"La riforma del welfare" - org. dalla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli in occasione della presentazione del terzo volume 2000 dei Quaderni del Circolo Rosselli (c/o Sala della Sacrestia - in Vicolo Valdina, 3/a)

Queste sedi sono molto capiente
Ringrazio i presenti che sono venuti qui per questo incontro
Che potremmo dire in parte culturale in parte di lavoro nel senso che allo scopo di far progredire lo stato delle conoscenze ma anche delle proposte su un tema di grande rilievo come quello del cosiddetto welfare State cioè dell'insieme di politiche di sostegno allo sviluppo che fanno parte della sfera della previdenza dell'assistenza del sostegno alle categorie che più hanno bisogno di essere incluse nello sviluppo spesso io devo innanzitutto presentarmi io sarei il direttore dei Quaderni del Circolo Rosselli rivista non so quanto notava certamente anziana perché come vedete arrivata l'anno prossimo compirà esattamente vent'anni di vita quindi a quest'anno venti anni di attività
Ed è arrivata a settanta fascicoli ragion per cui chi ritenesse di abbonarsi o di segnalarle regolamenti può contare su una certa serietà dell'iniziativa visto che abbiamo saputo effettivamente tenere tenere fede alle alle nostre i nostri impegni
Nel febbraio scorso e quindi in questa materia purtroppo anche pochi mesi possano essere effettivamente tanti lo vedremo
Nel febbraio scorso tenemmo a Firenze per iniziativa della Fondazione Circolo Rosselli del Gruppo Laburista Regione Toscana un incontro per discutere appunto del nuovo welfare della riforma del welfare
Abbiamo in questi mesi molto ci ha lavorato il dottor D'Amaro che vedo qui presente lavorato per pubblicare gli atti di questo incontro
E sono già presenti alcuni degli autori il professor Sandro Petretto presidente della commissione per il controllo della spesa pubblica presso il ministero del Tesoro
Il professor Felice Roberto Pizzuti che ho visto prima il professor Ornello vitali e lo stesso Zammataro ma delle mura giunti alle sei e cinque così ci ha detto
Dal professor Massimo Paci che ha un consiglio d'amministrazione impegnativo ma che potrà essere qui con noi a quell'ora e anche il professor Onofri ha preannunciato che potrà venire e prendere la parola il motivo per il quale abbiamo pensato a questo convegno da questo quaderno e anche quello di riuscire a portare il la riflessione su questo tema un po'al di fuori dal contingente il contingente è stato un po'lo scontro
Economico politico e sociale di questo periodo e si è basato soprattutto sul tema delle pensioni come vedete il quaderno parla delle pensioni ma cerca di fare anche un discorso più complessivo
Se è vero come è vero che noi abbiamo questa peculiarità italiana ma meglio di me lo dirà il professor Zuliani dopo
La nostra spesa sociale come percentuale del PIL nel quale europeo è inferiore come percentuale al quale europeo all'interno la spesa sociale per noi abbiamo sostanzialmente una forte prevalenza anche se le cose sono un po'cambiate in questo periodo
Una forte prevalenza dell'aspetto pensionistico rispetto ad altri
Ricordo una incontro con degli amici britannici che a un certo punto del disco dissero ma dovrai posso welfare e pensioni pensioni pensioni solo pensioni per carità non è riduttivo e pratico in sé ma per dire che abbiamo cercato di allargare il quadro anche proiettandolo sulle novità che ci aspettano
In questo ventunesimo secolo al mutamento delle forme di lavoro e tuttavia al di là del fatto appunto che c'è stato il tema pensionistico come elemento scottante della vicenda ed in particolare il problema dell'impegno preso col sindacato questo è un tema di cui non si parla fino al due mila uno altri dicevano il governo ricattato dal sindacato deve trattarne prima
In qualche modo il tempo ha fatto drizzare il problema perché essendo noi oggi nell'ottobre del due mila e non credo che ci sia litigarsi sul ma del due mila uno
Il tema verrà affrontato nel due mila uno ma credo che sia molto importante cominciare fin d'ora in una sede come quella di oggi è una serie distesa una serie tranquilla voglio dire
A cominciare a vedere che cosa può succedere nel due mila uno e quali possano essere le forme il modo in cui il tema possa essere affrontato e chi vi parla naturalmente altri possono avere altri tema chi vi parla è fermamente convinto che appunto va mantenuto l'impegno col sindacato di discutere nel due mila uno le peraltro idea che abbiamo di comincia a discutere fin d'ora va detto rispetto a questo quaderno già si situa sotto un diverso segnale allora si poteva pensare e anzi in parte ci si lamentava ad un tasso di crescita dell'economia italiana
Ma Zuliani mi correggerà poi dell'uno e mezzo due per cento
Oggi noi possiamo pensare per quest'anno ma anche per petrolio permettendo anche per gli anni prossimi ad un tasso di crescita del tre quattro per cento
E naturalmente questo consente di affrontare una verifica di questo genere in termini più agevoli del passato in termini meno drammatici del passato
Naturalmente questo non significa che non sia in atto fenomeni strutturali validi a febbraio come validi oggi in particolare il l'invecchiamento della popolazione esistente qui a bere troverete il saggio del professor Livi Bacci del demografo credo da tutti conosciuto
E quindi questo significa anche il problema dell'estensione del sistema contributivo pro-rata questo in particolare potrebbe essere un elemento di attualità voi sapete che dal primo gennaio è stato un sistema di opzione
Questo sistema anche elementi di iniquità indubbiamente se questo potrebbe essere un elementi che potrebbero far discutere ma certamente questo tema è questo problema rimane
Tuttavia il quadro è senza dubbio migliore di quello preventivato
Ed in tal senso
In un quadro di questo genere voi vedrete che quando si parla in questo come del febbraio un po'l'asso della manica che molti tirano fuori diciamo il momento risolutore di un momento che sembrava abbastanza drammatico è la previdenza integrativa il Tfr
Rispetto all'ora a febbraio il tema e poi di fatto scomparsa si è inabissato ma proprio recentemente il tema è stato ripresentato dalla Confindustria sia pure nel quadro di un trittico di problemi che non riguarda soltanto il TFR ma riguardano altri temi come il sommerso allora una prima provocazione del nostro incontro di oggi innanzitutto al dottor Guidi certamente ma anche a Guglielmo Epifani eh
Perché questo tema oggi torna fuori in che termini orna fuori è un discorso che può sbucare a risultati concreti a breve o meno credo che questo sia un elemento di attualizzazione del nostro discorso che vorremmo assolutamente porre al centro del nostro dibattito
Poi credo che dobbiamo dirigere uno sguardo
E se vogliamo totalmente fare un discorso di prossima legislatura sulla necessità di tutelare anche nuove forme di lavoro nostro un sistema nato per lavoro dipendente che pensava di avere una certa stabilità di lungo periodo nel far oggi siamo di fronte a fu al cresce di forme nuove c'è anche un neologismo poco col no come si chiama forme di collaborazione
Se voleva continuativa come colorazione consigliere coordinata e continuativa ma anch'io e cioè i portaborse i miei che sono co.co.co. quindi sono con in questo senso
E soprattutto l'idea che la mobilità da un posto all'altro per i giovani può richiedere può richiedere speriamo che li richiedeva può richiedere periodi anche di disoccupazione di vuoto fra un'occupazione e l'altro
Rispetto al quale il nostro sistema assistenziale assolutamente sprovvisto di di capacità di sostegno perché mi in Italia l'indennità di disoccupazione non ha certo avuto nel nelle dimensione quantitativa e qualitativa degli altri paesi
Come è noto da noi la cassa integrazione a regnare sovrana e a fare diciamo così l'intervento in questo campo però credo che se si noi vogliamo svolge il nostro sguardo in prospettiva in prospettiva anche di lungo periodo questo tema di che cosa succederà di questi giovani che pensioni potranno avere in un domani
Quale sostegno farlo con altro credo che sia un tema veramente di grandissimo di grandissimo rilievo
In questo senso mi lego anche alla tematica del TFR presentata prima
Come possono avere in come possono avere accesso a questi giovani anche la previdenza integrativa in assenza dei presupposti che potrebbero legittimata da un lato e dall'altro lato quale può essere appunto un problema di disoccupazione nel frattempo nel frattempo ci sono problemi
è una vecchia rivendicazione però diciamo così credo che poi passerà sopra sulla sua esperienza quindi ne parlerà certamente meglio di me
Ma si deve arrivare a separare nettamente completamente le forme di assistenza più o meno mascherato alla previdenza diciamo Rita io non faccio nomi diciamo il peccato ma non il peccatore ma ogni tanto un in qualche modo un un barile mi sovrabbondanti
Viene nuovamente scaricato su di prepensionamenti e questo è da vedere se sia effettivamente pensionistico se sia sistema assistenziale anche se certamente a vista politico dobbiamo farcene carico quindi l'idea e che forse questa è un'occasione per ridisegnare complessivamente il sistema italiano dell'assistenza degli ammortizzatori sociali
Intendiamoci
Anche in Italia si cercano di fare proposte
Qui io mi scuseranno i nostri ospiti ho avuto un po'in politica per esempio la massiccia riduzione di tasse che propone Berlusconi non potrebbe non avere riflessi una massiccia diminuzione dei servizi sociali in questo senso il nostro dibattito sta molto internazionalizzati
Io sono stato alla quello invitato alla convention del partito democratico a Los Angeles
Lì chiarissima l'alternativa l'avete visto vista nel dibattito televisivo tra Gore e Bush Junior
è chiarissima l'alternativa fra un forte sgravio fiscale proposto dai repubblicani
E invece la alternativa dei Democratici di utilizzare al meglio una grossa parte del surplus di questa grande prodotti di questa grande incremento del prodotto che gli Stati Uniti hanno saputo registrare di utilizzarne almeno in parte per includere in un sistema di welfare strati di popolazione che linee sono drammaticamente esclusi molto più scusi naturalmente che in Italia e la situazione peculiare
Però è interessante vedere che la tipologia
Di atteggiamento non è fra Europa e Stati Uniti si sta su questi temi in qualche modo avvicinando cioè a dire le discriminanti politiche anche se non sono del tutto simili però tendono in qualche modo ad avere degli elementi in comune
Noi non non siamo su questi idea cioè di togliesse di mezzo il welfare ma siamo sull'idea però di razionalizzarlo di riformarlo di adeguata onorata del lavoro
Può essere banale dire queste cose ma insomma giusto dirle un buon welfare a un sostegno allo sviluppo economico welfare di carattere assistenzialistico è un peso sullo sviluppo ne siamo convinti compongo F. possa essere un momento di sostegno per lo sviluppo economico
Non c'è del resto vi sono regioni non so adesso come con quindici separa l'Appennino ma insomma ci sono regioni tutto sommato di essere anche a volte neanche per Forte dei Marmi facevano i toscani aprendo siamo abbastanza orgogliosi del fatto che la nostra miniera di imprenditorialità e molto vasta si formano tante tante nuove impresa sia che prenda la forma territoriale sia nella forma artigianale però questo non è in contrasto con altissimo un alto tenore di servizi sociali o conforta il senso della Chambre senza fare adesso del regionalismo ma comunque credo che sia un paradigma di questo che vogliamo dire certo questo sì è una linea che si può sostenere si si sa per tempo intraprendere appunto queste verifiche troverete in questo quaderno la gobba del due mila sei tutte queste belle cose che ormai fanno parte dell'armamentario corrente
E quindi il tentativo che in sintesi cerchiamo di fare quello
Di affrontare i problemi che verranno affrontati nel due mila uno che certamente sono indifferibili ma cerca di affrontare nel quale la modernizzazione più generale del sistema di una sola lezione di trazione una così da di renderlo anche più giusto
Avete visto che nonostante che io sia un politico immerso fino in fondo nero
Abbiamo cercato di dare a questo quaderno grazie all'aiuto il professor Zuliani è questo quaderno non sarebbe mai stato realizzato senza l'aiuto del professor Zuliani anche una caratteristica di riflessione di lungo periodo di non di non bruciarlo diciamo così sulla attualità
Questo è l'intento speriamo che possa essere effettivamente fecondo per delle riflessioni anche di carattere operativo
