"Il sapere, la persona, il lavoro" - dibatttito organizzato dai Democratici di Sinistra in vista del prossimo congresso di partito (Palazzo San Macuto, Sala del Refettorio, via Del Seminario n. 76, Roma)

Ringraziamo tutti voi avete partecipato a questa nostra Vito
Che Andrea Ranieri Bruno Trentin ed io abbiamo rivolto
Tutti voi per partecipare a questa nostra iniziativa questa mattina
Che
Ha il compito di proseguire una riflessione
Sul di stimoli contenuti in un nostro documento
A voi noto di cui abbiamo qua qualche copia ove
A qualcuno mancasse sul sapere la persona il lavoro
Che è stato presentato appunto da
Noi trenta avvieremo trentine Dio
Ed altri quattordici e firmatari che al momento in cui il documento è stato reso noto
Hanno
Ho voluto contribuire anche con suggerimenti e
E arricchimenti dallo stesso testo
Allo stesso testo poi sono aggiunte moltissime adesioni personali di cui abbiamo lunghissimo esempio di per leggo che vi risparmio
L'iniziativa di oggi
Si colloca
E partita nella fase di ascolto
Della discussione congressuale vedremo baci di sinistra e prosegue in questa fase per tenere saldamente agganciato ai contenuti
La discussione del congresso
E quindi un'iniziativa non metta congresso e ancora meno
Sicuramente non contro il congresso ma
Per il congresso
Dentro il dibattito delle idee
La delusione di stamane si è introdotta da Bruno Trentin Emilio abbiamo invitato naturalmente una serie di interessati alla discussione i presenti appunto ripeto vi ringrazio e poi tre candidati alla segreteria dei DS
Capofila delle rispettive mozioni
Perché il confronto fossi a direttamente ravvicinato anche proprio con i protagonisti in prima persona
Della discussione congressuale
Piero San Giovanni Berlinguer Piero Fassino Enrico Morando il quale ultimo in arrivo e quindi
No io ora vorremmo cominciare ringrazio compagni candidati che sono che hanno sottratto qualche tempo la loro notevolissimo impegno per questa attenzione
Darei subito la parola Bruno Trentin
Prima di tutto pare impossibile affrontare una discussione sulla tematica del lavoro del sapere come libertà
Ignorando la crisi internazionale scatenata dal terrorismo assassino negli Stati Uniti
è una crisi internazionale che ci coglie infatti almeno in parte allo scoperto impreparati
Non si tratta soltanto di combattere e di colpire alla radice del centrale del terrorismo
Respingendo la strada delle ritorsioni dello sterminio di civili innocenti
Si tratta di costruire su scala mondiale un consenso sempre più diffuso con la lotta al terrorismo e al fondamentalismo integri IST
è un consenso sempre più diffuso con i valori della libertà e la democrazia che ogni logica di guerra santa o di crociata finisce per calpestare
Si tratta di trovare accanto alla repressione mirata il ruolo della politica
In Italia e in Europa rifiutando ogni messa fra parentesi del consolidamento e dello sviluppo delle democrazie
Si tratta di ritrovare di promuovere una capacità di proposte di iniziativa dell'Unione europea rompendo va detto il silenzio assordante di tanta parte della sinistra italiana e dei governi italiani dopo l'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria
Con l'eccezione vistosa e ostinata del Presidente della Repubblica
Per accelerare i tempi della costruzione di un governo politico dell'Unione monetaria per arrivare a una federazione europea degli Stati nazione come sostiene Ciardullo
E per definire senza indugi gli obiettivi di una forte iniziativa politica nei confronti dei Paesi in via di sviluppo cominciando dall'azione indefessa per contribuire ristabilimento della pace e del principio di autodeterminazione del Medioriente
In tanti modi questa iniziativa può svilupparsi e senza attendere la pur necessaria riforma delle istituzioni europee e mondiali
Con l'azione diplomatica della Commissione esecutiva dell'Unione per esempio per risolvere anche sotto il profilo economico la crisi palestinese
Con la costruzione di contratti a lungo termine fra Unione monetaria i Paesi produttori materie prime cominciamo dal petrolio fondandovi questi contratti sulla credibilità dell'euro e delle garanzie offerte dall'unione europea
Riconvertendo infine almeno in parte la politica di cooperazione internazionale su due obiettivi
Da un lato l'annullamento del debito
E l'apertura dei mercati di Unione europea e i Paesi più poveri del Sud del mondo dall'altro lato
Con iniziative mirate come gli altri vertici azione la formazione e la difesa dei diritti umani cominciano in questo caso dalle multinazionali che hanno sede nei Paesi industrializzati
E dalle loro succursali o agenzie nei paesi in via di sviluppo
Nella consapevolezza ormai raggiunta della libertà la libertà di associazione di informazioni in primo luogo la libertà fondato sulla conoscenza e la sola strada percorribile per conquistare una maggiore eguaglianza e per sconfiggere ogni fondamentalismo
E in questo quadro che va ricollocata la riflessione che abbiamo cercato di svolge nel documento sulla persona il sapere il lavoro
Ci sono state molte condivisione con quanto meno con lo spirito con il quale questo documento è stato arrestato e diffuso ma permane ancora secondo me permangono ancora concessioni al genericissimo e permanente anche in molti a deriva una qualche vaghezza
Sugli errori politici e culturali che dobbiamo superare per non ripeterli in futuro e sulla portata dell'innovazione che proponiamo per la strategia della sinistra
Di fronte a un governo convocazione di regime sempre più pericoloso non solo per le condizioni di vita ma soprattutto per le libertà e i diritti di tanta parte del mondo del lavoro
Di quali errori parliamo
Si tratta di non fermarsi a mio avviso l'esame di scelte politicamente sbagliata tatticamente sbaglia
Mantenendo in questo modo involontariamente il sospetto che siamo alla ricerca meschina di responsabilità personali o di questo o quel gruppo dirigente del partito o del sindacato
Si tratta invece di riflettere laicamente sui limiti di fondo
Culturali e politici
Che hanno segnato la nostra stessa concezione della politica e la nostra rimozione del rapporto complesso non lineare che esiste nel mondo moderno fra le istituzioni dello Stato e quelli della società civile le sue forme di organizzazione
Perché anche da qui tra con origine certi errori di percorsi più brutalmente credo che si debba cogliere in questi anni trascorso un'interruzione della svolta culturale imposto dalla caduta del muro di Berlino
è una perdita di autonomia culturale nel leggere la modernità e le sue clamorosi contraddizione sono responsabilità di tutti noi
Da un lato abbiamo spesso confuso dietro un ambiguo modernismo le trasformazioni in atto di quest'ultimo decennio i processi di modernizzazione realmente accaduti
Con i del l'ideologia delle modernità propugnata dai movimenti conservatore neo liberale e in Italia da una parte consistente del padrone
In questo modo abbiamo ripercorso mi sembra lo stesso errore che portò la sinistra su scala mondiale negli anni venti e trenta a subire passivamente l'ideologia poté apologetiche del modernismo terroristico e del fordismo
Gramsci parlava giustamente di rivoluzione passiva
Ricordiamoci impatto inteso che ebbe un libro
Pur davvero di infimo ordine come la fine del lavoro
Di rischi
E quali epigoni ha avuto questo testo a destra e a sinistra del nostro movimento
A destra dove si è cominciato a teorizzare sulla scomparsa della classe lavoratrice di una classe lavoratrice che sta vivendo trasformandosi buttando
A sinistra se vogliamo chiamarla così
Con un
Una linea di resistenza al cambiamento
Per ritardare più a lungo possibile questa fine del lavoro era stata profetizza
Ricordiamoci dei primi e Tardini dibattiti sulla flessibilità del lavoro
A me la parola non fa paura e cambiarla non muta i problemi reali che nascono da questo processo
Oggi possiamo affermare che il suo essere un imperativo per le impresa in questa fase di rivoluzione industriale
Non ha nulla a che fare però con la crescita dell'occupazione propagandato dal patronato per legittimare invece la precarizzazione e l'emarginazione di una parte consistente del lavoro subordinato e parasubordinato
è stato un grave errore
Riconoscerne tardivamente l'esistenza e successivamente l'aver creduto che fosse la strada maestra alla maggiore occupazione
Ricordiamoci nostre dibatto sulla flessibilità salariale la carica dei più giovani
è stato un grave errore cadere in questo vecchio tranello della destra conservatrice parassitarie ignorando popoli trasformazione diversificazione del mercato del lavoro in questi anni
E cadendo nel ridicolo il ragionamento che la diminuzione del salario dei giovani e quindi almeno nel Sud che per i giovani comportasse la scomparsa del sindacato
è stato grave
Aver consentito
Caricaturali teoria di questa natura
Sostenendo che avrebbero consentito un aumento dell'occupazione come se quarant'anni di assistenzialismo democristiano e di riduzione del costo del lavoro nel Sud non ci avessero insegnato nulla eppure questo fu una posizione pubblica del governo italiano prima del vertice di Lisbona
Quando era in gioco cioè nulla riduzione del costo del lavoro nel Sud ma l'obiettivo della società della conoscenza e del pieno impiego
Ricordiamoci le acrobazie di una parte della sinistra per legittimare la modifica dello statuto dei lavoratori per i licenziamenti individuali anche qui accettando l'alibi padronale contraddetto dai fatti
Sui suoi effetti benefici per l'occupazione
E ignorando invece il pericolo né autoritario che questo attacco alla certezza del contratto comporta di fronte alle contraddizioni
Fra responsabilità del lavoro richiesta sempre più ai prestatori d'opera di qualsiasi qualificazione professionalità di fronte alla contrizione fra responsabilità del lavoro e la precarietà di questo stesso lavoro la sua insicurezza
Un padronato che rifiutava di percorrere la strada della formazione lungo tutto l'arco della vita non ha avuto altra strada che la legge del bastone e la minaccia quotidiana sul mantenimento del posto di lavoro
Ecco perché questo diritto alla certezza del contratto
Va estesa a mio avviso all'universo dei contratti atipici a tempo determinato
Non si può infatti sostenere che la lotta queste concezione della flessibilità Fossa da imputare a un rifiuto conservatore della modernità
Ma è un segnale di perdita di autonomia culturale anche il ripiegamento sulla difesa episodica dell'esistente
Sulla resistenza al cambiamento sia pure muovendo dall'aggiustando denuncia delle sue contraddizioni e della lotta necessaria contro l'ideologia restauratrice del Parma
è infatti una resistenza questo destinata alla lunga ad essere sconfitto
Senza aver avuto la possibilità di costruire un'alternativa credibile al governo del cambiamento da parte delle forze né Oliver
Ambedue questi limiti
Sono approdati così a mio avviso a mio avviso
Nel determinare un'assenza di capacità di proposta riproposta forte
Ci riempiamo molto spesso la bocca della parola riformismo e lo facciamo con piena convinzione ma di quale riforme parliamo di quale priorità riformatrici
Di quale strategia riformatrice i quali governo del cambiamento sul quale consolidare il programma dell'Ulivo e costruire una politica delle alleanze
Se non rispondiamo a questi interrogativi rischiamo di cadere in una cantilena che non segna più uno stacco con i periodi in cui il riformismo si confondeva con il trasformismo e la governabilità
In ogni caso questa caduta di autonomia culturale progettuale è stata palese sui temi cruciali come il destino del politico dell'Europa di cui ho parlato la riforma complessiva dello Stato sociale
Di fronte alle trasformazioni del mercato del lavoro e la questione del lavoro che qui CIO
Sulla questione del lavoro e sul suo posto oggi e non Nieri nel DNA della sinistra italiana nei suoi programmi nelle sue iniziative
è in corso anche nei documenti congressuali uno sforzo convergente che importante sottolinea non è più cioè un problema settoriale un segmento corporativo assommare ad altri inizi bandone programma
E non è più il lavoro di ieri dell'operaio di massa si scambiava sbagliano anche in passato con un'intera classe lavoratrice
Parliamo del lavoro dei lavori che si trasforma in tutte le forme che assumono nel lavoro subordinato nel lavoro parasubordinato nel lavoro autonomo parliamo del lavoro che vogliamo liberare dai vecchi c'è del lavoro di un futuro possibile fondato sull'autonomia e la creatività la responsabilità parliamo di un processo di trasformazione del lavoro con i suoi pericoli le sue potenzialità che dobbiamo liberare
Parliamo di un processo di trasformazione che chiede di essere rappresentata
Nel suo complesso e guidato verso nuovi approcci perché ci sono tanti gli approdi possibili della modernizzazione
Ma le difficoltà rimangono mi sembra quando si tratta di indicare la strada maestra di una liberazione graduale del lavoro dall'insicurezza della subalternità
E la strada maestra starei per dire l'unica per un aumento dell'occupazione
E il miglioramento della sua qualità
Molti convengono ormai nell'indicare fra le altre risorse quelle del sapere e quindi della formazione come mezzo per creare impiegabili tariffazione
Come mezzo per contrastare la coincidenza oggi dominante fra flessibilità e mobilità del lavoro da un lato e precarietà e insicurezza quando non diventa esclusione dall'altra
Nell'indicare quei del sapere della formazione come mezzo appunto per costruire una prospettiva che consenta di uscire da questa tenaglia che coinvolge una gran parte del lavoro subordinato
Del resto anche nel passato recente il tema della formazione l'ha fatto richiamato più o meno genericamente ai programmi della sinistra e del movimento riformatore che si costruì intorno all'Ulivo
Senza che si compisse quel salto di qualità nell'individuare obiettivi coerenti nell'assumere priorità stringenti per realizzare questo quello che ancora manca e probabilmente anche una consapevolezza degli effetti di questa scelta comporta sulla strategia complessiva della sinistra
Quando cioè questa scelta diventa non una delle tante ma la scelta prioritaria di una strategia del pieno impiego della valorizzazione delle risorse
E quella consapevolezza che manca
Nel momento in cui veniva definito e approvato una riforma fondamentale dell'ordinamento scolastico
è un suo esplicito collegamento con tutte le forme di formazione che mattone al posto di lavoro che altro voleva dire l'obbligo formativo fino a diciotto anni
E mancati infatti prima di tutto un'esplicita collocazione di questa riforma nella strategia complessiva della sinistra
La sua collocazione come scelta prioritaria
Lo si è visto dal momento della distribuzione delle risorse pubbliche
Che ha lasciato immutate in questi anni trascorso la collocazione dell'Italia in termini di ricerca di investimenti in ricerca e innovazione ambiente formazione permanente agli ultimi posti
Fra i Paesi dell'Unione europea fra i Paesi industrializzati o anche in via di sviluppo le altre scelte di speso e alcuni orientamenti adottati nelle politiche fiscali dimostro che non si era compreso che qui stava invece la radice della scarsa competitività dell'economia italiana e del sistema paese
Hanno prevalso altre priorità consapevolmente o per inerzia
è mancato in secondo luogo io credo la COREIS consapevolezza piena delle resistenze aperto inerziale che questa riforma come altre fondamentali riforme dall'alto realizzate dai governi di centrosinistra penso alla riforma della ricerca della riforma la sanità la riforma la pubblica amministrazione
Le resistenze aperto inerziale che avrebbero incontrato e queste riforme nelle istituzioni e nella stessa società civile
Nel caso la riforma dei saperi bisognava prendere in conto la forte resistenza del sistema dell'impresa e ad assumersi un qualche costo per finanziare la formazione e la riqualificazione
Di fronte scruta lo sviluppo della flessibilità e della mobilità del lavoro questo è il grande paradosso
Veniva meno anche l'interesse dell'impresa a investire danaro nella formazione del fattore umano che avrei potuto magari essere utilizzato domani in un'altra in un'altra impresa per impresa concorrente
Culmine il paradosso dato dato dall'esperienza dei contratti di formazione lavoro e come diceva il suo nome il loro nome era incentrato sull'obiettivo della formazione marxista sono rivelati invece il modo più rapido per sveltire l'occupazione dalle dalle forme di contratto precari e quindi rispetto alle quali l'investimento in formazione effettive è stato fra i più
Ma bisogna pensare anche scontare le resistenze che poi si sono manifestate anche nel corpo docente
La difficoltà di superare anche
Approcci corporativi al problema della rinnovamento
Della scuola e del suo cambiamento bisognava scontare le resistenze nel mondo del lavoro rispetto a un disegno di quella porta
Perché si tratta di passare qui dava una una concezione anticamente acquisiti della formazione come sacrificio imposto
Ad un'idea della formazione come investimento nel futuro
Forse il più importante dei fondi pensione anche agli effetti della pensione
Misura in cui consente il permanere in un'attività di lavoro per un lungo periodo
In realtà l'investimento nella formazione permanente comporta di per sé un costo ingenti
Difficilmente compatibile con altre priorità di spesa
E presuppone degli affetti che non si realizza una breve termine ma a medio lungo termine
è un investimento che comporta un rischio abbastanza rilevanti perché nessuno può essere sicuro su i risultati che si acquisiscono nei confronti della signora singola persona via terra con l'informazione vi sono fallimenti assieme a successi
E si tratta di un costo così rilevante
E si deve prendere in conto infatti che non si tratta soltanto di migliorare un po'la formazione per l'avviamento al lavoro
Per quei giovani in cui constatiamo ogni giorno uno scarto fra l'apprendimento di una scuola
Le necessità di conoscenza nell'impresa per costruire una competenza degna di questo nome ma si tratta di un di uno sforzo che coinvolge una gran parte delle donne che si affaccia nel mercato del lavoro
Anche fra le più scolarizzati
Che riguarda gli adulti dovranno ad aggiornare riadattare loro formazione professionale agli immigrati per i quali occorre immaginare nelle iniziative specifiche di apprendimento sia di cultura di base che di cultura professionale
Agli anziani
Se si vuole davvero incentivare l'allungamento della vita lavorativa contro l'esclusione la disoccupazione strutturale
Inattesa del percepimento una pensione scriverà rapidamente ridimensionata
E soprattutto se si prende in conto che in molti casi per gli adulti e gli anziani per esempio si tratta di ricostruire una formazione di base
Per questo le scelte della formazione lungo tutto l'arco della vita comporta
Prima di tutto anche se non solo una forte mobilitazione risorse finanziarie alternativa ad altri casi meno ad altri usi meno priorità della spesa pubblica
E con una mobilitazione dirette a dei soggetti diversi che sono coinvolti che andrebbero coinvolti per i finanziamenti lo diciamo apertamente
Certamente lo Stato ha un ruolo fondamentale da giocare così l'Unione europea ma hanno anche l'impresa che deve essere adeguatamente incentivati e devono avere un necessariamente i lavoratori
Da tempo noi concepiamo la formazione come un salario in natura
Che il lavoratore deve conquistarsi ricevere scontando neanche l'entità nel formulare le repliche le sue rivendicazioni verso altri obiettivi
Ma comporta anche una grande mobilitazione di risorse umane si tratta della costruzione di nuovi rapporti fra scuole impresa nel territorio superando resistenze corporative promuovendo una nuova cultura pedagogica aggiornata nei contenuti e riadattata per una nuova utenza
Si tratterebbe
Scusate la mia nostalgica di ritrovare per obiettivi diversi in un contesto diverso è lo spirito che ha permeato tante migliaia di docenti nella battaglia per le centocinquanta ore
Cioè uno spirito militante nella convinzione che si contribuiva persino a costruire una nuova pedagogia persino a costo di un nuovo tipo di cultura di si tratta del dibattito nella lotta politica da condurre nel mondo della scuola per fare vive la riforma per costruire la riforma sperimentarla correggerle
Con una forte partecipazione dell'insegnante degli studenti e con un impegno costante del sindacato confederale
Si tratta della predisposizione di incentivi interventi incentivanti e penalizzanti per indurre l'impresa a investire il fattore umano sul posto del lavoro o nel territorio per la piccola e media impresa
Ma questa scelta comporta anche l'emergere di una nuova dimensione delazioni rivendicativa del sindacato della contro azione collettiva e questa nuova dimensione stenta ad apparire nell'esperienza di questi anni
Anche qui se non sbagliamo del tutto nella nostra analisi delle nostre proposte citato di affermare una nuova priorità la priorità del collegamento fra lavoro e sapere
