"Verso la democrazia associativa. Il cittadino globale tra solitudine e rinascita della Comunità. Le Acli a Vallombrosa per parlare di democrazia"(31 agosto - 2 settembre 2001 c/o il Complesso polivalente di Saltino di Vallombrosa)

Allora caro Presidente Caro Romano intanto un grazie di cuore per la disponibilità questa videoconferenza
Grazie a voi perché sai che ci sto sempre volentieri con l'Iraq so che avresti voluto essere qui ma gli impegni istituzionali non lo hanno sentito
Ho letto proprio l'altro giorno il tuo forte impegnativo discorso che hai tenuto lunedì scorso a viareggio
Che mi ha colpito un pensiero da cui vorrei prendere le mosse per questa di
Il pensiero è questo
Chi governa non può guardare solo all'oggi il suo orizzonte deve essere domani in vista di questo chi governa deve avere il coraggio di scelte impegnative
Esse possono sembrare impopolari ma solo queste scelte coraggiose intona bene noi costruiscono le cose belle il nostro futuro
Ecco tu sai che noi siamo qui riuniti a Vallombrosa proprio per riflettere sul nostro però domani da tre anni abbiamo ripreso abbiamo siamo ritornati in questo chiamiamolo così il santuario della storia acquista non tanto per guardarci indietro ma per avere la forza e l'intelligenza del domani
Ed ecco allora la prima domanda l'altro giorno la Banca centrale europea a ha presentato ufficialmente la nuova moneta europea l'Euro
è una sfida importante ancora tutta da giocare
Ma la ce n'è un'altra sull'orizzonte forse più di medio periodo più che riguarda il nostro futuro alla quale so che tieni molto la sfida dell'allargamento dell'Europa a dodici nuovi paesi ad oltre centocinquanta milioni di persone nuove che entreranno a far parte dell'unione europea una sfida veramente
Ma che però viene percepito curata molti cittadini
Che temono di dover dividere le proprie ricchezze con i nuovi entrati
Mediamente sono più poveri
Un sentimento che cresce per disinformazione forse anche per colpa di qualche politico ma l'accordo
Cosa possiamo fare cosa si può fare perché queste sentimenti vengano volti invece ad una dimensione positiva e che questa sfida di portata storica non sia una sfida di pochi
Di poche persone di pochi politici di poche dirigenti ma sia una un processo che riguardi i popoli dell'Europa che sentano in qualche modo l'Europa come la loro nuova patria
Ha giocato proprio i problemi come dici tu non dell'oggi ma del domani in fondo sento fra le tra i due problemi che il portone un legame stretto e con quello che avete discusso stamattina mi dici è stato una specie di meditazione è una testimonianza no avete cominciato così il nostro convegno
Certamente da un sulla Meier attualità di una giornata
Ma proprio sulla necessità di seminare per il domani disseminata e non generazioni pr l'allargamento hanno la stessa carta pensa all'euro concepito in termini concreti nell'ottanta sostanzialmente approvato successivamente
Entra è entrato in vigore due anni fa ma la moneta la carta l'aspetto fisico la denominazione quotidiana
Della moneta viene sullo ora quindi un progetto di lungo periodo un progetto che è stato concepito ed è più la grandezza della storia proprio e il giorno dopo o immediatamente dopo l'abbattimento del muro di Berlino in termini concreti si è capito che nella nuova Europa ci voleva un momento unificante e che la moneta era simbolicamente fortissimo per questo processo io edificazione adesso in questa Monica entrerà il trentun dicembre nelle nostre tasche emergente ha paura come ha sempre paura del nuovo
Qui invece è un processo che potrà avere qualche ostacolo eh dico qualche difficoltà ci sono sempre dei Lazzaroni ci sono sempre i truffatori
Una moneta che coinvolge una trecentootto milioni di persone immediatamente nasce una nuova moralità che coinvolge trecentootto milioni perché è un valore simbolico fortissimo cioè pensa che lascia stare che italiani non avranno più la lira italiani ma i francesi franco francese e i tedeschi il marco tedesco
E tutti avremo lavori tedesca ecco però cioè qualcosa che va completamente al di là di vecchi confini
Del nostro ambito di riferirmi
Perché è una cosa che evidentemente tre può fare degli errori ripeto avrà un delle difficoltà iniziali ma cambia la nostra sto andrà in tutti i Paesi europei con la stessa moneta faremo confronti sui prezzi immediatamente non ci saranno difficoltà di cambio la economia diventerà veramente l'economia unito probabilmente è chiaro
Una volta scelta la via di una moneta comune anche le grandi edifici ed economia dovranno essere sempre più coordinate
Ecco allora
è è un passaggio politico di enorme importanza adiacente a dire Navarra perché l'Europa dei banchieri ma mi scappa proprio capite
Perché se c'è una decisione che politica è proprio quello di creare una moneta comune perché vuol dire mettere nello stesso destino centinaia di milioni di persone
Non solo poi terminò con l'euro guarda che
L'idea che noi possiamo girare per il mondo
Con una Monica
Sarà accettato ovunque quindi possiamo fissare tutti i nostri listini prezzi in una moneta unica che sarà citato accettata ovunque cambia totalmente la faccia dell'Europa
Oggi c'è riferimento al dollaro domani chissà riferimento al nero
Ed è veramente qualcosa di nuovo e va in parallelo con l'allargamento cioè sono le due grandi missione largamente significa l'unità dell'Europa
CPP soglia dei di De Gasperi Adenauer di Schumann limone significa completare l'ammissione della Europa unita qui naturalmente nascondevano
Anche qui perché ogni cambiamento vuol dire a vedere paura perché noi siamo cominciando da me ma tutti noi siamo intimamente conservatore no dobbiamo vincere noi stessi per trasformare il mondo e qui attuale allusione nella domanda iniziale il tuo riferimento alla
Chi governa deve deve guardare al domani
Mi fa progetti proprio riflettere sulla politica di oggi
In tutti i Paesi e io lo vedo che a Bruxelles un un senso anche di di preoccupazione un senso di che mi fa riflettere molto le decisioni vengono sostanzialmente sempre più Paesi guardando o o di opinioni box
Facciamo un'indagine vediamo cosa ci dice la maggioranza
E cui prendiamo una decisione conformemente alla maggioranza
Poi ma questo non è mica non è mica far politica
Politica o di trasformare la città in Italia trasformare la società assume leader
I leader
Direbbe il comico lo dice la parola stessa vuol dire condurre se noi ci ci ci limitiamo a fare i barometri Amatucci colmi con gran genio fare un barometro no
Diamo o se c'è tempo brutto prendiamo l'ombrello se ci sono tanti europei che dicono che allargamento preoccupante noi non lo facciamo no
La democrazia è troppo il discorso che va anche verso le prossime generazioni prendersi il rischio di un obiettivo oggi difficile ma che sappiamo è necessario per la pace
E l'allargamento ai condizione essenziale per la pace politici un attimo il problema Luigi pone il problema se noi dicessimo oggi l'unità dell'Europa non c'è non la faremo Polonia Cecoslovacchia Ungheria state pure da una parte il gioco è finito
Noi entreremo libanesi per le tensioni drammatiche per tutte le prossime generazioni
Ecco allora però c'è anche bisogno di tranquillizzare l'opinione pubblica e allora
Di che cosa hanno paura alla paura di un'immigrazione incontrollata hanno paura della criminalità
Hanno paura anche molti paesi di perdere dei vantaggi che hanno oggi ora per fare degli esempi concreti
In Germania e molto profonda la paura dell'immigrazione in Spagna la paura di perdere i fondi strutturali così anche in Italia
In altri paesi come l'Austria e soprattutto la criminalità che viene dall'Est e tra poco allora li dobbiamo fare queste cose
Con saggi
Con saggezza significa collaborazione delle polizie molto stretta significa anche un discorso di periodi transitori
Quando il ragionier tedesco chiede che la libera circolazione di manodopera
Abbiamo qualche periodo transitorio per carità secondo me è un discorso serio da affrontare come abbiamo fatto con la Spagna quand'è entrata nell'Unione Europea
Ha chiesto il periodo transitorio procedere coltura e giustamente è stato concesso proprio perché nel disegno e storico e grande ma l'adattamento delle persone deve essere guidato in modo saggio
Eccoci qui ci prepariamo a questo grandiosa perché a avvenimento che l'allargamento pensate si arriverà a cinquecento milioni di euro per quindi è una realtà che quota così il doppio degli abitanti degli Stati Uniti cioè avremo una responsabilità nel mondo ci vorranno trenta quarant'anni perché voi capiate e per avere una abbiamo avuto più di quarantacinque anni
Ci son voluti quarantacinque anni però nella moneta unica ma per carità sappia benissimo
L'unità dell'Europa ci vorrà uno due generazioni ancora
Ma è un'unità soli ed è importante che la facciamo attraverso la democrazia che ha tentato di unificare l'Europa con le abbia fatto prestissimo
E Lerna o Napoleoni hanno fatto questi Simo a creare tanti Paesi che stavano insieme e poi avete visto che tutto è andato incendia
Variante che stiam costruendo quanto non lo sia e col consenso e molto più lenta ma una forza straordinari ecco allora allargamento fammi fare però un'ultima riflessione
Toglie le paure e i cittadini molto non solo avevo predetto nel settore
Ma non sono avremo le cooperazioni fra i paesi che governo questi processi che ci fanno tanta paura come l'immigrazione ma attenzione
Quando negli altri pensate a dettare paese di emigranti quand'è che italiani hanno cessato di emigrare non quando sono diventati ricchi ma quando è nata la speranza quando l'Italia si è negata l'Europa emigrazione cominciata De Michele perché abbiamo capito che potevamo realizzare dentro che nelle condizioni economiche positive perché la gente sta a significare la identico sarà il quadro futuro quindi non solo io dico che non ci saranno però mi negativi ma che vi sarà molta più stabilità di quella che c'è oggi
Quindi è un allargamento è un fatto storico grandioso ma che possiamo arrivare con serenità
Recentemente hai presentato il cosiddetto Libro bianco sulla governance europea
Per farti capire dei giornalisti hai utilizzato una battuta una felice battuta dicendo non è materia molto sexy va ahimè la democrazia è qualcosa di faticoso che richiede pazienza
In questo libro bianco c'è un capitolo dedicato a coinvolgere la società civile
C'è scritto in questo capitolo la società civile ritiene che l'Europa sia un'opportunità per modificare gli orientamenti politici cambiare la nostra società ma è anche vero che spesso ci si ricorda della società civile un po'in zona Cesarini
Ma si fa fatica a dargli un ruolo effettivo nostro paese anche in Europa
Un vorrei sentire la tuo parere su questo punto e anche sulla proposta che io
Abbiamo qualche mese fa ha lanciato se non si potessero proprio organizzare delle specifiche conferenze nazionali della società civile di tutti i Paesi membri e anche di quelli candidati dell'Unione
In modo da dare come dire una forza di popolo
Di accorciare quella distanza fra i cittadini e l'istituzione di far percepire che l'Europa è qualcosa che entra nella vita quotidiana e che disegna il nostro Rizzo
Sempre più complicati domanda sempre più complicata la propria
Tu abbiamo fatto questa libro bianco tra l'altro pensa alle difficoltà di questa Europa no è difficile fin trovare in alcuni casi i termini i vocaboli citata differenze delinque ed equestre grandezza dell'Europa
Che noi dobbiamo arrivare se europea in mantenendo la propria la nostra identità nazionale la propria lingua le nostre radici c'è questo discorso di fare una di avere questo obiettivo unitario mantenendo nazioni regioni lingue cioè e ed è quello che rende la grandezza del Obiettivo ero più difficilmente compresi per esempio dagli Stati Uniti Stati Uniti hanno fatto la loro o unità
Mescolando tutti assieme una sola lingua allora espansione verso fine confronto l'espansione verso Ovest degli Stati Uniti loro
Trovavano le Montagne Rocciose
Le praterie il vuoto noi quando abbiamo l'allargamento ci troviamo di fronte a delle culture straordinariamente volute forse ancor più della nostra cioè gli americani avevano l'Iowa e noi abbiamo Buda peste e abbiamo pratiche
E ora tale diversità di citazione che noi che noi abbiamo per cui abbiamo bisogno di fare tutte queste cose nella assoluta trasparenza perché è un progetto
Complicato difficile da capire e se non lo capiamo non lo possiamo amare
E perché la gente ha in mente il modello nazionale di vecchio tipo ecco allora
Abbiamo fatto questo libro bianco in cui senza cambiare per lui l'arte poter ci siamo dati da regole di apertura appunto alla società civile
Ti faccio un esempio molto semplice no ogni decisione della Commissione
Ha bisogno oggi confronti tecnici complicatissimi pensa ai problemi dei medicinali
Pensa ai problemi sanitari chiariamo pensa al discorso della mucca pazza eccetera sembra avere regole su come consultare gli organi scientifici come avere il loro parere come rendere tutto questo noto al pubblico e via via il libro bianco contiene tutte queste norme
Che
Che sono un a specifiche autocontrollo autogoverno strappi già scelta civile io credo che questo è molto importante perché la nostra opinione pubblica non è mica quella fortunatamente non è mica quanto vicina al solista
La gente capisce vuol sapere vuole l'informazione anche prima che si prende una decisione
E allora l'apertura alle associazioni non governative stai chiedere l'abbiamo codificata in obblighi che non ci siamo assunti anche se non dipendono dalla legge ma dipenderà proprio da una nostra scelta di governo
Naturalmente qui ci si vi offro due elementi di riflessioni che anche per me c'è un Colimiti riflessione cioè non non c'è ancora oggi ce ne precisa
Come coinvolge la società civile rispettando però regola democratica che c'è un momento in cui è chiaro che quando si arriva al voto bisogna che gli organi democraticamente eletti si esprime bisogna che il ruolo del parlamento di coloro che sono o in certi casi anche il referendum no ma che ci sia un'espressione democratica
Fortemente formalizzato quindi dobbiamo lavorare molto e stiamo lavorando molto su come consultando sta civile e la tua idea delle conferenze specifiche
A metà penny Lucio va bene ma mi interessa parecchio
Però sempre con la nostra attenzione e so che sta anche alla base della della vita delle Acri nord la vostra storia la nostra storia
Che quella di essere molto attenti a rispetto della volontà dei singoli quindi c'è il momento della riflessione democratica
E qui sto un altro dei grandi problemi presente ma nel seduzione europee
Mancano di democrazia
E questo è una menzogna enormi pensa
Io sono stato proposto qui da quindici capi di Stato e di governo che sono tutti democraticamente eletti sono andato di fronte al vecchio Parlamento due volte per l'approvazione due volte ho avuto fiducia anche del nuovo Parlamento
Europeo
E cornice ma il Parlamento europeo c'è stato tanto astensionismo ma stiamo attenti a farsi discorsi perché allora metteremmo in crisi anche la legittimità dei precedenti gli Stati Uniti d'America che perché astensionismo degli elettori americani è più forte di quello che non sia in Europa e allora dobbiamo veramente essere molto rigorosi nel rispettare tutti questi processi democratici nel stabilire nel nel nel nell'accorgerci che non possiamo andare al di fuori da un rispetto rigoroso della del delle regole di democrazia e nello stesso tempo fare quella persona sta civile organizzato che la novità vera degli ultimi dieci quindici anni
Che si dà un lievito nuovo che ci dà il senso del cambiamento alla scelta dobbiamo portare avanti questa doppia operazione ecco il ricorso la governance è una proposta della commissione per regolare il rapporto con la società civile in modo più appena
Bene siamo di terza questione nei giorni del G otto hai detto è scritto su un giornale che dobbiamo prendere atto con coraggio che i duecento mila giovani di Genova hanno posto i cosiddetti grandi della terra dunque anche a me sulla domanda di politica che è rimasta sostanzialmente inevasa
Ha chiesto convinto l'ho detto questa mattina dell'introduzione che ci sia appunto una domanda di politica una voglia di esserci che non va assolutamente dispersa
Ecco oltre a quell'affermazione cosa diresti oggi
Ai tanti che hanno manifestato a Genova e in particolare cosa diresti alle molte realtà associative cattoliche che hanno preso parte in modi anche differenziati con loro iniziative con loro contenuti a questo importante appuntamento e infine fa questi vertici paonazzo si debbono fare in Italia
Ma
Primo
Qual è la domanda inevasa
Quindi abbiamo già risposto
Quella della grande giustizia sociale nel mondo no è un nostro obbligo di politici
Camminare in quella direzione lenti il veloce non lo so ma dobbiamo cambiare quella di risorse per abbiamo questa direzione io non so che cosa ci stiamo a fare
E questo significa combattere
Quello che io chiamo le tre ingiustizie cioè l'aumento della differenza dei redditi nei Paesi ricchi
Perché negli ultimi dieci anni è in aumento dappertutto nei Paesi ricchi la differenza diretto la gente poi voleva supportare con una certa pazienza perché sono stati in fondo anni di sviluppo economico ma attenzione che non c'è solo lo sviluppo ma c'è anche la giustifica
Secondo ma seconda ingiustizia e quella della differenziati redditi all'interno non dei pensieri che va dei Paesi poveri
No ai quesiti sul sviluppati molto forte come agli incroci nella stessa India molta parte dell'Asia dobbiamo dire che ha avuto
Una fantastico non aveva mai avuto prima
Però al suo interno ci sono delle disparità si stanno montando ingiustizie e no
La terza disparità che quella che emerge con uno emersi con con la più forza coloro che erano a Genova erano disparità fra Paesi ricchi e Paesi
E qui bisogna rafforzare le Nazioni Unite capire che e non si può andare avanti in questo modo aveva l'attenzione l'Africa e naturalmente è chiaro che tutto questo non ma nulla a che fare con qualsiasi episodio di violenza la violenza per essere evitato ogni costo la violenza umilia sempre chi la fa non solo chi la riceve
Noi dobbiamo essere severissimi su questo ma capire che bisogna la politica deve dare una risposta a questi problemi infine questi incontri io avevo fatto osservazioni ben prima che si chiude sugli incidenti di Genova
Proponendo che avessero ma certo loro sobrietà no certo dar senso e dobbiamo dire che il meccanismo sviluppa a fra Hamas sia
Questi Conference
Una specie di macchina infernale insomma no quando guai migliaia e migliaia di giornalisti e televisioni tendi segni a
Ecc no ma raccontare quasi senso del tuo lavoro e questo va assolutamente riconquista prova a riguardo ai vertici io non aggiungo nulla quello che ho già scritto primi dopo Genova
Ma quando si pose questo problema se un Paese e sede
Di un'organizzazione delle Nazioni Unite B
Ci sono obblighi
Ci sono oneri e onore ci sono dei doveri da compiere
E e quindi a questi bisogna assolutamente fare fronte perché c'era scritto attività Libeskind Comit che poi sono le stesse parole che ieri ha usato Kofi Annan
Non ho nulla da aggiungere riguardo a questo ma o ribadire ribadisco il a la necessità che da parte dei Paesi europei da parte dell'Italia ma di tutti i Paesi europei ci sia una continuo rapporto e rafforzamento delle Nazioni Unite
So benissimo i limiti ai problemi che essi hanno però
Una piccolo seme quindi una solidarietà mondiale
Che il nostro punto di riferimento
A questo noi dobbiamo dare un contributo di aiuto di approvazione proprio a stare vicino André istituzioni che vanno nella direzione giusta
Ancora un paio di cose poi l'esame finito
L'Italia vista da Bruxelles come
Ma
O lontana sono eh
No
Ti rispondo con molta sincerità
Quello che è stata la mia esperienza no degli anni trascorsi sia come primo ministro italiano che adesso come presente alla Commissione
Beh l'Italia deve essere una colonna dell'euro a alla mia più grande soddisfazione politica è stata
Quando
All'inizio avevo cominciato insieme a Ciampi la a battaglia per l'euro anzi la guerra per l'Europa e durata Franco e non c'era
Non ce l'ha con gli no il paese era come marginale della commissione è e mi ricordo
Quale Stati primo momento del cambiamento quando all'incontro italo francese Chambéry parlavamo detto altre cose è un giornalista ha chiesto a Chirac
Dice ma come fare che poi a parlare di Frejus a parlare di trasporti cooperazione economica di fusioni tra impresa e fra Francia e Italia quando la Francia sarà nell'euro e l'Italia no
Momento di gelo e Chirac ha risposto
Non c'è Europa senza l'Italia
Ecco questo
è stato momento forse più emozionante della mia vita politica perché ha capito che portava avanti una responsabilità adesso l'apporto da un altro lato e davvero io penso ancora sempre di più che non c'è Europa senza l'Italia
Cioè nel nostro Paese non solo del nostro Paese una tradizione culturale politica che che si alimenta da un ricco tessuto di impegno civile di opere di solidarietà di lavoro educativo e formativo
Nel nostro Paese questa tradizione culturale e politica la chiamiamo di volta in volta cattolicesimo sociale cattolicesimo democratico
Credo che sia l'alveo che ci accomuna come radici come cultura come memoria come storia
Alcuni dicono che nel nuovo scenario bipolare del Paese dell'Italia questa cultura del destinata a sparire
A essere messa ai margini
Ma è proprio così
Ma io ti non solo dire
Io ti posso solo dire che se c'è uno che ha capito che per la stabilità
Per
Per dare al Paese
Governi duraturi era necessario il bipolarismo credo che sia stato io ma anche con difficoltà di farlo comprendere con problemi con un cammino faticoso
Ma a se c'è uno che pensa che questo punto è chiamato cattolicesimo democratico cattolicesimo liberale sia stato nel mito essenziale
Per cui c'è il Paese sono io io ritengo che
Ma non solo
Nelle attività associative no che voi rappresentate anche se questo è il momento più forte ma nella vita quotidiana
Quando io penso il contributo dato uno tutte le comunità locali istituzioni sociali e quello che io dico edile cucire una società strappa ecco io credo che questo sia un fatto importantissimo per la democrazia e non ha nulla a che fare con regolarità è perfettamente compatibile con il bipolarismo
Perché mi pareva è uno strumento per dare chiarezza e stabilità ancora non è nulla di più e nulla di diverso
Il lavoro che voi fate che ricattato cinque anni fa una scelta è molto più profondo nella vita quotidiana non è solo nella vita politica
E nella vita sociale nella vita culturale nel rapporto interpersonale è un'interpretazione contrari che ha che fare con la politica ma non si esaurisce nella politica e questo è è la bellezza di queste strutture associative che non si esauriscono mai
In un
Solo vicine specifico ma capiscono che devono aiutare la promozione dei singoli credevano aiuta la maturazione dalla società appunto che lavorano e seminano delle piante non dell'erba delle cose che devono vivere per generazioni e generazioni
Ecco allora
L'importanza di queste di queste strutture eh la vecchia Europa
è diversa
Altre strutture politiche proprio perché in un modo o nell'altro ne ha tante di queste strutture è la vera nostra ricchezza ed è per questo che vi auguro davvero di lavorare bene a Vallombrosa e e andare avanti in questo lavoro che stai facendo
Ho una piccola richiesta da fare
Venne ci sono quei è un centinaio di nostri a Christie dal Belgio dalla Francia dalla Svizzera dalla Gran Bretagna dalla Germania insomma da tutta Europa
Il nostro presidente del Belgio che tra l'altro è un funzionario anche dalla dall'Unione Europea sta costruendo un circolo ACLI proprio nella commissione vorrebbe in settembre fare inaugurazione insieme Conte ci sarò anch'io a darti la tessera onoraria delle ACLI se vuoi
Chiediamo
No no io spero proprio
Guarda ti dico qualcosa in più
Che
Più
Strutture di questo tipo come la cioè quelle che cuciono
è che rimarginano le ferite la scelta più hanno un aspetto in una diffusione
Multinazionale più è importante più positivo queste la globalizzazione che noi vogliamo quindi evidentemente non posso mancare a questa inaugurazione
Bene
Grazie arrivederci presso il presidente deve andare
O l'incontro con il premier belga quindi la lasciamo scappare che stiamo già oltre il tempo consentito grazie arrivederci io fungo io fungo ciao grazie
Saluti a tutti
Bene vedo che siamo arrivati tutti
Allora possiamo continuare vorrei chiamare suo qua e i nostri interverrà i nostri relatori loro ci sono
Sono solo
Ecco o meglio
Ilvo Diamanti dov'è fuggito
Non rimati e mentre aspetto che arrivano molti messaggi di saluto in particolare voglio citare quello del presidente della Camera dei deputati
L'onorevole Casini che si rammarica molto prende un impegno a essere con noi in un'altra occasione
Ecco io voglio avanti
Qua
Senta
Un saluto Riccardo Bonacina che vedo qui di fronte al nostro amico militante compagno di tante battaglie renderebbe
E Sandro Calvani anche che adesso è già arrivato che sarà con noi fino a domenica già molti di voi lo conoscono anche forse anche altri ma riesco a vedere bene intanto diamanti guadagna la posizione
Avete visto che oggi pomeriggio abbiamo tra interventi saranno i tre interventi credo abbastanza diverso il credo
Intanto avremo Ilvo Diamanti che come dire una vecchia conoscenza si fa per dire
Ma ricordate alcuni di voi che c'erano già nel novantanove ci aveva accompagnato o meglio provocato
Nella prima riflessione sulla globalizzazione e facemmo sempre qui a Vallombrosa
Poi avremo che arriverà un po'più tardi perché ha avuto problemi con il maltempo il professor Marco Revelli
Che ha scritto un libro interessante provocatorio che ha suscitato molto dibattuta molti confronti e molto dibattito e che ascolteremo anche lui con attenzione ma forse prima di loro i visti i tempi credo che ascolteremo il professor Piero Amerio io ricordo di aver studiato quando ero l'Università di Torino su un suo volume
E che ha recentemente scritto un bel tomo diciamo così proprio sul tema della comunità
E per le azzurre approccio un po'originale perché
Il professor Piero meglio è uno psicologo generalmente non abbiamo degli economisti dei sociologi degli uomini di diritto ma gli psicologi non frequentano molto gli ambienti delle ACLI questa dove abbiamo fatto un'innovazione
E viceversa
E quindi abbiamo voluto che fosse con noi perché le riflessioni che ha presentato in questo in questo volume ci sono apparse molto interessanti e utili per il lavoro che ci siamo proposti di fare
Adesso io non farei altri introduzioni perché sono qui facciamo sempre interruzione arriviamo alla fine con le introduzioni e vorrei dare la parola Ilvo Diamanti non credo che abbia bisogno di presentazioni perché lo conoscete forse soprattutto perché quando comincia alla radio a fare a commentare
La stampa quotidiana quando leggete i suoi editoriali alla domenica sul Sole ventiquattro Ore quando leggete il suo ultimo libro ve lo consiglio politica all'italiana
Del Sole ventiquattro Ore quando lo vedete commentare sempre con un certo fumé in televisione i nostri fatti politici ma l'abbiamo voluto perché e anche uno osservatore
Direi così della vita quotidiana delle società non solo nelle sue dimensioni macro sociali ma anche più nelle sue dimensioni micro sociali no
E quindi il tema o meglio il fuoco che gli abbiamo chiesto è proprio questo noi ma detto state attenti che sono pericoloso e di butterò lì qualche provocazione io gli ho risposto che l'abbiamo chiamato per questo e dunque se non facesse questo vuol dire che non corrisponderebbe al compito
Bene taccio il rilascio subito la parola ringraziandolo perché e in condizioni fisiche di salute nomi eccellenti ma ha fatto questa viaggio ed è venuto perché c'è un'amicizia che ci lega e anche credo un cammino di ricerca che in qualche modo continua
Grazie
Grazie
Ma di solito
Quando
Ti presentano così bene in qualche modo qualche modo ti fregano ecco cioè
Nel senso che come fai a essere sgradevole a recitare non la parte ma a fare effettivamente quello bene
Vorrei fare cioè proporre un approccio critico al rapporto fra globalizzazione vita quotidiana in modo
E modo di approccio da parte delle associazioni a questi argomenti a questi temi a questi problemi quando ti trattano così bene cioè però io farò del mio meglio io
Per mantenere compito mi è stato proposto anzitutto cercherò come mi è stato chiesto di fornirvi delle informazione delle spiegazioni
Mi è stato chiesto di tentare una micro fisica della inquietudine dell'incertezza
Una micro fisica sociale
è una micro fisica politica mi è stato chiesto di cercare le radici
Di questa incertezza di questa inquietudine
Allo stesso tempo di fissare come quadro di riferimento la diede globalizzazione e associazione
Io ho detto subito che
Non posso non ripartire in qualche modo da dove io avevo lasciati due anni fa
Due anni fa io sono venuto a discutere con voi a proporre con voi una riflessione sul tema nella globalizzazione non ero un anti globalizzato non è un antico balista due anni fa non lo sono diventato in questi due anni
Quindi voi avete di fronte l'approccio al rapporto tra globalizzazione Società e vita quotidiana di qualcuno che certamente riconosce individuale a relazioni che ci sono fra globalizzazione incertezza globalizzazione e legami sociali per Rita dei legami sociali
Ma che vede la globalizzazione con un fenomeno quindi non come un'ideologia e vedete che già
In qualche modo vengo punito per per la mia inquietudine culturale
Ecco no no per carità sto calando rapidamente deve essere il caldo
E tuttavia ripeto non mi sento in questa sede di
Affrontare quest'argomento soltanto dal punto di vista appunto analitico descrittivo mi propongo di fatto di avanzare una lettura di questa relazione non so se provocatoria non credo proprio o comunque schietta esplicita
Ad esempio
Tanto per mettere le mani avanti prima di passare alla falla parte analitica io sosterrò in questa mia relazione questa mia lettura
In questo mio intervento sostanzialmente due cose il primo certamente esistere una relazione forte tra incertezza
E globalizzazione
è senza dubbio l'incertezza è un tratto costante di questa società
Però un approccio la globalizzazione di tipo ideologico
Non serve semplicemente vota gli attori sociali all'impotenza
La globalizzazione può essere governata
E almeno a livello micro può essere controllata ridefinita gestita avere un approccio nei confronti della globalizzazione di tipo urrà Global
Poco no-global significa semplicemente rassegnarsi io sono uno che non si rassegna per cui preferisco avere nei confronti di questo fenomeno anzitutto un approccio attento non so come dirlo
Critico ma lo stesso tempo riflessivo capirlo comprenderlo analizzando e poi nei confronti di questi tentare di proporre definire quello che non è compito mio ma vostro magari delle strategie che non possono essere solo di difesa ma di gestione di controllo al limite di autocontrollo del globale
Secondo aspetto è vero siamo in una fase di crescita della solitudine crescita dei legami sociali perdita dei legami sociali
C'entra la globalizzazione si ma di che la colpa
Di chi è la concausa chi sono i responsabili beh la colpa della solitudine
La colpa
Per la perdita dell'Idi legami sociali e delle ACLI
Non ripete ed alleati non delle ACLI
In quanto a
La colpa è di coloro che comunque partecipano costruirà la società
E anche di coloro che dovrebbero stare nella società e magari sono altrove la colpa è anche di coloro che quando il cittadino è solo lo lasciano solo la colpa anche di coloro che trattano il cittadino da utente consumatore
Nel momento dalla produzione di servizi
E la denuncia dei redditi
Ma non li contano sulle strade e nelle piazze e accentuano
Il vuoto del territorio
Questo non lo so io sono convinto che sia un approccio e cercherò di dimostrarlo anche con un po'di numeri e di dati corretto se senza dubbio e produttivo e più produttivo da un mestiere da uno spazio da un luogo restituisce un senso
Anche alla parola
Da cui e partita quest'iniziativa no
Cioè quella della costruzione della democrazia associativa democrazia associativa
Democrazia
Associativa e non consociativa
Democrazia partecipativa
E non è o corporativa
Ma qua ci arriva in fondo
Vado per punti
E vero questa è una società che ha nella incertezza probabilmente il tratto caratteristiche
Può essere
Può essere un dato scontati
Però se voi accettate prendetevi per buoni i miei poveri strumenti di analista della società che utilizza ricerche sociali dati magari sonda
Di quattr'anni cioè dal novantasei al due mila indagini che io faccio periodicamente su scala nazionale mi dicono che la percentuale di coloro che si dicono incerti
Certo al futuro e che quindi ritengono
Assolutamente rischioso assumersi affrontare dell'impresa impegnative per sé o per la propria famiglia sale dal trenta a quasi il sessanta per cento
Le statistiche non dicono tutto magari dicono delle cose distorta
Però serbo se la stessa popolazione raddoppia
Il tasso di inquietudine percepito beh inquieto
Il problema però è che
Fatichiamo andare oltre questo sentimento a scavarsi dentro capite
Intendo dire che
Chiedere a uno come se è incerto lo avverte dice sì no non so
Ma non c'è neanche bisogno probabilmente di chiederlo io ascolterò con grande attenzione alla comunicazione
Quindi una figura illustre come professore a Maribor su questo tema perché probabilmente mi mi aiuterà di mi aiuterà a scavare maggiormente però guardate il problema vero è che
Dietro a questo sentimento di incertezza è difficile andare
Perché un'incertezza a cui le persone danno molti nomi
E ogni volta che gli danno un nome hanno l'impressione che quel nome non sia quello giusto quello esatto
Qual è la fonte la causa delle incertezze
Se utilizziamo lo stesso Periodo
Le stesse indagini di cui io mi servo
Voi mi permettete rito pochi numeri al limite me li chiedete dopo
Vi do più che altro delle misure generali ebbene voi assistette a una crescita forte da parte della percezione delle persone di quelle paura che sono legate alla
Incolumità personale
E alla sicurezza dell'ambiente locale prendetemi il locale in senso proprio in senso lato scusate il locale e l'ambito nei quali io vivo e la terra che io Cal pesto e l'insieme di persone con cui comunico che incontro sono le facce che vedo quello il locale