Questa almeno è stata l'intenzione della direzione della rivista e con queste iniziamo un cammino di presentazioni che ci porterà anche la facoltà di Economia e commercio a Firenze vero Sandro cioè a dire vedere se questo testo possa essere un momento di dibattiti riflessione più approfondito di quello che non è stato nel passato
Ma dicevo prima
Che senza l'apporto del professor Alberto Zuliani anche dei suoi collaboratori non saremo riusciti a realizzare un testo credo di questa serietà perché testo potrà essere più o meno contestato ma credo che si possa oggettivamente converge su una forte su serietà su un forte correndo
Di fonti statistiche di di elementi conoscitivi di capacità di offrire a volte anche ricette nuove e anche in un quadro europeo
Pertanto vorrei avrei piacere che queste mie parole introduttive
Trovassero adesso da parte del professor Giuliani duro commento il loro sviluppo e poter dare poi la parola ai nostri ospiti delle parti sociali da cui ci aspettiamo anche cose nuove un elemento di novità anche il rapporto ai temi che sono oggi poste grazie la parola professor Giuliano
Grazie il l'intervento
Dell'Istat al convegno di Firenze anche così nella predisposizione di questi atti che sono raccolti dei Quaderni del Circolo Rosselli deriva da una sottolineatura del tema del convegno di Firenze deve al convegno di Firenze ha un sottotitolo
Il sottotitolo era dai fatti alle politiche e quindi riscatterà
Ovviamente intricata no nel senso che se si parla di fatti si parla anche di formazione no e nell'informazione statistica ovviamente l'Istat si trova
In prima linea
La riflessione che si faceva allora che è rimasta l'attualità e che questo delle pensioni questo del Welfare State
Questo del sistema di protezione sociale è un tema sul quale ne sono stati fatti nel corso degli ultimi anni nel corso degli ultimi cinque sei anni tantissimi interventi non si sono susseguiti interventi e tuttavia il tema è rimasto al centro del dibattito perché tutti gli interventi che si sono fatti sono stati interventi così se si può fare una valutazione neutrale orientati alla soluzione no ed era fatale che questo forse no orientato a soluzione
Ma nessuno di questi ha portato a soluzione no e quindi questo tema questo quest'argomento è rimasto al centro del dibattito
Il dibattito politico ma anche del dibattito culturale anche nel dibattito approfondire
Il quaderno lo testimonia no molti problemi non è che siano risolti son solo evocati son solo delineati no qualche volta si prospettano alcune soluzioni interventi più politici quello di iniziale di Spini
Quello Visco no alcune volte si prospettano delle soluzioni alcune altre volte sì sottolineano problematicità no ma il problema è rimasto fortemente aperti e rimasto tanto Alberto che il che riemerge al meglio alcuni aspetti perché di questi no in uno scorcio di legislatura
Che sarebbe stata considerata preclusiva
Riportare a galla questi argomenti questi erano state sarebbero stati argomenti tabù lo scorso una fine di legislatura e invece questi argomenti riemergono con vigore perché i fatti poi si impongono no e perché
Non si possono esorcizzare questi problemi
A Firenze si metteva in evidenza del quaderno è testimoniato che si debbono fare i conti con alcuni fatti
Il primo fatto gli squilibri demografici
Da noi il problema è fortemente accentuato rispetto a quello che avviene in altri Paesi perché gli squilibri demografici dell'invecchiamento della popolazione sono molto forti
Poi c'è anche il problema della il tasso di attività della popolazione ce ne sono molto a molti altri ma il problema dello squilibrio demografico un problema centrale col quale occorre fare il pubblico
L'altro problema col quale occorre fare i buoni conti ma forse Alessandro Del Petretto se interverrà lo dirà ulteriormente è il consistente livello di debito pubblico
Per quanto possiamo vedere più rose le prospettive dei prossimi anni e questo rimane infatti
L'altro fatte l'adesione al patto di che stabilità e crescita economica dell'Italia insieme agli altri partners europei che impone i vincoli e questo è un altro fatto
E tuttavia se ci muoviamo all'interno della di una linea di insostenibili sesto sostenibilità finanziaria del sistema di welfare è anche vero che sistema welfare si porta dietro
Implicazioni ed Effeti sulla distribuzione personale di redditi implicazioni in termini di equità e e quindi così il problema è molto più carico di
Di implicazioni di quanto può apparire a un esame
Spini diceva un attimo fa alla fine se non andiamo a vedere la spesa il livello di spesa per il sistema di protezione sociale rispetto al PIL
Noi ci collochiamo in modo fortemente allineato a quello che è l'andamento europeo perché siamo sotto in termini di livello di spesa
Poi nella media europea se andiamo a vedere quanto come si comporta la spesa sociale rispetto al PIL in termini di PIL pro-capite no
Capiamo che siamo in linea
Spendiamo per il sistema di sicurezza sociale quello che ci si attende dato il livello di PIL no lo spendiamo di più forse spendiamo qualcosa di meno va il problema è che gran parte di quello che si spende è orientato al sistema pensionistico cioè c'è un è squilibrato interno molto forte
Intendiamoci se poi andiamo ci addentriamo un po'di più
Capiamo che sul sistema pensioni si scarica dell'altro
Spini evocava un attimo fa il problema dei prepensionamenti ma c'è una forte una una certa caratterizzazione di assistenza
Quindi se si facesse di conti in modo più coerente con le classificazioni europee e credo che si faranno nel prossimo futuro forse il problema sarebbe almeno in parte ridimensionato ma rimarrebbe le dedichiamo troppe poche risorse ad altri interventi sociali
Interventi sull'occupazione per dirne uno interventi sulle famiglie interventi sugli affitti da noi problema meno drammatico che non in altri Paesi perché da noi come ben sapete gran parte della popolazione vive in case di proprietà la maggior parte quasi l'ottanta per cento della popolazione vive in case di proprietà quindi questo problema ed hanno il meno drammatico che altrove
Tuttavia non c'è dubbio che ci sia questo squilibrio interno della spesa
Che si tratti di analizzare gli squilibri demografici ma che si tratti di analizzare gli squilibri finanziari ricordiamoci che l'Istituto nazionale di statistica certifica i parametri di Maastricht ogni fine febbraio quindi che si tratti di analizzare qualsiasi tipo di elementi a in intorno al sistema delle prestazioni sociali è certo che la informazione statistica a sostegno della interpretazione dell'analisi dei fatti e possibilmente negli interventi essenziale questo è il motivo per cui distratte sì se si è sentito attratto dalla proposta che veniva dalla Circolo Rosselli ditte
Di fare un po'il punto di fare un po'il quadro della situazione nel convegno di Firenze
L'informazione statistica ha fatto passi rilevanti
Adesso non c'è ancora Massimo pare ma un accordo di collaborazione fra INPS Istat ha provocato un salto di qualità formidabile dell'informazione sul settore
Per dirne soltanto una qualcuno di voi che più addetti ai lavori lo sa bene
Fino a due anni fa si voleva parlare di pensioni
Da due anni a questa parte si può parlare anche di pensionati
Prima si contavano le pensioni pagate e si poteva dire molto su quello ma non si contavano i pensionati quindi non si poteva sapere se un pensionato un beneficiario
Stesse complessivamente bene o male se percepisce una due tre quattro cinque pensioni il coacervo dei redditi o dei trasferimenti che cosa provocasse all'interno della sua famiglia cioè non si volevano sapere molte cose
Che ovviamente qualsiasi intervento si fosse fatto lo si sarebbe fatto forti delle informazioni sulle pensioni che era distorcente rispetto ad esempio all'impatto sociale
Dell'intervento
E allora si è fatto un salto di qualità veramente formidabile sul piano della informazione relativa relativa a questo sistema molto di più e si farà
Tanto perché l'Istat è stata partner soggetto attivo nella ridefinizione della classificazione europea
La classificazione armonizzate europea
Consente di porre a corretto confronto situazioni che oggi si pongono a confronto
Dimenticando qualche volta che le situazioni sono intimamente differenti e che quindi il confronto può essere fatto entro limiti
Uno dovrebbe mai dimenticare quando fa i confronti internazionali che quelli sono sottoposti alla parità di circostanze relativamente ai sistemi istituzionali poiché questo per il sistema due nel fare assolutamente non vero i confronti sono confronti sempre da fare con le pinze il fatto di portare tutti questi confronti a omogeneità dal punto di vista del definizioni delle classificazioni delle nomenclature comporta un formidabile salto di qualità nella in termini comparativi
Quindi salto di qualità all'interno per la produzione di maggiori informazioni salto di qualità all'esterno per la migliore comparabilità
Perché l'intento che con la produzione di informazione
Vogliamo perseguire è di poter valutare gli effetti macroeconomici
Credo che sia rilevantissimo questo problema di poter analizzare il funzionamento del sistema l'organizzazione il funzionamento del sistema
Di poter costruire un sistema di monitoraggio quando si andrà alla valutazione nel due mila due mila uno alla valutazione sembra elementi per il monitoraggio delle prestazioni dei beneficiari saranno essenziali per vedere che cosa succede soltanto il sistema di compatibilità madre economica ma anche un sistema di valutazione dell'equità no di valutazione degli effetti redistributivi o degli Effetti sugli effetti redistributivi
Per quanto ci riguarda ma anche la possibilità di fare simulazioni degli effettivi politiche che so ovviamente molto importante noi questi dati li mettiamo anche a disposizione in modo tale che la simulazione degli effetti di Pollini che possa esser fatta da chiunque
Soltanto gollista
Perché poi come avviene nei paesi civili anche da noi tutti dovrebbero essere in grado di fare l'assicurazione degli affetti magari anche ottenendo risultati differenti e poi mettendoli a confronto no tuttavia è importante che ci sia una forte disponibilità di informazione in questa direzione
Quindi concludo il mio intervento l'intervento lo concludo dicendo che l'aspettativa
è che avremo sempre maggiore disponibilità di fa no che poi questi riescano a informare bene
Le politiche e a razionalizzare le scelte che si fanno questo non dipende da noi mandò i fatti del sistema onere in misura sempre più basta estesa è sempre meglio approfondite
Grazie al professor Giuliani occorre salutarvi tutti uno per uno ma qualche saluto lo vorrei fare anzitutto a Olga D'Antona che qui con noi che siamo
Onorevole Olivo che allora era sottosegretario al lavoro che ha collaborato con noi a questo testo l'onorevole Carli che è qui presente
E anche il generale Angioni che ci fa piacere avere qui vuol dire che segnale di attenzione verso questa problematica a questo punto entra in campo nostro caro amico nonché compagno
Guglielmo Epifani vice segretario nazionale CGIL che ci dirà a questo punto il suo parere sulle problematiche che abbiamo appena
Esentare
Ma dunque nuovi
Mi pare ma intanto voglio dare una valutazione del lavoro del libro mi pare che sia una lavoro ben fatto anche molto equilibrato e c'è bisogno di avere elementi equilibrati di giudizio perché su queste materie
C'è spesso la tendenza a usare in maniera un po'troppo semplificata sia la la dimensione dei fatti sia la dimensione degli interessi
Noi assistiamo di volta in volta ondate tumultuose dei grandi mezzi d'informazione in modo particolare mi dispiace dirlo qui all'amico Guidi insomma
I parti consistenti del mondo imprenditoriale che grida a mesi alterni e all'allarme al fatto che siamo in presenza di una catastrofe annunciata
Poi però un po'tutto rientra sott'acqua e poi riemerge insomma c'è una somma di interessi dietro questa questione che fa talvolta a torto con i dati di fatto
I dati di fatto ci dicono sostanzialmente invece tre cose la prima che c'è un problema naturalmente di equilibro della spesa previdenziale in Italia e in Europa
C'era eccetera
Questo consiste nel fatto che allungandosi in maniera molto vertiginosa
La durata del tempo di vita e non essendo accompagnata almeno in fase strutturali lunghe con tassi di sviluppo e di crescita dell'occupazione molto consistenti si tendono nel tempo
Allora vere diciamo tra entrate e uscite del sistema previdenziale dei degli scostamenti crescente
Secondo
Si è cercato di intervenire su questi scostamenti ora da questo punto di vista l'Italia non è l'ultima e la prima
Non c'è stato nessun Paese europeo e difficile contestarlo che negli ultimi dieci anni ha prodotto la mole degli interventi di riforma che si son fatti in Italia
