II Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra - "Il coraggio di cambiare il mondo" (presso il BPA Palace - Localita' Torraccia 16/17/18 novembre)

Buongiorno a tutti i delegati e i compagni e le compagne che sono presenti qui stamattina
Alle delegazioni che Ciano onorato della loro presenza in questo congresso
Vi pregherei di prendere posto così iniziamo i nostri lavori
Invito anche alla presidenza coloro che sono stati informati della loro presenza qui in questa mattina
E tra poco daremo il via l'interventi della mattinata
I lavori di questa mattina saranno particolarmente impegnativi e quindi io chiederò ai compagni e le compagne che interverranno di rispettare direi in modo drastico i tempi che sono stati concordati per gli interventi non più di dieci minuti
Il primo a intervenire questa mattina il compagno galletto Gianluca
Carletto
In sala il compagno galletto galletto Gianluca
Compagno Lo Giudice Sergio
La parola al compagno Lo Giudice Sergio Perego
Compagni compagni esiste in questo Paese un'ampia parte del popolo di sinistra che è ancora alla ricerca di un luogo d'impegno civile
Che spesso lo trova dei movimenti da organizzazioni non governative nelle associazioni di volontariato raramente partiti politici sempre meno nel nostro
Allora chiederebbe perlomeno una rappresentanza politica ma troppo spesso rimane delusa anche su questo
C'è una distanza forte fra l'organizzazione le pratiche dei Democratici di sinistra e quel desiderio di dare corpo alle proprie passioni che anima tanti nostri concittadini e tante nostre concittadine
Il grande dibattito sulla globalizzazione che ha coinvolto il Paese in occasione del G otto è un esempio di queste ci ha visti senza voce impreparati a dare una risposta a quei tanti che ce la chiedevano
Abbiamo dato quel movimento l'impressione di un'assenza
è un'impressione sbagliata è una valutazione ingenerosa può darsi ma ne sappiamo che il problema più grande del partito è quello di non riuscire a parlare al Paese come un tempo di avere difficoltà a riallacciare rapporti con un corpo sociale profondamente modificato
Di perdere di conseguenza consenso sociale elettorale
Quale impressione di non essere stati in grado di dare risposte le nostre risposte
A quella domanda di giustizia sociale né di partecipazione che saliva dalle piazze di Genova diventa quindi un fatto politico in sé ed è un fatto inquietante
Per dare un senso un'identità e Democratici di sinistra diventa allora essenziale
Per parlare di nuovo attivo avrebbe parlarci e magari anche votarci ma continua a chiedersi perché
Noi dobbiamo per questo tornare a essere il partito dei diritti dei diritti del lavoro dei diritti sociali ma anche non dimentichiamocelo il partito dei diritti civili in un momento in cui questi diritti sono in preda ad azioni demolitrice
Dobbiamo tornare ad essere noi il partito delle libertà liberando questo concetto dalla gabbia asfittica in cui Berlusconi e i suoi alleati l'hanno rinchiusa
Vedete compagni e compagne già una volta negli anni Settanta l'adesione prima riluttante e poi più convinta alle grandi battaglie per i diritti civili quella per il divorzio quella per la legge sull'aborto
Ancora l'obiezione di coscienza la riforma del diritto di famiglia all'abbassamento della maggiore età diciott'anni tutti questi temi portarono la sinistra a grandi successi elettorali
Italietta bigotta del dopoguerra non esisteva più e noi fummo in grado di cogliere allora interpretandola quella richiesta di nuove libertà che saliva dal paese
Il Paese stava cambiando
E non ce ne accorgemmo ma quel cambiamento non si è mai fermato la modernizzazione del Paese si è accompagnata ad una crescente autonomizzazione dei percorsi di vita dagli schemi imposti dalla tradizione o dalle convenzioni sociali
Quanto siamo stati in grado noi di cogliere per cambiamenti
Dando rappresentanza nuove voci che chiedevano nuove libertà e nuovi diritti poco molto poco
I redditi nel timore di compromettere alleanze di vertice o di catturare improbabili consensi da parte delle gerarchie ecclesiastiche abbiamo lasciato che fossero altri a farsi paladini delle libertà civili a innalzare quel vessillo rubato a difesa della libertà di pochi
Piero Fassino già giustamente chiamati a far giunte al vaglio di un socialismo di stampo europeo ma a quale socialismo europeo stiamo guardando su questioni come il diritto dei giovani a un'istruzione libera da condizionamenti confessionali
La difesa rigorosa della laicità delle istituzioni la libertà della ricerca scientifica le discriminazioni e diritti umani delle persone omosessuali il riconoscimento delle loro unioni di quelle delle famiglie di fatto eterosessuali del carattere pluralistico dei modelli di famiglia
E ancora su altri temi riguardanti le libertà delle persone i partiti del socialismo democratico europeo hanno fatto scelte nette e coraggiose non necessariamente vincenti ma riconoscibili come tratti identitari delle socialdemocrazie europee viene allora in mente quella vignetta che vi è la cappa pubblicata ieri su Repubblica
Se facciamo se faremo una svolta socialdemocratica bene significherà la grande svolta a sinistra rispetto alle politiche che fin qui abbiamo tenuto
Per quanto riguarda i specifico diritti di gay lesbiche transessuali i governi delle sinistre in Europa
Hanno lasciato impronte porti e reversibili nelle legislazioni dei loro paesi basti pensare alle nuove leggi sulle coppie dello stesso sesso dei PACS in Francia che a un anno dall'introduzione hanno coinvolto cinquanta mila copie
Alla legge sui matrimoni gay in Olanda passando per le nuove leggi in discussione e già in vigore della Germania di Schroeder in Belgio in Spagna in Portogallo
Queste leggi non solo hanno risolto i problemi di integrazione in lo status di piena cittadinanza delle coppie che ne hanno usufruito
Hanno anche contribuito a far crescere le società dei Paesi che le hanno adottate
Oggi sindaci socialdemocratici
Di grandi capitali europee
Come Parigi o Berlino
Der annua povera non hanno timori né personali nell'elettorali a dirsi apertamente gay mettono in gioco il loro privato come ci ha insegnato la pratica del movimento delle donne consentendo con la loro testimonianza
Un avanzamento generale della società
Da noi invece le sezioni sono piene di compagni e compagne che continuano a tacere la loro omosessualità perché hanno timore del giudizio degli appartenenti dello stesso partito delle loro compagne dei loro compagni
Perché non riconoscono le gambe ocra DC di sinistra e non senza fondate ragioni il luogo di rappresentanza delle loro esigenze di inclusione sociale
In Italia il tema delle libertà individuali non può quindi non passare attraverso una difesa rigorosa è integrale della laicità dello Stato rigorosa integrale dico perché
Non si tratta di un principio disponibile alla contrattazione o difendibile in parte o attratti
Perché su di esso si fonda un'autentica difesa della libertà di religione che o è dipesa di tutte le religioni e di tutte le concezioni del mondo semplicemente nome
Un principio che non basta invocare se poi siamo disponibili a mediare lo con il suo contrario
L'insegnante che qualche settimana fa ha tolto il crocifisso dall'aula in cui insegnava a ragazzi di varia origine etniche ha compiuto un gesto di difesa della nostra Costituzione
L'abbiamo liquidata come una di quelle a radica la gamba l'aria di chi parlava Roosevelt la manifestazione ha vuol dire Pride dello scorso anno è stata la più grande manifestazione per la laicità dello Stato da decenni a questa parte pure non ha avuto il minimo effetto legislativo nonostante noi fossimo al governo
Non è stato solo un torto verso una parte del Paese che a buon diritto chiede che l'ingresso in Europa non sia solo un fatto monetari
è stato anche un errore politico generale perché già fortemente limitati nella definizione della nostra identità se l'epoca delle grandi ideologie totalizzanti e fortunatamente tramontata almeno per adesso
La richiesta di identificazione in un progetto ideale
Fatto di valori di passioni di riforme forti è più viva che mai Roma insegna insegna Genova insegna Sissi
Le grandi lotte degli anni Settanta sul divorzio sulla Bortot erano già posti Dio logiche parlavano linguaggi nuovi e ci portarono consensi nuovi diedero slancio un popolo della sinistra in cerca di nuovi punti di riferimento e desideroso di sperimentare nuove libertà
E c'è un altro motivo che oggi deve spingerci a trovare il coraggio di coniugare da sinistra il tema della libertà con quello che la laicità
Ed è la necessità di aiutare la nostra gente a fare chiarezza di fronte alla guerra che sia per
Da più parti in queste settimane si ripete un concetto forte e giusto l'Occidente
Culla delle democrazie liberali della laicità dello Stato del principio di tolleranza di libertà religiosa non deve cedere di fronte alla sfida dei fondamentalismi religiosi
Bene facciamo io credo a non rimanere muto inermi di fronte a quella minaccia
Ma non c'è il rischio che si avverta un senso di ambiguità nella parola d'ordine della lotta ai fondamentalismi se pronunciata da chi non ha la forza di opporsi all'inclusione continua e pervasiva
Della Vaticano nei fatti di casa nostra offesa ai scandalo la tradizione di separazione fra fede istituzioni statali che rappresenta oggi la nostra bandiera sventolata contro Taliban
Non è un talebano di casa nostra quel cardinale Biffi che invita discriminare su base religiosa gli accessi degli immigrati
Non è un un inquietante lesione della laicità dello Stato la nomina del cardinale Tonini alla presidenza onoraria della commissione che dovrà definire il Codice deontologico degli insegnanti della scuola
O l'assunzione nei ruoli dello Stato degli insegnanti di religione scelti dai vescovi un provvedimento dal forte sapore medievale
Allora se riformismo il nostro orizzonte perché induciamo così tanto anche solo ad affermare con chiarezza il quadro delle riforme che libererebbero il nostro Paese
Dalle pastoie di un conservatorismo integralista dalla cappa dell'eticità dello Stato
Il riconoscimento delle coppie di fatto dei diritti dei gay e lesbiche la regolamentazione della prostituzione del con suo gol modi droghe del dell'eutanasia sono questioni oggi centrali nella vi da di tantissimi cittadini di tantissimi cittadini su questi temi è nostro compito con promuovere misure che restituiscano dignità e libertà alle scelte individuali
Sottraendo il controllo al controllo dello Stato e restituendole alla responsabilità degli individui allora è bene se vogliamo riconquistare il governo ne prendiamo la rincorsa anche su questi temi Ceglia amo di dare espressione alla nostra identità di forza di sinistra laica e libertaria
Come sono più e meglio di noi le altre forze della sinistra europea
Non per tornare a chiuderci in logiche di mera testimonianza ma per dare il nostro contributo originale a quella coalizione dell'Ulivo che non tornerà al governo
Se non saprà rappresentare passioni valori esigenze di tanti individui che oggi sono lontani da noi perché noi siamo lontani da loro
Allora la parola al compagno Gianluca Galletto mente ci raggiunge io vorrei ricordare i compagni di mantenere alle compagnie di mantenere i tempi che abbiamo stabilito
E a una comunicazione da fare alle dieci si riunisce nell'aula numero uno la commissione Statuto
Vorrei poi ricordare che è dalle nove e trenta si sono aperti i seggi elettorali per l'elezione del Presidente del partito e rimarranno aperti fino alle ore undici
La parola al compagno Gianluca Galletto
Care compagne e cari compagni
L'emozione sempre grande ma è grande perché la passione e l'impegno per l'impegno in questo partito è grande
Vivo all'estero ma da una decina d'anni ma non ho smesso non smetterò mai
Non smettere mai di impegnarmi per il nostro partito e per il nostro Paese e ne sono molto orgoglioso
Sono a New York da ormai da qualche anno da da cinque anni dove c'è un piccolo gruppo ma dico ma molto attivo gruppo di compagni
E dove c'è anche un grande bacino d'iraniani con un grande bagaglio di competenze ed esperienze che sono vicini a noi
E sono sarebbero anche i nostri lettori
Avevamo invitato anche un senatore sentore di uno dei due senatore Di Livio cioè assume che purtroppo per gli eventi dell'undici settembre per la crisi che si è innescata non è non ha potuto partecipare ma ha mandato un messaggio
Quelli quegli eventi non ho toccato direttamente mi hanno toccato direttamente
Pensare sempre a sua figlia frequenta una scuola pubblica due isolati da quello che oggi chiamiamo branzino
File che per qualche di cui per qualche ora aveva perso ogni traccia dopo che la scuola era stata evacuata
Tutti quanti avevamo qualche amico o conoscente nelle torri o nei palazzi contigui
Nel mio caso specifico può lavorano nel settore finanziario vivi sommità su vi potete immaginare
Gli amici per fortuna sono tutti salvi
Quelli di altri no
Ho visto una città sconvolta
Però oltre due settimane e settimane otto mi sembrava una città surreale
Ma allo stesso tempo visto una città che ha mostrato un'unità e un senso di solitari di solidarietà inimmaginabili
Giuliani addirittura dovuto fare un appello a chi voleva dare una mano chiedendo di di di fermarsi perché le offerte no troppe erano diventate ingestibili
Ma perché ha detto se volete aiutare New York visto che il rischio era la calo dei consumi recessione dice andate a fare shopping una piastra gaucho e andate a spendere
Quelli
Verso il figlio secondo
Qui le ventinove settembre ci hanno hanno poi messo a nudo la vulnerabilità dell'Occidente e hanno dato un assaggio dei conflitti che la globalizzazione può innescare all'improvviso ci siamo resi conto quasi come uno schiaffo in faccia arrivato in faccia che la dei fondamenti del neoliberismo che abbiamo sono diventati imperanti per molti anni
Per cui l'economia lasciata a se stessa non ha bisogno della politica e il ruolo dello Stato diventa quasi ininfluente
Hanno perso tutto loro forza nel giro di di di di quelle due ore
La privatizzazione dei servizi di sicurezza negli aeroporti negli Stati Uniti è un esempio proprio simbolico infatti durante l'era di di di Reagan di Bush era stato la privatizzazione dei servizi di sicurezza la sera avvenuto in quel periodo e la sicurezza era stata affidata a società che impiegano lavoratori part-time ultra flessibili pagati meno di quelli che lavorano emettono
E questo sembra di sì che uno insomma uno stato quasi rischia di New liberalizzare se stesso fino alla morte
In tempi di crisi infatti neoliberismo non ci lascia non assoluzione da offrirci
Senza una sfera pubblica senza democrazia non c'è una legittimazione senza legittimazione non c'è sicurezza
E senza foro legittimi dove dirimere conflitti internazionali
In cui ci non ci può essere un'economia globale di nessun tipo
E dall'undici settembre i governi e tutti noi abbiamo riscoperto anche il valore della cooperazione internazionale la necessità della presenza dello Stato e della politica diventata onnipresente
Il terrorismo Point nei feti ha raggiunto Posina esattamente opposto di quello che si era inteso ha riportato al centro dell'attenzione la necessità di una nuova era di cooperazione internazionale di governo globale
Che significano regoli globale dico Bali condivise legittime
Pensate stare un po'anche otto al-Thani perfetto con cui era stato il attestato a terroristi l'attacco in modo che fatto in modo che tutti tutto il mondo loro hanno approfittato anche note la globalizzazione e tutto il mondo ha potuto osservare quello che succedeva in tempo reale
Ora con questo intendo assolutamente dire voglio essere molto chiaro su questo che quegli attacchi siano il frutto diretto quasi da aspettarsi aspettassero
Dalla globalizzazione non non c'era e l'attivismo morale o culturale che tenga che possa tenere in alcun modo che posso giustificare questi atti però la colonizzazione un processo che porta benefici per molti anche sofferenze grate dall'undici settembre cioè se se ne sono resi conto e anche quelli che prima non c'erano conti non resi conto e aiutare questa diciamo King soffre la globalizzazione non è solo un dovere diciamo umanitario
Ma è un compito chiave per la sicurezza nostra dell'Occidente
E cura globalizzazione diventare e che altre Borse deve poter render conto
E i suoi frutti devono e le sue libertà devono essere distribuite più equamente
In questo periodo abbiamo anche assistito via da New York ha un'immagine dell'Italia che che colava a picco sappiamo tutti perché non c'è bisogno che ce lo diciamo qui
Ai tempi dell'Ulivo
Diciamocelo con orgoglio anche i tempi del nostro governo il governo D'Alema Nanni non Calamo finalmente osservato una crescita il prestigio e del rispetto del nostro Paese
Quegli interventi a dir poco infelici dal capo del governo nacque la legge sulle rogatorie internazionali hanno dilapidato quel piccolo ma molto significativo capitale politica internazionale e con sacrificio e con grande impegno avevamo accumulato
Adesso diamo lavorare affinché questo partito tutto l'Ulivo di conquistino leadership del Paese
Perché paese ne ha bisogno non solo c'è più di una metà del Paese che non si riconosce né berlusconismo come c'è all'estero un enorme bacino di italiani che sono pronti a offrire quanto meno il loro voto al centrosinistra
E vuole concludere facendo due due due appelli
Il primo molto semplicemente un appello a rimanere tutti quanti uniti in questo partito
è stato un bene io diverse posizioni nel partito venissero esplicitata in tre mozioni diverse
Partire tanto più forte più ricco quanto più si discute all'interno del pluralista
Però allo stesso tempo deve saper scegliere una strada e restare unito
Il secondo è un appello un po'anche a tutto il gruppo dirigente di aprirsi di aprirsi di più ai giovani di questo partito che non sembrano molti non sono neanche pochi e soprattutto ne sono tanti e di qualità
In Italia e fuori
E questa sarebbe una risposta molto semplice a tutti coloro che continuano ancora critica il fatto che il gruppo dirigente continua a provenire in blocco dal pc questo perché proprio fra i giovani che si trovano coloro che buona parte di coloro che sono sono iscritti per la prima volta partito sono scritti bravo prima volta ai ai ai DS
E con questo vi ringrazio
Ora la parola Pasqualina Napoletano si prepari Umberto Ranieri
Molti compagni prima di me
Hanno messo in evidenza il fatto che la scelta per il socialismo europeo
L'abbiamo compiuta ormai da molti anni
Visto tra l'altro come ricordava Enrique Baron che siamo stati cofondatori del Partito del socialismo europeo
Tutto ciò mi permette di non insistere su questo punto vorrei approfondire invece il nostro modo di essere rispetto ai partiti socialisti europee perché sicuramente è vero che abbiamo qualcosa da imparare ancora Primo
I partiti socialisti europei in generale tendono a coprire il massimo dello spazio politico a sinistra
E questo sia nell'area di riferimento dei partiti stessi che attraverso le alleanze
A maggior ragione questo dovremmo farlo noi in Italia dove altri partner della coalizione coprono tendenzialmente l'Area politico-elettorale di centro
Al contrario noi accondiscendiamo e rilanciamo la Teoria cara a Rifondazione comunista delle due sinistre quella riformista e quella antagonista secondo un'altra cosa che non abbiamo imparato dalle socialdemocrazie
E che tra l'ancoraggio ai valori del socialismo come l'eguaglianza la libertà la democrazia
La solidarietà e le scelte politiche contingenti
Vi è un quadro di riferimento non strategico di lungo periodo in cui si disegna la visione della società che si vuole costruire
Un programma che viene periodicamente aggiornato ad esempio il programma fondamentale delle spie de che data di qualche anno ha avuto l'ultimo aggiornamento con la conferenza programmatica del settembre scorso
Che ha affrontato i temi della globalizzazione economica
Tra cui la decisione portata nelle stanze europee sulla possibilità applicativa di una tassazione sulle transazioni finanziarie speculative
Volendo esplicitamente questa proposta in relazione con le istanze del Genoa Social Forum
Nella stessa direzione va il procede Société che il Partito socialista francese a affidato a Martino Borri
La cui elaborazione sta coinvolgendo l'insieme del partito
Per non parlare del partito laburista che prima della seconda vittoria
Ha elaborato ex novo il suo programma strategico di lungo periodo più noto come la terza via di Blair e di Giddens
E noi un lavoro serio partecipato collettivo per una visione strategica della società italiana non lo abbiamo fatto veramente
Lo abbiamo tentato a Torino ma evidentemente qualcosa non ha funzionato dal momento che la sua elaborazione non ha lasciato traccia alcuna nel nell'iniziativa politica e di governo né in questo dibattito congressuale
Detto questo il problema vero è quello del Partito del socialismo europeo che è cosa diversa dalla semplice coesistenza di diversi socialismo i nazionali
Una dimensione ancora da costruire lungi da colmare questo vuoto
Questa questione strettamente legata alla difficoltà che i singoli partiti dimostrano nel dare una risposta convincente a quella crisi della socialdemocrazia che tutti riconoscono l'incapacità di superare questa crisi sta tutta nella Resistenza
A superare la dimensione nazionale per scegliere la dimensione europea quale quella appropriata per realizzare l'obiettivo accentrare della socialdemocrazia che è quello della regolamentazione sociale del mercato e questo nonostante sia sotto gli occhi di tutti che tutto ciò non sia più possibile a livello nazionale perché il mercato non è più un'azionaria perché la ricchezza non è più un azionare
E quindi il prelievo fiscale necessario per una politica di welfare non è più possibile a livello esclusivamente nazionale questo vuol dire che lo stesso programma fondamentale non può più essere concepito per un solo Paese
Dobbiamo costruire un programma strategico del socialismo europeo che oltre a ridefinire i ruoli e spazi di un welfare europeo
Dovrà darsi una visione strategica del ruolo dell'Europa nel mondo a cominciare dalla definizione di un'area regionale mondiale che l'Europa può favorire partendo dalle sue aree di prossimità dalla Russia al Mediterraneo al Golfo all'intero continente africano dove si sta avviando un interessante processo di integrazione sovranazionale e tutto ciò come risposta allo globalizzazione selvaggia
E a questo livello questi pone il nostro rapporto con le socialdemocrazie oggi un rapporto di discussione dialettico e Dante dov'è necessario di battaglia politica
Per far sì che finalmente i diversi partiti socialisti europei
Scelga no di costruire il socialismo europeo
In tutto questo un contributo non secondario lo possiamo dare
Non si tratta di pensarsi migliori degli altri la specificità della nostra storia la ricchezza della cultura politica che negli anni si è accumulata nel nostro Paese devono essere spesi per questo progetto
Un piccolo contributo in questa direzione lo abbiamo dato quando nel gruppo socialista abbiamo scelto di dar vita insieme ad altri ad un gruppo intitolato ad Altiero Spinelli per il lancio di un nuovo federalismo europeo
Gruppo che oggi associa la maggior parte dei deputati socialisti
Ma se è così non basta dire siamo socialisti euro pay
Dobbiamo avere presente questo obiettivo in ogni momento della nostra pratica politica
Nel senso stesso del nostro ruolo di opposizione nella stessa costruzione dell'Ulivo nel riconquistare con il consenso il nostro ruolo di governo in Italia grazie
Grazie
Anche
La
La parola a Umberto Ranieri si prepari Franco Bassanini
Grazie nella discussione congressuale condotto in questi mesi cari compagni siamo partiti da alcuni interrogativi di fondo ritornati nella relazione di Piero
E possibile rilanciare la funzione della sinistra di governo nella società italiana
Scongiurare il rischio di una sua marginalizzazione avviare il lavoro di costruzione di una sinistra più rappresentativa dei ceti moderni del lavoro dell'impresa della cultura
Credo abbia fatto bene Piero a collocare la nostra ricerca sulle sorti della sinistra italiana in una riflessione più generale sulle prospettive del riformismo nel nostro tempo
Forse oggi come non era mai accaduto negli ultimi anni
è possibile dare al riformismo socialista una nuova capacità di attrazione lo slancio della marcia trionfale del liberismo quella che fino a poco tempo fa sembrava irresistibile sia e ad un tratto spezzato
Del resto è appunto alla percezione che con l'undici settembre una nuova epoca si sia repentinamente spalancata di fronte a noi
E che in un mondo di rischi globali ha scritto lucidamente Ulrich Beck la parola d'ordine del neoliberismo sostituire l'economia la politica lo Stato appaia meno persuasiva
Il neoliberismo poggiava sulla premessa che la deregolamentazione dell'economia e la globalizzazione senza regole dei mercati avrebbero risolto i grandi problemi dell'umanità
La verità è che un'economia mondiale scissa dalla politica è una pia illusione
E oggi appare chiaro quello di cui il mondo intero ha bisogno una concezione più ampia della politica una politica che sia all'altezza
Del potenziale di crisi e di conflitti che attraversano l'economia mondiale ecco lo spazio che si apre per una rinnovata stagione riformista
Ma non sarà un'impresa facile
Oggi che tutti proclamano il loro riformismo io vorrei ricordare che il riformismo e difficile
E lo è tanto più in Italia la solitudine del riformista era il titolo di un bel libro di Federico Caffè
Il riformismo vorrei dire con amicizia Giovanni Berlinguer non è stato solo la scelta del gradualismo rispetto al rivoluzionari sino
Se fosse stato Bossi saremmo stati tutti riformismo riformisti e da lungo tempo
E non è stato nemmeno un movimento più lento verso un medesimo fine è stato un metodo per il cambiamento in funzione della espansione della democrazia
Dell'apertura della società moderna
è stata quella azione costante che ha fatto compiere passi da gigante nel rendere la vita dei lavoratori più umana e la vita di tutti i più civile
Certo ridare slancio al riformismo aggi comporta un lavoro di innovazione culturale
Ma il problema per il riformismo è sempre quello di riuscire a creare un accettabile compromesso fra l'esigenza del progresso tecnico
Della valorizzazione dell'impresa e le esigenze di stabilità di sicurezza di eguali opportunità queste la missione del riformismo e vorrei dire a Pietro Folena che ha ricordato le parole del cancelliere Schroeder contro i licenziamenti senza causa giusta
Di non dimenticare che quelle sono le posizioni di un partito
La Spd che non si è sottratto alla sfida della competizione con i conservatori per la guida dei processi di modernizzazione
Ma l'accettate ha mostrato di essere in grado di orientare l'in modo socialmente sostenibili
Forse quello che noi avremmo dovuto fare con più coraggio dopo l'ingresso dell'Italia nell'Euro e non abbiamo fatto perché oggi perché in Italia è stato più facile risanare l'economia che avviare le riforme sembra un paradosso mai stato così e forse qui sta una delle cause vere della nostra sconfitta
Oggi siamo tutti riformisti ed è un bene
Ma io vorrei penso alle parole di Folena l'appassionato intervento di Giovanni Berlinguer
Che noi ci disponessimo al dialogo con movimenti critici verso la globalizzazione con maggiore consapevolezza della nostra cultura riformista con un senso auto del nostro ruolo
Dialogando con spirito aperto ma senza accondiscendenza critiche
Battendo ACI per sottrarre il movimento a respinte elementari per indicare uno sbocco strategico politico non è questo lo scopo di una forza socialista del nostro tempo capace di coniugare
Sviluppo con il Governo umano dello sviluppo
Ecco perché io credo che sarebbe stato utile ricordare che siamo dinnanzi a novità per quanto riguarda il tema storico del governo della globalizzazione siamo ad una maggiore consapevolezza
Della sua necessità e della necessità di un'evoluzione delle finalità delle organizzazioni internazionali
Che l'organizzazione mondiale del commercio combattuta fanatica mente da alcuni gruppi sia giunta a Doha a intese parziali ma importanti per il governo dei processi globali è un fatto importante
E va ricordato proprio perché è una nuova intelaiatura istituzionale e il grande obiettivo di un riformismo moderno io credo che abbia fatto bene Fassino
A sostenere che è il momento di lavorare in Italia per costruire una sinistra più ampia più ricca
è l'impresa che ci viene proposta da Giuliano Amato io conosco le obiezioni è un ennesimo appello a ripartire da zero è una riedizione della Cosa due
Parliamoci chiaro noi non pensiamo quando parliamo della nascita di un nuovo partito del socialismo europeo in Italia
Alla ricomposizione di frammenti di scompaginate tribù politiche né ad un riparo per nomenclature residue
Un processo appeso a dare vita a una sinistra più ampia dovrà svolgersi in un clima di forte tensione politica civica morale dovrà procedere grazie ad uno sforzo creativo di ricerca e di discussioni sganciate da dispute antiche
Quello cui pensiamo a una sinistra riformista interamente proiettata sui problemi del futuro non una sinistra di cespugli e di piccolo cabotaggio e del resto Rutelli ci ha detto che di una sinistra di tale natura ha bisogno l'Ulivo
Non era la formula più sinistra più ulivisti che poteva darci la sinistra di cui ha bisogno l'Ulivo
Il futuro dell'Ulivo come coalizione strategica di lungo periodo dipende dal ruolo che giocherà al suo interno una sinistra che sia una sinistra centrale nella vicenda politica e sociale italiana io penso e concludo caro Piero che sia nel sud dell'Italia che occorrerà lavorare a questo intento ricostruttivo della sinistra
Io per la verità ho timore che nella discussione di questi due mesi il voto meridionale sia stato rimosso quasi archiviato
Mentre le lezioni del centrosinistra le ha perse al sud perché nel Sud dell'Ulivo acceduto
E insieme alla sconfitta dei DS c'è stata una sconfitta della Margherita
Noi non avevamo capito come stavano le cose al Sud non a caso prima del voto
Un punto fermo nella nostra discussione era che il risultato del Sud sarebbe stato migliore di quello del Nord perché questo errore di valutazione
Cosa è stato questo abbaglio se non il segno di perdita di sensibilità per la realtà del Mezzogiorno il voto del Molise ne è una conferma
Noi dobbiamo interrogarci sulle ragioni di una diffusa diffidenza di un sentimento di disillusione verso il centrosinistra che alberga al sud gli sforzi dei governi di centrosinistra sono stati importanti
Ma il divario non si allenta e la discussione del sul Sud si trascina stancamente abbiamo concesso troppo al depotenziamento della centralità del mezzogiorno e la vicenda italiana si è smarrita la convinzione che sviluppo in Italia significa innanzitutto Mezzogiorno possibile che non ci siamo resi conto che il Mezzogiorno non è nell'Irlanda nel Galles rilanciare una strategia nel Mezzogiorno
Ma c'è un partito nel Sud in grado di portarla avanti
Parliamoci chiaro concludo per quanto riguarda le condizioni del partito in gran parte nel Sud dopo io a dirlo brutalmente noi siamo sull'orlo del baratro ora un ti amo con l'idea che le componenti siano un partito nel partito gruppi chiusi largamente autoreferenziali
Ho combattiamo la pratica che a prevalere nel partito siano le cordate più le che compie le concordanze ideali le fedeltà personali più che le qualità personali o siamo perduti così stanno le cose nel Mezzogiorno vorrei ricordare a Giovanni Berlinguer che ha fatto un cenno a un difficile congresso campano del partito c'è una legge della politica nel Sud un partito se perde il legame con l'umanità vita concreta con le cose
