Nilde Iotti: la Camera dei deputati la commemora dedicandole un busto di bronzo realizzato dallo scultore Mario Moretto (c/o sala della Lupa - Montecitorio)

Va bene
Rivolgo
Il mio saluto di cordiale benvenuto al signor Presidente da Repubblica
Alle autorità e ai colleghi parlamentari
Alla signora Marisa Malagoli Togliatti
E a tutti i presenti
è un grande onore per la Camera dei deputati che lei Presidente Ciampi abbia voluto partecipare alla presentazione di un busto in bronzo di Nilde Iotti
In occasione del secondo anniversario della sua scomparsa
Nel mio discorso di insediamento alla Camera il trentun maggio di quest'anno e di a dire
Sono uomo di parte fiero della mia identità politica ma consapevole che esistono esempi grandi e rigorosi di Presidenti della Camera i deputati a cui poter attingere
La mia memoria corre in queste ore a chi concorsi eleggere come giovane parlamentare
Nell'ormai lontano mille novecentottantatré a chi seppe presiedere questa Assemblea sempre con rigore e imparzialità donna di parte ma rispettosa di tutti
E cioè all'indimenticabile Nilde Iotti
Non voglio aggiungere altre parole a questo ricordo
Perché le mie parole di allora esprimono esattamente il mio stato d'animo di oggi i sentimenti che mi legano la memoria del presidente della Camera Nilde Iotti
La collocazione di un busto
Presso la Camera dei deputati non è certo un atto formale
è piuttosto il riconoscimento che si tributa chi ha concorso da protagonista alla vita di questa istituzione con questo stesso spirito la Camera accogliendo una proposta che mi è stata formulata dal gruppo dei Democratici di sinistra proceda rapidamente alla pubblicazione di discorsi parlamentari del presidente Iotti
Desidero rivolgere un ringraziamento particolare ai dipendenti della Camera di ieri e di oggi che hanno voluto partecipare a questa cerimonia
Nilde Iotti è stata infatti sempre vicino all'esigenza del personale della Camera
Ed attenta la crescita professionale dell'amministrazione cui ha dato un contributo determinanti cedo ora la parola a coloro che l'ho chiesto di ricordare più compiutamente la figura del presidente Iotti
Ad Antonella Spaggiari sindaco di Reggio Emilia la città Natale tanto amata dal presidente Iotti
Dopo di lei Gerardo Bianco che è stato vice presidente della Camera dei deputati capogruppo della democrazia cristiana
Nella nelle legislature di presidenza Iotti Egidio Sterpa per nove anni membro dell'Ufficio di Presidenza e Giorgio Napoletano
Successore e presidente della Camera i deputati
Personalità che le sono stato accanto con diverse responsabilità nei lunghi e non dimentica che anni di presidenza grazie
La parola dalle ad Antonella Spaggiari sindaco di Reggio Emilia
Signor presidente della Repubblica onorevoli deputati senatori
Desidero rivolgere un particolare ringraziamento alle signor Presidente della Camera onorevole Pier Ferdinando Casini
Per l'invito che mi ha rivolto ad essere qui oggi in rappresentanza dei cittadini di Reggio Emilia per ricordare l'onorevole Nilde Iotti a due anni dalla sua scomparsa
E questa occasione un momento di toccante ricordo e Nostalgia ma anche di orgoglio nel poter rappresentare qui nella sede del Parlamento repubblicano le radici di una personalità di straordinario rilievo come Nilde Iotti
Ricordare la sua attività significa rendere omaggio in primo luogo a tutte le donne di questo Paese che riconoscono nella sua figura una donna che con grande coerenza e coraggio
Si è sempre battuta per affermare la propria individualità le proprie capacità il desiderio di operare per il bene comune
Una donna una giovane donna reggiana che dagli anni di studio alla Cattolica alla partecipazione ai Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza alludi all'elezione alla Costituente
Alle battaglie per il divorzio il diritto di famiglia e poi nei tredici anni di presidenza della Camera ha tracciato una storia esemplare
Un percorso politico ed umano che attraverso gli ultimi cinquant'anni della nostra storia la collocano a pieno titolo tra i fondatori dell'Italia repubblicana
Nel mille novecentoquarantasei quando le donne partecipavano al voto per la prima volta Nilde Iotti laureata in lettere all'Università Cattolica di Milano aveva ventisei anni con già alle spalle un percorso formativo che ne segnalava da subito la vivacità culturale intellettuale
La grande attenzione per tematiche che sempre caratterizzeranno il suo impegno civile e politico
Nell'Unione donne italiane di Reggio Emilia soprattutto dove rimarrà dal mille novecentoquarantacinque fino al mille novecentocinquantasette
Con un impegno che in una lettera ha una sua compagna presente qui stasera ricorderà come i nostri anni migliori
Il suo lavoro sarà molto significativo per le future esperienze anche nei più prestigiosi e alti incarichi che la vedranno poi protagonista di primo piano nella vita nazionale
Nata nel mille novecentoventi a Reggio Emilia veniva da una famiglia operaia che con il licenziamento del padre ferroviere antifascista subire persecuzioni della dittatura
In quel clima maturo le prime esperienze d'impegno proprio negli anni che segnano l'inizio della presenza femminile nella politica per tante donne e la nostra città di tante città e nel nostro Paese
Nel mille novecentoquarantasei siede sui banchi della Sala del Tricolore come consigliera comunale di Reggio Emilia dove rimarrà fino al mille novecentocinquantuno
Nello stesso mille novecentoquarantasei viene eletta deputato alla Costituente entrando a far parte di quella Commissione dei settantacinque
Dove con altri due grandi concittadini Reggiani Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti partecipò alla stesura della Carta costituzionale
Un progetto di grande speranza e di fiducia per un Paese per una generazione che usciva dalla dittatura fascista e che Gramsci grazie al coraggio e la determinazione di tante donne di tanti uomini si proponeva la costruzione di una democrazia compiuta