Non abbiamo prodotto un primo grosso intervento di riforma non a caso contemporaneo alla finanziaria del governo Amato del novantadue quello stesso accordo produsse due decreti legislativi del novantatré e del novantaquattro rifacemmo raccordo con Dini nel novantacinque due altri accordi decreti con Prodi novantasei novantasette
Non abbiamo avuto otto interventi legislativi nel corso del decennio
Apro qui una parentesi per dire che quando ogni tanto leggo anche sul giornale di Confindustria vedete la Germania come sta affrontando la questione delle pensioni io induco sempre a qualche cautela
Per due motivi prima perché gli altri ne parlano e allo stato non hanno fatto ancora assolutamente nulla Tanzi sono mesi e mesi che ne parlano ma né la Francia né la Germania lo Stato hanno risolto alcunché
Poi mi permetto sempre di guardare alla discussione di merito degli altri perché ad esempio in Germania ci sono due questioni che sono esattamente opposte a quelle ad esempio che Confindustria cavalca
C'è ad esempio l'idea di rafforzare i fondi chiusi rispetto ai fondi aperti allora non si può dire guardiamo la Germania dove si fa esattamente il contrario di quello che dice il mondo delle imprese italiane e contemporaneamente si riparla di agganciare la dinamica delle pensioni e salari
Esattamente diciamo una cosa che noi in qualche misura abbiamo tolto nel novantadue quindi bisogna sempre lo dico solo per prudenza stiamo attenti quando si guarda gli altri perché nel guardare gli altri talvolta si possono fare degli errori
Io penso che il processo di riforma di questi otto anni sia stato un processo importante
Non mi stupisce che sia stato fatto a piccoli passi
Perché senza i piccoli tassi nessuno era in grado di riformare il sistema italiano perché il sistema italiano prodotto nel tempo è una somma di privilegi dei corporativismi di iniquità di difese di meccanismi che andava piano piano riformato
Qui non è che c'è qualcuno dice io ero da un'altra parte c'è una responsabilità collettiva perché non c'era nessun bisogno a metà degli alla fino agli anni sessanta di portare l'età di pensionamento dei pubblici dipendenti a quindici anni
Non era scritta da nessuna parte non c'era nessun catalogo eppure ci fu un governo che lo fece
C'è qualcuno che protestò
Diciamo la verità non è che
E in parte dalla storia del Paese
I privilegi che in parte ancora sopravvivono sono privilegi di una cultura molto legata all'interesse di categoria o altro
Quindi somma questa è la storia del nostro sistema di pensione in parte del nostro sistema di welfare si può e si deve guardare criticamente a questa storia ma a patto che qualcuno non si metta fuori
Perché dentro questa storia con responsabilità diverse ci siamo un po'tutti
Quando si parla di esempio dello squilibrio della delle previdenza per i lavoratori agricoli
Quello squilibrio parla esattamente di una questione sociale che un blocco sociale di un sistema politico non è che c'era scritta da qualche parte che bisognasse finanziare in questo modo i contadini poveri italiani eppure così si è fatto è stato un pezzo della storia di questo Paese e potrei continuare su questo
L'importanza della riforma del decennio qual è stata che abbiamo provato a fare due operazioni gigantesche
Rendere il sistema pensionistico italiano un po'più giusto un po'più equo in con meno privilegi interni
Di renderlo un po'più efficiente rispetto ai nuovi problemi della questione sociale di oggi dal sistema delle imprese alle caratteristiche del mercato del lavoro alle tendenze dello sviluppo
E contemporaneamente di cercare di stabilizzare la crescita della spesa che senza interventi sarebbe stata naturalmente molto forte
Tenete presente che quando i sistemi non sono in equilibrio vale per questo sistema ma vale per tutti i sistemi se un sistema non è in equilibrio e per ogni lira che si versa si riceve più di quello che si versa quando gli scostamenti finanziari si fanno rilevanti vuol dire che il tasso di iniquità del sistema è più alto
E quindi paradossalmente nel momento in cui abbiamo ricondotto la crescita della spesa entro limiti accettabili
è abbastanza in linea con la crescita del PIL e abbiamo inserito elementi di equità dei lager
Noi abbiamo fatto due volte un'operazione di equità
Abbiamo ridotto la dispersione dell'ineguaglianza nel rapporto tra prestazioni e diciamo conto ai soldi che si riceverà e contemporaneamente abbiamo un po'ridotto le distanze tra nel mondo del lavoro
Una volta i pubblici avevano trattamento i privati un altro trattamento oggi non è più questo una volta avevamo molti privilegi di nicchia una parte di questi sono rimasti in mano a parte sono stati sicuramente superati
Io tutto questo penso che vada guardato con apprezzamento
Giudico che guardare a questa storia sia pure faticosa complessa graduale di superamento delle difficoltà storiche il nostro sistema previdenziale in maniera negativa vuol dire fare torto al lavoro che si fa
E soprattutto vuol dire non costruire nulla per quanto riguarda il futuro e vero che rimango nel problema
Secondo me continua a restare un problema
Molto demagogico ma è anche altrettanto vero non l'abbiamo una caratteristica che non ha nessun sistema previdenziale al mondo
Noi siamo il sistema che paga le pensioni più basse le pensioni più alte non c'è da nessuna parte cioè pensioni pubbliche di trenta quaranta cinquanta milioni a
E pensioni al minimo di settecento mila lire al mese non ce l'ha nessun Paese ce l'abbiamo solo noi
Ci si domanderà come e commessi
Perché ad esempio noi
CGIL eravamo contrari a togliere il tetto ma tutta l'opinione prevalente mente l'opinione pubblica a partire da quella più moderata disse no per carità il tetto iniquo va tolto ma non può allo stesso giornale che ha fatto la campagna contro l'abolizione del tetto poi fare la campagna scandalistica sulle pensioni d'oro
Nel senso proprio da un fare noi ma non lo può fare con lo stesso ambiente politico-mediatico che in realtà era a favore e giudicava diciamo il tetto i superamenti del limite del tetto come una road veniva qui c'è qualcuno che non può avere due vesti in questa commedia
Non si poi giorni alterni sostenere una cosa e dopo cinque anni la tesi opposta bisogna avere una qualche coerenza di fondo si abbiamo questa situazione di pensioni pubbliche a quaranta milioni al mese è perché è stato superato il tetto
Ma qualcuno l'ha voluto
Qualcuno diciamo ha fatto una campagna culturale attorno a questo non si può oggi dire lo scandalo
Non è lo scandalo l'hai voluto se mai lo dico io le dicono scandalo perché un sistema pubblico tutto sommato una volta che da anche pensioni alte non necessariamente deve aver pensioni diciamo a quel livello e contemporaneamente abbiamo pensioni minime basse
E queste pensioni minime basse rappresentano anche nella finanziaria di oggi è un problema
Perché è difficile spiegare
A chi ha settecento mila lire al mese che è una finanziaria che da ventotto mila miliardi e da bene e da molti dati quasi tutti non dà nulla quelli che non hanno meno
C'è qualcosa diciamo che va corretto perché se no nel senso comune anche nel mio buon senso mi pare che c'è qualcosa che non vada quindi dicevo c'è questo squilibrio
Ci sono ancora diciamo degli squilibri evidenti perché è un giovane in fondo che viene assunto dei per vere il sistema contributivo per tutta la vita e uno un po'più adulto invece sta un po'meglio
E vero il giovane lo abbiamo spiegato a tempo di farsi una previdenza integrativa il lavoratore un po'più adulto no
Ho capito
Però lavoratore un po'più adulto che ancora quindici anni per andare in pensione c'era lo stesso il tempo di farsi una previdenza integrativa possibile che non si possa diciamo quando sarà nella verifica affrontare questo tema io credo che si possano quando lo abbiamo fatto le nostre riforme abbiamo elevato il minimo per avere la pensione e qui ci sono persone che pagano diciotto anni di contributo magari fanno lavori saltuari specie le donne specie lavori stagionali ed è non riescono a mettere assieme vent'anni di contributi sono diciotto quindici anni di contributi diciamo dati alla solidarietà generale ma anche qui è un po'strana che dia la solidarietà generale chi ha meno
Cioè qualche cosa di una scelta pure necessario però qualche problema di iniquità diciamo lo chiamo c'è questa questione dei prepensionamenti che noi diciamo facciamola finita però ogni tanto ritornano io non so perché il Messaggero deve mettere in cassa integrazione in prepensionamento ottanta poligrafici in queste ore ed è un giornale che piano risolti
Perché io capisco che il Poligrafico è contento ma quando noi facemmo la legge e la feci anch'io sul pensionamento dei poligrafici cinque sette anni era fatta perché c'erano e nuove tecnologie
Ormai il passaggio dal piombo alle tecnologie informatiche passato quindici anni fa perché rimane una norma che fa solo un favore alle imprese e mi mettevo il tipografo a quarant'anni in pensione e giusto io dico di no
Allora se vogliamo diciamo metter le mani e queste somme questioni invece noi leggiamo no cioè i costi che scoppiano ci sono le pensioni d'anzianità si parla di cose diciamo che non sono esattamente quelle che secondo
Bisogna
Allora cosa si deve e si può fare
Intanto
Noi abbiamo un vero problema che ci rimane aperto anche questo sta un po'con l'attualità politica sindacato quello relativo alla previdenza complementare
Perché se si vuole mantenere nel tempo
Un sistema fondato sul pilastro pubblico ripartizione e un pilastro di natura privatistico ad accumulazione a capitalizzazione
E c'è bisogno di sviluppare questo pilastro cui e non c'è niente da fare non si sviluppa se non ci sono agevolazioni se non c'è l'uso del TFR se contemporaneamente se non si creano le condizioni per sviluppare
Allora noi abbiamo secondo me l'esigenza di risolvere questo problema
Quando il governo presentò un disegno di legge in parlamento ci furono opinioni diverse non eravamo d'accordo la Cisl almeno Confindustria contraria
E si disse allora ricordo bene Confindustria disse no in materia che deve stare al rapporto tra le parti
Va bene
Ma se deve stare al rapporto tra le parti vuol dire che diciamo assieme al Governo per cortesia afferma il provvedimento legislativo
Governo e parti si mettono intorno a un tavolo e discutono
Ma di che cosa devono discutere se il problema il Tfr discutono il TFR
Non è che aveva detto allora Confindustria il problema e le parti solo se accanto al TFR discutiamo di emersione di robe eccetera eccetera
Confindustria può dire voglio trattare di Tfr anche di questo
Però non può arrivare a dire solo se c'è arresto parlo di TFR perché il problema della previdenza integrativa non è un grazioso omaggio alle organizzazioni sindacali
Cioè non si deve concepire che risolvere questo problema è qualcosa che va a vantaggio dei lavoratori o del sindacato
Io quando leggo sui giornali che i fondi pensione privata sono qualcosa del sindacato e scomposta Rana dico ma come sono fondi decisi insieme tra noi
E l'associazione di Confindustria li presiedevano quasi tutti presidente di espressione confindustriale e perché sono fondi del sindacato
Saranno fondi del sindacato e dell'impresa del sindacato e del di categoria dell'associazione confindustriale
Ma non è che va a vantaggio dei lavoratori e qualcosa che va a vantaggio nei confronti di un'idea di sviluppo dell'accumulazione del risparmio
Che ritorna l'impresa attraverso i gestori della mia intermediazione finanziaria
Quindi è qualcosa che alimenta il sistema che porta Investimenti per questa strada porta sviluppo e se porta investimenti sviluppo mente rendimenti e porterà nel futuro
A che un lavoratore che avrà meno di pensione pubblica potrebbe una parte di prevenzione privati e avere un futuro costruito su questi due pilastri
Non è qualcosa che parla alle ragioni o al portafoglio del mondo del lavoro e qualcosa che parla le ragioni e gli interessi del sistema Paese così va correttamente
Posta la questione ma se correttamente posta così la questione
Perché non ci si siede a un tavolo e proviamo a vedere se su queste materie siamo d'accordo non siamo d'accordo fino a dove siamo d'accordo come si può fare a risolvere questi problemi
Quando arriveremo al primo gennaio in virtù della normativa fiscale che fu definimmo a quel tempo col ministro Visco e avviene in Paesi in Italia è una cosa strana
Che se io sono un lavoratore autonomo e destina mia Investimenti alla previdenza integrativa anche individuale o dei vantaggi fiscali fortissimo se sono un lavoratore dipendente non posso fare
Si crea una situazione un po'paradossale per cui di fronte a un'opportunità di incentivazione fiscale c'è chi ne può godere e cerchino nel poco vere
Per questo diciamo prima del trentuno dicembre converrebbe risolverlo il problema del Tfr il problema della destinazione verso i fondi pensione
