"La cultura socialista e la società del domani"

Mi sentite sì per Roma
Allora vorrei dare inizio ai lavori di questa manifestazione
Iniziando con dei ringraziamenti sentiti al centro culturale Mondoperaio che ci ha dato la sede operativa
Per un'organizzazione che non è stata facile
Abbiamo avuto come collaboratore Luigi Blandini che si è prodigato
Cesare Pinelli e lei il loro i loro le loro le loro loro collaboratori che hanno voluto aiutarci in tutte le maniere
Quello che vorrei specificare soprattutto e che per la prima volta a Roma i circoli culturali viaria socialista si sono associati in una manifestazione comune
Che pure sempre nel rispetto dell'individuo dell'indie dell'identità propria di ciascun di ogni circolo esprime la volontà di una presenza unitaria politica nella capitale
La diversità dei circoli è Bain definita è ben conosciuta si riferiscono a diversi visioni politiche sorse impresso cioè liste
E anche a svariati state strati sociali hanno o organizzazioni diverse e manifestazioni diverse in questo in questo momento però questa diversità è si è diventata o un fattore finalmente positivo perché contribuisce alla parità e alla ricchezza degli interventi con un apporto propositivo dei socialisti romani
Che vogliamo poi riferire alle linee strategiche nazionali del partito
Nell'ambito di questa Massignan manifestazione si intende ricercare l'orientamento futuro del socialismo
Cioè quell'identità culturale che sfugge alla definizione superficiale
E si nasconde troppo spesso nella retorica politica o nel linguaggio del potere
Questo è un retaggio di un sistema che si colloca decisamente nel nostro passato e nel passato del Paese
La necessità di definire meglio le strategie propri ad un socialismo attuale
Si impone con urgenza in questi giorni
Specialmente dopo gli ampi consensi ottenuti dal primo biennio del governo Craxi quando notiamo i tentativi di logoramento dei nostri programmi dalla destra e le proposte di riavvicinamento dalla sinistra
Ci confrontano anche i tentativi di porre nuovamente in discussione molte delle conquiste dello stato sociale che parevano acquisite
A questo tentativo
Tanto più pericoloso quanto subito lo si può rispondere con misure atte a ridurre l'inefficienza organizzativa o la spesa clientelare
Ma rimane pur sempre la necessità di formulare le risposte concordanti con una logica socialista
Che ha sempre anteposto la dignità e di diritti umani ai principi del mercato di Behrami
Dall'altro lato riconosciamo che una evoluzione delle posizioni comuniste sia auspicabile per la crescita democratica
E partecipiamo con interesse all'attuale dialogo tra i nostri intellettuali
Ma anche in questa posizione ci troviamo nella necessità di definire chiaramente i nostri propri principi
Per rafforzare una nostra immagine politica
E soltanto in questa maniera potremmo evitare che molto del consenso elettorale acquisito dalla svolta Rispoli formi sta si sciolga come neve al sole
Ecco dunque lo scopo di questa manifestazione
Cerchiamo chiarezza di definizione un'immagine diversificata dialogante socialista
Ricerchiamo le nostre radici
Che ci permettano di affrontare senza equivoci le possibili alternative di alleanze di governo o perché no anche di opposizione
I circoli diaria socialista oggi è del ventisette parleranno di principi interrogano gli e Sperti
Con la volontà di formulare le proposte che emergeranno da una riflessione culturale
Vorrei dire che questa manifestazione sarà seguita giovedì ventisette
Nelle sale dell'Auditorium del lavoro in via Rieti undici da un dibattito e le conclusioni o almeno i sunti di quello che sarà scritto sta sarà stato detto oggi sarà portato al confronto con gli altri partiti politici
Con e l'assessore Gatto per il partito repubblicano il professor Scoppola il professor Schiavone è il professor Tamburrano
E per rallegrare i compagni che ci avranno seguito e in in ambedue questi sforzi Home o uno o l'altro avremmo abbiamo preparato uno spettacolo non stop dalle sei a mezzanotte
Con lirica Poesia prosa balletto è anche un rinfresco
Speriamo dunque di vedervi tutti non solo oggi ma anche il ventisette ed ora vorrei dare la parola a Cesare Pinelli
Desidero ringraziare Giovanni inoltre esposta
Fare uscire questa iniziativa difficile e difficile non già perché mancava la volontà da parte di qualcuno ma perché semplicemente si trattava di circoli che venivano da esperienze assai diversificate pur riconducendo sì tutti naturalmente riconoscendosi nel nel partito socialista
Ora direi anche che non è neanche possibile da parte mia entrare nel merito della discussione che si svolgerà questa sera però c'è un punto che mi sembra necessario sottolineare ed è che quando si discute oggi dell'identità del socialismo troppo spesso si mescola in un unico calderone l'esperienza italiana con quella delle socialdemocrazie europee
Viceversa io credo che un punto di partenza per questa riflessione debba essere proprio quello di segnalare le Analogie e le differenze tra queste esperienze allergie differenze che non possono essere riconducibili esclusivamente alle peculiarità del sistema politico italiano ma hanno radici molto più consistenti sia nell'articolazione
Delle classi e dei gruppi sociali sia nel tipico assetto istituzionale che abbiamo da trent'anni
Sia direi anche nel modo con cui sono stati vissuti i valori costitutivi che poi stanno alla base anche della odierna riflessione socialista cioè quello dell'eguaglianza
In possibile ESP speriamo sempre continuo
Rapporto di compatibilità col valore della libertà ecco io credo che questa potrebbe essere una traccia metodologica che potrebbe essere perseguita non soltanto nel corso della riflessione di questa sera ma anche in riflessioni successive a questo punto ridò la parola da Anita la qualità darà a sua volta ai relatori
No
Dunque vorrei
Luigi Blandini introducesse
Degnamente il professor Giorgio Spini che sarà il primo relatore della serata
Prima bisogna presentato il presidente un grande storico che tutti conosciamo molti di noi si sono formati hanno studiato fa sul sul il suo suoi testi anche per i licei giovani liceali sarei stato il primo impatto con lei cinismo con sommario di storia
Con l'angolatura laica
Fatto nella storia delle idee la manualistica e della formazione didattica dei giovani liceali italiani quindi c'è bisogno di essere presentato devo dire soltanto che presidente
Da variare dell'istituto chavista gli studi storici che è un'istituzione che raccoglie gli storici diaria socialisti e diaria socialista
Ed è stato uno dei promotori della Fondazione Turati di cui è presidente Sandro Pertini
S'è tutto qui solamente volevo prima di dare la parola al professor Giorgio Spini e poi seguirà professor Margiotta Broglio che stato consulente per tre
Le faticose stesure trattative delle sul piano tecnico del concordato che parlerà di di valori laici e valori cattolici altro punto di riferimento della cultura socialista di cui poi Giorgio Spini insomma si si dilunga su cui c'è sospesi di un grazie vorrei dire brevemente solo liberamente questo
E di solito i circoli culturali socialisti sono mi è stato detto da Anita Garibaldi e da Cesare Pinelli sono qui a Roma almeno ne conosciamo molte in molti casi le realtà sono circoli corrente di gruppo
Si muovono soltanto in funzione di qualche leader politico locale che più o meno li strumentalizza o più o meno li ha formati da creati per l'idea iniziale di di fare questo dibattito e stavo appunto quella di far ritornare ai loro compiti istituzionali questi circoli culturali
In un partito democratico e a maggior ragione in un Partito socialista democratico riformista come il nostro
Se non si discute se non si si utilizzano le energie gli intellettuali gli operatori culturali che si sono aggregati spontaneamente oppure hanno aderito magari su Bot su diversi oggi dimore di sollecitazione con diverse modalità
A questi dati a questi circoli e quindi abbiamo una decina se vedete sugli inviti se vedete o dieci o o addirittura quattordici circoli sorride
Molti romani qualcuno aderito e struttura nazionale
Se non sia un e se non si discute in questi circoli se non c'è partecipazione non c'è democrazia ed è sembra un un dato elementare questo di ricordarlo dico ed è pure banale vuole ricordarlo però purtroppo bisogna ricordarlo e bisogna incentivare iniziative del genere bisogna costringe i circoli a ritornare ai loro compiti istituzionali bisogna utilizzare attraverso i circoli le energie
Degli operatori culto ai socialisti degli intellettuali socialisti che sono numerosi anche qui stasera risiede
In numerosa presenza vedo molte facce note conosciute qui in sala bisogna che i circoli ritornino a dare il loro contributo alla definizione della strategia politica culturale del partito socialista grazie
Funziona questa fare sì sì va bene allora ciò che vorrei parlare sono le ragioni del socialismo sotto questo punto di vista rispondere a questo interrogativo perlomeno abbozzare qualche risposta cioè ancora ragione
Di essere socialisti
Perché
Siamo in presenza del fallimento del cosiddetto socialismo reale
E questo fallimento del socialismo reale come
Voi sapete
Scoraggia
Di parlare di riproporre di nuovo le antiche parole d'ordine socialiste
Scoraggia di opporre proprietà socializzato a un collettivistica proprietà privata siamo in pieno ondata neoliberista privato è bello non è vero
Privato è bello privato assicura l'efficienza pubblico inefficienza corruzione sperpero
Egualitarismo a sì sì
Nessuno osa dire che si è contro all'eguaglianza però meritocrazia
Come voi sapete bene il primo merito della meritocrazia è quello di chi di nascere bene Simona esce bene a forti meriti se nasce male sapete a molti demeriti vero
Quindi meritocrazia i ceti emergenti terziario emergente soprattutto ricorda un po'la lotta libera vero caccia scacciacani chiunque lo
Si faccia largo con qualunque sistema quello è ha dietro di sé nella storia e le ragioni molto pragmatismo
Molta efficienza partito forse di Giovanni leoni emergenti
Certamente classe lavoratrice vocabolo ormai invecchiato come volete che si parli ancora più questo antico l'ingaggio linguaggio
Spesso si sente anche parlare nelle nostre file che ormai è fallito anche il Welfare State no tutto va superato superata in che senso
Da un po'l'impressione che il superamento Pam nel senso della presidenza Reagan
Ho vanno nel senso della signora ma per fare ciò
Questo allora ci sono ancora delle Regioni c'è il solo dell'avvenire
Vogliamo dire ciò con franchezza una buona volta oppure no c'è questa sigla socialismo veneranda sigla ma che non significa assolutamente nulla ed è in realtà copre così pragmatismo efficienti istigò appunto meritocratico
Lotta libera
Ecco io non sono un economista e quindi deliberatamente non dirò nulla sul piano economico perché c'è altri che indubbiamente possono dire cose molto più importanti vorrei porvi davanti
Al una serie di spunti che mi inducono a pensare che privato è bello è una sonora menzogna
E che
Conservano al socialismo quel carattere di sole dell'avvenire
Che faceva palpitare i cuori dei nostri padri li vorrei mettere davanti tre o quattro considerazioni soltanto molto semplici
La prima
Non ho esitazione da apporre fra le ragioni del socialismo come sol dell'avvenire
Il problema degli anziani beh sappiamo tutti che in un futuro abbastanza prossimo la percentuale degli anziani sarà diventata colossale pare si parla metà della popolazione o per lo meno un anziano per ogni lavoratore in età produttiva e quindi se non si troveranno soluzioni adeguante si rischia in un giro di anni non lunghissimo abbastanza breve
Di trovarsi assicurazioni diciamo di ingorgo economico a situazioni con costi umani atroci di involuzione sociale la Società paralizzata vedete già fin da ora guardando si possono scorgere alcuni sintomi di quello che può essere domani il nostro futuro prendete il PC
Ecco se il PC non avesse
Il peso di tutta la massa dei vecchi iscritti perché è un partito in gran parte di vecchi per lo meno nelle nostre regioni russe Toscana Emilia c'è un peso di sessantenni
Sessantenni che non son più riciclabili son quelli che si scrisse la partita al tempo di Stalin
E come fate una parola riciclare riaprire niente sappiamo tutti che il cammino di rinnovamento del PC
Chi vile un po'la vita
Politica di base
Personalmente per sentito dire che sono professore qua professore la ma sono un consigliere comunale di campagna di un paese di campagna di quattordici mila abitanti qui io vedo le cose
Il PC non può fare certi passi perché è gravato da questo penso immobili stinco che tutto il suo
I suoi militanti i suoi elettori vecchi
Ecco
Se non si sono sono trovare
Termini alternativi agli attuali perché se io non capisco male mi pare che oggi per affrontare questo problema non si va al di là del l'idea del partito dei pensionati oppure del un il partito di Longo che si poneva come il partito dei dei pensionati in termini largamente clientelari oppure il paternalismo del PC vicini nelle amministrazioni locale delle regioni rosse fa moltissimo per gli anziani in senso però tutte curve pure approviamo parla poco
Dall'alto paternalistica mente c'è una quantità di iniziative benefiche che poi hanno per fine quello di mantenere legato incerto elettorato
Senta o noi troviamo soluzioni nuove e diverse al problema degli anziani oggi applicheremo in un
In un processo che vorrei dire di suicidio politico perché
Almeno che non si pensi di rispondere all'ondata delle pantere grigie nucleare mi ammazzando ad un certo numero è può essere un'idea anche quella però
Non sarei molto forse perché sono anziano anch'io non sarei molto favorevole ecco
E una prospettiva orrenda verso cui stiamo marciando con la testa nel sacco
Solo solo argomento che conosciamo e le pensioni
Le pensioni scusatemi
Verrebbe voglia dire che l'oppio del popolo quasi che dando una pensione poi si risolvono i problemi di emarginazione degli anziani
Poi c'è la buona documenta che già la pensione ma crepa in una cameretta sola e si scopre il cadavere dopo cinque giorni perché nessuno per cinque giorni sia occupato se fosse viva o morta
Come se la pensione fosse una soluzione
L'iniziativa privata privato è bello
Può essere bello perché
A è in grado di pagarsi uno lussuosa assicurazione no altrimenti una bell'un corno
Già adesso non sappiamo non abbiamo case a sufficienza dove fare trascorre gli ultimi anni confortevolmente a una quantità di vecchi specie quelli non autosufficienti
E allora
Secondo me scusate col impressione che un partito socialista che si ponesse
Solamente questo problema colossale di programmazione che sarà una programmazione come dico che investirà occhio e croce non dico la metà ma poco meno della metà della popolazione italiana
E che trovasse soluzioni socialiste
Soluzione socialiste che non vuol dire soluzioni stataliste vero perché ricordiamoci il nostro vecchio socialismo è nato con le mutuo soccorso
Che erano forme Autogestito di solidarietà
E perché non dobbiamo pensare a forme di autogestione forme di solidarietà forme che ridiano dignità questi anziani e queste anziane e che non li facciano sentire oggetto di carità o o di prepotenza o i giornali sono pieni di storie orribili
Ecco
Se noi solo questo direi basterebbe a giustificare il socialismo nei suoi termini proprio tradizionali vogliamo o no che ci sia un sole dell'avvenire per questa massa di milioni i nostri concittadini oppure diciamo no è un problema di pensioni
E poi si arrangino con la pensione
Questa è una prima è una primo sole dell'avvenire
Un futuro che non può essere abbandonato al privato non può essere abbandonata la meritocrazia alle le il secondo punto analoga questo noi sappiamo tutti che è un problema fondamentale della nostra generazione rapporto nord-sud no tra paesi sviluppati paesi cosiddetti in via di sviluppo o sottosviluppati
Non si può dire che i socialisti italiani sono stati sordi a questo problema abbiamo impegnato su questo uno dei nostri uomini migliori forte no
Certamente siamo orgogliosi di quello che gli sta facendo sappiamo poi che non è un problema che lo risolve Rita che può essere risolto dall'Italia soltanto sappiamo che è un problema che esige sforzi congiunti internazionali
Ecco benissimo però altri
Problema che ci sta sotto gli occhi problema scottante sta sotto gli occhi e che da questo mondo Ca'questo terzo mondo dall'Africa dall'Asia sostanzialmente in questo momento per noi ci arriva lombata dell'emigrazione
Non è
Spesso un'emigrazione veramente di fame un'emigrazione in cerca di lavoro spesso anche con livelli di istruzione dal non
Da non trascurare ebbene che
Che cos'è
La dottrina socialista in proposito
Sembra adesso che cominciamo a svegliarsi con una legislazione sull'immigrazione afro asiatica ma ho io mi danno o soprattutto in senso negativo
Volontà di tenere indietro gli indesiderabili di cacciare gli illegali di assicurare la pubblica sicurezza solo questo
Siamo scusate mi all'idiozia pura
Migrazione già un milione e in Italia cosa credete che nei prossimi dieci anni diminuiscano
Saranno il doppio nei prossimi dieci anni
Credete che ritornano a casa loro
Questo è tutta gente che sta qui
E che prima o poi dovrà aprire uno spazio cominciamo a dire uno spazio politico
Quale spazio disposto il Partito Socialista Italiano a dare alla gente di pelle nera o con gli occhietti a mandorla sì anzi quale spazio risposta andare nelle sue file nelle sue sezioni nessuna federazione oppure nessuno
Cosa credetemi non ci quale spazio il sindacato intende accordare ma non paternalistica mente dall'auto vero
Facciamo un po'di beneficenza questi poveri immigrati no
Con spirito realmente socialista dei compagni insomma volatori questi
Son lavoratori cui una parte sono anche
Illegali eccetera ma nelle norme maggioranza lavoratori che cerca nient'altro che campare onestamente la vita
Cosa quale spazio vogliamo accordare quale spazio culturale si sente questo paese di accordare lo stiamo facendo un gran baccano
