"I Pacifisti; i Nonviolenti; la guerra del Golfo del '91; Saddam; i Radicali; i Comunisti; Bossi..." - servizio di ricostruzione realizzato con documentazione tratta dall'Archivio di Radio Radicale

Con un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzati con documenti d'archivio nei progressi della situazione internazionale si spinge questa volta riproporvi registrazioni dando a gennaio novantuno
Attiva al dibattito che si svolse fuori e dentro le situazioni
Dopo l'invasione realmente Guayas sì poche ore dall'inizio dalla cosiddetta Guerra nel Golfo la liberazione dei territori occupati dalle truppe di Saddam Hussein Cisco sareste dunque un intervento di Marco Pannella cominciato a radio radicale il quindici gennaio novantuno
Quanto dissero all'assennato la il giorno dopo sì l'ex parlamentare
Radicale Lorenzo sì diversa dai dati Istat siccome Gissi europea l'ex lamentare Ognissanti sì Clovis lei chissà un vasto box
Se vuoi la pace preparare adattarci abbiamo ripetuto molto spesso e soprattutto qui a Roma in quelle nottate logorrea
Anni dopo anni comizi dialoghi attività in Parlamento si muove Thatcher tutta la Thatcher
Se voi la pace non credo che degli interpellati da guerra
Io mi rivolgo a coloro che adesso sono terrorizzati costruendo il qui tanto praticamente non sarebbe giustificata
A coloro che lasciano rammarico hanno dolore a coloro che allora
A coloro che sono scesi in piazza a gridare pace pace la pace
Valori una sono e soprattutto in una società un modo di vivere una legge punti
è un nostro modo di essere la pace si costruisce ogni giorno quando la pace diventa l'occasione per un grido di dolore credo dirà via da scagliare contro il nemico che si ritiene che ti nemico interno aggiunge più che quello sta quando la pace è questa in realtà la pace bloccata e la pace consumata è un modo come un altro per cercare di darsi tutt'al più buona coscienza a buon mercato e costituirsi come persona di pace mentre non lo stilista
Nulla di più
Che siete stati molto meno tu gli ultimi seguite anche con simpatia
Dopo i coatti da parte della due persone molto anziane voi che siete stati di fatto indifferenti estranei voi più delle persone di guerra
Avete costruito la guerra che accetta il due agosto
Nonché poco certe stanotte domani e dopodomani penso che ce ne sta perché così
La materna azione militare finalmente depressione sono stato compie in genere per acquisire al partito intanto sta quindi non sarebbe guerra quella che l'Iraq ha già scatenato solo perché in un giorno
Ha occupato il curare
Lo ha distrutto perché pensato dubbi dicono che in questa guerra ambiti International e altri due assicura ogni giorno centinaia se non migliaia di persone muoiono sotto la tortura donne o uomini direttore kuwaitiani
Assassinati nella guerra che contro di loro contro la gente Saddam forte da dodici anni da quando è andato al potere
Che cos'è scusate
Un capo di Stato
Che nella convinzione di riuscire da per l'Iran di Khomeini in pochi mesi dopo il tradimento delle sorprese in pochi giorni e costretto per nove anni guerra anzi costringe di Toto per nove anni a fare guerre usare armi chimiche lingue solleciterà barbarie anche gli atteggiamenti abbondanza e poi all'infinito con un atto sovrano all'Istituto aiuta qualcosa pezzi di terra che la solidarietà internazionale della Fimmg dov'è consentito
Scusate internet per cui migliaia o decine di migliaia o centinaia di migliaia di morti ed è fatto molto bene perché la nostra indifferenza
Indifferenza dell'acqua della partitocrazia nell'acqua della RAI TV nella quale i giornali nella quale l'ideologia e politiche tolta la nostra solo noi abbiamo piani
Sono noi siamo nel mondo il partito della non violenza è costituito per fare lotte precise
E che ci hanno preceduto perché non avete sentito dire
Allora
Vi dicevo con l'uomo
Cioè iracheni e ironia con quella sua guerra inizia del ciclomotore abbiam fatto due o tre milioni di persone ha sterminato
I siciliani voi piemontesi solo come dire per far comprendere dell'Iraq che sono i curdi sterminati classificati con armi chimiche il giorno dopo giorno
Nell'indifferenza gli applausi il sostegno degli altri
Ma non ho avuto anche certe ma cosa assolutamente ignobile incredibile a un certo punto coloro che hanno fatto di quest'uomo luogo armato è entrato a sette gli italiani tedeschi francesi e russi di America in tutti questi anni con nuovi sogni che dicevano no
E Luigi sentivate per caso pensare ad altro perché la pensate ad altri perché pensata da
Un modo con cui tutto è ritenuto e ricercato ritengono di poter rivivere origine
Ed uno in tutti questi anni giorno dopo giorno e non abbiamo presenta sull'Iraq solo noi lo dica
Il succedersi degli uccelli settantasei interrogazioni e mozioni interpellanze
Per che non si Arms questo primario finisce il suo non ci induce sul costo intero criminale internazionale cose abbiano diritto ad agosto
Da quando loro sono entrati guerra
Abbiamo visto il cosiddetti pacifisti per cui c'è un po'di tempo brutta gente di pace le cose procedevano Ricontati da me lo vuole il loro ecco i cento diceva D'Amico dal Papa nel meritarlo andavano a Baghdad
Apprendo detto al cospetto per i capelli già pronte magari anche in America
Purtroppo in crescita per il proprio popolo sappiamo esattamente quello che lui crede è stato effettuato la prima ferita mortale che ha dato al suo papà documento ai turisti e quella di disinformare di farli applaudire la guerra alla morte i fari applaudire tarda ideali e barbarici
Costui quindi a un certo punto ha fatto quello che offre
Così come iter prendevo dalla gli ha dato l'annuncio del ritiro l'Italia Albania e sul territorio dello Stato oltretutto d'Italia lato cioè l'Etiopia la Libia e la per l'Albania voglio dare Corsica la Tunisia ed è stato e per questo tra guerre promuove accudire accordavamo Comotto discutono oggi etimologia e nel mondo arabo Saddam per che
Perché la dittatura della partitocrazia ma la dittatura Raimondo Procida significa innanzitutto togliere il pane dell'autorità del discernimento
L'Italia dove saggezza dettare lui Blair meritano le responsabilità per dare invece il velo dell'inganno e della città alla gente
Io me in mezzo a questa gente noi gente che ragiona come vuole
Getta credo che Saddam ha continuato ad ucciderli
Per impedire di esprimere sarda ammazza spruzzato con le proprie mani del due mila cinque del mondo rientrano in città perché il più idoneo a questo mondo di essere Boyle
Per essere eletti
Va bene
Coloro che in Iraq soffro perché appunto lo sottolineo
O
Io abbia però non c'è tutto il macellaio di voi però voglio dire che per il momento non c'è un iracheno che morto di arma americana
Mentre perfetta sono un milione e mezzo poi c'è un milione e mezzo quell'altro criminale ricorrenti
Io
Che sono morti e una donna che non ha nessuna motivazione nel Kerala spesso potuto prima del concerto del duo dopo l'occupazione la la rivolta no moderni nuovamente
Sono le armi russe riferendo il francese
Pagati con il denaro italiano
Davamo danaro per il commercio delle armi così avevamo le tangenti ma non tutte quante lo abbiamo scritto quel pesce ottantasei volte dal mille novecentottantadue
Fusione siete preoccupati tutti allarmati
E per Lucio Dalla posseduta c'è anche la possibilità lottare per la pace
Ma bisogna organizzarsi proprietario vicari più ci sono gli eserciti dei crimini e criminali se ci sono gli eserciti delle mafie internazionali se ci sono gli eserciti quasi di Macellari ci sono circa centodieci centoquindici Parigi al mondo duecentosessanta che sono eletti da piccoli o grandi Saddam
Poi sono dobbiamo quindi mobilitarci bisogna costituire il fiume Churchill quotidiani ogni giorno e l'iscrizione al partito radicale quella cosa che non catturato questo condono diciamo cinquecentosettanta lire al giorno almeno questo per chi è povero poverissimo gli altri devono dare di più però solo per divenire azioni
