"Svimez: rapporto 2000 sull'economia del Mezzogiorno" - organizzato dallo Svimez (presso il Salone delle Assemblee del Banco di Napoli, via Roma)

Vogliamo prender posto per favore e diamo inizio ai nostri lavori
Signore e signori buongiorno
Rapporto Svimez due mila sull'economia del Mezzogiorno
Ringrazio anche il reato
E hanno accetta
E alla presentazione l'ordine dei lavori
Di rissa di saluto
Trascorre
Giannola fare
Vetture
Si dimezza illustrerà
Grazie la parola
Signore e signori
Mi è gradito porgere il saluto al mio personale e del Banco tra tutti i partecipanti e in particolar modo ai relatori
Un saluto e un ringraziamento particolare vanno al dottore al mese
E al dottor Riccardo Padovani
Per avere diritto all'invito ritenere presso il Banco di Napoli
La presentazione del Rapporto due mila sull'economia del Mezzogiorno
Ritorno a Napoli dopo una lunga pausa durata diversi anni
Sottolinea fra l'altro sia ancora ne fosse il bisogno la centralità del problema meridionale
Nel contesto economico
La presentazione del rapporto in questa sede e specialmente in questo momento un fatto indicativo dell'attenzione e la straziante attribuisce agli studi della Svimez studi che sono punto di riferimento per chi segue gestisce il tema del rilancio del Mezzogiorno
Permettetemi di dire quasi con fastidio dico rilancio del Mezzogiorno perché sono decine gli anni che in molti convegni ripetiamo sempre questa parola e poi non si rilancia assolutamente niente
Aria comunque ritornando al Mezzogiorno di radicamento storico del Banco nella quale da sempre svolge un ruolo da protagonista a sostegno dello sviluppo dell'imprenditoria meridionale
E il ruolo che desidera e naturalmente ritiene di dover mantenere anche oggi che il Banco entra nell'orbita di un'altra grande banca
Le dinamiche economiche ora più che mai hanno bisogno di essere attentamente studiata penalizzata in quanto ci troviamo in una fase di passaggio e mutamento in cui è importante capire quali leve finanziarie attivare per portare il Sud ad un livello adeguato di competitività sul mercato europeo e sui mercati internazionali
Da questo punto di vista l'Aldini mezza con la sua tradizione rappresenta un essenziale struttura di ricerca sostenuta dal Banco di Napoli sin dalla sua fondazione
Il rapporto sull'economia del Mezzogiorno non è soltanto una fotografia minuziosa della situazione economica delle regioni meridionali
Ma rappresenta o dovrebbe rappresentare un utile strumento di verifica e di programmazione
Per poter individuare per tempo i fattori di sviluppo dell'aria in modo da mettere in atto ogni iniziativa per farli consolidare ed amplifica
Il rapporto propone all'attenzione nazionale con particolare vigore un mezzogiorno che pur nella persistenza dei soliti gravi problemi mostra da qualche tempo segnali
Quantitativi e qualitativi di miglioramento anche se permane ancora elevato il divario di crescita con il resto del Paese
Ecco perché c'è bisogno di un attente continua attività di monitoraggio interpretazione dei fenomeni che sarebbe anzi opportuno intensificare tuttavia non si pongono rilevare la asetticità se mi permettete questa parola di questi studi se non sfociano poi in azioni concrete
Specie oggi che le profonde trasformazioni che stanno interessando l'economia dei Paesi più industrializzati l'affermarsi della New Economy impongono la necessità di assumere decisioni pertinenti ed immediate che possono essere appunto diventate dalla disponibilità di adeguare gli elementi di conoscenza la disponibilità di un quadro di riferimento
Basato sull'analisi scientifica dei fenomeni economici e sociali consente infatti di approntare il più porto un interventi a sostegno dello sviluppo purché vengono attuati in tal senso si possono cominciare a tirare le prime somme sull'efficacia dell'intervento per il Mezzogiorno dopo l'abrogazione di quello straordinario nel mille novecentonovantadue
E la creazione dei nuovi strumenti sostanzialmente diventati OPA aperitivi a partire dal novantasei
E questa un'analisi importante sia per individuare gli opportuni correttivi necessari correttivi
Degli strumenti esistenti allo scopo di migliorare la loro efficacia sia per le opportunità il più attenuati i vincoli di bilancio pubblico oggi consentono
Il decollo di Agenda due mila e del Piano settennale per il Mezzogiorno rappresenta un altro momento importante per migliorare l'efficacia dell'azione di sostegno alla crescita dell'aria nell'immediato futuro
Il rapporto che oggi oggi che oggi viene presentato offre tutto ciò e si arricchisce con gli interventi le opinioni che sentiremo in questa sala ringraziandovi per l'attenzione e nell'intento di lasciare il massimo spazio agli interventi che seguiranno ritengo di non dover aggiungere altro grazie
Grazie Presidente Parco la parola al professor Giannotti
Anch'io intendo associarmi a ringraziamento per solo Falcone appena fatto agli amici della Svimez al presidente al direttore generale a tutti appunto di collaboratori Svimez che hanno in accettato l'invito del Banco dell'istituto a presentare questa edizione del rapporto il rapporto due mila a Napoli riprendendo una tradizione una vecchia tradizione significativa io credo anche particolarmente rilevante
Credo anche che questo rapporto sia particolarmente significativo e quindi interessante che qui si apra un dibattito che mi auguro poi posso anche proseguire
Coinvolgendo per esempio le regioni meridionali una riflessione e più attenta e più pacata in prospettiva magari la ripresa dopo l'autunno sul linee della politica di intervento e sulla valutazione della politica stessa
Un rapporto telegraficamente mi sembra molto interessante importante perché com'è nella tradizione Svimez l'attenzione alla congiuntura sempre inquadrata finalizzata anche alla ad interrogarsi alla valutazione in una in continuità di riflessione sul ruolo i caratteri e le esigenze delle politiche di sviluppo che permangono e come si riafferma anche in questo rapporto in qualche misura con più spazio rispetto al passato addirittura si fanno più stringenti come esigenza di intervento di efficace
Il rapporto è particolarmente importante perché siamo in un momento particolarmente significativo da un lato la congiuntura si manifesta per la prima volta anche nel Mezzogiorno con i suoi aspetti favorevoli e su pronto con le sue prospettive favorevoli
Ma evidenzia al contempo come le prospettive favorevoli di per sé non bastano a invertire la tendenza del di quello che è il naturale ampliarsi del divario da aziende
Diciamo caratteristiche strutturali del sistema dualistico italiano divario che non è danese come dire da demonizzare in sé ma che ha un significato preciso nel senso che divario nord-sud vuol dire per il Sud difficoltà a colmare o addirittura a frenare quella caduta occupazionale che di fatto ha interessato gli ho tutti gli anni Novanta quindi anche una congiuntura favorevole comunque ci segnala un problema di fondo punto strutturale particolarmente rilevante
E quindi il momento della per così dire politica di una ripresa e di una focalizzazione più attenta alla favorire gli aspetti positivi da congiuntura per ridare in alla struttura a una struttura del sistema più ha adeguato a far fronte alle esigenze soprattutto gli aspetti Bellini crescente competitività legate all'integrazione
Nel mercato unico che in qualche misura pongono il Mezzogiorno così come tante aree europea di fronte a problemi molto e progressivamente più rilevanti
Ora in questo senso la riflessione ovviamente porta al problema della realizzazione dell'ambiziosa agenda due mila vista come ultima occasione come dire di utilizzazione di risorse aggiuntive a livello comunitario per colmare il gatto nord-sud nel nostro Paese e qui la riflessione ci riporta appunto al problema di una politica nazionale di sviluppo
Che sia capace di realizzare le come dire le rotture di cui si parla nei programmi relativi all'Agenda due mila e soprattutto di dare continuità ai meccanismi di sviluppo che augura abilmente possiamo sperare sì innesti
Un'ultima considerazione che a mio avviso complementare al discorso mio avviso sarebbe quello di valutare gli spazi
La diminuzione delle risorse che oggi sono in a disposizione per le politiche di sviluppo e qui cito solo il fatto
Credo che sia importante ricordarlo continuamente
Che negli anni Novanta negli ultimi tre anni su quello che sostanzialmente nel periodo della fase più virtuosa del risanamento finanziario almeno trenta mila miliardi all'anno sono passati da ricchezza pubblica a ricchezza finanziaria privata ecco questo travaso di risorse finanziarie non ha per ora ha toccato
O per così dire alimentato il motore dello sviluppo del Mezzogiorno questa è un'occasione forse al parimenti importante della gente umile da tenere in conto che su cui sulla quale riflettere per appunto adeguare e valutare le politiche di sviluppo stessi grazie volevo
Grazie professor Giannola fa seguito mia breve intervento d'apertura
La presentazione del Rapporto sull'economia del Mezzogiorno torna dopo diversi anni a Napoli città che la Svimez simbolicamente scelse
In occasione della prima edizione nell'ormai lontano almeno centosettantaquattro
Ponendo in risalto con una felice espressione utilizzata in quell'occasione la gara e perizia di città al servizio del Mezzogiorno
La presentazione a Napoli intende enfatizzare il riconoscimento del ruolo strategico per l'economia meridionale è chiamata a svolgere nel processo di riallineamento dei tassi di crescita del nostro Paese
Al resto dell'Europa
I dati relativi agli anni Novanta non inducono a un diffuso ottimismo
Nel complesso nel settennio almeno cento novantadue novantanove l'economia italiana registrata un saggio medio annuo di crescita di appena l'uno tre per virgola tre
Di gran lunga il più modesto tra quelli rilevati nei decenni precedenti
E di circa il quaranta per cento inferiore a quello della media europea
E all'interno di questo quadro l'economia meridionale registrata una dinamica decisamente insoddisfacente che è nettamente più debole rispetto a quella del Centro-Nord anche il mille novecentonovantanove come verrà più diffusamente illustrato nella relazione del direttore dottor padovani ha visto accentuarsi divari con le aree più sviluppate
Sia in termini di prodotto interno lordo
Che di tasso di disoccupazione
La situazione
Dal situazione del sembra mutare nella prima metà del due mila
All'interno di questa situazione possono infatti cogliersi alcuni segnali positivi legate alle prospettive legati alle prospettive particolarmente favorevoli
Dell'economia mondiale che dovrebbero interessare sia l'Italia che il suo Mezzogiorno migliorò le prospettive di mercato per la produzione industriale
Si annuncia una ripresa degli investimenti pubblici e dei consumi gli andamenti e le sporte si vanno più promettenti il mercato del lavoro dà segnali di risveglio interessando anche il Mezzogiorno
La sfida che ci si prospetta è quella di agganciare durevolmente alla nostra economia a queste prospettive di espansione economica e questo richiede in maniera ineludibile una partecipazione attiva anche dell'economia meridionale
Il sistema economico italiano si trova però a dover fronteggiare i vincoli strutturali sempre aggravati del Besta gravati del Mezzogiorno ove le infrastrutture rimangono
Carenti l'imprenditorialità e scoraggiata il tessuto civile debole l'offerta pur produttiva frammentata nello stesso tempo la più favorevole prospettiva economica e la disponibilità di nuove tecnologie offrono nuove opportunità per la riorganizzazione in senso innovativo del suo apparato produttivo
E per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi dei quali è invece aspettarsi un sostegno allo sviluppo produttivo ed occupazionale
L'economia digitale rappresenta per il Mezzogiorno è una grande opportunità perché contiene in sé il superamento di alcuni dei principali vincoli allo sviluppo
Dell'economia locale rendendo meno onerosa la distanza dai mercati di sbocco
Dagli approvvigionamenti e decide dell'informazione e dalla formazione
Essa va tuttavia al sostenuta con appropriate morì di economia e di incoraggiamento fiscale
E va assecondata creando condizioni di flessibilizzazione soprattutto nel mercato del lavoro e dei capitali al fine di favorire l'adattabilità dei processi produttivi alle variazioni dell'ambiente esterno
Le prospettive di sviluppo delle aree meridionali anche all'interno della sua abitazione trasformazione indotta dura due economi non possono prescindere da una politica di contesto basata sulla competitività territoriale
All'interno della quale ruolo centrale deve continuare assumerà intervento infrastrutturale in grado di ridurre la marginalità territoriale e di porre le condizioni per uno sviluppo competitivo la ripresa aveva Polia infrastrutturale non è un'operazione semplice sia per le difficoltà intrinseca di questo intervento sia per la collocazione nel più vasto contesto programmatico che ha regolato intervento ordinario nelle aree depresse in questi ultimi anni
Un'azione di rilancio infrastrutturare richiede una ristrutturazione radicale dei procedimenti da Pubblica amministrazione
Già avviata positivamente in questi anni ma che necessita di un'accelerazione e di una maggiore capacità di adeguarsi alle esigenze di un più incisivo ciclo di programmazione dello sviluppo territoriale
In questi ultimi mesi ci ha dato grande rilievo ai problemi di una politica del lavoro appropriata per il Mezzogiorno che agisca da leva per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro di risorse umane spesso a un buon livello di scolarità
In adeguamento impiegate Opara operanti nel sommerso l'introduzione di maggiore flessibilità del lavoro Silvia certamente meno vincoli all'entrata e all'uscita dalle aziende
E maggiore variabilità degli orari e delle retribuzioni
Ma Sivier anche valorizzazione del lavoro più ampia possibilità di crescita professionale sociale maggiori opportunità e prospettive di autorganizzazione del lavoro
La gestione della prossimità va quindi collocato all'interno dei più generali processi regolative del mercato locale lavoro con l'obiettivo di conciliare la tutela del dipendente con le opportunità per quanti sono al di fuori del sistema di garanzie in tale accezione entrano in gioco i fattori connessi alle caratteristiche dello stato sociale la maggiore o minore efficacia delle forme di tutela reggere il lavoratore l'efficienza dei servizi all'impiego per favorire Renzi l'inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro la qualità dei processi formativi i criteri di accesso alla pensione con il Confort e di confusione del in questo contesto assume un ruolo determinante appropriate voli contrattuali in grado di favorire il riallineamento territoriale del rapporto tra costo del lavoro e produttività non si tratta solo di rendere compatibile la dinamica salariale con gli obiettivi generali politica macroeconomica
Ma anche di creare le condizioni di flessibilità del lavoro nei suoi aspetti salariali e normativi
Che rendano più conveniente la localizzazione di nuovi investimenti là dove maggiori sono le diseconomie territoriale a livello di struttura vanto attuale si pone il problema di ridefinire il ruolo dei contratti nazionali
Rimuovendo l'inderogabilità salariale e ammettendo modalità di rinegoziazione a livello locale sul modello tedesco non crediamo creare il ruolo della contrattazione decentrata
Allargando la parte retributiva legata ai risultati delle singole imprese un obiettivo che sta raccogliendo a maggiori consensi anche presso alcuni sindacati e dall'altro i mezzi più occasioni da sfigati
E quello di fare delle politiche del lavoro uno strumento di incentivazione allo sviluppo delle aree meno avanzate ad integrazione dei tradizionali incentivi
La flessibilità solo senescenza nel senso più ampio del termine interagisce che processi di modernizzazione del sistema economico rendendoli realisticamente perseguibile dalla combinazione modelli innovativi di regolazione del mercato del lavoro costa dei di al sostegno allo sviluppo produttivo e dell'innovazione tecnologia possono scaturire le condizione per la crescita del sistema economico meridionale con effetti positivi sia sul piano dell'occupazione che dello sviluppo professionale di dipende in conclusione diviene decisivo per le prospettive di sviluppo del Mezzogiorno e dell'intero sistema Paese
Che gli elementi di vitalità imprenditoriale emersi in questi ultimi anni testimoniati non solo dall'alto tasso di natalità delle imprese meridionali
Ma anche da loro maggiore capacità competitiva sui mercati esteri possono contare suo appropriate politiche pubbliche in grado di accompagnare le trasformazioni in atto e di rimuovere le inefficienze e le distorsioni
Così che mezzogiorno possano finalmente entrare in una fase virtuosa di sviluppo che di consenta di agganciarsi dietro durevolmente all'espansione economica europea grazie
Toccherebbe al totale sull'area da poco se vuole
Allora aveva presidente Bassolino
Anche in relazione faceva scorsa dalla annullati a
Sì ad altri importanti
L'economia italiana si trova oggi ad operare in un quadro macroeconomico affatto diverso è decisamente più favorevole di quello instaurato se a metà del novantotto dopo le crisi asiatiche
E che ancora nella prima parte dello scorso anno pareva destinato a protrarsi per un periodo non breve
La tendenza valuta mentre è stata superata in tempi più rapidi del previsto e vi è stato un rafforzamento della crescita economica nazionale nel corso dello stesso anno dallo zero tre e al due cinque nella seconda parte
Ed è previsione condivisa che l'elevato ritmo di crescita
Conseguito nella fase più recente possa prolungarsi almeno in questo anno due due mila e nel prossimo a tassi compresi tra il due cinque il tre
è altresì evidente che dato il ruolo decisivo che nel processo di integrazione internazionale la domanda estera e destinata a mantenere finito lo sviluppo di ciascuna economia
Le possibilità di consiglio amento del trend espansivo Edwards e di una sua tenuta nel tempo al di là del breve periodo
Restano legate alla capacità del Paese di porre in atto una politica economica mirata all'adeguamento della struttura produttiva e in particolar modo al momento dalla sua capacità prodotto competitiva
Dopo le perdite accusate nel confronto degli altri paesi industriali a partire dal rientro negli Accordi europei di cambio di fine novantasei
Interventi di politica economica nazionale nel campo della ricerca dell'innovazione dell'istruzione della formazione della flessibilizzazione del mercato del lavoro