In modo tale che risolviamo questo problema e quando si arriverà alla verifica delle pensioni nel due mila uno quando sarà prima o dopo le elezioni con questo con un altro governo
Saremo in condizioni di partire avendo completato questo ulteriore elemento di riforma che se c'è facilita il confronto anche per il futuro se non c'è secondo me ma non solo secondo me secondo logica renderà quel confronto più difficile
Conviene risolverlo questo problema in questi due o tre mesi io penso di sì
Conviene porre altri ostacoli io penso di no ma non perché il sindacato non voglio discutere di altre forme di flessibilità non è questo il punto
Ma che lo scambio non ha senso e non ha senso per il motivo che dicevo prima perché questa è una riforma che riguarda il futuro del Paese
Poi non è che i lavoratori son così contenti di prendere il Tfr di destinarlo chissà dove
Perché il come cent'conservatorismo c'è anche un conservatorismo delle abitudini del mondo del lavoro quindi bisogna fare un'operazione equilibrata
In cui quello che si costruisce va con attenzione spiegato serve a costruire un un vantaggio per tutti nel futuro per l'impresa
Perché se oggi perdono qualcosa di accantonamento e di convenienza finanziaria
Potranno essere agevolati in altro senso nel futuro aprire ritorni sul Progetto ulteriori investimenti
E sul lavoratore che magari può rinunciare oggi a un pezzo di accumulazione del Tfr avere domani per una seconda parte di previdenza integrativa importante
Per il semplice fatto che con questo innalzamento dell'età demografica dell'età della spettanze della speranza di vita diventa comunque un riferimento per se stesso in sostanza e concludo
L'idea che noi dobbiamo avere nel futuro un sistema in cui le pensioni sono tante i pensionati pagato poco e gli oneri crescenti è un sistema che non ci porta da nessuna parte
Noi dobbiamo avere per il futuro un sistema che sta in equilibrio non esiste una parte pubblica in equilibrio una parte privata
Io dico soprattutto di natura contrattualistica ma anche individuale naturalmente che serva è integrare questo tipo di pensione
Se facciamo questo allora diciamo il futuro lo vedo meno e daremmo soprattutto conclusione positiva ha un lavoro fatto da otto
Grazie
Grazie così amalfitani avete visto che arrivato il professor Paolo Onofri vorrei salutare due consiglieri per il lavoro e l'ambasciata cinese e dall'ambasciata spagnola che sono qui con noi e adesso la parola al dottor Guidalberto ma
Della
Lei presenta per intanto Epifani come amico e compagno amico compaiano posa pretendono dall'amena micologo reagiva altrimenti parte svantaggiato top ridotte
Ma io indemoniate come sempre mi trovo a partecipare a questi incontri con parecchie cose molto importanti che i miei uffici hanno preparato ma che di solito non utilizzo mai perché poi parlando quasi mai per primo gli stimoli che mi vengono mi portano a dimenticarli comunque vi lascerò per i posteri
Vorrei dire partire subito da una prima considerazione
Né Confindustria né io personalmente né
Nessuno di coloro che io conosco che fa il mestiere c'era né con le pensioni né per pensionati
Io circa mille persone in Italia o aziende di vecchia tradizione storica
E sono purtroppo convinto che il processo di ristrutturazione nel nostro sistema imprenditoriale non sia completato
Io faccio parte della old economy Londra New Economy ma devo dirvi che vedo tutti i giorni la straordinaria accelerazione ai fattori del cambiamento che stanno entrando nelle mie aziende nelle aziende di tutti
A seguito dell'introduzione Antella questo nuovo tipo di economie quindi è chiaro che avendo personale femminile soprattutto e questo credo che sia una delle cose di cui sono in carbonio
Però
In gran parte a cavallo dei quarantasette cinquantadue anni ha scarsa professionalità scarsa scolarità io sento profondamente questo problema
E credo che gran parte dei miei colleghi lo sa quindi se ci
In dove volete che dice che provveda ai problemi che noi abbiamo per il debito pubblico se volete che portiamo le pensioni a quarantacinque anni io sono tra coloro che va a firmare domattina
Ecco però fatta questa premessa abbinate troviamo qualcuno se vogliamo mantenere quello che abbiamo via Vetere qualcuno che paga
Quando io sento fare i confronti con la Germania eccetera ecco io credo che non sfugga a nessuno che qui c'è il professor Paolo no perché potrà poi correggermi se minerario
Mi sembra che lo stock di debito pubblico nostro sia a cavallo dei due milioni cinquecentoquaranta mila miliardi miliardo più miliardo me credo se non mi sbaglio
Credo che ogni punto quando si riuniscono per signori delle banche della Banca europea
Costi per lo Stato italiano solo per la revisione dei taxi ogni punto circa venticinque mila miliardi
Noi siamo che torno a dire un'altra cosa che io credo che comincia a essere sbagliata
Io non faccio nessun distinguo Epifani io non credo che ci sia stato qualcuno che nel passato ha fatto delle cose ben fatte e altri no parlo dei macrosettori io credo che chi abbiamo tutti la responsabilità di questa situazione
Io credo che questi due milioni cinquecento mila miliardi di debito pubblico sino al risultato di una gestione
Dell'azienda paese fatte in un certo modo cioè questo Paese ha vissuto per molti anni del venti o trenta per cento al di sopra delle sue possibilità indebitandosi adesso qualcuno deve pagare il conto questo il punto
Quando mi si viene a dire che i consumi interni non riprendono la ragione fondamentale per cui non riprendono oltre la sfiducia nel futuro che purtroppo il cambiamento provoca fisiologicamente in tutte le strutture organizzate in tutte le strutture sociali è che il bottino sono più pagate venti quindici venti per cento
Io ho un mio autista quando è venuto come quindici anni fa ha venduto la licenza di piazza e la macchina l'automobile appello centocinquanta centosessanta miliardi
Quindici anni fa portava a casa netto esente da tasse e anonimo dai quindici ai venti milioni all'anno
Senza asseconda l'andamento del rendimento dei Bot e CCT oggi ricomincia a prendere un po'di più e questo è un sintomo preoccupante secondo però fino alcuni mesi fa portava a casa tre o quattro milioni la differenza fra tre o quattro milioni e venti diciotto e i venti milioni sono quelli che erano che non vanno più ai consumi pubblici
Non sono certo io che pensa che questo posso poteva continuare assolutamente però voglio dire qual era in vantaggio nostro
Valutazione infrazione debito fu
Si diceva nel mio ambiente chi arriva ad avere più di mille mille cinquecento persone mille miliardi di debito e e tranquillo come se guadagnasse meno Emilia perché c'era la Gepi c'era lì ieri
Il posto di lavoro per tutti questa era
Questo è il mondo che noi abbiamo creato tutti insieme
Oggi dobbiamo fare i conti con questo quando noi parliamo di pensione Epifani prevale pensioni perché io non credo che possiamo continuare ad avere situazioni per cui io indipendente a Bologna che mi costa mediamente cinquantadue milioni all'anno intasca netto si mette un milione sento mio nero io non credo che possiamo continuare
Se voi mi dite che invece possiamo continuare a farlo mi va benissimo
E quando si dice che abbiamo raggiunto risultati fantastici e sono convinto che se si valuta il punto da cui siamo partiti abbiamo raggiunto risultati tanta ma signorine io non credo che siamo né oggi né siamo stati ne saremo domani nella fase di distribuire le medaglie
Allora uno si danno medaglie perché ha fatto questo all'altro il diploma per la medaglia
Io credo che
Dobbiamo trovare una soluzione a un processo di trasformazione che ormai parzialmente governabile dal nove perché gli strumenti che noi abbiamo sono limitatissimo
Io ho cento un persone in Romania in Romania o ragazzi dai diciotto e i vent'anni che mi costano rispetto alle trentaquattro mila lire a loro di Bologna tre mila e centro
Sono già che cosa mi si dice
Noi non possiamo competere con i paesi dove il costo del lavoro un decimo
Lo dico io lievito qualcuno me lo dica
Però allora io vi posso far vedere che la crescita
Qualitativa
Di capacità parlano quasi tutti l'inglese hanno titolo di scuola media superiore io vi assicuro che sono possibili particolarmente affezionato ai miei dipendenti credo che fare cambio comunque
Un TIR con a rimorchio dal drago fra a Bologna costa due mila cinquecento dollari i prezzi stanno calando perché questi lavorano diciotto ore al giorno
Non lo so stanno calando i prezzi sta aumentando la concorrenza stanno parlando i tre questa è la realtà
Signori o qualcuno anche qui mi si mi dice
Che mi garantisce che continuano a comprare le mie parti Heaney condensatori perché io li faccio a Bologna in un certo modo con tutti i miei bravi ragazzi e non vado a comprare quelli fatti a Prato ci sono grandi aziende italiane
Tra le più grandi aziende italiane che hanno deciso di comprare tutta la componentistica per la misurazione del
Diciamo dei consumi usiamo questo termine generico incide
La crescita qualitativa di questi Paesi è stata drammatica però non voglio continuare su questa cioè onori riusciamo arrivare rapidamente a incidere su quello che il cuneo fiscale e contributivo altrimenti noi non ci sentiamo fuori
Signore non ci stanchiamo fuori noi stiamo siamo su l'orlo di una crisi di competitività drammatica
Sì quest'anno cresceremo del tre per cento il prossimo per quattro posso Manacor quattro
Io vi posso assicurare che partendo da luglio io noto sintomi di raffreddamento del nostro sistema economico estremamente preoccupante
Non sto dicendo che le cose stanno andando male
Perché non voglio essere ascritto tra il meno entrammo tra le Cassandre io dico che sto notando sintomi di raffreddamento io vi dico che dall'inizio dell'anno ad oggi mediamente le aziende manifatturiere italiane
Non sto parlando di quelli che hanno venduto un pezzo l'azienda e poi nei nei dati di Mediobanca risultano col capital gain dell'azienda rispetto al costo storico per cui scatta la fascia dell'utile hanno perso da un punto e mezzo a due punti di di marginalità
Oggi il venti per cento delle o delle aziende che fanno componentistica viene giocato su gare internet che durano venti minuti e c'è tutto il mondo in competizione questa realtà che abbiamo vinto
Allora torni a mentire
Visite nelle pensioni e welfare equilibrato
Non è sufficiente
Noi dobbiamo arrivare la riduzione importante e in fretta
Del costo dello stato della riduzione dalla spesa pubblica e se non mi sbaglio la spesa pubblica in Italia è fatta se ci dimentichiamo le auto blu un po'di cancelleria da pensione alla sanità e lo stipendio del pubblico
Non vogliamo lasciare non vogliamo ridurre pensioni
Trovatemi qualcuno soluzione per cui mettiamo due milioni di impiegati pubblici accanto mi va benissimo non ho problemi
Riduciamo invece le prestazioni per la sanità non lo so queste la spesa pubblica italiana corrente al netto degli interessi del debito pubblico è fatta da queste tre voci il resto come dica dominicani Peanuts
Quando sentivo prima dire da Epifani e convengo con Loris che la Germania sta facendo cose che forse non neanche neanche lontanamente quelle che non abbiamo fatto non so quale sia l'incidenza dello stock di debito pubblico non ricordo più esattamente tedesco io credo proprio non siamo molto lontani dal cinquanta per
Professor Onofri noi siamo tutti contenti ripeto siamo pronti a darvi tutte le medaglie perché siamo al centoquindici per cento mila Mario no signori questo Paese è un Paese che ancora e tecnicamente fallito
Perché se fossimo un'azienda poi ce lo storico pensiero che dice che gli Stati non possono però noi abbiamo debiti più alti del fatturato non conosco nessuna azienda che riesca se non in generazioni se non trova qualcuno che lo sostiene a ripagare e ritrae l'equilibrio l'attuazione del tre questa è la realtà che abbiamo di fronte allora perché noi diciamo
Che siamo i primi a riconoscere la validità dei fondi pensione i fondi pensione sono in tutte le economie avanzate
Il motore dell'investimento il motore investimento predominano anche un'altra caratteristica sono pronto a giugno
Hanno quella caratteristica di investitore paziente come dicono gli americani
Per cui non ne entrano nell'azienda per uscirne dopo due anni o dopo cinque anni ma rimangono accompagna che proprio quello di cui noi abbiamo bisogno
Signori miei il TFR non è qualcosa che le aziende indebitamente trattamenti vorrei che fosse molto chiaro
Noi non siamo trattenendo dei denari dei nostri dipendenti il TFR è una parte dell'architettura della retribuzione che nel corso degli anni segreti questo parere
