"La politica economica estera dell'Italia nella competizione globale: IV Rapporto del laboratorio IAI di Economia Politica Internazionale" - org. dall'Istituto Affari Internazionali e dalla Confindustria (c/o Sala A della Confindustria in Viale dell'Astronomia, 30)

Allora buongiorno a tutti direi
Di iniziare
I lavori con un benvenuto a tutti voi dal nome dello yuan una Confindustria che hanno organizzato questa la manifestazione
Come sapete siamo qui per la presentazione del quarto rapporto del laboratorio di economia politica internazionale dello IAI che dedicato alla politica economica estera dell'Italia nella competizione globale
E come gli altri anni si svolge proprio presso la Confindustria
Quindi vorrei innanzitutto ringraziare il dottor Cerutti dottor Mazza e gli altri collaboratori della Confindustria
Per l'ospitalità ma soprattutto il sostegno significativo che hanno offerto per lo svolgimento di questa iniziativa ma più in generale per i lavori del laboratorio
Come l'avete potuto vedere o come potete vedere dal programma i lavori di questo pomeriggio sono intensi prevedono diverse fasi una introduttiva diamo una seconda fase di presentazione di due casi studio che sono inclusi nel rapporto una terza dedicata al panel di discussione sulle politiche per l'internazionalizzazione del sistema Italia e poi avremo una fase conclusiva
è previsto nel corso di questo pomeriggio l'intervento di numerosi e autorevoli relatori che ringrazio tutti
Per aver accettato il nostro invito lire l'anno sottosegretario Danieli che introdurrà i nostri lavori dal sottosegretario Fabris che riconquisterà
Proprio perché il programma è molto intenso che è molto ricco direi di iniziare subito chiudendo in primo luogo alle torce rutti come padrone di casa di rivolgere il suo indirizzo di saluto alle sue considerazioni
Seguirà poi l'intervento del sottosegretario Franco Danieli all'introduzione dei nostri lavori
Con Cerruti
Grazie
Sono sempre molto di più di ospitare qui in Confindustria
Rapporti dello Iaia
Con lui abbiamo la collaborazione
Da molti anni
Riprendiamo posto un lavoro estremamente proficuo
Noi che ci occupiamo gli aiutare indossa italiana nel suo sforzo di essere sempre più internazionale e naturalmente per tutti coloro che di questo lavoro di questo vostro lavoro per goderne i frutti per
Esame non lo studiano ed è uno strumento importante per le loro scelte
Diciamo che
Nel momento in cui dobbiamo guardare con attenzione i dati
Escono
In questi giorni appaiono sui quotidiani e dai nostri centri studi abbiamo visto ancora recentemente che questo è un dato che ci preoccupa molto
La presidenza del pop italiana nel mondo sia credo
Ridotta
Principalmente dalle quattro punto nove al quattro punto uno per cento per cui abbiamo
Spacchiamo il mondo all'interno di alcuni settori principali vediamo che purtroppo l'evoluzione su quasi tutto il fronte
Europa ascende però nostra presenza rispetterà per scendere al sette virgola due cinque virgola sette
In servizio dal due virgola quattro due e nel fare gli stenti Usa-Cina dall'uno virgola sette all'uno virgola tre
E questi sono dei dati ci preoccupa come chiaramente noi siamo un Paese che ha sempre fatto dell'esportazione subito il motore principale era troppo economica e quindi sappiamo che perde di competitività perdere quote di mercato una cosa estremamente significa
E che è poi un ritorno comunque dunque sono e situazione industriali del Paese
Io credo che gli imprenditori
Sappiano sostanzialmente quali sono oggi il dove investire e come investire
Se guardiamo la storia dell'imprenditore italiano negli ultimi trent'
Abbiamo la dimostrazione pratica sostanzialmente che imprenditoria italiana ha saputo reagire ha saputo costruire sul ruolo la storia di questo Paese
Ha saputo dicendo solo in momenti molto difficili storie di questo Paese e ha saputo certamente dare un contributo importante
Ma la sua presente sui mercati internazionali oggi l'imprenditoria imprenditori italiani sanno che il quattro direi le quattro parole che servono per essere presente nel mondo sono senza dubbio innovazione
Ci sono senza dubbio capacità di distributiva
Oggi le preture italiane sanno che per renderle bisogna essere presenti nel Paese
Bisogna andare a letto c'è un bellissimo detto giapponese che dicono i giapponesi dicono se non vuoi mandasse voi by nel senso di dire sia un mercato che interessa devi esserci se il mercato e ti interessa manda qualcuno a rappresentare più spesso
Se il pretore Peviani sanno che devono investire quindi nella distribuzione dei loro prodotti devono distribuire
Nei servizi perché sanno che oggi per produrre non non è più necessaria soltanto a dire per avere successo non è più necessario soltanto produrre un buon prodotto come qualità
Ma significa anche dare un grande elevato livello di servizio a questo
Ma i precari italiani sanno anche che oggi nel mondo per avere successo e per vincere bisogna vivere in un sistema paese
Forte
Che gli aiuti in questo rospo
Oggi si vince soltanto se c'è anche questo
E quindi certe volte guardano a questo problema e ritengono di avviare qualche qualche problema di avere di essere in una posizione svantaggiata rispetto ad altri
Prima di tutto quello che vogliamo dire che Confindustria
Evidentemente
Ritiene che il suo ruolo sia anche quello di
Pungolare con il proprio giudizi quale coppia con la proprio con la propria visione anche gli altri componenti del sistema Paese per arrivare a raggiungere ad avere un taglio un target e un traguardo comune
Certe volte mobilitato magari troppa durezza dei nostri nelle nostre
Motivi esprimono nelle nostre e noi riteniamo che sia un nostro dovere quello di non soltanto a casa nostra impressionisti i presso i nostri associati quello di portare avanti con in modo scrupoloso questi concetti che per adesso appena detto per avere successo ma anche quello di porre agli altri interlocutori dei traguardi importanti
E di quindi di puntualmente controllare pungolare quelle che possono essere le loro
E quindi volevo dire per tutto il sistema bancario che è necessario
Non è territorio di ripetermi tornare ai soliti tiene ma è necessario certamente aveva un sistema bancario italiano più presenti nel mondo
Oggi tutti noi sappiamo che e i grandi partiti alle esportazioni di Paesi importanti come la Spagna come la Germania come l'Olanda incipiente ma Caspani Sudamerica per esempio e ha dato un esempio molto
Molto presente e molto vivo assolutamente e totalmente appoggiato la settima banca dello
E non abbiamo visto come Carandini banche spagnole hanno portato avanti delle politiche di presenti in Paesi così strategici come il Messico
Purtroppo siamo Pancaro italiano è rimasto per troppo tempo isolato e fermo a quello che è stato il mercato nazionale si sono persi vero che sono importanti oggi abbiamo bisogno che magari anche con un po'di ritardo purtroppo ma che ha bisogno che questo vada del mondo perché quando parliamo di esportazione quando parliamo di evitare is il sistema industriale a vincere la propria competenza dal mondo abbiamo bisogno Istia bancarie che sia più presente in quelli che sono i paesi dove le scoperture italiana si dirige abbiamo visto ultimamente che molte banche impotente agli anni hanno fatto acquisizioni alcuni Paesi dell'Est o del
Ex paesi del e sono state passaggi importante abbiamo bisogno che il sistema bancario italiano sospende continui questa politica anche se oggi è molto di più difficile farla rispetto a prima
E certamente però noi abbiamo anche bisogno che il governo ci aiutino alcune cose
Prevaleva sa c'è stato un problema che noi semper ricordiamo in questa occasione ma è stato un po'leva esempio tipico di come abbiamo bisogno di lavorare insieme col governo su questi temi come il sistema Paese deve funzionare
Grazie all'aiuto del ministro letta diciamo che uscì TA
Nel mese di luglio a rivedere Ippia von dalla Saatchi e relativamente insieme coi colleghi per assaggi per me in coma tutti a rivedere i tempi per la folle gli apportando in maniera più adeguata
E qui tutto ci auguriamo che il Parlamento velocemente tornato dalle sue vacanze più quest'anno mi sembra non sia neanche troppo brevi
Comunque riesca velocemente a a a per ovviare a promulgare la legge relativamente l'adeguamento delle dei trafori Saatchi decide il CIPE
Questo è cioè necessario lo strumento fondamentale
Però dobbiamo anche ritornare su questo argomento per per ripensare al due mila uno il dieci mila fatali miliardi e così con grande fatica di tutti siamo riusciti a ottenere non sono sufficienti
Possono essere sufficienti per sostenere le esportazioni italiane in un momento in cui il mondo certamente ancora adesso vive l'abbiamo visto ancora stamattina
Sui giornali questa discorso che l'anno prossimo se sarà più Stati Uniti Europa ma al di là di questo di questa disputa un po'romantica diciamo così sullo zero uno per cento differente diciamo un mondo ancora assorbe povero quindi se non vogliamo consegnare ad altri paesi dei mercati dobbiamo avere una Sace efficiente veloce questo
Io credo che la saggezza abbia ottenuto abbia avuto fatto notevoli miglioramenti in questo senso nella sua qualità del lavoro ma certamente avrà Veneto reale ma avere anche dei plafond che siano assolutamente adeguati
Poi abbiamo bisogno che il governo porti avanti un discorso di decentramento in maniera molto molto importante molto attivi
Decentramento vuol dire spostare avvicinare al territorio e quelle che sono le le le le competenze supremi
In materia di internalizzazione
C'è stato è stato contusione sappiamo è stato aperto lo sportello unico a Bologna
Sembra che sia un buon successo nel mese a fine luglio ristretta annunciato che il ministero dell'industria pensava di aprire diciamo così una seconda sede decentrata Milano senza dubbio delle decisioni che noi approviamo però diciamo due cose prima c'è molta lentezza in tutto questo cioè l'Emilia è un esempio ma non può rimanere isolata non determini pensionata abbiamo bisogno che ci sia uno sviluppo una un'accelerazione di questa questo decentramento
Secondo Milano riteniamo che specie auguriamo che il ministro dell'industria no
Milan non significa soltanto una casa vuota ma sia veramente una presenza importante del ministro dell'industria effettive partiva vicino e di una in una Regione dove come noi sappiamo l'industria il sistema è giusta paese è molto peraltro molto
Quindi ci vediamo chiediamo un pochettino più di velocità dall'applicazione di queste cose anche perché il tempo non è una variabile indipendente son voglio dire da un certo punto il mondo si muove converrete che certe volte non sono i nostri sono molto più veloce Ostuni
E poi al governo noi vorremmo ricordare se vogliamo un attimo allargare lo spettro dal governo anche a tutta la classe politica comincia ho già da tempo ha iniziato un confronto elettorale almeno così sembra essere a noi vorremmo ricordare che
Oggi perché ha un sistema Paese efficiente noi abbiamo bisogno di guardare al tema della competitività in maniera differente
Il problema non è di dire se
O di comodi
Di pensare Confindustria sia soltanto semplicemente e totalmente guardi il bicchiere mezzo vuoto e non guardi mai le cose
Il bicchiere mezzo pieno
Noi cresciamo imprenditori riteniamo che proprio nel momento in cui le cose sembra non essere cattive chi un imprenditore saggio
E preveggente mette in atto con le modifiche sono necessarie per poter assicurare al futuro
In futuro continuativo un futuro positivo
Noi crediamo in questo senso oggi si se vogliamo dare dare forza assisteva computer italiana noi dobbiamo fare e contitolare di una linea di rigore
Che non deve essere abbandonate
Noi riteniamo che oggi non ci siano gli spazi
Far degli altri passi
Riteniamo che oggi il Paese se vuole vere
Di fronte alle sfide dalla competitività che provengono da altri Paesi ed altre aziende se vogliamo dare al sistema industriale
Un passo moderno abbiamo bisogno in questa nuova legge finanziaria che sta per essere discussa si abbandoni quando
La politica di rigore che ha permesso all'Italia di ottenere successi tutti noi io faccio sempre l'esempio abbiamo dei figli sappiamo benissimo che è molto più facile via dei sì filiera del vino
Molto più facile accontentarlo
Ma sappiamo anche che i nostri piloti e molte volte dobbiamo degli dei no
Noi io ritengo che governo una classe politica che vuole veramente fare gli interessi del proprio Paese debba necessariamente abbandonare certe volte una politica che può essere molto facile
Una politica che può essere qualche volta più semplice molte incontra il favore molto più delle persone ma debba seguire una politica più rigorosa oggi abbiamo bisogno ancora di più
In tutto quello che abbiamo letto in questi in questi mesi su questo
Se permettete in un'espansione insomma di questo ballo un po'del bonus no sembra un sembrava quasi quest'estate puntasse un nuovo tipo di ballo non ballo del bonus cioè non c'è quanto come lo dividiamo io noi chiediamo in Confindustria riteniamo anche sulla base dei nostri studi che questo non sia una cosa
Che possa portare alla fine dei benefici a questo Paese
Questo Paese ha bisogno di affrontare alcune riforme importanti che toccano molto anche l'industria che interessa molto anche il sistema industriale del Paese e quindi la sua possibilità di competere nel futuro e ha bisogno di queste cose vengono fatte indipendentemente dal fatto che ci troviamo in un momento in cui sembra la campagna elettorale iniziata riteniamo che sia così le industrie bisogno di questo l'industria ritiene di aver bisogna dirlo il rigore ancora di scelte legate al rigore ritiene quindi che un finanziaria che semplicemente distribuisce non sia questo rapido ed interesse
Che possa portare competitività apre
Che ritiene che oggi
L'imprenditore italiano è pronta a fare i sacrifici che saranno saranno chiesti necessarie se dall'altra parte ci saranno queste linee di condotta
D'altra parte noi chiediamo al nostro governo
è vero non è vero che l'industria è il motore economico principale di un Paese
Se lo è industria ha bisogno di risposte adeguate e di tempistiche veloci in queste risposte
Se lo è se la risposta è positiva il governo e la classe politica in generale deve dare delle risposte che siano puntuali alle esigenze degli perché questo è un modo per mettere l'impresa
A livello di poter competere sui mercati io ringrazio molto coloro che oggi assistono a questa presentazione di questo rapporto contro gli USA come ha detto e felice di poter ospitare comma per il quarto anno consecutivo mi sembra questo la prestazione questo rapporto ritiene che sia un momento importante per scambiarci delle opinioni ritiene che
Info questi strumenti di politica economica siano importante necessarie per fare chiarezza e per aiutare a meglio comprendere il nostro ruolo mi nel nel futuro lo vuole per l'industria nel futuro nei paesi del mondo Grazia
Grazie a molti dottor ceduti da queste considerazioni la parola i nostri lavori chiederei a questo punto a Franco Danieli sorpresi dagli Esteri prendere la parola
Svolge le sue considerazioni
Ecco
Io ho visto che ci sono le quindici e cinque quindi volevo recuperare un po'Doyle ritardo iniziale peraltro prevedibile che abbiamo accumulato
Io nei laboratori ma relazione anche abbastanza minuziosa dettagliata per fornire un po'quelle che sono
Quelli sono che devono essere gli elementi conoscitivi sull'attività
Il mio ministero il Ministero degli Affari Esteri svolge interno all'internazionalizzazione in tema di supporto alle impresa al sistema imprenditoriale italiano al sistema Italia come si suol dire
Però credo stimolo al sud
Dalla introduzione del dottor Cerruti di dover
Svolge alcune considerazioni
Sono le considerazioni che che mi derivano dalla
Attività in Commissione affari esteri e dall'attività del sottosegretario di Stato
Quindi considerazione che in qualche modo non avranno il carattere dell'organicità ma credo che possa essere utile per me lo è riversare su di voi
Alcune
Riflessioni
E ho potuto maturare nel corso dei colloqui di visite di incontri con capi di Stato ministri degli esteri
Vieri sei anni di altri Paesi e di altri sistemi Paese
E allora
La prima riflessione
Schematicamente la seguente negli ultimi anni gli strumenti a disposizione dei processi di internazionalizzazione
Affrontare la sfida del globalizzazione in termini di competitività
Del sistema Italia questi strumenti sono stati affinati sono stati migliorati c'è stato un progresso se vogliamo lento graduale ma sicuramente nella di Reggio nella direzione giusta mi pare che provvedimenti che hanno riguardato cineasta che hanno riguardato l'ICE la il l'accorpamento del ministero per il Commercio con l'Estero presso il ministero dell'industria
Una serie di anche le iniziative che hanno coinvolto il ministero per il ministero degli Esteri
Il l'istituzione della quinta Commissione nell'ambito del CIPE
Tutte le tematiche relative alle conseguenze della legge Bassanini col conferimento alle regioni e agli enti locali delle di una serie di funzioni che prima erano centralizzate
Mi pare che tutto una serie di provvedimenti seppur lentamente vadano nella direzione giusta
Cioè il sistema che incomincia essere più reattivo più dinamico
Ci sono ancora delle carenze ci sono ancora delle carenze in termini di decentramento sicuramente
Ci sono delle carenze
Evidenti in termini anche di competitività
Ci sono delle carenze che possono essere sicuramente imputate al governo sicuramente imputate al Parlamento ci sono delle carenze che riguardano però anche lo dico in maniera
Forse un po'brutale
Tutti gli attori che compongono ad alcuni attori che compongono il cosiddetto sistema Italia
Io credo concordo in questo dove il dottor Cerutti che sia intollerabile avere solo due banche italiane o meglio una banca e uno su una un ufficio di rappresentanza in una realtà qual è ad esempio il Venezuela
Nella quale
Il sessanta per cento del sistema imprenditoriale
Piccolo e medio è nelle mani di imprenditori italiani o di origine italiana i quali sarebbero felici
Di poter
A valersi dei servizi del sistema bancario italiano
Non voglio scaricare sul sistema bancario italiano queste
Queste queste situazioni deficitarie perché anche lì
Lo abbiamo visto un nella presentazione del
Dell'Annuario sulla politica estera italiana ferroviari
Ha presentato qualche tempo fa
Anche lì c'è una scelta che una scelta di priorità
Strategiche nella politica estera e in qualche modo sistema bancario segue quelle che sono le priorità di politica estera del Governo dello Stato italiano
C'è una buona presenza e una buona attenzione del sistema bancario italiano nei Paesi dell'ex impero sovietico va detto va riconosciuto c'è uno sforzo anche importante ma non possiamo accontentarci semplicemente di una presenza solo in quelle realtà
America latina America Centrale America Latina è un caso emblematico di difficoltà per il sistema Italia di competere in una realtà nella quale noi abbiamo dei valori aggiunti io sono rappreso molto forte che sono rappresentati dalla presenza di decine di milioni i nostri connazionali di connazionali e di oriundi
Non possiamo affrontare quella quella realtà
Senza vere un supporto del sistema bancario adeguato
Potrei io anche aggiungere un elemento di riflessione anche questo molto
Provocatorio ma a fin di bene
Passatemelo
Io credo che sia opportuno anche procedere ad una
Razionalizzazione ad una e ad un maggiore dinamismo soprattutto riguardo ai tempi di risposta da parte di Sace
Però è altrettanto necessario incominciare a ragionare in termini di capacità di autofinanziamento del sistema imprenditoriale italiano per quanto riguarda la internazionalizzazione delle imprese in passato
C'è stata purtroppo una tendenza una tendenza di avere comunque prima di affrontare
Nei casi magari complicati ma mercati a rischio di avere comunque un ombrello di essere comunque assicurati di non correre rischi
Anche in questo versante qualcosa sta cambiando è cambiato nel corso degli ultimi anni
Una modifica dei tempi soprattutto di risposta della Sace necessaria però anche qui sicuramente un maggiore dinamismo anche in termini di rischio da affrontare da parte del sistema imprenditoriale italiano potrebbe essere adeguato
I
Il tutto deve essere naturalmente supportato anche da politiche da
Logiche
Che riguardano la situazione ovviamente la il il sistema
Nazionale
La tematica del finanziaria del ballo del bonus
A me non scandalizza
Quello che è successo nel mese di agosto in realtà il ballo del bonus
Al quale noi abbiamo assistito è stato né più né meno come accade ogni anno solo che negli anni passati ha che aveva con minore intensità perché non si trattava di bonus
Ma al contrario si trattava di provvedimenti che andavano a incidere per varie ragioni alcune molto nobili come l'aggancio alla moneta unica europea
Sulle condizioni di vita degli italiani sulle condizioni di vita dell'impresa
Nel momento in cui si parla invece di bonus allora ben vengano ben diverso e sollecitazioni ben vengano le diverso i diversi punti di vista perché tutte queste diverse opzioni che sono state espresse nel corso del mese di agosto consentiranno in sede di elaborazione della finanziaria di tenere presente quelle che sono le diverse richieste le diverse aspettative e quindi di poter me lo auguro
Articolare una finanziaria che tenga conto naturalmente non può essere diversamente delle condizioni delle famiglie soprattutto delle famiglie
Che vivono situazioni di disagio in qualche caso anche grave da un punto di vista socio economico ma tenere altresì conto in una politica deve essere una politica di rigore
Sono assolutamente d'accordo su questo non sono passati gli anni bui per cui adesso possiamo festeggiare senza dimenticando criteri di rigore di attenzione assolutamente in questo ambito in questa cornice che una cornice sicuramente insuperabile all'interno cioè la possibilità di riallocare le risorse di riarticolare le tenendo conto appunto di questa disponibilità quindi io credo che
Tutta questa discussione che vi è stato potrà contribuire su questi in una in una definizione di finanziaria che tenga conto delle diverse richieste
Io voglio dire ancora che
Soprattutto sono molto attento
Scusate poi questa parzialità
A quella che sarà la relazione di rissa un sulle nuove relazioni tra Unione Europea e Mercosur avendo io la delega al ai rapporti bilaterali tra Italia e Paesi del continente americano questo è uno dei temi che credo però rilevante
Per il sistema imprenditoriale italiano rilevante per i prossimi anni per i prossimi decenni stante la realtà geopolitiche
Di quei paese quindi una realtà importante che oggi noi non solo dal punto di vista bancario come dicevo prima ma anche dal punto di vista delle relazioni siamo tendiamo a trascurare privilegiando invece rapporti che sono rapporti
Evidenti grande interesse per noi con all'area balcanica o i Paesi del bacino del Méditerranée
Ma una riflessione più approfondita con quelle realtà va fatta va fatta perché da lì dipenderanno e gli anni a venire un anche il nostro futuro
E sulla questione delle relazioni tra Unione Europea e Mercosur glielo devo notare purtroppo
Una grave delusione da parte di dei rappresentanti
Di quei paese
Una grave delusione soprattutto rispetto ai tempi del negoziato tra Unione Europea e Mercosur
In termini di grande franchezza il Presidente dell'Uruguay in un colloquio nel mese di luglio ma ha detto ma cosa volete ci prospettate il due mila e sei che poi magari diventerà il due mila e undici e poi arriveremo al due mila e venti e poi comunque per quanto riguarda la agli scambi su relativi a prodotti sensibili che sono essenzialmente i prodotti del
Parto
Agroppi Huari io lì ci ponete tali e tante condizioni
Che di fatto qualora si dovesse arrivare ad un accordo Unione Europea Mercosur sarà un raro un un accordo diseguale un accordo fragile un accordo che non poggia su solide base
Siete voi che
Ci costringete a sviluppare invece maggiori rapporti siete voi che ci buttate nelle braccia di un rapporto con Stati Uniti e Canada queste era l'amara
Questa era l'amara conclusione allora io credo che una nostra iniziativa come Italia nell'ambito del negoziato Unione Europea Mercosur Deva vere bavero una propria connotazione una propria forte specificità
Non so se riusciremo a sviluppare il rapporto soprattutto con Spagna e Portogallo io me lo auguro anche se la Spagna in questa azione di forte penetrazione
Nel paese del continente Nenni nei Paesi latinoamericani a tendenze che in qualche caso i miei interlocutori hanno definito ottenne il sentiero neo colonialista
O per lo meno hanno la preoccupazione che ci possano essere in questo atteggiamento spagnolo questo elemento caratterizzante
Non so se riusciremo a sviluppare un rapporto per un'azione congiunta in sede europea con Spagna e Portogallo ma io credo che nella nostra agenda italiana
Bilaterale con i Paesi dell'America latina ci debba essere questa nostra forte connotazione proprio per le ragioni che ricordavo solo
Io volevo concludere dicendo che più
Generale ritengo che tutta l'azione del Governo italiano nell'azione nelle amministrazioni pubbliche italiane debba vedere doppio un obiettivo io sento sempre di più ad oggi questa esigenza
Esiste purtroppo una pluralità di strumenti che sono
Strumenti finalizzati al sostegno al sistema Italia all'internazionalizzazione del sistema Italia
Al sostegno degli investimenti e diretti esteri in Italia tutta una serie di strumentazioni molto vasta molto variegata che ricchezza si ma che dall'altro lato produce complessità produce ritardi produce burocrazie produce tutto sommato una situazione anche difficilmente comprensibile da parte di attori che hanno necessità di avere punti di riferimento chiare luoghi unitari elementi di informazione univoca
Quindi io credo che l'obiettivo in una ipotesi di riorganizzazione dei sistemi debba andare in maniera molto forte molto netta verso una semplificazione ed una razionalizzazione
Qualche sforzo sulla razionalizzazione s'è stato fatto mi pare che ci siano ancora troppi oggi troppi elementi di complicazione
Quindi io sento questo veramente come una necessità procedere ad una semplificazione di questa pluralità di strumenti possibilmente semplificando anche rafforza
Scusate per questa
Per questa serie di riflessioni un po'affrettate