Volti al rafforzamento del sistema economico italiano nel contesto competitivo europeo e mondiale rivestono per il Mezzogiorno il massimo interesse
E nell'interesse del Mezzogiorno sarebbe naturalmente anche una politica di bilancio rimontata al contenimento delle spese correnti a favore di quelle di investimento e della riduzione del peso fiscale gravante sulle imprese e sul lavoro
Se il Paese sarà in grado di realizzare necessari recuperi di competitività di conseguire a differenza che nello scorso decennio tassi di crescita in linea
E non interiori come verificato se quelle degli altri paesi dell'area dell'euro sarà infatti meno difficile di avviare il processo di sviluppo del Mezzogiorno
Ricostituzione di una prospettiva di crescita sostenuta irregolare del prodotto interno lordo a livello nazionale rappresenta dunque una condizione di fondo essenziale affinché nel Mezzogiorno la ripresa dello sviluppo e dell'occupazione possono manifestarsi
Con intensità tale da ridurre seppur gradualmente la così rilevante disoccupazione strutturale dell'area ma perché questa ripresa effettivamente ad inverarsi non può bastare da solo il pur indispensabile ripristino di un più adeguato ritmo
Di dello sviluppo nazionale si ripropone anche con urgenza la necessità di una politica economica regionale più efficiente ed efficace di quella posta in atto nell'ultimo ventennio
Ciò che occorre è un'articolata strategia di politica dell'offerta in grado di adeguare la competitività del territorio meridionale nell'attrazione di risorse mobili
Nella complessiva capacità competitiva del sistema produttivo esistente garantendo le grandi azioni necessarie per far fronte alla crescente concorrenzialità nel mercato unico europeo dei beni e servizi ed in quello dei fattori di localizzazione
Nel corso di tutti gli anni Ottanta in presenza di una tendenza al rapido aumento del grado di apertura di integrazione internazionale della nostra economia
E di un contemporaneo di accentuato l'allentamento delle dinamiche dalla componente Interna della domanda
Il Mezzogiorno è risultato penalizzato assai più che nella precedente fase storica dalle carenze afferenti al contesto economico sociale e ambientale
E dalla debolezza di un apparato produttivo ancora largamente incompleto sotto il profilo sia dell'integrazione sistemica sia dell'insufficienza il peso relativo delle produzioni in grado di competere
Oltre che sui mercati locali su quelli nazionali ed internazionali
è all'agire di questi elementi specifici di debolezza strutturale
Oltre
Agli affetti particolarmente avvertiti nell'area
Della contrazione dei trasferimenti pubblici
Che sono principalmente da ricondurre l'insufficiente crescita dell'economia del Mezzogiorno e il manifestarsi della tendenza ad un progressivo real largamente o del divario di crescita con l'altra parte del paese
Che hanno caratterizzato l'intero scorso decennio ne a compensare le ha cresciute difficoltà dell'economia hanno in complesso potuto valere pur rilevanti segni di cambiamento della società meridionale
Principalmente una maggiore capacità di governo delle città e un'inversione di rotta nella presenza criminale e l'emergere di fenomeni di vitalità imprenditoriale importanti
Ma concentrati in alcune delimitate aree del sud
è quindi all'intensità dell'azione volta a rimuovere i vincoli strutturali che continuano a gravare nel Mezzogiorno e dal grado di efficienza e di efficacia complessiva che ad essa si saprà assicurare e non certo da un'astratta definizione di obiettivi programmatici
Che dipenderanno le entità e la regolarità dei possibili progressi nel processo di crescita dell'economia meridionale
L'esame dell'andamento delle principali grandezze macro economiche nel novantanove
Dà conto dello stato di debolezza in cui permane l'economia meridionale
Nel mille novecentonovantanove le due parti del Paese hanno continuato a procedere a velocità differenziate
Il PIL del Centro-Nord aumentato dell'uno e cinque confermando risultato nel novantotto nel Mezzogiorno invece il tasso di crescita è stato lo scorso anno dell'uno e uno di due decimi di punto inferiore all'anno precedente c'è stato una leggera decelerazione
Il divario di PIL per abitante rispetto al Centro Nord è risultato l'anno scorso di quarantacinque virgola tre punti percentuali lievemente minore che nell'anno precedente
La leggera convergenza rispetto al Nord è però esclusivamente dovuta ad una prosecuzione della tendenza alla riduzione della popolazione meridionale instaurata sì a partire dal novantotto
Per effetto di un più ridotto tasso di natalità e di una netta intensificazione dei flussi migratori argomento su cui si torna brevemente nel seguito
Investimenti fissi lordi sono aumentati ad un tasso del due per cento minore di quello che si era avuto nel novantotto tre nove e pari a meno della metà di quello del Nord cinque per cento
Nonostante recuperi registrati a partire dal novantasei dopo una grassa drastica caduta nel precedente quadriennio gli investimenti fissi lordi in termini reali permangono a fine anni a fine anni novanta
Ad un livello di circa diciotto punti percentuale inferiore a quello dell'inizio decennio al novantuno
Un dato questo che pone in evidenza la gravità della dei comunicazione di capitale netto verificatasi nell'aria nel complesso del decennio nel resto d'Italia dovrà recessione a riguardato sostanzialmente solo la fase di Brecht novantadue novantatré
Il livello degli investimenti è risultato invece a fine decennio di quattordici punti superiore a quello del novantuno
Riflettendo quindi tassi di variazione dell'accumulazione netta sicuramente positivi anche se in misura non più definibile con riferimento alle opere pubbliche il livello degli investimenti risulta nel novantanove rispetto al novantuno secondo stime sghignazzi inferiore di oltre cinquanta punti e superiore di tredici punti nel Centro-Nord
Le maggiori differenze di andamento tra le due economie si rilevano nel novantanove per la occupazione
Alla stabilizzazione dei livelli complessivi dell'input di lavoro misurato in termini già di lavoro standard verificatasi nel novantasei novantasette dopo un quadriennio di caduta è un primo significativo recupero che c'era stato nel novantotto settanta mila unità in più
Ha fatto seguito l'altra hanno nel Mezzogiorno una forma il sia pur moderata flessione diciannove mila persone meno
A fronte nel Centro-Nord di un incremento di duecentotrentacinque mila unità più uno e cinque che è il più elevato dall'inizio del decennio
Tenendo conto del risultato del novantanove l'occupazione meridionale risulta diminuita nel complesso degli anni novanta di cinquecento ottantacinque mila unità
In termini di tasso cumulato il Mezzogiorno ha perso l'otto e tre per cento della proprio cooperazione a fronte dello zero sei per cento nel Centro-Nord
La più dirette preoccupante manifestazione delle persistenti e specifiche condizioni di debolezza strutturale che pur in un mercato in espansione limitano la capacità di crescita del prodotto e dell'occupazione del Mezzogiorno
è costituita dal suo deficit di produttività relativa e di competitività
Del sistema dell'area nel novantanove il valore aggiunto per occupato dell'economia meridionale la produttività del lavoro con l'esclusione dell'agricoltura è risultato di diciassette virgola quattro punti percentuali inferiore a quello del Centro-Nord
Pur godendo di un vantaggio di costo del lavoro di dodici punti ridotto sì negli ultimi anni con l'abolizione degli sgravi
Il costo del lavoro per unità di prodotto che è il principale indice di competitività ASS è stato pari al centosei centosette per cento di quello del Centro-Nord
Nell'industria manifatturiera il differenziale negativo di produttività nei confronti del Nord è stato lo scorso anno di ventidue virgola sette punti percentuali ed il gruppo pari al centotré e quattro per cento di quello del Centro-Nord
Rispetto al novantuno per l'industria manifatturiera si è avuta una perdita di due virgola tre punti di produttività in termini di competitività di Krupp quasi sei punti
Ora soprattutto nella fase più recente la competitività dei sistemi si è basata sulla capacità innovativa in questa fase le imprese meridionali hanno indubbiamente dato vari segni di un gap rispetto agli standard prevalenti nel resto del Paese
Dalle indagini del Mediocredito centrale
Quindi di carattere microeconomico si rileva che tra novantacinque novantasette la percentuale d'impresa che ha effettuato investimenti in qualche attività di ricerche sviluppo nel Mezzogiorno è del ventitré contro il trentotto per cento del Nord Ovest il trentaquattro del nord est e il trenta del centro Ascoli spetta alle Regioni del triangolo il tasso di innovazione e la metà
Per quanto riguarda le prospettive dell'economia nel breve periodo il rafforzamento della crescita previsto a livello nazionale per i prossimi nel due mila e due mila e uno dovrebbe interessare entrambe le parti del Paese
Secondo le stime operate dalla Svimez attraverso il proprio modello econometrico il pilota meridionale aumenterebbe quest'anno dell'uno e sette rispetta l'uno e uno del novantanove
Quindi vi sarebbe una cospicua accelerazione a questa accelerazione della crescita contribuirebbe in significativa misura ritorna d'impostazione
Positiva previsto a partire dagli impegni programmatici nel DPEF del governo per gli investimenti in opere pubbliche che invece erano stagnanti sono stati stagnanti nel novantanove a fronte di una forte espansione dell'otto per cento al nord
Dato il carattere export led del ciclo cioè incentrato sul domanda estera ma anche a una domanda dei consumi privati interni che permane notevolmente più intensa al nord due sette contro uno quattro al sud
A beneficiare della ripresa sarebbe maggiormente sarebbe tuttavia al Centro-Nord
Qui l'incremento del PIL salirebbe al due nove per cento quest'anno dall'una e cinque dell'anno precedente
Per il due mila e uno l'esercizio di previsione che abbiamo effettuato riflette delle tendenze diciamo naturale del sistema più una tendenziale perché non potevamo tener conto degli affetti incrementi di investimenti che saranno fatti dal Governo
E si prevede che nel centro nord si avrà una certa decelerazione dal due al nove il due cinque questa è connesso a una prevista flessione anche del tasso di crescita del mercato mondiale
Mentre nel Mezzogiorno ci si attesterebbe sull'uno e sei per cento come nell'anno prima ecco da queste esercizio condotto che volesse un esercizio appunto tendenziale soprattutto per il secondo anno immergere ebbero insomma un miglioramento di andamento per l'economia del Mezzogiorno
I tassi di aumento del PIL previsti per il due mila e il due mila e uno una sei per cento sarebbero i più elevati fatti registrare da dopo il mille novecentonovantadue il convoglio cimento nella ripresa ciclica nazionale sembra però essere minore che non resto del Paese
Tornerebbe così a riaprirsi dopo una breve attenuazione nel novantotto novantanove il differenziale nel tasso di crescita dell'area meridionale che si è instaurata a partire dal mille novecentonovantadue
Ecco questa è significativo perché facile costatazione che nei periodi di accelerazione soprattutto export led il Mezzogiorno ha uno sfasamento ciclico
Questa però è un'osservazione un po'superata nel momento in cui diciamo questa minore crescita data da dieci anni e quindi diciamo questi discorsi sul ciclo di Brera hanno meno senso
La
Si tornerebbe quindi a un allenamento ha un andamento non allineato
Che mezzogiorno ecco è da sottolineare anche sta un reato dagli anni novanta perché anche se ormai sembra come dire consolidato questo gap nella crescita
Non è così cioè nella fase settantacinque ottanta il PIL del Mezzogiorno procedette allineato a quello del Nord quindi non è un dato diciamo inevitabile
E storicamente dato con riferimento appunto a lo scenario tendenziale una seconda considerazione di ordine più generale appunto oltre al fatto che comunque questo risultato
Sarebbe per il Sud positivo e che lo scarto rispetto all'andamento dell'economia del Centro-Nord sarebbe minore che nella fase precedente fare l'ultimo fase di ripresa export led fu come è noto novantaquattro novantacinque il Mezzogiorno e Bono scarto di due punti lo scarto in questa fase sarebbe di un punto e questo indubbiamente testimonia
Di una certa l'ampliamento diciamo di presenza della Sud sul mercato internazionale non sufficiente ma questo elemento va segnalare la seconda considerazione che di ordine più generale de strutturale
E il punto è che questo andamento
Minore del Mezzogiorno non appare sorprendente
Se si considerano il carattere strutturale dei progressi che ancora vi concorre realizzare e delle condizioni che nell'attuale fase storica si richiedono perché la Red ritardo posso uscire da questa situazione di debolezza che perdura dagli ultimi dieci anni
Nel valutare appunto queste prospettive di cambiamento non poche farsi riferimento al nuovo scenario europeo formatosi con il progredire
Del processo di integrazione per effetto del completamento del mercato unico prima nel novantadue avviato dall'Atto unico europeo del novantasei e successivamente a vario dell'unione monetaria che è caratterizzato da condizioni assai più concorrenziali che in passato
In questo nuovo contesto ciascuna economia regionale della UE e quindi il Mezzogiorno esposta una maggiore concorrenza da parte di tutte le altre non solo nell'offerta di prodotti ma anche non l'offerta dei fattori di localizzazione per le attività produttive
Per le regioni economicamente deboli d'Europa in particolar modo per quelle maggiormente sfavoriti e dalla carenza di infrastrutture servizi dall'inefficienza istituzionale amministrativa
Dalla rigidità del lavoro aumenta il rischio di soccombere nella gara per l'attrazione di investimenti dall'esterno
E aumenta anche il rischio di perdere parti delle proprie risorse imprenditoriali e di investimento perché la mobilità soprattutto nei prossimi anni aggira ovviamente nei due sensi
Può agire in senso positivo se si creeranno condizioni favorevoli di attrazione ma anche in senso negativo
E sotto questo profilo le condizioni di partenza quello che gli economisti chiamano le economie esterne collegate diciamo a fattori cumulativi da grumi reazione spontaneamente tendono in direzione opposta che una tendenza Lapo polacco Larizza azione non sia solo un'eventualità lo dimostra anche l'andamento dei divari
Interni in Europa negli ultimi anni
Ha un'attenuazione dei divari tra i Paesi ha corrisposto un notevole ampia mento dei divari interni ai singoli paesi ovvero il dualismo aumentato in paesi che precedentemente diciamo li avevano superati o nei quali non c'erano ecco
Dato l'analisi degli ultimi dieci anni risulta che oltre all'Italia che era un caso noto forti divari si trova in Austria Belgio Francia Grecia Spagna e Germania Dario data la Germania dell'Est
è anche vero che l'andamento però non è univoco ci sono riduzioni in Olanda nel Portogallo e nel Regno Unito
Qui per abbreviare debbo dire noi abbiamo condotto un'analisi anche a livello delle aree dell'Obiettivo uno e anche qui si rilevano diffide diversità di prospettive cioè talune aree sono hanno migliorato la propria posizione anche se poche l'Irlanda ed alcune arie spagnole le altre hanno peggiorato ed alcune sono rimaste stazionarie
L'analisi comparata quindi smentendo ricorrenti ottimismi circo una tendenza spontanea in alla convergenza innescata dal progredire dell'integrazione mostra dunque l'ampliamento di divari dualistico è un elemento che poi volevo richiamare appunto in sede politica perché pone dei problemi a livello di politica europea
Mostra anche come il Mezzogiorno negli anni novanta e tre alleare a bassa crescita capacità ridotta di integrazione competitiva quindi non è un'aria favorita
Ancora questa insufficiente dinamica del prodotto per abitante del Mezzogiorno fra l'aumentare del divario se lo si va a scomporre nei suoi due termini dimostra che il divario è tutta l'aumento del divario degli anni novanta e dovuto soprattutto a un aumento anzi a un calo del tasso di occupazione che rispetto al Nord aumentato il proprio divario di sei punti sono le seicento mila unità di lavoro perso
Questo in presenza di una gap di produttività che è stato leggermente ridotto però anche questo gap e se si va a vedere qui dire che è un punto strutturale di importante per il giudizio per il futuro
Rivela che la convergenza del prodotto e del ricondurre per intero a un effetto di composizione legato alla uscita da occupati in agricoltura trecento mila
Nel settore delle costruzioni cento mila mentre non vi è stato recupero di produttività relativa nei comparti della manifattura e dei servizi di mercato
L'ancora limitata diffusione dei poli di modernizzazione competitiva non ha evidentemente consentito un allargamento degli sbocchi di mercato tale da compensare declino occupazionale dei settori tradizionali
A sua volta l'inoccupazione di quote crescenti di popolazione cioè l'allargarsi della disoccupazione in un circolo vizioso ha contribuito a frenare dal lato della domanda interna l'attivazione dei settori dei servizi di mercato
Questa è la situazione strutturale in cui attualmente diciamo per certi versi bloccata le possibilità di crescita al Mezzogiorno
Per spezzare quella che si configura come una circolarità viziosa riagganciare in modo non effimera una prospettiva di crescita più sostenuto occorre a crescere completare e riqualificare il tessuto produttivo meridionale
Ora la crescita mobilità dei capitali dopo appunto la il varo dell'unione monetaria le più rassicuranti prospettive di crescita
Costituiscono una condizione che può rendere possibile la ripresa di un processo di accumulazione quantitativamente e qualitativamente adeguato
Per arrivare di prendere una riduzione del divario a questo scopo si rende però indispensabile una efficace e tempestiva azione di promozione delocalizzazione meridionale nei confronti degli Investimenti interi produttivi interni ed esteri
Che si renderanno peraltro disponibili con la ripresa si tratta di dar vita ad un'articolata e coerente strategia di politiche dell'offerta in grado di ripristinare rilanciare la competitività del territorio meridionale
Ecco qui c'è da dire che un'operazione del genere fu realizzata dall'Italia diciamo negli anni Sessanta dopo diciamo la istituzione della Comunità europea la liberalizzazione degli scambi quindi in una fase altrettanto difficile sotto il profilo dell'economia di concentrazione l'Italia riuscì compì