Mi permetto poi di dire può anche darsi che mi sbagli che aveva due tetti di due caratteristiche fondamentali la Primera di sopperire ai bisogni del dipendente nel momento in cui perdendo il posto di lavoro
E secondo c'è una forma cauzionale quanto
Parlando tra gli addetti ai lavori
Ci sono ancora situazioni nelle quali un dipendente deve pagare alla deriva
Ad esempio quando provo condanno ad esempio quando lascia il posto di lavoro per dimissioni senza dare il preavviso brevi
Quindi voglio nel non stiamo rubando nulla nessuno
Si tratta di una forma di retribuzione che differite nel tempo per cui a determinate scarica non credo che sia neppure pignorabile il TFR se non mi sbaglio non credo se neppure pignorabile per il quinto dello stipendio
Quindi non è nella disponibilità del settanta ne abbiamo detto e credo che sia stato un grande passo avanti ne siamo pronti a dire Couperin
Di mettere a disposizione il TFR per i fondi pensione integrativi anche prima della verifica del settennato
Però riteniamo per i discorsi che facciamo prima che tutto questo non posso prescindere da una rivisitazione critica di quello che noi pensiamo sia il punto fondamentale che il sommerso
Noi fino a che non troveremo soluzioni che garantiscano ai DIPE ai ai piccoli imprenditori di potersi separare da un dipendente con cui non riescono più a lavorare
Per lo meno nella stessa condizione con cui si separò dalla moglie noi non risolviamo questo noi possiamo creare tutte le soluzioni che volete aiutarli nella fase emersione ma se non c'è questo punto nessuna emergenza
E secondo punto che io ritengo forse ancora più importante la crisi di nanismo delle nostre imprese
Noi non possiamo continuare a pensare di competere in un mercato veramente aperto come quello di oggi con aziende che crescono per gemmazione di tredici o di quattordici
Io se volete vi faccio un elenco di dieci o venti miei clienti e fornitori che hanno cento centoventi addetti in sette otto nove dieci aziende fatta dal tredici dipendenti nello stesso capannone con dieci e questo è il modo con cui vogliamo competere
Allora io mi rendo conto che non sono tempi facili
L'articolo diciotto
è una legge ottanta
Io però debbo dire che trovo abbastanza bizzarro che mi si dica no voi di questo non parliamo neppure
Io credo che se non si parla
Se non ci si confronta
Non si trova le soluzioni io sono convinto personalmente accettabile o non accettabile che ci possono essere soluzioni che arrivano lo stesso risultato utilizzando un po'di capacità un po'di tanta
Per cui si possa discutere anche questo non dico prova adesso
La discussione non presuppone necessariamente quando si siede a un tavolo per un contratto non è certa la soluzione positiva
Quindi
Non ce l'abbiamo con le pensioni
Crediamo che occorra uno sforzo particolare per la riduzione della spesa pubblica forte le pensioni fanno parte sono parte determinante dal pelo pull-up a mio personale avviso non è soffice a parte il fatto che non credo che siano in equilibrio
Per lo meno che non lo siano fino al due mila e quarantacinque
Ma non mi interessa io dico non è sufficiente essere dipendente noi dobbiamo ridurre il peso della spesa pubblica copre se noi non riusciremo a fare questo in fretta non correremo dei rischi molto forti grazie
Grazie all'amico Guidalberto Guidi Nico sottolinea in ordine alfabetico abbiamo alcuni degli autori che pena la parola sono carichi sempre poi arriverà professor passibile professor o
No no se ci vuole dire qualcosa
Poi il professor Petretto
O se invece vuol prendere
Pure qui è scientifico in assenza di Amerini Valducci fornello Livi Bacci sole venga venga
Ma
Premetto una cosa non non mi sembra il caso di parlare almeno da parte mia di che ha
Vero spero spero ardentemente ci siano altri momenti per parlarne poi per rendere pubbliche le conclusioni cui si arriverà
Vorrei chiarire alcuni
Alcuni aspetti andando forse un po'a ruota libera soprattutto in relazione alle cose che ho sentito non a quelle che ho sentito arrivando e me ne scuso con un po'di Rita
Sono arrivato
Sentendo parlare di pensioni minime di livello insolitamente basso cose che già avevo nell'orecchio da altri interventi relativi alle pensioni appunto meno ma
Vorrei segnalare questo aspetto il governo non ha ragionato nonostante gli annunci che alle volte sono stati dati non ha ragionato sulle pensioni minime ma ragionato sul reddito dei pensionati il numero delle pensioni minime è cinque milioni e mezzo ma il numero dei pensionati che ricevo hanno pensioni minime e che hanno un reddito da pensione pari al minimo eh circa tre milioni
Di questi tre milioni
Solamente allo stato attuale solamente quattrocentocinquanta mila
Di questi tre milioni di pensionati
Hanno un reddito complessivo
Pari a circa dieci milioni e mezzo inclusa la pensione al minimo o le pensioni al minimo
Perché le pensioni sono almeno all'epoca sotto il minimo alle volte anche per ragione e dovuta al fatto che sono pensioni di
Come si chiama di sopravvivenza superstiti superstiti su pensioni Superti no no non mi riferisco agli assegni sociali stiamo parlando di pensioni contributive invalidità vecchiaia e superstiti
Che cosa ha fatto il Governo ha individuato
Quei pensionati il cui reddito e pari al valore della pensione minima
E ha aumentato la maggiorazione
Sociale pagata su queste pensioni andando a coinvolgere circa un milione un milione duecento mila pensionati ritenendo che di fronte a una scarsità di risorse
Questo fosse il minimo in termini di giustizia distributiva che potesse fare
Solo il reddito in teoria no in teoria dovrebbe quasi impossibile malissimo pubblico credo ma compreso è compreso in teoria anche al reddito dal patrimonio interiore poi
Perché José microfono fra quante radicate
Ma la dichiarazione riguardante i redditi le attività patrimoniali e così come il reddito da attività riguarderanno
Quelle sette
Quindi questa la ragione per cui si è intervenuto su questo se intervenuti su questo punto si può rovesciare il ragionamento
In questi termini
Si è dato un insieme di sgravi fiscali attribuiti in parte attraverso una riduzione di aliquote e in parte attraverso un aumento delle detrazioni fiscali
Ovviamente i
Redditi più bassi che già erano esenti da imposte non ricevono non hanno ricevuto questo
Ma quali sono i redditi più bassi sono redditi all'ottanta per cento dei pensionati quindi torniamo allo stesso insieme di persone che non ricevono la detrazione fiscale ma ricevono la maggiorazione sociale
Come se fosse stata una sorta d'imposta negativa
Come sei attenzione non
Non fra intendiamo non sto dicendo che sia stata introdotta un'imposta negativa ma si è utilizzato lo strumento della maggiorazione sociale per svolgere la stessa funzione mirando alle categorie di percettori di reddito più penalizzati più disabitati e andando ad escludere tutte quelle pensioni al minimo che si associano ad altri redditi elevati
E quindi ogni volta che si parla di pensioni al minimo a mio parere si genera confusione
è meglio parlare di pensionati al minimo
Chiuso questo questo aspetto
Vorrei venire su alcuni alcuni punti che il dottor Guido via sollevati che sono punti
Veramente di una di una sfida più che decennale che abbiamo in parte alle spalle e in parte
Davanti
Io mi auguro che
La impostazione che lei ha seguito nell'esposizione di questi argomenti
Vorrei che fosse non so se posso augurarmi lo sarebbe ingenuo ma vorrei che fosse mantenuta spesso durante la prossima campagna elettorale le avvisaglie
Che ci sono state non sono di questo gene
Non sono di questo genere perché cancellano
Lo sforzo che è stato fatto in questi anni
Noi abbiamo premiamo il il cuneo il cuneo fiscale Cunego tributario e contributivo
Partiamo da un livello ad esempio in Germania di circa ora è un conto che papà RIR un po'complicato ma di circa duecentoventi o due virgola venti a seconda se vogliamo triplicare o no per cento vale a dire il rapporto in Germania fra costo del lavoro
Quindi retribuzione lorda più a oneri sociali a carico del datore di lavoro e retribuzione netta per un lavoratore senza carichi familiari
Che il doppio più qualche cosa cioè e due virgola due volte
Cioè se se fosse settanta alla retribuzione netta è circa centocinquanta cento
Centosessanta il circa centosessanta il costo del lavoro questo è è ciò che accade in Germania in Francia il cuneo è leggermente più basso
è all'incirca due virgola uno due virgola zero otto due virgola zero nove salvo gli ultimissimi cambiamenti annunciati
Che però gravano soprattutto il lavoratore ma comunque riducono comunque
In
Inghilterra
Diciamo anche in Inghilterra perché si ci limitassimo all'Europa continentale sarebbe sleale dal punto di vista è l'argomentazione in Inghilterra il cuneo è una volta e mezzo
Il rapporto tra
La il costo del lavoro e la retribuzione netta
Nel nostro Paese
Il cuneo attualmente attualmente è circa uno virgola novantasei novantasette
E
Con gli interventi prospettati per il per il due mila e trenta cioè da oggi al due mila e trenta questo si riduce di altri almeno due punti e mezzo per quanto riguarda il costo del lavoro e almeno un punto e mezzo per quanto riguarda le imposte a carico del lavoratore quindi riduciamo circa di quattro punti ulteriormente questo rapporto
Rimane un rapporto superiore a uno virgola nove
Anche lo rimarrà anche nel due mila e tre è superiore a uno virgola nove era superiore
Ai due al duecento a al due
Nel mille novecentonovantasei perché non dobbiamo dimenticarci che per arrivare a questo une novantasei novantasette abbiamo fatto diversi passi abolizione dei contributi sanitari e sostituzione con l'Iraq quindi calcolo la differenza non cancello tutti i contributi
Sanitari sic et simpliciter
Abbiamo ridotto tolto di mezzo gli oneri impropri
Abbiamo ridotto la contribuzione le tariffe INAIL e abbiamo ridotto in parte la contribuzione per la maternità il programma
Al due mila e tre è l'abolizione della contribuzione per gli assegni al nucleo familiare e che ci porterebbe in quel contesto
Quindi siamo in una situazione che è intermedia fra un paese come il Regno Unito che ha una struttura del prelievo obbligatorio decisamente diversa dalla nostra
E la struttura più strettamente continentale dove il ruolo delle imposte il ruolo dei contributi è molto elevato perché l'intermediazione pubblica di un certo numero di prestazioni sociali è molto elevata
Troveremmo dei cunei ancora più forte se andassimo verso i Paesi ad alta
Per i Paesi del del Nord
Se consideriamo però il livello assoluto io qui ho calcolato il rapporto se consideriamo il livello assoluto del costo del lavoro
Quello inglese e quello più elevato
E quello che levato perché la sterlina e eccessivamente apprezzata e questo lo riconosciamo tutti potrebbe anche essere eccessivamente apprezzata del quindici venti per cento ma anche se correggiamo
Il
Il costo del lavoro espresso in euro
Del sul mercato inglese otteniamo un risultato che continua ad essere superiore a quello europeo
Tedesco a quello italiano e quello francese
E questo
Perché
Per una ragione è che non dobbiamo dimenticare
Si possono cancellare
Delle funzioni svolte dallo Stato
Si può trasferire tutto il sistema pensionistico al settore privato si può trasferire tutta la sanità al settore privato
Ma il fatto che gli anziani che non lavorano debbano vivere a carico di quelli che lavorano non si può cancellare
Il fatto che
Una parte del reddito che viene prodotto venga destinato ai servizi
Per prestazioni sanitarie intermediati dal mercato e non intermediati dal settore pubblico non si può cancellare
Il che vuol dire che in un qualche modo questo finanziamento anche se avviene tramite il mercato deve avvenire
Ed avviene come risultato della contrattazione di mercato attraverso il livello delle remunerazioni livello delle retribuzioni si riduce si schiaccia fortemente
Idealmente si potrebbe portare a zero se non vi fossero altre prestazioni si schiaccia fortemente il
La differenza fra retribuzione costo del lavoro alzando la retribuzione
Poiché ciascuno dalla propria retribuzione dovrà sul mercato andare a comprare servizi di copertura del rischio della propria anzianità fra quarant'anni
E dovrà andare a comprare servizi sanitari ma allora dove sta la differenza
E dobbiamo concentrarci su qual è la differenza organizzando la intermediazione via il mercato ovvia delle istituzioni sociali la differenza il grado di efficienza di questa spesa
Per cui
è anche ragionevole pensare che in alcuni contesti la sollecitazione di una segmentazione che in parte intermedia questi servizi attraverso il mercato
E in parte l'intermedia attraverso le istituzioni pubbliche Possa portare un maggiore livello di efficienza nello stesso modo questo che ho appena detto può valere sia per il sistema pensionistiche potrebbe valere sia per il