E allora voi assistette a un rapido ridimensionamento nell'arco di questi ultimi anni di quelli che sono di quelle che sono le Paure materia liste
La disoccupazione soprattutto a nord
Ma in generale mentre cresce con molta forza la paura della criminalità comune
E guardate la paura dell'immigrazione
Che si collega nella percezione che genera dei degli intervistati alla criminalità comune
Poi cresce con molta forza il disagio prodotto dall'ambiente che ti circonda cioè il degrado ambientale
Le strade intasate quest'anno hanno un senso è sono rapporto tra me e il mondo che mi circonda
Siamo al raddoppio delle percentuali di timore espresso dagli intervistati campioni nazionali questo calo faccio riferimento all'indagine di Renato Mannheimer dell'ISPO di Milano su questi argomenti siamo al raddoppio
Allora la gente tenderebbe a dire che incerta inquieta perché cresciuta la microcriminalità bruttissimo termine
Ricordo mio amico Marco Paolini che diceva ma i micro criminali dello stare attento vere sono li calpesta un cioè sono circondato da mito criminale
La piccola criminalità
Soprattutto dalla piccola criminalità guardate noi possiamo indignarci ma non genera paura la grande criminalità
Non genera paura la grande corruzione non genera paura il crimine dei potenti dei grandi
Perché non ci riguardano e non siamo grandi non siamo potenti
Vi siamo piccoli
E allora ti colpisce la criminalità comune
Cosa dicono i dati in materia i crimini ma in generale indagini cominciano estese possono essere discusse finché si vuole però normalmente dicono che non c'è un grande tasso di crescita della crimini nascita nel nostro paese e poi se ci confrontiamo con altri paesi in cui il grado di incertezza è minore rispetto a noi la Francia produttore solo la Germania la Gran Bretagna siamo su livelli quasi di metà capite
Però noi ad esempio abbiamo il primato i furti in appartamento
è il furto in appartamento ci colpisce nel nostro privato nella nostra guardate il domicilio la casa e il mio privato nell'ultimo io sono nel mio privato quando sono a casa mia
Tanto più quando lo diremo fra poco le relazioni sociali che stanno attorno al contesto l'ambiente insicuro mi chiudo ma se anche il mio privato e minacciato mi sento minacciato personalmente e questo mi genera molto più paura molto più timore di cinque delitti di camorra e di venticinque avvisi di garanzia al politico di turno
Vedete
Il problema è che se poi andiamo a scavare cioè a a costruire una Sociologia
E una demografia dell'uomo spaventato
Allora vedete che ci sono dei tratti abbastanza precisi che rinviano ad altre spiegazioni che non sono strettamente collegate alle singole fonti di angoscia che noi tentiamo di cattura
Gli uomini spaventati stanno più al nord che al sud
Stanno agli estremi
Agli estremi delle località in base alla De all'ampiezza demografica quindi nelle grandi città
E nei centri piccolissimi
Gli uomini spaventati crescono al crescere dell'età gli uomini spaventati crescono al decrescere del livello distruzione gli uomini spaventati
Sono sostanzialmente le fasce che noi definiremmo socialmente periferiche o marginali
E voi direte va bene gli anziani
Ma gli anziani voi sapete bene costituiscono una componente crescente della popolazione
Allora non Società anziana come la nostra è una società destinata ad esempio approvare sempre di più
L'angoscia con inquietudine o la paura
Ci sono dei legami con l'orientamento politico c'è una politologi ha un profilo politico dell'uomo spaventati certa inquieto
Sì e no
No se noi facciamo riferimento alla paura della criminalità
Guardate trasversale da destra a sinistra è una paura costante che cresce in modo costante
Da quel punto di vista è una paura by partisan
Invece se noi l'associamo una spiegazione più specifica all'immigrazione sì
Cresce a destra cresce in prossimità della Lega delle simpatie leghiste
Però anche questo non basta
Esiste una Sociologia
Dell'uomo spaventato dell'uomo incerto beh sì
Io ho provato a ricostruire per una tipologia porta ci sarà una tipologia della popolazione in base al tipo di legami sociali Uomini soli coloro che hanno cerchi e strette coloro che hanno molti gruppi di riferimento gli impegnati
Ebbene noi abbiamo una una sorta di polarizzazione della paura
Il minimo di paura e di incertezza caratterizza coloro che sono integrati impegnati socialmente stanno nelle associazioni magari più associazioni sono coinvolti
In ambito sociale il massimo tasso di paura livelli di un terzo superiore alla media riguardano gli uomini soli le persone soldi
E quindi noi siamo arrivati
Adesso a tracciare una prima relazione che da giustizia rende giustizia a questo tipo di
Cioè a al manifesto insomma di questo convegno quest'anno Società incerta
Perché
Cresce la componente della folla solitaria
Perché cresce la solitudine e perché cala il coinvolgimento diretto delle persone in ambito sociale
Guardate che
è un bell'indi pone
Se proprio come dire è una relazione perversa sotto questo profilo no
Perché ma perché
In realtà le strategie principali
Di risposta alla all'incertezza che vertono sull'intervento su queste paure
Poi vanno nel senso della moltiplicazione della paura
Detto in altri termini qual è la principale strategia di risposta
All'incertezza fondata come dire sulla definizione dell'incertezza come causata da queste paura
Sono strategie d'ordine il controllo del territorio e di rifugio nel privato
Io ho paura perché mio ambiente incerto
Perché il mio ambiente mi mette in pericolo perché mi minaccia e mi chiudo in casa
Ma io più mi chiudo in casa qui sono solo più paura capite
C'è questa sorta di avvitamento c'è questo movimento a spirale la paura che genera paura
La solitudine che genera solitudine solitudine che genera paura
La globalizzazione
Beh
La propagazione centri è evidente che la globalizzazione alimenta l'incertezza
Mercato del lavoro
Globale richiede flessibilità mercato del lavoro globale
Richiede intermittenza
Il pensiero non globali della Global della globalizzazione ma il pensiero globali sta insiste sulla riduzione dello Stato la crescita del mercato sulla riduzione del leader UE fra Stay
Io non interne Monte Ezio nell'intervento su questa materia però ammetterete che tutto assieme questo
Non può restituirci un individuo più stabile e certo sicuro tranquillo
Non possiamo pensare che la flessibilità generi un soggetto allo stesso tempo flessibile felice e stabile
Che il problema che che la riduzione di di stato sociale produca certezza nel futuro da parte delle persone soprattutto di una società vecchio e noi siamo una società vecchia alla società anziana
Però vorrei andare un attimo di là di queste il rapporto con la globalizzazione allora va visto soltanto in senso univoco subito pagato no
Che dire
La globalizzazione non è uguale per tutti e non soltanto su scala globale anche su scala interni anche a livello nazionale
La globalizzazione non agli stessi affetti sulle sulle persone
La società di una società come quella italiana
Produce effetti diverso
Un anno in un anno fa per la rivista lime sì o curare un'indagine su questo aspetto cioè cercare di costruire un indice di apertura
Al mondo di tipo soggettivo
In che modo ma inutile Chelini Teti con troppi indicatori però banalmente individuammo un indicatore di globalizzazione
E di apertura sperimentata sulla base del rapporto attivo delle persone col mondo cioè viaggi che fanno lavoro la capacità di la la la mobilità per lavoro
Poi cognitiva la capacità che so di dialogare col mondo parlare lingue
Internet cellulari
E poi anche
Però un'apertura
D'altra natura emotiva
E comunicativa dettata sostanzialmente dalla percezione del mondo attraverso i media
Ne
Ne ho tirato fuori allora quattro tipi
Di persone che hanno anche una loro misura
Il soggetto globalizzato
Soggetto globalizzato è colui che ha competenza globale cioè riesce a comunicare con il mondo si muove nel mondo e allo stesso tempo percepisce l'importanza che hanno le cose del mondo sulla sua vita
E sulla sua condizione
Sono solo sette per cento in Italia sette per cento delle persone sono effettivamente come dire in grado di comprendere il mondo di uscire da casa loro di parlare con qualcuno e allo stesso tempo percepiscono
Con una certa rilevanza l'importanza che hanno le cose del mondo che avvengono nel mondo sulla sull'economia sulla società sulla sua vita
Poi se
Un altro venti per cento di persone che hanno competenza
Globale cioè di fatto dialogano hanno strumenti per
Misurarsi con la globalità
Però sostanzialmente non è come dire che non percepiscano l'importanza delle cose del mondo sulla loro vita stanziamento se ne frega ogni interesse sono indifferenti
Il manager che s'interessa tanto in quanto questo può avere degli effetti sulla sua effettiva attività ma in generale si interroga poco su quello che avviene al G otto a Genova oppure su ciò che avviene nel Giappone a meno che questo non metta in discussione gli indici di Borsa
C'è
Un terzo gruppo anche questo circa del venti per cento di persone che
Hanno pochissimi strumenti per dialogare con il mondo per aprirsi per comprendere la globalità
Ma che vivono con molta angoscia ciò che avviene nel mondo capite
La persona che
Fa proprie
Le vicende politiche economiche
Le le vicende sociali
Che avvengono altrove
Ne percepisce il rilievo anche perché poi i media questo fanno ci rendono annullano vanificano lo scopo la dimensione spazio-temporale no noi scopriamo giorno in giorno di giorno in giorno dopo l'altro quello che avviene prima in Bosnia in Kosovo va be'sono vicini a noi ma probabilmente la Jacuzzi a o Italia stanno uno manco sapeva che c'erano prima
E allora Mio Zio mio cugino
Si angoscia per il Daghestan
O per timore fino a che non si cambia canale oppure non si cambia argomento però non hanno strumenti per comprendere questo tipo
Il problema non parlano lingue magari sono usciti a fatica fuori dalla loro Regione infine abbiamo la metà circa della popolazione che
E poco competente
E poco interessata a ciò che avviene nel mondo
Beh l'angoscia incertezza non si distribuisce nello stesso modo tra questi quattro tipi di persone
Non sono angosciati coloro che sono effettivamente globalizzati coloro che hanno competenze globali
Sono alfabetizzati anzi sono specialista
Sia che siano consapevoli
Dell'importanza di ciò che avviene nel mondo sia che ne siano disinteressati
Questi vivono con basso grado di incertezza la globalizzazione per loro non è un problema si sentono soggetti globali o comunque lo sono
Il problema vero è per quel venti per cento che sentono i problemi del mondo sentono la pressione di ciò che avviene a livello internazionale
Ma non la controllano
Dice la punta maggiore d'angoscia
Invece tutto sommato non stanno malissimo coloro che non sono competenti di ciò che avviene nel mondo ma se ne fregano abbastanza
E il privilegio dell'ignoranza
E il privilegio del distacco del disincanto
Che però un privilegio
Sempre più ridotto che cala di giorno in giorno
Tanto in quanto i problemi
Del mondo sono sempre più vicini
Per ragioni di lavoro per ragioni di salute
Però di oltraggiare di stabilità
Tanto in quanto come dire non puoi neppure rifugiati nella tua tra virgolette ignoranti
Proviamo a trarre
Una prima conclusione da questo pezzo
Di ragionamento
Ci troviamo di fronte a una fase nella quale l'incertezza è strettamente legata alla povertà di relazioni nella solitudine
In cui
Le risposte principali che vengono date di fronte a questo problema
Sono risposte d'ordine sono risposte che fanno riferimento a minacce visibili
Distinte precise circostanziate che riguardano la mia fisicità la mia incolumità la mia casa il mio mondo
Esterno quello che sta attorno a me
Però nessuna di queste risposte risolve il mio problema la mia incertezza perché un'incertezza
Scrive ad esempio Tony Giddens ontologica
è un'incertezza che deriva
Dal mio essere dal mutamento delle mie relazioni col mondo che mi circonda dal fatto che le fonti di incertezza sono lontane da me e io le percepisco come tali sempre di più e tanto più le spie percepisco come lontane da me tanto più mi inquietano
Tanto più mi sento incapace di controllarle di governarle tanto più inquietante
è un'insicurezza di tipo ontologico che riguarda il mio essere perché investe il mio rapporto con il mondo di riferimento
Se io sono solo
Se io mi chiudo la mia cerchia stretta se il mio ambiente di riferimento il mio territorio
Diventa povero di relazione Vivienne mi diventa ostile io più paura
E poi potremmo dire molto tranquillamente dove vengono meno le relazioni dove vengono meno ad esempio le associazioni dove avviene meno la vita sul territorio sulle strade sulle piazze ebbe è evidente
Che il controllo sul territorio più basso la criminalità comune è più facile che che che emerga che si affermi
Secondo pezzo di ragionamento
E
E vero
Che
Siamo più soli
è vero che
Le persone almeno si sentono più sole
Beh
Le indagini che ho condotto io danno il senso di una parabola abbastanza esplicita ed evidente che più o meno racconta queste
Dagli inizi degli anni novanta ad oggi abbiamo assistito prima al separarsi dei cittadini dall'istituzione una forte sfiducia che investì ha investito le istituzioni centrali soprattutto lo Stato
I partiti considerati come parte di queste istituzioni
Poi progressivamente una crisi della fiducia anche nelle istituzioni locali
Compensata da una forte fiducia per ragioni che non sto qui a discutere nell'Europa
Come surrogato dell'Italia
E poi soprattutto nelle associazioni nel mondo intermedi nel terzo settore nel volontariato oltre che ovviamente nelle cerchie sociali a noi più vicine
Famiglia e gruppi amicali
Negli ultimi due anni si assiste al declinata la fiducia nel volontariato
A un calo consistente nella dichiarazione delle persone della partecipazione volontaria oltre che politica
Ha un forte investimento nella famiglia e nelle reti amicali cioè in pratica siamo soli noi per la nostra famiglia
Se guardate parlo di tendenza c'è ancora un ampio
Credito nei confronti dell'associazionismo mai calato e quello che calato maggiormente nell'ultimo anno
Partecipazione politica e certamente calata ma nella dichiarazione delle persone anche la partecipazione associativa
E comunque questa è l'impressione non si in tutta Italia ma nel Veneto io ho fatto un'indagine di questo genere cioè chiedendo alle persone di autodichiarazione
I temi come dove impiegate maggiormente il tempo rispetto a abbiamo dato un termine cinque anni fa e allora metà dicono di passare meno tempo in piazza talmente le piazze sono sono più vivibili metà dicono di passare meno tempo nelle associazioni nell'impegno volontari e invece il massimo del tempo in più è a casa con la famiglia con gli amici davanti alla televisione
C'entra la globalizzazione va bene centra la globalizzazione
Centro le associazioni perché non c'entra perché non dovrebbero centrale
C'entrano le ACLI perché non devono centrali
Se l'individuo siti una casa se non accendono e non recuperano il loro rapporto col territorio se non si muovono
Negli spazi che un tempo erano considerati di vita
E perché questo è un fatto perché è un problema solo loro perché sono solo fatti miei
Mio padre di mio zio dei miei amici perché non sono anche fatti vostri
C'entra la globalizzazione
Evidentemente c'entra
Ma c'entra anche il fatto di considerare la globalizzazione comunque un Moloch che tu non puoi controllare non puoi affrontare non puoi quanto mente oggi quanto meno gestire controllandone e fronteggiando ma le conseguenze sulla base della socialità della relazionalità
E dalla persistenza dello spazio di vita quindi del territorio
Se il territorio viene abbandonato dalle associazioni
è evidente che il cittadino si sente più solo
Guardate Guido Maple riconoscete tutte voi anche almeno
Tre risposta che sono state Offerte al problema della sicurezza dei cittadini e del distacco nel rapporto tra società e politica e tra società civile impegno e tutte e tre
Portano di fatto nella direzione che abbiamo detto noi la prima
Dal punto di vista della politica la mediatizzazione è la personalizzazione
Sostituire la piazza con la pelle piazza
Sostituire la relazione con il territorio con la relazione mediatica sostituire la comunicazione alla partecipazione sostituire non compensare non affiancare non sostenere
Questo non produce
Abbandono del territorio una non produce riproduce solitudine non produce un rapporto Dipro Senica indiretta
Per cui lampi mio vicino
Colui concorda con cui un rapporto e il il transfert e l'uomo politico che per me è una faccia
Una persona un mito modello
Ma poi visto che l'insicurezza nasce necessariamente dalla perdita delle comunità delle relazioni non è che la gente smetta il rapporto con la comunità
E di avere rapporto con il territorio solo che vengono proposte loro delle strategie alternative compensative distorta
Una il modello comunitario le comunità chiuse
Comunità etniche comunità religiose di tipo integrale
E integralista comunità di memoria
In cui io mi riconosco tanto in quanto sono solidale con gli altri e sono diverso irriducibile agli altri
Queste sono strategie che oggi passa esempi sono molti
Poi abbiamo modelli di strategie che ricostruiscono il territorio come luogo di comunità immaginaria inventata
Le nuove patrie le piccole patrie guardate anche quelle sono antiglobal
Guardate che la Padania antiglobal come modello anche europeo
Territori che non esistono come luoghi di relazioni ma come miti di riferimento modelli anche queste sono risposte
Se il territorio ti manca se non è un luogo di esperienze e di relazioni plurali aperte allora tendenti e diventa mito
Tiri diventa abito etnico il diventa mito neo patriottico
Non è solo un caso italiano dovunque esistono questo tipo di risposta
C'è un folclore non folklore che diventa comunità immaginata riscoperta di memorie che non c'erano e che magari non sono mai esistite
Comunità virtuali
E poi c'è il terzo gruppo di risposte
Che sono positive potenzialmente ma che possono avere lo stesso esito
Sono le risposte del mondo associativo
Lascia stare perché non vorrei davvero sviare il il discorso quel tipo di risposte che utilizzano la globalizzazione o l'anti globalizzazione come un mito
Per cui c'è il G otto ma c'è anche l'anti G8 ma senza il G otto non ci sarebbe l'anti G8
E la strategia dell'inseguimento mediatico
Ma che poco
Sedimenta costruisce produce riproduce nei luoghi in cui la globalizzazione e la trasformazione producono incertezza e solitudine mi concentro volle per concludere restando nei quaranta minuti che mi sono stati affidati attribuiti
Su
Sul come dire giustificare quello che in parte mi ha già anticipato cioè sul perché le Attigliano colpa di tutto questo
Le ACLI e altri
Guardate le atti hanno sono un esempio
Se non volessi far brutta figura direi su un esempio esemplare di come si sia potuta costruire una strategia di democrazia associativa basta ricostruirne in parte la storia significa stare un determinato contesto
Farne un luogo di relazioni affettive produrre servizi sulla base dei bisogni che le stesse persone hanno questa è un po'
La storia delle AA
Una sorta di connessione ambivalente tra
Servizio identità partecipazione e produzione di servizi e produzione di risposte concrete
La stessa cosa si può dire per il sindacato per le grandi organizzazioni
Che anche se più flessibili trasformate sì nel corso del tempo garantiscono una continuità della partecipazione
Una partecipazione non l'ipotizzata
Una partecipazione che non ha bisogno di volta in volta di seguire la sfida
Una partecipazione persistente sul territorio nell'ambito della società
Ebbene le strategie di questi ultimi anni vanno nella banda nel senso dell'abbandono del territorio
Guardate ci sono strategie che sono nel senso che la democrazia associativa pensate i patti territoriali e abile
Di una certa certa democrazia concertativa calata nel concreto
Che mobilita
Le realtà locali
Che sollecita i soggetti sociali che contatta le persone
Poi però noi abbiamo una sorta di deriva allora da un lato abbiamo delle istituzioni tra virgolette delegittimante dei partiti che si sono ritirati dal territorio e che sono diventati in larga misura soggetti mediatici e personalizzati
E che chiamano le associazioni a surrogare né il rapporto con il mondo resta
E con il mondo sociale abbiamo l'imprenditorialità azione delle associazione
Abbiamo la loro traduzione in centri di servizi abbiamo la loro istituzionalizzazione
Abbiamo la democrazia dei forum
Delle associazioni
Abbiamo un rapporto dei Caf
Abbiamo l'associazionismo dei patronati
Con tutto rispetto che ho nei confronti del Caf dei patronati dei centri servizi
Abbiamo cioè
Nei confronti dei forum ho qualche problema in più
Cioè ho qualche problema in più che un'associazione nel momento in cui sta sul territorio rappresenta qualcosa l'assessore di turno mi dice basta voi siete rappresentativi venite in quanto rappresentativi ci troviamo in comune
Dopodiché questi non stanno più sul territorio ma stanno in comune
Oppure o problema nei confronti delle dei patti territoriali nei quali le sigle che firmano i patti sono più dei posti di lavoro in questione
Cioè ho dei problemi nei confronti
Dell'associazionismo che non struttura il territorio che non lo rende vivo che non sta in mezzo alle persone che non costruisce la società che si stuzzica istituzionalizzate si imprenditoriali
Eppure i compiti i mestieri di un associazionismo sono tanti in un campo di questo genere se abbiamo detto che rapporto tra il cittadino alle istituzioni è vuoto
Se abbiamo visto che esiste una grammatica della paura che porta tutti a valorizzare a moltiplicare le proprie paura invece che affrontare e abbiamo visto che c'è una tendenza al rifugio nel privato
A una chiusura nelle proprie cerchie più ristrette
Se abbiamo detto e visto che il territorio si è come dire svuotato non è più luogo di relazione visto come luogo ostile
E beh lì non c'è spazio per la partecipazione associativa
Tenete conto che i tassi di incertezza tra coloro che partecipano e coloro che non partecipano sono doppi
Doppi
Tra coloro che sono associati che non sono associati hanno un terzo di scarto
In altri termini se le api e quant'altri contattando le persone ricostruendo il territorio possono abbassare l'angoscia spiegare alle fornirà le persone un alfabeto della globale
Sostenere coloro che non l'avranno mai questo alfabeto
Formenti lavorando per loro se non sono lì e colpa mia è colpa di Bush
E colpa di Toni Blair
Di Bill Gates delle multinazionali
Io penso di no e dicendo che penso di no
Restituisco spazio a una democrazia associativa che sia democrazia associativa che strutture il territorio non c'è democrazia senza territorio non c'è possibilità di tra virgolette governare
Nel rapporto con la globalizzazione senza avere una presenza effettiva sul territorio non c'è una possibilità di affrontare la globalizzazione l'angoscia senza associazioni ma senza associazioni non chiuse associazioni che stimolino la partecipazione che la relazione e Nuccio territorio senza associazione
Allora la democrazia associativa va bene
Basta che sia fondata sul territorio e sul territorio reale non virtuale non mitico
Allora la democrazia associativa va bene basta che le associazioni facciano anche le associazioni colta le istituzioni e agli imprenditori
E allora le associazioni possono diventare uno strumento di democrazia
Per fronteggiare la paura e per dare risposte alla globalizzazione tenendo conto che la globalizzazione una rete certamente ci sono coloro che controllano la rete ma la rete non la controlli dappertutto
Voi anche entrarci dalle periferie
Basta che tu ne abbia in qualche modo la competenza
Tenendo conto che la globalizzazione ripeto fino a che ripetere resta un mito un feticcio
Mi priva di responsabilità è colpa della globalizzazione al massimo Cercola Genova di turno la Roma di turno la Napoli di turno
Ma poi il quotidiano e la vita quotidiana
Ecco secondo me
Ricostruire una grammatica altre mitizzare alla globalizzazione stare sul territorio affrontare il problema della socialità non rassegnarsi che la paura si combatta riproducendo la paura non rassegnarsi che la risposta alle Paure
Al alle minacce esterne ci portano ci portino all'Autocar Cerizza azione
Evitare che l'unica risposta la solitudine sia moltiplicare la solitudine oppure utilizzare i cittadini soli come clienti o consumatori per questo un buon mestiere questa una buona prospettiva per tutti
Come aveva preannunciato le provocazioni non sono mancate e quindi portiamo ce le appresso in questo itinerario di questo convegno
Mentre lo ringrazio prima di dare la parola da Berio perché Revelli ancora sempre in viaggio sperando che arrivi darei la parola mi sembra che ci sia in sala al sindaco ecco lo mandano ed era proprio qui
E abbiamo già incontrato ieri sera chi c'era in un bellissimo
Incontro a proposta di stare sul territorio qui a dieci chilometri da qui nella frazione di cancelli una una delle frazioni di di Reggello
C'è un circolo ACLI con trecentocinquanta iscritti con l'ambulatorio medico legale di briscola al corso di inglese
E quant'altro insomma un controllo del territorio piuttosto Massenzio vorrei dire va forse il sindaco ne sa più di me conoscendoli bene e anche direttamente grazie comunque sempre anche per l'ospitalità e l'amicizia con cui ha ci accogliete qui a Vallombrosa
Buonasera a tutti io francamente volevo io ringraziare voi quindi se mi sento preso in contropiede e lo dico sinceramente perché senza piaggeria alcuna penso che i due anni nei due precedenti convegni che ho avuto la fortuna di assistere sono stati momenti belli forse anche tra i più interessanti dove sono state dette le cose
Un po'più intelligenti che ho sentito in queste mie ormai sette anni e faccio il sindaco quindi vi ringrazio di avere vi ringrazio di aver scelto ancora volta Reggello Vallombrosa esaltino
E vi ringrazio a nome del consiglio comunale dell'intero Consiglio comunale non aggiungo altre cose pensando di avere finito il mio dovere istituzionale vi ringrazio a tutto tondo veramente stato rosa bellissima
Però a questo punto come cittadino colgo l'occasione per dire qualche cosa anch'io io sono tra quelli italiani che quando ci si trova è uno mi dice come va
Io non riesco più a degli bene
Io penso che non va tanto bene non va tanto bene nel mondo e non va nemmeno tanto bene in Italia
Non va tanto nel mondo perché penso acché quattrocento disperati che non riesca ad andare nella terra degli immigrati l'Australia quindi qualche cosa non va nel mondo
A Genova abbiamo visto che tante cose non vanno e non va nemmeno tanto bene in Italia io sono di una parte politica leggendo la terra dell'olio buono perché l'olivo guai forte sia come agricoltura che
Che come politica però ecco a questo punto sento anche il bisogno di dire come la penso dell'Italia
Perché come dice il robot che morente Blade Runner quando sta morendo no che dice all'uomo dice ne abbiamo viste cose Dinoi
Balenare
I raggi gamma a vicino alle colonna di Tannhäuser e tutto questo si perderà come lacrime nella pioggia ecco noi ne abbiamo viste di cose in questi pochi mesi e soprattutto d'agosto
Veramente da farmi pendeva angoscia e da farmi dire qualche cosa perché questo Paese non solo in questi pochi mesi Ricci
Che ci separa l'elezione non è diventato più ricco ma è diventato molto più povero
Molto più povero
Perché quando si vede fatti o dichiarazioni come quelle del ministro dei lavori pubblici
Non riferite da TG uno e TG due vuol dire che questo Paese è molto più povero
Tutti tutti sono molto più poveri sono molto più poveri quelli come me che soffrano ma sono molto più poveri quelli diversamente da me che ridono perché giustamente hanno vinto le elezioni
E che spesso devono ma noi facciamo così perché abbiamo vinto le elezioni
Ma siamo matti davvero qui siamo di fronte a un regresso della cultura politica e della civiltà veramente secolare
Quindi io non non sto bene o meglio per ora sto bene fisicamente ma non sto bene mente mentalmente e mi piace ricordare qui un grande toscano
Che è morto il giorno che succedevano i fatti di Genova Indro Montanelli perché non sarebbe stato zitto
Non sarebbe stato sito
E quindi mi scuso del tempo gli ho sottratto ritorno al mio campo di fuoco anno scorso abbiamo fatto quell'esperienza e qui la discussione della ribollita e della minestra di pane come metafora della globalizzazione ieri sera il ciclo di Cancelli ha fatto delle cose meravigliose credo e domani non saremo in grado di fare altrettanto bene
Però quest'anno la società civile meglio dell'istituto meglio delle residenze non c'è dubbio plebea Rino era possibile però domani ci riproviamo chi ci sarà a Bergamo di passare una serata
Insieme gradevole
Quando penso al cibo ormai milanese o di pensare a a una cosa mi dispiace dirlo ma alla frittata un'enorme grande
è straordinaria frittata è veramente mine rimasta indigesta perché anch'io amo la mia parte o o o contribuito a produrla e a distribuirla per ormai tre o quattro mesi agli italiani ecco io già sento il bisogno di ritornare alla minestra di pane a trovare ingredienti diversi del territorio che riescano ad arricchire la nostra dieta e anche il nostro cervello penso che veramente l'Italia ha bisogno delle vostre idee della vostra discussione
Ha bisogno di libertà
Ha bisogno di tanta libertà aveva libertà dell'informazione ha bisogno di gente che sia in grado di testimoniare le proprie idee di portarle avanti con forza con coraggio
E con passione come sapete fare voi per questo vi ringrazio davvero e mi scuso di questo sfogo paga di fronte a voi grazie
Son linguacce questi ascari
Grazie al sindaco poi lo rivedremo con noi domani sera
Ieri sera veramente stato qualcosa di sublime di superiore quello che il Circolo ACLI di Cancelli è riuscito a fare per tutti coloro che già erano arrivati ma se volete dire come la pensate sulla globalizzazione
Mi è stato dato un questionario sono poche domande poche domande fatte in modo anche molto semplice
Se ce lo dite così poi alla fine abbiamo un po'il barometro e facciamo concorrenza a diamanti sul sulle indagini non scherzo ma ci interessa saperlo perché il tema in qualche modo e caldo la situazione a una sua la dialettica credo che sia interessante capire come insieme la pensiamo detto questo passerei a Piero Merisio
Io ci sono
Si sente
Senta che ho già presentato bisogno giudice non sono contento che l'idea della ribollita e della minestra di pane vi abbiano tirato un po'su il morale
Grosso
Proprio egemone letta e mediatica e bisogna imparare a prendere che presenta no dicevo de ringrazio molto ti ringrazio molto e vi ringrazio molto tutti per avermi invitato perché danni sul piano della ricerca anche scientifica noi portiamo avanti
Delle indagini e anche delle proposte sui temi dell'individualità e della comunità e io penso che la cultura delle ali sia veramente particolarmente
Sintonia Inca
Con questo tema anche se tanto per fare qualche lamentela insieme col sindaco e mio partito è lievemente un altro pur essendo con fluente sempre nell'Ulivo
E in questo momento piuttosto fonte di tristezza un pochino che noi di grandi cose chiudiamo questa parentesi personale fatta
Vale nella vita
Non parlavo terrore
Grave io ai Piero Fassino siamo cresciuti io più vecchio noi molto più giovane abbastanza vicini al Torino che e lasciamoli no mi dispiace vi hanno io ero un po'sicuramente perché non riuscirò a essere ne provocatori vivo non è brillante come diamanti
Ho anche scritto la relazione preso dall'impegno che sentivo di avere ma ecco quello che vorrei dirle questo io non ho ho indugiato troppo
A descrivere la solitudine del cittadino perché e dell'individuo anzi perché fondamentalmente la conoscete condivido tra l'altro tutta questa diagnosi che per fortuna ha già fatto diamanti
Quello che invece mi sono posto è questo problema stante così le cose
La domanda che mi ha
La comunità
Allora vorrei cercare di vedere le cose lievemente in prospettiva se volete in questi termini
Il nostro impegno nella ricerca nella vita sociale anche in quella politica nell'azione nel volontariato
Riprenderò qui alcune cose che sono state in realtà pubblicate
Da da una pubblicazione da sul volontariato dicevo
Verso dove può indirizzarsi tutto ciò se vogliamo mettere
Qualche mattone per costruire
La comunità e quale comunità
Prodi mi ha incoraggiato dicendo c'è una società stracciata io queste cose sulla Società stracciata avevo anche scritto allora il problema è come si fa
A tentare di cucinarla
Ma una società può essere riguardata separata dagli individui che la compongono ecco se vuole per questo è
Il tema di quello che io cercherò di dirvi
Fra il mille Giandoso quell'aspetto che fatalmente mi compete perché il problema della soggettività
Sta nel cosiddetto villaggio globale in cui viviamo Ka diceva il cloro per questa faccio ancora una una spiegazione questa per prediligendo la soggettività che sempre di più si rivela essere importante proprio in quegli aspetti mediatici e in quella trasposizione pubblica del privato
Che i talk show ormai ci offrono la gente va in televisione a raccontare il numero di volte che ha fatto l'amore come ha bisticciato con la moglie cosa si potrebbe fare per i figli figli e genitori si insultano poi si chiama nasceva
C'è questo allora la soggettività eh anche questo c'è un bisogno di recitarlo a questo soggettività allora il problema appunto
Come si situa questo privato trionfante
Nei confronti dell'individualità e della comunità
Va bene
Allora dicevo
In questo villaggio globale chiamiamolo così in cui viviamo le relazioni tra la sfera individuale privata e la sfera sociale in realtà non sono lineari ma appaiono piuttosto confuse e contraddittoria
Se guardiamo al sociale come al luogo organizzato dei grandi sistemi di gestione della produzione e del mercato della Scienza e delle tecnologie e io direi anche della politica le due sfere sembrano divise da un abisso incolmabile
La globalizzazione non coinvolge soltanto le tecnologie l'economia la politica ma anche dimensioni di ordine antropologico e psicologico
Come ha notato Giddens che fosse citavi anche tu prima il sociologo inglese il grande consulente di Blair
