"Legami di memoria" presentazione dell'Associazione e del libro "I ragazzi di Paolo" (Ed. Arci) - organizzato dall'Arci (presso Villa Niscemi)

Andiamo dell'Arci
E un grazie a tutti per essere intervenuti iniziamo legame di memoria dopo aver visto questo video che era un contributo che l'associazione per la pace contro la mafia per i diritti del cittadino ha voluto dare a questa serata abbiamo andata prima dell'inizio della manifestazione
All'Arci intende come dire rispetto a queste proposte dare possibilità di visibilità quanti si auto organizzano e mantengono alta la tensione antimafia l'impegno civile
Legami di memoria
Ormai appuntamento conosciuto
Che ogni anno realizziamo
Come associazione insieme Rita Borsellino
Per ricordare la strage di via D'Amelio
Ed è un momento che abbiamo sempre pensato
Quasi con caratteristiche della dell'intimità
Momento in cui ci si raccoglie come persone
Ci si riconosce ci si incontra
Sì conferma
Un impegno
Stasera legame di memoria e
Tutto incentrato sui ragazzi di Paolo
Questa
Nuova associazione questa nuova rete
I ragazzi
Finora grazie
Sparse per tutto il nostro Paese
Di persone che hanno conosciuto Paolo Borsellino invita come i giudici Teresi giudici implichi giudice Ingroia
E gli altri ragazzi che hanno scelto l'impegno civile
Dopo il sacrificio di Paolo dell'uomo e della gente degli agenti della della sua scorta
è una iniziativa molto bella
Che nasce all'insegna dell'impegno civile
Che nasce l'impegno che nasce all'insegna della gratuita
E dicevo nella presentazione del libro che l'Arci avuto il piacere di pubblicare
Che oggi più che mai
Tutto il momento antimafia tutti noi
Per continuare sulla strada della libertà abbiamo bisogno molto di questi contributi abbiamo bisogno di queste esperienze impegnate di replica impregnate di di verità è un altro passo dentro un percorso deliberazione che questa nostra terra questa nostra Regione ha iniziato con grandi sofferenze
Che porta avanti con grande difficoltà grandi conflitti
Ma è un percorso che ognuno di noi ha il dovere con l'impegno provvedeste Moni Anza proprio presenza attiva di rendere assolutamente irreversibile
Come procederemo stasera saranno e una serie di interventi soprattutto testimonianze come vedete non abbiamo messo neanche il tavolo non è un conferenza non è un dibattito sono delle testimonianze
Di vita personale dei contributi che nascono dall'esperienza personale
E questi contributi saranno intervallati con i canti
Delle di queste tre corali
Di cui due
Fanno parte dell'associazione polifonica già rese e che sono la Ionio pueri
E la musica nuova l'altra è la sine nomine sono tre corale che ringrazio raccolto il nostro invito sono qua ovviamente in forma solenne gratuita
Un nuovo una di queste corale mi pare sine nomine se non erro viene da da Gorizia direttamente da Pechino ad una rassegna nazionale
Ci troviamo con loro perché hanno ottenuto un bellissimo terzo posto
Sono con noi perché non lo sono anche loro un'associazione di volontariato e che testimoniò attraverso l'impegno musicale
La loro tensione civile
Prima di dare la parola l'assessore Giuseppe Bruno anche porterà il saluto e l'amministrazione comunale
Volevo leggere un messaggio che mi ha consegnato Rita Borsellino
E che viene da Nino Caponnetto
Amici miei palermitani amici del cuore purtroppo le mie condizioni di salute non non mi mi consentono di partecipare alla presentazione del volume ragazzi di Paolo
Non posso tuttavia non ricordare in questo momento così carico di memorie che per otto anni dopo la strage di via D'Amelio
Negli innumerevoli miei incontri con i giovani ho sempre accostato il sacrificio di Paolo a quello dei martiri cristiani
Per la serena consapevolezza con cui esso fu accettato e vissuto
E mi è di grande conforto sapere che quelle mie parole hanno avuto l'autorevole avallo del comitato di storici incaricato dalla Santa Sede individuare per quanto possibile i marchi del ventesimo secolo
Ebbene esso ha inserito in tale triste glorioso elenco Paolo Borsellino assieme ad altri caduti per la giustizia come il giudice Rosario Livatino e l'avvocato Giorgio Ambrosoli
Comincia solo ora forse a capire quel sorriso che riapparve come per incanto ad illuminare il volto di Paolo nel momento stesso in cui egli ci lasciava quel sorriso che non dimenticherò mai
Vi abbraccio forte vostro nonno fino
Ora invito Giuseppe Bruno
Intendo mi impone di incolpare dovendomi forse un po'scusare da amministratore questa brutta figura credo di avere il dovere ancora doppio di essere breve
Voglio innanzitutto ringraziare anche a nome dell'amministrazione hanno per il sindaco il vicesindaco che stasera non posso essere presenti lacci per avere organizzato questa serata
Vi ringrazio perché soprattutto ci consentono questa riflessione collettiva questo occasione per il ancora volta riflettere su cos'è la mafia su che cos'è la mafia la nostra città su quello che l'impegno per la legalità nella nostra città
E soprattutto per le rinnovare ognuno di noi secondo le proprie competenze secondo i propri ruoli secondo le proprie partecipazioni nelle istituzioni nella società civile ancora una volta un impegno per le la legalità
Insieme a un gruppo di persone a un gruppo folto di persone il ventitré maggio abbiamo organizzato abbiamo voluto di lanciare insieme anche a tanti amici dell'Arci delle altre associazioni del volontariato semplici cittadini
Abbiamo voluto organizzare un momento un momento l'Albero Falcone di riflessione sulla base di un documento nel quale soprattutto volevamo due spunti di riflessione e due preoccupazioni allo stesso tempo il primo quello del calo della tensione
Della sempre più continua assenza da parte dei cittadini alle manifestazione ai momenti anche riflessione collettiva come come quelli di questa sera
Il secondo motivo di di preoccupazione il fatto che dietro il silenzio della mafia militare del dietro l'assenza
è ormai sempre più frequente delle bombe probabilmente si nasconde un sempre maggiore una ma sempre maggiore presenza della mafia economica all'interno delle nostre all'interno alla nostra città
All'interno del nostro paese ecco per queste due riflessioni debbono portarci a un rinnovato impegno sulla base di questi dati sulla base anche delle riflessioni più qualificate che per l'anno in corso di di questa serata
Per un maggiore impegno di ognuno di noi
Ripeto ancora secondo quelli che sono i propri in ambito di negli ambiti di impegno da parte delle istituzioni da parte la politica evitando messaggi contraddittori che molto spesso vengono perché s'molto spesso si sono venuti anche ultimamente anche su fatti importanti anche sui processi anche sui ruoli delle procure anche sull'articolo quarantuno bis
Chi non hanno ancora una volta un impegno da parte la società civile è una presenza è un controllo da parte della società civile del territorio della città così come è avvenuta in quegli anni in quei mesi in quei giorni subito dopo
Le stragi rinnovando ancora per quanto di competenza degli enti locali per quanto di competenza anche del del comune della mia mi dell'amministrazione che io rappresento questa sera
Un impegno per un controllo per dare un controllo più capillare nella città per una maggiore verifica per una maggiore presenza anche l'amministrazione comunale una rinnovata presenza anche la città di Palermo io mi occupo di un settore quello l'attività sociali nelle quali probabilmente oggi dovremmo avere una maggiore attenzione anche dal punto di vista della legalità perché probabilmente oggi
Le attività sociali d'interesse mie le attività sociali quelle sono le cooperative anche mondi di volontariato di associazionismo che molto spesso nascono come funghi probabilmente dietro nascondono anche grossi interessi economici
Nascondono del business che posso essere anche d'interesse da parte di Cosa Nostra ecco concludo questo mio intervento di nazionalità una volta Ratchet ringraziando
Coloro che interverranno nel corso di questa serata ringraziando i soprattutto perché consentono a voce alta tutti quanti insieme di rinnovare un impegno Fini vuole una presenza di rinnovare una partecipazione per la legalità nella nostra città
Ringraziamo l'assessore Bruno
Sentiamo subito ascoltiamola ironia pueri
Bene ringraziamo Ionio pueri dell'associazione polifonica di Arese presieduta dal professor Paolo Amato ringraziamo la direttrice la professoressa Lucia contenenti
Diamo la parola al dottor Giancarlo Caselli
Venga
Se mi permettete ritrovati amici è passato un anno la Nostalgia prego di credere tanta
Essere qui è una circostanza che rimane triste
Ma ritrovando tanti amici a termine anche profili di allegria
E per me e per la cosa
Ricordo di Paolo ricordo
Di quelli che sono morti con lui
E ricordo che questa volta viene
Sviluppato attraverso
Una serie di considerazioni stampate
Pensieri riflessioni e memorie
Dei ragazzi di Paola io dalla cortesia pigrizia di Rita Borsellino
Ho avuto
Alcuni vostri questo libro
E voglio utilizzare
Per il mio intervento che sarà ovviamente brevissimo sembrano sempre previsti parecchie interventi