Pensa ad aumentare diciamo nel caso del Mezzogiorno il peso sugli investimenti industriali al trentatré per cento e a far crescere i settori moderne in maniera tale da compensare esattamente la perdita dei settori arretrati
Quindi questa è la differenza rispetto agli anni novanta e quello che occorrerebbe fare
Ora per quanto riguarda gli strumenti non c'è dubbio che la competitività va perseguita soprattutto aumentando la produttività e quindi agendo sul contesto e quindi in primo luogo accrescendo la produttività con interventi che migliorino dotazione gestione e manutenzione di infrastrutture e servizi efficienza delle strutture pubbliche nella crescita qualitativa dei fattori nel breve periodo però non è possibile non intervenire anche dal lato dei costi attraverso gli incentivi finanziari fiscali e contributivi e un grosso ruolo debbono averlo anche le politiche del lavoro
Per quanto riguarda queste ultime da cui partire data l'importanza che hanno attualmente i dati del novantanove conferma la realtà di una spaccatura profonda tra Mezzogiorno e Centro Nord
Il tasso di disoccupazione medio del novantanove e nel sud del ventidue contro sei e cinque del Centro-Nord
Il Nord Est vicino alla piena occupazione con quattro e sei per cento mentre nel Sud nella fascia tirrenica si va dal ventitré al ventotto per cento
Anche sotto il profilo qualitativo si dimostra questa spaccatura il tasso di disoccupazione giovanile che è pari al diciannove quattro per cento nella media dei loro europea
è il dieci a nove nel Mezzogiorno offre poco distante è il cinquantasei per cento nel Mezzogiorno la disoccupazione femminile è l'undici per cento nella media UE nove sette nel Centro-Nord trentuno e tre nel Mezzogiorno
A questo poi va naturalmente aggiunto la forte diffusione dell'economia sommerso semi sommersa secondo le nostre valutazioni i i lavoratori in regola irregolari al netto del secondo lavoro sono nel Mezzogiorno un milione sette pari al ventisette per cento dell'occupazione complessiva contro una quota del dieci per cento al nord
Una simile diffusione del lavoro nero non riduce la gravità della disoccupazione nel Mezzogiorno anche si può essere un ammortizzatore temporaneo lavoratori il lavoro sommerso resta infatti l'indicatore di disagio economico e sociale
Cui sottostanno fenomeni più o meno gravemente devianti
E adesso di fatto esclude quote significative di lavoratori dalle regole di economia di mercato capace di coniugare soddisfacenti livelli di produttività e di reddito con un adeguato grado di tutela sociale
Per quanto poi riguarda l'andamento dell'occupazione nel novantanove si è visto che la crescita e dovuta la buona performances esclusivamente delle regioni centro settentrionali
Sotto un profilo strutturale ecco richiamerei ancora che l'elemento di maggiore diversificazione è l'andamento del settore terziario ciò naturalmente non solo con riferimento all'anno ma all'intero decennio cioè tra novantadue il novantanove questo per dare una dimensione nel Mezzogiorno vi è stata una leggera flessione di quarantaquattro mila unità ecco nel nord un aumento di seicentoquindici mila unità ed è qui che si pone il problema diciamo della crescita occupazionale che anche se guidata dall'industria al Tri settori deve espandersi
Fisiologicamente soprattutto nei servizi
Ora le prospettive di espansione del Mezzogiorno di un terziario di mercato ed in particolare di quello delle sue componenti più innovative restano condizionata al superamento del vincolo costituito da una domanda le impresse ancora assai ridotto e poca qualificato
Vincolo le cui ragioni sono come detto da individuare nelle insufficienti dimensioni raggiunte dal sistema produttivo meridionale e nel basso peso che nella sua struttura assumono le attività tecnologicamente avanzata a più alta produttività relativa
Nel Mezzogiorno secondo il Censimento si passa da una quota sul totale nazionale del ventisette tre per i servizi alle famiglie al venti per cento dei servizi all'impresa
Al solo quattordici per cento per i settori del comparto informatico debbo dire che questa stessa annotazione da una nostra indagine condotta a livello comunale
E quindi sui sistemi locali del lavoro dimostra che nel Sud su trecentosessantacinque sistemi locali del lavoro solo quarantatré sono sono specializzate nei servizi all'impresa
Il diciannove sette dell'occupazione nazionale ben trecentocinquanta né servizi alle famiglie
Di fronte a queste profonde differenze strutturali del mercato del lavoro tra il nord e il sud della Svimez avuto più volte modo di rimarcare l'esigenza di un'ampia differenziazione anche nella definizione delle politiche del lavoro più efficaci per le diverse aree
Una politica del lavoro efficace per il Mezzogiorno non può certo prevalentemente affidarsi a quelle misure generalizzata di flessibilizzazione del mercato del lavoro dal lato dell'offerta
Nelle quali il pensiero economica egemone a livello nazionale e internazionale continua a individuare la soluzione al problema della disoccupazione anche per il nostro Paese cioè ignorandone il carattere dualistico
L'esperienza di questi anni anche in termini quantitativi dimostra che la flessibilità del rapporto di lavoro massimizza i suoi effetti positivi nelle strutture economicamente più forti
Ma di per sé non è in grado di rimuovere gli ostacoli strutturali allo sviluppo nelle aree più svantaggiate
La politica del lavoro del Mezzogiorno per essere efficace deve piuttosto svolge un ruolo importante nella politica di sviluppo
Quello di rendere più conveniente l'utilizzo del lavoro nell'aria attraverso azioni volte a migliorare la sua produttività e a coste né né il costo
Questo significa sostanzialmente agire da due dati da un lato l'abbassamento del costo del lavoro
Attraverso l'applicazione di norme di impiego di livelli retributivi differenziati in modo da commisura arse differenti livelli e andamenti della produttività e alle specificità territoriali
A livello contrattuale si pone il problema di ridefinire il ruolo dei contratti nazionali
Riducendo l'influenza salariale e ammettendo modalità dire che negoziazione a livello locale sul modello tedesco nonché di ampliare il ruolo della contrattazione decentrata
Allargando la parte retributiva legata ai risultati delle singole imprese
Ma occorre reagire anche sull'altra componente del costo del lavoro quella relativa agli oneri fiscali e contributivi con misure specifiche e alleggerimento a favore delle aree deboli del Mezzogiorno afflitte da una rilevante disoccupazione io da una forte presenza del lavoro nero
Con riferimento a quest'ultimo aspetto di difficile giustificazione appare il mantenimento in sede di Commissione europea di un orientamento tendente da un lato ad escludere la possibilità di iniziative specifiche penare interni ai singoli Paesi dell'Unione
Caratterizzate da menzioni sul mercato del lavoro
E dall'altro invece ad ammettere il ricorso per i medesimi fini di crescita occupazionale a regimi agevolati da parte di alcuni Stati membri
Solo perché interamente formati da regioni depresse
Il principio che le frontiere nazionali costituiscano l'unico parametro per giustificare trattamenti fiscali sul lavoro differenziati dovrebbe essere finalmente superato
D'altronde a favore di un maggior grado di autonomia degli Stati nazionali militano le constatazioni prima fatte di un'Europa caratterizzata da crescenti divari interni a una pluralità di paesi cosa che in qualche modo diciamo inverte quello che era il quadro della geografia europea al tempo di Maastricht
Quindi un fronte sul quale il nostro Paese dovrebbe concentrare il massimo impegno è quello di una decisa e costante proposizione della necessità che in sede CEE Uan
Fermo restando il sostanziale rispetto del vincolo di stabilità sia consistito di destinare maggiori risorse anche al di fuori degli interventi cofinanziati dalla UE alle misure nazionale
Il recente vertice di Lisbona posto l'enfasi sull'obiettivo della piena occupazione
Ma ancora non è chiaro quali saranno gli strumenti dell'Unione gli stati membri intenderanno perseguire per raggiungere tale obiettivo in attesa che maturi un nuovo orientamento della politica comunitaria sembra utile richiamare in questa sede alcune tipologie specifiche di incentiva l'occupazione
Che per le loro caratteristiche di selettività potrebbero trovare il consenso della commissione
Per quanto riguarda gli incentivi per l'emersione del lavoro nero
Tramontata per la netta bocciatura da parte dell'Unione Europea l'ipotesi di estendere lo sgarro triennale di tutti gli oneri fiscali e previdenziali concesso ai nuovi occupati nelle imprese industriale del Mezzogiorno anche a colori che sono impiegati in impresa
Che tramite i contratti riemerga non si auspica che giunga rapidamente a definitiva approvazione da parte della Commissione europea l'estensione dell'agevolazione dei contratti di riallineamento su un arco temporale più ampio sino a cinque anni
E a nostra avviso necessario inoltre che riduzioni specifiche dei contributi a favore delle retribuzioni più basse già presenti molti paesi europei
E già parzialmente introdotte anche in Italia dove però scadranno nel due mila e uno vengano estese nel tempo e ampliate nell'entità
Ora un aspetto visti anche appunto i tempi
Diciamo che stanno passando quindi prenderei solo qualche altro minuto
è quello relativo all'aspetto dell'intervento sul contesto cioè indubbiamente il miglioramento delle dotazioni della gestione delle infrastrutture e dei servizi dedicate ad attività economiche alla vita civile
In quanto in grado di accrescere la produttività dei fattori la competitività territoriale rappresenta un elemento di importanza decisiva nella politica di sviluppo del Mezzogiorno
Ed è però proprio sotto questo profilo così rilevante che si sono dimostrati anche rispetto alle politiche di incentivazione ad esempio industriale
Che pure presente al diciamo dei momenti dei momenti di ritardo ma complessivamente si è dal novantasei
è divenuta una politica molto più efficiente nel caso delle infrastrutture su cui della politica in futuro infrastrutturale su cui pure si pone l'accento non si può dire che cessato l'intervento straordinario
Il nuovo sistema di interventi nelle aree depresse del territorio nazionale si sia sin qui rilevato adeguata l'esigenza di modificare la situazione di grave ritardo delle regioni meridionali
Si è fatta lungo sentire l'assenza di un quadro di riferimento programmatico nel quale l'intervento infrastrutturale Possa correntemente collocarsi e svilupparsi
E senza un quadro di riferimento la decisione di avvio di ogni opera pubblica rischia di essere sostanzialmente isolata autonoma a volte priva di momenti meno di motivazioni attendibili
E condivise scarsamente approfondita anche sotto il profilo tecnico amministrativo
Altra difficoltà di fondo oltre a quello di individuare e progettare consistita nella degli inadeguatezza delle amministrazioni ordinarie regionali ad assolvere i compiti adesso è prevalentemente affidate di intervento nelle aree depresse
Tale inadeguatezza assume nel Mezzogiorno dimensioni ancora più rilevanti e si somma ad una incidenza eccessiva delle procedure amministrative che difficilmente trova valide giustificazioni nella difesa degli interessi pubblici e privati coinvolti
Secondo l'informazione di recente rissa disponibile dall'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici nel quadriennio novantacinque novantanove a scala nazionale l'espletamento delle procedure amministrative copre bene il quarantasette per cento
Dei tempi attuativi dei lavori pubblici solo il ventuno e sei per cento viene dedicata la realizzazione
Nel caso del sud i tempi di realizzazione degli appalti sono in media di due mila settecentotrentatré giorni sempre secondo la stessa fonte
Di fronte a un simile quadro la Svimez al più occasioni posti in evidenza la necessità di un rilancio della politica infortunio infrastrutturale rilancio che dovrebbe consistere in un deciso miglioramento della capacità di programmare e progettare e spendere
Ecco sotto questo profilo con la più recente nuova programmazione che alla base dell'impostazione del piano di sviluppo del Mezzogiorno
Si può affermare che la politica di sviluppo territoriale del nostro Paese stia in qualche modo tornando alle origini preferisco la politica di infrastrutturazione degli anni Cinquanta e Sessanta affidando nuovamente all'intervento infrastrutturale un ruolo centrale
Ovviamente mutato nella missione nei contenuti prevalentemente orientati su esigenze relativamente nuove urgenti di creazione di un contesto territoriale integrato
In grado di porre le condizioni per uno sviluppo concorrenziale dell'economia
L'acquisizione di questa nuova centralità della infrastrutturazione
Gli investimenti pubblici riqualificati non è tuttavia un'operazione di per sé è semplice
E ciò sia per le difficoltà intrinseche di questo profilo di intervento sia con riguardo alla sua collocazione nel più vasto contesto programmatico che retto l'intervento ordinario nelle aree depresse in questi ultimi anni
Non c'è quindi da meravigliarsi se l'avvio della nuova programmazione non è ancora riuscita a dare frutti tangibili in termine di aperture di cantieri e di concreti utilizzi delle ingenti risorse programmate l'intenso lavoro finora svolto si riferisce soprattutto a una fase preliminare ma ebbene sotterrare fondamentale di impostazione strategica e operativa
Nella quale l'azione infrastrutturale dovrebbe acquisire le basi per poi svilupparsi sul piano progettuale e pervenire a realizzazione emerge però un esigenza fondamentale dalla quale occorre assolutamente tenere conto avviare una nuova impostazione programmatica non può significare la sospensione sia pur temporanea delle azioni già intraprese
Lo sforzo da compiere dovrebbe essere cioè quello in qualche modo di coinvolgere nell'operazione complessi di corrieri complessivo riassetto anche i profili di intervento in essere cioè l'avvio di una nuova programmazione dovrebbe essere in grado di gestire la transizione
Sotto questo profilo nel novantanove come è noto si sono segnati forti segnali di rallentamento dopo la ripresa di diciamo del novantasette novantotto
Negli investimenti per opere pubbliche in generale
Fermi almeno zero tre per cento nel Mezzogiorno contro una crescita dell'otto per cento al nord soprattutto per i fondi strutturali del passato ciclo novantaquattro novantanove a fronte di un target previsto del settanta per cento di spesa rispetto al costo delle opere
Ci si è fermati al cinquanta sette otto per cento
Come rapporto pagamento impegni
Quello che si è esaurito e che ha portato a questo rallentamento nel novantanove è il modello di riprogrammazione adottato in passato incentrato sul ricorso massiccia progetti-sponda e alle pratiche di overbooking
Al trasferimento di risorse dai programmi maggiori difficoltà a quelli con una migliore performances di spesa già nelle precedenti edizioni del rapporto si segnalo da parte della Svimez ma l'osservazione era generale
Che questo fatto di supplire diciamo alla disponibilità di nuovi progetti con nel riutilizzo di progetti non strategicamente orientate o precedenti costituiva un grave danno
Quindi dire che sotto questo per i file bene che in questa fase si sia esaurita resta comunque
Come portato di questa esperienza di riprogrammazione una maggiore attenzione dei soggetti in gioco dal ministero del Tesoro all'amministrazione centrale alle Regioni
Alle condizioni di fattibilità finanziaria operativa delle azioni proposte e a una migliore comprensione delle regole delle procedure comunitarie che non dovrebbe mancare di avere un effetto positivo
Sulla programmazione e sull'attuazione del nuovo ciclo due mila due mila e sei
Sempre con riferimento al Piano di sviluppo Mezzogiorno l'enfasi posta sulla partnership istituzionale soprattutto nel caso delle intese di programma
è anche socio economica nel caso di quelli strutturali ha rappresentato indubbiamente un elemento fortemente innovativo
E per diversi aspetti necessario certamente al contempo anche rischioso il fatto che amministrazioni
Centrali e regionali operatori
Economici e sociali anche privati trovino un accordo su strategie obiettivi accertamento un elemento positivo ma non necessariamente sufficiente ad impostare un'efficace ed efficiente programmazione infrastrutturale
La volontà il consenso sono fattori essenziali ma servono a poco se viene ridotta o manca del tutto una fase di rigorosa verifica dell'attendibilità economica delle scelte della loro fattibilità tecnica amministrativa
Risultato più scontate che la gran parte delle scelte operate possono restare per lungo tempo delle aspettative di intervento destinate a logorarsi o quanto meno ad avere bisogno di nuove e più aggiornate e più costosa in previsione finanziaria il caso emblematico della Salerno Reggio Calabria
Va quindi accolta con grande favore l'introduzione di fasi di più attenta verifica e valutazione sui diversi profili della programmazione per le aree depresse
Ampliando ciò che in precedenza era istituzionalmente previsto quasi esclusivamente nella programmazione dei fondi strutturali
L'importanza e ora non cedere alla difficoltà e alla fatica che una simile impostazione inevitabilmente comporta e che venga mantenuto l'equilibrio tra i due importanti principi della negoziazione della prenotazione
Evitando ridimensionamenti e accantonamenti del secondo a vantaggio del primo
Tra gli strumenti attivati un ruolo determinante Pat dunque attribuito al finanziamento e la realizzazione degli studi di fattibilità che pur di limitata rilevanza finanziaria possono Rapp in tale l'aspetto più significativo di tutta la nuova programmazione per il contributo che esso può fornire all'individuazione degli interventi finali e la creazione di una solida base progetturali
Più in generale vanno definitivamente superati i rischi ancora presenti nonostante l'intenso lavoro svolto
Di abbandono dei principi e degli strumenti fin da mentale che hanno retto finora alla formazione del Piano di sviluppo Mezzogiorno e di ritorno ai precedenti inefficienti schermi o di cedimento risponde rispetto ad alcune essenziali criteri
Progressivamente definiti nel processo di elaborazioni quali
Il conseguimento di accordi su strategie obiettivi e ottenuto su definizioni specifiche impegnative per le suscettive successive scelte operative di intervento un'allocazione non meramente preventiva di risorse ma fondata su un'analisi attendibile dei fabbisogni e depotenziato punte del salita realizzative
