Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio tutti i lunedì tra settembre due mila uno riprende la pubblicazione dei supplementi settimanali al Corriere della Sera CorrierEconomia e a Repubblica Repubblica
Affari finanza dopo la pausa di agosto e riprende quindi anche il consueto appuntamento settimanale per il supplemento di stampa e regime la rassegna stampa ma di uno di carne dedicato un approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza e studio Benedetto Della Vedova dunque ripresa autunnale all'insegna
Tormentone che c'aveva accompagnato in realtà da diversi mesi fino alla fine di luglio cioè recessione sì
No vedremo
Vedremo o qualche cosa dal CorrierEconomia e anche da Repubblica fare finanza su questo con il barometro che punta decisamente al brutto cioè alla
Recessione veniamo poi al alcune cose sempre un po'velocemente vedremo se il tempo ce lo consentirà tema che abbiamo trattato con costanza in questo appuntamento le fondazioni del loro coinvolgimento evocato anche dal ministro Tremonti
Nel finanziamento delle grandi opere pubbliche
Un articolo dicono di ieri comparso ieri sul Corriere della Sera di Alessandro Penati sul movimento
Del nel capitalismo italiano e quel fascino indiscreto del monopolio
E vedremo la sua analisi della vicenda La sette dopo che Tronchetti Provera Benetton si sono comprati tiene con quale destino avrà la televisione ex Telemontecarlo di Cecchi Gori aveva venduto a un amico per va tenuta dalla Telecom aveva comunque
Amico di Berlusconi questo su queste domande
Si disperda del pubblico e poi alcune cose in particolare
Danilo Taino sulla prima pagina del Corriere Economia del capitalismo salvato dal non Logo il libro della Klein lo vende Armani il Candide Gandhi fa status per l'esperienza e quindi più che una rivoluzione in rifiuto dei marchi è uno rigenerazione un'analisi molto interessante speriamo ad avere il tempo di leggere altrimenti comunque la rimandiamo vi rimandiamo alla lettura dell'articolo di convocarlo sulla prima pagina del Corriere
Economia e oggi esauriamo raccogliere Repubblica gli argomenti che abbiamo scelto per questa rassegna stampa dicevamo della recessione sembra un po'acquisita ormai che
Sarà acquisito di recessione si tratti e inquieta la sera
Pagina tre con un articolo di Maria Teresa Cometto ci avverte che non succedeva da decenni l'economia del mondo rallentano tutte assieme alla prima crisi Dallera globale questa
Come sempre sono tesi che
Tesi che rischiano di non
Rischiano di non durare ma sicuramente interessanti si va a fondo sincronizzati Stati Uniti e Germania sono di fatto a crescita di vero il Giappone una situazione disastrosa e Paesi emergenti vedono crollare all'esportazione gli americani continuano a comprare More mai sono i consumatori
Di ultima istanza vediamo alcuni brani di questo pezzo di Maria Teresa Cometto
Se non è recessione allora è la peggior non recessione mai vista la battuta di Lacks ma attuali del prestigioso Economic Cycle Research Institute
Ed è condivisa da quegli analisti che non si rassegnano i numeri ufficiali dell'economia americana
La crescita dello zero due per cento dal prodotto interno lordo made in USA in USA nel secondo trimestre del due mila uno registrata la settimana scorsa non è secondo loro da leggersi come segno di scampato pericolo
Il peggio invece deve ancora venire il motivo che il malessere però con Monti americana è diventato un fenomeno mondiale ora per la prima volta dallo choc petrolifero per settantatré si parla di uno stop sincronizzato due tutte di tutte le più importanti economie e la prima recessione dell'era moderna della globalizzazione
Sottolinea stele blocca capo economista dalla banca d'affari Morgan Stanley ed è causata dagli eccessi del boom degli investimenti dalla fine anni novanta
Sì ai mercati finanziari la bolla delle nazista sia nell'economia reale la bolla dell'information technology eccessi che sarà molto lungo smaltire
Non solo la crescita