Si avvicina passi veloci alla degenerazione perde i caratteri di una comunità
Si divide fa l'uno nemico dell'altro io non lo so se siamo giunti e se siamo entrati in questa logica nel sud non lo so ma ho timore che rischiamo grosso ecco perché l'impegno ricostruttivo nel Mezzogiorno è il primo compito di lavoro del partito all'indomani del congresso è una linea di marcia lungo la quale muovere perché non ci sono alternative grazie
Alcune comunicazioni Vorrei ricordare che il compagno Principe gialli ha perso delega e carta d'identità può ritirarle qui alla Presidenza
Che già iniziata la riunione della Commissione Statuto che riunita nell'aula numero uno
La parola Franco Bassanini si prepari Francesco Tempestini
Quattro mesi fa non ho interpretato il grido di Piero Fassino o si cambia o si muore come un artificio retorico i partiti nascono e muoiono ovunque e anche in Italia
E non per le sentenze dei giudici come dice Berlusconi muoiano quando si esauriscono la loro funzione politica e la loro spinta propulsiva
E quando vien meno l'unità su valori condivisi e su un progetto politico
E la disponibilità subordinare di scelte e ambizioni personali sotto entrambi i profili siamo andati vicini alla fine
A me pare che la risposta del congresso sia stata tuttavia convincente e Fassino la bene interpretata dobbiamo ora trarne tutte le conseguenze
Quel che è avvenuto in Italia e nel mondo in qualche modo ci aiuta ma ci impone anche una straordinaria accelerazione un inedito sforzo di coesione e di unità
Da una parte la sfida del terrorismo pone davanti a tutti
Come questioni essenziali e non rinviabile della politica
I temi della governance democratica del pianeta le regole il governo dei processi di globalizzazione le dimensioni planetarie della domanda di libertà giustizia
Pari opportunità di vita di lavoro accesso alle conoscenze al sapere
Diritto di scegliere i propri modelli di cultura di vita
La vittoria militare sul terrorismo restituirà la parola alla politica
è la politica non è il mercato che deve dare una risposta a queste questioni in tempi e Termini non più eludibili
Dall'altro lato in Italia siamo di fronte ad una formidabile azione di destrutturazione controriforma del governo più reazionario del dopoguerra
Di una maggioranza che non lascia l'opposizione il tempo di riorganizzarsi dopo la sconfitta del tredici maggio
Senza una risposta forte convincente rischiamo di trovarci fra breve in un'Italia molto diverso
Principio di legalità divisione dei poteri regole di democrazia politica economica e sociale diritti dei cittadini e dei lavoratori
Consolidate istituzioni dello stato sociale tutto può essere travolto da un'azione forse disordinata
Ispirata a modelli culturali confusi un mix di richiami e soluzioni ultra liberiste e di pulsioni populiste peronista e corporative protezioniste ma non per questo meno efficace nei suoi affetti destrutturati
Di fronte alle dimensioni di queste due sfide ogni velleità di autosufficienza appare davvero irresponsabile se non si vuole essere condannati alla sconfitta o all'irrilevanza politica tre scelte paiono davvero obbligate riunire tutte le forze del socialismo europeo nell'unico partito secondo il progetto di Giuliano Amato
Fare dell'Ulivo un soggetto politico autonomo è strutturato anche con le necessarie cessioni di sovranità politica
Costruire un progetto di governo del cambiamento della globalizzazione della modernizzazione dell'Italia convincente attraente per la maggioranza degli italiani
Del resto che bisogno ci sarebbe della sinistra se rinunciasse ad essere forza di cambiamento appunto a voler cambiare il mondo
E come si potrebbe cambiarlo se si lasciasse la destra la guida del cambiamento avremmo dovuto porre noi nell'agenda del G otto il problema della sua carenza di legittimazione democratica quando affronta problemi pane la planetario
Dobbiamo noi l'Europa la sinistra europea ed internazionale socialista
E isolazionista ancora stenta a muoversi quello della riforma delle istituzioni internazionali
O meglio della costruzione di un ordine internazionale fatto di regole i diritti procedure
Perdita di ogni donna di ruoli un uomo tra valori universali di democrazia e dignità della persona e modelli culturali e di vita
Che sono che ciascun popolo deve essere libero e ciascuna persona deve essere libera di scegliersi
E siamo noi che dobbiamo mettere in campo nuovi straordinari strumenti e progetti di cooperazione per la crescita e lo sviluppo penso per esempio ad una questione emblematica delle ambiguità della globalizzazione
Quella del digital device
Perché non rimettere sul tavolo la proposta che noi abbiamo avanzato al Global Forum di Napoli e alla conferenza di Shanghai sull'e-government solo qualche mese fa incontrando una vasta risposta positiva dei paesi in via di sviluppo
Internet e le ICT possono costituire una straordinaria opportunità per tutti
Mentre la frattura digitale oggi un potente fattore di disuguaglianza ed emarginazione
Nuova Jorge da sola più computer dell'intera Africa il novantacinque per cento degli internet provider stanno nei Paesi dell'OCSE il quattro virgola quattro per cento in Cina lo zero virgola sei nel resto del mondo
Ma internet dell'informatica offrono straordinario opportunità di accesso alle conoscenze e al potere e al sapere
Possono essere lo strumento decisivo per innescare processi di crescita e di sviluppo auto propulsivi e autogestiti dagli stessi popoli in via di sviluppo
E la Rete delle telecomunicazioni è fra tutte l'infrastruttura meno costosa e più facile da realizzare cento chilometri di fibra ottica
Con una portata di cento terabyte al secondo portano un oceano di dati e costano un cinquantesimo di cento chilometri di autostrada
Ma occorre saper leggere e scrivere
Dunque occorre che l'alba più l'alfabetizzazione di massa stia collocata
Accanto all'aiuto alle elementi a alimentare sanitario tra le priorità assolute delle politiche di cooperazione allo sviluppo occorre un grande straordinario piano di alfabetizzazione del mondo
In modo che le ICT diventino un formidabile strumento ne hanno la potenzialità per battere la fame la malattia le disuguaglianze per promuovere i diritti e la democrazia e sì anche per battere il e sradicare il terrorismo
La Cina oggi ventisei milioni di internet dei richiuse s'sono pochi rispetto a un miliardo e quattrocento milioni di persone ma raddoppiano ogni sei mesi
Saranno più di trecento milioni tra due anni
E anche la democrazia pluralista quando a trecento milioni di persone comunicano tra loro senza diaframmi sarà a quel punto inevitabilmente una realtà una sola parola infine quanto al fronte interno
Non sottovalutiamo l'offensiva mal massiccia che il quadrilatero Tremonti Moratti Frattini Sirchia sta conducendo per smantellare l'amministrazione pubblica e il sistema dei servizi pubblici
L'obiettivo e lucido salvo che per difesa e sicurezza per la destra italiana meno amministrazione c'è meglio è i servizi pubblici siano comprati sul mercato se si hanno i denari per farlo
Sia ben chiaro anche i governi dell'Ulivo hanno realizzato processi di razionalizzazione privatizzazione outsourcing
Anzi nel decennio scorso abbiamo realizzato il più vasto processo di privatizzazione di tutti i Paesi dell'OCSE ma l'obiettivo è sempre stato quello di ottenere attraverso la concorrenza e il mercato attraverso il privato sociale il volontariato il miglior mix tra qualità dei servizi e costi per i cittadini e la collettività il mercato al servizio della qualità
Non è in sé il mercato per eliminare la qualità e l'universalità dei servizi
E dunque il nostro obiettivo era anche quello di poter concentrare le risorse pubbliche sulle attività i servizi che non potendo essere affidati alla logica del profitto richiedono un'efficiente gestione pubblica
Uno Stato che fa a meno che regola meglio per fare tutto meglio per garantire meglio non meno i diritti dei cittadini
I risultati ottenuti non sono stati rilevanti anche sul versante dei costi basti pensare che a parità di popolazione abbiamo due milioni di dipendenti pubblici meno della Francia e spendiamo per esse il quaranta per cento in meno
Concludo
Allo Smeraldo e lamento della scuola pubblica del sistema sanitario dell'amministrazione pubblica dobbiamo rispondere con forza
Portando la questione nel Paese la grande maggioranza degli italiani rischia di trovarsi tra breve più povera e meno servita
Ma non basta ricordare che in gran parte dei paesi stranieri investire sulla pubblica amministrazione oggi un modo per sostenere la domanda e contrastare il rischio di stagnazione
Noi dobbiamo o non dobbiamo rinunciare a rilanciare un grande progetto di ammodernamento del nostro sistema istituzionale amministrativo come fattore decisivo della modernizzazione e della crescita dell'Italia
Un progetto che non parte da zero perché abbiamo cominciato ad ENI abbia realizzarlo negli anni scorsi ma abbiamo solo cominciato a fare
è su un nuovo ancor più avanzato progetto di ammodernamento delle istituzioni delle strutture dei servizi pubblici che possiamo cercare di costruire un'alleanza forte
Che raccolga insieme a tre milioni di dipendenti pubblici e agli amministratori locali gli utenti delle amministrazioni e dei servizi
I cittadini e le imprese consapevoli che un Paese più forte e moderno se a istituzioni e amministrazioni efficienti e dinamiche
Anche qui la chiave del nostro successo sta nella capacità di offrire un progetto più credibile più coerente di crescita e di modernizzazione non nell'attestarsi a difesa del passato
è stata ritrovata una carta d'identità della signora ermetiche Lara il documento esitava pensa alla segreteria del congresso alle spalle della presidenza
La parallasse Francesco Tempestini si prepari Fulvia Bandoli
Che in questo congresso per alcuni versi per molti versi è una Rollo
Un approdo che si fonda sulle scelte fatte e che conserva naturalmente anche qualche limite
Beh le scelte fatte anzitutto sulle questioni che hanno a che fare
Con uno scenario internazionale radicalmente mutato sulle scelte del nostro Paese sul terrorismo e sulla guerra sono temi intorno ai quali si costruisce l'identità di una forza politica nazionale
Nel nostro caso di un partito socialista
Parte del socialismo europeo
Un socialismo europeo che si nutre di quei valori morali e civili che sono sì
Valori universali
Ma che come dice Sartori con parole che sottoscrivo integralmente sono i valori della civiltà europea nella sua accezione dico politica
Che ci hanno dato la buona città la città umana più vivibile più libera più aperta di ogni altra
Una forza socialista questa riserva di valori può e deve attingere per lavorare come dice Tony Blair per il ricongiungimento e per l'integrazione
Se fatte infatti strettissima l'interdipendenza
Tra l'allargamento delle basi giuridiche condivise
Il soddisfacimento delle esigenze di sicurezza
Le libertà civili
Ed uno svilito ed uno sviluppo sostenibile ed equo
Il mix è stato nazionale politiche liberiste non è più sufficiente occorrono regole di cui dotare la globalizzazione livelli istituzionali adeguati quell'ONU che non c'è e di cui c'è oggi bisogno
Questo è il campo vasto che si apre all'iniziativa delle forze del socialismo europeo l'idea delle ricongiungimento e dell'integrazione
è un'idea del migliore europeismo l'idea di sedie istituzioni che facciano crescere il senso di una giustizia comune
Oggi di un impegno netto contro il terrorismo contro chi lancia la sfida alle nostre comunità
Ma anche
Lotta alle dissi uguaglianze e per la giustizia sociale
Con la messa al centro dello scenario dei diritti umani
La sinistra europea di oggi deve praticare questi nessi
Come lo ha fatto nel secolo scorso quand'è riuscita ad orientare attraverso lo Stato nazionale
L'economia di mercato con la democrazia e le politica del Welfare lo può e lo deve fare oggi a livello dell'economia globalizzata
Naturalmente ricomporre le fratture di un mondo globalizzato senza regole chiama tutti alle proprie responsabilità
Un diverso sviluppo del mondo a costi che impongono profonde revisioni del nostro modello minori consumi individuali
Più nuovi e moderni consumi sociali un modello che può ottenere solo se si fonda su una competitività che non è opposta alle politiche di coesione male orienta verso un nuovo moderno Guelfa
Ora il punto è che la sinistra italiana andava invade fidando definitivamente conquistata queste scelte penso alle politiche del lavoro che sono un passaggio centrale di questo percorso
Ma penso anche a una sinistra che viene da una storia nella quale i valori dell'Occidente sono stati troppo a lungo i valori dell'avversario e che è intrisa per molti versi deriva di relativismo culturale
Una sinistra che non ha superato l'antiamericanismo quell'idea che anche qui è echeggiata dello Stato guida
E che ignora così che i valori nei quali li conosciamo sono cresciuti anche dall'altra parte dell'Atlantico
Ci sarebbe molto vivida dire sull'Europa Isma'di Blair ma le Lupo Isma'di Blair ha anche questa connotazione e questa sensibilità
Tutto questo c'è nella scelta del partito e credo conti
Nella relazione di Fassino c'è una cosa che io voglio sottolineare
C'è una ed è coerente con questa o ragionamento
Discende da questa prima da queste prime considerazioni M. è un riformismo che potremmo definire del new deal
Sì però di ben si potrebbe dire con un termine di moda oggi nessuna scelta fusioni
Nessuna ricerca di contaminazione ad ogni costo si può partire dai padri fondatori del socialismo italiano e da Bernstein
Ce n'è abbastanza per dare corpo a un riformismo partendo da costoro che sappia poi certo aprirsi al pluralismo delle voci e delle culture come in tutti i partiti socialisti europei ma sapendo riconoscere una propria radice tutto bene
Io penso che qui ci sia da colmare un silenzio che c'è ancora nella relazione
Di Fassino è vero il passato come dice Amato è alle nostre spalle
Ma noi dobbiamo dircelo tra noi in modo chiaro in modo aperto
Noi dobbiamo risolvere i problemi della ricostruzione del ricongiungimento delle nostre storie
Non con qualche ulteriore chiamata ad personam per completare la galleria una galleria ideale no ma noi dobbiamo sapere che il duello a sinistra si è chiuso con l'ottantanove ma si è chiuso anche sui temi laceranti della moralità
Politica e su questo c'è bisogno di un socio di un supplemento di istruttoria nell'interesse di tutti
Ma una terza cosa consentitemi di dire
Ci fa dire che qualcosa è cambiato e questo credo sia merito di tutti ed in piccola parte anzi no in piccoli in parte non piccole anche merito nostro della nostra modesta presenza al congresso
Ed è la rottura delle sigle del centralismo
Anzio rivendico la scelta della divisione anche puntigliosa
Io ricordo un richiamo all'unità dei segretari regionali prima quando si avvia di il congresso a mio giudizio non è stato un punto alto della vita del partito
Perché è certo Venini incontra un desiderio di una base che vuole come è giusto che sia parlare di unità
Ed era facile parlare in queste ma io penso invece che si debbano consumare quando ciò è necessario le divisioni esse debbono andare avanti perché se così davvero rappresentano una ricchezza
A che serve questo approda al quale Steel stiamo fra avvicinando
Beh io penso che serva affare a rendere possibile fare da subito quel Partito del socialismo europeo
A cui ha tanto fatto riferimento Giuliano Amato e che c'è nella relazione di Fassino ce l'hanno nella nostra mozione in modo chiaro e netto c'è nello comune sentire del partito ma che oggi viene come dire politicamente all'ordine del giorno
Ebbene io penso che questo partito
Abbia meriti parole di verità questo partito è figlio di una storia che è anche storia di debolezza è un partito lontano da quel trenta per cento che rappresenti l'Europa la soglia su cui si attestano i partiti dell'Internazionale socialista
Una forza che unisca i diversi riformismi è indispensabile pensarle progettarla se si vuole raggiungere
Quella soglia ed occorre quindi guardare sin da oggi oltre ai DS
Ecco qui però la funzione di questo nuovo partito esso deve contribuire a dare all'Ulivo la stesse funzioni che hanno quei partiti socialisti europei
Lo può fare questo partito di cui oggi posponiamo le premesse
E lo può fare solo questo nuovo partito
Se vuole farsi che questi l'Ulivo sia qualcosa di più di una semplice alleanza
Eletto a elettorale
Insomma il luogo dove cresca una cultura politica riformista unitaria che non distrugga le Rifle delle differenze ma valorizzi punti comuni
Per questo occorre oggi l'Ulivo nella sua forma di federazione
Riccone riconoscendogli come diceva giustamente Enrico Morando quell'autonomia
Sorge quella autonomas soggettività politiche annegata lì per scelta politica sul presupposto che sul terreno tradizionali dei partiti e su una linea senza soluzione di continuità di sì si potesse essere più forti
Ecco perché io parlerei
In modo pur consapevole dei dei tempi che sono di tempi della politica sono quelli che sono parlerà di programma fondamentale dell'Ulivo
Qualcosa che vada al di là insomma dell'idea di un'alleanza elettorale perché essa porta lo dobbiamo sapere alla specializzazione non è uguale dei ruoli che è un approdo facile quello che abbiamo più a portata dei nani
Ma che non ci soddisfa come non ci soddisfano gli amici della Margherita quando ci dicono che voi dove d'occuparmi della sinistra noi ci dobbiamo occupare del centro
Rispuntano così le idee delle autosufficienze incrociate
Ma questo porterebbe soltanto a lasciare aperti e la possibilità il rischio di tendenze laceranti ho concluso
Ma renderebbe incerti anche i destini di una forza come questa che non si comprometterebbe
Ma lo farebbe in un mondo nel quale sta tutto troppo rapidamente cambiando
Fulvia Bandoli segue Sergio Chiamparino
Cari compagni cari compagni
Per cambiare il mondo bisogna prima di tutto conoscerlo guardarlo per quello che negli ultimi dieci anni noi abbiamo guardato al massimo l'Europa
Ma io ritengo che pulsa essenziale entità politiche sociali che l'Europa non sia che uno dei vari soggetti in campo e non può essere soprattutto il solo orizzonte con il quale si misura la sinistra europea
Più che il partito del socialismo europee a me pare essenziale dare voce ruolo all'Internazionale socialista
Dove siedono oltre a noi Blair Jospin essere deve anche Nelson Mandela il Partito del lavoro del Brasile i partiti di sinistra e democratici dell'Africa dell'America latina del mondo arabo
Ma per rianimare questa sede senza voce
Bisogna che qualcuno noi ad esempio decida di fare le piombare sul tavolo in originante Ski che attraversa non questa attuale e concreta mondializzazione
La globalizzazione in astratto non esiste e dunque non è né buona né cattiva
Esiste solo questa concretissima globalizzazione che abbiamo davanti agli occhi ingiusta per miliardi di esseri umani che non ne sa guarire se malati
Che non li colloca stabilmente sulla loro terra che non ne fa arrivare un miliardo all'acqua che ne fa vivere centinaia di milioni sui rifiuti e altri quasi in schiavitù
Che non cade dal cielo è il prodotto di decenni mai dico in particolare degli ultimi venti anni di politiche liberiste
è anche il prodotto però care compagne e cari compagni di una formidabile caduta di spirito critico che ha investito tutta la sinistra e quella europea in particolare neppure dopo Seattle ci siamo svegliati neppure dopo Porto Alegre e neppure dopo Genova
Cosa ci voleva a chiedere all'Internazionale socialista di riunirsi a Genova un mese prima del G otto per dire ciò che la sinistra mondiale pensa della globalizzazione come
Come intendiamo riformare nelle sedi internazionali parziali e non democratiche come il ritiro la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale e lo stesso G otto non ci voleva nulla
Solo la volontà di farlo e se non lo si è fatto è perché non abbiamo e si vede bene anche qui lo stesso giudizio sulla globalizzazione
Ancora in questi giorni ho sentito che in Qatar
Tra parentesi un Paese dove i diritti e democrazia sono negati pesantemente inviti o avrebbe consentito sui farmaci grandi cose ai Paesi poveri non è così
E Mandela che in perfetta solitudine testardaggine aperto la strada a sei mesi fa quel provvedimento e ora il Vitti ora ne ha dovuto prendere atto ma ha respinto nello stesso giorno
Tutte le richieste che riguardavano i diritti delle donne e dei bambini sul lavoro e questo è un fatto gravissimo
Questi venti anni questi i venti anni segnano anche un rapido deteriorarsi di vitali equilibri ecologici
Non condivido ciò che ha detto qui il compagno Fassino che la tecnologia e la scienza sono in grado di risolvere le contraddizioni ecologiche
E di rendere sempre lo sviluppo compatibile con la natura certo l'abbiamo detto per un secolo possiamo anche continuare a dirlo ma non è vero
Abbiamo scoperto il limite delle risorse naturali
E allora è nato un altra risposta quella dell'interdipendenza
Kyoto chiamano voi non a spegnere tutte le luci ma moderare i nostri consumi energetici merci su ferro trasporti urbani
Perché altri popoli possano arrivare all'acqua e la luce elettrica due cose primarie per vivere
O si redistribuiscono diversamente le risorse naturali il denaro il credito i diritti le opportunità e libertà la giustizia sociale oppure questo mondo non reggerà il peso di tutte queste contraddizioni aperti
Il mondo è senza equilibrio è senza governo dal crollo del muro di Berlino la verità è che molti hanno pensato che si potesse procedere anche così
E noi siamo stati tra coloro che l'hanno pensato dieci anni persi ha scritto giustamente Gorbaciov ma non li ha persi qualcun altro li abbiamo persi soprattutto noi noi che vogliamo cambiare il mondo
è in questo squilibrio un giorno una mattina qualunque
Il terrorismo globale globale anche esso da dieci anni almeno
Disintegra le torri gemelle sei mila vite umane e colpisce tutta l'umanità di fronte ad un tale sterminio ci siamo trovati tutti quella mattina e la condanna è stato unanime e ferma chiarissima
Dovevamo rispondere certo che dovevamo rispondere non è vero che i pacifisti non hanno proposto nulla
Ma la risposta doveva e deve essere giusta non può essere una rappresaglia o una vendetta
Tagliare la rete del terrore e suoi finanziatori armi droga che sono in Occidente soprattutto in Occidente che fanno affari con società occidentali
Bonificare i giacimenti di odio in Palestina in Iraq risolvere la questione curda
Coordinare il lavoro dell'Intelligence intervenire con operazioni di polizia internazionale mirate circoscritte che non colpiscono i civili
L'evoluzione di questi giorni ci dicono che i talebani non erano una potenza militare irresistibile
Isolati politicamente da coloro che li hanno protetti per anni sono diventati deboli anche un uso proporzionato della forza li avrebbe fatti cadere
E invece ci siamo arresi subito alla guerra come unica soluzione con bombardamenti spesso indiscriminati
Solo ora
Le Intelligence di vari Paesi trovano tanti conti e tanti finanziatori
Ma io voglio chiedere sommessamente quanto sono stati ignoranti queste Intelligence in questi dieci anni di flussi continui di denaro no peschi verso i Paesi arabi
In Palestina
In Palestina tutto è fermo e c'è ancora la guerra e in Iraq resta l'embargo il governo talebana è caduto ma resta la guerra civile e il terrorismo non è sconfitto
Qual era il nostro obiettivo il primo o il secondo è il secondo e siamo ancora lontani dall'averlo raggiunto e già si parla invece di allargare il conflitto ad altri Paesi arabi e noi dobbiamo dire cosa pensiamo in proposito
E voglio dire ancora a D'Alema
Che c'ha detto ieri che ora chi non voleva mandare i soldati per fare la guerra dovrà condividere che vadano per missioni umanitarie accerto che vadano pure per missioni di pace ma dovranno lasciare a casa i Tornado i cacciabombardieri e armarsi di cose molto diverse
E saranno alle dipendenze e saranno alle dipendenze non degli USA
Ma dell'ONU mi auguro e invece oggi parte un contingente proprio in queste ore che tuttora non sa cosa va a fare dove va a farlo e in quale scenario e a Fassino voglio dire che anch'io
Anch'io non rinnego mio padre partigiano
è una famiglia pesantemente colpita la mia dal nazifascismo
Ma oltre alle abissali differenze tra quella lotta di popolo combattuta metro per metro e questi bombardamenti
Vogliamo vedere per una volta dopo Hiroshima
E le armi batteriologiche vogliamo vedere la totale indifferenza tra le guerre del secolo scorso e quelle che si combattono con queste armi di sterminio micidiali possibile possibile
Possibile che non si ponga il fatto possibile che non si coglie il fatto che oggi la guerra è sempre una sconfitta della ragione dei governi e nell'ambiente
E infine le ultime due cose sul nostro partito
Per piacere a tutti noi oggi piaccia amo solo al sedici per cento degli italiani
Dopo undici anni dopo undici anni
Dopo undici anni dalla svolta siamo ancora in cammino
Certo si cambia o si muore alternativa radicale apparentemente
Ma il fatto che non si e che noi non siamo consapevoli della nostra sottile e persistente malattia
Siamo sempre in transito verso un'altra cosa verso un'altra casa noi non siamo mai pronti mai pronti a fare politica qui e ora
Sui temi che la realtà quotidiana e questo pessimo Governo ci propongono ogni giorno noi siamo un partito politico che spesso non fa politica incerti insicuri di noi stessi
Per guarire noi dobbiamo essere ciò che manca in Italia
Un partito popolare di sinistra aperto che parla prima di tutto al suo campo di forze e che da quel campo si allarga ad altri sul dopo congresso vale ciò che dissi a Torino
Una minoranza del trentacinque per cento lavora lealmente per diventare maggioranza lo fa con la politica e sulla politica noi la forma voi non lavoreremo a disfare ciò che la maggioranza costruirà
Ma programmi scelte politiche vanno fatte insieme negli organismi dirigenti politici riunendo lì discutendo in modo aperto
C'è una parte di ragioni in chi vince il congresso
Ma ci sono tante ragioni e forse vere anche in chi ha preso il trentacinque per cento dei voti e lo ha preso proprio perché chiedeva una forte e chiaro profilo di sinistra a questo partito
Noi tutti siamo il partito dei DS persone non mozioni e non da oggi anche ieri eravamo così
Persone con le nostre proprio opinioni alla minoranza spetta un compito complicato ho finito
Certo tenersi i limiti che non paralizzano il partito
Ma la maggioranza spetta un compito ancora più difficile una più alta responsabilità rendere praticabile realmente pluralista la vita politica il confronto di ogni giorno
è una sfida per tutti noi la minoranza ora raccoglie lealmente io spero che la maggioranza voglia fare altrettanto vi ringrazio
Ha la parola ora
Sergio Chiamparino
Segue Sergio Cofferati
Compagni e compagni
I congressi di base hanno fatto una scelta che non è solo la scelta di un segretario ma è una scelta politica
Una scelta che come già hanno ricordato cui Robin Cook Baron Crespo gli altri partiti socialisti democratici europei
Hanno fatto dagli anni ottanta in poi
E come noi
Non abbiamo
Mai fatto
Con questa nettezza
Da quando sta è nato il Partito Democratico della Sinistra
Per questo ha ragione
Fassino nella sua relazione a parlare di un approdo ma che non è il porto di arrivo
Questa scelta politica è quella di costruire un identità di una sinistra
Riformista misurando i nostri valori i valori di una sinistra democratica i valori dei comunisti italiani con
Per usare questa metafora marinara che a dir la verità non mi viene benissimo essendo io più un montanaro nel mare misurando questi valori con il mare aperto della modernità che non è certo il migliore dei mondi possibili
Che è un mare denso di contraddizioni
Ma che e è il il luogo dove dobbiamo dimostrare chi quei nostri valori non sono solo validi in quanto tali
Ma sono valori che possono essere utili per dare risposta ai problemi per produrre politica e quindi in quanto tali per governare
Ora questa scelta è stata fatta
Ci vuole chiarezza e nettezza nel portarla avanti
Senza compagne e compagni
Ne autosufficienze né settari ismi di maggioranza
E questo nome per
Alchimie di partito
Ma perché quella navigazione nel mare aperti o della modernità è davvero una navigazione complicata e davvero c'è bisogno del dialogo e del confronto fra tutti
Ma se non vogliamo a vere
Settarismo in e frazioni Smith né di maggioranza Fabio e di né di minoranza
Io penso che ci voglia la disponibilità di tutti
A
Dialogare e a camminare insieme
E allora
Penso che occorrerebbe cominciare dal davvero dall'innalzare meno ognuno i nostri vessilli
Perché innalzando i nostri vessilli noi possiamo ottenere applausi possiamo tenera ovazioni ma non otteniamo quel dialogo che invece è necessario per andare avanti e badate a me non preoccupa tanto
Il quello che può succedere quale quello che preoccupa è ciò che può avvenire dopo che non è
La scissione
Io di questo ne sono intimamente persuaso non è la scissione
è la riproposizione a cascata provate a pensare a cosa può succedere nelle nostre sezioni se la discussione continua ad avvenire
Innalzando ognuno le proprie bandiere noi rischiamo di avere un partito che continuerà a interpretare ciò che succede nel mondo soltanto guardando al proprio interno che è l'esatto opposto di quello che noi abbiamo bisogno d'ora in avanti ecco perché bisogna davvero cominciare una strada nuova un percorso nuovo in cui ci sia disponibilità di tutti ad ascoltarsi e a lavorare insieme
Riformismo non è la destra della sinistra è un messaggio giusto è chiaro io vorrei declinarlo questo con come dire la durezza della contraddizione sociale e politica
Se potessi esprimere così vorrei declinarlo con la sofferenza concreta delle persone che è un qualcosa che da sindaco si avverte quotidianamente
E
Vorrei che però il misurarsi con una durezza della contraddizione sociale noi lo facessimo Sempre anche quando quelle contraddizioni ci dicono cose che non rientrano i nostri schermi abituali
Quegli schermi di una sinistra europea
Che ha avuto e ha grandi meriti in Europa che ha costruito un web farti ha costruito i diritti di cittadinanza Mathieu proprio perché questo welfare è diventato la nostra quotidianità è diventata la quota di la quotidianità dei Paesi ricchi non può limitarsi a difendersi non può attestarsi alla sola difesa semmai aggiungendo qualcosa
Pena lo sgretolamento lento ma inesorabile di ciò che c'è
Pena
Il ritardo imperdonabile nel misurarsi con i grandi temi che di giustizia sociale e di libertà che attraversa hanno il mondo e in particolare le parti più deboli del mondo
Qui è già stato detto molto sulle questioni internazionali e certo non può esistere una sinistra che non si batta per la libertà per i diritti di tutti per la giustizia sociale e nel mondo
Ma se vogliamo affrontare davvero questi temi
Non solo nella piazza occidentale anche quando è necessario ma non solo nella piazza occidentale se mi permettete di dire non solo in quella piazza occidentale
Che a volte ha una carica di ritualità
Che francamente stona con la drammaticità dei problemi che vivono le popolazioni povere del nostro pianeta se vogliamo affrontare davvero questi problemi allora io quello che mi chiedo
Come si può come questo è stato detto
Escludere che per misurarsi con questi temi sia sia necessità necessario a volte dolorosamente a ricorrere alla forza
Ma riflettiamo su questi anni novanta che cosa sono stati perché in quei la lezione di questi anni novanta e la lezione
