Luigi Berlinguer incontra i giornalisti per illustrare contenuti e finalità dell'incontro con gli europarlamentari italiani che avverrà nel pomeriggio in preparazione del dibattito che si svolgerà alla Camera dei Deputati il 28 novembre 2000 sulle comunicazioni del Governo sul prossimo Consiglio Europeo di Nizza, organizzato dalla Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati e dalla Commissione Politiche dell'Unione Europea della camera dei Deputati (presso la Camera dei Deputati, Sala del Mappamondo)

Tanti del governo
Saranno presenti
Il ministro Mattioli del sottosegretario Umberto Ranieri
Con lo scopo di preparare la discussione
Ora inaugura Montecitorio nell'aula della Camera martedì prossimo ventotto
Introdotta dal Presidente del Consiglio dei ministri
Conclusa dal Presidente del Consiglio dei ministri con un dibattito
Prospettive del vertice europeo di Nizza
Della conclusione della Conferenza intergovernativa
Che concerne alcune questioni capitale Capitani nel processo di unificazione europea l'integrazione europea
Questo questo dibattito si preannunciava in aula particolarmente significativo
E per questo noi abbiamo voluto prepararlo
Una serie di incontri ce ne sono già sta
Nelle due Commissioni riunite affari esteri e politica del mio
In queste settimane passa
Perché tutta la Camera fosse resa consapevole
Anche coloro che non si occupano specificamente di questi problemi
Della posta in gioco a Nizza
L'anno ci puramente presenti e parleranno i due vicepresidenti del Parlamento europeo di nazionalità italiana e cioè Guido Podestà di Forza Italia Renzo in beni dei DS
C'erano presenti ora questo seminario di oggi e i due presidenti italiani di commissioni due dei tre
I Commissione del Parlamento europeo
In particolare onorevole Giorgio Napolitano che presiede la commissione chiave in cui
Io campo cioè la commissione per gli Affari costituzionali col Parlamento e quindi che direttamente investita preparato con le sue risoluzioni sul dibattito
La posizione parlamentare europea in merito al vertice di Nizza che riguarda prevalentemente affari istituzionale cioè e linee a cambiamento dei trattati
Le modifiche dei trattati e il presidente Gargani
Sempre lui di Forza Italia prima comunque del centro destra del Polo
Quindi noi avremo una discussione
Tra l'altro la quale è previsto che partecipino alcuni capigruppo e il Parlamento europeo
Onorevole Pasqualina Napoletano l'onorevole Tajani
Moscardini eccetera quindi dei due poli e poi alcuni capigruppo della Camera
So che verrà Mussi che per i Popolari verrà la Bindi che non è capogruppo che per verrà Gustavo Selva Pisano e così via cioè noi abbiamo un'occasione di preparazione del dibattito in aula in cui non soltanto gli specialisti
Della materia ma anche dirigenti politici di primo piano saranno impegnati
Il nostro auspicio è che questo lavoro
Posso far giungere
La nostra nostra Camera dei deputati ad una conclusione il più possibile unitaria voi ricordate che noi abbiamo avuto una discussione su un tema particolare sempre del vertice di Nizza che è stata la Carta dei diritti dei cittadini europei
Una ventina di giorni fa tre o quattro settimane fa che si è conclusa la discussione che si è conclusa con una divisione
Fra il Polo e il centrosinistra e Rifondazione di film divisi tutti
Con una divisione anche profonda il dibattito aveva registrato delle posizioni diverse
E
Siano usati anche dei toni e dei dei un linguaggio che indicavano questa divisione perché c'è chi ha fortemente sottolineato l'importanza e la novità della Carta dei diritti dentro unificazione europea
Come dato nuovo
Di cittadinanza rispetto alla prevalenza di temi economico monetari del passato ed è presente e c'è invece chi era persino definita Carte dei diritti
Uno strumento fra il musulmano il massonico
E deviato ecco
Quindi apprezzamenti diversi
Il nostro auspicio è lo sforzo che abbiamo prodotto deve tendere a cambiare questa situazione per creare una novità
Il Parlamento italiano
Speriamo che giunga ad un voto unitario speriamo naturalmente ma oggi noi avremo le prime avvisaglie perché interverranno nella discussione i rappresentanti dei gruppi
Ci ha indotto a sperare positivamente la circostanza che al Parlamento europeo a Strasburgo la Carta dei diritti è stata votata
Dai gli europarlamentari del Polo
