Assemblea annuale della Confesercenti - (c/o Auditorium della Tecnica - VialeTupini 65)

DS della Borsa e delle privatizzazioni
Un conto è se ci si limiterà a seminare un po'di risorse altrove se si faranno importanti riforme si si si focalizzerà l'attenzione sulle PMI e sullo sviluppo delle nuove tecnologie
Il nostro giudizio dipenderà da questo e lo esprimeremo quando conosceremo a luglio quante risorse verranno restituite e quando con la finanziaria sapremo quando come verranno utilizzate
Già lo scorso anno abbiamo criticato la dispersione di risorse in mille rivoli che come era prevedibile ha scontentato tutti non ha favorito lo sviluppo dei consumi nella ripresa economica
Le piccole e medie imprese hanno bisogno di innovazione di Investimenti noi le chiediamo di non cederà alle minacce tattiche di chi vuole incassare altri vantaggi lasciando ancora una volta secco l'impresa minore
Non ho motivo di credere in ripensamenti del governo e sono sicuri che gli impegni
Anticipati da lei da alcuni ministri ed autorevoli rappresentanti della maggioranza di orientare il maggior gettito fiscale a favore delle piccole e medie imprese saranno rispettati nonostante altre in e diversi appetiti
A fianco a questi interventi a questi interventi per ridurre il peso del fisco sulle PMI
E per accelerare il percorso tecnologico del nostro Paese deve però emergere la volontà di affrontare le riforme e il nodo della spesa pubblica
Per rendere stabile il quadro politico e duratura la ripresa economica
L'Italia ha bisogno di riforme di innovazione di politiche che permettano alle impresa e in particolare a quelle piccole e media di esprimere il loro reale potenziale in termini occupazionali e la loro capacità di competere a livello internazionali e per realizzare tutto questo occorre prima di tutto un governo forte e stabile in grado di prendere impegni per conto delle forze politiche che lo compongono
Se infatti il motore politico di un Paese non riesce a garantire tutto questo signor presidente allora la ripresa economica rischia di sgonfiarsi
La sua esperienza di uomo di governo sia in veste di premier che di ministro è senza dubbio una garanzia ma non lo è altrettanto il tempo che il Governo a a disposizione
Il suo è impatti un esecutivo che quotidianamente deve fare i conti con le smagliature della maggioranza le pressioni delle opposizioni ed il rischio di elezioni anticipate
In queste condizioni vorremmo sapere cosa sarete effettivamente in grado di fare fino alla scadenza della legislatura
Le imprese cittadine hanno bisogno di governi finalmente capaci di garantire una continuità e che possano avere il tempo sufficiente per portare a termine le riforme necessarie
E far ripartire l'economia e consolidare la crescita ma soprattutto non sono più disposti ad assecondare l'interpretazione che i partiti continuano a dare della politica
Non a caso gli elettori hanno scelto di non votare gli ultimi referendum si sono massicciamente astenuti alle regionali
Quanto all'instabilità cronica
Che caratterizza il nostro sistema politico non c'è dubbio che le riforme istituzionale quella elettorale in particolare
Potrebbero favorire un processo di aggregazione e di coesione tra le forze parlamentari ma è ormai chiaro che da sole non basteranno
Così come non basteranno pochi ritocchi fiscali o aiuti economici più o meno marginali per invertire la tendenza elettorale
Anche
Anche il dibattito apertosi ormai da tempo nel centrosinistra per l'individuazione della nuova leadership non porterà certo a soluzioni taumaturgiche improvvise
Non credo che gli eletti e gli elettori siano disposti ad interpretare come un vero cambiamento la semplice scelta di un nuovo premier
Il polo di centro destra presenta dei punti deboli ma è sicuramente molto più coeso del centrosinistra a un leader riconosciuto in progetto politico seppure con molte ambiguità
Al centro sinistra spetta il compito di farne eventualmente esplodere le contraddizioni proponendo agli elettori un progetto alternativo trasparente convincente
L'Italia ha bisogno di due coalizioni compatte al loro interno e con progetti alternativi per darci la possibilità di scegliere con chiarezza da chi essere governati per un'intera legislatura
Va superata la cultura della nicchia del ritaglio di uno spazio Piol politico più o meno significativo che tendono a crearsi partiti e partitini se non addirittura singole personalità
Per assicurarsi e per giustificare il loro posto al sole
Chi vuole garantirsi la sopravvivenza politica deve cambiare marcia e partire da un'analisi non schematica dei mutamenti sociali ed economici
La globalizzazione dell'economia dell'informazione archiviato gli schematismi e le tranquillizzanti di visioni del mondo in parte contro apostoli così come ha messo in crisi
La certezza della distinzione e contrapposizione sociale tra padroni e dipendenti
Sta crescendo e si sta sempre più affermando la voglio di lavoro indipendente
Soprattutto tra i giovani qualificati ed in particolare tra quelli più propensi all'innovazione tecnologica e la nuova società dell'informazione
Un fenomeno questo che è stato vissuto nel centrosinistra e nel sindacato come un attacco ai diritti di tutela
Una sorta di nuovo sfruttamento e non invece come una spinta innovativa un'affermazione della libertà personale di tanti giovani non più disposti ad accontentarsi di un lavoro dipendente
Occorre dunque pensare a un progetto politico in grado di recuperare l'attenzione la fiducia di quella parte della società che si è sentita orfana di idee e di programmi
è tempo di fare sul serio di dare seguito agli importanti risultati conseguiti in questi ultimi anni
è tempo di interventi e di riforme strutturali non più di misure tampone per rimettere in piedi l'economia italiana e consentire alle nostre imprese di marciare alla velocità imposta dall'economia globale
Occorrono riforme che tengano in considerazione gli interessi dei cittadini e delle popolazioni locali
Ed in grado di garantire l'unità nazionale la solidarietà territoriale
Il patto di stabilità con l'Europa di assicurare una maggiore competitività del Paese una crescita dell'occupazione nel Mezzogiorno un minor peso della burocrazia e del fisco
Maggioranza ed opposizione devono capire che questi temi hanno fondamenta reali e solide
E che al federalismo non si possono opporre il rifiuto e la paura delle conseguenze o per contrasto brandire la devolution o come arma solo elettorale
Vanno affrontati nel merito vanno avanzate proposte su queste ci si deve misurare ma bisogna misurarsi anche con Dini diversi soggetti istituzionali e sociali che piacciono hanno un ruolo importante a livello territoriale nazionale