Alcune delle considerazioni che ne posso trovare
Mi rendo conto che in questo modo
Faccia torto a qualcuno faccia torto alla più parte di coloro che ha contribuito alla realizzazione del libro perché saranno poche le citazioni per forza di cose
In realtà si dovrebbero citare tutti gli interventi che compongono complessivamente libero
Perché tutti sono di uguale livello di fare l'amore con l'importanza di con le capacità di coinvolgere e ritoccare in profondo giocoforza per operare delle scelte le mie scelte arbitrarie del tutto casuale sono queste
Mi ha colpito
Tutti quanti ripeto colpiscono questi interventi ma per una serie di ragioni la mia attenzione si è fermata
Sull'intervento intitolato c'era il volto di tavolo
Che ci ricorda quante cose
Siano state fatte
In questi otto anni
Perfetto per la spinta per effetto del condizionamento perfetto che l'insegnamento per effetto della necessità che molti tantissimi di noi hanno sentito dentro
Di fare di agire di operare ricercare e costruire qualcosa di nuovo di diverso anche
Se non soprattutto perché Paolo non c'era più è contrario non c'erano più
Tutti gli altri che in quell'estate di otto anni fa hanno perso la vita
E questo è
Un pezzo deliberò che ci racconta
Di come nel volto di questo o quel preside
Ci sia in realtà rivolto di Paolo
Di come in tanti anni di impegno sociale
Siano tanti volti di Paolo che si sono incontrati tanti miracoli ai quali si è assistito ogni volta ritrovando il volto di Paolo
In quello di chi questi miracoli riuscirà a realizzare
Il mille difficoltà per fare qualcosa di nuovo
Nelle scuole nelle parrocchie
Comunque ci si potesse ritrovare insieme per discutere di queste cose dopo averne discusso trarne spunto per provare a rinnovare
Questo pezzo questo pezzettino questo tassello di un mosaico complessivo ogni volta magari tali e tante difficoltà
Per riuscire a compiere un miracolo ma ogni volta riconoscendo né l'autore di questo miracolo di questo per il volto ritratto
Poi c'è un pezzo che si intitola prometto osservando
E si conclude con impegno solenne
Affermato con parole
Molto come dire a oli che anche serrato che vuol dire contemporaneamente terrò fede sarà utile essere vero conserverò
Non so cosa mi riserverà il futuro
Lascio alla maniera di mio genero aperto il senso del possibile la cosa certa è la volontà
Di rimanere fedele
Alla testimonianza di Paolo prometto
Servano
E Cristina che
Scrive queste parole
Sono molto belle che loro sovranità con loro carattere lo ripeto persino aulico
Io le ho un posto già anche perché mi si rileggeremo segnalamenti ho letto illusione quindi io anglicizzato un austriaco
Commettendo un errore che Cristina sicuramente non mi perdona
Ma è scappato
Ecco credo che in queste parole però ci sia un impegno che semplicemente di tutti
Tenere fede
Tenere fede alla testimonianza di Paolo cercare di essere utile cercare di servire cercare di conservare memoria esempio
Altri invece come don Roberto che lavora a Roma Rebibbia
Ritengono di non poter fare progetti
Non faccio progetti o promesse per il futuro
Prima di tutto perché ogni promessa è un debito e poi perché se si parla tanto si rischia di fare poco
Grazie a Dio però tutti coloro che ho conosciuto vicini a Paolo i posti
Sono un grande tesoro che non deve essere sprecato
Rimango sempre stupito di queste meraviglie
Comunque ci sono
Con l'affetto con l'impegno e don Roberto anche se non fa progetti conclude con l'impegno riservavo di Cristina e ci parla
Delle stesse meraviglie
Di cui ci aveva parlato Antonello
Osservando scorgendo ritrovando il volto di Paolo tanti altri volti amici
E poi
Ci sono le pagine
Di Antonio Di Vittorio che
Con
Paolo
Sono professionalmente
Cresciuti maturati da Paolo hanno imparato
Tutto quello che
Fa parte del loro
La radio culturale e professionale
E in particolare le loro parole ci ricordano
La capacità di tavolo di trasmettere l'amore
Per il lavoro dei magistrati
Un lavoro sembra difficile
A volte frustrante
Ma fondato su quella ostinazione nella ricerca della verità
Che consentiva Paolo Borsellino di non cedere mai
Neanche quando il capito spesso nel corso della sua carriera
Con la sua fermezza l'aveva fatto circondare negli ovattati palazzi di giustizia da diffidenze invidie
Ma licenze
In un isolamento costante
E allora
Per rendere
Come dire attuali
Le parole di Borsellino ma recuperando
Parole dello stesso Borsellino dirittura una testimonianza
Da Paolo Borsellino ha reso in un processo
Un processo relativo all'omicidio chimici
Ricordiamo quanto
Le difficoltà del mestiere di giudice
A lui ben presenti siano una costante di questo mestiere
Testimonianza di Paolo Borsellino
Nell'ambito del processo riguardante l'omicidio Chinnici
Tra la fine del mille novecentottantadue e la prima parte del mille novecentottantatré
Il consigliere chimici mi confido confidò Paolo Borsellino
Di essere stato invitato al caso di una persona
E di aver ritrovato anche l'onorevole Lima
Aggiunse che Lima in quell'occasione si era con lui con Borsellino lamentato
Di recente iniziativa dell'ufficio istruzione
E precisamente un mandato di cattura contro concerto imputato
E un altro mandato di cattura emesso da un collega di Borsellino contro un diverso imputato
E l'onorevole Lima lamentata che queste iniziative potevano essere interpretate come una forma di persecuzione
Nei confronti del partito politico cui esso onorevole Lima apparteneva ecco
Non soltanto come
La sua esperienza di vita
Tragicamente conclusasi
Ma anche come la testimonianza che sicuramente Borsellino considerava
Doverosamente qualunque
In tutte le manifestazioni della sua attività
Professionale perché siamo in grado di ricordare ricostruire
Una perenne testimonianza fino al sacrificio da parte di Borsellino che
Bisogna
Andare avanti
Nonostante
Le difficoltà che si possono presentare nonostante le incomprensioni
Nonostante gli attacchi che a volte ritornano come ritornelli di
Persecuzione nei confronti
Di questo o quel gruppo di questo con l'associazione anziché
Riconoscimento di attività
Doverosamente
Adempiute tecnicamente professionalmente ineccepibile circoscritta soltanto le eventuali responsabilità
Il determinate persone
Ecco
Voglio chiudere
Tornando un attimo sulla testimonianza di don Roberto
Che non fa progetti
Ma comunque c'è
Con affetto e con l'impegno perché voglio chiudere con questa testimonianza perché
Roberto il cappellano a Rebibbia
Da otto anni a Rebibbia
Stando sempre dalla parte degli ultimi in modo particolare persone che fanno di tutto per scegliere strade di morte
Che sono vittime di oppressione fisica o psicologica discriminati socialmente sono vittime di ingiustizie marginale anti incredibili povertà sociali economiche morali tutte situazioni che la maggioranza hanno come denominatore comune il carcere
Sono parole profondamente giuste
Sono parole che riguardano l'attuale mio impegno professionale
Sentirle dire in termini che condivido totalmente
Da un amico di Paolo che come tale che pronunzia che come tale si presenta insieme a tutti gli altri in questo libro e per me ulteriore motivo di richiamarmi anche nel nuovo lavoro ad esempio
Impegno costante
Senza mai arrendersi che Paolo CIAN
Costantemente fornito grazie
Ringraziamo il dottor Caselli
E che mi hanno Maurizio De Luca direttore delle agenzie dell'Agenzia dei giornali locali che introdurrà un po'i ragazzi di Paolo
Buona sera
Io sono un giornalista non sono né una voce bianca né un ragazzo
Però mi fa molto piacere essere qui è un son qui con una forma anche di orgoglio di piacere
Perché si parla qui
Stasera
Non di passato
Si parla di presente e di futuro
Attraverso i ragazzi di Paolo
Attraverso e saranno loro poi in prima persona
A far da cronisti di questa dovreste Rienza delle iniziative
Delle loro speranze degli slanci della forza che mettono nello stare insieme
Nel ritrovarsi
Nei principi e nell'esempio di Paolo Borsellino
Sono stati anni Complessi
Talvolta capita di dire che sono forse questi ultimi anni anche misteriosi
Di cui è ancora forse non tutto si è capito
Neppure a chi li ha vissuti molto intensamente
Ma si sa
Che in questi anni
Radicati in tanti nel Paese
Nelle coscienze di tanti cittadini
Vi è stato
Il sacrificio di Paolo Borsellino
Di Giovanni Falcone
Per le loro scorte
E si è costruito spontaneamente
Io ricordo ed è uno dei ricordi
Personalmente e professionalmente più belli
Di aver parlato a lungo con Rita Borsellino nel retrobottega della farmacia
Il suo racconto di donna siciliana
Spesso
Criticata anche dal fratello per l'abitudine di camminare due passi indietro rispetto al marito rispetto al fratello
E Rita che aveva trovato la forza di superare non solo qui i tuoi passi
Ma di guardare tutti in faccia
In nome di una formula che Paolo Borsellino spesso usava per chiudere i suoi incontri con gli studenti in tante delle scuole non soltanto della Sicilia
La frase era nonostante tutto
Nonostante le difficoltà
Nonostante gli attacchi nonostante le amarezze non solo si va avanti
Ma niente si perde della passione civile
E Rita tutte queste cose le aveva sentite profondamente e li ha sentiti
Ed ecco un itinerario
L'incontro distante coscienza
