"Passaggi" presentazione del libro di Vittorio Foa (Ed. Einaudi), organizzato dall'Ulivo (presso il Municipio, Sala Ribaud)

Per parlare
Se scorrete sui laterali farci sistemiamo tutti quanti e cominciamo frontiere minuti
Gentilmente c'è ancora qualche posto sorpassata e sui lati
La
Nessuno scrivono fanno
Perché non si ascolta perché non si ascolta come una lunga vita politica sindacale quella che mi sembra dominare la parola come trasmissione di direttive più o meno generiche non la parola richiede riflessione risposta non si chiede una verifica pratica del presunto messaggio non vi è coincidenza temporale tra chi parla e chi ascolta per questo nei luoghi dove non si ascolta sembra che tutti i discorsi sono uguali e solo di rado si sente dire che uno ha detto qualcosa
Quando invece Barlow cercando di ascoltare di vedere che mi ascoltano e cerco di capire che cosa mi chiedono allora il discorso è faticoso ed entusiasmante
è come quando si fa una nuova conoscenza e si cerca di capire e di farsi capire
Possiamo però proporci di ascoltare non devi ascoltare quello che ti è detto devi ascoltare la persona che ti sta parlando
Questo è quello che si dice in teatro un prologo generale c'è una pausa teatrale entriamo nell'azione
Buonasera a tutti
Benvenuti a Formia
A tutti gli ospiti
Gli amici di Vittorio
Sui familiari Walter Veltroni
A tutti coloro i quali hanno ritenuto che stasera di essere insieme a noi
Qui a festeggiare i novant'anni di Vittorio Foa
Comprenderete anche la mia emozione
Vi ho difficoltà
Che io Vittorio ho pensato di superare in questo modo di ho scritto una breve lettera che ti leggo
E che
Non vuole assolutamente non ha alcuna pretesa di carattere politico-culturale è una lettera scritta
Da una persona che in questo momento rappresenta la città ma è anche una persona amiche
Voglio ringraziare prima però la casa editrice Einaudi che ci ha offerto questa straordinaria opportunità
Il suo presidente Roberto Cerati amministratore delegato Vittorio Bo tutti coloro i quali Severino Cesari nella casa editrice
Hanno
Anche per la presenza di Vittorio Accornero scelto ormai questa nostra città per tanti eventi
Culturali letterari vari che ovviamente ci riempie la Regione
Caro Vittorio mi rivolgo a te con familiarità
Affetto consuetudine
La mia citati festeggia insieme ai precari
Agli amici
Al tuo mondo di ogni giorno e non solo
Io sono certo che questo modo
Che ha un po'tutto il tuo mondo dentro
Sia quello più semplice è vero
E perché più piacevole
Inoltre
Presenti per noi un libro appena uscito
E dentro si parla di tanti che stasera sono qui contea festeggia
Provo imbarazzo crede di Vittorio a rivolgermi attenti nelle occasioni pubbliche
Eppure sarei
Quante volte nel nostro privato
Nel nostro stare insieme consenso ai tanti ospiti che di volta in volta io incontro la vostra casa le nostre conversazioni sono vivaci ai limiti dell'accesa passione che distingue i nostri caratteri ma nel pubblico no e diverso
E allora per evitare la retorica e le celebrazioni che so bene quanto che siano immise
Voglio solo dirvi una cosa
Formia
Questa mia città che tu sai quanto io anni
Chi è durata per averlo scelto
Per la semplicità con la quale ci vivi per averla trasformata nel simbolo dell'ospitalità Tura e di Sessa
In fondo te lo confesso
Nel significato più profondo della cittadinanza onoraria che la città ha voluto riconoscersi
Insieme a tutte le due grandi qualità
C'è la consapevolezza della tua funzione di testimonianza per fortuna
Non avevo dubbi Vittorio che avresti festeggiato a Formia i novant'anni
Non ho mai temuto
Anche all'inizio della predisposizione dell'evento che tu potessi scegliere altri luoghi non perché meno importanti
Solo forse meno significativi
E anche per questo abbiamo voluto festeggiarti nel comune nel palazzo della città
Con il nostro gonfalone
Con l'Araba Fenice nel suo stemma che ben si addice ad un combattente come te
Auguri Vittorio ancora per i prossimi anni insieme a discutere e H voraci
Non è forse che da questo nasce il tuo ultimo libro passaggi
Mi dicono che sono molto cambiato per certuni anche troppo
Naturalmente si pensa socialismo le lotte operaie sui più mi ero impegnato io mi domando in che cosa sono veramente cambiato e in che cosa invece sono coerente
Tutto incerto ci vuole un'analisi seria per uscirne ma se ne può uscire
Il mondo è così cambiato e così in fretta che sarei uno strano tipo se non fosse cambiato anch'io mille novecentonovantadue la fedeltà ai propri principi va insieme alla ricerca di qualcos'altro
La fedeltà non è la coerenza materiale della ripetizione ininterrotta delle proprie idee del passato la fedeltà e la coerenza stanno nel toccare il fondo dei valori che si vogliono servire
Non è solo la politica che ci inchioda tristemente nel presente il presente domina ovunque siamo presente Crati ci le nostre decisioni le stesse nostre riflessioni sul futuro non si staccano mai dal qui dall'oggi
Io credo nell'educazione per l'assoluta priorità di una formazione aperta e continua che prepari a vivere nel cambiamento
Nelle mie ultime lettere dal carcere durante la guerra io ho scritto più volte della Nostalgia del futuro
Era un pensiero paradossale io immaginavo di arrivare nella tanto desiderata a casa di mia madre abbiano Marina
E di ripartire subito verso il mondo
Viottoli molto ripensato
Era l'ansia di non arrivare in tempo era un acuto bisogno di futuro
La pubblicazione delle lettere dal carcere mi ha creato dei problemi mi mettevo nudo in pubblico come un bambino invece sono un vegliardo leggerle tutte insieme mi ha dato emozioni ma anche malinconia
Che rapporto io adesso con quel ragazzo di allora
La domanda si ripropone nelle più varie occasioni la risposta è banale ma è questa tu sei sempre lo stesso
Non è vero ma non mi riesce di spiegarlo tanto forte e la mia attrazione verso quel ragazzo
Una mia amica saggia Marina Graziosi legge le mie lettere dalla prigione mi dice gentilmente
Vorrei conoscere quel ragazzo
Le rispondo anch'io
Con Pino Ferraris per le amo del nostro passato dei nostri diversi destini
Pino rievoca le difficoltà dell'infanzia e della giovinezza nella sua famiglia contadina e povera asso immensa fatica per studiare imparare e uscire preparato sul mondo per realizzare la sua vocazione di ricercatore di filosofo di storico
Pino fare confronto
Con l'andamento della mia vita che ridefinisce piano scorrevole gli do ragione mi sembra che tutto mi si è stato facile quelle che avevo vissute come rischiose ascensioni sulle vette alpine le ricordo come placide passeggiate sulla collina torinese
Come spiegare questo ripiegamento sereno sulla vecchiaia
Sesa dice che la mia vita è stata realmente facile sono sempre stato protetto dalla famiglia
Anna Maria Guadagni dà un'altra spiegazione la memoria è selettiva
La si sceglie dopo tutto il passato nella memoria il presente
E Anna Maria ricorda Luciana Nissim
Una psicanalista recentemente scomparsa
Essa del Lager di Auschwitz ricordava solo una patata regalate le un giorno
E l'amore per un ragazzo quel vagone blindato che riportava la morte
Grazie
Io devo devo molti ringraziamenti
Mi sento debitore veramente anche ha commosso sono consentite
Sandro Bartolomeo grazie per la tua lettera hai fatto bene a ricordare questo mio rapporto conforme a
è veramente un rapporto profondo sì io ci penso spesso
Penso che è bello essere un concittadino corso essere un cittadino di Formia come avete voluto riconoscermi per cento mila onore
Perché
Non lo so
Mi pareva quando non c'ero mai visti venuto
Un luogo di pura bellezza la bellezza del Golfo ed è vero
Ma poi ho visto che c'erano altre curiosità avverte così il suo passato ancora in parte da scoprire in corso e di scoperta
Il suo lavoro da suo animazione continua la sua capacità di crescere e poi credo che veramente e un po'simboleggiato anche dall'amicizia vi Sandro Bartolomeo
Cioè
L'apertura verso il mondo il guardare gli altri senza sospetto con amicizia con fiducia è una città civile e per questo sono felice
Di essere qui e di essere un concittadino
Voglio ricordare una cosa