Lo scambio se vogliamo usare questa parola portare tra flessibilità e impiegabili ITA attraverso la formazione di fare valere questa priorità sia nella contrazione salari della contrazione sull'utilizzazione del tempo
Del tempo di lavoro e del tempo di
Solo su questa base sarà possibile estendere la forma di rappresentanza
A tutela delle più diverse figure del lavoro subordinato parasubordinato e dovuto sulla base dell'affermazione unificante di un diritto individuale alla formazione lungo il TAR tutto l'arco della di
Da qui come è stato definito nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea occorrerà partire per conquistare domani uno statuto di tutti i lavoratori per tutti i lavori
Una scelta progettuale di questa portata una modifica così radicale delle nostre priorità nel passato
Un progetto di società che abbia anche per il tema dell'informazione della formazione questo respiro
Non possiamo se condivisi lasciare inalterato il nostro modo di fare politica anche dall'opposizione
Si tratta cioè anche nel duro confronto che ci attende nel corso del dibattito parlamentare sulla legge finanziaria il non essere soltanto fermi nella critici ma forti nella proposta rifiutando di venire sospinti a subire l'agenda che presenta il Governo di centrodestra
Forti della proposta ordire formulare un programma per la formazione permanente
Rilanciata di fronte a quanti vogliono parlare solo di pensione la proposta
Una riforma del welfare incentrato sulla formazione permanente con l'obiettivo di accrescere rapidamente la percentuale della popolazione attiva titolare di diritti e di servizio universale
A queste condizioni la battaglie per l'emancipazione del lavoro di tutti i lavori attraverso la conoscenza
Può venire vissuto da milioni di persone con una lotta per conquistare nuovi diritti nuovi poteri una partecipazione effettiva le decisioni dell'impresa una nuova sicurezza compatibile con un uso flessibile qualificante del lavoro
E come una delle strade certamente la più importante per combattere la drammatiche crescente di visione del mondo
Fra chi detiene gli strumenti della conoscenza e chi ne è escluso
In modo da poter allargare così le frontiere la democrazia anche nella società civile
Ecco mi scuso per questo intervento ancor troppo lungo noi nutrivamo nutriamo una speranza che si possa ancora in questo dibatto congressuale confrontarci
E magari dividerci momentaneamente su una scelta come quella che il proponiamo per sostenere la ritiro a combattere
Senza generici unanimismo
Perché si tratta di innovare radicalmente sul passato
Riteniamo che questo dibatto sia più utile che la divisione le divisioni che si incancrenisce suo poster incriminazione del passato o sul processo alle intenzioni che riguarda il futuro
Solo da questo esercizio di democrazia vera comporta sempre la possibilità di rivedere una Varazze delle nostre convinzioni può nascere unità consapevole
Allora grazie Bruno Trentin per aver introdotto questa nostra discussione come dire
Continuando a riflettere sui contenuti del nostro documento
Alla luce delle novità
Anche drammatiche di questi ultimi tempi ed è un quadro molto più ampio della sua formulazione noi vorremmo vuol dire adesso una discussione
Devo subito dire una cosa di natura notarile cioè che interventi dovrebbero stare intorno ai dieci minuti
Riapriamo subito la discussione
Per chi vuole perché vuole intervenire
Senza una regia rigida fra la parte che sta al di qua del tavolo da parte sta lì quindi
Agli Iginio Ariemma
O forse meglio per Conte sei entrambe
Va be'
Lecce procedere
Per il
Io mi mi ritrovo
Molto nelle cose che ha detto corrobora Bruno Trentin concetto di modernizzazione e di lavoro e anche nel respiro europeo che ha dato a questi problemi e quindi limiterei il mio intervento ad alcuni spunti che riguardano ma anche una riflessione sul passato soprattutto sul futuro
E soprattutto aveva per porre alcune domande
Ai candidati qui presente
Parto da un punto che
Che in questi anni anche direi soprattutto quando ho dovuto
Coordinare il programma dell'Ulivo sia molto tormentato
Secondo me come sinistra ma anche con l'Ulivo
In questi anni
Lettera
Soprattutto del nell'ultimo decennio non siamo riusciti Arringhi finire il ruolo e la natura del
Quando dico questo mi riferisco soprattutto perché poi concretamente su questo la gente misura riferisco la pubblica amministrazione servizi pubblici le foto fu
So benissimo che abbiamo fatto
Tutta una serie di tentativi anche delle cose importanti e giusti
Però a me pare perché non siamo riusciti almeno nell'opinione pubblica
Nell'immaginario della gente sorride nella vita quotidiana della gente e dare il senso di quale nuovo Stato quale natura
Vogliamo per cui è passata secondo me l'ideologia della privatizzazione per cui qualità efficienza significa prima
Questa rincorsa la privatizzazione non ha messo in discussione soltanto una cosa giusta nel io ritengo giusta gestione statalista
Ha messo in discussione anche la natura pubblica di certe funzioni così come siamo Bruno Trentin ovvero è detto nel documento che abbiamo disputato esempio Persico dell'istruzione
Ora guardate che secondo me Italia maggiore questa spinta rispetto ad altri Paesi perché ad esempio in Inghilterra sono già giunti al limite come dimostra
Le ultime elezioni tant'è vero che Brera dovuto anche fare un pochino marcia indietro in Francia viene salvato dal colbertismo statalista storico per cui hanno meno questa in Italia Lecce finta esiste ed è ancora forte racket fare
Rispetto a queste dico tutte queste cose
Molto rapidamente ecco qui qui Sofritti gli spunti che vorrei fare questa questa riunione
Il primo la prima questione è indubbiamente questo intreccio
Che è poi alla base di questo documento io ho firmato
Questo intreccio tra lavoro e formazione questa nuova concezione del lavoro
Il fatto che
Bisogna andare verso la qualità che sì ci vuole anche avere una sicurezza nel lavoro di tipo diverso indubbiamente molto legata all'affermazione non legata al posto fisso quindi avere una concezione positiva della flessibilità
E così via
Qui c'è un punto
Di grande riflessione faceva Cretì quindi l'invito anch'io sottolinea Carlo e che tutte queste cose
Possono essere e avere attuazione se noi facciamo un grandissimo sforzo
E sulla formazione permanente
Allora da questo punto di vista so benissimo che sul piano del principio in questi anni dove abbiamo
Anche realizzato con importanti l'obbligo formativo per
Però ecco sul campo della pratica
Non ci siamo veramente
Proprio non abbiamo nemmeno messo in fila telefonica
So anche quali sono i problemi partire dalle competenze del ministero del lavoro Ministero dell'Istruzione Reggio però ecco su questo coltiviamo fare chianche
Questo tu
E non si può pensare ad arrivare
Ad affrontare i problemi degli atipici o degli dei giovani Odell nuova Moro eccetera se ad esempio ascoltiamo diversamente un problema di
Ora guardate io leggevo proprio alcuni giorni fa alcune statistiche dell'OCSE sulla sul rispetto di dal novantacinque novantotto merito
Qui ministro Berlinguer la spesa pubblica per gli stupri è stata maggiore di qualsiasi altro paese europeo
Maggiore di Blair che aveva posto l'istruzione come prioritaria tratta
Noi abbiamo però la spesa per l'istruzione rispetto al PIL inferiore rispetto agli altri
Il che significa l'impresa
No
Prospetta istruzione
Tanto qui verrebbero tutta una serie di considerazioni anche sul fatto che non il privato vuole fare il privato fusione
E guardate la formazione senza l'apporto dei privati non si fa
Anche di tipo finanziario
E qui si apre lato
E l'occhiuto
Secondo spunto che voglio dare quando diciamo distinguerà la natura pubblica velocità servizi pubblici rispetto alla gestione
Ora significa
Per me è una cosa positiva
Significa che vogliamo andare in questa direzione non apparire poi trovando certo punto nuovo delle barriere anche verso soluzioni prima di però insomma strettamente l'ingiunzione
Il problema vero è quello dell'autonomia delle strutture pubbliche degli istituti dell'università delle scuole cioè questo è il problema vero
è qui a delle riforme anche qui siamo andati nella direzione giusta
Però anche qui di quanti compromessi quante se quantità
Lungaggine burocratica che sono stati o
Va bene essa molto più ragioni a cominciare dalle università anzi università ecco reciproca Giovanni da avere più coraggio perché è evidente che se la gente poi non ci capisce dove vogliamo andare
E perché evidentemente da questo punto di vista secondo me un altro punto io ritengo
Terzo poi c'è una domanda più esplicite che voglio fare io sono per un welfare Abad universale ma sempre più personalizzato abitanti funzione come nella sanità e via dicendo
Ciò significa però una cosa ben precisa dico questo vuole molto rapidamente
Allargare la libertà di scelta
Oltre che da parte dei cittadini
Per quanto riguarda e anche per quanto riguarda scuola
Ma non fra pubblico e privato o almeno non solo
Ma soprattutto all'interno certo
Una maggiore competizione tra le strutture pubbliche
Perché secondo me è questa la strada che si venga sette ma anche qui equilibrate
Persino bisogno
Una nel proprio nel cioè quando un rinnovo vincente dice però ci sono due presupposti
Anche qui che sono premesse per fare presto uno che ci siano degli standard dei parametri universale di in cui sia chiaro
Secondo che ci sia un sistema di valutazione e di controllo Altis oppure ritiene che evidentemente sia trasparente che dia la possibilità vera cittadino famiglia eccetera eccetera odia avremo
Se non ci sono questi senza
Attenzione anche su questo io credo che non ci sia bisogno di dire
Quanti passi avanti dobbiamo fare infine
Questi erano i tre spunti che volevo deve essere e che riguardavano il tema
Vorrei però fa fare una domanda i tre candidati un po'fuori tema
Va domande resta
Si chiama fuori tema non rispetto al congresso rispetto a può al tema che abbiamo il e la la domanda
Credo che
Da quando c'è stato orribile attentato alle Torri Gemelle son passati
Io credo che ci sia silenzi che sta diventando
Parlo dell'Internazionale socialista e del Partito socialista europeo che non si sono ancora limiti
Che io conosca non hanno ormai preso posizione
è l'opposizione dell'assetto continuano
Però è frutto di una riunione Piero c'è stato
Succede che mollare ecco commosso come come come mia io credo di essere abbastanza mettere io credo tratta questa cosa mi sionismo anche perché poi leggo con altre cose c'è stato il congresso di Berlino del Partito socialista europeo a maggio aggiunto pestaggi o nuova e in quel congresso letto tutti i deliberati su G otto si fa si discute nel movimento non ho allora a questo punto di vista è talmente tale che la domanda ai candida di un partito che tutte le mozioni dicono di voler fare riferimento
Domanda semplice ma che cosa faccia
Per riuscire a fare con cui prospettiva dico io io condivido ma che cosa facciamo per far diventare questa questa cosa una cosa che effettivamente corti d'Europa anche poi accanto a questo c'è il problema dell'euro Blair Schroeder sospette le posizioni fu qualcuno sembrano cioè punto basta solo che sulla base diplomazia non affrontiamo una situazione come quella colloquiato
Sono grato
Allora Piero Fassino
Se io chiedo scusa sapete tutti che è in corso l'esame del disegno di legge di ratifica l'accordo italo-svizzero sulle rogatorie
Qualche minuto fa tanto è passato un emendamento dalle proposte e Ifi del provvedimento e tornare al Senato ma questo si sa che la battaglia una battaglia vera quindi devo tornare devo tornare a votare quindi io chiedo scusa fino adesso aveva a Bruno a Berlinguer Ranieri Morando alle lingue Giovanni a tutti voi se poi dovrò euro lascia
Dunque io condivido l'impianto del documento fin dalla prima stesura fu pubblicato sull'Unità tant'è vero che risposi con un articolo di interlocuzione
Su quei temi
E condivido l'impianto e le formulazioni crea sia proposto Bruno Trentin questa mattina e credo che sia un contributo particolarmente utile significativo
Per il nostro congresso
Su un tema che naturalmente un tema centrale nel senso che
è evidente che per una forza di sinistra
Il lavoro è un valore fondante di identità è un valore fondante da un punto di vista programmatico valore fondante dal punto vista la rappresentanza quindi è chiaro che riflettere su il lavoro la sua evoluzione dal punto di vista del materiale l'evoluzione del suo riconoscimento sociale è questione fondamentale quindi io penso che
Bene è stato fatto a sollecitare da più parti questo diciamo che la che il nostro dibattito assumesse questo tema con un tema come ricordava Bruno non si è né agli altri no
Ma come un tema centrale credo che si sia già prodotto un risultato se si leggono le tre mozioni
Scrivere in tutta Italia mozioni come c'è una attenzione a questi temi e una collocazione centrale nell'impianto delle tre mozioni che mi pare è un fatto positivo di questo congresso
Io l'ho l'ho detto
Anche al residence di Ripetta quando i compagni del sindacato hanno della CGIL hanno promosso un'iniziativa su un documento da loro proposto penso che questa attenzione del partito i temi del lavoro sia frutto di molte sollecitazioni una delle quali è certamente del documento che stiamo discutendo questa mattina viene Ranieri per le guerre e trentine che e un altro è venuto a questa un'altra società l'importante che ha favorito questa diciamo
Questo questa attenzione certamente venuto dal dal documento dei degli scritti di essi ad Assisi così come da altre diciamo contributi al nostro congresso
Ora io sono d'accordo con come è stata posta la questione da Bruno
Noi dobbiamo riflettere di lavoro a partire da un contesto che segnato dal tre fatti struttura
Tra loro evidentemente strettamente connesse il primo è certamente un processo di globalizzazione che determina un grado di interdipendenza
Delle economie di mercati sempre più aperti di relazioni economiche sociali che hanno un'influenza diretta su tutte le variabili ivi compresa quella variabile fondamentale della produzione lavoro
Questo è tanto più vero secondo riferimento in Europa
Dove
Noi agiamo in un mercato integrato che lo sarà ancora di più tra qualche settimana quando l'euro diventerà moneta circolante e il problema che ormai hai l'Unione Europea sta affrontando è quello di come all'unione monetaria corrisponde un'unione economica e sociale affrontando i vari fronti
Di questa unione e certamente il problema di come si va verso
Un mercato unico del lavoro è un'altra grande questione che sta di fronte a noi non risolta che
Va pure di Stato il fatto che non c'è oggi una posizione unitaria sul sul versante sindacale su nessuna tematica del lavoro significative in euro negli orari di lavoro come affrontare la flessibilità anni prevede la formazione di fotoni della rappresentanza quindi grande tema di unificazione del mercato del lavoro a livello europeo si pone sempre di più con una questione fondamentale dentro un mercato che è unico e tende a unificare tutti gli altri fattori
E terzo il fatto che noi siamo di fronte in questi anni stiamo vivendo il passaggio
Un mutamento strutturale nel rapporto tra ciclo produttivo e mercato e in particolare stiamo vivendo il passaggio dal sì dal rapporto dal diciamo da un ciclo produttivo meccanico caratterizzato da un'alta rigidità di tutti i fattori a partire dalla forza lavoro al ciclo produttivo
Informativo che caratterizzato invece da un alto grado di flessibilità di tutti i fattori di compreso
Zio
La considerazione che fare i conti con un mercato del lavoro che è mutato che ci pone di fronte a nuove esigenze un dato strutturale
Che diciamo e ineludibile necessari
E quindi il tema è come noi ci misuriamo con dei mutamenti di natura strutturale che sono incorso in modo celere nei prossimi anni lo saranno sempre di più segneranno sempre di più la composizione materiale
Del lavoro e il suo valore sociale e quindi la necessità di ricollocare un pensiero sul lavoro dentro diciamo un contesto di questa natura
In particolare a me sembra voglio anch'io Molendini interessante il modo con cui Bruno a
Siamo
Fatto dicendo la riflessione sul lavoro da una considerazione sulla modernità processo di modernizzazione della società io penso che il grande tema che sta di fronte a noi che appunto il problema del rapporto tra modernità e diritti
Siamo in presenza di una società caratterizzata da un alto grado di modernizzazione in tutti gli aspetti della nostra vita
Ciascun questo processo sta avvenendo con celerità strutturalità molto più grandi che nel passato
Ogni processo di modernizzazione passa però per fattori di dinamite stazione di questo quella condizione sia esso lavoro la produzione e il consumo le forme di organizzazione sociale che mette in discussione il quadro di certezza di diritti e di sicurezza e su cui diciamo abbiamo costruito l'assetto la nostra società e quindi il vero grande tema e questi
Quello di come noi costruiamo come la sinistra una strategia capace di ride crinale rapporto tra modernità e diritti tra modernità e certezze sapendo questo è un punto
Per me è dirimente
Che la sinistra spesso ha commesso l'errore di pensare che queste due dimensioni fossero separati
E cioè di pensare che il processo di modernizzazione la sua guida appartenesse a qualcun altro e che dentro un processo di modernizzazione guidato da altri la sinistra doveva essere capace di affermare dei diritti io penso che se culturalmente si accede un'idea di questo genere sezione un'idea che o velleitaria perché in una guida del processo e modellazione d'altri diritti non ci sono o se ci sono è subalterna e quindi il problema che alla sinistra esattamente queste
Poi verrò alla domanda di
Il genio alla fine
In tutte le mozioni c'è scritto che la doveva essere un Partito del socialismo europeo attualmente sono particolarmente d'accordo questo essendo stato il compagno che ha guidato l'ingresso dieci anni fa del del nostro partito all'Internazionale socialista
E nel Partito Socialismo europeo sottolineo scusatemi solo questa battuta
Con compiacimento che siamo tutti d'accordo perché dieci anni fa ricordo la grande solitudine mia di alcuni altri comparti quando bisognava entra in casa socialista con molti che adesso sono tutti come dire intrusi Asti
Di questa scelta che diceva sociali morto era morto ma comunque chiusa la perché usava pare lei meglio tardi che mai
Se il socialismo europeo non è una categoria dello spirito penso che non lo sia e se non è e spero che non sia più la ricerca di una nuova forma di legittimazione perché io penso che il nostro partito non ha più bisogno di legittimazione l'unica legittimazione di cui ha bisogno è quello degli elettori
Allora il socialismo europeo e l'assunzione di una cultura
E se guardo l'esperienza il socialismo europeo in questi anni l'evoluzione più significativa che il socialismo europeo conosciuto ruota intorno esattamente alla ride chinare il rapporto tra modernità e diritti
Intorno a questo è avvenuto il rinnovamento programmatico politico del partito laburista intorno a questo è avvenuto il rinnovamento politico programmatico della della socialdemocrazia tedesca intorno a questo Jospin ha ricostruito e sta ricostruendo un paradigma culturale che diciamo del socialismo francese e quindi questo è un tema centrale il tema di come noi siamo in grado di appunto
Avere una strategia che assuma il la modernizzazione come il campo della sfida non come un valore in sé chiaro come il campo della sfida
E dentro quel campo sia capace di avere una strategia che imprime alla modernità azione una guida che la guida diciamo segnata che ha l'imprinting della dei nostri valori nostri reali afferma quindi dentro la moda inversioni diritti
Proprio perché la modernizzazione nei suoi esiti non è neutra come qualsiasi fenomeno così dipende da chi la dirige perché cosa per quali finalità sulla base di quali valori io penso che il tema diciamo il tema sente ma centrale che noi abbiamo di fronte è esattamente questa la sinistra ridefinisce la sua funzione il suo ruolo se è capace appunto di una strategia che
Non separa modernità e diritti perché se accettasse questa separazione in nome di un'accettazione acritica della modernità sarebbe subalterna verrebbero meno perfino le ragioni della sua esistenza
Se pensasse di affermare i diritti dentro una separazione dalla capacità di guidare il processo di modernizzazione come ho già detto si condannerebbe o alla villetta o la subalternità l'unica modo che a me sembra diciamo corretto per affrontare questo problema è come la sinistra una strategia che tiene insieme le due dimensioni
E il i due aspetti e io perché sono come Bruno son proprio di qui perché il tema del lavoro in realtà è come dire il tema più evidente su cui questo tipo di ragionamento oggi sia
Sappiamo tutti come siamo passati dal mondo del lavoro al mondo dei lavori sappiamo tutti come la composizione materiale del lavoro avvenuta cambiando radicalmente e punto siamo passati da un lavoro caratterizzato da forte stabilità staticità un lavoro che è caratterizzato da alto grado di elasticità di flessibilità di mobilità