Oltre alle regioni penso ai comuni alle Province ma anche sindacati e dall'associazioni ai neoeletti presidenti delle Regioni del Polo e del centro sinistra chiediamo di evitare lo slittamento verso un conflitto istituzionale
Che porterebbe il Paese ad uno scontro utile solo agli open turisti il federalismo par realizzato andando oltre il decentramento amministrativo e fiscale ma sempre nel rispetto dei principi costituzionali
Anche sui temi centrali del lavoro e dello stato sociale bisogna misurarsi senza pregiudizi e senza veti la valutazione dei sindacati confederali sulla parte determinante da essi svolta con la concertazione condivisibile
Più volte abbiamo sottolineato il ruolo di supplenza politica delle forze sociali in un lungo periodo di crisi istituzionale ed economica del nostro Paese
Ma recentemente vedo un sindacato più chiuso più guardingo quasi dovesse difendersi dall'assedio delle forze politiche e sociali
Un atteggiamento che lo sta portando a rallentare la marcia sul percorso dello sviluppo e dell'innovazione perdendo la sua posizione di prima linea il cambiamento non è alle porte come spesso abbiamo detto in passato ormai e qui tra noi e va favorito
Questo non vuol dire naturalmente assecondare un processo di sviluppo selvaggio privo di regole e di diritti ma neanche creare ostacoli attraverso la contrattazione continua per ogni obiettivo ogni investimento ogni forma di flessibilità
La programmazione negoziata per esempio consente di fare passi avanti ma nonostante questo i suoi limiti sono evidenti e fanno sì che il nostro Mezzogiorno rimanga al palo come mostrano tutti i principali indicatori economici
Lo Stato deve fare la sua parte per agevolare il cambiamento aiutare le imprese a crescere rendere più fluido il mercato del lavoro
Ma un ruolo importante può essere svolto anche dalle confederazioni delle PMI che dovrebbero trovare un punto di convergenza per l'elaborazione di una politica comune più incisiva ed efficace di quanto non sia ora se le individualità e di particolarismi lasciassero spazio ad un impegno congiunto potremmo rappresentare tutti insieme gli interessi di qualche milione di impresa
L'effetto sarebbe senza senza dubbio dirompente favorirebbe la nascita di un nuovo interlocutore politico in grado di ridisegnare la mappa del potere in Italia
Forse potremmo essere proprio noi insieme attirare quella linea di demarcazione dell'area della modernizzazione in termini sicuramente più equilibrati e più utili alle piccole e medie imprese rispetto alla proposta avanzata dal presidente di Confindustria
La concertazione come l'abbiamo conosciuta e praticata fino ad oggi non sarebbe più quel tavolo zoppo a tre gambe tra governo sindacati e Confindustria
Le condizioni per fare tutto questo ci sono le confederazioni sono politicamente più autonome e la diversità e le diversità politiche delle politiche settoriali sono sempre più sfumate
Se tutti noi abbiamo davvero a cuore prima di tutto lo sviluppo delle imprese minori siano esse artigiane agricole commerciali o quant'altro credo che questa sia la strada da percorrere
Possiamo scegliere tra due vie
La prima è quella di accentuare le differenze la diversa storia le passate sensibilità politiche la seconda e invece quella di esaltare le convergenze l'autonomia politica delle associazioni la centralità delle piccole e medie imprese
La spinta verso questa seconda via è rappresentata della necessità di politiche comuni per incidere sullo sviluppo dell'economia e dell'occupazione
Dalla globalizzazione e dall'opportunità di realizzare insieme progetti di filiera legati alla net economy
Ma anche la necessità di incidere sulle strutture del sistema dal fisco alla burocrazia all'abusivismo alla criminalità che tra le piccole e medie imprese provocano i danni maggiori
Le PMI si trovano infatti a dover fronteggiare una situazione di forte difficoltà nonostante un Piller ripresa dovuta in buona parte alla debolezza dell'euro è la conseguenza crescita delle esportazioni
Mentre chi opera sui mercati internazionali e riesce a trarre benefici dalla cattiva salute della mano in moneta unica
Le aziende che si muovono sul mercato interno fanno i conti con la frenata dei consumi nel mille novecentonovantanove con l'insufficiente andamento di quest'anno
L'inflazione cresce condizionata dall'andamento dei prezzi internazionali e spaventa i mercati le imprese e i consumatori intanto si vedono i primi effetti e l'aumento di mezzo punto dei tassi europei ci costerà qualche migliaio di miliardi
Se poi l'aumento dell'inflazione si mescola con aumenti di spesa corrente allora il corto circuito è assicurato
Di questo siamo preoccupati soprattutto se sommiamo le voci dispose spesa previste per il pubblico impiego per i medici ospedalieri
Nella posizione del ministro della Pubblica Street istruzione che caldeggia consistenti aumenti per gli insegnanti dobbiamo evitare di dover far fronte ad una spesa corrente improduttiva con gli incassi derivanti dalla vendita delle licenze UMTS con il ricavato delle ulteriori tranche delle privatizzazioni
E veniamo ora a un'altra nota dolente il fisco un problema che riguarda tutti ma che per le piccole e medie imprese rappresenta a volte la causa prima della cessazione di attività
Chiarisco subito che non intendiamo limitarci a una generica richiesta di riduzione preside della pressione fiscale ma vogliamo rivendicare precisi e significativi tagli del prelievo effettuato sulle piccole e medie imprese
Le imprese minori non hanno infatti beneficiato della ditta e nemmeno dell'abolizione dell'ILOR assorbita di fatto dall'IRAP
Una situazione tutt'altro che premiante per l'unica tipologia di impresa che grazie al varo degli studi di settore sta assicurando gran parte del maggior gettito fiscale
E che anzi è costretto a subire il periodico insulto del sedici perché tra le piccole e medie imprese in particolare del commercio sembra aver individuato lo zoccolo duro dell'eversione
Al ministro delle Finanze chiediamo di fermare questi signori che ignorano l'entrata in vigore degli studi di settore e ci propinano dati relativi al mille novecentonovantasei
No ai
Noi abbiamo preso molto sul serio gli studi e con essi abbiamo voluto togliere qualunque alibi a chi sosteneva che tutti i mali del Paese venivano dall'evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole e medie imprese non era così prima e tanto meno lo è adesso
Ora però tocca al governo mantenere gli impegni impari presi restituendo ci maggior gettito ricevuto ed abolendo la funzione fiscale dei registratori di cassa
E tempo
