"Lavoro e lavori minorili. L'inchiesta Cgil sul lavoro minorile in Italia" - presentazione del libro a cura di Anna Teselli e Gianni Paone (Ed. Ediesse), organizzato dalla Cgil (presso la Sede della Cgil, Sala Santi, corso d'Italia 25)

Evitare iniziò a questi nostri lavori questa nostra presentazione
Ringraziando vivamente tutti imprese avanti
Ringraziando
Particolarmente
Compagnia per compagnia AMMO lavoratore
Su questo problema in questi due anni
A partire da un lavoro che noi avevamo fatto nel novantasei molte embrionale che però riaprire l'ha contribuito a riaprire con anche interventi poi di varie strutture della Confederazione interventi particolarmente significativi di Sergio Cofferati questa tematica
Racchiusa in questo libro sul diciamo sulla dimensione sulla dimensione nazionale
è stato un lavoro molto difficile anche perché
La nostra idea era l'idea dell'inchiesta non tanto dell'indagine non eravamo cosa che ha magari affascinato ha colpito particolarmente l'opinione pubblica
Ai numeri
Quanto al significato di questi di questo processo
Abbiamo ha raccolto quindi delle biografi dire
Sulle biografie abbiamo poi lavorato per capirne il significato sui prati
E quindi anche a riproporli come visione generale della della questione oggi però come fu una riflessione da avviare
All'interno del sindacato ma anche soprattutto ma anche all'esterno su un tema che ha
Acquisterà sempre di più una rilevanza
Particolare
Dico sempre di più perché il lavoro Mibtel minori non è un fatto
Che appartiene alla storia del sindacato del del del Paese
Non è un residuato di epoche passate
Figlio della modernità
E quindi questo impatto a me sembra nuovo più figlio della povertà culturale che dalla povertà ma materiale intesa povertà materiale come
Logiche di sopravvivere
Le tre traiettorie che percorre il libero lavoro lavori minori di tra povertà materiale e povertà culturale
Ci fanno propendere nel sottolineare la preponderanza
Della povertà materiale sulla da della povertà culturale sulla povertà materiale
E quindi si danno anche il segno di quello che un problema più generale i grandi processi di precarizzazione che attraversano la nostra sul sul pane società evolute le società post moderne necessità capitalistiche avanzate
L'altra grande traiettoria che anche un concetto il lavoro minorile tra
Socializzazione
Esclusione
E quindi quali sono anche i percorsi che solitamente
Questi minori attraversano ci dicono che cioè per dirla in concetti
Questi minori non sono i primi candidati alla marginalità
La loro il loro destino è un destino di di marginalità
Proprio per la il rilevanza in termini anche professionale di professionalizzazione di questi percorsi di lavoro
La precarietà quindi come destino per migliaia e migliaia di Mino
Il corso il terzo angolo visuale
Lavoro minorile tra sviluppo dell'individuo
Patologia del sei
Anche qui nuje
Constatiamo sinteticamente
Questo fatto
Questa specie di adultizzazione accelerata Marzi accelerate del minore
Provoca
Delle degli spot passaggi di dei salti nella nello sviluppo
Diciamolo così armonico della personalità
Sicuramente provoca distorsioni e malessere male esso
Quindi il fenomeno che noi abbiamo davanti un fenomeno dell'oggi è un fenomeno che ha queste caratteristiche di fondo che richiede annui di pensarla di ripensarlo in un quadro più generale come il sismografo di una questione sociale più generale il rapporto tra lavoro minorile e familiare
Il rapporto tra e i e i vari tipi di famiglie il rapporto tra minorile e impresa micro impresa in particolare la micro impresa familiare
Il rapporto fra tra lavoro minorile e il territorio e le differenze territoriali fra centro nord e sud
Il rapporto minorile tra distrae fra il lavoro minorile e in particolare le relazioni di contesto
Questo ci fa dire che noi dobbiamo approfondire
La questione e anche innovare innovare in profondità le nostre politiche
Innovare in profondità le nostre politiche a partire dalle politiche di Guelfa
In un lavoro precedente sui giovani noi
Avevamo sintetizzato così la questione si tratta di passare oggi vedo che lo diciamo il concerto sta diffondendosi dal lavoro posto al lavoro percorso
Che tecnologie
Tutto quello che questo questo comporta il passaggio dal lavoro posto al lavoro percorso implica se non vogliamo che i percorsi siano percorsi darwiniana nei
Percorsi selettivi percorsi che alla fine si eliminano morti e feriti
In particolare nella parte più indifesa della popolazione i minori e di giovani
Significa ridisegnare un vero mi pare che a partire dalla formazione a partire dalla mobilità a partire dalle politiche abitative a partire anche dalle politiche più generali delle sindacato costruisca questa rete
Protettiva che non significa una specie di ma minimo
Delle ventunesimo del del secolo venturo ma che ridefinisca le forme di protezione sociale
In grado di fare fronte alla nuova questione sociale che il lavoro minorile ci indica in sé e per sé se mi passate le che gli al Maria e anche rispetto al contesto generale che i il problema che il problema ridefinisce in termini a me sembra molto nuovi e quindi noi dobbiamo essere capaci di cogliere questa novità
Questo lavoro esporto
Preparato
Con in rapporto anche a tutti gli lavori le attività che la confederazione
Prodotto su questo tema
è stato curato in particolare
Da annate Celli
Alla
Rispetto a fondi rispetto alla media c'è minestra ci ha lavorato molto il compagno Paolo Di Giacomo
Spingendo cioè
Lavoro di Sisifo è stato lavoro fa percorro anche spero per convincere tutte le strutture
Che questo è un punto da mettere il suo processo fiume che da cui imparare molto anche come dicevo prima nell'innovazione generale due mostre politiche delle nostre politiche sociali io do la parola film ad Ambra
E poi
Con più diciamo con pone e poi i nostri ospiti per importi sono arrivato in porto tutto ci votiamo in parte staranno arrivando
Sperando per questo lavoro tutti come un bel lavoro mescita soltanto Brembo ma ante utile al fine di continuare
Ma inizio primo su questo il premier precedentemente o partito per cui riuscì stanno più scoprendo in termini più
Novità nell'analisi e nella politica
Sì
Allora io e Gianni siamo qui a rappresentare un gruppo di lavoro molto più ampio che è costituito da sedici realtà territoriali di qualche qua ci sono alcuni protagonisti di questa vicenda che è durata due anni beh siamo stati i curatori diciamo degli aspetti un po'formative di gestione dei delle metodologie degli strumenti
Il merito va anche soprattutto a tutti quegli operatori sul campo che sono riusciti ad entrare in contatto con la realtà molto difficile
Da gestire proprio che se là sotto il profilo della veridicità delle informazioni sia proprio da contattare a livello proprio di relazioni primaria
Quindi nel innanzitutto ai ringraziamenti a tutte le persone che hanno collaborato a questo lavoro
Dopodiché a me spetta al competente Maggiani AG di raccontare questo lavoro che è durato due anni io punterò un po'a ricostruire il senso globale dando alcune linee generali poi il libro state stimo ignare
Tutto il nostro lavoro e chiunque vorrà degli approfondimenti potrà farlo
Le domande che ci hanno guidato sono stati tre ci sono dove sono quanti sono
Innanzitutto chi sono l'obiettivo principale come diceva Gigi non è non era e non è non resta la quantificazione del numero vuoto ci interessava scoprire le storie di questi ragazzi
Di questi bambini perché spesso sono anche i bambini
E di non ridurre al numero dei percorsi di vita delle storie reali perché spesso il numero resta qualcosa di astratto che non si riesce a toccare
Quindi una delle parole chiave del nostro lavoro è stato il concetto di profilo
Un insieme di profili che definiscono una pluralità di lavori minorili e non su un solo lavoro minorile questa un'altra delle idee che ha guidato questo lavoro e cioè il fatto che non si passa più parlare
Di lavoro minorile al singolare Bizzi di lavori minorili di diverse tipologie connotazioni
E questo ci ha permesso di parlare di del dove sono e quindi di fare una distribuzione territoriale guidata anche da un senso dai profitti per cui al nord al centro al sud oggi possiamo dire che il fenomeno è presente in modo omogeneo però diversificato nel senso che il bambino che si trova al nord è diverso dal bambino che lavora e si trova al sud
Però c'è c'è sia al nord sia al sud del lavoro minorile non è soltanto un effetto del Meridione
E quindi la quantità il idea è stata di qualificare la quantità cioè cercare appunto di dare un corpo a questi numeri di dare voce a questi numeri
L'innovatività metodologica di questa inchiesta è legata soprattutto a un aspetto cioè al concetto di territorio come diceva il TG al fatto cioè che non siamo andati soltanto nell'aula scolastica nella scuola a intervistare il ragazzino ma noi siamo andati nel campo di calcetto nella sala giochi nel barra nella parrocchia abbiamo utilizzato operatori di strada
E in questo modo abbiamo evitato di andare ad intervistare esclusivamente bambini che stanno nella scuola eccomi sono usciti anche misurare il rapporto tra dispersione scolastica e il lavoro minorile
Questo è stato possibile come già detto perché ci hanno aiutato e sostenuto una rete di osservatori afferma in più qualificati di operatore altamente qualificati per questo compito
Abbiamo individuato come dicevo diverse figure tipo diversi profili mi che assumo fondamentalmente tre che riguardano uno la storia lavorativa cioè il rapporto che il minore a con il lavoro rispetto agli anni di lavoro
E abbiamo individuato tre figure tipo chi lavora da pochissimo tempo meno di un anno quindi pochi mezzi
Chi lavora da molto tempo più di due anni
Per cui stiamo attenti quando diciamo che c'è una relazione esclusiva tra lavoro minorile preadolescenza cioè fasce dieci quattordici anni
Non è vero perché ci sono molti bambini ragazzini di undici dodici anni che lavorano anche da tre quattro cinque anni e quindi dal tempo della super alimentare ed al tempo dell'infanzia per proprio
Poi il rapporto con il datore di lavoro
Abbiamo per certi versi un po'affatato un luogo comune cioè che lavoro minorile si annidi esclusivamente nella famiglia non è così
C'è una percentuale molto alta di bambini che lavorano presso terzi il fenomeno è diversificata a seconda del territorio nel senso che al centro nord c'è una prevalenza di lavoro in famiglia
E e quindi per la micro impresa familiare
Al sud invece c'è una prevalenza del lavoro presso terzi quindi va stupri microimprese gestite da terzi il contrasto essa quella della micro impresa
Legata spesso all'economia del sommerso e al lavoro nero degli adulti quindi questo è un altro elemento un'altra relazione vittime ben presente dove c'è il lavoro nero degli adulti ci sono alte possibilità di trovare anche lavoro minorile
L'ultimo profilo riguarda il rapporto tra scuola e lavoro anche qui tante difficoltà che finora ci sono state nel valutare il lavoro minorile e sta sono state legate al fatto che stretto tanto spunto dall'indicatore dispersione scolastica che effettivamente in Italia soprattutto al Centro Nord si aggira intorno allo zero virgola cinque zero virgola due di media nel corso degli anni
E questo certamente fatto pensare il lavoro minorile non esiste perché tutti i bambini ma la scuola non è così perché la maggioranza dei ragazzini che lavorano soprattutto al Centro Nord continua a frequentare la scuola
Questa è un'altra delle caratterizzazioni legate al lavoro minorile come fenomeno del postmoderno e legati alla città sviluppo avanzato
Poi c'è tutta una discussione da fare sulla qualità del percorso formativo scolastico di chi lavora chiaramente
Il listone emersi degli indicatori di disagio scolastico molto a o forti stia perché abbandonato sia perché continua ad avere un contatto con la scuola indicatori che vanno dalle ripetente a stati ricorsi fin dalla scuola elementare
Da difficoltà nelle relazioni con gli insegnanti
Da una difficoltà nel gestire i lo studio extra scolastico anche perché una delle grandi assenti in questo processo di crescita del minore apparsa la famiglia
Nel senso che la famiglia sponsorizzato stia quando il datore di lavoro sia quando non lo è il lavoro minorile a tutti gli effetti nel senso che crede fortemente
Che lavoro precoce sia uno strumento di crescita per il minore e di inserimento nel mercato del lavoro questa una convinzione che nasce nel cento per cento dei casi rispetto a questa valutazione della famiglia né per abbiamo tirati a altamente contrastanti perché già come diceva Gigi i percorsi lavorativi non sono dei percorsi qualificanti né formativi per il minore
Il minore tutti minori a prescindere dal settore di lavoro e dal datore di lavoro svolgono mansioni di bassa manovalanza l'abbiamo definita che vanno dal pulire il negozio dal mettere i timbri su usi prodotti da vendere
E e questo appunto si assesti lavora nell'artigianato si se si lavora nel commercio questa Manzione è trasversale al settore di commercio per cui il lavoro minorile individua una nicchia di mercato che possiamo i individuare come intersettoriale
I cani mercato intersettoriale
E in questo senso quindi il minore non costruisce un percorso lavorativo tant'è che nello studio analitico di quei ragazzi che hanno tre quattro anni di esperienze lavorative emerge un'altissima mobilità
Non sono all'interno dello stesso settore ma trattanti sta settori differenti questo indica il fatto che si Balbo delle mansioni così
Di così poco specifiche che si può passare da un settore all'altro con molta facilità
E soprattutto il minore tende pochissimo a investire anche emotivamente sul la Parietti vita lavorativa cioè non gli piace non è felice da grande non vuole fare questo lavoro
Però nello stesso tempo a questo modello familiare e territoriale molto forte che lo spinge affinché visti precocemente nel mondo del lavoro
Quindi come diceva già oggi tutti diciamo le indicazioni principali conclusiva del nostro lavoro si muovono su due fronti da una parte quello cambiata chiamati i vertici di un triangolo
Famiglia scuola e territorio in cui parlare di lavoro minorile
E dall'altro tre chiavi di lettura e lavoro Miguel tra povertà culturale povertà materiale tra socializzazione ed esclusione tra sviluppo dell'individuo patologia
Abbiamo già detto come la povertà culturale sia molto più forte della povertà materiale e anche quando c'è la povertà materiale non vale tanto il concetto di reddito assoluto quanto di reddito relativo cioè non è tanto importante quanto guadagna
Lì a livello complessivo la famiglia ma come è la distribuzione a livello territoriale dei redditi e soprattutto la qualità attraverso cui vengono conquistati questi redditi cioè un'economia spesso legata al sommerso
Io vorrei dire un'ultima cosa
Poi lascio la parola Gianni Paone sugli aspetti di quantificazione di stima
Su la scuola e sulla e sugli aspetti del male essere così come li ha definiti Titti
La scuola della nostra ricerca rispetta la famiglia il territorio lascio fuori come un modello debole l'abbiamo definito nel senso che Rispetto un territorio una famiglia che sponsorizzano a tutti i costi la cultura del lavoro anche precauzione la scuola non riesce a veicolare di modelli alternativi abbastanza forti tali che c'ha da fare prevista sul ragazzo
Questo per tanti motivi innanzitutto per il fatto che il minore considera la scuola un distributore di competenze formali imparò a leggere a scrivere imparo di contenuti ma non impara a stare con gli altri per esempio non imparò a fare
Non imparo ad essere soprattutto ecco su questo concetto mi vorrei soffermare per concludere ne abbiamo fatto una valutazione su su questo sviluppo dell'individuo patologia chiaramente non ci siamo fermati su un aspetto patologico a livello psicoanalitico a livello psichiatrico non era l'oggetto di questa indagine tra abbiamo configurato un concetto che il male a essere ha stracciato a il minore che lavora precocemente e l'abbiamo individuato in alcuni punti
Punto riguarda quello che ne abbiamo definito il minore che lavora precocemente tende ad identificarsi esclusivamente con un piccolo adulto consumatore
Cioè tende a individuare un percorso di crescita
Trappola troppo rapido troppo veloce un per cui un percorso di adulti trazione tappe rapide che non gli permette di vivere il suo tempo che è un suo diritto al tempo dell'infanzia e dell'adolescenza
E consumatore c'è rispetto a o un'insoddisfazione di una serie di P. sogni che il minore registra tende in qualche modo assurdi sparsi con il consumo di beni secondari
In effetti il concetto di povertà culturale anche legata al fatto che molti dei ragazzi e dei bambini che abbiamo intervistato c'ho detto perché lavori e lavoro per comprare il cellulare ad esempio cioè per il consumo di beni anche adulti infondato
Rispetto a questo quindi si registra un malessere c'è un una crescita troppo rapida che impedisce di sono dispari appunto i bisogni di sviluppo in maniera adeguata
Un altro elemento di ma resti era legata al fatto di saper gestire saperi e linguaggi diversificati in una società complessa come la nostra è importante saper gestire lei degli strumenti e delle metodologie per così tirar fuori da uno sfondo indistinto le formazioni principali che possono essere utili per se stesse per le fate relazioni interpersonali ecco il minore che lavora precocemente invece rimane intrappolato in un'attività lavorativa
Poco qualificante che lo porta nella maggior parte dei casi e terminare
Il la scuola con l'obbligo scolastico e non non gli permette di vivere un momento importante che il tempo libero ne abbiamo chiamato il tempo libero del minore che lavora precocemente un mondo desiderato e non vissuto
Perché perché abbandona la scuola il lavoro si configura come un impegno totalizzante otto nove ore al giorno per chi invece ancora contatti con la scuola