Negli USA è vicino allo zero ma anche la Germania l'economia più forte d'Europa e la terza nel mondo si è fermata Pili invariato nel secondo trimestre rispetto al precedente su questo vedremo
Poi successivamente un pezzo di Marcello De Cecco che sulle pubblica fare finanza che sostanzialmente lega alla stagnazione dell'economia tedesca la decisione di Dodi sembra di ridurre seppure solo di zero virgola cinque venticinque punti base il tasso di
I tassi per l'area euro
In tutta l'area dell'euro prospettive del business si sono rapidamente un pugno raggiunse il sogno europeo di rimanere immuni dal contagio dei problemi contro c'era e
Anzi rimpiazzare gli USA come forza trainante dell'economia mondiale almeno quest'anno sembra essere accantonare
Se gli ascoltatori ricordano quando rudi dormo OSCE uno dei più notti almeno in Europa in Italia in particolare comunisti
Del Nyt venne in Italia proprio sostegno ed esclusivamente a sostegno del progetto referendario radicale di Emma Bonino disse qui
D'urgenza bisogna fare queste riforme perché in realtà l'Italia sta vivendo un periodo tra due crisi sembrava potesse non essere così
E invece Domus è stato facile profeta quello che è successo è che i temi le le riforme referendarie per ragioni che vanno dalla bocciatura corte costituzionale
Alla conduzione allo svolgimento la campagna elettorale in particolare da parte molti partiti anche quelli
Che così si vorrebbero vocazione liberale ecco le riforme per andare non si sono fatte a distanza di un anno e mezzo si sta ancora discutere di quelle riforme pensiamo pensioni di anzianità flessibilità al mercato del lavoro articolo diciotto eccetera probabilmente da quanto si capisce
Non si faranno e nel frattempo l'Italia rischia di non da sola ma in ottima o pessima compagnia di tutte le principali economie al mondo rischia di imboccare il cammino del recessione da cui sarà più difficile alzarsi senza aver fatto le riforme necessarie poi si parla in questo articolo a commento del Giappone
In grave difficoltà e si parla di licenziamenti proprio le tendenze del mercato del lavoro e conseguenti livelli di reddito e ottimismo dei nuclei familiari sono fra l'indicatore cruciale per capire l'evoluzione di questa congiuntura
La debolezza dei mercati e cento il centottantatré mila licenziamenti annunciati da inizio anno in Europa
Cinquantatré mila sette solo a luglio secondo una ricerca del Credit
Sui suoi Boston hanno impedito un ulteriore calo del tasso di disoccupazione del vecchio continente fermo all'otto e tre era quasi il nove per cento un anno fa compunto del dodici otto e Spagna ricordiamo però la Spagna con una decrescita molto
Tutto accentuata in questi anni del tasso di disoccupazione nove mezzo in Italia nove due in Germania negli Stati Uniti invece nonostante i tagli del personale
Programmati siano molto più bassi ci un milione finora secondo alcune stime la disoccupazione continua a restare un livello storicamente basso quattro e mezzo per cento la forza lavoro
E finché il mercato tiene così commenta lì Franco Direttore del Centro di ricerca per i consumi dello scontro non ci si può aspettare una recessione perché sono famiglia continua contare su un reddito continua anche a programmare di spenderlo
Che i consumatori americani stiano diventando con Teresa commenta più accolti sembra confermare un'indagine di American Express tra le famiglie alle prese in questi giorni con le spese del back to school del ritorno scuole importantissima stagione commerciale negli Stati Uniti la maggioranza un Budget praticamente uguale al due mila
Quattrocentoventisei dollari oggi contro quattrocentoventiquattro muffa e si ripromette di andare a caccia di affari confrontando prezzi e qualità prima di fare gli acquisti se la recessione in USA sarà evitata in tesa tecnicamente come due trimestri consecutivi di contrazione del PIL questo non significa insomma che i consumi degli americani saranno abbastanza forti da scongiurare anche quella globale
