Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio a tutti i lunedì dieci settembre due mila uno stampa leggine la rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento dedicato a un approfondimento di alcuni temi
Dell'economia e della finanza di studio Benedetto Della Vedova alcuni alcuni spunti molto interessanti sui giornali di oggi in particolare sui supplementi
Del Corriere della Sera e della Repubblica CorrierEconomia fare finanza supplementi del lunedì dedicati all'economia e alla finanza e anche dalla stampa che da qualche mese ormai risponde
Risponde al Corriere e alla Repubblica con un ricco inserto molto più ricco di quanto non succedesse in precedenza un ricco inserto economia e finanza che ha assorbito il precedente tutto soldi con analisi commenti e anche interviste noi partiremo proprio dall'intervista segnalata per altro questa mattina dal direttore Massimo Bordin ad Amato che si occupa di previdenza del TFR nei fondi pensione partiremo d'acqua poi un
Un o interessante gustoso articolo sul Corriere Economia la libertà di essere statalisti si parla del Polo delle libertà è un po'il leit motiv di questi di questi giorni Polo statalista Polo sociale Polo liberale e lo vedremo Turani sulle pubblica fare finanza si occupa di Telecom del destino di Tronchetti Provera in un articolo in chiaroscuro ma in qualche modo comunque
Benevolo diciamo così nelle prospettive della nuova Telecom gestione Pirelli Benetton e poi altre cose Danillo Taino sul Taino sul Corriere Economia fermate il mondo passa il movimento un'analisi su alcune incongruenze
Dei no global in particolare poi dei Verdi Rep CorrierEconomia dedica dedica le prime pagine oltre che titolo principale di apertura alla crisi della borsa ci sono alcuni prospetti
Molto interessanti su quanto abbiano perso dai massimi le le blue chip e poi anche i titoli dovette italiano tanto per dare qualche numero prima di cominciare con i pezzi che abbiamo segnalato SEAT Pagine gialle
Ha perso dai massimi
L'ottantanove per cento ma che ne so Acea ha perso il settanta per cento m al settantaquattro per cento Olivetti il sessantanove per cento
Mediaset il sessantotto per cento quindi quando
Presidente del Consiglio chiede agli azionisti calma e gesso di non vendere sicuramente in qualche modo pensa anche al destino del suo gioiello Mediaset che ha subito un tracollo di Borsa molto molto significativo
In questi in questi mesi se andiamo invece i titoli del Nuovo Mercato vediamo che Tiscali ha perso il novantaquattro per cento dai massimi
Freedomland il novantatré per cento Finmatica il novantadue per cento quindi siamo siamo a questi a questi livelli di crisi della borsa ci sono una serie di articoli interessanti se avremo tempo leggeremo una nota di una nota sempre sul Corriere dedicata di Alessandra Puato dedicata alle banche all'attività dei borsini dei consulenti
Che stanno nelle banche a consigliare i risparmiatori dove mettere le azioni o quando togliere quattrini da alcuni titoli o quando no e si cita anche in modo molto
In modo marginale ma efficace il conflitto d'interesse delle banche che portano in Borsa i titoli e che poi naturalmente tendono a sconsigliare dal venderli naturalmente
Partiamo quindi dall'intervista al al ex Presidente del Consiglio ex ministro del tesoro Giuliano Amato che affronta un tema
Tema
Assai delicato di cui si discute in questi giorni si continuerà a discutere
Temo all'infinito cioè quello della previdenza due pilastri per la previdenza del futuro Amato propone uno spostamento graduale dei contributi sui Fondi
L'intervista è di Mario Sensini
La previdenza obbligatoria non regge più non è più in grado di assicurare pensioni dignitose giovani ma al tempo stesso non può essere abbandonata perché garantisce una funzione redistributiva necessarie fondi pensione sono essenziali perché assicurano aggrediti maggiori
Ma non possono sostituire completamente il sistema contributivo ripartizione perché si creerebbe un buco enorme la finanza pubblica
E l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato a suggerire la scappatoia grande dilemma di fronte ai governi in tutti i Paesi industrializzati Italia compresa si può fare