Un'individuazione delle scelte che non sacrifichi alla ricerca dell'accordo l'utilità e la fattibilità così via
Cioè di quei principi di fattibilità di monitoraggio ex-ante e ex-post
E di premialità che costituiscono uno degli elementi più forti indubbiamente della nuova programmazione
Che ci sembra molto importante stia hanno in via d'estinzione ad altri strumenti dalle intese ai patti
Ecco il linea con questo sforzo della nuova programmazione ci sembra siano senz'altro gli atti di governo dal Patto di Natale di fine del novantotto al DPEF a un insieme di di elaborazioni di deliberazione CIPE
Il DPEF due mila due mila e tre in particolare dedica un intero e sostanzioso capitolo la politica di sviluppo del Mezzogiorno
In relazione al fatto che essa costituisce la principale missione e la più rilevante priorità della politica economica dei prossimi anni
Sul piano finanziario al DPEF definisce un unico scenario programmatico di cassa della programmazione degli investimenti pubblici comprendente risorse ordinarie fondi per le aree depresse risorse dei fondi strutturali e nazionali di cofinanziamento all'interno della quale viene posta come vincolo l'addizionalità dei fondi strutturali e del relativo cofinanziamento quest'ultimo elemento è sicuramente il più rilevante di tutta la manovra finanziaria predisposta dal Pd e dal DPEF
Poiché lo scenario comprende tutte le fonti pubbliche il fatto che esso ponga un tasso di cofinanziamento pubblico uguale per tutti gli obiettivi della programmazione comunitaria e soprattutto per l'Obiettivo uno ampia di conseguenza il cofinanziamento nazionale
Rientrando anch'esso nell'azione di Adro di adozione addizioni trenta ne dovrebbe derivare un incremento rilevante di risorse pubbliche
E questa infatti risulta diciamo dal c.t. CS con un passaggio dei fondi strutturali
Complessivi a fronte di una diminuzione della componente comunitaria da otto mila settecento miliardi otto mila duecento miliardi il cofinanziamento nazionale aumenterà da sei a sette a otto mila duecento miliardi
E per il Mezzogiorno tra le due programmazioni si passerà da cinque mila e sei classe mille quattrocento miliardi
Ora anche quindi diciamo c'è senz'altro una situazione per quanto riguarda le dotazioni finanziarie assai più favorevole che pochi anni addietro
Una breve conclusione
I decisi i progressi compiuti nel corso degli ultimi anni sulla via della stabilizzazione sono oggi in Europa in grado di assicurare un uovo e più solido quadro macroeconomico caratterizzato da inflazione sotto controllo certezza dei cambi bilanci in equilibrio
Tassi d'interesse contenuti
E questa è una situazione si potrebbe dire di buongoverno che è sempre stata favorevole allo sviluppo delle aree depresse cui nuovo sono inflazione e politiche del welfare non controllati
Le risorse pubbliche non sono più preventivamente assorbite dalla crescita incontrollata dei disavanzi si apre pertanto alle pure all'interno dei vincoli del Patto di stabilità un maggiore finanziamento maggiore spazio per il finanziamento delle opere pubbliche sviluppo
Nel caso dell'Italia che è stata maggiormente penalizzata a causa degli squilibri finanziari accumulati fino all'inizio degli anni Novanta dalle politiche di rigore imposte dal processo di convergenza europeo
Si è pagato fino allo scorso anno in termini di molto di sviluppo
Sensibilmente più contenuto
Le risorse di sostegno pubblico le dinamiche dell'accumulazione privata sono state drasticamente compresse sfavore indo in particolar modo il Mezzogiorno con l'emergere di quel dualismo di cui si è parlato anche il coinvolgimento del Mezzogiorno nella ripresa sembra tendenzialmente nei prossimi anni essere più basso
In tale quadro l'azione del governo
Julio recentemente accennato confermata dall'ultimo DPEF
E l'impegno ad agire con una forte inversione di tendenza rispetto a questo andamento tendenziale
Costituisce senz'altro diciamo una prima garanzia
L'intenzionalità del governo sembrano volere agire decisamente in senso compensativo in modo da perseverare lungo un percorso di crescita delle risorse disponibili per le politiche di sviluppo
Ecco qui però ci son da dire due cose la sostenibilità del tempo e quindi l'entità dello sforzo che il Governo italiano dovrà compiere saranno comunque condizionata dei persistenti vincoli nella gestione del bilancio pubblico a fronte degli impegni di controllo delle spese correnti di riduzione del debito e di un possibile trade-off con i programmi di riduzione della pressione fiscale
In ogni caso le politiche nazionali in particolare quelle italiane chiamata già oggi più che in passato ad oneri e responsabilità maggiori nel perseguimento dell'obiettivo del riequilibrio lo si vede dallo sforzo punto del Governo per compensare anche il calo
I contributi europei
Per il futuro anche se presto
Per disegnare degli scenari oltre il due mila e sei cioè oltre la fine dei del ciclo prossimo dei fondi strutturali l'ipotesi allo stato più robusta e che ruolo nazionale delle politiche di riequilibrio sia destinata a riprendere quota
Vanno in questa direzione
Sia le conseguenze del previsto allargamento ad Est della Comunità europea sia le forti differenziazioni né di vari e quindi di prospettive tre vari contesti nazionale in questo scenario i paesi con ampi divari territoriali e questo problema ormai non è solo italiano italiano tedesco ma coinvolge numerosi paesi europei potrebbero avere la forza di contrattare con l'Unione europea la possibilità che sia loro consentito un maggiore grado di utilizzo
Di autonomia nell'utilizzo delle misure nazionale di politica di sviluppo e ciò non solo con riferimento a quanto precedentemente accennato
Cioè alla possibilità sin da ora di misure specifiche di alleggerimento degli oneri
Fiscali e contributivi Stevie sul lavoro gravanti sulle imprese
Che operano le aree deboli ma anche in prospettiva alla possibilità di non computare come contropartita della prevedibile ulteriore riduzione tendenziale della spesa unica comunitaria che qualcuno pensa cesserà dopo due mila e sei
Di contrattare che nel calcolo del rapporto deficit PIL le spese di investimento e di formazione di capitale umano destinate a creare ritardo strutturale di sviluppo non siano computati
Se questo coraggio e questa forza si esprimeranno è presto per dirlo tuttavia sarebbe bene che l'Italia prendesse l'iniziativa si facesse promotrice di una riflessione politica che non riguarda solo il nostro Paese e che probabilmente si troverebbe oggi l'accordo di un maggior numero di Paesi rispetto al passato grazie
Ringrazio il padre Vanni
Dalla
Apparato tra le
Allora ovvie le i ringraziamenti per l'invito a questa a questo incontro
Così che vorrei iniziare al con una valutazione sulla sul Scorsese il sulla notizia apparsa nelle scorse settimane che
In
Leggendo i giornali nelle scorse settimane
Così ero anch'io ho preso da da qualche perplessità perché un giorno
Sui giornali che c'erano c'era la notizia che la natalità delle imprese del Sud era in forte aumento avrete letto anche voi
Quindi da questo scaturivano valutazioni positive un il giorno successivo c'erano valutazione positiva sul sull'export del sud in confronto con il con l'anno precedente
E così via
Poi in realtà ci sono state anche delle valutazioni molto negative con
Che prendevano a riferimento altri parametri come il PIL allora dove sta
La verità
La verità e che le valutazioni diciamo più ottimistiche prendono come riferimento
Il sud in confronto con il Sud
In confronto con gli anni precedenti dello stesso subito
Ma le valutazioni in meno positive invece prendono a confronto il Sud con il resto del Paese e con la media europea
Allora a seconda di che cosa di qual è il il benchmarking il illa pietra di paragone con cui noi pare paragoniamo al Sud abbiamo il una valutazione
Di stampo positivo di stampo ottimistico oppure di stampo meno pressi meno ottimistico addirittura pessimistico
Però dobbiamo chiederci
Con chi dobbiamo confrontarci noi il problema è che noi siamo in un'Europa integrata e in un contesto globale di globalizzazione mondiale dell'economia
Dove sempre di più il sud deve continuamente giorno per giorno confrontarsi con
I propri concorrenti di sia nazionali sia internazionali
E in questo io mi sento sento il sud mi sento come rappresentata dal Sud come un atleta che è costretto al correggendo mentre a una a una gara importante fai conto le Olimpiadi
E però ciò un piede
Chiuso in una con una palla di ferro e allora come faccio a vincere a vincere i cento metri le Olimpiadi
Prima debbo liberarmi di questa di questa palla che che rallenta la mia corsa
Quindi
Credo che la valutazione del rapporto Svimez sia sia corretta
Ci sono degli elementi di dinamismo ci sono degli elementi che vanno rilevati perché sono elementi comunque di dinamismo rispetto al quadro precedente dell'economia meridionale ma ci sono dei nodi strutturali che non sono risolti
E che occorre risolvere se vogliamo che l'economia meridionale possa veramente fare un salto di qualità
Ecco prendiamo per esempio il discorso del prodotto interno abbiamo in questo momento un livello tendenziale di dell'unione europea che sta sta andando vicino al quattro per cento per il due mila
L'Italia dovrebbe andare abbastanza vicino a questa a questa media
Attestandosi intorno al tre per cento il sud viaggia ancora ad un ritmo intorno all'uno e sette per cento se sono queste le valutazioni della Svimez non parliamo del dei livelli di disoccupazione dove la situazione assolutamente stagnante e il divario la forbice con il centro nord e enorme parliamo di ventidue per cento di media del sud contro di una media del del Centro-Nord intorno al sei sei e mezzo per cento
Con una disoccupazione giovanile lo vorrei ricordare che sopra il cinquanta per cento intorno al cinquantacinque per cento quindi con una situazione di disoccupazione giovanile direi drammatica
Poi abbiamo questa questa situazione in parte come dire ammorbidita dal fenomeno del del lavoro nero che ha ricordato anche Svimez copre quasi due milioni di di di di posti di lavoro
E però dobbiamo dobbiamo dire che e questo è una situazione che non ci può assolutamente
Come dire rendere ottimisti il lavoro nero è un elemento lo ha detto più volte in queste settimane Antonio D'Amato e un elemento grave di distorsione dell'economia
è un elemento che gli imprenditori gli imprenditori seri imprenditori che stanno in Confindustria considerano l'elemento fortemente negativo
Ma è un elemento che va combattuto con delle politiche adeguate e non con i patti di emersione
Che sono falliti notoriamente negli ultimi anni come
è stato fatto finora
Abbiamo ancora una situazione di consumi ed investimenti
Stagnante
Una situazione di investimenti esterni assolutamente
Minoritaria rispetto al resto del Paese provando che l'Italia è comunque al tredicesimo quattordicesimo posto tra i Paesi industrializzati come livello di attrazione di investimenti quindi siamo già come Paese dagli ultimi posti il Sud è ancora più indietro
Abbiamo un livello di infrastrutture che inferiore alla media nazionale anche se c'è stato qualche progresso negli ultimi negli ultimi anni abbiamo una produttività del lavoro inferiore rispetto alla media nazionale di sette punti abbiamo un livello un
Divario molto forte
Delle spese di ricerca tra il sud il centro nord che si misura nell'ordine di tra i quindici e i venti punti
Quindi un divario enorme
E da qui si vede come una delle politiche fondamentali per lo sviluppo del Mezzogiorno del dovrebbe essere quello de di attenzionare maggiormente
Il mondo della formazione e quindi il mondo per esempio dell'università il mondo della ricerca e renderli più vicini al mondo delle imprese cosa che ancora ad oggi non sia realizzata se non su casi sporadici di eccellenza
Poi abbiamo il problema della criminalità
Su questo si sono fatti dei passi avanti tra l'altro c'è stato
Il ci sono stati anche degli accordi di collaborazione tra Confindustria e ministero dell'Interno in questi anni che hanno portato a degli investimenti importanti in questo settore voglio ricordare solo un dato
Siamo passati dai seicento dai quasi settecento omicidi di stampo criminali di criminalità organizzata nel sud nei primi anni novanta a una
Ad un novantanove che registra solo direi cento quaranta omicidi e quindi si è fatto un grosso lavoro da questo punto di vista oltre a oltre mille e latitanti
Che sono stati catturati negli ultimi anni e compagnia e quindi da questo punto di vista sicuramente va dato un plauso alle strutture
Delle forze dell'ordine che hanno fatto un Gros hanno avuto fatto hanno avuto un grosso impegno nella lotta alla criminalità organizzata
Questo è il quadro complessivo allora quale cose che propone Confindustria con quale strategia propone Confindustria per questi nodi strutturali di cui parlavo prima
Un discorso che riguarda la sicurezza abbastanza ovvio ma voglio ripeterlo la sicurezza per noi è la precondizione per realizzare qualunque tipo di sviluppo economico e sociale di un territorio
Su questo secondo noi va attenzionata maggiormente nei prossimi anni il fenomeno della criminali della microcriminalità
Che soprattutto nel tessuto urbano parlo in una città che fortemente colpita da questo fenomeno
E in forte aumento e quindi credo che senza perdere di vista i fenomeni di criminalità organizzata però credo che vada attenzionato maggiormente anche questo aspetto
Il discorso sulle infrastrutture
Cito solo due esempi che sono vicini vicini alla mia realtà imprenditoriale io sono in una provincia siciliana in tutta la Sicilia occidentale in questo momento manca l'acqua
Manca l'acqua ci sono delle erogazioni
Di acqua
Che sono che vanno da un da un minimo di quattro giorni a un a un massimo di dieci giorni mi chiedo quale sviluppo economico con le sviluppo industriale si possa fare senza
O quale sviluppo turistico si possa fare senza
Parlo di per esempio un Aero porte internazionale come quello di Catania che aspetta da almeno cinque anni di essere
Come dire la costruzione di un ampliamento che in realtà è un
Un duplica mento perché Idi a si dovrebbe passare dai due milioni di passeggeri hanno ai dieci milioni di passeggeri hanno ci sono i quattrini europei ci c'è il progetto non non si capisce perché ci sia da almeno due anni due anni e mezzo non si riesce a cominciare a costruire questo ampliamento
Né questo per dire che poi queste cose sono cose che incidono pesantemente sulla competitività di un sistema di un sistema economico di un sistema sociale nel suo complesso
Poi abbiamo il problema delle infrastrutture della cosiddetta new economy
Ci sono c'è un fiorire anche nel nel sud di impresa della new economy
Ma c'è anche un problema di infrastrutture i cablaggi delle delle delle reti telematiche e quant'altro io non vorrei che si partisse anche qui
Per per da dove c'è il mercato e quindi del nord e si tutti gli investimenti per la new economy si facessero al Nord trascurando e quindi rendendo ancora più dualistica
La perpetuando la situazione di dualismo con il suo
Ecco sul discorso fiscale
Sul discorso fiscale noi diciamo che il il carico fiscale sulle imprese italiane in generale e troppo elevato è sul fronte superiore della media europea abbiamo degli esempi incline in Europa in di territori che con lo strumento fiscale attraverso una riduzione delle imposte
Sulle imprese e sul lavoro hanno realizzato imponenti progressi parlo parlo dell'Irlanda esempio che sicuramente conoscete parlo del Galles di alcune regioni della della Spagna del Portogallo
Questo questo sono sono molto d'accordo con il la Svimez quando dice è assurdo che l'Irlanda possa fare una politica fiscale favorevole alla Allo sviluppo attraverso il il la riduzione delle imposte e non posso ha fatto del sud Italia che rappresenta o il Lester
Della Germania che rappresentano da un punto di vista di di territorio da un punto di vista di popolazione tre o quattro volte l'Irlanda o il Galles
E tra l'altro c'è una anche una contraddizione secondo me in termini concettuali cioè come il l'Europa che tutti gli strumenti europei sono strumenti di politica industriale basati sempre più basati su politiche regionali
Poi però per quanto riguarda questo aspetto questo è l'unico aspetto sul quale si ride si richiama e si rende rigida solo la programmazione di livello nazionale
A me sembra francamente una grossa contraddizione su questo credo che i nostri governi debbano fare qualche cosa di diverso rispetto al passato in in contrapposizione con l'Unione
Infine il problema sta del del mercato del lavoro
Voglio dire innanzitutto che noi siamo favorevoli ad una contrattazione salariale che in qualche modo come dire flessibilizza e i salari in funzione anche dei differenziali territoriali
Ma quello che non vogliamo e primo la rigidità delle vecchie gabbie gabbie salariali che dobbiamo assolutamente dimenticarci secondo che non ci sia il rischio che surrettiziamente il sindacato ci chieda il il un un secondo un terzo livello Sala
Di contrattazione perché questo su questo chiaramente non ci sarebbe
Non ci sarebbe dobbiamo fare un livello salariale che sia flessibile in funzione
Dei dei divari territoriali e dei divari aziendali cioè di produttività e di redditività aziendale
Su questo ovviamente siamo disponibili
Poi abbiamo un problema di flessibilità e questo su questo c'è un differenza di valutazione tra tra noi
La il rapporto della Svimez perché nel rapporto Svimez si dice
Ho notato un certo scetticismo rispetto alla possibilità che una maggiore flessibilità del lavoro nel Sud crei maggiore occupazione io per la mia esperienza imprenditoriale e per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni in Confindustria sono con assolutamente convinto del contrario
E oltretutto se si riduce l'onere contributivo e si flessibilizza il mercato del lavoro io sono convinto che si possa fare una lotta decisa ma anche incredibile
Al al lavoro nero e alle forme di illegalità del mercato del lavoro
Quindi lo scambio non può che essere meno costi più flessibilità per a vere complessivamente un mercato del lavoro più trasparente
Sul DPEF
Io credo lo definito un'occasione mancata un'occasione mancata perché è vero che enuncia delle priorità sul Mezzogiorno ma in realtà non c'è
Nessuna vera politica di attacco ai nodi strutturali che incidono sulla nostra competitività non c'è alcuna politica reale ho sentito un'intervista di oggi su disse del ministro Salvi su una possibilità di di diminuire di due punti il carico contributivo sulle imprese ecco per esempio la cosa di questo genere se fosse stata inserita nel DPEF non mi sarebbe dispiaciuto ma non c'è
