"Il valore del lavoro. Un nuovo progetto per la politica dei redditi e la partecipazione" - organizzato dalla UIL nazionale (Jolly Hotel Ambasciatori, Corso Vittorio Emanuele n. 104 ; 14 -15 febbraio 2001)

Con qualche margine di ritardo
Che è tradizionale
Iniziamo questo
Convegno
Organizzato dalla segreteria nazionale
Più forte di questo posso parla senza presente vecchio
Vi sentite
E a censo
No senza
No è a cento
C'è insomma
Non è colpa mia
Si scende
Allora qualche problema tecnico c'è sempre in ogni in ogni iniziativa
E allora se esente
Bisognerebbe però oltre che protestare per la voce che non arriva anche a fare un po'di silenzio paga in questa sala
Ha qualche problema di acustica si sente troppo quello che dall'altra parte parla piuttosto che quello che fa
La discussione da questa parte
Dicevo iniziamo i lavori di questo convegno che segue gli altri due che fa
La conclusione di un iter re che abbiamo avviato di proposte
Che vanno dalle questioni a mezzogiorno e l'occupazione convegno fatta a Napoli alle questioni del decentramento del federalismo e del fisco convegno che abbiamo fatto a Roma
Pochi giorni fa e conclude questi iter
Questo convegno dal titolo il valore del lavoro che affronta oltre che le questioni del lavoro in tutta la gamma anche le questioni prettamente contrattuali e quindi avanza anche della del delle proposte
Che poi se condivise fanno parte del pacchetto complessivo
Su cui apriremo una discussione non solo negli organismi della UIL ma pretendiamo anche a di aprirla nel dibattito sindacale per contribuire alla nuova progettualità del sindacato
Ringraziamo gli ospiti e poi li presenteremo mano a mano che saranno presenti ai nostri lavori
è presente il vicepresidente della Confindustria Guidalberto Guidi
Che per problemi di viaggi all'estero parteciperà oggi piuttosto che alla tavola rotonda e quindi lo ringraziamo per la sua cortesia per la sua disponibilità e per la sua presenza
è presente già il professor Reboani coordinatore unità mercato del lavoro dell'ISAE
Che ringraziamo anche lui per la sua presenza porterà i lavori ai lavori un suo contributo mano a mano ripeto che arriveranno gli altri ospiti li presenteremo è presente tutta la segreteria confederale
A questa importante iniziativa ENI ovviamente oltre alle relazioni ci saranno anche i contributi dei vari segretari confederali
Io apro subito i lavori dando la parola ad Amedeo Croce che sette segretari Giau il Piemonte aprirà l'iniziativa e non credo che porterà un semplice saluto la parola ad Amedeo
No non riprometto stava un saluto con poche questioni di merito paga poi c'è la relazione di Lotito questi decreti avrete modo di
A nome della UE il Piemonte do il benvenuto ai graditi ospiti dai partecipanti tutti a questo convegno organizzato dalla UIL nazionale
Senza enfatizzare possiamo ben dire che esiste un'indubbia simbiosi tra il titolo del convegno il valore del lavoro
è una città Cuesta che per decenni è stata e si è identificata come il lavoro operaio
Lavorò come occasione di realizzazione è stata questa la molla che ha spinto tanti giovani del sud verso Torino
Un passaggio e un'integrazione che è avvenuta non senza difficoltà ma che oggi rappresenta una ricchezza per tutti
Oggi viviamo un'altra fase complessa non soltanto torinese ma nazionale alla luce dei nuovi processi migratori
Un momento vissuto in modo controverso dai cittadini anche nel rapporto con le istituzioni senza al quale però è impensabile credere io un nuovo periodo di sviluppo
Torino è cambiata confermandosi però città laboratorio
Una realtà molto meno legata alla fabbrica tradizionale oggi la città rappresenta uno dei punti d'eccellenza della new economy anche se restano largamente irrisolti problemi quali la scolarità e la formazione
Torino è il suo rapporto con la Fia
La FIAT guarda alla globalizzazione ma Torino pur se meno dipendente dal passato non può prescindere da un'adeguata presenza Appiah
Fino a che non è più One Company tavolo ma sempre importante per il futuro della città
Anche per questa ragione la UIL Piemonte
Annette grande importanza non solo verso gli esiti della vertenza aziendale al rinnovo del biennio contrattuale di categoria così come il nove di altre categorie aperti come quello della sanità
Che debbono e possono trovare rapida e soddisfacente soluzione
Ma anche alle vicende dei centoquarantasette giovani in scadenza di contratto che deve trovare positiva Risoluzione
Ieri abbiamo manifestato sono venuti anche questi giovani noi chiediamo una particolare sensibilità anche da parte di questo convegno nazionale la cui una posizione quella della UIL coerente con quelle che il sindacato italiano ha tenuto nell'ultima difficile decennio la UE non ha mai pensato ad allocarsi o a gestire la ritirata anzi abbiamo volute di servizi a tutto campo nel cambiamento per l'orientale lo evitando che si trasformasse in disastro sociale
Undicenni o un decennio quello passato contrassegnato da una serie straordinaria di intese di accordi concertativi della politica per il lavoro dei redditi e della partecipazione
Citiamo per tutti gli accordi del trentuno luglio novantadue del ventitré luglio del novantatré la legge pacchetto Treu centonovantasei del novantasette il patto di Natale del dicembre novantotto
Risanamento ripresa dello sviluppo e primi risultati per l'occupazione non sono dono del cielo ma frutto di feconda relazione concertative
In questo contesto la politica dei redditi sostenuta voglio ricordarlo in tempi non sospetti dalla UIL
Quando per altri versi appariva una bestemmia
Adottata a partire dall'accordo del sette novanta tra e basata sulla centralità dell'Imp dell'inflazione programmata e sull'istituzionalizzazione della partecipazione
Si è rivelata come un elemento decisivo per il risanamento e la ripresa
La UIL a scrive anche a suo merito questi risultati e respinge a lei situazioni di rigidità
Quando si è trattato di discutere di flessibilità in entrata per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro non ci siamo mai tirati indietro oggi però chiediamo che la precarietà non diventi fenomeno permanente nella gestione del mercato del lavoro ripeto l'esempio dei centoquarantasette giovani indicativo
Gli ultimi dati sono incoraggianti in questo senso
C'è una ripresa del lavoro a tempo indeterminato quaranta per cento di assunzioni negli ultimi mesi che noi vediamo come è un dato incoraggiante testimoniano del valore intrinseco e professionale che crea il rapporto di federalizzazione tra lavoratore imprenditore un valore sul quale noi molto poggiamo
Persino il fatto che potrebbe essere a letto in modo diverso persino il fatto che insieme ai nulla osta
Crescano anche le iscrizioni di chi cerca lavoro testimonia della ripresa di fiducia da parte di chi perduta la speranza si era auto escluso
Oggi senza dubbio ci troviamo ad un bivio nella gestione delle relazioni
Da più parte rispunta la tentazione di mostrare i muscoli cosa che alla UIL tutto appare fuorché Salza
A noi più che mai sembra necessario non buttare al vento l'occasione della ripresa e l'opportunità comunitaria
Occorre cioè uno sforzo far conciliare gli interessi legittimi di parte così come quelli tra individuali e collettivi nei cambiamenti del mercato del lavoro
Tutto ciò è solo possibile attraverso la rivisitazione del Progetto concertativo capace più che nel passato da attualizzare la politica dei redditi e partecipativa ma al contempo anche di impostare una riforma contrattuale adeguate ai cambiamenti del lavoro e alle attese dei cittadini
Tutto ciò si servisse tutto ciò inserisce la necessità di un chiarimento dei rapporti tra la CGIL CISL e UIL
L'unità sindacale per convinzione comune non si fa per decreto vorrei dire anche così come il buonsenso non si trova sui banchi del mercato
Eppure il buonsenso ci dice che l'unità d'azione oggi più di ieri è indispensabile per il bene del Paese prima ancora che parli necessità del sindacato
La UIL sa benissimo quindi che l'intesa tra noi rappresenta di per se stessa un valore per questo la quel Piemonte ha da sempre manifestato perplessità verso intese separate
Una convenzione che ha più del senso di responsabilità anche se a volte viene messa a dura prova da atteggiamenti al tuoi non sempre condivisi e che spesso confinano con il diritto di veto
In questo contesto la politica di concertazione che vali transate che non è solo un metodo oggettivamente rischia di avere poco fiato
Un fatto che può prestarsi come alibi per forse non pienamente convinte dell'utilità o della necessità di platee care questo modello di relazioni industriali
Al contrario come quel Piemonte siamo più che mai convinti della necessità di mettere a punto le relazioni sindacali più avanzate
Si siano consentite perciò in conclusioni in due sole brevi notazioni al riguardo
La prima a valenza locale nell'ambito del decentramento dello Stato
Finanziaria regionale
Per il Piemonte ma vale per qualunque ragione
Finanziaria regionale destinazione della Spesal degli Investimenti spesa sociale obiettivi di sviluppo richiedono uno sforzo di concertazione locale molto maggiore rispetto al passato
Di tutto ciò nella nostra regione al momento c'è scarsa Tavazzano
La gestione del patto per il Piemonte del cinque maggio del novantanove firmata con il ministro Bassolino non ci soddisfa
Mentre sia per il Bilancio che per il piano si sanitario non siamo andati oltre a una tardiva informazione
L'unica certezza perché siamo tra le realtà più esposte nella crescita dell'inflazione a livello locale
La seconda concerne il Nuovo Progetto contrattuale
Senza entrare nel merito compito questo della relazione vogliamo soltanto dire che anche le ultime vicende contrattuali fanno emergere la necessità di apportare modifiche ad una struttura contrattuale pensata in fase di alta inflazione
Così come a Parma Gino Giugni proprio al raggiungimento di uno degli obiettivi principali dell'accordo
Ovvero il contenimento delle dinamiche dell'inflazione che ha comportato il superamento dell'esperienza di emergenza in cui si era sviluppato il dialogo proprio questa necessità la vista
Pone un problema diverso
La risposta questo bisogno di cambiamento non è scontata ma di sicuro non può rappresentare l'occasione per Confindustria di tirare la coperta Polo dopo suo
Altrettanto sicuramente non può esserci coerenza tra il processo di decentramento dello Stato
E la contrattazione non può esserci che coerenza tra il processo di decentramento dello Stato la concertazione nella contrattazione
Così come dovremmo riconsiderare settorialmente alla contrattazione nei servizi interessati da vasti processi di privatizzazione di liberalizzazione si tratta in buona sostanza di porre in essere un riassetto contrattuale in grado di ridefinire ruoli ad esempio quelle della rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro libelli e posizioni contrattuali non alternativi ad esempio otto alla contrattazione e partecipazione
Concludendo vogliamo dire solo questo di questo la UE il a partire da questo convegno vuole riflettere
Perché a discutere di contrattazione di lavoro non può essere soltanto una moda più o meno accentuata a secondo dei periodi ma è una necessità sociale
Al convegno fornire proviene e adeguate risposte buon lavoro
Grazie Amedeo che ha già come era prevedibile avviato con abbondanza una parte della discussione
Questo è un seminario quindi sarà aperto agli interventi dei dirigenti della UIL oltre che degli onorevoli ospiti presenti
E quindi dopo subito la parola a Franco rotti ITO per la relazione introduttiva dicendo che è arrivato già anche professor Luciano Gallino che ordinario di Sociologia del lavoro all'Università di Torino e ringraziamo per la sua presenza
Care amiche compagne
E compagni
Sono più che maturi
I tempi per aprire nelle sedi sindacali
Oltre che nei luoghi mediatici
Una grande riflessione sulla politica dei redditi
Sulla concertazione ma soprattutto sul valore del lavoro
I segni del logoramento del patto politico che nove anni fa diede vita all'esperienza seconda
Della concertazione sono drammaticamente evidenti
Quando i toni della polemica sono quelli che si leggono in questi giorni sui quotidiani
Vuol dire che li anima al spirits
Del muro contro muro si fanno più forti e minacciano di prendere il posto della ragione
Così la tentazione dello scontro frontale acquista spazio e fa proseliti
Il duello al posto del dialogo
La contrapposizione
Al posto della partecipazione della concertazione
Noi della UIL non intendiamo rassegnarci a questo andazzo
Abbiamo un cervello
E con quello
Vogliamo dominare l'emotività che altrove invece sembrano prendere il sopravvento
Nel momento in cui la deriva dello scontro aperto sembra farsi più forte noi vogliamo fare qualcosa
Per questo poniamo hanno gli stessi e dai nostri interlocutori la necessità di un nuovo progetto sindacale
E dobbiamo farlo qui ed ora prima e che gli istinti belluini prendano definitivamente il sopravvento sul ragione
Del titolo naturalmente
Era chiuso il senso politico della nostra iniziativa
C'è qualcosa che non va nelle dinamiche della crescita economica del nostro Paese ed è il problema del valore del lavoro
Quando la rendita finanziaria prende il sopravvento sulle altre forme di accumulazione vuol dire che c'è un problema
Quando gli imprenditori delle aree forti del paese sono costretti ad ammettere che l'offerta salariale troppo bassa per attrarre la manodopera necessaria
Dalle regioni meridionali vuol dire che c'è un problema ed è quello del valore monetario del lavoro
Quando l'ultima ricerca di Mediobanca
Testimonia della vera e propria esplosione dei profitti mentre il Corriere della Sera rivela che dal mille novecentottanta al mille novecento novantanove
La quota di reddito disponibile che va ai salari netti è scesa dal cinquantaquattro al quaranta per cento
Vuol dire e il capitale controlla troppo lavoro
Quando un Mino sapienza
Elevato al rango di personaggio
Dall'azione martellante di una tv commerciale
Può permettersi di dire in una seguitissima trasmissione serale
Va a lavorare in fabbrica
E lo dice lo scaglia come ingiuria come invettiva addosso all'avversario ebbene allora vuol dire che c'è un problema serissimo
Ed è il problema del valore sociale del lavoro
è inevitabile
Che il lavoro debba subire un simile processo di svago Rizzo azione sociale
A sentire i profeti dell'ultra liberismo parrebbe di sì
Dal momento che non ci si può opporre
Alle conseguenze della globalizzazione
Ed allora termini come competitività redditività taglio dei costi
Diventano precetti arbitrari una vera e propria struttura dogmatica
Che come tale non tollera la verifica della prova della scienza
Recentemente Gianantonio Stella
Ha pubblicato sempre sul Corriere della Sera un bel reportage sulla Romania
La Romania l'ultimo El Dorado degli imprenditori del Nord Est sentite cosa dice Toni Zandonà Toni Zandonà
Imprenditore trevigiano in libera uscita atti Michoacán
Parla della sua Paradiso
Iperliberista e descrive la sua fabbrica di tomaie così
Quattrocento formiche operaie rumene
Che sgobba no febbrili
Per un decimo dello stipendio italiano zero minuti di sciopero l'hanno nessun sindacato libertà di licenziamento tutto questo fra virgolette
Ma non basta
Il giornalista va in un'altra località va a cotta si chiama così
E visita nell'azienda che fabbrica il contenuto di plastica degli ovetti Kinder
E sorpresa
Scopre una nuova forma di rapporto di lavoro
La proroga giorno per giorno del rapporto di lavoro
Giovanna Mariana
Crine
Riferisce Stella debbono arrivare a mille pezzi al giorno minimo novecento minima novecento
Ma cosa succede
Serve il se non arrivano alla soglia fissata vengono licenziate
Ma no risponde amabile la capo
Chi non ce la fa non viene mai buttato fuori
Se ne va da solo
Ebbene forse questo
Il parametro della competizione che ci viene sottoposto per accettazione
E questo è il modello che ci propongono i sacerdoti di quello che Edward Luttwak definì al nostro degli dodicesimo congresso di Bologna il turbo capitalismo globalizzato in tre
I processi di globalizzazione dell'economia dispongono di una forza immensa questo lo sappiamo perfettamente
Contrastarli sarebbe sciocco sbagliato ed antistorico
Semmai il compito delle forze sociali e del mondo del lavoro è quello di dotarsi quanto prima di una visione globalizzato ante del problema del lavoro
Delle diseguaglianze della ricchezza e della povertà del mondo
E quello di contestare di confutare la dominanza nell'identificazione che le dottrine ultraliberista e pretendono di avere sui processi di globalizzazione
A questa pretesa
Del tutto arbitraria dobbiamo saper contrapporre una nostra visione fondata sulla globalizzazione del diritto
Di dignità umana al lavoro decoroso e dal salario decorosamente riconosciuto
Anche per questo
Noi ci auguriamo che il processo di integrazione europea possa quanto prima estendersi ai Paesi dell'Est che
Ne hanno fatto richiesta in modo tale che sia andato maniera a diventare come l'Italia e non l'Italia come la Romania
L'Europa dunque
La lunghissima transizione
Verso l'adozione della moneta unica sta per compiersi
A partire da gennaio prossimo
Salari prezzi tariffe ed ogni forma di transazione monetaria saranno misurati con la stessa divisa
Il valore in sé delle cose rimarrà lo stesso malato sua percezione quella delle differenze cambierà profondamente
Tutto non solo nella sfera economica diventerà più comparabile
Il movimento sindacali ha di fronte a sé nuove grandi opportunità che potrà cogliere pienamente soltanto se saprà aspro vince a rizzare la sua azione e si saprà adottare nuovi orizzonti strategici
Sono già informazione gli elementi di una società a dimensione europea
Il compito del sindacato e quello di inserirsi in questo processo intercettando i bisogni di rappresentanza e di tutela di un mondo del lavoro che da gennaio si specchiera nella moneta unica
Prima o poi
Prenderà corpo e forza una vera e propria dimensione contrattuale europea
Su questa strada dovremo procedere con prudente determinazione
Evitando delle ITA
Unifica Torielli fughe in avanti
Invece necessario mettere all'ordine del giorno il rafforzamento della partecipazione e del dialogo sociale
E di questo si parlerà in dettaglio in un altro punto della relazione
Dal punto di vista dello sviluppo della vicenda in delle vicende interne del nostro Paese si può senz'altro sostenere che la realizzazione dell'euro è stata per molti versi il paradigma di un ciclo storico in cui è stato necessario realizzare una formidabile processo di risanamento ed insieme di modernizzazione dell'economia e della società e dello Stato
Un processo giova sempre ricordarlo che ha comportato elevati costi sociali resi sostenibili dal fortissimo senso di responsabilità politica dei lavoratori italiani
Verso le sorti del Paese e da un impianto di regole fondato sulla certezza e sulla esigibilità delle relazione sociali che contrattuali dunque una politica dei redditi gestita con il metodo della concertazione
Ed un modello contrattuale adesso è coerente e sono state le carte vincenti della partita del risanamento del Paese
Questo punto per noi e molto importante
E addirittura il cardine politico e concettuale su cui vogliamo fare ruotare la riforma del sistema contrattuale di cui si dirà più avanti
Per questo quei chiamiamo tutta la UIL
E tutto il sindacalismo confederale
A respingere con la massima determinazione un tentativo insopportabilmente strumentale di delegittimazione dell'esperienza del politica dei redditi
Condotta dai settori più oltranzisti della destra ultraliberista
Non di rado vengono usati toni apertamente diffamatori come quando si definisce la moderazione salariale un prodotto tossico
Del concertazione degli anni novanta
Un prodotto tossico
Chi si spinge ad usare simili argomenti evidentemente ha dato l'oblio all'intelligenza dal ragione
E da parte nostra non merita altro che l'oblio
Vogliamo invece continuare a ragionare con una intelligenza come quella di Tito Boeri
Editorialista del giornale della Confindustria
Che pur da posizioni molto diverse dalla nostra
Si sforza di chiarire il significato di fondo della politica dei redditi e della concertazione
Anche il Bilancio
Della politica dei redditi ed alla concertazione come ogni altro bilancio che si rispetti e fatto di luci credo
Ma una cosa deve essere ben chiara ogni tentativo di rimuovere il valore storico e politico di questa grande esperienza ci vedrà sempre impegnati a contrastarlo con la massima determinazione
E non per ragioni sentimentali o di bandiera
Infatti
Come dimenticare
Che il rispetto dei parametri di Maastricht la riforma dello Stato sociale
La politica delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni l'avvio della riforma dello Stato in senso federalista
La liberalizzazione del mercato del lavoro non sarebbero state possibili senza la politica dei redditi come dimenticare questo
Anche il movimento dei lavoratori se ne avvantaggia
Grazie alla concertazione dal modello della partecipazione grandi noti come la riforma delle pensioni
Il passaggio dalla gratuità indiscriminata alla gratuità selettività dei servizi assistenziali
La stessa riforma del mercato del lavoro hanno mantenuto un segno solidaristico e socialmente accettabile
Così come è ormai evidente che grazie alla politica dei redditi è stato possibile di costituire le condizioni di una ripresa occupazionale
Che seppure all'insegna della flessibilità ha riaperto le opportunità del mercato del lavoro
Tuttavia
Siamo i primi riconoscere che per i lavoratori e di pensionati non si è trattato di una passeggiata in riva al mare
Al risanamento economico e dalla modernizzazione del Paese sono stati pagati prezzi salati ed in misura sicuramente maggiore
A quelli sopportati da altri soggetti sociali
Non c'è dubbio
Che la rete le retribuzioni medie specie per le categorie che non hanno avuto l'opportunità della contrattazione di secondo livello hanno subito un arretramento rispetto all'inflazione reale
Ne è seguita una perdita del potere d'acquisto resa ancora più marcata dal processo di trasferimento al mercato di molti servizi di assistenza di previdenza prima coperti dal al regime di gratuita
La pressione fiscale è cresciuta ed è cresciuto a lungo tutto il corso del decennio
Determinando anche per questa via una compressione del potere d'acquisto e purtroppo con livellamento del retribuzioni stesso
L'altra faccia delle opportunità di occupazione create dal mercato del lavoro liberalizzato è stata la creazione di una fascia crescente di lavoro precarizzato sotto retribuito e sostanzialmente privo di tutele normative che contrattuale
Se il sistema delle relazioni sindacali ha sostanzialmente retto lutti l'urto violento
Dei conflitti redistributivi generati dalle politiche di risanamento gli altrettanto vero che il sistema contrattuale predisposto con l'accordo del novantatré non è riuscito ad intercettare la formazione di nuovi lavori
E nuove professionalità prodotte dal mercato
Luci ed ombre dunque
Il cui saldo positivo comunque e per noi positivo
Ecco il nostro ragionamento
Serio e meditato
Intorno all'esperienza della politica concertata dei re
Ora però è venuto il momento di andare avanti
E provare
Come noi crediamo che la politica dei redditi può reggere la sfida del futuro
Per noi il futuro della politica dei redditi si identifica con la prospettiva della valorizzazione del lavoro in tutte le sue articolazione
Ciò che il mercato divide
La politica contrattuale dei riunire
Nessun sistema come l'economia di mercato e capace di creare ricchezza
Il problema è che non è capace di distribuirla in modo socialmente accettabile
Il valore del lavoro dunque come categoria politica e come parametro sociale su cui riorganizzare le scelte economiche di fondo
I sistemi relazionali i modelli i comportamenti le scelte contrattuale
In un contesto simile segnato da trasformazioni così profonde sono visibili grandi opportunità politiche per il movimento sindacale
Ma sono altrettanto evidenti i pericoli del degenerazione dei rapporti sociali insiti nella propagazione delle culture di stampo ultraliberista
Vado una volta per tutte
Il mercato non è
Per il sindacato il nemico da abbattere
Lo diciamo con chiarezza
Ma con altrettanta chiarezza diciamo che le forze di mercato non possono pensare che sia socialmente accettabile
Una prospettiva di sballo Rizzo azione del lavoro e di delegittimazione della rappresentanza organizzata del mondo del lavoro
Il sindacato confederale lo diciamo pacatamente
Ma con fermezza al presidente della Confindustria
Non si fa dividere fra buoni e cattivi
Così come noi non ci mettiamo a classificare gli imprenditori rappresentati dal dottor D'Amato tra buoni e cattivi
Anche dopo aver letto interviste come quelle del dottor Colaninno presidente della Telecom e dell'ex presidente degli imprenditori veneti dottor Mario Carraro
Giocare
Alla delegittimazione degli interlocutori e delle controparti significa giocare allo sfascio
E questo da irresponsabile
La via del conflitto duro supremo regolatore dei rapporti di forza tra le parti e densa di enormi pericoli
Per la coesione sociale e per la stessa economia del paese la logica dello scarsa quindici io una inclinazione perversa e la UIL non ci sta a questa inclinazione
Sul Corriere della Sera di domenica scorsa era pubblicata una lucida intervista del presidente del CNEL compagno Pietro Larizza
Ne ho condiviso la forma e la sostanza
E sostengo che quello e lo spirito giusto
Certo sappiamo che non è né i mezzi disponibili di una sola organizzazione impedire questa pericolosa deriva ma è sicuramente nelle nostre capacità mostrare che una strada alternativa esiste
Che alla ragione della forza può e deve essere opposta la forza della ragione
Per questo qui ed ora
Mentre io nulla no i tamburi di guerra la UIL lancia l'idea di un nuovo patto politico
Che restituisca la necessaria unità d'azione al sindacato confederale e al tempo stesso costituisca la base per riaprire il dialogo sociale
Una precisa e comune assunzione di responsabilità
Di fronte ai lavoratori e dal paese nella consapevolezza che il risanamento ottenuto
A duro prezzo in questi anni è stato solo il primo passo e che ora occorre andare avanti per governare la nuova fase della crescita
Al centro
Di un nuovo patto politico impegnativo e condiviso dalle parti noi poniamo il primato della politica dei contenuti
E dunque quattro grandi questione
La costruzione
Della dimensione sociale dell'Europa
La riduzione del costo del lavoro
La riforma del sistema contrattuale basando la sul principio della piena esigibilità
Infine il grande tema della flessibilità delle flessibilità Dell'Oro riconoscimento sociale e contrattuale
L'Europa dunque
Si è già detto prima che la UIL e pronta ad accettare fino in fondo la sfida della moneta unica
Per questo però è indispensabile accelerare il processo di costruzione di una dimensione europea della contrattazione della concertazione
Se ne è parlato finalmente nel congresso dell'accesso di Helsinki
Ed i primi passi
Come potete vedere dalla documentazione che avete in cartella si stanno già faccenda
Certo occorre procedere con realismo senza fughe in avanti
Sapendo che i modelli contrattuali le tradizioni la qualità delle normative i trattamenti sono profondamente diversi e sono difficilmente assimilabili
Ma non è detto che si debba stare fermi
Mai della quella proponiamo due terreni di lavoro immediatamente disponibile
Quello dello sviluppo delle esperienze di partecipazione e quello dello sviluppo del dialogo sociale finalizzato alla definizione di regole sociali per l'armonizzazione del funzionamento del mercato interno europea
La prospettiva della Società europea di cui si è subito si sono gettate le basi a Nizza ci impone di riprendere il discorso sul ruolo e le competenze dei comitati aziendali europee
E noto ciò che
Il temi della partecipazione rappresentano per la guida un vero e proprio punto di valore per questo noi lanciamo la proposta di realizzare un comitato nazionale che raggruppi tutti i delegati dei comitati aziendali europee in Italia in vista della costituzione di forme di coordinamento a scala europea
E siccome noi della UIL non vogliamo perdere tempo prezioso decidiamo con questo convegno di dare vita ad un gruppo di lavoro confederale che mette insieme le categorie interessate a questa prospettiva
Prove di dialogo sociale sono già in atto fra
L'accesso lo dice
Cioè
Si confrontano e si cimentano con le disposizioni del Trattato di Maastricht che assegna alle parti sociali la possibilità di influire direttamente sulle direttive europee che si occupano di lavoro e di mercato interno con lo strumento degli avvisi comune
Quanto queste decisione
Possano incidere sulle faccende contrattuali del nostro Paese lo si è visto proprio in questi giorni
Sulla vicenda del recepimento della direttiva europea sul lavoro a tempo determinato
C'è ormai un rapporto di causa ed effetto fra la dimensione europea del dialogo sociale e gli esiti della contrattazione nazionale sui temi della flessibilità
Ed allora noi dobbiamo trovare il modo di collegare direttamente l'azione dell'accesso su questo terreno all'azione contrattuale sul piano nazionale
Perché rifletta nel modo più preciso possibile i problemi che ogni sindacato a quando deve misurarsi con la realtà concreta
Anche qui
A Cgil Cisl e noi proponiamo di discutere insieme allestendo un uovo unitario in cui possano ritrovarsi i dipartimenti dell'Internazionale del mercato del lavoro e della contrattazione
Ed ora parliamo del costo del lavoro
Detto in una battuta
La questione sta così
Il costo del lavoro e alto
Il valore delle retribuzioni disponibili in busta paga e basso
In mezzo c'è un bel cuneo fiscale e contributi
Questa contraddizione va finalmente affrontata
Nei suoi termini essenziale
E con una discussione a tutto campo
O per meglio dire vari affrontata dal punto di vista del mondo del lavoro del sindacato
Infatti
è un tema su cui la UIL da sempre ha sollecitato il confronto e le necessarie soluzioni nella convinzione
Che si tratta del punto cruciale per decidere una seria impostazione della riforma del salario del contrattazione
Come è noto
L'ammontare complessivo del costo del lavoro del nostro paese non è comparativamente superiore a quello di altri Paesi
Il vero problema
E la sua composizione
L'esistenza cioè di un massiccio cuneo fiscale come si è già detto che comprime il salario diretto in busta paga
Che deprime gli spazi della contrattazione che autorizza la destinazione degli investimenti verso forme di impiego labour saving
Infine che si presta facilmente a fornire un immeritato alibi verso chi pratica il lavoro sommerso
Il problema eccome a vantaggio di chi
E con quali risorse sostenere un'operazione di riduzione significativa del costo del lavoro
Innanzitutto ne siamo convinti che sul piano generale
Non i profitti di impresa ma i redditi dei lavoratori debbano essere i beneficiari di una operazione di riduzione del cuneo fiscale
La nostra richiesta alla stessa identica legittimità politica e morale di quella che avanzano gli imprenditori quando chiedono sgravi IRPEG
Chiarito questo punto noi siamo disponibili a discutere
Delle soluzioni necessarie
Per orientare le risorse liberate dalla riduzione del cuneo non verso i consumi
Quanto per contribuire anche per questa via alla costruzione di un sistema di pensioni integrativo
In questo senso non deve sfuggire la dimensione più ampia chi assume la problematica del costo del lavoro nel momento in cui la si dovrà mettere in relazione con le prospettive di completamento della riforma dei sistemi di welfare
Questo noi siamo convinti che il tema del costo del lavoro debba essere assunto come lo snodo strategico di una profonda svolta di politica economica
Che metta al centro cinque obiettivi
Il valore del lavoro
Sia quello stabile sia quello flessibile
Una lotta ancora più determinata l'evasione fiscale e dall'elusione contributiva in ciò proseguendo l'azione positiva avviata in questi anni
La trasformazione di una parte del cuneo fiscale come si è già detto in spazi di contrattazione per i
Ma non per questo meno importante il sostegno della valorizzazione dei risultati del contrattazione di secondo livello
La rilevanza finanziaria dell'operazione evidente e non ci sfugge
Per questo occorre immaginare un piano di riconversione finanziaria a carattere pluriennale comparabile con i tempi
Del documento di programmazione economica e finanziaria del governo
Gli effetti di breve e medio periodo di una riduzione del costo del lavoro così determinato sarebbero subito evidenti
Tornerebbero ad essere convenienti gli investimenti lei Burri intense
Il che oltre che fare bene all'occupazione contribuirebbe in maniera decisiva ad allargare la base fiscale contributiva con conseguente beneficio per le entrate
In secondo luogo favorirebbe la contrattazione in terzo luogo terrebbe a bada alle tentazioni inflattive
Infine consentirebbe la ripresa della politica dei redditi in un contesto questa volta espansivo
Come si vede
Roba da giustificare il programma di governo di una intera legislatura
Presto
Tra qualche mese si voterà
E l'ha mai piacerebbe che nel circo Barnum di una campagna elettorale isteriche priva di senso contenutistico
Ci fosse spazio per qualcos'altro oltre gli slogan che si Lecco
E ci fosse qualcuno
Che fosse disposto a parlare di questi problemi
Ci piacerebbe ma questo è un grande sogno
Siamo così giunti al punto
Della contrattazione
è possibile chiudere quella porta per piacere
Il sistema contrattuale
Costruito con l'accordo interconfederale del luglio novantatré tutto novantatré lo diciamo con chiarezza non tiene il passo con i cambiamenti del mondo del lavoro della società dell'economia
Le conseguenze di questo ritardo sono evidenti e si possono così riassumere
Il restringersi dal nostro punto di vista naturalmente
Dal punto di vista del lavoro del sindacato
E utile sempre ricordare che
I confronti hanno efficace quando sia chiarezza delle posizioni e degli obiettivi
E quando ognuno fa il suo mestiere
E non c'è dubbio che il sindacato deve fare innanzitutto il suo mestiere
Rappresentare il lavoro
Detto questo noi sosteniamo appunto che le conseguenze sono le seguenti
Il restringimento dell'aria tutelata dalla contrattazione
Una crescente difficoltà ad esigere gli eventi e da far rispettare le regole contrattuali
Un indebolimento dell'ente delle identità contrattuali con la conseguente crescita delle tensioni intercategoriali
Un arretramento del valore dei salari netti sul PIL e conseguentemente
Una perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni
Infine
Un indebolimento dello stesso ruolo di autorità salariale del sindacato
Via via che la massa salariale rappresentata dalla politica dei redditi diventa un valore decrescente
Rispetto
Alla massa salariale globale e di fronte al diffondersi incontrollato dei superminimi e dei trattamenti individuale
Questo stato di cose non è più accettabile
Un disegno riformatore tanto più efficace quanto più quanto più chiari sono gli obiettivi che vuole raggiunge i nostri sono questi
Prego innanzitutto la piena esigibilità e l'estensione dell'area della tutela contrattuale vogliamo contrattare di più