Assicura Amato e si può anche evitare che la transazione la transizione da un sistema unico a due pilastri si traduca in un costo enorme per le casse dello Stato con uno spostamento molto graduale dei contributi sui fondi pensione
Si può fare in modo che il costo dalla transizione si colmi da solo
Beh qualcuno insomma dovrà pur mettersi
Si parla del libro le pensioni il pilastro mancante scritto da Amato con Mauro Mare che alcuni ascoltatori attenti radio radicale
Ricorderanno partecipo al convegno ormai di un anno fa una bomba a orologeria sul sul sistema previdenziale promosso dai radicali nel novembre scorso in cui venivano
Venivano presentate una serie di soluzioni parametrica efficaci pensioni d'anzianità età della pensione contributivo per tutti eccetera
E di tutto questo finora non è successo nulla s'è discusso moltissimo sia discusso tutta restata si continuerà a discutere
L'autunno ma temo che non si vedrà nulla in termini di risultati concreti con quello che non può derivare da una parte per l'insostenibilità finanziaria
Del sistema previdenziale dall'altra per un sistema previdenziale che assorbe troppe risorse vitali del Paese che spende di più in percentuale del PIL le pensioni ma soprattutto resteranno inalterate
Gravi
Dire strane Nardin alterati gravissimi connotati di iniquità
Tra le generazioni che il sistema attuale vere perché a riformare le pensioni chiede Mario Sensini Giuliano Amato perché ci sono stati cambiamenti di grande peso la nostra società non perché i sistemi tradizionali a ripartizione siano sbagliati la loro importazione questo è profondamente ingiusto sistema a ripartizione ha avuto e ha tuttora grossi meriti perché ha dentro disse di via della redistribuzione a fini di solidarietà una prima obiezione
Al presidente Amato va fatta che il sistema
A ripartizione attualmente sia fonte di solidarietà in qualche modo come molti la chiamano di giustizia sociale credo che sia non risponda al dato ondata di fatto le pensioni basse sono bassissime e chi ha trattamenti più favorevoli
Via per un periodo di anni molto lungo quindi non c'è alcuna significativa opera di redistribuzione
Nell'ambito del sistema previdenziale
Al fondo prosegue Amato c'è l'idea sacrosanta del mutualismo ciascuno paga i contributi poi sistema cerca di redistribuire le risorse facendo in modo di dare una pensione decente che ha avuto redditi più bassi nel corso della propria vita
Non sistema così concepito aveva la caratteristica di essere legato agli elementi strutturali dell'economia industriale di quaranta cinquanta anni fa alto tasso di sviluppo alta occupazione ragionevoli tassi di natalità in modo da mantenere stabile rimpiazzo tra chi entra e chi esce era un circolo virtuoso che si auto per per Poirot ma poi il sistema si è rotto
Semplice bella del mobile della demografia delle dei mutamenti demografici dei mutamenti
Dei mutamenti economici che avrebbero provocato tutto questo
E poco si dice deve responsabilità politica ma si intervista molto lunga noi saltiamo qualche domanda
Qualche domanda più avanti andiamo al cuore dalla proposta di Amato lei suggerisce l'introduzione dei fondi a fianco la previdenza obbligatoria ma non in sostituzione di questi credo che l'idea dei due pilastri
Posso avere in sé quegli equilibri che permettono di tener conto dei vincoli senza mettere a repentaglio le finalità la semplice sostituzione
Non fornisce queste garanzie ai fondi sono alimentati da risparmi accantonato ma la capacità di produrre risparmi e ce l'hanno solo i lavoratori con i redditi più alti sistema spostato solo sui fondi
E che perde il profilo solidaristica e redistributiva non risponde più alle sue finalità in realtà in realtà in proporzione sono i lavoratori con i redditi più bassi che producono il massimo sforzo il massimo sforzo in termini di risparmio previdenziale ricordiamo che lavoratori dipendenti in Italia
Hanno il record dell'aliquota per la previdenza obbligatoria che del trentatré per cento e non è l'aliquota di equilibrio perché poi in fondo pensioni lavoratori dipendenti in deficit
Quali altre ragioni ci sono per un sistema basato sul doppio pilastro la previdenza pubblica obbligatoria esposto un pesante rischio perché i governi si possono mettere le mani e spesso lo fanno come abbiamo visto
