II Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra - "Il coraggio di cambiare il mondo" (presso il BPA Palace - Localita' Torraccia 16/17/18 novembre)

Certo Venezia
Taglianini reali poca ricorderà sono io oppure sei tu
Va tornati all'ottantotto perché aggregare naturale adesso gli ordini noto scambia ferroviaria chiaramente invece Videolottery dati arrivò Sartorelli il dogma etnie grosso alla portando Teppati incerto domani
Corredato mi ricordo centotrentatré infatti casta passando la canzone omonimo
No io sono Elisio e non mi guardino più al vecchio tutto per non vedere le mie mani più velocemente agli avvertito vecchio prendiamo viale Renato Serra questa vitalità ma
Guardi quindi amore gare vuote quater del tempo permanente che sono io a che sei anche tu perché sono io e che sta agli antipodi
Domando la canzone ottimo
Alzati chiesta Franco la canzone popolare se già patatine Vittorio certo frecce quanto fatale era procura certo frecce guardiamo chiarire ancora cento fianco battaglia
Per le
Con Paolo andiamo avanti Heathrow noi siamo un altro Sondrio ora intanto ci il procuratore accennava Pro noi non servirà ottenute per cioè i trote per Gallo no adesso tra le raggi senza ideare
Quindi nostra vicini sarà
Quale cultura angolare di quello
Da
Nostra
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Una riunione uno una una
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Care delegate cari delegati buon pomeriggio
Dichiaro aperti i lavori del secondo congresso nazionale dei Democratici di sinistra
è stata distribuita ma in parte ancora in distribuzione la proposta di presidenza avanzata di dalla Commissione nazionale per il congresso
Se l'avete avuta tutti
Metto ai voti la residenza
Prego le compagne e i compagni di esprimersi per alzata di mano
Chi è favorevole alla proposta
Chi è contraria
Astenuti
La presidenza è approvata
Invito quindi la presidenza
Odierna
A prendere posto a questo tavolo
Fassino Piera Berlinguer Giovanni
Morando vita
D'Alema massima
McDaniel Nerina
Poi la Spring Pollastrini Barbara
Buffo agraria
Bassolino Antonio
Napolitano Giorgio
Veltroni Walter Livia Turco ha
Melandri Giovanna Bersani Pierluigi
Sale Cesare
Anche Gavino
Folena piena però
Violante Luciano
Salvato Ersilia
Cedo la parola al compagno Giorgio Napolitano presidente di turno per la sessione moderna
A nome della presidenza do il benvenuto a tutte le delegate ai delegati a tutte le compagne e i compagni presenti
Porgo egualmente il benvenuto alle numerose delegazioni straniere
Che ci hanno raggiunto in questa bella città pur non facilmente raggiungibile
Dimostrandoci la loro simpatia e la loro solidarietà
Un cordiale ringraziamento per l'attenzione e un saluto fiducioso a quanti seguiranno i nostri lavori per i mezzi di informazione stampa radio televisione
Rivolgo soprattutto il più vivo ringraziamento alle personalità rappresentative della politica e delle istituzioni della cultura dell'economia e della società
Che hanno accolto il nostro invito e che con la loro presenza testimoniano l'interesse suscitato da questo congresso
Richiamandoci vorrei dire alla funzione insostituibile nel sistema democratico di un partito come il nostro in quanto forza di opposizione e parte di un'alternativa di governo traggo di qui lo spunto non per infliggergli un discorso abusando del microfono di cui dispongo ma semplicemente per esprimere l'augurio
Che il congresso mostri
Dall'inizio alla fine nei toni del dibattito e nel clima generale la nostra comune consapevolezza della responsabilità che abbiamo di salvaguardare il nucleo vitale della lunga storia della sinistra italiana
Garantendone
Garantendone un nuovo profilo unitario e un ruolo incisivo
Per la vita democratica
Per il rinnovamento sociale e civile del Paese per la grande causa della costruzione europea
Sottopongo all'approvazione del Congresso l'ordine dei lavori
Oggi dopo la proclamazione dei risultati dei congressi di Suzhou di sezione
Ci sarà la relazione del segretario eletto l'insediamento delle commissioni l'inizio del dibattito la chiusura del dibattito è prevista questa sera per le ore ventuno e trenta
Entro le ore dodici di sabato domani debbono essere presentati alla segreteria del congresso di ordine del giorno
Il dibattito riprenderà alle nove di domattina e proseguirà senza interruzione fino alle diciotto
Alle diciotto vi sarà una tavola rotonda sui diritti del della donna nel mondo con rappresentanti delle donne afgane palestinesi israeliane
Seguiranno
Seguiranno le comunicazioni delle commissioni e le prime votazioni Domenica diciotto novembre giornata conclusiva i lavori
Proseguiranno iniziando alle ore nove e trenta alle ore tredici prenderà la parola per le conclusioni il segretario infine vi saranno le altre votazioni questo per quello che riguarda l'ordine dei lavori mi sono osservazioni su questo ordine dei lavori
Se non ve ne sono si intende approvato
Do lettura
Del messaggio che inviamo dal Congresso al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Signor presidente
Il secondo congresso dei Democratici di sinistra le rivolge un caldo e rispettoso saluto riconoscendola come rigoroso custode dei valori civili sui quali è fondata la nostra Repubblica
Intendiamo in particolare ringraziarla per il suo fermo ed incessante contributo al consolidamento della vocazione europea dell'Italia
Con questo congresso i Democratici di sinistra si presentano come moderno partito riformista europeo
Impegnato nelle istituzioni e nel Paese per la costruzione di un'Italia più giusta al suo interno e più autorevole nel contesto internazionale
In questa Italia la capacità di costruire deve essere premiata l'esercizio dei diritti non deve dipendere dalle condizioni economiche delle persone
Il rispetto della legge deve costituire condizione essenziale per la credibilità di tutti coloro che esercitano responsabilità politiche
I cittadini
Devono poter contare su un sistema che sviluppi la coesione civile promuove il lavoro garantisca formazione sicurezza e salute in condizioni di eguaglianza per tutti così come stabilisce la Costituzione repubblicana il congresso si svolge mentre è in corso la risposta militare all'attacco terroristico contro gli Stati Uniti
L'Italia ha deciso di parteciparvi con suoi mezzi e i suoi uomini ai quali va la solidarietà e l'augurio di tutto il congresso
L'auspicio
L'auspicio di noi tutti e che il terrorismo sia sconfitto e la pace sia raggiunto al più presto
Per conseguire questi obiettivi l'Italia deve svolgere un ruolo di primo piano nell'aiuto alle popolazioni civili e nella costruzione di un regime democratico in Afghanistan
L'Italia deve altresì contribuire con fermezza d'intenti alla soluzione della tragica crisi mediorientale mediante la costituzione dello Stato palestinese e la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele
Allo stesso modo allo stesso modo il nostro Paese per la sua stessa vocazione europea e mediterranea e chiamato ad assolvere un ruolo particolare d'impulso nel dialogo e nella cooperazione con i Paesi arabi e con le società islamiche
In questo spirito signor Presidente auguriamo con fiducia il massimo successo al suo impegno per rinsaldare il rapporto tra cittadini ed istituzioni e per conferire all'Italia un ruolo di grande Paese europeo sempre più incisivo sulla scena internazionale il secondo congresso nazionale dei democratici di sinistra
Do la parola al sindaco di Pesaro Oriano Giovannelli
Le autorità dello Stato a tutti i rappresentanti delle delegazioni straniere ai gentili ospiti i rappresentanti delle istituzioni della politica della società civile della cultura del nostro Paese alle compagne e compagni delegati e invitati a questo congresso a nome della città di Pesaro e mio personale un sincero e caloroso benvenuto
Una forte gratitudine
Al coordinamento nazionale dei DS per aver scelto la nostra città per questo importante appuntamento
In queste ultime settimane abbiamo fatto del nostro meglio per essere all'altezza del compito
E continueremo a farlo in questi tre giorni per garantire che tutto possono svolgersi in modo produttivo efficace sicuro
Per questo rivolgo un pensiero grato in particolare per il lavoro che stanno facendo alle forze dell'ordine alla polizia municipale ai volontari agli operatori dell'informazione
Agli addetti ai servizi di trasporto
è un grazie preventivo a tutti voi per la pazienza che avrete di fronte agli inevitabili limiti e difetti che ci saranno speriamo pochi e piccoli
La città che li ospita
E tutto il territorio di questa provincia
Ha avuto già nei primi anni del secolo ventesimo nella Resistenza e nella lotta di liberazione e dal dopoguerra anche per il governo locale un rapporto solidissimo sia sul piano politico che su quello sociale con le idee i progetti le competenze e le sensibilità espresse dalla sinistra e dal nostro partito
Ed ancora oggi non solo rappresenta una realtà significativa sul piano elettorale per i Democratici di sinistra per l'alleanza dell'Ulivo
Ma esprime una significativa capacità di essere al centro dei cambiamenti
E la sinistra non si trova in una situazione di marginalità rispetto ad essi reagisce interpretando lì cercando di guidarli e non di farsi sopraffare
E da questa realtà fatta di forti idealità di radicamento sociale di pragmatismo di apertura la complessità sociale culturale che peso l'ha tratto la forza per uscire da una dimensione provinciale per supportare la crescita di un modello economico di medie e soprattutto piccole e piccolissime imprese un'impresa ogni otto abitanti
Con effetti straordinari per l'occupazione la competitività del sistema la sua capacità di tenuta di fronte ai mutamenti del mercato e nostri e nello stesso tempo è riuscita ad essere una delle città leader in Italia per l'estensione la qualità dei suoi servizi sociali educativi sportivi culturali
Dietro alle alle eccellenze che fanno conoscere pesano in Italia e nel mondo rappresentate da alcuni in prese nel settore del mobile in particolare delle cucine della lavorazione del vetro della metalmeccanica di alta tecnologia
Dietro a Lecce alle eccellenze culturali rappresentate dal Rossini Opera Festival dalla Mostra internazionale del nuovo cinema dal Museo della ceramica dietro il prestigio e la notorietà internazionale del centro di cura della talassemia del nostro ospedale dietro al mito e alla realtà di una grande come squadra di basket che qui
Gareggia o dell'impresa di un giovane come Valentino Rossi
C'è una realtà forte e diffusa fatta di lavoro solidarietà cultura buona amministrazione che ha creato l'ambiente affinché quell'eccellenze potessero nascere crescere e soprattutto non essere fenomeni isolati un ambiente rispetto al quale la cultura della sinistra del nostro partito ha svolto un ruolo vitale e nero con gli USA
Certo anche una realtà come la nostra
E oggi messa in discussione
Anche noi facciamo fatica a rispondere alle sollecitazioni forti che i cambiamenti provocano nel nostro tessuto sociale nei valori della gente nel modo di definire siederà presentarsi dei bisogni e degli interessi
Vengono al pettine i nodi infrastrutturali per i quali soffriamo assieme a tutto il territorio provinciale e che non sono neppure fra le mirabolanti promesse di questo governo
Che proprio qui ieri con il viceministro Baldassarri ha gelato le fiduciose domande dei locali rappresentanti di Assindustria
Le carenze del modello formativo muta e si ricompone il sistema imprenditoriale sotto la spinta della competizione
Cambia radicalmente il mondo del lavoro e non solo per una più debole legame con la politica ma per il diverso peso che lavoro sembra vere nell'idea di cittadinanza dei giovani per il fatto che il lavoro non risolve le loro attese di emancipazione cambia la struttura sociale
E l'arrivo di migliaia di lavoratori stranieri delle regioni del sud Italia ci portano a misurarci con altre sensibilità e con altre priorità
Quello che si è tenuto insieme fino adesso sembra tendere verso la divisione la frammentazione e sembra essere diventato più difficile sviluppare un progetto di governo che risponda ad obiettivi di crescita individuale e collettiva insieme
Ma noi non ci lascia rassegniamo l'idea che queste novità possano essere meglio interpretate dalla destra e cerchiamo una risposta a queste difficoltà
Innanzitutto aprendoci al confronto con tutte le componenti sociali per definire il più possibile condividere la missione la vocazione nuova del nostro territorio della nostra città
Cerchiamo di lavorare cioè per un'idea di Governo che non si rappresenta solo per le regole per le norme ma per la capacità di condividere con gli attori della città un'idea di futuro che sia il più possibile comune risponda ad un nuovo patto in cui far convergere aspettative indù individuali interesse collettivo pensiamo al ruolo che possiamo svolgere per risolvere il divario che oggi c'è proprio lavori università
Ai nuovi servizi di cui necessitano cittadine impresa per non rimanere tagliati fuori dall'era digitale pensiamo la difesa del valore generale dell'ambiente della cultura alla responsabilità sociale dell'impresa e alloro ruolo nuovo e a ruolo nuovo che posso sul possono svolgere volontariato e terzo settore col per la costruzione di un nuovo welfare locale
Pensiamo in sintesi ad una società civile più attiva e più responsabile
In questo lavoro riteniamo interpretare fino in fondo le straordinarie categorie culturali e gli strumenti che la stagione del governo del centrosinistra ci ha offerto in termini di respiro europeista di riforma delle istituzioni in senso federalista di sussidiarietà fra le istituzioni tra pubblico e privato in termini di riforma della pubblica amministrazione in termini costruzioni di nuovo del welfare locale
La sconfitta elettorale non ci deve far dimenticare infatti che noi questo Paese non l'abbiamo solo risanato finanziariamente
Ma abbiamo cominciato a cambiarlo davvero e questo se ci lascia il rammarico di un lavoro interrotto non ci deve distogliere dalla consapevolezza che da quel lavoro noi dobbiamo ripartire per ricostruire credibilità
La prima cosa da fare e combattere affinché non si torni indietro impedire che l'opzione federalista lasci il passo ad un nuovo centralismo di cui è denso il panorama degli interventi scelti dal governo nei primi cento giorni che le Autonomie locali con le loro diversità e la loro ricchezza e potenzialità vengano depennate dall'agenda politica del governo della sua maggioranza
Che al centralismo statale si raggiunga uno regionale che le leggi di riforma del welfare della scuola vengono svuotate o stravolto
Dobbiamo avere consapevolezza che c'è una vasta realtà che si aspetta da noi questa reazione alla sconfitta
Una reazione che sta sulle cose sui problemi e sulle risposte ad essi e non un assai poco affascinanti disputa interno a partire dall'opposizione questa legge finanziaria che penalizza fortemente le autonomie locali rischia di farci fare un pericoloso passo indietro
Noi dal Governo abbiamo preso
Abbiamo espresso un progetto forte l'Europa una nuova cittadinanza dentro i nuovi confini non più solo ideali la risposta alla crisi dello Stato nazionale con il radicamento delle funzioni istituzionali a livello più vicino ai cittadini la valorizzazione dei sistemi economici culturali locali come grande risorsa del nostro Paese
Una pubblica amministrazione non più nemica del cittadino a parte della competitività del sistema Italia da questo progetto dobbiamo ripartire
Anche la sacrosanta adesione alla lotta contro il terrorismo internazionale
E la nostra aspirazione verso un nuovo ordine internazionale per cui la pace sia il risultato di politiche che riducono le profonde ingiustizie che segnano il mondo di oggi
Di vera cooperazione internazionale di estensione dei diritti umani civili dobbiamo avere la forza di farla diventare qualche cosa di più
I confronti parlamentari Opus sacrosante manifestazioni di piazza
La pace si costruisce anche tutti i giorni nel dialogo con le nuove generazioni nella nell'azione tesa a garantire veri diritti di cittadinanza verso quei nostri concittadini che provenendo da ogni continente animano le nostre città le nostre fabbriche le nostre scuole
E anche a partire da ogni città e paesi che si dimostra l'autenticità delle affermazioni che facciamo per respingere ogni idea di scontro di tra civiltà
Per motivare concretamente i valori in cui crediamo frutto della nostra storia dei nostri errori per favorire davvero il dialogo fra le culture
E su questo terreno che le differenze fra noi e la destra tengono davvero fuori ogni giorno
Care compagne e cari compagni noi vogliamo comporta che il nome di Pesaro rimanga legato ad un passaggio positivo ed importante per il nostro partito
Vogliamo davvero che il nostro nuovo segretario Piero Fassino che abbiamo sentito sempre vicino come ministro del Commercio con l'estero e poi come ministro della Giustizia
Tragga da questo appuntamento la forza per un forte lavoro di rilancio del partito della coalizione dell'Ulivo che possa farlo nella chiarezza della linea politica in un contesto più forte di coesione interno lo vogliamo per tutti noi per il futuro
Della sinistra italiana e consentitemi anche per la nostra storia locale
Per la passione e l'impegno di tanti compagni tanti compagni che qui non meno che altrove si sono spesi con le loro idee con il loro lavoro del partito nelle istituzioni locali
Sempre mossi dalla convinzione che il miglior modo di interpretare gli interessi del partito fosse quello di interpretare gli interessi della quelle di le della collettività le aspirazioni al benessere al lavoro all'emancipazione culturale degli uomini e delle donne
E a questa storia
Che hanno legato
Indoor indissolubilmente il loro nome
Persone come Marcello Stefanini
Che sento non solo il dovere ma il bisogno morale di ricordare a noi tutti
Stefanini instancabile animatore del dibattito e dell'impegno politico Stefanini indimenticato sindaco di questa città
Stefanini dirigente nazionale del nostro partito
Lo ricordo immerso nell'impegno a sostegno della svolta
E ancor di più nell'instancabile lavoro per il partito quando tutto sembrava crollare il ruolo dei partiti la funzione stessa della politica
Lo ricordo anche nella vicenda giudiziaria in cui poi coinvolto e poi pienamente assolto ricordo il suo dolore
Ma mai una parola che non fosse di rispetto e di fiducia per il lavoro della magistratura
Altro che guerre civili
Ricordo quel suo non perdere mai in contatto con noi con la nostra città con la sua sezione nonostante la gravosità del lavoro nazionale quel suo dare sempre spessore culturale alle azioni ai confronti anche i più piccoli ecco
Anche per questo capirete che vogliamo che questo con che questo sia un buon congresso
E nel salutarvi ancora una volta tutti e tutte con grande affetto vi auguro buon lavoro e buon soggiorno appesa
Ringrazio
Ringrazio il sindaco Giovannelli anche per l'accoglienza che non solo le organizzazioni di partito ma le istituzioni cittadine secondo una ricca tradizione di aperture di ospitalità hanno riservato al nostro congresso e gli rivolgiamo vivissimi auguri per l'ulteriore progresso di questa città i cui successi in tanti campi ci sono stati ora ricordati e sono da noi tutti fortemente apprezzati
Compagne e compagni ecco noi Robin Cook già ministro degli affari esteri del Regno Unito
Eletto
Eletto nello scorso maggio al congresso di Berlino presidente del Partito dei socialisti europee io desidero rivolgermi un caloroso saluto e ringraziamento non solo per la funzione che svolge oggi
Ma
Per il contributo dato in una fase precedente
Operando insieme con Tony Blair e con altri per rendere possibile la straordinaria riscossa della sinistra in Gran Bretagna dopo diciotto anni di predominio conservatore
Siamo siamo molto lieti che egli abbia potuto partecipare al nostro congresso come presidente del nostro partito europeo e come esponente di prestigio di quella bullismo britannico che è stato e resta tra le massime forze storiche del socialismo europeo
La parola a Robin Cook prego
Già oggi artigianale
Falso
San Giorgio ingenuo soccorre un uomo ringraziati per il tuo bene torso incolore venuto quando non c'era solo in contanti ho notato erariale russo caldo quella anche il tempo cioè questo caldo opportuna sotto i trolley speciale erano vere
Ho trovato un segnale che diceva che favore toglietevi gli occhiali da sole in modo da vederli in faccia maggiorato forse questo dovrebbe essere un segno di incoraggiamento a questo congresso
Nel tempo all'esterno ci ricorda più la primavera che d'inverno presso o vorrei esprimere a nome di tutti i partiti fratelli e sorelle che spero se questo rilancio del vostro partito sarà una nuova primavera per il vostro partito in Italia
è un piacere
Sopportare un messaggio di solidarietà Cristoforo dai nostri partiti fratelli tutti i partiti dell'Unione Europea Giove per me è un piacere ancora più grande trovarmi qui e vedere che il vostro nuovo leader il mio buon amico Piero Fassino che noto con tutti i partiti fratelli per il suo forte impegno per l'Unione europea
Giorgio Giorgio del soggiorno è stato imponga
Una cattiveria da parte tua ricordato congresso del Partito laburista è stato all'opposizione per diciott'anni
Ai giovani piatto io cercherò di dimenticarmi di quegli anni almeno ci provo vogliono è uguale però se ho una lezione di cui parlare dei da condividere con voi è che il motivo per cui noi siamo stati all'opposizione per diciott'danni questi che
Abbiamo sprecato il per i quindici anni senza cambiare a sufficienza
E quindi vorrei fare almeno in parte Forfar delle mie congratulazioni mi sembra che voi vi state muovendo molto più rapidamente sulla via del cambiamento ho sentito che Piero diciamo su Cillo sullo slogan di Piero nelle elezioni federali opere scelte cambiare un morire
Spesso vorrei esprimere la speranza a nome di tutti i ventuno partiti fratelli che adesso possiate lavorare sullo slogan cambiare e farcela
A nome dei partiti fratelli vorrei pro-tempore parlare al tempo dell'importanza dell'Europa maggiore
A mio parere no poi l'Europa oggi è più importante che mai permessi il messaggio dell'undici settembre
L'isolazionismo non è più credibile e non è un occhio nel tre uno è un'opzione sicura
Viviamo e nell'era della globalizzazione in queste era globalizzata
Moglie euro abbiamo bisogno di più Europa non di meno in Europa
Parto man mano per avere più Europa prima febbraio dobbiamo avere un Europa
Che riscuota maggiore popolarità fra i cittadini d'Europa
Questo significa rimasti in primo luogo perché dobbiamo essere più chiare rispetto al modo in cui funziona l'Europa e chi è che prende le decisioni in Europa
La democrazia può funzionare solo ecco quando la gente sa con chi prendersela quando le cose non vanno bene
Oppure ma più raramente a chi dare il merito quando le cose vanno bene
In secondo luogo se vogliamo poi che l'Europa sia amata dalla gente
Allora dobbiamo parlare con chiarezza