Il pomeriggio e la sera si lavora per cui assolutamente c'è poco tempo da dedicare essi stessi
Infine un ultimo concerto del concetto di scelta cioè quanto si è parlato molto del del fatto se il minore posta non posta scegliere sceglie questo la questa via questo questa esperienza di lavoro tre faccia a nostro avviso più che è un concetto di scelta nel senso di un atteggiamento mentale che Risi unifica scelte e quindi la propria strada si tratta invece di un in qualche modo un essere vittima di un modello stereotipato che proviene dal dal mondo adulto che considera il lavoro e anche lavoro tre facce unna
Valore a tutti i costi
Ecco noi speriamo con questo lavoro
Di aver dimostrato Izzy cominciare questi a deviare un processo culturale che invece ci permetta di considerare il lavoro minorile precoce uno il tratto che va pensato e ripensato
A seconda di diversi contesti che quindi spesso può essere un disvalore per dei soggetti in crescita con i bambini e le bambine
Grazie
Abbiamo qui con noi quasi tutti i relatori da don Vinicio Albanesi a grazie Presidente Agenzia grazie a Bellini presidente dell'AGESCI
All'onorevole Silvano Silvio Barbieri che è sottosegretario alla Pubblica istruzione
Marie-Louise mirabile
Del del dell'IRES che l'istituto di ricerca della confederazione
Andrea Ranieri che presidente della segretario generale presidente ormai con questa presidente ad ogni piè sospinto si fa confusione e il segretario generale la prelazione formazione e ricerca della CGIL
Roberto Salvan dell'Unicef
Abbiamo anche il l'onorevole Athos De Luca questo momento arrivato Sergio Cofferati siamo in attesa delle due ministre noi conteniamo
Ovviamente i lavori si diceva relazione tra lavoro minorile famiglia relationem tra lavoro minorile e forma d'impresa relazione tra lavoro minorile territorio relazione tra ormai la scuola
Queste sono le quattro e le azioni che si portano direttamente al contesto ed
Già
La parola Gianni Paone bene
Allora dunque non li abbiamo lavorato su due fronti da un lato abbiamo cercato di appunto come diceva anche Anna prima di capire chi sono i minori che lavorano precocemente illegalmente dall'altra cercare di capire quanti sono e dove ciò dove dove si trovano dove sono
Ora rispetto c'è un'inchiesta in effetti ha una sua unicità se confrontata alle precedenti ricerche che ci sono state sul lavoro minorile
In effetti la prima inchiesta questo della CGIL in cui si parla di lavoro minorile a seguito di un'inchiesta fatta sui campi cioè non a partire dalla scuola alcune ricerche in questo senso ci sono stati anche interessanti devo dire
Però hanno colto solo un aspetto che è quello del rapporto tra frequenza scolastica lavoro minorile
Quindi tralasciando tutto quello che un altro mondo spesso sconosciuto sconosciuto a tutti quanti dalle istituzioni ma anche anche a chi opera nel sociale stesso che quello di chi la figura del del minore che ha abbandonato la scuola e che quindi lavora ecco noi abbiamo lavorato sul campo coinvolgendo decine e decine di operatori
Abbiamo raccolto
Seicentoquaranta e cinquecentoquarantadue contatti con bambini parlo di contatti perché in effetti in effetti in questi in questo lungo periodo nel quale abbiamo realizzato l'inchiesta
Con i bambini e questa è la con i ragazzi e questa è la cosa importante siamo riusciti a creare gli operatori sono riusciti a creare un rapporto di grande fiducia un rapporto di scambio
Senza il quale difficilmente si sarebbe riusciti ad avere diciamo dei risultati attendibili
Questo proprio per la caratteristica di quello che era progetto stesso dico della dell'inchiesta e quindi incontri che si sono su
Chi sono andati diciamo nel corso del costo del tempo giusto di più incontri con lo stesso ragazzo quella stessa bambina
E diciamo da questi incontri sono scaturiti quelli che sono diciamo gli elementi di qualificazione del fenomeno
Un fenomeno appunto che come si diceva è presente in maniera omogenei in tutto quanto il territorio è presente anche in maniera diversificata a seconda di quelle che sono appunto le caratteristiche socio economiche produttive da un lato le caratteristiche anche di influenza di quello che può essere definito il modello culturale
Di quel determinato territorio dico dall'altro
Nel cercare quindi di quantificare e di distribuire questa quantificazione ci siamo trovati di fronte a a l'assenza pressoché totale di dati di informazioni certe rispetto rispetto a questo argomento
Tant'è che anche gli istituti i pubblici per posti diciamo l'indagini statistiche in effetti non dispongono di dati certi aggiornati dico sul fenomeno a partire ad esempio diciamo dall'Istat
A seguire diciamo con gli altri con gli altri con gli altri istituti
Ci sono state alcune stime sulle quali siamo abbiamo fatti i primi ragionamenti
Per esempio quella dell'Unicef che parlava di duecento trecento mila bambini italiani impegnati nel lavoro quella del Censis che parlava di duecentoquarantaquattro quaranta mila bambini divisi
In parti pressoché uguali tra bambini ragazzi dico che vanno a scuola e bambine ragazzi che hanno abbandonato la scuola
Una stima orientativa dell'Olivetti riduceva il numero a quattordici mila
E questo numero è stato diciamo estrapolato
Stabilendo un rapporto a nostro avviso un po'arbitrario tra corrispondenza biunivoca tra abbandono scolastico e lavoro minorile cioè come se tutti coloro che abbandonano la scuola vanno a lavorare
E tutti coloro che lavorano quindi hanno abbandonato la scuola ecco questo questo anche la nostra inchiesta insomma viene viene smentito
Quindi insieme diciamo di informazioni frastagliate e tra l'altro con metodologie
Appunto non particolarmente chiare
E quindi ci siamo trovati diciamo di fronte diciamo un problema è un problema di questa di questa natura quindi con ovviamente una grossa difficoltà nel capire come in effetti diciamo questo fenomeno purtroppo essa diciamo sviluppati in termini termini quantitativi
Ora suo eravamo partiti in effetti il tempo tempo fa prima dell'avvio dell'inchiesta e anzi è stato il la che ha dato diciamo inizio a questa inchiesta in maniera approfondita
E dagli infortuni sul lavoro in effetti ragionando su alcuni dati dell'INAIL quindi dati ufficiali da istituzioni importante
Risultava che un certo numero di minori quindi chieste a per legge non dovevano andare a lavorare avevano subito un infortunio ho dovuto appunto al lavoro
Ecco ragionando su questo dato una percentuale molto molto bassa e questo è ovvio proprio perché legato alla illegalità diciamo del fenomeno stesso
Quindi momenti in cui si denuncia agli meglio avvenuto infortunio e perché non si può fare almeno dico di denunciarlo
Ecco a partire da questo dato noi abbiamo fatto il nostro ragionamento che ha portato diciamo a ipotizzare una stipe una stima di base sulla quale appunto iniziare l'approfondimento di circa cinquanta mila c'erano bambini
Ecco da questo siamo arrivati poi diciamo a fare ragionamenti alla approfonditi
Che sono poi tra l'altro esposto in maniera dettagliata dettagliata nel mistero ecco questo degli infortuni in effetti è un dato che poi ritroviamo nella nostra inchiesta una percentuale secondo me particolarmente alta e quella dei bambini intervistati che hanno dichiarato appunto di aver subito un infortunio sul lavoro parliamo e circa il tredici per cento cioè una percentuale diciamo particolarmente grave
Ecco questo tredici per cento sono ragazzi e ragazze che hanno subito infortuni in cielo importuno superiore a tre giorni lavorativi
E la cosa ancora più drammatica e che in effetti il questi infortuni stanno all'interno di un sistema di lavoro all'interno quindi di quella che abbiamo definito la micro impresa familiare in via quali minore lavora
Caratterizzata da forme estreme di legalità
E di irregolarità irregolarità intese interni anche rispetto al mondo degli adulti che coinvolto diciamo in quelle micro impresa familiare ad esempio Paisley regolarità diciamo tutto sommato lievi che riguardano l'evasione degli obblighi fiscali ad altri aiuti illegali file irregolarità molto più pesanti ecco nel caso diciamo di micro imprese familiari che coinvolgono milioni di attività
In questo diciamo questa irregolarità questa vitalità sembra accentuarsi
Rispetto quindi all'interno all'intero contesto tante dico che appunto i minori in genere che lavorano nel momento in cui hanno subito un infortunio questo infortunio spesso non viene denunciato non interviene la polizia nel novanta per cento dei casi il datori di lavoro quindi cerca un innocuo compromesso insomma che con la famiglia stessa diciamo del minore che ha subito l'infortunato
Trovando una soluzione in termini di remunerazione diciamo dell'infortunio stesso e in ogni caso quindi diciamo è un sistema di legalità molto molto molto diffuso
Ora per quanto riguarda le stime noi abbiamo ragionato su quelli che sono dati della CGIL a livello nazionale dati delle camere del lavoro
A livello territoriale che sono stati forniti di via nel corso del corso dell'inchiesta e sono dati relativi a al tessuto produttivo Cham del territorio nel quale nei quali si è lavorato
E al legame stretto che è emerso tra lavoro nero e per lavoro minorile
In effetti anche su questo ci sono stati degli studi il delle analisi io penso anche ad esempio agli ultimi in testa del Parlamento sullo lavoro nero lavoro sommerso il rapporto con lavoro con lavoro minorile che ci sono state alcune diciamo ipotesi che appunto indicavano nel lavoro nero quindi in un certo tipo di economia diffusa in tutto il territorio nazionale l'uno sfavorevole alle
A appunto al lavoro al lavoro al lavoro minorile
Ecco ragionando quindi sulle varie tipologie quindi anche di lavoro nero lavoro sommerso abbiamo parlato nel libro ha indicato di economia informale
Di lavoro sommerso dovuto a condizioni di arretratezza di necessità
E di e di una terza tipologia di lavoro nero di lavoro sommerso che quello che il lavoro sommerso come risposta a un sistema produttivo regolato
Da alcune rigidità regolamentari ecco su queste tre tipologie abbiamo lavorato in effetti non li abbiamo riscontrato una rispondenza nelle prime due cioè nella economia informale e nel lavoro sommerso dovuto a condizioni di arretratezza una rispondenza tra queste due tipologie di lavoro e il lavoro il lavoro minorile
In una prevale diciamo quella che noi definiamo una motivazione di tipo culturale cioè una povertà di tipo culturale
Nell'altra prevale una motivazione che quella lì della necessità economica quindi quella che abbiamo definito la povertà di tipo di tipo economico
Ecco queste due queste due due povertà sono diciamo diffuse appunto in tutto il territorio nazionale sono diversificate
Abbiamo per esempio il sunto nel quale diciamo prevale un sistema produttivo
Appunto diciamo legato molto all'arretratezza economica nel quale il l'intervento del minore del bambino nel lavoro sta diciamo vai a intendersi come un contribuire a quello che dichiarazioni dirette o indirette dell'Egitto familiare
Tant'è che nel nostro caso è nell'ipotesi che noi facciamo il lavoro minorile assurdo è un lavoro legato molto di più rispetto al centro rispetto al Nord a quelle che lavoro presso presso i terzi
Al centro al nord invece la fisionomia cambia per cui pur diminuendo in termini diciamo assoluti
Il numero di minori impegnati attività lavorativa parliamo di un rapporto di circa sessanta sui cento minori sessanta al Sud quaranta al centro nord
Abbiamo una presenza per esempio diciamo della famiglia che molto più forte in termini di datori di lavoro del minore stesso quindi il minore lavori una mi colpì micro impresa a condizione appunto familiare
E in questo in questo caso la famiglia svolge diciamo un duplice un duplice ruolo un ruolo secondo me di grande di grande ambiguità insomma ecco su quale forse occorrerebbe prestare anche una maggiore attenzione rispetto anche alle politiche che poi istituzioni devono attivare stanno attivando in termini insomma di sistema sociale più generale
Ecco la famiglia in questo caso svolgerà appunto un ruolo duplice da un lato Golo contenitivo lo si diceva prima
Laddove il minore lavora nella famiglia tendenzialmente si preserva il rapporto con la scuola
Quindi il minore diciamo va a scuola e il pomeriggio o la sera ricurva va a lavorare anche anzi su questo dato
In effetti dico riscontriamo che laddove appunto il minore lavora in famiglia spesso coinvolto in termini di orario di lavoro gli orari che noi definiamo
Così tanto per diciamo usare una categoria per intenderci lavoro straordinario nel senso di lavoro prima dell'orario d'inizio dell'orario scolastico
Quindi spesso alle sei del mattino o alle sette e dopo l'orario scolastico è spesso la sera con alcune tipologie di lavoro che coinvolgono il minore ad esempio alle dieci alle undici a mezzanotte
Ecco quindi diciamo c'è una motilità in termini di presenza diffusa nel territorio una diversificazione interni diciamo di qualità di questa di questa di questa presenza oratore in termini diciamo di
Di qualità di qualifica di qualità e di quantità noi abbiamo ragionato nel nostro in poi ipotesi su alcune su alcuni indicatori il primo che riguardava la scuola cioè quindi e a partire dal numero degli iscritti alla scuola Ahmed inferiore
Considerare il tasso di ripete in San non solo di Pétain sono esempio anche delle assenze che
Caratterizza il rapporto minore scuola il tasso della dispersione scolastica
E alcune stime su quello che è il rapporto tra gli alunni che frequentano perché non lavoro negli alunni che frequentano lavorano altre due ipotesi che riguardano più direttamente la famiglia quinti una la composizione del nucleo familiare quindi legame se come esiste tra numerosità del nucleo familiare e il lavoro minorile
E il numero di persone che lavorano nella famiglia
Quindi se lavora soltanto una persona in termini di reddito e di possibile appunto entrate diciamo della famiglia quindi se lavora soltanto il pane la madre se lavoro due o più persone
La quarta ipotesi era quella relative appunto alle caratteristiche del lavoro sommerso e la sua distribuzione diciamo a livello a livello generale
Ecco abbiamo ragionato quindi sull'insieme di costo di queste quattro ipotesi su quelli che erano i dati interni diciamo qualitativi emersi dall'inchiesta
L'intero ragionamento e ci ha fatto ipotizzare appunto la cifra di circa trecentocinquanta mila minori che lavorano in Italia
E nel libro poi vengono esplosi vengono diciamo distribuiti in tutte quante tutte quante le Regioni
Ecco sono dicevo prima su cento minori del lavoro hanno appunto la prima diversificazione extra Sud e isole e tra centro e nord sessantadue minori per lavoro vivono nel Mezzogiorno trentotto dicono al Centro-Nord va con quelle diversificazioni che dicevo se volessimo fare una così una graduatoria insomma di quelle che sono le venti e le regioni con maggiore presenza in termini di valore assoluto dei minori il rapporto appunto alla popolazione
Ci sono alcune regioni del Sud
La Campania e la Sicilia la Puglia poi c'è la Lombardia poi c'è il Lazio voce la Calabria
Ecco questo sta a indicare di commi Effetti poi nel libro si si possono leggere in maniera attenta come si diversifica all'interno di ogni regione di questi dati
E con questo sta a indicare che in effetti è qui presente esempio pensa Lombardia di creare Lazio e alle difficoltà che abbiamo avuto per esempio dico di indagare il fenomeno nelle regioni del Nord
Spesso un fenomeno appunto che in effetti qui
Cioè seguono e quello che è un problema di sensibilità dell'adulto dispetto al minore
Non spesso come adulti non vediamo il minore che lavora perché in effetti in abbiamo forse introiettato un rapporto di positività sarà il fatto che il minore lavora e quindi di non negatività dico di questo rapporto stesso
Senza porci invece il problema di che cosa comporta questo rapporto con il lavoro
E nel nell'inchiesta emergono dei dati di particolari drammaticità in termini di solitudine del minore stesso rispetto a quello che il triangolo di cui si parlava prima che le istituzioni e il territorio
La scuola la famiglia è qui all'interno di questo triangolo il minore il minore che emerge dai nostri dati
è un minore questa solo che non ha rapporti con gli insiemi dico di tre il sesso de de de de dei tre vertici di questo triangolo sorta così per s'perdonati un po'la vita come sotto il triangolo delle Bermuda all'interno del quale il minore scompare
Scompare che la famiglia scompare per le istituzioni scompare per la scuola
Scompare spesso forse anche per chi dovrebbe avere una maggiore attenzione rispetto a quelle che sono i problemi dell'infanzia e dell'adolescenza cioè in altri termini voglio dire dico che o si lavora sull'insieme di questi tre fattori
Quindi sulla famiglia sulla scuola sul territorio riuscendo a far comunicare questi tre vertici del triangolo oppure la visione che diciamo anche le proposte che alla fine insomma diciamo elaborare
Non riescono mai ad arrivare
Fino al punto più importante di coinvolgimento del minore stesso in quello che lo diceva il TG uno sviluppo armonioso del proprio della propria della propria identità cioè ci sono secondo me ecco concludo alcuni aspetti da considerare il primo che riguarda ad esempio
La definizione stessa del lavoro minorile cioè anche su questo e poi ci sono state ultimamente delle indicazioni abbastanza chiare da parte esempio del ministero del lavoro
E altri motivazioni altri indicazioni da parte del ministero degli affari sociali ecco per esempio sarebbe opportuno che anche gli istituti di ricerca
Pubblici privati insomma a livello appunto quindi di ricercatori ci si intendesse su quello che la definizione dell'oggetto di studio quindi il lavoro minorile illegale
Un'altra riflessioni riguarda per esempio quella che