Le modifiche possono cambiare le aspettative i diritti acquisiti ad esempio sono sempre oggetto di controversie tutti li vogliono rispettare ma che cosa sia acquisito di volta in volta oggetto di enormi disputa
I fondi hanno il rischio del rendimento che a mio parere più un rischio di inflazione che non un rischio di rendimenti in quanto tali in un Paese che ancora una borsa così piccola è possibile anche che qualcuno faccia delle imboscate
E i fondi pensione aiutano il mercato a crescere hanno una funzione stabilizzatrice
In Italia c'è chi suggerisce di risolvere con la riforma delle pensioni anche il problema del costo del lavoro troppo l'aveva detto è un approccio corretto
Anche l'abbattimento del costo del lavoro è possibile con un sistema due pilastri con la riduzione della contribuzione obbligatoria lo scivolamento verso la previdenza integrativa
Ma questo va fatto nel contesto della finalità prioritarie che quella di garantire trattamenti previdenziali l'effetto secondario positivo lo si realizza condizione di effettuare lo spostamento dal primo al secondo pilastro con gradualità che la soluzione da noi suggerita
Lo scivolamento sui fondi pensione possibile socialmente accettato solo quando in ragione dalla percepita positività dei rendimenti sono i maggiori rendimenti la previdenza complementare a dimostrare che il trattamento complessivo può rimanere immutato anche con una contribuzione ridotta
E possibile pensare una riduzione sostanziale immediata delle aliquote sulla previdenza obbligatoria ragioniamo ogni punto di contribuzione corrisponde allo zero virgola due per cento del PIL cioè a circa quattro mila cinquecento miliardi
Per cui se io di colpo taglio
Di dieci punti l'aliquota in ogni caso produco un buco di quarantacinque mila miliardi nei conti dell'INPS ai fini del pagamento delle pensioni in essere sono due punti di PIL
E da dove verrebbero fuori quarantacinque mila miliardi per coprire il buco aumentare il debito con il Patto di stabilità mi pare impossibile bisognerebbe aumentare le tasse sarebbe un bel risultato per rendere più competitiva l'economia e dunque il costo del lavoro e aumento le tasse
La saggezza e fare esattamente ciò che è possibile prima parlare di riforma non seminando anzi sia ma spietati e positive questo trafficare intorno alla riforma non approvata da nessuna parte
Suscita conflitti e incertezze prova Cassetti negativi come le fughe anticipate
La caduta in meccanismi previdenziali assicurativi ad alto rischio
Ma però io credo che
La riflessione del
Professor Amato andrebbe quanto meno corroborata da un altro elemento quello della modifica
Nei parametri è quello della possibilità che esiste di incidere da subito sulle sulla spesa previdenziale ad esempio l'abolizione delle pensioni di anzianità libererebbe dieci mila miliardi su base
Hanno e si tratterebbe semplicemente di chiedere alle persone di lavorare
Qualche hanno in più ma di questo Amato non parla così come non parla dell'aumento dall'età pensionabile che sono due parametri
Su cui si deve intervenire al più presto se si vuole conservare quella che Amato chiama la strategia del doppio pilastro quindi un pilastro
Di previdenza
Pubblica è un altro di previdenza complementare integrativa su base
Mi auguro privatistica anche se qua non si dice non si dice nulla e soprattutto con i fondi aperti la transizione al doppio pilastro non rischia di creare nuove frazioni frizioni tra giovani e anziani tra lavoratori dipendenti autonomi tra uomini e donne
Sì si può almeno cercare di valutare quelle soluzioni in cui se nessuno arriva a guadagnare almeno nessuno arrivi a perdere misure drastiche sulle pensioni di anzianità scaricherebbe non solo sugli anziani il costo dalla riforma per esempio
E non farle scarica tutto sui giovani peraltro ma finalità dalla riforma del sistema pensionistico non è quella di fregare qualcuno ma di garantire trattamenti e qui che cosa farà secondo nel governo Berlusconi intanto ci sono differenti posizioni nell'organismo tecnico peraltro molto qualificato rispetto alle soluzioni da adottare al di sopra il profilo tecnico c'è anche la questione dei quinta
Ed è la politica che ha la responsabilità di identificare equazione e qua mi pare di capire che ci siano posizioni diverse sul piano politico non ho alcun dubbio che Silvio Berlusconi più dei suoi ministri