L'incontro
Con don Luigi Ciotti tutte persone alle quali va
Profondità la nostra riconoscenza per quel che in questi anni ci hanno indicato
E per quanto ci hanno aiutato anche a riflettere e a fare
Oggi si apre qui un nuovo capitolo
Una storia
Di tanti giovani che il loro racconterà
E ancora una conferma di quel nonostante tutto
Di Paolo Borsellino
Ne parlerà barbara ne parlerà l'ex ne parlerà Cristina
Ne parleranno
Ne parlerà Emilio
Ne parlerà non tornino
Ne parlerà Antonio Ingroia
E poi Teresa
E sarà io credo si possa immaginare
Come vedere accendere tante scintille
Tante luci sapete che è una pratica all'Arena di Verona i concerti l'abbiamo vista in televisione
Con Claudio Baglioni che a un certo punto del concerto qualcuno accende delle fiamme
Beh quelle che qui stasera ciascuno di noi nella propria coscienza
Vedrà certamente son fiammelle fiamme molto più importanti di quelle che si accendono ad un concerto di musica leggera
Sono il risplendere di tante coscienze che si incontrano che fanno che non si ferma
Che non stanno a sentire le malizie di chi sostiene che il calo di tensione e inevitabile
Che si è cambiato un ciclo
Che si sta andando in altre direzioni
Non ha sarà l'annuncio di una apertura di una unione di una piccola conventicole
Sarà credo ed è qui anche il mio orgoglio di cronista
Di esser qui a parlare con loro e di loro
L'inizio di un altro percorso luminoso
Un percorso di presente e di futuro
Perché c'è una cosa
Nella quale profondamente crediamo con grande apertura
Crediamo nonostante tutto in un Paese migliore
La parola Ca'Barbaro che racconterà le idee i propositi i percorsi io come voi mi metto ad ascoltare e credo che ascoltando quelle fiammelle le vedremo tutte grazie
Una volta ormai qualche mese fa a casa mia e di Claudio Firenze
Con qualche amico di quelli che oggi fanno parte dei ragazzi di Paolo ci siamo ritrovati e abbiamo parlato un po'insieme
C'era con noi anche chi in questi otto anni ha attraversato l'Italia
Faticando e con grande sacrificio per da dare a tutti il servizio di Paolo e soprattutto il senso di quel sorriso
Eravamo insieme eppure c'era nell'aria un senso di solitudine
Avvertivamo che il problema della mafia nel nostro Paese sembrava non avere più importanza per nessuno non esistere più
Sembrava che a nessuno importa se più parlare di mafia
Finché è venuta fuori una domanda difficile
Ma allora che cosa è servita la morte di Paolo Paolo è morto per niente
Siamo rimasti in silenzio sul momento
Ma poi all'indomani abbiamo cominciato a scriversi fra Dinoi utilizzando il computer le e-mail che sono il mezzo più veloce che oggi abbiamo ascriverci da Palermo a Milano a Milazzo Comisso
Ostiglia in ogni parte d'Italia per riconoscerci per contarci per darci la mano per dirci Mattucci stencil siamo ancora ci sono ancora gli amici difendere
Qualche Mele per dire per dire no non è vero non è vero che Paolo è morto per niente
E noi sappiamo il perché la nostra vita dopo il mille novecentonovantadue non è stata più la stessa
Dopo il novantadue abbiamo imparato il senso e il significato dell'impegno abbiamo imparato a camminare insieme algerine a lavorare a lavorare nella società tenendosi per mano
E a riconoscere nei volti delle tante persone che partecipavano alle iniziative che noi organizzavamo pure alle quali partecipavamo il volto di Paolo emerso insieme quindi come ragazzi di Paolo significa dire
Guardate sono questi i frutti della morte di Paolo sono questi i frutti del suo sacrificio l'impegno di tanti ragazzi di tanta gente comune che promette di restare fedele al suo sogno
Tante persone comuni operai casalinghe studenti sacerdoti professori tutti insieme a testimoniare perché sappiamo che non possiamo delegare a chi è testimone
Per sua natura per il suo ruolo perché ha conosciuto Paolo
Il compito di andare in giro a raccontare tocca anche a noi
D'altra parte Paolo diceva ognuno nel suo piccolo ognuno per quello che può ognuno per quello che sa e solo così la società potrà cambiare sei tutti sì tiriamo su le maniche ci spostiamo le e ci sporchiamo le mani
Non dobbiamo delegare a nessuno questo lo abbiamo imparato e permettiamo di farlo
E per questo motivo che il nostro Libre realtà non è un libro finito le nostre sono solo le prime testimonianze a queste potremmo aggiungere quella di tante altre persone che abbiamo incontrato
Nel Paese le vostre di tutte le persone che preferenze che restare a casa hanno deciso di venire qui ad ascoltarci
E quindi è un percorso che inizia nonché finisse
E proprio questo si ci spinge a contestare una cosa che abbiamo letto stamattina su Repubblica perché il giornalista scriveva stasera si commemorerà Paolo meno stiamo commemorando nessuno perché di solito si commemora qualcuno che non c'è più quel morto
Paolo invece ancora vivo è ancora qui in mezzo a noi
Noi lo sappiamo mi viene in mente una cosa che ha scritto e Giugliano in una testimonianza
Che dice per il diciannove luglio ci siamo incontrati praticamente ogni anno a Palermo e quel giorno è diventato una festa in realtà possano aria irriverente che gli anni per fare di un fatto di sangue diventi una festa può sembrare fuori luogo che ci si ritrovi attorno a un tavolo a fare chiasso come bambini indisciplinati
Credo però che non sia irriverente tanta gioia è piuttosto il segno della vittoria su chi voleva che lo zio Paolo tacesse immobile e la nostra anche la sua voce è diventata ancora più giovani di prima e più presente più forte
Mi viene in mente una cosa che un giorno disse un sacerdote in un paesino piccolissimo tra Modena e Bologna
Diceva in realtà il frastuono che il diciannove luglio sedi in via D'Amelio
Non era quello di una bomba ma di un masso che si sposta Verro tornava giù dal sepolcro un angelo ci si è seduto sopra e annunciato parole di resurrezione
E da quel momento chi era lì ha iniziato a correre tutta la storia ha cominciato a correre perché si doveva portare una una notizia lieta
In questi anni ci sono persone che davvero hanno corso per tutto il Paese e noi vogliamo dire a queste che stiamo correndo con loro quindi ragazzi di Paolo ma anche ragazzi di Giancarlo Di Vittorio di Antonio di Rita
E a Rita stasera
Vogliamo regalare una cosa per tanti anni in questi otto anni
Siamo andati a ogni volta ad ascoltarla avevamo bisogno ne abbiamo ancora bisogno delle sue parole però per stasera parliamo noi non perché non abbiamo bisogno di te
Ma perché vogliamo farti vedere che i frutti stanno anche crescere da soglie che sanno moltiplicarsi e che continueranno ad esserci Santi
Se era oggi sorriso di Paolo che mi torna continuamente in mente
Il sorriso di Paolo che ho conosciuto solo nel mille novecentonovantadue con dovevo solo l'età diciassette anni socio di Paolo che molti dei ragazzi i Paolo appunto hanno conosciuto
Dopo quella diciannove luglio del mille novecentonovantadue
Ed è proprio il filo comune che ci lega e proprio il sorriso che ci vuole contraddistinguere e proprio il sorriso che sui volti dei ragazzi di Paolo il segno rilevanti il ciò che vogliamo portare come eredità
Di Paolo
E stasera mi viene ancora più in mente questo sorriso perché detto ci stanno i sorrisi
Dei tanti ragazzi delle scuole di tutta Italia
Che Giancarlo Rita Gherardo Colombo
Antonio Ingroia Vittorio Teresi altri
Hanno visto hanno conosciuto hanno trasmesso evidentemente che i sorrisi di coloro che non hanno voce
Non si deve dare voce a chi non la foce eventi storici dei tanti bambini dei nostri quartieri
Dei quartieri di Palermo dei quartieri del territorio della Sicilia
Che solo che non sanno che Paolo
Claudio andando a casa di Rita qualche anno fa mi diceva o in chi era a casa del magistrato chiedo che scoppiò la bomba glielo dico bene perché sto più siciliano
Cento e nel sorriso di questi bambini ritorna in mente dal sorriso che noi ragazzi Paolo vogliamo continuare a trasmettere anche questi bambini che sicuramente potranno sono già parte di noi
E sapete comodo ancora come se fosse ieri le parole
Nino Caponnetto che pronunciava a Crema da dove io vengo
Dove diceva rivolgendosi ai ragazzi di Crema nella scuola magistrale
Mordente la vita ricordando le parole di Nino bello morde che la vita e credo che noi ragazzi Paolo cit stiamo tentando e questo proprio il nostro tentativo di mordere la vita
E allora è tempo del cambiamento
E tempo davvero di cambiare pagina di voltare la pagina con questo libro sì incomincia un uomo cammino con questo libro aperto
Perché non è un libro fatto da noi trenta o libro aperto a Dante che pian piano si aggregheranno noi a quelli che in questa stasera non solo qui ma quali che che non hanno scritto materialmente il libro ma sicuramente ci sono
Vogliamo voltare la pagina e guardare avanti e soprattutto sporcarsi le mani
Sì sporcarsi le mani fare costruire costruire nuove strade nuovi percorsi proprio come ci siamo incontrati due ragazzi di Paolo su percorsi diversi da città diverse su strade diverse
Con la nostra vita cosa sicura di te colosso singolo cammino
Sporcarsi le mani ma cosa vogliamo fare cosa vogliamo costruire come vogliamo sporcarsi le mani scendendo per la strada scendendo nelle scuole