Intorno all'ora di religione vero e giustamente per carità io non non solo secondo nessuno per fare baccano contro le ingerenze clericale lo state dalle tracce vogliamo ricordare che
Qui abbiamo l'Islam in casa
E quello cosa che spazio gli accordiamo
Passo culturale spazio religioso se vi diverte come voi sapete io sono vecchio bigotto che mi aggiro per le chiese e Vangeli che e lì cioè l'ascesa chiara degli afroasiatici
Sapete che a Roma c'è una chiesa cinese vero
Più angelica cinese per esempio
A Roma è il ristorante che finito il pasto si trasforma in sala di riunione
Per esempio c'è un culto filippino evangelico
C'è di affidargli africani naturalmente e cominciano a esserci quadri intermedi diaconi eccetera cominciano a esserci pastori adesso
Questo perché è un mondo più plastico quello delle chiese più più flessibile signori ma proprio solo le chiese evangeliche dalle questa
Flessibilità non non c'è un futuro socialista
Oppure aspettiamo che un bel giorno questo spazio che noi non abbiamo previsto saggiamente
Che noi non abbiamo pianificato socialisti realmente questo spazio sia rivendicato con la violenza aspettate che scoppino le prime i i primi urti violenti voi sapete ci sono già delle
Città non esclusa Roma in cui il peso degli afroasiatici comincia a esser notevole
Ecco
è l'iniziativa privata che può risolvere questi problemi è la la gara dei meriti
Ma dico oppure qui c'è bisogno ancora una volta proprio siamo alle alle origini del socialismo e questa è una neanche diritti rivolgere anche diritti politici spesso anche una situazione di illegalità completa
Nella misura in cui saremo sapremo però fare brillare di nuovo il sole dell'avvenire per questi che oggi sono un milione ma domani saranno più milioni
Li assicureremo anche il futuro stesso del nostro Paese cioè eviteremo quei tragici conflitti
E ancora una volta lasciatemi pensare che tutto questo a ragion d'essere in una prospettiva di socialismo volontaristico non burocratico autogestito con
Per forti Conforti spazi appunto per l'iniziativa di
Di gruppi di base
Un terzo spunto vorrei darvi di questi problemi
Quello che vorrei chiamare il problema dei nuovi obiettivi del proletariato
Va bene sì siamo d'accordo il proletariato per una lunga stagione è vissuto nel segno della Rivoluzione di ottobre
Anche quelli che non erano iscritti al Partito Comunista ritenevano che quello fosse un momento determinante della storia umana tutta la mia generazione che sommato al mille novecentosedici
Che tutta la mia generazione vissuta sotto questo non sono mai stato comunista sono quando morirò mi si aprirà il cuore ci troverete scritto Giustizia e Libertà
Sono un vecchio c'è lista e non mi sono mai pentito
Però certamente per tutti noi questo il la la Rivoluzione di ottobre mille novecentodiciassette certamente era un punto determinante della storia ora
è chiaro il fallimento del del area del socialismo reale certamente ma allora quali nuovi obiettivi
Perché
è vero certamente che il proletariato lavoratori manuali lavoro subordinato ripetitivo certo diminuiscono numericamente non c'è dubbio tra ma che sono scomparsi ecco per favore
Essi ogni tanto ci dice ama succederà come per i contadini che prima erano il cinquanta per cento non so più della popolazione italiana ormai sono una modestissima percentuale sì va però non sono scomparsi esistono
Non è che non esista un problema
Dell'agricoltura insiste
E così problemi di rigidi condizione proletaria continua ad esistere
Anche se in cui c'è questo processo di sostituzione vero dei lavori più sgradevole con gli immigrati pescatori
In Sicilia non sono più siciliani sono tunisini o algerini però perché proletariato lo stesso
E allora quali obiettivi
Su che cosa se l'obiettivo espropriazione
Della proprietà capitalistica se l'obiettivo
Comunismo
Non non è più perseguirono è più una strada percorribile allora che cosa allora l'unica strada è quella di avere un'automobile di più in più costosa
Di più in più elettrodomestici non un televisore due televisori tre televisori e questo che noi vogliamo additare come ideale perché riteniamo che il socialismo italiano debba predicare
Oppure
Non dobbiamo studiare seriamente quali sono i nuovi obiettivi di lotta del proletariato e a questo proposito io mi permetterei di accennare bene due uno che ci scoppia sotto le mani
In forma di problema casa voi vedete ci sta esplodendo però letteralmente la parata dei la parata dei sindaci meridionali cosa piuttosto poco simpatica siamo d'accordo però problema c'è problema della casa anche se prende strade forme che ci possono non piacere affatto
Che non è il problema della casa e e quello che vorrei chiamare con un termine simbolo il problema della nuova città non è solo la casa di abitazione è dove questa casa in quale quartiere problema delle borgate romane non è solo problema di costruire un appartamento due appartamenti al problema di risanare tutto un insieme tutto un ambiente sociale ecco
Questo il problema
Della nuova città soleva essere un tipico problema socialista negli anni passati voi ricorderete certamente dicendo socialista non intendo solo PSI intendo un'area socialista di cui fa parte anche a faceva parte anche Adriano Olivetti per esempio no comunità le ricerche urbanistica e l'Istituto di urbanistica eccetera
Mi sbagliavo c'è stato una specie di
Cedimento di desistenza
Mentre per un verso il problema
Se non altro nella sua forma più brutale problema casa ma ripeto errato vederlo come problema casa
Il problema della nuova città
Si aggrava di giorno in giorno e non è stato certamente vuole esorcismo contro il demonio quella la legge dell'epoca non è vero abbiamo visto quali disastri ha combinato
Mi pare attenuata la volontà di riflessione di previsione di programmazione mi pare che qui eppure uno dei grandi terreni su cui non può non splendere sì siamo in grado il sole dell'avvenire
Un altro aspetto
Del gli obiettivi del problema di nuovi obiettivi del proletariato un altro aspetto il lavoro vedete
Oggi ovviamente non possiamo più scrivere peritale a quello che in Galles scrisse per la condizione operaia in Inghilterra cento anti quarant'anni fa no
Assurdo non è che abbiamo i poveri operai che muoiono di fame per carità sappiamo benissimo e col doppio o triplo lavoro non si muore ha fatto di fatto
Sappiamo benissimo che la la condizione operaia ma più quelle caratteristiche Traci poiché aveva in altri atti però cult non possiamo dire che lavoro subordinato ripetitivo
Non gratificante sia una gran bella cosa
è una specie di prigione in cui il lavoratore chiuso e cerca di evadere né lo sapete bene come un tempo evadeva attraverso il brigantaggio
L'illegalità oggi evade attraverso l'assenteismo attraverso la la la svogliatezza attraverso lasciare con recente
Ecco
Dobbiamo accettare tutto questo come se fosse scritto in cielo che non c'è altro
Che
Insomma lo spazzino non può non farà altro che lo spazzino per tutta la vita
Vi sfido voi a dire che sia gratificante lavoro dello spazzino
Oppure no oppure si può pensare a una società diversa perché io fo il professore universitario
E quindi passo ogni giorno davanti
A un certo numero di portieri usciere i bidelli e altro personale di questo genere che sono l'immagine fatta persona della noia della svogliatezza de del del menefreghismo
Ma anche domando a me stesso sì tu caro se fossi cosa salisse visti contento farebbe piacere di passare tutta la tua vita a fare il lavoro dell'uscente oppure anche tu riesci resti allo stesso modo
Siamo nuovi arrivati al punto da poterci proporre
A modello un ideale Società un sole dell'avvenire in cui non sia più questo
In cui vi siano delle possibilità di mutamento in cui vi siano in cui si aprono
Delle possibilità
Di
Liberazione
Come
Possiamo pensare possiamo pensare a certi lavori come una fascia della vita ma non tutta quanta la vita possiamo pensare a delle interruzioni diciamo di Congedo per prendere
Contatto con diverse realtà per acquisire capacità migliori possiamo probabilmente studiare delle nuove vie di ascesa sociale per cui lo spazzino e il portiere non rimangano per tutta la vita a fare quel lavoro ma che
Vi siano tutte le risposte siano delle risposte che non siano di fuga di evasione individuali ma siano delle risposte socializzanti delle risposte socialiste
E che un potere così usato parchi per così dire
Non è e con questo ora poiché vede mi avvedo che ho parlato troppo dovrò chiudere
Vorrei dire una parola ha proposto come sapete il vecchio Welfare State
La Social Security la sicurezza sociale oggi sono sotto un fierissimo attacco che prende a motivo emotivo anche giustificato i non pochi fallimenti
Della riforma sanitaria per arrivare a dire ma allora liquidiamo il tutto no liquidiamo la riforma sanitaria torniamo al privato è bello
Ecco evidentemente questo è un cammino estremamente pericoloso perché noi sappiamo bene questo il cammino che ci porta verso una società in cui i forti o i furbi
Vanno Abdallah e i più deboli vanno a fondo
E i più deboli più deboli per motivi fisici per motivi di sesso perché spesso la donna più debole dell'uomo per cento è una ragione che l'utile rievocare allora
Parliamo di democrazia ma che democrazia è quella in cui i furbi e i forti comandano e ai deboli non resta altro che le briciole del banchetto ben poco democratico
Dobbiamo certamente ripensare rinnovare e mi pare che nel partito socialista si stia facendo degli sforzi in questo senso per ripensare rinnovare
Sì proprio questa stava arrivando esatta
Finché
Per rinnovare
Un nuovo Welfare State
Una migliore struttura che so io per esempio per quello che riguarda
Nel il servizio sanitario però mi pare che l'esperienza che abbiamo fatto ci induca a dire che questo non è fattibile senza una diffusa allargata tensione morale
Alte sono il primo io avevo un po'paura di addentrarmi su quest'argomento anche perché proprio perché come ho detto sono sono membro della Tavola valdese per quindi vi sarebbe anche un po'facile propinarci un sermone no e non voglio certamente a trasformare un discorso politico in un sermone
Secondo non è qui
Ma però non credete voi realisticamente parlando
Che il fattore morale ormai è diventato fattore politico
Questo modo di amministrare che si trasforma la cosa per trasforma cosa pubblica in privata rapina credette si possa andare avanti un bel pezzo così
Credo che si possa andare avanti a tutti i livelli
Credo che si possa andare avanti con lo spettacolo che ci hanno dato le usura
Durante questo tempo allora il rimedio oh diamo tutte ai medici già perché i medici hanno la hanno la prerogativa della moralità ma era accorta che i miei colleghi di medicina
Avessero livello di grande generosità umana veramente mi ricorderò sempre un giorno all'ufficio delle imposte
All'ufficio delle imposte quando non in dopo le le le riforme tempi antichi e dice dissi che mi ero accorto che io pagavo di imposte sulla mia attività molto di più del mio collega di Chirurgia ai si professava quello mica denuncia la verità è o uffici piccolo piccolo perché adegui le il funzionario irritata c'era come non lo sa scusi sa io
Ho sbagliato
Quindi non mi sembra che dalla medicina ci vengano vero gli esempi degli antichi medici socialisti Gaetano Pieraccini che dopo che aveva visitato il paziente poi diventerà cinque lire in mano dice mai comprati la medicina che da nord a te non ce la fa questi sono i vecchi medici socialisti di altri per non mi sembra che oggi si vada molto in questa linea
E allora
Seriamente parlando
Non credete voi che il problema etico il problema dell'etica socialista
Il problema delle convinzioni interne con cui opera il socialista ritorni ad essere almeno altrettanto di attualità
Che ai tempi della Grande anima di Claudio Treves però o di o o dei Turati dei questi nostri padri
A cui noi ieri diciamo tanto culto aveva tante candele di fronte all'ora immagino a mi pare che abbastanza poco ne seguiamo in realtà agli esempi siamo anche noi convinti che in fondo quindi è un mondo in cui
Una gara sfrenata la legge
Ecco non è questo problema e allora se mi permettete
Se mi permettete una considerazione non è che anche a sinistra
Il problema dell'etica socialista
Sia stato bellamente accantonato da un bel pezzo
I che cosa noi ci preoccupiamo ci preoccupiamo di rapporti di potere per esempio
Con l'la Chiesa cattolica alla Santa Sede il papato ce ne parlerà adesso Margiotta Broglio ci insegnerà a tutti ci fa maestro in queste cose ma
Non è vero non è vero che i problemi che si propongono troppo spesso socialisti comunisti radicali
E il problema
Del rapporto con questo potere istituzionale non è il rapporto con una forza etica parate io ho fatto un'esperienza poi dopo la smetto perché parlo troppo a lungo mi accorgo ho fatto un'esperienza che mi ha un po'sconcertato
Ed è stata contestato invita io eretico dati invitato al convegno di Loreto organizzato dalla Conferenza episcopale italiana
Convegno di alto livello dove con grande onestà intellettuale con grande travaglio spirituale questi fratelli cattolici discutevano
Diciamo se posso parlare con franchezza discutevano della loro riforma
Discutevano del concetto di Chiesa
E c'era chiaramente si respirava nell'aria un'attenzione molto forte tra chi vedeva una chiesa trionfalistica
La chiesa di Comunione e Liberazione no attivismo trionfalistico che richiama il pop il gregge sviato lo richiama ad ascoltare la Mater et magistrato
E che invece aveva una concezione di una chiesa come Ecclesia aviatorio Room
Chiesa di viandanti chiese in cui è ammessa l'incertezza il dubbio chiesa diciamo così povera ma non la Chiesa dei poveri di voi chi va e va a parlare in India una Chiesa povera perché disarmata perché non potente perché priva di poteri ecco e quindi per questo in grado di avere un linguaggio da profeta il linguaggio del profeta o il linguaggio dell'Apocalisse delle cose ultime rispetta le potenze di questo mondo
E se o io non capisco più nulla di di teologia o la cosa impressionante era che su questa seconda posizione c'erano alcuni fra i grossi esponenti dell'episcopato italiano
Cioè in posizione poco parole povere antitetica a quella del Papa
Bene la stampa italiana si preoccupava furiosamente di sapere se da quel convegno sarebbero scaturiti indicazioni elettorali a favore della DC o contro la DC
Tutto quello che ha saputo dire la stampa italiana era questo
Era un discorso
Compagni ma maledettamente seria perché la gente si interrogava sulla natura della chiesa
Ecco cosa può fare di più cardinale che domandarsi ma io per questo abito cosa ci sto a fare
Sono il profeta o sono il funzionario dell'impero
So se mi spiego che poi votare o meno per la DC diventa una Pinzi flagrante una sciocchezza a questo punto no
Quale rapporto come socialisti riteniamo vista un'abile con queste forze si stanno muovendo
Momento nell'altro del cattolicesimo fuori del cattolicesimo da tutte le parti
Sapete stava nascendo
Una una chiesa fra i gitani gli zingari dalla scena
Oppure niente oppure sappiamo nient'altro discorso che il discorso potere ha potere
O non è venuto appunto il tempo di riflessioni più profonde magari più laceranti credete veramente si costruisca al socialismo sole dell'avvenire così conforto solo sulla base di ambiziosi
Le uniche vogliono arraffare maggiore fetta di potere di successo di voti magari poi voti non vengono vedete
Strano
L'elettorato non è così scemo come si dice
Ecco oppure no oppure noi siamo capaci di ripensare il socialismo ripensarlo anche nella sua vera chiave la sua chiave che è stata secolare mente sempre sua che è anche un problema etico che è un problema di costume
Vi vorrei lasciare con questi interrogativi son ben lungi dal sapere dare risposta però vi ringrazio molto per avermi dato la possibilità di espormi quelli che sono in gli interrogativi che ho dentro di me come socialista ogni volta che rinnovò la tessera
Ecco mi pare che se noi siamo all'altezza di dare una risposta agli interrogativi di questi tempi allora vale la pena che esista un partito socialista vale la pena e non essere democratici generici
C'è una differenza fra noi e anche i più vicini a noi fra i democratici laici o cattolici perché siamo socialisti
Se no altrimenti ben perché non dice
Chiudiamo storia gloriosa ma come tutte le cose umane possono anche finire
Ringraziare
Giorgio Spini che con con tanto è frasi con tanto successo ci ha puntualizzato alcune delle domande che come i socialisti ci poniamo e ai quali dobbiamo trovare una risposta
Il sole dell'avvenire è un tema bello che fu portata avanti foto fuori riconosciuto dal mio bisnonno per cui doppiamente interessata mi è piaciuto molto a questa riferimento anche stava ricorsi sapere se c'è ancora sulla Bellomo
Vorrei dire che abbiamo deciso di avere il Congresso femminile quest'anno proprio sul problema del Welfare State perché ci è sembrato come Giorgio Spini ha puntualizzato così così importante per tante delle questioni che essi emettono si possono a noi come socialisti in questa società e il Welfare State e viene condannato per tante motivazioni che sono veramente molto sospette quando di fatto in Italia non è stato attuato in quanto al potere di costume ma forse questa dovrebbe essere considerato molto di più e sono sicuro che vera alla ribalta nei prossimi anni
Vorrei ora dare la parola al professor Francesco Margiotta Broglio dell'Università di Firenze
Esperto nelle relazioni tra lo Stato e la Chiesa per i suoi la sua relazione con il titolo cultura laica cultura cattolica
Ma grazie agli amici che hanno organizzato questo incontro e un ma avvertenza immediata per evitare delusioni vorrei dire chi è veramente io sono rimasto molto colpito dalla moralità politica del discorso di Giorgio Spini e che quindi il l'uditorio sarà molto deluso perché la così disse le poche parole parole che io avevo preparato sono di tutt'altro tipo cioè di tipo più più da osservatore
Tecnico scientifico della realtà italiana che non con una partecipazione con discorso giù più che di politica di morale e politica come quello che ha fatto Giorgio Spini