E dagli europarlamentari di tutto il centrosinistra e si sono astenuti i rappresentanti della Lega Nord hanno votato contro i rappresentanti di Rifondazione
Però tutta la maggioranza ha votato unitaria anche una parte cioè anche il Polo
Quindi questo è un dato interessante novità questa è la prima cosa volevo dirle qui c'è una c'è un profilo politico
Pagate la cosa è di molto rilievo perché per esempio il governo olandese
Sta in questo momento frenando costituisce
Ha assunto una posizione che non favorisce un processo ulteriore di approfondimento della integrazione europea a Nizza perché il suo governo che comportano i socialisti e gli alleati liberali e così via e diviso e senza che i suoi
Ieri sono favorevole a andare avanti di liberare non sono favorevole in Inghilterra la posizione che il Paese che sta frenando di più in questo momento il processo di integrazione
Il governo di Tony Blair
Ha più volte manifestato una qualche propensione ad accentuare il processo d'integrazione i conservatori sono fieramente avversi e questa differenza fra forze politiche sta ottenendo un risultato
Che forse sbagliato a chiamare paralizzante ma che in qualche misura frenante ecco perché riteniamo che sia molto importante che in Italia si raggiunga questo risultato
E c'è una seconda ragione
Che l'Italia ha avuto un ruolo propulsivo il termine non è esagerato parlo dell'integrazione
Tutti molte proposte italiane sono stati originali nuove o da sola come Paese l'Italia o in accordo con altri Paesi per esempio con il Belgio in particolare per alcuni aspetti che riguardano l'estensione
Del principio di maggioranza nei punti rispetto all'attuale vigenza in prevalenza con ricorso all'unanimità quindi con la possibilità di esercitare un diritto di veto basta che uno non sia d'accordo che non si raggiungono decisione con agire ma abbiamo fatto una proposta molto forte per quel che riguarda la cosiddetta cooperazione rafforzata cioè il fatto che non tutti i Paesi dell'Unione e debbano procedere di pari passo ma alcuni all'interno dell'Unione possono mettersi d'accordo per integrare delle proprie politiche
Anche rispetto agli altri e questo l'abbiamo poi può con i tedeschi però questa presenza italiana anche con autorevoli altri stati membri ha rappresentato un elemento di punta quindi non abbiamo giocato un ruolo se il Parlamento riconosce al governo questa funzione questo risultato e lo spinge vi prego Wernicke sono più tiepidi proprio in in ragione di una certa difficoltà col proprio elettorato su questa cosa
Questo è uno degli aspetti
Che dicevo squisitamente politico poi c'è una specie di contenuto vorremmo attirare l'attenzione dell'opinione pubblica attraverso di voi
E delle del Parlamento di dei delle forze politiche su una cosa che io esprimere in questo modo
L'Italia non è europeista non ha una posizione di punta per sfizio o per retorica post risorgimentale
O per pura idealità astratta
Cioè noi abbiamo un tasso di idealità nelle sedi europeisti io vengo da un da un incontro del Movimento federalista e non voglio Altiero Spinelli sono caldo a questo contatto con qualche cosa che si è ispirato molto grandi ideali dell'Europa però c'è una ragione
Non soltanto idea reale ma abbiamo bisogno di più Europa l'Italia ha bisogno di più però noi non avremmo risanato il debito pubblico senza l'obiettivo europeo da soli avremmo continuato a spendere più di quello che incassiamo diciamocelo con franchezza ce l'avremo a ma ho trovato ma non so se siamo riusciti non avremmo avuto una caduta del tasso d'inflazione eravamo abituati a convivere con un'inflazione a due cifre oggi ci spaventiamo perché si passa dal due virgola sette al due virgola otto
Quindi è cambiato noi avevamo un costo del danaro anch'esso a due cifre abituati a fare i mutui a prendere denaro in prestito l'impresa o l'individuo superiore al dieci per cento Moggi esso è caduto cioè ne abbiamo oggi un'economia più virtuosa apre avevamo una competizione Islam cattiva una svalutazione competitiva scusa che reggeva è nostra esportazione che era una droga oggi in effetti l'euro ci ha messo al riparo è una sedia cioè l'Italia avuto vantaggi dall'Europa
Intanto sotto il profilo micro macro economico
E poi anche micro anche delle condizioni individuali