Però come dicevo all'inizio sono stato fortemente stimolato dalle tue considerazioni e quindi ho voluto in qualche modo non dico replicare ma a mia volta buttare sul tavolo ulteriori elementi
Di riflessione in quello che voi molto autorevolmente sarà dagli esperti discusso successivamente grazie
Grazie
Sottosegretario per il tuo intervento no ma è vero tutti i contributi sono importanti per la discussione io vorrei dire soltanto due cose prima di passare la parola capoverso Guerrieri perlustrazione del rapporto quanto tu hai detto sulla Spagna molto vero noi questa mattina abbiamo annunciato in Giunta che è una cosa che ci fa molto piacere Presidente a sbarre accettato l'invito e Confindustria gli attori ha fatto il nove ottobre sarà qui in visita alla Confindustria
E la Spagna è un Paese che con me concitato a una precedente a una presenti e portate su questo discorso dell'arco Sud e quindi sarà certamente raccoglieremo raccoglieremo le riflessione che il fatto di questo incontro che avremo il piacere di avere con il presidente ha smarrite tante star qui il nuovo ottobre
Pomeriggio sera cui un incontro dedicato a Confindustria dibattere i problemi
Il successo illustrare la Spagna e confrontarsi col col nostro
E quindi certamente questo discorso del del dell'arco sul sarà farà parte nostra agenda poi può ancora dire vero amministratori detti provvedimenti vanno per nella giusta direzione si
Ma scusato espressione seppur lentamente questo è un punto che perno industriale molto importante la tempistica una cosa vitale mondo di oggi quindi abbiam bisogno che provvedimenti non se la sono giusti ma siano anche molto veloci
Credo che i due interventi che hanno aperto questi nostri lavori qualche modo facilitano
Questo mio compito che è quello di presentare nelle sue linee generali del rapporto
Del laboratorio dello IAI cercando in qualche modo di illustrarla naturalmente molto sinteticamente le finalità i contenuti e in qualche modo le proposte che sono contenute
Nel nel lavoro io vorrei innanzitutto ricordare che questo è il quarto anno di vita di questo laboratorio che ha cercato di mantenere nel tempo questa com'ispirazione originaria che è quella di un foro di analisi di discussione di dibattito delle della politica economica estera delle politiche di internazionalizzazione del sistema Italia un foro me è importante ricordarlo credo che lo IAI organizzato insieme
Ad alcuni grandi gruppi aziende italiane che io voglio ringraziare qui proprio per l'importante il fattivo contributo che hanno dato che continuano a dare a questa nostra iniziativa
Un'altra delle caratteristiche di questo di cui del laboratorio e quella di analizzare lei politiche per l'internazionalizzazione con un approccio disaggregato cioè andando a vedere attraverso delegare significative quindi di riferimento importante per il sistema economico italiano
Che cosa avviene in queste aree usarle come dei che gli stati essa per cercare dal più lì di risalire alle prospettive alle tendenze ai problemi
Che la presenza delle imprese italiane così come la presenza del sistema economico italiano sul mercato internazionale presenta
Credo che ci sia un primo dato di fondo che credo sia utile sottolineare che ne emerge dal rapporto e che è una conferma dall'altro parte di una delicata fase di transizione come dire che l'economia italiana sta vivendo
In cui a fronte di un risanamento indubbio profondo del sistema finanziario e di una fase promettente di crescita che si è consolidata e rafforzata come sappiamo soprattutto negli ultimi mesi
Fa riscontro una capacità competitiva a livello internazionale che ancora si presenta molto fragile
E questa fragilità credo che abbia caratteristiche soprattutto microstrutturali
E Chieri saltano ancora di più proprio in relazione a quelle che sono le nuove sfide che provengono
Dall'economia globale queste nuove sfide che come sappiamo sono strettamente legate a quell'anche che viene ormai definita con termine molto usato le sfide della new economy
Il carattere radicale di quello che sta vivendo a livello internazionale è un fatto noto sappiamo che questi mutamenti hanno sì carattere tecnologico sono profondi avanzamenti tecnico produttivi ma hanno anche un'altra caratteristica che forse ancora più importante
Quello di essere mutamenti profondi non nuova innovazioni profonde dal punto di vista organizzativo
In altri termini sta cambiando come sappiamo in modo di produrre di lavorare attraverso questi capovolgimenti questi mutamenti
E questo grazie alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione agli effetti pervasivi che questi producono e queste tecnologie offrono oggi ampie opportunità per un rinnovamento e una ristrutturazione dell'intero sistema economico e non quindi di singoli settori e questo ovviamente per tutti i Paesi avanzati incluso il nostro stanno così cambiando questo è un dato che si può rilevare già da oggi i beni e i servizi che vengono prodotti
I processi produttivi che sono utilizzati per produrli così come il modo di funzionare e di essere delle imprese
Oltre che i rapporti tra queste imprese
Che sembrano sempre più proiettati appunto in questa logica di network che si espandono a livello internazionale
Con una rapidità e con tempi che sono certamente molto più accelerati di quelli che non hanno caratterizzato altre fase di cambiamento importanti nel passato
Ecco io credo che quando si parla di processi di internazionalizzazione d'impresa e di sistemi territoriali
Dobbiamo in qualche modo leggerli in questo contesto più ampio di mutamento
Perché questo contesto più ampio di mutamento significa anche processi di riconversione che stanno cambiando e sono destinati a cambiare in profondità nei prossimi dieci
Cinque dieci anni le posizioni dei vari sistemi Paese nella divisione internazionale del lavoro
Rispetto a tutto ciò il sistema economico italiano per sintetizzare al massimo presenta ancora una propensione al cambiamento all'adattamento che è scarsa che è inadeguata che questa sia per intensità che per qualità
Voglio rimanere ai temi ovviamente affrontati nel nostro rapporto per cui ad esempio si può mettere in rilievo che i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane sono certamente aumentati nel periodo più recente
E non solo solo le grandi imprese ma ormai sono molti gruppi medi piccole anche in prese tanto che si può parlare di un inseguimento multinazionale del sistema italiano
A quella distanza che avevamo da colmare resta una distanza ancora molto forte
Molto ampia
Soprattutto se la confrontiamo con i nostri partner europei maggiori e soprattutto si andiamo a vedere proprio il caso della dilettante della diciamo piccole e medie imprese dinamiche a livello interno e internazionale
I dati ci mi sono basti ricordare uno noi siamo il sesto Paese esportatore di merci ma quando andiamo a vedere
La nostra posizione come investitore internazionale ci troviamo alla fine degli anni novanta intorno alla quattordicesima quindicesima posizione
Il il dato degli investimenti dall'estero in Italia è ancora meno confortante perché qui la posizione addirittura scende
Oltre il ventesimo posto c'è poi il problema cui faceva cenno il dottor Cerutti prima la perdita di quote di mercato che è un fatto in qualche modo più recente ma certamente
Non meno non meno allarmante
Certo di fronte a questi segnali come dire non non positivi non mancano altre tendenze altre segnali
Che invece denotano un'evoluzione positiva e questo nel rapporto in qualche modo emerge dei dei punti di eccellenza nelle performances internazionale
In tema di esempio del fatto che sono aumentate le imprese che esportano stabilmente e quindi che hanno una stabile presenza sui mercati è aumentato il numero medio dei mercati a cui si rivolgono sono menta tiri cali medi per impresa che in qualche modo esporta il sono altri dati su cui avrò modo poi di tornare ma nel Complesso resta vero un dato vale a dire quello della necessità di un grande sforzo per accrescere il grado complessivo di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo
Vale a dire per avere una più qualificata oltre che i più intensa presenza internazionale del sistema produttivo
Ora noi riteniamo che ovviamente il rilancio dell'internazionalizzazione significhi innanzitutto uno sforzo un impegno delle nostre in prese delle nostre banche come è stato già rilevato perché incrementi non gli investimenti esteri perché sviluppino adeguate strategie di internazionalizzazione
Ma se è vero che uno dei dati che sta caratterizzando il nuovo mercato mondiale e questa crescente competizione fra sistemi nazionali quindi qualcosa di più di una semplice competizione tra prodotti noi riteniamo che il successo di tali strategie richieda qualcosa di più
In qualche modo lo abbiamo definito un contesto di riferimento che chiama in causa parti importanti dell'intero sistema economico e quindi non solamente l'impresa e non solamente le banche ma anche in qualche modo una serie di attori importanti dal punto di vista istituzionale
Ecco le politiche gli strumenti per l'internazionalizzazione fanno parte di questo contesto di riferimento e da questo punto di vista sono una componente importante
Rappresentano una sfida secondo noi che il nostro Paese deve raccogliere e indubbiamente questo è un altro dato che emerge questa sfida è stata già a raccolta si è già cominciato a farlo
Raccogliendo anche alcuni risultati i primi risultati di cui già in qualche modo è stato dato conto all'inizio di questa di questa sessione ma noi riteniamo che molto resta da fare soprattutto che ancora molto si può fare ecco è in questa prospettiva che il rapporto del laboratorio intende e offrire una serie di analisi una serie di proposte
Come ho già sottolineato il nostro approccio è disaggregato noi andiamo a vedere attraverso una serie di aree geo economiche importanti una serie di temi che in qualche modo tagliano attraversa una serie di problemi
Cerchiamo in qualche modo di cogliere attraverso questa disaggregazione quelle che sono le tendenze che sono le prospettive che sono i problemi che sono gli spazi di intervento in qualche modo più rilevante
Il rapporto di quest'anno ha preso in esame in particolare quattro grandi gruppi di Paesi e temi in primo luogo ci siamo occupati dell'area del Maghreb
Dove come sappiamo sono in corso ormai da quindici anni delicati processi di transizione verso dei sistemi più aperti e favorevoli al libero mercato
E dove risulta confermata la centralità delle relazioni politiche e diplomatiche dell'Italia ma questa centralità non sembra corrispondere una
Rispondere a questo ruolo strategico per lo meno quello che noi notiamo questo è ancora un dato sul quale lavorare e e che va rafforzato
Un secondo tema affrontato è stato quello della ricostruzione dei Balcani quello che abbiamo definito in qualche modo una vera e propria seconda transizione e qui ritroviamo un dato la posizione dell'Italia a cui facevo cenno
Quello cioè di una forte presenza commerciale ma di una debole presenza in tema di Investimenti in tema di radicamento sui mercati in tema di internazionalizzazione intesa in senso ampio
Il terzo gruppo di Paesi di cui siamo occupati è stato già menzionato è stato quello del Mercosur
Dove è importante rilevare come dopo le crisi dell'Argentina del Brasile quindi di grandi Paesi importanti di quell'area a queste crisi si è risposto con un tentativo di rilancio del processo di integrazione economica
Che in qualche modo lascia intravedere almeno sul piano delle dei Progetti una sforzo importante nei prossimi anni che riguarderà questi Paesi e soprattutto laddove si segnala il possibile allargamento dell'accordo regionale al Civile
Abbiamo infine come quarto in questo caso tema abbiamo analizzato il caso del WTC o della Walt credo che ami session dopo soprattutto il fallimento di Seattle sottolineando qui come l'Italia e l'Europa possano e debbano giocare un ruolo propositivo
Che sia quindi finalizzato a contenere i danni del mancato avvio del nuovo round e riteniamo soprattutto a creare le condizioni per un rilancio di un sistema multilaterale di regole rafforzate
Ora io per limiti di tempo non posso certo soffermarmi purtroppo a come dire
Commentare in dettaglio i risultati e le proposte
Che sono relativi a questi singoli gruppi di Paesi ai temi esaminati anche perché poi due di questi che esiste che i stalinista verrà a Mesa minati nella seconda sessione rispettivamente da padovane Daris ausili vorrei però in una parte in questa parte finale del mio intervento sottolineare alcune dati comuni come dire alcune tendenze comune che al di là della specificità che ogni tema che ogni Area in qualche modo presenta ci sembra caratterizzino le realtà geo economiche di cui ci siamo occupati quest'anno e confermi non la necessità e l'ha urgenza di politiche di sostegno e di sviluppo dei processi di internazionalizzazione
Vorrei appunto sottolineare tredic'queste tendenze comune che sono presenti appunto al di là della specificità dei singoli casi nel rapporto di quest'anno
C'è un primo dato importante la necessità di un rilancio della crescita multinazionale del sistema produttivo italiano
In particolare dei sistemi territoriali d'impresa
Famosi i distretti formati come sappiamo piccole e medie imprese hanno un bisogno forte di rilanciare una loro presenza internazionale ivi lanciare un processo di internazionalizzazione
Che possa in qualche maniera ampliare il campo di intervento di queste dinamiche configurazioni territoriali
Che cosa significa in tema di politiche per l'internazionalizzazione questo rilancio della crescita multinazionale
Credo soprattutto un dato la necessità di una saldatura sempre più forte tra politiche commerciali più tradizionali che sono orientati a sostenere le esportazioni e politiche di internazionalizzazione delle imprese
Che come sappiamo sono a volte a promuovere una loro stabile presenza sui mercati internazionali
Un secondo dato è quello di un rilancio forte del ruolo dei servizi reali per l'internazionalizzazione
Attraverso soprattutto un innalzamento del loro standard qualitativo che riteniamo ancora non adeguato alle sfide che in qualche modo provengono dal mercato internazionale
Un secondo dato è altrettanto importante
C'è bisogno di una maggiore proiezione internazionale della nostra economia
Ma è difficile immaginare che questa possa verificarsi senza modificare anche significativamente l'attuale composizione settoriale del nostro sistema produttivo
In altre parole del modello di specializzazione italiano che mantiene ancora forti peculiarità come sappiamo rispetto agli altri Paesi europei in un certo positive per molti versi qui basti ricordare la persistente polarizzazione dei vantaggi competitivi
Italiani nei beni di consumo tradizionale nella meccanica strumentale ma la debole presenza nelle nostre imprese in molti comparti ad elevate economie di scala elevato tasso di generazione diffusione tecnologica
I gli esempi potrebbero essere molti ma basti far cenno ad ampi comparti quali l'informatica le telecomunicazioni la chimica l'Energia
Perché sono importanti questi settori innanzitutto perché crescono di più della media a livello di domanda mondiale
Secondo perché sono al centro oggi deve molte delle riconversioni che sono legati all'affermarsi della new economy
E terzo perché rappresentano e in qualche modo offrono le maggiori opportunità di crescita multinazionale
Quindi è ovvio che la due necessità che si rafforzi in qualche maniera una presenza il sistema produttivo italiano anche in queste vaste aree produttive che ebbe che non è che non sono ovviamente solamente caratterizzato da beni ma sono caratterizzati da beni e servizi ora perché questo avvenga come è ovvio non bastano certo politiche di maggiore apertura o di stimolo ai processi di internazionalizzazione la Piva badi ribadita la necessità di riforme strutturali che sono assai note sul quale quindi non non c'è bisogno di soffermarsi ma soprattutto direi di un grande sforzo collettivo per rilevare le capacità innovative di conoscenza delle nostre impresa del nostro Paese nel suo complesso
C'è un terzo dato che vorrei mettere in rilievo in ultimo ed è un fatto positivo
Vale a dire quello già citato di alcuni segnali importanti di mutamento della politica economica estere italiana delle politiche di internazionalizzazione
Che sottolineano un nuovo attivismo del nostro Paese tuttavia va ribadita qui la necessità di un centro strategico di programmazione di monitoraggio delle politiche degli strumenti di intervento
Non si tratta affatto di contrastare una tendenza che è solo da assecondare quello cioè di un decentramento sempre più spinto sul territorio delle stesse politiche per internazionalizzazione
Ma questo decentramento noi riteniamo debba anche corrispondere un centro strategico di programmazione perché questo è utile e importante per fronteggiare le molte opportunità che provengono dai diversi livelli
Che caratterizza il confronto tra politiche e sistemi territoriali non solo quello multilaterale ma anche quello regionale e anche e ancor più quello bilaterale
E cosa questa proposta proprio prospettiva riteniamo che sia soprattutto importante rafforzare la concertazione privato pubblica
Nell'elaborazione delle priorità delle strategie di sistema da adottare oltre che istituire più efficaci meccanismi di coordinamento tra i vari attori istituzionali coinvolti ai diversi livelli nelle azioni da intraprendere
Ecco io vorrei tornare poi sede di dibattito del del del Panella che a questo sarà dedicato su questi tre temi perché credo che offrano spunti di interesse proprio per una discussione sul che cosa fare su in che modo a rafforzare le nostre politiche di intervento in campo internazionale corre invece fermarmi qui per quanto riguarda questa presentazione di carattere generale del del rapporto del laboratorio
Perché a questo punto riterrei utile e importante
La possibilità di andare poi a vedere nello specifico due aree che il e il rapporto ha preso in esame che sono appunto quelle delle Balcani ebbene Mercosud
Al quale abbiamo appunto dedicato due ampi capitoli
Che da questo punto di vista la possibilità entrando all'interno di queste due aree di continuare questa discussione che riteniamo importante proprio perché riteniamo possa costituire come dire il contributo che da parte nostra si vuole dare al rafforzamento e alla sviluppo ulteriore di questi strumenti e di queste politiche di sostegno e ancora una volta si rivelano un contributo vitale alla presenza internazionale del nostro sistema produttivo e della nostra e delle nostre imprese
Direi quindi che possiamo come dire chiudere questa fase introduttiva eccome c'è Mann del dibattito vorrei introdurre diciamo con immediatamente la fase di analisi e di discussione sul gli aspetti che riguardano la riscontro la ricostruzione dei Balcani quale ruolo per il sistema Italia
E le nuove relazioni tra Unione Europea e Mercosud un'agenda italiana
Chiederei quindi sia in innanzitutto a Pier Carlo Padoan
Che è un cui il consigliere scientifico dello IAI testato il coordinatore scientifico del gruppo di lavoro che si è occupato dell'area dei Balcani e a cos'è Novissima esausti crea direttore esecutivo del CESPI che ha coordinato il gruppo di lavoro sul marco sud di presentare in qualche modo i due che statista perché su questi che i stati chiameremo poi e una serie di interventi per giocare il ruolo di di scassare Intel per arricchire con le loro osservazioni
Le affermazioni che poi verranno presentate
Dai due relatori chiederei quindi innanzitutto professor Padovan di presentare il caso Balcani e poi successione la rissa o si di seguire con cura del Mercosur
Sul palco
Grazie
Grazie Paolo ieri come è stato citato abbiamo scelto di chiamare intitolare questo rapporto la ricostruzione dei Balcani completamento Della seconda transizione cosa vuol dire seconda transizione è un termine che gli studiosi della dei Balcani recenti hanno coniato per indicare lo strano processo che è il frutto a sua volta di due processi precedenti
I paesi dei dell'Aja dei Balcani hanno evidentemente elementi in comune anche se elementi di diversità tali elementi in comune sia pure in grado diverso
I Paesi della regione balcanica hanno quello del sottosviluppo in senso tradizionale cioè la necessità di fare un salto qualitativo prima ancora che quantitativo dei loro sistemi economici e sociali e quello della transizione vale a dire il passaggio
Da una economia di tipo dirigista un'economia di mercato
L'intrecciarsi di questi due elementi è naturalmente complesso e difficile
E spesso dobbiamo dire
Fino adesso con successo modesto il problema è che non si tratta solo di una transizione
Che si è interrotta o che va troppo lentamente ma che è una transazione che genera una che si trasforma in una situazione in qualche modo peggiore cioè vediamo in molti di questi Paesi anche se evidentemente in misura diversa l'affermarsi di un'economia
Criminale un'economia della criminalità intesa come un'economia basata su sistemi fondamentalmente illegali
Quindi per molti di questi però Paesi la transizione ad un'economia di mercato aperta agli scambi internazionali è seconda rispetto alla prima che è quella appunto del passaggio dalla dirigismo al mercato in cui si sono sovrapposti anche per le crisi istituzionali e politiche di questi Paesi nuovi e astrae assai pericolosi elementi questi Paesi sono molto diversi tra di loro e nel rapporto che avete si prova a dare il conto sia pure in modo sintetico delle specificità nazionali su cui non entrerò
Esiste però una dimensione regionale che noi teniamo a sottolineare e cioè la presenza di elementi comuni che non solo permettono di identificare un'analisi comune dei problemi di questa regione ma soprattutto permettono di identificare una strategia di intervento di respiro regionale che in qualche modo e con una certa fatica come poi dirò si sta mettendo in atto
All'interno della quale le politiche nazionali anche dei Paesi occidentali quindi evidentemente anche del nostro si devono inserire quindi la scommessa strategica nei confronti di questa regione come definire una strategia regionale attraverso il sostegno delle istituzioni internazionali come definire una strategia nazionale che sia in grado di essere competitiva ma di integrarsi in modo positivo con questo
è ovvio è evidente che una sviluppo dell'area balcanica sia di interesse primario per il nostro Paese non solo per evidenti ragioni di prossimità geografica ma anche per legami politici e culturali
Antichi che poi si vanno Raffa rafforzando e affermando nel tempo e in cui c'è non solo da salvaguardare ma sicuramente da rafforzare molto la presenza economica della nostro sistema
Prima di a passare però rapidamente all'analisi del caso italiano lasciatemi elencare
A fare cenno a quali sono un po'più precisamente le caratteristiche regionali in cui facevo menzione prima
Le caratteristiche regionali in positivo o in negativo in positivo nel senso di politiche da applicare in negativo nel senso di quello che manca dal punto di vista l'integrazione regionale in questi Paesi
Io direi che nelle opinioni degli esperti di coloro che si sono impegnati si stanno impegnando nella ricostruzione dei Balcani a Bari abbaio titolo e a diversi livelli c'è un accordo che gli aspetti istituzionali di insetti uscì un Bellini siano centrali nella regione
Non è possibile immaginare il completamento della seconda transizione quasi per definizione se non si vada rapidamente alla costruzione di un sistema di istituzioni che permettono ad un'economia di mercato di funzionare in modo efficiente i diritti di proprietà
Rapporti chiari con le autorità pubbliche un sistema di monitoraggio tutto ciò non c'è se c'è è estremamente inefficiente soprattutto non c'è in una visione globale che permetta a questi Paesi di integrarsi rapidamente nell'aria occidentale quindi in primo luogo in euro
Quindi aspetti istituzionali che vanno affrontati con un'ottica regionale lasciatemelo dire con un'ottica in cui l'Unione europea deve dire fortemente la sua voce
La seconda questione riguarda le politiche di liberalizzazione di questi Paesi e di apertura quello che di solito viene chiamato in termini un po'più tecnici l'integrazione negativa l'abbattimento delle barriere perché è importante un approccio regionale qui perché se un Paese da solo liberalizzare abbattere barriere
Ma si trova circondato da Paesi che non lo fanno non può sfruttare o addirittura rischia di essere penalizzato i vantaggi dell'integrazione
è chiaro quindi che nel momento in cui una politica di liberalizzazione di apertura deve essere perseguita deve essere fatta il più possibile in modo sistematico
In modo orizzontale in modo da coprire tutti i Paesi perché sottolineo questo aspetto perché qui l'Unione europea ha un'enorme responsabilità deve essere la prima che fa passi in questa direzione
Il sottosegretario Danieli prima citava e io condivido pienamente le sue le sue parole
Con rammarico la lentezza gigantesca dell'Europa a dare al Mercosur opportunità di apertura nei settori chiave
Questo atteggiamento all'Unione europea lo ritroviamo pari pari nei confronti della regione balcanica che se andiamo a vedere in termini quantitativi sicuramente non costituisce una minaccia a interessi specifici e settoriali
Che sappiamo essere presenti in Unione Europea con i quali però non riusciamo ancora a fare
Fino in fondo i conti
Altri aspetti della dimensione regionale riguardano oltre alle barriere commerciali visibili
Si possono da una parte considerare superate dall'altra invece insuperabili ripeto in settori chiave
Ci sono barriere invisibili ma fosse più importanti quelle relative all'investimento e non mi riferisco solo alla possibilità di attrarre
Il modo convincente investimenti dall'estero ma anche e direi in qualche modo soprattutto di permettere l'inizio di un'attività investimento di investimento domestica
Non è interessante per un Paese avanzato andare investire in un Paese che a sua volta non si sviluppa in cui non c'è un ambiente di mercato e un sistema di di impresa un tessuto d'impresa che sia vivace in questi Paesi le barriere all'investimento invisibili diciamo così sono forti se ne ricordano soprattutto due quelle di nuovo legate al quadro istituzionale al problema dei diritti di proprietà alla regolazione