Vorrei dire prima di cominciare ieri su un solo punto non sono d'accordo con Spini
Sì non potevi dei bidelli all'università che invece seguono i soli padroni dell'universo ideare vivere i valori per obesi De Giorgio nella nostra facoltà
Il vitello Gabo non per completare è Rogue no ma se guarda nell'ultimo numero di Belfagor c'è un bellissimo
Saggio di Musatti sulla Padova dei suoi anni giovanili in cui racconta di Università di Padova il personaggio centrale il bidello Garko naturalmente che si dava del tu corretto
Perché erano voi dare quindi ecco questo è l'unico punto su cui non non concordo con un giorno
Non è facile perché io non abbia armi di sociologo competenze di storico stabilire i modi e le forme con cui viene vissuta oggi la cultura nella Chiesa italiana
Neppure è impossibile veri e il neppure impossibile vedere un in conflitto alcune essenze che non sono di oggi ma indicative di inclinazioni di sempre
Tanto per cominciare per allusioni facendo ricorso al grande medio della memoria culturale
Dirò subito che non è difficile rintracciare un modo un'essenza che avviene detta solitamente cultura della presenza e i cui antecedenti possono essere rintracciati nel cristianesimo junghiano Fiorito sul finire del secolo scorso
Esiste poi un modo un'essenza che potrei chiamare cultura della mediazione ossia uno cultura cristiana
Che si preoccupa di stabilire forme di articolazione del messaggio evangelico con la storia e con la natura con la realtà Moore Dana in toto
Esplosioni di questo tipo imperniate cioè sulla mediazione sulla collaborazione si sono avute soprattutto e nel nostro Paese in questo dopoguerra con uomini come Alcide De Gasperi che ha sentito a suo modo la tradizione
Posso risorgimentale e con Aldo Moro
Un mediatore per antonomasia che ha sentito in modo efficace il valore e la cultura socialista e marxista una struttura forte capace di reggersi in forma di speranza in Fronte di lotta per classe per popoli interi
Esiste infine un terzo modo una terza forma essenziale basata sulla logica del paradosso e della Incom d'inabilità
Quella cioè che dichiara impossibile una conciliazione fra vangelo del mondo che risultano pertanto grandezze separate incapaci di fondersi torna il corto circuito una disperata volontà
Come è stato scritto di mordere nel granito
Perché dodicesimo della presenza possiamo intendere quel modo di essere presente da parte di gruppi o di singoli fedeli che fa leva sulla forma dell'immediato essere riconosciuti
Perché visibili e quindi inclini a privilegiare le zone dell'avvenire del possesso dell'organizzazione quasi che la logica dell'occhio risulti decisiva
Per Suter per superare quel complesso dell'assenza o della difesa
Che sia generato nicchie venti di fronte a sconfitte cocenti come ieri perfetto nella cultura liberale oggi perfetto di sconfitte come quelle degli anni settanta sulla questione del divorzio e poi dell'apporto il calo delle forme visibili organizzate della vita ecclesiale calo di vocazioni di scritti i movimenti associativi dell'aziendalismo ecclesiastico patrimoniale eccetera attraverso quella quello che si può chiamare appunto
Compreso dell'assenza
Genera questa figura che solo in adeguatamente entità della presenza in quanto sembrerebbe con questa espressione ci si limitasse a richiedere una testimonianza pure gratuita del tutto disinteressata senza volontà di catturò di apologetica intesa appare un numero e a dare gloria la propria parte
Una figura solo inadeguatamente espressa dalla logica della presenza perché questa presenza nasce da un risentimento il risentimento dalla paura e la presenza diventa polemica
E minacciosa in doppio senso o nel senso che si ritira in spazi propri ben gestiti con volontà revanscista
Oppure sempre ritirati nei propri spazi con luoghi cose giornali mass media connotati come cristiani si sottrae agli altri la comunione la collaborazione quindi in preda alla logica del tanto peggio per voi
Tanto meglio perno
L'incontro con forme culturali nuove e ardite solo apparente o strumentale
Serve in questa logica non a crescere insieme convinti che il possesso della verità risulto solo da un insomma il documento a cui ogni uomo la sua ragione può dare in cemento ma ammette lui
I lustrini attesi restaurate da contesti ben altrimenti situato alla comunione delle culture subendo il dialogo espediente tattico il provvisorio per alzare il tono della propria immagine esteriore
Ma intanto negli spazi propri si affilano i coltelli e si manipolano i soggetti nella strategia delle lotte per la causa
La cultura della presenza può dunque affidamento sulla visibilità sulla sfida a chi a chi riesce di più fa leva sulla polemica sui mezzi temporali della forza la cultura della mediazione alza di molto il tipo su quella della mera presenza ci può essere la distanza che passa tra visioni tempistica visione aperta e solidale
Pur non mancando dei limiti rimane il merito di questa cultura non solo il rispetto la dignità dell'ideologia ma di essere il frutto dell'età e della personalità democratiche
Tre appaiono i valori della cultura della mediazione che sono esplosi nelle forme soprattutto il cattolicesimo liberale all'interno di questo soprattutto di quello così mi hanno manzoniano dei primi decenni del secolo scorso
Nella prima democrazia cristiana soprattutto in quella laica parere vagheggiata da Sturzo nel discorso di realtà giù nel Novecento sei e mai realizzata e nell'attuale teologia politica intanto nella fase addotta e accademica mitteleuropea
Tanto per capirci in quella di un Ratzinger quanto in quella delle chiese indotta latinoamericane e anche il primo di questi valori è legato all'incarnazione della realtà chi resterà il movimento di Dio va completato rischiato in forme nuove con creatività libera e autonoma nessuno altrettante forme di mediazione e di rispetto delle culture
Infatti questo rispetto delle culture il secondo tratto da mettere all'attivo della logica mediatrice significa infatti riconoscere la dignità dell'ideologia soprattutto di quelle come il marxismo che arrivano da quelle aspirazioni dal basso
Insomma in mente valorizzate
Da personalità come Gramsci infine questa cultura della mediazione rispetta il principio della democrazia e del consenso tanto che merita istituì un verso teoretico stabile tanto tra democrazia e cristianesimo
è giunto al rifiuto della storia intesa come ripostiglio di rifiuti dando valore alle costellazioni storiche si ricordino i segni dei tempi di Giovanni ventesimo terzo
Tanto da intendere come hanno logica non solo l'applicazione di principi assoluti che rendono la vita dei cristiano
Ma da intendere in modo omologie quindi storicamente variato anche la loro comprensione puntando su un'ermeneutica aperta ed innovatrice che mi fa sempre gli stessi e mai i medesimi
E veniamo alla terza di queste logiche alla logica del paradosso
Ricorderete che chiedo d'
Scrisse nel suo diario l'idea che la filosofia e la mediazione quella del cristianesimo è il paradosso
Premettiamo una definizione di cristianesimo paradossale spinge spingendo le cose altrui limite ed al nuovo limite epistemologico
Direi che il cristianesimo paradossale e quella forma caratterizzata dalla che di gloria dell'impossibilità di fronte alle normali possibilità dell'uomo sia di natura teoretica come di natura morale come di natura estetica
Pertanto adesso sorge da un medico e radicale a priori divino nessun religioni Isma'lo cattura anche se esso deve prendere la forma storica della religione
Non è mai visto dal basso ma sempre e solo quale inizio pongo creazione miracolo bare compassione Stay ed eroico ed economia per eccellenza un perentorio liberano possono essere liberati
La sua della categoria è la rottura e non l'insolente ideologia dell'identità deve respirare nel quadro degli Spiazzi spezzamento illuministici
E non in quello delle conclusività romantiche
Risulta pertanto incolmabile con ogni forma di essere a bere pare dell'uomo davvero santo sia separato
Tale da pretendere una logica tutta sua autonoma e How to giustificativa e tale da lasciare all'Uomo invisibile per secolare dominio della terra
Da qui alla rivendicazione della doppia fedeltà rigorismo della fede alla tutela tolleranza civile il passo è breve
Perché il cristianesimo paradossale non solo non viola ma esalta la libera profondità del mondano rifugge come dall'orrore di chiedere per la fede la protezione del potere o peggio ancora della forza nella cultura del paradosso della scommessa come viene chiamata una scelta assoluta che non conosce gradazioni o momenti soprattutto non stappa con la pletora dei fatti e non si rifugia nel sogno romantico solo falla cementieri conciliativo
E neppure di una visione mistica perché la distanza rimane incornata infinita il superamento non è unilaterale ma intramontabile
Dalle premesse teoriche
Vorrei passare invece ai problemi di oggi chi ha avuto l'egemonia in questo trentennio cinque giugno di Repubblica
E l'egemonia politica è coinciso con l'egemonia culturale questo l'interrogativo centrale dei saggi raccolti e pubblicati sul numero sei di Nuovi Argomenti del mille novecentottantatré
In realtà in questi il quesito direttamente politico riguarda la situazione presente
Nella quale faticosamente ci muoviamo e le sue riflessioni storiche vogliono aprire la strada a un'azione politica che sia realisticamente fondata sulle forze che hanno guidato in Italia la rinascita democratica
Ci sono molti luoghi comuni da smascherare molti errori in cui la cultura politica della sinistra laica e socialista in corsa negli anni del dopoguerra precludendo sì una spregiudicata conoscenza delle nostre vicende politiche il primo errore che molti di voi hanno commesso e di cui occorre onestamente fare ammenda
è stato quello di identificare troppo facilmente la DC con uno schema di partito conservatore al quale va è tosta la realistica constatazione della centralità della Democrazia Cristiana di De Gasperi e della conseguente egemonia politica
Non si può capire nulla della sua recente storia d'Italia se ci si è Osteen avvenire nel partito cattolico o il manichino classista di certe analisi
Unilaterali o quello sanfedista di laicismo più severa Pixies più settario e gravato da vecchi tabù
Il successo dell'operazione degasperiana fu dovuto alla difesa più puntigliosa e abbia estensiva della centralità democristiana rispetto alla sinistra socialista
E comunista non meno che alla Nestlé qualunquista e nostalgica
Fu su queste basi che fu possibile a De Gasperi costruire il complesso sistema di alleanze con i partiti cosiddetti laici
Che dette vita all'esperienza centrista quella stagione di riforme che videro lo anche nonostante tutti i limiti del centrismo video lo svecchiamento delle strutture produttive del Paese il suo inserimento nella vita economica europea
La dote principale dire Gasperi su questa sensibilità per le multe Italia per le molte tradizioni e dico culturali che dovevano continuare a convivere e a collaborare nello Stato uscito dal fascismo
Nonostante le particolari circostanze storiche avessero concesso al suo partito una profonda ignoranza politica sproporzionata all'effettivo peso della cultura cattolica nel nostro Paese
La presenza del papato non deve trarre in inganno
I cattolici non hanno mai avuto in Italia una forza e una tradizione culturale anche lontanamente paragonabili a quelle di una nazione come la Francia che pure ha prodotto la grande cultura laica dell'Illuminismo riformatore rivoluzionario
E ha realizzato la separazione fra Chiesa e Stato fin dall'inizio di questo secolo dopo gli intrighi clericali e militari contro la Terza Repubblica
La legge ma Jordan maggioritaria del mille novecento ottanta cinquantatré
Sui l'infelice tentativo di dare strumenti di governabilità a una coalizione che pure doveva fronteggiare il duplice assalto di un'opposizione comunista ancora strettamente legato all'Unione Sovietica
In un'opposizione monarchico fascista del tutto estranea alla nuova democrazia italiana l'unica possibile cultura di governo in quel momento era quella che poggiava sul delicato equilibrio fra laici e cattolici
Su un'egemonia democristiana che riuscisse a respingere la Regione ente tentazione di schiacciare i deboli partiti d'opinione del centro laico sotto il peso di un ramificato sistema di potere
Tabacci di mediare fra interessi sociali molto diversificati
Cementati certo dalla paura del comunismo staliniano ma tenuti anche insieme da radici che affondavano nella storia dell'Italia post-unitaria e nelle manchevolezze chiusure della classe dirigente liberale
Lo stesso centrosinistra non muto per quel che riguarda l'impostazione politica del partito cattolico i termini del problema
Alla mediazione riga speriamo succedette quella morte e il Partito socialista e muto nel vecchio gioco politico democristiano più come una nuova variante da tenere sotto controllo che come un elemento di sostanziale cottura il tradizionale equilibrio politico
Ci fu un momento in cui Barberi sociali i socialisti potessero sottrarsi a questo disegno nuovo Teo e rovesciare a loro favore rapporti di forza fra laici e cattolici fu con unificazione socialista Sussi suscita Trichet di attese e speranza
Ben presto andate deluse a dimostrazione che non basta sommare meccanicamente le forze in campo per ottenere l'accrescimento
Le tradizioni storiche e culturali sono più forte di alchimie politiche o delle astratte escogita azioni dei politologi ma se l'egemonia democristiana non fu scalfita dalla fragile unificazione socialista comincia tuttavia ad essere messa in crisi
In seria crisi dallo sviluppo economico dalla crescita civile dalla recitazione del costume
Che per tutto il corso degli anni sessanta aveva progressivamente profondamente eroso il vecchio tessuto etico culturale e sociale dell'Italia cattoliche contadina che ha sempre costituito il più solido retroterra del partito democristiano
Anche nei momenti in cui esso riusciva a raccogliere un ampio consenso tra i ceti urbani borghesi e perfino operai
Il dodici maggio mille novecentosettantaquattro ed aveva la data spartiacque della recente storia vitali la rivelazione
E qualcosa di irreversibile era accaduto nella vita profondo nel Paese qualcosa di più importante della stessa secondo rivoluzione industriale
Perché si è trattato per milioni di italiani di una mutazione antropologico culturale di una rivoluzione delle coscienze capace di toccare la sfera più intima delle persone della personalità
Da quel momento non era cominciata la fine dell'egemonia democristiana
Neppure oggi di fronte alla crisi gravi ci attraversa si può fare un'affermazione così precisa
Ma certamente per il partito di nuovo il problema dell'egemonia si modificava sostanzialmente nei suoi termini di fondo
La DC era costruito a uscire allo scoperto a confrontarsi non con limiti ma con la nuova realtà culturale del Paese in una parola a cercare di velocizzare anzi
E quello che i democristiani tentarono di fare in quegli anni con giacca Guidi prima e cercando di fare con De Mita oggi i risultati non mi sembrano esaltanti
Venuta proprio colui che ha messo in dubbio la presenza politica e la validità culturale del cosiddetto Polo laico è fra i dirigenti democristiani quello che ha spinto più avanti il processo di laicizzazione della DC
Cercando di fargli assumere una controcultura di governo adeguata ai bisogni di una società industriale
Trova migliore non si potrebbe avere di quanto grande sia il debito che la cultura democratica cattolica ha già nei confronti di quella laica
è facile del resto mostrare come l'egemonia politica della DC anche negli anni del maggior potere non si sia mai tradotta in una corrispondente egemonia culturale
Fino all'Ina fino agli inizi degli anni sessanta la scena è stata dominata dal coach a Nesima dal marzo ed anche al fascismo poi c'è stata l'invasione di strumenti cultuali culturali
Mutuati in gran parte dalla tradizione anglosassone con commistioni talvolta assai discutibili tra marxismo strumentalismo neo positivismo scuole di Francoforte sul pluralismo a questo eclettismo sovente incoerente
La più recente cultura italiana non hanno mancato di dare il loro contributo i cattolici spinti dal novità del Vaticano secondo a prendere contatto con una realtà proteiforme
Che sfugge alla loro pretesa non meno che a quelle delle tradizionali filosofie e concezioni del mondo di matrice genericamente laica
Nel confuso panorama delle idee contemporanee una chiave innegabile differenza tuttavia persiste fa cultura laica e cultura cattolica
La prima possiede una flessibilità una capacità di rinnovamento e di adattamento certamente superiori alla seconda
Tant'è vero che questa è stata costretta a prendere a prestito da essa gli strumenti che consentono in qualche misura di controllare e regolare il caotico flusso del mutamento del mutamento strutturale comportamento
Non solo la Filosofia la storiografia moderna
Ma l'economia politica la sociologia cibernetica le più raffinate tecnologie dell'informazione affondano le loro radici in un pensiero che la tradizione cattolica sempre giustamente considerato e definito eclettico
Non c'è Nostalgia integralista che tenga di fronte agli reversibili mutamenti del costume di fronte al diffondersi anche fare massa in uno stile di vita che apparteneva un tempo soltanto a Lilith liberali e laiche
Se torniamo brevemente alle nostre faccende politiche risulta con grande chiarezza
Che ogni tentativo della democrazia cristiana di castigare questo spirito laico che si è venuto spontaneamente diffondendo nel Paese
In concomitanza con il prodursi moglie venti economico sociali finirebbe fatalmente col danneggiarla e con le sponde a nuove cocenti delusioni
La DC
Per sopravvivere in una società radicalmente trasformata non aperta davanti a sé che la via di un ulteriore più altri Chengdu a tale citazione anche se questo dovesse costarle ancora qualche sacrificio elettorale