Che ci dice che quando noi non siamo riusciti
A i non siamo intervenuti ci siamo rifiutati di utilizzare le armi quando era necessario
Questo Sarajevo ha ha voluto soltanto dire che abbiamo lasciato che i più forti uccidessero i più deboli che i più forti scarna sono i più deboli questa è la verità
Allora se ci si vuole misurare davvero come una drammaticità con la sofferenza dei problemi del mondo questo bisogna farlo
Privilegiando la politica in questo naturale ma non escludendo la necessità quando il serve di utilizzare la forza e io voglio parlare davvero di un'altra durezza della contraddizione sociale che trovo della mia vita Sergio voglio parlare io del lavoro ne voglio parlare davvero e voglio parlare della sofferenza
Di tanti giovani di meno giovani che come tu sai bene
En sono condannati a non conoscere o a non conoscere più la possibilità di entrare nel mercato del lavoro nel mondo del lavoro e allora io mi chiedo perché contrapporre
Evita il meno fisco e i più salari
Perché non provare a declinare a intervenire in questo componibili che innovative
Che forse ci permettono di coniugare meno fisco per le imprese più salario e dagli operai e magari anche di produrre politiche chi aumenti non le possibilità di accedere al mercato del lavoro al mondo del lavoro perché questa
è la vera questione che noi incontriamo cioè il figlio la la vera contraddizione che oggi viene dal mondo del lavoro sono le persone che
Fu escluso dal mondo di lavoro o condannati a una vita di precarietà e questo non lo si affronta soltanto dicendo che bisogna aggiungere qualcosa quello che c'è sì dodici o fronte a se sia in grado
Dir ricostruire una politica del lavoro di ricostruire una politica che apra dei canali di accesso com'il mondo del lavoro fra chi nel viene escluso richiedente
Vogliamo parlare ho terminato e vogliamo parlare di un altro tema nelle nostre città di fronte ai problemi dell'immigrazione vogliamo parlare del rischio che
L'immigrazione che ormai all'immigrazione di seconda generazione
E ieri riga delle barriere sociali
Religiose etniche che in perché proprio con le parti più debole della popolazione rischiano di entrare in conflitto e tre e di creare degli ostacoli insormontabili ecco no termino
Noi quello che mi interessa dire nonché nel decalogo sul riformismo di Fassino
Questa cosa era indirettamente eccetera io lo vorrei dire esplicitamente riformismo eh misurarsi con la durezza dei processi sociali
Ma non solo quando questi rientrano negli schemi precostituiti nostri ma anche quando questi ci obbligano a metterli in discussione magari anche radicalmente
E vorrei per il terminare con
Un riferimento a questo nostro partito
Per dire che noi abbiamo bisogno per portare avanti con chiarezza la svolta
Abbiamo bisogno di un gruppo dirigente nuovo di un gruppo dirigente nuovo che non rifletta più
La gestione
De declino della crisi e del declino del Partito Comunista Italiano
Ma che inizi davvero a costruire un nuovo Partito del socialismo europeo
Per questo non può essere il gruppo dirigente che verrà fuori da questo partito scusate l'espressione un distillato del le componenti che hanno accompagnato questo tratto di storia
Della Partito Democratico della Sinistra e degli avvocati di sinistra perché queste componenti sono state tutte dentro la sto la storia la gestione della crisi del partito comunista
Bisogna quindi andare oltre avere la capacità di costruire una rappresentanza reale di territorio di cultura di ambienti sociali un gruppo dirigente quindi che privilegiando questo sappia davvero andare oltre le componenti e anche oltre le mozioni congressuali ecco
Caro presso caro Segretario caro Presidente queste la sfida della gestione del partito che esce da questo congresso
Sergio Cofferati dopo di loro e prenderà la parola Ivano Barberini
Tra le compagnie cari compagni
Venerdì mattina si sono materializzati tra la sorpresa di molti l'indifferenza agli altri
Oltre duecento mila donne e uomini a Roma
Sono persone che lavorano
In larghissima parte giovani hanno rapporti di lavoro flessibili
Grandi incertezze nel loro futuro
Hanno aderito allo sciopero promosso da una sola organizzazione sindacale
Una storia che centenario organizzazione
Che ha nel suo passato anche più recente
La luce del più forte tentativo di costruzione dell'unità organica e chi oggi è costretta ad agire da sola
L'obiettivo della loro manifestazione era riassunto in una sola parola democrazia
In quella piazza erano loro la rappresentazione plastica di una parte importante della nostra società
Di un nuovo mondo del lavoro non più fordista
Erano portatori di domande sociali rilevanti oggi ancora senza risposta
Erano persone bisognose di valori ai quali riferì si sono materializzati
Tra la sorpresa di molti esattamente come trecento mila giovani di Genova della fine di giugno
Che cosa propone
A questi soggetti la maggioranza di questo partito che come tutti noi vuole riferirsi alla pratica riformista vuole essere parte integrante del socialismo europeo
Cosa risponde alla loro richiesta di essere rappresentati politicamente confesso di non averlo capito
Non sono i soli soggetti ai quali
Un partito della sinistra deve parlare
Ma sono forse più di altri il paradigma delle contraddizioni più violente della nostra società
Di una società articolata divisa con la quale ci confrontiamo quotidianamente
Bisogno di aggettivazione
Ma del consenso dei soggetti ai quali vuole rivolto
Non basta
Considerare il lavoro un insediamento decisivo per una forza di sinistra riformista
Un riformista indica nella qualità dello sviluppo e nella qualità del lavoro il cuore delle sue politiche
E dunque non assiste passivamente al depauperamento di una economia che ha peraltro contribuito a risanare a rilanciare a caro prezzo
E non è silente riformista davanti alle responsabilità di un sistema di impresa e come quello italiano
Che è incapace di imboccare la strada della competizione alta
Quella che vuole sapere disponibili accessibili quella che vuole cultura dell'innovazione in bocca invece la strada della competizione di costi e lo fa attaccando tutele diritti violando le regole dell'Europa comune
E che
Per compensare la sua debolezza dà vita ad un inedito e pericoloso collateralismo con la politica e con la sotto cultura economica della destra accreditando la destra
Nella politica e nel mondo
Il liberismo isterico quand'è coniugato con il populismo diventa una miscela esplosiva
Non ho dubbi non siamo di fronte
A pratiche a ipotesi
A progetti che si possono accostare a quelli che hanno segnato la storia anche recente di altri paesi dell'Unione
Il cavaliere Berlusconi non è Margaret Thatcher
Ma la somma di liberismo e di populismo
Pratica più insidiosa ma potenzialmente devastante
Si sta ricostruendo un capitalismo locale sotto l'ala protettiva del governo senza che si definiscano le elementari regole del mercato e della concorrenza
Anche questo produce incertezza per chi investe
Per chi lavora
E dunque è una delle cause dei problemi delle preoccupazioni per il futuro di quei duecento mila Giovani lavoratrici e lavoratori
Che si sono
Visti
A Roma venerdì mattina o dei tanti tantissimi come loro
Che non hanno partecipato ad un'iniziativa
Promossa dalle loro organizzazioni ma non per questo vivono Meglio
O con più serenità e stabilità il problema del loro futuro
I riformisti non possono ignorare o di Moro il modello di società che questa destra vuole promuovere
La sfida non è quella della modernizzazione
Ma della difesa della libertà delle persone e delle forme associative
Bisogna in primo luogo sconfiggere la mistificazione che la persona da sole più libera
Le leggi che sono state promosse a vantaggio di chi ha interessi in conflitto
Lo smantellamento annunciato delle protezioni sociali la messa in discussione di pubbliche funzioni decisive per una democrazia come la scuola
La delegificazione ellade contrattualizzazione dei rapporti di lavoro sono tessere dello stesso mosaico
Quello che definisce una società ingiusta e diseguale
I contenuti in del libro bianco non sono un problema per il sindacato la delega che è stata presentata in Parlamento e il tentativo esplicito di alterare le funzioni istituzionali non sei mai visto
Mettere in campo un'ipotesi di trasformazione di una parte rilevante della costituzione materiale del Paese in una sola volta
Ma se è un riformista percepisce questo disegno che cosa fa
Indica la strada dell'opposizione governante
Allude sistematicamente alla disponibilità bipartisan
Si chiude nella pur necessarie nobilissima pratica parlamentare
Oppure come io penso promuove nella società il suo progetto politico perché cresca acquisisca malore e consenso
Un riformista
Sa che il progetto politico della destra per imporsi ha bisogno di sconfiggere e smantellare la rappresentanza collettiva degli interessi
Bisogna per questo difenderla e valorizzarla
Bisogna per questo
Darle regole quei duecento mila
E gli altri
Chiedevano pensate
Di poter votare per decidere disse
è un movimento potenzialmente unitario
Ma di un'unità fondata sulla democrazia e non sull'arbitrio
Siamo sempre stati contrari all'idea del monopolio della rappresentanza
Abbiamo chiesto di essere assoggettati al giudizio dei nostri comportamenti da parte delle persone che lavorano e che sono destinatarie delle funzioni del sindacalismo confederale
A legge sulla rappresentanza
è morta in Parlamento non per le divisioni sindacali ma per una scelta politica che continua a non condividere
Vi chiederei
Vi chiederei sommessamente di risparmiare alle e a tanti compagni
La litania del valore dell'unità sindacale e di darci uno strumento per poterla praticare
Ho l'età
Ho l'età di chi è entrato in una fabbrica quando i sindacati era diviso
Eravamo tanti
Organizzati
Ricordo le sconfitte alle quali andammo incontro ho vissuto in quel mondo quando si è ricostruita all'unità
E ho partecipato a momenti esaltanti della vita
Del sindacato dunque non mi si chieda
La risposta è troppo banale perché ve la posso dare qual è la condizione migliore non ho mai avuto dubbi
Ma perché quella condizione si realizzi
Il merito è importante e L'Unità è fatta di mediazione
Di accostamento progressivo e paziente di opinioni diverse
E ciò è possibile
Per decisione delle stesse organizzazioni sindacali
Ma poi l'unità vive se c'è una regola che consente ai lavoratori di decidere quando le loro organizzazioni sono divise e non sono in grado di assumere orientamenti comuni questo vi chiediamo
Il Riformista
Sa che la globalizzazione processo da regolare
Da rendere trasparente e democratico
Nona
Ostilità ideologiche
Ma sa che perché ciò accada bisogna riformare le istituzioni sovrannazionali rendendo l'efficace rappresentative
E per questo riformista non può ignorare che il primo atto politico dopo il drammatico G8 di Genova si è chiuso in Qatar con decisioni che certo
Fanno avanzare la possibilità di pratiche comuni tra i Paesi che vi hanno partecipato ma che negano ogni riconoscimento ai diritti alle protezioni sociali alla rappresentanza dei lavoratori nei paesi più deboli
Siamo rimasti a Singapore e dunque avremo il paradosso di più efficace nei processi economici e di più disuguaglianze sociali
Verranno esaltati e resi ancor più drammatici timori dei trecento mila ragazzi di Genova
è l'opposto di quello
Che i riformisti
Chiedono quando sollecitano la revisione la riforma delle organizzazioni sovrannazionali
Quando indicò la politica come opportuna strada per togliere povertà e odio per prevenire i conflitti e sconfiggere i fondamentalismi per far vincere la cultura dei diritti
I riformisti sanno che quando la politica non è in campo
E dunque vengono negati dei diritti
Se la forza necessaria per imporre un diritto la politica li e sconfitta
Perché la forza genererà danni lutti
Il Riformista ben consapevole che il terrorismo è nemico mortale della democrazia e pericolo costante per la pace dunque sa che bisogna contrastato e sconfiggerlo con la forza
Ma non si rassegna ad accettare come unica soluzione quella di un intervento armato con le modalità di una tradizionalissimo guerra
E perché non dirci che oggi in Europa la nostra visibilità
Sarebbe stata
Altra
Se ci fossimo intestati alla campagna degli interventi umanitari con la cessazione dei bombardamenti e l'utilizzo civile dell'esercito che non è né i provvedimenti del Parlamento
Dunque due idee diverse di riformismo in campo distinte come il Congresso ha dimostrato queste devono vivere così in un partito unito da valori comuni che bisogna rimettere in evidenza
Chiese il compagno Giovanni Berlinguer prima di diventare
Riferimento di una mozione congressuale
Che il partito si dotasse di un documento di valori e di obiettivi comuni per assicurare e garantire una discussione che poteva essere come è stata utilissima Maspero
Quel che non è stato fatto in quella circostanza bisognerà fare adesso
Abbiamo bisogno tutti di un partito della sinistra
Ed evitare questo partito per un grande Ulivo da costruire lealmente come casa comune delle culture riformiste della nostra storia della storia di questo Paese
Senza produrre forzature nella diversa e complessa rappresentanza della politica e delle culture europee il riformismo cattolico quello di matrice laica
Comunista possono e debbono stare
In un grande contenitore nel quale le funzioni del centro
Sono esplicite ed assegnate ad una parte
Delle forze politiche e quelli della sinistra sono svolte con nettezza dall'arresto
Quello che ci serve un partito unito e si mette alle spalle l'ultimo residuo della sua storia sarebbe davvero singolare e curioso che dopo la discussione che ci ha impegnato
Noi li volessimo le ragioni della nostra crisi di quella che ci ha portato a perdere consenso elettorale adesioni ed iscritti
Occorre non
Per prassi rituale riflettere seriamente come solo in parte si è fatto su quelle ragioni e bisogna allontanare l'ipotesi che possa ritornare in campo un'idea di centralismo democratico
Questo non significa lo voglio dire con franchezza
Che si debba puntare a delle cristalizzazione nel dibattito nella collocazione di ognuno di noi all'interno del partito ma una distinzione trasparente delle posizioni come oggettivamente in campo è un elemento di etica politica al quale non si può rinunciare
Bisogna che l'unità sia concepita così come quella di un partito che sta insieme perché a valori riferimenti comuni a tutte le donne agli uomini e gli danno vita e poi discutere serenamente confronta opinioni
Come capita nella storia e nella cultura delle socialdemocrazie europee
E bisogna che ritorni in questo partito la serenità
La forma più efficace migliore nei rapporti tra le persone e tra i gruppi dirigenti
E bisogna che prevarica sempre il rispetto tra di noi
Ci ospita pesa ero
Uno dei suoi grandi cittadini
Fa cantare a don Basilio la nota aria sulla calunnia
Quando un'oretta assai gentile si trasse
Ormai in un terremoto un temporale che fa l'aria rimbombare i danni sono inevitabili la vera affacciato l'idea della scissione
Per poi negarla
Può produrre esattamente questo temporale
Io credo che occorra con decisione
Togliere qualsiasi sospetto alle intenzioni reciproche
E occorra partendo da questa scelta lavorare per il futuro
Il futuro di un partito unito perché rispettoso delle sue articolazioni
Qualcuno ha detto
Di un interesse mio personale
O dell'organizzazione che decide che dirigo di una parte del suo gruppo dirigente di promuovere un partito quando la CGIL nacque nel mille novecentosei
Il Partito socialista stava attraversando una crisi profonda
In quella CGIL senza Lai
La Confederazione generale del lavoro come si chiamava allora discussero animatamente
Sull'eventualità
I dar vita
Al Partito del lavoro perché non si sentivano rappresentati adeguatamente in politica
Vi darete atto che non ho partecipato per ragioni ovvia quella discussione
Non c'ero e considero quella discussione per il movimento sindacale chiusa
E non casualmente non è più ritornata
Perché la funzione e la distinzione delle funzioni di rappresentanza venne considerata come un valore irrinunciabile
Fu un bene per loro e per noi perché ci hanno lasciato in un secolo quei nostri progenitori
Una distinzione fondamentale
Un patrimonio al quale nessuno potrà mai rinunciare
Io considero questo il mio partito
Penso che si debba partecipare tutti come io voglio e come è stato chiesto
Ad una discussione Serena ad una vera e propria sfida delle idee esattamente come i riformisti sanno fare e come non hanno mai rinunciato a fare
Care compagne e compagni è giunto al nostro congresso un messaggio vi erano dei gap Zapatero segretario generale del Psoe
Lei in questo messaggio a nome della Commissione esecutiva federale
Ci augura un buon lavoro ricordando che siamo buoni e vecchi amici compagni in Europa nell'Internazionale socialista
Lo Ucci esprime solidarietà
E l'appoggio per un fruttuoso lavoro politico
Noi ringraziamo Zapatero e per lui tutto il partito socialista spagnolo
Adesso alla parola
Ivano Barberini seguirà Walter Veltroni
Cari amici e compagni io vorrei utilizzare il breve tempo disponibile per riproporre la vostra attenzione
Il tema dell'attacco
Portato cento destra le imprese cooperative
è un tema che è stato meno presente dei quello che merita
In questo dibattito
Per le valenze le implicazioni del di carattere generale che esso ha è un tema che esige accerto un'alta mobilitazione dei cooperatori ma non solo
L'attacco le cooperative
Riguarda direttamente alla vicenda politica i progetti riformisti dei Democratici di sinistra
Anch'esso rappresenta la cartina di tornasole per capire il tipo di società di democrazia il centrodestra sta perseguendo
è utile in questa sede anche per capire l'intreccio dei problemi l'iniziativa necessaria per sviluppare una naturale e coerente Evoluzione riformista della sinistra italiana
Un partito riformista
Ha una naturale convergenza di obiettivi e di azioni col movimento cooperativo
Su basi del reciproca responsabilità e di reciproca autonomia
Così come è naturale che si sviluppino convergenze col sindacato tra movimento cooperativo e sindacato
Al di là di ogni ovvia differenza di ruolo e della dialettica a volte anche a scuola che ne discende
In Italia si sta consumando il più grave attacco alla cooperazione dal dopoguerra
Lo stravolgimento del concetto stesso di cooperativa è praticato dalla maggioranza
Con continui colpi di mano che non rispettano alcuna procedura da essa stessa definiti
In questi giorni il ministro dell'economia abrogato o se il compito di di fissare di scrivere i decreti delegati sulla cooperazione
Anticipando e condizionando pesantemente la loro stesura affidata al ministero della giustizia
Nei mesi scorsi il mondo cooperativo particolarmente la Legacoop
Si è mobilitato con forza e determinazione in venti giorni si sono raccolte un milione di firme
Trecento intellettuali tra i quali il premio Nobel bene Montalcini hanno firmato un appello al Presidente della Repubblica per denunciare il carattere incostituzionale dalla riforma del diritto societario cooperativo
Si sono sviluppate assemblee diciotto iniziative pubbliche in tutto il territorio e vorrei dare atto con gratitudine
Ai parlamentare DS del centro sinistra dell'impegno messo nella discussione in Parlamento
A chi vi ha partecipato apparsa chiara la natura tutta politica dell'attacco al movimento cooperativo
è un attacco che si propone di colpire l'insediamento sociale del movimento cooperativo
Perché è considerato un punto di forza di sostegno del radicamento della sinistra e del centro sinistra il territorio paese questo credo che riguardi direttamente la responsabilità di questo di questo consesso
Sì un attacco che si propone di corrisponde alla pressione proveniente dal dall'imprese concorrenti delle cooperative economicamente più evolute
è utile il centro destra quest'attacco e questo questo corrispondere alle pressioni dei concorrenti del dell'impresa concorrente delle cooperative eludere il centro destra per rafforzare il proprio sistema di relazioni ma anche probabilmente per costruire un vero e proprio blocco sociale
L'attacco alle cooperative anche un respiro più lungo guarda il tipo di società
Che è impegnato a costruire e impegnato costruire col superamento dei principi solidaristici che caratterizzano la Costituzione italiana
Colpire l'articolo quarantacinque sulla cooperazione togliere il riconoscimento costituzionale la parte più voluta della cooperazione significa cominciare il percorso
Di smantellamento dei principi fondamentali della Costituzione gli articoli due e tre quelle che mettono con chiarezza e lungimiranza le persone cento dall'attività economiche dell'iniziativa sociali istituzionale
Siamo perciò di pronto un decano attacco punitivo vendicativo discriminatorio
Che ha basi squisitamente politiche e che riguarda tutti e che richiede di essere ben capito è affrontato con la forza necessaria che e congiuntamente
Serve a tutti noi capire lo stile di questo governo che un aspetto ancora forse più importante del contenuto della sua azione
Questo è un governo che intende applicarla per sviluppare i rapporti su basi di scambio di vicinanza politica che tende a indebolire divi delle organizzazione per rivolgersi direttamente i portatori di interesse e direttamente alla gente
è un percorso che si muove verso la cosiddetta società degli stakeholders un tipo di società che in tutte le esperienze osservate ha connotati marcatamente autoritari
L'idea della solidarietà è ridotta alla generosità
Alle iniziativa caritatevole premiata come socialmente meritoria
Si rifiuti invece la solidarietà di tipo mutualistico quella che si sviluppa nella forma imprenditoriale cooperativa nelle forme dell'imprese sociali
Non si riconosce la funzione sociale dalla cooperazione si rigetta l'idea di un mercato in cui agiscono soggetti con finalità diverso e perciò probabilistiche
Si contrasta lo sviluppo dell'associazionismo di utente di lavoratori capaci di condurre imprese competitive con le multinazionali che ha un interesse del Paese
Nonostante i più pesanti vincoli che le cooperative hanno e solo in parte compensate dei trattamenti fiscali adesca euro si vogliono cancellare
La cooperazione diffusi in tutto il mondo l'Alleanza cooperative internazionale colta
Ottocento milioni di persone diciamo c'è nel mondo i modelli cooperativi sono tanti e diversi ma tutti si riconoscono lo stesso sistema di principi fondamentali in Italia c'è un di più
Il riconoscimento costituzionale in base al quale il movimento cooperativo italiano è cresciuto negli ultimi cinquant'anni con risultati importanti utili per il Paese sostanza quindi in conclusione che cosa fare
Per quanto ci riguarda noi intendiamo quel mondo cooperativo come Legacoop
Contrastare gli intenti punitivi verso la cooperazione senza però chiude ci indica ESA
Portando avanti coi processi di cambiamento del sistema cooperativo che sono richiesti oggi dei cambiamenti della società dal cambiamento dei bisogni ed al cambiamento del mercato
Non è in discussione la tenuta delle imprese cooperative
Ma lo sviluppo di una realtà sociale ed economica che serve al Paese serve all'Europa
è una battaglia per ciò nella quali cooperatori non possono essere lasciati soli
è interesse del paese interesse di tutti avere un forte movimento cooperativo è interesse che gli otto milioni di soci delle cooperative italiane
Siano partecipi di processi di cambiamento
Questo è importante che si colga anche in questa sede un progetto è una prassi riformista hanno bisogno di tutte le energie sane attivabili nel Paese e tra queste vi è sicuramente il movimento cooperativo
Sviluppare un sistema di relazioni dall'organizzazione sociale le forze riformiste
è utile indispensabile mare rappresenta anche un salto di qualità rispetto alla prassi di questi ultimi tempi di questi anni
Rispetta un salto di qualità nel modo di agire dei Democratici di sinistra e dell'ordinazione cooperative delle altre organizzazioni va superato ogni atteggiamento di indifferenza che è peggio addirittura peggio dell'attacco
è una specularità
Di azione
Quella tra riformisti pulpito riformista Morimondo mondo associativo che può determinare importanti sinergie va perciò costruito una rete efficace respinto rispettosa dell'autonomia ma capace di stimolare l'innovazione e la risposta i sogni e i bisogni delle persone
Nell'immediato
Si deve sviluppare un'ampia consapevolezza della posta in gioco nelle vicende che riguardano questa attacco alle cooperative e sviluppare un'azione politica nel Paese che abbia forza respiro per parte nostra
Siamo disponibili a ogni confronto volto opporre le cooperative nella condizione di svilupparsi e di realizzare il proprio ruolo sociale
Una sinistra autenticamente riformista deve vedere in questo le premesse per una coerente e concreto per un coerente concreto sviluppo della propria iniziativa grazie
Ha raggiunto il nostro congresso Luis Ayala segretario dell'Internazionale socialista noi lo ringraziamo è lo salutiamo moltissimo provenzale mi pare grazie ancora ricordiamo che in apertura del congresso abbiamo letto il messaggio di Antonio Guterres presidente dell'Internazionale socialista
Allora la parola Walter Veltroni
Seguirà Gavino Angius
Care compagne
Cari compagni
La nostra vado Godesberg politica
è stata la svolta
è stata quella che compimmo nel mille novecentottantanove
Quando facemmo nascere una nuova grande forza della sinistra
Ed è stata la scelta del socialismo europeo
La scelta dell'Internazionale socialista
Di quel socialismo europeo
Di cui oggi Giuliano Amato e vicepresidente sulla base di una proposta che avanziamo insieme con il segretario dello SDI Boselli
Una scelta per noi impegnativa una scelta che oggi confermiamo
La nostra Bardo ad Iceberg programmatica
è stata l'esperienza di governo io vorrei dire a tutti noi che non dobbiamo avere timidezze
Nel rivendicare la grandezza di quella esperienza di governo quella fatta dai governi guidati da Romano Prodi da Massimo D'Alema e da Giuliano Amato quei governi di cui oggi credo l'Italia senta già
Quanto l'aver interrotto il cammino l'aver bruscamente frenato l'esperienza riformatrice
Possa produrre danni
Verrà tra breve il tempo in cui potremo misurare le promesse di Berlusconi in campagna elettorale
Le sue concrete realizzazioni
Ed invece è già avvenuto il tempo e questo tempo e oggi in cui si deve dire con forza e con decisione che non è ammissibile che accada quello che ieri è accaduto quando un sottosegretario si permette di chiedere l'arresto di magistrati
è del tutto inimmaginabile inaccettabile che questo avvenga in un Paese democratico come no
La nostra Bardo ad alberghi e è etica
è stata la lezione dura che abbiamo appreso sulla nostra pelle
Quando abbiamo scoperto che a Sarajevo erano finite le parole che l'unico modo per fermare quel mattatoio
Era quello che fu chiamato giustamente l'intervento umanitario lo abbiamo scoperto direttamente assumendocene la responsabilità
Durante la vicenda del Kosovo e ce lo stiamo
Dicendo oggi guardando a questa vicenda dell'Afghanistan in tutti questi casi dentro la coscienza di ciascuno di noi
E si è agito il conflitto tra il ripudio della guerra come strumento di risoluzione dei problemi e al tempo stesso la consapevolezza che talvolta non ci sono altri modi per difendere i diritti umani
E abbiamo imparato che l'uso la forza può essere necessario lo è stato nella storia
Lo è stato tragicamente a Dresda lo è stato a San Lorenzo la mia città quando
Si è riusciti ad evitare per questa via che continuasse la tragedia del nazismo e di quella guerra
Ma non possiamo però solo vedere un corno di questo problema ce n'è un altro
Che ci viene squadernato dalla vicenda afgana
E questo corno e
Quello della coscienza che dobbiamo avere che le grandi questioni della povertà
Della diseguaglianza della violazione dei diritti umani se non affrontati finiscono col generare violenza
E guerra è morto sono ferite irrisolte con le quali ciascuno di noi ha il dovere di fare i conti
Assumiamo allora questa lezione quella per noi più dura e difficile come paradigma in qualche misura come metafora della nostra sfida di oggi
Immaginiamo che l'uso della forza possa essere interpretato dilatando nel significato come l'esercizio di una responsabilità
Come rifiuto dalla demagogia è questo
In buona ultima sostanza che si chiama riformismo ma l'altro corno la disperazione la diseguaglianza sociale la povertà reclamano risposte politiche altri e questa si chiama radicalità
Una grande forza della sinistra moderna che guarda questo mondo che guarda un mondo nel quale tre miliardi di persone vivono con meno di due dollari al giorno
E nella quale nell'altra parte del mondo cominciano ad esserci lo diceva prima Sergio Cofferati centinaia di migliaia di persone
Che chiedono di cambiare questo mondo
Dobbiamo sapere
Che noi dobbiamo saper offrire una risposta
E che la nostra risposta la forza della nostra risposta è racchiusa nella capacità di saldare il riformismo con la radicalità delle ambizioni che riformismo si propone
E se non deve spaventare la prima parola
Come giustamente Piero Fassino ha detto il riformismo non è la destra della sinistra però non deve spaventare neanche la seconda parola perché la radicalità non è la destra dell'estremismo
E quando dico radicalità intendo dire la realistica ambizione degli obiettivi
La coscienza critica vigile la capacità della sinistra di mettere dentro di sé la consapevolezza dei disagi e delle diseguaglianze del mondo de la voglia di combattere
C'è oggi sufficientemente dentro di noi
La coscienza che il nostro problema non solo quello planetario quello racchiuso nella diseguaglianza mondiale ma il nostro problema qui è oggi in questa parte del mondo
E la capacità della sinistra di stare dentro le zone di maggiore povertà e disagio
E sapere interpretare come si vive nelle periferie non di Rio de Janeiro ma nelle periferie delle grandi città italiane
E la qualità della vita e il rapporto con un futuro che può avere un giovane che arrivato al quinto contratto di collaborazione continuativa o la vita di un anziano il cui rapporto con la televisione
In una società solitaria è spesso l'unico rapporto che ha con il mondo
Un partito di persone che le persone le cerca e con esse parla e che in Brera dentro la società le sue auto definizioni forza di sinistra e forza riformista
Questo questa era l'idea del congresso di Torino
Fu un bel congresso allora
Ricordo che ebbi la fortuna di poter dire alla fine di quel congresso che ci eravamo ritrovati il socialismo liberale la grande sinistra del Grande Ulivo da lì era nato un idea di partito
Io lo voglio dire sinceramente autocriticamente non ho avuto la forza
Per realizzare l'idea di partito che a Torino era mezze di questo sento di portare la responsabilità
Vedete
Quell'espressione che fece tanto discutere quella Ittierre
Quel mi prendo incarico e anche quel tentativo di parlare con una cultura che era in qualche modo diversa dalla nostra
Poi qualche tempo dopo a Genova
Si è capito che non era un'invenzione comunicativa
Era un'idea di una sinistra riformista che proprio perché è chiamata ad assolvere costantemente e quotidianamente la durezza della sfida di governo però assumeva dentro di sé
Non delegando l'ad altri assumeva dentro di sé la sfida rappresentata dalla diseguaglianze in Africa dalla violazione dei diritti umani in Tibet dalle mine anti uomo una sinistra
Che dischiude Eva con maggiore energie con maggiore forza
Un profilo culturale politico che tendeva a definirne il senso
Il senso