Per decretare la quale basta una crescita inferiore al due per cento secondo il fondo monetario internazionale quindi recessione sincronizzata segnaliamo a pagina due
Del CorrierEconomia come sempre un interessantissimo ma lungo e difficile da sintetizzare
Intervento molto interessante davvero di Geminello altri che analizza numeri e teorie economiche
Il titolo del pezzo ecco tutto quello che Greenspan non dice le statistiche indicano che la situazione non è ancora pregiudicata ma ora il ciclo è tornato e presenta il conto ricordiamoci appunto
Negli anni novantotto novantanove in particolare
Molti si lanciarono nel dire che c'è un nuovo paradigma
Economia e che ciclo era finito i cicli erano morti
Che tanto più pesante quanto più grande è stata la bolla speculativa il conto e c'è un'analisi di alcune teorie quella di Greenspan quel gli altri come Gordon il richiamo ai e che Friedman insomma
E alcune considerazioni sul ciclo Geminello Alvi sul Corriere Economia pagina due citavamo prima l'intervento di Marcello
De Cecco quando la BCE parla tedesco un'analisi tutt'centrate sulla comportamento diventò eso emerga e dalla Banca centrale europea dopo tante esortazioni dai politici dagli economisti dal Fondo Monetario Internazionale e la Banca centrale europea si infine decisa a dare un'anima attiva proprio tasso di riferimento ricordiamo col discorso
Occasione in occasione del lancio delle nuove
Banconote e monete dell'euro della presentazione ufficiale piccola piccola ma meglio quella che il nulla al quale erano alto nuovo autorità monetaria aveva da troppo tempo ci aveva da troppo tempo abituati ora resta da chiedersi a quale pilastro la Banca centrale europea si riferisca per le sue decisioni
Sì all'inflazione in calo ma sempre più alta del mitico due per cento o la quantità di moneta m tre anche se ancora parecchio superiore all'altrettanto mitico valore di riferimento del quattro virgola cinque per cento da questo si capisce
Chiaramente che Marcello De Cecco fortemente
Fortemente
Contrario all'importazione che vicende peraltro dai trattati ma all'importazione assunta dalla Banca centrale europea e alle posizioni granitiche inflazione aggregati monetari alle alle posizioni granitiche assunte dal suo governatore
Dal presidente dalla dice vincoli sempre più fino
Adora forse bene interpretare comportamenti dalla BCE ricordando che se la banca centrale di tutti gli europei mai specialmente la banca centrale che ha sostituito la bond sbanca
Prosegue pagina dodici Marcello De Cecco e dato che la banca centrale tedesca si faceva guidare per le sue mosse dall'andamento del contenzioso sindacale tedesco allo scopo di fare da timone al complicato consociativismo germanico non è fuori luogo notare che ora che ore qualche giorno la Volkswagen la Ig-Metall principale sedici se sindacato metalmeccanico tedesco ricordiamo hanno raggiunto un importante accordo denominato cinque mila per cinque mila in base al quale la casa di vol sgorbi in Volkswagen
Assume la cinque mila nuovi lavoratori dando loro cinque mila marchi al mese circa cinque
Ma con importanti concessioni sulla flessibilità dell'utilizzo in fabbrica accordo innovativo secondo il governo tedesco che sarà probabilmente replicato in altre grandi fabbriche tedesche e che sempre secondo il governo molto una nuova disponibilità sindacale
A rinunciare all'atteggiamento di massima fermezza sulla flessibilità
Infine
Quanti De Cecco
Si osservi che in coincidenza con l'annuncio del taglio dei tassi della BCE il ministro del Tesoro è chiara
Tedesco ovviamente annunciato che il suo governo non ha nessuna intenzione di modificare il Patto di stabilità la coincidenza ovviamente non è affatto fortuita sono proprio con un trade offra giunto in Segreti pour parler tra governo di Berlino punta Bundesbank e dice
Il governo rinuncia a promuovere una modifica del Patto di stabilità la Bundesbank rinuncio ostacolare
