"Ed ora: occupazione e Mezzogiorno" Assemblea Nazionale della Uil nell'ambito della 64ª Fiera del Levante (presso la Fiera del Levante, Sala del Tridente)

Ringraziamo Mowgli il dottor Turci Divella anche per la la sensibilità che ha voluto dimostrare introducendo come novità nella filiera queste giornate del lavoro e questo giornale dedicata all'attenzione del mondo del lavoro per cui poi grazie a un omicida il dottor Turci che e di prassi chiare che vi ringrazio il dottor dipende tutto l'intero consiglio d'amministrazione per questa ospitalità diamo ora la parola ad Aldo Pugliese invece che è già stato evocato come struttura ospitante cui diamo volentieri la parola
Come sempre con orgoglio entusiasmo gratitudine l'intera UIL di Puglia partecipa alla convocazione dell'Assemblea nazionale della UIL
Così come programmato in precedenza
Con questa nostra Assemblea nazionale oggi terminano le manifestazioni celebrative del cinquantesimo anniversario della nascita della UIL
Che sono state distrutte
Alla storia e cronaca tra ricordi e sfide per il futuro
Era occasione quanto mai propizia per ringraziare
Della sua presenza puntuale Derrida segretario generale della UIL Luigi Angeletti insieme a tutti i componenti della segreteria confederale e salutare tutti i compagni e amici dalla UIL che da ogni parte d'Italia sono venuti oggi qui a Bari
Ringrazio il vicepresidente Guidalberto Guidi che ha garantito con la sua importante partecipazione la presenza della Confindustria ai nostri incontri
Rivolgo il nostro ingrati ringraziamento per non aver disertato quest'appuntamento al Presidente della Giunta regionale Raffaele Fitto
Nonostante gli impegni urgenti dovuti alla definizione del programma operativo regionale e quindi pensiamo vorrà cogliere l'occasione per esporre gli orientamenti dell'ente
E delle altre regioni dell'obiettivo uno
Per realizzare la crescita occupazionale e produttiva del Mezzogiorno ed assegnare un ruolo di riferimento a quei soggetti che abbiano già maturato significative esperienze nel campo dell'innovazione tecnologica di supporto allo sviluppo locale come tecnopoli sia la Cittadella
E magari come facilitare insediamenti di nuova attività come la Celtica
Un ringraziamento particolare che poi rinnoverò quando sarà presente al ministro Cesare Salvi per aver accettato di rappresentare il governo in questa circostanza ed avere quindi la possibilità di ascoltare come a livello nazionale si intende affrontare e risolvere la questione del lavoro e Vella occupazione
Corsi ma è Simpatia saluto fraternamente il segretario generale della CGIL compagno Sergio Cofferati
Il segretario generale della CISL ora l'amico Sergio D'Antoni per aver voluto confermare la loro partecipazione anche quest'anno che altrimenti ridurrebbe di significato la nostra iniziativa infine vi comunico che è per la prima volta alle nostre assemblee nazionali è presente anche il presidente decadenza Pietro Larizza che salutiamo portavo Morfeo fraternità mai
Ciò
Che ci ha portato a non avere dubbi nella definizione del tema del convegno è la realtà dei fatti è il desiderio di dare un contributo per risolvere una questione primaria per un Paese che ama definirsi democratico il lavoro nell'Italia sesta potenza industriale dal mondo ci sono due milioni cinquecentodiciassette mila italiani alla ricerca di un lavoro
Dei quali un milione cinquecentosettanta mila residenti nel Mezzogiorno
In percentuale il Sud si ritrova con un tasso di disoccupazione pari al ventuno per cento mentre al centro al nord il tasso è dell'otto e cinque è del quattro virgola otto per cento i Puglia che qualcuno ritiene essere la California dal Mezzogiorno gli occupanti sono il quarantadue virgola due per cento della popolazione attiva mentre il tasso di disoccupazione
è del diciannove virgola uno per cento con seicento mila cittadini alla ricerca di un lavoro una cosa appare certa ed è quella che con questi numeri il mezzogiorno e la Puglia non possono andare da nessuna parte ma anche l'Italia ritengo non entri in Europa l'Eurostat nello stilare la graduatoria dell'impiego regionale riferisce che centocinquantatré regioni europee su duecentotré c'è stato un calo della disoccupazione mentre nelle rimanenti si è registrata una tendenza opposta
Tanto che nell'aprile del novantanove la Calabria risultava aver toccato il fondo con il suo ventotto virgola sette per cento di cui il sessantacinque per cento e disoccupazione giovanile la Puglia comunque non è messa molto meglio e la Confcommercio ritiene che il divario è in aumento poiché la natura della ripresa in atto
Non la lascerà ai margini l'intero Mezzogiorno infatti le ultime cifre ci dicono che su un cinquecentosessantasette mila nuovi posti di lavoro creati dal mille novecentonovantasette
Quattrocentoquaranta mila si sono concentrati nel centro nord i rimanenti cento ventisette mila al sud
è che nel primo quadrimestre di quest'anno centottantanove mila sono stati assunti nel Settentrione e solo settantotto mila del Meridione
Comunque fanno anche notare che questi ultimi sono soprattutto lavori precari ed atipici
Però a sua volta il Fondo monetario internazionale
Ha dichiarato che l'industria italiana è entrata in un ciclo positivo tanto che la produzione è cresciuta del quattro virgola sette per cento percentuale utile a confermare la ripresa della macchina produttiva su un altro dato quello di Mediobanca secondo la quale nel corso del novantanove le grandi aziende hanno registrato utili record senza realizzare nuova occupazione
Notizie incoraggianti ma come si vede niente di sostanziale
Eppure non siamo i soli a dichiarare che il Mezzogiorno è una risorsa che va valorizzata è utilizzata per consentire al Paese intero di esprimere il suo in tutto il suo potenziale questo per noi è parlare chiaro eccetera essere pessimisti perché si fa un continuo a parlare senza concludere nulla
La crociata della Confindustria contro l'economia sommersa encomiabile ed ha valore i dati della Confartigianato che stima al ventisette per cento l'equivalente valore economico
Una somma che si aggira tra i duecentocinquanta e i cinquecento mila miliardi che è rivitalizzare ebbero una serie di situazioni economiche e sociali e di deficit altro che UMTS
Ma non si può affermare che con una differenziazione salariale una liberalizzazione la previdenza la diminuzione del peso fiscale sul lavoro sulle imprese si risolve tutto il problema non si può sempre ragionare su quello che più ci fa comodo dimenticare che i contratti d'area
I patti territoriali i contratti di riallineamento quelli d'apprendistato del part-time lo sgravio capitario quello degli oneri sociali per il sobrio quello contributivo totale per i nuovi assunti
Gli incentivi per la vide per la riduzione la rimodulazione dell'orario
Le sotto contribuzioni diverse
E quelle per l'agricoltura la stabilizzazione dei rapporti di apprendistato e contratti di formazione lavoro gli incentivi per l'assunzione dei disoccupati di lunga durata
Quelli in cassa integrazione mobilità il gettito contributivo per i contratti di di formazione lavoro e gli apprendisti e molti altri sistemi agevolati sono stati messi in circolazione appositamente per favorire l'emersione
E quindi già di per sé est contengono differenziazioni salariali e riduzioni del costo lavoro
Ma tutto ciò non basta per far emergere il lavoro nero in Irlanda la soluzione l'hanno trovata e l'Unione europea ha detto che va bene l'assurdo è che l'Unione europea dica che la stessa soluzione non possano essere applicata per il Mezzogiorno
E la piaga della disoccupazione e ancora ferma lì alla partenza a qualsiasi latitudine o la longitudine si percorra si riporta sempre al punto di partenza noi siamo del parere
Che le esigenze di funzionalità e di sussidiarietà confondono il diritto dovere di governare unitariamente i conflitti ancora esistenti tra aree ricche ed aree povere
In sostanza è tuttora necessario costringere tutti e ciascuno a non disattendere gli interessi generali della collettività
Il guaio è che la situazione sta peggiorando perché la povertà e in crescita e riguarda oltre due milioni e mezzo di famiglie
Che vivono con un reddito di un milione e mezzo e a fare le spese sono soprattutto le famiglie residenti nel Mezzogiorno che si ritrova con cinque milioni di persone povere
In questi ultimi cinquant'anni i governi che si sono succeduti ci hanno spiegato che sarebbe stato molto difficile conciliare il risanamento dei conti dello Stato con l'occupazione
Conseguentemente i lavoratori dipendenti pensionati e le famiglie hanno dovuto fare i chi due chi tre chi addirittura quattro nuovi buchi alla cintura dei pantaloni per permettere l'avvio del risanamento rientro del debito a livello scelte accettabili sempre nel corso di questi ultimi recenti anni in particolare degli stessi soggetti hanno ricorso nuovamente a fare i Cure occhi due buchi sempre alla stessa cintura dal pantalone per permettere l'ingresso dell'Italia in Europa a questo punto non so se l'oggetto è la cintura ma so per certo che il soggetto era Pantalone che continuava a pagare senza ottenere nulla in cambio
Una cosa è certa altrettanto fatti alla mano sinora nel nostro Paese è stata più praticata la politica dei due tempi P rima a mettere a posto i conti dello Stato e dopo tutto il resto
Ora riteniamo che il primo tempo è scaduto compresi i minuti di recupero
E prima di delegare Agenda due mila il compito di provvedeva al soddisfacimento
Delle attese occupazionali deve essere la finanziaria del due mila uno a intravedere immediati rimedi
In questi giorni si fa gara proporre la destinazione del bonus fiscale di sedici mila miliardi chi per le famiglie chi per le imprese chi per i lavoratori chi per i pensionati chi per la casa e via di questo passo
Dalle parti nostre si dice dividi ricchezza rimane povertà
Noi riteniamo che è una congrua parte di queste risorse debba essere destinato per dare un lavoro ai giovani disoccupati del Mezzogiorno
Ed auspichiamo sempre che l'anno nuovo sia quello buono nel quale per la prima volta dall'Unità d'Italia la legge finanziaria possa almeno essere suddivisa equamente dal momento che sinora il Surda sempre ricevuto meno dal nord per noi la priorità e l'occupazione solo corsi il Mezzogiorno la Puglia può recuperare lo squilibrio trave povere dare ricca del Paese e provare a mettersi al passo con l'Europa discutiamo pure sulle modalità di erogazione di questi fondi
Ma questa è l'unica vera strenna che il governo in carica può e deve concedere a chi immagina che finalmente in Italia sia giunta l'ora del secondo tempo
Voglio sempre ricordare che Sandro Pertini ricordava sempre che senza libertà non ci può essere giustizia sociale e che senza la giustizia sociale non c'è neanche la libertà
Due milioni cinquecentodiciassette mila italiani disoccupati ritengono che sia giunto anche per loro è il momento di assaporare la libertà nel senso pieno e totale della parola l'anno prossimo si andrà a votare
E la campagna elettorale già da tempo è stata aperta
Vi invito che rivolgiamo a tutti è di prestare attenzione
Ai bisogni della gente dei giovani delle donne perché incombe un grosso rischio ed è quello che questa volta le elezioni de vinca alla grande il partito dell'astensione
Ringraziamo
Aldo per il suo contributo lo ringrazio per anche per una duplice affetto l'uno per il contenuto del suo intervento un altro per questa specie di gara che assuntori sprecone il brusio per cui più sanzionare Busio Pilo alzava la voce a volte era una fetida improbabili ce la gara però però vi devo chiedere una collaborazione soprattutto le persone che sono ai lati perché rimbomba andò su tutto il finto tetto rimbombano nella sala il brusio se per cortesia durante gli interventi possiamo un attimo fare silenzio cioè proverò a parlare prevedevano fuori perché vieta micidiale per l'oratore e vi ringrazio fino adesso tutti gli anni sono petulante ma fino a quando non sistema nulla soffitto purtroppo dobbiamo fare così denigrazione Binda fin da adesso di questa collaborazione e ora diamo la parola Luigi Angeletti per l'interruzione lavori la nostra Assemblea
Voglio anch'io
Ringraziare in primo luogo i nostri ospiti
Che sono intervenuti a questi
Lavori
A questa ormai tradizionale Assemblea della UIL
Chi facciamo da molti anni e che in qualche modo il momento
Nel quale
Cerchiamo di
Individuare il lavoro
Gli obiettivi
Sui quali concentrarci
Nei mesi successivi
Quest'anno io credo che noi dobbiamo però
A realizzare una realtà è uno scenario molto diverso da quello che avevamo solo un anno fa
Dopo molti anni sette otto anni di una politica sindacale difficile e coraggiosa
Teresa ad evitare prima la bancarotta poi il risanamento del bilancio dello Stato ed infine l'ingresso nella moneta unica i quindi l'ingresso fra i Paesi il permanere dell'Italia tra i Paesi più evoluti
D Europa
Oggi dopo tutti questi anni dobbiamo constatare
Credo con una certa soddisfazione
Chi ci troviamo in una situazione profondamente diverso
Non più sacrifici Risanamento
Ma si è aperta una nuova prospettiva quella della crescita e dello sviluppo
Tutto ciò non è avvenuto a caso nei ci è stato regalato dalla provvidenza
Tutto ciò è avvenuto anche grazie al nostro lavoro al nostro impegno alla nostra politica
Deve prenderne atto
Una cosa importante sia per valorizzare ciò che noi abbiamo fatto ma soprattutto per comprendere le ragioni e le motivazioni e la necessità di imprimere alla nostra politica alla nostra azione nei prossimi mesi e nei prossimi anni un'autentica svolta
Noi abbiamo bisogno di una nuova fase di politica sindacale
Che sia in grado di misurarsi essa
Con la necessità
Di sostenere
La crescita economica e diffondere i benefici tra tutti i cittadini
Un'analisi non parziale non partigiana non da sindacalista della situazione economica
Credo che ci possa far convenire tutti su due caratteristiche
Questa fase di crescita economica
C'è
Ma
Paritaria e soprattutto a generato delle nuove differenze
Delle nuove diversità delle nuove sperequazioni tra i cittadini e tra le aree del Paese
Quindi per questi motivi noi abbiamo bisogno di imprimere una svolta alla nostra politica sindacale che si ponga Duo i bigliettini
Sostenere la crescita farsi che essa sia duratura
E soprattutto che i benefici di questa crescita vengano diffusi dal punto di vista territoriale e dal punto di vista di una sua equa distribuzione utilizzi o tra la stragrande maggioranza di cittadini del nostro Paese
Queste sono le motivazioni della il necessita di imprimere una svolta l'attività la poligamo imito sindacale e sono anche gli obiettivi che ci dobbiamo porre
Abbiamo dei grandi ostacoli nel determinare questa politica nel far sì che questa diventi una prassi vera e quotidiana
Gli ostacoli derivano secondo me
Soprattutto dare ritardo che hanno i nostri interlocutori
Nel percepire questo mutamento di realtà e nel costruire una politica positiva
Temo temo
Che proprio i nostri interlocutori manchino ancora
Di questa politica positiva per il Paese e che quindi siano in grado di essere degli interlocutori utili
Per il movimento sindacale
Da una parte l'interlocutore il protagonista il regista il produca il pro il protagonista principale il sistema politico le forze politiche
Ci sembrano divise
Tra il centrodestra che ci sostiene la tesi prima vinciamo le elezioni poi faremo un mondo migliore
Del centrosinistra
Che si comporta mi dà l'impressione di comportarsi come quella tra i tanti che dopo una dura e faticosa corsa è arrivato al traguardo mi è arrivato
Stremato e in debito d'ossigeno
E come sappiamo quando si è in debito di ossigeno la prima cosa che ne risente sono le capacità intellettive la capacità di pensare e il cervello il primo organo che soffre da manca dall'assenza di ossigeno
Questo il problema
Che noi come movimento sindacale abbiamo di fronte
Dall'altra parte l'altro grande intorno pudore indispensabile per costruire appunto una politica positiva che sappia cogliere le opportunità sono le nostre controparti sociali a partire ovviamente dalla Confindustria
Non vorremmo essere particolarmente cattivi disse
Così appaio me ne scuso in anticipo però francamente mi sembrano perseguire una politica che per certi persi per certi versi miope
Tutta tesa a risolvere i problemi economici del Paese delle loro aziende attraverso due banali operazioni la riduzione del costo del lavoro e la riduzione del sistema previdenziale
Non mi sembra francamente una politica che emerga una politica positiva che punti seriamente a far sì che l'insieme del Paese Possa svilupparsi
Noi con queste con questi ragionamenti
Cerchiamo di approcciare anche il tema del confronto col governo che avverrà fra pochi giorni
Fra pochi giorni apriremo un confronto con il Governo
Sulle questioni relative alla finanziaria che dopo molti anni
Non saremo presenti a italiano a proposte di tagli dello stato sociale niente aumenti delle tasse
Nessuna richiesta
Di diminuzione la spesa previdenziale
Ci proporranno sicuramente una riduzione del carico fiscale e non ci divideranno nulla in cambio
Dovrebbe essere un risultato così positivo
Per noi
Che non siamo stati indifferenti a questo risultato
Da dirci come dire soddisfatti della dimostrazione stessa che la nostra politica di concertazione e la politica dei redditi ha dato dei risultati sperati
Però teniamo
Che anche di fronte atti fatti così tangibili e concreti
Un eccesso di opportunismo e una qualche forma di cinismo riescano a distruggere almeno dal punto di vista della dell'impatto
E quindi del messaggio positivo che dovrebbe essere rivolto ai cittadini e in primo luogo ai lavoratori ai pensionati rischiamo di non riuscire a cogliere quello che i obiettivamente invece potrebbe essere uno in merito anche delle iniziative della politica sindacale
Noi ci approcciamo a questa finanziaria
Non come dice qualcuno tentando anche noi una qualche forma di assalto alla diligenza
E quindi con un approccio teso a ricercare in qualche modo qualche vantaggio per sé o per i propri associati
Noi vogliamo approcciare a questa Finanziaria un dibattito discussione al confronto con il governo con la stessa logica che ho cercato di spiegare prima
Ciò è anche la Finanziaria anzi a partire dalla finanziaria
Bisogna imprimere una nuova svolta alla politica economica di questo Paese sapendo che abbiamo dei nuovi obiettivi da porci e oggi ci sono delle nuove condizioni da da portici quando noi diciamo
Bisogna che la gran parte di questo cosiddetto bonus fiscale
Venga destinato alle famiglie ai lavoratori dipendenti e ai pensionati
Ovviamente
Ci risponderanno sono solidi sindacalisti
Che cercano
Vantaggi per i propri associati per giustificare
Le iscrizioni al sindacato
Io credo che questa non sia tutta la verità
Noi pensiamo invece che esistono sì questioni di giustizia fiscale di giustizia sociale da essere città doveva essere soddisfatti
Pensiamo che esistano addirittura degli impegni da parte del governo assunti nel Patto di Natale quando si era impegnato a restituire tutti i maggiori le brutte maggiori entrate per effetto della recupero dall'evasione
Nelle tasche dei lavoratori che l'aveva che queste tasse avevano pagato
Ma noi pensiamo che una politica di questo genere debba poter cogliere i due obiettivi che certo che per noi sono essenziali
Sostenere la crescita e ridurre le disuguaglianze e per questo vorremmo fare delle scelte coerenti con questa affermazione
Sostenere la crescita significa oggi anche sostenere la domanda interna
Perché noi abbiamo una precisa economica basata sulle esportazioni
E appena queste che le condizioni della soluzione dell'euro o dei mercati internazionali peggioreranno la nostra ripresa rischia di sgonfiarsi come un palloncino gli abbiamo invece bisogno di consolidarlo
Seconda questione riguarda un problema di
Di giustizia sociale
Di riduzione delle differenze oggi ci sono due categorie che in particolar modo soffrono di una accentuata differenza sociale di una condizione materiale
Peggiorata che sono sia da una parte i pensionati
Quelli soprattutto che cercano di sopravvivere sconfitta con le pensioni di sette ottocento mila lire ma ci sono anche ormai centinaia e centinaia di migliaia di giovani
Che sono assunti
Con contratti cosiddetti flessibili
E di conseguenza anche molto precari e anche molto sottopagati
Che essi rappresentano il problema sociale emergenti credo non solo per il sindacato ma anche per le forze politiche ma anche per la stessa imprenditoriale
E questi giovani oggi si sentono
Più sfruttati degli altri e si sentono abbandonati hanno la percezione che nessuno pensi a loro
Che sono essi coloro che vengono a chiamati a pagare in termini di precarietà di qualità peggiore del lavoro di scarsa retribuzione
Per sostenere lo sviluppo economico dell'intero dell'intero Paese io credo che nel momento in cui si dovesse decidere come noi pensiamo che si debba decidere per sostenere queste figure queste fasce di lavoratori bisogna fare una scelta e allora che cosa credo che si possa dire perché il Governo non accetta questa proposta ciò è di farsi che a tutti questi giovani per i prossimi tre anni le tasse sulla loro retribuzione sia l'uguale a zero
Zero tasse per questi lavoratori per i prossimi tre anni questo significa dare una risposta da un punto di vista sociale far vedere che non sono abbandonati che non sono discriminati che non solo i nuovi emarginati dalla società
E far vedere che lo Stato che le organizzazioni sindacali che lei in paese sanno e capiscono le difficoltà in cui loro si trovano in più per motivi puramente sociologici questi sono anche le persone che sapranno proprio per il loro bassi redditi sostenere la domanda in Terna e quindi dare un contributo a far sì che questa ripresa non si vanifichi rapidamente
Certamente nella discussione sulla destinazione del bollo sociale e noi non intendiamo sottrarci ad un'argomentazione che le imprese fanno
Circa la necessità
Contrapponendo ci quasi anzi senza quasi contrapponendosi all'anni allora necessità sociale di ed economica di sostenere i redditi delle famiglie
La tesi per la quale questo bonus invece deve essere destinato alle imprese per aumentare la competitività e quindi per questa via farsi che la ripresa economica
Sì
Sì con soglie si riprenda ora
Io non mi voglio sottrarre noi non ci vogliamo sottrarre
A entrare dentro le argomentazioni che la Confindustria sostiene
Noi siamo assolutamente d'accordo che bisogna porsi il problema della competitività Della nostro apparato industriale anzi siamo assolutamente convinti che bisogna anche avere degli ambizioni maggiori e porsi il problema di come si modernizza il Paese
Però vorremmo porre delle questioni su che cosa intende la Confindustria per modernizzare il Paese per aumentare la competitività delle imprese
Se si chiedesse a un qualunque persona
Che cosa intende cosa si intende per un Paese più moderno la risposta credo che sia semplice un Paese più moderno è un Paese che ha servizi alle persone più efficaci
Ospedali che funzionano trasporti efficace moderni più moderni dei Paesi sottosviluppati
Una pubblica amministrazione che funzioni sia efficace via servizi e c'era e c'è da nel senso che un Paese moderno né la comune percezione di di tutti quanti è un Paese nel quale si vive meglio che in un Paese meno moderno in un Paese in via di sviluppo attraverso queste caratteristiche cioè le risposte a queste questioni aggiungo che un Paese moderno e anche un paese dove l'impresa
Dove i prodotti le merci che vengono prodotte in quel Paese sono le più avanzate in termini tecnologici in termini qualitativi e i paesi più moderni non fanno competizione sui bassi salari
Fanno competizione sulla qualità dei prodotti questi sono i paesi più moderna
No voi non vogliamo avere un futuro davanti a noi nel quale
Si compra un prodotto made in Italy perché costa di meno di quello tedesco di quello francese
Noi vogliamo che essi comprino prodotti made in Italy
Perché la qualità di questi prodotti è paragonabile a quella dei prodotti che fanno in Germania in Francia e dei paesi più moderni più evoluti
Perché questa è l'unica seria prospettiva quando si vuole dire che si lavora per un Paese più moderne più avanzate l'altra quella di pensare di competere attraverso una riduzione lenta e sistematica delle condizioni di vita dei lavoratori
O dei salari non è un problema solo di giustizia sociale
A vere una visione di questo Paese e che si è arreso
Che ha deciso che la competizione con la parte più avanzata è persa e che adesso ci rimane un'altra competizione quella Poli paesino via di sviluppo quella con i Paesi dove
Il segretissime comuniste caduto da dieci anni e che oggi hanno dei salari dieci volte più bassi dei nostri quella è la competizione che ci resterebbe e allora noi poniamo questo problema alla Confindustria
Noi siamo sicuramente
Per la nostra storia e direi anche se non forse abusato per il nostro DNA l'organizzazione sindacale che più di tutte si è battuta e intende battersi nei prossimi anni per modernizzare questo Paese per Edolo moderno e più europeo possibile
Per far sì che la nostra partecipazione in Europa non sia
Semplicemente la risposta a un problema geopolitico
Ma sia la risposta al fatto che questo Paese è uguale agli altri
E quindi intendiamo accettare questa sfida ma vorremmo che ci fosse la consapevolezza nella stessa
Confindustria che non esistono scorciatoie
Non ci sono scorciatoie si può semplicemente cambiare strada prende la strada sbagliata
La strada maestra della modernizzazione e passa attraverso un ruolo decisivo delle imprese
Che si esplica soprattutto nella loro capacità di inventare di investire di innovare
E di fare delle loro impresa e delle imprese competitive sul piano della qualità dei loro prodotti su questa strada questo sindacato sarà sempre disponibile se è per dare anche una una coerenza a questo ragionamento noi pensiamo che quando si discute dei benefici che debbano andare o non andare alle filiali prese ci sia un ragionamento da fare molto coerente
Le diamo diamo gli sgravi fiscali diamo aiutiamo le in paese ma solo quelle che fanno innovazione tecnologica solo alle imprese che assumono solo alle imprese che mettono nelle condizioni se stesse i lavoratori che ci operano di fare un passo in avanti di andare verso una situazione più avanzata più paragonabile a quelle degli altri paesi permettetemi una battuta sì ogni tanto veniamo come dire sottoposti alla alla lezione sul fatto di come funziona l'America
E la stragrande maggiorare i nostri giornalisti mass-media opinion leader ci spiega che il successo della degli Stati Uniti d'America e fatto da flessibilità dai ragazzi della fast food dal precariato diffuso da quelli che hanno quattro cinque lavori perché solo a facendo quattro cinque lavori riescono avere un salario sufficiente e si dimenticò la cosa più importante quella vera
Che il successo degli Stati Uniti d'America i dieci anni di sviluppo economico si basano soprattutto
Sull'eccezionale sviluppo tecnologie di quello Paese e sulla capacità del sistema imprenditoriale di diffondere la tecnologia
E e con questo sistema hanno potuto in dieci anni aumentare sistematicamente ogni anno di quattro cinque per cento
Di punti di perdite di produttività e hanno aumentato i salari di gran lunga rispetto alla all'epopea che ci venne ordinato raccontata dei salari americani che erano scesi certe sono scesi dieci anni fa erano scesi ma in questi ultimi dieci anni
Hanno potuto crescere e hanno per quei anche per questa questa crescita hanno sostenuto l'economia e allora quando ci si vogliono evitare dare dei modellini è bene che si fa come dire si abbia la coscienza e la lucidità di darci dei modellini che
Funzionano nel loro complesso non usare strumentalmente
Delle questioni ecco perché noi possiamo ribadire che siamo disposti ad aprire a riaprire un confronto con la Confindustria da subito su tutte le questioni che essi vengono importanti dalle questioni relative
Al TFR dalle questioni relative alla politica industriale alle questioni relativa alcol al sistema contrattuale così come quelle sul Mezzogiorno
E sulla emersione del lavoro nero
Però noi vorremmo un confronto
Che sia un confronto teso a risolvere i problemi a dare delle risposte efficaci alle questioni che abbiamo in comune
Sensi ha questa percezione questo stato d'animo questa decisione politica
Si possono avere dei risultati positivi
Se si cerca invece
Di trovare delle soluzioni che hanno solo l'obiettivo di ricercare dei vantaggi politici sull'avversario o sull'interlocutore
Temiamo che non ci saranno soluzioni positive
Per questo noi riteniamo che sia importante che la Confindustria chiarisca fino in fondo quale vera strategia ha in mente nei rapporti con le organizzazioni sindacali
E aggiungo io anche nei confronti dei lavoratori perché l'idea di avere una strategia nei confronti dei propri dipendenti a prescindere penso sindacali è una strategia che non ha futuro
Noi abbiamo ovviamente anche una questione aperta
Con il Governo relativa alla governo come datore di lavoro
Abbiamo aperto questa trattativa sui contratti del pubblico impiego che realisticamente e spero di non essere ottimista potrebbe concludersi positiva positivamente nelle prossime settimane
Però permettetemi di dire una cosa che malgrado gli sforzi di un ministro io che forse passerà alla storia come Bassanini
In Italia ancora prevale non una politica ma un sentimento per il quale i dipendenti pubblici sono un costo nel bilancio dello Stato
Non una risorsa
Tesi assurda
E ingenerano una specie di
Come dire estremizzando
Di favola
Cittadina che c'era nella dei Paesi del socialismo reale
Dove li hanno tutti dipendenti dello Stato e questa favola diceva così
Lo Stato fa finta
Di pagarmi e io faccio finta di lavorare
Ecco ora per fortuna in Italia non siamo in queste condizioni ma c'è un substrato culturale una specie di comune sentire per cui ancora oggi non si capisce e soprattutto le forze politiche non capiscono
Che la quell'vera questione dei dipendenti pubblici e che deve essere vista come una risorsa perché del loro lavoro ha bisogno il Paese
Del loro lavoro ha bisogno il Paese hanno bisogni laboratori in prese la società i cittadini
E la vera sfida che il governo dover dovrebbe porre al sindacato non è quella di chiederci di pagare un po'di meno o di accettare dei salari e un po'più bassi per motivi dello Stato del bilancio dello Stato la vera sfida che il Governo dovrebbe porci
E quella di aumentare l'efficacia la produttività e l'efficienza della pubblica amministrazione di far sì che questi lavoratori rappresentano una ricchezza che creino servizi e creano ricchezza
Cuesta è la vera svolta culturale che non abbiamo ancora fatto
Ed è un aspetto fondamentale di quel piano di modernizzazione del Paese
Purtroppo la situazione invece sulla scuola
Credo che sia molto più preoccupante
In primo luogo abbiamo una ministro che
Un po'maldestramente tenta di fare il sindacalista
In un settore
Dove invece
La situazione è molto delicata e importante un settore sensibile
Dove servono dei miglioramenti retributivi cospicui
Ma soprattutto serve una valorizzazione della professionalità e dell'impegno degli insegnanti
E per far questo occorrerebbero delle idee da parte dei cosiddetti datori di lavoro in questo caso il Governo
Noi teniamo che questo ministro non abbia nelle idee
E neanche la forza per trovare le risorse economiche necessarie per chiudere la vertenza della scuola
E temo che se continua così
Noi andremo ad un fase di scontro sindacale nella scuola nelle prossime settimane dei prossimi mesi per questo sono veramente preoccupato della situazione
Che c'è nella scuola ed è una questione ovviamente non secondaria della nostra politica
L'altra questione che volevo porre nei confronti del governo riguarda la questione del dell'inflazione
Noi
Siamo tutti coscienti che esista un problema del prezzo del petrolio
Anzi suggeriamo al governo di fare le misure efficaci invece di ridurre del cinquanta lire l'IVA
Che si traducono invece una riduzione la benzina di trenta trentacinque lire
Riducessero di cento lire le imposta sulla fabbricazione perché il giorno dopo aver fatto questo atto noi avremo una riduzione di cento lire della benzina ad a quando l'andiamo a comprare alla pompa
Un'operazione semplice ed efficace
Ringraziamo il ministro del lavoro
Adesso è venuto quasi a proposito
Ma la vicenda della del petrolio non può essere un alibi
Al differenziale di inflazione che noi abbiamo l'Italia
Perché esiste un problema in Italia c'è un'inflazione superiore agli altri Paesi perché ci sono molte in paese
In settori vitali che vivono e operano in una situazione di monopolio o di oligopolio
Dall'assicurazione all'energia elettrica gas all'acqua
Qui abiti siamo di fronte ad aumenti che sono giustificati solo dalla condizione di monopolio e quindi di assoluta o scarsa competizione de in questi in questi settori delle imprese questa è una questione che non può essere illusa
E non ci accontentiamo
Delle risposte che ogni tanto il governo cita sul fatto che non ci possono far niente no ci devono poter fare
Perché il governo non può pensare che la questione sia quella di privatizzare senza liberalizzare
Perché privatizzare senza liberalizzare significa trasferire rendite di posizione dallo Stato ai nuovi ricchi ai nuovi potenti e noi non siamo d'accordo con questa strada il governo deve prima creare le condizioni perché ci sia un'effettiva liberalizzazione dance mercato prima di pensare di vendere
Questo è la politica che deve fare forze andrà apparentemente a scapito delle delle casse misura il tesoro ma va andrà a vantaggio dell'economia
In generale quindi su questo terreno io credo che il governo
Debba
Non nascondersi dietro la fatto che c'è il mercato e che quindi loro non ci possono far nulla l'altro del Reno di impegno riguarda la questione degli
Delle regioni degli enti locali
Perché noi dobbiamo dare una risposta ad una situazione che diventare inaccettabili se diminuiscono le sta le tasse
A livello dello stato e aumentar o quelle dei Comuni delle Regioni noi peggioriamo la nostra condizione
Questa politica CD ci diventa indispensabile nel momento in cui la gran parte
Dei compiti che prima aveva lo Stato verranno trasferite agli Enti locali alla nuova frontiera del federalismo di conseguenza il sindacato devi essere ingrato
Di rispondere coerentemente a questa di nuova distribuzione dei poteri pubblici io credo quindi per dirla in uno slogan che noi dovremmo cimentarci non da soli ovviamente per trasferire
Anche agli enti regionali un sistema di partecipazione e di concertazione perché la politica che fanno le Regioni è una politica DC Siva sia sul piano dell'inflazione sia sul piano
Della disoccupazione lo sviluppo
Ed è in questa ottica che voglia affrontare l'ultima questione il problema del Mezzogiorno oggi mezzogiorno non è più
Una espressione geografica emerga come dire uguale esistono delle grandi differenze anche all'interno del Mezzogiorno
La spiegazione credo più
La risposta più esplicita all'idea che il territorio
Ancor prima dello Stato
Di è diventato e diventerà il luogo che può favorire o sfavorire
Lo sviluppo economico
Quindi noi dobbiamo porci il problema della della ripresa dello sviluppo anche nel Mezzogiorno partendo da questi presupposti bisogna fare delle cose che pur vengono sempre dette
Bisogna sicuramente a ridurre i costi delle imprese i costi esterni che le imprese hanno i costi burocratici bisognerebbe varare in una grande campagna di risanamento ambientale nelle grandi città del Mezzogiorno qualcosa è stato fatto e si è visto che si può fare
E migliora significativamente la qualità della vita dei cittadini e delle imprese
Bisogna
Fare delle cose non voglio fare vinco io credo che ci sia solo un dato che esemplare che dica in maniera esemplare in il vero problema che abbiamo
Da molto tempo erano stati stabiliti gli investimenti per
Gli accordi territoriali
Sono stati erogati solo il quindici per cento
Questo è il problema
Il problema vero e che bisogna fare in modo che le cose si facciano non solo che si faccia l'elenco delle cose da fare ma che si passa alle cose da fare
Anche perché oggi ci sono mutate condizioni mutate regole per le quali ogni lira che noi non sfrutteremo
Da parte della comunità verrà trasferita ad un altro Paese ad un Paese che saranno il concorrente quindi avremo un doppio svantaggio
L'ultima questione riguarda cosa fare sul lavoro nero la Confindustria
Ha sollevato con grande clamore una cosa importante
Ma devo dire che certe volte ha dato l'impressione di sollevare la questione della lavoro dell'emersione del lavoro nero come una specie di sfida
Nei confronti delle organizzazioni sindacali nei confronti del potere politico
Noi lo dico subito noi siamo disposti a raccogliere questa sfida e vi spiego vorrei spiegargli a con fiducia anche perché
Perché le prime vittime del lavoro nero solo i lavoratori
In assoluto
Poi ci sono i lavori le organizzazioni sindacali poi c'è lo Stato
Infine ci sono le in paese che rispettano correttamente le leggi e i contratti per questi motivi noi siamo interessati se si può dire
Ancor più che la Confindustria ad affrontare il problema del lavoro nero di lavoro sommerso perché noi sicuramente siamo delle vittime
Poi si può discutere se l'impresa è solo metà vittime un lucrano qualche vantaggio attraverso una di lunga catena
La questione però e che
Bisogna fare delle cose concrete
Non è evocativa che cosa si potrebbe fare per esempio di concreto
Si potrebbe considerare le imprese che emergono come imprese nuove e quindi dare una specie di start-up battute questa impresa cercando come dire di porla l'inizio di una migliori condizioni di riduzione dei costi possibili
Si può rifare delle iniziative per ridurre il costo del credito che nel Mezzogiorno è uno dei problemi più assillanti e le imprese
Si possono favorire l'insediamento delle imprese che emergono nelle aree industriali che sono state recuperare bonificate e questo creerebbe un grande vantaggio alla al sistema delle imprese
Però poi bisogna far rispettare anche le regole
Perché SL un imprenditore ha sempre davanti a sé l'alternativa di rispettare qualche regola che ovviamente costa o di non rispettare nessuna regola non costando nulla e senza correre dei rischi
è evidente che la scelta sarà sempre quella di non pagare
Non rispettare regole tanto i rischi non si corrono noi dobbiamo sapere che
Il sistemi che pur ce ne sono di controllo devono funzionare perché a loro stessi combina
Una politica positiva di nuove opportunità e anche una politica
Diciamo così minimamente efficace di controlli
Realistico sperare e credere che questa austriaca nel Mezzogiorno possa non ridursi a zero ma Possa lentamente ridursi a condizioni fisiologiche
Oggi in nel momento in cui parliamo nei prossimi giorni in questa fase ci sono tutte le condizioni che forse non ci sono state in passato per far sì che una politica nel Mezzogiorno smettendo di essere declaratoria e cominciando ad essere praticata possa dare dei risultati positivi
Perché nel nord siamo a livelli di saturazione
Non ci sono più né disoccupati
E non ci sono manco più gli spazi fisici per immaginare un sostenuto e prolungato sviluppo a tassi superiori al tre per cento
Quindi in ineluttabilmente
Le in paese del nord dovranno trasferire
Tutti i maggiori investimenti o una parte consistente dei nuovi maggiore fuori dalle aree di origine
Esistono quindi le condizioni perché ci siano degli investitori
Che possono investire nel suo
Esistono delle risorse finanziarie
In più messa a disposizione della comunità
Esistono i Poteri decentrati dello Stato agli enti locali e le Regioni per far questo
Quindi francamente io credo che non ci possa essere una fase migliore di questa per far sì che finalmente quello cessi di essere uno slogan no e ora occupazione e Mezzogiorno
Si può parafrasare il libro di una un famoso libro che diceva se non ora ma quando
Ecco perché io credo che noi abbiamo bisogno di imprimere una svolta una politica
Più forti e più determina
Il sindacato ha di fronte a sé la necessità
Di avvierei una politica forte e determinata
E dobbiamo rifugia rifuggire dall'idea di stare in braccia conserte in attesa di sapere se vincerà Amato Rutelli nel la leadership del centrosinistra esse in a primavera chi vincerà le elezioni dal centrosinistra al centrodestra una politica di attesa
Cari amici e compagni non ci porterà Buono
Io credo che abbiamo bisogno invece di rilanciare un protagonismo del sindacato soprattutto in una fase nella quale non bisogna più offrire sacrifici e Risanamento ma bisogna offrire un forte impegno perché ci sono delle grandi opportunità che dobbiamo poter cogliere
Alterare
Ringraziamo Luigi per questa relazione puntuale preciso nei contenuti chiara rispetto alle indicazioni del confronto con il governo avremo modo adesso di ascoltare i nostri interlocutori il primo dei temi è uno dei temi grigio toccato è quello del federalismo del decentramento istituzionale il ruolo delle regioni
Il responsabile nuovi regione oggi hanno rispetto alla politica nazionale quindi noi lo ringraziamo è stato come con molta attenzione diamo volentieri la parola a Raffaele Fitto che il presidente della Regione Puglia
Grazie io rivolgo a nome della Regione ringraziamento agli amici della UIL per l'occasione di questo incontro un appuntamento abituale che si ripeta annualmente all'interno del contesto e la Fiera del levante
E che quest'anno per quanto ci riguarda assume anche una rilevanza maggiore anche per i temi che vengono trattati per le questioni
Che sono state all'oggetto dell'attenzione in questi giorni anche per le presenze autorevoli che i alle quali io rivolgo un cordiale gradito saluto i segretari nazionali
Della CGIL della CISL e UIL i rappresentanti della Confindustria e il ministro Salvi
I temi che sono stati affrontati in in questi giorni anche dalla giornata inaugurale
Allam incontro che ieri abbiamo avuto con il presidente Prodi presidente della Commissione europea insieme ai presidenti delle regioni del Sud presidenti
Delle regioni dell'Obiettivo uno sono questioni altamente rilevante di portante rispetto anche all'oggetto dell'incontro
Che ci vede oggi impegnati e penso che sia fondamentale cercare di individuare anche delle soluzioni e un momento o di confronto sereno ma serio e deciso rispetto alle scelte fondamentali che da qui ai prossimi mesi dovranno essere compiuta
Io voglio anche rivolgere siccome non ho la presunzione di pensare che ci siano dei cartelli che inneggiano al mio nome in questa Assemblea e ho letto il mio nome che mi è stato posto dal segretario pugliese e l'oggetto dell'incontro e che al del motivo della ed è la richiesta di incontro che al termine di questo incontro magari con i lavoratori che hanno il problema sollevato avremo occasione magari di fermarci a latere per poter discutere della questione che mi è stata sottoposta questa mattina il ruolo della Regione delle regioni in questo contesto è un ruolo importante io vorrei sfatare quello che è un dibattito che rischia di spostare l'attenzione dalle tematiche oggetto del dibattito
Ma ieri abbiamo avuto un incontro importante abbiamo preso un'iniziativa come Regione Puglia che quella di chiamare intorno a un tavolo tutti i presidenti delle regioni dell'obiettivo uno insieme come dicevo al presidente Prodi per discutere alla vigilia delle scelte fondamentali che sono quelle da inserire all'interno dei complementi di programmazione su come spendere in modo coordinato intelligente oltre quarantacinque mila miliardi che possono realmente essere una soluzione concreta rispetto alle esigenze e problemi del Mezzogiorno d'Italia
E in questo contesto penso che sia fondamentale anche cogliere quanto Angeletti poco fa ha detto ma soprattutto quanto all'interno di questa nuova fase si apre rispetto al ruolo delle regioni
Una riflessione di carattere generale ma importante
Io sento il dovere di dove di rivolgere che quella collegata al ruolo dei presidenti delle Regioni
Noi ci troviamo in un contesto nel quale la capacità mediatica assegna ai presidenti delle Regioni anche nella terminologia che io per la verità non condivido molto di governatore un ruolo che certamente di gran lunga superiore a quelle che sono le condizioni Régis
E che ci mettono in specie hanno la possibilità di poter operare questo è un primo problema che dobbiamo cercare di affrontare per i differite ridefinire al meglio anche nell'ambito dei rapporti tra differenti enti locali
E nella ridefinizione istituzionale all'interno del nostro Paese un contesto all'interno del quale le Regioni possono realmente essere in condizione di incidere di poter immaginare un ruolo che sia realmente collegato allo sviluppo e alla crescita del territorio per questo
Riteniamo che sia fondamentale immaginare non occasioni sulle quali immaginare enunciazioni di contrasto fra le differenti aree del paese
Ma quanto mai auspicabile al nel nell'ambito del contesto della Fiera del levante
Individuare quelle che possono essere occasione di riflessione nell'ambito delle Regioni e il Mezzogiorno d'Italia due sono le questioni che a me piace sollevare l'attenzione di questa Assemblea in questo incontro anche perché gli interlocutori presenti possano recepire se possibile a quelli che sono i suggerimenti di chi vive questa realtà quotidianamente da pochi giorni da pochi mesi e sono quelle collegate al federalismo è collegata all'utilizzo delle risorse comunitarie
La prima una partita fondamentale sulla quale spesso e volentieri sì agitano dei fantasmi così cercavo di immaginare delle questioni che vadano fuori
Strada rispetto a quelle che sono gli argomenti da affrontare realmente il federalismo amministrativo e una occasione importante nella quale iniziare anche collegandosi a quanto è stato detto poc'anzi
Quella fase nuova che all'interno della pubblica amministrazione possa segnare dei rapporti differenti e posta ridefinire
Nel in un ambito istituzionale anche un dialogo corretto ed una condizione per sburocratizzare ma soprattutto per cercare di dare maggiore risposte rispetto a quelle che sono le esigenze che emergono dal territorio da chi opera all'interno dello stesso
E poiché la partita importante sulla quale senza enfasi e senza scontro dobbiamo svolgere una riflessione importante ed è quella del federalismo fiscale sulla quale non vi è l'esigenza di immaginare un contrasto fa diverse aree del Paese noi abbiamo preso l'iniziativa come dicevo prima di trovarci intorno a un tavolo con i presidenti delle regioni del Sud al di là del colore politico dell'appartenenza di ognuno di noi per discutere insieme
Di come poter finalizzare in un contesto organico l'utilizzo dei risorse comunitarie
Questo ulteriore dato va certamente armonizzato con ulteriori occasioni che sono quelle inserite all'interno anche delle risorse nazionali che nell'ambito delle indicazioni governative vengono immaginate come occasione di Scelta di sviluppo
Questo dato penso che però debba essere oggetto ed elemento di riflessione
Io vorrei sottolineare non degli slogan ma difficilmente percepibili in questi giorni ma delle esigenze concrete
E sono quelle collegate a due decreti legislativi e centotrentatré del novantanove e cinquantasei del due mila nove allorquando si immagina e si individua il fondo di perequazione che dovrebbe servire per cercare di alimentare
E mettere in condizioni regioni del Mezzogiorno di poter seguire questa fase di passaggio di competenze ma soprattutto di risorse amministrativa e mi sembra che in questo dato ci sia l'esigenza di evidenziare come le regioni del Mezzogiorno oggi hanno una ulteriore necessità quella di un approfondimento che modifiche sostanzialmente nella tempistica nella quantificazione dello stesso rito fondo di perequazione una opportunità che obiettivamente non metterebbe in condizione quest'area del Paese di poter affrontare concretamente questa fase nuova
Questo lo dico non per così come abbiamo fatto anche nei giorni scorsi non per dare l'immagine ho l'impressione di una classe dirigente che si piange addosso e che vuole rivendicazioni per il Mezzogiorno che siano prive anche di un senso
Ma lo diciamo perché siamo convinti anche dei punti di partenza e soprattutto perché il federalismo fiscale non può non s è un'occasione per mettere in condizione tutte le regioni di poter partire allo stesso modo
Altro argomento importante che io vorrei sollevare l'attenzione della di questa assemblea
E degli importanti interlocutori che abbiamo oggi qui e quello collegato alle politiche per il Mezzogiorno
E anche qui mi sembra che sia fondamentale quanto mai immaginare
Anche una diagnosi di quanto è accaduto prima poi di indicare le terapie su quello che c'è da fare per le scelte di fondo io devo dire senza polemica che nell'intervento del presidente del Consiglio sabato mattina ho ascoltato un'ottima diagnosi
Ma una totale assenza di terapia rispetto alle scelte per il nostro Paese
Se dovessimo esprimere un giudizio il giudizio per quest'area del Paese non può che partire da una valutazione su quelli che sono stati gli effetti prodotti da tutto il contesto e la programmazione negoziata in quest'area del Paese
E ad esclusione dei contratti di programma io penso che ci possa essere tranquillamente
Anche alla luce dei dati che emergono la considerazione che il Mezzogiorno in questi anni non ha avuto la possibilità di una politica attenta che sia stata in grado di affrontare le emergenze di mettono in condizione di poter svolge concretamente un ruolo nel contesto dell'Europa interno e questo mi sembra che sia quanto mai fondamentale nel momento in cui si affronta questo argomento alla vigilia come dicevo prima dell'utilizzo delle risorse comunitarie la Puglia la regione che spenderà oltre undici mila miliardi in sei anni e che è impegnata in questi giorni nel programmare queste scelte scelte importanti che devono andare nella direzione dello sviluppo della crescita occupazionale sicuramente ma che devono avere anche la capacità di rappresentare in modo adeguato le esigenze che emergono dal territorio per questo ci siamo proposti un obiettivo molto ambizioso
Che quello che ci ha visto anche impegnati nella fase di avvio della legislatura in un confronto con tutte quelle parti che rappresentano la Puglia che produce le parti sociali le organizzazioni di categoria le associazioni degli imprenditori con loro abbiamo attivato un confronto e stiamo lavorando per ottenere un risultato importante quello di non definire una programmazione di queste risorse che sia frutto esclusivamente di una scelta del governo regionale ma stiamo puntando a tentare di ottenere una soluzione che è quella che di alla Puglia una condizione all'interno del quale della quale un intero sistema possa programmare l'utilizzo delle sue risorse e questa la sfida restiamo
Cercando di lanciare sulla quale vogliamo creare le condizioni perché ci siano scelte forti chiare ma soprattutto nella direzione che noi auspichiamo in questo senso mi sembra fondamentale immaginare cogliere anche dalla relazione introduttiva quelli che sono alcuni aspetti fondamentali questa è una Regione e quel che quel mezzogiorno Italia in maniera più generale Chioggia una partita importante da svolgere
Ritagliarsi un ruolo di centralità non denunciare solamente nelle pubbliche occasioni ma da effettuare concretamente le scelte di governo nel contesto del Mediterraneo
Dobbiamo cercare di trasformare quella che oggi che fino a oggi è stata una posizione per molti versi negativa in una posizione propositiva dobbiamo cercare di immaginare come affrontando il problema della sicurezza dell'emigrazione clandestina si possano individuare concretamente occasioni
Di collaborazione e di cooperazione con i paesi dell'est europeo e del Mediterraneo in questo senso
Immaginare uno sviluppo che metta in condizione le nostre impresa di poter usufruire al meglio di aiuti che vadano della direzione
Della new economy della direzione che immaginiamo di poter garantire che quella soprattutto di mettere in condizione le imprese di questo territorio di svolgere appieno la grande partita della internazionalizzazione
Della proposta del Mezzogiorno d'Italia questo l'unico modo per cercare di confrontarsi in modo adeguato con i mercati dell'Est che come è stato ricordato portano con loro
Condizioni di prezzi certamente differenti rispetto a quelli che può uscire debbo utilizzare il Mezzogiorno d'Italia e questo lo dico con maggiore preoccupazione soprattutto perché nell'incontro di ieri
Con il presidente Prodi non è che abbiamo solo parlato di come utilizzare queste risorse ma abbiamo anche effettuato una valutazione concreta di un altro elemento importante
Ne veniamo fuori dalla conclusione di un programma comunitario importante per tutte le regioni dell'obiettivo uno
Qualcuno si è mai chiesto concretamente qual è stato il risultato
Di molte decine di migliaia di miliardi utilizzati nel vecchio programma operativo plurifondo
Dalle regioni del Mezzogiorno d'Italia novantaquattro novantanove leggendo i dati del Mezzogiorno d'Italia a me sembra che questi risultati non siano assolutamente stati dei risultati molto positivi e confortanti
Oggi siamo alla vigilia di un appuntamento decisivo perché l'ultimo perché l'ampliamento della Comunità europea e Paesi dell'Est europeo porterà le nostre regioni a non poter più usufruire di queste condizioni favorevoli nell'ambito della politica degli aiuti comunitari e passa mi sembra che sia un elemento fondamentale per immaginare una programmazione che non sia precaria provvisoria ma che possa dare vita ad uno sviluppo definitivo di questo territorio e questa la grande sfida che noi abbiamo di fronte e in questo senso le vogliamo cercare di immaginare un ruolo nell'ambito del contesto regionale che sia adeguato e che soprattutto possa immaginare per le regioni del Mezzogiorno d'Italia
Una grande opportunità di crescita e di sviluppo ma soprattutto io immagino il ruolo delle regioni inteso come istituzione
Come capacità di coordinare al meglio
Quelli che sono i segnali positivi che emergono nell'ambito di questo dibattito di questo confronto e allora in questa direzione
Io colgo l'occasione perché che è un argomento sul quale purtroppo in questi giorni c'è un dibattito e la mia insistenza non può che proseguirà anche perché di fronte a tanti silenzi io penso che il silenzio comincia ad essere troppo assordante noi nei giorni scorsi abbiamo posto un problema
Lo dico ai segretari nazionali delle dei sindacati ma lo dico anche alla presenza del ministro saldi così come abbiamo fatto della giornata inaugurazioni dalla cura azione al presidente Amato
Il problema dell'acquedotto pugliese è un silenzio che diventa sempre più assordante sul quale io penso ci sia l'esigenza di una riflessione importante con l'amico Sergio D'Antoni abbiamo avuto occasione
Di discutere di questo problema in una convegno di alcuni mesi addietro io penso che questa sia l'occasione per riproporre questa questione ma non per riproporla in termini rivendica attivi oggi o peggio gestionali
Per riproporla in termini seri e credibili per dare a questo territorio un ritorno adeguato credibile che soprattutto possa far comprendere come il federalismo si possa realizzare non privando un territorio di risorse importanti
Ma immaginando insieme al territorio come utilizzare al meglio in modo incisivo e concreto le stesse risorse
Mi sembra che questo sia un argomento fondamentale per il nostro territorio che si inserisce in questo più ampio dibattito che stiamo cercando di portare avanti io sono convinto che le scelte dei prossimi mesi saranno scelte fondamentali e sono altrettanto convinto che insieme agli amici della Wille che oggi ospitano questo convegno e delle altre sigle sindacali avevo occasione di confronto su queste tematiche avremo sicuramente
Come magari immaginabile anche momenti di confronto e momenti di differenziazioni ne sono convinto che nelle scelte di fondo di questo territorio
Nell'auspicio che ci possa essere una maggiore credibilità della migliore crescita per il Mezzogiorno e per la Puglia questo livello di confronto non è auspicabile ma è necessario ed indispensabile grazie
Mourinho
Ringraziamo il Presidente Fitto e come lui a posto a noi una appello una richiamo di responsabilità
Noi rivolgiamo Luís un altrettanto appello noi abbiamo chiesto più volte alla presidente ittico della conferenza Reggio ogni di rafforzare questo rapporto è questa collaborazione con il recente regioni situazione iniziando modello di confronto con la Conferenza delle Regioni abbiamo trovato un silenzio preoccupante un silenzio assordante ci auguriamo che il Presidente Fitto ci dia una mano perché questo tipo di confronto ci può lasciare curioso Prost purtroppo rotto e tutta la Puglia che avrà sempre alle isole felici ma e poiché a vediamo ne possiedo invece sulle isole infelici ora vediamo come per altri versi realizziamo la Puglia e l'Italia è una volta tanto porti esportiamo il sud del resto d'Italia e vediamo come istituzionalizzare questo confronto
Ringraziamo il presidente Fitto odiavo ora la parola Sergio D'Antoni Previti segretario generale della CISL e
Ma io ringrazio
Gli amici della quelli in particolare Angeletti Mussi e tutta la segreteria per quest'invito che ormai si ripete ogni anno e per l'occasione che ci viene data di portare sono in questo confronto aperto
Il De
Voglia di fare iniziative
Ho visto la fotografia dall'anno scorso dell'iniziativa
Dei quattro per la fotografia due sono diventati presidenti porta bene
Ceres vediamo l'anno prossimo non si usa
Ma al di là di questo io penso
Che
E lo diceva Angeletti in maniera puntuale nella relazione
Che noi siamo in una fase nuova
E quando si si è in una fase nuova anche rispetto a tutti i cambiamenti di questi anni dobbiamo sapere scegliere
Adeguatamente per raccogliere
Il nuovo
O meglio la bontà del nuovo ed evitare i rischi
Che in questo nuovo ci sono ora non c'è dubbio che siamo entrati finalmente dopo tanti anni in una fase di crescita e di sviluppo
Gli al di là delle stime dei pessimisti agli ottimisti non c'è dubbio che
Noi abbiamo una situazione che danni non avevamo
Ce l'abbiamo finalmente un'ipotesi
Per il paese che oscilla per quest'anno attorno al tre per cento per l'anno prossimo attorno alla stessa cifra e quindi finalmente dopo anni difficili duri
Che abbiamo passato siamo in grado di valutare uno scenario nuovo
Questa crescita e importante e significativa nessuno nega
Il problema vero essere usciamo all'indirizzarla in maniera tale da affrontare le questioni reali del Paese
O se invece anche essa diventerà un'occasione perduta o peggio un'occasione di ulteriore distanze di ulteriori diseguaglianze di ulteriori differenziazione
Questa crescita dei rischi
Il primo rischio sicuramente l'inflazione
Noi riteniamo la questione l'inflazione per una ragione fondamentale e lo solleviamo fatto anche qui bene Angeletti ma lo solleviamo per una questione decisiva che la politica dei redditi
Ed è il fatto che avendo il debito pubblico che abbiamo se va via l'inflazione vanno via e tassi d'interesse tutto lo sforzo
Fatto finora per tenere a bada questo debito pubblico e quindi per tenere a bada il costo di questo debito rischierebbe di scaricarsi poi su di noi attraverso nuove politica dall'entrata o peggio ancora ma è la stessa cosa nuovi tagli alle stesse
Allora il problema vero è tenere sotto controllo l'inizio
Io ho trovato questo dibattito francamente stucchevole quello che c'è stato in queste giornate su questo tema
Il rischio c'è è inutile negarlo non serve assolutamente a niente
Se hai delle in una situazione fuori controllo il problema vero come in questi anni abbiamo fatto e mettere in moto processi e messo ora che spendano subito
Il focolaio che non Lidija no la possibilità di propagarsi
Che non mettano in moto processi a rischio poi e a cascata
Non c'è dubbio che per una parte noi non c'entriamo nulla gli sceicchi sono gli sceicchi decidono il prezzo del petrolio mettono in moto un processo questa cosa sarebbe più complicato non affrontiamo questa mattina nei rapporti nord sud del mondo trazione forte zone deboli cioè c'è tutta una questione aperta
La vera questione è che non ci siano misure oltre ai rigori
Che si aggiungono a quelle recenti che non ci siano ciechi nostrani che non ci siano scene che Italia
Perché se ci sono scene che italiani è chiaro che si aggiungono agli sceicchi loro ne facciamo un bel
Una bella
Ecco un bel couscous era cosa però in quel caso non è un piatto è una cosa un poco più forte
Cioè in sostanza ci sono due punti che vanno affrontati subito
Una è la questione fiscale che ha già dette ha fatto una proposta io penso che sarebbe come dire
Fuor le dire finalmente
Che solo il prezzo del petrolio è solo le tariffe consequenziale insista realizzativa leva non può diventare un maltempo altrove moltiplicatore automatico di un prezzo stabilito da altri perché noi abbiamo tanto mantecato per uscire dall'automatismo nostro la scala mobile sappiamo tutti quanto ci è costata e beh francamente accettare che ci sia una prova teismo fiscale per legge ed è una cosa insopportabile quindi io penso che poi si può fare come dice l'importante che si assuma questa decisione in maniera forte
Adeguati la seconda decisione che sono il prezzo non si faccia cartello
Noi abbiamo avuto come una devastazione ampia come nei come in Italia le cose sono sempre opinabili noi abbiamo avuto una splendida relazione del presidente dei giovani industriali non me ne voglia Guidi che a Santa Margherita Ligure affatto un proclama
Dicendo che come dire
Dovevano cambiare tutto il governo al sindacato tutto il mondo dovrà cambiare guarda caso l'ha fatto il giorno in cui l'Antitrust diceva che c'era un cartello sul prezzo della benzina io dico prevale parlare guardarsi allo specchio serve perché aiuta evita di fare ricadere poi le questioni per quello che sono e guardate
Nel momento in cui stop ci siamo diventati per il mercato per la liberalizzazione scoprire che l'Antitrust italiana fa due pronunce
Di condanna suo bue settori fondamentali
Come la benzina le assicurazioni in cui esistono cartelli è la prova provata che quando si molla sul versante del controllo dalla politica per redditi
Poi si pagano i prezzi e poi li paghiamo complessivamente come Paese
Come lavoratori come insieme
Per affrontare il risanamento allora la crescita Vacca aiutati la crescita la sicuramente sostenuta ma bisogna immediatamente a vera la forza la capacità la determinazione di mettere sotto controllo nel Lazio
E non vale accusare il Governo attore per sei mesi
Non vale Linda accusare di corvée tutte quelle che pongono questa questione semmai il problema è il contrario il problema che che indica e non rende chiaro la questione e indica anche le soluzione bisogna confrontarsi con la questione delle soluzioni perché dare un'etichetta non serve assolutamente a nessuno
Allora la questione si può io penso di sì c'è un rischio vero che se va fuori controllo noi possiamo aprire in questo Paese un conflitto redistributivo danni settanta
Questo ci farebbe mettere da parte le questioni reali per cui oggi siamo qui che sono quelli dello sviluppo e del lavoro
Noi ritorneremo indietro pressantemente rispetto alla condizione perché non c'è proprio
Che sia un'azione va fuori controllo se si innesca un meccanismo a cascata se noi dobbiamo dare una risposta alla tenuta del valore reale della retribuzione in oggetto ovvio che questo rischio c'è
E se poi si assesta lo spettacolo che ha ricordato Angeletti su alcuni settori in particolare
Vedi quelli degli insegnanti e complessivamente ad un tentativo un poco demagogico di farsi buoni e cattivi creato un meccanismo che ammette non moto anche settori dalla società
Che possono da questo punto di vista riprendere un'iniziativa condotti i rischi che ne compete pensate poi che è successo in Francia in questi giorni e pensata come questo possa innescare un effetto imitativo anche nel nostro Paese noi avremmo un'esplosione
Da conflitto redistributivo che tutto quello di cui non abbiamo bisogno
Noi abbiamo bisogno di relazioni sindacali definita dal funzionamento finché c'è
Dell'accordo di luglio del fatto che i contratti se per Novara la scadenza sollevazione programmata perché la priorità per noi resta allo sviluppo e lavoro se si cambia l'ordine del giorno rischiamo Totti ed è questo che deve essere bene in testa e che deve entrare
E che non può essere confuso con iniziative o con tentazioni diverse rispetto a quelle che noi indichiamo ecco perché io penso che quindi
Si voglia uno all'accordo di concertazione
Che a giorni quello del dicembre novantotto che ci passi affrontare questo nuovo scenario che oggi abbiamo davanti
Che lo scenario la crescita
Che lo scenario dalla distribuzione che lo scenario da la possibilità concreta vedere sarà questa crescita perché questa crescita il rischio di Fazio perché abbiamo parlato e da un altro rischio formidabile
Veda il rischio di allungare distanza dal nostro Paese se non corrette
Ha un rischio che io giudico esiziale
Perché nel momento in cui abbiamo avuto scarsa crescita e in questi anni in questa sede abbiamo potuto valutare in concreto come i problemi del lavoro nelle aree deboli del Paese finivano per essere ammessi duali dispetto lo sforzo di risanamento dell'iniziativa di ripresa
Oggi che abbiamo questo nuovo scenario se non facciamo misure efficacia forte se non mettiamo nel Paese un'attenzione vera
Rispetto al tema vero che c'è in questo Paese che la questione delle due Italie
Che è la questione dell'allungamento ma le distanze
Che è la questione di assistere ogni giorno di più suo ogni indicatore al fatto che c'è una parte del Paese che cresce che si sviluppa che determina competizione c'è un'altra parte che non ce la fa
Perché a tutto questo anche qualche spinta qualche iniziativa positiva non riesce ad essere all'altezza di quello che sta avvenendo come si può io penso accertare che non si possa crescere al nord per mancanza dei disoccupati
E poi reclamano gli immigrati e poi gli immigrati non le vogliono
E allora si mettano d'accordo io penso che l'unica maniera corretta di affrontare questo tema e portare lavoro dove ci sono i disoccupati si debbono spostare l'impresa non le persone
Si devono spostare Lane prese perché altrimenti come sta avvenendo una nuova ondata migratoria anche italiana riprenderà come star riprendendo la differenza rispetto agli anni cinquanta e una sola prima si partiva con
Le valigie di cartone ora se parte come la legge si quel pezzo
E siccome però tutto questo costa il padre debbono fare le collette nelle zone meridionali per mandare i figli a lavorare
Questa è la differenza
Si può io penso nel due mila all'inizio del nuovo millennio assist tra tutto questo e non determinare una vera nuova attenzione e non determinare un vero nuovo rapporto non affrontare perché questo successo
Perché
Quali sono i veri fattori li conosciamo tutti si tratta di creare il clima la tensione
C'è un problema di costi benissimo c'è una questione di flessibilità fiscale perfetto si affronti una volta per Totti per si dica una volta aperto perché chi investe nelle arene obiettivo o uno che investe nelle aree Obiettivo o no per dieci anni non paga le tasse è una misura chiara esplicita forte automatica
Che come dire che mette in moto un processo di vera nuova possibilità c'è questo balletto io spero che sia finito che il ministro Salvi ci dica una parola chiara Visco nei giorni scorsi ha detto che finalmente il rapporto con la Comunità europea si è chiarito che in finanziaria questo provvedimento ci sarà
Ecco se questo fosse già sarebbe un passo in avanti sarebbe un modo concreto per dare un segnale formidabile in una situazione che è diventata assolutamente
Urgente e perché poi questo stabiliti perché determina
Una condizione nella quale il richiamo poi è la carta vincente per fare sviluppo per creare imprenditorialità per determinare quella situazione cui tutti a speriamo ma io penso che bisogna varante andare avanti
Le cose che ha detto qui Angeletti sono importanti sul versante degli altre due questioni che ci riguardano
Salario e mercato del lavoro
Io penso che sia importante avere un modello che avvicina sempre di più il salario la produttività è un mercato del lavoro che ha Tatti all'esigenza dello sviluppo alle esigenze delle persone e delle impresa delle regole adeguate perché penso che il regolo uguali per Ponte di partenza disuguali se non regola la lunga profondamente disuguali se noi non mettiamo in moto un processo di vera nuova consapevolezza di vera nuova capacità di vero nuova attenzione per determinare tutto questo certo che ci vogliono poi accanto a queste un programma di infrastrutture adeguate la spessa effettiva di questi fondi di cui parlava il presidente dalla Regione
La determinazione di priorità dei quattro
Io penso che tutti noi abbiamo uno stato d'animo oggi particolarmente scopo
Non si può scoprire ogni volta che succede una disgrazia che abbiamo il dissesto idrogeologico nel lasciare poiché le cose continuano come stanno e alla prossima disgrazia riscoprirla
L'abbiamo scoperto Assab no dove scopriamo a Soverato
E loro scappiamo tutte le volte che una disgrazia ci determina queste condizioni e tutto quello che otteniamo è un rimpallo di responsabilità
Sulla testa di codesto di quello abbiamo bisogno invece un'attenzione vera in cui a ciascuno se ha segnato il suo compito
E in cui a ciascuno si possa dire con grande chiarezza se c'è una responsabilità dello Stato degli enti locali della comunità se c'erano tre sponsor Brita vera è adeguata per cui ciascuno al suo compito lo possa fare
Possa determinare di fronte alla disgrazia non l'impedimento le disgrazie ma l'impedimento di conseguenza devastanti delle disgrazie
Un'alluvione si può essere dovunque
Quello che è inconcepibile è il numero dei morti che si determinano e le condizioni pesanti che tutto questo fanno scoprire su un territorio degradato come quello che abbiamo visto in queste giornate e allora io sono convinto
Che se si fa la priorità anche sulle infrastrutture e si mette in moto un vero processo di assunzione di responsabilità qui c'è una questione sicuramente burocratica di regole però parliamoci chiaro
Finalmente io sono contento l'abbiamo denunciato l'anno scorso e finalmente quest'anno abbiamo visto che i lavori seppur lentamente all'aeroporto di Bari sono riprese
Ho ripreso sono iniziati siccome abbiamo fatto una battaglia comune
Forte in questi anni
Da parte di CGIL CISL UIL e sul fatto che glielo porti meridionali avessero degli stanziamenti si fosse si potessero attrezzare per definire sappiamo quanto è importante quanto è importante avere infrastrutture adeguate
Finalmente dopo quattro anni perché dal novantasei che facciamo questa battaglia qualcosa si è mosso
Io vi non solo da
Viviamo nello stesso paese con le stesse regole con le stesse procedure
A Brescia l'aeroporto di Montichiari e si è fatto vinti sei mesi a Bari a Palermo a Cagliari a Catania ci vogliono dieci anni questo è intollerabile cioè una questione proprio perché le regole sono uguali la procedura uguale la burocrazia uguale a perché paghiamo questo prezzo in più perché c'è questa specie di di diritto vedervi di necessaria
Il di necessario
Meccanismo per cui tu sei costretto ad una brutta vigilanza maggiore alla liti maggiore cioè vinco esto c'è un problema di classi dirigenti
In questo non possiamo tollerare nulla allo Stato che non sia adeguata ma nel frattempo estone con le carte in regola
Nelle regioni meridionali e proprio perché questa diventa una battaglia vera civiltà e allora se mette in moto un processo le infrastrutture che diventano ogni giorno più necessarie tutti parlano del nuova economia
Anzi per l'esattezza parla dei new economica
Se non usi l'espressione dell'economia non sei nessuno che poi è la stessa cosa della nuova economia però non fascisti cioè la questione vera che deve dire io ecco non alla tutti ti guardano e spedirlo c'è preparata ma stiamo attenti che è la nuova economia che importantissima guai a me a sottovalutarla senza un funzionamento dalla vecchia economia rischia di allungare distanza
Cioè esattamente in quel tipo di crescita
Cioè se trovo facciamo l'esempio più banale
Le commessa cioè il commercio elettronico per capirci ecco otto attraverso questa
Questo internet dopo voi farà tutto ti puoi comprare tutto tra poco si potranno fare bagni cioè da otto
Ecco perfetto troppo ordinare qualunque cosa in qualunque parte del mondo il piccolo problema che parla debbano porta e per portarle ci vogliono porti aeroporti strade Salerno Reggio Calabria tre le cose le sappiamo
Quindi se non attrezziamo questo tipo di assetto il rischio è che proprio le nuove frontiere si allontanino ecco perché è urgente ecco perché io penso che quell'accordo nuovo di concertazione dovrebbe contenere i fattori di convenienza agli assetti adeguati la priorità del Paese una vera nuova offensiva che determina il consolidamento leggevo oggi sul giornale sulla Gazzetta del Mezzogiorno che
Viesti che uno studioso importante dice se tutto il Sud fosse la Murgia
Dando un'indicazione specifica nel senso che lui si è creato famoso distretto che ha che ha problemi ma che comunque importante benissimo allora se po'fa
Cioè noi dobbiamo dimostrare al mondo a quelli che non vogliono venire
A quelli che dicono che qui c'è la criminalità
A quelle che hanno il pregio dei inizio a quelli che non ce la fanno ad accettare un Paese unito
Dobbiamo dimostrare che nel sotto nel Mezzogiorno a Bari embolia indotto il Mezzogiorno si può avvenire si può investire la gente lavora allo sviluppo si può fare cioè dobbiamo dare questa prova
Vicenda del cosiddetto bonus fiscale anche qui io come dire veramente sono meravigliato
Di questa sarabanda di cifre di questo cioè se noi abbiamo un accordo e io auspico che si aggiorni mare la parte che non si è attuata si attua
L'accordo dal dicembre novantotto parla chiaro
Dice tutto quello che si ricava dalla lotta all'evasione fiscale viene restituito attraverso l'IRPEF alle famiglie
Lo dice
Io non capisco perché bisogna cambiare questa dizione
Se c'è stata finalmente finalmente o una il svolta nella lotta all'evasione fiscale questo è una cosa importante questo è un come nel tentativo vero forte che finalmente abbiamo sfondato su una battaglia che portiamo avanti da anni beh questa cosa si vedere deve essere chiara non deve essere confusa per noi è un problema reale non è un problema
Come dire così per capriccio è un problema di credibilità noi abbiamo promesso ai nostri iscritti a tutti i lavoratori italiani a Totti pensionati italiani
Che se c'era o una vittoria nella lotta all'evasione fiscale il vantaggio sarebbe stato attraverso l'IRPEF di tutti le famiglie italiane questa cosa va rispettata sarà nove quanti sono lo dicano
Lo dicano perché ogni giorno Del Turco Tecce che sono venti mila essendo ex sindacalista io propendo a credere all'UDC
Perché dove mi fido un po'di più servizi che sono rendergli la il giorno dopo invece quello lì dal testo recita Talma non sono venti mila ecco altra o dei caro una volta per tutte stiamo arrivo Del Turco dico che sono venti mila sta solamente gliela possiamo lavorare
E si può fare un'operazione sull'IRPEF forte e consistente in maniera tale da dare respiro da dare anche una risposta indiretta sul versante della contrattazione e quindi a creare una condizione vera
Tale da determinare una svolta anche dal punto di vista delle selezioni sui consumi la questione delle imprese e dentro l'accordo perché per le imprese se l'aspetto che si dava un punto di costo al lavoro ogni anno però si deve anziana con la carbon tax
Con la carbon tax non lo si può finanziare perché metteremo a punto benzina sul fuoco si trovano le risorse per rispettare l'impegno contenuto nell'accordo e allora non c'è tanto da inventarsi
Non c'è tanto da sbracciarsi non c'è questa specie di mercato alle vacche che si determinerà non c'è un leprotto come ha detto il presidente del Consiglio
Parlando da questi microfoni l'altro giorno a cui
Tutti tentano di sparare no no non c'è nulla di tutto questo per come la vedo io
C'è un accordo quest'accordo può funzionare facciamolo funzionare ne guadagna la credibilità complessiva di Totti se poi abbiamo risorse in più vendiamo Tevere raccontano le fasce più disagiate e veniamo di fare un'operazione forte su un ponte in cui siamo carenti come Paese
Ricerca sviluppo formazione
Perché a quel punto ci concentriamo
Gli Stati Uniti dimostrano guardate che gli effetti dello sviluppo
Oggi sono coordinati
Più sviluppano in vicende sulla genetica su materie che sembrano lontane dall'economia più questa la ricaduta sull'autonomia complessiva fortissimo
Nel Mezzogiorno da questo punto di vista una grande potenzialità perché avendo cervelli se mette in moto questi cervelli attraverso l'annullamento le distanze può determinare quella vera riconquista delli del terreno perduto ecco perché è importante se ci sono nuove risorse
Destinato a quel livello e destinarle con serietà e allora io penso che questo sindacato che ha fatto queste scelte che discute al suo interno in maniera forte che ha una caratterizzazione penso indiscutibile di responsabilità di serietà che pone questa priorità penso che dovrebbe ritrovare insieme a quella spinta e quella capacità sulle impresa sul governo per un accordo vero che possa mettere al centro la questione dello sviluppo del lavoro e determinare una vera svolta rispetto al milione disoccupati purtroppo concentrati in una solare dal paese per farlo io ho finito bisogna riconoscere due cose
La prima che ci sono questi problemi
La seconda è la fiducia per affrontare io ho letto le dichiarazioni programmatiche ricorda nel momento in cui accettava alla Convention dei democratici l'investitura
Leggo avrà detto persuade l'America viene da otto anni di crescita
Ha creato ventidue milioni di posti di lavoro nomi ha creato nuova ricchezza però lui ha detto io non sono soddisfatti
Perché tutto questo ha creato diseguaglianze perché non ha risolto molti problemi mi ricandido per affrontare questi problemi
Ecco io penso che se qualcuno guardasse più attentamente è questo
E non dicesse come dice una volta che c'è la ripresa guardate tutto risolto tutto va bene c'è il boom ma state attenti se non riconoscete non ve ne accorgete fa farebbe una cosa importante seria
Perché direbbe c'è uno scenario nuovo ci sono questi problemi aperti si possono e si debbono affrontare
Ne direbbe come dico io che a quel punto se noi diamo un segnale di vera fiducia alle persone
Diverrà riconquistati loro stessi
In questi anni duri difficili si è innescato un meccanismo di apatia
Di allontanamento dall'istituzione
Via fax sia anche dal punto di vista dalla fiducia in tutti i movimenti collettivi bene è arrivato il momento di evitarla
Lui deve dare appunto a noi stessi all'insieme di questo nostro popolo le condizioni per un rapporto di fiducia abbiamo un futuro possibile
Positivo se insieme facciamo scelte coraggiosa che servono per creare le condizioni vera dallo sviluppo del lavoro non dobbiamo chiedere agli altri di comportarsi in maniera adeguata dobbiamo dare alla prova come in questi anni abbiamo fatto che avere fiducia in se stesse significa credere in questo Paese e se ci credi le questioni aperte si possono risolvere grazie
Bene grazie a Sergio D'Antoni io stavo guardando un attimo libretto che lui faceva riferimento nella foto per Bordon ce l'avete ma faccia la foto dell'anno scorso in cui si vede
Presidente del Consiglio Amato il presidente del CNEL Larizza Pace detentori Cetego farà dei pugliesi
Ora siccome massime per il tenore fette tredici arresti Aldo Pugliese ad accordarci ad qualche altra cosa perché se no non so se c'è spazio per tutti vivi rispetto ecco ai desideri D'Antoni
A parte questo però a cui ringraziamo Sergio per il suo intervento ora diamo la parola Guidalberto Guidi responsabile azioni sindacali dalla Confindustria
Buongiorno a tutti ma io vi devo confessare che ho accettato molto volentieri di essere qui oggi
Per portare il saluto della
Associazione che rappresento del presidente D'Amato
Ma mi aspettavo dico veramente fare sono dei saluti diede invece che dagli interventi che mi hanno preceduto soprattutto
Quello di Angelini ho cercato di prender nota di tutte le cose a cui gli avrei dovuto rispondere ma non ce l'ho fatta quindi mi perdonerete servato se vado un po'così a braccio
Ma
Io credo che
Nell'ultimo periodo si sia perso molto più tempo
Anzi
A correre dietro a scatti d'orgoglio a difficoltà di comunicazione
Piuttosto che a a a guardare che cosa fare per le cose concrete
Ma devo confessarvi che il primo momento in cui abbiamo cominciato ad avere qualche perplessità su quello che ci aspetta per il futuro è stata la prima presentazione primo incontro col Governo nella presentazione del DPEF
Noi abbiamo avuto la sensazione è che al di là di quello che ci stavano dicendo ci fosse una assoluta diversità dei il punto di partenza
Ci è stato detto che stavamo vivendo un periodo di boom economico che tutto stava andando bene
Che saremmo andati bene perlomeno per altri due o tre anni
E che quindi si trattava di vedere che cosa fare per il futuro ma che comunque queste erano le premesse ecco le valutazioni invece che noi diamo che io ho tolto in questa attuale momento e abbastanza diverso
Noi stiamo indubbiamente vivendo un periodo di ripresa economica è un pericolo di ripresa economica di volumi di fatturato cose estremamente importante e cioè vorrei che fosse molto chiaro questo perché non vorrei che qualcuno mi scrivesse al partito dei corvi o dei mena grammo noi siamo in un periodo di ripresa
Di volumi
Questo momento di ripreso a nostro giudizio però e dovuto esclusivamente mi perdonerete essere squisitamente politico l'ottantacinque per cento il novanta per cento ha una forte ripresa mondiale e alla svalutazione competitiva dell'euro rispetto alle altre due monete forti che sono dollaro Elia io ricordo in febbraio novantanove quando noi Neva A quattordici e venti oggi oltre alle ventuno lire tenuto conto che la nostro sistema industriale a torto o a ragione
Facciamo quello che possiamo e siamo imprenditori voi avete gli imprenditori che avete non è colpa vostra nostra se forse avremmo potuto fare meglio
Non riuscivamo più a vendere nulla era più conveniente comprare in Giappone in Italia piuttosto che tentare di vendere i i in euro
L'Europa ha guadagnato di competitività e il sistema economico e stemmi industriale italiano ha guadagnato lui stesso di competitività sia direttamente sia indirettamente a tavolino dall'euro
Tutto questo quindi indicare un'estrema fragilità di questo momento
E quando una ripresa e praticamente paragonabile alla stessa situazione che ci trovammo a vivere tante volte in occasione delle dotazioni competitivo della filiera è chiaro che tenuto conto del mutamento di scenario che abbiamo avuto oggi sfortunatamente agosto legno e non abbiamo più la possibilità di infrazione di prezzo perché la competizione mondiale ce lo impedisce
Non abbiamo più a svalutazione
Non abbiamo più il debito pubblico che può crescere in maniera indiscriminata
Quindi tenuto conto di tutto questo è chiaro che noi dobbiamo tentare di approfittare di questa finestra che fortunatamente Scarpetta nella nostra situazione economica per fare quelle cose che rendono strutturalmente competitivo il nostro sistema
Io credo che se non faremo queste cose
Ci troveremo fra un anno un anno e mezzo fa due anni come è sempre successo nel passato
Di fronte a crescita del prodotto interno lordo
Da prefisso telefonico noi non abbiamo nessuna ragione strutturale per cui potremmo dire ovvio pensare per il futuro che il nostro sistema economico ha ripreso maggiore competitività le uniche due cose sono state la riduzione del costo del denaro che però è un effetto che si sta affievolendo per le imprese e quelle poche piccole finestre di flessibilità che si sono aperte nel nostro sistema
Del del diritto del lavoro
Queste sono le basi da cui credo si debba pensare di partire soprattutto parlando in occasione di un incontro con una dichiarazione importante che è sempre stata un punto di riferimento e di equilibrio anche nel sistema delle relazioni industriali come la cui
Noi siamo pronti a sederci domani con chiunque intorno a qualunque età
Gradiremmo naturalmente che magari l'agenda dei lavori non fosse compilato personalmente
Dalla dal
Dall'amico Cofferati questo se ci si siede e ci si sieda per discutere di tutto
Vorremmo soltanto che su questo agenda fosse fatta però con cose concrete senza preclusioni senza dire di questo si discute di questo non si discute
Partendo da che cosa partendo dai problemi abbiam proprie frontiere sono stati toccati prima
Io sono d'accordissimo con voi che l'Italia è spaccata in due abbiamo un una parte del Paese da cui io vengo dove non troviamo più personale abbiamo una parte del Paese dove invece i tassi di occupazione sono il venti venticinque per cento
Io sono il primo a riconoscere che il Sud deve diventare un'opportunità e non un rischio però se le aziende non vanno investire al Sud io credo che l'unico modo corretto sia quello di un esame concreto fermo
Sereno delle ragioni e poi tentare di provvedere dove è possibile e dove si trova la convergenza di idee che ed interna
La tassazione
Ma
Prima di tutto io credo che
Già questa parola bonus a me non è che piaccia molto
Non lo so se si è trattato di qualcosa di casuale che è arrivato nei conti dello Stato per cui come per l'agricoltore
La particolare benevola contingenza meteorologica portato un buon raccolto di fragole non mi interessa io credo che il migliore soluzione sarebbe quella di portando a riduzione del debito pubblico
Se invece questo significa che c'è un programma serio di riduzione della spesa pubblica corrente allora sì che su questo ci giochiamo il futuro di questo Paese io credo che nessuno di noi né io personalmente ma ne credo nessuno di coloro che fanno parte della mia organizzazione ebbe mai sottolineato invece in se non negativamente il fatto che noi non possiamo continuare ad avere cinquanta milioni il costo però detto quando l'operaio si mette in tasca un milione sette Mione questo è uno dei grossi problemi
Il livello di tassazione è calato non è calato abbiamo un mezzo punto in più un mezzo punto in meno io credo che si potrebbe cominciare ad ad esempio riesaminando l'IRAP
Lire
Se ne sta discutendo in questi giorni io credo che siano tassa sbagliata io credo che varrebbe la pena di prendere atto che se non a tassa sbagliata ho subito doverosamente la sì elimini
Io credo che sia una tassa sbagliata avvertiva che qualcuno non mi dimostrerà
Che io risparmio soldi spostando il lavoro di cento persone in Romania anziché assumere cento persone io credo che solo questo fino a che qualcuno nomi che mostrava questo io continuo a pensare che invece è una tassa sbaglia
Ci sono poi state polemiche nell'ultimo periodo sulla distribuzione ripeto di questo bonus fiscale
Ma io
Vorrei che qualcuno non commettesse l'errore che le parole del presidente D'Amato vanno intese come scelta di campo come iscrizione all'uno o all'altro cortili
Quel termine che così indecoroso ma io credo che sia stato solamente il dieci per cento di quello che pensa la stragrande maggioranza dei nostri associati
Io penso che si
Sì è molto facile
Eliminare il rischio di sentire definire una situazione con un aggettivo non piacere basta solo che i ministri che trattano queste cose stiano zitti io credo che la stampa abbia molti demeriti però non credo siamo ancora arrivati al punto della intervista manu militari
Chi ha in mano queste cose sta zitto e parla soltanto quando ha i numeri e sa che cosa se ne fa
Quando c'è con si sa quale che cosa il governo ha deciso
I problemi
Mi rendo conto che non sono di facile soluzione ne abbiamo tanti abbiamo complessivi
è una fase di trapasso
Debbo dire che indubbiamente può essere estremamente eccitante assistere alla competizione tra Coppi e Bartali
Però indubbiamente credo che ci possano interessare altre cose
Importanti da esaminare
Qual è il punto fondamentale che credo abbiamo di fronte tutti non siamo riusciti tutti tutta la classe dirigente di questo Paese a farsi che si riprenda la fiducia in questo Paese è morta la fiducia
Non c'è più nessuno che pensi che il domani possa essere meglio del passato non lo so che cos'è successo
Io credo che sia proprio questa sensazione di provvisorietà
Quando si dice che consumino riprendono i consumi non dipenderanno purtroppo dalle cinquanta alle sessanta mila lire netti in più sembrano messi in busta paga i consumi riprendono sulle o si deprimono sulle aspettative
Quando c'è fiducia quando si pensa che il domani appunto possa essere migliore di ieri i consumi riprendo quando invece l'inverso i consumi si deprime
Ecco io
Penso che tenuto conto dei tanti delitti gravi e difficili problemi che abbiamo di fronte forse varrebbe la pena di fare un elenco di quattro cinque punti fondamentali di esaminarli con serenità di tentare di trovare le soluzioni
Ognuno avendo la consapevolezza che rappresenta interessi legittimi ma di parte quindi senza che ci sia tentativi di prevaricare l'appalto all'altra
Gestire fare politica non è mai la soluzione al cento per cento e sempre las la ricerca il tentativo di trovare un compromesso
Ecco credo che tutto questo questa analisi serena questo tentativo di rifare ex tutti insieme secondo passaggio in questo nostro Paese
Ecco non venga facilitato
Da così troppo sensibili attenzioni al tre alle parole dette alle cose che vengono sussurrate magari dette più esplicitamente
Noi saremo sempre pronti a trovare tutte le soluzioni che siano però hanno direzione quello di migliorare la competitività del nostro sistema industriale modestamente debbo dire dell'unica fonte di ricchezza che noi abbiamo in questo Paese
Saremo assolutamente contro a tutto ciò che invece
Posso
Far pensare di peggiorare il nostro livello di continuità ecco io credo che potremmo riprovarci un'altra volta potremmo tentare di nuovo di trovare strade e mobili per ripercorrere insieme un periodo di cambiamento che porti a maggior fiducia grazie
Grazia ringraziare il dottor Guidi anche per risponda alla sua pacatezza anche se ha detto cose che dovete richiedono quella serenità di confronto e quella serenità di approfondimento aggiungendo qualche altro tema per legge evocati da Luís tiro magari e i profitti netti o magari l'andamento fiscale delle imprese così credo che l'agenda possiamo completarla con quella serenità che Luigi
Richiamava dove ringraziamo dottor quindi diamo la parola a Sergio Cofferati segretario generale
Quello che lui già tracciato nella sua relazione il quadro di riferimento che ci troveremo di fronte nei prossimi giorni quando riprenderanno i confronti con il Governo e quando anche la parte più impegnativo dalla nostra attività autunnale diventerà stringente come sapete il mese di settembre dopo l'assemblea della UIL alla Fiera del levante a Bari diventa il mese della finanziaria diventa mese nel quale si affrontano gli argomenti che poi diventeranno oggettivamente parte consistente delle politiche economiche le sociali dell'anno successivo
Il governo deve presentare il testo di legge alle Camere entro la fine del mese di settembre dunque una discussione impegnative stringente quella che ci aspetta
Credo che sia giusto come ha fatto Luigi fare riferimento intanto gli elementi di novità di questo quadro possiamo parlare qui così come faremo poi nei prossimi giorni con gli interlocutori di governo un linguaggio diverso da quello degli anni passati
Io insisto su questo aspetto perché vedo che molti lo danno per scontato mettendosi alle spalle così contribuiscono a svaligiare quello che è stato fatto e soprattutto quello che è stato fatto con il contributo decisivo dell'ordinazione sindacali e delle persone che noi rappresentiamo
Se noi siamo in grado di come oramai confermato discutere nei prossimi giorni saremo in grado di discutere nei prossimi giorni
Di una legge finanziaria per l'anno a venire
Che ha come fondamento scelte per la redistribuzione di vantaggi che sono nati sul piano fiscale da risanamento e dalla crescita e perché il risanamento e la crescita ci sono stati che sono in corso
Guardate che uno scenario del tutto diverso rispetto a quello che stava davanti a noi negli anni passati noi ci siamo esercitati tutti insieme questo gruppo dirigente a lungo nel settembre degli anni che abbiamo alle spalle sul come convincere i nostri interlocutori a mettere in campo delle politiche che avessero come fondamento l'equità nella rinuncia pone sacrificio
Perché erano finanziare che ci chiedevano di rinunciare a delle aspettative legittime oppure addirittura di pagare dei prezzi per favorire un processo di risanamento indispensabile per l'economia italiana
Non sarà meno impegnativa la discussione il sospetto però lo scenario è rovesciato opposto
Andremo a discutere di come utilizzare i primi vantaggi del risanamento della crescita e di come dare anche a queste condizioni nuove dei connotati che siano di merito di sostanza ma anche di intenzione che corrispondono alle esigenze che il sindacato ha prospettato sempre anche quando parlavamo di rinuncia anche quando indicavamo quali erano le nostre priorità per difendere una parte debole della società e per far sì che ci fosse anche in una politica di contenimento una qualche priorità che rispondesse
Alle esigenze che noi prospettiamo quelle che rappresentiamo alla nostra gerarchia di valore la nostra idea di coesione sociale
Io spero che il governo abbia voglia di discutere con noi
Scegliendo delle priorità anche nella politica economica nella politica sociale non facendosi condizionare da quelli che possono essere elementi oggettivamente in campo come sono quelli dati da una campagna elettorale oramai largamente anticipata rispetto alla scadenza naturale della legislatura
Quello che
Mi sento di chiedere ahimè interlocutori ma che credo sia fondamentalmente un'ispirazione comune dell'ordinanza i sindacati italiane e che questa fase di risanamento lo sviluppo che è in corso vengano aiutati da una legge finanziaria che per me non può avere che come centro focale quello dell'equità sociale e quello della qualità dello sviluppo
Anche per questa ragione credo che sia giusto parlare chiaramente delle intenzioni di ognuno che laddove necessario anche non farsi intimorire
Dalla necessità di polemiche che
Se vengono ma sono consumate nella trasparenza e nella linearità hanno solo vantaggi positivi diceva prima al dottor Guidi
Che non bisogna dare importanza alle parole non bisogna sovraccaricare di significati le parole io credo che tra soggetti che si confrontano e che hanno rispetto reciproco le parole continua continua moltissimo
Io non saprei in che modo discutere con un interlocutore se non fossi messo in grado di prendere sul serio le parole che dice
Soggetti di rappresentanza collettiva che hanno funzioni importanti in una società complessa
Poi non solo devono passare i loro rapporti sul rispetto reciproco sulla credibilità sul valore delle parole ma devono sapere che le parole informano comportamenti di massa
E dunque anche l'asprezza nel confronto non può mai degenerare e quando si perde il profilo del rispetto si possono produrre danni anche se questi magari non appaiono nell'immediato
Io temo moltissimo la discussione nella quale c'è l'anatema l'insulto dell'interlocutore che non all'atto stesso opinione che son convinto che l'una e l'altra cosa finiscono semplicemente col produrre difficoltà a comunicare a rappresentare interessi diversi come oggettivamente sono quelli di chi fa il mestiere del sindacalista rispetto di chi rappresenta le imprese dunque vorrei che almeno su alcune cose tra di noi fosse chiara l'intenzione reciproca pretendendo il rispetto
Allora ho detto equità sociale qualità dello sviluppo come elementi componenti questo mi aspetto dal Governo di centrosinistra della legge finanziaria ma anche come fondamento di un anticipo di indirizzo di rotta di orientamento che deve valere sistematicamente
Quando si parla di politica economica di politica sociale se abbiamo messo alle spalle la parte più difficile del risanamento e se una fase auspicabilmente lunga si apre è bene che siano chiari i caratteri le volontà con il quale si affronta questa fase io non credo che ci sia bisogno di nessun patto nuovo tra di noi guardate che anche questo aspetto è questo modo di ragionare rischia di essere diseducativo siamo discutere di come applicare parti importanti per tutti per noi come per le imprese dall'accordo del mille novecentonovantanove l'abbiamo fermato nel febbraio del novantanove e che senso ha parlare di ritornare sugli stessi temi oggi
è credibile un sistema di rapporti tra le parti che tutti gli anni va alla ricerca del patto che poi viene enfatizzato e descritto come secolare verso io mi accontento più modestamente di quello che abbiamo deciso insieme lo vorrei vedere realizzato perché quando sento le imprese italiane lamentare una perdita di capacità competitiva
Beh mi preoccupo perché nessuno meglio di loro può dire se sono competitivi o meno
La denuncia di una debolezza è sempre l'elemento per me preoccupante perché in quelle imprese sono presenti tante persone che lavorano donne e uomini è un'impresa che non è capace di competere un'impresa destinata a rifluire a ripiegare su se stessi
Io credo che il sistema produttivo italiano abbia delle difficoltà sul piano dalla competizione per fortuna non tutto e non tutte le imprese sono uguali
Beh ma questo era il senso con il quale abbiamo discusso tra di noi le grandi coordinate dell'accordo chiamato con un termine efficace dei nostri amici giornalisti Patto di Natale
Ora che cosa deve fare un sistema come quello italiano per garantirsi competitività intanto riconoscere le ragioni del debolezze precedenti molte imprese italiane hanno vissuto nel corso di questi anni prima dell'euro e anche nella fase successiva all'euro fidando su una cosa che prima c'era la sua dotazione i cambi flessibili e che poi le rigidità dell'euro negano
Non si può ragionare oggi come se nulla fosse cambiato
E non si può pensare di recuperare quella quota di competitività persa dal superamento di una politica che pagavano i più deboli la svalutazione della moneta se sempre scaricata ci pensionati sui lavoratori dipendenti immaginando di erodere sulle retribuzioni o sui diritti delle persone per aver le stesse condizioni di prima diciamolo chiaramente un sistema produttivo può competere sia come riferimento la qualità
Mi sono del tutto d'accordo con l'osservazione che ha fatto prima nella relazione Luigi ed è importante che la qualità sia il riferimento il sistema produttivo italiano ha dei vantaggi sta accumulando dei vantaggi sì
Perché il risanamento da a tutte le imprese condizioni che in precedenza non esisteva
Quelle condizioni che permettono di avere una crescita consistente il dottor Guidi a un'impresa e la sua impresa per fortuna sua e nostra ha tanto lavoro per i mesi a venire lavoro che non nasce dal nulla e in larga parte figlio di una congiuntura internazionale positiva ma anche di un risanamento ed uno sviluppo dell'economia italiana di non poco conto
Dunque risanamento e crescita generano per il sistema produttivo dei vantaggi
Poi anche le politiche di riduzione del costo hanno quali che Effetto ma guai se fossero quelle centrali dico questo proposito affinché non ci siano dubbi tra di noi che siccome sono convinto che gli accordi vanno rispettati nell'accordo del mille novecentonovantanove è previsto un piano pluriennale di ridimensionamento del costo dell'impresa doveva essere finanziato la fiscalizzazione di quei contributi con i proventi dalla carbon tax come diceva prima Sergio quei proventi non sono disponibili si tratterà di trovare compensazioni diverse nella manovra che il governo si presenterà ma lontano da me l'idea di mettere in discussione che anche quel contributo quella delle dimissioni di costo non debba essere offerto al sistema delle imprese nel suo complesso
Però l'una cosa e l'altra che ridimensionamento di costo e i vantaggi della crescita non basteranno se le imprese italiane non si orienteranno alla qualità e la qualità innovazione la qualità e ricerca la qualità e formazione
E cioè quella somma di politiche e di risorse materiali che troppe imprese italiane hanno sottovalutato e per le quali non si sono impegnati
Lì bisogna
Puntare l'attenzione di tutti a cominciare dal Mezzogiorno perché se pensiamo ad uno sviluppo del Mezzogiorno determinato semplicemente da un effetto di traino della crescita economica commetteremmo un errore anche noi
Io credo che per questo sia giusto insistere perché gli impegni presi sul piano della disponibilità di tutti quegli investimenti che abbattono le diseconomie esterni alle imprese vengono messi in campo da quell'infrastrutturale certo dall'acqua gli aeroporti alle ferrovie non dimenticandoci che ci sono responsabilità distinte
Che da un lato riguardo al Governo nazionale dall'altro riguardo i territori e governi locali e non paga la politica dell'addossare ad altri responsabilità di quello che bisogna fare localmente le diseconomie esterne nel sistema meridionale sono pesanti superarle vuol dire già creare delle condizioni per avere in vantaggio sul piano dell'occupazione d'altro canto il problema qui non è aggiungere risorse ma spendere rapidamente le risorse che sono disponibili
Non mi pare che questo sia un tema che deve essere risolto dalla legge finanziaria ma dall'applicazione corretta delle riforme che sono già state fatta che sul piano amministrativo e da una loro attuazione semplice cosa che impegna i presidenti delle Regioni non chiamiamoli curatori esattamente come chi governa a Roma
Dunque bisogna partire da cosa devo già fissato e che ancora sono in attesa di essere attuate integralmente
Lì è il vantaggio sul piano della competizione futura del Mezzogiorno
Compiendo uno sforzo nel Mezzogiorno che non ha infrastrutture materiali e bisogna farle per dare al Mezzogiorno anche quella rete di infrastrutture leggere che per loro natura possono essere qui realizzate prima e più rapidamente delle altre non sarà un caso se l'azienda di nuova economia più importante d'Italia per nostra fortuna sede a Cagliari quelle tecnologie possono essere il punto di traino quelle sì
Di un'integrazione tra la Nuova Economia l'economia tradizionale che dà al Mezzogiorno celerità negli interventi più consistente di quanto fosse possibile in precedenza ma se lo si vuole fare bisogna anche qui compiere delle scelte precise
La polemica con Confindustria dunque ha una ragione fondamentale esplicita quando sento dire i vantaggi della
I vantaggi fiscali che oggi sono disponibili
Il bonus come è stato chiamato
Informo immaginifica ma efficace demandare alle imprese per rilanciare la competitività chiedo qual è l'idea di competitività
Che sostenete non ho trovato risposte
Il silenzio
Interventi per tutte le imprese sono già previsti nell'accordo del novantanove io sono il primo a chiedere che vengano rispettati parliamo di interventi aggiuntivi mi si dica dove il problema è quello di incentivare fiscalmente la formazione son d'accordo ma non sento una parola di questa di questa fatta da parte del presidente di Confindustria nemmeno Dapporto dal dottor quindi insomma guardate che la formazione vorrei dire ancor meglio la scuola e la formazione
Sono il fondamento per l'innovazione si parla di nuova economia ma dove si realizza il primo nucleo trainante della nuova economia se non nella scuola lì non ci sono strutture in materia materiale lì c'è la conoscenza
Ma perché gli Stati Uniti hanno avuto questa crescita così consistente per dieci anni della loro nuova economia dell'economia dirette
Perché hanno saputo programmare non soltanto la connessione con l'economia tradizionale ma l'arrivo negli Stati Uniti di chi era culturalmente in grado di gestire linguaggi e tecnologie sono cento mila i laureati indiani che in dieci anni hanno messo a casa negli Stati Uniti gli Stati Uniti hanno fatto una politica di vantaggio per quella parte di migrazione di profilo alto la stessa cosa stanno facendo in Germania dottor Guidi il giornale di Confindustria scrive oggi cosa intende fare il governo inglese a proposito del vantaggio per attrarre lì persone
Culturalmente in grado di intervenire sull'economia dirette e sull'economia delle conoscenze
Perché non possiamo fare la stessa cosa dobbiamo mettendo anche qui in valore una risorsa che noi già abbiamo sono migliaia e migliaia i laureati meridionali che hanno già conoscenze fondamentali che possono essere aiutati ad arricchirsi ulteriormente nella direzione delle tecnologie e dei linguaggi informatici non partendo da zero io penso che questo processo di vantaggio per l'immigrazione colta alla lunga diventi una forma di saccheggio dei Paesi ricchi nei confronti dei Paesi poveri
Gli si toglie una risorsa
Noi non abbiamo bisogno di fare politiche di quella natura partiamo da quello che abbiamo qui ma allora si insista molto come necessario sulla scuola si compiono atti che favoriscono la l'aggiornamento la conversione delle conoscenze di persone che sono già in larghissima parte formate in ogni sentimento dell'attività universitaria in ogni in ogni attività
Si introducano elementi di conoscenza che portano appunto alle tecnologie della Rete dieci suoi linguaggi guardate che anche l'avvocato del futuro non potrà più esercitare la sua attività prescindendo da questi linguaggi mezza così oggi come sapete anche la nostra attività
Nel Gellar dissi ma parte condizionata se i nostri sistema di comunicazione volgono rapidamente verso quella struttura
Questo è il punto fondamentale di un sistema che vuole competere secondo me e deve riguardare comportamenti coerenti di ciascuna azienda allora detto dell'accordo del novantanove e di quello che deve andare a diminuzione del costo come si stimola la qualità indistintamente no
Io credo che il governo debba mettere a disposizione una quota parte delle risorse che saranno nella finanziaria una parte di quel bonus per dare vantaggi alle imprese che innovano non ha tutte indistintamente
Non a chi continua a considerare il mercato come una sorta di Salk nel quale ci si agita in virtù del fatto che si spende qualche parola di più per convincere qualche interlocutore
Quello che dovrebbe comperare e non sia invece qualità da offrire la sfida della qualità e decisiva per il futuro di questo Paese per le imprese esattamente come per il lavoro
Dunque selezione e capacità di distinguere non l'idea di condizionare i processi redistributivi pretendendo per sé astrattamente dei vantaggi ma vuole dire la stessa cosa per quanto concerne lavoro nero
A noi venite a spiegare che lavoro nero un problema del Mezzogiorno hanno voi
L'atteggiamento è per lo meno sgradevole per chi denuncia lo stato di cose che ha davanti agli occhi di tutti da decenni le prime i primi danni del lavoro nero sono per le persone che sono private di diritti fondamentali dove non c'è una regola perché non c'è un contratto o non c'è l'applicazione delle norme di legge
Le persone sono private della loro dignità figuratevi se non siamo in grado di valutare anche gli effetti disastrosi sul piano sociale
Ma non è un caso che ne abbiam parlato nella trattativa e poi nell'accordo del novantanove
Il governo ha un impegno sottoscritto da imprenditori e sindacati per presentarsi in sede comunitaria e farsi a parlare le politiche che li abbiamo se ne convenuto cosa bisogna fare se non chiedere e pretendere celerità all'Unione Europea e coerenza al governo italiano perché quelle risposte vengano ma quando si agita astrattamente il tema del lavoro nero si mette in campo non soltanto la confusione di Sepp ma anche si rendono legittimi molti interrogativi
Siccome le parole come ho detto prima per me sono importanti
Quando sento il presidente di Confindustria fa riferimento a un sistema competitivo come quello anglosassone non scelti a caso il modello in che cosa si differenzia rispetto al nostro
Nelle dinamiche fiscali e contributive che sono quelle che abbiamo esattamente affrontato nell'accordo del mille novecentonovantanove che in un'altra cosa
Che in Inghilterra possono licenziare senza giusta causa
Dunque ritorniamo ad un tema che abbiamo fatto uscire dalla porta del dibattito è quello l'obiettivo di Confindustria se si è lo dica se no faccio il favore altrettanto esplicitamente di dirlo se no il tema della dell'emersione risolto e nelle politiche che abbiamo convenuto e che devono essere semplicemente avvalorata dall'unione e poi applicata io poi credo che quando si pretende la scelta bisogna essere coerenti anche con se stessi
Dunque anche qui io do per scontato non vorrei creare le conclusioni né preoccupazioni
Fuori luogo io credo che l'accordo del novantanove dei vari debba essere applicata anche per noi i proventi della lotta all'evasione devono andare ad una riduzione della pressione fiscale
è evidente a tutti che quando si agisce sull'IRPEF non si agisce soltanto verso il lavoro dipendente ma verso tutti i redditi
Lo abbiamo scritto non cambi idea personalmente non mi sono mai sentito rappresentante di tutti i redditi tagliare ma di una parte i pensionati e lavoratori dipendenti io credo che sia giusto pretendere l'applicazione di quella norma che abbiamo insieme convenuto con tutti imprenditori per la loro parte associazioni artigianali
E le rappresentanze del commercio
No poi
Bisogna aggiungere qualcosa
Siccome ci sono risorse disponibili anche per noi queste risorse devono essere utilizzate indistintamente io dico di no
Non sono per niente d'accordo con l'idea di dare a tutti dei vantaggi che possono avere ma insomma qualche qualche aspetto simbolico ma la loro efficacia è discutibile io dico che bisogna scegliere
Scegliere
Vantaggi e pensionati ai lavoratori dipendenti ma non a tutti i pensionati e non a tutti i lavoratori dipendenti i pensionati più poveri più vecchi gli strumenti sappiamo quali sono di carattere fiscale e non soltanto sa bene siamo un Paese che ha dei paradossi visto pensate che per alcuni pensionati
è disponibile
La somma delle detrazioni che valgono anche per noi salvo il fatto che loro non li possono utilizzare perché hanno una soglia di reddito più basso dunque non c'è capienza
Ma sarebbe fuori luogo sul piano dell'equità e della giustizia a queste persone che sono i pensionati più poveri trasferirgli questa questo vuoto che invece per noi è utilizzato in una sorta di credito d'imposta in un'imposta
Negativa che gli permetta di a vere la possibilità di spendere in altre
Settori della loro vita sociale in Europa si fa in Europa si fa gli elementi di equità che riguardano la parte debole anche dei pensionati sono facili da individuare gli strumenti relativamente semplice le detrazioni per aumentare la soglia la soglia esente
L'aumento dell'integrazione sociale per i più per i più poveri non parliamo di risorse straordinarie e non parliamo neanche di risorse che siano destinate a risolvere tutti i problemi che sono in campo
Ma di risorse che permettono di dire il sindacato chiede ad un governo di centro sinistra che dovrebbe essere sensibile una risposta precisa che si vede ed è apprezzabile verso la parte debole di questa società io vorrei che la stessa cosa si facesse per lavoro dipendente
Vede dottor Guidi se si interviene sui contributi per le persone che lavorano con un reddito basso
Si possono avere risultati positivi pertanti
Per i lavoratori parasubordinati che sono la condizione che ricordava Luigi nella nella sua relazione per quella parte di lavoro povero che comincia ad esserci anche qui
Ma se si riducono i contributi per una certa fascia di reddito i lavoratori interessati non aumento di stipendio perché i contributi che non pagano vanno in busta paga ma c'è un vantaggio per le aziende
E sono anche per voi le aziende più deboli sono le aziende che sono lì al confine tra tra l'emersione e il nero sono le aziende meridionali
Nel Mezzogiorno non abbiamo soltanto il problema di far crescere occasioni di lavoro nuovo per portare qui le riprese e non costringe regioni meridionali ad emigrare ma abbiamo il problema di dare una risposta anche sul piano salariale
Attraverso quegli strumenti
Alle persone che lavorano
Con dei redditi da lavoro più bassi di norma di quelli di altri di altre parti del Paese e di dare alle imprese un vantaggio che gli consenta di consolidare il lavoro stabile e lavoro legale dunque un incremento
All'altra parte permanendo un lavoro professionalmente e anche dal punto di vista retributivo più debole servono interventi in grado di consolidarlo di questo si tratta dunque come vedete scelte scelte che abbiano come fondamento in modo preciso di realizzare qualità dello sviluppo
Impegnando tutti le imprese per la loro parte che noi per l'altra
Qui il cuore è davvero la scuola la conoscenza vorrei aggiungere adesso senza enfasi guardate che negli anni a venire se non ci sarà davvero un innalzamento del profilo per quanto concerne le politiche scolastiche e formative
Si apriranno problemi delicati anche sul piano della coesione vorrei dire in ultima analisi anche dalla democrazia in una società nella quale l'accesso al sapere non è uguale le persone sono ulteriormente disuguali tra di loro tra chi può
Chissà e chi non può e chi non sa le vecchie divisioni storiche tra le classi dell'inizio del secolo cambiano in parte la loro natura
Dunque qualità nella sfida per la competizione ed equità sociale vedete io faccio questo mestiere da un certo numero di anni come molti di voi ci siamo visti spesso qui è diventato questo un appuntamento sistematico guardavo prima le locandine sono
Compie tra le sue con Luigi abbiamo frequentato questo salone ci sono aperte per anni ci sono questa volta delle condizioni diverse nuove guai a perder le si dice bisogna creare anche un clima di aspettativa fiduciosa sì
è vero dipende molto anche da noi
E dipende da noi anche il non dare mai la sensazione che le cose capitino casualmente non è mai così
Se siamo a questo punto e se possiamo discutere di una cosa impegnativa la sedazione nella scelta a chi dare e perché siamo stati capaci di discutere tra di noi
Anche la selezione
Delle rinunce che occorreva fare se lo scenario è cambiato profondamente e ci sono condizioni nuove bisogna avere consapevolezza che noi insieme ad altre bianco contribuito ed è giusto credo per contribuirà anche ulteriormente
Alla creazione di questo clima positivo che sindacato stia in campo con una sua idea sfidi un governo di centrosinistra a dimostrare quali sono i fondamenti di una politica economica e di una politica sociale
Viva dio siamo arrivati sin qui assieme sarebbe davvero curioso che da qui in avanti chissà perché cominciassimo a balbettare lo trovassimo delle difficoltà a rivendicare quello che legittimamente
è nelle nostre possibilità abbiamo un credito da riscuotere questo credito può rappresentare anche un pezzetto dalla strada da fare nel futuro
Grazie se Cofferati ora abbiamo una parola
Al penultimo degli interventi e il ministro del lavoro onorevole Cesare Salvi
Cari amici della UIL
Mi fa piacere essere con voi quest'anno a rappresentare il governo
Al vostro appuntamento autunnale
E quindi vi ringrazio per avermi invitato anche perché quest'anno avete festeggiato cinquant'anni di vita dalla vostra organizzazione quindi mi fa piacere essere qui anche per fare di le mie felicitazioni ed auguri più affettuosi
Si è detto anche se con vario modo e con diverse accentuazioni negli interventi che mi hanno preceduto che siamo finalmente di fronte a dati positivi di crescita
E che adesso il problema che si pone come utilizzare questa crescita in senso positivo innanzitutto
Sulla questione Mezzogiorno occupazione perché il tema di questo convegno ma perché oggi certamente e una delle grandi priorità nazionali certamente per quanto riguarda il problema del lavoro quella principale
Le cose dunque vanno meglio
E anche io vorrei dire al dottor Guidi la recente ricerca presentata dal centro studi di Confindustria quella stessa nella cui presentazione ha avuto luogo la norma esternazione del presidente di Confindustria
Che poi a per i suoi caratteri come dire messo in ombra il contenuto del rapporto da dati buoni
Come li danno altre fonti non sospette di atteggiamento simpatia etico nei confronti del governo come di recente il fondo monetario internazionali
Sono dati di una crescita che c'è
Sono dati di numeri complessivi dell'Italia che sono finalmente quelli dell'Europa o vicinissimi a quelli dell'Europa in termini di crescita in termini di inflazione in termini di tendenza alla riduzione della disoccupazione
Sono dati nei guai più specificamente per la prima volta
Già la rilevazione Istat con riferimento al primo quadrimestre di quest'anno lo aveva l'aveva indicato adesso attendiamo la prossima rilevazione per la prima volta c'è un segno di crescita dell'occupazione del Mezzogiorno che è superiore
Alla crescita occupazionale nazionale complessiva così come c'è un segno di crescita dei contratti di qualità il tempo indeterminato il part-time che è superiore alla tendenza di crescita dei contratti a tempo determinato che sono e due grandi sfide
Che all'occupazione in Italia e nel Mezzogiorno limiti in Italia occupazione vuol dire soprattutto dualismo territoriale in Italia c'è un problema di qualità del lavoro
Che riguarda certamente il contrasto del nero sul quale tornerò ma riguarda anche la situazione di precarietà e di incertezza nei quali troppe volte si trova a operare il lavoratore nuovo assunto io però vorrei dire se i dati sono questi
Beh sono piovuti dal cielo
Corsara
Il risultato di qualcuno che ha operato per realizzare se oggi pur con tutti i problemi da affrontare estingua ritornerò possiamo ragionare di come indirizzare lo sviluppo e di come distribuire il bonus fiscale
E non più dei dati negativi del passato
E perché è accaduto quali chiedendo cosmico o perché c'è stato chi ha fatto in questi anni delle scelte che sono state le scelte per le politiche di risanamento ma anche per un certo tipo di politiche di risanamento
Di quali esse attuasse centrali la concertazione sociale
E concertazione sociale non vuol dire soltanto un metodo continuo di ricerca dell'intesa e di ricerca di soluzioni costruite consensualmente
Ma vuol dire anche che le scelte sono state di un certo tipo non solo che si è cercata la condivisione dei lavoratori ma si è cercata la condivisione dei lavoratori perché si è seguita una strada e non un'altra
Per esempio perché non si è seguita la tesi che identifica la spesa sociale comunque vincolato un freno allo sviluppo
Come una delle forme di spesa corrente da tagliare comunque o il più possibile
Gli stessi commentatori o punti di vista e che oggi avanzano tanti dubbi sulla situazione del Paese più o meno commentatori e punti di vista più o meno autorevoli erano quelli del novantasei quando affrontammo il tema dell'Eure del risanamento dissero al Governo di centrosinistra governo Prodi guardate che questo risanamento non lo potrete fare
Se non rompete con il sindacato siano smantellati e lo stato sociale se non rimettere in discussione lo Statuto dei diritti dei lavoratori
Quella era la tesi allora largamente diffusa o dicemmo che avremmo seguito un'altra strada
E avremmo seguito un'altra strada in primo luogo perché ciò è come dire connaturale a una maggioranza e un governo come questo
Se gli elettori scelsero nell'aprile del novantasei il centrosinistra perché volevano politiche anzitutto economiche sociali di un certo tipo altrimenti si sarebbero rivolti dall'altra parte
Ma anche perché per l'Italia e per l'Europa era ed è possibile affrontare la sfida dello sviluppo e della qualità e della competitività senza mettere in discussione quello che caratterizza il modello sociale europeo e quindi la sostanza il cuore di questa unione europea che sempre più vogliamo collaborare a costruire che è un modello sociale basato sui diritti sociali basato sulla de l'idea che la Scala di differenze sociali e non può essere eccessiva basata sul contrasto all'esclusione basata Lidia che quando si lavora si ha diritto a una dignità in termini di reddito e di diritto
Questa è la sostanza del modello sociale europeo questa è la sfida che abbiamo affrontato in termini di risanamento e che adesso dobbiamo affrontare insieme all'Europa in termini di sviluppo e di crescita
Certo oggi si avverte il limite di quel tipo di Europa che chi governava l'Europa negli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta ha voluto nelle priorità di scelta e da Mastro
Cofferati ricordava il piano dell'orrore bisogna anche ricordare che quel piano è stato messo nel cassetto quando si è trattato di fare Maastricht e di individuare i parametri di attuazione i criteri dell'attuazione
Perché prevalse l'idea allora nell'Europa che c'era allora nomina sarà conservatrice in termini politici né in termini anche di egemonia culturale
Che ci fosse una priorità di Banca centrale di moneta di debito pubblico tutte cose giustissime naturalmente ma che sono un pezzo del problema e oggi c'è una torcia
Perché oggi quando la Banca centrale europea
Fa i suoi interventi sulla politica monetaria e dell'unità politica europea che c'è e l'unica istituzione che c'è c'è una risposta zero né in termini di mercato e come se non fosse intervenuta
Perché non può essere sufficiente una moneta ed una banca centrale
Ci vuole un'Europa che abbiamo le sue istituzioni le sue regole il suo governo le sue politiche ecco allora la strada nuova da seguire
La nuova Europa
Gli obiettivi ci si è dati a Lisbona nel vertice di Lisbona che credo possano contribuire anche il decifrare il senso di quello che sarà l'impegno del governo alla prossima fase a cominciare dalla legge finanziaria
Si lamenta e probabilmente una c'è ha ragione una certa confusione nel dibattito sul bonus fiscale e noi avvieremo nei prossimi giorni il Governo il confronto con le parti sociali
Insieme sulla base dell'ammontare di questo bonus credo sarà
Tale da consentire certamente non di risolvere tutti i problemi dell'Italia non dico tutte le richieste che vengono avanzate ma abbastanza consistente forse anche un po'di più delle cifre di cui si è parlato finora
Per dare risultati e fare scelte significative
E c'è certamente un patto di Natale da rispettare un impegno da temere c'è anche qualcosa di più
Nell'ambito delle scelte che si dovranno fare in cui gli assi conduttori io li riporto a queste indicazione dell'Unione europea perché dobbiamo abituarci sempre più a ragionare in termini di connessione di politiche europee non soltanto sulla moneta non soltanto sulla stabilità dei bilanci ma anche sulle scelte fondamentali
Che cosa si è detto sostanzialmente a Lisbona quali obiettivi si sono dati all'Europa e quindi alle singole nazioni di cui l'Europa fa parte
Sono tre i grandi assi il pieno impiego con l'obiettivo di una società di pieno impiego entro dieci anni
La lotta all'esclusione sociale quindi politiche di inclusione sociale di contrasto alla povertà di equità sociale in terzo luogo affrontare la nuova economia con quella interventi nel campo della formazione delle nuove tecnologie della ricerca che sono necessarie perché l'Italia posso affrontare con l'Europa la sfida della competitività
Che la globalizzazione richiede a un livello alto
Qualora tuttora i temi di fondo intorno ai quali si articolano le scelte
Pieno impiego
Si è detto a Lisbona piena occupazione ma anche buona occupazione
Perché se il lavoro torna a essere una prima da quanto tempo non si parlava di piena occupazione di pieno impiego come concreto e realistico obiettivo delle politiche dei governi
Ed era un fatto di che non se ne parlasse di difficoltà c'è
Talmente
Economiche finanziarie dell'Europa ma era anche un fatto culturale idea cioè che i governi e la politica dovessero abbandonare la scelta di determinati obiettivi la scelta per il pieno impiego per la piena occupa
Simone ha un valore etico perché individua
E la politica nei soggetti sociali un compito un obiettivo da realizzare da perseguire e in Italia pieno impiego vuol dire a mezzogiorno
Perché i dati noi conosciamo c'è una parte dell'Italia nella quale siamo già nel pieno impiego e dove problema anzi è la carenza dirittura di manodopera tanto che prima dell'estate abbiamo assistito ad questa situazione singolare no prima una richiesta di immigrazione extracomunitaria pur ritirare questa richiesta Padova c'è una parte dell'Italia in cui le condizioni sono queste un'altra invece in cui siamo distanti troppo distanti rispetto
Lo a questa prospettive qui però c'è una contraddizione dell'Unione Europea il fatto cioè che a questa indicazione di fondo non corrisponde ancora un un adeguamento delle politiche comunitarie
Voi abbiamo avviato sulla base
Di una richiesta delle parti sociali sindacati dei lavoratori Confindustria altri un confronto con l'Unione europea esattamente su questo punto
Rendere evidente che se si assume la questione il pieno impiego come obiettivo dell'Europa in Italia ma non solo in Italia il problema del dualismo territoriale non può non entrare delle scelte delle politiche europee
è un problema che riguarda la Germania con i Laender dell'Est è un problema che riguarda la Spagna India il suo Mezzogiorno prova che riguarda l'Italia è un problema
Come dire collegato strettamente per gli altri mentre si determina non solo
Aumenti di diseguaglianze sociali e territoriali contro la logica di coesione sociale del modello europeo ma anche strozzature di crescita perché è evidente che se lo sviluppo non si indirizza laddove non c'è automaticamente tende a concentrarsi dove c'è già e oltre un certo livello lì non si fa e quindi è un'esigenza che esso lasciare ma anche economica
Chi c'è una difficoltà ancora ancora le politiche di intervento per le zone territoriali sono sotto il capitolo aiuti di Stato sono sottocapitolo rischio di violazione dei limiti della concorrenza
E noi in questi mesi abbiamo fatto una battaglia in Europa perché si cambiasse l'asse su questi
E finalmente cominciamo ad avere questi riferimenti
Nei documenti dell'Unione in quelli politici c'è a Lisbona nell'ultimo rapporto delle politiche dell'impiego
Ancora però questa svolta piena non c'è ed è un impegno comune per realizzarla questo
E tuttavia pur non essendoci questa assunzione
Ieri era sulla quale dovremo impegnarci ancora anche a livello il partenariato sociale europeo dove il metodo della concertazione c'è esiste viene adottato e dove è utile che questi temi vengano condotti il confronto serrato che c'è stato in questi mesi con la commissione la disponibilità pur ripeto in quella gabbia di ragionamento
Del professor Monti ad affrontare i problemi ci fanno dire che siamo vicinissimi alla dirittura d'arrivo ritiene la legge finanziaria noi potremo introdurre due misure importanti in questa direzione il primo è il credito d'imposta per
Le assunzioni che riguardino inoccupati
Il secondo è il
Rilancio
Della l'emersione degli strumenti dell'emersione secondo una Program una progressione e secondo un programma quinquennale
Due misure importanti perché concorrono sia all'aumento dell'occupazione sia alla regolarizzazione all'emersione del lavoro nero che sono due aspetti fondamentali della stessa della stessa De Marchi
Poi c'è il problema
Di quella che viene chiamata la restituzione no
Premesso ripeto che c'è un patto di Natale da rispettare è evidente che anche qui
Come c'è l'indicazione europea c'è una priorità per chi Tania meno
Per chi ha meno reddito
Lavoratori dipendenti pensionati salari bassi sì pensione basse è evidente che qui c'è una attenzione che non può non essere un'attenzione
Preminente
Noi abbiamo dei dati sulla povertà che sono ancora inquietanti siamo una grande nazione ricca e avanzata ma ci sono tante situazioni diffusa Mezzogiorno delle cinture urbane di grandi città in cui padri di famiglia anziani fanno fatica ad arrivare a fine messe
Fanno fatica ad arrivare a fine mese e non parlo del povero classico parlo di chi è pensionato parlo di chi ha stipendi persone per le quali andarsi a prendere un caffè al bar è un problema con cui pare i conti per vedere se quadra il bilancio a fine mese noi non possiamo non ha vere innanzitutto un'attenzione
A questi soggetti a queste realtà per la natura di una maggioranza come questa
E perché c'è evidentemente anche qui un problema di coesione sociale e di modello sociale da cui non si può non tener conto in terzo luogo c'è il tema della competitività di alto livello
Nuove tecnologie formazione
La riforma del sistema formativo a partire dalla scuola in corso e c'è tanto da fare ma occorrono interventi d'urto
E qui
La destinazione dei proventi delle licenze
UMTS che per la loro natura per la loro caratteristica non si estendono nel tempo ma sono un introito sociale per il dieci per cento
Avrà questa destinazione prioritaria altri Paesi si pongono il problema dell'immigrazione extracomunitaria di qualità davanti alla sfida dalla nuova tecnologia non abbiamo una gran le risorse umane nel Mezzogiorno che sono appunto il capitale umano le risorse e l'intelligenza di studio di competenza dei giovani cioè il programma per l'insegnamento del computer e dell'inglese ai giovani disoccupati del Mezzogiorno c'è il problema della riconversione formativa per la disoccupazione intellettuale del Mezzogiorno anche qui quanti bravissimi laureati abbiamo in giurisprudenza in economia e commercio di lettere che hanno bisogno per un rapporto positivo con il mercato del lavoro di avere corsi di qualche mese di sei mesi che gli consente e non ridisporre di questi nuovi strumenti formativi anche questa un programma straordinario che rientra in queste priorità
Così come è importante riprendere insieme il contrasto al lavoro nero ma anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro
I due temi spesso sono correlati fra di loro non necessariamente
A fare uno sforzo complessivo per uscire da una situazione che per alcuni aspetti attratti francamente ancora vergognosi soprattutto in alcuni settori io vedo dai dati dicono qualcosa
Incidenti riguardano prevalentemente i giovani da una parte agricoltura ed edilizia dall'altro l'acqua qual è il problema
C'è un problema di eccesso di precarietà anche comincia a lavorare da giovane in termini di formazione in termini di insicurezza
C'è un problema di Sepp ori nei quali ancora c'è un eccesso di lavoro nero una competitività esasperata certamente bisogna fare un salto di qualità in questo caso noi abbiamo stanziato incentivi per le piccole e medie imprese consistenti seicento miliardi vecchia ad otto inutili convertano a piani di sicurezza faremo la campagna informativa adotteremo altre misure ma occorre che qui ci sia un impegno corale e complessivo di tutti
Questi temi la qualità del lavoro
La lotta
All'esclusione sociale la formazione le nuove tecnologie sono tutti gli aspetti i temi i punti sui quali
La sfida dell'occupazione del Mezzogiorno per l'Italia e una sfida di alto livello sbaglia e sbaglierebbe chi pensasse che il problema lavoro nel Mezzogiorno si risolve con una competitività al ribasso in termini di salari in termini di diritti la sfida la competitività deve essere alta
Innanzitutto perché l'unica realistica perché per quanto si voglia non ci sarà mai una competitività con la Romania con l'Indonesia per fortuna giù e in secondo luogo perché
C'è ci sono le risorse in questa nostra realtà meridionale umane di intelligenza imprenditoriali di studi di universitari di chi opera perché questa sfida della competitività alta possano essere raggiunta possa essere realistica e concreto questo credo che il grande tema oggi dell'occupazione del Mezzogiorno sul quale a partire dalla legge finanziaria potremo compiere insieme nuovi passi avanti
Ringraziamo il ministro sarà per questa puntuale esposizione delle politiche per vedere poi conosceremo agli obiettivi concreti le ultime considerazioni per le ultime considerazioni la parola Luigi Angeletti
Quei minuti ecco arriva la voce
Io volevo in
In primo luogo
Ringraziarvi per la partecipazione per l'attenzione per la pazienza che avete avuto in
Qualche ora
Anche a nome vostro ringraziare
I nostri ospiti che hanno
Detto delle cose molto interessanti e credo con una grande franchezza noi abbiamo fatto questa iniziativa
Non con lo scopo di fare una qualunque iniziativa una qualunque
Manifestazione ma con l'obiettivo di cominciare ad individuare il lavoro che faremo nei prossimi mesi
Era e a quale ovviamente
Affidiamo una parte consistente della nostra prospettiva e del nostro successo
Come comunque il
Abbiamo ascoltato come era ovvio naturale e giusto opinioni anche diverse su tutto una serie di temi importanti cruciali
Nella vita nostra dei lavoratori della società che nella quale noi viviamo
Il nostro obiettivo non è quello di rifare dei nuovi immaginifici Patti storici
Né quello di il
Pensare di superare rapidamente
Le differenti interessi e Oppini Toni che abbiamo
Il nostro obiettivo e molto più concreto
Cioè quello di far sì che
Tutta una serie di questioni che avevamo deciso di fare vengano fatte
Patti che abbiamo sottoscritto a cominciare da quello Di Natale venga rispettato
Ma soprattutto
Verificare
Che
Sia in grado gli stessi soggetti che hanno operato in tutti questi anni verificare se gli stessi soggetti suo no nelle condizioni annulla volontà la possibilità e la forza per affrontare una nuova
Fasto una nuova Fini una nuova sfida nuovi temi con nuovi anche i soggetti pensiamo a ciò chi rappresenterà nel nostro Paese il decentramento dei poteri i le funzioni delle nuove strutture
Pubbliche a livello decentrato pensiamo agli argomenti nuovi sui quali dobbiamo insistere e porre al primo livello come per esempio quello la formazione
E s'viste questa necessità bisogna verificare se esiste questa forza questa disponibilità questa volontà di affrontarli positivamente
Per quanto ci riguarda
Noi non staremo con le braccia conserte
Dico l'ultima battuta io
Consiglierei femmine modestamente concesso
Anche alle forze politiche
Di non essere
In appesa
Di una competizione elettorale che forse si svolgerà plausibilmente fra molti mesi
E lasciare e lasciare che il Paese non abbia dei punti di riferimento delle proposte una politica
Alla quale fa riferimento nel loro abitavo di gli anni perché questo sarebbe un pessimo un pessimo esempio e produrrebbe dei gravi disastri nel rapporto tra il Paese la sua classe dirigente
E oltretutto lo farebbe sprecare un'occasione che noi continuiamo a considerare importanti educazione che c'è
E che deve essere sfruttata se vogliamo essere
Serenamente N in condizioni di dire che noi facciamo il nostro dovere e fa Remo abbiamo fatte potere ma a fare il nostro dovere questo è l'impegno che noi vogliamo assumere qui
Tra di noi
E nei confronti dei nostri amici e nei confronti dei nostri interlocutori cioè che non si può pensare
Che il mondo possa cambiare secondo come noi desideriamo che campi senza che facciamo sul serio delle cose e mettiamo in gioco la nostra forza la nostra politica la nostra volontà di cambiare la situazione che abbiamo questo è l'impegno che credo
Debba essere assunto è riassunto da tutta la UIL
Nell'occasione in cui ci accingiamo dopo le vacanze dopo le ferie ad avere un altro un lungo anno molto importante della nostra vita vi ringrazio