Ciò che tiene unito un partito ciò che tiene unita una comunità di donne e di uomini che quali che possano essere le differenze di valutazione politica contingente essa di stare insieme perché ha qualcosa di profondo che unisce la ragione del suo impegno civile e politico
Questa domanda di senso dopo l'undici settembre
E ancora più forte forte nella società è forte nella coscienza delle donne e degli uomini delle ragazze e dei ragazzi di tutto il mondo dell'Occidente
Queste manifestazioni che si svolgono a questo si rivolgono ieri sera
Sono stato brevemente ad una discussione che si è svolta su un saggio che Giuliano Amato ha pubblicato suore sette sfogliando quel numero di La sette
Ho trovato in un dibattito forse oggi apparentemente del tutto anacronistico un dibattito sulla felicità una bella frase di Roberta De Monticelli
Che dice il contrario della felicità non è la tristezza la sofferenza il dolore persino l'angoscia ma l'apatia
L'indifferenza l'aridità sono questi i tratti del volto anonimo dell'infelicità e il non essere affettivo il voto degli affetti il grado zero di quel sentire personale in cui ci si sente di noi ci occupiamo di un sentire Bondi un sentire collettivo in cui ci si sente vivi
E allora se vogliamo evitare come dobbiamo evitare
Che il disagio crescente verso una società ingiusta derivi verso ideologismi anti modernismo e siamo noi sì proprio noi i riformisti che non dobbiamo avere paura delle nostre ambizioni
Che dobbiamo in qualche modo di fare l'agenda e considerare
Che la battaglia su queste grandi questioni che lo stare dentro le pieghe della società significa in qualche modo creare le condizioni per allargare il consenso sociale politico Antonio hanno
Guardate povertà disagio discriminazione opportunità negate talento frustrato i nostri problemi elettorali sono lì c'è un rapporto che è stato pubblicato dal Mulino
è un rapporto nel quale si spiega perché ha vinto il centrodestra il titolo di questo libro
Hanno studiato il voto maggioritario
Tra chi ha avuto la licenza alimentare tra chi ha la licenza elementare la Casa della Libertà aveva il quarantotto virgola quattro L'Ulivo e quarantacinque
Tra chi ha la licenza media la casa della libertà il cinquanta l'Ulivo il trentotto questi rapporti si invertono
Chi ha diploma quarantanove virgola sei contro quaranta virgola nove a nostro favore chi ha la laurea quarantasette virgola sette contro quarantuno virgola tre e se si guarda ai settori sociali si vede che i dipendenti pubblici sono dalla nostra parte
Cinquantotto e otto a trenta SI lo sono i dirigenti gli impiegati gli insegnanti sessantuno e sei a ventinove cinque
Tra i dipendenti privati i dirigenti e gli impiegati quarantanove quattro trentanove nove ma quando si va già agli operai i rapporti si capovolgono quarantasei virgola due a quarantanove
E i pensionati quarantasei e tre a loro favore contro quarantacinque otto e i disoccupati in cerca di lavoro cinquantasei virgola nove contro trentadue virgola uno
Allora io penso che noi dobbiamo capire
Dobbiamo renderci conto
Che questa sfida richiede un riformismo davvero riformismo una capacità di innovazione di rispondere perché in quei ragazzi
Che non hanno occupazione c'è una domanda alla quale noi dobbiamo saper dare una risposta altrimenti rischio di una deriva verso destra
E questi dati però ci dicono sul piano politico anche un'altra cosa
Ci dicono il valore della coalizione scusate se io torno su un tema al quale non ho smesso di credere e non smetterò di credo il valore della coalizione
Questi dati dicono che nel proporzionale
Il quarantanove virgola sei De votiva i partiti del centrodestra il trentacinque virgola sei a quelli dell'Ulivo quasi quattordici punti di distanza nell'uninominale questo rapporto scende dal quarantacinque virgola quattro al quarantatré virgola sette
Vuol dire che è vero quello che ieri Francesco Rutelli ha detto qui che l'Ulivo non è un abito che si può richiamare in causa
Al momento in cui le elezioni si avvicinano per dimenticarlo nell'armadio per quattro anni
Ormai lo sappiamo abbiamo passato un tempo nel quale questa parola per molti mesi e per molti anni non si poteva neanche più citare
E dobbiamo sapere ricordare che l'Ulivo ha cominciato a perdere dal novembre del mille novecentonovantotto e non ha più smesso di fare
Noi dobbiamo sapere che è la nostra sfida è quella di ridare forza credibilità prospettiva a questa grande idea di coalizione ora che abbiamo tutto chiaro ora che sappiamo che non si parla di partiti unici
Ora che sappiamo che l'Ulivo non può essere una somma di partiti ma deve essere qualcosa che chiama in causa i cittadini
Le donne e gli uomini le organizzazioni coloro i quali non aderiscono ai partiti ma vogliono partecipare ad una grande battaglia civile
Non è un partito ma neanche un'ameba e per questo che dobbiamo affondarlo fondarono i collegi Fondaco della società
Io voglio dire sinceramente Piero
Ho detto quanto apprezzato grandissima parte dato relazione vedo un rischio
Il rischio e che si apra lo dico sinceramente oggi con la libertà che diciamo accompagnato questa fase congressuale il rischio che si apra all'interno dell'Ulivo una dinamica conflittuale
Tra il ma la Margherita e i DS e che questa dinamica conflittuale agisca con costante scavalcamento dei ruoli
Perché se è vero
Che una forza come la buona parte o anche il partito socialdemocratico tedesco agisce a conquistare il centro è anche vero che quel partito lo fa perché ha risolto per larga parte risolto la capacità di racchiudere dentro di sé le diverse componenti riformiste
Se noi se noi cominciamo una gara di scavalco della Margherita noi rischiamo di creare una prateria
Nella quale chi come oggi fa Rifondazione Comunista si propone di costruire magari un soggetto politico diverso e più ampio
Rischia di conquistare spazi che noi dobbiamo invece presidiare con la nostra identità una grande forza di sinistra riformista che sa fare della radicalità dei suoi obiettivi la sua identità
Io vorrei finire dicendo questo
Siamo tutti d'accordo su questo non è poco ci vuole una grande sinistra dobbiamo lavorare per farla
E questa grande sinistra però deve aprirsi ad una prospettiva di convergenza con i riformismi
A me è capitato ti ringrazio Piero per averlo citato a Torino di parlare di e quindi ma badate Epinay non fu l'accordo tra un gruppo dirigente di vari partiti che si mettevano d'accordo fu un processo politico che nacque dalla sconfitta alle presidenziali del sessantanove in cui il candidato dalla sfiora aggiunse il cinque per cento dei voti
Fu un grande processo politico nel quale c'era l'astio ma c'era anche il movimento laico repubblicano della CIR c'era Lemerre per la sesta e dei c'erano delle forze cattoliche
Che si erano messi in movimento che tutte costruirono insieme un nuovo soggetto del socialismo che sta nella casa del socialismo ma qui c'è anche un punto sul quale io sento che noi come vicepresidente traccia già vista con Giuliano abbiamo parlato tante volte dobbiamo fare un passo in avanti
Vedo che il Partito Popolare a livello europeo
Sta trasformando se stesso in una casa capace di ospitare tutte le forze centriste
Io credo
Che gran parte della prospettiva anche della prospettiva nostra è legata alla capacità che avremo di spingere su scala internazionale
Perché l'Internazionale socialista il Partito del socialismo europeo senza perdere la propria identità abbiano la capacità progressivamente di raccogliere dentro di sé le diverse energie le diverse componenti alle diverse culture per riforme
Io credo
Che sia importante che questo partito conservi e sviluppi la sua unità L'Unità nuova
Quell'unità che richiede che chi ha opinioni diverse
E non ha vinto questo congresso
Viva come Giovanni Berlinguer ha detto ieri con quella sobrietà e permettetemi con quello stile che io considero un valore assoluto per una comunità di donne e di uomini come noi stare
Stare
Dentro un partito manifestando la libertà delle proprie opinioni e alla maggioranza del partito spetta il compito di non pensare a se stesse in termini di autosufficienza di non coltivare idee di spoil system ma di cercare Piero questione se permetti il Consiglio chieda
Chi ha avuto questa responsabilità prima di te mi permetto di darti
Dove io non sono riuscito a fino in fondo ma dove tu potrai riuscire di cercare le persone più intelligenti le persone più combattive più oneste più capaci di passione civile e politica guardare alla libertà delle loro idee alla libertà delle loro opinioni Piero buon lavoro buon lavoro con l'amicizia e l'affetto
Che sai che trent'anni di milizia insieme ci garantiscono sei ce la farai come io ti auguro ce la faremo tutti insieme a ricostruire questa grande forza della sinistra a dare l'energia per vincere le battaglie che abbiamo di fronte
Abbiamo ricevuto numerosi messaggi anche da personalità italiane voglio ricordare
Tra quelli che ci sono giunti il messaggio del Presidente dell'autorità di garanzia per le comunicazioni professore non so che il Messaggero del presidente del Coni
C'è giunto un messaggio da un nostro vecchio compagno già sindaco di Napoli e parlamentare Maurizio vale in sì
Rammaricato di non poter partecipare e il messaggio ci giunge in coincidenza con il suo novanta due esimo compleanno gli facciamo molti autori
La parola e a Gavino Angius che pare compì anche lui oggi gli anni però forse un po'di meno
Grazie Giorgio
Anch'io penso come ha detto Fassino D'Alema adesso Walter che siamo ad un passaggio decisivo
Per il futuro nostro
Ma anche per il futuro della sinistra italiana e dell'Ulivo
Davvero
Dopo l'undici settembre è cambiato tutto
La nostra politica il nostro congresso
La nostra politica dovuto assumere una dimensione nuova si è dovuta dare nuove frontiere si è nutrita dei nuovi pensieri
Sì è tormentata di nuove riflessioni
Abbiamo capito forse che il mondo è molto molto più grande di noi
Abbiamo conosciuto il nome di nuove città Kanda rare dice diceva la Bardot
Abbiamo appreso di etnie e di tribù africane siamo diventati esperti militari conoscitori di strategie di guerra in realtà sappiamo poco o nulla
Un anno fa mi è capitato di vedere a Roma una mostra fotografica straordinaria seicento foto in bianco e nero fatte in sei anni dal più grande fotografo contemporaneo del nostro tempo
Salgado
Si intitolava in cammino
Era il camminare Lincei Vinci cedere il progredire di giovani andini ragazza del Bangladesh vecchi curdi
Uomini sudanesi
Fotografati nella più spaventosa miseria del mondo il volti segnati dal dolore dalla disperazione e dalla paura i volti di un mondo gli occhi di persone sono quasi i tre quarti dell'umanità che noi avvolte rimuoviamo che cancelliamo a volte persino dalle nostre coscienza
Di cui non abbiamo e non vogliamo conoscere l'esistenza
Lì almeno io ho capito l'anguste a volte della nostra politica l'aridità di certe nostre discussioni la povertà o l'inutilità di certe nostre fatiche
Si possono pagare pezzi prezzi terribili quando si decide l'uso delle armi
Ma io penso che sia meglio che gli aquiloni siano tornati a volare nel cielo afgano che sia meglio che la musica sia tornata a suonare a Kabul che sia meglio che il burqa siano stati gettati dalle donne afgane
Era stata lanciata una sfida di morte al mondo dal terrorismo internazionale
Prosciugare i giacimenti d'odio ma anche annullare la minaccia per fermare la sfida di morte diritti il diritto all'acqua da bere o al pane da mangiare ogni giorno per milioni di esseri umani
è questione che deve riguardare il moderno riformismo
Perché il mercato globale non è tutto
Ed è il liberismo sfrenato che ha prodotto le diseguaglianze e più insopportabili e il riformismo socialista e democratico che a cui la sfida perse più importante
C'è una collocazione di valori e di ideali che definiscono così il riformismo moderno
E anche noi qui in Italia se vogliamo fare bene quell'opposizione alla quale siamo stati richiamati anche stamattina da tanti interventi
Dobbiamo capire bene perché dove come noi abbiamo subito quella cocente sconfitta elettorale e anche politica
Io penso care compagne e compagni è che noi non abbiamo governato male
Penso che nel due mila e uno abbiamo lasciato un'Italia migliore di come l'abbiamo trovata
Penso che dobbiamo avere più orgoglio e fierezza di fronte all'aggressione della destra
Che vuole demolire diritti e garanzie che noi abbiamo avuto la capacità di estendere di difendere meglio ciò che abbiamo fatto e lo dobbiamo fare care compagne e compagni con più orgoglio e con più figli e Rezza e anche qualche volta con più dignità per difendere noi ciò che abbiamo fatto nell'interesse dell'Italia e degli italiani
E non c'è in cui care compagne e compagni e l'affermazione né di una superbia né di un alterigia
Noi non siamo il sale della terra ma la difesa di ciò che siamo e ciò che vogliamo di ciò che abbiamo fatto per il nostro Paese in questi anni noi lo dobbiamo fare
Il nostro riformismo è stato un riformismo semplice
Abbiamo pensato alla riforma della sanità per i malati quella della scuola per gli studenti quella pubblica amministrazione per i cittadini quella del fisco per i contribuenti abbiamo pensato alle persone non agli interessi agli interessi ci stanno pensando al loro la nuova destra
Chi è al governo del Paese
E che vuole distruggere cancellare a cominciare dalla scuola pubblica ciò che noi abbiamo cercato di fa
Ci son cosa che non abbiamo fatto
E non le abbiamo fatte non sempre per cattiva volontà
Certo forse anche per qualche errore ma anche perché su alcuni punti cruciali care compagne e compagni L'Ulivo non era unito
E da soli non potevamo fare niente non era unito sulla legge elettorale non era unito sul conflitto di interessi è anche sulla legge sulla rappresentanza dei lavoratori questa è la verità non tutto è dipeso da nove ci sono anche ragioni di fondo per le quali tuttavia noi siamo stati sconfitti
è la prima badate della mia profondo convincimento e che noi non abbiamo saputo dare al Paese il senso della sfida che si apriva nel nostro Paese tra noi le forze democratiche di sinistra e la nuova destra che andava nascendo
Una responsabilità questa nostra non meno rilevante di altre
Non aver dato nel senso che si stava maturando nel Paesi andava maturando uno scontro con una nuova destra
Protezionista verso i forti neoliberista verso i deboli
Animata da un clerico affarismo da un secessionismo sociale territoriale da un autoritarismo e da un populismo che costituiscono una miscela insidiosa la più insidiosa dei governi di destra oggi in Europa
Pensate soltanto per un momento la parola chiave usata da loro in campagna elettorale e libertà
Abbiamo capito adesso che cosa intendono loro la libertà di che cosa del falso in bilancio la libertà di che cosa della legge sulle rogatorie
La libertà dall'assistenza pubblica dalla scuola pubblica dà le garanzie sociali dal diritto al lavoro
Ma quella care compagne e compagni non è libertà per le persone
Quella e solitudine e l'idea di uno Stato e la concezione di uno Stato che non ti rende libero ti lascia solo e la libertà che parlano di queste lo in questi mesi gli operai metalmeccanici come i giovani che lottano per la pace ha detto cosa importante poco fa Sergio Cofferati
Mi permetto solo di dire questo una mia sensazione nella lotta dei metalmeccanici non c'è solo la rivendicazione le rivendicazioni che Sergio ha richiamato c'è una rivendicazione che va oltre il riconoscimento del valore del lavoro e del lavoro come valore il lavoro è un valore non l'impresa che è uno strumento e noi
Siamo non siamo solo vicini a questo movimento ci sentiamo parte DS ecco dobbiamo rilanciare però di più
Come partito e secondo me anche come sindacato il tema dell'unità del mondo del lavoro e dei lavori
Una ragazza
Un paio di settimane fa in un dibattito mi ha spiegato che avendo uno dei contratti cosiddetti a tipici si è vista rifiutare dalla banca la quale aveva fatto richiesta un mutuo per acquistare pensate un po'un motorino
Io penso che il nostro riformismo quello che nasce dal basso potrebbe iniziare da cui dal fare in modo che quella ragazza con quel contratto di lavoro
E magari con un salario garantito tra un lavoro e l'altro possa fare il mutuo per il motorino e magari per la casa ma in quello stesso dibattito altre due ragazze mi hanno detto una cosa
Terribile critica micidiale verso di noi e mi ha detto certo è sbagliato che noi non conosciamo il vostro indirizzo
Ma è altrettanto sbagliato mi hanno detto queste due ragazze e ci ha citato per nome ha citato D'Alema citato Cofferati ha citato me
E altrettanto sbagliato anzi più sbagliato che voi non conosciate i nostri indirizzi
Aveva ragione
Siamo noi che dobbiamo andare da loro non loro venire da noi per questo mi avvio a concludere penso che noi abbiamo bisogno di un'opposizione
Non solo parlamentare perché lì c'è un limite segnato
Un'opposizione che viva nella società ma un'opposizione forte
Se credibile
è credibile per ciò che rappresenta e credibile come alternativa reale di governo è un'opposizione forte e quella che c'è nel Paese permettetemelo di dire non solo nelle interviste dei giornali è quella che muove le persone ne rende protagoniste dell'opposizione forte non è quella che grida di più è quella che si espande che conquista consensi che si allarga che crea adesioni le strappa l'avversario che impegna chi è assente che unisce uomini e donne il nord e il sud un artigiano e l'operaio lo studente al commerciante il ricercatore l'imprenditore quella e l'opposizione più forte questo è il senso secondo me del lavoro che dobbiamo svolgere in queste settimane
Voglio dire concludendo davvero una cosa rapida sul partito
La voglio dire perché la sento
Può darsi che sbagli
Ma io ritengo care compagne e compagni che in questi anni
Noi nel nostro impegno di governo nelle cose importanti che abbiamo fatto e che ho richiamato noi abbiamo rinunciato al partito alla politica alla sua presenza e all'iniziativa nella società
Abbiamo pensato che del partito si potesse fare a meno
Che fosse un vecchio ingombrante e inutile fardello ma un partito per noi devono essere le persone in carne e ossa all'espressione di un punto di vista di una proposta di un progetto
Non da imporre dall'alto ma da far vivere
Per questo la proposta centrale di questo congresso avanzata da Fassino è bella perché ci indica un lavoro nuovo da fare
Un partito da costruire nel tempo non storico nuovo per la sinistra italiana riformista moderno europeo socialista e democratico
Che nasca sulla base di un progetto che voglia unire tutte le forze del riformismo
Italiano
La nostra forza quella che vogliamo più grande sta nell'essere un partito plurale
Non ci possiamo permettere l'assenza nel confronto tra di noi nel dibattito di nessun compagno
Più compagni devono partecipare al dibattito forze nuove devono venire a noi insieme a noi per costruire il partito dei riformisti italiani
Compagni che cui hanno parlato criticato la proposta di Fassino la sua mozione abbiamo bisogno di loro
Di Giovanni Berlinguer di Morando di Veltroni di Monselice Bassolino di Sergio Cofferati c'è bisogno di tutti
Per costruire insieme i nuovi orizzonti di una sinistra che guarda al mondo la nuova dimensione di una politica che si nutre di nuovi progetti
Le nuove frontiere di un partito che si radica e che guarda alla società così come si può dire Dinoi
Gruppo dirigente dei DS forse ciò che
Dissero alla Costituente Togliatti e Calamandrei citando Dante siamo dissero loro come quei che vada di notte che porta il lume dietro e asset non giova
Ma dopo se fa le persone dotte
Essere di sinistra cosa vorrà dire per me stare sempre dalla parte di chi soffre di più
Avere la voglia di cambiare il mondo
E combattere anche care compagne e compagni l'aridità della politica
Il calcolo mio che pei meschino dove c'è la vuota e rituale ripetizione combattiamo per una politica come direbbero i filosofi che abbia un fine di uguaglianza e di giustizia
Non so se sia realistico se il traguardo sia vicino non lo so so che sono ideali con i quali e per i quali come diceva Enrico Berlinguer si può degnamente riempire una vita
La parola e al compagno no Franco Puccini
Poi seguiranno comunicazioni
Relative
All'elezione della direzione del partito e darò poi la parola Giuliano Amato adesso Lanfranco Turci cade compagni cari compagni
In cinque minuti si può fare al massimo una lettera al segretario ho concepito il mio intervento con un sauté lettera aperta a Piero Fassino
Carlo Pirlo c'è una contraddizione palese fra lo slogan o si cambia o si muore
E il senso della tua vittoria e di questo nostro congresso
Nella relazione ho visto il ribadimento e la risistemazione di obiettivi più volte denunciati anche variamente tentati in questi anni la cultura riformista di governo la costruzione di una forza unitaria del socialismo italiano la strutturazione stabile dell'Ulivo come soggetto politico dove dobbiamo cercare di allora il cambiamento si vuole mettere un carico in più di determinazione nel perseguimento di questi obiettivi
Difficile riuscire a realizzarlo se non ci interroghiamo sul perché non ce l'abbiamo fatta in questi anni perché non siamo riusciti a realizzare il nuovo partito riformista netta del cambiamento interno al PC PDS né con l'operazione Cosa due di Firenze
Difficile se non ci interroghiamo perché abbiamo abbandonato l'Ulivo con una pianta visse Tita per quasi tutta la scorsa legislatura
Tentare di rispondere a queste domande potrebbe disturbare l'eccessiva linearità della relazione di Fassino e potrebbe far emergere nudi irrisolti nella maggioranza ma attenzione le cose non dette possono far perdere credibilità anche alle cose giuste dette la mozione Morando ha provato a rispondere a queste domande ieri Claudio Petruccioli ha individuato la causa principale dei nostri ritardi in quella che ha definito una presunzione di autosufficienza che ci tiriamo diritto dal Partito comunista più di dieci anni dalla Bolognina
Continuità
Autosufficienza diversità sono ancora tratti salienti di un partito che appare come una pallida ombra di quello che fu manco da noi s'esprimeva un nocciolo di qualcosa di nuovo
La relazione di Fassino parla di un deficit di cultura riformista in qualche modo attribuibile a un colpo del partito che non è stato capace di accompagnare la nostra azione di governo illuminata e lungimirante inserita io penso che qualche germe attrici di riformismo c'è stata anche nell'azione di governo
Se noi avessimo affrontato una più ampia e organica riforma del mercato del lavoro comprensiva di tutti gli strumenti capaci di rafforzare i lavoratori sul mercato
Se come ha ricordato ieri Morando avessimo attuato la delega per la riforma degli ammortizzatori sociali se avessimo già trasferito il TFR ai fondi chiusi o aperti su libera scelta dei lavoratori
E ce l'avessimo fatto tutto ciò oggi sarebbe più ridotto lo spazio di manovra del governo e anche del libro bianco del ministro del lavoro
Una manovra badate insidiosa che non possiamo pensare di vincere solo otto INCE Landucci attorno all'articolo diciotto
Dello statuto dei lavoratori ma che possiamo vincere invece rilanciando una riforma delle politiche del lavoro a trecentosessanta gradi
Dentro alla quale ci può stare anche un ripensamento di alcuni aspetti dello stesso articolo diciotto
Carlo Piero
Su queste su tante altre cose io credo che era tu ispirazione non sia molto diversa dalla nostra ma se questo deficit di riformismo va colmato non solo ai vertici ed è già un operazione non da poco ma in tutto il corpo del partito
Ti domando sei sicuro di aver messo abbastanza benzina nel tuo motore
Non pensi di avere vinto in troppe realtà con un messaggio di rassicurante continuità in stridente contrasto con lo slogan della promozione
Io ho partecipato a molti congresso soprattutto nelle zone di più tradizionali insediamento del nostro partito ebbene noi siamo andati in giro a raccogliere un certo apprezzamento e una quantità più limitata di consensi ma ciò che mi ha più colpito è stato il riflesso classico da vecchio partito comunista per cui la mozione Fassino in molte sezioni era la mozione del partito quella da votare
Le altre due mozioni quella di Morando di Berlinguer è un invece le tipiche varianti di destra e di sinistra
Del dissenso ecco qui vedo il punto di forza numerico ma anche il punto di debolezza politico della maggioranza che se da questo congresso attenzione anche in politica non si danno pasti gratis
Caro quasi tutto poté situati presto io non nome laddove naturalmente bloccato oppure e questo è più probabile costretto ad affrontare fino in fondo quelle battaglie politiche ideali che D'Alema più volte ha enunciato in questi anni ma che poi ha lasciato cadere
Troppo spesso nella sua azione di guida del partito del Governo
Se escludiamo la politica estera su cui la nostra adesione totale al tuo impostazione io penso che su altre cose Tucci è andato con mano un po'troppo leggera
Se voi andate avanti davvero ti accorgerai che noi della mozione Morando non siamo così fuori dal mondo come buona parte del partito ancora ci crede
Noi ci siamo avviati su così quasi lo e difficile ma crediamo ineludibile
Io credo ho finito io credo che presto tu e la maggioranza che ha vinto il congresso sarete costretti ad abbandonare le strade relativamente più facili su cui finora vi siete mossi allora ci troveremo insieme
Però la credo che dentro e leale a dispetto dell'unità del partito noi dobbiamo continuare esplorare nuovi tratti del nostro impervio cammino grazie
Grazie alla Franco Turci la parola ad Antonello Cabras per la commissione elettorale
Come sapete con la votazione che ha modificato lo statuto introducendo
La norma transitoria che vale solo per questo congresso per eleggere la direzione nazionale
Nella sua interezza dobbiamo prima di tutto stabilire il numero dei componenti della direzione
In modo tale che la quota federale possa essere poi nominata dalle delegazioni regionali e quindi consentire alla conclusione dei lavori del congresso di avere i l'intera direzione eletta
Allora la proposta che la commissione avanzano nell'ufficio di presidenza è che i componenti della direzione nazionale siano duecentocinquanta
Dei quali centoventicinque
Ripartiti secondo meccanismo
O preciso fra le varie regioni e saranno eletti dalle delegazioni regionali che avanzeranno le loro proposte e gli altri centoventicinque saranno proposti conclusivamente alla fine dei lavori del congresso
Quindi poiché su questo è necessario un vuoto io devo mettere in votazione questa proposta
Se non ci sono richieste di intervento
Inviterei i compagni che sono a favore della proposta che ho appena avanzato a sollevare la delega
Abbassate la delega
Chi è contro questa proposta alzi la delega
Chi si astiene la proposta è approvata
Allora i segretari regionali subito dopo le conclusioni del segretario nazionale dovranno depositare alla presidenza
La delegazione regionale sulla base della ripartizione dei centoventicinque componenti della direzione della quota federale
Dobbiamo adesso votare il numero dei componenti della commissione per il Progetto
L'ufficio di presidenza propone che i componenti la Commissione per il Progetto siano trenta
Ci sono osservazioni richieste di intervento
Allora metto in votazione la proposta che a favore alzi la delega
Abbassate le deroghe chi è contrario alzi la delega
Chi si astiene
La proposta è approvata
Grazie
Giuliano Amato ha seguito il nostro congresso non come semplice ospite e ha accolto il nostro invito a dare un contributo al nostro dibattito nel congresso lo ringrazio e gli do la parola
Insomma
Oggi vi confesso che
Un po'emozionato nessuno
Quelli di voi che ancora credono alla storia del dottor Sottile tutto testa e niente cuore saranno forse delusi ma
Oggi
Oggi si conclude
Un passaggio importante in una storia molto lunga e se ne apre un'altra
Io ho detto che il passato è finito lo ha ricordato Piero
Ma non vi voglio invitare me potrei io permettermi il sonno della memoria di cui parla Barbara Spinelli e per restare in quella citazione
Mi sento sopra i trampoli di Proust quelli della consapevolezza del passato da cui bisogna prendere ciò che rimane
E staccarsi da Ciro che deve finire
Io dal passato ho imparato due cose
La prima
Che le nostre divisioni i nostri distinguo le nostre diversità ci hanno reso sempre più deboli sempre più deboli di quanto avremmo potuto essere
E che tante volte
Abbiamo detto non potevamo altrimenti
Ma dopo che lo abbiamo detto altri sono stati più forti di noi
E quindi mai vorrei che un evento come questo che apre una stagione di unità assegnasse anche ragioni di nuove e diverse divisioni non lo fate non lo fa
Il mondo fa
Io tutti lo sanno non amerei avere Bertinotti segretario del mio partito ma non c'è ragione di non averlo tra i miei militante non c'è ragione di non averlo tra indennità cioè nel proprio nel film
No non la vorrei avere come segretario perché siccome io la storia lo conosco riconosco anche l'abc del comunismo antico libero
Non vorrei essere nelle mani di un socialdemocratico estremista che si preoccupa solo della redistribuzione e ignora i meccanismi della produzione
E insomma
Questo è un po'
Del passato sono ciò che dobbiamo lasciare marzo anche ciò che tutti dobbiamo rivendicare il contributo che tutti abbiamo dato a quel po'di benessere quel po'di giustizia quel po'di libertà che c'è in una parte delle società del mondo quelle in cui noi siamo stati più forti
è questo che io rivendico come senso del riformismo passato
Non della socialdemocrazia il mio vecchio amico salutate lo che è un grande per tutti noi Vittorio Foa Vittorio Foa un grande per tutti Vittorio proprio l'altro ieri diceva Giuliano fa troppo l'elogio della socialdemocrazia attenzione io ho fatto l'elogio del riformismo che è un'esperienza che ha accomunato tutta la famiglia
Nata dai partiti socialisti dell'Ottocento
Perché io che sono stato nel partito socialista per anni ho avuto lì riformismo e massimalismo
Voi molti di voi quelli più anziani che sono stati nel Partito Comunista Italiano hanno avuto entrambe le cose più il comunismo se volete ma sono esperienze che ci hanno diviso e che ci hanno accomunato cosa ha fatto riformista
Ha reso possibili
Le società democratiche e il benessere che abbiamo avuto del ventesimo secolo non è una piccola cosa non accettate
Che si dica che se c'è stato benessere e sviluppo del ventesimo secolo questo lo si deve all'impresa lo si deve al meccanismo di mercato cento più e lo si deve a loro
Ma non non si sarebbe io la sintetizzo così
Non avremmo avuto nelle società sviluppate lo sviluppo che abbiamo avuto se non ci fosse stato il meccanismo dell'economia capitalistica
Ma non l'avremmo avuto lo stesso se non ci fosse stato il riformismo che ha riequilibrato quella spinta che ha allargato i diritti di cittadinanza che ha creato un contesto di democrazia
Senza il quale quella spinta avrebbe squilibrato e distrutto
La coesione sociale non so se avete presente tutti l'abbiamo presente
Quando si fa una galleria
Quando si fa una galleria per un'autostrada o per la ferrovia chi fa da galleria e la talpa escavatrice
Chi ha una spinta in assenza della quale la Galleria non si sarebbe ma se non ci fosse chi si preoccupa della coesione della montagna
Di distendere quegli archi che permettono alla montagna di reggere di rassodare il tessuto sociale la stampa escavatrice distruggerebbe la montagna non farebbe la galleria