E come di questo dato strutturale però ci possono essere gestioni diverse
Poi ci può essere un'interpretazione che quella tra Confindustria che quella del ministro Mazzanti e di tanti altri della flessibilità come una sostanziale accentuazione degli elementi di discrezionalità unilaterale nel governo del rapporto di lavoro da parte dell'impresa
Fino ad arrivare all'estremo appunto di un'assoluta libertà di licenziare ci può essere un'altra ed è la flessibilità che è quella che credo debba avere la sinistra che quello di darsi una strategia per liberare la flessibilità dalla precarietà che la flessibilità porta con sé
E questa strategia per punto liberare la flessibilità dalla precarietà passa per alcune scelte di fondo
Passa per la ricostruzione di un sistema di diritti che siano capaci di dare tutte le rappresentanza anche al lavoro flessibile al lavoro mobile perché lo Statuto dei lavoratori che noi abbiamo scritto da da giugno congruità tanti altri
Trent'anni fa era calibrato e costruito essenzialmente sulla figura del lavoratore industriale del sistema riproduttivo fordista e poi per analogia lo sia esteso al Pubblico impiego ma non è stato pensato calibra perché altra era la fase naturalmente non Pancaro no nel frattempo sappiamo come il mondo del lavoro ha cambiato radicalmente io nella mia funzione indicò un obiettivo che una formula che anche Trantino da questa mattina la stessa
Cioè serve uno statuto di tutti i lavori
Serve la ridefinizione di un sistema di diritti di tutele di garanzia e che siano in grado di coprire l'intero arco delle prestazioni lavorative delle modalità lavorative che oggi sono molto più larghe
Del lavoratore del lavoro industriale fordista classico quindi un primo fronte su cui costruire questo tema di una gestione del lavoro del mercato del lavoro flessibile e mobile
Nella linea della sua coniugazione coi diritti appunto di un liberazione dagli elementi di precarietà che un lavoro più mobile comporta sta nella ridefinizione di una griglia di diritti che siano capaci di dare tutte le rappresentanze
Il secondo grande fronte colore la formazione io condivido totalmente quello che è stato detto qui la formazione e il nuovo terreno su cui costruire l'unificazione di un mercato del lavoro più articolato più complessa e più frammentato se ieri l'unificazione veniva intorno ad altri fattori
Oggi l'unificazione può venire intorno al tema della formazione perché è un mercato del lavoro mobile flessibile
Insomma gioca s'si governa sempre di più sul terreno dalla qualità
In quel mercato del lavoro flessibile è precario o non lo è a seconda della qualità di quel lavoro
La qualità di quel lavoro è direttamente connesso appunto al costruire un rapporto tra lavoro e sapere fra prestazione lavorativa processi formativi che decisivo quando già oggi il trentacinque per cento dei cittadini italiani che lavora cambiato due volte lavoro dato due mila e questo dato tendenziale sappiamo crescerà sempre di più il governo di un mercato del lavoro flessibile e mobile di quella natura se vuole liberarsi e non vuole essere diciamo schiacciato nella precarietà e nell'incertezza apparsa per costruire percorsi processi formativi che siano in grado appunto di garantire che quando un lavoratore di fronte ad uno alla necessità di cambiare lavoro la condizione di un cambiamento di lavoro non debba vivere quel cambiamento ogni volta come il salto nel buio come una condizione no di ansia e di angoscia esistenziale questo il punto
Quindi
Cioè la formazione come il terreno su cui dare nuova qualità al lavoro e governare un mercato del lavoro flessibile
La formazione come il terreno su cui si riqualifica anche il rapporto tra impresa e mercato perché sempre di più oggi Brindisi la sfida dei mercati aperti e dell'integrazione europea sulla qualità tecnologica e produttiva
La quale richiama ancora una volta il tema della formazione con un tema decisivo
E appunto la qualità del lavoro come il terreno nuovo di unificazione di un mercato del lavoro che deve corrispondere non solo alla
Alla flessibilità la mobilità della sua composizione della sua distribuzione ma anche a figure che sono più complessa di ieri appunto dagli immigrati ai giovani alle donne tutto quello che ricordava ricordava Bruno quindi il TAR la formazione come il terreno diciamo una come il terreno su cui costruire una nuova frontiera di uguaglianza
Lo direi così e diciamo no un livello di unificazione
Del lavoro più avanzato
Questo questo nodo del rapporto tra lavoro il sapere diventa allora il terreno per tante cose diventa il terreno su cui costruire la riforma della scuola io sono totalmente d'accordo con le riflessioni critiche
Che Bruno ha fatto circa il modo con cui il centro sinistra nona percepito come dire e quindi non ha saputo far vivere
Il carattere strategico delle riforme del sistema pedagogico ed e tutti educativo scolastico che sono stati messi in campo da Berlinguer prima e poi da De Mauro in questi anni più credo che l'ho fatto dappertutto sono che del miglior piazzista di Luigi Berlinguer io invito ovunque vado in questi mesi a leggere il libro che Berlinguer ha scritto
Terza che da il disegno diciamo riformatore che c'era e però quel disegno riformatore in realtà non siamo stati capaci di farlo vivere
Di farlo percepire non assunto quella centralità no e e questo ha si è poi manifestato diciamo nelle difficoltà che abbiamo avuto a a fare assumere il senso di quella riforma a settori significativi di insegnante settori significativi di famiglia no cioè quindi con una difficoltà di costruire intorno a questa riforma uno una condivisione che fosse in grado di di sfondare è per me
Uno degli esempi di quella categoria che entrata in questo nostro dibattito in questi mesi cioè di un riformismo dall'alto che pensa appunto no che con la leva del governo tu sei in grado di produrre una riforma sociale senza di sottovalutando che la leva del governo deve essere accompagnata dalla capacità di mafia e far vivere una riforma interni di azione sociale culturale perché se una riforma non è assunta e condivisa quand'anche giusta rischia di come dire imbattersi in ostacoli difficoltà insuperabili così vero che adesso che la Moratti sta smantellando queste riforme noi abbiamo difficoltà a costruire un movimento per difenderla
Così ferita quindi quindi questo è un punto è un punto mi pare e un punto mi pare
Sostanziale quindi il rilancio di una politica nostra anche dall'opposizione di riforma della scuola non può prescindere dal da queste valutazioni e dal riproporre la centralità del rapporto lavoro sapere come il terreno di ricostruzione di questo inizio
Così come nel nel rapporto finito lavoro sapere è il terreno di ricostruzione anche di un rapporto tra lavoro e impresa
Perché nulla di più antiquato e questo sì ideologico oggi che contrapporre lavoro impresa chiunque lo faccia
Perché se ma il problema è di vedere tutte le interrelazioni che sempre di più lega nord
Lavoro impresa come come dire
Due dimensioni inscindibili della qualità di un di un sistema produttivo di un sistema sociale
Lavoro sapere anche il terreno su cui rilanciare l'unità sindacale
Se è vero che
è intorno questo binomio che si che ricostruisce l'unità di un mercato del lavoro e l'unificazione di un mercato del lavoro del mondo del lavoro questo diventa anche il terreno decisivo per la ricostruzione e l'unità della rappresentanza
Niente tre UDC decisivo per una ricostruzione della contrattazione dei suoi contenuti
Punto non a caso riferimento esperienza centocinquanta ore
La ricostruzione dell'unità sindacale come diciamo il uno dei terreni su cui ricomporre quella frattura che simile prodotta in questi anni che io non penso noi dobbiamo dare
Come dire scontata irreversibile credo anzi che il problema è come mettiamo in campo da subito l'iniziativa politica che rilanci un processo intersindacale certamente questi temi sono uno dei terreni su cui rilanciare
Ecco io penso questo
E penso quindi che noi dobbiamo avere un impianto che a questa diciamo caratterizzazione e penso che sarebbe fatto di grande rilievo se non riuscissimo dal Congresso con su questo punto un'unità porte del partito che assuma questi temi con quella centralità la domanda di il genio Ariemma voglio sfuggire alla questione
Ma io credo che la sulla sinistra europea come l'Internazionale socialista viva in realtà anch'essa della contraddizione di cui vive in questo momento la politica su scala mondiale
E cioè la contraddizione di un mondo che è globale in tutto e globale nell'economia globale nella finanza globale negli scambi globale nella comunicazione globale nella circolazione delle del degli uomini come delle idee
Ma non è globale nel sovranità
Grande uno dei grandi temi e queste
Noi viviamo in un momento un un mondo in cui tutti i giorni che ci mette di fronte tutti i giorni a fenomeni di globalizzazione
Ma la sovranità politica continua a essere sovranità degli Stati nazionali il mondo continua a essere incardinato sulla sovranità nazionali e su un sistema di relazioni di sovranità nazionale
E possesso di costruzioni di entità sovranazionali è complesso e difficile perché difficile il trasferimento alla sovranità dagli Stati nazionali all'entità sovranazionali
Tutte le volte che c'è una crisi nel mondo la prima cosa che qualsiasi primo ministro dice che bisogna che l'ONU intervenga
Voi quel primo ministro fa parte del di quel mondo nel quale gli Stati nazionali non danno all'ONU né i soldi né gli uomini né le risorse per poter intervenire
Perché perché dichiararlo e culturalmente accedere a quell'idea è ovvio
Trasferire poi sovranità un po'meno io perché da almeno
Parliamo dell'epoca contemporanea moderna da almeno trecento anni la sovranità incardinata su gli Stati nazionali in Europa e non solo in Europa e anche prima quindi è chiaro che voglio dire
Il superamento della dimensione dello Stato nazionale come luogo alla sovranità un processo culturale politico molto complesse tuttavia è questa la frontiera
Io penso che oggi il grande ruolo che può avere l'Unione Europea in nel mondo esattamente questo perché l'Unione europea il punto dove il processo di costruzione di una sovranità sovranazionale è il più avanzato dalla moneta la libera circolazione e la politica estera nuove tutte le cose che conosciamo e quindi io sono totalmente d'accordo
Con il riferimento e faceva Bruno all'inizio del suo intervento sul suo la sua relazione sul fatto dobbiamo pensarci sempre di più nell'euro
E nel mondo io penso che uno dei meriti del centrosinistra della pensato per cinque anni l'Italia in Europa e di aver cercato di declinare ogni scelta non sempre con coerenza ma diciamo in quella in quella in quella dimensione cosa c'entra questo iterazione socialista vive la stessa contraddizione
Perché così come c'è un problema a far funzionare a dare poteri e sovranità
Alloro da parte degli stati nazionali non c'è minore difficoltà a riconoscere una sovranità alla Internazionale socialista da parte dei partiti
è ovvio che sia così se sul piano dei soggetti politici la stessa contraddizione la stessa difficoltà che c'è il piano delle istituzioni tanto più quando tanto più quando in moltissimi casi i leader di quei partiti socialisti sono anche primi ministri e quindi si intreccia moltissimo
L'essere titolari in primo luogo che la responsabilità della sovranità nazionale di fronte ai propri cittadini ad esser leader di un partito è questa la complessità siccome ho qualche dimestichezza ho questo modo per averlo fatto tanti anni ho partecipato a tantissime dell'internazionale e del partito se il muro terzo stato rappresentante per anni questo in queste strutture quando si riunisce il dura del partito se il Moro per torno al tavolo ci sono Blair Schroeder Jospin
Amato D'Alema prima eccetera ciascuno di quelli oltre che leader di quel partito è anche primo ministro del proprio Paese la cosa mi non è componibile facilmente
O è facilmente come né sul piano della dialettica retorica ma non sul piano poi della gestione degli interessi concreti in materia perché la complessità e quindi noi siamo anche sulla frontiera della del soggetto politico internazionale esattamente di fronte allo stesso problema che di fronte a cui il mondo sul piano istituzionale
Dobbiamo forzare accelerare anche sul piano di soggetti politici la costruzione dei soggetti politici sovranazionale europeo internazionale beh è un processo politico non semplice perché sconta anche lì esattamente il tema della sovranità che ho appena richiamato detto questo cestino stata delle prese di posizione sulla vicenda
Da una dichiarazione del presidente Guterres subito nelle prime ore del della vicenda una riunione dell'esecutivo dell'Internazionale quindici giorni fa a una prima del duello del partito sembrano però ma il fatto che non lo si sappia non è perché non lo comunicano
Perché ciascuna di quelle riunioni ha fatto un comunicato è il problema strutturale con pene indicato perché siccome non sono organismi forti perché prevale la dimensione nazionale anche nella politica poi quello che esprimono non viene riconosciuto c'è il problema di natura strutturale
Grazie
Traversa Roberto Antonelli ha chiesto di parlare
è sparito piangente
Benissimo perché
Intanto condivido molto il senso di questa iniziativa io parlo da politico non professionale ma diciamo da appassionato
Della politica
Perché credo che non si possa fare il nostro mestiere senza avere un'idea insieme della cultura e della politica ora da questo punto di vista
Ciò che mi interessa della iniziativa di oggi eh l'iniziativa in sé perché la trovo quanto mai opportuna per le ragioni che era ricordato trentine e tutti negli e hanno ricordato anche gli oratori
Però c'è una questione che
Una domanda che mi pongo un po'dall'inizio e spesso nelle nostre iniziative riunioni politiche
Cioè
Le elaborazioni che si fanno in questa
Le parole che noi ci scambiamo in qualche modo poi che impatto hanno
E come me lavorano anche
Dando un senso politico al loro lavoro scientifico e formativo nell'università
Cioè la distanza fra le parole e i fatti
Come la City collima
La crisi di credibilità che in qualche modo investe il partito dei DS e la sinistra nel suo complesso nell'università
Dopo e se vogliamo paradossalmente perfino a causa dell'esperienza dei centrosinistra come darsi come darsi la si colma ecco qui discorsi naturalmente potrebbero essere molto lunghi ma è chiaro che dopo l'esperienza di governo il problema di quel che si può fare
Ora e non si è fatto prima è un problema che soprattutto quando ci si rivolge a settori molto acculturati è un problema grosso perché rischia di nuovo di aumentare la crisi di credibilità di cui dicevo prima
E allora quando si dice per esempio come detto
Fassino insieme molte cose che condivido
Che
Eccetto dice abbiamo sbagliato non è stato
Assunto da parte di tutto il partito il senso profondo delle riforme Berlinguer
Il che è verissimo
Assolutamente vero e questo credo che spiega anche spieghi anche perché ora è difficile fare un movimento
Perché una proprio una riforma profonda tocca sempre interessi anche profondi allora si tratta di sapere come questa riforma è stata collocata nella strategia complessiva di un partito quanto quel partito l'ha fatta propria e l'ha sostenuta
Mentre si faceva
Perché adesso sostenerla certa e più difficile e allora questo investe una questione su cui volevo chiudere per essere rapido e fare una domanda
Ecco io credo che tutti tutti il problema di cui parlavo non investe semplicemente la buona volontà o la forma mentale della dirigenza politica io credo che in testa all'Est la struttura profonda del partito e delle e do l'organizzazione della sinistra e credo che questo sia il tema centrale
Del nostro congresso perché offre francamente fra i vari documenti spesso non vedo queste grandi differenze perché una volta che si è detto che noi siamo un partito del socialismo europeo
Perché siamo riformisti ne derivano una serie di di di i conseguenze che accomunano molto molti di questi documenti al di là di alcune accentuazioni quello che credo invece
Distingua anche profondamente questi tre documenti sia la riflessione sul recente passato e la riflessione su quello che può essere qui uso la parola modernità nella modernità in un processo di modernizzazione un partito politico i suoi rapporti
Con la società civile col sindacato con le associazioni anche di tipo para sindacale che non si riconoscono nel sindacato
Con tutto quel complesso di istituzioni che formano la cosiddetta società civile ed è qui che non c'è stata risposta in questi anni sia fuori dal governo sia nel governo
A
Cose che chiedevano tante persone come me fuori diciamo dell'iniziativa politica interna in senso stretto ed è su questo gradirei una risposta da chi è rimasto intorno a questo tavolo
Non perché sia rimasta intorno a questo tavolo ma lascio la parola Giovanni Berlinguer
Ma io vorrei dire qualche parola sul congresso
Per poi cercare di entrare un pochino nel merito senza approfondire le questioni che ha sollevato il documento dei tre e ora la relazione di Bruno
Congresso è cominciato malissimo
Con una forte personalizzazione recriminazioni
Con a luglio una campagna d'ascolto così è stata chiamata
In cui anziché ascoltare parlavano tutti contemporaneamente
Gli uni contro gli altri
Poi ha cominciato a decollare
E io credo che
Stiamo vivendo una grande esperienza democratica e mi auguro che questa caratteristica della preparazione congressuale sì approfondisca
Allargando la partecipazione perché il problema che poneva Antonelli
Riguarda innanzitutto le assemblee delle organizzazioni di base oggi oltre che l'orientamento in generale
Cioè se noi riusciamo non solo ad allargare la partecipazione a queste assemblee al gran numero degli iscritti
Ma anche a invitare e a favorire la partecipazione di cittadini
Ai quali dobbiamo assicurare il diritto di parola
Il diritto di interloquire
Riservando naturalmente il voto
Agli scritti
E credo
Che dobbiamo anche nel senso che veniva indicato da da Trentin aggiornare e allargare i temi
Del dibattito congressuale oltre le mozioni
Oltre le mozioni
Scusa
Per nato perché
Non c'è l'apostrofo
Primo perché sul piano internazionale
Siamo partecipi di avvenimenti sconvolgenti
Secondo perché la politica italiana sta diventando minacciosa
Per i diritti democratici
E anche per la convivenza civile mi riferisco
Alle misure sono state
Predisposta nei confronti dei diritti dei lavoratori
E mi riferisco soprattutto al combinato disposto
Della legge
Che elimina praticamente il reato di falso in bilancio di quella che introduce
L'esonero dalle tasse di successione per i grandi patrimoni è infine della dei cambiamenti introdotti alla legge sulle rogatorie
Insomma forse forse Berlusconi è un marziano inconsapevole perché Marx diceva che i governi sono
Un comitato d'affari della borghesia
In questo caso la interpreta in senso molto più restrittivo
Comitato d'affari della ditta
Da cui si cerca di naturalmente associare anche i settori più importanti della borghesia e definire
La politica di Berlusconi come
Un intreccio tra populismo e liberismo mi pare un regalo
Gratuito
Io credo che nel disco nella discussione congressuale
Come ha detto
Bruno
Non dobbiamo offuscare l'indifferenza
Ma dobbiamo approfondire ricercare sintesi che siano più alte e più unitarie
Tra l'altro scusate messe
Richiamo un un un aspetto pratico dei congressi di base che però rappresentano l'essenziale
Le norme prevedono che non si possano introdurre emendamenti alle mozioni non so perché ma comunque accettiamo però prevede anche che le assemblee di base possono formulare votare ordini del giorno da inviare direttamente ai congressi di livello superiore al congresso nazionale e questo libera delle energie
Spinge alla creatività
E certamente
Lei
Tesi che sono state presentate già da parecchie settimane qui che quel discusse rappresenta un elemento di profondissima novità
Perché
Son basate sull'intreccio di tre parole
Lavoro sapere e libertà
Che spesso abbiamo tenuto disgiunti
Sapete qualità del lavoro autodeterminazione
Io come come qualcuno di voi sa mi sono occupato più di sanità che l'istruzione
è un problema analogo si pone per quanto riguarda la salute
Oggi tutti sono d'accordo sulla base di studi circostanziati
Nel riconoscere che l'elemento fondamentale
Di promozione della salute umana è il sapere
Più che il censo
Più che la collocazione nella scala dei dei mestieri delle professioni del delle ricchezze e questo è valido per il rapporto tra Paesi anche all'interno dei Paesi
La mortalità infantile che nove indicatori più più validi
Delle differenze sociale ed è la speranza che che chi viene al mondo a di nascere o di morire
A come
Correlativo più stretto
Non il numero dei pediatri ma il livello di istruzione ed emancipazione della donna
