"Le donne italiane per Emma Bonino" - presentazione dell'iniziativa a sostegno della proposta di Emma Bonino diinvocare una rappresentanza femminile nelprossimo governo dell'Afghanistan e il rispetto dei diritti umani e civili (org. c/o la sala stampa della Camera)

Allora direi che possiamo cominciare io Antone
Allora aspettiamo
Poi così velocemente
Bene è arrivata anche al Senna quindi direi che possiamo cominciare
Io vorrei prima di iniziare questa conferenza stampa visto i fatti drammatici di ieri due tutte vorremmo dedicare questa conferenza stampa a Maria Grazia Cutuli ai suoi colleghi
Perché Mariagrazia una donna che è morta facendo ciò in cui credeva
E quindi mi sembra questo il momento per ricordarla e per essergli vicino
Oltre a ringraziare naturalmente tutte le persone che sono presenti a questa conferenza stampa e che hanno dimostrato interessa questa iniziativa come vedete a questo tavolo oltre a me Alessandra Mussolini
Anselma Dell'Oglio la palla Ferrarella Maria Latella Barbara Palombelli ed Emma Bonino
è assolutamente una composizione di donne trasversali ma che abbiamo un interesse comune
Le donne italiane perché vogliamo aiutare le donne di Kabul e oggi siamo qua per sostenere con fermezza questo impegno di due donne italiane per le donne etica d'altra parte abbiamo visto che anche il Dipartimento americano che di Stato americano come sostenitrici da Laura Bush arcieri Blair oltre il ministro Isabelle Durant presidente in carica del Consiglio europeo
E che mira ad ottenere la presenza di una forte componente femminile all'interno del prossimo governo dell'Afghanistan
Come tutte noi sappiamo le donne afgane non possono più provvedere al proprio sostentamento e questo mette in pericolo non solo la loro sussistenza ma anche quella dei loro figli e degli anziani a cui vengono a mancare tutti i punti di riferimento
Oggi che Kabul è caduta e che il governo talebano è sconfitto e assolutamente necessario e doveroso che noi donne ci impegniamo spunto da sconfiggere questa brutale piega la segregazione femminile in Afghanistan
La parola discriminazione appare in questo caso troppo Tenera è inadeguata il burqa che ne simboleggia tutta l'assurda crudeltà
Gli uomini di Kabul come ci hanno fatto vedere l'immagine e la televisione hanno tagliato le lunghe barbe imposte dal regime talebano
Le donne ancora non osano se non per qualche eccezione disfarsi del burqa l'abito prigione che le ha rese schiave privandole delle dignità civile ed umana
Il pericolo però ancora troppo alto soprattutto perché il velo integrale e la segregazione femminile fanno parte di costumi lo attuali non islamici si badi bene di un'eredità secolare che i talebani hanno soltanto formalizzato
Mentre la radio e tornata a trasmettere musica e Tele Kabul ha ricominciato faticosamente le proprie trasmissioni con giornaliste che vanno in video solo con un leggero velo che copre il loro il capo
Nessun proclama di musica di linee ancora autorizzato la popolazione femminile a disfarsi del burqa e soprattutto a riprendere una vita normale poter uscire a prendere l'autobus andare al lavoro
Le donne di Kabul hanno ancora molta paura perché la vittoria politica contro i talebani il terrorismo internazionale potrebbe tragicamente tradursi in un nulla di fatto per quanto invece riguarda la loro condizione
Per questo la battaglia parlamenti fazione sociale delle donne afgane
Deve diventare una battaglia politica e per questo è fondamentale che noi donne italiane appoggiamo oggi questa iniziativa per una partecipazione al governo futuro dell'Afghanistan
E questo soprattutto perché se la guerra il regime sono stati elementi dall'esclusiva connotazione maschile alle donne afgane invece oggi tocca un ruolo fondamentale
In questo momento così delicato e di grande trasformazione devono ristabilire un equilibrio civile e di costruire insieme una pace basata sul rispetto e sul ritorno ad una quotidianità che era stata disposta queste sicuramente la questione principale restituire alle donne una funzione ed una responsabilità sociale un ritorno al ruolo consapevole che hanno da sempre esercitato all'interno della società la lotta per l'emancipazione dei Paesi del Terzo mondo e l'Afghanistan non fa eccezione l'affrancamento dalla schiavitù economica il raggiungimento di un tenore di vita accettabile per la maggioranza della popolazione