Sistema sanitario nazionale o complessiva di il che vuol dire che se non lavoriamo ai meccanismi di efficienza
Comunque organizzati o attraverso il mercato attraverso le istituzioni pubbliche le cose non cambiano
Sia che interne diamo pubblicamente siete intermediano privatamente perché noi ci ritroviamo certamente gli stessi oneri tra passati dal dagli oneri indiretti ad oneri diretti indubbiamente si può anche argomentare
In modo ulteriore sostenendo che d'accordo le retribuzioni saranno più alte ma se sono determinate sul mercato nel momento in cui
Le condizioni di mercato peggiorano queste peggioreranno le retribuzioni potranno scendere più rapidamente ero crescere meno rapidamente adesso non
Lasciatemi essere Breve usare il si ridurranno anziché cresceranno meno velocemente questo è indubbiamente un un argomento plausibile ma questo
Fa richiama a il problema di quale organizzazione sociale vogliamo dacie di come vogliamo coprire i rischi individuali
Che ciascun affronta nella propria vita Attraverso solo delle forme assicurative individuali oppure anche attraverso la condivisione di questo rischio con a altri che appartengono alla medesima collettività
Quindi tutto tutto questo premesso io credo che la domanda rilevante sia
E questo e qui io mi trovo d'accordo con le preoccupazioni che il dottor Guidi manifestata la domanda rilevante credo che sia quella perché
Noi siamo più facilmente avendo un costo del lavoro che ENI leggermente più basso sia come Cuneo che come livello come livello cogliere decisamente più basso
Sia di quelli inglese che tedesco e francese
Per inciso qualcuno dice che
Nel Regno Unito riesce a pagare spendere di meno di quanto spende in termini di costo del lavoro in Italia questo non è in contraddizione con quello che ha appena detto perché
Ho parlato del livello medio ma questo livello medio in Gran Bretagna
Sì sventagliata su un arco di valori molto più ampio per cui a a qualifiche molto basse è anche possibile che corrisponda un costo del lavoro più basso che in Italia non non lo escludo ma sui valori medi certamente il
Livello italiane più elevato ma allora sei livelli italiano e più basso scusa
Se il livello italiano è più basso degli altri paesi perché noi siamo i primi ad essere colpiti da sciocco che vengono dall'esterno lo siamo stati
Nel corso della crisi del
Del sud est asiatico
E in un certo senso anche adesso
C'è qualche cosa che sta andando in modo diversificato fra noi e gli altri Paesi europei per quanto riguarda il commercio estero qualcosa che nascosto
Diciamo dal polverone della crescita abbastanza accentuata
Nel nel settore delle esportazioni e delle importazioni
Ma in realtà a noi facciamo più fatica di quanto facciano i tedeschi e i francesi attenere le nostre quote di mercato sia di mercato interno rispetto alle importazioni sia di mercato esterno rispetto alle esportazioni
Allora non è il problema della Romania
Questo cioè senza me senz'altro c'è ma lo vediamo chiaramente dove sta nei confronti con la Romania il problema e nei confronti di altri Paesi che hanno le stesse dimensioni del nostro costo del lavoro
E e qui io non ho delle risposte la risposta tradizionale che quella del posizionamento dei nostri settori
Nel delle scusa delle nostre in prese in settori di tipo tradizionale però mi sembra anche un'analisi un po'un po'elementare imposti ematica perché vero sì siamo presenti in in settori tradizionali però in questi settori tradizionali siamo anche nelle nicchie più elevate
E quindi dovremmo essere in grado di
Fruire di rendite di posizione che è ci consentano di difendere le quote di mercato
Io non ho una risposta anzi
La offre il problema la discussione mi domando se in generale noi non cominciamo già a soffrire di un limite di lungo periodo che nasce dal calo dal declino demografico
E che di conseguenza ci impedisce di fare crescere la nostra capacità produttiva così come allo stesso ritmo di espansione del commercio mondiale
Ma è un un sospetto no no delle dell'evidenza empirica riguardo
Perché o troviamo dei contesti nei quali abbiamo delle posizioni di di monopolio delle dei vantaggi competitivi così forti
Che concentrando le risorse su quei vantaggi competitivi riusciamo a attenere
Testa alla crescita del commercio mondiale che negli ultimi anni andato al trattasi di crisi dell'ordine delle otto nove undici per cento nel due mila ora come fa la nostra capacità produttiva crescere a questo ritmo
Dobbiamo avere un tasso di innovazione tecnologica talmente elevato per compensare il fatto che le forze di lavoro pure in presenza di disoccupazione è non non si espandono fisiologicamente tendono a contrarsi la nostra
Popolazione in età da lavoro ha già cominciato a declinare
Quella indigena ma ha già cominciato a declinare da due o tre anni a questa parte
Però capitale non ho delle risposte sono
Grazie
Sandro accenno il dottor veniva replica primo
Un'affermazione
Volevo soltanto aiutare il posto non offre
Poiché qualunque qualunque cosa
Lei ascolterà nei prossimi giorni di critiche o di approvazione
Noi non sottovalutiamo assolutamente il lunghissimo percorso io dico che abbiamo fatto in non sotto le non sottovaluto il lunghissimo percorso che abbiamo fatto col sindacato io sono trentadue anni che faccio stop
Parlare oggi con il sindacato non io non dico più queste cose perché le ritengo ormai patrimonio di tutti parlare sorte quando hai cominciato
Siamo con la qualche cosa però
Professavano offre la riconoscenza non è un sentimento con cui si vincono le elezioni mi permetto di dire solo
O o c'è qualcosa che fa pensare alla gente
Che il futuro sarà meglio nel passato di ieri contenenti non ci si salta fuori
Questa solo per la quinta
Grazie professor Petretto
Io vado Marras
Dall'altro non so come mai siamo nella penombra
Quelle che la sacrestia è rimasta per vestire venendo venendo qua rivedendo un po'il contenuto del libro che è stato presentato
Mi è venuto in mente di riflettere sugli argomenti come un complesso puzzle da da dove poi ricomporre con un minimo di coerenza nel libro sono individuati una serie di pezzi che compongono questo puzzle tutto il gioco allocativo così complicato che il problema di riassetto del Welfare e li possiamo rapidamente mettere in poi insieme a questi pezzi
E non tutti sono condivisi forse dopo interviene presidente Pizzuti uno di questi almeno non lo non lo condivide i pezzi possono essere queste la spesa pensionistica in Italia è elevata diciamo così sia nel breve che nel lungo periodo
Però non ha una una tendenza esplosiva sostanzialmente tranne il problema della gobba che si prese
Secondo pezzo la spesa pensionistica dovrebbe comunque essere ridotta a favore di altri settori come gli ammortizzatori sociali e l'assistenza che si trova in una posizione diciamo di debolezza rispetto a queste la questione
Altro pezzo la spesa complessiva per il welfare l'Italia non è troppo elevata e potrebbe mantenere questi livelli in futuro senza generare problemi di sostenibilità Welfare nel suo complesso
Altro pezzo l'attuale sistema pensionistico è più generoso per le generazioni anziane pensionati e lavoratori attivi che non per i giovani attivi o in cerca di lavoro
Perché ancora il regime pensionistico pubblico obbligatorio dovrebbe essere uniforme per tutti gli assicurati siano essi lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi cioè nel senso di omogeneizzare un po'le prestazioni dei contributi
Poi c'è il problema e e l'altro pezzo della spesa pubblica che dovrebbe che prevede diciamo così un grado di copertura
Proprio nel troppo elevato per consentire diciamo lo sviluppo di forme di previdenza integrativa e quindi per aumentare la componente a capitalizzazione quindi per avere una migliore composizione dei rischi diciamo presenti nel sistema di ripartizione
Ricapitalizzazione
Un altro punto che nel libro viene tracciato in più più volte che non sono sostenibili diciamo così almeno nel breve periodo proposte che riducano la spesa pensionistica intaccando in modo
Specifico diretto sostanziale alcuni diritti acquisiti e penalizzando le pensioni le pensioni in essere
Questo grosso modo sono i pezzi che sono presenti nel libro ne aggiungerei altri tre che sono ma ancora più attuali il primo è già stato trattato nel senso che vi deve essere un tentativo di modificare il carico fiscale
Di finanziamento del welfare tentando di ridurre il costo del lavoro e quindi il fatto della
Poi c'è il pezzo relativo alla all'Italia nel Patto di stabilità
Che prevede sostanzialmente per i prossimi quattro anni un avanzo primario intorno a cinque quattro per cento del prodotto interno lordo
Una cifra che individua un percorso virtuoso nei prossimi quattro anni che viene dopo altri quattro anni di un percorso simile che non è stato compiuto da nessuno
Nei paesi europei sia dell'area euro che terrestre e che quindi ci pone in una posizione di vincolo di compatibilità Mormon molto forte
All'interno del patto di stabilità dottor Guidi non so se il sedicente è prevista una riduzione della spesa corrente primaria
I circa due puntini quattro anni che ci attendono quindi passati dal trentotto al trentasei per cento il trentasei per cento di spesa pubblica
Sul PIL corrente primaria è un livello molto bassa a livello europeo prefigura diciamo modelli di prestazioni di servizi e al limite diciamo della della logica di servizi
Sociali come come spia inteso nella grande tradizione europea ci si avvicina diciamo delle di tipo anglosassone di tipo americano che hanno livelli di spesa corrente pro capite
Più basse percettore primaria più bassa ma hanno modelli sostanzialmente molto diverso tutti gli altri Paesi europei Francia Germania
Paesi Bassi scandinavi hanno livelli di spesa corrente primaria più elevati più elevati del nostro
C'è un punto che però eh invitato Di Pietro ha secondo me in questa in questa discussione ed è dell'ultimo punto del puzzle quello malamente creduto molto più complicato
E cioè quella della riduzione della pressione fiscale e della pressione tributaria in particolare nel nostro paese che è diventata un'opzione sostanzialmente comune diciamo è condivisa diciamo in linea generale da tutte le componenti politiche
Ripeto riduzione della pressione fiscale e quindi nella componente contributiva ma tributaria basta vedere che nella nel processo di riallocazione che riguarda l'attuale finanziaria e quindi l'intervento nel prossimo anno l'elemento di detrazione fiscale quindi la riduzione della pressione fiscale la restituzione
Di di di entrate fiscali sotto forma di imposte quindi lato tributario è molto elevata
Ed è una cosa che è stata condivisa sostanzialmente a livello universalistico
E questo diciamo così è un elemento che e rende difficile tutto il quadro di compatibilità che qui che qui abbiamo di fronte anche perché ci sono tre ovvietà che e bene ricorda
La prima se si vogliono ridurre le pensioni la spesa e prevenzioni nel breve periodo bisogna toccare le pensioni attuali cioè bisogna ridurre le pensioni Ines
Se si vuole ridurre la la spesa pensionistica in futuro bisogna cominciare a ridurre i contributi
La riduzione dei contributi attuale genera un disavanzo
E quindi c'è un problema di risorse finanziarie da riferire
Tutto a un processo che dovesse essere diciamo caratterizzato come tutti a un molti auspicano neanche in questo tavolo è stato auspicato di diciamo così modificazione del del portafoglio e quindi di avere una una lo spostamento verso previdenza integrativa della componente di finanziamento del Welfare con una consistente riduzione per esempio dei contributi a carico dei lavoratori
In questo senso ma anche a carico datori di lavoro per la riduzione del costo del lavoro
Che quindi porterebbe a una riduzione della della grado di copertura della della previdenza pubblica per essere sostituito da un grado di copertura della previdenza integrativa questo processo è un processo che si accompagna a una necessità di risorse
Nel primo iniziale
Quindi una una una necessità che deve essere deve trovare fonti di riferimento
Se si vuole poi e questo è un'esigenza che anche nel libro è sottolineata in più parti
Affrontare anche il problema di alcuni istituti di spesa sociale
In particolare gli ammortizzatori ma anche la spesa assistenziale e per esempio ci immaginiamo
A regime di Rovereto investire in queste nuove forme diciamo e nell'acquisizione di questi istituti ormai consolidati in Europa settentrionale in altri Paesi un punto percentuale
Del PIL quindi immagino a un rafforzamento degli tecniche di sette Kinect di reddito minimo di inserimento di di tutela della famiglia e della e della dello stato di
