"I luoghi della storia" presentazione del libro di Sergio Romano (Ed. Rizzoli), organizzato dalla Rizzoli (presso lo Libreria Rizzoli, Galleria Vittorio Emanuele II 79)

Penta ci io sono Paolo Mieli l'ambasciatore Sergio Romano lo conoscete tutti
Questo è un libro particolare dell'ambasciatore romano
Perché voi lo conoscete probabilmente soprattutto come commentatore di fatti e di
Politica politica interna politica internazionale società in senso più vario del termine queste invece è un libro di storia
Oppure si potrebbe dire apparentemente un libro di storia così solo in parte un libro di storia perché come l'ambasciatore Romano premette fin dall'inizio universitaria che raccoglie in modo
Ordinato e dirò poi in che senso ha ordinato cose che l'ambasciatore Romano ha già pubblicato precedentemente su la Stampa sul Corriere della Sera in altri e in altri posti ma dicevo apparentemente solo in parte è un libro di storia perché come l'ambasciatore Romano premette quando uno studioso un osservatore di cose presenti racconta la storia si accinge a guardare la storia
Parla in realtà due lingue o comunque parla di due cose ovviamente parla del passato si rivolge al passato
Esamina questioni che furono cercando di darle in una chiave nuova ma parla anche del presente parla da come dall'osservatorio per cui al subito condizionamenti per sue osservazioni sul presente che sono quelle che lo muovono a riconsiderare il passato
E normale
Questo avvenga tutti gli storici lo dichiarino con onestà intellettuale come fa l'ambasciatore romana né prima pagina libero o non lo dicano o facciano finta di essere così obiettivi realtà coloro che si rivolgono al passato sempre sono condizionati da osservazioni presente questo è un bene soprattutto è un bene quando dichiarato
Nel senso che la storia
Un continuo farsi e disfarsi la storia si propone una prima volta come storia dei vincitori sui vinti
Spesso la storia di fatti recenti è fatta da coloro che hanno vinto una partita e impongono il loro punto di vista il punto di vista di loro come trionfatore
Come se fosse un portato Obiettivo se sono poco onesti intellettualmente o comunque non poco ne sento il mutamento Motor sensibili all'autocelebrazione
Nascondono nascondono le ragioni nascondono quello che spetta ai vinti
Dopodiché come voi sapete le cose cambiano la vita
Alcuni dei vinti si ripropongono alcuni dei vincitori soccombono
E in i vinti che si ripropongono diventano a loro volta vincitore riportano a galla le loro ragioni del loro motivazioni
E questo in un flusso ininterrotto Paci sono a volte dei vinti che invece non ride in cono che non hanno occasione di riproporsi delle loro ragioni rimangono sepolte rimangono sepolte per lunga per anni e anni finché qualcuno a volte mosso da semplice antipatia per i vincitori di quella determinata partita oppure da curiosità storica da curiosità per il ribaltamento storico vanno riguardare quelle zone d'ombra riportano riportano in luce quello che era rimasto nascosto
Ho detto prima onestà intellettuale cos'è l'onestà intellettuale tutto è nel dichiarare che la storia si fa così
E nell'osservare alcune regole alcune codici fondamentali
Che fermo restando il primo comandamento quello di non nascondere la propria identità intellettuale
Resta quello a come immediato secondo comandamento quello di osservare alcune regole di non capovolgere per il non capovolgere per il puro gusto di capovolgere e di
Di guardare di guardare al passato e di guardare i possibili capovolgimenti del passato restando fedeli agli argomenti restando fedeli alle questioni ai dati di fatto cercando di opporre dati di fatto
Questo capovolgimento faccio un esempio
Di questo secolo che a voi a tutti noto o più esempi si possono fare in questo secolo che riguardano grandi fenomeni totalitari il fascismo il comunismo anche questi fenomeni appunto hanno subito momenti di demonizzazione momenti di riequilibrio del giudizio
Poi altri momenti di demonizzazione altri momenti di equilibri del giudizio se c'è una cosa
Che vi piacerà coloro che non hanno ancora letto li vedrà marciatore romana e che tutto tutto ciò che è scritto è scritto con la consapevolezza che anche le cose scritto in questo libro saranno a loro volta capovolte saranno rimessi in discussione è un libro molto poco assertivo un libro molto poco
Così determinato fino in fondo a stabilire un punto di vista che l'autore intenda come non più controvertibile ma molto aperto a essere a sua volta messo in discussione soprattutto nelle parti in particolare dire nelle parti che riguardano il i fenomeni di cui vi ho appena parlato c'è una parte consistente sul comunismo che è uno dei grandi motivi di interesse di questo libro
Questo un metodo l'ambasciatore Romano ha usato per scrivere i suoi saggi di storia vorrei dirlo subito e sarà oggetto della discussione dopo di che se vorrete ASL ascolteremo anche alcuni dei vostri interventi non è un metodo indolore
Io non mi so spiegare perché lo chiedo anche all'ambasciatore se ne ha semina spiegazione in Italia discutere di storia e quasi più doloroso quasi più difficile che discutere di politico almeno è altrettanto difficile discutere di politica
Il ciò che sarebbe normale come discussione quella che sarebbe una discussione normale in qualsiasi altro Paese civile in Italia l'ambasciatore romana ne ha fatto ma anche le spese in alcuni dibattiti particolarmente caldi che ha ha suscitato particolarmente polemici in Italia si è accompagna ha un sospetto di cui io davvero non capisco la ragion d'essere il sospetto che questi ragionamenti questi capovolgimenti siano operazioni operazioni politico la parola operazione poi la vedete
Ricorre spesso nella nelle polemiche storiografica come si chi
Chi rimette in discussione qualcosa del passato
Stesse cercando di fare politica con altri mezzi
Io sono convinto eccedo con questo lavorano ambasciatore ma non perché questo non è un modo invece di fare politica con altri mezzi
Lo è
Nella misura in cui tutto ciò che si discute a un sottofondo politica ma non ha trovato in nessuna delle pagine niente di surrettizio niente
Che sia stato scritto per portare acqua a un mulino di tesi che invece
Sono d'altro tipo vanno a parare altrove
E per cui veramente non mi capacito non mi spiego il perché di queste polemiche se lei me lo so spiegare gliene sarò grato grazie
Grazie quindi la domanda perché è così difficile l'Italia parlare di storia perché si pestano tanti piedi ogni qualvolta essi cerca di interpretare un avvenimento storico ma io credo che a questa domanda si possa dare una risposta
Il Novecento è stato il secolo di alcune grandi battaglie di quindi alcuni grandi duelli i biologi cifra grandi famiglie politico religiose che ci sono scontrato e non soltanto sul piano delle idee ma qualche volta anche sul campo di battaglia
è stato il secolo della grande battaglia fra i totalitarismi fascismo contro comunismo nazismo contro comunismo
è stato il secolo della battaglie fra i totalitarismi e le democrazie naturalmente le democrazie contro il nazismo nella seconda guerra mondiale le democrazie contro il comunismo
Durante gli anni del guerra fredda
Naturalmente ciascuna di queste grandi famiglie politiche ha scritto la storia del Novecento che maggiormente conveniva i suoi interessi alle sue prospettive
Non soltanto per ragioni utilitarie anche perché gli scrittori di quella storia ci credevano
