Federalismo: convegno promosso dalla UIL ( presso il Residence Ripetta)

Ed anche l'opposizione di un leader sindacale avvenuta nei giorni scorsi
All'ipotesi di tagli fiscali per timore di far mancare le entrate necessarie al welfare fa capire che persino al nostro interno il problema dell'evasione fiscale considerato in modo un po'distratto è marginale
Altrimenti invece di opporsi ai tagli fiscali tout-court si sarebbe detto sì ai tagli fiscali per i tartassati per lo più loro dei dipendenti e pensionati
E insieme si a misure di contrasto all'evasione in grado di recuperare gettito perduto il pagare tutti pagare meno è diventato un no pregiudiziale a pagare meno comunque
E con questi problemi con queste contraddizioni e gli obiettivi da raggiungere
Che il dibattito tra racemo fiscale deve fare i conti rifuggendo dalle facili strumentalizzazioni utili forse ad una raccolta emotiva di consenso ma che ci allontana da un approccio serio e coerente sul tema
Per la UIL è concettualmente profondamente errato indicare con il vocabolo federalismo divisione scissione separazione
La stessa etimologia del termine conferma infatti come federalismo vuol dire patto unione reciproco legame
Si chiedeva già Salvemini
Non è forse legge fatale la nostra vita politica Lesser fuori dalla realtà il sostituirà la constatazione dei fatti la retorica l'andare avanti alla cieca cullando sì al suono di parole prive di senso
E non appare privo di senso l'uso che troppo spesso si fa del termine federalismo
E come non rilevare l'uso a sproposito che si fa del nome di Carlo Cattaneo
Cattaneo contrariamente a quanto si sente affermare non voleva una federazione di Stati
Ma un potenziamento dell'autonomia e del decentramento fino ai livelli più bassi dell'organizzazione statale voleva l'autogoverno degli enti territoriali non Stati autonomi federali
E queste esattamente la concezione che la UIL del federalismo una concezione figlia della sua storia di sindacato laico riformista ed indipendente
Nella nostra Costituzione sia nei principi fondamentali siano la parte relativa ai diritti e doveri dei cittadini ciò che viene dettata e un patto tra i cittadini e la Repubblica italiana
I contenuti di questo patto hanno un oggetto hanno ad oggetto il dovere cui corrisponde il diritto riconosciuto ad ogni uomo di solidarietà politica economica e sociale
L'obbligo della Repubblica di assicurare a tutti i cittadini pari dignità sociale rimuovendo gli ostacoli che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini ed impediscono il pieno sviluppo della persona umana l'articolo tre della Costituzione
Cosa accadrebbe di quest'articolo della Costituzione in uno Stato federale competitivo
E adesso diverrebbe solo una raccomandazione quando invece in uno Stato unitario sarebbe una funzione obiettivo
Si potrebbe obiettare che la violazione del principio di uguaglianza e prodotti in via generale da ogni forma di decentramento istituzionale
Il punto è che in uno Stato unitario queste fette riconosciuto con un inconveniente da ridurre significativamente in un regime federale competitivo invece è considerata una circostanza del tutto naturale
Naturalmente anche in un Paese unitario l'autonomia locale un valore per cui il perseguimento può essere pagato per un prezzo come anche in un Paese federale possono esservi ragioni di solidarietà
Ma i modelli sono concettualmente molto diverso
E la confusione la quale dibattito sta svolgendo giù uscita alcuni interrogativi
Qual è il modello che viene proposto
Il federalismo è un modo di organizzare l'unità dello Stato è una forma di rottura dell'unità
Quali sono i meccanismi a traguardi cioè attraverso il quale il Paese consapevolmente democraticamente viene posto in condizioni di scegliere
La Carta costituzionale e ancora espressione di valori ci quali fondare il nostro sistema democratico
Risposte che non possono portare ad un file ad un federalismo improvvisata e confuso
Come il testo di disegno di legge costituzionale prossimo la seconda lettura
Ma ci devono condurrà un federalismo come dice il Presidente Ciampi capace di realizzare una Repubblica unita ed indivisibile che riconosce che promuove le autonomie locali
La UIL non ha dubbi nel considerare il federalismo con una spettacolare Izzy attivo dell'unità dello Stato
Siamo consapevoli che la spinta agli eccessi di federalismo derivi dalle pressioni sviluppare all'interno delle regioni più ricche e da parte di ceti produttivi insofferenti all'inefficienza delle strutture amministrative dello Stato centrale
Stanchi ricordi di contribuire a programmi di efficaci di leggerezza e distribuzione delle risorse esausti di affrontare senza risultato i problemi di sviluppo delle aree più arretrate
Se queste insofferenze sono comprensibili ed in buona parte giustificate non si può accettare però che il federalismo divenga sinonimo di disimpegno corporativo e di egoismo localistico
Il movimento sindacale italiano a contrastate contrasterà questa tendenza che rischia di minare le stesse basi della convivenza civile
Per questo riteniamo che il consolidarsi di un sistema federale a partire da quello fiscale debba venire sulla base di chiare e forti affermazioni di ben precisi principi e valori
C'è potranno e dovranno porsi nato strumenti degli equilibri perequazione chiaramente condivisi ma il nostro impegno l'impegno del sindacato dei cittadini sarà per l'affermazione del federalismo unitario solidale e cooperativo
Modifiche costituzionali si quindi ma meditate
Non servono leggi manifesti sotto l'influenza elettorale con le leggi manifesto di stimola il federalismo etnico non si costruisce il federalismo democratico
Ciò in particolare quando la mancata punizione dei servizi dall'istruzione all'assistenza sanitaria dalla sicurezza limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impedisce il pieno sviluppo dalla persona umana
Sistemi di derivazione sono premi per i visti in maniera diversa in tutti i Paesi vedere tutti Paesi federali tanti esempi potrebbero essere fatti ma vogliamo soffermarci sul modello tedesco
La cui spiegazione solidaristica impone una redistribuzione tra i diversi livelli di governo per ridurre sostanzialmente la disparità di reddito e dispensa è il modello che contiene i valori in cui più crediamo soprattutto quello della solidarietà che alla base della convivenza democratica
La Germania e la sua struttura costituzionale rappresentano per noi una rilevante esperienza cui ispirarsi per costruire uno Stato federale nell'ambito dell'Unione Europea
Il principio cooperativo del federalismo tedesco è la condizione necessaria affinché si realizzi un buon funzionamento sia nella distribuzione delle competenze
Sia di una collaborazione continua tra le regioni e lo Stato
Tale federalismo comporta una riduzione dell'autonomia delle regioni rispetto ad altri sistemi quale quello competitivo quello duale ma la perdita viene compensata sia dalla loro partecipazione alle scelte del governo
A partire da quelle di politiche economiche di redistribuzione del gettito tributario affine anche perequativi sia accrescendo il ruolo del legislativo della Camera delle Regioni la grande assente nel nostro disegno di legge sul federalismo
Sia introducendo la programmazione congiunta tra governo federale e lender la concertazione federale istituzionalizzata
Questo modello solidale concertativo elevato a livello costituzionale è teso a realizzare uno Stato federale che cerca al suo interno di bilanciare l'obiettivo di una maggiore efficienza ed efficacia dell'organizzazione territoriale con la realtà degli squilibri territoriali
Questa struttura un punto di riferimento fondamentale per il nostro giudizio subite e le proposte dei nostri interlocutori politici un disegno
Che abbia i governi regionali in grado di diventare parte integrante del livello centrale
Nella definizione degli obiettivi strategici per il sistema Paese ed istituendo la Camera delle Regioni
Senza una camera delle regioni che garantisca una sede di confronto e deliberazione alle regioni nessuna iniziativa
Neppure la riforma costituzionale che va alla seconda lettura dove in questi giorni può fornire uno stabile a senza tetto federalista dello Stato
Un progetto che abbia competenze coerenti con il modello di Stato riconoscendo alle Regioni la competenza piena in materia di enti locali
E rinunciando alla tradizione tutta italiana per cui gli enti locali fanno riferimento diretto al centro
Il governo non dovrebbe trattare direttamente coi Comuni e le Province
Questi invece poi sono parte integrante di una di una regione
E quindi al loro interno devono rapportarsi al fine di anche del ripartizione dei finanziamenti anche per decidere il flusso del sostegno
Da parte delle regioni
Unità di Regione pertanto ripensata e ridefinita anche essa sul principio della sussidiarietà e del confronto un'idea che preveda l'istituzione in ogni regione di un Consiglio delle autonomie locali che affianchi l'Assemblea regionale
Tale consiglio dovrà essere chiamato a decidere sui temi di valenza strategica economica e sociale della propria regione
Con particolare attenzione ai tempi e la redistribuzione di risorse per assicurare la realizzazione delle funzioni di cui sono trovati dalla sanità ai trasporti dall'assistenza socio alla edilizia alle politiche di sviluppo rompendo la solitudine di quel regionalismo che da trent'anni oscilla tra il troppo pieno e il troppo vuoto di neo centralismo moltiplicato per venti
Questo federalismo che esalta l'unità del Paese rappresenta la riforma delle riforme un punto di svolta l'inizio di un cambiamento che ha bisogno di un dibattito elevato di un approfondito confronto di idee di una estrema chiarezza sull'obiettivo finale
La UIL sono convinto insieme a tutto il sindacalismo confederale intende partecipare a pieno titolo a questo dibattito
Delle nazioni e professional bare del professor Russo insieme al dibattito che ne seguirà e le conclusioni di Luigi serviranno ad approfondire la nostra riflessione per deferire il nostro contributo di idee e di proposte
Il Seganti il sindacato non può essere assente da questo dibattito soprattutto perché l'idea che l'aquila dell'azione sindacale trova nel tema del federalismo e della concertazione il terreno più consono a sviluppare la sua azione il suo ruolo c'è dovesse essere vero che si è chiusa una fase delle relazioni sociali italiane imperniata sulla concertazione centralizzata non si è certi esaurito l'esigenza di fondo della concertazione della politica dei redditi
Anzi
I nuovi termini di politica dei redditi della concertazione la sua nuova frontiera risiedono proprio una prospettiva del federalismo per garantire soluzioni rispondenti alle diverse realtà
Non più una concertazione solamente centralizzata ma una concertazione policentrica che veda le forze sociali partecipi delle scelte delle decisioni a livello regionale e degli enti locali
A tutti coloro che guardano con un certo fastidio la concertazione e la politica dei redditi a destra come a sinistra rivolgiamo l'invito a ricordarsi di cos'era l'Italia all'inizio degli anni Novanta e quale contributo straordinario notato sindacate riprese attraverso questo strumento risanamento del Paese
Oggi la sfide nuove e più ampie dobbiamo costruire un Paese moderno meglio organizzato in grado di ripartire risorse umane ed economiche
è una sfida a tutto campo per innovazione dell'Italia che richiede una politica meno rissosa
Una politica con la più maiuscola la UIL il sindacato dei cittadini questo chiede al sistema politico la UIL il sindacato di cittadini questo chiede per lavatrici per i lavoratori e per tutto il Paese ringrazio
Mi do la parola solo per un momento e Dole la parola al professor Albaro che ci rappresenterà lo scenario nel quale si innesta questa discussione sul federalismo grazie professor
Vi formulo l'invito di preparare una documentazione
Volta a fornire delle indicazioni quantitative
Sulla complessità dei problemi
Un governo
Quindi anche un governo federale
Si trova costretto ad affrontare non so per quale riflesso condizionato mi venne all'ammenda
Un quanto scriveva Sergio Ste nel mille novecento e cinquantatré
Scriveva stese
L'imposizione locale non può assicurare l'uguaglianza
Ho almeno limitare decisamente della disuguaglianza
Nel livello e nel costo dei servizi pubblici il località con risorse economiche molto differenti
Se si vuole affrontare questo problema sono inevitabili contributi statali agli enti locali
Non occorre molto per rendersi conto che in una situazione come questa gli interventi a favore degli enti più poveri sì attuati in misura adeguata
Dovrebbero assumere una portata tale da essere incompatibili con la vitalità dell'amministrazione locale
La politica finanziaria dello Stato potrà dunque assicurare una ragionevole omogeneità nelle condizione dei servizi pubblici in tutto il Paese
E nello stesso tempo non inaridire l'autonomia locale
Soltanto se sarà affiancata da una politica di retta ad attenuare le disuguaglianze economiche sociali
Tra regione e regione tra località in località nonché naturalmente ad allargare l'insieme dei mezzi a disposizione della collettività nazionale per questo e per ogni altro fine di progresso civili
Questo scriveva Serge Esteve nel mille novecento e cinquantatré
A distanza di circa cinquanta anni quali sono le condizioni economiche per affrontare nel nostro Paese il problema del terrorismo e in particolare di quello fiscale
Mi si permetta di fare una in una rapida sintesi perché nel nostro Paese quando si parla del Mezzogiorno generalmente non si fa non sia la possibilità di a vere in un estrema sintesi le condizioni per il
In quelle utilizzando tutti gli indicatori
Del Mezzogiorno mi si permetta di vendere rapidamente quello che è accaduto in questi ultimi tre decenni aldilà degli aspetti congiunturali di anno di otto anni e così via
Nei e tre decenni anni settanta anni ottanta e anni novanta
Primo
La popolazione io fatti confronti è vivo questi indicatori con riferimento Mezzogiorno centro nord e che normalmente vengono fatte Mezzogiorno italiane e il rapporto è mediato e non emerge con estrema immediatezza la
Distanza che c'è tra Mezzogiorno e Centro Nord voglio dimostrare
Che nel nostro Paese esistono due sistemi economici nettamente distinti e questo mi seppe perché più tardi gli entrato e richiamato alcuni aspetto riguarda i rapporti che occorre stabilire anche con l'unione economiche euro
Noi abbiamo nel nostro Paese si dice sempre la popolazione del Mezzogiorno è un terzo della popolazione italiana e quindi e la popolazione del centro nord e in quel terzo dalla popolazione italiana quanto dire che la popolazione del mezzogiorno e il cinque si colloca intorno al cinquantasette per cento della popolazione
Del centro no popolazione del mezzogiorno circa il cinquantasette per cento Vendola
Popolazione del centro
Bene
Le unità di lavoro quando parlo di un tema di lavoro non parlo di teste
Parlo di unità di lavoro a pieno tempo quindi trasformati DNA tempi ripieni permanenti perché c'è differenze oggi il c'è una polemica e intorno all'aumento di
Le teste ma con tipi di lavoro che e poi bisogna trasformare in unità di permane
Se voi notate nel nostro Paese le unità di lavoro a fronte di una popolazione del Mezzogiorno che il cinquantasette per cento
Non hanno mai superato al di là degli aspetti congiunturale ordinaria degli aspetti particolare diano dietro hanno non hanno mai superato il quarantatré per cento
Si collocano sempre tra il quarantuno il quarantatré per cento non sto a indicare Poli quali sono gli anni favorevole o meno non interessa in questo momento è entrato in questo polemicamente avesse soprattutto capire partendo da questi dati i problemi che si pongono nei prossimi due decenni e quindi da qui al due mila dieci in termini di interne ed economici da affrontare dicevo
Il pelle del Mezzogiorno
A fronte di una popolazione del cinquantasette per cento nel soggiorno centro nord non ha mai superato il trentaquattro per cento
Si colloca sempre tra il trentadue e il trentaquattro per cento andamenti positivi e in un primo periodo andamenti altalenanti dal secondo decennio andamenti
Sgombro subito il terreno da un fatto i tre decenni sono caratterizzate da fatti notevolmente diverso decennio Settanta
Problemi
Shock petrolifero decennio per decennio Ottanta alta inflazione decenni novanta risanamento per cui questi andamenti collocate lì come volete ma resta il dato di fatto che nel Mezzogiorno il PIL e non l'ha mai superato il trentaquattro per cento
Il valore aggiunto del mezzogiorno rispetto al Centro Nord visto settorialmente si presenta profondamente squilibrato voi avete una agricolture una pubblica amministrazione rilevante le industrie in tutto il trentennio settantadue mila non ha mai superato la soglia del ventidue per cento e praticamente una costante una variante del sud
Leggermente più alto ma molto distaccato rispetto al valore aggiunto all'agricoltura rispetto al Centro Nord e anche quello della pubblica amministrazione
Dieci
Altro grafico io richiamo l'attenzione su questo e questi sono gli investimenti fissi nel Mezzogiorno rispetto al prodotto lordo
Se voi notate questo dato investimenti fissi del Mezzogiorno sul prodotto lordo rispetti Agli investiti insieme investimenti fissi del mezzogiorno sul prodotto lordo del Centro-Nord presentano una costante una caratteristico un lamento strutturalmente ed è crescente nel corso del
Vi dico subito che è una in variante alla media degli investimenti fissi del Mezzogiorno in tutto il
Trentennio l'ammontare degli investimenti fissi a prezzi costanti si colloca nel Mezzogiorno intorno a sessantadue mila miliardi
Qualcosa in più in qualche anno qualcosa in meno ventotto e questo spiega il perché della costante del Inter collante decrescente degli investimenti fissi rispetto al Centro-Nord conclusione di questo e la produttività per un per unità di lavoro volgarmente parlato la produttività del lavoro la produttività del lavoro del Mezzogiorno rispetto al Centro Nord come conseguenza di di quel comportamento di investimenti è venuto una e strutturalmente calante rispetto al dato del
Vede il centro no evidentemente è conseguenza del tutto questo non può che essere il prodotto per abitante che come vedete si colloca altro altra altro grafico
Ed è crescente il prodotto per abitante del Mezzogiorno rispetto al Centro Nord dal cinquantotto e sette iniziale al cinquantotto e tre al cinquanta
Al cinquantasei e tre nell'ultimo decennio
Se questo viene effettuato in termini aggregati cioè il Mezzogiorno centro nord non emerge chiaramente la notevole
Il lodevole squilibrio che esiste quando e i dati vengono analizzati in termini regionale
Se voi guardate i dati in termini regionali voi trovate i PIL pro-capite il prodotto pro capite di ciascuna regione del mezzo Desire di ciascuna regione rispetto al PIL pro-capite del centro
Arrivati agli Abruzzi
Alla data all'Abruzzo voi trovate
Una percentuale che crolla rispetto alle percentuali del Centro-Nord era in questo senso che dico noi abbiamo due Italia un attore un'Alitalia che si ferma al Lazio
Una Italia che comincia che a comportamenti economici che a un modello economico che ha ha bisogno e di attenzioni particolari aldilà di certe polveri
Evidentemente al luce di tutto alla conclusione di tutto questo no non ci sono che i tassi di disoccupazione immune
Usando l'espressione del Presidente della Repubblica
Grati
Il Mezzogiorno che ha denunciato ieri
Vedete ventuno lettere per il Mezzogiorno
Contro il sette e una in variante perché negli ultimi anni si colloca sempre intorno al ventuno ventidue per cento a fronte del sette tre del sette per cento e se guardate il tasso di disoccupazione giovanile ancora sono più gravi per il Mezzogiorno che la dieci bis vedete come si collocano e che altezza si collocano i tassi di disoccupazione giovanile e se guardiamo ancora la disoccupazione secondo il sesso per il Mezzogiorno vedete che ma mano che si passa dalle regioni del centro nord la disoccupazione guardate l'istogramma la canna d'organo più più alta quel delle
Donne si colloca in alcune regioni a livello del quarantacinque per cento il cinquanta per
Questi in rapida sintesi tutti gli indicatori riguardanti il rapporto il confronto Mezzogiorno centouno
Arrivata a questo punto A B non resta che una prima conclusione su questo che le e il passante per capire che cosa ci aspetta nel prossimo fu
Un prima considerazione io non vi ho portato date di contabilità alle aziende dati di finanza pubblica
Io non vi ho portati i dati riguardanti le entrate e le uscite regionali della finanza non l'ho fatto di proposito e su questo richiamo l'attenzione delle istanze decisionali perché portare i dati di finanza pubblica regionalizzati significa portare entrate uscite mentre per le uscite i dati che si presentano hanno una certa attendibilità
Per le entrate il discorso diventa estremamente difficile perché ci sono questioni strettamente tecniche quando si parla di questioni tecniche in genere la gente si annoia perché parlare delle entrate regionalizzate significa risolvere il grosso difficile problema
Se la imputazione a livello
A livello regionale deve essere effettuata avendo come riferimento il contribuente de facto oppure il contribuente de iure
Quanto dire se la imputazione a livello regionale deve essere nominalmente assegnata alle singole regioni sulla base dei versamenti o deve essere determinata sulla base di chi effettivamente pagato imposte
Io su questo richiamo la vostra attenzione grazie su questo richiamo alla vostra attenzione perché se voi guardate il fondo perequativo nazionale li trovate già nella tabella che è stata predisposte per le pubblicata da ventiquattro ore li trovate
Che le regioni che donano sono le regioni del centro nord perché imputata nominalmente viva
Ed essendo imputata nominalmente Lima è evidente che poi quelle che dovranno sono quelle più il discorso show e Idi studioso di scienza delle finanze lo sa che estremamente complicato difficile ma è un problema tecnico perché se non si risolve si rischia vini puntare e praticamente prendete i dati della Ragioneria generale dello Stato che praticamente sono valutati quei bilanci alla luce del contribuente detector
Significa in questo senso
Edizioni per usare un'espressione leggermente vulcani perché per il Mezzogiorno
Si tratta di assistere a quella scelta di cornuto e mazziato che
Alla fine paga de facto le tasse mai gli imputati perché i centri produttivi sono in altra parte del paese si trovano
A pagare effettivamente e poi ad a vere a dover ringraziare perché questo che loro pagano se lo vedono come donazione
è un aspetto ma puramente tecnico che occorre risolvere
Ci si mette d'accordo intorno a un tavolo si stabiliscono le ipotesi ci si mette d'accordo sull'ipotesi di come calcolare la traslazione ma è un fatto che se non si risolve dal punto di vista tecnico dal punto vista politico assume una dimensione è una importanza di molto importante
Allora
Per tornare su questo si può aprire un dibattito ne possiamo parlare per tornare al passato
Vedete e dà i dati che io vi ho fornito credo che emerga chiaramente
Che cosa
Che la politica del passato Manolo Judge ieri il Presidente della Repubblica Reggio Calabria non ricorda la politica del passato non ha risolto i problemi Basilio
Quindi
Il passaggio logico successivo occorrono nuove forme di governo
E qui si pone il problema quale nuove forme dico
Ricordava Bussi
Ricordando e riecheggiando anch'l'auspicio del capo dello Stato il federalismo un federalismo solidale
Però per i darmi una idea
Quantitativa diffide sollecitato dall'invito di Mussi preparare un qualche cosa che lui poi ha definito scenario
Vi
Ho voluto fare un'ipotesi di quello che avviene da qui a dieci anni
Nei prossimi dieci anni quali sono i problemi grazie
Anche qui
La poi la proiezione della popolazione fatta dall'Istat
Offre per il Mezzogiorno ancora una popolazione che nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord e tende a crescere
Si passa dal cinquantasette per cento nel novantanove al cinquantotto per cento da qui a dieci anni
Se poi guardate la popolazione inetta
Inetta venti sessantacinque anni queste attenda ancora a crescere di più nel Mezzogiorno che rispetto al centro nord
Quanto a lire che l'offerta di lavoro il serbatoio di lavoro e più
Pressante più
Determinante nel Mezzogiorno intermedio offerto rispetto al Centro Nord
Saltando per il momento la tabella quattordici
Guardate la tabella quindici
Per cominciare a ragionare in termini quantitativi del
Ogni ipotesi di proiezione ogni ipotesi ogni lavoro previsivo deve poggiare su determinati poi io ho aperto il ragionamento e vi lascio come momenti quantitativi di meditazione queste cose
Chiaramente una proiezione nel nostro Paese per definire la linea di politica economica non può non partiva da un dato di fatto
L'aumento della produttività delle regioni del Centro-Nord perché e ho che se per caso crollasse in quelle regioni la produttività non ci sarebbero per come vorrebbe il Paese bene qualunque tipo di ragionamento deve partire da un potenziamento anche perché si va incontro
A un sistema globalizzato in cui l'elemento di competitività e fondamentale
No ancora quella la precedente
Perciò e con cura allora o ipotizzato un andamento della produttività delle regioni del centro nord del due per cento nel prossimo quinquennio
E del due e mezzo per cento
Nel quinquennio successivo per ampi aumentarle questa competitività guardate che il due per cento del primo quinquennio si colloca il linee bus
Lo so colmi problemi e con quello che abbiamo perduto di recupero di produttività in questo ma non ho voluto forzare perché questo mi permette vi permette di far capire la complessità dei problemi
Che si pongono per il Mezzogiorno quindi il due per cento di produttività due e mezzo per cento
Quel sessantasei e a fianco il cinquantadue vista indicare il prodotto per ha detto a prezzi costanti del mezzogiorno per cinque