Space spero che ci sia disperso ovvero se è vero che dimensione spero ma comunque noi abbiamo bisogno di una diminuzione del carico contributivo sul sul lavoro nell'ordine dei dieci quindici punti per potere portare il il il lavoro ad un livello di
A un livello di costi compatibili e per attaccare realmente il fenomeno del lavoro sommerso altrimenti possiamo scordarci una lotta una lotta reale credibile al lavoro sommerso
Poi abbiamo il discorso del
Del Welfare non c'è alcuna non si non si parla assolutamente di di riforma del welfare
E qui quindi si continua in un sistema iniquo che privilegia i lavoratori esistenti e che non si cura assolutamente
Questa è una responsabilità grave del sindacato è una responsabilità grave di chi in questi anni non ha fatto nulla perché queste terroriste perché perché queste politiche post potessero essere realizzate
Per esempio in questi giorni vediamo la Germania che realizza una riforma fiscale simile a quella che noi andiamo andiamo chiedendo da anni e progetta una riforma del welfare esattamente nelle condizioni nel nella situazione in cui noi anche noi andiamo andiamo dicendo
Poi volevo dire qualcosa sul sistema degli incentivi io condivido a credo che sia condivisa in generale da da Confindustria la preoccupazione che con il la devoluzione prossima
Della programmazione degli incentivi della programmazione negoziata alle regioni
Regioni che hanno carenze istituzionali
In questa Regione meno ora che c'è un governo che sicuramente sarà stabile per cinque anni ma io faccio penso alla mia nella quale in questi giorni si sta formando l'ennesimo governicchio di di di sette otto che durerà sette otto mesi come come gli altri
E soprattutto delle grosse carenze di tipo amministrativo di di come dire della nella nella qualità della burocrazia amministrativa regionale
Ecco il timore nostro e che ci siano dei rischi che ci sia il rischio di ulteriori ritardi allora su questo dobbiamo intenderci sia alla devoluzione ma anche lasciare degli strumenti di controllo
Di livello nazionale per i quali ci possano essere sui progetti che possano anche intervenire nel caso di blocchi nel caso di di forti ritardi della dei sistemi regionali
Cioè credo che in questo modo si faccia salva l'autonomia delle regioni ma anche si ponga un termine oltre il quale da qualcosa bisogna fare perché perché i progetti vadano avanti
E poi volevo dire un discorso sulla quattrocentootto ottantotto
Che un discorso contingente ma che ci ci preoccupa fortemente cioè in questi giorni l'Unione europea ha confermato la nove tra d'retroattività degli Investimenti a partire dall'ultimo bando e cioè il bando della del luglio del novantotto
Questa è una situazione che pone centinaia dicasi centinaia di imprese meridionali in una situazione molto grave
Noi stimiamo abbiamo stimato il danno per il le imprese meridionali in circa quattro mila miliardi
E urgente una soluzione compensativa
Anche perché si tratta di una inerzia di due anni del Governo italiano e non dell'Unione Europea non vorrei ricordare noi abbiamo studiato e proponiamo un bando straordinario della trecentoquarantuno cioè quella legge che da incentivi di tipo fiscale contributivo automatici che sia fatta ad hoc per sanare questa situazione
Vi ringrazio
Grazie a terra verrà la parola al presidente Bassolino
Sì anch'io vorrei innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per il fatto che dopo diversi anni ritorna qui a Napoli la presentazione del rapporto Svimez
E mi sembra chiaro che non non c'è alcun bisogno di scomodare il federalismo
Questione seria e al tempo stesso ormai anche un passepartout
Attraverso cui si può sostenere tutto e il contrario di tutto
Non c'è bisogno di scomodare il federalismo per il fatto che si torna giustamente io apprezzo molto a presentare a Napoli il rapporto Svimez cioè a casa nostra
Nel Mezzogiorno e in modo impegnativo
E il mio apprezzamento perché si torna a presentare Napoli anche per il
La fase in cui la presentazione avviene per questo momento
C'è naturalmente come sempre come ogni cosa annuale
Un rischio oggettivo di ripetitività nelle nostre anale siede le nostre valutazione
Presentazione di questo rapporto a mio avviso particolarmente importante pelle il contesto in cui avviene su su questo io penso c'è un punto di discussione
Non siamo nel novantanove novantotto nel novantasette potrei andare indietro per molti anni
Per gli interi anni novanta che ormai sono alle nostre spacca
Noi dobbiamo vedere le novità e i ciò che si muove e naturalmente dobbiamo farlo nel bene e nel male ciò che si muove però le cose non stanno ferme
Andiamo a presentare il rapporto sul mille novecentonovantanove ma
Ora a luglio del due mila che
Un impegnativo hanno di passaggio questo è sempre il pubblico
Politico ed economico-sociale
è un anno di passaggi
Può essere
Dipenderà da tante cose molto da tutti voi
L'anno di passaggio può essere anche può essere anche l'anno di una svolta possibile
Abbiamo infatti come
Dice in modo esplicito la Svimez ma come sappiamo ormai dalle valutazioni di tutti gli istituti più seri
Nel DPF ma le analessi di Confindustria di tutti gli ISP istituti di ricerca più importanti di un paese come il nostro
Abbiamo segni importanti di ripresa
Credo che tutti possiamo aggiungere a questi segni importanti di ripresa finalmente
Dopo liscia
Perché nel corso degli interi anni novanta
Svimez ha fatto il calcolo
Novantadue novantanove se vediamo con l'intero ciclo novanta novantanove noi abbiamo come media del tasso di crescita e di sviluppo dell'economia italiana una mediche tra l'uno e due dell'uno e tre per cento
Qui sono stati gli anni Novanta
Con questa media
è evidente
Che il tema dell'occupazione
Era affrontato in modo marginale
Chiunque abbia governato
E chiunque si fosse succeduto negli anni novanta
Con quel tasso di crescita di sviluppo uno virgola tre
E perfino straordinario mi permetto di aggiungere sono tanti economisti più esperti di me ma è perfino straordinario
Che con un tasso di crescita che per alcuni anni è stato anche molto stentato l'uno virgola uno si è potuto avere una crescita degli occupati dell'uno per cento
Tutto dovuto
Tutto dovuto
L'intero uno per cento in più
Di modesta crescita degli occupati tutto dovuto in più
A quelle prime misure di flessibilità
Anche chiuso il finalmente che finalmente anche mi tali da alcuni anni abbiamo incominciato a praticare
In ritardo ed in modo insufficiente rispetto a tanti paesi europei
E si può e si deve fare di più su questa strada io pertanto io penso ad un'esperienza come il part-time e malgrado i passi in avanti che abbiamo fatto la differenza che c'è tra un Paese come il nostro e altri però ma diamo
Per discutere nel modo più pacato e a mio avviso anche più giusto però curdi ulteriori margini che ci sono se il tasso di crescita è lì attorno all'uno all'uno
Per cento e poco più i risultati in termini di occupazione non vanno oltre un certo limite
Perciò ora siamo ad un anno di passaggio
Ed io penso possiamo anche aggiungere che per molti anni in buona fede
E anche in modo differenziato noi abbiamo avuto anche in qualche modo una politica della doppia verità
Perché è chiaro che quando la priorità e e io dico in gran parte giustamente in gran parte giustamente il risanamento finanziario
Quando il tasso di crescita e attorno all'uno
Per cento
Si può anche dire a destra e a sinistra la priorità e l'occupazione
Ma la priorità non è l'occupazione al tasso di crescita dell'uno per cento
Adesso
Fatto un grande risanamento io in questo senso vedo il Duemila Cuni occorre un impegno attivo hanno di passaggio
Noi abbiamo livelli della ripresa economica più sostenuti in Italia in Europa
Le previsioni ci dicono che è possibile che questa ripresa
Si sviluppi per più anni consecutivi perché questo poi il problema
Nostro
Il grande dato americano
è una ripresa che dura da più di nove anni con un tasso di crescita superiore a quattro per cento all'anno
E questo ha contato i conta molto di più
Della flessibilità spinta del mercato americano quello ma tasso di crescita oltre il quattro per cento da nove anni
Dipende da noi
Fare in modo che questa ripresa sia sostenuta
Attorno al tre per cento
Nel due mila
è un dato importante io penso sia giusto interesse di tutti quanti noi sottolinearlo si passa dall'uno per cento medio degli anni novanta
Al tre per cento
E dobbiamo impegnarci perché quel tre per cento possa anche ulteriormente crescere
E il tasso si mantenga per più anni consecutivi
Al di fuori di questo le prospettive dell'occupazione anche nel Mezzogiorno non vanno oltre un certo limite
Per rendere la ripresa e la crescita forte e sostenuto io penso che saranno molto importanti nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Non sono altra cosa riforme di nel sistema politico italiano
Una modernizzazione del sistema
Meccanismi di stabilità e di governabilità chiunque vinca chiunque perda
Per poteva accompagnare ad una ripresa che deve durare per più anni
Governi che durino per il più anonime
In base a un principio limpido di alternanza e di alternativa come piena responsabilità che chi vince e compirà responsabilità per chi perde e si prepara ad essere alternati
Il mio augurio molto forte lo dico nel modo più oggettivo il mio augurio molto forte
E che non vengano sprecate
I sette otto mesi che abbiamo di fronte tanto
Che essi vengano utilizzati bene
Serve servirà molto chiunque sia a chi vincerà
Perché altrimenti ci si illude chiunque vincerà e chiunque perderà
Se noi non sapremo introdurre in questi sette otto mesi
Meccanismi elettorali io mi permetto di aggiungere
Sagge e positive riforme federaliste e costituzionali
Tutto quello che possiamo ottenere in questi mesi per rispondere ai cittadini
Maggiore stabilità e governabilità in un paese come il nostro
E di fronte a tutte le forze politiche a mio avviso
Lo sforzo di sapere essere in questi mesi
Più uniti maggioranza ed opposizione
Su un riforme che servono al Paese e anche imparando essere più divisi programmaticamente e politicamente su singole scelte evitando di essere spesso
Gli dissi troppo sulle regole comuni e magari impropriamente uniti lì dove è bene che ci sia il confronto di merito più lì
Anche così si europei sia un Paese come il nostro
E i prossimi mesi saranno molto importante per le riforme che si possono fare anche per sostenere accompagnare guidare la ripresa e la crescita
E dunque in questo quadro nuovo che si pone la situazione del Mezzogiorno e
Il quadro che ci offre la Svimez
Quello che è stato detto
Mio avviso molto giustamente debolezze strutturali e da alcuni segnali positivi
Ho trovato stimolante la metafora che Averna fatto un attimo fa
Dobbiamo correre
I cento metri in un sistema competitivo
Sapendo che abbiamo una palla di ferro o di piombo ai clienti condivido mi permetto di aggiungere sapendo anche chi prima avevamo due palle di piombo di fare battute due pietre
Due
Per tutti gli anni Novanta
A quel tasso dell'uno per cento
Con la lunga transizione che abbiamo avuto all'intervento ordinario nel Mezzogiorno
Con una forte riduzione della spesa per investimenti e che c'è stata per anni interi
Anche con il patto paradossale che spesso certe posizioni
Leghiste le Nord dimenticano di fare tutti i conti
Anche perché ciò che riguarda i trasferimenti dimenticano tante volte di fare i conti anche sul debito pubblico si possessori di titoli sugli interessi e su su tutto ciò che è avvenuto negli anni novanta dopo gli anni Ottanta
Noi abbiamo avuto tutti e due i piedi fermi
Ora uno e più liberato con le novità che sottolinea
Anche la Svimez seconda
L'impegno forte e coraggioso che dobbiamo a me
A modernizzare il Mezzogiorno ad aprile al mercato
E a cercare di vincere la sfida che il PCI è di fronte nel Duemila più uno virgola sette nel Mezzogiorno
E più zero sei rispetto al non novantanove è un passo in avanti
Ancora insufficiente
Perché noi dobbiamo porci l'obiettivo in una ripresa che pure deve essere sostenuta per più anni se vogliamo farcela
Di a vere via Alija nei prossimi anni
Un tasso di crescita dell'economia meridionale
Superiore alla media italiana ed europea questa e la scritta
Perciò
è giusto
Anche lo spirito critico e positivo e costruttivo
Saperi passi in avanti che abbiamo fatto i molti passi davanti e che dobbiamo fare
Per avere una più forte riprese d'attrazione degli investimenti nel Mezzogiorno una parte importante sono d'accordo noi ce la giochiamo e ce la giocheremo sui fondi strutturali ed europei qui la Svimez dice una cosa che condivido
Una novità significative in tanta parte del Mezzogiorno è stata l'esperienza dei comuni possiamo aggiungere che nel corso degli anni novanta e ancor prima l'esperienza delle regioni meridionali quelle a statuto speciale che ricorda la Verna ma anche quella Statuto ordinario
è stata della tutto al di sotto dei temi che si sono posti nel Mezzogiorno
E una delle differenze tra noi e altre parti dell'Europa
E se sia nella materia fiscale in Irlanda Galles mai anche nella
Intelligente e totale utilizzazione quantitativa e qualitativa che hanno saputo fare
Regioni mediterranee della Spagna e del Portogallo di gran lunga superiore a quella che noi abbiamo saputo farmi nel Mezzogiorno è Dio lo dico perché penso che poi da
Neri giornali giusti dobbiamo seguire anche i nostri vincoli interni
Le nostre responsabilità e spingere fare fino in fondo la nostra parte proprio per poter chiedere poi anche agli altri di fare la propria parte verso il Mezzogiorno
Fondi strutturali scelte nazionali
Nella Finanziaria prossime dei prossimi anni
Nel campo delle infrastrutture della formazione
Del capitale umano
Grande priorità soprattutto rispetto ad uno dei paradossi che abbiamo nel Mezzogiorno di oggi
C'è una ripresa di giovani che vanno verso il Nord e contemporaneamente di shine decide di impresa in Campania che non trovano manodopera qualificata impunità queste paradosso dell'abbraccio
Soprattutto nei campi dell'informatica e della nuova economia
Dove noi ci giochiamo una sfida enorme perché qui non siamo strutturalmente indietro rispetto al Nord come nei settori industriali più tradizionale ma potremmo riuscire a partire a competere alla pari
Se apprezziamo il territorio di infrastrutture anche immateriali io aggiungo se il Governo
Falla la propria parte verso il Mezzogiorno anche con scelte impegnative perché è dovere del Governo farlo
Anche nel sistema
Creditizio dell'innovazione e del la informatizzazione infine e concludo
A me sembrano interessanti alcune osservazioni che Svimez fa
In termini di
Flessibilità
La flessibilità e uno strumento serio una flessibilità contrattata nelle diverse situazioni territoriali e aziendale
è uno strumento importante utile e al tempo stesso ma
Penso che possiamo essere del tutto d'accordo
Poiché come Averna giustamente ha sottolineato
Noi dobbiamo essere competitivi a livello internazionale con le parti più sviluppate
Noi assieme ad una giusta flessibilità contrattata nel territorio a livello aziendale abbiamo bisogno anche di aprire un mezzogiorno più colto
Più formato più istruito continui investimenti in ricerca con i migliori cervelli che possono stare qui
E una parte che possono ritornare se vogliamo a vere una via alta del mezzogiorno alla competizione internazionale
Io poi da tempo sono d'accordo con osservazioni
Che la Svimez a fa
Anche in un dialogo con la Commissione europea suo oneri fiscali e contributivi
E su temi come quelli che erano già
Nel libro bianco di Dell'Orco
Di cercare di considerare alcuni investimenti produttivi nelle grandi reti
Al di fuori del rapporto
Tra deficit e PIL devo dire c'ho qualche dubbio che questo si possa fare
Soltanto o soprattutto per il Mezzogiorno d'Italia
Il tutto d'accordo ma insomma
Non mi sembra semplicissimo diciamo così troppa grazia ecco dico a casa nostra
Mi sembra invece più ragionevole e possibile
A livello europeo e anche nella fase di forte ripresa che possiamo e vere
Cercare di Avvenire un rapporto tra deficit e PIL dentro il quale possono non esserci alcuni grandi Investimenti nelle infrastrutture e nelle reti infrastrutturale
Ed infine molto consapevoli credo che dobbiamo poi ognuno deve sospetto delle altrui autonomia e poi muoverci molto
Assieme nel Mezzogiorno d'Italia
Morta sine cura ognuno che fa la sua parte anche perché l'unità oppure la divisione del Paese si giocheranno molto anche sul terreno economico e sociale e delle prospettive delle nuove generazioni
Ed io penso che noi dobbiamo essere per realisti
Lucidi vedere tutti i problemi nessuna sottovalutazione perché sarebbe assurda ma al tempo stesso anche sapere la sfida che c'è di più che c'è di fronte ai prossimi quattro-cinque anni e sapete anche che si può fare che possiamo farcela sì tutti lavoreremo con spirito positivo e costruttivo
Grazie presidente Bassolino dalla parola presidente del del
Grazie anch'io voglio esprimere la mia gratitudine compiacimento dalla Svimez
Per la presentazione di questo rapporto sull'economia del Mezzogiorno
Perché
Coglie il momento importante per del dibattito politico nazionale sui temi economici sui temi politici per vi affacciare la questione meridionale
E anch'io voglio ringraziare banco di Napoli all'istituto del Banco di Napoli e per aver preso iniziativa di presentato in questa sede
Dice Bassolino il problema di federalismo ma si coglie in qualche modo l'attenzione della Svimez al protagonismo delle Regioni al ruolo che avranno le Regioni necessariamente nei prossimi anni tutto cambia
Dirò alcune cose di questo tipo e e parte importante avranno le regioni
Nella politica economica nazionale a determinare la politica economica nazionale bene allora che questo tema
Recuperi il rapporto con il territorio che il problema il tema problema che dobbiamo affrontare ancora che rimane aperta nei prossimi anni
Bene il rapporto ponderoso io
Gli sono
Do per attuarlo legge a riflettere per il mio ruolo per la mia responsabilità ed apporto quindi devo essere più puntuale nelle risposte
Da per la verità più di quanto annuncia perché recupera normative anche comunitarie oltre che proietta sul territorio queste norme nativa l'efficacia di queste non attive sul territorio cita qualcosa di più
Del titolo
Ma anche perché
Presentato in questo momento come ha detto Bassolino e attuale e attuale che si perché si colloca bello cuore del dibattito sul documento di programmazione economica finanziaria e alla vigilia di un tempo nuovo questo noi auspichiamo e lo dico posizionare allora il Mezzogiorno in questo tempo non verranno per l'azione mi pare un'operazione intelligente valida
Ecco
