"L'Europa e l'altro" Summer school dei Giovani Popolari (31 agosto 2001 - 2 settembre) (c/o il villaggio - camping L'Ultima Spiaggia)

Commedia già retrovisore responsabile
Dell'immigrazione le all'esecutivo nazionale dei giovani popolari
Salute Vitor benvenuta quanto anch'io non sono finora quindi poi diciamo fanno in casa
La il tema di questa prima serata della fame scuole globalizzare cittadinanze diritti libertà
Ci parleranno appunto l'onorevole Mosella l'onorevole Fioroni l'avvocato Paoluccio al dottor Maccarone come ha già detto
Dunque i temi di cui parleremo stasera
Di cui io sono responsabile nell'esecutivo nazionale sono temi di grande attualità e anche di di grande concretezza
Che ci portano a proiettarci molto al di là della sfera locale
Nazionale con cui siamo abituati a confrontarci normalmente fino ad una prospettiva planetaria perché l'universalità e insita nei temi della globalizzazione della immigrazione
Di cui stiamo per parlare
Diciamo possiamo delineare distinguere tre grandi problemi all'interno di questo discorso generale sono tre temi che si intrecciano in più punti perché appunto sono tre aspetti della stessa realtà
Diciamo l'immigrazione in se stessa come diciamo i problemi connessi al trasferimento di grandi flussi di persone verso i luoghi dove la qualità della vita si presenta migliore e quindi passo anche la nostra Italia che uno dei paesi più Servidati nel mondo
Lei problemi conseguenti alla difficile convivenza tra persone che provengono da aree culturali molto differenti e il razzismo inteso proprio come come intolleranza nei confronti di ciò che viene percepito diverso
Sentiamo parlare continuamente di questi argomenti di come la globalizzazione l'immigrazione ma spesso ci sfugge proprio l'essenza stessa di questi di questi problemi tant'è che a me spesso è capitato nonostante lo sentissimo tutti i giorni una televisione di trovare delle persone che chiedevano in realtà contro che cosa stavano protestando queste persone che a Genova hanno distrutto mezza città perché pochi sanno veramente quali sono i temi è perché queste persone sono andate via a protestare
è per questo che abbiamo scelto di trattare in questa sede questi argomenti per farsi un'idea più approfondita di quali siano i problemi principali e anche per stabilire tutti insieme quale sia la nostra posizione unitaria la nostra idea in merito perché di fronte a dei fenomeni così complessa e così difficili il rischio è quello di perdere di vista il ruolo che hanno e abbiamo e di avere un approccio soggettivo e non unitario come movimento politico quinta alta parte essendo mancata un'occasione di confronto sinora su questi temi non è stato neanche possibile programmare alcuna azione proprio perché non è chiaro quale il nostro la nostra posizione riguardo a questi temi
Quindi io vi invito ad ascoltare tutte le persone che stasera si parleranno in modo da avere una una maggiore coscienza di questi grandi problemi
Per poterli giudicare in maniera più completa e tre ad esprimere un parere competente e che sia unitario anche a livello di movimento giovanile del partito
Io vi ringrazio cedo subito la parola a chi meglio di me riportarla reputa di questi problemi
Conti
Mi sono stato pregato di non chiosare di non aggiungere nulla di essere assolutamente sintetico per cui un brevissimo ringraziamento agli amici di radio radicale che come noi
Fassa di libertà di democrazia oggi diffondono questo momento di libertà di democrazia in tutto il paese e un saluto a monsignor Piseddu che il vescovo dell'Ogliastra
Purtroppo un indizio disposizione ha tenuto lontano da noi
Stasera
A Enzo figlio Liam e sindaco di Pozzuoli che i cui impegni che tutti voi conoscete in questo momento tengono ugualmente distante da noi ma sono due persone che ci sono vicine oggi nel dibattito e soprattutto vicine rispetto agli argomenti che trattiamo al conte loro sono si occupano oggi di questi argomenti io inizierei a dare la parola al dottor Baccaro sul nostro tema generale che globalizzazione
Cittadinanza e diritti libertà un tema vastissimo che ha l'abbiamo detto è stato detto benissimo nell'introduzione da Massimo Puggioni a e sta aspettando i versi blocchi di problemi e dobbiamo riuscire a semplificare dobbiamo riuscire a capire anche per poi come movimento politico evidentemente poter formulare delle analisi che ci conducano a delle scelte e a delle battaglie politiche per cui la parola oggi adesso agli esperti per poi formulare anche subito dopo con un dibattito le nostre opinioni e costruirci sopra Brescia
Buona sera grazie per questo invito
E sono qui anche per portarvi
I saluti don Mazzi
In questo momento è a Vallombrosa verrà il convegno delle ACLI
Don Mazzi che tra l'altro storicamente vicino al Partito Popolare non solo per la vicinanza di idee e di valori ma l'amico Fiorello darmene atto per il legame che ha con molti degli esponenti del partito popolare
Ah beh quando Antonio mi ha chiesto di di venire a a partecipare a questa a questa Cavaglion solamente contento perché ne ho visti tanti di di raduni di giovani
Ma la cosa più bella vedere dei giovani che si ritrovano per parlare di politica e per crescere
Come si dice in apertura di serata per diventare soggetti attivi della di questa nostra politica italiana
Quando si parla di globalizzazione me fa un po'mi lascia un po'perplesso il dibattito che c'è fra i favorevoli e i contrari alla globalizzazione io non credo che la globalizzazione possa mai essere una scelta la globalizzazione è un fenomeno che il risultato degli episodi accaduti in Europa probabilmente in tutto il pianeta negli ultimi vent'anni
E parliamo della flessione della della crescita economica parliamo della caduta del muro di Berlino
Parliamo della della nuova era informatica e tecnologica
Oggi il pianeta è completamente interconnesso dalla dalla rete informatica da internet
E quello che unisce i popoli tutto il pianeta
è purtroppo oggi una globalizzazione solamente economica
C'è un ristrettissimo numero di persone che sono anche quelle che detengono la maggior parte delle ricchezze del nostro pianeta che fanno transazioni non più di grano di acciaio di quello che rappresentava l'economia tradizionale ma di capitali di azioni
Di titoli
La crescita di questa globalizzazione dal punto di vista economico secondo me è inversamente proporzionale a a livello dello stato sociale allora il nostro Paese deve decidere se continuare a spingere verso la crescita economica a danno del dello stato sociale accettando un livello che e via via crescente
Di ingiustizia sociale o meglio ancora se il valutare qual è il quali sono le modalità dello sviluppo economico compatibili con una un livello di giustizia sociale accettabile
Io credo che il valore aggiunto
Che i giovani popolari che il Partito Popolare
Può dare al dibattito in merito alla alla globalizzazione e quindi anche ai problemi commessi quindi al all'immigrazione afflusso dei popoli delle genti e cerca di leggere questi fenomeni in chiave educativa
La fondazione ex osso si occupasse di tossicodipendenza ma
Don Mazzi ama definire Exodus come un gruppo di educatori
Credo che dobbiamo iniziare a domandarci Manea riversa la ragione per cui avvengono certi fenomeni prendo un esempio banale
La il flusso dei popoli e caratterizzato da fenomeni di intolleranza da parte di
Parte dei popoli e dei dei cittadini di quest'Italia civile
Come per esempio la prostituzione e la criminalità
Ma c'è una legge semplice semplice quella della domanda e l'offerta se è vero che aumenta la versamento a volte le prostitute spaventa la prostituzione in Italia vuol dire anche che c'è una crescente domanda e allora fa l'atteggiamento educativo tra virgolette un qui fossi problemi o quello di domandarsi perché ne erano soci società cresce queste questo tipo di esigenza
E in questo i cammini di cavalli di battaglia oserei dire nostri quindi popolari
Che sono la scuola la famiglia i valori tradizionali
Ci lasciano un campo praticamente sconfinato per ragionare su queste cose
Io come come apertura mi fermerei qui poi magari proviamo ad approfondire grazie
Allora proseguiamo
Con un
Giro insomma di opinioni era mettere sul tappeto tutti gli argomenti allora Mosella
Buonasera a tutti grazie
Agli organizzatori di questo di questo invito sono molto contento di essere con voi a conversare su questi su questi temi
Io
Sì molto
Meno per iniziare credo che
Il tutto nasce anche considerando Genova io credo che il dibattito che si accesso in queste settimane è un dibattito che si è acceso soprattutto perché i riflettori
Di Genova ci hanno condotto un po'tutti all'interno
Del mondo dello cosiddetto della politica ma anche delle associazioni dei movimenti dei gruppi a rivedere in maniera anche con occhi nuovi i temi di cui stiamo trattando l'orario di lavoro Ray partire per aprire alcune battute di di di riflessione
Pensavo proprio in questi giorni mentre preparavo questo incontro in termini di riflessioni che quando una generazione giovanile scende in in piazza tutti insieme così come accaduto negli ultimi anni da
Diciamo da anzi atto la Genova tanto per usare termini precisi ed urla la propria protesta in modo insistente e anche compatto e limitativo stare Elia a soppesare i modi di quella Polo protesta che pure ci hanno interrogato ci stanno interrogando ci preoccupano senza valutare da che cosa essa nasce o al limite perché perché essa si esprime in modo in modi anche virulenti
In modi così determinati
Lasciandosi contagiare anche su un terreno che
Noi tutti
Giovani e meno giovani abbiamo respinto
Ogni generazione giovanile diversa dall'altra mi veniva da pensare e contraddistinta da idee e da valori particolari che quasi non fanno in tempo a cristallizzarsi e già sono sorpassati dalla generazione che viene dietro dalla generazione che segue
Ma tutte
Le generazioni giovanili di ogni tempo di ogni di ogni società hanno almeno una cosa in comune
La freschezza