Dipende essenzialmente da questo è correlato essenzialmente a questo
E l'insieme
Delle possibilità che uno h per il proprio futuro l'autodeterminazione
Degli individui
Si è collegata
Al sapere e all'accrescimento delle proprie capacità che implica anche avere maggiore libertà di scelta
Io non entro nel
Le particolari del anche perché lo dico molto francamente debbo aggiornarmi
Su questi temi
Sia
Tuttavia ritengo che abbia abbia ragione Trentin nel non
Negare anzi nel promuovere
Risposte più differenziate più articolate alla varietà dei lavori alla varietà delle aspirazioni che è un elemento positivo
E delle esigenze produttive
Resto sempre colpito però dal fatto che
Da Confindustria
Berlusconi
E Fazio
Il quale il più loquace di tutti i governatori che si sono succedute in una banca d'Italia
E si parlavano una volta all'anno con la loro relazione Fazio parla ogni settimana cioè cinquantuno volte più del necessario
Parlano in modo ossessivo
Vi flessibilità e pensione come se questo fosse l'unico mai da meno che posso assicurare delle magnifiche sorti e progressive della sua produzione della finanza italiana e così via
L'ho mai sentito parlare di ricerca scientifica
Del sistema pubblico di istruzione
Della formazione permanente che sono i temi
Moderni ovvero i temi di modernizzazione reale che pone questo documento
Del valore intrinseco liberatorio del sapere non strumentale a fini produttivi
Io penso che accogliendo
L'esigenza che che sempre presente il titolo del nostro mozione anche se qualcuno
Ha definito la la mozione di Fassino per la nostra mozione contro
Poi l'ho spiegato che non aveva neanche letto il titolo della mozione strazianti tra motel son due volte per per tornare a vincere e per un'opposizione intransigente e propositiva
è un'esigenza comune però quello di essere intransigenti e e propositivi e dobbiamo vedere misure pratiche
Da proporre a me ha colpito la proposta di legge presentata il ventisei giugno
Dal da parlamentari dell'Ulivo ne parla Laura Pennacchi in un articolo
Uscito il ventotto
Di assegnare una dotazione di capitali ai diciottenni
Da utilizzare per proseguire la propria formazione o per avviare un'attività imprenditoriale o professionale al finanziamento dalla quale
La proposta di legge destina i proventi della
Riformata imposta di successione
E mi pare che che ci sia non solo una malizia in questo forse c'è anche un po'di malizia
Ma
Soprattutto una una visione un po'organica di quello che la società e di quello che a quanto letto
Scarse letture di storia
Dell'economia dell'agente della legislazione è stata all'origine all'imposta di successione un prelievo che potesse garantire una capacità recettore distributiva almeno parziale
Dell'eredità
Presso le quali nessuno poteva nutrire un Privilegio genetico
Ma semplicemente
Un utilizzo di fondi accumulati da altri sia pure i genitori ogni non per garantire che ci fosse un ricambio una possibile ascesa
Di altri Citti
Ecco io vorrei fare anche ancora due osservazioni
Una perché
Non mi convince
è stata
Cui richiamata
L'idea che i nostri difetti
E le tre sconfitte che abbiamo subito alle elezioni europee regionale politiche
Dipendono ha fatto per non c'hanno capito non ho detto questo è però noto che non abbiamo fatto vivere con quello diversamente vennero eh no diverso
Nella contea si dice esplicitamente non abbiamo saputo comunicare nono non c'è scritto c'è questo
Sì ma è una frase Danton ragionamento più ampio che è quello che ho fatto da qui cioè come tu lo fai vivere no siccome questo tema e ho visto che tu usi questo argomento anche in altre se non mi ha mai avuto occasione io non sono così
Come dire sprovveduto a pensare che il problema sia che la gente non capisce perché se la gente non capisce responsabilità di chi non fa capire quindi il problema è come noi non abbiamo fatto vivere con un'azione sociale culturale società questo il punto che io aveva ecco dieci l'abbiamo chiarito
No no è così siccome forse i proponenti hanno ancora qualche possibilità di modificare il testo della mozione e quindi sarebbe questo che fosse chiarito anche ufficialmente io credo che che questo si riferisce a tutto l'insieme delle riforme cioè l'esigenza di garantire fin dall'inizio una vastissima fa parte citazione
E che
Attraverso questa strada
Si può cercare di chiarire soprattutto un punto nodale che quello che è stato accennato all'inizio
Della natura pubblica dei servizi lo ha ripreso anche a Vienna
A me pare che
L'esempio più chiaro di una natura pubblica dei servizi
Che non implica statalismo e accentramento
Se ha avuto la legge sulla parità è una delle migliori leggi proposte approvate dal centrosinistra
Che ho neanche dei sostegni alle scuole private
In cambio di una partecipazione al sistema pubblico dell'istruzione e in cambio di garanzie di qualità e ed è garanzia di apertura culturale
E infine vorrei dire due parole sulla questione che ha sollevato il genere ma a proposito dell'Internazionale socialista del socialismo europeo
Lo dico in termini mi scuserà Pierre Piero che
è stato uno degli artefici della nostra dal nostro inserimento
L'impressione che ho e che
Ci siamo un po'troppo appagati
Di essere in tratti
Sorprende nel salotto buono del socialismo però dell'espressione molto con carne insomma cioè in un sistema di organizzazioni che hanno una grande tradizione che hanno
Esperienza di libertà di Governo che non sono state ma chi ha te
Dalle macchie gravissime caricato che accompagnato che hanno accompagnato il comunismo
E che però non ci siamo chiesti abbastanza quale potesse essere il nostro contributo
Perché interna l'Internazionale socialista e il socialismo europeo
Nei confronti del problemi del mondo
Del mondo
Hanno rivelato profonda insensibilità
E al dibattito che abbiamo fatto la festa dell'Unità
Di Bologna Naomi Klein ci ha detto eccedendo che socialismo europeo nei confronti di questi movimenti che sono sorti nel campo dalla globalizzazione non è considerato un alleato ma una controparte
C'è qualcosa di vero
E la questione di Genova
A cui si è riferito Ariemma
Non è solo nei pasticci che abbiamo combinato in quei giorni
Andando non andando e anche i pasticci che abbiamo combinato in Parlamento cercando
Di avere una mozione unitaria ecco tra concordata tra noi il Governo sta soprattutto nel fatto che negli anni precedenti non abbiamo capito quello che ha scritto Alfredo Reichlin un bellissimo articolo
Cioè che
è sorta sulla scena politica
Una nuova generazione
Che prende coscienza dei mali del mondo è che vuole cambiare il mondo i suoi poteri
Detto questo
Discutiamo tutto il resto l'usura la violenza la formulazione no global eccetera eccetera che che dobbiamo tendere a correggere ma questo è il punto fondamentale
E siccome
Non dobbiamo portante soltanto parlare di sapere ma di quale sapere facce quali idee
Rispondono meglio alle esigenze delle giovani generazioni e credo che questo sia il terreno fondamentale su cui dobbiamo cimentarci
Con un lavoro culturale approfondito e con una grande capacità di ascolto dei giovani
R&S è una parola Andrea Ranieri che vuole fare un suo intervento in questo momento
Allora intanto ringrazio i tre candidati della partecipazione a questo dibattito e volevo però esprimere un'idea in più che mi è venuta ascoltando i loro interventi
Cioè l'idea è più o meno questa
Se un congresso fatto per mozioni fatto come fatto che è un grande fatto democratico però degli schieramenti molto precostituiti
Boh è in grado davvero di leggere le priorità politiche che Bruno Trentin indicava nella sua relazione che noi abbiamo indicato nel nostro documento cosa voglio dire
Voglio dire che il l'intervento di Bruno al documento che abbiamo fatto mette in discussione alcuni punti di fondo della tradizione della sinistra e postuma un rinnovamento
Della sinistra ma un rinnovamento radicale di alcune delle categorie su cui noi abbiamo lavorato fino a ieri
Il rapporto individuo collettivo il rapporto della persona il rapporto libertà uguaglianza se sommiamo i temi del sapere della formazione come temi prioritari e fondamentali del nostro ragionamento dei spiazza tutta una serie di cose
Che abbia avuto in mente fino a ieri e continuiamo a vere insistentemente in mente
L'idea di blocco sociale viene ridefinite per diverso è il rapporto fra interessi e valori viene ridefinita ed è diverso
Ed è e e tocca uno dei punti di fondo secondo me in cui certe qualche ragione della nostra sconfitta per esempio credo che una delle ragioni della nostra sconfitta sia stata aver lasciato nelle mani di Berlusconi e la destra il grande tema dell'individuo e della libertà
Sono il fatto che la società e il lavoro si personalizza i non sempre di più
Ed è fiero che il lavoro per le persone guardate non solo per i lavoratori autonomi ma anche per lavoratori dipendenti sia sempre più un percorso una storia e sempre meno un posto fisso una categoria una mansione
Beh questa cosa l'abbiamo molto spesso più temuta che risulta come invece una grande occasione
Insomma
E abbiamo vissuto molto spesso questi processi semplicemente sotto la categoria della precarizzazione
Avendo di mira il lavoro che siamo capaci di rappresentare
E partire da quello cercando di ricondurre a quello le grandi innovazioni e le grandi novità senza cogliere le contraddizioni nuovi e più avanzate il fatto che il lavoro si personalizza i pone di fronte alle persone e alla sinistra
Credo che questo sia un grande tema ma credo che questo grande tema trovi qualche contraddizione in tutte le mozioni così come è stato presentate in tutti i fronti e tutti in tutti i fronti di schieramento
Cioè che sia molto presente nella discussione invece una cosa che tende a fare poco su alcuni punti di riferimento e a deludere il significato strategico di alcune questioni
Di alcune questioni cioè ritrovare minimi comun denominatori che sono tali proprio perché non affrontano alcuni quel di quelli che l'abbiamo posto come nodi fondamentali sotto i capricci l'abbiam parlato di sapere di lavoro come la cosa in più
Secondo voi a partire da questa questione si ridefinisce l'identità politica dalla sinistra
Non è un'altra cosa e la cosa su cui io rileggere la nostra linea su due nel far la nostra linea sul collettivo la nostra idea di blocco sociale il nostro rapporto che c'è tra interessi favorire sviluppo delle persone
E questo mi pare ancora diciamo così molto da costruire e sono convinto che un congresso decisamente schierato come questo queste questioni non è in grado di profondità di fare passi in avanti
Prendo atto che c'è la volontà magari lo facciamo dopo finiamo alla svelta una parte poi comincia a discutere ma questo è il nodo
Io sì ettari le responsabilità e le pagelle su questo beh io trovo un esercizio che francamente eviterei
Badate che su questo abbiamo responsabilità tutti a partire da noi che abbiamo posto il problema ma usare qualcuno per non aver risolto il problema a scambiarsi accuse somma non lo fare soldi
Non lo fa nessuno e allora perché durante il governo di sinistra non si è posta la grande questione del rinnovamento del diritto del lavoro
Be Pomona allora c'è stato qualcuno ci ha dato una parte del partito che aveva si parlava di articoli gli abitanti di rinnovamento di diritto del lavoro pensava l'articolo diciotto e sono i modernisti a prescindere quello di cui parlava però ma c'è stato anche da parte di altri un atteggiamento iper difensivo che vedeva nel pericolo di costruire un diritto del lavoro che partisse dalla nozione di persona perché lavora e quindi dal diritto alla formazione come elemento costitutivo nuovo del rapporto per lavoro
Importante è forse più importante del salario trovando la sicurezza prevede in questa cosa un possibile cavallo di Troia del nemico perché ogni volta che si di accentuata il discorso fra diritti universali persona su questo se vogliamo fare un'autocritica
Beh nessuno può accusare qualcun altro ce n'è per tutti e guardate che non averlo fatto ci mette oggi una difficoltà enorme tutti
Perché quando Berlusconi pone il problema
Dell'articolo diciotto per contratto individuale della individualizzazione la porta della Polo di liberismo
Parte anche da uno spazio
Se insomma se di fronte a questi slogan queste affermazione di Berlusconi ci chiudiamo dentro in i nostri vecchi stecca e non sappiamo su questo procure Progetto
E di innovazione l'ultimo esempio voglio fare conclude quello sulla questione dalla scuola
Allora io credo che con la regia autonomia con la riforma dei cicli e comma regia università abbiamo fatto una cosa importante
L'indicazione dello della rottura dell'autoreferenzialità del sistema formativo
La scuola non può più lei l'università non possono essere una cosa che appartiene solamente agli insegnanti e professori universitari
Del momento in cui si dice che il sapere diventa la cosa fondamentale per e discrimina gente la scuola il problema da scuola diventa grande problema politico una il più grande problema politico che il Paese ha di fronte
E per questo abbiamo cercato di impostare sulla scuola discorso e coinvolgesse i lavoratori in quanto tali le impresa
L'insieme della società nel suo insieme abbiamo costruito un concetto un'idea di autonomia che non era il rinchiudersi ma la preside dalla scuola al territorio
A alla gente ai bisogni diversificati
Che costruisce un'idea TTT innalzamento dell'istruzione di di scuola per tutti perché sapeva essere la scuola di ciascuno a dire quindi gli strumenti della flessibilità organizzativa per costruire le risposte appropriate per i diversi territori per i diversi tipi di utenti
Oggi
Questa riforma è questa logica è sotto attacco
L'idea che passa non è quella della differenziazione organizzato
E quella del di idealismo per quella del bonus da una parte e quello del rapporto diretto con le imprese senza intermediari no e quella di consegnare la scuola e di un soldato il problema dell'autoreferenzialità dello scuola torna sul mercato
Però parliamoci chiaro
Dentro il nostro partito in varie forme c'è ancora chi pensa che l'autonomia è stato un errore perché ha aperto la porta ma il liberismo o c'è chi pensa che la legge sulla parità è stato il cavallo di Troia per fare le privatizzazioni al su questo eppure bisogna fare chiari fare chiarezza politica su questo implica de rompere anche qualche minimo comun denominatore di mozione
Per costruire una tenuta che va oltre l'emozione perché guardate che se non ci poniamo di fronte all'attacco del Tibet della Moratti alla scuola pubblica come il difensore e non come quelli che riescono a far vivere il proprio progetto poggiato vedo costruiti in questi tempi quadrate dobbiamo suo davvero per dieci venti fritta
Non difesa ma io sono d'accordo con le cose che diceva che dice Virginia però
Rinasce il congresso chiarire su queste cose hanno i candidati
Il coraggio politico di affrontare anche di contraddizioni interne al proprio schieramento se si assumono queste cose come priorità
Perché le contraddizioni ci sono e su questo terreno le responsabilità non sono davvero unico
Le ha chiesto di parlare la senatrice Chiara Acciarini
Vacanza è ovvio
Cinéma stamattina
Allora non a parte le battute volevo dire che ne seduto io ringrazio coloro che hanno formulato il documento innanzi tutto evidentemente quelli che sono a questo tavolo e ringrazio i candidati alla segreteria del partito per aver accettato questo incontro credo che sia importante per tutti coloro che hanno lavorato nella vita diciamo lavorativa e nella vita politica né sul piano sul terreno che la formazione questo momento mi sembra comunque importante e volevo sottolinearlo
Devo dire che ho una grande preoccupazione che in parte l'intervento di Andrea Ranieri mi veramente mi ha un po'anticipato
Vorrei metterla innanzitutto in questi termini che mi sembra un vero problema ed è anche un motivo certamente Point di Scelta dentro le azioni da fare
Indipendentemente dal disegno che noi abbiamo tracciato vi prometto solo per un attimo si indipendentemente crema tracciato dei cinque anni di legislatura la cosa chiara e che oggi oggi diamo quel dibattito interno che permette di a vere alcuni punti di riferimento precisi nell'opposizione oppure di fronte alla maggioranza attuale siamo veramente scoperti
E questo problema enorme non lo si può risolvere soltanto gettando il cuore oltre l'ostacolo e sperando tutto sommato che un nostro progetto complessivo si affermi bisogna avere idea di quali saranno le azioni che si svilupperanno in questo periodo in cui non siamo al governo e triste dirlo ma è così e bisogna proprio averlo presente ecco per evidentemente rispondere a quelle domande che la società capisce non capivo anch'io son d'accordo sul discorso che non è certo il discorso che i cittadini capiscano il problema e cosa si fa perché il nostro Progetto viva dentro la società su questo sono d'accordo persino però cosa si fa ecco allora io prendo tre punti ecco rimetto l'attenzione dei di tutti sia l'estensore del documento che in parte sonde sottolineature però mi sembrano importanti un primo punto
Io sono d'accordo su qualcuno ha detto che la legge mi pare proprio Giovanni Berlinguer che la legge di parità come è uscita
Dalle Camere è una legge buona in cui ci siamo riconosciuti in cui ci sono gli spunti necessari per affrontare il tema pubblico privato nel dibattito della società peserà il coraggio di dire che questa è la nostra legge
Io sento ancora inumate parlo molto chiaramente serpeggiare nel partito dei simpatizzanti eccetera l'idea di dire che è stato un brutto compromesso che abbiamo dovuto fare perché eravamo insieme ad altre forze politiche che ce lo chiedevano allora vissuta così
Lasciaste il campo evidentemente a tutti coloro che la vogliono attaccare ma guardate che l'attaccano dall'altro fronte c'è l'attacco non ritenendola insufficiente
Io sto vivendo in questi giorni come piemontese il problema del buono scuola in Piemonte guardate che dire che la sessantadue il punto di riferimento vuol dire una cosa
Importantissima per la tenuta dell'opposizione in Regione e per l'Ulivo in particolare su questo tema la sessantadue la legge sulla parità sulla parità ma credo che vedo molti volti di Esperti debbo dire quindi Koch ecco la legge sulla parità
è un punto di riferimento cioè vive il coraggio c'è se poi non lo è ed è tutto sbagliato bianca nel pacchetto chi siamo e discussione aperta fax altrimenti non possiamo andare avanti no con questo atteggiamento perché questo ci rende deboli
Primo punto secondo io tiro fuori temi che ho sentito tutta l'attività di questi anni
C'è un reca rimasto in sospeso certamente un tassello della riforma quando parlo di questo chi cinque ha seguito un po'il percorso parlamentare senza quasi di che cosa parlo il tema organi collegiali della scuola non è una cosa da dimenticare
Perché guardate adesso non voglio entrare nel merito ma dietro questo tema c'è anche noi l'identità che noi diamo agli insegnanti nella scuola in questo momento insegnanti si sentono fuori da quelli che sono i processi decisionali della scuola
O non ci si sente sufficientemente coinvolti io ho letto anche documenti come dire che tendono a vedere nella presenza degli insegnanti gli organi collegiali qualche cosa di contraddittorio sono dipendenti quindi ecco allora chiariamoci su queste cose
I genitori di studenti cosa sono
Cioè abbiamo ancora comunque l'impostazione di non considerarli dei clienti perché chiaramente c'è anche il rapporto di chi dice per esempio in questo Forza Italia e nettissime dice i genitori e studenti sono fortissimi nelle scuole perché sono loro che la domanda no quella scuola e quindi hanno un fortissimo potere di contrattazione
Quella che di fronte a queste osservazioni perché loro pensano a queste soggetti con il bonus in mano che scelgono
Ossia un'idea alternativa discussa elaborata quanto si vuole oppure si è deboli e si tende anche su questo fronte
E infine l'altro punto che a me sta molto a cuore delle più legato forse alle cose che sono state dette sul tema del lavoro però io la guardo dal lato della scuola sono una donna di scuola quindi avrete pazienza anche su questo però vorrei proprio sottolineare la Moratti propri ieri mi pare uno l'altro ieri quando è venuto in Commissione a replicare i nostri interventi ha detto delle cose molto chiare emette su che cosa vogliono fare
Ha tirato fuori tra l'altro in via di formazione professionale che io credevo abbandonata per sempre in cui le si rimette molta cultura generale per farlo diventare un canale alternativo però ha parlato chiaro su questo
In qualche passaggio avuto l'impressione che non sapesse anche di cosa parlava perché ha parlato di un curriculum di quaranta ore settimanali in cui oggi sono solo quattro di addestramento quindi era una cosa cosa però il suo corpo ai qualcuno glielo tradurrà concretamente fate che questo problema è l'altro grande problema su questo devo dire
Ho l'impressione non che non ne abbiamo una nostra idea del resto a questo punto di vista il percorso di questi anni c'è stato no e forse quello più consolidato sotto certi punti di vista