Abbia una particolare attenzione al grado di consenso delle sue riforme
Siccome però il consenso non viene Espresso in modo paritetico da tutte le persone coinvolte ivi compresi i lavoratori di domani questo rischio appunto di scaricare sulle spalle di coloro che non sono sufficientemente rappresentati oggi l'onere della mancata riforma del sistema previdenziale comunque interessante questo contributo in dell'intervista Mario Sensini
Di Giuliano Amato che ribadisce la necessità di un passaggio sempre più marcato a una previdenza contrassegnata da un ruolo importante per i fondi pensione
Dunque statalisti dicevamo siamo sul Corriere Economia pagina sette la libertà di essere statalisti
A scrivere Doardo Edoardo Segantini
I pochi liberali vedi scrive a un certo punto ma con un filo
Di sofferenza nella voce rispondono che si un po'di statalismo sopravvive ma si tratta di eccezioni eccitano l'intervista di Fini dal Corriere aboliamo le pensioni d'anzianità
Mentre in molti politici tradizionali ex democristiani ex socialisti ex tutto respingono ogni situazione e pensano non senza qualche contraddizione che forse siete comunista
L'economista Renato Brunetta di Forza Italia che è un liberale serio per esempio da una tipica risposta del primo tipo l'emersione di un'anima sociale nel poco sopra tutto in AN è soltanto una chiacchiera estiva panna montata ad agosto al Congresso ciellino di Rimini con il caldo si è squagliata che non non resta niente
Il ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno ma che desta sociale o liberale autentico non parliamo di Fini che rispetto ai colleghi di partito è una specie di Churchill italiano
Le contrapposizioni tra il disegno centralizzato ore meridionale dal sottosegretario all'Economia Gianfranco Miccichè il ministro Marzano sciocchezza Miccichè vuole soltanto riunificare ciò che Bassanini sbagliando aveva diviso e allora probabilmente Brunetta un po'di ragione ce la scrive Edoardo Segantini
Almeno sul Mezzogiorno dal disaccordo tra il gladiatore siciliana di Forza Italia il ministro delle Attività produttive non è lecito trarre la conclusione manichea che il primo voglia riproporre l'assistenzialismo meridionalistica tradizionali e secondo rifare tutto
La verità è che la presenza di una diffusa cultura statalista e per il Polo un problema politico serio
Il principale perché il governo Berlusconi ha ottenuto un grande successo anche sulla base dalla promessa di riforme liberali e il rischio che corre è quello di essere progressivamente percepito come un governo delle non riforme
Se riuscissimo a fare soltanto la metà delle cose che ha fatto Blair in Inghilterra ci darebbero degli azionari ha confidato amaramente Marzano un collaboratore
Le privatizzazioni saranno comunque il banco di prova più importante Lehner Leni è ancora pubblico lei nell'acquisto aziende private dice
Carlo Maria Guerci economista industriale dal Governo mi aspetto passi avanti veloci verso la privatizzazione la liberalizzazione del mercato nella regia lo stesso bisogna fare a livello locale
Privatizzando le mani le municipalizzate e introducendo la concorrenza ovunque sia possibile sulle municipalizzate però anche se il ministro Tremonti
Con qualche ragione ha detto al Meeting di Rimini che non sta al Governo privatizzare le municipalizzate obbligare i municipi a privatizzare ma semplicemente creare le regole perché ciò sia possibile Frenzy quanto succede oggi è anche vero che le amministrazioni locali
Del Polo quindi la cultura e quella fino ad oggi ci sono opposte alle privatizzazioni
E comunque non danno segnali particolarmente incoraggianti su questo qui sempre nell'ambito del Polo restiamo
Sembra un'ovvietà se si pensa che stiamo parlando di un governo di centrodestra ma l'Italia non è un Paese ovvio per rendersene conto basta parlare con Bruno Tabacci lei mi dice il presidente la commissione Attività produttive della Camera
Deve restare sotto il controllo del governo le privatizzazioni d'accordo vanno bene ma bisogna trovare una sorta una soglia di equilibrio storie come quella dell'EDF francese non sono edificanti no davvero