In secondo luogo riconfermare e rilanciare il valore e la pratica della rappresentanza generale del mondo del lavoro
Non accettiamo la logica della riserva indiana
Il lavoro operaio ed è qualificato come ghetto in cui rinchiudere la rappresentanza sindacale
Possiamo vogliamo e dobbiamo rappresentare tutti coloro che vivono del loro lavoro
Gli operai e gli impiegati de basse qualifiche di professionalizzati ma soprattutto dobbiamo sapere vincere la sfida della rappresentanza di quelli che sono stati diffide finiti di outsider
In terzo luogo vogliamo riposizionare la confederali città come funzione insostituibile di raccordo e di sintesi tra dimensione sociale e dimensione contrattuale
Infine vogliamo rilanciare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa nel contesto dei processi di privatizzazione e di liberalizzazione
Quindi come si è certo capito stiamo parlando della necessità di fare della democrazia economica un fattore di intervento e di regolazione del mercato
Il problema del rapporto tra rappresentanze contrattazione e per noi un punto assolutamente cruciale
Per questo conviene essere chiari fino alla brutalità
Per il sindacato funzione contrattuale e rappresentanza sociale del mondo del lavoro sono in separati
Le sorti della seconda seguono inesorabilmente quelle della prima meno si contratta meno si rappresenta
Per questo ogni ipotesi di riforma
Che si proponesse il restringimento o la rarefazione nel tempo e nello spazio della funzione contrattuale
O le volesse assegnare una ruolo meramente residuale rispetto ai meccanismi di mercato ci trova semplicemente estranea
Ne consegue che la riforma deve assumere come punto di partenza la riconferma del doppio livello di contrattazione
Di Lello nazionale di categoria e contrattazione di secondo livello sono come essenziali per il governo di una politica salariale coerente con la politica dei re
Senza il primo c'è l'Anarchia
Senza il secondo c'era caduta dei salari e l'esproprio della produttività ai danni dei lavoratori
Esiste infatti una funzione acquisitiva
Propria della contrattazione decentrata
Con la quale i salari si legano direttamente alla qualità e dalla quantità della crescita ed indispensabile per rendere davvero flessibili i mercati del lavoro locali
Ed esiste una funzione perequativa
Propria della contrattazione nazionale di categoria
Che protegge i minimi contrattuali dà una risposta alla professionalità
Serve ad impedire conseguente Smith conseguenze distorsive dannose
Per le stesse imprese quando fossero costrette a pagare il prezzo del dumping contrattuale e della disordine del mercato del lavoro
La politica dei redditi deve rimanere la scelta di fondo del sindacato confederale
Ma perché essa non si traduca come è accaduto purtroppo in una perdita di secca del potere d'acquisto delle retribuzioni deve essere strettamente legata ad una politica di effettivo controllo di prezzi e tariffe
Ripensando anche al ruolo che le Authority svolgono ormai su questo terreno
E dalla piena esigibilità della contrattazione specie quella di secondo livello
Senza queste condizioni senza queste condizioni
Il contratto nazionale diventa inevitabilmente lo strumento tramite cui operare il recupero integrale della inflazione reale
Noi immaginiamo
Un sistema contrattuale più flessibile ed adattivo nei contenuti e nelle forme concrete di funzionamento
Per questo laddove il sistema è in atto si preoccupa di dettagliare i comportamenti fino a rituali Zarrella contrattazione noi proponiamo una politica degli obiettivi
Là dove c'è la farraginosità delle tempistiche rette dal vincolo del comando noi proponiamo un sistema più semplici
E dunque proponiamo
Il ripristino
Della cadenza triennale del rinnovo del contratto nazionale di categoria
Secondo
L'unificazione della parte economica e della parte normativa
Terzo il superamento del BNA
Quarto la riorganizzazione della contrattazione di secondo livello assumendo i principi dell'esigibilità della flessibilità e della non ripetitività
Chiarisco
L'esigibilità naturalmente non può essere imposta
Fa parte dei rapporti
Ma può essere opportunamente incentivati mediante misure di decontribuzione e di questo appunto si è già detto prima
La flessibilità
La flessibilità del sistema la si realizza quando convivono ma non si sovrappongono nello stile al secondo livello modalità e strumenti diversi la contrattazione aziendale vera e propria la contrattazione territoriale la contrattazione di distretto
In questo contesto occorre considerare un punto di grande importanza ed è il problema del rapporto tra impiego pubblico e mercato e lecci
Non c'è dubbio e la legge che determina i contratti del pubblico impiego tuttavia gran parte dei processi di modernizzazione delle strutture pubbliche passa per questo nodo
La discussione sulla riorganizzazione in senso federalista dello Stato
E della pubblica amministrazione assumerà per noi un carattere meno accademico se lo collegheremo per mezzo della contrattazione alle trasformazioni del lavoro nel pubblico impiego
Ultimo punto di questo ragionamento
E quello della non ripetitività dei livelli contrattuali nel senso che laddove c'è la contrattazione aziendale ovviamente non può esserci né quella torre territoriale né quella di distretto e viceversa
La riforma del sistema contrattuale richiede un ultimo indispensabile corollario
Ed è la ristrutturazione delle aree contrattuali
Quasi più nessun settore merceologico di uguale a prima
In modo speciale quelli investiti dei processi di liberalizzazione e di privatizzazione l'energia le telecomunicazioni
Di trasporti le Poste le banche solo per citarne alcuni hanno subito rimescolamenti profondi dal punto di vista del core business
Della diversificazione del delle alleanze delle logiche organizzative e dei rapporti di mercato
Al posto delle certezze contrattuale di un tempo si affaccia inquietante una domanda
Chi rappresenta che cosa
Così prendono corpo e sempre più spesso conflitti di competenza contrattuale pensioni di rappresentanza
Guerre di confine a colpi di tessere
Il tutto il rione reso ancora più complicato dall'impatto crescente del lavoro flessibile che invade il campo del lavoro stabile taglia trasversalmente un po'tutti i settori
Ed allora è necessario che su questo delicatissimo aspetto della rappresentanza contrattuale si giunga quanto meno ad una ricognizione comune dei problemi sapendo che prima otto poi occorre raggiungere ad un nuovo assetto consapevolmente condiviso
A questo punto
Vorremmo parlare delle flessibilità del lavoro
E vorremmo farlo se ci riesce
Serenamente
Ragionando
Osservando il problema per quello che è e non per le tinte con cui il dibattito polemico tende a colorare
Qui lo faremo brevemente
Essendo disponibile in cartella una ottima relazione predisposta da Fabio Canapa
Cominciamo col dire
Che la flessibilità del lavoro è un fenomeno socialmente già molto di essere molto esteso ed in ulteriore espansione il professore Gallino ipotizza che siamo siano ormai il cinquanta per cento dell'intero mondo del lavoro
La metà
E il lavoro flessibile
Questo chiarimento vale per noi vale per gli imprenditori i quali sempre più spesso danno l'impressione che chiedono nuove flessibilità semplicemente perché non sanno utilizzare quelle che già ci sono
In secondo luogo il lavoro flessibile né da considerare non come una mera modalità di accesso al mercato del lavoro
Bensì come un dato strutturale che ormai configura un vero e proprio doppio regime del medesimo
Da una parte il lavoro stabile dall'altra il lavoro flessibile
Questi due mercati sono tra loro comunicanti
Altro che se lo sono
Comunica
C'è una quota di lavoro flessibile che si trasforma in lavoro stabile
Questo è certo
Ma per ora il movimento contrario
Cioè da lavoro stabile al lavoro flessibile appare nettamente prevalente
Dal punto di vista della rappresentanza sociale e sappiamo come stanno le cose
La prima l'aria del lavoro stabile rimane oraria tuttora saldamente presidiata dalle tutele contrattuali e sindacali
La seconda quella del lavoro flessibile per noi e come il Deserto dei Tartari
Il terzo aspetto da tenere ben presente e che le flessibilità non sono una modalità di prestazione riservata ai soli settori della cosiddetta ignote cronoman
Ma investono profondamente e massicciamente anche la cosiddetta old economy
Come ci ha rivelato asso interim in questi giorni i tre quarti dei lavoratori interinali sono operai e la metà di questi lavora in aziende metalmeccaniche
Ed i compagni della UILM di Torino ce ne possono dare sicura ed ampia conferma
è chiaro dunque che non siamo di fronte ad una patologia
Una patologia da curare con gli antibiotici augurandosi che venga debellata al più presto bensì ad una trasformazione profonda e permanente del mercato del lavoro
Ogni strategia di intervento sindacale sulla qualità e la quantità del lavoro che prescinde se da questo assunto sarebbe destinata al fallimento
Ragionare della flessibilità del lavoro dunque e farla in termini seri sei
Ma come farlo in modo tale che si costruiscano le premesse di una politica e che le porti dentro il recinto della rappresentanza sociale del sindacato
E contestualmente cosa dobbiamo fare noi per rinnovare la strategia e la prassi contrattuale in modo tale che ciò possa cadere
Andiamo dunque al nocciolo della questione
Innanzitutto è chiaro che sul tema della flessibilità è venuto il momento di porci il problema del rapporto tra legge che contraddice
I meriti del pacchetto Treu sono fuori discussione poiché con esso è stato offerto un quadro di certezze normative e di riconoscibilità del lavoro flessibile
Il fatto è che nel frattempo è mancato pressoché totalmente l'iniziativa sul terreno contrattuale il che finisce con il generare un paradosso
E cioè che la forma di lavoro le forme di lavoro che richiedono il massimo di adattabilità vengono regolate come con lo strumento più fessi più rigido che esista la legge
E evidente il paradosso
E dobbiamo affrontarlo
Questo quadro va multato
Va multato
La legge deve avere un carattere meno invasivo limitandosi alla fissazione dei principi e delle garanzie generali mentre la contrattazione questo evidentemente parlando della contrattazione di secondo divenendo
Deve svolge la funzione adattiva che le è propria
Regolando le modalità della prestazione in base alle concrete condizioni che si manifestano
Anche il problema della mobilità territoriale
E da considerare a tutti gli effetti come un aspetto della flessibilità da ricondurre nei canoni della contrattazione o sarebbe meglio dire della concertazione
Intorno alla vicenda della Franco Tosi
è stato sollevato un grande polverone
Uno spot pubblicitario
Una bolla mediatica che si è consumata nel giro di qualche giorno ma che ha lasciato intatto ed irrisolto il problema
E come la bomba al neutrone
E cioè
Che sono ormai clamorosi i limiti di un mercato del lavoro che non riesce a fare incontrare la penuria di manodopera del nord e la penuria di posti di lavoro persone
Non c'è dubbio
Che la scelta di fondo da affidare alla politica economica del Paese sia quella di concentrati al Sud un tasso di crescita almeno una volta e mezzo superiore a quello del Nord
Come ci spiegava qualche giorno fa il professor Alvaro nel convegno sul federalismo fiscale che ha organizzato da qui
Il tasso necessario per avere un effetto di riequilibrio della crescita
Ma i problemi dell'incontro fra domanda ed offerta di lavoro presentano talvolta una impellenza alla quale non si può sfuggire ed allora nell'immediato il compito del sindacato deve essere quello di creare le condizioni perché la mobilità territoriale avvenga in un quadro di concertazione anche qui una proposta concreta
La UIL propone di dare vita ai tavoli di concertazione regionale
A partire dalle regioni interessati ai problemi della mobilità per fissare i criteri le convenienze economiche le condizioni di trasferimento e di accoglienza di inserimento
E di formazione delle forze di lavoro disponibile per la mobilità consenso e concertazione
Le chiavi
C'è infine un aspetto che riguarda
Potremmo dire l'accettabilità
Del lavoro flessibile dal punto di vista del lavoratore
E per spiegarmi
Vi propongo una brevissima credetemi brevissima riflessione
Ridotta all'essenziale
La chiave concettuale della flessibilità del lavoro e la libertà
Così come quella della rigidità vera il vincolo
Il problema e chi la controlla questa che ha
Se la chiave della libertà e nelle mani esclusive dell'imprenditore generalmente produce sotto salario precarietà e sfruttamento
Se invece e nelle mani del lavoratore la chiave della libertà si traduce in opportunità
In qualità professionale ed in retribuzione
Quella cosa che il presidente del Consiglio Amato avuto più volte modo di definire come la possibilità per il lavoratore di licenziare il suo datore di lavoro
Se le cose stanno così è un'immagine naturalmente non è la realtà dei fatti va da sé
Ma se le cose stanno così e sbagliato
è sbagliato dichiarare guerra alle flessibilità
Il nostro compito è di svolgerle a favore dei lavoratori
Solo l'azione contrattuale del sindacato può trasformare il precariato in opportunità ed il sotto salario in buone retribuzioni d'altro canto cos'è
La flessibilità se non il trasferimento del rischio d'impresa dall'imprenditore al lavoratore
Se il rischio è la motivazione della remunerazione del capitale
Perché non deve valere la stessa regola anche per il lavoro
Insomma basta con i sotto sarà
E con lo sfruttamento dei giovani delle donne di tutti coloro che sono costretti a subire le condizioni di precariato in nome della flessibilità e in nome della flessibilità
Noi diciamo salari migliori e migliori opportunità per i lavoratori non contro la flessibilità ma in nome della flessibilità
Vogliamo che i giovani i precari
Le donne i disoccupati marginali
Noi vogliamo che tengano nel sindacato
Vogliamo che quel cinquanta per cento di venti una forza disponibile per il movimento sindacale organizzato offriamo gli qualcosa
Dobbiamo figli qualcosa
Offriamo gli una politica riconoscimento normativo e salariale che faccia del lavoro flessibile no non una mortificazione ma un punto di eccellenza sociale
Non esiste una politica contrattuale senza una politica dei contenuti
La cui definizione non dipende tanto dal patto politico di cui si è parlato qui quanto dalla sensibilità dall'autonomia e dall'iniziativa politica del sindacato
Contrattare di più
Come noi vogliamo e dobbiamo fare non significa necessariamente chiedere la stessa cosa dappertutto
Della politica salariale si è già detto sia per gli aspetti che riguardano la politica dei redditi sia per gli aspetti che riguardano la valorizzazione della flessibilità del lavoro
Rimangono poi tematiche di grande rilevanza che la politica dei redditi non riesce a rappresentare che debbono tornare
A caratterizzare l'azione contrattuale del sindacato sia con il primo che con il secondo livello di contrattazione il tema della professionalità innanzitutto
La contrattazione deve tornare a porsi
Il problema della professionalità
Resterà Ingres spingiamo con nettezza
La tesi di chi sostiene che la tutela contrattuale del sindacato debba essere limitata all'azione delle basse qualifiche operaia
Lasciando via al mercato e magari agli ordini professionali la rappresentanza del lavoro qualificato e del elevato contenuto professionale
Anche su questo terreno la quelle intende recuperare appieno l'elaborazione politica di cui è stata protagonista in passato
Il sistema di classificazione i sistemi di classificazione in atto nei contratti nazionali di categoria sono ormai palesemente inadeguati
I mestieri vengono sostituiti dalle competenze
Parola nuova arma con la quale dobbiamo prendere
Pronte dimestichezza
Le capacità d'attive prendono il posto del saper fare
La mobilità della stabilità
Nascono così nuove professioni motivate per lo più dal rapporto col mercato per le quali occorre immaginare nuovi parametri di misurazione
Nuove forme retributive nuove e più ampie scale parametrati e naturalmente nuove forme di rapporto e di aggregazione sociale
Poi occorre costruire una vera e propria dimensione sociale della contrattazione il salario dei lavoratori va protetto non soltanto dal versante puramente rivendicativo ma anche dal versante del contenimento dei costi dei servizi di cui egli ha bisogno
L'assistenza sanitaria
I servizi di cura le persone i servizi assicurativi e previdenziali solo per citarne alcuni stanno diventando sempre più pesanti per le tasche dei lavoratori
Via via che il loro costo viene trasferito a carico della cittadinanza
Dopo il patto di Natale del mille novecentonovantotto il sistema della concertazione triangolare si è inceppato lasciando irrisolto
Un nodo fondamentale come la riforma del Trattamento di fine rapporto
Occorre prenderne atto
Il trattamento di fine rapporto non può essere più un argomento buono solo per baruffare sui giornali
La disponibilità delle quote di salario differito per la formazione dei trattamenti pensionistici integrativi rimane una delle questioni cruciali che a cui i lavoratori non intendono rinunciare
Il compito del sindacato è quello di dare una risposta e di darla anche sul terreno della contrattazione in buona sostanza si tratta di assegnare alla futura contrattazione nazionale di categoria il compito di trasformare
In richiesta contrattuale la disponibilità di quote del TFR maturando per la creazione e o il potenziamento dei fondi integrativi
In questo senso il contratto nazionale di categoria può tornare ad essere un forte strumento di coesione sociale del mondo del lavoro
La salute e la sicurezza la salute la sicurezza debbono tornare al centro della contrattazione di secondo livello
L'applicazione delle norme della sei due sei non basta
Gli incidenti sul lavoro sono la conseguenza non soltanto del mancato rispetto delle norme di legge ma anche delle condizioni di sfruttamento a cui è sottoposto il lavoratore
Sta nel taglio dei tempi molto spesso nella intensificazione dei ritmi nel prolungamento eccessivo degli orari di lavoro occorre ripensare la capacità di intervento degli RSU sull'organizzazione del lavoro
Riqualificando le il ruolo come rappresentante dei bisogni concreti dei lavoratori sui luoghi di lavoro
Oltre che misurare la rappresentatività delle organizzazioni
Nella cartella troverete la piattaforma aziendale sulla salute e la sicurezza del lavoro predisposto dal coordinamento nazionale della UIL leggetela leggetela
E cominciate a lavorarci sopra
Perché è necessario
La formazione
Occorre una politica nuova una nuova politica dalla formazione professionale
La conoscenza delle soste tende a sostituire il saper fare
Nella determinazione del valore del lavoro per questo la formazione costituisce ormai a tutti gli effetti non sono una risorsa per il lavoratore ma anche uno strumento di governo del mercato del lavoro
La formazione costituisce una interesse comune dei lavoratori all'impresa cioè reso possibile l'affermazione delle esperienze della bilateralità a partire da quella maturato nel comparto artigiano nel corso di un decennio
Sono maturi i tempi per una per dare una sistemazione organica l'esperienza della bilateralità come strumento concreto di governo concordato dei processi di formazione dei lavoratori
Su questo terreno il sindacato confederale deve costituire un punto forte di quel patto politico ormai necessario per riqualificare i contenuti della nuova politica del
Queste dunque le idee della Wind sono alla conclusione
E come vedete non sono poche
Premettiamo innanzitutto a disposizione dei nostri gruppi dirigenti perché siano oggetto di una grande fase di dibattito
Che coinvolga l'insieme dell'organizzazione delle strutture nazionali dalle strutture nazionali alle sedi sindacali sul territorio ai nostri delegati aziendali
Per questo gli è arrivato il momento di strutturarci seriamente per dare senso ai continuità a questo dibattito
Noi qui vi proponiamo la Costituzione di una Consulta nazionale UIL per la contrattazione e la politica dei redditi
Uno strumento di coordinamento e di promozione dell'iniziativa contrattuale che renda sempre più forte
Lo scambio di conoscenza fra i diversi i livelli dell'organizzazione e rafforzi un sistema condiviso di formazione degli orientamenti confederale
Ma non basta
Con le nostre proposte abbiamo l'ambizione di fare della UIL il punto di riferimento per una nuova fase di confronto con la CGIL e la CISL
In un momento delicatissimo della vita sociale e politica del nostro Paese
Presto saremo chiamati a prove dure e decisive per il nostro futuro
Pensioni
Statuto dei lavoratori
Validità erga omnes dei contratti rappresentanza sindacale sono già da tempo sotto il tiro
Di chi considera il sindacalismo confederale non una forza con cui negoziare soluzioni ragionevoli ma un ostacolo politico da rimuovere per mettere finalmente per permettere finalmente le forze di mercato di muoversi indisturbato
Invece noi pensiamo esattamente il contrario e cioè che proprio la piena affermazione dell'economia di mercato richiede la presenza di un sindacato forte autorevole in grado di regolare anche con il conflitto se necessario il funzionamento delle cose
Ebbene la forza del sindacato italiano dipende certo dalle idee
Ma dipende soprattutto dalla sua capacità di tornare ad essere unito
Naturalmente sappiamo bene
Come stanno le cose
In questo momento
Ma la prospettiva unitaria mai la prospettiva unitaria è stata così lontana
Mai come in questo momento è stato così difficile assumere decisioni unitarie anche le più semplici
Mai la tentazione di andare a ranghi sparsi davanti alle controparti con le piattaforme separate e davanti ai lavoratori con la proclamazione di scioperi separati è stata così forte
Non sta a noi giudicare le ragioni che spingono le organizzazioni verso comportamenti di rottura
Ma se fosse possibile vorremmo proporre una specie di moratoria delle polemiche e degli attacchi reciproci niente di sconvolgente naturalmente
Basterebbe che le tre organizzazioni decidessero di scegliere uno due argomenti su cui è riaprire il confronto
Se poi si volesse fare qualcosa di più impegnativo si potrebbe pensare
Ad un confronto sulle regole comuni per gestire il dissenso
Ricordate le leggendarie due paginette
Io le ho scritte
E le troverete nella sintesi della relazione che vi sarà consegnata alla fine dei lavori di questa mattina
Un sistema di regole unitarie possibile e credibile
In cui si propongono un sistema di consultazione preventiva tra le confederazioni in vista dei confronti di natura concertativa
Un sistema di raffreddamento per la gestione dei dissensi quando ne sono coinvolte le strutture territoriali del sindacato un sistema di gestione della contrattazione nazionale e di secondo livello non è una fuga in avanti
Verso l'idea di una disponibilità unitaria che sappiamo in questo momento essere bassissime
Ma prima o poi l'ebbrezza della politica passerà
Ed allora ci sarà bisogno di un'idea di un sistema di regole su cui far riprendere il cammino unitario
Le nostre proposte non si occupano delle polemiche delle divisioni del presente
Guardano lontano
E ad un futuro possibile
Ho davvero concluso vero concluso con gli amici e compagni come ormai avete capito con questo convegno la UIL lancia una sfida
E la sfida della ragione contro l'incagli mento imbottito e la sfida dei contenuti contro l'agitazione parolaia delle polemiche e la sfida della ricomposizione del mondo del lavoro contro chi lo vuole diviso frantumato
Bella Cerato
Così come nel passato
Quando siamo stati capaci di lanciare grandi idee come la partecipazione del sindacato di cittadini anche oggi
Con l'idea del valore del lavoro sapremo rimettere la UIL non in mezzo ma al centro al centro di una stagione di rinnovamento di rilancio del sindacalismo confederale del nostro Paese qui ringrazio
Grazie a Franco che ha precisato nella sua relazione
Una serie di proposte riflessioni idee che come lo stesso oratore diceva mettiamo oggi alla discussione ed è una discussione molto aperta perché parleranno
Oltre al gruppo dirigente della UIL la anche numerosi ospiti che abbiamo portato da oggi inizia la discussione e poi questa discussione sarà portata gli organismi della UIL diventerà in quella sede insieme alle altre
Discussioni che abbiamo fatto nei seminari precedenti la strategia della UIL che proporrà alla CGIL e alla CISL
Sono venuti alla nostro dibattito professorali essa Accornero ordinario di Sociologia del lavoro l'università della Sapienza di Roma
E il professor Paolo Garonna oltre che amico vicino alla UIL è anche direttore divisione statistica dell'ONU di Ginevra che ringraziamo per la sua presenza la discussione
Come dicevo prima cercheremo di intrecciare interventi degli ospiti con interventi dei dirigenti c'è già una lunga lista di dirigenti che ha chiesto di parlare
Per la motivazione che dicevo prima diamo subito la parola al dottor Guidalberto Guidi dalla Confindustria vicepresidente che porterà l'opinione della Confindustria e quindi la prima risposta alla relazione a questo dibattito lo ringraziamo per la sua disponibilità
Non ha voluto mancare nonostante gli impegni che aveva al nostro dibattito
Io vorrei prima di tutto ringraziare la Presidenza perché mi consente
Così di sconvolgere l'ordine degli interventi di parlare per primo ma credo
Ci tengo ci tengo ampi
A dirvi
Come la Confindustria legge questo documento che credo più che ascoltato vada letto vada meritato
Ma la prima considerazione è che io posso fare e che da questo documento
Trovo una consapevolezza della mutazione genetica nella quale stiamo siamo già entrate che stiamo gestendo quindi la necessità di rivedere tutto
Da un punto di vista di questo cambiamento
Questo documento che non si tocchino tutti quelli che sono i temi fondamentali del rapporto tra parte sociale credo ci sia tutto non mi pare sia sfuggito nulla
Io deduco da questo che ci sia una volontà è un'intenzione di rimettersi in gioco
Di riconsiderare tutto
E vorrei essere molto chiaro
Con con apertura senza pregiudizi
Senza tabù
Con rispetto reciproco col tentativo di giungere a delle soluzioni sapendo che quando si comincia a molte volte non si riesce poi raggiungere soluzioni ma mantenendo durante il colloquio durante il dibattito un'estrema ed attenta attenzione alle ragioni degli altri
Io credo che il primo errore che qualcuno potrebbe commettere esaminando questi temi sia quello di porgersi come colui che ha la verità rivelata oggi io vi devo confessare che ho più dubbi che certezze
Operò una profonda consapevolezza che il mondo sta cambiando
E cambiato sta cambiando e con una velocità delle cambiamento incredibile
Per chi come me dal trentaquattro anni fa questo mestiere
I punti che sono stati toccati l'azione di Franco Lotito ripeto credo che ci siano tutti
Se
Punto centrale cioè che cosa significa lavorare oggi qual è il rapporto tra il lavoro e la fabbrica dalla mia parte si diceva l'officina
Io nasco in un'officina quindi purtroppo sono non riesco a togliermi
I dipinti
Diciamo questa questa tara ereditaria o forse debbo dire al giorno d'oggi perché ormai i i lavoratori paiono di essere uno degli ultimi metalmeccanici ormai mi troverò dentro un a un vaso di formalina in qualche università per far vedere come erano una volta però mi rendo conto di come sta cambiando e lavoro io non ho più tavoli da disegno in azienda ormai si progetta in contesa in collina dedicate con fornitori e clienti
La mia segretaria può passarmi telefonante mentre in vacanza le Maurizio Rossi
Questo è il mondo che sta cambiando io ho sentito parlare prima di di Romania
Io ho centodieci persone in Romania non a Timisoara perché attimi fare troppo caro
Time Sciarra Non è più appetibile
Cominciare troppo ma troppo forte concentrazione vi dirò un'altra cosa non ci sono io personalmente come Ducati c'è un mio sul fornitore
E questo suo fornitore sta pensando ripassare dalla Romania Moldavia
Perché Moldavia il costo del lavoro oggi tutto compreso è due marchi contro i quattro marchi dalla Romania di Bazo un track che cammina rimorchio impiega due giorni per arrivare induca anche a Bologna costa circa due mila e duecento marchi
Quindici del limitatamente dove i prodotti hanno ingombre limitate
Perché vi dico questo dico questo perché i centodieci ragazzi che abbiamo giù hanno da diciotto a ventiquattro anni un titolo di scuola media superiore
Lavorano con grande dignità con grande capacità quasi tutti parlano un qualche cosa che assomiglia a un accettabile inglese hanno tutti conoscenze informatiche
Senza dubbio per dire per la molto chiaramente hanno conoscenze professionali
E scolastiche molto superiori a molte delle mie deliziose massaie che lavorano in Ducati a Bologna
Questo è il mondo
Questo è il mondo che abbiamo di fronte
Io credo che vadano gestiti queste cose io credo che vada che vada fatto un ponte tra il vecchio e il nuovo io credo che a mano a mano che si sta de centra una parte della catena del valore si guadagni di competitività
Si cresca maggiormente dove la teste cervello il cuore dell'azienda d'altra parte si creano e si aprono
La testa e il cuore e cominciare a far crescere altri mercanti alterata
Comunque era questo era solo una un'attenzione diciamo un punto che era stato portato da Franco Lotito durante la sua relazione
Noi siamo pronti a discutere con tutti discutere con tutti da domattina contro calma con tranquillità senza alzare la voce
Coscienti che rappresentiamo interessi di parte ma legittimi e vorremmo che questo ci fosse riconosciuto pronti a riconoscere che tutte le controparti rappresentano interesse di parte ma legittime e questo siamo pronti a riconoscerlo
Vorremmo anche che prima di cominciare ad analizzare quelle che sono le nostre idee le nostre proposte prima di tutto venissero conosciute
Credo che il dibattito dell'ultimo periodo ad esempio sul Tfr sulla flessibilità in uscita
Avrebbe dovuto presupporre la conoscenza delle nostre tesi dato che io temporaneamente la responsabilità da parte sindacale sociale di Confindustria posso credo di essere in condizione di affermare che nessuno conosce
Quali sono le nostre idee sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Nessuno ne conosce il perché
Perdonatemi non c'è mai stato dato il permesso o la possibilità di di di di parlarne di espormi
Si è parlato di di qualche cosa di virtuale di diarie di umori di ecco
Noi siamo profondamente cocenti che fare gli imprenditori io ricorderò sempre una una battuta di Einaudi il l'imprenditore è un animale che ha molte caratteristiche positive ma ne ha una particolarmente negativa e pronto a distruggere tutto quello che gli sta intorno
Quindi io sono profondamente cosciente che noi abbiamo diritto e dovere ad a regole di comportamento
Vorremmo però che venissero rivisitate criticamente alla luce di quello che che oggi la sfida che abbiamo di fronte noi siamo alla vigilia di una straordinario rischio di competitività
Io non so come voi valutiate alla ripresa che abbiamo avuto dalla fino al novantanove dall'inizio delle ultime novantanove e che in parte oggi sta continuando in per quanto affievolito
A mio giudizio la ragione sono se strettamente due tutta la ripresa dei mercati mondiali la secondo la valutazione competitiva dell'euro nei confronti del dollaro e dell'Oglio
Queste sono le esclusive ragioni non esiste nessuna ragione endogena perché il nostro sistema imprenditoriale ed economico abbia guadagnato di competitività
Questo crea una fragilità intrinseca alla ripresa che io non credo non posso non essere esaminata
Seguendo quello che ricevono ti confrontandoci guardando valutando le cose ascoltando gli altri
Con rispetto che ogni tesi ha diritto di avere in momenti di estrema volete Lita di tutte le cose che conosce una il mondo non è più quello che io conoscevo quando ha cominciato a trentaquattro anni fa credo per nessun motivo
Questo è l'impegno che io prendo pronto a mantenerlo a domattina
Con queste condizioni
Sapendo anche vorrei che me lo concede resta
Noi sappiamo ricordiamo le parole dei pacifisti francesi prima dalla prima guerra mondiale
Ogni conflitto prima o poi si chiude con la pace
Tanto vale accorciare il più possibile eliminare completamente la fase del conflitto e arrivare subito alla fase finale tanto prima o poi siamo destinati a rimanerci grazie
Ringraziamo vicepresidente della Confindustria per il suo intervento e cominciamo dando la parola ah bellissima segretario generale della UIL Cembra poi subito dopo parlerà il professor Gallino e così via
Cari compagni cari amici
Finalmente
Possiamo discutere di politica contrattuale
Non partendo da presupposti teorici e dà giudizi esso sommari di solito scollegati
Dall'obiettivo generale che questo disco queste scelte intendono o intendono perseguire
Condivido una cosa del dottor Guidi qui della Confindustria intanto la consapevolezza e e la conoscenza delle dimensione del cambiamento che sta intervenendo
Questo è sicuramente un come dire un compito fondamentale se vogliamo programmare iniziative che poi gli abbiano effetti concreti
La relazione dello tinto ha il pregio della chiarezza e della concretezza
Sia riguardo l'analisi che sviluppa come per le proposte che avanza ed è e un dato di partenza secondo me essenziale finalmente siamo di fronte
Come dire un documento che ci propone un'analisi ci propone
Se formula delle proposte
Io non voglio soffermarmi sugli aspetti di scenario
Che richiederebbero peraltro molto tempo
Ma anche perché sinceramente condivido sostanzialmente all'analisi tracciata da Franco
Di voglio limitare quindi a trattare solo la parte contrattuale in altri termini io resto impatta riga nel senso che vediamo gli Effetti poi concreti nei luoghi di lavoro
E però
Ovvio
Che le nostre scelte dovranno essere coerenti
Con lo scenario nazionale ed europeo descritto nella relazione
Allora l'attuale assetto contrattuale ripartito su due livelli è nato con l'accordo del ventitré luglio del novantatré
L'obiettivo in estrema sintesi era di contribuire nel quadro della politica dei redditi
A ridurre l'inflazione salvaguardando il potere d'acquisto dei salari
Se analizziamo i risultati della contrattazione negli otto anni di vigenza
Di questo modello contrattuale
A prescindere degli effetti prodotti sul piano del risanamento economico del Paese di cui Franco ha parlato abbondantemente e che ripeto condivido
Possiamo dire però che l'obiettivo è stato sostanzialmente
Centrato
Il contratto ha tutelato il potere d'acquisto dei salari e senza indurre effetti inflazionistici
Ha inoltre favorito il dispiegarsi di un modello di relazioni industriale più partecipativo
Che nonostante le difficoltà generale di quadro crescita economica quasi irrilevante anti processi di ristrutturazione Enrico riorganizzazione aziendale
Resistenze culturali molto radicate sia nella parte datoriale ma anche all'interno del nostro mondo
Ci hanno comunque consentito di realizzare importanti risultati
Come il rinnovo dei contratti in tempi rapidi e alla loro scadenza naturale
Questo non accadeva prima dell'accordo del ventitré luglio
L'istituzione della previdenza complementare