Le scuole privo di tutto
è finito il tempo è finito il tempo e lo dico con la consapevolezza anche con l'aiuto di Rita che ha condiviso con noi questo son finiti i tempi dei dibattiti
Il terreno difficile oggi andare a parlare nelle scuole non sempre i giovani sono disposti ad ascoltare e basta e allora vorremmo entrare nelle scuole con questo Lingotto ponendo dei cammini alternativi proponendo i ragazzi di mettersi in cammino con noi di costruire con noi
Nuove percorsi ricostruire con noi un
Una nuova Stalin costruire con i progetti progettualità costruire con noi qualcosa
Che possa portarci avanti posso guardare al futuro
E proprio abbiamo già qualcosa in mano pole position sincero il progetto pole position dell'Arci ci permetterà di andare nelle scuole già con un biglietto da visita proporre alle scuole di lavorare con quei ragazzi che sono considerati a rischio disagio e allora instaurare un legame anche nord-sud perché il Nord chiama Sud del Sud chiama Nord
E di questo ne abbiamo consapevolezza di questo vogliamo costruire in questo modo
Altri due progetti con il sud sud con il Nord
E vogliamo continuare a tenere alta la tensione
Perché nell'insegna Teresi nessun Grover il signor Giancarlo Rita eccetera ci insegnano tutti coloro che ho incontrato in questi anni la mafia non va in prescrizione l'abbiamo capito da loro abbiamo capito che ha minato con loro camminando quindi Sicilia
La mafia non va in prescrizione
E noi non ci stiamo a sentire che la mafia
è non si può più poiché non si può più parlare di mafia
Dopo la di lotta alla mafia continuare a farlo onde evitare che la retorica superi retorica dei Parolari
E sapete le la guerra è pronto a qualche gli addetti al mestiere lo sanno bene che è pronta una guerra
Non ci stiamo le trattative ci stiamo nessun compromesso di nessun tipo abbiamo sito parlare nei mesi scorsi di compromessi trattative
Non ci stiamo
Prima che avvenga di nuovo
Qualcuno ha già detto un nuovo periodo della stragi
Dobbiamo riflettere su queste fa sulle mani che proprio
Prima che avvenga questo
Son tanti segnali tanti in questi mesi
Don Luigi nell'insegna
Sono stati i segnali che ci vengono di questo allarme di questo momento in cui schema Nino Caponnetto e ventitré maggio in cui calata la tensione
Non per ultimo l'episodio
Ti capitano Ultimo che scriveva in una lettera come apprendo dai giornali in queste ore presto stato trasferito ad altro incarico e dunque nasceva un'azione di contrasto a Cosa Nostra che comunque porterò sempre nel mio cuore
Tante volte sull'esempio il vostro esempio mi ha dato la forza di andare avanti anche quando tutto sembrava andare male
Sì ho lavorato per la sicurezza e per la libertà dalla gente piccola
E dunque oggi mi trovo a dovere dare una spiegazione del mio fare a quella che per me è l'unica dell'otto Rita la gente piccola stasera vogliamo esprime come ragazzini Paolo la piena solidarietà
Capitano Ultimo
E credo che subito da stasera e concludo vogliamo sporcarsi le mani vogliamo subito fare qualcosa vediamo subito mostrare che ci siamo
Qualche giorno fa centonovantadue PM hanno scritto
Al ministero di Giustizia una lettera in merito alle recenti riforme legislative in materia di giudizio abbreviato
Il Polo manca proprio oggi la fiducia l'uno nei confronti dell'altro
Poi due ragazzi
Dopo la sera del diciannove luglio decidono di prendere coscienza e gli viene naturale
Molto naturale potere parlare raccontare quello che hanno visto
Provare ad aggiungere un tassello per quello che si ricorda
Mi dispiace doverlo dire doverlo ammettere non lo racconto neppure perché sarebbe eccessivamente negativa
Però
Nessuno nessuno ha chiesto scusa per il disavanzo
Per il disagio che
L'ascolto
Data questi due ragazzi ha provocato nel loro rapporto di coppia con i familiari con gli amici che non hanno più
Ci siamo dovuti inventare degli altri e che abbiamo trovato nel gruppo dei ragazzi
E poi ho
Voglio ringraziare Claudio
Mio cognato che non è poco io dico
No anche scritto che non fu indimenticabile qui ringraziare Claudio per ricordarlo e per ricordare a tutti i ragazzi di Paolo dal giudice procuratore all'ai pm ai carabinieri
Ai capitani come capitano Ultimo comunque gli altri britanniche lasciano la divisa lasciano i palazzi per buttarsi nel fango magari alla ricerca di quella che tante
Anche dietro tutte le polemiche che vengono dopo
Quindi voglio ringraziare ancora volta Claudio che ricordarmi
Di essere il volto ricordarci che essere il volto gli occhi espressioni cuore di Paolo da sempre
Per tutto quello che lui è stato per tutto quello che l'udienza che vuole essere oggi con
Sempre grazie Paolo
Grazie a Dio
Don Tonino Palmese
Guarda costituire Roberto Vecchione abbiamo appena sentito le nove di questa canzone io sono qui per non per sostituire Roberto che che a Tunisi facendo una manifestazione a favore dei giovani del Mediterraneo sono qui per raccordare questa esperienza della canzone di Roberto con con sbandamento Miglio in macchina davvero
Perché tornavo da un incontro alla scuola dei carabinieri di Benevento dove si parlava di legalità ci si confrontava sulle tematiche del napoletano su alcune su questi temi
E a un certo punto ho dovuto così fermare l'auto perché mentre ascoltavo questa canzone su una radio privata
Mi è sembrato di rivedere Palermo perché quella canzone dice a un certo punto sogna ragazzo sogna perché la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere la vita è così grande che sembra impossibile dove da lasciare Rita e così bella che quando sarà è sul punto di morire piante RAI un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire e per la canzone termina dicendo ho lasciato un foglio sulla scrivania sogna ragazzo manca solo un verso quella poesia poi finirla tu
Non riuscivo ha detto a capire perché quel giorno
La macchina sbanda
Poi mi accorsi che che gli occhi erano Pino di lattine di lacrime perché come per una dissolvenza di immagini di magia mi sono ritrovato a pensare a via D'Amelio ma non tanto al palazzo sventrato che la vita è così forte che attraversa i modi per farsi vedere
Quanto ad una mamma che avrei voluto vedere questa sera ma spero domani di
Di di di girare Palermo per trovarla che era ma è la mamma di Vincenzo Li muli
Che due anni fa mi mi fermo sotto l'albero di via D'Amelio
Fermo mi fermo Nino Caponnetto
Volle salutarci volle abbracciarci ci eravamo visti la sera prima nella biblioteca comunale e mi consegnò la foto di suo figlio e mi consegnò un piccolo ramoscello di quell'Ulivo
Mi sembrava proprio che quella canzone
Voleva dirmi che la mia disperazione nonostante l'essere credente addirittura l'essere prete mi portava a dire che il povero Vincenzo i ragazzi gli altri e Paolo
L'albero non l'avevano visto
Invece il il raccordo tra la canzone quella mamma mi faceva pensare che sogna ragazzo sogna che la vita è così grande che quando sarà e sul punto di morire piante RAI un Ulivo convinto ancora di vederlo fiorire
E mi sembra di rivedere quella lettera che Paolo stava scrivendo che poi non ha mai terminato
Quella lettera dove manca solo un verso quella poesia quei fini il tutt'e l'ha consegnata noi quella lettera perché al terminale
Quella sera come per una magia ma perché certe magie diventano miracoli e non il contrario
Voli telefonare a casa di Roberto Vecchioni io non conoscevo questo cantante mi sono permesso di di trovare il numero di telefono di di invadere come si dice la cosiddetta privacy
E voi e gli dissi che quella canzone aveva mi aveva fatto parte fare pace con la mia disperazione quella canzone mi aveva ridato stranamente non il Papa non i vescovi ma non per colpa loro per Miotto saggi ovviamente
Non erano stati capaci di passarmi in questi in questo magistero solenne la speranza che c'era in via D'Amelio me l'aveva passato una canzone i semi del Verbo sono sparsi dappertutto
E così raccontano questa storia così Roberto venne ad un grande grande incontro dove c'erano dieci mila giovani a cantare a raccontare questa questa nostra telefonate così da quel giorno è nata un'amicizia nata natura affetto
è nato anche un percorso fatto di piccoli segni di testimonianze
Con i giovani
Io sono qui questa sera
Perché perché sono proprio felice di consegnare a Giancarlo Caselli non sono nessuno nella chiesa va appena prete per per caso forse
Per consegnare a Giancarlo però proposta questa cosa tre immagini di Poggioreale in questi giorni sono stato a Poggioreale per un piccolo percorso che stiamo costruendo di educazione alla legalità padiglione Salerno solo i giovani e meno giovani che fanno il primo ingresso a Poggioreale
Io raccordando questa canzone sono andato a parlare della concorrenza a Poggioreale solo da parlare di Paolo Borsellino così pensavo dentro di medici o forse per i detenuti parlare di Paolo significa ma che questo Cina parlare della concorrenza
Ho detto un po'in maniera un po'ruffiana napoletano detto bene come sarà bello un giorno quando fuori da queste mura non si parlerà solo della contestazione che state facendo giustamente no