Non può infatti non passare ed un rapporto dell'ONU sull'argomento ci è di conforto attraverso il miglioramento della condizione femminile
Che rappresenta anche l'elemento discriminante che si taglia i regimi democratici da quelli totalitari
Toccherà dunque le donne afgane e più in generale in generale alle donne del terzo mondo assumere un ruolo decisivo nei confronti della comunità internazionale per ridurre le disuguaglianze e favorire lo stabilirsi di nuovi equilibri
Le poche pochissime donne che in questi giorni hanno abbandonato il burqa sono un esempio incoraggiante ma come abbiamo detto fin troppo ancora troppo isolato
Tutte le donne anche quelle che vivono nei villaggi nei quartieri poveri nelle zone rurali devono essere messi in condizione di riappropriarsi dei propri diritti e di riconquistare il loro ruolo nella società
Per questo la nostra iniziativa importante e per questo la presenza di una forte componente femminile al governo di Kabul sarebbe una garanzia del nuovo cammino politico e sociale intrapreso dall'Afghanistan
A questo punto io passo la parola Alessandra
Importante già questo segnale che ne vogliamo dare io vorrei
Cancellare i cognomi e dire che siamo qui a questo tavolo Daniele Alessandra Barbara Maria Sella Paola e bella assieme a Livia assieme a Simonetta e a tutte le altre donne che ci sostengono al di là di quello che è l'appartenenza al di là del fatto che un e parlamentare o no non abbiamo messo onorevoli non vogliamo sapere niente di tutto questo siamo qui perché perché io credo che in fondo non è che vogliamo suggerire o vogliamo imporre ma credo che sia importante non solo per le donne di Kabul ma anche per noi
è un segnale molto forte un filo che ci lega non a caso ieri e morta anche in malo modo devo dire questa nostra giornalista ed ecco perché noi siamo sempre più coinvolte non è un caso che sono sempre maggiormente le donne che sono state esposte che sono sul fronte come giornaliste rischiano in prima persona ed è stato detto
Molto spesso più dei soldati
Ecco perché noi siamo qui ecco perché io mi sono messa personalmente in contatto con Nicole Fontaine che il presidente del Parlamento europeo
E lei gentilmente ci ha inviato un messaggio di sostegno a questa nostra iniziativa e io lo vorrei leggere perché io credo che questo sia molto importante dopo il sostegno che abbiamo avuto che non è certamente simbolico da parte di Laura Bush e di ceri Blair questa importante perché vuol dire che le donne si stanno veramente attirando io qui sentito molte che hanno detto io non ho mai voluto firmare niente non ho mai voluto partecipare Maura bisogna voltare pagina bisogna impegnarsi bisogna farlo per noi stesse prima che per le altre
E ci tengo a dirlo noi non vogliamo imporre un modello come qualcuno potrebbe di modello occidentale assolutamente ma dato che la donna cioè è stata la protagonista se vogliamo
Di questo anche di questo conflitto perché non certamente Enna ma ci si è accorti purtroppo in ritardo di quella che è la condizione femminile ecco perché li dobbiamo fare di tutto
Per riuscire anche a sollecitare a far capire che se non c'è la presenza femminile nel prossimo governo c'è una lesione di quelli che sono i diritti umani in generale
Allora io vorrei leggere il messaggio di Nicole Fontaine per le donne afgane
Tengo in particolar modo a congratularmi con le organizzatrici di quest'iniziativa intitolata a don italiane perché Abdullah
Che raggruppa parlamentari italiani rappresentanti di tutte le tendenze politiche ed esponenti della società civile
Al fine di attirare l'attenzione sulla sorte delle donne in Afghanistan la situazione delle donne in Afghanistan è un tema che mi tiene particolarmente a cuore
Dall'arrivo dei talebani al potere a Kabul all'Afghanistan è sprofondato nelle tenebre i diritti più elementari delle donne sono stati Gatti le donne hanno subito maltrattamenti sono state privati di ogni diritto a lavorare sono stati ridotti all'accattonaggio senso marito
E non hanno più avuto accesso all'istruzione alle cure sanitarie
Quando la comunità occidentale aveva un po'dimenticato le sorti dell'Afghanistan
Io ho preso l'iniziativa lo scorso aprile invitando il comandante Massud al Parlamento europeo in quell'occasione il comandante Massud ha lanciato un appello alla pace e dalla libertà