Per questo però consentitemi anche di dare all'intervento da un intervento congiunturale ma l'intervento più dal consuntivo in riferimento al DPEF se mi consentite a fare un po'il controcanto a cercare di nella atmosfera generale di difficoltà di sfiducia mettere accogliere le ombre se mi consentite apre il cuore alla speranza e ci sono cose di questo tipo il rapporto per la verità quest'anno apre luci e attenua ombre e qualche volta invece proprio perché e sui dati consuntivi non si data la prospettiva in qualche modo sottolinea annichilisce le questioni per tenderò
Di fare qualche valutazione anzitutto inquadrando la questione meridionale stelle nazionale non mi pare che si possa pensare a mezzogiorno sganciato dalla questione nazionale bene
Le tagli
Le tasse e questo era lo slogan efficace
Ma anche un po'rozzo con cui i media hanno presentato il documento di programmazione economica e finanziaria efficace perché con la sua immediatezza dà il senso dell'emergenza superata
E della minore incombenza degli assilli dominanti che abbiamo avuto in questi anni passati dove tagliare chi penalizzare per far quadrare i conti
Rozzo perché
Novità il senso della fatica che si è dovuto affrontare in Parlamento del dibattito della selezione dei temi e del confronto aperto che ce sta
Io posso però un risultato di questo
Lavoro posso solo richiamare per Celli
Quali sono le questioni che
Si presentano
Il disavanzo annuale dei bilanci pubblici del bilancio pubblico consolidato ridotto dal sette virgola sei per cento del PIL nel mille novecentocinquantacinque ad annullarsi del due mila e tre
Il debito pubblico che superava il centoventitré per cento nel mille novecentonovantacinque ha ricondotto centoundici per cento e che nel giro di alcuni anni
Sarà ridotto al cento per cento pensate che il costo per gli interessi era duecentoquaranta mila miliardi siamo centocinquanta mila miliardi annui
Il risanamento del sistema creditizio siamo qui ospiti di una banca
Non solo nazionale ma quello meridionale la fatica che c'è stata per pensate al rendere competitivo il sistema creditizio meridionale per porre in competizione con quello europeo
I tassi di inflazione i tassi di interessi per lo più allineati
A quelli comunitari
La crescita dell'economia finalmente riportato dall'uno per cento al tre per cento punto più punto meno
Si dice nel mezzo volto del Mezzogiorno faccia tipo
Cioè vetrine
E più di recente di ieri che l'atto di di dottore averne i dati della crescita la produzione industriale del primo semestre del due mila
Così eccezionali intorno al nove per cento
La richiesta da parte degli imprenditori del Nord di nuove quote di immigrazione comunitari
La restituzione prevista del dividendo fiscale già effettuate quello per il nuovo anno
Come dividerci questo dividendo è questione che affronteremo la legge finanziaria aspettiamo i conti
Sulle entrate per vedere qual è il plafond delle entrate certo non c'è altro il Documento di programmazione economica e finanziaria una linea di quel tipo
Ciascuna Cossotto tempio stiamo discutendo
Ma finalmente stiamo discutendo della ridistribuzione di un dividendo fiscale pene il secondo anno
Ecco
Io voglio considerare scusate mi mi scuso in massa mio buon amico e collega quando il capo dell'opposizione parlamentare promise un milione di posti di lavoro
Tempo passato molte dove reagì mo'con ironia scetticismo
Beh ecco l'attuale maggioranza non non azzardato fare promesse analoghe però mi pare che stiamo dando il paese proprio
Crescita di occupazione di quella dimensione
Dai credo che si siano create e non è stato poi assente il Governo ha creato le condizioni per creare queste cose per far cambiare queste cose
Ecco
Sono appunto i dati però che ci vengono dati
Dai documenti della Svimez che inquadra la questione meridionale nel
Più ampio quadro nazionale
E anche c'è una valutazione che in quest'ordine cominciato a fare occorre tempi non brevi per ottenere risultati stabili
Rispetto ai comportamenti inerziali diceva bene Basso Lina e la stabilità anche la continuità del lavoro
Ho accennato anche all'avviata trasformazione del sistema istituzionale si operati in questo tempo anche il decentramento amministrativo con i decreti Bassanini
L'avvio del federalismo fiscale da quest'anno parte federalismo fiscale con
Un quarto del gettito che viene accreditato direttamente alle Regioni
E onorevole Bassolino con il passaggio con il decreto centododici di ben mille miliardi madre di undici mila miliardi di stanziamenti a partire dal primo gennaio due mila del due mila sulla gli incentivi industriale
Dal primo di del mese di luglio
Le Regioni gestiranno mille miliardi di incentivi diversi delle agevolazioni più la quattro otto otto che sana in qualche modo orientata dalla Regione
Alcuni giorni fa poi l'Unione Europea finalmente ha dato il via alla programmi alcun CS per quanto riguarda l'Obiettivo uno il settanta per cento di questa spesa sarà
Esercitata dalle regioni
E per non abusare ulteriormente delle vostre considerazioni pensiamo le privatizzazioni
Quelle anche più del settore del credito signor presidente signor direttore
Ma anche quello delle telecomunicazioni del gas ed energia elettrica est finire di recente abbiamo approvato al Senato la privatizzazioni dei servizi locali alla Camera che dovrà dare nuovo impulso alla competizione di quei servizi sul territorio
Una battuta alla privatizzazione l'energia elettrica mi pare grazie l'accelerazione per quanto anche anche anticipando rispetto alla direttiva comunitaria il ministro letta
A poi si è impegnato con decreto ad anticipare anche i tempi di privatizzazioni anche con le direttive comunitarie liberalizzazione e liberalizzazione
Gallo
Ecco il settore pubblico guardiamo al nostro Paese al Mezzogiorno è stato rivisitato ridimensionato riqualificato in ogni direzione è stato allargato poi il mercato ridefinite decentrate le responsabilità la trasparenza l'iniziativa e lo sviluppo locale
E vengo a considerare anche agli effetti sul territorio di queste politiche
Cioè di squilibri non si è potuto morti Zani più di tanto
Forse era una pretesa impossibile
SIPRES stenti equilibrio squilibri interni l'azione congiunta si è concentrata nel tempo sul tre grandi linee strategiche o uno la liquidazione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno secondo il ridimensionamento delle strutture amministrative terzo il riequilibrio dei conti pubblici
Certo
L'effetto restrittivo di tutto questo insieme di provvedimenti sono palese si riversano sulla debole ciò
Aria debole del Paese che nel soggiorno
Però noi anche su questo
Abbiamo un salto
Abbiamo collocato anzitutto la sosta la soluzione del problema del sud in Europa
Averna ricordava
Il confronto deve essere col groppo non dimentichiamoci che c'era una larga fascia di euroscettici che noi abbiamo dovuto contrastare c'era
Una forza politica che voleva dividere in due il Paese anche per gli aspetti finanziari e monetari
Altrettanto è necessaria è stata proprio in questo grande
Polverone di decentramento di federalismo e di autonomia abbiamo dovuto a affrontare anche l'evoluzione istituzionale
Cioè occorreva correggere alcune memorie strutturali di questo Paese e parecchie di queste erano collocate anche nel Mezzogiorno
Anche nell'operatività degli operatori devi gli amministratori locali e delle imprese e dei sindacati
Al Mezzogiorno però a partire dalle ultime leggi finanziarie il nostro Paese a dato risorse finanziaria adeguate
Tanto da compensare lo svantaggio accumulato sui nel passato
Ecco il nostro Paese però in questi anni procedute con i due velocità è andato abbastanza veloce nel mettere in ordine i conti pubblici e nel varo delle riforme è andato a passo lento nell'attuazione delle politiche di sviluppo
Risulta insufficiente almeno fino ad oggi l'efficienza amministrativa la velocità di adeguamento delle nuove regole
La capacità progettuale nella fasi operative realizzativa in un contesto anche difficile e mutevole come quello del tempo che abbiamo vissuto cresca tu caratterizzato dalla modificazione di sistemi istituzionali con molte norme con molte responsabilità decentrate dunque
Sarebbe improprio affermare che il Mezzogiorno ha pagato
Il risanamento
Del Paese ma anche vero come si deduce dalla serie dei conti storici che ci dà la Svimez che un'area sostenuto a lungo da una politica di trasferimenti ha risentito delle difficoltà proprio quando c'è stato una di punizione dei trasferimenti
Un'azione di lungo periodo come quella meridionalistica tuttavia bisogno anche della continuità della della direzione politica
E non giovano del lungo e transizioni discontinuità in questo caso la vigilia elettorale ha fatto mancare anche le amministrazioni regionali
Nel novantanove il traguardo del settanta per cento che era stato fissato dal governo come punto raggiungibile nell'utilizzazione delle risorse comunitarie lo sforzo del Presidente Ciampi in qualche modo veniva verifica
Tra tante ombre quindi
Nel decennio trascorso ci sono anche alcuni o qualche ci il valore aggiunto dell'industria di trasformazione Harris e riscontrato nel rapporto con la relativa occupazione nel Sud cresce ok non meglio che nel centro nord questo è un dato interessante fisse il rapporto
L'apporto dell'esportazione sul PIL
Le le industrie meridionale cresce dal cinque cinque all'otto virgola tre per cento
La crescita dell'occupazione è un porte Levante dice il rapporto eccetto è andata bene nel novantotto un po'meno bene nel novanta nel novantanove
Ci sono nuovi spunti di crescita per il due mila
Devo notare però con voi che alcuni paesi europei hanno realizzato la riduzione degli squilibri territoriali con un'organizzazione del sistema amministrativo statali più compatte più efficiente
Ma anche qui un riferimento prezioso nel rapporto proprio questo rapporto ci richiamo il protrarsi ad accentuarsi dei divari delle disparità regionali in paesi poche sono considerati virtuosi rispetto al mostro la Francia la Spagna e anche last riferiva poc'anzi anche il direttore Padova
E lo stesso rapporto che avverte come in presenza della caduta dell'agricoltura e poi del commercio l'occupazione dell'industria manifatturiera ha tenuto meglio nel Mezzogiorno che nel resto del dell'Italia
E che queste è una cosa preziose per il finanziamento ordinario a lungo termine i tassi praticati signor direttore del Banco di Napoli i tassi praticati nell'ultimo trimestre del novantanove era no più bassi del Mezzogiorno che hanno questo è recuperato dal rapporto
Ecco quindi la lettura attenta del rapporto chi dà un'immagine del Mezzogiorno complessiva in crescita lenta certamente penalizzato dalla debolezza strutturale dall'apparato produttivo e delle carenze che attengono il contesto economico sociale ambientale e tuttavia va anche dato rilievo in questo contesto ad un altro dato che forse è stato non preso in considerazione in questo rapporto
Il rapporto annuale dell'Istat l'ha riferito in questa sede il diretto rapporto annuale dell'Istat sui sistemi locali di lavoro
Una preziosa ricerca che questa attrice offre l'Istat il nuovo rapporto
Da una lettura del Mezzogiorno attraverso una griglia che offre un'immagine più variegata nonna uniforme nel dal suo arretratezza ma variegato ad esempio per quanto riguarda i sistemi industriali del Mezzogiorno quello di enfasi più avanzata centododici pari a circa il trenta per cento del totale hanno registrato un consistente aumento dell'occupazione
Mentre è vero parallelamente i sistemi di lavoro maggiormente in crisi sono ottantasei il venti per cento del totale
Ecco
Anche questo è da approfondire non è più un unicum indistinto il Mezzogiorno ci sono area diversa velocità diverso stante
Dello scritto
Dunque siamo d'accordo con la
Lo Svimez la tendenza è buona
E il ritmo dispensa che non so dire non soddisfa
In quest'area oggi
Il nuovo quadro disegnato dalle riforme emergono però opportunità perché i soggetti dello sviluppo hanno fatto presso hanno presto imparando
Chi si allontana come diceva anche il presidente Bassolino anche psicologicamente dalle invocazioni e dalle tentazioni assistenzialistica le esperienze come quella dei patti territoriali contratti dare ormai metterlo in movimento le energie sul territorio
E
Nella distribuzione delle risorse sì anche introdotto alla riserva premiale proprio per incentivare de amministrazioni più attive del Mezzogiorno e per esercitare una forma di competizione anche all'interno
Dei meccanismi di utilizzazione delle risorse finanziarie
Bene ha ricordato padovani che
Abbiamo lavorato molto nei collegati alla Finanziaria per inserire una serie di strumenti ad attentare secolarizzazione gli studi di fattibilità il Proust i cinque abbiamo per la prima volta offerto alle istituzioni locare risorse per progettare progettare bene
E abbiamo analizzato la qualità di progetti attraverso gli studi di fattibilità la relazione degli studi di fattibilità
Con nuclidi valutazioni di incentivi all'amministrazione oltre che nell'amministrazione statale anche dalle stazioni locali i nuclei di valutazione e il
Parametro che verrà offerto dalla da questa Amministrazione serviranno alla priorità dei finanziamenti anche nazionale
Ecco
Queste sono le indicazioni del rapporto ci sono poi i problemi delle politiche fiscali del lavoro
Per il quale abbiamo è stato già detto avviato un forte iniziativa
Ma anche qui devo dire
Questa dicotomia tra mezzogiorno e nord è superato anche a livello di indirizzo parlamentare per le leggi approvate questa articolazione strategica dell'Offerta va sempre più in argento e fa bene ad intentati alla Lazio di Index
C'è già una buona parte di questi indirizzi che si sono
Riusciranno del due mila e sei c'è una vivacità anche diversificata nel Mezzogiorno tipizzare questo quadro normativo che ancora in corso il Mezzogiorno quindi va dipendenze ambito sia al suo interno il rapporto Svimez ce ne deve dar conto meglio per il futuro
Il terzo giorno è inserito quindi in uno scenario più s'solido
Di
Certezze nuovi nuove certezze normative e più sicuro quattro finanziaria e ci poniamo per concludere la questione del crescita del PIL nel Mezzogiorno
E per il futuro
E forse ingenuo che il DPEF preveda il passaggio dal due per cento al quattro per cento persone il due mila e tre non perché è impossibile fare questo ma perché sarà necessario scandire meglio i presupposti che le condizioni per arrivare a questo tipo di obiettivo e in questi termini la politica dei redditi deve includere anche l'abbassamento della pressione fiscale in special modo deve gravare di meno sul lavoro sul costo del lavoro
L'accelerazione dell'infrastrutture deve essere un punto fondamentale per quanto riguarda l'attivazione di del del la spesa pubblica ma anche la predisposizione di un ambiente più adeguato alla competizione dico ad esempio che Baggio quel messaggio sulla Salerno-Reggio Calabria non si possono fare due turni si devono fare tre turni altrimenti molti anni anche lo sviluppo del turismo del futuro sarà bloccato negli anni futuri ecco
Concludendo
E con l'insieme di queste politiche molte delle quali precisamente inventariate dalla Svimez
Già avviate tuttavia
E su questi punti che ancora lavoreremo
Lo nella legge finanziaria preparandoci anche alla risoluzione che approveremo nella prossima settimana
Ma è anche dalla risposta adeguata delle regioni meridionali degli enti locali con le loro cresciuto responsabilità e concrete disponibilità che il Mezzogiorno
Potrà cogliere le opportunità delle nuove prospettive che si annunciano che stanno voi cercare di realizzare
Grazie presidente Corriere l'ordine lavori prevedeva un intervento del ministro Maccanico quale impossibilitato a venire è che governare fatto pervenire su io terzo
Nel suo intervento di cui pensava di dare lettura ma per esigenze di tempo sarà distribuito all'uscita Dorotea parola professor Marzano
Grazie presidente
Devo dire subito che non ho sentito diciamo gli ultimi due o tre anni
Parlare del Mezzogiorno in termini così soddisfatti ottimistici comunque questa mattina da parte del presidente Coviello
Io non avrei altrettanti i sentimenti di compiacimento anche dopo aver letto dico il rapporto Svimez
Secondo me
Il Mezzogiorno è stato trascurato dalla politica economica del governo
Molti impegni io mi ricordo ne faremo una nuova Florida o una nuova California erano puramente declamatorio i il risultato devo dire la verità
Molto deludente
Ma non caddero nella tentazione di contrapporre punto per punto le cose che si erano dette essi si sarebbero fatte e che non sono state fatte insomma
Non voglio parlare della fallimento in tante occasioni della contrattazione programmata dei patti
Seguiti da pochi fatti e della stenta a Tychy mobilio della sviluppo Italia insomma queste cose se ne esce si è parlato parecchio
Però quindi non cadrò in questa tentazione e farò il mio intervento così come l'avevo pensato venendo qui ecco stamane aprendo le le finestre dell'albergo in cui sono ospite ho visto al largo di Napoli una regata c'era un vento forte
Le barche accelerano la corsa poi c'era qualche barca che rimaneva indietro distaccata molto dalle altre
Ecco la congiuntura internazionale Migliore dalla congiuntura internazionale come il vento alle regate
Tutte le barche accedere ad un po'di più quando il vento in forza e poi c'è qualche barca che rimane indietro
E se c'è una barca che rimane indietro i motivi sono più o meno due gira e rigira
C'è un po'tra acqua e zavorrata in quella barca
Oppure gli skipper
Fanno una rotta di non proprio la migliore un po'arzigogolate
L'Italia e quella barca e il Mezzogiorno è la parte più zavorrata dell'Italia
Questo mia paragone con la regata vuole significare attenzione a non confondere dell'album struttura con una struttura la congiuntura il vento della regata
Ma la zavorra è la struttura e sarebbe grave Coulthard riposare sul vento
E trasformare questa occasione favorevole in una alibi per non mettere mano ai problemi di struttura cioè all'eliminazione della zavorra e quello che io temo
Che succederà
E temo molto le proposizioni governative che contengono sempre il tempo al futuro perché quando si governa per oltre quattro anni e i problemi sono lì
La gran parte dei problemi sono di il futuro il futuro sta in grembo al Giove e chi sa chi sarà poi a dover gestire il futuro
Noi abbiamo avuto un decennio Novanta senza sviluppo questo è il decennio peggiore per il Mezzogiorno
Con un tasso di sviluppo medio dello zero virgola sei per cento all'anno
Con investimenti che si sono ridotti in media del due virgola quattro all'anno