Nel Consiglio della BCE la decisione di ridurre i tassi a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina come insegna
Il senatore Andreotti quindi De Cecco sempre rassegniamoci a credere che la BCE fa la politica monetaria di tutti gli undici Paesi
Ma specialmente quella dalla Germania e interpretiamo nelle mosse sulla base dei principi operativi messi a punto dalla Bundesbank in tanti lutti e di guida del consociativismo tedesco quel che è bene per la Germania ebbene per loro
Moderazione salariale andiamo alla fine purtroppo dobbiamo sintetizza saltare nell'articolo molto lungo l'altro metodo sarebbe quello di mettere alle corde la concorrenza con politiche distruttive dei prezzi alternativo a quello
Di agevolazione dei
Nelle dinamiche consociative questo il metodo giapponese ma fin quando i concorrenti da distruggere sono gli italiani ci può pure riuscire perché è nota e comprovata
Anche da eventi recentissimi no non la nostra mancanza di patriottismo industriale ma poi i tedeschi a far fuori i francesi o gli scandinavi avranno risposte nazionali
Che definire rinchiuso stava poco è successo altre volte succederà di nuovo resterebbe naturalmente la strada dall'espansione concertata di tutta l'Unione Europea magari per lavorare insieme alla costruzione delle infrastrutture europee
In che modo De Cecco evoca
Il famoso libro bianco di Delors
Che sono finora state organizzata secondo criteri esclusivamente nazionali ed allo stesso tempo accettare una coraggiosa politica di importazione di manodopera extraeuropea due tasti dolorosissimi per due Paesi in piena campagna elettorale come Francia e Germania
Quindi escludiamo pure questa innovativa via di salvezza chiedendoci tuttavia perché diavolo dobbiamo fare tanti sacrifici per ottenere una moneta unica europea
Senso venire alla luce sotto forma di banconote non coincide con una con un lancio di una vera politica economica europea
I bei ponti e le altre infrastrutture evocate dai disegni stilizzati sulle banconote saranno dunque destinati a restare solo di carta ci addolora dover dipendere ore sempre dalle decisioni che si prendono a Washington o Pechino
Ci piacerebbe e per questo abbiamo avuto l'unione monetaria che la globalizzazione fosse guidata anche dall'Europa così Marcello De Cecco
Cioè davvero da chiedersi se in realtà quello di una politica economica unica unitaria sia
La via d'uscita e io credo ci sia anche da chiedersi se in realtà in tutti questi mesi
Quest'anno in questi mesi dal
Varo dell'Unione
Non ettari ed al funzionamento e alla Banca centrale europea in realtà i vari governi europei abbiano perso tempo reclamando riduzione dei tassi d'interesse anziché con le domande
A quelle riforme che forse avrebbero potuto garantire aumenti di produttività e di competitività
Il sistema economico
Italiano lasciamo quindi la le analisi macroeconomiche e di congiuntura anche se il pezzo di De Cecco affrontava in modo molto netto una delle questioni in cella
La politica monetaria europea
E andiamo al Corriere della Sera andiamo a vedere
Cosa sta succedendo
Fondazioni Fondazione in cerca di suolo scrive Roberta Scagliarini municipalizzate immobili di Stato project financing infrastrutturale le fondazioni bancarie
Che avessero intenzione diversificare gli investimenti non hanno che l'imbarazzo per la scelta negli ultimi giorni il ventaglio delle proposte di impiego del patrimonio piovute
Sugli ex
Enti pubblici si è arricchito il ma in ballo ci sono cento mila miliardi in parte già lì quindi in parte ancora immobilizzati nel capitale dei gruppi creditizi che troverebbero ampio spazio di allocazioni valica ampie cominciare dai progetti di rilancio dell'economia Allo studio del Governo per gli ex organi di controllo delle casse di risparmio arrivata l'ora di voltare pagina a dieci anni dalla legge o da Amato
Riflette Giuliano Segre presidente della Fondazione Carifirenze e il momento di ripensare il ruolo delle fondazioni come semplici soggetti che investono capitale al fine di effettuare erogazioni esclusivamente no profit sono inutili baracconi