La freschezza il disincanto lo stesso che ho avvertito stasera incontrando i giovani popolari almeno il nucleo organizzativo qualcuno non ha mangiato qualcuno non ha perso una battuta delle prime relazioni e l'emozione che e manifesta anche sentivamo prima
Massimo io faccio ancora fatica a memorizzare i nomi si sente che c'è questa questa freschezza questo disincanto con cui gli occhi dei giovani guardano alla società
Creata dei loro padri un disincanto che permette loro di analizzarla criticamente e di in derubarla di idee nuove io sono profondamente convinto di questo perché vengo da un'esperienza prima ancora di nel mio ingresso in politica vengo di un da un esperienza di associazionismo di volontariato in cui
Come dire ho lavorato nella direzione con i giovani e per i giovani perché mi occupavo di un di un ambito quello sportivo educativo che
Mi metteva a contatto e sono molto molto convinto di quello che ho annotato
La veemenza con cui i giovani d'oggi si oppongono alla globalizzazione quindi non va sottovalutato anche quando si esprime in forme opinabili
Faremo meglio io credo ad ascoltare le loro ragioni profonde non lo dico perché mi trovo in mezzo ai giovani l'ho detto in contesti anche più complessi soprattutto negli ultimi tempi nel corso del confronto parlamentare che come sapete è stato molto accesso
Faremmo meglio ad ascoltare le loro ragioni profonde cercando di capire cos'è
Che si vedono e che hanno i forse sfugge
E faremo bene a discernere fra i loro suggerimenti per cercare di cogliere quanto di buono e di sensato c'è dentro
Ebbene al di là delle speculazioni di parte che poi ci conducono ad estremizzare affermazioni come sta accadendo purtroppo
In queste settimane
Il fatto innegabile e che i giovani rifiutano un processo di globalizzazione che si sta concretizzando soltanto come instaurazione di un unico grande mercato planetario io credo che questo sia chiaro un po'a tutti anche ai meno addetti ai lavori
Quali siano si diceva prima i temi specifici che ci stanno impegnando in questo confronto forse si fa fatica a capirle ed è bene che stasera vengono fuori
E ne discutiamo insieme ma una cosa è molto molto evidente all'anche le persone più semplici no che in queste settimane in cantiamo incontrando si capisce che c'è
Qualcosa che e contro un unico grande mercato planetario ciò che si tenne appunto sono le derive quelle umane economiche sociali
Di un immenso mercato senza regole nel quale la rincorsa al profitto si realizza nello sfruttamento dei più deboli di quelli che evangelica mente definiamo come i poveri della terra
E nel degrado nel degrado di un ambiente devastato da processi di produzione intensiva
è stato usato un vocabolario molto largo per dire queste perché queste cose però credo che il succo che ne rimane no possa essere condensato in queste
In queste frasi credo che nessuna persona di buon senso posso giù giunto giudicare ingiustificate queste paure
Sono paura che hanno una storia
Un passato la mia è una generazione cresciuta leggendo le traduzioni in italiano dei libri i Mumford che negli anni Sessanta già mettevano in guardia sul rischi di uno sviluppo poco rispettoso dell'essere umano e parliamo di oltre quarant'anni fa sono passati trentacinque anni da quando from rifletteva così sulla società tecnocratica
Essa si fonda su due principi il primo principio è costituito dalla massima che una cosa deve essere fatta perché tecnicamente possibile
Se è possibile costruire armi nucleari bisogna costruirne anche se possono distruggerci tutti se è possibile andare sulla Luna o sugli altri pianeti bisogna farlo anche se ciò comporta la mancata soddisfazione di bisogni primari qui sulla terra
Questo principio rappresenta la negazione
Di tutti i valori elaborati dalla tradizione umanistica per la quale una cosa andava fatta in quanto necessaria l'uomo al suo sviluppo la sua felicità la sua ragione perché bella buona
Ed era
Allora se si accetta il principio che qualcosa va fatto perché tecnicamente possibile tutti gli altri valori vengono messi da parte e lo sviluppo tecnologico diventa il fondamento dell'etica
Il secondo è quello della massima efficienza la massima produzione usando il minimo delle risorse
I propositi di effettuare la clonazione umana qui ci sono Bushi più autorevole della mia su questi su questi temi sono però un esempio di Herno e calzante anche del primo principio c'è chi la vuole fare perché si può fare
Proprio in questi giorni e mi fermo almeno come primo giro Giovanni Paolo secondo ha richiamato l'attenzione su questo aspetto del problema
Invitando a considerare che non tutto ciò che tecnicamente fattibile e moralmente ammissibile
Adesso la parola all'avvocato Bauccio io non so se ci siano statistiche ma credo che avvocato Bozzo sia
Il legale che ha ha vinto più causerà a favore degli immigrati perlomeno polo di Milano quindi una certa piccola esperienza ce la nel versante della globalizzazione che riguarda i movimenti immigratori Romanoff
Quindi credo che il suo intervento verterà soprattutto su questo argomento senza ovviamente porre dei limiti spetta ai temi generali
Una buona pubblicitario ringrazio peccato che non siamo del Foro di Milano
Parlare della globalizzazione in questo periodo e di Genova è un po'come quella della nazionale durante i Mondiali cioè tutti sono autorizzati a dire tutto dopo dire quello che crede tutti ne parlavano di questa cosa
Io
Per quanto riguarda poi il riflesso specifico che questa problematica sul problema dell'immigrazione
Vuole dire che questo qualche giorno prima dei famosi cortei una giornalista mi ha chiamato per chiedermi se io come avvocato e come rappresentante del Tribunale dell'immigrato un'associazione che ho fondato assieme tra l'altro moderatore di questa sera insomma chiamiamo da alcuni anni partecipavo al corteo a Genova contro la globalizzazione io rispondevo candidamente spero che non ci pensavo nemmeno che anzi io dovevo alla globalizzazione S in Europa vivono qualche milione di immigrati
Perché la presenza degli immigrati in Europa e nel mondo era proprio il frutto riflesso magari involontario proprio della globalizzazione
Un'Europa degli Stati nazionali degli egoismi nazionali e sicuramente peggiore di un'Europa o di un mondo degli egoismi mondiali
Se in Europa oggi si riesce a dialogare in termini diritti umani di diritti universali i diritti comuni lo si deve proprio alla globalizzazione cioè a quella coniugazione di degli interessi nazionali con gli interessi sovranazionali
Ora evidente però che nessuno è perfetto e che nessuno di noi guardandosi allo specchio può dire di non trovare nessun difetto che ci piacerebbe correggere anche piccolissimo
Credo che anche il narcisista più incallito
Irriducibile riconoscerebbe che ebbe forse qualche cosina si potrebbe cambiare con la io ammetto pure che la globalizzazione così intesa è foriera anche di grandi contraddizioni
Prima fra tutte quelle quella che ritratta benissimo è ritratta venisse in questi giorni sui giornali
Che appunto ci rappresenta il leader dei global Rizzato morì davanti in che mangia ingorda mente un panino accompagnato da una lattina di Coca Cola quella contraddizione ovviamente che è la sintesi di tutto se vogliamo
Delle contraddizioni soggettive individuali di questo povero leader perché niente trovava di meglio che versi la Coca Cola a Napoli credo o dintorni
E anche la contrizione alla globalizzazione intesa come fenomeno
Punto globale sovranazionale statuale economico
Però il punto è che proprio se volendo rimanere ancorati al problema dell'immigrazione immigrazione poco il frutto della globalizzazione
Semmai a mio avviso sarebbe necessaria più politica più Europa più comunanza di interessi più leggi sovranazionali questo può aiutarci a combattere quelle esasperazioni ecco le distorsioni della globalizzazione che sono rappresentate da quel predominio dell'economia sulla politica ma di certo da questo circolo non solo e non possiamo uscire
Ma non abbiamo nessun interesse ad uscire perché l'alternativa è l'alternativa degli egoismi nazionali cioè degli Stati nazionali che hanno prodotto due guerre mondiali milioni di morti
Violenze in tutto il mondo negazione dei diritti civili laddove noi troviamo uno stato avulso da dalle correnti internazionali e dei circoli internazionali anche economici li troviamo la dittatura
Li troviamo la negazione di diritti civili dei diritti individuali
E li troviamo anche la povertà
è evidente che dall'altra parte non ci sta la felicità ci stanno grandi problemi ci sono poveri molto spesso sempre più poveri e ricchi molto spesso sempre più ricchi ma l'obiettivo è quello di introdurre più diritto
Introdurre quindi più politica più visibilità alla volontà e le opinioni della gente comune
Più diritto e così ci vogliamo un po'delle problematiche anche nazionali
Ogni giorno quando vado in tribunale io leggo la legge uguale per tutti
Ormai da un po'di tempo penso però che non è vero che tutti sono uguali davanti alla legge cioè è vero che c'è una legge formalmente
Uguale
Severa indefessa dura di fronte a tutti ma è vero che tutti noi non siamo uguali di fronte alla legge
Perché quando esistono leggi che puniscono severamente piccoli reati che guarda caso sono i reati di monopolio anche di una certa fascia sociale
Come per esempio il traffico lo spaccio dell'hashish o di Pio di sostanza stupefacente di questo tipo
E quando ci sono leggi che invece depenalizzarlo
Il falso in bilancio evidente che non tutti sono uguali di fronte alla
Checché
Raramente troveremo un immigrato commettere un falso in bilancio quasi sempre troveremo un immigrato commettere o spesso troveremo tra coloro i quali commettono il reato di traffico stupefacente proprio un immigrato questo non perché gli immigrati abbiamo la vocazione al crimine ebbene che ce lo mettiamo in testa questo
La verità è che il crimine specie il piccolo crimine più insulso il più il più frequente più fastidioso perché lo vedi il più quotidiano