Con un tasso di disoccupazione che negli anni iniziali del decennio Novanta era già all'ordine gran è già grave certa ma del sedici per cento che arrivato al ventidue per cento
Contro il sei e mezzo del Centro-Nord
E questi son dati
Il resto sono parole come spesso dico io bisogna stare attenti
Che il DPEF anziché essere un documento di programmazione economica e finanziaria viventi come DPEF Documento di parole favole la sigla corrisponde
Questi sono fatti il resto e recitazione
E secondo me il problema principale in questo momento del Mezzogiorno
E la disoccupazione io credo che il vero problema meridionale perché poi il resto e a seguire il diverbio rispetto al Centro Nord del piglio del PIL pro-capite ma il problema da attaccare quello della disoccupazione perché non è concepibile che in questo Paese su tutto i giovani con una percentuale drammatica che sia vicino al sessanta per cento
Stiano inattivi per anni e anni
Sentendosi poi alla fine esclusi dalla società
E quindi sollecitati
A fare cose che non si devono fare
Il problema
La disoccupazione del suo tutte gli stralci sia del governo se volete anche dell'opposizione ma anche soprattutto credo dei sindacati
Dovrebbero essere quello di porre questa priorità la disoccupazione meridionale
Perché però meno e triste dal punto di vista economico mai angoscioso dal punto di vista sociale e delle famiglie che ne sono coinvolte
E qui diciamo più o meno alcune mie valutazioni della la flessibilità è una condizione necessaria
Ma non sufficiente da flessibilità funziona se c'è anche sviluppo contemporaneamente
E ci può essere flessibilità senso sviluppo caso del Meridione e quando questo succede quando c'è solo flessibilità che rimane una condizione necessaria
C'è il rischio che le nuove forme di lavoro diciamo flessibile part-time
Tempo determinato e così via
Se non cresce la produzione finiscono solo per sostituire altre forme di lavoro cioè la tendenza rischia di essere se non c'è sviluppo
Quella che ci italiano i rapporti a tempo indeterminato i contratti a tempo indeterminato e vengano sostituiti magari con un maggior numero
Di contratti a tempo parziale o a tempo determinato non c'è un effetto di sostituzione se manca la seconda condizione lo sviluppo ci avete almeno un po'crescono tutti i posti
Il volume complessivo del lavoro cresce
Ma se non c'è il viluppo quello che può accadere una sostituzione di un tipo di rapporto di lavoro con un altro
Per cui in termini di lavoro equivalente
L'occupazione
Si riduce
Ho tutt'al più rimane stazionaria
Noi abbiamo un problema qui di contare bene i posti di lavoro perché dobbiamo stare attenti distretto deve stare attento a non sommare capre e cavoli
Perché un rapporto di lavoro che dura un giorno una settimana non può essere sommato a un contratto a un posto di lavoro che deriva da un contratto a tempo indeterminato ma è questo che ci sta facendo una noi sommiamo queste cose tutto insieme
E diamo una rappresentazione ancora una volta
Falsa della situazione
è sia d'estate sia servono a sapere come stanno le cose non possono essere statistiche fanno questi questi pasticci no
Questo per dire che secondo me la flessibilità è fondamentale ma se non si associano
A sviluppo finisce per provocare tendenzialmente io poi non dico proprio misura esatta la sostituzione di un certo tipo di lavori con altri tipi di lavoro
E in termini di unità di lavoro standard dice l'ad esprimerci nel novantanove Dimitri devo sia pure di poco lo zero virgola tre per cento e si prevede che nel due mila potrà aumentare ma dello zero virgola due due mila uno dello zero virgola tre
Son poche cose rispetto al milione e mezzo circa di disoccupati che abbiamo presidio
Eppure nel Meridiano c'è voglia di fare
E questo è importante per noi che sosteniamo sempre che la politica economica per il Meridione dei passa per il mercato se sul mercato non ci fossero voglia di fare la nostra tesi sarebbe infondata
Invece
Veglione c'è voglia di fare
La natalità netta di impresa nel Sud nettamente l'aumento della mortalità
è più alta rispetto al Centro e al Nordovest naturalmente poi c'è il solito nord est che batte tutti insomma
E più alta natalità né per le imprese nel Sud
Poi ci sono le regioni che si distinguono ma reati
Questo giorno ormai lo diciamo da anni non è tutta una cosa insomma l'Abruzzo la Basilicata
Le Puglie qui c'era poco fa il sindaco della Basilicata non vedo più che esce molto dato da fare con buoni risultati l'Abruzzo la Basilicata la Puglia solo una posizione diversa rispetto alle altre regioni del Meridione
C'è voglia di fare
Voglia di lavorare e voglia di intraprendere
E poi ci sono dei casi internazionali che dicono che si può l'Irlanda dice che si può il Galles dice che si può così la Spagna parte del Portogallo cioè non sono impresa impossibili e ricordiamoci che il Veneto non è sempre stato ricco io ricordo qualche decennio fa il Veneto era povero
Dunque il Veneto di oggi dice si può si può
Si può ma allora quali sono le cause generali di questa situazione invece del tutto insoddisfacente
Presidente Coviello del tutto insoddisfacente non così promettente
Sono secondo me tre la prima causa è
Certo che è venuto meno l'intervento straordinario e che non è stato sostituito da un intervento ordinario adegua insomma questo è sotto gli occhi di tutti noi sappiamo che gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del diciotto per cento rispetto al novantuno
E che gli investimenti in opere pubbliche
Si sono ridotte del cinquanta per cento rispetto al novantuno
Quindi questo intervento ordinario che doveva prendere il luogo di quello subirà
La seconda ragione e la globalizzazione che ha aspetti positivi ma può avere anche aspetti negativi
La globalizzazione significa più concorrenziale e quindi che è chiaro che se c'è una regione che è parte meno competitiva con la globalizzazione subisce le conseguenze negative
Le aree più deboli cioè tendono a essere penalizzate
Dalla
Maggiore concorrenza dalla caduta degli steccati protettivi no
A meno che e questa è la terza condizione
Non vi sia una politica economica adeguata che consente alle aree deboli come è successo appunto in Irlanda nel Galles in parte della Spagna e Portogallo b accrescere la propria competitività e di avvantaggiarsi della globalizzazione
Stone precisamente dicendo che la politica economica adeguata non ce sta
Non c'è stata perché e qui debbo fare una critica alla scuola a cui io appartengo
Perché vedete l'equilibrio del bilancio pubblico questa scuola è quella che ha teorizzato gli effetti negativi del disavanzo pubblico in contrapposto a Keynes l'equilibrio bilancio pubblico secondo me è importante alla lunga non si può andare con disavanzi e debiti pubblici crescente ma non è una condizione sufficiente
Anche qui come la flessibilità anche l'equilibrio del villaggio il pareggio di bilancio pubblico è una condizione necessaria ma non sufficiente a promuovere lo sviluppo dell'economia e del resto basterebbe una somma considerazione
Nell'Unione Sovietica per legge il bilancio pubblicare in pareggio
Ma non ci risulta che questo sia stato sufficiente a provocare sviluppo crescita e creazione di ricchezza nell'Unione Sovietica
è una condizione necessaria ma certamente non sufficiente e tutte le carte sono state puntate sulla condizione necessaria che però si è rivelata puntualmente insufficiente
La globalizzazione diceva è una fra le cause però la cooperazione è un vantaggio di cui in Meridione potrebbe percepire le conseguenze
La globalizzazione tende a far superare eh il limite è rappresentato dalla scarsità di capitali
Perché col movimento di capitali
In fondo il poi l'Unione europea e quindi fonti strutturali sono sono l'effetto della globalizzazione
Quello circolo vizioso vi ricordate che diceva basso reddito basso risparmio Bassora formazioni capitale a basso reddito si può superare grazie alla globalizzazione se si richiamo ai capitali esteri
Però oggi c'è un altro di circoli viziosi che non funzionano
E questo vi propongo se c'è qualche ricercatore giovane che vuole sviluppare cosa può farlo non non non metto il Copyright
C'è un altro circolo vizioso e circolazione sulle disoccupazione
Bassi consumi
Bassi consumi basso reddito basso disoccupazione alta disoccupazione cioè oggi c'è un circolo vizioso siamo spera il tavolo sperimentando in Italia nel Meridione diverso da quello che passava per il capitale per il risparmio e passerà i consumi qui non si consuma una famiglia in cui c'è il dal dramma della disoccupazione dura a lungo tira la cinghia
E tirando la cinghia
Lo sviluppo non parte
è un nuovo tipo di di circolo vizioso che sta sotto gli occhi vago collazione ci ha aiutato a superare il circolo vizioso via capitali scarsità di capitali adesso con la disoccupazione c'è il circolo vizioso
Via bassi consumi e questo bisogno trova il modo di sorvegliarlo l'ultima considerazione chiudo perché mi fanno segni però non compaiono i professore di questi ritardi
Bisogna avere il coraggio quando si parla del meridione di porsi problemi anche più Spinosa
E io Pregola libri messi di dedicare possibilmente un prossimo lavoro al ruolo dell'immigrazione straniera rispetto allo sviluppo del Meridione
Perché non lo trovo sempre abbastanza percepito
Qui le possibilità sono due vengono o
Con la mobilità disoccupati meridionali si trasferiscono nelle condizioni necessarie al nord e non è un'alternativa molto allettante ma è una delle possibilità però seminario da veda rivelarsi lavoratori stranieri adeguati perché dovrebbe prendere questi o comunque si riducono le opportunità per queste l'altra alternativa più allettante quella per la quale anche la linea ci si imbatte è che le imprese vengono al Sud dove trovano i lavoratori
Dove c'è abbondanza di lavoro ma se le imprese trovano la soluzione del problema del lavoro con l'immigrazione straniera là dove stanno
Cioè un minore un motivo in meno pervenire nello del sud so che è un brutto problema problema spinoso so che la solidarietà ci spinge altre cose però gli economisti dovremmo tanto sentirla pulsione di sentimenti devono guardare le cose come stanno allora per cortesia il Di Mezza fateci una bella analisi sul ruolo dell'immigrazione straniera rispetto al problema della disoccupazione né soggiorno grazie grazie
Ha chiesto di anticipa il suo intervento del dottor Paolo dal Rillo prima Italia parola
Consentitemi di dare lettura di una lettera del governatore è un po'un atto di orgoglio ma penso che ce lo perdonerete avevamo pregato il regolatore Fazioli
Partecipare alla presentazione e Luini ha risposto questa lettera signor Presidente le sono grato avrebbe rivolto l'invito a partecipare
Con un intervento alla presentazione del rapporto annuale sull'economia il Mezzogiorno che la sua associazione ha programmato per il diciotto luglio a Napoli è un appuntamento importante un'occasione sempre particolarmente attese in grado di offrire a tutti responsabile azione pubblica operatori economici un'analisi attenta curato dei problemi congiunturali e strutturali dell'economia non sul Mezzogiorno
Con convinta partecipazione avrei aderito al suo invito non mi è stato possibile perché quel giorno debba assolvere a un obbligo istituzionale un'audizione parlamentare assolutamente inderogabile
Vorrei però che la banca potesse essere comunque presente alla manifestazione che anche quest'anno ne sono certo manterrà alta la sua funzione di rappresentazione rigorosa della realtà economica e sociale del Mezzogiorno
E soprattutto di stimolo alla riflessione all'approfondimento dei numerosi problemi
Che ancora ostacolano il pieno utilizzo delle potenzialità il raggiungimento di più elevati traguardi di sviluppo
Ho dato allora in carica al dottor Vincenzo pronto Lido direttore centrale per l'area Banca centrale mercati di rappresentare a Banca d'Italia
A luglio che svolgerà specifico breve intervento chiesto udienza e cortese tramite per porgere a lei e a tutti i flussi partecipanti il mio più cordiale augurio di buon lavoro e i migliori saluti
Do la parola al dottor pronto Lillo
Mi esime
Dal portati interessamenti del clown attore che apprezza molto l'opera di questa
Associazione per lo sviluppo peripezie giorno come tutti voi sapete
La Banca d'Italia attenta ai propri del dualismo
Sin dal governatore Menichella in una soluzione di continuità
Oggi sta accentuando il proprio impegno dell'analisi dedicata alla carta locali
Protesti voglio il significativo ampliamento delle funzioni di recente assegnata
Alle filiali per quanto concerne l'evoluzione dell'economia locale la pubblicazione
Con riferimento alle soluzioni politiche regionali
Io monto dominata dal gol di riparazione dei mercati come ricordava stamattina il presidente Falcone
Il problema attuale e accrescere la produttività dell'inglese stimolante in dotazione tecnologica e la ricerca
Tema si quali incrociatore sia ampiamente soffermato dell'intervento fatto qualche mese fa all'università di Lecce
Pertanto dopo interventi pregevoli ad ampio spettro
Fatto da ittici ed elevatori io intendo soffermarmi su un problema strutturale ridurre va la palla al piede qui si riferiva
Il dottor Averna ho la zavorra cui si riferiva il il professor Giorello
Marzano
Intendo profittare di questa occasione
Per parla di un nodo strutturale che la dotazione di infrastrutture del Mezzogiorno
Verso questa scelta mi porto il sindaco di esperienza professionale sia diciamo l'esperienza acquisita sin dal mille novecentonovantatré in qualità di amministratore della Banca europea degli investimenti
A cinquant'anni come il dall'istituzione casse bel soggiorno come e ampiamente documentato di un rapporto Svimez Isso non appare più comunale quindi forma dei Trapeze economica fondata sull'economia di sussistenza e priva di infrastruttura fondamentale
Oggi l'economia meridionale altamente variegate
Aree di grave ritardo mal collegate carenti di beni e servizi pubblici essenziali coesistono con aree di intenso sviluppo proiettata verso i mercati internazionali o impegnate delle tecnologie più avanzate
Tuttavia integrato indicatori ma che economici concorrono univocamente ha rappresentato un quadro complessivo di disagio sociale e di arretramento rispetto al cammino percorso dal resto del Paese ed ai principali Stati dell'Unione
Il tasso d'occupazione dalla popolazione in età di lavoro
Più basso
Nel mondo industrializzato il PIL procapite pure sostenuto e nuova ingenti flussi migratori verso il resto del Paese negli ultimi vent'anni cresciuto assai lentamente
Rispetta centro nord est tornado si valuti i primi anni cinquanta il tasso di accumulazione decenne talmente al di sopra di quanto testé paese dorma i cinque anni ne scese sensibilmente al di sotto
In un'epoca di globalizzazione di poeta unica le opportunità di sviluppo si sono moltiplicate
Il mondo si è allargato e l'ambiente ma che economiche offre per la stabilità di cui ha bisogno le decisioni d'investimento
Per cogliere i benefici dava maggiori detrazioni internazionale i sub deve far leva sui propri vantaggi comparati
Ciò di cui dispone è una forza lavoro abbondante giovane con larghe fasce di al pascolo esazione un'imprenditoria diffusa soprattutto le produzioni tradizionali tipiche del made in Italy
Vincente risorse naturali è un ricco patrimonio di testimonianze storico culturali
A mio avviso è compito dello Stato perseguire gli equilibri del Po dell'opportunità nelle diverse aree del Paese non far mancare le precondizioni di uno sviluppo altra centrale
Non sempre in passato l'intervento pubblico è stato efficace nel perseguire tale disegno
Bisogna però ammettere ed è stato ricordato questa mattina che Lazio di riequilibrio regionale si è fatto ultimamente più selettiva
O sostegni indifferenziato la domanda
Sono subentrate politiche di offerte che mette in primo piano i fatto di crescita più rilevanti di capitale umano il capitale sociale le risorse ambientali
L'incentiva gli investimenti hanno ricominciato a incidere sulle decisioni localizzazioni produttive del Mezzogiorno
Le politiche di privatizzazione e liberalizzazione realizzata su scala nazionale hanno fatto sentire i propri benefici benefici effetti anche sulla capacità competitiva delle imprese meridionali
Resta tuttavia ondivaghi produttività fra le due aree del paese che rispecchia minore economie esterne
Da di giuntura meno efficienti i mercati prodotti di fatto il produttive alcuna insoddisfacente qualità e quantità di infrastrutture materiali e immateriali come ricordava il presidente Bassolino a un impoverimento relativo del capitale sociale
Mentre quest'ultimo potrà buttarsi da fattori di debolezza elemento di propulsivo dalla testa sulle voci di ricettazione
Si notano già segnali di miglioramento della funzionalità dei mercati soprattutto è ora possibile ricominciare la commozione del capitale pubblico
Rappresentato dei grandi investimenti delle vie di comunicazione e nei servizi di pubblica utilità ritornando all'ispirazione alcolici Davide della politica brigatisti
La ripresa di questi investimenti favorita deceduto recupero la spesa pubblica adesso destinata può contare su innovazioni normative e sull'esperienza accumulata in ambito internazionale
Su quest'ultimo punto decisa appunto sul sul fare qualche considerazione aggiuntiva
La Svimez dedicherà sempre grande attenzione a provvedere infrastrutture anche questo rapporto l'intero capitolo decimo e dedicato alle infrastrutture
In un'ottica a mio avviso più programmatoria che di spinta donazione più attivi più attiva dinamica incentrate sulla su pochi grandi progetti chiavi da proporre al settore politico indicatore sintetico di dotazione infrastrutturale porta del rapporto di quest'anno mostra nel decennio ottantacinque novantacinque un netto miglioramento della situazione delle regioni italiane
Ed in particolare di quelle meridionali rispetto agli altri quattro tanti Paesi europei
Se l'altro nell'ultimo quinquennio in un perito a cui a seguito della soppressione della Cassa per il Mezzogiorno
è venuta a diradarsi e la capacità progettuale di cammino percorso dagli altri Paesi a giudicare dalla qualità e dalla tuberosità dei progetti finanziata da banco europea degli investimenti
Sempre per sembrerebbe Stato essere stato più festoso
Non sono poco le regioni del Mezzogiorno cristallini in fondo all'oratorio delle regioni cinque principali sta dell'Unione
Per Mario permane un carattere in tutte le principali capitoli di infrastrutture particolarmente cospicuo nel settore dell'energia e delle terre telecomunicazioni soprattutto di quelle più avanzate
Il mio convincimento fermo che è l'arricchimento infrastrutturale del territorio sia la via maestra per accresce la stessa efficienza delle politiche vicentino azioni