E tempo di trasformare questa sentinella del fisco in uno strumento positivo per il rapporto con il cliente è utile per la gestione delle intere aziende confesercenti chiede danni l'abolizione della sua funzione fiscale e la ribadisce oggi che grazie proprio agli studi di settore ha definitivamente perso ogni significato
Lo stesso ministro Visco lo ha riconosciuto e sottoscritto nel patto sugli studi nei prossimi giorni manifesteremo in tutto il Paese in ogni città contro una concezione poliziesca del fisco e rivendica Remo il pensionamento urgente del registratore
Riduzione e differenziazione sono le nostre parole d'ordine in campo fiscale
Quello che vogliamo lanciare e l'operazione differenza
Occorre infatti puntare ad una profonda differenziazione tra il regime fiscale delle imprese minori e quello delle grandi imprese ribaltando l'impostazione dell'IRAP e della vite che favoriscono soltanto queste ultime al Governo e al Parlamento chiediamo quindi un pacchetto di misure a favore delle piccole e medie imprese attraverso la modifica della ditta alzando il tasso di rendimento al dodici per cento per le imprese minori e prorogando la legge Visco
Intervenendo sull'IRAP che Hass appiattito la tassazione con l'abolizione dell'ILOR ma pagata non pagata in precedenza delle imprese fino a tre addetti
Questo è inaccettabile e va quindi creato una differenziazione esentando dall'ira per i primi quindici milioni di base imponibile per le ditte individuali le società di persone le S.r.l. fino a cinquanta addetti
Va assicurato un intervento ulteriore sulle aliquote IRPEF a vantaggio delle fasce medio basse di reddito autonomo e dipendente va semplificata la vita delle piccolissime imprese e dei lavoratori autonomi applicando un forte rafforzato passando dagli attuali venti a cinquanta milioni di volume d'affari
Dobbiamo pensare per questi soggetti alla forfettizzazione dell'imposta stabilendo un'aliquota del venti per cento da applicare anche ai lavoratori atipici in modo da soddisfare il pagamento del dovuto direttamente completamente con la ritenuta d'acconto
Vanno previsti particolari interventi a favore delle piccole imprese che garantiscono servizi fondamentali nei centri storici e nei quartieri con drastici tagli della fiscalità locale come addizionali Totti e Tosap Tarsu dice imposta comunale sulle insegne
Si tratta infatti di meccanismi infernali che rendono virtuale ogni riduzione del prelievo centrale
Per queste imprese vanno inoltre previsti interventi in grado di ridurre l'impatto sempre più pesante degli affitti a causa di una rendita immobiliare sempre più vorrà vorace
Va ripensato il federalismo fiscale assicurando un adeguato gettito agli enti locali alle regioni ma non a scapito delle imprese e dei cittadini
Bisogna ridiscutere puntare sulla compartecipazione del territorio alle imposte erariali stabilendone le conferenze stato regioni è stato Enti locali il prelievo complessivo e quello di spettanza di ogni livello
Il governo deve tenere conto del fatto che l'idea di agevolare la grande impresa per aumentare la competitività e l'occupazione del nostro Paese è finita
E non poteva essere altrimenti dal momento che le piccole e medie imprese sono di fatto quelle che garantiscono sviluppo e crescita dell'occupazione
Ma trovare un lavoro a chi non ce la non è l'unico problema esiste poi quello di individuare un sistema equilibrato per gestire l'uscita dal mondo del lavoro di chi ha avuto la fortuna di farne parte
Affrontare ora il tema delle pensioni è dunque inevitabile ma altrettanto inutile
Negli ultimi anni ci siamo divisi tra chi voleva la riforma subito
E chi invece voleva aspettare la verifica del due mila e uno tra sei mesi forse ci contrapporre mo'sui contenuti una cosa però è certa non accetteremo assolutamente che qualcuno continua a sfuggire il problema magari cambiando musica e puntando a scaricare su di noi le difficoltà e le contraddizioni del proprio agire
Bisogna sedersi intorno a un tavolo serenamente valutare quali interventi fare per ritrovare l'equilibrio del sistema a partire dalle pensioni di anzianità se c'è la voglia di trovare insieme una soluzione arrivata a questo punto possiamo aspettare altri sei mesi
In cambio della salvaguardia della coesione sociale e di una prospettiva di riforma previdenziale Serena e significativa
Se così non fosse allora nell'interesse dei conti pubblici e del Paese è bene dirlo fin da ora ed assumersi ciascuno le proprie responsabilità
A giudicare dallo scontro in atto tra Confindustria sindacati sulla riforma del Trattamento di fine rapporto l'impressione che così non sarà
Alle condizioni poste dal presidente degli industriali la CGIL si è infatti opposta fermamente minacciando di far saltare anche la verifica delle pensioni del due mila e uno
E se i tempi della verifica ci costringono ad aspettare almeno altri sei mesi per affrontare il tema delle pensioni non c'è invece più tempo per quello della modernizzazione rispetto al quale l'Italia portamento fortemente ritardo
Dal governatore della Banca d'Italia e da lei stesso signor Presidente sono venute grida di allarme sulla necessità di rilanciare la competizione e di mettere le nostre imprese in condizione di reggere la concorrenza degli altri Paesi europei
Ebbene quella quello della modernizzazione e dell'adeguamento alle nuove tecnologie che crescono e si sviluppano ormai a tempi record rappresenta il principale terreno sul quale si fonda la possibilità o meno di stare sul mercato internazionale
Gli anni novanta sono stati caratterizzati da una forte accelerazione della globalizzazione dei mercati dalla sempre più rapida introduzione di nuove et rivoluzionarie tecnologie legate soprattutto al mondo delle telecomunicazioni
Questo ha inciso in modo sostanziale sul funzionamento dei sistemi economici di tutti i Paesi provocando una serie non indifferente di cambiamenti nelle relazioni tra soggetti coinvolti e nelle regole
Si è sviluppata una domanda di figure professionali specifiche che spesso rimane senza adeguate risposte sia perché non esistono aperta che soddisfi i requisiti richiesti sia perché la legislazione è ancora insufficiente
La proposta di legge sui lavoratori parasubordinati ferma in Parlamento si preoccupa giustamente di dare protezione tali lavoratori ma non coglie la voglia di lavoro autonomo da parte di questi soggetti
Quello che noi parti sociali non riusciamo a fare quello che la politica non ha compreso fino in fondo e che o favoriamo una maggiore flessibilità del mercato del lavoro o il mercato inventa la flessibilità non è infatti un caso che la crescita degli occupati sia legata all'estensione del lavoro atipico di quello a tempo e del part-time anche un'altra proposta di legge sottoposta all'esame della Camera e porterebbe nuova rigidità si vogliono imporre contratti a Riga omnes con un meccanismo che delega tutto a chi rappresenta una minoranza delle imprese esistenti
