"Riflessioni sul futuro della sinistra e dell'Ulivo" Piero Sansonetti incontra Massimo D'Alema nell'ambito del Festival dell'Unità (argomenti: Il vertice del G8 a Genova e il movimento anti-globalizzazione; Analisi della vittoria elettorale della Casa delle libertà; La preentazione del Dpef e il ruolo del ministrodell'economia Giulio Tremonti;La modernizzazione come processopolitico fondamentale;La crisi nei Ds e la candidatura di PieroFassino a segretario; Analisi della situazione nell'Ulivo: ilruolo della Margherita;Il rapporto con la sinistra radicaledel PRC e con Fausto Bertinotti)
Penso che questo grande tema di una riunificazione della sinistra
Non vale soltanto come tema italiani ma è un grande tema mondiale
In fondo
Se noi vogliamo governare la globalizzazione abbiamo bisogno di un movimento politico della sinistra
In grado di interloquire di avere obiettivi comuni in tanti Paesi in diversi continenti
E gli ho fatto un lungo discorso sulla Cina ma per dire che
Sicuramente il giornale ha detto siccome c'è impagina ce l'hanno con D'Alema D'Alema se ne scappa decine chiaramente è una versione semplificata privo dei cashes per organizzare un viaggio in Cina bisogna deciderlo almeno sei mesi prima diciamo beh ma si capiva ciò che la Cina ha dei listini che non hanno a che fare con i ritmi dei nostri congressi si dice una volta abbiano chiesto a cioè laiche cosa pensasse della Rivoluzione francese
E che lui l'abbia risposto dice è un po'presto per formulare un giudizio
Foto
Fondo sono passati sopra dove sei
Però a parte il fatto che come è evidente non ho improvvisato un viaggio in Cina per sfuggire ai dibattiti interni congressuali
Però penso che anche un viaggio in Cina possa avere qualcosa a che vedere con i nostri dibattiti perché adesso
Avviciniamoci
Avviciniamoci un povero mantenendo questo
Mantenendo questo punto di vista dopodomani Venezia il G otto a Genova darò da oggi da domani credo anzi è iniziato già ieri in teoria ma insomma siamo giungendo alla allarme all'arrivo diciamo di decine di migliaia di giovani a Genova per contestare il G otto ora sono state date varie secondo me anche versioni semplificate di quello che avverrà in questi giorni a Genova non sicuramente però viene una cosa
Per la prima volta dopo io credo dopo dieci anni cioè dal tempo della dalla caduta del comunismo diciamo così in Occidente un movimento sicuramente
In questo momento abbastanza robusto un movimento giovanile di portata internazionale mette in discussione la struttura del capitalismo in Occidente alcuni naturalmente è un movimento molto complesso a frange estremiste a frange moderate a frange che discutono in toto il capitalismo e frange però pongono questa questione al di là della contrapposizione al vertice e del G otto e questo avviene non mente in cui nel mondo sicuramente c'è stata o almeno ha in corso almeno c'è un inizio di svolta politica la vittoria di Bush nelle elezioni americane
La vittoria di Berlusconi in Italia vogliamo aggiungere la vittoria della destra di Sharon in Israele diciamo hanno modificato la s'sento che l'Occidente aveva fino a a sette otto mesi fa quando era quasi interamente governato dalle forze progressiste
Tu non credi che questo ponga dei problemi alla sinistra europea e alla sinistra italiana
Che in qualche modo forse la sinistra europea e la sinistra italiana stanno sottovalutando
Ma non lo so se si possa definire il movimento
Che per semplificazione esibirsi chiamanti globalizzazione popolo di Seattle come
Si dice a partire dalle manifestazioni si attendono fece la sua prima apparizione questo movimento non so se si possano definire un movimento anticapitalista
Mi sembra una versione forse semplificata forse un po'ideologica
Sicuramente si tratta di un movimento che esprime una critica radicale degli Effetti
Del modo in cui la globalizzazione sta producendo i suoi effetti cioè innanzitutto sotto due profili
La globalizzazione produce nuove diseguaglianze
Secondo la globali
Sì
Io vedo questi due grandi problemi
Le diseguaglianze perché nella formarsi di un mercato mondiale unico
Dominato dalla mondializzazione innanzitutto della finanza
è evidente che il dominio dei Paesi più ricchi i paesi più forti
Diventa per certi aspetti ancora più schiacciante
In secondo luogo la mondializzazione sposta
Il luogo delle decisioni politiche
Verso una dimensione internazionale sovranazionale che sfugge a tutte le forme tradizionali di controllo democratico
Non sono i parlamenti non sono le opinioni pubbliche
Anche per l'informazione più difficile esercitare un controllo a quel livello
E naturalmente in questo pone
Attenti gli enormi problemi in particolare la sinistra
La sinistra in questi anni ha cercato
Di dare una risposta democratica al
Alle sfide della globalizzazione
Io credo che noi oggi se noi
Guardiamo anche qui con un orizzonte meno provinciale dove ci troviamo di fronte ad una battuta d'arresto in parte ad una sconfitta di questo tentativo di dare una risposta democratica
Noi abbiamo avviato negli anni scorsi un dialogo tra la sinistra europea i democratici americani
Che ha che aveva come tema questo
Il come il convegno di Firenze a cui partecipo Bill Clinton insieme Gerhard Schroeder insieme a sostenere a Blair
E al presidente del Brasile Cardoso
Aveva come titolo global governance cioè l'idea che
In un mondo dominato da un capitalismo globale
Dovesse dovrà essere dovesse sorgere un governo globale cioè una capacità delle istituzioni democratiche di regolare il capitalismo globale
Diciamo pure che
Questo processo
è andato avanti in modo molto faticoso
E che la destra a tutto sommato una risposta più semplice
E cioè lasciapassare alla globalizzazione considerare la globalizzazione come un un fattore di per sé di progresso con la globalizzazione è anche un grande fattore di progresso lasciar fare all'economia
Lasciare fare l'economia a lasciare fare alla finanza
I gestire la politica semplicemente nel senso di gestire la ritirata della politica
Lo smantellamento delle regole
O al massimo compito della politica è appunto quello di creare le condizioni della competitività
Rimuovendo gli ostacoli alla competitività in primo luogo il principale ostacolo alla competitività che lo stato sociale
Quindi la destra ha una sua risposta alla globalizzazione la destra cavalca la globalizzazione
C'è un movimento che contesta la globalizzazione
Lo spazio del riformismo Stanley governare la globalizzazione
Guai se noi dovessimo rinunciare a questo spazio io
Io credo che la manifestazione di Genova sia importante
E credo che noi ci dobbiamo battere per il diritto perché vedo nella manifestazione un modo di affrontare innanzitutto la grande questione della democrazia
Cioè si riuniscono i grandi della terra da c'è un un popolo che vuole fare sentire la sua voce è legittimo che se così è importante che sia così naturalmente dobbiamo sapere che il primo nemico di di questa volontà di democrazia la violenza però che la violenza
E è un'azione di pochi
Quindi noi rischiamo di avere due vertici di vertice dei potenti il vertice dei violenti se invece vogliamo lo spazio della democrazia bisogna mettere ai margini la violenza
Ma
Ripeto
Una sinistra democratica riformista
Non può accettare che in campo resti soltanto l'Apologia della globalizzazione della contestazione della globalizzazione
O noi siamo in grado di costruire le condizioni per governare la globalizzazione per regolare la globalizzazione questo abbiamo cercato di fare
Io io ho partecipato al G8 i coloni
Partecipato dentro la stanza della riunione
Il G otto di cui G7 G8 di Colonia ha rappresentato un momento importante
Perché allora
Sotto presidenza tedesca
E per iniziativa innanzitutto della sinistra europea il primo tema all'ordine del giorno fu la riduzione del debito dei Paesi poveri
E noi compimmo era la prima volta il G7 si occupava della povertà
E decideva una prima drastica misura di abbattimento del debito e come molti ricordano poi l'Italia decise autonomamente di andare oltre le decisioni di Colonia e
Di promuovere una più largo abbattimento del debito dei Paesi più poveri
E quello fu un segnale importante
Cioè noi non possiamo adesso dare la sensazione che siccome abbiamo perso le elezioni non siamo al tavolo della riunione non ci preoccupiamo di quello che si decide al tavolo ma soltanto di quello che si grida fuori
Perché sinceramente se noi avessimo vinto le elezioni come molti di noi credo lo spiegavano che saremmo stati lì
Intorno a quel tavolo
Rutelli sarebbe stato accanto a Bush