Erano convinti che quello fosse il senso della storia
Ora quel secolo è finito
Quelle battaglie sono battaglie del passato non hanno più senso
La grande battaglia per esempio un'altra delle grandi battaglie del secolo quella fra comunismo e sul socialdemocrazia
Fra comunismo o socialismo massimalista e socialismo democratico anche quella battaglia infinita sappiamo perfettamente chi l'ha vinta
Sappiamo che nella grande battaglia fra tra fascismo e comunismo sul comunismo a vincere quanto meno durante la seconda guerra mondiale ma sappiamo che la grande battaglia fra la democrazia il comunismo è stata vinta dalla democrazia
Che quella fra la socialdemocrazia il comunismo l'ha vinta la socialdemocrazia anche se ciò sia i socialdemocratici italiani sono andati a riposo finiti in tribunale una nessuna importanza la battaglia l'ha vinta la socialdemocrazia e allora a questo punto è è arrivato il momento in cui la storia si può scrivere si può scrivere perché si finita la guerra ma se è finita la guerra non sono per tutt'per questo andati a casa i veterani delle guerre anzi veterani delle guerre sono sempre in giro
E qualche volta sono anche piuttosto giovani e quindi piuttosto riluttanti a farsi mettere a Prince in pensione per così dire e allora ogni qual volta uno cerca di riscrivere la storia del secolo modificando alcune convinzioni consolidate codificate
Trova sempre sulla propria strada qualcuno a cui non conviene che la storia venga riscritta in quel modo preferirebbe che continuasse ad essere scritta nel modo in cui la scriveva all'ultimo
Non c'è niente da fare questo è il vero in tutti i Paesi d'Europa particolarmente vero in Italia perché l'Italia è paradossalmente uno dei paesi in cui alcune di queste guerre ci sono per così dire concentrate non sempre per fortuna sanguinosamente ma sono state combattute per esempio
Questo è il paese in cui si è combattuta la guerra tra fascismo e democrazia tra fascismo e comunismo tra socialdemocrazia comunismo questo è il paese di frontiera
In cui ciascuna di queste guerre in qualche modo è stata combattuto
E allora purtroppo è il paese in cui c'è la più alta concentrazione di veterani
Veterani del fascismo veterani del comunismo veterani della socialdemocrazia
Credo che questa sia la spiegazione per cui è così difficile fare storia d'Italia senza pestare i piedi a qualcuno
Io se qualcuno vuole intervenire basta che nei invece di fare lunghi lunghe conferenze prima una io poi un ambasciatore romano daremo un aspetto di conversazione di chiacchierata
Vi pregherei se volete intervenire alzare la mano ci vedo benissimo e quindi prego
Nel Tonini spiega spoglie le storie se non erro sinteticamente ogni non credo che sia comune anti fatte di quel territorio Gaetano dimentichi ama citare non ogni invece arriva fino ai nostri giorni
E eravate partiti da frontiere opposte ideologicamente attualmente ritrovati su un punto sicuramente convergente come credente ok l'analitica dell'Illuminismo ci può parlare in questo revisionismo
Sì in effetti la ringrazio per la domanda anch'io ho trovato un legame alle cose che vado scrivendo già dal con qualche anno con quelle di cui parla l'ambasciatore romana
Però c'è una differenza di cui si deve
Dire chiaramente in pubblico in un dibattito questo che io
A pensare
Scrivere di queste cose
Ci sono arrivato da sponde molto lontana e seguendo una via tortuosa complicata difficile che mi appartato dall'altra parte del fiume rispetto alla mia dal mio punto di partenza
L'ambasciatore Romano credo che invece più o meno nella sua vita sia stato coerente a se stesso insomma più o meno sì delle cose cambiano fra quelle che ne pensa quaranta anni fa è quello che pensa adesso però si sente
Si sentono due spiriti DiVersi prova a fare una recensione del mio libro accompagnato una recensione succo il libro di Sergio Romano il libro di una persona che su alcuni punti del pensiero liberale ha pensato fin da giovane le cose che pensa adesso ed è andato re affinando il suo giudizio mio libero invece ha forse una carica una veemenza maggiore perché quello di una persona
Per alcuni argomenti un po'un neofita lo dico in modo autocritico nel senso che io ho cominciato
La mia vita la mia vita politica di scrittura su sponde radicale di sinistra della sinistra extraparlamentare credo che delle cose che pensavo una trentina d'anni fa pur capendo quale riuscendo a spiegare il mio itinerario
Forse un tre per cento rimangano in piedi e non di più tre quattro ecco che nei momenti di generosità arriva cinque ma non direi assolutamente vive che ce ne sono di più
E sento come tutte le persone che arrivano sì con questa sento il bisogno di affermare in modo più forte avvolte
A volte mi capita e me ne pento alzando la voce delle cose che l'ambasciatore romano con una maggiore eleganza del con maggiore stile afferma in modo ironico con understatement
Per i due libri preferisco senza dubbio quello che l'ambasciatore Romano ecco lo dico molto chiaramente e non lo dico anche ormai ci lega un'amicizia ci conosciamo da tanti anni
Penso penso che alle cose che ha appena detto l'ambasciatore romana ne andrebbero aggiunte altre io vi ho parlato del mio itinerario con franchezza ne ha parlato in pubblico l'Italia è piena di itinerari come il mio credo che
Non come non soltanto come mio e dall'estrema sinistra o dalla sinistra più radicale espone pratica
Tutto il Novecento e novecento che vi ho appena descritto l'ambasciatore Romano un Novecento fatto diciamo per una prima metà di
Come tale che fu con insomma fu consensuale al fascismo fortemente molto più di quanto si sia raccontata
E che nel dopoguerra nel secondo dopoguerra dopo il quarantacinque sentì il bisogno di inventare categoria l'antifascismo di sinistra cioè il fascismo di sinistra il fascismo frondista al fascismo di qualche accenno il suo per spiegare perché tanti erano stati fascisti inventarono si inventò che c'era stato un modo a cui aveva partecipato probabilmente novantanove per cento delle persone di essere fascisti senza esserlo anzi essendo antifascisti in nuce
In più
Coloro che fecero quel tragitto nascosero le parti a volte peccati veniali peccati di non grande importanza nascosero alcuni particolari del loro modo di essere Stati fascisti e di avere avuto qualche debolezza nel fascismo per cui
Inventarono nel dopoguerra invece di raccontare con franchezza
Un viaggio vero non come quello che raccontò Zangrandi che pure a me almeno ebbe il merito di raccontarlo come da una forma di antifascismo dissimulato nel fascismo a una forma di anti facendo esplicito di raccontare la storia di un di un tragitto da qualcosa di sbagliato qualcosa che si riteneva più giusto ma spiegando e sentendosi in dovere di spiegare perché si erano pensate delle cose sbagliate
E e appunto fu inventata una fu inventato una categoria che non raccontava di fatto agli italiani che cosa si era stati fino a dieci anni prima cinque anni prima una grande colossale menzogna collettiva noi abbiamo vissuto una cinquantina d'anni raccontando frottole Bugie e con l'infernale stillicidio c'è capitato altre volte di osservarlo
Che dura ancora adesso che viene fuori quel piccolo particolare quel dettaglio quella lettera scritta con la partecipazione un convegno e via dicendo
Di partecipazione appunto a