Un po'personale
Quando
Torno a Formia da Roma dove vivono a parte della mia vita sempre minore perché sto sempre più qua
Quando tornò con Sesa
In questa città possiamo tornare in treno o in automobile
Quando arriviamo alle porte della città se esami Chieti sei contento
Brutte due diciamo sì siamo contenti di essere qui
Questo venisse tre e quasi rituale ma è un sentimento vero
Siamo contenti di arrivare qua
Grazie Sandro
Per la sua amicizia grazie amici che siete qui
Che confermate questo sentimento
Io non è quando sono arrivato qui alla fine degli anni settanta in momenti anche difficili non conoscevo Formia
Giorno per giorno entrato da ha conosciuto da Barbara sempre di più
Sempre di più
Se mi permettete un altro ringraziamento molto più personale e familiare
Voglio fare lo voglio ringraziare mia sorella
è una donna di novantadue mi che ha passato al più antico
Per venire a festeggiare mi qui
A casa e qui in questa sala
La ringrazio con le due nipotine
E poi voglio parole un ringraziamento
Altrettanto profondo e altrettanto personale voglio ringraziare Walter Walter Veltroni
Che ha accettate
Allora della sua presenza come mio onora della sua amicizia se me lo consente
Noi possiamo discutere di politica finché vogliamo
Ma c'è qualcosa il più profondo che Michel al digitale candida delle vicende quotidiane
La presenza di Veltroni
Si richiama una cosa accerto questo libro che viene qui presentato
Riguarda molto del passato ma in realtà la presenza di Veltroni e la politica ed il futuro come costruzione come animazione
Come rapporto personale con gli altri come dare e davvero continua e cosicché noi sentiamo
La vita della politica non come una secca ma
Come una moralità direi guardi al di fuori del del moralismo però il sapere
Che le cose che facciamo hanno un senso più profondo che dobbiamo accoglierlo sempre pensando al futuro
Sì mi permetti io voglio cogliere questo lesione per un chiarimento siccome i giornali parlano di una di un confronto fra noi è anche vero perché no
Io avevo
Qualche giorno fa una decina di giorni fa espresso un'opinione
Che convenisse ritardare la nomina del candidato centro sinistra alle elezioni con l'argomento che sarebbe stato desiderabile prima della nomina un approfondimento e politico pubblico
Abbastanza ampio adesso ha nove ne è stata fatta
E Francesco Rutelli e voglio dire subito chiari primo il mio totale appoggio a questa candidatura
Un augurio profondo che affaccia Rutelli di successo perché il suo successo e il nostro
E dobbiamo vederlo così
Voglio però aggiungere una e voglio dirlo con molta franchezza
Io mi auguro profondamente procurò anche Rutelli che uno non sia solo un portavoce
Del centro sinistra un portavoce come dire
Il televisivo
No
Che sia una costruzione politica
Il centro sinistra e punitivo
Ha vissuto
E continua a vivere ancora
Delle difficoltà dell'assurdità perché nasconderlo l'abbiamo denunciato apertamente nello sforzo di superarle
Io mi auguro che questa nomina
Serva anche a questo
A dare del del centro sinistra dell'Ulivo che ha vissuto spesso delle vicende abbastanza
Difficili
Darli la forza di soggetto politico unitario
Pur nelle differenze che vi sono anche su componenti e che vanno rispettate Marche danno vita ad una volontà unitaria e a una disciplina unitaria ecco io credo e qui io so bene
Di essere un vecchio lo so bene e so che molti mi considerano a farle
Quando io penso che il cerchio la televisione è il i mezzi Metis grandi tutta la sfera mediatica e certamente importante come no ma io veramente importante come sostegno della politica non come sostituto della politica
La mediatica non può sostituire decrescente dei quali riguardano l'umanità nel presente e nel futuro richiedere un pensiero continuamente attivo uno scambio attivo continuo
Ecco e va bene il rapporto mediatico però non basta
Essa deve essere diventano uno strumento di qualcosa di più grosso la volontà anche politica di essere impegnato fino in fondo come tale in un lavoro di costruzione in un lavoro di edificazione al Comune
Io mi sento molto disposto come sempre del resto dalla mia vita di nuovo sia pure di discutendo in modo vario ma come uomo che si considera se che è sempre stato di sinistra io mi considero impegnato nel vedere oggi nella sinistra questo tipo di rapporti il ricostruire il costruire altri ex novo qualcosa
Qualcosa che dia delle risposte guardate che non sono le vecchie risposte
Tu hai ricordato poco fa
Un pezzo del mio passato nella nella sede del campione quello che io vedo del cambiamento
Io credo quando ho scritto questi appunti che di cui si parla in questo libro
Certo io mi riferivo al passato mi riferivo al presidente però devo dire che io ho sempre visto questi richiami come questi richiami al passato al presente come dei passaggi per il futuro queste provvisto così cioè la cosa che mi interessa profondamente quella dove stiamo andando
Dove stiamo andando cos'è la politica oggi se non porsi delle domande e poi dagli altri non solo dare delle risposte ma può allora gli altri delle domande su dove dove stiamo andando io vedo ritorno rito due due grandi aree del nostro futuro dei prossimi anni
Vedo con una con hanno sia con gioia per alcuni aspetti ma con una grande paura lo sviluppo lo sviluppo tecnologico
Vede dentro di esso delle possibilità in mentre e dei pericoli drammatici ma proprio recentemente abbiamo visto denunciare negli dell'internet delle così
Insieme alle possibilità che ci sono delle così drammaticamente pesante
Ecco io quando io quando penso alla al lo sviluppo della Scienza e della Tecnica del futuro penso soprattutto che siamo entrati in una fase che va molto al di là dell'informatica
La ricerca sulla vita e sulla morte
La ricerca genetica biologica
Medica
Cosa c'è dentro qui come lo affrontiamo
Sappiamo benissimo che non sono soltanto i grandi laboratori possono esserci tanti piccoli medi laboratori che sfuggono al controllo cosacchi producono una domanda accerto possono produrci delle cose nel campo della medicina dei grandi progressi
Però cosa ci possono anche produrre come mezzo come strumento di oppressione questo penso che va che io penso che dobbiamo lavorare per due regole per le regole internazionali
Ma penso che non bastino questi
Dobbiamo a rivalutare il senso di responsabilità hanno
Cioè dobbiamo sapere che la nostra responsabilità credo
Quando la scienza entra nel campo dalla vita grammofono così diretto come sta entrando
La nostra responsabilità non può essere la vecchia responsabilità dite
Dobbiamo sapere che ogni nostro movimento può riguardare gli altri e dobbiamo guardare meditare I passi che facciamo
E che io penso che questo e uno degli obiettivi della politica Walter Tunisi Hirai se siete d'accordo come io son convinta critica col la politica non è solo espressione di opinioni anche educazione verso l'alto lavorare non solo per registrare le opinioni ma per altare l'opinione alzarla verso la responsabilità questo mi pare un punto centrale l'altro punto più vedo molto chiaro possiamo discutere di destra e di sinistra e si può discutere molto perché le categorie che hanno dato vita alla destra sinistra la storia stanno cambiando molte cose cambiano però c'è una cosa che decisiva
E l'idea
Diciamo così
Se tutti i nuovi per stare assieme agli altri è cambiare la vita degli altri ed attuale
Che i nuovi incenso inclusivo se tu pensi solo a te escludendo gli altri se è un'altra cosa
Si può chiamare destra o sinistra non lo so però sono due atteggiamenti mentali che che
Sono quello che costituisce oggi la politica io credo che richiamarsi a queste esperienze verificare ogni volta questo elemento un'accusa che io ritengo molto importante
Io voglio ringraziare il sito riservato viva perché
Sì così giovane in confronto a me
Ecco
Che
Vedremo più c'è quello che sarebbe
O che sarete tutti ecco io coglierei chiudere dicendo solo
Dimmi quando uno diventa molto vecchie diventa anche un po'vanitoso
E qualche volta mi accadde di esserlo parecchie volte mi accadde di esserlo
Ecco qualche volta mi viene una domanda vanitosa ma penseranno qualcosa di McCoy quando non ci sarò più