Questo è il prezzo che questo partito deve pagare per rendere effettivamente governabile la nostra società
Ma non si tratta soltanto per la DC di prendere congedo dalla parte meno vitale della propria tradizione si tratta anche di rendersi conto che la sopravvivenza dell'equilibrio politico democratico
Passa attraverso l'indizione di un nuovo equilibrio fra cattolici e laici più paritario di quello degli anni del centrismo del centrosinistra
Più consapevole delle molte cose che sono cambiate nei fatti e nelle coscienze e di cui bisogna prendere realisticamente atto nel nuovo Parlamento i numeri non sono più quelli di prima
Perché il paese della rivoluzione tecnologica il paese del nuovo costume nazionale e destagionalizzato comune più in gran parte quello di prima come non poteva esserlo la scuola che ha bisogno di essere adeguata ai nuovi sistemi produttivi e l'esigenza di nuove stratificazioni sociali e professionali
Ogni tentativo o piuttosto ogni velleità e ne abbiamo avuto un esempio
Nella mai capitata intesa fra il ministro Falcucci
E la Conferenza episcopale ogni tentativo dicevo di punire questo Paese nuovo
Di negandogli a livello del sistema politico istituzionale
I riconoscimenti a cui ha diritto i gli strumenti che chiede per uscire dalla crisi finirebbe con il ritorcersi contro coloro che inseguono il mito di un'egemonia che superata o meno non potrà comunque essere mai più riproposta secondo i vecchi termini
Lo stesso De Gasperi sapeva benissimo che l'aggressività e l'arroganza verso i popoli al alleati su un più grave l'ovvio errore politico la democrazia cristiana potesse allora commettere
Quando la DC dopo la scottatura elettorale del mille novecentottantatré si avviò a tappe forzate verso un congresso straordinario riemerse nei commenti e nelle riflessioni di politici e politologi il motivo non nuovo del secondo partito cattolico
Il Meeting di Rimini il Movimento Popolare di quell'anno aveva anzi rilanciato l'ipotesi
Offrendo peraltro all'onorevole De Mita l'occasione per dichiarare i con evidente ragionevolezza che non vi è spazio per un secondo partito di cattolici e che già è molto difficile tenerne insieme uno una battuta il cui significato va molto al di là dell'ironia in realtà dalla nascita di una seconda Dick di una nascita della seconda dici si è sentito parlare più volte
Così al momento in cui i cattolici comunisti si organizzarono nel partito della sinistra cristiana o quando De Gasperi chiese l'aiuto di più dodici per impedire che Dossetti e i suoi amici mettessero in crisi l'unità politica dei cattolici
Con i comitati civici di Gedda e con l'atto di Lapo anche con riferimento CL e al Movimento Popolare e perfino alla lega democratica di Scoppola e compagni
Prescindendo dalla profonda diversità delle ipotesi delle situazioni manco sempre e comunque la licenza dei superiori come si diceva del Settecento licenza della gerarchia ecclesiastica indispensabile per delegittimare i nuovi movimenti
Non a caso Baget Bozzo ha potuto evocare a proposito del Movimento Popolare
La convergenza nel rapporto con la DC tra l'esperienza di questo movimento e quella dei comitati civici mettendo in luce i rischi del ruolo degli esterni perpetui
Che vogliono garantirsi i vantaggi del collateralismo senza correre i rischi dell'autonomia e sottolineando le difficoltà di penetrazione delle tesi dei cattolici popolari
Pur saldamente ancorati al papato wojtyliano della Chiesa italiana Giorgio Spini ha portato un esempio una testimonianza anzi del Convegno ecclesiale di Loreto
Una chiesa aggiungerei non lo dimentichiamo e questo dimostra spiega anche quello che diceva Asquini a proposito di Loreto una chiesa quella italiana ancora interamente governata dai vescovi nominati da Paolo sesto
Il problema in effetti appare mal posto l'alternativa non è fra uno o più partiti cattolici ma fu attonita oppure oppure all'ISMU politico dei cattolici italiani
Questa la chiave del successo della DC di De Gasperi e facendo appello a perno sulla vita politica aveva ottenuto per il suo partito l'appoggio decisivo ed esclusivo della Chiesa e delle sue organizzazioni e giustamente dal suo punto di vista padre Sorge
Va insistendo da molti anni sulla cosiddetta ricomposizione dell'area cattolica intorno alla DC
Non si può dimenticare però che dopo il Vaticano secondo lo specifico religioso non può più essere uno specifico politico
La legittima autonomia delle realtà temporali e dimesse di quella politica sancita dal Concilio e non come si Ostellino come si è sostenuto la indubbia diminuzione dell'influenza della Chiesa e della capacità della sua capacità di presa
Nel mondo cattolico sono una delle componenti determinanti della crisi del partito cattolico l'area sociale e politica di ispirazione cristiana sia dispiegata e ridistribuita elettoralmente i cattolici giudicano ormai senza rischio di scomuniche tutti i partiti compresa radici dalle scelte o dei programmi
Non più in base a indicazioni dei vescovi del re che del resto già nel documento dell'ottantuno sulle prospettive del Paese distinguevano nettamente tra identità cristiana e azione politica
La scelta religiosa alle organizzazioni ecclesiali come l'Azione Cattolica dimentico buone appare irreversibile
Intervenendo nella discussione sui cattolici dopo le elezioni dell'ottantatré il suo presidente appunto Monti icone non esito a ribadire non si chiede ai cattolici di svolgere i compiti della DC
E non si consenta che la DC sia con i metodi e compiti del mondo ecclesiale
C'è una differenza di linguaggio rispetto accetta inconsistente quindi il timore di persone come Pietro Scoppola che la situazione attuale possa spingere la DC a chiudersi nella difensiva rafforzando l'identità la sua identità confessionale
Ma inconsistente anche la via indicata da un Buttiglione che auspica il superamento della scelta religiosa per la ricostruzione di un partito di parte di massa forte militanza cattolica
Sua militanza ideale che atto
Forse maggiormente praticabile quella di un partito moderato di massa
Suggerita dal gruppo che ha avuto uno dei suoi leader del giovane segni dato e non concesso che i moderati superino in merce in percentuale i cattolici praticanti e che sia possibile un innesto nella DC i razionalizzazioni propria di tradizioni culturali e politiche
Della cultura laica un innesto che portò in Francia alla polverizzazione della forza politica cattolica e la cui prospettiva non è forse estranea ai timori della DC
Ha ragione l'onorevole De Mita alto del secondo partito cattolico l'alternativa è tra uno e Michele Democrazia Cristiana
Il caso italiano e quindi per tanta parte in questo trentennio il caso della DC un fenomeno peculiare all'Italia con pochi tratti di somiglianza
Sia Conde Emmer te la democrazia gestione francese che si dissolse nell'impatto col col lirismo sia con la DC tedesca che ha resistito su diverse posizioni ideologiche e su un più compatto tessuto sociale
L'egemonia democristiana subì in Italia come ho già detto il primo corpo dalla vicenda del referendum sul divorzio
Non a caso la prima diaspora cattolica di qualche importanza i cattolici no
E di qualche suggestione nel mondo dei credenti partita lì
I dissidenti iniziano la loro battaglia in quei giorni in posizione di estraneità allo Scudocrociato che non lasci sionismo ma non è neanche rassegnazione ci vorrà la formula così dei cosiddetti Esterni perché assorbirli impari
Mediazione di nuovo placa quella protesta che trova radici nelle strutture di base del partito cattolico soprattutto in certe città del nord molto maggiore di quanto i diagrammi degli apparati riescano a registrare è sempre stato difficile in Italia parlare di una cultura cattolica
Ma quella che emergeva all'indomani della liberazione dal naufragio della guerra e dell'occupazione nazista
Era troppo legata agli schemi lateranensi alle collusioni quale complicità col fascismo
Ai crismi alle benedizioni l'Accademia d'Italia per potersi affermare con qualche diritto di cittadinanza nel gran travaglio tormento di revisione che seguito alla resistenza
La cultura virtuoso esule era più vicina a quella dell'antifascismo laico che non alle fonti del cattolicesimo indigeno
Non a caso Pannunzio invito Sturzo a collaborare con il mondo e più dodici si rifiutò sempre di riceverlo i fermenti autentici del cattolicesimo sociale di Dossetti
E del gruppo in Cronache sociali restarono limitati a settori minoritari di credenti apparvero quasi una forma di eresia
Il partito cristiano avvertì una certa insoddisfazione per una situazione che aveva radici lontane
Lo scoppio della collera si tradusse nell'espressione esce il piano di culturale qualcuno segno Simba registi anche adesso qualcuno lo sogna ancora di ricostruire l'Accademia d'Italia
Qualche altro vagheggia fondazioni mai nate positivo USA in isolati fortilizi pare accademici come la Pro Deo
Di fatto il potere politico immenso tentacolare di radici centrista non si tradusse neon conforme potere culturale né in uno scontro diciamo ad armi pari con la cultura laica
La grande svolta per la cultura cattolica coincise con il Concilio Vaticano secondo non a caso gli atti del concilio sono gli stessi del centrosinistra il dialogo fra cattolici e laici esaurita l'esperienza centrista riprese su nuove e più larghe passi
La cultura cattolica comincia secolarizzata assi quella laica acquistò una nuova e più sottile comprensione delle esigenze del mondo e della fede
Solo dopo il sessanta si può parlare di un confronto fra le due culture
Fra fra le due culture la laica di matrice liberal socialista e la cattolica che esce dalla retorica dei seminari e dei comitati civici e che entra in un tentativo di revisione con moltissime prevalenza straniera fino ed oltre la contestazione
Il valore della cultura laica del filone culturale laico rimane decisivo oggi per la DC come lo fu per il PC non esiste soluzione dei problemi italiani al di fuori di questo essenziale punto di riferimento
Le tattiche politiche ognuna legittima non hanno alcun diritto di cambiare le carte in tavola
E la disputa sull'egemonia politica potrà continuare all'infinito
Senza mai dimenticare che senza il pungolo del fermento critico inseparabile dalla cultura laica moderna non avremmo avuto nei revisionismo cattolico del Vaticano secondo neorevisionismo comunista nell'Italia di questi decenni
Forse il perché non possiamo dirci cristiani di Benedetto Croce potrebbe essere oggi letto senza forzature e senza stravolgimenti nel suo apparente contrario perché non possiamo non dirci laici grazie
Graziare
Professore Francesco Margiotta Broglio gioca imbroglio per questa approfondito esame della storia e delle relazioni attuali fra i cattolici e laici devo dire che di fronte al concordato che ho letto molto apertamente
Malgrado la sua mole sono rimasta molto perplessa euro lei molte domande sì da rivolgervi specialmente nel campo fiscale nel campo dell'educazione religiosa
Mi pare che le relazioni fra il potere laico e il potere catodico possa può essere in transizione ma non è certamente ancora chiarito
Vorrei ore dare posto agli intagli interventi
E prima vorrei dare il benvenuto al professore Paolo Sylos Labini che qui presente e che dopo il primo intervento porterà il saluto del movimento Salvemini
Alla nostra organizzazione ci sarà poi una serie di interventi e domande se voi mi avete su le varie relazioni alla fine vorrà concludere Luciano Pellicani che e qui presente con noi
Credo che ci sia qualche comunicazione brevissima da datare si consigliamo probabilmente a ben dieci alcuni presidenti dei circoli che sono fra gli organizzatori con la manifestazione
Io proporrei di alternare gli interventi programmati dei presidenti di dei circoli anche perché così diciamo Dmt programmati sono ritengo che quando ci sono i residenti nel giorno in vantaggio stagione otto poi mi annunciano decesso danno in arrivo estrapolando la Calabria avrebbero serie
E poi ci sono naturalmente gli interventi già programmati però io direi senz'altro per il momento di dare la parola posso Sylos Labini che
Mostra il salutano il movimento sa bene
No no
In primo luogo desidero scusarmi col Banco dalla presidenza ecco
Tutti gli intervenuti per il ritardo
Poi non solo per il ritardo ma poi dovrà andar via presto perché sono giornate infernali ingresso passando ma non infernali di guai ieri di di lavoro quindi in fondo non sono infernale insomma le voglio io
Io
Cercherò di indicare soltanto qualche tema di riflessione sul tema generale
E in particolare
Su quei temi autocritici della sinistra perché la sinistra in generale e il
La fetta molto ampia rappresentato dal partito socialista degli intellettuali che ho dentro o fuori
Sono intorno al Partito socialista
In questo periodo
Sanno boh rivedendo anzi direi che il Partito socialista gli intellettuali dell'area socialista
Hanno svolto un ruolo non indifferente per esempio Bobbio su questa riflessione riflessione critica
Io cercherò di indicare modestamente qualche mia riflessione critica che si riaggancia con quelle degli altri
E in particolare uno dei punti su cui bisogna riflettere la questione dei fini e dei mezzi
Il fine del socialismo i mezzi e certe volte c'è stata una certa confusione o meglio si sono dati per sicuri per le per certa o che i fini potevano essere aggiunti con certi mezzi non certamente il mezzo è diventato fine
Pubblicizzazione
Dei mezzi di produzione non pubblicizzazione generale o parziale diventava quasi un fine si dà per scontato che questa era una via
Che faceva avanzare verso il socialismo verso il socialismo che vuol dire in sostanza verso due dei tre ideali della Rivoluzione francese Liberté Galite
C'è anche la fraternità ma siamo diventati così cinici e cattivi che questa parola
Ci crea dell'imbarazzo come se fossimo troppo in genere nel pensarlo invece bisogna avere il coraggio anche di essere ingenui però le liberté égalité cioè Giustizia e Libertà
Diciamo dei Rosselli della tradizione fondo Salvemini Anna rinverdito avrà Salvemini sono i fini allora si tratta di vedere la pubblicizzazione porta sempre in questa direzione no
Ma mano è diventato sempre più evidente che così non è
Che le nazionalizzazioni qualche volta sono utili
E altre volte sono dannose anche politicamente rassicura scoperto metterà che l'intervento pubblico a un certo momento diventa un impaccio a uno sviluppo economico è pur sempre una condizione
Di una marcia verso l'égalité non legalità ENEL senza vittime di comma unica ripetendo iniziale come è stata sempre concepita non limitandosi però l'eguaglianza dei punti di partenza dei liberali ma individuando gli ostacoli della marcia per colpirli per ridurre e tra questi ostacoli ci sono le barriere di tipo classista sia in senso economico sia in senso culturale ormai ci stiamo accorgendo a questo è un altro tema di riflessione che in quelle culturali possono essere più importanti di quelle economiche e non quelle culturali
Pure in mente di riflessione
Intellettuale ma anche di certi modi di vita come per cui c'è la
La divisione fra lavoro intellettuale lavoro manuale
Con delle barriere che
Certe volte sono nell'interno nel foro interno
Anche delle persone di sinistra si prendono un diploma o una laurea l'idea di dovere pagare i prolificano l'operaio l'operaio e un proletario il santo ecco però ebbene e non fare lo stesso tipo di lavoro bisogna riconsiderare questo aspetto
Ecco e bisogna riconsiderare anche quella terribile barbone GA
è stato così condizionante sia in positivo che in negativo per il socialismo e Carlo marciano mai appare chiaro che le sue previsione catastrofiche
Erano non si sono avverate
Ma appare chiaro che e l'idea della lotta di classe come strumento fondamentale
Del qualsiasi avanzamento nel socialismo è un'idea che può essere pericolosa che è stata pericolose diventa diventa Ingo onnivora e diventa la lotta come fine come un fine in sé anche qui c'è un'inversione tra fini e mezzi la lotta quando indispensabile si fa ma se se se se ne può fare a meno sere fa bene a Segrate vedere quali condizioni ecco non per perseguire l'armonicista oltranza di Menenio Agrippa ma sono due mali eguali e contrarie quello di trovare per forza
L'accordo e quindi non nemmeno tentare di battersi e quello invece di battersi contro il Nemico di classe contro un dopo una scelta di campo ecco questi slogan per ride con la conflittualità permanente che sia permanente Mina quando questa non è un'invenzione socialista è un'invenzione mi pare se non mi sbaglio
Di Carniti ecco ad andare para trotskista quelle conclusioni se bobine Evoli col tentativo di aggirare a sinistra un solo i socialisti ma anche comunista con quel pasticcio spaventoso che è costato molto a un certo momento la sciopero Mania diventava un bene in sé
Questo è stato dannoso perché gli scioperi quando è necessario si fanno quando non è necessario o quando addirittura sono dannosi addirittura anche per la cosiddetta classe operai diciamo meglio
I lavoratori e quindi c'è una un processo di revisione critica di marce andato molto avanti ma giustamente e anche Pellicani ha contribuito tanti hanno contribuito oramai si vedono sempre più rapidamente le previsioni catastrofiche si sono viste mai fallire ma anche quando sono state fatte la miseria crescente
La miseria crescente non era crescente e da un secolo che non è crescente nei Paesi capitalistici
Avanza se mai è stata crescente due il capitalismo è stato debole tardivo circoscritto al campo puramente mercantile la Procter proletari zonazione crescente la proletariato sarebbe diventato la stragrande maggioranza della popolazione
Ma non è vero e non è vero da un bel pezzo adesso è diventato talmente ovvio che io accetto Narduzzi la vendita ho scritto un saggio ma e poi avuto molti dibattiti a San ha stupito per meglio sono rimasto stupito dello stupore perché la tendenza verso la terziarizzazione era già non lo non lo scoperto e io ho cercato di vedere era già abbastanza nota fra gli economisti e nel terziario