Situazioni diciamo dei figli e quindi un tutta una serie di di strutture che sono ancora abbastanza indietro nel nostro Paese abbiamo un'idea di come il problema del riassetto di aver ferma sia un problema di risorse finanziarie all'interno poi
Di un panorama così
Così difficile diciamo così per motivo che deriva dal rientro dal debito pubblico che diciamo la la la guida nostro patto di stabilità e come produttore perseguito con questa politica degli avanzi primari così così così
Ecco quello che io vorrei dire concludendo vibra l'intervento che il problema è un problema di di allocazione ogni scelta un suo costo di opportunità
In questo momento pare prevalere come interesse generale la l'esigenza di una riduzione del della pressione tributaria della restituzione
Dei dei diciamo così del carico del carico tributario e questa è sicuramente un'ipotesi che ha i suoi vantaggi positivi dal punto di vista della crescita economica debiti la possibilità di recuperare consuntivati molti altri elementi che possono avere anche effetti indotti
Sul sistema fiscale e quindi recuperare anche risorse ma è una certa politica di politica allocativa nobile nel senso che individua una una un'idea di l'intervento che ha i suoi costi di opportunità
Forse ho un costo di opportunità che verrà sostenuto è un un processo di riassetto diverse e ha compiuto questo venne semplicemente rendere più consapevoli della difficoltà di questa
Di questa in questa materia di la soluzione dei problemi che questa che questa comporta
Grazie decreto avete visto l'arrivo del professor passi che ha inserirei a questo punto del nostro discorso non ha sentito alcuni dei nostri interventi ma credo che il professor Zuliani ne abbia riferito poteri li questo che a parte uno scritto che le ho fatto avere abbiamo posto anche il problema dell'opzione del primo l'opzione fra il contributivo che attendiamo per il il prossimo primo gennaio e degli Effetti eventualmente di ineguaglianza unanimi qualità che questo potrebbe comportare credo che il professor passi come presidente dell'INPS si possa portare un particolare contributo già l'ha portato in questo quaderno ma naturalmente come si usa dire il tempo passa il due mila uno si avvicina e quindi senza dubbio ci potrà portare
Infossato io mi scuso anzitutto per essere arrivati in ritardo ma
In realtà da diciotto diciannove mesi sono impegnato in un'attività di gestione di un
Del massimo ente previdenziale e ho smesso anche un po'di studiare cosa che mi manca e quindi quando a queste occasioni non non vorrei per terra purtroppo però il tempo è molto limitato
Non so adesso se riuscirò inserirmi nella lunghezza d'onda giusta avendo qualità
Discusso di divario spetti
Ho visto comunque che nella impostazione di questa di questa iniziativa lo sguardo è rivolto in avanti quale potrà essere il compito del riformatore
Nel campo del welfare a partire dal prossimo anno a partire forse dalla prossima legislatura
D'altra parte noi siamo sempre richiamati a questo eterno problema della riforma delle pensioni recentemente ancora l'OCSE ieri ancora l'Ecofin mi sembra comunque il Fondo monetario internazionale in tempi recenti ci portano sempre a questo dibattito
Ora io non è che voglio sottrarmi alla questione delle pensioni chiamiamola così come una volta diceva la questione sociale oggi abbiamo la questione delle pensioni non voglio sottrarmi ma credo proprio che sia difficile dire qualche cosa di nuovo dal punto di vista di ciò che si potrebbe fare se nel due mila e uno quando servizi si arriverà alla verifica famosa sì Trust si converrà che occorre andare oltre quanto di molto è già stato fatto in Italia con la riforma Dini era riforma pro quindi su questa questione delle pensioni non non andrei molto al fondo salvo a richiamare l'importanza che abbiamo dato di ammendanti al passaggio al contributivo pro rata per tutti
Di una cosa che diciamo spesso né che secondo me appunto
La prima la prima d'urgenza la prima cosa da fare ripeto son cose che agli addetti ai lavori sono sono note
Il contributivo il sistema contributivo a questo grande merito ai miei occhi di spingere spingere i lavoratori a prolungare la loro carriera lavorativa di qualche anno
Fondamentalmente col sistema contributivo se incentivati a prolungare di qualche anno cosa che oggi visto l'andamento demografico visto la l'andamento della della vita media delle delle persone non è o
Poi una cosa così basta da chiedere io cominciato no lavoro sessantaquattro mi sono andato a Firenze
E ha cominciato un anno e devo dire che insomma è un lavoro pesante però e anche loro insoddisfazione un lavoro e si riesce ancora a far sessantaquattro anni quindi la legge Dini sia perché appunto a questi meccanismi come voi sapete di questi coefficienti di trasformazione che incentivano precisamente ad andare da cinquantasette a cinquantotto fino a sessantacinque anni sia per vari altri motivi
Porta
A favorire il prolungamento della carriera lavorativa con il che gli altri due problemi di fondo quello delle pensioni di anzianità e quello dell'innalzamento per legge dell'età di pensionamento avvengono in parte superati se veramente si passa a una cultura anche del contributivo si passa al contributivo per tutti noi abbiamo tendenzialmente il superamento del problema delle pensioni di anzianità
E anche all'innalzamento di fatto nel comportamento sociale prima ancora che nell'intervento normativo della legge verso io mi auguro verso un prolungamento del sta
Su questa questione però dei contributi una ci imbattiamo oggi in un problema specifico che è questo che dal primo di gennaio come forse avete già discusso viene data l'opzione a chi vuole
A chi vuole di adottare il metodo di calcolo delle propria pensione
Il contributivo con il metodo contributivo il metodo contributivo di calcolatrice ora qui
C'è un un contraddizione interna alla alla legge Dini stesse perché questo era previsto dalla legge razze tre cinque nella quale si prevedeva che dopo cinque anni dal data da dall'avvio della legge si potesse dare a chi aveva determinate condizioni eccetera nel passato versata con permanente cinque anni dediti passati cinque anni di tempo dal dall'avvio della legge la questa possibilità di opzione
Che cosa succederà che cosa può succedere che
Sì opteranno per metodo contributivo coloro che mi hanno convenienza evidenti
Io ho già sentito alcuni dei dirigenti
I dirigenti dello stato che conosco che sono aggiunti al limite dell'età di pensionamento che aspettano gennaio per poter optare optare al contributivo ormai diventata questa formula quelli dica
Perché in questi casi hanno una convenienza ora io sto facendo fare qualche calcolo all'INPS e purtroppo non li ho potuti portare qui oggi però è evidente che questo tipo di opzione va a favorire un certo
Un certo profilo di carriera professionale che è tipica proprio per esempio di chi ha avuto una carriera ordinata nel tempo e progressivamente
Ascendente con una fase Zou Ming verso l'alto nella parte finale tipiche appunto dei dipendenti pubblici degli alti dirigenti tipica di certe fasce professionali
Dunque che cosa avremo questo paradosso che una riforma come quelle protette cinque che era stata pensata per favorire un risparmio alle casse da costato alle casse dell'INPS anche in particolare si rivela poi che la sua prima applicazione con l'opzione che viene data a queste categorie contenere un effetto opposto
Allora io ho già sollevato questo problema parlando con Marconi amici ne ho parlato anche per caso con il Presidente del Consiglio
Perché a me sembra che qui bisognerebbe correre ai ripari quanto meno introdurre un massimale
Solo al di sotto del quale venga mantenuta questa opzione altrimenti sarebbe la tipica legge italiana che viene fatta per ottenere un risultato e poi in qualche modo poi
Alla prima applicazione speriamo risulta
E questo era un punto volevo toccare un altro punto lo dico en passant perché poi vale quello che vale è vero che i problemi del futuro
Pensionistico del nostro sistema pensionistico sono restano gravi però io mese dopo mese vedo le cose andare meglio qui devo dirlo questo non posso negarlo voi mi direte sì qui ne stiamo parlando di poi si ogni a cinque dieci quindici anni verissimo Delice per carità però io ho avuto quasi tre mila miliardi di contributi in più rispetta le previsioni l'anno scorso e per quanto riguarda i primi i primi sei mesi di quest'anno
Comunque non ha commesso il foglietto giusto ma siamo
Ecco ad un ritmo nettamente superiore a quello dell'anno scorso le entrate contributive che già l'anno scorso sono state buone sono eccezionali guardando i primi mesi di quest'anno fino alla cosa sta
E la spesa per il mistica anche spese penso che sia in senso stretto non le prestazioni istituzionali dell'INPS che comprendono tante cose ma la spesa pensionistica e anche essa non in diminuzione attenzione ma è in diminuzione rispetto al bar getti rispetto alle previsioni
E siamo andati che io vi do per quello che che varcano d'altra parte anche il prodotto interno lordo siamo non siamo più al tre siamo due virgola otto esso pace professionali un apprezzamento e due virgola nove forse
E fino all'anno scorso fino meno di un anno fa pensavamo di restare intorno a Bruno il cinque due le proiezioni di cui il parlavamo prima le proiezioni drammatiche che vedono così queste nubi all'orizzonte nubi minacciose demoliva l'orizzonte del nostro sistema pensionistico sono state fatte pensando a un tasso medio di crescita del PIL dell'uno virgola cinque
Adesso io tirato fuori il foglietto sbagliato però tanto vale che visto che questo che ho sbagliato faccio riferimento ma anche alle nostre stime di quanto potrà contribuire all'andamento delle entrate contributive l'immigrazione in Italia
Qui le stime fatte dal dal mio istituto anche tenendo conto delle pensioni che poi certo momento cominceremo a pagare agli immigrati quindi tra entrate e uscite prevedono che se il flusso si mantiene il flusso di immigrazione si mente cinquanta mila all'anno date certe ipotesi di tassi di attività eccetera e ripeto eliminando il fatto che a un certo punto cominceremo a pagare anche le pensioni a questi grati ebbene nel due mila dieci comunque noi avremo quarantatré mila miliardi cumulati nel periodo in più di entrate contributive dovuti questi immigrazione nel due mila e venti arriveremmo a centotrenta mila miliardi quasi di entrate contributive dovute al flusso dei migranti
Il tasso di natalità sembra che sia riprendendo sin da adesso vedremo i dati che stanno qua forse Zuliani non sa non è vera questa giudicando tre bambini sulle spiagge di questa estate non è un buon sistema calma curatore se erano andati tutti armati non era un po'
Campione quello che voglio sotto col fatto che sono appena diventato nonno non non esattamente un buon indicatore però insomma mi sembra capire chiaramente in alcune grandi città come Bologna o Milano SIAS
Sistema ripresa del tasso di fertilità però queste sono cose che lasciano un po'il tempo e Paolo visto che poi i problemi ci sono non voglio sbagliare se ci siano i problemi la famosa gobba c'è il fatto che tutte le gestioni pensionistiche dell'INPS si erano in rosso dato reale non manca vogliamo negare queste cose dunque le preoccupazioni ci abbia
Però ci sono anche altre preoccupazioni che sono legate a
Un problema che voi sicuramente avete accennato
Sono le grosse modificazioni che sono in corso sul mercato del lavoro e quando dico che e volevo un pochino glissare sulle pensioni è perché volevo anche sottolineare il fatto che noi oggi ci troviamo di fronte a un mercato del lavoro che sta mutando in modo sconvolgendo rapidissimo i lavoratori atipici stanno diventando quelli tipici nel senso che stava diventando ormai la maggioranza e questo ci deve fare riflettere molto ci deve far riflettere molto e chiaramente le simulazioni che uno fa
Abbiamo fatto di nuovo all'INPS per ipotizzare quale trattamento pensionistico potrà avere un giovane che comincia oggi a lavorare come collaboratore coordinato continuativo o come comunque diciamo in una di queste professioni atipiche queste simulazioni ti ci preoccupa chiaramente avranno una pensione nettamente inferiore a quella che hanno avuto i loro padri di lavoratore dipendente classico però
Loro pagheranno anche molto di meno di contributi perché rischiamo innalzando adesso Chiapperino al dodici virgola cinque cui sono oggi arriveranno al diciannove venti non tanto piano perché qui se è stato accelerato però si fermeranno a un aliquota contributiva diciamo del del venti non so quale potrà essere il livello può cui il legislatore di domani li farà arrestare