è monopolio e debuttato addosso al pesce piccolo cioè quello disponibile a rischiare tanto per guadagnare poco
E questo il problema quindi tutte le volte in cui si affronta il problema della delinquenza partendo dal delinquente
E mai partendo dalle causa del delinquere è chiaro che un modo interessato miope e anche un po'idiota di affrontare questioni di criminalità di sociologia criminale se vogliamo con questo che dobbiamo sminuire il problema
Che era una grande importanza e che ci aiutano ad arginare il luogo comune ceduto ad arginare la la risposta facile al problema
Così come un'altra risposta facile poi mi fermo qui e quella che si dà quando si dice beh in fondo dobbiamo annullare la clandestinità perché la delinquenza è sempre legata alla clandestinità anche questa è un'affermazione
A mio avviso non condivisibile non tanto perché si voglia sostenere l'opportunità ho una certa indulgenza verso chi è irregolare nel nostro Paese
Se ci sono delle leggi queste devono essere applicate ed è anche giusto che la presenza nel nostro Paese sia subordinata all'acquisizione di uno Stato sulla condizione diciamo giuridica che legittimi la presenza in Italia
Però è troppo poco
E va troppo fuori il tema è l'argomento dire che il clandestino che delinque non è affatto vero così come non è vero affermare che tra gli italiani e il disoccupato che delinque
Delinquono i disoccupati delinquono gli imprenditori delinquono le persone perbene tra virgolette delinquono tutti coloro i quali hanno interesse a delinquere evidente però che il rapporto tra il delinquente
E il reato e dettato dallo status del delinquente
Se io sono un falsario se io solo un imprenditore difficilmente spacciano hashish ma probabilmente commettere un falso in bilancio oppure occultano delle riserve all'estone e quant'altro
Se invece sono un disoccupato un disgraziato probabilmente farò causa
Di minor peso
Criminale o criminogeno ma di maggior peso sociale perché è chiaro che la massaia che
In modo da zelanti infervorato ha votato il tredici maggio si accorge ogni giorno dello spacciatore di hashish e non si accorge del dei Marcora o reati che invece i inquinano la vita pubblica inquinano la vita sociale e corrompono anche certi meccanismi economici certi certe dinamiche economiche che se salvaguardate produrrebbero meno iniquità
Ora il punto è è e appunto spazzare via questi luoghi comuni è aumentare massicciamente le dosi di diritto cioè di positivi zero azione di scrittura di regole che servono a governare la nostra vita al di là del luogo comune al di là delle dichiarazione di intenti o dei campanilismi perché questi non ci servono non ci serve alzare la bandiera del vogliamoci bene tutti quanti a tutti i costi
Non ci serve a mio avviso ma non voglio entrare in polemica dire che di fronte un violento bisogna domandarsi delle cause della violenza perché la violenza è sempre da rifiutare così come non ci serve neanche agitare la paura degli immigrati come se fossero la responsabilità di tutti i mali della nostra diciamo lo so vivere quotidiano punto mi fermo qui
Bene adesso un momento di sintesi tocca al l'amico Beppe Fioroni deputato della Sardegna che abbiamo avuto quasi piacere e l'onore no chi eleggere trionfalmente una delle ultime elezioni
Prima di passare ai ringraziamenti degli organizzatori volevo però continuando una serie di di riflessione che mi ha preceduto ha già fatto volevo fare con voi tre tipi di considerazioni siamo usciti fuori da poco diciamo Sella delle vicende di Genova dall'incontro del G otto
Sta per iniziasse la conferenza di Durban se sul razzismo
Io credo che questi due fenomeni gli incontro questi due episodi incontro dei grandi del G otto da un lato e la conferenza organizzata dall'ONU
Per sensibilizzare vedere quanta strada c'è ancora da fare sui temi del razzismo sono due aspetti in qualche modo correlati tra loro espressione di una di una stessa medaglia di una stesso diverso di una diversa soluzione uno stesso a uno stesso problema
Vede dopo gli eventi del G otto in modo particolare statuto una campagna di stampa cercare dire questa Conferenza sul razzismo tutto sommato non serva a nulla in qualcosa di marginale quasi un qualcosa di anacronistico superato dalla storia
Sì sicuramente è vero non ci sono più
Paesi in cui si parla di schiavitù non ci sono più paesi basati sulla partente sostanzialmente in ogni Paese
Del nostro Pianetta la legge è più o meno uguale per tutti
Ma credo che questo non ha tolto una serie di razzismi striscianti che di fatto esistono vanno avanti non ci sarà la schiavitù ma i problemi dei bambini
Che alimentano tante produzioni di multinazionali nelle tante fabbriche che esistono sparsi per il mondo nei Paesi soprattutto del terzo mondo è un dato di fatto
Ma io credo che ci sia un problema in più sul tema del razzismo che è collegato anche a dare un'interpretazione ad alcune reazioni che sono avvenute Ageno e credo che sia un problema che il problema dell'accettazione della diversità
Credo che di razzismo più strisciante che era nostra Società vede vive viviamo quotidianamente anche noi speriamo nella nostra realtà di provincia anche della nostra Italia come l'essere diverso ed accettare la diversità e non riuscire ad accettarla come un momento di confronto importante di potenziale arricchimento
Crei delle barriere insormontabili crei delle divisioni fondamentali
E quando parliamo di diversi dalla galleria si dà più banali dal diverso tipo del calcio ai diversi gusti musicali alle diverse opinioni politiche alle diverse professione al diverso ceto al diverso censo alla diversità di capacità economica che abbiamo la capacità di non riuscire ad accettare la diversità
Credo che genere in questa nostra società che tanti imperniata sulle l'egoismo e sulla soddisfacimento dei bisogni individuali crede le barriere che rischiano di essere insormontabili
E proprio quando parliamo di globalizzazione diventa più difficile riuscire ad avere quello che io credo sia il male principale di questa nostra società del benessere qui l'egoismo è così fondante nei nostri atteggiamenti che è quello di non essere in grado di creare una società dell'accoglienza ma dell'accoglienza banale che l'accoglienza e possiamo fare il nostro posto di lavoro
Sulla nostra quotidianità nei nostri condomini nell'avere paura del diverse come le reagiamo spesso alla paura del diverso
Reagiamo in due modi sostanziale o chiudendoci noi stessi il nostro nucleo familiare insomma io credo quante famiglie italiane escono la mattina e cento provini per carità non terrà coinvolge evita di vedere quello che succede stai attento non ti mischiare
Stai attento a chi frequenti sta attento Cochi parli non ti fa mettere in mezzo e questo in qualche modo alimenta poi quella reazione di solitudine
O dall'altra parte la creazione di quella necessità di stare all'interno di un gruppo omogeneo in cui tutti la si pensa nello stesso modo o tutti sia espressione dello stesso censo dello stesso tipologia della uso classe perché non mi viene un altro tipo ma nel sentirsi forte perché si condivide
Uno stesso modo di essere e ci si chiude e non si accoglie chi è diverso che potrebbe comunque alimentarci momenti non solo di confronti ma di crescita comune io credo che in questa carenza di accoglienza
Ci proprio nel periodo della globalizzazione ci sia la spiegazione di tanti comportamenti che impediscono che sono alla base di tante delle cose che ha detto mo'SEL che ha detto
Chi mi ha preceduto prima e credo che questo sia un modo con cui dobbiamo riflettere molto la rifletta soprattutto anche noi che siamo eredi dei cattolici democratici dei cattolici impegnati in politica perché la seconda aspetto che ne conviene non basta fare le analisi di queste cose
Bisogna poi essere anche conseguente negli atteggiamenti e negli atti nei comportamenti noi siamo credo spesso io parlo per me senza voler generalizzare però ha figli di un peccato di un vizio che veramente capitale quello di pensare
Che basta non fare male lasciare che le cose vadano come debbono andare
Per stare tranquilli di aver fatto bene
E credo che questo peccato di omissione di non concorrerà modificare ciò che potremmo modificare con la nostra attività con il nostro impegno con la nostra quotidianità anche singola anche anche personale è un peccato di omissione che però concorre
A mantenere vivo un razzismo che è peggiore di quello di prima
Che poi spiega le nostre azioni spetta all'immigrato a che non è solo l'immigrato che viene da un altro Paese ma anche al diverso che vive nella nostra città nel nostro condominio la nostra piccola comunità quest'anno un'accoglienza che poiché prerequisito perché poi si possa generare anche un meccanismo di solidarietà
Vedere questo si collega alla globalizzazione perché poi se vogliamo dagli un taglio
Di tipo politico vecchi risponde a questi problemi
Lo vediamo già nei primi cento giorni di questo nostro governo pensando che la logica del mercato del profitto
Del guadagno sia l'unico parametro per interpretare la globalizzazione e l'accoglienza per regolare i movimenti all'interno di una comunità sia essa cittadina sia essa regionale o se essa nazionale e quello che fa il discrimine
E quello che rende sordi a non cercare di capire quello che è successo quello che è successo a Genova
Il tentativo di banalizzare che duecento mila giovani sono scesi in piazza
E credo che sia una specie di sordità della politica anche questo di una paura della diversità lo diceva bene prima Naro Andrea ogni generazione muta
E credo che noi come politica diamo una risposta che è una risposta di paura di quella diversità e il tentativo di aver cercato di criminalizzare Lodi dire non è nulla
E credo che sia un altro degli aspetti di una chiusura che poi rischia di consegnare un intero
Generazione di giovani