Questa appello purtroppo non è stato ascoltato qualche settimana più tardi il Parlamento europeo ha ricevuto tre donne afgane espatriate clandestinamente dal loro Paese
Per testimoniare la loro situazione mi ricordo di questa frase terrificante che ci hanno lasciato era come se noi fossimo morte
Il comandante Massud ora il mozzo e dopo gli orribili attentati dell'undici settembre le relazioni internazionali sono completamente sconvolte
E l'attenzione ormai concentrata sull'Afghanistan e sulla sconfitta del regime talebano che protegge i terroristi di Bin Laden
Oggi in più dell'orrore del regime dei talebani siamo interpellati dagli enormi problemi umanitari che si delineano i primi a soffrirne sono ancora una volta le donne e i bambini e gli anziani
Giungono a fine anno le testimonianze allarmanti di questa situazione ma dobbiamo anche pensare al domani nella prospettiva del dopo talebani con un governo stabile e democratico evitando il ricorso ad interventi esterni
Formulo alla speranza e l'incoraggiamento che le donne possano trovare il loro posto nella futura società afgana e nelle nuove strutture democratiche di questo paese auguro a tutti un buon lavoro Nicole Fontaine
E adesso passo la parola a Barbara
Esportiamo penso a quale
Allora io credo che sia molto importante per le donne stare assieme a lo credo e questa sala coraggio importante perché io vedo Marcella De Francesco
Che è stata con sua sorella Giuliana una protagonista tra Resistenza romana che sono state le prime due donna che mi hanno parlato delle donne dei diritti delle donne quando avevo quindici anni venne parliamo del sessantotto poi vedo qua tante donne impegnate vedo con Emma voglio dire ma apportate in Parlamento
Con la sua forzare battaglie radicali ci sono le donne di armi di Servilia turco ci sono tutte le donne che in questi anni hanno dato qualcosa però forse abbiamo tutte dato qualcosa
Nelle divisioni allora forse importante oggi superare tutte queste divisioni unirsi perché io credo che tutte le battaglie delle donne sono di per sé
Trasversali trasversali e anche come quella per le donne afgane
Transnazionali parola che ci ha insegnato i radicali ma che forse è una parola da usare più spesso e che dovunque c'è poi un diritto violato se anche qualcosa che come abbiamo visto molti anni dopo porta a una violenza perché ogni diritto negato poi è l'embrione di quello che poi è un conflitto questo l'abbiamo visto
Limitare alle fabbriche l'abbiamo visto nei diritti civili Nabil lo vedremo e lo vediamo nei paesi in via di sviluppo certo dovunque c'è qualcosa che che che si nega prima o poi c'è un conflitto che esplode allora la passione e la passione di Maria Grazia Cutuli la passione di tutte le donne giornaliste vorrei dire non solo sua
è quella passione scomoda quella che dà fastidio quella che gli omini cercavo sempre di contenere in qualche modo se noi riuscissimo per una volta auto fare di questa passione una forza e a superare tutte le divisioni e io credo che potremo liberare una forza straordinaria e quindi mi auguro oggi
Che per noi appunto i giornalisti del Corriere la sera un giorno molto triste possiamo invece cercare di fare proprio quel salto che è mancato in questi anni perché abbiamo fatto tante battaglie ne abbiamo vinte tantissima
Dobbiamo insegnare a che a vent'anni e quanta fatica abbiamo fatto per garantire loro i diritti acquisiti però dobbiamo anche di nuovo unirci e cercare di rendere più visibili
Questi diritti acquisiti dagli anni quindi io ringrazio per l'invito e ringrazio tutti coloro che son qua e spero molto che ci si possa unire
Paola
Guarda
Proposte le donne afgane nelle quali tutti noi siamo venuti a conoscenza
Magari in ritardo negli ultimi mesi è quella che mi aveva più colpito
Per la sua sottile malvagità da quella dell'impossibilità il divieto alle donne afgane di ridere ci saranno sicuramente di peggiori come ovviamente il diritto all'istruzione alle cure mediche
Ma il fatto di non poter ridere mi sembrava quasi impedire la vita stessa i sentimenti negare anche un momento di gioia
In una vita così brutale ma questo è stato il passato
Adesso bisogna avere la forza di guardare al futuro un futuro che non sarà sicuramente facile ci vorranno ci vorrà tempo per costruire una bisogna avere la forza di guardare al futuro le donne devono