Se soprattutto ci sono i famosissimi ceti medi a cui nella massima parte di luglio parte via ma questo non è corretto dal set molto bella simpatica positiva per tutti
Allora
Torna queste queste queste concezioni della miseria crescente quando già paradossalmente nel suo periodo Max cominciava i salari reali a prendere quota fino allora avevano oscillato su un livello abbastanza stabile un leggero aumento per o almeno ottocento sessanta settanta in poi comincia la metà ma e i partisse otto Roxxi si erano messi due due paraocchi ma non laterali proprio davanti per non vedere l'ovvio quello che stava avvenendo intorno
Ecco e questi della stragrande maggioranza e della popolazione che sarebbe diventata i pretori avverrebbe a grave perché ha dato via libera lire dittatoriali perché la dittatura dalla stragrande maggioranza non è veramente una dittatura e qualche cosa del tutto
Giustificate però c'è qualche cosa di importante di salvare in Marx non è il canone di don Benedetto il canone empirico del fattore economico
No perché anzi di presso gli abbagli maggiori Marx come previsioni delle de delle delle leggi prontamente leggevo il mito ma sono appunto l'idea di vedere non le leggi di movimento che ha una visione ottocentesca ma le tendenze caratteristiche nella società per cercare di inserirsi e di qui darle di spingerle in una direzione
Socialista ora ecco il tema di riflessione
Quali sono le tendenze caratteristiche delle capitalismo avanzato cosiddetto capitalismo perché un'etichetta del dentro nel nella bottiglia avvengono cose da pazzi insomma con l'assessore nel capitalismo da privato diventa in parte capitalismo di Stato vengono fuori forme cooperative di partecipazione che capitalismo propriamente non so si continua a dire che abita lì ma e il capitalismo reale è qualche cosa di estremamente composito
Complicato e in movimento quali sono queste tendenze Gratteri non è il lei salari decrescenti o costanti rispetto alla crescita degli altri media non è la prosa realizzazione crescente de e non è nemmeno la pressione te secolare del saggio del profitto che servono alle leggi di movimento fondamentali per Max ma sono invece il divario decrescente fra salari
Stipendi come indice di un avvicinamento delle due ampie fette
Della classe lavoratrice dove le divisioni sono state sono culturalmente ancora rilevanti vedi la la la resistenza o se non la considerazione di sufficienza con cui vengono guardati lavoratori prevalentemente
Manuali ma una un avvicinamento economico che è stato negli ultimi anni l'Italia accelerato dalla in felicissima
Formula di scala mobile del settantacinque questa accelerazione io condannato non perché sono nemico dell'avvicinamento al sì sono amico
Sono così amico che se mi mi dicono che c'è qualche metalmeccanico che prende più di me come persona sia non c'ho nessuna reazione come io ho studiato Parma no dal fatto che si studiare ringrazia il Padreterno selce ori grazie quindi a non per quello ma proprio al contrario perché quell'accelerazione artificiale ha messo in pericolo la tendenza all'avvicinamento ha creato delle reazioni di rigetto come adesso
Tutti vero quindi proprio perché sono amico di questa tendenza nel lungo periodo visto con preoccupazione un meccanismo artificiale che l'accelerava in maniera innaturale
C'è una tendenza di lunghissimo periodo verso la diminuzione dell'orario di lavoro e questa continuerà questo però non vuol dire che oggi è qui è importante e positivo farla forse sì forse no
Non non mi pronuncio avverto che può essere pure controproducente contro operante farla quando la Pera non è matura ma la tendenza è questa un secolo fa l'orario di lavoro era nettamente più alto e poi il tempo di lavoro
Nella vita dell'individuo era certamente il doppio forse più di quello attuale adesso siamo alla
Una tendenza verso la ripresa dello sviluppo delle piccole imprese che non sono mai andate diciamo erano state messe dinamicamente al lato ma negli ultimi dieci o quindici anni in tutti i Paesi non solo le piccole imprese come imprese ma anche le aziende autonome questo è una tendenza importante stanno diventando dinamica anche grazie all'elettronica e ai nuovi le nuove apparecchiature e questo è date da studiare con molta attenzione per vedere il senso che se ne può trarre dal punto di vista dello sviluppo del socialismo cioè della della libertà e della legalità economica economica e e sociale non è aritmetica e infine l'ultimo tema quello delle partecipe la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa è un tema che sta riprendendo quota nel passato come sappiamo c'era fortissime diffidenze atteggiamenti e critici non del tutto ingiustificate anzi
Non in non piccola misura giustificati quando gli operai avevano un bassissimo livello di istruzione
Quando e il rischio di essere portati dentro né nell'azienda era quella di essere ingabbiati
E non quello veramente di di influire ma adesso con livello di istruzione che bene o male progressiva spesso più male che bene ma comunque sa migliorando sta crescendo
A la partecipazione con la possibilità di conoscenze gli uffici studi dei sindacati non sono inferiori certe volte sono anche superiore a quella Confindustria famoso relazioni Ufficio di Ernesto Rossi
E e be'ne negli anni venne negli anni Venti ma col fascismo ma adesso gli uffici studi della dei tutte e tre i sindacati sono molto rispettabili
E ci lavorano persone altamente qualificato ora per questi motivi la partecipazione non è più quella trappola
Che era prima può diventare una base e queste come cominciata a essere compreso chiaramente anche dagli ex nemici da persone che prima erano nemiche anche questa è una formula e sembra polivalente partecipazione agli utili cooperazione l'autogestione
Cogestione
Ci sono tanti modi da da considerare per portarla avanti modi legislativi azione sindacale e così via va fortemente studiate perché una crescita della partecipazione significa coincide con in parzialmente coincide con una con un passo avanti di nella marcia verso tra virgolette socialismo grazie
Io
Nostro socialismo del domani
Certamente le mete culturali che l'UE ha indicato
Sono attualissime
La gestione dei problemi del lavoro io credo saranno un nuovo campo di battaglia e ci portano verso il prossimo intervento
Che quello di Gianni D'Antonio che presidente rappresenta Trieste che ci parlerà della informatica come nuova matrice culturale credo che si si si trasferirà certamente anche al problema del lavoro
Gli anni
Buonasera
Quando patrimonio cosa significa svolge richiesta centododici istituzionali economiche sociali quando Anita Garibaldi ha invitato come come rappresentante di questo centro in termini da questo a questo convegno basato essenzialmente sulla cultura
Io ovviamente non essendo molto capace di di parlare e soprattutto non avendo la la straordinaria capacità che hanno sviluppato adesso
Paolo Sylos Labini Giorgio Spini che con quattro foglietti riescono ad incantare e purtroppo cultura probabilmente non son capace di farlo
Mi sono mi sono domandato
Ho parlato di questo con Anita quale significato potesse aveva un intervento di un centro come il nostro
Il nostro è un centro che nato un paio d'anni fa mi intorno alla figura politica di di Gabriele per Martini che hanno aspramente del partito
Quindi Roma e del Lazio si è posto come compito quello di sviluppare delle ricerche nel settore economico di organizzare dei convegni di portare avanti un discorso che pur avendo dei connotati politici ben precisi fosse un discorso essenzialmente basato su un apporto tecnico su un apporto professionale
Allora il motivo per cui io chiederò dieci minuti del vostro tempo leggendo la relazione perché come dicevo non credo di essere particolarmente portato all'oratoria
E quello
Nostro convincimento che anche ci sia un modo di far cultura che che la cultura che deve cadere nell'economia che la cultura che deve cadere nella tecnica perché altrimenti la cultura
Rischia nostro modestissimo avviso di rimanere sempre con l'obiettivo per pochi che difficilmente riesce ad essere raggiunto compreso dei molti
Prima di leggere rapidamente questa relazione sul piano personale sento dovete ringraziare Giorgio Spini per alcune indicazioni che lui ci ha dato io quando sento persone della sua generazione che sono una generazione subito avanti alla mia sento persone come lui o come Giuliano Vassalli
Dico che tutti i rampanti o gli emergenti del partito fra i quali possono in un qualche verso mete neanch'io dovrebbero probabilmente fare una riflessione pensare che apparteneva al Partito Socialista vuol pur sempre dire appartenere ad un partito diverso da tanti altri partiti
Informatica
Perché parlo di informatica nelle varie attività danno di sviluppare te ci siamo quasi sempre imbattuti prima o poi con un mondo strano e per certi versi inquietante quello dell'informatica
Una sorta di anello grigio intorno alla realtà cercavamo dati e trovavamo banche dati esistenti o previste cercavamo di analizzare fenomeni fenomeni e ci trovavamo di fronte a strumenti di software per elaborarli
Pensavamo a come affrontare realtà sociali proiezioni di scenari economici e trovavamo le immagini incombente di questo terziario voluto computerizzato
Cos'è l'informatica di informatica si è parlato e si parla molto è nostra opinione che spesso non se ne parli nel modo giusto
Il nostro obiettivo è proprio quello di indicare alcune riflessioni per un più corretta valutazione di quello che oggi un vero e proprio tentativo di dare una nuova matrice culturale al nostro tempo
La febbre dell'informatica esplosa non più di cinque anni fa in precedenza e cioè dagli anni cinquanta in poi l'informatica aveva avuto uno sviluppo essenzialmente di tipo industriale
è utilizzato nell'università nelle grandi aziende nelle banche dove gradatamente sostituiva ma senza grossi traumi le apparecchiature esistenti
I miglioramenti tecnologici esistevano noi oggi diciamo che se l'automobile avesse avuto la stessa evoluzione che ha avuto il calcolatore negli ultimi vent'anni oggi avremmo vetture capaci di percorrere migliaia di chilometri con un litro di benzina un corso di poche lire
Ma questi sviluppi non ancora circoscritte diretti utilizzatori protetta dal misterioso linguaggio degli addetti ai lavori tra software le baite tre assemblee o essere tra on line e beh c'è la tecnologia non traspariva più che tanto all'e sterno
Ne sentivamo parlare quando c'erano le elezioni ci si collegava con il cervellone del Viminale la trovavamo all'Alitalia quando prenotava Amigoni ma tutto sommato non ci coinvolgeva più che tanto
Poi all'improvviso inizia il tam tam informati che la scienza del domani senza informatica non si può gestire capire interpretare la telematica invertirà uffici e case il tuo tempo libero sarà gestito dal Cotral con l'attore
Adesso chi non vuole mostrarsi auto deve sapere non solo cos'è un computer ma cos'è un minicomputer un microcomputer un personal computer e tutti annessi e connessi
Ci viene detto ci collegheremo con le banche dati di tutto il mondo potremo conoscere in tempo reale l'andamento delle Borse organizzare incontri fare le teleconferenze
Al confronto del bombardamento che ci viene fatto la febbre dell'automobile degli anni Cinquanta pare quasi un gioco innocuo
Perché l'automobile tendeva come di fatto è successo a modificare le nostre abitudini a trasformare l'utilizzo del nostro tempo libero mentre l'informatica si presenta con forme più sottili di invasione totale
Vorrebbe entrare nel nostro modo di lavorare e di pensare e di decidere
L'atteggiamento della gente di fronte all'informatica avete
Secondo me delinearsi quattro grandi categorie ci sono i profeti dell'informatica
Cioè coloro che per attitudine a vocazione o dovendo portare avanti interessi di indusse organizzazioni basate sull'informatica preconizzava Tempi duri per tutti coloro che dell'informatica non sapranno parlare
Animano tavole rotonde e conferenze scrivono sui giornali o pagano i giornali perché i giornali modifichino la nostra cultura
Poi ci sono i nuovi adepti manager intellettuali operatori economici convinti dell'irreversibilità del fenomeno affascinati dall'eccezionalità delle prestazioni del computer sicuri che per non restare tagliati fuori occorre gestire dall'interno questa realtà
Gli adepti primo poi vanno a seguito dei profeti
Poi ci sono gli agnostici che per disinteresse o per timore dichiarano di non capirci niente rifiutano di informarsi si formano delle immagini semplificate imprecise del problema delegano ad altri e le scelte preoccupante appare il fatto che in questa categoria sono ampiamente rappresentati dirigenti amministratori pubblici politici magistrati persone da le cui decisioni scelte dipendono molte delle nostre libertà
Ne sentiamo parlare di piani di investimento informatica di centinaia di miliardi quando andiamo a parlare con le persone che devono decide di questi piani dicono io fra sorto reale due non ho capito la differenza comunque già qualcosa
Ecco più o meno dal gruppo si staccano cioè dal gruppo degli agnostici si staccano di tanto in tanto quelli che sono finalmente riusciti a far funzionare il personal computer che avevano sulla scrivania allora passano fra gli adepti
Infine ci sono gli oppositori una categoria composita nella quale rientrano coloro che hanno un vero e proprio terrore di confrontarsi con le novità
Coloro che vedono l'informatica come l'ennesima sopraffazione condotta dalle lobby degli industriali coloro che non si oppongono all'informatica ma la mistificazione di quel di cui la informatica fa parte
Di diciamo quella che è la la nostra modestissimo opinione io personalmente opera nel settore dell'informatica da venticinque anni quindi pur essendo dotato di un'intelligenza molto inferiore alla media credo di aver capito qualche cosa
Informatica non ha nulla di fantascientifico i calcolatori sono semplicemente delle macchine che applicando tecnologie in continua evoluzione danno prestazioni sempre migliori
è una banalizzazione ma comunque le macchine oggi servono per archiviare sempre più dati e cercare io lavorai sempre più in fretta ed è quasi tutto qua
L'informatica diventa fantascienza per l'immagine popolare perché da in un secondo le risposte che con mezzi diciamo tradizionale richiederebbero ove giorni o anni
Ma se ci si pensa non dà niente di diverso di più di quanto con altri mezzi si potrebbe comunque a fare
Il problema però è che le persone sono così legate ai concetti di tempo e spazio tradizionale che finiscono per pensare che un'entità che fa cose così straordinarie possano che pensare
E quindi a queste entità si debba in qualche modo piegare la nostra visione delle cose gli addetti ai lavori
Che si distribuiscono fra la categoria dei profeti e quella degli oppositori sanno che le cose stanno diversamente sanno che non c'è nulla di fantascientifico però non lo dicono
In primo luogo perché l'informatica è un grande business e per chi c'è dentro risulta difficile rifiutare l'opportunità di guadagno per questa situazione offre noi siamo oggi alla situazione assurda che sedicenti specialisti con quattro cinque anni di esperienza di lavoro
E che vengono da un diploma neppure da una laurea
Possono chiedere un milione al giorno per le loro prestazioni e questo a mio modesto avviso è immorale perché poi genera tutta una problematica
Che è abbastanza facile intuire
Le persone addette ai lavori hanno anche timore di andare controcorrente di essere emarginati e quindi se ne stanno bensì Chiti
Infine perché per dare una collocazione più corretta al fenomeno informatiche necessarie avere forse un quadro di riferimento socio culturale un po'più ampio di quello di un terminale video
Noi pensiamo che si possa e si debba agire per fornire dell'informatico una visione più lineare e per dare quindi un qualche contributo cerchiamo di andare avanti con queste quelle riflessioni
Confrontarsi in termini positivi con informatica vuole deve rifuggire dalla tentazione del troppo facile o del troppo difficile
Ed esprimere la propria cultura le proprie capacità la propria creatività attraverso l'utilizzo di mezzi di cui si conoscano limiti e leggi di funzionamento
Cerco di di stringere perché credo che ci siano altre persone che vogliono parlare quindi abbiamo un pochino
Saltiamo
Vorrei fare un soltanto una riflessione di questo tipo salta non pari pagine per tentare un parallelo con l'automobile
Potremmo dire che oggi quello che serve all'informatica e avere chi sia in grado di condurre i calcolatori lungo le strade che esistono piuttosto che inventare dei calcolatori sempre più potenti e in assoluto sempre più costosi
Anche se il gioco dei valori relativi il rapporto potenza prestazioni costo è un gioco abbastanza strano
Perché altrimenti è come se noi continuassimo ad andare avanti e indietro su una strada di un chilometro con una macchina da duecento all'ora
Allora la strada è sempre un chilometrico non serve molto aveva una ho detto una vettura che anziché a duecento vada trecento perché si parte si frena e se va bene ci si impasta contro il muro
Nuove strade quindi nuovi livelli accessibili il concetto stesso della cultura tende a ribaltarsi la conoscenza pura e semplice dei dati non basterà più perché i dati saranno accessibile ad una quantità sempre maggiore di persone le analisi statistiche non saranno più appannaggio di pochi perché già oggi un programma di statistiche per un personal computer costa pochi soldi possedere cifre dati non sarà più un patrimonio esclusivo
La nuova cultura richiederà piuttosto l'interpretazione di questi dati vorrà dire scorgere dei trenta al di sotto al di sopra dei trenta tradizionali poca deve impostare proiezioni basate su parametri innovativi
Modelli matematici che apparivano ai confini dell'ingestibilità possono essere oggi l'avvocato in poche ore fornendo degli scenari sul futuro straordinariamente illuminanti ma è sempre fondamentale la scelta dei parametri da lavorare