E agli aspetti finanziari l'accesso alla
Agli strumenti finanziari si ricordava prima
Dal punto di vista italiano la necessità
Di migliorare sto usando un eufemismo la presenza del sistema bancario all'estero naturalmente questo dovrebbe essere un elemento di integrazione in questi Paesi i sistemi finanziari di questi Paesi non si possono integrare da soli
Devono essere aiutati devono essere coinvolti nel processo di integrazione finanziaria più ampia
Dell'Europa e non solo
Poi ci sono alcuni aspetti di tipo regionale più tradizionali se volete ma che sono altrettanto importanti e ricordo l'aspetto macro economico
Qui di nuovo l'Europa una responsabilità perché stabilizzazione macroeconomica per questi Paesi significa essenzialmente offrire quella che una volta si chiamava un'ancora nominale
Quella che noi stessi in Italia abbiamo usato a lungo per poter dare un quadro di riferimento certo a politiche macroeconomiche che sono politiche macroeconomiche di emergenza in qualche modo tese a garantire un minimo di stabilità monetaria e finanziaria
Che però non sono sufficienti in alcuni casi cito per esempio la Bosnia e si è visto quanto si sbagli a puntare unicamente sulla stabilizzazione monetaria se accanto a questa non ci sono le riforme istituzionali necessarie a poter godere dei benefici di un quadro di monetari di di stabilità monetaria e finanziaria
E poi c'è la necessità evidentemente di dare alle finanze pubbliche di questi Paesi una loro autonomia e soprattutto di toglierle dalla situazione di coinvolgimento clandestino semi criminale che inevitabilmente in questi Paesi
Avviene anche perché le forme di reddito che lo Stato può ottenere sono quelle più esposte a forme di criminalità mi riferisco alle tariffe quindi al contrabbando
E così via finché non si cambia questo modo di fare finanza pubblica in questi Paesi un colpo serio alla criminalità organizzata in questi paesi non si porta in e infine la questione infrastrutturale
Questione infrastrutturale che una questione antica dei processi di integrazione ma particolarmente importante in questa fase non solo per le ovvie questioni che tutti abbiamo ancora in mente delle distribuzione delle distruzioni materiali della fine della guerra le infrastrutture ma per i vantaggi e qui va detto in modo esplicito i vantaggi che deriverebbero all'Italia di una ricostruzione
Intelligente guidata delle reti infrastrutturali rapporto si danno alcuni esempi delle scelte strategiche che devono essere ancora fa il tempo stringe vedo il chairman che anche molto gentilmente però me lo fa sentire e quindi lasciatemi passare rapidamente alla seconda parte a vedere che cosa succede che cosa fa l'Occidente poi cosa fa l'Italia di fronte a questa situazione
Quella che abbiamo chiamato a rapporto l'offerta di integrazione raccoglie l'insieme delle politiche di intervento
Che dopo la il conflitto del Kosovo sono state attivate sappiamo tutti che queste sono organizzate dal patto di stabilità per l'Europa Sudorientale
Una
Sistema istituzionale che qualche volta siamo tentati definire macchinoso complicato ma che sta dando molto lentamente i suoi frutti soprattutto all'interno dell'ottavo due coordinato
La Fabrizio Saccomanni finalmente siamo entrati nella fase in cui sì sta vagliando e si sta dando attuazione ai primi progetti a rapido intervento attivazione rapida di tipo infrastrutturale ma non solo
Dalle prime esperienze però non può non emerge un fatto che in qualche misura può essere preoccupante cioè che all'interno di questo approccio che dovrebbe per definizione S regionale in qualche misura sovranazionale
C'è una
Dominanza nazionale bilaterale che a volte può dar fastidio può dar fastidio soprattutto se poi il Paese non il Paese in questione mi riferisco a un Paese occidentale non vede
Come dire portare avanti i progetti di suo interesse notiamo però che in questo approccio rischiamo di perdere la valenza regionale se
Lasciamo andare ai Paesi più forti la possibilità di imporre scelte all'interno di quelle limitate esiste pur sempre un vincolo di bilancio fai progetti da avviare e quindi una riconsiderazione in questo senso la strategia del del
Patto di stabilità sarebbe opportuno la posizione dell'Italia Java ricordava Paolo Guerrieri se guardiamo i dati brutali della penetrazione
Economica dell'Italia in questa Regione troviamo un fatto noto l'Italia sì internazionalizzato ai Balcani così come lo fa altrove
Una presenza commerciale tutt'altro che insoddisfacente tutt'altro che stanca anzi molto vivace se si tiene soprattutto conto dell'estrema difficoltà in cui se ci si trova a operare in questa regione una presenza di investimenti assolutamente insoddisfacente quindi i vincoli e i limiti e le caratteristiche strutturali del sistema internazionale italiano si ritrovano pari pari in quest'area
Che
Abbiamo davanti a noi che pure rappresenta una grande opportunità di di di sviluppo
Di fronte a questo modello di internazionalizzazione italiano che fino adesso nel
Se vogliamo osservare il breve arco di tempo che ci separa dalla fine del conflitto ma anche andando un po'più indietro di fronte a questo modello di internazionalizzazione che ripete caratteristiche note
Cosa fa la politica economica estera italiana anche qui possiamo notare che si sta facendo qualcosa fosse potremmo essere
Non tutti d'accordo sull'ottima alita della velocità di questo qualcosa
E io penso che forse la velocità andrebbe accelerata
Nel rapporto si dà conto delle iniziative Simest e Sace che sono state attivate dal governo e si collocano queste accanto alle iniziative
Che hanno una valenza evidentemente più politica più di politica estera in senso in senso stretto di garanzia della sicurezza di garanzia dalla pace in una fase così in un'asta situazione così cruciale così delicata
Che continua a essere altamente delicata ma ancora forse non siamo alla velocità di intervento istituzionale che desidereremmo cito un solo esempio
La legge speciale per i Balcani che in qualche modo era stata concepita a mio avviso in modo innovativo per dare una funzione di guida all'intervento dell'internazionalizzazione del sistema Italia in un'area così cruciale non è stata ancora approvata e questo è dipenderà da ragioni diverso dal meccanismo di decisione parlamentare ma sicuramente non è un punto a favore della velocità dall'intervento istituzionale
Quindi l'indicazione molto generale che deriva da questo nostro rapporto è che sicuramente ci sarebbero gli strumenti ci sarebbero le idee ci sarebbero anche le risorse fosse la traduzione tutte queste cose in un'azione di intervento efficace richiede un'accelerazione
Mi avvio alla conclusione per rispettare il vincolo di tempo per ha sintetizzare un po'il senso di questo rapporto che nell'ambito del rapporto sulla politica economica estera si occupa di una regione nuova
E quindi da questo punto di vista è un caso studio a suo modo diverso dagli altri non si tratta di consolidare o di fare qualcosa che già si faceva in passato si tratta in qualche misura anche di inventare una strategia qual è l'indicazione che riassumo che ci viene in modo così sintetico
Il sistema di internazionalizzazione italiano
Ha una sua vitalità che continua a dimostrare
C'è una domanda di sostegno dell'integrazione che viene dal sistema industriale italiano a cui si comincia a rispondere da parte le autorità pubbliche questa risposta va nella direzione giusta forse non con la velocità opportuna
Il problema nuovo che si pone agli strumenti di politica economica e che questa azione di internazionalizzazione oggi deve essere pensata all'interno di un sistema lui nazionale sovranazionale che abbia un approccio regionale e quindi all'interno del Patto di stabilità ma non solo probabilmente bisogna fare molto di più affinché gli strumenti di internazionalizzazione
A disposizione dell'Italia si colleghino e quindi sfruttino le sinergie con quanto viene fatto da altresì dalle istituzioni internazionali l'Unione europea con i suoi strumenti d'intervento peraltro fosse da ripensare
Le istituzioni finanziarie internazionali le altre istituzioni internazionali in fondo l'idea del patto di stabilità proprio quello di coordinare tutte queste cose
Lo si sta facendo forse con un po'di fatica grazie
Ringrazio perché lo paragona allora possiamo caso Marco subito diciamo
Bene il gruppo Mercosur sia concentrato su tre
Su tre tematiche
Primo luogo e da analizzare
La prima crisi vera che immerse nel Mercosur da quando era nato diciamo non sia sì noi prendiamo la seconda metà degli anni novanta noi vediamo praticamente ogni ogni anno diciamo un successo
Crescita del per rapporti commerciali all'interno dell'aria buoni rapporti anche in termini di complementarietà no minimo di coordinamento del politiche e anche risposte a crisi se Sterne
Più un meno coordinate prima il tequila nel novantaquattro dopo crisi asiatica e nel novantotto
Allora la novità quindi era analizzare la prima Chrissie vera no si era una crisi di crescita si era una crisi che metteva veramente i
E la usiamo collocava la possibilità de una di una riduzione vende una dissoluzione del Mercosur o la trasformazione in qualche altra cosa
Secondo punto era che contemporaneamente a questo processo tre riaggiustamento de concertazione regionali si presentava l'opportunità anche sì con tutte le difficoltà
Rilevati dal sottosegretario Daniele per avviare un dialogo di nuovo tipo con l'Unione europea
Terzo punto che abbiamo analizzato e tutto ciò che implicazioni ha per l'Italia in che posizione si con l'acca Alitalia in in e nel Mercosur
Quindi brevissimamente andrò a Fly c'è comunque una sintesi poi c'è un una una relazione un policy paper a carico del gruppo che e spiega con maggiore di taglio questi elementi
Sul primo punto la preoccupazione maggiore del mondo economico italiano quindi del gruppo Mercosur era quello di sapere si si andava
E perso un maggior coordinamento macroeconomico verso una maggiore e stabilizzazione
Allora da questo punto di vista anche le crisi del recente tutte le frazioni e commerciale indicano che probabilmente dei punti a favore dei punti più positivi del morbo sul sono i passi dati
I soprattutto le prospettive e in termini di coordinamento macroeconomico quindi queste da questo punto di vista
No la tematica e ed è coordinamento macro sembra un elemento acquisito o e in via di Siria quesito
La parte più complicata quindi nel caso del Mercosur sono i rapporti strettamente commerciali
Non ci sono dell'istituzione per contenzioso non ci sono meccanismi di sviluppo regionale ci sono poche misure anti dumping ci sono poche misure
Per la trasparenza e per la concorrenza insomma in generale manca dei meccanismi del metodologia ivi istituzionalità per farlo
Primo punto che credo che importanti che lo abbiamo discusso nel gruppo e che è inutile pensare che questi meccanismi siano Oppi o possano essere mutuati dall'esperienza europea
L'idea delle strutture sopra istituzionale
Almeno de quello che abbiamo discusso il metro meglio tenerlo mettendo in pace sarà un altro tipo di Morello
Quindi non sarà est con queste caratteristiche il tipo dei istituzionalità al quale si deve aspirare dovrà essere necessariamente di un altro tipo
Che cosa in questo momento in questo periodo ha potuto OUA
Aiutato a risolvere la le le le le frizioni commerciali mi sto pensando nel settore dell'auto no lo zucchero in una serie dei il prodotto in realtà le frizioni commerciali sono enormi nel Mercosur il continuano a esserlo anche adesso
Per adesso quasi tutto sia fondato molto sulla volontà politica
No di questo quadro
E aiutato evidentemente non solo rapporti de un orientamento politico piuttosto simile in paesi importanti del Mercosur ma anche rapporti interpersonali e cioè si è giocato moltissimo il prestigio e il fatto che della RU abbia vinto in Argentina
Il rapporto con con il presidente Cardoso del Brasile per risolvente tra virgolette una sede dei problemi quindi questo indica da una parte fragilità da un'altra parte comunque un sostegno politico del grande rilevanza
E il fatto che spesso che il civile no e e e chieda l'adesione formale al Mercosur evidentemente che anche voi a questo contabilizzato alla politica in buona misura per i rapporti del Ricardo Lagos il nuovo presidente cileno quindi molte elementi dei istituzionalità intermedia risultano fondamentali per il Mercosur però in termini generali la idea che per rivali all'interno del del Mercosur e quella che si c'è un problema o si sia utilizzarli frizione commerciale ci vuole più il Mercosur e non meno nel corso quindi la idea e che ci saranno molti elementi di instabilità e di frizione commerciale ma non tendente alla rottura e che un po'saranno obbligati no a rilanciare ogni alibi ogni volta di più con misure no e quindi un po'non non non ha titolo dei conclusione ovviamente Piero
Sì se può dire che il quadro si esterno che il quadro interno del Mercosur
Punta anche queste frizione commerciali siano fino a un certo punto contenuto
Secondo Ponto
E il problema lo impostato correttamente il sottosegretario Daniele nei rapporti Unione Europea Mercosur rimaneva vecchissimi problemi perché non sono nuovi questo Presidente dell'Uruguay io che che rileva questo
Anche trenta anni fa a quarant'anni fa diceva esattamente lo stesso
Quindi lì non c'è novità quali sono le novità che noi possiamo consentire quali sono gli elementi sul quale si può appoggiare un nuovo rapporto bene
Un elemento importante da tenere presente strettamente nei rapporti commerciali e che
Un argomento forte dell'Europa in rapporti non solo con Mercosur con America Latina ENI noi è vero abbiamo protezionismo agricola ma voi avete surplus commerciali
Più o meno per una trentina una quarantina di anni questo questo movimento era così la la bilancia commerciale favoriva l'America Latina e quindi la questione de e e giustificare un determinato protezionismo agricolo
No aveva un certo ruolo
Oggi questo è cambiato il probabilmente nel futuro
E cambierà definitivamente cioè noi stiamo con deficit quasi e strutturali bilancia commerciale della parte del Mercosur dell'America latina e nei confronti con l'Europa
Perché è cresciuta moltissimo alla presenza industriale italiana e europea in America
No quindi noi troviamo che il problema è lo stesso in contesti completamente diversi
Non solo l'interessi manufatturiere industriali servizi tecnologici dell'Europa oggi hanno un peso molto maggiore sia all'interno del Paese sia nei rapporti e commerciali
Quindi che si fa quanto l'esportazione dei ruoli del del dell'aria coincidono quei prodotti sensibile della riaprire viceversa
Quindi
Sarà allora la possibilità dei che da una parte sì sì sì sì sì si presenta la necessità
Di definire diciamo pesi specifici per i settori economici sono in questo caso del del della della parte industriale europea
Ma dall'altra la necessità del rompere questo circuito cercando elementi di complementarità tornerò su questo punto perché mi sembra che per dare non una risposta magari alcuni elementi a quello che indicava anche il sottosegretario Daniele l'Italia c'ha un ruolo oppure dire qualcosa è specifica ricurvo riguardo a questo
E e e e gli altri elementi innovativi della corte è l'accordo e in realtà è un è un contenitore è un contenitore no che si fonda praticamente su due cose la posizione tradizionale latino americana di tipo difensivo no
E una posizione non dico vuota ma molto poco Motta qua si vuota del Ca'e in quel caso europea cioè c'è un contenitori da riempire ma il contenitore molto ampio molto vasto comprende la politica l'economia la società intera tutto
No questo qualche volta eu una questione diciamo molto limitante ma qualche volta può per mettere margine di di di di contenuto
Credo che in questo caso in caso particulare del Mercosur Unione Europea i contenuti credo che dipende no molto di più dei paesi del Mercosur
Meno dei Paesi europei no per per le ragioni di spazio per ragioni dei de de deconsolidamento di spaccio regionali
E quindi in cui da questo punto di vista la riconversione anche commerciali agricola industriale tecnologica del Mercosur richiedesse molto più profonda
I quindi de questa maniera anche la presenza no degli investimenti europei può aiutare a migliorare a modificare a trasformare proprio l'offerta esportatrice del Mercosur e nei confronti d'Europa ora quando non si tratta di cambiare semplicemente la carne per altre cose note tornerò anche su questo punto molto brevemente no
Allora noi quindi
Mezzo vuoto o mezzo pieno questo a Cortona ripeto dipenderà dei dei contenuti gli spazi ci sono no i c'era un terzo elemento questo anche sterno da considerare
Lei lei ha detto che
Sì non entra all'Europa allora si fa e l'accordo con i Stati Uniti anche qui e scusate ma è vecchia da quarant'anni sempre stata una corsa dei
Di battaglia venti Paesi latinoamericani hanno non parli più io sono convinto in questo non parlo del gruppo ovviamente parlo a titolo personale che l'Alka cioè e l'accordo del libero scambio di tutte le America si fa
Sia che vince a cuore sia che vince a Bush
Quindi non sta in discussione che allora facciamo in accordo con gli Stati Uniti altrimenti l'euro no non è così
Credo che si devono cambiare completamente i termini di questo ci vuole Alka ICI vuole Unione Europea a America Latina e ci vuole un altro tipo di articolazione
I soprattutto in termini economici questo elemento e fondamentali
Quindi e anche i termini politici generali le le impressione e che stiamo davanti à une spazio e opportunità quindi credo che questo elemento che va accolto
Quale sono i quindi arrivo Italia i soggetti e in Europa che possono cogliere o che possono respingere a che questo opportunità di mente une spazio per un né spazio del realtà
Meglio a cui anche anche sì sì sì sì da me sì il tavolo qua e un po'ottimista anche io lo sono cioè nel senso perché l'internazionalizzazione italiane in America Latina credo che molto consistente
Sì noi prendiamo i dati degli ultimi due anni io trovo un dato impressionante il fattore che Telecom Italia no avendo estinto otto mila miliardi e in Paesi del Mercosur Ricci
Sì noi leviamo Repsol la compagnia petrolifera a e spagnola che ha comprato i PEF la compagnia petrolifera argentina per quattordici miliardi di dollari
Che ovviamente è un dato impressionante Massi spesso sì lo leviamo le imprese italiane hanno investito di più che le imprese spagnole in Paesi del Mercosur Vinci
I i i qua questi dati poi presi dalla dalla Commissione europea che tra l'altro innocua non è per per parlare male ma sono pessimi dati purtroppo non abbiamo elementi Buoni quindi sì noi potessimo includere gli ho tentato di includerlo Parmalat Cirio sicuramente anche la presenza italiana veniva molto più sostanziosa de quello che qua viene FIAT i viene Telecom i viene assicurazione generale per ci sono altre imprese importanti no cioè solo anche per darmi un altro dato
E e la FIAT negli ultimi due anni investito e come si chiama un un un miliardo di dollari in Paesi del percorso
Quindi da questo punto di vista LaPresse senza economica e grande credo che anche Como gli aveva segnalato e possono guerrieri precedentemente anche questo si presenta a livello territoriale credo che anche la parte politica italiana
E migliorata molto da questo punto di vista io le ho l'ho segnalato Livio chiamato l'infrastruttura diplomatica però mi pare che e la qualità ambasciatore diplomatici che ci sono oggi nel Paese e me dei del del Mercosur ed è primissimo livello quindi anche agenzie eccetera che cosa non va e quindi torniamo sempre
Mi dispiace che quanti quasi sempre uno Sir ripete qua non i soliti il problema del coordinamento eccetera però è vero che e il problema dell'internazionalizzazione manca soprattutto a mio parere nel caso dell'America Latina a livello delle cosiddette strutture interne
Direzione generale agenzie di promozione
Qualche meccanismo che permette a questo coordinamento quindi e in questo ovviamente abbiamo appena accennato la questione ma vorrei rilevare comunque che ritengo estremamente interessante questo esercizio
Che farà Ministerio degli esteri ministero del Tesoro Emin come
Per la internazionalizzazione del Mezzogiorno che possa offrire anche le menti metodologici del coordinamento pubblico-privato che possono dare risposte anche per queste tematiche dell'America Latina grazie
Grazie
Abbiamo avuto queste due presentazioni vediamo adesso in programma tre dei interventi
Come di scarsa Antonio direi che possiamo seguire l'ordine
Con i quali sono qui riportati chiede i l'unica cosa visto ritardo con il quale ci stiamo muovendo se possibile contenere nell'ambito di otto dieci minuti ciascun intervento chiederei allora in primo luogo all'ambasciatore Ortona che il direttore generale della DG per i Paesi Americhe al Ministero Affari Esteri di iniziare questo se negli interventi e scarsa
Ringrazio molto di questa opportunità non preoccupatevi perché farò senz'altro molto breve per due motivi
Innanzitutto perché ho assunto questo incarico quattro giorni fa quindi non è che io c'ho una larga e lunga esperienza in questo settore da poter fare una una lunga relazione e da dare qualche apporto innovativo e in secondo luogo perché l'onorevole Daniele mi pare che abbia già tratteggiato in maniera in maniera esemplare e sulla base delle sue esperienze quelli che sono i problemi tra Unione europea e Mercosur
Quello che vorrei dire innanzitutto che sono grato di questa occasione perché è stato un'occasione per cominciare ad entrare in tante problematiche chiedo però chiedo però sicuramente
Seguire affrontare nel nel corso di questi di questi miei prossimi anni come direttore generale
E
Aggiungere che la relazione divisa usi che io ho letto con con grande attenzione
L'ho trovata estremamente interessante e utile anche per quanto riguarda la parte relativa alle implicazioni per l'Italia
C'è stato senz'altro come dice Luís nella relazione nome intatto interesse dell'Italia per l'America latina
Una ma intatti interesse che mi fa mi fa dire addirittura che in questi miei primi giorni ho constatato che due sono forse le problematiche mi corregga onorevole Danieli se se dico giusto no due sono le problematiche maggiori della direzione generale dal punto di vista politico direi Planco lombi e dal punto di vista economiche il Mercosur
Questo per l'America Latina naturalmente
E quindi come priorità in politica estera sarà senz'altro all'attenzione della mia direzione generale da subito
Vi è da dire che noi siamo stati tra i Paesi più attivi in ambito Unione Europea
Però come ha accennato l'onorevole Ranieri questo non è sufficiente noi dovremmo dovremmo ricercare come lui stesso ha detto una specificità italiana che possa in qualche maniera
Concorrere con quella che è la specificità spagnola in ambito Unione europea e in parte anche francese
Vi è poi un un necessità di adeguamento del rapporto politico a quello economico ci sono stati degli accenni anche critici forse alla mancanza diciamo dei nostri governanti è la mancanza del sistema politico Italia nei confronti del problema generale dell'internazionalizzazione io vorrei qui rifarmi solo brevemente al alla mia passata esperienza quale ambasciatore in Iran
Linee infetti ci fu un impulso è un rilancio politico
Decisamente molto molto importante perché siamo stati il primo Paese
A mettere piede lì a livello ministri degli esteri a livello presidente del consiglio e vi è stato veramente un un grande impegno un grande sforzo del governo italiano nei confronti di quel Paese
Non posso dire che succede
Alla fin fine sono problemi che si ritrovano un po'credo un po'in tutto il mondo
C'è stata lentezza c'è stata burocrazia quello che si poteva fare purtroppo non si è fatto e sono quelli momenti in cui noi perdiamo nella competizione con gli altri Paesi altri paesi che avevano avuto un rilancio politico meno forte sono riusciti però a inserirsi meglio nella realtà era ignara pensa addirittura alla Gran Bretagna che aveva avuto grandi problemi non aveva dirittura né con l'ambasciatore Magliano incaricato da fare in quel Paese che ha saputo invece supplire ampiamente con ormai con presenza di di industriali di uomini d'affari inglesi che sono venuti dal paese questa era una piccola parentesi per dire che non sempre le colpe sono dei governanti italiani o della politica italiana ma a volte proprio il sistema Italia di per sé che che è mancante
Ora
Una riflessione Breve sulla situazione italiana sono state già dette tante cose e cioè le carenze del sistema bancario tante cose tra l'altro che io avevo riscontrato già anche nella mia sede in Iran
Vi sono a mio avviso per quanto riguarda il Mercosur vi sono alcune questioni che dovrebbero essere approfondite innanzitutto
L'individuazione di quelli che sono i nostri interessi gli interessi italiani non solo a carattere difensivo
Ma anche a carattere offensivo cioè che cosa noi dobbiamo fare per difenderci naturalmente dal prodotto agricolo che ci può dar fastidio che viene da quell'aria
Come anche che cosa dobbiamo fare per cercare di far incanalare ed inserire meglio le nostre società
In quei in quei Paesi quindi è un problema non solo a carattere difensivo ma direi anche offensivo e tutto questo va fatto perché è un lavoro che ci deve servire per queste intensificazione nei nostri rapporti con con quell'aria
Un'altra cosa cui voleva accennare che vi è stata durante la conferenza degli ambasciatori perché si è tenuta a fine luglio qui di tu gli ambasciatori nel mondo qui
A Roma vi è stato una colazione di lavoro dedicata all'internazionalizzazione proprio del sistema produttivo italiano lì sono uscite alcune alcune idee
E in particolare quello che si è detto e la necessità dire di rafforzare di dar vita a una cooperazione maggiore tra i vari ministeri per rispondere anche a quello che diceva Lisa usi che cioè tra le direzioni generali dei vari ministeri ministero esimi per industria e commercio con l'estero con lo dice eccetera e vi è ormai le il e l'altra cosa anzi che emersa che mi sembra piuttosto importante e che gli sportelli unici regionali a cui si è accennato e che già esistono e già cominciano a funzionare dovrebbero essere anche degli sportelli