Diventato celebre da quando il consulente di Blair
Essa impone la globalizzazione un diverso ordine al tempo e gli spazi della nostra esistenza nella misura in cui le nostre vite sono sempre più influenzate da attività ed eventi che non controlliamo
La complessità degli strumenti che agiscono a questo livello ed il potere di cui sono TIR confusi
Danno al singolo individuo un senso di estrema impotenza diciamo la verità certe volte ci dà un senso di estrema impotenza anche il dibattito tra
D'Alema e Berlinguer ma questo è un altro discorso di fronte a questa pervasività quasi alienante di questo sociale che sta fuori della nostra portata diviene comprensibile quella fuga nel privato di cui parlavamo prima perché in realtà non è solo la sicurezza che l'individuo cerca nel privato
Ma anche la possibilità di estrinsecare se stesso a livello di prendere scelte di assumere decisioni che in qualche modo valgono a rassicurarlo sulla propria capacità gestionale sulla propria identità
Tanti anni fa c'era un bellissimo romanzo
Duccio è bellissimo no ma insomma dove un personaggio quando entrava in casa si infilava in testa era intitolato la corona di carta una corona
E sua moglie e suo figlio erano lui povero travet impiegato diventava in casa il re
Ho questo privato peraltro che per molti versi è stata anche una conquista ma sembra oggi assai poco personale perché in realtà se viene visto a livello di quei processi che costruiscono in fondo l'identità esso appare largamente intriso d'ma scusate qualche termine psicologico di schemi mentali di rappresentazioni che di valorizzazioni che ci pervengono quasi prefabbricati dal sociale o almeno da questo profondamente mediati
Certo è un altro sociale rispetto a quello di cui ha parlavo prima questo è il sociale micro degli stili di comportamento delle modalità di acquisto e di consumo dei gusti alimentari e così via
Ah spetti micro che peraltro finiscono con l'incidere in maniera forte anche sui parametri di giudizio etico sociale
Sulle nozioni di normalità e di devianza di appartenenza e di differenza
Va bene anche i problemi umani subiscono questa specie di contraddizione e gran ci aveva detto non solo le cose ogni tanto sono contraddittoria ma anche le coscienze in effetti quando dico problemi umani dico siamo in molti a vivere le stesse ansie e le stesse insicurezza
Ed inoltre spesso i problemi dell'uno finiscono col diventare i problemi dei molti ma di questo fatto non c'è molta consapevolezza spesso è proprio nell'allargamento delle reti di relazioni con gli altri che si possono rintracciare sostegni per affrontare problemi e situazioni critiche ma ciononostante l'idea d'un sociale come risorsa
Non è particolarmente presente nella sensibilità odierna
è una minoranza accetto per fortuna esiste questa minoranza metri allora su questo trionfo del privato si sono scritte molte pagine
Elevandolo anche rappresentante di quel nuovo individualismo narcisistico ed edonistico che sarebbe ormai seguito alla morte dei grandi valori e delle grandi ideologie culturali religiose e politiche eccetto tra l'altro faccio una parentesi quando prima Diamanti parlava di certi aspetti diceva meglio vi potrà dire non vorrei insistere molto ne abbiamo fatto una grossa ricerca su tre mila
Studenti universitari di Torino non è voglio parlare qui perché a Repubblica e la stampa gli hanno dedicato pagine
Una delle cose non si tocca solo una a parte le istituzioni che fanno schifo e a parte il
Quel abbia voluto chiedere ma qual è la risorsa per affrontare i problemi
Prima risorse la famiglia la seconda il gruppo Micale e poi la preparazione rigorosamente personale ma una delle cose che mi ha impressionato ne discutevo con Garelli che è un esperto un po'di queste cose eh il declino dell'impegno religioso il declino della religiosità cosa che nelle precedenti indagini di tipo socio psicologico o sociologico invece la religione restava come va valore abbastanza sua va be lo dico perché allora
Quando dicevo questi questo individualismo narcisistico eccetera
E se qualcuno è interessato è chiaro che all'Udu qui ad alcuni testi fondamentali per capire la situazione del nostro tempo a cominciare dalla folla solitaria di carisma
La cultura del narcisismo di Laras il declino dell'uomo pubblico di Sennett e infine l'età del vuoto di tipo questi che questo sociologo francese recentemente anche tradotto in italiano allora
Non vorrei stare molto su questo ma risma anche è stato il primo a parlare di la Ford della solitudine dice sostanze e poi influenzato tutti di altre invece sostanzialmente
Una volta
Gli esseri umane gli individui erano auto diretti cioè la conquista della modernità è stato che la gente si sentiva padrone
Di gestirsi adesso dice risma
La gente non e più così
Quello che insegniamo ai nostri ragazzi e di guardare gli altri ognuno di noi insomma Richman parla di individui eterodiretti cioè dice è sociale che ci dirige questa è la tesi di risma anche aveva fatto
Scalpore che ha avuto un enorme Successo
In realtà un comincio la mia versione critica di di questa situazione
è poi proprio vero che
Certo l'individuo della modernità filosofico sia otto dirigeva ma quanti
Delle masse del mondo
Sì sono in una realtà auto diretti il cinque per cento ma però pensate ai vostri padri nonni se non volete Penta lo stesso risma scriveva questo libro in piena
Esistenza della segregazione dei neri d'America si auto dirigeva ai virtù a il senso di sé
Ha avuto ben poco valore
Per un sacco di secoli per la maggioranza del mondo
Ma proprio sul senso di sé quegli altri autori che vi ho citato prima battono in breccia dicendo
Questo senso di sé questa cura per la nostra salute fisica e psichica non fa che portare l'individuo fuori dallo spazio sociale
Giustificherebbe quindi era la decadenza dell'associazionismo eccetera e si aggiungono che in realtà siamo giunti a un homo psicologico uso per questo che faccio un polemico che è solo più capace di pensare al proprio io
E per conseguenza a democrazie che non possono essere ormai fondate che sul crepuscolo del dovere che è il titolo di un altro libro famoso di riporre esplicito due o tre anni fa
Non voglio restare troppo lungo qui ma
In realtà se guardato dal basso questo fenomeno della crescita della soggettività presenta anche dei volti lievemente più umane
Infatti la valorizzazione della persona se la guardiamo così dell'individuo appare strettamente connessa
Con il movimento di emancipazione dalla miseria della povertà perché ha accompagnato e il diciannovesimo e il ventesimo secolo per le grandi masse operaie e contadine questa emancipazione non ha significato solo i diritti sociali ma un diverso modo di guardare a sé come persone
Occorre pensare al significato che per tanti uomini e tante donne hanno assunto fatti come il poter disporre
Di biancheria intima perché non ce l'avevano ipotesi di una casa propria di lenzuola di poter vivere gli elementi e non più nella promiscuità
Certo pensare che tutto ciò non abbia avuto un effetto sui processi personali cognitivi socio cognitivi e socio affettivi con cui si spieghiamo il mondo sarebbe assurdo
Il fatto è che i processi mentali non funziona
Tento che anche il libro recentissimo Dizzee Cuba un ma anche forse conoscente che in italiano è stato prodotto con voglia di comunità
Che in realtà al Titolo più giusto di la comunità perduta in inglese poi dello citerò ancora alla fine perché tra un po'polemico con Bauman
Dicevo la cosa
Che che in realtà è successe che questi canali quali sono venuti determinandosi attraverso il modello capitalista della gestione della convivenza sociale perché volere o volare questo è stato il modello della nostra società
E come sono poi passati nelle istituzioni educative nelle agenzie di socializzazione non sono stati affatto di favori diretti a favorire la partecipazione sociale ma se mai
A ridurla d'altra parte un giornalista famosissimo americano scriveva
è già tanto difficile occuparci dei un giornalista che viene studiato scuole è già tanto difficile occuparsi dei nostri problemi personali perché dovremmo anche interessarci di quelli collettivi
Discorso boh
Allora il rapporto Taras socialità e individualità in realtà è un rapporto complesso non lo si può semplificare troppo dire individuo ma ciascuno di voi provi a dirselo a se stesso c'è un po'di Psicologia applicato
Vuol dire considerare la persona umana non come uno
Non solo come uno vuol dire considera persona umana come una che ha un valore in sé
Non perché appartiene a un gruppo a un'associazione un territorio una nazione o a qualcos'altro vuol dire
Che quella persona pensare è uno che sa gestirsi vuol dire pensare a uno che fondamentalmente a come fondamentale caratteristica quella della libertà
La libertà limitata vivendo nel sociale ma comunque una libertà
Se queste la libertà che la chiave di volta per della modernità anche perché eravamo in macchina dicevo io non rinuncio troppo essere un po'illuminista cioè se questa libertà sia un dono di Dio o no
Come pensava Pico della Mirandola in quella celebre orazione che a scuola non fanno mai leggere che in realtà in placche Ray anche sulle porte dell'università
Se essa sia una prerogativa di natura dell'essere umano come pensavano i giureconsulti no giusnaturalismo Brozzi socie
In fondo non ci interessa molto quello che ci interessa secondo me che dovremmo avere sempre in mente
è che quella libertà è nata come una costruzione umana
è nata dalla lotta contro il fatalismo il dogmatismo l'immobilità degli ordini costituiti sia nel pensiero anche nelle scienze nell'organizzazione sociale
Una storia di lotte
La persona che secondo me la Consulta la condensata meglio è stato uno dei nostri maestri Norberto Bobbio quando dice
La libertà religiosa è un effetto delle guerre di religione le libertà civili e delle lotte dei parlamentari
Le libertà sociali delle lotte dei poveri che chiedono i pubblici poteri non solo il riconoscimento della libertà personale delle libertà negative ma anche la protezione del lavoro contro la disoccupazione
I primi rudimenti distruzione contro l'analfabetismo l'assistenza per l'invalidità e la vecchiaia e così via
Ora io vorrei rifarmi a questa citazione di Bobbio per toccare i due punti centrali di quello che voglio dirvi
Uno che riguarda l'individuo e l'altro che riguarda la comunità
Allora quando si parla di individuo e stanno facendo ancora oggi molti testi il Mulino ne ha tradotto recentemente uno
Abbastanza interessa faccio anche interessante ma io penso a opere famose come la Società aperta e i suoi nemici di Karl Popper erano oppure i saggi sull'individualismo di più di Rui Dumont cioè sono tutti quelle opere che dicono voi comunitari Istat non pozzetti perché alla fine in torbida tre acque eh l'individuo quello che sta al centro del nostro mondo
Ahimè
L'ha ripetuto con una frase non so che gliela scritta anche un noto politico italiano oggi presidente del Consiglio
Quando ci da Emma è logico la cultura dell'indio ora quando parla di questo individuo di solito si commette
Un piccolo errore nel senso che il lo si riduce un po'
Da un lato certamente questo è il soggetto è il soggetto che parte da Cartesio arriva accanto è il soggetto della costituzione americana della Virginia il soggetto dei diritti dell'uomo
Certo non ne neghiamo l'importanza perché è strettamente legata all'idea di libertà e di uguaglianza ma
Questo soggetto anche dei limiti e i suoi limiti a mio avviso sono almeno tre
E ce li ritroviamo un po'in realtà davanti
Uno il primo e fondamentale è che esso diviene anche il soggetto del self interest eminentemente economico che dominerà tutto il mondo della modernità
Perché Piero Amelio ha un valore qui be'perché professore
Se io forse di un contadino avrei meno valore
E è così perché Tizio o avallo è il merito è il surf e interest cioè la nella società ognuno di noi fa il suo interesse deve avere in base ai suoi meriti cerchiamo di farlo poi con un certo fair play in modo magari da non sbattere in alto mare una nave con quattrocento profughi come sta facendo il governo australiano ma eletto
è l'ora questo ha dato un certo carattere a queste individualità non sto a raccontarvi cose che sapete il secondo limite è la sua incapacità a tradursi nel dominio pratico della quotidianità
Di questo ovviamente si erano ben corti
Non fuoco i i gli idealisti tedeschi ma Marx e tutto quello cioè quante persone in realtà riescono a essere questo soggetto nella sua pienezza e
In definitiva il terzo limite è che poi questo individuo che quello che avete messo nel vostro titolo se lasciato Solow
Con la sua coscienza della sua ragione in realtà e destinato a sciogliersi
Ma per
Non so non so la globalizzazione tutto per ragioni intrinseche
Perché
In realtà va be si potrebbe fare una citazione dotta come io ho scritto nel chip di dopo Marx Nietzsche e Freud questo soggetto ma in realtà
è difficile pensare alla coscienza alla ragione come cose che ci Salvino mentre stiamo dentro il mondo da soli allora quando si parla quindi di individuo bisogna tener conto e ci dice
Come dice lui di uno quando cito lui non cito forse il massimo studioso contemporanee di di di questi problemi individualisti dice lei essere individuale Autogestito autonomo è dunque non sociale io
Voglio sostenere sospetti con la tesi esattamente opposta perché c'è un altro individuò parlo di individuo come principio come valore intendiamo cioè l'individuo delle carte costituzionali
C'è un altro individuo che nasce a partire
Da due secoli fa insomma
Ed è l'individuo che la sua individualità non la trova nelle Aule dei filosofi
Per carità massimo cappello ai grandi filosofi Moralia come canterò questi individuo non la trova neanche per ragioni troppo ideali la trova per ragioni pratiche
La trova perché deve in qualche modo costruirsi uno spazio per vivere
è
Quest'altro individuo che nasce quello che nasce dalle masse degli straccioni dei poveri dei servi della gleba dei lavoratori
Che le loro conquiste di individualità coda vuol dire di individualità divinità
Di un briciolo di giustizia
E di un briciolo di protezione sociale se ne fa nome
Nella solitudine ma proprio nella misura in cui è sociale proprio nella misura in cui opera cerca solidarietà cerca la solidarietà che nasce nella fabbrica nel vicinato
Allora questo essere sociale e molti intendiamoci molti sono d'accordo su questo essere sociale
Non sono io
Però quando si parla di quest'essere sociale si dice spesso è certo l'individuo umano è una una astrazione limpidi l'individualità in realtà l'individuo la persona è forgiata dalla società e determinata dalla società
A dire in realtà non mi così perché se noi abbiamo presente
Che non può esistere è è assurdo pensare a un individuo che preesiste
Alla società è una pura astrazione ma è anche una pura astrazione pensare a una società che presi liste ai membri che la compongono agli individui che la fanno
Ecco a questo punto arrivo può ancora sto controllando se ancora un po'di tempo penso
Arrivo al problema della comunità ma è chiaro che una società pensata così cioè pensata come prodotto umano che quindi gli esseri umani possono disfare e modificare
è chiaro che se da un lato attribuisce ad Oria
Tutti noi la responsabilità di cominciare a capire che gli esseri umani l'essere umano definito così è una pura astrazione quali esseri umani in che situazioni eccetera eccetera però dall'altro lato ci porta anche
A essere molto cauti anzi a rifiutare quel concetto di comunità che è venuto formando sì proprio attraverso la tradizione idealistica e romantica tedesca
Che sono suggestioni che oggi tornano in molti scrittori proprio parlando di globalizzazione cioè
Se vogliamo il punto di raccordo l'opera famosa società e comunità di tennis che più di cent'anni fa
Facendo questa compare a questa alternativa c'è la Società e c'è la comunità dalla messa Berto questo grande problema della comunità sia in senso pratico sia in senso di analisi
Sociologica e psicologica
Che cosa diceva attore mi sta nel dice ma
La società è un qualche cosa di artificioso la comunità invece è un'unità vera la comunità e vita Rea cito tre mi è servita reale e organica mentre la società è ideale e meccanica
La comunità e un organismo vivente la Società è un mero aggregato nella comunità al Wall individuo sta bene
E si legga i suoi nel bene e nel male invece in società è come se fosse sempre in terra straniera
Nella comunità gli esseri umani sono uniti da Rispetto tenerezza benevolenza e così via ora le suggestioni che quest'ottica lasciato si sono larghissimamente diffusi ancora sino a noi
Sono state uno stimolo positivo no perché in effetti hanno fatto pensare alla relazione umana come a un valore in sé non solo sul piano delle cattedre degli psicologi ma anche sul piano delle trasformazioni sociali
Cito ancora una volta un discorso fatto in macchina un parlavamo di Freire e il lavoro del grande Freire in Sud America che tre ed è scappato da uno stato all'altro del Sudamerica perché a mano che arriva una dittatura lo beccavano ed era fondato su questo concetto lavorava con delle popolazioni molto problematiche
A parte anche a malattie trascurate molto ignorante cioè e giocava su questa relazione però anche ingenerato questa teoria di tennis prima di Tennessee e di molti altri
Un alcune tragiche contrapposizioni per esempio tra libertà e sicurezza
Questa ricco sulla trovata anche in un autore che son morti Bauman è tipico in parte in Back in parte in B immobilismo e cambiamento
Chiusura nel gruppo e accettazione dell'altro
Bene Comune e pluralismo dei valori questo è un grosso problema è il problema agitato dei comunitari anzi americani
Alte Strait McIntyre il più noto in Italia soggettività e socialità cercano ossia e sociali o
Ci si compra un paio di mutande ricca parte ma perché io posso essere sociale e avere anche un minimo di cura voglio dire un po'così allora io credo che dunque
Mi avvio alla conclusione se vogliamo mantenere l'idea di comunità e chiedersi quali possono essere i rapporti fra individualità e comunità
Dobbiamo porci una serie di questioni
Che
Passano un po'più a fondo in questo rapporto tra individualità e società ne cito tre darmi ne propongo tre
Possiamo pensare che quei valori che definiamo propri dell'individualismo democratico
E cioè la dignità l'uguaglianza la giustizia la possibilità di crescita eccetera possano attualizzare assi nell'ambito di una convivenza
Che accanto alle ragioni dello scambio e dell'interesse se volete del mercato non sappia cogliere le ragioni della relazione umana in sei
Poi si apre il problema di dove coltivare la relazione umana insomma seconda questione è possibile sostenere questa convivenza in base ad una pura etica dell'utilità
Dell'equità e del merito o non occorre anche fondarsi su un'etica del bisogno
Un'etica
Che ci costringe a guardare non solo alle ragioni della nostra appartenenza la Padania
Ma anche a quelle del riconoscimento dell'altro
E quindi all'apertura a coloro che figli di comunità distrutte o inesistenti finiscono col non essere considerati neppure più persone
E i naufraghi lei no quelli sulla nave davanti alle coste o sul son persone poi ammesso che siano persone lo sono per quello spazio che la TV ce le presenta poi si passa ad afferrare
Terza questione ammesso che la democrazia sia allo stato attuale la forma di gestione di una comunità politico sociale più adatta a tutelare quei diritti
Che crediamo ormai acquisiti che stanno alla base delle nostre dichiarazioni nazionali internazionali
Possiamo pensare che la partecipazione
Che della democrazia è la vita possa realmente attualizzare assi
Se il tessuto istituzionale non è accompagnato da quel tessuto di reti sociali intriso di soggettività in cui si svolge gran parte della nostra vita quotidiana questa la Società stracciata cui alludeva Ottone
Ora l'idea di comunità che può uscire da queste questioni non si oppone sicuramente a quelle altre idee che insistono maggiormente sull'Unità sull'integrazione eccetera ma ne sposta il fuoco
Uno degli aspetti più importanti è quello che riguarda il bene comune
Nozioni che sta ovviamente al centro di ogni concezione comunitari
In quest'ottica cui che esce dalle mie questioni il bene comune non è più qualcosa di già dato e di presi stenta se volete il bene comune non è neppure quell'insieme di valori condivisi che ci fa essere qui oggi insieme a ragionare di comunità ci sentiamo un po'comunitari noi giuria
Ma il bene comune che esce da queste questioni è qualcosa che si costruisce giorno per giorno attraverso la relazione la partecipazione nella cooperazione ma anche nel confronto pluralistico dei valori
E quindi un bene assai meno sicuro
è un bene che non viene dato da Dio
E più incerto è più fragile
Di quello che sta al centro dell'utopia comunitaria è un bene a mio avviso il cui perseguimento impone non solo l'impegno è chiaro ma anche la critica all'autocritica la disponibilità al cambiamento
Queste cose le aveva scritte uno che reputo un po'maestro molto prima di me che raggiunge luglio
Questo bene minimale si fa per dire è un poco scomodo ma almeno un pareggio quello di consentirci di pensare
Di lavora di avere un'attenzione verso una comunità più umana non come utopia non come alternativa utopistica alla globalizzazione ma più come un Progetto
Dentro la globalizzazione
Un Progetto che cerca di opporsi o perlomeno di opporsi di curare quelle ferite che la globalizzazione sta lasciando sempre più evidentemente under più visibili
Negli antichi parametri di riferimento di appartenenza e di auto riconoscimento
Ora questi idea di comunità quindi come qualcosa che occorre fare e che non è dato può avere anche un altro pregio che è quello di pungolare una diversa costruzione dell'individualità
Riscattando il senso non meramente produttivistica o dell'azione
Qui
Voglio dire una cosa che quando prima si alludeva all'Ulivo e i suoi nemici
Da una parte e se fate attenzione noi abbiamo avuto tutto un sottolineare l'azione il fatale il buttarsi l'iniziativa quasi che noi dall'altra parte con nostro ulivi in un in mano
In realtà non sapessimo fare ma solo parola ma voglio dire c'è un'ottica archi accompagnato molto spesso certe posizioni sociali di dire no l'azione porta inesorabilmente al mercato al negativo
Alla disuguaglianza noi dobbiamo invece ma non ne così
E qui che concludendo dico uno really back
Ed il punto Bauman per citare due autori molto noti
Hanno scritto su problematiche simili a queste una cosa che io condivido completamente e cioè non ha senso cercare sito soluzioni individuali a problemi che sono collettivi ma dissento da Bauman quando egli vede questi problemi essenzialmente in chiave di sicurezza
Bauman dice la comunità ci manca perché ci manca la sicurezza elemento fondamentale per una vita felice
Se ci attestiamo su questa tesi a mio avviso allora veramente la nostra diventa una comunità mancante perduta un sogno e io non credo che si ricostruisca
Non dico nelle violenze ma neanche
Solo nelle contrapposizioni al G8
Io non credo comunque che la sicurezza possa essere al centro di una comunità né che in essa consista la felicità
Ma soprattutto parte quello che io credo a me sembra che a questa tesi si opponga tutto il percorso al quale ho accennato prima attraverso cui si arriva realizzato il riconoscimento della persona nella sua individualità nella sua socialità insieme questo percorso non parla di sicurezza ma parla di impegno di sacrificio e di affronto del rischio nell'ambito del collettivo ma anche di quello personale
Una comunità non può essere viva sul piano delle idee delle azioni nei suoi valori nella sua attività se non si preoccupa di far crescere anche il singolo
Di dar voce agli individui di favorirne la creatività di accettarne le differenze e di dare spazio la loro soggettività parlo di una comunità attiva perché penso che francamente sia l'unica a cui oggi possiamo per qualche verso mirare in modo realistico grazie mille
Era un po'
Bene abbiamo ascoltato anche Piero Mary io penso che fare la fa dopo due ore e mezzo considerando tra i ritmi della fisiologia sia bene concedere una breve pausa di un quarto d'ora
Riprenderemo come Revelli
Poi al poi ci sarà qualche intervento tra cui anche don Antonio Mazzi
Alle diciotto e trenta è previsto l'arrivo del ministro Roberto Maroni
Quindi poi concluderemo i nostri lavori
E mentre
Revelle si avvicina io darei ma ha chiesto un breve intervento Nuccio Fava
Mentre
Perché tu essendo bravo in questo tra
Allora io assolvo volentieri a questo compito di occupare un breve spazio in attesa che arrivino gli oratori importanti
Ed esprimo con grande
Sincerità una gratitudine antica nei confronti delle ACLI
Vi pregherei di accorciare le riascoltare specificamente in questo momento nei confronti va be'arrivato pure monsignor sherry e quindi sono felice di poter parlare in questo mo'momento un po'confuso nei confronti non solo di Luigi Bobba che me invitato più volte a quella bella cosa che fa a Verona
Sul gioco e non mi ricordo con il resto del sommo ma sul lavoro
E devo dirvi però che io per ragioni anagrafiche ovviamente
Ho un'analoga gratitudine nei confronti
Di Livio Labor
Con cui non ho condiviso moltissime cose
Nei confronti di almeno di di Rosati
Fatto rischiato attraverso dello di finire alla stampa delle ACLI poi sono finito Rai non si capisce cosa è stato meglio o meno peggio
E nei confronti di Giovanni Bianchi che è stato fra l'altro con me anche infusi e nell'esperienza della politica giovanile universitaria e dico questo perché ritengo anche oggi che so che ho lasciato la RAI e che sono impegnato
Politicamente in Calabria
Che le ACLI sono come dire
Una piccola grande realtà
Abbiamo grazie alla generosità di Bobba fatto organizzato con le ACLI regionali calabresi una bella iniziativa sull'asfalto associazionismo in una regione che come sapete e cenerentola in tutto
E che a causa delle che della crisi che qui efficacemente i professori hanno richiamato lo le Paure l'individualismo il soggettivismo io per la realtà meridionale devo dire anche la crisi dei partiti molto forte
Che in Calabria e io in realtà come quelle erano anche luoghi di aggregazione
Il fatto che non ci siano più le sezioni
Le radici di dei socialisti
Anche del PC Carosi indago voi vede poi vediamo alla ribollita insomma
è una ulteriore elemento di quella come l'ha chiamata Prodi società ecco e di quello straccia amento della società
Che in una realtà come la Calabria pur così ricca di potenzialità sul terreno del volontariato e dell'associazionismo rappresenta un vuoto molto grave
In certi Paesi davvero l'assenza dei vecchi partiti per carità nessuno rimpiange in quanto fa cose degenerate che hanno fatto ma rimane un vuoto
Che rende ancora più fondamentale del suo ambite sul suo piano la funzione e l'importanza di un'associazione come le ACLI
Sempre per loro natura aperti al dialogo e al confronto come abbiamo visto anche qui di queste relazione io sento il bisogno di parlare vi chiedo scusa
Non assolutamente da questo punto di vista cedendo alle cose così severe che sono state dette anzi se ne è stato detto con poca severità sul narcisismo e sugli stereotipi indotti dalla televisione
Ma perché ho molto apprezzato stamani le cose sobrie ma molto forti dette dal da poppa a proposito del G otto
Così come ho apprezzato la polemica esplicita e chiara e netta di Bobba nei confronti del povero Agnoletto che era diventato tra Vespa Santoro dintorni una specie di star televisiva tutto preso dal dovere spiegare parlare dappertutto e forse ad occuparsi poco dei problemi seri che il movimento cominciava a vere ambiguamente al suo interno
E questo mi pare molto importante perché io posso per ragioni anagrafiche essere testimone di una esperienza di movimento che poi è sfociato nel sessantotto
Contante ventate straordinarie che di novità
Che comunque ha portato anche in direzione di quel soggettivismo colle con i rischi e le degenerazioni che sono state dette ma che aveva anche al suo interno lo stesso problema
Della violenza della potenziale violenza
Punto conteneva non i i black block ma conteneva potenziali schegge di quello che è stata poi la tragedia dell'Italia quanto meno perché ha privato l'Italia che già è così carente di guide di leadership di un uomo
Marcato a maggior ragione nel momento in cui noi io personalmente ritengo a cominciare anche dal povero cardinale Tettamanzi che ci siano delle straordinarie potenzialità importanti di novità
Dentro questo mondo dei giovani cattolici particolare ma non solo cattolici
Che esprimono le loro riserve le loro critiche il loro dissenso sulla globalizzazione così come si viene configurando che non vuol dire essere contrari alla globalizzazione nonostante la contraddizione del movimento che si chiamano globale
Significa una vicinanza sostanziale molto più prossimale cosa che sostiene il Papa
Che alle cose che sostengono i globalizzato ori inaccettabili e cioè una globalizzazione fatta nel segno della solidarietà della giustizia che affronta il dramma della fame che affronti il dogma del debito e così via
E Lina sceglie a mio avviso una potenzialità di nuova politicità di cui c'è bisogno come l'aria che respiriamo
Il problema che la cattiva politica a cui assistiamo per cui anche a un convegno aperto interi presto se si sente citare Maroni c'è un qualche fremito di difficoltà
E tuttavia perché perché quella spesso è una cattiva politica
E la cattiva politica la si scatta soltanto con una buona politica con una migliore politica è dentro il movimento del foro dell'antiglobal ti avvisa il popolo di Seattle tutti questi stereotipi a cui ci costringe la televisione
Non c'è dubbio alcuno che ci sono energie che vanno proprio in questa consapevolezza di una politicità nuova
Che bisogna sapere favorire ed esprimere perché oggi tutto in qualche modo è contemporaneamente radicamento sul territorio specificità e localismo mai sempre da collocare in una dimensione planetaria
Io mi avvio alla conclusione ho finito volevo solo aggiungere
Due cose la prima è la mia sintonia forte con la ribollita
Ed è devo dire preoccupante
Non solo il balletto intorno alla Margherita i partiti risorgono noti sciolgono e così via ma è non meno preoccupante il dibattito il non dibattito intorno al congresso del maggiore partito dell'Ulivo
Che addirittura si arrivi a spiegare che Berlinguer e anziani
Quando poi sappiamo benissimo che fra l'altro per iniziativa degli stessi DS noi ci siamo salvati in qualche modo eleggendo Ciampi alla tenera età di ottantuno anni alla Presidenza della Repubblica è una cosa veramente penosa
Nel senso cioè che vuol dire che non abbiamo più gli argomenti della vera politica
Che sono le grandi sfide ai grandi problemi del Paese a cominciare dagli interrogativi che le nuove generazioni
Tragicamente a
Genova hanno espresso e per consolarti caro Sindaco in Calabria c'è un vecchio missionario che è venuto a finire i suoi giorni nella sua terra lavica che è stato per quarant'anni in Bangladesh però dicevo prima lo comunichiamo pure alla all'Assemblea che quando gli Cincotti incontriamo da noi non si usa dire come sta come state come va
Si dice Società Meridionale Chissi Ricci che cosa si dice più ampio più generico anche più e il missionario dice non bisogna chiedere che serissimo
Bisogna chiedere Chissi facile che cosa si mai dice lo stesso Parlamento non dovrebbe essere chiamato Parlamento ma fa cimento cioè il luogo delle realizzazioni concrete necessarie ai bisogni della Società Italia italiana
Che noi dobbiamo stare attenti a doppio titolo a questo problema del facilmente
Perché chi contrappone alla politica alla cosiddetta cultura del del fare dell'impresa non è all'altezza dei problemi del Paese e all'altezza della gestione dei propri interessi
Con Pecorella avvocato di Berlusconi presidente della Commissione giustizia
Con il modo di ridiscutere i reati societari per consentire li diciamo il non esame pieno da parte della magistratura della posizione giudiziaria del Presidente del Consiglio
Il problema delle opere pubbliche che pare l'unico tema che che che che arrivi che riguardi ci deve servire Lucio Noto allarga no e non Mallare parere cedono alla allora per chiudere per chiudere
L'ultimo
Chiedo scusa ed esclude io purtroppo devo partire con l'impegno di Calabria
E quindi lascio un contributo modestissimo avendo fatto più di trent'anni di televisione il nodo cruciale poi di tutto il tema della comunicazione Carosi in dovere di ragione
è osceno non è impudico che la televisione pubblica non dica nulla
Il del fatto che con la mafia bisogna convivere con l'imbarazzo poi di dovere ricorrere a respirare da Adamo ed Eva la questione perché interviene grazie a Dio Ciampi che
Fadda da salvagente rispondendo alla vedova Grassi dice fuori discussione l'impegno antimafia delle istituzioni e così via ma al di là del problema della tribù pubblico-privata che per un patto grande differenza la comunicazione è l'unica cosa che rende concreto è possibile un discorso sulla comunità
La gente io ne parlo ma tutto come genitore
I cinque figli l'agente a cominciare i nostri ragazzi ha bisogno di rapporto interpersonale significativo ma ci illudiamo al motorino l'appello fa la discoteca queste cose qua queste sono un di più che anche allora non significa molto
Loro hanno bisogno di una comunicazione essenziale significativa è in quello che anche il discorso di internet e della Rete
è cruciale ma può essere a doppio senso la Rete che ci imbriglia tutti ci omologati oppure la rete che ci mette in relazione la rete che ci mette relazione e allora comunicazione lo pensavo stamattina ma entravano in chiesa abbiamo ho finito o meno
O meno tanti da porre non ha pure Vespa accordo comunicazioni geometria varabile orchidee contiene anche Copasir parlavo comunicazione contiene anche non solo il convoglio insieme contiene la radice latina munus comunque ho diretto il tono la gratuità che è una dimensione senza della quale noi non faremo mai un'adeguata
Solidarietà a un'adeguata rete sociale per una esperienza come quello delle armi questo valore della generosità della della gratuità
Nel rapporto con l'altro è assolutamente fondamentale ho finito io tra Camaldoli a Vallombrosa da ragazzo ho avuto il privilegio più volte in convegni Fucci universitari