E su questo il pregiudizio credo che sì possiamo e concordare e questo era il motivo per cui noi avevamo fatto proposte diverse per le fondazioni anche perché come grandi erogatrici di principali erogatrici se non uniche dei finanziamenti per il non profit non profit rischiano di essere strumenti di potere di inevitabile
Costruzione del consenso se non di vera e propria clientela strumenti formidabili di poter alla fine comunque in mano ai giochi e agli scambi tutti interni alla
Partitocrazia come semplice soggetti che investono capitale al fine di effettuare loro sono dei baracconi diciamo è giusto attribuire loro un ruolo coerente con le loro dimensioni patrimoniali
Il governo non vediamo una prima opportunità per il ministro dell'economia di coinvolgere fondazioni scritte avanti Scagliarini
In un programma di investimento di lungo periodo di rilievo nazionale si proporrà in occasione dell'imminente dismissione di immobili immobiliare degli enti pubblici Giulio Tremonti sta studiando l'operazione di cartolarizzazione da dieci mila miliardi che potrebbe interessare gli enti di controllo delle banche la legge Amato Ciampi vieta alle fondazioni di investire direttamente gli immobili
Ma con lo strumento dei fondi immobiliari
L'ostacolo Spoltore Besso superato ribatte sempre
Questo fatta la legge trovato l'inganno una SGR garantirebbe tra l'altro un rendimento interessante scelta gestione un'altra possibilità lanciata dal presidente dell'Ente Cassa Roma Emmanuele Emanuele e ben accolta da Tremonti e quella di indirizzare la liquidità verso le grandi opere investire la sosta ai project finance che restituiscano l'opera e poi la consegnano al gestore spiega ancora segue sembra percorribile
Ma perché alla Fondazione che punta principalmente a far pendere il capitale dovrebbe preferire il finanziamento delle infrastrutture d'un botto secondo gli addetti alla prospetto al Tesoro creare strumenti ad hoc appetibili al punto al punto di vista del rendimento delle garanzie va fatta una politica specifica
Per gli investimenti di lunghissimo periodo spiega sempre Segre
Anche perché c'è il rischio di spacciare per vendite di capitale degli aiuti di Stato facendo così scattare l'altolà dalla Commissione europea e su questo siamo assolutamente d'accordo insomma
Le fondazioni che finanziano
Che finanziano in un le infrastrutture
Ahimè non ci convincono anche se comprensibilissimo che il Governo pensi di mobilitare
Contesti di magra per le finanze pubbliche di promesse di diminuzione del carico del carico fiscale di incapacità di tagli strutturali che governo cerchi di mobilitare le ha liquidità dove c'è e perché allora non quella del fondazioni che sono comunque e
Di cui non si capisce bene la natura sicuramente non società private che debbano banche private che debbano rispondere agli investitori
C'è poi segnaliamo velocemente un'intervista Giuseppe Guzzetti siamo pronti a discutere
Come ACLI dice Guzzetti non ci sono preclusioni a valutare nuove opportunità di investimento l'importante chiarire gli equivoci innanzitutto va eliminata la confusione tra investimenti ed erogazioni ci mancherebbe la destinazione dell'erogazione diverso nei diversi settori no-profit regolamentata la legge Ciampi per quanto riguarda invece la gestione patrimonio cioè gli investimenti non ci sono settori economiche vietati prima si diceva certo immobiliare salvo l'obbligo di dismettere il controllo delle banche entro quattro anni dall'entrata in vigore dalla legge la chiave Fondazione già nel due mila hanno preso l'impegno a dismettere o senza aspettare il termine fissato poi si parla della redditività
Intorno al quattro e mezzo cinque per cento con punte
Per alcune fondazioni ben superiori questa l'attuale redditività