Esterni cioè bisognerebbe anche riflettere sulla possibilità che questi sportelli non esistano soltanto nell'ambito del nostro paese ma possono in qualche maniera essere costituiti all'estero e poter funzionare all'estero perché di questo hanno bisogno specialmente le piccole e medie imprese non certamente quelle più grandi che si muovono a loro agio nelle varie realtà ma quelle piccole medie hanno necessità proprio di questi di questi sportelli
Queste sostanzialmente erano le riflessioni io volevo volevo fare ripeto mi scuso se non posso dare apporti maggiori ma mi sento troppo nuovo per poter esprimere opinioni quindi ho preferito ascoltare oggi e vi ringrazio nuovamente per questa possibilità che avete dato
Ringrazio l'ambasciatore otto uno per queste sue il suo contributo
Il Hyundai adesso la parola al dottor Mauro Pascoli ero il direttore d'affari internazionali della FIAT
Sentire dall'le sue osservazioni
Preparato di nel Kosovo devo dire che noi come come FIAT abbiamo un'esperienza Lori decennale
Però il mio intervento non sarà in proporzione
Se vi può alleviare devo dire che innanzitutto la relazione che è stata formulata certamente chiare ed esaustiva rappresenta così una carrellata sul lo sviluppo delle relazioni all'interno del Mercosur e le problematiche che oggi abbiamo sul tavolo
E questo nelle sue componenti le relazioni all'interno del Mercosur spesso con le sue possibili evoluzioni intendo dire
L'allargamento al CIPE le relazioni tra Mercosur e Unione europea le implicazioni per la vita
Piede presente in questi paesi da da alcuni decenni e profondamente coinvolta essenzialmente con delle attività produttive in Brasile e Argentina di tutti i suoi settori quindi parlo di autoveicoli industriali trattori Marchini marito terre Fonderie la componentistica Antivari servizi finanziari e assicurativi che che portiamo con noi
E offriamo ai nostri clienti non solo ma anche indotto
Adesso proprio del termine
Tutto una serie di fornitori italiani ad accompagnare le aziende in questa sua presenza in questi paesi questo anche nell'ambito di un processo di outsourcing che vede sempre più no attribuire ai nostri fornitori attività produttive che si legano che si allegano Venosta quindi una presenza veramente articolata e
Radicata
E abbiamo realizzato i nostri investimenti in passato e anche nei tempi più recenti tenendo conto appunto nel tra dimensione del del Mercosur e confidando sui suoi
Potenziali sviluppi positivi in realtà siamo stati un po'traditi dalle dalle vicende che si sono che si sono prodotte questi Paesi hanno certamente risentito della crisi del Sud-Est asiatico ciascuno di per sé e poi a seguito del della svalutazione del del Real c'è stato questo
Momento critico ecco all'interno dei rapporti del Mercosur e quindi investimenti che erano stati realizzati per permettere un interscambio tra questi Paesi si sono trovati raffreddati sia dalla crisi dei singoli mercati sia la crisi del del sistema in sé novità che abbiamo avuto un fatturato cito qui alcuni numeri tanto per dare una dimensione che in miliardi di euro era di tre virgola nove miliardi di euro nel novantacinque era di quattro e mezzo nel novantasei di sei e mezzo nel novantasette
Il Seveso a sei nel novantotto ed è ritornato a quattro e quattro del novantanove
E di questo da un po'la dimensione dell'evoluzione c'è otto le nostre attese erano per diciamo una progressione tenendo conto appunto dei potenziali sviluppi all'interno del dell'area nel suo complesso
Di fronte a questa situazione a devo dire le riflessioni oggi sono a il Brasile è un grosso mercato alla sua dimensione in grado di di sorreggere l'impatto l'Argentina
L'Argentina no è un mercato relativamente piccolo e ha una perdita di competitività dopo la svalutazione del reato devo dire drammatica
Ragione per cui vediamo con difficoltà la possibilità di un ripristino di in queste condizioni che permetteva nuova ebbero permesso lo sviluppo
Dell'accordo Mercosur nel suo nel suo insieme sostanzialmente il il vincolo da da superare e il diverso approccio in termini di politica di cambio cioè la politica di cambi flessibile in Brasile
Con una altra dinamica di deficit pubblico un'altra dinamica di finzione una politica di campi fissa ancorata al dollaro tra l'altro un dollaro che ha recuperato quello che tutti noi sappiamo i confronti anche delle euro a comuni in orde deficit è un'infrazione quasi nulla quindi sono due realtà difficilmente conciliabili e che quindi somma rappresentano la la maggior criticità per lo sviluppo di un accordo commerciale
Del tipo fa
Mercosur
Detto questo c'è poi certamente da riconoscere anche una certa fragilità no istituzionale del tutto evidente l'Unione europea è una realtà
Come dire organizzata con le sue istituzioni il marco sul come veniva ricordato e più un intesa commerciale che si regge su una volontà politica
Di realizzarla e Dini
Mantenerla nel tempo poco istituzionalizzata
E questo è un fatto che presenta degli elementi di criticità a nostro giudizio perché soprattutto pensando a Investimenti e investimenti correlati tra di loro per funzionare nell'ambito di questi schemi
Abbiam bisogno di poter contare penso tutti abbiamo bisogno di poter contare su certezze su stabilità nel tempo non su situazioni che col cambiamento delle condizioni o delle conta magari possono come dire minare i risultati di di questi atti
E tutto ciò tenendo conto cioè certo che la competizione e sempre più accese anche sempre più accesa dovunque anche in questa parte del mondo quando l'abbiamo cominciato a investire in queste aree
Parlavamo di mercati sostanzialmente protetti dove ci dividevamo
A il mercato tra quattro cinque produttori al massimo oggi sono presenti tutti costruttore di automobili o costruttori di di di di di di camion son si contano sono triplicati praticamente quindi con testo e che certamente molto più molto più difficile molto più impegnativo e quindi insomma
La criticità del quadro
La maggior competitività la ma anche più articolata realtà delle relazioni biglie multilaterali rende tutto
Molto più impegnativo e pertanto Riva non Poma considerazioni finali
Certamente il fatto di fare sistema come come paese è fondamentale perché soltanto così insomma si può avere come dire la possibilità di di muoversi e confrontandosi con i principale competitore degli altri paesi e in questo senso io credo che sia cruciale
A affrontare il discorso delle relazioni tra il Mercosur e l'Unione europea Comuna maggio come dire azione proprio del del sistema Italia del nostro Paese partendo appunto dal problema principale che è quello dell'interscambio che è quello dell'interscambio soprattutto dei prodotti agricoli che sono certamente frenati danzante altre valutazioni di altri Tamer europei
In modo tale da poter dare maggior supporto quelle che possono essere invece le peculiarità del nostro Paese le sue capacità di esportare manufatti nei confronti di quest'area
E contribuendo così anche al diciamo pure qui sollevamento delle delle situazioni delle e delle sorti di queste realtà geografiche
Grazie tutto spero che le sue considerazioni punto sulla da Mercosud occupiamoci adesso
Dei Balcani quindi dare la parola al dottor Zampaglione che
è stato nominato di recente responsabile Kosovo della Banca mondiale ringrazio proprio per essere qui nonostante le difficoltà del come dire primo impatto per questo importante e delicato incarico e quindi vorrei sentire colui che alcune sue considerazioni sul le cose che ho sentito
Prima risposta
Grazie mille
Per l'introduzione grazie per l'invito
Io pensavo di strutturalmente breve intervento in due parti una generare sulle specie Balcani una più specifica sulla situazione in Kosovo
Punto legata anche all'esperienza diretta che da tre mesi sto vivendo come banca come rappresentante la Banca mondiale Cristina il paper l'ho trovato estremamente interessante molto articolato
Vorrei qui
Però cercare di identificare alcune aree pro trovato diciamo di criticità nel paper spesso un po'in omaggio alla c'è molta alla alla alla alla provenienza accademica professor parole è un po'perché come Banca mondiale dobbiamo trovare sempre qualcosa da ridire
La prima cosa è e questa simmetria cioè o l'ho chiamata pudicamente asimmetrie
Di Kindu atto diciamo tre asimmetrie che hanno secondo me ha un impatto diretto e discorsi che abbiamo fatto questo pomeriggio ecco trovato estremamente interessanti
Sul tema appunto delle politica economica estera italiana prima simmetria che ho trovato
Questa da un lato questa attenzione che secondo me molto appropriata su la necessità di una crescita importante di investimenti diretti esteri dell'impresa dei gruppi finanziari italiani nei Balcani
E dall'altra parte l'enfasi che il Pepe ripone sulla creazione di una nuova rete infrastrutturale per lo sviluppo dei cosiddetti corridoi
Però come anche emergere dal pay per le imprese italiane hanno raggiunto dei livelli di esportazione notevolissimi nell'area dei Balcani negli ultimi anni
E praticamente ci posizioniamo tra i primi se non i primi nell'interscambio con la zona avanti alla Germania
Diciamo
Questo nodo non questo risultato è ancora più notevole da parte delle imprese italiane se consideriamo il fatto che questa penetrazione
Più bilanciata come mette in evidenza il PD perché di quanto non sia la penetrazione di altri paesi
Concorrenti
Un c'è uno studio recente prodotto dagli esperti del ministero del Tesoro che indica inoltre che la specializzazione dell'export italiano nella nella zona e soprattutto nel settore dei macchinari e dei trasporti
Però la mia questione che punto è una questione pongo con con un certo livello di criticità e sapere che se in presenza di una disponibilità limitata di risorse pubbliche siano essi italiani europee o mondiali
La scelta tra sostenere politiche di investimento infrastrutturale volte dunque a promuovere un eventuale un'ulteriore diciamo export e il sostegno invece istituzionale la creazione delle condizioni di legalità e di stabilizzazione macroeconomica che sono condizione necessaria anche se non sufficiente
Per un afflusso di investimenti ecco Bu appunto se questa limitata disponibilità FAS permette un discorso di questo tipo di tipo punto investimenti infrastrutturali se non c'è una certa non dico in coerenza ma una certa difficoltà nel coniugare due politiche quella di sostegni agli investimenti diretti esteri e da un lato dall'altro lato però investimento dell'Heerenveen infrastrutture in presenza di una in una in una l'una e capacità limita detto questo concordo o pienamente nella approccio della seconda transizione come mette in luce il paper che trovo
Come definizione estremamente efficace anche se nel caso del Kosovo raggiungerne una terza che quella dalla guerra alla pace che complica molto la situazione
O quella da un non il governo da una totale mancanza di di di controllo di governo dalla cosa pubblica a invece una necessità di controllare e governare la cosa
La seconda la seconda
La seconda diciamo simmetria che ho trovato nel pay per è quella che poiché ritornata nel più volte in varie un modo negli incontri interventi precedenti
Tra i settori di Forza delle esportazioni italiane da un lato e gli investimenti potenziali del dell'Italia nella zona dei Balcani e in che modo questi due fattori possano convivere insieme
In pratica l'annosa questione tra investimenti diretti esteri e competitività
Che poi è emersa anche nel caso diciamo del Mercosur azioni tra Mercosud europea cioè sono aumentati Monti molto dei investimenti diretti esteri nel Mercosur e le esportazioni le esportazioni sono sono sono con la cioè c'est c'è una un collegamento dire
Ora questo non è un tema nuovo diciamo alla politica economica estera italiana nel senso che questo è un tema che si è sì sì avuto già in presenza dell'allargamento dell'Unione Europea ad altre zone tipicamente della Spagna del Portogallo e della Grecia e anche agli accordi nell'ombra nello nel Nord Africa con lauro merende con altre iniziative
Però questa simmetria tra da un lato l'ampiezza e la spinta verso gli investimenti diretti esteri e concorrenza futura
Che quelle che quelle produzioni potranno fare agli stessi agli stessi alle stesse produzioni italiane rimane un tema secondo me molto ampio che nell'ambito di una scelta di politica economica estera deve essere affrontato con molta chiarezza e molto e molta onestà
Questo soprattutto le capanne con testo di capacità finanziare dell'industria italiana
Diciamo abbastanza limitate sappiamo di quanto difficile sia spingere gli operatori italiani a investire direttamente nelle in imprese implicazioni di John Berti Ventures oppure nell'outsourcing alcuni cicli produttivi
Comunque la terza la terza la terza devo dire che questa dimensione tra investimenti diretti esteri competitività poi negli anni recenti sia andata accentuando in presenza di queste diciamo queste tensioni pensioni sia sul mercato dei cambi qualcuno ricordava in precedenza sullo slittamento del dell'euro nei confronti del dollaro che certamente non hanno avvantaggiato le esportazioni dalla presenza esportativa
Italiana che come sappiamo molto intatta sull'Europa e sui Balcani che praticamente poi Balcani ormai per un processo incredibile in un certo senso ecco è ancorata al dolci ma per cui sarà ancorata all'euro
Si entra nell'euro c'è un processo di stabilizzazione macroeconomica
Molti dei paesi dei Balcani che diventa quasi automatica non ce n'è più
Se ricordiamo tutto il dibattito che c'è stata in Italia in altre in altre in altri Paesi dell'Europa su i quattro criteri di Maastricht eccetera eccetera oggi ci troviamo di fronte a una situazione di automatico automatico ingresso di questi Paesi in un'aria Eur poi sappiamo benissimo i il il la la perdita di competitività del sistema italiano in tempi recenti dovuta non solo appunto come ho detto alla alla slittamento dell'Eur
Ma anche al caro dollaro diciamo ma anche all'aumento dei prezzi proprio vedi petroliferi e andamenti dei tassi di interesse per cui la questione dei Balcani di questa simmetria si pone qui in tutta la sua centralità e infine un'altra attenzione a cui fa il differimento il il pay per le acque poi appare l'atto di cui ha parlato precedentemente
Separò padano ma quella della
Della spinta tra a apertura liberalizzazione dei commerci liberalizzazione delle esportazioni integrazione degli scambi commerciali nell'area dei Balcani e dall'altra parte
I vincoli di bilancio a livello nazionale che vediamo essere di estrema importanza
Per molti di questi Paesi e qua mi riferisco soprattutto non solo ma soprattutto al caso del corso in cui si sta cercando di creare un sistema di finanza pubblica che di fatto oggi è basata su due fonti sui due la donazione da parte dei Paesi più industrializzati
E sulle sui dazi doganali ora i dazi doganali dim mantengono la loro importanza anche in altri Paesi dell'aria balcanica
Pensare di arrivare a una completo abbattimento dei dazi doganali in presenza di un sistema di fiscalità diretta e indiretta in questi Paesi
A parte il caso Kosovo tecnico un caso limite ma anche in altri Paesi è una scelta molto coraggiosa che però propone dei problemi di sostenibilità se non altro di di breve e medio periodo per cui questa è un'altra è sicuramente un'altra un'altra un'altra simmetria diciamo da un lato si enfatizza l'importanza di abbattere i i dazi doganali e e di aprirsi e commerci dall'altra però
Si deve prendere in conto la difficoltà per quanto riguarda la finanza di questi Paesi di sostituire le entrate di questi dazi con altre con altre imprese un'alta imposizione un altro sistema di imposizione
Ora passerà rapidamente al Kosovo e come il dottor Cerutti diceva la introduzione se non vuoi manda se vuoi vai e la Banca mondiale ha fatto la scelta di andare
In corso con un programma a portata la importante diciamo
Nel nel contesto del Kosovo cioè sessanta milioni di dollari in due anni sono risorse ardono chiaramente non potendo prestare e sul tema Kosovo direi che alcune delle asimmetrie che ho appena citato si si si si riscontrano tutte
E in particolare quando i preme indicarlo c'è questa simmetria del sistema italiano che si che si sia palpabili stima cioè la buona notizia di tre settimane fa era che e le merendine del Mulino Bianco erano arrivate ma la cattiva notizia che da tre mesi in cui io sto la di fatto aziende italiane o imprese group gruppi finanziari italiani che hanno una forte intenzione di investire in Kosovo ho visto uno solamente peraltro il gruppo FIAT e basta questa questa la realtà
E questo è e e totalmente coerente a a al problema di cui abbiamo detto prima della simmetria tra un lato una forte presenza esportativa e una bassa propensione
Al all'investimento diretto est certamente nel caso del Kosovo la situazione rimane estremamente delicata per le questioni di carattere politico istituzionale che sono tuttora in in evoluzione detto questo però alcuni Paesi hanno fatto una scelta una scelta molto forte
E qui devo dire che appunto l'assenza ai dell'operatore italiano vuoi a livello di impresa diretto di finanza
Di impresa o anche di operatore pubblico che in qualche modo possa sostenere la scelta di settori ed imprese specifica in cui investire si scontra con una presenza importante gli operatori di altri paesi europei importanti che hanno fatto una scelta di campo
E qua io vorrei essere anche abbastanza esplicito
Il
Si sente una certa simmetria in Kosovo tra la presenza italiana che continua a essere abbastanza cerca di essere bilanciata tra Belgrado e Pristina
E invece altri operatori che hanno fatto una scelta molto più non so se coraggiosa ma molto più di casa ora io non vorrei che questa scelta di bilanciamento che però inevitabilmente diventa una scelta di assenza probabilmente su tutti e due gli scacchi poi alla fine non si paghi in maniera importante da parte del sistema produttivo
Una parola finale sul tipo di di approccio che la banca ha scelto per il Kosovo ho detto sessanta milioni in due anni
A risorse ardono che passano attraverso l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di esso in questa fase di transizione e dire che ci sono tre aree su cui abbiamo concentrato i nostri sforzi una è un'aria più diciamo tradizionale alla
Aree di ricerca della banche cioè attività di ricerca economica sociale e sui sui temi del dello sviluppo imprenditoriale ma di ricerca come aria
Un'aria invece di sostegno diretto alla Bilancio dell'UNMIK dell'agenzia appunto di amministrazione delle nazioni del Kosovo condizionata però sviluppi e qua mi riallaccio al discorso di presso il pallone sul tema
Della rafforzamento istituzionale cioè con si dice nato questo aiuto al bilancio all'avanzamento su e alla promozione di leggi nel mare in materia commerciale fallimentare che sono totalmente inesistenti oggi
E come Terzaghi invece progetti veri e propri perché abbiamo sei sette progetti perché se ne stava aprendo uno nuovo nell'area del dell'agricoltura dei trasporti dell'Energia Giavazzi dell'energia un piccolo progetto ma del del del risorse idriche abbiamo progetto sull'educazione uno sulla sanità per cui Progetti
Tipicamente diciamo Banca mondiale
Che speriamo riescano in qualche modo anzi
Riescano con successo a integrarsi in quello che sia che sarà il futuro del Kosovo che un tema ancora attento
Sarà oggetto peraltro di
Appuntamenti importanti le prossime settimane con le elezioni in Serbia palco elezioni in Kosovo e si spera che da queste elezioni da questi prossimi cambiamenti questi padre passaggi seria chiarimento anche istituzionale su su grazie
Bene con intervento di Giuseppe Zampaglione che ringrazio per questi spunti di grande interesse che ci ha portato
Britney chiusa questa prima fase che ci ha permesso attraverso la presentazione generale due casi studio
Di analizzare una prima serie di opportunità da utilizzare così come anche una prima serie di vincoli da rimuovere
Per la internazionalizzazione del sistema produttivo italiano
Direi quindi che possiamo
Passare con un minimo brevissimo intervallo di natura logistica più che altro per permettere
Ai relatori di scambiarsi le sede alla seconda fase al pane discussione quindi proprio solo due minuti e poi
Possiamo passare rapidamente alla seconda fase
Ai relatori del panel di prendere posto
Avvocato ma
Sarebbe
Altro
Grazie la targa in memoria
Allora vi prego di prendere posto
Così possiamo passare
Alla seconda parte
Siamo tutti
Allora
è una seconda parte che dedicata a un tema specifico
Che ovviamente
Fa riferimento diretto ai contenuti del rapporto vale a dire e dedicata a quella che abbiamo chiamato la nuova fase delle politiche per l'internazionalizzazione del sistema Italia
Perché la nuova fase perché chiaramente anche dalle indicazioni che sono emerse dal rapporto ma deve anche dalle cose che abbiamo sentito e che abbiamo discusso in questa prima parte c'è stato il riconoscimento di un periodo di grandi mutamenti di revisione anche profonda dei meccanismi degli strumenti delle politiche degli enti che in qualche modo sono impegnati nella bastare a delle politiche di internazionalizzazione della politica ed economica estera del nostro Paese
Solo per ricordare molto brevemente basta citare il fatto che a partire dal novantasette abbiamo avuto prima con rifinanziamento dalla legge Ossola poi la riforma dell'Istituto del commercio estero
Abbiamo avuto poi due anni intensi di una radicale revisione della normativa per il commercio estero che come sappiamo ha investito le istituzioni centri gli enti di gestione
E abbiamo avuto anche una rinnovata attenzione per gli strumenti e le politiche per l'internazionalizzazione
Così come direi si è avviata anche per la prima volta una riflessione ampia sull'importanza delle politiche di attrazione degli investimenti esteri in Italia e quindi sulla necessità di valorizzazione del territorio
Quello che avviene nel nostro Paese è importante ma lo direi che ancora di più lo è perché in qualche maniera fa parte in un insieme di cambiamenti come sappiamo più vasto che interessa non solo l'Italia ma altri paesi europei
E che anche in questo caso anche nel caso dei nostri partner europei investe le politiche economiche estere di questi importanti sistemi nazionali naturalmente la revisione e la riforma di questo insieme di politiche dal luogo e ha dato luogo a una serie di affetti di primi risultati molto eterogenei molto compressi tra l'altro sono pienamente in corso
Però direi che è possibile fare uno sforzo per cercare di come dire
Classificare e cercare di raggruppare questi cambiamenti e abbiamo pensato di farlo proprio utilizzando parte dei risultati della ricerca svolta nell'ambito del laboratorio del rapporto e vorrei offrirlo così come introduzione a questo panel
Di discussione noi abbiamo individuato soprattutto cinque diciamo grandi mutamenti in atto e quindi anche aspetti importanti della rinnovamento delle politiche per l'internazionalizzazione
Che sono ovviamente collegato al discorso delle aree che abbiamo prima discusso e a quelle che sono state esaminate nel nel rapporto un primo cambiamento in atto importante questa saldatura qui abbiamo già fatto riferimento tra politica e commerciale più tradizionali
Quindi dirette a sostenere l'esportazione idee politiche di internazionalizzazione attiva nelle imprese è una saldatura che come sappiamo e per quanto riguarda l'Italia avviata e ancora in corso di realizzazione presenta difficoltà di realizzazione
Ma in qualche maniera presenta secondo noi un aspetto importante perché abbiamo visto come in molte aree in mancherebbe il Mercosur questa saldatura si presenta di estrema rilevanza ai fini di un sostegno della presenza all'estero nel intesa come presenza che getti radici sui mercati internazionali per le nostre imprese secondo aspetto importante questa in ruolo crescente che stanno assumendo i servizi reali alla internazionalizzazione delle imprese
Da questo punto di vista sappiamo che ci sono prime riforme portate avanti importanti e sono tanto più importanti perché questo è un dato che emerge dal rapporto e che attraversa le aree che abbiamo analizzato questo ruolo dei servizi reali si presenta come un ruolo chiave
Fondamentale proprio per creare incentivi ed accrescere la propensione alla internazionalizzazione delle imprese e qui per servizi reali intendiamo ovviamente tutto l'ampio insieme di servizi che vanno dall'informazione alla formazione
Alla promozione
Al marketing
Terzo aspetto importante che abbiamo letto in questo rinnovamento in corso e questo decentramento a cui faceva prima
Riferimento il dottor Cerutti questo decentramento che funzionale e territoriale nella gestione delle politiche e degli strumenti di sostegno all'internazionalizzazione
Cioè vale a dire uno sforzo in atto per una rinnovato radicamento sul territorio
Come sappiamo anche qui ci sono ampi basti problemi aperti di come sviluppare questa Luca al Governance di come impedire che a livello di alcuni enti locali alcune regioni in questo non si tramuti in un in una difetto di penalizzazione e come allo stesso tempo questo quindi Possa accrescere le capacità di intervento perché sempre di più avvicinare
Strumenti e politiche a quelle che poi sono gli attori chiave della processi di internazionalizzazione vale a dire le imprese i sistemi territoriali
Quarto aspetto che ci è sembrato importante sottolineare che emerge e la necessità vale a dire che questa attenzione che è recente alla valorizzazione economica dei territori come dire quale fattore di competitività
Del sistema Italia la possibilità cioè che ci sia la formulazione di una politica per l'attrazione degli investimenti ma che sia qualcosa di più e che vada oltre un discorso di attrazione degli investimenti perché faccia dei sistemi territoriali un è obiettivo importante delle politiche di internazionalizzazione questo ci sembra un quarto
E una quarto cambiamento importante in atto
L'ultimo l'abbiamo citato più volte
E il fatto di un centro strategico di programmazione e di monitoraggio delle politiche di intervento
Cioè il decentramento territoriale secondo noi non vuol dire il venir meno della necessità che esista si rafforzi un centro che sappia in qualche modo formulare elaborare delle strategie pur lasciando dispiegare appieno questa basta i in qualche modo come dire anche molto nuova diciamo varietà di interventi che si stanno sviluppando a livello locale