Ma si parlerà anche del fatto che i detenuti hanno capito che quando un uomo Moore per la libertà non è più un magistrato è un uomo quando mi un uomo muro per la libertà non è più un poliziotto è un uomo che quando numero muore per la libertà non è più di sinistra è un uomo non è più di destra è un uomo insomma è un uomo come sarà bello se
Come sarà bello se fuori da queste mura un giorno si potrà dire mentre i detenuti contestavano si sono messi in piedi per applaudire un uomo che è morto per la libertà e c'è stato un detenuto
Che va alzato la mano come si fa a scuola tra ragazzi perbene mi ha detto posso dire una cosa padre ma perché dobbiamo aspettare questo giorno non possiamo applaudire adesso e si sono messi in piedi ad applaudire un uomo che era morto per la libertà
Io non so quel nome quel detenuto come sia come si chiama per evitare le raccomandazioni ma come gli avrei voluto dare un premio ma il premio lo ha ragione soccorritore miocardio dalla sua coscienza
Questa è la prima foto del team primo detenuto a seconda che io insistevo su un concetto che don Tonino Bello questo grande vescovo che ho avuto modo di frequentare
C'è educato a pensare che sulla croce
è avvenuto l'unico grande sfratto vero della storia in genere quando si sfratto una famiglia dramma Lou quello è stato l'unico in cui sia benedetto il Signore perché da mezzogiorno fino alle tre si fece buio sulla terra poi dopo le tre
L'inquilino della croce fu rimandato fu mandato via meno male che fu mandato via perciò stasera almeno io c'ho ancora voglia di di stare qui a sperare
Io dicevo sempre con insistenza da mezzogiorno fino alle tre chi sa che ora stiamo noi ma volevo così un po'con questo genere letterario dire che stiamo tutti quanti da forse le tre meno cinque che c'è speranza che forse tutti scenderemo da questa croce
Neanche a farlo apposta vi giuro non avevo visto l'orologio vi giuro veramente
Il secondo livello di turno ha alzato la mano mette padre coraggioso mi trema anche cinque mancavano cinque minuti
E c'è andata proprio bene immaginate che figura da quattro soldi avrei fatto io se fossero state le tre mezzi ancora dicevo che mancavano pochi minuti per poter scendere dalla croce
Era il terzo
Di quella di quell'incontro che ho avuto a Poggioreale Parione Salerno dove continueremo a parlare di educazione alla legalità
Lo voglio proprio regalare a tutti noi ma in particolar modo a Gian Carlo Caselli quando ho detto fatemi la cortesia mettiamoci d'accordo creiamo una parola d'ordine perché possiamo continuare questi nostri incontri nonostante l'ammuina che sta venendo qui nel carcere
Voi dite una parola d'ordine e anziché fare aprire le porte dal direttore e dalle guardie si apre per Maggi io per miracolo le porte e ci ritroviamo è un detenuto mi ha detto padre la parola d'ordine è questa voi bussate nevi chiediamo parola d'ordine e voi rispondete forte c'ha avuti ma fa ce la possiamo fare
Voi dite che i miracoli non vengono io quel giorno raccolto 'sti tre grossi miracoli mi sono portate via con la speranza di veramente di potervi dire a nome di quel detenuto di cui non so il nome perché non si raccomanda nessuno Chavo Tim fa meno male
Finanziamo per essere con noi anche il procuratore Grasso che ci ha raggiunto
So anche della presenza del sindaco Orlando e di Beppe Lumia presenta la Commissione nazionale antimafia e quindi li ringraziamo
Dottor Ingroia
Anzitutto devo ringraziare i ragazzi di Paolo Rita Borsellino per avermi dato l'occasione di stare assieme a loro di essere anch'io coinvolto in questa testimonianza collettiva anch'io riconosciuto come ragazzo di Paolo
Forse la mia età insomma non è più quella dei dei ragazzini però fuor di scherzo e ragazzo di Paolo io mi sono sentito lo sono stato
Chi parte
Mi sento ancora ragazzo di Paolo anche perché
Paolo anche Paolo era un ragazzo
Paolo Borsellino direi le cose che alcune delle cose né tanta le mille cose che mia insegnato è stato quello di essere anche un po'incosciente
Di di
Impegnarsi nel suo lavoro nel suo nella nel suo impegno quotidiano con entusiasmo fino all'incoscienza nell'essere a volte sfrontato per quella in quella ostinazione
Che ricordava anche c'è un Carlo Caselli quella ostinazione
Nella ricerca della verità la sua ostinazione nella ricerca della giustizia e contemporaneamente la sua indignazione
Controllare ingiustizie contro i soprusi
Era soprattutto questo fortissime istanze morali che sostenevano Paolo Borsellino che lo sostenevano anche e lo hanno sostenuto anche nei momenti nei momenti più difficili momenti di maggiore isolamento ciononostante dicevo con la grande entusiasmo proprio come come un ragazzo
E sentirmi anch'io un ragazzo di Paolo perché Paolo detto è stato mio maestro maestro perché ha iniziato con lui
La mia attività di magistrato a Marsala e colui a Palermo ahimè da pochi mesi
Ho imparato a con nei miei limiti cercato di apprendere
Come si fa il magistrato antimafia
Dicevo ho cercato da prendere cercato di apprendere Daloui alcuni insegnamenti alcuni punti fermi
Uno di questi che credo calzini
Con il momento
Attuale che purtroppo
Paolo Borsellino aveva già vissuto
L'ha già vissuto circa poco più di dieci anni fa
Dopo i momenti del dell'entusiasmo dopo il maxiprocesso in una fase che assomiglia tanto a quella di oggi di riflusso di calo di tensione
Di disimpegno di tentare Anzio di tentazioni verso l'indifferenza la rassegnazione una dell'elezione di Paolo fu quello appunto di resistere anche quando la gente non fa più il tifo per i giudici
Di resistere e anche quando si è in minoranza anche quando si Solazzi anche quando si si è controtendenza
E una di queste cose una delle cose una delle lezioni credo tra le tante di Paolo Borsellino che era controtendenza quando Polo Borsellino le disse che oggi è sicuramente fuori moda e controtendenza e e e quella frase che Paolo Borsellino disse in una conferenza
Dove ripete che il nodo dalla mafia e anche e soprattutto un nodo politico e cioè dei rapporti della mafia con la politica
Non era un giudice comunista che lo diceva
Benché tutti indistintamente all'epoca i magistrati del pool antimafia Falcone Borsellino compresi furono accusati di essere comunisti tra le altre cose
E mi chiedo oggi scossa in che parte in che misura si è fatto tesoro della lezione dell'insegnamento dall'esperienza dal sacrificio di Polo Borsellino
Cosa abbiamo fatto del lezione di Paolo Borsellino di questa frase in particolare
Cosa ne ha fatto la politica
Di questo insegnamento cose ne abbiamo fatto noi
So che di questo hanno fatto o faranno tesoro i ragazzi di Paolo ne scuso parlo per ragazzi nel senso anche anagrafica dal termine
Loro sono la nostra erano sostanze nostro futuro so che che faranno tesoro della della lezione di Paolo a costo anche dell'isolamento
Ma questo non basta
E questo credo che non solo i ragazzi di Paolo ma ciascuno di noi cominciare ciascuno di noi che qui che è presente che nell'essere presente
Vuole anche ricordare il passato per proiettarsi nel futuro credo che tutti ci dovremmo chiedere cosa ciascuno di noi affatto
Di quella lezione e che cosa e in che misura ritiene di poter come diceva Paolo nel proprio piccolo incidere perché il futuro possano assomigliare un po'di più
A quelle che erano le aspettative di Paolo Borsellino Giovanni Falcone grazie
Finché siamo dottor Ingroia ora ascoltiamo due brani della soprano solista vera Garozzo
Ringraziamo vera Garozzo è il maestro Borzi
Altre testimonianze il dottor Vittorio Teresi
E naturalmente anche io sono testimonianza della in proprietà
Nel termine ragazzi quindi magari è con un pizzico di vanità
Ma con tanto orgoglio
Che ho accettato di far parte di questo gruppo di persone
Anche per me Paolo è stato un maestro nella mia professione è stato un mio maestro
E devo dire che sono stato particolarmente fortunato perché ho avuto tanti buoni maestri nella mia vita professionale
Di questo maestro voglio ricordare questa sera un episodio particolare che più o meno si colloca nello stesso periodo di tempo che ha ricordato poco fa Antonio
Siamo nel mille novecentottantotto io mi sono imbattuto in questa vicenda recentemente perché me ne sono occupato per un processo
Che ho in corso
E il periodo immediatamente successivo alla nomina del consigliere Melfi all'ufficio istruzione
Quindi alle polemiche Dilani anti
E si era verificato tutto il tutto ciò che molti avevano capito previsto paventato
Cioè lo sfilacciamento delle indagini
Lo sfilacciamento la progressiva distruzione del pool antimafia la difficoltà di Giovanni Falcone
In quell'occasione
Paolo Borsellino già procuratore a Marsala
Decide di fare un'intervista forte provocatoria coraggiosa
Con cui denunciava con la consueta con la consueta carica che lui sapeva dare alle sue interviste
Denunciava il calo di tensione denunciava tutto quello che c'era da denunciare denunciava il momento di difficoltà la fine delle indagini
E la perdita delle esperienze professionali di quelle persone che avevano lavorato e tanto si erano sacrificato
Ricorderete
Che quell'intervista fu seguita da altrettanto laceranti polemiche