Noi siamo contrari a questa impostazione e non consentiremo assolutamente che le regalò Menes venga barattato con l'estensione della Rappresentanze sindacali unitarie alle imprese con meno di quindici dipendenti
Chi pensa di omologarsi alla grande distribuzione si troverà di fronte una forte mobilitazione da parte nostra
Credo che dovremmo invece preoccuparci di più di analizzare il mercato del lavoro e di considerare gli effetti delle nuove tecnologie sulla domanda
Verificare cioè quali sono le nuove professionalità e qual è il ruolo delle politiche per l'educazione quali gli affetti quali sono gli effetti della tassazione delle politiche sociali sulla domanda e sull'offerta di lavoro e quali infine gli effetti della globalizzazione e della tecnologia sulla distribuzione del reddito il Consiglio europeo di Lisbona ha cercato di Fo focalizzare i tempi ed il percorso per fare dell'unione un'aria di sviluppo tecnologico e di Creta di crescita economica
E in grado d'Italia di realizzare gli obiettivi fissati in quell'occasione siamo in grado di metterci in discussione di ripensare tutte le infrastrutture strutture pubbliche e private la spesa pubblica gli investimenti per puntare sullo sviluppo tecnologico
A questo proposito deve essere chiaro che con i duecentoquaranta miliardi l'anno destinate dalla Finanziaria due mila scuole e in prese per l'innovazione tecnologica e per internet rivoluzioni non se ne fanno
Si tratta di un gesto importante ma poco più che simbolico e destinato a rimanere tale a meno che non si decida quest'anno di impostare una Finanziaria più incisiva della precedente
C'è bisogno di risorse significative per incentivare l'adozione delle nuove tecnologie da parte delle piccole e medie imprese in particolare come ha sottolineato lo stesso Consiglio europeo per permeare la società italiana Domaine Tare la possibilità di lavoro nel nostro Paese
Bisogna soprattutto finanziari commerciali elettronico per valorizzare i prodotti specialistici e locali incoraggiare la realizzazione di reti tra le PMI del commercio e piccoli produttori di nicchia per dare impulso all'economia meridionale e per superare le diseguaglianze tra grandi e piccole imprese
La modernizzazione un passaggio ineludibile non solo per rilanciare e rendere le nostre imprese più competitive ma anche per frenare la preoccupante emorragia di aziende del settore del commercio
L'impossibilità di son ti sintonizzarsi con i ritmi del progresso tecnologico in assenza di adeguati aiuti da parte dello Stato e la concorrenza spietata e spesso sleale della grande distribuzione hanno portato ad oltre ventitré mila le richieste di indennizzo di indennizzo per la cessazione dell'attività
Siamo sempre stati convinti dell'importanza della riforma del commercio per il settore per questo anche se da soli abbiamo detto al ministro Bersani correggiamo la tua proposta prendiamola utile per le piccole e medie imprese ed approviamola
Con la vecchia normativa negli anni novanta hanno chiuso trecentottanta mila imprese commerciali ed hanno invece aperto i battenti migliaia di punti vendita della grande distribuzione che ormai controlla oltre il quaranta per cento del mercato
E quindi indispensabile dare della riforma l'interpretazione restrittiva ricreando rispetto alle grandi strutture di vendita ha ragione il presidente Amato la grande distribuzione va esclusa del centro urbani
Ma alle Regioni e Comuni bisogna dire che devono limitarla anche all'esterno della città
Dieci giorni fa abbiamo parlato di passo avanti di primo passo in occasione del varo del Regolamento delle vendite sottocosto che proprio noi abbiamo rivendicato sin dal mille novecentonovantacinque
In questi anni Confesercenti ha continuato a battersi per affermare il divieto di quella forma sleale di vendita che ha tanto danneggiato le piccole e medie imprese
Prima abbiamo tenuto di fare inserì la disciplina del sottoposto nella riforma ora dopo l'ulteriore manifestazione del ventitré maggio scorso siamo riusciti a condurre in porto il Regolamento
Questo provvedimento però non è esattamente quello che noi volevamo non è il divieto assoluto perché prevede alcune eccezioni
Ma è sicuramente un primo passo una prima risposta alla battaglia che abbiamo condotto per anni affiancati soltanto dai dirigenti di Centromarca
E da un consistente gruppo di parlamentari
Il Regolamento su sotto costo contiene ancora un grosso buco nero che rischia di risucchiare e di annullare tutta la parte positiva del provvedimento mi riferisco all'assenza dell'obbligo di comunicazione al sindaco
Al governo e alle commissioni competenti chiediamo l'inserimento della comunicazione che non ha nulla di burocratico e che può evitare una conflittualità permanente le diffide continua i sindaci la politica del sottoposte le vendite promozionali su cui si è sviluppata la grande distribuzione danneggiando
La rete distributiva urbane attirando i consumatori ha rappresentato uno specchietto per le allodole che ha impedito una vera politica di prezzi trasparente concorrenziale
Ore le grandi strutture di vendita devono cambiare registro e competere con una politica di prezzo spalmata su tutti i prodotti e con la capacità di produrre qualità e servizi
Non abbiamo dubbi che su questo piano la piccola e media impresa le piccole e medie imprese hanno la possibilità di concorrere in quanto forniscono un insostituibile servizio di vicinato in una irrinunciabile qualità urbana
Più che la rottamazione e ora di porci tutti insieme l'obiettivo di salvaguardare questo
Indispensabile servizio con interventi di tutela delle piccole e medie imprese e con limitazioni per le grandi strutture commerciali per l'abusivismo e per la vendita di beni con marchi contraffatti
Occorre intervenire sulle città riadattare ridisegnare il i c'è il centro i quartieri le vie garantire servizi all'arredo urbano affinché gli esercizi commerciali possano operare con efficacia e continuità
Ma per Riva di rivitalizzare i centri urbani per restituire ai cittadini il piacere la comodità di fare il loro acquisti nel quartiere occorre garantire un adeguato livello di sicurezza
E questo è infatti un problema che sta assumendo dimensioni preoccupanti e generando paura tra i cittadini e gli imprenditori
La percezione diffusa è quella di un radicamento di una nuova criminalità più violenta di quella tradizionale
Gli autori di questi reati sono sempre più individui emarginati e disperati tossicodipendenti clandestini sbandati gente violenta che spesso non sa gestire le tensioni che di fronte al minimo imprevisto non esita a sparare