Un'idea riformatrice il rapporto tra istruzione sistema forza professionale l'abbiamo costruito in questo non sono tanto pessimista su quello che c'è come dire come nostra pazza però sottovalutiamo l'attacco profondo che verrà fatto questo
Anche basandosi su ciò che non funziona la situazione attuale sulle debolezze che ci sono oggettivamente però noi qui o ci crediamo fino in fondo nel Progetto appunto che non fa della formazione professionale un canale alternativo ma qualcosa che è complementare sempre sistema istruzioni siamo anche qui convinti
E lo viviamo in questo modo oppure altrimenti l'attacco ci sarà perché tra l'altro nelle difficoltà attuali
Non è così diciamo fuori da un sembrava sensibilità diffusa l'idea di dire beh però a un certo momento allora chi non vuole studiare va abbia una buona formazione professionale in cui c'è anche quel tanto di materie di cultura generale che gli permettono di non essere una persona che lavora no e se essa è semplicemente un lavoratore utilizzato dal mercato
Io sinceramente su questo come dire vorrei che ci fosse la massima attenzione perché se no a tra poco anche su questo tema io credo che loro sperperando degli attacchi ho finito perché sono i tre punti
Io chiedo veramente sono lieta di queste cose questi incontri poetici parlassimo se permettete anche un pochettino apertamente se io ho detto per esempio delle cose sbagliate che non son condivise è meglio che ci si dica
Che non sia d'accordo su queste cose per carità però parliamo con molta chiarezza di questi temi perché nei prossimi mesi non avremo soli congresso da fare dobbiamo combattere il governo che c'è in questo momento al nostro paese in particolare sui temi della scuola
Last but not least candidato Company indica Morando dopo dopo il professor Panebianco
Io
Sono partito dal fatto che scherzosamente ieri Luigi mi ha detto che
Insomma questa mattina si voleva vedere se la nostra sottoscrizione la nostra condivisione di questo documento ira una cosa seria o era stata data perché diciamo chi si candida a fare il segretario del partito e
Di fronte ad un documento come questo non può intanto cominciare col dire che non può non dire che lo condivide poi si vedrà e allora ho cercato di approfondire qualche aspetto del documento che egli ha impiegato un po'di più
Sforzandomi di avere un approccio critico per vedere se leggevo all'esame del professor Berlinguer allora la frase da cui vorrei del documento da cui vorrei partire e questa si dice nel testo se la sinistra nella costruzione del suo Progetto vuole partire dal lavoro
è assolutamente necessario che tale riflessione non sia disgiunta da una nuova riflessione sul sapere
D'accordo però
Proprio per rendere la nostra discussione Chiara apriva il più possibile di ambiguità
Io rifletterei anche su quel partire dal lavoro che voi usate nel vostro testo perché la mia impressione e che i significati che attribuiamo a questa frase siano significativamente diverso
Rifletterei su questa espressione così come quella che spesso vi si associa affermare la centralità del lavoro partire dalla centralità del lavoro
Ora naturalmente se con queste espressioni si vuole intendere che il punto di vista critico della sinistra
Non è né eticamente né politicamente definibile senza assumere la condizione di lavoro dell'individuo persona tra le proprie componenti essenziali
Allora non c'è discussione tra di noi siamo tutti d'accordo per il fatto stesso direi che siamo di sinistra siamo nella sinistra ripeto questo
Fondamento è per la sinistra prima ancora che politicamente addirittura moralmente fondante come si dice no
Ma io credo che bisogna prenderci un po'più sul serio diciamo nel secolo che si è appena chiuso
Nella grande teoria critica della sinistra socialdemocratica e comunista su questo punto non significativamente diverse
Ha voluto dire questo chi ha sostenuto la centralità del lavoro
Naturalmente no sappiamo tutti che si è trattato di ben altro e di ben più rilevante
Per gli effetti che ha prodotto sotto il profilo pratico queste consono astruserie queste sono diciamo esplicitazione di punti di vista da cui nascono le scelte programmatiche dei partiti per esempio ora ha voluto dire in buona sostanza questo nel secolo che si è chiuso centralità del lavoro il conflitto
Capitale e lavoro è il nucleo motore del progresso
E quindi per la sinistra
Che sta dentro quel conflitto dalla parte del lavoro
L'idea della rappresentanza del lavoro subordinato è un'idea gerarchicamente sovraordinata rispetto alla propria capacità di rappresentare altri tipi di conflitto per esempio che so quello di genere quello tra i sessi
Per fare uno dei tanti esempi possibili no
Questa è stata la teoria della centralità del lavoro nel Novecento da cui sono emerse anche grandi tragedie ma anche straordinarie conquiste perché nella versione socialdemocratica
Che ha animato tutta la lotta per esempio per la realizzazione di quel miracolo che chiamiamo Stato sociale la socialdemocrazia mica è partita da un altro punto di vista è partito da questo punto di
Il collocarsi del conflitto capitale e lavoro in una posizione gerarchicamente sovraordinata e tale da spiegare il resto dell'evoluzione sociale la sostanza dell'evoluzione sociale
Oggi questo tradizionale e particolarmente fecondo nel secolo scorso punto di vista
Secondo me
Questo io cerco di dirlo con con la massima chiarezza vorrei dire ad Andrea Ranieri poi si può dire che non sia d'accordo ma che non c'è scritto non è vero
Questo io cerco di dire nella mozione a mio avviso questo tradizionale punto di vista della sinistra del Novecento
Non coglie fattori fondamentali dell'odierno conflitto sociale
Dalla differenza di genere fino alla coscienza di sé che gli individui persona maturano nella gestione del proprio tempo libero per esempio
Quanta parte dell'orientamento degli individui quelli veri quelli che dovremmo cercare di rappresentare non quelli che ci inventiamo nelle sezioni
Quelli veri o nei convegni
Si orienta nel suo rapporto sociale nel suo rapporto con le con le altre persone sulla base del modello di gestione del suo tempo libero per esempio sulla base delle sue straordinarie esperienze di volontariato
Quindi secondo me va posto esplicitamente di fronte alla sinistra
Il problema di un superamento di questo tradizionale punto di vista
Non per non essere più sinistra del lavoro ma per tornare ad esserlo nell'unico modo oggi possibile
Cioè rappresentando interpretando la condizione di lavoro come una componente della più ampia condizione sociale dell'individuo persone
Che è fatta di altri fattori che non sono subordinati alla condizione di lavoro
Se non si realizza esplicitamente questa innovazione di cultura politica secondo me non ce la facciamo a interpretare la società contemporanea è da qui che nasce il deficit di capacità di rappresentanza non secondo me
Dal fatto che il nostro riformismo era dall'alto era dal basso col popolo senza popolo
Era era povero ovvero culturalmente perché assumeva un punto di vista
Tradizionale
Fortissimo nel passato ma sterile ormai di fronte alla società Contemporary
Ora qualcuno dice che queste sono astruserie inutili o banalità cioè siamo tutti d'accordo ovvietà
Allora se è così
Io mi chiedo dove è nata
Dove è nata davvero nella nostra cultura politica perché la deve esser nata
La la difficoltà a incentrare la nostra strategia riformista sul tema del sapere come voi proponete nel documento se non c'è questo problema se sono astruserie
Ho solo banalità queste che ho detto allora dove è nata qual è la ragione per la quale il tema del sapere
Non ha assunto dimensione centrale nella definizione della nostra strategia difformi sta eppure siamo nella società dell'informazione no informazione formazione conoscenza ricerca
Se siamo nella società dell'informazione formazione conoscenza ricerca e facile dedurne che il programma politico riformista dovrebbe avere il suo nucleo sul fronte del sapere
La difficoltà e nasce nasce da quel difetto di cultura politica
Perché aggiungo un'altra domanda perché come voi dite le riforme in questo campo di cui voi vi occupate cito alla lettera dal testo non sono state vissute da una parte significativa del centrosinistra come cosa propria tra virgolette appunto perché in larga misura sono cose che vengono interpretate come di un altro di un'altra tradizione politica di un altro punto di vista
Ora voi ponete anche una questione che secondo me c'è stata di di di di mancato riconoscimento di priorità
E di conseguenza di insufficienza di risorse destinate a al ha lo scopo naturalmente
E nel vostro testo se mi posso permettere una valutazione critica cioè una orde di dire una cosa che non condivido io sento anche circolare anche se non si cita esplicitamente questa produsse un fu formula
Un in qualche modo l'idea di una nostra che che che per esempio circola molto della mozione Fassino anzi anzi è fondante della mozione Fassino
Di una nostra sopravvalutazione della funzione del governo ecco del riformismo dall'alto del riformismo senza popolo non nella versione non c'hanno capiti naturalmente in una versione che del resto questa mattina Piero ha riproposto io diciamo la critico per come la riproposta qui non non della serie non ci hanno capiti
Nella Siria avevamo un riformismo penetrante
Ma abbiamo avuto un drammatico deficit nella costruzione di un movimento per le a realizzazione di quelle riforme dubito che le cose stiano così
Secondo me avevamo un riformismo spuntato
Culturalmente povero per via del problema che ho cercato di proporre ora tutto ciò che voi dite c'è stato ma io penso che a monte di tutto questo deficit
Ci sia stato un limite di cultura politica della sinistra quindi
Se la risorsa conoscenza e oggi il fattore cruciale dello dello sviluppo dell'individuo persona molto prima che dello sviluppo economico anche se è il fattore cruciale anche dello sviluppo economico e sociale
E allora una convincente strategia riformista della sinistra può nascere solo da una esplicita battaglia politico-culturale
Per cambiare i tradizionali paradigmi di analisi della società e del conflitto sociale che la sinistra usato fino ad oggi
Perché nei tradizionale paradigma la conoscenza con questa centralità e questa veste non entra non entra non è vero che l'abbiamo sempre detto no
E abbiamo avuto una situazione un po'un processo di sviluppo economico sociale che ha consentito alla sinistra di avere un paradigma di Inter di interpretazione particolarmente penetrante ed efficace
Diciamo ma che assumeva appunto come centrale il conflitto capitale lavoro nella sua
Manifestazione durante la fase fordista in particolare no
Ora
Noi questa battaglia politico-culturale nella sinistra italiana non l'abbiamo fatta
Negli altri partiti della sinistra socialista e sta europea è stata fatta in maniera esplicita
E coloro che ponevano le questioni pro grosso modo così come io le sto ponendo per un lungo periodo sono stati sconfitti nei loro partiti nei congressi i compagni hanno votato in un altro modo hanno scelto una posizione più tradizionali
Poi dai militari nelle pur parti dell'Spd eccetera questa innovazione è stata assunta sulla base di un'esplicita democratica battaglia politica
Qui in Italia l'abbiamo evocata dieci mila volte e la rivoluzione liberale Ettore ma alla fine non abbiamo mai portato alla decisione dei le mozioni guardate avranno tanti difetti per carità
Ma io sono certo che questo congresso sarà partecipato la gente verrà a pronunciarsi sulla base di una della comprensione che adesso uno sforzo per dire le cose è stato fatto con una qualche maggior sincerità
Non tutta quella che sarebbe necessaria a mio giudizio non tutta quella che sarebbe necessaria ma una qualche maggiore sincerità sì
Ora da questo e termino qui vincendo concordo sulla scuola e emerso come dicevo prima un riformismo povero
E che questo approccio non sia del tutto infondato non voglio dire che sia fondato dico forse del tutto infondato non è
Se per esempio si guarda
Forse perché da voi date per implicito a questa analisi non l'ha fatto nel documento se si guarda per esempio una vicenda come quella della riforma sull'autonomia scolastica
Bene ma
Per come la vedo io sulla base più o meno dei presupposti culturali che ho cercato di indicare la madre di tutte le riforme nel campo formativa e quella dell'autonomia
Non c'è dubbio
Perché è l'autonomia che consente al tempo stesso di diversificare al limite della personalizzazione no il percorso formativo l'Offerta
A fronte di una domanda che si individualizzati e non possiamo ma citycar la perché ci piace a noi
è individuale
Ed è l'autonomia che consente di fare corrispondere poi gli esiti formativi anche sì signor giudice mica da vergognarsi anche in termini di formazione al lavoro
All'articolato esse dello sviluppo economico per distretti per esempio se vogliamo modellando sul caso italiano per distretti che sono sempre più specializzati
E sempre più globali perché sempre più impegnati in una competizione quotidiana con il resto del mondo nei vari campi
Ma noi noi che l'abbiamo pensata l'autonomia noi che l'abbiamo realizzata per l'abbiamo portata in Parlamento l'abbiamo approvata soprattutto l'abbiamo realizzata al governo
Nori
Quindi non il popolo
Ma se avevamo chiaro tutto questo se avevamo chiaro tutto questo ma perché siamo andati a sbattere a centocinquanta all'ora sul concorsone scusate
E questo è una domanda che ci dobbiamo fare se no qui raccontiamo una storia che non c'è mai stata
Noi siamo andati a sbattere in quel modo sul concorsone perché non avevamo dietro la riforma dell'autonomia
Questa è la mia risposta e abbiamo fatto anche riunioni mi ricordo che io avvertiti come una tragedia la cosa del concorsone per così per ragioni di carattere familiare
Marito di un'insegnante e padre di due figli che frequentano la scuola e avevano investito enormemente sull'autonomia si sono sentiti traditi della loro strategia riformista cosa c'entrava il concorsone con l'autonomia era tutto il contrario
Tutto il contrario la selezione del personale il premio la pre e così via sulla base di tutto meno che sull'impegno sull'autonomia
I perché istituti non contavano assolutamente niente nel nel nel nel modello del concorso io lo so che è stato un piccolo episodio ma un piccolo episodio rivelatore di un universo culturale
Non vogliamo vedere il viso vogliamo vedere su un'altra cosa sempre la porta l'autonomia ma vi ricordate a metà degli anni Settanta il modello di governo locale
Noi non c'entra il il modello di governo locale che fece la fortuna della sinistra a metà degli anni settanta era incentrato sugli asili nido scuole materne o non è vero
C'era una priorità la priorità delle priorità i bambini nella nell'età prescolare addirittura eccetera debbano essere
Di diciamo messi in grado non divisi per censo di accedere a un percorso formativo quello diciamo dell'asilo nido a quello della scuola materna eccetera non c'erano questi servizi l'abbiamo fatti non c'era ancora la legge nazionale venuta tre anni dopo eccetera eccetera adesso facciamo la legge sull'autonomia
E il modello di governo locale della sinistra non cambia di una virgola per corrispondere all'innovazione dell'autonomia
Vuol dire che il nostro riformismo era debole non tira senza popolo
Il nostro riformi il problema qui sono di quelli che governavano
Di quelli che governavano i Comuni le Province le Regioni non abbiamo investito sull'autonomia
Ma se c'è l'autonomia di ogni singolo istituto addirittura sui percorsi didattici dell'uso delle risorse nella possibilità di stabilire rapporti con le imprese sul territorio eccetera mal comune si deve buttare la Provincia si deve buttare la Regione deve investire
Se nessuno fa niente di tutto ciò il problema non è che c'è il riformismo dall'alto il problema è che non c'è riformismo
Non c'è il riformismo giusto ecco va virgole finisco scusate ho già parlato troppo dicendo che facendo una seconda osservazione
Quella che riguarda una frase che voi dite quando dite
Molte delle cause che portano alla precarizzazione sono frutto di scelte che hanno a che fare con il modo in cui il potere il profitto vengono redistribuiti non fuori ma dentro i luoghi di lavoro e poi proseguita riproponendo il tema della centralità della conoscenza bene
Ecco io su questo non fuori ma dentro i luoghi di lavoro mi permetterei di fare una annotazione critica
Mentre sarà considerato sbagliata magari ma la la facciamo spesso cioè
Una strategia riformista volta alla migliore creazione di fusione e acquisizione di conoscenza di formazione e così via
A una più ricca formazione
è certamente decisiva
Per affermare per rafforzare il potere del lavoratore in azienda ma mi permetto di dire
Chi è infinitamente più rilevante per rafforzare il lavoratore dove oggi in Italia concretamente il lavoratore non conta un cavolo e cioè sul mercato
I lavoratori in azienda qualche tutte di farcela
E il lavoratore costretto ad andare sul mercato senza tutele che è debole
E la formazione è la risorsa decisiva per rafforzare il lavoratore certamente anche in azienda
Ma soprattutto per rafforzarlo sul mercato in una realtà nella quale il mercato del lavoro inesorabilmente cambia per corrispondere i mutamenti del processo produttivo che noi lo vogliamo o no
Allora mi permetto di dire che l'indicazione che voi data ai sacrosanta ma quello riferirlo ai luoghi di lavoro mi sembra limitare ante perché
Penso esattamente l'opposto se posso cioè esattamente vero il contrario fuori dai luoghi di lavoro sul mercato c'è bisogno di un grande investimento in formazione perché se no il lavoratore sarà sempre esposto la Africa e guardate qui non c'è Statuto dei lavoratori che tenga perché io non so se voi andate mai a leggere lo Statuto dei lavoratori
Per la parte che riguarda il mercato del lavoro cioè ormai parliamo di cose in quello statuto di cose che con la realtà non c'entra assolutamente vietato che
La sinistra non propone di riscrivere il sistema dei diritti del lavoro ma malamente letto le norme per ricollocamento
Dello statuto i lavoratori sono cose che con la realtà con quello che succede realmente non c'entrano assolutamente niente
Allora per riscrivere un nuovo Statuto dei lavori dei lavoratori
Bisogna rafforzare in particolare i lavoratori sul mercato perché se è vero che c'è più mobilità che non faremo tutti lo stesso la volete non c'è contraddizione con il resto naturalmente
Sì ma certamente
Però quelle in carne ed ossa stanno anche sul mercato senza lavoro Bruno io temo che il livello di debolezza che induciamo concentrandoci solo sul versante dell'impresa è molto grande e poi può darsi che sbagli
Diciamo e quindi io penso se la formazione è una risorsa strategica anche per una strategia di
Aumento del potere ecco dei lavoratori e quindi di un più alto livello di libertà dei lavoratori ripeto non solo in azienda ma anche anche sul mercato sull'Internazionale socialista il PSI volevo dire Iginio che
Certamente i limiti di cui hanno già parlato degli altri col compagno ci sono però mi permetto di dire che sulla globalizzazione è in corso un lavoro dell'Internazionale socialista Mondoperaio a recentemente diciamo pubblicato un ricco documento
Elaborato da Felipe Gonzales che incaricato di curare la stesura del progetto nuovo dell'Internazionale progetto due mila dall'Internazionale socialista
E francamente io penso che qui un po'sia anche il problema di questa sezione dell'Internazionale socialista che c'è in Italia anzi l'Italia come al solito non contempli ce l'abbiamo due perché non basta mai
Diciamo fare le cose che fanno gli altri ce ne sono due queste due sezioni queste questi lavori queste elaborazioni questi tentativi sia pure nel quadro dei limiti di cui s'è detto eccetera non le dedicano di nessuna per fatta attenzione questo vale anche per il PS e penso che sarebbe meglio cerco vedere che contributo possiamo dare la però anche un po'sforzarci di valorizzare quei contributi che diciamo ci danno e che noi sistematicamente non utilizziamo con questa pretesa di essere i primi della classe che purtroppo nella realtà non trovo più alcun fondamento ringrazio
Silvana Tagliacarne
Dovrei fermarmi che sarà ancora alcuni iscritti a parlare non molti e che noi intendiamo
Dare corso al dibattito e poi avviarci alla conclusione
Intorno all'una ecco l'una e un quarto
Allora nata legame dopo di noi Franca Sinopoli
Credo anch'io che il problema centrale della riforma della scuola sia stato quello dell'autonomia
Ma lo è stato per una ragione che secondo me non viene sufficientemente ricorda
Che poneva come centrale la questione del rapporto tra istruzione formazione e organizzazione il nesso formazione organizzazioni impone di chiedersi quali sapere che quale tipo di formazione
Vanno oggi difesi e proposti quando si parla con in questo documento appunto di centralità del sapere e di centralità della formazione perché il problema dell'autonomia coglieva bene un punto che è rimasto grandemente il risotto secondo me il punto che la globalizzazione è articolazione avente del sapere