In questa società per la tana c'è giorno per giorno difendendola libro decidete citato e facendo pipì insultato emergendo sospette dormendo sul tetto bestemmiando in quel momento comunque
La vostra vita poi nutrire
La Thatcher o nutrire il disinteresse che porta e l'indifferenza che porta alla morte alla guerra prodotte
Le donne e gli uomini di guerra
Coloro che hanno una vittoria militare militarista delle società loro lo sono perché ritengono che se vuoi la pace di ritoccare la guerra quindi loro sono stati confronto non oggettivamente me soggettivamente
Più donne e uomini di pace colui quindi il tempo libero pretarare armare invece
Allora che cosa è accaduto
Questo poi chi come come Mussolini come citarli riesce a farci applaudire proprio poco popolo nel momento in cui lo massacrano
Lo ha fatto outing su auto massacro e questo riusciamo vero
Facile e questo grazie alla televisione grazie all'erario pubblico
Ci presente in un certo modo una consente direi che c'è chi difende sordo li rende sui cibi rende felici
Ebbene abbiamo a questo punto quindi questo chi ha bisogno di dimostrare coloro che dicono al bar e le donne e gli uomini di pace e di coraggio della non violenza nuovi pacifico i pacifisti sono stati storie i complici di Pistarino di Mussolini lo sono oggi
Lo sono oggi
Non nelle intenzioni è nella loro natura nella cecità nella responsabilità collettiva i pacifisti concorrono le perché i pacifisti manifestano il dove c'è democrazia voce dittatura quindi vedete Hitler Mussolini attacca Parigi
Londra occupati
Ci vogliono difendere o vogliono impedire gli attacchi e dei loro non possono perché i pacifisti lodevole attacchi e malgrado l'armamento e non vado alla guerra contro quello che è
Pertanto hanno manifestato ad arrivare no Cosa Nostra che
Coloro che sono attacchi comparti come buoni
Sono andati analcolici capacità
Alla corte del bravo due del macellaio sarda pongo invece lei vuol dire che poi Marcella la arabi innanzitutto lui non è ancora dato una verifica gli americani dovranno ancora aperta perché c'è da a provocato due libera dal rapidamente al tappeto dalle non la guardo innanzitutto di milioni di lire che
E qui iracheni vi sono coloro che vedono che sembra che sono chiusi dal ritorno perché sembra una sola questo tuo conto che cosa ha detto che da tutto il mondo alla televisione di dall'Italia dove tutto il mondo andavano da lui liberali a Formigoni tutta gente brave buone la top poco ci manca che ci rende neppure il carretto aiutati egli non tecnici anche novecento euro
Anche loro
Per capelli ecco perché Company tutta andavo da lunedì presenta ritorna facevo vedere questo poco che il loro macellaio Eros e Priapo d'argento di tutto il mondo e poi situato guardare lungo da qualche ostaggio per cui idoli tornando nello spogliatoio candidato e della partitocrazia rende ciechi anche questo ritiene che devi curare di morte ladri di tangenti
Quello che gli ha fatto scegliere di stare come Andreotti e con Berlinguer da cattolici di evitare con tutti quanti in un periodo alterco de tutto ciò non come tale attività in mezzo al potere chiedermi
Di non dovermi muovere in questo momento pomodori e devo dire che nemmeno Craxi succede ovunque
Possono essere considerati attori della storia della politica ma consumatori
Deve chiudere per partito Gloria portato articolo a dire tutto e per tutto alla cura Ettore tuttora con violenza il Partito dell'onestà dove questa sera
Contento glielo dica dobbiamo Rocca perché Davide quello le armi perché non come esperto della cultura
Perché la situazione alla ditta degli elettori vuol dire immorale compiuto ma nessuno è uno dei motivi per i quali rispetta condannata dal nord del Vietnam
Precedente a quello valori che era poi a meno di alcuni detti delle democratiche luogo di tutti dando del mondo tutti i cittadini del mondo ve l'ha detto che è stata condannata perché con un'azione militare esemplari lo snaturamento contro i sistemi militari ma nel momento in cui questi dove governa il mondo devo curare multipiano coloro i quali hanno più o meno decidendo di pace
Di democrazia e di libertà a prevalere in quel luogo scontro nel quale siamo ricchi quando non ci saremo costituiti d'ogni giorno
I partiti di combattenti della non violenza e della pace
Come noi richiedemmo vergognosa documentato nei contro un atto politico in tutto su quella guardia di cambiato canale piuttosto per Rutelli perdono il diritto tanta libertà adatta per la verità cioè del documento tutta quella non ciascuno sta Adelaide agli occupanti telefono dati
Radio radicale del giorno e notte dottor Roma cinque
Canali sessantatré
E ivi giunti perché tariffari comprende riportate dal furgone amiche e amici
Questo ci viene in questo momento molto certo più sereno dico perché perché noi abbiamo otto
Tutto qui quelle code commercio delle armi al podio standard le corde più filo siriano a Roma nel parlamento visti come comprare dei comunisti democristiani tutti tutto a domicilio dico liberazione Ricci
Ebbene dobbiamo cioè la legge traccia
Continuate questo è il di queste rimontata allora quando voi avete un amico del malato non male incurabile elettrico caduta dei pedagogisti avete dovuto curare
Nel momento in cui però ci lascia cioè dal due mila avete già consumato tutto il dolore
Della morte che aveva inutilmente cercato ricompra
A tempo attento vorremmo
Vedute su Baghdad la Lituania i tecnici
Empatici effettuino allora deve augurare dell'Alba di domani delle albergo di domani costa il bottino fatto e politica
Purché tutto che non volete fare c'è un solo modo convincerlo compiuti subito
Un atto perché già questo forse è meglio governata dal centro di oggi ma perché ma perché fra un anno o due grazie anche al doppio contributo al punto e agli altri vi sia un grande perché grande esercito non violente alla quale tutti iscritti ai quali risponde ettari di Arconate
Luca Graziella grazie pensionati e pensionate che non avete un soldo e chiudo potete trovare cinquecentosettanta litri al giorno permette come polizza di assicurazione sulla vita sulla pace
è
è opportuno e quindi devo dire in questo momento conosciuto quello che non cedette per quel tanto non abbiamo saputo abbiamo potuto farvi ascoltare impegniamoci poco insieme
Al momento della paura
Al momento della sconfitta per comprendere
Come momento gratuito di cui cento aveva già cominciato a lavorare perché fra un anno politici c'è la caccia governare il mondo energie alla morte a distruggerlo per l'ecologica per le guerre combattute per tutte le cose che voi conoscete tecnica rimuovere praticamente ed evidente gigante Andreotti ci pensa sempre Kakà tre
Fini operatrici tecnica Anna
Che o magari ci pensa
Attori era il quindici gennaio mille novecento novantuno Marco Pannella a Radio radicale azione dall'inizio nella cosiddetta guerra nascosta interventi che escutere cadesse invece sono tratti dalla dibattito si sposa il giorno dopo all'assalto
Sullo stesso argomento riascoltiamo innanzitutto quanto disse la radicale Lorenzo Strictly verso il problema è sì si può se è lecito non intimare con tutti gli strumenti possibili non intimare l'alt
A chi come Saddam Hussein ha già mostrato il suo volto
La sua realtà con l'aggressione prima l'Iran
E poi a Kuwait
A chi riterrà se non verrà fermato se non sarà fermato che tutto gli ha consentito
A chi parla pochissimo tempo
Essendo questo
Lo sappiamo avrà la disponibilità dell'arma atomica
E li cito non intimare l'alt
A chi e dunque ragionevole pensare che non fermato oggi
Pongo terrà domani conflitti ancora più spaventosa
E questo il dilemma angoscioso che ci ha proposto il rispetto a cui non valgono discipline di partito di maggioranza di opposizione o come si voglia chiamare