Ridare fiato alla loro voce una voce che deve farsi sentire forte perché il cambiamento in Afghanistan deve passare assolutamente attraverso la condizione femminile
E noi pensiamo almeno io penso che solo le donne possono esserne garanti assolute
Togliersi il burqa il gesto che abbiamo visto fare da alcune donne in questi giorni dopo la caduta di Kabul non significa solo rivendicare un diritto alla vita non essere più dei fantasmi di stoffa come qualcuno ha scritto ma partecipare davvero
Alla vita politica e sociale del Paese afgano bisogna ridisegnare l'assetto di un'azione che secondo me per tornare a dialogare con il mondo
Con la comunità internazionale deve ridare la voce alla sua componente più nobile e quindi io penso che identità agilità il peso politico
Questo deve essere il domani delle donne in Afghanistan noi dobbiamo impegnarci per fare in modo che questo si possa davvero attuare impegnarci oggi in futuro
Nostro impegno a che saremo sempre presenti seguiremo quello che accadrà nei prossimi mesi in Afghanistan
Passo la parola a Maria
E io vorrei dire qualche cosa perché appunto
Maria Grazia Cutuli è morta da due giorni ne stiamo parlando e mi sembrava giusto chiesto io di poter dire qualcosa di lei qui a voi a oggi
Perché primo morto italiano e in questa guerra contro il terrorismo contro l'oscurantismo del burqa di cui abbiamo detto finora è stata una donna una giornalista una mia collega del Corriere della Sera io non la conoscevo bene ci siamo appena sfiorate lei lavorava a Milano e io a Roma ma credo come a tutte voi da ieri non mi riesce di pensare ad altro
Anche perché mi viene rabbia è per questo che non riesco a pensare ad altro mi viene rabbia per questa situazione che è un po'beffarda e un po'assurda
Abbiamo sentito da quando questa guerra è in atto con molta retorica e molta preoccupazione vera sui ragazzi che stanno partendo i nostri anche i nostri ragazzi italiani sulle mamme che si preoccupano
Sui pericoli che in questa guerra toccheranno possono toccare tutti chi prende un aereo che va in metropolitana
E poi invece la prima vittima è stata una colpita sul posto
Una giornalista ancora una volta una donna era successo pochi giorni fa una francese era successo sette anni fa a Ilaria Alpi
Cinque anni fa Maria Grazia Cutuli era arrivata al Corriere e nei telegiornali di oggi ho sentito come quasi con stupore
Ricordare che lei non era un'inviata speciale
E Barbara Paola sa quanto è difficile diventare inviate speciali nei giornali soprattutto in un grande giornale si diverta siglate inviati attrezzo di enormi fatiche anche giusto che sia così
Ma è il segno di quanto io parlo del giornalismo ma tutto questo prete che è vero per tutti gli altri settori di quanto si è sempre più difficile per le donne
In ciascun in ciascun settore poi se sia determinati com'era determinata a Maria Grazia Cutuli
Si arriva a me tra ci sono altissimi e i rischi sono uguali per tutti i rischi si condividono gli oneri si condividono non c'è tempo per la vita privata e questo vale per uomini e per donne non c'è tempo ci sono orari massacranti e questo vale per uomini e per donne
Donne che si condividono gli onori si condividono un po'meno
Insomma e non abbiamo parlato del burqa in Afghanistan ma io ho sempre pensato anche se non mi si era presentato alla mente con tale chiarezza se non in ieri quando mi sono concentrata su questo dolore
Ho sempre pensato che in questo Paese ci sia c'è un burqa metaforico è un burqa che rende non invisibili le donne anzi alle donne tradizione visibilità da copertine sui giornali se le vogliono se ne cercano può dare anche denaro
Ma nega finché può
Autorevolezza credibilità potere vero il burqa trasparente del quale vi sto parlando fa sì che è una donna brava nel suo lavoro debba dimostrare di essere serissima e determinata in questo lavoro ma trasmettendo appena può ogni momento la tranquillizzante rassicurante il rassicurante messaggio state tranquilli io sono seria ma il potere non mi interessa state tranquilli sono una professionista seria faccio per il mio lavoro ma non solo una donna in carriera
Se uno si infila in questo burqa rassicurante
Può essere lasciato in pace altrimenti spesso no