Ebbene l'economia capitalista è da sola una talpa escavatrice che senza di noi avrebbe distrutto la montagna lo avrebbe fatto nelle nostre società le avrebbe portate al conflitto sociale avrebbe ristretto e il benessere avrebbe disseminato la povertà non c'è bisogno di Carlo Marx anche se oggi molti si vergognano a nominarlo ma non è l'unico che ha detto questa cosa anche altri l'hanno detta di perse quella è una spinta squilibra ante che tende a a cancellare ciò che si oppone alla serata al alla sua dinamica noi l'abbiamo riequilibrato nel corso del secco
Ed è questo c'è bisogno oggi
C'è bisogno oggi perché molte cose sono cambiate la ragione del cambiamento è che molte cose sono cambiate perché nel corso del ventesimo secolo questa azione distinte gli equilibrio è intervenuta all'interno dei confini nazionali dei nostri Stati oggi l'economia se n'è andata
Si è sviluppata aldilà non conosce più quel quadro di regole di istituzioni in cui era stata in qualche modo incorniciata e ha ripreso il suo galoppo che lasciato a se stesso è devastante
Non è da estremisti dire che oggi vi sono multinazionali che contano più di molti Stati che torniamo ad un rischio di potere privato sul mondo ma questo lo dice Mario Monti non lo dicono gli estremisti di sinistra e senza istituzioni che riescano a bilanciare questo straordinario eccessivo potere
Noi perdiamo le ragioni della democrazia nel mondo assistiamo inesorabilmente al divaricare anzi di diseguaglianze che sono incontenibile per questo
C'è bisogno di governo della globalità ma la stessa cosa è accaduta anche all'interno anche all'interno tutto un equilibrio che si era creato
A in ragione del cambiamento determinato dal ciclo tecnologico e dalle ragioni dei nuovi processi produttivi
Sì sono venute determinando nuove relazioni sul mercato del lavoro all'interno delle unità produttive che hanno isolato
Una stragrande quantità di lavoratori attuali e potenziali da un testo di regole e garanzie che si erano venute creando
Io oggi rivedo divisibili in trent'i nostri attuali e potenziali lavoratori
Pensando a ciò che per me e per la mia generazione era stato il senso del lavoro
E il senso di non averlo
Per me era rimasto legato ad uno straordinario firma
Che tutti ci con mosse nell'immediato dopoguerra di un padre
Che aveva trovato finalmente il lavoro
E gli avevano dato una bicicletta
Usando la quale attaccava i suoi manifesti facendosi aiutare da suo figlio
E poiché era rubarono questa bicicletta e quest'uomo fu disperato
E andò alla ricerca di ciò che gli serviva per lavorare nei giorni e giorni successivi
Ebbene aveva perso ciò che a noi pareva l'essenza del lavoro la stabilità
Non avendo più per la bicicletta il suo lavoro non non era più sicuro
Beh oggi la bicicletta te la danno per un giorno esattamente sono tutti ladri di biciclette
Per tutti i verbi abituare ad un mondo in cui ogni giorno te ne devi trovare una
E poi c'era lei
I lavoratori professi dipendenti quelli che stanno meglio
Che però sono assoggettati ad un continuo cambiamento di cicli di di esperienze di professionalità richieste arrivano con la bicicletta e il giorno dopo gli chiedono al Mottolino la settimana dopo la motocicletta
E se non si adeguano
Possono finire per la strada
Poi ci sono le donne
Le nostre tante donne a cui non viene data nella bicicletta nel motorino
Donne stupende ragazze ragazze nei cui occhi
Quando studiano quando crescono leggete una grande attenzione verso la vita una grande aspettativa la soddisfazione di poter CSR la speranza di riuscire ad esserci ma i loro occhi leggi un mondo nel quale si aprono e dopo pochi anni magari i loro occhi vedono soltanto le pareti di un piccolo appartamento
Dove hanno finito per chiudersi perché in questo Paese non si può avere famiglie lavorare ossia famiglie si lavora
E adesso condanna al mondo l'altra cosa all'una o all'altra cosa
Quando il bello di essere donna la meraviglia il miracolo di essere donna è essere entrambe le cose è una cosa che a noi uomini e negata il bene e che a loro è possibile
Chiede
Ed è una condanna della nostra società
Perché ricordatevelo
Lo sapete
Quanto io sia sensibile a a distanze anche che vengono d'Oltretevere vivendi viene rimproverato spesso male
Guardate che se guardiamo le statistiche
Quanto più basso è il tasso di occupazione femminile tanto più basso è il tasso di natalità quanto più alto è il tasso di occupazione femminile tanto più alto è il tasso di natalità non c'è contraddizione al contrario siamo noi che ci stiamo avvitando in una società che povera di figli e povera di lavoro
E qui che dobbiamo cambiare ecco ma è un cambiamento enorme rispetto a quello del passato
La vera bicicletta per un giorno l'essere assoggettati al cambiamento tecnologico ogni giorno nona vere il nulla e dover guardare ad una vita nella quale si sperava di entrare ora
Cambiare per questo
Cambiare per questo Cuesta e la ragione che chiede cambiamento cambiamento naturalmente che cose
E affrontare e risolvere questi problemi
Non è limitarsi ad accorgersi più di questi o protestare per questi non ci dividiamo sulle sciocchezze
Ma che ci sia un movimento che protesta per lo stato del mondo è una benedizione del signore è una benedizione del
Può mai ad una società i cui giovani si chiudono in se stessi
Guai ad una società in cui l'individualismo diventa solitudine piccolo egoismo di una vita quotidiana spesa nel privato tutt'al più nel collettivo della musica
Bellotti ai giovani nostri si siano accorti della povertà nel mondo degli squilibri nel mondo e che anche con semplicismo estremista manifestino questa loro protesta mano noi dobbiamo dare una risposta
Noi dobbiamo dare una risposta e se ci siamo accordati chi eravamo slegate da quel movimento perché i nostri partiti avevano perso le radici nella società di cui dovevano invece mantenere sì
Perché interrompa il titolo perde i partiti radicati
Non esiste non doveva esistere il problema di andare a Genova Olbia andare da qualunque altra parte chi si è ci si è perché perché sia distesi nella società
Ma detto questo noi siamo chiamati a risolverne i problemi
Noi siamo chiamati a trovare proposte che corrispondano a questi sentimenti non è passando dal movimento al salotto di Bruno Vespa che si risolve il problema della droga però fermarsi e
La politica italiana è il solo a queste
Tutte solo fresco
No diceva ieri intorno
Lo diceva ieri Bruno ma abbiamo bisogno di Europa
Dobbiamo far sì che le istituzioni mondiali siano sensibili ed è complicato più complicato di quanto pensiate si erge ricordava stamani delle conclusioni non positive di donna
Del ma contro le clausole sociali contro le clausole ambientali sono i paesi poveri che si esprimono
Noi abbiamo la responsabilità di aver salvato la sciagurata politica agricola europea e dall'andare in questi consessi mondiali con un'Europa ancora egoista e questo è il nostro problema
Ma c'è un grande bisogno di politica
Di internazionale socialista
Che aiuti i nostri amici e compagni di Paesi poveri a capire che è nel loro interesse che non vi sia sfruttamento del lavoro dei loro bambini e delle loro bambine
Perché lui il vero problema e questo
Toccano quindi
Vi è un grande internazionalismo della storia ricordarci anche qui De Carlo Marx senza la coscienza di sì i diritti non crescono
Li dobbiamo aiutare alla crescita della coscienza di sé e questo è il compito uno dei compiti
Il governo mondiale c'è chi lo ritiene impossibile non è così
Ci sono reti che si cominciano a distendere sul mondo cella rette delle organizzazioni non governative quelle che lavorano oltre a manifestare state attenti ai
Perché poi da Bruno Vespa emerge il no global ma nel mondo c'è chi lavora per il governo globale tante la maggioranza delle organizzazioni governo il governo attive
Cercano il rapporto con i governi e i governi ne hanno bisogno io non posso andare in Italia a garantire che le medicine finalmente ottenute a prezzo basso
Non vengano rubate dai corrotti di quei paesi che se ne servono per interesse privato sono le organizzazioni non governative che vanno la che gestiscono questo che gestiscono i rapporti umani in questi Paesi ecco questa è una Rete che sta già democratizzare ando il mondo
La rete delle città che sta nascendo
E anche se appare che di questo cominciò nulli Antonio a capire che essere sindaco non era gestire soltanto un comune lo stacco continuando Walter Magni effettivamente
Sindaco di Roma che si occupa dei romani ma cerca di estendere la rete del la Rete delle città su questa strada si deve proseguire ma
Appunto è questo
Permettetemi di dire questo è riformismo a me ha fatto un gran piacere sentirli litigare su che cos'è essere riformista
Perché anni fa riformista ero io che voi vi potevate chiamare solo riformatori perché riformista non andava bene per voi
Oggi finalmente siamo tutti riformisti
Con idee diverse ma va bene così
E noi intendiamo
Lo sappiamo tutti che il problema del nuovo mondo del lavoro è quello di avere rapito detta per un giorno di vedersela tolta di non averla mai avute
Gli dobbiamo affrontare in modo nuovo
Partendo da ciò che questo significa per le vite di queste persone
Attenzione anche qua
Il su in libertà
Non va rifiutata la maggior libertà
Che in ragione anche di professionalità cresciute tanti lavoratori l'anno e tanti cerca no cerchiando attraverso maggiori competenze un'auto valorizzazione che altrimenti non avrebbero ma c'è da una parte il rischio della solitudine
Dall'altra il rischio di incontrare comunque nella propria vita di lavoro di non lavoro degli ostacoli che da soli non si possono superare che da soli non si possono superare perché io se passo da un contratto all'altro come diceva Gavino
Posso cavarmela a trovare un nuovo lavoro malnutrita non lo posso trovare da sola perché se quel maledetto ratti o scade in un anno esatta in cui io non ho salario io non posso fare il mutuo non posso mettere su famiglia non posso avere una casa
Non lo risolvo da solo a questo punto
Come la spesso lavoratore in fabbrica Kjaer professionalizzato che conta sulla propria crescita che conta sulla possibilità di essere utilizzato in più mansioni mal chi decide
Per le opportunità formative dei propri dipendenti lo decide lui dopo decide lui no
Può essere tagliato fuori dal prossimo turno di corsi formativi e sarà mandato sulla strada a differenza degli altri si sarà trovato solo con la sua libertà
Abbiamo nuove esigenze nuovi bisogni ma per nuove esigenze nuovi bisogni dobbiamo trovare e costruire un asse che tenga insieme queste libertà individuali e l'azione collettiva chi è l'unico modo per fronteggiare i momenti difficili nei quali da soli non si può superare l'ostacolo
E quindi imprescindibilità del sindacato
L'imprescindibilità del sindacato
Perché l'azione collettiva non la possono fare né i partiti né i datori di lavoro
Imprescindibilità di un sindacato che salti a rappresentare tutti e sappia trovare lo Statuto dei nuovi diritti
Che sappia cogliere il fatto che nuovi diritti significa diritti anche per coloro che non sono più nella situazione in cui erano cinquant'anni fa io non so se ve lo ricordate
Ma ci fu un bellissimo saggio molti anni fa di Tonino Tatò un'altra figura che anni fa rappresentò molto sia nel sindacato sia nel vostro parti il quale forse impose le ragioni del contratto nazionale parlando del saldatore dell'Ansaldo
Che era certo diverso dal saldatore di Monfalcone o dal saldatore di altri posti Macchi era pur sempre saldatore
E la cui figura poteva e doveva essere regolata nei suoi profili unitari da un'unica forma di contratto
Era la ragione del contratto nazionale
Oggi non si può più fare un contratto nazionale per i saldatori dell'Ansaldo di Monfalcone
Ma non si possono abbandonare a se stessi coloro che in assenza di una definizione di diritti sia pur di terzi
Rischierebbero di cadere sotto il potere più forte di tutto
E quindi ecco la sfida che ha davanti Sergio questo tu devi inventare poi manifestazioni vanno benissimo
Ma il nuovo contratto nazionale come ecco è qui che siamo indietro qui dobbiamo lavorare tutti insieme perché in realtà l'abbiamo identificato al problema mandandola fuori
Va in onda la soluzione noi abbiamo bisogno di
Di sapere chi è ancora possibile un'azione collettiva dobbiamo definirne i contenuti in modo da da dosare il rapporto tra le libertà le nuove sicurezze di cui tutti hanno bisogno
E mi avvio a concludere perché il mio tempo sta per finire
Anche per questo vedete assenso un nuovo partito riformista
Ma che senso i
Voi avete parlato anche di sangue ieri
No non voglio diventare horror per l'amor di Dio nel sangue il sangue fa impressione ma e intanto va be'permettetemi di dirlo a proposito di passato
Insomma
Socialisti e comunisti se le sono date di santa ragione
Ma erano filiere lo stesso sangue non di sangue diverso
Non risente del
Presto
Almeno in Italia è incontestabile
Siamo nati tutti dal partito che nacque nel mille ottocentonovantadue
Non lo volete considerare padre consideratelo nonno ma quando si arriva ai nipoti il sangue ancora lo stesso non non ce n'è abbastanza perché si tratti santifica se anche lo spread
E allora
E allora io abito
Ma davanti ai problemi nuovi chi abbia
Io dico che dobbiamo essere uniti perché non hanno senso più le divisioni che ci divisero che sono storia non sono più politica
Storia che va be rivisitata
Per riconoscere i meriti di echi ebbe meriti e i vizi di chi ebbe vizi che non sempre sono stati giustamente valutati mai storia e agli storici la dobbiamo consegnare non facciamo cose che non riguardano la storia e riaccendono in modo sbagliato
La politica su cose che dobbiamo far decidere alla storia ma detto Crespi
Ma detto ancora fresca capite è il senso di chiusura delle divisioni passate che noi esprimiamo ritrovandoci tutti insieme
Ma figuratevi io sono tra quelli convinti
Che il sangue se rimane poi sempre lo stesso indebolisce è così che le grandi famiglie si estinguono quando continuano a sposarsi sempre fra di loro
Ora ammesso che voi abbiate un po'questo difetto perché avete il finto di avere un sangue vostro e pensate in alcuni di voi che la diversità di questo sangue vada preservata
Secondo me fate un errore medico certo non sarò io la robusta contadina che venne data in sposa Lorenzo dei Medici per rinsaldare la Dinastia novanta
Ma vi dico che è una cosa da fare no termine ma perché l'Italia ma perché l'Italia è piena di locuste contadine che aspettano solo a un partito della sinistra unita per poter ci si riconosce Fabio bene queste ragioni
E allora
In un mondo
In un mondo nel quale cambiata geopolitica
Nel quale Putin potrebbe entrare nella NATO noi stiamo a discutere se Boselli o Veltroni possono stare o meno nell'osso
Esso partito compagne e compagni prendiamoci un po'
Reimpianto sul ponte nell'impresa presenterà voglio finire
Voglio finire ricordando
Le cose che vicino alla sua morte
Disse Pietro Nenni in un'intervista Eugenio Scalfari il giorno del suo ottantacinquesimo compleanno era vicino all'amore
E disse che farei se avessi qualche anno di meno
Eravamo già in prossimità anni novanta se erano parecchie questioni per l'Italia
Che farei se avessi qualche anno di meno te l'ho detto
Vorrei che il partito si ponesse al centro di un processo di aggregazione di forze sociali al tempo stesso espressione della classe lavoratrice del popolo
Che desse la preminenza i fatti politici e alla questione morale non era in merito Berlinguer era Pietro Nenni
E aggiungeva
Le riforme quotidiane sono necessarie di importanti ma in certi momenti arriva l'ora delle scelte di fondo
Mi ricordo che nel quarantasei De Gasperi mi disse ma perché ti Ostini con questa Repubblica è un problema che dividerà gli italiani perché non lo accantoniamo e facciamo insieme una bella riforma agraria
Ma pensa cosa sarebbe accaduto in questo Paese sia al tempo di Piazza Fontana ci fosse stata ancora la monarchia ci pensi viene un momento in politica in cui bisogna scegliere adesso è venuto di nuovo
Adesso è venuto di nuovo
Noi mi auguro che non andiamo incontro a nuove Piazza Fontana ma andiamo incontro ad un mondo sempre più difficile in cui l'asprezza dei conflitti avrà bisogno da parte nostra di tanta lucidità tanta capacità di proposta tanta unità
Abbiamo tutti qui qualche anno meno del Memmi di allora
Non vorrei che arrivassimo alla sua età io ho chiamato ex socialista voi chiamati ex comunisti
Io
Sono pronto
Sono pronto e insieme a voi
Da domani ad annaffiare quella rosa
Che abbiamo qui dietro tutti noi perché cresca cresca Crespi
E diventi insieme alla Margherita
Uno dei due grandi pilastri di un'alleanza che dovrà riconquistare l'Italia ludico
Ringraziamo Giuliano Amato
Il suo intervento Pierotti vive e di passione
Comunico il risultato delle votazioni per il presidente del partito
Voti espressi mille cinquecento tre favorevoli novecentocinquantaquattro contrari trecentonovantacinque schede bianche centoquarantasette schede nulle seppe proclamo eletto presidente del partito Massimo D'Alema
O la parola
Do la parola a Pier Luigi Bersani amici fotografi permettendo
Dopo Pierluigi Bersani Antonio Bassolino andiamo verso la conclusione dei nostri lavori e
Care compagne e compagni
Da domani tornando a casa
Dovremo mettere questo nostro congresso nel vivo della vicenda nazionale dovremmo cioè mostrare innanzitutto
Di voler essere protagonisti credibili
E costruttori efficace di un'alternativa al centrodestra Berlusconi
Rafforziamo don quella denuncia la mobilitazione contro i guasti al centrodestra io
Voglio dire Cofferati ad altri compagni che la pensano così faremo no
Prego le compagne e i compagni di evitare questo brusio e prego anche giornalisti e fotografi di allontanarsi o di stare tranquilli
Continua svizzero
Non mi pare francamente che il problema sia quello di uno porti opposizione bipartisan hanno governante o governista
Il problema c'è un altro bisogna avere credo la consapevolezza che se anche si estendesse via via nel Paese come speriamo la più radicale disillusione su Berlusconi
Se anche si vedesse chiaro che le promesse non sono mantenute
Che l'autoritarismo mediatico e il paternalismo padronale di Berlusconi
Restringono la democrazia la legalità l'equilibrio sociale senza rilanciare l'economia in nessun modo
Se
Anche il berlusconismo sì ma estrasse alla fine per quel che cioè un'ideologia pura
Di un grappolo di interessi
Non per questo noi avremmo una svolta politica
Non per questo eviteremmo nel Paese ripiegamento qualunquismo e sfiducia
Il vero cuore della battaglia di opposizione
E secondo me la costruzione appassionata visibile positiva di un'alternativa a Berlusconi
è la risposta semplice e generosa
Alla domanda che tanti cittadini rivolgono a noi al centrosinistra
Domande che fanno male domande dure
Ma voi cosa avete fatto perché Berlusconi non vincesse
E adesso da che pulpito sta venendo la predica
Che cosa fate voi oltre che diversi che Berlusconi è un disastro
E allora noi dobbiamo rispondere a queste domande
E sapere che niente sarà possibile finché non potremo dire credibilmente agli italiani ecco abbiamo capito ci siamo corretti abbiamo costruito siamo pronti adesso porta possiamo mandarlo a casa
E niente può succedere finché non mettiamo in questa parte costruttiva ricostruttiva la stessa passione la convinzione il cuore l'unità che mettiamo nella denuncia
Bisogna fare cose nuove io credo non basta dire l'abbiamo già detto questo l'abbiamo già fatto che problema c'è che novità c'è
Guardiamo piuttosto agli errori facciamo l'autocritica necessaria alziamo il tono con l'avversario diamo acqua le nostre radici
Io credo che il Congresso USA abbia detto una cosa un po'diverso
Che bisogna cominciare davvero risolvere adesso quel che è rimasto irrisolto politicamente e programmaticamente in noi e nel centro sinistra e che c'è costato la sconfitta
Io so che molti compagni della minoranza congressuale penso hanno
Che nel cuore della mozione Fassino non ci sia questi omaggi si è invece un riflesso conservativo auto conservativo è legittimo pensarla così
è legittimo ma per fortuna adesso si passa dalle parole ai fatti e si dovrà vedere chi si muove dista sterno
E intanto oggi cominciamo tutti assieme a muoversi
Come si vedrà anche dai documenti noi compiamo da qui un passo decisivo verso l'Ulivo
Siamo noi a farlo prima di ogni altro io credo che non si debba far finta che l'Ulivo ci sia
L'Ulivo dobbiamo farlo
Perché non ci sono e si possono essere surrogati dell'Ulivo ne esplicita di né impliciti
E con tutta l'amicizia
La Margherita non fa l'olio non lo fa nemmeno la Quercia dal sonno
L'Ulivo si vuole noi prendiamo l'iniziativa siamo orgogliosi partecipi che per la prima volta univa una grande appuntamento politico si offrano si chiedano scadenze per l'Ulivo
Fassino l'ha detto compiti precisi mettono le funzionamento la convenzione
Io credo anche che possa accrescere la corresponsabilità delle forze politiche anche sul piano della prospettiva politica
Noi dobbiamo far vivere un orizzonte politico per l'Ulivo non c'è ragione di essere avari su questo
Dobbiamo mettere a frutto quella connessione che abbiamo trovato appeso a Rho lo ricordava D'Alema fra prospettiva ulivista e prospettiva socialista
Noi sappiamo bene qual è il punto ineludibile di questo orizzonte
In ogni paese d'Europa si è un ramo del Partito socialista europeo questo non può non essere vero per l'Italia
Ma su tutto il resto ed è tantissimo si può lavorare da oggi anche sul tema di un'attitudine più aperte inclusiva dello stesso Partito socialista europeo
Tocca prima di tutto a noi diceva sostanzialmente passino arricchire l'Ulivo di una sinistra riformista più ampia più unita più attrattivo
Ho sentito pareti temere che così dicendo noi daremmo noi stessi della precarietà della provvisorietà
No noi ci diamo degli obiettivi politici con questi ma andiamo avanti carri della politica e ma quando si mandano i carriera politica si presuppone un partito che c'è che è sicuro di sé che è convinto disse
Ora la chiamata a raccolta della sinistra riformista italiana secondo me è un primo passo necessari impegnativo
è un passo politico e culturale
è promuovere un risveglio è mostrare l'espressività lo faceva Amato poco fa dei valori di fondo del riformismo italiano mentre il Secolo dietro di noi è chiuso e davanti c'è il mondo nuovo sul quale vogliamo tenere gli occhi
Sono valori di uguaglianza e di una libertà che nel sapore Pico del riformismo italiano è autoaffermazione partecipazione emancipazione con cui sta oggi che cosa vuol dire tutto questo vuol dire cose molto precise
Vuol dire rilanciare l'universalismo dei fondamentali diritti sociali mai Manzi parlo dallo statalismo renderlo più amichevoli spetta a forme di autorganizzazione sociale lo ricordava Visco ieri vuol dire ad esempio nuovi diritti di base per i più deboli e poveri poi una seconda tappa della riforma fiscale
Vuol dire strumenti più generali inclusi per il diritto del lavoro Fassino ne ha parlato vuol dire un mercato forte civilizzato perché sono forti tutti i protagonisti il lavoratore il consumatore l'imprenditore e vuol dire far vivere la piattaforma del new global di cui abbiamo in testa gli elementi ne discuteremo anche qui sulle mozioni con sulle documenti congressuali compreso quello che riguarda nuovi criteri di legittimazione per l'ingerenza umanitaria
Contro ogni materialismo e contro ogni acquiescenza di fronte ai da ai drammi del mondo
Ma più in generale riassuntivamente io credo che avvero una sinistra che di fronte alla tensione alla competizione che nascono Del Monte che ciascuno si trova la porta di casa
Vogliamo avere una sinistra che dite a far da sei giusto ma far da sé non significa fare da soli non significa essere soli questo punto che richiamava anche Amato mi sembra centrale
Ecco allora una sinistra specialista della coesione su nuovi meccanismi di coesione reciprocità nel globale nel locale che qualificano la competizione la rendano sostenibile quindi efficiente davvero
Ecco perché penso ci sia materia per un manifesto della sinistra riformista italiana
Fatto a più mani che partì al futuro mettendo a frutto queste nostre antiche tradizioni
E mettendo quindi necessari progetti politici a riparo da burocratismi politicismo i e liberandoli e manzi pandori dai postumi del Novecento
Naturalmente ho concluso c'è da chiedersi se esiste la massa critica per operazioni di questo genere
Dipende da noi da come percepiamo questa associazione che chiamiamo Partito
Se muoviamo tutte le nostre forze o se le paralizza diamo
Ora un punto è chiaro
Se noi vogliamo che nei canali del partito scorra la politica ci sia il confronto
L'abbiamo detto in tanti dobbiamo evitare le paratie stagne
Sul confine delle percentuali dobbiamo garantirci delle frontiere mobili
Vivere non convivere resta parola dura un po'è stata detta in un intervento molto bello dal compagno Giovanni Berlinguer io dico vivere non convivere ora questo tuttavia un problema che non risolveremo in un giorno solo e neanche con appelli al buon cuore
Io credo che lo risolveremo tenendo il nostro partito in movimento
Portandolo di fronte a cose nuove ai problemi nuovi a battaglie nuove credo che si aiuterà la politica la politica che sta ritornando e sarà la politica a cancellare
Quel gusto un po'amaro che ci siamo portati fino a Pesaro insieme a tante cose buone insieme credo anche a una speranza nuova grazie grazie a Bersani
La parola ad Antonio verso Bassolino dopo di lui parlerà Livia Turco e infine per l'intervento conclusivo Piero Fassino
Compagne e compagni
Cioè
C'è una scelta di fondo da fare in questo nostro congresso
A chi parliamo a chi ci rivolgiamo qual è l'interlocutore che scegliamo
Dobbiamo evitare una sorta di corto circuito rivolgerci hanno gli stessi ripiegati sulla nostra storia noi dobbiamo rivolgerci al Paese
A quella grande maggioranza degli italiani che ci ascolta con attenzione ma che con noi non si identifica quella parte di cittadini con cui è però indispensabile avere un rapporto forte anzi con tanti cittadini con i quali già in passato abbiamo dialogato
Quando siamo stati i primi cinque anni al governo e per due anni a Palazzo Chigi e con questi cittadini dobbiamo continuare a dialogare e lo facciamo intanto importantissime realtà locali dove continuiamo a governare grandi metropoli e grandi regioni io chiamo questa mentalità di governo una mentalità in cui non ci sono ancora in simili esami da passare che riguardino il nostro DNA come ha detto con efficacia ieri Giovanni Berlinguer
Francamente gli esami che contano le abbiamo già passati da un pezzo
Da un pezzo abbiamo abbracciato le bandiere del riformismo socialista e lo abbiamo fatto in Europa a testa alta
E riformisti siamo da tempo
Non da sembra come ricordava Giuliano Amato un attimo fa
Ma neppure da ieri
è da tempo danni danni che riformisti siamo nel sindacato nella società nelle istituzioni che cosa sono le migliaia e migliaia di sindaci e di amministratori nostri che in questi anni
Giorno dopo giorno gradualmente passo dopo passo cambiano il circolo di modificare le nostre realtà e le nostre città gli italiani questo lo hanno ben capito e hanno premiato il nostro cambiamento con l'Ulivo dentro l'Ulivo abbiamo governato il Paese
E sembra gli italiani hanno poi giudicato negativamente il tredici maggio
I passi indietro e le divisioni dell'Ulivo e le nostre difficoltà a portare avanti con forza il rinnovamento del Paese
E dunque la sfida vera la sfoltita che oggi si impone non riguarda l'ennesima resa dei conti con il passato
Riguarda la capacità di stare al passo con i tempi con i nuovi scenari esplosi l'undici di settembre le stesse emozioni tutti lo avvertiamo sono state scritte in un altro mondo in un'altra epoca rispetto al mondo di oggi e all'epoca di oggi l'inimmaginabile è successo
Colpire il terrorismo era ed è doveroso per noi che viviamo in questa parte del mondo e per tutti per l'intera umanità
C'è una lotta politica e culturale aspro e difficile
Vendo il mondo arabo ed islamico e ora si tratta di evitare che il nemico ucciso possa risorgere più numeroso il fitto di rancore
Si tratta di prosciugare l'acqua nella quale si è mosso e si muove il terrorismo di togliere dalle mani sbagliate ed omicide
Una causa giusta e nobile la lotta alla povertà una causa per la quale tutti anche la sinistra abbiamo fatto troppo poco in questi anni c'è stata e c'è ancora una presunzione dell'Occidente un complesso di superiorità
La nostra storia vista non come una parte una storia ma come la storia
E così la nostra cultura che diventa la cultura il nostro sviluppo che diventa lo sviluppo la nostra religione la religione e invece è indispensabile dopo l'undici settembre Ripensare il mondo la politica il futuro
Siamo ad un punto di rottura
Negli anni scorsi è come se si fosse sfidato il Ciriello per il più di venti anni un liberismo incontrastato che è penetrato anche in casa nostra
è diventato in qualche modo come un credo quasi religioso
La sfera economica ha sopravanzato ogni altra sfera della vita umana si è spinta oltre ogni limite ogni sostenibilità oltre ogni controllo democratico
Fino al punto che gruppi ristretti spesso governano l'aria che respiriamo e controllano perfino i pensieri che attraversano la nostra mente
E adesso finalmente qualcosa si è spezzato ed in discussione tutta una concezione dello sviluppo non è dunque a caso
Che sono stati proprio i giovani come sempre avviene quando c'è una rottura e vorrei sottolineare i giovani americani per primi Assia Tolla ad avvertire che si era giunti ad un punto di rottura
A uscire da una passività durata per anni e danni e questo io penso per la sinistra
è un fatto positivo per la sinistra si riapre uno spazio si si sa fare
La tragedia delle Torri è arrivato nelle nostre case
Deve anche aiutarci a fare arrivare nelle nostre case le tante tragedie invisibili del mondo di oggi
E tutti noi siamo chiamati ad una vera e permanente guerra alla povertà
A cancellare fino in fondo e con coraggio il debito dei Paesi del Terzo Mondo a cambiare la qualità e le finalità dello sviluppo
E vorrei anche aggiungere che per una sinistra moderna quale noi siamo è importante che la positiva crisi del liberismo non si accompagni invece ad una possibile crisi del liberalismo di fondamentali diritti individuali e di libertà in questo senso per esempio vanno i tribunali speciali
Ai quali Bush ha pensato nei giorni scorsi
Grande è dunque la responsabilità della sinistra europea e il bisogno di avere anche una più forte identità mediterranea
E grande la nostra responsabilità qui in Italia e per noi
Il problema è quello di superare non solo le scissioni del passato
Ma anche molto di stare attenti Haas superare bene le possibili scissioni con il futuro
Perciò noi dobbiamo rivolgerci a sinistra a tante nuove culture e sensibilità
Per rendere così più forte la nostra iniziativa è vero
Il governo italiano di centrodestra non è il governo Thatcher perché in questo governo c'è un misto di liberismo ma anche di statalismo e di populismo ma possiamo aggiungere
Anche perché il mondo è cambiato
E oggi la Thatcher non sarebbe più possibile
Così come negli Stati Uniti non sarebbe più possibile oggi il vecchio Reagan tant'è vero che anche Bush costrette duplicato a scoprire politiche keynesiane e a fare grandi investimenti della spesa pubblica
Il problema nostro qui in Italia a mio avviso che dobbiamo ben sapere
Dice anche la verità
è che il centrodestra negli anni scorsi ci piacciono
Ha fatto il suo modo un suo rinnovamento
E cerca ora di espandere le sue basi nella società
Di rendere strutturalmente forte quella maggioranza di centrodestra che invece non c'era prima del tredici di maggio e qui per noi c'è da riflettere
C'è da riflettere anche sul carattere della nostra cultura riformista come Piero Fassino ha cercato di fare gli hanno fatto tanti compagni