A pensare che la politica non sia uno strumento per affermare le cose in cui si crede come molti di quelli la stragrande maggioranza di quelli che hanno protestato hanno espresso convinzioni che fanno riferimenti a valori a valori profondi una incapacità di dialogare o di recepire
Quelle aspettative e quelle domande significa aver chiuso ai valori e dare la sensazione che la politica si muova su una logica del mercato dove si fa non solo ciò che è tecnicamente possibile ma si fa solo ciò che e con i comicamente vantaggioso e ciò che lo è non lo si fa ed essere sordi ai valori significa perdere una generazione che vorrebbe guardare al futuro non con gli occhi del ragazzo ma con l'animo di un ragazzo
E credo che questo sia un rischio che specialmente noi voi
Come giovani popolari come giovani all'interno della Margherita credo che ci deve son solo far riflettere ma anche farci diventare operose nei contenuti e nell'impegno
Ora dovremmo
Dar corso dovremmo dar corso
A sì a ciò che lo scopo di questa riunione e cioè la formazione all'interno del gruppo dirigente che oggi è qui rappresentato dei giovani popolari di un convincimento che poi conduca alla battaglia politica in maniera meditata maniera così più intensa certe sostenuto da una riflessione
Per cui io inviterei adesso coloro che vogliono intervenire a otto porre delle domande obietta avente per per portare un proprio contributo
A farlo e poi sarà saranno uno però ognuno dei dei relatori a dare una risposta da un'integrazione sono produrre così
Uno scambio penso utile appunto la formazione di un'analisi la preparazione alle determinazioni condurranno alla alla formazione di una politica del movimento e penso anche più in generale del movimento politico che la Margherita su questo tema che trattiamo adesso solamente il tema molto difficile tema molto impegnativo non è semplice introdursi anche dopo riflessioni costo elevate anche se rese così chiaramente i nostri relatori però io faccio un invito
Voglio dire alla conoscenza dei dei giovani politici ma soprattutto dei giovani cittadini perché credo che sia fondamentale
Dove era anche contribuire con la propria opinione a un dibattito del genere che non è estraneo alla nostra vita non è estraneo alla nostra possibilità di incidere ma vita quotidiana richiede il nostro impegno il nostro contributo anche semplicemente con qualche parola perché il nostro pensiero
Bene
Bisogna intervenire spontaneamente liberamente come nel nostro costume
Diversamente sono costretto intrattenervi con una serie di non so se è legittima ecco eccezionale cosa che avrebbe sicuramente
Sabina condotta
L'intervento iniziale come organizzatrice di questo di questo evento e penso che possa essere magari utile perché qualcun altro cui anche si senta incoraggiato non intervenire
Capita
Diario pattuglie c'è poi anche l'odio insomma sentimento quattro offrono
Con il
Allora oggi sono stata assente tutto il giorno
Niente trovando un valido
Niente io vorrei invitare tutti quanti voi a partecipare con delle domande
Su queste provocazioni fatte dai più relatori
Poi dirò altre cose insomma
Quindi
Rompo sempre io il ghiaccio vado avanti rompe ago tanto son bello grosso novantacinque chili ce la faccio ma
Sinceramente
Forse la prima volta mi trovo davanti una platea di esponenti che conoscono profondamente i problemi che sfortunatamente né che facciamo politica tutti i giorni affrontiamo
Cioè a me veniva in mente mentre voi parlavate gli stessi problemi si possono avere in una piccola realtà locale del Nord dove il problema di a vere delle persone che vengono da altri Paesi è reale
Questi io mi ho cercato di capire anche i loro sentimenti quando che arrivano in un in un comune e hanno dei problemi immensi già si sentono proprio spaesati
Allora mi veniva in mente il titolo dalla serata di dire va bene cerchiamo di metterci tutti sullo stesso piano di offrire a tutti le stesse possibilità di poter fare quello che facciamo noi ma perché involontariamente noi abbiamo bisogno di loro
Teniamo presente prima si parlava di imprenditori che tentano di occultare dei beni o fanno altri numeri dal genere di cui sono possono essere anche maestri oltre l'imprenditore che sono leali e dei galantuomini
Ma questi riescono a fare ciò perché molte volte sfruttano i più deboli i più deboli qualche anno addietro eravamo noi
Noi italiani che erano quelli che pur di trovare un lavoro facevano qualsiasi cosa possibile immaginabile
Adesso provate a chiedervi perché in determinate realtà del nostro Paese ci siano dei monopoli
Proprio mi in ambito lavorativo di persone che non sono più italiane
Lavori che per noi potrebbero essere così riprovevoli forse dei migranti però nostro status sociale vengono oggi fatti con un umiltà ma anche con un coraggio da persone che non hanno niente da spartire con noi sono state obbligate quasi a migliorare la propria vita perché nel loro Paese non aveva un delle possibilità di migliorarsi questo esempio adesso siamo in una realtà territoriale che anche qui ha subito il flusso migratorio
Tanti anni fa ci si chiedevano da noi al Nord come vivessero le persone che arrivavano lì a lavorare ma noi sapevamo già come potevano trovarsi perché avevamo avuto i nostri nonni tutto il resto che andavano nel nord dell'Europa
Per me io ve lo dico sinceramente abbandonare la mia terra per cercare di migliorare mi lasciare tutto quello che ho tutto quello che ho creato tutto quello che potei creare penso sia tra le cose peggiori che potrebbero capitarmi ma purtroppo la realtà molte volte ci costringe a fare queste scelte
Ma il problema più grosso è adesso dice tremo dall'altra parte cioè noi che dovremmo affrontare un domani questi problemi reali che abbiamo ricordiamoci che i ricongiungimenti familiari sono un episodio degli ultimi anni chi sta sviluppando tantissimo quindi abbiamo anche dei bambini che vanno nelle nostre scuole
Questo è un problema che ci troveremo noi purtroppo ad affrontare e quindi prepararsi prima cioè prevenire è sempre meglio che curare giusto dottore
Cioè il portone
Ma
La comunque il mio dubbio sempre amletico è relativo
Al fatto di cosa possiamo offrire nuovi la cosa che finora ha imparato e magari avrò sbagliato
Mi è venuto da un congresso che abbiam fatto un dieci anni fa a Roma dell'affidare il titolo era saper ascoltare
Cioè molte volte non ci troviamo davanti a delle persone che non sappiamo neanche comprende dei problemi perché abbiamo già in mente noi stessi la soluzione idonea a loro
Senza sapere niente di loro
Dando per scontato il tutto quello che le sta intorno e quindi ci sentiamo magari forse un brutto termine superiori
Però questo penso sia l'approccio peggiore che si possa utilizzare questo lo possiamo ritrovare con le persone più indigenti del nostro Paese oppure con tutte le altre però saper dare delle risposte concrete è il nostro primo compito possiamo avere il nostro futuro politico quindi la cosa che io dico
è che è vero c'è gente che è andata a Genova dimostrare e l'ammiro se aveva degli ideali
Però guardate che i problemi si possono risolvere molte volte col proprio vicino di casa senza fare tanti chilometri grazie
Abbiamo una domanda cosa possiamo offrire Noè percorso fare noi
E poi abbiamo anche una proposta
Una una un intervento verso il prossimo agosto ancora molto evangelico anche se posso termini molto concreti direi contemporanei
Se non ci sono interventi immediatamente io farei bella parola chi si sente magari di dare una risposta alla domanda oppure di di commentare la proposta
Una quota libera con molta io credo che
Il tema che ci viene riproposto un po'poi dopo riprendo magari anche il filo di una riflessione che avevo preparato quindi voglio lasciar della parte che mi lascia una traccia scritta visto che mi avete fatto lavorare in vacanza imprese rischio
Metterlo a frutto ma
Io fondamentalmente sul tema che su cui ci stiamo fermando credo che siano un problema culturale ma grosso non è risolvibile
In maniera semplice
E quindi in questo l'invito a riflettere il dato culturale del Paese nel quale noi viviamo che si trova a subire perché di fatto la reazione della pluralità dei cittadini e quello è anche di molte istituzioni locali e quella di subire l'immigrazione è un dato culturale che noi dobbiamo invertire invertire l'uno significa mettere al centro la persona umana non guardare quando
Ci sono flussi
Di persone che arrivano nel nostro Paese anche per le vie brevi spesso per le vie brevi non guardare al al furto dell'auto o al disagio che mi viene creato ma guardare le famiglie e i bambini alle persone che scappano da tragedie immani che spesso non sono solo la fame
Che portano in salva la pelle
E mettersi in una condizione di accoglienza che significa guardare con occhi nuovi e questo è un dato culturale che può passare solo attraverso un grande lavoro di massa
Nelle nostre scuole
Quanto si parla di questi temi se non per iniziativa di qualche insegnante sensibile volenteroso spesso anche criticato in alcune realtà del nostro Paese
Abbiamo assistito a tante tragedie in questa direzione allora vedete io credo che lavoro sia un lavoro veramente globale in questa direzione che non riguarda il nostro Paese riguarda ormai la nuova casa che l'Europa
Ancora più difficile una casa costruita sul mercato sull'economia sudare la vera e che invece deve recuperare
Il dato culturale del sentirsi
Persone
Con eguali diritti uguali doveri allora
Io non ho ricette da distribuire e non ho così la provocazione che mi veniva era quella che purtroppo non si risolve semplicemente nell'ambito dei nostri trecento metri dove c'è tutto quello che di buono
Di positivo e di negativo
Oggi viene
Viene fuori ma è un dato culturale di massa che deve passare nella politica deve passare nella formazione deve passare praticamente in tutte le famiglie
Affinché se ne discuta liberamente e che passi una linea che sia veramente quella che guardi all'uomo
E non all'immigrato
Io parto da un'esperienza anche personale vedere molto vicina a quella che