Ecco questi sono diciamo alcuni punti che sottolineano secondo me come l'aggettivo nuova nuova fase delle politiche per l'intera sedazione Possa in qualche modo trovare una sua legittimazione questo sforzo che in atto
Naturalmente sui cui risultati
è ancora forse presto per potersi esprimere ma che secondo noi meritava una come dire un'attenzione particolare per cui abbiamo ritenuto che ovviamente a partire dalle dalle arredi ma con questo altri con questa focalizzazione
Sul tema delle politiche nel loro insieme
Valesse la pena appunto chiedere a una serie di autorevoli
Diciamo partecipanti sia come e dei diretti interessati in quanto imprenditori sia come
Responsabili di un'azione di intermediazione nei processi di internazionalizzazione chiedere a questi testimoni
Importanti di questi processi in atto quello che loro appunto quello che possono essere le loro considerazioni su quello che sta avvenendo
Su come quello che sta avvenendo può incidere in positivo per quanto riguarda la proiezione internazionale il nostro sistema produttivo soprattutto che cosa è possibile fare per poter in qualche modo contribuire in positivo a questa fase
I partecipanti a questo panel sono appunto come ho detto degli imprenditori il dottor Tattarini che presidente del consiglio di amministrazione della Danieli Spada Dottor Buzzi vicepresidente nella Buzzi Unicem spara
Sono rappresentanti delle istituzioni come dire della politica economica estera della politica economica in generale il dottore Ruggero manciate di presidente della Simest il dottor Brizio il professor Fabrizio Onida presidente dell'ICE il dottor Salvatore Rossi capo del servizio studi della Banca d'Italia io chiederò a questo punto ognuno di loro di intervenire alla fine di questo panel
Il sottosegretario al Commercio estero Mauro Fabris
Accettato di questo lo ringrazio la svolge le poi alcune sue considerazioni
A conclusione chiederò quindi
In qualche modo di intervenire abile i partecipanti al panel
Ovviamente lasciando loro liberi di scegliere quello che ritengono possano essere poi argomenti da approfondire vorrei soprattutto sentire da loro appunto quale valutazione poi danno di questa fase di mutamenti di cambiamenti in atto negli strumenti nelle politiche nell'interezza redazione e di come quindi leggono questi mutamenti per quanto riguarda
La possibilità di
Accelerarne oltre che di ampliarne impatto positivo sulla proiezione internazionale dell'impresa ed il sistema economico italiano
Direi che possiamo in qualche modo alternare senza seguire necessariamente un ordine che poi può essere più o meno diciamo arbitrario e quindi io chiederei a questo punto di aprire il il il la serie di interventi chiedendo come dire più che altro una testimonianza a un imprenditore
A capo di un gruppo così importante come la Danieli Spada perché dalla quale diciamo dalla loro dalla sua particolare angolazione come lui legge
Diciamo questi mutamenti ma soprattutto come legge questa fase poi dell'internazionalizzazione delle politiche che sono dirette a suo sostegno a chi deve quindi al dottor Paterlini intervenire
Pregherei l'unica cosa di mantenere in un largo di un dieci dodici minuti sicuramente dal vento grazie
Devo dire che leggendo i documenti
Sono stati presentati ascoltandoli mi sono reso conto che hanno centrato una realtà che le aziende tipo quelle che io rappresento che la Danieli stanno vivendo
In realtà oggi per esportare
Tener conto che vi sono stati questo tipo ottico Daniele esportano il novantotto per cento quindi non è solo per esportare ma per vivere
Devono operare molto spesso in
Sì sentite
In in paesi hard economia certamente non propriamente forte perché sono chiaramente i paesi noi Prost proviamo impianti per costruire mattina materiale da costruzione o beni durevoli
E quindi sono di solito Investimenti che oggi sono molto frequenti o vengano richiesti molto frequentemente in queste aree
Bene
Normalmente quelle la situazione macroeconomica e a livello politico è cambiato in modo tale per cui oggi il realizzare un investimento richiede sempre un progetto di finanziamento perché a livello politico o di Stati
Non non esistono più le risorse per o o comunque se esistono non vogliono essere dedicate a questo tipo di intervento
Chiaramente un progetto finanziato disc richiede stabilità politica ed economica dell'area in cui il prolifico il progetto viene proposto
Criteri definiti per la gestione dei rapporti finanziari mercato esteri interno questo è molto importante che sicuro uno perché si Curno sbocco cattiva il prodotto
Consistente e comunque tale che sommato alle possibile esportazioni posso garantirvi torna il capitale ricava con progetti di finanziamento oggi
Non viene più sostenuto né dallo Stato italiano nel sta agli altri Stati europei nei tagli sistemi finanziari se non garantisce un ritorno dell'investimento in qualunque adesso si è
Soprattutto viene richiesto sempre la costituzione di un equity per la il soggetto che deve realizzare di investimento che abbia una consistenza tale da garantire l'avviamento
Il pagamento degli anticipi previsti
è quindi importantissimo pero a favorire la l'internet senza azione l'asportazione
Che si faccia veramente un'azione come quella che è stata molto bene esposta per quei tre casi di studio
Perché per mettere in condizioni questi Paesi di averne con interventi macroeconomici destabilizzazione incentivare politiche liberisti che sociali che possono garantire in queste aree di sviluppo
Un minimo di legalità dirette certi deve liberalismo e quel minimo di reddito pro capite che sicuri un ragionevole mercato interno
In quanto senza queste condizioni oggi non è più possibilità o ragionevole pensare di andare a fare impianti infrastrutturali o di investimento chi di di per beni primari in questi paesi in via di sviluppo
Quindi certamente queste queste aspetti sono stati colti molto bene dagli studi che sono stati qui presentati direi che dal punto di vista del Fava del di quelli che sono i supporti che l'paesi Italia ha messo a disposizione del di questo tipo di attività
Sono sono negli ultimi anni hanno avuto certamente un un un hanno fatto un salto di qualità notevolissimo mi riferisco alle varie leggi che sono state fatte e al sostegno del la trecentonovantaquattro la trenta novanta la trecentoquattro l'accento barra nove
E soprattutto dal la costituzione della Simest
Che ha veramente sta dando veramente un grossissimo supporto a quella che lo sforzo e alla l'esportazione di questo tipo di attività
Certamente noi riteniamo che le le le aree oggi che sono più promettenti e che hanno una serie di di presupposti per consentire lo sviluppo di questo tipo di attività
Sì hanno Cina su di me Sudamerica quindi il proprio caso esplicitato il mito di East Africa e Balcani Balcani intendiamo Romania Bulgaria
Polo
E Cecoslovacchia che sono certamente Paesi che possono tare che hanno quei presupposti che ho detto sociale macro economici che se non altro possono consentire questo tipo di attività per le aziende del tipo che io rappresento
Certamente paesi tipo jugoslavi sono ancora molto lontani da possibilità di intervento per le aziende
Del del nostro tipo perché parliate si parla sempre grossi investimenti non ci sono assolutamente i presupposti né economici né sociali né di sicurezza che consentono interventi
Direi che quello che che che noi sempre che corra necessario forse sviluppare parte un coordinamento con lo snellimento delle delle procedure
Di assicurazione dei crediti e di di di finanziamento di partecipazione di sostegno
Rimane il inoltre l'esigenza indubbia di rafforzare presso le nostre rappresentanze all'estero ambasciate consolati una struttura di di sostegno all'industria che certamente i nostri
Aree in cui le cose vanno abbastanza bene altre che sono veramente scoperte tra l'altro
Queste queste gli altri Paesi hanno addirittura delle strutture
Di intelligenza e di ricerca
Che danno un ausilio il all'industria che noi certamente in Italia non abbiamo e quindi l'attività preparatoria industriale
Per la ricerca delle opportunità di investimento estremamente onerosa
Quindi tutto sommato io quindi credo che
L'
Il cambiamento per per chi fa questo tipo di attività sia stato enorme negli ultimi anni perché siamo passati dal dalla situazione in cui avevamo di fronte
Ho investitori che avevano denaro proprio o governi che finanziava gli investimenti infrastrutturali a una situazione in cui di di Paesi hanno un enorme bisogno di quei soldi per investimento
Ma vanno vanno realizzati con dei progetti finanziare compartecipazione quindi tra l'altro l'esportatore è chiamato regolarmente a partecipare all'investimento
Molto spesso anche inizialmente le gestioni e quindi credo che questo sia il cambiamento registrato più forte dalle società che fanno questo tipo di attività grazie
Ringrazio il dottor Tattarini però crea in qualche maniera sottolineato più volte il ruolo importante che la Simest sta svolgendo in prospettiva svolgerà nell'ambito di questo rinnovamento appunto degli strumenti delle politiche chiederei allora dal presidente manciate di prendere la parola in qualche modo di farci conosce le sue considerazioni a riguardo
Sono considerazioni così sporadiche non organiche però siccome però consentito stimolante sotto tanti aspetti
Toccherò il comico
E intanto il rapporto è ricco e preciso che una
Un tipo di per perché è raro in Italia perché e utile agli operatori del settore è utile appunto agli enti come il mio
Con quello che presiede ok operano in queste ore tante volte non hanno un supporto di ricerca
E di
E di di relazioni acute come quella che c'è
E
Ora io farei soltanto del considerazioni sulle spetti economici diciamo di tutto di tutto deturpato alla problematica che trattata è vero che noi
Come investitori è stato detto e chiaramente siamo indietro però siamo in forte ripresa siamo pochi anni passati dal dodicesimo all'ottavo posto come stock cioè risalire le posizioni in termini di stock duro perché uno presente tutto
Del deficit del passato in termini flusso stiamo andando abbastanza
Siamo passati eccetto noi abbiamo avevamo uno un ottavo dello stock del del Regno Unito investimenti all'estero siamo a Sanpa sa che ha un senso
Però c'è da fare una considerazione quindi all'interno di questi dati che vengono sempre importati
In tutte le sedi che nel nostro ritardo sugli investitori riguarda soprattutto gli investimenti del settore finanziario delle banche delle assicurazioni e del settore immobiliare
Cioè
Lei aziende produttive hanno sempre investito
è forse al pari del loro dei sistemi degli altri sistemi
Mentre
In questi altri settori
E c'era molto ritardo
No nelle telecomunicazioni perché va bene o male abbiamo investito anche nel passato anche recente notevoli cinque mai nei settori soprattutto dell'immobiliare
Un po'dei servizi mentre banche e assicurazioni
Se investito poco e il recupero il recupero che si avute sì avuto soprattutto perché stanno recuperando questi settori mentre l'industria continua a investire un flusso ora abbastanza stabile negli ultimi
Però quello che è cambiato il pesto che crescono molto le piccole e medie imprese come proprio volume di investimenti che dal venticinque per cento in pochi anni sono passati al cinquantatré cinquantaquattro per cento del complesso degli investimenti industriali italiani all'Est
E e c'è poi c'è una peculiarità
Noi mentre gli altri hanno il diciamo così solo il trentacinque per cento qualche volta
è stravolgano europea per esempio i francesi io o o i tedeschi
In Italia abbiamo il quaranta per cento estraneo europea
Più che altro un in questi e investimenti Nesta disinvestimenti all'estero si vede che sono i Paesi OCSE che investono
Entro il proprio proprio share che poco ha fuori paesi OCSE ma quello che è stranissimo che il sessantotto per cento degli investimenti netti come di imprese italiane delle piccole e medie imprese è è stau Unione Europea testé un dato importantissimo dunque
Perché
Dunque dobbiamo puntare se vogliamo su queste aree di cui oggi si parla dobbiamo puntare soprattutto sulle piccole medie imprese
Ecco non ero molto vorrei come è stato posto qui il problema degli investimenti esteri terzo competitività tanti studi uno autorevole del DAP ritirò eccetera hanno dimostrato che l'investimento addirittura cresce l'esportazione verso un certo Paese accresce il prestigio del paese che investe questo è il comporta un flusso di investimenti di beni di di beni di investimento di esportazione per investimento per cui si è sempre verificato almeno finora che
Sì ci sono investimenti di un e di un paese vado in un Paese sviluppato in un altro Paese e aumenta anche il flusso delle esportazioni
Dunque puntare sulle piccole e medie imprese qui entriamo un po'nello specifico
Puntare sul piccolo medie imprese per noi vuol dire
Un pochettino
Fare qualche considerazione sulla struttura promozionale europea
I villaggi questione dei programmi dell'Unione europea così come è stata fatta a Brussel a mio modo di vedere dimostra che e quei programmi non sono non sono
Ha dato
A stimolare la piccola media impresa sono rivolti alla piccola pesanti come l'impresa pare non una pratica Giotto come è stato messi per pochi centimetri decine milioni pare compilare una domanda in inglese che va fatta a Bruxelles a che ci mette il tempo che ci mette
Credo o un ma cosa che non ha funzionato
Anche Progetto Meda sotto queste aspetti secondo me è da rivedere dunque si si deve puntare su piccole imprese Iside puntare sull'agenzie nazionali cioè qui parliamo di decentramento primo decentramento da fare in questo settore almeno e da Brussel verso verso i vari paesi tanto che questa è una tematica comune che viene portata avanti anche dalle filetti è lo diciamo così l'associazione delle Simest in Europa di cui quest'anno affitto come si mette a rotazione ci tocca la presidenza e che portiamo avanti perché se vuole essere efficace una politica verso le medie e anche le piccole imprese una politica va deve essere forse de sicuramente definita a a Brussel
Ho e poi però attuata dalle agenzie nazionali addirittura che si decente erano come come prevista Anita
Il le il il discorso per cui evidentemente molto bilaterale perché perché l'Italia ha investito in Albania perché l'Italia investite Romania i tedeschi hanno investito in Slovenia cioè e è molto più facile diciamo così come agenzia proprio che seguano i flussi e le preferenze dei propri imprenditori il fallimento invece della Bosnia investimenti in volto repliche non
I miti prodotti dimostra proprio che l'approccio certo tipo e di più no perché lavora Bosnia
Non è che sia una è un'aria difficile capito tante cose però il si passa perché pensiamo gli investimenti italiani soltanto in Albania con tutto quello che in due tre pali settanta in Albania e zero in Bosnia tanto l'Albania
No non è forse la voglia dopo dopo d'accordo c'è un
Il discorso è stabilita avanti i problemi per esempio ora parlo dell'arresto europeo i problemi che qualche volta l'ostacolo Investimenti
Sono quelli che ho state toccati i problemi dei dazi doganali
In cui mi sembra che non si faccia distinzione sufficiente da parte dell'autorità
Diciamo economicamente nazione soprattutto fondo monetario internazionale logicamente spinge questi Paesi a raccogliere dazi doganali perché è l'unica forma share ma non non ammette distinzione fra beni di investimento ossia cerca di togliere quando c'è la distinzione fra veri investimenti Benito se ammazzano quell'economia perché uno dei primi problemi proprio del dazio sebbene l'investimento
Che frena gli investimenti
E il il quale la risposta l'altra parte però dice visto lo stato di quelle dogane dopo passa tutto per beni di investimento ma forse qui
E da più chi occupa che cosa potrebbe inventarsi per esempio certificato d'origine fatte in paesi seri in cui il bene di investimento non un certificato dell'ufficio doganale
Di Valona son questo è un un problema secondo me è che noi possiamo porre nelle sedi internazionali
Come possiamo porre anche il problema della protezione degli investimenti
Quindi al mondo si va avanti ad accordi bilaterali sulla produzione investimenti riconosciuti passa dei Parlamenti ma il problema della posizione investibili è un problema di par condicio di concorrenza
E di par condicio fra tutti tutti gli operatori e pertanto arte mio modo di vedere un po'da BT o se ne è occupato ma dovrebbe essere dell'Italia forse a tutto interesse a spinge perché sia conferita sovranità piena di da politico anche al settore degli investimenti questo è un po'e e il disco
Degli investimenti e
Relativo anche le condizioni di polizza
Dirle delle assicurazioni di rischio politico
Le condizioni polizza d'assicurazione rischio politico sono cose che sono molto diversi se andiamo a vedere una polizza mica
Per e dire e anche quello è un elemento di distorsione rispetto alle capacità le volontà di investimenti
La difformità fra le polizie perché questo di rischio politico se pensiamo per esempio siccità ci sono investimenti nel Kosovo va be a parte tutta una serie di cose a parte che gli investimenti italiani che già ci sono non si sa di chi sono
Le aziende almeno non riescono più a saperi sono alcuni sono stati utilizzati e vengono utilizzati per acquartieramento di uffici o di truppe nessuno neanche paga l'affitto ma per cui investire in queste condizioni erano forse una pretesa ecco intanto se vogliamo far perché scatti dal livello internazionale o monopolizzato madrigale assicurazione rischio politico così l'imprenditore quando passa di essere coperto
Ecco queste aree evidentemente le tre aree di cui parliamo sono sono tutte interessanti per gli investimenti italiani io non vi dò i dati che ho portato precisi ma vi dico che in in in tutte e tre le are
La gli investimenti italiani soprattutto nel nel nel nei Balcani ma anche nel Mercosur e nei Paesi del Maghreb del sud del Mediterraneo direi perché dovrei in questo caso noi abbiamo aggiunta che l'Egitto per dire
Lì interesse e comunque sono su quegli investimenti sono superiori all'import la percentuale investimenti all'importanza
Diciamo specifica dell'economia nel nel coso mondiale Sassano aree di preferenza degli Investimenti Italia
Ecco
Per cui c'è un c'è un risveglio dei interesso dobbiamo rimuovere tutto una serie specifica volta per volta di di difficoltà che ci sono ma soprattutto le altre presente che se vogliamo puntare sulle piccole imprese dobbiamo fare una fu
L'ippica che che è quella poi di cinque punti
Che che che sono stati indicati i cinque punti saldatura fra le politiche
Di esportazione investimento mi sembra che qui abbiamo fatto diciamo molto i servizi reali
Come si mette ma come dice come tutti ci siamo sforzati
Notevolmente in questi anni delle vanno la la la la la la qualità
E l'efficacia e mi sembra che qualche riconoscimento dalle imprese venga il decentramento dicevo qui va va fatto soprattutto da Brussel l Italia poi vediamo di andare senza dare però l'attenzione al territorio molto portante Vander portare a un'organizzazione inefficiente in fondo qualche volta c'è bisogno di avere proprio lo sportello
Per Investimenti investimento eticamente se lo fa una due volte no a vita o anche diciamo cambiare regione qualche volta Tanda discutere investimenti
Ecco questo e pur per cui dobbiamo contemperare l'efficacia dell'organizzazione ed efficienza anche con questo concetto
E la politica per l'attrazione degli investimenti è sicuramente ancora ai primi vagiti in Italia e qui però si tratta dice
Qui si è basata sui sistemi territoriali qui io una riserva personale che aveva espresso a che secondo me qui si deve vendere l'Italia
E quando un investitore straniero prende vi parlo investimenti Green finché le acquisizioni sono un'altra cosa ma siccome quel molto su molto contesi sono gli investimenti che intende qui cinquecento euro grossi investimenti limpida l'anno che si fanno nel mondo
Se dobbiamo competere abbiamo competere come sistema Italia non come sistemi territoriali cioè se uno vuole andare a Saronno perché ci si trova meglio a Saronno è un una multinazionale incassarono dico io poi ci sarà una cascata per tutta l'economia nazionale cioè questo di voler forzare dice ti porto dopo i miei problemi no io ti porto dove hai tu l'opportunità non ti porto se poi fitta ero con i miei problemi ancora meglio se no ti porto vai dove vuole
Ecco questo un'altra cosa e
Per cui il questo evidentemente ci vuole
In decentramento ma anche ma anche appunto un un un un controllo o strategiche anche operativo le Xin benché in fondo copre tutti gli Stati Uniti diciamo e riesce a cooperative organizzazione anche decentrata eccetera
Per cui queste su questi cinque punti siamo completamente d'accordo i io di FIAT adesso vorrei parlare soltanto un attimo della Sea meste non per darvi tutte le statistiche ormai ci vediamo spesso e convegni diamo dappertutto ma per dirvi che qui è stato citato il problema della delle intelligenze è stato è un problema molto acuto noi non abbiamo Intelligence che proponga
Investimenti alle aziende italiano abbiamo attività sistematica di intelligenza in Italia abbiamo un'attività di segnalazione ma le intelligenze dovrebbe essere qualcosa di più business cauti cioè non solo tra segnava trova l'otto e valuto la diciamo la la possibilità di matching con le tue capacità tecnologiche gestionali finanziari eccetera eccetera questo è qualcosa di più dalla pura segnalazione
Questo viene fatta in alcuni Paesi ormai anche grossa assistenza
E e adesso noi vogliamo farlo con dei con dei programmi
Cioè una grossa innovazione decreto centoquarantatré che innovazione secondo me intelligente che è stata introdotta che dice che gli utili della Simest di competenza del ministero del Commercio estero
Vengono proprio utilizzati soprattutto in questo settore cioè in questo modo
Senza pesare sulle erario verrà fatta minimo ma insomma non tanto mi sono alcuni miliardi di attività di business campi mettendo a disposizione delle stimolando le imprese italiane a prendere in considerazione Investimenti
Nel loro settore investimenti alloro adatti per dimensione per per per Paese per tecnologia e Vallo facendo anche in questo un servizio di valutazioni insieme
Della dell'opportunità da la fattibilità del pay back del ritorno rapido investimenti più tutti gli aspetti del montaggio finanziario di questo problema ecco questo di mercati noi
Lo col vedi caso verrà concentrato al in inizialmente in due delle tre aree che sono state discusse la giuste nell'area del sud del Mediterraneo e nelle e ne e nei Balcani per cui mentre mentre nel nel in Argentina parte un progetto a cui partecipiamo di assistenza e piccole imprese questo finanziato all'europea per cui credo che la Simest e potrà diciamo fare qualcosa anche in questo settore il punto in cui siamo particolarmente carenti cadente
Ringrazio presidente lanciati perché il suo contributo che ho trovato ricco di spunti anche molto puntuali con cui ha
Arricchito una serie di considerazioni che abbiamo svolto poi in questa queste varie sessioni direi che a questo punto è interessante sentire un'altra voce un altro imprenditore
Tra l'altro punto fino al dottor Franco Buzzi a capo di un gruppo con come dire basti interesse ma su tutto un grande investitore nell'Area
Nordamericana NN nana del
Messico chi da questo punto di vista vi chiederei come dire una testimonianza come attore e partecipe del processo d'internazionalizzazione come in qualche modo legge poi la fase attuale quindi come
Anche agisce alle cose che oggi
Ha sentito le quello che abbiamo oggi svolto come considerazione quindi opportunità e vincoli di queste strategie chiederei ringrazio
Era accettato il nostro invito dottor Buzzi di intervenire
No sono io che ringrazio
E ringrazio il il dottor Ceruti quando tutto ciò che mi ha invitata a parlare qua a quella codesto Vittorio io non tema Stumpo un po'preoccupato un po'sconcertato perché perché dal titolo di questo incontro qua si capisce che la gente si aspetta di sentire buone idee commenti apprezzamenti insomma come si può fare a ulteriormente favorire e sostenere di internazionalizzazione del nostro sistema industriale allora io dirà quello che è la nostra esperienza dirò anche Piero anche qualche bravo anche qualche modesto suggerimento ma certamente l'attività della nostra azienda
Per come essa si presenta da descriverò brevemente
è tale per cui noi abbiamo l'esperienza internazionale di buone importanza credo si possa dire però limitata nel senso del numero di paesi e anche del numero delle vicende che ci hanno visti attori protagonisti
Come soggetti italiani presenti all'estero in questi Paesi infatti il settore del cemento è una di quelle cose dove a differenza per esempio di altri settori che vendono molto all'estero puoi impianti coi macchinari coi anche solo prodotti il commercio internazionale oppure la capacità del prodotto di muoversi poca certamente molto poca la capacità del prodotto cemento di muoversi su base stradale perché il rapporto peso valore che contraddistingua nostro prodotto e negativo cioè insomma della di duecento chilometri prodotto non cammina
Esiste un commercio internazionale tipo l'importanza che rappresenta circa il sette per cento del volume mondiale della produzione dei paesi occidentali questo avviene terra
Tra via acqua e però è un però è un episodio l'ora in che senso un'azienda come la nostra può fare qualche cosa che ho che cosa può dire
Beh tanto la nostra è un'azienda che che sta nel settore del cemento è un'azienda che secondo i parametri italiani si può definire di dimensione media secondo i parametri internazionali sicuramente
Viene definita di dimensioni sufficienti infatti una delle ragioni per le quali noi costantemente stiamo attenti a cercare di fare qualcosa di più all'estero e proprio per questo perché ci dicono che siamo piccoli
E rispetto a un concetto generale di dimensione di diversificazione del rischio coi ciclico coi che so io
Siamo insufficienti perché una delle spinte che abbiamo e anche un po'proprio questa certamente noi non saremo mai globali però possiamo pensare di passare da ciò che oggi cioè una attività svolte in tre Paesi come l'Italia e gli Stati Uniti e Messico ha per esempio altri uno o due Paesi come ci passiamo come ci siamo arrivati e come e come ci passiamo quali sostato un po'le nostre esperienze io sarò molto breve proprio perché non non so bene che cosa dire quindi al massimo dico poco e non farò danno ma dunque noi ci siamo mossi cerca permesso io ho l'età media molto maggior rigore tutti loro quindi dico cose che campato un po'dalla storia