Di incontrare conoscere che peraltro pure lui
Messinese fiorentino insieme Giorgio la Pira
E approfondito del piccolo le api sono in fondo un'esperienza importante ma piccola rispetto ai grandi problemi da progettare Italia L'Aquila ci diceva sempre fratellone io
Bisogna essere come il grande Lino di senape
I rilievi
Sono piccolissimi ma fermenta non la massima ecco questo è la grande sfida è l'augurio più cui io vi saluto e vi ringrazio per avermi invitato
Bene
Grazie a Nuccio Fava intanto prima di dare la parola Revelli che nonostante un percorso automobilistico un po'complicato saluto perbene il vescovo monsignor Fernando sceglie testé arrivato anche padre Sorge
Saluto anche la sottosegretario agli Affari sociali l'onorevole cestini e quasi di casa perché di Arezzo
E che avvenuta insieme come il ministro che arriverà tra non molto ma che sarà con noi anche ah ecco vedo il ministro e già qua e quindi
Allora con un po'di variazione sui temi e sui tempi spero che questo non crei problemi al ministro però adesso darei la parola alla professor Revelli
Il percorso di Revelli è sicuramente diverso da quello delle ACLI percorso culturale percorso di vita però questo libro recente che lui ha scritto ha in qualche modo ci ha interrogato ci ha scosso
Poi ogni settimana grazie a vita saluto anche il neodirettore Giuseppe Frangi possiamo leggere i suoi editoriali comunque sempre non banali non scontati che ci obbligano a riflettere avete sentito stamattina quelli che c'erano in abbazia che in chiusura della mia introduzione ho citato un breve passaggio di Ravelli
Del suo libro appunto Oltre il Novecento che riassume un po'la chiave del libro no la figura del militante in qualche modo si chiude anche nel momento in cui si chiude il secolo
Del il diciannovesimo secolo e sembra apparire emergere questa figura del volontario che in Rete dal basso umilmente cerca di incarnare un possibile reale cambiamento ed è per questo che abbiamo voluto averlo con noi in questa diversità anche di confronti di punti di vista perché poi caratteristica di questi nostri incontri di mettere a confronto anche persone come culture e storie e punti di vista diverso e volentieri gli do la parola perché questo suo percorso culturale che poi tradotto in questo libro possa essere anche parte del nostri lavori
Grazie
Innanzitutto dell'invito a partecipare a questo posto incontro
Questa occasione di dialogo
Insieme
Al piacere di essere qua permettetemi di esprime anche le mie scuse per il ritardo di viaggio accidentato
Ritardo con cui sono arrivato qua
Vorrei scusarmi anche se
Incomincio questo questa mia comunicazione questo mio intervento con un una breve nota autobiografica con
Un piccolo episodio personale che però credo serva introdurci al tema che mi è stato assegnato
Quando verso le quattro del pomeriggio
Del ventuno di luglio a Genova
Sono finalmente approdato
In alto dalle parti di via Trento
Una trentina di metri al di sopra di corso Italia
Dopo aver passato sulla stretta scalinata della salita Podgora è rimasto il nome impresso
Dopo aver passato di uno dei peggiori quarti d'ora della mia vita
Schiacciati come sardine tra la folla in fuga
Bersagliati dai lacrimogeni dall'alto e dal basso
Sudati spaventati
Un uomo che non conosco
Ma che era fuggito come per la stessa via più o meno della mia stessa età
Anche Luis patto volto contratto dal fumo e dalla fatica mi ha chiesto a bruciapelo ma qui saremmo Oltre il Novecento io ho sobbalzato l'ho guardato e distinto e gli ho detto che secondo me eravamo molto oltre novecento l'ho detto perché avevo ancora negli occhi l'immagine di di corso Italia un'ora prima quando tutto era ancora calmo avevo
Negli occhi l'immagine di quell'arcipelago di quella galassia eterogenea di gruppi di associazioni di operatori di territorio
Dico operatori sociali laici credenti delle diverse fedi che in qualche modo si intrecciavano e mantenendo la propria identità le proprie identità diverse comunque
Sì contaminata non gli ho risposto che eravamo oltre novecento per questo con quell'immagine di volontari che avevo visto
Su quel su quel corso
Poi quarto d'ora dopo affacciandomi dall'alto mi sono pentito di quella risposta vedendo incorso devastato la gente che camminava lentamente con le mani in alto
Civili con appoggiati al muro con le braccia alzate per le donne sanguinanti
E gli altri che correvano in avanti con le pietre in mano e i bastoni
Mi sono venuti in mente i momenti più neri del Novecento invece ho avuto l'impressione che vi si stesse giocando e riproducendo
Uno scenario totalmente novecentesco venivano in mente I buchi neri di questo secco Santiago
Luoghi non europea i luoghi non appartenenti tempi non appartenente al ventunesimo secco
Poi a mente fredda mi sono pentito del mio pentimento e tutto sommato concluso che si davvero li avevamo vissuto qualcosa che stava oltre il Novecento oltre il secolo che abbiamo lasciato alle spalle
E quando dico novecento dico un secolo grande drammatico non voglio vedere un Novecento solo a tinte fosche
Ma comunque un secolo che ha affrontato le grandi questioni dell'umanità i grandi nodi con una logica di scontro muscolare in militare
Quali la dimensione della costruzione degli Eserciti dello scontro di Potenza
Ha dominato il molti degli ambiti della vita pubblica ha innervato profondamente la politica
Quando dico novecento penso a quello che è stato definito il secolo dell'odio secolo del lavoro violenza il secolo dei totalitarismi
Il secolo comunque dello scontro di Potenza per il controllo degli apparati di Potenza attraverso strutture di Potenza
Ecco io credo che davvero noi oggi abbiamo la possibilità di collocarsi oltre quello scenario oltre quel secolo credo che davvero quella cosa che in sede genericamente che amiamo
E molto spesso impropriamente globalizzazione
Vada cambiando profondamente le radici stesse dell'agire collettivo vada collocando in un contesto nuovo e diverso i grandi problemi
Una breve parentesi per intenderci e succosa
Io intendo per globalizzazione per intendersi sul significato dei termini
Localizzazione è un termine cannibale è un termine che ha divorato molti altri termini che ha colonizzato il nostro linguaggio che ormai è buona per tutti i discorsi
E significa tante cose io alla globalizzazione do tendo a dare questo significato e oggi la userò in questo significato la globalizzazione come rivoluzione spaziale
Come trasformazione profonda radicale della percezione sociale dello spazio o della dimensione dello spazio sociale
Sono poche nella storia le rivoluzione spaziali sono scandiscono l'ascoltò via lungo interi secoli forse la prima rivoluzione spaziale
E quella del neolitico quando è stata inventata l'agricoltura e gli uomini si sono radicati in un luogo in un territorio sicuramente un'altra rivoluzione spaziale quella che si è consumata tra il quattrocento e il cinquecento con le scoperte scientifiche
E e l'acquisizione del nostro pianeta della sua dimensione reale oggi stiamo vivendo una trasformazione altrettanto profonda altrettanto radicale altrettanto gravida di conseguenze su molti aspetti della nostra vita della nostra esistenza dentro quella che potremmo considerare la terza rivoluzione industriale dentro un salto tecnologico che il vero motore di questo processo di globalizzazione noi oggi assistiamo alla dilatazione all'intero pianeta dello spazio sociale lo spazio sociale quello spazio nel quale gli uomini avvertono che ciò che avviene in grado di influire sulla loro vita quotidiana è quello spazio nel quale sono contenuti gli eventi suscettibili di influenzare la nostra vita quotidiana bene questo spazio eh di colpo
Venuto a coincidere come l'intero pianeta per effetto di una rivoluzione tecnologica senza precedenti noi oggi avvertiamo che ciò che avviene in qualunque punto del pianeta senza più il diaframma senza più il muro della distanza fisica e in grado di modificare e di influire sulla nostra
Esistenza oggi tutti gli uomini del pianeta stanno dentro il nostro spazio sociale
Alcuni come Anthony Giddens parlando di un fenomeno distretto
Cinque spaziale di sta il single dire stiramento dello spazio nostro spazio di riferimento si è stirato è diventato più lungo e e costituito da reti lunghe che inglobano il pianeta altri come però verso un altro sociologo
Parlando di compressione spaziare
Guardando il pianeta dall'esterno come di una sera che di colpo è diventata più piccola nella quale i punti si sono improvvisamente da distanti che erano ravvicinati
Ma il problema è il risultato è sempre lo stesso noi oggi viviamo
In un contesto nel quale nessuno nessun no parte dell'umanità può essere considerata i numeri sterno sono tutti in un interno siamo tutti
Dentro al medesimo interno
Edgar Morena ha ha definito questo fenomeno
In termini molto efficaci
Ha detto appunto che noi viviamo in un mondo in cui non solo ogni parte del mondo
Sir riguarda ma in ogni parte del mondo in cui viviamo sia riflette il mondo intero ecco questa direi che la condizione esistenziale
Nella quale c'ha posto la cosiddetta globalizzazione al di là dei suoi aspetti finanziari dei suoi aspetti economici dei suoi aspetti produttivi che pure ci sono e sono fondamentali ma dal punto di vista etico dal punto di vista sociale dal punto di vista politico io credo che questo sia il connotato più forte
Della globalizzazione che ci interroga
E questo aspetto a io credo davvero
Però ridefinito i grandi problemi grandi temi che in qualche misura incrociano la politica e l'agire sociale mi limito a indicarne due
Di questi temi il problema della sicurezza
E il problema della eguaglianza
Due grandi temi che sono stati al centro della stessa vita pubblica novecentesca problema dell'ANT sicurezza non inteso come la questione della microcriminalità pure importante da questa della sicurezza nel suo significato più forte più profondo il problema della sopravvivenza il problema della sicurezza della sopravvivenza per gli individui e per la specie
Questo tema è stato al centro dei terrori
E dell'impegno novecentesco
è stato al centro in una forma specifica però che oggi è cambiata
Il Novecento ha ereditato dall'Ottocento questo teme ha pensato di rivolta di risolverlo
Attraverso la conoscenza attraverso la scienza
Attraverso gli strumenti che questo secolo hanno caratterizzato il fa il produrre
La logica della perla formando ex risolvere la questione della sopravvivenza nella mentalità novecentesca significava domare una natura selvaggia significava aumentarle il controllo degli uomini su una natura selvaggia da cui si avvertiva provenivano le minacce per la nostra sopravvivenza
Oggi nel mondo unificato nel mondo unificato soprattutto dal rischio
Nella in quella che Ulrich Beck chiamava Risiko Gesellschaft la società del rischio inaugurata dall'esplosione di Oshima
Proseguita dalla tragedia di Chernobyl oggi noi avvertiamo che le minacce alla nostra sopravvivenza
Non provengono più solo vorrei dire non più tanto da una natura non abbastanza domata
Ma provengono da quel sistema di mezzi da quel sistema di tecniche che noi abbiamo costruito nel secolo scorso per assicurarsi la sicurezza
E il grande paradosso per certi versi la grande contraddizione oggi noi avvertiamo che le grandi minaccia la sopravvivenza dell'umanità derivano dalla potenza di quei mezzi che avevamo messo in campo per cercare di domare la natura
Dalla questione dell'effetto serra dalle modificazioni climatiche al buco dell'ozono al rischio atomico alla mucca pazza una quantità di minacce che noi oggi avvertiamo provengono
Da un mondo interamente fabbricato da un mondo fatto dall'uomo per essere il più razionale degli universi e che si rivela invece il tratto di pericoli io lotto di minacce questo direi è il primo aspetto che la globalizzazione ci mette di fronte universali dosando i rischi mettendoci di fronte all'infinita potenza che abbiamo accumulato e che oggi in qualche misura ci si contrappone conto ci si erge contro come minaccia
La seconda questione ereditata dal Novecento
E rimessa in situazione però dalla globalizzazione la questione sociale e la questione dell'eguaglianza e della diseguaglianza tra gli uomini
Anche questa non è una questione nuova il Novecento sia Berto su questa questione le ferite del Novecento hanno a che fare con questa questione molti dei conflitti
Sanguinosi del Novecento hanno a che fare con i tentativi di venire a capo di questa questione della diseguaglianza tra gli uomini
E dopo un secolo intero speso un secolo che ha mobilitato una quantità di energie incomparabili nella storia nel tentativo di venire a capo di ciò noi ci accorgiamo
Nello spazio sociale unificato dalla globalizzazione in questo immenso spazio planetario che le diseguaglianze non sono affatto scomparse ma tragicamente non si sono nemmeno attenuate
Si erano attenuate all'interno dei singoli stati nazionali in quel cerchio magico dei paesi che avevano beneficiato dello sviluppo
Si erano attenuate non erano scomparse ma si erano attenuati nel mondo di colpo ridotto a un unico spazio queste diseguaglianze appaiono in tutta la loro dirompente
E loro dirompente scandalo nella loro dirompente dimensione scandalosa diseguaglianze di reddito ce lo dicono le Nazioni Unite
Diseguaglianze di reddito e di ricchezza tra i primi e gli ultimi della terra erano era di undici volte all'inizio del Novecento la distanza tale da la ricchezza dei Paesi più ricchi e la ricchezza dei Paesi più poveri di undici volte è salito a una cinquantina di volte a metà del secolo e oggi si avvicina le novanta volte
E cresce nonostante che gli ultimi avanzi non lei lentamente leggermente i primi corrono a una tale velocità che questa distanza cresce
Diseguaglianze del reddito pro-capite
Diseguaglianze di accesso alle risorse alle risorse salvifiche al cibo all'acqua all'Energia
C'è una statistica impressionante sull'accesso dei diversi sistemi Paesi sulla dimensione quante la quantità di energia che i diversi sistemi Paese mettono a disposizione dei loro abitanti
Misurata in kcal in unità di misura energetica in quantità di kcal che ogni sistema Paese mette a disposizione dei propri abitanti per vivere la propria vita quotidiana gli Stati Uniti mettono a disposizione duecentocinquanta mila kcal al giorno ogni loro cittadino
Per spostarsi in auto per viaggiare in aereo in treno per salire in ascensore per scaldarsi un tosto per per fare una doccia calda
In Italia siamo sulle cento mila come in meglio in Europa in Giappone sulle ottanta mila ma in India l'accesso è appena cinque mila kcal
Da duecentocinquanta mila a cinque mila in Pakistan sono mille settecento in Somalia cinquecentottantotto duecentocinquanta mila cinquecentottanta azioni a distanza di quasi cinquecento volte nell'accesso alle risorse tra i primi e gli ultimi
Dimensione quantitativa del problema dimensione quantitativa rivelata dalla unificazione del pianeta ma anche trasformazione qualitativa dei problemi
Il Novecento finisce rivelando la crisi degli strumenti che aveva elaborato per affrontare questi grandi problemi
Il problema della diseguaglianza il Novecento aveva pensato di affrontarla
Attraverso la coppia Stato mercato
E Attraverso lo strumento congiunto del conflitto sociale e della redistribuzione del reddito questi erano state le categorie intorno a cui aveva giocato il Novecento l'idea che lo sviluppo mettesse comunque a disposizioni degli uomini una quantità crescente di risorse che il conflitto sociale imponeva dire distribuire più equamente e che lo Stato come autorità sovrana sul territorio era in grado di redistribuire
In un gioco conflittuale ma anche in qualche modo armonico pensiamo alla proposta che iniziano in un meccanismo che poteva essere in qualche modo a somma positiva un meccanismo nel quale entrambi i contendenti avevano qualcosa da guadagnare il lavoro aveva da guadagnare accesso a consumi più opulenti
E alla sicurezza sociale l'imprenditore aveva da guadagnare un aumento della domanda aggregata e quindi la possibilità dello sviluppo questo è stato il Novecento intorno a questo si sono fatti grandi giochi
Le ideologie hanno assolutizzato queste categorie si è pensato che lo Stato potesse assorbire tutto in qualche modo o viceversa che il mercato potesse regolare tutto
Lo sconto novecentesco ha visto in campo questi due unici protagonisti la realtà li ha visti non contrapposti ma intrecciati
La politica che accompagnava in qualche modo l'economia rendeva più razionale il suo funzionamento
Gli uomini le persone che si organizzavano in grandi apparati produttori di potenza per poter controllate i grandi meccanismi dello sviluppo beh credo che oggi appunto oltre la linea di confine che segna la fine del Novecento noi assistiamo allo sgretolarsi
Di queste grandi categorie
E anche allo sgretolarsi di questi metodi di questi mezzi sta dentro questo la crisi della forma partito sta dentro sta dentro questo processo la crisi della politica sta dentro questo processo la crescita della nostra solitudine info
Nel mondo
Globalizzato nel quale la sovranità per i singoli Stati nazioni una sovranità flebili è una sovranità debole una sovranità che si esercita sui luoghi
Ma stenta esercitarsi sui flussi su ciò che passa e nel mondo globalizzato i flussi tendono a prevalere i flussi finanziari
I flussi del denaro i flussi comunicativi i flussi produttivi gli unici che finiscono per rimanere impigliati
Nelle vecchie frontiere est statali sono i flussi delle persone
Quelli che in età pre moderna potevano in qualche modo spostarsi che oggi finiscono per incappare nei tanti muri di Schengen i tanti muri nuovi che vengono costruiti ecco lo Stato perde la propria sovranità sui grandi flussi e quindi sulle grandi fonti della ricchezza non riesce più in qualche misura a controllare e a regolare i processi del mercato
E il mercato per parte sua non si rivela quello strumento armonico che si pensa non genera automaticamente coesione sociale aggregazione
Non dico che rispetti le comunità non le ha mai rispettate le comunità ma almeno le aggregazioni nel corso del secolo scorso queste sì le ha prodotte Grandi aggregazioni artificiali che si chiamavano fabbrica si chiamavano forza lavoro che producevano fenomeni collettivi oggi l'economia non funziona più così oggi l'economia aggrega e disgregata e lo cita rapidissima le aggregazioni sociali
Oggi il meccanismo puro della produzione governata dai flussi finanziari generato Misma o frammentazione attraversa i territori a volte li bacia con la fortuna di un effimero sviluppo spesso di abbandona rapidamente pensiamo alla crisi asiatica pensiamo all'Indonesia pensiamo all'America Latina
E comunque non radica identità e coesione
Oggi non possiamo più pensare come all'inizio del Novecento
Che la coppia sviluppo regolazione politica mediata dal conflitto dal conflitto di potenza
Possano risolvere i grandi problemi che il mondo unificato ci pone di fronte di qui
L'importanza di altre pratiche di altre figure che sfuggono alla logica militare e militante del Novecento che sfuggono alla logica della potenza
Che lavorano sul territorio che lavorano tra le pieghe dei processi a ricucire quello che la furia del dileguare in qualche modo della finanza e dell'economia di spiega
Io ho parlato della figura del volontario era in qualche modo una ben Taccone
Era la metafora di una figura che si sottrae ormai totalmente alla logica della potenza e dell'apparato che non costituisce Eserciti per conquistare Palazzi d'inverno o per imporre negoziazioni alte ma chi opera qui e ora
Qui e ora sul territorio con gli strumenti che di volta in volta senza fare della propria organizzazione un feticcio perseguendo sempre il fine della solidarietà e dell'aggregazione della coesione
Per ricreare ciò che va disperso
Ecco credo che qui siamo oltre appunto la logica novecentesco in una dibattito romano
Asor Rosa sintetizzò perfettamente
La logica politica novecentesca quella che aveva trovato nel nel movimento comunista la propria sintesi più forte ma che aveva caratterizzato in qualche modo molti dei rapporti in quel sei con la politica di quel se l'idea
Che il conflitto sociale si strutturi contrapponendo potere ha potere organizzazione organizzazione guerra a due questa era la logica di quel secco quel secolo muscolare
Ecco credo che tra i tanti disastri del nostro tempo un aspetto positivo ci sia quella logica non è più praticabile
Quella logica non è più praticabile anche perché la potenza oggi
Si distribuisce in modo inversamente proporzionale alla disponibilità ad affrontare e risolvere i grandi problemi
La potenza si concentra sulla punta della piramide
La potenza si concede la potenza militare la potenza finanziaria la potenza comunicativa la potenza mediatica
Si concentra sulla punta e sul vertice della piramide si concentra nel cerchio magico del privilegio
E il resto dell'umanità resta fuori a questa non sarà mai data io credo la possibilità di accumulare una potenza uguale e contraria
A questa sarà data la possibilità però in qualche misura di inaugurare uno stile di relazioni e quindi un vivere sociale un modo di concepire la società radicalmente alto e questo io credo il terreno
Su cui il volontario sostituisce il militante il militante come uomo dell'apparato della macchina della potenza involontario come l'uomo della debolezza delle relazioni
Come colui che a livello del suolo sul territorio attraverso il proprio fare gratuito il proprio fare non legato alla prestazione
E alla remunerazione non come una logica di rivendicazione ma con una logica di costruzione di relazioni alternative
Ricostruisce le basi di una società civile globale che oggi di per se stessa la globalizzazione economica e tecnologica non producono non c'è oggi una società civile globale all'altezza dello spazio sociale globale
C'è una moltitudine frammentata atomizzata è segmentata affidata la solitudine affrontare rispondere a queste io credo è il compito non tanto della politica come di solito si dice no e il compito della prepolitica e il compito di visto di ciò che sta prima come precondizione per ricostruire le condizioni dell'agire politico credo che questo sì anche l'insegnamento che viene fuori dalle giornate che ci portiamo tutti dentro con fatica di genio
Quale disastro comporti pensare di affrontare questi nodi come logica di potenza
Con l'ottica di presidio occupazione di territorio sia chi si chiude dentro le zone rosse sia chi le assedia e invece pensare quanto sarebbe importante
Che chi Lai è stato e ha preso consapevolezza della dimensione globale dei problemi ritornasse al proprio sociale
Arricchito da quella conoscenza per fare per trasformare silenziosamente e allargare silenziosamente la rete delle relazioni
Grazie Revelli per questa sintesi ardita tra Novecento e nuovo secolo e anche per queste osservazioni finali che credo ci siano di una qualche utilità penso io darei la parola per cinque minuti a don Antonio
Che vuole salutarsi e dirci una cosa
E poi dopo avremo questo incontro confronto con il ministro che già qui come avete visto che saluto molto cordialmente per aver accettato com'è nella tradizione tutte le Vallombrosa il ministro del lavoro non manca mai don Antonio
Ma io vi farò ridere ma col mal di testa con queste relazioni così difficili poi ha visto che sono anche analfabeta perché dodici libri che ha citato Amelio mi ha salvato solo fra EIRE
E oggi introdotte sono sette mi ha salvato frena e quindi proprio nata vedo del tutto non ci sono
No e volevo dirvi una cosa molto semplice che ci sono delle parole su cui dobbiamo riflettere
Perché comunità solitudine cittadinanza son tre parole
Ma se noi andiamo una risalì in una società come la nostra dentro hanno delle contraddizioni bestiali
Perché il tutte queste tre parole dovremmo in qualche maniera rivestì la della parola associativo l'associazione questa società ci obbliga per associarci a diventare delle piccole istituzioni perché le regole che questa società citate era cercarci su tali per cui quando siamo associati non possiamo più
Non possiamo più fare quello che vorremmo fare
Perché
Maroni Esportivo quindici conosciamo molto tempo sa mi permette di dire le solite fregnacce che dico io comunque
Perché io per esempio non posso prendere un calcio mondiale
Se non ha tutte le carte in regola
Allora che so che associazione sono se in Stazione Centrale ciò un punto di osservazione dal mille novecentonovanta ma più del cinquanta per cento della gente non la posso aiutare perché non in regola
Questa è la prima domanda che mi faccio noi dobbiamo regioni parlavo prima Radio Vaticana i giovani devono aver il coraggio di non lasciarsi indù
Incapsulato ed a tutte le regole che il la questa società vuole perché qualcuno di noi venga riconosciuto e legittimato è chiaro che questo potrebbe essere equivoco prince dice allora qui c'è sempre fu Urbino che nasce la sera alla sera e alla mattina già fare ha ha già incastrato tutti prima fate gli affari suoi
Però se noi non non diventiamo creative non riusciamo a liberarci da questi campi credo che non siamo nati per
I nostri obiettivi non sono più quelli per cui siamo nati io mi mi trovo molto a disagio perché sulle gravi emarginazioni non posso fare niente
Io sono nato per le gravi emarginazioni ma non posso fare perché devo mettere in piedi
Strutture persone a adeguarmi a da a tutta una serie di normative per le quali quando mi sono adeguato sono stufo di stare al mondo e vado torno in Africa come i due di questa mattina i due con risvolti allora Maroni io non lo so come si possa fare ma noi siamo io almeno sono di
Dentro a questo tunnel
Che vuoi sono come il somaro di don Abbondio ciò due gambe sul fosso educande sulla strada continua a dividere over programmi sulla strada ma se ho quattro grande sulla strada non posso più fare mestiere che voglio fare
è l'ora mi domando come sia possibile creare una situazione tale che sia associazione è una comunità tale per cui i rapporti valgono più delle regole per cui lo stare insieme valga più che avere tra gabinetti o un gabinetto ogni tre ragazzi
Che Laras se c'è un educatore anche se no a quarantun quaranta titoli è un educatore che ha appagato io lo so sì Volpi abbiano la laurea richiesta
Per mi facevo la domanda stamattina
Secche mi domando da con la loro storia Corno rischio che si arriva l'ispezione un'ispezione della regione giustamente mi dicono tesoro cieca di Corsico ha lavorato che spesso deve giustificare quello che tu fai allora ridendo e scherzando questo è il Messaggero voglio darvi io vorrei che riuscissimo a creare una atte a rimanere creativi anche sufficientemente liberi per fare le cose che il pubblico non può fare
Per fare le cose di frontiera
Per farlo le cose che in qualche maniera devono dare cittadinanza a chi la cittadinanza in una
Che questa è la sfida secondo me di associazioni grazie
Bene vedo che siete venuti proprio tutti quindi immagino che questo Ministro Maroni lo vogliate ascoltare così almeno debbo dedurre
E prima di ascoltare il ministro poiché verso immagino le sette e mezza così chiuderemo perché non vorrei come era il famoso titolo del quel film Non si uccidono così anche i cavalli che poi anche questa sera avremo quel momento dalla memoria quindi non voglio essere responsabile di nessun omicidio virtuale ma prima di dare la parola ministro vorrei così fare alcune sottolineature e anche porre alcune questioni
Sapete che è nel nostro stile nello stile delle ACLI di mantenere sempre con coloro che rappresentano le istituzioni al governo uno stile di confronto di dialogo esigente e leale allo stesso tempo esigente nel senso che non fa sconti leale che non non ci sono trabocchetti non ci sono carte sotto il tavolo
E così come ero Berto Maroni in qualche modo una una prima
Un primo incontro
Come tutti i primi incontri comportano qualche rischio per me
Per voi per il ministro ma siccome siamo tutti persone che osano e non vogliono stare un passo indietro credo che questo rischio calcolato lo possiamo correre
Vorrei cominciare da un piccolo aneddoto personale il ministro venuto alla ad un confronto ad un incontro era stato nominato da poco con il Forum del terzo settore a Perugia mese fa due mesi fa
E devo dire che mi ha fatto subito simpatia perché si è messo in mezzo a noia sotto un tendone con un caldo pazzesco a mangiare qualcosa di umbro come qui abbiamo mangiato le cose toscane
E così il confronto il dialogo è cominciato in questo modo direi assolutamente informale
Ma anche anche un modo credo per definire i punti di vista senza troppo i puntini sulle i e cercando di andare al sodo delle questioni su quelle su cui si raccorda e su quelle anche sulle quali non sia d'accordo
Ma vorrei anche citare alcune altre cose che sono avvenute in questo in questo mese di agosto
E le metterei sotto il segno più del ministro
La prima è che ha detto insomma subito con l'articolo diciotto calmi Cal mini insomma non è la questione principale su cui dobbiamo cominciare a muoversi
Sulle pensioni ha detto una cosa di assoluto buonsenso
Poi o facciamo questa benedetta verifica prima di a lanciare strali allarmi Conti e questa ma Benedetto maledetta verifica ancora non è stata fatta tutto il confronto con le parti sociali stamattina c'era qui anche Pezzotta
Credo prima i numeri sul tavolo vediamo questa riforma Dini che effetti ha prodotto che cosa ci attendiamo per il futuro
E poi vedremo che strada intraprendere
Terzo nell'ultimo Consiglio dei ministri so che all'Inter e sono stati nominati sulla base delle segnalazioni fatte dall'osservatorio per l'associazionismo di promozione sociale ancora fatte dal precedente governo
Il il governo ha nominato dieci persone
Tra cui anche una persona delle ACLI e tanti altri del volontariato e dell'associazionismo nel CNEL
So che il passaggio nel Consiglio dei ministri non è stato dei più tranquilli anche se l'onorevole Sestini aveva lavorato bene ai fianchi diversi diversi ministri e che il ministro Maroni con assoluta decisione anche a quelli che dicevano ma questi sono tutti cattocomunisti così dobbiamo nominarli
Ha detto no questi sono quelli che sono stati indicati dall'Osservatorio
Per l'associazionismo di promozione sociale noi dobbiamo farlo perché è un segnale
Che le forze produttive non sono più solo i partiti scusate i sindacati o gli imprenditori ma c'è anche una nuova forza che produce ricchezza ricchezza sociale
E che può legittimamente stare dentro alcune magari sì istituzionalizza un po'troppo e qui ci prenderemo gli strali
Di diamanti ma credo che sia un segnale culturale poi non cambieremo il mondo Stendhal che nel ma in tutt'altro modo dovremo fare la nostra parte
Ma è un segnale dal punto di vista delle istruzioni che oddio in questa Repubblica c'è anche un soggetto che si chiamo volontariato associazionismo e che le istituzioni riconoscono anche attraverso
Un elemento
Formale
E allora proprio perché c'aveva questi segni più sulla sua cartella sulla sua pagella il ministro mi permetto di porgli alcune questioni anche alcune come dire spinose difficili forse dove i punti di vista non lo so se saranno esattamente convergenti ma proprio perché questo confronto sia vero
E perché la ricchezza spero delle nostre proposte del nostro lavoro possono trovare un ascolto anche in chi ha una responsabilità di governo
La prima questione è questa noi abbiamo qui alle spalle il tema della democrazia associativa domani mattina avremo Hirst in sostanza Hirst dice
Se vogliamo superare il Novecento è un altro punto di vista occorre che lo Stato sia meno onnipotente
Oltre che meno centralista
Perché se si prosegue in questa logica dell'onnipotenza non si ottengono grandi risultati
E lancia una provocazione direi perché qualcosa tutto da inventare lui parla di un welfare associativo
Noi nel nostro linguaggio diciamo un Welfare municipale comunitario cioè centrato sulle comunità locali e che fa leva anche sulle reti non istituzionali della solidarietà qui non solo sulle istituzioni pubbliche
Lui arriva Hirst insomma poi lo sentirete domani mattina dire
Devono fare tutto le associazioni dei cittadini devono essere capaci di rispondere interamente i bisogni lo stato controlli
Lo Stato in qualche modo indirizzi allochi le risorse forse una prospettiva radicale
Certamente noi non siamo tra quelli che immaginano uno Stato diverso come modo per cancellare i diritti sociali delle persone
Diciamo solo che crediamo che solo da un'alleanza fra la le istituzioni pubbliche le reti non istituzionali della solidarietà forse è possibile tentare di risponde alla marea avanzante dei nuovi bisogni quindi il primo punto è questo qual è la sua essendo il ministro con l'innovazione che era contenuta nella legge Bassanini e ministro del lavoro e dell'welfare all'allo stesso tempo
Anche se poi molte delle deleghe come sapete quelle che aveva la Turco quasi tutte
Sono state date all'onorevole Sestino ecco qual è la sua visione di Guelfa che tipo di welfare
Sì sì sì cioè più Balti siete proprio nello stesso palazzo dai gli averne il secondo punto e questo l'anno scorso nella Finanziaria le ACLI poi anche insieme con il Forum
Fecero una proposta che non trovò ascolto
La proposta partiva dal fatto che essendo ormai ma gran parte dei lavoratori inseriti in un mercato del lavoro flessibile per tutelare meglio soprattutto quei lavoratori meno garantiti occorresse fare un investimento straordinario
In termini di formazione come dire solo con i lavoratori più formati più qualificati potremo avere una migliore tutela una migliore difesa e una capacità di affrontare un mercato del lavoro più complesse più flessibile dunque non mettere in discussione i diritti sociali ciò che in qualche modo costituisce anche elemento di sicurezza rispetto al futuro
La proposta era molto semplice dal punto di vista dell'idea
Tra slava quello che è avvenuto con le finanziarie passate prima con l'acquisto dell'auto poi con
La ristrutturazione della casa cioè utilizzare la leva fiscale per premiare tutti quei lavoratori quei cittadini che decidono liberamente individualmente
E allo stesso tempo lavoratori più capace di affrontare questa trasformazione
Non siamo stati ascoltati perché han detto che costava troppo che era difficile calcolare quanti si sarebbero buttati tra virgolette su questa opportunità