L'avvio della formazione continua una politica innovativa degli orari di lavoro un nuovo sistema di classificazione inquadramento professionale la definizione di regole per la contrattazione di secondo livello
La contrattazione aziendale ha realizzato solo in parte gli obiettivi che gli erano stati affidati
Laddove si è esercitata ha prodotto risultati apprezzabili sia in relazione al Salario collegato alla produttività
Che Allo sviluppo della partecipazione dei lavoratori alle scelte dell'impresa
E quindi al miglioramento dei risultati aziendali qualità produttività redditività sicurezza
Nonché alla ripartizione anche se qui voglio dire un'analisi deve essere più approfondita ma alla ripartizione della ricchezza prodotta comunque ha avviato sicuramente un processo di questa natura
Ora queste brevi considerazioni molto
Sommarie
Si portano a riconfermare come peraltro ha fatto Franco nella relazione
A riconfermare dicevo i due livelli di contrattazione contratto nazionale e contrattazione di secondo livello prevediamo territoriale e aziendale sono dei particolari
Tuttavia non possiamo ignorare i limiti e le insufficienze che l'esperienza di questi anni hanno fatto emergere
Il primo dato riguarda il rapporto tra produttività profitti occupazione e salari
è fondamentale ricondurci a elementi di misura che siano oggettivi e concreto
Da questo raffronto è morto emerge che alla crescita della produttività che pur c'è stata ed è stata sostanziosa
Questo dato non vale solo per l'Italia incerto noi ci preoccupiamo molto di ciò che accade nel nostro Paese ma è comune vento come dire
Che si è sviluppato in tutta Europa anche nei paesi ad economia molto più forte della nostra
Dicevo quindi questo rapporto la crescita della produttività non ha corrisposto la crescita dell'occupazione né tanto meno quella dei salari mentre sono cresciuti in misura notevole i profitti
Questo è un dato dimostrabile de da tutte le le le angolazione lo si vuole vedere e quindi è un dato oggettivo
Se a questo si aggiunge che la politica dei redditi relativamente ai prezzi e alle tariffe
Non ha rispettato i tempi di inflazione programmata il risultato è un arretramento netto del potere d'acquisto dei salari dei lavoratori
E se il processo inflattivo
O
Pontino attenere questa tendenza alla crescita noi avremmo conseguenze gravissime come riduzione decurtazione dei salari dei lavoratori
E mi pare che sia un elemento di riflessione fondamentale
Per come dire fare delle proposta che poi correggano questa questa tendenza
Ora i limiti della contrattazione di secondo livello sono secondo me prevalentemente da tribù idee alla scarsa diffusione nel territorio
In relazione ai diversi settori la contrattazione ha coinvolto tra il venticinque e il cinquanta per cento delle aziende
Di conseguenza una parte consistente dei lavoratori ma consistente la parte forse maggioritaria e rimasta esclusa dalla contrattazione
Il secondo dato riferito alla scarsa consistenza del volume salariale aziendale oggi si stima attorno al quattro cinque per cento dell'intera massa salariale quindi capite benissimo
Come dire che dipenda quasi irrilevante il salario aziendale rispetto all'interesse come dire di tutela della massa salariale più complessiva
Ciò ha lasciato ampi margini di discrezionalità alle aziende che hanno potuto attuare politiche retributive non contrattate col sindacato con erogazione di super minime di una tantum a discapito dell'equità e della coesione dei lavoratori
Cioè dire che noi siamo voglio dire a vogliamoci bene ma quello che sta accadendo la divisione che poneva pur Franco tra operaie abbasso inquadramento professionale e degli alti livelli professionale chi finanzia la divisione quindi come dire e la non rappresentatività del sindacato è la politica salariale che l'azienda fa unilateralmente senza contrattata
Credo quindi che tutto ciò giustifica e legittima ampiamente la richiesta della UIL per un nuovo patto politico
Mi convincono
Anche i quattro punti che Franco proponeva
La costituzione della dimensione europea che diventerà l'obiettivo come dire fondamentale sul quale bollente Tonino dovremmo misurarci da qui in avanti poiché molte scelte come abbiamo ripetuto in grande occasione non si prendono più nei singoli Paesi ma prevalentemente vengono prese in Europa e quindi alla dimensione europea assume importanza come dire e urgenza
Per sindacato se vogliamo che non assuma solo caratteristiche monetarista idee e quindi si svilisce qual è il ruolo sociale dell'Europa
E quello politico che pure stenta ad affermarsi
La riduzione del costo del lavoro mi pare che sia uno degli obiettivi e se vogliamo seriamente a parlare di sviluppo se vogliamo seriamente liberare delle risorse per politiche
Di sviluppo anche dell'occupazione
La riforma del sistema contrattuale sul principio della esigibilità mi pare che sia una proposta condivisibile pienamente e il governo delle flessibilità
Sì
Possiamo anche anzi dobbiamo anche discutere questo anche se io
Insisto nel ritenere che questa è materia contrattuale
Non si possono generalizzare le flessibilità i bisogni di flessibilità sono settoriali non tutti i settori la flessibilità non deve essere un principio politico il braccio di ferro tra chi vuole alle flessibilità come una legge onnicomprensiva è invece le presente visibilità debbono risponda all'esigenza oggettiva dell'impresa e quindi del settore
Io un settore manufatturiero ha bisogno di determinate flessibilità un altro settore non ha bisogno di quella flessibilità e quindi al contratto che può assumere se conveniamo quali debbono essere
Le flessibilità a che serva un oggettivamente per la difesa e lo sviluppo della produttività e della competitività delle imprese
La proposta di riforma del modello contrattuale fondata mi pare sul mantenimento dei due livelli di contrattazione
E sulla necessità di dare una migliore funzionalità a ciascuno dei due livelli
Il contratto a mio avviso deve mantenere la sua funzione di tutela del potere d'acquisto del salario
Rispetto rispetto all'inflazione
Anche se in una prospettiva inflazionistica strutturalmente decrescente
Perde la sua centralità cioè a dire
Ogni due anni
Fare grande discussione a fare lunghe trattative per trentanove mila lire di salario sembra che lo sforzo non valga la la la la candela effettivamente se queste condizioni saranno confermati cioè a dire se il processo inflazionistico per effetto anche della moneta unica continuerà a
Ad essere decrescente viceversa se dovessero cambiare le cose i ragionamenti sì sì sì si modificano
Rimane però piena la funzione del contratto sulle sulla normative
Quindi una funzione fondamentale
E del rapporto soprattutto regolatrice del rapporto di di lavoro di tutela delle condizioni minime per tutti i lavoratori della stessa aria contrattuale e strumento di orientamento e di regole per la contrattazione di secondo livello
In questa ottica si può pre vedere il il ripristino della durata triennale del contratto
Non lo per dopo
Ne è scandaloso né necessariamente interpretato come una concessione che facciamo o alle controparti
Ma questo però a due precise condizioni
Una Interna relativa al ruolo e alla funzione del contratto nazionale
La seconda di supporter riguarda la politica dei redditi
Il contratto deve mantenere la funzione di determinare gli aumenti salariale collegati all'inflazione programmata del triennio
Deve prevedere inoltre alla fine del triennio congiuntamente alla definizione dei nuovi aumenti legate all'in Val programmata la eventuale differenza tra l'inflazione programmata e l'inflazione reale si è registrata nel triennio precedente
Deve ancora determinare a consuntivo del triennio precedente
Una quota di salario in fondazione della produttività di settore
Questa parte di salario non sarebbe
Costo aggiuntivo per le aziende
Che avranno realizzato la contrattazione di secondo livello
Nel senso che dovrà e darà luogo ad assorbimento fino a concorrenza delle quote di salario corrisposto in azienda lo stesso titolo
Istituiamo come dire un consuntivo di quale la quota di salario
O del settore relativa alla produttività e poi chi ha fatto contrattazione detrae quella quota dal
E quindi le aziende non pagherebbero due volte per lo stesso titolo questo è il senso
Per i lavoratori che non fossero stati interessati dalla contrattazione di secondo livello sarebbe invece salario fresco e per le aziende a un giusto costo
In tal modo seppure a posteriori
Seppure a posteriori una quota degli incrementi di produttività verrebbe consolidata nei minimi contrattuale garantendo a tutti i lavoratori alla ripartizione di una quota minima
Degli incrementi di produttività realizzati
Questo è come dire un accorgimento
Eh eh elementare se volete per poi non prendere atto ogni volta che abbiamo registrato uno scostamento tra il potere d'acquisto
La crescita della produttività la crescita della produttività lo come dire può andare certo deve andare in profitti perché deve remunerare il capitale investito ci mancherebbe Antal fervente torniamo a teorie ma abbiamo detto che può andare
In quota al Salario o può essere utilizzata ad esempio per sviluppare l'occupazione
Ma se come star vedendo come avvenute in questi anni in Europa non è servita nel per abbattere il livello di disoccupazione che sono rimasti sostanzialmente stazionari
Ne per alzare come dire il potere di acquisto delle retribuzioni che invece sono arretrate e hanno perso di compatibilità è chiaro e stiamo andando in una strada dove il ruolo del sindacato
Rischia e invece di come dire di non essere più capito
Dagli stessi rappresenta
Questo modello potrà funzionare e garantire il potere d'acquisto dei salari e se sarà supportato da una politica dei redditi e rigorosa
Capace di assicurare una politica dei prezzi e delle tariffe è strettamente legate all'inflazione programmata se succede come è successo nell'ultimo periodo e voglio dire che cosa posso garantire più come tutte lo il potere d'acquisto delle retribuzioni andò le tariffe e si innalzano molto di più dell'inflazione quando in tutti i costi
E voglia dire c'è una decurtazione del potere d'acquisto delle retribuzioni ha peraltro di allora la politica dei redditi e quindi i modelli che noi possiamo prevedere funzionano se abbiamo però la capacità e la certezza che la politica dei redditi sia uno strumento pericoloso di controllo
E
è quindi di di di di di misura del del tariffe
Infine la contrattazione aziendale o territoriale
Chiarisco subito
Che la contrattazione territoriale già oggi una realtà
Positivamente credo sperimentata in alcuni settori produttivi gli edili gli alimentaristi e da anni hanno questo livello di letali è che come dire risponda
Alla specificità
Ripeto io sono contrario affare alle teorie generale generiche solo per affermare dei principi servono delle cose e bisogna dare delle risposte e quindi è giusto in questo caso che la contrattazione territoriale avvenga ulteriormente rafforzata
E non escludo che sia possibile estenderla anche in altre arie settoriale omogenee
Ari settorialmente omogenee perché altrimenti voglio dire il rischio è che predichiamo che gli incrementi di retribuzione di di salario
In azienda
Debbono avvenire sulla base in proporzione alla crescita della produttività poi introduciamo un elemento che di questo non tiene più conto perché mettiamo tutti solo spesso piano
L'industria farmaceutica con le piastrelle o col vetro cioè settori che hanno una redditività completamente diversa allora a un settore regaliamo o non consentiamo di di redistribuire quote elevate di ricchezza che produce e imponiamo un costo eccessivo assertori che invece non sono un in grado di supportarlo di sopportarlo e quindi sì tradurrebbe in una perdita poi di occupazione noi dobbiamo avere un equilibrio dobbiamo quindi misurare alla produttività laddove si realizzerà quindi nonne sistemi che generalizza norma sistemi che siano molto più omicidi alle realtà alle realtà produttive
Quindi si può anche a realizzare poi i in alcuni distretti in quelle realtà costituite da piccole piccolissime aziende dove oggettivamente difficile fare contrattazione aziendale in quelle realtà dove non c'è rappresentanza o rappresentatività sindacale
E anche lì bisogna trovare il modo anche se la mia proposta come dire
Relativa al contratto in qualche modo dà una risposta di tutela anche relativamente a a a quest'aspetto quindi possibile
Io non credo nella generalizzazione della contrattazione territoriale perché sarebbe appunto in contraddizione col sistema contrattuale che vogliamo presso il
La contrattazione aziendale deve poter coinvolgere alla generalità dei lavoratori
E se deve sempre più caratterizzare per la sua duplice funzione di partecipazione alle scelte aziendale i risultati economici salario di partecipazione o di un risultato
Punto centrale di ripartizione della ricchezza prodotta e di negoziazione della tutela
E delle specificità agenda Alt
Ma anche strumento essenziale per cogliere i cambiamenti delle novità che si producono nei luoghi di lavoro
E dagli risposte appropriate sul piano negoziale i cambiamenti nascono prima di tutto lì nei luoghi di lavoro dove si formano nuove professionalità nuove mode di lavorare si introducono è sperimentazione cede è quelli che bisogna cogliere quindi la contrattazione deve e esercitare questo questo come stiamo
Io credo che guardate
Al di là di
Come dire di tutte le le le considerazione che possiamo fare adesso accaldo attorno ad una analisi ad una proposta che ritengo davvero importante
Che riportiamo o la discussione eccetto in un momento in cui tutti gridano in un momento in cui tutti tendono a mostrare i muscoli
Ma spesso questo mostrare i muscoli questo alzare la voce non sempre vuol dire a fare gli interessi di
Dei lavoratori a volte a altri obiettivi che da realizzare però su questa strada io sono convinto che si possono produrre
Dei i risultati importanti
Se si tiene conto del lavoro che abbiamo fatto e dei risultati che abbiamo acquisito quindi migliorare ciò che abbiamo fatto per renderlo come dire più funzionale per il futuro vi ringrazio
Grazie bellissima io ovviamente non vale per gli ospiti la regola non vorrei cominciare il solito giochino dibattere microfono rompere chi sta parlando e così via invita i nostri dirigenti visto che siamo tutti dirigenti di auto contenersi
Nell'intervento di regolarsi l'intervento almeno entro i dieci minuti per gli ospiti ovviamente non c'è regola
Diamo subito la parola al professor Gallino ordinario di Sociologia del lavoro all'Università di Torino
Per intanto io ringrazio per l'invito che ho colto con molto Roma con molto piacere
Toccherò questo mio intervento un tema ben presente nella relazione di di Lotito la questione della flessibilità
La flessibilità è diventato un fenomeno quantitativamente importante l'Istat ci dice dal novantasei ad oggi il sessantacinque per cento degli degli avviamenti al lavoro che avvengono ogni anno avvengono mediante lavori atipici in sostanza
Attraverso forme di lavoro flessibili
Si tratta di una cifra grossa perché gli accessi gli avviamenti al lavoro sono quasi quattro milioni e mezzo hanno e quelli siamo intorno ai tre milioni di avviamenti
Con contratti atipici con lavori flessibili e non è che tre milioni si sommino ovviamente ogni anno perché molti di questi lavori sono brevi e quindi una parte di quei tre milioni si ripresenta e viene ricalcolato l'anno dopo comunque siamo in presenza di una massa dei parecchi milioni di lavoratori interessati da lavori flessibile
Come in fondo bisognerebbe sempre dire perché la flessibilità è un predicato che si applica alla plastica alle bande d'alluminio moltissime altre cose
Mentre qui siamo in presenza del di lavoro e di persone
E praticamente certo che questa tendenza alla diffusione dei lavori flessibile continuerà nel futuro ce lo dice quanto avviene nel mondo tutte le tendenze del dell'economia anche dei modelli di organizzazione
Tecnologie
Sta che sono presenti e che stanno arrivando fanno in questa direzione allora sembra giunto il momento di affrontare una questione
Questo incentrava questa importante
Si tratta di cominciare a parlare di come & più sostenibile la flessibilità vuole parlare quindi di flessibilità sostenibile
Si tratta di individuare con quali mezzi costi personali e sociali collettivi familiare
Che sono intrinsecamente connessi ai lavori flessibili potrebbero venire ridotti si tratta anche di aggiornare questo farete soprattutto
Su che cosa potrebbe fare il sindacato per contribuire a ridurre di oneri connessi ai lavori flessibile
C'è qualcuno che pensa e dice che dopo essersi libertà sono sotto di vacanza che non pone alcune onere particolare e chi è più pesante al vecchio lavoro burocratizzato su sempre uguale eccetera
Ma molti molti elementi anche molte ricerche dicono diversamente
Quali sono i principali onere personali e sociali familiare connessi ai lavori flessibili ma direi che sono riconducibile fondamentalmente a tre tipi dei precarietà
Il primo va visto nella possibilità limitato nulla di formularsi
Previsione Progetti tanto di lunga che di breve durata riguardo il futuro il futuro professionale ma spesso anche quello esistenziale
Familiare
A questa difficoltà di di progettarsi la vita di progettarsi resistenza
Ci si può arrivare per due lire
In primo luogo quando soggetto sa che la sua occupazione e a termine
Che può essere un mese se il mese magari un anno più sia in forza di dispositivi contrattuale o perché l'impresa a la possibilità di di farlo
Una seconda strada per affinché
Che porta la difficoltà di progettarsi un pezzo di resistenza
Interviene Conde lavoro esposto a variazione temporale contingenti ovvero imprevedibile per il soggetto che ha una caratteristica tipica di molti contratti tipici
è il caso descritto con pittoreschi efficacia da espressione che stai diventando comune quale cassiera squillo commesso squillo operaio squillo eccetera
Il soggetto sa che la settimana seguente sarà chiamato dall'azienda a lavorare tre giorni ma fino a ventiquattro ore prima non sa qual è il giorno o i giorni in cui dovrà presentarsi in azienda
Di qui l'impossibilità di programmare qualsiasi impegno personale o familiare che non sia effimero che non abbia un raggio di un paio di un paio d'ore
In Italia questi tipi di lavoro su chiamata non solo ancora su chiamata contingente su chiamata ravvicinata
Non sono ancora diffusissimi ma questo il modello comunque francese inglese tedesco eccetera se man mano che la flessibilità avanza arriveranno anche da da nord
Un secondo tipo di onere della flessibilità va visto nel fatto che
Al di fuori delle professione comportanti qualifiche molto elevate
Il solito progettista di pagine web del solito sistemista informatico la solita esperta di logistica cioè professione che si possono sempre a spendere in modo agevole sul mercato del lavoro quello che avviene è che la maggior parte dei lavori flessibili non consentono di accumulare alcuna significativa esperienza professionale
Un'esperienza che sia trasferibile da un datore di lavoro all'altro
In altre parole molti lavori flessibili soprattutto quelle a qualificazione più bassa non permettono all'individuo di costruirsi una carriera
In terzo luogo vanno considerato un onere che ha sottovalutato che poco visto ma che penso sia molto importante va considerato un costo personale
E professionale la destrutturazione e sovente la rimozione totale operato da vari tipi di lavoro flessibile di aspetti spaziali e relazionale del lavoro aspetti che sono alla base dell'identità e dell'integrazione sociale dalla persona
Aspetti che sono talmente ovvie che prima dell'arrivo del lavoro senza luogo senza posto senza spazio davamo tutti per scontati aspetti quale avevano spazio fisico identificabile con cui lavorare
Un pezzo di scrivanie una Banco di di lavoro una macchina
Degli strumenti di lavoro e che sono sotto il proprio controllo della relazione stabili con altri membri dell'organizzazione
Ora un punto che mi pare sia finora comparso poco anche nelle discussioni sindacali è che questi o lei
E ho ricordato soli principale solo quelle più vicini alla sfera personale e familiare
Questione hanno un peso diverso
Un significato diverso e anche la durata variabile a seconda che la ricadono su lavoratori dipendenti che sono collocati in un tipo piuttosto in un altro di sistema lavorativo
Io distinguo seguendo anche altre Autore sia europei che americani distinguo tra quattro grandi tipi di modi di lavorare
E il lavoro razionalizzato e lavoro strettamente vincolato da fattori tecnici e organizzativi
Che possono essere la vecchia destinazione d'emozioni le vecchie ma tuttora attuale percezione di uffici tempi e metodi ma anche mi lavorativi imposti dalle macchine dalle pressioni del cliente dal flusso produttivo
Con o senza cose io ho detto che non lo giudica informatica lavoro tipicamente osservabile oltre che molte parti molti comparti dell'industria manifatturiera dove è nato nei call centers che significa poi centralini di nuovo di nuovo tipo
Si osservano dalla ristorazione rapida nell'agro alimentare nei centri del commercio elettronico per l'e-commerce
Dediti al trattamento informativo ma anche quello fisico degli ordinativi
Nel trasporto sostrato nell'aggiornamento in tempo reale di siti web poi ci sono i lavori qualificazione medio-bassa e ad alta intensità di lavoro
Che non sono propriamente razionalizzati ne sono si può prevedere che sinora azionati Zabel con le tecniche dell'organizzazione del lavoro
Anzi l'organizzazione scientifica del lavoro tutto iniziali maiuscole
Etichetta ormai desueto nel lessico aziendale ma pratica quanto mai attuale in migliaia di aziende sono i lavori canta caratterizzano altrettante le costruzione stradale la gestione alberghiera le attività di sicurezza guardie naso portierato impresa di pulizia aiuti infermieri
è accolta e confezionamento di mercati agricoli mercati generali addetti a partite ematici si può continua
Un terzo modo di lavorare un terzo sistema di di lavoro riguarda i lavori se ne autonome che comportano in genere attività di controllo sull'attività sul comportamento di altri
Quadri intermedi capireparto capi uffici gestore di supermercato controllori di mezzi di trasporto
Sono lavori caratteristici dell'organizzazione tradizionale del
L'azienda è formalmente scritturate divisione a parti uffici con una gerarchia con molti con molti livelli
Infine ci sono i lavori
Che presuppongono di per sé una qualificazione elevata perché sono svolte in condizioni di notevole autonomia responsabilità poi nell'ambito di un contratto nuovo dipendente
E sono i sistemisti informatici sono insegnanti medici gli specialisti tenaci biologici anche architetti ingegneri progettisti ricercatori così
Non mi è possibile entrare
Vi ho scritto queste cose sono pubblicate tra breve non mi è possibile entrare in dettaglio circa sugli affetti nel discutere gli affetti
Cioè
Le medesime apparentemente medesime apparentemente uguale forme di flessibilità hanno su questi quattro tipi di lavoratori tra Comuni sono un po'più sopportabili
Per altri hanno conseguenze positive e negative di un certo tipo per altre conseguenze del tutto diverso però parlare di flessibilità in modo generico
O con differenziazioni territoriali o magari con differenziazione di settore produttivo la metalmeccanica anche la chimica il la grande distribuzione eccetera è un grave erano cavalcare imitazione
Occorre cominciare col vedere questi Gandhi quattro gruppi di lavoratori di modi di lavorare che restano profondamente differente
Quando parlo di queste cose no
Nello sfondo c'è sempre
Un'abitazione
Aveva la net economy
Meglio ma chiamarla new economy il perché dopo che ha avuto una ecco di vita di circa sei mesi la dizione new economy è meglio lasciarla lascia la pelle ma la net economy ha un senso letti info-telematico sono dappertutto dappertutto tutte l'azienda ne fanno ne fanno uso quindi occorre parlano
L'operazione che
Anche se lo scenario dei quattro sistemi lavorativi che ha ricordato investiti della flessibilità
Fossa al presente realistico
Bene tutti gli inconvenienti che anche dei vari tipi di costo sono
Destinati a sé presto superati dalle trasformazioni del mercato del lavoro indotte dal progresso tecnologico in primo luogo dalla diffusione del tecnologia dirette come proprietà palingenetiche che vengono loro da più parti attribuite grazie a questa innovazione si afferma
Gli impieghi razionalizzati e costrittive
Che era il primo sistema di cui ho parlato insieme con l'occupazione a bassa qualificazione e alta intensità di lavoro
Tenderanno sicuramente se non a estinguersi quanto meno diventare quantità trascurabili
Del destino dei quadri non mette conto occuparsene solo l'obiezione per perché le aziende dinosauri e che le gerarchie elefantiaca e stanno va scomparendo
Quindi essi diventeranno una frazione limitato delle forze di lavoro e in ogni modo il più giovane preparati di loro potranno affluire nel sistema quattro quello del lavoro altamente qualificato svolto con un notevole grado di autonomia
Che è destinato può in genere ad assorbire nel prossimo futuro la maggior parte delle forze di di lavoro
Chiediamoci allora se sono
E al menti in via De'progressiva estensione occupazione qualificazione medio-bassi Alpi alta intensità dello poco
E se sono al presente circa sette milioni
Circa la metà dell'occupazione dipendente che secondo le ultime rilevazioni Istat sono quindici virgola cinque milioni si distribuiscono attraverso una miriade di settore di comparti dall'agricoltura dei servizi per l'industria
Si possono e cioè molte molte figure nei servizi di nuovo troviamo i trasporti la ristorazione capito lenta che sia il gli alberi che la sorveglianza la manutenzione
Così come troviamo con le collaborazioni domestiche l'assistenza a persone servizi ospedalieri eccetera
Più in generale ci si può anche chiedere come fa
Una un complesso di fosse di lavoro
Dipendenti che per il quarantacinque quarantotto per cento a tuttora un titolo di studio non superiore alla licenza
Media
Più del trenta per cento a un titolo di studio che non va al di sopra della elementare fare entrare a queste donne tra economico sarà difficile e non si vede come le previsione posso assicurare un destino del genere quindi la net economy assorbirà questi questi lavori li ammetterà perché occorre tener presente che per ogni lavoro qualificato tecnologicamente avanzato high tech eccetera
Sì che erano attorno almeno quattro cinque lavori bassamente qualificati e scarsamente qualificati
Nella net economy e c'è un po'di click ma poi c'è molto mattone molta calce molto molto cemento noi vediamo sul video dalla del nostro PIL si le pagine web per ordinare per consumare controllare fornitori e per acquisire lavorati e i semilavorati dalla dalle sue erano cosa che non vediamo sono i milioni di metri cubi di magazzini automatizzati
Le centinaia di migliaia di veicoli spesso le centinaia di aerei che costituiscono parte fisica
Ma imponente parte fisica della netta economico dove
Sempre più flessibile e quindi saranno vi è più assoggettati ai costi proprie della dei lavori flessibile quelle che ho ricordato poteva
Di dinanzi all'idea di rendere
Più sostenibile ora flessibilità più umanamente sostenibile più sostenibili dal punto di vista delle famiglie per cui può essere un carico molto molto rilevante
Si può cercare di vedere quali sono gli obiettivi e di percorsi d'una flessibilità sostenibile
Alcuni obiettivi sembrano evidenti
Bisognerebbe predisporre degli strumenti normativi e organizzativi
Capace di far sì che perdere il posto di lavoro anzi perdevo ripetutamente
Non si è vissuto dalla persona con un trauma ovvero con un passo ovvero non si configura oggettivamente con un passo verso l'esclusione definitiva dal mercato del lavoro
Bisognerebbe evitare che la precarietà dell'occupazione che con sé la per carenza azione della vita privata soprattutto quando due coniugio pagliaccio quelle che siano sono ambedue occupati con lavori flessibile
Occorre dare continuità e progressione a profili di carriera discontinuo
Dice per cercare di ridare consistenza sul nuove basi all'idea di luogo di lavoro come luogo di identità personale di integrazione sociale
E infine bisognerebbe cercare di attenuare le disuguaglianze di genere dieta di zona Gentile geografica di fronte all'accessibilità perché lavori flessibili non sono uguali per tutti
I lavori flessibili solo concentrarsi sulle figure operaia sono concentrati sulle donne sono concentrati su chi ha una scolarità più bassa
Prevalgono nel Meridione a parte l'interinale ma per il gli altri tipi prevalgono nel Meridione allora e così via
Anche qui non c'è modo di approfondire
Che cosa potrebbe fare il sindacato per affrontare tetto perseguire questi obiettivi per attuare per tracciare questi percorsi verso una flessibilità sostenibile
Di certo remoto lo spazio vi sono notevoli spirito sfide per nuove forme di presenza per nuove forme di intervento del sindacato
Qui non posso nemmeno riassumere nella mia relazione che ha sarà presto diffuso troverete però vorrei soffermarmi per arrivare alla conclusione
Su uno degli aspetti che nel
Grande dibattito sulla flessibilità delle migliaia di articoli e saggi sulla flessibilità e anche la discussione
Sindacale sulla flessibilità mi paiono complessivamente assenti
Una delle motivazioni respingono l'impresa insistere sull'utilità di lavori flessibili
Egli specie di quelle legati a contratti a tempo determinato
I contratti a tempo determinato di breve durata tre mesi sei mesi un anno
Uno delle principale motivazione per le imprese e il la ricerca
Di un continuo ringiovanimento professionale e anagrafico dei loro sono agli atti
Che la diffusione degli addetti lavori per lavori flessibile rende più agevole di ogni altro mezzo usato in precedenza
Il prepensionamento per certi aspetti è un vecchio strumento perché se si riesce ad avere in azienda un gran numero una alta percentuale di contratti di tre tra tre mesi
Da sei mesi da un anno più grande abbondanza di interinale non c'è bisogno di prepensionati e per avere una manodopera costantemente e in giovane età e costantemente formate riqualificata a spese della mano pubblicato alla alla pubblica amministrazione
Al presente
Quelle che molte ricerche dicono essere la intensificazione cioè fare più cose nell'unità di tempo e la densificazione per lavoro
E cioè non avere nessun tipo di tempo che non sia dedicato alla al lavoro
Queste due forme
Intensificazione del silenzio del lavoro che sono osservabile nella maggior parte dei comparti produttivi sembra la molti a molti tecnici a molti dirigenti a molti imprenditori sembrano rendere codesto ringiovanimento ancora più desiderabile
Per quanto attiene alla ringiovanimento dell'età si suppone che si dice uscì postumo
Che nemmeno d'attività salatissime degli
Centralini dei nuovi centralini chiamiamo chiamiamo il consenso d'una società telefonica o da un'altra società di servizio
Delle imprese Wylie che possono essere impresa dei credo che pezzi di ricambio con librerie o anche fiorai o nuova invasione sono ormai molti nel nostro Paese
In un altro oppure i lavori come la manutenzione di un portale web da un milione di contatti al giorno beh sembra che questi lavoro che possono essere eletti e la fatica soltanto da venticinquenne
Coordinati da qualche esperto anziano anziana il che vuol dire un pochino sopra la trentina
Nei comparti più tradizionale che vanno dagli addetti e montaggi nell'industria copisti alla metallurgia dagli impiegati della pubblica amministrazione in via di probabilità esazioni servizi ospedalieri
Dagli impianti di confezionamento di prodotti alimentari alla verifica degli assegni inviati dei clienti di una casa di vendita per corrispondenza
Che sono lavori oggi febbraio due mila uno tipo dieci seconde per aprire la busta trenta secondi per verificare l'esattezza della somma e la completezza di dati lo segno novanta secondi per l'immissione dei dati al terminale che alcune altre operazione di questa dimensione complessità
Bene in in tutti questi settori
Che sono settore per anziani
L'anzianità così come definito dall'azienda piomba sulle spalle del lavoratore grosso modo e molti di voi lo sapranno quanto e meglio di me verso i quarant'anni o poco oltre
E quando si è di sinistra definiti anziani da un'azienda che esce ogni giorno il rischio di finire sulla lista del personale in esubero termine io trovo terribile ma dato che utilizzato
Lo utilizzo anch'io
Allora qui in gioco l'organizzazione del lavoro
Perché alimentare un simile processo di ringiovanimento fino all'adolescenza se non prima ancora può alla lunga rendere davvero la flessibilità insostenibile sul piano sociale non meno che su quello personale
Perché non si vede dove gli anziane che a volte sono quarantenni ma a volte sono trentenni possono trovare una nuova occupazione se non e per pochi anni a salari e qualità del lavoro via via decrescenti
Tocca l'organizzazione del lavoro trovare i modi per mantenere il più a lungo possibile l'altro gioventù professionale del addetti
Se sono i temi di lavoro e chiederei lealmente operatori regione tra
Per le stesse ragioni psicofisico fisico psichiche per cui dopo i trent'anni quasi nessuno è più capace di correre i cento metri in meno di undici secondi o in meno di dodici e undici forse un po'stretto
L'organizzazione del lavoro dovrebbe comunque prevedere dei modi per consentire ai velocisti di ieri di diventare quanto meno dei buoni passisti
Passisti predisponendo il passaggio mansione più ricche di contenuti e però meno stressanti e tocca al sindacato chiedere queste fondamentale innovazione nella organizzazione della del lavoro
E non si tratta soltanto di vince di corsi di formazione inseriti il infilati tra un periodo e l'altro del di lavoro si tratta di un lavoro che dovrebbe essere organizzato in tale maniera da integrare nei suoi processi quotidiani l'apprendimento di che cosa si potrà e si dovrà fare
Quando veniva non ci sarà più in condizione di affrontare gli enormi imposti dal flusso produttivo di oggi o da altri fattori e questo deve valere ancora ancora di più nei casi in cui l'invecchiamento gli operatori non è tanto fisico psichico bensì tecnologico entro un certo ambito lavorativo nessuna nuova tecnologia piomba dal cielo con una rapidità o una perentorietà tale che ossia nati per così dire con la conoscenza di essa oppure da essa sia definiti di finalmente esclusi
Esiste sempre la possibilità di assimilare la nuova tecnologia nel mentre si attende compiti legati alla trilogia precedente
A condizione che
A condizione che il lavoro sia organizzato avendo è presente questo specifico scopo ricostituire riformare ricomporre
Le competenze professionali a mano a mano che S diventano obsolete
Concludo con una
Citazione
Da un testo redatto da ricercatori italiani francesi
Bisogna rivendicare il diritto di accesso per ogni persona che lo desideri ha un tempo di lavoro scelto in funzione della sua situazione personale
Nella misura in cui tale durata concordi con le possibilità dell'organizzazione produttiva bisogna generalizzare non già il tempo il tempo parziale o il tempo di breve durata bensì di tempi di lavoro liberamente scelti ed uscire quindi in modo deliberato da un sistema di orari prefabbricati