E l'articolazione a rete del sapere pone la questione del passaggio da un sapere concentrato
In alcuni luoghi eletti in alcune persone depositi in alcuni soggetti individuali o collettivi a un sapere distribuito la questione del sapere distribuito
Diventa centrale e pone come centrale il problema delle relazioni tra soggetti i soggetti che fanno parte di questa distribuzione del sapere di questa rete che si va articolando del sapere
Ora le relazioni tra i soggetti di fronte ai quali ci pone appunto il sapere distribuito sono la questione che fa emergere come centrale il problema delle relazioni costruzione di uno spazio delle relazioni e dunque il problema della organizzazione
In riferimento a questo sappiamo tutti che ormai è considerato centrale l'emergere di un apprendimento che si chiama appunto organizzativo
Proprio perché emerge all'interno delle organizzazioni nelle relazioni tra i singoli soggetti e questa centralità del sapere organizzativo fa emergere come centrale il problema del rapporto tra sapere e saper fare il saper fare non è semplicemente diciamo l'opera tipizzazione del sapere ma la capacità di stare in un contesto in un'organizzazione all'interno di uno spazio delle relazioni
E allora quando si parla di scuola e di formazione tenendo presente questi elementi e soprattutto la centralità delle organizzazioni e del sapere organizzativo dell'apprendimento organizzativo tra parentesi
Tra il grande crogiolo della creatività il pensiero marxista prima della rivoluzione bolscevica del diciassette emerse un testo che oggi sarebbe bene rileggere perché è di grande attualità un testo di dubitano che si intitola titolo India docenza dell'organizzazione che poneva proprio come centrale il nesso del rapporto tra lavoro formazione e organizzazione
E individuava nell'organizzazione il futuro perno centrale delle rivoluzioni industriali atto e delle diciamo conquiste che i lavoratori avrebbero dovuto porre all'ordine del giorno
Ora da questo punto di vista l'organizzazione e il sapere organizzativo dove si imparano
Dopo i singolari
Nella scuola
Noi possiamo dire che la scuola non solo la scuola italiana ma la scuola in generale sia una palestra di formazione della del sapere contestualizzato e sapere calato all'interno di un'organizzazione
Del sapere inserito all'interno di un tessuto di relazioni intersoggettiva e credo proprio di no
Credo che da questo punto di vista emerga con prepotenza mi dispiace contraddire relatrice chimico emerga con prepotenza l'esigenza di un canale formativo
Dove accanto al sapere dichiara attivo formalizzato
Si apprende da anche il sapere contestualizzato
L'apprendimento organizzativo
Emerge questa esigenza
Oggi abbiamo bisogno non di sapere semplicemente senza aggettivi ma di sapere operati in lizza e l'opera tipizzazione del sapere non ha nulla a che vedere con la funzionalizzazione del sapere al mercato
Significa trasformare il sapere incapacità di fare inabilità altro tema centrale
Della riforma
Dunque questo nesso sapere organizzazione quindi sapete o a apprendimento organizzativo abilità e competenze era di nuovo uno dei nuclei fondanti della riforma
E non a caso la riforma proponeva se non ricordo male ma pur se non ricordo male un sistema integrato di cash
Fondato su due pilastri la scuola e una formazione professionale di nuova concezione
Che l'Astri tra i quali ovviamente ci fossero le dovute e tuberose passerelle per non penalizzare chi aveva fatto una scelta che poi si rivelasse si fosse rivelata sbagliata
Allora da questo punto di vista il problema chiede questo documento oppone in modo secondo me implicite forse sarebbe il caso di renderlo più esplicito
Laddove parla di differenziazione di personalizzazione dei percorsi formativi senza gerarchie o forme di irreversibilità
Ho parlato da ancora di rapporto fra obbligo il diritto all'istruzione e alla formazione avvicinando e integrando cultura e professione è ineludibilmente il problema del rapporto tra scuola e formazione professionale
Una formazione professionale che chiaramente va ripensata
Va rifondata va sottratta una gestione almeno che era che la privata di qualunque dignità e di qualunque la forma non vorrei
Che si continuasse a demonizzare la formazione professionale la formazione professionale l'istruzione professionale
Come qualcosa di radicalmente alternativo alla scuola e che è incommensurabile rispetto al mondo della scuola non era questo
Il senso della riforma Berlinguer se la ricordo se la ricorda bene
Anche perché se si vanno a leggere i documenti sulla globalizzazione
Non basta invocare la parola globalizzazione ci si rende conto che uno dei problemi cruciali diventa questo certe una globalizzazione fondata sulle reti ma che in genere di sapere passa sulle reti
Sulle reti passa il sapere formalizzato quello dei contestualizzato cioè quello che prescinde dai contesti per definizione passa il sapere globale
La contraddizione sta nel fatto
Che il sapere che dà forza al lavoro alle professioni alla ricchezza delle in nazioni è il lavoro invece contestuale il sapere contestualizzato
Calato nei contesti fatto di organizzazioni fatto di relazioni Inter soggettive per cui non si può totalmente decontestualizzare il sapere e farlo filtrare e passare all'interno delle reti
Queste è la grande sfida
Che pone il sapere nell'epoca degli eletti e della globalizzazione il rapporto tra sapere globale de contestualizzato e sapere locale profondamente contestualizzato
Ora se non si scioglie l'equivoco che ancora in Italia c'è
Della
Diciamo rapporto virtuoso
Tra scuola e formazione professionale si arriva agli assurdi di questi giorni tre mila e quaranta tre mila e quaranta
Corsi di laurea
All'interno dell'università
La gran parte dei quali a vocazione professionalizzante
Il risultato sapete qual è basta andare a leggere i dati delle iscrizioni ai corsi di laurea
Un risultato che sfugge a tutti i difensori della cultura generale fondante oggi la cultura classica
Si stanno svuotando i corsi di laurea in lettere classiche quasi zero iscritti dappertutto
I corsi di laurea in filosofia
I corsi di laurea in fisica i corsi di laurea in matematica i corsi di laurea in chimica corsi di lavarmi saperi fondamentali
E si vanno riempiendo i corsi di laurea a vocazione Pseudo professionalizzante
Scienza della comunicazione ha contrapposto a Filosofia informatica contrapposto a matematica fisica e
Che e e biologia o scienze naturali allora da questo punto di vista il problema che ci dobbiamo porre è questo
Quei quanto questo risultato questo esito certamente non virtuose che mi pare anche Berlinguer abbia avuto occasione di denunciare più volte è il frutto di una mancanza nonché una presenza dell'università ma di una mancanza di un sistema della formazione professionale come si deve cadere lo sbocco come si vede
Cioè in un sistema superiore di formazione professionale che rilasci titoli paragonabili a quelli delle università
E allora perché demonizzare il parallelismo scuola formazione professionale
Ci rendiamo conto degli esiti a cui porta questa demonizzazione e io mi chiedo perché questo non risposta hanno trovato se il tipo di rapporto tra sapere persone lavoro che viene posto da questo documento pieni incarnato meglio da un sistema in cui la scuola è del tutto egemone e pervasiva invece invade tutti gli spazi o da un sistema all'interno il quater anche la formazione professionale ovviamente ripensata e ricollocata sull'ambito superiore trovi la propria vita grazie
Francesco Sinopoli poi Giuliano Amato
Ma dunque io ho sottoscritto tra i primi questo documento quindi naturalmente lo condivido
Voglio fare una considerazione rispetto a
A al tema in particolare
Della riforma universitaria che secondo me esemplifica
Ho semplificare molto bene alcuni dei limiti dell'azione di governo anche di questo partito
Che scontiamo adesso ascolteremo nei prossimi giorni
La ministra Moratti ha dichiarato l'altro ieri
Se interverrà sulla riformuli Assitalia reintroducendo probabilmente lavare di quattro anni
Per le facoltà umanistiche
Dal mio punto di vista l'intervento di questo dico significa mettere una
Pietra tombale
Sulla riforma
Ecco io ritengo che
Avremo delle grosse difficoltà
Organizzare
Movimento di opinione
Fa gli studenti e tra i docenti
In difesa
Della Lara triennale
Perché
Non siamo stati capaci
Da una parte di completare quella riforma intervenendo su aspetti fondamentali
Come perché lo sia collegata la questione gli ordini professionali e quindi l'attendibilità di quel titolo e gli studenti lo sanno
Anche quelli che non fanno politica e poi su tela essenziale
Della docenza
Perché non si è stati capaci dalla parte per resistenze interne
Al partito
Dall'altra perché dal mio punto di vista e mi occupo di diverse cose da sei anni a tempo pieno
Perché lo difende il punto di vista gli studenti
Perché
Il tema
Deve sapere effettua in particolare della riforma dell'università più che di quella della scuola
Non è stato negli ultimi tre anni di governo assoluto con due punti fondamentali
Diciamoci le cose come stanno
Ho avuto l'impressione ripetuta che le sorti di quella riforma nel bene e nel male cosa latina che non al governo ma alla persona sottosegretario con cui anche miracolato Luciano Guerzoni
Che ha dei punti di vista differenti di mezzo facciamo confrontati però era evidente questa cosa allora noi conteremo subito
Questo limite questa mancanza enorme
Quindi è vero anche però che diceva Andrea
Non si è andati fino in fondo per resistenze interne io ricordo una conversazione diciamo ristretta sul tema della docenza subito dopo l'evento drammatico e concorsone dove professionisti te questo partito sedevano che i docenti che non autoriformarsi
Devono conformarsi quindi
è evidente che c'è un problema culturale sia un problema
As
Qua
S'
Ci sono prospettive
Anche i sogni altre utopie
Ma probabilmente dobbiamo partire anche da quello
Anche in questo dibattito congressuale
Grazie
Giuliano Amato
E poi Menna
Voto sei voto nominato strana
No non avendo molte altre risorse davanti ad una maggioranza assolutamente adamantina
Abbiamo chiesto e ottenuto dal presidente che si votasse per appello nominale lo sciagurato articolo cinque almeno ciascuno ha detto personalmente il suo sia il suo no
Voi non c'eravate va be'ma non non so
Sì no no no per amore di era facciamo così questo è un altro problema ma io ho letto con direi compassione questo documento perché
Ci ritrovo moltissime delle cose
Che sto dentro di me
Pensando elaborando e ritenendo necessaria contro questo specie di straordinario futuro straordinario anche per i rischi ai quali ci espone di di una società nella quale ciascuno di noi è destinato ad essere più libero dove più libero significa anche essere più solo
Più sono con le sue scelte più solo con le sue capacità
Di reagire davanti alle scelte che si trova davanti allora quale attrezzatura via e quale tessuto di solidarietà collettiva possiamo mettere davanti
Acquista che Andrea ama chiamare la Società degli individui appunto lui c'era una bellissima espressione che non so quante volte l'hai usata io la trovai nell'intervento che mi facesti avere fatto dalla direzione del tuo partito subito dopo le elezioni
Il il indolori di oggi e del futuro è un noi fatto da Tarantini otto undici di ecco non è un noi soggetto collettivo
E io ho il problema come tutti noi abbiamo il problema di ciascun io e dei nomi
Diceva scompiglio e del nove
Perché per noi è un problema che ciascun io che ok taluni degli io possano essere troppo deboli per vivere in una società come questa e quindi essere condannati all'esclusione
Come è un problema il fatto che questi io dobbiamo essere in grado di metterli insieme e di costruire comunque un'identità collettiva di raccordarmi comunque ad un progetto collettivo
Che di una società che risolva
Problemi chiave che oggi non ancora risolto il problema in sé ovviamente non è nuovo l'abbiamo sempre avuto questo chiunque abbia un progetto politico riformatore hai un problema di coagulare intorno ad esso
Il maggior numero possibile di interessi di riconoscimenti direi conduzioni a quella identità ma indiscutibilmente vero che rispetto al secolo ventesimo che noi identifichiamo credo giustamente con l'organizza Simone produttiva fordista i le cose sono spaventosamente cambia costruire l'identità collettiva e assai meno semplice ce lo dicevamo giorni fa facevamo dibattito su questi temi con Sergio Cofferati a Mestre organizzato dalla CGIL veneta e appunto tace facevamo insieme proprio l'abbiamo fatta insieme questa osservazione insomma
Quindici mila persone uno se le trovava quaranta anni fa tutte lì in un'unica fabbrica con lo stesso problema davanti al lavoro con le stesse esigenze con le stesse aspettative con più o meno le stesse anche attitudini al al lavoro anche allora erano tanti io non è che non è che fossero così tanti numeri soltanto ma il processo produttivo al quale credo noi giustamente abbiamo sempre a sei nato una qualche importanza nelle determinare la posizione degli individui li collocava comunque e e in una condizione che predisponeva
Facilmente alla identità collettiva oltre a facilitare le nostre organizzazioni nel raggiungerli perché per il sindacato tesserare lavoratori in quella sito si oppone e anche per i partiti della sinistra non della sinistra era operazione assai più semplice di quella che si oggi oggi dove ritroviamo questi dieci mila che sin qui questi quindici mila alcuni sono ancora lì
Sono diminuite sono diminuiti gliela è un dato di fatto lo lo vediamo da così da da da i trimestrali l'Istat la disoccupazione continua a scendere fortunatamente grazie a quel poco di riformismo che siamo riusciti a fare in cui gli anni ecco anche in questo forse una piccola parte la giocata nel determinare questa discesa della disoccupazione che continua ma allo stesso tempo sta diminuendo l'occupazione nelle grandi imprese
Ecco questi due dati sono espressivi di un fenomeno che taluni chiamano di molecola Rizza dazione del tessuto produttivo per mille ragioni che non necessariamente scomparsa del lavoro dipendente
Colpisce che alla fin fine è tuttora una buona dose della occupazione nuova che stiamo avendo occupazione
A tempo in dipendente e a tempo indeterminato dipendente a tempo indeterminato massiva così sfora indugiando in miriadi di unità produttive figlia dell'outsourcing figlie del valore aggiunto figlia del decentramento figlia dei mercati di nicchia figlia di miriadi di cose che l'hanno tuttavia polverizzata la produzione il poi polverizzazione dei rapporti di lavoro e poi nuove distinzioni all'interno dello stesso mondo più tradizionale tra chissà e chi non sa
E non c'è dubbio che questa che questa questione dice
Perché insomma tutti ci entusiasma ma quando leggemmo il primo libro di Robert Reich chi sono chi siamo noi e chi sono loro gli analisti eccetera ma insomma la domanda al fondo di quel libro mica tutti i figli di tutti i potenziali padri e madri di oggi saranno ingegneri elettronici domani
è il tema che ho cercato più volte di sollevare in questi termini e che per ogni edificio di vetro all'interno del quale davanti ai computer ci guadagnano milioni di dollari
Ci sono diverse persone che puliscono i vetri e che rispolverano la moquette
E e questa di distanza cresce enormemente nel tempo può diventare una distanza incolmabile
Possiamo accettare che non ci sia un ponte che possa essere attraversato da chi sta fuori dai vetri a pulirli e chi sta dentro davanti al computer a guadagnare milioni di dollari cioè ecco questo è il problema che noi abbiamo davanti tutti sono liberi a questo punto tutti sono affidati di più a se stessi non c'è più una grande organizzazione che li contiene tutti quanti
Ma c'è questa enorme differenza di scelte che hanno davanti questi diversi soggetti così diversamente collocati e quindi di capacità nostra che hai capacità insieme del sindacato e dei partiti
Di sapere creare quel noi fatto di tutti questi Dio che sono io così profondamente diversi ecco questo è il nostro grande tema di domani
Io sono convinto permettetemi di dire una parola su un tema in cui non entro che ora io vedo che ci sono questi tre personaggi in cerca di congresso diciamo i quali giustamente in qualche modo enfatizzano punti di vista e angolature perché perché i dibattiti servono proprio a questo insomma serve molto anche unilaterali Zare le idee per farle capire serve molto una dialettica anche molto schematizzata permettere davanti
Però insomma così come enunciato in questo documento così come ho provato ora in queste poche parole a riprenderle io ma insomma questo è il tema comune
Questo è veramente il tema comune cioè come facciamo
A dare libertà effettiva diciamo CFR Amartya Sen
A tutti questi Diversi io così diversamente collocati nel processo produttivo e nella società come facciamo perciò a costruire i nomi il soggetto comune
Come facciamo lo dico da settimane lo faccio io perché loro non lo possono fare
Come facciamo a creare una proposta capace di egemonia
Perché di questo in realtà c'è bisogno
Cioè una proposta chi sappia tener conto di questi ben più che in passato diversificati bisogni è che risponda a quei bisogni e a e a e a una missione nazionali europei che valga agire chi la fa
E forza di governo forza di governo di riforma ecco questi sono i nostri i nostri due temi è chiaro che appunto qui c'è molto Amartya Sen da scoprire veramente
Da scoprire veramente accettando che al-Bayt nostre origini di movimento socialista c'è la libertà
Ma la libertà di coloro che oggi non vanno e che da soli non hanno gli strumenti per poterlo esercita
E quindi quelle rapporto che viene così bene spiegato da quell'autore troppo spesso citato e troppe poche volte seguito che c'è tra libertà e sicurezza
Che vi sono buona parte delle libertà che si esercitano soltanto in condizioni di sicurezza che andando all'attività dei bisogni che possono essere volta a volta sentiti
Il famoso esempio della donna indiana la quale è infastidita dall'istruzione in fondo non desiderabili per la perché non sa di quali capacità di scelte si priva non avendo l'istruzione non c'è nulla di male
A portarla a comprendere che queste capacità di scelta arricchiscono la la sua libertà e qui e quindi la questione del sapere è la prima che diventa cruciale
Agganciata ad una serie di altri fattori perché francamente non basta sentire ci vuole un'organizzazione che permetta questo sapere di produrre i suoi frutti
Un'organizzazione del lavoro io insisto su questo perché ogni volta che mi vedo con Bruno dicono i trenta anni fa probabilmente lavoravamo più per noi che per loro con questa attenzione che avevamo in CGIL all'organizzazione del lavoro oggi è veramente il nostro tempo
Oggi l'organizzazione del lavoro riscopre in moduli che sono diventati autoritari perché non riconoscono la mia professionalità la mia competenza un bisogno che io sento molto forte
Voi andate oggi tra i lavoratori e le lavoratrici se Visentin di che cosa pensi importante per te una delle risposte prevalenti e che siano valori
Esatto delle mie competenze e che io sia messa in condizioni di aggiornarle per il futuro è una risposta ormai nota come Amartya Sen
Nell'organizzazione del del lavoro questo fra l'altro da un consistente spazio anche di organizzazione collettiva ma poi sul mercato
Come diceva giustamente Morando probabilmente quando sarà conclusa al congresso DS tutti potremmo dire che la formazione serve sia sul posto di lavoro sia sul mercato per ora lasciamo le come tesi
Dai Farnese nel mutare data trattarne scherza da farmi scherza
Da io è un'esperienza che ce l'ho nel passato nel sangue e conosco bene queste cose qua no quindi tengo il sangue ferito davanti davanti a questo genere di cose ma
E saper fare le proposte che noi facciamo stringo perché se non se ne appassiona fai non la smetto più proprio nella chiave che dicevo prima chi è chi è una chiave egemonica
Che permette di trovare punti e connessioni perché altrimenti non si trovano
Non è si è più moderni e meno di sinistra del che meno sinistre easy di altri si si dice ma in fondo questo tema dell'articolo diciotto perché non lo vogliamo affrontare
Non è una prova di di modernità Cristo e qui è una prova di subalternità
Cioè il tema della flessibilità esiste all'interno del tema della competitività ma il tema per un Paese è la competitività allora io devo sapere per rendere competitivo il Paese a quanto serve licenziare il prossimo o se non serva soprattutto formarlo per non aderire la ragione di licenziarlo fatale
Perché è uno perché è un investimento
Perché è in primo luogo un investimento
Cioè il fatto che io abbia migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici che stanno sotto lo standard di formazione che potrebbero avvenire aumentando perciò spesso la loro produttività Death questo che ecco e negativo rispetto alla competitività del mio Paese