Sul perché vogliamo più Europa quindi uno non vogliamo più Europa per poter contenere più riunioni al vertice per i vertici politici voi vogliamo più Europa
Perché
Questo può significare dei veri vantaggi per la gente comune
Ne ha profondamente commosso
Da immagini terribili di guerra che abbiamo visto nel video iniziale di questo congresso ai sondaggi a volte penso
Che la nostra gente adesso da troppo per scontati vantaggi le cose che abbiamo ottenuto di positivo dall'Europa
Dovremmo ricordare sempre a tutti
Che nel costruire l'Europa
Abbiamo creato un Periodo De Pace in tutto il continente più lungo di quanto ci fosse mai stato prima
Io abbiamo imparato qualcosa che sarebbe stato un paradosso per i nostri nonni bio abbiamo imparato che abbattendo le barriere fra i nostri Paesi l'abbiamo ottenuto maggiore pace e sicurezza
E quanto avessimo mai avuto quando avevamo delle frontiere armate per difenderci gli uni dagli altri
I popoli d'Europa hanno bisogno della sicurezza che gli è stata data dall'Unione Europea
Sì ma noi siamo un partito di sinistra
Siamo costruiti sul principio della solidarietà più volte vogliamo
Abbattere le barriere non solo fra i paesi ma vogliamo veder cadere le barriere anche all'interno dei singoli Paesi
Vogliamo abbattere le barriere dell'esclusione sociale le barriere nei confronti della possibilità di avere una buona istruzione le barriere all'accesso alle nuove tecnologie e la professionalità per farle funzionare purtroppo
E soprattutto vogliamo abbattere le barriere che impediscono di trovare un posto di lavoro
Luna europea
Il più grande mercato unico del mondo
è nostro compito vecchio garantire che questo mercato unico
Non funzioni esclusivamente per fornire profitti ai pochi ma funzioni poi per fornire accesso all'occupazione per i molti
A volte
Rendere reale il nostro impegno per la piena occupazione
Uno dei modi migliori per mettere in pratica i nostri valori è il nostro impegno per la giustizia sociale
José nei
Abbiamo anche bisogno di un'Europa per la nostra gente
Per tutti per garantire che ci sia un non mediante stabile per tutti forte insomma come partiti di sinistra noi ci rendiamo conto nota del fatto che l'ambiente non è una merce che possa essere lasciata al mercato
O che possano essere privatizzata e diventare proprietà di qualcuno
Noi e i partitini europei della sinistra ci rendiamo conto del fatto che si può proteggere l'ambiente solamente lavorando insieme
E questo è il motivo per cui l'Europa deve accettare la responsabilità
Pronti
Fare entrare in vigore il prima possibile protocollo di Kyoto
Ho visto prima che spegne Serious sul pubblico cambia che ci sono molti delegati e delegate giovani mi quindi
C'è un i loro figli
Vi verranno per vedere l'ultimo quarto di questo secolo
Tutti noi in questa sala
Abbiamo un debito nei confronti di questi ragazzi del futuro lasciargli in Europa che sia un ambiente sostenibile e che abbia un clima stabile
Ma soprattutto Giorgio
Io
Voglio vedere un'Europa forte
Capace di parlare a nome di di tutti i nostri popoli nel mondo con un'unica voce e non con quindici voci in concorrenza l'una con l'altra
In questi tempi così tesi e pieni di sfide no non si tratta solo dell'Europa ma di tutto il mondo tutto il mondo ha bisogno di un'Europa forte
Che svolga un ruolo attivo
Ho visto negli ultimi giorni come storiche del immagini entusiasmante di cambiamento profondo in Afghanistan
Ah ho visto
La gioia delle donne libere di liberarsi di Del Bello repressivo
Giorgio ho visto la gioia dei bambini che adesso avranno la libertà di poter avere un'istruzione dollari abbiamo la gioia dei giovani delle giovanili liberi di danzare al suono della musica
Se posso parlare su un piano personale
Più la gioia di uomini con la barba che hanno la libertà di sistemarsi all'attagliarsi alla bene
Non dobbiamo perdere le opportunità che ci da questo momento riceve dobbiamo cogliere questo attimo
E trasformarlo nell'inizio di un nuovo futuro per l'Afghanistan maggiore dell'Europa
Ha moltissimo da offrire no non solo
In termini di aiuti umanitari per un inverno
Quattro firma per garantire
Tutta la loro azione generazione Caio e questo è il tipo di Europa
Che è una forza che porta avanti bene nel mondo questo tipo d'Europa che voglio messa
Abbiamo visto quello che siano in grado di fare l'abbiamo visto all'inizio di questa settimana in Qatar
Quando nei negoziati sul commercio mondiale l'Europa ha utilizzato la sua forza per garantire che ai Paesi più poveri avessero il diritto di produrre i farmaci di cui la loro gente ha disperatamente bisogno senza dover pagare è i profitti a chi li produce
L'Europa ha dato un contributo a superare l'ingiustizia nei paesi con i pezzi chi è sano di fronte alle peggiore minacce del Lights sono spesso può ai Paesi che hanno meno capacità di pagare i farmaci di cui c'è bisogno per curare Lights
Caio questo il tipo di aiuto qui ai più poveri e più deboli che tutti i popoli d'Europa possono sostenere con orgoglio è stato dato da noi
E quindi voglio vedere un Europa che abbia l'unità
Sotto la linea guida della sinistra
Per fornire a questa forza per il bene in tutto il mondo
Voglio l'Europa
Trainata dalle priorità dei partiti di sinistra socio la giustizia sociale la democrazia la solidarietà
Il partito dei socialisti europei vuole un'Europa che se amata perché porta dei vantaggi reali per il mondo e per i popoli d'Europa piogge Giorgio in conclusione vorrei dire che tutti i partiti fratelli vogliano vedere i democratici di sinistra italiani territori meno al governo come una dei nostri partner nella costruzione di questa Europa
Ringrazio il compagno ed amico Robin Cook
Per la verità ho ricordato il doloroso lungo periodo di opposizione del partito laborista essenzialmente per un motivo che non ho reso esplicito perché in quel lungo duro Periodo mai nessuno dei nostri compagni laburisti
Ebbero dubbi sul futuro della sinistra e poi il futuro di vittoria è arrivato nel mille novecentonovantasette meno di un anno dopo la vittoria del centrosinistra in Italia
Contiamo molto sul contributo di Robin Cook alla guida
Del Partito dei socialisti europei di cui ci sentiamo parte integrante e contiamo sul contributo che dalla Gran Bretagna
Deve venire e resta fondamentale per lo sviluppo della costruzione europea
Compagne e compagni delegati comunico ora al congresso
I dati essenziali per lo svolgimento dei nostri lavori
La platea congressuale degli aventi diritto di voto nei congressi di sezione è stata di seicento ottantadue mila cento cinquantasei
Hanno votato negli oltre i sei mila congressi base duecentoventidue mila seicentosessantasei iscritti compagne e compagni pari al trentadue virgola sessantaquattro per cento degli aventi diritto
I risultati delle votazioni certificati unanimemente dalla Commissione nazionale per il congresso sono i seguenti
Mozione Fassino voti centotrentasette mila seicentoundici pari al sessantuno virgola otto per cento mozione Berlinguer
Voti settantacinque mila novecentonovantatré pari al trentaquattro virgola uno per cento mozione Morando voti nove mila sessantadue pari al quattro virgola uno per cento
La platea
Del congresso nazionale risulta quindi composta di mille seicento quattordici delegati di cui mille e uno espressi dalla mozione Fassino
Cinquecentoquarantasette espressi della mozione Berlinguer sessantatré espressi dalla mozione Morando
Quattro delegati di diritto non fanno riferimento a nessuna delle mozioni la percentuale delle compagnie e del trentasette per cento
Sulla base di questi risultati a norma dell'articolo quattordici dello Statuto proclamo segretario politico nazionale del partito il compagno Piero Fassino
Credo di potere esprimere a Piero Fassino non solo i miei auguri personali
Il nome di un'antica consuetudine
Di lavoro e di amicizia ma gli auguri di tutto il congresso e gli do la parola per la relazione introduttiva
Cari amici cari ospiti
Care compagne e cari compagni
Dall'undici settembre il mondo nel più medesimo
Quegli attentati terroristici contro gli Stati Uniti d'America a cui riconfermiamo anche da questo congresso la nostra solidarietà e amicizia
Hanno segnato la rottura dell'ente
Cioè la possibilità concreta per la prima volta percepita come tale da milioni di uomini che qualsiasi rischio anche il più catastrofico sia possibile
Da allora e l'intero pianeta che sotto lo shock di quella tragedia percepito di essere interdipendente e globale
E al tempo stesso nel momento in cui a essere colpite la più grande potenza del pianeta il mondo scopre la propria vulnerabilità
Nasce qui
La necessità di ripensare il mondo i suoi destini il suo futuro
E per ogni nazione in ogni paese per ogni classe dirigente si pone il dovere di una radicale di un radicale aggiornamento di analisi e di strumenti di proposte
Basta pensare al susseguirsi di atti ed eventi che tutti ci parlano di un mondo in movimento
Il vertice di Shanghai che regista per la prima volta dal quarantacinque un'intesa tra Stati Uniti Russia e Cina evento a cui è seguita in questi giorni lo storico ingresso della Cina nel WTO
Il presidente russo Putin che nell'aula del Bundestag si rivolge ai parlamentari tedeschi nella loro lingua atto di valore simbolico enorme se solo si pensa come per secoli il rapporto tra Germania e Russia sia stato segnato da diffidenze e paura
Quello stesso punti che non esita ad annunciare che la Russia potrebbe anche decidere in un futuro prossimo di entrare nella NATO e nell'Unione Europea rompendo così un altro dei diaframmi che hanno segnato la storia dell'Europa per mezzo secolo
Così come significativa novità un Tony Blair che interpreta il rapporto privilegiato che da sempre la Gran Bretagna con gli Stati Uniti non più in un'esclusiva bilateralità ma da leader europeo
Né può sfuggire che è la prima volta che si realizza una coalizione di dimensioni mondiali che il coinvolgimento e coinvolge in particolare anche Paesi arabi e nazione islamica
Processi che configurano un nuovo assetto del pianeta
E che richiedono d'ogni paese di ridefinire il proprio ruolo di assumersi le proprie responsabilità condizione per poter essere partecipe ciascuno della difficile e travagliata costruzione del mondo dopo l'undici settembre
Insomma siamo ad un tornante decisivo per il futuro dell'umanità
Così come sotto le materie le macerie del muro di Berlino cadde l'equilibrio bipolare che per mezzo secolo aveva retto l'Europa il mondo
Così oggi sotto le macerie delle Twin Towers viene sepolto anche quell'instabile precario equilibrio unipolare che ha segnato questo decennio il pianeta è chiamato sotto l'impellente esigenza di essere e sentirsi sicuro a darsi un nuovo ordine multipolare di cui ogni nazione si senta partecipe
Il nostro congresso si carica così di uno straordinario significato politico
Se già la sconfitta del tredici maggio ci aveva sollecitato ad un congresso straordinario che si misurasse con gli scenari nuovi disegnati dalla vittoria elettorale del centrodestra ed ai tanti mutamenti della società italiana
Ancora di più l'undici settembre ci obbliga a fare i conti con un mondo che scoprendo si vulnerabile si interroga sul suo futuro in funzione di esso ridefinisce i suoi assetti aggiorna le sue prioritario organizza i suoi poteri
Ancora di più risulta evidente come il tema centrale del nostro congresso sia rispondono ad un interrogativo
Di che sinistra c'è bisogno
Di che sinistra abbiamo bisogno per affrontare i nuovi scenari del pianeta concorre alla costruzione di un ordine internazionale nuovo perché più giusto e democratico per dare guida democratiche civilizzazione ad una globalizzazione che sempre di più entra nella nostra vita
Di che sinistra abbiamo bisogno cui in Europa in anni che saranno cruciali come ci ricordava Robin Cook adesso per la costruzione della nuova identità dell'Unione Europea per il suo ruolo nel mondo
Di che sinistra abbiamo bisogno in Italia di fronte ad una società sempre più chiamata a definire il suo modo di produrre di consumare di comunicare di organizzarsi dentro le spire dell'integrazione europea e dei mercati globali
Di che sinistra abbiamo bisogno oggi per dare all'opposizione una cifra è una qualità capace di riconquistare consensi e fiducia ha perso il tredici maggio e per rilanciare l'Ulivo non solo come somma di partiti e movimento
Insomma che sinistra vogliamo essere per rappresentare le domande della società italiana e offrirle un progetto di sviluppo che collochi il nostro Paese nei nuovi orizzonti europei e mondiali
Intorno a questo interrogativo è ruotato il nostro dibattito che non a caso ha visto una partecipazione appassionata come da molti anni il nostro partito non conosceva
Per questo desidero salutare e ringraziare gli oltre duecentoventi mila iscritti che hanno partecipato ai congressi di sezione discusso e votato le mozioni
In un esercizio di partecipazione democratica che non ha eguali tanto più in un Paese nel quale negli ultimi anni la gran parte delle forze politiche sia affidata sempre di più alle doti carismatiche di un leader solo al comando
E invece la politica e impegno etico e civile e partecipazione democratica e scelta consapevole e averlo ribadito con un congresso con una partecipazione così alta appassionante e qualcosa di importante non solo per i Democratici di sinistra
Ma per la stessa vitalità e forza della democrazia italiana
Il nostro
Il nostro è stato un Congresso democratico nel quale si sono confrontate in modo esplicito posizioni politiche diverse e più candidati
Un congresso che segna il definitivo superamento del centralismo democratico che ha abolito formalmente dieci anni fa pure aveva continuato a vivere come cultura politica e pratico organizzativa in molti aspetti della nostra organizzazione
Il risultato è certamente positivo si è svolto un dibattito libero e aperto nel quale sono emerse con chiarezza le diverse opzioni su cui i nostri iscritti si sono pronunciati con il voto
E anche l'esito politico è chiaro
Il sessantadue per cento degli iscritti ha sostenuto una piattaforma politica che ha proposto una forte innovazione e
Un turare politiche organizzativo
Ed è significativo che la formula giornalistica con cui quella piattaforma è stata presentata o si cambia o si muore non solo non abbia indotto alcun compagno a ritrarsi per timore del nuovo Manzi abbia raccolto quasi due terzi dei consensi dei nostri iscritti
Segno evidente che la nostra gente ben consapevole che sta di fronte a noi l'urgenza ineludibile di compiere definitivamente scelte di fondo scelte da cui deriva la possibilità stessa per la sinistra di svolgerà una funzione nazionale e al tempo stesso intorno le altre due mozioni si sono manifestati consensi opzioni politiche che hanno arricchito ha allargato il nostro confronto
E desidero qui esprimerà Giovanni Berlinguer Enrico Morando un ringraziamento davvero non formale per aver contribuito alla riuscita di un congresso in cui tutti abbiamo imparato qualcosa e da cui tutti usciamo più consapevoli del patrimonio straordinario di passione intelligenza volontà di cui è ricco questo nostro partito
Qui in questo congresso nazionale non siamo chiamati a ripetere il confronto tra mozioni quella fase si è esaurita né con i congressi di sezione che con il voto hanno scelto una linea politica è un segretario
Qui siamo chiamati a discutere come dare sostanza quella lì
E dunque la relazione che vi sottopongo rappresenta la piattaforma politica con cui sulla base del mandato ricevuto nei congressi di sezione mi propongo di dirigere il partito
Naturalmente mi sono sforzato di tenere conto dei molti contributi e arricchimenti sollecitazione che sono emersi nel confronto tra le mozioni e nel dibattito congressuale
Ma soprattutto il nostro congresso nazionale chiamato a fare i conti con i mutamenti radicali indotti dalla tragedia dell'undici settembre dalla nuova gerarchia di priorità che investe in ogni nazione la politica
E dunque il mio auspicio anzi la richiesta che a voi delegati formulo e di accogliere questa relazione non come la semplice riproposizione di una mozione ma come una piattaforma politica da discutere in modo aperto e senza posizioni precostituite
Questo congresso straordinario segna un punto di approdo e al tempo stesso un nuovo inizio
L'approdo di una lunga traversata del deserto
Che ha impegnato tutte le nostre energie
E che prima con la trasformazione del PCI in PDS guidata da Achille Occhetto e poi con l'ulteriore evoluzione dal PDS ai DS realizzata con gli stati generali di Firenze con il congresso di Torino
Sì ha condotto ad assumere sempre di più i caratteri la cultura politica il modo di essere di una forza del socialismo europeo
Una scelta tuttavia che non sia messo al riparo da crescenti difficoltà di rapporti con la società italiana e la sconfitta elettorale
I dati del tredici maggio fotografano impietoso di una sinistra che ai suoi minimi storici sia come DS sia come insieme di tutte le forze di sinistra
E che registra crescente difficoltà a rappresentare una società investita da grandi mutamenti
Nell'elettorato della sinistra persiste lo squilibrio tra classi di età a sfavore dei giovani
Si registra una preoccupante staticità sociale si restringono le basi di massa del consenso si conferma una ridotta capacità di attrazione di nuovi elettori
E tutto ciò è tanto più grave perché in questi anni la sinistra assorto e peraltro con riconoscimenti funzioni di governo guidando l'Italia in un processo di risanamento finanziario di crescita economica di stabilità sociale che non è tuttavia è stato premiato dal voto dei cittadini
E tra le molte ragioni di ciò e ne abbiamo discusso ampiamente nei congressi emerge un deficit di cultura riformista non colmato dall'essere stati forza di governo
Qui si pongono questioni di fondo oggi non più eludibili
Una sinistra che voglia interpretare rappresentare tenere insieme l'Italia ha bisogno di una cultura autenticamente riformista
Capace di misurarsi con i cambiamenti e con le domande sia di innovazione sia di tutela i diritti che vengono da una società in evoluzione
E una cultura riformista a sua volta ha bisogno di soggetti che la radio Ichino la vivano raccolgono intorno ad essa energie consensi nella società
Ed è esattamente su questi due terreni che è maturata in questi anni la nostra crisi
All'ambizione progettuale riformatrice non è corrisposto un altrettanto alta moderna e innovativa cultura politica riformista
La cui formazione è stata ostacolata dal fatto che i partiti della sinistra a partire dal nostro si sono rivelati spesso non sufficientemente capace di cogliere e rappresentare organizzare le domande della società italiana
Analizzando il voto Ilvo Diamanti ha scritto la sinistra ha perso perché troppo spesso ha dato l'impressione più di proteggersi dai cambiamenti che di volerli guidare il punto cruciale e sapere che di fronte al cambiamento non si è più forti se ci si difende ma se quel cambiamento lo si dirige
D'altra parte affrontando questo nodo del rapporto appunto tra mutamento della realtà e capacità della sinistra di dirigere il mutamento
Che la sinistra è tornata a vincere in molti Paesi europei dopo che gravi sconfitte l'avevano relegata all'opposizione
Se si guarda all'Europa si ricava un solo univoco insegnamento perde la sinistra che si arrocca in una trincea difensiva
Vince la sinistra che scommette sull'innovazione sul cambiamento sulla capacità di dimostrarsi credibile nel governare la società moderna
Così Toni Blair insieme a Robin Cook ha riportato i laburisti inglesi al governo dopo diciotto anni d'inverno thatcheriani
Così Gerhard Schroeder ha riconquistato la guida della Germania dopo la grave crisi vissuta dai socialdemocratici negli anni dell'unificazione tedesca
Così rione Jospin ha permesso ai socialisti francesi di superare la crisi di fiducia maturata nel crepuscolo del Mitterrand divismo
Così Felipe Gonzales è riuscito a traghettare la Spagna dal post franchismo all'Europa
Ciascuno di quei partiti ha vinto perché nel vivo dei cambiamenti della società ha sciolto ambiguità ha risolto contraddizione ha innovato la propria politica ha conquistato nuovi consensi
E questo il passaggio di fronte a cui sono oggi in Italia i Democratici di sinistra
Chiamati per usare le parole scritte oggi da un grande quotidiano a scegliere definitivamente come loro patria identità il socialismo che governa la modernità con tutte le responsabilità che questo comporta
Una scelta
Una scelta che qui oggi con questo congresso noi prendiamo definitiva
E proprio per questo di cui può partire un nuovo inizio
Perché il definitivo ed esplicito approdo dei DS al riformismo del socialismo europeo per un verso rende possibile avviare quel processo di unità
Di tutta la sinistra riformista italiana che lungo più di che lungo più di un secolo di storia è stato sempre evocato e mai realizzato
E per altro verso contribuisce al rilancio dell'Ulivo come la casa comune dei riformismi italiani
Una sinistra unita un Inuit in un Ulivo più grande sono due condizioni essenziali per guardare al due mila e sei come traguardo per riportare il centro sinistra essere maggioranza nel Paese e guida politica dell'Italia
Peraltro il decennio che ci sta alle spalle anche il periodo nel quale sono maturati profondi sommovimenti dell'assetto politico istituzionale del Paese
La crisi della Repubblica ed è della Prima Repubblica dei suoi partiti l'avvento del maggioritario la nascita di Forza Italia della lega del Polo e dell'Ulivo
Ed è il decennio nel quale si è compiuta per la prima volta l'assunzione di responsabilità di governo del nostro partito esperienza decisiva per la maturazione di quella cultura di governo che a un tratto decisivo di identità di ogni sinistra riformista
Sta dunque qui il cuore di questo congresso dare esito all'evoluzione di quel decennio
Dando all'Italia una sinistra riformista espressione italiana del socialismo democratico europeo
Una sinistra capace di interpretare la modernità e di far vivere in essa quegli ideali di giustizia libertà democrazia che sono la ragione stessa per cui la sinistra è nata e vive una sinistra che di fronte a una società segnata dal cambiamento sappia cambiare se stessa per dare quei cambiamenti una qualità civile e sociale al una sinistra che non abbia paura che non abbia paura del futuro e che alla consolatorie tranquillità della conservazione preferisca il rischio dell'innovazione
Una sinistra che torni a vincere perché capace di guidare una società in movimento tenendo insieme modernità e diritti
Per questo abbiamo voluto che lo slogan del congresso fosse il coraggio di cambiare
E abbiamo aggiunto il mondo perché tanto più dopo l'undici settembre il nostro essere il nostro futuro non può essere pensato se non guardando ai destini del pianeta
Gli attacchi dell'undici settembre a New York e Washington rappresentano un'aggressione contro la pace la sicurezza e la convivenza di tutta l'umanità
Quel giorno sono stati colpiti i valori fondamentali della società umana l'idea della costruzione pacifica di un nuovo ordine internazionale i due cardini della Carta delle Nazioni Unite pace e sicurezza sono stati colpiti i diritti umani quelli universali