Insomma lui voleva che facessi ministro degli Esteri mai non è un segreto dato che non è successo sarei stato lì anch'io
Quindi attenzione cioè a me interessa moltissimo la manifestazione
Ma mi interessa molto che cosa deciderà Giglio
Non perché il G otto nell'incontro con il primo ministro cinese aggiunge lui mi ha detto il G otto non è il consiglio d'amministrazione del mondo
Ha ragione
Il G otto non è un organismo che possa decidere per tutti
E io credo che noi dobbiamo rafforzare le istituzioni democratiche che sono le Nazioni Unite che sono l'Unione europea
Queste sono le istituzioni democratiche della globalizzazione
Però il G otto è importante perché decide
La condotta dei Paesi più ricchi del mondo
Lì si concerta
Su alcuni temi la condotta dei Paesi più ricchi del mondo
Ed è molto importante che i Paesi più ricchi del mondo anziché perseguire loro interesse egoistico lavori rompere un equilibrio giusto
Quindi almeno interessa molto anche devo dire
Io mi sento ovviamente vicino alla grande manifestazione di sabato non quella di venerdì le darà l'assalto alla linea rossa quella ritengo sbagliato
Mi sento vicino a una grande manifestazione di sabato alla quale noi oggi abbiamo invitato i nostri iscritti a partecipare parteciperà anche una delegazione del nostro partito
Ma mi sento anche vicino a chi come Schroeder come Blair come Jospin saranno nella riunione per difendere i protocolli di Kyoto
Per chiedere che ci sia una grande campagna contro la povertà e contro le malattie in Africa perché mi sento parte di una sinistra riformista che è forza di governo che non organizza soltanto il corteo
Io
Qui qui cioè come vedi partendo da lontano abbiamo cominciato ad affrontare in qualche modo congressuale
Essere all'opposizione
è una cosa io non la considero una tragedia
Avrei preferito essere al governo
Però è stare all'opposizione siamo abituati non è una tragedia
Fare l'opposizione è una grande funzione democratica
Ma chi pensa che essere tornati all'opposizione significa che finalmente siamo tornati all'opposizione chi pensa che essere all'opposizione fa parte della natura della sinistra si sbaglia
Noi dobbiamo fare l'opposizione
In modo tale che la prossima volta torniamo al governo
Niente facciamo male
Io credo che molto importante mantenere questo profilo di governo della sinistra italiana e quindi questo legame tra la sinistra italiana
E la sinistra europea allora io vi pongo un problema a quel tavolo di Genova ci saranno alcuni miei compagni
Compagni
Che fanno parte del mio stesso partito il Partito del socialismo europeo
Io vorrei che sentendola ma da noi che siamo in piazza non si sentissero contestati
Ma si sentissero incoraggiati a battersi per obiettivi concreti
Elisa la figlia Alessia contestando non posso andare a contestare i miei compagni
Posso andare io soliti io dalla piazza li aiutò
Perché voi vi battete per dire a Bush vada Bousquet ricorderò domani spettatore anche voi cambia le carte in tavola e io che lo posso fare alla piazza perché ho perso le elezioni lo faccio da piazza ma per incoraggiare loro che sono nell'aria non per contestarlo ecco se noi passiamo improvvisamente dall'essere intorno al tavolo del G otto a contestare il G otto io credo che noi facciamo un salto all'indietro non in avanti
Questo voglio dirlo con estrema sincerità non lo considero un salto in avanti lo considererei un passo indietro
Avviciniamoci ancora un po'
Al governo ci sta a Berlusconi al governo ci sta Berlusconi
Su questo non c'è
Diciamo che
In campagna elettorale Berlusconi ha mostrato il suo volto più aggressivo è stata una campagna elettorale durissima una delle più dure credo degli ultimi gli ultimi quindici vent'anni
E poi per ora è al governo e sta iniziando a presentare al svolge la sua politica la presentazione credo che il documento di programmazione del DPEF
è il primo atto ce ne sono altri alcuni sono contraddittori
Mi sembra che c'è chi pensa che Berlusconi in fondo ossia un accidente della storia sia un
Diciamo il capo di un'alleanza un po'Armata Brancaleone che non ha grandi possibilità di di lasciare un segno della storia d'Italia e chi invece ha l'impressione che questo potrebbe essere potrebbe portare in Italia invece una leadership di destra che può lasciare un segno profondo una che può incidere profondamente nei nella storia d'Italia nei rapporti sociali dei rapporti politici nel cambio della politica qual è o oggi che la campagna elettorale è finita ormai da un po'di tempo qual è il tuo giudizio vero su Berlusconi e su questa alleanza
Ma io io non considero Berlusconi adesso a parte la persona di Berlusconi Berlusconi ha avuto l'abilità di interpretare lo spirito pubblico di una larga parte degli italiani
Guai se noi non vediamo che si tratta di un fenomeno che ha una base di massa molto forte
E questa spinta a destra
Si è delineata nella società italiana a partire dalla metà degli anni novanta non è un fenomeno di adesso
Direi che questa opinione di destra ha preso forza con la crisi della Prima Repubblica quella che è stata chiamata la Prima Repubblica il sistema dei partiti
Il declino di di quel tipo di democrazia ha lasciato aperto il campo ad una forte spinta a destra e qui tratti culturali sono stati la rottura di un certo spirito di solidarietà che aveva retto il vecchio Stato sociale ma anche il patto di solidarietà tra nord e sud del Paese
L'avanzata dell'antipolitica
La crisi dei partiti ha determinato una grande spinta di tipo antipolitico
L'antipolitica è una una cosa molto seria radici culturali profondi in Occidente
Non voglio disturbare ma io che mi occupo di attività di carattere culturale da oltre un anno anche se vengo considerato responsabile di tutti i fatti della politica italiana insomma
Onestamente questo più per fama che per realtà
Ho promosso un ciclo di conferenze
Sulla politica e l'antipolitica che adesso pubblicheremo non volume io stesso ho tenuto una conferenza sull'antipolitica
E poi c'erano partecipato molti intellettuali di valore che considerò uno dei primi tentativi serie di analizzare da sinistra questo fenomeno dell'antipolitica questo ciclo organizzato dalla Fondazione che io Treciento
Quindi io credo anzi non ho dubbi che è così Berlusconi non è un accidenti
è stato leader che ha cercato di interpretare questa spinta
D'altro canto l'elezione le ha vinte nel novantaquattro
Le avrebbe vinte nel novantasei io mi sono sforzato di volte di dirlo sono stato criticato per questo
La critica è legittima diciamo ma io osservo le curioso che le critiche più feroci che io ho ricevuto le ho ricevute quando mi sono limitato a dire la verità
Tutte le verità incontestabili diciamo che però hanno suscitato una violenta irritazione dei miei interlocutori
E quando nella discussione ci si evita per la verità non è un buon segno
Generale un cattivo motivi cominciare i dibattiti ora non c'è il minimo dubbio che nel novantasei la somma dei voti raccolti da Berlusconi Fini e Bossi era quasi il cinquantaquattro per cento degli italiani
Quindi non è che quel voto fotografa solidale che andava a sinistra
Io dissi noi abbiamo vinto con la politica la politica ha battuto la società civile perché fu L'Unità
Ci riuscimmo a costruire intorno al progetto dell'Ulivo con Rifondazione Comunista con Dini
Che consentì di battere una destra divisa è successo il contrario è successo il contrario adesso nel due mila uno diciamo sì
Nel novantasei le cose andarono così ma lo ricordo queste tappe per dire che la vittoria di Berlusconi non è un evento come mi pare è una cosa che viene da lontano cioè noi malgrado cinque anni di governo dell'Ulivo e prima del Governo di uno due anni di governo Dini cioè sette anni di governo di centrosinistra del Paese
Noi non siamo riusciti
A Erodiade
Quella spinta sociale e culturale verso destra che si era manifestata Fini dal mille novecentonovantaquattro
E che si è mantenuta vigorosa forte malgrado malgrado
Gli anni di governo riformista del Paese
E alla fine e poi Berlusconi come dire si è fatto furbo col tempo nel senso che ha saputo organizzare meglio le sue forze ha tessuto le sue alleanze ecco si è preparato meglio alla competizione e ha vinto malgrado che non abbiano avuto più nel due mila uno hanno avuto meno voti del novantasei vive
Cioè in un
Qualcosa hanno perso rispetto al novantasei e tuttavia hanno mantenuto anche grazie alle divisioni del centrosinistra
Quel vantaggio necessario per vincere le elezioni ma cioè detto questo che non è che il riassunto di quello che è successo perché sono delle mie analisi questa è davvero semplicemente la realtà