Il guaio di questa citazione repressione del nel Novecento ottanta
Stava in un volume che si chiamava la Revolución do tanto esce quasi la rivoluzione del tempo prescelto vi hanno collaborato molti sociologi italiani francesi allora c'era una notevole collaborazione credo anche qualcuno qui presente come Accornero lo ricorderà bene
E da questa proposta di una evoluzione del tempo scesa sono passati vent'anni età che parla di un volume dal mille novecento con ottanta sebbene il termine flessibilità fosse quell'epoca poco usato ancora poco usato perché c'erano già dei volume sulla la flessibilità e Anita li considerata uno dei paesi più flessibili d'Europa già nell'ottanta
In realtà all'interno di partito ruotava intorno ad una singola questione
Come conferire a un maggior numero di lavoratori dipendenti una possibilità autentica decenza tra una molteplicità di lavoro flessibile ed una pluralità non residua non marginale di lavori normale
A tempo determinato a orario pieno
Non sembra fuori luogo affermare che ancora oggi la realizzazione di una simile possibilità
Potrebbe essere uno dei mezzi più idonei per a conferire concretezza all'idea di una flessibilità del lavoro che sia quanto meno più sostenibile per il maggior numero dei lavoratori che vi sono esposti grazie
Grazie fra Gallino continuiamo a parola Stefano Mantegazza segretario della UIL poi ci sarà presso la Cornet
Io non
Seguirò
La relazione di Franco Lotito che è stata puntuale precisa
Ha sollevato e grandi problemi proposto grandi soluzioni perché credo che come peraltro è stato già anticipato sia giusto che questa e questa in relazione possa essere oggetto di ulteriori approfondimenti e mi limito quindi a quattro o cinque rapidissime
Riflessioni
Più o meno tutte in tema la prima e dedicata all'intervento del dottor Guidi vicepresidente della Confindustria
Io ho apprezzato la prima parte del ragionamento quella che dice dobbiamo discutere di tutto tutte le proposte hanno diritto di essere esaminate DS approfondite
Su di esse va sviluppato un ragionamento di merito a tutto tondo e poi vediamo e questo è sicuramente in queste giornate difficili un aspetto di rilievo
Mire est miei mi resta un po'difficile o anzi molto difficile seguire il dottor Guidi sul resto del suo del suo ragionamento
Si lamenta che la Confindustria non è riuscito a spiegare
La sua posizione la propria posizione sull'articolo diciotto
Ha perso un referendum ha preso ha incassato l'ottanta per cento dei voti contrari su questo su questo versante e quindi è difficile parlare di ulteriori spiegazioni forse una serie di ragionamenti bisogna farli prima
Ma quello che io ho trovato ancora più sorprendente
è chiamiamolo così la risposta Sumi su Timisoara
Se mi è consentita perché il dottor Guidi se io ho capito bene
Ha fatto un ragionamento di questo genere dice in questa azienda ci sono centodieci ragazze farà i diciotto e ventidue anni sanno parlare tutte inglese sono tutti bravi sono tutti con una scolarità superiore mi costano sono tutti molto più bravi dei miei
Massa delle mie massaia bolognesi questo è il termine che ho che abbiamo dovuto ascoltare mi costano mi costano
Quattro mila lire al giorno questi Superman quattrocento quaranta mila lire al giorno
Quattro milioni e quattro chiedo scusa complessivi chiudo
E li mando tutti a casa perché ho trovato un altro posto dove risparmio due mila lire al giorno
Qual è la parabola che viene fuori da da questo da questo racconto francamente mi sfugge
Che non serve la formazione che non serve studiare l'inglese che non serve la scolarità che non serve essere bravi che non serve essere giovani
Non so francamente mi sconvolge venire ad un nostro cioè il fatto che il dottor Guidi sia venuta questo nostro convegno per
Raccontarci questa quest'esempio di vita vissuta che francamente poteva risparmiarsi forse non abbiamo capito no forse ha ragione lui quando riesce non si dà il tempo a Confindustria di spiegare al meglio le proprie posizioni
E vorrà dire allora come diceva qualcuno con quale scambiavamo qualche parola mentre lo ascoltavamo che gli presteremo Il Sole ventiquattro Ore in modo che così i nostri amici industriali potranno raccontarci meglio le loro opinioni su questi temi
Questa è la prima riflessione la seconda
Di uno che
Fa i contratti in Italia e non a Timisoara
Noi abbiamo lo diceva già bellissima un problema contingente
Sul quale credo sarebbe utile che questo convegno intervenisse anche con un'iniziativa esplicita
Abbiamo un'inflazione reale che intorno al tre per cento abbiamo un'inflazione programmata che circa la metà
Abbiamo dei contratti in discussione abbiamo degli altri contratti che sono in scadenza quello del settore alimentare il biennio scade il trenta maggio sono trecentocinquanta mila lavoratori
è del tutto evidente che con il DPEF del trenta giugno il tasso di inflazione programmata andrà modificato
è del tutto evidente perché anche con un'inflazione zero per i prossimi dieci mesi non raggiungeremo mai l'obiettivo previsto sarebbe indispensabile che il Governo intervenisse immediatamente per i vedere i tassi di inflazione programmata siccome nel documento di stabilità
Che il governo ha inviato alla comunità questi tassi sono stati rivisti è stato rivisto quello per il due mila e uno ma anche quelli per il due mila e due e per il due mila tre io credo che se dovessimo trasformare questi tassi contenuti dell'inflazione contenuti nel documento di stabilità nei tassi d'inflazione programmata
Per i prossimi tre anni eviteremmo una serie di guerre che purtroppo si stanno avvicinando all'orizzonte e che nascono in particolare da questa condizione cioè da un'infrazione reale molto più alta di quella programmata
Da un'inflazione programmata che inevitabilmente bisognerà rivedere ma che magari sarà rivista in tempi non utili per evitare guerre e lotte quindi sarebbe utile da questo punto di vista un intervento
Terza sottolineatura come vedete vado per flash
In questi giorni mi sembra che siano venuti al pettine tutti i nodi legati a alla gestione difficile della concertazione dei rapporti sindacali che noi abbiamo avuto a partire da dopo la firma del Patto di Natale
Le difficoltà sono dovute a tre ordini di motivi l'elenco con grande schematicità
Intanto come diceva anche Franco nella sua relazione sono venute meno le scelte unitarie tra CGIL CISL e UIL e questo evidentemente ha pesato tanto abbiamo delle posizioni
Sempre più il PD oltranziste
Ho sempre più incomprensibili della della Confindustria
Abbiamo avuto un Governo che ha deciso di non decidere
Sui temi controversi questo credo che sia il punto più delicato
Perché la scelta di non decidere
Ha consentito e consente tuttora
A chi vuole fare politica invece che fare sindacato di continuare a fare politica
E il punto in cui noi ci troviamo è proprio questo
Di organizzazioni che hanno deciso di fare politica di non fare sindacato e assumendo questa decisione e con un governo che gli consente a questi comportamenti
Noi ci troviamo di fronte ad una condizione molto difficile ci troviamo di fronte ad una condizione che uccide la concertazione
Che uccide la politica dei redditi cioè che uccide che uccide quel sistema che ha governato le scelte economiche e sociali nel nostro Paese in questi ultimi otto anni
Siamo quinti di fronte alla ad una condizione di fronte ad un errore ad un errore clamoroso che noi dobbiamo io credo recuperare
Anche per questo motivo io credo che sia indispensabile ricominciare il negoziato con Confindustria anche con questa Confindustria
Riprendere questo negoziato e consumarlo fino in fondo
Perché le nostre scelte le scelte di firmare un accordo di non firmarlo si possono consumare solo sui contenuti
Solo i contenuti di un intesa ci possono dire se questa intesa merita o non merita di essere firmata e solo i contenuti di un'intesa impongono a tutti
Di fare sindacato e di non fare e di non fare politica
E quindi credo che questo negoziato debba riprendere credo che nessuno possa rifiutarsi di trattare
Credo che nessuno possa rifiutarsi di negoziare pena l'emarginazione e pena l'isolamento quindi nessuno immagina di escludere nessuno
Ma credo che a nessuno sia consentito
In virtù di una scelta di esclusione
Di bloccare la politica della concertazione e la politica deve da questo punto di vista ognuno si deve assumere le proprie responsabilità
E io credo che come UIL noi dobbiamo andare avanti per fino in fondo ripeto
Avendo come riferimento come unico riferimento
I contenuti come veniva detto nella relazione dobbiamo valorizzare legittimare il primato dei contenuti e quindi di fare sindacato rispetto rispetto al fare al fare politica
Sul
Sul merito delle proposte contenute nella Relazione sulle proposte specifiche come dicevo io non le ripercorro tutte
Né sottolineo due non perché siano le uniche come dire meritoria di questa sottolineatura ma perché sono quelle che in questo momento mi interessano di più
C'è una sottolineatura forte nella relazione per rendere più
Esigibile più effettiva la contrattazione di secondo livello una contrattazione che non sia solo aziendale una contrattazione che sia anche territoriale
Voi sapete che da questo punto di vista ci sono esperienze categoriali molto importante perché questa affermazione
Non rimanga solo una scelta importante ma di principio
Io credo che nei prossimi giorni nelle prossime settimane noi dovremo discutere su come questa scelta ossa essere
Come dire riempita di contenuti io vedo solo un modo
Per rendere più esigibile più forte la contrattazione a livello di azienda e sul territorio
Noi dobbiamo decentrare a questo livello una serie di materie contrattuali che fino ad oggi abbiamo negoziato a livello nazionale penso agli orari penso agli inquadramenti penso ai salari di qualifica
Penso alle flessibilità quindi un contratto nazionale più leggero
Una contrattazione di secondo livello più forte e più pesante unica secondo me opportunità perché ripeto Essa Possa effettivamente diventare più esigibile
La contrattazione di secondo livello più forte più esigibile non solo di carattere aziendale ma di carattere territoriale in alternativa ovviamente
Le due opzioni come veniva detto nella relazione ma in entrambi i casi più forti più esigibili si legano in maniera forte
Con le scelte che come UIL abbiamo fatto anche nei convegni dei giorni passati
Sul tema del federalismo sociale
E sul tema del decentramento della concertazione
Se noi non mettiamo insieme queste tre cose
Se pensiamo che federalismo e decentramento della concertazione possano vivere e prosperare svilupparsi senza una contrattazione di secondo livello quindi aziendale o territoriale altrettanto forte evidentemente
Corriamo dei rischi nel nostro ragionamento per farlo non c'è alternativa a quella di rafforzare con materie importanti con materie qualificanti la contrattazione decentrata
Una contrattazione decentrata e mi avvio rapidamente alle conclusioni ci consentirà di affrontare in maniera più adeguata migliore più avanzata anche due questioni centrali che abbiamo davanti una appena trattata
Nell'intervento del professore che mia preceduto in maniera brillante quella relativa alle flessibilità l'altra relativa al tema del sommerso il mercato del lavoro italiano è tale per cui le ricette vanno trovate
Sul territorio nelle aziende quello la realtà dove dobbiamo fare i conti anche con questi aspetti e ripeto il modo migliore per affrontare le e dare più poteri alla alla contrattazione decentrata l'ultima sottolineatura e finisco veramente
è quello della scelta
Che dobbiamo compiere di un rafforzamento dei momenti di bilateralità
Noi abbiamo
Aspetti importanti da questo punto di vista all'interno dei contratti li dobbiamo rafforzare e quello che prima di tutti secondo me va rafforzato e quello proprio relativo alla gestione del mercato del lavoro alla gestione del collocamento
Io credo che su questa questione dei flussi di Offerta e di domanda di lavoro che non si incontrano c'è una ricetta forte la ricetta forte è quella di affidare ai protagonisti del mercato del lavoro alle in prese e al sindacato
La gestione del mercato del lavoro almeno nella parte che concerne i flussi di manodopera
Perché se no anche questo argomento diventa un argomento non di carattere sindacale ma di carattere politico e probabilmente questo che si vuole
Perché per la gestione dei flussi di mano d'opera la soluzione c'è noi in molti casi l'abbiamo sperimentata l'abbiamo sperimentata anche in maniera positiva
Però quello che di positivo nel particolare si riesce a fare poi non riesce a emergere come regola generale invece sindacato e in prese attraverso gli strumenti della bilateralità offerti dai contratti possono gestire in maniera positiva questa domanda che Offerta di manodopera sia nelle sue quantità sia nelle sue qualità io credo che questa sia l'altra sfida che noi dobbiamo lanciare in aggiunta a quelle molto importanti che venivano già richiamate un sindacato dunque ambizioso
Un sindacato pieno di proposte pieno di progetti credo che questo sindacato abbia le carte in regola
Per portare come stiamo facendo con questi convegni
Alla discussione con CGIL e conciso il con i delegati con i lavoratori con le controparti le nostre proposte
Sapendo che quello che ci deve differenziare sempre come UIL quello che ci ha sempre differenziato
Dagli altri e che noi abbiamo sempre costruito le nostre proposte e li abbiamo sempre portate avanti per fare sindacato per fare gli accordi per costruire le soluzioni perché sappiamo che quando si fanno gli accordi quando si costruiscono le soluzioni diventa più forte il sindacato diventa più forte la concertazione diventa più forte la politica dei redditi in questo momento c'è bisogno di fare gli accordi c'è bisogno di portare avanti le soluzioni c'è bisogno di portare avanti le scelte della UIL
Grazie a Stefano continuiamo i nostri lavori noi vorremmo chiudere verso le due
John ancora
Dedico circa venti interventi programmati mentre ovviamente andiamo avanti tutto il pomeriggio
Adesso do la parola al professor Accornero ordinario di Sociologia del lavoro dell'Università la Sapienza di Roma oltre che uno molto vicina ai sindacati perché lavora
E da comunque notevole contributo alle organizzazioni sindacali grazie grazie
Il titolo del convegno è molto bello e coglie un momento storico
Di tensioni sul mercato del lavoro che fanno appunto pensare e ridiscute a ridiscutere il valore del lavoro il suo valore sociale il suo valore economico
Mancano operai sembrava che gli operai non c'erano più invece gli operai non ci sono o non si trovano
Ci si chiede è una questione di soldi
A una questione di status
Probabilmente tutte e due
A parte la formazione che è una spiegazione lontana di talune carenze specifiche di manodopera qualificate e specializzate
La formazione d'altra parte non può essere una risposta a tutto
E comunque pone anche se ha dei problemi
Facciamo tanta formazione
Facciamo una formazione qualcuno dice continua qualcuno si spaventa alla prospettiva
Sì ma poi dopo la formazione gli diamo gli stessi soldi gli diamo lo stesso status ci sono delle conseguenze
Ci sono certo dei rimedi
Io e altri abbiamo polemicamente proposto di pagare di più i saldatori tanto Desiati dalla Franco Tosi
Ci sono dei rimedi anche per
Socializzare
Il pubblico e i giovani al lavoro
Di fabbrica
Ci sono ancora le visite delle famiglie ci sono i nuovi starci che socializza no al lavoro moltissimi giovani studenti
Che avevano molto bisogno di questa istituzione
Ma tutto questo non basta
E qui vengo alla prima questione posta da Lotito
Quella della struttura dei contratti
Che richiede delle opzioni forti come ha detto giustamente Lotito c'abbiamo delle vistose criticità
C'abbiamo un processo di erosione
Ci sono questioni ormai impellente siamo stretti fra
Un bisogno di eguaglianza e dei problemi di diseguaglianza
Il sistema degli inquadramenti per esempio
Come dice Lotito palesemente inadeguato sì noi abbiamo nei contratti scritte delle qualifiche ormai obsolete
Questo lo dicono tutti sindacalisti ma non ho visto mo'most motivi d'orgoglio per partire
Ad andare oltre questa relazione invece mi sembra che mostri l'intenzione di affrontare conseguentemente questa criticità
E questa criticità a
Un punto al suo interno cioè l'estrema diversificazione delle dei compiti delle mansioni delle virgolette qualifiche oggi nel lavoro moderno a cui si aggiunge
Oltre alla diversificazione si aggiunge una grande variabilità quindi noi abbiamo una crescente diversificazione purtroppo variabilità degli scherzi per cui è molto difficile scrivere
Non dico su marmo ma neanche sulla carta qualifiche destinate a durare a lungo
Quello che noi tenderemo a fare se mantenessimo l'attuale sistema di una precisa scrittura di una scrittura analitica dei compiti delle mansioni le declaratorie
Sarebbe oltretutto un tradimento a questa tendenza a questo ideale io dico di polivalenza del lavoratore che si affaccia accomuna spetto positivo
Non ce ne sono tantissimi del post fordismo
La tendenza alla polivalenza che serve alle imprese serve anche al lavoratore e mal si concilia con qualifiche troppo definite noi quindi dobbiamo consentire favorire regolare
Una diversificazione anche in termini contrattuali come ha detto come è stato detto nell'ultimo intervento del ex sistema delle qualifiche ma anche dobbiamo fare un'altra cosa io ritengo
Il sistema dell'inquadramento ancora una grande partizione
Una distinzione obsoleta
Quella fra operai e impiegati
Ormai è una distinzione all'atto pratico normativo in parte salariale poco più che simbolica ma i simboli sono importanti e poi non è soltanto simbolica
C'è un codice civile ci sono varie cosette ci sono sistemi di remunerazione lo sappiamo
Tutte cose che vengono da lontano che vengono dall'Ottocento
Dal concetto di fiducia riposto dall'imprenditore in quelle persone di fiducia che toccavano le carte tenevano la corrispondenza leggevo ne scrivevano i bilanci a tutto ciò sì connette oggi
L'idea di diversificare gli impiegati dagli operai e il loro rapporto
Ancora un senso e qual è questo senso
Io credo che in un azienda dove un po'tutto in Rete questa idea di fiducia riguardi nuclei ristrettissimi di manodopera di tipo impiegatizio
Secondo me bisogna andare oltre io non dico che si risolve la questione operaia facendo diventare impiegati gli operai però questa è una distinzione contrattuale ormai anacronistica e bisogna che qualcuno abbia il coraggio di andare all'assalto
Di questa che poi non è una battaglia
Non è un castello molto difeso e non è un castello ormai difficile da prendere
Seconda questione quella della struttura salariale anch'esso toccata da Lotito
Noi dobbiamo riconoscere che le tensioni attuali hanno una loro ragione che sta
Nella distinzione fra parte fissa e parte mobile della remunerazione lo dico per brevità
Dopo il mille novecentonovantatré il patto
Scrisse di concertazione il protocollo di allora
Noi abbiamo questi due livelli
Non ben definiti sappiamo che ci devono essere perché c'è una contrattazione nazionale c'è una contrattazione decentrata
Sappiamo che spiccio letti spiccioli della del salario passano per la contrattazione decentrata ciò viene direttamente dal protocollo e dall'idea capitale di aggancio alla produttività
Che è diventata un Cannone generale da rispettare
Che cosa però bisogna fare del dell'attuale complesso della remunerazione
Ci sono due strade una eh puntare ad avere
La parte fissa
Più estesa possibile applicata a più tante persone possibili
Oppure puntare su una restrizione dalla parte fissa e un ampliamento evidentemente di quella mobile
La FIOM quando è partita nell'ultima vertenza contrattuale aveva ha sostenuto la prima linea
La FIOM diceva questi poveri lavoratori Manual metalmeccanici ricevono poco cerchiamo di garantire il tutto nella parte fissa perché va a tutti
è una strada è una strada dell'eguaglianza
Ma io penso che sia un'eguaglianza che non paga a parte che la FIOM ha poi cambiato linea
Il problema non è questa eguaglianza piatta ferma legata a parametri nazionali
Il problema è una eguaglianza reale cioè
Io ottengo per quanto faccio
E quindi ciò ci riporta alla parte mobile della remunerazione
Non si risolve così il problema della bassa paga
Di cui si lamentano giustamente i lavoratori mentre gli imprenditori si lamentano altrettanto giustamente degli alti costi
Però io penso che il movimento sindacale debba avere chiaro
Che se non si spostano decisamente quote di remunerazione non c'è gran col rapporto con una produttività effettiva e in secondo luogo c'è anche poco rapporto con idee di partecipazione
Eppure si agitano che pure esistono che sono connesse alla resa sul posto dei lavoratori ed alla loro opera
Ma dico io come possibile sognare sì la partecipazione magari le quote azionarie stock option quando la parte nobile della remunerazione stenta ad arrivare al cinque per cento in questo Paese
Sono solo quindi questo è un problema bisogna porselo
Io non direi tanto dove si contratta perché viene da sé dove si contrattuali ma si deve dire questo e per dire questo significasse voglio parte mobile più ampia devo fermare la parte fissa
Non credo si possa fare altro quindi è una scelta molto impegnativa io ritengo che sia giusto contrattare ottenere di più
Dove il lavoro crea valore quindi decentrando
Si dice in azienda
Sì in azienda ma l'Italia è il paese che c'ha il maggior numero di piccole aziende che sono le più piccole del mondo
Bisognerà pur tirare una conseguenza di questa circostanza che grandi spiega e molta spiegazione del fatto che l'area contrattuale non estesa edifici resterebbe alla quel livello
Quindi quindi bisogna come ha fatto Lotito tirare decisamente in ballo quel territorio che nel protocollo del novantatré era distinto da dall'azienda da una o
Intendendosi cioè che i due livelli non si possono sovrapporre chiaramente
In un sistema produttivo come quello italiano basato su sistemi locali di produzione sui distretti già citati
è particolarmente non solo facile ma necessario
Procedere ad un avvicinamento della paga alle produttività di quelle aree e complesso ci sono più settori ho sentito il primo intervento però è lui
Che c'è già qualcosa che somiglia lì alla concertazione molte cose lì a quel livello a livello di sistemi locali vengono fatte insieme in qualche modo vengono concertate
Quindi a quei livelli almeno partendo da quelli che crescono anche nel Sud
Credo bisogna negoziare la parte mobile
Così si aiuta anche la sindacalizzazione
Un po'come diceva l'ultimo intervento che ho molto apprezzato per quel che riguarda la gestione comune dei flussi migratori sì se si avesse il coraggio e la possibilità di fare questo la sindacalizzazione comincia molto presto tra le altre cose
La soluzione non sono però le gabbie
Decentramento territoriale dalla contrattazione non può farsi per le gabbie innanzitutto perché sono state condannate dalla storia e queste cose non si ripropongono mai non non tornano mai le cose condannate dalla Stone sono diventate un simbolo
è un po'come l'idea di abolire il reintegro sul posto di lavoro
Che adesso è del tutto congelata
Per il dissennato livore anti sindacale ai radicali che han proposto un referendum il cui esito vincola un po'moralmente tutti a non toccare più l'oggetto la storia la sull'importanza in queste cose
Diciamo noi abbiamo sancite congelato un problema grazie all'infausto intervento dei radicali
Ultima questione
La questione delle soglie normative
In relazione allo Statuto dei lavoratori che non ho sentite qui
Riproporre nei termini che mi pareva di avere capito
Ora io con tutta l'amicizia per Angeletti
Devo dire che
Farei un altro discorso
Son cose che ho detto anche quando una proposta non diversissima l'aveva fatta da me Alema
E non c'entra con mio ragionamento sindacale
Non esistono prove empiriche
Che vi siano effetti di freno delle soglie normative sulla crescita delle dimensioni aziendali
Credo di essere il solo che ha fatto una ricerca in proposito ho preso i dati nell'ultimo censimento
E vi assicuro osservando la distribuzione delle imprese
Per dimensione aziendale unità per unità da uno da due da tre da quattro da cinque e così via detti io non ho visto significative variazioni
In vicinanza in prossimità dei punti fatidici delle soglie normative dai quindici ai trenta e sessanta
Questa è una prova empirica che forse bisogna integrare
Ma io la prendo come un un indizio che non è forse così vero quel che si dice
Non io penso che la fatidica soglia la più importante quella di quindici quello Statuto
Non è che funziona più in senso psicologico che materiale
Cioè queste soglie non sono un deterrente che spaventa chi vuole ingrandirsi
Ma piuttosto sono un corroborante che conforta chi non vuole ingrandirsi
Comunque ho proposto un seminario di ricerca fra ricercatori eventi che fanno queste cose alla al
Dottor Guidi qui presente perché lui dirige
Un'agenzia di ricerca nella cui board sono anch'io e vediamo se si fa una seria ricerca petto così smettiamo di litigare su una cosa di cui abbiamo poche prove la mia conclusione è la guida ha compiuto l'anno scorso cinquant'anni
Ho scritto un saggi no ripercorrendo né un po'la vicenda
Va bene vanno bene anche gli altri
Di scritti i voti
La UIL va bene
Questo sindacato che io ho definito della medietà in senso alto e certo non offensivo
Secondo me ha un grande compito
Adesso
E infatti io devo dire l'intervento lo scritto prima di leggerlo titolo che ho trovato solo conforto in quel che ha detto Lotito infatti quel che io avevo detto
Grande compito all'ovile tenere insieme un movimento sindacale che stava litigando di brutto e che rischia brutto
E Lotito propone va il sistema di regole unità di è una risposta e vedete allora avevo ragione a dire che la UIL può fare questo l'ha fatto altre volte nella storia
In modo da tenere insieme questo vanto italiano che il nostro sistema confederale
Se la UIL lo saprà fare bene eviteremmo scogli brutti e potremmo aiuto augurare dividere molto a lungo
Modo di ricredersi grazie
Corna ero l'applauso testimonianza consenso all'intervento
Da un amico all'altro del sindacato passiamo la parola a professor Paolo Garonna direttore divisione statistica dell'ONU di Ginevra
Che concluderà la mattinata
Alle tre e si riprende
Io ringrazio molto Lotito
Gli amici della UIL per questo invito che mi consente di di vedere tanti cari a Mishima di partecipare anche a un incontro che credo ha un'importanza rilevante che avvia una stagione di confronti e di riflessioni
E che parte con una relazione che ho molto apprezzato
Relazione che dà veramente un contributo a quella che io credo e la sfida decisiva della leadership di questo Paese dell'Europa in questo momento la ricerca della verità
Rete io vengo da un
Da un lago al di là delle montagne Rachel Ginevra questa piccola città fino a Ginevra c'è un castello il castello di coperto io stesso porto i miei figli riporto quasi in pellegrinaggio se potete andateci anche voi
Perché lì
Si è fatta una parte importante della storia dell'Europa
Madame de Statale il suo circolo di coppe hanno creato veramente un linguaggio europeo di filosofi di letterati di pensatori di politici
Che ne il perito dell'Illuminismo a cavallo della Rivoluzione francese ha segnato profondamente la storia l'identità di questo continente volevo proporvi proprio per entrare in tema proprio una frase una riflessione di Madame de Staël
Che parla dell'Europa che dice c'è una cosa veramente straordinariamente bella e morale in Europa ed è l'associazione di tutti gli uomini e le donne che riflettono da un capo all'altro del continente
Quello che li tiene uniti non è una religione
Non è un'opinione non è un genere di studi quello che ritieni uniti il culto della verità
E la ricerca
Quasi religiosa della verità
E io credo che la relazione di Lotito si colloca in questa impostazione questa
Filosofia di pensiero
Perché
Parte dal contesto che sottolinea come il contesto
Ci testimonia una realtà che è cambiata e che in una fase di turbolento cambiamento caramente irreversibile
Ci dice chiaramente
Quello che il contesto ci impone di superare
Superamento senza rimpianti di alcune cose di alcuni dati importanti di alcune impostazioni che non sono più di fondo difendibili e poi fa una proposta in positivo questo patto
Questo patto riformatore fondato sui quattro elementi li richiamo perché è importante perché credo che veramente ci sia una sostanza di contenuti su cui riflettere
La dimensione sociale dell'Europa l'Europa non solo mercato non solo moneta ma comunità
Comunità di soggetti comunità di lavoratori comunità di valori
La disintermediazione politico istituzionale
Che al centro della riforma dello Stato e che lui devi ridare fiato alla società civile a ridare fiato al sindacato come espressione della società civile secondo punto importante il terzo punto la contrattazione l'esigibilità
Della contratto se non nella logica della valorizzazione delle autonomie e infine la flessibilità vista come strumento per includere strumento per integrare nel sistema delle rappresentanze i nuovi soggetti ecco queste mi sembrano
Le linee chiave lo schema limpido condivisibile dell'azione di Lotito io nel breve tempo che io mi limiterò soltanto alcune sottolineature qualificazioni che non toccano la sostanza la sostanza importanti contenuti
Di questo ragionamento il contesto con testo e l'Europa certo
Un'Europa che è molto più ampia dell'Unione Europea per cui dibattito siamo tutti il sindacato in primis la UIL profondamente coinvolti
Perché l'Europa della Moldavia
L'Europa la Romania l'Europa del Mediterraneo della Russia
Un'Europa in cui il dato della pace il dato della sicurezza
Vedete noi siamo nati
In tempo di pace o comunque abbiamo vissuto gran parte la nostra vita in tempo di pace bene questo dato il lato della pace il dato della sicurezza in Europa non è più scontato
Non possiamo più darlo per scontato pensando che ci sia poi qualcun altro che interviene e che risolve il problema
I Balcani
Il Mediterraneo adesso ride nuove vicende drammatiche di cui ogni giorno sentiamo sentiamo lecco
E il Medio Oriente
Sono anche teatro di guerra
Sono teatro di sfide alla pace e la sicurezza che minacciano nuovi minacciano la nostra società minacciano anche i nostri figli sono drammaticamente vicini hanno e non ci sono solo problemi umanitari problemi ai canali che vedere con i con i diritti dell'uomo problemi di giustizia proprio di relazioni internazionali ma ci sono problemi seri di interesse nazionale
Di interesse nazionale
Di cui noi dobbiamo farci garanti e protagonisti perché riguardano la nostra economia nostre con l'economia che è profondamente radicata in questo sistema è
Lo sbocco delle nostre esportazioni
Il nostro mercato del lavoro che interagisce con questo sistema attraverso i flussi di migrazione da sola competizione i dati il fondo di cui ci parlava quindi erano questi
Noi ci troviamo a competere con questi lavoratori
E non solo la competizione perché il mercato del lavoro non è soltanto fatto di competizione ma la collaborazione e nuove sfide di collaborazione di apertura che abbiamo nei confronti di questi popoli che guardano a noi
Come garanzia di stabilità di prosperità e di progresso sociale
Ecco vedete c'è un saggia interessante che ho letto di recente nell'ultima
Nell'ultimo numero della rivista dell'American Economic Review vi è un fatto di Alesina
Che spiega come ci sia un un rapporto profondo tra l'integrazione la globalizzazione economica l'integrazione economica e la disintegrazione politica le due cose vanno insieme non è soltanto un fatto casuale che sono avvenute e che stanno avvenendo allo stesso tempo vedete quando
Si è stata creata l'organizzazione
Nella quale opero le Nazioni Unite
C'è un limite primo dopoguerra
Vedevano quarantasette Paesi il mondo era fatto di quarantasette Paesi oggi ci sono le Nazioni Unite centonovantadue Paesi e il processo non è finito aumentano i Paesi continua questo processo di disgregazione perché perché istiga gli Stati nazionali tra cui anche l'Italia ai grandi Stati nazionali nascono insieme alla rivoluzione industriale insieme al alla industrializzazione che che è una forte spinta determina una forte spinta a creare ampi mercati mercati del lavoro mercati di merci mercati discale sì allora bisogno quindi c'era una forte dato economico che spingeva verso l'integrazione politiche e che e che faceva da collante
Da cemento delle collettività razionali creava l'interesse della nazione
Oggi questo dato non c'è più
Perché oggi le impresse operano sul mercato globale
Oggi i sistemi economici si integrano sul piano globale ora quello che tiene tiene insieme i Paesi quello che identifica fa interesse nazionale fa comunità nazionale non può essere più questo dato scontato di spinta del mercato nazionale
Ma deve essere qualcosa d'altro ci dirà se la ricerca di identità più profonda ci può essere valori più profondi tra cui anche il valore del lavoro
Ed è questo il contesto nel quale noi ci troviamo in questo contesto l'Italia è terra di confine
L'Italia rischia di essere periferia della civiltà periferia della democrazia ma anche se si assume le sue responsabilità può diventare e diventa Baluardo punto di riferimento per la costruzione di scenari di integrazione di stabilità più ampia con questa è la sfida questa è la sfida e non è una sfida soltanto dei governi è una sfida delle classi dirigenti una sfida della società civile è una sfida dei popoli è una sfida per i lavoratori per i singoli e per le organizzazioni dei lavoratori e questa sfida ci impone anzitutto serietà
Serietà non possiamo più permetterci sbandamenti ingenuità non possiamo flirtare con il terrorismo
Andare a stringere la mano a qualche sub comandante o a patteggiare con qualche dittatore lo balcanico questo non ci è più consentito
Perché non c'è più qualcun altro che poi si viene a tirar fuori dei pasticci noi dobbiamo essere seri interlocutori in un mercato e in una situazione internazionale che diventa molto rischiosa per anno
Ci si richiede stabilità politica ci si richiede saldezza democratica
Che forza coesione nelle istituzioni che è una responsabilità della società civile e delle classi dirigenti delle istituzioni e del dialogo sociale con un ruolo di leadership con un ruolo di leadership dei lavoratori e delle loro organizzazioni anche della Wicca
Leadership in Europa
In questo mondo nuovo che si va creando in cui i popoli in cui lavoratori ci uniscono hanno interessi comuni e chiedono di essere rappresentati non come lavoratori italiani soltanto o lavoratori soltanto di una regione d'Italia ma come lavoratori europea
Questa è la grande sfida che è molto presente nella relazione di Lotito
Che io vorrei veramente sottolineare il secondo dato nuovo di contesto e quello dell'insicurezza
Ma noi siamo
Culturalmente abituati alcune certezze
La famiglia
Non c'è più oggi la famiglia
Ci sono le famiglie ci sono diversi modelli familiari anche la famiglia e un processo continuo di aggregazioni e disgregazione
La scuola
Scuola la sede in cui ci si formava lavoro e poi la si lasciava per andare al lavoro non c'è più quella scuola