Degli italiani dei singoli parliamo di intellettuali e quindi soprattutto intellettuale politico il ventenne col comunismo sia fatta poi sostanzialmente la stessa cosa
Adesso c'è inventato un atto s'è inventato un uno stato di non non saprei neanche conoscere per cui comunista nel vero senso comune del comunismo di quelli che hanno fatto hanno parentele con coloro che fecero gli orrori del secolo per quella pantera non ce n'è nessuno
Sono tutti distratti anticomunisti poi la parola qua non ha neanche bisogno di essere
Utilizzato eccessivamente perché anche ancora una parola complicata difficile ad essere usato sono tutti stati non comunisti o comunque liberali erano tutti i lettori e Vito il già nel quarantotto quarantanove tenevano sul comodino solo libri di Silone o dissidenti
Di comunisti veri non ce n'è stante insomma sono tutti i tragitti lineare occorre un Paese che per ben due volte clamorose queste due che vi ho descritto e altre minori ma forse altrettanto clamorose
Nasconde i tragitti descrive per lineari per i tragitti che lineari non sono e forse è per questo che è difficile far storia in particolare nel nostro Paese perché fa storia la prima cosa in cui uno si imbatte in quelli che furono i fatti cui leggono le dichiarazioni che cosa dissero le persone e qui a vedere che cosa dissero quali furono infatti di di di cosa furono capace intellettuali politici negli anni per ventidue il quarantacinque e poi dal quarantasei al mille novecentonovanta e ci sono dei fatti che parlano da soli che vengono rimossi
All'origine all'origine della trattazione storica
Cioè noi accettiamo ancora oggi
Di parlare
E della prima metà del secolo e della prima e della seconda metà del secolo come se le cose fondamentali non fossero avvenute
E le cose fondamentali furono due uno che l'intellettualità italiana ve l'ho già detto fu sostanzialmente con partecipazione con consenso fascista
Gli episodi di che si posso che possono essere davvero catalogati come antifascisti sono riconducibili per quello che riguarda l'attività politica un pugno di eroi minimo
Però i ma minimo
E per quello che riguarda gli intellettuali a delle cose così insomma delle cose che non hanno nessuna ho pochissima evidenza storica tranne le solite ben note eccezioni e per quello che riguarda la seconda metà del secolo diede idem come sopra
Lo spostamento a sinistra partendo c'erano ovviamente anche intellettuali cattolici conservatori ma lo spostamento a sinistra Dean
Chiave filo comunista il filo sovietica
Della stragrande maggioranza degli intellettuali italiani che oggi parlano come se fossero stati liberali conto mille Silone sul comodino già nel quarantotto era clamoroso
Non ha eguali negli altri Paesi faccio un esempio in Francia quando negli anni settanta
Fu data alle stampe Arcipelago Gulag furono con Giorgio inizia incominciarono si cominciano a pubblicare ci fu una grande emozione un grande spostamento ci furono
E questo accade anche nel mondo anglosassone in Italia no
In Italia si è arrivati dritti dritti alla caduta del comunismo senza che quasi nessuno credo che Arcipelago Gulag sia uno dei libri meno letti in Italia meno diffusi meno recensiti meno discussi assolutamente salvo poi essere all'avanguardia nello scoprirlo Cini
Identità
Liberare degli critiche dagli anni Quaranta dagli anni cinquanta B
Io vi ho detto con grande franchezza qual è stata il mio itinerario credo che l'itinerario del italiani assomigli più il mio per quello da ambasciatore romana
E credo che
Tutti farebbero bene a mettere in chiaro le cose per ognuno per quello che riguarda perciò che lo riguarda così come io sto facendo adesso davanti a voi in pubblico grazie
Vi vi segnalo che Paolo Mieli ha detto sostanzialmente che io sono nato conservatore mentre l'UE nato a sinistra ed è diventato conservatore mi sembra che il concetto fosse quello ma qui la domanda di Paolo Mieli molto interessante questa perché gli italiani mento no quando parlano di se stessi quando fanno la loro autobiografia
Soprattutto con riferimento al periodo fascista ma io credo che a alla domanda si possa cercare di dare una risposta
Anzitutto non credo sia esatto sostenere che l'Italia fu consensualmente fascista
Meglio sarebbe dire che l'Italia fu consensualmente mussoliniana e questo è un altro discorso e credo che De Felice lo abbia del resto detto per primo
Allora la domanda è perché l'Italia fu consensualmente mussoliniana e perché non volle poi ammetterlo ma fu con mussoliniana per la semplice ragione che Mussolini fu percepito
Sin dall'inizio degli anni Venti come l'uomo che aveva salvato l'Italia dal Kamps
Da un caos che avrebbe potuto scivolare in una rivoluzione di tipo bolscevico
Io credo che fondamentalmente questa tesi sia giusta credo che fondamentalmente l'Italia abbia corso fra il mille novecentodiciannove
E nel mille novecentoventuno un grosso pericolo l'Italia aveva vinto la guerra e ed era paradossalmente della situazione dei paesi sconfitti della prima guerra mondiale cioè era perennemente ai margini di una rivoluzione esattamente come l'Austria come la Germania come l'Ungheria per non parlare addirittura della Russia zarista quindi era inevitabile che molti ceti sociali fossero legittimamente preoccupati dalla situazione in cui l'Italia si era cacciata avendo vinto la guerra cioè avendo diritto a cogliere i frutti di una guerra vinta in cui si era cacciata fra il mille novecentodiciannove
Nel mille novecentoventuno
Mussolini tagli o questo nodo Gordiano lotta agli o in modo reciso fu visto il percepito da una grande parte della Società italiana come il salvatore del paese e questo gli assicura o grandi consensi
Per di più il Mussolini fu visto da una grande parte della Società italiana come l'uomo che avrebbe riscattato
L'Italia dallo stato di inferiorità in cui si trovava fra le maggiori potenze come l'uomo che le avrebbe assicurato in quel posto a cui aveva sostanzialmente diritta e da questo punto di vista una gran parte della Società italiana lo vide come il continuatore del Risorgimento
Quindi l'uomo del Risorgimento sia pure di un Risorgimento estremo e l'uomo che aveva salvato l'Italia dal bolscevismo questo fu più che sufficiente ad assicurare a Mussolini un largo consenso confermato dalla guerra di Etiopia la guerra di Spagna dica Mussolini e qualche cosa in più rispetto a quello che già aveva nel suo capitale politico gli dette un Sorbus di consenso da parte del mondo cattolico
Qui non bisogna dimenticarsi perché chi lo dimentica commette un errore di storia che la guerra di Spagna fu vista dal mondo cattolico come una spaventosa minaccia
Ammazzavano i preti ammazzavano le suore
Profana vanno le chiese bruciavano le reliquie quindi non c'è niente da fare il Papa era felice che l'Italia fosse intervenuta padre Gemelli lo diceva con grande chiarezza
Susta al cardinale Milano benediceva gagliardetti con grande entusiasmo era inevitabile che così fossero le cose
Quando a fini la seconda guerra mondiale esci Partito Comunista faceva parte della resistenza aveva combattuto aveva combattuto bene la Resistenza fu è vero lo disse De Felice con grande ragione fu una Mon movimento minoritario ma fu sempre un movimento di una parte non piccola
Della popolazione italiana non piccolissima della popolazione italiana e comunque si batterono bene a questo punto il Partito Comunista riscattò tutto il passato bolscevico perché il fatto di avere combattuto bene