Un oppositore garbato saltiamo qualche riga come Franco Debenedetti osserva che parlare di una politica statalista dal Polo non ha senso semplicemente secondo lui l'anima liberale non esiste proprio non ce l'ha la politica italiana
Non c'era il nostro Paese aggiungiamo per completezza non ce l'ha l'opposizione
La presenza dello Stato nella storia d'Italia dell'ultimo secolo e così dominante che senza una forte volontà ed è stata di Beatrice il Paese destinato a restare statalista
Un esempio le cose che dice Gasparri sulla RAI non sono le posizioni di uno statalista ma di uno che non ha in mente alle riforme sempre De Benedetti che fa la tesi raffinata del senatore Debenedetti e dunque che non di statalismo si tratta ma di non de statalizzazione
Roberto Pinza ex sottosegretario al Tesoro con Ciampi oggi responsabile economico la Margherita va giù più pesante il Polar felpe figlio di tre culture diversissime Forza Italia nasce da una persona AN da una tradizione nazionale e la lega non territori non potrebbero derivarne orientamenti
Meno univoci anche quando privatizzando sbagliano secondo lui le vendite del en anche quando privatizzato sbagliano scusate secondo l'ultime vendite degli immobili di Stato tramite le banche per esempio
Sono un errore madornale perché riducono la liquidità del sistema creditizio proprio quando il sistema produttivo ne avrebbe più bisogno
E la legge sul falso in bilancio altra topica tremenda
E mentre Giorgio la Malfa torno a dire che le privatizzazioni vanno riprese e rilanciate con forza anche localmente la lega insiste nella sua posizione meno statalista anzi di Rifondazione comunali sta secondo cui le municipalizzate non si tocca
E non c'è modo di parlare con il presidente della commissione Bilancio dalla Camera Giorgetti
Per riportare precisamente la posizione dell'ombra
Intanto conclude Segantini si diffondano al Polo se non proprio la Sindone della Fed Bicciato del novantaquattro cioè il timore di una dura opposizione sindacale come quella che mobilitò le piazze controriforma delle pensioni di Lamberto Dini
Molti come Guerci ritengono sia una paura infondata perché il sindacato è debole e diviso ma intanto c'è e rischia di fissare un'immagine assai poco riformatrice questa prima fase dal Governo e di condizionare negativamente
La
Finanziaria
Così Segantini sulle riforme che non ci sono e che non vengono dal Polo cambiamo completamente argomento andiamo a vedere cosa scrive oggi Giuseppe Turani
Suo rivetti Telecom Olivetti Telecom Tronchetti ce la farà settimana scorsa stato
Una è stata una settimana di tregenda per tutti i titoli del gruppo Pirelli comprese ormai Olivetti Telecom Telecom stessa ma anche il titolo dalla Pirelli a sofferto ha sofferto parecchio
Ci sono i grafici tra pagina due e tre della di Repubblica fare finanza dei titoli Olivetti Telecom seria che Pirelli da quando è stata annunciata la d'acquisto e quindi insomma tra agosto e i primi di settembre sono grafici pessimi anche se ovviamente in buona misura l'andamento e determinata dall'andamento complessivo dei listini
Riuscirà scrive Turani Marco Tronchetti Provera salvarsi e a salvare l'impero che si estenderà la Pirelli alla Telecom il golden boy dell'industria italiana ha trovato nel gruppo telefonico che ancora a luglio era di Colaninno il suo il dorato soltanto una palude
Nella quale affondare lentamente
Sono domande irriverenti cattive ma sono anche le domande che in Borsa nelle sale operative di Milano Londra e di New York in questo momento si stanno ponendo intanto e alcuni sostengono anche di avere la risposta una risposta negativa drammatica
Per convincere i dubbiosi cioè quelli che lasciano ancora moltissime possibilità Tronchetti espongono una sorta di loro teorema di cartesiano lucidità e semplicità
La Telecom dicono con la sua controllata Tim è un'azienda molto sana che produce una montagna di soldi sono poche le aziende in Italia in Europa
Che rendono ancora così tanto e così bene ma l'intero gruppo dall'Olivetti in giù e appesantito da una montagna di debiti circa settanta mila miliardi in gran parte si tratta dei debiti fatti a suo tempo da Colaninno e dalla razza padana proprio per scalare la Telecom
Debiti che ovviamente sono rimasti dei sulla schiena di quelli che sono venuto può venuti dopo cioè Tronchetti e Benetton