Di tutti questi anni mille Iotti servirà sempre un ricordo fortissimo
E ogni volta non mancherà di attribuire alla sua esperienza nella costituenti il valore non solo di una formazione personali sostituibile ma di un ricco cimento per tutte le donne nel percorso di conquista di pari dignità di uguali opportunità e diritti di piena cittadinanza
Donne come soggetti partecipi attivi nel processo di rinnovamento e di rinascita del Paese obiettivi che rimarranno sempre prioritarie centrali nella sua azione nel suo pensiero
Operare per un grande cambiamento del ruolo femminile nella società in anni in cui strutture economiche sociali schemi mentali consolidati rendevano questo processo assai arduo e da realizzare passo dopo passo
Io credo che questo cambiamento si è stato possibile grazie a figure come quelle di Nilde Iotti che hanno dato il contributo della loro determinazione della loro personalità della loro intelligenza del loro esempio
Pagato talora con il prezzo della sofferenza personale che hanno saputo non soltanto lottare per la libertà femminile ma anche testimoniarla nel corso della loro vita
Queste donne non hanno soltanto per tu incamminò per le altre donne hanno contribuito a rendere migliore la società nel suo insieme
L'incontro con Palmiro Togliatti costituisce l'esperienza umanamente più coinvolgente nella vita di Nilde Iotti per il legame fortissimo che riuniva sul piano umano e politico
Un legame che le provocherà amarezze incomprensioni anche nel suo partito ancora incapace di distinguere la dimensione personale privata da quella pubblica Esterna
Una scelta comunque che costituiranno un punto fermo a cui sempre rimarrà legata con convinta determinazione delle proprie scelte con fierezza e coraggio vivendo con lui e con la figlia Marisa un intenso ricchissimo rapporto familiare da affettivo
E niente Iotti non possiamo poi non sottolineare la grande levatura della sua figura Didoni impegnati in politica di statista nel prestigioso e delicato incarico di presidente della Camera dei deputati per tredici anni
Ricoprendo questo ruolo con un equilibrio e un'autorevolezza riconosciuti da tutti gli schieramenti politici all'epoca fu la prima donna ricevere dal capo dello Stato un incarico per tentare di formare il governo in un momento delicatissimo della vita del nostro Paese e anche in questa situazione seppe esprimere al meglio tutte le sue doti di equilibrio e di senso delle istituzioni
Ricordo quello che accade in quella particolare importante circostanza una duplice prima volta essere chiamata come donna e come esponente del più grande partito di opposizione
Era una fase di ricorrenti crisi per la vita politica del Paese e tuttavia quella scelta apparve come un segno di novità
Di cambiamento pur nei limiti della situazione così particolare
Quella scelta suscita emozione non solo nel mondo politico più prossimo a lei ma anche nell'ambito dell'associazionismo femminile nell'opinione pubblica la si riconosceva in quel momento come punto di riferimento per le istituzioni nei confronti del Paese
Qualcosa di simile accaduto al momento doloroso della sua scomparsa quando centinaia di donne e di uomini hanno voluto testimoniare la loro commozione il loro dolore
Non tutte le personalità della vita politica sono capaci di suscitare tanta autentica partecipazione tanta passione individuale molti molti hanno visto in lei un esempio di vita di stile
Di dignità di forza valori umani ed etici prima ancora che politici
Nilde Iotti è stata la dimostrazione di come si potesse lottare per migliorare la condizione femminile ma nello stesso tempo avendo l'obiettivo di migliorare la vita di tutti di elevare il livello civile e sociale del Paese
Così è stato già al momento della stesura della Carta costituzionale una Costituzione consapevole della realtà sociale del Paese che ispirata fortemente nella sua prima parte al valore dell'uguaglianza delle persone rispetto profondo della dignità umana
Ma anche una Costituzione da vivere diceva Nilde Iotti da attuare pienamente e l'impegno quotidiano e da realizzare nella società del dopoguerra e della crescita economiche sociale che ci ha condotto all'oggi
E ancora il suo impegno nelle battaglie di crescita civile nella riforma del diritto di famiglia sulla spinta positiva e anti autoritaria dei movimenti femminili e giovanili
Per la legge istitutiva del divorzio la battaglia anti referendaria
Nei momenti più difficili e di conflitto come quelli per molti aspetti più delicato e sofferto intorno al tema dell'interruzione di gravidanza
Nilde Iotti seppe conciliare la fermezza e la convinzione delle proprie idee con l'attenzione e il rispetto assoluto verso gli altri ricercando sempre un dialogo per evitare lacerazioni nella coscienza del Paese
Nell'unità delle grandi culture democratiche costitutive della nostra società
E proprio il dialogo e la capacità di ascolto sono insegnamenti fecondi che vanno riconosciuti a Nilde Iotti
Come uno dei suoi più preziosi messaggi
Nella consapevolezza costruita nell'esperienza personale e politica della necessità di raggiungere sempre un nuovo traguardo comune nella crescita della dignità e libertà dei singoli nell'ambito delle regole dello Stato democratico
Nilde Iotti pure lontana da Reggio Emilia rimarrà sempre molto vicina alla sua città a cui la univano affetti amicizie intense ed anche radici profonde ogni volta rinnovate
Un legame che si manifestava nell'attaccamento all'identità della comunità di Reggio Emilia e nell'interesse sempre vivo le sue vicende