Poi chiede la Roberta Scagliarini separata di garantire una percentuale minima di donazione del due per cento per coinvolge la Fondazione programmi di project financing di opere pubbliche se qualcuno volesse obbligarci a investire a questo tasso sappia che significa compromettere l'erogazione con
Per chiarissimo ma sarà difficile che queste opere faraoniche penso al ponte di Messina per esempio in un'altra
Con il ponte di Messina possa garantire rendimenti superiori a quelli di altri investimenti Cocco prudenti ma oculati davvero un po'difficile
Immaginarlo
E ciceroniano
Ci fermiamo qui per non abbiamo tempo rinviamo alla lettura di questo interessante contributo
Interessante contributo
Di Giuseppe Guzzetti intervistato sul Corriere
Economia A pagina quattro prendiamo sempre dal Corriere ma passiamo al Corriere fonti diano cambiamo un po'argomento leggiamo il pezzo che ieri ha scritto
Alessandro Penati su CorrierEconomia intitolato il mercato Sky dopo essere avrebbe riferito del operazioni su Montedison nessun Telecom scrive Alessandro Penati in tutto il mondo l'industria si contrae spesa dei servizi ma il caso italiano è anomalo
Non si investe nel servizio esposti alla concorrenza in settori quali informatica turismo grande distribuzione consulenza trasporti dove grandi gruppi stranieri dominò la scena europea le nostre società sono dei nani che operano prevalentemente per il mercato domestico
Perfino Mediaset
Che nei media avrebbe una statura internazionale deriva quasi tutti i propri ricavi dalla pubblicità televisiva in Italia un mercato fortemente regolamentato dove l'unico concorrente
E la RAI di Stato il titolo non so se l'ho letto quel fascino indiscreto del Monopoli
I grandi capitali italiani vanno verso i servizi pubblici dove la dinamica dei prezzi e prevalentemente dettata e lo sarà ancora per anni dalla regolamentazione più che dalla concorre in sa che ha già manifestato la propria attrazione per l'elettricità CIR Merloni chi ha puntato su glielo porti Jenne Gemina male lento dei pretendenti si allungherà a dismisura
Quando le aziende municipalizzate verranno finalmente privatizzate facile capire il perché negli ultimi cinque anni il margine netto dalla grande industria
Utili prima degli interessi e delle imposte è stato mediamente del cinque per cento ma del venti per cento nei servizi pubblici
Questi ultimi oltretutto grazie alle dimensioni degli investimenti che richiedono saranno tra i maggiori beneficiari della legge Tremonti lo Stato trasferisce sui monopoli privati
Nella transizione i grandi gruppi si sono fatti avanti per primi sbandierando tra il plauso generale la difesa degli interessi nazionali
Tutto bene purché il governo non si dimentichi che ora di accelerare i tempi della liberalizzazione di appoggiare un auspicabile azione dell'Autorità di regolamentazione che ridimensioni decisamente la crescita delle tariffe
Stando alle dichiarazioni tutti in Italia grandi imprese per prime auspicano liberalizzazioni concorrenza ma queste due parole sono sinonimo di profitti in calo non è una bella musica per le orecchie di Capena acquistato un ex monopolio pubblico su questo ci sembra una notazione
Assolutamente interessante Repubblica pagine a fare finanza pagina quattordici si occupa della privatizzazione
Del toscano dell'Ente tabacchi pezzo pregiato dell'ente toscano dell'Ente tabacchi sigaro toscano pagine in quattordici mentre a pagina quattro
Giorgio Lonardi in una pagina dedicata Telecom Italia
Se a te e ti mette iniziano le prove tecniche di divorzio ristrutturazione del gruppo ad opera di
Marco Tronchetti Provera dei nuovi azionisti
Giorgio Lonardi scrive
Per La sette può arrivare un acquirente che piace al Cavaliere lattiero la rendesse la vende quanto potrà scegliere potrà scegliere l'acquirente che per una gara che brutta grana per Marco Tronchetti Provera quella della setta
In teoria tutto dipenderebbe dall'analisi dei conti dall'emittente televisiva affidata a Enrico Bondi neo amministratore delegato di Tele come dei rivetti che aveva già venduto una volta
Telemontecarlo da Montedison a Cecchi Gori si progetti