Ed io vorrei osservare questo nel modo più pacato e rivolgendosi a tutti quanti noi ma riflettere sul fatto che in cento giorni
Il governo di centrodestra
è riuscita a fare dal solo punto di vista le rogatorie
E tante leggi che attengono a di interesse di parte e noi come possiamo non ci vede e ci tutti quanti assieme eccome è stato possibile invece che noi tutti noi in cinque anni di governo non siamo riusciti a fare approvare una legge sul conflitto di interessi c'era utile e indispensabile al Paese
Qui a mio avviso al c'è un punto di riflessione
E attiene esattamente alla nostra cultura e pratica riformista attiene alla consapevolezza che riformismo è governo e conflitto
è governo delle istituzioni della società ed è conflitto politico e sociale ecco curiosità sociale busta per ciò che si muove e passione civile
Progetto di governo e mobilitazione
E richiede anche un riformismo vero molti leader sa e molti leader se non solo istituzionali e di governo ma molti leader sa anche sociali e civili nella società
è questa cultura e pratica riformista che deve vivere in una forza di sinistra
In un grande vero Ulivo
In un grande vero Ulivo
Fatto di forze politiche
E però stiamo attenti che non sia soltanto partitico un grande Ulivo che include forse non lo esclude
Capace di dialogare con tutta la sinistra
E non partitico soltanto che sa valorizzare le forze politiche
Ma sa tenere le sue porte aperte ad associazioni a gruppi a cittadini che non solo con noi e non solo con la Margherita ma che sono stati Illy evitò della crescita e del successo dell'Ulivo ed è a queste forze
Che noi dobbiamo sapere parlare se vogliamo tornare a vincere collar gli alleanze
Dialogando con tutte le forze di sinistra rinnovando la politica e la società rinnovando il partito
Un partito nel quale c'è un confronto e continua in modo limpido e non rigido
Con reciproco rispetto sapendo ognuno di noi risultati del congresso e sapendo che dipende da tutti quanti noi
Dalle mozioni e adesso dal segretario
Da Piero al quale io auguro di cuore buon lavoro dipende da tutti quanti noi fare in modo che il confronto che continua sia non distruttivo ma sia produttivo per il partito e per il Paese
Che il confronto si svolga in modo tale da porterà essere noi sempre di più in futuro e non sempre di meno come è successo in questi anni
Cercare assieme di costruire nel pluralismo limpido un partito utile ai lavoratori e ai cittadini ma anche un partito più nutrito di valori e di ideali
Di passioni di sentimenti così il futuro può essere dalla nostra parte
Grazie
La parola al Livia Turco seguiranno alcune comunicazioni
E poi a Piero Fassino prego Livia Turco
Ecco cari compagni
Senta
Non esce a Moggi riformisti
Non è di questo che stiamo discutendo
Per esempio già la grande tradizione del PC per me che vengo da quella storia e che ero molto amata
è stata a suo modo è in buona parte riformista
Molti a partire da Giorgio Napolitano potrebbero raccontarne i passaggi eletta è sicuramente una delle pagine più belle del riformismo italiano lo hanno scritto i governi di centrosinistra Prodi D'Alema Amato
Governi ed esperienza di cui noi dobbiamo parlare con l'orgoglio dunque non c'è nessuna novità nella relazione di Fassino
Se no il rischio del cedimento della subalternità dell'omologazione
Al contrario
Ho colto in quella relazione anzitutto un forte messaggio
C'è una sinistra che si rimette in cammino
Lo fa con l'orgoglio consapevole della sua funzione e di quanto la società abbia bisogno di lei
E per rimettersi in cammino bisogna avere chiaro la bussola la prospettiva il traguardo
E la relazione indica in modo netto e forte le coordinate di quel Progetto e di quella prospettiva
Indica in modo chiaro il punto in cui ci collochiamo
In un mondo che non è più quello di alcuni mesi fa
Per la presenza di un soggetto inedito come il terrorismo
Perché siamo obbligati per la nostra sicurezza e per la salvezza della civiltà
A risolvere ora questione conflitti che non possono più attendere
Perché nella tragedia dell'undici settembre siti svela l'inganno di alcuni militi
Con i quali ci si era illusi di governare il mondo
Il mito della sicurezza garantito dalla potenza dall'esser prima il foro indifferente rispetto al resto del mondo sicurezza come applicazione del comando fare da soli occuparsi disse
Non è certo casuale ed è altamente simbolico che la rottura di questo mito avvenga in modo così drammatico proprio nel luogo che lo ha costruito
è collegato ad esso cade l'altro mito
Quello del primato dell'economia quello secondo cui lo sviluppo economico e capace di risolvere
Tutt'di risolvere tutto di governare il mondo
E al mito del primato dell'economia bisogna sostituire quello per usare un'espressione di Amartya Sen
E lo sviluppo come processo di espansione della libertà individuale
In cui l'utilità della ricchezza sta nella libertà sostanziali che essa consente e per fare questo occorre che la politica abbia gli strumenti e le sedi per esercitare una capacità di regolazione dei processi economici come hanno detto molti interventi e soprattutto che l'Europa unita diventi protagonista a partire da essere della costruzione di un mondo multipolare capace di governare l'interdipendenza
E per fare questo l'Europa deve diventare Europa politica
Ed allora il nostro riformismo deve essere pensato o la testa dell'Europa
Lo sviluppo come libertà la libertà di tutti contro la libertà per pochi
Queste è una grande idea del riformismo del due mila
E per stare a questo momento al dopo undici settembre
Dobbiamo evitare che tra i sentimenti e nel senso comune delle persone passi un'idea di libertà più piccola rattrappita
Un'idea di libertà come chiusura in se
Che si affida alla forza militare e che rivitalizza il mito dell'Occidente come realtà altre mai separata dal resto del mondo
Il riformismo della sinistra deve parlare a questo sentimento di paura
E prospettare un'altra strada quella dell'apertura e l'apertura all'altro del dialogo della tolleranza
Anche perché le nostre case la nostra vita sono aperti al mondo e l'altro è in mezzo a noi
La libertà di tutti contro la libertà per pochi deve essere la chiave del nostro progetto per tornare a vincere dunque a governare
E per sconfiggere Berlusconi dobbiamo ripartire dal punto in cui non siamo riusciti quando eravamo al governo
E cioè conquistare la maggioranza degli italiani
Ed allora la nostra battaglia di opposizione
Deve fare un doppio salto di qualità
Contrastare le misure gradite al governo mettendo in campo un progetto alternativo
E collegare a questa proposta ai sentimenti agli interessi alla vita quotidiana delle persone
C'è una domanda di libertà di libertà come realizzazione disse
Che viene con percorsi diversi da tante parti della società
Ci viene anche dalle zone più lontane del disagio sociale della sofferenza
Per esempio la domanda di realizzazione di sé nel lavoro di tante persone disabili
Ci viene dalle donne che si ostinano a volere lavoro e noi dobbiamo decifrare queste domande altrimenti consentiremo che si propaggini l'ombra lunga dell'inganno berlusconiano
L'inganno della libertà di scelta dei buoni scuola di Buoni salute
E adesso anche l'inganno degli asili nido nelle aziende come pure la custodia dei bambini senza nessun criterio di qualità
L'inganno della precarietà anziché di un lavoro decente
Parlando di libertà
Ma in realtà smantella lo stato sociale riducono i diritti si dimenticano delle famiglie
Parlando di libertà ma perseguono politiche autoritarie contro le persone tossicodipendenti contro gli immigrati contro i malati di mente
Riducendo le la loro dignità
Ecco perché noi dobbiamo prendere in mano la battaglia della libertà
Che è poi la nostra modernità sì qual è stata la nostra modernità la prima ribalta nel lavoro ha detto Fassino indicando può è unitario come riconosciuto Bruno Trentin Progetto concreto di valorizzazione del lavoro
Il cui punto centrale e liberare il lavoro dalla precarietà
E costruire un nuovo Statuto dei lavori che doti ogni lavoro di un corredo
Offrire loro soluzioni collettive ha domande individuali
E anche questo il modo per valorizzare la nuova tensione etica che li anima sapendo che la domanda vera dei giovani è quella di potersi esprimere di avere spazi di poter contare e che il rapporto con loro si gioca molto nella capacità degli adulti di costruire relazioni umane vere di mettersi in gioco di costruire amicizie
Riformismo e inoltre qualità della politica
Gloria Buffo ieri nel suo intervento ha sostenuto che la differenza tra noi e tra chi vuole cambiare e chi vuole governare
E la gloria io non la penso così e consentimi di dire però partendo dalla mia esperienza di governo c'è una cosa che conservo preziosa
E da cui sento il dovere di essere sempre coerente tanto più adesso all'opposizione
è il significato concreto della parola riformismo e cultura di governo
Riformismo e la ricerca costante di una limpida coerenza tra mezzi e fini
Però a valori azioni tra parola e fa
Riformismo è come hanno ricordato nel Walter Veltroni e Sergio Chiamparino farà i conti con la durezza della vita quotidiana ora sofferenza e saper cogliere anche la Sapienza che c'è nella sofferenza
Cultura di governo e sentire la responsabilità ed avere gli strumenti per risolvere oggi e non domani un problema per cambiare l'oggi e non domani la condizione di una persona
Per avviare oggi e non domani il cambiamento possibile
è quella democrazia del fare di cui parlano le donne
Concludo
Per vincere il riformismo abbisogna anche di un'altra cosa
Ha bisogno di un partito e noi dobbiamo costruire il partito della sinistra che è prima di tutto un'idea e una pratica della politica partecipazione passioni organizzazione idee e saperi
è da qui che dobbiamo ripartire con testardaggine creatività
Con la consapevolezza che essere partito significa essere utile alla società
E dunque dalla società che dobbiamo partire più precisamente dalla vita quotidiana delle persone facendo un patto innanzitutto con le donne come ci ricordava ieri Barbara Pollastrini
Imparando a Rafah antica e trovando il gusto di costruire legami con le persone
E ricordando oggi prima di tutto che ha un partito della sinistra che si rispetti non lo scopre il disagio sociale in campagna elettorale ma l'ho guardato i giocatori giocarla s'intende a contrastare e poi un partito aperto anche ospitale sei anche a una comunità
Per questo sì sono profondamente convinta l'unità tra di noi ha un bene prezioso senza il quale non risalire ai monarchi
Siamo dentro un passaggio duro ma carico di possibilità
Ed allora ciascuno di noi ciascun compagne e compagni a chi svolge una funzione dirigente deve sentire un dovere primario verso tutti iscritti militanti ed elettori
Dare prova di generosità e di responsabilità
Sì queste nel tempo della responsabilità e della generosità
Per tornare a vincere
E a tempi ero una fiducia che viene da lontano è una solidarietà forte schietta nel lavoro che ti aspetterà
Grazie
Io mi scuso a nome della presidenza
Per i messaggi
Venuti dall'estero che non abbiamo potuto leggere e anche per la presenza di delegazioni straniere che non abbiamo potuto citare tutte voglio ricordare che è presente anche il presidente della Unione delle comunità e organizzazioni islamiche UCOII
Abbiamo
Abbiamo ieri sera ascoltato la voce di una donna palestinese e di una donna israeliana
Abbiamo accolto al nostro congresso un autorevole delegazione palestinese ci è giunto ora un messaggio di Shimon Peres leader storico leader laburista israeliano
Questo messaggio dice tra l'altro nel inviare dei più calorose congratulazioni a Piero Fassino per la sua elezione a segretario generale sono fiducioso che sotto la tua guida il partito riuscirà a svolgere un ruolo significativo non solo sulla scena politica italiana ma anche sulla scena internazionale e così conclude
Nel Medio Oriente
Dobbiamo lottare
Per aprire un Periodo di serenità e stabilità
E mettere così in grado entrambe le parti di tornare al tavolo dei negoziati
In un clima tale da condurre a un accordo che valga come porta d'ingresso per la pace nella nostra regione il compito non è semplice ma può essere assolto il terrorismo è il nostro nemico comune la pace e il nostro biglietto d'ingresso
Per la crescita economica e il benessere sociale nella vostra Area
Stacchiamo questo biglietto e saliamo sul treno verso un prospero Medioriente a beneficio delle generazioni future gli auguri migliori per il successo del vostro congresso
Abbiamo ricevuto un messaggio di congratulazioni e di auguri anche da FAO sua Hollande segretario del Partito socialista francese
E un messaggio dal senatore Charles Sciumè hard che è senatore democratico per lo Stato di New York il senatore Schumer
Dice e sono felice di avere l'opportunità di mandargli un messaggio e di offrirvi i miei migliori auguri
L'Ulivo ai Democratici di sinistra hanno portato a termine molte riforme importanti negli ultimi anni
Specialmente nell'economia sono anche molto felice del fatto che l'Italia e gli Stati Uniti stiano collaborando in maniera così stretta in questa difficile guerra contro il terrorismo
New Yorker gli Stati Uniti sono stati colpiti da eventi tragici
Siamo grati a tutti gli europei per la solidarietà mostrata nei nostri confronti e per il sostegno che avete offerto e molto importante lavorare insieme con l'Europa e l'Italia al fine di prevalere nelle sfide del nuovo millennio non solo il terrorismo ma anche la povertà
I danni all'ambiente il bisogno di promuovere i diritti umani la giustizia e lo sviluppo economico in tutto il mondo in questo senso plaudo gli sforzi dei Democratici di Sinistra e del resto della coalizione dell'Ulivo
E spero che noi democratici in America
Potremo lavorare insieme con voi in futuro per raggiungere i nostri obiettivi condivisi
Rivolgo un caloroso ringraziamento a nome di tutti voi alle forze dell'ordine che ci hanno prestato assistenza e collaborazione nei giorni del nostro congresso
Sappiamo di poter sempre contare sul loro impegno per la sicurezza democratica del nostro Paese
Poi un saluto fraterno e più di partito a Massimo Vannucci segretario regionale dei DS nelle Marche e ad Amerino Mezzolani segretario della federazione di tesoro
Che sono stati sono stati alla testa
Di una ampia schiera di compagni che ha reso possibile l'organizzazione e il successo di questo congresso
Almerina o Mezzolani desidera
Al Merino Mezzolani segretario della Federazione desidera rivolgere un brevissimo saluto ai congressisti
Prendiamo in parola
Sì io sono io che ringrazio tutti voi
Ultime speriamo
Abbiate apprezzato il nostro lavoro
E voi che
Spero abbiate gradito anche l'ospitalità di questa nostra città
Spero anche che sappiate perdonare chi gli eventuali piccoli limiti io i disguidi che ci possono essere in qualche modo Stati
Vi posso garantire che si chiede si verrà offerta un'altra occasione faremo ancora meglio di quanto abbiamo fatto
Io voglio rubare l'isolamento un minuto per tornare a ringraziare così come ha fatto opportunamente il sindaco della città in questa a in apertura di questa assise
Le compagne di compagni del gruppo di reggenza nazionale che hanno voluto scegliere pesa Rocco come il luogo in cui tenere questa importante assise congressuale
Però perché di conseguenza chiamato un voi la vostra federazione a concorre in questo non facile organizzazione
E per noi ovviamente per tutto il partito delle Marche
Motivo di grande soddisfazione e al tempo stesso ragione Gorgoni
Ragione d'orgoglio perché ci piace pensare che alle tante motivazioni di ordine economico e di carattere logistico che hanno spinto a scegliere pesa Rho quale sede di un importante congresso se ne affianca un'altra anche di carattere politico
Attraverso la quale io spero si sia inteso premiare quel partito di periferia quel partito silenzioso mai polemico che spende unicamente le sue energie nel lavoro e l'impegno quotidiano
E che fate la passione politica la leva da cui muove ogni sua azione ed ogni suo ragionamenti questo è il partito che noi rappresentiamo quaestor il partito che rappresento lo quei quattrocento volontari che qui hanno lavorato con noi e per noi
Ma questo credo sia anche il partito che noi dobbiamo saper tornare a destra un partito che fa dell'umiltà del senso di appartenenza della dedizione il punto solido su cui poggiare la propria risalita e la propria riscossa politica
Termino dicendo che io resto convinto che se noi sapremo coniugare in modo adeguato
Gli impegni tracciati che sono stati tracciati nella sua relazione dal compagno Fassino
Ce lo sapremo coniugare dicevo con quel senso di umiltà che i compagni a cui i compagni ci hanno richiamato in queste settimane congressuali
Allora noi sapremo torneremo ad essere quel grande partito che re Walter eravamo capace davvero di misurarsi con il coraggio di cambiare il mondo
L'impegno è sicuramente gravoso sì io sono comunque convinto che il compagno quasi non ce la farà Lori dovremo aiutarli tutti al di là delle nostre singole posizioni
Questo è ciò che farà il partito di peso questo e ciò che farà il partito delle Marche a Piero un augurio di cuore nati
Comunico due convocazioni però aggiungo subito che dopo l'intervento di conclusione del nostro dibattito di Piero Fassino
Avrà iniziò la fase conclusiva senza alcuna pausa voi sapete quali sono gli adempimenti bisognerà votare per la elezione della direzione del partito e dovranno essere votati ordine del giorno documenti eccetera quindi tutti i delegati sono pregati di restare in sala anche se poi dò notizia
Che i delegati dell'Emilia Romagna sono convocati nella sala uno al termine dell'intervento di Fassino si troverà il modo di combinare anche perché sono piuttosto numerosi delegati ed Emilia Romagna le due esigenze
E si convoca anche la riunione della Commissione Statuto prego però ripeto di tenere conto che non c'è pausa per gli adempimenti successivi do la parola al segretario politico Piero Fassino
Care compagne cari compagni cari amici e ospiti
Desidero anch'io prima di tutto ringraziare i compagni di Pesaro
Che hanno avuto
Non era di organizzare questo congresso insieme a noi
E che contiene efficienza efficacia solerzia soprattutto con discrezione hanno garantito questo congresso di avere il successo e l'esito che tutti abbiamo potuto constatare
E credo
E da parte di tutti voi debba strazio appunto come avete fatto questo applauso gratitudine
Per un lavoro oscuro non riconosciuto e non visibile che però essenziale Sempre quando si organizza una grande impresa con un congresso
Questo nostro congresso ha onorato io credo le aspettative
Ricordo che nei giorni precedenti
Ha da questa assise
Più di un compagno mi abbia rivolto la domanda ma che andiamo a fare a Pesaro
Abbiamo discusso nelle sezioni
Abbiamo discusso e votato le mozioni sulla base del voto delle mozioni abbiamo scelto una linea un segretario ma questo congresso
è un po'vuoto
Mi pare che abbiamo dimostrato che invece venire a Pesaro era essenziale importante
E siamo riusciti in questi tre giorni a fare quello che ci proponevamo e cioè a non ripetere qui semplicemente in modo notarile il dibattito che si era svolto nelle nostre sezioni siamo andati oltre le mozioni
Oltre le mozioni non significa che abbiamo scritto una quarta mozione perché questo sarebbe stato sbagliato
Oltre le mozioni significa che ciascuno è venuto qui tenendo conto di quello che aveva ascoltato nel dibattito congressuale
Ci siamo sforzati di confrontarsi su come dare corso alla linea politica che con il voto i nostri iscritti avevano scelto
Ci siamo misurati e confrontati registrando in molti punti che segna l'unità di questo partito e continuando discutere su quelle questioni su cui ci sono opinioni diverse ed è bene che il confronto si sia sviluppato anche qui e continua a svilupparsi al di là dei Queen
Abbiamo cioè fatto un dibattito vero
E da questo congresso io credo usciamo
Con un'acquisizione importante per tutti noi
Usciamo con un congresso che ha enunciato una linea che abbiamo discusso e al tempo stesso usciamo da questo congresso con un partito unito che non è animato da nessuno spirito di divisione di lacerazione
Da un partito che essa che la possibilità di tornare
A svolgerle un ruolo importante nella vita del Paese dipende dalla sua coesione dalla sua unitaria la sua solidarietà
Io voglio qui ringraziare come ho fatto in apertura e lo faccio anche qui adesso no per una ragione formale ma proprio in relazione a come si è sviluppato il dibattito in questi tre giorni voglio qui ringraziare Giovanni Berlinguer Enrico Morando
E tutti e tutti i compagni e tutti i compagni del gruppo dirigente
Ciascuno a questa tribù una è venuto a parlare liberamente perché siamo un partito libero di donne e di uomini liberi
Ciascuno ha sottolineato le tesi e le opinioni che riteneva essenziale utili per il buon esito dalla nostra linea e allo stesso tempo
Ciascuno si è sforzato qui di lanciare da questo tribuna un messaggio di unità che parlasse a chi era in sala che parlasse al partito che parlasse al Paese
Dando il segno di un partito appunto che da questo congresso trae alimento per rilanciarsi come una grande forza che vuole avere una funzione nazionale e che in primo luogo si mette al servizio dell'Italia
Non riprenderò naturalmente
Nelle conclusioni tutti i temi del dibattito
Riprenderò quelle che sono le questioni che sono emerse nella discussione lo farò a braccio
I tempi del nostro congresso non hanno consentito
Di preparare una relazione scritta ma forse è meglio così
Un dibattito ha bisogno di conclusioni che siano fresche che siano come si dice sulla palla siano capace di interloquire con le cose che si sono dette anche soltanto pochi minuti fa
E naturalmente mi scuserete se qualche espressione nona diciamo l'organicità e la perfezione che ha un testo scritto ma mi affido naturalmente
Alla vostra alla vostra sensibilità intanto il tema della pace dalla guerra
Siamo tutti consapevoli credo di quel che è accaduto l'undici settembre lo ricordava anche Antonio Bassolino adesso lo hanno richiamato tutti coloro che sono intervenuti
Di come la lotta al terrorismo abbia
Debba fare un salto di qualità in relazione a un salto di qualità enorme che ha fatto l'offensiva terroristica
E il questo salto di qualità sta nella rottura di ogni limite nel fatto che si è prodotto e si produce quel che pensa si pensava impossibile impensabile
E al tempo stesso la necessità che la lotta al terrorismo
E diventa una priorità assoluta ancor di più che nel passato si accompagna la capacità di guardare al mondo i suoi problemi alle sue contraddizioni
E quindi la capacità di tenere insieme la lotta al terrorismo con la costruzione di un nuovo assetto globale di un mondo nuovo in cui quell'aggettivo nuovo significhi un mondo più giusto in un mondo più è la lotta al terrorismo è una priorità
è stato detto qui da molti dal primo intervento che seguito al mio alla mia relazione da Mussi e poi da tanti altri
Che non ci dividiamo sulla legittimità dell'uso della forza
Deluso dalla forza può essere
Necessario quando sono in gioco valori principi condizioni fondamentali che attengono alla sicurezza dell'umanità alla vita e alla dignità di ogni persona e che quindi non ci dividiamo tra chi è per la guerra e chi è contro la guerra perché siamo tutti per un mondo di pace
Qui abbiamo dovuto fare i conti
Con qualcosa di più complicato che sempre c'è un test che semplicemente discutere tra di noi in astratto sul valore della pace il rapporto tra pace e guerra
Abbiamo una dovuto fare i conti con offensiva terroristica che intanto ci ha messo di fronte a una guerra che non è la nozione di guerra a cui siamo stati abituati a pensare tutti
Questa è una guerra senza nazione senza territorio senza frontiera senza bandiere non è la guerra come tradizionalmente siamo abituati pensare alla guerra è lo strumento con cui un Paese né aggredisce un altro una nazione ne occupa un'altra
Uno Stato toglie la libertà qualcun altro non siamo di fronte a questo
La guerra di fronte l'accordo al quale siamo e cominciata l'undici settembre quando qualcuno
Ai beato organizzato un attentato terroristico spaventoso nel corso dei quali sono morte migliaia e migliaia di vittime innocenti
E il terrorismo che ha scelto l'undici settembre la dimensione militare ed esattamente per tornare a dare la parola alla politica come qui è stato sollecitato da molti che il terrorismo va sconfitto sul piano militare
è questa la ragione dell'uso della forza oggi
Oggi noi guardiamo quello che succede in Afghanistan
Noi oggi stiamo discutendo in Afghanistan di quale assetto politico avrà l'Afghanistan e ci preoccupiamo giustamente che l'assetto politico che abbia la pianiterra l'Afghanistan non riproduca quello che l'Afghanistan ha conosciuto in questi anni noi oggi stiamo discutendo della possibilità che l'ONU schieri delle forze d'interposizione in Afghanistan per garantire una transizione pacifica e democratica
Noi stiamo discutendo di come immediatamente portare lì
I soccorsi umanitari che sono necessarie a garantire alle popolazioni simile ai profughi di non pagare ulteriormente come altre sofferenze quanto già hanno pagato ma tutto questo lo possiamo fare
Perché c'è stata un'azione militare che ha tolto di mezzo un governo che tutto questo fino a quel momento aveva impedito
Abbiamo potuto oggi possiamo discutere nuovamente di strumenti politici e di tornare alla politica
Perché abbiamo usato la forza esattamente per togliere al mondo dal rischio di essere precipitato soltanto nella dimensione militare nell'uso della forza
Questa è la questione e la questione cioè di come si fanno i conti in passaggi difficili anche con scelte dolorose come abbiamo fatto in altre occasioni
è stato evocato qui da altri interventi
Ci siamo posti a lungo che cosa si doveva fare di fronte al dramma balcanico
E alla fine siamo arrivati alla conclusione che nel dramma balcanico bisognava intervenire anche militarmente
E ci siamo arrivati dopo aver tentato ogni e qualsiasi strada di natura politica perché la crisi nei Balcani e quella guerra del Kosovo in cui siamo stati impegnati non è nata
Nel mille novecentonovantanove la crisi dei Balcani è nata all'indomani dal crollo del muro di Berlino e la dissoluzione della Jugoslavia cominciata nel mille novecentonovanta
E noi per nove anni nei Balcani abbiamo tentato in ogni modo con gli strumenti della ragione e della politica
Di indurre lì a mettere fine ad un massacro e a un certo punto siamo stati costretti all'uso della forza perché come le ragioni della politica soltanto non ce la facevamo e l'uso della forza a cui siamo ricorsi ha consentito di tornare alle ragioni del Polo della politica perché senza quell'intervento nel Kosovo oggi a Belgrado probabilmente non ci sarebbe la democrazia che c'è non si sarebbe la libertà che c'è non ci sarebbe la possibilità per la Jugoslavia di costruirsi nuovamente
Un futuro democratico impazza
Badate io dico questo grande convinzione
Ma non vorrei che ci fosse qualche dubbio
Sul fatto che la convinzione significa insensibilità io sono un uomo di pace come lo è chiunque di noi
Non voglio la guerra da nessuna parte nel mondo
Credo che ci dobbiamo battere perché i conflitti siano prevenuti
Ho detto nella mia relazione ieri che dobbiamo chiederci anche guardando alla crisi afgana autocriticamente noi
Cittadini e governanti dalla parte più ricca e più libera del mondo perché
Quasi sempre quando avvengono violazioni di diritti negazioni della dignità della persona
In altri Paesi in altri contesti che sono diversi dal nostro noi li guardiamo li sopportiamo le accettiamo e accettiamo cosa che non accetteremo mai nei nostri paesi e nelle nostre società
E qui si
C'è un elemento di riflessione autocritica che va fatta
Di come appunto non si lasciano non si lascia dei conflitti maturi no Germini no Mazzarino Marzi istriano
Fino al punto da non avere altra soluzione che intervenire con l'uso estremo drammatico e doloroso della forza ma questa è la lezione che dobbiamo semmai a ricavare dalla vicenda dei Balcani prima ed è l'Afghanistan oggi e cioè un mondo che deve essere in grado di farsi carico di garantire davvero che non vi sia nessuno che possa credere della violenza e il terrore
La negazione dei diritti
Possono
Essere impunemente perseguiti
E per questo ci siamo assunti delle responsabilità responsabilità naturalmente difficili dolorose io credo
Che da qui da questo congresso
Sia giusto del nostro partito
Mandi un saluto quei marinai che stanno per partire proprio oggi verso il Golfo
Perse come verso
Nozze hanno indiano
Per far sentire a questi nostri soldati che sono lì avendo dietro l'intero Paese avendo il consenso dell'Italia
Per garantire appunto con la loro azione con la loro presenza che in quella regione così tragicamente travagliata da conflitti si possa rapidamente tornare alla pace e la libertà per tutti
Naturalmente è giusto quello che è stato detto qui l'avevo sottolineato anch'io nella mia relazione
La lotta al terrorismo non si esaurisce
Con l'azione militare
In Afghanistan e non si esaurisce neanche soltanto la dimensione militare
Dobbiamo essere capaci di rilanciare l'azione politica e diplomatica sui molti fronti che la vicenda americana ci ha sollecitato a guardare con maggiore ottimismo e Rita
Dobbiamo dare una risposta ai conflitti vedete la vicenda americana
Si obbliga anche a una revisione culturale di fronte ai conflitti noi ogni qual volta si accadeva un conflitto scoppiava una guerra in qualche parte del mondo in questi cinquant'anni usavamo una categoria dicevamo che era un conflitto locale
E usando l'aggettivo locale in qualche modo rassicuravano gli stessi perché dire che il conflitto ora locale ci faceva credere che non si avrebbe coinvolto non ci coinvolgeva non era quella guerra mondiale
Che avevano conosciuto i nostri padri bene la vicenda americana ci dice
Che non ci sono più conflitti locali o meglio ci dice che ogni conflitto locale tassello di un grande problema che si chiama sicurezza globale e che ogni conflitto aperto anche in un Paese distanti se non lontanissimo da noi ci riguarda si chiami esso il conflitto attimo resto nei Balcani o in casa mia
O si chiami il conflitto in Medio Oriente che il conflitto oggi più acutamente aperto e che per le ragioni che sono note a tutti ha il rapporto più diretto con le vicende
Di cui ci siamo occupati ci stiamo occupando
Nel mondo e quindi l'impegno di qui
Del nostro partito a sollecitare un'azione in Parlamento come abbiamo fatto e nel Paese
Dell'Italia perché ci sia un'azione attiva dare soluzione ai conflitti locali e in primo luogo ci sia un'azione italiana forte in sede europea e sul piano bilaterale perché al Medio Oriente si dia finalmente una soluzione di pace una soluzione di pace appunto capace di riconoscere i due diritti che lì coesistono il diritto per Israele a vivere nella sicurezza il diritto per il popolo palestinese a veder riconosciuta finalmente la propria identità nazionale e statuale
Il crollo delle Torri il crollo delle Torri ci consegna la necessità
Di guardare ai problemi del mondo quelli che sono stati evocati qui da molti interventi da Fulvia Bandoli d'altro
Dalla fame
Alle malattie al debito
Alla polluzione ambientale alla criminalità transnazionale tanti temi che sono diciamo la stazza sporca della globalizzazione
E noi dobbiamo essere capaci di rilanciare con forza un'iniziativa su questi temi
Perché appunto
La globalizzazione la condizione del nostro tempo ma la globalizzazione al pari di qualsiasi fenomeno