D'altra parte in un paese siamo qui a Montecitorio che ha mandato a Montecitorio solo l'undici per cento dei rappresentanti al Senato addirittura l'otto per cento sono le senatrici mi sembra mi sembrava proprio ieri così beffardo
E così tragico che fosse una donna la prima vittima di questa guerra
Come ha ricordato il mio direttore Ferruccio de Bortoli giornalisti non sono una categoria amata quando va bene sono una categoria tollerata
Ancor meno amate sono le giornaliste e io ieri ho dovuto fare una fatica
Notevole per convincere mia figlia che ha sedici anni
Per convincerla del fatto che se Maria Grazia Cutuli a trentanove anni stava in mezzo alla polvere dell'Afghanistan non lo faceva perché voleva le luci della ribalta come mia figlia che sedici anni pensa e come lei lo pensano in tanti non lo faceva per essere una star
Lo faceva perché è innamorata di questo mestiere in questo mestiere la cosa che ti gratifica di più e l'adrenalina
Il fatto di essere su una cosa e in questi anni vivere in Italia raccontare questo paese di adrenalina mi dava molto poca perché quando noi abbiamo raccontato questo Paese in questi anni abbiamo raccontato come quello che era per un Paese ed è un Paese depresso triste
E di adrenalina francamente io ne ho ricevuta ben poca del mestiere in questi anni
Quindi
Una come Maria Grazia questa questo suo viaggio poi alla fine la portata dove certo non era giusto che finisse
L'ha fatto perché ci credeva e ieri in questa giornata così dolorosa per tutti noi parlando non con con un collega un collega uomo del Corriere ci chiedevamo quanto tempo ci vorrà per dimenticarla
Perché Ilaria Alpi ce la ricordiamo tutti a distanza di sette anni ma ce la ricordiamo
Per la lotta coraggiosa che hanno fatto i suoi genitori per la lotta coraggiosa che hanno fatto i giornalisti del TG tre perché c'è qualcosa di oscuro ancora dietro la sua morte
E dietro la morte di Maria Grazia e di Julio Fuentes e e dei colleghi della Reuters molto probabilmente non ci saranno retroscena
Da raccontare diversità questa tragica e agghiacciante apparenza allora ci chiedevamo quanto tempo ci vorrà per dimenticarla
E io non lo so ma non credo che ce ne vorranno teatro
Adesso la parola ad Anselma
Grazie
Noi oggi avevamo deciso di non uscire come Branco Rosa ma di essere semplicemente le donne italiane per Emma Bonino
Poi morta Maria Grazia
Non volevamo uscire oggi perché abbiamo in programma per il quattro di dicembre sempre un martedì alla stessa ora però all'Hotel Plaza ma grande conferenza stampa rom annunciare una grande novità politica che non vi anticipo
Quello per cui perciò però da qui non ci possiamo esimere
E di dire che Maria Grazia e la prima caduta del Branco rosa
Era la fine teso dalla prima ora io adesso vi leggo
Un ricordo di Maria Grazia scritto da Silvia Grilli non sta fino affettiva matrice vice direttore dire capo redazione della panorami scusate ma sua carissima amica
Questo è stato scritto da Silvia Grilli Maria Grazia aveva la malattia del giornalismo voleva partire vedere raccontare
Era la sua passione per la vita in questi giorni era felice diceva che non voleva più tornare qua
Era finalmente un inviato di guerra e ingiusto che sia morta adesso che aveva trovato la sua strada Maria Grazia Maria Grazia aveva trentanove anni ed era bella
Era una donna dura e passionale e questa non è una contraddizione
Era di quelle che non provava invidia per le donne una delle poche con cui si riusciva a creare una complicità vera
Una sera a casa mia le dissi che volevamo creare un branco rosa disse subito di sì
Senza ancora sapere bene cosa fosse
Dopo poi si appassionò
Maria Grazia aveva un cuore di bambina ed era la persona più determinata che io abbia conosciuto irritava spesso la sua fissazione per il mestiere di inviata
Ma se c'è una persona che conosco a cui stia bene l'aggettivo pura
Queste leggi
Adesso vi leggo il necrologio che abbiamo scritto noi del Branco rosa che apparirà domani sul Corriere della Sera
E caduta nell'esercizio del suo dovere l'inviato di guerra Maria Grazia Cutuli nostra amica
Collega e sorella socia fondatrice del nostro neonato gruppo continuiamo la lotta per onorarla per non dimenticare
Le donne del Branco rosa
Vorrei solo aggiungere questo
Che il Branco rosa e quindi insieme a noi Maria Grazia
Andremo a chiedere abbiamo già cominciato