Ecco
Io usate la viabilità
Quando nel pongo questa domanda di vorrei che si dicesse debitorio era uno che credeva a quello che diceva mi basta quest'ho l'impressione che l'essere venuti qui stasera in questo modo in tanti vuol dire che forse un po'di fiducia in me in questo senso celebri vi ringrazio tanto tanto
Curiosa è stata così bravo ottenuto una standing ovation
Va a fare niente ideale nel più belle del settore
Bene
Questa serata sarà un po'informale nel sua
Nella sua continuazione ci sono questa sera tantissimi amici
Di Vittorio
Io ho dovuto assumere il compito di chiedere a qualcuno
Di intervenire
Altri lo potremmo fare se vorranno
E naturalmente mi scuso con tutti quelli ai quali non ha pensato ma queste cose le abbiamo definite in modo rapido
Assolutamente informale l'altra sera a casa di vittorie
Vorrei chiedere a Bruno Trentin d'iniziare lui
Il fatto che abbia scritto
Questo intervento ci dice Vittorio quanto sia difficile
Riassumere quello che rappresenti per uno come me e credo per molte generazioni dopo la mia
Mi viene in mente
Un miscuglio di cattiva coscienza
Per la nostra pigrizia culturale e mentale
Però il nostro tentativo di rifugiarsi negli securizzata antichi una storia già scritta
Insieme uno straordinario ottimismo sul futuro
Nella misura in cui questo futuro fosse nel nostre mani nelle nostre volontà
Né i nostri tentativi
Se devo riassumere l'esperienza
L'uomo come me che ha potuto vivere vicino a te in alcuni grandi momenti della nostra esistenza sin dal giorno in cui ebbi l'onore di assistenti nella redazione dell'appello all'insurrezione di Milano
Ecco
E quella di un'esperienza e quella di venire sempre confrontato con la necessità l'ineluttabilità di un progetto di una proposta
Con la necessità in barba a tutte le strategie di lungo periodo
Di immaginare il cambiamento possibile qui ed ora
Qui mi pare stava il tuo rifiuto di utopie mi umoristiche degli analisi confortanti che esclude una ricerca di una nostra anche minima responsabilità
E che quindi Cimmerio hanno come protagonisti i possibili di un cambiamento
Perché ignoro la nostra capacità di scelte tuo Dio ricordiamo intervento appassionato di Peppino Di Vittorio
Di fronte alle infinite critiche al suo discorso del cinquantacinque
Sulla crisi della FIAT laddove la maggioranza del comitato direttivo della CGIL sottolineava le responsabilità schiaccianti del padronato da una sconfitta
Nella FIOM
E quindi inutilità di andare a cercare altre cause altre ragione Vittorio rispondeva
Anche se sono il dieci per cento
Delle cause di quello
è accaduto che su quel dieci per cento io voglio riflettere perché su quel dieci per cento che io posso intervenire e agire
E questo è stato
Io credo che la linea di condotta
Che ha ispirato tutta la tua ricerca potevamo litigare sulle cose più giusta da fare ma era impossibile sfuggire atto incalzante domanda Subranni sita di un progetto e di un progetto per l'oggi di un progetto che ci compromettesse di fronte ai cittadini all'opinione ai lavoratori e alle critiche dell'avversario
Io ora chiamerò facendoti arrabbiare il bisogno di un'utopia della vita quotidiana esposto apertamente alle dure verifiche dei nostri contemporanei e non dei nostri figli
Certo qui stava il segno più forte della giovinezza e della curiosità giovanile
Con la quale hai saputo dal presente e guardano ad un passato mai mitizzato il mai rinnegato fare fronte a quelle che tu chiamavi e chiaro negli ambiguità della storia
Fare fronte alla storia perfetta con i suoi tantissimi
Aperta tante diverse possibilità
Così nel tuo terzo trentennio
Con la fatica che pesa su di te come su molti di noi
Posso solo chiederti di non mollare
Di continuare ad essere la nostra cattiva coscienza
E nello stesso tempo la speranza e la fiducia di cambiare le cose a cominciare dagli stessi questo non è solo un ringraziamento come vedi Vittorio e la richiesta di continuano ad essere quello straordinario protagonista della lotta per la liberazione del lavoro umano
Liberazione dei processi discussioni come dalle mitologie pacificamente
E quel testimone spietato delle nostre facilitare le nostre pigrizie
Evidentemente destinato ad essere non solo un persecutore del fascismo
Come ricordo nel tuo libro ma anche indossano persecutore della sinistra italiana nei suoi ritardi e delle sue Pocket abbiamo
Prima dico
Prima di continuare con un altro movimento
Che ho scelto da questi passaggi vorrei semplicemente dire che per me venne a me piaceva essere Juan
Ed è un grande piacere parlare
Di questo Libero di Vittorio Foa perché in qualche modo
Va copre un
Questo qua io ho letto e lo consiglio a tutti con un libro di viaggio lecco io ho trovato che c'è un un'interessantissima parallelo con il viaggiare
Il viaggiatore a con Foa a confronto con la con la diversità e qualcuno che deve è obbligato a muoversi e chiede a cercare di capire
Bene anche qualcuno quindi è abituato al cambiamento deve per forza introiettare questo cambiamento ma deve anche saper ascoltare molto spesso mettersi da parte
Sapere quando deve essere il centro del mondo quando il momento di far di andarsene fuori
E questo è attua un libro molto moderno
Interessante anche per per i giovani un libro che io ho visto legge da alcuni amici e quindi unica che sono molto giovani diciamo dai venticinque ventotto anni ed è un libro che loro capiscono perché parla di destra di sinistra di politiche in un modo diverso
Ed è
Anche commovente per me perché un libro di un alpinista diciamo di Buti viaggiano libro Diario di un alpinista del pensiero adesso vedere la bella faccia di Bruno Trentin da alpinista reggeva questo ringraziamento sentito sinceramente emozionato mia
Mi ha colpito da alpinista anche
Ho scelto arbitrariamente alcuni movimenti come richiamo in cui ci sono dei dei temi
Che poi apriranno credo non degli altri delle altri momenti di riflessione
Questo è un pezzo bellissimo nel novantadue una riflessione molto particolare nel sessantasette avanti Cristo
Il generale romano Pompeo il grande dopo vedere presso una ribellione a Gerusalemme volle entrare nel sancta santorum del tempio e la sede sacra delle tavole della legge luogo supremo di ogni conoscenza aperto solo al grande sacerdote eletto a vita
Dopo angosciose esitazioni si concordò che generale entrasse da solo
Restasse un minuto e poi non dicesse nulla nessuno e così fece Pompeo ma il suo luogotenente lo sentì mormorare
Stanze vuota
Se il centro non c'è
E cosa vuol dire una periferia
Perché non c'è dubbio una periferia cioè quella vediamo la sentiamo nelle metropoli nei remoti villaggi riconoscibile invisibile carica di ogni possibilità fonte di ogni cosa che si muove bisogna dunque pensare diversamente al centro
Un giornalista vuole sapere perché la sinistra non è stata capace di raccogliere la protesta che è venuta dalla lega nord e suggerisce forse la caduta delle motivazioni ideali ha tolto la sinistra la sua storica capacità di rappresentare la protesta
L'argomento dico di sviluppi la sinistra è cattiva quando agli ideali perché sono ideali di sinistra ed è cattiva quando non ha più ideali perché lascia spazio l'avventura io cerco di spiegare la sinistra è sempre stata capace di esprimere la protesta dei poveri
Di quelli che non hanno nulla da perdere ed invece è stata incapace di esprimere la protesta di quelli che hanno qualcosa da perdere ed hanno paura che cos'è la destra se non questa paura
Ma perché la paura di perdere qualcosa deve essere per la sinistra socialmente e politicamente irrilevante
Da quando la sinistra data al governo si è scolorita come paradigma politico e si sono infittire i tentativi di definirla
Bobbio ha scritto un libro su destra e sinistra un libro che votano norme successo editoriale ma tutto è rimasto come prima
Vi è un equivoco si cerca di definire la sinistra
Per poi attuarne le norme e ritrovare così la propria identità politica è una perdita di tempo di senso bisogna fare quello che è giusto e necessario i posteri diranno loro se quello era di destra o di sinistra queste del novantasei