Questa descrizione della realtà sta a dirci che noi siamo di fronte ad un fenomeno più a fondo
Ad un fenomeno che ha delle basi sociali
E che sconfiggere questa destra richiede una battaglia sociale e culturale nel Paese di non breve momento
Il fondo noi abbiamo misurato anche il limite di concerto riformismo dall'alto
Che in questi anni ha ottenuto grandi risultati
Che i cambiamenti del paese ci sono stati
Ma non è riuscito a conquistare un più largo consenso
Anche perché noi non siamo stati in grado di accompagnare questo riformismo dall'alto con un processo sociale che fosse in grado di investire dal basso la società
Quindi io credo che noi siamo di fronte ad una sfida di novembre veri e penso anche io l'ho già detto che questa volta
Io non credo che Berlusconi abbia sviluppato una capacità di governo enormemente maggiore rispetto a quella del novantaquattro
Però penso che sia più saldamente insediato dice
E credo che noi non avremo governo che cadrà dopo sette dubito di questo credo che sarà una sfida più lunga e più complessa che richiede una capacità
Di opposizione e di costruzione di una prospettiva alternativa
E spero di questo dobbiamo discutere nel nostro congresso
Naturalmente mentre discutiamo io sono perché l'opposizione alla si cominci anche a fare che
Loro stanno cominciando a governare a modo loro e i segnali sono molto preoccupato
Ecco come lo giudichi tu il
Il documento di programmazione economica quale tipo di linea governativa fa pensare
Ma io non ho letto il testo diciamo soltanto tirato fuori da internet stamattina il sunto che
Che era sul sito della presidenza del Consiglio diciamo non ho avuto un coro opportunità di leggere l'intero testo però si capisce abbastanza diciamo la filosofia
Innanzitutto non hanno fatto precedere DPF da una grande operazione di propaganda e di diffamazione
Cioè hanno messo neanche detto qui c'è un enorme buco
Noi abbiamo un ministro dell'Economia ministro Tremonti che secondo me è un personaggio abbastanza emblematico
Di questa nuova classe dirigente della disinvoltura della mancanza di senso dello Stato
Perché nel giro di poche ore Tremonti ci ha detto che il buco della finanza pubblica era tra sessanta e quaranta mila miliardi poi ventiquattro mila così come non sono noccioline
E questo è avvenuto nel giro di alcune ore
C'è di che essere preoccupati fatti sono rimasti abbastanza preoccupante anche a Bruxelles diciamo questa girandola ecco perché era un'abituale avviato una classe dirigente più seria
Ora non c'è dubbio che c'è un certo spostamento che d'altro canto il governo aveva già segnalato al governo Amato aveva già segnalato nella sua ultima rilevazione di finanza
Che deriva innanzitutto dal fatto che i risultati in termini di sviluppo sono stati minori un po'minori rispetto alle attese
In secondo luogo da minor gettito in particolare per l'andamento della Borsa anche minore gettito da capitali Kenzo
E poi in parte da una
Crescita superiore alle previsione della spesa sanitaria da parte delle regioni in primo luogo da parte delle regioni governate da loro
Perché diciamo l'apertura ai privati
Con il denaro pubblico che sta facendo la Regione Lombardia per esempio concorre a sfondare le previsioni di spesa pubblica
Perché nel momento in cui loro rimborsano a piè di lista le prestazioni anche offerti dai privati per favorire la medicina privata questo determina qualche problema per la finanza pubblica
Quindi indubbiamente c'è un certo spostamento d'altro canto
Era previsto che si dovessero intervenire con delle misure correttive
Tutta la campagna col io ricordo che quando si formò il governo Dini dopo sette mesi di governo Berlusconi dovrebbe fare una manovra correttiva di sedici mila miliardi
Nel primo provvedimento diciamo
Tutta se lo ricorda molto bene verità perché fu il famoso voto di fiducia diciamo che lei risolse a favore del governo Dini
Benissimo
Perché altrimenti Berlusconi avrebbe governato sin da allora se fosse stato sempre per leggendario compagno Bertinotti sa paventano apparenze a
Tante tempo fatto
Va bene detto questo
Loro hanno fatto una vera e propria campagna di diffamazione
Per seminare nell'opinione pubblica la convinzione che quello che hanno promesso perché non faranno
Non lo possono fare a causa dei guasti lasciati dal centrosinistra e lo hanno fatto attraverso un uso il degno dei mezzi del mezzo televisivo indegno
Degno che ci fa capire come noi saremmo di fronte ad un governo televisivo del Paese cioè in cui la manipolazione sistematica dell'opinione pubblica sarà uno degli strumenti di governo
Detto questo il DPEF sì non è un ci si crede ma una parte civile perché è che è tanto basta attuazione
Ma ecco detto questo che il DPEF contiene misure a favore delle imprese
E non contiene nulla a favore delle famiglie
Avevano promesso meno tasse più pensioni e c'è tutto questo e proiettato in un futuro indefinito
Mentre invece
Il favore alle imprecise c'è subito perché la Tremonti bis
è un modo di favorire anche la elusione fiscale massiccia da parte delle imprese e di preparare nuovi buchi
Quelli veri
Perché indubbiamente quello un provvedimento in cui costo finale largamente imprevedibile l'altra volta i sedici mila miliardi di buco in sette mesi furono appunto un effetto tra l'altro della legge Tremonti
Qui se vuol dire la filosofia il DPEF questo
Favoriamo l'impresa
Questo rilancerà l'economia indiana
Questo ci consente di dire che la la la crescita economica nel due mila due non sarà il due quattro come prevedono tutti gli istituti mentre uno qui si dà i numeri diciamo come giocare azzardano e test
Quindi in qualche modo è chiaro che se si prevede una crescita assai maggiorata rispetto alle previsioni ragionevoli si prevedono più entrate più ricchezza e benessere per tutti che sostanza DPF dice aiutiamo le imprese e ci sarà più benessere per tutti forse scatta il teste infatti con l'aggiunta che esse non andrà così è colpa del governo Amato da questo in sostanza dice che è stata un documento abbastanza singolare insomma noi siamo siamo passati alla demagogia e al populismo il populismo è una cultura che regge questo modo rigore
Un populismo a favore dei più ricchi perché ripeto mentre agli altri si dice che si farà alle imprese si dà
Questo è chiaro a questo c'è scritta la diciamo
Se ti ho ascoltato recentemente diversi tuoi discorsi ho letto alcune tue interviste anche di altri
Di Fassino di altri compagni del diciamo una delle parole chiave
Pretura aggiornamento politico è la modernizzazione del Paese no cioè l'idea che il compito fondamentale che alla sinistra in Italia e in Europa eccetera eccetera è quello di guidare e di governare
La modernizzazione Italia in particolare perché è una società la società civile una sfida economica la società politica che alcune grandi strozzature che vanno risolte
E che la sinistra il compito di risolvere So You o schema di Zandobbio diciamo provata riassumere con i tuoi
Interventi che ho sentito in
Il dubbio che c'è in alcuni eh ma riesce la sinistra a guidare la modernizzazione senza di fatto inseguire la destra
E cioè non è poi la modernizzazione alla fine dei giochi nient'altro che un modo un po'più soft diciamo così
Di seguire le leggi del mercato e cioè di semplificare il funzionamento del mercato a favore delle potenze economiche a favore dell'economia a favore dei poteri forti la parola diciamo un'altra parola famosissima nel dibattito politico di questi mesi di questi anni oserei dire flessibilità usata talvolta la destra e talvolta da sinistra
Con accezioni diverse con significati diversi con obiettivi diversi ma non rischia invece anche quella alla fine di essere semplicemente uno strumento economico di più semplice il governo dell'economia da parte di chi già ha il potere sull'economia non rischia cioè questa modernizzazione che di diventare
Un obiettivo che arresta campato in aria e che non riesce a trovare poi una concretezza politica
Da sarebbe interessante fare una una riflessione non considerarla provocatoria perché
Noi stiamo facendo il dibattito che erano fatti i laburisti inglesi dieci anni fa
E le obiezioni che vengono mosse queste
Cose che io dico che dice Fassino che tu hai richiamato sono esattamente le obiezioni che venivano mosse a Blair nel gruppo degli intellettuali che con lui scrisse un famoso rapporto sul Social Justice che preparò la vittoria della sinistra in Gran Bretagna contro la destra dopo un lunghissimo periodo di governo della signora Thatcher