Vicende che seguiva con attenzione e curiosità con reale partecipazione con grande discrezione e con l'interesse di chi ne se ne sente ancora parte integrante le sue visite erano frequenti fino a quando la malattia non ha posto limiti invalicabili anche alla sua forte tempra e alla sua tenace volontà ed ogni occasione ogni volta è l'occasione per incontrare gli amici le amiche di sempre ai quali l'univa una consuetudine affettuosa ma anche una tensione culturale politica di ideali comuni di desideri di confronto e di stima profonda
Da lei abbiamo ricevuto molto e grande è stato lo stimolo che abbiamo avuto in tanti momenti in tante situazioni che erano caratterizzato la nostra realtà nelle trasformazioni anche impetuosi imponenti che accompagnano la vita delle comunità e delle città il ricordarlo oggi in questo luogo simbolo della vita democratica è un segnale importante di attenzione di gratitudine alla sua capacità di impegno
Una capacità che ci piace pensare anche fortemente legata alla nostra terra
Alle radici emiliane Reggiane che Nilde Iotti ha saputo mettere a frutto a favore della nazione per farla crescere per darle un futuro che si costruisce nella capacità di Progetto ed immaginazione sulla nostra quotidianità
In questo senso credo vada ricordato
Il suo costante continuo insistere nel porre l'attenzione anche a noi amministratori locali sui temi della formazione sulla cultura per i giovani per i ragazzi e per le ragazze di questo Paese
Credeva nei giovani e ci esortava ad avere fiducia ad investire su di loro ci insegnava il valore del dialogo e del confronto e c'è sempre guidate sostenuti in percorsi non sempre facili penso ad esempio all'apertura delle prime scuole dell'infanzia subito il dopo la guerra ad esempio ad opera di uomini e donne coraggiose e lungimiranti soprattutto donne
Che prima di ogni cosa nella miseria di quegli anni dove mancava tutto e tutto bisognava ricostruire hanno pensato e realizzato le scuole per i bambini
Penso anche al suo rapporto con Loris Malaguzzi l'anima del progetto educativo che da Reggio Emilia se diffuso nel mondo suo compagno di scuola con il quale pur nella diversità delle scelte di vita era unita da interessi comuni da un colloquio in confronto che continuava nel tempo
Penso al suo rapporto con le donne le tante donne per le quali la realizzazione di servizi educativi e sociali per i bambini e per le famiglie
Il lavoro diretto nel sociale con e per le donne ha costituito e costituisce ancora un impegno costante certamente condiviso con lei
Un impegno un'amicizia a cui non posso non associare in una giornata come questa anche ricordo di un'altra reggiana che sedette in Parlamento Carmen Zanetti ma la capacità di dialogo e di immaginare il futuro di Nilde Iotti emersa con forza anche in tante altre situazioni in cui era necessario innovare
Spostare in avanti le linee della programmazione dell'attività educativa come nella fase di dialogo prima e di collaborazione poi con le scuole autonome cattoliche per l'infanzia
Che ha visto proprio Reggio Emilia un passaggio un inizio importante dove fin dal mille novecentottantasei ha sempre proseguito sino ad oggi passando attraverso momenti non facili come nel mille novecentonovantaquattro quando la prima convenzione con la Federazione Italiana Scuole materne a Reggio Emilia divenne un caso nazionale che suscitò non poche polemiche anche sulla stampa
Mi degli ottici sostenne con convinzione in questo progetto come in quello più recente che ha portato alla nascita
Dell'ateneo di Modena e Reggio attraverso un percorso insolito e innovativo che vede oggi realizzato un'esperienza di università reti di sedi tra le poche credo e prima in Italia
Progetti e quindi il deteneva moltissimo che considerava una vera e propria conquista e per la quale si interessava e si spendeva anche direttamente
Ancora e per concludere voglio ricordare quando in preparazione del bicentenario del Primo Tricolore
Che celebrano nella città di Reggio Emilia il sette gennaio mille novecento novantasette alla presenza delle più alte cariche dello stato e dei cento sindaci delle città capoluogo italiane e di tanti italiani emigrati all'estero
Invitammo su suo consiglio e sostegno il poeta Mario Luzi attenere in quella straordinaria giornata la prolusione ufficiale
Dopo un secolo dalla prima tenuta da Giosuè Carducci
Erano i giorni in cui di fronte a ipotesi che mettevano in discussione lo stesso senso dell'appartenenza un'unica comunità nazionale
Il Parlamento italiano ha approvato una legge che indicava il sette gennaio come giornata nazionale della bandiera
Quella scelta giuste ed opportune riempie di gioia Nilde Iotti
Che accolse con entusiasmo l'idea che proprio una città come Reggio Emilia la sua città dalla così forte vocazione all'autonomia l'autogoverno sottolineasse solennemente il valore dell'unità nazionale
E insieme con le altre città italiane il valore delle identità locali da rafforzare sostenere nell'epoca della nascente globalizzazione
Quella sensibilità intelligenza che si esplicitava anche nel sostegno all'invito Mario Luzi ci indicava così l'esigenza di prestare attenzione al rapporto tra politica e cultura
Senza il quale non c'è orizzonte di crescita né possibilità di costruire un futuro all'altezza della richieste della società
E mentre la ricordiamo ci rendiamo conto di aver perso un punto di riferimento essenziale ma sappiamo anche quanto ci ha dato e quale responsabilità ci viene affidata per cercare di portare avanti i suoi insegnamenti
Cultura di governo rigore e coerenza senso delle istituzioni capacità di cogliere e interpretare le esigenze delle comunità e Reggio Emilia come in tanti altri luoghi nel nostro Paese
Noi donne soprattutto ed è giusto ricordarlo proprio oggi qui
Dobbiamo ricevere penso di acquisire sempre più consapevolezza e fiducia in noi stessi coraggio di affermare la nostra identità i nostri diritti nostri bisogni e tanta tanta forza per conquistarne altri nuovi
Per proseguire nel percorso ancora a lungo di pari dignità e di opportunità ed equità per tutte le donne per tutti gli individui in ogni parte del mondo