Se io penso e mica lei colleghi professori universitari come è cambiata la loro attività da quando arrivano i finanziamenti europei alla ricerca che prima non conoscevano nella dimensione conoscono ora l'integrazione della politica università faccio un esempio di mia più diretta esperienza oggi noi nell'unica stabiliamo un altro clima perché siamo euro pizzaiolo progressivamente europeizzare ecco degli esempi però
Però c'è un sullo sfondo una sindrome danesi perché contemporaneamente a questo che io sto dicendo non so quanto i cittadini italiani insomma
Sì
Presidente Occhetto c'è un incontro internazionale quindi io mi permetterò di supplire sull'assenza va bene
Ci ci vediamo o dopo seminario va bene va bene grazie
Voglio attirare la vostra attenzione su questo fatto
Che la Danimarca ha costituito nel suo referendum un campanello d'allarme e in effetti
Che cosa sta succedendo per quanto riguarda l'atteggiamento
Dei cittadini italiani nei confronti dell'euro dei cittadini europei dei vari
Che l'atteggiamento dei tutti questi governi che sono più riluttanti è il frutto del fatto che c'è una parte dell'opinione pubblica che in questo momento soffre il rapporto con l'Europa
Qualcuno ha anche affermato che in Italia l'adesione a entusiasta l'Europa toccava il settantacinque per cento dei nostri concittadini adesso pare che alcune indagini ci rivelino che arriva è sceso al cinquantasette per cento
Perché c'è una grande campagna intorno al fatto che l'Europa viene vissuta come un'imposizione gli italiani hanno retto bene l'imposizione dei sacrifici per entrare nella cabina di testa dell'euro
Hanno retto bene secondo me l'hanno detto parecchio bene però per altre cose prendiamo le questioni alimentari per fare un esempio
Oggi c'è una parte del Paese che vive l'europeizzazione come omologazione eccessiva omologazione come costrizione delle delle le specificità tradizionali e delle stessi identità
Mentre io sono convinto che l'Europa è la condizione perché le identità di natura regionale o subregionale possono avere molto più spazio di quanto non ha avuto gli Stati nazionali
Tuttavia questo è vissuto in questo modo
Ora questo deriva dal fatto che noi abbiamo vi faccio un altro esempio di ciò che viene vissuto con difficoltà e dell'allargamento
Al ai Paesi dell'Est e del sud d'Europa
Perché viene vissuto come una sorta di cancello aperto per l'immigrazione oppure di contaminazione di una civile da diverso da quello occidentale son tutti dove anch'io non condivido tuttavia c'è questo rischio oppure in un altro modo che se si allarga
L'Europa quei paesi che sono più poveri del nostro Mezzogiorno delle risorse che dovrebbero andare al Mezzogiorno che sono finora andate al Mezzogiorno non ci saranno più
Sono tutte cose non vere ma così vengono vissute
E vengono viste così soprattutto per una ragione
Perché le istituzioni europee sono invecchiati che sono diventate qualcosa che funziona molto meno del dovuto non sono efficienti
Anche perché andavano bene quando erano sei gli Stati originari
Del della CEI del centro racconta di difesa originariamente proposta
E negli anni cinquanta e
Della comunità e della cieca Unità d'Italia il carbone e l'acciaio ma oppure quando sono diventati successivamente nove
E ancora oggi sono quindici domani saranno ventisette quelle stesse istituzioni non vanno non funzionano più altrettanto
In più sono state fortemente
Örgryte organizzate molto sul terreno dell'euro Croazia dell'ordine della di una burocrazia europea non sono vissute democraticamente anche perché il Parlamento europeo ha avuto nel passato un peso relativo
Ecco alla milza cent'in discussione la riforma delle istituzioni europee o meglio alcune riforme importanti che dovrebbero assicurare due cose più
Democraticità
E cioè il metodo col quale si deve tendere a introdurre novità nell'Europa e persino a gestire non vai più soltanto un metodo
Riservato governi
Che o o meglio a burocrazia che preparano decisioni dico che
Mi nel nel chiuso di una sorta di conclave di ministri di ciascuno Stato che decidano e basta sostanzialmente senza un controllo democratico
Molto diverso da quello Dal Molin corredato uno stato nazionale che c'ha il suo parlamento che c'ha i suoi organi locali regionali c'è una democrazia questo non c'è
Però c'è un altro difetto la la comunità europea