Ora io spero che noi per arrivare a capire queste cose non dobbiamo aspettare un lunghissimo periodo di governo dell'onorevole Berlusconi
Spero che noi ci diciamo questa svolta la facciamo prima
I doveri aspettare che la modernizzazione e la quindi Berlusconi per un decennio
Che sarebbe piuttosto negativo per l'Italia e non solo per la sinistra ma detto questo detto che noi ripeto possiamo forse trovarci della esperienza della sinistra europea
Che ha fatto questo stesso dibattito dieci anni fa
Risolvendo lo diciamo dibattito già fatto con le stesse parole
Con
Le stesse obiezioni con vede poi in fondo diciamo che dobbiamo pensare che noi in Italia siamo paese strane cose diciamo un come gli altri Paesi europei un pochino indietro direi tutto sommato
Come gli altri grandi paesi europei anche la sinistra italiana si trova di fronte più o meno gli stessi problemi
Quindi io suggerirei da questo punto di vista di evitare di dovere sciogliere questi problemi dopo un lungo periodo di governo della destra
E cercherei di guardare in faccia la realtà
Noi
Noi abbiamo perso le elezioni innanzitutto nella parte più moderna e più ricca più avanzata evoluta del nostro Paese
La destra vince
Nord vince nel nord est
Nella parte più dinamica
E più evoluta del paese
E segno che
Nella parte più moderna dell'Italia
Si ritiene che la destra sia più in grado di noi di dare una risposta ai bisogni di una società avanzata complessa moderno inserita nella competizione globale
Noi non abbiamo perduto perché una larga parte dell'elettorato ci ha abbandonato
Perché vado giù con l'accetta passa l'analisi però va fatta con la serietà delle i grandi numeri sono molto importanti noi non abbiamo avuto nel voto una contestazione da sinistra
Non abbiamo avuto una crescita abnorme dell'astensionismo anzi si è ridotto notevolmente rispetto alle elezioni regionali
Rifondazione comunista che ha giocato tutte le sue carte su una critica verso di noi dicendo voi siete i modernizzatori che inseguono la destra cioè un po'le cose
Che in modo più forbito diciamo tu mi dicevi adesso ha dimezzato i suoi voti fatto una campagna elettorale su questo tema su questo questa linea ne sono passati dall'otto al cinque per cento dei voti non è che hanno raccolto un consenso
Qui se noi vogliamo guardare in faccia alla realtà del Paese come emerge da questo voto
Anche nell'ambito del centrosinistra dell'Ulivo l'elettorato ha premiato piuttosto la forza che è apparsa più moderna
Più moderna più modernizzatrice diciamo rispetto a quella che è apparsa più arcaica perché la Margherita è apparsa io sono io sono contento che ci sia la Margherita tuttavia rimane ancora una scommessa la Margherita tutta mi è apparsa agli elettori come una forza più moderna
Più
Più innovativa noi
Il voto ci dice che l'elettorato si sposta verso le forze che appaiono meglio in grado di interpretare la modernizzazione del Paese
Poi noi possiamo decidere che del voto non ce ne importa niente
è una linea possibile diciamo però se noi vogliamo partire dalla realtà dell'Italia e vogliamo riconquistare la fiducia di una parte dei cittadini credo che noi dobbiamo guardare in faccia la realtà la realtà è questa e ti scrivo io non è una mia idea questi sono fatti Brando di quei fatti s'arrabbiarono falso sempre fatti restano testardi come diceva quello là
Questa è l'analisi oggettivo
Ora
Entriamo nel merito che cosa significa la modernizzazione del Paese
Modernizzazione del Paese non è un processo non entro
è un terreno di scontro
E questo è il vero problema
Certamente ci sono modi diversi di interpretare la modernizzazione della del paese
La modernizzazione del Paese significa senza dubbio avere un Paese più aperto
Meno corporativo
In grado di valorizzare di più i suoi talenti
Di avere un Paese meno vecchio l'Italia un Paese chiuso corporativa egoista vecchio paese dell'invecchiamento della popolazione tra i più impressionanti de uno dove il tasso di natalità e fra i più bassi del mondo
Quindi certo non appare come un Paese che ha una straordinaria fiducia verso verso il futuro
Ora modernizzare il Paese significa aprirlo verso il futuro combattere le rendite corporative
Investire sulle capacità delle nuove generazioni
Avere un'economia più mobile più flessibile senza dubbio
Però vedi qui ci sono due modi diversi di interpretare queste esigenze c'è chi pensa che la flessibilità la mobilità l'apertura vadano tenuti soltanto dal lato del lavoro di perline
C'è invece chi pensa che si tratta di un grande processo che mette in discussione
L'assetto di quei poteri forti Cutuli fatto riferimento che mette in discussione l'organizzazione di altri potenti pensò ordini professionali rendita finanziaria
C'è chi pensa che la competitività si ottenga soltanto attraverso una riduzione la compressione dei diritti dei lavoratori c'è chi pensa che la si ottenga investendo di più sulla scuola sulla ricerca sulla formazione sulla cultura sulla
Sull'innovazione sono modi molto diversi di interpretare la modernizzazione del Paese
E allora
Io dico spostiamo il terreno del confronto
Perché se noi in qualche modo
Accettiamo l'idea che modernizzazione fa rima con destra
E che dire modernizzazione significa inseguire la destra noi concediamo alla destra l'egemonia poco da fare
Perché una forza che dice la modernità
è nell'altra metà campo rispetta dove sto io
E destinata a perdere le elezioni guarda reciprocità inventare tutte le cose di questo mondo
Possiamo passare in rassegna tutto il mondo vegetale sagoma perderemo l'esenzione
Se invece noi cominciamo a dire no La Pira modernità noi siamo in termini di un'autentica modernizzazione del Paese e la modernizzazione mette anche in discussione certi certe rendite tradizionali del no faccia un esempio che arrivano ci capiscono subito diciamo noi abbiamo governato in Italia dove più dove meglio dopo il peggio un grande processo di modernizzazione dei porti
Italia
Lo abbiamo fatto dovendo combattere in casa nostra
Perché i porti italiani erano in parte bloccati in parte bloccati nella loro capacità competitiva da una organizzazione corporativa
Che in parte si reggeva su una nobilissima corporazione di lavoratori lavoratori portuali
Ora noi abbiamo dovuto fare i conti con queste posizioni corporative
Abbiamo portato questi lavoratori a diventare non più una corporazione ma in grado di eh diventare in qualche modo imprenditori li ho trasformati porti italiani in aziende competitive
Abbattendo i costi e riportandole sul mercato mondiale abbiamo fatto nessuna lotta politica
Abbiamo fatto combattendo un corporativismo che era accampato in casa nostra ma se noi non avessimo fatto e avessimo detto cari signori questa modernizzazione di destra
Dai portici avrebbero cacciato via adesso inserendoci da privati basterebbero più non ci sarebbero più le compagnie se le compagnie non avessero saputo diventare impresa
Allora
La modernizzazione e la sfida
Interpretarla da sinistra significa avere il coraggio di vedere le incrostazioni corporative che sono in casa nostra ma anche di combattere le rendite i privilegi
Che escono
Stadio dico foto riforma degli ordini professionali un capitalismo più aperti più democratico non dominato da ristretti gruppi un sistema finanziario più accessibile per le imprese sono grandi battaglie che spostano gli equilibri di potere
Ma se noi invece andiamo ad una discussione in cui chi dice modernizzazione vi si dice tu hai tradito
C'è una bellissima frase di bolle
Che dice dichiareranno traditore
Prima di capire che tu porti di porti al successo il corteo successo anche le loro idee disarma prima di chiameranno traditore diciamo
Allora se noi partiamo dall'idea che chi dice modernizzazione insegue la destra allora continuerà a vincere la destra
Questo è un punto cruciale vedi piano piano stiamo snocciolando i nudi vere le parole chiave del nostro congresso
Se dobbiamo avere una sinistra che è chiusa Monticello provinciale una sinistra che guarda al mondo
Se dobbiamo avere una sinistra che vuole continuare ad essere forza di governo di governo della globalizzazione e della società italiana oppure una sinistra che
Se vogliamo avere una sinistra che vuole guidare la modernizzazione una sinistra che lascia questa parola chiave alla destra
Questi sono i temi rinnovi del Congresso no tutte le correnti gruppi leso conviene dopo questi sono i nodi politico-culturali su cui si gioca il compromesso every che piano piano li stiamo snocciolando tutti uno
Siccome ci siamo arrivati vicinissimo