Addirittura il Consiglio superiore apri della magistratura un procedimento contro Paolo Borsellino perché aveva travalicato i suoi doveri istituzionali con quella con quell'intervista per fortuna la cosa Torno in un alveo più normale ma ovviamente all'interno del CSM le spaccature
E le divisioni delle parti furono abbastanza abbastanza chiare
Ho ricordato questo episodio perché
Mi piace mi piacerebbe
Capire che cosa direbbe Paolo oggi in una di quelle sue ormai famose efficacissima interviste
Se fosse qui con noi in questo momento
Nel sedile S
Le cose che stiamo vivendo noi professionalmente le cose che che vediamo le cose che
Stanno avvenendo attorno a noi parlo di vere o presunte trattative
Parlo di addirittura disegni di legge o comunque proposte secondo me scandalose di possibilità di dissociazione dei mafiosi
Parlo quindi di una gravissima disattenzione nei confronti del fenomeno della sua vitalità della sua continua e attuale arroganza
E pericolosità
E quando dico disattenzione mi riferisco in particolare a un episodio recentissimo
è di ieri possiamo dire
L'approvazione della legge che consente a tutti coloro che sono imputati di uno o di cento omicidi indifferentemente
Di potere concludere il processo con il rito abbreviato si dice per fare più presto
Quindi questa persona imputato di uno di cento omicidi alla possibilità di non avere la pena dell'ergastolo e di avere una pena inferiore trent'anni che si può ancora ridurre poi per eventuali ulteriori possibili benefici
Questa normativa ha suscitato
Grande perplessità grande tensione grande preoccupazione negli addetti ai lavori
Nessuno ha fatto l'intervista
Nessuno forse aveva quella capacità di
Dire le cose con in modo così diretto e preciso come Paolo comunque ha suscitato talmente tanto scalpore tra noi che un collega della giudicante si è assunto l'iniziativa di formare un documento
Che ha già poco fa ricordato all'ex
Che immediatamente ha trovato l'adesione di numerosissime persone sono state raccolte più di centonovanta firme soltanto nella
Negli uffici giudiziari di Palermo
Questo documento è stato inviato alle
Per canali istituzionali calcolo dal ministro alla Commissione antimafia
E inaspettatamente debbo dire nel giro di pochissimi giorni forse uno
Ha comportato il risveglio dico io
Addirittura del Presidente del Consiglio che avendo letto il documento e avendo soprattutto recepito l'allarme di questi magistrati ancora di frontiera in Sicilia ha riconosciuto che avevano ragione che era uno scandalo un tipo di normativa di quel dei come quella che era stata approvata e che quindi qualcosa andava fatto e debbo dire qualcosa è stato fatto nel senso che sta per essere o è stato già depositato un progetto un disegno di legge che prevede una modifica di questa normativa
Un disegno di legge che mi viene mi vede assolutamente concorde sette seppur troppo se si deve comunque fare il rito abbreviato è meglio con queste il con questi correttivi che come era prima
Ma non è questo il punto il punto è
Che questo denota ancora una volta una grave colpevole
Disattenzione
Di chi ha il dovere di fare le leggi io dico forte mi piacerebbe in questo momento a sapere che cosa direbbe Paolo nella sua intervista
Se dovesse denunciare coloro che hanno il dovere che fanno di di fare le leggi che che non pensano
Che è ancora in Sicilia c'è la mafia e che è forte e potente che parole userebbe per dire queste cose
Per fortuna il documento avuto l'effetto che ho detto però
Questa cosa è
Significativa perché ci fa capire quanto
Poco attenti siano stati coloro che hanno modificato una normativa in materia di procedura penale così grave che non hanno pensato appunto che c'è un fenomeno
Che impone una scelta sempre attenta
In questo tipo di cose mi piacerebbe quindi sentire qui le parole di Paola sua intervista ma forse mi piacerebbe ancora di più
Che non ci fosse bisogno di nessuna intervista e dire su un documento per approvare certi tipi di Lecce grazie
Grazie dottor televisiva Luigi Ciotti
Vorrei partire da Marta
Quando nella sua testimonianza ci dice era il mille novecentonovantadue
è una calda giornata arrestato in cambio la mia vita
L'esplosione di via D'Amelio disintegrò infatti la chiusa dimensione della mia famiglia
Poi stando all'esterno
Parto da qui per dire grazie a Marta
Per dire grazie a voi ragazzi di Paolo
Perché quello che Marta ci ha gridato e c'è testimonianza ciò
Che quell'esplosione disintegrò la chiusa dimensione della sua famiglia
Proiettando all'esterno
è stata la storia di molti di noi
E ci ricorda che ieri come oggi
Dobbiamo trovare la forza di uscire i nostri recinti
I dare continuità all'impegno
Dino scoraggiarci
Di superare la tentazione che molte volte si può prendere che abbiamo fatto la nostra parte e che ora tocca ad altri
Di cercare di respingere con forza alla routine che può entrare dentro le nostre scelte i nostri impegni il nostro lavoro
Alla stanchezza che è in agguato credo nella vita di ciascuno di noi
Alla solitudine
Che molti di voi e molti di noi hanno toccato con mano
Né il proprio impegno nell'arco di questi anni
E questo testo le vostre testimonianze
Sono un po'come un cuneo
Che vuole penetrare con forza in questo momento è spaccare
Rompere per crescere
Perché voi mi insegnate che non si cresce se non c'è il cambiamento
E noi in questo momento questo momento
Questo momento
Dobbiamo prendere coscienza
Di più insieme
Che dobbiamo unire le nostre forze
Che dobbiamo tirare fuori le unghie sapete
Perché
Le testimonianze degli amici magistrati poco fa
Così sfacciate nel dire le cose
Così vere così profonde
Ma anche quello che tocchiamo con mano noi tutti i giorni
La mafia mazze in Italia almeno cinque persone al giorno
E non solo numeri gettati al vento così
Ma sono volti storie e persone concrete
Perché tra i morti diretti morto indiretti
Vedi le vittime ogni giorno di droga
Perché quel mercato mercato che le stragi di mafia o mercato di mafia
Quei morti che sono nel canale
Di Otranto
Perché oggi le mafie tredici mila miliardi ci dicono l'Osservatorio di Londra e il nuovo giro di affari
Ma i video poker del Nuovo Mercato
Già oggi con trenta mila miliardi di affari
Con le dipendenze che crea
Si dimostra ogni giorno chi indaga
Il giro criminale il pizzo
Su questi nuovi itinerari che le mafie
Stanno cavalcando
Ecco allora che dobbiamo tirare fuori le unghie Paulo ce lo ricorda questa sera
E Marietta
Ce lo ricorda con la sua testimonianza forte
Il cui siamo chiamati tutti di più di più sempre con continuità
A uscire dalla dimensione nostrane
A guardare avanti a rompere per crescere
Mi ritrovai coinvolto in una storia che pensavo non mi appartenesse
Ce l'ha testimoniato dall'ex
Ed era storie di molti ieri come oggi
In cui si è pensato che non ci appartiene
Certe scelte certi impegni certi spazi
E invece Alessio lo ricorda
Che dove c'è l'ingiustizia la sopraffazione l'arroganza
Dove si calpesta la dignità della gente
Dove non c'è lavoro dove non si costruisce
Il futuro con le tre stelle persone
La noi dobbiamo esserci
Ieri come oggi
Perché questi problemi ci appartengono non possiamo delegare a nessuno
è una ragazzina di tredici anni nel novantatré
Arriva qui a Palermo
Ed è la sua testimonianza Cristina dice il desiderio di dare la testimonianza della mia presenza
Ce l'ha ricordato poco fa in modo molto immediato è molto vero
Il desiderio di esserci di fare la mia parte
E proprio lei nella sua testimonianza dice che profondamente l'aveva colpito quelle grida di migliaia di persone siamo nel novantatré
Che gridavano Palermo risorge Italia migliore
Certo il positivo che c'è stato il positivo che c'è
E noi abbiamo il dovere di non dimenticare il positivo che c'è oggi le cose che state fatte le cose costruite i grandi cambiamenti realizzati nell'arco di questi anni
Ci troviamo
Una Palermo diverte essa
E certamente per molti volti un'Italia migliore
Ma a fianco del dato positivo che non possiamo dimenticare non possiamo sottolineare
Noi nell'abbracciare Paulo con forza questa sera ancora una volta
Non possiamo
Non vedere
Le cose che non funzionano
Ed è proprio Cristina
Che dopo tu esto scrive
Qualcosa nel Paese oggi cambiato
Si respira voglia di normalità subentra la stanchezza
Si ricomincia a dimenticare nel mondo
Di una certa politica
Ci sono altre priorità
Affiorano vecchie e nuove ipocrisie
Sono parole vere
Di quella ragazzina
Che ieri fu presa
Da quel grido Palermo risorge Italia migliore
Perché oggi nella sua profonda onestà ed è suo coraggioso impegno e testimonianza
I ragazzi di Paulo ci vogliono
Gridare
E allora penso proprio novembre di quest'anno quando siamo andati alcuni di noi come libera
Con me c'era Rita
Dal Presidente della Repubblica
Con molto imbarazzo sapete anche con tanta fatica
A portargli un manifesto
Ma non è tanto il manifesto
Ma tutto quello che sa
Cioè lire apre c'era lì rappresentato
Per dire su quel manifesto la mafia esiste
Ma capite
Che dopo anni
Andare
Come coordinamento di tante evitante di tante realtà oggi settecentoquarantuno piccole grandi
Da il primo cittadino d'Italia dire la mafia esiste
Siamo andati con imbarazzo ma anche con forza