Contro il nemico era pur sempre un grande merito e riuscì a prendere una posizione dominante nella società culturale italiana
In un primo tempo poi anche nella società politica
A questo punto divenne impossibile dire che Mussolini aveva salvato l'Italia dal bolscevismo
Perché il bolscevismo era l'ideologia della casa madre del Partito comunista
E nessuno poteva dire Mussolini ha salvato l'Italia dal bolscevismo perché se lo avessimo detto ne avremmo tratto delle conseguenze avremmo dovuto mettere Partito Comunista fuorilegge
Non lo potevamo fare non lo si poteva fare e allora fu impossibile dire una verità
Che Mussolini aveva salvato l'Italia dal bolscevismo
A questo punto non soltanto fu impossibile dirlo ma per molti intellettuali il Partito comunista fu il miglior detergente possibile immaginabile l'ha detto Paolo Mieli molti intellettuali erano stati fascisti mussoliniani o semplicemente opportunisti questo non ha grande importanza comunque soltanto l'appartenenza al Partito Comunista assicurò a quegli intellettuali che non sarebbero stati puniti per il loro passato o comunque non gli sarebbe stato ricordato rinfaccia
Quindi quando un Paese si trova in quelle situazioni è naturale che continua a mentire
Qualche volta mente esplicitamente quanto volta mente semplicemente con la reticenza
E con il silenzio credo che questa sia una delle
Ragioni per cui l'Italia non incline a dire la verità devo dire che la domanda era anche sul revisionismo posso fare un'osservazione su questo tema
Questo è uno dei più balordi dibattiti di cui in cui io e Paolo Mieli siamo finiti nel corso degli ultimi due anni
Revisionista è diventata una parola brutta voglio dire revisionismo è una categoria negativa dello spirito se uno è revisionista è in qualche modo che un cattivo scolaro nella nella scuola storiografica peggio è una persona che si sta servendo della storia
Per raccontare bugie
Ora la verità è che la parola non ha questo significato in tutti i Paesi li ha soltanto nei paesi in cui è stato una forte presenza comunista per tante ragioni su cui è inutile tornare in questo momento ci sono dei paesi in cui la parola revisionista
è utilizzata in termini assolutamente tecnici
Revisionista è uno storico che riprende in mano un tema Sacco orge che alcuni documenti non sono stati utilizzati che alcuni documenti sono noti ora e non erano noti all'ora o più semplicemente ritiene di potere considerarle con un diverso punto di vista e fa questo suo lavoro con perfetta legittimità senza che nessuno se ne sospenda
Per di più questo il modo di riscrivere la storia è non soltanto legittimo ma necessario è reso necessario dal passaggio del tempo dal passaggio delle circostanze prendete un un grande avvenimento del secolo
Forse in assoluto credo il più importante avvenimento del secolo che la rivoluzione d'ottobre
Immaginate di storici
Negli anni Venti in in Europa naturalmente se foste appartenuti a un Paese occidentale avreste considerato quell'avvenimento con grande preoccupazione e avreste scritto una storia negativa della Rivoluzione d'ottobre ne furono scritte molti in quegli anni un po'sommarie naturalmente perché i documenti non c'erano ancora
Immaginatevi storico europeo nella prima metà degli anni Trenta
Che cosa è successo negli anni precedenti che può modificare il vostro punto di vista sulla rivoluzione tutto ottobre ma la grande crisi americana del mille novecentoventinove
Che molti intellettuali percepiscono come il fallimento del sistema capitalista e non soltanto molti intellettuali occidentali e democratici anche Mussolini a una svolta
A sinistra per certi aspetti perché anche lui è convinto che la grande crisi del mille novecentoventinove
Non è una crisi nel sistema ma è una crisi del sistema vale a dire dell'intero sistema a questo punto diventa legittimo chiedersi se per caso la Russia sovietica il comunismo non sia un una risposta profetica
Al la fallimento del sistema democratico e capitalista
E allora cominciate a leggere libri che sono più positivi un grande storico inglese che si chiama Carlo scrive per l'appunto in quegli anni è una storia dell'Unione Sovietica
Con delle connotazioni positive badate che stiamo parlando sempre di cose serie non di cose da strapazzo
Poi la viene la seconda guerra mondiale il comunismo combatte Kettler
Lo combatté nella seconda metà della guerra della prima metà all'alleato di pittura ma naturalmente quello che conta come sempre nelle nei teatri e negli spettacoli è l'ultimo atto
E allora l'Unione Sovietica vinto il nazismo e ha dimostrato di avere delle straordinarie virtù ha ha vinto ha combattuto vincere pur sempre una cosa difficile positiva
Ha vinto il nazismo e ha dimostrato che il sentimento nazionale può in qualche modo combinarsi con il sentimento di una ideologia vissuta profeticamente
E allora a questo punto tutti cominciano a pensarci ancora una volta questa Unione Sovietica
Qualcuno può anche essere indotto non necessariamente comunista a darne un giudizio positivo della Rivoluzione d'ottobre
Poi arriva Bush of arriva a Breznev fra arriva a Gorbaciov a questo punto è finita tutti lo sappiamo che è fallito cioè lo hanno detto loro stessi ce l'ho non raccontate i documenti le statistiche non possono esserci dubbi di sorta quell'episodio è concluso storicamente
Ed è fallito
A questo punto è inevitabile che qualcuno rimetta mano alla penna e rifaccia una storia della Rivoluzione bolscevica e del comunismo sulla scorta di una documentazione molto più ampia questo è revisionismo vorrei che qualcuno mi spiegasse perché deve essere un peccato mortale
Grazie ci sono domande io sono
La signora
E io non ho ancora letto né il libro di Mieli nel libro di romano
E però non ha mai perso mai perso l'occasione di leggere gli articoli di Sergio Romano gli articoli di miele di più di fondo
è perché sono sempre estremamente interessante io non sono intellettuali o se una vecchietta un po'rimbambito apre l'altra notte occulte tenace no ecco mente un piacere leggere delle cose così chiare così come ha detto prima Sergio Romano
Che belli alla proprio onestà intellettuale allora anch'io cercherò di essere fedeli alla miopia onestà intellettuale e dire che anche ho sempre hai cercato di partecipare ai dibattiti dove era presente soprattutto Sergio Romano perché mi interessa la sua la sua polemica pendenti e se una persona molto potente allora pure nelle ultime volte che l'ho sentito
Però molto polemica nei suoi confronti dentro di me credo di essere anche intervenuta se la memoria non mi non mi facile che ha si trattava di del della Jugoslavia del suo dista cimento delle crudeltà che venivano perpetrate nei confronti delle ormai delle etnie si colma cominciava già a parlare di gruppi etnici e siccome io appartengo a un gruppo etico perché sono tali nata mi sentivo molto offesa che non si erette che Villetti se lo dicesse
Santo cielo queste cose nelle guerre sono sempre successe e per carità di di io cosa scandalizzarsi di queste cose qui io mi scandalizzano profondamente gli ho detto che io mi scandalizziamo molto perché non era possibile
E qui forse intera di nuovi di revisionismo intenso nella maniera sbagliata in cui ha spiegato adesso
è non è che è si possa dire
Che il bene è bene che il bene in animale vene indifferentemente