Può produrre esiti di un segno di un altro a seconda di chi la dirige per quali finalità e sulla base di quali valori e noi vogliamo batterci per una globalizzazione che sia appunto opportunità occasione per ogni donna ogni uomo che viva su questo pianeta
Noi vogliamo battersi per una globalizzazione che non sia la globalizzazione soltanto dell'economia dei mercati ma anche la globalizzazione dei diritti noi vogliamo batterci per una civilizzazione della globalizzazione per usare questa espressione
Bella che è entrata nel gergo del del dibattito globale di questi ultimi mesi e chieda il senso appunto di una globalizzazione che sia capace di rispondere all'aspettativa e l'attese di ogni uomo e ogni donna che viva su questo pianeta
E tutto questo ci consegna un tema ancor più grande
è stato evocato qui in alcuni interventi
Gli come la globalizzazione ha un governo ne parlava prima Giuliano Amato
Noi viviamo la curiosa contraddizione ma non è molto curiosa ma la contraddizione sicuramente
Ogni giorno più acuta di un mondo che è globale in tutto globale nell'economia nella finanza nelle comunicazioni nella circolazione delle idee degli uomini delle merci
Non è globale in una cosa non è globale nel governo del mondo e viviamo ci sono la contraddizione di un mondo che è retto da un sistema vistati
Fondati sulla sovranità nazionale che governano un mondo nel quale i processi tutti assumono dimensione più larga di quella sovranità questo è il tema politico della globalizzazione è stato go è stato conferito nelle settimane scorse
Il premio Nobel per la pace a costi Annane alle Nazioni Unite bene io credo che noi dobbiamo salutare anche da questo congresso come ho fatto di enorme positività il conferimento del nome per la fase
Ma è positivo è positivo sei la sollecitazione se è una sollecitazione a dare all'ONU quei poteri che non era se la sollecitazione dall'ONU quella risorsa che non ha se la sollecitazione a costruire finalmente le condizioni perché non lo sia comincia ad essere un primo nucleo di governo globale di questo ma
Perché se no quel premio Nobel rischia soltanto di essere la notarile registrazione di una condizione di impotenza di cui la responsabilità badate non è dell'ONU e delle nazioni
Vedete l'ONU è una società per azioni scusatemi il paragone di cui gli azionisti sono gli Stati nazionali
Se gli stati se gli azionisti non capitalizzano
L'amministratore delegato di quella società cioè il segretario generale dell'ONU non investe
E allora il vero problema è come gli Stati accettano di cominciare a trasferire quote di sovranità
E cominciano esserci e comincia a esserci trasferimento di quote progressivamente gradualmente un processo complicatissimo di sovranità
Dagli stati a qualcuno che sta sto sopra di loro per governare processi che hanno dimensione più larga di loro d'altra parte non è quello che stiamo facendo in Europa
Che cosa stiamo facendo in Europa se non costruire una sovranità europea che è sovraordinata le sovranità nazionali
Non abbiamo in questi quarant'anni costruito nel nostro continente esattamente questo processo un processo che è partito dalla consapevolezza che i problemi non si potevano più risolvere soltanto sulla base nazionale in mano a mano
Che il tempo è passato questa consapevolezza è cresciuta
E tutti siamo ormai consapevoli del fatto che
Non vi è il problema in questo continente di un qualche rilievo per la vita di ogni Paese che possa essere risolto soltanto sulla base delle scelte di quel Paese tra meno di due mesi succederà qualcosa di epocale per questo continente
Tra meno di un mese spariranno dalle tasche dei di tutti noi le monete nazionali non ci saranno più lire Marche peseta franchi scellini corone escludo ci sarà la euro
Badate può sembrare una piccola cosa non è una piccola cosa ciascuno di noi
Fin dall'elementare quando andata sì mi sono stati dati i primi rudimenti di storia di educazione civile che è stato insegnato che laddove si batteva una moneta allaccerà una sovranità e che la moneta era uno uno gli strumenti attraverso cui si riconosceva l'esistenza di una sovranità che dal primo gennaio due mila due questo continente abbia un'unica moneta il simbolo più evidente per milioni di donne e di uomini di questo continente che sono cittadini di qualcosa di più grande del solo paese in cui sono nati e sono vissuti e così come lo stiamo facendo in Europa questo è il grande problema che abbiamo di fronte e questo è il cuore e il vero problema politico della globalizzazione chi la governa con quale grado di legittimazione in quali sedi è un grande problema di sovranità
E varate sono questi temi con cui io credo noi dobbiamo discutere con il movimento
è stato posto questo problema io avevo affrontato nella relazione
Io sono assolutamente d'accordo con quanto è stato detto da molti compagni da Mussi e altri
Parco ferrati
Guardiamo
Al popolo di Seattle al popolo di Genova alle migliaia di persone che sono andate alla Perugia-Assisi alle migliaia di giovani che erano a Roma
C'è una domanda di senso lì dentro
è una in gran parte è una giovane generazione che incontra la politica su questi temi per la prima volta si interroga sui destini del mondo pone le domande per cui ciascuno di noi in diverse epoca a seconda delle tariffe oscuro di noi ha scelto la politica ha scelto questo partito non sono domande diverse da quelle che ci siamo posti noi
E per questo noi dobbiamo essere capaci di guardare a questo movimento ma cosa significa rapportarsi al movimento questo è il punto
Il problema nostro non è quello di identificarsi con un movimento perché è un movimento per sua natura è più largo di un partito
E anzi se noi volessimo identificarsi faremmo un torto a quel movimento perché non ne riconosce avremmo l'autonomia la spontaneità
E noi siamo un partito e una forza politica una funzione diversa è quella di cogliere le domande che vi vengono cogliere le sollecitazioni critiche che li maturano corre l'attuale togliere le ansie le domande che di lì fuori vengono e tradurla in politica e dare uno sbocco politico tutto questo e costruire il terreno di maturazione
Di una consapevolezza diffusa su questi temi
Quando ho detto a passare dal no global al new global questo detto passare da una logica che è puramente come dire di critica antagonistica ad una condizione che la condizione globale del nostro tempo
Al porsi il problema di come questa condizione la governo i quali contenuti alla globalizzazione di chi la guida di quali finalità persegue
E questo è il compito nostro
E se mai il limite che noi abbiamo avuto in occasione di Genova esattamente a di non fare questi esattamente ha di non avere una maturazione politica e di obiettivi sufficientemente matura per interloquire con il movimento su questo terre
Io credo che questo sia il nostro compito questo è il compito dalla politica che è quello appunto di costruire sempre le condizioni per governare un processo e per dare un processo una direzione di marcia
E io credo quindi che su questa iniziativa su questo terzo questi terreni noi dobbiamo avere iniziativa
Io sono d'accordo con quanto è stato detto da alcuni compagni è stato sollecitato che ci sia un'iniziativa forte della famiglia socialista su questi temi è che noi la dobbiamo sollecitare
Saremo tra una settimana
A Santo Domingo alla riunione del consiglio generale dall'Internazionale socialista c'è qui il compagno Luis Ayala segretario generale dell'Internazionale che io saluto a nome vostro
E avremo lei
E avremo lì una sede l'occasione la riunione di tutti i leader
Per discutere appunto della crisi afgana di quello che è successo l'undici settembre di come la sinistra e capace di mettere in campo una risposta
Avremo qualche settimana dopo
All'Häcken in occasione del Consiglio europeo che emette che porta a compimento la presidenza belga la riunione dei leader socialisti dell'Unione europea e quella sarà un'altra occasione per discutere come è stata già un'occasione la riunione di Ganda cui era andato il nostra rappresentanza il compagno D'Alema
Certo dobbiamo essere capaci noi di sollecitare ma anche qui anche qui vedete
Scusate il puntiglio ma
Ha senso diciamo discutere se le cose
Se diciamo le cose come sono
è giusto dire cosa fa al Partito socialista europeo cosa fa l'Internazionale socialista
E giusto al tempo stesso bisogna chiedersi quando non fa o quando ha problemi perché non fa
Non è che possiamo presumere che un dirigente socialdemocratico socialista francese inglese e tedesco sia meno sensibile Dinoi di fronte ai problemi del mondo questa una sarebbe una presunzione intollerabile
Se non fa anche perché c'è una ragione che forse di cui bisognerebbe avere più consapevolezza ed è che il Partito socialista europeo
E l'Internazionale socialista
Soffrono
Esattamente degli stessi problemi di cui soffrono tutte le istituzioni sovranazionali e intergovernativi
Quando si riuniscono i capi di Stato e di Gori leader socialisti europei dell'Unione Europea metà di quei casi leader socialisti e al tempo stesso Presidente del Consiglio nel proprio Paese
Forse di più della metà dei ricorda giustamente Napolitano
Anzi più della
E ciascuno di quelli oltre che a rispondere a quella che è l'animo suo di socialista e le sollecitazioni che gli vengono dal comitato centrale del suo partito nel momento in cui si a Delhi
E anche la polvere anche tener conto che voi risponde all'Assemblea legislativa francese al Bundestag
E quindi è un po'più complicato
Cioè si soffre nelle sedi internazionali di partite dello stesso problema che si soffre quando si si si riunisce all'ONU quando ci si riempie di unirsi all'Unione Europea
Perché perché quel problema di come si trasferisce la politica da una dimensione nazionale ha una dimensione sovranazionale è un problema delle istituzioni ma è anche un problema dei soggetti politici
E allora nel momento in cui noi diciamo
Che ci vuole più potere per l'Unione più potere per l'ONU dobbiamo sapere che c'è un problema l'ora di come costruiamo più potere per il partito socialista europeo per esempio ma più potere vuol dire che i partiti che lo ne fanno parte tra cui il nostro decidono
Che su alcune materie si trasferisce la sovranità da noi a loro a quella sede e si decida lì
E state tranquilli che se al partito sostengono però noi trasferiamo delle sovranità allora quel partito si riunirà si farà sentire prenderà delle decisioni
Cioè anche qui è un processo politico da mettere in in campo senza il quale l'evocazione soltanto di un'azione l'iniziativa rischia rischia di non essere
In ogni caso noi dobbiamo batterci per questo come è stato detto e ci batteremo
E dunque questo è quello che dobbiamo fare su tutti questi grandi temi lo scenario internazionale
Batterci perché l'Unione europea abbia una funzione una soggettività politica e istituzionale che invece in questa crisi si è vista è molto fragile
Battersi perché l'Italia non sia i margini delle decisioni delle scelte che la comunità internazionale fra battersi per stabilire un rapporto con il movimento che sia capace di costruire sbocchi politici a una domanda di senso di guidare la globalizzazione
Che nella sua ispirazione giusta e che ha bisogno di approdare a terreni riproposta
Battersi perché nelle sedi della sinistra l'Internazionale socialista il Partito socialdemocratico lui si prendono delle decisioni delle iniziative cresca anche lì una nuova soggettività del socialismo internazionale
Vedete questo stesso metodo
Un metodo cioè che pone si pone il problema soprattutto di come si dà sbocco ai processi e vi si guida perché questo è il compito e la politica
Ma lo dobbiamo applicare anche alla situazione italiana anche qui
Io non credo ci sia differenza tra noi sul giudizio nei confronti del governo Berlusconi in ogni caso si è detto c'è stato prima giudizi diversi può dare da questo congresso mi pare usciamo con un giudizio molto netto
Io lo considero un punto di unità
Un giudizio molto severo
Un governo che
A bassa i livelli di legalità di questo Paese
Lo abbiamo visto con la legge sul falso in bilancio con la legge sulle rogatorie con l'amnistia per i capitali perché qui di questo si tratta un'amnistia per i capitali illegalmente trasferiti all'estero
E anche per questo abbiamo detto
E noi riteniamo a questo punto che sulla materia delle rogatorie sia necessario ricorrere uno strumento straordinario
E di questo intendiamo ragionare con i nostri alleati dell'Ulivo
Quale il referendum abrogativo delle norme che hanno stravolto l'accordo italo svizzero sulle rogatorie
è un Governo che sul piano sociale
A quei connotati che ha ricordato qui Sergio Cofferati che io condivido
Un governo che sostanzialmente sul piano delle politiche sociali e tende a ridurre l'area dei diritti
Tende a ridurre il livello delle tutele
Riduce il carattere della universalità dei diritti e delle prestazioni sociali
Tende ad accrescere gli elementi di precarietà e di precarizzazione nella vita quotidiana
Sì adesso nella scuola
Non abbiamo un governo che pretende che un bambino di undici anni a undici anni decida quello che fare nella vita
Sia esso nella sanità
O nell'assistenza o nel lavoro
I giudizi che sono stati dati qui su questo tornerò sulle queste dal lavoro Limentra tra poco per interloquire con le cose che ha detto Cofferati
Ma in generale mi pare che il giudizio su tutte le scelte di politica e sociale ed è anche il giudizio che abbiamo dato sulla Finanziaria
è quello di un Governo che appunto tende fortemente a mettere in discussione un sistema di tutele di diritti e di garanzia a vantaggio di una condizione di precarietà che è cosa assai diversa da essere capace di indurre nel Paese un maggiore tasso di dinamicità
Così è un Governo che non esita a ricorrere
In ogni modo a forme di occupazione del potere sia esso il controllo dell'informazione
Il modo con cui si continua a ignorare
Il conflitto di interessi il modo con cui Bassanini ne ha parlato si tende a stravolgere la pubblica amministrazione suo funzionamento ad asservire ai sì gente di parte
Sono un governo che fa danni
è un Governo che fa danni va fermata
E richiede quindi un'opposizione forte un'imposizione incalzante
Francamente voglio dire a a Sergio Cofferati che ha posto questo interrogativo
In noi non c'è nessuna pendenza avesse un'opposizione governante un'opposizione che si rinchiude un'opposizione che insegue vai parte Isamu insegue accreditamento
Noi vogliamo fare l'opposizione semine consentito senza aggettivi
Un'opposizione
Che si ponga quale obiettivo
Anche questo chiariamoci
Questa è una differenza di fondo
Uno l'opposizione c'è portarsi anche a lungo ma si batte per non starci
Perché se non è fatta un prato di identità
L'opposizione a una condizione
Spiacevole è meglio stare al governo
Ma può accadere
E quando accade uno dall'opposizione che cosa fa se è una condizione non è un'identità si batte per creare le condizioni per tornare a essere maggioranza nel Paese
E allora se è così il problema nostro io l'ho posto nella relazione lo ripropongo varato e questo è un modo un punto nodale
Non se siamo l'opposizione per usiamo ne se vogliamo farla che la vogliamo fare
Ma come la facciamo questo è il punto nodale
Perché se è così se l'opposizione non è un'identità ma una condizione se l'obiettivo è quello tornare a essere maggioranza allora il problema di un'opposizione e come allarga i suoi consensi
Il problema di un'opposizione come non soltanto rassicura i confermai consensi viti già si è fidato di noi e questo naturalmente dobbiamo farlo e non dobbiamo perderne neanche uno
Ma al tempo stesso ci dobbiamo porre il problema di come siamo capaci di allargare i nostri consensi
E di riuscire a riconquistare fiducia e consenso anche in chi non si è affidato a noi perché se no per una sola ragione aritmetica noi all'opposizione ci stiamo tutta la vita
è chiaro
Questo è il problema il problema di come noi siamo capaci di interloquire di parlare come ogni pezzo della società italiana sia quello che ci è ammesso che sia così ma diciamo di una totalmente vicino sia quelli che pensiamo che siano naturalmente conta perché la forza di una folla la la la come dire l'obiettivo di una forza che abbiam bisogno di governo è quello di avere consensi e di raccogliere in una società parlando a un'intera società guardate poi non c'è tanto da discutere bastano le analisi elettorali
Le analisi elettorali si dicono che quando si perde si perde dappertutto quando si vince si evince la per tutto non è vero che si perde o si vince soltanto in un pezzo della società
E allora il problema è come tu sei capace di costruire una politica che non parli uso queste spione per capirsi non parli solo ai tuoi
Ma oltre che parlare ai tuoi palle anche agli altri e sia capace di dimostrare agli altri che noi siamo più credibile più convincenti nel governare questo Paese
E con questi coloro che si sono affidati a loro invece del fatto che meglio affidarsi a noi questo io volevo dire
Va precisato per bene se no interpretazione non corrisponde al mio pensiero questo io volevo dire quando ho detto attenzione non basta dire noi non siamo loro
Noi dobbiamo dimostrare di essere meglio di loro io non ho detto noi non siamo loro perché noi siamo meglio di loro non ho questa presunzione
Gli ho detto noi non siamo loro e questo va reso visibile e percepibile
Sempre l'elemento dalla distinzione
Dopodiché noi dobbiamo dobbiamo avere come assillo di dimostrare ogni giorno che noi siamo meglio di loro perché questo ci consente di conquistare anche chi non si è affidato a noi questo è il vero problema che abbiamo allora il problema dei come fare l'opposizione questo compagno e non si definisse in astratto in astratto lo si può enunciare come lo non so io poi lo devi misurare in concreto
Allora essa vi faccio un esempio molto concreto così ci capiamo me
è accaduto alla vigilia dell'otto un episodio che a me sembra un episodio significativo emblematico adesso quando lo racconto ve lo ricorderete perché i giornali dedicarono ampio spazio questo episodio
Accadde che a San Macuto
Che è un palazzo del parlamento dove c'è una sala convegni una certa mattina
Fosse promesse forse promosso un convegno da un'organizzazione collaterale del centro destra sui temi della ricerca scientifica in particolare nel settore degli organismi geneticamente modificati
Con una piattaforma esplicitamente polemica nei confronti delle decisioni che il governo aveva preso del centrosinistra su quella materia
Fin qui nulla di sta nulla di strano che un'organizzazione di centro destra decida di promuovere un convegno e che essendo di centrodestra lo faccia con una piattaforma polemica contro centosei da
Un po'meno ovvio perché quel convegno fosse presieduto dalla senatrice Rita levi Montalcini che quando è stata nominata senatrice ha dichiarato di essere una donna di sinistra
Un po'meno violente io ci sono andato e mi sono spaventato quando sono entrato e che il settanta per cento di quelli che stanno in quella sala fossero scienziate ricercatore Q Giovanni conosce benissimo che nella vita avevano sempre firmato appelli di voto a sinistra
Tutta gente
Non ho mai forse avreste fatto bene per la ragione che dico se deve si dispiega
E siccome si trattava di un come a dei ricercatori non si può neanche credere che qualcuno sia capitato lì non sapendo dove andava a finire perché il livello di istruzione di un ricercatore
Esclude questa eventualità no
Allora perché allora io mi sono spaventato e ho trovato una ragione di grande preoccupazione anche ai fini del voto che si sarebbe stato poco tempo dopo
Perché non mi ricordavo dal mille novecentoquarantacinque ad oggi che fosse mai accaduto in Italia che si producesse una situazione per cui una parte della comunità scientifica stava da una parte la sinistra stava dall'altra
Non abbiamo scusate cari compagni
Ma nelle nelle nostre stazioni in mezzo a tante barbe non ci sono anche i baffi realista e nella nostra iconografia non abbiamo messo ai stai per dire che noi siamo una forza che ha l'ambizione di essere il punto di riferimento della scienza e di chi dalla scienza fa la propria attività
Allora come è che espone che tanti scienziati e ricercatori che sono naturalmente di sinistra
E badate nei giorni successivi in campagna elettorale ne ho trovati lo dico per aver avuto la verifica la conferma di gente che Marie graziato perché io sono andato lì
Li ho trovati poi dopo a Milano Torino in campagna elettorale com'è che può accadere questo ci sarà di qualche cosa che non ha funzionato e non ha funzionato una cosa molto semplice in questo caso noi abbiamo dato un'idea assolutamente primitiva del principio di precauzione
Abbiamo trasmesso l'idea in quel momento che il principio di precauzione che il principio con cui si regolano
Gli esiti dell'assenza andasse interpretato nel senso che se c'è un rischio meglio no ricercare accerto che se trasmettiamo un'idea così licenziate considerano che siamo loro nemesi
Perché è altra cosa è altra cosa è altra cosa è sapere che tipo che occorre sempre governare Giovanni per regola ce l'ha insegnato a tutti noi
Governare ogni esito della scienza e averne gli strumenti per governare il principio di precauzione uno di questi ma appunto il principio di precauzione uno strumento con cui governare l'esito della ricerca non inibire la ricerca son due cose radicalmente diverso
Ecco allora lì un esempio
Eccoli un esempio di come tu non parla un pezzo di società quando ho scritto nel mio discorso dell'altro giorno riformismo è vedere le straordinarie possibilità che la scienza e non avere un atteggiamento di paura di fronte alla scienza volevo dire questa cosa che in modo più chiaro vi ho esemplificato è chiaro questo vuol dire allora noi dobbiamo essere una forza che ha
Ma dovremo essere una forza che fa questa società questa questa opposizione che svolge questo ruolo
E quindi io aderisco totalmente a quello che ha detto Sergio Cofferati in un passaggio del suo discorso Sergio letto ci vuole una sinistra che ritrovi il gusto di un rapporto con la società sono totalmente d'accordo s'quell'esempio che ho fatto è una sinistra che perde un pezzo di rapporto con la società abbiamo bisogno di ritrovare appunto le ragioni di una forte capacità di interlocuzione di comunicazione ma tutta la società questo è il punto
Attenzione a non farsi un comodo Ali tutta
In quella società ci sono delle cose che naturalmente ci piacciono ce ne altre altre che probabilmente non ci piacciono attualmente con cui bisogna fare i conti lo spesso se vuoi essere una forza che assume una funzione nel Paese
Questo è il senso
Del della proposta che noi dobbiamo fare questo è il senso di essere riformisti
Io ho ascoltato con grande interesse l'intervento come tutti naturalmente di Sergio Cofferati
Solo per la funzione ruolo che ha ho la fortuna di conoscere Sergio Cofferati da trent'anni di aver avuto anche occasione di lavoro con voi
Se tra di noi un rapporto di profonda stima profonda amicizia per cui tutto questo mi porta a essere molto attento sempre a quello che dice perché ne conosco il valore lo spessore umano e politico
E quindi voglio interloquire col suo intervento perché pure ha posto delle domande che giustamente devono essere esposte anzi siccome cominciamo un'avventura cui Sergio voglio dirti che troverai sempre un segretario pronto a discutere interloquire con tè con tutti i compagni
Con l'attenzione
Con un'attenzione e rispetto che si deve
A te come persona è la grande organizzazione naturalmente che tu rappresenta
E c'è una cosa né di Sergio che a un certo punto in cui tuo intervento a me non convince
Tu hai detto
Compito la sinistra non è la modernizzazione compilo liste affermare i diritti
Mi pare che più o meno i termini fossero queste
Ecco io temo che in questa separazione ci sia un punto di fragilità e di debolezza
Perché il problema è esattamente come si tengono insieme queste due dimensioni
Noi siamo la sinistra
E la sinistra è nata e vive
Per affermare dei diritti
Diritti di libertà diritti di uguaglianza diritti di giustizia diritti nel lavoro il diritto a studiare il diritto a essere curato il diritti per cui ciascuno posto sentisse nella propria vita più sicuro più sereno
Più riconosciuto
Il giorno in cui mettessimo in discussione uno solo di questi diritti noi verremmo meno la funzione stessa per cui la sinistra è nata su questo non ci devono essere dubbi
Il problema è che l'affermazione di quali diritti
Non prescinde mai storicamente
Dall'evoluzione sociale economica
Di un di una di una società di un paese di un contesto di una nazione in cui ci si batte per realizzare
Il problema è esattamente come siamo capaci di essere in grado di dare noi una diversa guida al processo di modernizzazione del Paese affermando lui i diritti di cui noi siamo portatori questo è secondo me la questione non sin dalle ma è ispirare ai diritti il processo di modernizzazione del Paese anche perché badate
Io temo che se si separano le due cose
Alla fine la modernizzazione resta i diritti soccombono
E si rischia così
E si rischia così la subalternità
E invece io credo e credo che su questo siamo d'accordo
Io credo che ci sia la necessità appunto di essere in grado di tenere insieme le due cose
Badate
Voglio anche qui fare due esempi molto concreti
Mi ha colpito la lettura di una di un'analisi fatta da un nostro compagno importante sociologo col professor Draghi
Sulla composizione dei blocchi elettorali di centrosinistra e centrodestra
In questa analisi risulta che il blocco elettorale di centrodestra è prevalentemente composto sottolineo prevalentemente
Poi ognuno preso voti dappertutto ma prevalentemente il blocco e centrodestra prevalentemente composto da ceti produttivi
E da fasce di reddito molto basse
Pensionati minime casalinga e cioè
E il blocco elettorale del centrosinistra sette acculturati
E lavoro dipendente
Vedete che nei due blocchi elettorali sono compresenti la domanda di modernità e la domanda di diritti vedete perché non è separabile
Un altro esempio sono andato in campagna elettorale
Tra le tante cose giri che ho fatto un certo punto in una città del Nord
E ho incontrato accento
Giovanni di società di affitto lavoro
Con i quali ho disco
Dei diritti dei diritti
Che non hanno
E che giustamente chiedono
Il diritto ad avere un salario minimo garantito tra un lavoro e l'altro nel periodo in cui non onorano cosa che oggi non c'è
Il diritto a una formazione perché da un lavoro precario possono passare un lavoro stabilizza
Il diritto avere forme di rappresentanza sindacale che questi lavoratori non hanno
Discutevamo di questo della giusto no conciato punto un ragazzo mi ha fermato milizie scusi lei
Se guardi però che io promette questo la sua opinione non ne faccio premetto subito non me la strada una legge generale però significativa e scusi lei
Guardi che a me di cambiare lavoro una volta all'anno mi va bene
Mi ha colpito perché
Perché quel ragazzo si poneva due domande
Voleva a tutti i diritti e ha ragione glieli dobbiamo dare quei diritti e al tempo stesso lo interpreta il suo rapporto lavoro in un modo molto più dinamico di quanto l'abbiamo interpretato ciascuno di noi e lo hanno interpretato i nostri padri
è chiaro
E siccome e siccome il bambino e siccome il bambino la tagliato a metà neanche Salomone
Non possiamo tagliare noi colori metà e di lino e rispondiamo soltanto uno delle tue due esigenze l'altra cerca qualcun altro protagonista uno
E chiede qualcuno che sia capace risponda alle a tutte e due quella esigenza
Questo è il problema che il lupo
Io per l'ennesima volta tutte le volte pongo questa questione arriva sempre un compagno ma io
Sono paziente voglio dire
Se non ora accettato di fare il segretario di questo partito naturalmente
Aveva arriva sempre un compagno che mi dice
Modernità Ossimo quale e lo dico io quale appunto proprio perché non è un tra il problema che io pongo non è mica l'accettazione acritica del processo di modernizzazione io pongo il problema di chi lo governa
Di quali contenuti via e di una sinistra che si ponga l'ambizione di avere lei lei Temper governarlo questo è il problema che lo pongo
Perché riformista riformista è
Ha dato una bellissima definizione Cofferati che io arricchisco la mio decalogo
Riformista e colui che è capace di regolare i processi sono d'accordo perse esattamente quello che voglio dire anch'io
E quindi va bene
E a partire dal lavoro
Che cosa diciamo noi a quei duecento mila
Intanto quei duecento mila venerdì mattina
Noi abbiamo detto che eravamo con loro essendo lì stava su tutti i giornali una dichiarazione che io ho fatto
Quando insieme al compagno D'Alema è al compagno per adeguare altri compagni
Siamo andati alla manifestazione duecento mila un giornalista ma chiesto qual è il senso dalla vostra presenza io ho risposto laddove ci sono dei lavoratori in lotta lì è il posto dei dirigenti dei Democratici e dei semi
E proprio partendo dal fatto che eravamo lì
Proprio partendo dal fatto che eravamo lì
Io voglio anch'
Interloquire con Sergio anche sulle questioni del lavoro
Io ho detto una cosa che ribadisco qui perché ne sono convinto non da oggi
Qualcuno di voi sa Sergio lo sa altri no
Io in trent'anni di vita politica non radicati quasi diciassette occuparmi di operai di sindacati di fabbrica e quindi
è un tema che mi è caro perché fa parte della mia storia dalla mia cultura della mia formazione politica
Cosa significa centralità del lavoro per me c'entra l'Italia lavoro non è mai stato
Una nozione ideologica
Io ho sempre considerato sempre definito assentare dal lavoro con un linguaggio molto semplice e chiaro
Significa questo per me
Che la quantità di lavoro che una società sa garantire ai suoi cittadini e io aggiungo anche la qualità del lavoro che una società sa garantire ai suoi cittadini
è uno dei parametri sulla base dei quali io giudico se quella società e giusta oppure no questo significa centralità dello è un grande valore che ispira
No una società e i rapporti tra gli uomini tra le donne di una società e se c'è piena occupazione quella una società più giusta
Più democratica più libera il lavoro come metro
Di una della civiltà di un paese di una società di una nazione e quindi se è così è evidente che il lavoro per noi
Continua a essere un valore centrale per questo perché fondato
Diciamo una società nei suoi valori costitutivi
Il lavoro non è solo reddito al progetto di vita
Il lavoro non è solo come spesso dipendenza o alienazione
E anche promozione di sei anche autorealizzazione
E il lavoro va rappresentato tutelato garantiti
Però il punto qual è punto è come tutti sappiamo ma
Perché è un processo che ha investito la Società italiana non da qualche settimana ma da un po'di anni
Che siamo entrati dal mondo del dal mondo del lavoro siamo passato al mondo dei lavori aver passato e avere se esser passati nel definire quel mondo dal singolare al plurale non è soltanto un fatto lessicale è una diversa definizione che coglie un mondo che è molto più complesso articolato tutte le cose che in questi anni ci siamo detti inutile io che qui ripeto
Un mutamento però questo sì vale la pena di dirlo attenzione
Un mutamento che è strutturale
Non è che il mondo del lavoro è diventato più complesso perché c'è qualcuno di cattivo che l'ha fatto diventare più complesse
Il mondo del lavoro si è segmentato articolato frammentato perché è intervenuta una grande rivoluzione tecnologica
Chiesto chiesi è caratterizzata col passaggio dal ciclo produttivo meccanico che perse per per struttura composizione definizione aveva forti elementi di rigidità sia tecnologici che sociale
Ha un ciclo produttivo informatico la Società appunto del sosta delle informazioni in cui la flessibilità e l'elemento come dire caratterizzante la struttura produttiva la struttura sociale per questo c'è la flessibilità io richiamo questo dato strutturale perché sei così allora il problema non è