Tanto più indispensabile oggi in cui di nuovo la drammatica situazione internazionale ci ripropone angosciosamente la necessità di ripensare radicalmente i rapporti sociali economici e umani fra nazioni e parti del pianeta
Il ricordo che ci rimane di lei dunque il ricordo di una persona che non soltanto ha contribuito in maniera straordinaria la vita politica
All'edificazione delle istituzioni repubblicane ma ha saputo interpretare con tanta intelligenza e fermezza quel senso delle istituzioni e quell'amore
Verso il nostro Paese che credo debbano rappresentare per chiunque si impegni in politica un patrimonio comune irrinunciabile
Per chi come noi continua in quest'impegno rimane forte
Senso di un'esperienza umana che ci ricorda che la politica è un'attività alta nobile un'attività che degna di essere vissuti intensamente se legata a valori e ideali profondi credo che hanno i resti il dovere di ispirarci sempre a questa concezione etica e nello stesso tempo l'impegno a costruire un equilibrio più maturo
Fra politica e vita nella consapevolezza però che la politica stessa deve continuare ad essere partecipazione tensione morale slancio e quindi umanità nel pieno senso della parola
In questo percorso l'esempio la storia di Nilde Iotti vale per tutti donne e uomini come una storia vissuta con stile e dignità coerenza e forza
Ringrazio sindaco di Reggio Emilia
E do la parola all'onorevole Gerardo Bianco
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente della Camera e del Senato autorità di governo degli organi costituzionali onorevoli colleghi
Signora del Parlamento signora della Repubblica
Così la consacrarono i giornali al momento della sua scomparsa
C'era una naturale eleganza alla sua persona
Vigorosa è chiaro la luce limpido e linguaggio sobri e misurati sui gesti
Una eleganza che a me pareva anche la conquista di una coltivata disciplina interiore dissi in uno dei rari riferimenti personali aveva detto
Più che l'allegria mi alle vola a serietà la gravità della vita
Colpisce l'uso di quel termine gravità
Non molto consueto ma pure così appropriato
Dove io sento lecco di un antico concetto latino forse meditato negli anni degli studi classici alla Cattolica
Ma nel degli ottimi non era un'icona
Dietro la pacata fermezza si avvertiva il fervore di una personalità forgiata dalle aspre vicende del suo tempo nella fatica del vivere quotidiano via via dominate con la forza dello spirito e dalle profonde convinzioni
La mia prima esperienza di capogruppo dei deputati democristiani nel mille novecentosettantanove coincise con la prima elezione della Iotti a Presidente della Camera
Nevis sì quindi da vicino l'avvio e lo sviluppo
La sua realizzazione avvenne in una stagione turbata da grandi tensioni interne ed internazionale
Incombeva la tragedia di Aldo Moro
Il terrorismo continuano a seminare paura e vittime
Il quadro politico interno era particolarmente incerta e fragile dopo il fallimento della solidarietà nazionale
Il deludente risultato delle elezioni politiche spingeva il PC ad una più forte opposizione
Sul piano interno malgrado la corto d'assalto due tra Stati Uniti e URSS si addensavano fosche nubi a causa del dispiegamento ero missilistico da parte dell'Unione Sovietica
Il panorama politico era dunque denso di pericoli
Appariva comunque chiaro ai leader politici dell'epoca
E in particolare a quelli della democrazia cristiana che le difficoltà andavano superate riconverte mando a quel patto non scritto ma solido della comune responsabilità dei partiti che avevano scritto la Costituzione
E gettato le basi dalla Repubblica di difendere e consolidare la nostra democrazia
Nasceva da questo contesto la decisione di eleggere in uno dei massimi vertici istituzionali un esponente di spicco della opposizione
Era consapevolezza democratica non certo concessione consociativa
La scelta del PC per indicazione di Enrico Berlinguer Calder su Nilde Iotti chi aveva mirabilmente presieduto la Commissione affari costituzionali nella precedente legislatura
Era la prima donna Covella fermo nel discorso di insediamento alla presidenza della Camera del venti giugno settantanove a ricoprire la storia d'Italia una delle più alte cariche dello Stato sono le sue parole
E aggiungeva io spesso non ve lo nascondo vivo quasi in modo emblematico questo momento
Avvertendo i nessun significato profondo che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose pazienti tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione
Un mondo di esclusione come quello appunto della realtà femminile cominciava ad essere infranto dopo la non lontana conquista del voto alle donne che anche la DC aveva decisamente voluto sì è vi ho così in uno dei passaggi più delicati la nostra vita politica parlamentare la presidente dell'AIOP la presidenza della Iotti
Che si rivelò subito come una guida esperta per ricondurre entro linee costruttive il confronto politico
La gestione del lavoro parlamentare non era certo semplice l'intrico di un Regolamento senza limiti di tempo e di parola consentiva talvolta ingiustificati ostruzionismi e imponeva anche impropri compromessi
Vi Memmo in quegli anni come molti dei colleghi ricorderanno le notti insonni delle leggi di bilancio e finanziare e di altri provvedimenti legislativi
Fu la Iotti ad affrontare con determinazione questo nodo per garantire com'era ha detto nel suo discorso all'insediamento non solo i diritti della minoranza ma anche il diritto dovere dalla maggioranza a legiferare sono le sue parole
Vennero così introdotte per sua volontà talvolta tra violente intemperanze diavola significative modifiche regolamentare di snellimento e di funzionalità del lavoro parlamentare ricordo nei frequenti scambi dire sull'argomento la sua preoccupazione di Lodi Crinò possibile dell'istituto parlamentare per via di una sua impotenza o paralisi