Perché santo cielo qualche cosa che male e male qualcosa che mi ebbene e quindi non si può dire beh tanto le cose sono sempre successe così e lasciamo andare così no protestiamo la società civile non sta lì apposta per questo per protestare per dire
Non sono d'accordo con quello che mi venga viene detto dall'alto io soggetto io no pesano in questo momento io sono terrorizzata
Da un lato dalla paura di poi della democrazia ora la democrazia non sarà il match non sarà il la perfezione però è meglio che fino adesso abbiamo cercato di inventarci io in questo momento solo preoccupata per le sorti della democrazia
Vorrei allora che si combattesse davvero politicamente adesso sono più d'accordo adesso con Sergio Romano di clima debba dir la verità mi sento molto più dalla sua parte adesso che prima ecco basta non arrivo delle nostre domande da fare era soltanto un uno sfogo
Non
Senza domanda velocissima tutta Roma
In fondo diciamo sì la la polemica sul revisionismo ha coinvolto voi due io ho letto i vostri libri
E ovviamente Paolo mi conosce bene carteggio
E tuttavia mi sembra che con la l'ambasciatore Romano maggiormente si è finita dal Palmieri
Toccato un tema delicatissimo anche quello degli ebrei
Vuol dirci qualcosa
In più
Colpito a proposito di veterani quando lei ha detto purtroppo esistono da veterano
Mi sono sentito quasi offeso no ma seriamente
Qual è il valore per uno storico della testimonianza di chi ha vissuto con le passioni del tempo andato perché le passioni hanno determinato certi avvenimenti nella ricerca dello storico questo briciolo
Di rimanenza come può essere tenuto storicamente in conto che salvi gli scherzi della memoria di cui aveva parlato molto bene Primo levi nei suoi libri grazie
Grazie mille
Grazie
Degli otto nei punti uno e quello delle guerre etniche l'altro concerne piuttosto gli ebrei così il valore delle testimonianze
Vede io se ho le ho dato che l'impressione o certamente non mi sono certamente sbagliato non non intendevo dare quell'impressione non intendevo dire che si sono sempre ammazzati e continueranno ad ammazzarsi
Io cercavo in quel momento stiamo parlando di Jugoslavia naturalmente io stavo cercando di reagire ad una tendenza che mi sembrava
Dal punto di vista storico dal punto di vista politico sbagliato vedevo montare un'ondata di di sentimento anti serbo vedevo i serbi continuamente messi sul banco degli imputati
Considerati colpevoli di tutto ciò che è accaduto stava accadendo che sarebbe accaduto nei Balcani
E sapevo credevo di sapere che questa tesi era non soltanto sbagliata
Storicamente sbagliata ma che avrebbe finito anche per produrre dei risultati politicamente sbagliati perché quando si affermano in modo pubblico determinate tesi prima o dopo qualcuno ne trae delle conseguenze
Io credevo di sapere lei e dalmata io a una certa dimestichezza con quelle con quella parte d'Europa
Credevo di sapere che Tito aveva avuto lo straordinario
Merito qualità virtù di costringere alla convivenza dei popoli che mai gli avevano corre veramente convissuto felicemente e vi era riuscito grazie al comunismo il comunismo era una straordinaria ideologia unificante era una cittadinanza civile che rappresentava per così dire il dato comune di tutti coloro che in quel momento abitavano nella nella Repubblica io Prost davanti alla morte del comunismo la morte della cittadinanza comune aveva riportato alla luce le vecchie divergenze etniche che erano sempre esistite
E queste divergenze etniche erano inevitabilmente destinate ad esplodere perché il comunismo non verrà sottratto non era stato soltanto una cittadinanza comune
Ma anche come sistema politico sociale un ridistribuito ore di ricchezza fra i vari paesi del Regione finito il comunismo finito io fui distributore di ricchezza ripeto era inevitabile che i dissidi
Ri emergessero e quando riemergono riemergono sempre sulla base dei ricordi della memoria e delle paure quasi sempre nella ex Jugoslavia assistito chi ha ucciso ha ucciso
Nel timore di essere ucciso per primo che ha bruciato la casa dell'altro lo ha fatto nella convinzione
Che se non lo avesse fatto la sua sarebbe stata bruciata il giorno dopo questa è la realtà
I serbi hanno reagito
Anche nel ricordo di quello che era accaduto a loro durante la seconda guerra mondiale noi abbiamo sempre raccontato altra Bugia
Storiografica abbiamo sempre raccontato la guerra in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale come una guerra
Di resistenza fra antinazisti e nazisti non è vero di guerre se ne sono combattute tre
Si è combattuta quella di Tito contro i tedeschi e gli italiani ma si è combattuta anche quella dei croati contro i serbi
E si è combattuta naturalmente quella dei partigiani di Tito contro i partigiani monarchici di Mihajlovic e questo ha lasciato delle straordinarie ferite era inevitabile che i serbi
Non dimenticarselo la guerra dei croati contro i serbi durante la seconda guerra mondiale fu par particolarmente perfida
Terribilmente perfida questa è la realtà
Ci si è dimenticato che il problema degli albanesi del Kosovo andava anche ricordato alla luce di quello che era accaduto durante la la seconda guerra mondiale quando gli albanesi erano stati vezzeggiati dalla Germania e dall'Italia corteggiati e vezzeggiati dalla Germania e dell'Italia ci si è dimenticato che cosa che nella regione era perfettamente ricordata
Che i le SS musulmane col pezzo rosso erano state reclutate fra i musulmani di Bosnia
Questo nella regione era naturalmente ricorda
Io non volevo dare torto a nessuno ho ragione a nessuno e non volevo neppure dire dimentichiamoci lasciamo che si ammazzino anche se le debbo dire non tutti i problemi possono essere risolti quando un problema non può essere risolto qualche volta conviene non metterci le mani si rischia di peggiorare
Detto questo non volevo dire disinteressiamo ci di tutto questo volevo dire attenzione a perpetuare una tesi sbagliata dal cui prima o dopo deriva erette una politica sbagliata
Lei non non crede forse o non credete forse che
I bombardamenti della NATO in Serbia sarebbero stati meno facili da fare
Se non fossero caduti su un terreno preparato dalla convenzione che i serbi fossero colpevoli di tutto ciò che si poteva addebitare loro nel corso della storia jugoslava io credo che questa sia stata una ragione
Problema degli ebrei belli lei attira su una su un terreno minato e molto complicato e difficile ma siccome mi fa le domande alle domande io sempre l'abitudine di cercare di dare una risposta
Le dirò una risposta di attualità
Si sono tenuti degli esami negli scorsi giorni è uno dei temi proposti
è stato quello dell'Olocausto come lei ha prevista
Io ho visto in questo la come dire la conferma delle degli argomenti che avevo cercato di sviluppare in quel libro lettera a un amico ebreo
Perché perché ho visto alla conferma del del ruolo preminente
Che il genocidio degli ebrei assunto della storia del ventesimo secolo il ventesimo secolo è stato un secolo di massacri di guerre di religione e di guerre ideologiche
Di gulag di larghe arma il genocidio degli ebrei è diventato per così dire dilatando ossia al di sopra di qualsiasi altro avvenimento il grande tema del secolo al punto che qualsiasi altro comportamento politico e civile viene misurato valutato in rapporto a quella questione alla questione ebraica
Sono nati i sacerdoti dell'Olocausto