Sta in queste ragioni l'esplosione di paura che colpisce soprattutto il Nord Italia la nuova criminalità non sostituisce le tradizionali ma anche italiana impegnata al noto soprattutto nell'attività di riciclaggio ma si integra con esse come concorrente o come alleata nessuno quindi deve sottovalutare il problema della sicurezza e della criminalità diffusa
La presentazione del recente pacchetto sicurezza rappresenta sicuramente un passo in avanti uno strumento importante per combattere con più efficacia
Le varie forme di criminalità purtroppo però non possiamo non solo i toni minare i ritardi e la sottovalutazione con cui il Parlamento procede all'esame del provvedimento le risse tra destra e sinistra da garantisti e non non ci appassionano più di tanto
Ci preoccupa invece il rischio che il pacchetto sicurezza venga svuotato dai suoi contenuti più importante mi riferisco in particolare modo alla cancellazione delle norme che sanciva non l'arresto in flagranza di reato per scippi e più furti in appartamento e soprattutto la norma che prevedeva la possibilità di misure cautelari dopo il secondo grado di giudizio
Si assiste a un atteggiamento contraddittorio troppo figlio della polemica politica spicciola
La proposta di regionalizzare le forze di polizia e polizia avanzata da alcuni presidenti delle Regioni rientra in questo clima politico che rischia di spostare il confronto da i contenuti ai poteri l'idea di contrastare una criminalità sempre più collegata a livello nazionale internazionale con una polizia regionale ci sembra francamente sbagliate rischiosa
Si tratta inoltre di una proposta irrealistica tenuto conto che in Italia agiscono già tre forze di polizia
Più utili ci sembrano le proposte tese a realizzare un maggior coordinamento tra le forze dell'ordine le istituzioni anche sul piano regionale e il coordinamento delle polizie municipali in senso regionalista
Per quello che riguarda poi il recente dibattito riteniamo sbagliata l'idea di un'amnistia generalizzata che a nostro giudizio non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri e delle ingolfamento degli uffici giudiziari
In ogni caso siamo contrari a forme di clemenza allargate a reati gravi e odiosi quale il furto lo scippo la rapina l'usura e l'estorsione
Non voglio fare facile demagogia ma la gente chiede più controllo del territorio che ammine stia e se comunque provvedimenti di clemenza saranno presi essi dovranno essere accompagnati da serie misure per aumentare l'efficienza e l'efficacia delle forze dell'ordine
Aumentandone la qualità la quantità e la qualità della presenza sul territorio
Più in generale occorre intervenire con maggiore decisione nell'organizzazione degli apparati di polizia evitando appiattimenti tra mansioni meramente burocratici
Burocratiche e compiti di polizia giudiziaria valorizzando e motivando la presenza degli uomini sul territorio dotandoli di nuove e sofisticate tecnologie elettroniche satellitare per le imprese in particolare sono necessari ulteriori sistema di difesa
Tecnologici e nonno da incentivare già nella prossima Finanziaria con interventi significativi sarebbe inoltre utile promuovere una maggiore diffusione delle carte di credito del Pagobancomat e del borsellino elettronico
Alcune categorie in particolare tabaccai benzinai vengono rapidi rapinate per gli incassi
Sarebbe quindi opportuno favorire un uso generalizzato della moneta elettronica attraverso un drastico intervento sui costi delle transazioni
La nuova criminalità urbana non va sottovalutata non solo perché si riflette negativamente sulla qualità della vita delle nostre città ma anche perché rappresenta sempre più un anello di congiunzione fra grande e piccola criminalità
Sembra permanere in molti una sottovalutazione della nuova dimensione che questi problemi hanno assunto perché non si è compreso che rappresentano il primo scalino del processo di accumulazione finanziaria delle mafie straniere in Italia
Così il contrabbando il mercato della prostituzione perché no le attività di produzione di commercializzazione che girano intorno al mercato della contraffazione dei falsi che sommati alle forme più tradizionali
Di condizionamento dell'economia politica pulita quale l'estorsione e l'usura rappresentano un mercato di oltre trenta mila miliardi sottratte agli investimenti e dal risparmio
Siamo di fronte a una sorta di divisione internazionale del lavoro criminale alle mafie straniere spetta l'accumulazione primaria
Alle mafie tradizionali il riciclaggio e reinvestimento dei capitali
C'è dunque molto da fare per rendere le strade di negozi delle nostre città più sicuri non soltanto perché vi abita e vi lavora ma anche per i turisti che ogni anno scelgono il nostro Paese per trascorre le vacanze
Quella che i genitori del piccolo Nicholas Green diedero all'Italia alcuni anni fa è rimasta impressa tutti come un una lezione di civiltà ma non può e non deve succedere che chi viene a cercare cultura svago e bellezze ambientali in Italia deve fare i conti con una criminalità incontrollata
L'industria turistica è uno dei principali motori dell'economia italiana è anche nostro biglietto da visita
Per questo prioritariamente occorre migliorare e potenziare le nostre strutture ricettive mettendoli in grado di attrarre quei flussi turistici per i quali l'organizzazione mondiale del turismo a a stimato di di qui al due mila e dieci un tasso di crescita del tre virgola otto per cento all'anno
L'Europa mantiene buone posizioni nel panorama mondiale ma una domanda in continuo cambiamento pone difficoltà nell'attrarre nuovi sedimenti
Se da una parte dobbiamo decentrare le politiche del turismo a livello regionale e locale dall'altra dobbiamo diventare più competitivi a livello nazionale continentale
Le piccole e medie imprese del turismo lo devono fare un salto tecnologico e qualitativo per affrontare un mercato globale per definizione
Utilizzando al meglio le risorse offerte dai finanziamenti nazionali dai fondi strutturali l'Italia deve sapersi adeguare alle modificazioni in corso non può pensare di vivere di rendita di posizione
Oggi il livello qualitativo dell'offerta turistica il risultato di un mix di elementi ricettività ambiente possibilità di usufruire di una rete infrastrutturale moderna e altro ancora
I beni culturali le città d'arte minori lo spettacolo lo sport e l'enogastronomia si configurano sempre più come formidabili strumenti per accrescere e valorizzare l'immagine dell'Italia e per incrementare i flussi turistici