Un punto importante di riferimento della rappresentato dalla carta di impegni
Ora in una società come la nostra sviluppo avanzati una società industrializzata il tenore lavorano si presenta informe diverse rispetto al terzo al quarto morto
Cioè noi non abbiamo da un punto di vista così della fotografia del fenomeno il minore che lavora nella miniera a livello diciamo della
Della figura coso ottocentesco insomma del minore lavoratore
Abbiamo altre tipologie di lavoro ma non per questo sono meno gravi non per questo sono meno gravi
Tant'è che esempio noi mettiamo in discussione quella la dicotomia tra Charlie Gaul speciale di bosco
Che va bene probabilmente per i paesi in via di sviluppo va meno bene rispetto a quello che diciamo la caratteristica del fenomeno di in una società come la nostra
Le sue cioè aiuto cuoco significa lavoro leggero lavoro tutto sommato sotto fatto nella famiglia e cioè Lotus significa lavoro pesante impatto procedersi con
Diciamo un impegno del passivo del minore ecco questa dicotomia di con la nostra inchiesta viene smentita
Che non è vero che chi lavora nella famiglia
Proprio perché il lavoro nella famiglia sia più strutturato rispetto rispetto a chi lavora preside anzitutto il suo sindacato tutto sommato
Per paradossale che possa sembrare per paradossale che possa sembrare il momento in cui il minore lavora presso i terzi la famiglia si pone come intermediario
Tra il datore di lavoro minore contratto il contratto di lavoro certo biologo e stabilisce il minore quindi subisce dico quello che vi è una un rapporto tra due mondi dell'olimpico la famiglia il dottor la famiglia dall'altro quarto garantisce al minore con ricevuto il via la continuazione del il rapporto di lavoro ma finalizzato solo ed esclusivamente un omaggio proceduto alla sua raggiungimento dell'obbligo scolastico
Cioè dopodiché il minore rientra a pieno titolo nella nel lavoro rinvia lo status di adulto lavoratore a tutti quanti gli ospiti in un tunnel dal Litta
Quindi ecco sulla famiglia probabilmente bisogna lavorare questo a mio avviso insomma uno dei problemi l'istituzione la scuola si devono porre l'ho detto giorni fa alcune indicazioni appunto venuto al ministro della Pubblica istruzione interne ad esempio di necessità di stabilire dei contratti tra l'altro con le famiglie contrattisti quindi di fu informazioni formazione alle famiglie stesse
Momento arriva a coinvolgere la famiglia quello della responsabilità tutto completa e complessiva di quell'utile l'ha cresciuto di Guglielmino per cui l'istituzione in questo senso dico che svolge un ruolo un ruolo molto importante e decisivo
L'istituzione a mio avviso in questo percorso
Non deve essere lasciato da sola
Deve esserci uno stretto legame tra le azioni di restituzione le reazioni del mondo del privato sociale reazioni anche più simpatia come soggetti di Coppa attivi più a lungo nel rispetto dei propri ruoli ovviamente non si può più grossi dotato di diciamo compiuti dispositivo più di un'associazione non si può più incroci Johnson il conto oggi il compito delle istituzioni del Consiglio
Ma i tre sistemi devono colloquio al tra di loro
Questo il termine noto ultimamente è stato approvato e tra leggi di riforma assistenza mi sembra questo un punto un punto info
Il punto di partenza fondamentale nei quali sviluppare e realizzare le politiche le politiche e le politiche sociali
Ecco nel territorio si tratta di e non solo di attivare periti sono diciamo le dichiarazioni di di di principio contenuta Championnet assistente parlo dei tavoli di concertazione
Dei piani dei piani regolatori sociali dei piani appunto di intervento sociale dei patti sociali territoriali e quant'altro
Si tratta diciamo di unire le proprie esperienze con su questo noi abbiamo in questi due anni insomma di lavoro in queste sedici città in effetti maturato forse quella di un
Al di là diciamo di quelle che sono le informazioni sono scaturite dall'inchiesta un patrimonio molto importante che a mio avviso dicono non deve andare disperso e deve continuare
Che Elena realizzazioni in ogni singolo territorio laddove si è fatta l'inchiesta di quelli che sono o reti locali
Reti che hanno coinvolto il Comune per esempio il conto per le istituzioni hanno coinvolto le scuole le altri istituzioni hanno coinvolto gli operatori l'associazione ha coinvolto il sindacato
Ecco insieme diciamo dove sinergie messi in campo ha permesso
Di realizzare questa inchiesta ma ha permesso anche di cominciare a ragionare su quelli che sono i progetti locali sui quali sui quali intervenire ecco su questo secondo me ed è risultato molto importante
Per questo dico l'inchiesta rappresenta non la fine lavoro rappresenta la fine di un per di un passo del lavoro ma qui bisogna poi secondo me continuare dando poi alle esperienze territoriali quello che il compito poi di proseguire a livello territoriale
La realizzazione diciamo non solo in termini di lavoro minorile ma in termini di quelle che sono le politiche più generali dell'infanzia della conosce
Grazie Gianni due comunicazione la compagna Betty leone non può essere presente per perché c'è stato un impegno improvviso a cui doveva far fronte
Abbiamo una una lettera di Marida Bolognesi che presidente della commissione Affari sociali che ne si scusa per non essere presente per impegni parlamentare
E che però sì comunica anche la sua opinione su rilevare di aspetti del del lavoro
Vorrei dire che uno dei capitoli sulle dell'inchiesta riguarda i minori immigrati in particolare i minori cinese
Grazie al lavoro straordinario di annate Occhini siamo riusciti a raccogliere un centinaio di biografie dei minori cinesi
Di Prato sapete che la comunità cinese
è particolarmente presente a Prato non soltanto a carpire la salma del giovane del Fulham c'è ormai in molti punti ma particolarmente a Prato e Firenze molto molto presente nella è una comunità particolare
Tra le altre comunità però apre una grande questione il minore immigrati ormai i figli degli immigrati in Italia sono quasi il cinquanta sessanta mila sui tra i cinquanta e i sessanta mila Teki processo di integrazione richiedono
Anche a partire da questa visuale una particolare attenzione a questa dimensione io adesso do la parola don Vinicio Albanesi che presidente del CNR ci ha comunità di accoglienza con cui abbiamo
Costruito un cartello di forza del tempo infatti Carmenta abbiamo chiamato grande riforma sociale
Faremo un'iniziativa Milano il venticinque di novembre contante tutte contante associazioni proprio a partire da le politiche sociali nuove
Gianni Paone ricordava la recente approvazione della legge quadro sui servizi sociali che sicuramente almeno secondo l'abbia voluto azione e la legge poi può essere a tutt'oggi la legge più importo già nel più importante della della legislatura
Quindi darà il proprio la parola a don Vinicio per
Diciamo prendono la oltreché dal versante dell'inchiesta anche dal versante della politica russa dopo i viola meglio luglio come l'avete
Ringrazio lui li saluto tutti
Prendo parte a quest'inchiesta sosterrà una tesi discutibile
Però stando in un Paese libero possiamo discutere
Le mie competenze non sono tecniche a tal punto da interferire con i risultati dell'inchiesta
Come coordinatore di duecentosessanta gruppi di comunità di accoglienza
Mi permette di offrire l'analisi di un quadro sociale nel quale il lavoro minorile si innesta e chiede spiegazioni e interventi ben più alti e ampi che non la sola l'applicazione della legge sul lavoro minorile
La tesi è semplice
Il fenomeno del disagio sociale ha raggiunto livelli di quantità e di qualità così alti
Da poter parlare oggi in Italia di due Italie
La prima regolare la seconda debole
Alcune cifre
L'Istat ha dichiarato che esistono due milioni di famiglie che vivono sotto la soglia della povertà
Con oltre sette milioni di persone coinvolte
Le famiglie che vivono in povertà assoluta sono oltre novecento mila
La disoccupazione giovanile e quella femminile in Italia si aggira intorno ai due milioni e mezzo di persone esistono due milioni di disabili
Di cui novecento mila con assegno che accompagna quindi significa che sono gravi
Gli anziani ultrasessantacinquenni hanno raggiunto il diciassette per cento della popolazione dieci milioni di persone
Di cui con pensione di vecchiaia oltre sette milioni ventidue milioni di reddito
E un milione seicento mila pensione di invalidità undici milioni diretti
Se volete potete aggiungere e cento mila devianti tra virgolette che entrano ed escono ogni anno dalle patrie galere malati psichiatrici seicento mila i malati di cancro ne muoiono centocinquanta mila hanno gli immigrati sono stimati in un milione duecentocinquanta mila di cui oltre trecento mila clandestini oggi a voi avete aggiunto i minori che verranno
Certamente
Queste cifre non possono essere sommate perché non è una somma aritmetica
Ma la dimensione dei fenomeni di marginalità sono stimabili intorno al quindici venti per cento della popolazione italiana
Con drammaticità forte nelle zone più a rischio ma non necessariamente del sud Italia
Tali fenomeni ha un triplice Effetto il primo è meccanico nel senso che economicamente questa popolazione vive nella precarietà sennò nell'indigenza
Chiamatela pure povertà il secondo culturale
Questa popolazione non avrà mai una Rivetta rilevanza culturale degna di nota
I loro problemi la loro cultura le loro abitudini e usi non interesserà non interesserà nessun'agenzia sociale in comunicazione
I quindici milioni di italiani che hanno visitato i cimiteri
Parlo dal prete
Hanno avuto la dignità di trentadue secondi netti gli italiani
Il terzo è politico
I diritti sociali di questa popolazione non sono esigibili nella stessa misura della popolazione agricola
Si crea così una spaccatura che verticale
La cui discriminante suggerita dal reddito personale o famiglia
Non è importante chi sei cosa sei quanti anni hai e dove abiti ma di quanto reddito disponibile
Non è un caso che il problema del lavoro minorile si innesta nella precarietà economica e culturale delle famiglie di voli
Economicamente e culturalmente e socialmente politicamente
Di fronte a fenomeni così vasti non sono più sufficienti le risposte sociali tradizionale per una serie di motivi
Il primo è che le risorse anche sociali sono assorbite dalla popolazione regolare e sono indiretta e solo indirettamente dai destinatari fatte cento le risorse ogni servizio assorbite tra il sessanta e il settanta per cento delle risorse
Il secondo è che le poche risorse disponibili si orienta verso la stabilizzazione del reddito dalla popolazione regolare
O presunti finalmente capaci di diventarlo
Il terzo è che la complessità delle situazioni non permette atti Investimenti per il semplice calcolo dei costi benefici
La concussione amara ma vera e che inizia a esistere una popolazione marginale che tale e tale rimarrà senza ritorno
Senza ritorno
Tra questa popolazione i bambini che da piccoli lavorano hanno il futuro segnato
Perché non impareranno mai un mestiere
E finita all'epoca romantica delle botteghe e dell'artigianato
Avranno bruciato la loro fanciullezza e giovinezza senza possibilità di recupero
Non avranno risorse per inventarsi nulla perché per inventarsi qualcosa nella nostra epoca occorre cultura e denaro
Se tutto andrà bene saranno dei manovali
Se qualcosa si inceppa era indosseranno le fila dei senza ritorno
Per quali categorie non è necessaria molta fantasia
Le politiche sociali hanno un agente bisogno di un piano vero
Che se nel dopoguerra è stato diretto la gran parte tra popolazione perché povera o di investe un considerevole gruppo di persone marginali
Tali piani sociali che riguarda l'intera politica può avere questi capisaldi
Il primo alla lotta alla povertà
Quella fisica quella del denaro
Il secondo e recupero di tutte le energie disponibili familiari territoriali impedendo o limitando i danni della marginalità
Il terzo è la resistenza resistenza alla tentazione della doppia cittadinanza piena per i regolari parziale per rimarginare
In tutto questo le politiche generali riguardanti la famiglia le istituzioni la casa il lavoro le tensioni hanno un peso de ter
Mine anti
Senza una pole una robusta politica di investimenti la spaccatura si stabilizzi si stabilizzerà guai a capitare nella seconda fascia la vita sarà assolutamente precaria anche se la crescita del prime in Italia dovesse stabilizzarsi al tre per cento di incremento nei prossimi dieci anni
Termino con una frase forte
O almeno con un mio amico che sta in una delle mie comunità che è stato quarant'anni nel manicomio
Oggi sta in una piccola struttura le comunità alloggio ripete ossessivamente paese nel da fino alla nausea
Io credo che noi ci stiamo incamminando verso questo Paese
Grazie d'inizio io va be'la parola all'onorevole De Luca che anche se non diciamo programma dato anche l'impegno e il lavoro che sta facendo
Ha chiesto di intervenire quindi dalla prova molto volentieri
Ringrazio voto soltanto un minuto
Io sono segretaria commissione bicamerale infanzia i abbiamo seguito in Senato la legge sul marchio sociale
Ecco io ho visto quest'opera almeno ora lo approfondirò il lavoro straordinario molto importante
Il ventinove di prestigio festeggeremo celebreremo in Italia l'anniversario della firma anni Jorge undici anni fa dei diritti del fanciullo qui a Roma si svolgerà e quindi un momento importante
Ecco io solo chiedo aiuto al sindacato la CGIL avete fatto questo lavoro
E tiriamo un po'la giacchetta al al Parlamento questa legge sul marchio sociale che volontario ma che è un segnale concreto è ferma da un anno e mezzo alla Camera
Io credo che la maggioranza di centrosinistra farebbe bene
I miei messi che rimangono di approvare questo testo che non è la risoluzione naturalmente di tutta la problematica che basta abbiamo visto però è un segnale concreto che ne possiamo dare creare una situazione virtuosa per cui le aziende che si scrivono lontanamente a questo albo possono fregiarsi rispetto ai cittadini ai consumatori alla opinione pubblica Amott coloro che tentano in tutti i modi di garantire che tra i parametri di qualità dei prodotti ci sia non solo che non fanno male che sono sicuri ma che non sono realizzati sfruttando il lavoro dei bambini quindi io
Vi ringrazio di avermi consentito di intervenire e se da da questa Assise importante a a a fronte di un lavoro così importante fatto viene una sferzata diciamo un po'al Parlamento tenendo conto che anche l'opposizione la minoranza rispetto a quel testo poi alla fine non ebbe il coraggio di non votarlo e quindi perché mette in moto una contraddizione molto forte anche in Confindustria in settori che ci hanno dimostrato di essere non molto sensibili io vi ringrazio molto mi scuso fra poco dovrò andar via grazie e buon lavoro
Penso che possiamo raccogliere l'invito
Non abbiamo problemi da sollecitare anche ruvidamente
La il centro il vice di queste il centro sinistra quindi penso che possiamo concordava fino in fondo con
La richiesta che veniva dall'altra Berlusconi io do la parola saltando un passa un diciamo un ordine a
Ad Andrea Ranieri crea un impegno molto urgente non il solito favoritismo sindacale
Quindi Andrea dovete
Senta sì
La parola Londra poi
Darei la parola all'onorevole Silvio Barbieri che anche lei ha degli impegni
Parlamentare che stava la la concitazione
Della fase
Va be'mi pare che venga anche bene cioè nel senso che io Silvio
Certo credo che affronteremo un po'proprio su questa problematica dall'atto della scuola
E di come però provvedimenti anche più urgenti più più recenti prese sulla scuola la riforma dei cicli possono essere anche letti da questo punto di vista e in questa chiave
Allora io ricordo più allontanò credo del rapporto o scuola lavoro
Bideriva dalla lettura de di un romanzo il maestro di vigevano volo ricordatevi Mastronardi
Dove la storia un po'questa cioè Alberto Sordi aveva bocciato più volte bambino
Che aveva abbandonato le elementari è stata messa a lavorare e dopo un po'a questo maestro poverissimo in contrasto bambino che facendo il calzolaio
Se l'ha comprata una macchina una lunga che non avrei mai potuto permettersi perché sto maestro e e guadagnava cinque volte quanto guadagnava a luglio
Guardate che questo qui c'è un mito che nel Nord e nel nord est andrà avanti molto viene fuori anche dalle indagini
Non serve studiare fatti non parole la vera maestra e la vita viene a lavorare svelto che farà i soldi e in quel caso l'ha funzionato come lei nei all'inizio degli anni sessanta storie di questo tipo
Ce ne furono tante il maestro a vigevano era l'ultimo nella scala sociale quello bocciato sette volte s'era comprato la macchina guardate che un mito lungo e duro a morire
Che addirittura filiera secondo me una classe sociale nuova quella degli analfabeti in Mercedes che sono probabilmente all'origine anche del fenomeno politico della lega in qualche modo cioè della protesta dei ricchi di questa cosa qui
Il problema è che quella roba lì non funziona proprio più
L'abbandono precoce dalla scuola alla dispersione scolastica oggi all'origine di insuccessi vivi
Non non c'è più il il giovane che è stato bocciato tante volte che diventa di guardate sia al nord che al sud
Se noi leggiamo chi sono i disoccupati di lunga durata cioè le persone che dopo i quarantacinque anni non trovano più lavoro
Per cui insomma la perdita del lavoro e una vita spezzata senza possibilità di reinserimento e di recupero
Troviamo che il novantacinque per cento dei disoccupati sopra i quarantacinque anni e gente al massimo con la con la licenza media dell'obbligo con la licenza media dell'obbligo addirittura che non hanno mai raggiunto
Quelli cioè che vengono invitati abbandonata sulla scuola alla svelta perché si impara più dalla vita e perché fai prima a consumare su quello dallo stereotipo del consumatore che giustamente in evidenza