Di questa sera ne parliamo io sono figlio di emigranti che negli anni cinquanta io sono nato a Porto Alegre in Brasile e padre ha avuto la fortuna poi di ritornare a casa perché riuscita lavorare alcuni anni ed è riuscita a ritornare il sogno era quello di tornare a a casa quindi ho vissuto nella famiglia vissuto nella del veramente nel contesto più tradizionale l'accoglienza dell'altro la multirazziali ITA il riconoscimento della persona senza guardare il colore senza guardare proprio perché venivamo da un una esperienza di accoglienza se non fossimo stati accolti mai saremmo riusciti a rientrare a casa anche in condizione agiata avremmo risolto il mio padre scappato da una condizione di difficoltà
Ed è ritornato avendo risolto gran parte dei dei suoi problemi come succede per molti immigrati che riescono con quattro lire che guadagnano in Italia a risolvere problemi per anni nel proprio paese a mantenere tantissime persone
Allora ecco perché sono convinto vi ho portato la mia esperienza familiare solo perché volevo significarle sottolinea vite sono convinto che è un problema veramente risolvibile
Se persona personale in un meccanismo però grande perché viviamo in un grande paese no avvengono dei mutamenti che siano radicali
E allora il sistema scolastico italiano si deve porre il problema che l'integrazione non deve essere subita quante volte ci troviamo di fronte a spettacoli di famiglie gli scolari italiani che si ribellano perché in classi arrivato un bambino di un Paese straniero magari portando anche delle complessità culturali religiose
Allora ogni volta è un'opportunità per difendere quel diritto e per farne una bandiera e il Paese pronto per questo
Credo che sia no interrogativi che non dobbiamo limitare al nostro intimo va bene partire dalla da casa propria
Oggi in Italia noi viviamo condizioni soprattutto nelle grandi città in cui non si conoscono le persone e non si parla né non si salutano nello stesso condominio
Quindi è questo il dato rispetto al quale partiamo e dobbiamo avere la consapevolezza che ormai è ineluttabile il dovere costruire un Paese che sia multilingue che sia multirazziale che abbia sostanzialmente nel suo nuovo DNA questa capacità di accoglienza reciproca e credo che alcuni scenari ultimi che pensavamo esorcizzata i dimenticati e che fanno riferimento ai Balcani ci devono far pensare molto
Del grande lavoro che va fatto che non deve essere di facciata
Che non deve essere subito
Perché poi riversa sempre un punto della storia in cui
Si riparte
Nella degenerazione ma deve essere accettato
E quindi culturalmente accettato deve entrare nelle corde nella sensibilità dei cittadini delle famiglie dei bambini che crescono
E io credo che in questo chi ha da spendere noi abbiamo nella nostra tradizione molto da spendere dobbiamo farlo utilizzando ogni opportunità
Ogni opportunità anche se credo che bisognerà arrivare a un lavoro più capillare più continuativo non sporadico e occasionale lasciato alla buona alla buona volontà in questo vedo il nostro sistema scolastico una grande opportunità
Ma anche il libero associazionismo ha delle grandi potenzialità
Vedete in alcune realtà del del paese spesso lo sport aggrega in tornei in attività giovani che provengono da Paesi diversi ci sono delle problematiche enorme
Una rissa
Qualche anno fa a Reggio Emilia di giovani immigrati nel nostro Paese che provenivano da Paesi in conflitto tra di loro
Ha detto molto in questa in questa direzione si sono quasi ammazzati per cui non è semplice voglio dire affrontare il problema parlo del tema della ricreazione loro avevano finito il lavoro e andavano a fare una partita di calcio
Anche quel contesto richiede una preparazione e una sensibilità una cura
Che non può essere improvvisata perché se si improvvisa non si tiene conto della cultura delle tradizioni e anche delle storie di paesi che si ritrovano insieme in un campo di calcio
E che per un fallo
Hanno rischiato di commettere dei delitti
Allora c'è dietro un cammino no molto articolato che vent'deve interpellarci in maniera molto forte il il nostro Paese raccoglie un associazionismo straordinario parlo di numeri di quantità
Che ha la forza e la capacità di fare un lavoro serio però non lo fa o se lo fa lo fa in maniera sporadico occasionale quando capita
O a volte lo subisce
Ecco mi fermo
Abbiamo un altro intervento
Chi frequenta il corso
Savoia sarà fine Matteo volevo portare innanzitutto un'esperienza di vita che è un'esperienza professionale nel senso in in questo ambito di integrazione verso verso l'altro che ci dovrebbe essere però di fatto penso che non ci sia ora poco tempo fa ho sanzionata docente in un corso di formazione che aveva come come scopo l'integrazione cioè integrale degli immigrati balcanici che si trovano in Calabria il paese in cui io io vivo
Lavoro è dovrebbe essere quindi cercare di integrare questi questi immigrati che da noi ci sono in larga maggioranza
Con gli autoctoni tra quelli che comunque ci sono di i calabresi scarsi o comunque gli italiani poi cercate di capire un po'il senso lato dei delle parole che dico
Ora questo questo cosa mi ha lasciato da una parte molta maretta nell'altra una una voglia di manifestare di
Di cercare di portare avanti questo tipo di e mille istante che mi hanno mi hanno trasmesso e il problema è questo io penso che da una parte ci sia un gran parlare di di integrazione e di di cercare di
Di far sembrare dal punto di vista sia politico che effettivamente
Come concretamente si cerca di di far sembrare che questi integrazioni ci sia stata però io penso che di fatto non ci sia assolutamente in questo senso e s'era inventata e la carta di soggiorno non so se più o meno qualcuno di voi sa cosa sia eh
è uno strumento che dovrebbe consentire agli immigrati di essere considerati degli dei cittadini italiani a tutti gli affetti ora dal punto di vista teorico si danno degli elementi base che sono cinque anni di di permesso il cinque anni di di soggiorno in Italia
Colonne dei permessi di soggiorno
E quindi effettivamente molti riescono ad avere questi requisiti però nel momento in cui devono poi consegnare la domanda devono dimostrare gli effetti di essere capaci di vivere in Italia e di poterci vivere in maniera adeguata c'è potendo avere avendo dei solidi da poter spendere in Italia ora tutto questo non avviene quasi mai perché loro lavorano ma lavorano in nero quindi non hanno comunque degli strumenti validi per dimostrare che ci sono in Italia ci sono da persone
Da onesti lavoratori quindi non da Darfur panchina fuorilegge
Quindi io penso che il problema ci sia e sia un problema concreto siamo un un obbligo all'a coloro da parte di che devono assumere coloro che fanno politica ora e e che lo fanno con una visione del mondo
Più cristiana più cattolica perché poi penso che il problema si anche qua sto c'è la solidarietà
Che si dovrebbe manifestare anche in questi casi in questo momento è una salita Rita da dimostrare sia nei confronti degli degli italiani più
Più bisognosi però anche e degli immigrati perché ci sono è una realtà con i quali di quella quali bisogna fare i conti quindi non bisogna non deve essere una cosa che rimane così dal punto di vista teorico perché dal punto di vista è teorico siamo molto avanti se abbiamo inventato lo sponsor abbiano inventato
Questa carta di di soggiorno il permesso di soggiorno ci sono tanti istituti che ci sono e che prima non c'era una cosa in pratica in pratica rimane un forte isolamento che comunque sentito perché io ho vissuto dal punto di vista di di docenti a questi corsi e qua e mi dicevano sì ci sono le leggi però in questura sì rispondono male ed è vero perché io l'ho l'ho verificata nel senso che quando telefonavano gli immigrati o comunque si rivolgevano no no
A questi fissi rimanevano un po'così in maniera perplessi poi ovviamente quando si rivolgeva il docente illegale in questi e si mettevano a disposizione questo è penso che sia vergognoso e penso che sia un obbligo che ci dobbiamo assumere in maniera concreta perché se si vuole parlare Alessi parlai si dicono tante belle parole se poi si vuole terrore queste parole in opere concrete bisogna darsi da fare e fare in modo che non è rimangano solo le leggi rimango non siano solamente delle leggi che stanno agli ma bisogna concretamente fare in modo che l'integrazione ci sia perché ne pensa che come italiani abbiamo questo questo obbligo particolare nei confronti del mondo no cioè siamo stati comunque
Prima di tutto noi degli immigrati adesso gli gli dobbiamo accogliere però ogni accogliamo in maniera concreta oppure facciamo finta che non li accogliamo diciamo no stop
Non gli vogliamo in Italia però se li vogliamo abbiamo il dovere di accompagna diede a quelle di maniera
In maniera concreta e poi i coloro che credono che ci sia un un modo particolare di cristiani dei cattolici dei laici di fare politica comunque se si parte Ranchi un tipo di pensiero che prevede la solidarietà mette le basi una serie d'Italia di Lille dà dignità della persona allora a quel punto concretamente che questa dignità che ha sia di tutti e non sia solamente degli dei cittadini italiani ma anche degli immigrati
Io presento sono giovani lo zero vengo da amore di Bari che un paese venticinque mila abitanti grazie nella terra di Bari allora la mia domanda brevemente io introduco dicendo che da tre anni lavoro d'estate in campagna anni ero
E questa non è una cosa che forse alcuni scandali dramma dalle nostre parti è qualcosa di di normale naturale cioè i contributi sono un peccato pagarli perché è pagarli piccole cose si vale di più non pagarli quindi è meglio non pagarli