Io ripropongo insistentemente ostinatamente questa proposta anche in vista della prossima so che state
Discutendo per la prossima legge finanziaria perché credo che sarebbe un segnale di fiducia verso il Paese verso i lavoratori verso i cittadini
è un segnale il cui ritorno si avrà nella collettività in qualche modo dal punto di vista del bene comune
Un terzo punto noi abbiamo costituito in particolare in Lombardia una struttura che tentava di recepire l'opportunità collegata alla a fine del monopolio pubblico del collocamento il cosiddetta apertura anche verso i privati del Collocamento siamo recentemente anche c'è qui anche il presidente Mauro Gori lo saluto di Obiettivo lavoro il vicepresidente Lepidi siamo recentemente entrati insieme ad altre forze
Della società delle forze sociali cooperative nella società di lavoro interinale Obiettivo lavoro
Ebbene dal punto di vista il Collocamento te lo dico in modo molto semplice e diretto questa apertura ai privati è una finta apertura
Non perché io sia convinto che le istituzioni pubbliche non ebbero più fare nulla
Ma anche qui sono convinto che ci vogliono alleanza in particolare con quei privati che non hanno una finalità di lucro
Proprio perché se vogliamo gestire quelle molti percorsi quelle molte transizione del lavoro vogliamo accompagnare socializzare questi lavoratori non abbandonarli alla loro solitudine non pensare che possono risolve i problemi da soli non scaricare
Su di loro tutti i costi
Io credo che ci voglia non modificare le leggi in Italia è sempre complicato ma almeno i regolamenti che sono stati fatti credo che quelli si possa mettere mano seriamente
Un quarto punto le ACLI fanno parte come forse sai
Del Forum delle associazioni familiari che raduna molte realtà associative di radice cristiana e che in qualche modo tendono a porre il soggetto la famiglia le famiglie come un soggetto nuovo delle politiche sociali
Certamente nella legislatura e con il Governo precedente sono stati fatti dei passi significativi
Ma diciamo che il passo è troppo lento e che ci vorrebbe un un appresa diciamo incarico della nuova soggettività delle famiglie come un soggetto capace di modificare alcuni dei grandi comportamenti del Paese per esempio
Tutto il tema delle pensioni probabilmente avrebbe un'altra ottica un'altra illuminazione se l'Italia avesse un tasso di nascite diverso da quello che era perché è chiaro che numeratore e denominatore danno un risultato che dipende molto da queste variabili
Ecco allora che cosa anche rispetto alla prossima Finanziaria si vuole dare come un segnale in qualche modo che premi le famiglie visto che i figli oltre che una scelta personale importante sono un bene sociale
Quinta cosa e poi ce n'è un ultimo concluso
La tre due otto la legge quadro sull'assistenza per noi è una buona legge con le leggi son sempre migliorabili evidentemente ma nel complesso la riteniamo una buona legge ma la riforma e tutta da fare
Ecco allora come il ministro vuole in qualche modo dare uno spazio che la legge prescrive dice pagare questa domanda risponderà poi la onorevole sistema che lo spazio che dà alle organizzazioni di terzo settore come onesto e non solo fornitori di servizi ma che concorrano anche alla programmazione alla ideazione delle risposte socio
E infine un ultimo punto sull'immigrazione durante l'estate sono circolate delle proposte che c'hanno creato qualche come dire reazione così allergica e siamo rimasti un po'perplessi se non sconcertati
Che idea il ministro visto che questo tema è di sua competenza per una politica che sappia conciliare accoglienza e sicurezza integrazione e lavoro
Forse
I temi sono troppi ma ho voluto così metterli sul tavolo per dire che sono questi i temi sui quali le ACLI quotidianamente si misurano e cercheranno e continueranno a fare proposte critiche iniziative proprio per contribuire come forza sociale a un cambiamento che desideriamo
Grazie
Grazie salta la fase dei ringraziamenti formali per guadagnare tempo
I temi sono molti e non non sono neppure tutti quelli di cui mi occupo come ministero dopo la fusione l'unificazione dei due ex ministeri del lavoro e previdenza sociale e del dipartimento delle politiche sociali è stata una fusione giusta io credo forse ci poteva stare anche la sanità resta allora sarebbe diventato un mostro
Perché aveva una sua logica le politiche sociali l'intervento dello Stato nel sociale riguarda il lavoro riguarda la famiglia
Riguarda quindi chi cessa il lavoro chi cerca lavoro e chi durante la fase del lavoro ATO Tomba affrontare tutta una serie di problemi tra cui anche ovviamente l'assistenza sanitaria
Io dico che magari al di là di questa logica un po'
Un po'troppo legata alla questioni organizzative io sono felice che il Ministero della Sanità
Sì è stato scorporato perché altrimenti sarebbe stato davvero difficile coordinare efficacemente per una persona
Tutto questo immenso rapporto tra lo Stato e la società sarebbe corso rischio nonostante la buona volontà di cadere nell'errore che a contrassegnato la vita di quasi tutti i governi italiani e cioè che poi effettivamente concretamente le politiche
Ministeriali di governo sono fatte dalla struttura cioè dei direttori generali dei burocrati e non dalla parte politica non so se è un bene o un male visti i risultati però questo e di fatto quello che è successo noi cerchiamo con grande fatica anche invece di dare degli indirizzi perché soprattutto nel settore del sociale ma anche nel settore del lavoro
è indispensabile non solo necessario introdurre elementi di riforma molto significativi oltre quelli che sono già stati introdotti perché il mondo cambia perché il mercato del lavoro cambia perché le esigenze della società cambiano rispetto solo cinque anni fa è il compito dello Stato
Deve essere quello di garantire che la risposta che il pubblico da al cittadino sia la più efficace possibile
Io premetto subito che forse sono d'accordo più d'accordo più vicino con la concezione radicale
Dello stato nei confronti della società cioè che lo Stato debba dare risorse otto trovare in qualche modo le risorse che non necessariamente significa finanziare le attività con la fiscalità generale cioè con le imposte
Deve fare in modo che ci siano risorse ma che la stragrande maggioranza delle attività nei confronti del cittadino in particolare le attività sociali vengono svolte da qualcuno che non è lo Stato
Io sono più vicino questa concezione e ne parlerò
Con tutte le cautele con tutti i controlli ovviamente per evitare disparità per evitare abusi e per garantire degli standard minimi
Su tutto il territorio su questo poi c'è l'interferenza molte volte positiva ma qualche volta un po'meno delle istituzioni europee
Che sono spinte naturalmente dei migliori propositi ma poi rischiano a volte incerte espressioni concrete come quando decidono per legge per Regolamento di qual è la lunghezza minima che debbano avere i fagioli per essere considerati tali ecco rischia di diventare un eccesso di burocrazia passata da Roma a Bruxelles
Però
Le regole i controlli devono esserci deve esserci la capacità per lo stato di trovare i finanziamenti ma io personalmente credo che il la società nelle forme in cui si organizza nella molteplicità e complessità delle forme in cui si organizza deve esser messa in grado dallo Stato di svolgere quelle funzioni che sta svolgendo
E che lo Stato non è in grado di svolgere nello stesso modo con la stessa qualità quando parlo di Stato
Io intendo tutte le forme in cui si articola lo Stato cioè il governo centrale le Regioni le Province e i Comuni le comunità montane i consorzi di Comuni e forse ho dimenticato qualche altro livello istituzionale
Avendo la capacità di
Trasferire o delegare a seconda dei punti di vista ma non c'è molta differenza nella sostanza compiti funzioni e risorse
E quindi responsabilità dal governo centrale ai governi periferici ai governi locali è un processo inarrestabile io credo
Che può essere realizzato in modo corretto se
Viene illuminato dal principio della sussidiarietà che è contenuto nella Trattato di Maastricht ma non è la Costituzione italiana la cosiddetta sussidiarietà verticale che fa in modo che e tutto ciò che può essere fatto dalla organizzazione IST dall'istituzione più vicina ai cittadini in Italia il Comune deve essere fatto a livello comunale tutto ciò che non può essere fatto dal Comune dalla Provincia dalla Regione eccetera eccetera
Questo è il primo principio che ispirerà il nostro
Modello di riforma istituzionale
E poi c'è l'altro livello cosiddetto dalla sussidiarietà orizzontale che il vero livello su cui secondo me lo stato deve investire
Se è stato affermato non non ha da me ma io condivido questa affermazione che non tutto ciò che è pubblico deve essere statale intendendo per statale i vari livelli
Di organizzazione e quindi non è neanche vero che
Una vera riforma comporta che tutte le responsabilità debbano andare il Comune rispetto allo Stato perché rimarremo comunque nell'ambito istituzionale nell'ambito del pubblico uguale statale nelle sue varie forme
Pubblico non è statale pubblico è anche il privato che svolge una funzione sociale che non significa privatizzazione o peggio privatizzazione selvaggia delle funzioni dello Stato
Significa riconoscere che esiste un privato che si aggrega che si associa che si organizza in varie forme che svolge una funzione sociale
Che non è più monopolio e non deve più essere monopolio dello Stato allora se accettiamo questa prospettiva cadono molti tabù cadono molti muri
E lo Stato il Governo deve valutare
Quali sono se ce ne sono dei limiti di trasferimento di funzioni dallo Stato al privato sociale
Sotto quali controlli mettere quali finanziamenti dare come finanziare questa struttura che svolge attività sociali
Io sono dell'opinione che il privato sociale uso una delle tante definizioni no del mondo
Dell'arcipelago che che ricomprende le associazioni di volontariato il no profit il terzo settore che nella legislazione italiana vengono definite appunto con almeno dodici definizioni diverse la cooperazione sociale
Diciamo il privato sociale per intenderci tutte quelle forme or die organizzazione che possono svolgere una funzione sociale
Ecco il noi abbiamo assoluta assoluta intenzione io personalmente di investire in questa direzione tra esso e utilizzando tutti gli strumenti che sono a mia disposizione come ministro e come Governo della Repubblica italiana
Per fortuna non partiamo dall'anno zero molto è stato fatto
Gli otto cui punti magari non nell'ordine che sono stati enunciati perseguite intere di seguire un filologico ma
Non si parte da zero la tre due otto è una buona legge è un buon punto di partenza ci sono altre normative precedenti
La legge sul volontariato la legge sull'associazionismo la cooperazione sociale la legge sulle Ornesi ci sono regolamentazioni
La tre due otto per la prima volta ha tentato una sintesi
Di tutte le
Attività che possano rientrare nell'ambito sociale cercando di organizzarle
Individuando i soggetti individuando lei i profili individuando le risorse le finalità eccetera eccetera
è una buona legge che noi come è stato detto abbiamo il compito di attuare attraverso alcuni regolamenti alcune norme
Alcune di queste sono già state prese questa estate
Nel mese di agosto che per fortuna non è stato solo il mese delle esternazioni facili sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori ma anche il mese in cui nella Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati alcuni regolamenti di attuazione della tra due otto
Tra questi c'è il Regolamento sul funzionamento dell'agenzia del volontariato del terzo settore
Che ha sede a Milano che partirà molto presto entro la fine del mese di settembre ne abbiamo intenzione di attuare
Di attivare non è un'Authority io dico purtroppo e in questo forse il Parlamento è stato un po'troppo conservativo l'Agenzia per definizione
Espressa nella legge
è un organismo che soggiace al controllo dal governo che ha una serie di potere di responsabilità di attribuzioni ma non è un organismo diciamo così di auto-governo
Del mondo complesso del volontariato io avrei preferito questa soluzione per avere come è stato come Governo un interlocutore indipendente oggi io un gruppo di undici persone chi ha molti potere che può governare il mondo del volontariato e dell'associazionismo ma che se non ci mettiamo persone autorevoli e indipendenti assolutamente autorevole indipendenti ma questa è ovviamente la nostra intenzione non è di per sé non ha di per sé quelle caratteristiche cicliche ci possono consentire di dire
Il mondo della volontariato il terzo settore eh
Costituito come settore autonomo che addirittura si auto-governo una a cui lo Stato può delegare compiti e risorse del responsabilità confidando nel fatto che il settore si autoregolamentate non ha bisogno di qualcuno che gli dice cosa fare cosa non fa questo è un altro anche se limitato mi pare ma un altro passo importante che è stato fatto assieme
Alla nomina dei dieci rappresentanti nel nella
Che non abbiamo voluto noi non è un plurale maiestatis io la Sestini nonostante molte resistenze questo è vero all'interno del Consiglio dei ministri motivate da argomentazioni che non mi hanno convinto
Anche se poi immagino lo sappiate già ma queste nomine non sono state molto gradite da chi già partecipa al CNEL sono stati denunciati una serie di ricorsi al TAR contro il decreto
Nostro di nomina ma soprattutto contro sostenendo l'incostituzionalità della legge
Perché si sostiene dei dieci componenti almeno cinque quelli del volontariato non rappresentano attività economiche
E allora siccome la legge istitutiva del CNEL ma ma più ancora la Costituzione perché sapete che il che nelle un organo costituzionale
Stabilisce che le caratteristiche del CNEL sono quelle di a vere la rappresentanza delle categorie produttive almeno i cinque del volontariato non quelli del terzo settore questi cinque componenti secondo chi già fa parte del Crimella
Sono stati messi in violazione in spregio della Costituzione
La legge prevede che il ricorso contro il decreto di nomina del presidente del Consiglio venga fatto al Presidente del Consiglio in questo caso è uno strano ricorso alla stessa persona che ha deciso ma così prevede la legge
Se fosse così presidente del consiglio non farebbe altro che confermare il decreto in realtà invece il ricorso viene fatto al TAR chiedendo al TAR di sollevare la questione di costituzionalità della legge e non del provvedimento
Chiederanno anche la sospensiva del provvedimento quindi io non so se
Potremmo dar corso alle nomine noi più di quello che abbiamo fatto non potevamo fare e ci opporremo ovviamente qualora quando verrà presentato ricorso davanti al TAR per sostenere invece la legittimità della
Nomina e della legge che riguarda queste nomina
Terzo settore quindi no profit volontariato eccetera eccetera che ha e deve avere un ruolo rilevantissimo
E dal punto di vista legislativo deve avere
Questa è la richiesta che viene da molte parti un riconoscimento non una regolamentazione nessuno chiede nessuno vuole e noi non faremo una legge che regolamenta un settore un mondo che esiste ed è vitale proprio perché non ha troppi limiti o troppi vincoli come suggeriva don Mazzi
Ma una legge che riconosca lo status del settore no profit
Indicando
Alcune caratteristiche fondamentali che settore deve avere o che devono avere le associazioni comitati
Che possono essere riconosciuti come tali e cioè
La non restituzione degli utili e lo svolgimento di una funzione sociale queste sono le due caratteristiche che debbono avere le associazioni per essere conosciute come associazioni del terzo settore del settore no profit
Per questo è preliminare al passo successivo che il conferimento da parte dello Stato in modo concreto reale e permanente di funzioni sociali che per la loro estrema delicatezza
Devono consentire al lo stato dei controlli molto severi dei controlli molto rigidi
Perché c'è di mezzo il cittadino e molto spesso ci sono di mezzo i cittadini deboli cittadini molto deboli
Pensiamo al settore dell'handicap e siamo al settore dell'assistenza domiciliare ecco questi cittadini lo Stato deve tutelarli non costringendo Lia
Come purtroppo mi è capitato nel me diversificare nel mese di agosto a
Fare le visite di controllo il quattordici di agosto per verificare se i due figli di una di una famiglia che sono nati i portatori di handicap abbiano ancora mantenuto l'handicap per poter continuare a pagare il sussidio ecco queste cose non devono succedere purtroppo succedono
Noi dobbiamo superare abbiamo bisogno è interesse dello Stato è interesse del governo non è un rapporto conflittuale
è interesse del governo
E quindi dei cittadini che il terzo settore il settore del volontariato abbia quel peso che ha in altri Paesi d'Europa ma non ancora in Italia e per farlo ripeto occorre stabilire
Delle norme di controllo
Che lo Stato stabilisca dei controlli che poi esegue lo Stato le Regioni o i comuni
Questo è oggetto di discussione che garantisca il modo in cui questo settore si finanzi
O con la contribuzione diretta da parte dello Stato o attraverso il metodo della detassazione del contributi e delle donazioni date
Da parte dei cittadini ora in entrambi i modi
E conferisca poi a questo settore le funzioni che lo Stato finora svolge e svolge in modo
A volte pessimo purtroppo non mi a rischio a dire oltre le attività sociali anche quelle sanitarie socio sanitarie perché non è di mia competenza però è evidente che non c'è
Un baratro tra le attività sociale le attività sanitarie esistono poi dei collegamenti molto stretti per cui
Va messo in discussione anche quel settore quindi queste due caratteristiche non redistribuzione degli utili e funzione sociale io qui vedo la necessità ne ho parlato col ministro Turco
Tra cui io spesso pubblicamente riconosciuto di aver fatto un ottimo lavoro
Nel fare la tre due otto ma anche nella verrà creato una struttura dipartimento degli Affari sociali che è davvero una struttura efficiente molto efficiente nel panorama di scarsa efficienza dei in genere dei ministeri
Io credo che la tre due otto abbia due limiti il primo è che
Forse una concezione ancora troppo centralista o meglio è vero che conferisce responsabilità e compiti ai comuni
Ma mi pare che questa è la critica che fanno molte parti salti a piè pari il ruolo delle regioni
Allora se salta se lo Stato salta la Regione e si propone come interlocutore di otto mila quattrocento comuni
Cento dei quali hanno più di cento mila abitanti ma otto mila trecento sono piccoli o piccolissimi comuni io abito in un comune di settecento abitanti vuol dire che fatalmente lo Stato mantiene il suo ruolo predominante nel settore
Perché gli otto mila quattrocento comuni ciascuno singolarmente non ha la forza né per contrattare con lo Stato né per organizzare dei servizi essendo da solo nei confronti di Roma
Non so se questo è stato un eccesso di zelo per il nella nell'intento di garantire gli standard oppure una come dire residuo centralista però io credo che il ruolo delle regioni che governa non territorio omogeneo e che già hanno molte funzioni in altri compiti debba essere corretto nella tre due otto
E secondo limite mi pare che la tre due otto parla di servizi sociali intendendo per servizi sociali quelli previsti dall'articolo centoventotto di un certo decreto legislativo del novantotto
E e questo certo decreto
Del novantotto prevede che per servizi sociali si intendono tutte le attività relative alla predisposizione d'erogazione di servizi gratuiti e a pagamento di prestazioni economiche destinate rimuovere superare le situazioni di bisogno
E di difficoltà
Escluse quelle assicurate dal sistema previdenziale
Dal sistema sanitario nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia
A parte l'amministrazione della giustizia ma se noi escludiamo in prospettiva dalle attività che questo mondo può svolgere in sostituzione dello Stato tutte tutte le attività assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario mi pare che limitiamo di molto anche perché oggi le attività assicurate dal sistema previdenziale
Insomma in particolare riguarda non solo la previdenza ma anche l'assistenza gli ammortizzatori sociali
Sono degli interventi che fa il ministero del lavoro
Che costano molto la società che hanno lo scopo di ammortizzare proprio quei disagi di cui parla questo famoso decreto
Ma che non sono strettamente collegati all'attività lavorativa sono interventi per alleviare il fatto che qualcuno venga temporaneamente espulso dal mondo del lavoro ma allora rientra nel concetto più generale
E deve rientrare a mio avviso nel concetto più generale di protezione sociale
Che riguarda sia chi non trova lavoro sia chi viene espulso la Mondello quindi anche su questo bisognerà fare un ragionamento una riflessione per vedere se necessario modificare la tre due otto
Ho parlato di sistema previdenziale
E quindi il mondo del lavoro
Io come è stato detto ho dichiarato che sono contrario a la modifica dell'articolo diciotto non per questioni morali o di altro tipo ma perché è assolutamente inutile dai dati che ho
Modificare l'articolo diciotto per raggiungere l'obiettivo che il governo si è posto nel campo del lavoro e
E che la l'Unione europea ha indicato cioè l'aumento del tasso di occupazione
Oggi il tasso di occupazione in Italia il cinquantatré per cento contro una media europea del sessantatré l'obiettivo che ci pone l'Unione europea entro il due mila dieci e di arrivare al settanta per cento
Aumento del tasso di occupazione significa creare quelle condizioni per cui
Gli occupati aumentar no
E non creare le condizioni per cui
La libertà di licenziamento sia totale e assoluta
Perché questo significa rimuovere l'articolo diciotto se poi consideriamo che negli ultimi dieci anni il totale delle persone che hanno cessato il lavoro
Poi magari l'hanno ritrovato ma gli atti di cessazione circa due milioni e mezzo sono stati quelli quelle cessazioni passate attraverso l'articolo diciotto sono state poche migliaia
Poche migliaia la massa straordinariamente grande passato attraverso cose licenziamenti collettivi delle grandi presi no la procedura dell'articolo diciotto
Allora il mio timore era e continua ad essere perché nessuno mi ha smentito
Che se noi togliamo l'articolo diciotto cioè se noi consentiamo alle aziende con più di quindici dipendenti
Di licenziare qualcuno anche senza giusta causa avendo come sanzione solo il pagamento di una somma di denaro e non l'obbligo di reintegra
Il rischio la tentazione che chi lo propone non lo faccia per omettere il tasso di occupazione
Ma però Mentana è un'altra cosa cioè il tasso di sostituzione
Sostituire nelle proprie ampi in prese dipendenti che sono ultra cinquantenni permettere ai dipendenti che costano meno che hanno un sistema previdenziale meno costoso quello contributivo rispetto a quello retributivo
E quindi per aumentare non l'occupazione ma però mentale il profitto
è una richiesta legittima legittima perché l'imprenditore fa l'imprenditore per avere profitto
Ma allora si dica chiaramente che chi propone la polizia l'articolo diciotto vuole
Vuole ringiovanire la propria mano d'opera
Il che va bene perché i giovani devono essere avviati al lavoro ma non Aspesi degli ultracinquantenni o degli in fra cinquantenni io sono quasi un cinquantenne quindi solidarizzo ovviamente
Che verrebbero posti a carico della società con tutti i problemi che questa gente ha molto spesso fa parte di una famiglia di cui al solo reddito allora se questo è l'obiettivo ringiovanire le propria manodopera con persone che costano meno
Io oggi dico assolutamente no se qualcuno me dimostra che quelle poche migliaia di licenziamenti negli ultimi dieci anni attraverso la procedura dell'articolo diciotto serve per aumentare il tasso di occupazione allora sono pronto a discuterne
Ma mi pare che finora
Solo una parte sociale sia intervenuta per sostenere questa ragione dicendo semplicemente che è una norma o Pistoletto ha guarda caso sono intervenuti i rappresentanti di quelle grandi industrie che hanno proprio l'interesse a ringiovanire
La propria manodopera quindi articolo diciotto non è la strada
La strada le strade sono altre io sto come ministero predisponendo un libro bianco che sarà pronto entro pochi giorni che prevede le proposte per aumentare la flessibilità del mondo del lavoro
Per diminuire il costo per raggiungere l'obiettivo dell'aumento del tasso di occupazione
Sono una serie di proposte che dovremmo sottoporre le parti sociali una di queste visto che è stata citata la cito anch'io cioè le norme sul collocamento
è vero che il collocamento pubblico non è più monopolio dopo la riforma del novantasette ma è altrettanto vero che il collocamento pubblico
Non funziona ma dall'altra parte non c'è un collocamento non pubblico o pubblico non statale meglio
Che consenta alle imprese di
Trovare la manodopera che serve
Sono stati fatti dei passi ancora troppo timidi quello della lavoro interinale uno
Io ho incontrato i dirigenti di Obiettivo lavoro mi pare un'esperienza molto significativa e molto importante
Per la forma organizzativa della società e perché ha saputo in pochi anni diventare leader in Italia mi pare che sia la prima società dopo le due non italiane Adecco e Manpower nel campo del lavoro interinale
Ecco noi abbiamo
Questa è la strada noi abbiamo già detto e lo faremo in un collegato alla Finanziaria che il Collocamento deve essere totalmente liberalizzato
Consentendo da una parte ai privati
Di svolge le queste funzioni e consentendo alle società di lavoro interinale di svolge re il collocamento togliendo quindi alle società stesse il vincolo dell'oggetto sociale che fino ad oggi ha impedito alle società di lavoro interinale
Di fare altro che il collocamento del lavoro interinale
Queste ho collegato alla normativa europea sui contratti a termine sul lavoro a tempo determinato che il governo ha recepito nel mese di luglio
Io credo siano due tra le altre misure che abbiamo lo studio che consentano di aumentar e l'occupazione
Poi l'Unione Europea ci pone un altro tema che non è sufficiente un lavoro un job gol ma questo gioco deve essere dissente deve essere decoroso delle avere qualità
Qualcuno potrebbe dire certo ma se vai a parlare i disoccupati calabresi che non li trovi un lavoro perché non è sufficientemente di qualità quelli che potrebbero rispondere dammi un lavoro qualsiasi e poi ne discutiamo
Ma il problema c'è e il problema principalmente significa lavoro a termine garanzie e qualità di questo lavoro rispetto al lavoro a tempo indeterminato che rimane nella direttiva che noi abbiamo adottato come la forma di lavoro da privilegiare il lavoro a tempo indeterminato
Io credo che garantire questa flessibilità in entrata però consentire agli imprenditori di assumere giovani a tempo indeterminato o attraverso i cosiddetti lavori di per Progetto
Assumere una persona a prescindere dalla durata temporale
Perché realizzi un certo Progetto
Un'innovazione tecnologica un'innovazione di processo il lancio di un nuovo prodotto la riorganizzazione aziendale
Questa è un'altra delle forme che si possono introdurre che consentono a chi ha capacità di trovare lavoro
Sì vincolandolo dalla durata può essere un mese o può essere anche dieci anni e legandole invece un Progetto legando magari anche la retribuzione all'obiettivo per cui è stato assunto
Sulle pensioni è già stato detto sono state dette tante voci io sono intervenuto a fine agosto
Non per che sia geloso del mio territorio come ha scritto il Sole ventiquattro Ore per impedire agli altri di entrare ma solo per ragioni di scaramanzia
Perché ricordo bene cosa successe nel novantaquattro col primo governo Berlusconi
Quando il mese di agosto fu passato a parlare di pensioni della necessità della riforma delle pensioni da esponenti del ministero del Tesoro esattamente come è successo quest'anno e non dal ministero del lavoro
Allora era Mastella quindi forse neanche se si fosse impegnato sarebbe riuscito a dire qualcosa di interessante ma
Allora come oggi il ministero del Tesoro cioè cioè Niguarda lo so è una battuta sia Mastella mio mi come la perdonerà riguarda queste cose
Questa è la scriminante il ministero del Tesoro c'è chi guarda alle pensioni al lavoro con un'ottica ragionieristica
Quanto possiamo risparmiare
Se è lui che detta l'agenda delle riforme
Allora
C'è il rischio vero che non ci sia equità
O che il concetto di equità venga stravolto in base ad altri ragionamenti e siccome era già capitato nel novantaquattro io ho detto voglio evitare di fare il bis quindi sono intervenuto dicendo signori calma la competenza è mia
Abbiamo preso l'impegno con le parti sociali di fare la verifica non ho ancora visto i conti di che cosa state parlando
Ne sono uscite di tutti i colori è uscito lo la nella la proposta di annullare le pensioni di anzianità nel due mila e quattro ora chi conosce la riforma Dini sa bene che è una riforma di struttura
Che Porta a regime un po'lontano questo è vero nel due mila e quattordicesima portare Gimme
Tutti i sistemi pensionistici fa cessare le pensioni di anzianità e porta l'età pensionabile a settantacinque anni per gli uomini e sessanta per le donne da qui ad allora c'è una serie di scadenze già previste aumenti dell'età pensionabile fine di certi regime previdenziale
E la fine delle pensioni di anzianità prevista per il due mila otto
Qualcuno si è svegliato dicendo il governo ha deciso di anticipare al due mila e quattro scatenando come potete immaginare le reazioni giustamente inizia non dei diritti acquisiti
Ma delle aspettative legittime perché legittime perché si basano su un accordo che lo Stato ha fatto con i cittadini una legge che gli dice
Tu che hai queste caratteristiche può andare in pensione nel due mila otto fino a due mila otto anche se hai meno di sessantacinque anni
Io sono intervenuto per dire
Non mi pare che il governo abbia già preso questa decisione anzi forse per me a meno che qualcuno mi dica se non facciamo questa cosa c'è la bancarotta dello Stato non mi pare che sia il problema dei problemi quello di anticipare di quattro anni una riforma che è stata discussa e approvata con grande difficoltà e con grande dibattito tra le parti sociali
Così come non mi pare che sia
Almeno intelligente dal punto di vista del governo del centrodestra dire abbassiamo di dieci punti percentuali contributi sul lavoro dipendente che oggi sono quasi il trentatré per cento cosa giusta
Finanziandolo con l'aumento hai la ai lavoratori autonomi ai commercianti agli artigiani all'aumento dei contributi loro non mi pare che sia una cosa intelligente perché molti di questi costituiscono proprio la nostra base sociale e quindi mi sembrava vero ma anche questa è uscita attribuita al governo
Poi quando escono queste cose sui giornali mettono sempre la mia foto
E le telefonate me le prendo io di protesta e io non c'entro niente allora sono intervenuto per dire
Mettiamo il silenziatore discutiamo seriamente sulle pensioni credo che non ci sarà grandi cose da fare se non trovare i soldi per aumentare al milione le pensioni che sono sotto il milione
Ma sul sistema della legge Dini che prevede certe scadenze non mi pare ad oggi dai dati che ho che ci siano rivoluzioni da fare quindi tutti quelli che parlano parlano
Senza conoscere il problema o perché hanno una visione ragionieristica
Avendo nulla contro i ragionieri perché mio padre aveva ragioniere ma per dire guarda più ai ricavi possibili
Per da mettere nelle casse dello Stato io guardo da un'altra prospettiva che quella di garantire equità e di più
Ho oltre che alla casse dello Stato guardo alle casse di quei milioni di quelle milioni di famiglie che hanno aspettative o che hanno comunque di fronte a sé certe scadenze per la pensione e che modificare non sarebbe certamente ecco sulla famiglie quindi
Collocamento detto sulla famiglia
Certo qui ci vuole un impegno straordinario non abbiamo alcune proposte che certo non sono sufficienti macché proposte concrete vanno in questa direzione la prima
La
Lo studio che stiamo facendo sulla riforma degli ammortizzatori sociali che pone al centro di tutto la famiglia non le condizioni di pareo poste lavoro le condizioni dell'azienda
Gli ammortizzatori sociali devono essere cioè il contributo che lo Stato dà per chi perde lavoro devono essere commisurati sulla famiglia
Non più sul singolo lavoratore
Perché il singolo lavoratore può avere esigenze diverse a seconda che sia single o a seconda che abbia una famiglia che dipende solo dal suo reddito
Questo è uno sforzo importante che stiamo facendo e che speriamo di portare la verifica in tempo la verifica con le parti sociali abbiamo previsto e sarà previsto in Finanziaria un piano straordinario di finanziamento
Per la realizzazione di degli asili nido
Presso le aziende
Defiscalizzare Ando
O meglio ho usato un termine sbagliato Tremonti metterebbe le orecchie consentendo la de detassazione del del del dell'investimento fatto
è un emendamento alla Tremonti bis che ha presentato il governo che consente alle aziende che realizzano degli asili nido presso la struttura aziendale di poter
Detrarre dalla dagli utili l'investimento fatto per la creazione dell'asilo nido non è sufficiente devono esserci strutture simili anche presso le istituzioni pubbliche ovviamente
Questo va nella direzione assieme alla modifica della legge sul part-time ma va nella direzione di consentire alle famiglie e imprese particolar modo alle donne alle mamme un sollievo rispetto all'attività lavorativa
Ma il punto vero è quello della tassazione
Il sistema fiscale deve essere riformato in modo tale da mettere al centro la famiglia io credo molto in questa io credo nella necessità di passare dal concetto di reddito personale a reddito al concetto di reddito familiare
Soprattutto le famiglie bisognose soprattutto le famiglie numerose
Lo dico anche perché sono interessato avendo tre figli le famiglie numerose ma le famiglie bisognose
Superando il sistema della
Contributi degli assegni familiari della degli oneri deducibili che sono ingiusti perché non fanno molta distinzione tra famiglie bisognose famiglie non bisognose
Questa è una delle riforme che sarà una riforma costosa