Ma ad influenzare il turismo sono sempre più le trasformazioni che avvengono quotidianamente nei sistemi produttivi nello sviluppo delle nuove tecnologie
Penso in particolare le comunicazioni che hanno introdotto significativi mutamenti nell'organizzazione del lavoro nelle strutture sociali e nelle sinergie fra vari soggetti consentendo conoscenze spostamenti fino a qualche tempo fa impensabili
Per stare al passo con tutto questo per non restare indietro occorre quindi una più efficace azione del governo delle regioni degli enti locali
Per lo sviluppo delle infrastrutture civili e turistiche per gli investimenti per la liberalizzazione dei mercati ancora una volta per maggiori garanzie di sicurezza se infatti le imprese hanno fatto e stanno facendo la loro parte non altrettanto si può dire delle istituzioni la lentezza dei tempi per il varo definitivo della legge di riforma del settore ancora in discussione alla Camera dei deputati ne sono un esempio
Si tratta di un provvedimento molto atteso dagli operatori perché in grado di dare loro certezze
Purtroppo però il Parlamento dopo tre anni di discussione non ancora approvato in via definitiva la nuova legge quadro
Ancora una volta dobbiamo quindi prendere atto che i tempi della politica non sono in linea con quelli del sistema Paese
E ora che il provvedimento esca finalmente dalle Aule dalle Commissioni e lasci banchi del Parlamento per andare nel territorio a produrre i suoi effetti benefici sull'occupazione e sull'apertura di nuove impresa
Piante
Ed è anche il momento di dotare le inizi di appropriati strumenti finanziari in modo che possano promuovere adeguatamente l'immagine del nostro Paese
Spetta a noi tutti signor Presidente impegnarci per fare in modo che l'Italia sia un Paese più vivibile per gli italiani attraente per gli stranieri da appetibile per gli investitori internazionali
Le grandi potenzialità del nostro tessuto imprenditoriale mi lasci dire ancora una volta delle piccole e medie imprese
Ci agevolano in questo compito mentre ci frena l'incapacità di assicurare stabilità politica governabilità continuità la Confesercenti ha sempre privilegiato in prima battuta la strada del dialogo evitando prese di posizione pregiudiziale una scelta di responsabilità che deve essere ripagata con risposte adeguate ai problemi che investono quotidianamente le nostre imprese
Gli operatori alle sue spalle sono venuti oggi da tutta Italia
Per ritrovare nelle mie parole le loro istanze la denuncia dei problemi con i quali ogni giorno devono confrontarsi
E le proposte per cercare di risolverli ma soprattutto per ascoltare lei da lei segnali di incoraggiamento e la garanzia che vengano poi seguiti dai fatti
Noi faremo di tutto perché questo accada abbiamo già dato in passato ampia propria di essere tenaci e di non mollare la presa
Nelle piazze nelle regioni e nei Comuni nelle Commissioni parlamentari davanti e dentro ai ministeri continueremo a rappresentare gli interessi delle piccole e medie imprese nell'interesse del Paese e del suo sviluppo
Adesso diamo la parola al presidente del Consiglio Giuliano Amato
Caro Presidente cari amici le la ringrazio molto di questa relazione
Sebbene ieri suo cranio porti visibilmente le tracce della Tosap e poi le tasse le potrebbero anche chiamare in altro modo perché insomma già la tassa non è gradevole ma chiamata Tosap io non lo so come lei intente a non
Ecco nonostante questo lei ha saputo con grande maturità porre un insieme di problemi credo proprio l'insieme dei problemi che tutti abbiamo davanti
E questo io l'ho molto apprezzato anche per rimettere sui giusti binari una discussione che si è avviata dopo la prima presentazione del DPEF che per taluni aspetti mi è parsa sconcertante
Francamente sconcertante da questa discussione io ha preso due cose che mi hanno particolarmente colpito la prima che il computer del ministero del tesoro viene considerato un aspirante a Palazzo Chigi perché i suoi numeri hanno dimostrato che non occorre manovra correttiva per far rientrare il fabbisogno nei limiti previsti
Cioè chi oggi asserisce questo
Risulta essere taluno che lo fa allo scopo di candidarsi a qualcosa e quindi il primo candidato e il computer del Tesoro il che potrebbe anche essere una soluzione date le difficoltà che incontriamo a scegliere tra gli uomini passiamo direttamente ai robot
Questo è un dato questo è un dato è un dato che nasce da un lavoro faticoso e difficile fatto in tutti questi anni dai governi di centrosinistra
Che ha portato i conti dello Stato ad una condizione per la quale non c'è bisogno quest'anno della tradizionale manovra avente la finalità di ricondurre l'indebitamento al livello necessario
A livello necessario l'indebitamento ci va in base a normare andamento Tree delle entrate e delle spese
Ora questo e che è tutta qui la novità e qui la seconda cosa stupefacente
Ecco i vari Rodomonti che affollano la politica e l'economia
Danno a questo un'occhiata distratta e i loro occhi Dardenne c'hanno su problemi non guardati su questioni irrisolte davanti alla neutralità chissà perché neutralità di questo DPEF
Ora vivaddio
Insomma io ho imparato dalle imprese
Che in un momento nel quale occorre cominciare a pensare a cambiare il prodotto
è il momento nel quale il proprio prodotto sta raggiungendo il picco delle vendite e i i manuali di aziendalistica dicono
Non aspettare e in quel momento che devi cominciare a pensare al cambiamento però fermiamoci un momento a dire in questi anni abbiamo fatto qualcosa di utile
Proprio perché abbiamo il problema di come impostare una manovra per priorità di verze darvi aggiustamento finanziario
Fermiamoci un attimo a dire siamo arrivati al punto di non aver bisogno della manovra per il riaggiustamento finanzia
è un risultato importante per questo Paese
Che va annerito dei governi di centrosinistra ma va merito dei contribuenti italiani tra i quali voi
Van merito dei dipendenti pubblici e dei salariati privati che hanno saputo accettare una politica dei redditi che costantemente ha in qualche modo limitato eccome la loro capacità di di acquisto
Ecco fa a merito di un Paese che ha saputo mantenersi in piedi lavorare continuare ad essere presente sui mercati portando ogni anno
Ogni anno i vasi di buona parte della sua produttività in produzione al alzammo del del disavanzo pubblico
E facendolo un anno facendolo due anni facendolo per più anni non è che abbiamo eliminato il debito pubblico perché ce n'è ancora una grossa montagna dietro di noi ma questo debito ha cominciato a scendere
E l'indebitamento netto annuo nona più bisogno di essere realizzato attraverso una manovra doc