E che l'impegno pubblico in questa direzione debba gradualmente sostituire quella delle IGT Lazio di finanziare vicinali interni di produttività le imprese localizzate nel Mezzogiorno acque del resto d'Europa
Perché questo perché le infrastrutture consente una riduzione dei costi di produzione è un aumento dalla produttività con effetti positivi sulla competitività dell'impresa e sulla capacità di attrarre iniziative produttive in assenza di infrastrutture adeguate
Le imprese tendono ai trenta rizzare funzione produttivi improprie accrescendo oltre misura la propria integrazione verticale
è indispensabile colmare il divario che si presentano la stessa dotazione di infrastrutture più tradizionali
Un'efficiente rete ferroviaria un sistema di nodi logistici che permettono l'intermodalità del trasporto di merci e passeggeri
Sono essenziale per Romano la presi e città riferì si sa deve Corbin regionali
Accrescere la mobilità interna di lavoratori allargare ad inizio di mercato bloccare farebbe Che pormi rispecializzazione nell'offerta di servizi avanzati dell'impresa
Anche di quelle legate alle nuove tecnologie dell'informatica e delle telecomunicazioni
Un caso in cui la dotazione infrastrutturale del territorio accresce direttamente alla competitività dell'offerta di servizi commerciato a livello internazionale è quello del turismo
Una delle vocazioni naturale del Mezzogiorno
I dati sull'andamento delle presenze turistiche degli ultimi anni risultano incoraggianti
Nel novantanove affronti un aumento del tre virgola quattro per cento delle presenze turistiche per vitale nel suo complesso nel Mezzogiorno lo ma intestate cinque al sei per cento all'incirca il dieci per le presenze straniere
Lo sviluppo del turismo e tuttavia ancora inadeguato rispetto alle potenzialità
Legata alla crescita dei redditi e avete capito la popolazione nel settantasette esso deteneva una quota di mercato pari a solo il ventitré per cento delle presenze turistiche di connazionali e a quattordici per cento di quello di stabilire immagini miglioramento dell'efficace la promozione turistica sono assai ampio
Lo stesso non programma di sviluppo del Mezzogiorno
Punta su questo settore
La sua promozione richiede elevati investimenti
Nella valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e paesaggistico una pubblica amministrazione efficiente informatizzata ingrati promuove l'opportunità esistenti racconta impatto esce l'offerta di musei teatri siti archeologici attrezzati cento di restauro
Soprattutto è necessario assicurare la fruibilità di quest'offerta mediante facili accessi parcheggi sicurezza personale
La componente di vede pubblica posseduta posti infrastrutture dipende dalle esternalità che vengono prodotte
Questa comporta l'intervento pubblico che poco utilizzassero nell'abitazione di gestione diretta all'opera nel mero finanziamento la stessa nella vedo regolamentazioni interni di qualità pezzo accesso infide nelle iniziativa politica tesa a risolvere i i problemi di coordinamento tra i diversi centri interessa
Sta perdendo di importanza la tradizionale impostazione che faceva corrispondere automaticamente all'andatura pubblica del servizio va be'ci sita di provvedervi con capitali pubblici
Molte forze spingono nella direzione di un pianti ricorso all'iniziativa privata attraverso l'utilizzo della finanza di progetto
La prima tiene all'esigenza del bilancio pubblico stretto tra la necessità di ulteriori serramento e le crescenti capacità di iniziativa degli enti locali avanzamenti sono auspicabile nelle intese istituzionali di programma fra governo regioni su un altro versante gli enti locali hanno la possibilità di ricorrere a tasse di scopo per la depurazione decapitare investite dalle opere pubbliche nonché di reperire le risorse necessarie direttamente sul mercato finanziario
Con un più immediato controllo dei cittadini investitore o subire dei fondi raccolti anche qui Napoli ha fatto delle emissioni sul mercato obbligazionario
Il segmento dei servizi di pubblica utilità finora imperniato su impresse municipi municipalizzate
Si va aprendo a confronti concorrenziale sotto la spinta di processo di razionalizzazione produttiva istituzionale
Nel Regno Unito del Galles in Francia non esiste non esistono Società Boris municipalizzate per l'operazione dell'acqua ma sono tutte società private
E che hanno anche un equilibrio economico perché consenso a tutti i cittadini di fruire del del bene il principale
Per l'acqua
Per riqualificare eletto adeguata decrescente attesi della popolazione affetti servizi pubblici essenziali energica come dicevo poc'anzi trasporti parcheggi risorse idriche necessario fabbisogni finanziari assai vasto e dedizione
L'ultima riforma degli appalti pubblici
Dà spazio iniziative dei cosiddetti promotori impresa società di progettazione che possono prospettare alla realizzazione di specifiche opere capaci di autolimitare costo sopportato e pedonalizzazione con i ricavi generate l'applicazione di una tariffa l'intervento è capitale
Privato attraverso la verifica preventiva dei costi e dei benefici svolge un'importante azione di rotazione delle condizioni economicità del progetto e per questa via concorre ad una più efficiente allocazione
Delle risorse finanziarie anche pubbliche
E ora possibile anche il nostro Paese fa ricorso a un ampio nove di una modalità dalla costituzione di società miste pubblico-private
Al ricorso alle tecniche di project finance più che una carenza di strumenti si osserva oggi un sotto utilizzo di quelli disponibili
La finanza di progetto rendendo stringendo la correlazione tra il profilo reddituale dell'iniziativa e le modalità di copertura finanziaria la sua abitazione focalizza l'attenzione di tutti i soggetti che intervengono nel processo sulla validità del progetto
E la cui tipologia di opere può essere inopportuno o difficilmente realizzabile porta a carico dell'utenza le specie di piante manutenzione anche in questo caso l'esperienza di altri Paesi Regno Unito Spagna e Portogallo ci offre tecniche volta ad evitare che gli olio ricordi caro infine degrado invidiabile sui bilanci pubblici
La pubblica amministrazione stipo arco di imprese private contratti per la progettazione la realizzazione e la gestione di tratte della rete stradale affidata ma in concessione per il quale lo ha previsto il pagamento di un pedaggio i concessionario viene remunerata l'amministrazione mediante le cosiddette tariffe ombra Shadow torso determinate sulla base delle fili dell'effettivo utilizzo dell'opera
I sistemi debba dette ombra consente di diluire l'onere a carico dello Stato per la durata la concessione mentre il privato ad interessi retta Banti di ripiene efficienza rimpianto per incentivarne l'utilizzo una corretta pratica contabile imporrebbe l'evidenziazione di questa forma di debito pubblico va peraltro e dovuto presente poiché del Lungo perito la spesa verrebbe finanziata dalle maggiori entrate per raddrizzare innalzamento del prodotto potenziale e che Larizza azione sovente più difficile di contributi a valere sui fondi strutturali comunitari
Un ruolo di rilievo spetta al sistema creditizio come è stato poc'anzi ricordati
L'intermediario operando a livello nazionale ed internazionale concorrenza dei singoli progetti fornendo la propria si Vertis valutativa il tipo di fidanzamento più adatto all'iniziativa
Tra i servizi offerti dalle diverse tipologie di intermediari esiste un nesso di complementarità che può favorire l'abitazione di un maggior numero di infrastrutture tale complementarità è ancora più forte quando per la copertura del piano di finanziamento verrà attivato risorse del bilancio comunitario
Ricordo che per riferito due mila due mila sei sei circa la metà dei ventiquattro mi dei ventiquattro miliardi di euro stanziata dall'Unione
Per le regioni Italia dove Bettino uno riguarda opere infrastrutturale
Per le opere di maggiore dimensione particolarmente importante con cui ci vedo le istituzioni finanziarie internazionali tra queste frodi specifico è svolto dalla Banca europea degli investimenti
Braccio finanza dell'Unione Europea nella realizzazione d'obiettivo prioritario della coesione economica e sociale tra i vari paesi membri
Il sostegno finanziario della Bei
è rilevante per l'ammontare delle risorse che l'istruzione gradi mobilitare
Per le condizioni di costi durata per la cura posta dal poteva ambientale per la capacità avvertito di fungere da catalizzatore degli interventi comunitari e delle banche commerciali
Peraltro il concorso va bene è stato determinante per la copertura finanziaria di investimenti destinata ad autorizzazioni infrastrutture del nostro Paese l'Italia risulta il principale pentito di finanziamenti con circa ventitré mila miliardi di lire nell'ultimo quinquennio
Peraltro si è fatta significativa la richiesta di paesi che ha vinto appese decisi prima di ammodernamento infrastrutturale Spagna Germania e Portogallo
L'esigenza di ridurre il divario infrastrutturale rispetto agli altri Paesi richiede un miglioramento dalla nostra capacità progettuale un'accelerazione del processo decisionale una maggiore efficienza e snellezza operativa nel Lazio dal punto di vista azione
Veramente impressionante certi ricordava stamattina e direttore padovani che IPA da sette per cento del tempo impiega per del per la costruzione per l'effettuazione d'opera pubblica sia utilizzato in aspetta amministrative che sono il venti ventuno per virgola sette per cento riguarda l'effettivo impiego nella nella
Nella costruzione dell'opera
Analisi del mercato di riferimento estive ritorna economiche finanziarie progetti sono essenziale su questo aspetto sono le istituzioni creditizie che devono individuale devono dare il loro contributo dal momento che le banche locale che sono più diretto contatto come automatico infrastrutture sono le prime ad avvertire quello che sono esigenze del territorio
Dall'impegno infatti libertari di attività e di Rita assistenza agli operatori discendono interessato porti a dire zitto
Mi sia adesso è consentito trarre alcune conclusioni
Oggi siamo in presenza di un favorevole ciclo dell'ordine mondiale è stato ricordate più volte questa mattina
Per le europee ha ripreso vigore e lo stesso andamento economico il nostro Paese ha imboccato un sentiero di maggiore sviluppo
In mezzo al giorno può e deve inserirsi del processo di crescita la corsa delle distanze con il resto del Paese mettendo a frutto le notevoli risorse umane materiale di cui dispone
Per accompagnare lo sviluppo la struttura finanziaria e paese deve ricercare la massima efficienza anche per mantenere all'interno le leve decisionali del sull'allocazione dall'abbondante risparmio che si forma in Italia analogamente nell'ambito del ridisegno che le forze dalla competizione stanno realizzando nel sistema creditizio nazionale i processi di integrazione devono migliorare la capacità di cogliere tempestivamente e soddisfare i bisogni dei sistemi produttivi locale
La politica volta a ridurre le diseconomie esterne essenziale per accrescere la produttività degli investimenti delle regioni meridionali
Funzionale a questo obiettivo il miglioramento dotazioni di infrastrutture attraverso un più efficace coordinamento tra amministrazioni centrali locale
A livello centrale l'impegno vada subito e concentrati su pochi Grandi Progetti relativa dotazione di una dei dei trasporto efficiente che avvicini Mezzogiorno avesse paese all'Europa
Facevo scambi di beni e servizi e momento e persone consenta il decollo dal turismo
A livello locale vantato una decisa spinta verso la ringrazio di progetti che accrescono Offerta e l'efficienza di pubblici servizi condizione primaria per il rafforzamento della capacità produttiva dell'impresa
In questa azione e necessari coinvolge il risparmio privato sfruttare l'apporto di cospicui fondi strutturali beneficiate supporto agli intermediari bancari le distruzioni finanziati internazionale un'azione così strutturata può in prospettiva accresce l'efficienza gli stessi incentivi finanziari
Ridurre il loro peso favorirà localizzazioni investimenti produttivi fare invece l'offerta di servizi avanzati e per le imprese anche legate alle nuove tecnologie dell'informatica delle per l'ubicazione
In Mezzogiorno si trova nella possibilità di poter conseguire progressi significativi
Realizzare un salto tecnologico grazie all'elevata presenza di risorse va lavorative giovani qualificate aperto alle nuove conoscenze come ricordare questa mattina il presidente a Brindisi
La partecipazione di queste risorse al processo produttivo allevierebbe il principale problema e Mezzogiorno la disoccupazione rendendo concreto il diritto al lavoro su cui poggia vanno staccate costituzionale grazie
Verso grazie presidente io sono l'ultimo della
Fra le cose velocemente anzitutto un mento presidente della dell'Istituto Banco di Napoli presso Giannola e anche alla alla Svimez nella persona del presidente sudanesi e del direttore dottor Padova la vera c'è tanto l'invito attenere qui la nostra città presso il Banco di Napoli la presentazione del Rapporto Svimez due mila
La della
Di Napoli come città di servizio per il sud che è stata oggi sollevata mi è molto piaciuta ed è infatti con questo spirito che noi al Banco di Napoli lavoriamo così come siamo profondamente inserito le dinamiche economiche e sociali del Mezzogiorno continentale
Dopo il tutte leggo antiche sono state dette ritengo di poter contribuire
Limitando vedo vive una testimonianza concreta è la realtà del mito così come noi non di quello che sta accadendo qui nel Mezzogiorno e di come noi viviamo questa il filo conduttore degli argomenti trattati dettato è stato lo sviluppo del Mezzogiorno tutti
Premesso il Banco di Napoli certamente tra i soggetti più motivati
Vi soggiornò oggi occorre s'
Di sostenere le spinte positive
Alle modificazioni in senso migliorativo dei più radicati chi di debolezza del sì
Di transizione
E dell'intervento sta ci ha restituito una realtà per certi aspetti nuova rispetto al passato la maggiore ed anche improvvise esposizione dell'economia al mercato e alla concorrenza
Una volta esaurita la carica
Sta progressivamente Fo favorendo l'affermarsi di una
E sta facendo una alcuni vizi è molto interessante
Pendenza del cambiamento che coinvolge anche la pubblica amministrazione locale con Comuni Province e Regioni
Brando da alcuni
O lo molto più incisivo per lo sviluppo del territorio
Io di un processo di rinnovamento istituzionale di questa crescita ne sono personale
Pone come lo era
Presidente professor Falcone
Imprenditori amministratori pubblici capaci di cogliere le opportunità
E molto il lavoro che era
Per trasformare questi si
Intensa ancora deboli e fra me
Ma che ci sono in crescita forte e diffusa
Il rallentamento della che
Del rapporto del novanta del novantanove
Testimoniano la debolezza prodotti
Scarsa presenza di forze auto procura
La relegò nomi meridionale c'è quindi bisogno di sostegno
Formenti duraturi nel medio-lungo periodo il Mezzogiorno attualmente in fermento ha difficoltà a trovare
Lancio necessario spesso a causa
Ali oggettivi
Sono profondamente convinto che si sarebbe
Sia lo strumento che con maggiore efficacia tra gli altri disponibili
La mente va sia lo strumento che come giorni efficace competenze pervasività sul territorio posso offrire il sostegno di cui c'è bisogno
Colare impostazione della funzione credo
Di supporto alle imprese e gli agenti economici
Rispetto delle corrette
Vento e quindi con impostazioni creditizia di carattere privatistico e di mercato
Di Napoli da questo punto di vista sta conducendo nel Mezzogiorno punto in particolare al sostegno di quattro obiettivi lo sviluppo delle piccole e medie imprese
Delle infrastrutture
E inoltre il contributo alla crescita culturale da civile del territorio servito siamo certamente pronti a collaborare io di nuovi strumenti
Che possono aumentare la disponibilità di capitale privato locale
Tutti che sostengono
Nel comparto delle infrastrutture sono senz'altro importanti le occasioni offerto
Che dal progetto sane
Di progetto
Banco a posto Inès
Le diverse azioni The
E lo sviluppo di operazioni di questo tipo sul territorio ora ci proponiamo con particolare forza
Un ruolo di affiancamento
Amministrazioni locali
Prenditori volto a sostenere operati
E gli investimenti in infrastrutture
Lo rivestimenti questi ultimi che vanno intensificati considerando
Evidenzia il rapporto la forte caduta segnato
è importante e prioritario soprattutto quello le
Telecomunicazioni strumento fondere
Per consentire alle
Sui principali mercati di sbocco e questo è un concetto ribadito nel rapporto che condivido particolare
Strutture l'Agis
Con una più incisiva e
Un contesto territorio
Territoriale e di porre le condizioni per uno sviluppo realmente competitivo
Si è sono state dedicate in questi ultimi anni allo sviluppo dei sistemi locali di impresa concordo con l'importanza assegnato dal rapporto lo strumento della programmazione negoziata
Pare l'apporto che il Banco Adam
Il territorio
E ancora notevoli sforzi messi in campo dalle amministrazioni e da tutti i soggetti locali coinvolti e questo un comparto in cui il Banco di Napoli operatore leader
In questa prospettiva
Cere un'attività di appoggio degli enti locali i quali anni oggi acquisito ulteriori e più importanti facoltà proponendosi come nuovi soggetti e come nuovi protagonisti occorre in buona sostanza Ayub le amministrazioni a progettare
E noi ce lo proponi
In particolare offrire il loro contributo nella fase di project management attività indispensabili
E per far decollare i progetti
Molto attento alla cultura e alla potenzialità
E delle attività culturali come da più parti osservato la cultura
Sud soprattutto delle non
Beneficio dall'avvento della cosiddetta nuova economia che è un
Noleggio bei
Sorretto pure dal punto di vista non seconda
Vento delle qualità progettuali
E istituzionale
Il nuovo assetto del va
Che si sta perfezionando
Terio respinta a questo nostro ruolo
Rendo una speciale fondatezza alle prospettive di crescita della banca e del territorio l'integrazione nel gruppo Sanpaolo IMI assicura al Banco di Napoli nuovi e più forti strumenti per operare nel Mezzogiorno e quindi per otto
Quell'incisivo contributo con cui vogliamo e dobbiamo sostenere i progetti di sviluppo meritevoli che sono prossimi a partire le difficoltà ci sono ma le difficoltà che incontriamo amo opporre l'ottimismo
Era previsto un dibattito ma penso e dato allo
Grazie ancora lo
Professor previa diciamo arrivederci al due mila euro