Cambiando l'articolo cinquantuno dalla Costituzione che le donne siano pienamente rappresentato il nostro Parlamento questo vuol dire il cinquanta per cento noi chiediamo che il cinquanta per cento
Non solo dei parlamentari ma anche di tutte le nomine noi siamo presenti nella società siamo capaci siamo qualificate vogliamo esserci
Io penso che anche a nome di Merk Maria Grazia possiamo chiedere di meno per le donne nel governo afgano possiamo chiedere di meno del cinquanta per cento io questo lo chiedo a titolo personale non sono qui in questo momento rappresentante di nessun gruppo perché è una mia iniziativa personale
Vi chiedo di riflettere grazie tocca Emma
Se
Grazie mille
Sostanzialmente volevo dire tre cose forse dare qualche informazione
La prima è che questa richiesta è questa iniziativa che abbiamo assunto è preso come passito radicale transnazionale con tutte le i movimenti che hanno voluto e che ne Skin sono legati e un'iniziativa prettamente politica io voglio sottolinearne la nobilitare la grandezza politica
Non è un dato né di corporazione né di quant'altro ma è semplicemente quello di affermare quindi con un'azione affermativa è positiva che non è pensabile
Che le donne che non solo sono state le prime vittime ma che soprattutto non si corre il rischio di imporre come si dice modelli occidentali
è bene che si sappia che fino alla fine degli anni ottanta in Afghanistan sono state donne ministro donne parlamentari
Che uno può approvare o non approvare la politica di Benazir Bhutto va bene sì il botto e di etnia pashtun quindi siamo perfettamente come dire
In un clima come lo chiamiamo clima culturale ampiamente locale che è stato spazzato via negli ultimi dieci anni prima dai mujaheddin e poi da Eataly vani si tratta quindi in qualche modo di restaurare una i pratica che le donne si erano già conquistato
La seconda è che ad un certo punto mi è scattata queste iniziative come spesso succede no uno ci pensa pensa pensa non riesce a trovare il click
Devo dire anche un po'incoraggiata non voglio dire non usata perché è troppo ma insomma dal semplice fatto che il mondo sembra aver riscoperto i dolori delle donne afgane solo adesso non c'è più un momento
Non c'è eppure si sapeva da prima e voglio segnare un'era un un un segreto mantenuto dall'FBI dalla CIA e da quant'altro era ampiamente noto dove si di comunque
Ma oggi non c'è più devo dire riunione politica dichiarazione manifestazione eccetera relativa a qualunque cosa di politica internazionale in cui non ci sia un qualche come dire emozione commozione per i passati orrori
Io penso che oggi non è più lo è stato non lo è più nel tempo delle come dire lacrime e neanche quello di un passato e che abbiamo in qualche modo colpevolmente non affronta oggi è il tempo dell'azione io credo che l'unico modo per ridurre le parole
Per togliere anche degli elementi di ambiguità
è una richiesta molto puntuale molto precisa che è quello donne al Governo
Pare potrebbe fare una cosa così piccola è così modesta non lo è non lo è neanche nei nostri Paesi se per quello
Né piccola né modesta salvo alcune note eccezioni
Ma io non lo è nella come dire nella approccio tradizionale di politica internazionale tant'è vero che più sento emozioni per il passato meno vedo donne i tavoli dei negoziati io trovo letteralmente inaccettabili
Che quando arrivano le immagini delle riunioni a New York a Roma a Islamabad a non so dove ci stanno una serie di barbe lunghe porte eccetera Non vedo una donna neanche più come interprete
Quindi io penso che da questo punto di vista questa richiesta che la loro la loro storia alla loro le loro passate conquiste da restaurare
Sia qualcosa che evidentemente rispetta i canoni tradizionali è sufficientemente sconvolgente tant'è vero che per ora nessuno l'aveva ripresa
E per questo ritengo che questa è una dinamica e un passo politico di grande rilievo
Un passo esemplare e non simbolico perché questo può dare forza e animo a tutto una serie migliaia o milioni di donne che in altri Paesi hanno da superare moltissime altre cose ma anche per le stesse donne afgane sì che non voglio vedere più
Paragrafi delle Nazioni Unite delle risoluzioni in cui
La comunità internazionale o chi per esso si impegna a proteggere i diritti delle donne
Perché credo che sempre meno abbiamo bisogno di protezione sempre più credo abbiamo bisogno di capaci di di possibilità di esercizio di responsabilità politica