Aveva detto nel primo giorno di presidenza il Parlamento questo altissimo strumento democrazia non può e non deve essere superato dai tempi per questo obiettivo si adoperò col intransigente determinazione
L'appartenenza al suo partito poteva indurre la complessità delle regole a qualche decisione partigiano
La testimone molto ravvicinato come presidente del maggior gruppo parlamentare posso dire che ciò non accadde mai
Troppo alto era Ignis degli ottimi senso istituzionale forte il sentimento della indipendenza del suo ruolo di arbitro e di moderatore della dialettica parlamentare per potersi piegare ha ragione di parte
La pacata e ferma guida di Nilde Iotti rappresentò quinti questo momento difficile un punto di ancoraggio e di riconduzione a razionalità politica di non poche di vari campi spinte presenti la vita parlamentare
Un risultato che era anche il frutto di un'accorta azione diplomatica svolta tra i presidenti dei gruppi sui quali esercitava un indiscutibile fascino e grande autorevolezza
E conversazioni sobrie erano spessi dominate da penetranti considerazioni
Talvolta da un ricordo personale che allenta Valle tensione del confronto con la mira sempre rivolta alla preoccupazione di far funzionare al meglio la Camera e di porla in sintonia con la vita del paese
Un concetto di frequente ribadito nei suoi discorsi
Ebbi la ventura di tornare al suo fianco alcuni anni dopo come vicepresidente vicario
La lunga frequentazione aveva reso meno rigidi colloqui
Così dopo aver trattato di consueti temi di Assemblea di interpretazione del Regolamento di vita materiale della Camera del personale di uffici la con sua conversazione talvolta si allargava considerazioni storiche politiche
Non prive di qualche accenno personale e familiare
Si scopriva così l'altra Iotti quella umanissima che parlava con trepidazione della figlia Marisa del suo futuro anche accademico di una casa da arredare e da sistemare di un personale progetto
Ma il discorso si illuminava nella riflessione sulla democrazia e sulla carta costituzionale alla quale dedicherà gli ultimi anni della sua vita politica e due ultimi importanti discorsi l'Assemblea
Vibrava nelle sue parole l'antica passione di chi aveva giovanissima combattuto per sconfiggere la tirannia instaurare la democrazia ma c'era anche la consapevolezza che bisogna rinnovare cambiare per far vivere lo spirito dalla Costituzione
Ancora una volta da presidente del gruppo democristiano sei mila vicino nel novantatré il suo lavoro la Bicamerale da lei presieduta dopo De Mita dove portò presso che a conclusione elaborazione riformatrice
La Iotti rivendico l'importanza di quel lavoro nel gennaio novantasei
Alla vigilia di nuove elezioni allorché quasi come un grido di allarme imbocco nell'incipit del discorso onorevoli colleghi il Paese ha bisogno di riforme costituzionali il paese si attende riforme costituzionali
Dal segretario del PPI in quel momento avvertì il forte valore dell'ammonimento che non ebbe purtroppo seguito concreto ma che rimane ancora come un richiamo attuale il degli occhi fu splendida è semplice severa e colloquiale come degli spiriti elevati
Come la disse signor Presidente della Repubblica il quattro dicembre mille novecentonovantaquattro la vita di Nilde Iotti coincide con la storia della nostra Repubblica
Una storia che comincia con la Resistenza con la restituzione della libertà agli italiani che l'acque allora e non ora che ricostruì il Paese dalle rovine della guerra
Che ha vinto le battaglie democrazia con del terrorismo le stragi le varie mafie deviazioni che ha riportato ordine le finanze che ha reso europea all'Italia
Di questa storia Nilde Iotti è stato una testimone d'eccezione ed una grande protagonista chiamò il Parlamento come dimostrò ancora una volta con le sue reiterate dimissioni allorché percepito che non poteva più svolgere pienamente il suo impegno
E nel Parlamento vide anche sempre tempeste della politica il presidio Massimo delle libertà democratica dell'Italia
E la signor Presidente la Camera ha voluto ricordare questa grande figura e ha compiuto un atto giusto
E buono di ciò le siamo profondamente grati
Ringrazio l'onorevole Gerardo Bianco
E do la parola all'onorevole Egidio Sterpa
Signor Presidente della Repubblica signor presidente dalla Camera signore e signori
Nulla piace agli uomini quanto a vere dei nemici
E poi vedere se sono proprie proprio come ci si immagina è una frase di Italo Calvino che ho colto nel suo il visconte dimezzato
E mi piace cominciare da questa frase
Per ricordare Nilde Iotti
Che io conobbi nel mille novecentosettantanove quando appena eletto deputato nelle liste del Partito liberale entrai a far parte dell'ufficio di presidenza della Camera
E con la quale ebbi rapporti istituzionali per più di un decennio
Anche come ministro per i Rapporti con il Parlamento
Non conoscevo l'onorevole Iotti
Se non dalle cronache politiche
Partecipai alle votazioni per la sua elezione alla presidenza della Camera e nulla Vottari
Tengo qui a sottolineare con grande franchezza questi particolari
Mi piacque poi andare a vedere chi era come era se la sua persona corrispondeva all'immagine che la politica degli anni del dopoguerra
Ne dava è ovvio che da liberale nulla considerarsi affatto
Una nemica ma un'avversaria questo sì
Insomma da giornalista qual ero
Da osservatori animato da curiosità intellettuale
Quale sono sempre rimasto in fin dei conti a cui si aggiunge l'attenzione politico ovviamente in quanto deputato il personaggio Iotti mi interesso moltissimo
Mi avvicinai a lei innanzitutto con il rispetto che si deve ad una signora
E poi col desiderio ripeto di capire il personaggio politico
Dopo un periodo di vicendevole scrutamento se così posso dire
Cominciò lentamente un dialogo che fu dapprima improntato appunto la cortesia
