La sentenza del 30 giugno scorso contro Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, tutti condannati all'ergastolo per la strage di Piazza Fontana. La querela nei confronti di Boatti autore del libro "Piazza Fontana - 12 dicembre 1969". Il ruolo degli storici e la gestione degli archivi che contengono la documentazione sulla strage di Piazza Fontana

Radio radicale lo scorso trenta giugno i giudici del processo milanese per la strage di piazza Fontana hanno emesso alle sedici in punto la sentenza contro Delfo Zorzi Carlo Maria Maggi che Giancarlo Mioni tutti i tre sono stati condannati all'ergastolo
Molti sono stati i commenti a questa sentenza
Abbiamo i nostri microfoni Giorgio Boatti autore del libro Piazza Fontana dodici dicembre mille novecentosessantanove il giorno dell'innocenza perduta Bongiorno Giorgio buongiorno
Allora Giorgio abbiamo già detto che come ci sono stati molti diciamo volevamo ascoltare anche il tuo qual è il tuo giudizio su questa sentenza ma
Paradossalmente io mi trovo d'accordo con alcune affermazioni di personaggi che certamente non sono schierati né sulle mie posizioni ma credo che la pesce molto diversamente ad esempio quando l'avvocato prego Pecorella che ha un difensore di Zorzi dice che le sentenze non sa applaudono
Io sono d'accordo le sentenze rispetto non gioco profeta processuale rispettano alcune determinate regole bisogna accettarle così come vengono prodotte da quello che un iter ben definito è una roba sono le sentenze che producono verità giudiziaria un'altra cosa però naturalmente è la verità storica la verità storica attinge alle sentenze attinge a tutto quello che inchiesta giudiziaria materiali fonti che rende che vengono rese in questo modo disponibili per inquadrarle sicuramente in un affresco che è di maggiore respiro rispetto a quella che la verità giudiziaria che invece deve obbedire a delle regole più ristrette detto questo io son convinto che la sentenza di del trenta di giugno fotografa
Esattamente
Comprensibilmente accettabilmente quello che è accaduto trentuno anni fa individua quindi nella cellula organo vista di di Mestre i responsabili della strage il teniamo presente che i giudici milanesi non hanno potuto procedere contro Freda e Ventura perché erano già stati implica a chi in altro procedimento ed era fine erano stati assolti dopo un complesso iter che ne sono stiamo qui a riassumere manca tuttavia sono connessi a questo procedimento e quindi e per quella che è la verità storica sicuramente l'ipotesi che vedeva la
Le stragi del dodici dicembre come frutto di una pianificazione terroristica che ha
Corsano dico durante il mille novecentosessantanove che si rifà arte dagli attentati della primavera la Fiera Campionaria prosegue con gli attentati ai treni dell'agosto del mille novecentosessantanove e su questi due primi diciamo capitoli dello stragismo ci son delle sentenze passate in giudicato che colpiscono il gruppo di ordine nuovo di Pato e cioè Freda e Ventura e poi c'è il terzo capitolo che appunto quello affrontato dalla corte milanese con questo procedimento che coinvolge han che ordine nuovo di di Mestre e la struttura alla Fenice sempre di di matrice neonazista di Giancarlo Rognoni ecco la sentenza ha fatto tutto quel che poteva fare visti i materiali che erano a disposizione viste le deposizioni le testimonianze e visto anche che son passa il trenta trentuno anni in cui piazza fontane diventata piazza lontana cioè lontana non solo nel tempo ma proprio car Carta di elementi di prove così perché c'è stato un intervento elusivo e unendo continuo intervento di oh Mercy di intimidazione e di silenzio che ha operato lungamente nel corso degli anni ecco zonzo in questo senso
Il pm Massimo Meroni ha accennato anche nel corso della sua requisitoria questi tentativi di depistaggio ne vogliamo descrivere qualcuno particolare Delio
Punto sono sono convinto che attorno a un episodio un evento così cruciale come Carlo Fontana che ha sicuramente fatto deragliare la storia italiana in sintesi quello che era una stagione di grande accesa conflittualità
Ma dentro i binari di una democrazia è stata portata a a un altro Lido che ha prodotto dei frutti come
Chi è sanguinosi complice anche poi il partito armato che si è innestato su questa su questa spirale e quindi ha deviato la storia d'Italia
Ma
Appunto col passare degli anni non questo evento è così importante che chi era stato coinvolto che materialmente sia nella pianificazione sia