Poi ha quarantacinque anni vanno a ingrossare le fila dei dei disoccupati sono quelli che poi non riescono più a ritrovare una possibilità di reinserimento di gestire cambiamenti nel lavoro
Guardate abbiamo dato parlato di su compassione intellettuale c'è stata tutta la beh i laureati disoccupati sotto ci sono difficoltà d'inserimento per un laureato ma levati disoccupati sopra i quarantacinque sono l'uno virgola quattro dalla popolazione dei laureati
Mentre invece quelli senza titolo di studio disoccupati sopra i quarantacinque su una percentuale forte di quel livello di popolazione per non parlare del sud per non parlare del sud
La fuoriuscita precoce dalla scuola non portava a farsi la macchina mettersi sulla bottega forse è la cosa più confina immediatamente la cosa più confinante con l'economia criminale con la camorra con la mafia con fenomeni con fenomeni con fenomeni di questo tipo
Allora io credo che per esempio quando noi ci siamo proposti una riforma dalla scuola
Che non perdesse nessuno che evitasse i fenomeni di dispersione che ricollocarsi il problema anche in età infantile del rapporto studio lavoro dentro la scuola dentro la scuola
Come capacità della scuola di dare anche queste quegli elementi di saper fare pratico sono decisivi alla formazione del bambino quindi dentro e non fuori beh ci siamo posti ben cercato anche una risposta a questo problema
Se io dovessi dare un titolo al la riforma dei cicli all'obbligo formativo a diciotto anni da lei come titolo Non uno di meno
Quello del finisci cioè CP diamo l'impegno con questa riforma che nessun bambino esca nessun ragazzo esca dal percorso formativo prima dei diciott'anni
Per far questo la scuola deve cambiare
Cambiare avendo soprattutto Co mettendo sotto la lente di ingrandimento e questo si è provato a fare su questo sindacato ha dato un contributo a partire dall'accordo del novantasei dal Patto di Natale del novantotto
Quelli che sono i fenomeni che provocano dispersione perdita della stima di sé dei ragazzi all'interno dalla scuola perdita dalla stima disse insisto e sottolineo
I fenomeni che portano all'abbandono hanno spesso all'origine di questa cosa e allora dire ciclo di base unico io nemmeno somma leggendo di questi giorni giornali anche con opinioni di di di eminenti persone uomini di cultura di sinistra sono esterrefatto
Cioè dentro dentro si legge sul ciclo unico o la paura di di della contaminazione fra sapere del maestro nell'insegnante oppure la Nostalgia
Del vecchio maestro di una volta penso a Enzo Biagi Angelo Panebianco ma anche a Ferroni Kirk che dei DS e penso anche al quello che ha detto quell'anche qualche ministro del vecchio rapporto individuale con il maestro unico non hanno il coraggio di dirlo ma pensano alla maestra ve lo giuro
E alla figura maestro della veri individuale della mia materna della maestra come come come dato come se di forse oggi il problema primo senza capire che quel Maestroni fortunatamente non esiste più che nella scuola dal mille novecentonovanta in poi il maestro il maestro che mia figlia dal maestri che mio figlio avanti sono tre
E si è cominciato a mescolare giustamente sapere disciplinare istruzione perché il bambino spesso una persona diversa perché non arrivava a scuola come una lavagna vuota su cui scrivere arriva con una persona
Che ha costruito interesse miserie stereotipi e e ricchezze in un percorso che lo portarono scuola già come un pieno non come un uomo
Diverso dagli altri da indagare nella sua diversità a cui dare risposte diverse ed originali
E allora dire ciclo unico di base significa mettere insieme educazione e istruzione aspetti di socializzazione aspetti disciplinari non come due cose contrapposte ma con le cose che devono stare insieme evitando il più possibile le rotture della discontinuità
Perché la perdita di stima di sé sia in moltissimi casi quando pro proprio passi dalla scuola socializzante in cui tese in persona alla scuola delle discipline come una rottura senza che nessuno ci si accompagni
E qua guardate che la variabile sociale decisiva di una scuola che non tende a fare più sintesi che ti si presenta come dodici materie Eduardo sette materie diverse
Beh riescono a reggere a mantenere la stima di sé quelli che hanno alle spalle una ma una famiglia capace di fare la sintesi sociale ed affettiva che la scuola un certo livello in poi tendano fare più tende a non fare più
E perdono quei ragazzi quelle ragazzine che che che non hanno alle spalle una famiglia in grado di far questo o che al limite di da valori contrapposti a quella dell'istruzione della socializzazione
Del ciclo di base ed è una scuola fino a diciott'anni
Fino a diciott'anni
Nessun bambino ragazzo fino a diciott'anni deve essere fuori da un percorso formativo Pitti Ivo nella scuola nella formazione professionale nel nuovo apprendistato riformato l'ingresso al lavoro deve essere l'ingresso in un luogo che prima di tutto è un luogo di apprendimento
Che che che dica che gli insegna qualcosa perché inserito all'interno di un percorso formativo strutturato
Queste la piccola rivoluzione che abbiamo cercato che abbiamo cercato di fare per non perderli non meno nemmeno uno
Ridefinendo un po'la l'idea di eccellenze di qualità all'interno dalla scuola tra squadre avevamo un'idea che il valore aumentava ma mano che aumentava il livello di studio no avevamo l'idea che il professore più bravo era quello più lontano
Dai contesti di vita quant'è la più astratto quanto se diventa man mano più astratto ma cosa che insegni e tanto più sei sei qualificato
L'unica differenza professionale da passare punto documentari sono quelli che pigliavano di meno che segnata in Italia di retribuzione il professore il professore del liceo di più bene
Se l'obiettivo dalla scuola con perderne nemmeno uno l'intervento formativo
Necessario la capacità pedagogica la qualità dell'intervento formativo necessari a salvare l'uno a fare i conti con quel ragazzo che per le ragioni familiari sociali e portato ad allontanarsi da scuola de richiede una qualità di dati
Una capacità di progettazione educativa più alta che fare un percorso di ricerca basso
Io
Andando in giro a vedere come funziona il nuovo apprendistato a Biella poco tempo fa ha trovato una ragazzina che quando gli ha spiegato che doveva ritornare a scuola fa l'apprendista in una la rammendo attrice che un posto a Biella importante perché si tratta di far perderlo ridare valore pezzi di ditte pezze di tessuto pregiato
Se entro i testi
Chissà se continueranno anche dopo
Comunque questa ragazzina erano gli han detto bisogna che ritorni a scuola ha detto io a scuola non ci ritorno mi licenzio anzi
E c'abbiamo discusso straziante Cerci licenziarsi perché a scuola va bocciata tre volte era stata così male che aveva imparato a vivere
All'interno del posto di lavoro
Allora dire non uno di meno significa la capacità di progettare l'intervento educativo per quella di per ritenerla dentro a perché se vieni corri vieni dentro lo squalo uguale a quello di prima questa scappa sarebbe bello
Che la sinistra i ministri intellettuali cominciasse una penosa a parlare dalla riforma della scuola della riforma dei cicli l'obbligo formativo partendo da queste cose è intollerabile
Io non lo so su questo
La CGIL sta cercando di svolgere il suo ruolo con molta difficoltà ma che la discussione riguardi parametri del tutto indifferenti a questa questione decisiva eppure abbiamo visto che rapporto fra dispersione scolastica lavoro minorile fortissimo
Che
La valutazione che la famiglie ragazzi danno dalla scuola e decisiva anche per segnare i percorsi di abbandono
Non uno di meno dicevo i qualcuno di voi già avrà visto il film cinese
Intitolato così
Che racconta la storia di una ragazzina di tredici anni per caso maestra a cui gli dicono va bene fare la maestra Mattei Non devi perdermi e nemmeno uno
E diventa brava perché davvero fa quello fa perdere vado a recuperare anche proprio l'ultimo quello che perché doveva lavorare perché la famiglia non riusciva a sopravvivere
Va a lavorare in città e lei se lo va a riprendere ed andarsene a riprendere impara insegnare anche a tutti gli altri anche a tutti gli altri distinta brava impara hit d'gli dà un obiettivo che impara personalizzare il percorso per tutti
Guardate che qua c'è anche un elemento fondamentale del nostro modo di stare dentro la globalizzazione di collegare la lotta al lavoro minorile qui qui alla nostra idea di sviluppo della libertà e della democrazia
Amartya Sen libro recente libertà e sviluppo avvalendosi di dati Unicef di atti o no ci dice
Che l'indicatore di sviluppo fondamentale sempre sviluppo intendiamo non è il PIL
Il primo il il la percentuale di di di PIL pro-capite che segna le capacità di sviluppo del Paese se noi prendiamo alcuni altri elementi decisivi per parlare di sviluppo la speranza di vita
I tassi di natalità e di fertilità la mortalità infantile troviamo che l'elemento decisivo è il livello di istruzione e in particolare il livello di istruzione delle donne
Quello che segna il fatto insomma che si riesce a controllare in qualche modo le nascite che si riesce a far morire meno bambini che si riesce a far di studiare i bambini è il livello di istruzione e in particolare il livello di istruzione delle donne
Quella dei Comuni via dello sviluppo che finalmente rimetto al primo posto la persona e la libertà della persona
Perché Amartya Sen ci spiega come Paesi che hanno fatto anche uno sviluppo economico più accelerato paragona per esempio il Bangladesh altri stati dell'inviata del PIL pro capite più alto ma il livello di istruzione
In generale il livello di istruzione femminile in particolare più basso e ci spiega che dà il tasso di fertilità è stato possibile ridurlo del Bangladesh e non in e non li che è stato possibile aumentare la speranza di vita del Bangladesh e non dal tasso che ha avuto uno sviluppo economico più io credo che forse
Noi dovremmo
Su questo davvero costruire una grande campagna di massa
Magari approfittando della scadenza di De Luca scusate dico un piccolissimo sogno
Se per esprimere il nostro terzomondismo e quello dei giovani e dei ragazzi
Riuscissimo a costruire un'idea costruita anche qualche campagna d'immagine per cui magari delle magliette
Invece che miti lugubri del passato perché io sono Dio sull'azione armata non lo fa più nessuno
Cominciassimo a vedersi il faccino di quella ragazza lì
E non uno di meno diventasse un'idea popolare un mito positivo un mito per costruire un'idea nuova di sviluppo del nostro modo di stare dello sviluppo
Forse avremmo fatto un passo avanti importante credo che ricerche lavori come quello che stan facendo questo potrebbe dare un contributo grazie
Grazie Andrea penso che
Troppo
La sottolineatura di Andrea sul non uno di meno
Molti si simbolino andarlo a vedere se non l'hanno vista in effetti sembra di sì un film ecco
Io do lettura di due lettere una di Marida Bolognesi e un'altra di Livia Turco
Marida Bolognesi nel ringraziarvi per il cortese invito a partecipare alla presentazione dell'inchiesta CGIL sul lavoro e lavori minorili sono spiacente di comunicare che a causa di lavori parlamentari essendo in corso in auto la discussione sulla legge finanziaria
Non mi sarà possibile essere presente vorrei comunque rivolgere vie alcune considerazioni nel merito di un tema per il quale nutro un grande interesse personale oltre che istituzionale
I dati da lui raccolti nel volume di grande pregio che ha avuto già modo di apprezzare per ampi stralci disegnano un ritratto dei bambini lavoratori finalmente contestualizzato
Il lavoro minorile non ha soltanto il volto dei piccoli immigrati sfruttati agli angoli delle strade
Che non può prescindere dall'innalzamento dei toni del conflitto contro i nuovi mercanti di schiavi ma anche quello dei camerieri Gardoni fattorini operai di famiglie povere nonne
Per i quali il lavoro è un valore così importante da essere preferibile alla scuola e al tempo libero
I genitori dei minori impegnati in un lavoro sono convinti della potenzialità di un avviamento professionale precoce perché spesso a non che si abbandonato la scuola per impegnarsi mestieri che hanno permesso loro di raggiungere
Ma come voi giustamente sottolineate le chiavi interpretative d'accesso ad un mondo sociale ed economico Complesso come quello contemporaneo non possono prescindere da una formazione completa del bambino
La realizzazione personale non ha bisogno soltanto di un maggior potere d'acquisto ma di relazioni umane arricchenti e significative di opportunità di conoscenza di apertura
Gli scambi culturali non materiali pena la reclusione gli spazi angusti
Di una sottocultura che altra lingua non conosce che culla dell'esclusione della violenza Della non accoglienza delle diversità e di tutto ciò che è portatore di contraddizione e di proficua dialettica con il mondo che cambia
Se grazie ad una scelta forte in favore della vera sussidiarietà quella che non implica la deresponsabilizzazione delle istituzioni
Ma il pieno coinvolgimento nelle scelte di programma e di indirizzo
I governi dell'Ulivo hanno costruito il nove e il fare anche con la legge due otto cinque dal novantasette che ci permette di finanziare progetti di sostegno alla relazione genitori-figli e di sperimentare nuovi servizi socio educativi
E del tempo libero per i ragazzi i sindacati e le associazioni di terzo settore possono dare in questo ambito un contributo determinante
La storia del sindacato insegna che nei momenti difficili del quadro democratica e sociale del Paese la costruzione e la difesa dei diritti di cittadinanza è stata la cifra distintiva dell'impegno dei lavoratori e delle loro rappresentanze la CGIL con iniziative di questo tipo fa una scelta di campo chiara in favore della qualità della vita del lavoro di tutti a cominciare da i più piccoli
Rivolgo a tutti i partecipanti migliore cura di buon lavoro e auspicando che nel prossimo futuro che siano altre occasioni di incontro porgo i più cordiali saluti
Questa era la lettera di Marida Bolognesi
La lettera di Livia Turco caro Luigi improvvisi ed inderogabili impegni istituzionali sopraggiunti senza che potessi prevederli mi impediscono di presenziare al tuo cortese invito relativo alla presentazione dell'inchiesta CGIL sul lavoro minorile
Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento per l'utile faticoso lavoro svolto
Parlare di lavoro minorile in Italia non è semplice perché oltre ad essere un fenomeno di difficile quantificazione e anche difficile definire l'oggetto in sé
Il contesto non è quello dei paesi del sud del mondo ma quello di una nazione industriale avanzata con uno Demografia scarsità di nuove generazioni con una differenziazione consolidata della scolarizzazione di base obbligatoria
E con una legislazione che impedisce che i minori di quindici anni lavorino e che tutela quelli di età superiore
Voglio altresì richiamare un passo dell'inchiesta in cui pur ammettendo che le stime sul lavoro minorile possono apparire indicazione metodologica troppo terrà genere per rappresentare degli efficaci indicatori quantitativi del fenomeno tuttavia hanno il pregio di porre di fronte ad un dato incontrovertibile il lavoro minorile è un fenomeno ancora reale e consistente che bisogna imparare a conoscere di interpretare nella sua complessità
Per augurarti buon lavoro confida una tua comprensione
Della CGIL nel suo complesso salutando ti con cordialità bellissima Livia Turco
Questa la è chiaro la comunicazione di Livia dice che non può essere presente per questi
Impegni parlamentare che si stanno susseguendo in maniera concitate
Noi comunque ringraziamo sia Marida Bolognesi che Livia Turco questi lavori sono registrati e quindi andranno in onda sia in radio radicale che in
Ti
Come si chiama
Sì Parlamento
Do la parola all'onorevole Barbieri te sottosegretario va al ministero Pubblica istruzione
Grazie io voglio iniziare con un meno ringraziamento alla CGIL
Non solo per questo bellissimo lavoro che viene presentato questa mattina un ringraziamento alla CGIL perché sentiamo molto bene
E mi viene questo ringraziamento dal ruolo però sulla che ricopre al ministero alla Pubblica Istruzione lo abbiamo sentito nelle parole di Andrea Ranieri prima
Che la CGIL nostro fortissimo alleato in quella operazione complicata difficile spesso incompresa e molto spesso contrastata su basi
Non di sufficiente conoscenza
L'operazione che stiamo facendo per cambiare il mondo della scuola un'operazione che dalle cose che sono state dette fino a qui
è sicuramente strategica
Per far segnare al nostro Paese dei passi e dei passi importanti che ci possano portare ad una situazione in cui lavori di approfondimento di questo tipo possono dare risultati ben diverso e ci possono far dire un domani il problema del lavoro minorile in Italia non c'è più
O ci possano far dire effettivamente siamo riusciti a far sì che non uno di meno frequentasse fino all'età dei diciott'anni la scuola o la formazione
Quindi un grazie un grazie per l'alleanza che ci ha consentito anche in momenti molto tesi
Che attengono a rapporti tra sindacato e governo mi riferisco per esempio alla questione dei rinnovi contrattuali di non smarrire un'alleanza vera su questi temi di fondo io ricordo che nella giornata in cui il sindacato proclamava e teneva un uno sciopero nazionale di grande peso e di grande partecipazione
Mi trovavo a partecipare ad un dibattito della CGIL a Belluno sui temi della riforma della scuola
E a parlare approfondire questi temi con il massimo della serenità pur in una giornata di tale tensione quella significa questo significa che abbiamo individuato un obiettivo strategico comune
E io opere come quella presentata questa mattina ci aiutano a mio avviso a mettere meglio a fuoco questo obiettivo strategico e le strategie per raggiungerlo io voglio partire da una considerazione che faceva Agostini nella sua introduzione che poiché