Perché qui è interrogata in radice la coscienza di ciascuno di noi la responsabilità di ciascuno di noi
Di fronte all'umanità o al dio che ciascuno di noi riconosce
E lo stupiscono allora anche le differenze nei toni e gli argomenti
Tra gli interventi forse poi nel voto non so
Anche fra parlamentari di uno stesso gruppo
Ciò detto e credo comunque una premessa
E necessaria a ogni considerazione
Politica che noi vogliamo qui fare
Che l'alternativa non è purtroppo non è più tra pace e guerra
Perché come già ben diceva
Nel suo importante intervento il collega può atto
La guerra Lai iniziata il due agosto
Il presidente iracheno
E l'Iraq questa guerra continua può a condurre il conto e tuttora la conduce nel modo più atroce contro il popolo del Kuwait
Che viene
Massacrato che viene espulso
Dal suo Paese che viene ridotto a condizione di non essere o non poter vivere
E questa è guerra combattuta giorno dopo giorno
Già oggi
Ed è una guerra accerto
Dice guerra per il petrolio non certo è guerra anche per il petrolio guerra che l'Iraq ha iniziato anche per il petrolio che significa guerra per il potere Guerra per il potere nel mondo
E l'ora la questione di cui noi qui stiamo discutendo
Di come
Alla guerra già in corso
Deve rispondere
O può rispondere la comunità internazionale
Se
Può rispondere
Altrimenti
Che allargando la guerra perché certe la dimensione della guerra che in corso e altra la dimensione da guerra possibile domani oggi
Colleghi io
Parlo in quest'aula
Come parlamentare invitante del Partito Radicale
Nel partito radicale transnazionale che ha fatto della non violenza
Della non violenza difesa del diritto non la sua bandiera ma la sua ragion d'essere
E come tale
Come radicale
Voglio dire alto e forte
Che troppe volte il pacifismo certo pacifismo almeno
è stato la negazione in radice della non violenza delle sue ragioni del sui metodi di segreteria dei suoi obiettivi
Quel pacifismo che arrendevolezza e acquiescenza di fronte all'aggressione alla violenza e la sopraffazione non costruisce pace in tanti qui l'abbiamo detto non dico nulla di nuovo ma
Ognuno deve dire qui e lasciare agli atti quello che quello che pensa e sente
Quello pacifismo non costruisce pace ma dando via libera alla legge della giungla fonda e costruisce la guerra
La non violenza
E altro è il contrario e attacco contro la violenza contro l'aggressione con strumenti diversi e alternativi a quelli della violenza mai attacco mai aggressione ma è scontro
è il contrario del cedimento e dell'arrendevolezza
Il fine del non violento
E quello di sfondare diritto
Perché
E solo con il diritto con la regola
Che si garantisce facce
Fra le persone fra le comunità fra gli stati lo spesso
Sia chiaro non c'è diritto
Se non c'è istituzione che abbia la forza di garantire il diritto e di sanzionare la violazione del diritto
Il non violento e non violento per conquistare questo diritto queste istituzioni e la forza e la capacità delle istituzioni di far rispettare diritto il diritto di ciascuno a partire dal suo diritto divise
E sul piano della politica
Internazionale Lupi dittico del non violento
Quello di conquistare il legge sovranazionale legge sopra gli stati libere legge che obblighi che costringa gli Stati a rispettare il diritto internazionale
Legge sovranazionale che garantisca anche di fronte è sopra le sovranità degli Stati
I diritti de la persona
Che sono il fondamento
Di ogni di ogni diritto e di ogni regola
Vi sono infine di ogni diritto e di ogni ingegnere
Quindi Lupi chi vuol conquistare
Forse e soprattutto oggi che fosse è possibile di conquistare istituzioni sovranazionali forti
Allora è da condividere credo in questo
Quello che diceva
Il presidente Andreotti
Che non possiamo volere l'ONU come un profeta disarmato
La sola speranza oggi
Per noi sta proprio nel ruolo dell'ONU
In quel ruolo
Che
Ieri impensabile e oggi forse possibile lo abbiamo visto delinearsi
Questo ruolo dell'ONU è il fondamento
Della speranza possibile
Fonda della speranza che si passi
Che non si passi diciamo dall'equilibrio fra i blocchi
Alla legge della giungla come una unica regola non regola delle relazioni internazionali
E allora edittale
Che l'ONU non stia sbeffeggia non sia umiliato non sia cancellato come punto di riferimento per questa speranza possibile
Se in qualsiasi forma
Colleghi noi contribuì Steve-O a indebolire l'ONU
Faremo opera irresponsabile
Ci prepareremo un futuro di tragedie e di tutti
Questo l'ha detto stamane presidente Andreotti
In un discorso devo dirlo devo riconoscerlo per tanta parte apprezzabile
Discorso però
Con altrettanta forza io devo dirlo
In cui c'era una clamorosa è gravissima carenza le sue considerazioni sue valutazioni prestazione al di là della proposta che faceva
Perché vi manca ogni accenno alla
Alle responsabilità gravissime alle colpe dei Paesi industrializzati
Dell'Est e dell'Ovest
Che hanno armato nutrito fatto crescere il regime iracheno gli hanno dato gli strumenti per la sua per la sua potenza della sua prepotenza
Per le sue atrocità le hanno tollerate ne abbiamo tollerata e noi non lo diciamo questo da oggi colleghi perché
Abbiamo controllato
Nelle ultime tre legislature
Ci sono oltre settanta strumenti parlamentari interrogazioni interpellanze mozioni altro di parte radicale e non solo radicale insomma cui radicali hanno contribuito anonimato
Per denunciare la situazione dell'Iraq per denunciare le responsabilità e corresponsabile corresponsabilità dell'Italia dell'Occidente della situazione irachena
In nome del realismo vediamo oggi poi le conseguenze di risultati nume del realismo politico
Si è sempre rifiutato
Parte del nostro degli altri paesi
E sempre rifiutata la fu la proposta di una politica non violenta
Per il Medioriente
Di una politica che ponesse al centro di ogni iniziativa rispetto al Medioriente
Dal problema dei territori occupati a tutto a tutti gli altri problemi
La questione vitale e centrale della conquista e della garanzia dei diritti della persona per tutti per tutti
Per tutti gli arabi
I cui diritti sono violati e massacrati tante volte più nei Paesi arabi perfino che nei territori che nei territori occupati da Israele
Voi quante volte abbiamo chiesto
Iniziative che a partire da questa considerazione da questa centralità affrontasse
In modo nuovo in modo efficace di fronte all'inefficacia
Di ogni altra proposta anche il problema tremendo e tragico del conflitto arabo-israeliano e arabo e arabo palestinese
La domanda è se è possibile in questo momento
Questo momento
Come definirlo supremo estremo
Se è possibile concepire e attuare oggi una politica di questo segno
Questo segno diverso
Io ritengo noi riteniamo che sia difficile
Terribilmente difficile
Ma non per questo meno possibile
E perciò doveroso
è possibile e doveroso farlo nell'ambito in applicazione rigorosa delle risoluzioni grazie
è possibile e doveroso tentarono nell'intesa
Con i governi che quelle risoluzioni stava pregando
In primo luogo con gli Stati Uniti
A cui diciamo
Deve andare con franchezza un riconoscimento
E poi sul riconoscimento no che si fonda la riconoscenza
La riconoscenza
Riconoscimento e riconoscenza
Forse dello stesso segno
Di quella che gli europei
Io ritengo posti in primo luogo i tedeschi
Devono agli Stati Uniti per il loro intervento nella seconda guerra mondiale
E il riconoscimento che nel pauroso vuoto mancanza assenze inesistenza dell'Europa che già
Il collega può atto
Hai vocato nel suo intervento
Solo gli Stati Uniti
Hanno fornito energie forza per arginare l'aggressione
Per dare
Per dare forza
Ai deliberati
Ai deliberati delle Nazioni
E a margine di questa conservazione mamma di Napoli non del tutto
Credo anche che sia doveroso porre il problema che si chieda
Si tenga che la forza multinazionale
Nel Golfo
Stia
Subito per le operazioni di imbarco debba Argo per la quale comunque sono presenti impegnate