Detto questo mi ho bisogno di una ipotesi obiettiva che vogliamo lavorare con un sistema economico che tende a rendere più competitivo il Centro-Nord lasciare inalterato lasciano in condizione di sottosviluppo il Mezzogiorno non certamente accanto perché non si che realizza un paese armonizzato nei suoi aspetti economici in tutte le sue parti de qui un'ipotesi Obiettivo un graduale miglioramento della produttività del Mezzogiorno rispetto al Centro Nord
Dico graduale perché si fa si si tratta di passare nel corso del dieci dei dieci anni dal settantanove per cento attuale all'ottantacinque per cento
Queste se mi concedete queste due ipotesi il gioco è presto fatto perché la produttività del Mezzogiorno deve marciare a livello di due sei per cento e del tre il sette per cento
Dietro queste cifre vi rendete conto della complessità per la politica economica davo dotare per poter realizzare questi dei risultati nel Mezzogiorno e se poi mi concede un leggero allargamento della base occupazionale nel
Mezzogiorno
Mi permetto zero sette per cento anno significa cinquanta mila unità a tempo pieno all'anno quindi nei dieci anni cinquecento mila a tempo pieno
Ripeto non parlo di teste perché poi lavoro flessibile lavoro part-time è possibile trasformati in unità permanenti in unità piene di lavoro cinquanta mila all'anno zero sette per cento
Se mi concedete anche questa seconda ipotesi il la mutamento del PIL nel nostro Paese deve assumere quelle dimensioni
Del due mezzo per cento e del tre per cento nel Paese
Richiamo la vostra attenzione ipotesi semplicemente di incremento del due per cento otto e mezzo per cento di produttività al centro nord
I ai leggero allargamento della base occupazionale nel Mezzogiorno e modesto recupero della produttività nel Mezzogiorno
Questo significa dover realizzare nel Mezzogiorno tassi del livello dei tre e tre quattro e quattro percento
Tralascio di fare la comparazione con i periodi passati perché credo di averla messi in evidenza passo subito all'ultima tavola per concludere avendo preso l'impegno di mantenermi die in venti minuti l'ultima
Coerente con questo modello con questi tassi di crescita per un ammontare di Investimenti che nel prossimo decennio deve aumentare di un terzo rispetto al passato
Questo è lo sforzo che bisogna fare e qui mi siano permessi
Quindi mi sia permesso una conclusione
Da questi dati che brevemente ma credo che
I grafici rimangono impresse qui della drammaticità del proprio del mezzogiorno e nel passato problemi non risolti e nel futuro problemi da risolvere
Permette di
Fare di pervenire ad alcune semplici concussione e porre alcune semplici domande
Prima conclusione nel passato i problemi non sono stati risolti quindi la politica economica dotata del passato non è stato sufficiente nemmeno all'atto ad attenuare i contrasti idee le gli squilibri tra Mezzogiorno e Centro no
Nel Paese esistono coesistono due sistemi economici
Centro nord e Mezzogiorno
Al di sotto del tre per cento
Del PIL non vi sono margini per intervento e per recuperare la il grazie direi quasi che il cane che si morde la coda mi viene in mente con l'intervista gli eredi Violante quando diceva lo sviluppo del Mezzogiorno lo sviluppo del Mezzogiorno del Mezzogiorno se l'unico elemento che permette di ottenere alti tassi di crescita nel Paese rovescio il probe se non si realizzano non ci sono problemi di internazione o di soste per intervenire nel Mezzogiorno
Se lo sforzo e l'altra mattina città e che bisogna realizzarli e bisogna attuare una forte politica perché i risultati vengono a cadere sul paesaggio
I risultati positivi
Allora lei domanda che pongo a chi ha delle responsabilità decisionali quale politica adottare da qui nel prossimo decennio tenendo presente dei mutamenti sostanziali sistemi produttivi di globalizzazione
Perché si possa realizzare un auto alimentanti essi meccanismo di convergenza fra le due parti del Paese
Quel tasso di crescita è coerente con un aumento degli investimenti di circa un terzo rispetto al passato domanda
Come si fa a garantire con regolarità e continuità l'elevato flusso di investimenti di cui il Mezzogiorno a Visco
Terza domanda perché ampio il dibattito su questo punto come deve essere regolato
Come deve essere definito il ruolo dell'operatore pubblico
E come si devono conciliare raccordare i diversi livelli di governo interni ed esterni
Perché la coesistenza dei due momenti di cooperazione e di competizione permette il rafforzamento dell'unità del Paese nel rispetto delle esigenze e delle diversità delle singole parti
E come devono essere definiti rapporti con Bruxelles
Da qui al due mila e sette
Data prevista per l'allargamento della Comunità e i Paesi dell'Est europeo per l'attuazione di misure di intervento differenziate per il Mezzogiorno da finalizzare e graduare alla riduzione dell'attuale gap di competitività rispetto al Centro Nord so bene
Che il governo ha formulato questa richiesta del passato so bene che l'opposizione il capo dell'opposizione ha detto che intende rivolgere so bene e conosco anche la risposta che è stata data mi si permetta però di dire che sul piano personale una interpretazione la risposta poggia sulla articolo ottantasette del trattato e il quale articolo ottantasette Bompard
Dissi studi
Sistemi
Vivenzi nell'ambito dello stesso paese quello che si chiede non è l'Inter a favore di una singola impresa o di un settore l'intervento riguarda una parte in tela del paese che costituisce forma un sistema dicono
Proprio per garantire quel principio previsto dall'articolo ottantasette cioè
La concorrenza occorre per mettere tutti gli operatori nelle stesse condizioni e quello che si fa anche nelle gare sportive nella vela che si introduce un articolato sistema di handicap per permettere a tutti i concorrenti a poter partecipare con eguale probabilità di successo
Io ho finito a mio parere però un auspicio come uomo politico e chiamato a votare fra qualche mese
Io ritengo che per quanto mi riguarda che con le nostre azioni in con le nostre decisioni col nostro comportamento
Una determinazione politica in questo delicatissimo momento occorre sia chiaro
Io la esprimo ricordando monta
A mio parere ciò che deve essere chiaro
In questo momento
E definire con chiarezza ciò che non vogliamo
E ciò che non vogliamo
Deve essere non vogliamo introdurre alcuna forma di governo che nei fatti tenda a rendere ancora più acuti gli squilibri oggi esistente tra le varie parti del Paese
Perché in questa prospettiva a mio parere si verrebbero a rafforzate gli elementi di conflittualità e quindi ad alimentari motivi che tendono a indebolire L'Unità del e creare sarebbe la nostra responsabilità se questo noi facessimo se questo ciò che non vogliamo non fosse chiaro
Grazie al professor varo credo che voi tutti abbiate potuto apprezzare il modo di affrontare un problema delle molte volte uno pensa che sul tema del federalismo uno scenario possa entrarci poco
Possa pensare che sia soltanto un problema di norme costituzionali o soltanto norme di natura fiscale di ripartizione di ridistribuzione delle risorse
Proprio di questi temi di sia distribuzione di risorse di composizione delle risorse dovete devono fare i conti con un con i problemi del Paese a ecco perché crediamo lo scenario sia importante per capire e a chi per chi deve decidere come deve decidere i quattro quesiti che poneva alla fine del suo intervento al varo credo che siano importanti che stiano lì a testimoniare come decide di federalismo significa anche affrontare questi problema ed ecco perché lo ringrazio
Da tempo ringrazio anche Laura Pennacchi chi c'ha raggiunto litri accettati possibile secondo voi
Adesso do la parola
Professor Luccioli invece ci ci farà il punto sulla situazione rispetto alla sua azione amministrativa decentramento amministrativo e le regole c'è oggi presiedo questo decentramento
Grazie negra all'ingresso di innanzitutto la Whirlpool per avermi dato questa grande opportunità
Di spiegare alcuni mie punti di vista su queste delicate questioni che interessano il paese la relazione non è stata consegnata provvisoria però sostanzialmente c'è tutto
Quinti io mi limiterò qui a riassumere semplicemente nuovi contenuti della relazione tenendo presente che la relazione è suddivisa in tre parti appunto una prima parte
Che cerca di fare il punto sull'attuazione della legge appunto delle leggi Bassanini che certamente non costituiscono una grossa riforma nella nel settore specifico del decentramento amministrativo
Una seconda parte in cui Vallotto più da vicino mille in particolare alla legge delega centotrentatré novantanove il conseguente al decreto legislativo al numero cinquantasei del due mila cosiddetti provvedimenti di federalismo fiscale
Molto esaltati da alcune parti non e né una terza parte commesso per completezza in cui in cui faccia del fu una breve presentazione una valutazione di alcune riforme
Istituzionale diciamo una in particolare l'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
E poi una valutazione appunto della provvedimento che andrà in discussione la settima pro alla settimana prossima
Al Senato per la seconda lettura che ha chiamato appunto la riforma federale dello Stato vero non c'è offerta lascerò questa parte perché squisitamente politica Queen perverranno del politici loro meglio di me potranno dire con le loro il loro punto di vista su queste questioni
Quindi mi limiterò ad analizzare con qualche bersaglio non con qualche piccolo dettaglio i due primi punti
Voglio iniziare con questa con uno slogan due cesti vuoti non fanno un paniere pieno il sia il decreto uno e non è uno solo sono un un gruppo di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri sul decentramento amministrativo che è stato tanto non è saltato negli ultimi mesi
Che il trasferimento appunto di trentasei mila uomini né di trentasei mila miliardi due mila ventidue mila uomini io dico che in parte è un cesto un cesto vuoto
E in parte anche vuoto il secondo accesso cercherò di spiegarlo però vorrebbe far fatemi ripartire un po'reale dall'inizio le leggi Bassanini come dico dicono appena accennato operano un forte decentramento amministrativo però incorporano principi di federalismo questi principi di federalismo sono state intentate citate sono la sussidiarietà sono la lista chiusa per le competenze
Dello stato De Quincey nel trasferimento di queste competenze a livelli sub centrali di governo l'adeguatezza la dizione la diversità o differenziazione l'efficienza la cooperazione tutti i principi esplicitamente menzionati menzionate appunto dalle leggi ma dalla legge Bassanini di base quella cinquantanove novantasette
A potrei dire un limite di questa legge non esplicita chiaramente all'equità anche se implicito nell'analisi nel sistema diciamo non c'è
Se ne inventa uno nuovo che non esiste negli altri partners che cosa che cosa mi riferisco mi riferisco al punto in cui appunto pretende di trasferire nella generalità delle funzioni amministrative ai comuni
Ora basta riflettere sullo stato dei nostri comuni appunto sui sette mila di essi sono comuni molto piccoli con strutture adeguate perché questo pone fa capire come ci sia un grosso punto intimo Inge interrogativo sull'attuazione sulle possibilità di attuazione di questo di questo provvedimento
Si dice che anche si diceva almeno nelle relazioni e nel discorso ufficiale che questo provvedimento prendeva a modello il modello tedesco dico non è vero non è vero perché il modello tedesco appunto è imperniato sui Lanzaro Lante come li vogliamo chiamare che sono centri attivi di amministrazione attiva e Comuni svolgono il ruolo che svolgono in tanti altri intatti altri sistemi Consoli da questo questo provvedimento le regioni e nel ruolo come ruolo di programmazione di coordinamento nel quale alcune non avrebbero dato grande prova di sé negli ultimi venticinque anni mantiene potere generale di sostituzione
In testa al governo centrale confermando così la logica dello la logica del re del decentramento amministrativo
A quasi quattro anni dall'emanazione delle prime due leggi Bassanini a leggere il rapporto dello stesso ministro l'attuazione sembra cosa fatta
A in realtà è stata è stato svolto un grosso lavoro di legislazione delegata e di regolamentazione
Si sono adottati più di cento provvedimenti molti decreti dal Presidente del Consiglio dei ministri tutti concordati con le regioni agli enti locali
Nella relazione entro nel merito di alcuni diessini qui mi mi mi limito soltanto come dicevo prima sottolineare la questione nota il trasferimento delle risorse umane finanziaria
Io non ho l'apparato appunto c'ho pensato di trovare una lavagna luminosa tradizionale ma cui il professore dell'amico Alvaro è arrivato Coppa Ortone impegnarmi a spesa spossessato diciamo a però appunto nella relazione sono allegate le tabelle
Sono tabelle non mira sono tabelle elaborate dalla commissaria per commissione cosiddetta bicameralina che segue appunto
L'attuazione della riforma amministrativa ecco dei trentasei mila miliardi di cui dicevo prima solo dieci mila sono sono risorse aggiuntive che vengono trasferite al regime appunto alle alle Regioni
Alle Regioni
E questo ora questo e molto poco nessuno se lo chiede nessun giornalista se lo chiede ma questo è il vero problema allora il Governo non lo dice
Lo dice un rapporto stato nell'ambito del time out dalla dalla Sud Just the qualche anno fa il fabbisogno e il fabbisogno appunto di risorse del trasferita trasferire alle Regioni e quindi anche agli enti locali
Viene stimato in una forchetta tra le centoventi mila per i centoquaranta mila miliardi
Quindi a prendere anche per buone tutti i trentasei mila miliardi noi stiamo trasferendo cioè si starebbe resta trasferente tono va una una somma tra un quarto un quinto di quelle di quelle necessarie
è di quelle necessarie
E il discorso non è finito è finito tutto l'impianto appunto legislativo come s'è detto ma le regioni e gli enti locali soprattutto i Comuni dovrebbero definire gli Ambiti territoriali ottimali
Perché appunto prendendo atto di quel problema che dicevo prima che molti Comuni uti singoli non sarebbero in grado di svolge nella nuova massa di funzioni di funzioni amministrative che gli viene riversata addosso devono creare appunto di nuove strutture nuove strutture saranno consorzi unioni non comitati speciale quello che volete comunque organismi cosiddetti dall'FMI realismo mono funzionale cioè organismi specializzati
E questo è questore molto un problema molto difficile da risolvere nel breve me nel breve nel breve termine ecco veniamo alla al secondo punto di questo decreto il trasferimento di ventidue mila uomini il Governo il commissario straordinario per l'attuazione delle leggi Bassanini dice che è cosa fatta
A me non risulta che sia stato trasferito voi quando qualcuno qui se voi del sindacato probabilmente lo sapete meglio ce lo diranno anche meglio i presidenti delle delle regioni
Delle delle regioni in questo senso io dico in questo senso io dico appunto che il primo cesto delle risorse finanziarie no
Anche delle risorse umane e in parte ingrossa parte vuoto e rischia di essere questa operazione molto diluita nel tempo ritardata nel tempo tant'è vero lo stesso governo
Nella lo stesso Parlamento da ultimo che non crede proprio alla fattibilità ravvicinata di questa operazione cioè dello del trasferimento degli uomini sia dato una clausola di Saburo frase salvaguardia dice
Dice che
Se gli uomini non verranno trasferiti entro l'anno comunque gli enti locali potranno avvalersi e di questi uomini rimasti al centro
Come dire che il sindaco di Canicattì per farsi fare un accertamento ICI chiama uno del ministero delle Finanze egli dice fame fanno un accertamento Ici cioè lo vedo una possibilità molto
Molto molto molto molto teorica
Vengo a adesso nero al se conto al secondo punto valutazione del decreto legislativo cinquantasei in alto imparziale attuazione appunto della legge numero centotrentatré
Io questa la definisco appunto che cosa ha fatto questa operazione questo decreto
A appresso il vecchio trasferimento della dal Fondo sanitario nazionale e lo ha trasformato poco impacco compartecipazione all'Iva con l'aliquota del vinto venticinque virgola sette per cento
Ma ecco per noi economisti ed è uno studioso di scienza delle finanze la compartecipazione è un trasferimento implicito
Siamo passati quinte Ibra un trasferimento esplicito a uno implicito che è meno visibile tra l'altro che meno che meno visibile
Cambia quinti nominalmente il modo di finanziare la spesa sanitaria delle Regioni
Ma l'ammontare delle risorse di nuovo anzi a maggior ragione in questo caso attorno alle trentasei mila miliardi rimane esattamente lo stesso anzi c'è qualche qualche riduzione anche qui si prevede si prevede un lungo periodo mio di transizione tredici anni per passare dalla cosiddetta spesa storica nominalistiche nominalistica mentre molto perequata
A una a trasferimenti appunto perequative che siano commisurati a fattori fattori più realistici quali sono questi fattori di correzioni più realistici la capacità fiscale
Pentiti avrebbe nel caso specifico per circa dieci mila miliardi e che ancorata all'IRAP lì nella relazione c'è un piccolo errore cioè ancorata alla all'IVA in realtà il nove lira per gli altri tributi propri i fabbisogni sanitari la dimensione demografica
Una osservazione appunto importantissima che è stato è stata anticipata dall'amico Alvaro
Quando noi perdiamo la capacità fiscale appunto ed è il fattore di correzione più importante qui pigliamo dati di versamento riscossione formale appunto dell'imposta
Dell'imposta di questi tributi propri
E l'IRAP peraltro come mai molti di noi sostengono non è una buona imposta regionale ma un'imposta erariale vera e propria
Quindi questo fattore correggere per la capacità fiscale
Non aiuta affatto la perequazione lavora in senso esattamente contrario alla perequazione perché non c'è dubbio che la Lombardia ha una capacità fiscale maggiore della Calabria non perché deve e quindi bisognerebbe tenere quindi non è sorprendente che simulando questo meccanismo viene fuori che la la Lombardia contribuisce sei mila e cinquecento miliardi e sei mila e cinquecento miliardi mentre la Campania ne riceve quattro mila e due
Tra l'altro la Campania ne riceve meno di quanto ne dovrebbe ricevere che sta succedendo un po'quel c'è un po'di tensione nella zona che verrà fuori proprio nel prossimi nei prossimi giorni questo meccanismo di perequazione non tiene conto di differenze di reddito di occupazione di infrastrutture sì fonte appunto soltanto sulla spesa sanitaria sostanzialmente serve serve a appunto a coprire per un terzo circa no nel per un terzo poco meno di un terzo la spesa la spesa sanitaria
Meccanismo appunto tra l'altro va al va esaminato nella fase transitoria perché per il due mila e uno non cambia esattamente niente assolutamente l'hanno voluto lasciate giustamente come erano per facilitare una transizione no
Più dolce ma guardandola regime
Non vorrei entrare nel prime time né particolare dalla formula matematica ma la formula matematica opera quella che è stata allegata e comunque pubblicata appunto nell'allegato tecnico al decreto cinquantasei
La formula che opera una sul opera la suddivisione dei fondi
Si vede una cosa molto molto interessante che riguarda poi l'esistenza di un fondo perequativo ulteriore che viene chiamato Fo per nella nella nella foto nella formula
In realtà questo Fo per non esiste
E questo fondo perequativo non è un fondo perequativo di carattere generale come ci si aspettava dopo tante rimaneggiamenti appunto di questi fonti si dice però nella legge delega nel decreto legislativo che si aboliscono tutti gli altri fonti tutti gli altri trasferimenti questo è in parte vero in parte falso
Cioè non hanno avuto neanche il coraggio di eliminarlo perché qui qual poco il problema qual è che per fare perequazione non non si fa la perequazione soltanto con la spesa sanitaria bisogna anche avere altre voci ci sono altre voci quelle le cose che mi interessano più da vicino
Sono le spese per lo sviluppo locale
Lo sviluppo regionale e locale ora a una a un a un primo esame superficiale sembrerebbe che ci siano altre spese dentro questo meccanismo in realtà non c'è
E questo risulta chiaro nelle ricche sale risulta chiaro se uno esamina attentamente e la formula la formula mette un tetto alla spesa quel tetto è stato fissato in relazione al fabbisogno appunto di nella sede di sanità di spesa sanitaria ne in questi in questi anni
Comunque la spesa comunque le Regioni devono rispettare certi standard fissate nella programmazione e nella programmazione nazionale mettete insieme due parà dei due parametri e vedete che le non resta alle regioni nessun'altra non non ci sono risorse residue per fare altre spese
Di qualsiasi altro tipo quinte questo fondo perequativo aiuta soltanto le regioni a finanziare e in parte a finanziare la spesa sanitaria ora vorrei tornare super ancora su un punto tecnico l'articolo ottantatré anzi l'accordo regioni appunto governo nelle dell'estate scorsa aveva però ha concordato l'abolizione del vincolo di destinazione questo vincolo di destinazione è stato se uno guarda attentamente e le leggi se lo capite bene
Elimina il vincolo per un anno male o reintroduce nel triennio alla fine del triennio due mila uno e due mila e tre sparirebbe sparirebbe ma condizione a condizione nocche
Siano nel frattempo attivate procedure di monitoraggio e verifica che che era che appunto garantiscano certi stampante quali quantitative nei servizi resti se le Regioni non riusciranno a introdurre queste queste queste procedure verranno reintrodotti il trasferimento i condizionali
Come tanti prevedono anche io prevedo nei prossimi anni e contestazioni crescente tra Regioni e governo centrale sul rispetto degli standard sulla responsabilità delle spese in eccesso sulla sottostima del fabbisogno una telenovela che non finisce più
Ed è veramente anche di questi giorni ogni ogni giorno ogni giorno ci sono analisi appunto denunciano proclami no pepite riducono tutta la questione no al finanziamento della Regione
Della sanità ora la sanità è certamente importante ma stranamente al nostro Paese nove almeno con le risorse pubbliche sex
Ente sei virgola cinque per cento del PIL spente è quello che attualmente spente del tram meno di altri di altri Paesi che si confrontano consente si confrontano con noi
Consiglio che si confrontano con
Ora ho detto la compartecipazione un trasferimento implicito
Siamo passati da un trasferimento implicita ed esplicita uno esplicito è venuta meno la trasparenza sorvolo nelle l'operazione come ho detto non è solo di vetrina ma è non è neutrale mia non è neutrale perché appunto ora ente altamente probabili frizioni contrasti
Non lo sfiora questo decreto legislativo in alcun modo la questione
Di una più precisa suddivisione di compiti e responsabilità tra governi centrali e governi regionali in materia di programmazione e gestione della spesa sanitaria
Sanitaria
Allora rispetto a questo avvento negli ultimi anni è studiato ho studiato il problemi del federalismo in particolare anche e i meccanismi di perequazione e io mi ringrazio la UIL valutarne l'opportunità degli presentare una mia proposta una mia proposta alternativa che descriverò brevemente
Brevemente qui negli ultimi anni è invalsa l'idea che bisogna abolire tutti i trasferimenti trasformarli in un in confronto questo fondo non deve essere non deve essere condizionato ma deve essere libero perché questo è saltata l'autonomia delle regioni
Ecco io sono contrario a tutto questo metallo se mi piace la sentire le reazioni anche di autorevoli esponenti
Dei governi regionali perché studiato appunto i sistemi degli altri paesi vedo che in tutti i sistemi federale ci sono i tributi propri e ci sono le compartecipazione ci sono i trasferimenti
Io vedo è come altri vedo almeno tre canale di trasferimenti espliciti tre canali di
Trasferimenti a specie il primo quello che finanzia e cosiddetti diritti di cittadinanza fra cui la sanità l'assistenza all'istruzione e la formazione
E questo è un canale di carattere appunto un conto di carattere verticale che vada al Governo centrale alle Regioni fino agli enti locali
Il secondo canale quello che aiuta le Regioni e gli enti locali a produrre fornire beni pubblici locali
Beni pubblici locali Pipolo strade fognature l'acquedotto uno e quant'altro
Distante dal confrontabili accosti confrontabili perché evidentemente qui
Non si può realizzare meccanicistica mentre no il principio d'uguaglianza perché la comunità ricca avrà strade pavimentate ma magari di qualità inferiore alla comunità
Il comune più ricco potrà farsi anche
Strade lussuosissima è ben pavimentata un terzo canale è quello che io chiamo no dei cosiddetti aiuti allo sviluppo da tenere separati
Noi siamo vediamo ma non solo noi in un Paese con forti squilibri regionali innaturale no che è naturale che o lo governo centrale o le regioni più ricca aiutino le regioni il ritardo più pop allora bisogna tenere sempre sì distinti e separati questi fonti per vedere per renderli trasparenti e vedere quello che sono quello che esso
Quest'ultimo appunto Canale riferendomi adesso tornato alla soluzione concreta nel due mila uno è totalmente vuoto è totalmente vuoto questore il dramma il dramma dell'assenza attuazione
Ora
Bisogna beh non basta uno dice potrebbe essere vuoto è un è un caso voi ho voluto nove non si capisce nella situazione italiana gli aiuti allo sviluppo sono una parte una parte della politica economica generale allora delle due l'una o c'è una politica economica
Generale che mirata al superamento dello sviluppo regionale allora questo canale può essere sottodimensionata di menzionato ma comunque deve esistere oppure non c'è questa politica economica mirata al recupero degli sviluppi regionale allora questo canale
Del federalismo diciamo del federalismo fiscale deve essere deve contenere delle somme cospicue anche rispetto a questo problema si pone un problema di di di di fonti di fonti e di conquista di con questa con con ritardi