Oggi si deve tornare a scuola a cinquanta oggi si ha bisogno di recuperare
Competenze
Nel corso interno della vita quindi quel tipo di scuola quel modello di scuola quel tipo di certezze legate alla scuola non ci sono più c'è non c'è più il lavoro ma ci sono i lavori la carriera un dato scontato si entrava in fabbrica
Sì aveva la la prospettiva di di crescere in fabbrica del riconoscimento nel salario nella progressione
E questo non c'è più quanto non ci sono le carriere i dati ci sono percorsi confusi
La mobilità sociale quello che vi consente di di legittimamente sperare che mio figlio faccia meglio di me
E che io possa far meglio di mio padre questo non c'è più
Questa situazione di ineluttabile mobilità sociale scende
La sicurezza alimentare la la sicurezza delle citate le campagne la stessa sicurezza del tempo vediamola mai col cambiamento climatico Persivale stagione lo riconosciamo più ci troviamo in un mondo di insicurezze crescente
Inutile rimpiangerlo il mondo precedente sarebbe
Pericoloso illudersi di ricreare
E di fronte a questo dato di incertezza crescente
Io fare due riflessioni anzitutto questa è un'incertezza sistemica
Sarebbe facile poter attribuire la colpa di questa incertezza qualcuno
Colpa del Governo
Colpa dei padroni colpa degli stranieri colpa dell'Europa colpa dei capitalisti colpa dei comunisti no non c'è
Un responsabile
Non ci si può essere un capro espiatorio c'è un dato sistemico di sicurezza con cui dobbiamo fare i conti tutti e collettivamente
E secondo
Non si può negare questa insicurezza per evitare allarmismi
E magari promettere un mondo senza rischi non c'è problema
Si può mangiare la carne tranquillamente non c'è problema alimentare le malattie l'ambiente non è un problema territoriale è un problema salvo poi essere smentiti dalle catastrofi ambientali migrazione non è un problema in fondo salvo poi scoprire che l'immigrazione
è una sfida una sfida con cui dobbiamo fare i conti ecco io io sono molto preoccupati da da il dalle di chi ha dichiarazioni tranquillizzanti di alcuni esponenti della classe dirigente o dei governi
Io preferirei molto un atteggiamento responsabile e chi vi dice come mi dice quando io mi metto in automobile mettiti le cinture state entro curve pericolose cadono i mass avere dei segnali che mi consentono di capire che il percorso che io sto facendo un percorso a rischio e che i rischi sono intorno a me
E quindi far crescere la consapevolezza educare e istruire allenare a vivere in un regime di sicurezza invece di pretendere di esorcizzare di eliminare l'insicurezza o addirittura
Il far finta che non esista questo non è uno scenario questo insicurezze non è uno scenario apocalittico intendiamoci
è semplicemente il pendant del mondo delle opportunità nel modo la mobilità nel mondo della globalizzazione del cambiamento tecnologico che sta producendo
Straordinari risultati
Anche di
Di progresso economico e di progresso sociale della speranza di vita nella crescita della speranza di vita
Del Grandi Progetti progressi della scoperta la medicina o dell'ingegneria genetica della libertà che la libertà della scienza della ricerca
Però è una sfida perché questo mondo di libertà e di opportunità crescenti genera al tempo stesso insicurezza e con questi in sicurezza le dobbiamo fare i conti altrimenti rischiamo di bloccare lo stesso processo
Che sta creando nuove nuove nuove condizioni di benessere
Qui ci troviamo alla fine di un'epoca e dobbiamo superare alcune concezioni a cui restiamo abbarbicati
Lotito lo dice chiaramente ce ne sono alcune importanti che richiedono una riflessione politica e e e un nuovo atteggiamento quasi culturale
Io
Tra queste impostazioni da superare sono ben indicate da Lotito vorrei richiamare solo due
O da ridefinire la la concertazione concertazione e la politica dei redditi ma noi abbiamo vissuto nel nostro Paese diverse fasi della concertazione certamente tutti noi ricordiamo la concertazione intesa come scambio politico
Degli anni settanta
Nella fase della solidarietà nazionale
La concentrazione di fronte alla quale la UIL ebbe il coraggio di dire no
Forte della sua tradizione riformista
Sapendo di non dover fare i conti con le problematiche erano legate a quella fase
A quella fase la storia nazionale poi c'è stata concertazione degli ultimi anni citazione del risanamento Della di situazione legata all'esigenza di riportare o portare il paese in Europa
Combattere l'inflazione risanare il bilancio pubblico
Anche quella fase in fondo finito
Finita bene
Mai finita
E oggi dobbiamo fare i conti con la concertazione di tipo diverso progettazione del terzo tipo una concertazione che è dice Lotito un patto riformatore
Un patto quindi tra soggetti autonomi un patto che prende le distanze dalla politica
Un patto che
Si muove su un terreno auto
E se non è un patto di questo tipo rischia invece di diventare un mercanteggiare opaco o addirittura sotto banco o rischia di
Evocare patti di sangue massimalisti inidoneo frontisti o neo conservatori che non sono più proponibili ecco io credo che la riflessione su che cosa voglia dire fare oggi concertazione
Dialettica sindacale in un rapporto di dialogo in un rapporto di competizione sia un tema centrale tema molto difficile perché ci impone di superare alcune concezioni che di
Sì
E di porci subito su un piano su un contesto a vuoto il secondo il secondo tema importante con il rapporto col mercato
Ma il sindacato nasce il fondo in una logica di antitesi di contrapposizione al perché lui parlava di quello che c'era il DNA degli imprenditori ma noi sappiamo quello che ci anche nel DNA del sindacato al sindacato
Non ha mai guardato con favore al mercato
Perché il mercato faceva competere fa compete dei lavoratori
E quindi i vincoli al mercato la protezione dell'industria
E quindi anche il protezionismo hanno spesso trovato una sponda nel sindacato di alleanza
Per impedire la concorrenza però mentale magari la pressione fiscale in nome della giustizia
Per imporre redistribuzione in nome della solidarietà anche quando
Non si capisce bene
Si guadagna e chi perde nei processi di redistribuzione sono processi rischiano di essere spuri e poi magari rischia di perdere non necessariamente il forte ma rischia di perdere il debole l'outsider
Il giovane immaginare
Ebbene oggi
Quel mercato contro cui si ecco si ribatteva il sindacato non c'è più
Perché c'è un mercato diverso un mercato che non è più scontato che va costruito la costruito con istituzioni oggi per fare mercato esperienza della Russia esperienza dei paesi tradizione ce lo dimostra per fare mercato per fare concorrenza ci vogliono istituzioni
Ci vuole governo e ci vuole classe dirigente ci vogliono valori e questo è stato il contributo del sindacato a aprire a scardinare il vecchio concetto di mercato Persotti gioco incrociato di mercato
E con questo mercato dobbiamo fare i conti perché questo mercato richiede un sindacato che diventi strumento
Di funzionalità del mercato
Che agisca per valorizzare il mercato ecco il valore del lavoro non è il valore del non lavoro
Il valore del lavoro come sistema che si integra in un mercato
In un mercato in cui però c'è trasparenza
In un mercato in cui c'è garanzia
Di alcuni diritti e valori fondamentali
In un mercato in cui anche il sindacato deve riscoprire
Il suo ruolo rifondarono in una logica che non è più di contrapposizione ma di spicco
Invece alla alla riformulazione del mercato Rifondazione quindi se si basi teoriche di funzionamento del mercato
In cui il sindacato agisce quindi come assicuratore collettivo
Come portatore di servizi servizi collettivi
Come garanzia di trasparenza come garanzia di imparzialità come garanzia di pari opportunità di accesso di accesso alle informazioni come strumento di partecipazione per il lavoratore subito di democrazia
Della fabbrica nell'impresa e del mercato
Il sindacato dell'Ombudsman dei lavoratori
Delle libertà
Dei singoli lavoratori delle libertà collettive dei lavoratori organizzati ecco questo il compito questa è la sfida per il sindacato e per farlo c'è bisogno di un patto un patto anzitutto con i lavoratori
Una sorta di nuovo contratto sociale da stabilire con i lavoratori con i lavoratori sindacalizzati ma con tutti i lavoratori non soltanto con le componenti storiche
Del sindacato anche con i giovani con i lavoratori delle piccole imprese con le donne con gli immigrati
I tre presupposti su cui costruire il patto indicati da Lotito mi sembrano quelle centrali
Anzitutto la liberazione dall'intermediazione burocratica questo è un dato importante
Per ridefinire il ruolo del settore pubblico io che vedete
Seguita negli ultimi anni il grande sforzo di modernizzazione nella pubblica amministrazione basato sulla logica della crescita dell'efficienza
Non voglio negare che l'efficienza sia un fatto importante che la nostra pubblica amministrazione abbia bisogno di efficienza ma io sempre più P convinto che il problema principale
Del nostro lettore pubblico il problema principale non sta coprendo nell'efficienza anzi quello forse non è il problema
E quindi la logica in cui ci siamo mossi in questi anni a mio avviso non ha tenuto conto non ha visto il vero problema dell'amministrazione che è ridefinire il ruolo dell'amministrazione del rapporto coi cittadini per ridare spazio ai cittadini per ricreare ruolo alle autonomia e la libertà degli individui e delle organizzazioni collettive
Ecco questo è il problema e mi pare che Lotito l'abbia messo in in evidenza molto chiaramente quando parla del cuneo fiscale
Dove lo Stato interviene a intermediare togliendo le i soldi dalle tasche dei cittadini
Per cercare poi di ridargli attraverso servizi che non voglio o che non li vogliono di quella qualità cui non li vogliono in quel modo ecco noi dobbiamo togliere
Questo potere burocratico di intermediazione al settore pubblico nell'interesse del settore pubblico perché il settore pubblico riscopre la sua vera vocazione che è quella di garanzia di garanzia del funzionamento
Ed è la libertà dei singoli operatori
La contrattazione esigibile
Il secondo presupposto importante contrattazione capace di incidere sul salario sullo stato di vita dei lavoratori sul riconoscimento le professionalità sul potere d'acquisto
Sull'appresa che il lavoro i lavoratori hanno nell'organizzazione del lavoro nel mercato del lavoro infine la logica dell'inclusione dell'integrazione io preferisco questa logica quella della flessibilità credo
Che il tema della flessibilità ci sia stato imposto dal di fuori
Tema importante
Ma il problema la flessibilità oggi l'Italia essenzialmente di come il problema di come noi recuperiamo un dialogo con le categorie che a causa delle rigidità del sistema non sono in grado di avere rappresentanza queste il problema
Quindi il problema è come noi ci apriamo come il sindacato si apre a rappresentare anche i giovani rappresentare il lavoro instabile temporaneo a rappresentare al di là di quello che storicamente rappresenta
Su questi tre presupposti il patto di riformatore a mio avviso può funzionare
Anche se mi rendo conto che la riflessione appena avviata e va tradotta in termini politici e questo non è facile
E attraverso questo patto si può ricostruire
Un nuovo concetto di sicurezza
Nel mercato
Sicurezza che io definirei con Ulrich Beck
Come mappa cognitiva
Come sistema istituzionale che ci consente di colonizzare il futuro ecco
Amici della UIL questo è quello che vi auguro questo è quello che mi auguro che noi riusciamo attraverso la riflessione che oggi voi avete coraggiosamente avviato a colonizzare il futuro permettono al servizio del lavoro e del valore del lavoro grazie
Grazie a Paolo
I lavori sono almeno questa mattina finiti riprendono alle tre del pomeriggio oggigiorno ancora tanti Esterni cioè l'ex ministro tre o che partecipa ai nostri lavori quindi l'invito ad essere presenti anche oggi
Ripeto che il segretario della o il di lei c'è
Scusa Amleto scusa è presente con Noemi professore ministro già tante onorevole
Zatta dei cari che ed è anche la persona con cui abbiamo lavorato in tante vestiti nel rapporto vede anche la persona che ha dato una mano importante alle tematiche i Progetti a i contenuti del sindacato il professor Tiziano tre o che ringraziamo
E che porterà il suo contributo a discussione fa parola
Ha già letto Quaggia e subito dopo Sacchetti
Allora io credo
Che la
Introduzione alla relazione
Di Franco Lotito di stamattina
Gli interventi degli autorevoli invitati che ci sono stati credo che abbiano dato
Uno spaccato di quella che è la situazione attuale
Anch'io farò alcune brevissime riflessione
Rispetto diciamo alla relazione
Che finalmente non era
Nonno come posso dire non ha al suo interno soltanto le analisi ma anche oltre le proposte i percorsi da individuare
Naturalmente le mie riflessioni
Saranno delle riflessioni fatte dal mio punto di vista dal mio osservatorio cioè dall'Osservatorio
Territoriale alcuni interrogativi alcune perplessità alcune li voglio così esternare
Primo punto vado partorisce la concertazione la relazione stamattina diceva che alla concertazione è stato uno degli elementi diciamo portanti di questi ultimi anni però c'è da dire una cosa
Che non sempre è stata una concertazione omogenea
è stata una concertazione a macchia di leopardo perché mentre si faceva la concertazione a livello nazionale tra sindacato e imprenditori e Governo
A livello regionale a livello territoriale si assisteva a questo si faceva la concertazione con un ente con la Provincia non si faceva con il Comune si faceva con la Regione non si faceva con la Provincia
E non non soltanto è solamente rispetto al colore politico dell'ente
Ma alla diciamo all'istituzione che più o meno crede a quel tipo di concertazione la concertazione l'accordo sulla concertazione era stato firmato da tutti comprese le province comuni eccetera eccetera però sul territorio
Non è stata una concertazione omogenea
Allora se andiamo avanti e dobbiamo vedere il nuovo tipo di concertazione che tipo di concertazione da che cosa deve essere sostenuta perché anche una nuova concertazione sulla base di quella esposta da Franco che mi vede d'accordo però deve essere come posso dire tra virgolette imposta a tutti
A tutt'soprattutto in questo momento dove i poteri vengono decentrati le regioni stanno acquistando le province e ci siamo detti l'abbiamo detto anche nel convegno precedente quello sulla fiscalizzazione perché se non c'è questa imposizione
Attraverso la legge non lo so che cosa e naturale che a livello territoriale la concerta la nuova concertazione avrà farà alla fine della concertazione che abbiamo visto fino a questo momento in questo c'è una cosa
Rispetto a quelle che sono le divisioni che in questo momento all'interno del
Di CGIL CISL e UIL li stiamo vivendo le polemiche e cose di questo una cosa è certa
A livello territoriale
Queste cose non li stiamo vivendo con la stessa coerenza perché siamo condannati a stare insieme rispetto ai problemi che abbiamo sul territorio rispetto ai problemi che abbiamo e nessuno di noi si sogna le noi nella CGIL la CISL che i problemi che abbiamo sul territorio possono essere affrontati singolarmente
Perché sono problema è talmente complessi talmente grossi che ognuno di noi da solo andrebbe non andrebbe lontano e quindi a questo punto il ruolo il ruolo degli enti locali soprattutto sulla base di quello che il decentramento dei poteri della Regione delle province e dei comuni il riferimento a questo scopo perché Saronno
Inseriamo quest'aspetto all'interno diciamo di questo discorso io credo che non andremmo lontra quindi valorizzazione del lavoro
Sì punto di riferimento
Però andiamo a vedere la valorizzazione del lavoro quali sono
Abbiamo una valorizzazione del lavoro dal punto di vista generale deve essere diciamo uguale per tutti ma ci sono le specificità territoriali e a dispetto a quelli che possono essere elementi normativi elementi contrattuali perché ed era oserei dire anche all'interno dello stesso territorio
Ci sono delle diversità da questo punto di vista perché una cosa è affrontare una contrattazione non so con le aziende metalmeccaniche almeno per quanto riguarda il mio territorio una così affrontare la contrattazione con i testi
Che sono poi organizzatissimi che sono piccole e piccolissime aziende dove molto spesso il sindacato non è presente e allora che tipo di contrattazione andiamo a fare in questi vuole poi c'è un discorso quali prospettive
Rispetto ad una parità dobbiamo correre di più è stato detto nel come mezzogiorno abbiamo detto nel convegno a Roma
E come copriamo di più come mezzogiorno abbiamo bisogno delle infrastrutture io vi do un dato nella mia provincia Lecce nel mio territorio abbiamo circa centosessanta mila disoccupati però non è questo il problema il sessanta per cento sono giovani in cerca di prima occupazione
Intensità grigia che doveva giovani che hanno trentatré e trenta fino a trentatré trentaquattro trentacinque anni che non hanno mai visto un posto di lavoro e di questi giovani il sessanta per cento sono giovani diplomati e laureati
Quindi non ci troviamo più di fronte come posso dire
Come nel passato esiste ancora alla disoccupazione
Così operaio o comunque del braccio tra virgolette ci troviamo di fronte ad una disoccupazione intellettuale
Alla quale dobbiamo dare risposte e le risposte non si possono dare soltanto e solamente io quelli che possono essere obiettivi dobbiamo darle con quelle che poi sono strumenti che dobbiamo utilizzare per correre di più rispetto rispetto al nord quindi rispetto a questo tipo di problema quindi abbiamo bisogno di grandi infrastrutture abbiamo bisogno del controllo del territorio il controllo del territorio è uno degli elementi di non cresce del territorio e quindi guardare allo sviluppo possibile guardate
Con i patti territoriali
Nel Mezzogiorno nel Sud due si sta formando un nuovo gruppo dirigente
Si è capovolta la filosofia di una volta non più i soldi che piovono dall'alto ma ad una progettazione dal basso che riesce e che o comunque che è sostenuta dalle forze locale riesce a prendervi ma c'è un discorso pure qua io lo introduco non so se può essere elemento di discussione la politica del credito nel Mezzogiorno
I soldi
Costano di più rispetto al nord
Le aziende le piccole aziende che hanno intenzione di progettare di crescere hanno difficoltà non solo per l'istruzione che fanno le banche delle pratiche bla bla bla eccetera eccetera ma il denaro costa di più all'archetipo
Di percorso possiamo individuare da questo punto di vista perché anche qui ci sia una pari opportunità nel Mezzogiorno rispetto agli imprenditori del Nord ecco dicevamo qualche anno fa come UIL pari opportunità
Se noi riusciamo ad avere nel Mezzogiorno queste pari opportunità penso che noi possiamo proprio perché si sta formando sulla base di questi diciamo
O di questi esempi dei parchi dei contratti dare dei patti territoriali questo nuovo gruppo dirigente che progetta dal basso
Sì abbiamo queste pari opportunità molto probabilmente riusciremo a far marciare il Mezzogiorno ad una velocità ad una velocità superiore a quella del del Nord
E quindi guardare ad uno sviluppo possibile
Il libro dei sogni è finito uno sviluppo possibile
Con percorsi chiari e dove ci dobbiamo mettere dentro tutti
Tutti quanti
Il costo del lavoro il costo del danaro dicevo
Il doppio livello di contrattazione e naturale che voglio dire noi siamo d'accordo su questa ipotesi Franco però c'è un discorso da noi esistono esista ancora il lavoro nero
E il lavoro nero non è lo stesso lavoro nero del nord dove dove il lavoro nero viene individuato come che lo che fa il doppio lavoro e poi va a fare magari lavoro nero da noi il lavoro nero
è un elemento di sopravvivenza
E ce ne accorgiamo soltanto e solamente nel momento in cui scoppiano i casi che i carabinieri vanno ad individuare questi aspetti anche qui i comuni i comuni sanno gli insediamenti che ci sono dei loro territori
Sanno i sottoscala che ci sono sanno quelle cose ma se non abbiamo con questi ecco una contattato una concertazione una denunzia da parte delle amministrazioni comunale questi esempi non le avremo sempre
Il discorso dei contratti di riallineamento
Li abbiamo fatti e li abbiamo sostenuti adesso si torna Bombarda sulla base la nuova Finanziaria vogliono come posso dire rifarli ripartire daccapo
Le al da questo punto di da noi esiste ancora una doppia busta paga
Cioè il lavoratore che lavora a cinquecento mila lire al mese che gli danno una busta paga adatterò capo oppure gli danno l'assegno poi Nova cambiare gli ritorno i soldi da questo punto di vista allora ecco qui dobbiamo noi quindi questa contrattazione
Io credo che debba essere
Perché e la contrattazione territoriale poi come la facciamo territoriale è vero che nella relazione ci sta scritto o aziendale o territoriale
Però da quella da noi
Come si fa la facciamo come territorio la facciamo aziendale la facciamo per distretti per omogeneità di lavori
Perché nel distretto poi non ci sono soltanto i testi ci sono i piccoli testi di con i metalmeccanici piccoli e così via di questo genere come la pace come individuiamo un percorso da questo punto di vista ecco queste sono le domande che io volevo porre a questo e qui le mie Collina riflessione rispetto a questo tipo di problema anche rispetto alla produttività con ARPA individuiamo la produttività di un'azienda da noi di angolo miseria tutti
Qual è stato produttività
Ci chiedono il riallineamento ancora perché non ce la fanno più perché non possono andare avanti
Come facciamo a fare una contrattazione territoriale sia stato aiuto aziendale sulla base della produttività da questo punto ecco strumenti dobbiamo ricercare strumenti che siano in grado prima di tutto di renderci visibili di fonte ai questi giovani a questi non lavoro perché ancora non abbiamo strumenti per tutelarli da questo punto di vista credo che questo che stiamo facendo come UIL i convegni che abbiamo fatto l'indicazione che stiamo nel li stiamo portando in discussione anche sul territorio credo che comunque abbiamo una voi visibilità in grado di portare a termine queste proposte e cercare di duale percorsi a favore dei lavoratori
Vorrei ringraziare Giannetto anche per il rispetto dei tempi ovviamente lo dicevo prima non vale per gli ospiti
Però per noi ci autoregolamentare amo intorno ai dieci quindici minuti
La parola sacchetti e poi professore boh anni
Farò come Giannetta nutrizione
Ma io Ricci
E compagni che conta io ho condiviso lo sforzo di Franco
Dico condiviso perché
Chi non lo sapesse sono alla nostra organizzazione civilmente si discute
Capita spesso che abbiamo anche opinioni di merito sulle quali si discute dico questo perché Franco ha svolto un lavoro non indifferente che ha portato lui l'ha detto nella sua relazione
A questo sforzo di stamattina ha compiuto di analisi con tutte le nostre categorie cioè ha cercato di capire quali sono i problemi nuovi che emergono nelle diverse sfaccettature del mondo del lavoro che noi rappresentiamo
E oggi ha sintetizzato come lui
E giustamente ha scritto nella relazione una base di discussione che dovrà essere poi compiutamente definito dall'Organizzazione offerto al dibattito anche unitario quindi conciso
E con CGIL
E non è di secondaria importanza con CISL e CGIL ma con le naturali controparte ci sia imprenditoriali ma anche istituzionali poi magari Treu ci aiuterà in questo in questa discussione
Su come la UIL non tende dalla sua nascita
Un sindacato non antagonista non conflittuale ma della partecipazione fino a costruire voi negli ultimi anni la politica dei redditi e dalla concertazione ma che è figlia
Di un dibattito ed una discussione dalla quale non siamo gelosi siamo portatori gelosia dall'azionista e oggi Lotito fatto bene
Ha ripreso un filone che si era un po'offuscato
E ci ha dato atto anche fossero Accornero questa mattina
Sulla moda della UIL di e anche degli altri ma sulla volta della UIL
Di stare sempre un passo in avanti e cercare di anticipare i tempi cioè di capire
Come vorrebbe il mondo soprattutto il mondo noi vicino agli interessi che noi rappresentiamo e di quale proposte noi siamo portatori per affrontare e risolvere
Risolvere quei proietta l'alto io questa sensazione l'ho avuto mi affido molto alla sensazione alla pelle l'ho avuta stamattina l'ho avuta anche mi pare martedì scorso mercoledì scorso a Roma
Nel convegno della UIL sempre sul federalismo altro tema molto importante che ci tocca da vicino non solo per le tematiche che questo è già da tempo sta praticando soprattutto su quello fiscale ma anche sulla natura dei rapporti
Sociali sindacali ruolo dalla confederali tane le Regioni ruolo dalla categoria
Che tipo di contrattazione lì si andrà esercitare quando si sarà consolidato un progetto di federalismo che fra l'altro con la relazione di Adriano
Ha avuto modo anche di esplicitare quali sono le opinioni anche nostre rispetto al progetto in discussione questi giorni in Parlamento e le opinioni che li hanno espresso anche altri di altre c'era Tremonti c'erano Formigoni
Quindi io condivido questa impostazione Franco tra l'altro noi abbiamo già invitato segretario generale come Feneal faremo fine mese dipende prima o marzo un'iniziativa più nostra proprio sulle problematiche mi ha fatto piacere stamattina sentire Accornero sui temi della flessibilità sui temi del lavoro non tutte a lato del lavoro nero sui temi del salario professionale
Poi è chiaro il dottor Guidi
Io son convinto e lui emiliano
Ma se va a Bologna le massaie romagnole mica dice che le donne moldava Moldavia signor non lo dice mica allora il problema quale diventa noi gli imprenditori dobbiamo saper rispondere su queste cose io non ho preoccupazione perché se io devo fare una scelta dichiaro faccio una scelta di convenienza e l'imprenditore fa una scelta di convenienze
Il problema è politico tu non puoi così come avvenuto e diceva Giannetto problemi del Mezzogiorno in passato utilizzare risorse pubbliche utilizzare strumenti e dotazioni che lo il tuo stato ti offre e le tue controparti naturali più offro come hanno offerto Luís alla Ducati
E poi utilizzando queste disponibilità andare a fare gli investimenti all'estero qui problema caso mai più grande e Franco nella relazione richiama le problematiche che ci deriveranno in futuro quindi dall'unità europea da Nizza e da quello che riusciremo può e costruirà anche in termini in termini contrattuali quindi faremo questa nostra iniziativa abbiamo naturalmente invitato anche alla Confederazione
Perché per noi cioè per una categoria come la nostra le costruzioni quando parliamo di costruzione
Abbiamo noi rappresentiamo due mondi molto diversi fra loro cioè quello più importante le di liste
Con tutti i problemi che questo comporta proprio anche in materia di flessibilità di lavoro nero non contro a Colle di sicurezza poi abbiamo una rappresentanza di un mondo che oggi Stati e non alla globalizzazione
Beh ieri avevamo la trattativa a Roma per il rinnovo dall'accordo di gruppo con l'Italcementi
Una grande azienda mondiale nel settore del cemento e ci rendiamo conto cose significa discutere con un'azienda che non ha più riferimenti né locali ne verrà nel Bergamasco in Italia c'è ragione con le regole della competizione mondiale e noi siamo lì a discutere di salario di produttività di professionalità di gestire
I problemi che un grande gruppo come questo tra l'altro abbiamo anche il Cai Elia a marzo faremo anche questa riunione con loro vedremo come affrontare queste problematiche dice è una categoria che sente fortemente di problemi che Franco ammesso nella sua relazione allora noi credo dobbiamo evitare in una fase di forte trasformazione di innovazione per un patto riformatore
Dobbiamo evitare di correre il rischio di tornare alla vecchia logica ricordi Franco dei due tempi primi sacrificio poi il resto perché perché si è si è esaurita quella fase del novantatré e occorre implementarla diciamo così nella concezione nostra dalla politica dei redditi e dalla partecipazioni istituzionalizzata
Se tu non ha mai nelle tue naturali controparti imprenditoriali e istituzionali questa volontà M. appare difficile oggi però non lo dobbiamo ricercare che la storia ci ha già dato ragione su questo
Noi rischiamo così come tu hai richiamato nella relazione di a vere il mondo del lavoro che rispetta le regole
Altri che fanno i profitti
E noi non riusciamo tutelare il salario è un sindacato ragazzi
Un sindacato del mondo del lavoro dipendente che non riesce a tutelare la retribuzione dei lavoratori io aggiungo anche la professionalità dei lavoratori le diverse nuova professionalità dei lavoratori un sindacato che perde
Perché prevarranno le logiche dello scontro per lo scontro
E certamente ministro non ci sta dando una mano salda in questi giorni perché le cose che fa tale non solo da un rappresentante istituzionale compresa quella di oggi compresa quella di oggi
Compresa quella di oggi allora noi dobbiamo praticare questa nostra idea questa nostra proposta
Che la dobbiamo praticare Franco dobbiamo tenere alto
Questa nostra storia di un sindacato laico e riformiste
Che fate alla sua pratica dell'autonomia e dell'all'indipendenza e alla sua vocazione storica di vita perché dico questo è oggi ne abbiamo ne abbiamo la misura se nei confronti dalla CISL per i travagli che alla CISL sì ma anche per la CGIL
Perché noi dobbiamo essere in grado prima degli altri di capire
Noi dobbiamo essere pronti a discutere anche col Presidente operaio e poi ci confronteremo sui programmi sulle
Perché siamo forti dall'autonomia dalla nostra vocazione
Noi non ci sottrarremo mai alla discussione ha ragione
Guidi cioè come principio come ha ragione
Non possiamo dire a priori che non ci confrontiamo
Perché siamo convinti dalla potava le nostre idee
Dobbiamo tenerlo alto questo profilo
E io credo non so se alla senta vogliamo dare anche questo compito Franco
Giannetto credo ci passo una codici abbiam bisogno di strumenti
Ci chiedono sempre il riallineamento non capiamo eccetera abbiamo bisogno di avere dei degli strumenti di supporto perché esce è vero indipendentemente da quello che dice il nostro segretario generale lo vediamo vediamo che il contratto in associazione del clan Solimini cioè un è un'affermazione impegnativa solo il ministro La Stampa solo i minimi vuol dire che quando tu affermi l'esigibilità del secondo livello presso la cosa certa è garantita
Se lo facciamo disastro
Decente unico giovani
Quindi chiarisce di rinnovare i contratti nazionali di cui facciamo anche i secondi livelli perché se no qua ammazziamo la gente ci troviamo sul set allora ci vuole la certezza dell'esigibilità poi questo non significa del bar cento mila o duecento mila un milione andiamo lì ci confrontiamo per andare lì c'è bisogno di strumentazione di supporto io ho avuto difficoltà a quei bilanci dell'Italcementi a chiedergli un milione o due o tre
Sulla base della redditività di questa impresa
Quanto perché come
L'altro aspetto credo fondamentale nella politica dei redditi e della partecipazione
Ci sta un sindacato che è in grado di rappresentare tutte le professionalità noi oggi rischiamo di tornare a quando lama prima e dopo diceva che il salario era una variabile indipendente
E uguale per tutti e uguale per tutti
Perché con l'accordo del novantatré quindi salario nazionale legato all'inflazione di tutela di professionalità poco o nulla
Se poi vai a fare gli accordi di secondo livello sui premi di risultato ed è vero che il premio di risultato a tutti i lavoratori in modo indistinto noi ammazziamo soprattutto quelle figure
Che si vanno standardizzato ma che sono di livello professionale del sapere molto più alto e non li perdiamo queste allora con chi fai la politica dei redditi dalla partecipazione alla concertazione un problema fondamentale
Che noi nella relazione c'era questo passaggio delle tutele e delle professionalità e della revisione sostanzialmente degli inquadramenti che sono obsoleti come fra lealtà faremo questa iniziativa proprio su queste su queste tematiche o voglio chiudere così sto mettendo sentito però mi è piaciuto moltissimo però anche il suo intervento
Io non so se futuro
Andremo noi a coppe come UIL ma certamente credo che se noi terremo alto a questa nostra capacità di analisi e di proposta di stare tra la gente di sapere ci rimboccare le maniche senza paura e andare in mezzo ai lavoratori non lo so c'è un giorno via Lucullo possa diventare in coppa ginevrino ce lo auguriamo grazie
Grazie a Sacchetti diamo la parola al professor Paolo Reboani coordinatore unica mercato del lavoro dell'ISAE
Dunque anzitutto precisazione del fatto che non sono professore anche perché i professori illustri sono qui davanti altri miei professore quelli poi nel bacchettano dopo
Copia voleva ringraziare anzitutto la UIL per per la età di questa di questo incontro che si credo sia un momento importante di riflessione oggi sugli assetti contrattuali e sull'assetto contrattuale in generale
Quando siamo arrivati a un video
Un vero ineliminabile qual è quello della revisione del self il sistema non tiene ottiene male così sembra e quindi è necessario rivederlo necessario
Fare un'opera di manutenzione
Su questa al due sono i motivi io su questo su un motivo mi fermerò ma credo che due siano i motivi per fare la revisione da un lato il controllo delle variabili macro economica
Alla luce del nuovo scenario della moneta unica dell'integrazione economica
E dal fatto che sempre di più c'è una sostituzione tra lavoro e capitale
Oggi il rapporto tra lavoro e capitale raddoppiato siamo a livelli negli anni Cinquanta
La sostituzione del lavoro è stata talmente intensa negli ultimi anni che ha portato un nuovo equilibrio a un diverso equilibrio all'interno del struttura economica e questo è un dato ineliminabile
E questo rende necessario però la riflessione più generale sul sistema dall'altro
Non è un caso che la perdita del salario
E le la perdita dei salari complessivi nella nel complesso dell'economia e legata alla perdita di rappresentatività del sindacato
Se voi andate a vedere tutti i dati ignorata dimostrano che la perdita dei salari che non ha nulla vede a che vedere con la concertazione o con la moderazione salariale
Derivano da un processo più generale di forze economiche e si rivela in tutti i Paesi d'Europa non solo in Italia dove c'è una concentrazione o in Olanda dove c'è un'altra diva di concertazione ma si rivela in tutti i Paesi d'Europa compresa l'Inghilterra che concertazione non ne fa quindi credo che il sindacato ha un obbligo non certo punto di vista è anche un dovere che quello di rivedere il sistema contrattuale per riprendere la sua capacità di insegnamento sociale
Ora questo significa che il sistema contrattuale in realtà non regge più anche per un motivo molto più semplice
Perché è un sistema di contrattazione collettiva per essere sostenibile nel medio e lungo periodo non può e non deve soltanto garantire la dinamica salariale che sia coerente con la stabilità dei prezzi
Deve garantire un'astina mica sarebbe anche che via diciamo una crescita del salario che risponde agli andamenti della produttività io gli andamenti del mercato del lavoro