Nella avvallo politico in un certo senso ha continuato a operare perché la verità non saltasse fuori questo salta fuori da da mille episodi il fatto che ad esempio una serie di
Servitori dello Stato connessi a quelle indagini questi personaggi del del dei servizi segreti come la bruna capitano la Bruna cominci a parla
Fare solamente ai primi anni novanta con il giudice Salvini tirando fuori verità che aveva nascosto per un'infinità di anni è indicativo io nel corso della lavora del del lavoro per la stesura del mio libro che è uscito nella prima edizione nei primi nei primi anni Novanta avevo contattato ad esempio il commissario Pasquale Iuliano sì parco Iuliano un personaggio incredibile importanza è una bellissima figura perché era un commissario in servizio a Padova che nell'estate del mille novecentosessantanove intuì
Che perfettamente cosa sta accadendo a Padova Saturno infatti nel libro di schivi proprio questa sua intimità ma il tam
è un dramma shakespeariano perché quest'uomo intuisce cosa stanno pianificando i terroristi neri cerca di fermarli nel senso che con intercettazioni telefoniche con con inchieste con arresti anche cerca di bloccare questo
Questo questa valanga che sta per cadere sulla democrazia italiana invece pressioni che partono da Padova giungono a Roma al Ministero degli Terni portano non a fermare i terroristi ma fermare il commissario che viene sbattuto a Ruvo di Puglia e dopo questa lezione
Che dolorosissima per per questo servitore dello Stato Iuliano se ne sta in silenzio per anni e era disposto e comincia a tirar fuori le sue verità ai primi degli anni novanta punto io me lo ricordo che ci siamo sentiti perché
Sarebbe venuto a testimoniare al processo che era stato intentato contro il mio libro per querela del braccio destro di fredda stanza abbandonano Facchini Giorgio ci vuoi raccontare
I particolari della vicenda del tuo libro vi è stata un'esperienza che si incastra piccola cosa che però si incartamento per grande universo che è la vicenda di Piazza Fontana allora io lavoro due anni e mezzo a terra
Scrivere
Piazza Fontana
Mi perdo sessanta mila pagine di atti processuali libro esce da un editore milanese che Feltrinelli a un successo discreto perché viaggia sulle otto dieci mila copie nel giro di pochi mesi faccio sessanta presentazioni in altrettante città poi arriva questa querela da parte del braccio destro di fretta Facchini che sentenze passate in giudicato reputano responsabile di organizzazione di banda armata di aver fornito esplosivi armi a formazioni terroristiche diversa la quel è la implica anche una richiesta di risarcimento e rifacimento di mezzo miliardo e io mi trovo per un bel po'di anni perché la gente e poi di assoluzione totale delle rispetto mi riprende nel mille del mille novecentonovantanove novantanove mi trovo per un po'di anni
Una aveva un'esperienza di mondo rovesciato e cioè un terrorista nero mi
E la il mio libro viene bloccato per probabilmente ci sono timori di dover far fronte appunto a risarcimento massiccio e quindi che scompare dalla circolazione e io sono imputato davanti a una accusa ore che coinvolto strettamente in tutti questi questi fatti la mia sensazione qual è stata lo so dicono esperienze il mondo rovesciato ma che queste querele che non sono Facchini Franchina presentate decine contro studiosi e giornalisti che si sono fatti vivi di trame nere e come sappiamo sorreggere anche dal punto di vista economico vertenze giudiziarie è molto oneroso Facchini peraltro risultava nullatenente ecco tutte queste cose qui sono una emorragia che non sono fermi il lavoro di accertamento della verità degli studiosi perché lo rende molto pericoloso e
Beh rischioso ma voglio dire mi ha fatto pensare che c'era ancora o per
Tante trachite
Erano state tra color carta di prim'attori protagonisti comprimari di quella stagione di quella stagione nera c'era ancora un qualche patto di solidarietà che consentiva loro anche quando appare apparentemente erano isolati e privi di mezzi
Di sostenere la battaglia di schieramento che impediva chi voleva accertare la verità di andare avanti credo che le stesse difficoltà in misura estremamente maggiore delle mie le abbia dovuto incontrare né che il giudice Salvini
Nell'accedere
A materiali archivi testimonianze nel convincere testi o o complici di di quella di quella vicenda a parlare
Quando poi questi venivano invece regolarmente contattati da da dagli imputati ad esempio da imitare edita il pozzo lì che