Dalla storia non tanto prossima noi ci siamo mossi verso l'estero negli anni veramente bui del Paese cioè quelli compresi fra il sessantotto e settantacinque allorquando esistevano delle esigenze per delle aziende come la nostra che erano aziende di pone importanza regionale ma molto connesse con le vicende della famiglia azionista allora esclusivo oggi di controllo ecco c'era un quadro nel quale occorreva
Puntare ad una forma di diversificazione del rischio economico su base geografica è altresì esistevano delle ragioni di chiamiamo le sicurezza personale per cui insomma la spinta a muoversi a cambiare a innovare era forte e veniva un po'da entrambi questi filoni dove siamo andati siamo andati là dove altri attori molto importanti di noi europei erano già andati prima di noi o in concomitanza cioè prima di tutto verso gli Stati Uniti che erano paese che sotto il profilo della sicurezza oltre che per la loro importanza davano maggiore
Dava maggiore garanzia affidamento esisteva anche allora un'ottima ragione per gli Europei per andare là perché europea avevano una conoscenza del processo soprattutto sotto il profilo risparmio energetico che allora comincia oggi ma la prima crisi pennellone sessantatré circa e quindi noi ci sentivamo di questo europee avevano una tecnica meglio ricordi americani conclusione che anche noi facciamo parte
Essendo pure piccolissimi di quel novero di aziende molto più grande di noi che andarono gli Stati Uniti
Mettemmo insieme lavoro capitale la nostra azienda il nostro settore certamente si distingue per essere un settore ad alta intensità di capitale è un settore perché richiede investimenti elevati la creazione di un posto di lavoro
Non so per via perché è uno una nuova unità produttiva che di un lavoro diretto a cento persone
Poco vi destina centocinquanta miliardi poi per fortuna ci sono altre almeno duecento persone che hanno un'occupazione indotta stabile radicata nel territorio
Sottolineo questo aspetto della alta intensità di capitale perché mi conduce poi le considerazioni finali su cosa il nostro Paese possono possa fare per favorire questo e però dà anche un po'l'idea della Della non ricorrenza o della scarsa frequenza di episodi di questo tipo oggi noi siamo messi in modo tale che partendo come ho detto da lontane container con gradualità siamo arrivati ad avere diciamo due due insediamenti principali uno negli Stati Uniti dove abbiamo circa mille trecento addetti alle nostre dipendenze l'aziende al cento per cento nostra lacuna un'altra iniziativa abbiamo in Messico dove gli addetti sono circa cinquecento e lì siamo insieme con un'azienda catalana al cinquanta per cento nel controllo di questa azienda qua
Non mi sto non non non non credo che interessa questo uditorio sapere quali sono state le nostre esperienze di imprenditori va ci sono mila aziende che hanno fatto esperienze migliori della nostra persona del cose più intelligenti come anche non credo che possa interessare tanto
Sottolineare i vantaggi e gli inconvenienti sono i limiti di operare nel nostro settore in quei paesi piuttosto che in Italia la diversità sono molte le esperienze sono sono state le esperienze nuovissimo fatti sono stati importanti e abbiamo un po'riprese anche di qua quello che posso dire e che mi fa sempre molto affetto dato che noi siamo partiti appunto da molto lontano e sentire adesso questo accenno questo questo questo fatto insistenza
Forte stimolo che si fa l'ingiustizia Diana investire all'estero ne sono partiti in un'epoca nella quale insomma circolazione dei capitali era tutto meno che libera noi non avevamo una lira adesso non è che ne abbiamo tante ma ne abbiamo almeno una di più e e allora eravamo quindi molto molto legati sia dei limiti economici sia da dalle norme allora allora i capitali non si potevano aspettare e io mi ricordo che quando noi iniziammo le condizioni alle quali ottenemmo tenevamo all'epoca i permessi abbiamo opportuno tenuti ad esportare erano tutte legate alla possibilità di dimostrare che l'investimento avrebbe avuto per il nostro Paese un ritorno perché altrimenti idea di esportare solo per il gusto di diventare un po'più internazionali perché quella era la moda gli anni erano venti e più anni fa qui insomma non non esiste allora solo per dire che un po'per vincoli di autorizzazione un po'perché fu nella nostra mentalità noi ci siamo sempre mossi con l'obiettivo di effettivamente creare attraverso questi investimenti un ritorno al nostro Paese e devo dire che il ritorno c'è stato c'è stato
C'è stato l'Italia mi pare misura e quindi trovo un po'conforto in questo che oggi è un concetto più generale se si vuole più rivolto alla globalizzazione immagina l'importanza che precedeva vere ma però ugualmente mirato al fatto di dire beh andato un po'fuori casa perché questo è bene
Dove sono stati nostra ritorni ma noi abbiamo grazie anche alla natura Commissione come si può dire abbastanza ingegneristica della nostra specifica della nostra azienda abbiamo ma abbiamo potuto attraverso i nostri investimenti portare a casa un mucchio di forniture per il sistema industriale italiano ogni qual volta noi
Vestivamo in impianti nuovi certamente siamo partiti con una piccola cui sezione poi l'abbiamo successivamente creato lavorato eccetera
Allora abbiamo fatto fare cose importanti all'indotto importanti promette limitatamente alla nostra dimensione che non era niente di eccezionale ma insomma l'industria italiana ci ha molto accompagnata adesso è un po'poco importa europea se vogliamo forse un po'meno per l'Italia ma c'è stato sempre questo obiettivo siamo anche riusciti a creare delle correnti di esportazione ho detto prima che spunto azione e quasi inesistente su base via terra però rivuole importanza ormai per via qual è adesso c'ho potuto da ultimo perché la nostra azienda ha assunto negli ultimi tre-quattro anni una dimensione un po'maggiore
Abbiamo potuto ai nostri stessi sistemi di produzione la abbiamo potuto esportare dei prodotti nel momento in cui cicli economici di quei Paesi lo richiedevano questo vale particolarmente per gli Stati Uniti
Come ho detto noi non abbiamo avuto di fronte dieci casi quindici casi noi abbiamo queste due principali casi ho detto li ha detti capitali investiti sono ingenti superano largamente i mille miliardi quindi sono vicende importanti ma sono relativamente ristretti abbiamo avuto altre esperienze e qui arrivo presto alla fine
Perché come ho detto un attimo fa la nostra azienda oltre a produrre anche sempre avuto un po'il pallino di fare progetti per minuto fa progetti per sé ma abbiamo anche cercato di fare progetti per terzi sperando attraverso questi progetti di porre le basi per dei possibili insediamenti produttivi infatti il primo esattamente primi seriamente domani
Che non faccia amministrazioni che si basa proprio su quel concetto di allora in questo abbiamo visitato frequentato Paesi anche diversi da questi qua abbiamo lavorato in Brasile abbiamo fatto un tentativo di progetto che poi abortito in Canada ci siamo molto occupati di progetti che poi non sono andati avanti
Abbiamo fatto progetti importanti per la Repubblica Messicana uno andato avanti gli altri no in tutto questo
Ecco in tutto questo più che non se vogliamo nella vera e propria attività d'investimento abbiamo potuto un po'valutare
Come si può dire il sostegno poi vantaggio o forse meglio dire lo svantaggio competitivo che soprattutto allora molto meno adesso noi avvertivamo in questi nostri tentativi cosa si può in conclusione adesso dire sul fatto se se il Paese possa aiutare come come può aiutare oggetto prima nostro un grosso fatto di capitale
Talvolta abbiamo delle controparti ecco per le persone abbiamo due in questo momento abbiamo due ipotesi di iniziative avviate dovrei nostre controparti sono in paesi in via di sviluppo come dicevano i non sono in quegli altri due la le nostre controparti sono istituzionali in questo noi abbiamo avuto soprattutto nel primo approccio un notevole aiuto dagli organi istituzionali italiani tramite l'ambasciata italiana
Delle persone fortunatamente di due ambasciatori intelligente di loro addetti commerciali molto intelligente molto intraprendente è andata bene debbo dire che abbiamo avuto un uno temono un'ottima impressione quindi credo che quello che il ministero sta facendo e la gente che ha siano va dato loro merito l'esperienza che premono i sono queste in uno di questi due Paesi poi abbiamo abbandonato completamente qualsivoglia idea di investire perché come ho detto prima da noi si investe molto e occorrono condizioni minime di sicurezza guarda caso è uno di quei paesi che ha citato come tu Falduto mangiati noi abbiamo anche un sistema di gestione uno stile di gestione che ci vede molto vicini all'investimento dopo che lo abbiamo realizzato non siamo nel FIAT ed ENI né niente siamo molto piccoli quindi una volta fatte queste cose dobbiamo preoccuparci di gestire ancorché la gestione normalmente avvenga con un management indipendente però occorrono legami occorrono servizi di assistenza o con una e quindi le condizioni anche di vivibilità insomma l'ordine civile la sicurezza tutte queste cose vengono da noi sotto profilo se vogliamo un po'più gestionale se vogliamo un tantino personalizzato viste come una condizione importante perché imposte dove veramente ci sia da rischiare la gola
Forse noi anche se magari sono paesi in via di sviluppo siamo un po'esitante ad andare anche perché sotto il profilo del reperimento dei capitali
Noi dobbiamo fare ecco come giusto credo come giusto con le nostre forze Simest da degli aiuti noi però non abbiamo mai chiesto il pessimistico richiederemo
Quando ci saranno le le condizioni sono aiuti importanti che aiutano direi che però aiutano un po'più sul piano della psicologia del l'assistenza che non veramente sul piano del vile denaro perché danno i rivestimenti come ho detto sono molto rilevanti un'acquisizione costa non meno di duecento milioni di dollari dovunque si vada molto sovente costano molto più del doppio quindi Simest non è che possa quindi le risorse sono quelle che ogni azienda il nostro sistema bancario e qui parlo delle controparti non istituzionali quando si va verso sistemi consolidati allora propulsiva attraverso acquisizioni poi dopo magari si fa qualcosa che in trio
Ma inizialmente un'acquisizione qui vengono in campo avvengono in campo le banche d'affari certamente il nostro sistema bancario ancorché abbia adesso delle buone punte di diamante però insomma altra gente arriva prima e bene o male arriva meglio presentata arriva più forte arriva con più non lo so cosa ma c'hanno una marcia in più quindi diciamo un po'svantaggiati competitiva mentre faccio solo due finali osservazioni
Essendo e questo ha a che fare con in che cosa si può suggerire ho già detto che il mio giudizio è apprezzati favorevole a quello che per quel poco di esperienza che abbiamo vediamo e mi riferisco all'ambasciata la mistero come cipolle Strummer Visco presente anche a Simest che ho avuto personalmente
Occasione di conoscere e frequentare da ultimo cosa che possiamo dire ma tra di noi ogni tanto diciamo essendo il nostro un problema molto di capitali
E non si può dire che il trattamento dei capitali in Italia la legislazione fiscale italiana sia proprio quello che ci vuole mi rendo conto che tocchiamo un argomento poco popolare perché agli occhi di solaio
Dico Visco che certamente non è mai stato molto favorevole alla finanza rivolto allo sviluppo dell'impresa questa la mia opinione ma anche ad altri magari non è che se ogni tanto però per esempio il fatto che gli interessi passivi non siano deducibili dall'IRAP è una cosa che non sposta una decina d'investimento ma insomma aggrava le cose
Nel nostro settore come ho detto d'investimenti sono all'ente ritorno nel tempo abbiamo dei cicli lunghi bisogna attendere ci sono fasi in cui può andar male noi abbiamo avuto anni molto duri in cui abbiamo sostenuto questi investimenti con la finanza italiana negli ultimi tempi abbiamo fortemente beneficiato come ritorno
Da questi investimenti esteri a favore del sistema nostro illustre italiano che invece soffriva molto
Dopo Tangentopoli e ed è solo per dire che ci sono le paghe nessun dei cicli lì in mezzo ci possono essere minusvalenze ci possono essere situazioni che richiedono riorganizzazioni aziendali c'è tutto questo non è favorito dal nostro sistema
Fiscale bilancistico occorre sempre ad andare come tutti noi come tutti voi somme Lussemburgo in Olanda io mi domando se presentano e non possiamo fare una normale holding industriale italiana che goda dei dei dei normali
Trattamenti dove non c'è nessun trucco dove semplicemente sono disinveste e poi investe e non è che porta via i quattrini dalla dalla cassa
Sia trattato come sono trattati la maggior parte dei Paesi dagli ok a insomma volante tutti quanti
Abbiamo un problemino che piccole che riguarda gestionale riguarda la difficoltà di mandare la gente soprattutto nei Paesi dove si vive male quando è fresca ma Graebner fresca balcanici stenta a trovare gente Calarasi trovano in Jugoslavia si trovano cioè di quel tipo lì ma insomma chattano potevano essere nostri questi qua non vanno volentieri
Perciò ovviamente devono essere pagati di più bene
Noto e questo mi stupisce francamente che là dove fino a ieri c'era un trattamento che non era favoloso perché l'entità della cosiddetta rampa sperpera fissa da tempo c'erano delle condizioni al famoso ai re cioè all'albo quello che era l'anagrafe del i residenti all'estero
Nel collegato fiscale due mila tra queste condizioni c'è il trattamento della retribuzione per coloro che lavorano all'estero vuoi per un certo tempo voi anche per meno di un certo tempo lana sono state tutte negatività costante penalizzate io credo che se è vero che interesse del nostro Paese fare qualche cosa anche di non molto costoso per promuovere lo sviluppo italiano
All'estero questo aspetto del lavoro nei paesi ingrati dovrebbe essere un pochettino assimilato dico i lavori usuranti ne sono da noi c'è un mucchio di categoria che beneficiano di condizioni
Particolarmente vantaggiose di dico prepensionamenti ma dico che insomma se uno va a lavorare a tre anni in Gabon oppure in Mali gente abbiamo adesso l'iniziativa in Mali
E che che ci fa ma chiarissima e ma insomma mediante la non è non non non non va malissimo lane ma nessuna di Dan per pochi soldi e poi ci hanno un po'di ritorno dopo se possono stando cinque animali andare in pensione due anni prima ecco questo è un vantaggio
Altre due cose molto piccole finisco subito noi avvertiamo una difficoltà pagano dalla formazione la nostra gente qui di nuovo e fresco l'aspetto lavoro
Non si può certamente dire che le imprese non possono fare formazione rivelò d'impresa abbiamo sostegni là c'è paga si fa quello che funziona funziona bene non c'è da lamentarsi anzi dove io credo che ma qui andiamo al ministero dell'Istruzione ci dovrebbe forse fare è a livello di scuole tecniche dico Licei perché lì siamo alla cultura quindi insomma non è però a livello di discoli intermedie forse bisognerebbe accrescere la conoscenza dell'inglese un po'di un po'di un po'di bisognerebbe dare qualche stimolo a coloro che poi sono i meccanici elettricisti con la gente l'intermedia i quadri anche pensare un po'all'estero io sono stupito presenta del del poco che del poco che che che si constata fra fra i giovani circa di con l'Europa
Ma anche poco sto spiritoso all'esterno ai all'epoca non per nulla io ho detto prima le ragioni per le quali noia il suo tempo eravamo andati erano ragioni anche molto personalizzate adesso non non non non ci sono e non ci sono secondo me molto a livello di impresa
Non dico non ci sono molto potrebbero esserci di più e la gente alla quale noi chiediamo facciamo proposte che deve impoverire con noi c'è insomma i quadri intermedi sovente dicono che che non ci sono incentivi dicono che si sta meglio qua dicono che insomma che bisogno c'è quindi quasi tono un po'lo spirito imprenditoriale credo che questo sia eminentemente competono nostra come imprenditori quello di di continuare a formare questa coscienza e ha spronato da un po'ma certamente qualche aiuto di tipo un po'più scale un po'che consideri questo lavoro come qualcosa d'interesse per il Paese
Certo un po'più di appoggio delle banche e continuare sulla strada di un'attività informata di un aiuto effettivo concreto da parte delle nostre organizzazioni consolari addetti commerciali e quant'altro oltre che gli appoggi di Simest
E l'ausilio di questi studi molto importante nel complesso il nostro giudizio positivo rispetto a ciò che il Paese sta dando abbiamo io caduto bene che da un paio i suggerimenti credo che costerebbero molto poco sarebbe un ottimo incentivo a fare di più grazie
Ringrazio il dottor produzione qui sotto testimonianza
Abbiamo parlato a lungo di un leggero diritti processi internazionalizzazione di politiche per l'internazionalizzazione
La Banca d'Italia e da sempre è un osservatorio privilegiato di tendenze che riguardano questi fenomeni chiedere adesso a Salvatore Rossi che nominato di recente a capo del servizio studi ma anche soprattutto se hanno Nanni è un attento studioso di questi fenomeni di presenta ciascuna sue considerazioni su quello che poi Acqui sentito e sulle domande che aleggiano pochi in questo bar grazie
Ma il presidente Buzzi ha presentato il racconto del suo caso aziendale con understatement molto elegante realtà suo racconto io l'ho trovato estremamente interessante e istruttivo
Per una ragione particolare che dirò dopo cito però subito un'altra ragione per cui ho trovato interessante il suo racconto perché egli a un certo punto sia pure di passata
Ha citato quelli che lui stesso ha definito gli anni bui dell'economia e della società italiane che mentre lui parlava mi è venuto fatto di pensare che se qualcuno nel mille novecentosettantasei avesse annunciato pubblicamente di volerla convocare un convegno sulle politiche di internazionalizzazione delle imprese italiane sarebbero stati chiamati i carabinieri
Qui non lo dico per scherzo lo dico sul serio perché nel settantasei
Fu approvata una legge che considerava reato penale
L'esportazione dei capitali dall'Italia a qualunque titolo voi tra l'altro anche a titolo di investimento diretto salvo autorizzazioni amministrative caso per caso quindi veramente un mondo
Che a noi sembra a questo punto lontanissimo ma che era soltanto ventiquattro anni fa
E che ci dà in qualche misura
Così il senso la percezione di un di un progresso grande che è stato fatto dal dal paese tutto nel suo
A me adesso tocca però cambiare tono cambiare registro mi tocca dopo queste parole molto concrete molto pragmatiche invece proporvi delle chiacchiere da economista io questo di questo mi mi scuso evidentemente ma credo che sia anche un po'questo il gioco delle
Parti che
Richiesto da questo Panelli discussione
Alla competizione globale dice il cartello alle nostre spalle ed è questo il titolo generale che racchiude i temi di questo convegno
Competitività e globalizzazione credo che siano le due parole statisticamente più ricorrenti nella pubblicistica economica sia scientifiche sia mediatica per così dire da almeno un paio d'anni a questa parte
Insieme con la new entry che era nuove economie ma il fatto che se ne parli tanto non vuole affatto dire che se ne parli che si faccia male a parlarne e effettivamente una questione centrale
Deve essere giusto che sia una questione centrale nel dibattito di politica economica in ogni Paese
Avanzato del mondo e in particolare in Italia ma che vuol dire globalizzazione ripassiamo un momento questo Concetto
Globalizzazione vuol dire quattro cose precise un animale con quattro gambe
Una gamba è il commercio internazionale quindi globalizzazione vuol dire che lo scambio di merci fra nazioni diventa più libero più veloce
La seconda gamba riguarda la finanza il denaro le attività finanziarie anche queste diventano più liberamente trasferibili e questa è la cosa che no prima dicevo
Forse più segna il passaggio da un'epoca all'altra in un Paese come l'Italia
La terza gamba sono le persone i movimenti di persone le migrazioni
Non necessariamente l'immigrazione di lavoratori poveri skilling anche il movimento di fra frontiere nazionali di risorse umane skilift
La quarta importantissima gamberi questo concetto sono le idee
Il quarto aspetto della globalizzazione e il movimento delle idee la maggiore la straordinaria maggiore facilità con cui le idee l'innovazione
I prodotti dell'invenzione si muovono fra una frontiera rivali
A me è capitato altre volte di di citare un saggio che è stato scritto recentemente da un paio di molto bravi e importanti storici dell'economia internazionale in subordine Mark i quali hanno messo a confronto
Le due grandi ondate di globalizzazione che hanno investito il mondo degli ultimi cent'anni queste che stiamo noi vivendo oggi
E l'altra che sì sviluppo grosso modo fra la guerra franco prussiana del mille ottocentosettanta la prima guerra mondiale
Cioè non vi sto a raccontare il saggio di Boldi o De Martin ma quello che rimette che mi preme mettere in evidenza e che non o dimostrando con statistiche vere anche assai sorprendenti quanto somiglianti siano queste due ondate di globalizzazione anzi forse sotto certi aspetti commerciale finanziario quella antica di cent'anni fa era addirittura più intensa di quella che stiamo oggi sperimentando salvo che in un punto salvo che sul punto della circolazione delle idee
E la grande differenza fra questi due episodi storici sta nel fatto che la prima ondata di globalizzazione secondo questi due autori fu innescata dal crollo dei costi di trasporto fisico
Delle merci e delle persone invece questa ondata di globalizzazione è stata innescato dal crollo dei costi di comunicazioni a distanza
La voce dei dati eccetera
Questo ci porta
Al concetto di economia basata sulla conoscenza e che è un concetto
In questo momento fra economisti dello sviluppo
Molto praticato
La chiave di successo la chiave di volta dello sviluppo avanzato nei paesi avanzati del mondo è diventata la conoscenza l'accumulazione di di conoscenza e le modalità della sua diffusione
Questo concetto di economia della conoscenza va secondo me sostanza analitica alla dibattito sui processi di internazionalizzazione delle imprese dei sistemi nazionali e sul fatto che queste processi passino da una prima una seconda fase esattamente il il tema in discussione in in questo pane perché ci sono due
Modifica onda mentalmente di fare internazionalizzazione per un sistema di imprenditrice un modo più tradizionale le esportazioni tanto per cominciare
Di accordi commerciali gli gli stessi investimenti diretti quando hanno una mo'
Che costano meno
C'è un secondo modo di fare internazionalizzazione che è più avanzato e che è probabilmente più produttivo in termini di benessere collettivo poiché la preoccupazione di chi fa politica intorno
Che è un modo basato sugli accordi di collaborazione tecnica
Sugli investimenti diretti Marquez CT sugli investimenti diretti che cercano di espandere le quote di mercato di rafforzare l'impresa multinazionale in tutte le sue le sue componenti questo secondo modo di fare internazionalizzazione a delle ricadute sulla pro sulle prospettive durature di sviluppo di crescita del reddito e della produttività della nazione madre della nazione da cui queste forme di internazionalizzazione promanano ha delle ricadute che sono maggiori e più duratura
Di quelle che pure ci sono e che pure sono importanti che discendono dalla prima modalità internazionali internazionalizzazione di cui sto parlando e quella attiva l'impresa italiane per fare l'esempio del dell'Italia che vanno all'estero a vendere prodotti o ad acquistare altri riprese ora impiantare stabilimenti c'è naturalmente anche l'internazionalizzazione passiva anche lì si può in qualche modo introdurre una distinzione tra investimenti diretti in entrata
Migliori
E meno buoni
Sotto il profilo per l'interesse pubblico a cui un un policy maker deve riguardare quelli migliori sono appunto quelli che hanno più spillover sul sull'economia
Che li accoglie questi investimenti
E questi spillover non sono sempre necessariamente in termini di aumento dall'occupazione
Valutare gli investimenti diretti in entrata soltanto sulla base di questo criterio miope a volte certi molto importante ed è molto gratificante per un amministratore le locale per un per l'opinione pubblica insomma vedere che c'è un'impresa estera che mette su uno stabilimento magari nel Mezzogiorno magari in una in una rendita di sviluppo e impiega mille persone due mila persone
Però poi ciò di cui bisogna preoccuparsi e che cosa rappresenta delle strategie di quell'impresa multinazionale quell'investimento è una presenza durature una presenza destinata a mettere radici a generare indotto e a dare ricadute in termini di conoscenza di nuovo la conoscenza di conoscenza di che cosa va be'di DDT tecnologia di scienza ma anche gli schemi organizzativi di modi in cui far funzionare le imprese
Anche il contesto macro economico in Italia si sta evolvendo in modo da dare rilevanza al tema delle politiche di internazionali tanto per una ragione perché insomma
La stagione dei grandi squilibri macroeconomici quelli iniziati negli anni settanta che prima ricordava non e poi trascinati sì negli anni Ottanta incancreniti sì negli anni ottanta
Negli anni novanta in qualche modo in modo a volte traumatico a volte invece ordinato e e consapevole quella stagione
Si è chiusa con l'ingresso nell'euro
Questo ha spostato l'enfasi nel dibattito di politica economica dalle politiche macroeconomiche insomma tutti noi ci ricorderemo per anni e anni il dibattito sulla finanza pubblica in Italia ancora ovviamente se ne parla di giusto e se mi pare importantissimo che
Non venga meno il rigore nella gestione del bilancio pubblico ma insomma
E l'ossessione