Appunto delle risorse assegnate il tutto implica naturalmente un approccio di coordinamento un approccio cooperativo attorno a un programma comportato non solo con il governo centrale ma anche con l'unione con l'Unione europea
Questi termini mi sembra riduttiva l'idea all'ipotesi di un approccio competitivo fai da te in un contesto appunto con forti squilibri regionali come quelli che osserviamo nel nostro Paese aveva ben comunque velocemente alla né
Cercherò di restare nei tempi vengo alla questione la politica regionale noi del novantadue il professor nel novantadue Dacre fermo la fine dell'intervento straordinario rimanevano le leggi quattrocentottantotto
Altri strumenti appunto di incentivazioni e sono state messe a punto lentamente i nuovi istituti della programmazione negoziata durante lunghe quattro anni né
Già nel novantacinque si manifestava qualche ripresa degli investimenti ma nella seconda metà degli anni Novanta emergevano ritardi e inefficienza
Professor avvarrà presentato tutte le statistiche è inutile che mi diffondo su queste cose mi diffondo brevemente su cosa i tempi lunghi per la riforma amministrativa che incide anche sulla
Efficienza ed efficacia della politica regionale la complessità di certe procedure conferenza di servizi tavoli di coordinamento cabine di regia etc
E i i vari istituti complessivamente concludono poco i vari istituti della programmazione negoziata concludono poco mobilitano poche migliaia di miliardi
Avete le tabelle norme nella relazione quinte salto nove il limite fondamentale però di tutto questo discorso è che dove che nel Mezzogiorno appunto nelle anch'anche nelle altre aree arretrate
E le regioni proprio agli enti locali con le scarpe con dotate di scarse risorse hanno poco o niente da offrire a questi strumenti di tipo triangolare dove si mettono insieme appunto sindacati dei lavoratori datoriali enti locali gli enti locali hanno poco niente da dare ne deve dare ora anche qui c'è scambio di accuse reciproche tra Regioni e governo centrale
E in realtà la situazione molto confusa nel presentare il rapporto il rapporto l'Upter ciò rapporto sullo sviluppo territoriale il ministro del tesoro dice che dopo le modifiche fatte le norme nel corso del novantotto novantanove i ritardi sonora dovuti alla periferia
Più precisamente sino al novantanove al centro dal due mila alla periferia che non ha saputo fare la propria porte la propria parte che non rispetta le scadenze rappresenta progetti scadenti e non bene istruiti
Una prima conclusione che si può tirare
è che le procedure della programmazione negoziale purtroppo finora hanno creato solo un circuito virtuale occorre che creino un circuito virtuosa ma questo è solo una frase questa è solo una frase ad effetto
I problemi sono tanti ma ce n'è uno perché li domina tutti
I dati dal professore Alvaro ci hanno fatto vedere in maniera lampante come il Governo il Mezzogiorno cresceva forte appunto negli anni settanta negli anni ottanta
Ma che la crescita appunto se spenta no quanto appunto negli anni novanta il Governo per necessità anche al per altre necessità anche comprensibili ha spento l'intervento straordinario
Il ministro del tesoro dice che ci sono appunto in questo rapporto appena citati dodici mila miliardi di fonti per lo sviluppo ho chiesto in giro nessuno riesce a trovarle nel
Non non si che non si riesce a individuare il capitolo dove stanno col mercato
Quindi non si può a mio giudizio parlare di perequazione di solidarietà di modello federalista alla tedesca se poi su base annua SISTAN si stanziano dei ponti semplicemente irrisori per affrontare il problema
Degli squilibri regionali
E sono proprio alcuni dati di confronto tra Germania e Italia preciso nella radiazione nella relazione che mi presse perché mi sembrano molto significativi che dovrebbero indurre tutti a riflettere
In dieci anni la Germania ha speso a favore dell'Antonio tale settecentocinquanta miliardi di euro
Pari a un milione e quattrocentocinquantuno mila miliardi di lire
Una somma impressionante che l'Italia non ha speso per il Mezzogiorno Nehemiah neanche negli ultimi cinquant'anni
Una mia stima confrontata con quelle della spinte Svimez non arriva a quattrocento mila miliardi
Ne per certamente neanche nei centoquaranta anni di storia unitaria nell'antro di Antalya vi siete al diciotto per cento della popolazione tedesca nel Mezzogiorno risiede il trentasei per cento della popolazione italiana
Ma un'ultima considerazione sulle risorse finanziarie sull'approccio di programmazione programma
Ho negoziato sono finiti i fonti è ora il governo si accinge a trasferire la gestione dei patti territoriali alle regioni ma senza una lira
Nell'ultima delibera appunto nell'ultima delibera del CIPE di dicembre di dicembre appunto sono esauriti i fronti tutto bene no nel perché appunto non non si parla non si parla né di risorse né di strategia
Si legge nello stesso terzo rapporto sullo sviluppo territoriale che negli anni novanta non c'era una precisa strategia
Ce n'è una per l'immediato futuro o in vista dell'allargamento ad Est dell'Unione europea e dell'uscita di tutte o quasi le regioni meridionali dal Quadro comunitario di sostegno
Non mi pare proprio che è un punto che ha citato già il professore al bar e su cui anch'io insisto tenendo presente che appunto la decisione se conto l'ultima è presa di posizione del commissario responsabile per questa questione avverrà nel due mila e quattro
Nel due mila e sei finiscono il conte nel due mila e sette ce ne sarà il nuovo nel nuovo regime ma la decisione è in corso di analisi e di studio sarà presa entro il due mila e quattro
Allora anche qui io mi soffermo brevemente se i patti se non c'è politica regionale
Se non ci sono sei gli strumenti della programmazione negoziata hanno funzionano poco e male che cosa dobbiamo chiedere cosa possiamo aspettarci
Dobbiamo chiederà al governo
Quello che è un qualsiasi governo deve posto
Quello appunto di accentuare lo sforzo per la infrastrutturazione nel Mezzogiorno per lo sviluppo del capitale fisso sociale improprio ed insieme con le regioni e gli enti locali e qui arriva il nodo del federalismo diciamo fiscale
Allo Stato Allo stato le regioni specie a statuto ordinario non hanno le risorse necessarie per fare quello che è necessario
Allora ci sono tre alternative governo centrale aumenti ai trasferimenti il governo centrale dal loro i poteri impositivi per procurarsele o aumenta le compartecipazioni ma senza nasconderli sotto forma di di di fondi perequativi le Regioni utilizzano l'intervista mentre
Va da sé che le regioni con bassa capacità fiscale
Hanno bisogno comunque di maggiori di maggiore di maggiori trasferimenti
In questi termini il decreto legislativo numero cinquantasei è una risposta inadeguata insufficiente
Non ci sono trasferimenti costi diretti cosiddetti di aiuto allo sviluppo non c'è politica economica regionale mirata superamento appunto degli squilibri regionali
Non si è visto da nessuna parte che due certi vuoti facciano un paniere piena
Grazie adesso
Continuato nel nel nel solco del ragionamento rispetto ai problemi creati dalla diversa delle leggi le considerazioni promette sul fisco
Le valutazioni anche legati a proposte specifiche sul mobile su come finanziare il sistema delle Autonomie
Crediamo che ora passiamo senz'altro a parte centrale del nostro incontro ringraziamo altra tempo ci sono giunti con voi sia Roberto Formigoni presidente della Regione Lombardia sia Gino Nunes presidente dell'UPI godere dei problemi le presidenze Luca Andrea problemi fiscali ringraziamo di aver accettato diverse con noi come ringraziano loro presenza sia Epifani sia Bonfanti si ravvisano in rappresentanza di CGIL e CISL ora crediamo che sia giusto dopo il parlato tanto di regioni dalla camera da regioni dei problemi istituzionali delle competenza senza risorse di dare la parola alla prima e capi istituzione che lavora crea chiamata dentro questo dibattito a discutere visti i problemi del Vito D'Ambrosio che il presidente della Regione Marche
Io credo che di ringraziamento che tocca fare anzi tocca fare e volentieri faccio da guida per aver organizzato questo tipo di incontro
Sia in questo caso a me nel caso mio particolarmente sentito perché il federalismo non può esistere soltanto a livello di governi ed istituzioni
Se non c'è un approccio che sia federalista anche a livello di grandi organizzazioni è un federalismo molto zoppo ed è un federalismo molto come dire confinato nell'angolo e può sembrare soltanto una una diatriba fra chi ha un pochino più potere fra il Governo centrale dove né sul territorio cinese
Quindi questa attenzione di un'organizzazione sindacale come la guida è un segno importante io vorrei fare una riflessione Breve ma che via un ponte quadro della situazione perché in effetti noi ci troviamo in un momento nel quale
Dovremmo riuscire a tirare le somme di un processo invece questo processo sta rallentando inevitabilmente inesorabilmente
Inevitabilmente perché l'approssimarsi delle elezioni rallenta tutto purtroppo in tutti i Paesi da noi rallenta un po'di più perché le elezioni si si succedono
Con frequenza eccessiva e poi perché
Non solo sta rallentando perché in effetti si tratta di capire come funziona sei funzione se vai avanti un processo che era nato con altri presupposti e che per strada sta cambiando
Faccio subito un quadro della della situazione non siamo partiti lo diceva una delle due relazioni adesso non ricordo quale credo quello del professor Russo
Quando ironizzava anche un po'sul sul termine federalismo amministrativo che sarebbe una nuova categoria inserita negli studi costituzionali questo è il vero
Ma la verità è che se ricordiamo come storicamente e partito questo processo questo è un processo che partito sull'ambito diciamo governativo
Verso con attenzione verso i rami bassi cioè i rami dell'Amministrazione soprattutto perché gli iraniani chi erano all'esame della commissione bicamerale questo era all'inizio il il panorama quindi sostanzialmente c'era
Una necessità che era ovvia di ripensare il modello organizzativo costituzionale quindi di dare una forte radice una forte sponda una forte copertura costituzionale a quella che nel frattempo andava avanti e che era il discorso di un decentramento forte che poi diventato un federalismo amministrativo quando il progetto dalla Bicamerale
è saltato per le ragioni che non sappia quindi noi ci troviamo sostanzialmente in una fase nella quale quello che doveva essere il binario parallelo e meno importante è diventato l'unico binario non solo ma con un ulteriore passaggio che è quello di un binario
Non ancora concluso dal punto di vista concreto della strutturazione e di quella che tecnicamente
Noi siamo soliti chiamare come diciamo attrezzatura
E come strumentazione delle leggi di riforma noi abbiamo già passato nel nostro Paese il periodo della fine degli anni Settanta dove si pensava che fatto una legge la riforma fosse già concretizzata in effetti abbiamo visto che se non ci sono strutture se non ci sono
Dietro delle previsioni concrete le riforme non si fanno
Qual è adesso quindi il il l'attuale stato della situazione lo stato della situazione è quello di una legislazione
Sostanzialmente incardinato sulla legge cinquantanove del novantasette la famosa Bassanini il danno diciamo quella fondamentale perché ma ci sono altre tre legge sul tre
Profili particolari trasporto pubblico locale all'agricoltura il mercato del lavoro che hanno normative proprie ma il il solco e quello accompagnata dal decreto legislativo centododici la delega al governo
Che
Poi in questa ultima fase del Duemila in questa prima fase del due mila uno dovrebbero essere strutturati attraverso trasferimenti di risorse di personale dalle organizza dalle amministrazioni centrali
Ai governi sul territorio io preferisco parlare
Di governi sul territorio piuttosto che di Autonomie locali eccetera
E qual è la situazione attuale professor Russo prima chiedeva di saperlo e io glielo posso dire ad oggi non è passato nessun dipendente delle amministrazioni centrali alle amministrazioni regionali
Abbiamo faticosissimo i percorsi davanti a noi in cui sostanzialmente cercheremo di porre rimedio ad alcune distorsioni di questo nostro Paese che sono direi stratificate e che per esempio rendono difficilissima la mobilità sul territorio noi possiamo scrivere che i dipendenti dei ministeri debbono passare alle Regioni o debbono passare
Alla al e poi le Regioni possono assegnati alle Province come abbiamo fatto noi nella realtà concreta nelle regioni verranno soltanto quelli che per una ragione o per l'altra gravitano intorno a quel territorio altrimenti trasferire
D'ufficio personale oggi è difficilissimo perché perché questo nostro Paese primo il problema Della Casa c'era a una mobilità difficile a una mobilità quasi inesistente questo il primo punto secondo punto perché l'attribuzione di nuove funzioni
Intanto a un senso se accompagnato dall'attribuzione di nuove risorse e di nuovo personale in quanto questa attribuzione non siano attribuzione definitiva questo è il punto fondamentale cioè non può essere che a priori
Si stabilisce che la nuova funzione assegnata alle Regioni o alle Province o ai comuni perché alcuni sono state traslate direttamente costeranno otto otto e quindi si trasferisce dopo e non si tocca più niente perché
Perché sappiamo benissimo che questa non è una riforma a costo zero perché sappiamo benissimo che nell'andamento concreto ci possono essere degli spostamenti in più o in meno e quindi bisognerebbe aprire
Un tavolo di non di concertazione ma di contrattazione con il governo centrale finché il governo centrale rimane l'unico detentore di risorse perché questo è l'altro elemento diciamo di grande importanza il federalismo fiscale italiano e ancora un federalismo in gran parte derivato ed è derivato ma non alla tedesca
Perché anche federalismo fiscale tedesco derivato mai più forte che c'è perché in sede di contrattazione fra lender e governo centrale i lender sono usciti in pochissimi anni da portare
La quota parte delle regioni sul gettito IVA tedesco dal trentadue al cinquanta per cento
Perché anno dopo anno si ricontrattare la percentuale di gettito di fissi di tributi nazionali da destinare ai ai lender
Questo è il modello tedesco il modello francese è un modello e e quello spagnolo che sono simili a un modello diverso perché della grano proprio il governo del tributo in Francia hanno delegato dei tributi specie dieci anni fa circa hanno delegato dei tributi non quelli principali ma quali seconda che vengono gestiti completamente sul territorio
In Spagna invece hanno fatto un una via di mezzo cioè c'è una quota parte
Del di un tributo nazionale che e quello che Valente la nostra IRPEF soprattutto che può essere governato sul territorio entro determinate percentuali un terzo del tributo complessivo può essere sul territorio aumentato diminuito di una cifra
Fino al venti per cento di Pacciani
Noi non abbiamo nulla di tutto questo
E questo è il punto da cui dobbiamo partire perché e e lo dico per esperienza personale drammatica avendo cercato ieri di chiudere il bilancio di previsione
Dell'anno due mila uno della della mia regione e riuscendo a farlo domani perché ci troviamo di fronte ad un
Federalismo fiscale talmente timido attualmente che in negli ultimi quattro anni per la mia regione ma è un dato direi complessivo voi credo che
Anche per anche per Formigoni il problema si pone uguale identico anche se con dimensioni molto maggiori di quelle della Regione Marche il la quantità di risorse trasferite alla mia regione non per la sanità è rimasto sostanzialmente invariato
Il che significa che se io voglio agire con l'ho deciso di fare in controtendenza rispetto a momenti di crisi mondiale che hanno inciso pesantemente sull'economia marchigiana orientato all'export
Cioè la crisi asiatica la crisi russa e chiaro che ho dovuto scegliere la strada di un aumento dell'impiego dell'indebitamento un'iniezione di liquidità forte io oggi ho una regione che ha un tasso di disoccupazione medio inferiore al quattro per cento
Poi è chiaro sul Sole ventiquattro Ore e cioè che noi siamo i più indebitati d'Italia ma che io però ho dovuto fare questo perché non avevo nessuna possibilità alternativa si poteva aumentare fosse
Il metano diciamo o o o l'imposta sulla trascrizione del dei passaggi di proprietà allora
Se questo è l'attuale stato della situazione dobbiamo capire con precisione come si va avanti perché perché l'unica cosa che non possiamo consentirci di restare firmi perché restando fermi salta tutto perché ci troviamo in una situazione nella quale in sostanza c'è uno scarico di responsabilità assoluto senza trasferimento di risorse e allora
Secondo me
Si va avanti con innanzitutto interrogandoci sulla effettiva necessità del federalismo io voglio mettere i piedi nel piatto tranquillamente
Non c'è scritto da nessuna parte non ce l'ha ordinato nessun medico che dobbiamo fare il federalismo dobbiamo però vedere se in questo Paese il modello che fino a prima di questa riforma cena era un modello di funzionamento soddisfacente la risposta è no questo credo che sia tutti quanti ne siamo profondamente convinti
Questo Paese ha alcune caratteristiche che rendono necessario e improcrastinabile ormai una riforma nel senso di un'applicazione concreta del principio di sussidiarietà nella sua determinazione e più semplice che quella che sostanzialmente le cose si fanno al livello più vicino agli utenti a quelli che dovrebbero utilizzare gli effetti e dovrebbero
Essere soddisfatti dagli effetti delle decisioni che si prendono di come
Questo è il primo punto secondo punto
Ma un federalismo quali
Un federalismo soltanto a livello politico un federalismo a livello amministrativo che tipo di federalismo allora
Vogliamo fare un federalismo competitivo se facciamo un federalismo competitivo quello che diceva prima professore Alvar professor Russo diventa esplosivo perché federalismo competitivo significa che le regioni più ricche del Paese il centro nord
Si arroccano e riescono ad andare avanti Arianteo ad entrare a pieno titolo nell'Europa e il resto del Paese scivola nel Mediterraneo
Questo questo non serve
Non serve sotto due profili il primo profilo è quello economico di sistema un sistema funziona meglio quando è sistema anziché quando è due parti separate di un sistema il secondo è un elemento che io incardinano anche nella prima parte della Costituzione l'articolo tre della nostra Costituzione dice che la Repubblica assume come suo dovere quello di eliminare gli elementi di sperequazione
Di disuguaglianza e la disuguaglianza che viene data dal fatto di nascere in una parte del Paese invece che in un'altra parte una disuguaglianza che e intollerabile dal punto di vista proprio di una corretta costruzione della democrazia in questo nostro Paese
Allora se se è così dobbiamo trovare dei meccanismi che diceva il professor Alvaro mi pare all'inizio consentano uno sviluppo del centro nord che il motore del paese
E nello stesso tempo però consentano un trasferimento mirato di risorse ma anche di opportunità cioè non soltanto la mentalità Cassa del Mezzogiorno e qui voglio dire un'altra cosa la mentalità Cassa del Mezzogiorno ha devastato questo nostro Paese
Il Mezzogiorno è una parte del Paese che ha bisogno di recuperare la capacità di pensare di intraprendere quindi non solo imprenditoriale in senso indirette etnico classico ma di farsi carico di una progettualità autonoma la mentalità Cassa del Mezzogiorno è quella che si fanno le cose che servono che non si era poi qualcuno parte
E questo è l'elemento distorsivo pesantissimo allora dobbiamo capire come mettere insieme queste cose
Tenendo conto guardate che ci sono elementi strutturali di differenza del Paese che non possono essere annullati se non attraverso aggiustamenti successivi
E il dato fondamentale la sanità e qui porto un altro esempio concreto la settimana scorsa
Noi abbiamo come Regioni abbiamo fatto la seconda parte di una riunione che era destinata a trovare i criteri per la distribuzione fra novità e centoventinove mila miliardi che secondo il governo sono sufficienti per il due mila e uno per coprire le esigenze del servizio sanitario nazionale
E ci siamo trovati drammaticamente spaccato in due ma non secondo è un un discrimine politico ma secondo discrimine geografico sociologico ed economico ma perché dico e soprattutto direi demografico
Perché le regioni del Centro-Nord hanno una popolazione ad alto tasso di invecchiamento che quindi richiede e dà delle esigenze in ambito sanitario che sono molto più pesanti delle popolazioni delle regioni del centro del sud del Mezzogiorno che invece hanno la popolazione giovane che quindi dal punto di vista sanitario richiede meno
Che però hanno una minore capacità di investimento e quindi rendono un servizio comunque e una risposta comunque i loro territori che al di sotto del livello necessario
Abbiamo fatto le quattro di notte siamo riusciti a chiudere questa faticosissima cose che ha dimostrato due o tre elementi e quindi su quaestio mi avvio alla conclusione di questo Dio questa mia riflessione
Primo che sì
Ci fidiamo
Del progresso del federalismo dobbiamo che dobbiamo consentire che il federalismo vada avanti federalismo è un patto fra uguali non può essere un patto in cui uno è più uguale degli altri quell'era della Fattoria degli animali di Orwell dove i maiali erano più uguali degli altri
Allora questo che significa che il discorso di trovare uno stock di risorse di qualunque tipo eccetera e poi sono diciamo quelli che devono utilizzare che devono raggiungere un accordo sull'utilizzazione questo il dato fondamentale
Altrimenti continueremo a rivolgerci al mini e al ministero di turno alle burocrazie ministeriali di turno guardate non ai responsabili politici dei ministeri di tutto
E quindi non crescerà mai il federalismo ma cresceranno soltanto rafforzamenti di legami più o meno clientelari
Secondo elemento che abbiamo visto se c'è questa necessità alla fine con enorme fatica siamo riusciti a trovare in questo ambito una soluzione che lascia quasi tutti ugualmente scontenti che quindi è la meno peggio
Così come siamo riusciti in precedenza in una in un'impresa altrettanto difficile che quella di distribuire fra le regioni del Centro Nord questa volta soltanto una diminuzione diciassette milioni di abitanti su cioè di quattro non settennio di abitanti su quelli precedentemente previsti nelle zone leggibile con i fondi dell'Obiettivo due cinque Bia allora i fondi europei strutturali che adesso sono diminuiti
Allora questo è il primo elemento secondo elemento
Se però vogliamo fare un gioco serio dobbiamo mettere a disposizione sul piatto una quantità sufficiente di risorse allora non si può fare un federalismo straccioni
E non si può fare soprattutto un federalismo che sposti mucchi di polvere da un tappeto all'altro perché un federalismo che sposti un mucchio di polvere dal tappeto del Governo al tappeto delle regioni o delle Province e dei Comuni è un federalismo che crolla
Perché perché nell'opinione pubblica passerà l'idea che le cose andavano meglio prima quando c'era un governo centrale di decideva per tutti e vanno peggio adesso perché appena si provvede ad una fase di distribuzione sul territorio di decentramento di federalismo eccetera peggiorano i servizi aumentano i costi e non è così non è sempre così non è necessariamente così terzo elemento e che anche questo è importante
Il processo ripeto non può fermarsi qui
Allora è un processo che deve utilizzare tutti gli strumenti necessari per la fase transitoria che questa che è difficile allora primo processo
In Germania ne parliamo sempre del federalismo tedesco e cioè
Approvato
Il meccanismo di orrendo termine avvalimento che era quello che di cui si parlava prima cioè in sostanza nel frattempo sei alle regioni sia attribuita e non si può non attribuire un grado di autonomia
Fiscale
La manovra della leva fiscale richiede un'amministrazione e non può essere che le Regioni si crei in un'altra amministrazione per questo ma dovrebbe essere possibile che l'amministrazione centrale funzioni cambiando di cappello per una parte per le entrate
Governative centrali e per una parte delle entrate regionali e e e comunali questo il principio diciamo Ted dell'unicità della pubblica amministrazione se non passa questo principio noi avremo una moltiplicazione spaventosa
Di costi e di inefficienze perché più si moltiplicano le burocrazie più aumentano le inefficienze
Quindi questo è l'altro elemento il terzo punto è quello che dobbiamo stabilire insieme al Governo di qualunque colore sia al governo prossimo venturo come il meccanismo di federalismo fiscale SDO
In un qualunque sia il meccanismo di federalismo fiscale serio deve prevedere dei momenti di riconsiderazione che possono essere ricontrattazione alla tedesca possono essere decisioni autonome alla francese o la spagnola ma debbono essere così
Il terzo punto è quello ed è più difficile di tutte il terzo punto è quello di convincere
E non è facile convincere i ministeri
Ma non i ministri i ministeri
Che è finita un'epoca
Che adesso per decidere se una strada faccio il caso mio da Ancona Macerata
Anche terminato percorso tracciato non si va più a Roma
Ma si risolve ad Ancona
E allora questo significa scardinare queste la rivoluzione copernicana
E guardate se noi non prendiamo ben chiara coscienza di questo poi racconteremo favole hanno gli stessi agli altri
Faremo delle guerre come i capponi di Renzo dai presidenti di giunte retti direttamente i presidenti dei consigli che stanno cercando di recuperare fra i Comuni e le Regioni governo
Ma alla fine sarà un gioco dei quattro cantoni assomma non sei una somma negativa
Perché le cose funzioneranno peggio e allora noi avremo fallito quella che la scommessa vera è che l'inizio del mio discorso ed è anche la fine del mio discorso il federalismo o serve ai cittadini o è un inutile appesantimento per servire i cittadini ha bisogno di percorsi compressi ma irreversibile di percorsi elastici ma che comunque abbiamo dei punti fermi ha bisogno soprattutto di consenso che deriva dal suo funzionante