E in questi sacerdoti dall'Olocausto formano una specie di santo uffizio dell'Olocausto
Che giudica e manda a seconda del comportamento delle singole persone o dei singoli Stati potesse delle singole aziende in rapporto a quel particolare Cav
Non è opportuna che la beatificazione di Stepinac non è opportuno abbiamo appreso negli altri giorni scorsi che anche la beatificazione di di più non non non è opportuna perché Pio Nono si rese colpevole di non aver restituito alla famiglia Mortara di Bologna un ragazzo che era stato
Segretamente battezzato dalla domestica Christian era stato battezzato perché bambino sembrava essere infilati era un bambino scusate
Sembrava essere infine gli infine di vita allora la domestica religiosa forse addirittura bigotta lordo battezzo a quel punto scattò il meccanismo del Emilio Emilio perché essendo stato battezzato era era nostro e allora il la Chiesa lo prese debbo dire che poi la chiesa ne fece un generale degli Agostiniani dico la cattura buffa tra l'altro perché la storia quale a queste paradossali cose che non solo ne fece un generale degli Agostiniani
Ma un po'per più in là negli anni quando il bambino convertitore ormai cresciuto
Totalmente indottrinato il suo cervello probabilmente sarà stato lavato ma così accade un po'dappertutto
In tutte le circostanze
Rifiutò di e di ritornare in famiglia ci fu un straziante patetica riunione con i familiari del corso del quali rifiuto allora io le debbo dire la verità che tutto questo non mi piace
Non mi piacciono i santi Uffizi non mi piacciono le cattedre dogmatiche che dicono questo sì beatifica questo non si identifica e non mi piacciono i bambini che devono andare a scuola esercitarsi su un tema unico perché questa sta diventando una sorta di ideologia ammicca
Sta diventando una sorta di ideologia unica non mi piace credo
Di doverlo dire poi succeda quello che deve succedere
Il la terza domanda era di Paolo Franci e concerneva la testimonianza anzitutto quando io parlavo di veterani parlava i veterani di un esercito di un partito di una battaglia grazie al cielo ci sono molte persone
Vecchie vecchie come sono io come lei che non sono veterani di particolari partiti battaglie detto questo se la domanda è quale importanza dare la testimonianza personale la risposta è limitata
Io come storico credo poco alla storia orale
E o tendenza diffidare dei ricordi sullo sposi sempre dei ricordi interessati
E ogni tendenza diffidare dei ricordi anche quando non sono interessati perché sono sempre come dire il risultato di una esperienza individuale e contaminati dalle passioni e dalle emozioni
Quindi io ascolto tutti quando mi vogliono raccontare la loro storia e poi quando hanno finito faccio il calo
Grazie
Ci sono ancora persone che vogliono intervenire
Allora
Vorrei chiedere all'ambasciatore romano
Qualcosa sulla guerra quaranta quarantatré io ho l'impressione che tutta questa fase della nostra storia
E come se fosse o completamente falsata o rimossa
Le faccio due esempi un esempio e e che per esempio
Quando c'è stata l'ultima sfilata lite Fori Imperiali voluta da Ciampi ce la città sul Corriere la sera è spuntata una specie di Historia era scritta così in verticale del nostro esercito
La parte quaranta quarantatré era completamente saltata come se noi fra il quaranta e quarantatré non avessimo avuto un esercito
Seconda cosa sulla falsare la storia io siccome sono un appassionato di storia e specialmente di quel periodo allora ogni tanto leggo leggo ogni tanto mi veniva così di dire
Vedrete che prima o poi inventeranno i partigiani in Sicilia
Finalmente ci sono perché l'altro giorno c'è stato un articolo sul Corriere la sera di Stajano chi ha tirato fuori i partigiani in Sicilia e quindi io adesso sono soddisfatto c'erano i partigiani in Sicilia siccome io sono siciliano ero bambino in quel periodo
Che mi ricordi lei può dire sono ricordi personali quindi secondo quello che ha detto prima influenzabile eccetera eccetera ecco ego fase Carlo che io mi ricordi di aver sentito dire dei partigiani in Sicilia o addirittura di quello che si dice lui dei tedeschi in Sicilia saccheggia sarò è una cosa che mi riesce completamente nuova allora le volevo dire quand'è che si arrivi slitterà la guerra qua la parte quaranta quarantatré dalla nostra storia grazie
Già porta no
No
I danni insomma
Insomma
No
Di io
C'è
Allora se non ci sono altre domande
Così proverei io a dare un inizio di soluzione a questa mi ha questa discussione la c'era l'ultima parola ambasciatore romano
Io
Non sono insomma da poco superato i cinquant'anni e ho riflettuto mi è capitato più volte di riflettere su questi ultimi mi cinquant'anni da quando ero bambino
La storia della mia famiglia la storia d'Italia la storia del mondo dell'Europa e del mondo in questo periodo
E soprattutto ovviamente la strada il Novecento il secolo in cui ho vissuto la parte più importante della mia vita
E sono arrivato alla conclusione di che il mistero sta almeno ministero uno dei misteri che abbiamo affrontato qui questa sera sta in una parola l'antifascismo
Io vengo da una famiglia ebraica né antifascista
Per motivi anche perché appunto in quanto ebraica e quindi
Senza possibilità di compromessi
Che cosa dovrebbe essere l'antifascismo
E l'antifascismo dovrebbe essere avrebbe dovuto essere dopo nel mille novecentoquarantacinque una convenzione il pm condivisa che il fascismo
Era una bruttissima cosa da non far ripetere mai più ma perché era una bruttissima cosa da non fare del tempio
Perché proibiva e il giorno che ci fossero giornali per tutti
Per tutte le idee perché proibiva che ci fosse la libertà di parola
Che ognuno potesse
Perché proibiva
Almeno in una fase
Fascismo nazismo faccio confusione volutamente che le religioni
Potessero essere professate liberamente
E anzi
Perché chiudeva in campi di concentramento
Uccidendo il coloro che vi sentivamo coloro che professavano gioca non vorrei farvi la storia questo è il succo dell'antifascismo io quando errore ragazzo che sono cresciuto pensavo che questo fosse l'antifascismo
Una inimicizia irriducibile
Pronta a mettere in gioco la vita nel senso di andare battersi per le strade a combattere a riprendere le armi in pugno si diceva quando ero ragazzo perché queste brutture che vi ho elencato
Non avessero mai più a ripetersi da nessuna parte del mondo
Poi però l'antifascismo confliggeva
Confliggeva dentro le persone come me nel senso che era invece il motivo di legittimazione in virtù del fatto che come raccontato revocato l'ambasciatore Romano metà della guerra però l'ultimo atto quello più importante conclusivo
Si era fatto con con importanti compagni di strada forse qualcosa di più il comunisti comunismo staliniano
Era diventato il motivo di legittimazione forte indiscutibile
Nei sistemi in cui non c'era la libertà di stampa non c'è la libertà di espressione non c'era la libertà di esercizio di culto e la gente finirà nella Grey moriva
E moriva in proporzioni dieci volte superiore dieci volte superiore a quanto era morta nei campi fermano dei nazifascisti lo dico con dolore per me
Io penso davvero che l'Olocausto sia abbia una sua un ciclo non incita che la morte degli ebrei abbia una sua vincita certo e lo dico per motivi di pelle per motivi di famiglia perché dei miei congiunti sono finiti travolti in quel gorgo certo
Mi fa un po'orrore mi fa un po'schifo che questa unicità