Entriamo
Il congresso ormai è in corso io semplifico molto anche in maniera arbitraria vicino nessuno può arbitrare di una semplificazione
Cioè il partito che fondamentalmente mi pare di capire da quello che ho sentito sia seguendo personalmente i lavori a direzione sia leggendo successivamente i giornali e diviso in due parti
Semplificando ancora giornalisticamente vi sono i dalemiani e ci sono di anti dalemiana chiamiamoli senza e potrei sono due aree supposizioni a volte supposizioni che si comprendono
Ma io credo che tutti quelli che sono qui presenti vorrebbero un congresso in cui si discute divine politiche delle cose di cui abbiamo discusso fino a questo momento e di qualche altra
è un congresso in cui le divisioni dove ci sono si vedono che non siano necessariamente diciamo così cristallizzate
Che non siano soprattutto funzionali alle correnti ma che siano funzionali alle idee se poi ricorrenti ci sono diciamo una cosa abbastanza normale nella dialettica politica moderna però il timore di tutti è quello che non sia così il timore ridotti e che nonostante tutto e nonostante molte dichiarazioni stiamo andando a un congresso
Che ancora una volta e sia un congresso dove prima che dell'idea si discuta degli uomini
Talvolta di vecchi litigi talvolta di vecchi rancori spesso di personalizzazione questo piano quello che io sono convinto tutti presenti dal primo all'ultimo vorrebbero
Date vogliamo sapere il primo è possibile evitarlo secondo tu puoi dare un contributo per evitare che questo pende
Innanzitutto vorrei non schierarmi tra dalemiani e anche la linea questo è più complessa e già ora
Si può fare ma il più grosso io trovo che anch'io sono abbastanza preoccupato diciamo dal rischio di un congresso che si incarica di questi elementi avrei preferito un altro percorso vedo anche il rischio di un processo lungo e logorante
E avrebbe ferito leggero il segretario
D'altro canto trovavo persino abbastanza naturale che l'uomo che noi abbiamo messo a fianco di Rutelli nella campagna elettorale potesse essere eletto segretario del partito compagno che ha forza esperienza
è un uomo tranquillo
è un uomo anche di garanzia Piero Fassino conosco danza volevamo
Ogni due mesi provai
è uno che credo sarebbe anche una garanzia nei confronti delle lotte persona nel senso che un uomo
Che non ha non è mai stato dominato da queste spenti io ricordo bene che quando ci candidiamo Veltroni ed io l'un contro l'altro alla guida del partito Fassino uno dei principali sostenitori della candidatura di Veltroni
Uno dei più agguerriti anche perché è un uomo
Di polso diciamo pure
Debbo dire anziché nello schieramento contro il quale in quel momento io mi battevo lui sì sicuramente era il pilastro più robusto fu un osso duro diciamo
Quindi non è un uomo di cordate personali un uomo libero
E in un momento così delicato avere un segretario che poteva essere scelto in cui poteva convergere secondo me è un'ampia parte del partito dopo avremo fatto un congresso più libero che per discutere di più delle questioni per approfondirle
Non si è voluto
A un certo punto si è detto che non lo si poteva fare perché non volevo io
Devo dire che questi argomenti lo dico sinceramente innanzitutto mi addolorano
Perché insomma sinceramente ecco
Io posso capire anche la diversità delle opinioni
Però ecco partito non può distruggere il pari suo patrimonio patrimonio fatto anche di persone
Onestamente
Spero che sia una facezia giornalistica che si vuole fare un correntone anti dall'Emilia
Perché onestà però sono sicuro è un una lo scherzo dei giornali diciamo perché sono due brutte parole primo correntone
C'è bisogno di chiarezza e non di correntone
Secondo voi anti dalemiano
Preposte per qualcosa Bolivia
Trovo che la cosa
Non è un non è un terreno positivo qualcosa
Mi rendo anche conto che può darsi yankee io apostati resuscitato in alcuni casi compagni diciamo sentimenti di questo tipo però bisognerebbe cercare di dominare questi sempre
E di guardare alla sostanza dei problemi che abbiamo di fronte alla ricerca delle soluzioni io sono convinto che noi abbiamo bisogno di tutte le risorse di cui dispone questo partito siamo in un momento difficile
Personalmente sinceramente il giorno so
Io non mi sono candidato alla guida del partito
Non chiesi io di essere eletto presidente
Accettai verrà spirito di servizio diciamo
Vorrei rassicurare i essere presidente del partito non corrisponde ad alcun potere
Presidente del partito sono il potere di convocare l'Assemblea nazionale siccome si è deciso di non farlo sostanza mezzo come presidente Barroso disoccupato prego garantisce non non è nulla presidente del CNEL nulla
è un puro titolo onorifico che io ho assunto alla vigilia delle elezioni nella convinzione che questo potesse essere utile al segnale di impegno
Sono stato capo del Governo e me ne sono andato
Mea sponte
Quindi sinceramente che io sia attaccato alle poltrone insomma di difficile ci vuole una bocca perché
Ero convinto in quel momento che abbandonando la guida del governo
Avrei favorito un processo di ricomposizione unitaria del centrosinistra l'ho fatto per dedizione alla causa
E quando me ne sono andato dalla guida del Governo non ho chiesto nulla
Nulla
Mi sono trovato da solo un lavoro sono messo a studiare
Pensando anche qui che organizzare convegni corsi di formazione e seminari potesse essere utile alla sinistra
Ora sinceramente è difficile trovare
Io non mi ricordo dice di persone che abbiano dato dimostrazioni così lampanti di disinteresse personale
Prego
Se sì pretende che io mi dimetta dalla vita politica questo non sono disponibile a farlo
E perché
Va
Massolo
Berlusconi ha cercato di farlo
Venuto pure con l'elicottero diciamo ma non c'è riuscito
Ma da noi non lo aspetta
Da altri no lo dico sinceramente
Ma detto questo
Io in questo momento ritengo che noi noi abbiamo bisogno di una discussione libera
Che poi a un certo punto
Siccome anche qui non fui io a proporre uno statuto del partito ora tutti si lamentano perché lo statuto del partito impone che
Firmando una mozione ci si candida a fare il segretario
Tutti possono lamentarsi meno che i membri della segreteria del partito
Insomma è singolare che sto onestamente quindi c'è un problema di di di di senso di responsabilità
Cioè io mi sono sempre fatto carico delle mie responsabilità
Chi ha guidato il partito al congresso di Torino non può però non può dire che lo Statuto sbagliato
Potrà proporre di cambiarlo al prossimo congresso da ma comunque lasciamo per
Quindi
Non siamo di fronte ad un congresso nel quale e ripeto non è cosa che abbia voluto io chi avrei preferito un altro percorso
Ma non lo si è voluto
Si presenteranno delle mozioni
E connesse dei candidati alla guida del partito
Poi decideranno gli iscritti nelle sezioni
è un meccanismo che può apparire anche limitativo
Orig do
Però anche il vantaggio di essere un meccanismo democratico
Dobbiamo vedere neanche i vantaggi ripeto anche qui non si tratta di una mia idea tratta di un sistema che non lo so escogitato io all'epoca io ero presidente del Consiglio confesso non mi occupai del nuovo Statuto gran parte tuttavia c'è
è sicuramente un meccanismo un po'rigido
Però noi non possiamo cambiare le regole
Durante il congresso perché non è serio per un partito che vive già un momento travagliato e complesse
Quindi si tratta di affrontare questa procedura con serietà
Con serietà
Chiarezza di posizioni politiche
Trasparenza
E anche con una civiltà di discussione tra di noi che consenta il giorno dopo questo congresso sarà finito finalmente di continuare a vivere a lavorare insieme chiunque prevalga e di e ripeto io non sono tra quelli che si candidano quindi la mia posizione eh
Di io voglio soltanto dare una mano non sono candidato al nulla
Però ecco credo che la discussione non possa essere utile non possiamo discutere
Tra conservatori traditori cioè i termini anche del Biba
Lo dico davvero nei termini di una pende da parte di uno che ha avuto fra sicuramente grandi responsabilità nella sinistra i termini della discussione non possono essere reciprocamente distrutti
Bisogna che ci sia anche un modo di scooter
Che consenta un confronto sereno
E all'indomani le chi si possono insieme perché io ritengo che ci sarà bisogno comunque di tutte le energie di cui questo partito può disporre
Quindi
Adesso stiamo parte ascoltando in parte parlando poi in parte anche qui diciamo senza ipocrisia si vanno delineando schieramenti congressuali no
