"Le privatizzazioni nell'industriamanifatturiera italiana" - presentazione del libro di Massimiliano Affinito, Marcello De Cecco, Angelo Dringoli (org. da Federmanager e Donzelli editore)

Tanto che questo ha portato anche alla alla
Alla a una valutazione diversa delle dimensioni del processo di privatizzazione che molto è stato condotto dal novantadue o a oggi in Italia abbiamo visto recentemente
Un lavoro della Confindustria abbiamo visto ieri un lavoro di Mediobanca che ha portato nuovi elementi al dibattito sulla qualità che la quantità di privatizzazioni che si sono svolte in Italia
Poi c'è il fatto che il processo di privatizzazione si può esaminare sotto diversi profili
Si può vedere sotto il versante della finanza pubblica cioè come ha contribuito alla riduzione del debito pubblico
Alla riduzione del disavanzo
Si può vedere sotto il profilo della liberalizzazione settori che prima erano gestiti in regime di monopolio come soprattutto quelli relativi ai servizi di pubblica utilità
Si può esaminare sotto il profilo dell'efficienza delle aziende privatizzate se il controllo proprietà pubblica determinava un un gambo di efficienza rispetto a quella priva si può esaminare in termini di politica industriale
Cioè se ha portato benefici in termini di mix produttivo del sistema Paese
Si può esaminare sotto il profilo della complessità e dell'efficienza del sistema finanziario e soprattutto sulle sul capitalizzazione della Borsa italiane
Ecco questa mattina discuteremo di un ricerca condotta da tre economisti
Su cioè Massimiliano Affinito Marcello che cerca De Cecco e Angelo de l'Ingoli
Su alcune privatizzazioni realizzate in Italia negli anni novanta
Questo lavoro patrocinato dalla Federmanager che ha organizzato anche l'incontro di questa mattina
è stato pubblicato dall'editore Donzelli
L'approccio di questa ricerca per così dire inconsueto nel senso che almeno io non non ricordo
Altri lavori che privilegia in modo così chiaro il l'aspetto della politica industriale nel processo di privatizzazione generalmente devo dire questo aspetto finisce un po'in coda in questo genere dischi
Alcune aziende privatizzate sono state passate ai raggi X per verificare come sono cambiate dal momento in cui i loro proprietari sono diventati gruppi privati
Lo studio
De Cecco mi corregga se sbaglio arriva a conclusioni con più ombre che l'ultima sarà coi tra poco De Cecco ha presentarcelo e a spiegarci il perché
Questa ricerca in particolare le sue conclusioni serviranno come base per la discussione che sarà sicuramente animata se non altro per la presenza a questo tavolo
Di un autorevole membro del governo di un autorevole esponente dell'opposizione perché non c'è dubbio che il tema privatizzazioni sarà un tema caldo nella prossima campagna
Elettorale per meglio dire la campagna elettorale che già in corso il caso
Quello che sta succedendo lei nelle di cui si parla con tanta insistenze con tanta veemenza una prova
è evidente
La discussione si svolgerà seguendo questo ordine di interventi
Mi raccomando non superiore di dieci minuti perché altrimenti
Sforiamo col tempo che ci è stato concesso
Alla mia destra c'è Giorgio Corradini presidente della Federmanager che spiegherà perché l'associazione dei dirigenti
Italiani ha deciso di patrocinare questa ricerca poi Marcello De Cecco sintetizza era i risultati della ricerca
Seguiranno Enrico Micheli sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Marzano responsabile economico di Forza Italia Augusto Fantozzi presidente la commissione Bilancio
Salvatore Biasco presidente della commissione bicamerale per la riforma fiscale la parola al Giorgio Corradini
Io quello che voglio qui rappresentare e e perché Federmanager
A sollecitato sponsorizzato è stata molto vicino a questa ricerca
Il perché credo che sia molto molto via i dirigenti industriali sono stati dicevamo oggetto è soggetto dei processi di privatizzazione sono stati gli attori primi
Seppur poco riconosciuti di questo grande processo
E
Credo che le privatizzazioni dove sono state fatte non si sarebbero potute fare o sarebbero state fatte e in qualche modo se non ci fosse stato il grosso contributo della dirigenza
Ma sono state anche oggetto delle privatizzazioni perché non c'è dubbio che in questi processi
Ci sono dei grandi
Fenomeni che avvengono all'interno delle aziende che sono fenomeni di ristrutturazione di riorganizzazione quando si vende la casa prima la si mette a posto
E allora in questi processi tra classe dirigente è stata diciamo come altri lavoratori anche l'oggetto delle riorganizzazioni delle prime e quindi delle privatizzazioni
Noi abbiamo come dirigenza ha pagato un tributo ad oggi molto elevati
Noi stimiamo che trenta mila dirigenti
Siano usciti dal ciclo produttivo in questi processi ad oggi e non è finito
Allora noi fin dall'inizio abbiamo diciamo lanciato un messaggio di positività
I processi privatizzazione noi siamo per i processi di privatizzazione ma noi dobbiamo e vogliamo capire come vengono fatti i processi di privatizzazione e che cosa ha portato alla dirigenza ma soprattutto è percorsa portano attrezzi sono questi i motivi di fondo per cui noi abbiamo sentito una necessità noi per primi
Di chiedere una ricerca per capire come almeno alcuni esempi di privatizzazione e siano siano andati io non so se la tavola permette poi delle riprese io voglio dire questo un po'il confronto il contributo ecco io credo e qui a testimoniare che questo lavoro è stato un lavoro che ma è servito molto un lavoro parziale
Perché non potevano essere che prese in esame privatizzazioni
Completate
Che aveva avessero avuto al minimo di tempo di vita dopo la privatizzazione per vedere negli affetti
Però credo che i risultati di questa ricerca una ricerca per la quale io ringrazio i diciamo i professori ricercatori che hanno che hanno operato già danno delle indicazioni importanti io naturalmente
E mi riprometto secondo Ciro il tavolo di fare alcune considerazioni nel merito però siccome venne chiesto adesso le motivazioni credo di averne spiegate sufficientemente
Stesso dire che Marcello De Cecco ci spiegherà un po'la morale che viene fuori dall'analisi che ha condotto con i suoi due colleghi e che contenuta in questo volume Paul come dicevo edito da Donzelli si chiama le privatizzazioni nell'industria manifatturiera italiana
Ringrazio molto velocemente anche perché visto che ci sono degli autorevoli
Personaggi amici che hanno consentito a rappresentata in questo volume lasciano a loro il compito di di dire veramente che cosa gliene sembra verranno non è dal
Quello che si è voluto fare la parte i nomi dei colleghi che ci siamo messi a a ricercare questo tema è appunto di Venere
Più o meno com'è cominciata come successe come è andata a finire in alcuni casi questa Sanga del privatizzazioni italiane
Ma alcuni casi come si dice nello stesso titolo nell'industria manifatturiera
E perché perché lì il problema delle taglie
Che sinceramente sebbene grande interesse del resto nel mondo si sia rivolto alle privatizzazioni mostro quelle dei servizi
Qui invece abbiamo parlato di qui il punto più debole dell'industria italiana
Nel cioè l'industria manifatturiera talvolta anche in settori di punta
E
Alla fine del analisi si voleva vedere appunto se c'era stata una qualche politica industriale che fosse dall'acqua che fonti avesse avuto dalla quale avesse avuto origine questo retrocesso oppure se veramente si poteva dire che fosse stato solo per motivi di forza maggiore
Ora io come vedrete se leggere questo libro sono responsabile dei giudizi di valore torna all'inizio alla fine per per i fatti e le analisi cioè le cose serie le hanno scritte
I veri due collegi
Sulla base di questi infatti io mi sono permesso di dargli una interpretazione che sinceramente più personale non potrebbe essere perché non ho cercato di di avere una consenso sovvenire dal punto di vista di di di quello che pensano tutti con te stesso solo coerentemente pareva me tanto per capirsi
Lavorando su onde del analisi fatte probabilmente a regola d'arte come io poi posso dire ma voi lo vedrete voi invece espertissimi colleghi e in effetti le analisi sono fatte dal vento bene tra loro che si è potuto vedere perfino dopo la privatizzazione
L'emergere di uno stile manageriale di uno stile di conduzione dell'azienda diverso addirittura nazionale
A seconda di quelli che hanno preso il posto del padronali italiano
E in questo caso si può veramente riconoscere anche in pochissimi anni dopo la privatizzazione
E io ho cercato di di metterlo in luce adoperando appunto i dati che hanno tirato fuori dei fatti i miei colleghi
Questi stili diversi che sono noti per essere gli stilemi del management di conduzione dell'impresa quello tedesco quello inglese quello americana
E la fortuna è stata appunto di avere scelto
Delle imprese che sono andate nelle mani di società straniere
Che sono ai vertici delle capacità di conduzione
Ora sono addirittura insegnano nelle scuole di management
Come la General Electric conduce le proprie aziende vederlo sul terreno farlo che l'Italia per esempio o anche un altro caso interessantissimo che una vera Società diciamo multinazionale piccola cioè relativamente piccola come la Techint che c'ha delle nobili origini italiane dunque andati in Argentina Boreca il tornante ed italiane
A riprendersi la acciaieria
Aveva fabbricato proprio antenato grand'uomo del industrie italiane Agostino Rocca
Questi sono tutti fatti diciamo che lascia il segno
E generale si potrebbe dire che il motivo per il quale queste impresa non riuscivano a stare molto bene sul mercato prima
Privatizzazione era che non avevano come diceva Romano Prodi in un articolo che io citando anche dal novantadue novantuno non avevano probabilmente la dimensione sufficienti per stare sul mercato
Cioè come si è sempre detto rovinerà un gigante fatto di Nanni
E questo era un problema che travalica aveva le possibilità del soluzione in moltissimi casi nazionale quindi si vede come integrandosi nella nelle società multinazionale di cui sono giunto a far parte
Queste impresa probabilmente dopo il primo scossone hanno offerto anche maggiori possibilità ai manager per lavorare perché io credo che il problema l'attuale dell'industria italiana non sia un problema del dottor Corradini ai suoi colleghi loro se sono brave ormai già nel mondo a disposizione il problema è quello dell'Italia
Cioè di un Paese che ha avuto un soprassalto di grande nazione industriale e che poteva conservarlo non siamo sicuri se lo conserverà quindi a livello personale se avessi un figlio che vuol fare
Questo tipo di carriere sarei molto contento che è possibile fare da fare in tutta l'Europa addirittura in tutto il mondo
Ma questo era vero pure nel Settecento quando l'Italia era ridotta ai minimi termini italiane li conoscevano tutti erano ai vertici dei loro mestiere nelle loro professioni
Sono avaro di violino in tutte le corti d'Europa bene non vorrei che noi fossimo tornati a quella situazione lei perché non sarebbe merito o avventura la classe dirigente ma sarebbe virtù di quelli che che che sono in grado di essere Paganini ora credo che questa sia la situazione di molti manager italiani e si vede regolarmente si vedrà sempre di più mano a mano che il sistema si apre però probabilmente abbiamo nel frattempo buttato il bambino insieme all'acqua sporca verbali né perché quest'acqua può era sporca ma c'era anche tanta acqua pulita
E se ci fosse stato tempo si poteva probabilmente a risolvere la situazione in altro modo ma io voglio ho voluto sottolineare in questa linea presentazione insomma nella nelle due partite di cui mi sono occupato che gli elementi di scelta vera per la classe dirigente italiana in quel momento cioè tra il novanta poi sono stati ben poco
Perché la pressione della situazione internazionale non da noi determinata è stata molto spesso talmente forte da far sembrare scelte quello che invece scelte raramente non furono cioè a caldo sia fatta non a freddo tutto quello che è stato fatto ma questa è una situazione che probabilmente anche essa rispecchia la diciamo una piccola quota di mercato italiana e la difficoltà di poter sorreggere
Agli interessi che si muovevano in quel periodo a livello internazionale e che hanno vissuto con molta con molto favore questo tipo di attività che però come continua a dire secondo me è stata più l'imposta crescente imposta da una situazione internazionale in
Pessima
Condizione non solo per l'Italia per una quantità di altri paesi
E tutto questo come si vede in cui articolato di Romano Prodi aver citato Prodi va visto benissimo che stava avvicinandosi un momento in cui ci sarebbe stata una grande lotta tra giranti per ora una ridefinizione per le quote del mercante o a livello mondiale
E noi arrivavamo abbastanza sfornite
In condizioni non ottimali sia macro che mi prova specialmente Walter e le condizioni macroeconomiche credo abbiano determinato gran parte di queste scelte
E a questo punto direi che una delle prove ovvero il dottor Pereira ha detto che molti sono stati sacrificati
Ma molti della vecchia dirigenza sono rimasti lì a condurre l'opera nuova il che vuol dire che hanno riscosso la fiducia della nuova la nuova avrà per la nuova proprietà
E sul valore tecnico di questa gente nessuno si è mai permesso di dire qualcosa
Credo che sia stato solo in qualche caso una questione che c'erano troppi che non non erano più nel sistema secondo la nuova modalità ma questo ero Consigliere non rispecchia non il valore dalle persone questo è quanto posso dire a questo momento spericolati sentire
Per il parere
Di esperti sono quelli attorno a questo tavolo
Grazie Marcello De Cecco adesso abbiamo la testimonianza del sottosegretario Micheli
Ha un valore duplice perché oltre a essere un esponente del governo
L'onorevole Micheli è stato a lungo un manager del del di ieri e quindi vorrei chiedere
Di fare un bilancio di questa e questo processo di privatizzazione sia sia vedendolo come ex manager sia vedendo come uomo di governo
Ma se io sono stato all'IRI
Lungo come direttore dei problemi
Per lavoro del ménage nel poi direttore generale
Negli anni proprio dell'inizio delle privatizzazioni dal novantatré un anno cruciale diciamo che
Le privatizzazioni sono stati un fatto fondamentale della nostra politica economica ma lo possiamo ma a maggior ragione dirlo ci quando abbiamo ben capito
Come privatizzazione sia una cosa liberalizzazione sia un'altra
Privatizzare non vuol dire Ribera Rizza perché passare dalla rendita pubblica una rendita privata non risolve il problema
E oggi non sappiamo che il grande compito che avanti la politica
Di chiunque chiunque a parte
Nel prossimo futuro è quello di andare ancora avanti nella politica di liberalizzazione perché abbiamo settori
Energie le fonti d'energia
Io sostengo da tempo visto adesso con grande piacere che il governatore
In qualche modo conviene sul fatto che anche nel credito
Abbiamo una situazione
Complessa dove il principio dell'Antitrust devono fluidificare ancora di più l'atmosfera di quanto non sia oggi
Oggi vedo che un illustre
Esperto di diritto societario che richiede che il anche nel settore del credito funzioni l'Antitrust che la Banca d'Italia venga sollevata da questo compito comunque non voglio dare un giudizio su questo dico che anche quello settore come le le rassicurazioni come altri settori che poi costituiscono quello zoccolo di inflazione in più al di là del petrolio che ancora ci contraddistingue sia pure sempre di meno
Le privatizzazioni quindi oggi sappiamo privatizzazioni una cosa liberalizzazioni sono un'altra cosa nel in quegli anni all'inizio degli anni Novanta
Come spesso accade per molti processi che avvengono nel nostro Paese si inizio
A privatizzare sull'onda della necessità ma c'è una necessità
Diciamo finanziario economico finanziario
Il paese era reduce
Senta due disastri quello dell'Efim e quello della Federconsorzi nel ranking italiano era ridotto ai minimi termini e l'IRI era il colosso con maggiori difficoltà
è chiaro che la partita che si giocava lì era determinante perché se anche l'IRI fosse andato in collasso
Noi ci saremmo trovati di fronte una situazione drammatica per il nostro Paese perché l'IRI dell'epoca
Aveva se ricordo bene ottant'circa ottanta mila miliardi di debiti a livello di gruppo ed aveva a livello di holding e quindi una l'indebitamento che più o meno era la metà con un capitale residuo perché forse loro ricordano che nel novantadue furono fatti società per azioni tutti i grandi gruppi
Questi grandi gruppi
Più colpito fu liriche aveva un capitale residuo se ricordo ancora bene di mille miliardi
Quindi praticamente un'azienda già fallita tant'è che fu fatta una legge dal governo Amato dell'epoca una legge per diciamo sospendere gli effetti del Codice civile su queste società
Quindi c'era una necessità fondamentali di risanare immediatamente privatizzare poi c'era una necessità politico giuridica che con la comunità
Non funzionava più
Quel famoso articolo del Codice civile mi pare del T tre sessantadue
Che dice che l'azionista al cento per cento risponde di tutti i libri di Lecce e quindi in questo caso lo Stato doveva dava la copertura a tutta la ed era Comincioli
Cominciò da un accordo tra Andreatta bambini dissero questo articolo
Doveva progressivamente
Disatteso superato e che lì vi avrebbe dovuto conseguentemente restituire il suo debito entro il novantasei
La dirigenza dell'IRI di allora gran parte anche quella di oggi insomma
Al di là del presidente e del direttore generale che certamente in questi casi rappresentano qualcosa fanno moltissimo
Ecco strutture cominciò allora a preparare un piano di rientro parlo dell'indie perché poi è stata fondamentale a cui delle privatizzazioni nella storia degli
A preparare questo piano di rientro attraverso le le dismissione
Allora si chiamavano così dismissione quindi come vediamo il processo nasce da un fatto di necessità
Oggi oggi è un processo diciamo oggi si è condito giustamente di tutta un'altra questione ben più importante il funzionamento del mercato la trasparenza la concorrenza allora nasce in questo in questo modo cominciano le prime privatizzazioni
Si cominciò se ricordo bene dal settore alimentare
E poi si passò a quello del credito poi si passò a quello dell'acciaio ci passo all'impiantistica mentre l'IRI registrava
Il fallimento di due grandi tentativi di resurrezione in limine Mortis che sono la siderurgia globale la famosa il va e questo gigante dai piedi d'argilla che era il l'impiantistica di cui lei si è occupato che diciamo nasce più come una sommatoria
Distrutto un re che con una come una vera e propria strategia aziendale limite prima e nasce proprio nel momento in cui si abbatte sulla questo settore il il temporale la tempesta di Tangentopoli che praticamente ha spazzato via gran parte dell'impiantistica della grande impresa costruzioni nel nostro Paese tant'è che questo è un problema mentre c'è una ripresa dell'edilizia che si è verificato soprattutto novantanove grazie
Forse la legge del
Del quarantuno per cento del suo trentasei più dieci per cento di IVA
E e le leggi anche del Giubileo ma è chiaro che in una grande impresa nelle grandi opere insomma Italia
Questi due disastri
Comportarono la ristrutturazione questa progressiva privatizzazione
Direi che
A conclusione non mi voglio dilungare la storia sarebbe lunga e complessa particolarmente affascinante per me che l'ho vissuta
E pertanto i commentatori che l'hanno molto volt molte volte interpretata a modo loro
Diciamo che questa storia o il piano che li ripresento al governo Ciampi nel novanta treni
è stato direi puntualmente applicato perché l'IRI nel novantasette aveva già restituito il suo debito
E diciamola una volta per tutte Liri affatto privatizzazioni per cento dieci mila miliardi se non so se ci sono dirigenti quelli non credo di sbagliare centodieci mila miliardi che uniti al valore della RAI
Oggi la RAI bagno fondazioni ma che viene scissa
Nel valore dalla RAI è molto elevato è chiaro non so io neanche quanto ma unito a questo è chiaro che facendo un conto lo facevamo ieri
Con un amico
Tutti quello che il Lilli ha avuto in termini di fondi di dotazione dal trentasei ad oggi
E probabile se si fanno bene questi fondi che abbia restituito tutto con gli interessi
Questo per dire non che
Che poi sia stata una via piena fatale perché è stata una via costellata anche da molti errori ma per arrivare ad una conclusione che mi trova d'accordo con il libro di dieci sostanzialmente De Cecco
Del dell'esperienza IRI lo conosco meno la vicenda l'opinione otto e cita due casi dello deliri tecnica
Sul quale mi sono soffermato e su cui la privatizzazione avvenuta secondo la logica delle liquidazioni
Secondo una logica non molto strategica che quella dei saldi di stagione si vende in rapporto al fatto che bisogna pagare i debiti
E un'altra quella della Acciai Speciali Terni
Che viceversa viene diciamo se non vado errato segnalata come una privatizzazione
Fatta abbastanza bene significativa e paradossale ma non troppo
Il fatto che il settore dove il capitalismo italiano ha reagito forse meglio
Perché poi il discorso mi astengo dal capitalismo italiano è stato quello dell'acciaio dove io ricordo l'angoscia di questi anni tra novantatré novantaquattro quando parlare di privatizzazione dell'acciaio
Era una follia c'erano ministri dell'epoca che ci dicevano che voi dovete semplicemente regalare
Ricordo personalmente la battaglia che io feci contro il consiglio d'amministrazione che voleva
Liquidare direttamente l'acciaio vendendolo per pezzi per la ricostituzione delle la Dalmine già c'era
Perché era una società per azioni Gianluca
Per la ricostituzione del due società Taranto e La sette cieli Terni società per azioni che furono ricostituite all'inizio del novantaquattro con un dei dati economici sufficienti ovviamente lirici al collo
E perché scommettevano su questa privatizzazione una volta che queste due società fossero state slegate da questo paradossale sogno di una siderurgia italiana che dovesse conquistare il mondo e che invece versa non potevo conquistarlo gli effetti la Terni fu venduta dopo
Una lunga lotta tra ali francesi uscirne i tedeschi della Krupp
Collegati con una cordata italiana
Molto interessante
E la fine la spuntarono i tedeschi con gli gli italiani e devo dire che è stata una prima lezione esemplare perché può la Krupp con la Teyssen unito alla chissà poi gli italiani pian piano sono usciti ne è rimasto solo uno ma Mezzetti
Lo stabilimento cioè Speciali di Terni oggi il primo d'Europa nel settore degli acciai speciali acquistato una caratura internazionale
E non c'è dubbio su anche Taranto privatizzazione tutta italiana con i Riva è uno stabilimento
Che
Era agli onori delle cronache tutti i giorni sui giornali per la conflittualità per la
Che c'era soprattutto nell'indotto della della società oggi l'avvenimento che funziona quindi paradossalmente l'acciaio ha risposto quello sul quale si appuntava tutto lo scetticismo dalla politica che diceva non è salvabile
Io ricordo un memorabile incontro memorabile si fa per di insomma la storia è fatta di cose ben più di un'ora
Con il prete con il presidente Cuccia
Nell'agosto del novantatré di cui si è parlato tanto nelle cronache tra il presidente dell'IRI l'allora direttore generale
Dove si finisce questo excursus sulla situazione dell'IRI di allora e lui Marco giustamente diciamo la sua attenzione
Sottolineo questo dramma della siderurgia e chiese
Non era apparentemente risolvibile con una soluzione e che invece è stato l'unico che è stato risolto con ritorni economici importanti Bernini perché se andiamo a vedere
Risulta i risultati economici le dimissioni sono favorevolissimi all'indie ed è stato risolto in termini abbastanza italiani per voi Dalmine è stata venduta
Attecchire gruppo internazionale di origine italiana ho detto della Terna ha detto chitarra sul resto ecco quello che condivido del libro di
De Cicco e dei suoi
è stata questa certo delusione per circa che ha premuto molto negli anni della necessità per archi si arrivasse ad una progressiva privatizzazione di tutto limiti
E poi al dunque specialmente nel settore ma manifatturiero dove il valore aggiunto certamente più due e più e difficile da compiere
Capitalismo italiano
Ha mostrato una sua tema terrà nessuna sua fragilità
Grazie avvenuta fuori l'anima del ménage avete visto Better Fautrier ma prevalso nettamente se mi ha preoccupato all'inizio perché mi ha detto Micheli governo manca siamo vede io mi chiedo Mazzali
Abbiamo mica fare campagna elettorale
Beh a Marsala però ci dirà che cosa pensa del
Se è possibile mantenendo questo approccio di politica industriale che cosa pensa del processo di privatizzazione italiana come si potrebbe
Intanto
Voglio ringraziare
Gli autori di questo libro
E quindi possono in una
E quindi Marcello De Cecco e compagno scusate compagni non si dice più vernici
Per l'analisi che si presentano e che è un ulteriore contributo a conoscenza dei di questo fenomeno è importante questo processo di privatizzazione
Io
Sapete che sono un tecnico si sia dato poi alla politica e in genere quando questo succede i giudizi che si esprimono sono più equilibrati perché la politica ti porta ad essere
Anche aggressivo insomma ma il tecnico può chiedere la propria reputazione quindi alla fine ci media essi diventa più equilibrati nella
Esposizione
Tanto per cominciare io non sono favorevole a cioè sì unto generici e generalizzante che si danno su questi istituti queste istituzione della nostra storia
Per esempio per caso diverso
La Cassa del Mezzogiorno ha avuto un periodo molto cuciti trasformato il Meridione e poi ha avuto giudice
Chi degrado e lì
Ha avuto una funzione storica importante e positiva non dimentichiamo che tanto per cominciare nacque di fronte a una crisi
E la sua missione del salvata
E poi la funzione positiva rimasta per molti anni
Insomma questo è un Paese agricola
Fare una politica di industrializzazione
In un paese agricolo
E dove non c'era poi tanto risparmio dato capitale
Era difficile senza un ruolo il ruolo anche dello Stato
E dell'IRI
Voglio dire che noi non dobbiamo mai identificare le coordinate storiche di quello che ha
E per da questo punto di vista io non mi sento neanche di esprimere un giudizio complessiva ai totalmente insomma indicativo
Queste esperienze
Però però e accaduto che a un certo punto
Intanto si è affermato un pensiero che era minoritario in Italia che noi speriamo diventi maggioritario pensiero liberale e liberista
Veneto che ha ricordato alcune cose fondamentali
E che che oggi pare aver a come dire convertito assi persone che quasi per tutta la loro vita liberali liberisti sono stati che vuol dire che ha un pensiero forte a e questo li per pensiero liberale liberista
Ha continuato a segnalare i costi nazioni con ostinazione di gli economisti liberisti in Italia vent'anni fa eravamo
Che c'è una differenza importante fra l'impresa pubblica o a capitale pubblico all'impresa privata
Il vincolo di bilancio e molto più stretto per le imprese private
Ed il rischio di bancarotta
è molto più pesante
L'impresa con l'azionista Stato non fallisce edifici senza non fallisce
E naturalmente le conseguenze sono che ed efficienza l'oculatezza l'attenzione il rigore
Sono dolori nel caso dell'impresa
Pubblica rispetto all'impresa privata questo vorrebbe fare letteratura titoli dottrina
Ma in Italia questo significato per la verità è un'altra cosa
Ed è forse quello che ha provocato di più una crisi e quindi l'accelerazione verso la prima
Si è verifica l'interferenza dei partiti politici nella gestione delle dobbiamo la forza
Coraggio di dirlo
Ed è questo che ha provocato la
E di managers di quest'impresa sono stati un po'
Le vittime di questa città
Perché il manager sa
Che in certe operazioni certe scelte
Antieconomiche sono pericolose
E certamente non è portarlo del manager capace tornano capace sponsor presto ma è veramente male
Quando gli si chiede di fare certe cose
Di installare dei stabilimenti in località scelte politicamente non economicamente
Di fare assunzioni
Che non corrispondono all'ottima scala del personale il Vangelo sa che son cose pericolose
Però quando l'azionista e lo stato
Il manager Sarpi deve fare quello che l'azionista che
Questa è stata la tragedia della riconobbe il voi ma resta quello dei una
Un
Una vita di sacrificio in un un senso del dilemma creata da queste due sua percezione certe cose
Non si fa perché mettono a repentaglio l'efficienza
La quota di capitale riprese però un'azione
Quindi io credo che si possa storicamente che c'è stato un pasta un periodo in cui questo è accaduto su scala minore è un periodo in cui l'evoluzione politica
E anche del pensiero politico insomma voglio dire del Paese ha provocato questa faccenda integrando rappresentata per me certo c'entra ancora il vincolo più lento di bilancio perché poi era chi chiedeva certe cose poi doveva provvedere a ripianare no
Però il problema vero è secondo nell'intendere
Dei per
E in questo senso devo dire
E lo dico come anche
Esponente di una forza politica che auspica di poter andare al governo quindi questa indicazione che sto per fare
Vivo by partisan ormai capito come si dica insomma
Non basta privatizzare ma bisogna libera dal mercato
Io non credo che il monopolio privato sia poi granché il meglio del monopolio pubblico e questo appartiene al pensiero liberista
è sempre stato un principio come
E ancora qui ci sono le ragioni che gli economisti hanno sempre detto
Il monopolio
Non è felice
Il monopolio non assicura l'occhio per i consumatori contente a seconda ma anche per quello che vi dicevo prima e lo dico come esponenti di una voce presidente Armani potrebbe anche essere potrebbe anche essere al governo
Perché
Un'impresa che agisce su un mercato di concorrenza
Non può fare favori a nessuno
Perché la concorrenza la procuri
Un monopolio anche privato che volesse fare i favori a qualcuno e questa è una cosa di cui dobbiamo preoccuparci data la tradizione a cui mi riferivo prima che a extra profitti a cui può attingere per fare favorirono dico che questo sta accadendo ma stop proprio dicendo perché anche perché dal punto di vista politico importante che ci sia concorrenza in un mondo
Volevo porre oltre alle ragioni di inefficienza che hanno realizzato
Le hanno ammonito gli economisti
E anche un'impresa che per quanto privata che anche i privati possono avere convenienza a fare a favore alla classe politica che oggi al governo ce n'è una e domani ce ne può essere un'altra quindi il mio discorso voglio dire di metodo non è di parte può avere interesse può farlo perché ha un grasso a cui attingere
Penso imprese concorrenti non può far vietata fu
Noi dobbiamo preoccuparci punto della ricchezza non non possiamo più accettare
E non voglio alludere così ad una frase che non ha detto una dal mio schieramento politico
Perché se non mi sbaglio è stato più Russia fare riferimento Palazzo Chigi sarebbe Merchant Bank per di più dove non si parla inglese ma questo giudizio Hiroshima
Voglio dire che la percezione del problema e diffuso non solo
In una parte politica ma anche Beetle Guido Rossi non è certo appartenenti ad uno schieramento in generale
E
Si è privatizzando molto
Il fondo si è fatta multa cachet
In complesso mi pare che le deve dire più nessuno sull'ordine enorme di centottanta mila miliardi lamenta vera privatizzazione nel senso che noi non consideriamo privatizzazione quelle cessioni di partecipazioni minoritarie che lasciano in mano pubblica il controllore già queste sono statalizzazione di risparmio privato consumo privatizzazione
Quindi il limite intanto di questo qualche volta abbiamo avuto anche occasione di esprimere qualche critica sul modo in cui si esprime abbiamo anche il dovere di fare qui per la Costituzione che attribuisce al gioco dei partiti maggioranza e opposizione di vegliare
Comit Credit dovevano essere
Public Company
Viene rovesciato dirlo loro presidente dell'IRI si sa come è andata
C'è stato qualche dubbio sull'operazione ISMETT Cirio Bertoldi qualche dubbio diciamo
La centrale della test Roma quaranta facce dubbio
Lei crede che il giorno suscitate sono definito spengo esegue rimango cieco perlomeno Baldari paziente subito le critiche siamo per azioni
Regolarissimo e vagliati
E otto
Beh insomma la Centrale del latte è stata venduta un primo privato che polare venduto confluirà nel secondo
I fondamentali arriverò però far
Devo dire in primo luogo di lavoro dice come è piaciuto e che lo condivido in gran parte con alcune osservazioni qui parte da presuppone due tesi che si confronti la crisi italiana all'origine nelle nefandezze degli anni ottanta
Una tesi beh no c'è ritornato sul ministro Visco recentemente in un'intervista all'Herald Tribune seconda le responsabilità risalgono soprattutto alla politica economica
Mi pare che De Cecco non condivida nessuna delle due posizioni e lo cito in un altro scritto
A di commento al progetto dei DS aveva detto sarebbe esiziale tornare alla terapia a lungo andare deleteria degli anni settanta che ottanta
Se capisco bene ma poi lo confermerà o meno la sua predilezione forse il rimpianto è per l'opzione mitiga
E di quelli di quella classe
Persone autorevoli importanti che sempre secondo De Cecco non riuscirà a resistere all'attacco concentrato del potere politica industriale internazionale
Inizia per questi presupposti De Cecco preferisce la soluzione autarchica nelle politiche di rientro del debito e la continuazione di quella terza via
Che caratterizzò lo sviluppo economico in Italia italiana dal trenta dai gli anni trenta e sessanta ma che naturalmente nell'accezione di De Cecco è cosa ben diversa
Non quella di coloro che applaudono al nanismo industriale considerato appunto come terza via rispetto all'esperienza in Cile
è condivisibile questa impostazione prima prima
Ma si parte dagli anni Quaranta tre settantatré nella esaminarla in quegli anni l'Italia sviluppa una struttura industriale di tipo fordista e si ricorda decide era un moderno export led esportazioni bassi salari forte sfruttamento psicofisico della mano
Alla fine degli anni sessanta
Questo tipo di sviluppo raggiunge il capolinea il Paese non riesce a utilizzare tutte le risorse disponibili esporta uomini merci capitali fattori che sono impiegati all'estero per far concorrenza
Su questi squilibri interviene la contestazione giovanile prima l'autunno caldo
E questo fa lievitare il costo del lavoro verso livelli di tipo europea potrebbe questo essere il completamento del modello fordista nel senso auspicato da duecento e invece inizia la fase della destrutturazione
Le cause sono politiche e sociali qualità è stato ricordato della classe dirigente
Le cause sociali attengono invece a fenomeni più complesse la contestazione giovanile così secondo elemento
Lo show il primo shock petrolifero del settantatré prima effettiva manifestazione del proprio globalizzazione
Arriviamo agli anni Settanta vedete che vada molto di corsa poi magari vi lascerò la la la la le motivazioni più sottile
Anche qui condivido la tesi di De Cecco su questo per i il prevalere delle svalutazioni competitive e la difficoltà di assicurare ai Paesi produttori di petrolio sistema in grado di garantire il loro riciclaggio di petrolio
Cosa questa che è riuscita male a noi è riuscita bene agli inglesi che trasformarono il Paese nel grande centro finanziario che oggi conosce l'Italia non resse al duplice urto salariale e peggioramento delle ragioni di scambio
E quindi città mentre gli ha ha insieme con gli altri Paesi che subirono le conseguenze dell'artista Flash anch'l'Italia subito in misura maggiore
Soprattutto per le caratteristiche della sua struttura e quando la crisi in Italia è affrontata estendendo di livello negli anni settanta di partecipazione democratica
I nuovi regolamenti parlamentari del settantuno creano i presupposti per il consociativismo
Gli accordi sul punto unico di scala mobile del settantacinque innesca no la spirale inflazionistica il governo di solidarietà nazionale conclude
L'ipotesi tecnocratica implicita dell'opzione nicchiano si scontra con questa realtà
Sul piano strettamente economico la lira o se come osserva De Cecco e sono d'accordo segui il dollaro
Che si svaluta la nei confronti del marco fu quindi un susseguirsi di svalutazioni competitive che nel periodo settantatré settantanove portarla ma a una caduta media di circa il trentasette per cento in termini nomi e con questo trend e con questo andamento arriviamo agli anni Ottanta
E anche qui De Cecco dice delle cose una cosa giusta la caratteristica di questo periodo è il disallineamento dell'Italia rispetto alle politiche degli altri partner europei
Questi ultimi all'indomani del secondo shock petrolifero tentano con maggior decisione una politica dell'offerta
In Italia tutto però è reso più difficile dal diverso equilibrio politico e sociale maturato nel corso degli anni settanta
Questo è l'elemento che pesa sulle decisioni di politica economica più che le pressioni dei mercati finanziari internazionale
D'altro canto l'ipotesi di una totale indicizzazione del debito
Era poco coerente con l'esigenza di eliminare o ridurre il sistema complessivo delle indicizzazioni questa era l'esigenza che divenne l'asse della polis un'amica italiana di cui
Voglio ricordare che in il trentuno gennaio settantanove cade il quarto governo Andreotti quello della solidarietà nazionale
E le ragioni sono date dalla scelta dell'Italia di aderire allo SME come del resto di fico dico
Ancora oggi si discute se un simile motivo fosse una ragione sufficiente ossia l'origine di quella scelta non fosse non fossero ragioni determinate dal Partito comunista italiano allora allora
Col senno di poi si può dire che quella scelta ebbe un riflesso importante sugli sviluppi successivi fino a Maastricht
L'ingresso dell'Italia nello SME seppure a particolari condizioni arresta la progressiva caduta del cambio
Che a partire dall'ottantatré si stabilizza fino al novantadue quando sto la nuova crisi quella che tutti ricordiamo e sulla quale non vi do
Perché seconda domanda non si tenta una politica non sia tentato una politica di bilancio più equilibrato
Caratterizzata cioè dove l'avanzo primario in grado di compensare il costo del debito
A risposta di Maria Teresa Salvemini è che in quegli anni eravamo ossessionati dal problema della crescita
Si voleva evitare cioè un bis della crisi del settantacinque quando si era registrata una caduta del PIL in termini reali del due per cento ma forse il problema è più complessa
E cioè all'origine c'è la crisi politica italiana non solo il duello a sinistra ma la competizione del sì di Craxi e la DC di De Mita e il conflitto a tutto campo impedisce ai protagonisti di esporsi
All'esito di un insuccesso in politica economica
Nella cronaca del Periodo vanno ricordate tante cose
Un'occasione mancata quella di non aver saputo approfittare del contro shock petrolifero dell'ottantasei e un secondo elemento richiamato da De Cecco e cioè l'unificazione tedesca
Che fu realizzata grazie al finanziamento dei mercati internazionali che ottenuti alzando i tassi dei relativi interessi che comportare un apprezzamento dello Spe e dunque difficoltà aggiuntive per l'economia italiana
Tutto questo è sufficiente
Per ipotizzare la totale e completa sudditanza dell'Italia ai mercati internazionali o non si deve approfondire l'analisi se l'approfondiamo un primo punto eh la globalizzazione è il punto di partenza
La crescita dei mercati finanziari internazionali e dovuta a cause diverse che attengono alla struttura stessa del capitale e del capitalismo
E dunque senza voler tornare ai classici una forte accelerazione del processo di internazionalizzazione finanziaria dopo breve dopo la il fallimento degli accordi di Bretton Woods sia proprio in conseguenza degli shock petroliferi
Cresce la liquidità internazionale connessa la possibilità di azioni speculative i movimenti di capitale diventano pertanto una componente essenziale degli equilibri sia finanziari che reali
C'è la legge sul controllo valutaria del settantasei ma alla fine la resa avrà fu inevitabile e assunse i ritmi ricordati da decenni e cioè il divorzio per Banca d'Italia gestione del conto corrente e così fu questa un'ultima domanda una concessione al grande capitale
De Cecco ha ragione quando sottolinea la responsabilità del mondo politico
Contro l'ipotesi montiana di cui dicevo all'inizio ma questo mondo a sua volta non era in grado di resistere alla spinta verso l'omologazione che è la caratteristica più forte del processo di globalizzazione
Dunque con questi processi occorre fare i conti e rischia dunque di essere fuorviante l'eventuale giudizio di valore sulla loro natura
Lo smantellamento e vengo alla conclusione del sistema delle partecipazioni statali è stato un fatto positivo
Che prescinde da qualsiasi ulteriore considerazione in questo concordo lo cita anche De Cecco con Giuliano Amato secondo il quale questo rimane l'atto più importante del suo governo nel mille novecentonovantadue
Come risulta del resto dalla ricerca sul campo effettuata da De Cicco appunto sulle imprese pubbliche ora privatizza
Si poteva fare meglio e di più e l'ultima domanda le quella conclusiva credo di sì
Su questo De Cecco ha ragione ha ragione su tante cose non su tutto io ho sottolineato alle ragioni evidentemente mi sembrava anche giusto e doveroso
Non v'è dubbio che l'emergenza come la necessità di dare un forte segnale ai mercati internazionali ha determinato qualche contraddizione come dimostra il dibattito tra un public company golden share
Queste non devono e non possono essere sottovalutati se poi si pensa ad alcune esperienze concrete tipo Telecom o ENEL i dubbi non possono che aumenta
L'analisi puntuale dei casi che ha fatto nel libro conferma il peso prevalente dei fattori di carattere sistemi con la sola eccezione di rimpetto una infatti la floridezza delle singole imprese privatizzate
Evidenziata nei dati di bilancio dell'evidenzia il peso dei vincoli a cui in precedenza quelle prese erano sottoposti
Nello stesso tempo l'inserimento di queste aziende in strutture di carattere multinazionale con la sola eccezione del gruppo Riva evidenzia la debolezza complessiva del sistema Italia
Restano dunque a fronte e chiudo alcuni problemi irrisolti dell'economia italiana
Il suo basso tasso di crescita il suo nanismo industriale le cause sono estremamente complesse quali la più una la prima una più importante
C'è chi mi porta diciamo e ho finito in fondo intervento Coppa sulle conclusioni volentieri e granché perché avevo una battuta anche su quello che è stato detto prima perfetto
Però sono in credito di per
Non seguendo dopo insieme Cosimo sembra dopo
L'onorevole Biasco alcuna condizione presidente Ion pensa ciò le le riuscissimo a mia moglie gli assessori ci impegniamo tutti a finire poi poi oggi sulle il preside notevole mi ha scopi ma investite indusse il sistema economico italiano che rafforzato indebolito con le privatizzazioni
Ma io direi che si è rafforza sicuramente si rafforza lo possiamo criticare il passo trazioni possiamo criticare che alcune liberalizzazioni sono previste con un tempo lungo avrebbero potuto avere un maltempo accorciato
Di di pieno dispiegamento però più sicuramente del sistema industriale italiano sia rafforzata ricordiamoci che signor De Cecco disse allora non ci fu una una visione diciamo del di nel derby dell'approdo vudù a portare il processo di privatizzazione perché tutto avvenne così in fretta
Che forse una visione c'era non era elaborata nei minimi particolari ma era una
Visione di ricomporre un modello che si era sfaldato si stava sfaldando sia nelle singole parti costituenti siano adulterazione
Cioè il Polo la
Quel modello italiano si reggeva su quattro pilastri l'impresa familiare che però aveva le debolezze era sotto con imprese sottocapitalizzate poco proiettato internazionalmente piccole rispetto alla grande impresa internazionale una banca pubblica funzionale a un capitalismo senza capitale incapace di sostituire Managers incapace di fare di svolgere una funzione di pungolo verso il sistema privato essenzialmente come svolgeva
Sistema bancario in Germania del Saint
Una impresa pubblica con dentro aree di inefficienza e aree tecnologicamente avanzate ma sicuramente con una funzione di supplenza
E non con la funzione di complementarietà rispetto al all'impresa privata
Era lo più le piccole e medie imprese che lascio da parte questo quadro certamente questi quattro poli erano aperte
Ero perdenti tutti e quattro nel sistema istituzionale era un sistema istituzionale chiuso diciamo la costituzione materiale in cui si inventavano strumenti per isolare i punti di crisi in modo tale da garantire alla sopravvivenza bella
Dinastie famiglie Dinastia politiche che si intrecciava tra di loro
Quindi lei il processo di privatizzazione era un processo anche di ricomposizione Otello
Certo che non aveva connotati molto specifici ma aveva una finalità cioè creare una pluralità di di impresa e del mercato di situazioni di forza mercato l'abito ritardi medie in prese capaci di contribuire con il proprio successo al successo collettivo ma senza condizionare
Questo
Certo allora la
Sì guardo molto più a la via finanziaria di guanto si guardò avuta
Bravo
Ristrutturazione del del sistema industriale del sistema dell'impresa e del verde dei punti di forza produttiva di che cosa poteva nascere da un punto di vista produttivo
Si pensava che una prima fase che doveva devono essere le le banche
Cioè che il punto cruciale da vegetazione possono le banche dove nasceva la banca universale che prendeva come che diventava tutrice del del del sistema industriale e questo bastava da solo poi a poco a poco il dibattito cambio ombre invece si puntò molto più su un modello su modello anglosassone cioè il mercato del mercato al mercato era affidato
Il compito di collocare il capitale nei punti più efficienti di selezionare i meno Ager di eliminare alcune storture che erano apparse nel sistema nel sistema pubblico doti tanti accanto a tanti commercianti di di di di di di notevole valore valore anche molti un personale diciamo selezionato attraverso più meriti politici che meriti manageriale
Quindi cambiare il meno agilmente e ricapitalizzare quest'impresa era forse l'obiettivo primario
Ecco
Ci siamo riusciti siamo ancora in mezzo al guado siamo in un processo che però io penso molti frutti li abbia dati
Intanto siamo riusciti a costruire siamo come come Paese Trento siamo riusciti a costruire diciamo un quadro istituzionale e normativo
Di aggiustamento rispetto al quadro preesistente che degli altri Paesi avevano fatto in vent'anni forse anche di più
E quindi io ascrivo merito moda la
Tratta da classe politica italiana aver compiuti questi passi che vanno dalla legge Draghi Testo Unico alla costituzione dell'Authority al rafforzamento dell'Antitrust
Un sistema fiscale che premia la capitalizzazione comportamento virtuoso
La l'istituzione dei fondi pensione adesso forse avremo anche una
Una
Legge sul chiedo una riforma del diritto societario e lo stesso Bo e risanamento finanziario in qualche modo asservito all'impulso spessi mento del mercato dei capitali al mutamento dei portafogli
Al rafforzamento dei dei fondi comuni
Certo
Io se devo Foggia di un bilancio sposto dico forse sarebbe stata messa troppa enfasi sulla via finanziaria
Sulla via finanzia
Vediamo che gli stessi fondi pensione se rileggiamo i dibattiti di dieci anni fa il fondo pensione era un po'deus ex machina che doveva giudicare l'intero processo di selezione verde temete fondi pensione non decollano
I fondi comuni sono espansi ma insomma non hanno la stessa funzione M
Tranne casi particolari secondo l'abbiamo avuto la nascita di nuovi protagonisti del mercato
Capaci di attuare le selezioni di monitorare l'andamento veramente
Però quello che si comincia a vedere la nascita di media impresa la media impresa che cominciano ad acquistare una forza d'internazionalizzarsi anche avere dimensioni alle quali
Ha un senso fare diceva h
E stabilire delle reti esterni insomma dico questo questo è un fenomeno recente della in questo rafforzamento emergente questo emerge di di media impreviste della dell'economia italiana ed è un fenomeno in divenire che potrà sicuramente essere rafforzato con le liberalizzazioni potrà essere apporti da rafforzato con
La privatizzazione della dell'ENEL secondo le modalità previste con la liberalizzazione del mercato
Del mercato verticale
Ha detto il passo poteva essere molto più veloce il vescovo insomma
Però leggendo anche il libero Valtur libero
Per il Santissimo saper senza
Il rischio fa devo chiamare Marcello Lococciolo conoscono
Sessanta
Più o meno
A settanta
No volava avere settant'anni per restare fuori la ai mafiosi calcolo
La
Sede ormai italica quali fra l'altro mi riconosco leda anche nella
Nelle suggestioni che avevamo vissuto io lo condivise con Marcello Dell'Aringa
Della possibilità Chezzi fosse
Una via nuova non era autarchico da via Dini il rallentamento della globalizzazione dello scioglimento per l'economia italiana della finanza italiana dentro
Dentro la finanza internazionale e de mi riconosco nella crisi nell'autocritica Marcello si fa prezzo che non era intento non era pensabile con questo sistema politico con una classe politica nuova coesa
Con il sistema delle industrie pubbliche che si stava sfaldando che che noi potessimo veramente seguire e con successo una via una via del centro
Però nella parte conclusiva dove fratello se il titolo un un verso un modello di privatizzazione italiano mi sembra che è poi
Alla fine il devo trarre la conclusione che non c'è un modello valutazione italiano un fai una sintesi non non Momo Momo in divieto di questo moderno però qualcosa qualcosa mi dice mi dicono anche quelle quei chiesta direste sono riesaminati
Mi dicono che
Empiricamente forse anche non
Trials moderno se noi siamo
Ci sono storie di successo di ricongiunzione del capitali italiano col capitale estero di superamento
Di quelle
Nei casi specifici intento di quelle che erano le debolezze può dell'industria italiana in generale dell'industria pubblica in particolare atti forse l'industria pubblica meno che dell'industria
Dell'industria privata ma insomma l'insufficiente internazionalizzazione la dimensione parte l'ENI troppo piccola rispetto ai mercati internazionali
Una mercati di sbocco poco dinamici ricerche sviluppo di un in settori critici insufficienti insomma avevamo bisogno di una qualche partnership internazionale
Che fosse anche occasione per il capitale privato italiano di ieri impegnarsi qualche mi sembra che quelle storie sono storie che sono andate in questa direzione Bruno al superamento dell'uno dell'altra
Debolezza della dell'industria pubblica e che poi anche quello che si paventava all'ora che fuori nell'internazionalizzazione delle imprese estere fossero soltanto interessate agli ai marchi fossero soltanto interessate
Alla cliente alla alla alla clientela del peso delle imprese acquisite voi non si sia verificato alla fin fine insomma Vito da dall'opinione alla Terni sono state sviluppate industrialmente tecnicamente insomma non non mi sembra che quelle preoccupazioni ho col senno di poi riferita questi casi fossero fossero giustificati quindi rispondendo alla domanda di carabinieri sì capire Netanyahu si è rafforzato sotto molti punti compreso il quadro normativo nel quale nel quale agisce cento sono processi non nulla acquisito però insomma la direzione sembra sia stata qui Biasco
Presidente coro di
Almeno agilmente in questo processo
Cosa ha fatto è una vittima come diceva Marzano
Quel partecipe questo processo degli si sono presentate delle nuove opportunità di crescita come dicevo
Ma io ripeto che il management è stato vittima ma anche è stato soggetto attivo di questi processi
E oggi sta gestendo quelle aziende che sono state privatizzate come per le aziende che non sono state privatizzate con efficienza con competenza e dando i risultati che sono sotto gli occhi di tutti sia per quelle previste privatizzate ma anche per quelle non privatizzate
Che ENI ENEL Finmeccanica sono tutti grossi gruppi ancora non privati
Non privatizzati
Che dimostrano efficienza si sono ridisegnati danno profitti notevoli e quindi i dirigenti sono gli attori di questo processo
Però io vorrei cogliere l'occasione per fare qualche considerazione che se non la facessi non sarà in pace con me stesso
Questo studio che non abbiamo fatto non è solo abbiamo chiesto di fare non è solo un fatto retrospettivo ma a mio avviso ci deve dare e quadro per capire come devono essere fatte le prossime privatizzazioni altrimenti è solo un fatto storico
Allora io credo che ora i risultati di questa indagine che fa vedere le positività delle privatizzazioni maggiore redditività
Collocamento internazionale di alcune di alcuni gruppi però fa vedere anche dei rischi che io mi permetto di mettere in evidenza molto chiara
Attenzione le migliori privatizzazioni sono avvenute con acquisizione da parte di società estere
Di grossi gruppi credono sinergie con i gruppi acquisiti con le società acquisite o in termini di mercato o in termini tecnologia o interni credo le cose e questo è molto positivo è ovvio è logico
Non abbiamo esempi di privatizzazioni a parte Telecom facitori era un attimo ma quelle prese in esame
Di grossi successi
Per privatizzazioni di capitale italiana
Voglio dire che abbiamo la prova provata
Di una inadeguatezza ad oggi del capitalismo italiano di una inadeguatezza ad oggi dell'imprenditoria italiana
E questo è un rischio nel processo di privatizzazione qui non faccio questioni di campanile ma vogliamo parlare una volta tanto di politica industriale di sviluppo industriale abbiamo risanato noi noi personalmente comunista tutti
Abbiamo risanato questo Paese stiamo risanando questo Paese me lo abbiamo il dovere diritto ma dovere soprattutto di guardare avanti e di fare un discorso sulla politica industriale
Allora perfetto
Io credo che si debba continuare su questa strada
Però attenzione l'analisi che è stata fatta dal libro a diciamo una visione di anni breve
Perché gli anni post privatizzazione credo che siano analizzati tre quattro anni
Allora tensioni etniche all'interno dell'azienda come me e come tutti i miei colleghi sanno che i processi di adattamento della struttura aziendale rispetto alla situazione esterna a dei passaggi ben chiari
Prima di vendere si pulisce casa razionalizzazione appena si è acquistato si ripulisce casa
Si mette ai posti soprattutto ai top alla parte finanziaria alla parte mercato persone di fiducia dell'acquirente
La struttura tecnica la struttura di ricerca la si lascia ancora lì perché noi italiani siamo bravini cervelli e abbiamo fatto tecnologia continuiamo a fare ricerca e tecnologia tant'è vero che per una situazione di sistema Paese se vogliamo esprimere fino in fondo le nostre capacità
I giornali sono pieni bisogna andare all'estero
Allora attenzione perché gli acquirenti quando sono gruppi stranieri
E matematico io deve esperienze io ho fatto privatizzazioni chimica fine
Esperienze di acquisto di aziende terza fase di ristrutturazione è quella di portarsi presso la casa madre di quarta ne ricerca le tecnologie che ci vuole tempo
Allora questo è un rischio laddove il capitalismo italiano non è in grado in un qualche modo non dico in termini monopolistici ma di competere almeno in qualche settore
Rispetto a di gruppi diciamo stranieri
Allora se vogliamo vedere uno sviluppo domani del nostro Paese interno industriali qui non parliamo ma parli come dirigenti singoli ma come classe dirigente che ha l'obbligo e il dovere di dare anche degli indirizzi e di chiedere alcune decisioni
Che significano lo sviluppo del nostro Paese
Allora attenzione perché le grosse privatizzazioni sono ancora da fare
Sono ancora da fare qui abbiamo parlato di manifatturiera ero che la parte importante del sistema Italia Monica è stata la Telecom
Vera privatizzazione in cui attraverso un sistema molto travagliato maldipancia in un qualche modo poi ci possono essere critica politica ma a me hanno e quelle non interessano
è rimasto diciamo di proprietà Dio capitalismo italiano anche lì ci sono ancora i rischi perché il processo non è finito quindi gli ultimi atti e poi voglio dire le società avevano quindi per carità
Però alcuni segmenti della Telecom
Che sono stati venduti
Divisi e venduti spartiti a gruppi esteri
Sono sotto rischio di quel processo di asciugamento di essiccamento di tecnologie di cervelli di conoscenze
Le grandi dagli esami sono ancora da fare allora attenzione perché qui è una responsabilità a mio avviso e lo diremo lo diremo non oggi perché non è la sede ufficiale ma attenzione perché questi processi devono essere fatti con attenzione di salvaguardare quello che lo sviluppo del Paese
E non solo per le grandi industrie ma anche per l'indotto
Amici miei le piccole e medie imprese italiane sono vissute cresciute
Grazie ai grandi gruppi ai grossi gruppi con i loro centri di ricerca di eccellenza che hanno Telesio trasferito tecnologia attraverso i loro prodotti che vendevano attraverso i prodotti che acquistavano
Conosce dirigenza management che passava la piccola media impresa è stato un Achrome sperduti Lindsay Shawn che ha fatto forte questo Paese
Se ieri centri di ricerca di eccellenza vengono smantellati come sono stati smantellati come sono in via di smantellamento
Per questioni ragionieristiche scusare mi scusi ma tutti i ragionieri qui presenti di cassa
Da parte dei grandi gruppi ancora non privati
E se i gruppi acquirenti saranno stranieri tutti stranieri e aspre superando la tecnologia del nostro Paese non solo sarà una perdita per i gruppi Grassi gruppi ma per tutta la piccola e media impresa attenzione a questo allora detto questo ostacolando ma
Detto questo voglio dire che cosa
Si può concludere
Che siccome i problemi di cassa non sono più così impellenti e Carlo si può fare cassa vendendo ancora tranche di ENI ed ENEL senza che il controllo esca ancora dal Tesoro quindi piene da ma non dico di privatizzabile un privatizzare
Nel frattempo bisogna che
Il governo le istituzioni
Accedi Rino un processo
Di Farben diventare questo Paese competitivo in termini di attrazione di presenze o di non fumare di non fa risucchiato
Delle realtà che esistono e da parte anche degli stranieri in modo che dei nostri tecnologie nostro manager i nostri cervelli l'unica ricchezza che Alitalia Sant'Iddio
Rimangano in questo Paese non importa a quel punto se con capitale italiano capitale estero Paola assolutamente noi siamo laici
Da questo punto di vista come siamo laici e rispetta le privatizzazioni può rispettare non periodizzazione quello che ci interessa è il Progetto Paese
Allora se queste e di trasferimento delle tecnologie verso le piccole e medie imprese l'università ciclico perno si sta muovendo su questa direzione sta facendo ma bisogna cenar bisogna avere l'ansia
Di queste cose
I tempi belli siamo globali i tempi sono brevi non sono i tempi della politica sono i tempi della concorrenza paese
Che devono essere messi in atto alla fine di tutto questo processo io credo che avremo un sistema Paese che
Avrà fatto le sue privatizzazioni potrà portarle fino alle ultime conseguenze tranquillo sicuro che tutto il sistema paese avrà una sua collocazione anche industriale e non solo di mercato di consumo
Nel in Europa e nel mondo questo il messaggio che io credo come dirigenza in modo forte bisogna portare avanti che vide deriva ma una parte dall'analisi che è stata rifatta e rispetto a questa analisi che continueremo a lavorare perché vorremmo monitorare continuamente questo processo di privatizzazione
Niente Corradini
Onorevole Micheli è stato fatto
Così en passant non me
Per i cattolici corbellerie
Ma all'ENEL diventerà davvero liberi degli anni
Che verranno
Non vedo come
è un'ipotesi che non esiste
Porci canonici sempre
L'ENEL
Fa questo operazione
Dove capisco che ci possono essere punti di vista nel giudizio differenziati la fa
In una logica industriale che significa
Telefonia cellulare più una buona telefonia fissa creano un valore aggiunto che pesa sul mercato ha vinto il senso è che questa roba qui come vi pare abbiano detto i dirigenti il consiglio d'amministrazione dell'ENI
Debba andare sul mercato
E così deve essere
Credo che lei nella abbia una missione precisa
Che qui il di occuparsi di energie di acqua
Settori dove
Il paese è carente carente in termini di competitività interna e internazionale
E dove questa questione delle fonti di energie come sappiamo determinante economico questo credo
Che sia il senso di quello che si debba perché si deve dare alle questioni di prestigio
Peraltro
Cioè noi riteniamo noi riteniamo che questa aspre ritiene si debba aprirsi
Però premetto che io non conosco bene dei
In un vino
Sono impreparati
Volevo ammazzarlo interessante anche
Luca impreviste su questo
Detto quali sono le mie critiche
Oggi ci sarà una Question Time
Alla Camera
Credo che risponderà il Presidente del Consiglio
A una mia questo
Io vorrei invece dire qualcosa su tutto il resto che è stato detto che per la verità siamo usciti un po'dal libro insomma siamo andati in altri campi
Se ho ben capito il messaggio di
Che ne viene fuori a proposito della difficoltà di una terza via a cui si riferiva prima Biasco
Potrebbe essere rappresentato da una specie di verso dantesco nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo in una selva oscura che la terza via era smarrita
Sì si può dire anche questo ma vedete il problema dell'economia italiana
Così come io posso vederlo oggi
Non è tanto quello dell'afflusso di capitali esteri che in tre la nostra economia anzi dal mio punto di vista investimenti diretti esteri in Italia
Sono molto occhi
E bisognerebbe chiedersi perché
Perché quando si dice che le imprese italiane no non sono abbastanza che si sono creati tutti i presupposti favorevoli
E che osi non di più Bureau si deve chiedere ma come mai anche le imprese estere non osano venire in Italia
Il problema del Regolamento che hanno un problema di futuro
Io direi che è molto importante la ricerca
Noi sì non andiamo avanti sulla fronte della ricerca noi possiamo diventare in una periferia
Del mondo
Tanto più che poi molti paesi in via di sviluppo per esempio l'India
Ne fa le veci
Matematici gli ingegneri indiani
Sono di grande valore insomma
Questo non risolverà i problemi che l'India ma insomma il fatto che l'Italia debba andare avanti su va acquisendo
L'uso di brevetti esteri insomma mi pare una cosa molto poco soddisfacente poiché aggiungo subito altre cose qui ci sono tre velocità diverse io non sono così critico verso l'imprenditoria italiana come ho sentito anche Chris né qui né a dire il secondo me
La fortuna di questo Paese proprio di avere queste piccole e medie imprese in numero così esteso
Tra l'altro si date molto spesso di ex operai che decidono di diventare imprenditori prendono il garage pieno sulla saracinesca è quella cominciare se l'impresa cosa che mette abbastanza in crisi il problema del conflitto
Fra imprenditore e operaio quando poi diventa una stessa persona insomma il conflitto non è che si veda pietà
No il problema invece secondo me uno dei problemi è che ci sono tre velocità diverse costruttore su una alta velocità dell'imprenditore privato
Una minore velocità delle banche
è una velocità ancora minore della pubblica amministrazione
E se non c'è sincronismo fra queste tre velocità
Si ferma che più il quello che più tardivo frena anche gli altri e finisce per frenare tutto
Quindi c'è una specie di in una visione di equilibrio dinamico come direbbero gli economisti c'è un problema di adeguamento di queste velocità verso l'alto
L'editore italiano spesso aspetta mesi mesi forse anni
Per completare l'iter delle autorizzazioni nulla osta permessi e concessioni eccetera necessario e poi scopre diceva in Tunisia in due o tre mesi l'impresa già vi si fa ecco questi direi che sono piuttosto il problema perché non vengono in Italia a fare prima il silenzio certo con i rischi che le diceva c'è anche un rischio aggiuntivo qualche volto d'acquisizione da da un'impresa estera possibile solo mettere fuori
Quell'impresa comprata e a prendersi la quota di mercato molti sono i rischi ma insomma punto bisogna seguire le cose con attenzione ma oggi come oggi dire che c'è un rischio per l'eccesso di investimenti diretti esteri evitare per fare fronte alla cosa
Impossibile andava detta voglio dire non è quello il problema
Problema è quello della ricerca scientifica ormai l'università sta diventando sempre più un liceo
La ricerca esce dal
E non mi sono i rapporti fra
Università impresa
Insomma la Silicon Valley in Italia non c'è o per meglio dire discuto con le signore dovesse qualche volta vedo che l'asilo con balli scema nuove certe presentatrice televisiva che sono un po'si ricorra insomma
Al di là di quello Silicon Valley Pinocchio e il problema dei tre velocità Hassine croniche che è molto grave che molto sentito dai nostri imprenditori che quando un parte un'iniziativa produttiva e poi ci sono anni avanti per farla non si fa più no
Questo è quello che volevo dire per il resto devo dire la verità che io vedo che i punti di forza di questo nostro Paese
Sono quelli che insomma poi tutti più o meno sappiamo le famiglie femminile ne risparmiano
Sono ancora di famiglia più ricca nel vecchio mondo non so se ce la battiamo ancora quei giapponesi Aprilia pone ce l'abbiamo scavalcati ma insomma
Il risparmio delle famiglie
I piccoli e medi imprenditori italiani che non dipendono dal bilancio pubblico non chiedono rottamazioni
Chi era un altro Etò riduzione del la pressione fiscale
Meno leggi e meno invadenza della burocrazia reso le cose più infrastrutture
Queste sono le cose il terzo vantaggio eh che abbiamo una qualità di lavoratori eccezionale lavoratore italiano ha un'intelligenza un talento che non hanno troppo gli altri dove sono andati hanno sempre creato la ricchezza negli altri paesi e sarebbe bene che rimanesse invece qua
Soprattutto quelli
Lei si riferiva prima cioè questi ricercatori eccetera
Evolvente in quanto punto di forza questo straordinario patrimonio artistico naturale monumentale archeologico di cui non abbiamo nessun merito e forse abbiamo qualche Demetra
Io adesso mi scuso però perché io devo votare sopra
Onorevole Fantozzi
Le conclusioni del nel suo intervento di prima
Ma poi ci dirà anche se condivide la la tesi dei campioni nazionali diverse se bisogna in qualche modo stimolare la costituzione di gruppi Amatrice Luca Jole
Volevo mettere in fila e risponda a questa domanda volevo mettere in fila un paio
Di spunti che sono venuti da chi mi ha preceduto insieme con le conclusioni elemento infila rapidamente il primo vitale che si son fatti dei grandi passi avanti lo ricordava Biasco
E sotto profilo legislativo e sotto il profilo dell'IST dell'acquisizione di un livello importante di regolamentazione dei mercati con le authorities c'è questo è sicuramente un dato così
Secondo
Io credo che essendo ingloba in fase di globalizzazione si debba più parlare di politica economica d'ora in poi che non di politica industriale
E cioè giusto quello che è stato sostenuto lo come non potrei quand'era ministro del Commercio con l'Estero era un forte sostenitore e lo sono tuttora Lantz andate a dire per il mondo
Capitale umano ricerca sviluppo università personale eccetera quindi su quello sottoscrivo però
In un quadro globale in un quadro nel quale sempre più
Noi dobbiamo giocare la
Uno scusi Square Faber fortune su due dunque ma lo stato dei
Regolare
Deve retrocedere dall'economia
Questa ultima finanziaria in qualche misura lo stia facendo le premesse le condizioni per cui tra le imprese italiane possano giocarsela sui mercati internazionali e mi fa piacere dire che o di De Cecco lo il vostra ricerca è caduta utilmente su una di
La commissione Bilancio sta facendo l'indagine conoscitiva ieri
Una ricerca anch'Mediobanca che tocca lo stesso argomento quindi ben non gli approfondimenti sulle privatizzazioni e retrospettivamente ma perché servano soprattutto
Anche per l'esperienza future ultime due cose non si è parlato il sistema bancario l'accenna
La mia chiusura l'ho accennato a mezza bocca Enrico
è lì citando il
Lì noi siamo indietro sistema bancario Utah il Senato il sistema ben
Punto su cui Lita
Varare fortemente per poter reggere il passo delle IVA diserzioni e della competizione globale un ultimo punto politicamente spiace che al panino Marzano se ne sia andato
E noi abbiamo il rapporto qui nel sistema bancario io citavo l'articolo di Prodi che ha più volte ricordato che cieca noccioli duri che però erano combinati con vincoli di natura pubblicistica
Non dimentichiamo che nella nostra storia
Rapporto tra banca e industria è stato
Discusso e travagliata anche quello tra industrie
Politica è stato delicato
C'ha avuto delle fasi positive poi entrato in corto circuito nella fase getto ecco io non vorrei
La regolamentazione ma lo voleva dire ammazzano mi dispiace che non c'è
Non si dimentichi anche ma che è un po'tabù e cioè i conflitti di interesse in tutti i sensi perché se no poi noi rischiamo di avere dei corti circuito i futuri e cioè tra partiti azienda e ad
And partito che poi danno un nuovo assetto patologico a quella dei invece l'assetto fisiologico aperto al mondo alla globalizzazione che è quello che la nostra industria grande piccola M. deve avere questa era un po'la conclusione che mi sentivo Hitler
Piastre in cinque minuti dovesse scrivere il programma l'Ulivo per la prossima legislatura capitolo privatizzazioni che cosa conterrebbe
Con che
Ore nove posso forza
Il tutto ciò che è stato enunciato fino adesso
Dismissioni
Smantella me
Entro
E
Però come è stato detto un attimo
Forse un nome
Punizione di che cosa si intende per intesa strategica ma certamente
In questo momento forse potrebbe
Invece l'insieme
Partecipazione più c'è
Punto strade
Insomma messa in circolazione
A della propria
Condizioni
Produzione
Moto diciamo di
Di accorparle
Gli efficienti
Orizio ma qui
Essere
Darci di quanto sia stato
Lascia abbia avuto
Certamente
Accor cede il
E che adesso vengono spesi anche urgente
La l'acquisizione dell'Infostrada
Cessione
Il centrali e
E nelle che può essere a parte una quota strateghi
Pressoché complesso che comprende
Ah se forse un po'di
Realizzato
Devo forse una scissione
E io oltre il
Progetti che circa
I processi d'unzione distribuzione eccetera
Scriverei
No
Non ricorda
Info strana mi sembra opportuno oppure di qualcun tempo di strada allo stesso tempo la vendute e siccome l'aveva voglio comprare a poco tempo fa può sbagliare a comprarla paga
Ogni anno oppure sa qualcosa dello la vedo molto bene sulla futura redditività di questo tipo impresa grazie