Ed è l'inefficienza ormai perché l'eccesso so di burocrazia a appesantito sensibilmente la questione che è in discussione proprio questa un modo di far progredire la petto democratico ma anche l'efficienza per esempio quando si dice votiamo a maggioranza invece che all'unanimità e come dire imperi evitiamo che qualcuno esercitando da solo un diritto di veto paralizza se dovesse per caso decide il Lussemburgo Grecia trecento mila abitanti può da solo impedire che la Germania che ne ha ottanta milioni l'Italia che ne ha cinquantacinque sessanta
La Francia che ne altrettanti o qualcosa
Messi insieme ad altri non possono decidere
Ecco quindi questo fatto un esempio paradossale ma è così
Oppure il fatto che la commissione debba continuare a fare se rappresentativa Ditto ti gli istanti molti casi di più di uno di membri quando erano sei otto dieci si può capire ma quando gli Stati diventano ventisette come farà funzionare quindi a Nizza c'è una questione cruciale che riguarda come potrà funzionare o deve funzionare l'Europa per essere più vicina ai cittadini
è una poi una partita molto importante
Ci sono rischi di spinte xenofobe
Oggi ne nei Paesi europei ci sono
Dei campanelli allarmanti
Non soltanto i natura populista che esistono in funzione del fatto che vogliono difendere la cosiddetta
Eugenetica come dire la cosiddetta identità genetica la razza
Ora una allargamento ma anche una democratizzazione dell'Europa è la
Condizione prima di tutto questo
Non ci si deve dimenticare che i grandi disastri bellici che la civiltà occidentale attraversa particolarmente in questo secolo ma in tutti i secoli precedenti sono stati originati da guerre fratricide fra uno o l'altro degli stati membri
L'esistenza dell'Europa è una condizione di pace non si trascuri questo piccolo particolare non ci dimentichiamo qual è stata la prima o la seconda guerra mondiale e quanti milioni di urgenti e nera e noi amiamo la vita capisco perché non dobbiamo
Far capire agli italiani che e agli europei che l'Europa impedisce le guerre al nostro interno
Che sono state quelle più devastanti e che l'estensione a quella parte di Europa che era stata tenuta a lungo fuori dalla democrazia
L'estensione delle istituzioni democratiche europee l'inclusione dentro l'Europa è un'altra condizione di pace ristabilita basta aprire un giornale
Sentire cosa succede nei Balcani o più in là come essi siano effettivamente siano stati nella storia un focolaio
Stare dentro la stessa istituzione è un bene non è un male l'Europa è stata caratterizzata da una prevalenza nord-occidentale di potenze al suo interno
Hanno contato di più di noi
La arriva atlantica e il Mar Baltico eterno più di noi mediterranea contato di meno
L'estensione del baricentro verso est e sud può comportare un equilibrio diverso e consentire all'Italia di svolgere
Il suo ruolo storico del Mare Nostrum di essere al centro di una Europa geograficamente intesa senso unitario
Sono tutte ragioni che ci dicono come noi possiamo trarre enormi vantaggi e convenienze anzi più opportunità però per fare questo a Nizza si deve aggiungere con un risultato ed è questa la ragione perché voglio faccia andare il nostro Governo più forte
Di quanto non sia stato finora
Questa è la sostanza della discussione di oggi anche piena di questioni tecniche cioè che cosa significa ponderazione del voto che cosa significa
Principio di maggioranza cosa significa modifica della composizione della Commissione o codecisione fra Consiglio dei ministri al Parlamento ecco questi sono i temi
Il cui volevamo informarli
Però se ci sono domande
Verrebbe accendere il microfono
Basta ecco qua salvo Michela Bruni dell'Ansa l'informazione e quali sono amo ogni punti più difficili in cui stesso questi dovrà lavorare per trovare un'unità diciamo un tappo colori
Il centrosinistra
Sono stati è stata prima di tutto la Carta dei diritti però ora questo non sembra più essere se stiamo al voto nel parlamento europeo degli stessi membri del Polo questo forse rappresentava una difficoltà con la lega
Stando ai voti io non so specie oggi avremo delle sorprese gradevoli
Poi
Sugli altri temi
C'è forse qualcosa in tema di di allargamento
Dovremo verificare la posizione di Alleanza nazionale su questo argomento
Però insomma per adesso non c'è stata una presa di posizione ufficiale di nessuna forza politica del Polo su questi temi particolari ecco
Se non ci sono altre domande
Possiamo concludere qui
Va bene grazie