Quindi com'è per due anni quest'anno no ma due anni fa e tre anni fa hanno lavorato tantissimi albanesi soprattutto perché dalle parti son quelli che arrivano albanesi è altre nazionalità quindi ho avuto un certo scambi integrazione no perché son d'accordo col fatto di donna di segregare la mia cultura o la loro per farne una unica ma o scambiato la mia con la loro ne ho guadagnato sicuramente sono stato molto più ricco culturalmente inoltre sono a mio padre lavoravo alla questura l'ufficio stranieri quindi a casa e c'era un viavai di e gente di tutti i colori quindi ho avuto a che fare con parecchia gente riversa la mia domanda Breve si parla che adesso di una un cambiamento dalla legge sull'immigrazione quindi a chieda soprattutto onorevole Fioroni che in Parlamento come come ci si comporterà
A cioè insomma sono anche fra altri parlamentari
Come ci si comporterà rispetto a questa legge che pone l'immigrazione come un crimine
Quando in realtà dovrebbe essere una grossa ricchezza però non ricchezza intesa come Heaven arriva l'immigrato logo non lo pago non non li pago i contributi non li pago l'assicurazione mi costa pochissimo e quindi lo assumo ma in realtà Cerri che fa culturale e economica perché fa lavori non che è possibile non pagare a cui non è così è possibile non pagare i contributi ma su lavori che come ha detto anche Baggini prima
L'Italia e non voglio far più per esempio in Puglia la raccolta dei pomodori cito anche sul sul giornale addirittura raccolte con motorini pugliesi non la voglio far più quindi sotto ti camerunensi senegalesi e albanesi e curdi quant'altro
Che si si prodigano e raccolgono i nostri pomodori che famosi insomma tutto mondo
Più figuriamoci porta avanti la ricchezza insomma su cui si basa la la mia fu una mia regione e non solo credo che in altre regioni gli immigrati sia una grossa di casa che fanno lavori appunto di come dire disonorevole per per molti vini italiani quindi vuole sapere se il appunto l'immigrazione è una una criminalità è un è un crimine o offre a questo punto ho una ricchezza effettiva per l'Italia grazie
Mentre siderale varcato osservazione
Rapidissimamente tre considerazioni da prima che ha fatto pagine vedo che ci sono stati tre tipi di interventi che affrontano lo stesso problema ma presentano due rischi
Il primo non possiamo neanche
Secondo a mio avviso perlomeno rischiare che chi la pensa come stasera quelli che stanno intervenendo che c'hanno sicuramente una sensibilità verso l'accoglienza e verso la capacità di trasformare dalle parole ai fatti le cose che ci stiamo dicendo infatti le cose ci stiamo dicendo qui questa sera c'è un tentativo che tutto questo debba rientrare in una sfera intimiste
Io non so se qualcuno di voi ha letto un fiorire di dibattito agostano sulle pagine dei nostri quotidiani
Ma c'è stato un articolo di ed evitare così il uno Slovenia lo vuole Donato D'Andrea che ne pensa
In cui in pratica consigliava al mondo cattolico che ha questa sensibilità nell'accoglienza nella diversità anche nel campo eliminazione di va be'ma questa dovete ritornare a vivere in una dimensione intimistica è un problema
Che dovete vivere che dovete sentire e che dovete fare sicuramente credo che l'osservazione che pareva la la ragazza grave se prima nel dire
Facciamo tante belle cose poi la mentalità non la cambiamo tante cose restano scritte sulla carta non si trasformano non ci assolve dalla necessità di dover fare di dover diventare anche catalizzatori nelle amministrazioni e dove possiamo operare concretamente però credo che questo nostro discutere questa sera si debba far pendere anche coscienza della necessità che abbiano di fare l'esatto contrario di vivere queste cose in senso intimistica noi abbiamo la necessità questa cosa che veneziano queste affermazioni che facciamo di prenderne coscienza e di farne diventare espressione anche politica di nostre convinzioni
Perché se no rischiamo di avere uno stato quasi di sudditanza nel dire ma non è possibile quando ragazza detto prima fase dalla crisi ma se li facciamo entrare se crediamo che dobbiamo accogliere dobbiamo poi consentire di potere sopperire alle loro esigenze in maniera adeguata e dignitosa e credo che questo non sia solo un impegno personale de Ballet anche un impegno politico
La seconda considerazione credo sia altrettanto importante che Illy quella che limita poi molto per attività pratiche anche nei nostri Comuni
E questa abilità di contrapporre le povertà e di far sembrare quasi che affrontare il problema dell'immigrato che sta all'interno di un comune di cinque dieci mila abitanti significa trovare un qualcuno che toglie qualcosa
A chi nella nostra comunità
Vive un momento di disagio di bisogna questa magari non è una realtà
Del nord ma sicuramente una realtà diffusa cento su e la battaglia
Tra poveri credo che sia quanto di peggio per alimentare non l'accoglienza ma per trovare proprio in chi condivide la stessa sofferenza il massimo di espressione nel cercare di emarginare di cacciare di rinviare di impedirne l'arrivo e credo che questo sia anche un problema che si risolve sì con una testimonianza concreta ma anche con una presa di coscienza politica la terza domanda io credo che il disegno di legge sull'immigrazione che mi abbiano rivedano è che nella stato confusionale in cui il nostro governo versa per cui quello che dicono la mattina non arriva a mezzogiorno ed è cambiata secondo dei ministri che l'interpreta però penso che non sfugga a nessuno di voi e non dovrebbe sfuggire neanche nessuno di loro che hanno per l'immigrazione una sensibilità che riguarda solamente quelli che tengono a casa la Golf un chi assiste la mamma anziana che entrata senza permesso e che quindi genera preoccupazione momenti in cui viene sancito il reato di immigrazione clandestina e di favoreggiamento da parte di coloro che li ospitano non avendo le carte a posto io credo che questo meccanismo non risolve il problema di un dei flussi di accesso credo che dovremmo affronta il problema dell'immigrazione che non è una partiti italiana ma è una partita europea
Perché non credo che potremmo affrontare questi temi se non o con una visione comune europea non credo che gli miglioriamo ipotizzando un ulteriore reato Ferretti avvocato ci posso spiegare ancora meglio quale stato di sudditanza e quanto aumenterebbe la criminalità perché consegneremo veramente l'immigrato che non è a posto alla criminalità organizzata che sarebbe l'unico modo per poterlo per potersi mantenere mantenere ancora di più una situazione di legalità
E la terza cosa però che dovremmo realizzare non solo sulla scorta dell'emergenza questa anche la rimessione che ci riguarda noi come centrosinistra un'accoglienza che quando si dice accoglienza sicura ritorna meccanico diceva prima ragazza
Che ha parlato cioè avere però la capacità che se si convive con una immigrazione che si va verso una società multietnica di là di quello che pensiamo perché questo ci dà la visione democratica delle nostre lasci perdere nasce negli altri Paesi dobbiamo avere anche la capacità di guardare impositive come questa convivenza realizzarle non è di certo il reato di immigrazione clandestina che lo facili
Toccato consulenza gratuità
Mi trovo d'accordo con quest'ultima analisi gli effetti il disegno di legge
Sì da quello che si riesce a capire da quello che si riesce a trarre dalle dal susseguirsi confuso isterico di notizie però dovrebbe diciamo impegnarsi su due cardini il primo è appunto quello di considerare reato l'immigrazione clandestina il secondo sarebbe quello di legare la permanenza dell'immigrato in Italia al lavoro effettivo il primo punto è assai discutibile anzitutto da un punto di vista strettamente giuridico perché non ogni cosa non tutti quei comportamenti che concretano un illecito la violazione di una legge qualsiasi possono tradursi in un reato
Perché è un comportamento illecito può semmai ci passi e trasformarsi reato è necessario che lei ed è un bene giuridico costituzionalmente protetto la cui intangibilità
Gode di una protezione particolare è evidente che se io parcheggi in divieto di sosta so commettendo un illecito ma non sto violando le regole così essenziali per la convivenza civile
Però è evidente che se io invece ha sparato un uomo sto violando le regole fondamentali e sto colpendo un bene giuridico costituzionalmente protette o che della vita non si comprende quale bene giuridico
Degno di una pretesa protezione penalistica venga leso colle di superare le frontiere senza un regolare permesso di soggiorno chiaramente in una visione poliziesca
Un po'da
Così primitiva evidente che lo straniero che supera la frontiera
Significa si colora di simbolismo che può essere anche minaccioso pericoloso tale da giustificare la relazione di questo tipo ma questo non non è altro che il prodotto di una sottocultura
Che chiaramente qualunque uomo civile non può far altro che rifiutare dal punto di vista pratico tra l'altro norme di questo tipo di fatto avrebbe due conseguenze
La prima è quella disumana
E contrariato anche alle convenzioni internazionali di produrre l'arresto di uomini donne anche minori i illegalmente presenti nel nostro Paese
Con le conseguenze sul piano della libertà personale intollerabili
La seconda conseguenza paradossale per chi propone questa soluzione e che proprio il considerare reato la permanenza o l'ingresso in Italia senza un permesso di soggiorno produrrebbe
Giustificherebbe il soggiorno di questi irregolari nel nostro Paese perché è evidente che se è un immigrato viene arrestato perché clandestino o viene sottoposto a un procedimento penale
Quell'immigrato avrà diritto a rimanere in Italia fino a quando il processo non si conclude e siccome
La il carcere può essere comminato in modo definitivo soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza cioè quando la sentenza di condanna diventa definitiva quindi Colle la sentenza dalla Cassazione
La proposta di Bossi Maroni e compagnia bella avrebbe come effetto paradossale di legittimare la permanenza in Italia per diversi anni di immigrati che invece si vorrebbero al di là delle nostre frontiere