Mestiere è ritornata in alcuni interventi e cioè esce da questa indagine una visione
Che individuare il lavoro minorile lavoro infantile minorile non più e non solo
Come il figlio della povertà materiale ma sempre più come figlio della povertà culturale
Le cose che ci diceva don Vinicio a Baalbek Nesi ci devono aiutare
A tener conto del fatto che non c'è stata una inversione non si è lasciato purtroppo una delle due motivazioni per l'altra
Ma l'una si è sommata all'altra e anche i dati sulla distribuzione geografica del fenomeno ci vanno alcune indicazioni in questa direzione
E allora noi dobbiamo avere l'intelligenza di
Esercitare un'azione che faccia convivere interventi mirati a quella forma di dispersione scolastica legata alla povertà con interventi più generali che ci aiutano a combattere
In maniera diffusa della dispersione scolastica legata alla povertà culturale la difficoltà di trovare nella scuola gli stimoli gli agganci necessari e utili per far comprendere che è conveniente rimanere più a lungo nella scuola
A questo proposito
I dati ci dicono c'è questa questione che veniva ricordata anche da Andrea
Del nuovo abbandono scolastico e lavoro minorile che si verifica nelle zone più ricche del Paese
Non è una cosa completamente nuova certo è esplosa nel Nord Est andiamo a vedere i dati dall'abbandono scolastico di Pordenone ci fanno impressione
Però io ricordo Andrea ricordava il maestro di vigevano quindi un fatto del passato io ricordo un piccolo comune del mio collegio un comune che si chiama Goro
Pure povero in cui le occasioni di lavoro non erano molte
E che improvvisamente parecchi anni fa aveva trovato l'Eldorado nel dorato si chiamava la coltivazione delle vongole delle cozze
E non ci siamo accorti che i ragazzini di lì smettevano di andare a scuola
I grandi che avevano un lavoro sicuro di quelli che ci si farebbe la firma a trovare abbandonava con lavoro sicuro per una barchetta per la corte coltivazione delle vongole e cozze poi quel settore è andato in crisi e quel comune è sprofondato nella disperazione
Allora sono questioni che ci accompagnano nella nostra storia di sviluppo che spesso in uno sviluppo che ha punte e poi perdite
E allora tutto questo ci deve aiutare a tenere presente come sia effimera la sirena di uno sbocco immediato di una soddisfazione economica immediata
Che trova la sua però che che che viene caratterizzata da questa
Grande povertà culturale di fondo dicevo quindi le due piste da seguire
E noi ci stiamo lavorando e ci stiamo lavorando con una con molta intensità
Dal mille novecentonovantasette in avanti si sono intensificate le azioni di lotta mirata alla dispersione scolastica
Che si verifica soprattutto nelle zone cosiddette a rischio e si sono implementati i piani di prevenzione di questa dispersione conta importanti investimenti anche con importanti risultati
Novantatré miliardi ricavati dal contratto scuola quindi con una forte
Compartecipazione di intenti tra Pubblica istruzione sindacati
Sono stati orientati per le azioni sulle scuole a rischio su in quattrocentosettantacinque scuole di ogni ordine e grado e altre importanti risorse economiche sono stati che per sempre più massiccia di minori stranieri sul nostro territorio alla integrazione del minore straniero nel sistema scolastico italiano sono oggi sono dati del mille novecentonovantanove due mila dell'anno scolastico mille novecentonovantanove due mila quasi cento venti mila i bambini stranieri che frequentano
Le scuole italiane maggiormente concentrati nelle fasce della scuola dell'infanzia e della scuola elementare della scuola media ma cominciava esservi presenze anche abbastanza sconsistente i nella scuola superiore
Ed è questo credo uno dei risultati migliori di una politica di accoglienza che parte dall'inseguimento che combatte
Un tempo di lavoro minorile veniva fatto prima il riferimento ai bambini cinesi che è particolarmente insidioso che
In qualche modo
Come dire far ridere il lavoro minorile secondo le categorie del terzo mondo nel nostro mondo avanzato e che ci interroga profondamente sulle iniziative da assumere in in questa direzione noi abbiamo anche sotto questo profilo una serie di risultati che ci vengono da un monitoraggio diamo di essere sempre più preciso sul risultati di questo sforzo e che sono complessivamente confortanti e tuttavia siamo consapevoli del fatto che lei iniziative pure importanti che si assumono in questa direzione
Rischiano di non dare il meglio di sé
Se non viene quel rapporto strettissimo ed integrato tra i diversi agenti tra i diversi soggetti veniva detto prima che il bambino chi lavora
è un bambino solo solo rispetto al territorio solo rispetto alla famiglia solo rispetto alla scuola
E allora il modo per recuperare questa solitudine è far lavorare insieme questi soggetti
Ci si può arrivare in tante maniere
Illazione svolta per aprire la scuola al territorio tutto ciò che può legarsi al concetto di autonomia scolastica che comporta questa relazione strettissima
Ci aiuta a superare questa solitudine
Abbiamo cercato per rendere più stretto questo rapporto tra le diverse azioni
Anche di stringere importanti protocolli d'intesa tra il ministero della pubblica istruzione gli enti locali ministero della solidarietà sociale in modo che le azioni vengano combinate concertate Rispetto
A questo obiettivo specifico
Beh qualche cosa si è fatto io so bene che non vi è
Vi è una strettissima correlazione tra dispersione scolastica il lavoro minorile ma non vi è una relazione lineare fra questi due soggetti quelle evidenziate molto bene e tuttavia
Lavorare sulla dispersione scolastica e sicuramente uno degli strumenti per combattere il lavoro minorile e per renderlo sempre meno meno insidioso questo fenomeno ecco i dati di cui noi disponiamo
Parte il fatto che stiamo cercando con un programma informatico che abbiamo offerto tutte le scuole
Di realizzare quell'anagrafe degli studenti
Di cui voi evidenziate la mancanza ma i dati di cui disponiamo ci dicono che nel decennio mille novecentonovantadue mila la diminuzione la media nazionale di diminuzione della dispersione scolastica
Nella scuola elementare
è superi
La scuola media è superiore al sessanta per cento quindi nella scuola superiore il discorso è più complicato e tuttavia già l'innalzamento dell'obbligo scolastico ci portare Egisto rare
Una in preme un aumento della frequenza delle scuole superiori attraverso l'elevamento dell'obbligo pari al quattordici per cento del totale degli iscritti quindi Andrea
è faticoso ma faticosamente stiamo cercando di avvicinarci a questo obiettivo del non uno Non uno di meno
è è evidentissimo che si tratta qui di politiche mirate specifiche che però hanno un valore solo dentro il quadro più generale di di cui parlavo prima di riforma
Della scuola i passaggi di questa riforma faticosa ma affascinante io dico affascinante anche per gli attori di questa riforma
Io insomma nel rapporto quotidiano con il mondo della scuola mi accorgo che le coordinate della riforma
Sono sempre più presenti metabolizzate dal corpo di coloro che lavorano all'interno della scuola
E quindi sempre più irreversibili al di là degli atti che Governo e Parlamento ancora devono compiere di quelli che hanno compiuto i sempre più irreversibili perché sempre più compresa la strategica
Valenza di queste indicazioni
E l'insieme di queste politiche di riforma dall'autonomia scolastica all'immensa amento dell'obbligo
A oggi il riordino dei cicli colgono la seconda parte soprattutto della cosa che voi avete indichi evidenziato cioè la lotta verso la povertà culturale che è fonte di lavoro minorile
La il tentativo di combattere il pericolo della perdita della stima di sé io la chiamerei dello smarrire se stessi o del non trovare mai se stessi perché se una scuola non ti orienta
Non ti aiuta ad orientarsi tu non trovi te stesso non trovi quale la cosa che vuoi su cui sei in grado di dare il meglio di te
E a scuola si disperde ti e ti abbandonerà per l'appunto al lavoro minorile allora il riordino dei cicli è un modo importante di aiutare dall'inizio
La la consapevolezza di chi sia l'orientamento su cosa si vuole
Altra parte nella vostra stessa indagine emerge che i momenti di maggiore caduta i momenti di maggiore difficoltà
Si verificano nel passaggio da un ciclo scolastico e l'altro dalle elementari alle medie dalle medie alle superiori
La definizione di percorsi più lunghi che non vedano queste cesure che non vedano queste fratture costituisce un elemento quindi fondamentale per superare questi nodi e questi momenti critici
Allora i censori
Della riordino dei cicli dovrebbero ragionare in maniera un poco più approfondita su questo
Dovrebbero vedere statistiche alla mano che il mito di una scuola elementare perfetta rischia di produrre bambini che hanno fatto un bel percorso di scuola elementare
E che poi si battono contro porte che non si aprono per loro e che li spingono fuori dal percorso dell'educazione e della formazione
Quindi io credo che sotto questo profilo dovremo mettere insieme non sono le esperienze cosa che stiamo facendo ma le forze per portare a conclusione questo importante tracciato e dovremo anche cercare di per contagiare altri dell'attenzione che in questo Paese si sta mettendo al problema dei minori IST nei suoi Diversi aspetti Athos De Luca faceva prima riferimento questa giornata del venti novembre
Beh io credo che questa giornata sia importante anche sotto un altro profilo si riunirà quel giorno anche se in modo informale per la prima volta si riuniranno i ministri dell'unione europea che si occupano delle questioni dell'infanzia e il Governo italiano in quella sede
Porterà a una forte indicazione perché di queste questioni l'Unione europea si faccia carico con la stessa forza con cui si è fatta carico delle questioni che attengono all'economia risanamento alla moneta e quant'altro
Ecco cercare di lavorare in questa direzione perché l'attenzione che il nostro Paese da queste cose viventi l'attenzione che l'Unione europea da a questo tipo di problemi e di situazioni vi ringrazio molto
Molte grazie onorevole porgere
Al nostro lavoro e partecipante Antonio Pizzinato che adesso non lo vedo comunque
Salutiamo per come si dice ultima ampi ragioni io do la parola a a grasse Bellini presidente della AGESCI
è un'organizzazione importantissima con Julio come come insieme ci dava stiamo costruendo questo cartello sulle nuove politici sociale che
A cui do molto volentieri la parola
Grazie vorrei cominciare anch'io con un ringraziamento anche se è già stato detto ma penso che sia una di quelle cose che vale la pena riflettere
Il ringraziamento è la CGIL per questo tipo di lavoro che mi sembra che sia così importante
Da una parte sicuramente come lettura della realtà che è un elemento sempre decisivo
Dall'altro perché ha per delle possibilità e delle prospettive di azione politica e di esercizio della cittadinanza collettivo che mi sembrano pure molto importanti
Devo dire che anche secondo la nostra lettura un lavoro come questo contribuisce ad abbattere alcuni stereotipi che evidentemente erano presenti anche noi
E e vorrei dire qui solo alcune cose perché la complessità di questo fenomeno di questa realtà credo da zero che richieda poi degli interventi complessa in cui ognuno di noi è chiamato in causa e per quella parte del triangolo che riguarda il territorio penso che anche le associazioni che si occupano di educazione possano costituire una delle opportunità educative presenti o assenti in un territorio che possiamo giocare
Appunto o perché ci sono oppure segnando la loro mancanza
Il dato che mi sembra più forte più grosso e anche che chiama più in causa tutti come è già stato detto è quello della componente culturale in questo fenomeno del lavoro minorile è una cosa di cui anche noi c'eravamo accorti soprattutto nelle zone settentrionali del nostro Paese sente le regioni del Nord non per una sua consistenza numerica cioè non abbiamo moltissimi casi di abbandono anche dell'attività con noi per questi per questi motivi ma proprio per la sua qualità perché ci sono sta da alcuni anni dei motivi di abbandono
Che derivano dal fatto che viene appunto scelta la strada della furono e che l'esperienza scout evidentemente tornerei monetizzabili
E soprattutto che l'ingresso nel mondo del lavoro segna nella mente nella cultura di questi ragazzi le loro famiglie un approccio col mondo della realtà da cui evidentemente anche l'esperienza scout è tagliata fuori per cui adesso facciamo le cose serie
E quindi non si gioca più non dico questo per rivendicare serietà benché ritenga ce l'abbia percorso educativo dell'AGESCI ma per dire di questa associazione che viene fatta in maniera così deterministica fra mondo della realtà e guadagnare soldi cereale sarebbe solo guadagnare soldi reale non sarebbe di più
Per esempio crescere e il modo in cui si cresce il modo in cui si diventa adulti o che tipo di cittadini e di cittadini Nesti diventa ecco noi abbiamo alcuni elementi di preoccupazione intanto perché è un dato culturale come questa evidentemente pesante e interpella tutti l'altra perché è un elemento culturale tende a riprodursi e quindi ci preoccupa la sua
Naturale prosecuzione in giganti mento a meno che non facciamo qualcosa per interrompere questo circolo
L'altra cosa che ci preoccupa è che effettivamente però è vero che il mondo adulto dà dei segnali parecchio contraddittori ragazzi
E che pensieri come questi non vengono fuori casualmente ecco noi pure diamo delle indicazioni di uno schiacciamento sul tempo presente per il quale non dovremo poi meravigliarci che i ragazzi siano incapaci o abbiano difficoltà a ragionare su termini di futuro più o meno lungo
Noi diamo segnali di una finta curate i ragazzi che poi invece ampi spazi di disattenzione
Tutte le volte in cui noi riduciamo l'educazione è un fatto assolutamente privato che riguardi solo chi ha generato figli e quindi i ragazzi non sono in base al quale i ragazzi e le ragazze
Non sarebbero dei cittadini e delle cittadine titolari di diritti come persone
Ma figli di qualcuno per cui ancora
Una sorta di proprietà privata di cui altri rispondono di cui la famiglia risponde non lo dico per togliere responsabilità alla famiglia e il protagonismo nel percorso di crescita dei figli lo dico però Terry attribuire alla mondo adulto in generale una responsabilità che secondo me a insomma
Una responsabilità collettiva rispetto alla crescita di ognuno dei piccoli che abita nel nostro Paese ecco c'è senza andare appunto tutelando tutto quello che si dice della famiglia però c'è una responsabilità collettiva nostra che attiene al nostro essere adulti questo è il nostro essere adulti dovrebbe configurarsi come la nostra capacità di tutelare i livelli che ci competono i diversi modi in cui questi cittadini queste cittadina possano diventare tali cominciando assumercela da subito e non solo da quando hanno diciott'anni ma da da subito dal principio da sempre
Riguardo ai
Che anche su questo punto noi al di là di quello che diciamo diamo segnali contraddittori quello che passa poi ha innestato e il significato del messaggio non quello che diciamo e quindi anche i ragazzi in realtà viene comunicato questo
Riguardo ai quattro punti dite loro che sono ricordati in questo in questo lavoro mi veniva fatto di pensare e cioè che ci sono quattro tipi di apprendimenti che imparare a conoscere l'imparare a fare i dati dell'insieme e a essere va detto che noi lavoriamo sul primo con una qualche cura malamente sul secondo sul testo se un quarto cioè sull'essere insieme sull'imparare a vivere insieme e sull'essere
Come se fosse un opzionalità di lusso che di quando in quando ci possiamo permettere ma non è sempre necessaria
E in questo compiamo credo una doppia ingiustizia una di trascurata agì nel rispetto a due elementi fondamentali del crescere
E l'altro è di separazione di quattro cose che in realtà non sono separati non c'è un tempo successivo in cui lavorare sull'essere è un tempo precedente in cui lavorare sul conoscere
C'è un tempo complessivo che con la gradualità richiesta dal crescere dei ragazzi richiede però una nostra attenzione su tutti e quattro questi piani perché non si impara se non si sa stare insieme agli altri
E non si diventa nulla se non abbiamo anche tutti gli altri creativi e quindi non c'è un prima e un dopo credo ma piuttosto con una vera e sul piatto quattro cose importanti sulle quali lavorare in contemporaneità
Mancano poi mancano i luoghi mancano le attenzioni ecco per parlare della felicità dei ragazzi e del loro star bene o del loro star male come è stato detto manca soprattutto la volontà di interpellare il loro su questo ho l'occasione di interpellarlo e su questo ci sono in questo lavoro molte spire di quelle di quelle preziose di desideri e bisogni dei ragazzi per esempio il bisogno della gratificazione dell'autonomia e bisogna diventare adulti
Certamente con quella gradualità che è già stata ricordata come un percorso verso l'essere adulti peraltro mai concluso come noi che abbiamo i capelli grigi sappiamo ma comunque in cui debbano essere ancora accompagnati
Il non riuscire a cioè il loro bisogno di estere alla fine protagonisti protagonisti anche del loro del loro crescita
Non sto parlando di cose demagogiche in cui siamo plebiscitarie rispetto a quello che si deve fare qui ragazzi c'è una responsabilità nel percorso educativo che attiene agli adulti
Però la loro responsabilità e che non può essere azzerata su una interpellanza continua i ragazzi però c'è anche un bisogno di ascoltare e di capire e di far partecipare
Che in realtà credo che faccia parte allo stesso titolo del che il percorso di crescita