E anche Dio non volesse peraltro se altro dovesse accadere
E siano autorizzate
Accusare le bandiere le insegne delle azioni
Dicevo
Che è possibile e doveroso
Cerca di perseguire l'indirizzo che evocavo di diversa
Qualità della politica internazionale
Perché se non li leggiamo la risoluzione seicentosettantotto
Grazie di niente
Noi vediamo che essa non impone
L'uso automatico tra forza militare a partire dal quindici gennaio
La risoluzione
Autorizzato
I Paesi membri dell'ONU ha
Ecco fra virgolette a usare tutti i mezzi necessari a far rispettare e attuare la risoluzione seicentosessanta del Consiglio di Sicurezza e tutte le sempre di risoluzioni successive
E a ristabilire la pace e la sicurezza internazionale nella
Dini affidata ai governi
La responsabilità
Di scegliere
Qual è il momento in cui si debba passare dall'applicazione dell'articolo quarantadue
Da quarantuno a quell'articolo quarantadue la carta delle azioni non c'è un automatismo non è vero che c'è il che si è messo il pilota automatico come scrive un giornale un giornale stamattina
E allora se questo è vero noi non possiamo non prendere atto che
Almeno uno fra i mezzi possibili prima di ricorrere a quello che l'arma militare almeno un mezzo non è stato usato non è stato tentato
Non è stata
Usata
L'arma non violenta del dialogo non del dialogo col dittatore un dialogo diplomatico col dittatore ma del dialogo con i popoli col popolo iracheno col popolo arabo
Contro il dittatore per denunciare il dittatore per denunciare i suoi crimini per denunciare la natura di quel regime
E possibile
Oggi gli strumenti noi abbiamo quello che
Durante la seconda guerra mondiale faceva Radio Londra
E sappiamo quale forza di arma di arma non violenta
Era Radio Londra
Lo possiamo fare mille volte
I mezzi della tecnologia moderna ci consentono vi inondare di informazione attraverso la radio la televisione bastano Tarsem gli strumenti inondare l'Iraq inondare il Kuwait inondare i paesi arabi
Polli di fronte alla realtà di quello che è il regime iracheno di quello che il regime recano ha fatto e di quello che il regime iracheno si prepara a fare si prepara a costringere gli altri a fare delle conseguenze che su quel su quei popoli andranno
Andranno a cadere
Noi possiamo e dobbiamo allora far sentire in Iraq
Quelli tratti in cui solo la voce di Saddam Hussein ha risuonato per anni far sentire la voce non soltanto la nostra che come sempre vivibile ma la voce
Degli oppositori iracheni esuli la voce dei kuwaitiani la voce degli arabi
Avversari di quel regime
Dobbiamo investire l'opinione chiamare l'opinione pubblica irachena esistere
A misurarsi
La pista destabilizzare con l'informazione
Il regime iracheno minare la sua capacità di resistere
Alla pressione delle delle Nazioni delle Nazioni Unite
Che evocando non soltanto
Non soltanto il i morti
Che la guerra provocherà ma la minaccia spiegando che cosa significa la minaccia che Saddam Hussein fa gravare sul mondo ma in primo luogo sull'Iraq con il minamento dei pozzi una catastrofe ecologica
Che ricadrebbe certa sul mondo intero in modo drammatico ma in primo luogo rendendo forse inabitabili
L'Iraq Kuwait i Paesi del mondo i paesi del mondo arabo sei pro i pozzi come si dice bruceranno per anni scaricando per anni tonnellate di scorie d'atmosfera oscurando il sole
Lì in quelle regioni
Allora
In questo spirito
Se noi quest'arma dell'informazione e della verità
Useremo e attraverso quest'arma
Annunceremo
Non abbiamo mai fatto
Non solo e non tanto
La richiesta della conferenza diplomatica di pace siamo tradizionale
Ma la richiesta
Di una conferenza sul Medioriente una conferenza che lo possiamo chiedere subito non abbiamo non ha nulla non avrebbe nulla del cedimento a a a a Saddam Hussein anzi sarebbe uno strumento anch'esso di aggressione non violenta una conferenza
Sulla sicurezza la pace nel Medioriente che abbia al proprio centro
Il tema della difesa della conquista della tutela dei diritti umani per tutte e ciascuno le persone che vivono nella regione
è la proposta
Rivoluzionarie rivoluziona ante
è una proposta
Che anche rispetto all'opinione pubblica israeliana avrebbe un sapore di novità è una consentirebbe di aprire una strada nuova diversa mai tentata fino ad ora in quelle regioni per costruire in quella davvero la conferenza di pace possibile no quelle positive
Con quella che si sconta che sarebbe un fatto in qualche modo sentito a ragione o a torto ma sentito come minaccia per qualcuno sarebbe minaccia per nessuno salvo che per i tiranni e per i dittatori
Allora colleghi
Diciamolo anche anche nell'ipotesi peggiore anche nell'ipotesi
E questa campagna non ottenga
L'effetto sperato
Le ho sentite le obiezioni Nama poi non siamo in tempo non basta non è efficace non ottiene perché se perché Hussein ha comunque dei motivi di fascino rispetta la proprietà pubblica sono insuperabili
Se anche
Questa campagna dovesse fallire
Se anche dopo il suo fallimento
Si finisce per ricorrere alla guerra ma
Un capite consentite quale differenza fiscale
Una delle armi centrali fondamentali forse la maggiore che Saddam Hussein ha in mano
è il favore il sostegno di tanta parte delle masse arabe fuori dal dall'Iraq è la ragione per cui
Può sperare può contare che la vittoria inevitabile vittoria militare delle Nazioni Unite degli Stati Uniti
Non segnerebbe la fine della guerra lo consacra ebbe ugualmente leader del mondo arabo
In una guerra di anni fra i popoli arabi e i popoli
E i popoli
Della civiltà o delle democrazie fondate sulla civiltà
Cristiana ed ebraica
L'ora
Se anche si dovesse andare allo scontro avendo in questo modo parlato a quelle opinioni pubbliche e a tutte le opinioni pubbliche del mondo
Altra sarebbe la natura stessa
Dello sconto e dei suoi e dei suoi pericoli
Lo sappiamo bene colleghi
Signor ministro
Che per le responsabilità europea per la mancanza di Europa
Che ci sono state fino ad ora le decisioni di fondo la decisione della pace e della guerra
Ciascun Prontera pace della
Dell'ampliamento del lo scatenamento della nuova fase della guerra o no non sta qui non sta nelle nostre mani
Ma e la responsabilità e la decisione che è affidata agli Stati Uniti
Ma
Io ritengo che noi possiamo e quindi dobbiamo proporre al governo americano e gli altri governi questo passo questi iniziativa questa campagna prima comunque prima di passare all'uso dell'Arma militare
Questo
è il contrario del generico rinvio di quel rinvio che potrebbe suonare
Come proclamo del cedimento
Il rinvio
Che fa dire va bene questi rinuncia
No questo è
Il rinvio dell'uso di un'arma per usare prima un'altra arma
E sarebbe
Con lei chi è il primo passo il primo tentativo di una rivoluzione di diritto e di speranza nella politica internazionale
Cominciare a fondare su altro che non sull'uso o sulla minaccia della forza della violenza
Le relazioni anche di potere
Nella politica internazionale introdurre
Istituzionalmente la non violenza
Come protagonista come strumento delle relazioni delle relazioni internazionali come fondamento del nuovo ordine di diritto
Da cui possa nascere e su cui possa fondarsi il Governo mondiale
Che in tanti che in tanti speriamo
E forse
Può evitare quella che sarebbe si può diventare una catastrofe senza nome
Tutti come sarebbe questa guerra come può essere questa guerra
Che altrimenti inizierà
Perché l'opzione militare rischia di essere non solo sì operazione di pulizia non solo guerra
Ma guerra tremenda
Guerra che uccide in barba Richet i dischi distrugge i corpi e travolge travolti stravolge gli spiriti
Stravolge che travolge i fondamenti stessi della civiltà
So bene ripeto
E concludo che la decisione
La decisione fu non è nelle nostre mani la decisione di fondo
A noi spetta soltanto di decidere in che modo il nostro Paese parteciperà agli eventi che altrove saranno decise e non è decisione da poco per quel che ci riguarda