Questo è un'equazione molto semplice a dire un po'più complicata da realizzare ma questo
Ora la revisione spinta io vorrei dire questo insomma il titolare per un Progetto Comun Nuovo Progetto contrattuale per lavori insomma io vorrei legare il concetto di politica dei redditi al sistema contrattuale io andavo l'ordine che ci han passa da una serie di fattori che qui sono un po'riecheggiato l'unione economica e monetaria
Che restringe il campo delle materie delle materie di pertinenza degli Stati nazionali
Restringere gli spazi di manovra delle politiche monetarie e fiscali e affida al mercato del lavoro e ai mercati del lavoro quello che un compito di riequilibrio di fronte a crisi congiunturale
In secondo luogo la dimensione regionale della disoccupazione
La disoccupazione oggi in Europa non so mi pare un fenomeno regionale indipendentemente dalle caratteristiche importanti degli individui ma è un fenomeno che si lega molto di più degli anni precedenti al territorio
E questo è vero in Italia ebbero in Spagna ebbero in Germania comincia a essere vere in Inghilterra
In terzo luogo abbiamo un tessuto produttivo molto particolare che quello delle piccole e medie in è un tessuto particolari tipico della nostra struttura sociale ad un'altra struttura produttiva ma questo accresce
La possibilità di relazioni di tipo informale tra datore di lavoro e lavoratore
Maggiore disponibilità del soggetto andate vedere tutti di cosiddette indagini demoscopiche maggiore disponibilità del soggetto a rapporti di lavoro di tipo flessibile
Che siano nuovi rapporti flessibili o condizioni di flessibilità all'interno dei lavori star
In quarto luogo esiste oggi una differenza salariale esisti esiste una differenza salariale in Italia tra varie regioni o tra varie indusse ma differenza salariale che non è come dire il frutto del sistema ma il frutto negativa di un sistema che non comincia a non funzionare più e quindi voi avete che come ci spiegava in mi ha preceduto oggi ci sono alcuni casi in cui c'è una busta paga e ce n'è un'altra chiuso due buste paga ma ufficialmente ne esiste una sola
Questo non credo che sia un sistema che il sindacato può rivendicare né che gli sia un sistema Samp
Non c'è differenza salariale ma non c'è differenza salariale in Italia legata alla produttività
Non è detto che io debba pagare sempre di più nel Nord rispetto al Sud
Io devo pagare di più dove c'è più produttività di meno dove c'è meno produttività e questo non è legato al territorio
Questi sono un po'ai fatti
Che credo siano rilevanti
Da questo punto di vista la politica dei redditi oggi deve essere una politica dei redditi che tiene conto del vincolo europeo molto di più di quanto lo erano i precedenti
La nostra esperienza di politica dei redditi nasce lo voglio ricordare nel novantadue
Nasce nel momento in cui noi verifichiamo la necessità di raggiungere Maastricht
è una politica dei redditi che aveva come obiettivo il risanamento
Della finanza pubblica
Che aveva come obiettivo quello di moderare salari e pensioni perché quelle erano in quel momento
Le variabili impazzite del sistema
Oggi il sistema da questo punto di vista è risanato
I dati economici ci dimostrano che è vero che i salari hanno perso rispetto all'andamento generale dell'inflazione
è vero che c'è una perdita di potere d'acquisto che è però dovuta anche ha un forte peso del contributivo ed è fiscale
Se voi andate a vedere il salario lordo non è così negativo l'andamento l'andamento diventa negativo quando si passa al salario netto pro capite
Il salario lordo non ha un andamento negativo dei dati Como
Ancora di più vorrei dire non ha difeso di nessuno ma difesa della verità che se voi spaccati il periodo novantadue novantatré due mila in due fasi ben distinte
Vedrete che dal novantadue al novantacinque cioè la caduta Bernardi dono del salario pro-capite netto in maniera indiscutibile
Cioè gli anni della recessioni primi anni drammatici dell'ampliamento a degli anni novanta sono quelle in cui si fa tutta la differenza
Gli anni successivi sono anni in cui persegue quel trenta ma in maniera molto meno forte
Anzi
Nell'anno novantanove e in parte nel novantotto il salario pro capite sembra avere una sua risalita poi di nuovo sul finire del novantanove in questi primi anni meglio del due mila e il due mila sì presente in una tendenza negativa
Quindi attenzione anche a fare i bilanci di politica economica
Bilancio di politica economica deve essere fatto tenendo conto di questi due periodi distinti poi ognuno può attrarre le indicazioni politiche che vuole
L'altro punto importante è quello quindi della moderazione salariale legato alla flessibilità salariale
Vale a dire la politica dei redditi e la moderazione salariale devono essere legati al concetto che oggi abbiamo solo un sistema che quello del mercato del lavoro per equilibrare qualsiasi short macro micro economia
E che la competizione avviene tra sistemi Paese
Se ne non rendiamo flessibile il mercato del lavoro dal punto di vista salariale non mi occuperò della punto di vista normativo qui parlo solo di salvare se non rendiamo flessibili il sistema dal punto di vista salariale
Ci troviamo in condizioni di inefficienza sul mercato
Condizione di inefficienza sul mercato che determinano Parisi costi sociali più elevati pure in presenza di un tasso di disoccupazione uguale nella
Questo è importante sottolinearlo perché come diceva Franco nella sua molto interessante
Relazione che in parte per alcuni punti condivide su alcuni punti invece possono avere accenti differenti
Il punto fondamentale che voi vi troverete nel tutti anzi come cittadini ci troveremo confrontate
A una grandezza comune a partire dall'anno prossimo l'euro
I nostri salari il nostro reddito saranno confrontati con quello dell'operaio tedesco
E avremo la stessa unità di misura dopodiché dovremmo spiegare o dobbiamo spiegarci che anche i costi della vita sono differenti in quei Paesi rispettano
Però è importante sottolineare che c'è un pericolo di poi di comportamenti imitativi pericolo che può generare delle distorsioni e al quale credo chi fa politica salariale deve essere molto attento
Questa è l'Europa l'Italia ma sulla concertazione sulla quelli affetti ho già detto
Vorrei altrettanto ricordare con chiarezza che il bilancio della concertazione non è negativo
Come qualcuno continua ad affermare
La moderazione salariale lo ripeterà l'obiettivo di quella di quella politica dei redditi
Quella politica dei redditi e l'accordo del novantatré avevano un altro Obiettivo anch'che era quello del rilancio dell'occupazione
Del rilancio della politica di concorrenza del rilancio difforme istituzioni più flessibili sul mercato del lavoro
C'è tutto un protocollo si chiama protocollo del novantatré che non è solo politica degli assetti contrattuali ma anche tutta un'altra serie di addendi tutto questo non è stato fatto mi direte cioè poco è stato fatto
Quando nella novantasette insieme a Gino Giugni facemmo un primo bilancio di quell'esperienza dicemmo ma il vero problema è che la moderazione salariale non si è accompagnata alla crescita della base occupazionale
Nel novantasette questo era vero probabilmente sotto valutammo o non vedremmo bene che l'effetto di moderazione di crescita Tibaldi occupazionale cominciava soltanto con lunga temporale con lei temporale molto più lungo tanto è vero che cominciata nel novantotto
Dal novantotto ad oggi la crescita di occupazione in Italia è stato inarrestabile
A come dire qualsivoglia previsione di crescita dell'occupazione fatta da qualsiasi istituto di ricerca economica è stata come dire clamorosamente smentita
Che poi siano flessibili precari questo vediamo uno intanto però dobbiamo dire che abbiamo creato posti di occupazione che quel protocollo quella moderazione salariale ha permesso la crescita di posti di lavoro
Allora oggi siamo in una situazione di migliore situazione di migliore citazione di finanza pubblica
Migliore crescita occupazionale bassa crescita salariale anzi i salari sono hanno perso come potere d'acquisto qualcosa quindi bisognerà fare qualcosa dovrà essere vorrei anche ricordare però alla delle di questo che l'esperienza della concertazione degli anni novanta è tutta come dire frutto da una parte del vincolo europeo senza del quale come al solito noi non ci muoviamo e questo è dimostrato ma anche della concertazione degli anni ottanta
Negli anni Novanta nella sede nelle nei giorni del novantadue e anche in quelli del novantatré il Governo e chi allora governava poteva imporre nell'ambito della concertazione di giungere a un risultato perché c'erano stati degli anni ottanta
Perché negli anni Ottanta sia pure in maniera traumatica
Il sindacato che qui è riunito credo che l'abbia vissuto questa cosa
Fu detto nessun partito politico nessuna parte nessun sindacato a
Un potere di veto nel processo di concertazione
Il processo di concertazione un processo di consenso reciproco non c'è una contrattazione la concertazione non è come pensa qualcuno un esercizio di contrattazione
è un esercizio in cui vengono stabiliti obiettivi comuni non c'è sul tavolo io da qualcosa tute qualcosa in cambio di qualcos'altro questo non è presente questa non è la concertazione
Attenzione
Quando il Presidente del Consiglio credo giustamente rivendica il valore della concertazione come valore in sé stesso
Ultimamente mi pare con toni forse eccessive ma insomma il messaggio è quello credo che faccia un'opera di chiarificazione importante
Altrimenti non l'abbandona facciamo alla concertazione facciamo la contrattazione
Ora il punto fondamentale della dell'esercizio però oggi è quello di capire qual è il sistema di contrattazione che possano dare con questo sistema di concertazione
Allora ferma restando che quel sistema di politica dei redditi rimane fermo restando che qualcuno si è dimenticato che la concertazione e la politica dei redditi prevede delle sessioni
Anzi tre stessi due diventate poi nel novantotto tre sessioni
In cui le parti si riuniscono eh stabiliscono obiettivi comuni e mi pare che questo sia qualcosa
Tentato forse con qualche eccesso
Nel novanta nel novantotto novantanove ma poi dimenticato l'altro punto è come agire sul sistema contrattuale
Ma io dico che al termine del primo ciclo di applicazione ormai siamo nel secondo inoltrato ma insomma il sistema di contrattazione collettiva ha mantenuto caratteristiche di centralizzazione estremamente forti che non assicurano una flessibilità della struttura salariale tale da rispondere disequilibri del mercato
C'è un grado di coordinamento tra settori livelli della negoziazione che aumentare sono state contenute le spinte sul salario nominale ma il ruolo della contrattazione decentrata non si è affatto ampliato
Il sistema determinazione del salario nel Paese Italia favorisce ancora il permanere di una struttura della retribuzione che è poco articolata
Il principale canale di differenziazione che dovrebbe essere il livello aziendale della contrattazione nel novantatré c'è scritto forse qualcuno lo dimentica che è legato alla produttività di cui tanto si parla alla redditività e alla qualità
Ci sono tre variabili
Non lo sono
Qualcuno forse lo ha dimenticato
Questo sistema non si è sviluppato e non si è sviluppato per una serie di dire difficoltà oggettive ma anche soggettive anche gli attori della contrattazione cioè anche voi ma anche l'imprenditore e anche il governa perché fa parte come dire
Della controparte nel sistema pubblico
Una controparte non è in grado di sviluppare la contrattazione di secondo livello
In più i salari non sono legate agli andamenti della produttività se vogliamo rimanere a questo fondamentale
Ma la produttività che pure presenta andamenti differenziati territorialmente e poi settorialmente non non viene riscontrata nei salari
Quindi abbiamo una principio della parità dei salari in presenza di produttività basse
Quindi una politica sostanzialmente di sovvenzione del capitale
Un livello eccessivamente alto del salario in una regione a bassa produttività comporta anche un prezzo elevato in termini di disoccupazione
In quanti divari territoriali della disoccupazione inserisco si riflettono sulla struttura salariale solo attraverso meccanismi informali di derogare ai contratti
Non c'è quindi differenziazione cioè politica di sovvenzione del capitale non c'è ci sono strutture simili di costo del lavoro quando questi non dovrebbero essere ci sono quindi sperequazione entrare bassa le aree ad alta disoccupazione che non vengono richiamate la mobilità del lavoro è bassa
Non avete nessun incentivo a far muovere lavoratori
Persone i cittadini da un mercato all'altro del lavoro in Italia questo va a scapito sia del Nord che del sud
Ovviamente
Da questo punto di vista quindi occorre e quello che vuoi pensate un nuovo sistema contrattuale io qui offre alcuni spunti alla discussione poiché sarà nel merito e che in parte è già stata evocata
La prima il contratto collettivo nazionale
Noi abbiamo pensato una struttura di contratto collettivo nel novantadue
Nel novantadue massimo non c'era ancora qualcuno come dire era abbagliato dall'alta inflazione oggi siamo in una situazione di perdurante bassa inflazione è vero che l'ultimo dato ci dice siamo al tre per cento ma vorrei che avesse in mente quali erano volete più di me forse che allora era molto ero molto più giovane
Qual era il livello d'inflazione negli anni ottanta e all'inizio degli anni Novanta oggi siamo al tre per cento
Se questo è qual è la funzione del contratto collettivo per tutti dicono giustamente un accordo quale no deve fissare standard minimi deve assicurare un clima di fiducia
Come fare questo ovviamente spetta alla contrattazione
Io dico che l'idea di Lotito di ritornare o di portarci su una valida triennale del contratto idea che la UIL portò sul tavolo del sindaco del la trattativa
Nemesi novantatré novantadue credo che sia una strada da percorrere
Questo dovrebbe garantire la coerenza tra la programmazione dell'inflazione e l'andamento del sistema contrattuale
Che secondo me
è una strada da percorrere con forza e con vigore attenzione però qua ho sentito prima poi cambiano gli obiettivi di inflazione cammella l'andamento dell'inflazione cento cambia frazione variabile economica che possiamo controllare ma fino a un certo punto
Però dobbiamo essere come dire stare al gioco se ne stabiliamo sulla contrattazione triennale non è che in corso d'opera cominciamo a muoverla e che se cominciamo a muovere in corso d'opera
La Contea e punto di riferimento della contrattazione succede esattamente come sta succedendo nei bienni economici
Gli scostamenti abbiamo un caos totale della contrattazione l'importante che questa fu se mi permettete una grande intuizione che restituisce al sindacato
E alle alle parti in generale il potere della contrattazione il riallineamento così detto non è automatico oggi vedo lì
Categorie che fanno i conti allora dunque abbiamo questo inflazione sommata a questo detratta questa parte che i conti sono complicatissimi neanche noi che li facciamo tutti i giorni abbiamo ancora capito
Quant'è inflazione importata quante esattamente al millimetro se si può spostare eccetera
Però vorrei ricordarvi che l'intuizione che era lì
Era esattamente i riallineamenti gli scostamenti si contrattano
Non sono automatici altamente avremmo un sistema di scala mobile e abbiamo risolto questo problema
Una possibile alternativa ma so che non è mai stato in Italia come dire percorsa è quella di avvicina ravvicinare civili negoziati economisti a prevedere delle sessioni annuali
Io a quei Paesi questo si fa ci sono delle sessioni annuali di contrattazione vede già il terrore dei sindacalisti quindi non dico di più insomma però mi permetto di dire che forse qualche volta potrebbe essere una cosa interessante da sperimentali
L'altro punto è il secondo livello ma il secondo livello qua la la discussione è molto semplice allora facciamo un secondo livello aziendale o facciamo un secondo livello mista
Il dilemma credo che debba essere affrontato molto pragmaticamente però vorrei dire che la dimensione territoriale dovrebbe essere stressato cioè dovremmo dare maggiore importanza dinamica territoriale
Dobbiamo trovare tutti insieme noi che facciamo un po'agli studiosi voi che lavorate sul campo quali siano le modalità per fare questo però dobbiamo avvicinarci perché quella oggi e la realtà più importante
Guardate dal punto di vista di gestione dell'economia voi sapete avete fatto un al seminario qualche giorno fa che tutte le competenze stanno passando alle regioni che poi le regioni siano incapaci di gestirle è un altro paio di maniche però se vogliamo uno Stato federale
Se vogliamo uno Stato federale non competitivo se vogliamo una come dire una maggiore importanza del territoriale anche la contrattazione deve andare sul territorio
Poi e diamo quali sono i problemi vediamo qual è la parte però credo che sia importante questa dimensione se anche vogliamo arrivare all'esigibilità del secondo livello molto più ampia di quella che c'è adesso
Senza invadere campi che non mi competono ma mi risulta che in tema di dottrina di giurisprudenza dal punto di vista di diritto del lavoro voi non avrete mai l'esigibilità del secondo livello
Quindi bisognerà trovare delle strade differenti per arrivarci che dipendono da voi cioè dare dal sindacato
In questo la contrattazione territoriale che per prima potrebbe essere sviluppata potrebbe essere quella delle pubbliche amministrazioni
Cirillo
Come dire
La riforma istituzionale investe prima di tutto il sistema della pubblica amministrazione forse quello è il primo ambito su cui lavorare anche per fare un po'da da guida da pesci pilota a tutto il resto
Poi abbiamo la contrattazione aziendale ora non è come dire non è un mistero che Confindustria i gli industriali scelgano quel campo come il campo futuro della contrattazione io credo che abbia dei problemi
Credo che possa come dire in qualche modo far ritornare al Barça area salario come variabile indipendente
Credo che non si adatta e non credo solo io ma insomma i fatti pare dimostrare non si adatta a quello che il sistema italiano lascerebbe troppo scoperte alcune realtà molte imprese e quindi molti ancora di più lavoratori
Però attenzione il sindacato se vuole percorrere quella strada che teoricamente presenta alcuni inconvenienti ma insomma ha una sua legittimità deve essere in grado di entrare nei meccanismi e allora il secondo termine che voi citate la partecipazione credo che quella debba essere in qualche modo rivendicata con forza mi ricorda che anni fa la UIL rivendicava con forza l'idea di consiglio di sorveglianza non so se
Se ancora un'idea percorribile però è chiaro che quella dimensione diventa importante se voi date importanza la contrattazione aziendale
Questo questo è evidente
Ecco io avere termino dicendo questo in sostanza il nuovo sistema contrattuale deve ritenere la politica dei redditi al centro della sua della sua architettura
La moderazione salariale è importante ma deve essere legata all'andamento della produttività
Non dobbiamo avere moderazione salariale per sempre perché questo non fa bene all'economia
Questo è indubbio ma attenzione a dire sganciava mossi da quel modello e percorreva molta strada
In questa vicenda di questi ultimi giorni
Devo dire mi è parso un po'che tutti abbiamo smarrito la bussola
Mi ricordo ho ritrovato tra i miei appunti quello che qualche anno fa veniva citato in qualche congresso anche della UIL veniva detto il sindacato ha necessità di sottrarsi sto citando
Agli aspetti più giù generative di una cultura che dogmatica che antagonista che velleitaria che minoritaria
Però ha preso la prospettiva di cultura di governo di partecipazione e in quanto tale responsabile delle scelte generale della società
Altrimenti il sindacato rischia di essere una forza obiettivamente conservatrice
Nel mille novecentottanta questa frase che Giorgio Benvenuto
Aprì la strada alle scelte riformiste di politica dei redditi degli anni ottanta e i primi anni novanta ecco credo che siamo allo stesso bivio grazie
Grazie Paolo un una sola battuta non parlo di pubblica amministrazione attuale potesse che poi rosso Treu ci può spiegare due parlato del riallineamento e anche detto che non è automatico
è è anche vero che in quell'accordo c'è una premessa che dice che bisogna difendere il potere d'acquisto dei salari allora io l'ho contratto e cerco di difendere il potere d'acquisto dei salari non lo contratto per ridurre il potere d'acquisto dei salari
La parola all'onorevole professore Tiziano Treu pur
Buongiorno a tutti
Mi
Mi fa piacere ritornare a discutere col qui con voi è un po'di tempo che mi occupo di queste cose guardando le un po'più da lontano questo di solito serve a vedere chiaro quivi vi trasmetto qualche considerazione generale che
Segue un po'la scaletta della relazione di Lotito ma insomma
Si avvale anche di con qualche riflessione come dire privato pubblica che ho fatto in questi ultimi
A loro una vado proprio per affermazioni magari un po'schematiche il valore del lavoro ma vedete tutti diciamo che questa
Era che si apre una a vera e propria
Non è solo un cambiamento e poi un salto di di di epoca paragonabile a quello che è avvenuto cento e rotti anni fa insomma
è uno uno shaykh Cauto usano questo termine
Gli studiosi di globalizzazione è uno scossone globale
In cui si dice che il lavoro comunque rimane centrale a parte Rifkin ma che è un come dire un po'
Diciamo
Di quei intellettuali
Poi bizantini ma insomma il il valore e cento del lavoro di per sé
E centrale
Qui io l'assumo
Anzi se guardate sul voi che Paolo Garonna mi smentisse ma i i temi le tendenze i tassi di occupazione sono in crescita nei Paesi
Avanzati sulla
Sulle frontiere la netta economia si può più dire New Economy per favore
A problema allora è chi c'è
Quindi non quali sono le sorti generiche del lavoro ma chi c'è
Chi è dentro e chi è fuori
E chi interpreta questi sono i due problemi globale
Insider e outsider che voli anche popolazioni intere ma insomma che in Italia vuol dire nord sud
Fra poco sa una spaccatura tra le tra le TAC io vedo un grandissimo problema negli ultimi con convegni mondiali in cui io sono stato prima come ministro e dopo con me professore il primo problema adesso è quello del delle Active hedging
Invecchiamento attivo
Quando avremo
Come dire
Dice Blair si lavora fino a cent'anni
Potenzialmente insomma avremo un grande problema del chi è dentro che fuori non si possiamo permetterci di manda fuori la popolazione dopo i quarantacinque
Quindi chiedendogli è fuori questo non lo sposo sviluppare ma uno dei grossi problemi e secondo me il sindacato a un fondamentale problema di non rappresentare solo chi evento nel vecchio
E fregarsene di scusate di chi è fuori questo uno dei rischi l'immagine che
Che comincia a dare questa cioè quella bella Rizzieri che ha fatto la Fondazione Debenedetti che appena uscita tra l'altro che tutta Europa fatta da persone molto attente sindacato quindi non non è Berlusconi che ha commissionato questa e in sostanza Hillel immagine che viene fuori è un sindacato vecchio
Che si occupa dell'insider che non conosce i nuovi e neanche in meno nuovi e qui si e questo è un grosso problema
Inside outsider e
Dicevo chi e come si interpreta
Questo nuovo novità del lavoro guardate che la sfida
Della anche politica al sindacato
E al nostro sistema che poi il modello di relazioni industriali anche modello europeo è proprio questa
Fare senza
L'individualismo
Siccome la la net economy a moltiplica le possibilità agli accessi eccelsi fa senza io ricordo che ho fatto anche recentemente un dibattito con Brunetta in questa
Sua documento da colomba
Su questioni di politica del sindacale che potevano essere by partisan Luisito poneva in quel momento come una colomba con delle tesi di merito anche discutibili nel senso che non erano
Da falco appunto sì ma c'era un punto fondamentale
Che la mediazione sindacale era marginale se non saltata
Qui dato che deresponsabilizzarsi no qui c'è la
Come dire l'anno
Se non l'eliminazione Hillary Duzioni della mediazione sindacale alle aree vecchie della che è quello che il
Se non si fa un altro giro da parte dalla vostra politica rischia di avvenire sensibilmente
Quindi il primo punto
Lavoro va bene il problema è che c'è chi non c'è e voi che cosa ci fa
Se il sindacato non è dentro qui
Lì
E io un po'lo dico a un momento più precisamente se non evento nel mercato del lavoro per usare una formula dove diavolo volete che si
Non basta che sia sui tavoli della concertazione pur essendo io
Un po'forte sostenitore di questo
Seconda osservazione generale e prendo un capitolo della relazione di Lotito nella dimensione globale
L'area dimensione europea è fondamentale perché
Ometto tante spiegazioni ma c'è un uno un punto che di nuovo stiamo tutti cercando di capire
è la prima volta anche qui c'è questo Shay cauto che la dimensione economica sul class rischi la dimensione politica a livello mondiale le istituzioni se voi vedete le istituzioni
Sovranazionali
O non ci sono
Non ci sono qui mercato ma tranquillo
O se ci sono ci sono più le istituzioni monetarie
Sempre meno le istituzioni economiche e ancor meno le istituzioni sociali se voi paragonate insomma il potere l'anno
Che pure debole nella Banca mondiale con quello dell'oil come residente nel tranello vi rendete conto allo di fronte a una come dire sfasatura così forte
Sul piano istituzionale che
Noi diciamo che il mercato non ci basta che bisogna ordinarlo eccetera che bisogna guidarla
Però tutto il mercato mondiale non a istituzioni e se le ha sono così Sparks pretesa sfalsate è l'Europa
E questo è il punto che ci conta che ci interessa è il tentativo di prendere un pezzo di questo mercato globale che ha i suoi problemi ma che è pur sempre un pezzo importante
Che ha una tradizione che ha un modello e lì cominciare a costruire delle istituzioni sovranazionali che riescano a reggere insomma il modello americano non lo contrastiamo
Come pulcini
Nei territori che sono tipo da ma cerchiamo di comparare a metterci di fronte un modello almeno continentale
Questa è la posta in gioco quando si parla di Europa sociale che modello di
Partecipazione di di di di società quello che volete
E lì secondo me non ci siamo guardate che il fatto che Prodi due sia la seconda volta dopo un mese e mezzo che va a in Parlamento a dire ci vuole più Europa civile ci vuol più dopo politica eccetera è perché avverte Luck
Carenza di questa
Pratica
Europa moneta è stata importantissima però ci vuole di più il sindacato scusate ma secondo me è poco dentro in quest'non è che Prodi ha come dire però ai suoi Taini il sindacato evoca e non c'era
E il sindacato è stato impone il ha fatto un colpo il sindacato con un po'di appoggio allora di una parte illuminata degli imprenditori che hanno loro col torna conto che a metà ha fatto una cosa importantissima
Nel dicembre del novantuno perché Maastricht dicembre novantuno mastri quello che ci interessa protocollo che un accordo concertativo triangolare pari pari quindi la con la concertazione è scritta nella nella Costituzione d'Europa CUP più di quanto non sia scritto in tutte le costituzioni degli Stati perché l'ha voluto in quel momento di sindacato insieme momento di grande importa dopo però non c'è stato altrettanto impegno e sindacato non si è delocalizzato abbastanza sindacato è ancora un'istituzione statale
Non è né abbastanza regionale nella stanza provinciale né abbastanza comunale né abbastanza europeo
Siccome la sfida è di livello in qua infatti quando dicevo Shay cauto scossone si aggiunge non solo economico ma anche istituzionale istituisce l'UDC cieca perché dopo secoli in cui è stato lo e e lo Stato
Che ha dominato la scena governato il mercatino dal mille se c'è entro il mille cinquecento seconda noi pompo meno in Italia adesso invece abbiamo questo cambia lo Stato perde peso quindi più peso etere dove più peso all'Europa e sindacato e ancora troppo statale
E e se non è abbastanza europeo quindi preparato vuol dire trasferire rappresentatività e quote di potere la prima cosa che farebbe come dire
Un bieco cinico studioso di organizzazione direbbe sono fatti mi diedero il potere che hanno i vostri
Emissari a Bruxelles dove sono le carte i mandati badate che sei una domanda così fa purtroppo riflettere
E siccome l'Europa intanto va avanti ci sono accordi interconfederali Inter vinte sì interconfederali europei che già influiscono sulla realtà North Peter scrittori del contratto a termine piccoli per ora cose ancora
Non centralissima e precede il costo del lavoro non c'è perché è stato tenuto fuori dal dalle delibere a maggioranza d'Europa però già queste cose te qui dimostrano quanti
Quante fessure aprano i nostri tessuti vedi la polemica di questi giorni sul contratto
Quindi seconda cosa credo che noi sull'Europa voi tutti noi
Dobbiamo fare investire di più
Il sindacato se vuole non essere tagliato fuori dall'individualismo e dalla globalizzazione vere vietare europeo di più e veniamo all'Italia siccome ancora le politiche del lavoro si fanno a livello nazionale perché per quanto
Anche Nizza
Ha ridotto le materie di comma competenza di sommare dizione unanime all'unanimità però ancora le politiche del lavoro cui devo presa restano le nazionale quindi ancora per un pochi anni secondo per pochi anni
Però noi dobbiamo giocarcela qui
Allora su questo
Io faccio un discorso di metodo su un punto sul metodo della concertazione se volete poi duetterà riscossi i contenuti che sono quelle che rete frontale
La concertazione guardate qui
Va beh Lotito ha fatto un triplo salto mortale così proponendo un nuovo patto nel senso che dice che qui siamo al punto più basso da da ottantaquattro
A San Valentino acqua da qua San Valentino oggi
Mi hanno demente adesso i me lo ricordo bene perché quella quella notte
Ero da quelle parti
A fare altre cose ma insomma se da fare cose abbastanza vicine insomma è al punto più basso e quindi c'è un bel coraggio però è giusto perché perché è giusto
Perché la concertazione o è una cosa ciclica né di per sé anche di per sé in Europa presentate voluta con uno con la struttura qui ovvero che va bene solo con le vacche magre per aiutati dalla cinghia e quando la cinghia si allarga la distribuzione dei pani e dei pesci si fa secondo il vecchio metodo corporativo o a seconda di chi tira di più non è così almeno secondo la Costituzione europea e secondo quello che noi abbiamo sempre pensato oltretutto ci sono anche delle prove
Non è vero che e è vero che la concertazione è andata avanti ha fatto più passi di quanto noi non immaginassimo se mi ricordo alla fine degli anni Ottanta che all'inizio degli anni Novanta
Gli studiosi i nostri di relazioni industriali diciamo alla concertazione difficili in Italia poi non ci sono le condizioni e eccetera ce n'è invece se guardiamo questo decennio sia molto diffusa e ci sono esempi di concertazione che ha funzionato non solo per fare la politica della moderazione salariale che pure è necessaria ma anche per fare
Per guidare lo sviluppo ci sono esenti dall'Irlanda alla stessa Spagna ha usato la concertazione per fare delle operazioni di modernizzazione
Allora il punto è sta al piano strutturale la concertazione
A mio avviso
Secondo quello che vediamo in Europa è un metodo che
Deve rimanere
Ovviamente deve dare la prova
Che
In grado di affrontare anche i problemi della dello sviluppo dalla qualità dell'e non solo quelli della stabilizzazioni sino adesso in Italia non l'ha dato lo strappo
Cioè io sono un po'tranchant ma ha dato prove buone nella parte
Come dire di controllo centralizzata infatti noi siamo più bravi a fare questo e non ha dato nessuna prova buona nessuna può significare IVA diciamo
Nella modernizzazione
Ma forse l'ultima stata Patto del lavoro del novantasei quello che poi ha prodotto il pacchetto famoso perché quello cioè uno sprazzo di politiche attive del lavoro che sono stata dopo non ha avuto questo non significa che ripeto non debba continuare ma dichiararla provo
Purtroppo nel momento attuale siamo al livello più basso perché è chiaro che si mancanza di convergenza sì come fare concertazione sugli obiettivi di sviluppo preso può avere una stessa idea del del modello di sviluppo
Della di cose sono nelle
Le componenti della modernizzazione in questo momento c'è una divisione sindacale fortissima
E e che
Chi blocca
Care dovrebbe essere attento e delicato super partes dare una mano io da invece ha preso quelle posizioni che tutti sapete che sono veramente tristi
Dico tristi per non dire
E
Questo crea problemi anche per la politica perché vedete il la concertazione è un metodo tipicamente by partisan o meglio tendenzialmente by pass cioè dice va be'noi non siamo d'accordo su tutti i fatti tuoi che fatto quella poi proposta di procedura
Però i dividiamo alcune cose su cui siamo d'accordo sia sindacata sindacati e poi con con la controparte e sul e questo lo trasferiamo sul piano politico della macro politica e aiutiamo un governo perché questo il senso quindi a dovrebbe aiutare la soluzione di problemi di interesse comune in modo tipico di una società complessa questo valore la concertazione ma senza la concertazione così come in questo momento di difficoltà per dissensi profondi e ci sono
All'interno anzitutto del sindacato e poi per ovviamente la controparte
Non è in in mutui CONS concertativo è chiaro che questo trasferisce il conflitto nel nel piano politico invece di
Di favorire la convergenza infatti ed è rimbalzata tutta la polemica
Boh sulla concertazione rimbalzata sul tavolo politico esattamente il contrario di quello che si deve fare
Quindi siamo e la sezione difficile io credo sia giusto fare una sfida a politica questo però sappiamo che il le cose stanno
Stanno in questo in questo tempo
Ripeto il e di adesso vediamo i contenuti tutti contenuto che abbiamo davanti ad esso sono contenuti
Se è vero che siamo anche una rivoluzione di qualità ricami solo contenuti di modernizzazione ed innovazione di adattamento del
Altrimenti il blocco e la concertazione non è solo neutro e negativo perché avvalora l'immagine dell'indie un sindacato conservatore
è un'immagine che in questo momento se guarda io giro policroma e siamo in campagna elettorale
I nel Nord Italia in particolare qual è il Baluardo la conservazione Cofferati
No proprio nome cognome poi da Cofferati si tira vento poi tutto sindacati mi dispiace ovviamente perché il sindacato è nato cento voti anni fa per come elemento di innovazione non come elemento di conoscermi mi rode veramente l'idea che nella Pianura Padana che per abbastanza civile nonostante le cadute di stile
Sia la destra che
Si propone come
E e Laba lo Aldo vera libertà dell'innovazione è veramente una cosa
Che dovrebbe farci rivoltare anzi bisogna che non ci rivolgiamo un po'sui contenuti io ne segnalo quattro immunologo in un po'diverso da quello che il primo è l'impiegabili ITA non solo perché il primo pilastro della politica europea perché tra l'altro non è che dobbiamo inventare l'acqua calda da tutte le parti
Nella lega irlandese europee ci sono alcuni contenuti delle politiche del lavoro che sono assolutamente importanti possiamo dubitare almeno io