In media in Europa la le aliquote contributive sono intorno al ventidue ventitré insomma io trovo anche giusto che non si vada ad innalzare ulteriormente l'aliquota del lavoratore atipico per procurargli a tutti i costi una pensione
Con il sistema a ripartizione pubblico un po'più alti dobbiamo farcela ragioni di questo dobbiamo piuttosto pensare garantire questi lavoratori una carriera ordinata con minorile alcune minori intermittenze minori episodicità questo è il punto perché in questo modo la loro carica contributiva potrà essere più ampi e più luogo potrà metri trentacinque quarant'anni di carriera con una retribuzione con una trattamento pensionistico che sarà commisurato al venti ventidue per cento di aliquota che ora hanno versato quintetto non sarà altissimo
No dipenderà anche dal fatto che loro hanno come dire potuto risparmiare una parte del del loro reddito perché le loro aliquote saranno stati più basse detta ente due virgola sette che avrà versatile il loro genitore lavoratore dipendente allora il problema nostro è quello di affrontare
La situazione a livello di mercato del lavoro dei lavoratori
Il Parlamento sta discutendo più nel disegno di legge sulla loro sul lavoratore
è un divenire più importante non lo metto in discussione ma per me è un difetto al punto che è tutto incentrato sul rapporto di lavoro
Sul rapporto tra dove si discute quindi se queste figure del parasubordinato del lavoratore Niccolò collaboratore coordinato continuativo debba essere un po'più garantito come lavoratori subordinati debba avere più caratteristiche lavoratore autonomo e ci sono due tre quattro Sco i giuristi che discutono in maniera meravigliose approfondita questo tema ma tutto incentrato sulle garanzie sulla tutela da dare e ad un rapporto di lavoro in termini contratti d'e noi non usciamo dal non usciamo in questo modo dal problema
Della intermittenza lavorativa della episodicità della discontinuità del lavoratore
Nuovo del promotore che viene fuori dalle tendenze nuove dell'economia dobbiamo splash a livello del mercato del lavoro
è quello il livello che dobbiamo aggredire
E lì dove oggi sono le sfide più importanti la riforma degli ammortizzatori la appena avviate riforme servizi per l'impiego il pro Lema della ricongiunzione della totalizzazione qui per i contributi la costruzione cioè di una Rete di tutte una rete istituzionale che permetta di
Aumentare la tutela di questi lavoratori nei periodi di difficoltà
Che costituisca un supporto nelle fasi di sospensione del lavoro di disoccupazione che permetta o conto di calcolare in maniera continuativa come vuole l'ipotesi della totalizzazione i vari i vari periodi loro attraversa questo mi sembra la sfida grossa noi oggi siamo ancora in una situazione in cui ho abbiamo la cassa integrazione per quei lavoratori più forte nati che sono lavoratori dipendenti coperti dalla cassa integrazione per i veri sospensione del lavoro oppure c'è la crisi
La crisi di ristrutturazione i prepensionamenti tutte formule comunque che non sono adeguate accogliere la situazione delle nuove fasce sul mercato del lavoro
Questo
Dunque il quadro che abbiamo di fronte dobbiamo abituarci a pensare ad lavoratori
Che
Abbiano una carriera contributiva
Difficile dobbiamo aiutarli dobbiamo però anche pensare che con un livello
Di
Che con il passaggio al contributivo questo è l'altro punto che volevo dire con il passaggio al contributivo noi non possiamo né a che affrontare il tema della redistribuzione fra differenti professioni e categorie
Questo è un tema che veniva affrontato dal sistema retributivo il meccanismo retributivo delle pensioni dava luogo ad una solidarietà non soltanto intergenerazionale attraverso il sistema della ripartizione
Ma anche all'in perno delle categorie perché c'era una solidarietà all'interno del dei fondi di gestione passando invece il sistema contributivo noi passiamo a un sistema più i divi solisti dell'individuo che balza in prima in primo piano rispetto alle categorie professionali organizzati sindacalmente che erano i soggetti
Del sistema pensionistico
Fondato sulla ripartizione con il sistema retributivo dunque viene meno un po'il problema della redistribuzione tra le professioni da questo punto di vista di nuovo figure più deboli presidente punti lavoratori coordinati continuativi non possono contare su forme di solidarietà di integrazione del dello trattamento pensionistico non posso essere aiutate dalle categorie più forte
E d'altra parte dobbiamo farci una ragione di questo dobbiamo smetterla di pensare al sistema delle pensioni come a un mezzo di redistribuzione
Lo lo può essere tra le generazioni e questo lo conserva il sistema il sistema contributivo il meccanismo contributivo inserito dentro il sistema a ripartizione conserva la solidarietà nella nella tra le generazioni però perderlo perde rispetto sul piano orizzontale tra le più crudeli dobbiamo farci una ragione di questo non possiamo più pensare di fare un'opera di redistribuzione agendo sul sistema pensionistico insieme aveva detto ieri o l'altro ieri Draghi professor Draghi in un'intervista ha perfettamente ragione Luigi dobbiamo pensare al sistema fiscale in questo è vero però proprio in questi giorni che stiamo cercando di ridistribuire il bonus fiscale ci accorgiamo che anche per via fiscale
Noi non riusciamo a agevolare alcune fasce
Di
Lavoratori l'intervento che appunto pongono questo problema della mancata capienze fiscale come si dice quindi anche il sistema delle Restelli seduzione quando date deve sempre diamo trecentocinquanta mila lire
A famiglia però le
Deleghiamo nel senso che gli riusciamo il carico fiscale evidentemente come è stato detto un attimo fa per coloro che sono al di sotto del minore punibile non c'è capienza fiscale non riusciamo con la redistribuzione delle vie scale alla vere qui un F
Quindi quanto diceva ieri questo da che giusto in generale non pensiamo al sistema pensionistico per avere una forte opera di di porre redistributivo pensiamo sia fiscale però poi proprio oggi proprio in questo momento fra gente qui diciamo queste cose ci accorgiamo che non riusciamo neanche un sistema fiscale ad aiutare questi fasce tra le quali ripeto oggi in attesa che avvenga la riforma del istituzione del mercato del lavoro degli ammortizzatori in attesa che avvenga la totalizzazione oggi stanno sempre di più i nuovi lavoratori ai tre quarti dei nuovi donatori sono lavoratori atipici e molti di questi sono appunto tra le fasce anche meno pagate come facciamo allora qui
Beh qualche cosa è stato già fatto in questa finanziaria mi sembra che l'articolo quarantanove c'è questa rivalutazione la la rivalutazione automatica delle pensioni viene graduata precisamente in modo progressivo quindi c'è questa per fasce di trattamento pensionistico cioè la rivalutazione viene fatta per fasce di trattamento pensionistico quindi riusciamo a fare qualche cosa per questa via è qui però insomma resta aperto il problema di come noi riusciamo a intervenire a livello della delle
Fasce meno favorite dei lavoratori e dei cittadini qui io mi permetterei di aprire due piste di riflessione una e questa certo non c'hanno capienza fiscale nel senso in cui abbiamo detto prima però anche i lavoratori meno favoriti anche le fasce di reddito più basse
Pagano le tasse sui consumi quando vanno al mercato a comprare chiedere inventari pagano l'IVA
Allora una via per favorire le fasce a basso reddito potrebbe essere quella
Di
Eliminare per loro
Dai prezzi
La parte dovuta
Alla all'idea per esempio negli Stati Uniti c'è stato a lungo un sistema che oggi è stato perfezionato oggi negli Stati Uniti si dà una sorta di carta di credito
A coloro che sono al di sotto di una certa fascia di reddito con la quale loro possono acquistare a prezzi più bassi togliendo la percentuale della tassa
è un è un agevolazione a sul piano della dei consumi che potrebbe essere presa in considerazione tra l'altro con questo sistema oggi del della
Della Carta dei una specie di carta di credito Ciano viene meno anche la stigmatizzazione che avevano una volta i provvedimenti a favore dei poveri diciamo su questo terreno una volta c'erano cosiddetto il tagliandi blu in America con i quali il povero si presentavano i nostri alimentato oggi veniva dato in cambio diciamo a prezzo più basso il latte e il pane eccetera ma questo era visibile agli occhi avevano effetti stigmatizzazione per cui molte volte i poveri stessi non lo facevano perché avevano un problema di questa
I invece con questa specie di bancomat si elimina anche la visibilità se uno va al supermercato poi da anziché le carte che gli ormai né da una specie tale la commessa gli toglie da da alla spesa tutte le tasse questa potrebbe essere una strada rifletterci su questo da qui l'altra è di pensare ad una fiscalizzazione dei contributi progressiva anche qui una decontribuzione una decontribuzione progressive che coinvolga sia i contributi delle aziende sia i contributi del lavoratore e che quindi ai livelli salariali più bassi si senta poi in busta paga il lavoratore della fascia salariale più bassa per quanto riguarda quindi i lavori
Diciamo a bassa produttività poco pagati scatta di individuare la fascia beh dei lavoratori diciamo che potrebbero beneficiare di questa di questo intervento riformatore ecco per costoro si va a
Fiscalizzare in maniera magari progressiva
La il peso dei contributi questa potrebbe essere un'altra strada un'altra strada da perseguire naturalmente questo apre la la problematica della individuazione della fascia sociale da proteggere e più in generale
Apre la prospettiva di che cosa deve fare il nostro Stato sociale per coprire questo spazio che mal coperto oggi in Italia abbiamo una congerie di istituti che intervengono a livello diciamo dei meno favoriti da Società delle fasce a basso reddito
Che sono irrazionalmente costruiti si tratterebbe di mettere ordine in cui la legge sull'assistenza e mo'è importante ma agisce soprattutto sul versante dei servizi sociali mette ordine su quel versante ma sul piano ai trasferimenti
C'abbiamo ancora una serie di prestazioni sociali mentre scompare la pensioni integrate al minimo perché viene meno resta in piedi la per
Sì nel sociale restituire la maggiorazione eccetera abbiamo una serie di di di sullo stesso proprio sul terreno della decontribuzione di cui parlavo prima della fiscalizzazione
Abbiamo una serie di interventi sparsi sui quali bisognerebbe mettere pulita dall'ordine il socio della
Cooperativa Nicola chi rischiava il fallimento reato lo sa e lo stesso part-time come Stato incentivato adesso con quei se fasce di decontribuzione bisognerebbe avere una mo'politica complessiva che
Coscientemente e consapevolmente Mirri a creare una situazione di protezione per una
Mascia sociale abbasso a bassa retribuzione tratto qui non andremo neanche contro le preoccupazioni di un euro per la quale vede male gli sgravi contributivi territoriali per il Mezzogiorno ad esempio per una determinata area territoriale
Ma ha tra le sue linee guida sempre avuto quella di favorire l'occupazione a bassa produttività attraverso da la riduzione del del carico contributivo
Facendo qualcosa di questo di questo tipo noi fra l'altro probabilmente avremo anche un effetto positivo nemmeno sul Mezzogiorno anche se in senza dirlo ma lo otterremo di fatto
Ecco queste erano le i due o tre punti diciamo che volevo toccare con voi mi scuso per la maniera assolutamente abominevole con cui ho parlato ma cioè soltanto dovuta
Concitazione né di un consiglio di amministrazione molto combattuto da cui provengo
Grazie al professor pace prove trovato comunque il tempo di onorare questo impegno avremo altri tre interventi molto importanti quello del professor Rizzuti che Quique del professor vitali del dottor Zammataro non è che i nostri amici non vorrebbero parlare dovrebbero parlare volentieri soltanto che non è giusto credo farli parlare in queste condizioni di tempo di luce e forse anche di freddo perché mi sembra ci sia anche un po'di tempo non riguardanti sia in quanto dove climatiche allora faremo una cosa la prossima volta rovescerei ma l'ordinatore locale dove saremo l'ordine e procedevano l'ENEL fa Petito e vediamo di recuperare e ringrazio veramente molto gli intervenuti avete visto come alcune posizioni rimangono piuttosto distanti altre però invece hanno trovato forse dei momenti di confronto interessati comunque idee o e sono anche venute per quanto ci riguarda cercheremo di insistere di portare avanti il discorso convinti come siamo che la sua importanza perché l'economia italiana è questo è venuto fuori molto bene anche da vari interventi l'ultimo professor Onofri
Ha un problema di competitività in taluni settori e in talune situazioni che credo veramente dobbiamo anche pudicamente prendere un po'di petto grazie a tutti