Ma ripeto non questa proposta appostiamo e dobbiamo avanzare
Agli Stati in Italia
E se il governo
Deciderà di farlo
Credo che sarà comunque altro lo spirito con cui ciascuno di noi
Si esprimerà deciderà per quel che riguarda lui e la sua coscienza sulla domanda tremenda di autorizzazione che il Governo ci ha presentato
Questo è un voto io
Lo confesso
Che tremo e tre meno nell'esprimere
Che so bene come tutti sappiamo che le sue conseguenze quale che esso sia il voto mio voto poi di ciascuno di noi
Peseranno per sempre sulle nostre coscienze
Era l'ex senatore radicale Lorenzo Strictly verso il sedici gennaio novantuno Palazzo Madama
Durante il dibattito si svolse nell'imminenza dell'intervento militare Cosseria Scozia ma De Sanctis quanto disse SIL comunista Ugo azioni
Il mondo vide ore angosciose di ansia di fronte al pericolo incombente
Che la crisi del Golfo provocata dal dittatore iracheno precipiti ora
Nella sciagura di una guerra
Una guerra di cui non possiamo nemmeno immaginare le dimensioni
I costi in termini di vite umane
Di devastazioni
Gli effetti di sconvolgimento e di regressione per l'umanità intera
Soprattutto rispetto alle storiche novità e alle speranze che la svolta mondiale aveva determinato
Proprio per questo del resto
Il Papa ha levato il suo alto severo monito affermarsi intento a scongiurare il disastro di una avventura senza ritorno
La sciagura incombe
Ma nonostante tutto noi ci ostiniamo
A considerare la situazione non definitivamente irrecuperabile
Per questo siamo impegnati senza risparmio di energie
Invitiamo le forze più responsabili della democrazia italiana a fare altrettanto
C'è una grande questione di principio dalla quale in queste ore occorre più che mai farsi guidare
Per perseverare con grande pazienza tenacia e fermezza
Nella ricerca di spazi e soluzioni negoziali
Dimostrare che in questa epoca delle interdipendenze il ripristino della legalità internazionale e la pace sono indivisi
Questo dunque non quello delle armi
è il vero cimento di civiltà a cui sono chiamati tutti gli Stati tutte le forze
Tutte le donne e gli uomini responsabili
Che vogliono stare nei tempi nuovi consolidato dello spirito
Sviluppare delle nuove straordinarie potenzialità nella direzione di un diverso ordine mondiale che non può certo scaturire dalle rovine dalle lacerazioni dagli imbarbarimento i di una guerra
Ecco perché ci allarma fortemente la posizione del governo
Una posizione del tutto contraddittorie
Da una parte c'è stata ieri
Una presa di posizione che abbiamo apprezzato
La decisione di appoggiare in sede di Consiglio di sicurezza congiuntamente al governo tedesco e di altri Paesi
I punti della proposta Mitterand in particolare la convocazione della conferenza internazionale sul Medio Oriente
Però occorre essere chiari dei gesti non basta
La incisività di una simile iniziativa è stata subito neutralizzata
Non solo onorevole presidente del Consiglio dal silenzio di bacchettate
E dal rifiuto americano che l'onorevole Andreotti non ha neppure menzionato
Ma dalla dichiarata disponibilità
Ora confermata dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio
A coinvolgere l'Italia nelle azioni di guerra del dorso
Rinunziando con ciò a una responsabile autonoma interpretazione della risoluzione sei sette otto dell'ONU
Che non comporta nessun automatismo bellico non prevede affatto cioè che dopo il quindici gennaio la parola spetti ormai unicamente ai missili ai carri armati
Appare persino sconcertante
L'espediente che è stato usato
Quello di minimizzare l'impegno di quella delle nostre forze armate
Di presentarlo di fatto come una semplice operazione di polizia internazionale
Sappiamo bene
Che alla base di una simile escogita azione
C'è anche il tentativo di aggirare nodi e difficoltà di ordine giuridico-costituzionale
Ma la questione è essenzialmente di ordine politico e morale
Il tentativo cioè di offuscare agli occhi della sempre più allarmata opinione pubblica i termini veri della questione
Ma quale operazione di polizia
Il meccanismo infernale che verrebbe innescato dando la parola alle armi
Sarebbe tale che per esempio non appena si verificasse
In un modo o nell'altro il più che prevedibile coinvolgimento militare di Israele
Tenderebbero a saltare anche le attuali distinzioni nel mondo arabo tra Paesi che si collocano rispetto all'Iraq su posizioni diverse
Cioè si avrebbe in sostanza
Un trasferimento cruciale del problema arabo israeliano sul terreno disastroso dello scontro militare senza risparmio di colpi
Che farebbe anche esplodere nuove e più profonde contraddizioni nel seno stesso dei comportamenti europea
In particolare per quanto riguarda i paesi più sensibili al decisivo problema del rapporto nord sud del mondo
E ad una politica di amicizia col mondo arabo
Che aspetto essenziale per una ridefinizione di questo rapporto e per gettare Pasi durature per una politica di pace nel Mediterraneo e per un nuovo ruolo dell'Europa
Si avrebbe anche un sostanziale rinnega mento anche di iniziative positive
Che nel corso degli anni i governi italiani hanno avuto in determinate fasi verso il mondo arabo
Attenti dunque al grave rischio delle semplificazioni delle porcherie dei colpi di testa
Occorre prima di tutto grande responsabilità e rigore di analisi
Perché la comunità internazionale
Unanimemente schierata in virtù della nuova realtà mondiale contro la grave rottura della legalità compiuta dall'Iraq non ha saputo ripristinare il diritto internazionale
Relegando contemporaneamente la guerra fra gli strumenti di un'epoca ormai superata
Per più ragioni
Perché si è rinunciato anzitutto da parte degli Stati Uniti
A rompere nettamente con le logiche del passato
E quindi a far leva sulle possibilità e disponibilità insite nella storica realtà di un mondo che cambia
Una divaricazione profonda
E come stiamo purtroppo constatando gravida di conseguenze incalcolabili
Proprio questo a nostro parere è il significato allarmante di una sottovalutazione dell'embargo come mezzo fondamentale di lotte e di pressione
Per costringere Saddam Hussein al ritiro dal cupa
Ed è la tendenza a considerare ormai esaurita o puramente marginale
La fase dell'iniziativa del Pronto diplomatica e del negoziato
Per cui la parola ora passerebbe alle armi
Ma perché mai
C'è un punto essenziale su cui lo stesso Congresso degli Stati Uniti
E ne prendono ben nota quanti per principio
Si considerano ossia allineati comunque con le scelte americane sia pregiudizialmente antiamericani
Si è diviso praticamente a metà di fronte alla richiesta del presidente Bush
Esprimendo in ciò la ferma opposizione
Lo spirito critico
Le perplessità i timori di tanta parte dell'America
Attenti dunque non intendere che cosa significhi nella realtà di quel grande Paese
L'opposizione crescente alla guerra che coinvolge tanti giovani sindacati comunità religiose
E che cosa significhi in quel Paese
L'atteggiamento critico di molta parte della stampa
Un punto essenziale
Attorno a cui si è coagulata un'opposizione così vasta è stato proprio il giudizio sull'importanza delle andare
Sui risultati che esso ha già consentito di ottenere dal contenimento non scontato dell'aggressione alla liberazione degli ostaggi
All'investitura dell'ONU
Alla estensione della coalizione
Sulla necessità di tenere ben ferma e rafforzare questa linea che può ancora aprire la strada allo sbocco negoziale
Del resto il suo progressivo abbandono da parte dell'amministrazione Bush
Ha fatto ostacolo alla piena valorizzazione dell'ONU e delle sue potenzialità di artefice e di garante di un nuovo ordine internazionale
In una fase in cui sarebbe stato in cui sarebbe molto rischioso
L'affermarsi di tendenze unipolare Istica
Credo che in una circostanza tanto drammatica
Tutti dovrebbero riflettere sulla tensione morale