Federico Bozzini
Mi offre a nome di un'amica comune una vacanza di due settimane le isole se Scelli un paradiso villa lussuosa mare d'incanto barriere coralline pesci di ogni tipo e colore cucinati da una grande cuoca
Io penso subito S. Moioli si dirà Vittorio Foa nato a Torino nel mille novecentodieci morto alle sei Shell nel mille novecentonovantanove
No no no grazie non è possibile io ringrazio rifiuto Sesa che è presente ride
E approva
Negli anni Cinquanta lavoravo in CGIL quando ricevetti una telefonata noi siamo dell'ampia cerchiamo di Foa sono io sette dell'ampi sì dei partigiani no no siamo dell'ampia Associazione Nazionale perseguitati politici antifascisti
E vediamo che tu non ti sei iscritto nosta associazione massimo perché dovrei iscrivermi chiesi io
Ma non è un fatto tanti anni di galera più perseguitato di così no qui c'è un equivoco
C'è un equivoco io non sono stato perseguitato ma o perseguitato dal fascismo tanto che è stato costretto a mettermi in galera
Lungo il lungo silenzio dall'altra parte e poi
Arrivederci buon lavoro
Sono doppi per
La festa di Vittorio
Carlo Andrea Alessandra Ginsborg
Una famiglia che ha avuto grande importanza nella vita
Vittorio Foa vorrei chiedere a Carlo una sua riflessione
Carissimo Vittorio è una grande gioia essere qui in questo giorno insieme le persone che ti vogliono bene e cui tu vuoi bene
E io non ho nessun intervento scritto sono stato acchiappato no da forze più potenti accusano potuto resistere
Del mio affetto del nostro affetto per per i non voglio dire niente questa è una cosa che tu conosci non c'è bisogno che ne parli in pubblico
Vorrei dire qualcosa sulla gratitudine che io ho per te
Gratitudine per quello che ho imparato dal Pd
Condivido questo sentimento con moltissime persone tu hai insegnato moltissime cose a moltissima gente
Sì pro-quota
Riassumere il senso di questi sviamento ecco forse lo trovo
In un pezzo che non leggerò anche perché non sono bravo leggere come Cederna invito semplicemente tutti a leggere questo libro e a leggersi un pezzo a pagina centotrenta su quello che sul tuo dialogo con Milano e nella storia del capitano Schoenberg e tu concludi questa storia in cui appare con una specie di svolta e questo mi pare
Caratteristico di questo libro sono questi pezzetti che hanno una serie di svolta improvviso non una ma secco sono come pezzi sfaccettati il lettore si quelle tue leggi una volta il tuo pensiero e si trova alla fine di fronte a una conclusione inattesa e tu qui concludi
Questo pezzo sulla complessità di questo capitano Schönberg che non è solo il musicista ma anche un capitano molto valoroso
E conclude mila mi ricordava così che in ciascuno di noi vi sono versanti diversi ecco io credo che quello che ho imparato l'atteso pacchetto questo cioè non semplicemente la diversità ma la diversità inattesa e anche la contraddittorietà delle persone
E diciamo di rifiuto del dogmatismo ora a parole facile essere anti dogmatici
Che però qualcosa nell'antidogmatismo che è difficile ed è quando viene rivolto contro se stessi e diciamo la capacità di fa ricorso a delle forze che fanno anche del male a se stessi in questa riflessione ne e qui veramente io credo che Vittorio abbia insegnato moltissimo
Oggi pomeriggio parlavo con Pietro Marcenaro e si parlava il tua parlarne prima
Della straordinaria direi quasi leggendaria velocità di Vittorio la velocità del suo pensiero la capacità di afferrare qualcosa che appena balena top e e che l'interlocutore quasi a quasi ancora non vede o non vede affatto
Ecco io credo però che questa velocità che è una delle delle qualità che ti caratterizzano di più
E però qualcosa che contro cui tu hai lottato io trovo questo veramente ammirevole cioè Vittorio che diciamo a questa straordinaria capacità ha però usato l'ascolto
Come diciamo una forza contro la propria velocità
L'ascolto degli altri l'ascolto anche di se stesso ma lo sconto gli altri c'è un'immagine che gli ho presenti sì ma di Vittorio che minimizza una domanda
Vittorio alta moltissimo farà delle domande ha messo a tacere Pietro Nenni con più di cento domande chi vuole popola e già si quel pezzo straordinario e vitale che mi fa una domanda e io rispondo e Vittorio e il tutto calato nell'ascolto con la mano che dietro l'orecchio che
ASS cerca di afferrare non solo ogni parola ma ogni sfumatura dentro ogni parola ecco io credo che è questa capacità di contrapporre la propria velocità
Alla capacità di ascolto è un un riassume a tre su un esempio questa virtù di Vittorio di saper lavorare sulle contraddizioni sulla comprensione della realtà e anche sulle contrazione delle persone e sulle proprie contraddizioni ecco io credo che se devo riassumere
Insegnamento editori in qualcosa e forse in questo ciao
Be regalerò un altro pezzo di Vittorio non molto
Molto bello anche proprio a a proposito di questo continua ricerca della capire se le persone che ascoltano veramente o capiscono quello che lancio editoriale del cavallo della Torre
E il cavallo e l'attore o l'idea che i lettori non capiscono quello che ne capisco io penseranno le alla torinesi Italia affetti alla passione politica di una vita e così via
A me pare che il libro sia una ricerca politica senza esito è centrato su una domanda si può lottare contro il male senza esserne in qualche modo partecipi
Si può impedire con una passione religiosa politica artistica sia vissuta in modo così totalizzante da curvare la persona che la vide bloccandone la sensibilità ad un certo punto via l'illusione di un romanzo sulla vita alternativa la confessione di povertà il problema c'era già il mese fino agli anni Trenta documentato in una cartella del tribunale speciale
Da essa risulta un'ansiosa domanda come combattere il fascismo senza la banalità dell'antifascismo
Le esigenze della sopravvivenza nella carcerazione poca resistenza radicalizzare uno tutto questo ma la domanda restava resta sempre sullo sfondo
Io ho cercato nel libro di ricordarmi in questo secolo
è un tempo dominato dall'antagonismo può essere nobile o volgare carico di ideale oppure di sangue di vergogna e sempre antagonismo tentativo di sopraffare l'altro
Persona umana un natura distruggere di assimilare ho riflettuto su una parte politica la sinistra
I socialisti non sono riusciti ad essere se stessi sono vissuti in funzione degli altri i comunisti hanno esaltato la forza sono finiti nel nulla ma si doveva sempre essere contro qualcuno contro qualcosa
L'antagonismo assegnato il mio secolo con milioni di morti è possibile andare oltre
A volte
Permane l'interdipendenza ci vorrà un duro antagonismo
Molta gente si dice infelice per la perdita di un'ideologia presunto punto di riferimento per la propria identità nel presente e nel futuro ma sarà vero
Ne dubito
Molto spesso io non le vedo con mitologie nobilitate dalla storia
Ma come pure semplici leggerezze per la cui perdita non vale proprio la pena di soffrire chiedono GM è quella di porre a se stessi al centro del mondo o credere a un destino segnato per l'individuo per la società
Inventori dei miti hanno finito col credervi
La perdita delle stupidaggini non poche allargare i nostri spazi è possibile così ribaltare l'orfana Age tradurlo impossibilità
Questa potrebbe essere una lezione per la politica
Grazie
Terrorizzano la pressione
Dice il mite
Ho avuto modo di conoscere al territorio
Ce n'è una credo
Abbiamo un rapporto particolare offre preconoscenza corretto Anna Maria Guadagni
Caravita tardiva anch'io sono stata acciuffata all'ultimo momento quindi no non ho preparato niente
Però vorrei dire una cosa tre cose piccolissimi una su passaggi
Una suino vent'anni
E una sul mio rapporto con che quella somma passaggi è queste io ho avuto la fortuna di leggere queste carte che uscivano Cassetti prima che diventassero libero
E mi sono sembrate subito molto belle
Io ho pensato che la cosa che più mi colpiva punto in questi tuoi iscritti in queste tue carte che fino a quel momento
Erano carte private era che da un lato avvenivano delle particolari coloriture