Che siano applicate con dosi sufficientemente massicce questo sono un po'deboli come Tosi ma la direzione e giusta
E oltre tutto a livello europeo
Guardate che su queste guidelines
C'è stato un accordo by partisan guardate che nei quindici c'è dentro ci sono i governi che vanno das nata a a Jospin allora dico possibile quindi non è che noi non abbiamo delle piste by partisan di politica innovativa la prima l'adattabilità Ali impiegabili tra lo dico perché c'è c'è una una parte anche la vostra relazione ma secondo me bisogna fare di più se noi vogliamo realizzare l'innovazione con la turbolenza che accoglie ciò perché ha
Con i drammi anche della flessibilità parte che la l'Europa chiama adattabilità e non flessibilità questa cosa per segnalare
Che dovrebbe essere una caratteristica consapevole cioè il lavoro come gli altri strumenti produttivi fattori produttivi si adatta cambiamento in modo consapevole reagisce non è
Flessibilizzare o come se fosse un pezzo di di ferro oppure insomma di materiale che passivamente subisce allora lì impegnabilità è la prima
Che vuol dire sostanzialmente
Formazione formazione formazione formazione servizi all'impiego
Aiuti alla rete arriverà alla mobilità queste guardate che qui se
E in I sindacato è nato così e nato su essendo sulla sul lavoro dovunque esso sia è nato quando c'erano le e i mestieri ed era un sindacato di mestiere
Poi diventato un sindacato di massa perché c'è stato poi un secondo il fordismo adesso che c'è un lavoro flessibile sfuso variabili de o è un sindacato che si sdraia sul mercato del lavoro che c'è
Che fa tutto quello che può compresi i servizi e soprattutto i servizi
Servizi di qualità o se no non ci sarà non non bastano i neanche delle tavole
Di concertazione gestite da un governo prole Ibo che non abbiamo che insomma facciamo fatica a mantenere che c'è solo in certi momenti questa è la prima cosa io
Bisogna vedere insomma quanto il sindacato ha intenzione di gesti investire su questo ESP e questo vuol dire poi ovviamente servizi e presenza all'impiegabili età soprattutto per quelli che si affacciano nuovi su su questo mercato
La flessibilità diceva Giuliano Amato è per certe persone
Una grande opportunità e allora a quelli non dobbiamo rompere le scatole peraltro è una cosa che temono e allora quelli li dobbiamo dare un aiuto è ovviamente bisogna distinguere
Tra le due categoria questo questo è il mestiere del sindaco direi quasi paradossalmente se volete di più che nell'impresa fatica qualcuno anche anche Reboani diceva il territorio il territorio perché perché Perilli e lì
Che si muove avete visto il Veneto ormai c'è una mobilità
Dentro e fuori dell'impresa che è maggiore sono più chiede le dimissioni che che che le altre cause di quindi è come sempre zio già amato e lavoratore che licenzia datore di lavoro lì
E mentre nei mercati buoni forti sarà sempre di più così si sindacato non ce li
Non c'è
Quindi questa la prima cosa la seconda
Così adesso vado minori e va be'la flessibilità perché viene subito dopo cioè la gli impiegati le Italie di investimenti servizi informazione servono a rendere la flessibilità adattabilità governata
Su questa siccome se le parate io dico solo due cose secondo me noi ne abbiamo abbastanza in entrata abbiamo fatto molte cose lì il pacchetto dopo dobbiamo li dobbiamo ordinare gli strumenti
Non possiamo avere otto tipi nove diversi divi contraddetti di contratto di lavoro per entrare o forme analoghe qui dobbiamo dinaro Poli strumenti migliorarne alcuni ma migliorarli
Diciamo su cosa abbastanza particolare in più tutta la la querelle sul contratto a termine di questi due settimane io la la se la guardo da Brussel no dove c'è stato l'accordo Stato compra con con tutta la gente che alle opinioni diverse trovo che sia un esempio tragico
Di sovrapposizione degli occhiali ideologici e politici alle questioni sindacali per il solo avendo dimenticato
Il mestiere sindacale essendosi come purtroppo capita
Fare come dire essendosi immersi in una controversia politica si può aver fatto tutto sto pandemonio su una faccenda insomma abbastanza limitata come quella del conte oltretutto guarda che contratto a termine viene liberalizzato il primo macchine tutto
E poi si controlla di più gli altri perché sulla ripetizione che ci sono gli abusi
Quindi qualche cosa di questo genere c'è il problema del part-time secondo me che dovrebbe farsi molto più libero invece vietato incasinato scusate invece di liberalizzare lo penso
E poi c'è la faccenda lì ci sono due questioni vere politiche difficili che sono uno il licenziamento e non è io ho fatto una proposta di legge l'ho fatto tra l'altro in buona compagnia nel senso che la la proposta di legge che abbiamo fatto
A cinquanta firme che vanno da dai DS a appunto alla ai partiti più di cento
Che non si tratta di smantellare io preferisco fatta preferiscono per quella versione che ho fatto abbiamo presentato nove alla proposta UIL perché a volte il il ha qualche problema di differenza di trattamento somme nord-sud giovani vecchi mentre noi diciamo io dico come in Europa
Il nessuno vuole Cinzia mito libero
Però una volta il licenziamento non è ritenuto ingiustificato
Sì non deve sa automatico
La Rete o tutto o niente
O hai ragione e sei automaticamente reintegrato coi Toto esce fuori sì dalla scelta l'arbitro meglio o al giudice discende a seconda dei casi tra la lente il risarcimento cosa che è esattamente quello che succede in Germania in Olanda eccetera quindi non è un anch'è una cosa delicata perché mi rendo conto però su
Siamo l'Europa usiamo una formula forma europea è prevalente è questa non è licenzia libertà e non recentemente Oliva e non è neanche licenziamento come dire correre integra obbligatorio
L'altra cosa delicata invece dare alla flessibilità una rete di sicurezza noi abbiamo moltiplicato i lavori atipici e va bene ma dobbiamo fare qualcosa per chi
Come perito mi mia figlia trentun'anni eliche salta becca da un posto all'altro io dedico Bema te fa fa un po'chi è che ti che ti dà un un minimo di no notate che
Questa è una che sa raggiante quindi non è proprio fuori ma che dobbiamo dare una rete di ammortizzatori e di pensione che sia adeguata a questo cosa che fino io una delle cose che mi dispiace di più
Di avere avuto una delega sugli ammortizzatori sociali per attuarla quando ero ancora lì e dopo tre anni non abbiamo corso fatta per e questo è e questo invece un punto su cui bisogna ovviamente innovare e noi crediamo che la flessibilità deve anche avere una rete di sicurezza no
Contemperare la flessibilità con la sicurezza
Terzo rapidamente
E quarto e finisco sul costo del lavoro io sono abbastanza d'accordo con quello che ho sentito che ho visto da da Lotito noi però stiamo lavorando su questo
Cioè noi stiamo lavorando su il cuneo
Su Cuneo che vi problema delicato gira per discutere molto non è chiaro neanche Paolo Garonna studiato un po'perché non è chiaro se conviene fino a che punto conviene usare la un la leva fiscale o quella contributiva insomma
Se più efficace che so avendo delle risorse illimitate
Noi vogliamo ridurre no progressivamente questo anche il programma Rutelli che stiamo cercando di fare di ridurre progressivamente come già cominciato a fare il cuneo contributivo già guardate che fino adesso abbiamo ridotto già di quattro punti e mezzo e non è che poco sulla o dipendente sì vogliamo continua e quanto invece si di abusare quello fiscale siccome Dini
Le risorse se non quelle ma della ditta di quello dobbiamo ridurlo vediamo la velocità vediamo come
Per bisognerà probabilmente ridurlo non in modo uniforme i salari bassi anche lì un punto che al toccato quadrate che un intervento sui salari bassi e cioè cominciare da lì a ridurre il cuneo è fondamentale per favorire un'entrata cioè rompere ridurre la barriera insider e outsider interni esterni e per favorire i servizi noi abbiamo una differenza nel tasso d'occupazione tra l'Italia e gli altri Paesi
Sia gli Stati Uniti che
Ma anche la svedese paese del Nord ha detto bene Giuliano Amato concludendo il Copponi sulla voti dieci punti e questo tutti i servizi sono tutti servizi spesso con un iniquo con salari
Meglio masselli quindi che bisogna cominciare qui su questo stiamo
Stiamo lavorando e la prospettiva di far convergere il costo indiretto del lavoro subordinato con la loro autonomia perché finché lavoro subordinato
Costa trentadue trentatré e più x e quello autonomo o sedicente autonomo costa undici dodici tredici noi avremo sempre un sommerso e norme avremo sempre l'uso del parasubordinato come eccetera quindi questa è la terra
Ultimo punto questa tendenza però poi ci va un po'di tempo ultimo punto la struttura contributi struttura contrattuale io qui non la faccio lunga quello che ha detto Reboani mi pare molto interessante però visto faccio notare che noi stiamo andando verso un quadro europeo che qui determina non penso che domani mattina avremo contratto
Europeo Maggia adesso abbiamo un pattern setting cioè una modello di tendenza sulle grandi variabili secondo il costo che europeo quindi noto contratto nazionale già votate secondo livello sotto
Quindi dobbiamo aggiustarsi non è chiaro come ma insomma io penso che come avete detto che voi
Che sa e che il contratto nazionale sarà un contratto di di secondo livello molto determinato dalle macro politiche che si fanno in Europa e quindi sostanzialmente un contratto di di stabilizzazione e quindi di e quindi ovviamente con più spazio a contratto aziendale o territoriale qui però ed è qui il punto vero è qui la sfida la sfida è un contratto aziendale che sia in grado di recuperare spazio perché startupper vendono Chiavola politica centralizzata per dieci anni si perde spazio copertura credo che spesso non vada oltre il trenta per cento
Allora contratto aziendale deve gestire la flessibilità come dimostra di essere in grado di fare una gestione efficiente moderna della flessibilità in azienda e sul territorio a seconda dei casi
E
Poi salario di produttività io nutra lato noi avevamo cominciato nel novantasette a De contributi defiscalizzare cioè a ridurre i contributi sul salario contrattato a livello aziendale dopo la cosa si è fermata
Ma questo è un punto importante non va avanti e perché capisco perché non lo vuole faranno avanti più di tanto
La Confindustria perché noi davamo questi incentivi quando il salario era contrattacca
Non cada un fuori busta superminimo eccetera cosa che invece adesso sta devastando la struttura salariale
E però mi meraviglio che ero voi non abbiate ripresa cioè voi no qui c'è una cena ma vogliono è che
Sul tavolo anche adesso dal programma Riva sindacato col coltello pianta sul sul sul tavolo dice Hai e noi vogliamo la decontribuzione del salario di produttività perché questo dato un modo per
S recuperare non è che si può imporre la contrattazione aziendale nove
Solo qualche qualcuno poteva immaginare Colere SVE cent'però incentivarla sì quindi questo mi pare un punto importante anche politicamente per volta e finisco veramente dicendo tornando a quel dovere o
Detto all'inizio voi fate bene a fare un appello all'unità
Fate bene a fare e questo perché mi sembra giusto e sono molto preoccupato tra l'altro di queste tendenze da una parte la CGIL che sempre più come dire bloccata e bloccante
E dall'altra parte di qualche tendenza anche di persone come D'Antoni che in fondo hanno dato molto alla modernizzazione sindacato che per carità quella CISL per fortuna è un'organizzazione ma insomma certo le molto preoccupante perché perché la sfida la posizione della destra non è una posizione è una questione di sostanzialmente si sostanziale
Ma finalizzazione del sindacato quindi la la vera posta in gioco nei prossimi anni e se il voi il sindacato riesce a interpretare queste cose nuove del lavoro cambiare rotta
Dovete cambiare molto il centro dell'attenzione già per i pensionati sono importanti saranno sempre di più però si Nagato che vive di pensionati e non a giovani e nona nuovi lavoratori evidente che non riesce a a vincere la sfida quindi prima ancora se volete dell'unità c'è la rappresentatività
Grazie a Tiziano la parola Regazzi segretario metalmeccanici
Alla
La relazione di Franco
Credo che ci darà modo di continuare questa discussione
Perché ampia affrontato tutti i temi e mi pare che il dibattito chi in un modo chi nell'altro la sta riprendendo nostra riprendendo tutta
A me mi dà l'opportunità di affrontano un punto anche se ritengo che sia come centrale dentro la sua relazione e anche per quello che penso io
In questa discussione
Il ragionamento mi convince proprio se noi riusciremo a fare delle tre dei tre seminari che abbiamo fatto queste l'ultimo quello sul Mezzogiorno quello sulle strade su quello sul federalismo
E questo sulla contrattazione
Proust riusciremo a portarlo avanti insieme forniscono già perché se le i lavori continuano ci sono ancora un bel po'di interventi fra stasera e domani mattina l'invito di stare in sala di ascoltare tutti perché tutti hanno diritto ad essere ascoltato
Ecco dicevo
Che se riusciremo a portarla avanti io spero di sì lo faremo tutte e tre insieme
Credo che sarà anche la UILM avrà realizzato il suo posizionamento perché a me pare che adesso e spero che sia solo questo
Che tutti si stanno posizionando per un momento che arriverà
Temo tuttavia che tra chi pensa di posizionarsi ci sia qualcuno che è stato era leggendo delle barriere
E questo è il problema che noi abbiamo che abbiamo oggi che ci fa fare una difficile discussione Egitto attraversare questo difficile periodo di campagna elettorale davvero davvero difficile e per credo però che noi non dobbiamo come dire
Desistere la questo lavoro e dobbiamo andare avanti in questo modo quindi dicevo che mi dà l'opportunità di affrontare un punto ovviamente poi è articolata al suo interno che appunto la questione dall'accordo del ventitré luglio
La corrente luglio
Per me come riesco a leggerlo e mi pare che però la discussione lo stia confermando è stato un grande momento un fatto molto importante per il nostro Paese
E ha realizzato i grandi obiettivi che si è proposto
Di ne dico due ha realizzato risanamento anche se dopo questa Finanziaria aprono intenzionati lodo discutere ma in ogni caso per un determinato momento tutti concordavano sul fatto che il risanamento del Paese alla lo ha realizzato e in qualche modo ma c'è a realizzata di questo ci ha portati in Europa
Ma questo è
Perché poi noi lo possiamo guardare da tutti gli altri punto di vista il sistema concertativo il sistema partecipativa non si è diffuso e quindi il limite dall'accordo del ventitré luglio
Poi si potrebbe discutere se all'interno dall'accordo del ventitré luglio c'era e c'era tutto ma questo è quello che ha realizzato
Questo probabilmente è come dire il momento di unità politica che si è realizzato tra le parti sindacato Confindustria e governo
Che era quello conta appunto di realizzare grandi obiettivi però non c'è dubbio che la solo diffusione non c'è stata quindi la concertazione la partecipazione a livello territoriale non serializzata
La partecipazione a livello di fabbrica non sia realizzata
Ci sono dei tentativi importanti ci sono anche i fatti concreti ci sono delle esperienze molto importanti da utilizzare
Però se noi lo guardiamo Roma stiamo sotto i riflettori ce ne rendiamo conto che questo non è stato fatto è questo il problema che oggi noi stiamo discutendo
Ragione per cui io in qualche occasione dei vari e l'attenzione che con nell'accordo l'ultimo quello del passa per il patto di Natale sia finito
La spinta propulsiva di questo accordo e se non corriamo se non pensiamo di fare un nuovo patto un giorno ci scorderemo della concertazione credo che noi ci stiamo arriva quindi che sta e dobbiamo noi lavorare per far crescere l'esigenza di fare un nuovo patto
Un nuovo patto per il cui obiettivo principale come si trasferisce modello concertativo a livello territoriale a livello aziendale poi territorio sarà provinciale stava regionale comunque quello di diffonderlo a livello del territorio
Io mi pongo la prima domanda
è una domanda all'interno a tutti interna e che è nostra noi siamo pronti a far fare questo salto a un sistema così importante
L'organismo ne attrezzate per fare questo
Io ho qualche dubbio e pur tuttavia bisogna che bisogna che scriviamo questo cioè bisogna che ci poniamo il problema che bisogna trasferirlo a livello territoriale
A livello aziendale perché altrimenti ha esaurito il suo mandato e anche non non è quasi più non ne fa di più perché non ne sa di più
Perché se da un lato ci sono giudizio ampiamente positivo sul sistema e per gli obiettivo che all'esatto dopo sette otto anni a mio avviso ci sono tre emergenze
Tre emergenze fondamentale
La prima emergenza di carattere salariale e qui c'è un problema di quantità ma c'è un problema di qualità
Perché noi il nostro torto maledette che continuiamo a ragionare sui dati medi
Essi vi dovesse dare un da un dato che conoscete tutti la Federmeccanica ce lo sta dicendo detti giorni non è vero che nel settore metalmeccanico la categoria Pearson salari non è vero siamo un punto e mezzo sopra
L'inflazione
Però se noi andiamo bene all'ed era dentro la categoria sicuramente ci sarà che ampiamente coperto l'inflazione che invece ha perso e ha perso più di un punto molto di più di un punto
Quindi se poi guardiamo tutto quello che il movimento sindacale allora abbiamo perso quindici o la prima emergenza di carattere salariale e che noi dobbiamo affrontare in termini quantitativi ma anche in termini qualitativi
La seconda questione la seconda emergenza è un'emergenza di rappresentatività
Perché noi non possiamo continuamente sottrarre un pezzo di rappresentanza ogni anno al sindacato
Perché per rappresentanza significa avere rapporto con un mondo e questo mondo diventa sempre più piccolo
Diventa sempre più piccolo non solo i metalmeccanici lo sanno bene ma credo che sia per tutti potrà bar qua magari quali categorie che cresce pure che si forma pure ma il dato è questo dove c'è massa noi continuiamo perde rappresentatività
Ed è una rappresentatività che va ricercata dentro sistema dall'accordo del ventitré luglio che ha definito una serie di cose ma non è ha definito altre e quindi questa alla seconda emergenza poi di riprendo perché
Io sto nel core business dalla discussione come commentare che interessa di più
La terza questione è una emergenza contrattuale di contrattazione
Non facciamo più costatazione
E non solo la contrattazione a livello territoriale dove non riusciamo a raggiungere non facciamo più contrattazione a livello di fabbrica e anche qui distinguo
Contrattazione per salvaguardare professionalità e salari
Noi stiamo perdendo la parte alta della professionalità perché tutti ormai ce lo dicono stiamo ripeterlo diceva che ne sapremo stiamo ritornando un po'alla volta Oki diceva prima Alquati al sindacato di mestiere insomma c'eravamo l'abbiamo superata adesso ci andiamo di nuovo incontro bene noi stiamo perdendo la parte alta e stiamo perdendo per altre ragioni la parte bassa
E non quindi c'è una carenza di contrattazione quindi sono le tre emergenze che ci derivano
Da un patto Strom enti importanti che ha raggiunto degli obiettivi macro ma che ormai come dire opposto in essere dei problemi che no in qualche modo dobbiamo dobbiamo affronta
Allora qui bisogna come dire avere il coraggio
Di allargare il sistema quindi porsi come noi siamo in grado di trasferire un sistema il sistema della contestazione dal livello centrale così ha funzionato quelli è stato in qualche modo governato non so se è stato concepito forse credo che tutti speravano in di più
Adesso che le ho detto che forse ha fatto di più delle speranze però il punto e che oggi è qui dobbiamo avere il coraggio di compiere questa scelta
Avete nella testa che dobbiamo fare un nuovo patto e in questo nuovo patto deve trovare come io lo spazio per potersi estendere a livello a livello territoriale
Io credo che noi stiamo ragionando di trasferire attività a livello territoriale anzi la stiamo già praticando quindi non è più una novità questa per noi la maglia e compiuta fino in fondo da questo punto di visto con tutte le nuove maglie che stanno venendo avanti fino a questo momento
Però dobbiamo dotarci di strumento per poterlo realizzare
E allora qui io a fare delle scelte cari compagni
Il punto fermo è che anche qui ha difeso il contratto distende apparentemente alla contrattazione di secondo livello ha difeso il contratto ma ho difeso la contrattazione di secondo livello Ostiglia noi non lo facciamo più
E l'organo dei contratti a un probabile dobbiamo porre
Se deve rimanere così o se pure un punto da affrontare
Tra l'abbiamo avuta per mio conto
Io lo al discussione deve partire proprio a questo perché poiché voi tutti diciamo incontrate contate contratto ma adesso è un punto che non ci lascia come dire far fare il salto che non ci fa espandere che non ci fa stendere verso il territorio verso le aziende
E allora come vedo io questo passaggio
Lo vedo fatta in questo modo contratte un punto fermo e deve avere la capacità di accompagnare questo trapasso
Perché nessuno pensa che noi possiamo rinunciare al contratto per pensare a una futura contrattazione aziendale articolata territoriale che non sappiamo ce la faremo
Quindi è un punto fermo che deve servire per accompagnare questo processo
Poi lo sappiamo qui tempi del sindacato passa più di qualche mese più di qualche anno ammesso che siamo d'accordo che riusciamo a fare un patto quindi per me resta fondamentale
Ma resta anche l'idea è precisa l'idea che se noi non pensiamo che il contratto davvero una funzione diversa non riusciremo a fare i salti e quindi il problema continua desse delle sinistre ed esistono in questo modo
Il salto quindi va fatta in questa direzione in modo tale che noi possiamo riprendere e dire come affrontiamo le tre emergenza quella della rappresentanza
Quella della salari quella salariale e colata con della contrattazione la prima non c'è dubbio che salta fuori quella di carattere salariale dicevo è un problema di qualità ed è un problema di quantità
Un problema di quantità e far crescere tutti i salari
E per far crescere tutti i salari se non affrontiamo il problema almeno per quanto riguarda la categoria dei metalmeccanici Max credo che se ce le abbiamo sulle zuppe pan bagnato
Certi in quanto partendo dalla categoria cui dobbiamo estendere la contravvenzione e per farlo bisogna farla territoriali altrimenti non esiste nessun sistema al
A livello aziendale lo dobbiamo tenere dobbiamo farla dobbiamo migliorarla ma son tutti problema dalla contrazione di andare poiché continuiamo perdere quindi inutile che continuiamo a dire che la faremo
E centrale questa vediamo tutto centrale ma se non facciamo questa scelta noi non rischieremo andare in questa direzione quindi problemi di come si può fare la contrazione a livello territoriale
Realizziamo domani a dire quello della rappresentanza è quello di far crescere in termini di massa salariale un salario per quei lavoratori che non fanno la seconda contravvenzione oggi non abbiamo un livello il mediocre semplici di ritorno ai tre milioni tre milioni e mezzo di premi bene quel cinquanta per cento la categoria non prende questi tre milioni e mezzo di PIL poi ce n'è qualcuna che magari si contratta pure
Col suo datore di lavoro
Cifre ben più alte intendiamoci
Ma noi dobbiamo Canova mass e la massa questo non lo fa e non lo potrà fare perché non c'è sindacato che riesce a garantire non Helloween non è la fine mafioso nella CGIL oggi noi e non sono neanche gli altri e quindi dopodiché c'è poco da fare questa è la
La seconda questione
E quella dalla contrattazione c'è una carenza di contrazione CEO
Qui anche qui limiti tutti categoriali di non aver avuto il coraggio anche qui di fare delle scelte pur avendo capito ormai da tempo che Mammano che c'era questa evoluzione
Le nuove tecnologie la nuova economia e quant'altro una massa di lavoratori e badate che adesso a questi ti fanno parte quanti giorni
In ogni becchiamo più
Né chi ebbe chiamo qualcuno di quei più disperati molti quelli che insomma hanno un minimo di professionalità che si inseriscono dentro questo filone noi non li vediamo
E allora qui una gara un'altra grande scelte che questo inquadramento professionale che dura da trent'anni a questa parte non rappresenta più niente non lo sappiamo tutti
Allora dei bisogni di pittori esimente che adesso con un piccolo ma chi la dice noi rifaremo l'inquadramento professionali perdere non prenderemo nessuno ne perderemo ancora un più in alto è ancora un po'in basso
E quindi una grande scelta che sia che sappia orientale
Abbinando professionalità e formazione
E il sindacato deve ritornare a controllare altrimenti se non la controlla e non l'ha contratta
La gente non ha questi non hanno bisogno del sindacato insomma è sempre di più ne hanno meno bisogno sono in grado in qualche modo di difendersi però avrebbero un grande bisogno Mammano che cresce la massa se il sindacato che paghi fare una politica una politica sindacale salariale capaci come direbbe andargli incontro
Ma se noi pensiamo di tenere insieme il primo e secondo livello e il terzo insomma questo a parte che non arriverà mai sono trova il suo grande formazione quindi possiamo fare delle prospettive insieme a questi altri
Scordiamoci abbiamo perso gli impiegati una volta perderemo adesso anche questi e non c'è dubbio inevitabile
Tra poi il giorno del suo non inoltro su quelli che già camminano da soli quindi andiamo incontro delle categorie particolari probabilmente a sindacali mestieri per il momento mi limito a concepire che ancora ci sono lavoratori ce ne sono tanti che potrebbero essere in qualche modo iscritte al sindacato a essere col sindacato farebbe pari così baracche adesso proprio noi non riapriamo assolutamente niente
Però dico questo comporta delle grandi scelte
E quindi bisogna che ci togliamo da dosso il peso che il contratto nazionale non si può toccare sappiamo che ha un grande ruolo una grande funzione l'ha avuta e permetterà di accompagnamento di questo processo ma se non facciamo il processo
La quarta emergenza Fragnito e il contratto nazionale
Anzi ci siamo già
Ci siamo già
Poi la nostra categoria più non so
E siamo già in emergenza la quarta il contratto non si farà più non è che incontra
Dopodiché comprate sparito da solo dopo non c'è mica più bisogno o la facciamo noi questa scelta e quindi riusciamo
A indirizzare una discussione che va da questa parte oltre venti dico la quarta è prossima emergenza ma prossime immediata e punte quella del contratto nazionale che non faremo Vinante questo
Io spero che almeno questo riusciamo ancora a farlo almeno per quanto riguarda i metalmeccanici e poi che si riesca
Come dire
A creare le condizioni perché questa discussione si faccia e si faccia si faccia davvero si faccia fino in fondo
Quindi io poi qui sono stati dati notevoli contributi
E quindi credo che vadano tutti bene hanno arricchito l'autorelazione credo che ci farà ancora discutere discutere molto ma credo che sia dentro le cose che qui ci siamo detti
Bisogna avere in mente che se noi vogliamo avere un ruolo e non facciano segnare l'aliante che ogni tanto qualcuno me nel nostra riunione poi gli assegna questo ruolo storico che continuiamo a farlo
Questo va bene dal carcere che insomma non basta non basta
Io
Adesso non c'è più Accornero
Lo aveva condivido quasi tutto il suo intervento tra una cosa non sono convinto che la FIOM abbia cambiato opinione coi suoi Luigi sa che la cambiata abbiamo fatto un passo avanti notevole quindi
Allora incontrato lo facciamo Agordina che ci fanno tribolare di più solo questo poi spero che lo faremo ancora ecco no mi pare che abbia cambiato cambiato atteggiamento sulle sue due scelte che ricevo l'uno all'altro mi pare che l'abbia non l'ha cambiata o io non sono questa questione
L'ultima questione poi ho letto un punto ma ne vuole agganciare un terzo questo per questione delle flessibilità
Io sono convinto anche però mai fare discussione con la viene poi viene fuori che ormai c'è tanta visibilità che le aziende non riesco neanche applicarla
Ma che ce ne sia proprio tanto
Che non gli serve neanche tutto
Poi possiamo anche scoprire che un determinato momento dall'anno sì probabilmente se avessero qualche un per cento in più riescono a fare anche questo
Ma se i fatti i conti di tutte le possibilità che hanno per utilizzarle flessibilità
E che contrattuali
Anche in quelle contrattuali quelli che abbiamo scritto di qua e di là bene fanno fatica a utilizzarle tutte tranne qualche momento particolare che capita a tutti ma noi guardiamo un dato medio non riescono applicarlo
Il punto è un altro il ponte è sempre lo stesso il problema è dell'esigibilità dei questa flessibilità perché poi l'azienda la Cina si lamenta si lamentano perché quando noi discutiamo di un problema contrattuale
Che poi passa attraverso e io credo che questo dobbiamo insistere mantenerlo una ragionamento col sindacato si rischia di perdere la corsa
Questo è il vero problema chiede che abbiano arriviamo in tutti i momenti in tutte le situazioni
Perché se già sogniamo tutta arriviamo a oltre venticinque trenta per cento e visibilità ma quale sono che le aziende che li servo più di tanto
Quali sono ci sarà qualche momento dell'anno sì
Ci sarà il problema è quello di
Poterle rendere esigibile allora e qui è un altro salto profilo mentale culturale del sindacato
O da una parte vogliamo mantenere il controllo io giusto quel che sia questo e credo che qui ci sia stati sussulto sulla questione i contratti a termine che secondo me è sparivano in questo modo il controllo perché si applica automaticamente
Però io lo vide in questo me ne rendo conto che ogni qualvolta siamo di fronte a un problema e discussioni cominciano e non si sa quando finiscono
E forse si perde il tempo forse il perde l'opportunità
Dei diritti non sarò quasi più un po'le festività perché nel passato alla come al solito salta l'appunto arrestato l'opportunità voglio dire questo è il problema che abbiamo dentro
Allora io penso che sul problema delle flessibilità ce ne siano tante almeno con tutti i contratti atipici che in qualche modo e il signor Greco io concordo con quello che diceva però in questo caso che noi dobbiamo portare alcuni miglioramenti Luna indicava qualcuno ci ci allarmiamo forse ne troviamo qualcun altro anche dal punto di vista salariale
Anche dal punto di vista dalla quantità salariale ma queste son questioni importantissima manuali e il problema è quella di dire se il sindacato vuole controllare
Il problema vuole esserci vuole sapere vuole conoscere vuole partecipare allora è un problema che mi spicca la regolamentazione di come si attuano che è servita e l'altro problema che c'è e l'altro come mai
Perché
E poi una troppo vistoso poiché ognuno vede a suo modo e io lo vivo e non più come come se dovessi fare i metalmeccanici è un problema questo è il problema che c'è quindi non credo che signore o di quantità
E qui la battaglia che si sta facendo adesso siamo in un momento del tutto particolare va a finire sui licenziamenti su questo non saremo mai d'accordo non c'è dubbio
C'è anche una proposta euro dello si può ragionare su queste cose qui però non loro vogliono rivaleggia già ma sull'altro cioè il problema è quello dell'esigibilità e volevo di mentalità e di cultura del sindacato che ancora non c'è l'Iraq
E questo è il salto
E questo è il sale è oggi credo che mi mi pare che oggi ce l'abbiamo di fronte insomma gli steccati che si stanno emergendo io non so però se sono solamente per posizionare un saper cambiare o per limitare gli spazi che ci sono queste il vero problema che noi abbiamo oggi però ecco appunto non ci vengono sovente arriva nel merito però vi dei quali la e poi dicono anche nelle sedi opportune che corrono pensano io d'ogni tanto di seta di regole diverse
E questo anche questo va be però ogni volta siamo abituate continuare
Grazie al Tonino
Io vi invito a restare in sala per piacere stiamo cercando di rispettare i tempi adesso imbocco e poi common law
Ma
Anch'io esprimo una valutazione positiva la relazione di Lotito peraltro è una relazione che ha coinvolto molto
Le strutture si si è lavorato in un certo modo e con una certa metodologica
Riforma del il valore del lavoro riforma della contrattazione io cercherò di dedicare il mio intervento a questi aspetti hanno spaziare sull'insieme della relazione anche se l'intreccio e i collegamenti
Portano ad una logica di insieme
Noi tutti affermiamo che
I lavoratori prevalenti sono prevalentemente sono occupati nella piccola media azienda
In particolare per alcuni settori dell'economia del nostro Paese
Su due milioni di lavoratori e più che sono occupati nel turismo e nel terziario
La prevalenza la stragrande maggioranza nonostante la grande impresa sta crescendo
è occupata nei nostri settori quindi turismo e terziario nella piccola e media azienda
La contrattazione nazionale rappresenta un punto di riferimento forte
Perché e la contrattazione che riesce
A dare sì qui da a dare le garanzie per questi lavoratori sia sul piano economico che su quello salariale
L'esperienza del passato a prescindere dalla politica dei redditi degli ultimi non solo dieci anni vent'anni ci dice che la contrattazione nazionale è un punto di riferimento forte stabile e sicuro e sicuro perché si rinnova perché si fanno i contratti la contrattazione di secondo livello coinvolge le grandi imprese con la contrattazione aziendale
L'esperienza di contrattazione territoriale sono riferite quei settori dove il problema della omogeneità dei costi da lavoro
è fortemente sentita non a caso c'è una contrattazione che si è sviluppata nel tempo nel settore edilizio
Nelle nostre categorie coinvolge ha coinvolto per un certo periodo
Alcuni comparti della ristorazione collettiva ad esempio le mense dove il problema di avere degli addetti a parità di costi è molto sentito e molto forte
E settori quali ad esempio quelli della vigilanza che operano attraverso delle concessioni degli appalti
E dove anche lì il costo della guardia giurata
Un fattore di disequilibrio fra l'impresa
Dove questo non c'è e si è sviluppata la contrattazione aziendale
Questa è la realtà io penso prevalente dei settori privati non credo che sia molto diversa nel settore dell'industria
è fuori discussione che il modello contrattuale deve spingersi verso un maggiore decentramento ne avvertiamo questa necessità e queste esigenze
Però
Il modello che noi abbiamo perseguito
è stato questo il la modalità attraverso la quale abbiamo garantito gli interessi dei lavoratori con i problemi che la relazione metteva a fuoco e quello che abbiamo sperimentato in tutti questi anni
Nel momento in cui noi affermiamo più forza la contrattazione di secondo livello dobbiamo sapere che abbiamo una realtà consolidata che quell'azienda lei e abbiamo una realtà che quella territoriale tutta da inventare
Questo è il dato
Con la concertazione noi abbiamo rinnovato l'abbiamo avuto la garanzia di rinnovare i contratti nazionali al parto certe eccessive certe eccezioni
Condivido molto quello che si è detto la concertazione non è un tavolo di negoziazione ma una modalità per individuare delle degli interessi comuni e perseguirli con delle politiche coerenti