Interrompere la spirale terribile di insicurezza e di violenza innescata dal terrorismo e oggi dunque priorità assoluta che comporta l'assunzione di responsabilità anche estrema
La guerra di cui parliamo non è cominciata con i bombardamenti americani in Afghanistan ma quel mattino dell'undici settembre a New York quando due aerei hanno sfondato le Twin Towers provocando migliaia di vittime innocenti è il terrorismo e non la comunità internazionale ad aver scelto la dimensione militare ed è proprio per restituire il primato alla politica che occorre sconfiggere anche militarmente chi vuole fondare la politica sulla violenza e sul terrore
Per questo si è ricorso all'uso della forza
Per questo si è ricorso all'uso dalla forza la pace non è la semplice assenza di conflitto armato
La pace c'è in quanto ci sia libertà rispetto dei diritti democrazia tutela dignità del della dignità delle persone
Tenta è che quando in quel in qualche Paese questi valori sono negati gli uomini sono disposti anche a ricorrere all'uso della forza per riconquistare i loro diritti
Se così non fosse guardate allora dovremmo riscrivere molte pagine della storia dell'Europa e del mondo
Dovremmo allora dire che aveva ragione Neville Chamberlain ad affermare che la pace era stata salvata da quel patto di Monaco che invece aprì le porte dell'Europa l'aggressione hitleriana la tragedia dell'Olocausto e della guerra dovremmo dire allora che sbagliarono quelle donne e quegli uomini che da tutto il mondo accorsero in Spagna a prendere le armi per difendere la Repubblica dovremmo dire
Dovremmo dire che sbaglio quella generazione di giovani se mi permettete un ricordo personale tra cui mio padre che nel settembre del quarantatré scelse di condurre una guerra per liberare il Paese dal fascismo e riconquistare la democrazia
Insomma
Insomma qui non si è condotta una guerra per occupare una nazione
Per soffocare nell'indipendenza per togliere la libertà
Qui si è fatto ricorso alle armi per liberare l'Afghanistan da un regime complice del terrorismo
E se oggi le donne afgane possono affrancarsi finalmente da quel simbolo di umiliazione che il burqa
Se la ragazza di Kabul possono ritornare a scuola
Se i ragazzi possono di nuovo ascoltare il suono di una musica se i bambini possono inseguire finalmente un aquilone colorato ebbene tutto ciò è avvenuto perché la comunità internazionale si è assunta la responsabilità di agire tempestivamente e con fermezza
E se mai una riflessione critica
Avrebbe condotto su perché il mondo in particolare le società libere e democratiche come la nostra
Troppo spesso accettano in altri Paesi violazioni e diritti di diritti e negazione di valore che non accetterebbero mai nel proprio intervenendo a combattere soltanto quando i conflitti sono ormai incomprimibile
Nessun relativismo nessun relativismo culturale può giustificare la lesione o l'allegazione dei diritti naturali di ogni persona
Il riconoscimento della differenza rispetto delle identità culturali e religiose l'accettazione di storie diverse sono fattori costitutivi di un mondo nel quale ogni popolo venga accettato e riconosciuto per quello che
Ma ciò non può tradursi in nessun caso nella negazione della dignità umana e dei suoi valori
E tuttavia la storia c'è anche insegnato che questi principi non si impongono con la forza soltanto ma si trasmettono attraverso relazione rispettose nella misura del possibile paritario
E per questo rifiutiamo dobbiamo rifiutare sia il relativismo culturale di chi tutto giustifica sia l'egemonia culturale di chi non riconosce le differenze
E scegliere invece quello che in un libro recente la filosofa Nussbaum definisce un un un universalismo sensibile al pluralismo e alle differenze culturali
Dunque la tragedia americana ci sollecita a guardare alla globalizzazione dei diritti come un passaggio essenziale di un nuovo ordine mondiale
Perché la globalizzazione non può essere confinata nella sola sfera dell'interdipendenza economica dell'integrazione dei mercati
E infatti parimenti necessaria la civilizzazione della globalizzazione
Facendo sì che l'interdipendenza significhi l'affermarsi ovunque della democrazia dei diritti del rispetto alla persona della tolleranza
Per questo la sinistra europea in primo luogo laddove ha responsabilità di governo non ha esitato a sostenere gli Stati Uniti e a condividerne le scelte Schroeder Blair Jospin hanno scelto di stare dalla parte dei diritti della libertà della democrazia
E noi la sinistra italiana e l'Ulivo non potevamo che essere come lo
Nasce
Nasce da questa consapevolezza la decisione assunta insieme alla maggioranza del centrosinistra di condividere l'impegno italiano nell'impresa militare in Afghanistan
Una decisione assunta non senza inquietudine travaglio come ovvio che sia di fronte a una guerra
Una decisione su cui si sono manifestati tra noi dissensi anche nel voto in Parlamento che abbiamo rispettato dobbiamo rispettare perché le ragioni di chi dissente non sono meno nobili delle ragioni di chi abbia condiviso quella sofferta decisione
E tuttavia il rispetto di ragioni diverse non poteva e non può fare mini almeno da parte dell'Ulivo e nostra l'assunzione piena di quelle responsabilità nazionali che peraltro il centro sinistra aveva già assunto nella crisi del Kosovo
Ne sarebbe stata ragione sufficiente per un minore impegno dell'Italia l'approssimazione la superficialità con cui il governo Berlusconi ha affrontato in questi mesi una così delicata vicenda internazionale
Il nostro giudizio rimane severo
Ma da esso traiamo semmai ancora maggiore sollecitazione non lasciare nelle sole mani del centro destra alla conduzione di un passaggio così cruciale per il futuro del mondo dell'Europa e del nostro Paese
Anzi proprio perché il nostro impegno contro il terrorismo
E ispirato da valori di pace e tolleranza avvertiamo tanto più forte la esigenza che alla dimensione militare si accompagni una forte iniziativa sia sul piano umanitario per soccombere per soccorrere profondi e popolazioni inermi sia sul piano politico
Perché oggi dopo la caduta del regime talebano a Kabul si agisca per dare all'Afghanistan un assetto capace di rispettare i diritti della persona di ogni comunità le libertà essenziali per ogni individuo la tolleranza il pluralismo
Sta qui il nesso tra la necessità di ricorrere a dimensione militare al tempo stesso il bisogno di andare oltre quella dimensione per affrontare con tutti gli strumenti della politica i tanti nodi che la tragedia americana ci sollecita ad affrontare
è urgente una politica di dialogo di cooperazione di interdipendenza con i Paesi arabi e con le società islamiche
Per sostenere le classi dirigenti moderate di quei Paesi ed evitare l'affermarsi di un integralismo fondamentalista che sulla lotta all'umiliazione
Subita fonda spesso la sua identità e raccoglie consensi
Serve agire per dare soluzione ai tanti conflitti che per troppo tempo abbiamo definito locali
Proprio perché la vicenda americana ci dice che ogni guerra locale è in realtà sempre di più tassello della sicurezza globale
A partire da quel Medio Oriente cui urgente dare una pace fondata sulla costituzione di uno Stato palestinese indipendente e sulla sicurezza per Israele
Serve porsi sul serio l'obiettivo di una civilizzazione della globalizzazione che sia capace di aggredire i drammatici squilibri che affliggono miliardi di uomini la fame le malattie il sottosviluppo il debito la polluzione ambientale la criminalità transnazionale
E dare ad essi soluzione
Una sinistra vogliamo essere che non conceda Bin Laden di invocare le giustizia del mondo ma invece si ponga l'obiettivo di una strategia per sconfiggerlo
Serve una strategia per dare al mondo luoghi sedi istituzioni di governo globale
Capaci di superare la vistosa contraddizione
Di un pianeta che è globale in tutto produzione finanza consumi comunicazione circolazione di persone idee tecnologie emersi ma continua a essere retto da sovranità solo nazionali
Quando proprio la tragedia americana ci dice che neanche il paese più forte del mondo da solo è sicuro
E allora si pone con urgenza la necessità di superare l'egoismo delle nazioni per conferire all'ONU ma anche alle altre istituzioni sovranazionali
Allocazione mondiale della sanità ovazione mondiale del commercio a quella internazionale del lavoro Poteri strumenti risorse necessarie per esercitare prime forme di governo globale
Ecco noi vogliamo essere la sinistra che così si misura con i temi del mondo
E su di essi elabora un nuovo pensiero capace di dare senso e guida all'interdipendenza globale
Una sinistra che non asseconda una visione acritica della globalizzazione ma ne vede le enormi potenzialità e contemporaneamente in molti rischi
E si pone l'obiettivo di costruire politiche strumenti perché i benefici siano voluti dal più ampio numero di nazioni e i pericoli evitato
Tutto questo consegna alla sinistra un'enorme responsabilità
Sì perché nessuno dei processi che investono oggi la globalizzazione neutro nei suoi esiti e nelle sue conseguenze
Decisivo e chi li dirige sulla base di quali valori per quali finalità
Perché è soprattutto la mancanza di efficaci strumenti politici per governare la globalizzazione ad accudire la sensazione di insicurezza diffusa si nelle nostre società e a suscitare angosce timori ai quali si deve dare una risposta
Sono queste le nostre ragioni
Sono il diritto degli uomini dei popoli di decidere il loro destino di difendere loro identità culturali
Il diritto di stare nelle grandi reti dell'educazione delle conoscenze di essere curati
Di decidere del corpo della vita
Di conoscere e discutere essere informati di decidere su cose come l'ambiente l'aria l'acqua la pace chi governa
La sinistra deve parlare di questo
E organizzarsi politicamente socialmente nella nuova dimensione globale per rendere credibile attuali i suoi valori soprattutto a quei giovani che si avvicinano alla politica proprio ponendosi domande dissenso sui destini del mondo
Questa la nuova frontiera dell'internazionalismo
Una sinistra capace di perseguire nel nuovo secolo su scala planetaria quella politica redistributiva
Di giustizia sociale di uguaglianza di democrazia realizzata con successo nel Novecento su scala nazionale
Ed è su questa base che ha senso ed è giusto
Guardare con attenzione ai movimenti cresciuti da Seattle in poi sulla globalizzazione
Genova le sue drammatiche giornate sono state materia di riflessione per tutt'per il movimento
Che ha maturato in quelle tragiche vicende la necessità di liberarsi dalla violenza
Come hanno dimostrato le successive pacifiche manifestazioni
Ma anche riflessioni per noi che da Genova abbiamo tratto sollecitazione a costruire un'elaborazione una proposta più matura e credibile
Guai se non vedessimo che nelle migliaia di giovani della Perugia-Assisi tra cui molti ragazzi e ragazze la Sinistra giovanile
Così come nei tanti partecipanti alla manifestazione di Roma di qualche giorno fa ci sono ansia di giustizia domande di libertà pensione al cambiamento a cui siamo chiamati a dare risposte
Non si tratta di identificarsi con un movimento
Che per definizione costituzione composito è più largo di un solo partito non privo di contraddizioni anche rilevanti
Tanto meno si tratta di inseguire o aprire trattative negoziali si tratta di cogliere la domanda dissenso che lì è maturata e dire
La sollecitazione critica e confrontarsi rispettando le reciproche autonomie sulla base delle proposte di ciascuno
Sapendo che una forza rispetto riformista che come noi
Si batte per un mondo più giusto è interessata a favorire la maturazione dal no global rinchiuso nell'antagonismo subalterno
Ad un mio globale di chi si pone l'obiettivo di dare alla mondializzazione più alta qualità civile e una guida democratica le vicende
Le vicende di queste settimane
Hanno reso evidente peraltro quanto ruolo dell'Europa in questo delicato per spassa aggio del mondo sia cruciale cruciale ma non scontato
Il nostro continente la vigilia di eventi che accederanno ancora di più quel processo di integrazione in cui si colloca ormai la vita di ogni nazione europea
Tra poche settimane a quelle monete nazionali che per secoli
Sono state il simbolo riconosciuti riconoscibile di sovranità statali si sostituirà l'euro come unica moneta per centinaia di milioni di ore di europei
Di qui a due anni l'Europa dei Quindici si aprirà le nuove democrazie dell'Est e del sud Europa
Per dare vita non solo al più largo processo di unificazione del continente ma anche all'unico nel corso dei secoli costruito con consenso nella democrazia nella base
E nel due mila dieci l'area di libero scambio euromediterranea determinerà vincoli forti di interdipendenza con quel mondo arabo islamico così cruciale per i destini del mondo
E i fund e in funzione di questi obiettivi vanno crescendo in ogni settore politiche di integrazione dalla politica estera alla difesa dalla giustizia all'immigrazione dalle norme antitrust alle politiche agricole
E tutto ciò ripropone l'urgenza di una riforma degli assetti istituzionali comunitari a cui si vuole attendere con la Convenzione europea con la Conferenza intergovernativa del due mila tre
Per conferire all'Unione e ai suoi organi maggiori poteri per dotare l'Unione di una vera Costituzione per individuare gli strumenti democratici con cui avvicinare le istituzioni comunitarie e cittadini e garantire così al processo di unificazione europea il necessario consenso
Attenzione non è scontato che tutto ciò avvenga o quanto meno secondo quanto si prevede
Proprio la crisi istituzionale di queste settimane ha messo in evidenza la fragilità politica dell'Unione Europea
E sposta periodicamente al ritorno di fiamma di forme oligarchi che di comando i direttori appunto che minano le basi stesse dell'edificio europeo
E ha ragione Romano Prodi a cui credo a nome vostro rivolgo di cui un saluto di tutto il congresso
E ha ragione Romano Prodi a richiamare i governi dell'Unione a non credere che le difficoltà dell'Europa le sfide del mondo di oggi si possono vincere ritraendo sì dall'integrazione
In forme più o meno mascherate di neo protezionismo economico di isolazionismo nazionali
Per quel che l'Europa rappresenta la storia di questo mondo per il potenziale economico sociale e culturale che incorpora per i vincoli saldi di alleanza interdipendenza che legano le due sponde dell'Atlantico
Per i rapporti che l'Europa storicamente con le altre aree cruciali del pianeta
Si pensi rapporti con l'America latino per altro verso le relazioni che era sempre intercorrono tra Europa e mondo arabo quel che accade in Europa è dell'Europa riguarda i destini del mondo intero
Come ricordava uno dei padri dell'integrazione europea già Ammone fare l'Europa è fare la pazza
Spetta alla sinistra
Che oggi è forza di governo nella maggioranza dei Paesi dell'Unione essere capace di rilanciare con forza l'unione europea come il luogo lo spazio la dimensione entro cui si giocherà il futuro di ogni nazione di questo continente
E spetta alla sinistra italiana mantenere saldo il forte l'ancoraggio europeo del nostro Paese
Con il centro sinistra Alitalia ricollocato se stessa dentro l'Europa
Direi di più ha pensato se stessa la sua economia la competitività delle sue impresa e la qualità della sua scuola la sua pubblica amministrazione in euro
E lo straordinario aggancio della lira all'euro oggi considerato del tutto ovvio da chiunque ma nel novantasei assai meno scontato e condiviso
Ha rappresentato non solo l'occasione per un ineludibile risanamento finanziario ma anche il vettore di un salto di mentalità e di cultura dell'intera società italiane
Non è affatto scontato che tutto ciò non sia messo in discussione
Da un centrodestra per il quale l'Europa appare sempre di più essere una necessità non evitabile piuttosto che una scelta consapevole
Come dimostrano i populismi anti europee di Bossi le nostalgiche protezionistiche di Alleanza Nazionale e l'assenza di una vera consapevolezza europeista di Forza Italia
Invece occorre piena consapevolezza che l'Europa sarà sempre più
Il luogo la dimensione in cui si svolgerà la vita di ciascuno di noi
Dunque abbiamo bisogno di una sinistra profondamente europea ed europeista che pensi e progetti il futuro dell'Italia in quella dimensione
Si batta perché l'Italia sia protagonista attiva della realizzazione di un'Unione europea forte
Una sinistra che si Colletti pienamente per cultura politiche programmi modi di essere nel socialismo riformista europea
è in questo orizzonte del mondo che si interroga sul suo futuro e ride finisse la gerarchia delle sue priorità
E in questo orizzonte europeo che sempre di più diventerà la dimensione in cui si svolgerà la vita di ogni nazione che noi pensiamo l'Italia
E collochiamo la nostra funzione di opposizione
Sono ormai trascorsi cinque mesi dalla formazione del governo Berlusconi
E ancorché il tempo non sia lungo pure sono sufficientemente chiare gli indirizzi che segnano la politica del centrodestra
Il cui filo conduttore pare essere in ogni settore prima di tutto la destrutturazione
Le scelte operate dai ministri Moratti nella scuola Lunardi nelle opere pubbliche Castelli nella giustizia Sirchia nella sanità Frattini e Tremonti nella pubblica amministrazione
Maroni nel rapporto con le parti sociali appaiono dettate dall'idea francamente un po'naïf e velleitaria per cui basta togliere quello che c'è perché le cose funzionino meglio
Finora ciò non è accaduto e anzi emblematico quello che sta accadendo nella giustizia sono cresciuti i conflitti inefficienze ritardi
Peraltro la furia dei regolativa appare significativamente Indira alzata a intaccare il rigore della legalità
Come accaduto con le normative imposte dal governo sulle rogatorie internazionali falso in bilancio e rientro di capitali illegalmente trasferiti all'Est
è di ieri
è di ieri la notizia che l'applicazione delle norme sulle rogatorie internazionali che già aveva causato nelle settimane scorse il blocco di altri processi ha consentito ad un pericoloso Postel narcotraffico di sottrarsi alla giustizia
Un centrodestra che ha fatto della sicurezza dei cittadini uno dei suoi cavalli di battaglia elettorali non ha esitato ad approvare una normativa che di fatto agevola la criminalità e l'impunità il che
Il che il che sollecita a considerare l'opportunità di ricorrere ad uno strumento straordinario quale il referendum abrogativo per eliminare norme che rappresentano un rischio grande per la sicurezza dei cittadini
E in ogni caso
E in ogni caso il nostro gruppo parlamentare alla Camera ha chiesto la procedura di urgenza per la ratifica della normativa europea in materia di cooperazione giudiziaria che se approvata sostituirebbe la Scala andalusa normativa voluta dal governo Berlusconi
D'altra parte
L'allontanamento brutale sbrigativo Di Tano Grasso dall'incarico di commissario straordinario per la lotta all'usura
La sconcertante decisione e la sconcertante decisione del ministro Matteoli di non presentare ricorso contro la sentenza di Porto Marghera sono altrettante manifestazioni
Sono altrettante manifestazione dell'assenza di qualsiasi attenzione o sensibilità per i diritti dei cittadini
Non solo la lotta alla mafia la criminalità organizzata sembra non avere la priorità necessaria nell'agenda del governo
Per non dire della campagna di denigrazione attacchi alla magistratura che da mesi viene condotto dallo stesso presidente del Consiglio
Con un'aggressività e una faziosità verbale inaccettabili per ricchi per chi ricopre così alte responsabilità istituzionale
E quale che sia il giudizio che ciascuno può avere degli anni novanta non è accettabile e comunque noi non lo accetteremo mai che si conduca quotidianamente un sistematico attacco i magistrati messi sotto accusa per il solo fatto di aver applicato le leggi di questa Repubblica
Non meno
Non meno preoccupante non meno preoccupante il modo assai approssimativo con cui si affronta una congiuntura economica che anche in conseguenza delle vicende internazionali appare essere caratterizzata da tassi di crescita assai più contenuta delle previsioni
Anziché predisporre misure anticicliche capaci davvero di favorire i consumi di sostenere le impresa
E di sollecitarla scommettere su innovazione ricerca per ora assistiamo all'affastellarsi di provvedimenti congiunturali di breve respiro volti più a tamponare che a riorientare la spesa pubblica la politica economica
Oppure a misura di sapore ritorsivo contro le imprese sociali cooperative
E per rendere chiara la pochezza della politica del governo in questo campo basterà sottolineare che con le misure di Tremonti sì e senta fiscalmente all'imprenditore che acquista una BMW ma non lo si aiuta se fai investimenti in ricerca
Significativa del resto è l'impostazione della legge finanziaria
Non ci sono risorse adeguate per i contratti dei
The letti vita socialmente iniquo
Vengono ridotti i trasferimenti agli Enti dipendenti locali con evidente pregiudizio di servizi per i cittadini proprio nel momento in cui l'avvio della riforma federalista richiederebbe risorse aggiuntive
C'è un'ulteriore riduzione delle già esigue risorse per la ricerca scientifica
Il Mezzogiorno è pressoché assente come peraltro in tutti questi mesi in ogni scelta del Governo
Non ci sono misure a sostegno dello compassione giovanile e gli stessi sbandierati aumenti ai pensionati di minore reddito sono congegnati in ragione tale da escludere oltre sessanta per cento di coloro che a giorni oggi hanno una pensione minima
Legge finanziaria libro bianco sul lavoro legge delega sul mercato del lavoro e le politiche sociali fin qui annunciate esprimono bene l'idea di fondo del centro destra
Promuovere una società aspramente competitiva in cui ciascuno in lotta contro tutti temperata da un potere pubblico compassionevole che assiste chi resta escluso o è ai margini della modernizzazione
E d'altra parte lo stesso presidente del Consiglio
In uno dei suoi estemporanei interventi a braccio quelli per intenderci cui dice quello che pensa davvero
Non non
Non esitato non ha esitato ad affermare cito testualmente a perdere io virgolette poi ci sarà sempre lo Stato per i poveri
Scompare il tema dell'innovazione della qualità del lavoro come asse strategico dello sviluppo dell'Italia che era il cuore degli accordi triangolare del novantatré novantasei e novantotto
Esplicita la tentazione di dividere il movimento sindacale di svuotare il metodo e la concertazione e la politica dei redditi di alterare le regole contrattuali che l'assetto della previdenza
Ma il punto per noi più inaccettabile il complesso di proposte con cui questo esecutivo cerca di portare a compimento un processo di deregolamentazione del mercato del lavoro
Dove pur ribadendo la necessità di alcune garanzie minime di governo della mobilità in realtà nelle proposte avanzate dal centrodestra se rinuncia definitivamente a proteggere il lavoratore nel rapporto di lavoro e nel luogo di lavoro