Anche lì si è rimproverato a Fassino tutti candidi mentre invece dovevamo ascoltare il partito ma anche altri si stanno consultando preparare loro mozione
A terra che siamo ragazzini tutti sappiamo tutto non è che non è che c'è chi si candida in chi ascolta lo Spezia siamo alla vigilia di un congresso in cui si vanno delineando gli schieramenti congressuali
Allora Fassino ha avuto la trasparenza di dire io sono disponibile a prendere questa responsabilità aspetto dico viva la faccia
Dell'onestà intellettuale di chi l'ha detto
Perché nel frattempo non c'è stata l'Assemblea degli ulivisti a Orvieto
Cui hanno presentato una piattaforma congressuale hanno annunciato che presenteranno un loro candidato
Non c'è stata la riunione della sinistra non si annunciano altre riunioni è del tutto evidente che in questo momento si vanno delineando delle posizioni congressuale
E che il meccanismo congressuale
E tale per cui queste posizioni si confronteranno di fronte ai congressi di sezione
E porteranno ad una scelta che sarà insiemi di linea e di leadership io dico
Nulla di questo è drammatico
Se
Viene vissuto con serenità con la consapevolezza che comunque alla fine gli uni avevano bisogno degli altri e vi parla uno che non non non crede di firmare alcuna mozione
Io personalmente
Non che io non non sarò io stavo nella battaglia politica congressuali non c'è dubbio
Ma ritengo di non apporre la mia firma
Perché sono il presidente del partito perché tutto sommato mi rendo anche conto che una mia sovraesposizione può anche citare gli animi diciamo cosa di cui non c'è bisogno per nipote del Duce
Detto questo io credo che alla fine tutti avremo bisogno e di tutti
Spero che da questo congresso emerga con chiarezza una una maggiora
Lista del partito
Perché un partito anche bisogno di una maggioranza anche per valorizzare le altre opinioni
Non so quale una maggioranza e personalmente spero che questa maggioranza di una chiara impronta socialista europeo riformista
E non ci separi diciamo dalla sinistra europea dal grosso della sinistra europea
Quindi la mia posizione e chiara
Però vedere io vorrei anche cercare di portare una parola di serenità
Nessuno si deve sentire
Minacciato da da lei io sinceramente devo dirti la verità Sansonetti
Non è che quando vedo che vogliono fare le cose anche i dalemiani mi spaventa
Mi dispiace ma non mi spavento vuol dire sinceramente
Ma vorrei anche dire che nessuno deve essere spaventato diciamo il sottoscritto non intende promuovere campagne
Semplicemente esprimere nessuna opinione con spirito costruttivo che nessuno più di me eh preoccupa
Del rischio di una discussione lascerà
Io avverto c'è il bisogno di una sinistra forte viva
Di una sinistra che non rinunci anche alla sua ambizione politica
Noi oramai siamo dentro una coalizione in cui non c'è più i DS i sette nani
Siamo in una coalizione in cui dall'altra parte volutamente è riuscito a confederale nella Margherita con un'operazione che ritengo importante impositiva
Forse che hanno anche un certo spirito di emulazione di competizioni ma perché perché negarlo
è ragionevole loro hanno detto loro stessi
Alleanza con i DS preoccupazione perché i DS questo mi fa piacere che lo dicano
Ma allo stesso tempo anche emulazione
C'è chi ha parlato in quell'assemblea di partito guida dell'Ulivo
Secondo me questa non è una bella espressione io non credo che il problema è capire chi fa il partito guida anche perché il partito guida ricorda delle cose non simpatica
Ma lascia però non c'è dubbio che noi in questo momento si chiamò anche stimolante
E ripeto in una collaborazione che non deve essere vista staticamente non c'è il centro e la sinistra
Io non la vedo tanto così la struttura dell'Ulivo
Io vedo che c'è un riformismo di matrice cattolica liberaldemocratica
Nella Margherita e c'è un riformismo di matrice socialista un riformismo legato alla tradizione della sinistra sono tre tu i riformisti lì che si affiancano e che competono tra di loro in un'emulazione positiva per vedere quali di queste culture riformiste in grado di dare le risposte più avanzate ai bisogni della società quindi il vero problema
Maestri e noi guai se noi accettiamo uno schema in cui c'è una forza di centro
Che quindi finisce naturalmente per diventare la forza egemone perché la competizione al centro
E una sinistra che deve presidiare la sinistra intesa un po'come se la sinistra fosse la parte vecchia vice capo della coalizione no noi siamo una forza di sinistra moderna
Est interni di un riformismo che ha una grande tradizione che il riformismo europeo per eccellenza che vogliamo dare delle risposte ai bisogni più avanzati della società
E nella collaborazione dell'Ulivo le nostre risposte saranno a fianco di quelle che darà il riformismo cattolico si tratta di vedere quali saranno le più adeguate
Ma non che loro sono il centro e noi la sinistra interpretati in modo statico perché non è così perché sarebbe sbagliato pensare che Rutelli e il centro in senso tradizionale
E nello stesso tempo noi non siamo una sinistra tradizionale ma siamo una forza di sinistra del socialismo europeo che punta a conquistare anche gli strati più moderne della società o d'altro canto
Se lo dice Gian semi che il Partito comunista cinese deve rappresentare imprenditori tecnici dei manager credo che se lo diciamo anche noi fornisca
Lo diciamo un'eresia è allora
Come vedi la partita è molto più complessa
Molto più complessa e
Forse se cominciamo ad affrontare questi problemi
La discussione si svelenisca
Sì spersonalizzare
E il confronto può diventare anche più comprensibile per i nostri iscritti quali saranno chiamati a compiere delle scelte
E io non vorrei davvero che queste scelte venissero compiute soltanto sulla base di un rapporto di fiducia personale
Che il voto per il dirigente che mi sta più simpatico ONU del quale mi fido di più perché sarebbe sbagliato
Io vorrei che i nostri iscritti partecipassero in modo attivo e creativo ad un confronto sui problemi
E allora li dobbiamo mettere in grado di partecipare a questo confronto facendo uno sforzo per eliminare cioè individuando quali sono i problemi poi ognuno di noi darà la sua risposta è altrimenti noi rischiamo di avere un congresso lacerante
Però io presto convinto che siamo nelle condizioni di vita pubblici
Se ha detto che è un momento sulla Margherita perché diciamo uno dei
Il giudizio fondamentale che è stato dato dopo risultato elettorale è che nella sconfitta
Dell'Ulivo c'è stata una grande sconfitta ai DS è una quasi vittoria della Margherita
Io confrontavo l'altro giorno i dati elettorali
Con quelli delle europee del novantanove
E per la verità e risultato matematico
Non coincide diciamo con questo giudizio politico nel dal mille novecentonovantuno cioè dalle ultime elezioni confrontabile sono europee del novantanove ad oggi i DS hanno perso lo zero virgola otto per cento
E i voti
E i partiti che sommati ha dato luogo la Margherita hanno perso lo zero virgola otto per cento dei voti
Nessuno dei due schieramenti è andata avanti tutte durano da un modesto calo rispetto all'ottantanove questo voglio dire non modifica probabilmente il giudizio politico proporsi giudizio politico era un po'forzato rispetto ai dati reali dei due risultati
In questi giorni abbiamo assistito alla nascita vera e propria diciamo così della Margherita
Che sicuramente diciamo a una è la novità politica AN ma non c'è il rischio che alla fine la Margherita diventi nient'altro che la ricomposizione dei vari pezzi Democrazia Cristiana che non erano entrati nella destra diciamo così guidati da Rutelli quindi guidati da un le componenti diciamo sono quelli i dirigenti grosso modo sono quelli i nomi che tornano sono quelli la nascita della Margherita ha cambiato completamente naturali oppure invece noi rischiamo davvero di avere a un certo momento un ritorno indietro di questa formazione
Io credo che la Margherita sia stato un successo al di là dei numeri elettorali
Stato un insuccesso perché
In Italia operazioni di unificazione di forze politiche non hanno mai prodotto il risultato di sommaria nelle forze armate
Quindi loro sono rischi non è la stessa cosa la forza politica che ha una formazione politica che nasce che diventa di colpo il terzo partito italiano
Superando Alleanza Nazionale rispetto alla forza che possono avere quattro raggruppamenti
Chi ruotano intorno ad un grande partito com'era prima è diverso
Proprio cambiava la struttura la morfologia del sistema politico il peso della Margherita non è paragonabile alla somma dei pesi spezzettato elettorale in questo senso non è traducibile in termini politici