Per cui dobbiamo attentamente e valutare gli oneri lo stiamo facendo per poter mettere in Finanziaria non so se sarà possibile metterli già quest'anno perché abbiamo qualche problema con i conti dello Stato ma questa è la strada che noi vogliamo seguire
Sulla formazione
Dell'ultimo punto prima dell'immigrazione sulla formazione
Seguito con interesse la proposta mi par di capire che questa proposta che le aziende che investono informazione possano avere un premio dal punto di vista fiscale sono anche le persone ok allora noi nella in una delle proposte che abbiamo elaborate nei primi cinquanta giorni di governo abbiamo previsto questo
Per le aziende e per i i lavoratori autonomi
Non indistintamente per tutti ma per le aziende e per i lavoratori autonomi e previsto nella Tremonti bis cosiddetta Tremonti bis
La detassazione degli utili per quanto riguarda gli investimenti fatti non solo per macchinari ma anche per la formazione delle persone
Questo mi sembra che dica chiaramente che appunto la nostra intenzione è quella di andare verso processi di formazione continua e permanente in cui già oggi ci sono molte strutture del terzo settore attive che svolgono attività molto interessanti
Questo può essere questa sigla politica
Di lavoro attiva del lavoro rispetto a quelle passive del contributo che può risolvere molti problemi qui bisogna investire sulla formazione continua che serve anche non solo per i giovani
Ma anche per chi viene espulso dal mondo del lavoro ad un'età qualsiasi perché altrimenti i soliti ultracinquantenni
Che magari hanno lavorato solo in quell'impresa vengono licenziati e cosa fanno o gli si dà al sussidio di disoccupazione o rimarranno disoccupati
Attraverso processi formativi continui queste persone
Tutti non solo i giovani possono essere riavviati al lavoro ovviamente se lo desiderano ecco queste cose il il pubblico statale non può farle può fare il pubblico privato
Noi abbiamo iniziato con il privato
Introducendo punto nella Tremonti questo defiscalizzazione e da ultimo l'immigrazione è un tema molto scottante molto caldo
Noi partiamo da una considerazione che la legge Turco Napolitano in certi aspetti ha fallito
Ha fallito nell'aspetto che riguarda la capacità dello stato di garantire a chi entra condizioni di lavoro integrazione sociale
E evitare quindi il fenomeno dell'immigrazione che alimenta la criminalità io non sono tra quelli che assimilano il concetto di immigrato quello di criminale
Purtroppo la percezione diffusa tra la gente non solo tra i leghisti o le camicie vederti tra molta gente comune che non vota neanche lega
è che
Sia perché l'informazione infatti Itza sia perché si ritrova sotto casa si è perché l'amico gli ha detto che
Sia perché i mille virtuosi esempi di integrazione non fanno notizia e invece è l'unico caso di criminalità fa notizia la percezione diffusa è che dell'immigrazione bisogna aver passi ha paura molto spesso
Non è che la legge Turco Napolitano abbia concesso varchi enormi su queste ho bisogno intervenire
Anche perché ci obbliga l'accordo di Schengen
Che non è un accordo che crea frontiere all'interno dell'Unione Europea ma che anzi le eliminati imponendo agli Stati in primo luogo l'Italia
Di garantire che chi entra in Italia e chi entra quindi nell'Unione Europea
Abbia certe caratteristiche sia regolari entri con un regolare permesso di soggiorno
La legge Turco-Napolitano questo non lo ha garantito e lì va modificata
Noi prevediamo che chi entra debba entrare perché ha un lavoro
Studiando anche dei meccanismi per facilitare questi ingressi prevediamo per esempio che chi entra non debba come prevede oggi la Turco-Napolitano
Andare presso il consolato l'ambasciata italiana a firmare un contratto di lavoro che gli arriva dall'Italia dopo che questura prefettura ispettorato del lavoro ministero degli Esteri consolato hanno fatto tutta una serie di verifiche
Che magari richiedono cinque sei sette mesi
Prevediamo una procedura rapida in otto giorni
Che consente al lavoratore qual candido ATO lavoratore extracomunitario di venire in Italia e qui fermo firmare per me il contratto di lavoro che diventa quindi permesso di soggiorno non è vero che la nostra proposta prevede solo contratti a termine
Prevede anche tutti i contratti di lavoro a tempo indeterminato prevede i contratti stagionali
Prevede il ricongiungimento anche qui
Ne abbiamo sentite di tutti i colori persino di essere degli schiavisti prevede il ricongiungimento con regole diverse
E cioè il riconoscimento degli ascendenti e discendenti e del della moglie non delle mogli della moglie illimitatamente ascendenti e discendenti
Ma non è un nostro alzata d'ingegno queste cose e chi ci critica su queste cose
Dovrebbe prima studiarsi gli atti queste cose sono previste così come io le ho dette da una proposta di direttiva europea che ha la firma di Romano Prodi tra gli altri questa proposta di direttiva prevede addirittura misure più restrittive di quelle contenute nella nostra proposta dice che un cittadino extra comunitari immigrato a di ritorni al ricongiungimento primo
Se ha un permesso di soggiorno superiore all'anno se no non ha diritto secondo deve dimostrare per ottenere il ricongiungimento di avere un reddito sufficiente a mantenere se e i congiunti che intende portare deve avere un alloggio idoneo
Udite udite di te dice la direttiva questo farà piacere Ilvo Diamanti forse e per i doni o si intende secondo le caratteristiche della regione in cui vive non idoneo in senso generale della regione in cui vive
Allora nella Regione Veneto
Se certi standard stabiliti dall'ASL ha per esempio sono questi
Lo allora con la direttiva europea dice tostato non puoi consentirgli di entrare di fare il ricongiungimento se chi
Ti chiede il ricongiungimento non abita in un immobile che in quella città sia considerato idoneo non l'abbiamo messo nella proposta di legge ma questo sta scritto nella proposta di direttiva un'altra proposta di direttiva e concludo rapidissimamente
Prevede le norme che noi abbiamo messo sulla contratto di lavoro prevede che i cittadini possono entrare solo se hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato a tempo determinato o stagionale
E stabilisce le caratteristiche del permesso di soggiorno del contratto di lavoro e dice quando il contratto scade il cittadino deve essere riaccompagnato nello stato di origine la proposta di direttiva noi diciamo che quando il lavoro termina
Il cittadino può rimanere si scrive alle liste di collocamento ci può rimanere fino a un anno perché bisogna dargli la possibilità di trovare un altro lavoro
La nostra proposta salvo che per un aspetto quello del reato di cui parlo subito io credo sia meno restrittiva delle proposte di direttiva UE e certamente meno di restrittiva della proposta tedesca Schroeder che non è Haider
Che prevede tra i requisiti per l'ingresso anche la conoscenza del tedesco se no uno non entra questo lo prevede una proposta di legge del ministro dell'Interno dissero tra noi non l'abbiamo messo
Ogni ma cosa ultima cosa quali tedesco è una lingua bestiale quindi non so come faranno
Certo questa proposta di legge contiene anche delle norme che sono discutibili quella del reato
Che è una proposta che è stata sollecitata da una parte della coalizione non dalla lega
Sulla quale io ma anche altri hanno molti dubbi non si tratta del reato di immigrazione clandestina ma di permanenza clandestina e deriva dal non aver eseguito l'obbligo di de il provvedimento di espulsione uno non
Se ne va essendo stato legalmente intimato di andarsene oppure se ne va ritorna clandestinamente solo in questo caso scatta il reato
Io personalmente sono contrario ma anche qui non per ragioni moralistiche perché bisogna avere non è che abbia una responsabilità di governo la capacità di studiare i fenomeni dal punto di vista dell'impatto sociale della protezione sociale
Di tutte le altre conseguenze ma soprattutto dal punto vista dell'efficacia io non sono contrario per ragioni moralistica o morali sono contrario perché la ritengono norma assolutamente inefficace anzi
Al contrario a una norma che complica le cose
Perché il sistema della giustizia italiana è tale che io posso anche prevedere che qualcuno potrebbe pensare che sia un'opportunità per rimanere il commettere questo reato piuttosto che un mezzo più veloce per essere espulso
Questo è il rischio ma mi pare nel Complesso della legge sull'immigrazione tutto sommato un dettaglio anche se importante che passerà al vaglio della Camera e del Senato e che potrà anche essere corretto in quella sede
Io ho concluso non so se ho dimenticato qualche cosa e si è dimenticato qualche cosa ne faccio venia
Mi pare che in conclusione l'impegno che noi prendiamo come Governo è quello di investire in termini di risorse in termini di normativa sul terzo settore sul settore no profit e sul volontariato perché riconosciamo questo settore la funzione fondamentale di sostituzione di molte attività che lo Stato svolge nel settore del sociale nel mondo del lavoro e io credo anche nel mondo della sanità grazie
Bene grazie a Roberto Maroni per questo non essersi sottratto al confronto e alle proposte
Adesso credo che siamo tutti andiamo tutti a cena e il confronto che avete continuerà a ci ritroviamo tutti qua alle ventuno e quindici buona cena
Sì sì adesso
Comma auguri a cura di Marco Giudici che il direttore la testata che qui stasera con noi un amico delle ACLI che salutiamo e ringraziamo
Il video si intitola anche nella stagione più difficile tratta ovviamente del periodo oggetto dalla tavola rotonda di stasera quindi del pericolo della deplorazione dura trentotto minuti come ho detto è molto bello
E tra l'altro è uno dei primi documenti che abbiamo oggi
Che inquadrano la vicenda reati nel contesto storico anche col supporto di materiale audiovisivo per cui io a spegnere le luci e fare partire il video grazie
Un
Vi diremo raccordo semplicissima ma piena di significato ed ecco
Lavori
Facciamo qualche chicca parla
Fiano alla difficoltà da farsi capire da voi
Con lui forse non vi comprendiamo pasta va fatto che il discorso per noi è assai difficile ci sembra che tra voi e nove
Non ci sia un linguaggio comune
Voi siete immersi in un mondo che prendono il mondo in cui noi uomini di Chiesa invece rinvia noi pensiamo che lavorate in una maniera tanto viva
Per cui la in cui pensa ed opera la crisi vi dicevamo salutandovi
Che siamo fratelli ed amici
Ma è poi vero in realtà perché noi tutti avvertiamo questo fatto evidente il nuovo e la religione nel nostro mondo moderno sono due cose separate parcata e tante volte anche opposta una volta non era così
Ma questa separazione questa reciproca incomprensione
Tornare giovane pugliese
Non è questo il momento di spiegarvi perché no per loro aveva il fatto che noi proprio
Come papà della Chiesa cattolica
Noi siamo venuti qua fra voi per dirmi che questa preparazione
Poi nel vostro mondo del lavoro e credo religioso credo cristiano non è
O meglio non dipende
Molti Paolo sesto alla fine degli anni sessanta ripropone il tema del rapporto tra la chiesa ed il mondo operaio
Un tema che sempre sul finire degli anni sessanta viene affrontato attraverso l'approfondimento di nuove tesi dalle ACLI e diventa al tempo stesso il dramma ma anche la stagione più intensa ricca di elaborazioni e proposte della grande associazione cristiana dei lavoratori italiani
Errore ore lungo
Linea dopo la firma del patto di unità sindacale il nove giugno del quarantaquattro Achille Grandi segretario della CGIL unitaria
Consapevole della difficoltà di stabilire rapporti corretti con la maggioranza sindacale marxista tali da non mortificare l'esperienza del sindacalismo bianco maturata negli anni precedenti al fascismo nella Resistenza fondale altri associazione cristiana dei lavoratori italiani e ne diventa il primo presidente il loro compito è quello di curare la formazione morale e di fornire l'assistenza sociale ai lavoratori
Secondo grandi le ACLI dovranno essere lo strumento di presenza cattolica nel sindacato
Ma ben presto l'unità sindacale si sfalda e al Congresso delle ACLI del mille novecentoquarantotto si dà il via libera alla costituzione di una nuova esperienza sindacale sotto la direzione Big Giulio Pastore
Nasce nel mille novecentocinquanta la CISL un sindacato che crea la prima vera crisi all'interno delle ACLI e che pone seri dubbi sulla continuità dell'esperienza acquista sarà Giovan Battista Montini Sostituto della Segreteria di Stato vaticana attraverso una lettera in cui ribadisce l'indiscutibile opportunità della permanenza dell'ammissione delle ACLI
A dare al movimento la forza di riproporsi come corpo rappresentativo di tutti i lavoratori cristiani legati hanno un nuovo impulso vengono riattivati i circoli tutte promosse in tutte le regioni italiane iniziative culturali e sociali
Ma no no no no no no
La seconda crisi del movimento arriva alla fine degli anni Cinquanta
Quando le ACLI prendono posizione a sostegno del centrosinistra
Tale situazione portato una spaccatura interna all'intervento della gerarchia ecclesiastica
I cardinali chiedono la separazione dell'impegno politico da quello sociale tutto questo determina le dimissioni dell'allora presidente Dino Penazzato
Ormai sul finire degli anni sessanta che giunge la testa e più grave crisi all'interno del movimento
Cristicchi ha come conseguenza il duro intervento nel maggio mille novecentosettantuno della Conferenza episcopale italiana
Nel mille novecentosessantotto vi è la ricerca di un ruolo autonomo per le aree a fianco del movimento operaio con un'attenzione particolare alle porte del cambiamento
Quelle forze sociali della sinistra democratica
Sono gli anni della contestazione studentesca dell'autunno caldo queste elaborazioni porteranno lo storico congresso di Torino nel giugno del test da nove e sanciranno la fine del collateralismo nei confronti della democrazia cristiana
Ma
Dibattito serrato a Torino congresso delle antiche ormai alla vigilia caso conclusione
Sui punti indicati nella relazione di apertura in particolare quello della piena autonomia del movimento ogni rapporto predeterminato con un partito molti interventi costo confrontato quasi sempre partendo da una diagnosi simile della situazione generale le due tendenze che su questo tema in generale sulle prospettive di azione del movimento si sono manifestate
Ha visto il ritorno Colombo ha detto che bisogna evitare in questa città dell'autonomia porti all'indifferente rispetto alle forze politiche che in Italia trovano ancora come protagonisti da una parte le forze di ispirazione cristiana e dall'altra quelli di ispirazione marxista
Gli atti ce l'ha detto non possono non operare scelte i momenti importanti della vita politica come le elezioni
Per Donat Cattin indicazione dell'autonomia ha valore con richiamo ai partiti praticamente sono stati dichiarati dall'inconsistente espressioni quindi dalla posizione subalterna delle forze sociali e si sono attestati nella ricerca esclusiva del potere
Borghini che uno dei vicepresidenti guida le pendente di opposizione
Ha detto che occorre in realtà rivalutare la funzione dei partiti più ingenui sulla società civile e le spezie tipico del movimento viste in quale incide con la forza delle sue scelte cento e che di fronte al quadro politico generale coinvolta vorrà definire come indicazioni che ha detto non comprime esalta la libertà del signor Domenico
Le tesi che animano il congresso Milano infatti ad un ruolo autonomo per le ATI
Suggerendo ipotesi alternative sul terreno politico partitico
Il congresso di Torino elegge anche un nuovo presidente Emilio Gabba aglio trentacinque anni appartenente alla corrente di maggioranza di Livio Labor
Onorevole Rosati lei ha definito il periodo che va dal congresso di Torino dal sessantanove al maggio giugno del settantuno come terza crisi delle altre
Dopo trent'anni possiamo ancora dire che quella fu una crisi oppure un momento storico non soltanto per le ACLI ma l'intero movimento cattolico le posizioni che vennero assunte Hook
Si credette che anche avessero assunte perché ci furono anche delle deformazioni erano anticipate rispetto ai tempi gli uomini del realismo politico quelli che
Centellinando le di atteggiamenti relazione circostanze mi spiegavano durante la crisi che in politica come nella danza il tempo e tutto noi tagliamo il tempo e d'altra parte però le ACLI era nota alla fine degli anni sessanta portatrici di incarico di istanze di cambiamento di insoddisfazione per l'equilibrio esistente
Il centrosinistra in cui avevano creduto era sostanzialmente annegato dentro uno un riformismo senza respiro
Il Concilio era la grande spinta che dava i laici e diciamola le chiavi di casa come si diceva allora qual è il significato per i laici del Concilio ci ha dato le chiavi di casa
La possibilità di entrare e di uscire di rischiare senza chiedere il permesso alla gerarchia
Non avevano chiesto il permesso per alcune cose per esempio avevano lanciato l'idea dell'unità sindacale quando la CGIL era ancora cinghia di trasmissione del Partito comunista
Avevano cominciato ad affrontare i problemi della società del benessere e del consumismo negli anni Sessanta molto prima che si parlasse di di queste cose avevano affrontato il problema del comunismo in Italia in termini assolutamente controcorrente rispetto alla spaccatura del mondo tra Est e Ovest questo carico di tensioni questo carico di proposte
Lei
Cercava uno sbocco Livio Labor che era il presidente dell'epoca parlava del dell'idea di un missile a prestarli e culturale sociale e poi il terzo stadio era il missile politico quindi si era alla ricerca di uno sbocco politico e questo metteva in crisi il rapporto con la Democrazia Cristiana
Sulla quale le ACLI non se la sentivano più di scommettere perché avevano scommesso fino all'ultimo erano convinte che oramai rimanere all'interno della Democrazia Cristiana avrebbe solo rappresentato la copertura di sinistra di una politica moderata
Ecco perché sì comincio a lavorare alla fine degli anni Settanta ipotesi diverse
E la dichiarazione di fine del collateralismo era la premessa diciamo così perché queste ipotesi diverso
Da non realizzare dentro le ACLI potessero poi decollare
E la Boeing patti lasciò le ACLI al congresso di Torino al sessantanove definisce la Paul poi Npl che andò incontro a una sonora sconfitta ma qui e il problema non è di chi ha vinto e di chi ha perso è le intenzioni dell'epoca la ricostruzione del momento
Quindi Orabona guidato negli anni Sessanta le anime forte capillare organizzazione di lavoratori cristiani ne ha fatto un movimento di frontiera nato a Leopoli Cologno nel diciotto da genitori triestini la politica faccia sulla scena politica sindacale con la tenacia di duecento F condotto Guerra con un'occasione irripetibile per costruire una vera democrazia in cui ci sia un ruolo protagonista per i lavoratori così nell'Italia che diventa società industriale la vuole le antiche sculture i limiti in questa società ed avvia non imponente sforzo educativo fra i lavoratori italiani no si fanno interpreti originali del vento di rinnovamento del Concilio Vaticano secondo che scuote la Chiesa italiana e tornano per primi a parlare di unità sindacale con CGIL CISL e UIL figlie delle divisioni profonde degli anni cinque anche in politica la pone le armi lasciano il segno e nel sessantanove Pascal pure la decisione di proclamare la fine della presenza in Italia con i cattolici attorno alla Democrazia cristiana ma permane invece il voto libero dei cristiani pari la portento a morire e diventa per una legislatura senatore sociali per poi tornare compassione ai temi sociali
Dal lavoro dei giovani alla condizione degli anziani lo eccoli
Si misurò effettivamente l'altra
L'indice delle resistenze che c'erano le resistenze erano del partito della Democrazia Cristiana anche nelle sue tendenze più avanzate
Che vedevano nel mantenimento dell'unità politica il presupposto parlo di Moro in particolare
Per aprire da posizioni di forza un dialogo serio con il Partito comunista
Ed erano anche resistenze forti all'interno del mondo cattolico in particolare dell'Azione cattolica e e poi anche della scrisse a Santa Sede del Papa Paolo sesto in particolare
Che avevano delle ACLI e una visione
Diciamo la formula che uso il cardinal Poupard nella lettera che ci inviò che aprì praticamente il contenzioso di opera di Chiesa
Mentre le ACLI hanno un'opera richiesta singolare perché ero l'unica organizzazione cattolica che si poteva dare autonomamente democraticamente i propri dirigenti
Quindi c'è stata sempre un'attenzione tra l'autonomia del movimento e il suo essere all'interno del mondo cattolico allora si pensò di fare un intervento sulle ACLI
Un intervento che lei richiamasse diciamo così allo statuto si uso lo Statuto delle ACLI come strumento per riportarle nell'alveo delle compatibilità e la principale delle compatibilità anche se non veniva mai evocata
Era l'unità politica dei cattolici lavoro nell'agosto del settanta durante il convegno di Vallombrosa che ha come tema movimento operaio capitalismo e democrazia emerge la convinzione che l'impegno delle ACLI debba essere rivolto alla costruzione di una società che favorisca il massimo soddisfacimento dei bisogni sociali la piena realizzazione dell'uomo nel lavoro la liberazione integrale dell'uomo
Una scelta socialista ma autentica non è incompatibile con la coscienza cristiana
E in pratica quella che verrà chiamata l'ipotesi socialista nuovo asse strategico della linea delle altre
Ecco rispetto a questo ci fu un una un contenzioso dentro il quale poi entrarono anche gli errori che le ha chi commissario perché io ho sempre considerato e considero un errore anche se cui parte di quell'errore
La vera forzato la situazione del mille novecentosettanta
Al convegno di Vallombrosa mentre erano in corso i contatti il dialogo con la Conferenza Episcopale Italiana per chiarire i punti e di divergenza pastorale e così via l'aveva fatto esplodere l'idea di una ipotesi socialista
Che venne eletta in termini politici e si prestava ad essere letta in termini politici non culturali
E quindi accrebbe le difficoltà dette argomenti a quelli che puntavano ormai decisamente alla scissione delle ACLI e alla cancellazione del movimento dalla dal novero degli attori sociali in Italia pena
Il nove maggio mille novecentosettantuno l'Osservatore Romano più unica il documento della CEE in cui viene una presa di distanza della gerarchia nei confronti delle altre i vescovi tolgono alleati il consenso della gerarchi necessario alle iniziative legali affinché possano definirsi cattoliche secondo quanto previsto dal decreto conciliare sull'apostolato dei laici
Il diciannove giugno del settantuno Paolo sesto intervenendo all'assemblea generale della Conferenza episcopale parla del dramma delle ali
E deplora immutato impegno statutario del movimento movimento che per di più ha scelto una linea socialista con le sue pericolose implicazioni dottrinali e sociale
Paolo sesto che quando sconfessa il gruppo dirigente delle ACLI Bice il dramma delle ACLI io sono convinto che è stato il dramma di Paolo sesto perché e aveva effettivamente vissuto come una tragedia il fatto che questa pupilla del del del suo mondo potesse
Sconfinare in terreni vietati e quindi era sincera diciamo l'angoscia con cui aveva dovuto prendere è una posizione è drastica e d'altra parte sono anche certo che i nel periodo dopo un anno della mia presidenza cui morì nel mio centosettantotto era già nelle condizioni di valutare che agli alcuni dei presupposti sulla base dei quali avevano valutato che le ha chi fossero perdute non erano fondati uno di questi presupposti era che è oramai le a chi fossero vietate verso il Partito comunista il che non era vero se mai c'è una ricerca in direzione di un socialismo dal volto umano in direzione anche da parte di alcuni di un'ultima azione verso cui il rinnovamento della democrazia cristiana e allora sull'onda di Zaccagnini e così via
Ma non certamente con il Partito comunista con il quale poi anche durante la mia presidenza ci fu un dialogo rispettoso una un atteggiamento di Ya autonomia
Che mi procurò sono in grado di dirlo perché anche qui ho fatto un'indagine l'invito da parte del Partito comunista a parlare a piazza San Giovanni ai funerali di Enrico Berlinguer
Onorevole Bianchi in cosa ricorda di quel periodo e quei mesi di maggio e giugno del settantuno lei come li ha vissuti pensava che non fosse un periodo di crisi breve per le altre
Dunque io non ero ancora nelle ACLI appresi la notizia mentre mi trovavo questo lo ricordo bene a un convegno della parola civitate Christiana ad Assisi in un convegno sui giovani
E vivevo la cosa come dire da membro di base del mondo cattolico lavorava in quartiere a Sesto San Giovanni in quel periodo e quindi avevo incontrato gli attivisti sul territorio avvierà non solo un grande feeling ma anche una grande collaborazione
E quindi la cosa mi colpì mi rendevo conto di quale fosse la difficoltà
Come quelle che poi avrei conosciuto come le tre fedeltà anche liste fossero importanti ma come il tenerne insieme non fosse un fatto di tutto riposo è una tesi
Che poi mi è capitato di sostenere in un colloquio all'inizio drammatico poi felicissimo con quello che allora era il cardinale l'arcivescovo di Milano monsignor Giovanni Colombo
Con quale dalle ACLI a regionali allora erano già diventata presidente regionale avevano un rapporto molto intensa ricordo una mattina andai
C'era stata una grana un comunicato di gioventù altruista di Varese i giovani se sa sono un poco giusta Kent perfino intemperante avevano fatto un volantino untuosi diciamo così
E colloquiando con il cardinale io cercavo di tratteggiare brevissimamente quello che era il profilo delle attività per il cardinale mi bloccava mi disse
Professore brutto segno quando diceva professore non pensa nomina viene il sospetto così difendere l'errore io ci pensai un attimo precari lo Spirito Santo rapidissimamente è la risposta che diede questa vera eminenza in questi anni proprio il movimento operaio il mondo del lavoro è stato attraversato da una profonda crisi eh attraversa era attraversato da una profonda crisi
Noi siamo una organizzazione di lavoratori cristiani nostro problema era molto semplice o esserci o non esserci non potevamo ritirarci marcare visita abbiamo deciso di esserci e lei sa
Che in prima linea ci sono più morti e feriti che non nelle cucine dal campo o negli ospedali
Camminare stette un attimo vidi passare sul suo volto in una decina di secondi tutta una serie di sentimenti e poi mi disse mi ha convinto se io ripenso alla frase l'ho ripetuta quasi letteralmente non mi sembra chissà come carica di convenzione però questo fu il risultato se reali non ci fossero bisognerebbe inventarlo e andate avanti così mi abbracciò
Aveva le lacrime agli occhi anch'io stavo per commuovermi evidentemente
Il nostro percorso e quindi è continuato qua anche la parte la gerarchia quindi c'era questo sentimento di sofferenza per ciò che stava avvenendo non solo ora c'era sofferenza come anche dal nostro punto di vista ma
C'era fiducia nella rete intenzione ossia si capiva a che il nostro percorso era un percorso vero che le difficoltà erano reali che eravamo veramente in ricerca
Lei poi è stato presidente delle Acri dal mille novecentosettantasei al mille novecento ottantasette durante questo periodo ha cercato di superare le divergenze con la Conferenza episcopale di far diventare le ACLI un movimento della società civile per la riforma della politica quali difficoltà ha incontrato per l'attuazione di questi progetti
Ma io ho vissuto la mia lunghissima presidenza con una doppia identità una della del dirigente associativo che cerca di rimettere in carreggiata una situazione drammaticamente compromessa insomma io so di avere avvicinato non meno di centocinquanta vescovi a tutti ripetendo questo concetto le ACLI rappresentano un problema che esisterebbe anche se le a chi non ci fossero
Ed è un problema che riguarda tutta la Chiesa non soltanto un'organizzazione il problema è quello dell'autonomia dei laici e il problema anche del rapporto col mondo del lavoro con movimento operaio e così via e questo è stato diciamo la mia routine di presidente
E poi l'altra faccia non so se il dottor Jekyll e mister Hyde è stata quella dello storico dilettante Life
Perché approfittando della posizione di presidente ho cercato di capire quello che effettivamente era successo
Capire le ragioni di questa crisi che avevo vissuto apprezzato un po'rendendo me ne conto un po'no ecco ci sono durante la mia presidenza quest'idea del movimento della società civile per la riforma della politica altro nera
Che il tentativo di riproporre in condizioni mutate
Il contenuto del congresso di Torino congresso di Torino nel momento in cui separava le ACLI dal collateralismo politico con la Democrazia Cristiana nei lanciava neo rafforzava l'idea di movimento
Educativo e sociale quindi capace di formazione capace di orientamento capace di prose di presenza sui problemi
Della società e del mondo del lavoro e quindi come tale capace di incidere sull'orientamento politico generale condizionando poi l'atteggiamento dei partiti e così via quindi qualcosa di vista accadono i partiti io dicevo sempre scottati dall'acqua calda abbiamo paura anche dell'acqua fredda non andremo più a metterci dentro la gabbia di un partito rimaniamo autonomia e però cerchiamo di spostare questo non si è realizzato io mi ritengo sconfitto nel di questo disegno che la mia presidenza
Per due motivi sostanzialmente perché il movimento complessivo se indebolito la voglia di e poi non si può chiedere alla gente di beni di combattere anche quando le battaglie sono perdute e in secondo luogo perché c'è stato dopo il Concilio
Tra i laici cattolici una forte riflusso in senso clericale
Io non faccio o colpa i vescovi se dirigono o pretendo li dirigerà anche le cose della politica faccio colpa i laici che non si assumono le responsabilità che loro il Concilio
Affida di trafficare con le cose del mondo come diceva Giuseppe Lazzati avendo nella piena responsabilità ecco questa venuto meno oggi tutti aspettano di vedere come si pensa di là del Tevere e c'è una stasi c'è una certa difficoltà soprattutto a imprimere al all'azione non dico solo delle ACLI una capacità di traino di orientamento
Onorevole Bianchi la riconciliazione avvenuta nel novantuno al termine del diciottesimo congresso delle ACLI quando lei è stato ricevuto insieme a tutti i delegati in udienza da Giovanni Paolo secondo
Ecco quali sono state le tappe per arrivare all'incontro del novantuno
Un percorso corale come dire al popolo lista non sono io che ho sanato ecco la frattura c'è tutto un percorso ha incominciato da subito da da quando ancora io ero non ero non sono presidente ma neppure entrato nelle altre
Direi che forse la cosa che più ci ha aiutato e tele nere ferme le tre fedeltà delle ACLI fedeltà alla Chiesa
Fedeltà alla democrazia fedeltà al mondo alla classe opera bene muovendoci in questa direzione sono compiute tutta una serie di passi e io ne citerei uno niente mi sembra almeno tra i più importanti tra i più significativi
Ed è stato un incontro avvenuto a metà degli anni Settanta a Milano
Nel cinemino dei Salesiani di via Copernico con il domenicano francese padre marito mini crescendo e avevo chiamato scendono al telefono l'avevo conosciuto prima sapevo che era un grande perito del Concilio
Qual era stata la sua funzione la Sociu a una somma qual era la sua storia l'avevo chiamato a Parigi venne al telefono e gli dissi
Vorremmo confrontarci con lei lui venne
E lancia una parola d'ordine che secondo me è stato un po'la stella polare che ci ha condotto poi in sala ne avrei è la parola d'ordine era il movimento operaio come luogo teologico
Oggi questo dice meno movimento operaio almeno in Italia non è più così invisibile in frammenti nonché sia sparito nel mondo se dislocato altrove in questo senso
Ma questo fu o questa fu la linea di direzione anche perché io avevo una convinzione che le organizzazioni si sistemano partire dall'anima poi il resto segue un po'come la pure via come le salmerie e così via e credo che esserci mossi in questa direzione sia stata estremamente importante
Con tutta una serie di amici che hanno accompagnato gli alcolisti di qua e di là del Tevere come si usa dire molti amici vescovi ci tengo a dirlo non soltanto dei vescovi progressisti
E che però capivano quale fosse il nostro percorso qual era l'intenzione che ci muove va
La lunga tesa e finita l'abbraccio del Papa Giovanni Bianchi riapre un cammino di totale adesione alla Chiesa e alla sua dottrina sociale una visione riconfermata dal presidente delle ACLI che ricorda la triplice fedeltà del movimento alla classe lavoratrice la democrazia la chiesa
L'unità dei cattolici dice ha profonde radici nella storia politica economica e sociale del nostro Paese
La giornata più importante delle ACLI comincia con la messa celebrata nell'Aula Paolo sesto dal Segretario di Stato Sodano il nome di Paolo sesto che si trova costretto a ritirare gli alleati assistenti spirituali torna accolto da un applauso nell'omelia del cardinale Sodano come quello del Papa chiamo talmente questo movimento da chiamarlo eliminati il mito del Segretario di Stato e di esser testimoni di Cristo e costruttori di speranza in un momento che viene letto da altri occupante di rischi incombenti o individuate dice Sodano le cause e ricorrete ai tempi opportuni convertendo la sfiducia costruite dice il Papa nel suo discorso di saluto costruite cultura del lavoro della vita della famiglia dell'impresa della destinazione universale dei beni della
Della difesa e la promozione dei valori etici nei continui Movimento cristiano coerente nel sociale giovani
Iniziali cattolici che tanto ha contribuito io ricordo quella mattina in sala Nervi aveva un problema non guardare la prima fila degli acquisti dei veterani che avevano partecipato a tutte le Vallombrosa che più avevano sofferto Parma deplorazione
Perché hanno dato guardava perché stavano piangendo come vitelli è un rischio era chiami lasciarsi commuovere non riuscisse più a continuare il discorso che ho fatto al Papa