Espressa nei giorni scorsi dal presidente della Commissione Difesa del Senato americano
Egli si è chiesto
Se sarebbe capace
Ove si passasse alla liberazione del Kuwait a mano armata
Di guardare negli occhi genitori e mogli mariti e figli e dire che i loro cari hanno sacrificato la vita per gli Stati Uniti e che non c'era un'altra alternativa ragionevole
La sua risposta è stata questa signor Presidente in questo momento non potrei
Ma non si tratta solo di questo
C'è stato un micidiale accumulo di errori
Di cui adesso si scontrano le conseguenze
è certamente importante
Che si sia
Finalmente in una fase di possibili decisioni sulla convocazione della conferenza sul Medio Oriente
Ma da quanti anni questa proposta è sul tappeto
Compare nelle agende delle periodiche dichiarazioni di governo gli organismi internazionali come lacci
Dello stesso nostro Parlamento
Ma non se n'è fatto nulla
Le tante risoluzioni dell'ONU per risolvere la questione palestinese
Che è il nodo nevralgico dei drammi e della instabilità mediorientale
Sono rimaste lettera morta
Non è stato fatto nessun passo avanti per mettere fine alla occupazione repressione dei diritti del popolo palestinese
Innanzitutto nel diritto all'autodeterminazione
E ha un proprio Stato con garanzia in pari tempo per la sicurezza di Israele e degli altri popoli
Nei tre anni di intifada
A issarsi dei palestinesi la risposta israeliana è stata quella delle armi che ha provocato centinaia di morti e migliaia di feriti
E da ultimo anche la strage di Gerusalemme
E il dramma palestinese
Si è espresso ancora in queste ultime ore col barbaro eccidio di dirigenti dell'OLP
Ma nessuno si è mai veramente mosso con quella determinazione che si impone non l'Europa
In modo corrispondente al suo ruolo e meno che mai gli Stati Uniti coi suoi infetti a tappeto
E poi il disinteresse per lo sterminio dei curdi
L'indifferenza per la situazione del Libano martoriato dalla guerra civile dallo spadroneggiare di truppe straniere siriane Orissa e israeliane di cui non è mai stato chiesto il ritiro
E chi voglio ancora aggiungere chi ha saputo e voluto prendere iniziative
A favore di quella vitale questione che è l'avvio di una diversa regolamentazione del mercato internazionale del petrolio non più esclusivo vantaggio dei paesi pro
Tori di quelli industrializzati delle grandi compagnie petrolifere
Ma di tutti i Paesi del sottosviluppo
Oggi il mondo e giustamente allarmato anche per il sangue già versato e il grave significato dell'invio dei carri armati sovietici in Lituania e degli altri Paesi baltici in funzione repressiva dei diritti di quel po'
E noi esprimiamo anche qui la nostra più ferma condanna nella severità del nostro giudizio viene minimamente attenuata dal fatto che in altre parti del mondo altri soprusi siano stati ripetutamente commessi e tolleranza
Quello che però voglio dire
E che al problema cruciale delle violazioni dei diritti dei popoli non si può guardare a compartimenti in funzione di interessi strategici di Potenza
Esso è problema indivisibile
Tanto più oggi del quadro internazionale di superamento delle vecchie logiche e contrapposizione dei Bleus
Ecco cari colleghi il retroterra di errori politici
Da parte dell'Europa
Nei confronti del Medioriente di cui anche il nostro Paese nonostante voglio ripeterlo alcune iniziative apprezzate
Porta non lievi responsabilità
E anche su questi errori
Che ha potuto poi attecchire la grave intollerabile provocazione del dittatore iracheno
Mi domando dunque che senso ha avuto subire di fatto come è avvenuto anche nel deludente semestre di presidenza italiana della CEE
Il sistematico rifiuto americano di mettere sul tappeto la conferenza del Medioriente
Non si tratta in alcun modo di mettere in discussione l'esigenza pregiudiziale del ritiro iracheno dal Kuwait
Ma di crearne davvero le condizioni delineando un quadro che consenta un effettivo isolamento dell'aggressore nell'insieme del mondo arabo
Tanto più ciò è necessario in quanto la conferenza per affrontare i nodi cruciali delle questione della questione mediorientale
Risponde a urgenti esigenze oggettive a prescindere dalla stessa crisi del Golfo
Su di essa
Dopo tanti ritardi avrebbe potuto anche verificarsi da tempo quel recupero di ruolo di un'Europa che si collochi da protagonista nelle sfide inedite di un mondo che cambia
Non si tratta di recriminare
Il coraggio di andare al fondo dei problemi
è indispensabile al fine di tenere ancora aperte nonostante tutto le vie del negoziato per ripristinare il diritto
Per quanto ci riguarda
Di fronte alla stretta cui la crisi del golf pervenute all'incombere drammatico della guerra la nostra posizione è netta e risoluta
Manteniamo ben fermo il principio che la legalità internazionale clamorosamente violata dall'Iraq
Venga pienamente ristabilita
Ma respingiamo l'interpretazione del quindici gennaio come scadenza ultimativa per un passaggio al ricorso alle armi
La risoluzione sei sette otto del Consiglio di sicurezza non impone affatto il ricorso a questa misura estrema
Essa parla è vero di impiego di tutti i mezzi necessari ma non dice che essi consistano ormai nell'opzione dell'offensiva armati no
La pressione sull'Iraq
Può ancora essere esercitata efficacemente con altri strumenti
C'è un'alternativa alla guerra
Che ben lungi dalle mille eliminare i motivi di crisi esistenti di aggraverebbe tutti e ne creerebbe di nuovi avviando processi incontrollato
Essa consiste nella scelta per restaurare la legalità internazionale di puntare sul tempo sulla fermezza sull'inasprimento delle misure di isolamento economico politico e diplomatico dell'Iraq
E parallelamente di assumere come ho già ricordato iniziative politiche volte ad affrontare positivamente i problemi dell'area a partire da quello palestinese
A questo fine al governo italiano
Deve portare avanti con incalzante determinazione in tutte le sedi opportune le necessarie proposte
In primo luogo la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza per indire la conferenza sul Medio Oriente
E facendosi interprete dei sentimenti della stragrande maggioranza del popolo italiano al governo delle subito chiedere ai governi occidentali e in particolare al governo degli Stati Uniti
Di non passare all'uso delle armi
Di lasciare invece spazio e tempo per nuove iniziative politiche e diplomatiche
Occorre cioè che si pervenga immediatamente ad una moratoria come è stato indicato anche da esponenti della stessa democrazia cristiana
Su un punto deve esserci estrema chiarezza
Noi auspichiamo che il Parlamento
Si pronunzi in favore di proposte alternative alla guerra e in questo senso rivolgiamo a tutti il nostro più accorato appello
Se invece il governo intendesse perseverare nella linea
Quando sposta
E se ricevesse l'approvazione di questa Assemblea
Verrebbero a cadere per noi le ragioni che hanno fin qui giustificato la presenza del contingente militare italiano largo
Questo significa una cosa precisa
Che in una situazione del tutto nuova
Quale venuta determinando sì
E di fronte al diniego di imboccare una strada alternativa si rende necessario il ritiro dei nostri mezzi navali ed pertanto dichiaro che i senatori comunisti voteranno con convinzione coerenza contro qualsiasi richiesta che sia ulteriormente
Prolungata
Che determini una ulteriore prolungata presenza delle nostre forze militari nell'area del col signor presidente onorevoli colleghi in queste ore drammatiche
Noi vogliamo ancora conservare la speranza
Una speranza
Che sorretta in queste ore da una grande mobilitazione delle coscienze e da un forte impegno di pace che va crescendo nel Paese in ogni parte del mondo
Il Parlamento italiano sappia interpretare questo bisogno di pace e sappia tradurre incertezza questa speranza