E con questa montagna di debiti proseguono in realtà tele come team lavorano più che altro per le banche per pagare gli interessi
Se Tronchetti non riuscirà a liberarsi di questi debiti gruppo finirà inevitabilmente per avvitarsi di fronte alla prima difficoltà di mercato finanziario e andare a fondo
Andrà giù come un mattone e anche abbastanza in fretta Tronchetti quindi segue il teorema
Dei pessimisti deve liberarsi di questi debiti o almeno di una parte di esso vale viste le cifre in gioco non può farlo pensando non può certo pensare di farlo con i soldi suoi o di o dei Benetton dovrà per forza ricorrere al mercato agli azionisti
Solo nel corso degli ultimi dieci giorni
A seguito del crollo dei titoli la scuderia Tronchetti i rapporti con gli azionisti grande istituzione finanziaria sono diventati talmente roventi
Che la sola idea di andare a chiedere a loro anche un Michelino fa sorridere e quindi Tronchetti interessato a una parte dei debiti del gruppo Olivetti e dall'altra
Dall'ostilità del mercato non potrà che alzare bandiera bianca arrendersi è solo questione di tempo fine del teorema messo insieme dalle menti più lucide e cattive
Dice Turani delle varie sale operative sparse per il mondo dall'altra parte proseguono i cattivi perché Colaninno e soci dopo aver tanto trafficato intorno a Telecom hanno venduto quella sarebbe ragione
Ma stanno veramente così le cose si chiede Turani si può davvero pensare che l'avventura di Tronchetti e Benetton al testo dall'Olivetti Telecom sia finita ancor prima di cominciare no
Tesi di Turani le difficoltà ci sono ma sono difficoltà gestibili sia pure con grande fatica e grande applicazione
E qui la parola passa alle menti un po'più filosofiche prudenti nelle sale operative le quali spiega attenti perché forse non è vero che l'ondata di vendite che si è abbattuta su Olivetti è stata generata dalla sfiducia dall'antipatia e perché mai verso Tronchetti
In realtà c'è solo trattato di una classica operazione da brocche quando c'è un aumento di capitale in vista del titolo
E il titolo è in discesa si rende poi si comprano i diritti e così CCD copre guadagnandoci sopra quindi il crollo è stato amplificato di fortissimo da una sofisticata quanto gigantesco operazione di normale speculazione a cui sono dedicati centinaia di broker in tutto il mondo
Ma allora come farà Tronchetti uscire fuori dalla palude a volare con la sua Telecom Sam semplicemente rispondono i ragazzi delle sale operative mantenendo i nervi saldi e la testa sul collo intanto spiegano
Precisiamo che qui nessuno porterà sul mercato un aumento di capitale trentacinque mila miliardi nessuno può essere così pazzo la prima trance probabilmente non arriverà nemmeno cinque mila miliardi di lire
E non sarà nemmeno per domani mattina si farà entro un ragionevole lasso di tempo quando le acque si saranno calmate e dopo che sarà stato reso noto il piano industriale insomma solo quando
Mercato banche operatori avranno ripreso un poco di fiducia in Tronchetti nelle sue aziende
In sostanza due sono scrive più avanti Turani due sono le armi di Tronchetti per riprendere il dialogo con il con il mercato per riconquistare la fiducia la prima consiste nel presentare un piano industriale rigoroso e severo
E appena promesso che quando dopo il diciassette settembre quando starà scadrà il blackout imposto dalla Commissione Antitrust europea renderà noto questo piano anzi
Lo illustrerà prima al mercato che all'assemblea dall'Olivetti una leggera deviazione dalle consuetudini ma imposta proprio dalla necessità di recuperare un dialogo con gli azionisti terzi e con gli operatori la seconda consiste nel dimostrare che la società si rende conto che gli azionisti terzi terzi non hanno avuto in questi anni grandi soddisfazioni e quindi è ora di fa favorirli un po'nella sottoscrizione dall'aumento di capitale pertanto farlo attraverso un prestito convertibile che sarà remunerato ovviamente e potranno poi decidere nel giro di un anno se convertirono nelle pubblicazioni
Ma obiettano i duri che cosa volete che servono aumento di capitale di quattro cinque mila miliardi è stata la stessa Olivetti a dire che qui ne servono trentacinque mila risposta dei buoni è semplice ma è ovvio che alla fine all'Olivetti servirà una somma come quelle indicate