Di rilancio messi a punto da Ernesto Mauri amministratore delegato della sette e dal direttore dei programmi Roberto Giovalli saranno giudicati se nell'azienda rimarrà all'interno del gruppo altrimenti verrà cercato un imprenditore
Un venditore intimoriti in pratica più che un venditore dottore in Francia in pratica la situazione un po'diverso il primo ostacolo puramente finanziario per rilanciare l'emittente ci vogliono trecento miliardi all'anno per tre anni insomma si tratta di un mucchio di quattrini e non è detto che Tronchetti alle prese con la strutturazione Telecom
Voglia o possa spendere in questo caso
Bisognerebbe cercare un acquirente
In realtà Berlusconi e qui su Codella del pezzo di Lunardi farebbe comodo la vecchia Telemontecarlo in versione pugile suonato gestita da Vittorio Cecchi Gori una rete che vivacchia perdendo alcune decine di miliardi
All'anno senza dar fastidio a nessuno e lasciando la torta pubblicitaria al duopolio
RAI Mediaset senza contare l'aspetto politico editoriale per cui prima o poi quel cinquanta per cento degli italiani che non ha votato il Polo potrebbe cominciare a dare un'occhiata alla tv internet il prossimo diciassette settembre
Il prossimo diciassette settembre lo stesso giorno in cui la UE concluderà si presume positivamente l'istruttoria Antitrust sull'acquisto di Telecom da parte di Pirelli sarà presentato ufficialmente il palinsesto di La sette
Un progetto che prevede un Fazio show in seconda serata il debutto del nuovo TG di Lerner a partire da metà ottobre il palinsesto ritaglia un ampio spazio per la sperimentazione di nuovi format studiati da Giorgio Gori anche lui un transfuga Mediaset come Mauro Giovanni
La cosa paradossale dunque che eventuale affermazione di La sette potrebbe incrinare i rapporti fra Tronchetti e il governo e questo il gran capo dalla Pirelli non può permette al sole
Non so dire se questa sia fanta Sinan sai fanta politica oppure no sicuramente Giorgio Lonardi mette
Punta l'attenzione su uno delle possibilità una delle possibili dinamiche che si possono creare attorno a la sette concludiamo citando il pezzo di Danilo
Thai no il capitalismo salvato da un luogo purtroppo non abbiamo non abbiamo tempo di leggerlo ma
Molto interessante sofistica Tezze del capitalismo del terzo millennio il libretto rivoluzionario dal momento non luogo che nonni Naomi Klein ha scritto per denunciare il potere crescente economico di influenza del multinazionali che vivono di marchi
Non lo compri solo da Feltrinelli noto all'Emporio Armani fa status evidentemente è uno dei templi del luogo lo ingoia l'offre in vendita come le cravatte identico la copia che trovate nel alla Libreria Universitaria
Ma se aveva una carica di rottura il marchio invisibile di Libero di Big Market visibile di Libero cui trendy giusto che appiccica romani gliela fa svenire
Svanire sterilizzata sofisticate è stata capitalismo saggio ed esperto se non puoi batterli riusciti a loro ingloba i no global ma anche qualcosa di più il marchio fisico fa un passo indietro perché in questo nuovo secolo il logo il suo prodotto diventano categorie dello spirito esperienze di vita possibilmente sobria ovunque poi si parla dell'India dove c'è il rilancio del caldi di tessuto abito del Mahatma Gandhi che è stato il rilancio studiato e progettato su incarico del governo dall'Andersen una grande multinazionale di consulenza americana che ha fatto tornare il caddie Heinze
Un simbolo e altre contraddizioni quindi luogo enologo che si mischiano e diventano facce della stessa medaglia piuttosto che rappresentare Alternativa sociale e soprattutto economica con questo chiudiamo l'edizione di oggi di stampa regime la rassegna stampa di Radio radicale non suo consueto supplemento
Da lunedì pomeriggio dedicato all'approfondimento di alcuni temi dell'economia che della finanza un saluto non risentì ricevuta il prossimo Benedetto Della Vedova grazie Piero Scaldaferri per la regia della trasmissione