E allora credo che sarebbe importante dare segni di questo da una parte segni veri da una parte il segno del nostro del nostro avere a cuore questa loro realtà e questo loro modo di diventare grandi
Dall'altra un far fare a loro esperienza di come potrebbe essere essere dei cittadini di questa società penso che gli adulti la scuola in primis ma poi anche gli altri dovrebbero in realtà estere tramiti di inclusione sociale essere quelli che hanno a cuore questa inclusione e perciò anche accompagnano questo processo di inclusione sociale
Non dico tutte le volte in cui questo viene disatteso preferisco ricordare che è una cosa che va fatta e che su questo credo che l'impegno dovrebbe essere veramente collettivo di ognuno una collettivo
Penso che in questi ultimi anni siano state fatte nel nostro Paese molte leggi preziose non molte ma alcune preziose importanti anche riguardo a al l'attenzione al mondo dei giovani e al modo di tutelare alcune loro necessità
Penso che è un passo in più potrebbe essere fatto nella direzione che ricordava lui c'è all'inizio anche e cioè come un un pensiero collettivo da portare avanti insieme sul percorso di crescita dei giovani per esempio non solo nelle loro
O nelle nostre emergenze non solo nei loro bisogni non solo quando i loro comportamenti ci spaventano prima di tutto perché ci mettono sotto giudizio e poi anche per la loro oggettiva gravità
Ma un pensiero che considerasse questi cittadini appunto cittadini dal principio
Con necessità di attenzione con necessità di esserci ad decidere anche sul loro cammino con necessità di avviarsi a esercitare i loro diritti di cittadinanza come se questo fosse e come credo un interesse di tutti e non solo il riconoscimento di un loro diritto individuale
Su questo rispetto a questo penso ecco che l'impegno nella mia associazione della mia associazione nei territori abbia anti Stazzi per migliorare per farti più incisivo penso però che da vero come è un po'assegnato oggi dalle persone invitate qui questo sforzo richieda probabilmente una somma di forze di energie e di pensiero
Che mi auguro che da questo libro possano a anche da questo libro veramente possano partire trovare un luogo di sintesi una è sicuramente il tavolo della grande riforma sociale se riusciamo a fare un pensiero complessivo
Su tutti i cittadini e quindi anche sui giovani altri penso che si troveranno poi insieme grazie
Molte grazie io dove la parola verso a
Maria Luisa mirabile
Devo dire se ci si sul tema
Ha lavorato molto quindi sicuramente ci darà un contributo ulteriore anche in questa discussione premonitrice
Grazie non è facilissimo intervenire a questo punto della della riunione del seminario perché sono state dette una serie di cose tutte veramente assolutamente interessanti accentrate rispetto al discorso io letto guardato direi studiato con molto interesse il lavoro nell'inchiesta della CGIL sul lavoro minorile come dice la legge Gozzini poco fa anche perché motivata da un interesse diciamo quasi diretto insomma vedere e devo dire che ho trovato il lavoro decisamente interessante
Per molte ragioni equina citerò solo alcune perché il tempo come dire obbliga a essere sintetici
Certamente per la conferma forte che l'indagine fa della articolazione sociale del fenomeno dovuta appunto come più relatori interventi a stanno sottolineato non esclusivamente a cause materiali ma anzi molti casi sono le cause culturali che spingono in questa direzione
Perché offre numerosi e dettagliati elementi di conoscenza delle diverse modalità di prestazione del lavoro di dei minori al di sotto dei quindici anni di età perché offre ancora nuovi e significativi elementi di conoscenza sui contesti territoriali e settoriali gli ambienti in cui questo lavoro si svolge sull'Intercity intensità delle prestazioni abbastanza sconvolgente appunto leggere che percentuali non irrilevanti di bambini lavorano
Anche otto ore al giorno e anche sette giorni su sette la settimana
Non è cioè una cosa che che fa male come come persona
Perché offre anche ulteriori informazioni
Su cose diciamo che se vogliamo potevamo considerare anche più scontate tipo le scarse paghe che sono una ragione immediata della Presidente per cui si assume Sinisi ingaggia lavoro minorile
Della mobilità solo orizzontale della scarsa qualificazione e alquanto evidente che lavoro minorile un pochino si connota per questi aspetti
E un'altra ragione di grande interesse è la conferma più volte ripetuta nell'inchiesta della complessità della scuola
Della relazione fra scuola e lavoro minorile appunto una reazione che anche come Gianni Paone ha ripetuto questa mattina non può essere considerata biunivoca non c'è un rapporto di esclusione reciproca Rocca fra questi due mondi in frequenti casi c'è
Sovrapposizione ma appunto come molti interventi questa mattina hanno ripetuto la scuola un'istituzione cruciale centrale fondamentale decisiva per affrontare e superare appunto la piaga del lavoro minorile così come peraltro come Ranieri sottosegretario all'Istruzione ci hanno ampiamente documentato stabile già impegnandosi di fare attraverso a fare attraverso la riforma dei cicli
Vorrei spendere una brevissima brevissima parte di tempo per citare invece oltre che la riforma recentemente approvata per la riforma la riforma e sui servizi sociali
La legge due otto cinque sui diritti dei minori che forse questa mattina è stata un pochino rimossa
è una legge credo molto importante attiva ormai dal mille novecentonovantasette nella relazione nella relazione al al Governo già un anno fa
Sì del ministro Turco dichiarava essere stati approvati e lanciati oltre tre mila Progetti di carattere territoriale
Per sostenere i diritti dell'infanzia nel sostegno dei diritti dell'infanzia è inutile dire c'è anche ci sono anche ovviamente iniziative per il contrasto e la uno milione già particolarmente importante perché coinvolge per definizione
Le reti locali di attori e quindi diciamo mette in aste tutte quelle risorse quelle strutture che anche voi avete risollecitato per la vostra inchiesta credo fra l'altro che riconsiderare il lavoro fatto diciamo dalle istituzioni e dalle associazioni locali sul piano territoriale nell'ambito della due otto cinque e anche forse dare un orientamento se possibile alle proiezioni di progetti futuri nell'ambito Latouche due otto cinque in maniera mirata nei confronti del lavoro minorile potrebbe essere una pista di lavoro
Di ricerca e di azione tutt'altro che trascurabile nell'affrontare questo fenomeno quindi alcun ulteriore forse sinergia da enfatizzare sottolineare da questo punto di vista mi sono occupata come diceva Luigi Agostini del problema del lavoro minorile nell'ambito dell'attività di ricerca dell'IRES abbiamo fatto un lavoro di ricerca che è durato tre anni un primo anno è andata la ricognizione del fenomeno
Sia in termini quantitativi sia in termini diciamo qualitativi sulla base ricerche fatte altri due anni
Li abbiamo dedicati alla sperimentazione in due scuole romane di quartieri a rischio di un progetto pilota di prevenzione dell'esclusione scolastica su questo tornerò
Fra un pochino
Ha conclusione di questo intervento ma quello che vorrei dire ora e che
Come già punto giustamente ovviamente una serie d'interventi ha prodotto nato il lavoro minorile è un problema
Nel momento in cui si svolge perché danneggia fa male impedisce ai ragazzi di sviluppare diritti possibilità potenzialità del presente ma soprattutto dal mio punto di vista fa male in prospettiva fa male nel futuro formale ai futuri cittadine futuri lavoratori che a causa diciamo di quella negazione precoce probabilmente saranno penalizzati come cittadini come lavoratori come soggetti ed esseri pensanti
Questo era il taglio della ricerca e dell'azione che abbiamo fatto a suo tempo ed è forse per questo che anche nel leggere diciamo l'invitato i risultati dell'inchiesta condotta da voi sul lavoro minorile
Non poteva che cadere mila tensione sulla ripetizione sulla ripetitività di certi comportamenti e di certe e di certe condizioni all'interno dei degli ambienti dove il lavoro minorile viene svolto
Allora sulla base dei dati dell'inchiesta CGIL risulta che sono dati che sconcerta no
Che questi ragazzi vivono in famiglia regolari cioè non si tratta di ragazzi che vivono con un solo genitore i cui genitori sono divorziati in cui si è nel settantasei per cento dei casi questi ragazzi vivono in famiglie regolari hanno famiglie unite
Il capo famiglia e regolarmente occupato solo l'otto per cento dei genitori maschi di questi ragazzi è disoccupato non ha un lavoro in moltissimi casi si tratta di impiegati di operai e di commercianti e così via cioè quindi di figure lavorative perfettamente regolari non sappiamo credo che sarebbe stato difficile poterlo sapere francamente che tipo di reddito
Guadagnano e che se io la continuità o meno del lavoro però si dichiarano in questa posizione lavorativa regolare
In
Mitico la madre e casalinga nel sessantasei per cento dei casi quindi è una figura che teoricamente sarebbe in grado di dedicare una parte consistente del suo tempo di vita alla cura dei propri figli che invece vengono mandati a lavorare
L'età media di questi genitori e anche un'età media regolare c'era un'età compresa che bensì quello alta intorno ai quaranta quarantacinque anni di età quindi non si tratta né di territorio appoggio unanime dei genitori troppo anziani
I genitori che potrebbero svolgere forse più con più talmente il loro ruolo tanto genitoriale
Però però attenzione questi genitori sono genitori scarsamente istruiti
Da né il quindici per cento di questi genitori non ha alcun titolo di studio
Meno del cinquanta per cento dei genitori ha solo il titolo di scuola elementare circa il trenta per cento dei genitori Asso alla sola scuola media inferiore
Molti moltissimi di loro hanno sperimentato nella loro vita
Condizioni lavorative precoci cioè il cinquanta per cento dei padri di questi ragazzi a a sua volta ha iniziato a lavorare fra i dieci e i quattordici anni di età
Il tredici per cento addirittura prima dei dieci anni detta
E solo e solo il dieci per cento di questi genitori ha iniziato a lavorare dopo i diciott'anni d'età
Cioè sono dati che scorta incerta no per la ripetizione del fenomeno non per la al e per l'anomalia in un contesto che noi siamo abituati a considerare diverso sulla base di STET
Ma sono dati che riproducono una realtà sociale drammaticamente stabile estatica
L'atteggiamento non è stato detto più di una volta questa mattina l'atteggiamento sia dei genitori che dei ragazzi nei confronti del lavoro minorile e positivo anche quando questo non è motivato dal bisogno economico
Solo il trentotto per cento dei ragazzi da la sua paga in famiglia ma ben il sessantadue per cento di degli stessi
Apprezza il suo lavoro cioè convinto di fare una cosa positiva condizionamenti familiari condizionamenti contestuali scarsa capacità critica quello che vogliamo però la risposta e positiva
E beni novantuno per cento il novantuno per cento è convinto che lavorare precocemente sia utile per imparare un mestiere e per l'attività lavorativa futura
Vorrei dire vorrei dire
Che a fronte appunto di queste percentuali elevatissime di circa il settanta per cento i genitori soddisfatti del lavoro dei minori
Circa il trenta per cento di questi ragazzi lavorano dal lunedì al sabato cioè sei giorni la settimana e circa il trenta per cento per otto ore al giorno
Quindi sono dati che a un genitore guarda io sono gridano vendetta insomma fanno fanno paura
Quindi però quello che vorrei qui sottolineare e che quello che emerge non è un quadro di precarietà sociale non è un quadro di insicurezza del futuro è un quadro di passatemi la parola fra virgolette normalità
Comunque di un'area di sorgenti di un'area del Paese che fortemente convinta del proprio stile di vita delle proprie condizioni di aver cominciato a lavorare precocemente di mandare i propri figli a lavorare precocemente
Non preoccupandosi non solo del danno presente dei limiti sul presente ma non avendo probabilmente neanche la cognizione del rischio sociale che sta destinando nei confronti dei propri figli
Da questo punto di vista vorrei fare una brevissima digressione
Sulla questione appunto della mobilità sociale
Sono andata appositamente come dire chiamata a fare questa comunicazione oggi riguardarmi dati Istat sulla mobilità sociale l'Italia è notoriamente un Paese con una scarsissima mobilità sociale in termini comparativi rispetto agli altri Paesi europei
E ha avuto diciamo una spinta da questo punto di vista nel secondo dopoguerra
Scorrendo i dati si è positivamente colpiti ma dopodiché si scopre che molta della mobilità sociale è stata dovuta al fatto che molte delle professioni basse che venivano svolte in precedenza sono sparite
C'è la mobilità sociale più intensa si è registrata nel nei nei settori del del lavoro agricolo operaio quei settori che appunto di fatto sì non ci sono più quindi ci si è spostati non tanto perché c'è stata la come dire un movimento ascensionale
Più significativo di tanto ma perché sono mancate alcune condizioni allora ci si chiede in questa fase in cui tendono a sparire altri lavori materiali e si tende appunto ad andare verso una società che definiamo della informazione né con le quello che usiamo i temi che più ci piace
E in cui però la conoscenza solida delle formazioni di base serve a strutturare conoscenze in grado di appunto lavorare con le informazioni con la conoscenza con i dati con la cultura
Ci si chiede questi ragazzi privati di questa formazione di base anche se in molti casi continua a sperimentare la scuola i primi due cicli attuali scolastici
è molto verosimile che non continueranno dopo il novantuno per cento dice che di non voler continuare a lavorare
Ecco ci si chiede che cosa sarà di questi ragazzi nella società del futuro
D'altra parte appunto i dati sull'occupazione anche
Da tempo sottolineano questa prospettiva
Nel mille novecento lo citava diciamo senza le cifre ma nella sostanza accordo citava due Ranieri questo dato
Nel mille novecento novantanove i disoccupati con laurea di tutte le età non quelli over quarantacinque erano il circa il dodici per cento dell'intera popolazione
I disoccupati cosa scolarità inferiore erano oltre che sono oltre il diciotto diciannove per cento quindi non solo fra i lavoratori atipici solo il do
Boh è laureato mentre circa il venti scolarità ribadisco la più bassa nella ricerca poi dell'occupazione successiva nelle fasi di alternanza fra lavoro e non lavoro i meno scolarizzati sono quelli che attendono più a lungo sono anche quelli
Che sono espulsi più precocemente da lavoro appunto agli over quarantacinque gli over cinquanta che vengono
Espulsi attraverso tecniche varietale il prepensionamento ad altre modalità o che abbandona lavora perché fanno lavoro poi lavori poco gratificanti poco interessanti
Quindi diciamo questa è un primo elemento che volevo sottolineare l'altro elemento appunto come dicevano già sottosegretario all'Istruzione Ranieri eccetera questi ragazzi non hanno un buon rapporto con gli insegnanti oltre il sessantaquattro per cento dichiara di non aver avuto un buon rapporto con loro
E l'ottantanove per cento dichiara che la scuola dovrebbe insegnare mestieri quindi ben venga la riforma la riforma dei cicli ben venga un insegnamento che sia meno astratto o meno meno teoretico e anche più calato nella vita reale
Ben vengano tutte le iniziative che servano a colmare appunto la discontinuità orizzontale fra scuola e lavoro
Da questo punto di vista appunto riporto alcuni spunti dalla ricerca che abbiamo realizzato come IRES
Nel triennio novantasei novantanove mi fa piacere oltre che doveroso i forti questa vi fa piacere che sanno esperienza assolutamente interessante assolutamente
Utile diciamo perché è un'esperienza per una volta sul campo
Siamo andati in queste scuole abbiamo fatto dei seminari informativi formativi con gli insegnanti che hanno accettato di fare la sperimentazione gli insegnanti hanno somministrato alcuni questionari in entrata in uscita i ragazzi
Soprattutto per conoscere non tanto se poi si svolgessero lavoro minorile perché forse sarebbe stato anche problematico poi saremmo dovuti incorrere in denuncia insomma altre non non ce la siamo sentita però in ogni caso hanno rilevato le loro conoscenze sul mondo del lavoro i loro valori sul mondo del lavoro
E in entrata e in uscita cioè nella fase intermedia hanno fatto delle attività didattiche incentrate sul mondo del lavoro sui valori del lavoro sui valori positivi del lavoro
Quindi abbiamo saputo fatto questa attività di sperimentazione di me modalità metodologie per colmare la discontinuità orizzontali fra scuole d'essere a scuola
Attivare una riflessione approfondendo al contempo le conoscenze legate al mondo del lavoro da parte dei ragazzi
Che abbiamo rilevato parziali limitate e il più delle volte limitate al solo aspetto economico cioè quello che i ragazzi sapevano del lavoro è quanto tende terzo punto della sperimentazione è stato di rimotivare i ragazzi al proseguimento
Del percorso scolastico attraverso un'esperienza né formativa che a partire dalla loro realtà anche di coloro che eventualmente stessero svolgendo attività lavorative
Gli permettesse di sperimentarsi come soggetti competenti perché è un altro problema della discontinuità e dell'abbandono e che questi ragazzi vivendo una negazione della propria esperienza lavorativa mentre lo svolgono si sentono incompetenti si sentono dei privati
E delle competenze necessarie a misurarsi della scuola e delle competenze che derivano dallo svolgere un'attività di semi adulti di adulti precoci
Sulla base di di questo processo abbiamo ultimato diciamo questa esperienza cercando di mettere in discussione ho finito il criterio della remuneratività come unica valenza per valutare la desidera avvilita di un lavoro