La Margherita è un successo politico prima ancora che un successo elettorale non lo è perché se abbiamo perso
L'ha vinto e Berlusconi lezioni come noto diciamo
Io non ci creda quelli che vincono le elezioni perdendole le elezioni si vincono vincendone qui sono dalla parte di Kampala credo che sia partire da Catalano è sempre il modo migliore di fare le analisi cioè partire dalla banalità dei fatti
Quindi la Margherita è stato un successo politico
E ha cambiato la struttura del centrosinistra
Ora
E naturalmente questo fatto è anche un fatto che ha accompagnato la tutta una sono forze che sono liete di questo
Anche in buona fede perché pensano che un centro sinistra guidato da una formazione più moderata abbia più chance di battere Berlusconi
Che in qualche modo il grande problema che il centrosinistra egemonizzato da una forza ex comunista non era competitivo appare risolto dalla nasce dalla Margherita
Abbiamo assistito vi ho letto un articolo sulla Repubblica e persino divertente diciamo che era suo intento apologetico perché a un certo punto questa di oggi è la scrittrice d'altro canto in tutti i paesi dove c'è il bipolarismo c'è una forza di centro che guida il bipolarismo
Ora questo non è vero come noto diciamo c'è questa affermazione proposta come assolutamente personale completamente falsa
Se c'è invece una cosa vera è che in nessun Paese europeo esiste un sistema bipolare senza che da una delle due parti c'è un partito socialista questo sì
Ma vorrei sapere io qual è il partito di centro che guida l'alternanza in Francia per esempio
Non c'è o in Germania dove com'è noto e
E la sinistra che guida l'alternanza in qualche caso si anche alleata con i liberali ma insomma se c'è un dato vero in Europa e che non c'è nessuna democrazia dell'alternanza in cui da una parte non ci sia una grande forza socialista o socialdemocratica
Ma ripeto questo non è sufficiente di per sé ha giustifica la nostra esistenza problema nostro è di dimostrarne la necessità in Italia non basta predicare il fatto che c'è in Europa però
Ho voluto ricordare in questa battuta di un articolo per dire con quanto entusiasmo in certi ambienti si veda la prospettiva che l'alternanza in Italia avvenga tra due schieramenti a guida democristiana
Sempre nello stesso articolo si diceva certo è ovvio è il grande mondo democristiano che si è separato i democristiani di sinistra e democristiani di destra e queste due forze diventano il perno dell'alternanza
Dimenticando che dall'altra parte non sono stati democristiani del signor Berlusconi che peraltro fenomeno
A rappresentare il perno dell'alternanza USA chiusa questa parentesi
Io penso che noi dobbiamo guardare all'evento Margherita come ad un fatto positivo
Positivo perché semplifica il sistema politico
Positivo perché rende più forte la struttura dell'Ulivo
Positivo perché rappresenta anche una sfida e uno stimolo per la sinistra
E il vero grande problema è quello di affiancare alla Margherita una grande forza di sinistra
Che vada anche oltre i DS e che sia in grado di rappresentare una forza riformista moderna
Che con la Margherita
A fianco da ma senza delegare alla Margherita la guida politica
A me non piacerebbe un ulivo in cui la Margherita e la politica e la sinistra gestisce la riserva indiana dei rapporti sociali i risentimenti
Io non ho nulla contro i rapporti sono stati incontri sentimenti ma i partiti servono a fare politica
I partiti sono stati inventati per fare politica
Altrimenti non si fanno i partiti stanno delle altre cose dalle associazioni
E allora noi abbiamo bisogno di avere a fianco della Margherita una sinistra politica che era una gelosia e che non fa conflitti con la Margherita
Che in qualche modo fa vivere l'Ulivo perché lì c'è una cosa che mi ha vi preoccupa
In questi giorni
E cioè che l'euforia per la forza della Margherita ha finito per spingere in secondo piano l'Ulivo
Come se in definitiva all'Ulivo non fosse un fine ma un mezzo
E una volta ottenuto lo stesso fine con un altro mezzo
Dell'Ulivo ci si dimentica e no l'unico importante
E guai se noi riduciamo l'alleanza di centro sinistra alla pura somma DS più Margherita
Perché questa somma fuori dall'Ulivo e più debole dell'Ulivo lasciatelo dire a me diciamo che il passo per non essere
Con un un fautore a me lei succedono delle cose strane nella vita politica di Sansonetti io ho fondato l'Ulivo Degradi ogni ragionevole dubbio
Portando il nostro partito dall'esperienza dei progressisti all'alleanza di centrosinistra e invitando Prodi ad esserne il leader andai a casa sua per chiederglielo diciamo quindi non è che io mi sono trovato di fronte all'Ulivo
Ho contribuito a piantare uno
E poi lo hanno usato contro di me
E va bene
Poi sono stato io
Che io ho detto a Giuliano Amato
Abbiamo bisogno di te
Non mi si nel governo noi a nessuno Fabio Nomisma il governo
Dovetti fare una battaglia che c'era nessun partito che lo volesse e adesso mi trovo un pezzo che ho patito dice D'Alema se ne deve andare per il capo della sinistra Amato cioè un'altra Amato non l'ho inventato io diciamo ma certamente ho dato un contributo notevole a riportarlo e non solo a e sono contento di averlo fatto sulla scena politica
Però voglio dire trovo anche divertente che in fondo anche quelli che polemizzano con meno debbono fare utilizzando l'Ulivo Giuliano Amato se tutte realtà che io ho messo in campo quindi ci vuole uno Peuterey politica perché tutti possano discutere altrimenti che divertimento certo
Le sinistre in Italia sono diverso e forse sicuramente sono almeno due ce n'è una
Riformista che è la più grande poi c'è una sinistra radicale che più piccola e che è rimasta fuori dell'Ulivo rimasta forte alleanza
Non ha partecipato alla battaglia elettorale forse è stato determinante nascosti
Adesso io non ti voglio porre una domanda generale su se è possibile o no aprire un dialogo politico che consenta
Un porto cesso non dico di unificazione ma comunque di avvicinamento fra le due sinistre rifaccio la domanda più realistica
Partendo proprio dalle tu due o tre volte hai posto questa sera anche in altre occasioni la questione di fondo
L'obiettivo della sinistra non è quella di chiacchierare ma qua di governare questo Paese
Con le regole date e con un sistema bipolare e con l'attuale sistema elettorale politico
Non dico che non si dà la possibilità ma certo la possibilità di vittoria di una sinistra in presenza di una frangia del cinque sei per cento al di fuori è quasi inesistente
è quello che poi tu hai detto sul novantaquattro sulla differenza fra il novantasei e due mila uno
Berlusconi diciamo per fare l'operazione del lega e ci ha messo anche parecchio investito politicamente fatto politica affatto
Non è giusto affrontare subito questa questione e non e non affrontarla quando poi sarà troppo tardi per cinque anni
Quindi nel novantasei ho fatto l'accordo con Bertinotti e Cossutta e vincemmo le elezioni quindi da questo punto di vista
Sono ben consapevole che
Questa è una necessità
Adesso non voglio entrare nel merito del perché questa volta non non non si è riusciti tra l'altro lo dico sinceramente ho non ho una conoscenza piena di questa vicenda perché io non c'ero
Non me ne sono occupato
Non dubito che
Che abbiamo cercato di fare questo accordo
Non dubito
E
Mi pare di poter dire che senza dubbio questa volta c'era in Bertinotti una determinazione a Roma
Io credo che Bertinotti abbia sì abbia puntato su una sconfitta del centro sinistra
Con una scelta politica
Sciagurato da Mark consapevole credo ritengo non ritengo che si sia trattato di un errore una scelta consapevole
Ora
Non c'è dubbio che con l'attuale sistema elettorale questo problema è cruciale
Mi permetto di dire che questa è una delle ragioni anche per cui bisognava cambiare l'attuale sistema elettorale
E noi abbiamo perseguito con insufficiente determinazione l'obiettivo di cambiare il sistema elettorale
Io ricordo
Che bisogna anche avere memoria in politica quando ci fu la tanto vituperata bicamerale
E il tanto vituperato accordo che fu denominato Patto della crostata
Che tante critiche che furono lanciate per questo il patto della crostata era la proposta di una nuova legge elettorale maggioritaria di coalizione a doppio turno
Faccio presente che se noi avessimo votato
Con la legge elettorale del tanto vituperato patto della crostata adesso noi saremmo al governo Berlusconi no
Per cui che fosse uno sciagurato cedimento dubito