Poi papa come al solito ha rivoluzionato l'etichetta io gli dovevo consegnare il discorso come i monsignori ma avevano insegnato anche se in fa in queste in caso che il Papa invece mi abbracciò e quindi fu una cosa come dire
Ha risolta nella corrente calda del movimento la sala era piena tutto il percorso c'eravamo radunati a Castelgandolfo e così via ed era stata avvistata una grande occasione
Di popolo alcolista in questo senso c'è il pericolo oggi di nuove divergenze all'interno del mondo cattolico soprattutto su quei temi mi riferisco principalmente alla globalizzazione
Che stanno creando lo abbiamo visto al G8 di Genova grosse tensioni sociali
Ma io voglio dare una risposta un po'provocatoria
Magari ci fosse questo pericolo
Perché e io non vedo un grande dibattito aperto su questo e su altri temi della dell'attualità c'è la profezia di Giovanni Paolo secondo che rimane sullo sfondo ma poi diciamo le varie anime che è giusto che ci siano all'interno del mondo cattolico quella più liberista quella più sociale
Sostanzialmente sì giusta pongono non entrano in in in conflitto non non entrano in confronto e quindi non ne emerge una una una sintesi propositiva efficace o anche una dialettica significativa ecco io vedo un certo un certo appiattimento un eccesso di prudenza del soprattutto nella conduzione complessiva anni fa venne lanciato un progetto culturale dentro il quale si doveva diciamo con un dico ridefinire le coordinate di un mondo nuovo ma ricreare le lenti
Le premesse di una di una speranza di una testimonianza la globalizzazione mi appare un fatto un fatto irreversibile credo si è stata la globalizzazione
Con un più di globalizzazione non con un meno diciamolo francamente è finito il capitalismo territoriale e non si torna indietro
Ebbene come se ne esce prima cosa è chiedersi quali sono le domande non tanto del movimento nella sua facciata ma quello che sta dietro io credo siamo tre domande la domanda di diritti
Una di manda di democrazia
Una domanda di politica
E direi che proprio il magistero pontificio le ha riassunte ci vuole un al ritorno della politica e da parte dei giovani ed alla gente un ritorno alla politica perché questo non è un mondo governato dall'economia già le cose andrebbero meno peggio
Questo un mondo governato dalla finanza
Anche a a come dire messo al posto di comando il pilota automatico alla finanza cosa importa creare plusvalenze piuttosto che minusvalenze da questo punto di vista chi può dare regole a questo mondo
Soltanto la politica e credo che sia qui
Il punto di sutura tra il discorso del Papa e il discorso dei popoli di Seattle ci sono campi fermenti compresi quelli delle realtà che si sono trovate
A Genova per il G otto per esempio e però ci sono andate sotto l'egida dalla Conferenza Episcopale Italiana voglio dire anche questo è un segno dei tempi
Belleri sbagliare un po'di più ma dimostrare un un dinamismo un chiedere le
Prendersi le proprie responsabilità
Sì si guarda appunto l'ho fatto riferimento a queste sollecitazioni porte del magistero di Giovanni Paolo secondo io credo che mondo cattolico sia
Sì ha provocato a assestarsi in quella in quella direzione che poi ci siano ci debbano essere o non essere belle divergenze di paesi di pareri c'erano quando c'era l'unità politica figuriamoci insomma sono il pane del mondo cattolico non è mai stato una anche se l'Indirizzo ecclesiastico è stato sempre per l'unità il mondo cattolico è sempre stato comunque un vivaio un vulcano di esplosioni continue nelle quali poi è accaduto che qualcuno riuscito vincente qualcuno è riuscito sconfitto e poi magari è capitato che gli sconfitti con qualche anno di ritardo sono stati riabilitati e magari beatificati ma questa è la storia
Fedeltà alla Chiesa garantisce identità cattolica della vostra associazione è l'interpretazione degli emendamenti ad Angelica dell'impegno per i lavoratori e per la democrazia
Così si nel conflitto aperto e chiudo tra le due concezioni del lavoro e dell'uomo
Ispirate risplende rispettivamente al diverrà lirismo capitalistica e dal collettivismo marxista
Beati sia sull'oceano l'impegnativo compito di testimoniare il Vangelo
E di incarnare dal dottrina sociale della Chiesa rifiutando le opposte prospettive di un mercato senza regole a danno dei più deboli o di una giustizia senza libertà
E sostenendo invece la necessità il coniugare insieme Giustizia e Libertà
Alla luce della centralità della persona della familia al servizio del bene comune
Non sono mancati in seguito momenti di incertezza nei quali è stata forte la tentazione di allontanarsi da questa linea sotto la pressione degli ideologia vicinissima allora la linea ma la stessa vostra presenza qui oggi
Testimonia della volontà
Di mantenere guerra e integra la nostra fisionomia Cristian
Errori
Lavoro
Grazie
Volesse rivederlo il cinque di settembre va in onda su RAI Sat RAI Satta diverse ore della giornata
Intanto mi mi resta solo il compito di presentarvi interlocutore di questa serata li conoscete tutti molto bene sarà condotta da Luigi Accattoli come già detto questa mattina avremo poiché monsignor Fernando sceglie padre Bartolomeo Sorge e dall'altro lato a sinistra
Cioè Emilio Cavaglion
Che dopo trentun anni rimette piede a Vallombrosa quindi è una prima che per l'orientamento
Doveva essere con noi anche qui Vittorio Pozzati ma le sue condizioni di salute
Ahimè proprio non gli hanno consentito di potere essere qui in questa serata ma credo che molte cose sono già state anche dette del video e quindi che interlocutori ci possono aiutare a fare memoria e da quella memoria capire anche qualcosa per l'oggi la parola Luigi Accattoli
Grazie grazie presidente
Cercheremo di essere Brevi perché il filmato ha già detto moltissime cose la giornata è stata strapiena
E anche perché questo tempo della memoria
E serio
Potrebbe anche comportare
Un po'di pesantezza dei sentimenti qualche tristezza
Allora forse è meglio muoversi
Con un po'di vivacità non indugiare eccessivamente
Mentre eravamo a cena nell'albergo dove sono ospitato io al tavolo dei formaggi c'era una signora che diceva io non ci vado stasera perché ho sofferto troppo in quei tempi
Invece poi Tinella sala c'era qualcuno che diceva mezzo va difesa il mio la mia deformazione professionale di cronista no che diceva sono proprio curioso di vedere se il padre Sorge è quello di sempre
Allora ecco
Cerchiamo di di a dare rapidi e siccome vogliamo finire entro le undici e mezzo certamente e siccome venti minuti a testa questi protagonisti
Della storia Carey evochiamo glieli dobbiamo dare Ameche non centrò quasi niente
Sia dice li massimo di brevità
Allora mi è stato detto tu all'inizio cerca di dare trova dare la tua soggettiva percezione di testimone diciamo giornalistico
Trovo appunto a dirlo molto rapidamente
Loro dicevo sono tra i protagonisti
Interni euro
Esternamente gli eventi
Io sono stato al seguito di questi avvenimenti come giornalista per all'inizio come giornalista in erba o l'inviato di ricerca ricerca e il mensile della Fuci
C'è tuttora
La proporzione tra la ricerca di adesso è quella di allora pressappoco quella tra le ACLI di adesso e le attivi allora insomma
Il il mondo cattolico è dimagrito però la sopravvivenza dell'anima
Documentabile
Allora ero l'inviato di ricerca a tutti questi eventi che ricordiamo e né per l'occasione ho tirato fuori gli articoli che scrivo voi ho continuato a fare questo
Per il regno poi per la Repubblica e poi per il Corriere della Sera ad un certo punto non ho fatto più niente perché i responsabili dei media commerciali
Hanno deciso di non seguire più le ACLI non è stata una congiura ma il risultato è stato che terre un paio di occasioni sono andato a seguire convegni e congressi dei reati senza scrivere niente poi non mi hanno mandato più
Questo
Voi pure l'avete sofferto diciamo ma appartiene alla mia piccola storia di giornalista al seguito dei costi venti e volevo ricordarlo allora
Tre punti richiamo della mia percezione di questa storia il primo il caso serio che si pone colonne la ipotesi socialista di Vallombrosa settanta e con la deplorazione
Di Paolo sesto insomma la la il monito ecclesiastico che culmina con la deplorazione di Paolo sesto
E questo è un caso serio appunto ricordavo scherzosamente come tuttora Mancini nella memoria faccia anche soffrire le persone ben che poi ci sia stato vent'anni dopo
La conciliazione che diciamo di cui abbiamo visto le immagini e siano passati altri dieci anni il mondo è cambiato e sono cambiati sono scomparsi tanti protagonisti della vicenda
Che legati anche sono cambiate però resta che è un caso serio un'occasione in cui andò a rischio la sopravvivenza stessa dell'associazione artista del movimento altruista
Perché come scrive Rosati nella sua storia dei cinquant'anni delle anche l'INPS L'incudine la conoscente
E perché in quell'occasione le anche i destarono scoperte sia nella politica che nella chiesa il loro andare diciamo in avanscoperta che che era nel loro Gene nel loro Como somma
Che era legato a quel fatto di avere una dirigenza eletta liberamente questo non c'era nel mondo cattolico e infatti i movimenti e le organizzazioni che entrano per prime gravi crisi
Interni conflittuali nei confronti della gerarchia sono proprio quelli che leggono no perché io ero nella Fuci andavo per ricerca e la Fuci aveva fatto la rottura del collateralismo e le ipotesi socialiste un po'prima delle ATI perché più agili perché e anche la Fuci perché aveva dirigenza elettiva ecco allora tutto questo produce un caso serio arriva il momento della difficoltà alla difficoltà addirittura a sopravvivere però poi le ACLI sopravvivono ecco allora il secondo facesse secondo punto
La storica giustezza del richiamo che subiscono
Ecco mi pare si possa dire senza infierire da uno che non avrebbe comunque nessuna autorità anche perché appunto partecipava di un'organizzazione che diceva cose anche per più sbagliate ancora le ACLI facevano le ipotesi la Fuci faceva la scelta di classe quindi non potrei è assolutamente dire niente di mio però dopo trent'anni non ci rendiamo conto che fatti possiamo richiamare
Beh io ne richiamo uno soltanto che attiene diciamo al mio specifico di informatore ecclesiale la teologia della liberazione usciamo per un attimo dall'Italia guardiamo il grande scenario la teologia della liberazione proprio in quel torno di tempo
Emerge diventa parola d'ordine
Insomma conquista gran parte della scena ecclesiale internazionale e però poi subisce inevitabili sostanzialmente giusto
Di sudditanza all'analisi marxista suoi imparenta mento
Ai movimenti comunisti legati alla ideologia marxista questo analogo
Adesso non posso entrare nel merito potrei citare le date dei testi le frasi usate ma richiamo soltanto opere analogia allora quando Paolo sesto dice
Scegliendo per di più una linea socialista con le sue discutibili e pericolosi implicazioni dottrinali e sociali c'è questo elemento che tocca anche tanti altri
Ambienti movimenti appunto anche molto più ampiamente nel mondo e in Italia anche tante altre realtà non soltanto le ACLI nel caso delle ACLI in maniera più vistosa data la dimensione e anche l'ufficialità
Terzo punto e così ho chiuso invece in la essenziale giustezza prima avevo detto la storica giustezza del richiamo e qui il essenziale giustezza dell'intuizione
Per cui le Attili lavorarono il che pagarono e che però fecero anche maturare portarono avanti di cercare in proprio una identità cristiana in campo aperto
Uscendo dalle canalizzazioni diciamo istituzionali
Dalla logica e dalla portata dei mandati gerarchici
Questo questo richiedevano ai tempi nuovi questa era la sfida questo l'abbiamo sentito rievocare anche nel filmato
Questo hanno fatto tanti altri reati si sono posti come un laboratorio parziale all'interno di una ricerca corale della cattolicità italiana e più in generale della cristianità dell'epoca
Pensiamo sembra anche qui senza volere entrare dare dei le date
E il linguaggio ma insomma la scelta religiosa dell'Azione cattolica
Il principio di non appagamento in politica legato alla RAI ispiri come reinterpretazione dell'ispirazione cristiana su cui lavora Moro
E così tanti altri elementi sono altri
Spezzoni
Reparti di questo laboratorio di ricerca di cui partecipa partecipano anche le ATI per il settore diciamo operaio per l'ambiente per la cultura
Operaia
E questo porta a a una acquisizione importante la fedeltà al nome cristiano cercata e attestata
In nome della propria responsabilità non più per mandato gerarchico ma nella sostanziale fedeltà nel campo aperto della politica e della società le attività hanno un grande contributo a questo
A questa conquista
E quindi un elemento di giustizia storica nel richiamo un elemento
Di essenziale giustezza nella intuizione che viene perseguita e nelle risultato cui si contribuisce bene
Questo è
In sintesi questa in sintesi la mia risonanza per questo tempo della memoria ora procediamo con i tre protagonisti per prima parlerà il vescovo che
A seguito e vissuto tutto dall'interno
Prima e per un lungo tratto e poi seguendo diciamo se si può dire dall'esterno non lo so ma insomma comunque molto da vicino
Era assistente di gioventù artista quando correva il settanta settantuno
E poi sempre come responsabile degli uffici della Pastorale del lavoro e poi della commissione della Cei per i problemi sociali e il lavoro e delle Settimane sociali che è tuttora
Responsabile cioè nel comitato per le organizzativo delle Settimane sociali ha sempre seguito la vostra storia
E Allulli chiediamo oltre la rievocazione dei tempi anche come vede ora e in avanti il cammino il destino delle antiche
Prego quando Gigi Bobba mia telefonato e poi iscritto
Se accettavo di venire a parlare
Gli ho detto di sì
Ma poi è stata una tribolazione e da quel momento fino ad oggi
Perché mi domandavo
Debbo scrivere con la mente ricordando freddamente le cose
Potevo parlare col cuore
Non potevo dimenticare che la mia educazione al sociale
L'ho imparato nelle ACLI
Avevo iniziato prima come cappellano del lavoro ma io credo che avesse ragione padre Crippa ormai morto quando diceva che ci sono tre gradi di essere sacerdoti nel mondo del lavoro
Si può essere direi al grado inferiore sono quelli che fanno un po'di qualcosa
Il secondo grado sono i cappellani del lavoro il terzo grado è stato assistente delle ACLI cioè veramente quella che era direi la universo università
E allora non scritto niente
Perché ho detto o lascio parlare il cuore oltre metri non dico niente
Perché la sofferenza di quel momento di di quei momenti
Mi ha marcato fino ad oggi
Mi ha certamente innamorato di più con il mondo sociale e del lavoro
No Congo una continua sofferenza dentro
Quando apparve il comunicato della Conferenza episcopale
Però a Milano ad un convegno delle ACLI milanesi
E abbiamo telefonato di là per sapere com'era
E ci hanno detto chiaramente che praticamente le ACLI non sarebbero più state un'associazione riconosciuta secondo il Codice di diritto canonico ma specialmente secondo il concilio Vaticano secondo
Pensammo allora che tutto fosse finito
Due dei sacerdoti che erano ai massimi se ero d'accordo e dissero ma allora iscriviamo scellerati non possiamo più essere come preti lo saremmo diversamente
Perché presto
Perché noi come collegio nazionale assistenti
Pensavamo che il problema delle anche doveva essere seguito
E possibilmente risolto dall'interno
E allora il collegio assistenti prego l'assistente generale monsignor Pagani di fare presente questo nei termini e nei modi che nei luoghi che non sapeva gli assistenti nazionali chiedevano di Lassie are governare quel momento delle ACLI dal Collegio assistenti
Perché loro si facessero carico della situazione e vedessero quali cose dovevano essere cambiate quali suggerimenti dare ma dall'interno senza creare un trauma all'esterno
Perché quel trauma che poi io l'ho visti sulla mia pelle
Perché fui l'unico assistente delle ACLI che rimase a Roma
Mi si disse di rimanere perché avrei preso in mano quello che poi sarebbe stato il gruppo sacerdotale della pastorale del lavoro che poi l'Ufficio nazionale
Ci si diceva che magari cioè parlando tra di noi etc potevamo dire ai forse prendere un'altra strada comprendevamo che questa rottura poteva essere anche una rottura con lo stesso movimento operaio con gli stessi lavoratori
Vivemmo quei momenti in modo direi difficile
Riuscivamo a comprendere da un lato perché avevamo capito i veri dico un fatto che dissi qualche momento fatta quella che quando ci fu il convegno del settanta qui a Vallombrosa dopo la prima relazione assistente generale io ero l'ultimo arrivato il più giovane venne da me e mi disse tornando critici ah io dico io se ho capito bene qui ci viene a fare da spallate pigliavo mitra insomma perché questa società non funzionava praticamente comprendevamo che erano forse delle forzature tutto questo
E in realtà si poteva fare un cammino di tipo diverso era pur vero che si veniva dal sessantotto sessantanove eravamo ai settanta e che quindi queste cose potevano forse anche entrare in un movimento come quello delle Atm ci pareva che la cosa dire ai fosse difficile tetto e da da da da capire e probabilmente da applicare
Praticamente in quel momento
Perché parlare col cuore
Ma perché credo che il filmato che è molto bello manca di un protagonista cioè manca della parte della gerarchia piccolo allorché quotidianamente vedeva dal Colle Acri che avrebbero potuto dire anche loro come questa cosa la viveva ad Haiti cosa avrebbero fatto il futuro
Che cosa abbiamo fatto ma da quella dichiarazione dei vescovi
C'era la possibilità che dal gruppo sacerdotale che sarebbe nato ci potesse essere ancora un sacerdote che si interessasse delle altre la cosa era messa sulla carta ma era difficile da attualizzare da realizzare perché ci si domandava in che modo e in che senso sto gruppo era gran solamente vera icona ipotizzato non c'era ancora nulla di concreto e di reale
E ci arrivammo adagio adagio probabilmente Maggia
Io ho qui sotto mano la dichiarazione
Già in una documento che fu riportato dal bollettino della Conferenza episcopale italiana e siamo nei giorni immediatamente dopo il congresso di Cagliari e cioè un anno dopo praticamente dalla dichiarazione eccetera eravamo nel settantadue io scrivevo i pastori dovrebbero leggo testualmente
Prendere semplicemente atto della situazione constatando nell'avvenuta chiarificazione sulla nuova fisionomia che ruolo dell'associazione
Esprimere un giudizio positivo
Qualcuno l'avrà anche negativo sull'autenticità dell'ispirazione cristiana delle ACLI Terzo seguire attentamente e la vita e lo sviluppo dell'associazione stessa come quella di tutte le organizzazioni
Di lavoratori
E poi concludendo
Il gruppo sacerdotale nazionale nel quadro di un programma serio a livello generale di una pastorale per il mondo del lavoro ritiene necessaria un'attenzione adeguata
Anche a questo gruppo organizzato di lavoratori cristiani per venire incontro alle loro esigenze spirituali
Notate che adoperiamo già i nuovi termini delle api non più l'associazione dei lavoratori cristiani ma di lavoratori cristiani
Le altre i pur cessando di essere mezzo indispensabile per l'apostolato moderno era Pio decimo secondo che aveva detto questo le ACLI
Sembrano ancora offrire uno spazio notevole all'attività pastorale della Chiesa non più soggetto ma oggetto di pastorale
E questo era messo tra parentesi non è stato di di penna mi è stato aggiunto praticamente perché qualcuno pensava che le ACLI non potessero più fare dopo la loro scelta un'esperienza di vita cristiana al loro interno
E quindi essere no direi nella pastorale Esterna cambiando le cose indubbiamente secondo il il Vangelo l'avrebbero fatto ugualmente pastorale indubbiamente però in questo caso si voleva dire che
Gli attivisti volevano essere cristiani volevano vivere da cristiani per essere capaci di capire il pensiero sociale cristiano c'era una distinzione netta come altre aggregazioni vedi i sindacati
Pur di ispirazione direi cristiana che non sono chiamati noi non ne avevamo in Italia in di finora non vorrà obbligati coloro che si scrivevano sindacato fare esperienza di vita cristiana interno del sindacato invece le altre indubbiamente sì
Per queste il sacerdote come richiesto da tutti i congressi provinciali scriverò ancora e ufficialmente dal Congresso nazionale l'unanimità
Può continuare ad offrire il suo servizio l'ampio riforma organica sistematica e istituzionalizzata ma in particolari momenti formativi a religiosi
E noi manteniamo fede a questo perché in realtà sotto mia responsabilità che divenne prima segretario del gruppo sacerdotale e poi direttore dell'ufficio
Mi preoccupai sempre di avere presenze di sacerdoti all'interno delle ACLI
In tutti i corsi formativi eccetera e a un certo momento anche con l'aiuto dell'allora presidente Rosati riuscimmo a mettere un sacerdote stabile sotto mia responsabilità
Ed era Padre Pio Parisi io ringrazio per il servizio che ha fatto le ACLI lo ha fatto come doveva fare
E cioè
Sì ha dato l'idea di che cosa poteva essere sacerdote all'interno delle ACLI
Non più l'assistente come dici diceva prima quello che deve riportare le antiche che guida un po'le cose che
Pur lasciando di responsabilità politica ai laici ma che fa un po'da ispettore delle cose invece lui ha fatto da sacerdote
Presentando Cristo la figura di Cristo e come in realtà il l'artista può vivere da Christian
Ultima cosa vorrei dire
Come vedete vado molto sconclusionato ma quando parla al cuore indubbiamente mi si affollano
Tali e tanti sentimenti e problemi anche di amicizia con moltissimi di voi purtroppo molti sono ormai per me facce nuove e quindi non sanno tutta la storia che sta a monte
Che cosa io vedo delle ACLI a dir la verità io non ci sono mai allontanato dalle ACLI ed ai suoi presidenti
Con Rosati riuscivo a litigare un po'di più
E invece con con gli altri che si sono seguite non riuscivo a litigare insomma no è un po'la mia mia tratteggiando io voglio bene a qualcuno mi metto sempre un po'in contrasto non credo che abbia molto litigato Conte non lo so insomma non so no no no no non vi abbiano insomma non è un problema
Dunque c'è sempre tempo e
Emessi aspetto ancora un po'io ho già i capelli bianchi è che
Ferme ormai sono sulla via del tramonto insomma sulla via notare sul viale viale sia beninteso no volevo ancora dire una cosa e poi vi ho già rubato abbastanza tempo
Io come detto le ACLI non mi sono mai distaccato quando avevo qualcosa da dire lo dicevo
Credo di avere sempre anche avuto abbastanza confidenza Comi i presidenti specialmente ma anche come alcuni dei dirigenti sempre cercato di valutare questa associazione così come si era venuta a fare configurare
E indubbiamente facendo a questo io prevedo che a mio avviso
L'associazione dovrebbe camminare camminare decisamente una cosa vi rimane nel cuore indubbiamente ci sono cammini Diversi da percorrere ci sono molte vie da prendere
Ma sia così ancora un sacerdote all'interno prenderà in una predicazione perché non andrei oltre perché il sacerdote all'animatore di fede non è altro all'interno delle ACLI prenderà invece qualche capitolo un tantino più importante
Per che le ACLI non si dimentichino
Le loro radici
Perché sono nate
Per i lavoratori e quindi pur guardando le più grandi problematiche il mondo del lavoro oggi ha la globalizzazione come Enzo la vita associativa come tutte queste cose non si perdesse di vista quell'uomo che ancora qui e altrove
Soffia e soffre
Suda eccetera con il suo lavoro
Credo che gli ultimi oggi rimangono ancora questi che non hanno nessun potere non camminano per nulla
E questa era l'idea di Paolo sesto
Io ricordo che quando mi chiamò per dirmi di che cosa dovevo fare ero con monsignor Quadri la prima cosa che ci disse è una domanda disse monsignor Quadri monsignor Quadri
E le mie attrici
Era vero quello che si diceva
E l'ha ripetuto parecchie volte in incontri che io avevo proprio per portare l'esperienza che stavamo facendo perché la facevamo sotto la responsabilità allora della Segreteria di Stato
Forse direi
Tutto questo ci potrà dire che cosa alleati potranno essere domani ma con la loro caratteristica ancora di movimento che cammina al fianco dei lavoratori pur trattando le grandi tematiche di oggi
Ricordiamoci sempre che i sacerdoti vi han voluto bene
Padre boschivi quando è morto ho voluto il gagliardetto delle alte nella sua canzone
Lui amava le ACLI e vanta un contenzioso e con Paolo sesto perché credo che quando si è arrivato lo show un tipo di baruffa l'abbia fatta perché noi amava molto indubbiamente neanche comunque è questo il sentimento con cui i sacerdoti che stando vicini che adesso voi che avete un sacerdote
Di nuovo che ha sostituito da un do Padre Pio eccetera voi di atto di bene e sappiate che se li e li tira il per amore per servizio
Allora ringraziamo don Fernando come lo chiamavano gli acquisti a suo tempo come le chiamano anche oggi
Abbiamo visto il il come ha vissuto il momento della prova
Un assistente
Ora vediamo come l'ha vissuto il presidente
Emilio Gabba agli occhi sempre nelle cronache nominato come il giovane presidente
Anche il filmato ci ha ricordato che viene letto a trentacinque anni
E dunque Luís
Che risiede la lettera del cardinale Poma
Con
La richiesta dei quattro chiarimenti
Luini che a nome della associazione chiede il dialogo
Il dialogo che dialogo istituzionale impegnativo che si sviluppa per nell'arco di un anno
Poi vedremo che nelle nell'ambito di questo dialogo c'era il padre Sorge insomma qui
Possiamo tirare molte fila stasera
E lui
Che a Vallombrosa nella ventuno anni fa
Usa l'espressione ipotesi socialista
Trentuno scusate certo certo trentuno anni fa
E infine e Luís
Il destinatario diciamo istituzionale primo della deplorazione anche poi
Vittima dal punto di vista non so come dire della della leadership dei reati
Di questo richiamo
Una volta rettore Emilio hai parlato di errore di gioventù
Però mai rivendicato l'onestà della ricerca culturale che era stata condotta
E anche la non strumentalità nei confronti delle forze politiche Titti tutte le un atteggiamento cioè libero
Da strumentalità no senza l'uso delle ACLI per in situ arsi a partiti ecco
Oggi dopo passati molti anni da da da quel fatto ma anche dalle pure espressioni errore di gioventù e rivendicazioni di sincerità di onestà della ricerca eccetera come a giorni la tua riflessione su questo momento
Carissimi carissimi amici
Ho anch'io una qualche difficoltà
Separate le emozioni
Sì anche per il
Il luogo in cui ci riuniamo non era esattamente la stessa sala
Vengono mi vengono spontaneo
E il bisogno di una qualche riflessione più razionale
Direi che
La crisi
Del sesta Sestante uno
è in verità
Una crisi che viene Giada dal congresso di Torino
E ancora prima lo si accenna nel filmato
Mi pare di ricordare a proposito di lettere di cardinali
Che prima di Torino Livio Labor
Cui è almeno la mia generazione ma non presso la mia
Dobbiamo enormemente
In quest'organizzazione
Ricevette una lettera del cardinale urbane
Sembra che i cardinali ammiro molto scrive
Venerato chirografo Monselice in gergo tecnico
E che in fondo già poneva perché la porno faceva mistero di quelli che erano gli approdi possibili auspicati
Prepara del congresso di Torino in qualche modo anticipava
Una serie di i quesiti
Che portavano sostanzialmente sul fatto la rivendicazione dell'autonomia dei laici cristiani l'impegno sociale e politico e quindi di conseguenza una uscita dal blocco cattolico lo chiamo così
Una presa di libertà
Non necessariamente contro fra parentesi
Qual è qui rivendicare sempre a Livio Labor
Che e anche a noi giovani
Dell'ufficio studi e dintorni
Il contributo che tentammo di dare a quelli che allora non erano il convegno di Vallombrosa che non i nostri Veroli convegni San Pellegrino se non ricordo male della Democrazia Cristiana
Il look
Della democrazia cristiana ricordo benissimo che Livio
Partiva per questi convegni dopo ampia consultazione interna scritture riscrittura di testi
Dice dobbiamo andare a far capire che se continuano così ci sarà una rottura ci sarà una separazione ma non tanto con noi con la società con le nuove forze con i nuovi i bisogni che emergono eccetera
Quindi
Già prima di Torino la gerarchia cattolica dell'espressione della Cei quanto meno
E Polimadei interrogativi su questo sforzo che loro sforzo che forniva in quel momento ancora esseri interno
Per proporre una trasformazione
Nel modo di far politica diciamo pure così dei cattolici in questo Paese
Uno si può legittimamente chiedere
Se ci fosse stato ascolto per quelle proposte
Come la storia sarebbe poi sviluppata
E quindi Edge a Torino che ha messo in discussione
Ben prima di Vallombrosa settanta
Questo lo si vede subito
Da certe prese di distanza che ci sono Torino e del fatto che finito il congresso di Torino in ogni caso credo che il segretario della DC forse l'onorevole Piccoli in quel momento
Scrivo un immediatamente lo dice anche pubblicamente ma noi sappiamo che lo ha fatto in come
Come iniziativa a chiedere alla Cei anche in Vaticano noi dicemmo allora siccome eravamo giovani che aveva chiamato le guardie svizzere
E allora i piccoli non non è che si misura con le proposte del congresso di Torino dicevo gerarchia che fanno queste
Mettiamoli rimettiamo lite in riga
Io credo che
Non non mi ricordo
I dettagli un
Rosati dice giustamente una cosa
Che noi dopo Torino
Fummo
Costretti in qualche modo a un po'a ridefinire
Il profilo dell'organizzazione e ricordo anch'io che parliamo di movimento educativo e sociale
Proprio perché Torino appariva una potenziale forte politicizzazione dei reati dico potenziale
Ci diamo invece appunto di che esprimere fortemente un bisogno di restare radicati sulla linea in fondo abbastanza tradizionale
E delle ACLI Movimento educativo e di azione sociale di impegno sociale circa
C'è un punto che precede la lettera di Poma
I cui nomi purtroppo non trovo traccia
C'era una tradizione nelle mie carte personale c'era una tradizione allora che il nuovo presidente delle ACLI forse ricevuti in udienza dal Santo Padre in udienza privata
E don Cesare Pagani
Altra figura che ci manca e che manca in questo documentario tra l'altro
Era molto preoccupato lui aveva forti legami anche milanesi con Paolo sesto
Era stato in qualche modo voluto da Paolo sesto in quella posizione di assistente centrale
Come persona forse più vicino a luglio
Perché che Paolo sesto vedeva c'era questa evoluzione che necessitava
Una presenza forte
Il sul dal punto di vista di assistenti e vi ricordo benissimo che don Cesare era molto preoccupato e mi diceva Emilio qui passano i mesi e il papà non ti riceve questo è un segnale
Finalmente il credo che l'UCI lavorò molto ci fu questa udienza
Credo all'inizio
Del settanta gennaio
Febbraio
L'udienza di cui so che l'anno scorso Gennaro Acquaviva in un'altra seduta della memoria fatto riferimento giudicando francamente stupito il mio modo di commentarla
Non lo so certo fu abbastanza si prestò a molti equivoci
Perché a quest'udienza
Di cui non ho notte purtroppo spero che se ne trovino tracce nelle carte di monsignor Pagani che so che qualcuno sta raccogliendo a Milano
Quando uscì dall'audience un giornalista
Sempre i giornalisti chiese ma allora figuriamoci un po'giù di acqua etici ma con me
Qual è il suo commento almeno leggere sulle labbra esplicito confortato perché un Roma S. sconfortato incontra il Papa ha confortato
Questo fu naturalmente a letto dai giornali come un segnale
Utile il consenso del Papa la linea di Torino o come un segnale non dai giornali ma da diciamo ad ambienti curiali di malizia media di voler
Far sembrare che il Papa fosse d'accordo con noi
Lungi da me
Un'ambizione di questo tipo fai un errore soprattutto di questo genere
Questo mi costò un
Una lettera che conservo ancora credo non sia nell'archivio delle ACLI lo scambio diciamo
Con sua Santità per chiarire puramente mi spiegai e chiedi scusa però in quel colloquio lo ricordo molto bene
Paolo sesto disse va qui ci sono problemi voi avete preso delle posizioni molto
Questo profilate che pongono delle questioni la comunità cristiana gerarchia mondo cattolico
Bisogna avere un dialogo
Lu
Bisogna organizzare un dialogo
Ecco perché quando nel mese di marzo
La mattina mi sento convocato alla alla CEI via della Conciliazione
Ossia un costo e monsignor Paglia grazie vogliono parlare con lei mi vedo recapitare questo grande busta
Molto grave
C'è questa è la lettera che il cardinal Puma presidente c'è le indirizza
Dico ma qui tutto si doveva organizza un dialogo
E lì ci fu
Dico queste cose che penso che possono servire far capire un po'l'animo
Ci fu anche un un piccolo modico diverbio
Figuriamoci velocemente ma piccolo screzio Musio pagliacci
Qua dice no ma qui ricorda che tutta la vita
Il Papa mi ha detto che si sarebbe organizzato un dialogo questa lettera che mi fu chiesto di leggere
L'ex sei sette fogli
Ecco sì mi sembra che
C'è ma magari su questo si farà un diavolo
Non lo so come interpretare queste vicende so solo che noi decidemmo una cosa che probabilmente
Non era la quanto ci si aspettava da noi
E qui devo chiamare in causa la responsabilità io mi prendo tutte le mie che sono grandi
Ma le responsabilità collegiali
Degli amici e avremmo letto allora e compagni
Del della della presidenza
E anche del comitato esecutivo se non ricordo male
Ci fu una riflessione
E mi ricordo che qualcuno diceva va be'noi rispondiamo a questa lettera
In fondo cosa ha fatto Livio che era sempre per noi un grande punto di riferimento ha risposto la lettera di Urbani
E siamo andati avanti
E ci fu invece una parte di noi alla fine io fui d'accordo con questo dire no ne facciamo un fatto pubblico
Ma andiamo a tutte le organizzazioni a Christe la lettera e chiediamo che si dibatte discuta
Le cose forse sarebbero andati altrimenti si avrebbe uno avessimo seguito un'altra strada quante volte mi sono sentito dire
Ma lei ha preso troppo sul serio
Non ci aspettavamo una risposta da lei
Ma cos'è questa discussione che si è aperta nell'organizzazione del Paese
Quei sei scorie eccetera
Lo dico perché siccome memoria anche questo fa parte della memoria
E siamo nel mille novecento settanta poi il dialogo effettivamente si organizza
Su questo non mi dilungherò molto ci sono o varie sedute di questo dialogo il il comitato esecutivo delle ACLI con il puntiglio che ci conservatrice Costa direttore in quel momento presentiamo una memoria che naturalmente nulla concede ci mancherebbe altro