L'altra proposta di Bossi è ancora più surreale e gli immigrati dovrebbero potrebbero permanere in Italia soltanto a condizione del diciamo dello svolgimento di un regolare lavoro questa proposta è una proposta che non ha senso dal punto di vista pratico tralasciamo le considerazioni di carattere morale perché sarebbero fin troppo facili
è una concezione schiavista una concezione brutale animalesca delle del vivere sociale quella che lega riconoscimento della dignità di individuo di cittadino di persona soltanto con il la possibilità concreta in quel momento di svolgere un rapporto di lavoro regolare ma al di là di questa considerazione che è fin troppo ovvio fin troppo facile
Le dal punto di vista interno a chi fa questa proposta praticamente non avrebbe altro Effetto a mio avviso che di produrre nuovi clandestini
Cioè considerare la permanenza in Italia soltanto regolare soltanto a condizione che permanga la condizione del lavoro significa questo che per esempio
Il prossimo contingentamento può provvedere cento mila immigrati
Nuovi immigrati questi immigrati fanno ingresso in Italia con regolare permesso di soggiorno un lavoro Mammano negli anni vengono licenziati che si negativo l'avranno mai via dal nostro Paese
Nel nostro Paese può assumersi l'onere di espellere non soltanto quelli che sono entrati clandestinamente
Ma quelli che sono entrati invece legalmente e che invece si sono visti clandestinizzati da una idiota legge che li trasforma in clandestini soltanto perché hanno perso il lavoro in quel momento
è una cosa che non ha senso perché avrebbe come effetto soltanto quello di moltiplicare gli immigrati clandestini in Italia clandestini Zare quindi delle persone perbene che sono venute qui con un lavoro e che magari continuano a lavorare ma in nero
Perché il vero problema è il lavoro nero il vero problema solo quegli apparati quei settori dell'economia malata
Che
Sfruttano il lavoro degli immigrati ma anche di Terni ma se contro gli immigrati
E io penso per esempio lo dico in modo molto chiaro non alle piccole cooperative ma le medie e grandi cooperative le quali producono lavoro e svolgono e e
Producono attività pari a grosse industria o grosse imprese ma utilizzano il paravento delle cooperative per poter avere la libertà di licenziare in qualunque momento per riservarsi la possibilità di un trattamento nei confronti dei lavoratori
Di al di sotto delle garanzie minime che sono previste per i lavoratori perché nelle cooperative vige questo principio
I socio
Lavoratore è un socio della cooperativa quindi la cooperativa non ha gli oneri gli obblighi che avrebbe nei confronti di un lavoratore qualsiasi perché il socio lavoratore è appunto un socio quindi partecipa dell'attività della cooperativa
Percepisce gli utili che vengono distribuiti parte in partecipa alle assemblee insomma è in qualche modo il padrone dell'attività ora se questo principio
Vale
Ed è realistico per le piccole cooperative
è una finzione per le grandi cooperative per quella cooperativa in cui vi sono formalmente
Due trecento soci lavoratori non è realistico pensare che le decisioni di quella cooperativa vengono prese da trecento lavoratori e che gli utili vengono ripartiti fra tutti i lavoratori è una finzione
Quei soci lavoratori realtà sono dei lavoratori subordinati ma vengono asserviti come soci lavoratori obbligati a firmare delle dichiarazioni di delle richieste di adesione alla cooperativa
Formalmente risultano essere soci in realtà non nessun peso all'interno della cooperativa ma i padroni veri della cooperativa possono sfruttare quell'attività lavorativa e quando ritengono licenziare senza nessuna garanzia
Quello che formalmente appare essere un socio lavoratore ma che hai fatto lavoratore subordinato
Questi sono i veri problemi
Che riguardano il mondo dell'impresa in Italia non si può parlare
E legare la presenza dei lavoratori stranieri in Italia alla permanenza della detenzione di ordigno né permesso di soggiorno voi vi immaginate una famiglia di pachistani o di tunisini che si trasferisce in Italia
Nella convinzione aver trovato lavoro
Il capo famiglia o ambedue marito e moglie svolgono attività lavorativa poi prendono il lavoro
Ma nel frattempo sono nati dei figli vanno a scuola
Hanno comprato una casa pago il mutuo o hanno fatto delle piccole spese hanno comprato una macchina però hanno perso il lavoro Bossi vorrebbe che questa gente nottetempo sparisse si dilegua se tornasse nel proprio Paese
è una non sono una visione che non ha nessun senso dal punto di vista morale politico ma non ha nessun senso punto di vista pratico perché quelle persone non più andranno mai via dal nostro Paese
Rientrano nel sommerso si nasconderà hanno non potranno più per un po'un conto in banca non potranno più essere titolare di un di un contratto d'affitto e quindi ecco secondo me il secondo punto di snodo il nostro ragionamento non produrranno più ricchezza per il nostro Paese perché la ricchezza prodotta da questa gente Anco quel poco di ricchezza troverà altri canali che saranno i canali che porteranno quei soldi nei paesi di origine
Il punto è
Io né credo molto nei discorsi in questo senso l'articolo e verità mi sollecitava pensare anche in questo in questo modo sì i principi morali principi cristiani cattolici governo la nostra coscienza nostro modo di relazionarsi CIO ogni giorno con il nostro prossimo ma quando poniamo i problemi sul piano politico
Sul piano pubblico dobbiamo trovare le soluzioni per tutti ma non possiamo pensare di rendere buoni gli altri perché nel frattempo la storia corre dobbiamo creare delle leggi e offrire una visione una soluzione che vada bene per tutti anche per chi dal nostro punto di vista buono non è tra virgolette
Il problema è vogliamo parlare di nuovi immigrati in italiano noi non partiamo dalla prospettiva ma dobbiamo essere più buoni dobbiamo accogliere tutti anzi accogliamo gli imprenditori del nord del centro del sud quelli veri non gli sfruttatori di lavoro e facciamo parlare loro
Perché l'immigrazione in Italia è una ricchezza e una salvezza anzitutto per loro e quindi per tutti
Noi no non possiamo ritenere di offrire ospitalità agli immigrati perché ne hanno bisogno è una visione assolutamente
Irrealistica nel mondo ci sono centinaia di migliaia di uomini che hanno bisogno del nostro aiuto non vedo perché poche migliaia di persone possano e debbano beneficiare di un aiuto che andrebbe diviso fra tutti il punto è che il nostro Paese l'Europa il mondo occidentale
In questo momento in questa diciamo momento storico ha bisogno dell'aiuto di altri uomini questi altri uomini ci sono hanno bisogno del nostro aiuto troviamo delle regole giuste giuste sensate
Che rispetti i diritti umani che rispettino anche il buon senso perché l'ingresso di queste persone possono essere regolato quindi io penso che da questo punto di vista si potrebbe fare accettare anche quello che oggi appare inaccettabile non certa parte dell'opinione pubblica
Prego quando nel breve era sollecitato l'intervento della ragazza
Lo spiega l'avvocato dal punto di vista del diritto io però ritorno a a sottolineare che è quello che ci unisce anche l'appartenenza a una fede
E io credo che l'Italia il solo che i nostri padri hanno chiamato Italia non è di proprietà degli italiani
Ma ci è stato dato in in in affidamento
Da nostro Signore lasciatemela dire come la penso e questo può solamente uno sciocco come come Bossi o come come questa questa risma di gente può pensare posso ignare di alzare dei muri di cemento armato sui confini del nostro Paese per evitare che gli immigrati vengono disturbare o sporcare
Quello che abbiamo costruito e che abbiamo reso tanto bello
Quindi secondo me ritorna è vero che bisogna dare dei delle risposte concrete Man purtroppo non è il mio mestiere non non mi occupo di politica però è anche vero che dobbiamo ritornare in nei momenti di crisi e di confusione dobbiamo ritornare alle origini quindi ai valori e alle cose in cui crediamo perché io penso che ci possano illuminare
La domanda che vorrei fare una domanda molto breve
Parte da una considerazione che ho sentito fare prima cioè che la Global la l'immigrazione nasce dalla globalizzazione paradossalmente ecco io mi pongo nell'ottica all'opposto dico un contingentamento delle persone degli immigrati in Italia non si pone può in effetti in contrasto con l'idea stessa della globalizzazione
Se dalla globalizzazione nasce l'immigrazione cioè porsi un problema né facciamo entrare cento mila ne facciamo e tra i cinquanta mila
Non si pone poi in metta antitesi contro il principio nella globalizzazione che vorrebbe in teoria che tutto ciò che è necessario e quindi non strettamente previsto che anche quindi non non preventivamente stabilito possano essere appunto utile possano essere necessario
Ma io personalmente
La domanda mi mi provocano interroga ma nono
Non ho elementi per
Come dire teorizzare un
Dico quello che penso
Che sicuramente noi dobbiamo almeno in in contesti come questi fare i conti con la realtà
E quindi
Considerare le cose per come poi si presenta non siamo alla vigilia di un confronto parlamentare molto molto serio almeno per quello che ci riguarda stiamo cercando di capire dove si va a parare per organizzare un'opposizione che Possa quanto meno alzare la voce
E far capire
Che ci sono delle ragioni che vanno al di là
Se le quote dei contingentamenti pur rispettando una condizione del paese nel quale noi dobbiamo cercare di spiegare sostanzialmente le persone
Che
Il processo di fronte al quale noi ci troviamo un processo irreversibile
Non possiamo pensare di essere un'isola ci troviamo in un contesto europeo i confini o i non confini perché ormai andiamo verso completo abbattimento si sono allargati non entrano più da quelli che prima noi pensavamo o immaginavamo essere i nostri confini ma sono confini molto più larghi che riguardano l'Europa avete sentito anche alcune considerazioni nelle ultime settimane di immigrati che arrivano da Paesi occidentali da Paesi europei che sono ormai nella comunità rispetto alla quale si passa senza alcuna alcuna barriera quindi il pensare di poter alzare dei muri il pensare di poter fermare un processo irreversibile credo che sia una prima considerazione che