Perché volti l'hanno messa nel cassetto l'hanno rimossa
Non voglio che lei se ne parli più
La mafia esiste
Vediamo detto anche al capo dello Stato ma c'è anche un'Italia
E l'Italia che qui questa sera
Il modo piccolo
Perché noi siamo piccoli
Ma con la forza che viene
E dalla passione dalla concretezza dalla quotidianità
Deve abbracciare Paolo questa sera vogliamo riaffermare con forza
La mafia esiste ma c'è anche un'Italia
Penso
A quei diaconi
A queste milanisti
Volete la testimonianza di Gregorio
Che non hanno potuto lasciare il seminario
Non hanno potuto partecipare al funerale
Magari Corio scrive
Che dietro quelle finestre del seminario
Là dove non l'avevano lasciati andare al funerale
Era entrato con forza aveva superato quelle mura
Quel grido sulla piazza
Assassini
E questo credo io credo
Amici
Che dobbiamo ripetono questa sera
Assassini
Perché non succede solo con le armi
Suscita l'antica compromessi
Con quelle manovre di sottobanco con le nuove strategie nuove alleanze
Con quei nuovi percorsi
Che le mafie stanno
Certamente molte cose sono cambiate
Ma non è tutto a Cosa Nostra
Dove è così quel grande lavoro della Procura
Ha colpito profondamente e ha creato grande Combi a cambiamento
E oggi certamente o porsi degli interrogativi rispetto
A questa mafia
Ma dobbiamo guardare tutto un Paese e le sue grandi connessioni assassini
Dobbiamo gridarlo con forza
E un'altra testimonianza
Che chiede e che sottolinea l'importanza di quel bisogno di parole vere
Ieri
Come oggi
Ce l'ho ancora ricordava Terenzio adesso
Del coraggio di parola di quella puntualità della parola pungente
Di quelle parole vere nelle interviste
Non fatte peretta apparire ma fatte per costruire giustizia da Paolo
è una testimonianza i ragazzi di Paolo ci dice proprio
Questo
La coerenza di Paolo
Era vero vera testimone credibile presso gli uomini di mafia
La sua coerenza
Il bisogno ieri come oggi di parole coerenti di parole che si leggono la vita
E soprattutto della responsabilità delle parole
Noi sentiamo
Che negli ultimi tempi abbiamo sentito tante parolina responsabile
Abbiamo sentito pronunciare parole lontane dalla storia della gente
Parole di comodo rispetto all'impegno di chi
Si spende per costruire questa giustizia
E voi mi insegnate che senza cultura
Non si costruisce giustizia
E che senza un'informazione libera
Approfondita
Impegnata
Impegnata cercare verità
Non si costruisce giustizia
E allora dobbiamo dirlo
Del grande rispetto a quegli uomini che nell'informazione sono seri veri puliti
Dobbiamo dire
Che ci sono anche tanti altri che portano le borse
Gli uomini potenti
E che non aiutano a costruire giustizia
Ma né i cibi Bettetini
Vorrei dire ai ragazzi di Paolo
Che c'è una ragazza
Che e la ragazza di Paolo in questo senso ed evitate
Io vi invito a tutti
Ma proprio tutti
A ritrovarci fra pochi giorni
Il ventisei di questo mese
A Partanna
Perché c'è ancora una tomba in Italia
Dove sotto è sepolto le ragazzine diciassette anni
Che ha trovato in Paolo
Il suo secondo papà
Che si è aggrappata Luini
Che ha avuto il coraggio di andare controcorrente che si è fatta testimone di giustizia
E che il giorno che ha appreso dalla televisione che Paolo
Non c'era più
è sprofondata nell'ASS io profonda solitudine disperazione
E pochi giorni dopo
Il ventisei
Se n'è andata
Ma c'è una tomba in Italia
Qui in questa terra
Dove c'è una ragazzina che sepolta
E sulla lapide non c'è ancora il suo nome
Ed è l'ultima pagina di diario
Nel salutare il suo papà il suo secondo babbo Paolo Borsellino
Lei scrive
Che la mafia più difficile da combattere
E quella che c'è dentro di noi
Vi invito amici
A ritrovarci tutti e ventisei
Perché Paolo lì ci sarà
Perché Paola considerata come una sua figlia
E quando dalla Romagna Amelia ascoltava li portava le cose gli era vicino
Lei è stata in questo senso
Uno dei ragazzi di Paola
E allora Partanna
Ci vediamo il ventisei di questo mese
Ce lo ricordava Cristina che quel buco
Dove l'autobomba è scoppiata
C'è l'Ulivo dal novantatré
E mi fa piacere
Legare evitati a Partanna e quell'Ulivo
Perché in provincia di Trapani che la Provincia di Partanna
Oggi
C'è un olio
Chi arriva da piante di ulivi
Che la comunità di padre Lo Bue
Con del lavoro vero produce questo voglio che vuol mai ben conoscete
Voglio libero
E sulla targhetta di quella bottiglia
Che avrebbe pensato
E Paolo di questo estratto contento
Con Giovanni con Manuela conto di ragazze scorte
Sono veramente contenti sapete che su quella targhetta di quella bottiglia oggi chi l'avrebbe detto nonostante tutto
C'è scritto
E ci sarà una piccola cerimonia molto semplice per altri ettari di terreni confiscati altri mafiosi sempre lì vicino
E noi continueremo Prodi Ulivo
E a fare in modo che quelle piante
Ci ricordano che la speranza di ciascuno
Quando e di tutti
E allora forza
Forza
La confisca di beni mafiosi avviso pubblica libera lanciano adesso
Con molta forza tutta una campagna contro la corruzione
Proprio questa mattina abbiamo chiesto a chi di dovere
Come mai al Senato tutto bloccato c'è ritardo
Il lavoro delle commissioni si è interrotto in un certo modo in sostanza noi abbracciare Paolo che questa sera
Averlo qui con noi
E nel chiedere di continuare a camminare con noi
Sentiamo forte prepotente
La voglia di impegnarci
Volete minare con quello che ci hanno regalato nella testimonianza Claudio e Barbara
Quando devo testimonianza ce l'ho detto e ci dicono
Penso ai figli che un giorno avremo
Insegneremo loro da mare Palermo
Caspita
è stupendo questo
Anch'io ho imparato
Se volete amici
Ad amare questa città che non conoscevo prima
E l'ho amato proprio attraverso i palermitani
Attraverso quegli amici che qui ci lavorano
Ho imparato ad amarla anch'io
Attraverso gli amici di Paolo
Grazie a Luigi ci avviamo un po'alla conclusione dico un attimo cosa rimane un po'di questo programma
Ora avremo due canti di della corale musica nuova
Un contributo di Sarah di Ostiglia e poi Rita Borsellino per chiudere la serata
Maestro Bozzente Alex indugi sarà e poi dopo Rita Borsellino
Non parlo ancora tranquilli prima che la conclusione vogliamo fare ancora due cose una far parlare Paolo ora sarà leggera una
Dalle parole di Paolo opposto
Di un colloquio con un pentito
E l'altra Brando che leggerà sarà invece una speranza alle parole di un bambino parole che le vogliamo dedicare a voi vogliamo dedicare attutire graffi di Paolo che conduce diranno
I prossimi anni e la seconda cosa col quale volevamo concludere è un applauso di ringraziamento a chi ci ha permesso Deep stare dalle parole a un libro a un libro che oggi siamo in grado qui di leggere tutti che leggeranno tutti gli altri questa persona sia Foti
Vincenzo mi disse sono stato tre ore con loro
Lino detenuti tutti i colori ho cercato di convincerli non ci sono riuscito
Non possono capire non dobbiamo dargliene colpa non possono capire
Vogliono restare a Castelvetrano e si vergognano che tu collabori
La loro mentalità cose forti che sono radicate dentro
Ma tu noti sentire in colpa
Il tuo dovere l'hai fatto io l'ho fatto pure
Poi sentirsi con la coscienza pulita
Perché ha cercato di fare qualcosa e questo è l'importante credimi ho fatto il possibile ma loro non possono capire
Le persone dovrebbero svegliarsi come ti sei svegliato tu vorrei che tutta la Sicilia si svegliasse così che prendesse il marcio che c'è e lo buttasse fuori
Ci sono radici e profondi capisco che è difficile
Tante volte mi sono immedesimato ente in quello che è potuto provare che provi io ti capisco
Anni dopo tre anni dopo chieda meglio ho parlato con fatica con emozione dei miei ricordi legati a Borsellino e del libro scritto sulla vicenda vita del giudice
Era una delle prime volte era in una scuola media Marsala
Chissà quanto servirà a raccontare la vita dei Borsellino questi ragazzi mi chiedevo
Poi a incontro finito ho saputo dalla professoressa che uno degli studenti che aveva letto il libro era di famiglia povera ma onesta di un sobborgo di Marsala
E gli aveva detto professoressa
Ho letto che Borsellino ha fatto tanti sacrifici per diventare giudice
So che non era un giovane ricco che la sua famiglia aveva sopportato disagi per farlo studiare allora professoressa anch'io un giorno potrà diventare come Borsellino
Volevo ancora o ringraziare parte sarà
Dottor Lo Forte svolgono tutta la serata il signore la signora Setti Carraro il dottor pugliesi la signora Maesano grasse altri chiesto che signor Catalano e altri che sicuramente nessuno con cui mi scuso
Rita Borsellino poi dopo ce ne andremo con nove note di cantate dalla corale sine nomine la ninnananna siciliana Rita
E tanta l'emozione stasera
Proprio tanta
Più di tutti gli altri anni non so perché
Forse si forse non so forse posso cercare di di spiegare è stato questo ultimo anno un po'un anno di bilanci per me tante cose sono cambiate nella mia vita
Sono diventata non sto per diventarlo ancora sento di nuovo il desiderio di una dimensione familiare
Da qui come diceva Martha
L'esplosione dell'autobomba di via D'Amelio mi aveva scaraventato fuori
Sono stati otto anni
Faticosi belli
Pieni di
Esperienze importanti
Fatta di tante piccole cose di tutti i giorni