Prima questo spine ha fatto un accenno sulla previdenza allora se noi continuiamo a fare i conti sul futuro della previdenza senza inserire delle variabili che siano variabili demografiche che siano pagarli variabili strutturali alla trasformazione dell'industria
Che siano variabili socio economiche
Alla fine noi avremo dei bellissimi pacchi di tabulati che poi possiamo prendere buttati via perché gli scenari drammatici esistono esattamente nel modo in cui si vogliono far diventare drammatici e certamente si sono se non si fa nulla per trasformare i una nuova cultura viene dunque richiesta che devo pagare dall'interno sul fenomeno informatica alla conoscenza tecnica di base che resta un dato importante ma non più sufficiente si affianca la capacità di pensare in termini nuovi esattamente come ci toccherebbe pensare a come muoverci se d'improvviso ci trovassimo senza il peso della forza di gravità
Certo ricorderete le immagini trasmesse dallo spazio
Come gli astronauti sembravano goffi ridicoli senza il peso della gravità
Ecco l'informatica ci da questo rischio
Abbiamo voluto liberarci da un peso e non riusciamo ad indirizzare le nuove conquiste se non all'auto contemplazione non abbiamo bisogno di pensare in un modo nuovo
Uscire da questa logica qualcosa forse si sta muovendo perché società come l'IBM come l'oliveto come società di questo tipo per fortuna adesso sembrano riscoprire che esistono anche dei laureati in filosofia ore laureati in Sociologia non soltanto con tutto il rispetto ingegneri matematici e fisici quindi per fortuna ci si è ci si sta accorgendo non so quanto questo sia un'operazione di marketing ossia una presa di coscienza vera che forse l'uomo pensa ancora meglio dalla macchina
C'è un altro aspetto che vuole brevemente ricordare anche se è un po'difficile farlo così sinteticamente senza dei delle stupidaggini
E il peso che l'informatica sulla democrazia le visioni dei finti avventure fantascientifiche non sono così lontane le immagini dei replicanti o delle libertà soffocate non sono tanto impossibili
Quando parliamo di banche dati dovremmo avere sempre presente il rischio che queste si possono trasformare nelle famigerate schedature e che il problema sia anche quello di cosa troveremo di vero di no su quelle panche perché se noi ci impediamo la capacità di trovare i dati non ci sarà altra strada che accetta di dati che troveremo su quelle panche
Quando ci si dice che potremmo anche non uscire più di casa perché tanto il nostro mega televisore ci darà tutto da Raffaella Carrà i telegiornali
La posta le fatture i posti letto da cercare la borsa che si sapore un pensionato in Borsa cosa se ne fa di giocare in Borsa questo non l'ho capito
Dobbiamo sempre ricordare che non dovremo mai delegare a nessuno la nostra libertà di conoscere per capire e di capire per decidere
Poi ci sono delle reazioni per fortuna che ci dimostrano che c'è questa
Rivalutazione della persona in America dove fanno tante cose belle tante stupidaggini anche hanno provato col sistema delle teleconferenze a far stare in casa le persone di una certa azienda della Silicon Valley in California
Non le facevano andare più a lavorare gli davano tutto in casa questi dopo un mese sono impazziti non so se impazziva la procura sta con la moglie tutto il giorno o perché volevano andarsene o con il marito ma comunque se ne sono tornati a farsi il caso ufficio
Un un'ultima osservazione
L'informatica come modello organizzativo come modello economico non può e non deve a nostro avviso essere accettato se non nella misura in cui la maggiore ricchezza creata non venga più equamente distribuita
è indubbio che il nostro modo di lavorare e di vivere condizionato da un grosso attrito cioè da una grossa dispersione di energie senza la produzione dei risultati
Quando per parlare al telefono con Milano io devo ripetere venti volte il numero perdendo un quarto d'ora
Quando prescrivere rivedere correggere una relazione deve impiegare mezza giornata o quando per dettare un telegramma l'ineffabile SIP devo stare al telefono due nove
E chiaro che ve ne dirò le centrali elettroniche l'Office Automation il telefax delle coppiette le eccetera
Ma è fondamentale pensare che esiste anche una realtà che non è solamente quella dei ceti medio superiori che il problema non è solo quello di semplificare la vita ai manager qualche opera in Borsa ma che la realtà è anche quella di chi fatica per trovare un lavoro
Di chi ha problemi di sopravvivenza di chi è emarginato ed è a queste categorie di persone che la nuova tecnologia deve poter dare risposte non solo attraverso una maggiore produttività Matera verso una migliore distribuzione della maggior ricchezza prodotta
Se una macchina riesce a fare in due minuti quello che una persona riusciva a fare in due giorni ha un costo che a un decimo di quello precedente
Il problema in termini politici e sociali diventa quello di utilizzare il tempo rimasto per attività che diano maggiori vantaggi non solo al singolo ma a livello di vita generale
E di utilizzare i risparmi specifici conseguiti su quell'attività
Per finanziare altre attività produttive
Pesto nel nostro paese c'è una situazione talmente complessa e articolata che non può non apparire fondamentale una visione globale dei problemi che sfrutti tutte le possibilità della tecnologia informatica non per migliorare i livelli di vita
Non ci sembra nel giusto né realistico dimenticarsi della realtà nel suo insieme per vagheggiare di tecnologie esasperate lustra arie d'esibire continuamente il cinque per cento della realtà tipo la direttissima Firenze Roma
Dimenticandosi del restante novantacinque per cento lasciando la lo stato in cui è se riusciremo a gestire a nostra misura il progresso informatico senza lasciare che questo crei ulteriori fasce di ingiustizia e di discriminazione
Se riusciremo a creare un linguaggio informatico accessibile a tutti così che tutti possano capire dove come e perché si stanno muovendo in una certa direzione
Se riusciremo a governare il cambiamento senza esserne condizionati avremmo forse fatto un passo avanti anche nel nostro modo di dare un contributo alla crescita di queste società ed alla sua libertà grazie
Questa affascinante squarci ossia la società del futuro mi sembra trovare degli spunti molto interessanti per la nostra il nostro pensiero socialista in particolare
Questo peso dell'informatica sulla democrazia
La rivuole attrazione della persona e governare il cambiamento anche in questo campo e è una cosa che veramente deve essere pensata molto profondamente grazie
Adesso vorrei dare la parola agli interventi al momento spetto momento a Mario Accolti Gil e poi a Sergio Miotto però a avrei un annuncio da fare prima prima di di procedere vorrei dire che nella serata del ventisette
Sì Inter calerà lo spettacolo e il dibattito e ci sarà anche una quattro della pittrice Nini Verga
Che i gentilmente lo ha donato alla nostra associazione alla nostra riunioni di circoli
Per metterle in palio fra tutti presenti Nini Verga avrà una mostra anche qui a Roma in via Margutta il quindici maggio ed è quella che voi probabilmente avrete tutti visto perché fa tutto per i carabinieri da manifesti ai calendari e ai libri alle illustrazioni non è il suo limite assolutamente solo una piccola parte del suo lavoro e lo dico oggi perché purtroppo il ventisette Mimì sarà in un'altra parte ma vorremmo ringraziarla qui pubblicamente anche questa sera
Ora vorrei chiedere Amalia Accolti Gil dire
Di essere ebreo
Il ventisette all'Auditorium del lavoro in via Rieti undici che a piazza Fiume
Ed è sono i nuovi saloni conferenze della CISL
Era un antico cinema che è stato rifatto ed è molto bello e su due piani e articolato e ci sarà una manifestazione non stop dalla dalle sei a mezzanotte fra l'altro progettiamo perfino della porchetta d'Ariccia
E ed è il vino per i compagni che faranno venire Bruno allora Mariam a te la parola cercherò di essere steroidi continui ad abbassare il livello del
Del dibattito
Perché era un è un po'in Europa dunque
A che cosa serve un circolo culturale socialista perché mai dare vita a una cosa di questo genere
Prima quando ero giovane io in genere all'atto delle sezioni di di partito
Sia la vita a dei circoli culturali perché si per perché a quella concezione ancora strumentale della politica no
Si pensava che quelli che non potevano essere agganciati dai direttamente forse in un circolo culturale venivano oppure un certo tipo di battaglie politiche che che non si che non si pensava di poter esprimere in termini dichiaratamente politici ci potessero meglio fare attraverso il un circolo culturale questa concezione Sturzo strumentale della politica che che di tutta la sinistra fino a qualche anno fa e che ancora oggi essenzialmente dei comunisti trova tutto né i comunisti ubriaco mi una coerenza quindi
Ma che
Contini ai sei praticata anche dentro un partito con Eros socialista forse sarebbe ora di Dashi intaglio netto
E allora quale può essere occlusa ragione di un circolo culturale così
C'è una stanchezza in giro si dice della politica guardiamola la Repubblica che ci racconta tutti i giorni di questa favola in cui c'è una società civile sana pulita efficiente privata eccetera invece ci sono i politici corrotti
Come se i politici corrotti i terrazzi facessero fra di loro e non con la società civile cosiddette poi vengono fuori poi basta guardare non solo situazioni come quella dello sport italiano dove abbiente abbia a che fare una società civile e vediamo che livello di di di moralità
E di coscienza civile ci sia anche in quello anche là dove i politici apparentemente non ci sono
Ecco e vedo che c'è una stanchezza della politica e dei partiti però se voi dipende da contenente a quello che si dice come il tridente dal fatto che i partiti non fanno più politica fanno piccoli politiche fanno la piccola politica la grande politica invece quella forse mi abbiamo bisogno di abbiamo voglia abbiamo visto in occasione di Sigonella
Nostro fare un lungo discorso ma quando c'è stato un segnale di grande politica il Paese ha risposto viaria perito gli stessi schieramenti politici si sono trovati a dovessi rimescolare quindi forse la questione morale che a livello di di bustarelle e così via e difficile discutere ecco quando invece in termini di grande politica si pongono dei ditemi anche
Morali qualche cosa succede persino in questo Paese
Ecco però è è vero che mi i partiti anche nel nostro partito
Sì presi dalla politica di tutti i giorni dalle piccole politiche e che ed è una cosa che ci porta a fondo a tutti quanti
Ed ecco allora che cosa può servire un circolo culturale politico culturale cioè a cercare di trovare uno spazio libero
Libero degli impieghi dei politici di professione
Io sono abbastanza spaventato quando sentore di di circoli culturali ispirati da questo o quel politico che ha una visione e e a delle urgenze definizioni particolare
Ecco trova invece appunto nei nei circoli culturali socialisti uno spazio politico dove poter discutere
Più liberamente sollevandosi da decidete contingenze e dalla piccola e dalle piccole politiche
Quali sono le ragioni dalla nostra cultura politica la cultura politica che secondo me c'è
Forse non è molto sui ferrista forse in questo momento è ancora troppo liberal socialista Cevoli ci son dei problemi di di di di ridefinizione di compiti di di strategie però del mare sulla qui sopra dieci quindici anni
Per non parlare dei precursori e dei nostri pare insomma e sono dieci quindici anni che oramai Partito socialista la cultura socialista e riuscire a trovare una serie di formulazioni abbastanza coerenti e per non dire sistemati
E allora ecco c'è il problema invece che nella politica di tutti i giorni poi queste
Formulazioni queste strategie
Proprio vengono sbriciolate ce ne dimentichiamo
Ecco allora forse e qui chiudo l'intervento quindi sono stato breve forse allora questo discorso dei circoli culturali e potrebbe prefigurare un tipo di partito una struttura di partito
Più veramente nuova veramente diversa più capace di sollevarsi delle di quelle politiche e di aderire invece ai grandi movimenti ai grandi temi della della società civile che non sono poi l'ecologia i Verdi queste cose non soltanto questi sono invece
Dei come dire
Dei blocchi di di di pensiero sulle grosse trasformazioni che sta subendo la la nostra società anche in Italia e allora forse ecco un partito più aperto più fluido più capace di organizzarsi intorno a grosse tematiche e e intorno a categorie che hanno delle delle tematiche in comune ecco forse
Per uscire fuori dal delle crisi dei dei tre della forma partito da della crisi delle piccole puliti e così via e delle contro alla richiesta di grande politica ecco forse
Una uno ripensamento una serie di iniziative di tipo culturale e e e supportate da strutture di tipo culturale
Forse per un partito che non ha più sezioni che non amo identico laterali e così via e dovrebbe essere un fatto benefico a patto di credo però che che quella concezione strumentale che magari voi al a livello locale credo che sia particolarmente tenace venga superata
Molto spesso anch'io ho pensato quando sento detta i dei nostri politici corrotti essendo stato io stesso una candidata non so qual era la questione che veniva prima ma l'uovo la gallina perché di fatti andavo all'elettorato con le mani pulite mi dicevano continuamente vuoi comprare voti io ho rifiutato ma ovviamente non sono al Senato guarda vorrei adesso chiedere a Sergio Miotto presidente del circolo del Garofalo di venire a parlare e il circolo del Garofano vi ricorderete nella primavera e nell'estate ha cercato di movimentare le acque del partito e spero continuerà a farlo in futuro zero ricco
Ma innanzitutto io credo
Sia opportuno
Così prendere atto che questo devo l'iniziativa costituisce per certi versi una presa di coscienza della l'esistenza di una così moltitudine di di piccole o grandi realtà culturali e politiche nel PSI romano che naturalmente proprio da questa presa di coscienza possono partire per lavorare in futuro
Ecco io credo che nel corso degli interventi in particolare i tempi della relazione di apertura
Mi sembra di capire che vi sia appunto da a ridefinire molte delle coordinate tradizionali dei contenuti dei valori del partito socialista e dei socialisti
In questo senso certamente non non vi sono state negli ultimi anni dopo Rimini direi
Occasioni organizzate di riflessione che abbiano coinvolto tutto il quadro il gruppo dirigente del partito
Anche perché poi diciamolo francamente la presidenza Craxi negli ultimi anni per una deliberata scelta del gruppo dirigente socialista
è stata sostanzialmente un impegno tale che non una Oruro consentire lo svolgerà della dialettica tradizionale normale anche di una certa dose di conflittualità che è fisiologica nel nostro partito
Ecco quindi credo che il fatto stesso che per esempio l'inizio di questo genere
Non abbia avuto avrei passato nessun tipo di di retroterra da parte del PSI non parliamo di quello romano che da questo punto di vista è quasi inesistente
è un po'la punta di un iceberg e di uno stato di non dico malessere tuttavia di un'esigenza di di uscire di aprire il dibattito politico
Ora da questo punto di vista vi sono o così varie opzioni sulle quali si è discusso e certamente una di queste è quella di ritornare indietro rispetto ad alcune delle impostazioni tradizionali dei socialisti
Il discorso di smantellare lo Stato sociale per esempio che ogni tanto come dire allinea alterna esce fuori e che però se da un lato è vero che tagliato con l'accetta dall'altro però non v'è dubbio che vi siano delle aree dei punti di crisi estremamente gravi che vanno sicuramente rimesse appunto
Certo se per esempio qualche anno fa era facile parlare di di di chiudere o svendere l'intero sistema delle partecipazioni di Stato che procedeva annualmente a produrre una montagna di migliaia di miliardi di debito
Adesso con una nuova forma di gestione da parte di manager politicizzati ma insomma che prevalentemente buttano
Hanno puntato a riassestare tutta l'economia delle partecipazioni destato già non se ne parla più neppure solo tre o quattro anni fa ricordo che l'idea di svendere a pezzi l'intero patrimoni delle partecipazioni di star era una cosa che era abbastanza consolidata
Penso al discorso dello stato sociale nel quale pure lì punti di crisi gravi ce ne sono vediamo quello che sta succedendo nell'INPS addirittura sono spariti documenti di anni di contributi da parte dei contribuenti
La voragine del dei contributi
Previdenziali sta assorbendo risucchiando molto della indebitamento pubblico è un andamento geometrico sempre più preoccupante credo che lì bisognerà metterci le mani Moro organico
Si parla di interventi integrativi da parte del sistema privato delle assicurazioni certamente è uno dei settori chiave sui quali per i prossimi anni fa non vogliamo avere una zavorra che affonda sempre di più
In questo senso e quindi produce debiti su debiti quindi botte a a tassi sempre più elevati certifica ridere di attacco Sibilia è chiaro che bisognerà rimetterci le mani credo che da questo punto di vista ecco direi che occorre introdurre elementi di riflessione
E che vanno naturalmente finalizzati individuati
Organizzati bene
Il nostro partito mi pare che in questi dieci anni dalla mirasse in poi è riuscito a aprire dell'idrossido momenti di interrogazione team derivazione delle degli interrogativi all'interno della sinistra
Penso per esempio appunto a tutto quello che vi fu UFO Aberto proprio dalla rivista Mondoperaio con Norberto Bobbio in primo luogo otto nove anni fa penso al congresso del Progetto socialista di Torino
E appunto all'ultima forse occasione organizzare che sarà la conferenza programmatica di Rimini
E in questo senso tra un sasso nello stagno penso per esempio a puro o qualche groviera ragionamento più complessivo indubbiamente molto del movimento
Di di riflessione di confronto politico avvenuto dai socialisti
Ecco credo che nei prossimi anni bisognerà cominciare a a risistemare tutto il discorso in modo più organico