Cercando di far emergere le varie caratteristiche quali la dignità la sicurezza la tutela dei rischi di riconoscimento sociale la soddisfazione
La competenza come valenze intrinseche nella dimensione del lavoro e come intrinseche anche nella dimensione della scelta di un lavoro rispetto ad un altro nei limiti in cui la scelta sia possibile non avevamo ovviamente grandissime ambizioni anche se questo lavoro ci accostato due anni perché è stato minuzioso profondissima eccetera ovviamente svolgendo sì in sole due scuole non però però va detto che era un lavoro che si è svolto noi abbiamo fatto abbiamo creato il modello psicopedagogico ma poi si è svolto in altri tre Paesi europei
Sulla base di questo schema cioè in Spagna in Irlanda e in Germania e da questo punto di vista abbiamo raccolto risultati comparativi e comparati in questi quattro Paesi
Direi per concludere inutile ribadirlo l'hanno detto moltissimi interventi che se la scuola è un luogo cruciale si cucina è cruciale per l'intervento il recupero la prevenzione della del lavoro minorile dell'abbandono scolastico
La legge versi Sanzio direi ci sono altri due ambiti forse che anche questi sono stati forse poco sviluppati mi mi scusi di essere stata così esplicita adesso ma insomma in questa
Ed è oltre la legge sull'assistenza e la due otto cinque anche la sperimentazione reddito minimo di inserimento
Per definizione il reddito minimo di inserimento da una priorità alle famiglie con minori per definizione reddito minimo di inserimento non obbliga a lo scambio lavorativo in confronto appunto del radio inserimento nel
In come scambio priva di un ferimento ma invece obbliga tesi sostiene ad attività di inserimento sociale che possono essere fatte direttamente dall'adulto possono essere fatte per il tramite dei loro figli allora valorizzare questo aspetto nella come dire nella messa regime di questa politica credo che sia un aspetto fondamentale così come
Un aspetto fondamentale credo sia quella di sottolineare nei patti territoriali in tutte le politiche di emersione questa dimensione come fatto cruciale della verifica di ciò che avviene sul territorio per la città
Direi che ho concluso sul marchio sociale sia espresso già Athos De Luca si tratta di una cosa simbolica
Soprattutto iniziale ma credo che anche questa abbia e possedere il suo valore appunto di carattere attrattivo nei confronti di un ruolo diverso dei bambini nella società di oggi e nella società di domani grazie
Prima di dare la parola a
Roberto Sollo ammette il direttore generale dell'UDC l'Unicef Italia
Una comunicazione il ministro Salvi ci fa sappia perché è stato convocato da al presidente del Consiglio D'Amato e quindi un Maiorca
Quindi
Il governo
è stato affidato la voce poco occupa per intero l'ordine
Dopo Roberto salvando la parola quindi da Sergio Cofferati
Prima
Chiudere io vorrei ringraziare per la presenza in particolare dei nostri lavori di già mentalità che l'insieme a meno calante oggi ti dicono Progetto sviluppo quasi a testimoniare dovremo forse lavorare parecchio qui su questo legame tra lavoro minorile all'interno del lavoro minorile sterno
Ringraziare particolarmente Franco Bentivogli che
Prima mi ormai lontane
Con cui insieme abbiamo vissuto diciamo un tempo magico il tempo della Salemme negli anni degli anni settanta oggi
Lavora la firma volle
Sì
A dimostrare si può fare il corpo tante cose utili a partire da questa nuova stagione mantenendo le vecchie le vecchie radici
La parola Roberto salvati
Sì grazie so che devo essere stringato purché è un intervento organico faccio una serie di flash che derivano da da quello che ho sentito da alcune date e scadenze che ci sono davanti da qui a un evento importante che sarà e il centro dell'attenzione
Del prossimo anno e il due mila uno a settembre
Ci sarà il summit mondiale sull'infanzia
Il compito dell'Unicef è appunto quello di mettere i bambini al centro mentre tante volte noi li mettiamo al centro per un po'
Qualche volta
Quando si parla di pedofilia qualche volta quando si parla di lavoro minorile mi ricordo quando Sergio Cofferati andò in India
Tiro fuori quella cifra se non ricordo male di cinquecento mila bambini che in Italia erano ove la cinquecento e la quattrocento e tutti i giornali le testate i telegiornali parlarono di questa notizia
E quindi va anche un ringraziamento da questo punto di vista Sergio Rossi per Cofferati e la CGIL voi anche perché questa ricerca anche è stata fatta è partita all'inizio
Mi ricordo che c'era da parte dell'Unicef nel novantasei all'inizio il famoso progetto lavoro sì lavoro insieme per finanziare nei posti di lavoro tre Progetti in Nepal Bangladesh e Pakistan e in quell'occasione voi ci presentasse l'inizio del progetto
Così come è stato completato credo che sia una enorme pietra miliare su quello che in concreto si può fare in Italia per i bambini che sono costretti a lavorare per tanti motivi e questo è stato detto più volte oggi quello che credo è fondamentale per tutti gli altri quindi che non riguarda solo il sindacato
E che mettere i bambini al centro vuol dire metterli sempre non metterle solo quando succede qualcosa
Perché questa è troppo comodo e credo che sia anche compito nel sindacato visto che si è preso questa patata del lavoro minorile non lasciarlo lì
E stimolare quindi come aveva detto il senatore De Luca tirarla giacca anche in modo brusco a quelli che devono in un qualche modo legiferare prendere dei nelle decisioni e intervenire in modo concreto
Quello che serve certamente e il coordinamento tra tutte le attività che in Italia si fanno per i bambini la scuola ai servizi sociali la due otto cinque tutto quello che si fa per i bambini tante volte viene fatto a spot
Non viene mai fatto o viene con difficoltà fatto in modo coordinato
Allora mettere al centro i bambini vuol dire mettersi in sta intorno a un tavolo e mettere il bambino al centro ascoltarlo farlo parlare
A volte anche idealmente ma a volte concretamente su quelle che sono le sue esigenze le sue necessità e quello che gli adulti possono offrire per il suo futuro
Potrebbe essere demagogia questo però tante volte gli adulti e mi ci metto anch'io come lei e il padre decide sulla testa decidiamo sulla testa dei di dei bambini più piccoli dei ragazzi
Siamo stati insieme al sottosegretario Barbieri a Castel Sampietro
Ad un incontro con quattro cinquecento ragazzi dei consigli comunali dei ragazzi e le aziende sono intervenuti hanno parlato e mi ricordo una battuta alla fine delle relazioni che avevano fatto i gruppi di lavoro e hanno chiesto in modo esplicito all'al sottosegretario gli insegnanti devono essere preparati e devono essere formati per aiutare i bambini a partecipare più attivamente cioè se i due ragazzi dicono
Che la scuola è noiosa perché non si sa come partecipare e dicono sempre le stesse cose non c'è un atto un momento di sintesi come diceva Ranieri prima perché o le materie son tutte staccate l'uno dall'altra
Gli insegnanti ci devono aiutare e ci devono dare gli strumenti e devono essere preparati loro
Per costruire una scuola partecipa queste sono scommesse enormi ma che vuol dire ancora una volta mettere al centro il bambino
Dobbiamo forse riprendere ripescare la Carta degli impegni in quella che nel novantotto ha il sedici di aprile il governo presentò fece firmare al al sindacato alle associazioni a tutti i ministeri coinvolti con l'infanzia va ripresa va ritirata fuori non parliamo di lavoro minorile non mi vorrei ripetere soltanto quando succede qualcosa riprendiamo la io mi posso prendere
L'impegno come come unici S di magari stamparla diffonderla nelle scuole riattivarlo non so se spetta alle associazioni ma certamente le associazioni si stanno organizzando per arrivare a quell'appuntamento di settembre del due mila uno affinché tutta la società civile italiana sia preparata a quell'evento
Ci siamo incontrati più volte l'AGESCI c'era prima i rappresentanti di Save the Children ci sono diversi organismi che sono la rappresentazione in Italia della società civile dell'associazionismo del terzo settore che stanno lavorando per rapportare un documento
Utile per la discussione non solo a livello nazionale ma anche internazionale sui diritti dei bambini
E ci prepareremo per questo è io credo che quell'appuntamento di settembre due mila uno non debba vedere solo le associazioni presenti ma deve essere presente anche il governo anche le organizzazioni sindacali affinché ognuno per la propria porzione
Offrono qualcosa
Che serve per costruire il futuro che va basato sui bambini
Quindi riprendere la Carta degli impegni può essere un altro impegno in modo specifico sul lavoro minorile che possiamo portare avanti non solo in alcune occasioni Maripel ripetutamente
Peccato che il prossimo anno il sedici aprile Pasquetta se non vado errato però il sedici aprile la data canonica quando si celebrava la giornata dello sfruttamento del lavoro minorile potrebbe essere quella l'occasione per rilanciare il nuovo slogan Non uno di meno
Abbinando la la figura ormai storica di Iqbal Masih
E da questo punto di vista credo che ogni incontri per sollecitare almeno in quella settimana qualcosa di specifico su questo riprendendo l'inchiesta vedendo le esperienze che si sono fatti a due a livello di due otto cinque a livello di Comuni Regioni Province si può riprendere questo discorso
Io credo che sia fondamentale e concludo con una una cosa che mi è successa ieri
Ieri ho incontrato dei ragazzi che venivano dalla provincia di Asti era una scuola media quando domandato che cosa avevano fatto né a livello di attività nel di ricerca Ovo
Loro hanno detto abbiamo fatto una ricerca sul lavoro minorile ecco a livello di sensibilità a livello di diffusione di che cosa significa sfruttamento del lavoro minorile c'è non lasciamolo a livello superficiale
Perché la
Che la società ci propone o attraverso la televisione o attraverso i media
Il lavoro minorile lo sfruttamento del lavoro minorile le situazioni di lavoro forzato di schiavitù che ci sono anche in Italia perché la situazione dei bambini immigrati
Lei i bambini dramma costretti a mendicare all'accattonaggio che a tutti danno fastidio però non si pone effettivamente il problema in che modo si può risolvere questi sono le scommesse
Che anche qui in Italia dobbiamo prendere poi l'Unicef e si occuperà insieme a tutti gli altri
Anche dei bambini che sono dall'altra parte
Del confine italiano perché i bambini non sono separati sono tutti sotto un unico ombrello
Uno è il pianeta e l'altro e la convenzione dei diritti dell'infanzia perché la convenzione riguarda tutti i bambini
Allora se noi vogliamo e dobbiamo far qualcosa per i bambini bisogna metterli al centro mandarci in profondità eMule e lasciare lavorare solo a livello di superficie perché nella superficie poi succede di tutto si si dicono i soliti slogan si prendono le solide posizioni e non si cambia nulla grazie
E vada collegato anche alla nuova legge sui servizi sociali
E a tutte le forme di contrattazione territoriale di programmazione della spesa sociale già abbiamo alcuni buoni segni in particolare in alcune province
Della Puglia che fra parentesi a questa inchiesta ha dato un contributo veramente straordinarie tutte le camere del lavoro della Puglia prima di dare la parola Sergio vorrei dire solo questo il volume è stato edito dalle DS e tutti coloro che
Vogliono copia possono rivolgersi alle DS per che ne ha ovviamente copia disposizione
Questo per noi importante perché nome chiaramente un una questione di diciamo di mercato è il modo come questa inchiesta diventa uno strumento per potenziarla provarlo davvero uno strumento per potenziare l'attività delle nostre strutture ma di tutti coloro che sono interessati a interessarmi di al problema e quindi anche da questo indice certamente
Si dimostrava con risale appunto a lavoro per questo motivo abbiamo presentato
E quindi la parola del suo Sergio Cofferati
No io penso lo dico non non ritualmente che il lavoro che è stato fatto sia un lavoro molto importante
Ci ci dà materiale sarà di grandissima utilità per il resto dell'attività che dobbiamo programmare definire intanto c'è un primo l'effetto positivo della ricerca quando lanciammo quello che è stato chiamato con
Significa cercando gli slogan ma la prossima azione che inevitabilmente contengono l'allarme sul lavoro minorile in Italia qualche anno sono come alcuni di voi ricorderanno non abbiamo incontrato grandissima attenzione addirittura in qualche circostanza c'era
Perplessità è parso da alcuni iniziativa
Più propagandistica che di sostanza
I fatti poi successivi hanno dimostrato che avevamo visto giusto
Per la verità non ci voleva grande sforzo per vedere quel che stava capitando intorno a noi che per uscire da questo stereotipo secondo il quale il lavoro dei minori è un problema di paesi lontani mentre invece non riguarda i paesi sviluppati
Che men che meno il nostro dunque oggi c'è uno spaccato socio economico che non soltanto conferma l'esistenza del problema
Ma ne definisce anche con maggior precisione rispetto alle stime prudenti che avevamo fatto la sua dimensione quantitativa
Ma ancor di più ci dà la possibilità di
Leggendo appunto i dati di cogliere quali sono le priorità nello schema di intervento che pure avevamo definito con l'accordo del mille novecentonovantotto
Insieme al governo alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni
Che di norma si occupano del tema e che hanno sensibilità sull'argomento che abbiamo discusso questa mattina
Io penso che sia visibile la riconferma della sostanziale
Chiesa tetra della del della ripartizione di politiche che andavamo individuato poi portato alla discussione con il Governo e in larga parte anche fissato d'altro canto l'accordo stesso
Che è un accordo che aveva aspetti cogenti impegni ravvicinati ma una parte robusta forse quella prevalente di carattere programmatico non poteva essere diversamente
Questa mattina ci sono mancati per ragioni magico molto seri gli interlocutori di governo ma noi avevamo pensato di discutere con voi e con loro i contenuti della ricerca proprio per finalizzando anche la discussione questa mattina cercare di compiere qualche passo in avanti nell'applicazione di quelle di quegli interi
Avevamo deciso con quell'accordo e l'avevamo fatto noi per nostra per nostra parte autonomamente anche di dare consistenza ad una campagna di informazione di sensibilizzazione per uscire da questa
Da questo Stato attonito sorpreso sospettoso verso la denuncia che avevamo
Campagna di sensibilizzazione che e indispensabile proseguire non possiamo darla per risolte per compiuta non foss'altro perché il problema continua ad avere dimensioni rilevanti
Ma questo bisogno di sensibilizzazione è reso ancor visibile ed esplicito da alcuni risultati stessi dell'indagine sui quali poi tornerò rapidamente
Avevamo detto in contemporanea che insieme alla normale attività di costruzione di una percezione dell'esistenza del fenomeno della costruzione di un orientamento positivo per la sua soluzione bisognava agire sul versante legislativo con strumenti di una qualche efficacia utili anche loro
Anche quando hanno carattere simbolico a far prendere coscienza dell'esistenza del problema dai carne le prime politiche risolutiva
Non abbiamo mai esclusivamente parlato di contrasto del lavoro minorile abbiamo sempre cercato di ragionare dei diritti dell'infanzia per quanto il tema sia nella sua accezione ampia fuori dei compiti e delle funzioni del sindacato
Riguarda le funzioni e i in in prevalenza di altri soggetti
E però il contrasto lavoro minorile perderebbe efficacia se non venisse davvero considerato come uno degli aspetti
La carta per i diritti dell'infanzia che è fatta di tanti inserimenti di tanti tasselli
Quello di cui ci occupiamo direttamente noi forse uno dei più consistenti ma non è l'unico
Le normative di legge in materia hanno bisogno di essere sistematicamente monitorati applicate
Non abbiamo trovato ha fatto bene a ricordarlo qui
L'onorevole De Luca sa che il Comune sfonda una porta per poi faremo la nostra parte per sollecitare che in una situazione di oggettiva difficoltà anche il lavoro del Parlamento
Quando ci si avvicina ad una fine di legislatura
E soprattutto quando le condizioni interne al Parlamento sono sul piano dei rapporti politici e numerici quelle che conosciamo evidente che anche l'attività ordinaria
Ne trae sofferenza io credo però che non sia fuori luogo sperare che su un argomento come questo
La legge sul per il marchio sociale possano essere considerata come una delle leggi che possono chiudere il loro iter parlamentare prima dalla fine della legislatura
Sappiamo che ha un valore sostanzialmente simbolico perché prevede un'adesione volontaria a una somma di incentivi per premiare i comportamenti virtuosi ancora contenuti che però sarebbe un bel punto di riferimento
Almeno delle intenzioni della rappresentanza politica sul tema
E stato osteggiata
Vistosamente dalle stesse associazioni imprenditoriali
Confindustria non si è soltanto pronunciata nelle ripetute audizioni contro quella legge a differenza di alcune sue associazioni di settore che invece hanno correttamente positivamente praticato
è una
Realizzazione di impegni anche con i loro interlocutori sindacali
In tema di comportamenti ma lo stesso codici di comportamento che era previsto
Dall'accordo del mille novecentonovantotto è ancora lettera morta
Sorprende come Confindustria torni ripetutamente sul tema del lavoro nero
Con ipotesi che hanno spesso il carattere
Della propaganda e non dell'intervento sostanziale
E come taccia a proposito di lavoro nero e di emersione dell'aspetto più odioso del lavoro nero quello che riguarda proprio
I minori
Comunque
è utile anche sul piano della pressione politica che un'organizzazione come la nostra può fare che si riprenda un'esigenza che era stata descritta nell'accordo del novantotto e che