Fino a giungere mamma hanno ASP stima reciproca almeno così credo
Caddero piano piano le paratie che le rispettive diversità di cultura gli ideali di provenienza avevano fin lì costituito separazione politica e in un certo senso anche umana
Venivo in quel momento dall'esperienza del Giornale di Montanelli
Ero nel gruppo dei fondatori
E il mio arrivo a Montecitorio faceva parte di un progetto di riscossa culturale se così possiamo chiamarla in anni difficili che a Montanelli piacque fare arrivare fino in Parlamento
Nel fumo per così dire attuatori
Enzo Bettiza Cesare già pubbliche e il sottoscritto ospitati nelle liste liberali nella cui cultura ci riconoscevamo appieno
Nilde Iotti era ovviamente un personaggio di diverso livello dal mio
Personalità politica fermata
Deputata trentatré anni
Era stata alla Costituente
Aveva fatto parte della Commissione dei settantacinque che redasse
Il testo della
Costituzione aveva vissuto una vicenda umana discussa ma rispettabile perché vissuta appunto con grande dignità
Mi è rimasto nella memoria quello che scrisse di lei
Quando salì al vertice di Montecitorio un grande cronista il collega carissimo
Gaetano Scar doccia che fu poi direttore della Stampa di Torino
Nella sua biografia scrisse Scardovi CIA si intrecciano i drammi e le contraddizioni di trent'anni di storia italiana
Drammi e contraddizioni dico
Di cui lei intelligente sensibile colta era consapevole e che viveva almeno così appariva soprattutto stoicamente direi per effetto della grande passione personale
Aveva coltivato
Non intendo certo toccare
Questo aspetto
Molto personale della personalità di Nilde Iotti due episodi però voglio qui citare perché fu lei stessa a darmene occasione di conversazione
Il primo quello dello scontro di Togliatti con Stalin nel mille novecentocinquanta quando il dittatore invitò piuttosto poiché Antonia mente
Il leader del Pci ad assumere la segreteria del Cominform
Con il beneplacito peraltro di tutto o quasi il vertice del PC
Ricordo che la presidente io ti col quale con la quale ero entrato direi confidenza quasi amichevole molto amichevole anzi direi
Mi sottolineo come atto di indipendenza di Togliatti
Che questi non volle più andare in URSS finché fu vivo Stalin e infatti questo avvenne fino al cinquantatré
Più tardi lei raccontò in un'intervista
Che nel momento in cui il treno proveniente da Mosca su cui lei era insieme con Palmiro Togliatti in quel momento mentre lasciava la frontiera sovietica il treno
Togliatti esclamò con sollievo finalmente
Dico queste cose per sottolineare la grande umanità di Nilde Iotti
Che forse non molti
Hanno scoperto mentre lei era in vita che a me è capitato di scoprirla
In tutti quegli anni in cui in qualche modo nessuno Stato di circa il secondo episodio è tutto e del tutto personale più volte
In colloqui cordiali con colleghi deputati del PC durante le sedute delle commissioni parlamentari che come sanno i colleghi sono occasione di convivenza civilissima tra avversari
E diversi vero azzardato ad osservare citando Giorgio Amendola
Che in un suo scritto aveva avanzato l'idea di buttarle il nome del PC in quello del partito
Dei lavoratori perché mai questa proposta non trovasse consensi nel partito di Gramsci esporli
Mi capitò appunto in un momento di cordialità di rapporti nel suo studio qui al primo piano di Montecitorio di fare la stessa osservazione al onorevole Di Chio
E perché mai cambiare nome gli rispose
Noi apparteniamo alla storia d'Italia e non abbiamo nulla di cui vergognarci
Più tardi però come è noto assecondò la svolta della Bolognina propugnata da Occhetto fino ad entrare in dissenso con pretese
Fu presidente della Camera per tredici anni
Alla sua elezione dal banco della presidenza dichiarò il suo impegno a presiedere con la più assoluta imparzialità
Lo fece
Comunque ci provo sempre superò certamente l'esame attento il critico di chi non l'aveva votata presiedeva con polso fermo
Con inflessibilità istituzionale
Il lei era notevole il senso delle istituzioni
Con rigore ma anche senza rifuggire dal necessaria flessibilità politica mediando e interpretando con intelligenza alla fine sapeva decidere eccome
Sapeva decidere quando necessario anche dispiacendomi la sua parte politica per esempio si sforzò certamente d'essere imparziale durante la battaglia ostruzionistica sulla scala mobile del mille novecentottantaquattro
Nel mille novecentonovanta ai primi di aprile
L'unità uscì con questo titolo in una sua pagina interna la Iotti dà torto al pc
Sì fu così
Aveva però dato ragione al Parlamento applicando il nuovo regolamento della Camera che alla sinistra non piaceva allora
Era fortemente legata questo va detto obiettivamente alla sua parte politica era impossibile pensare che i suoi eventuali e umanissimi dubbi potessero portare a rotture
Ma è certo che dalla sua parte soprattutto fino alla morte di Togliatti
Non le vennero molta comprensione e solidarietà
Sette poi conquistarsi
Il rispetto autonomamente e che il rispetto
è semplicemente il PC questo verdetto non le fu le fu sempre ostile salve Amendola salvo Amendola e Colombo che la difesa spesso Amendola avrebbe voluto che lei si ritirasse dalla politica dedicandosi totalmente ai suoi sentimenti affettuosi
Secchia particolarmente la verso fu costretta ad un certo punto a scegliere un collegio diverso dal suo naturale di Reggio Emilia
E la stessa confessò una volta la sua amarezza per il fatto che nelle elezioni interne per esempio per il Comitato centrale il suo nome collezionava cancellature
Il più alto numero preciso un lavoro visse certamente con inquietudine e dolore intimo per esempio la vicenda di Valdo Magnani che era suo cugino stretto figlio della sorella del padre
Col quale aveva avuto un rapporto anche ideale si può dire che Valdo Magnani la iniziasse alla idealità politica