Però questo porta ad uno scambio
Interesse comune è il contenimento è stato il contenimento dell'inflazione il risanamento della finanza pubblica e ha portato come coerenza del sindacato una politica dei redditi con un impianto contrattuale di un certo tipo e una moderazione di tipo salariale
C'è uno scambio
Il problema se si sposta sul livello territoriale e quello di mettere in piedi un adeguato sistema che garantisca il rinnovo di questi contratti
Se il tema è quello della redditività della produttività e della qualità
E facile perse è facile attenzione perché non è proprio così
Nel senso che accordi aziendali sulla redditività dell'impresa si contano sulle dita di una mano
Perché almeno per quanto riguarda l'esperienza del mio settore non sono i settori industriali ma credo altrettanto ci siamo inventati la cosiddetta produttività che peraltro per quanto riguarda un'industria si possono seguire determinati criteri e parametri
Uno tutt'altri fattori parametri che non sono propriamente quelli della produttività così come intesa nell'industria e questo riguarda anche un'azienda di distribuzione però noi abbiamo seguite o modelli contrattuali a livello aziendale più impostati sui temi della produttività a volte della qualità dandosi degli obiettivi aziendali allegando delle quote di salario
Ma sulla redditività dell'impresa
Noi non abbiamo esperienza quando si parla di partecipazione io concordo che la partecipazione la si realizza a livello dell'impresa difficile realizzarla livello diciamo orizzontale cioè di un territorio coinvolgendo
Aziende di cinquanta di quaranta diventi di cinque dipendenti fissi realizza una modalità di partecipazione che passa attraverso i canali della rappresentatività
Della rappresentatività anche a livello aziendale questa del canale però e più diretto riguarda i lavoratori quindi con sistemi che possono coinvolgere i lavoratori in quanto tali anche se attraverso il sindacato
Quindi questo è un problema nel senso che concertazione
E quindi il rapporto tra concertazione modello contrattuale
Equilibrio tra contratto nazionale e secondo livello di contraccolpi trattazione di sviluppo della partecipazione che al suo canale ideale della nell'azienda e quindi nell'azienda di una certa dimensione cioè nella grande impresa
Ma c'è di più
Se la nostra esperienza è prevalente sui temi della produttività
Svolgerà un contratto
Provinciale o territoriale
Ridendo il parliamo di categorie però attenzione che ogni categoria poi a delle articolazioni interne vi faccio un esempio concreto
Per quanto ci riguarda non so prendiamo il territorio di Torino territorio di Torino facciamo il contratto provinciale
Territoriale
E nel contratto provinciale e territoriale c'è la piccola azienda che vende abiti
La piccola bottega la salumeria la grande azienda di terziaria
Avanzato
Le nuove realtà
Perché ad esempio no
Quelli che noi una volta pensavamo i parcheggiatori cioè
Che dottore guardi mille lire due mila lire all'ora adesso stanno diventando delle imprese vere e proprie che si occupano di traffico di viabilità
E anche se noi abbiamo un contenzioso con i trasporti
Diciamo queste aziende si stanno avviando verso il settore del terziario e del nostro contratto nazionale di lavoro
E ovviamente non ci stiamo dando da fare perché sia così
Rispettando anche i nostri colleghi dei trasporti
Ma parte queste battute il con un contratto territoriale si deve rimessa per rivolgere a questo insieme nel momento in cui il tema è
Come
Dare dimensione nell'equilibrio che dicevo prima al Salario nazionale quindi al salario di secondo livello del secondo livello bisogna aver presenti questi aspetti che quando si esce dall'azienda i temi della produttività entrano in crisi perché hanno difficoltà a trovare dei parametri omogenei che rappresentino l'insieme di una categoria cosa più facile invece attraverso una contrattazione nazionale che ha delle parti speciali che fa delle retribuzioni
Diciamo
Che sono di minimo contrattuale e di valore professionale sono un equilibrio fra queste
Però noi dobbiamo puntare al decentramento
Qui c'è un nodo da sciogliere
Noi abbiamo mosso la contrattazione azienda nazionale in questa logica cioè quello di assicurare sia il minimo e sia il valore professionale delle retribuzioni
Non a caso il livello di competenza per quanto riguarda anche se poi c'è un minimo di articolazione su questo ma livello prevalente di identificazione delle professionalità nella categoria nei settori è riferito al contratto nazionale
Cosa che si chiede di discutere quindi abbiamo tenuto
Insieme questi due aspetti
Ma se si dà più forza la contrattazione decentrata e si vuole dare forza alla contrattazione per territoriale o di bacino provinciale che sia un regionale che sia è chiaro che c'è il problema di rimettere in equilibrio questo aspetto
E quindi come si rivendica la contrattazione nazionale
Passiamo alla logica dei minimi
Ma se si sceglie questa strada vuol dire che si deve identificare un minimo nazionale
Che passa attraverso un insieme di considerazioni di valutazioni ad esempio quello del minimo vitale cioè di una persona che deve pagare un affitto che deve mantenere
Delle persone se stesse e delle persone per poter mangiare
E quindi significa fare delle valutazioni di un certo tipo dare una dimensione le paghe nazionali e su quelle vedere poi come si rivaluta rosse sull'inflazione se quella reale e quella
E quindi decentrare alla contrattazione di territorio uno spazio diverso
è un'operazione complessa queste che rimette in discussione anni anni di modalità di contrattazione
In un contesto che ancora cioè la nostra esperienza nasce prima della concertazione Kuros concertazione a costituito un nuovo modello contrattuale senza la contingenza
Senza la contingenza
Ma non ha sconvolto questo impostazioni
Quindi fare questo è un'operazione di cambiamento radicale delle nostre delle nostre impostazioni
Ripeto in un tessuto dove la contrattazione territoriale territoriale praticamente inesistente
L'esigibilità
Si può seguire una strada di incentivazione ma deve essere consistente per rendere quindi vantaggiosa la modalità di contrattazione territoriale o di secondo livello
Perché altra modalità di esigibilità non esiste non c'è cioè nel senso che la contrattazione libera nel nostro Paese il modello concertativo ci ha garantito
C'ha garantito ma non in modo coercitivo con quella modalità di rinnovare i contratti nazionali però laddove i rapporti sono entrati in crisi o i problemi di quel settore sono stati fortissimi contratti nazionali o si sono rinnovati e l'esperienza delle imprese di pulizia
Dove stanno ancora discutendo perché non riescono a rinnovare i contratti nazionali per i diversi problemi che lì ci sono
Quindi diciamo questi sono tutti aspetti che noi dobbiamo tener presente
L'altra operazione che si può fare di tentare una strada di equilibrio nuovo
Che è quella che in parte viene indicata
è fuori discussione che il biennio è una modalità che limita fortemente la contrattazione di secondo livello perché diciamo i due momenti si sovrappongono quindi è pensabile che un'impostazione che sviluppa la contrattazione nazionale su tre anni renda più compatibile sia il primo livello di contrattazione che lo sviluppo di una contrattazione di secondo livello quindi ha sicuramente una strada questa da seguire
Tenuto conto che se noi riaffermiamo riaffermiamo e qui è il punto la strada della rivalutazione in base ai all'inflazione programmata e non a quella reale
è fuori discussione che lo spazio della contrattazione di secondo livello si può muovere o in modo diciamo o in dimensioni di un certo tipo quando gli obiettivi vengono raggiunti e di altro tipo in modo flessibile quando gli obiettivi non vengono raggiunti come il caso
Come è il caso diciamo di questi B&D io ad esempio sono tra quelli che un conto è far pesare il fatto che nei rinnovi di questi bienni
C'è uno spostamento tra l'inflazione reale e l'inflazione programmata far pesare questa cosa e recuperarla nella contrattazione di secondo livello
E un conto mangiarsi della sulla contrattazione di primo livello sui bienni e poi sostenere che lo spazio alla contrattazione di secondo livello è limitato
Ma noi dobbiamo stare attenti perché in questo modo lo limitiamo noi nel senso che se recuperiamo completamente sul primo livello di contrattazione è chiaro che la contrattazione o aziendale o territoriale se si svilupperà viene limitata
Il punto da chiarire
Sono sempre grandi motivazioni cioè la concertazione si dovrebbe affermare come un modello consolidato nella cultura di un Paese
Perché ad ogni epoca ci sono dei grandi obiettivi da raggiungere e comunque c'è un obiettivo fondamentale che è quello di salvaguardare un'esperienza che è tipica dell'Europa e quindi anche del nostro Paese che è la coesione sociale
Questi sono tutti strumenti che permettono di realizzare dei grandi obiettivi attraverso diciamo la salvaguardia di un livello di coesione sul sociale forte come noi abbiamo mantenuto in tutti questi anni e ci ha permesso di ottenere degli obiettivi esaltanti
Io non credo che per i prossimi anni non ci siano delle motivazioni forti per salvaguardare la concertazione
Il nostro Paese è un Paese che nonostante si avvia verso una fase di sviluppo
E quindi anche di diciamo risultati quantitativi di una certa dimensione anche se poi le tendenze mettono in discussione queste cose che sto dicendo
Ma diciamo si prevede questo il nostro Paese si presenta con dei problemi
Ancora formidabili da risolvere
Questi ad esempio del
Differenze territoriali e della disomogeneità del nostro Paese e del problema dell'occupazione dello sviluppo nel Mezzogiorno credo che sia un problema
Che motivi una politica di carattere nazionale non solo nazionale che quindi richiami anche dei comportamenti
Coerenti da parte delle barche sociali
E quindi è giusto riproporre con forza questo tema e collegare coerentemente un nuovo modello di contrattuale
Il punto da chiarire è se una politica di concertazione ha come presupposto
Solamente la difesa del salario reale dei lavoratori ma se attraverso la modalità della contrattazione cioè un livello può essere coerente con questo ma se la modalità del secondo livello è legata alla produttività e alla redditività dell'impresa
E ha come garanzia la flessibilità del salario questo vincolo non ci deve essere cioè di si può non solo recuperare potere d'acquisto ma si deve guadagnare del potere d'acquisto
E questa è diciamo un'affermazione che noi dobbiamo fare una volontà politica che noi dobbiamo fortemente affermare tenuto conto che diciamo questa modalità garantisce anche quello che si Disque lei che in alcuni interventi è stato messo a fuoco e cioè quello di corrispondere nella contrattazione ai mercati del lavoro alla produttività e quindi alla redditività dell'impresa
Attenzione discorso della classificazione qui ragionamenti non sono generalizzabili
Perché noi abbiamo questo difetto no abbiamo i settori prevalenti il Pubblico impiego l'industria e su questo tariamo i nostri ragionamenti
Non è così nel senso che non tutti i settori dell'economia stanno vivendo gli stessi processi ad esempio mentre nel settore e mentre nell'industria noi abbiamo processi di esternalizzazione di crescita della piccola e media azienda
Per quanto riguarda i nostri settori tutti c'è un processo di crescita della grande impresa
E dentro avviene una semplificazione delle professionalità cioè l'impiego della tecnologia va all'incontrario cioè spacca il mondo del lavoro rende semplifica le professionalità da un lato e le leva per certi aspetti
Voi vi ricordate la vecchia figura del padre Piera ti era è uno specialista e uno molto professionale oggi con una macchina schiacciando escussi fa del padre schifoso perché fa letteralmente schifo basta congelarlo e scongelato il giorno dopo ci se ne accorge
Quello fatto a mano forno ancora un valore diverso
Però il panettiere di un tempo dentro un ipermercato che faceva il pane in un certo modo come lo si faceva
La panetteria tradizionale oggi schiaccio un bottone fa al pane
è cambiato il processo è che ed è cambiata la professionalità
C'è un altro aspetto attenzione che quando si mette mano d'una classificazione significa dedicare interamente i costi contrattuali non so se vi ricordate sicuramente sì perché nell'industria diciamo è stata protagonista in questo processo quando si è passati dalle categorie
Dalle categorie alla classificazione unica abbiamo impiegato più contratti dedicandola stragrande maggioranza la buona parte dei costi contrattuali alla ricostruzione della classificazione certamente esiste un problema di ristrutturazione di riverifica della classificazione spostando la più sui valori professionali che sui profili cioè sull'identificazione delle mansioni
Ricomponendo anche diciamo il tessuto delle delle funzioni e delle mansioni che si svolgono all'interno dell'impresa
L'affacciarsi di nuovi settori e quindi l'evoluzione anche delle del dell'economia con l'identificazione di nuovi settori crea anche questo nuove professionalità quindi c'è un problema di recupero di recupero di valori professionali che oggi non sono espresse dalle con la classificazione di perché questi settori sono nuovi
Probabilmente c'è bisogno in questa operazione di mettere insieme un lavoro che coinvolge il primo livello di contrattazione anche il secondo livello di contrattazione concludo su un ultimo tema che è quello relativo alle flessibilità
Questo tema è un tema molto ampio perché coinvolge la flessibilità del lavoro e qui si entra nel campo dell'organizzazione del lavoro degli orari di lavoro tema importantissimo
Perché orari rigidi spinge vuol dire spingere verso il ridimensionamento del pool Time
Una spinta verso le flessibilità intese come part-time contratti a termine e via e via dicendo quindi affrontare questo tema significa riaffermare
Il potere del sindacato sull'organizzazione del lavoro da un lato e quindi intendere la flessibilità anche attraverso un'organizzazione del lavoro flessibile
E poi diciamo ci sono tutti gli altri aspetti del lavoro flessibile
Qui il tema è uno solo
Il rapporto che c'è tra la legge e la contrattazione
Se si perde questo rapporto è chiaro che si indebolisce anche la possibilità per il sindacato di essere un soggetto
Che è a riferimento nel miglioramento delle condizioni delle persone e dei lavoratori guardate che vale molto di più
Per un part-time passare da venti a ventiquattro ore che il rinnovo di un contratto nazionale
Vale molto di più
Per un contratto a termine
Riuscire attraverso una ditta discussione sindacale sull'organizzazione del lavoro in un'impresa riuscire a farlo passare a Fool Time e quindi permettergli di lavorare non sei mesi l'anno
Ma per sempre che qualsiasi rinnovo del contratto nazionale di lavoro ora è chiaro che noi siamo svantaggiati da che cosa c'è una direttiva della Comunità economica europea di un certo tipo è chiaro che la legge italiana
Non porno non mettersi in relazione a questa direttiva no e poi probabilmente qualcuno ha fatto qualche passo indietro
Nel corso della trattativa cioè si è dichiarato disponibile a un determinato approccio e poi ha tirato indietro
Noi su questo abbiamo molta esperienza nel senso che i contratti a termine per noi non sono una novità e i nostri contratti di lavoro
Nonostante attraverso un confronto di norme di regole hanno reso agibile questo strumento molto di più di quanto non sia possibile in altri settori dal turismo alla distribuzione
Ma sicuramente non abbiamo mai perso questa possibilità come sindacato di fare del contratto a termine
Certamente una risposta ai problemi di flessibilità del settore ma anche un'occasione per il lavoratore quello che diceva Lotito di formazione di inserimento nel settore e quindi poi di possibilità di poter rimanere dell'azienda nel settore e quindi di poter costruire le proprie prospettive di vita
Grazie a poco io volevo presentare anche per la disponibilità già da stasera ad essere presente ai nostri lavori parteciperà alla tavola rotonda domani dottor Basilio Mussolini rappresentanza della Confcommercio grazie
La parola common law che segretario generale aggiunto della Federazione poteri locali
Ma
Io credo
Di dover comunque fare una prova una premessa
Noi abbiamo avuto una serie di interventi oggi molto qualificati da parte dei nostri ospiti
Compreso quello del dottor Guidi vicepresidente della Confindustria
E hanno fatto bene
Sacchetti e Mantegazza a sottolineare questo intervento
Certo forse con taglio diverso sacchetti più un po'più umoristico Mantegazza in un modo forse un po'più serioso
Ma io credo che tutti io compreso l'abbiamo letto in un certo modo
Cioè lui ha risposto alla alle aperture dell'ottima relazione di Franco Lotito della UIL ha risposto a nome della Confindustria cosa pensa la Confindustria
E ha fatto bene Mantegazza dire
Apriamo subito un confronto a tutto campo con la Confindustria
Perché il referendum su licenziamenti non l'hanno mica digerito anche se non c'era ancora
E il fatto di aver trovato l'Eldorado in Romania
Significa che è la Confindustria mette sul terreno del sindacato italiano la libertà di licenziamento
Mette sul terreno la politica salariale al ribasso
Mette sul terreno la possibilità
In questo caso di decidere lei quali possono essere i livelli contrattuali
A livello nazionale a livello decentrato io l'ho letta così
Potrei dire che probabilmente si è dimenticato che i suoi cento e dieci grandi io rumeni per carità ci possono essere desistere ci sono per la carità non voglio certamente affossare un Paese come la Romania però esistono anche migliaia di bambini che vivono nelle fogne
Per riscaldarsi
Però ho anche capito dal dottor Guidi che molto probabilmente in proiezione europea in proiezione di quelle che saranno gli investimenti appena si allargherà l'Europa molto probabilmente a loro hanno già piazzato
I loro punti per poter certamente anche arrivare a quei finanziamenti
Questa credo è la lettura de che il dottor Guidi in tre minuti ha dato alla ad una delle organizzazioni sindacali più rappresentative del nostro Paese
Quindi io sono d'accordo e compagni ed amici sacchetti a Mantegazza hanno fatto bene a riprendere questo interventi questo intervento a fronte
Certamente di altri interventi che invece hanno portato notevoli contributivo
Ora qui io non voglio però confondere la nostra proposta con quello che è oggi il dibattito
Cioè io non è che banalizzo
E non voglio neanche imitare qualcun'altra dire andiamo sulle barricate scontro per lo scontro per la carità la nostra proposta una proposta che certamente va
Sottoposta
Alle nostre controparti valutata discussa e portata avanti e in questo e in questo credo
Che noi come organizzazione dobbiamo lavorare molto all'interno della Consulta non può essere questo momento conclusivo
Non può essere questo momento conclusivo la Consulta certamente deve essere fatta lo abbiamo fatto un percorso importante
Abbiamo discusso prima dei problemi della flessibilità
Abbiamo discusso dei problemi del Mezzogiorno e quindi dell'emersione del lavoro nero
Abbiamo discusso di federalismo
Delle politiche sindacali rapportata al federalismo abbiamo discusso di federalismo fiscale questa del valore del lavoro e del progetto di un nuovo modello contrattuale chiude questo ciclo
Ora su tutto questo terreno noi dobbiamo fare dei ragionamenti seri al nostro interno
Dico questo
Perché
Le proposte che contiene la relazione di Franco
Offre certamente dei motivi di ragionamento nuovi formula delle proposte in un quadro certamente non semplice
Faceva bene questa mattina Franco a sottolineare il fatto che siamo di fronte ad una campagna elettorale
Dove sino ad oggi di contenuti non è abbiamo visto abbiamo visto gigantografie abbiamo visto slogan abbiamo visto parole d'ordine ma io sono interessato a capire i programmi
Dell'una e dell'altra parte questo è il pericolo che ne è una nell'altra parte alla fine si giochino solo ed esclusivamente la maggioranza e la possibilità di governare poi discutiamo
E ha fatto bene Franco a sottolineare
Questa cosa
Però io ritengo
Che ci siano alcuni pilastri
Che la UIL non può abbandonare non può dimenticare la politica dei redditi la politica della concertazione
Qualsiasi
Modifica
Sul progetto di modifica dei contratti di lavoro questi per me sono pilastri fondamentali
Se abbandoniamo questi pilastri io credo che la modernizzazione l'efficienza l'efficacia alle NUCLECO nomi cita della pubblica amministrazione dei servizi
Che ha vitale per lo sviluppo di questo Paese cioè di prendere in questo momento l'occasione favorevole dello sviluppo perdiamo
Perdiamo
Io prima sentivo anche
Il segretario del commercio molto attentamente e ieri sera sono arrivato tardi da Roma all'una ho visto il telegiornale all'una di notte
Beh amici e compagni
Tanto abbiamo fatto io mi immagino
E permettetemi il lavoro che abbiamo fatto
Per aiutare sburocratizzare questo Paese penso al lavoro che ha fatto foto presso lavoro che abbiamo fatto come categorie del pubblico impiego dallo Stato al parastato agli enti locali e alla sanità un lavoro immenso per sburocratizzare questo Paese
Se non rimettiamo le mani su questo terreno
Purtroppo
Purtroppo la burocrazia star riprendendo in mano le leve del potere
E ieri sera appunto faceva bene
Vedere il telegiornale come proprio nel settore del commercio per aprire un negozio
Per aprire un albergo per aprire un'agenzia turistica ci siano difficoltà enormi nonostante sia cambiata la legge completamente
Se noi permettiamo
Appunto che le leggi che abbiamo contribuito a costruire
Con l'attuale ministro della funzione pubblica
Lasciamo che
Siano messe in un angolo
Siano messi in un angolo
Perdiamo certamente un'occasione che credo ci andranno poi altri venti o trent'anni anche se poi ci saranno dice ci sarà l'Europa e ci saranno appunto anche
Le direttive e europee
E quindi per fare riemergere
La questione
Della sburocratizzazione della nostra pubblica amministrazione ci deve essere una chiara e decisa volontà politica anche del sindacato che oggi purtroppo stento di nuovo a vedere
Abbiamo
Un'altra opportunità
Che è quella del federalismo
Il decentramento di funzioni
E di risorse alle Regioni ai comuni alle Province
La conferenza Stato regioni città devono davvero essere il punto di incontro e non di scontro per modernizzare il nostro Paese
Per creare sviluppo e occupazione migliori servizi al nord e al sud queste è la strada che dobbiamo intraprendere
Questa è la strada che dobbiamo intraprendere
Grande volontà politica su questo terreno delle riforme e riuscire a livello anche territoriale a portare avanti queste nostre sacrosante ragioni politiche
In tutto questo credo che
Il valore del lavoro sia estremamente importante
Quindi c'è bisogno di un nuovo sistema contrattuale
Che rafforzi certamente l'esigibilità
L'estensione della tutela contrattuale
E questo è quello che dicevo prima
E che dicevano anche altri compagni prima la riflessione che si faceva e che si fa
Il sistema ormai salariale è strettamente collegato
Alla questione dei servizi
Ex strettamente legato a quello che il Paese offre
Alle famiglie quello che offre ai giovani quello che offre ai lavoratori occupati quello che anche offre lavoratori disoccupati
Noi nel
Pubblico impiego mi permetto dire Pubblico impiego comunque ritorno quello che il settore mio sanità enti locali noi abbiamo modificato radicalmente il rapporto di lavoro la contrattazione
Siamo passati attraverso leggi decreti legislativi leggi finanziarie ulteriori decreti leggi di modifica
Siamo passati attraverso tre leggi finanziarie che andavano immediatamente intervenivano suo rapporto di lavoro
Oggi siamo arrivati
Alla fine di questo percorso si tenta di fare un testo unico del pubblico impiego nel nostro Paese è importante riuscire a capire finalmente quali sono le leggi che regolano il lavoro pubblico nel nostro Paese un lavoro difficilissimo
Che crea confusione che può portare anche a degli sbagli
Però io credo che sia utile per tutti riuscire a costruire questo testo Testo Unico
Dico anche un'altra cosa sul quale sono d'accordo pienamente su l'iniziativa sulla nostra iniziativa e sul titolo che si è dato a questa nostra iniziativa
Oltre che fare il punto della situazione
A volte
Abbiamo
Fa Nostalgia
Sempre nel mio settore del vecchi modelli contrattuali
Cioè la vecchia teoria di ritornare magari alla funzione pubblica
Mediare con il ministro in carica dargli impasto magari qualche milione di lavoratori per poterle poi magari così utilizzare nelle varie campagne elettorali
Ma questa tentazione Lab la cancelliamo subito io per quanto mi riguarda anche con i miei compagni di segreteria ragioniamo
Magari abbiamo qualche momento di sconforto
Ma i capisaldi le parole d'ordine per chiamarle così
La politica che abbiamo seguito in questi anni come quelli non la possiamo e non la dobbiamo abbandonare
Quindi non dobbiamo più volta Arci indietro per nessuna ragione dobbiamo magari camminare tra mille difficoltà
Ma questa strada del rapporto di lavoro della privatizzazione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione dobbiamo continuare a seguirla
Certo abbiamo problemi con l'Aran abbiamo problemi coi comitati di settore perché si palleggio hanno il gioco da una parte e dall'altra
Una volta le responsabilità sono dell'area una volta sono del comitato di settore una volta solo del governo e ma sta alla nostra capacità
Sta alla nostra capacità di riuscire
A portare avanti le politiche
E i contratti
Nel merito
E mi scuso con mi scuso subito con Franco
Non intendo nel modo più assoluto
Banalizzare o criticare la relazione
Perché ho trovato elementi di grande e notevole spessore
Quindi ti chiedo scusa e magari pensasse che intendo banalizzare la questione
Meglio solo il nazionale più importante l'integrativo aziendale no
Io credo che tutti i livelli di contrattazione nel mio settore abbiano un'importanza strategica
Io credo l'abbiamo portata avanti nelle assemblee
Che per quanto riguarda collegato alla questione del federalismo per quanto riguarda il problema della sanità proponiamo l'introduzione di un livello regionale
Ormai la programmazione sarà fatta a livello regionale il problema della formazione problema della politica dei servizi il problema delle esternalizzazioni problemi dalle relazioni sindacali
Io quindi credo
Che per quanto riguarda la sanità e qui proprio c'è la articolazione nei settori di quello che significa la politica contrattuale la capacità di adattarci a modernizzare questo Paese quindi un livello regionale per quanto riguarda la sanità
è un livello territoriale per quanto riguarda gli enti locali perché noi abbiamo circa dieci mila punti di lavoro abbiamo comuni e Comune lì dove il contratto di lavoro quindi i diritti di esigibilità non esistono
Non esistono si passa solo ed esclusivamente attraverso contratti di lavoro personali
Si tratta diciamo così passa attraverso le consulenze esterne con spreco infinito di miliardi di danaro pubblico
Quindi noi crediamo che questa sia la strada
Possibile per poter appunto
Avere più rappresentatività
Come lui
E avere anche buoni contratti di lavoro e nello stesso tempo
Efficacia ed efficienza ed anche economici età dei servizi
Decadenze contrattuali
Bene
Anche qui
Io spero che nella Consulta
Che andremo a fare
Ci sia un confronto sereno terzo al nostro interno come è sempre stato
Io trovo delle difficoltà nel mio settore a tornare alla triennalità
Trovo delle difficoltà
Perché noi ormai abbiamo un sistema legislativo complesso sulla contrattazione che sarebbe meglio disboscate
Sarebbe liberamente il lavoro da fare disboscate
Però credo che in questo momento
Il problema delle cadenze contrattuali debba rimanere quello quadriennale per le parti normative e biennale per quanto riguarda
La parte economica
Sul salario
E condivido quindi i contenuti della relazione di Franco
In pieno
Dobbiamo trovare certamente
Una proposta
Sulla questione del salario
Ma non solo dei lavoratori occupati
Non solo più dei lavoratori occupati non sappiamo che ormai nel nostro Paese abbiamo un problema dei lavoratori occupati dei lavoratori
Precari flessibili
Abbiamo un problema di salario dei pensionati e delle famiglie
E quindi la nostra capacità di saldare
Tutto questo con la politica dei redditi
Cioè saltare cioè quello che il Paese offre in tema di servizi per gli enti locali in tema di servizi sanitari il Welfare la politica socio assistenziale
Con quello che appunto è il reddito
Che il lavoratore la fine dell'anno
Hanno in tasca e col quale devono fare i conti con Mira è una situazione
In questo
Io ho sentito
E che già re esenti
Che non dobbiamo neanche più pronunciare però dobbiamo trovare
Soluzioni diverse
Ho sentito qualcuno che
Sotto voce
C'è la variabile indipendente
Parlava di gabbie sono detto gabbia ma quando uno dice gabbie vice gabbie salariali
Di una nuova scala mobile
Li abbiamo sentiti tutte queste cose vengono fuori noi dobbiamo avere una proposta chiara e precise che discende certamente dalla politica dei redditi e dalla concertazione che non ripercorra queste strade
Non può ripercorrere queste strade però nello stesso tempo non possiamo più essere i gestori no il sindacato della politica delle diseguaglianze salariali
L'altra questione
Della flessibilità
Io non lo so se qualche mese fa ho fatto bene a sottoscrivere il contratto
C'erano code contrattuali che avevamo rimandato col primo contratto
A firmare a sottoscrivere questo contratto che contiene tutte le flessibilità per quanto riguarda il settore degli enti locali
Non so se ho fatto bene
Non lo so vorrò vedere risultati in termini di occupazione
Vuole dare risultati in termini di occupazione perché sino ad oggi non li ho visti
Come dicevo prima ho visto più consulenze esterne che non opportunità di lavoro ai giovani spero nei prossimi mesi che finalmente queste opportunità vengono date ai giovani e finalmente entrino nella pubblica amministrazione attraverso le flessibilità attraverso il part-time attraverso i contratti di formazione lavoro
Attraverso il tempo determinato e anche con il lavoro interinale pensate qual quando a fare la pubblica amministrazione parlare di queste cose
Era tabù completo
Oggi queste possibilità ci sono
Acquisiamo le però nello stesso tempo voglia evitare le tragedie che ho vissuto sino a qualche tempo fa di sacche di lavoratori precari ai quali dovevamo dare una risposta e noi sappiamo quali sono state le risposte
Che ancora oggi però abbia
Noi dobbiamo appunto con le flessibilità offrire opportunità positive
E qui voglio fare un altro passaggio
Quello del terzo settore
E qui veramente esistono dei problemi di tutela dei diritti del valore del lavoro dei servizi noi serviamo il settore
Abbiamo dato anche un nostro piccolo contributo alla legge di riforma socio assistenziale
Dobbiamo però superare difficoltà enormi
Esistono più di dieci contratti nazionali
C'è una marcata concorrenzialità categoriale che qui dobbiamo fare chiarezza
Non possiamo offrire alle nostre controparti in questo settore delicatissimo
Perché sono servizi alla persona gli anziani delicatissimo non possiamo noi sindacato frena le controparti la possibilità di avere ogni giorno sui contratti nazionale sulla contrattazione che poi non esiste secondo livello
Opportunità di poter giocherà nell'arena su questo sterzo settore
L'altro problema che abbiamo e che dobbiamo governare questi grandi processi di mobilità
Il problema del decentramento della riforma federalista l'europeizzazione di questo Paese passa certamente attraverso queste direttive e il Governo sta adottando questo grande processo di mobilità quindi noi ad esempio
Dal nostro settore sette mila lavoratori nostri scritti poi erano circa ottanta mila nel complesso sono passati al comparto scuola
Dallo Stato e qui il problema del mercato del lavoro
Tutti gli addetti negli uffici di collocamento sono passati alle Province
A questo punto io credo che abbiano ragione quei compagni che dicono
E di nuovo giunto il momento che il sindacato si occupi in prima persona del problema del mercato del lavoro
Sono pienamente d'accordo con loro
Nel transiteranno molti altri
Qui siamo già anche d'accordo con i compagni dell'Appia di verificare di governare questo grande processo perché poi anche un processo di garanzie contrattuali
E quindi
Io credo che a fronte di queste cose veramente noi nella pubblica amministrazione abbiamo possibilità di veramente fare dei salti di qualità e sconfiggere la burocrazia e dare più rappresentatività la UIL
Franco lo l'ultimo problema
L'unità
Beh
Anche qui
Io parlo di unità d'azione
Unità d'azione Franco
Io credo che tu abbia fatto bene
Hai avuto coraggio permettimi fiuto coraggio scrivere quelle due paginette
Che da tempo
Iscritte anche molto bene
Certamente al nostro interno e fatto delle proposte nuove
Io posso avere dei problemi sul referendum
O dai problemi sul referendum
Ho dei problemi sulla eleggibilità diciamo così della delegazione che si presenta al tavolo di trattativa
Perché poi certamente entreremo nel merito non è oggi questi dubbi certamente sapremo
Diciamo così chiarirli
Però l'impressione
Che parliamo in un mondo di Sordi
Sta in questo momento parlerei
Nel deserto a meno che non si intatta mi permetti mi permettete una battuta no a meno che non intendiamo fare l'unità d'azione con quel
Da Antonio e cioè con i DS con Democrazia Europa cioè non è onesto
Una battuta
E certo che però stiamo pare
Non solo da adesso da qualche anno sono boh continuato
Dell'unità d'azione non più dell'unità sindacale lo del sindacato unico come qualcuno hanno fa si ventilava m'l'unità d'azione su questo dobbiamo continuare a
A terzi solo l'età d'azione non ci può è
è europeizzazione dei contratti
Lavoro non ci può essere modifica dei contratti e della contrattazione non ci può essere una vera concertazione se sull'unità d'azione non troviamo perno di CGIL CISL e UIL quei valori che sono stati messi in discussione dalle nostre controparti echeggiare una l'ente sono messi in discussione dalle nostre controparti noi siamo disponibili a dare tutto il nostro contributo a mettere in campo tutta la nostra forza per raggiungere
Risultati e abbiamo lo spazio per raggiungere ulteriori risultati a novembre mo'le elezioni delle aree sono al Pubblico impiego abbiamo avuto grande risultati che si aggirano su percentuali altissime venti ventidue per cento la scuola
Credo che debba essere sottolineato qui il risultato grandissimo che ha avuto
è l'elezione del re su questo significa che i lavoratori sulle nostre proposte chiare e precise
Volevo lì ci seguono l'Oscar
Fa voti e iscritti a notte è
Penso
Per poter appunto Recco
Fare
Sindacalizzazione rappresentatività non siamo disponibili
In questo a lavorare con la confermerà
La UIL finalmente quei risultati di ordine politico e di sindacalizzazione che in questi anni sia Mary sia meritata che si meriterà anche nei prossimi anni
Domani mattina riprendiamo i lavori
Con
Corea del dibattito cesserà l'Oni Visentini e presti Leo e poi si è farà la o voi avete già
Ho avuto informazione grazie a tutti arrivederci a domani