E infine a dispetto dell'ideologia liberista proclamata vengono annunci di rallentamento delle politiche di liberalizzazione privatizzazione e perfino la riforma delle professioni viene oggi considerata dal ministro Marzano non prioritario
Insomma ci troviamo di fronte a un esecutivo incerto confuso tendente più a rinchiudersi nel protezionismo che a misurarsi con le sfide della competizione dei mercati aperti
Per non parlare della tendenza condizionare pesantemente l'informazione il mercato editoriale nonché ad un utilizzo politico della pubblica amministrazione degno di altri tempi
Né si vede all'orizzonte ma questa non è davvero una novità la volontà di dare soluzione al conflitto di interesse
Chiedendo la fiducia al Parlamento Berlusconi indicò in una seconda grande modernizzazione dell'Italia all'Obiettivo strategica del centro destra
Bene finora di ciò non si è visto nulla
Lo diciamo senza alcuna soddisfazione
Perché siamo convinti che se non si vogliono compromettere i risultati raggiunti negli scorsi anni e non subire un declassamento dei nuovi assetti economici e politici internazionali l'Italia ha bisogno di un salto di qualità e di nuovo di una nuova fase di modernizzazione
Davanti al paese ci sono rischi veri di stagnazione economica di minore competitività sui mercati di aumento della dipendenza tecnologica
Servono dunque politica di sostegno ai consumi e alla produzione agli investimenti alla qualità sociale
Dovrebbe pur dire qualcosa la decisione di Bush un repubblicano un conservatore
Di stanziare un enorme quantità di risorse pubbliche per sostenere l'economia americana in una congiuntura reso più difficile dagli attentati terroristici
E guardando i principali Paesi europei non solo quelli governati da forze di sinistra
Emerge il ricorso ad una nuova stagione di politiche pubbliche capaci di far da volano ad un sistema che se affidato alle sole dinamiche spontanee del mercato perde colpi serve dunque una nuova frontiera keynesiana che oggi certo si deve misurare su terreni nuovi
Non è il keynesismo degli anni sessanta o settanta o ancora prima
Sì si tratta di una nuova frontiera keynesiana che doveva muoversi sul terreno della formazione del sapere dell'innovazione della ricerca come i terreni su cui operare un particolare sporto di sostegno alle impresa e di creazione di lavoro di produzione
Così come una fase di minore crescita dovrebbe sollecitare ancor di più a riforme nel welfare e nelle politiche sociali dalla sanità all'assistenza dalla previdenza alla formazione
Pensate non come riduzione di tutela e di diritti bensì come opportunità per investimenti per forme nuove di lavoro per modernizzare servizi e pubblica amministrazione per dare impulso al terzo settore alle diverse forme di sussidiarietà
E qui allora si pone il quesito quale opposizione
Il severo giudizio critico che ho richiamato fin qui nei confronti dell'operato del governo rende evidente l'infondatezza di rappresentare come talora è accaduto nelle settimane scorse il nostro dibattito tra chi vorrebbe fare l'opposizione Pechino
Tutti credo siamo consapevoli della necessità di rendere più stringente incalzante l'opposizione nei confronti di un Governo che rischia di produrre gravi danni all'Italia
Il punto è quale opposizione
O meglio quale deve essere la cifra di un'opposizione che si propone non semplicemente di mantenere i consensi ricevuti ma di conquistare la fiducia anche di coloro che non si sono affidate al centrosinistra o addirittura hanno scelto di affidarsi al centrodestra
Non è un interrogativo formale nella risposta scontata
Spesso infatti affiora nelle nostre file la convinzione che il compito dell'opposizione si esaurisca nel ribadire la nostra alterità
Insomma l'importante secondo alcuni e che risulti chiaro che noi non siamo loro a me pare che ciò sia necessario ma non sufficiente
Perché se è certamente indispensabile rendere sempre visibile che noi non siamo loro e altrettanto decisivo dimostrare che noi siamo meglio di loro perché solo così
Perché solo così solo così noi non ci limiteremo a rassicurare chi si è affidato a noi ma potremo puntare ad allargare lo spettro
Dei nostri consensi conquistando anche la fiducia di chi è sia affidato ad altri anche la fiducia di una parte di quelli che si sono affidati al centrodestra
Insomma la questione cosa significhi l'opposizione di una forza riformista
Di una forza cioè che non esaurisce la sua posizione nell'erigere un muro di no ma si sforza di accompagnare ad ogni no una proposta più credibile e convincente perché in sintonia con interessi e domande della società
Ma questo comporta appunto di fare i conti con la società i suoi bisogni le sue sensibilità i suoi conflitti
Mettere in campo una forte innovazione culturale e politica capace di raccogliere e rappresentare le molte domande di diritti e di libertà a cui spesso non siamo stati capaci di dare risposte esaurienti e a cui il centrodestra ha fatto credere invece di essere in prima
E dunque sul terreno della modernizzazione della sua qualità che noi dobbiamo sfidare il centrodestra so bene abbiamo discusso ampiamente nel congresso che questa parola modernità evoca diffidenze e timori
Ed è dunque utile anche cui
Avere un chiarimento culturale politico che spero ci consenta di maturare un punto di vista comunque
E ben evidente che la modernità al pari di qualsiasi fenomeno non è univoca
Non è neutra nei suoi caratteri nei suoi esiti nessuno tra noi ha una visione acritica della modernità tutti siamo consapevoli di quanto diverso sia la nostra concezione da quella della destra
La destra una concezione darwiniana del regolativa della modernizzazione come pura liberazione da ogni e qualsiasi regola per la parte più forte della società e come pura soggezione meccanismi di selezione naturale del mercato e di mercato per la parte più bella
Un'idea della società in cui chi è più forte vince e chi più debole soccombe
Noi abbiamo un'altra idea vogliamo una modernità per tutti non separabile dall'equità dalla giustizia dalla libertà una modernità che offra maggiori opportunità per ciascuno e di civilizzazione dell'intera società
Ma per vincere questa sfida per affermare questa idea nostra della modernità
Dobbiamo fare i conti con rapporto tra modernità e diritti
Da un lato infatti la modernizzazione della società passa per crescenti fattore di dinamismo azione di elasticità di flessibilità di adattabilità di ogni aspetto della vita del Paese
Sesso il lavoro i consumi la produzione gli stili di vita in modo di organizzarsi e di un Paese
E per altra parte ciascuno di questi fattori di dinamite azione può mettere a rischio certezze consolidate in cui si svolge la vita di ciascuno di noi
Ed è precisamente questo il nodo che una cultura riformista della sinistra deve essere in grado di sciogliere
Superando un atteggiamento spesso radicato a sinistra che consegna alla destra la modernità e assegna la sinistra il solo compito di assicurare tutte
Qui c'è la sfida vera per una sinistra riformista che abbia ambizioni di governo tenere insieme modernità e diritti realizzando così contenuti di civilizzazione di più alta qualità della vita per tutti e non per poco
Questo è tanto più vero per quell'insediamento sociale così decisivo
Per la sinistra che il mondo del lavoro
Per noi ma direi per qualsiasi forza di sinistra ma in ogni caso per nove
La quantità e la qualità di lavoro che una società sa garantire ai suoi cittadini è uno dei parametri per giudicare se quella società e libera democratica e giusta
Perché il lavoro non è solo reddito ma è anche possibilità di realizzare i propri progetti di vita il lavoro non è solo di pendenza alienazione ma può e deve essere facoltà di scelta strumento di autorealizzazione promozione disse
Dunque anche qui sgomberiamo nostrani discussione una volta per tutte da un altro equivoco che spesso affiorato nel dibattito congressuale
Non c'è e non ci deve essere tra noi divisione sul carattere strategico che mantiene la questione del lavoro
E possiamo fare nostre
Tutti credo
Le parole scritte nel contributo sottoscritto per il nostro congresso da Sergio Cofferati e un ampio numero di dirigenti sindacali della CGIL sito il testo
Innovare difendendo e qualificando i diritti includere continuamente tutti coloro che vengono sviluppi esclusi da uno sviluppo ineguale senza regole
Affermare la piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno dare risposta ai nuovi vecchie vecchi bisogni di donne e di uomini aiutare tutti nella propria autonoma formazione e libertà nel lavoro e nella vita
Sono obiettivi anche North la questione la questione
La questione si pone a noi come sindacato a tutti sembra
E che nulla di tutto ciò si può realizzare semplicemente riproponendo le esperienze fin qui matura facendo semplicemente quel che abbiamo fatto fino a ieri
Il punto che come tutti sappiamo oggi il mondo del lavoro e sempre più articolato segmentato flessibile e non per una ragione politica
Ma per una torre una ragione strutturale e proprio il passaggio dalla rigidità delle industriali Simone canicola flessibilità del sito produttivo informatico della società dell'informazione ad aver rivoluzionato il modo di produrre di lavorare di consumare di vivere
E quell'universalità uguaglianza dei diritti
Che ragione spessa di esistenza
Per una forza di sinistra va ridefinita riorganizzata in una società in un mercato del lavoro assai più complessi e disomogenea
Ma la flessibilità non necessariamente deve essere precarietà qui sta un punto per noi dirimente
Anzi una delle questioni cruciali di oggi è proprio individuare con quali regole e diritti liberare la flessibilità dalla precarietà
Per questo non possiamo accettare la proposta di Confindustria e Governo di modificare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori sulla giusta causa
Non la possiamo non la possiamo condividere non per una ragione ideologica ma perché rappresenta semplicemente una precarizzazione dei rapporti di lavoro
Altra cosa è l'esigenza di rafforzare gli strumenti negoziali della conciliazione dell'arbitrato su base volontaria per limitare un contenzioso giudiziario che dilazionare soluzioni aggrava i costi per le imprese e per i lavoratori
E peraltro la riforma dell'arbitrato in materia di lavoro è stata fatta nel novantotto proprio dal centrosinistra
Per noi una politica di piena e buona occupazione all'altezza delle sfide della competitività e della flessibilità nell'era della rivoluzione informatica non può poggiare su un arretramento dei diritti
Del benessere della sicurezza di chi lavoro cerca lavoro a partire dai ragazzi della ragazza del Sud
E allora la questione vera
è come costruire un nuovo sistema di diritti e tutele una frontiera nuova per tutti
Un nuovo sistema di diritti e di tutele che sia capace non di negare la flessibilità che è un dato strutturale
Della produzione della società ma di liberarla dalla precarietà
Questo è il senso della proposta di uno statuto di tutti i lavori che sia capace non già di ridurre i livelli di tutela e di contrattazione ma semmai di estenderli a ogni tipologia lavorativa con una rete più un herpes universalistiche inclusiva di diritti
Certificazione dei passaggi professionali compiuti negli itinerari di lavoro e formazione
Accompagnamento dei periodi di mobilità come attività formative in vista del reimpiego
Misure di effettiva sicurezza fisica ambientale nei luoghi di lavoro per non pagare più il prezzo intollerabile umano sociale ed economico di un milione di infortuni di mille trecento morti e trenta mila invalidi sul lavoro ogni anno
Garanzia
Garanzia di reddito nelle fasi di passaggio da un lavoro un altro rimodulando tutto il sistema degli ammortizzatori sociali finalizzazione delle forme temporanee di impiego come strumento di accesso al lavoro ma anche di sua stabilizzazione
Investimento sempre di più i sapere formazione per liberare il lavoro in particolare i lavori flessibili da nuove forme di precarietà consentendo a ciascuno un'effettiva libertà di scelta e nuove frontiere di uguaglianza
Questi sono diritti che noi riteniamo debbano essere ricostruiti in ragione tale da garantirli all'insieme dei lavoratori italiani sia coloro che lavorano
Restano la prestazione lavorativa nelle figure lavorative più classiche più tradizionali quelle che già oggi sono garantite e tutelate sia quelli che invece queste tutele nove
Così come valorizzazione del lavoro significa anche adeguati riconoscimenti salariali
E così come l'allungamento del tempo di vita sollecita ad incentivare forme di intreccio tra lavoro e pensione a favorire la volontarietà anche incentivata di allungamento dell'età lavorativo
Si tratta in sostanza qui appunto c'è un terreno nuovo di elaborazione di iniziativa politica
Di promuovere un sistema di cittadinanza del lavoro che rispetto al passato tuteli meglio non solamente i diritti
Ma anche le sorti dei singoli nelle concrete realtà dei differenti luoghi di lavoro e dei differenti mercati del lavoro
Sta qui
La nuova frontiera della rappresentanza del mondo del lavoro che richiede sia un forte sindacato
Capace di rinnovare le proprie strategie rivendicativa e contrattuali per aderire a un mondo dei lavori sempre meno rappresentato dal solo lavoro industriale della grande fabbrica sì è una sinistra politica capace di parlare dare voce e rappresentanza a tutte le figure di lavoro
Insomma questo è oggi il passaggio stretto ma ineludibile per ogni forza riformista
Ripensare i diritti le certezze e le garanzie
In una società mobile flessibile
Raccogliendo e rappresentando le tante domande di libertà di dinamismo di modernizzazione che vengono da molti settori della società italiana
è tempo di liberarsi definitivamente
Dall'idea che il riformismo sia la destra della sinistra
No il riformismo e la capacità di tenere insieme l'idealità progettuale con la concretezza del quotidiano
Riformista riformista è colui che si pone non solo obiettivi di mutamento ma si chiede come realizzarli con quale consenso con quale scansione temporale con quali strumenti
Riformista è colui che attende a riformare cioè a dare una nuova forma le cose alla vita rendendo ciascuno padrone del proprio destino perché lo rende responsabile e consapevole
Riformiste colui che si batte perché redditi opportunità vengono redistribuiti ma si preoccupa anche di favorire l'accumulazione delle risorse perché quella dei distribuzione avvenga riformista è colui che proprio perché mosso dalla passione dei propri ideali forti e spinto incessantemente a ricercare con la ragione i modi migliori per avvicinarsi ad essi
Riformista è colui che sa che in politica come spesso ci ricorda Vittorio Foa conta quel che muove perché nel movimento sta la dinamica della storia ma soprattutto chi lo vuole
E dunque riformiste chi non si ritrae dal difficile esercizio del governo dice Roosevelt
Un radicale
Ha scritto Roosevelt molti anni fa
Un radicale un uomo con ambedue i piedi piantati per aria un conservatore un uomo con due gambe perfettamente funzionanti che però non ha mai imparato a camminare in avanti
Un reazionario un sonnambulo che cammina all'indietro
Un riformista un uomo che usa le sue gambe le sue mani suo ordine della sua testa
Ecco
A questa cultura
A questa cultura noi ci ispiriamo
E questo dunque il riformismo che pensiamo
Un riformismo capace di parlare ai giovani i quali non hanno meno consapevolezza delle generazioni precedenti e di essere titolare di diritti
Ma avvertono che una società statica rigida immobile gerontocratica
Rischia di accrescere la loro condizione di emarginazione precarietà e per questo a chiunque voglia davvero ascoltarli e noi dobbiamo ascoltarli chiedono più sapere accesso alle libere professioni maggiori opportunità di scelta
Per la propria vita
Riformismo significa costruire con le donne quel patto che consenta di superare la divaricazione tra la funzione sociale crescente che le donne assolvono oggi nel lavoro nella famiglia nelle relazioni tra i sessi nella società
E gli ostacoli materiali e le barriere culturali che ancora impediscono il riconoscimento dei talenti delle capacità delle competenze delle donne
Riformismo è un modo di guardare all'impresa
Riconoscendone i valori se i valori il lavoro la competizione lo spirito imprenditoriale il rischio personale l'autopromozione
E coniugando lì con un sistema di regole di diritti che consentono a quei valori di essere risorse per la società intera
Ed è capacità il riformismo di corrisponde la domanda di settori produttivi più dinamici che misurano ogni giorno la frustrazione di operare in contesti amministrativi istituzionali ambientale statici ospite
Riformismo e un'idea di libertà non come semplice libertà passiva da
Dal bisogno da qualche vincolo da qualche regola ma libertà come maggiore opportunità per la vita di ciascuno libertà positiva di di realizzare se stessi discendere di farsi valere
Libertà di ognuno che si accompagni alla libertà di tutti
Riformismo modo di guardare alla scienza alla ricerca come una risorsa immensa e non come a un rischio da cui difendersi riformismo a riappropriarsi del valore essenziale della laicità come cultura della libera scelta come riconoscimento del pluralismo culturale etico e religioso
E capacità
E capacità di regolare anche attraverso l'incontro tra culture laiche pensiero religioso grandi questioni come la bioetica le forme della famiglia la libertà nelle scelte pro creative le nuove frontiere della ricerca della scienza il pluralismo educativo
Riformismo una cultura ambientalista che si sottragga i rischi di un fondamentalismo che vede un danno un rischio in qualsiasi modifica del rapporto uomo natura
Quando invece il vero tema quali condizione per quali obiettivi quel rapporto viene cambiato cogliendo le straordinarie opportunità offerte dalle nuove frontiere a cui la Giunta oggi la scienza
E utilizzando le nuove tecnologie per una gestione non conflittuale del rapporto tra tutela ambientale e modernizzazione infrastrutturale
Riformismo e concepire una società che investe sul sapere
Come la leva essenziale per innalzare la qualità del sistema produttivo per offrire a ciascuno più opportunità dei scelta nella propria vita per governare un lavoro flessibile senza l'angoscia e la paura della precarietà
Riformismo e sapere che la società multietnica multiculturale non si costruisce proclamando astrattamente l'uguaglianza degli uomini
Ma operando affinché le due tensioni che sempre si manifestano in ogni fenomeno migratorio e lo abbiamo visto anche in Italia anche nella nostra società in questi anni il carico enorme di speranze di chi arriva le Paure le angosce di chi accoglie non diventi una ragione di conflitto ma di convivenza di reciproco riconoscimento di un'uguaglianza vera e riconosciuta perché fondata su diritti e doveri
Riformismo è un'idea dello stato sociale al cui centro ci sia la persona i suoi bisogni individuali una società che non abbiamo ultimi e uno Stato che garantisca universalità di diritti e di prestazioni riconoscendo al tempo stesso ciascuno la libertà di scelta
Riformismo a guardare un Mezzogiorno che in questi anni è cambiato le cambiato molto
E nel quale sempre di più convivono are l'intenso sviluppo e zone di arretratezza e cogliere come ben ebbe a dire il Presidente Ciampi quando era ministro del Tesoro il Mezzogiorno e l'area del Paese dove più limitato lo sfruttamento delle risorse dell'opportunità
Dove maggiore è la distanza tra scenari positivi e negativi dove più alto può essere il rendimento per l'intero Paese di una strategia di sviluppo
Rispondo Misma sapere che la sicurezza dei cittadini non è un tema della destra
Perché l'incertezza delle leggi la lentezza della giustizia la non omogeneità delle decisioni la non certezza delle pene delle sanzioni recano danni materiale i cittadini e logorano la coesione civile del Paese
E affermare l'autorità della legge dello Stato contro la criminalità organizzata
Contrastare le molte forme di illegalità che generano in molti cittadini una diffusa percezione di insicurezza
Impedire che forme di corruzione possono nuovamente minare il corretto funzionamento della pubblica amministrazione la fiducia dei cittadini e le istituzioni
Garantire una giustizia più accessibile più rapida assicurare tutto ciò e condizione perché ogni cittadino vivendo in una società assicura si senta più libero
Riformismo un'idea del rapporto tra Stato centrale e poteri regionali e locali fondato su principi di sussidiarietà
Un federalismo cooperativo e solidale che riconosca l'autogoverno delle comunità locali gli conferisca davvero le risorse le competenze necessarie esercitare i poteri respingo ogni forma di egoismo localistico di separatezza istituzionale
Riformismo insomma è avere un'idea aperta della società della sua ricchezza delle sue infinite potenzialità per sostenere le quali è necessario uno Stato che superi definitivamente
Una cultura dirigistica a favore di una capacità di accompagnare la società nella sua crescita
Questo è riformismo che noi vogliamo per l'Italia ed è questo riformismo che deve ispirare l'identità la cultura politica i programmi l'azione del nostro partito
La sinistra italiana
è chiamata a ridefinire non solo culture politiche ma anche i suoi soggetti politici con questo congresso i DS assumono definitivamente il profilo di una forza del socialismo democratico europeo
Una sinistra che si colloca così a pieno titolo nel pensiero nelle idealità del socialismo democratico non solo perché affiliata all'Internazionale socialista e al Partito del socialismo europeo
Ma perché esprime pratica quella cultura politica che l'azione programmatica che da tempo consenta grandi partiti socialisti
E socialdemocratici europee di assolvere ad una funzione dirigente nelle proprie società
Un partito di sinistra capace di fare incontrare fondere storie culture percorsi diverso a Torino al primo congresso dei DS Walter Veltroni parlò di un e pene italiana
E si avviò in quel congresso l'incontro tra il PDS e l'esperienza dei cristiano sociali dei laburisti dei Comunisti unitari di repubblicani e la
Quel percorso tuttavia non è compiuto
E anzi sarebbe sbagliato non vedere che ritardi e lentezze hanno frenato un percorso di reciproca contaminazione culturale e politica che invece va rilanciato con forza
Sì perché definire il nostro partito come socialdemocratico non significa affatto ridurne il pluralismo culturale e politico
E anche in questo caso può soccorrere l'esperienza europea
Se solo si pensa al contributo decisivo dato da correnti radicali e da correnti cristiane alla rifondazione del socialismo francese all'influenza di forti esperienze evangeliche di culture ambientaliste nei partiti socialdemocratici del nord Europa
All'incontro tra laburismo valori liberaldemocratici principi cristiani nel pensiero di Tony Blair
Al fatto che lo stesso presidente dell'Internazionale socialista l'attuale primo ministro portoghese Guterres e uomo di forti ed esplicite convinzioni religioso
Non vi è partito socialista o socialdemocratico europeo che in questi anni non sia stato arricchito dall'apporto culturale del pensiero liberaldemocratico della sensibilità ambientalista della cultura delle donne e dei valori del personalismo cristiano
E ciò deve valere anche per noi e peraltro nella storia della sinistra italiana e dei suoi partiti dalle origini ai giorni nostri e ricorrenti sono state le contaminazioni con altri riformismi di ispirazione laica o religioso
E al tempo stesso però
Proprio l'assunzione da parte dei DS e di un profilo chiaramente riconducibile al socialismo europeo consente di guardare con nuova fiducia ad una prospettiva di unità di tutte le forze che rischi si richiamano i valori del socialismo democratico
Lavorando per unire finalmente quella sinistra italiana che lungo cento anni di storia è stata percorsa e spesso ridotta nelle sue possibilità politiche da lacerazioni e divisioni
E minata dalla pretesa avanzata di volta in volta da ciascuna delle forze della sinistra di rappresentarla tutta negando legittimità all'altro
Lasciarsi alle spalle tutto ciò e tanto più possibile perché oggi le ragioni ideologiche politiche programmatiche di quelle divisioni stanno le nostre spalle
La storica contrapposizione tra movimento comunista e socialdemocrazia è stata risolta dal crollo del muro di Berlino il riconoscimento che l'esperienza del riformismo socialdemocratico è l'unica sinistra che ha vinto le sfide della società contemporanea
Le divisioni politiche che a lungo in italiano contrapposto comunisti e socialisti sono anche se consegnate alla storia
E oggi gli eredi di quei partiti si riconoscono in comuni valori ideali ITA appartengono le stesse organizzazioni socialiste internazionali stanno insieme nell'Ulivo
Nulla giustifica il permanere a sinistra di più partiti riformisti
Tanto più quando il voto ci sollecita a dare corso a un progetto politico capace di parlare non solo a quell'elettorato che già oggi vota per i partiti di sì
Ma un'opinione di sinistra ben più ampia superando vecchi schemi e vecchie culture della sinistra del Novecento
Riconoscendo la funzione dei molti filoni del riformismo italiano aprendo una ricerca un dibattito reale spregiudicato serio capace di coinvolgere l'insieme del popolo della sinistra
Nella società civile nel mondo del lavoro delle professioni dell'impresa fra i giovani e le donne fra gli intellettuali in ambito associativo
Vi è un patrimonio diffuso di energie umane culturali e politiche in cerca di un punto di riferimento
In grado di incarnare gli ideali di eguaglianza libertà e giustizia sociale noi a questa domanda dobbiamo dare una politica uno strumento si tratta perciò di mettere in moto un processo politico ampio di alto profilo culturale
Di forte tensione ideale morale
Che guardi al futuro che coinvolga le diverse esperienze politiche sociali e culturali della sinistra riformista e punti alla loro unità
Ed è necessario farlo oggi nell'epoca del mondo globale
E di fronte a scenari che tanto più dopo l'undici settembre interrogano e sollecitano ogni forza politica ridefinire valori principi gerarchia di priorità obiettività la propria azione
Una sinistra che come in altre fasi della vita di questo Paese abbia l'ambizione di assolvere a una funzione nazionale
E se lo vuole fare al dovere di non essere prigioniera della sua storia perché come ha scritto efficacemente Giuliano Amato nel primo numero della rivista Italianieuropei il passato è finito l'imperativo del presente e costruire il futuro
E a Giuliano Amato
E a Giuliano Amato
Che si è augurato più volte che dai DS dai Democratici di sinistra
Venisse un'esplicita e chiara disponibilità in questa direzione io dico i Democratici di sinistra sono pronti
E mettono la loro forza la loro esperienza al servizio di un progetto più grande che lasciandosi definitivamente alle spalle il Novecento le sue divisioni ci consenta di dare all'Italia un'unica grande forza del riformismo socialista Italia
Un po'accesso
Un processo
Un processo in cui nessuno sia a priori maestro e gli altri dice
Ma in cui ciascuno partecipi con pari dignità
E che si sviluppi con modalità da definirsi insieme e consensualmente tra tutti i soggetti politici culturali sociali coinvolti e con tempi che tengano conto delle scadenze politiche che stanno di fronte al no
Un percorso che quanto più sarà condotto insieme tanto più potrà essere l'occasione per rivisitare i tanti passaggi cruciali della storia della sinistra e dell'Italia
E ricomporre così una visione condivisa delle ragioni che nel passato ci hanno separato ed egli abbia e degli obiettivi che nel futuro ci devono unire
Quello che vogliamo e dare vita a una forza politica portatrice di una cultura riformista di una cultura di governo capace di tenere insieme modernità e diritti e di parlare alla società italiana
Una sinistra riformista unità potrà così anche assolve ad una funzione essenziale di rapporto tra l'Ulivo
Ne parlerò subito adesso che è la casa dei riformisti italiani e il Partito del Socialismo Europeo là dove siedono i partiti che nella maggioranza dei Paesi europei rappresentano il riformismo
Unire la sinistra riformista e anche la condizione per realizzare un confronto con quella sinistra in particolare Rifondazione comunista che si colloca in una dimensione antagonista non si tratta di ridurre o mascherare le differenze che sono molte e spesso radicali
Si tratta però di riconoscersi reciprocamente come espressione di una sinistra plurale e sviluppare un confronto aperto schietto capace di favorire quando possibile ambiti d'intesa e di collaborazione
Questa sinistra non può che pensarsi dentro l'Ulivo la Casa comune dei riformisti italiani
L'Italia si è avviata in questi anni sui binari del bipolarismo e semmai occorre chiedersi se e come sia possibile nel nuovo quadro politico dare esito conclusivo ad una transizione istituzionali incompiuta
Evitando derive plebiscitarie forme oligarchi che di gestione del potere
In ogni caso nessuna forza politica può progettare la propria funzione se non come parte di una coalizione
E dunque nel momento in cui lavoriamo per una sinistra riformista più forte unita non vi è in noi non vi può essere in noi alcune idea di autosufficienza
Al contrario pensiamo che una sinistra che ritorni forse radicamento può contribuire così a una coalizione più larga e più solido
L'Ulivo nel novantasei nacque dall'incontro del riformismo della sinistra democratica come riformismo cattolico e i settori più dinamici della borghesia imprenditoriale
Intorno ad un progetto di modernizzazione dell'Italia che trovo nell'ingresso dell'Eur nell'Eure nell'ancoraggio dell'Italia all'Europa il suo elemento più visibile
La sconfitta del tredici maggio affonda le sue radici anche nella consunzione di quella alleanze oggi dunque la questione dare agli italiani un nuovo patto di cittadinanza
E quindi un nuovo senso dello stato dell'interesse nazionale a fronte dei fatti storici come il processo di integrazione europea le sfide della della globalizzazione e su questo nuovo patto fondare una nuova stagione dell'Ulivo
Definendo così funzione ruolo del centro sinistra nel nostro Paese
Fondare l'Ulivo su questo progetto è anche il modo giusto per definire i rapporti tra le forze politiche che lo costituiscono
Un Ulivo strutturato e più forte non contraddice l'articolazione del pluralismo della coalizione ma semmai sollecita una riorganizzazione dei diversi lo formi ismi che lo costituiscono
E questo perché l'Ulivo vince si espande non già se si annullano le identità che lo compongono ma al contrario se ciascuna di essa si radica maggiormente nella società italiana
Noi abbiamo salutato salutiamo come un fatto positivo la nascita della Margherita e auspichiamo che il processo costituente di questa forza politica consenta un'ulteriore suo radicamento
Perché è una margherita più forte è un contributo ad un Ulivo più forti
Ed è con lo stesso spirito che operiamo per una sinistra unita che ritrovando radici porte contribuisca al rilancio dell'Ulivo
Il centro sinistra non è uno spazio precostituito all'interno del quale la crescita dell'uno sottrae forze ruolo all'altro
Né si tratta di stabilire ruoli precostituiti alla Margherita il centro e la sinistra di fare il suo mestiere
La vera sfida per il centrosinistra e la virare elaborare una visione dell'Italia
Anche attraverso una competizione non conflittuale tra le diverse forze politiche dell'Ulivo in cui ciascuno punti a espandere il proprio radicamento e se ciascuno fa la sua parte fino in fondo aiuta anche le altre forze democratiche a fare meglio la loro
Così come occorre lavorare per allargare l'Ulivo ad altre formazioni e movimenti ritrovando quella sintonia tra Ulivo e società che fu una delle ragioni del successo del novantasei
Un Ulivo dinamica capace di parlare alla società italiana sarà anche in grado di ricercare il confronto con le altre forze di opposizione quali Rifondazione comunista l'Italia dei Valori
Democrazia Europea ricercando quelle possibili intese che se realizzate avrebbero potuto dare diverso esito le elezioni del tredici maggio e hanno favorito il successo nelle elezioni amministrative di grandi città
Il rilancio dell'Ulivo tuttavia non può essere affidata affidato semplicemente alla vitalità dei soggetti che lo compongono
Né alla sola inerzia post elettorale
C'è bisogno di un salto dico di qualità
Che consenta all'Ulivo di vivere con una sua soggettività e autonomia dai partiti che lo compongono
Così come l'Unione Europea ha una sua soggettività ambiti di competenze regole strumenti senza che questo significhi la sparizione degli Stati nazionali
Così l'Ulivo anche suo bisogno di un'elaborazione propria che non sia semplice somma delle proposte dei vari partiti
Ha bisogno di regole di funzionamento che consentono legittime distinzioni di non compromettere coesione e unità ha bisogno di criteri e strumenti democratici
Di selezione delle candidature della leadership ha bisogno di ambiti di competenza riconosciuti da partiti disponibili accessioni pur parziali di sovranità
Occorrono dunque scelte politiche e organizzative l'organizzazione permanente dell'Ulivo nei collegi elettorali
La federazione dei gruppi parlamentari portavoce unici nelle Commissioni parlamentari un annuale conferenza programmatica regole per rendere compatibili pluralismo a unità nella coalizione
A tutto questo
A tutto questo
Lo dico da questa assise congressuale i Democratici di sinistra sono pronti
E di qui da questo congresso vogliamo riconfermare a Francesco Rutelli che è qui tra noi che a nome di tutti voi saluto
Vogliamo riconfermare a Francesco Rutelli e agli amici dell'Ulivo la nostra ferma determinazione perché l'Ulivo si costituisca in modo sempre più riconoscibile
E riconosciuto come la forma politica organizzativa con cui il centro sinistra conduce oggi l'opposizione e opera per tornare domani a governare l'Italia
E e la convenzione nazionale convocata per la prossima primavera
Dovrà essere la sede per assumere le decisioni di cui ho appena parlato
La costruzione di una politica riformista non può eludere il nodo dello stato dei movimenti sociali a partire dal movimento sindacale
Dopo gli alti e bassi degli anni Novanta oggi il processo di unità sindacale vive una fase di difficoltà
Accordi e scioperi separati come nel caso di Milano dei contratti a termine dei metalmeccanici scuola sono gli ultimi episodi di una serie di divaricazione tra i sindacati
Ci sono problemi di strategia sindacale di contenuti di regole di autonomia
A ben vedere la storia unitaria del sindacato italiano è stata sempre accompagnata da opinioni anche assai diverse su questioni di fondo
Il rapporto tra contratto nazionale contrattazione decentrata il ruolo dei lavoratori nella gestione dell'impresa la dialettica tra democrazia associativa democrazia di mandato sono questioni su cui si sono manifestati contrasti notevoli anche quando si pensava di poter arrivare rapidamente all'unità organica
Si tratta allora di chiedersi perché
In alcune fasi la spinta unitaria sia stata così forte da imporsi sulle differenze e perché oggi invece queste ultime quelle differenze determinino rotture anche radicali nelle scelte rivendicativo e nelle iniziative di mobilitazione di lotta separa noi siamo certi che l'unità oggi è difficile ma è possibile
è possibile proprio perché l'intero quadro politico istituzionale che si viene riorganizzato
E in una situazione come quella attuale aperte fluida c'è lo spazio per un'iniziativa
Come avvenne sul finire degli anni sessanta e l'inizio degli anni Novanta
Quando le confederazioni misero le relative culture storiche al servizio di una proposta di sintesi che superava la difesa pregiudiziale di posizioni consolidate non che i simboli di ciascuna identità di organizzazione
Questa resta la strada su cui scommettere per il futuro
Perché non c'è nessun'alternativa realisticamente praticabile
Da dove partire dunque
Da un punto intanto per un sindacato che non voglia smarrire il cammino unitario
Una società moderna avanzata richiede un sistema di relazioni sindacali che riconosca la funzione essenziale delle parti sociali della contrattazione e della concertazione
E dunque c'è bisogno non di meno sindacato ma di più sicura
Da un lato il sindacato è il perno intorno al quale ruota l'intero sistema dei diritti del lavoro dall'alto non può essere mai dimenticato quanto abbiamo conto di quanto abbiano contribuito dalla strategia dell'Eur di Luciano Lama l'impegno per l'aggancio della lira dell'Euro negli ultimi anni le scelte coraggiose del movimento sindacale confederale al risanamento del Paese al suo reinserimento nella competitività internazionale
Né si può ignorare che il sindacato italiano è stato parte attiva
Di una politica di concertazione che ha contribuito con la contrattazione con accordi tra le parti sociali a superare gran parte del divario di competitività e produttività che separava l'Italia di alta agli altri paesi industriali rappresentare come fa spesso la destra
Il sindacato come un impaccio alla crescita o come un fattore di conservazione è un errore non è deprimendo la contrattazione ruolo del sindacato che si garantirà maggiore sviluppo
Si tratta invece di rinnovare contenuti e metodi delle relazioni sindacali sollecitando ogni parte sociale a misurarsi con i nuovi problemi che emergono dalle trasformazioni della produzione del lavoro con i mercati aperti con la globalizzazione dell'economia
Questo è oggi l'orizzonte
Di un sindacato moderno il cui raggio d'azione si allarga oltre la sfera contrattuale la cui stessa funzione rappresentativa non può più limitarsi solo le figure classiche della fabbrica fordista
Per questo vanno sostenuti gli sforzi volti a rafforzare un sindacato di tipo nuovo capace di rappresentare tutti i lavori e non solo nei luoghi tradizionali della produzione impegnato
Non solamente a contrattare le condizioni di lavoro ma anche intervenire sui modelli di sviluppo e sulla loro qualità sociale
Per questo anche tenendo delle sue conto delle soluzioni già in vigore nel pubblico impiego sarebbe utile ricercare un'intesa
Che per ora non c'è tra le organizzazioni sindacali che consenta di giungere a una legge sulla rappresentanza e sulla rappresentatività del sindacato nei settori privati
Per dare certezza democratica i lavoratori circoscrivere così la discrezionalità dell'impresa o della mediazione politica e istituzionale
è urgente in ogni caso fissare finalmente un sistema chiaro di regole di diritti di garanzie per i lavoratori la cui mancanza costituisce una delle ragioni delle manifestazioni di oggi dei lavoratori metalmeccanici
L'esistenza
L'esistenza stessa di un sistema normato di regole al contrario permetterà ai lavoratori del pubblico impiego di eleggere democraticamente la prossima settimana le proprie rappresentanze sindacali
Una forte rete di rappresentanze legittimate democraticamente nelle aziende nel territorio e la struttura portante di una pratica sindacale che renda staticamente conto i lavoratori dei propri obiettivi dei propri risultati
Sulla base di un giusto equilibrio tra democrazia associativa democrazia rappresentativa ricorse a procedure di tipo referendaria
Anche da qui può riprendere il cammino di un disegno unitario che accantoniamo ogni elemento di sfiducia di rinuncia di diffidenza reciproca tra le tre grandi confederazioni sindacali
Pur nella distinzione dei ruoli di ciascuno una sinistra riformista ha bisogno di un rapporto dialettico ma costante tra sindacato rappresentanza politica
Un forte riformismo non ha bisogno di vecchi collateralismi medi riduzioni reciproche autonomie
Ma un forte riformismo basta guardare all'esperienza europea non può vivere se tra sindacato e rappresentanza politica se come troppo spesso è accaduto in questi anni estraneità e scarsa reciproche scarsa reciproca comunicazione
Peraltro badate il rapporto tra sindacato e politica non riguarda soltanto il rapporto tra di esse e CGIL
Sia perché i DS sono iscritti molto più che nel passato dirigenti e lavoratori che militano nella CISL e nella UIL ed è nostro dovere che ciascuno di essi sempre al partito come la propria casa
Sia perché l'insieme del movimento sindacale nella sua autonomia che deve fare i conti con l'evoluzione del sistema politico e con le grandi scelte strategiche che stanno davanti al Paese
Il bipolarismo d'altra parte e una più visibile a distinzione tra centrodestra e centrosinistra mutano anche il rapporto tra quadro politico istituzionale e organizzazioni sindacali
Ciò che è essenziale la costruzione di una forza sociale che sappia davvero rappresentare il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni
E che sappia far valere fino in fondo le ragioni specifiche di questo mondo questo il contributo fondamentale che il sindacato può dare alla politica
Esistere come soggetto autonomo che fa emergere in tutta la sua portata i problemi del mondo del lavoro e che su questa
E che su questa base stringe un rapporto dialettico con le forze politiche
L'autonomia per queste ragioni
Questi mesi l'esaurirsi della politica di unità
Noi siamo Vital mente interessati alla ripresa di un processo unitario condizione essenziale non solo per una crescita del sindacato per un'efficace politica di concertazione
Ma anche per una più efficace tutela dei lavoratori e nel pieno rispetto dell'autonomia sentiamo la responsabilità di dover concorrono discussione che consenta di riprendere e rilanciare il cammino de L'Unità
Così come siamo interessati a sostenere a favorire processi di unità nel movimento cooperativo nell'associazionismo dei settori produttivi e in ogni ambo ti ambito della vita sociale
Tutto ciò presuppone però uno strumento e vengo alla conclusione atto incidere nella carne dei processi storici
Un partito adeguato nella forma e nella cultura politica
Non si tratta di un'affermazione scontata
Al contrario viviamo in tempi di crisi della politica e di abissi mento delle forme politiche organizzate
Tutto ciò si è tradotto in partiti via via più autoreferenziale
Anche nella nostra esperienza la forma partito la cultura organizzativa che le ispira sono gli aspetti su cui dalla svolta del novantuno ad oggi meno si è inciso e che il punto di maggiore resistenza al cambiamento del nostro essere moderna forza di sinistra si sia incarnato proprio nella vischiosità della vecchia forma partito non è un caso o non è il prodotto e non è il prodotto di una cattiva volontà
La forma dei soggetti politici dipende infatti strettamente della cultura politica che li esprime e li fa vivere
E la difficoltà a innovare la forma partito è una cartina di tornasole attraverso cui abbiamo misurato le certezze e le incertezze ad assumere fino in fondo una vera cultura riformista
L'approdo che abbiamo raggiunto oggi ci consegna
Quindi un obiettivo in più
Decisa una politica fatta una scelta di collocazione di cultura adesso bisogna avere un partito coerente e conseguente
Oggi dobbiamo mettere mano con efficacia la costruzione di un soggetto politico capace di far vivere una politica riformista e farla prosperare nell'Italia di oggi e di domani
Innanzitutto liberandoci del dubbio generato dalla nostra crisi rafforzato da elementi di subalternità culturale
Che sempre prosperano Inessa se sia necessaria la politica nel mondo d'oggi e se vi sia posto ancora per i partiti politici
Badate la politica senza l'economia e vuota ma l'economia senza la politica e cieca
La politica resta anche oggi la sintesi di tutte le attività pratiche destinate a garantire la nostra sopravvivenza sulla terra
Questa comprensione sarà naturalmente rafforzata tanto più dalla rinuncia del ceto politico alla pretesa campata fino a ieri di fare il tempo dell'economia di decidere cioè quando e dove far piovere o splendere il sole
Del resto nessun marinaio pretende di dominare venti o tempeste
Deve certo conoscerli
Ma non è in suo potere influenzare le onde
Anche se può orientare la prua e tenere in ordine macchine fiancate il compito del marinaio governare la nave non il mare
E quindi a chi ritiene che la politica gli Stati abbiano esaurito il loro ciclo dimentica che una nave ci vuole e che a nuoto non ci si sa
Dunque la politica serve a un grande ruolo e Inessa lo hanno i partiti
Naturalmente partiti che abbiano la capacità di mutare radicalmente la loro forma la loro cultura rispetto al passato nessuno davvero Nostalgia dei partiti che si sono consumati
Negli anni scorsi
Abbiamo bisogno di partiti moderni capaci di interloquire con la società di oggi nel linguaggio nelle forme di organizzazione nella cultura nel modo di essere e di rapportarsi con la società
Un moderno partito della sinistra anche in vista dell'appuntamento chiediamo ad altri per la costruzione di un'unica forza della sinistra riformista
Deve risolvere questioni importanti la democratizzazione della vita interna il pieno accesso degli iscritti al processo decisionale
La revisione di tutti gli strumenti di informazione e comunicazione usando tutte le opportunità anche tecnologiche disponibili per adottare linguaggi della società la costruzione di canali di dialogo con le competenze coi movimenti organizzati
La selezione dei gruppi dirigenti dei rappresentanti nelle istituzioni con nuovi strumenti di formazione politica con la valorizzazione della qualità delle competenze dell'autonomia personale
Il vecchio tempo dello stato dei partiti che abbiamo conosciuto in altra epoca di questo Paese non si ne è finito
Non si può più pensare di governare in nome di un blocco sociale come ai tempi dell'industria leasing
Governare significa sempre più offrire regole capaci di non inibire ma di favorire la libera scelta di ciascuno accompagnare orientare più che dirigere dall'alto una società nella sua crescita
Comporta l'uso di strumenti e di canali che i partiti oggi non hanno cambiare il loro linguaggio rifondare gli strumenti di lavorazione di iniziativa politica
Qui sta ruolo nuovo del partito riformista sempre meno strumento di gestione del potere ma sempre più fattore di promozione sociale e culturale di una comunità