Questi sono i tre punti tre cardini su cui costruiamo il federalismo ed è chiaro che questo non si può fare senza
Un meccanismo di distribuzione delle risorse che sia un meccanismo serio e che dia veramente la responsabilità a chi poi governa di trovare le risorse e per essere punito o premiato dagli elettori
Su questo noi siamo secondo me è un passo avanti abbastanza siamo dal punto di vista normativo quasi alla fine del percorso dal punto di vista amministrativo e fiscale siamo invece un terzo alla metà non lo so siamo comunque in una fase del percorso nella quale dobbiamo andare avanti e allora sì che gli organizzazioni della società e nella società debbono avere una funzione forte di stimolo di critica di confronto e di aiuto anch'
Perché sostanzialmente si tratta anche di governare destini di decine di migliaia di persone
E questo non si può fare soltanto sulla carta si costruisce faticosamente ma si costruì
E soprattutto l'altro elemento e qui veramente chiudo deve essere questo il principio dell'accordo di agosto fra Regioni e governo sulla sanità è un principio sacrosanto chi rompe paga
Cioè chi causa spesi aumenti di spesa Deve sopportarne il costo perché altrimenti noi assisteremmo alla follia di una manovra dell'Iva sui medicinali e del prezzo chiuso i medicinali gestita al centro che ricade tutto sulla spesa farmaceutica tutta sulle regioni
E questo è inammissibile
Il rinnovo dei contratti del comparto o vede la partecipazione delle Regioni o non può essere sostenuto dalle regioni
Sono migliaia di miliardi che stanno lì e che bisogna capire dove vanno a parare
Ecco su questo lo dobbiamo fare chiarezza prima e poi andare avanti io credo su una strada che non ci consente di tornare indietro ma che ci sfida ad andare avanti nel modo migliore grazie
Ringraziamo D'Ambrosio da dopo la la Regione la Provincia sempre tenendo conto che una istituzione che sembrava quasi alla vigilia della sparizione poi il decentramento amministrativo lo stesso federalismo hanno dato competenze importanti hanno dato anche Risorse per assurdo l'insieme delle vie
E qui riesce vediamo come come cosa ne pensa la provincia di questo processo interpreta amministrativo la parola ad oggi non un mensile anche il precedente abitazione provinciale di Pisa
Sì io vorrei ringraziarvi
Diciamo recepito ovviamente
Ma soprattutto dell'impostazione del convegno
Lo dico
Perché sottintende un'idea di federalismo fiscale l'aver posto all'inizio del comma le questioni del mezzogiorno solo porto col col resto del Paese significa già aver fatto una scelta di federalismo nasce il federalismo fiscale non c'entrano sul
Dicendo che diciamo questa scelta l'apprezzo la polizia ve la condividiamo
Vorrei invece diciamo partire con in questo breve ragionamento
Così come sono fatto prima di me da una valutazione
Dello stato dell'arte del federalismo amministrativo persino delle implicazioni per le Province che mi ha mi riguardano direttamente e tuttavia vorrei diciamo riprendendo il ragionamento come mai Dine veniva svolto aggiungere due osservazioni
Diciamo la sfasatura fra meccanismo amministrativo meccanismo istituzionale è stata evidente ha portato i suoi danni
Ha portato il TAR danni anche nella definizione dell'apporto delle competenze tra livelli istituzionali diversi
Nel senso che io lo condivido il Progetto di legge modifica costituzionale parla di un sistema articolato di in cui la Repubblica è costituita da comuni provinciale metropolitane regioni è stato diciamo questo impianto se ci fosse stato prima avrebbe risolto parecchie questioni
Le spiegazioni ovviamente non sta a me darle tutti le conoscono perché non ci sono prima tuttavia meccanismo amministrativo ha diciamo è stato penalizzato da queste è stato tra virgolette penalizzato non è un elemento di giustificazione ma credo che ragionare di federalismo stime aveva di responsabilità ciascuno per conto nostro prima di tutto
è stato penalizzato da due vincoli il vincolo
Dei parametri europei e del debito pubblico
Il vincolo di una Scelta
Diciamo sulla fiscalità
Che è stata quella persino giusta persino condivisibile ma che c'ha delle implicazioni né sogni che messo di imposizione fiscale
La scelta condivisa da tutti tutti si affannano ad affermarla
Credo che sia una scelta rispettosa del cittadino quarto contribuente tuttavia questa scelta Cha qualche implicazione cioè alle questioni che venivano poste
Relativamente al fatto che il trasferimento di competenze non a quel meccanismo che classico delle imprese un'impresa quando ristruttura mette risorse è l'unica e poi recupera successivamente
Un meccanismo che non ha comportato meccanismo classico di riorganizzazione cioè quella della immissione di risorse per la ristrutturazione è un meccanismo che ha prodotto difficoltà
E tuttavia diciamo io da questo punto di vista sono più ottimista è un meccanismo che ha prodotto anche effetti positivi
Sia pure in una difficoltà complessiva di ridisegno di trasferimento di personale io faccio un esempio che pure è rilevante per il futuro di questo Paese
Il meccanismo del Collocamento
In parecchie province è cambiata in parecchie uso dei termini precisi non nella generalità e forse nemmeno nella maggioranza delle Province tuttavia in parecchie province è cambiato sostanzialmente non è più il collocamento ma è il governo del mercato del lavoro e il governo del rapporto fra domanda e offerta di lavoro e di Collocamento consapevole
E di allocazione consapevole delle professionalità rispetto alle domande delle imprese io credo che sia come dire un fatto di grande rilievo
In un momento in cui il nodo cruciale di questo Paese nel futuro di lavoro dei giovani naturalmente non tutte le cose sono andate così non tutto si è risolto sono aperti persino contenziosi rilevanti
Con tra Comuni Province e Regioni
Perché la maglia stretta e quand'era maglia stretta come dire persino naturale che polli di Renzo si Becchetti no e tuttavia diciamo se questo meccanismo secondo me ha innescato un percorso positivo di responsabilizzazione faccio una parentesi nelle discussioni che adesso facciamo nella mia provincia in altre province sulla viabilità
Io noto che si trasferita si continua a ragionare come se ci fosse la casse dello Stato cioè tutti chiedono le loro strade come se ormai e questo è un dato diciamo che ha problemi ma è anche un atto forte
Nella ricostituzione di un rapporto fra istituzioni e cittadini ormai siamo nel bene e nel male per le risorse che abbiamo siamo responsabili delle nostre decisivo
E non c'è per molte cose più nessuno a cui chiedere
Che debba essere fatto ciò che a noi serve dobbiamo scegliere le priorità io penso che anche questo è un meccanismo che come dire il federalismo amministrativo aiutato
E io mi auguro che la legge sul federalismo
Ordinamentale c'è la sua riforma costituzionale cammini rapidamente ci offra rapidamente un sostegno in un disegno qui c'è un un passaggio nel quale io ho qualche dubbio rispetto a una relazione che ho sentito in un disegno
In cui lo stesso la République seguita da comuni province regioni e quindi il meccanismo
Diverso da quello tedesco diverso perché nasce su basi diverso da quello desco
è un meccanismo che tiene conto della territorialità del sistema istituzionale così come questo Paese impiantato cioè naturalmente venga la seconda questione un'altra grande differenza col meccanismo tedesco diciamo che io apprezzo ma tuttavia cioè che quello è uno Stato che si è formato federale
Per darsi forza da federazioni noi stiamo facendo un'operazione che non mi pare da nessun'altra parte è stata fatta
Quella di tentare di trasformare uno Stato centralistico di uno Stato federale usato centralistico squilibrato territorialmente in uno Stato federale che è un passaggio rilevantissimo
E diciamo è una scommessa che non può essere risolta con l'idea che col meccanismo reale ciascuno si mette in proprio anche qui estremizzo
Io non apprezzo molto diciamo io apprezzo molto la competizione per ciò che riguarda il mercato
Sono convinto che il mercato è il regolatore della competizione del valore della competizione verbale delle imprese non ritengo che il capo situazionale questa questione della federalismo competitivo sia una grande trovata mi pare che si possa tradurre appunto biecamente
Dicendo chi ci ha di più va avanti e chi non c'era pazienza impari a competere non mi pare questa la strada io penso che sia abbia ancora senso un'impostazione che quella del federalismo sussidiarietà operativo
E vorrei esplicitare anche queste due parole perché a volte anche nel rapporto con le regioni parlo come province il termine sussidiario
è un poco male interpretato tenne sussidiaria significa nell'accezione istituzionali questo termine che si fa al livello inferiore tutto ciò che può essere correttamente svolta a quel livello no nel senso dei pasticci che ci saluta un po'per uno si fa a livello territoriale inferiore tutto ciò che a quel livello a partire da comuni che sono i titolari di tutte le funzioni meno quelle che vanno sopra
Si fa quel livello ciò che deve essere fatto io penso che lo sia adesso vero vedremo sussidiarie cooperativo sia ancora un'idea forte in un Paese come il nostro che deve costruire uno Stato federale
A partire dalla unità dal centralismo anzi dal centralismo vale diversificazioni conservando l'unità dello Stato
Ora in questa in questo processo
La questione fiscale una questione rilevante
è rilevante non solo o non tanto perché ovviamente qualunque disegno di sviluppo necessità delle risorse ma perché le scelte che vengono fatte in campo fiscale determinano il senso del federalismo ora io sono assolutamente d'accordo con qui anche qui qui e quindi anche per questo non non lo rispiego faccio sono notazione che riguarda le Province con le cose che vengono dette sul meccanismo
Di dei trasferimenti se lo Stato è uno Stato che deve conservare un'idea unitaria e se deve conservare la parità di alcuni servizi fondamentali occorre che esista un meccanismo perequativo forte ed esplicito sono d'accordo forte ed esplicito
Che consenta di garantire a tutti questi livelli non solo perché è un elementare diritto di giustizia ma insomma Licia è un valore ma perché è un elementare dovere economico di questo Paese che può giocare le sue partite solo se fa sistema e non semplicemente se ciascuno corre per la propria strada
Si potrebbero fare lunghe esempi cosa significherebbe un meccanismo sperequativo in sanità essendo medico conosco meglio
Come dire
Si avrebbe il continuo il crescere di alcune situazioni sanitarie in alcune parti del paese e il continuo movimento
Di gente che ha quasi con meccanismi che aggraverebbero le differenze di questo Paese ma anche economicamente sarebbero penalizzanti per l'insieme del sistema
E quindi un meccanismo dicevo lo condivido perequativo forte per quanto riguarda le province questa questione rilevanti
Nel senso che la trasformazione del la forma di finanziamento delle Province che son passati in cinque anni da venti per cento di entrate proprie a mediamente novanta per cento entrate proprio attraverso RC auto il Pitti eccetera
Diciamo è un esempio di cosa bisogna evitare di come bisogna correre
Perché in questo meccanismo è accaduto che si è prodotta scomparendo sostanzialmente per venti province finanziamenti era i trasferimenti statali aggirandosi di e andando vicino allo zero per tutte le altre province motorizzazione di sperequazione assoluta fra le prove
Cioè non è più governata in forma unitaria in questo Paese il meccanismo finanziario delle province
è stata abbandonata per una scelta non consapevole per gli effetti Nadia è stata fatta è stata abbandonata se un meccanismo per cui sono province che
Centro nord e che aumentano in maniera drammatica volo trasferimenti positivamente e province del sud de che si vedono sempre più distanziate che non hanno più meccanismi di riequilibrio allora io penso che parto da questa valutazione perché un percorso che ci riguarda ma penso che un ragionamento che veniva fa quello che noi rispetto a un processo di federalismo ordinamentale che copra un federalismo amministrativo che è monco di uno sbocco ordinamentale un processo di revisione del prelievo fiscale vada fatto
E vada fatto avendo e così finisco avendo con grande chiarezza tre questioni la prima che il meccanismo perequativo esplicito forte trasparente non è un meccanismo che si fa solo sui trasferimenti io penso che le esperienze diciamo il metodo usiamo questo termine e alcune esperienze usiamo anche le dei patti territoriali cioè di un processo di concertazione dello sviluppo e del finanziamento nazionale ed europeo
Di questo processo sia un metodo giusto ancorché introduca i correttivi che sono necessari e che sono derivati dall'esperienza quello della verifica puntuale ed è processo di riconoscimento del valore dei patti
Un po'meno allegro in alcuni casi un po'meno almeno in alcuni casi alla però è un'esperienza che porta a ricostituire localmente a livello regionale provinciale e comunale una responsabilità dello sviluppo
Seconda questione rispetta a al meccanismo fiscale è un meccanismo che presuppone diciamo un decentramento che comporta unificazione fra potere responsabilità e decimazione è positivo
Per quanto riguarda la ricostituzione di un rapporto con i cittadini bisogna che sia sul fronte mi responsabilità
E bisogna essere capaci io uso in Toscana c'è questa esperienza un sottoscala dei consorzi di bonifica
Che sono stata sostanzialmente una forma per ricercare risorse senza dire che sindaco dico brutalmente senza dire che si mettano tasse io penso sia più giusto disse
Che rispetta un risanamento un territorio è necessario utilizzare un tributo quindi chiedere soldi piuttosto che congegnare meccanismi che non sono di responsabilità e tra equazione niente tasse buona amministrazione è un'equazione inesistente non è un'equazione obbligatorio il problema è riconnettere il rapporto fra ciò che uno paga e il risultato che percepisce e giocare su questo la tecnica dell'amministrazione io penso che diciamo questo passaggio dell'assunzione di responsabilità sia un passaggio importante deve contenere un rapporto fra le istituzioni che non producono vicente ordini del giorno le adesioni tutti sanno le nostre vicende e nostri atleti che sono persino come qualunque famiglia istituzionale degli enti tuttavia io non penso che con nuovi centralismi si possano ricongiungere un rapporto fra istituzioni e cittadini che il tema del federalismo e del carico fiscale grazie
Grazie all'Unes
Chirurgicamente condividiamo questo suo richiamo ultimo
Sulla responsabilità
Nel frattempo ci ha raggiunto il presidente dell'Anci Domenici che anche il sindaco di Firenze
Ora se volessimo discriminando daremo la parola lui visto che spetta l'ANCI Riva adesso esplicito dice ce l'abbiamo Corico muri alla credo che il resto ai Comuni non ha senz'altro Presidente Formigoni che il presidente della Regione Lombardia che ringraziamo e che e ci porta il suo contributo rispetto sia i modelli sia alle richiami corretti dei rapporti istituzionali tra Regioni Comuni e Province
Sono io che ringrazio per quest'occasione di riflessione che la UIL ci offre
Su un tema che e certamente e lo sarà tanto più con l'inizio la prossima legislatura nazionale ma lo è già con l'inizio da qualche mese delle legislature regionali nell'agenda politica di
Io vorrei muovere la mia riflessione da una delle tante osservazioni che la relazione introduttiva di Adriano Musi ci ha offerto che mi sembra importante ricordare laddove facendo riferimento anche all'etimologia del termine federalismo musi di corda giustamente che federalismo non teme che si rifà a fare patto o unione reciproco legale
E quindi è profondamente sbagliato
Indicare o alludere con il vocabolo federalismo a qualcosa che ha a che fare con divisione sesta scissione secessione
Realismo non può e non deve più indicare per nessuno
Questo pericolo
Ma può e deve indicare la prima proposta che faccio un nuovo modo di indicare l'unità del Paese
Federalismo e e può essere e deve essere a questo punto la possibilità che abbiamo di fare gli appassionati all'unità del Paese in maniera concreta oggi se voi domandasse ai giovani che cosa essi pensano per unità del paese temo che le risposte sarebbero tutte profondamente negative perché il portato esperienziale qualcosa di vecchio di obsoleto
Quello che dobbiamo ricercare rifondare nel rapporto dei cittadini con lo Stato oggi i cittadini sentono e non a torto lo Stato comma qualche cosa di lontano addirittura di ostile perlomeno vinti Ferente
Eccessivo carico fiscale burocrazia
C'entra lirismo inefficienza
Uno stato molto rapido nel prelevare molto tirchio nelle restituire questo è il fondamento della crisi anche di unità nazionali di identità nazionale che noi avverte
Io credo che il federalismo è un'occasione forte di rimettere le cose in piedi di fargli appassionare i cittadini all'unità del Paese
E all'unità dello Stato in una forma diversa uno stato non più centralista
Ma articolato in una forma nuova che esalti le specifiche caratteristiche si suol dire dei territori
E io sottolineo innanzitutto le specifiche caratteristiche dei cittadini perché anche questo termine dei cittadini per carità e presente nei discorsi di tutti chi di noi non ne parla
Però io credo che su questa questione sia il termine centrale lo accennava qualcuno prima alla fine del processo federalista
Chi porta a casa qualche cosa c'è un vantaggio per qualcuno
Se il vantaggio fosse solo per un'istituzione a favore dell'altra le Regioni diventa altri importanti e lo stato diventa di meno o le Province i Comuni non mi interessa beh credo che questo non appassiona che ebbe assolutamente nessuno
Tranne la classe degli amministratori dei politici che però non devono essere quelli soddisfatti del processo federalista o alla fine noi riusciamo a presentare ai cittadini un conto positivo
E questa una volta di più è la scommessa la possibilità che abbiamo davanti ecco perché io collego sempre
Il termine federalismo ad un termine che a mio giudizio viene prima anche dal punto di vista del valore ma soprattutto punto di vista dalla costruzione logica e politica che il termine sussidiarietà
Credo che il vero principio la vera novità
Che style rompendo e che chiede spazio anche nell'organizzazione politica statuali italiana e la vicenda del sussidiario
Termine su cui sento moltissima confusione o superficialità mente e credo che sia portatore di una vera e propria rivoluzione
Di un vero e proprio cambiamento profondo sussidiarietà significa che al centro del ring al centro della scena il portatore di diritti e i cittadini
Il cittadino colto nel momento della sua individualità la persona e nel momento della sua relazionalità sociale
I gruppi i movimenti le formazioni sociali le associazioni le relazioni di lavoro a cui il cittadino a cui la persona per realizzare se stessa David il rovesciamento da fare e questo lo Stato che sentito indifferente o addirittura ostile a uno Stato che ha poi valicato sul diritto del cittadino
Il cittadino è disponibile ad un rapporto nuovo con lo Stato può per lo Stato cessa ceda quote di potere crescente al cittadino spesso se volessimo tradurre in uno slogan io dico meno Stato
Diritti del cittadino diritti della persona
Dico meno Stato e con lo stesso vigore dico meno Regione meno comune meno provincia meno amministrazione
Meno centralità del processo di decisione politica e più spazio perlomeno a quella società che sa creare che sa inventare che sa costruire che sa proporre che rivendica il diritto di scegliere portato positivo del federalismo può essere deve essere nel mio modo di vedere
Che i nuovi processi di nuovi meccanismi il cittadino si veda riconosciuta una maggiore libertà di scelta nel campo dei servizi sociali nel campo della sanità nel campo della scuola della formazione della cultura dell'assistenza
è quello che
Abbiamo cominciato a fare nella lettera di invito che mi avete mandato accennavate anche le dicessi qualcosa sul tema dell'esperienza da Lombardia quello che abbiamo cercato di di fare in questi anni con la nostra riforma sanitaria con un'altra riforma della formazione professionale adesso colori come l'assistenza agli anziani e consegnarli al cittadino un di più di sovranità
Nel senso di un di più di possibilità di essere lui a scegliere
Riforma sanitaria con la separazione tra Chievo dei servizi sanitari e chi li paga con l'equiparazione a determinate condizioni l'accreditamento
Del prestatore di servizio pubblico privato tutto questo non perché ci sia il meno maggiore simpatia per il prestatore su sa privato piuttosto che pubblico ma per cercare di dare al cittadino la possibilità di scegliere Luís
E difatti oggi sceglie il cittadino l'ospedale in cui andare qualunque degli ospedali della regione pubblico-privato che sia in competizione tra di loro una forma di quasi competizione di iniziale competizione che però vorrei far crescere dove la qualità
Quella che determina il meglio e il peggio e dov'è la libera scelta del cittadino che privilegia l'ospedale Miglio con laboratorio che sente più confacente assegna un medico di cui ha più fiducia perché dentro questo potendo il cittadino manifestare la sua libertà c'è un di più di sovranità che gli viene riconosciuto è altro tema su cui è interessante parlare vede in sala Walter Galbusera ne stiamo discutendo da tempo il tema del buono da questo punto di vista uno stato un'amministrazione che riconosca il cittadino
Un buono che poi egli liberamente può spendere nel campo dell'assistenza la formazione la sanità ancora una volta l'anziano che posso scegliere se spendere questo buono i servizi di assistenza domiciliare
Anche profondamente voluti molto technologies Zatti piuttosto che nelle ricovero nel domicilio presso una casa di riposo presso altre strutture di questo tipo
Allora sussidiarietà e per completezza quindi una sussidiarietà che innanzitutto orizzontale non perché neghi la necessità di un diverso rapporto
Anche di sussidiarietà verticale per cui si accoda sia riconosciuto all'amministrazione più vicina ai cittadini
Di affrontare essa le risposte che sarà certamente la sussidiarietà verticale ma anche questa come conseguenza della sussidiarietà
Orizzontale quindi sussidiarietà orizzontale e verticale nuovo rapporto Stato cittadini meno invadenza dello Stato della dimensione amministrativa più spazio all'iniziativa dalla società
Federalismo certamente impegno impostato alla solidarietà
Lo dico e lo voglio dire con chiarezza quindi nessuna cultura nessuna spaccatura neanche da questo punto di vista attenzione
Ai più deboli sia i cittadini più deboli sia le aree territoriali più deboli magari attraverso esaltando o dando più spazio ai rapporti diretti meno mediazione del centro in questi rapporti virtuosi tra regione e regione anche qui
Qualche iniziativa è stata fatta qualche rapporto bilaterale per qualche regione del Nord e qualche regione del Sud per ora su specifici progetti ma in prospettiva anche per un disegno più ampio esaltando le complementarietà
Io non mi è apparso nei molto alla discussione se il federalismo deve essere competitiva essere competitivo cooperativo anche perché forse un po'di tutto un po'di tutto il federalismo Nanni
Nasce sulla base che ci sono diversità ma che queste diversità non sono negative possono essere positive possono essere un'occasione di integrazione certamente un federalismo che giustifica se stesso
Perché è in sé e funzionale
Sì alla fine avvicina la pubblica amministrazione cittadino responsabilizzati governa favorisce la moderazione il prelievo fiscale
Se alla fine rende più celeri le le decisioni il ritardo delle decisioni
La grande palla al piede soprattutto nelle regioni economicamente più sviluppate più a confronto con l'Europa che fa imbestialire i cittadini gli operatori economici i tecnici quadri di oggi il federalismo è lì chiede vincere la sua scommesse la vincerà con la perderà
Disastrosamente ma se la perde disastrosamente siamo tutti che perdiamo
Federalismo che si farà apprezzare appunto se valorizza le diversità se permette di sfruttare meglio le vocazioni economiche il vantaggio comparato del territorio nel mercato globale
Ma appunto federalismo permetto di infortunato punto se la nostra scelta è federalista non è semplicemente per un decentramento amministrativo
Di fatto quello che fino ad oggi è accaduto
Nella organizzazione amministrativa italiana e benché lavata una qualche blanda
Realtà di decentramento amministrativo e al massimo di autonomia finanziaria non certamente di federalismo né tanto meno di federalismo fiscale
La legge cinquantanove del novantasette le disposizioni che hanno introdotto l'IRAP l'addizionale IRPEF la compartecipazione all'Iva hanno ben poco a che fare col federalismo fiscale
L'assetto attuale della finanza regionale e la sua evoluzione legislazione viventi gente sono ben lontani dà una caratterizzazione in senso federalisti
E anche l'apparente rivalutazione dell'autonomia tributaria è stata il frutto non di consapevoli scelte in senso autonomistico compiute dalle regioni bensì di politiche dirette pressoché esclusivamente a sgravare il bilancio dello Stato sostituendo parte dei trasferimenti alle Regioni agli enti locali contributi propri degli stessi
Federalismo invece che significa appunto l'esaltazione del principio di responsabilità
Per usabilità perché vede che le regioni e i governi territoriali ma è esattamente quello che vogliamo già D'Ambrosio va detto con chiarezza vogliono assumersi la responsabilità di stabilire con i cittadini il che cosa si vuole fare a che costo
Quando chiediamo piena responsabilità in alcuni sotto quando per esempio la Lombardia dall'inizio della legislatura regionale ha fatto la proposta al governo dateci tutte le responsabilità in materia sanitaria e non ci facciamo carico di tutti i costi
è una scelta e poi ti mette con le spalle al muro ma è esattamente questo che vogliamo