Che l'edizione del libro avrebbe dovuto a salvaguardare per non perdere quella specie di polverina dovrà
Che c'era da le carte che uscivano dal cassetto
Non a caso lui mentre sta leggendo parla di movimento chi cioè USA una terminologia musicale
Il bello di quelle carte era propriamente la loro curiosissima associazioni che era un'associazione fatte aperto ogni coloriture
Associazioni di idee più che secondo un impianto logico ossia con un impianto cronologico
Io trovo che questo profilo di questo tuo libero è quello che più ti si attaglia
è il profilo del frammento e il profilo di quel genere di narrazioni che io non molto
E che è la grande narrazione della tribù ebraica dispersa secondo me
Questa qualcosa
Appartiene a quel genere di carte di e io credo che sia tra le cose che tu hai scritto la più vicina alle lettere dal carcere
Nelle lettere alla giovinezza
Visto
Mi fa arrivare al sei alla seconda cosa che volevo dire che riguarda in una danni
Queste carte sono le Chiussi Mili quelle
Secondo me per una ragione molto curiosa le lettere furono scritte da un ragazzo che era chiuso in prigione e non aveva niente da perdere
Perché non chiedeva di essere liberato l'unica cosa che alla quale puntava era la costruzione di un ipotetico
Queste carte invece sono state scritte da un signore anziano chi era
Una grande libertà interiori
La cosa in comune e quindi che hanno questi testi è che sono i testi più genuini più liberi
Che tuo ai quali è affidato testé adesso proprio perché i primi furono scritti in prigione
I secondi furono spesi sono stati scritti in qualche modo alla vetta
Della tua vita
L'ultima cosa infatti scusate una cosa ricorrente che lega le lettere dal carcere della giovinezza questi testi
è che per esempio Vittorio in questo libro
Spiega perché ha parlato lo abbiamo sentito questo brano abbiamo per lui ha parlato nelle lettere la giovinezza di Nostalgia del futuro
Che appunto è una contraddizione in termini la Nostalgia è un movimento all'indietro non è un movimento inalato until futuro invece sta davanti a noi
In questo libro è un passaggio in cui spiega che cosa vuol dire noi l'abbiamo sentito poco fa
E curiosamente lui dice che
Mi racconta un'immagine volevo tornare da me a casa da mia madre
A Diano Marina
Per poi partire per il mondo quindi la nostalgia del futuro un movimento all'indietro verso le radici
Per poter guardare avanti per poter andare avanti
Questo questa terra quell'insieme di questa caratterizzazioni l'uso del frammento del racconto della tribù dispersa
Il movimento verso il passato per potersi muovere verso il future
Tutte queste cose le fanno secondo me dite Vittorio un nomade tu sei un nomade del pensiero diffonda e attraversato questo secolo con me un nomade
E questa è la cosa insieme questa polverina magica che c'era nelle
Nella tua nello stile dell'attuale narrazione no questa a come allora di favola il primo libro Tu che ho letto è stato il canale la Torre e mi colpì anche quello per questa ragione
E
Sei appunto un un nomade un vero no ma dove del Novecento
E credo che si
Nella grande frammentazione del tempo presente trovato commi né molte difficoltà a comporre spesso
Da tempo ha imparato essenzialmente una cosa io perlomeno chiedevo questo
Che si possono mettere insieme i fermenti della propria esistenza le proprie tante appartenenze le case che si sono abitate le patrie che si si sono si hanno eccetera
Componendo questo Mosaico perché si sa chiare che tra un frammento dell'altro si deve mettere e e non si deve mettere dunque
Se uno mette o questo
Quella be si trova con tutte le parti dissesti litigando ma fra loro sicuramente e
Prova a ricomporre la propria identità e forse questa e l'identità del nomade io ti ringrazio molto per avermi insegnato Podestà
Da un compleanno ettari
Qualche mese fa qui a a fornire
è stato invitato uno scrittore libanese molto importante molto bravo che si chiama Amin Maalouf
Amin Maalouf ha scritto quest'anno un saggio sull'identità
Che dice praticamente le stesse cose che Vittorio Foa
A scrivere ska scritto ha pensato gran parte della sua vita
Questo è un frammento del novantatré ma propriamente sono frutto e cioè che rosso identità e complessa varia dobbiamo in qualche modo frammentare le più possibile appropriarsi delle nostre diverse identità e che questo l'antidoto contro il razzismo
Quindi
Questo questo nomadismo di Vittorio Foa
Ci regala anche questa
Preziosissima
Puntualizzazione posta riflessione sull'identità Vittorio dice è la vita stessa che ci impone di cambiare c'è sempre si parla sempre di un cambiamento non si rimane mai uguale a se stessi
Perché è una fortuna la procura la pluralità di appartenenze
E anche il più prezioso antidoto all'odio etnico alla guerra ma una volta posta la domanda che cosa vuol dire essere ebreo impossibile cancellarla con lo sterminio con la Shoah tutto era aperto
No vi invito riflette io son rimasto colpito certamente che questa è una riflessione importante era particolare per me essere invitato qui
Come testimone come trasmettitore che sono un trasmettitore di una specie di radio di questo libro di viaggio in due volte due volte incontrò del delle idee che vengono dal due posti del mondo differenti Amin Maalouf libanese da una immaginate una famiglia nata nel Sud arabico
Libanese quindi araba ma cristiana dal secondo terzo secolo dopo Cristo che poi emigrata in tutto il mondo adesso Amin Maalouf che ha una identità frammentati sì ma vive in Francia si considera pieno termine
Libanese arabo cristiano francese tutta questa sua frammentazione
Il permette o la usa per cercare di scrivere contro il razzismo contro invece e qui abbiamo Vittorio Foa che ha tutta un'altra storia in qualche modo questa riflessione sempre
Il cuore proprio
Da sempre mi accorgo di non pensare alla morte è un po'come mi vergogno
Mi sembra che ogni essere pensante che non si lasci vivere debba pensare alla morte al ministero di questo passaggio soprattutto se non è religioso se non sa già tutto o quasi
Cominciava la mia paura di morire quando ero giovane prigioniero che arriva una malattia incomprensibile
Io mi sentivo di sorgerebbero triste al pensiero che di me non sarebbe rimasto nulla se non il dolore di mio padre e di mia madre
Ma appunto la mia paura di morire era quella di perdere la vita non era l'angoscia di un passaggio misterioso era il dispiacere di smarrire le infinite possibilità del vivere
Assorbito allora il pensiero di morte nell'esaltazione delle possibilità di vita e questo mi ha accompagnato nel corso degli anni se vi è un mistero esso non è nella morte e nella vita
E anche ogni volta che penso alle montagne di morti uomini e donne e soprattutto bambini orrendamente ammazzati dagli schermi di questo secolo più che ai morti penso alle vite mancate
I tempi dell'uomo moderno sono visibilmente piccoli rispetto al non tempo dell'universo
E proprio per questo la sua attuale esistenza ci appare miracolosa dobbiamo difendere all'orrore quando vediamo ucciso un bambino ci richiama la responsabilità verso la vita
E comunque sente qualcosa che valga la pena discutere la morte degli altri una terribile ferita per tutti non la morte propria quando si è vissuti a lungo e si è pacificato i col proprio passato
La propria morte un fatto naturale non è proprio un problema
E scusate un'altra esso mentre leggevo mi un'altra riflessione
Questo bellissimo pezzo sono morte propria la morte e la vita mi fa venire in mente e che vorrei in collegamento con un bellissimo i bellissimi libro di Walter Veltroni sull'Africa
Che parla al fondo proprio di questo della scoperta del dolore
Il rendersi conto come quando siamo qui non ci ricordiamo voltiamo le spalle e a volte si inconsciamente o consciamente siamo anche i colpevoli delle morti degli altri quando le scopriamo
Se è come scoprire l'acqua calda ma l'acqua calda è un dolore incredibile Johan va be questo è un altro discorso ma in qualche modo invece si lega perché in questo libro di un nomade c'è anche questo
Questo viene fuori anche questo dolore