Era l'ex senatore comunista Ugo Pecchioli il sedici gennaio novantuno durante dibattito svoltosi a Palazzo Madama riascoltiamo adesso anche una sintesi di quanto disse in quella sede Umberto Bossi
Signor presidente
E questa una discussione politica che implica la ricerca delle relazioni che intercorrono tra la guerra probabile
Contro l'Iraq da parte dei Paesi industrializzati
Uovo
Che vari problemi rivesto mentale pericolosa controversia innanzitutto mi sembra che due siano le problematiche che si intrecciano
Sulla medesima ribalta politica rendendo di difficile comprensione il senso delle manovre messe in atto dai Paesi industrializzati
Abbiamo innanzitutto il problema specifico dall'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq che in tal modo messo le mani su una grossa quota del petrolio mondiale
In questo caso non c'è dubbio che dittatore e invasore
Coincidono nella figura di Saddam Hussein contro il quale giustamente Longo applicato una serie di ritorsione
Ma abbiamo anche un secondo scenario politico
Ma che da una parte approfitta dell'esibizione di forza fatta dagli Stati Uniti d'America in quei e dall'altra della contemporanea mobilitazione dell'Armata Rossa nei Paesi baltici
Evidente che in questo secondo caso si sta operando per congelare l'ordine mondiale
Secondo lo status quo sensi taglia alta
Che vedeva Russia America spartirsi il controllo mondiale
Non è certo la prima volta che questa tattica si affaccia alla ribalta dalla storia
La ricordiamo già nell'ottobre del cinquantasei quando approfittando dell'attacco franco inglese contro Nasser i carri armati sovietici invasero l'Ungheria
Di nuovo c'è semmai che è caduto il comunismo centralista
E che entrambi gli argini entro cui si vuole incanalare il fiume dei popoli l'umanità
Sono ora entrambi argini liberisti e non di un liberismo qualsiasi ma di quel liberismo centralista che per realizzarsi ha bisogno dello Stato nazionale centralista
Uno stato che contrasta fortemente con la libertà la pace
La vita stessa cioè con i principali valori umani perché è uno Stato fortemente connotato dall'interesse economico e quindi uno stato incline a usurpare tutto il resto
L'interesse economico
Sì collega spinte forti della natura umana che addirittura possono impedire la comprensione degli stessi problemi sociali politici economici indotti dal modello di sviluppo
E chiaro a questo punto che il problema pura e semplice del quei al problema oppure semplice del quale si è sovrapposto un problema di ordine più generale
Che tratta dei come re ingessare il quadro di Yalta pur riveduto e corretto per adeguarlo alla logica del liberismo centralista e del suo strumento lo Stato nazionale
Non è più un caso quindi se negli stessi giorni gli epigoni del centralismo Bush e Gorbaciov agiscano in accoppiata sostanzialmente per riconfermare che nulla è cambiato
Che se è possibile passare dal comunismo liberismo cioè da una variante all'altra del sistema centralista nessuno deve invece avere il minimo dubbio che sia possibile uscire dal sistema politico istituzionale centralista
Per approdare al sistema federalista e men che meno ricorrere al secessionismo
Quindi all'ombra del quale è in atto la restaurazione dello Stato nazionale centralista sul palcoscenico dalla politica internazionale restano tre dittatori contemporaneamente non soltanto Saddam
Ma Bush e dittatori in seguito dal Nobel della pace Mikhail Gorbaciov
Lo Stato nazionale la forma di Stato più aggressiva violenta guerrafondaio oppressiva
Che luogo ove abbia mai conosciuto e sopportato
Grazie a questa ingessatura ti verrà avanti qualche anno di più
Dopo duecento anni da quando la rivoluzione Franzese ha tagliato la testa all'assolutismo monarchico
Nasce e si conferma una nuova aristocrazia assolutista quella dei re di danaro
Dei pochi grandi potentati economici
Capiamo che se lo Stato nazionale centralista dato vinta ed è riuscito ad allevare due ideologia sostanzialmente monarchiche come il comunismo centralista in cui il potere ed è tenuto al partito unico
E dalla burocrazia statale e come liberismo centralista in cui il potere nelle mani di pochi grandi potentati economici
E di un gruppo di partiti politici uniti a costituire il partito unico dalla partitocrazia
Lo Stato nazionale centralista e da salvare a tutti i costi perché lo strumento attraverso il quale i potentati garantiscano si garantiscono la proprio egemonia si fanno fare le proprie leggi
Anche se condanno la media la piccola impresa seconda no al federalismo politico
Alla scomparsa all'uscita dal mercato
Da questa mistificazione di fondo io non credo per questa mistificazione di fondo io non credo che si possano si possa con leggero si possono a cuor leggero considerare concluse tutte le iniziative di pace
Che siano state esperite tutte le strade ad esempio non credo che la diplomazia del liberismo centralista si sia ricordato che possono esistere vie di mezzo fra la piena sovranità dello Stato nazionale
E l'occupazione militare ad esempio tanto per cominciare sarebbe interessante sapere se qualcuno si è ricordato di esperire la richiesta di autonomia amministrativa per i quali
Quindi
Dobbiamo dobbiamo stare molto attenti è un momento storico particolare
Il momento storico in questo tempo dobbiamo considerare grave non sono intimato all'Iraq ma anche ultimato di Mosca la Lituania
Un'operazione io autonomista devo sottolineare un'operazione di centralismo
Russo bielorusso potrebbe Pasco care la scintilla di un grande incendio nel territorio della Repubblica sovietiche
L'anno ritengo dovrebbe condannare la continua russificazione dei Paesi baltici per essere più credibile che continua in arrestata nel dagli ultimi quarant'quarant'anni dagli anni quaranta
Gli arresti le deportazioni che avvengano vorrebbe condannare un centralismo moscovita russo che mandi para condita parapetti la gente a sparare con i blindati sui civili a percuotere Assange
Bambini tredici anni un centralismo
Che ubriachi suoi militare poi li manda gettare giovane ragazzi alle finestre
Condanniamo al potere centrale dell'impero sovietico come autonomistica in decomposizione
Ma che trova la forza di compiere vere e proprie stragi con la volontà di fare maggiori danni possibili contro la Massina Erme di un popolo che ha l'unica colpa di ostacolare l'assolutismo
Nel regime russo oggi più che mai anacronistiche fuori dal tempo
Oggi anche se si appoggia all'assolutismo alla stessa logica centralista americana condanniamo il regime sovietico anche e soprattutto perché rappresenta quel centralismo chiamando i carrarmati a schiacciare la libertà
Il centralismo dura a morire in molti molti strati Stati anche considerati democratici
Dimostrando che tutti i centralini sono pronti ad affermare la volontà di fare ricorso alla prepotenza per reprimere le le aspirazioni di libertà dei popoli e delle nazioni
Dopo sette giorni che i paracadutisti sono a Vilnius è la dimostrazione che siamo alla vigilia di un nuovo atto dalla dittatura sovietico americana
Il popolo in Russia vanno costretti con la forza se le forze politiche internazionale non si opporranno
A rientrare nell'Unione per tutti questi proprio dalla Lituania Lettonia ci sarà la scelta però eterna schiavitù
E la difesa dell'indipendenza
Io penso che ultimato ma la Lituania imposto al Parlamento di Vilnius il ritorno immediato la quota alla Costituzione sovietica vanno contro il primo principio fondamentale delle carte dalla Carta delle Nazioni Unite che contempla intervento dall'ONU
Per la sola minaccia di aggressione verso la libertà di un popolo ci sono in atto profondi cambiamenti dalla realtà dell'unione della Repubbliche sovietiche
Che è una guerra civile non solo sarebbe su vasta scala e vedrebbe l'intervento di Georgia e Ucraina Estonia e quanti altri popoli
Vogliono l'autonomia sarebbero disposti a votare per l'autonomia