Proteggete G. meno fateci facciamo da sole ma il problema è quello dell'esercizio di una responsabilità dell'esercizio visibile di una realtà rappresenti responsabilità perché proprio questa visibilità può incoraggiare lanciando questa campagna martedì o mercoledì scorso apostolo voglio fare adesso il punto della situazione
Questa campagna colluso peraltro di internet e con tutti i sistemi del partito transnazionale ci sta letteralmente travolgendo
Devo dire che manca la lì se voi entrate nel sito e ne avete voglia di cuoio ai giornalisti nel sito
Www radical parti punto org troverete tra il mille trecento quattrocento che ad oggi hanno aderito al giorno di digiuno quindi anche l'elemento non violenza è non solo è caro a me credo sia un dato sul molto molto importante
Voi troverete gruppi dalla Spagna ma dall'Indonesia dal Pakistan stesso a Singapore dagli Stati Uniti alla monaci buddisti ai vietnamiti ai laotiani per esempio
Proprio oggi ci hanno comunicato di di aderire a questo giorno di digiuno
Sia il principe mis mi ero mai visto che il figlio del re nonché il portavoce del delle restiamo contattando una serie di altre persone però insomma
Non solo siamo a oltre settanta dei deputati europei credo che se tutte insieme lavoriamo possiamo nelle e dobbiamo nelle prossime ore magari trovare la maggioranza assoluta del Parlamento italiano del Senato Elio
Voglio ringraziare qui Marco Boato peraltro vedere moltissimi uomini che hanno deciso di di digiunare un giorno mi fa molto piacere
Gente come dire di da qui non me l'aspettavo non so quando il segretario di Stato agli esteri spagnolo Ramon de Miguel mi ha telefonato per dire digiuno anch'io
Non solo ma voglio dirlo voglio o a Gargo o chiunque devo dire mi ha veramente e spero siano sempre molti e molti di più e non credo non è una questione virgolette solo femminile è una questione di politica
Politica ovviamente
Delle per le donne ma è appunto eminentemente politica
Allora mi giungono tutta una serie di e noi tutti credo nelle prossime ore possiamo fare ancora moltissimo trovare altre adesioni parlare continuare a dire
E credo anche soprattutto le amiche americane di femministe maggiore ti per esempio hanno loro un problema uno perché informazione appena circolata secondariamente
Perché loro chiudono il Paese praticamente chiude domani per Hillary la festa del Ringraziamento e riapre lunedì quindi stanno un po'in difficoltà
Ma il senso di questa iniziativa credo anche dalla lettera dalla presidente Fontaine e di quant'altro e di ben chiarire
Che non siamo più disponibili a tollerare delle ambiguità e cioè alle mozione del passato a condizione di non lottare per il presente questa è quello che anche rispettosamente nella lettera aperta che spero dopo fine renderebbe tutti insieme che leggerà magari Alessandra con molto rispetto rimpalli volgiamo Laura Bush arcieri Blair di Julio apprezzato il tono evidentemente ho sentito anche c'era i Blair ieri
Però con molto rispetto voglio dire a queste due amiche a queste due signore che non basta
Non non è sufficiente e abbiamo oggi un'opportunità io credo che la dobbiamo veramente cogliere a fondo e credo che già se lo quelli che siamo qui se ancora ci lavoriamo ognuno per quello che può medio
Vada domani a Bruxelles e poi a Parigi ma voi qui io credo che questo primo stati avrà questo primo giorno non violento mondiale può aver veramente e aprire come dire di una nuova stagione della politica intanto per l'Afghanistan ero per tutti noi la nostra forza la nostra determinazione io chiudo con due corre da una parte è in sala la ringrazio Rita Bernardini che presidente del partito di radicali italiani ma che ci fa da segreteria complessiva e la ringrazio molto di questo lavoro di gomito
E volevo ringraziare anche Daniela Colombo perché da tempi non sospetti e con un sacco di difficoltà proviamo e vi do già subito appuntare questa forse la vinciamo vi do subito appuntamento con Daniela la prossima battaglia che già in corso contro le mutilazioni genitali femminili quindi c'abbiamo un incatenamento dietro la mi giunge adesso una notizia
E in qualche modo mi rincuora
Però devo dire che come ha detto alle stando alla Presidente i in carica del dell'Unione Europea al ministro durò