In questi giorni per esempio in corso il congresso della CGIL io ho avuto l'occasione di Aran andare ad alcuni congressi di categoria o territoriali
Ecco volevo dire che per esempio se c'è un un termometro significativo di questo stato di bandi sbandamento nel congresso della CGIL
Si va nei congressi e si assiste a scontri mai visti tra posizioni estremamente radicalizzare nelle quali il la linea tradizionale della CGIL chiamiamola tra virgolette opera istanza saltando un po'dappertutto
Allora si vede per esempio che in certi settori come tutto quella tutta l'aria nella comunicazione dell'educazione penso quindi alla scuola al mondo informazione eccetera
O il sindacato riesce a modernizzarsi e quindi rappresenta effettivamente i lavoratori o perde consenso e per recuperare si deve inventare le tessere dei pensionati che servono a riequilibrare iscritti Rozzi scrivo
Ecco credo che da questo punto di vista del congresso si CGIL sarà interessante perché potrebbe preludere a un nuovo diciamo così blocco sociale che è quello proprio legato ai nuovi al terziario avanzato cioè alla alla comunicazione all'informazione all'educazione e dovrebbe superare il blocco tradizionalmente forte che quello invece della dei metalmeccanici che anche per ragioni di numero hanno spesso determinato lei ha diciamo il blocco di maggioranza all'interno della CGIL
In questo senso non c'è dubbio che la UIL e la CISL hanno per diverse ragioni anche se lo stesso bando nullo per la verità nera dei metalmeccanici hanno come dire digerire superato da tempo
Questo tipo di problema
Voglio dire comunque insomma non c'è dubbio che in questi anni c'è un momento di riflessione molto complessa qui io non credo che oggi mi pare importante quindi apprezzabile il Rolo abusi edilizi arriva avviata anche grazie alla tenacia unità Garibaldi al lavoro di Luigi brandine eccetera e quindi in questo senso credo che funzioni
Come un po'presa di coscienza di un mondo socialista che checkball organizza dal punto di vista voi della dimensione romana per molti o quasi tutti i nostri circoli che operano a livello locale le cose sono direi ancor più difficile
Al di là del fatto che a parlare di politica culturale un'impresa complicata perché spesso non ci si intende sulla grammatica o sulla sintassi o sulla consecutio temporum dissero il quadro degli certe che che troppo spesso abbiamo in giro nel nel nostro partito e quindi voglio dire però al di là delle battute non c'è dubbio che a Roma
La situazione complicare assai tanto perché è una materia che ha un suo sovraccarico una sedimentazione di storia di domanda culturale molto articolata che investe i settori più più complesse più disparati e quindi nella nel dare un'impostazione globale si dimetteva sempre qualcosa
Da cui quindi uno sfilacciamento una parcellizzazione
E in alcuni casi alcuni cicli allora nel periodo per esempio della prevalenza delle giunte democristiane la politica dell'ente locale era più volta a fare il venduto armi Sage del pittore amico di qualcuno
Piuttosto che una operazione diciamo così più ampia sì avverto e si è chiuso ormai chiaramente questo secondo ciclo ho aperto la Nicolini Cassano un fatto importante
Anche a livello nazionale e è coinciso con il cambio delle delle giunte nel settantasei e e però si è chiuso anche questo ciclo dell'effimero che però ha prodotto una ricaduta molto più importante perché bene o male ha sollecitato una domanda di cultura perché prima non c'era e quindi la ha ha consentito un suo sviluppo penso alla con i punti cardine che solo qualche anno fa ai quali non si pensava alla scoperta e l'uso del tempo libero
La riscoperta il riuso nel centro storico di alcuni spazi urbani che appunto sono un fatto relativamente recente il fatto che la domanda culturale direi e negli ultimi anni destagionalizzato nel senso che che io non la la fruizione non è più chiesta solo nel taglio dell'Estate Romana e nelle manifestazioni spettacolari ma c'è una richiesta che investe più o meno lutto vanno penso per esempio a tutta l'area della cultura scientifica che a Roma ma non solo a Roma considerava come via di serie b pure
Da questo punto di vista nel nella nostra città abbiamo direi presenze cospicue da tutti a tutti i livelli di ricercatori di scienziati così ecco io credo che su tutta questa area di problemi però ma anche una riflessione del partito d'altra parte si vede anche il ruolo delle giunte quale direi che manca del tutto una un momento nel quale come partito si arrivi a a dare un contenuto un progetto un programma di lavoro del PSI romano
In questo senso ci sono certamente ritardi alla cura nazionali però c'è c'è decisamente una scarsa attenzione se non una voluta disattenzione rispetto a questo ecco io credo che quindi per concludere questo breve ragionamento mi par di capire che c'è un po'da risistemare le coordinare più generale del delle nostra nella nostra presenza culturale
C'è anche però da considerare che bisogna fare come deve maturare gli interlocutori sul partito che in questo momento sono più attenti ai fatti gestionali di a capire dove va
Affine alla società del domani e quindi come rapportarsi a questa
Sergio mia auto ora prima di chiedere a Luciano Pellicani di concludere
Parlerà Francesco cui per con un saluto dal centro Bruno Buozzi e mentre viene qui vorrei ricordarvi che la tavola rotonda del ventisette a inizierà alle ore diciannove e ci sarà Ludovico Gatto del per il PRC Aldo Schiavone per il PC Pietro Scoppola per la DC e dure Giuseppe Tamburrano per il PSI interverrà anche Paolo Portoghesi come presidente della Biennale de di Venezia per la parte più prettamente culturale
Vieri E.T. numero undici il tema culture politiche a confronto
Il tunnel lo alla parte spettacolo si chiama nell'arcobaleno delle arti Roberto Caporale che qui presente ha fatto un validissimo lavoro di coordinamento di organizzazione non è stato facile
Lo spettacolo sarà prosa poesia danza varietà musica leggera lirica e J-Ax
Franco Francesco
Dieci agosto in prodotti una microstruttura
Collocato dolore la sinistra socialista che volò una prerogativa che quello di autofinanziarsi compagni norma indemoniato Brini insolita non riceve finanziamenti
Chiamiamoli occulti insomma qualche contributo all'ente locale ma con molta Massimo
Comunque per intervenire su questo problema di valori di socialismo eccetera
Non è che io non condivida quello che ha detto il professor Spini però come dire socialismo voleva essere appunto un sistema di valori
Verso il quale orientare la società
Però una società che bene o male era conosciuta come sarà definita
Che si poteva conoscere un po'nei particolari che è abbastanza stabile fino a qualche decennio fa ma la nostra società attuale è una società praticamente inafferrabile
Nella quale edificare il socialismo a me pare molto difficile inafferrabile se voi pensate sessantotto soprattutto gli operai ma sotto i ceti dirigenti pensavano che fosse arrivato allora la rivoluzione che ci fosse il socialismo dietro l'angolo il proletariato eccetera eccetera
In un decennio siamo arrivate che in realtà abbiamo le minoranze etniche siamo diventati noi i padroni proletariato e un altro cioè tutto cambia con una tale rapidità in questa società che veramente afferrarla e dire vestito gli elementi socialismo è di una difficoltà estreme
Poi c'è uno scollamento fra quello che pensano i ceti dirigenti e come va la società sessantotto lotta di classe cede cede in realtà questa un è stato un periodo difficile per la politica italiana tragico
Sofferto per i ceti dirigenti
Però diciamo la verità per il popolo italiano è stato tutta un'altra avventura è stato l'unico decenni in quale si sono visti i soldi in cui si sono costruiti milioni di Vanni di seconde case tutti si sono fatti la casa cioè fra quello che pensavamo noire com'era la realtà della nostra società c'era un'enorme differenza pure questo dobbiamo mettere in conto
E allora l'il problema perché questo disorientamento perché ci domandiamo ma poi se andiamo in incontri di partito non facciamo altro che dice non abbiamo capito niente è stata una sconfitta non avevamo in realtà la solita andare un altro modo praticamente l'idea di costruire un progetto politico e poi una cosa apparentemente impossibile
In realtà si fanno delle strategie e le tattiche politiche non è che se c'è un programma un'idea insomma il socialismo solo della penisola sono cose a mio avviso in questo momento sovente impensabili
Allora perché questa società incontrollabile uno appunto perché estremamente i processi mondiale ci passano assolutamente sopra
E
Afferrarla con delle istituzione con un progetto ripeto difficile quindi il mio la prima cosa che io dico
Alla quale credo
Noi abbiamo almeno io personalmente credo molto al Progetto dell'Europa cioè del se vogliamo anche quello che si è concretizzato attraverso il Parlamento europeo e credo che questo debba essere veicolato anche a livello di base perché solo in una dimensione di questo tipo sarà possibile impostare una politica perché io credo che a livello locale
Cominci a essere impossibile
Ho la seconda cosa impostare una politica culturale in questa società
Come dire in cui i soggetti ormai dispongono di certe risorse economiche usura che muta in continuazione
E possibile a questa società dare dei valori come dire molto se vogliamo anche molto sofisticate molto solidaristici come sono quelli
E del socialismo come quello che socialismo che era stato pensato
Ho è una società così di massa non bisogna dare un po'all'americana dei valori semplici io lavoro e guadagno siamo tutti uguali se sbagli paghi qui
Però c'è l'idea o lei che se comunque tu guadagni tu individuo ti puoi fare una tua posizione
Sociale no per di più le strutture pubbliche elementare questo questa cosa però vuol dire e percepibile a livello di massa ecco non so quanto sia facile riuscire a costruire una cosa più complessa come un sistema solidaristico almeno come concezione complessiva se noi pensiamo al pluralismo se ci sono va le società settori sociali che vivono in modo diverso ma questo già lo capisco di più ecco che non un'impostazione complessiva
Eccole questo mi sembra ecco pensiamo con altra cosa la sto questa struttura pubblica che dovrà essere un po'il sostegno del e del socialismo anche quest'altra io diciamo mi riferisco realtà almeno quella che vedo io diciamo nell'Italia centrale e meridionale
E questo Stato che doveva essere geometrico imparziale questa struttura pubblica che doveva garantire quello che i capi dell'individualismo non garantiva beh è completamente diversa rispetto a quello che non avevamo versato cioè dentro questo stato si sono veicolate tutte le rate del prezzo e se vogliamo anche culturali
E quindi realtà sono diventate strutture burocratiche strutture di di favoritismo e tutti sono costretti a andare a chiedere altrimenti non avranno e quindi si crea realtà un sistema medievale di clientelismo in cui più forte comanda e gli altri si devono stare eccetera eccetera purtroppo è così
Un'altra cosa qual è la realtà del vera diciamo dall'alta società per prendiamola per esempio qui a Roma che sono i quadri del socialismo all'ottanta per cento a mio avviso se non vedo male
Sono
Dipendenti delle degli enti pubblici cioè Acotral attacca il Comune che sono cosa fanno hanno uno stipendio bene o male riesco a trovare il modo per lavorare per il partito e non per fare il proprio lavoro non cresce niente di male voglio dire ma così allora questo oggetto come però se voi se voi ecco se voi realtà andate a vedere insomma in realtà il quadro portante della struttura di partito è un ceto sia mente ristretto
Che ha instaurato un come dire un dialogo di scambio con tutti quelli che c'hanno il pezzetto di terra che ci sono devo far lavorare la ruspa che la somma con tutto questo mondo che la cultura obiettivamente questi discorsi che facciamo fare nove non popoli post non li può sentire no
Ne è assolutamente estranea
E a tutta nata seri problemi
Allora questo è un altro dato di fatto un altro dato di fatto ancora in Italia non c'è una situazione come quella francese in cui ci sono delle strutture di legittimazione del ceto politico non so uno esce dall'ira dopodiché ha diritto essere sindaco
Queste forme come dire tempo erano un po'questa mercati Itza azione della società invece la sutura legittimazione del potere in Italia non è almeno qui come non è questa
Perché anche per colpa del socio dei socialisti in un certo senso perché avendo come dire diminuito il valore della scuola delle istituzioni dell'università e c'è una certa non si è creata
Vogliamo una forma di in qualche modo compensava un altro a parte la società che invece da più più sul mercato in Italia non c'è una Cambridge University una cosa di questo genere quindi esce un ceto politico diciamo
E leggero ma che lo si forma almeno a Roma da un edicolante il più un che ne so uno che ha un circolo sportivo per la posa di questo genere questo è di fatto anche la realtà del del socialismo Roma
Mettere assieme tutto questo è veramente una cosa di ufficio allora io concludo dicendo che non ho nessuna come dire ricetta però qual è il ruolo che questi circoli possono avere cinque radicati anche a livello locale non dico solo i testimoni Ansa ma accoglie una parte di coloro che magari anche per far diciamo perché non sono in certe attività
E magari che sono su alcuni sono professionisti altri possono essere impiegati spesso molti hanno una presenza nel realtà locali anche a livello circoscrizionale e ci sono dei quadri tutt'altro da sotto proprio quelli voglio dire che non fanno mercato e che tutte le sere dopo il lavoro dalle otto alle dieci se ne vanno a discutere i propri esiste anche questa realtà quindi noi voglio dire ci rivolgiamo un po'a questa a questa realtà ecco l'unica cosa e o tu chiedi siccome farebbe coinvolge nella diciamo dei progetti politici qualche altro oggetto esterno questo tradizionale in cui si fa la politica
C'è una realtà industriale diciamo a Romano non enorme ma c'è però non ha nessuna presenza nella vita cioè quadri meno agevole
In realtà non sono rappresentati e curato tentativo nostro sarebbe quello di dare una piccola voce però veramente piccola
Granchi Prentice Godwin
Vorrei complimentati a parte i denari cose di cui di obblighi per l'Europa di cittadini che molto spesso incontrata all'estero quando lavoravo con le comunità italiane e so che è molto lento e molto seguito
Venuto è arrivato ora vorrei ringraziarlo Giampaolo Sodano il quale è stato costretto a ritardare moltissimo per via delle votazioni alle Camere lo ringraziamo per la sua presenza e non desidera intervenire perché le Pardi e perché dice che non gli pare di buon gusto di arrivare intervenire di andarsene nuovamente già che ci Lacamera continua ancora a richiedere la sua presenza
Speriamo però di vederti il ventisette
Ora vorrei dare la parola a Luciano Pellicani per le conclusioni direttore della rivista di Mondoperaio che veramente una richiesta al di sopra
Del normale non solo per la sua presentazione
Vi pregherei di guardarla Than
Da me perché non è soltanto per la sua presentazione ma per i contenuti per il vero piacere di leggere
Che è una cosa oggigiorno abbastanza rara
Allora Luciano Pellicani dunque grazie grazie soprattutto per i complimenti a Mondoperaio ne abbiamo bisogno abbiamo bisogno soprattutto i lettori
Ma comunque vengo subito al punto alla costellazione di domande che sono state sollevate che sono domande ormai che sono diventate molto frequenti negli ultimi anni domande che sono interrogativi che investono
E il futuro del socialismo
E quindi anche il futuro del il nostro partito
Giorgio Spini ha introdotto appunto il tema domandandosi domandando che senso abbia socialisti oggi mille novecentottantasei e soprattutto oggi a pochi anni dalla fine del secolo
Sembra quasi che un intero ciclo storico si stia concludendo
Il circolo che è iniziato nel mille settecentottantanove con la rivoluzione francese e che appunto è stato un ciclo storico dominato dalla dall'idea e dalla grande trasformazione
Perché uno dei grandi
Alcune delle grandi idee forza che a appunto dominato non solo lavoro ma per contanti e diffusione il mondo intero è stata l'idea della politica come grande trasforma ebbene diciamolo con tutta chiarezza magari con Nostalgia magari con con un pizzico di rammarico questo quel ciclo storico si sta concludendo e l'idea della politica come grande trasformazione è morta e seppellì è inutile in fase di ricognizione storica possiamo senz'altro
Come dire rivisitare quell'idea
Che non era certo tutta negativa tutt'altro possiamo fare anche l'inventario storico di quella idee e del modo con cui quell'idea ha trasformato ha contribuito a trasformare la realtà in cui viviamo però ormai e un'idea che sparita dall'orizzonte delle nostre aspetta
Persino al Partito Comunista
Che è stato indubbiamente il partito che più si ci batto per così dire di questa grande i diniani chiede alla politica come grande trasformazione epocale
Persino il Partito comunista sta mettendo per così dire in soffitta queste tre qualche giorno fa c'è stato un dibattito un incontro fra socialisti e comunisti al Residence Ripetta e notava uno degli degli di partecipanti e Gian Enrico Rusconi notava che durante tutto il dibattito non si era fatto ma il nome di Carlo Marx
Ma se significa appunto l'idea della politica come grande trasformazione epocale in verità io l'avevo fatto il nome di Carlo Marx perché malgrado sia molto anti marxista adesso anche che e Max è stato il più grande sociologo che ha avuto la cultura occidentale
Ed è sempre estremamente istruttivo leggere Marx se si apprende moltissimo soprattutto i suoi errori se vogliamo perché c'è sempre è un errore che rivela una grande intelligenza e che pone un problema però appunto quelle che erano le idee dominanti della del progetto marxiano ormai si sono sfarinamento per così non è rimasto quasi niente