Dunque un partito federale
Che traduca nella sua identità organizzativa quella trasformazione dello Stato in senso federalista fondato su nuovi rapporti fra centro e territori regionali e locali che apre e che apre al gruppo dirigente nazionale alla ricchezza dell'esperienza di direzione regionale locale
Un partito popolare perché radicato profondamente nella società e capace quindi di avere una classe dirigente che governi con i cittadini e non si trovi a farlo malgrado esso un partito di donne e di uomini capace di far vivere davvero nel proprio modo di essere la soggettività femminile e per questo valorizzare le donne puntando l'obiettivo il quaranta per cento di donne impegnate in incarichi di direzione ai diversi livelli oltre che ad una loro significativa presenza negli steccati
E questo perché comizi è ricordato bene nella Carta delle donne un partito riformista non può vedere con un occhio solo non percepire ebbe la profondità degli spazi politici e di conseguenza non riuscirebbe ad atterrare i suoi obiettivi
Un partito aperto perché autonomo culturalmente ma che non abbia la presunzione di essere portatore di sapere i suoi quando invece strategico il rapporto con i saperi della società
Un partito capace di ascoltare di parlare ai giovani conquistando lì all'impegno civile e politico attraverso un patto con la Sinistra giovanile
E mettere è mettendo a disposizione strumenti che proposte per risponde alle domande di lavoro di studio di vita di futuro delle nuove generazioni
Un partito che abbia una forte leadership certo
Un partito che abbiamo segretario nazionale ma la cui autorevolezza e forza di direzione non derivi dall'essere solo al comando ma dalla capacità di costruire intorno a sé un gruppo dirigente ampio solidale e pluralista
Anzi
Anzi se c'è un esigenza largamente avvertita e la necessità di ricostruire un gruppo dirigente nazionale
Capace di valorizzare le molte personalità di cui il nostro partito è ricco e al tempo stesso di arricchirsi delle molte esperienze maturate nell'istituzione nel partito nel sociale nelle diverse realtà territoriali del Paese
E in questo contesto che si colloca anche la proposta che il Congresso esaminerà di confermare Massimo D'Alema nella funzione di presidente del parco
Beh
Le funzioni di governo
Le funzioni di governo e di partito per funzioni di governo e di partito che D'Alema ha ricoperto
La personalità e l'autorevolezza politica che dentro e fuori dal nostro partito gli vengono riconosciute rendono evidente
Il contributo forte che da luglio potrà venire in particolare su due fronti strategici della nostra iniziativa il processo di costruzione dell'unità della sinistra riformista e il rilancio dell'Ulivo
E abbiamo bisogno soprattutto di un partito democratico unito capace di vivere in modo non conflittuale il rapporto tra pluralismo interno è unita
Anche questa
è una parola che dovremo essere capaci di vincere dopo un congresso che ha visto esplicitamente il formarsi di maggioranza e minoranza
Il pluralismo è una risorsa allarga la rappresentatività del partito ne arricchisce la cultura e l'azione e dunque servono regole adeguate per assicurare che ogni posizione
Quale che sia l'entità del consenso ottenuto abbia voce spazio rappresentanza negli organi dirigenti del partito nelle rappresentanze elettive istituzionali
E le siano assicurate strumenti e risorse necessarie ad una piena agibilità politica
E per parte mia lo voglio dire qui con assoluta chiarezza tutti i compagni opererò perché queste regole ci siano e ogni compagno possa vivere nel partito con pieno riconoscimento delle sue posizioni
Al tempo stesso
Al tempo stesso tutti avvertiamo la necessità che la dialettica interna non si cristallizza in forme rigide separate in comunicabili
è una sollecitazione che è venuta in modo forte dai segretari regionali che nel loro documento di contributo al congresso hanno scritto
Bisogna restituire piena cittadinanza politica gli scritti e introdurre modalità di consultazione degli elettori
Oggi hanno invece solo le voce le correnti chi non si organizza così non parla e non conta
Le mozioni devono rappresentare almeno una convergenza congressuale importante ma contingente senza trasformarsi necessariamente a congresso finito in correnti chiuse c'è una limitazione dello spazio di agibilità politica di tutti coloro che non si organizzano in gruppi di pressione
Serve continua il documento una modalità di organizzazione che non con prima i diritti delle aree politica riconoscersi a pesare in forma collettiva ma che consenta nello stesso tempo l'esercizio dei diritti individuali e delle scritto delle tele Ettore
Servono regolamenti e statuti che inducano ciascuno ad assumersi personali responsabilità solo donne e uomini liberi fanno un partito libero
Credo che possiamo condividere tutti
Questa sollecitazione che viene dai nostri dirigenti delle realtà territoriali più importanti
Importante dunque che l'articolazione di posizioni e la loro organizzazione non si traduca in incomunicabilità compartimenti stagni strutture parallele estraneità reciproca la dialettica uno strumento per arricchire la cultura e l'azione del partito e per realizzare una più consapevole alta unità
Creare le condizioni perché la dialettica tra maggioranza e minoranza non impedisca di lavorare insieme
E soprattutto non ci impedisca di sentirci tutti parte di un'impresa comune per un comune destino è un imperativo politico e morale per ciascuno di noi
E a tutti noi le scritte gli iscritti del nostro partito chiedono comportamenti trasparenti e coerente
A chi è minoranza si chiede di non estraniarsi nella passività
O nella contestazione pregiudiziale di qualsiasi azione della maggioranza a chi è maggioranza di saper dirigere senza autosufficienti esclusività aprendosi al confronto con tutte le posizioni che vivono nel partito
E in ogni caso il confronto tra posizioni diverse non deve tradursi in un appannamento delle scelte politiche o in incertezza di decisione
Decisivo perché ciò accada e che l'attività di direzione abbia sede luoghi procedure che garantiscano diritti per ciascuna al tempo stesso efficacia e certezza di direzione
Per quel
Per questo sento il dovere di dire fin da questo momento
Che sarà mio costante impegno a far sì che la direzione il comitato direttivo la segreteria le altre istituzione di governo del partito assolvano pienamente ai compiti loro assegnati con il più ampio coinvolgimento di tutti i loro componenti riportando così la formazione della volontà del partito nelle sedi statutaria ed evitando la tentazione come spesso è accaduto di affidarsi a sedi informali e non democraticamente legittima
Questa
Questa dunque care compagne e cari compagni e la sinistra secondo me
Di cui c'è bisogno
E che vogliamo per l'Italia
La scelta che qui vi propongo è chiaro
No restare sulla difensiva
Non proteggersi dai cambiamenti ma guidare non illudersi che si possa battere la destra arroccandosi in vecchie certezze spesso spiazzate dal maturare difatti aderenti nuovi
Non possiamo davvero cullarci nessuna forma di continuismo ne possiamo consentirci incertezze di scelte o di identità
Abbiamo detto il coraggio di cambiare il coraggio di cambiare per essere capace di rappresentare guidare una società che Carlo
Nel
Viene questa scelta non vi è in noi alcuna incertezza ideale
I valori per cui la sinistra è nata e vive la libertà
La democrazia
La dignità della persona la giustizia l'uguaglianza
Non solo non sono venuti meno
Ma rivelano tutti la loro tutta la loro vitalità se solo si guarda le contraddizioni che percorrono il mondo di oggi
Se mai
è proprio la validità delle nostre ragioni a sollecitarci a non stare fermi a mettersi ancora una volta in cammino
Sei noi tutta la consapevolezza e l'orgoglio di ciò che la sinistra ha rappresentato e rappresenta nel mondo in Europa in Italia
E sappiamo che senza la sinistra
I suoi ideali i suoi partiti i suoi sindacati
L'Italia non avrebbe conosciuto quello sviluppo che lungo più di un secolo mi hanno fatto un grande Paese e non avrebbe conosciuto quell'incivile mento che ne fanno oggi una società democratica e libera
Non c'è passaggio cruciale della storia d'Italia in cui la sinistra non abbia svolto una funzione nazionale ogni volta sapendo tenere insieme gli interessi della propria parte e le esigenze del paese
Così e anche oggi
Tanto più dopo l'undici settembre in un passaggio d'epoca che vede inestricabilmente intrecciate i destini della nazione e il futuro del mondo
Per questo
Per queste ragioni è necessario il coraggio di cambiare scrisse Thomas manca riprendendo una fare un aforisma di Giambattista vico che le avversità sono formidabili occasioni
Le avversità in questi anni non sono certo mancate
Ma non sempre siamo stati capaci di trasformarle in occasione oggi è il tempo questo è il tempo e sta a noi sta solo a noi
Compiere quelle scelte che consentono la sinistra di essere una risorsa e una speranza per milioni di donne e di uomini che vogliono e chiedono un futuro migliore per sé per i propri figli per il proprio Paese
E allora io credo care compagne cari compagni
Che il problema ancora una volta e mettersi in marcia
Consapevoli che quel che saremo e faremo dipende da noi e solo danno
E per citare meno scuserete ancora una volta Franklin Delano Roosevelt in un discorso Celebre importante
Il solo limite alle nostre realizzazione di domani saranno i nostri dubbi di oggi
Prego
Compagne e compagni prego di prendere posto
Ringrazio Piero Fassino per la sua fatica e anche le delegate e i delegati per il loro sforzo di attenzione
Ma i nostri lavori non sono finiti
Per cortesia riprendete posto
Prima prima di dare inizio al dibattito come già annunciato dibattito che sì prolungherà
Per circa un'ora
Prego
Prego anche i fotografi di lasciarci continuare il nostro lavoro per cortesia
Per cortesia
Do lettura
Del messaggio giunto uscì dal Presidente della Repubblica indisposta a quello inviatogli all'inizio dei nostri lavori
Per cortesia e giornalisti
Liberino
Liberino l'emiciclo
Grazie
Alla presidenza del congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Ringrazio il congresso per i calorosi un indirizzo di saluto che ha voluto rivolgermi in apertura dei suoi lavori
Le radici storiche dei Democratici di sinistra affondano nel terreno dei valori più autentici delle democrazie moderne ed alimenta lo una grande forza socialista
Che è una risorsa della democrazia repubblicana e molto importante lo spazio che il Congresso riserva allo sviluppo della coesione civile del nostro Paese
Che ha bisogno di un ceppo robusto di valori condivisi intorno al quale deve svilupparsi la libera dialettica tra le forze politiche
Ho apprezzato in modo particolare
Il pieno sostegno del congresso alla vocazione europea dell'Italia protesa al rafforzamento di una unione che sappia superare i confini di una comunità economica e monetaria
In questo momento cruciale di crisi internazionale alla cui soluzione il nostro Paese ha deciso a larghissima maggioranza parlamentare di cooperare
Esprimo insieme con tutti gli italiani
L'auspicio che il terrorismo sia sconfitto
La pace sia ristabilita e che l'Italia contribuisca attivamente agli interventi umanitari in favore delle popolazioni colpite dalla guerra e alla costruzione di un regime democratico in Afghanistan
Sono più che mai convinto inoltre del ruolo che il nostro Paese deve svolgere per la soluzione della crisi mediorientale mediante la costituzione dello Stato palestinese e la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele
Soltanto con una pace vera e duratura fondata sulla giustizia
Le nazioni potranno concentrare tutti i loro sforzi nell'intensificazione del dialogo politico ed economico
In questo quadro l'Italia impegnata nella ricerca di un nuovo approccio più attivo e costruttivo al problema dello sviluppo per i popoli poveri della terra
Invito a tutti i presenti il mio saluto cordiale con il vivissimo augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Compagne e compagni delegati vi prego di non vanificare l'elogio che ho ritenuto di dovermi rivolgere pel lo sforzo di attenzione compiuto questo sforzo deve continuare vi prego vi prego mettete via sebbene coloro che hanno intenzione di seguire i lavori si mettano a sedere per favore
Anche all'inizio anche all'ingresso
Della platea si mettano a sedere per favore prego il servizio d'ordine di far mettere a posto le persone che sono lì in piedi inattesa di non so che cosa o chi
Ha raccolto il nostro invito ed è presente al congresso il presidente della Camera dei Deputati onorevole Pierferdinando Casini al quale desidero rivolgere un caloroso saluto
Ed esprimere il nostro apprezzamento
Ci sono giunti messaggi di diverse personalità italiane e di numerosi leader politici europei cercheremo di darne lettura nel corso del congresso
Personalità il leader che non hanno potuto accogliere l'invito a partecipare al nostro congresso
Tra le personalità italiane una figura storica del Partito socialista italiano Francesco De Martino
Chi ha voluto che ha voluto esprimerci le sue opinioni e i suoi auspici per il futuro del nostro partito e una figura storica del Partito comunista italiano Pietro Ingrao che
Rammaricandosi di non poter essere presente appesa però ha voluto rivolgere un augurio di buon lavoro al congresso
Prima di dare inizio al dibattito vi leggo il messaggio che ci è giunto da Antonio Guterres presidente dell'Internazionale socialista
Cari compagni ed amici caro Piero
è un grande piacere per me potere mandarmi un messaggio di speranza e solidarietà a nome della famiglia dell'Internazionale socialista in questo importante frangente della vita del vostro partito
Avete avuto dei momenti difficili ma siete insieme adesso sotto la guida del mio amico Piero Fassino per garantire che l'Italia abbia quello che merita quello di cui ha bisogno
Una responsabile e costruttiva opposizione ad un governo conservatore
Queste esigenze ancora più pressante ora che viviamo momenti di instabilità internazionale e che dobbiamo fronteggiare serie sfide all'interno dell'unione europea
La riforma delle istituzioni europee l'allargamento il rafforzamento della politica di sicurezza e di difesa comune l'attuazione di politiche economiche e giudiziarie per combattere il terrorismo e le sue reti
Per elencare solo alcune di quelle scrive
In altre parole abbiamo bisogno di una Italia che possa assumere un ruolo costruttivo nella formazione dell'Unione Europea con una leadership progressista e socialmente impegnata che condivida i nostri comuni valori di libertà democrazia solidarietà e giustizia sociale
Ricordo il positivo contributo di Piero Fassino nei Consigli europei quando aveva la delega per gli Affari europei nel vivo del governo guidato dalla coalizione dell'Ulivo
è da parte mia giusto riconoscere ed elogiare il suo lavoro e la sua dedizione all'Internazionale socialista come copresidente del comitato per l'Europa centrale e orientale
Per me nella mia veste di Presidente della più larga organizzazione politica del mondo è un piacere particolare vederlo alla guida dei Democratici di sinistra
Non solo perché conosco la sua competenza politica in ambito internazionale ma anche perché so che gli può e saprà guidare bit verso maggiori successi politici
Mi sarebbe piaciuto essere con voi a Pesaro e condividere lo spirito di questo congresso sfortunatamente affari di Stato
Mi impediscono di godere della vostra compagnia desidero però inviare i miei migliori auguri di successo a tutti voi e specialmente alla leadership di Piero Fassino
Antonio Guterres
A conclusione del dibattito di questa sera
Sì insedieranno le commissioni
La commissione politica presso la Sala uno palestra in fondo a destra rispetto alla presidenza
Commissione Statuto presso la Sala due in fondo a sinistra rispetto alla presidenza commissione verifica poteri presso la saletta della segreteria alle spalle della presidenza
I delicati e gli invitati delle organizzazioni del partito all'estero e dei forum si incontreranno nel parterre a destra del palco della presidenza
Ed ora apriamo la discussione dando innanzitutto la parola al compagno Enzo Amendola appena eletto Presidente della internazionale giovanile socialista
Non presidente ma segretario generale per la prima mozione supponiamo che sia ancora più importante prego
Proprio una settimana fa
Al suo ventiquattresimo congresso
La UC per la prima volta fuori dai confini europea lanciato un messaggio forte all'Internazionale socialista
Dal Sud Africa abbiamo chiesto più passione ed unità alla sinistra internazionale passione ed unità necessarie se guardiamo al corso della storia di questi giorni
Una storia che ha preso una drammatica direzione dopo l'undici settembre dopo l'attacco terroristico contro gli USA e fondamenti della civiltà umana fatti che scuotono le nostre sicurezze
Ci siamo chiesti in Sud Africa cos'è la carta dell'ONU dopo l'undici settembre il proprio Capitolo sette l'idea di fasce e meccanismi di risoluzione dei conflitti oggi
Il nostro secolo care compagne e cari compagni si apre con la guerra
Con la scelta politica di usare la potenza militare per garantire pace e sicurezza un'operazione con coinvolge un gran numero di attori coinvolge popolazioni e culture crea tensioni tra masse
E leadership di Paesi non democratici in sintesi cambia gli attuali parametri geo politici come ricordava il segretario Fassino
La comune visione il Comune operato del Consiglio di sicurezza quasi non è sufficiente
Perché in questa società globale che rompe dopo l'undici settembre le alleanze esistenti tra gli Stati incluso gli Stati Uniti d'America spesso cementati dai soli fattori economici non bastano più
La sinistra internazionale l'Internazionale socialista deve allargare lo sguardo
In un'unica dimensione globale dove la categoria della politica i suoi valori le sue fondamenti libertà eguaglianza e solidarietà devono cercare nuove dimensioni e nuovi interlocutori
Guardiamo alle Filippine all'Indonesia le dinamiche nel mondo arabo al conflitto nel Kashmir e alla nuova centralità della Regione euroasiatica ed ancora chiediamoci come l'Africa l'America latina l'Europa del dopo grande o si confrontano con la globalizzazione delle insicurezze come scriveva Felipe Gonzales su El Pais
Questi sono i confini della società globale dopo l'undici settembre
E la nostra sinistra internazionale Noemi non possiamo rimanere a guardare in maniera passiva unità nel soffrire pazientemente agli eventi o peggio rinchiudendolo sì negli interessi e nelle diatribe nazionali
Quando la società globale scossa e dalla parola la forza per difendere i fondamenti di una possibile democrazia globale la sinistra deve unirsi nella sua etica della responsabilità
Dove in queste ore l'Internazionale socialista
E giusto chiederlo a chiederci quando c'è bisogno di una politica intelligente dove l'Internazionale socialista oggi quando c'è da codificare nella repressione del terrorismo
Un nuovo scenario e un nuovo ordine globali uno scenario senza una continua escalation militare consapevole dei rischi responsabili degli eventi
Guardiamo alla realtà oltre i principi oggi durante questo intervento militare in Afghanistan perché il terrorismo transnazionale la sua repressione vivono in un quadro mondiale in cui la regolazione politica e debole
Le organizzazioni sovrannazionali sono impreparate
Il mondo regolato dai fattori economici e dalle alleanze commerciali insufficiente per le nuove sfide dell'ordine globale
Le sue fondamenta sono deboli ha bisogno di un indirizzo dove pace sicurezza e siano simili i dentro inscindibili e dove il comune obiettivo per ossia una nuova idea di global governance ci siamo illusi
Per un periodo che l'unica alternativa alle politiche neoliberiste in me
Fossimo noi l'Internazionale socialista
Prima che rompessero nella società globale nuove risposte di chiusura di conservazioni delle piccole patrie o peggio come oggi una risposta ideologica di destabilizzazione
E allora è urgente giocare un ruolo adesso quando lei sito del conflitto in Afghanistan può segnare la natura la direzione di una possibile democrazia globale
Così come avvenuto nel Novecento a livello nazionale i poteri Siri definiscono nella gestione delle risorse fondamentali della società
Riassunto in Breve dall'uso della forza e così può avvenire anche oggi a livello sovrannazionale
Proprio in questo momento care compagne e cari compagni la sinistra internazionale deve osare di più
Per una nuova idea di Global Governance nono la creazione di un semplice Stato sovranazionale ma con l'unione dei differenti livelli di potere nazionale o regionale sovrannazionale
Coordinate nella forma della democrazia globale della cooperazione
Non c'è alternativa alla globalizzazione ma c'è bisogno di un governo dei sistemi economici e finanziari che sono già divenuti sovranazionali tanto da essere un elemento decisivo per la stabilità politica degli Stati
Tanto da quotare le politiche statali come un azioni di un'unica impresa globale
Così come nel Novecento a livello nazionale anche oggi a livello sovrannazionale c'è bisogno di partiti
Per dare forma la democrazia facendolo
In un contesto in cui la politica sovranazionale si organizza a contenuti ha un'agenda politica
La nostra sinistra internazionale e ancora immobile tra la forza degli eventi e la capacità di organizzarsi per controllarli e modificarli la definizione di un'idea di progresso globale e definita e fatta ma oggi serve di più serve una pratica globale che trasformi le riflessioni in azioni coordinate ai vari livelli di politica globale
Prima dei vertici internazionali la sinistra deve unirsi agire con Nelson Mandela nella sua lotta i brevetti sui farmaci
Insieme l'uno ai leader sudamericani come De la Rua soli nel fronteggiare i criteri del Fondo monetario internazionale che nessuno oggi difende più
Per la risoluzione dei conflitti civili prima che essi diventino globali che esplodano come in Kurdistan nell'Africa centrale o nel Sahara occidentale in Colombia
Unità oggi nel ripetere a Sharon le parole di Ytzhak Rabin il terrorismo va combattuto come se la pace non esistesse il processo di pace va realizzato come se il terrorismo non esistesse
Prima dei vertici la sinistra internazionale deve definire risposte senza calcoli a breve raggio ritrovando l'ispirazione al governo del mondo di quelli Branca
Senza trincerarsi nei vertici comprendendo e gli incontri di Porto Alegre dal social Movement possono essere un grande aiuto alla sinistra
Perché è la crescita di una società e la crescita di una democrazia globale che ha bisogno di cittadinanza attiva e senza frontiere diplomazie da difendere
Un modello di sviluppo economico incontrollato la distruzione dell'ambiente la negazione dei diritti universali e le nuove forme di analfabetismo
Da qui nasce il coraggio di cambiare il mondo con tutti gli sforzi necessari con il bisogno di tanti e differenti protagonisti provenienti da esperienze funzioni differenti su una strada comune