Ho paura che qualcuno non abbia capito diciamo ma la politica a volte difficile capire studiata
Noi avremmo vinto le elezioni
Come si disse che quello era un terribile cedimento e poi fortunatamente ne siamo usciti diciamo lì fu Berlusconi che ruppe perché lui si accorse che se avessimo fatto quelle riforme probabilmente lui non avrebbe mai vinto leghisti ne accorsero spuria perché aveva studiato
Mentre tra di noi c'è qualcuno che ancora non ha capito diciamo che in quella era con dei comodo per fregarmi ma insomma era una riforma che certo non andava a vantaggio della destra
Ma oltretutto quella legge elettorale era gradita anche a Bertinotti
Perché con il doppio turno gli consentiva di essere presente al primo turno di prendere i suoi voti suoi eletti e quindi era una buona soluzione che consentiva diciamo le due sinistre di collaborare senza farsi del male ma anche ad una distinzione di ruoli
Ma detto questo diciamo per memoria storica aiuto per i libri di storia sarà
Noi certamente non può se dovessimo tornare a votare con l'attuale legge elettorale cosa che non so se avverrà
Perché non dipende solo da noi
E anche qui inviterei ad una qualche prudenza vanno dieci partiti non servono più l'Ulivo cioè noi rischiamo di non andare a votare con una legge elettorale diversa
Magari tutta imperniata sui partiti come il sistema tedesco
E a quel punto noi tutti se buttiamo a mare le cose non servono più rischiamo poi che rimangono soltanto i partiti per gli altri che nel frattempo ne hanno costruiti di robusti come Forza Italia e Alleanza Nazionale
Ma detto questo se noi dovessimo tornare a votare con l'attuale legge elettorale impensabile affrontare elezioni senza un accordo con Rifondazione
E credo che a questo si debba pensare per tempo
Fortunatamente c'è parecchio tempo
C'è poco tempo
Ma adesso al di là degli accordi elettorali che ripeto però secondo me sono una necessità fra l'altro credo che dopo questa sconfitta sarebbe difficile anche per Bertinotti giocare di nuovo la carta della sconfitta diciamo
Ma al di là degli accordi elettorali io credo che sia importante che ci sia un dialogo con
Con Rifondazione Comunista
Dialogo e il confronto politico un dialogo
Però ecco l'importante è che noi
Conduciamo questo dialogo avendo un'idea molto chiara di che cosa siamo noi
Cioè qui c'è un punto cruciale ritengo veramente all'ultimo tema secondo me del nostro congresso
Noi siamo un partito che ha una storia complicata destra
Nel panorama dell'Europa occidentale
Nasciamo
Da un grande partito comunista
Dopo di che i DS non sono più soltanto questo si sono uniti a noi e altre forze eccetera però non c'è dubbio che questa radice nel PC rimane
La radice fondamentali da cui nasce il nostro partito e la gran parte del suo gruppo dirigente
Ora il cambiamento è stato una grande necessità la grande sofferenza
E ci ha collocato in una dimensione
Incerta
Eravamo un partito che avevo una una fortissima identità
Identitari ideale e politico culturale
Il PC l'appartenenza al Piccini
Significava insomma un'educazione politica
Gramsci Togliatti una certa idea del socialismo del rapporto tra socialismo e democrazia
Berlinguer cioè una identità forte
In termini culturali politici di formazione umana
Ora nel momento in cui noi non siamo più stati quella cosa lì forte
Noi che cosa siamo stati
Noi abbiamo detto ma siamo diventati una forza del socialismo europeo ma questa è stata più una scelta di campo per non una scelta di identità
Cioè nel nostro animo molta rudimenti anzitutto noi siamo rimasti ancora molto ex comunisti Italia
Cioè delle degli applausi perché è la verità
Un altri delle verità scomode del
Cioè
Delle persone formatisi in quella cultura
Che a un certo punto hanno capito che il movimento comunista aveva esaurito la sua fine funzione generale cambiare
Che hanno capito razionalmente che bisognava legarsi alla sinistra che c'è alla sinistra socialista ma a questa scelta razionale
Non ha fatto seguito il formarsi di una nuova identità collettiva
Guarda che e qui
Il vero problema di fondo del nostro partito
Per questo quando io dico socialismo europeo di vivere una banalità accerto che siamo una forza del socialismo europeo ma che cosa dice D'Alema come ci propone l'abbiamo già detto l'abbiamo già fatto abbiamo fatto dieci anni fa no non entrino
In realtà noi non abbiamo mai svolto quell'opera complessa di radicamento mille il socialismo europeo di una nostra nuova identità
Abbiamo portato nel socialismo europeo il nostro partito il simbolo del nostro partito non la nostra cultura la nostra coscienza la nostra anima usiamo una parola diciamo tenore della nostra tradizione
Vero è che in questa ambiguità
C'è tutto il problema di questo Paese
Questa ambiguità resta irrisolta sì
E siccome un grande partito è innanzitutto una comunità chi ha un'identità comune che a un comune sentire
O noi ci mettiamo seriamente lavora
Per radicare una nostra comune identità nel socialismo europeo oppure noi rischiamo di continuare ad apparire il partito degli ex qualcosa
E questa è alla lunga una debolezza
Anche se naturalmente lo risentiamo come dire ancora il fascino di questo è ex no perché questo qualcosa era qualcosa di molto forte molto importante che ha segnato la nostra vita
Però non si proietta verso il futuro
Un partito che ha il suo animo radicato nel passato
Se io parlo quando noi ci parliamo tra di noi
Che cos'è che ci emoziona
Socialismo europeo è una fatto razionale ma che cos'è che ci emozione ci mozione ricordi di Enrico Berlinguer è naturale che sia così
Ma noi
Noi non siamo riusciti a costruire un nuovo universo emotivo
Ma siccome il ricordo di Enrico Berlinguer e naturale che emozioni me
Ottenne o molti di quelli che sono qui
Ma insomma
Quelli che sono nati dopo i funerali di Berlinguer
è difficile che si emozioni allo stesso modo
Un partito che non è in grado di radicare le sue emozioni nel presente e nel futuro è un partito che non ha futuro vada che questo è un problema fondamentale non è che io abbia la risposta
Però io mi pongo questo quesito e non porselo sbaglia
Per questo quando io dico in riferimento al socialismo europeo non può essere soltanto una scelta di campo
Una scelta razionale
Ma bisogna che noi gradito diamo in questo universo di valori che il socialismo europeo una nuova identità
Una nuova ragione del nostro stare insieme io indico un programma culturale di medio periodo culturale formativo
E noi in questi anni non l'abbiamo fatto allora siccome a me vengono fatte un'enorme quantità di critiche
Alcune sono giuste alcune secondo me sono sbagliate
Ma la critica principale che io voglio fare a me stesse è la seguente e che pochi invece mi fa
Io ho dedicato troppo poco tempo alla costruzione di questo partito
Anche perché inevitabilmente siamo stati coinvolti dalle responsabilità della coalizione del Governo dal tentativo delle riforme costituzionali cose che abbiamo fatto nell'interesse del Paese non per ambizione personale
Ma debbo dire se devo fare un Bilancio del mio lavoro io lavoro assegnato un periodo la vicenda della sinistra italiana
Io sono diventato segretario all'indomani della sconfitta del novantaquattro ho portato la sinistra al governo ho governato l'Italia non è poco diciamo
E ritengo che siano giuste le critiche ma adesso pigliare buttare via tutto questo mi sembrerebbe un atomo responsabile conclusa
Ma se debbo fare un bilancio di questi anni straordinari il vero difetto
è di non avere dedicato
Più il tempo più energie intellettuali alla costruzione di un nuovo partito dalla sinistra
E alla fine noi ci ritroviamo dopo sette anni straordinari e non inutile
Che tu mi hai chiesto se la se la destra lascerà un segno mi tanto la sinistra ha lasciato un segno nella storia d'Italia
Ma dopo sette anni straordinari non inutili e noi ci troviamo ad avere oggi in questo Paese un soggetto della sinistra debole diviso
E non in grado di rappresentare un sito in futuro incerto
E questo è il grande problema e se tu mi dici ma e il futuro che voi fa io voglio dare una mano
Io mi rendo conto che per tante ragioni non sarebbe giusto io mi riproponesse alla guida del partito però io voglio dare una mano a costruire anche sul piano ideale culturale
Questo grande partito della sinistra di cui secondo me ha bisogno d'Italia
E io penso qui davvero immodestamente che se io do una mano in mente
Tutto qui arrivederci e grazie io ringrazio tutti i compagni Diego ci vediamo domani sera con il prossimo dibattito con Piero Fassino
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