Di misurare le nostre capacità convinti di potere vincere la sfida e anche di poter instaurare con i cittadini un rapporto molto chiaro il cittadino deve sapere dall'amministrazione regionale che se vuole avere più servizi sono più tasse da pagare
Oppure che sì sì voglio avere maggiore efficienza queste la strada con cui si va a che fare ogni tanto qualche ministro esce fuori dicendo ama le regioni vorrebbero continuare ad avere il vantaggio dei finanziamenti statali
In modo da poter dire ai cittadini che non sono lo con le mettono le tasse senza mai pagare il conto no non è così non lo dico con spirito polemico non ha bisogno di polemizzare dico che non è affatto così le regioni sono le prime a volere una chiarezza di compiti
Di funzioni di trasferimenti e di poter esercitare la loro responsabilità nel dibattito annoso interminabile con il Governo sui temi del fondo sanitario nazionale questa è una proposta che già avevamo avanzato
Quest'estate
Per dire che eravamo pronti poi concordemente si è deciso di non andare in quella direzione ma mi auguro che se non è stata le le occasione l'estate scorsa sarà la prossima estate bisogna arrivare vogliamo arrivare in quella direzione certo per andare a riequilibrare
La percentuale delle risorse gestite si è parlato di Germania stamattina
In Germania
Che è un modello di federalismo qui molti dicono di riferirsi anche se ce ne sono altri anche più avanzati
Il governo federale i lender dispongono di risorse tributarie pressoché analoga
E una direzione un modello sul attorno al quale si può ragionare anche sono qua anche se sono convinto che altri spunti interessanti
Si possono venire dall'esperienza spagnolo dall'esperienza svizzera ovviamente dall'esperienza statunitense e di tanti altri
Perché il federalismo fiscale condizione conditio sine qua non per l'esistenza stessa del federalismo federalismo fiscale che per essere davvero tale dovrà rifarsi perdonatemi delle cave brevemente
Al principio di efficienza per cui ogni amministrazione locale decide in termini di costi e benefici e agisce di conseguenza al principio di responsabilità
Che ho appena citato per cui i cittadini amministrati sono in grado avendo davanti le dichiarazioni con chiarezza di chi vuole fare cosa e a che costi di controllare se poi gli impegni sono mantenute
Altri piego del beneficio della capacità contributiva
Per cui viene reso direttamente percepibile al cittadino il collegamento tra i prelievi che subisce e i vantaggi che gli derivano dalle spese
Al principio di solidarietà ribadiamo meglio chiarirlo sempre con grande nettezza e alla eliminazione delle sovrapposizioni
Tra prelievo erariale e prelievo regionale e locale
Concludo mi avvio alla conclusione concludo con con l'ultimo plesso di osservazioni
Dal punto di vista istituzionale
Innanzitutto dicendo con chiarezza che poiché noi
Abbiamo scelto stiamo scegliendo di andare ad una
Costituzione federale dello Stato partendo da un punto di vista diverso degli altri partiamo da un assetto unità dello Stato per andare ad un assetto articolato
E quindi tentiamo una strada nuova non tentata quasi da nessuno sia alcuni dicono al Belgio ma Belgio molto più piccola condizioni abbastanza efficiente è chiaro che il federalismo non può che essere un po'accesso
Non c'è nessuno sarebbe un irresponsabile che pensa un'alba radiosa prima della quale il paese era centralista
Ho maggioritariamente centralista il giorno dopo la quale sarà federalista è un processo un cammino da fare attacca con coraggio con decisione
Con la massima velocità possibile ma anche con tutta la possibilità delle correzioni delle verifiche e questo lo dico per smontare la sensazione che talvolta viene rilanciate dibatte luce che ci sia un plesso di regioni del nord e regioni del nord e regioni più ricche che voglio dall'oggi al domani piantarli su non è affatto chiusa
L'unità del Paese ci interessa per ragioni storiche per ragioni culturali ma come anche dire a maggior tranquillità di tutti anche per ragioni economiche e cioè i produttori del nove poi fortunatamente i produttori sono distribuiti in tutto il Paese hanno bisogno di un mercato interno come quello italiano e non è che voglio ridurre l'Italia soltanto al tema del mercato ma anche dal punto di vista economico siamo profondi sostenitori della necessità di aiuti di fare in modo che il Sud recuperi il popolo vita
E quindi di una responsabilità dello Stato delle Regioni quando sarà avviato il federalismo nelle recuperare i ritardi storici in tema di infrastrutture in tema di lotta alla criminalità di recupero della sicurezza quindi è un processo è un cammino
Che però vuole andare verso la direzione giusta
Verso una direzione verso una meta che è chiara
Almeno
Io credo sia chiaro in chi vi parla un federalismo in cui la pienezza del federalismo in cui allo Stato centrale siano affidati i compiti tipici di uno Stato federale
Quattro Poteri dalla politica estera della difesa della moneta salvo le responsabilità attribuite all'Unione Europea i della giustizia
Con un assetto istituzionale che preveda anche qui
La proposta Hui dice cose che condivido un Senato delle Regioni
Che non è anche questo il riflesso della sfrenata ambizione dei presidenti di Regione che vogliono diventare PUE senatori ma è la
Istituzioni necessaria se vogliamo evitare o che sia il federalismo Toni tutti indietro hai mangiato dallo Stato centrale
Governo e Parlamento in questi anni sono stati bravissimi a portarci indietro di notte quello che fingevano di concederci di giorno quindi il Senato delle Regioni e delle regioni e delle Autonomie
E elemento essenziale perché ci sia federalismo e dall'altra parte elemento essenziale per garantire l'unità del Paese
Perché di fronte a un ritorno di fiamma del centralismo
La tentazione secessionisti Ca'potrebbe rinunzia Marcy ed essere ancora davvero a quel punto la possibilità di ammantarci di qualche giustificazione un Senato delle Regioni e degli enti locali
Che veda parallelamente a livello regionale una Camera delle Autonomie che affianchi i Consigli regionali nel dialogo e nel dibattito con la Giunta l'attribuzione alla facoltà per le Regioni di nominare una quota di giudici della Corte costituzionale perché a quel punto anche l'organo di garanzia deve vedere la presenza dei Poteri federati
E insisto un po'cesso un cammino che permetta di verificare
Delle tappe iniziando
Dall'attribuzione alle Regioni di quelle competenze sanità
Scuola sono le competenze tipiche di uno Stato federale che di per sé la Costituzione almeno nel caso dalla sanità già oltre cinquant'anni fa attribuiva pienamente alle regioni
Anche se poi grava su di noi il peso
Di cinquantatré anni di storia democratica in cui anche qui lo Stato il Parlamento si sono ripresi costantemente delle competenze che la corte costiere che le carte la carta costituzionale aveva attribuito alle Regioni ecco questo credo è
Il cammino e la realtà li realtà sulle quali confrontarci con la consapevolezza che la sfida alla vinciamo
Se riusciamo attorno a questo a queste novità di sistema a coagulare la volontà di morte non è una accelerazione da parte di una parte del Paese che può portare alla meta è una convinzione comune profonda di un risultato che soltanto insieme si può aggiungere grazie per la Francia
Ringrazio il presidente Formigoni
Diciamo che mettiamo a memoria anche rispetto alle conclusioni diamo tre segni con l'evidenziatore
Questo del meno Stato questo la maggior libertà di scelta e questo rapporti diretti tra Regioni promettiamo a memoria pone le conclusioni faccio alcune considerazioni adesso dico son rimaste ancora quattro relatori quattro interventi
Sì siamo bravi riusciamo a dare la parola Luigi venti minuti per un rilancio ma dalla parola Luigi intorno all'una e un quarto adesso tutti aderito lanci dietro da poche ha atteso la nel suo intervento l'abbiamo atteso volentieri rispetto anche a questa conflitto con le regioni ridiamo a prove ben volentieri ha presente l'Ance contemporaneamente sindaco di Firenze
Sì io sono arrivato poco fa ma ho sentito se l'intervento di non essere quello del presidente della Regione Lombardia Formigoni e ho letto la relazione di Musi
E vorrei offrire un contributo partendo anche in modo molto chiaro
Nel tentativo di definire dal tentativo di definire punti di convergenze di accordo punti su cui invece io non credo si debba parlare di divergenza ma di necessario approfondimento che in questa fase sono essenziali
Devo anche dire che c'è indubbiamente una dialettica che direi quasi è naturale dal punto di vista istituzionale fra livelli diversi i Comuni le Province le regioni che sono stati forse nell'ultimo periodo accentuati anche dopo la riforma costituzionale che ha portato al investitura diretta dei presidenti delle Regioni
Ma io credo che questi siano aspetti abbastanza normali
E mi pare importante invece che su alcune questioni rilevanti e in alcuni passaggi
Significativi si sia comunque raggiunta una unità di intenti da parte del sistema delle Autonomie locali complessivamente inteso
Da questo punto di vista pur comprendendo per esempio per entrare subito nel merito
Alcune critiche Risset sebbene rispetto alle disegno di legge di riforma costituzionale che sarà attualmente attualmente già è stato
Approvato in prima lettura dalla Camera e dal Senato e sarà di nuovo in discussione se non sbaglio nell'aula di Montecitorio il diciannove di febbraio
Io ritengo che
Arrivare a questo punto a un affossamento a una Non approvazione di questo disegno di legge sia sbagliato
E credo che in questo senso noi ci siamo già mossi come sistema delle Autonomie come comuni come province come regioni per sottolineare che comunque questo è un passo importante
Devo anch'
Fatto che non ci sia in questo disegno di riforma la previsione Della istituzione di una Camera delle Autonomie locali
Che non vi sia parallelamente un Progetto di riforma
Del
L'ordinamento del sistema di governo rappresentino obiettivamente dei limiti
Pur tuttavia questo dipende dal fatto che il tentativo di riforma organica che era stato avviato in questa legislatura della seconda parte della Costituzione con la commissione bicamerale non è andato in porto
E di fatto
Penso per esempio alla riforma costituzionale che ha reso possibile l'elezione l'investitura diretta dei presidenti della Regione noi abbiamo già avviato un processo di riforma sulla base dell'articolo centotrentotto
Che un po'a pezzi che un poco a tappe
Ma
Ritengo personalmente e questo lo ritengono lo ritiene anche la l'associazione di cui sono presidente lanci che in questo momento l'approvazione di questo disegno di legge
Rappresenti un punto di riferimento e una cornice costituzionale utile importanti
Intanto per alcuni principi che introduce intanto per il fatto che essi costituzioni analizzano alcuni livelli istituzionali
Penso per esempio anche al riconoscimento in costituzione delle città metropolitane
E poi per il fatto che dobbiamo esserne consapevoli in realtà questo disegno di legge riprende in buona parte una elaborazione che era stata già definita e che era già approdata nell'aula di Montecitorio con la commissione bicamerale quindi io credo che in questo momento mettendo sui due piatti della bilancia e il però e i contro
Gli elementi gli argomenti gli a spetti favorevoli ad una approvazione di questo disegno di legge siano maggiori e più pesanti e più incisivi rispetto agli elementi di critica
E d'altra parte io ritengo abbiamo già avuto modo per esempio anche con Formigoni partecipando ad alcuni dibattiti di discutere di queste questioni che
Definire una cornice un quadro di riferimento costituzionale nuovo
Possa rappresentare un fattore di maggiore sicurezza diciamo così dell'assetto complessivo è un termine di riferimento utile anche per la stesse elaborazione dei nuovi statuti regionali in questo senso io devo dire che l'aspetto che mi pare più importante è che si vada a costituzionalizzare a sancire a definire il principio della sussidiarietà in sede costituzionale
Per cui noi abbiamo un modello di stato federalista non basato su un rapporto di dipendenza Oddi sopra un ordinamento dell'uno livello istituzionale sull'altro
Ma sulla principio che le funzioni che vengono svolte sono differenti sono fra loro diverso
Con il principio di fondo che io riassumo in modo un po'semplici ma credo che ci che abbiamo delle regioni
Che svolgono una funzione legislativa e di programmazione e gli enti locali il sistema degli enti locali province e comuni che hanno la funzione principale dell'amministrazione e della gestione
Il fatto che già sia introdotto in Costituzione questo principio
è un fatto che secondo me cita ci offre la possibilità di mettere degli argini anche ai rischi sempre presenti di ritorni centralistici
Noi siamo sempre esposti qui si è fatto riferimento al così detto federalismo amministrativo previsto
Dalle leggi Bassanini
Facciamo sempre riferimento a questi rischi perché non essendoci questa cornice istituzionale la possibilità del Parlamento di legiferare in senso opposto è sempre e comunque presente su più aspetti quindi io credo per questo motivo possano essere ritenta possa essere utile procedere in questa direzione molte altre cose restano da fare credo ad esempio un elemento molto importante è quello che riguarda e qui mi riferisco principalmente alla realtà dei comuni
L'aspetto relativo al sistema della fiscalità e della finanza locale e soprattutto comunale
è vero che sono stati introdotti molti elementi di novità
Ed è vero io lo ritengo importante che nella finanziaria di quest'anno siano state poste le premesse le basi per una riorganizzazione complessiva di questo sistema soprattutto rispetto anche alla ipotesi della compartecipazione ad un grande gettito erariali
Tuttavia c'è da lavorare moltissimo su questo perché non pare non basta il riconoscimento della compartecipazione all'IRPEF per l'uno per cento per i Comuni
In realtà il sistema della fiscalità
E della finanza locale per le caratteristiche che a oggi è un sistema ad alto rischio
Perché se non intervengono dei fattori che modifichino nel senso delle entrate proprie e nel senso delle compartecipazioni questa situazione
Noi rischiamo effettivamente la paralisi o il collasso in un certo arco di tempo e questo dipende dal fatto che la principale leva
Di fiscalità che a disposizione dei comuni che è praticamente l'ICI è una leva obiettivamente molto rigida che nona una base dinamica e un imponibile sufficientemente Elastic
Ecco perché
L'aspetto della compartecipazione diventa molto importante
Ma al tempo stesso noi abbiamo bisogno di accompagnare in questo senso sono d'accordo con le osservazioni contenute nella relazione di musi
Questo processo di compartecipazione anche ad un compagno contemporaneo processo perequativo
Che dia la possibilità di intervenire rispetto alle realtà in un Paese molto differenziato come il nostro
Al reddito inferiore e comunque svantaggiate dal punto di vista economico non certo al punto di riproporre una situazione completamente parificata altrimenti poi è inutile anche
Parlare di federalismo fiscale
Però nel senso di assicurare una base essenziale qualitativa e quantitativa di standard rispetto ai quali dobbiamo operare e che bisogna rispettare
Si fa riferimento nella relazione di musi alla Germania come punto di riferimento e come modello una realtà in cui comunque
Sicuramente l'esperienza dei Comuni ha caratteristiche molto differenti rispetto anche alla nostra tradizione e storia Italia
Purtuttavia ecco io ritengo che l'elemento da salvaguardare anche rispetto ad alcune considerazioni che faceva prima nel suo intervento Formigoni
Sulla sistema dello stesso Welfare locale e dei
E delle misure di carattere perequativo
Sia fondamentale per salvaguardare quelli che sono gli standard fondamentali minimi dal punto di vista quantitativo e qualitativo
Dell'Offerta dei servizi e del sistema complessivo del welfare soprattutto a livello locale
Qui fra l'altro c'è un problema su cui
Si riflette troppo poco
Nel processo di mutamento che riguarda la composizione della nostra società i problemi nuovi con cui dobbiamo fare i conti penso per esempio all'immigrazione
Il sistema degli enti locali e prima di tutto i comuni sono quelli chiamati in prima persona sempre più spesso a fronteggiare delle situazioni complicate e di emergenza rispetto alle domande del nostro sistema produttivo
Noi non possiamo dimenticare questo fatto e non possiamo quindi non considerare questo problema in relazione anche alle risorse disponibili e io agli standard minimi che i servizi devono offrire ma riguarda molte altre questioni e molti altri Problemi ne voglio citare soltanto un secondo
Prima ricordavo che questa proposta questo disegno di legge di riforma costituzionale costituzionalizza le città metropolitane
Io voglio sottolineare questo aspetto perché in una fase di così complesse trasformazioni come l'attuale
Non possiamo assolutamente ignorare che tenendo conto anche dei ritardi del nostro Paese noi possiamo compiere un salto di qualità
Se e solo se riconosciamo che uno degli snodi fondamentali
è rappresentato proprio dall'adeguamento dei nostri grandi sistemi urbani delle aree urbane sia che si possono voglia parlare di new economy o di Old Economy sia di infrastrutture pesanti che vi infrastrutture leggere
E da questo punto di vista quindi io ritengo che diventi particolarmente importante pensare ad un modello lo ripeto non basato su una forma di subordinazione dell'un livello istituzionale all'altro
Ma su una forma di collaborazione e di cooperazione interistituzionale che individui gli obiettivi fondamentali per lo sviluppo del Paese e per il mantenimento
Di quei livelli di servizi e di Offerta del Welfare
Del sistema sociale cui facevo riferimento poc'anzi in questo senso quindi io credo che
Sia e mi avvio a concludere anche sempre più importante che sulla livello territoriale sul livello locale
Si intensifichi il confronto fra gli enti locali e i comuni e il movimento sindacale non soltanto su quelli che sono i temi tradizionali del confronto dalla contrattazione decentrata integrativa in là
Ma a anche su quelli che sono gli obiettivi strategici di sviluppo a livello territoriale che devono sempre più far parte di un confronto stretto fra i livelli istituzionali locali e il Complesso
Delle forze sociali presenti sul territorio interessate
Pur nell'ambito della normale dialettica e anche del conflitto sociale interessate a raggiungere obiettivi che accomunano i sistemi territoriali nell'interesse anche di renderli poi capaci di raccogliere le sfide presente capaci di compete a livello non solo nazionale ma anche europeo e internazionale
A partire da questi presupposti quindi
La mia presenza qui oggi non è soltanto per dare un contributo ma anche per dire che lanciò è pronta a sviluppare questo confronto
A tutti i livelli naturalmente a livello nazionale ma anche a svilupparlo e a portarlo avanti coerentemente come sistema dei comuni in sede locale
Del territorio
Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Siamo
Siamo noi Domenici abbiamo finito diciamo la parte dei livelli istituzionali le Regioni le Province e Comuni
Ora la parola passa a livello nazionale fra coloro che sono chiamati a dare il loro contributo dei giornali nelle aule parlamentari rispetto al dibattito sul federalismo
D'ora la parola a Giulio Tremonti
Professore ordinario il sito di Pavia
Punto venticinque
No io farò un intervento di carattere andreottiano Andreotti da giovane era direttore della rivista concretezza
Cercherò di fare un intervento concreto non mi pare che nella sua fase terminale l'attività del senatore Andreotti e sia definita dall'accettare la compattezza ma all'inizio era quasi allora
Farò un intervento da professore quindi con passaggio di di carattere accademico personale eccetera primo
Sicuramente quello del federalismo è uno dei grandi temi della della storia del e nel tempo che stiamo vivendo è nello spirito del tempo me ne ero accorto ancora a metà degli anni ottanta ricorda di aver scritto un articolo di fondo per il Corriere della Sera giocattolo sul bicentenario della Rivoluzione francese del mille settecentottantanove
Mille novecentottantanove
L'articolo
Scrive conteneva questa tesi come l'ottantanove fu anno di avvio di rivoluzioni parlamentare l'avvio della macchina politica moderna della macchina politica giacobina
Così questo ottantanove saranno di avvio di rivoluzioni extra parlamentari nel senso che il principio della fine dello Stato-nazione della crisi dello Stato nazione
Questo indipendenza di
Mutazioni che intervenivano nella struttura della ricchezza nella sua distribuzione geopolitica faccio notare che quell'articolo fosse detto nel luglio dell'ottantanove prima ancora della caduta del muro di Berlino
Non mi pare che qui finisco con citazioni carattere accademico non mi pare che nell'ottantanove fosse così diffusa la tesi del principio della fine dello Stato-nazione
Poi la caduta del muro avrebbe accelerato in progressione i fenomeni il federalismo Italia due mila uno
Parlerò un po'di federalismo sostanziale e un po'di federalismo fiscale
Bicamerale in Bicamerale si pone per la prima volta con una certa intensità la questione dell'architettura federale dello Stato
Federale nel senso convenzionale del termine sappiamo che il processo federalista classico è dal diviso all'unito che il problema dell'Italia la ricostruzione costituzionale nel senso della trasferimento ai territori di quote di potere di competenza troppo concentrata nel corso degli anni accento
In Commissione bicamerale gli opposti l'ipotesi della
Modifica di una modifica basata sull'inversione della struttura della Costituzione la struttura della Costituzione prevede una sovranità illimitata dello stato e un numero chiuso fino a un certo punto di competenza delle regioni
Il meccanismo costituzionale tutto lo fa lo Stato ha stiamo parlando di competenza legislativa quindi di competenza politica tutto lo fa lo Stato salvo alcune cose che sono di competenza regionale io posi l'ipotesi di invertire i termini di saune l'incompiuta di competenza dello Stato
Essendo le altre non numerate come catalogo di competenze specificamente statali essendo le altre contendibili attraverso Macciotta meccanico costituzionale tra lo Stato e le Regioni
Quindi non che lo Stato faceva solo quello ma che la riserva a favore dello Stato e la limitata a quello ed erano le cinque maggio che funzioni moneta Spada bla bla bla
Ricordo che quell'emendamento depositato regolarmente fu con molta amabilità definito dal senatore Elia come una provocazione
Non solo per i contenuti ma proprio per la meccanica di inversione della struttura costituzionale
Originale alcuni mesi dopo quella logica sarebbe diventata la nuova costituzione inglese la di volo Junction
La cosa curiosa sta del fatto che quella tecnica di
Catalogo delle competenze dello Stato previste in un numero chiuso è stata poi adottata
Evidentemente non era poi è una provocazione positiva è stata poi adottata non solo nel corso dei lavori ma poi è la base la traccia costituzionale della proposta di D'Alema diamo atto
Che si basa sulla catalogo delle competenze statali su catalogo delle competenze regionale
Le competenze non d'scusate il suo catalogo e competenza statale su catalogo delle competenze miste Stato-Regione residualmente competenze regionali
Quindi vedete che le provocazioni servono quel passaggio è stato fatto è passata l'idea che lo Stato non ha una sovranità illimitata
Che non ha una funzione domenicale generale ma che non è un generalista che fa alcune cose quelle ritenute fondamentali
Faccio notare che tutto questo poi va visto in funzione delle competenze dell'Europa che è la Costituzione Esterna ma sempre più presente alla quale dobbiamo fare i sistemi
Tutto sommato non ci sarebbe da considerare negativa la la struttura costituzionale della proposta
Amato D'Alema se non fosse per come dire per l'eccesso di analisi che è stato messo nella compilazione dei cataloghi
Noi abbiamo diciassette competenze riservate allo Stato tra queste c'è il curioso uno della riserva allo Stato del potere legislativo in materia di pesi e misure del tempo
Alla domanda perché la risposta sostanziale è stata c'è il rischio fondamentale che nel Nord introducano la Perotti Paola yard ora che una Costituzione prevede la riserva Allo stato della misura del tempo sembra francamente oggetto di una magia non meraviglia o di una superstizione alquanto
Difficile da comprendere nella sua ci fa politica ma insomma è un catalogo molto lungo e ancora più lungo sono diciannove competenze quelle miste
Stato
Regioni con l'impressione netta che il ruolo assegnato dallo Stato sia un ruolo leonino
E cioè dire la legge dello Stato definisce su quelle diciannove competenza i principi fondamentali tutto il resto è
A margine
Delle regioni
Farò un rilievo che mi sembra abbastanza significativo su questo meccanismo leonino
Ma fondamentalmente l'architettura della Amato D'Alema in sé non va male nel senso che contiene il limite della potestà legislativa dello Stato
Va male dal nostro punto di vista nel merito e nel metodo
Nel merito
Ci son troppe competenze allo Stato ci sono troppe competenze contendibili ma con un leone che esercita una funzione leonina c'è un federalismo che risulta francamente
Ridotto nella sua sostanza parlerò poiché la parte fiscale
Il metodo è abbastanza
Pittoresco per come è venuta fuori la discussione apprendo che se ne dovrebbe discutere in aula il diciannove febbraio assumendo che si vota il sei maggio mi sembra che sia una votazione piuttosto simbolica mi chiedo se sia anche politicamente utile fare questi esercizi di pura bandiera
Punto verificate le difficoltà nel costruire un federalismo
A strutturato
Con un numero ragionevole di competenza dello Stato con altre competenze contendibili abbiamo fatto una scelta diversa
Che è una scelta se volete
Più conservativa o più innovativa dato che poi è quella più procedibile abbiamo fatto la scelta di applicare davvero la costituzione mille novecentoquarantotto abbiamo è l'essenza dell'accordo che è stato fatto nel nord ma a valenza