Ma sarebbe velleitario sciocco andarlo a chiedere adesso a fronte di niente a fronte di nessun risultato e allora si partirà con una somma modesta appunto quattro cinque mila miliardi
Intanto andrà avanti il piano industriale ci saranno i primi risultati e dovrebbe anche cambiare il clima e opinioni
Intorno all'Olivetti Telecom e così mano a mano che arriveranno i risultati cioè maggiori utili a mano a mano che cambierà l'atteggiamento del mercato delle grandi banche si procederà con le altre tranche de l'operazione del capitale
I ragazzi dalla parte buona dalle sale operative hanno anche messo insieme una specie di slogan
La Olivetti si salvasse si salva si salva cioè se mese dopo mese il gruppo dimostra di saper andare meglio
Certo è una strada tutta in salita si tratta dal classico operazione che comporta
Che comporta di cambiare il motore di un jumbo mentre l'aereo ancora in volo questa sia un'operazione possibile lo lasciamo giudicare nel senso che Marco Tronchetti deve dimostrare di saper far rendere di più l'Olivetti e tutto quello che c'è sotto intanto che lavora per ridurre il debito attraverso l'aiuto del mercato
L'operazione concludono i ragazzi buoni dalla sala operativa non ha fatto impossibile non solo a un certo punto tutto potrebbe anche cominciare a muoversi molto velocemente già capire in quale direzione
Infatti più all'organizzazione va avanti in fretta più in fretta sarà possibile fare arrivare capitali freschi nella società e questo potrebbe
Portare all'innesco di una sorta di sinergia virtuosa insomma forse che ha venduto l'Olivetti a piene mani in questi giorni dal punto di vista strategico o anche solo del medio periodo non ha fatto una buona mossa
Anche perché questo percorso risanamento nuovi capitali offra Tronchetti ai suoi amici che oggi son costretti a stare sotto il trenta per cento per non essere obbligati a fare l'OPA
La possibilità attraverso gli aumenti di capitale di salire fin dove vogliono e quindi di blindare l'Olivetti in modo definitivo e totale
E così quella che oggi appare effettivamente un po'una palude intestata ad azionisti e da broker furibondi domani potrebbe davvero trasformarsi in un El Dorado l'abbiamo letto quasi integralmente questa nota di Giuseppe
Turani Telecom in chiaroscuro come abbiamo visto in realtà il senso di questo articolo è che Turani
Vede delle buone chance per Tronchetti Provera e Benetton segnaliamo sempre a proposito di del gruppo Telecom a pagina quattro sempre Turani che scrive i magnifici cinque che aspirano alla sette quindi cinque possibili cordate Francesco Micheli e.Biscom
Marco Drago De Agostini
César Alierta i suoi al Telefonica l'azienda telecomunicazioni spagnolo già presente in Italia
Nel consorzio ipse per il l'UMTS seggi terze generazioni cellulari Lorenzo Pellicioli
Che potrebbe uscire da sé altre e poi comprarsi La sette e Paolo Panerai editore
Di Milano finanza cinque cordate
Cinque cordate possibili lasciamo a questo punto Tronchetti la Pirelli e la Telecom e andiamo a leggere segnaliamo per non avremo il tempo di leggerlo sempre sulle questioni legate alla tecnologia un nota un intervento la lettera la Silicon Valley l'appuntamento settimanale con Federico Rampini A pagina o Todi Repubblica fare finanza molto interessante l'America depressa tifa per il successo di gags e in particolare per il suo XP
Il nuovo software che dovrebbe essere un software sostanzialmente unico per tutte
Le macchine destinato sostituire Windows e si dice che siccome per far girare XP servono macchine molto veloci molto potenti successo di XP potrebbe rivitalizzare
Il settore dei computer la sintesi
è un po'brutale
A questo proposito poi a pagina dieci di Repubblica fare finanza c'è un articolo di Eugenio Occorsio sulla mega fusione tra i giganti
Dell'informatica dal hardware Hewlett-Packard e Compaq per i giganti dal computer ascolta scoccata l'ora dal consolidamento
E a pagina quindici sempre di Repubblica fare finanza per chi è interessato cioè un articolo
Su sempre del genio accorso subito chiese la Microsoft Microsoft resta a galla malgrado la tempesta c'è un dato se lo ritrova
Tuo
Interessante
Sono
Pezzo di Rampini su questo Dio condussero
Roberto molto interessante ovviamente