E primo dopo doveva pure accade diciamo su cure francamente la storia va avanti per circa oggi non è che non è pensabile che tutta l'umanità deve vivere nella contrapposizione destra-sinistra tanto per fare una prima o dopo questo ciclo o storico si concluderà fra dieci anni o fra cento anni si dovrà pur conclude
Quindi prima o dopo appunto avremmo dovuto per forza di cose Onorio le generazioni che verranno assistere alla Morte di una certa idea
Ma domandiamoci anche perché questa idea è morta e è morta anche e il fatto che ha vinto per certi versi
Nel senso che ne possiamo constatare che le realtà in cui viviamo
Sono realtà caratterizzate dalla forte presenza di questa costellazione di valore la famosa sacra trimurti diciamo così libertà eguaglianza e fraternità se noi la parola fraternità mettiamo la parola solidarietà allora possiamo essere
Così ingenuità usare anche questa terza parola e indicare questo Terzo Valore come i valori appunto uno dei valori centrali della tradizione della democrazia sostanziale e della tradizione socialista
Diciamo arma in società che consumano questi valori ad un doppio livello da punto di vista diciamo del fatto che questi valori sono ormai incorporati nel super ego del della cultura politico occidentale
Chi ormai giustamente ha ricordato Giorgio Spini oggi Chiara arsi antidemocratico
Una anche se intimamente può esserlo certo no non non non lo farà perché si vergogna era di dichiararsi tale e questa è una vittoria è una vittoria storica e non c'è dubbio che anche appunto il Partito Socialista ha contribuito a questa capito
C'è stata anche una vittoria a livello proprio della delle diciamo del del fatto che troviamo dentro le istituzioni e la nostra società e delle società dell'Europa occidentale i valori socialisti
Colori per mai fanno parte istituzioni e forse per questo anche come dire non ci Spirano quell'entusiasmo che e ispirarono rigenerazione che ci hanno preceduto i valori si sa quando non sono realizzati sono producono una grande tensione morale
Producono entusiasmo producono un forte desiderio sono come delle belle donne che desideriamo non le abbiamo ancora con con questa e quindi le desideriamo con molta intensità quando ne abbiamo conquistati e inevitabili appunto che e le donne lo sanno
Che e il desiderio appunto si Onofri Tucci a meno che rimane quel quello stato nascente e
Essa a meno che nove certo va da sé ci mancherebbe altro da questo punto di vista siamo tutti uguali caviale
Evidenti ecco e lei gli umani Epifani interessa che hanno il termine Mensch per dire l'uomo nel senso maschio o femmina che sia poca importanza nel senso punto d'altra parte ci sono anche delle cose che si conquistano e che a riempire un appunto di entusiasmo coloro che le con questa roba non possono certo riempiti entusiasmo noi che siamo gli eredi semplicemente di quelle battaglie che direttamente certo non possiamo dire la stessa cosa Presidente di Giorgio Spini che le ha fatte direttamente quelle battaglie ma meno io che sono dei giovani e devo dire che quelle battaglie non li ho fatti non fosse altro noto perché ero troppo giovane
Quindi e c'è anche il fatto che quando si con questa qualche cosa poniamo all'esempio suffragio universale
Mobilitazione del suffragio universale già ma quando lo si è tenuto non è che ogni mattina Salza cittadini CIPE felice che sono il suffragio universale no a un certo punto c'è l'assuefazione e incorporato
Diventa un fatto naturale ricca che non può essere più messo in discussione semmai se viene messo in discussione ecco quando ci fu la minaccia fascista
L'aggressione fascista la civiltà occidentale diceva giustamente Turati fascismo e l'anti euro
Che l'Europa significa questa trinità di valori di cui ho detto il fascismo era una pressione Barbara contro questi tre palle
E giustamente ripetuto dati diceva quell'era avanti euro
Quando ci fu questa aggressione e allora furono riscoperti quei valori che sembravano ormai acquisiti o in via di acquisizioni invece erano minacciati così fortemente minacciati che l'Europa appunto l'Europa liberale democratica e tendenzialmente socialista appunto credeva ormai fossero state delle conquiste
Ma io ritengo anche sono assai meno pessimista di alcuni appunto che sono intervenuti circa le chance del socialismo se noi depuriamo diciamo il socialismo del di questo afflato messianico
Socialismo si diceva era le reti del del cristianesimo Antonio Labriola dice a noi siamo gli eredi delle Cristina Nesi noi siamo più cristiani dei preti
Nel vogliamo realizzare il messaggio evangelico beh discorsi questo gene farebbe ridere oggi comico ci appunto discorsi Antonella Bruno scorsi cento anni fa o quasi
Oggi appunto e siamo un ciclo storico che si va chiudendo ma questo non vuol dire assolutamente che dobbiamo essere pessimisti circa le possibilità del socialismo a livello europeo perché questo perché direi che i fatti ci
Autorizziamo ad essere moderatamente ottimisti
In che senso nel senso che poi tutte queste politiche o tutto questo gran parlare del neoliberismo l'attacco allo stato sociale e cose di questo genere che cosa ha prodotto fino un solo grande tentativo è stato fatto in Inghilterra e vediamo i risultati la conflittualità sociale che è un mente diventa esasperato
La basso sviluppo economico del del dell'Inghilterra cresce la disoccupazione che è arrivato il principe il il principe Carlo ha addirittura dichiarato pubblicamente che si vergogna di diventare ovvero di un Paese conta rimprovera
E qui sta il fallimento del neoliberismo
Non si può neanche dire vorrei qui bene del neoliberismo non liberalismo che è una cosa abbastanza diverso
Vorrei qui come dire non polemizzare con Giorgio Spini vorrei semplicemente manifestare un giudizio un po'diverso su un Reagan che non mi sembra che vada considerato come il simbolo della reazione e mi spiego subito perché un anno e mezzo fa noi abbiamo pubblicato sul Mondo operaio un saggio di di Giuseppe Pennisi in cui si dimostrava che la politica economica divenga non era munita Rismondo nere non era neoliberismo lo stesso Milton Friedman ha così sconfessato quella politica dicendo no io non mi riconosco in quella politica appunto era una mistura un equilibrio un keynesismo mescolato al monetari Isma'se volete una specifiche Nesi smascherato la moneta Risi
Il che conferma fra l'altro che sì si può dire quasi si cosa sullo sullo sulla tradizione di sinistra sul socialismo riformista eccetera però alla fine le politiche che sono costretti a fa anche i partitini conservatori certo negare un conservatore non certo un uomo di sinistra
Alla fine non possono che ripercorre quello schema che fu collaudato sopra negli anni Trenta e di Svezia e poi subito dopo in Inghilterra e che è un incontro un compromesso fra liberalismo e socio s'
Perché in verità quando noi diciamo sinistra non dobbiamo mai dimenticare sinistre un modo diciamo già scorretto di esprimerci non dopo non possiamo dimenticare che la sinistra è sempre stato un plurale
è un pullulare così differenziato al suo interno che è stato caratterizzato anche da conflitti violentissimo giacobini e girondini cominciarono a didattica siccome giacobini ghigliottina con i girotondi
Eredi appunto quelli che poi grammi ci avrebbe chiamato noi i bolscevichi del diciamo del diciottesimo secolo no no
E con orgoglio anche beh noi non siamo assolutamente eredi di quella tradizione giacobina I Giacobini abbiamo ha preso una cosa molto importante che non c'è solo il problema della eguaglianza formale di fronte alla legge
Ma c'è anche il problema dell'eguaglianza sostanziale questo i giacobini sono stati il primo movimento politico che ha posto questo problema
Il problema della giustizia
Sociale o delle quali danza sostanziale della democrazia che non può essere solo democrazia puramente formale politico ma deve essere anche sociale economico culturale loro lo hanno posto da questo punto di vista non non possiamo non dirci qualcuno ha usato questa espressione
Prima appunto Margiotta Broglio non possiamo non dirci giacobini ma solo in questo senso per il resto i metodi appunto ad opera dei giacobini quelle di eliminare la opposizione di sinistra
L'opposizione interna stessa la rimozione mettono che fu ripreso naturalmente dall'ENI e con risultati che abbiamo visto beh quello con quei metri nel non abbiamo nulla a che vedere
La tradizione di sinistra è di fatto una serie di tradizioni c'è stato una correnti di pensiero e di azione che ha concepito il socialismo come universalizzazione dei valori liberali
Non come rottura con la tradizione liberale da Proudhon fino appunto a Salvemini a Carlo Rosselli ecco va bene San il nostro s'Saverio Merlino troppo spesso dimenticato
Costoro hanno pensato appunto il socialismo come una universalizzazione socializzazione dei valori liberali in questo senso ne possiamo dirci senz'altro eredi della tradizione liberale che non ha niente a che vedere o quanto meno non è la stessa cosa che la tradizione liberista
Che punta tutto sul mercato solo sul mercato e su un individualismo
Sfrenato siamo appunto per quello che è stato battezzato il compromesso socialdemocratico fra Stato e mercato
E finora schemi alternativi a questo o questa soluzione istituzionale non sono stati trovati schemi milioni
Torno a ripetere quello che ha fatto lei ha poco a che vedere col monetari sul liberismo quello che ha fatto la Thatcher ha molto a che vedere con risultati che vediamo quindi la posizione diciamo del del del delle sinistre riformiste in Europa è una posizione tutto sommato abbastanza solida malgrado che appunto ci siano delle oggettive difficoltà che non possono essere esorcizzato e con le parole
Malgrado che abbiamo s'perso
Una la spinta proprie la grande tensione che c'era in passato ma dico se
Dobbiamo scegliere vincere perdere l'attenzione a vincere parzialmente perché abbiamo vinto solo parzialmente vincerà parzialmente per tre attenzione vinciamo meglio prima vince anche perché non si tratta di vinci non è un fatto personale vincere significa certi valori certi istituzioni
Certi obiettivi sociali di giustizia sociale volevamo raggiungerli e in qualche maniera sono stati raggiunti questo non vuol dire che viviamo nella società giusto anzi viviamo una società piena di iniquità
Ulula
E così piena di iniquità che abbiamo un lavoro enorme ancora malgrado tutto davanti ed ecco perché io mi mi permetterei di dare consiglio che questo i circoli socialisti o circoli culturali che vogliono fare politica non nel senso appunto di partecipare a le lotte di correnti la vita di sezione così questo gente che pure hanno la loro importanza certo
Sarebbe anche ingiusto svalutato un e squalifica darle tout-court la politica fatta anche di certe cose dobbiamo essere realisti giustamente ci ricordava Accolti Gil che noni
E grottesco presentare il ceto politico con un certo corrotto e poi dall'altra parte c'è la società civile a cura e Macola obbligo Scozia questi se fanno lo scambio politico certo mio lo fanno con noi che siamo la società civile
Questo non vuol dire che siamo tutti sporca la stessa mania tutta grazie a Dio ci sono appunto grosse fette dalla Società Italiana sani sanissimi e quindi ora non ci cosparge amo appunto il il capo con con la cena
Mi permetterei appunto di consigliare circoli culturali di stringere il discorso su dei temi molto specifici
Perché quello che è un po'il discorso della Filo Toffoli filosofia politica generale diciamo questa battaglia l'abbiamo fatta andava fatto in un certo momento e certo non sarò io quello che
Dirà che quella battaglia era una battaglia di secondaria importanza era di fondamentalisti ne porta anzi ho dedicato gran parte del mio tempo a quella battaglia
Era ora abbiamo battaglie specifiche qual è stata liberalsocialismo ha trionfato lo consumano Malagodi e persino Alessandro Natta
è una vittoria non ci conforto nei numeri Mala storie piene di questi paradossi sicuri amici saremo noi certo qua
E scandalizzarci per per questo io penso che i circoli socialisti dovrebbero lavorare su temi specifici sono nel neo individuati così ma se ne possono individuare e tanti altri almeno una una dozzina di grande importanza
Che tocca un po'tutti direttamente noi presente il tema sanità pubblica
è un tema in cui siamo tutti coinvolti è un grande tema sociale
Mi diceva un funzionario dell'ambasciata americana un paio di anni fa
E noi abbiamo preparato un dossier che uscirà nel prossimo numero tre del mondo peraltro che su questo tema mi diceva appunto questo funziona ambasciata America c'è il vostro Paese ha tanti aspetti positivi che voi stessi siete i primi a non vedere e non riconosce
Perché siete piuttosto disfattisti cioè di tanti difetti ma chi non ce l'hanno in mano al mondo voi vedete sopra tutti questi difetti io che sono americano Elisetti americani
Però la cosa che francamente mi scandalizza mi avvilisce critica il vostro sistema eccetera
Questo è veramente incredibile un Paese che ha raggiunto questi livelli politici culturali economici C tre cerchia questo sistema che funziona male che somministra un'assistenza di così bassa qualità ecco queste lo sconcerto punti manifestava questo funzionario questo è uno dei temi
C'è il le norme tema della disoccupazione
Che ci riempirà per forza di cose no nei futuri anni perché appunto l'allusione cibernetica
Il primo impatto c'è poco da fare produce auto produce del lavoro della disoccupazione è inevitabile un costo da pagare
Però ha un costo ammontano a scaricare solo su una parte della società che poi diventa la parte più debole che non ha neanche la forza quella forza che aveva proletariato un tempo del numero perché chi si occupa che ne sono una minoranza e però perché sono eminenze rischiano di essere penalizzate sacrificati abbiamo così la possibilità Bohème la realtà di sindacati che si occupa soprattutto gli occupati non disoccupati per un ragionevole no di tipo corporativo c'è poi la ricchezza sì sì e anche su questo noi dedicheremo no idoneo chiesto già De Michelis sì d'accordo dico figuriamoci problema così complicato e difficile insomma il problema è come dire studiare dei temi no affrontarli con un'ottica il più possibile scientifica analitica per poi cercare di individuare le possibili risposte democratiche socialiste appunto da da la disoccupazione problema dell'ecologia è un altro enorme problema che diventerà sempre più grosso molto probabilmente quale noi dobbiamo dare una scuola ma per dare una risposta abbiamo prima studia non fare la retorica slogan e basta
Prima studiare effettivamente qual è il problema con scomporre il problema nei suoi elementi analitici prendere in esame le varie risposte perché ovunque voi trovate degli esperti di qualche cosa di Sperti sono divisi
Io ho trovato in esperti divisi persino in fisica che dovrebbe essere la scienza no scienze spleen anche matematica sottilissimo figuriamoci se non è normale fisiologico bensì e divisi su altri problemi che sono molto più meno trattabili meno ma tematizzato indefiniti e che dire del problema dell'Europa
Il problema della della della creazione di uno Stato sovranazionale europea credi fondamentalissimo importanza e che non può non come dire coinvolgerci anche emotivamente in maniera intensa in quanto socialisti
è un problema enorme nei confronti dei quali non siamo stati finora assai poco sensibili
Il problema appunto del superamento dello stop della forma stato nazionale che ha avuto un ruolo storico enorme
Si è costruita la grande Europa attraverso lo Stato nazionale ma ormai dopo la fine dalla seconda guerra mondiale è una forma obsoleta che deve essere assolutamente superate Nevada il destino dell'Europa e delle istituzioni
Europee alle quali noi siamo legati e che sono appunto un valore da difendere
Cioè per le norme ci vogliamo esaminare con attenzione che cosa significa crisi dello stato sociale che cosa c'è da salvare che cosa deve essere tenuto in piedi come si può razionalizzare lo status sociale
Un altro tema e che è più specificamente italiana Marcolongo è un tema e viene di enorme importanza proprio per le capacità
Per migliorare il rendimento del sistema politico italiano problema riforme istituzionali partito socialista ha messo un po'da parte Craxi troppo impegnato nel governare eccetera ma questo non è un come dire un buon motivo perché tutto il partito anche simpatizzanti o quelli che sono gli alari si devono disinteressare un problema di tale natura
E su un altro tema vorrei spendere altre due o tre parole che mi pare di fondamentalissimo importanza a cui ha accennato sia Spini che Sylos Labini il problema dell'economia reale partecipati o della partecipazione come volete io molti anni fa
Suggerirei di compagni amici Mondoperaio di aprire un dibattito come sul tema dell'autogestione oggi ci viene riproposto a distanza di anni questo tema attraverso libri qua X-Men
Sull'economia della partecipazione è un territorio che noi abbiamo il dovere prima di tutto di esplorare per vedere se non sia possibile trovare delle formule istituzionali che aiutino a saldare democrazia politica e democrazia economica più di quanto finora non ci è stato fatto in verità in maniera molto modesta
Abbiamo questo dovere quindi questo è uno dei dei grandi temi ripeto da non affrontare con con gli slogan perché la cultura socialista la cultura di sinistra passata e vissuta di slogan spesso accolti grandi ideali molti slogan qui abbiamo bisogno di rimanere fedeli a certi ideali Bobbio l'ha detto a Bologna non dobbiamo inventare nulla in quanto è successo ci sono gialli quelli quelli restano ancora validi queste anche perché non sono stati ancora adeguatamente tradotti in realtà lo scarto fra l'ideale e la realtà ci sarà sempre il problema è di avvicinarsi
Sempre di più a quegli ideali grazie
Certo Pellicani così concludiamo i nostri lavori vorrei ringraziare ancora l'ospitalità del centro culturale Mondoperaio ci essere Pinelli Antonio Blandini e tutti i collaboratori che hanno reso questo possibile spera di rivedere tutti voi il ventisette grazie grazie