Mettendo anche noi in primo piano e noi come gli usi come Internazionale socialista giovanile ci siamo rimessi in movimento
Verso i primi cent'anni di storia da Johannesburg in Sud Africa con Thabo Mbeki e Nelson Mandela più di cento organizzazioni giovanili si sono riuniti in un'unica politica
Con un'agenda e valori unitari per definire un'idea di global governance per la pace
Chiedendo dall'Africa un nuovo disarmo finanziario
Su questa piattaforma la Jussi e con essa la Sinistra giovanile
Lavorerà cercando alleati ed interlocutori ma chiederemo tanto è molto di più all'Internazionale socialista a voi stessi superando i tatticismi e le confusioni delle politiche nazionali
Come scriveva Hannah Arendt il senso della politica nella parola libertà
Questa è un'idea irriducibile al primato delle contingenze tanto più se il destino della sinistra internazionale e divenire un partito sovrannazionale con una politica unitaria per una nuova democrazia globale
Per dimostrare che cambiare questo mondo come abbiamo scritto e possibile auguri a tutti noi
Grazie prima di dare la parola a Tano Grasso do lettura di un messaggio inviato da Romano Prodi caro Segretario dal prossimo primo gennaio inizierà a circolare l'euro la moneta unica europea
L'arrivo dell'euro costituisce il punto di arrivo di un processo iniziato quasi cinquant'anni fa
Ma è anche il punto di partenza per una nuova fase nella costruzione di un'Europa più unita ed integrata tu significato va al di là dei confini dell'economia e della finanza lei euro è e sarà il più forte e visibile segno dell'ulteriore passo verso l'unione politica dell'Europa
Un'unione che siamo alla vigilia di estendere a noi Paesi con un allargamento che porterà con sé la riunificazione con quella parte del continente che è stata per tanti anni separata
L'Europa grande forte unità dell'Euro e dell'allargamento ha le capacità per imporsi come un protagonista di pace e di sviluppo del secolo che sia petto
Non è soltanto una questione di peso politico economico o di dimensioni geografiche
Solidarietà equità giustizia sociale
Rispetto e valorizzazione delle diversità sono valori che stanno alla base stessa del processo integrazione europea
Di questa Europa unita solidale coraggiosamente proiettata verso il futuro Italia è stata sempre una protagonista è un punto di forza
Carissimo Piero ricordando il lavoro comune nei giorni in cui tutto il Paese si impegnava e portare l'Italia e l'unione economica e monetaria
Ti faccio i miei migliori auguri per il grande compito che ti aspetta molta amicizia Romano Prodi Graziano
Romano Prodi do la parola Tano Grasso segue Fabio Mussi
Chiederei ed elegante per cortesia di sedersi
In modo da poter ascoltare con più attenzione i compagni che intervengono
Per cortesia anche i giornalisti lì in fondo
Alla destra del palco se possibile farle spostare
Prego grazie
Vi ringrazio per l'occasione
Che mi è stata data ad intervenire al vostro congresso per portare il saluto
Di alcune migliaia di piccoli e medi operatori economici
Che sono associate in circa cinquanta associazioni antiracket
Da meno di una settimana
Ho riassunto la direzione di questo movimento
Dopo la grave decisione del governo Berlusconi
Vi attivare una iniziativa di delegittimazione
Nei confronti della mia persona e per la mia attività
Grave
Perché avvenuta
Nel momento in cui
L'ufficio del commissario raggiungeva
I migliori risultati per alcuni aspetti anche inaspettate
Due per tutti
Si è sempre parlato degli ultimi sette anni
Di come il numero delle denunce per usura andasse decrescendo
Per la prima volta nel primo semestre due mila e uno dopo sette anni si è registrato un incremento di oltre il venti per cento
E su un dato già elevato di denunce per estorsione anche lui un aumento del venti per cento l'altro risultato
Dopo otto anni di scetticismo attorno alla legislazione anti racket
Il ventidue mesi si è riusciti a realizzare i risultati pari al doppio degli otto anni precedenti
Vedete
Due questione fondamentale nella strategia di contrasto ai fenomeni criminale dell'estorsione e dell'usura
Dare un risarcimento ad un'azienda distrutta dalla mafia perché il suo imprenditore ha denunziato gli estortori è un segnale immersivo per la mafia stessa
Il carcere gli arresti la pena sono una cosa importante ma se quell'azienda resta chiusa noi avremmo una sconfitta dello Stato queste risultate sono state il frutto di un faticoso ma Volvo per recuperare un rapporto di fiducia cioè alle vittime e le istituzioni
La fiducia è una cosa delicatissima la fiducia siamo in casa in causa la speranza molto spesso chiami in causa anche il destino di vita
Delle vittime e riuscire a raggiungere questi risultati è stato tutt'altro che facile
Ma sono stati risultati forti e mette
Il governo ha voluto spezzare un percorso di lotta efficace contro la criminalità
La questione non riguarda la mia persona
La questione mette in gioco due decisivi aspetti della vita del nostro Paese
Noi parliamo di racchette dell'estorsione
Molto spesso rimuoviamo
Dai nostri occhi
Quella che è questo fenomeno del nostro Paese
Il fatto che abbia una diffusione in ampie aree del Mezzogiorno che neanche la nostra immaginazione riesce a immaginare e il fatto che ormai in alcune realtà e diventato un atto quotidiano abitudinario la normalità di ogni giorno il pagamento del pizzo
Vi è un pezzo significativo dir nostro paese
Dove non vi è libertà di impresa
Dove non vi è un libero mercato
Badate il problema non è tanto la somma di pizzo che è un imprenditore costretto a pagare alle organizzazioni mafiose
Il problema è che attraverso il condizionamento mafioso sull'economia
Si distrugge quella che è l'anima dell'impresa
Quell'anima senza la quale non vi è un imprenditore che investe e quindi non vi è un imprenditore che crea sviluppo
La mafia distrugge la motivazione dell'imprenditore distrugge la voglia di rischiare di mettersi in gioco perché senza libertà ovvero con una libertà condizionata non posso non si può essere veri imprenditori per questo
Tale questione non è solo di natura criminale e una questione che chiama in causa i problemi dello sviluppo delle relazioni economiche oggi Cuesta e la vera questione del Mezzogiorno del nostro Paese questo condizionamento criminale
Sull'impresa
Noi avevamo indicato una strategia rispetto a questi problemi
La strategia era quella che era possibile denunciare attraverso le associazioni in tante ed essere sicuri stabilendo un solido rapporto con le istituzioni
Una strategia costruita in undici anni di impegno
Che metteva completamente in discussione la convivenza Bellin delle imprese con la mafia
Perché la convivenza di una parte delle imprese
Soprattutto della grande impresa al sud Dutto alla mafia è una realtà che già esiste e che esiste da oggi e che purtroppo è condizionerà anche la esistenza di quelle impresse
Che non accettano tale convivenza
L'indebolimento
E che proprio mettendo in discussione l'esperienza di questo pezzo della società civile si mette in discussione qualcosa che non può che essere proprio della società civile
Queste esperienze ante questi associazione sono un'esperienza dall'inizio nata come trasversale
è un'esperienza politicamente trasversale aggrega
Uomini e donne che hanno in comune la voglia di essere liberi di difendere la propria dignità indipendentemente dalle appartenenze è un'esperienza fortemente apartitica che tale deve continuare a restare per poter crescere in questo nostro paese
Io credo che questa nostra esperienza di associazionismo possano essere una risorsa forte per tutte le forze politiche di questo nostro Paese può essere una risorsa forte per la politica anzi può essere un'occasione di crescita reciproca
Io voglio ricordare una polemica molto impegnativa
Che questo movimento si è trovato a sostenere all'inizio del mille novecentonovantanove
Con i governi di centro sinistra fu un attacco duro che siamo stati costretti a sperare la cosa significativa di quell'esperienza
è stata che
Il centro sinistra e i Democratici di sinistra hanno saputo reagire accorta ragionando sulle critiche mondo con un atteggiamento di chiusura anzi rilanciando la stessa sfida Veltroni venne arruolato incontrare tutte le associazioni antiracket a Capo d'Orlando e a partire da lì se costruito un'esperienza istituzionale io mi permetto di porre un problema
Ed è il problema del luogo che la politica deve assumersi in prima persona anche rispetto a queste esperienze da un lato dispetto della propria autonomia
Dall'altro lato di impegno ad assumersi in prima persona anche iniziative autonome
Abbandonando a volte come è avvenuto la delega ai soggetti nati per questo di combattere la mafia
Forse qualche autocritica nell'attuale fase di impegno dell'iniziativa antimafia dobbiamo farla tutti successe aspetto dell'antimafia intanto per capire il peso della mentalità di una certa mentalità nella ricca mento mafioso
Per capire il peso delle relazioni economiche e dei meccanismi di convenienza nel rapporto con la mafia
Per rendersi conto della parzialità costitutiva
Della risposta giudiziaria e l'esigenza ma di non rinunciare mai alla forza del diritto come ci ha insegnato Leonardo Sciascia e Giovanni Falcone
Per concludere
Caro delegati
Io provo rabbia
In questo momento
Per questo ripetersi della storia
L'altro giorno eravamo ne abbiamo parlato col presidente Violante
Per questo non cogliere mai fino in fondo le elezioni che la storia ci ha dato su questo punto
Per questo riprodursi costantemente del solito ciclo l'indignazione dopo fatti cruente la risposta dello Stato l'indifferenza e la normalizzazione
Questo è il ciclo delle occasioni perdute
Perdute perché si è giunta ad un punto che si poteva dare il colpo di grazia alle organizzazioni mafiose
Vedete
Quando la mafia non uccide
Quando la mafia non occupa le prime pagine del giornale non significa che la mafia non c'è più
Significa che la mafia si sta riorganizzando fa fatica non uccide perché ha bisogno di tranquillità donne uccise perché è stato diventando più forte
è una folle illusione pensare di poter convivere con la mafia perché viene sempre il momento del conflitto con l'istituzione
Oggi è più difficile
Combattere la mafia
Ma se viene oggi vanta innanzi a me è un imprenditore
E mi chiede cosa fare io gli dico anche oggi bisogna denunciare bisogna trovare il coraggio di opporsi alla mafia con la propria coscienza e con la propria responsabilità personale
La collaborazione con le istituzioni da un'alternativa noi non siamo ne vogliamo essere una parte politica vogliamo semplicemente continuare ad essere servitori dello Stato
Chi sono questi semplici commercianti che si sono esposte con la loro vita
Sono uomini che vogliono essere liberi
Corrono un rischio gratuito solo per essere liberi e per vivere in una società senza mafia
E si porta no no ore alla pazzia sono una risorsa per tutto il paese
Noi in una fase come questa e finisco
Sentiamo
Il nemico peggiore
Nella solitudine e nell'isolamento
Io ho accolto l'invito di venire a parlare
A questo congresso perché anche qui in queste autorevole sede voglio dire che noi impegnati nella prima linea nella lotta alla mafia abbiamo bisogno di aiuto oggi assai più di ieri
Sono venuto anche per ringraziare
I gruppi parlamentari dell'opposizione per la mozione presentata dai due rami del Parlamento che ci auguriamo si discuta al più presto
è un brutto momento questo
Ci sono state scelto
Momenti anche più brutte di questo
Ci sono stati anni
In cui passavamo da un funerale ad un altro
Non si faceva in tempo a elaborare un lutto
Che ne giungeva un altro
Il ventinove agosto veniva ucciso Libero Grassi a Palermo
Il ventitré maggio avveniva la sta già capaci Falcone sua moglie la sua sposta il diciannove luglio in via D'Amelio a novembre del novantadue veniva ucciso un imprenditore a Foggia poi cinque giorni dopo a Gela Gaetano Giordano
Da un funerale all'altro
La fase più forte di quegli anni di brutto è stata la capacità di reazione che la società civile ha saputo trovare e l'alleanza che la società civile ha saputo stabilire con restituzione
Io sono convinto che anche questo brutto momento passerà
Delegate cari amici diamoci tutti una mano
Perché questo brutto momento passi il più presto possibile e con meno danni possibili grazie
Ringraziamo Tano Grasso egli li confermiamo tutta la nostra stima la nostra solidarietà e l'impegno del nostro partito
Prima di dare la parola Fabio Mussi io vorrei pregare i delegati di ascoltare chiunque interviene perché se è vero che non è obbligatorio ascoltare è altrettanto vero che a mio avviso che è diritto di chiunque parla di poterlo fare nel migliore dei modi e questa non è il migliore dei modi stiamo dando una brutta prova innanzitutto di rispetto
Ci sono alcuni annunci da fare anche dobbiamo adempiere ad una votazione che non abbiamo fatto
All'inizio dei lavori sono stati distribuiti gli elenchi delle commissioni la politica lo Statuto la politica dei poteri che non sono state ancora messe in votazione e metterei in votazione una per una commissione politiche a chi è a favore prego di alzare la mano chi è contro
Chi si astiene
La Commissione politiche approvata commissione Statuto che a favore
Chi è contro
Chi si astiene
Ah è approvata commissione verifica Poteri chi a favore
Chi è contro chi si astiene e approvata ricordo che la commissione politica si riunisce presso la Sala uno
Palestra in fondo a destra rispetto alla presidenza
La commissione Statuto presso la Sala due a sinistra rispetto alla presidenza la commissione verifica di pot Poteri non si riunisce alla conclusione del dibattito come le altre due ma domani mattina alle ore dieci e trenta
Annunzio inoltre che è convocata l'Assemblea dei delegati della mozione Berlinguer al termine dei lavori presso la Sala palestra do la parola Fabio Mussi
Cosa volete
Piero Fassino ha concluso con una bella citazione di Tommaso ma anche città Giovambattista dico
Le avversità sono formidabile occasione
A noi forse poco fortunate capitato invece in questi anni
Di trasformare le occasioni in formidabili avversità e questa
è la questione che oggi ci troviamo affrontare forse la ragione principale di questo congresso
Fassino è segretaria luglio va un augurio sincero
è stato eletto non con un plebiscito una con una maggioranza ampia
Potrà contare certamente sulla lealtà di quanti non lo hanno votato
Voglio rassicurarlo non ci sarà anni passività nei contestazione pregiudiziale
Quanti non lo hanno votato e hanno portato in questo congresso passione idee politiche
Che non abdicherà anno che staranno in campo ma il partito ha bisogno oggi e domani
Di libero confronto di democrazia di partecipazioni di dirigenti non di padroni
Centralismo democratico come ha detto anche Fassino è finito per sempre Fassino ha parlato di un partito democratico e unito
Rispettoso del pluralismo interno e anche indicato la necessità di creare le condizioni per questo pluralismo
Io ho apprezzato queste sue parole
Nei giorni scorsi sui giornali l'hanno circolato i boatos
DS si dividono c'è una scissione in vista
Noi non possiamo non dobbiamo dividerci sarebbe non solo un dramma ma un approdo deludente ripetitivo
Parecchio di sinistra visto che il Novecento alla sinistra è stata bravissima dividersi più e più volte e da questa malattia cronica è giunto il momento di curarsi in modo definitivo
Ma se l'esasperato correntismo
Nelle cristallizzazione sono un danno
Lo dico Piero senza animosità
Siccome la cosa è nota da tanto tempo è bene ricordare qui
Che il frazioni ISMU più pericolosa è sempre quello di maggioranza
Quella dell'unità dunque una sfida per tutti
E prima di tutto per il nuovo segretario del partito
Valuto brevemente a caldo la sua relazione che ha bisogno di più riflessione di un giudizio forse più calibrato
Provato parti condivisibili
Mi pare che restino ragioni anche serie di dissenso
Discutiamone moda per partendo tutti naturalmente
Dal fatto che qualcosa qualcosa di enorme avvenuto durante questo nostro percorso col congressuale
Le Twin Towers il terrorismo la guerra in corso novità sconvolgenti a distanza di due mesi
è caduto il regime dei talebani questa è una buona notizia credo che speriamo tutti i dieci adoperiamo perché possa avvicinarsi una sconfitta definitiva del terrorismo minaccia suprema per l'umanità
La pace la libertà in Afghanistan
Vedete compagni c'è stata una discussione anche qualche polemica
Sono pochi lo dico per esperienza quelli tra di noi che sostengono l'illegittimità sempre e comunque dell'uso della forza intendiamoci
Le posizioni pacifiste integrali
Meritano sempre di stile rispetto perché rappresenta non la posizione etica di altissimo valore e dobbiamo respingere i sarcasmi l'intolleranza le volgarità contro il pacifismo
Confesso di aver subito anch'io in altri momenti quando la minaccia della guerra quella nucleare totale tra i blocchi
La suggestione delle dottrine di Erasmo da Rotterdam e la sua radicale contestazione dell'idea medesima di guerra giusta ma sappiamo bene che questo principio non appartiene alla sinistra né socialista né comunista
Quartiere di più al mondo cattolico voglio dire però che i dubbi le contrarietà
Che si sono espresse anche tra di noi all'inizio nel corso dello svolgimento di questa crisi hanno riguardato carattere mirato e proporzionato dell'azione militare ci sono i documenti
La necessità da subito dell'iniziativa umanitaria immediata la percezione del rischio che non è scomparso di una estensione incontrollata del conflitto
Se la partita con villa de si chiudesse
Se evitassimo i rischi maggiori potremmo certo dire oggi a cuore più leggero che quello che si è fatto dall'undici settembre
Non è tutto sbagliato non è certo sbagliata la creazione di una vasta coalizione con la Russia e la Cina dentro
La preoccupazione di evitare l'innesco di una guerra di religioni Caffé di Berlusconi a parte naturalmente
E anche qualche passo nuovo come il nuovo accordo per la deviazione mondiale del commercio in particolare il punto sull'accordo dei brevetti sui farmaci che ricordava anche qui il Robin Cook
Però cari compagni più resta da fare e se noi affermiamo solennemente come forza socialista e di sinistra il principio che sembra semplice semplice
Gli uomini hanno tutti gli stessi diritti e la stessa dignità
Se lo si vuole applicare questo principio ha conseguenze enormi
Che toccano tutta la politica planetaria e il nostro stesso modello economica e sociale quello che resta da fare riguarda la politica riguarda la costituzione finalmente dello Stato palestinese
Riguarda la fine dell'embargo verso l'Iraq
Riguarda chi guarda all'azione verso tutte le aree di crisi del mondo ed una politica che curi più radicalmente le ingiustizie del mondo letto quindici giorni fa
Un'intervista molto amara di un uomo al quale abbiamo voluto molto bene tu Mikhail Gorbaciov
Diceva una cosa dura diceva caduto il Muro scomparso l'URSS è finito il blocco comunista dopo l'ottantanove e il mondo ha perso un decennio
Stato più spesso a celebrare la vittoria sul comunismo nel frattempo è stata accelerata la globalizzazione liberista
Ma è del tutto evidente cari compagni non dovrebbe essere necessari alla lezione
Di José artistiche Lizzie di Amartya Sen Amartya Sen il mondo ha bisogno del mercato ma il mondo non può essere cover nato dal mercato ce lo dice la sfera degli uomini
Sempre più divisi da ricchezza e povertà e che non sopportano più questa divisione ce lo dice la sfera della vita la biosfera
Che non regge più l'attuale sviluppo dell'economia e della tecnologia il loro impatto sull'ambiente
Dobbiamo tenere alto il senso critico vero dopo l'undici settembre siamo tutti un po'americani
Ma non siamo tutti i sostenitori della politica dei governi americani in questi anni questa una distinzione fondamentale
Perché on la sinistra europea e mondiale ha da dire la sua sul mondo con voce più alta e forte
Oppure si condanna non esercitare un peso decisivo
E a proposito del semestre europeo negli ultimi anni mi pare di essere centrati diverse volte e non ricordo di esserci riuscito mai
Ora speriamo di porti del dire ci siamo e la discussione e l'argomento è chiuso non è il marchio che non funziona
E ciò che siamo nella realtà che non funziona che è insufficiente
Nella realtà noi nel rapporto con la realtà altrui nella realtà italiane mondiale si sta per esempio sviluppando un movimento che rappresenta un salto di coscienza delle nuove generazioni
Si chiamano no global ma sono giovani che vogliono un mondo migliore e vogliono combattere le diseguaglianze se abbiamo occhi orecchie
Comprendiamo bene che c'è del socialismo nelle loro idee sull'umanità
è una fonte d'acqua buona fresca pulita è una forza che può rinnovare la sinistra dell'Ulivo
E allora Piero un riformista e anche uno in grado di capirlo
E di fare una politica verso questi movimenti
Chi siamo qual è la nostra prospettiva politica la nostra scelta strategica e l'Ulivo
Siamo tutti d'accordo mi pare anche se nella scorsa legislatura ci siamo a turno affollati qualche volta con i secchi d'acqua per innaffiare questo povero albero e qualche altra volta con le seghe per farlo a pezzi
Sciogliamo il nodo in della nostra posizione in questo congresso sono d'accordo con quel che si diceva nella relazione diamogli una forte struttura democratica una prospettiva un progetto comune per l'Italia
Sapendo che nell'Ulivo stanno soggetti diversi
Che non serve una sovrapposizione di ruoli e identità dei principali partiti dell'Ulivo che non serve un Ulivo ridotto che Tarija sulla sua sinistra
Guai
Questo favorirebbe una divisione più profonda dell'opposizione al governo Berlusconi al centrodestra asseconderebbe l'aggregazione di un'altra sinistra radicale e antagonista che rinuncia alla prospettiva di governo
Serve piuttosto una sinistra più forte l'Ulivo più grande che cerca un rapporto positivo con quei soggetti Italia dei Valori e Rifondazione Comunista che ne stanno fuori
Altrimenti non si costruisce un'alternativa di governo che cosa resterebbe altrimenti se non ipotesi meno trasformisti che alleanze trasversali arretramento dal bipolarismo
Fassino dice unità della sinistra riformista
Io credo che bisogna approfondire bisogna essere più chiari che cosa si vuole fare esattamente
Questo è un altro congresso di transizione rapida
Verso che cosa in quali tempi
Già nel novantasette fonda mo'Democratici di sinistra tanti nuovi compagni sono venuti voti ne sono venuti meno
Ora credo che sia improbabile che possano avere successo nuove operazioni a tavolino se sono mirate al ceto politico e agli Stati maggiore
C'è forse un'altra strada più faticosa
La federazione delle forze di sinistra presenti nell'Ulivo riconoscimento della sinistra plurale presente nel Paese
La riorganizzazione di quell'autentico campo di forze fatto di partiti culture sindacati organizzazioni non corporative di interessi associazioni del volontariato movimenti cittadini
Che per quanto ci riguarda la necessità di un ubi consistam
Di un partito che davvero
