il quorum è malato siamo c'è una verità se c'è il quorum i referendum sono vinti l'anno scorso andò a votare venga andarono a votare ventitré milioni di persone
Quella è questo è un dato interessante perché poi ecco di questa domenica sera invece andrà discute bisognerà discutere dunque
L'anno scorso andò a votare andarono potare ventitré milioni di persone
Il referendum era passato se solo non ci fossero stati nell'Elenco i morti e i dispersi referendum era passato
Sarà interessante questa volta vedere i dati perché
C'è un trenta per cento di questo Paese che non va più a votare quale che sia l'elezione
Ormai purtroppo ha staccato la spina regionali comunali provinciali europee politiche referendum non va a votare quindi quello
Dobbiamo togliere
Nella nella valutazione politica a favore dell'astensione si sono dichiarati Forza Italia il CCD Rifondazione Comunista la lega e qualche altro
In totale fanno una cosa che va tra il quaranta e il quarantacinque per cento del Paese quindi se questo appello fosse accolto dovrebbe esserci il settantacinque per cento di astensione
Vedremo come sarà domenica sera
E da come sarà domenica sera capiremo quale sarà l'indirizzo prevalente consapevole degli elettori
Perché tolto il trenta per cento dovremo vedere quanti saranno per il proporzionale quanti saranno per il maggioritario e scambiare quel trenta per cento che non va a votare per cento e che è per il proporzionale è come raccontare che gli asini volano
Allora questo esame politico andrà fatto con molta cura e con molta attenzione e con molto realismo
Io so una cosa che gli italiani vogliono un sistema più maggioritario vogliono un sistema più bipolare non è possono più di avere quarantotto partiti le cui sì raggiunge radici sono assolutamente irriconoscibili vogliono poter decidere loro il governo questo sono disposto a come posso dire a mettere la mano sul fuoco e così è e sono anche convinto che lei sito del referendum confermerà che così
E cioè che la somma dei votanti per il maggioritario sarà superiore alla somma di coloro che consapevolmente avranno accettato l'invito all'astensione dei proporzionalisti
E quindi questo esame politico visto che appunto i due scenari coincidono cioè se ci sarà il quorum vincerà il sì
Fa mettere l'accento sulla sfida per il quorum ma come la sfida politica più importante delle lezioni dopo una
Ecco anch'io credo che il paese si è sostanzialmente per il maggioritario il problema è quello di riuscire a convincerlo a presentarsi alle urne per affermare questa sua convinse
Il Paese sarebbe se questo referendum fosse un referendum per lo dico in modo molto schematico per introdurre un sistema elettorale tipo comune
Cioè con l'elezione diretta del premier andrebbe a votare il settanta per cento
è che non è così e quindi il discorso è poco chiaro è molto tecnico
Ed è molto difficile quindi che io ritengo molto difficile mi auguro siamo qui per questo mi auguro che di tutti i nostri concittadini comprendono l'importanza anche politica della posta in gioco oltre che nel merito comprendano tutti
Discorsi che vi sono stati fatti ma è molto difficile non perché non ci sia gli italiani non c'è una grande maggioranza che appunto per semplificare per un gioco politico bipolare eccetera eccetera ma con questa anche sistema e orale cioè fintanto che il sistema elettorale non è ancorato al a una alla forte evidenza dell'elezione diretta del premier dell'elezione diretta del capo dell'esecutivo l'interesse per queste materie sarà sempre molto relativo
Ed è evidente ripeto ahimè io capisco il ragionamento molto sofisticato che fa Walter Veltroni però in buona sostanza in buon italiano non è che si vince se il quarantacinque per cento va allo
Va a votare quarantacinque per cento attraverso il il calcolo se tanto ecco esattamente bisogna che cinquanta virgola uno per cento toh cinquantuno per cento ci vada vivono per cento certamente il novanta per cento sarà per il sì ma le resse il cinquantanove per cento cioè il quarantanove virgola nove abbiamo perso e volenti o nolenti l'indicazione che ne verrà tratta sarà un'indicazione per in senso non maggioritario bipolare ma in senso appunto proporzionalisti con regressivo non c'è dubbio non ci piove sopra sarà così da qui importanza appunto di fare il cinquanta virgola uno per cento e noi quarantotto quarantanove
E allora io direi a questo punto che si può chiudere come succedeva quando c'era solo il primo canale della Rai con il famoso appello elettorale del leader dei partiti onorevole Veltroni
Va be'mi pare che l'abbiamo fatto per tutto il corso la conversazione un appello ad andare a votare un appello a non insomma hanno restare a casa con nel novantuno non non siamo andati al mare abbiamo fatto bene per il Paese
Penso che faremo bene questa volta non restare a casa e mi a riprenderci il potere di decisione su materia dalle quali è in gioco il destino del nostro Paese penso che un voto consapevole una partecipazione al voto aiuterà a evitare che il nostro Paese ritorni indietro che il vero rischio di questa campagna elettorale
Grazie
Va bene così
Massimo Cacciari si assaggia grazie a tutti