A sul piano O sole la sostanza qua anche di un po'li forma molto puntigliosa
Ci lavorano
Amici che mi piacerebbe rivedere anche qui compreso Geo Brenna
Che Domenico Rosati pubblici Borroni naturalmente
E si organizza questo questo dialogo il dialogo
Francamente non
Non mi pare che produca chiarimenti
Credo d'averlo già detto altre volte Fucecchio di averlo scritto quindi non è un gran mistero
Sempre avuto l'impressione che da una parte dei dialoganti
Della Delegazione della diciamo della gerarchia faceva parte ovviamente che padre Sorge non mi ricordo più se già nel primo momento in un momento un po'successivo ma a memoria
Non è più freschissima
C'era da parte di alcuni padre Giorgio attualmente tra questi una volontà di aiutare di cercar di capire meglio di spingerci a chiarire ai
E
Da parte di Titti chi altri interlocutori
Insomma me la cavo così e mi ricordo benissimo che ci furono le a un certo punto di questo percorso le elezioni regionali qualcuno mi deve aiutare
Ce ne son talmente tante ma insomma durante il nostro dialogo capitava le elezioni regionali che erano già allora di una certa importanza mi ricordo benissimo monsignor Nicodemo
Vicepresidente della CEI arcivescovo di Bari
Che era copresidente diciamo del dialogo cuore stavamo seduti uno a fianco all'altro
è e dice senta qui sottoscritta e particolarmente monsignor quasi una particolare accanito nella discussione di principio con Geo Brenna naturalmente che spaccava il capello in quattro
Dice senta dice ma piuttosto discussione va bene ma poi come portate Arezzo che regionale
Testuale con grande
Con grande
Simpatia ma
Questo dialogo a non ha portato probabilmente non poteva portare
Molto lontano visto i il problema lo dirò fra un momento come io interpreto tutta questa vicenda
E su questo si aggiunge il fallo ombrosa del mille novecentosettanta
Beh ha detto giustamente mi pare Rosati perché che
Lo fa l'ombrosa come dire radicali Lizza ulteriormente oggettivamente oggettivare
Se già c'erano quegli interrogativi quei quesiti sulle scelte di Torino che pure erano scelte
Voglio dire politicamente neutri in qualche modo vi metto accerto con un impatto
Ma
La al cosiddetta ipotesi socialista io insisto molto su questo
Gli aveva parlato di posti di socio a vista viene interpretate immediatamente con una scelta di campo come una scelta di utilizzo non come una ricerca discutibile
Curdi natura culturale una volontà di misurarsi con cose nuove cioè viene definita a interpretata percepita come una scelta di campo scelta di schieramento gli schieramenti politici qui e ora
E quindi è chiaro che il crea le condizioni perché questo dialogo che però nel frattempo nel frattempo continua ancora un passaggio dunque
E e composta che concludersi e come si concluderà
Perché su questo verrà la posizione della CEI la posizione della CEE ricordata da serie e che in qualche modo per noi
Chiudeva
Con una presa d'atto che legati non potevano più far parte non potevano più essere riconosciuti a titolo eccetera eccetera per la verità non sapevamo di essere conosciuta titolo e diritto di qualcosa ISO
E
E coi comunicato alcuni noi rispondiamo con comitato esecutivo me lo ricordo benissimo con un testo che ancora una volta con grande senso della misura intitoliamo le ACLI continuano
Non so se rendo l'idea credo d'averlo io stesso ho scritto quel titolo quindi posso dire c'è questa Ceci dice questi ceti certe agricoltura rotto capre perché porta ovunque
Tutto fatto con lo straordinario buona fede e volontà
Di restare sorretto sentiero
La deplorazione del Papa così fu definita che interviene in giugno
Noi questo proprio non se l'aspettava pensavamo che fosse chiuso e che anche critiche questo segnale nostro noi diciamo le ATI continua poi nel testo c'è dentro noi vogliamo ristabilire un rapporto in forme nuove noi stessi al loro
E sostenevamo la tesi che non più di assistenti si dovesse trattare ma di sacerdoti che animasse Ron la vita cristiana
Nell'organizzazione già c'erano testi che giravano di di questa di questo genere per quello fu veramente
Io me la ricordo benissimo perché siccome ho visto qui nome Giancarlo Zizola io
Era un sabato fino vado se non ricordo male entro in casa riportando a casa mia moglie e la mia prima figlia appena nata
Dopo venivamo dalla clinica squilla il telefono Roma ci telefona proprio al telefono il c.d. sola che mi dice Miglio il Papa viaggi confessato Recoba benissimo
No soldi Caretto penisola di Kola proprio che coincidenza convocazione urgente del suo presidenza tattici così risparmio di risparmio il resto
Ora
In tutta questa vicenda Accattoli tu hai detto che io ho rivendicato quella l'onestà di questa ricerca non strumentali Italienne porno e Lori lo ripeto anche questa sera
Sono personalmente convinto che in quella ricerca compreso quell'ipotesi socialista nel senso che noi Lila presentammo nel senso che per una coscienza cristiana avvertita in che circostanze etc lo il pubblico ipotesi di non Società sociali ma di una
Veramente libera eccetera eccetera vi risparmio tutti queste cose non è lo si può escludere
Questo veniva
Cioè c'era una certa influenza
In di carattere internazionale non c'è dubbio
Soprattutto Benigni difficile la Democrazia Cristiana Cilena Rho Domino Tomic la scelta per un'altra via vedo qui amici che queste cose conoscono
Meglio per quanto me
Sì non c'è io mantengo ancora oggi la netta convinzione che non c'era un errore
Dottrinale
Rilevato in ogni caso non non c'era una nostra volontà di abbandonare ed insegnamento sociale cristiano i principi di questo insegnamento perché anche qui
Credo che oggi si parla di ancora di dottrina sociale cristiana voglio mettermi su questo terreno ma mi sembra che in un'altra stagione si parlava giustamente di insegnamento di principi che nemmeno dalla dottrina sociale cristiana si potessero far discendere programmi politici o sociali precisi che fossero principio orientamenti Hatchet
Né sul piano della nostra convinzione soggettiva di essere dei cristiani cristiani impegnati con rischio responsabilità personale nella vita sociale U fra virgolette politica
Sì ho anche detto forse con un'espressione un po'un po'sommaria errori di gioventù voglio dire io stesso fu eletto presidente delle ACLI avevo trentatré anni
Sarà che adesso neo ahimè molti di più
Ma posso capire anche il gruppo dirigente era molto giovane
Posso anche capire non soprattutto in una certa come dire inflessibilità
Di atteggiamenti DG per esempio sono convinto e l'ho anche scritto che avremmo dovuto molto di più ascoltare la sapienza di Maria Fortunato
Anche lei sarebbe stata
Importante avere qui questa sera e e avere un atteggiamento forse più più più dialogico no eravamo fortemente convinti delle nostre buone ragioni
E su questo non torna indietro ed alla nostra o Franca aperta
Onesta ricerca di cristiani
Avremmo potuto gestire forse diversamente
Devo però dire una cosa
Che
La crisi si precipitò
Soprattutto perché a mio modo di vedere prevalse allora nella gerarchia non so dire a quale livello
Non so dire in quale dimensione cioè sostanzialmente una valutazione politica
Anche questo io l'arresto convinto oggi
Il rischio che
Non singoli intellettuali cattolici che sempre ci sono stati in questo dopoguerra
In quel dopoguerra in Italia portassero a sinistra umidità sulla sinistra
Ho altri movimenti importanti come la Fuci facce sono scelte non dissimili dalle nostre e anche prima di noi ma l'impressione che un movimento di massa radicato nel mondo del lavoro potesse
Non solo individualmente come scelte di singoli ma in qualche modo essere una forza che spostava
Gli equilibri politici in quel contesto rompeva quella che ancora è stato detto che questa sera Giada Rosati veniva considerato nel caso italiano un elemento e inevitabile de L'Unità
Del del mondo cattolico in politica beh quello fu secondo me vero motivo
Che portò a quelli
Perché mantengo questa come già non so a quale livello non so quale divario capisco anche quello che è stato chiamato il dramma di Paolo sesto Paolo sesto
Le miliardi certamente c'è anche questa componente in tutto questo la sensazione che le sue ansima anche qui varrebbe la pena di discutere quali erano queste
Per sostenere dal di fuori dal di fuori dal di dentro la corrente sindacale cristiana e la CGIL
Hanuman dato ben preciso Pieri presentato secondo me in modo un po'Nocioni formazione morale e cioè ma di in e veniva dalle Arbeit che per AN del della Germania dell'unità sindacale
Tra le due guerre era un bisogno di contrappeso il momento che le ACLI abbandonano perché c'è la scelta di creare la CISL
E chiaro che le arti non son più giacque le ACLI e chiaro che legati ad una difficoltà a rincara nazi gli una qualche forma organizzativa
Da qui la cosiddetta una una crisi di cui si parla documentali chiedi al tra natura legati per lunghi anni restano un po'un'organizzazione così
Non tanto ben definita poi fatalmente mancando una gravitazione sindacale non essendo l'Azione Cattolica beh sono tentate dalla politica fra virgolette la politica
Le crisi quali su son tutti Crisis cadenzate Penazzato
Se ne va perché perché cerca con i sindacalisti di organizzare una sinistra nella Democrazia cristiana
La stessa cosa mutatis mutandis si ripete dopo con con l'altro quindi dire che premiati una reati avevano già fatto un'altra strada erano già entrati in tutto un'altra dimensione mantenendo una forte ambiguità in questo io posso dar ragione macerie una forte ambiguità perché allo stesso tempo erano percepite come movimento di Chiesa
Ma non lo è in coda da gran tempo da gran tempo erano movimento sociopolitico prendo delle definizioni e c'era quindi una contraddizione in termini
Che in qualche modo veniva non mi si dica che da gerarchie non si rendeva conto di questo si rendeva conto perché conosceva la realtà ma in qualche modo fin quando questa cosa restava nell'ambito di un blocco cattolico non rimesso in discussione
C'erano dei momenti di frizione ecco la lettera di Urban ecco ma era cioè nel momento in cui ci si libera da questa a priori diciamo a priori
Beh le cose non funzionano più estiva a questa crisi quindi è sostanzialmente questo punto dirò soltanto che pur sì ma cosa nel mantengo la convinzione l'ho già lo scritto da qualche parte non so se l'avete letto mi scuserete se lo ripeto ero talmente convinto che noi fossimo su in buona fede anche sostanzialmente su un terreno giusto
Corretto giudiziarie per quanto opinabile si intende soprattutto oggi trent'anni dopo
Rileggere anche i nostri testi di Vallombrosa spettacolo solo forse utile ci sono degli schematismi ci sono delle ingenuità ma insomma siamo trent'anni dopo
Mi presentai perché ci fu un tentativo molteplice di difendere fino all'ultimo diciamo la nostra posizione la linea anche qui devo dire per esempio che ne
La stessa nella stessa Segreteria di Stato c'era forse opinioni diverse io devo dire che ho avuto qualche scambio privato in tutto quel periodo complicato con monsignor Casaroli
Che certamente non era delle stesse opinioni di monsignor Benelli credo che possiamo parlare persone che non sono più
Tra noi ma erano esclusi purtroppo le posizioni di monsignor Benelli avevano la loro efficacia e posizioni molto sporca Casaroli
Non costituivano un'alternativa
Mi presentai da monsignor Benelli perché mi sembrava una cosa da fare e insomma e in un una serie di incontri in uno di questi incontri era uscita mi sembra giusto nel settantuno e Lotto Gelli Malpensa e c'è un passaggio della torcia resi purtroppo non non mi ricordo più esattamente quale il numero
Il numero dopo in pratica mutatis mutandis si dicono con le stesse parole nostre che imputati in certe circostanze in certe cose i cristiani possono misurarsi con delle opzioni socialiste
Etico monsignor Benelli con tutta la prudenza necessaria ma mi sembra ritrovare Lavis Costa credo già notare cercarono tolga Baio ma l'Italia non è il Senegal testuale
Questo mi ha definitivamente convinto che non aveva avo in corsi in una gravissimi errori di fede di dottrina di morale ma soltanto a mo'posto sì fuori tempo dice Rosati
La questione che poi si sarebbe posta e con soluzioni poi diverso
Questo è quello che vi posso dire ma vi aggiungo un'altra cosa
Che non ci si deve ascoltando un po'oggi e anche alcune cose di Bobo in particolare mi dà l'impressione che mutatis mutandis quella ricerca da allora voi continua la continua
Beh Capalbio non tornava più qui dal settanta e dunque
La emozione con cui ha intessuto tutto questo intervento che io non ho saputo interrompere benché avessi preso impegno acché chiudessimo entro le undici e mezzo ma era necessario ascoltare
Adesso è venuto il momento di vedere se il padre Sorge è quello di un tempo
Dopo la Sicilia il suo passaggio a Mila no insomma prima era a Roma insomma è un po'dappertutto allora
Io premetto che dopo il padre Sorge non succederà più nulla Luís finirà io non li parlerò così abbreviamo e non ci sarà dibattito per l'ora naturalmente
Il padre Sorge il fedele amico dei LEA anche Ling tribolata ENI né degli anni settanta
Gli amici si vedono nel momento della prova Luís Lillo diventa nel momento della prova probabilmente probabilmente non avrebbe preso un grande interesse alleati che avessero vissuto un'esperienza ordinaria insomma tranquille se fossero esistite
Delle attività in cui le negli anni settanta probabilmente il padre Sorge sarebbe andato una volta o l'altra un convegno per ragioni di di rappresentanza nazionale Rava Civiltà cattolica non poteva esimersi
Ma non ci avrebbe preso quell'impegno che invece ci ha preso è stato presente anche nei momenti difficili a certi convegni di Riccione di Rimini insomma quando nessuno andava più grave anche l'X bene
La crisi delle Attila del travaglio lo stimolava cercava di interpretarle in positivo di guardare avanti
Scongiurata gli attivisti
Hanno concepire a non ritenere acquisito che c'erano otto quello che ancora rimane ipotesi di ricerca né come diceva Emilio l'ipotesi socialista
Allora il padre Sorge diceva badate la vostra è un'ipotesi che finché è un'ipotesi va be'
Pure bene insomma ma voi sembrate invece alle volte convinti di aver concluso e allora questo non va bene
Contemporaneamente scongiurarla la comunità ecclesiale
Perché guardasse avanti esaminando legati e non indietro e prendesse il tram agli alleati come è un segno dei tempi nuovi di un travaglio più generale che tutta la comunità cattolica avrebbe dovuto affrontare verso questi tempi nuovi dove la la sperimentazione e l'invenzione politica sarebbero diventati un impegno generale e non più soltanto della componente diciamo
Più esposta che era quella operaia del mondo cattolico Tricolore di cui i reati erano responsabili ecco questa era la sua lettura adesso come come adesso Bartolomeo la tua lettura
Io parlo
Parla in piedi se non mi addormento no è ovvio di vecchio difetto non riesca a parlare seduto
Dunque io sono legato profondamente alle ACLI
Nelle disegno di Dio perché di questo si tratta le ACLI sono state per me è la porta d'ingresso nel mondo cattolico nella storia della vicenda della Chiesa italiana
Allora ero giovane anch'io
Studiavo perché noi gesuiti extra diamo tanto ero alla Civiltà Cattolica ma non mi ero mai staccato dai libri
Se non che creò nel finite le ferie estive del settanta mi arriva una lettera di monsignor Pancrazio segretario della CEI
In cui mi si dice che ero convocato a partecipare in qualità di esperto agli incontri di chiarimento
Che si tenevano tra una commissione della Cei la presidenza delle ACLI
Per me fu una sorpresa poi mi dissero che dietro c'era stato Benelli che aveva un po'sollecitato la causa allora ero vice direttore della Civiltà Cattolica essendo direttore il padre Tucci
E ho partecipato quindi a questi incontri il nove e dieci dicembre del settanta poi l'otto gennaio e il primo febbraio del settantuno
Per le ACLI c'erano Gabba agli Oggero Brenna e la Maria Fortunato e invece io mi trovavo in compagnia sotto la presidenza di monsignor Nicodemo che però non interveniva
Di c'era Pancrazio poi monsignor Pagani monsignor Santo quadri che era delegato della CEI per la pastorale del mondo del lavoro e monsignor Pietro Pavan
Sono rimasto impressionato di come andarono questi incontri Erykah Baglio Emilio le ricorderà fu un vero bombardamento di domande e risposte commi agli esami voi che cosa pensate della proprietà privata
La proprietà privata suppone voi che cosa pensate va tutto così tesi per tesi del marxismo per vedere se erano marxisti alla figlia e sta richiesta al decreto un bombardamento alla fine gli ho detto ma questi non sono marxisti perché le risposte che davano erano non in contraddizione con la dottrina sociale della Chiesa condizionamento sociale della Chiesa
Era un tentativo di rilettura diciamo battezzata della terminologia e delle tesi marxiste e quindi era il primo tentativo
Di diciamo così una incultura azione con quella che era la cultura dominante perché bisognerebbe per capire quanto è accaduto rimetterci in quel momento c'era stato il sessantotto e c'era stato tutta una ventata la di rivoluzione di movimenti giovanili e la crisi delle ACLI anticipava la crisi di tutto il mondo cattolico perché poi c'è stata la scelta di classe della Fuci poi c'è stata la scelta religiosa deve dell'Azione Cattolica con bacile
Poi c'è stata Cristiani per il Socialismo ci sono stati cristiani cattolici il per il no nel divorzio ci sono state le comunità di base Hillary le contestazioni aperte alla Chiesa istituzionale Cristo si la Chiesa no è stato un periodo di nuovo covo che poi ha portato alla rappacificazione grazie alla grande figura di monsignor Bartoletti con evangelizzazione promozione umana che è venuta proprio per fare un salto di qualità rileggere il Concilio dopo dieci anni per vedere come la Chiesi Pagliara l'aveva in qualche modo capito ha realizzato e fu un gesto profetico quindi io devo molto alle ACLI perché se non mi avessero tirato fuori dalla mia stanza di studio chissà quale sarebbe stato poi il mio destino pratico
E hanno rotto faccio con voi brevemente anche da talora una lettura sapienziale di quello che è avvenuto io l'ho vissuta così eviterò due cose come l'ho vissuta trent'anni fa come la rivivo oggi guardando al domani perché per me le ACLI sono stato un segno dei tempi con tutte le contraddizioni caratteristiche di ogni transizione il bene con il male
E allora permettete che brevemente mi faccia un'udienza che non dimenticherò vedevo ogni tanto Paolo sesto sempre il segretario di Stato ma ogni quindici giorni ma ogni tanto il Papa per la rivista che poi dirigevo
E il Papa in un'udienza che mi concesse e negli mi pare che fosse settantaquattro settantacinque ma proprio fino a settantaquattro in sessantacinque e io gli proposi dica o santità sta perché scoccare il trentennale delle ACLI
Perché non facciamo un bel gesto chiamiamo a Roma tutti gli acquisti
E li facciamo la pace
Il Papa mi guardo e mi disse alla lettera questa frase che risponde anche a quanto gli abbaglio diceva prima
Ma allora le ACLI devono ritornare come erano prima
Quindi nella sua concezione adesso paghi dirò e lui pensava che le ha che avessero degenerato dalla loro forma istituzionale e ne aveva una visione appunto all'interno della chiesa come un movimento quasi analoga l'Azione cattolica
E poi aggiunse il Papa questa frase che io dissi poi anche mosso pagare monsignor Quadri
Padre mi creda se c'è uno che ama le ACLI sono io a Milano le ho volute io le Aki
E io più di una notte non dormo pensando alleati
Perché aveva un amore così grande lo si sentiva era sincero il Papa parole diceva devono tornare ad essere prima allora
Come ho vissuto io accanto al Papa accanto alle ACLI questo travaglio che come avviene con i segni dei tempi i annunziando il nuovo ma mettono sotto sopra il presente con possibilità di deviazioni di errori
Il vero problema delle Aki è stato questo che fin dall'inizio
Hanno cercato di unificare l'impegno formativo
Con l'impegno sociale c'è l'intuizione di fondo fu questo che non si potessero dividere i due aspetti non c'è informazione senza impegno sociale ora questo impegno formativo delle ACLI
Non volle mai essere un impegno propriamente di evangelizzazione pastorale
Quale invece quello dell'Azione cattolica operaia e anche di altre forme di presenza religiosa nel mondo del lavoro
Fin dall'inizio le ACLI optarono per un tipo diverso di presenza che e di formazione cristiana avendo di mira soprattutto quelle esigenze particolari tipiche di un movimento di lavoratori
Ecco perché poi sono nati i patronati le cooperative nel settore dell'assistenza sociale nella ricreazione l'istruzione professionale accanto a questo sforzo formativo fu sempre operante l'impegno sociale
Prendendo posizione cioè su problemi scottanti del mondo del lavoro della situazione sociale italiana
Solo che c'è stata un'evoluzione che con il cambiare dell'Italia e diciamo pure anche con l'approfondimento del Concilio ha portato a una vera evoluzione stavo per dire trasformazione ma un'evoluzione profonda del movimento
Subito dopo la rottura dell'unità sindacale nel quarantotto la nascita della CISL tolse alle ACLI la preoccupazione di assolvere il compito di natura paga sindacale che era nato appunto per dare lavoratori cattolici quello che il sindacato unitario non poteva dare
E il quarantotto il congresso straordinario cambiamo la definizione delle anche mentre nel quarantasei il primo congresso diceva che era le ACLI erano espressione della corrente sindacale cristiana
Nel settembre del quarantotto si definiscono le ACLI il movimento sociali dei lavoratori cristiani ora da allora in poi c'è stato un crescendo e questa è l'antenna
La sensibilità sociale delle ACLI che vivendo nel sulla propria pelle le trasformazioni del Paese alla luce anche del Concilio in cui si credeva sul serio
C'è stata un'evoluzione che ha portato al rinnovamento dell'impegno per la società però si diceva ricordati
L'iniziativa in campo sindacale e politico doveva estere contenuta entro certi limiti
Si poteva realizzare a titolo personale non a livello del movimento e in modo indiretto quindi con la presenza di artisti della DC o della CISL
Con il congresso di Torino ecco giugno sessantanove le ACLI eliminano questi limiti
E allora rivendicando la piena autonomia nei confronti di tutte le forze politiche la fine del collateralismo
Fanno una scelta di collocazione di classe
Sentirsi parte integrante del movimento operaio con tutte le conseguenze di questa appartenenza
E la giustificazione che le ha che diedero il continuano a dare come abbiamo sentito anche dalle parole di Carvalho
è che la loro politicizzazione progressiva
Poggiava
Da un lato sulla evoluzione della società italiana dall'altro sull'approfondimento di del Concilio sul ruolo dei laici e tutto il resto quindi io direi che per me l'incontro con questa evoluzione
è stata come una visione e mi sono chiesto ma che senso ha questo
E sentivo che era all'inizio della fine del vecchio mondo cattolica e fin dall'ora mila quell'interrogativo non possiamo stare fermi
Non possiamo solo guardare indietro non possiamo fermarci con le contraddizioni perché c'erano le contraddizioni io scrissi più di un articolo sulla Civiltà Cattolica in cui mentre cercavo di dire chiaramente che non c'era una deviazione dottrinale dal punto di vista della citazione del marxismo e lo dimostrano e l'articoli sono usciti con l'approvazione dell'altro come avviene con la rivista però facevo notare onestamente l'equivocità soprattutto l'inopportunità
Ecco non erano nemmeno maturi i tempi lasciatemelo dire adesso dopo trent'anni e questo è tipico della dimensione profetica del cristiano che viene spinto a vedere il domani ma lo vide quando c'è ancora l'oggi e l'oggi non è il domani e mancano le situazioni concrete
Io l'ho visto che da vicino con questi tre Papi in cui signore mi ha fatto incontrare nella mia lunga permanenza romana
Papa Giovanni è stato un Sant'uomo un vero profeta lui ha detto vedete doveva il mondo bisogna andare là
Lui muore in pace e mette in crisi Paolo sesto che viene dopo dell'olio perché i profeti hanno questo di bello che ti dicono dove devi andare ma non ti dicono come arrivarci
E sto porrà Paolo sesto con il suo carattere amletico come si diceva
Ha dovuto giorno per giorno decidere e soffrire le scelte in mattoni per costruire questa chiesa del domani perché a un certo momento poi arrivato
Giovanni Paolo secondo dopo la meteora di Papa Luciani che ha preso la strada Pontiggia e l'ha continuata
Con passi da gigante eccetera allora le ACLI hanno avuto questa funzione profetica nel mondo cattolico italiano dirompente Mannoni infedele
Con equivoci e in opportunità
Ma non fuori come avviene appunto in tutto il messaggio profetico che molte volte risente è come la polla d'acqua che sbocca o sboccia
Dato un terreno insieme un po'a
Po'di fango un po'oggi detriti ripensando oggi trent'anni dopo a quell'esperienza
E rivedendo quanto è accaduto in questi anni io direi che quello fu il tentativo il primo tentativo di una rielaborazione culturale ispirata ai valori cristiani dei nuovi temi emergenti
Tentativo che ovviamente risentiva sia dei rischi
Sia dei limiti della novità dell'operazione
Sia di quel predominio della cultura di impronta marxista che allora deteneva le leve in tutti i settori
Voi soprattutto la generazione più giovane in quel momento non lo avete vissuto trent'anni fa ma dovevate sapere che nelle università dei concorsi a cattedra nell'editoria nella stampa dello spettacolo la cultura marxista era egemone
Il tentativo di assumere categorie culturali dominanti per dar le per dare a queste categorie un contenuto o una critica un'ispirazione cristiana è stato un tentativo difficile che è costato sangue e lacrime
Ma i cattolici e i per primi e tra questi gli acquisti non soltanto loro come vi dicevo già altri movimenti avrebbero avuto le stesse prove prima o poi reagirono con un tentativo che fu generoso di ripensare in chiave cristiana termini e concetti
Culturalmente dominanti
E oggi
Che le parti si sono invertite perché sia la cultura marxista sia la cultura laica
Diciamo hanno mostrato la loro vacuità anche di fronte nonostante elementi di verità che ci sono sempre non elaborazione culturale
Oggi si può capire con più tranquillità come tutto sommato fu un tentativo che faceva capire che il corpo della Chiesa era in crescita
Non ci si può non confrontare con le novità le sfide che ci stanno oggi dinnanzi la globalizzazione tutti questi cose di cui state parlando
Con un cristiano non può dire non mi interessa non podi ho paura di bruciarmi importante la fedeltà rimanere qui appunto forse è stato il punto anche più difficile da un punto di vista spirituale
Questa fedeltà che però credo che non sia stata incrinata sostanzialmente al magistero della Chiesa questo sguardo di fede del cristiano che sa che c'è una provvidenza maiuscola che guida la storia anche se il nostro impegno è fondamentale
Gli anni Settanta quindi furono gli ultimi anni di un sussulto di un periodo storico che si sarebbe poi aperto verso questa transizione che ha caratterizzato la fine del Novecento e ancora non è finita
Segnarono l'inizio di un confronto di un tentativo di pensiero di ispirazione cristiana dammi di da mediare nella terminologia nei testi ci della cultura dominante
Fu esposto come tentativo a rischi e a più di un equivoco quindi l'intervento del magistero rispondeva l'ammissione che i nostri pastori hanno nella chiesa
Di essere leali di fare da specchio e di dire tutto quello che turba o tessere può essere pericoloso quindi voglio come Christie
Anni non possiamo se vogliamo essere i seguaci del Signore con non confrontarci con una guida pastorale illuminata dallo spirito
Ma nonostante tutto nonostante qualche sbandamento qualche confusione fu un periodo di grandi stimoli per la ripresa di una cultura di ispirazione cristiana coraggiosa
Non chiusa nelle sagrestie che poi avrebbe avuto il suo sbocco nella chiesa ufficiale diciamo così
Con il grande convegno sull'evangelizzazione promozione umana nel settantasei e chi ha partecipato a quell'incontro sa quanto fosse presente lo spirito di Dio cioè come quello fu un momento
Voluto da ora Bartoletti tipo il signore ci ha tolto nove mesi prima dell'evento ma che fu una vera intuizione che portò agli vedere
Tutta la il dramma di quegli anni e Bartoletti aveva la stima personale di Paolo sesto
Delle idee i vescovi e mi raccontò una volta come il Papa viviamo avesse dei dubbi quando Bartoletti proponeva che al convegno di fabbricazione promozione umana vi fossero alcuni cattolici
Che appartenevano alle ACLI ai cattolici del no
Che si ascoltasse pure la voce della contestazione ecclesiale di vari Franzoni e compagni il Papa rimaneva un po'scosso mi disse Bartoletti ma come è possibile questi non hanno seguito la gerarchia adesso li mettete in un convegno della chiesa
E Bartoletti disse Santità questo mio racconto lui
Se noi non ricco diciamo il dialogo con tutti questi nostri fratelli che sono nella chiesa nonostante la rivoluzione che c'è stata allora è meglio non fare evangelizzazione promozione umana e il Papa disse mi fido andate Avanti e volle venire lui stesso a dirci la messa sulla tomba di San Pietro e fu la grande rappacificazione ma fu soprattutto fu il grande momento della profezia che cosa resta allora di quella intuizione io vorrei solo fissare una frase che era come un motto delle ACLI trent'anni fa
Fare politica senza fare partito questa fu un po'l'emblema
E che oggi mostra vorrei dire mentre sta cambiando ancora il Paese cambia e cresce ancora la chiesa
Ecco
Può essere il messaggio profetico e sapienziale che noi possiamo trarre da questa dolorosa lezione
Anche le cose negative non avvengono senza un disegno di Dio
Anche nelle sofferenze nell'umiliazioni anche nei passi sbagliati anche nel peccato molte volte lo spirito trova la strada per indicare un cammino di santità di impegno di autenticità io ho vissuto così la vent'una delle Acri non come una disfatta non come una sconfitta ma come un passaggio doloroso una prova un momento di Croce verso una missione che avrebbe poi trascinato il mondo cattolico rinnovato per le sue forme sto spirito verso nuovi orizzonti per cui essendo chiamato oggi a sentire queste vostre belle riflessioni verso la democrazia associativa come non ripensare a questo grido profetico
Fare politica senza fare il partito come non vedere oggi questa necessità di una forma nuova di partecipazione politica
Dopo che la forma del partito ideologica è finita dopo tutto questo travaglio che sta sofferenza di trent'anni questa
Non è tempo sprecato non abbiamo perso trent'anni abbiamo buttato le fondamenta o se preferite l'immagine evangelica
Abbiamo fatto martire
Sotto terra quel grano chicco di grano ma perché nasca la spiega
La norma evangelica è stato veramente un marci mento se così posso dire una sofferenza
Si è quasi provata la morte mai secondo a vocazione la rivelazione cristiana non c'è morte senza Risurrezione quando Romeo ebbe a dire quella frase che rimase poi scolpita nel cuore di tutti noi
Se mi uccideranno io risorge ero nel popolo salvadoregno come non sentire analogamente né con uno sguardo di fede
Se il vecchio muore facendo soffrire piangendo marcendo però con la potenza della risurrezione può diventare un cammino nuovo oggi fratelli miei Leconte zioni per tentare questa impresa che ci sembrava impossibile ci sono il paese è cambiato oggi ci troviamo dopo la scelta del bipolarismo trasferendo dal novantatré dopo gli la riforma dello Stato iniziata con due leggi costituzionali una regionale del novantanove e l'altra dell'otto marzo a quella federale ci troviamo verso un cammino nuovo
E occorre inventare non possiamo più sfuggire
Non possiamo più chiuderci nel pensiero del passato
Ieri la memoria ha valore di futuro perché nel cristianesimo il vecchio o non ha senso
In quanto vecchio se non in quanto profezia del nuovo perché non inventare una forma nuova di partecipazione democratica a partire dal territorio attraverso le Autonomie locali i corpi intermedi come
Esige una democrazia matura fondata sul principio di sussidiarietà è il modo per riscattare la sofferenza le lacrime e forse anche le ingiuste accuse di trent'anni fa
E le ACLI hanno davanti a sé questa occasione storica di un salto di qualità nella presenza della società civile che tipica dell'intuizione originaria
è l'occasione buona per riconfermare la fedeltà
O la triplice fedeltà se voi volete
Alla Chiesa e al suo magistero
Al mondo operaio e delle sue trasformazioni perché non è più quello di una volta e poi nella fedeltà anche proprio creativa e la ricerca di quel bene comune del proprio Paese
Ed è ritorna ancora in forma più matura quella simbiosi tra formazione
E impegno sociale
Che è quella forma pay politica che ha uno sbocco però costruttivo politico sulla formazione di una nuova cosce Enza democratica nel Paese e sulla formazione della seconda Italia o della Seconda Repubblica che con tanto travaglio stenta ancora nascere
Quindi vedete come una lettura sapienziale di quanto è accaduto trent'anni fa
Mentre è motivo di umiltà perché riconosciamo i nostri limiti nessuno di noi vuole esimersi dal riconoscere anche l'inopportunità di equivoci però perché non riconoscere anche che c'era una spinta una spinta coraggiosa verso il nuovo che dopo trent'anni può trovare uno sbocco dare un ideale e trarre vanta Gio anche dalle lezioni amare del passato non sono stati trent'anni perduti sono stati trent'anni di fondamenta gettate nel travaglio anche nel pianta nell'umiliazione Marchese riprendono vigore
Nello spirito del signore che poi l'anima del movimento possono aprire ancora una volta con fecondità strade nuove ed essere elemento trainante
Del mondo nuovo siamo d'ispirazione cristiana in un modo più maturo in una società pluralistica globalizzata come furono gli antesignani gli acquisti di settanta anni fa del tra va gli o che avremmo tutti affrontato e sofferto con quel senso di speranza che non annulla la croce ma ad assenso alla sofferenza e apre ha una speranza nuova con l'augurio che vi faccia
Grazie grazie a Padre Sorge grazie a tutti e buona notte