Generale e non solo regionale ma politica
Il programma presentato dai nostri candidati
Per
Le elezioni regionali programma è stato presentato formalmente il diciassette febbraio del anno scorso
Abbiamo appeso che si trattava di un documento segreto che veniva rivelato da un importante quotidiano in realtà era già stato distribuito alla stampa e stava su internet da almeno due mesi
Qual è l'essenza del ragionamento che abbiamo fatto
Assolutamente realistico
La costituzione oltre a contenere una meccanica federalista
Assolutamente forte nell'articolo cinque che va letto con attenzione
Contiene nell'articolo centodiciassette non solo l'elenco delle competenze riservate alle Regioni ma contiene una clausola che funziona così
Altre competenze potranno essere aggiunte con legge costituzionale
E faccio notare da
Giurista fosse eccessivo da da avvocato faccio notare che quando in un testo legislativo e stiamo parlando di un testo costituzionale si fa una specifica di quel tipo non è nel senso di permettere perché le modifiche della Costituzione salva la forma repubblicana attualmente oggetto di discussione
Sono già consentite per la clausola generale finale quando il legislatore base di Filosofia del diritto il ricatto economico
Fa una specifica di quel tipo non la fa per permettere ma per indicare in positivo in termini propositivi il percorso
Altre competenze potranno essere aggiunte
Qual è l'essenza sostanziale e che il numero delle competenze catalogate nel centodiciassette non è un numero Sprouse Bros che la Costituzione non si riforma ma semplicemente si applica aggiungendo progressivamente altre competenze
Quella che abbiamo in mente e è stata proposta nelle elezioni regionali ma sarà sviluppata credo nella prossima legislatura non è una riforma della Costituzione e l'applicazione della Costituzione
Dove si prevede l'ampliamento delle competenze che non sono un numero chiuso sono un numero
Apribile estendibile
Quali sono le materie oggetto di
Devoluzione nel senso di meccanica di trasferimento dallo Stato alle Regioni
La sanità su questa non c'è neanche per la vetta bisogno di modificare la Costituzione basta ed era una delle battaglie fatte da Formigoni sulla legge vinti basta applicare la Costituzione
Basta una lettura banale della Costituzione per verificare che la Costituzione dice la legge dello Stato in materia di Sanità definisce i principi fondamentali tutto il resto è oggetto di legislazione quindi di certa politica regionali io credo che diritto principio fondamentale sia il diritto alla salute
Ma l'orario dei dottori l'intramoenia Lezza media e tutta quella ossessione da fattoria degli animali che stanno e la Bindi non è principio fondamentale
Quindi basterebbe applicare la Costituzione lo Stato dice
Quali sono i diritti l'organizzazione dei servizi eh però a Costituzione vigente mille novecentoquarantotto oggetto di competenza legislativa delle Regioni evidentemente poi di attività amministrativa
Al fondo nello spirito di quella cosa come lo vedo io è primo la devoluzione
Chiamiamola così mai solo l'applicazione a Costituzione quarantotto in materia di sanità e trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni
Ma non è solo un arbitraggio di Poteri il competenze politiche e anche l'apertura alta
A meccanismi di produzione dei servizi non necessariamente statali dell'universo dei servizi
Per essere chiari la Regione è libera di scegliere il provider dei servizi
E può essere pubblico o privato dove per privato io non intendo la clinica del gangsta amico dei politici ma intendo il fondo pensione che investe i meccanismi di produzione di in cliniche e va ben questo
E questo è il passaggio fondamentale della devoluzione che non è solo politica ma anche economica e l'apertura
Al mercato
Di meccanismi di produzione servizi senza in da parte mia per esempio alcun fanatismo nel senso che io non andò mai in una clinica privata
Ma credo che abbia senso l'apertura non credo che la competizione è una formula simbolica diverbi meccanismo che ha ha messo in piedi la regione Lombardia è da dal nostro punto di vista assolutamente corretto
Secondo la istruzione
Qui c'è davvero da fare la devoluzione nel senso che la materia distruzione riservata dalla Costituzione quarantotto alle regioni molto limitata
Il raccordo prevede che la legge dello Stato definisce i grandi principi che la Regione organizza pezzi importanti del servizio distruzione riteniamo che sia assolutamente giusto e corretto che sia efficiente nell'interesse della gente
E anche qui comunque la Regione può scegliere il provider del servizio anche questo
Un meccanismo che riteniamo di di evoluzione nella idea dei servizi pubblici
Poi c'è il tema della polizia o comunque della sicurezza su quale stiamo facendo delle riflessioni nulla di assolutamente eversivo faccio notare che la proposta presentata
In Veneto da dall'opposizione prevede tout-court la istituzione di una polizia regionale
Noi non siamo così radicali stiamo ragionando se il modello giusto sia quello di una polizia
Detta in gergo di prossimità o se invece non sia meglio
Aumentare il meccanismo di intervento dei governi locali nelle scelte di polizia locale
Perché crediamo che un sindaco possa saperne di più di un fonte di un territorio di un funzionario che viene magari da un'altra parte
Questa è la nostra idea della devoluzione in parte
Semplicemente applicazione della Costituzione quarantotto in parte
Raccolta di quella indicazione
Non non credo si tratti di di fare una grande riforma se mai la riforma sarà sugli organici è nato delle regioni una espressione nella Corte costituzionale dei i rappresentanti delle Regioni ma la parte sostanziale
Noi riteniamo sia semplicemente l'applicazione della Costituzione che è stata cannibalizzata in troppi anni di eccessivo centralismo vede assi la legge Bindi la legge Berlinguer cioè
La parte fiscale
Grosso modo io credo che abbiamo fatto un significativo regresso rispetto alla struttura che c'era fino a qualche anno fa noi della federalismo fiscale abbiamo un'idea abbastanza vicina a quella di Tocqueville del Budget
L'idea che il cittadino paga le tasse e verifica con il suo voto l'uso che si fa dei suoi soldi
Questo non significa che se la spesa di un governo locale cento il gettito fiscale deve essere locale deve essere cento
Faccio un esempio paradossale non vorrei essere presa sul serio dai giornalisti può essere anche dieci ma a condizione che il cittadino abbia l'evidenza
Dell'utilizzo che si fa dei suoi soldi che sappia che paga tasse locali e che possano nella casa del Comune nel Budget come diceva Tocqueville vedere come Givenchy
Nel novantaquattro il libro bianco di riforma fiscale che abbiamo presentato prevedeva l'utilizzo di una struttura che c'era che vanno i contributi sanitari
Si trattava di
Definirli nel rapporto col cittadino in modo che al cittadino fosse chiaro che pagava i contributi sanitari e poi di collegati all'attività della Regione
In modo che fosse chiaro che pagava i contributi sanitari alla Regione che ha grande competenza in materia saggio
In questi termini ci sembrava realizzata la meccanica alla Tocqueville del Budget
Giusto o sbagliato lavoravamo sull'esistente
Perché dico un regresso escluso che sia definibile come sedeva lirismo fiscale un meccanismo di soprattasse di sulle imposte o di minime partecipazioni ai gettiti
Credo che segni un un significativo del plesso rispetto lo scenario di qualche anno fa l'introduzione dell'IRAP
L'IVA per il paradigma dell'imposta di sinistra
Perché colpisce i lavoratori favorisce chiedo Botto chi va in Romania
Punisce chi ai debiti che e invece premia chi ai patrimoni tanto per essere chiari il vecchio mondo era
Patrimoniale il lo aveva eccetera sarà anche stato inefficiente ma vediamo come è avvenuto il cambiamento chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso
I sommersi e i salvati chi ci ha guadagnato e chi aveva una forte patrimonializzazione perché è andata via la tassa patrimoniale che aveva molti utile perché è andata via Lillo
Chi aveva e lo porta perché di roba non pagano la tassa
E ci evidentemente avendo il patrimonio non aveva idee chi ci ha perso in questa geniale meccanica con un forte contenuto etico perché il legislatore che spiega a all'imprenditore come deve capitalizzare assi
Chi ci perde e chi ha pochi utili perché non guadagna al fatto che la via Lillo c'ha poche utili e quindi kitsch a poco patrimonio non guadagna che va via la patrimoniale perché
Comunque non c'è il patrimonio quindi
Chi essendo un cattivo impedito e quindi da sanzionare secondo la meccanica etica c'ha i debiti
E poi colpa superiore che ci agli operai
Che un'imposta che colpisce l'utile di bilancio il costo del lavoro il costo del denaro evidentemente a favorisce una grande holding e penalizza chi c'ha una fabbrica con detto gli operai e i debiti ma non ci interessa il ragionamento sulla regressi detta e sull'assurdità di un'imposta di questo tipo vediamola in chiave federalista lira per un'imposta che amministrabile esclusivamente dal centro
Non esiste una meccanica di amministrazione locale del dell'IVA per perché il valore aggiunto della produzione della FIAT di Melfi lo capisci solo se hai presente il bilancio di Torino se no è difficile appassionata quindi nella sua meccanica applicativa è tutto fuorché un'imposta
Locali e meno ancora locale di come fosse la vecchia illo perché Attali complessità da rendere necessaria una concentrazione nella visione prima di fare
La porzionamento e poi soprattutto non ha nulla a che vedere con la meccanica costituzionale e del federalismo fiscale che presuppone il collegamento tra le entrate e le uscite
Saranno stati sbagliati perché i contributi sanitari nessuno ne ha Nostalgia non so però almeno era chiaro che tu avevi uno che pagava i contributi che poteva controllare la spesa regionale
L'IRAP ha pagato le intese e idealmente finanzia la spesa regionale in materia sanitaria
Non c'è il collegamento tra le entrate e le uscite non c'è la meccanica del Baggio
Quindi rispetto al federalismo
Abbiamo fatto a mio paniere con l'IRAP un significativo adesso abbiamo introdotto un'imposta che ha
Non solo un carattere fortemente centralista ma che ha sostituito forme di prelievo che invece e vanno più adattabili alla meccanica del federalismo fiscale
Punto e basta ormai cioè l'Iva per parte del paesaggio bisognerà fare ragionamenti diversi quali e finisco qual è la nostra idea di fondo evidentemente fa definita nei tempi va adattata noi abbiamo in mente come paradigma come archetipo come modello di riferimento il modello tedesco
Che grosso modo funzionerà così tributi locali in loco
Tributi statali vengono riscossi dallo Stato perché non c'è modo per riscossione il locale delle grandi imposte europee
Il cui tasso di intelligenza e a volte piuttosto incerto a me non sembra così intelligente l'Iva però le grandi imposte vengono riscosse al centro quindi la mia presto Lang come Storie d'acqua vengono esposte dallo Stato lo Stato levi scuote ed è l'unico soggetto abilitato il quattro e queste imposte che hanno struttura centralistica
Quindi amministrazione centrale e ne fa tre usi
Per resistere
Per restituzione per solitaria io semplifico molto temo di essere troppo concreto
Se volete posso anche complicare ma allora
Per resistere vuol dire i carabinieri o il servizio del debito pubblico evidentemente se uno vuole polemizzare dice che allora salta il debito pubblico nessuno immagina che il servizio del debito ossia fuori dalla
Campo delle
Come dire delle
Delle competenze che devono essere finanziate con la prima fetta dell'atto
Secondo per restituzione
Da calcolare in base a parametri statistici che poi evidentemente possono essere affinati nel nella progressione ma che fondamentalmente misurano quanto della
Imposta
è
Insiste su ricchezza che è prodotta o scambiata nei capitoli
La parola chiave e le parole hanno sempre un senso profondo è restituzione non è trasferimento questa è larga il grande mattatore ideologico e non solo ideologico tra il centro sinistra e inoltre
Ovviamente ovviamente tutta la meccanica infatti si prevede il Senato delle Regioni si provvede tutta la meccanica di quel tipo fino alla corte costituzionale ma però l'idea è la contrattazione per la verità non sta non sui parametri e sulla solidarietà sui parametri o comunque il l'idea è che non è lo stato che in cassa risorse proprie poi in termini Graziosi otto Chianti li concede alle regioni come nel testo D'Alema Amato
La nostra logica e che una quota della ricchezza dei territori e dei territori che lo Stato funziona da colletto da esattore perché l'esazione non può avvenire se se non attraverso la Missa azione centrale dello Stato
Ma un quella fetta non è del nostro
C'è un meccanismo di
Raccolta ma non di titolarità eccolo che diciamo non trasferimento non finanza derivata
Finanza derivata è un modo per mistificare i termini della questione questo è il punto fondamentale è il punto politico e il terzo è quello della solidarietà dove e anche questo è il punto politico per solidarietà se intende davvero la solidarietà
E quindi se un Comune deve fare
Un ospedale
E il costo dell'ospedale cento una scuola in Costa e cento lire e i tributi locali o la seconda quota di restituzione ottanta lire il complemento accento lo mette lo Stato ma siamo nel circuito della solidarietà
Se un governo locale deve fare una fiera o deve fare il finanziamento del viaggio del Presidente della Provincia dell'Alto Adige che vedo è andato a trovare il Dalai Lama beh se lo paghino quello soldi perché fuori dal meccanismo eccetera questa è la nostra
Che non ha nulla a che vedere con meccaniche
Di di di eversione dell'ordine sociale certamente non dell'ordine costituzionale perché vogliamo solo applicare la Costituzione quarantotto certamente non dell'ordine sociale
E ha ragione Adriano Musi nel dire sarà tutta questione di rapporto di forze nella meccanica della concertazione cosa s'sì Daddi solidarietà
Ma noi manchiamo il concetto che la solidarietà e la solidarietà non è la Spesal stravagante e superflua non è una serie di iniziative che sì hanno una logica di sviluppo dei territori devono essere finanziate dai territori proprio perché responsabilizzando i cittadini che tu attivi dei meccanismi di
Di di di di correttezza finisco con un'unica cosa che c'entra molto col federalismo
Poco con quello fiscale noi abbiamo presentato ed è parte delle cose che vorremmo fare nei primi cento giorni una proposta di legge che abbiamo chiamato legge obiettivo per realizzare le infrastrutture
Noi siamo convinti del fatto che mi è anche evidente che non si fanno in Italia da almeno vent'anni grandi opere pubbliche che in questo momento sarebbe impossibile fare l'Autostrada del Sole
Per
Che
C'è in Italia un limite politico un limite istituzionale l'Italia ha certamente bisogno di unificare il Paese
E quella proposta fissato firmata da Bossi Umberto prevede il raddoppio all'autostrada del Sole le autostrade nel Sud il ponte sullo stretto di Messina per unificare il Paese aprirlo alle
Abbiamo certamente bisogno di nuove infrastrutture abbiamo certamente la tecnologia perché le imprese italiane hanno costruito pezzi significativi del ponte che collega la Danimarca e la Svezia
Abbiamo certamente capitali mezzi finanziari
Abbiamo contributi europei abbiamo fondi già stanziati in Bilancio moltissimo è finanziabile con il project financing tutta l'autostrada del Sole è stata finanziata
Poi leggo su alcuni giornali cose stravaganti ma tutto allo tosta adesso le è stata finanziata con obbligazioni private senza una lira di costo per lo Stato
Quello che funziona da blocco ed al limite è un eccesso di burocrazia o di falsa democrazia
Un consiglio e patire Pablo cari un comune un Comune può bloccare una provincia una provincia può bloccare una regione la Regione può bloccare lo scatto
Questo secondo noi evidentemente poi la magistratura in base alle procedure può bloccare tutti
E noi crediamo che questo sia la caricatura della della democrazia perché la democrazia responsabilità nel fare non non fare la Fenice di Venezia è stata appaltata nel mille settecentonovanta
è stata terminata nella mille settecentonovantadue educata nel mille novecentonovantasei ancora sotto un tendone
Cosa è successo nell'intervallo egli
Polemizzando
Il sindaco Cacciari diceva non è colpa mia infatti nessuno pensa che sia colpa tua il grave è che non è colpa di nessuno perché è una meccanica Kia ridotto la struttura della democrazia che la responsabilità verso gli elettori nel fare non è non fare
Allora
Perché sto parlando di federalismo
Perché negli atti costituzionali e nella polemica che è stata fatta su questa proposta parte considerazioni fatte dagli ambientalisti che ritengo fortemente discutibile perché credo che blocchi di più
In quindi di più un'ora di traffico bloccato che non il traffico velocizzato ma sono considerazioni più meritevoli di di di analisi
Sedeva lirismo locuzione che ci è stata fatta in Parlamento è stata
Viola che voi che siete federalisti
Violate i principi sacri del federalismo avendo evidentemente come tutti quelli che arrivano quelli che arrivavano alle alla Terza Internazionale quei quaderni della seconda si trovavano in fuorigioco
Da un'idea in pirica del federalismo
Il federalismo non è il localismo non è il particolarismo e l'apertura dei territori ed è un ragionevole contro il cemento dei governi locali Roberto Formigoni ha detto sussidiarietà Paola complessa ma semplice nell'applicazione
Un comune se si tratta di Opera comunale il luogo democratico sovrano nessuno le può rompere le scatole
Ma se l'opera dimensione regionale il luogo democratico per la scelta e la regione sia caratteristiche extra regionali sono le varie regioni interessate
Il federalismo nella forma della sussidiarietà si realizza riconoscendo sovranità al comune nelle opere comunali alla Regione nelle opere regionali il passante di Mestre non è una questione del micro comune
Di Quarto piuttosto che è una questione di rilevanza secondo me nazionale perché è grande asse est-ovest ma comunque di rilevanza regionale
E non c'è un attentato alla Costituzione nel prevedere che sia la Regione a proporre al Parlamento la
Qualifica di quell'opera come opera strategica le opere strategiche sono per definizione conformi a legge questo e lo strumento giuridico vi dico che riteniamo utile per passare sopra la palude
Il federalismo e questo è la regione che propone una cosa non è il blocco devo dire pelo onestà che c'è un significativo passaggio che è stato fatto da questo Parlamento
Nella modifica dei meccanismi di decisione della Conferenza di servizio
Dove è passata la la formula dello voto a maggioranza
Che esclude per definizione il diritto di voto ovetto di un singolo comune e questo è un passaggio molto importante noi l'ora di Khalid siamo quanto è necessario nel prevedere la meccanica della legge obiettivo
Che non ci sembra fuori dalla Costituzione che non ci sembra fuori dal federalismo è parte strutturale del federalismo e vuol dire sviluppo vuol dire
Il giusto coinvolgimento dei governi locali ma non il voto come tetto
Su tutte queste cose io credo che noi cercheremo se sia viva la prossima legislatura accerteremmo la discussione con tutte le forze interessate
Abbiamo raccolto l'indicazione che è stata fatta dal Presidente della Repubblica dal Ministro degli Affari costituzionali che le costituzioni ormai si modificano anche a colpi di maggioranza
Qui poi non dovremmo neanche modificare la Costituzione ma applicata ne prendiamo atto
Lo spirito di questa iniziativa
Che ha un elemento provocatorio interessante che vedo che non è stato sempre colto nel corso degli interventi
Come conciliare il federalismo per una politica di sviluppo del mezzogiorno
La sfida che contenuta nella relazione di musica e che io ritrovato sia nell'intervento del professor Russo che del professore al varo e allora in estrema sintesi
Volevo raccogliere alcuni di questi stimoli e di queste osservazioni
La prima che contenuta nella relazione del professor Russo critica interessante come sempre
Da meditare con attenzione dove il professor Russo ci ricorda che parlare oggi di federalismo non significa riandare ai tempi andati cioè all'Ante riforma
Che ricordo riforma che ha come padre di sentirli perché ricorda che quella forma di autonomia e di tassazione
Che esisteva degli enti locali aveva delle caratteristiche che non avevano funzionato l'imposta di famiglie avevano dato luogo a delle scelte sbagliate avevano dato luogo anche a una grande discrezionalità e anche a o anche una grande arbitrarietà e qui lo trovo giusto che ci sia questa precisazione e si ricordi che la riforma fiscale che è stata fatta ha rappresentato un passo in avanti e quindi non si ritrae non si tratta di ritornare indietro
La seconda osservazione che una citazione che fa il professor Russo
E riprendere la citazione di un professore che io condivido profili fondo dice
Perché la crisi dello Stato nazionale e la crisi dello Stato nazionale oggi deriva da due aspetti l'incapacità l'impossibilità la difficoltà usate il termine più giusto
Di dare una risposta a liste di problemi che sta richiedono un intervento sempre più globale
E dall'altra dice quindi è uno stato che è troppo piccolo per dare queste risposte grandi problemi
E dall'altra ricorda il professor Russo uno Stato che troppo piccole che è troppo grande per dare una risposta alle esigenze
Di un rapporto più stretto tra le autonomie locali e i cittadini io credo che questa affermazione sia molto importante perché ci permette di collocare il discorso del federalismo di collocarlo in una giusta direzione e non a caso il professore al varo non se n'è più parlato nel corso del convegno di stamani
A ricordato i problemi dell'Europa per l'Europa perché se noi potessimo fare delle statistiche Alvaro avesse avuto più tempo e avesse potuto fare un raffronto tra le statistiche dell'Europa ecco e le statistiche degli Stati Uniti d'America
Noi avremmo visto che differenze che problemi esistono tra quella realtà fortemente sviluppata
è il problema dell'Europa che ha questi problemi di crescita lenta e che a questi problemi con le contraddizioni che ci sono e sempre il professore Albaro CIA richiamato al Duemila e sei
Dove la Unione Europea una dimensione più ampia e dove le politiche che noi dobbiamo affrontare solo delle politiche che arrivano lentamente a scadenza perché il due mila e sei e lì non è tanto non è tanto lontano
E allora che in questo ambito io voglio dare il mio contributo perché lo sforzo fatto da
Musi
Sulla base delle due relazioni è di fare in modo che questo discorso del federalismo non diventi un discorso propagandistico ma diventi una occasione un'opportunità per il Mezzogiorno non è facile
Non è facile perché Alvaro vi ha dimostrato come le politiche tradizionali quelle sì
Non hanno affrontato non hanno dato una soluzione ai problemi del mezzogiorno e Alvaro ha ricordato quali sono le opportunità e le necessità
Per cui parlare nei confronti del mezzogiorno di solidarietà mi sembra un modo un po'vecchio
Superato perché sulla base di quelle statistiche c'è un'indicazione precisa puntuale di che cosa significa una crescita che cosa significa una crescita del Paese con una crescita del
Con una crescita della realtà e allora se le cose stanno così se c'è questo problema di tempi siamo tutti a rammaricarci che il federalismo che abbiamo fino a oggi fatto nel nostro Paese
Sono giuste le critiche non è vero federalismo per Russo ha ragione quando ci bacchetta sigle ditta e quando richiama le questioni
E s'è un federalismo che ha rappresentato uno sforzo che è stato fatto in questa legislatura di dare una risposta a questi problemi ma che ha dovuto fare i conti con la impossibilità di una riforma
Della Costituzione è un'occasione perduta mi permetto di sottolineare che il due mila e sei e vicino e che qualunque ipotesi di cambiamento della Costituzione che renda possibile
Il federalismo che renda possibile anche la soluzione di quelle conflitti di competenze e di quelle procedure così macchinose che sono state ricordate
Una procedura e non è che nel due mila e uno perché riavviare una modifica della costituzione nel nostro Paese non credo che ci sia la possibilità di fare una riforma di federalismo come ricordava ora il professor Tremonti a Costituzione di gente non credo perché ci si andrebbe forse ancora in una condizione peggiore rispetto alle difficoltà e gli ostacoli ci fa capire e questa la mia osservazione politica che non Haber portato a compimento la riforma della Costituzione sia stato un errore
Politico perché ne paghiamo chiunque vinca le elezioni dovrà ricominciare
Il due mila e sei non è che diventa il Duemila e nove quindi cioè un'osservazione di fondo dove anche questo tentativo che viene fatto di andare avanti perché noi abbiamo visto che le modifiche
Elettorali che sono state fatte hanno dato più potere ai comuni alle regioni ma questo maggiore potere ai Comuni alle Regioni e le Province che hanno un meccanismo elettorale che
Da maggiore governabilità si è scontrata nei fatti con i limiti angusti con le condizioni
Che derivano dalla alla questione della mancata riforma della costituzione e quindi io sottolineo che questa è stata una errore e che tentare come si sta tentando di portare a compimento le riforme
Io non la considero un divertissement
Ma lo considero occorre uno sforzo importante per far dimostrare che uno vuole andare avanti fa il paio con di ostacoli che abbiamo avuto per fare la riforma del diritto societario
E la riforma della legge sul fallimento perché il sistema delle imprese nel nostro Paese
è un sistema che non riesce a andare avanti e non è competitivo in Europa
Proprio perché regole e le procedure la legislazione
è abbondantemente superata e degli anni Quaranta nella migliore dei casi e quindi è la prima osservazione è che io faccio l'occasione perduta la responsabilità è il ritardo che si è
Verificato nel nostro Paese