Vuole ridefinire anzi affrontando le grandi sfide del mondo un partito riformista Piero
Però bisogna contrastare i qui pro quo una certa vulgata perché si è creata una strana opinione in questo Paese
Per cui se sostieni che devono essere sostenute le riprese ed è giusto l'abbiamo fatto con il nostro governo soprattutto le imprese che creano lavoro innovazione comunque se padre del sostegno alle imprese sei un riformista
Se può alle imprese pane profitti e dice che bisogna aumentare i salari in sé ha immediatamente un tradizionalista un conservatore ma com'è questa storia
Se tutti si Kemboi tagliare lo Stato sociale si spellano tutti le mani giorno dopo ti danno la patente di riformista
Se dice che bisogna estendere la spesa pubblica in Italia chi è la più bassa d'Europa riformare lo Stato sociale e per allargare i diritti e non terrestre ingialliti diventa improvvisamente un estremista un conservatore e di nuovo un tradizionalista
Bisogna liquidare
Questo equivoco e parlare di contenuti
E infine
Davvero un minuto
Governo di domani si prepara con l'opposizione di oggi
E se ci sono state le illusioni di un dialogo con questo governo e questa destra si sono sciolte come neve al sole
Stato molto severo il segretario nella sua relazione con il governo giustamente severo ma vediamo le parole che ha usato
Destrutturazione e-Bay naïf e velleitarie esecutivo incerto confuso
Lo trovo un lessico insufficiente
La verità è che in Italia si sta costituendo un regime
Ad alto tasso di autoritarismo e dichiara in ispirazione controriforme mistica guardate a quel che abbiamo visto in pochi mesi
La raffica di leggi che garantiscano l'arbitrio e l'impunità per le classi dirigenti le tre leggi della vergogna richiamo Massimo D'Alema e pazienza se pone le maglie passanti un po'di piccoli grandi criminali
La sistematica riduzione della soglia di legalità è un attacco frontale fondamenti dello Stato e del di di diritto della democrazia liberale
L'occupazione orwelliana del sistema dell'informazione forse l'accusa chiede qualche mese chi è capo del governo avrà sette televisioni neanche sotto il peggiore dei regimi comunisti dell'Est europeo o asiatico
E poi il roll back sullo Stato sociale
Decreto di Sirchia sulla sanità Moratti su scuole ricerca
Maroni sui diritti del lavoro l'elenco è lungo fino ieri
All'attacco all'articolo diciotto di nuovo
Ed era bene non cincillà Arci troppo anche noi con l'articolo diciotto sui diritti ai lavoratori
Ed è stata una buona cosa che stamani Roma fosse piena dei metalmeccanici che si battevano per il salario è per la difesa dei diritti del lavoro
è piuttosto era bene accendere meno conflitti con la CGIL e un po'più con la Confindustria e con il governo attuale
In quello che dico non c'è nostalgia per il passato
Penso che dobbiamo misurarci con il mondo nuovo
Ma bisogna affermare un'idea di riformismo chiaramente distinta da quella di moderatismo conformismo adattamento alla realtà
La sinistra di cui abbiamo bisogno si nutre di autonomia culturale e conoscenza del mondo spirito critico progetto di cambiamento
Radicamento nel lavoro nella società italiana e nella storia nazionale per tornare a crescere per tornare a vincere
Io
Elio carrozza
Poi seguirà Michele Salvati per l'ultimo intervento
Compagni e compagne
Porto al congresso
Il contributo era voce delle nostre organizzazioni politiche e tematiche che operano tra le comunità italiani che vivono all'estero
Sono presenti al congresso delegate ed delegati che provengono dai diversi Paesi europei
Dall'America latina dal Nordamerica e dall'Oceania
Il congresso di Torino riconobbe al partito all'estero un ruolo rinnovata irrilevante
Parte integrante di una struttura federale
Basata su ampia autonomia
Confidando sulla possibilità di stretta collaborazione con movimenti politici affine nei Paesi di residenza
Fu quella una scelta giusta
Infatti in questi due anni passi importanti sono stati fatti
I rapporti a livello locale e di base con i partiti del socialismo europeo e dell'Internazionale socialista si sono rafforzate consolidati
In particolare in Europa
Abbiamo partecipato attivamente e per la prima volta alle elezioni amministrative nei Paesi residenza
Questo è rappresentato per le nostre collettività l'inizio di una vera e piena integrazione politica
La nostra è stata poi una doppia soddisfazione
Perché in quei Paesi nei paesi dove si è votato abbiamo potuto constatare che il voto degli italiani all'estero è andata in favore delle forze progressiste socialiste
E molti sono stati gli italiani eletti nei consigli comunali
Cioccia qualificati come soggetto politico ed interlocutore fondamentale nei Paesi di residenza e ci rende protagonisti della realizzazione in quei Paesi
Del partito del socialismo europeo
Questo è potuta cadere
Anche e forse soprattutto grazie alla reale presenza delle nostre organizzazioni partite in quelle numerose associazioni a noi vicine che da tempo operano e vivano insieme alle nostre collettività
Tuttavia
Il livello di attenzione e di consapevolezza del nostro partito e dell'intera sinistra
Verso le tematiche relative all'italiana all'estero e ancora al di sotto della necessità noi non poniamo un problema di considerazione di sostegno ai nostri riguardi poniamo un problema di superamento dei ritardi con cui la sinistra da diversi anni sta guardando alle potenzialità che la presenza in un contesto mondiale di una fitta rete di comunità italiane può rappresentare retrocessi di internalizzazione del nostro Paese
Queste comunità
Sono ormai stabili e riconosciute contribuiscono a creare classe dirigente nei Paesi insediamento ed hanno accumulato un patrimonio di esperienze di valori che possono contribuire a farci affrontare in modo aperto e moderno la transizione sociale in atto in Italia esse vivono inoltre in tutti i profili essenziali della globalizzazione e ne restituiscono direttamente potenzialità e contraddizioni
Queste realtà sono quinti laboratori di relazioni interetniche di integrazione di multiculturalità
La sinistra di fronte a questi moduli motivi che attengono scorrettamente alla capacità di governare
Alcune delle sigle delle situazioni più significativa
Come può azzardarsi a considerare secondario se non residuale il suo rapporto con la storia dell'emigrazione e con la variegata e vasta realtà delle comunità italiane di origine italiana
Come può rinunciare ad assumere una caratterizzazione
Più aperta e moderna attraverso una presenza diretta tra i soggetti che da tempo vivono in una dimensione di dialogo culturale e di integrazione sociale
Si tratta di un impegno che ci colloca al di là della pur necessaria preoccupazione di dover affrontare una prova impegnativa e ravvicinata come il voto
All'estero
Non poniamo solo un problema di competitività
Elettorale ma una scelta che attiene alla stessa identità in aerei all'insediamento sociale dalla sinistra come forza moderno moderna e di governo
Siamo un soggetto collettivo portatori di valori di riferimento alla sinistra italiana
Fattore aggregante per italiani che vivono fuori dai confini nazionali garanzia di integrazione attiva e propositiva
L'essere parte integrante della sinistra europea e mondiale appartenere alla grande famiglia dei partiti socialisti e socialdemocratici occorre una grande opportunità ai Democratici di sinistra all'estero
Se le comunità italiane che vivono all'estero abbracceranno i valori del socialismo europeo
Se esprimeranno nei paesi residenza il proprio voto in favore di quei parte di questi partiti avremo creato anche le condizioni migliori
Per affrontare le future sfide allorquando gli italiani che vivono all'estero saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti in seno al Parlamento italiano
Il voto all'estero la creazione del collegio estero rappresentano una novità assoluta
Le uniche modifiche costituzionale fatti negli ultimi anni hanno finalmente dato una risposta ad una delle più antiche rivendicazioni dei nostri connazionali
Queste modifiche importanti per la nostra comunità sono state realizzate durante il governo di centrosinistra con un parlamento a maggioranza di centro sinistra
Questo è un dato di fatto del quale bisogna che tutti ne prendano atto
Non è vero che tutti i governi e tutte le maggioranze sono stati uguale verso e quelle questioni che riguardano le nostre collettività
E non è anche vero che questo voto questo risultato sia dovuto ad una sola persona
Esso è dovuta al clima riformatore che si era creato in Parlamento nella passata legislatura la discussione in corso alla Camera dei deputati sulla legge ordinaria e insieme in picchiata sulla norma che prevede l'esclusiva attribuzione dell'elettorato passivo ai cittadini italiani residenti all'estero
Serenamente
Pacatamente vogliamo ribadire che questo diritto può avere una realizzazione compiuta
Solo se si viene assicurata la presenza dei diretti rappresentanti delle nostre comunità insieme al Parlamento italiano
La politica e le istituzioni solo così potranno beneficiare
Dell'esperienza di integrazione e delle risorse che rappresentano di italiani che vivono nel mondo
Ecco perché ci appelliamo a tutte le forze parlamentare in particolare a quella del centrosinistra
Affinché la legge ordinaria sia approvata nella versione che il relatore Soda portato in Aula in nome dell'intera Commissione costituzionale
E comunque necessario ed urgente completare il cammino intrapreso per esercizio effettivo del diritto di voto
Anche promuovendo quelle riforme complementare che sono condizione imprescindibile per un esercizio del diritto di voto effettivo e trasparente
Dobbiamo esigere un controllo democratico della nave Miller l'anagrafe consolare
E assicurare un accesso ad una libera e qua e democratica campagna elettorale sia nei Paesi residenza sia attraverso i mezzi di comunicazione nazionale italiana
Questi importante necessità dunque ancor più di una presenza di una presenza alla Cité italiana alla scuola strutturata e ramificata
Che raccolga la difficile sfida di una campagna elettorale fra città e italiani che abbiamo da tempo in contesti
Politici e culturali diversi
Noi crediamo tuttavia che i legami che abbiamo costituito e che sapremo costruire con i partiti ispirazione socialista nel Paese residenza possano anche costituire un prezioso investimento tuttavia senza la nostra capacità di saper interpretare i bisogni esigente rispetto degli archi ma nel all'esterno e senza un riconoscimento da parte delle comunità stesse del nostro ruolo non credo che potremo andare molto lontano
E anche le migliori condizioni opportunità potrebbero essere vanificati annullate
Dobbiamo necessariamente continuare ad assumere sviluppare una presenza che ci rende interlocutori attivi e credibili superando posizione puramente rivendicativa
E assumendo posizioni aperte propositivi capaci di mantenere il legame ideale politico con i processi di mutamenti in corso e con i problemi da affrontare
Un'attenzione particolare va rivolta alle nuove generazioni delle quali si fa sentire forte la domanda di identità e di radici
Essi non trovano oggi è che corrispondenza di interventi adeguati che sono purtroppo ancor basati principalmente su una visione puramente assistenzialistica e lontana da condizioni che metto regione agendo relazione con l'Italia
Le questioni concernente l'informazione e la comunicazione la cultura la lingua la formazione professionale sono tra esigente le spese nostre comunità e i giovani in particolare
L'esercizio del voto non basterà a realizzare un compiuto sistema di rappresentanza se non si insisterà in un rafforzamento del sistema delle rappresentanze diffuse intermedie
Quella dei comitati consolare e quello del Consiglio generale dell'italiano all'estero la loro riforma non è più rinviabile
I Comites devono avere al più presto potere reale e finanziamenti adeguati godere di procedure semplificate rispettare le incompatibilità ho finito
Il TG a sua volta deve rafforzare la sua missione la sua legittimazione democratica e le sue funzioni
Un'altra importante novità e chiude finisco è rappresentata dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Con l'adozione della Carta dei diritti fondamentali e si compie un passo importante verso l'Europa dei cittadini
Verso c'è la costituzione di una vera e propria cittadinanza europea
Ricordiamo che gli italiani emigrati in massa all'inizio degli anni Cinquanta per fuggire da una situazione economica sociale insostenibile vergognosa eredità del fascismo e dalla guerra in cui il fascismo aveva trascinato in Italia
Sono stati a proprie spese i pionieri della costruzione europea
Questi diritti dovranno essere spese a tutti i cittadini acque lavorati a quelle lavoratrice quei lavoratori alle donne e agli uomini che lasciano i loro Paesi per venire a cercare nei nei Paesi europei un futuro migliore
Essi fuggono dalla povertà e dalla miseria
Anche l'Italia da Paesi di forte emigrazione e diventato un Paese di immigrazione
In questa profonda e delicata trasformazione le organizzazione dei Democratici di sinistra all'estero possono e vogliono dare al partito un contributo essenziale e determinante
La dama la drammatica crisi che internazionale la doverosa e impegnativa lotta al terrorismo non dovrà non trova tradursi in misure restrittive sulle politiche di immigrazione e in atteggiamento xenofobi
Al contrario solo un'efficace politica di accoglienza e di integrazione e la condizione attraverso la quale si costruisce una succinta multiculturale multietnica e pluralista
Compagni e compagne giusto sollecitiamo tutto il partito a livello nazionale regionale
Ad un dibattito e un confronto affinché i Democratici di sinistra
Guardino con accresciuto interesse al contributo che le organizzazioni delle parti dalla restano possono dare per un nuovo e più avanzato patto di cittadinanza
Nell'impegno di realizzazione di un progetto di società aperta partecipativa
Nella quale ogni donna ogni uomo qualunque sia la sua origine la sua cultura la sua razza e la segreteria possa trovare il suo spazio e la sua possibilità di riconoscimento di sviluppo grazie
Grazie allora innanzitutto un annuncio è stata appresa per sbaglio una cartella congressuale con dentro materiale personale tra cui un cellulare Nokia si prega di restituire la direzione del congresso
Poi alla conclusione del dibattito ribadisco si riuniscono le commissioni la politica presso la Sala uno
Palestra in fondo a destra rispetto alla presidenza la Commissione Statuto presso la Sala due in fondo a sinistra rispetta la presidenza
Nell'Assemblea dei delegati della mozione Berlinguer presso la palestra della scherma poi domani mattina alle nove e trenta c'è la riunione dei compagni della sanità parola Michele Salvati
Di questo partito
Una volta si sapeva distinguere molto bene crea problema principali e problemi secondari credo che fosse legni ai segnali
Fare questa distinzione è sempre utile con pochi minuti di tempo necessario per me adesso
Ora io non credo che ci siano dubbi su quale sia per noi che per l'intero centrosinistra il problema principale
E quello di tornare a vincere le prossime tornate elettorali europee regionali e politico forse avremo qualche problema politico prima
Ma giusto in ogni caso da ultimo sono queste le tornate elettorali che ci interessa
E quello di evitare il destino dei socialdemocratici tedeschi e dei laburisti inglesi negli anni ottanta e novanta tre quattro sconfitte elettorali di fila
E quello di impedire il consolidamento del Polo nel governo del Paese delle regioni delle città
Al massimo se non succede qualche cataclisma prima
Abbiamo tre anni dalla prima di queste scadenze
Sì ci dovrebbe essere tempo
Ma non tantissimo
E allora come evitare un'altra sconfitta anche qui non credo che ci siano dubbi
In un sistema elettorale politico come il nostro con un bipolarismo di coalizione vince la coalizione che sembra gli sembra agli elettori più compatta che presente il messaggio più affascinante
E le critiche più convincenti alla collezione avversari e soprattutto quella che presenta un leader che la guida davvero che la rappresenterà in persone in modo credibile che è riconosciuto come leader da tutti i partiti della coalizione
Ma molti di voi diranno questi sono caratteri esterni e formali
I problemi veri quelli che qui siamo chiamati a discutere noi come partito solo i poveri di sostanza riguardano appunto il messaggio che il centrosinistra deve lanciare i contenuti che vogliamo mettere nel programma che posizione prendiamo sul welfare e sul lavoro
Sulla guerra il ruolo dell'uomo dell'ONU degli Stati Uniti sulla giustizia sulla sicurezza sull'immigrazione sulla scuola insomma tutti quei problemi che hanno visto dissensi forti tra noi
Anche molto recenti e comunque nella passata legislatura
E attendono dal centrosinistra risposte chiare e condivise semplici comprensibili
Da queste risposte dipende la qualità del messaggio che lanciamo l'elettorato
Ora questa osservazione di guardare alla sostanza è naturalmente giusta
E poi io mi sentirei di sottolineare maggiormente in questo momento l'altro carattere apparentemente più esterne formare di un messaggio attraente vittorioso quello appunto della saldezza dalla leadership dell'assenza di voci grossolanamente discordanti della compattezza della coalizione
Come sapete su tutti i temi di merito che ho menzionato i sostenitori della mozione Morando hanno presentato posizioni a cui molto può essere rimproverato ma non la mancanza di chiarezza anzi spesso le abbiamo presentate in modo polemico e spigoloso
Ma noi siamo i primi ad affermare
Non so se Morando se raccordava
Che se una vera unità dell'Ulivo la si dovesse ottenere su proposte parole d'ordine messaggi diversi dai nostri
Ante porremmo l'unità dell'Ulivo alla difesa ad oltranza delle nostre posizioni di merito
Mi auguro che questo sì un atteggiamento condiviso da tutti perché da Peck da questo dipende la vittoria o la sconfitta l'Ulivo non è una costruzione facile cari compagni
Non è facile lettura costruzione diuturno dell'unità di un partito
Che pure condivide una tradizione politica è un'omogeneità culturale costruita nella storia
Che pure scoraggia come ha scoraggiato in parte Fassino ma lo deve fare
Rigide contrapposizioni organizzativi interni
è molto più difficile per l'Ulivo che parte da identità culturali e organizzative autonome orgogliose dalla loro storia alla luce dei fatti è risultato illusorio il disegno generoso
Di una unificazione organizzativa di tutti i riformismi democratici italiani
Nata sull'onda della grande vittoria del novantasei nata dalla percezione quasi fisica
Perché aveva partecipato con entusiasmo a quella campagna elettorale
Che erano molto più forte e numerose le cose che ci univano con i socialisti cattolici di popolari i laici democratici gli ambientalisti di quelle che ci divideva
L'Ulivo è oggi una coalizione
Forte che non rinnega l'identità culturali di origine non rivela neppure l'identità organizzative anche se spero non sia troppo lontano il tempo in cui si guarderà ad esse con la stessa preoccupazione con cui oggi si guarda alle correnti molto localizzate all'interno di un partito
Ma sicuramente pori problemi pone i tutti i problemi da cui sono partito la difficoltà a dare un'immagine coerente compatta unificata sotto una comune leadership della coalizione che sfida il centrodestra che sfida Berlusconi
Pone un problema
L'Ulivo cruciale per la vittoria futura di sviluppare gli elementi di cooperazione tra i partiti dell'Ulivo e di temperare molto gli elementi di competizione
Questo problema vale per tutti i partiti dell'Ulivo vale soprattutto per noi
E non soltanto perché nel centro sinistra siamo il partito più grande strutturato e quindi inevitabilmente sospettato di agevolissimo sia quando questo sospetto avuto qualche giustificazione
Sia quando non ce l'aveva proprio ma soprattutto perché noi oggi affrontiamo un problema di ridefinizione della nostra identità
Di adattamento al cambiamento dalla Società dell'economia Fassino poteva bene questi problemi che inevitabilmente ci induce a concentrare la nostra attenzione su voi stessi sulla nostra cultura di origine sul partito
Non è facile tenere insieme l'orgoglio di partito
L'orgoglio della tradizione socialista
L'orgoglio di essere l'equivalente italiano dei grandi partiti che altrove in Europa esprimono sotto il segno del socialismo l'intero spettro del riformismo democratico dicevo tenere insieme questa roba qui
In cui siamo impegnati e da cui dipende la nostra unità
Insieme con
Il riconoscimento della pari dignità degli altri partiti dell'Ulivo il riconoscimento convinto che è l'Ulivo e il suo leader l'avversario vero di Berlusconi
Senza questi riconoscimenti
Veri caldi non fatti obtorto collo
Questi tre anni se va bene
Che ci separano dalle prossime grandi scadenze elettorali saranno sprecati
E ci avvieremo sulla china che hanno percorso per lunghi anni il partito laburista britannico la socialdemocrazia tedesca
Di cui io credo vengono impegni che noi chiediamo con forza la nuova dirigenza del partito da un lato quello di concentrarsi sulla trasformazione culturale nostra
Anche facendo ricorso alle voglie di dire a riserva ricco Riserve di orgoglio di fierezza che è lecito mettere mettere in campo ma anche senza negare
Critiche alla propria tradizione senza negare questa critica
No quindi
Da un lato appunto quello di concentrarsi su questo
No ma dall'altro non lasciare mai che questo orgoglio tracimi Nietzsche buonismo e operare non solo realmente ma appassionatamente alla costruzione dell'Ulivo
Alla costruzione di una leadership di un messaggio di un programma fatta insieme in gruppi tema per tema con i nostri alleati che ci consentono di presentare un fronte unito e senza voci dissonanti a Berlusconi
Compagne e compagni io non sono un demonizzato ore dei nostri avversari di centrodestra
Non credo a differenza di Busseto
Che il centrodestra darà luogo a un regime se diamo la parola a regime il senso
Che abbiamo dato al fascismo
Io credo che l'Italia sia norma non si non è troppo normale ma è abbastanza normale
Da consentirsi alternative di centrodestra e di centrosinistra senza in fondo soffrire troppo come avviene in tutti i Paesi democratici
Non dunque per ragioni piatti partigiane di sinistra ma come semplice cittadino italiano
Io soffro profondamente e mi vergogno che questi signori da centrodestra ci governino all'interno il si rappresentino all'estero
Democraticamente dobbiamo aspettare se dovremo aspettare ma può darsi che non li dovremo aspettare le prossime scadenze elettorali
Ma non dobbiamo aspettare neppure un giorno per organizzare e strutturare e far vivere l'Ulivo senza l'Ulivo forte compatto senza sospetti e protagonismi interni noi per via e dobbiamo invece vinse e per l'Italia prima ancora che per la sinistra grazie
Domani riprende climatico alle ore nove un cellulare è stata ritrovata ex presso la segreteria del congresso
In
E giustamente
Allora la riunione
La riunione vede negare la mozione per limare in fondo a sinistra