Un Paese che ha l'orgoglio di sì e tutti i Paesi per resistere devono avere l'orgoglio di sé e non essere sempre masochisti Ca'mente pronti ad alta parlare solo dei propri mali un Paese che ha l'orgoglio di sé di questo risultato deve darsi atto
Deve darsi atto perché ha saputo raggiungerlo
Ha avuto una guida politica che lo ha perseguito avuto la capacità il Paese per realizzare
E poi certo arrivano i problemi
Sotto il vestito niente
Ora
A parte il fatto che il senso di quel titolo era se non ricordo male sotto il vestito il meglio sì né niente e la perdita della sensibilità per apprezzarlo è un brutto segno è un brutto segno
Sotto il vestito sotto il vestito ci sono i nuovi problemi
C'è la possibilità che abbiamo di discutere delle diverse priorità che il Paese si deve porre senza opporre come prima priorità quella di dover chiedere ulteriori risorse al Paese per l'indebitamento netto
Di questo si tratta
Che possiamo discutere delle priorità per l'anno prossimo e per il futuro senza vedere come prima di queste priorità la manovra per il risanamento
E qui sarà difficile
E qui è vero che abbiamo tutti i problemi che sono stati ricordati
E che si porrà per il governo per il Parlamento per le organizzazioni per il Paese un problema di scelta che è un problema schiettamente politico politico il sociale non facile
Non facile io ho sentito durante queste giornate di consultazioni
Tante tante domande ciascuna delle quali a le sue ragioni e come se ne ho sentite le prime accerto le ragioni della competitività
Da allora Terio nel miglioramento del Paese al togliere i freni a mano
A liberare dalle camicie di forza un'economia che ha un potenziale molto superiore ai risultati che ha finora raggiunto
E che quindi è nell'interesse di tutti Weber crescere più liberamente compiuto forza con più capacità di produrre produrre beni produrre posti di lavoro produrre leggi
E questa è una domanda importante
Ma c'era la domanda della scuola
Una scuola che dobbiamo portare all'altezza dei tempi per la quale abbiamo adottato importanti riforme strutturali ma nella quale dobbiamo avere insegnanti all'altezza di queste riforme voi insomma noi i in questi tre anni abbiamo moltiplicato i computer in ogni classe
Ma il paradosso attuale che capita che in molte classi di sanno usare di più i ragazzi e le ragazze che non i loro insegnanti e non è colpa degli insegnanti grazie non è colpa degli insegnanti no previdente la non prendetela in modo sbagliato perché gli insegnanti sono gente della mia generazione che ha meno dimestichezza con queste cose qua chiese cresciuta in un altro mondo e chi ha bisogno di essere formata e quindi noi dobbiamo formarli questi insegnanti per portarli a all'altezza di questa nuova scuola
La domanda delle famiglie
In un Paese nel quale abbiamo bisogno di figli e fare figli è penalizzante spesso e hanno ragione quando dicono è penalizzante questi governi hanno fatto per quegli perché hanno introdotto per il terzo figlio qualcosa che prima non c'era in molte famiglie hanno apprezzato che questo sia accaduto ma certo c'è ancora molto che deve essere fatto
E molto deve essere fatto per quella famiglia settentrionale nella quale spesso c'è un unico Renzi
E spesso è un reddito basso un reddito basso che bastava affitto e basta l'asilo nido a mangiarsi quasi interamente
E questa è una domanda che non possiamo lasciare di e della quale io ho parlato con gli imprenditori
E gliel'ho detto questo è un problema vostro ed è un problema nostro
Chi dei due fa qualcosa perché questo problema si è risolto perché non si può vivere con un milione e mezzo al mese in una città del Nord avendo i servizi sociali da pagare l'affitto da pagare allora questa è una domanda che possiamo lasciare inevasa
La domanda dei quadri che perdono il lavoro poi ne conoscete nel vostro mondo
Anche in Italia comincia ad esserci il fenomeno dell'ingegnere che cerca un posto di tassisti
Può darsi che questa sia una soluzione ma non ne abbiamo altri
Non sono professionalità queste che dovremmo organizzare nel mondo della produzione professionalità spesso disponibili in termini di consulenza per piccole e medie imprese che si devono Technology entrare
E qui vedete quanto lavoro comune abbiamo noi possiamo selezionarli convogliando in voi potete trasferirne le competenze verso piccole imprese che ne possono aver bisogno per arrivare a livello tecnologico al quale non sono arrivati
La domanda delle forze di polizia delle forze armate
Di cui a volte a non sentirli non vi rendete conto dei problemi che hanno mortificati dal portare ancora innescate la divisa invernale perché non ci sono stati i soldi per avere la divisa estiva
Che hanno a volte un unico paio di scarpe perché non si è stati in condizioni di fornire deve dunque
Voi capite quando il risanamento è anche questo
Il risanamento e ridurre le spese dello Stato ma ridurre le spese dello Stato a volte porta anche a queste conseguenze poi ci sono le persone alle quali chiediamo di darci più sicurezza
Chiediamo di darci più ordine chiediamo di stare a rischiare sulla strada e hanno un solo paio di scarpe capite hanno un sono paio di scarpe
Questi questo dobbiamo mettere tutto insieme
Questo dobbiamo mettere tutto insieme questo non è la Finanziaria neutra
Alla neutralità sciocca di chi pensa solo a se stesso che può portare a dire che qui che qui siamo arrivati alla neutralità
Al latte in niente
Qui siamo alle prese con i problemi di un Paese che sta attuando un go compresso sotto le ragioni del risanamento che oggi non dirò passata la tempesta ma passata la fase più difficile del risanamento rialza gli occhi
Verso quell'insieme di problemi che in qualche modo il risanamento ha sacrificato e dovrà approvare il modo di affrontare non a pioggia come è stato detto giustamente ma cercando di definire priorità ineludibili e attorno a queste trovando le risorse a volte finanziaria volti organizzative che possono permettere al nostro insieme di andare avanti e di questo vi prego di essere sempre Totti consapevole
Vi prego di ricordare che la vostra domanda di sicurezza è una domanda sacrosanta
Ma non ha non la potete scommettere dalla domanda del secondo paio di scarpe indicativi deve dare la sicurezza questo ve lo dovete ricordare
Potranno esserci anche manovre per far
Potrà esserci impartì un dividendo fiscale in parte la necessità di redistribuire diversamente specie
Non manovra per ragioni di fabbisogno per contenimento di fabbisogno
Ma siccome la spesa ha comunque un limite che non è valicabile il vincolo di bilancio certo non è stato cancellato da ciò che sta accadendo potremmo dover portare risorse da una spesa Anna e sarà per questo una finanziaria seria non chiederà
Gara
Ma per dare dovrà fare delle scelte