Si provi noi insieme agli altri ad aiutare gli altri ad arrivare a delle soluzioni legislative che siano efficaci
Poi avevamo detto in quell'accordo in virtù dell'analisi fatta in precedenza che di fenomeni che andavano contrastati
Per dare una risposta positiva al tema dei diritti dell'infanzia in particolare al contrasto del lavoro minorile in verità erano due bisognava provare intervenire concretamente sulla povertà materiale che sulla povertà culturale
Che erano le due radici visibilissime
Che sommando i loro effetti portavano alle all'estensione del fenomeno nella misura quantitativa stimata gialle
Quando parliamo di contrasto alla porta materiale parliamo di cose ben precise è evidente che un Paese che cresce economicamente a delle condizioni non penso soltanto alle risorse
Ma addirittura gli effetti intrinseci della crescita che possono aiutare a combattere la povertà
Uno dei fenomeni principali che determinano povertà come è noto è la mancanza di occasioni di lavoro
Un Paese che cresce può ridurre il divario tra le aree forti e le aree più deboli
E può oggettivamente destinare una parte delle risorse che una parte della ricchezza nuova
A contrastare
Il fenomeno dell'esclusione politiche per l'inclusione hanno bisogno di risorse
Ed è indispensabile in primo luogo rompere un circuito vizioso che porta la povertà a riprodursi
Badate non vale soltanto per i fenomeni di emarginazione che sull'attore state discusse questa mattina
Si affaccia da noi un fenomeno inquietante contenuto sul piano quantitativo quello del lavoro povero
Nella nostra accezione
La parola povertà è sempre stata accompagnata dall'idea che il fondamento della povertà fosse la mancanza di un impiego
Non è più così in Paesi sviluppati del mondo gli Stati Uniti tra i primi ma in qualche circostanza non è così nemmeno da noi
Ci sono forme di attività remunerata che non consentono ad una persona men che meno il nucleo familiare di uscire dalla soglia dalla povertà
Il fenomeno va colto va contrastato ma l'aspetto più delicato e che
Il fenomeno si Autori produce
è statisticamente provato che una persona povera una persona costretta ad un lavoro che non le dà il reddito sufficiente per uscire dalla soglia di povertà ripete poi nelle generazioni successive la stessa condizione
Sono in prevalenza donne
Che a queste forme di lavoro povero si accompagna sempre
Una sostanziale mancanza di professionalità e parallelamente di scolarità
Dunque un'ipotesi come quella che noi abbiamo sostenuto che è stata applicata sperimentata e adesso progressivamente verrà estesa come quella del reddito di inserimento
è una delle strade
Sono forme di assistenza
E non di assistenzialismo lo dico
Per i nostri sistematici critici
Di qualche utilità se si vuole davvero usare strumenti solidali per dare vantaggio a famiglie e persone che sono rimaste oggettivamente fuori dal circuito
Dell'impiego della creazione di ricchezza ma sono importanti anche per spezzare quel circuito vizioso di cui vi parlavo prima e che coinvolge in qualche misura anche il lavoro
Io credo che sia indispensabile proseguire con tutte le politiche articolate che riguardano per un verso come dicevo le politiche di welfare e dall'altra parte in esplicito le politiche dello sviluppo la creazione di lavoro la creazione di lavoro qualificato
Un lavoro dei contenuti adeguati e non soltanto un impiego reddito purché sia
E credo che questo sia uno dei fondamenti di
Un'attività un intervento vasto che consente di rispondere
Positivamente all'esigenza di contrastare il lavoro il lavoro minorile perché spesso in alcune realtà meridionali soprattutto
Come anche l'indagine dice cioè la condizione sociale ma è anche la povertà materiale connessa la condizione sociale che spinge le famiglie a immaginare di risolvere il loro bisogno facendo lavorare
I minori
Io credo però che l'indagine tra i tanti pregi ne abbia avuto prevalente sugli altri
Lo ricordava prima
Maria Luisa mirabile
Spezza una convinzione diffusa
E cioè che la povertà materiale sia la ragione prevalente
Dello sfruttamento dei minori l'indagine dice che non è così
Invece sia assai più consistente
Purtroppo per un verso si potrebbe addirittura però subito paradossalmente dire
La povertà culturale
Nel caso dei cinesi ad esempio parliamo di comunità sostanzialmente benestanti
Non ce la possiamo cavare semplicemente attribuendo il fenomeno nello specifico
Ad abitudini e culture che sono lontanissime dalle nostre
Perché poi lo stesso fenomeno si riproduce anche per
La parte prevalente di indagine
Laddove si indagano i comportamenti
Degli indigeni degli italiani
Ecco sorprende
Ma è un dato utilissimo
Il fenomeno sia diffuso in una condizione di normalità delle famiglie
Normalità dal punto di vista della composizione del reddito
E della bassa scolarità che ahimè che è un dato uniforme dell'intero Paese
Dunque converrà concentrarsi
Più di quanto non sia stato fatto senza come ovvio abbandonare gli interventi sulla povertà materiale contro la povertà materiale sugli interventi necessari per sconfiggere la povertà culturale
Interventi più complessi più difficili
Ma da quel che ci dice l'indagine necessarie
Anche qui ci sono fatti nuovi da registrare per quanto controverso
Io credo ad esempio che
Il problema dell'istruzione dalla formazione sia
Come è ovvio
Quello principale non l'unico ma quello principale e che
Una riforma del sistema scolastico come quello reso possibile
Dalla legge sulla riforma dei cicli dell'autonomia sia una sorta di chiave di volta per tanti problemi legati alla quantità e qualità di istruzione che si offre ai cittadini ma ovviamente anche per le ricadute positive che ha
Sull'argomento specifico
Sottosegretari Barbieri così come Andrea Ranieri ne han parlato in dettaglio questo mi esime da ritornare nello specifico sul tema
Quello che sorprende nel dibattito politico di questi giorni a proposito è questo emergere di una volontà di conservazione della struttura che per decenni è stata critica
Io non so che sensazione abbiate avuto voi ma in questa polemica tutta politiche pretestuosa contro la riforma dei cicli scolastici
Autorevoli commentatori
Si sono ben guardati dall'avanzare ipotesi di assetto diverso di quella scuola che hanno criticato
Per tanto tempo
Si sono fermati
A alla Nostalgia
Di un passato che forse non era esattamente quello che loro sembrano ricordare oggi
A tal punto da lasciare intendere una volontà di mantenimento della situazione da
Faccio notare che la situazione data è considerata dalla stragrande maggioranza di quei ragazzi che sono stati intervistati alla situazione negativa
Forse anche su questo varrebbe la pena di riflettere un attimo
Non voglio introdurre qui elementi di polemica di altra natura però la CGIL
Considera la riforma dei cicli
L'autonomia scolastica come il fondamento della scuola del futuro
Pensa sia necessario che il governo discuta con noi come con gli altri
Delle modalità attuative ma il nostro giudizio sulla riforma è netto
Diceva non voglio introdurre qui elementi di polemica di altro genere ma insomma questa disputa sui innovatori e conservatori si infrange sempre nei comportamenti concreti di fronte
A cose visibili
Come questa
Così come penso che la riforma della
Dell'attività dell'obbligo scolastico
Perderebbe una parte della sua efficacia se non fosse connessa contestualmente anche nel tempo
All'idea di formazione continua che abbiamo prospettato cioè che ha portato all'obbligo formativo fino a diciotto anni perché ai ragazzi occorre offrire non soltanto la possibilità di una scuola rinnovata capace di generare elementi di attrazione e allora è importante la struttura esattamente come sono importanti programmi
Aggiungo anche la professionalità dei formatori e dall'altra parte però occorre che gli stessi stimoli siano presenti nelle attività che vengono offerti
Ci siamo battuti
Perché l'apprendistato fosse accompagnato connesso ad attività formative
E io credo che la formazione sia una delle chance competitive più grandi per un Paese anche per le attività produttive ed economiche di un Paese
C'è come sapete chi pensa che la competizione
Sì obiettivo che si può praticare prescindendo
Da un uso accordato ma consistente delle pratiche formative non è la nostra opinione anzi noi crediamo che la competizione che abbia come emendamento alla qualità abbia nell'innovazione e nella formazione
Il suo punto di partenza oggettivo
Però riforma dei cicli e formazione sono anche il punto dal quale partire per combattere questa povertà culturale
Che può portare tanti ragazzi a considerare il lavoro come
L'esigenza prevalente
A cercarlo
Scendendo la loro
Volontà immediata da da da dal rafforzamento invece delle loro capacità conoscenze professionale culturale per il futuro
Vale la pena di ripetere mai quasi banale che un ragazzo che va a lavorare precocemente senza istruzione e senza formazione non è semplicemente un cittadino poco consapevole anche lavoratore debolissimo che poi si trova nelle condizioni statistiche che venivano ricordate prima di essere cioè il primo soggetto espulso dal processo produttivo quando il ciclo inverte
Dunque bisogna considerare attentamente e questa normalità
Che ha nella sottocultura un tratto che vale non soltanto per il fenomeno che discutiamo ma anche per le condizioni ahimè
Freddamente statistiche del Paese
Serve una scuola attrattiva
E serve una scuola capace di portare se stessa all'esterno la scuola fuori dalla scuola cioè l'avvicinamento del luogo dell'apprendimento
Come per l'altro verso l'avvicinamento del luogo della formazione alle persone fondamentale
La formazione di gran lunga più efficace quando avviene nel posto di lavoro
Esattamente come la scuola in situazioni di degrado recitazione difficoltà è importante sì esce
Dal luogo fisico nel quale tradizionalmente si svolge l'attività scolastica
Ora però se le condizioni sono quelle ricordate c'è un ultimo aspetto un po'più complesse un po'più difficile da affrontare per un sindacato ma da non trascurare
Si è detto che questa povertà culturale che ha nella normalità
Delle condizioni economiche delle condizioni di reddito e ahimè nelle condizioni di sapere delle famiglie
Il suo tratto nuovo
Non nuovo letto in modo organico ed efficace per la prima volta bisogni un po'ritornare ad un tema più vasto come quello appunto da un lato del valore lavoro guardate che nel comportamento di questi ragazzi c'è un tratto paradossale
Mostrano di avere un'idea alta del valore al lavoro
è un'idea bassissima delle componenti interne del lavoro e del rapporto tra il lavoro e la conoscenza
Non è un sentimento negativo quello che porta a considerare il valore sociale del lavoro come cosa importante per una persona
E però
Questo aspetto positivo viene distrutto dall'altro
Occorre per un verso tener vivo questo aspetto positivo
E dall'altro correggere la tendenza negativa la cosa non è semplice
Perché non si risolve con una sola politica
Il problema del valore sociale del lavoro è un problema di tutti
E se si stimolano
Più o meno volontariamente
I comportamenti dei consumatori
E si considerano come marginali
I bisogni e i comportamenti dei produttori scindendo così anche culturalmente le persone non si otterranno grandi risultati vale la pena di notare che
In genere
Nella informazione e nella produzione culturale ai mei fenomeni di scissione di questa natura si sono introdotti nel corso degli ultimi anni e hanno un qualche peso
I modelli di comportamento sono importanti non ci si può sorprendere come capita ogni tanto
Di alcuni paradossali vuoti nel mercato del lavoro
Perché
La domanda non corrisponde all'offerta
Se nella pubblicistica nel dibattito politico culturale oppure nel chiacchiericcio indistinto
Prevale l'idea che il lavoro produttivo
Sia sostanzialmente marginale destinato a scomparire non ci si può sorprendere poi se i comportamenti di massa si orientano in altro modo e vanno alla ricerca di giovani di attività diverse
è singolare ma un segno dei tempi se associazioni industriali come quelle del Nordest
Impegnano risorse e chiedono il coinvolgimento di persone significative per il mondo giovanile per ridare una visibilità
All'attività di produzione industriale
Che rischia di non avere
Un'offerta sufficiente
Dovrebbero interrogarsi sulle ragioni che stanno alla base dei comportamenti che al nord est molti ragazzi hanno della scissione tra
La loro storia è la storia del loro nuclei familiari e i loro desideri attuale
I modelli comportamentali sono indotti da tante cose diverse anche dal profilo culturale di un Paese
E da aspetti che andrebbero indagati pazientemente l'uno dopo l'altro non è il caso di farlo non è
Che la circostanza
Nella sede io vorrei prospettare un ultimo aspetto però che connesso al problema del
Dei diritti dell'infanzia e e del del del contrasto al lavoro al lavoro minorile
Considero non marginale poi la soluzione non può essere richiesta sindacale
I ragazzi devono essere messi in condizione di poter apprendere
Di poter vivere serenamente la fase della loro crescita
E di poter giocare
Il gioco per la mia generazione
è stata una delle forme più efficaci di avvicinamento al lavoro
La riproduzione in forma ludica
Delle attività degli adulti era uno dei fondamenti del gioco di qualche generazione o sono oggi i bimbi sono otto tre al totalmente che completamente privati di questa possibilità
E passano da attività ludiche
Che non voglio commentare qui
Direttamente qualche volta alla
Al lavoro nel senso duro
E pesante del termine alcune delle indagini fatte in precedenza non lo stesso video che abbiamo utilizzato per favorire appunto
La crisi è un processo di sensibilizzazione sul tema lo stanno a dimostrare ecco io credo che gli educatori di questo si dovrebbero preoccupare
In questo caso non è la mia la nostalgica del passato no ma anche lavori nuovi
Se non sono in qualche modo accompagnati dalla riproduzione leggera
E ludica del divertimento dei bimbi rischiano di essere cosa distinta non mi si racconti per favore che un giochino elettronico avvicina all'economia dirette
è una sciocchezza che ho sentito qualche volta rimbalzare
Tale è e tale contino a considerarlo ecco però io credo che questa sera di ricerca soprattutto nel compito e nella funzione degli educatori dovrebbe essere impresa in seria considerazione
Viene meno uno dei rapporti che ha consentito in circostanze passati una crescita di relazione tra il fanciullo il bimbo che le attività che l'avrebbero
Aspettato successivamente di qualche efficacia e di qualche interesse
L'ultima cosa ma di carattere puramente
Come posso dire
Organizzativo lo dico ai nostri ospiti ci può premesso che per noi
Il dibattito di questa di questa mattina era importante per presentare
Il lavoro della ricerca per tirarne delle prime conseguenze operative queste conseguenze operative non hanno che un luogo precipita
Quello dell'implementazione dall'attuazione dell'accordo del novantotto
Non è che dobbiamo ripartire da lì non verità non ci siamo mai mossi poi ci fossero stati ministri forse sarebbe stata in grado
I dieci per la parte abbiamo sentito cosa ha fatto ed è ed è importantissimo che il ministero della pubblica istruzione ma anche lavoro le attività sociali avevano un compito una funzione importante peraltro Livia Turco aveva promosso poi il negoziato che si concluse con quell'accordo ecco credo che non ci sia nulla di diverso da fare di quel che abbiamo fatto nel corso di questi di questi mesi con risultati alterni
E con questa sistematica sottrazione di responsabilità da parte di Confindustria ciò nonostante la pluralità di soggetti che è stata coinvolta in quell'accordo deve sistematicamente trovarsi per l'applicazione dell'accordo
Speriamo non soltanto in circostanze rituali perché importantissimo ricordare per il valore simbolico che ha
La data dell'uccisione di Cuba però abbia bisogno di fare anche nelle cose prima
E dobbiamo farlo insieme con funzioni diverse che erano state ridefinite con precisione senza immaginare che c'è qualcuno che fa tutto ognuno ha la sua parte ai suoi elementi distintività da riconfermare però io credo che risultati di una qualche consistenza
Per garantire i diritti tra i bimbi e per avere
Poi successivamente anche è un effetto ugualmente rilevante nello scoraggiare il lavoro minorile si potranno avere se lavoriamo insieme
L'Europa si avvicina ha una scadenza impegnativa come quella di Nizza dove dovrà decidere della sua costituzione e della sua carta dei diritti
Parliamo dei diritti dei dei minori
Io credo che si possa offrire il tema è l'argomento anche la discussione che verrà fatta lì
D'altro canto quando si concepisce lo sfruttamento dei minori come uno dei fattori di competizione si mette in atto non soltanto una cosa terribile
Ma si producono alterazione nei meccanismi competitivi che gli stessi Stati dovrebbero avere insieme la sensibilità necessaria per garantire i diritti all'infanzia la voglia di scoraggiare dibattere in esplicito qualche volta non capito
Anche in Europa
E qualche volta si vaneggia dell'organizzazione dei lavori dei lavoratori minori invece del dello scoraggiamento del lavoro minorile in Europa e non soltanto in parti più povere più deboli del mondo dunque questo rapporto questa relazione
Che abbiano tenuto nel corso di questi due anni secondo me è un valore in sé vale la pena
Delle confermarla poi sperando di poterci trovare nella prossima circostanza con qualche elemento di novità sul piano dei risultati concreti ottenuti sia sul versante legislativo che su quello dell'attuazione di quell'accordo
Grazie a tutti in particolare grazie ai mezzi di comunicazione che hanno verificato tanta attenzione a a quest'inchiesta infine un grazie particolare a Olga D'Antona per la presenza sua ai nostri lavori