Promettevano Maria Monti purché le bocche rimanessero cucite quindi ecco davanti un evento così traumatico come piazza Fontana
La e che la Rete cospirativa non finito c'è una volta che l'attentato è stato eseguito continua per per lungo tempo e forse ancora operante ed è un grande merito della sentenza di Milano aver fatto aver messo un punto fermo perlomeno su cui su questa vicenda dal punto di vista giudiziario ciò lavoro degli storici ovviamente ancora tutto aperto esatto ecco andiamo
Momento del lavoro degli storici da questo punto di vista sono giunte anche critiche molto forti diciamo alla sentenza di Milano una è quella dell'avvocato Carlo Taormina che oggi anche sottosegretario all'Interno che ha parlato di una riscrittura della storia con la penna rossa tu cosa ne pensi non non
Non sono d'accordo cioè innanzitutto mi piacerebbe mi piacerebbe che davanti appunto alle sentenze chi facesse tutti un passo indietro io credo che su piazza Fontana come pure pochi altri capitoli di storia italiana ci sia stata una confusione della parti abbiamo avuto purtroppo
Politici che han voluto fare i giudici giudici che ha voluto fare i politici storici anche i giornalisti che ha voluto fare i giudici un grande rimescolamento per non parlare poi di quello che ha tutto che è caduto in Commissione stragi che secondo me è uno dei capitoli più tristi della dei chi è parlamentare degli ultimi anni quando appunto si vede un ex Presidente della Repubblica che insulta il presidente di una commissione parlamentare e poi tu finisce a tarallucci e vino anche con un caffè Prairie preso assieme è ben triste quindi quello che doveva essere un ma il massimo organo istituzione che lavorava per comprendere cos'era accaduto dove e quando dico comprendere e proprio letteralmente il prendere con sé a distanza di tanto tempo secondo me su un una vicenda come piazza Fontana è possibile fare un lavoro per prendere con sé memoria di quella cosa che non sia memoria di parte ma memoria di tutta una comunità che quell'italiana senza divisione partitiche Entertainment ritorsioni polemiche
Tutto questo non è avvenuto però allora appunto perché
I cc chi naviga solidi in può più un po'più puliti e conventi info più trasparenti occorre non l'Arci su queste polemiche miserevoli appunto sentenze rosse sentenze nere io credo che i magistrati con le prove che avevano davanti hanno hanno compiuto il loro lavoro in maniera assolutamente rigorosa gli editori ci prenderanno questa sentenza la in carta onerando in quella che un uno scempio in quello che è uno scenario più ampio dove ci sono appunto in momenti di scontro politico di quegli anni qui di momenti di l'otto di potere dentro le istituzioni di quegli anni che hanno consentito alle cosiddette tra virgolette persone perbene a cui ha fatto cenno anche il buon senatore Taviani da poco scomparso ieri sere come dire mallevadori di organizzazione di guerra non ortodosso da cui poi si son di partite le schegge ahimè del terrorismo Giorgio
In questo senso hai appena accennato al lavoro della Commissione stragi ultimamente è stata presa la decisione di donare il fondo dei documenti a un'istituzione fiorentina presso la quale svolge
Lavoro di volontariato Giovanni Senzani
E da più partiti sono arrivate critiche perché non è ancora chiara sotto l'aspetto storico la dimensione il ruolo di Giovanni Senzani nel membra
Per di questa di questa notizia ho avuto avuto alcuni cenni ma non la conosco nella sua articolata veridicità credo che ci si si arrivasse davvero a una scelta di questo genere ma ma non perché finisce in una istituzione piuttosto che un'altra io credo che il rispondo che la Commissione stragi ha costituito è un patrimonio di tutti gli italiani e deve essere gettito in maniera tale appunto già certi versi la connessione in rete con il iscritto della Bicamerale cioè del della commissione bicamerale sulle stragi è stato efficace Siciliotti occorre Verde che tutto il materiale fosse reso disponibile perché parte della storia della storia d'Italia non può essere l'interrato in un'istituzione
Particolare anche se magari prestigiosa non può essere patrimonio di di qualcuno ma deve essere parte appunto le costruzioni di costruzione di la memoria che è di tutti che è un lavoro che attende tutti se si fa una scelta di questo genere con poi queste connotazioni o inquietanti deve proprio piuttosto piuttosto grave piuttosto grave
D'accordo Giorgio grazie di tutto grazie a voi buono