Del risanamento della finanza pubblica non c'è più adesso c'è la giusta preoccupazione della conclusioni quel processo è una conclusione ordinata di quel processo l'enfasi si è spostata sulle politiche di strutture sulla struttura economica
Sulla regolazione dei mercati sul grado di concorrenza che c'è nei mercati e sulle politiche che possono in modi immediati in modi indiretti favorire lo sviluppo dell'impresa in particolare lo sviluppo delle imprese fuori dei confini dei confini nazionali
Aggiungo un ultimo elemento di ordine macro economico che dà sostanza che dà importanza a questo dibattiti
Anche la bilancia dei pagamenti era un po'uscita dalle moto
Dal così
Da quel che ci si andava raccontando sugli andamenti del dal dalla problematica economica italiana non solo italiano peraltro anche gli altri Paesi
Perché
Dopo anni gli anni Ottanta fino al mille novecentonovantadue di preoccupazione crescente su un vincolo esterno che si andava riproponendo in Italia e che aveva portato il debito estero netto dell'Italia raggiungere un livello a quel tempo giudicato preoccupante superiore al dieci undici per cento del PIL
Poi c'è stata la grande crisi del novantadue la grande svalutazione della lira un effetto benefico accantonato effetti malefici peraltro che non vanno dimenticati un effetto benefico di quella grande crisi un effetto collaterale fu quello di favorire l'aggiustamento
Della bilancia dei pagamenti di parte corrente quindi avemmo un triennio dorato triennio d'Oro dal novantatré al al novantacinque di Avanzi crescenti commerciali correnti di esportazioni che viaggiavano a ritmi elevatissimi di importazioni che erano crollate peraltro perché poi dietro questo aggiustamento c'era anche la recessione dell'economia italiana
Poi questo momento dolorosi esaurito negli anni successivi fino a un anno e il mille novecentonovantanove in cui
Le esportazioni italiane hanno fatto segnare un risultato deludente missino è piuttosto allarmante perché non si riusciva a spiegarlo con le usuali determinanti la domanda mondiale
La competitività di prezzo quella che si misura con le infrazioni relative col tasso di cambio eccetera e quindi nasceva il sospetto al di là di qualche
Uno statistico forse pure cent'nasceva il sospetto che stesse
Venendo allo scoperto un fondamentale problema di competitività strutturale
Quella competitività che non è catturata dai prezzi relativi
Adesso la bilancia di pagamenti torna di nuovo sulle prime pagine dei giornali oltre che nei nei nei saggi degli economisti
Via di queste vicende del petrolio per via di di di vicende anche in parti occasionali esogene
Ma il problema a questo punto posto l'anno scorso resta che cosa sta succedendo e sole le esportazioni italiane passando vanno bene
Come il professor Onida ha ricordato recentemente in un'occasione pubblica vanno decisamente molto meglio che l'anno scorso vanno bene perché anche perché Chavo tornano essere spiegabili in termini delle usuali determinante di domanda
E di competitività di prezzo che è migliorata perché l'euro si è svalutato
Ma la questione sottostante di competitività strutturale c'è o non c'è io sospetto che è ancora rimanga
E
Quello che ci siamo andati dicendo sulle politiche di internazionalizzazione molto rilevanti a quei fini
Grazie Salvatore Rossi
E a questo punto abbiamo parlato abbiamo più volte accennato alla reinvenzione radicale della normativa per il commercio estero al fatto che questa abbia investito
Distrutti sì un incentivi programmazione ed enti di gestione Istituto del commercio estero
Come sappiamo è stato interessato direttamente grande protagonista di questa nuova fase al quale stiamo dedicando questo Pannella io chiederei quindi al suo Presidente al professor Onida di
Farsi conoscere a questo punto quali considerazioni pro portare a questo nostro dibattito sì intanto permettetemela goduto provocatoria stimolata dalla dal ricordo di Salvatore Rossi del debito estero chissà perché quando l'Italia aveva un debito estero pare tu ricordavi al dieci per cento
Del prodotto lordo i mercati erano così pessimisti sull'Italia oggi gli Stati Uniti hanno debito estero pari al venticinque per cento del loro prodotto interno lordo i mercati sono contentissimi del dollaro
Ah bene sappiamo i motivi
Risponda alla domanda soffermandomi su tre elementi investimenti esteri competitività che è già stato ampiamente commentato due
Perché le imprese italiane fanno ancora pochi investimenti esteri che cosa si potrebbe fare per farmi fare di più e il terzo il tema in particolare stimolato da Ludovico Ortona note ripreso cioè il coordinamento degli strumenti il discorso nazionale regionale
Molto veloce sul primo solo per ricordare un po'in polemica mi spiace Kazan pallone non ci sia qui che
Tutti gli studi diciamo oggi eccitato mangiati il WTO Ocse unta d'nel suo all'apporto annuale qui più studi come McKinsey
Atti Carone tutti gli studi che mirano a cercare la relazione tra dinamica degli investimenti dinamica del commercio export e importo
Hanno una conclusione unanime che sono più complementi che sostituti cioè gli investimenti sono un moltiplicatore degli scambi
Statisticamente sotto il profilo econometrico si può discettare a lungo se sono effetti significativi o meno ma certamente non c'è un effetto come dire di tra i dopo
Zampaglione non a torto che nel dire che settore per settore un investimento diretto all'estero in futuro pre costituisce anche dei competitors ma alla base delle leggi dello sviluppo economico c'è il fatto che se non ci fossero dei competitors
Non ci sarebbero nemmeno dei clienti quindi l'investimento diretto all'estero è un motore
Anche perché va sempre ricordato nella immaginario collettivo l'investimento diretto all'estero e la de delocalizzazione di ciò che non facciamo più a casa nostra queste un piccolo una piccola fetta degli investimenti
Andando a vedere le motivazioni le principali come se avesse già ricordava sono anzi la principale motivazione
Io vado investire all'estero per fare business su quel mercato non ho altri strumenti per fare business su quel mercato devo esserci devo esserci come almeno come Rete di distribuzione possibilmente anche come o produzione coproduzione
E quant'altro e questo è la dominante determinante perfino per ottenere commesse governative molti di voi sanno che occorre essere in qualche modo presenti
Non basta essere degli dei forti esportatori ma comunque per essere vicina cliente diciamo con linguaggio bassamente Marchetti
Per vendere bisogna essere vicini al cliente non va non si possono esportata da casa propria
Poi ci sono gli investimenti e risorse Oriente
Legname pietre Graniti semilavorati siderurgici in cui io vado investire per assicurarmi a migliori condizioni quegli ingredienti che mi servono anche per esportare
E poi ci sono gli investimenti classe CP de location in cui andiamo produrre le calzature e l'abbigliamento
Nel Mediterraneo per l'Est Europa qualche volta in Asia l'insieme di questi fenomeni fa sì appunto non devo andare avanti a dimostrarlo perché per noi economisti un fatto acquisito però vedo che nella linguaggio comune nelle interviste affioranti ancora permane questo equivoco che gli investimenti siano un sostituto
Quando dirittura consigliano tra virgolette un tradimento della vocazione imprenditoriale ma perché va investire all'estero non investe in casa tua
Che questa affermazione sono purtroppo ancora ricorre Secondo
Andate lo dirà la Danieli sì o a Mapei o Maccaferri lo ha fatto a Merloni cioè tutte in prese che sanno perfettamente che per esportare e vendere e restare sul mercato devono essere esportatori è investito
Secondo punto perché nonostante fortunatamente l'aumento degli investimenti italiani all'estero che ci ha fatto salire nella graduatoria e che peraltro ha avuto un rallentamento nel novantanove vedremo quest'anno perché in fondo ancora le imprese italiane anche questo è stato notato
Non sono così così competitive nell'andare all'estero e che cosa si potrebbe fare per incoraggiarlo e qui già avvicinando c'è anche un tema di strumenti disponibili
Noto tra l'altro nonostante la fiscalità sfavorevole che ci ricordava il il dottor puzze
Vicepresidente Wozzeck
Alle imprese dalle le imprese italiane non sono poi così propensi alla fuga per andare a investire altrove i limiti sono notti risorse manageriali scarsità di risorse manageriale umane questo si sa sempre un tessuto frammentato imprese familiari scarsa disponibilità lo ricordava anche proporsi ad andare a stare all'estero ad uscire dal guscio di una tradizione molto
Potremmo dire conservativa amo amare la patria va bene però bisogna anche essere disposti per fare business ad amarla la patria stanno anche un po'più lontano ma questo è un è un ostacolo banale ma non così banale che riscontriamo anche sul terreno Secondo difficoltà a identificare i partners affidabili qui devo dire che in alcuni casi notiamo che Investimenti imprese che decidono di investire poi prendono dei bagni cospicui
Perché il partner locale o i partner locali sono un elemento cruciale molto spesso non si fa l'investimento senza partner locali parliamo di mercati non Fox
E la scelta del del parte nell'identificazione la cautela ecco un ruolo per esempio che le ambasciate i consolati gli uffici ci all'estero
Talora le Camere di commercio italiane all'estero su questo dovrà essere più cauto perché ci sono dei limiti corti costituzionali nella filosofia della Camera di Commercio all'estero sotto questo profilo ma identificare il partner
Appunto la difficoltà identificarle anche perché queste imprese non hanno per la loro dimensione la loro cultura la capacità di
Ditta affrontare questi informazioni possiamo comunque fare delle cose ci sono gli strumenti è stato ricordato la Simest la stessa Sace a me polizia rischio Investimenti
Esistono esiste una legge la tre nove quattro che serve ad incoraggiare non tanto il grande investimento però alcune Piccoli passi per arrivare ad investimenti all'estero questi strumenti non sono sempre molto usati o devo dire sono usati in un'accezione un po'particolare
Un po'levantina se posso dire cioè si ricorre gli strumenti per i rischi peggiori
E questo non va tanto bene a coloro che amministrano gli strumenti le imprese devono capire che questi strumenti devono essere un moltiplicatore di business
Non sono un modo per scaricare le cose che uno sostanzialmente non si vuole assumere perché ritiene che se non ci fosse l'intervento pubblico mai e poi mai andrebbe a vendere quei prodotti a fare quell'operazione un discorso delicato mi rendo conto ma la la la la filosofia per cui il pubblico
Una spugna che assorbe le cose peggiori che riservando al privato le cose migliori una un approccio che ancora permane abbastanza in ci stato nella mentalità di molti dal nostro molte parti del nostro Paese
Ma infine c'è tutto un
Ciò che si può fare è anche un uno riorientamento dell'attività
Chiamiamola promozionale che
Dice ma non solo svolge qui non mi posso dilungare ma è certamente un un terreno quasi quotidiano di confronto quando ci chiediamo
Se questi strumenti chiamati promozionale nel senso di operare come sostegno alla andare all'estero far venire dall'estero ad aiutare le imprese a entrare nei mercati a superare le barriere se questi strumenti oggi li stiamo usando
In modo ancora troppo conservativo o no che la mia risposta è potete crederci perché ci sono sì e ancora in modo troppo conservativo
C'è ancora un utilizzo di questi strumenti che dominato dalla preoccupazione di accompagnare al classica attività fieristica sacrosanta importante
Ma altri sono i bisogni di cui le imprese che le imprese esprimono e che sostanzialmente non trovano una risposta a mio avviso adeguata
Quando parliamo di marketing un conto è fare un'azione di presenza e di partecipazione un conto è fare marketing cioè fare azioni di penetrazione e radicamento sui mercati e qui viene fuori il discorso dell'Intelligence che ringrazio patavini gli aveva ricordato
Altri Paesi fanno più Intelligence spinosi
Altri Paesi hanno minori scrupoli nel dire che lo l'istituto pubblico
Compra Intelligence dall'esterno per passarla le imprese
In Italia questo discorso non è così facile e scontato qualche volta c'è il timore anzi spesso che se si parla di Intelligence o di outsourcing di capacità conoscitive consulenziali agli questo significa ricorrere alla consulenza alla consulenza una parola peccaminosa perché fa subito pensare alla corruzione alle clientele alle amicizie alle alle operazioni di piccolo cabotaggio
Scusate se uso un termine abbastanza esplicito ma e così ci muoviamo in un mondo dove la cultura amministrativa e qualche volta anche quella privatistica non è solo un problema di vede ancora troppo poco in poche parole l'importanza della informazione e della conoscenza per vendere bene
Sembra che per vendere bene bisogna essere solo Smart
Che si se Smart e vuol dire anche intelligente Intelligence cioè prevedere conoscere analizzare avere gli elementi per tempo selezionare filtrare questo è su Marte
Sì Marte vuol dire solo avere la parola giusta per trovare all'intermediario con cui stringendo l'occhiolino posso firmare un ordine questo non è ancora marketing né strategico nel forse operativo
Terzo e ultimo elemento il coordinamento degli strumenti
Quella ambasciatore Ortona ci ha sollecitato è stato ricordato due aspetti c'è il coordinamento degli strumenti pubblici come dire di location del del articolo Azzi ogni regionale gli sportelli regionali attenzione che c'è un po'di contraddizione tra queste due cose come qualcuno ha già accennato
Sul primo aspetto il coordinamento è a tutti chiaro che
L'Italia soffre di una difficoltà
Non dico non è l'unico Paese non soffre in particolare di una difficoltà a far lavorare istituzioni diverse per lo stesso scopo
Non mi devo di non creare non sono un sociologo politico
Nel caso particolare sappiamo tutti che l'eredità di un sistema del commercio estero vede due ministeri come Ministero degli esteri del ministero del Commercio estero oggi ormai Attività produttive Commercio Estero che nonostante molti segnale di buona volontà non riescono ancora a trovare un modus operandi tale per cui si possa fare come fanno tutti gli altri paesi in cui non c'è una duplicazione di funzioni o ci sono rappresentanze diplomatiche in cui stessi addetti commerciali sono sostanzialmente chi i promotori del sistema o più facilmente
All'interno della presentata diplomatica operano dipendenti e della struttura diplomatica che delle al ministro azioni non diplomatiche ma dal momento che sono all'estro son tutti uguali
Il governo locale non non vede la razza non vede la distinzione no e oggi siamo invece con la distinzione di razza
Nonostante l'eccellente buona volontà devo ringraziare tutti gli ambasciatori a cominciare da Ludovico Ortona che conosco bene da anni che hanno e continuano a dare una testimonianza di volontà di collaborazione
Tra reti diplomatica erette dice Min comaschi abbiamo la così nonostante questo soffriamo inevitabilmente di questa scarso coordinamento da cui nascono duplicazioni e inefficienze difficoltà di comprensione diffidenze gelosi inutili diciamo aspetti di quello che potrebbe essere una macchina da guerra in non siamo già una macchina da guerra spesso all'estero ma potremmo esserlo di più se si superasse questo
Sì corollario di questo secolo ultimo punto è il discorso del decentramento decentramento del nel realtà territoriali appunto
E allora qui chiaro siamo tutti a favore del territorio della devolution della federalismo della valorizzazione del territorio l'Italia è un paese fatto di di territorio a forte vocazione industriale ma da qui a dire
Che ci debba essere una proiezione internazionale dirette all'estero dei territori ce ne corre molto anzi la tentazione di fare il classico descrive l'ufficietto
All'estero per dotare il proprio ufficio di questa bandierina è una tentazione vi posso dire piuttosto diffusa
Problema è mi dite a cosa serve come può operare a chi serve dove attinge le informazioni quale informazione in grado di dare alle proprie imprese
Perché i clienti com'è noto non comprano pezzi di territorio comprano immagine
Comprano prodotti comprano servizi
Il cliente comprare macchine tedesche compra le macchine della ro-ro della Sassonia o dalla barriera
Ho comprato elettronica giapponese senza nemmeno sapere se viene dal Nord ho subito che allora queste nostro problema che spesso e volentieri i soggetti territoriali il nome diciamo di un un fine buono
Che è quello di valorizzare il proprio territorio non si chiedono se lo strumento tecnico
Con cui queste loro impresa e vanno all'estero con cui si costituiscono desco uffici rappresentanze sono utili
O sono inutili o qualche volta addirittura dannose controproducenti perché la clientela il mercato
I grandi distributori locali
Gli intermediari locali i grandi clienti non capiscono nulla se gli si dà a vendere il nome della associazione o il nome della Camera o il nome della regione dalla Provincia capiscono se gli si vedono dei prodotti e dei servizi che spesso richiedono anche dimensioni Inter distrettuali Inter
Territoriale interregionali
Con questo spero di aver provocato sufficiente
Attenzione anche nel nostro sottosegretario che vive da vicino corno e questi problemi di avere in parte soddisfatto la curiosità del
Paolo Guerrieri
Graziano
Molto fornito munizioni dov'è finito il suo
Il suo contributo avevamo previsto uno spazio anche per una serie di interventi purtroppo lo abbiamo più che bruciato però prima di dare la parola allora sottosegretario Mauro Fabris consentiti ma almeno un minimo spazio dallo due di questi interventi perché possono in qualche modo anche dare un contributo alle cose che adesso commentava Fabrizio Di nel suo intervento quindi pregherei il ministro Zanni che poco nominato coordinatore degli interventi di sostegno all'interazione tra nell'Imperiese
Alla direzione generale degli affari economici del mare
Di molto brevemente è l'unica cosa di di di di svolgere qualche sua considerazione
E ne sono molto lieto di poter contribuire a questo dibattito anche se molto brevemente
In sintesi si può affermare che ministero degli Esteri
Promuove la presenza delle imprese italiane all'estero
Questi modi uno con la partecipazione alle decisioni delle istituzioni economiche globali competenti nelle aree di crescita e dello sviluppo
Poi intervenendo ai tavoli dei grandi negoziati multilaterali dove si fissano le nuove regole della globalizzazione
Ancora con l'azione svolta presso l'Unione europea per fare in modo che le posizioni italiane siano tra presentata a Brussel con vigore sempre maggiore
Ancora con interventi quotidiani svolti sul posto da parte delle ambasciate e dei consolati presenti nel mondo e che qui hanno ricevuta anche
Giudizi elogiativi
Infine con la definizione di una serie di intese con altre istituzioni pubbliche e private per rafforzare la nostra capacità di sostegno all'imprenditoria
E per presentarsi all'estero come sistema Italia
Del resto la recente riforma del ministero degli affari esteri riflette la presa di coscienza dei mutamenti verificatisi nel mondo nella seconda metà del ventesimo secolo che si propone di adeguare le capacità della Farnesina
A far fronte alle sfide del terzo millennio
E tra queste ad una accresciuta competizione economica tra i vari sistemi Paese
Non è certo frutto del caso che la terza conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo tenutasi il venticinque e il ventisei luglio scorso è già citata dall'ambasciatore Ortona
Abbia voluto dedicare grande attenzione ai rapporti economici dell'Italia con l'estero e dalla necessità di sviluppare più ampie sinergie tra i vari soggetti operanti nel settore dell'internazionalizzazione delle imprese
E io vorrei dare chi qualche messaggi un pochino più ottimistico forse di quello che diceva il presidente Onida perché è proprio per rispondere a questa esigenza che il ministero degli affari esteri e del ministero del Commercio con l'estero
Hanno dato vita nelle settimane scorse ad un gruppo di lavoro informale
Con lo specifico obiettivo di facilitare ad elementare sempre più una visione strategica congiunta ed una progettualità comune delle due amministrazioni
E con lo stesso spirito e nella stessa ottica che il mare
Il Min come Salice e Sviluppo Italia hanno firmato il sette agosto scorso un memorandum di intesa che si propone di dare vita ad una cooperazione rafforzata tra i quattro firmatari proprio al fine di stimolare l'afflusso degli investimenti diretti in Italia ed in particolare verso il Mezzogiorno
In questo contesto permettetemi di mentre era anche l'iniziativa promossa dalla direzione generale per la cooperazione economica e finanziaria multilaterale del ministero degli Esteri che d'intesa con il dipartimento della funzione pubblica
E finalizzata alla realizzazione di una rete informativa telematica
Consentirà a ventiquattro uffici commerciali di ambasciate e consolati scelti
Con una serie di criteri tendenti a valorizzare certe priorità geografiche di fornire agli operatori stranieri informazioni sulle opportunità di investimento in attività produttive
Nelle regioni dell'Arabic io uno
Molise Campania Sardegna Basilicata Abruzzo Calabria ci
Salta alcuni punti che avevo in mente di sviluppare lavori comunque accennare anche ricordare se non altro il protocollo d'intesa firmato il quattro agosto tra il ministro degli esteri e il ministero del Commercio con l'estero
Che si riferisce al progetto di assistenza e monitoraggio delle azioni inerente le politiche di internazionalizzazione economica e conterrà culturale del Mezzogiorno
Che verrà realizzata a valere sui fondi strutturali due mila due mila sei
Può evocato poco fa dal dottor ricchi sauditi e sul quale dirà qualche parola anche il collega Fornari
Desidero infine ricordare l'azione svolta del ministero degli esteri nel quadro dello schema di concertazione interistituzionale
Che consente come noto ad una sempre maggiore numero di imprese italiane di cogliere l'opportuna di affari che si presentano sui mercati internazionali
Questo è un tema ovviamente adesso oggetto di un aggiornamento
Evidentemente risente delle evoluzioni della net economy quindi dovremo renderlo più rispondente alle più recente evoluzione del PIL mondiale vedo gli inviti a a era corsare va bene mi fermo
Mi fermo qui anche se ovviamente l'iniziativa del nostro ministero noto pianti più articolata grazie a sinistra allora mi dispiace altri interventi che vanno appunto chiesto
La parola by siamo veramente fuori tempo massimo io vorrei invece eccetera
Ferdinando Fabbri sedute dal braccio destro di concluderà questi nostri lavoro scusandomi per il ritardo accumulato
Il segretario
Grazie
Comincio anch'io con un
Presentare le scuse a al
Cerutti è al
Gli hai per la il ritardo con cui sono arrivato e il problema è che accanto alla new economy di cui tanto si discute tra anche occuparsi della old economy voi significa saper far bene le cose che servono per vendere prodotti e quindi dare la possibilità ai nostri imprenditori di avere ciò che sono i temi di infrastrutture di potenziamento delle stesse eravamo impegnati in Campania nella firma di un contratto dare anche
Abbiamo parlato anche di Taranto ovviamente di processi di internazionalizzazione
E le opportunità che dobbiamo saper dare appunto all'impresa e mi scuso d'altra parte ho avuto modo di leggere il rapporto finale
Che è stato elaborato quest'anno devo dire che rispetto al rapporto rispetto agli interventi che ho sentito io non è che possa pretendere di fare delle conclusioni
Perché il rapporto di per sé offre delle letture che io personalmente trovo corretto
Delle quattro corretta delle quattro aree esaminate e alcune risposte alcune indicazioni precise sono venute da chi mi ha preceduto negli interventi io una parte molto più modesta
Che è quella di situarlo Rimini riferire qui
A a voi che fissate scontando
Ciò che la parte politica sta facendo per rispondere a quello che gli studiosi
Affermano e cinico come prospettive da un lato e a quello che gli imprenditori
Potrà deportate quelle esperienze concrete invece nella quotidianità dello sprinter impresa giustamente pretendo che risposte quindi da
La politica io ripeto sulle
Conclusioni del rapporto mi ci ritrovo ma anche per un'esperienza Brevi questo ministero un attimo più lunga anche la mia vita privata e professionale di prima nelle conclusioni mi mi ci ritrovo specialmente quando si afferma che c'è uno spazio per crescere da parte del sistema economico nazionale e si indicano tre priorità
Sulle quali appunto io sono d'accordo e sulle quali mi sembra il ministero delle attività produttive sta dando alcune risposte il punto principale che ci tocca da vicino è quello che riguarda la necessità di una cooperazione istituzionale ora io non starò qui a dire che cosa fa il ministero
A rispetto al ministero vi mi sembra importante per rispondere a voi
Dire cosa stiamo facendo in termini di legislazione aggiornata
E in termini effettive concrete per dare le risposte che servono impresa così come compratore ne interessa dove vengono
I beni strumentali che compra rispetto una una certa realtà nazionale credo che importi ancor meno a voi imprenditori sapere responsabilità sono di questo o di quel ministero se le cose non funzionano
Allora il mio ruolo è esattamente questo e devo dire che il primo dato concreto su cui ci possiamo misurare e che noi stiamo facendo alcune cose per renderli più facile la vita sostanzialmente lasciando le grandi strategie internazionali e le sedi opportune c'è un lavoro molto più legato alla quotidianità le vostre esigenze al quale dobbiamo rispondo così perché mi sono però di fare tre brevissime premesse che sono queste
Lo dobbiamo operare in una fase di transizione
Che ci provoca dei problemi per quanto riguarda il tema del sostegno al nostro commercio verso se volete al tema del internazione io sono dell'impresa
La fase istituzionale di tradizione che anche gli imprenditori hanno sostenuto con forza che prevede il decentramento di molti poteri per quanto riguarda questa parte della politica economica nazionale cita dei problemi inutile perché siamo nel pieno della tradizione perché alcune competenze non sono affatto definito e quindi cominciamo a dire che dal primo luglio di quest'anno le politiche industriali sono in capo alla Regione cominciamo a chi ride chi fa che cosa prima