Venga usata i miei morti vengano usati per nascondere altri disgraziati che sono morti da altre parti del mondo
E come voi capite bene questa non è una contraddizione minime la canta la dizione che ha attraversato segua come io sono antifascista perché voglio che si possa parlare in zona che non ci siano i campi di concentramento e uso questa dote ne ha per legittimare
Forse l'unico comunque il prevalente sistema che mantiene i campi di concentramento impedisce di parlare impedisce di discutere impedisce la libertà d'espressione e la democrazia
Non è una contraddizione da poco pensateci bene l'abbiamo vissuta abbiamo fatto finta che fosse normale per cinquant'anni tutti
Abbiamo fatto finta che fosse normale anzi di più
L'antifascismo
Aveva aveva un qualcosa di surrettizio su cui varrebbe forse la pena una volta fermarsi a riflettere
Che chi si sottraeva
Al fronte che aveva combattuto la battaglia antifascista cioè chi diceva no guardate io adesso è finita la battaglia antifascista io cui comuniste non voglio averci niente a che fare
Veniva per ciò stesso accusato di essere filo fascista cioè se uno decido io voglio rompere comunisti non voglio avere niente da lì voglio combattere
Come ho combattuto armi in pugno per liberare dai campi di concentramento mettiamola così
Quei disgraziati vigneti correligionari così adesso voglio combattere per liberare quegli altri
Non solo non veniva neanche preso in considerazione una linea tacciate di essere fascista avete capito quindi questa singolare capovolgimento faceva sì che era fascista chi voleva distruggere o concreto fascista chi voleva distruggere tutti gli altri campi di concentramento del secolo e antifascista chi sosteneva le ragioni dei sistemi che hanno piazzato campi di concentramento anche nell'altra metà del secolo
Cosiddetta io capisco che possa sembrare banale ma è stata secondo me la questione
è stata la questione e oggi la difficoltà di fare i conti storici con novecento ha molto a che fare con questo ma che significa essere stati fascisti antifascisti per noi parliamo di noi mica siamo in questa sala
Se abbiamo sostenuto fatto finta di non vedere non combattuto fino all'ultima goccia di sangue contro sistemi concentrazionario che ancora esistono perché poi noi diamo per scontato che finito tutto non ottantanove ma quando mai infinita fatto nell'ottantanove
Ce n'è ancora ci stanno i poveri disgraziati che
Subiscono
Che subiscono con le cose non sarebbero d'accordo se fossero invitati a questa casa di dire che sono undici anni che tutto ha finito
Perché vi faccio questo discorso per dirvi che di cose della storia da nascondere in virtù di quello che vi ho appena detto ce ne sono parecchie e molto compromettenti
E molto compromettenti la discussione
Che si è riavviata in questi giorni per cui per per per per una relazione fatta dalla componente DS alla Commissione stragi per cui di nuovo si ripropone la storia
Che l'America insieme
Gladio non so che altri fascisti dei settori deviati o missionaria insomma cala che so recitare come una litania tante volte l'ho sentita
è stata la vera tentatrice della libertà in Italia in questi ultimi cinquant'anni non è che viene così una bizzarria che viene da nessuna parte è una cosa che ancora
Dentro
Dentro la nostra cultura
Che tranne pochi che non che non non provo con insurrezione a essere detto nonostante che sia una vulgata semplicistica e così che fa parte della storia altri tempi dell'asta del Partito comunista quando quando ancora non si presentava con i volti i liberali che ha avuto nella sua ultima stagione che peraltro è precedente a questa e a me e fa impressione sono convinto dell'ultima domanda che pongo l'ambasciatore Romano
Che il nodo non solo non sia sciolto in modo che la storia italiana del Novecento perché secondo me questa cosa e particolare dell'Italia vissuta in questa maniera
E particolare dell'eterno senza ma forse stiamo appena cominciando a prenderle capo del figlio per sciogliere questa cosa e quindi come dire ne vedremo delle belle sia nel senso di polemiche giornalistiche sia di altri libri come questi grazie
Ma grazie procedo dell'ordine la rimozione della guerra quaranta quarantatré certa vero quella è una guerra rimossa non c'è nessun dubbio devo dire che è una guerra combattuta spesso ma alle combattuto in condizioni in cui non si sarebbe dovuto combattere con Mancini cominciò nel giugno del mille novecentoquaranta con la convinzione sbagliata che sarebbe durata poco e fu un colpo di pugnale sulle spalle della della Francia non non c'è dubbio la tacco alla Grecia fu del tutto ingiustificato molti soldati italiani si trovarono a combattere in in situazioni che non erano moralmente e politicamente difendibili e questo rende difficile parlare di quella guerra non c'è dubbio
Detto questo la guerra fu anche una guerra nazionale ritirare per lo meno su alcuni fronti e fu combattuta da persone che credevano in quello che stavano facendo
E di cui il nume giusto dimenticare i fatti perché credo che sia un
Credo che sia il peggior tributo che si possa rendere a chi ha combattuto è chi è morto in quelle circostanze
La guerra è stata ricordata soltanto in una specie di ghetto di editoria specializzata ad uso si dei veterani di quelli che l'avevano fatta Nunavut circolazione ufficiale
Quindi primo sono stati recensiti sono stati dimenticati io credo che prima o dopo qualche cosa dovrà essere fatto per rendere quella guerra un po'più raccontata è un po'più visibile ma per il momento siamo ancora purtroppo ha la coda di quello a me è capitato qualche mese fa di scrivere un articolo a proposito di alcune Autobiografia di persone che avevano combattuto quella guerra e le avevano pubblicati a loro spesi e il fatto stesso che le abbiano pubblicate a loro spese che abbiam sentito il desiderio di farlo libri in un momento della loro vita qui sono naturalmente vecchi e dimostrazione di quanto poco si siano siano stati visibili nel corso degli ultimi cinquant'anni questo credo che sia stato un grosso errore
Cuccia non andò in Hispania andò in Portogallo
Non so se ci andò in aereo o attraverso la Spagna col treno non è sorprendente di fronte alla legazione inglese a Lisbona in quei mesi c'era la coda degli italiani
Letteralmente tutti mandavano messaggi grandi aveva i suoi emissari ridurrei aveva i suoi emissari non c'era italiano che conta se qualche cosa che non cercasse in qualche modo di precostituirsi una via d'città dal vicolo cieco in cui eravamo finiti Concia naturalmente ci poteva andare non conosco i dettagli non voglio anch'io ho letto l'articolo di Gamal fa ci poté andare credo perché la il Portogallo era un paio neutrale lui era un funzionario della banca commerciale se non sbaglio ben quarantaquattro la Banca commerciale italiana quindi aveva evidenti motivi di lavoro si potevano avere il
Passaporto i visti per quelle occasioni ripeto non ne farei una una cosa incredibile perché il numero delle Messaggerie italiane anni sposa era particolarmente elevato
Non fu una delle pagine più decorose della storia italiana quello
Dunque ma l'antifona no grazie molte no l'antifascismo da fuga ai partigiani ciglia ah no i partigiani siciliani beh debbo dire che il mi in quelle uno dei casi in cui non faccio il calo
Non faccio il calo su quei ricordi anche perché le dirò i ricordi sono importanti adesso ne approfitto per aggiungere una cosa quello che ho detto prima Paolo fra le