Ben più di tante altre cose più fitte
E quindi parliamone della competitività facciamola una proposta complessiva sulla competitività
A quel punto incontriamo anche la flessibilità ma in questo contesto e dobbiamo rimuovere tutti gli ostacoli che rendono meno competitivo al mio paese il primo di questi ostacoli
Se guardate le statistiche internazionali rispetto ai paesi più competitivi il più basso livello di formazione in certi ambiti che noi abbiamo nella nel nostro mondo del lavoro
Allora questo diventa il primo poi in questo ambito si può parlare anche di flessibilità e allora si incontra lo stato sociale
Con il sistema pensionistico e con le altre prestazioni che delega
E allora riscopriamo alcune elementari verità
La finalità di un sistema pensionistico è assicurare trattamenti dignitosi a chi è uscito dal lavoro primo gli altri sono vincoli
Non è modernizzando te
E le dire Beppe ma insomma tagliamo le queste pensioni perché perché tra vanno tagliate
No questo e prendere un vincolo per la finalità
Prendere un vincolo per la finalità allora esiste un problema di riequilibrio tra le fonti che alimentano un sistema pensionistico
Ma il mio scopo deve essere comunque assicurare alla fine trattamenti parimenti dignitosi per coloro che hanno lasciato che il mondo del lavoro
Sapendo collegare questo sistema arresto del Welfare
Capite oggi si dice in materia pensionistica
Beh insomma
Aumentiamo l'età lasciando magari libera la gente discende
Che è una splendida cosa ma qui la lettura di Amartya Sen e non guasta
Perché se io sono un lavoratore super professionalizzato che se voglio lavorare fino a novantacinque anni ciò novantacinque offerte di lavoro che mi perseguitano anzi non riesco a liberarmi
Va beh io OSCE
Ma se io sono uno di quei cinquantenni che essi vanno dei qualificando e che nessuno ha pensato di mantenere in permanente training
E essi se mi dicono continua a lavorare avrai la pensione più alta e come faccia lavorare mi hanno licenziata non trova un altro lavoro
Dov'è la mia libertà di continuare a lavorare questo allora io di questo non me ne occupo
Allora questo è condannato ad essere escluso
Lui e i suoi figli
Perché quando accadono queste situazioni il processo di esclusione investe la generazione successiva anzi la bloccati la blocca immediatamente
Ora dovrò calibrare il
Da un lato le prospettive di formazione nel medio termine dall'altro le prospettive di rete di sicurezza sociale perché comunque si trova in in questo tipo di situazioni
Il
Un altro dato molto semplice
Noi abbiamo
Di una coincidenza
Che piaccia o non piaccia e confermata da tutti i dati sull'Europa
Dove più basso il tasso di occupazione femminile più basso il tasso di natalità dove più basso il tasso di natalità più basso il tasso di occupazione femminile alle otto di sera
Ecco un altro terreno di esclusioni potenziando
Di io che hanno meno scelte di altri
La donna che non è non è aiutata ad entrare sul mondo del lavoro
è una donna chiede famiglia monoreddito eccetera eccetera passerà la la sua vita in casa non metterà al mondo più d'un figlio non non non è patriottica perché non assicura al tasso di rimpiazzo
Allora è interesse generale è interesse generale fare in modo che questa donna lavori
Perché probabilmente il suo io sarà più libero
E avremo più occupati e più prodotto e avremo anche più figli per assicurare il tasso di rimpiazzo
Il che non guasta anche pensando al problema pensionistico dei prossimi trent'anni quindi queste cose finiscono per legarsi inesorabilmente tutte quante e insieme tutte quante debbono essere visto
La flessibilità e chiudo dei rapporti di lavoro
Io la ritengo sacrosanta la flessibilità sui rapporti di lavoro utile diciamo la flessibilità in entrata sto parlando a questo
Non ritengo che abbia senso ipotizzare alla necessariamente come percorso lavorativo di una vita non non è necessario che sia così ieri
Tra tra le poche cose riformiste che abbiamo fatto ogni tanto un po'di merci mi permetterete di ricordarla
Credo che ci sia stata quella norma che sta operando efficacemente quest'anno in Italia che incentiva avrà la trasformazione dei rapporti di lavoro precari il rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Perché sarà anche bella la vita immobile
Ma insomma gli esseri umani continueranno ad essere un po'rétro ma se riescono ad avere un lavoro a tempo indeterminato tendono a preferire ed è abbastanza facile capire perché lo preferiscono in realtà tant'è vero che quando così non è noi un problema ce lo dobbiamo porre
Perché chi succede di questi giovani ed è questi che noi ai ai quali noi dobbiamo poter dire qualcosa per prenderli nell'io collettivo che hanno cicli di reddito così discontinui
Se qualcosa non viene fatto dal sistema di quel per per le fasi intermedie e nostro interesse che continuino a stare in casa con i genitori se ne hanno
E nostro interesse che non osi non sposarsi o fare figli perché io c'ho un contratto per altri nove mesi come diavolo faccio sposarmi a mettere su famiglia fra rinvenuto
Ma è nostro interesse che questo accada oppure ecco che si connette al mercato del lavoro con quel fare e anche con sistema di previdenza assenso che nei periodi vuoti
Vi sia un reddito e vi sia una copertura previdenziale vedete
Invece hanno fatto una bella riforma del loro sistema pensionistico nel quale Annoni stanno riequilibrando tra i due pilastri
In modo da garantire una forte capacità rei di redistribuzione che è la sua missione principale alla previdenza obbligatoria
E da assicurare a chi produce risparmio di poterlo o in investire in fondi pensione che coprono per la parte residua quando c'è una fase della vita in cui tu non lavori i contributi li paghiamo spacca
Questo fa parte di un Guelfi vere di domani la riforma è stata fatta non a caso nell'anno due mila alla fine e all'inizio di una nuova era ecco
Questi sono i temi che io credo abbiamo tutti davanti quindi
Non avevamo fatto abbastanza io questo sono convinto non non c'eravamo
Forse non c'avevamo riflettuto abbastanza non lo so insomma io capisco che una seria dimessi forse siamo in grado di vederli più ora di quanto avessimo fatto negli anni trascorsi
Ma insomma questo è il terreno su cui muoversi lecco un nodo in fatto di tanti io o con una attenzione specifica anche nelle risposte al ai diversificati bisogni
Di questi io e quindi una equalizzazione nell'io collettivo moltiplicando le capacità in parte attraverso la crescita nella persona di ciascuno una formazione d'altro
In parte attraverso
Un sistema che funzioni
Di previdenza sicurezza sociale regole per il mercato del lavoro pensate insieme insomma
Questo sa molto di vecchie egemonia mai credo che ci vuole
Allora la parola Ravenna c'è ancora tre iscritti a parlare poi concludiamo
Subito dopo sul dopo di noi Guido Iodice
Sì
Sono molto grato
Per questo invito
Mi sembra importante riprendere questo tema cioè dell'ira del noi anche per mostrando alcune contraddizioni che sono d'accordo in linea di massima però il discorso si presta ad un'aporia sostanziale lo dico come psicanalista quindi come persona abituata a lavorare con la sofferenza quotidiana
E che la moltiplicazione dell'io tende inevitabilmente a erodere la posizione del noi
E quindi il problema nostro nella società occidentale come declinare il noi forse dovremmo cominciare a dire
Che andiamo incontro alla possibilità di una moltiplicazione dei noi e della possibilità di intere Lanni e questo è il problema dell'etica
Cioè una delle contraddizioni di fondo della società occidentale
Ed è anche la sua forza
E che è basata sul desiderio almeno nella sua fase attuale non nella sua fase vittoriana protestante dalla fase di espansione iniziale di accumulazione
I giovani della generazione
Che è venuta dopo di me sono cresciuti con l'idea di diventare tutti ingegneri di diventare tutti medici di diventare tutti artisti anche le raccomandazioni mi dicevano alcuni amici deputati
Che il tipo di raccomandazioni e sono contro questa cultura purtroppo esiste in Italia molto diffusa
Non è più come quella di una volta trovarmi un lavoro ma farmi apparire in tv famiglia ovvero la possibilità di fare l'artista ora questo è un elemento che inscritto nel modello di sviluppo della nostra società e col quale dovremmo cominciare a confrontarci
E allora come come coniugare il desiderio di realizzazione di aspirazione individuale
Con la dimensione dell'etica
E questo è un problema che non possiamo eludere per questo ritengo che questo testo nella sua e incisività e un testo esplosivo
Perché obbliga ad una riflessione però nella sua incisività e anche
A causa del fatto che ovviamente conciso
Può come dire essere letto e dell'uso attraverso un meccanismo che Freud definiva un meccanismo di diniego
E simile a quello al quale siamo abituati abituati dal dall'atteggiamento dei revisionisti rispetto alla tragedia del nazismo i revisionisti non sono più a a e più raffinati
Non negano l'esistenza di una tragedia la evitano emotivamente è intellettualmente ricollocando la in un gioco di relativizzazione che ha come sfondo l'esautoramento del problema
Allora dobbiamo evitare questo ora mi dispiace aver preso un paragone così tragico rispetto a un problema di altra natura ma i meccanismi di diniego psichico sono i più pericolosi da questo punto di vista perché sono i meccanismi delle vita mento vedete formazione è una cosa di cui parla la tutti
è stata declinata con lettere in un modo a sinistra e in un modo da Berlusconi tutti parlano di formazione oggi ma anche negli anni Settanta atto che parlavano di interdisciplinarietà ma io so benissimo per esperienza personale
Che chi veramente ha praticato nelle università e nella ricerca l'interdisciplinarietà se non era sostenuto da qualcuno la carriera universitaria ma la faceva
Eppure tutti parlavano di interdisciplinarietà così come oggi tutti si riempiono la bocca di interculturalità senza sapere di cosa stanno parlando
Pensando che sia sufficiente moltiplicare gli insegnamenti per fare questo
Non sapendo che passando dall'interno vivi Riccardo le discipline dall'interno eri declinando le che noi riusciamo a entrare in contatto con una dimensione interculturale che la grande sfida del mondo contemporaneo e quindi anche il problema della formazione che vuol dire formazione
Comincia anche vuol dire persona
Che vuol dire sapere badate bene nella tradizione occidentale noi abbiamo due modelli di sapere il sapere cannibali ecco
Da cui sono attraversate angosciosamente vasti strati sociali oggi
Che vogliono apprendere tante lingue
Vogliono imparare tante cose conquistare impara interne ti mando nelle scuole private più ricche è un modello cannibali poche un sapere sugli altri anche gli antropologi l'hanno declinato nell'Ottocento quando hanno cominciato a scoprire le altre civiltà
E poi c'è un sapere su di noi ma non possiamo rinunciare a quella dimensione il sapere su di noi intorno ma il sapere come possibilità di introspezione e perché se non se non ridefiniamo la dimensione del sapere e la decliniamo anche in questo modo non riusciamo a raccogliere l'invito di Amato sul noi
Anche perché la nostra società con il suo moltiplicazioni dell'io esposta al fondamentalismo
E i rischi del fondamentalismo oggi non sono legati a un conflitto con altre civiltà
Ma attraversano tutte le civiltà contemporanee e sono espressione di questa frammentazione sono espressione del fatto che la lettre cioè del tempo è stata scattata
E la inseguiamo tutti rischiamo di precipitare nel vuoto e quindi è soltanto ride inclinando l'etica
La dimensione della solidarietà sociale e la possibilità di coniugare il sogno con la sua praticabilità e quindi essere capaci anche di sognare con gli occhi aperti in certi momenti può aiutarci non dico a superare la contraddizione perché io penso che il mio sia superabile
Ma a Ricucci nella a ricomporrà di volta in volta sapendo che non ci sono risposte definitive palingenetiche come e avvenuto nelle grandi narrazioni
Che hanno operato anche grandi devastazioni e purtroppo nel mondo contemporaneo grazie
Nato a interventi e poi facciamo una breve
Conclusione
Naturalmente come si può conclusa in principal vibrante da allora guida Iodice voi mi scuserete se io farò per questioni di tempo diciamo un ragionamento molto schematico tagliato con l'accetta però insomma mi interessa dire alcune cose uno degli elementi ci diciamo sui quali ci confrontiamo nel congresso nei nostri dibattiti eccetera e quello della globalizzazione
E molto spesso però in un nei nostri dibattiti c'è una tendenza cioè quella di non indagare fino in fondo i motivi per cui assistiamo a questo fenomeno molto spesso io sento dire anche per esempio che non so uno degli affetti della globalizzazione sarebbe la diffusione delle tecnologie sento per smonto spettinata il contrario
Cioè e la globalizzazione che l'effetto di una rivoluzione digitale la globalizzazione come è sempre stato nella storia
Per le proprie abitazioni
Passate e l'effetto di una rivoluzione industriale di una rivoluzione tecnologica e la rivoluzione tecnologica che noi a cui io oggi noi assistiamo è quella chiamata tra virgolette la rivoluzione digitale
Internet e le nuove tecnologie accetta
E come tutte le rivoluzioni industriali a come dire produce
Dei soggetti e compiuta da dei soggetti a dei soggetti protagonisti a delle classi sociali data protagoniste
E io credo che forse il difetto maggiore che la sì noi come DS e la sinistra europea la sinistra mondiale col in generale abbiamo diciamo l'errore che abbiamo fatto in questi anni è quello di credere come dire questo in un addirittura in una delle mozioni è scritto esplicitamente che non si possa governare in nome di qualcuno in nome di un blocco sociale in una devozione c'è scritto esattamente questo io non credo sia così
Cioè io credo al contrario che come dire l'idea di governare in nome degli interessi del Poldi qualcuno sia il fatto stesso di governare perché poi governo vuol dire va be'nove già il numero Vernon vuol dire il timone di una barca vuol dire spostare diciamo la direzione di marcia di una barca per farlo andare da una parte o dall'altra
E guardate c'è un io faccio un esempio rispetto a questo diciamo questo ritardo che secondo me c'è stato nella sinistra c'è la percezione che si è avuto nel mondo dei nuovi lavori dentro dei produttori di tecnologie di saperi eccetera intorno presenti alla legge sui diritti d'autore dove noi siamo apparsi come quelli che proteggeva non emergeva che proteggevano i diciamo le aziende che erano stampava dischi piuttosto che producevano il software piuttosto che protegge i lavoratori di quell'azienda cioè di coloro che quel software INPS inventavano che produce questo è un esempio insomma poi magari non è così magari c'è stato forse per un difetto di spia però questo è stata la percezione in questi settori della società particolarmente avanzati
La stessa cosa è avvenuta per la legge sull'editoria la stessa cosa è avvenuta per la vicenda Telecom io sì
Mi occupo del partito di queste questioni ho dovuto impiegare un anno per conquistare non dico la fiducia
Ma diciamo la non belligeranza di oltre due mila aziende che in Italia ce l'hanno contro Telecom perché Tele come il monopolista ce l'hanno contro di noi perché siamo apparsi come coloro che aiutavano Telecom ora dico questo perché insomma questo quello che io credo debba essere diciamo questo nuovo blocco sociale che la sinistra dovrebbe rappresentare che ha ai suoi al suo centro quelli che vengono chiamati normalmente i lavoratori dalla conoscenza del possessori del sapere quelli che Deaglio in un libro chiamarla nuova borghesia e passa si coloro che possiedono il capitale umano io lo chiamerei più la forza del sapere più che il capitale umano
Sono su questo sono d'accordo con Deaglio sono la classe rivoluzionaria del secolo ventunesimo
Perché sono i soggetti che conteneva l'evoluzione tecnologica
E badate questa classe rivoluzionaria tra virgolette insomma
E la principale protagonista di quel movimento per movimento cosiddetto antidroga del movimento di Seattle che non a caso si chiama il movimento di si attende perché proprio sia per e la capitale e la capitale del questa nuova modernizzazione di questa nuova rivoluzione industriale è il luogo dove sono concentrate maggiormente le impresse che producono software le imprese che producono conoscenza diffondono conoscenze attraverso la la comunicazione e questo movimento è nato nel cuore della modernità non è strane alla modernità non è un movimento di sfigati che combattono contro il capitale no
è un movimento come quello similmente almeno quello del sessantotto che nasce nel cuore della borghesia che nasce nel cuore della produzione nasce lì nasce nel cuore dell'Occidente io credo che ci veda come controparte e questo è vero ci vede delle nuovi dell'Internazionale socialista forse perché noi abbiamo abbandonato un po'secondo me abbiamo messo tra parentesi
Secondo me quello che è l'essenza
Diciamo della parola socialismo io sento molto spesso insomma per questa facciamo parte del Partito del socialismo europeo facciamo parte dell'Internazionale socialista nessuno ha mai il coraggio di dire noi vogliamo fare un partito socialista
Perché fare un partito socialista vuol dire anche dire
Che io credo insomma che questo ci chiede a quel movimento anche dire che è possibile immaginare un mondo è possibile immaginare un'economia è possibile immaginare una società nel quale le ricchezze non siano così mal distribuite così ineguali
Già a monte cioè c'ha già al momento della loro produzione perché la differenza tra di noi tre socialisti e altre parti del movimento progressista come liberali di sinistra e cattolici popolari accetta e sta proprio in questo
Cioè a dire che non basta il welfare non basta la ridistribuzione ma è possibile pensare pur nell'ambito di un'economia di mercato pur nell'ambito della concorrenza introdurre elementi per i quali la ricchezza nel momento della sua produzione sia distribuito in modo meno ineguale è oggi la ricchezza e credo che sia fondamentalmente ad Agata questa Stratocaster l'assenza per il documento al sapere alla conoscenza
C'è un ultimo intervento e poi concludiamo ausili
Che ringrazio innanzitutto per l'opportunità che viene data ma è mio compito essendo l'ultimo intervento anche essere stringatissimo per perché l'attenzione sono convinto che ormai sia
Poca
Voglio arrivare al tema del convegno attraverso l'evento traumatico che ci ha letteralmente sconvolto del dello dall'undici settembre di quest'anno
Perché e mi pare che ci siano delle affinità e delle considerazioni che possono essere fatte sia per l'uno come discorso generale sia per quanto riguarda invece il mondo del sapere il mondo del lavoro delle considerazioni comuni è questo quello che mi preme comunicare questa mattina
Partendo dal discorso generale voglio immediatamente fare una considerazione di sgombero
Perché mi pare che questa contrapposizione che si sta facendo anche si media tra Cristianesimo e Islam sia quanto mai deleteria io credo che sia necessario fare una considerazione che
Tutta quanta la storia del mondo occidentale soprattutto quella degli ultimi due secoli che hanno codificato le nostre società ad essere in contrapposizione con un mondo fondamentalista che non è soltanto quello islamico
Per cui la prima considerazione che sento di fare è questa
C'è una concezione dello Stato c'è una concezione della legalità c'è una concezione della giuridicità della scientificità che noi abbiamo attraverso i secoli noi dico non io personalmente ma voi come appartenenti al società occidentale che e veramente mi pare che sia messa a rischio da una sistema invece dove
L'appartenenza di carattere confessionale l'appartenenza al clan la possibilità di gestire un'economia di carattere illegale
Può essere questo l'elemento di rischio l'elemento di rischio per l'Occidente e credo che se vedessimo le il l'attentato alle Torri Gemelle sotto questo punto di vista capiremmo che evidentemente ci sono state delle forte collusioni proprio di quelle legalità per determinare un evento traumatico come quello che abbiamo avuto passando al tema del convegno
Voglio dire che questo discorso generale ha delle affinità con quello che ho appena detto perché nel mondo del lavoro ed è stato sottolineato tante volte anche questa mattina
è stato vediamo che c'è una parte del nostro Paese che vuole a tutti costi brutalizzare
Le codificazioni che sono state raggiunte anche per decenni da generazioni di lavoratori che hanno faticato per arrivare alla conquista di determinati diritti e doveri
C'è un tentativo da parte di settori della nostra società che cercano di brutalizzare questo sistema
Ed è evidentemente questa un'affinità quella della brutalizzo azione del mondo del lavoro un'affinità che vedo perciò un collegamento stretto che vedo
Con il tentativo più generale dell'assalto alla società e alla civiltà occidentale sono cose collegate naturalmente ci sono tante intermediazioni ma sono sicuramente delle cose collegato allora