Il vicepresidente buste richiamava il tema della formazione non c'è nessuna ministero della scuola università che posso in questa materia muoversi
Perché è competenza delle Regioni ad esempio lavorare esattamente se doveva formazione dei meccanici piuttosto che di tecnici informatici
E quindi è bene che quelle responsabilità che giustamente viene vengono richieste del territorio siano anche poi voglio dire
Tutelate siano sia una risposta precisa queste è una fase di tradizione istituzionale che non deve servire ovviamente da
Pretesto per non fare ciò che serve
Allora a questo punto di vista il ministero Attività produttiva ma io
Vuole parlare la parte statuale sta porta dello Stato sta portando avanti ciò che è necessario perché si capisca l'importanza del coordinamento
L'abbiamo lavorato per innanzitutto ridurre il numero dei ministeri con cui dovete interloquire le attività produttive sono il primo esempio di ciò che verrà formalmente esiste ancora mistero come cioè esso il ministero
Dell'industria nei fatti questo non è che un unico ministro
Le due amministrazioni stanno lavorando per una rapida fusione gran parte dell'attività
Di questi mesi e di quelli che abbiamo davanti non li giudicheremo a rendere operativa anche l'accorpamento delle direzioni a cerca di omogeneizzare i testi le norme che regolamentano i rapporti col sistema industriale
Evitando di continuare a rinviare l'imprenditore da questo con la direzione questo quel ministero
Il fatto di misteri diventino dodici nella prossima legislatura è un fatto concreto adesso si tratta di eliminare anche i burocratismi inutili e alleggerire appunto tutto ciò che in questo senso nome utile
Stiamo lavorando perché ci sia
La possibilità di coordinare poi i diversi soggetti
I soggetti sono veramente troppi
A parte
I ministeri che hanno che possono è competente in materia
C'è da tener conto del competenze ho già detto e Regione del sistema delle camere di commercio delle competenze letame commercio all'estero
Delle dei distretti che si sono organizzati delle filiere produttive giustamente iniziative che fanno le categorie le associazioni come quella che oggi ci ospita e di quello cui fanno le singole impresa e coordinare tutto questo non è facile perché non c'è nessuna norma cogente che ci consente di farlo posso chiedere
Al dottor avute di seguirci se abbiamo in mente un certo tipo di politico di sviluppo di sostegno e il dottor Buti che ci chiede invece alcune cose ed è a lui che dobbiamo come ai creditori
Della sua portato anche riportata minore saper rispondere abbiamo chiuso una serie di accordi quadro in questo senso allora con le regioni ventuno accordi quadro perché i programmi di politica a sostegno della commercio destra della internazionale-clone siano presi quanto più omogenei abbiamo attivato i tavoli settoriali spero che da parte imprenditoriale
Questo ma mi pare di sì almeno per i confronti che ho fin qua ho avuto sia sia stato un dato positivo raccolti in maniera positiva di modo che siano i tavoli ad indicare ad esempio per quanto riguarda la programmazione delle nostre politiche di sostegno di nostri programmi di di aiuto appunto le scelte migliori i tavoli della moda il tavolo sull'arredamento il tavolo che adesso avvieremo sia per quanto riguarda loro per quanto duale comparto casa per quanto riguarda la chimica
Insomma sono tutti accordi che Milano Asso far sedere appunto attorno ad uno stesso tavolo gli interlocutori a partire dall'imprenditori perché c'è una loro a dirci che cosa serve in questo c'è uno sforzo noto ne parlerò però un attimo
Dopo è richiesto anche uno sforzo da parte dell'impresa
Che sono come dire non è facile Sunna è uno sforzo facile da accettare da parte di tutti
Siamo è vero il paese degli ottomila campanili ma siamo anche il Paese dove ognuno è convinto giustamente di vendere il prodotto migliore ma drammaticamente Comites quello vendere meglio anche di tutti gli altri e quindi in questo senso c'è una frantumazione che a volte
Non so se favorisca singola impresa sicuramente non ci favorisce come sistema Paese i tavoli da questo punto di vista stanno dando delle risposte che a noi serve sembrano veramente utili importanti stiamo siamo ancora alle prime esperienze ma alcuni risultati mi sembra siano assolutamente apprezzabili
Questa fase di transizione questo tipo di risposte
Devono essere via via tarate nel tempo da quanto emerge emerge dallo studio ho trovato nei quattro punti
Questo continuo richiamo il coordinamento è dunque assolutamente accettato almeno per chi vi parla e più in generale per quanto sono le competenze nostre vedo che sta stiamo tentando di dare questo tipo di risposta
Mi fa molto piacere che uno studio così
Articolato e così approfondito
Di appunto quest'indicazione con una delle tre priorità assolutamente essenziale io inviterei a diffondere questo studio realmente a tutti i livelli perché tutti si sentano obbligati a fare questo tipo di politiche perché molte volte non è facile noi ci troviamo in giro
Quando andiamo in queste missioni a quale abbiamo dei confronti in campo internazionale con l'assessore della regione a ove la Regione vi piuttosto che presenti Provincia che
Anche lui impegnato in altre iniziative insomma
Così da un idea insomma abbastanza frantumata eco di quella che è la proposta del nostro paese c'è una discussione soprattutto di risorse e questo ci deve preoccupare molto di più perché le risorse non sono mai sufficienti
E quindi poterle mettere poterle mettere insieme sia per quanto riguarda le risorse di natura economico-finanziaria sia per quanto riguarda risorse umane sarebbe quanto mai necessario
Non voglio farla lunga sul punto però siccome l'avete richiamato nel rapporto io mi devo
Portare qui quella che è appunto le spese siamo facendo che è un'esperienza che va esattamente in questo tipo di direzione l'altro punto su che dobbiamo considerare che ne siamo anche in una fase
Sicuri posso dire non tanto di transizione ma in cui anche la realtà europea in cui noi ci muoviamo sta definendo tarda definire meglio alcune politiche che ci servono per quanto riguarda il commercio nel rapporto si parla
Della problematicità
Della rapporto europeo ad esempio con Marco su ora
Noi decide siamo stati leali prima di parlare con voi volevo capire che cosa noi possiamo fare per aiutare una maggiore e migliore collaborazione da Marco suore la unità europea che a loro dire
E forse con qualche ragione si è chiusa troppo rispetto ad esempio al settore agroalimentare che non interessa particolarmente l'Europa su questo non solo in settori come questi ma anche in altri penso al tema del commercio elettronico
Su cui abbiamo lasciato e tuttora Langue il tema ad esempio del l'imposizione di dazi appunto sullo stesso come se si fa se non si fa intimorire si fa o altro rischia di perdere l'opportunità e noi con e non insieme ovviamente a tutta intera la comunità
Lasciano spazio a iniziative di altre are del mondo
Le difficoltà Prato Comunità europea sono tutti noi sappiamo dovute al tema dell'allargamento
La fase più importante che la l'Europa sta vivendo
Da quando è nata che ci porrà ci può già una serie di problemi non di poco conto la difficoltà di definire il tema della riga mento una necessità al tempo stesso di rispondere ai rapporti appunto in campo mondiale credo c'è una questione in cui l'Italia sicura
Alcune idee in merito e leggiamo espresse sia un necessità su con cui il nostro Paese deve purtroppo misurarsi ma alla quale non può corrispondere da solo e in questo senso però ebbene sottolineano quando facciamo analisi come quelle di oggi
Della difficoltà che abbiamo muoverci come paese slegato da questo tipo di polizza infine c'è tutto il tema che riguarda speriamo la ripresa delle trattative per quanto riguarda il quella collezione mondiale del commercio anche qui risentiamo di un ritardo comunque di una rallentamenti su alcune questioni
Che ci ci fanno pagare dei costi come dire senza poter contare su dei vantaggi che indubbiamente verrebbero ma largamente o dello stesso Muti o mi viene in mente in questo momento il tema per dire del settore della pelle dove noi scontiamo che ne so le politiche cinesi piuttosto che indiane
Paghiamo il conto quando questi speriamo presto entreranno perciò la Cina insomma nell'organizzazione mondiale del commercio speriamo bene che possono a loro volta adesso sottoposti a delle norme delle regole che evitino al nostro Paese nostri produttori di pagare letteralmente darsi come sono costretti a fare in questa fase ma anche lì è un ritardo rispetto al quale l'Italia ovviamente più di tanto cioè deve dire deve fare essendo fai foci tra i soci fondatori ma voglio dire deve attendere che maturino queste nuove fasi
Queste sono quindi questi sono quindi gli ambiti in cui ci muoviamo i pro e i problemi che abbiamo di fronte e le risposte che sull'impatto elencato che la politica sta dando c'è un'ultima condizione
Penso da tutti noi considerata favorevole
Che peraltro non dobbiamo perdere della situazione favorevole per quanto riguarda il risanamento del nostro sistema economico e quindi le opportunità che oggi non dobbiamo certamente lasciarci per lasciar perdere vuole entrare ovviamente in questioni meramente politiche anche se a campagna elettorale già iniziato
E io stavo mettendo i propri miracoli il problema è questo al di là di tutto anche le decenti ultimi dati dell'Istat sul primo semestre ci dicono insomma che sono avessimo avuto questo disavanzo presentimento medio di tredici mila cento miliardi per quanto riguarda l'accenno alla genetica oggi noi sicuramente potremo parlare di un risultato straordinario prenoto paese che comunque
Ha visto crescere proprio esporta il primo semestre del del più di circa ventisette per cento
Siamo sopra ogni media europea preventivata e comunque conseguite le altri Paesi europei sono dati che secondo me ci devono spingere a fare molto di più come parte pubblica movimenta che come parte privata o imprenditori
Mi insegnate che l'economia vive di aspettative allora mini questa fase diciamoci le aspettative sono buone aspettative sono quelle di poter fare di più certamente ma partendo da un dato
Positivo che riguarda non solo e tanto risanamento del Paese ma anche la capacità finalmente del nostro Paese sui mercati internazionali di riconquistare alcune quote non tutto ciò che era stato perso ma di riconquistare
Alcune quote di mercato allora su questo io penso
Con
Responsabile per Confindustria di questo settore
Ne abbiamo già
Una sola volta per momento parlavamo peso ramo tornare a confrontarci presto io penso che lasciano da parte la politica politicante però si debba studiare uno sforzo si va a definire meglio uno sforzo ancor più incisivo per quanto riguarda le risposte possibili in questa fase per molti aspetti appunto positive quello che noi vorremmo fare definendo il hanno solo il programma
Di promozione per il due mila uno inciampi in gran parte ormai già definito ma definendo soprattutto alcune altri interventi legislativi ai quali teniamo particolarmente
Il dato che ci deve preoccupare che qui no sentito appena accennato e comunque che che il nostro export vive troppo di una frantumazione troppo accentuato
Voi sapete meglio di me di come siano esagera siano veramente troppe come dire le imprese che esportano troppo poco se così vogliamo dire i dati che abbiamo noi panno del centocinquanta per cento di queste centosettantadue mila imprese
Un turnover esagerato sui mercati non pare ovviamente
L'impresa è come la Buzzi Unicem abbiamo colto tutti il grido di dolore sul fatto che sareste un anno non è esattamente così insomma per quanto riguarda lo saprete sui mercati nazionali il dato vero nostro è che abbiamo appunto novanta per cento imprese impegnate nell'export che stanno sotto a fatturati del del valore di circa tre miliardi e mezzo allora il tema il problema che abbiamo e come consolidare questa presenza come far sì che questa presenza venga mantenute venga appunto difese se piccole bello ce lo siamo detti sino alla nausea
E io che vengo da una realtà insomma che è stata anche studiata da questo punto di vista come appunto Nordeste e dove l'Internazionale zone e e e forte devo anche dire che ovviamente tanti l'hanno già satinato piccolo può essere bello in eterno qui il fare squadra il fare i consorzi fare insieme cui iniziative sull'estro deve diventare veramente la politica del quotidiano io
Cieco questo livello per confrontarmi con voi perché di questo posso rispondere questo è ciò che compete a noi su questo deve esserci una nostra capacità di favorire i consorzi di favorire la messa
In rette di tutte le potenzialità che abbiamo ma ci deve essere anche una disponibilità da parte del sistema
Dell'impresa e a sostenere in questo senso il processo di di internazionalizzazione delle nostre impresa certo molto è Pasquin tanto tempo è passato dal lontano mille novecento
E settantasei quando avere reato esportare per anche solo per fare investimenti e oggi abbiamo per fortuna delle leggi che favoriscono questa delocalizzazione favoriscono nasce imprese miste Simest
Su questo ha portato col presidente un'esperienza credo quanto mai utile da rafforzare insomma c'è anche da questo punto di vista la possibilità di fare meglio e di più la programmazione che abbiamo in mente parte dal da da questi dati di frantumazione del sistema
E delle opportunità che dicevo prima io vorrei che su questo ci fosse ho veramente delle indicazioni
Ancor più nette ancor più chiaro insomma del sistema dell'impresa con Cerruti ci siamo già credo parlati
Hanno un livello molto concreto e molto diretto insomma penso che possiamo trovare qualcosa di più da metter dentro anche nella prossima finanziarie noi al di là delle risorse che abbiamo ma intanto per il commercio estero da storiche sulle circa cinquanta miliardi di contributo appunto diretto al ministero che si occupa di questo una scorsa finanziaria con il ministro letta stiamo valutando se sia possibile già in questa finanziaria come ci pare si possa fare
Inserire ad esempio strumenti per defiscalizzare le spese per l'impresa che esportano ma defiscalizzare in senso reale visto che i soldi non bastano mai per sostenere la promozione partiamo dall'inizio come un partito alla copertura di altro tipo di rischi i cui plafond comunque sono stati aumentati
Non secondo le aspettative ma insomma sono stati aumentati anche recentemente con le delibere del CIPE del Consiglio dei ministri
Penso che questo potrebbe essere un un ulteriore concreto sostegno in un momento in cui la competizione così forte ed è così accentuata noi con le risorse disponibili ovviamente non riusciamo a stare dietro a tutto ciò che ci viene richiesto e proposto dal sistema dell'impresa per nostra fortuna primo dire che vuole dire no la le richieste necessità sono sonoramente ampie sono crescenti
Però su questo ripeto già 'na cosa finanziare potremo fare qualcosa di più volevo fare una proposta per un maggiormente definita anche in un confronto che a brevissimo vorremmo fare anche con con tre con Confindustria sul resto ed è stato detto praticamente tutto sui sulla riforma che è stata attuata degli strumenti a sostegno delle impresa
Le leggi che riguardano la responsabilità affidate al Amin come se sono abbastanza notte sono chiare che era lo strumento principale a cui noi dobbiamo guardare de qua in avanti sia la quinta Commissione CIPE perché lì veramente c'è la possibilità di una programmazione efficace per quanto riguarda il sostegno alla al all'impresa appunto all'estero e per la loro internazionalizzazione il compito della così detta cabina di regia
Presso la quinta come ce ne CIPE dunque quello di superare la frammentazione degli interventi proprio per evitare azioni e politiche strutturate ed organi questo è un compito definito e assegnato al ministero delle Attività Produttive prima all'e-commerce e credo sia importante questo ruolo sottolineo è l'unica e l'unica commissione affidata o ministero dolce tesoro come coordinamento presidenze quindi ministero che appunto quanto mai prossime vicino al sistema produttivo del Paese io direi che da lì e lì potremo attivamente strutturare meglio in futuro le politiche che servono con anche i contributi dei sostegni che son venuti da che che vengono da rapporti come quelli a cui oggi noi abbiamo fatto riferimento l'altro punto mi fermo su questo senza parlare
Di quello che il presidente Mazzetti e presente unità hanno già detto per quanto riguarda la parte appunto pubblica
Su questo vorrei aggiungere solo che noi diamo molta importanza in questo processo di avvicinamento al sistema dell'imprese agli sportelli agli sportelli unici appunto per la internazionalizzazione
Risposta e sportelli regionali questo senso perché non tanto di metteremo come abbiamo già fatto in Emilia e come siamo prossimi a fare in Lombardia e poi in Toscana e anche il Friuli è pronto
Tutte le strutture che hanno o un riferimento statale ma lì devono venire anche tutte le strutture regionali deve venire devono venire sistema il sistema delle banche e del credito del sostegno appunto
Alla capitale che va all'estero devono venire sostanzialmente tutti coloro che della Internazionalizzazione la promozione all'estero su sono deputati sono incaricati credo sia un'esperienza che partita da pochissimo
Ma c'è un'esperienza che tutti siano dobbiamo concorrere a far crescere le Regioni devono definire perché ne hanno facoltà attraverso i decreti che hanno trasferito rosa di competenze
Devono definire presto in questo senso come intendono muoversi se vuole rimanere organismi leggeri di programmazione e la lasciare appunto arresto sistema della sua sia degli enti locali
Sia degli enti territoriali sia degli enti sia del parte così te privata lascerà resto tutto ciò che è utile a sostenere in questo caso ad esempio le imprese stesse noi
Sul sistema di sportelli unici regionali ripeto vogliamo veramente avere uno confronto sul territorio e avere in questo senso anche un metro di misura delle reali volontà di tutti di essere al servizio del sistema
Su questo se funzionano adesso vedremo lo proveremo sono sono appena pazzo a Bologna funzione certamente partiremo anche nelle altre regioni spero dice in questo senso uno spirito di emulazione da parte di tutti perché non può essere che una Regione celare altra meno spero che questo si superano anche altro tipo di frantumazione che si sono realizzate sul tema degli stretti grande caso di studio di scuola
Poi o voglio dire ci siamo resi conto che i distretti si sono anche una realtà territoriale ma poiché si richiudono non si ripetono in altre parti con le medesime
Occupandosi magari del medesimo settore comparto produttivo lì bisogna che facciamo
Maggiore sintesi maggiore sinergia anche lì quindi è una sfida in questo senso è un momenti questo senso abbastanza direi utile affascinante per tutti e in cui ognuno è chiamato a dare consigli ci in questi casi meglio di se stesse voi
Aspettiamo di avere anche anche degli sportelli delle indicazioni per quanto riguarda un'ultima opportunità che volevo segnalarvi che è quella legata ai piani due mila due mila sei per i quadri comunitari di sostegno noi vorremmo che dentro questi programmi molto importanti per la infrastrutturazione del Paese
Con risorse notevoli mise a disposizione stesa Comunità europea e che dovremo poi attivare anche risorse privato perché pubbliche ci sia la capacità di mettere dentro questi programmi che riguarda i cui CS
E così via di mettere anche dei Progetti precisi dei programmi precisi per quanto riguarda appunto la internazionalizzazione delle imprese
Se no per tornare al punto da cui sono partito
In base a cui mi sono scusato quello andiamo sul territorio e fatti grandi discorsi sulla grande macro economia su necessità che ci sono non ci sono le ferrovie non c'è il porto non c'è lo scalo ferroviario che funziona non ci sono le reti ferroviarie che funzioni così energie rimangono alti
E chi ne ha più ne metta insomma i temi che anche e giustamente i questo caso invece presente V si metteva
Su questo inviterei veramente a non perdere da parte di tutti noi l'occasione di dare quella scosso comunque quel sostegno che serve per rendere effettiva la possibilità di avere una politica nostra sostegno dell'impresa sono facciamo grandi strategie grandi diplomazie in questo centro in questo senso voglio dire una cosa
La politica del commercio estero delle attività produttive ovviamente la politica di governo per quanto riguarda la mia competenza in sintonia
Con ciò che governo definisce in ambito di politica estera e altrettanto vero che noi abbiamo a volte residenze particolari che dobbiamo anche saper tutelare mi viene in mente che ne so il caso delle dice non c'è la sua avessimo seguito solo gli aspetti come natura diplomatica magari non ramo vinto la gara per il secondo gestore telefonia
Mobile appunto come poi uscito a fare tele con quindi dobbiamo anche su questo sapere si imparare ciò che di positivo fanno altri paesi sono molto più coordinati dobbiamo anche sapere non giocare su due tavoli questo è il punto ma saper tener conto che ci sono anche delle esigenze dei problemi diversi
Che riguardano il sistema dell'impresa che riguardano l'economia in generale comunque questi sono gli obiettivi che ci siamo dati sono i temi di lavoro su cui siamo impegnati sicuramente
Non sono sufficienti per rispondere a quanto qui oggi è stato analizzato che è stato discusso
Però credo siano risposte estremamente concrete a livello molto pratico per ciò che serve al nostro sistema di impresa ci sono altre questioni non compete a me parlare di questo ma siccome Cogo ne ha fatto cenno vorrei anch'io
Dire conclude su questo che va beh a parte il tema del credito la questione dell'apertura se posso dire delle nostre imprese però di fronte ai problemi dell'Internazionale non è questione che tocca a voi come soluzione di categoria che tocca le imprese stesse
Perché anche studi di Confindustria hanno dimostrato mai chiaramente insomma che si si parla tanto appunto di globalizzazione di internazionalizzazione
Poi sul bordo dell'impresa media piccola l'impresa magari funzione familiare non né niente affatto disposta ad aprirsi ad accogliere un capitale che non sia quello appunto familiare raccogliere umana in cemento Esterna usare magari gli strumenti innovativi che ci sono questo studio per cui noi saremo i primi come imprenditori come numero di imprenditori
Nell'ambito del quattro nazioni industrializzate più i suoi dati d'Europa come proprietari voglio dire no di Piccini strumenti di questo tipo ma gli ultimi sempre tra le quattro nazioni per l'uso degli stessi nel modo migliore con la creazione di siti web ad esempio dei siti delle aziende dentro il sistema
Della Rete
Dimostra come siamo aperti rinnovazione siamo molto disponibili ad accogliere novità poi parla forse parliamo un po'tanto insomma concretizzarle su questo c'è un ritardo paese
Notevole per quanto riguarda anche la capacità la disponibilità di tecnici magari a dati i dati il mistero di industriali i nostri dati ci dicono che mancano circa trenta mila tecnici informatici
Utili se oggi tutta l'impresa voli sono dirette a realizzare magari siti web servono insomma per l'impresa
Nei primi sei Germania dimostrare che Paesi molto più avanzati su questo hanno dovuto ricorrere a bandi internazionali
Per trovare tutti i tecnici di cui avevano bisogno in questo momento no qualche migliaio di tecnici sono stati trovati fuori dall'Unione righe di questo e bisogna sistema tedesco come siamo nelle stesse condizioni siamo più indietro però comunque per quanto riguarda l'apertura a tutto questo
So di non aver fatto discorsi di grande politica economica di grande politica internazionale la parte che ci tocca è una parte molto più semplicissimo ostile a volte anche faticosa
Che è quella di cominciare a dare alcune risposte a me pare che aver preso atto della necessità di coordinarsi e della necessità di avvicinare il sistema istituzionale paese all'impresa e siano però delle risposte già adeguate le aspettative comunque che cominciano adesso è meglio adeguate aspettative che l'impresa è esprime poi sul resto evidentemente il ruolo dell'Europa il ruolo del WTO o altro ancora sono questioni su cui l'Italia sta facendo la propria parte io spero che lì dentro si riesce a far passare alcune idee
Su cui siamo impegnati cioè che va benissimo aprirci va benissimo liberalizzare però la difesa della qualità dei marchi o altro ancora è qualcosa su cui come si come sistema Italia ovviamente dobbiamo saperci battere come è giusto sia insomma in sede in
Tale questi sono impegni del nostro spero queste sono le risposte che stiamo dando
Vogliamo solo aperti a qualsiasi contributo così confronto ma soprattutto vorrei ringraziare ancora una chi oggi ci ha dato l'occasione di
Alla mente mirata e approfondita su alcune
Che a livello mondiale ci interessa in particolar
Devo dire che quello cui avete studiato e su tutto le indicazioni che avete dato rispondo
Effettivamente anche alla consapevolezza che noi ci siamo fatti sulle realtà di queste aree
M'induce semplicemente
Partecipato a questo dibattito
State particolarmente
Le fabbriche l'ho chiuso
Tenente colpito favole
Che oggi quali
Presente lanciati ricordava che in cinquant'
Ti esteri così l'ho capito io
Piccola e media impresa e questo è un dato che ci conforta
Impresa evidentemente Comanche Buzzi è anche se voi i francesi l'Ascom
Cavoli ma lo conosco se la Casa delle
E
Dando non soltanto con i loro prodotti ma anche coloro Investimenti son d'accordo molto copre spente umida quando diceva che centra il Salone non è un fatto positivo e fatto positivo quando decentramento
Vicino alle nostre imprese le informazioni ha fatto di a
Gare che il Monferrato
è una cosa positiva
Magari può essere una cosa un po'troppo curiosa
E comunque dicevo per quanto riguarda
Fra questi non lo posso tranquilizzare Confindustria non è
Te come lui ci ha chiesto e concreta
Menti che riguardano
Ringraziamo ancora sulle spalle dei raccogliamo vogliamo farlo in maniera concreta come lei ha detto scendendo dai massimi sistemi alle cose che ci interessano perché queste infondendo ruolo noi come associazione lei come responsabile per il commercio est
Dare delle risposte concrete alle domande grosso socia grazie a tutti