Ritrovo che il volume complessivo di
Ricerca d'investimento in ricerca sviluppo
Della
Microsoft non voglio citare il dato
Perché rischierei di dire
Se è seria ecco undici mila miliardi di lire è quello che spende in un anno Bill Gates per la ricerca scientifica
Bisogna ammettere che l'intero sistema Italia stato più impresa e non riesce a fare altrettanto se depuriamo i nostri bilanci Dallari della ricerca dalla quota che foraggiano col Veronese burocrazia e questo credo che
Sia un dato assai significativo nell'articolo di Rampini anche a proposito di pubblico privato ora se si prende atto come credo sia necessario prendere atto che lo sviluppo dell'informatica e della telematica sia una delle principali frontiere dal progresso dello Formia ma anche in qualche modo dell'umanità ecco vediamo che i privati
E le multinazionali certamente avendo come principale obiettivo quello di vendere di più investono comunque nella ricerca di prodotti sempre migliori sempre più adeguati delle esigenze cifre colossali se ricerca informatica
Sull'informatica la sui gruppi l'informatica e la telematica fosse invece lasciata a Stati che investono in ricerca per esempio quanto investe l'Italia Stato più impresa
Sa staremmo tutti freschi progressi rivedremo col binocolo
Dunque passiamo
Passiamo rapidissimamente passiamo rapidissimamente a il pezzo di Danilo Taino su CorrierEconomia proprio uno solo una citazione perché siamo in grave ritardo
Fermate il mondo passa il movimento del movimento ambientalista spione certo punto danilotaino che parte consistente del cosiddetto popolo di Seattle con i suoi divieti ideologie ci spesso l'origine di situazioni incresciose Roger venti direttore dell'International poi policy netto di Londra denunciava pochi giorni fa la situazione che attraversa l'hai la Cayman tanto farla maggiore iniziativa mondiale di conservazione delle tartarughe
è un esempio ma significativo nella fattoria su Cayman Island ci sono ventidue mila tartarughe verdi di questo ogni anno due mila vengono rilasciate altrettante adulte muoiono la fattoria però non può vendere i gusci a causa dalla convenzione internazionale che in sede ONU
Vieta il commercio dei resti di valore di rinoceronti elefanti coccodrilli cinque specie di tartarughe marine alto il risultato che il maggior benefattore della tartaruga verde e costretto a limitare la propria attività a quanto consentito dei versamenti dei turisti
Che visitano fattoria potrebbe invece raddoppiare l'impegno casi del genere sono numerose il governo infatti soprattutto quelle occidentali sono in genere molto sensibile la rivendicazione di movimenti verdi quando non costano signori limitano a imporre divieti
Poi si fanno altri esempi di questo tipo
Che altre altre
C'è Bjorn Lomborg un ex autorevole membro di Greenpeace ha stilato una lista di litanie non vede attraverso la quale gli ambientalisti starebbero portando un po'tutti fuori strada
Che le risorse naturali si stanno esaurendo che la popolazione mondiale non cesserà di crescere resterà senza cibo che molte specie si stanno estinguendo le foreste scomparendo
Che l'aria l'acqua sono sempre più inquinate argomenti di una lobby dice Lombardi
Che la conosce bene una lobby tra le più ascoltate soprattutto raramente messo in discussione problemi reali che spesso vengono esagerati lette in chiave Malthus Iane usati per fermare tutto non per l'esordio per esempio la convenzione di Kyoto lascia capire come funzionano le cose i governi sotto la pressione di ambientalisti stanno discutendo e litigando su un'iniziativa che non risolve l'effetto serra
Ma fa guadagnare al mondo secondo Lomborg sei anni di vita a un prezzo pari a quello che servirebbe per dare a questa andasse unitario decente
A tutta la popolazione della Terra prosegue la nota di Taino ricordiamo perché ha interesse fosse interessato pagina uno del Corriere economica e con questo chiudiamo l'edizione di oggi di stampa e regime la rassegna stampa di Radio radicale nel suo consueto supplemento
Del lunedì pomeriggio dedicato all'approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza un saluto alla risentirci da Benedetto della vedova Grazia Piero Scaldaferri per la regia di
Questa trasmissione la parola tra qualche minuto a Rita Bernardi
Che