Il secondo e che io voglio raccogliere l'invito di al bar e perché qui sentito solo parlare di solidarietà ho sentito solamente parlare di altre questioni Albaro ha detto dice corsa non si deve fare ecco corsa non si deve fare per evitare che quelle statistiche che sono impressionanti si possano realizzare ha detto cerchiamo di ragionare allegati una cosa provocatoria
E allora la prima cosa che io pongo qui che è una responsabilità politica la prima cosa che non si deve fare e quel di lisciare il pelo a chi intende il federalismo come una forma di secessionismo o come una pera orma dietro i
Finisce il pelo se si liscia il pelo
Non si sa mai doveva finire e mi spiego ancora di più perché mi mi allaccio alle osservazioni che faceva il professor Tremonti quando delineava questo scenario di federalismo
è vero e ha ragione Tremonti come altri quando indicano che ci deve essere una necessità tra quello che si paga e quello che sia come servizi e importante che ci sia questa trasparenza che ci sia questo rapporto
E dice sempre Tremonti il problema importante che ci sia questo rapporto e lui dice nella nostra impostazione
Nella nostra impostazione nella nostra politica c'è questo problema di rapporto che deve esistere e questo problema di restituzione e qui la differenza perché Tremonti parla di restituzione io parlo di restituzione e di
Vorrei distribuzione perché il problema deve trovare una sua soluzione non è un meccanismo federativo che si basa con una perequazione di solidarietà e come sarebbe a dire se questa logica adesso vado per estremizzazione sarebbe come quella di dire siccome quello che a me preoccupa quando vado a fare le riunioni quando vi vedo negli incontri nel vento si citava il Veneto si citava la Lombardia ma si potrebbero citare come viene inteso il federalismo dice io pago le tasse è le tasse che io pago devono rimanere devono rimanere qui questo non è quello che dice
Treponti ecco perché io dico lisciare il pelo che dice Formigoni
Formigoni ma quello che pensa una parte del paese e che il federalismo e finalmente l'occasione per cui questo che si paga deve essere restituito esse si paga morto
Perché pagare molto ebbene pagare di di meno cioè questo è il rapporto pericoloso
è un rapporto pericolosi e giustamente il sindacato se lo pone questo problema perché deve conciliare un discorso di federalismo ma lo deve conciliare ai fini di una operazione di
Perequazione io vado per paradosso sarebbe come dire a uno che a trecento milioni
Ebbe uno che c'è reato venti di milioni noi abbiamo i non capienti non gli esenti se ci fosse questa esasperazione nel rapporto tra quello che si paga
E quello che si ottiene se noi arriveremo che dovremmo fare tutto una politica che dovrebbe essere basata in termini che tengono conto di una realtà che deve tenere conto che chi paga di più più pretende e chi paga credo abitasse deve dare di meno
è è un'esasperazione io non lo attribuisco certo ai miei interlocutori la pongo perché questa e la questione decisiva che noi abbiamo dinanzi agli occhi ed aggiungo anche siccome si paragona le altre realtà e le altre esperienze e noi abbiamo la necessità di guardare a quello che sono altri due Paesi ma in questi altri due Paesi che ogni tanto vengono evocati in fasi alterne la Germania e la Spagna
Io invito a riflettere in Germania dove il federalismo e di antica data prima dell'unificazione
I dati di partenza erano tali per cui la Baviera era la Regione più povera era il Mezzogiorno della Germania
E il tipo di federalismo che è basato sulle opportunità da dare non sulle solidarietà da distribuire
Ha consentito in quel Paese umbra rovesciamento e anzi adesso la Baviera
Affaticata affatto a parlare intermedi perequativi nei confronti dell'ex regioni industriali in forti della Germania
Lo stesso I di Spagna perché il federalismo lì che altre spiegazioni altre ragioni storiche altre motivazioni
Non ha impedito lo sviluppo della Spagna centrale e meridionale cioè sono state operazioni come dire di diverse dalle nuovi no possiamo trasportarlo
Nel nostro Paese ma dove il discorso di un'autonomia di una maggiore efficienza di una maggiore funzionalità a accentuato e ha fatto convivere la restituzione con la re distribuzione
Io penso
Che su questo bisogna misurarci ecco perché io ho le idee chiare equa di dire non si vede fare una operazione di federalismo
è una operazione di federalismo che si muova nel senso di avvallare di seguire di assecondare quelle che sono le posizioni più pericolose che tendono a emarginare a spaccare il due il Paese
Non non non lo voglio fare siamo alla fase finale non mi voglio soffermare sulle diverse concezioni io sono convinto che il discorso dovrà essere fatto
In termini di il federalismo fiscale che bisognerà ragionare bene su quali sono le competenze
Le responsabilità questo sarà possibile con questa riforma della Costituzione quindi non bisogna ragionare
Solo in termini di compartecipazione sono molto scettico sulle addizionali perché le addizionali rappresentano un elemento come potrei dire di aumento della pressione fiscale sono convinto che ci devono essere i tributi propri poi si discute si può discutere se l'IRAP è andata bene non è andata bene
Se è giusto o non è giusto ma il dato di fondo e che il federalismo deve consentire deve consentire una operazione di restituzione di redistribuzione poche parole
Finisco e l'altra questione che è stata sollevata qui sulle competenze sulle difficoltà che ci sono nel nostro Paese sui problemi del Mezzogiorno ora sul problema delle competenze questo è fondamentale si verifichi che abbiamo sentito delle osservazioni giuste anche le ha fatte Formigoni ne hanno fatte Domenici le hanno fatte è un problema serio questo di fare in modo che ci sia una chiarezza nelle responsabilità e nelle competenze degli enti locali che non ci sia sovrapposizione
Che non si verifichi la Fenice di Venezia al mi permetto di dire non si verifichi nemmeno la ero porto di Milano Malpensa ecco perché la cosa che uno guarda che uno guarda e che vede questo spettacolo penoso del presidente dell'assemblea che dice che la responsabilità e dal dell'Alitalia perché è competenza dell'Alitalia
E con Alitalia che dice che la responsabilità e il presidente della Serbia
è così abbiamo una specie di storia che infinita che diventa non vorrei diventare macabro addirittura incredibile
Con la sparizione delle curve non si sa di chi è la responsabilità cioè il problema è che non ci sia questo conflitto Thrale istituzioni e che siano chiare le competenze e le divisioni ultima osservazione non non non non ho il tempo né la possibilità di allungare il discorso non voglio prolungare il mio intervento
Per i tempi per rispettare i tempi un'ultima osservazione questa relativa ai problemi del Mezzogiorno e perché ancora musi Alvaro poi c'è stato questo convegno che ha fatto anche la UIL che ho seguito con interesse
Anche lì oppongo un po'il problema una riflessione
Anche lì di una modifica di carattere culturale noi quando parliamo del mezzogiorno parliamo sempre di altri che devono venire nel Mezzogiorno di gli investimenti esteri che devono venire di capitali del Nord perché devono venire
Io penso che occorre anche rovesciare questo discorso quindi accolgo l'accusa di Albaro ma perché non trovare anche un modo nel quale si senta il Mezzogiorno e si favorisca
Oltre naturalmente all'aiuto oltre a tutte le altre questioni di cui abbiamo parlato si favorisca anche una capacità autonoma del Mezzogiorno cioè il Mezzogiorno solo come destinatario passivo delle iniziative
Degli altri io lo trovo un modo superato io penso che valorizzare valorizzare le
Presenze nel Mezzogiorno favorire la imprenditoria trovare il modo di sapere che lì il problema qui non è quello solo diciamo così
Dei costi del lavoro e dei costi fiscali
Il problema è anche degli altri costi delle altre inefficienze degli altri problemi sia anche un modo per evitare che tutto venga legato alle questioni del fisco
Come vedete e ho finito e difficile a dire una ricetta un modello preciso per quello che debba essere il federalismo
La dobbiamo fare lo dobbiamo imboccare
Una parte di strada è stata fatta quella che era resa possibile correggibile modificabile
Occorre del un una come un intervento più o radicale il più forte che passa per la Costituzione
è fondamentale che sia chiara la scelta che si fa se si fa il federalismo per restituire o se si fa invece il federalismo per re distribuite
Grazie
Lazio Giorgio ora intervento di Laura Pennacchi
Cioè ringraziamo
Poi seguiranno le conclusioni di Luigi conta posseduti
Ma anch'io commenta Giorgio Benvenuto vorrei misurarmi prendere sul serio
Misurarmi con le relazioni di questo convegno che
Ho seguito dall'inizio e rimanga fino alla fine come credo sia
Toccare
E dunque misurando mi con le relazioni
E senza ripetere le cose che condivido già dette ora da Benvenuto
C'è un punto da cui vorrei partire per poi sviluppare il ragionamento di fondo che la UIL ci propone con questo convegno che credo sì capisco bene un ragionamento
Su quale federalismo
C'è stata data troppo la sensazione che in fondo non ci sono differenze non c'è necessità di interrogarsi no
Ci sono profonde differenze e ci sono anche questioni su cui non abbiamo ragionate riflettuto a sufficienza
Ora le relazioni e quelle di musi quelle di Albaro quello di lusso fanno nettamente una scelta di un federalismo cooperativo rispetto a un federalismo competitivo
E individuano la cartina di tornasole della di risultati delle conseguenze dell'efficacia dei due modelli sullo sulla questione del Mezzogiorno sullo sviluppo e la collocazione del sud
Tema come già ricordava benvenuto che è stato poi completamente cancellato dalla discussione di questa mattina
Io dispetto all'analisi e
I grafici e tabelle che ci ha mostrato al bar interessantissime poi l'analisi ripresa dal professor Russo
Vorrei soltanto ricordare alcuni elementi che ci aiutano meglio contestualizzare quanto è avvenuto
In questi ultimi cinque anni
Perché noi ci siamo trovati dal novantasei ad oggi a fare i conti con un con un'eredità che vedeva messe insieme il gli esiti perversi di un meccanismo che da una parte a Veba l'intervento straordinario al Sud per i quali io non ho rimpianti e vorrei che tutti non avessimo rimpianti anche il sì poi sono del tutto evidenti i limiti delle politiche
Che abbiamo saputo mettere in atto per sviluppare davvero il Sud
Ma dicevo quel meccanismo aveva da una parte l'intervento straordinario al sud dall'altra la svalutazione ricorrente della lista
E i due elementi erano in uno specchio dell'altro gli esiti di fronte ai quali noi ci siamo trovati che abbiamo la qui ereditati hanno dovuto gestire era sono stati
Lo dico molto schematicamente assaltando molti passaggi un dissesto finanziario drammatico ricordati e qual era la situazione novantadue poi la situazione nel novantasei appunto qual era ancora i dati sul debito e disavanzo la spesa per interessi infrazioni tutto ciò che sappiamo
Una specializzazione produttiva del paese assolutamente statica
Il Paese si trovava bloccato le vie sua specializzazione tradizionale questo per effetto soprattutto di ciò che avveniva al centro nord e ma con grandi conseguenze anche sulle blocco delle potenzialità del sud
Si trovava bloccato nelle sue specializzazioni tradizionali il fuoriuscito da tutte le frontiere tecnologiche avanzante
Un crollo della spesa in ricerca e sviluppo all'un per cento del PIL
Meno della metà di quanto investe non dico gli Stati Uniti la Germania la Francia ma la Corea del Sud
Spese per istruzione che erano il sei per cento del PIL un paese la sesta potenza industriale del mondo al quattordicesimo posto come livello di istruzione pro capite
Un assetto dell'università e del rapporto tra università e mondo della ricerca assolutamente obsoleto senza capacità di produrre nessuno di quei di quegli effetti di spinotti spillover di cuori hanno beneficiati quella beneficiato gli Stati Uniti d'America che sono alla base della grande crescita che gli Stati Uniti hanno avuto negli ultimi dieci anni e cito anche riassetto assolutamente feudale degli ordini professionali anche se un elemento che teneva insieme tutto questo
Questa coalizione della rendita che bloccava G davanti congedava fossilizzarmi allo sviluppo del Paese
Noi abbiamo trovato questa situazione
E il risanamento finanziario le riforme fiscali che sono state adottate dal novantasei ad oggi
Su cui una troppo facile ironia non può nascondere il fatto che non c'è puntato minimamente a beneficiare che ha più patrimonio ma si è puntato
A spingere un sistema assai poco patrimonializzato un sistema imprenditoriale basato su capitalismo familiare noto a tutti
Un sistema produttivo con un Di Bello di dimensionali di piccole e medie imprese che sono state la sua forza ma che oggi hanno raggiunto una Nismo che rischiano di essere palla al piede blocco dello sviluppo
E esiti le riforme fiscali hanno puntata patrimonializzare hanno voluto essere neutrali sul piano del ricorso all'indebitamento premiando per esempio ricorso al capitale di rischio oltre a voler ridurre il costo del lavoro e molte altre cose assolutamente pregevoli che io penso siano state fatte con tutti i limiti dell'umano
Con tutto perfettibile dell'umano e per esempio sull'IRAP e io condivido che ci siano delle correzioni da fare
E dunque risanamento finanziario riforme fiscali e riforma della pubblica amministrazione stanno tutte in questo contesto si tratta di valutare e apprezzare la direzione di questo contesto dopodiché cioè
Ci sono tantissime
Osservazioni che si possono fare appunto su sulle correzioni sul miglioramenti sulle integrazioni anche sulle cose nuove che debbono essere fatte ma non può sfuggire
Questo apprezzamento non ci possiamo sottrarre a questa apprezzamento di fondo su la direzione del processo altrimenti rischiamo appunto o di tornare a rimpiangere il passato
In particolare per quanto riguarda lo sviluppo del Sud
Oppure di ritrovarci magari inconsapevolmente a essere alleati di quel federalismo competitivo che dichiariamo di non voler sostenere perché badate io credo che qui non fossero battute e quelle che accordo ha formulato il professor Tremonti stanno davvero insieme l'idea io credo nella mentre proposte che fa oggi il polo di centro destra stanno davvero insieme un federalismo competitivo che parla solo di solidarietà come ricordava e non di redistribuzione come ricordava benvenuto che corre e fa correre rischi di spaccatura del Paese drammatica e al tempo stesso però annunzio di operazioni faraoniche di opere pubbliche di infrastrutture con le quali si dovrebbe tenere buono il subite d'Italia tenere un buono per al sud dell'Italia non operare
Davvero quello sviluppo e tra parentesi
Va anche segnalato
Che non ci si può venire a dire che c'è una specie di miracoli di pane di pesci che escono lei in modo assolutamente appunto miracoloso
Anche le operazioni fatte dalle partecipazioni statali operazioni a quell'epoca di grande lungimiranza e di grande
Fossa strategica sono state fatte alla fine guardando i bilanci delle partecipazioni statali anni dopo anni nei decenni e mette il funzionamento particolare della formula anche giuridica e per esempio il ruolo che hanno giocato gli oneri impropri sono stati fatti con debito
è questo quello che ci annunzia il polo di centrodestra la ripresa di una politica del debito bene io credo che questo non è il tenente né l'Italia intera né tanto meno il sud dell'Italia
Allora se le cose stanno così credo davvero che valga la pena tornare all'interrogativo che poneva musei
Che ha ripreso D'Ambrosio qui
Interroghiamoci sulla necessità del federalismo no diceva D'Ambrosio non ce l'ha ordinato il medico
Interrogarsi vuol dire avere chiara consapevolezza della diversità delle ragioni per cui si può desiderare il federalismo
E quindi diversità dei modelli che si possono adottare
Da questo punto di vista vedete quando Formigoni dice ma a me non interessa tanto interrogarmi su federalismo cooperativo competitivo è che compie un'operazione
Che posso definire
Scarsamente democratica perché
Gli interlocutori una regola della democrazia Lettica
Una regola della democrazia una parola che Tremonti sembrava un po'disprezzare quando ha accennava alla volontà etica dei governi di centrosinistra di spingere il sistema imprenditoriale in in una direzione piuttosto che in un'altra una regola della democrazia dell'etica della comunicazione il rispetto fondamentale della delle ritenerci tutti a adeguatamente dotati di intelligenza di capacità di capire di comprendere e di e di interagire di dialogare
E dunque fa una grande non è irrilevante ragionare interrogarsi su federalismo cooperativo federalismo competitivo
Federalismo competitivo vedete può voler dire
Ed è e c'è stato detto apertamente qui da questo punto di vista invece la trasparenza è stata rispettata meno Stato
Non un migliore Stato
Non il federalismo come occasione di rinnovamento dello Stato no ci si dice meno stato quindi significa più un mercato significa solidarietà nel super ridotta carità
Nella versione di Boucher a
Carità compassionevole un po'meno un po'più che una carità pelosa un po'più compassionevoli significa meno protezioni sociali affidata a responsabilità collettive
Sul mercato un clima al quale vengono spese su quale vengono spostate anche la copertura di servizi primari e che riguardano appunto la conseguì civile come si fa a dire che tutto questo allora non è messo in discussione
E vedete anche la formula meno Stato più diritti per l'individuo
Io non sono
Professoressa universitaria e anche se lo fossi
Non esordire hai mai dicendo fare un intervento accademico proprio per il rispetto che ho delle dell'etica della comunicazione
Conosco abbastanza la letteratura per sapere è stato per esempio di recente tradotto in italiano un libro di due economisti americani liberali liberali ogni Sandel
Il libro si chiama il titolo e il costo dei diritti e il sottotitolo e perché la libertà dipende dallo Stato i dati tassi dunque realizzare i diritti forse Manden panorama dei diritti dipende dallo stato storicamente sono stati gli Stati-nazione che hanno affermato i diritti degli individui e delle collettività
E se oggi gli Stati nazione
Sono in crisi
E anche qui potrei ricordare non so quanti convegni della fine degli anni Settanta dell'inizio degli anni ottanta in cui si discuteva di crisi dello Stato-nazione prima
Non mi interessa scendere a questo Di Bello
Se si discute di crisi dello Stato nazione proprio la settimana scorsa qui in questa stessa sana con Joseph Stiglitz Sen
Capo di vedi degli advisor degli economisti di Clinton ed è e vicepresidente già vicepresidente tra Banca Mondiale Reggio questo grande economista ci spiegava
Che la crisi degli Stati nazione in una situazione nella quale c'è molta a livello globale Governance ad ad hoc e non c'è Conterno globale
Global governance with altro Global governante diceva Stiglitz Sen
Questo significa sovraccarico di funzioni sugli Stati nazione e non minore carico di funzioni sugli Stati nazioni quindi tutte queste cose debbono essere messe su basi analitiche molto serie molto rigoroso
Allora tutto questo per dire per tornare a dire
Che bisogna ragionare sui vari modelli le ragioni per sostenere la necessità di le ragioni comuni per sostenere la necessità di federalismo le conosciamo proprio federalismo porta più efficienza più aderenza fa scelte collettive preferenze individuali
Possibilità di tenere conto dei diversi livelli di costo controllo maggiore eccetera
Le differenze però fra le prospettive assumiamo che per il Po per comodità espositiva che esistono due modelli uno due modelli radicalmente opposti uno che chiamerò incoerente perché porta alla fine dell'Unione federata come ci spiega come ci ricordava musiche federare vuol dire appunto stringere patti per unire
Quindi quello lo chiamerò incoerente euro coerente che porta il a questo esito di unire di federali per unire
Il modello incoerente
Si basa soprattutto sull'idea che ci sia una difficoltà informative nel centro
Nel centro dello stato che spingono verso la prospettiva federale
E si basa sull'idea che ogni affermazione in materia di equivalenza fiscale o in materia di redistribuzione equivale a un'imposizione di preferenze sugli individui queste tesi sono sostenute
Da una scuola importante che la scuola di public choice che è una scuola conservatrice di estrema destra queste tesi hanno nome e cognome non è che siamo di fronte a una garbata e gentile
Convivenza di il Po il potere opzioni l'ipotesi plurime il modello coerente quello che io chiamo il modello coerente a illustrissimi sostenitori
E che non solo bolscevichi che non solo solo sempre nell'ambito liberale per esempio Madison il grande costituzionalista americano
Il quale questo filone Madison
Si interroga innanzitutto sulle condizioni che sono richieste per il verificarsi dei supposti benefici del federalismo che sono appunto sono sottoposti e si ricordano che deve esserci una mobilità individuale la possibilità di Exit che renderebbe appunto più più efficiente il federalismo non è affatto di facile realizzazione non è che io prendo mis mi sposto da uno stato da una regione a un'altra solo perché penso che il sistema fiscale redistributivo e da un in un'altra regione sia più a me più favorevole
Non si deve verificare
Il pericolo cruciale del localismo perché ce n'è un altro di aspetto che noi non ci siamo mai Madison considerata esiziale il gioco delle fazioni e dei gruppi di interessi e intendendo per gruppi di interesse quei gruppi che qui richieste
A comportano benefici concentrati su gruppi stessi e costi diffusi sull'intera popolazione
Madison sosteneva che in ambito nazionale questi e interessi contrapposti queste fazioni tendono più facilmente del leader si sono più facilmente controllabili
E soprattutto il tema fondamentale è quello della redistribuzione a assolutamente ragione
Giorgio Benvenuto
Perché assegnare alle giurisdizioni locali le responsabilità della redistribuzione
Significati d'intuire all'appartenenza locale all'appartenenza al territorio un valore prioritario show a dispetto ad ogni appartenenza di tipo generale
E voi vedete che siamo di fronte alla decisione di principi elementari di giustizia sempre sostenuti da teorici liberali dei liberaldemocratici i quali si basano sull'idea che la giustizia
Vede fondarsi su l'individuo qualunque qualunque sia la la la mia condizione qualunque sia la la nascita della mia famiglia il territorio a cui appartengo io debbo avere garanzia io di tutti gli altri come mi devono avere garanzia di essere trattato equamente e siamo quindi di fronte a una lesioni molto gravi dei principi di giustizia
Il tema quindi fondamentale torna ad essere redistribuzione
Criteri di giustizia elementi che tengono insieme una coesione nazionale
Qui no non so se ho ancora qualche confuso complicato troppo tempo qui vorrei tornare sul concreto
Ricordando brevemente
Che cosa vuol dire quella ripartizione delle risorse delle entrate delle risorse di cui parla il federalismo competitivo
Settanta deve deve quel famoso settanta trenta settanta rimane alle alle realtà locali e trenta allo Stato quindici come fondo perequativo e quindici come solidarietà allora rispetto a questo tipo di a questo tipo di soluzione che ha dietro badate anche la riduzione della pressione fiscale di quindici punti di cui oggi non sento più parlare ma di cui parlarono parlò Berlusconi al Porta a Porta del sei ottobre di questo ambiente del Duemila
Parlo di riduzione di quindici punti di della pressione fiscale
Che e il leader considerava il quarantasei per cento quindi intendeva una pressione tributaria Dexter tributaria complessiva significa che i benefici qui vanno sottratto andrebbero soprattutto al nord
Benefici però sempre estremamente dubbi perché rimane sempre il problema di come si copre
Con quale copertura finanziaria qualitativi alla Spesal devo fare in ordine a sanità dipendenti pubblici un milioni di dipendenti pubblici licenziati non saremmo ancora molto lontani da raggiungere quel tipo il tipo di quel tipo di livello
Ma allora le domande da farsi sono supponiamo comunque di prendere sul serio una ripartizione di questo tipo quali funzioni ulteriori possono essere devolute alle nostre regioni
Come è distribuita attualmente la spesa dello Stato per queste funzioni non ancora distribuite e distribuibili
Come sono ripartiti nel territorio le risorse necessarie per finanziare la regionalizzazione di nuove funzioni allora una ricerca dell'Università Cattolica di Milano
Fa questa la seguente ipotesi supponiamo di devolvere alle Regioni tutta distruzione quel che residua della sanità
Supponiamo di devolvere tutta la finanza locale supponiamo di devolvere il cinquanta per cento della spesa per l'ordine pubblico la metà della spesa dell'ordine pubblico il cinquanta per cento della spesa universitaria queste ipotesi estremistica ci porta a un rito un risultato di centottantacinque mila miliardi da trasferire
Supponiamo che il finanziamento venga da compartecipazione IRPEF vivai tende il cinquantotto per cento di questi tributi andrebbe alle ragioni e sogniamo questi tributi ai tributi propri attuali delle regioni
Il risultato sarebbe che il Complesso del delle risorse alle regioni per finanziare questo ulteriore devoluzione di funzioni sarebbe di duecentosettanta mila miliardi le entrate tributarie complessiva oggi sono cinquecento mila miliardi duecentosettanta mila di cinquecento mila fa il cinquantaquattro per cento
Quindi ciò di cui le regioni avrebbero bisogno in un'ipotesi così estremistica e il cinquantaquattro per cento si possono poi fare altre
Riduzioni supponiamo per esempio che sessanta mila miliardi servono a finanziare la perequazione questo cinquantaquattro per cento scenderà al quarantadue per cento dunque nelle
Ipotesi più estremistiche avremmo quarantadue per cento di risorse alle Regioni dodici per cento per la perequazione quarantasei per cento dallo Stato
Poco più della metà delle entrate dello Stato sono dunque su sarebbero dunque sufficienti per finanziare l'ipotesi più estremistica