Ha già risposto mercoledì alla cambiale Parlamento europeo dicendo che sarebbe totalmente inaccettabile per l'Europa una continuazione di una Poli dica di discriminazione più come la vogliamo chiamare si chiama così si chiama la continuazione di una politica di discriminazione non è che c'ha un altro nome
E mandatami arrivata adesso una notizia Ansa
Che in qualche modo ci deve dare più forza
E che dice parlando a Washington il segretario di Stato ha ribadito che le donne può con l'impaccio
Che le donne dovranno avere un ruolo negli assetti di potere di qualsiasi nuova coalizione
Del Governo in Afghanistan resistente ne saranno ma intanto siamo un passo avanti e io credo che se invece di due mila e due ci intanto i donatori staremo cinque mila dieci mila di tutto il mondo io credo che davvero questo si può ottenere grazie
Senta ti ringrazio allora io vorrei concludere non con qualche cosa disse
Ma io vorrei firmare pubblicamente lui tutte ma chiedo anche a Libia Simonetta
Di poter firmare la tua lettera e voglio leggere la lettera aperta Laura Bush e ceri bluff cara Laura carceri in questi giorni denunciate con parole accorate di sincera partecipazione il dramma delle donne e dei bambini dell'Afghanistan un dramma per anni colpevolmente dimenticato
Oggi care lauree c'è riteniamo che non basti esprimere orrore e dolore per le donne e i bambini dell'Afghanistan
Ne basta esprimere sdegno e condanna perché nell'Afghanistan abbiamo visto il mondo che i terroristi vorrebbero imporci
Pensiamo che oggi occorra dire ad alta voce che anche in Afghanistan come in tutti gli altri Paesi governati o contagiati da movimenti politici ispirati all'integralismo religioso
Devono prevalere i valori e i principi riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Proprio per questo oggi sono già oltre mille delle piume saranno noi compresi impegnata in un Satyagraha un'iniziativa non violenta il cui obiettivo coincide con quello quello stesso Dipartimento di Stato statunitense afferma di ritenere utile ed urgente
Un nuovo governo afgano in cui siano ampiamente rappresentate le donne cioè la componente della popolazione che più ha patito gli orrori del totalitarismo talebano
Noi esigiamo che le donne afgane possano assumere il ruolo e le responsabilità che loro spetta a voi care lauree Cheryl noi esprimiamo fiducia e riconoscenza per quello che state facendo
Ma vi chiediamo anche di unire le vostre voci alle nostre di appoggiare la nostra battaglia per cogliere l'occasione storica che si presenta e assicurare una presenza femminile qualificata nel prossimo governo provvisorio dell'Afghanistan
Vi chiediamo di associarmi alla lista già lunga di persone di ogni nazionalità che hanno aderito ad una giornata mondiale di digiuno a favore delle donne afgane promossa dal Partito radicale transnazionale per il prossimo ventiquattro novembre
Cordialmente Emma Bonino cordialmente o realmente ma Alessandra Anselma Barbara Maria Livia Carloni verso prima di chiudere a Daniela volevi dire una frase
Esperienze e contrasti anche tra le donne afgane appartengono a etnie diverse anche loro
Ma io credo che un po'e alla fine qualcuno nel governo dell'Afghanistan qualche donna ci sarà quello che mi preoccupa maggiormente sono le strategie di sviluppo
Oggi la Banca mondiale ha organizzato per il ventisei e ventisette Mestre un incontro di persone che lavorano lo sviluppo Esperti e hanno definiti noleggia Bovo afrikaans alcuni afgani di notti per discutere la strategia delle costruzioni di sviluppo
In un documento che ha preparato alla Banca mondiale c'è soltanto una riga in cui si dice si dovrà poi tener conto delle questioni di genere
Questa è inaccettabile lo stesso la FAO avuto modo di leggere il documento preparatorio della FAP noi come ai boss alla recente meeting organizzato conferenza organizzata la Commissione nazionale parità avevamo chiesto che il Governo italiano finanzi un Trust Fund dell'unica ma per organizzare una conferenza programmatica una conferenza di politica ma la conferenza per discutere delle strategie dello sviluppo perché o le donne entrano adesso
Ed è possibile trovare anche in un ambiente Musulmano come l'Afghanistan anche in un momento va be'in un ambiente partono tragico Azzarà
Voglio dire è possibile trovare dei punti di entrata dei punti d'ingresso ecco io su questo vi chiedo sostegno
Grazie grazie
Va bene
Grazie