Credo che dobbiamo avere noi come appartenenti al principale partito della sinistra italiana dobbiamo avere la capacità di difenderci dalla apparente irrazionalità che sempre contrassegnare alcune forze politiche del nostro sistema e della nostra società
E deresponsabilizzante io considero l'atteggiamento anche da parte di dal nostro presidente del Consiglio quando assume determinate posizioni affermazioni le considero estremamente pericolosi proprio per la stabilità e la saldezza del nostro sistema
E ed è questo che come partito di sinistra e di opposizione per ciò che noi dobbiamo avere come immediato punto di attenzione per impedire che questa destruttura e distrazione di un sistema che come dicevo all'inizio
è frutto di decenni e di secoli di impegno possa trovare lo sfondamento da parte di atteggiamenti e posizioni politiche irresponsabile l'ultima cosa che voglio dire è questa e che non ha attinenza non ha attinenza con il tema del convegno ma che ha invece attinenza con la capacità del di condotte di governo di una linea politica del nostro partito
Dobbiamo avere il coraggio di porre da parte i criteri di riferimento della politica internazionale dell'Italia e quelli della politica interna che significa significa che vedo che ancora oggi spesso abbiamo degli sbandamenti circa la capacità di avere una linea politica di sinistra interna cioè per i temi riguardanti la nostra società e che si vorrebbe ancora inquadrati in quello che era il il il disegno
Di procedura Lita politica internazionale precedente al mille novecentottantanove bisogna avere la capacità di essere coraggiosamente di sinistra di sinistra
Per quanto riguarda i ceti che ci riconoscono e che vogliono essere identificati dalla nostra linea politica ma bisogna avere al tempo stesso anche la capacità di saper capire in modo internazionale
Come dobbiamo agire in sintonia con quelli che sono i nuovi sistemi internazionali che si stanno collocando se noi ancora utilizziamo dei sistemi come ad esempio quello scusate la sinteticità del termine
Di un pacifismo spinto che andava bene precedentemente al mille novecentottantanove ma che oggi non può avere più le caratteristiche di utilità e pensiamo di poterlo coniugare con una politica di sinistra interna
A mio modo di vedere sbagliamo dobbiamo avere una duttilità sotto questo punto di vista e come ha detto autorevolmente Giuliano Amato
Credo che questo orizzonte che si sta aprendo nella nel quale noi possiamo avere la responsabilità della gestione delle nostre cose ci credo l'opportunità per poter agire in tal senso ringrazio ancora per l'intervento
Allora per i fedelissimi qualche va un parola vi centesimi
Bacino ci dichiariamo soddisfatti
Perché credo si possa dire che ci sia stato un contributo
Anzi ne facciamo derivare un'invocazione
Che nella sinistra c'è stata una lunga fase in cui l'organizzazione politica
Si intrecciava con una serie di altre istanze
Anche se organizzate di produzione intellettuale
Di pensiero
E questa melina si è un po'andato esaurendo
Negli ultimi tempi
Discussione di oggi dimostra che si possono mettere a confronto politici che pensatori e intellettuali e che questo ente
Certamente proficuo per la politica
Anche il congresso ha bisogno di
Continuare a pensare
Oltre che mi certamente sottolineare alcune unilateralità per chiarire la dialettica altrimenti non si capisce bene perché ci deve stare da una parte o dall'altra
Però
Anche al
O questa difficoltà
Ha nuociuto ma la stessa nostra azione riformista perché in quel sono d'accordo con Morando
Nostro riformismo la nostra cultura politica
Si è dovuta costruire anche in itinere durante i cinque anni non è arrivata con un progetto già fortemente elaborato su questo tema
Contributo è venuto dal documento ma soprattutto anche dare disco dalla discussione perché ci sono si sono allargati gli spunti arricchiti i tempi questo è un primo
La seconda questione sono d'accordo con l'accentuazione
Fra il rapporto nel rapporto fra modernità e diritti
Anche qui
Io ho timore vi è un rischio di unilateralità
Non lo chiameremo De Mita e diritti però
Un rapporto fra una
Sì scientifica del reale
Di ciò che succede realmente nella società
Non riproponendo schemi interpretativi
Che invecchiano sistematicamente
Un socialismo scientifico
Da un lato e dall'altro la vocazione naturale
L'organizzazione e la sinistra che prima di tutto quella lì tutelare
La parte più debole del Paese della popolazione e questo attraverso i diritti questo è naturale che così sia ma perché ciò diventi egemonia
Passi bisogna passare attraverso il superamento la pura idea di difesa o dell'idea di pura difesa perché la difesa viene sistematicamente sconfitta serve statale
Se non diventa progetto di governo e quindi se non si rivolge non solo la parte più debole ma al complesso del Paese nazionale si diceva un tempo spunti di questo tipo ci sono stati l'origine di tutta la nostra storia
E tuttavia e il maggiore che a dieci vengano
Un po'negati nella riproposizione di un ritorno
Al periodo d'Oro della difesa dei diritti questo è una posizione che può essere pericolosa
Naturalmente evitando il rischio di subalternità nei confronti di Bruno lo ha detto con molta forza son d'accordo con la formula perché con la capacità con la forza con cui l'ha detta iniziando il suo discorso
In questo rapporto fra flessibilità e precarizzazione nel nostro documento questo è un punto centrale
La flessibilità non soltanto per coloro che non ne possono usufruire perché non ne hanno gli strumenti perché questa diventa naturalmente emarginazione
Ora questo riproporsi del sapere da parte nostra
E lì ciò che ci sta più a cuore
Gli proporsi per sapere come grande opportunità perché ciascuno
Realizzi se stesso ma insieme come grande rischio perché momento è strumento di discriminazione e di emarginazione e di esclusione la differenza fra gli schieramenti egli a Schio naturalmente
Che diventa differenza retributiva differenza sociale differenza di opportunità
Chi sta dentro il palazzo e lavora chi pulisce i vetri ora questo è un dato oggettivo dell'analisi strutturale
Sta succedendo così sempre di più
Assai più di delle condizioni di discriminazione e di esclusione che sono state quelle tradizionali di una società più rigida
E come toilette OCCAR statale o comunque classista che sono diversi livelli di vita ma comunque rigidità
E io credo che per questo l'aver riproposto il tema del sapere come intimamente connesso al lavoro e la libertà
Lo vuole ripetere perché non so quanto sia acquisito fino in fondo neanche per la discussione odierna costituisce non un incidente o uno uno delle tante componenti di una identità ma l'identità
E quindi vorrei che questo crescesse nella consapevolezza anche del congresso
La trova il tema proponi a una risposta
Al tema di chi lava i vetri o chi sta al di là del vento
Per gli schiavi maschi io
No nel senso che tutti possono diventare ingegneri elettronici
O tutti possono diventare dirigenti perché mi sto non c'è questa illusione nella nostra tradizione
C'è l'idea che tutti debbano poter raggiungere il massimo delle proprie possibilità
Perché le differenze esistono le diversità esistono vanno assunte non soltanto di qualità di livello di vocazione di scelta di voler vivere non modo rispetto all'altro
Ed è per questo che diventa e qua e non solo costretta
La formulazione un noi
Che diventi e la somma degli io
Perché così diventa sempre di più la struttura dalla società contemporanea ma questo si può coniugare con l'opportunità non soltanto come disgregazione non inevitabilmente come disgregazione
E quindi la risposta è quella della sollecitazione delle vocazioni
Della volontà di realizzare se stessi c'è un elemento libertà
è un grande potenziale di crescita collettiva
Perché diventa la motivazione crescere e non la costrizione
A vivere
Quindi credo che questa idea che non c'è nella nostra tradizione antica
Perché c'è l'operaio massa ingente c'è una forzata identificazione
Me lo scriviamo nell'ultima paginetta di questo documento
Ci soffermiamo con un flagship lavoro e senza dubbio divisione difficile lasciano improbabile Tosi e possibilità di rappresentarlo tuttora costruzione di un rapporto tra identità sociale politica passa sempre il futuro diciamo non passa il interessi futuri
Credo che su questo occorra scavare ulteriormente cui dirò fra un attimo perché
No e il rapporto fra lavoro e sapere che diventa libertà
Autorizzazione
Di per certo molto anche il modo contrattuale con cui flusso piano con cui
Bruno propone lo scambio fra flessibilità in poi avvilente
Cioè noi oggi possiamo essere portatori di una politica della piena occupazione vorrei dire usano ancora slogan piena e buona occupazione
Attraverso lo sviluppo ancora per usare slogan di forze produttive nel senso del delle potenzialità che sono dentro una società e che sono oggi affidate all'autorizzazione prevalentemente all'autore certo anche l'organizzazione del lavoro certo anche
Di essere della struttura produttiva ma con una forte componente in questo senso ecco allora credo
Che questo significhi centralità del lavoro io vorrei dire all'intrico Morando le racconterò adesso al Senato che
Non c'è una riproposizione della della originaria legittima storica ragione dalla centralità sinistre nata come Partito del lavoro Partito operaio partito della classe operaia è nata come una rappresentanza sociopolitica
Di un aggregato sociale
Però oggi non lo riproponiamo un'altra accezione lavoro che il lavoro di tutti che che in che e perciò proponiamo uno statuto di tutti i lavoratori non sa tutto di tutti i lavori
E scriviamo che vogliamo in iniezione di autonomia anche nel lavoro dipendente o meglio in tutte le forme di lavoro qualunque sia lo dico definizione contrattuale
Perché c'è questo elemento di valorizzazione
Dell'essere sociale
In quanto
Raggiungimento di una scelta e quindi affermazione di sé stesso la propria collocazione quindi nella società
Questa è poi aspirazioni prima di qualunque ragazzo badate che desiderate fare lavoro di più ci piace
E l'aspirazione è forse una delle forme attraverso le quali il ragazzo
Ragazzi i più giovani e pensano la propria libertà o ci si lamenta di essere state legittimamente costretto a fare una ora che non gli piace e una forma di cosa vi la vive come una forma di costrizione quindi c'è un nesso forte fra lavoro e libertà teorico che non abbiamo colpe se non cogliamo queste pregnanza teoriche e c'è anche poi Berlusconi ci batte nel difendere chiamando libertà tutti tutte le case Casini che fanno da una parte all'altra e noi invece non ci stiamo dietro e abbiamo una qualche difficoltà dirigistico rigidi Istica giacobina che dentro il nostro DNA originario a accettare questo tipo di di visione ecco io non sono sicuro che tutte le mozioni tutti e all'interno dello schermo diceva Andrea tutti la vedessero nello stesso modo
O la veda un lasso salmone in questo congresso perché io sole ci speri di più questa cartina di tornasole
Due cose sul sulle questioni scolastiche legati a questo questo ripropone discorso fra queste l'autonomia per noi
Perché la madre in tre riforme perché è la sede nella quale gli individui si ritrova a scegliere la propria vocazione
E questo il nostro mondo non l'ha digerito all'inizio
Non l'ha digerito fa io sono convinto che c'è stata una funzione pedagogica dei movimenti di sinistra
Noi non siamo mai stati spontanei visti non siamo mai stati per il destino cinico baro perché uno che anche una bestemmia ma sappiamo bene però non siamo mai stati neanche spontanei misti
Quest'idea che la gente avrebbe capito di botto le cose che abbiamo detto che l'agenda o che si sarebbe organizzata soltanto indicando linee strategiche non non c'è nella nostra storia noi siamo convinti che un movimento sociale di cambiamento ha bisogno di avanguardia visione di organizzazione ha bisogno di far maturare le idee ha bisogno di conquistare all'ente
Ora questo qui mi sembra
Questo sponde lo spontaneismo che vuole quasi attribuire funzioni miracolistiche sul piano l'organizzazione sociale della maturazione di consapevolezza così alla sconta appunto alla spontaneità stesa do trovo sbagliato quindi sarà bene che rifiutiamo su questo l'autonomia è una queste pressioni ma siamo sicuri che ci fosse un consenso all'inizio ed una per questo non l'avremmo dovuta fare e tante cose che abbiamo fatto e la nostra storia che all'inizio non avevano consenso
E che ha hanno conquistato consenso ma poi la conquista naturalmente imparando un questo rapporto dialettico con la gente fra
Fra avanguardie comprensione generale delle popolazioni
Dei Celti e determina sì determina appunto non sono dialitiche ma una crescita e io la mente delle stesse iniziative che provengono
Dalle Penghua impianti una correzione un adeguamento un'interpretazione delle sensibilità diffusa ecco io penso che su questo
Quelle queste l'autonomia un punto un punto assolutamente centrale
Come sono molto contento che giovani per vorrebbe citato la legge di parità
Con una cosa molto importante non sono altrettanto convinto che questo sia sentito all'interno della sua mozione da tutti i suoi membri lo dico francamente perché io mi sono trovato in varie città rappresentanti che pur di crediti di quello schieramento che dicono è stato un errore abbiamo tirato la volata la destra eccetera una bestemmia tuttavia la scelta di chiariamoci queste con allora cerchiamo un po'è la scorza facciamo in e fuori questi questi questi dilemmi facciamoli venire fuori
Altrettanto fra istruzione e formazione professionale ma siamo convinti che dentro il nostro mondo si voglia un'integrazione tra istruzione e formazione professionale o non ci sia ancora in un certo mondo molti ex militante del Pci e il trio fare un fatto parte orgogliosamente e che hanno avuto non
Che non hanno retto bulgaro non hanno retto technology ma hanno letto essenzialmente un indirizzo crociano gentiliana di chiusura quella cultura
E che oggi questo pensa cinquant'anni e più History anzi di più di storia della nostra cultura Marzia di marxista non Marzia e quindi anche qui rivediamo una storia e quindi il pensiero ma anche discutiamo le proprie posizioni pratiche io non vedo possibilità di mutamento dell'attuale formazione professionale se non c'è una fase di integrazione fra scuole formazione
Perché da sola formazione cioè non la si riforma non ci riusciranno mai neanche neanche Berlusconi anzi a maggior ragione non ci riuscirà a Bellusco
Quindi noi abbiamo bisogno di ieri evitare che ci sia questa passo indietro sulle vendeva anche all'obbligo scolastico e questo è l'indirizzo di questo governo catartico faccio questi tre esempi per dire che abbiamo bisogno andando avanti su una linea che proponiamo però di essere molto risoluto
Un ultimo accenno
Lo diceva molto bene Bruno ma oggi dirigente nazionale cito una terza corsa
Ci dicono che c'è un rapporto fra sapere
E libertà
Anche dalla vicenda del fondamentalismo
E che se non c'è un rapporto fra sapere libertà nel sud del mondo non solo nelle civiltà occidentali ricche
Quel Sutil potrebbe essere trascinato una ventata di fondamentalismo nella negazione e né della libertà perché nega di sapere a patto che non è che alle bambine in modo indecente e questo non è una cosa che non possiamo trascurare sulla quale possiamo scherzare
Perché la nostra reazione essere durissima su questo quella che ho chiamato infibulazione intellettuale
Ma questa badate è una cosa che ci dice come oggi lo scontro non è fra civiltà fra diverse tradizionali civiltà cristiana musulmana così via occidentale e orientale e sul fatto che
La crescita delle diverse parti del mondo il riequilibrio la solidarietà internazionale
E il superamento degli otto mandarini che decidono tutto e passa attraverso un rapporto vero fra sapere lavoro e libertà e lo stesso
L'ultima considerazione questa storia del riformismo dall'alto questa storia
Perché noi vogliamo convince non convince
Per certamente
Intanto si sta si presenta una realtà che non è quella che si dice perché non abbiamo una stazione eterogenea nel nel nei mondi con cui abbiamo parlato non soltanto di formazione non soltanto di lavoro ma in tutti i settori sociali in cui il centrosinistra intervento dove si è determinata una
Una
Perché contraddizione perché ci sono i favorevoli e contrari questa storia di rappresentare in questi mondi come monolitica mente Ostiglia Nadal alle riforme del centrosinistra è una fallì è un falso perché i risultati elettorali rimosso che alcuni di questi mondi hanno votato a maggioranza larga a sinistra e se fossero stati così contrari non l'avrebbero fatto
Hanno voluto con constatare negli ultimi due anni nell'ultimo anno soprattutto che non c'eravamo solo noi che non c'era solo la contrazione Anton Terna un popolo che non c'era soltanto la polemica all'interno di noi stessi ma vedendo anche o del buono scuola presenta una privatizzazione vedendo anche ci sono gli altri che hanno consentito una maturazione di coscienza
Ma questo è utile che la dobbiamo comunque a citare sempre passivamente faccio un esempio ma li vogliamo riformare gli ordini professionali saranno sono un un corporativismo di da Gilde medievali procrastinato nel privilegio attuale messe noi dopo dobbiamo accettare totalmente che tutti gli avvocati italiani siamo d'accordo perché si superò gli odi professionali non la faremo mai con la riforma
Non la faremo mai qui ci sono i momenti in cui occorre assumere decisioni naturalmente visti e ne sarà anche il consenso perché ce lo vincono gli altri d'accordo ma il consenso non la si determina soltanto col rinunciare a introdurre novità
Lo si determina con
L'assunzione del progetto e del del delle iniziative di riforma da parte di tutto lo schieramento
La creazione delle priorità il finanziamento adeguato delle novità perché se da soli l'incentivazione delle novità
E poi la trasformazione delle singole novità o innovazioni in grande progetto generale nelle se non abbiamo perdute per le riforme avvenute per lo spettacolo che il centrosinistra ha dato di sé stesso e dei politicanti e di fronte
La Repubblica questa è la ragione e la sconfitta più profonda l'incapacità e trasformarlo in messaggio generale quindi non se la prendano con il con con le riforme ecco anche quello diciamo lavora qualche franchezza
Perché se ci fosse stata una compostezza una una un una unitarietà una progettualità condivisa
Io penso che il risultato sarà stato anche diverso allora lo dico perché perché è vero che le riforme richiedono
Il fatto di poter camminare
Che si pratichino nella società che trovino i soggetti che le attuano però richiedono anche il fatto che qualcuno le assuma con tutta la determinazione non così perché distratto dal dover fare politica attraverso le note d'agenzia quotidiane e non occupandosi dei contenuti e quindi come dire subendo limpidi così sta sul Pendolino
E però allora qui vuol dire che e la il deficit di cultura politica oltre che una concezione dalla politica che una concezione di estraneità ai contenuti
Perché altrimenti sarebbero dovuti discutere tutte queste cose lo dico perché se facciamo l'autocritica vediamo tutti gli aspetti ognuno di noi deve spiegarsi perché non abbiamo avuto successi
Elettorale però dobbiamo anche spiegarci che cosa ogni dobbiamo fare ho citato la legge sulla parità scolastica ecco
Questo è un problema che deve maturare ulteriormente nella nostra coscienza nel modo di sentire del nostro corpo perché è un baluardo nei confronti del buono scuola
Federalismo ci aspetta il ci ci aspetta il il sette ottobre un appuntamento la sua sottovalutazione è un fatto grave bene però è un momento delicato di maturazione delle coscienze
In certi settori c'è diffidenza verso questa legge costituzionale per questo noi dobbiamo andare avanti fino in fondo e conquistare questi settori alla sua consapevolezza dell'importanza di aver fatto questa legge costituzionale
Lo dico perché
Penso che sia assolutamente opportuno che il partito villa la stagione riformista come il suo modo di essere vero con una cultura di governo
Che può dire di progetto
Che vuol dire vista la trilogia che vuol dire di mete politiche perché lui per le quali un partito va come valido di sinistra come il nostro fa
Allora va al governo con tutte le qualificazioni o le consegno i corollari pratici darà ragione da vendere Bruno Nadia una finanziaria adesso beh alla media anche qui affermiamo i nostri priorità
Abbiamo il coraggio di avere una delle priorità di tutto l'Ulivo non il la cultura alla sua priorità la sanità la sua priorità nella previdenza subito e così via ecco ad anche qui
Ci rivuole la progettualità quindi ci vuole una grande forza di decisione politica
Penso che se noi abbiamo assumiamo lavoro sapere personali Berta come il nostro modo di definisce di essere ne deriverebbe automaticamente la priorità
Quindi vedete importante
A fare passi teorici consistenti in questa direzione