Ho girato tutta l'Italia in lungo e largo sono stata in Paesi di cui sconoscevo il nome di cui sconosce vola collocazione geografica ho conosciuto tante tante tante per Zone che giorno per giorno si impegna che ci credono davvero che dedicano le loro migliori energie al riscatto di questo Paese ho incontrato tanti amici
Prima volti sconosciuti per me e ora
Dentro il mio cuore
Amici che mi hanno accompagnato che mi hanno incoraggiato uno per tutti il primo Nino Caponnetto che mi ha preso per mano subito dopo la par la morte di Paolo è mia guidato nei primi incontri
Nelle prime nei primi bianchissima
Anno di bilance dicevo perché perché la stanchezza e tanta
Hanno di bilanci anche perché tante delusioni
Tante delusioni che tutte insieme cominciano a pesare e allora in un momento in cui la stanchezza era più forte in cui la debolezza prenderà il sopravvento ricordo che confidai ad alcuni di questi ragazzi la mia
Decisione di smettere di ritornare a casa di fare la nonna di ritornare tra le mura della mia casa
Ricordo che
Qualcuno di loro e da una reazione quasi non sono non so come dire quasi delusione a diceva come adesso non è che facciamo questi ragazzi li ho incontrati uno alla volta
E tutti insieme in giro per l'Italia
Durante incontri dibattiti nelle scuole depresso gruppi di associazioni gruppi cattolici ogni tanto con qualcuno di essi Sco cava una scintilla particolare e allora poi una lettera una telefonata ci si incontrava ancora ci si incontrava Palermo ci si incontrava ancora nelle loro città e nasceva
Un legame speciale un'amicizia una consuetudine e poi il loro incontrarsi tra di loro conoscersi o riconoscersi riconoscersi perché parlavano lo stesso linguaggio perché credevano nelle stesse cose perché avevano gli stessi desideri riconoscersi e prendersi per mano prendersi per mano per camminare insieme
E allora qualcuno di loro proprio mi disse come ci lasci noi adesso che facciamo
I poi ricordo la creazione di una delle mie figlie sempre di marca la più estroversa forse la più vivace di mi dire agli altri ma se la mamma è stanca avrà pure il diritto di fermarsi avrà pure il diritto di ritornare a casa
E così lividi parlare tra di loro prendere
Coscienza forse con un po'di delusione sì di questa di questa mia decisione
E cominciò poi un lavorìo strano io non capisco nulla di computer per me sono degli arnesi veramente sconosciuti comincio questo lavorìo fatto Dini messaggi di Nenni di comunicazioni strane in cui si mettevano in contatto la serata hardy sente lo sentivo Marta al computer e spesso parlare da sola ridere da solo leggeva lei Mele che arrivavano un po'da tutta Italia e rispondevano opererà un po'come se si ritrovassero ogni sera a fare dei progetti a fare dei programmi
Il loro progetto era questa i ragazzi di Paolo sì
Io avevo sempre chiamati così quando parlavo di loro mi sentivo un po'come se fossero un po'figli miei non lo so ne avevamo parlato tante volte anche con Nino Caponnetto dicevano i nostri ragazzi e poi quando ne parlavamo con gli altri dicevamo i ragazzi di Paolo era tutto una famiglie si era formata questa corrente di affetto che che era nata e che era forte che la tenace in qualche caso si era consolidata in maniera ancora più profonda Claudio Barbara si sono sposati e al un matrimonio c'erano tanti di questi ragazzi troverete nel libro una bellissima fotografia dove sono tutti lì tutti insieme tutti sorridenti si era realizzato qualche cosa che apparteneva a tutti quanti
E son venuti fuori con questa proposta straordinaria
I ragazzi di Purple i ragazzi di Paolo che decidono se chi ha percorso tanta strada è stanco ha voglia di dismettere smetterà un giorno sicuramente
Non si può lasciar perdere tutto questo non si può permettere che questo patrimonio si perda soltanto perché non c'è più chi e testimone chi lo porta in giro
Adesso tocca a noi noi hanno detto che abbiamo vissuto questa esperienza straordinaria abbiamo vissuto il dolore ma anche l'entusiasmo di quegli anni abbiamo ascoltato le testimonianze ci siamo incontrati ci siamo noi dritti di di qualche cosa di speciale e allora abbiamo il dovere di condividerlo con tutti gli altri dimetterlo di metterlo in gioco di offrirlo agli altri a chiunque vorrà
Riconoscersi in tutto questo in chiunque vorrà aggregarsi a noi camminare con noi andare avanti e li sentivo parlare di progetti di realizzazione vorrei veramente riuscire a trasmettere di quello che ho vissuto in questi tre giorni
Hanno cominciato ad arrivare da tutte le parti d'Italia ed erano telefonate che si intrecciavano io arrivo a quell'ora chi viene a prendermi vieni tu ci vediamo così e dove dorme tu dormi da me dodici li ho scritto io tre verranno andrà a dormire da un'altra parte poi tutti insieme a a pranzo o a cena chi chi tagliava il pane chi metteva i piatti che lavava i dati che si sta si dava da fare e un formicolio continuo qualche cosa di veramente straordinario che mi ha fatto sentire
Mi faccio sentire ricca
Le foto sentire ricca della loro ricchezza ho ripensato alle fatiche di questi anni alle difficoltà di questi anni a questo mi andare in giro qualche volta pensando che forse che forse l'inutile che forse era una cosa che serviva più a me perché avevo bisogno di questo avevo bisogno di parlare di Paolo perché perché volevo farlo vivere potevo farlo vivere soltanto così avevo pensato che si forse erano dei semi che avevo lasciato in giro dappertutto ma chissà chissà cosa sarebbe servito che Sarkozy sarebbe successo è tutt'a un tratto mi ritrovavo le mani piene piene di questi frutti maturi ma proprio piene cariche scappavano via da tutte le parti non riuscivo neppure a contenerle tutte ho provato una gioia un'emozione nove e e questa sera quando li sentivo parlare qui a un uno davanti a questa microfono sentivo l'emozione che tanti di voi sicuramente avranno provato quando vedono i propri figli
Davanti a una prova una prova importante a dare testimonianza della loro vita che che maturata che
Chi comincia Anna
Essere qualche cosa di di concreto di forte di serie sentivo in particolare Cristina era la più piccola allora la più piccole adesso è diventata grande diventato una donna qualche volta penso forse la più maturati tutte forse quella che tanto più tempo per assorbire tutto questo e per naturale e la paragono un po'asseriti che viene anche lei dal nord Italia viene da Adria e che oggi la più piccola e che che alla sua prima s'per i Enza arrivata a a Palermo quasi un po'spaesata un poster tutte che subito si è riconosciuta in tutti gli altri e mi diceva sono contenta di essere qui già dal primo momento mi sembrava di essere a casa
Ed ecco questo anch'io qui questa sera mi sento come se fosse a casa davvero perché in tutti i volti delle persone che che ho incontrato ho incontrato molti gli amici io credo che nessuno sia qui questa sera per caso non è una cerimonia cui si partecipa perché si deve partecipare ogni anno è così è un miracolo che grazie all'Arci grazie ad Alfio Orazio un po'a tutti quanti si ripete ogni anno e una serata particolare quella che si svolge questa di legame di memoria è una serata fatta di legami e una serata fatta di affetto in cui ci si incontra ci si riconosce un appuntamento
Veramente bellissimo e questa sera il più bello di tutti il più bello di tutti perché oltre a tutti voi sono tutti loro ci sono questi ragazzi che ancora una volta si sono dati appuntamento che ancora una volta lì in quella via Emmenthal meglio fanno chiasso ridono parlano qualche volta mi chiedo chissà cosa penseranno i vicini di casa prevede che il diciannove luglio in casa mia in una festa
è una festa eccome dice Giulia nella sua testimonianza è proprio così io ne cito una festa e la voce di Paolo che è stata Giovanni anzi è diventato ancora più giovane dice e la voce di Paolo che qualcuno avrebbe voluto spegnere che invece prepotentemente grida la sua gioia di vivere la sua gioventù oggi c'è stato forse il momento più bello
Subito dopo pranzo
Ci siamo ritrovati tutti quanti lì sotto quell'albero d'ulivo e ci siamo presi per mano in mezzo alle macchine che passavano i clacson e che suonavano ci siamo presi per mano che Tonino e Roberto c'hanno guidato a una riflessione a una preghiera e non sentivamo più niente di quello che c'era attorno eravamo lì noi ancora Agostino Claudio e Manuela Vincenzo Walter che si tenevano
Per mano con noi c'eravamo c'eravamo davvero questa corrente di affetto di impegno di consapevolezza la sentivamo la sentivamo e un certo punto ci siamo abbracciati l'uno con l'altro che mi veniva un po'da ridere perché guardavo le persone passare le macchine rallentare ci guardavano avranno pensato che eravamo un po'ma io ho detto
Ai miei ragazzi
Ho testé nei ragazzi fate in modo che gli altri senta di considerano un po'pazzi che riguardino vi guardino con curiosità che guardino con curiosità questa vostra pazzia perché se ti guarderanno
Presteranno sicuramente contagiati e il primo passo cercheranno di capire il perché e allora di questa sana follia che la follia dell'amore cercate di contaminare quante più persone protette perché questo è vivere