Il Ministro della Giustizia Castelli non inoltrerà alla Presidenza della Repubblica la domanda di grazia di Bompressi: un parere tecnico giuridico

La mia amica allora
Diamo restare sulla questione della domanda di grazia per Ovidio Bompressi ne vogliamo parlare approfondire ulteriormente la questione dopo la decisione ormai nota
Il mese la Giustizia Roberto Castelli che ha deciso di respingere la domanda di grazia per Bompressi al meglio dire di non inoltrare richiesta dal Presidente della Repubblica notizie abbiamo già dato che abbiamo già in qualche modo contestualizzato anche con le motivazioni ora però voi ho vorremmo capire cosa può o cosa non può accadere e vorremmo farlo approfondendo la questione anche dal punto di vista come dire tecnico giuridico con il professor Michele ai costituzionalista esperto di questo è appunto inerenti poi un contesto di questo tipo ma in particolare vorremmo rifaccio anche a quanto si chiedeva lo stesso Marco Pannella crediamo in maniera pertinente e cioè diceva pane al di là dei formalismi giuridici che andranno con con cui verifica del rispettati andrà fatto necessario perché non sia attraverso un espediente giuridico sottratto al Presidente della Repubblica suo sovrano diritto Di Grazia io le gira in qualche modo la domanda professore che cosa può fare a questo punto in questo contesto in questo caso il presidente della Repubblica
Ma una vicenda piuttosto complessa intanto consentitemi una valutazione sulla sulla motivazione che è stata adottata al ministro che a me francamente sembra un potere vuole perché le il fermo circa l'istruttoria aperta una Gratteri chiesta da Bompressi dipende dal clima che si è determinato
Ecco allora non bisognerebbe mai graziare un ladro o una perfino fintantoché avvengono furti e omicidi che invece purtroppo sono sempre
Avvenuti nella storia dell'umanità tenta e per conto che ogni anno non so quanto questo dato sia conosciuto in Italia vengono adottati da mille a due mila cinquecento provvedimenti di clemenza che significa cancellare dal sette al dieci per cento delle sentenze di condanna che poi questo serva a sfollare le carceri è un altro paio di maniche ora a questo punto lei mi chiede cosa può fare il Presidente Ciampi ma io leggendo la Costituzione in particolare l'articolo ottanta sette della costituzione leggo che il potere di grazia un potere presidenziale cioè un potere del Presidente della Repubblica poi la nostra tra
Atteggiato questo questo potere come in questo atto come atto complesso nel senso che ci serve
La collaborazione del ministro della giustizia il quale dovrà fare un'istruttoria se non altro perché è una serie di elementi di valutazione altrimenti il presidente non potrebbe procurarceli per esempio la condotta del condannato in carcere e quant'altro
Quindi l'atto di ottocento la Repubblica preceduto davano istruttoria anche se c'è un comprammo precedente riguarda la persona che nel settantotto fu accusata di parricidio si chiamava Marco Caruso presenta la Repubblica a quell'epoca era Sandro Pertini Pertini di per durante la gara durante la vicenda processuale processuale che li stava seguendo molto da vicino quella vicenda
E che in caso di condanna avrebbe immediatamente concesso la grazia poi non ce ne fu bisogno perché se ricordo bene in secondo grado il Caruso venne assolto però questo precedente lontano
Questo precedente lascia presumere la possibilità di interpretare questo potere come potere formalmente ma anche sostanzialmente insomma tutto dal Presidente della Repubblica
E anche perché qui c'è potrà chiederci è vero che ferma collaborazione del ministro
Ora di fatto però la prassi testimonia che serve l'input del ministro ma poi molte volte il presidente La Repubblica rifiutato di concedere delle pratiche anche quando il ministro una recita e proposte
Non so se si riesce a sentire quello che il titolo
Sì assolutamente sì ecco allora dovrebbe essere
Vero anche l'inverso cioè paradossalmente sale presenta Repubblica un potere pieno per negare la grazia quando il ministro della proponga a contra il ministro avrà non gliela proponga finirebbe per paralizzare un potere del Presidente della Repubblica
Quindi io credo che anche in questo caso il Presidente Ciampi se lo volesse potrebbe senz'altro chiedere al ministro di fornirli l'esito della su istruttoria
Sia pure accompagnato da un parere negativo da parte del ministro circa la concessione della grazia in questo caso compressi per poi da parte del presidente La Repubblica determinati autonomamente quindi non sarebbero
Era se ne spendono sicuramente in termini appropriati però davvero per capire e quindi di fatto il Quirinale potrebbe chiedere un inoltro per così dire d'ufficio
Potrebbe chiedere più le procedure l'ufficio
Do del tutto il ministro di Grazia e Giustizia a me pare che potrebbe comunque chiedere al ministro di Grazia e Giustizia di parla di una pratica sul tavolo e questo tra a quel punto il ministro sarebbe tenuto a farlo sia pure una pratica
Appunto che avrebbe in questo caso un parere negativo da parte del del ministro della Giustizia ma questo parere negativo non precluderebbe una determinazione positiva da parte del Presidente Ciampi insomma Ciampi potrebbe con un
Quel concedere la grafica nonostante
L'avviso contrario del ministro così come in passato i suoi predecessori hanno rifiutato delle Grazie che erano stati invece caldeggiate dai ministri della inizia dell'epoca anche perché il ministro appunto non lo facesse il ministro poter se bloccare tutto questo procedimento
Significherebbe sostanzialmente espropriare un potere che è un potere che la Costituzione assegna non al ministro ma al Presidente da Repubblica
Quindi le parole sottrazione e nel senso opposto invece sovranità
Rispetto dei trial se non sono assolutamente inappropriate da parte di Pannella in questo caso ma bisogna dire direi che in questo caso il sovrano è sicuramente il Presidente della Repubblica
Mi spingo a dire che cioè il ministro mega di parchi arrivare al presenta Repubblica di ieri dell'istruttoria ci potrebbe essere materia per un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato tecnicamente un conflitto Michel comici vivo comportamento omissivo da parte di un potere dello Stato e in questo caso è un ministro della Repubblica
Dettate da menomare l'esercizio di un potere proprio di un altro potere dello Stato che il Capo dello Stato quindi tomba forzista ci do qualche frutto di fantasia ma insomma si potrebbe anche arrivare fino alla Corte Costituzionale per dirimere una eventuale controversia viola sono
Spero certo non si determinerà io credo che il capo dello Stato abbia senz'altro l'autorità ma anche il potere formali di chiedere al ministro
Esito dell'istruttoria sia pure con esito negativo e questo poi mogli impedirebbe di decidere diversamente dal parere perché sono un parere proprio dal ministro
Non ha mai per il momento la ringraziamo ringraziamo il professor Michele entra in esposizioni sta per averci fornito comunque e illuminato un po'di più rispetto a questa vicenda di cui comunque ovviamente conteneva parlare continueremo a sulla quale conteremo tenere desta l'attenzione intanto la ringraziamo e ci risentiremo nei prossimi giorni perseguire appunto gli sviluppi di questa vicenda grazie al buon lavoro
Ma