Questi interventi interromperebbe il processo russo rischia di interrompere il processo democratico di un popolo lituano che perseguiva pacificamente con dignità e traguardi della libertà e della democrazia
Quindi ricordiamo oggi soprattutto in queste ore che non vi è solo ha paura del Golfo
Giustificato dalle dall'ipotesi del coinvolgimento ai nostri ragazzi e di noi stessi modi anche il grande rammarico per le tragedie che si stanno consumando in Somalia Armenia uzbeki stanno Irlanda del Nord Kazakhistan Kurdistan
Noi chiediamo al ministero degli esteri
Italiano di intervenire con forza presso il medesimo Ministero sovietica affinché venga dato via libera al corso della libertà dei popoli baltici rinunciando ad ogni atto di forza e intimidazione
Detto questo
Ritengo che l'Italia debba restare nel nel Golfo possa restare nel Golfo bah non debba impegnarsi in atti di guerra perché non tutte le strade sono state sfondate ed esperite per la direzione della pace
Sarà anche che noi italiani che abbiamo sulla coscienza delle responsabilità in merito al cattivo o pessimo risultato nella cooperazione con i paesi in via di sviluppo
Sarà che quante volte ce lo chiediamo
Abbiamo se accettiamo la logica della forza evidentemente dobbiamo anche chiederci quante volte dovremo far ricorso alla stessa logica dalla forza nei prossimi anni sedici ma questo in fondo una guerra la prima guerra energetica ed è una guerra che probabilmente già spedì molti sospettavano da quarant'anni che la stiamo aspettando questo prima per energetiche
Ma secondo secondo me la via dalla guerra non erano non è in questo momento la via migliore perché dobbiamo chiederci quante volte questa via
Quel se non sia un boomerang ci ritorna indietro quante volte dovremo far ricorso alla forza se non cambiamo strada ad esempio nella cooperazione
Quei paesi in via di sviluppo cooperazione sia di tipo economico chiedo aiuto lo sviluppo evidentemente che un'importante arma forse la più importante Argo l'unica arma possibile attraverso cui il nostro Paese Paesi industrializzati devono affrontare il problema del riequilibrio politico economico e sociale dell'intero pianeta
Bisogna ricordare anche che il nostro Padre nostro Paese ha utilizzato questo strumento in modo perlomeno fallimentare
E val la pena ricordare che ha concesso linee di credito per decine di migliaia di miliardi a Paesi in guerra come l'URSS l'Iraq Somalia ed altre regioni del terzo mondo
Ignorando i profondi mutamenti in atto no collocazione internazionale dell'attività economiche
E in entrambi i casi si è proceduto verso forme politiche che anziché a favorire la distensione lo sviluppo e il dialogo hanno innescato e favorito meccanismi di squilibrio tra noi e il sud del mondo
Il punto centrale per comprendere governare questi fenomeni questi nuovi soggetti di diritto parlo dei paesi economicamente deboli e costituiti da è costituito dalla messa a punto oltre che di nuovi regimi basati costituiti
Su una serie di norme in grado di governare i rapporti economici internazionale dalla presa d'atto
E le grandi concentrazioni industriale che hanno accompagnato
Gli ultimi negli ultimi secoli ultimi secoli alla nostra economia non possono costituire certamente il motore principale dello sviluppo e dell'occupazione nel resto del mondo nei Paesi del Terzo Mondo
In sintesi
La concentrazione del potere economico e politico nella grande impresa e nei sindacati e nelle lobby politiche
Hanno favorito posizioni di monopolio
E creato politiche protezionistiche rallentamenti dei processi di redistribuzione delle risorse indebolimento delle relazioni economiche internazionali divisioni acutizzazione dei conflitti
Nel mondo del lavoro l'economia mondiale di tipo liberale centralista
Ha ripetutamente cominciata percorre una spirale verso il basso
Siamo in una situazione di staticità mi sembra di saturazione il guadagno di un gruppo di un Paese rappresenta oggi ma rappresenterà ancora più negli anni a venire la perdita per un altro Paese
La nota c'è una nostra cecità indubbiamente una nostra incapacità da attuare subito gli adatte adeguamenti economici in casa nostra come nei rapporti con l'estero
Ciò che questa situazione questo modo di concepire la cooperazione col Terzo Mondo indebolirà e soprattutto l'aver escluso dalla cooperazione la media la piccola impresa
Perché è evidente che la media la piccola impresa passano dalla sala media piccola impresa probabilmente avremmo avuto una ricaduta economica nelle nelle nelle tasche de dei cittadini al Terzo Mondo viceversa sappiamo tutti che la grande impresa o costruire come in Somalia
La grande della grande Fabre che produce con cinema questi paesi non hanno né i mezzi né i tecnici poi per farle funzionare quindi di più la grande impresa
Mette in atto un'economia che non ha una ricaduta economica all'interno del Paese al Terzo Mondo mano economia che sono soldi che partono praticamente l'Alitalia che ritornano all'Italia attraverso alta attraverso appunto queste grandi imprese
Quindi c'è sicuramente da da impegnarsi in un nuovo ordine economico mondiale
Inoltre se ne io credo che se noi restiamo questo circolo vizioso le relazioni economiche con il Medioriente con i paesi del terzo mondo quarto mondo compendia recente industrializzazione quelle in via di industrializzazione posso diventare un gioco a somma zero e può alla fine diventare inevitabile un grave conflitto mondiale
Voglio dire che
Saddam e sicuramente come l'ho definito prima il dittatore l'invasore su questo non c'è dubbio su questo non c'è dubbio che la lega Lombarda Lega Nord accetta accetta le diciamo le definizioni internazionale dell'ONU
Ma ne pensiamo che fare la guerra adesso probabilmente la guerra che poi viene enfatizzata a motivi politici viene infatti usato soprattutto da da quei partiti che hanno problemi di aggregazioni interne che pensava di aggregarsi portando la gente in piazza a manifestare contro la guerra che io voglio vedere quanto quanto drammatica e quanto grande sarà perché non penso che sarà così grande mi sembra un grosso sfoggio di muscoli sì
E poi questi muscoli diventino veramente totalmente distrutte voi questo da vedere io penso che non non non si andrà in quella direzione non è interesse di nessuno fa saltare i pozzi petroliferi esistente tanto meno dell'Occidente probabilmente tanto meno dall'America
Quindi ognuno si deve prendere le proprie responsabilità Saddam ma grandi responsabilità non è uno stinco di santo ma penso che sia che non si sia ancora esperite tutte le vie tutte le vie per andare alla guerra e sicuramente
Se il problema il problema del dalla dell'intervento russo dell'Armata russa in nei Paesi baltici preoccupa perché mostra come lo sfoggio di muscoli americano abbia allo sfoggio di muscolo americane abbia fatto far faccia da contraltare un operazione in Russia dall'Armata russa e quindi è come se si cercasse di costruire gli argini della i nuovi argini del fiume
Nell'economia della Società del del futuro con vecchie strutture insomma al massimo non c'è più il comunismo lo chiameremo sarà una nuova forma di liberismo ma quello che escluso mi sembra il nuovo che sta avanzando il nuovo che sta avanzando al federalismo
E la logica della Confederazione e la logica di uno Stato che abbia competenze esclusive in più punti dallo Stato di modo che la media la piccola impresa possa essere concorrenziale col grande capitale quei grandi potentati economici che adesso sono i padroni degli Stati nazionali lo Stato nazionale
Dobbiamo metterci in testa che alla fine che deve essere superato
Per il bene per la democrazia del mondo grazie
E con questo intervento di Umberto Bossi e del sedici gennaio mille novecentonovantuno pronunciato a Palazzo Madama durante nel dibattito che si svolse nell'imminenza dall'intervento militare nel Golfo
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio