La presenza di Radicali Italiani al cimitero degli Inglesi di Rivotorto d'Assisi mentre è in svolgimento la marcia della Pace Perugia - Assisi (c/o il cimitero degli inglesi a Rivotorto, frazione d'Asssi)

Buongiorno a chi è presente buongiorno a chi ci ascolta chiave benvenuti a questa conferenza stampa alla quale partecipa come i presidenti di radicali italiani Luca Coscioni Benedetto Della Vedova
L'europarlamentare radicale Marco Cappato il Presidente di non c'è pace senza giustizia Sergio Stanzani ci onora della sua presenza il vicepresidente dei senatori della Margherita Natale D'Amico c'è Walter Biscotti democratica c'è Ada Girolamini dello SDI ci sono soprattutto i nostri amici e compagni radicali dell'Umbria a cui a cui dobbiamo anche questa iniziativa
Avevamo creduto
Che il secolo appena concluso il secolo dei totalitarismi dei nazisti dei comunisti dei comunismi
Fosse stato e sarebbe rimasto a lungo il secolo più violento della storia dell'umanità questo secolo ha già passato il testimone ad un millennio che si è aperto con nuovi orrori nuove tecnologie dell'orrore che si sono manca state in modo devastante contro gli orrori del secolo passato e contro questi orrori nuovi che si annunciano c'è qualcosa che si è opposto e che continua dopo sì
E che ha aiutato e aiuterà le ragioni del diritto della libertà della democrazia e della vita a prevalere questo qualcosa sono le bandiere inglesi
Le bandiere americane
Le bandiere dell'Occidente della libertà e della democrazia
Se oggi il pullman che attraversano l'Umbria possono viaggiare se oggi Agnoletto può fare i suoi proclami se oggi Bertinotti può fare le sue azioni antioccidentali antiamericana se oggi Casarini e Caruso possono promettere ceffone se oggi possono bruciare quelle bandiere inneggiare alle bandiere dell'in libertà
Lo devono anche se non lo sanno anche se finta di non saperlo proprio la bandiera inglese proprio la bandiera americana proprio questi caduti che siamo venuti ad onorare con un fiore e con un pensiero
In questo Paese c'è chi brucia la bandiera inglese la bandiera americana c'è chi come noi
L'altezza
Questo è il senso della della nostra presenza lo stiamo ricordando in questi giorni l'America dell'Inghilterra sono grandi paesi negli Stati Uniti
La Corte Suprema acconsente anche a chi vuol bruciare la bandiera americana di bruciarle il nome della libertà il nome del primo emendamento ecco noi siamo qui a dire
Che quelle bandiere vanno tenute alte quanto più saranno altre
Tanto più ci sarà speranza e possibilità anche per i nostri nemici anche per i nemici della libertà anche perché quelle bandiere vorrà brucia
Io do immediatamente la parola al presidente di radicali italiani Luca Coscioni
Questi i caduti leggi che siamo venuti a commemorare sono stati uccisi dai nazisti e dai fascisti meriterebbe il Gaballo riuscendo doppi di liberare il nostro Paese e dalla dittatura alla sì farsi visita sono Moretti lontani dalla loro patria così come molti altri soldati statunitensi per la nostra libertà per la libere dadi in fondo quello italiano ed aveva scelto i fascismo lo hanno fatto per restituire all'Italia la democrazia e la libertà a differenza della maggior parte dei partigiani per i quali la lotta di liberazione aveva un suo allora sinistri caldo abbattere la dittatura fascista per consegnare l'Italia nelle valli della dittatura comunista oggi siamo qui e non alla marcia della pace perché sappiamo via si era in un mio lenti e il nuovo pacifisti
Perché sappiamo e non ci può essere pace senza giustizia Democrazia e libere da siamo qui perché e dal mille novecentonovantasei ed giungiamo il massacro del popolo afgano da parte dell'Italia i bandi e non siamo disposti a continuare ad assistervi non siamo visto io ad assistere ammazzate voi attuati da regimi totalitari e integralisti rispetto ai quali i pacifisti non hanno mai marciato
In realtà non hanno uguali nemmeno mosso un solo passo detta una sola parola alzata una sola bandiera in questo momento di raccoglimento abbiamo scelto di non sfilare accanto agli Agnoletto Casaroli Bertinotti Cossutta Francescato Rutelli la pace è un bene prezioso è una risorsa scarsa e non può essere ridotta IPO praticamente ad un evento mediatico
Nel silenzio di questo cimitero possiamo ancora un direi il fragore delle bombe della Seconda guerra mondiale delle pompe che stanno accadendo Suzaku come i boati incontri esaltando sono per noi unico nello stomaco ma sappiamo che oggi lunghi allora solo dopo atti di liberazione di democrazia edili per età
Grazie grazie a Luca Coscioni la parola a Benedetto Della Vedova presidente di radicali italiani
Girando prima
In questo posto splendido non molti punti di vista mi accorgevo come la storia che oggi ricordiamo e onoriamo non è la storia del passato ma la storia del presente
I ragazzi caduti sono coetanei dalla maggior parte dei nostri genitori sicuramente dei miei quindi non è una storia vecchia è una sto gli ha presente la storia della nostra libertà di oggi del dei nostri genitori ma anche la libertà nostra credo che una cosa che vada detta
Siamo al cimitero inglese e che così come
Gli inglesi Semele statunitensi diedero una possibilità di un'Europa diverso a sessanta anni fa
Così oggi in realtà nell'assenza assoluta dell'Europa oggi Prodi nell'intervista alla Stampa cerca in realtà di dire che le cose non sono proprio così che l'Europa è esistita in questa crisi esisterà ed è in realtà c'è stata la Gran Bretagna sul piano militare lo sappiamo ma anche sul piano politico è rimasta totalmente assente l'Europa credo che questo oggi va da ricordato pensando agli inglesi alloro scetticismo magari nei confronti dell'Unione Europea ma la loro capacità quando bisogna schierarsi
A fine ore e pagare i costi che questo comporta a favore della libertà della difesa delle garanzie per i cittadini dello Stato di diritto
Della democrazia inglese hanno saputo anche in questa occasione esserci laddove l'Italia ma in buona misura tutta l'Europa non c'era è un'ultima cosa
Sul persone che stanno marciando a decine e decine di migliaia a pochi chilometri o poche centinaia di metri d'acqua
Li abbiamo incrociati oggi venendo qui sicuramente erano tanti tantissime persone giovani non solo festanti ecco io credo che
A partire proprio da quello serve si si deve sentire la necessità di dire forte il nostro no il nostro no a quei contenuti di questa marcia ovunque nel mondo nei paesi liberi o in quelli non liberi spesso le masse sono travolte dall'emotività io credo che noi abbiamo il dovere di dire che loro sbagliano sono in tanti sono persone
Naturalmente i in buona fede ci credono e proprio per questo ancora più importante dire che loro si sbagliano perché oggi la difesa della loro libertà della loro libertà di marciare la difesa dalle istituzioni che queste garanzie danno passa anche attraverso l'intervento degli Stati Uniti e dell'inglese
Grazie a Benedetto Della Vedova la parola a Marco Cappato europarlamentare replica
Grazie ogni
Una buona parte
Delle tombe che stanno qui parlato di persone
Morte intorno ai loro vent'anni alcuni di loro sarebbero problemi
Ancora vivi oggi
Quando si parla di morti civili ecco non credo che sia un gioco di parole per
Questi ragazzi e queste To dal parlare di morti civilissimi chi ha voluto
Parlare di scontri tra civiltà
Occidentali e altre deve ricordare che l'Italia fascista era Italia porcile in tale ma fascista il problema è quella della civiltà democratica del diritto dello stato di diritto chi imbocca
L'intervento dell'ONU come precondizione anche tra i marciatori anche tra i politici marciatori del distinguo che pure riconoscono la necessità in taluni casi dell'uso della forza si pone l'ONU come pre con dizione bene se ci fosse lo stesso meccanismo del Consiglio di sicurezza che oggi da diritto di veto alla c'Cina del regime comunista di Pechino allora ci sarebbe stata l'ONU del diritto di veto della Germania nazista
L'uso della forza
Va giudicato con altri parametri è stata tanti anni fa la liberazione per la civiltà
Democratica del diritto nel nostro Paese grazie anche alla morte di questi eroi britannici e ci auguriamo che possa essere presto civiltà della democrazia il diritto anche a Kabul
Grazie a Marco Cappato la parola a Sergio Stanzani presidente di non c'è pace senza giustizia
Quella cosa mia colpito di sorpresa una lapide ricorda due giovani
Uno diciott'anni uno ore diciannove italiani ufficiali partigiani
Uno cattolico l'altro ebreo
Credo che il senso profondo di queste la nostra presenza si ricolleghi dopo tanti anni ancora a questa espressione emblematica il diritto fondamentale della persona e il diritto alla vita
Il diritto è necessario per la vita
Non c'è pace senza giustizia ma per avere giustizia ci vuole la libertà ci vuole democrazia
Grazie grazie
La parola al vicepresidente dei senatori della Margherita Natale D'Amico che un'ora noi e onora la Margherita con questa sua presenza
Non sono io malato di essere qui queste tombe si riferiscono molte a ragazzi ragazzi tra i diciotto e i trent'anni morti cinquantasette anni fa molta sono proprio porta la data del dodici tredici ottobre proprio in questi giorni morivano per di più intere la libertà per difendere la libertà in Gran Bretagna per difendere la libertà in Gran Bretagna dove c'era
Per difendere la libertà in Italia dove non c'era io credo che i ragazzi che in questi giorni in queste ore stanno combattendo una fuga anni stanno stanno combattendo con lo stesso obiettivo difendere la libertà lì dove c'è la migliore come è stata colpita duramente e diventa libertà dove non c'è in Afghanistan non c'è per i cittadini dall'Afghanistan non c'è ricordiamolo ogni tanto in particolare per le donne dell'Afghanistan
Io spero che coloro che stanno marciando poco più in là per i quali debbo dire provo simpatia umana non stiano marciando contro questi ragazzi
E credo spero che non stiano marciando contro ragazzi che stanno facendo la stessa cosa oggi in Afghanistan
Io credo che noi dobbiamo ricordare che non solo è nostro diritto ma è nostro dovere difendere la libertà e la democrazia dove c'è e nostro dovere difendere la libertà e la democrazia lì dove non c'è
Non si può chiedere alla gente se per la pace o sei per la guerra
Tutti sono per la pace però
A me l'hai foto per ricordare che nella Bibbia c'è scritto nelle crisi asta nello scandalo della Bibbia che l'Ecclesiaste c'è scritto c'è un tempo per la guerra c'è un tempo per la pace
Perché la guerra la battaglia può essere il modo per ottenere la pace
Qui ci sono gli amici radicali che sono portatori di un messaggio di pace di non violenza da decenni nel nostro Paese
E hanno fatto hanno scelto oggi il modo giusto per insieme condurre un'iniziativa può l'ittica a favore della costruzione di un mondo di pace e di giustizia vi ringrazio per avermi invitato mi fa molto piacere se piacere essere qui mi piacerebbe se oggi qualcuno delle persone che partecipa a quella marcia scegliesse di fermarsi un attimo anche in questo posto
Grazie a Natale D'Amico noi dobbiamo ringraziare
Insieme a Luca Coscioni tanti amici e compagni umbri che hanno reso possibile questa nostra presenza qui la giornata ieri da Francesco Pulli ad Andrea Maori Elisabetta chi è che ella a Mauro fuori insomma tanti tanti dobbiamo anche ringraziare altre forze che si sono uniti hanno queste iniziative io per questo però la parola tra un istante Walter Biscotti di Umbria democrazia democratica e ad Ada Girolamini dello SDI Walter Biscotti
Ho visto poco dietro la tomba di e lo Whiting aveva vent'anni
Aveva le stesse età
Di qui ragazzi come lui che in quell'epoca mentre Luís sacrifica la propria vita per le libertà di tutti altri ragazzi come Luís marciavano come oggi
Ritenendo che quelli di qui l'equidistanza tra aggressore aggredito doveva e poteva essere la soluzione per fermare la guerra
Noi dobbiamo le nostre libertà a e i el Whiting e come lui a tantissimi altri ragazzi che sono sepolti qui ma altri ragazzi
Marciavano mentre
Marciavano nel Ninni a metà degli anni novanta mentre c'erano i massacri di Vukovar e di altri e il popolo dei marciatori ancora manteneva questa posizione di equidistanza non capendo il criminale Errore che ancora stavano ripete
Oggi altri ragazzi come e dei lo guai in stanno marciando imbelli rispetto a tutto quello che gli sta accadendo intorno aver commesso come pacifisti negli anni sul finire degli anni Trenta l'errore di lasciar crescere criminali come Hitler sul finire degli anni novanta lasciar crescere criminali come Milosevic oggi il loro errore quello di far crescere criminali come di Bin Laden quindi oggi qui siamo qui a testimoniare che altri ragazzi coetanei di e lei Loisy quindi si stanno battendo ancora oggi per le nostre libertà e noi siamo qui per rendere per essa viene ancora come allora grati
Grazie la parola per l'ultimo intervento di questa conferenza stampa tarda Girolami dello SDI
Sono qui come socialista
Sono qui proprio perché io non voglio dimenticare come me sicuramente i socialisti dell'Umbria non vogliono dimenticare vogliono anzi dire grazie tira ancora grazie ai giovani di allora che e hanno dato la loro vita e hanno consentito attraverso questo grande sacrificio l'affermazione della democrazia nel nostro Paese
Dobbiamo dire grazie però anche la quei giovani inglesi che oggi sono di nuovo in prima linea per afferma are alcuni principi per evitare che ci siano confusioni per evitare che qualcuno metta insieme chi aggredisce chi è aggredito
Noi
Come socialisti come uomini liberi commette cittadini democratici civili e non ha detto benissimo dei rappresentanti dei radicali e gli altri Walter Biscotti noi non possiamo tollerare che nel mondo ci siano ancora realtà nelle quali quelle violenze che abbiamo visto abbiamo potuto constatare possono avere spazio possono essere Albergati
Pensiamo lo voglio qui dire la violenza alle donne che viene esercitata lì le donne che devono camminare senza fare un ore per non disturbare gli uomini che devono esser coperte anche qui per essere una cosa che appartiene a qualcuno quindi oggetto
E proprietà di qualcuno che non hanno diritto all'istruzione
Bene io credo che su questi temi dobbiamo ripristinare il senso vero della pace la pace che ha tale essi affermazione dei diritti civili sia tolleranza sia rispetto se a crescita economica
Che riguarda appunto tutti i popoli la pace si è condivisione di valori che sono comuni oggi sono saltati questi valori sono stati aggrediti
E a questa aggressione bisogna rispondere e si deve rispondere si deve stare solo da quella parte non si può stare un po'di qua un po'di là e quindi votare in un modo da la parte dall'altra poi assumere altri atteggiamenti bisogna essere chiari decisi proprio per affermare quei valori e quei principi che dicevo prima che era
Io credo che possiamo restituire questo luogo al suo Silenzio un silenzio che dato parola diritti e libertà anche a coloro che in questo momento stanno marciando speriamo per loro che se ne accorgano e che se ne accorgano presto