Per la morte degli altri che noi spesso purtroppo in ogni ignoriamo per vivere va bene va bene la generazione resistenza aveva contrapposto bene e male lo stesso ha fatto la generazione del sessantotto e poi il tema multiculturale multietnico è ancora solo una proposta occidentale beneducata giornata con l'aiuto di stranieri già occidentalizzata i ah per coglierne l'universalità bisogna fare altri passi il rapporto multiculturale non deve essere solo predicato deve essere praticato
Quando si ricordano grandi eventi storici se ne coglie l'ambiguità
Questo un altro concetto l'ambiguità essi non sono mai una cosa sola sono diverse cose insieme va bene
A questo vale anche per eventi recenti per esempio detenuto a volte il dubbio che dopo quarantacinque l'ambiguità si sia dissolta
E che sia impossibile sottrarci ad una visione antagonistica rapporto o o ma l'ambiguità e organica nel rapporto fra la continuità e la rottura
E così l'ambiguità il rapporto e e era scoperta affascinante di ogni riflessione
E soprattutto un'analisi ambigua non pregiudica la scelta operativa l'ambiguità dunque è la condizione per capire e quindi anche per agire la realtà in molti da perché lo siamo anche noi per questo possiamo comunicare con gli altri
Gianni Sofri fa una bella intervista in la città sull'Indonesia su Timor Est come sempre egli riesce a descrivere il presente con costante richiamo a problemi di fondo come sono i problemi di oggi
Questa rivista la città è un'esperienza singolare e fatta da un vecchio gruppo forlivese di Lotta continua
Riafferma se stesso esplorando il presente diversamente da quelli che per i affermarsi tendono invece a commemorare assi
è diverso
Quando si chiuderà un ciclo della mia vita se ne aveva un altro spesso più complesso comunque attivo
Adesso a novant'anni perdo la vista non leggo quasi più sto malamente impediva solo peso tutto su Sesa il nuovo secolo potrebbe presentarsi poco attraente
Ma non posso cedere alla tentazione di guardare il soffitto e lasciarmi vivere finché dura
Quando si è vissuti così a lungo e così bene non si può abbandonare devo darmi un progetto
La mia nipotina Lisa favola figlio di Renzo diciassette anni mi ha detto
Vorrei essere stata una tua coetanea
Nessuno mi aveva mai detto una così dolce parola di solidarietà
E Federica Montevecchi mi racconta di Dioniso si guardano nello specchio
E invece di vedere se vi del mondo
L'ultima riflessione Pietro Marcenaro
Un altro sindacalista almeno fino a poco tempo fa
Molto caro Vittorio
Perché io faccio parte di quelli resi
Io
Credo che Vittorio sappia che oggi non è solo la sua festa anche la festa di tanti suoi amici di tante persone che hanno costruito insieme Louie colui in questi anni una comunità voglio parlare di questo solo per dire che diciamo vittorie centro di uno straordinario grande sistema di relazioni di amicizia e di comunicazione che in questi anni che cambia continuamente si arricchisce presenta continuamente sorprese nel quale sì incontro continuamente si conoscono persone nuove solo molte di queste persone si conoscono direttamente DiCaprio decidere assieme di incontrarsi ma alcune di queste persone neppure si conoscono personalmente ma in qualche modo si sentano come partecipi
Di ora un qualcosa che hanno in comune e per questo rapporto naturalmente questo forse
Una piccola cosa ma per molti di noi per la nostra vita è stata una cosa molto molto importante molto molto cara grazie
Vorrei verso dalla parola Walter Veltroni
Ringraziandolo per la sua disponibilità ad essere ospite della città di Formia a festeggiare insieme a tutti noi Vittorio Foa
Nel suo libro Fernando Savater
Dialogando con un giornalista a un certo punto scrive
Che nessuno
Invidia più le parole degli altri e tutti possono invidiare la macchina la villa
Il reddito ma è raro trovare chi invidia le parole degli altri
Io invece invidio le parole di Vittorio Foa
Invidio il suo modo di metterle in ordine
Invidio il mondo che riesce che riescono queste parole ad evocare invidio la passione civile l'intelligenza politica
La capacità di riflettere su di sé che
Non solo
Questo ultimo libro di Vittorio ma in tutte le opere sono state ricordate qui e che sono stati non per caso dei grandi successi anche presso generazioni molto diverso da quello di Vittorio
E tutti questi libri c'è il racconto di una persona
Che ha attraversato novant'anni
Di una persona che ha attraversato la storia italiana di questi novant'anni che ha attraversato la storia del movimento operaio di questi novant'anni la storia della sinistra di questi novanta
E forse non è per caso che noi oggi festeggiamo Vittorio qui a Formia la città nella quale come per riceverne
Come vittoria ricordato
Ogni volta che lui entra insieme a Sesa e contento
Una città di mare
E Cederna ha ragione a dire che probabilmente anche il racconto che Vittorio fanno i suoi libri della sua vita e il racconto di un grande viaggio di un grande viaggio di un lungo viaggio
In viaggio difficile e straordinario come sono tutti i viaggi
Di un viaggio di scoperta
Di un viaggio nel quale si è incontrato il mare alto mare proceduto oso
E al tempo sesto si son viste delle albe fantastiche dei tramonti Incantesimo
Un viaggio che lo ha portato da
Quell'Italia che lui racconta nelle lettere dalla giovinezza
Fino a questo pus coloro che
Oggi è stato distribuito qui nella quale ho scoperto che esiste una Vittorio Foa homepage cosa che mi sembra assolutamente fantastica
E che in qualche modo credo sia un meraviglioso regalo proprio a a celebrare ciò che è giusto che sia perché tra questo nome questo cognome
E questo grande straordinario universo di comunicazione che è la Rete
C'è un rapporto assolutamente naturale mi meraviglierei che non ci fosse una vittoria Foa Home Pelicci
I novant'anni il mondo a Vittorio è cambiato molto
Cambiato sotto i suoi occhi
Mi sono cambiate non solo le condizioni materiali entro le quali la sua vita è vissuta è stata vissuta
Ma anche l'oggetto dalla sua speculazione intellettuale alla sua ricerca
Nel suo lavoro politico
Le sue passioni civili
Com'era lavorare quando Vittorio era giovane
E come lavorare adesso com'erano le città
Come sono adesso
Com'erano e come sono le relazioni umane
Com'era e come la disciplina dei grandi conflitti mondiali
Com'è cambiato il mondo io non voglio
Ma diversamente da chi mi sgorga faccio con presunzione un po'una citazione leggendo il testo
Rubando un po'così il mestiere a cederne
Vittoria scrive il mondo è così cambiato e così entro in fretta che sarei uno strano tipo se non fossi cambiato anch'io
E quando parla della pace la guerra un tema che negli ultimi anni è diventato diciamoci la verità devastante per la coscienza di molti di noi
A posto motivi nuovi problemi etici che un tempo ci sembravano abbastanza ma risolti etici politici
Parlando di questo vittoria dice delle cose molto giuste molto coraggiose le dice nel novantatré le dice nel tempo in cui molti di noi si trovarono per la prima volta nella loro storia personale
A dover fare i conti con la necessità di invocare come a me capitò da folle di fare vittorioso ricorda da direttore dell'Unità un intervento militare
Nella mia formazione nella mia esperienza politica nella mia
Formazione culturale non avrei immaginato che un giorno sarei arrivato lì ma sbaglia
E giustamente Vittorio in questa nota del novantatré
Parlando dei pacifisti
Dice cercavo di capirli ma mi ero formato fin dalla prima giovinezza nel rifiuto del pacifismo come forma estrema di cui smentiti dualista
Estraneo a ogni tradizione democratica e soprattutto a quella del movimento operaio non si doveva mai rifuggire dalla lotta contro l'aggressore
Sono questi
Queste curve
Che la storia della sinistra conosciuto
E che ci sono tutte le la vicenda politica nella ricerca di Vittorio Foa
E sono curve però anticipato e cioè
In vittoria e questa è la cosa che lo rende per tutti noi
Un riferimento costante
In Vittorio le curve sono viste prima e come il cartello che le segnale curva pericolosa
Chi legge Vittorio chi segue il le riflessioni politiche di Vittorio sa che a un certo punto lì
Bisogna stare attenti
O bisogna avere il coraggio di prendere quella curva la velocità necessaria per non uscì di strada o bisogna rallentare
E avere prudenza
Ma questo mondo che è cambiato non ha cambiato Vittorio
Dico adesso una cosa che forse a Vittorio che ha dichiarato una legittima vanità e non ti
Non ti preoccupare di questi o conosco molti miei coetanei anche meno che hanno una vanità Semino legittima della tua per cui l'attuale molto è molto apprezzata tutte noi
Dico una cosa però nella quale credo che non è solo un un modo per
Per festeggiare Vittorio
Io penso che davvero Vittorio
Sia ciò che la sinistra è o dovrebbe essere voglio spiegare questa affermazione che altrimenti può sembrare solo una gentilezza
Che cosa è per me è la sinistra che cosa dovrebbe essere la sinistra che cosa mi auguro che continui o in qualche misura riprende la destra e la sinistra
Un luogo curioso del futuro
Io mi spavento quando sento dire che la vera sinistra e quella che c'è stata
E c'è un po'una tendenza una un approccio nostalgico
In chi magari ha una biografia ricchissima una carta d'identità con tanti timbri
Ha passato momenti drammatici e straordinari
E pensa che quello fosse comunque sempre il tempo nel quale c'era la vera sinistra
Scarsa curiosità per il futuro
Scarsa voglia di capire il mondo che cambia
Ho anche una sorta di rassegnazione in base alla quale il mondo che cambia per sua definizione giustizia gli ideali che sono scritti nel DNA di chi è di sinistra
Tutto questo in Vittorio non c'è
C'è una grande apertura
A quello che lo ha ricordato Cederna il Progetto di una vita di un tempo della propria vita ora
Del terzo trentennio come l'ha definito Bruno
C'è curiosità per il nuovo e Vittorio ne ha dato ne parlerò tra un attimo una dato testimonianze ancora nel suo intervento di oggi la globalizzazione
La costruzione delle reti mutamenti di linguaggio il sistema delle relazioni umane i problemi rappresentati dalle migrazioni delle genti del mondo
Il mondo che ci cambia
E che però non ci deve cambiare
Qui sta l'altra parte come e come dovrebbe essere
Curiosità per il nuovo ma anche indisponibilità a farsi cambiare dentro
Indisponibilità pensare che alla fine l'unica soluzione sia la sorta di adozione di un generale pensiero unico
Dentro il quale ragioni di fondo ripeto uso questa espressione perché forse ed è quella che ci fa capire di più il DNA delle donne e degli uomini che appartengono alla comunità della sinistra che se volete semplificata mentre riassumibile
Nella cosa che Vittorio dice quando in tanti suoi libri torna su questo tema dell'Io e del noi
Del pensare la propria vita in relazione solo a se stessi o del pensarla anche in relazione agli altri
Ma in quel DNA c'è anche la sfida e questa è l'armonia che in vittorie molto forte per questo almeno per me è veramente un riferimento importante tra questa curiosità del nuovo e la voglia di portare come un bagaglio ma leggero
Dentro il nuovo i propri valori e di immaginare costantemente come i propri valori possano applicarsi quella società che per novant'anni è cambiata sotto gli occhi di vittoria e costantemente Vittorio come tanti altri si è trovato nella condizione di dover fare questo conto
Questi sono i miei valori del ragioni nelle quali credo le passioni le pulsioni della mia vita e queste sono le condizioni concrete dentro le quali devo calare questo sistema di valori
è una sfida complicatissima
Forse la più affascinante la più difficile che la vita politica possa riservare a persone che credono nelle ragioni della sinistra ma in Vittorio nel Progetto di vita di Vittorio tutto questo risotto molto bene
Dice Vittorio in un altro passo il suo libro la fedeltà non è la coerenza materiale della ripetizioni ininterrotta delle proprie idee del passato la fedeltà e la coerenza stanno nel toccare il fondo dei valori che si vogliono servire il fondo dei valori che si vogliono servizi
Se permettete per un secondo parlo non di melma parlo del problema che sento oggi per la sinistra italiana
Ritrovare il fondo dei valori che si vogliono servire riscoprire lì
Ritrovare la cognizione del dolore del mondo che ogni tanto abbiamo dimenticato rimettere dentro di loro la Canzo però Lezza delle diseguaglianze
Delle ricchezze che devono essere ridistribuite
Dei diritti umani che devono essere salvaguardati
Delle opportunità che devono essere difese
Sapere che ogni giorno si sposta magari indietro io prima di venir qui sentivo le parole di un'altra persona che probabilmente ha attraversato un periodo tanto lungo della vita
E che però vede una grande sfida quella della circolazione delle persone ed è la circolazione delle culture dalla circolazione delle religioni immaginando che a tutto questo si possa opporre una sorta di chiusura
A negare a combattere la diversità o immaginare che quella diversità possa essere omologata mi riferisco tanto per esser chiaro alle parole ancora oggi pronunciate dal cardinale Biffi a Bologna
Ecco io penso veramente che invece il problema per la sinistra italiana
Sia quello di avere il coraggio vorrei dire la freschezza e la la serenità di ingaggiare queste due sfide non aver paura dell'innovazione
Non aver paura
Non avere paura di pensare che quel prestito quante volte Vittorio ce lo ha detto Luca trasferite grande conquista quella che ha migliorato la vita di tante persone debba essere ripensato in condizioni nelle quali gli andamenti demografici sono diversi
Nei quali le attese di vita sono diversi modi di lavorare solo DiVersi non avere paura di queste
E al tempo stesso però non avere neanche il pudore dei propri ideali non avere paura che se si raccontano i propri ideali si è fuori dal virgolette pensiero unico
Questa è un po'la sfida alla quale Vittorio costantemente ci richiama che è una sfida di concretezza e di idealità
Quello che considero
Forse la cosa più affascinante quando Vittorio parla come ha fatto oggi dalla globalizzazioni esattamente questo tocco il tema ci propone
Io ho incontrato nel viaggio in Africa un'altra persona della generazione di Vittorio che ha vissuto non non meno esperienza intensa di Vittorio che Nelson Mandela
Posso dire che quando mi sono seduto la prima cosa che mi ha detto e mi ha detto
E dopo Togliatti chi è venuto e io cominciato una lunga storia per raccontare chi era venuta dopo Togliatti ma a parte questo che poteva in qualche modo testimoniare il segno di un di un tempo
Poi mi ha detto
Vedi e detto da un africano detto da un uomo che vive in un Paese in cui sono ventiquattro milioni di malati di AIDS è una cosa che ha un valore abbastanza particolare
Mi ha detto porse la globalizzazione e del tutto inutile
E mi ha detto la globalizzazione come il succedersi delle stagioni arrivi
Arriva l'inverno e uno fa il modo di fronteggiare i rigori dell'inverno arriva restate cerca di sfuggire alla durezza del caldo così è la globalizzazione
Bisogna trovare il vestito giusto ma non bisogna pensare che la risoluzione sia quella soldi Bibi
Di di di immaginario di concepire una sorta di nuovo luddismo che continuerebbe di nuovo come è stato in certi momenti della storia del movimento operaio movimento operaio stesso in una condizione di di
Di assoluta non relazione con la società che che ha il segno della globalizzazione il problema del quale ci ha parlato Vittorio stasera e che uno dei grandi delle macro questioni sulle quali la sinistra mondiale deve esercitarsi oggi
Il segno che la globalizzazione significa la ridistribuzione delle ricchezze significa una nuova armonia tra libertà e regole
Ha fatto l'esempio
Delle tecniche di manipolazione genetica Vittorio grande tema che credo scuota dentro di noi anche qui vecchie consapevolezze vecchie certezze vecchie convenzioni ma anche qui io avrei difficoltà a immaginare che si possa dire alla scienza firmati
Ho l'impressione che si possa dire alla scienza
Di cercare di imboccare quei viali dentro i quali
Il valore della sua ricerca diventa valore che accresce la qualità della vita delle persone
E questo è possibile e praticamente mai come oggi
Di fronte a noi la possibilità di affrontare e combattere risolvere