E quindi siamo vedete quanto veramente non il realismo semplicemente incapacità di dominare anche i conti cioè nell'idea del settanta quindici e quindici e quale quindi enorme strumentalità e demagogia c'è dietro tutto questo
Un'ulteriore domanda sarebbe se questa ipotesi estremistica
Configura un decentramento sostenibile sul piano economico
Tremonti ha detto non c'è nessuno che pensa che
La spesa per il servizio del debito possa essere affidata alle Regioni sino possano non essere di competenza centrale per la vetta
Per essere più esatti ha detto ed è invece ci sono molti che si interrogano se questo è legittimo perché il vero collaterale del debito pubblico italiano non è il demanio mai la capacità impositiva dello Stato quando il bilancio pubblico
Fosse prima rimanesse così esposto a variazione dei tassi d'interesse perché appunto avrebbe spostato molte delle sue risorse sulle regioni
Gli investitori stranieri chiederebbero un premio di rischio molto più elevato per investiti appunto nel nostro Paese quindi zero collaterale e il debito pubblico
Se noi facciamo una ripartizione sotto molto sommaria
Delle debito pubblico dobbiamo dirci con quali criteri vorremmo fare tutto questo la popolazione il reddito e c'è un criterio
Ideato da perché è stato molto discusso in Belgio
Un criterio che è vita di fare una redistribuzione tra Regioni e che quindi stabilisce che ci sia una quota attribuita a ciascuna regione pari al rapporto fra il suo surplus primario e il totale del surplus primario di tutte le regioni la Lombardia con questi risultati la Lombardia avrebbe
Il disco che anni diciotto per cento della popolazione che verrebbe attribuito il ventiquattro per cento del debito sulla base del reddito e il settanta per cento del debito sulla base di quest'ultimo criterio vi faccio quindi ragionare da soli riflettere da soli sulla verosimiglianza che tutte queste
Analisi hanno e quindi quale essa serietà e il rigore e non annullamento delle differenze delle distinzioni la prosecuzione della riflessioni richiede
Laura
Rispetto agli ultimi vetture Chiavario voglio ringraziare ancora il progetto Domenici a giugno non ci sono ancora con lui lutto poco non tutti gli ospiti sono quattro
Ringrazio però il geologo e do la parola Luigi Angeletti prego
Perone è una grande incertezza
Sulle conseguenze che questo Paese avrà dalla cambiamento istituzionale
E dalla trasformazione di uno Stato che tutti quanti consideriamo troppo centralizzato ad uno stato federale
Questo cambiamento di per sé sarebbe difficile e molto complicato
Ma avviene nello stesso periodo storico
In cui lo Stato italiano sta cedendo Poteri a uno Stato sovranazionale come quello europeo
Avviene nello stesso momento in cui una gran parte delle capacità ammesso che siano state esercitate in passato lo Stato aveva di governo dell'economia vengono sottratte da quello che viene definita la globalizzazione pensiamo presenta solo al controllo dei capitali
Per dire la la la grande rivoluzione che sta avvenendo
E quindi noi discutiamo anzi cerchiamo di discutere di varare riforme dello Stato
Lo in una fase di grandissimi cambiamenti
Noi ci presentiamo a questi cambiamenti come paese in una situazione sicuramente migliore di quella che avevamo qualche anno fa ma con Hancu ma con ancora gravi problemi in risolti
Che vengono percepiti dai cittadini
Come
Quasi irrisolvibili
E che quindi si vede attraversa attraverso la instaurazione di un sistema federale
L'occasione per parliamoci chiaro per liberarsi di questi problemi io sono personalmente convinto che una parte dei cittadini del centro nord di questo Paese
Pensa che il federalismo sia lo strumento attraverso il quale finalmente non sentono più parlare
Del l'arretratezza del Mezzogiorno Souls non sanno più parlare della differenze sociali economiche dei tassi di disoccupazione eccetera eccetera
E pensano illudendosi
Che finalmente attraverso una riforma dello Stato federale si Possa godere
Di gran chissà a quali grandi vantaggi anche dal punto di vista economico magari attraverso una riduzione delle tasse pensare che questa è una questione nata molto tempo fa
Ci sono state teorizzazioni assurde del tipo che in fondo l'evasione fiscale molto praticata ovviamente se non altro in termini quantitativi nel cioè nel nord del Paese era una qualche forma di compensazione rispetto a tutti un quantità di tasse eccessive che bisognava gare per sostenere per assistere il Mezzogiorno
Queste
Pulsazioni negative
Che esistono nella nostra società
Debbono essere sconfitte
Perché abbiamo proposto un un modello non spetta sicuramente a un'associazione sindacale fare una proposta
Ma abbiamo voluto
Sforzarci di a ricondurre questa discussione o di contribuire affinché questa discussione avvenisse secondo schemi normali nel dire
Guardate che il cambiamento di uno stato un cambiamento degli assetti istituzionali dello Stato non possono che Avvenire secondo dei principi
E quindi un modello istituzionale la distribuzione dei poteri ieri la distribuzione di responsabilità la distribuzione o la redistribuzione di risorse non possono che Avvenire attraverso un modello che tenga conto e che soprattutto renda evidente ai cittadini quali sono i valori fondativi
Appunto su cui si fonda un certo modello dello Stato
Ed è questa la vera discussione che manca
E l'altro dimore che noi avvertiamo e che stante la situazione politica così come concretamente la vi stiamo vivendo le scelte siano semplicemente una serie di decisioni occasionali
Frutto di compromessi di equilibri politici occasionali
E non frutto di un comune convenire sui valori che uno Stato che istituzioni statuali devono salvaguardate e convenire su quali forme istituzionali sono più efficaci ed efficienti per raggiungere quegli obiettivi
E sicuramente uno degli obiettivi fondamentali che deve avere uno stadio e quello di fa sentire i cittadini appartenenti a questo sta e quindi convenire anche con i valori fondamentali su cui si regge
Dico questo perché io credo che non sia per esempio
Un solo problema economico
Una comunità uno stato può svilupparsi progredire far vivere meglio e vivere meglio
Solo se a dei comuni valori sui quali si richiamano e che gli consentono solo essi consentono di accettare
Tutte quelle mediazioni
Anche sugli interessi immediati
Inevitabile necessarie per tutelare interessi a lungo periodo
Non il paragone è ovviamente sbagliato ha detto dammene ancora neanche usuale ma non esiste una famiglia
Che si regga semplicemente su una ripartizione più o meno equa accettabile delle convenienze economiche per cui il figlio sta dentro casa solo fino a quando a una convenienza economica
Per cui fino a che il padre la madre di mantengono gli danno e poi cessato questo rapporto di un utilitaristico la famiglia si può semplicemente separare più o meno consensualmente l'esempio è ovviamente esagerato però è evidente che noi spesso sottovalutiamo questa questione vedete facciamo dei paragoni certe volte non realistici e non pertinenti fino in fondo
Gli Stati Uniti d'America vi sono sicuramente lo Stato più federale che c'è
A una grandissima forza
Che gli deriva anche da un punto di San forza economiche politiche agli che gli deriva da una forza politica
Che questa grande identificazione che gli americani hanno nei confronti della loro patria
E che fa sì che accettino molto spesso delle scelte
Difficili
In nome di questa sentimento forte che che li tiene insieme
E non è pensabile aver avuto questi successi sul piano economico sul piano militare sul piano del potere se non ci fosse stato questo fondamentale elemento di coesione
E noi con troppa superficialità
Con troppa superficialità facciamo finta che questo problema non esiste
Pensando che
Questi come dire che ci diranno insieme non so che cosa
Ma io voglio di aggiungere un altro elemento che è importante in un dibattito sul federalismo
Che anche a tutti coloro che un po'superficialmente
Pensano che concetti come la solidarietà la coesione sociale siano delle categorie dello spirito o categorie prettamente politica che nulla hanno a che vedere con invece i problemi concreti e materiali di quanti soldi si pagano di tasse di qual è il tenore di vita di quante ne con quanta velocità posso cambiare a lauda e così via
Ecco anche a coloro anche a questi persone che pensano che in fondo questa sia l'unica cosa importante
Io vorrei far riflettere su un dato che un Paese come il nostro non è vero
Che può sperare di salire sul carro della ripresa sul fra il la ripresa aveva davanti a sé realisticamente un lungo periodo lunghi anni di sviluppo elevato superiore al due virgola cinque per cento quindi in grado di creare ricchezza posti lavoro buoni posti di lavoro
Se non è contemporaneamente nelle condizioni di risolvere il problema delle parti del Paese che hanno un tasso di crescita più basso
Perché si su una questione molto semplici
Quando siamo cresciuti del tre per cento nell'anno che abbiamo alle spalle venivamo da lunghi anni di depressione e quindi per dirla in termini economici c'erano una quantità di risorse non utilizzate di lavori cioè di lavoratori
Di capitali di impresa eccetera eccetera nel Centro-Nord e siamo quasi arrivati per non dire che siamo arrivati ad un livello di utilizzazione delle risorse
Pressoché totale
E se dobbiamo continuare a crescere a quello ritmiche con cui crescono gli altri paesi questo non è fisicamente possibile se non cresce in maniera più che proporzionale il centro sotto
Non è fisicamente possibile è una illusione pensare che il Paese possa cresce a un tasso del tre per cento se nel sud del paese non si cresce a un tasso superiore al tre per cento
E i nostri concittadini del nord non posso neanche illudersi
Che
La cosa li può anche non riguardare
Perché esiste pur sempre un problema di Moneda di debiti pubblici di finanziamento e così via di comunque viene risolto positivamente solo se c'è un elevato livello di crescita
Un elevato livello di cresce l'economia che non può essere più ormai pensabile senza che tutto il Paese cresca
Ecco perché non è facilmente scindibile se non nei nei comizi una riflessione su come si può fare un federalismo che funzioni
Che funzioni che sia una risorsa aggiuntiva
E nello e sia anche finalizzato a far sì che questo federalismo consenta una crescita armoniosa e coerenti di tutto il Paese
Quello che io vorrei cercare di sul che non è un fatto politico non è una scelta volontaristica non è un atteggiamento solidaristico
Semplicemente la constatazione credo la più realistica possibilità di Lucia possibile che noi siamo in presenza di di una situazione nella quale solo se finalmente riusciamo a comprendere che il nostro obiettivo è quello di far crescere tutto il Paese
L'unico obiettivo che ci si può porre
Non ne abbiamo altri
Salvo accettare
Non un federalismo competitivo
Che è una sciocchezza secondo me
Ma non tipo di federalismo nel quale una parte del nostro territorio
Sì fa una federazione ma con un altri con altri capoluoghi
Con altri cow boy non so con Monaco Francoforte Parigi così ecco quelli sì
Nel senso che si effettivamente si disgrega quel minimo di
Di tessuto nazionale
Noi abbiamo proposto un modello perché pensiamo che attraverso questo un modello
Che si fondi su questi valori sia possibile raggiungere un obiettivo fondamentale che necessario raggiungere
Sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista politico il sistema centralistico
Ha prodotto qualche vantaggio negli anni del risanamento
Ma è sicuramente un modello che mostra delle potrebbe importante dal punto di vista del di come la pubblica amministrazione le istituzioni statuali possono sostenere lo sviluppo economico
Seconda questione non secondaria
E che un modello centralistico allontana
I cittadini dallo Stato
E ha ragione Formiconi in questo
Esistono molte a parte della nostra popolazione
Che ha un atteggiamento indifferente
Quasi di fastidio nei confronti delle istituzioni statali
Questo è un problema che non può essere
Rimosso
E non può essere rimosso neanche attraverso un giudizio negativo
Perché questo sarebbe un pessimo modo di fare politica
Questo deve essere invece affrontato e trovare le soluzioni perché si ci sia un rapporto positivo sicuramente una delle cose più importanti e far sì che lo Stato si avvicini ai cittadini
Noi non dobbiamo sottovalutare questo aspetto una degli obiettivi fondamentali del federalismo e far sì che sul serio le istituzioni le istituzioni statali
Lo Stato
Nelle sue articolazioni sia Vicenti sia vicino ai cittadini che non venga più vissuto con l'onta Ranza con fastidio con opposizione e non c'è nulla di credo di più realisti io che farsi che appunto il modo di amministrare la cosa pubblica tenga sempre di un conto
Delle differenze che ci sono oggettivamente nel nostro Paese quindi attraverso un sistema che faccia sì che molte delle
Competenze vengano trasferite alle Riccioni questo però e torno al motivo fondamentale perché si è abbiamo voluto non può avvenire in maniera
Diciamo così occasionale
Perché non può avvenire o in maniera occasionale per un motivo molto semplice
Non può venire né in maniera occasionale in maniera disorganica
Cioè rispondendo ha di volta in volta al singolo problema adesso c'è il problema della sanità allora si inventi ci inventiamo un modo di decentrare le competenze le responsabilità di risorse sulla salita poi
E c'è il problema della scuola e facciamo la stessa operazione magari due o tre anni dopo e e così via Po c'è il problema della formazione dello sostegno lo sviluppo economico perché non può venire perché in un Paese come il nostro abbiamo essere realistici
La prospettiva più realistica
Se stessi se si seguisse questo schema è il sommarsi del burocrazia
Delle procedure
E delle spese
E questo non è una prospettiva che possiamo accettare
Non la possiamo accettare perché il cittadino che che giustamente rivendica
Di a vere dei diritti e che questi diritti siano esigibili e che effettivamente il diritto alla salute o il diritto all'istruzione o il diritto a loro a un allo sviluppo economico alla viabilità venga concretamente effettuato
Cioè effettivamente ha realizzato che uno abbia sul serio le scuole le strade gli ospedali olio o le o i posti di lavoro laddove pensa che siano necessari da dove lui abita e de e e della qualità sufficiente
Questa qui questa esigenza cozza contro il problema del della reperibili a delle risorse
Ora
Noi non possiamo illuderci che si possa mantenere un sistema nel quale c'è una moltiplicazione
Non solo dei centri di decisione quei di centri di spesa i centri di la motivazione dei centri di decisione prova semplicemente la paralisi come lo vediamo tutti i giorni la moltiplicazione dei centri di spesa per
Provoca un eccesso di di spesi altrettanto i Comuni avete insopportabile quindi per questo motivo detto molto banale occorre che questa grande
Decisione sia frutto di uno ragionamento sufficientemente nocivo e non ci dobbiamo spacca spaventare
Neanche del problema delle
Del diciamo così se effettivamente riusciremo a raggiungere
Quei risultati e quelle prospettive positive che venivano detti prima cioè del fatto di avere una crescita sostenuta ed avere le risorse finanziarie per sostenere queste queste questa crescita perché io penso che questo sia effettivamente possibile
E cercherò di spiegare il perché non è anche qui solo un fatto di
Buona volontà o di atteggiamenti più o meno ottimistici
In Italia esiste una problema di economia sommersa
L'economia sommersa approvate tanti disastri politici sociali per la anche una conseguenza sul piano economico
Cioè il fatto che una parte consistente di queste risorse non può essere finalizzata a certi obiettivi perché occulta perché non è
Rilevabile
Non bisogna fare delle cose miracolose né delle così impossibilità a fare delle cose normali cioè a ridurre semplicemente la quantità di economia sommersa ridurla non eliminarla annunci ridurla portarla standard quasi come quelli europei ed è una cosa possibile dieci anni fa tutti gli economisti tutti gli osservatori ci spiegavano che l'Italia non sarebbe mai a sarebbe mai arrivata ai tassi di inflazione a livelli europei
Per le condizioni strutturali che rendevano la nostra inflazione strutturalmente superiore agli altri Paesi non è sul è successo esattamente il contrario
Noi siamo nelle condizioni di poter fare rendere l'economia sommersa livelli europei questa cosa di per sé produrrebbe un effetto positivo
Un effetto positivo esattamente come per qualche verso è accaduto con il problema delle illusioni dell'evasione fiscale
Anche lì c'era di Oria che se la si svolse costretti a far pagare tasse avremmo avuto una marea di fallimenti che l'azienda avrebbero chiuso che sarebbe aumentata disoccupazione e così via stesse teorie che vengono ovviamente adesso fra applicate per l'economia sommersa
Ma ciò nonostante e la difficoltà decennale
Che c'era su questo terreno in fondo in questi anni un passo avanti è stato fatto l'evasione fiscale si è ridotta all'illusione si è ridotta le entrate dello Stato per questo motivo sono aumentate
E quindi si è potuto anche ridurre un po'le tasse
Perché la riduzione dei costi delle tasse e quindi dei costi abulia amministrazione è un problema fondamentale per per alimentare lo sviluppo quindi esiste questa possibilità
Esiste la possibilità di avere queste risorse basta fare una politica buona
Come esiste la possibilità che non ci sia una politica ha il economica diciamo così a
Che non sia in qualche modo governata e che sia troppo locale che una tendenza naturale
Badate che se non facciamo qualcosa la tendenza naturale l'ambiente naturale molto semplice
Che avremo come sta avvenendo quindici sedici venti province in nel nostro Paese che avranno un tasso disoccupazione al due per cento un PIL cioè una ricchezza prodotta superiore a qualunque altro provincia d'Europa
Il resto del Paese ovviamente sarà via via sempre peggio questo sviluppo non durerà a lungo perché basato su una su una base e su un mercato troppo piccolo non in grado di competere quindi alla prima come dire modifica del del ciclo internazionale la crisi si rivolgeva pure su questi quindi una ripresa molto modeste molto differenziata per per province per titoli per questo abbiamo bisogno di fare queste cose e per questo abbiamo bisogno di un tipo di federalismo intelligente razionale
Noi chiediamo allo Stato una cosa molto semplice sordo
Ho sentito prima di interventi di che cosa deve fare o non fare lo Stato nel Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno lo Stato deve fare una cosa molto semplici deve fare semplicemente le infrastrutture che si devono fare per loro dimensione solo da un da una struttura nazionale
Questa è la vogliamo chiamare solidarietà io credo che non sia una solidarietà credo che sia un investimento per lo sviluppo del Paese ivi comprese le regioni che non sono le regioni che non sono direttamente interessate
Se si facesse il Ponte di Messina
E si velocizza sui trasporti dalla Sicilia al resto d'Italia facciamo una banalità e c'è ciò consentisse di esportare l'arancia ad un costo più basso di quello che oggi è possibile e in quantità maggiori
E i benefici saranno sicuramente dei siciliani ma sanno anche dei lombardi che comprano gli arancia un costo un po'più basso
E ho detto una ho fatto un esempio molto banale per dire che questa è l'unica cosa che chiediamo ed è questo non c'entra nulla
Con la Teoria dei come dire di come si risolve il concetto di solidarietà in uno Stato federale
Quindi l'idea di dire
Formigoni andato via di dire questo è un problema che risolveremo avendo un rapporto tra le fra bilaterale tra le varie ragioni
No su come fare la solidarietà
O quella sarebbe altro che forma di assistenza bisogna dalla legge è una cosa che non ha senso non ha senso non so si possono fare delle delle delle relazioni culturali Talon Barbiana la la Sicilia o la Calabria
Ma lo si può fare null'altro quello che di cui noi abbiamo bisogno è uno Stato che in maniera
Chiara e trasparente
Questo si trasparente
Chi è in grado di dimostrare ai cittadini come vengono utilizzate le risorse
Cioè che ogni cento lire che il cittadino paga
Sa esattamente quanta parte di queste i soldi vengono spesi per fornire dei servizi amministrati dallo Stato
Centrale
Quanti di questi vengono date per a a Forlì per far sì che i servizi vengono invece gestiti amministrati dal dalle regioni dagli enti locali e quanti preservi quante di queste risorse vengono finalizzate allo sviluppo perché ci sarà sempre bisogno anche di questo
E con chiarezza sapere questo perché è sufficiente questo problema risolvere questo problema ciò che rende insopportabile al normale cittadino è l'idea
Che forse anche colpevole perché poi nessuno di noi cerca di informarsi
Lo mai l'idea di non sapere che fine hanno fatto tutti questi soldi che paghiamo per le tasse
Un sistema federale così organizzato è un sistema che consente uno sviluppo
Veramente armonico di questo Paese nel quale sono effettivamente distinti i rapporti tra lo Stato centrale le Regioni e gli enti locali e nel quale chiaramente riconoscibile
Il fatto che abbiamo bisogno
Di far funzionare tutto il Paese non solo come atto
Di solidarietà
O come sentimento di unità nazionale
Ma come politica positiva per far sì che tutti i cittadini di questo Paese siano meglio in questa vicenda in questo modello
Una cosa importante riguarderà il ruolo del sindacato
Perché il sindacato è oggi vissuto come il soggetto
Che ha fatto una politica di concertazione per risanare il Paese adesso il Paese ha risanato non c'è più bisogno di fare tanti sacrifici negli avete Anton rigore nella politica salariale
Quindi la concertazione è appunto un metodo buono per i periodi difficili non va bene deboli nei periodi buoni
Lo sviluppo è un affatto praticamente esclusivo e soggettivo delle imprese
Per quali pensano che il fondo si possono guadagnare soldi perché le cose vanno bene prescindendo da tutto il resto e chiedono chiedono allo stato di costare poco
Avendo credo una
Evidente disistima sulla possibilità che abbia amministrazione dia un qualche contributo positivo al a favorire lo sviluppo queste sono le tendenze barbare
Stupide perché il mondo non funziona così
E non potrà funzionare così noi oggi abbiamo bisogno
Di un nuovo moto di concepire di praticare la concertazione perché si si diamo porre obiettivi diversi cioè lo sviluppo
Cioè farci star meglio creare le condizioni perché ci siano più posti di lavoro il più buoni posti di lavoro
Poi c'è il come dire c'è l'avversione alla parola possiamo aprire loro un concorso in Italia per trovare un sinonimo che sia più simpatico dalla concertazione se non vogliono farci vincere sulle parole però la politica quella politica è indispensabile
Anzi
Bisogna moltiplicare Maccione bisogna fare in modo che la concertazione venga istituzionalizzata non solo a livello centrale ma anche a livello regionale
Per un motivo molto semplice perché moltissimi
Aspetti delle ho moltissimi elementi che condizionano lo sviluppo di un Paese di un territorio solo oggi delle prerogative regionali quindi in quel luogo lì dove si prendono decisioni si influisce su questi elementi noi abbiamo il dovere e il diritto di di intervenire
Io penso in che la vera alla domanda se ci sarà ancora la concertazione
Che che adesso in queste ore va di moda ma è una moda che come tutte le nostre moto italiane dura poche ore appunto
Bisogna avere chiara la risposta
Che faranno qualche giro di valzer
Se vincerà il centrosinistra faranno un mezzo giro di valzer servì già il centrodestra ne faranno un po'di più ma alla fine giri di valzer tutti sa il potere politico si troverà di fronte alla necessità alla di posta tare che la politica di concertazione e ancora la politica più efficace per promuovere uno sviluppo
E che anzi questa politica dovrà essere decentrata moltiplicata anche a livello regionale
Il sindacato come il nodo non è
Ancora tutto preparato a questa nuova fase
Il sindacato ha dei tempi lenti prima adesso stiamo smaltendo la politica della diciamo così del risanamento
Qui stiamo cercando di far votare della politica per finalizzato allo sviluppo ma ci mettiamo dentro perché noi siamo tanti e siamo democratici quindi giustamente dobbiamo discutere molto
Non è soprattutto preparato
Ed è questo uno dei motivi per cui abbiamo voluto fare questo con il sindacato non è preparato a fare una politica di concertazione a livello regionale
A livello decentrato
Questo è un vero problema
Perché noi siamo siamo sempre stati dal sindacato fortemente centralizzato dal punto di vista degli degli Statuti sono moltissimo dolomie ma dal punto di vista della prassi politica
Il sindacato è il massimo di centralizzazione possibile questa è la correzione che dobbiamo fare noi dobbiamo fare un sindacato in grado di essere un interlocutore fondamentale e credibile per un Paese
Che si svilupperà
Si sviluppa per un Paese che crescerà noi dobbiamo far sì che questa crescita sia diffusa nel territorio dobbiamo fare in modo che questi benefici vengano diffusiva popolazione
Ma per far questo dobbiamo anche essere dei protagonisti nello sviluppo non possiamo illuderci che di ritagliarci il comodo teoricamente posizione di coloro che House servano quanta ricchezza in più si è creata e poi chiedono
Vi esercitano il diritto di negoziare la loro libertà redistribuzione questo è un mondo che non c'è più
Nel nostro futuro per esercitare questo diritto di distribuire i vantaggi da crescita bisogna essere dei protagonisti della crescita
Ecco perché avremo un mondo nel quale la verifica sarà articolata differenziata c'era c'era ecco perché a noi siamo interessati
Fortemente interessati a che il dibattito ma soprattutto l'applicazione di un modello federale si svolga si realizzi appunto con un modello coerente credibile e condiviso di Stato federale e avvicinare sul serio questo stato ai cittadini vi ringrazio
Chiudiamo qui il seminario che ringrazio veramente ricorre soprattutto tutti tutti coloro che sono intervenuti esse hanno avuto la pazienza di ascoltarci certe da un grande lavoro ma un grande impegno al quale non rinunciamo arrivederci e grazie