Di sicuro soffrì molto in silenzio quando Togliatti attacco duramente Valdo Magnani ecco
Ecco questa è la donna che fu la prima assalire sullo scranno della presidenza di una delle tre più alte istituzioni del nostro sistema politico
E che visse per più di mezzo secolo l'esperienza parlamentare dal quarantasei al novantanove
In questa sua esperienza nella quale si guadagnò autorevolezza anche per la sua carica umana e la sua cultura fu assai costante nel battersi per la sua concezione della famiglia per i diritti delle donne per la sua visione della società
Parlando del divorzio disse
Noi ci apprestiamo al voto senza trionfalismi badate con quanto senso di responsabilità parlava di un argomento che poteva rappresentare una fattura un elemento di frattura nella società italiana
E visse aggiunse sentiamo tutta la serietà dei problemi che si aprono dopo questo voto
La sua educazione capi
Cattolica pur ripudiata almeno formalmente in qualche modo da condiziono e la influenzò sempre
Vale la pena di citare anche il suo ultimo discorso alla Camera
Nel gennaio del novantotto parlando delle vicende politico giudiziarie di quegli anni non indugio nella demagogia
Sottolineo per esempio la scomparsa di partiti tra virgolette
Di partiti di antica tradizione portatori disse di valori importanti
E in quel momento c'era una demagogia abbastanza corrente
Ancora un ricordo personale
Negli anni ottanta durante una sua visita a Milano mi telefono per salutarmi accettò il mio invito a visitare il giornale nella sede di via Gaetano Negri
Venne a salutare va salutare Montanelli fra i due ci fu uno scambio di simpatie umane
Ricordo il giudizio di Montanelli e una grande signora non possiamo non rispettarla
Concludo
La presenza della signora Iotti certamente contribuire ad affermare di valorizzare all'interno della sinistra l'irrinunciabilità della democrazia parlamentare
Il lei Chicco i parla riconobbe
Una generazione alle quale chi parla si onora di appartenere
Che ha imparato a pensare con la propria testa
Pur senza mai rinunciare alla propria cultura
Da liberale da garantista da politico che non ha mai compiaciuto per comodità opportunistica gli avversari politici pur rispettando lì molto
Considerati sottolineo tali gli avversari ma non nemici rendo omaggio qui con sincerità e con grande convinzione ad una donna che fu sicuramente una grande Presidente della Camera
Ringrazio l'onorevole Egidio Sterpa e nel dare la parola al presidente Giorgio Napolitano desidero anche ringraziare mi sia consentito
Gli ex presidenti della Camera che sono qui oggi
Signor Presidente della Repubblica autorità signore e signori da quando entra in questa casa eletto per la prima volta nel mille novecentocinquantatré ebitda Nilde Iotti così giovane ancora ma già esperta e autorevole deputata incoraggiamento e amicizia si stabilì via via tra noi una profonda sintonia
Alla quale mi ispirerò nel contribuire alla riflessione e al ricordo di oggi ringrazio vivamente il presidente Casini per aver promosso questo incontro il per avermi chiamato a parteciparvi
E desidero associarmi al suo riconoscimento per l'impulso che è venuto dal personale della Camera
Rivolgo un particolare saluto a Oscar Luigi Scalfaro che fu chiamato a succedere a Nilde Iotti sia pure per brevissimo tempo nel seggio di presidente della Camera quasi a simboleggiare una continuità storico generazionale
Dai giorni della nascita della Repubblica e della costituzione
Credo che non si possa ricordare e pienamente apprezzare la luminosa lunga stagione della presidenza Iotti la più lunga nella storia parlamentare italiana oltre che la prima affidata a una donna
Senza ricordare come ha già fatto Gerardo Bianco la fase politico istituzionale in cui si colloca le elezioni del mille novecentosettantanove avevano segnato uno spartiacque
Era in atto un mutamento del clima politico si affacciava l'esigenza di una riforma del sistema istituzionale di una revisione della stessa Costituzione repubblicana fu in quel contesto che si dove esercitare la funzione di garanzia del presidente della Camera una fusione che di per sé implica misura equilibrio imparzialità rispetto agli schieramenti contrapposti
E alle posizioni in conflitto ma non assenza di opinioni o rinuncia ad esprimerle su temi di generare interesse per il sistema democratico e le sue opinioni Nilde Iotti sette formularle farle valere cogliendo lucidamente istanze di cambiamento che non potevano essere negate
Ma di che cosa si trattava
In tempi più recenti ha avuto fortuna come si sa una rappresentazione polemica della vicenda politica e parlamentare dell'Italia repubblicana in termini di consociativismo
Espressioni di dubbio significato e valore
Che quasi allude IVA alla scomparsa di distinzioni e di contrasti nel nostro Parlamento fino alla soglia degli anni novanta in realtà nei decenni seguiti all'adozione della carta costituzionale
Sia in un Primo Periodo di radicali contrapposizioni ideologiche e politiche
Sia in periodi successivi di più distesi i rapporti politici e di più frequenti parziali convergenze tra maggioranza e opposizione la dialettica parlamentare era rimasta ben viva
Il vero problema stava piuttosto nel sempre più evidente manifestarsi
A cavallo degli anni ottanta del limite e dei rischi di un assetto istituzionale e di una prassi il cui vizio d'origine non sfuggiva anni chiude gli occhi
E vorrei dirlo con le parole di uno dei suoi ultimi interventi alla Camera quello del ventuno gennaio mille novecentonovantotto da molto modella più presidente sul progetto della commissione bicamerale D'Alema in quell'occasione nihil de esalto ancora una volta la Costituzione del mille novecentoquarantotto come grande e non tangibile disegno complessivo della nostra democrazia
Della dignità dei cittadini delle libertà civili e politiche dell'unità nazionale Saqqara inviolabile
Ma ne indico al tempo stesso il limite di fondo
La parte relativa all'organizzazione dei Poteri la seconda parte della Costituzione risentito troppo di impostazioni del passato di un influsso del sistema liberale pre fascista
E non tenne conto a sufficienza
Di un dibattito che il costituzionalismo europeo aveva affrontato negli anni Trenta un dibattito che cercava un equilibrio nuovo più moderno più razionale tra Parlamento e Governo quello era il limite ho il vizio d'origine che andava superato attraverso una ben ponderata e condivisa riforma
Volta a rimuovere interferenze e confusioni tra la sfera delle responsabilità di governo e la sfera delle prerogative del Parlamento
La funzione propria dell'esecutivo e le sue possibilità d'azione andavano nettamente rafforzate ad altra funzione doveva assolvere la rappresentanza il potere legislativo l'Assemblea degli eletti
La formula centralità del Parlamento aveva un suo senso democratico e poteva essere difesa ma i rischi di una democrazia assembleare dovevano essere riconosciuti evitati
Il fatto che molte idrici fattori ostacolasse ero una fisiologica alternanza nella guida del Paese
Tra diversi schieramenti politici non costituiva una giustificazione sostenibile per dilatazioni distorsive del ruolo del Parlamento e dell'opposizione parlamentare
Riconoscere che attorno a questo nodo dovesse ruotare una riforma istituzionale anche attraverso la revisione della seconda parte della Costituzione non fu facile
Erano in gioco posizioni acquisite equilibri dedicati comportamenti divenuti sistematici
Ci si provò ad elaborare proposte innovative già con una ricognizione avviata nel mille novecentottantadue
Dalle commissioni Affari costituzionali della Camera e del Senato e poi con i lavori della commissione bicamerale presieduta da Aldo Bozzi
Quelle proposte purtroppo non ebbero seguito e le tensioni si trasferirono sul terreno dell'applicazione e delle ipotesi di riforma del Regolamento della carne
Tocco Almir degli ottimi padroneggia le e lo fece magistralmente dando appunto provare il suo equilibrio e della sua fermezza di presidente garante
Si trattava non solo di porre un freno a forme di ostruzionismo paralizzanti in cui si esercitava la piccola agguerrita pattuglia di deputati radicali
Ma di segnare tempi certi in modo particolare per la definizione del bilancio dello Stato
E poi militare ogni sorta di spurie alleanze nel segreto dell'urna che stravolge dissero l'Indirizzo e la sostenibilità finanziaria di qualsivoglia provvedimento
Dalla introduzione nel mille novecento ottantatré della sessione di bilancio
Alla riforma diversi anni dopo delle regole relative al modo di votazione col passaggio generalizzato allo scrutinio palese la presidente Iotti seppe far valere le sue convinzioni sull'interesse generale
A una corretta funzionalità dell'istituzione parlamentare e alle modifiche regolamentari che in tal senso si imponeva
In tutte le circostanze cercò di tutelare in egual modo
Il diritto ove il Governo a portare avanti la realizzazione del suo programma e il diritto dell'opposizione a dispiegare il suo ruolo critico e propositivo
Nel rapporto con le maggiori personalità di governo e con le forze di maggioranza a cominciare dal gruppo della democrazia cristiana
Si atteggiano non solo con la più grande attenzione e correttezza ma anche con quella personale cordialità
Che le veniva dai legami stabiliti sì dalle solidarietà formate essi alla grave a scuola dell'Assemblea costituente
Nel rapporto con le opposizioni non fu mai compiacente nei temi di essere tacciata di maggiore severità di quanta ne mostrasse con la maggioranza
Condivisi con lei l'esperienza più dura quello dello scontro nei primi mesi del mille novecentottantaquattro
Sul decreto con cui il governo Craxi operò una modifica della scala mobile in assenza di un'intesa sottoscritta da tutte e tre dei maggiori organizzazioni sindacali
Dinanzi all'ostruzionismo qui fece ricorso in via del tutto eccezionale il gruppo del PC da me presieduto in via del tutto eccezionale
Un'unica volta in quasi cinque anni
E alla pressione governativa per la conversione in legge del decreto già nella sua prima versione
La prova del mantenere l'equilibrio tra le opposte ragioni diviso risultò davvero ardua ancor più di fronte al protrarsi dell'ostruzionismo anche contro la seconda edizione riveduta e corretta significativamente di quel decreto e ci trovammo allora ad affrontare insieme momenti di grave frizione con i dirigenti di quello che era il suo e il mio partito
Non dimentico come soffrì quei momenti
Avevo d'altronde imparato lavorando con lei che il ruolo di presidente di un grande gruppo parlamentare
Può ossido fino a un certo punto considerarsi un ruolo di rappresentanza pur naturale illegittima degli interessi della propria parte politica in quanto deve al tempo stesso largamente identificarsi con gli interessi della istituzione l'istituzione parlamentare fu per Nilde Iotti il luogo supremo della vita democratica il luogo delle deliberazioni incerto ma non lo si dovrebbe mai dimenticare innanzitutto il luogo del reciproco ascolto
Non delle impropria concessioni politiche ma delle serie prove di attenzione per due ragioni dell'altra parte
E vede le istituzioni una concezione alta che si esprimeva perfino nel suo portamento di rara personale distinzione ed eleganza ma anche di qualche consapevole solennità
Non temo di dire una concezione quasi sacrale
Non temo di dirlo e di apprezzarlo pensando al danno di atteggiamenti dissacranti diffusi si poi dissacranti o di volgare
Dissacranti o di volgare mancanza di rispetto verso le istituzioni verso il loro ruolo e verso chi le rappresenta
Resta l'esempio della concezione che Nilde Iotti seppe impersonare come non già allegata a una stagione storica conclusa ma ad una ragione permanente di vita e di dignità delle istituzioni democratiche grazie