Tragedie drammi che hanno pesato sulla vita degli esseri umani e che non sono il corso naturale della vita ma sono qualcosa che attiene a alle condizioni ambientali al contesto e che possono assi oggi essere affrontate combattuta perché dovremmo aver paura della globalizzazione
Perché dovremmo aver paura di internet che consente ad un ragazzo di una famiglia povera di avere la possibilità che accedere a tante ricchezze quanto mai nella storia di umanità mi è stato possibile di conoscere a chi si trovasse in quelle condizioni sociali perché dovremmo aver paura di una scienza che consente di combattere grandi malattie
Perché dovremmo immaginare che tutto questo non debba sia essere coniugato ad una riflessione etica alla quale non possiamo sottrarci perché non è vero che la scienza non al limite
Perché per esempio per esempio la riproduzione dell'interezza la vita umana scientificamente probabilmente possibile sicuramente è eticamente inimmaginabile e inaccettabile
Ma qui si viene il tema delle regole del quale parla Vittorio al quale Vittorio aggiunge un'altra cosa della quale ha parlato oggi queste regole ormai non sono più le nostre regole
Le nostre regole di ciascun Paese no sono regole mondiali
La dimensione sovranazionale
Diventa la dimensione dentro la quale queste grandi regole possono essere affrontate fatte rispettare
E anche qui quanto abbiamo bisogno di regole sovranazionali quanto abbiamo bisogno di darci delle regole in base alle quali la gente del Kosovo non venga considerata diversa dalla gente dalla Cecenia
O per la quale la gente la Sierra leone non venga dimenticata diversamente dalla gente alla quale per altre ragioni si porta il soccorso o quanto abbiamo bisogno di regole che dicano che per esempio la tutela ambientale
L'osservanza dei parametri che sono stati stabiliti a Kyoto vengano garantiti a livello mondiale
Quanto abbiamo bisogno di regole per armonizzare appunto ricerca scientifica e qualità della vita
è l'altro grande tema che Vittorio oggi ci ha posto in fondo l'ITEA di un Governo mondiale una vecchia suggestione che torna oggi noi qui a Formia abbiamo potuto registrare lo ha fatto molto bene Giorgio Napolitano il punto di arrivo al quale siamo giunti dal punto di vista il processo di unificazione europea
Mettendo a confronto ciò che appariva appariva una visione astratta quella di Altiero Spinelli l'idea di una moneta unica di istituzioni politiche sovranazionali e ciò che abbiamo realizzato oggi allo stesso modo dobbiamo avere visione rispetto ai problemi della globalizzazione di nuovo ordine mondiale
Di un ordine mondiale che però sia davvero mondiale che consenta a tutti anche ai poveri di partecipare alle decisioni io ho difficoltà ad accettare il fatto che quando si riunisce il G7 non ci sia nessuno che abbia il colore della pelle nera
Che venga dall'Africa occhi qualcuno che venga dal Sudamerica perché il destino dell'Africa del Sud America viene reciso dal Governo di coloro che hanno allora è questo il il fascino dell'esperienza intellettuale e politica diritto
E anche della koinè che attorno a Vittorio
Per le persone che da da dal sindaco di questa città le persone che hanno preso la parola qui frequentano il suo i suoi pranzi e con lui discutono alle persone che colui discutono senza conoscerlo leggendo i suoi libri
Ho avendo anche la possibilità di misurare l'intensità delle posizioni politiche che costantemente Vittorio
Prende rispetto ai fatti che accadono e qui c'è l'ultima cosa che voglio dire
La freschezza intellettuale di di Vittorio applicata la lettura dei fatti politici di casa nostra è per me assolutamente invidiabile
Io so che quando abbiamo progettato l'Ulivo
C'era un che uno che aveva capito davvero che cosa significava
Uno dei pensatori di questo Paese una delle persone che avrebbero tutto il diritto di immaginare che questa storia diciamo lo riguarda meno di quanto lo abbiano riguardato storie precedenti ma per quella ragione alla quale ho fatto riferimento prima Vittorio ha capito
Per primo
Che cos'era l'idea di contaminarsi in un rapporto tra i diversi riformismi
Che cos'era l'idea per la prima volta nella storia d'Italia
Di cercare di mettere insieme i diversi riformismi di farle diventare un grande riformismo
Che cos'era riconoscere il fatto che erano cadute delle barriere naturali quelle del pre ottantanove e mettersi in movimento verso un processo che poi ha portato alla costruzione dell'UDC
Io ho sentito Vittorio molto vicino in questi anni anche quando questo progetto era più difficile da sostenere
è Vittorio a da sinistra ha sostenuto questo progetto
E in fondo in vittoria c'è quello in cui anch'io credo l'idea di un grande Ulivo di una grande casa comune dei riformisti dentro il quale ci sia una grande sinistra una sinistra moderna una sinistra che ha memoria
Perché non esiste una sinistra che non abbia memoria che cancelli le sue ormai per non farle riconoscere però che abbia la sinistra anche il coraggio di guardare la sua memoria con onestà con durezza quando è necessario ma perché rare dalla sua storia i fili che ancora sono vitali e non tutti sono Vito
E dircelo con asprezza e utile per poter fare poi l'operazione
Di conservazione di ciò che di di vivo c'è ancora la storia del patrimonio dalla sinistra una grande sinistra in una grande coalizione
E quella sinistra
Valori e innovazione
Allora per tutto questo Vittorio veramente ti ti sono grato ti sono grato per
Insomma ci sono grato per quello che fai e per quello che farai per per noi e per la per la sinistra e per le forze alle quali la tua vita legate mi avrebbe fatto piacere
Che tu fossi a Bologna quando abbiamo concluso la festa dell'Unità perché
Io li ho a un certo punto ho accennato senza fare all'inizio il nome come si fa con un espediente retorico che non sempre funziona
Ho detto che avrei rivolto un saluto ad una persona che compiva novant'anni non ha fatto in tempo a finire perché le persone che stavano lì sapevano di che stavo parlando un po'perché ogni volta che parlo ti CIPE quindi ormai mi hanno riconosciuto e fatto tana come si dice un po'perché loro sanno benissimo
Le persone che stavano davanti a me sanno benissimo che ha compiuto novant'anni una delle persone più importanti della storia della sinistra e di questo Paese Vittorio Foa al quale voglio fare gli auguri
Però non è ancora finita per due ordini di motivi uno perché il presidente dalla casa editrice Einaudi e non potevamo
Non dare anche a lui la parola Roberto Cerati vuole
Anche lui
Svolge le una sua riflessione
E poi con un po'd'ordine questo vi prego dobbiamo andare dall'altra parte
Perché dobbiamo fare la par diciamo la la seconda parte di questa serata dobbiamo spegnere le candeline c'è una grande torta che lavorava per Vittorio e questo è un compleanno scusate in piena regola si fa si fa tutto quello che si fanno festa di compleanno però siccome l'altra sala una grande come questa
Allora
Vi prego di far prima
Ecco dobbiamo quindi ordinatamente consentire prima vittoria senza dati
Passare da quella parte poi
Ripeto a turno eventualmente se non riusciamo ad entrare tutti
Arrivare nella sala di fronte prego
Comunque
Io non ero delegato a portare il saluto a Vittorio della casa editrice Einaudi
E perciò non sono preparato
Però scendendo in treno pensavo che dopo questa manifestazione gli avrei scritto uno dei miei bigliettini
Piccoli fatti di poche parole
Allora me lo sono scritto e me lo sono appuntato e guardate la fortuna me lo trovo in tasca per poterlo leggere vittorie
Cosa che farò ora se la luce qui mi permette di leggi che
Dirò che sarò più veloce delle Poste italiane perché ti avrei scritto come sempre non usando i media non usando strumenti particolari ma scrivendo a mano e affrancando con laico
Caro Vittorio
E di pochi giungere alla alta età
Ma è di pochissimi serba armi intatti i valori
Declinano le energie
La fretta cede il passo all'attesa e alla dolcezza
Il poco sempre più poco basta al quotidiano ma se il vigile resta l'occhio e la mente aperta la curiosità allora si è compagni di Vittorio e come Vittorio non hai età