Sperando che il dividendo fiscale sia adegua e lo sapremo soltanto a luglio
E lo sapremo quando avremo verificato che l'andamento della Spesal non sia tale da mangiare se nei margini nona vanno ripeto dell'indebitamento netto che sicuro ma danno di un diverse e migliori utilizzazioni di ciò che potremmo avere
Qui io conto sulla prossima finanziaria
Perché questa grande parola della quali l'Italia ormai si ammantata federalismo
Venga per una volta sconnessa dall'aggettivo che accompagna qualunque nuova istituzione italiana è l'aggettivo è rivendicativo
Perché il nostro rischia di essere un federalismo rivendicativo e basta e diventi ciò che il federalismo deve essere assunzione di responsabilità
Assunzione di responsabilità della sprizza assunzione di responsabilità dell'entrata
Noi ancora non siamo a questo punto abbiamo eletto i presidenti delle Regioni direttamente con voto popolare
Ma non abbiamo ancora dato loro la soddisfazione di poter chiedere ai loro contribuenti un aumento dei tributi regionali allo scopo di coprire le maggiori spese regionali
Questa soddisfazione per ora gliel'abbiamo negata la devono aderire perché questo è il federalismo in base al principio
Che abbiamo cominciato a denunciare chi sfonda appaga e i contribuenti sono i suoi io non so chi sfonda
Ma quando lo saprò appagare dovrà essere luglio lei e i contribuenti dovranno essere i suoi no l'intera collettività nazioni
Certo tra le priorità non può non esserci la piccola e media impresa di questo sono convinto il cahier des doléances è lungo
E all'attenzione del ministro delle Finanze
Vedo che di quel cahier fa parte anche una richiesta di pensionamento
Del registratore di cassa vedo anche che si prende atto che la verifica sulle pensioni si fa nel due mila uno
E quindi immagino che anche i registratori di cassa vengano inclusi in questa verifica mantenendomi ai termini espressi dal Presidente
E quindi in quella sede sarà visto
Però
E di questo io sono grato a voi voi non avete posto soltanto una questione fiscale anche sì esiste questo problema esiste il problema dei costi mo'app prezzato particolarmente in questa sede
E non ho avuto modo di apprezzarla altrettanto altrove
L'attenzione verso una competitività affidata non soltanto alla tradizionale riduzione dei costi finanziari ma alla modernizzazione del sistema
Alla maggiore competitività affidata all'innovazione
Questo è un grande e conosciamo il messaggio per il sistema italiano delle piccole e medie imprese
Piccole e medie imprese che non meno del resto delle grandi vessate per anni da rigidità che mi hanno aumentato i costi
Hanno sempre cercato una via d'uscita o troppo spesso cercato una via d'uscita
Più nella riduzione dei costi che non nel balzo in avanti verso una produttività maggiore ottenuta modernizzando sicché allargando le prospettive
Questo lo dico non perché voglia negare l'esistenza di un problema dei costi ma perché è essenziale essere consapevoli che i problemi dell'ingresso dell'Italia nel futuro
Non si risolvono limitandosi alla riduzione dei costi occorre quella marcia in più
Di cui era intrisa la sua relazione e su questa marcia in più questo governo fa una scommessa che vuole fare insieme a voi la scommessa di formare gli italiani alle tecnologie
Di formare il management all'uso delle tecnologie voi tutti avete impresa e dovete essere consapevoli che il miglioramento di produttività all'interno delle vostre imprese che viene dalle tecnologie non deriva dalla vere incompiuta ma dalla vere o essere un management e chissà che cosa fa che sa come questo può cambiare modelli organizzativi interni all'impresa e modelli di rapporto tra l'impresa e i suoi interlocutori questa è la chiave vera
Ricordatevi l'ho detto tante volte che negli Stati Uniti il balzo di produttività e arrivato non nel momento in cui le imprese si sono riempite di computer ma successivamente
Quando il management di queste imprese è stato preparato a saperle USA e gli usi sono molteplici gli usi sono diverso
Tra questi usi cioè il miglioramento dei rapporti con il mercato
Il riequilibrio con la grande distribuzione questa è una mia tesi mi fa piacere che l'abbia ripreso io sono convinto che attorno al servizio di prossimità che rende l'esercizio commerciale piccolo si può costruire una grande competitività attraverso le tecnologie
A condizione che non abbia la concorrenza del grande esercizio dietro l'angolo di casa questo inammissibile non solo per ragioni di parcheggio ma per ragioni di giusta distribuzione dei ruoli nell'organizzazione dei dei servizi della città
Viene il problema dei rapporti con viene la sicurezza
A me fa piacere che sia stato toccato quel punto dei sistemi di pagamento è verissimo pochi dedicano a questo tema all'attenzione che il tema merita
Eliminare i contanti significa eliminare quattro quinti delle ragioni della piccola che a volte letale rapina nei confronti del piccolo esercizio commerciale
Io me l'ero posto anni fa e quando ne avevamo parlato anche con esperti era residuato un unico problema come si fa a fare l'elemosina se si elimina il contante
Perché uno non si sente una carta di che non sa esattamente come fare diciamo no
Ma ecco questo dimostra che tecnicamente risolvibile il problema dei pagamenti al di fuori di quella avvalendosi esclusivamente di pagamenti virtuali
Questa è una una grande soluzione che può concorrere al alla sicurezza del futuro
Dobbiamo lavorare insieme su queste cose dobbiamo lavorare insieme su quello che la Finanziaria dovrà contenere dobbiamo lavorare insieme su questi processi di modernizzazione insieme noi e gli enti locali
Il lavoro che ora stiamo facendo è prevalentemente orientato alla promozione di portali locali
Portali locali proprio messi su probabilmente più dagli enti locali che dalle piccole imprese attraverso i quali le piccole imprese trovino in primo luogo i servizi del Comune indiretta non avendo più bisogno di andarci e attraverso i quali
E poi si abbia una circolazione di informazioni che fornisce tutto quello che la
Da compresi i servizi del turismo compresa l'organizzazione dei flussi turistici compresa la valorizzazione dei prodotti turistici insomma abbia
Grandi possibilità dobbiamo rare con serietà lavorare sapendo per quanto mi riguarda che questo gol
Ma no ma il futuro è più lungo di una riassumendo perciò fin da ora la responsabilità di definire
Niente che vanno
Paese stiamo
La luce in fondo al Tour
Nel del debito pubblico ora do
E nella strada che sta di là nella convinzione che il nostro è un Paese che ha grandissime risorse una
Viali che ora queste risorse non sono più al servizio del debito pubblico sono al servizio dell'
Nel nostro Paese
Grazie a una
Minaccia