Ci sono importanti bisogna bisogna tot bisogna trattarli un poco come i ricordi dei pentiti ha capito
Bisogna in altre parole andare a verificare bisogna andare a fare dei controlli delle verifiche per essere certi che non sono la prova documentale sono un elemento importante allora il fatto che lei il ragazzo in Sicilia non si ricordi i partigiani siciliani aggiunge un grande linea di verità ah hoc a quella che considera che hai già però una montagna di verità Capital sorda alta perché non credo che si possa
Rimettere in discussione allora antifascismo ma
L'antifascismo si è screditato lei si è screditato molto rapidamente a mio avviso per una ragione molto semplice i comunisti avevano bisogno dell'antifascismo non erano stati sempre antifascisti perlomeno non lo erano stati fra il mille novecentotrentanove il giugno del mille novecento e quarantuno non dimentichiamo che e i comunisti francesi comunisti italiani non erano schierati in campo anti-nazista fra il settembre del trentanove e giugno del quarantuno perché la casa madre era alleata di Hitler non ci entra a fare allora avevano viso mio di
Valutare di rivalutare quella parte della loro vita politica in cui antifascisti lo erano stati veramente la partecipazione della Resistenza fra il quarantuno e il quarantacinque nei paesi in cui furono resistenti fu per così dire il trono la piattaforma su cui il costruirono la loro immagine di partito democratico
Per mantenere viva questa immagine di partito democratico dovettero perpetuare l'idea che il fascismo era una minaccia permanente e che occorreva quindi mobilitarsi quotidianamente contro il fascismo
Perché tra l'altro la necessità di mobilitarsi avrebbe reso loro indispensabili
Quindi avevano un certo interesse mantenere in vita questa idea del fascismo categoria permanente della storia era falso il fascismo è un semplicemente un episodio storico
Come tale non destinato necessariamente riprodursi viale alla sua come dire limitazione temporale ma i comunisti ci dissero no che era una categoria permanente della storia bisogna ora essere permanentemente mobilitati contro il fascismo naturalmente per fare questo definirono fascisti quelli che non lo erano definirono fascisti per esempio i i i partigiani di McCarthy negli Stati Uniti non era fascismo era un'altra cosa era uno delle tante manifestazioni di anticomunismo peraltro e qualche volta anche giustificate dall'aggressività del comunismo e allora a furia di dire che il fascismo c'era che era dappertutto che tutti erano virtualmente fascisti che tutti noi eravamo potenzialmente fascisti beh alla fine hanno finito per screditarlo a questa categoria della dell'antifascismo
E credo che questa sia una considerazione che vada tenuta presente Paolo Mieli ha perfettamente ragione quando sostiene poi che
Quell'antifascismo era particolarmente incredibile cioè poco credibile dal momento che serviva a giustificare un sistema in cui la repressione poliziesca la persecuzione era ancora più
Drammatica di quanto non fosse stata nella Germania hitleriana o nell'Italia nazista attenzione adesso mi spiegherò c'è comunque un bell'articolo di Paolo Mieli sulla Stampa di ieri in cui racconta
Nella vita di un comunista italiano che passò venti anni di gulag
In Unione Sovietica e tra l'altro dice con alcune cifre molto efficaci che i comunisti italiani perseguitati in Unione Sovietica furono molto più numerosi dei Comunisti italiani perseguitati dal fascismo
E così totalmente infine queste sono le cifre che emergono dalla realtà a e quando vi dicevo che fu peggiore della Germania nazista lo so che rischio di dire un'altra volta una scorrettezza ma lo fu è vero che la persecuzione antiebraica fu una persecuzione sistematica fu un genocidio in altre parole l'obiettivo fino era quello di ucciderli tutti
Non c'è dubbio questo è assolutamente vero ed è vero quindi che venivano mandati in campo di concentramento
Nella presunti dell'assunto che prima o dopo non appena fossero stati sufficientemente sfruttati sarebbero come come come si leggeva sulla sul titolo di un libro passati per il camino
Già ma quando partivano per la Siberia con una ha la annotazione in calce alla sentenza lavori pesanti credete voi che avesse un facesse differenza
Lavori pesanti con l'inverno siberiano vuol dire la morte al al dal alla seconda settimana dopo la caduta del getto e allora naturalmente quando si vanno a fare i conti si scopre che i morti di gulag sono molto più numerosi dei morti di larga ma con questo per carità non si debbono giustificare gli unici hanno degli altri non è quello il problema ma che l'anti fra cinismo ci fosse Young inculcato da un partito il quale con questo antifascismo serviva si serviva per giustificare
I peccati della casa madre credo che abbia perfettamente ragione
Paolo Mieli quando sostiene che la cosa era inammissibile
Bene il nodo della storia italiana direi che è questo il nodo della storia italiana continua ad essere un nodo difficile da sciogliere perché i socialdemocratici che ci governano solo i comunisti di ieri
C'entra a fare io credo alla loro conversione non ho nessun dubbio sul fatto che si siano convertiti che D'Alema si sia convertito alla socialdemocrazia non suscita in me nessun lo sconcerto so che è realista so che intelligente e non ho quindi nessun motivo di pensare che sia opportunista o che ci stia ingannando ma era comunista
E finché è vivo a quell'età non potrà mai rinnegare totalmente il suo passato non vorrà morire dicendo sì ho sbagliato tutto
Non lo può fare umanamente nessuno lo può fare
Beh io
Momento no va be'lei l'ha fatto con altre responsabilità e legali mai stato comunista lei è stato anarchico libertario massimalista quindi son le cose che era lei mi ricordo a quell'accordo
Moto
Però no spreca Rita lei lei lei non sarebbe non sarebbe sopravvissuto non dico in Unione Sovietica ma nemmeno nel Partito comunista italiano più di qualche anno comuni dell'Unione Sovietica la ebbero eliminata in Italia l'avrebbero distrutta burocraticamente alle comunque questo è fondamentalmente il grosso problema italiano noi abbiamo la Sprint
La nazionale dovuta a una serie di circostanze su cui è inutile recriminare di avere una da un lato un avvenimento molto positivo la conversione di massa del Partito comunista la socialdemocrazia sembra di assistere a quei al battesimo del Principe Vladimiro nella Russia di Kiev ribattezzò tutti tutti insieme qui non ci sono conversioni di duali ci sono conversioni di massa è una cosa positiva anche la Chiesa disse una posa cosa positiva e la democrazia dice una cosa positiva
Però non ce ne sarà fare non ammetteranno mai di essersi sbagliati
Non diranno mai che le foibe furono una brutta pagina di storia nazionale soprattutto di storia del loro partito perché loro erano alleati alla Jugoslavia di Tito e non avevano nessuna intenzione
Di difendere quella parte di territorio nazionale allora il mio problema è semplicemente la mia risposta Paolo Mieli è che questo è il problema della storia nazionale
Il fatto che l'Italia sia governata da comunisti convertiti alla socialdemocrazia
Io credo che ci priveremmo fino a che questa generazione non si sarà completamente consumata
Ringrazio tutti e chi volesse far firmare il libro ambasciatore Romano è qui per questo
Ma