Va fatta
Noi non siamo in questa in questa condizione possiamo contingentare possiamo sicuramente regolamentare possiamo far comprendere che da una parte c'è un bisogno l'esigenza di persone
Che vengono svolge dei lavori nel nostro Paese utili dall'altro c'è anche l'esigenza di ospitare di dare spazio alla creatività
Di persone che vengono e che lavoro se lo costruisco
Grazie alla loro intraprendenza la loro capacità di creare e non perché gli viene prima assegnato
Allora credo che
Alla radice proprio di questi di questi tempi e ritorno un po'alla mia riflessione di prima anche perché chiede di provare un po'anche chiudere il il cerchio
Ci siano al di là di ogni strumentalizzazione di ogni opportunità
Di parte alcune domande di senso che noi abbiamo il dovere di compiere ci abbiamo fatto una riflessione un po'a ruota libera io confesso anche un po'come credo come tutti Boldi saggio di dà spazio ad una riflessione articolate anche un po'a una riflessione tra di noi che mi è sembrata molto più più utile più coinvolgente no però mi piacerebbe no che noi arrivassimo anche a mettere alcuni punti fermi rispetto a un contesto così che sentiamo complicato anche di difficile interpretazione in cui dubbi domande no
Ci assalgono per uscire di qui almeno con la consapevolezza che nel nostro specifico
Voglio dire qualcosa da fare c'è ed è anche urgente che non lo facciamo anche se ci troviamo in questo momento soprattutto a livello del Governo centrale all'opposizione ma credo che abbiamo molte realtà
Anche a livello locale dove facciamo i conti ogni giorno con scelte importantissime
Che riguardano i temi di cui stiamo parlando e dove spesso non riusciamo ad essere coerenti con quello che pensiamo quindi un richiamo anche alla coerenza fosse servirebbe di stamattina che mi chiamava
Un
Un amico del mio collegio che mi diceva che hanno trovato la sistemazione per un gruppo di centocinquanta prova
Che vanno allocati e lei che fa come dire è la responsabile di questo di questo settore si è immediatamente procurata o preoccupata di
Dar vita immediatamente alle vaccinazioni alle verifiche alla messa
Come dire a norma di questo contesto di questa comunità per far sì che i bambini si possono iscrivere a scuola già dai primi di settembre possono avere una vita regolare avuto lo stoppa
No
Di uno Dinoi che stando in un ruolo diverso no
Deve prima sistemare la questione in termini politici perché quei cittadini di quel terreno di quella zona non vogliono quell'insediamento
E allora noi dobbiamo veramente in queste occasioni in cui ci troviamo anche a confrontarci ma uscire con dei riferimenti precisi per quello che noi possiamo e dobbiamo fare ai diversi livelli
Allora dicevo
Alcune domande di senso rispetto ai temi che abbiamo affrontato lo dobbiamo Porcelli
Per avere un'economia sana e giusto sfruttare in modo selvaggio le risorse ambientali
Il nome di un benessere immediato e giusto correre il rischio di produrre gente malata
Cimbri transgenesi malattie da inquinamento
E giusto misurare il progresso di un paese di un continente del mondo intero soltanto in termini di incremento della produzione di beni di consumo
Rispetto ai quali poi siamo portati
A legiferare dei termini in cui si sta facendo perché loro una logica ce l'hanno hanno una visione dell'uomo che li spinge
In quella direzione in maniera molto ferme molto decisa a noi preoccupa ne abbiamo avuto un primo confronto con il ministro del welfare in cui abbiamo capito dai termini che utilizzava rispetto ad alcune questioni
Cosa ha intenzione di fare l'abbiamo già intuito
Non perché ha aggiunto ha detto qualcosa sono le cose che che si sanno che son venute fuori sono state più intuite rispetto al dibattito sui giornali che non i contesti istituzionali però da i termini utilizzati rispetto alle persone si è capito
In quale direzione dobbiamo prepararci a difendere però questo si inquadra veramente in un contesto largo ed è giusto che le linee dello sviluppo planetario siano legate delegate a ristrette cerchie economiche piuttosto che ai consessi rappresentativi dei governi di tutto il mondo
è giusto che i meccanismi di espansione della produzione si realizzano a spese di paesi e ceti sempre più poveri accrescendo disuguaglianza sociale e margini la detrazione
Io non lo so quanto siano fondati questi interrogativi lei
Li tiravo fuori in questi giorni anche di ferie di di di distrazione dove mi sono anche imposto di guardare i giornali pensando a voi pensando a quest'incontro pensato pensando al tema generale nel quale ci chiamavate un po'a a confrontarci
E mi veniva anche da pensare che alcuni di questi animano molti documenti
Nella chiesa ma anche documenti come dire testi importanti che sono stati profetici in questa direzione che però non ci hanno insegnato nulla nel senso che se non è a distanza di trent'anni
Ci ritroviamo di fronte agli stessi problemi senza risposte o corrisposte larghe confuse
No e perché dalla storia non abbiamo
Presso insegnamento e ci ritroviamo ancora oggi a ripartire da capo in questo senso io dicevo che mi piaceva leggere no le giovani generazioni interrogarmi da un punto di vista veramente profondo sul perché proprio perché credo che dal capire
E anche dal cogliere nel senso profetico che i giovani hanno come come natura no
Quali sono gli elementi su cui poterci attaccare oggi per innescare meccanismi di cambiamento concreti seri dispetto ai grandi temi ne abbiamo toccato un po'più a fondo l'immigrazione ma
Voglio dire la globalizzazione si interpelli ci interroga sul su temi di grande di grande portata no
Fatto piacere sentire alcune annotazione anche nello specifico perché ci aiutano a comprendere no io credo le sfide anche rispetto alla concretezza delle azioni che non ci troviamo poi a misurare concludo
Dicendo dicendo questo parlando con alcuni di voi anche arrivando si diceva
Che anche rispetto al tema della globalizzazione c'è stato un silenzio un po'assordante all'interno della comunità ecclesiale nel senso che alcune iniziative che hanno indici Pato anche Genova promosse dalle associazioni insieme al cardinale Tettamanzi cardinale di Genova
Hanno sì suscitato interesso ma è sembrato che il dopo la voce si fosse nascosta si fosse offuscate la stato lasciato qualcuno mi diceva
Anche libertà a qualche prete cosiddetto di frontiera di dire la sua anche in maniera molto molto libera
Anzi abbastanza libera e allora in questi giorni sono andato a pescare
Ecco proprio nei giorni dopo il G otto io credo che sia passato inosservato ai più anche a noi perché
Purtroppo tutto accade in periodi in cui in Italia sembra che il mondo il mondo si fermi solo per rispondere a qualche provocazione che prima mi era stata mossa nei giorni successivi al G8 di Genova ricevendo in Vaticano il Presidente degli Stati Uniti
Il Papa ha richiamato con grande forza e anche con lucidità i termini del problema e il ruolo anche della politica
Rispetto alla globalizzazione nei giorni scorsi l'attenzione del mondo è stata focalizzata sul processo di globalizzazione che si è così fortemente accelerato nell'ultima decade
Mentre apprezza le opportunità che tale processo offre per la crescita economica e la prosperità ma
Non più in blocchi politici e militari ma da una tragica linea di separazione tra coloro che vedete ci hanno di quelle opportunità e coloro che ne sembrano tagliati ed esclusi la rivoluzione di libertà
Di cui ho parlato alle Nazioni Uniti nel mille novecentonovantacinque deve ora essere completata da una rivoluzione del ne opportunità in cui tutti i popoli del mondo contribuiscano attiva
Ente alla prosperità economica e ne condividevano i frutti
Ciò richiede la leadership di quelle nazioni che perduta le loro tradizioni religiose e culturali dovrebbero essere più attente
Dimensione morale
Dei processi in gioco il rispetto per la dignità umana e la fede dell'
Pari dignità di tutti i membri della famiglia umana richiedono politiche mirate acconsentire a tutti i popoli di avere accesso ai mezzi necessari per migliorare vite inclusi i mezzi tecnologici e le conoscenze necessarie per lo sviluppo il rispetto per la natura da parte di tutti una politica di apertura agli immigrati la cancellazione o una significativa riduzione ne del debito dei Paesi poveri la promozione della pace attraverso il dialogo e in gol fiati il primato della regola della legge queste sono le priorità che il il vero delle nazioni sviluppate
Non possono trascurare il Papa si rivolgeva a Bush poche settimane fa dove ha traccia ecco la rotta della comunità ecclesiale della Chiesa universale a me mi pare che c'è qualcosa di più di quello che viene fuori nelle schermate
Ieri no di queste settimane in vari campeggi in giro per l'Italia e su questo io credo che noi siamo invitarli a riflettere e ad approfondire mi pare che questa sede sia il contesto più adeguato perché in più noi abbiamo una responsabili
Non lo dobbiamo nascondere come politici di una parte no che si ispira in tra fondata alla dottrina sociale della Chiesa di fare qualcosa in più per alzare il tono della voce farci sentire io credo che Peppe dando anche il pensiero di Fioroni che in Commissione e molto più esperto e battagliero di me credo che noi la nostra parte sulla legge
La faremo la faremo anche in maniera molto molto energica
Bene allora
Relatore il dottor Maccarone avocato fa uso gli onorevoli Mosella e Fioroni e dei giovani popolari per tutti per Dario nazionale Antonioli Anna Morelli gli amici radio che hanno voluto trasmettere il dibattito tutti coloro che sono intervenuti sia o contributo qua parlando al microfono sia ascoltando fino a questa a tarda ora riflessioni grazie a tutti arrivederci