Individuare chi ne è responsabile
Chi ha la colpa del fatto che c'è la flessibilità
è una condizione ancora una volta il problema ecco come la governo chi la guida chi la dirige questo è il problema
E io penso
Qui c'è un punto di discussione tra di noi
Non dico con Cofferati non credo su questo punto Cofferati ma con altri sì
Io se mi son sempre rifiutato di accedere all'idea culturalmente che flessibilità volesse dire precarietà
Mi spiego
La flessibilità comporta dei rischi di precarietà questo è evidente
Il problema è come io libero la flessibilità dalla precarietà
Perché se no non capisco qual è il mio ruolo di fronte a un mercato del lavoro flessibile
E allora il problema è come ricostruisco un sistema di diritti
Una griglia di tutele di garanzie quando io ho posto nella relazione il problema di uno statuto di tutti i lavori ho posto questo problema
Ho posto il problema cioè di una ricostruzione di diritti di tutele di garanzie
Che siano in grado di dare di rappresentare di dare sicurezza all'intero universo delle figure professionali non soltanto all'operaio l'impiegato al tecnico della fabbrica fordista classica te quello che oggi
In buona misura è garantito perché e garantito dagli strumenti che abbiamo costruito quando sostanzialmente lavoro si identificava con quella tipologia ma oggi che il mondo del lavoro è molto più largo spesso noi abbiamo figure che non sono tutelati
E quindi per esempio io li fa ribadisco qui lo riconfermo perché questo è stato
E qualche volta questa cosa mi anche amareggiato lasciatemelo dire
Durante la campagna un personale si è cercato di accreditare io capisco qualche polemica di troppo normale ma che ci fosse una mozione che era favorevole alla alla alla libertà di licenziare
Io ribadisco quello che ho sempre detto io sono contrario la modifica dell'articolo diciotto non ho alcun dubbio su questo fa
Perché la modifica dell'articolo diciotto non dà nessun diritto in più a nessuno e né Togliatti né a e quindi non si capisce perché dovremmo essere d'accordo
Al tempo stesso però mi pongo il problema di come sono in grado di garantire anche tutti quelle figure professionali che dall'articolo diciotto oggi non saranno tutelati e a cui non parlo se mi arrocco soltanto cinque
E quindi
Come costruisco una retta di diritti uno statuto dei lavori che certifichi passaggi professionali da un lavoro all'altro nel momento in cui viviamo in un mercato del lavoro mobile
Come mettiamo trentini livello ha richiamato come mettiamo fortemente il tema della formazione del sapere al centro di una politica per il lavoro sempre di più la formazione sapere diventa una variabile fondamentale per governare un mercato del lavoro flessibile
Come costruiamo una griglia di diritti
Per tutti coloro che sono sono impegnati questi lavori come quel ragazzo che io ho incontrato in campagna elettorale
Come finalizziamo le forme di lavoro flessibile a forme di stabilizzazione del lavoro
Cioè come appunto
Facciamo in modo che nessuno sia in condizione di essere precario e costruiamo le condizioni della liberazione della flessibilità dagli elementi di precarietà e allora
Questo è quello che noi diciamo Sergio e quei duecento mila a quei duecento mila diciamo che i Democratici di sinistra vogliono rappresentare loro vogliono rappresentare tutti i lavoratori e hanno bisogno di essere garantiti e tutelati
E vogliamo costruire una griglia di strumenti che siano in grado di fare
Ivi compresa
Ivi compreso una legge sulla rappresentanza sulla rappresentatività problema che tu hai posto
Io non ho difficoltà
A riconoscere autocriticamente che c'è stato un limite
Nell'azione dei nostri governi e non portare a soluzione questo problema
Tuttavia dico anche che quel limite è stato reso diciamo è stato facilitato dal fatto che non c'era unità di intenti non solo tra le forze politiche ma dà anche fra le organizzazioni sindacali su questo punto
E quindi e quindi
Probabilmente noi
Non dovevamo necessariamente farsi carico di quello in ogni casa
Io nella relazione Sergio detto una cosa molto chiara e la rileggo perché in questo caso le parole valgono per questo anche tenendo conto delle soluzioni già in vigore nel pubblico impiego sarebbe utile ricercare un'intesa tra le organizzazioni sindacali che consenta di giungere ad una legge sulla rappresentanza sulla rappresentatività
Del sindacato nei settori privati per dare certezza democratica il lavoratore circoscrivere così la discrezionalità dell'impresa o della mediazione politica e istituzionale
E quindi io raccolgo la sollecitazione che viene da Sergio e ribadisco come era già scritto nella relazione che è un impegno che noi assumiamo è quello di lavorare perché si crei la possibilità di un'intesa
Tra le organizzazioni sindacali e tra le forze politiche principali per arrivare a una legge sulla rappresentatività e sulla rappresenta
Ecco questo è il nostro impegno
Un impegno che corrisponde appunto a un tema proprio del riformismo come un moderno riformismo e capace di non di non smarrire mai le sue profonde radici nel mondo del lavoro facendo i conti con le tante i tanti cambiamenti del lavoro a
Conosciuta cono e per questo
Io penso che
E lo dico qui da questa tribune confusione come uno degli impegni di lavoro che annunciò in queste conclusioni
Penso che sia utile del nostro partito
All'indomani di questo nostro congresso metta in campo una conferenza nazionale sul lavoro e sul welfare che consenta appunto
Di tornare a riflettere su tutti questi temi e ci consenta di darsi una elaborazione più matura e più ricca su questi temi
Questo mi conduce al tema è già stato affrontato solo più breve a questo punto
Per la sinistra riformista e del riformismo che vogliamo essa
Per questo ho speso gran parte della relazione
Mi pare anche che la stampa io ringrazio
Tutti i giornalisti che hanno seguito i nostri lavori che lo hanno fatto con grandissima attenzione e cura di aver colto come questo come il tratto principale principale della mia proposta
Un riformismo che si misuri con la società di oggi
Per usare una formula che hai usato era un richiamo tutte le altre
Un riformismo che
Sappia
Che la patria l'identità nostra è quel socialismo europeo che si misura tutti i giorni col governo della modernità e netta N
Affronta tutte le complesse responsabilità
Ora nell'aver posto questo problema
Io non ho detto che noi come qualche compagno a
Voluto in qualche modo chiosare
Io non ho detto che noi questa strada di essere una forza del socialismo europeo la cominciamo ti ho detto esattamente il contrario
Io ho detto che noi questa strada l'abbiamo cominciata dieci anni fa al momento della svolta
Per inciso
Io sono molto lieto che tutti adesso siano favorevole ad essere un Partito del socialismo europeo
Quando io mi ero convinto dieci anni fa ho trovato molte compagnie che adesso sono convinti che mi spiegavano che era inutile
No perverse le cose come so
Se tutti avessero avuto la stessa convinzione forse questa discussione l'avremmo fatta prima
Noi dieci anni fa abbiamo fatto una scelta
Con la svolta guidata da Achille Occhetto che da questo congresso saluto a nome di tutti voi
Con la svolta compiuta da Occhetto Dinoi decidemmo una cosa
Decidemmo che l'identità del nostro partito
Doveva essere l'identità di una forza politica che si collocava nella famiglia del socialismo europeo internazionali
Ma decidemmo che noi volevamo essere
Un Partito del socialismo europeo non decidemmo in che non più di dieci anni fa che lo eravamo è cosa diversa
è cosa diversa
Facemmo una scelta
Una scelta di identità una scelta di collocazione che rendemmo esplicita con l'adesione all'Internazionale socialista che rendemmo esplicita
Fondando lo sottolineo compagni
Fondando insieme agli altri partiti socialisti e socialdemocratici il Partito del socialismo europeo
Perché noi nell'Internazionale socialista siamo entrati il se l'abbiamo fondato e nato il nove novembre del mille novecentonovantadue tra i firmatari dell'atto di fondazione c'è la firma di Achille Occhetto
Quindi decidemmo di rendere evidente questa scelta
Con l'adesione all'Internazionale con
La fondazione del sei e da quel momento non ci siamo messi in marcia per diventare una forzatura coerentemente compiutamente pienamente
Del socialismo europeo e in questi dieci anni abbiamo compiuto un cammino di questa natura
Un cammino che
Abbiamo fatto con determinazione che non è mancata nessuno né sotto la guida di D'Alema prima e poi sotto la guida di Walter ma che credo non per responsabilità di nessuno naturalmente ha registrato non pochi ostacoli e difficoltà
Anche qualche battuta d'arresto
E d'altra parte se noi il tredici maggio abbiamo subito una sconfitta elettorale è anche perché
Ci siamo detti
Non è l'unica ragione naturalmente ma è certamente una ragione anche il fatto che non era stato sufficientemente percepito
Quel carattere quel profilo
Quel connotato riformista che noi volavano dare di noi stessi
Con una contraddizione abbastanza evidente tra l'ambizione riformatrice che nell'azione di governo c'era vero quello che ha detto la Melandri nessun provvedimento di governo che noi abbiamo assunto non era ispirato
Da una cultura riformista ma molti di quei provvedimenti poi andò tutti fare i conti con le difficoltà
Che abbiamo registrato nel far vivere quei provvedimenti in una società perché fare una politica riformista non è solo far delle leggi riformiste ma costruire intorno a quei provvedimenti è una cultura condivisa è un consenso
Ed è su quel terreno lì che è un deficit di riformismo si è si è manifestato
Ho posto il problema e mi pare che la il congresso
Conferendo il sessantadue per cento la mozione che io ho presentato e che poneva questo problema come centrale ho posto il problema che è quella strada che noi abbiamo intrapreso dieci anni fa
Fosse portata alle sue conseguenze fosse compiuta finalmente e ci fosse una proprio quello che io ho proposto e che in questo congresso stiamo discutendo compiutamente a di una forza riformista del socialismo europeo
E quindi c'è tutta la processualità in questa nostra storia tant'è vero che io ho detto nella mia relazione ribadisco
Questo congresso detto è un punto d'approdo è un punto d'inizio
è un punto d'approdo di un cammino cominciato dieci anni fa e che arriva oggi a compimento nel momento in cui noi assumiamo compiutamente definitivamente una identità riformista
Che abbiamo coltivato in questo decennio di forza del socialismo europeo
E questo nostro compimento creare condizioni ecco il nuovo inizio
Per affrontare due altri processi altrettanto importante che sono la costruzione di una grande forza unità della sinistra riformista in Italia dentro il rilancio forte della coalizione di centro sinistra dell'Ulivo
E quindi questo è
E badate io vorrei che si riflettesse ma anche su un'altra cosa
Noi
Io penso che noi abbiamo
Ci misuriamo oggi con
Questo tema come si sono misurati altri partiti che pure non avevano il problema nella nostra storia
Badate perché
Dire ma non è questo problema lo avevamo risolto
è porre il problema come dire sotto un'ottica sbagliata perché il problema non è mica quello della legittimazione
Il problema è se noi siamo compiutamente una forza riformista capace di interloquire oggi con le domande di una società di oggi
Perché se il problema fosse semplicemente la legittimazione o in termini astratti l'identità allora i socialdemocratici tedeschi i laburisti inglesi i socialisti francesi e loro non avrà dovrebbero cambiare niente perché quelli sono socialdemocratica Sempre
Eppure messi mettono in discussione
Eppure hanno messo in campo grande cambiamento
Perché perché il problema del cambiamento non è un problema
Di legittimità o di legittimazione il problema di del team di una forza che cambia è la necessità per una forza di trovare sempre il grado di sintonia che ha con la società che vuole rappresentare
E se noi guardiamo all'esperienza di grandi partiti che sono socialisti e socialdemocratici dalla nascita quindi non avevano il problema nostro di fare un percorso
Come appunto gli inglesi francesi tedeschi o parlo sempre di questi ma si potrebbe parlare degli spagnoli degli svedesi dei dei greci no o in questo momento accetta
Questi partiti che sono socialisti dalla nascita non è che dicono siccome noi siamo così D'Alema sita non c'è niente da cambiare va bene così
No sono loro per primi a sapere che l'esperienza di cui sono portatori ha bisogno di essere verificate aggiornato
E badate come ha vinto perché questo bisognerà pur benissimo darsi una risposta a questo
Noi oggi parliamo di Blair che Primo Ministro parliamo diceva perché primo ministro parliamo di sostenga Primo Ministro ma quei partiti lì dieci anni fa non stavano al governo
Quei partiti li hanno subito sconfitte elettorali drammatiche secoli se solo ricordiamo la sconfitta dei laburisti inglesi quando vinse la pace o alle alla sequenza di sconfitte
Io ricordo il dramma di un intero congresso il sei marzo del mille novecentottantatré a Milano davanti ai televisori che annunciavano la sconfitta dalla socialdemocrazia in Germania
No c'era il nostro congresso di Milano
E hanno subito delle sconfitte non meno gravi di quelle che abbiamo sconfitto noi che abbiamo subito noi e nel momento in cui hanno ci hanno fatto i conti o per la sconfitta cosa hanno cosa si sono detti
Hanno messo in dubbio di essere socialisti o socialdemocratici per carità ma si sono posti il problema di come rinnovavano le loro idee
Di come aggiornava la loro politica di come cambiano loro cultura di come creavano le condizioni per tornare a essere capace di conquistare la fiducia della maggioranza dei cittadini del loro Paese
Blair non ha vinto dopo diciotto anni dalla signora Thatcher presentandosi agli elettori che gli ha detto ragazzi tranquilli quei diciotto anni erano una parentesi adesso torniamo a prima perché si faceva così le perdeva le elezioni è chiaro
E se il radar e se è vero ha vinto le elezioni in Germania
Dopo un travaglio nella socialdemocrazia tedesca drammatico
Drammatico perché la socialdemocrazia tedesca ha avuto un momento di crisi verticale al momento dell'unificazione della Germania e quella crisi quelle era una crisi particolarmente difficile perché come dire maturava su un terreno nevralgico dell'identità nazionale stessa di quel Paese
E questo spiega perché ci hanno messo quattordici anni
Allora questo è quello che io dico
Che ho proposto poi vediamo come lo facciamo adesso discuteremo con Giuliano Amato con tanti altri ma il problema è questo come noi siamo capaci di costruire una forza che abbia quella stessa
Funzione cioè come noi siamo una forza riformista non perché siamo affiliati
All'Internazionale socialista o al partito sostengono Peo ma perché abbiamo la stessa cultura politica lo stesso modo di rapportarsi alla società lo stesso
Lo stesso profilo perché appunto siamo Capcom siamo capaci di essere una forza che interpreta una società in movimento
E alle proposte per governare e con questo abbiamo bisogno di una sinistra riformista unito a cui io posso spendere davvero poche parole perché
Condivido il modo con cui ancora a posto al Congresso il problema Giuliano Amato
Possiamo continuare a essere divisi in Italia
Quando appunto viviamo in un mondo globale che i problemi di cui abbiamo discusso viviamo in un'Europa che si unisce
E qualsiasi problema che abbiamo di fronte a noi si impone ci sollecita di guardare avanti e non di guardare indietro
Possiamo essere prigionieri della storia del passato
Pagate
Giuliano detto bene io lo riprendo anche questo perché non voglio che ci siano reticenze
Dire bisogna guardare avanti bisogna guardare al futuro essere peggiore nel passato non significa non avere il la forza l'intelligenza di riflettere anche sul proprio passato
Ma si riflette sul passato in quanto si abbia un progetto per il futuro si riflette sul passato in quanto si abbia la capacità di guardare dove si vuole andare in avanti
Si ripeta suo passato in quanto si abbia un'idea di una sinistra che sia espansiva forte capace di parlare alla società italiana
E il problema che noi abbiamo di fronte e che noi oggi intagli in Italia abbiamo passatemi questa espressione così anche se di gergo un popolo di sinistra che è molto più largo della sinistra che lo vuole rappresentare questo è il problema
Resta la questione
E come allora costruiamo le condizioni perché ci sia un partito che quella sinistra rappresenta davvero tutta ed è capace di tornare a essere un punto di attrazione forte ed è capace appunto di inverare una missione una funzione della sinistra in questo Paese per farlo
Per farlo devono mettersi in cammino con tutti quelli che sono disposti con noi a condividere questo disegno
Tutti quelli che sono disposti trovo se mi permettete astratta la discussione ma lo vogliamo fare con questo o con quello lo vogliamo fare guarda con i più soli partiti autoimmune
Con tutta la ricchezza di cui questa società è forte e con tutti coloro che nei partiti nel movimento sindacale nella società civile nella campo
Intellettuale nella cultura sentono l'esigenza di un soggetto politico di sinistra che rappresenta in modo unitario la cultura riformista della sinistra italiana
Un progetto che dobbiamo mettere in campo
In modo diverso da come l'abbiamo fatto fin qui perché questo obiettivo non l'abbiamo perseguito
L'unità della sinistra è stato perseguito di volta in volta da ogni forza politica da sinistra soltanto che ciascuno pretendeva sostanzialmente che l'unità della sinistra si facesse omologa hanno gli altri asset
E su quella strada non siamo andati da nessuna parte né noi né altri
Il problema è come noi costruiamo una casa comune una casa comune nel quale non c'è un padrone di casa e ci sono degli invitati
Come ho detto nella mia relazione ho ribadisco un processo nel quale non c'è un un maestro e dei discepoli ma come ci mettiamo sulla base di pari dignità
I vari soggetti politici culturali sociali te credo non è l'esigenza di una forte sinistra riformista in Italia e lavoriamo per un progetto di questo genere e io ho detto questo
Noi i Democratici di sinistra sentiamo che questa è un'esigenza vera e anche in funzione
Della identità riformista compiuta che con questo congresso vogliamo assumere diciamo noi siamo pronti
E tre e vogliamo sperare che coloro che credono come noi in questo progetto siano pronti come noi si possa lavorare a costruire insieme un progetto che dia all'Italia quella grande e unitaria forza della sinistra riformista che fino a oggi non ha mai avuto
Naturalmente questo non voglio eludere
Un modo che ha posto Walter Veltroni
Naturalmente questo non lo pensiamo nell'Ulivo
Ma altre poi posto una questione politica rilevante
Io penso che noi viviamo in un Paese che è caratterizzato da un sistema politico istituzionale bipolare
Il bipolarismo è stata una scelta del nostro partito
Ed è una scelta da non revocare in dubbio e se il bipolarismo è una scelta questo significa che nella competizione per il governo del Paese vincono i grandi aggregati vincono le coalizioni e per quello che riguarda il centro sinistra né centro né sinistra vincono da soli o si vince insieme o da soli perde ciascuno
E allora è chiaro
Che non è una sinistra più forte una sinistra unita la pensiamo dentro l'Ulivo
Qualsiasi idea di pensarla in alternativa all'Ulivo
In una logica di autosufficienza sarebbe una logica per don perdente perché condannata a essere esteri
E a non produrre quel risultato politico che poi non ci proponiamo che tornare a far sì che il centro sinistra sia maggioranza del paese e quindi in questo senso io voglio dire l'ho detto in modo chiaro nella mia relazione
Noi pensiamo che bisogna lavorare parallelamente alla costruzione di una sinistra unita si debba lavorare
A rilanciare con forza l'Ulivo a rilanciarlo come soggetto politico
Io ho fatto delle proposte in questo senso
Che vadano nella direzione non soltanto di evocare l'Ulivo ma lo costruiscono nei collegi che si dia vita la federazione dei gruppi parlamentari si dia vita a un lavoro comune nelle Commissione parlamentare comporta voci uniti ci si dia
Regole per la selezione delle candidature dell'Ulivo democratiche che abbiano un rapporto coi cittadini con gli elettori cioè di strumenti per costruire l'Ulivo come soggetto
E quindi fare in modo appunto
E la Margherita da un lato che noi dall'alto non ci si pensi ciascuno come dire in modo molto sufficiente
E presuntuosamente solitario ma ci si pensi invece ciascuno come parte di una coalizione
Su cui investire insieme per farla vincere insieme io credo che la convenzione nazionale dell'Ulivo
E si sarà tra qualche mese dovrà prendere queste decisioni tutto questo e ho finito davvero vengo all'ultima questione che in verità è stata evocata di meno
E credo che richiederà la convocazione di una sede apposita di discussione
E riguarda lo strumento con cui noi vogliamo fare tutto questo
Vale per noi che vale anche
Per quello che vogliamo costruire insieme
Ai nostri amici
Una cultura riformista una politica riformista ha bisogno di uno strumento politico
Una cultura riformista non vince perché la si evoca
Vinse perché la si costruisce
Episodi un partito
E qui guardate i ritardi sono acuti se guardiamo allo stato del nostro partito
Non la faccio lunga
Noi siamo di rispetto a dieci anni fa più piccoli perché abbiamo meno iscritti e meno voti
Più poveri perché ha meno iscritte Menotti significa meno soldi
Canali più esigue di rapporto con la realtà
Maggiore difficoltà di iniziative
E tutto questo l'abbiamo misurato mille volte l'abbiamo misurato anche nella recente campagna elettorale
E mi colpisse come nel nostro dibattito
Sul partito
La parola che più è stata utilizzata dai compagni
Era l'autoreferenzialità bruttissima parola no come sappiamo di gergo che vuol dire occuparsi di se stessi
E il fatto stesso che la usa
E anzi abbiamo scelto un metodo mi permetterete soltanto questa riflessione è solo come dire pro memoria per scegliere il segretario del partito che è stato il più autoreferenziale di tutti
Perché abbiamo scelto la via congressuale e figuriamoci è stato un grande congresso di grande partecipazione
Da cui o usciamo tutti meglio ma serto che nella società del tempo reale una grande organizzazione ci metto a quasi sette mesi per scegliere chi l'aveva guidare non è
Un grande esempio
No perché
Perché abbiamo il privilegio ecco un caso di autoreferenzialità abbiamo privilegiato i nostri tempi sui tempi della società in cui viviamo
E guardate non c'è nessun partito
Cioè nessun scusate non c'è nessuna società
Che si fa guidare o rappresentare da un partito che non gli assomigli
Non c'è nessuna società che si affida all'alieno all'estraneo
C'è un partito con l'avere una funzione di guida deve porsi il problema di se Luís nel suo modo di essere nel suo linguaggio nel suo modo di lavorare nel suo modo di agire nelle sue forme di organizzazione è uguale al linguaggio il modo di agire alle forme di organizzazione ai tempi di una società perché così l'ha riconosciuto
E qui non ci siamo caricati
Non ci siamo assolutamente
Il problema di come noi mettiamo in campo seriamente un salto di qualità re dichiara di case
Anche qui che non parte mica da adesso è stato tentato è stato tentato dai segretari che mi hanno preceduto perché la cosa è ben chiara chi e dirige questo partito l'avvertì subito io ricordo delle parole molto belle usate da dall'altare al congresso di Torino su questo tema e molto anche sferzante nei confronti del partito
Noi dobbiamo porci questo problema di come un partito appunto sta nella società ed è capace di rinnovare il suo modo di essere abbiamo provato un referendum con
Referendum Italia federale B ma se il sistema politico istituzionale diventa federali soggetti politici non possono essere centrali centralistici come per i
Ci si pone un grande problema come riorganizziamo il partito in funzione di un assetto dei poteri che disloca poteri non più sullo Stato centrale ma sul sistema dei poteri locali varate un enorme quest'
E così via come siamo capaci di essere un partito appunto popolare perché ai piedi tra la gente la testa tra la gente come siamo capaci di essere qui l'ho ricordato Lidia lo ha ricordato la Pollastrini altre compagne un partito che riconosce
Le donne non soltanto nella politica chiesto amava anche perché si fa di rigenera delle donne non soltanto per i contenuti politici che esprime
Come siamo un partito che ricostruisce
Ricostruisce dei gruppi dirigenti
Questo è un punto molto quando qualche compagno la posto qui è scattato sempre l'applauso
Vuol dire che i nostri compagni avvertono e questa è una questione
Si è indebolita la funzione dirigente dei nostri gruppi dirigenti a tutti i livelli a partire dal centro
è un partito che abbia gruppi dirigenti deboli è un partito che ha debole capacità di essere ascoltato ha sentito
E quindi qui c'è un problema enorme di ricostruzione da fare
Il ricostruzione che deve partire intanto da un criterio badate compagni che non è l'appartenenza a questa o a quella mozione a questo o quel territorio
Il criterio fondamentale non l'unico non l'unico il criterio fondamentale che forse bisogna tornare
A un criterio elementare ma essenziale per la vitalità di una grande organizzazione che un dirigente prima di tutto viene scelto sulla base di quello che sa sa fare e fa
Il che il che non contraddice io vorrei che fosse chiaro il che non contraddice affatto quella sollecitazione che è venuta da tutti i compagni
A tener conto di un partito che deve essere pluralista e riconoscere il pluralismo no lo dico così allora chiedo ogni mozione di selezionare i propri dirigenti sulla base del chissà sa fare che sta
Ecco
Un partito che c'è io sono sensibile sono davvero alle battute conclusive sono molto sensibile perché ho dedicato a questo una parte della mia relazione
Alle sollecitazione che molti compagni per primo Mussi e tanti altri Folena diritto
Compagni delle che appartengono le mozioni diciamo cosiddetta diciamo di minoranza hanno posto sul rapporto tra unità del partito e pluralista
Io ribadisco quello quello che avevo detto qui io considero il pluralismo un valore
Considero riconoscimento della dialettica interna un qualche cosa che arricchisce il partito allarga i suoi orizzonti gli consente maggiore ampiezza di rapporti
E quindi per quello che mi riguarda sono un segretario che si porrà sempre l'obiettivo di fare in modo che ogni opinione di ogni compagno di ogni gruppo di compagni trovi nel partito ascolto la possibilità di essere riconosciuto a valere
E al tempo stesso io penso che tutti noi dobbiamo sapere che il pluralismo ha una ricchezza in funzione dell'unità
è il è una ricchezza in funzione del tenero un partito insieme del far vuol farlo vivere come organismo collettivo capace di parlare al Paese in modo coeso unito deve solidale
è un problema di volontà politica e io non dubito che tutte le espressioni che sono andate in questa direzione detta da compagni di diverso orientamento siano vere e questo mi conforta e mi fa dire che usciamo da questo congresso in modo più unito
è un problema di regole che dobbiamo darci perché non bastano le volontà può anche darsi a un certo punto che avendo
Magari un segretario come Fassino le volontà non bastino ci vogliono anche le regole
Ed è anche modo di funzionare
Degli organismi dirigenti e questo dobbiamo farlo tutti si ecco questo è quello che secondo me noi dobbiamo essere è quello che vogliamo
Dobbiamo costruirlo insieme ricompra
Dobbiamo costruirlo insieme qui e da qui in avanti
Questo congresso sta per finire
Fra qualche ora
Il congresso si chiuderà
E l'emozione che sono stato uno strumento prezioso
Del nostro dibattito ciascuno di noi le consegnerà agli archivi dal partito
In questi mesi
In questi mesi nel dibattito come che normale che accada quante volte un compagno detto a io sto con Fassino io sto con Berlinguer io sto con Morando normale lo diceva senza nessuna malizia
Qualcuno anche con malizia va bene questo voglio dire la maggioranza senza malizia adesso cari compagni siamo tutti soltanto degli scritti dei militanti dei Democratici di sinistra
E abbiamo
Dobbiamo costruire noi
La nostra unità dobbiamo costruire insieme ai compagni che decideranno di camminare con noi l'unità della sinistra
Dobbiamo costruire insieme agli amici agli alleati dell'Ulivo L'Unità del centro sinistra dell'Ulivo
Dobbiamo farlo sicuri di noi uso questa espressione
Vedete vale per una grande organizzazione per un organismo collettivo come un partito
Quello che vale nella vita per ciascuno di noi come persone
Se ciascuno di noi non è sicuro di sé la solita sarà più difficile avrà maggiore difficoltà a superare gli ostacoli e le difficoltà che nella sua vita troverà davanti a sé un partito che sia insicuro incerto disse è un poeta e un partito che con maggiore difficoltà può essere in grado di assolvere la sua funzione accreditarsi nella società
Per questo io usato un'espressione che a qualcuno non è piaciuta invece io qui la ribadisco
Con un gergo non politico all'inizio di questa campagna congressuale venne un giornalista da me mi chiese ma insomma lei che sinistra vuole
E io gli dissi una sinistra che non abbia paura
E ho usato questa espressione volutamente perché girando per il partito l'ho girato molto
Quello che mi ha colpito e percepire che al di là dell'opinioni sull'articolo diciotto piuttosto che sulla guerra al di là dell'essere per una mozione per un'altra c'era un background non detto
Che era un sentimento di insicurezza di incertezza di angoscia che in molti compagni sera bene io penso che questo congresso approdò
Do produrrà un risultato se ci aiuta a uscire da questa condizione psicologica abbiamo bisogno un partito che sia sicuro delle sue forti buone ragioni sicuro della sua funzione un partito che non abbia paura
Un partito che di fronte alla globalizzazione non abbia paura della globalizzazione ma si ponga il problema di avere una strategia per governare un partito che di fronte alla flessibilità non ne abbia paura ma si ponga il problema di liberarla dalla precarietà un poco un partito che di fronte alla parola modernità non si spaventi di questa parola ma si ponga il problema invece di metà di vento dai contenuti ispirati ai nostri ideali i nostri valori questo dobbiamo essere un partito che non abbia paura di misurarsi
Con la società e il suo governo perché funzione della politica e governare i processi appunto regolarmente e la arte maggiore della regolazione dei processi e il governo di un Paese del Governo
Di una società i nostri valori sono lì i nostri valori non si sono persi non si sono smarriti e non sono non hanno neanche perso di attualità basta guardare al mondo questo mondo di cui abbiamo parlato molto dopo l'undici settembre
è percorso da spaventosa gigantesche contraddizioni un mondo nel quale ci sono miliardi di persone che ancora non sanno se il giorno dopo vi faranno perché non hanno di che mangiare un mondo nel quale ci sono centinaia di milioni di persone che muoiono per malattie endemiche un quando in cui c'è un intero continente come molte volte ha giustamente come tenacia ricordato noi Walter l'Africa che è profonda nel sottosviluppo ma se non c'è bisogno dei valori nostri in un mondo così quando c'è bisogno i nostri valori sono tutti attuali sono lì sono valori di democrazia sono valori di libertà sono valori di solidarietà
Di cui il mondo ha bisogno e ne ha bisogno l'Europa ed ha bisogno l'Italia e allora davvero non dobbiamo essere non dobbiamo essere smarriti varate
Quando si chiuderà questo congresso
Sì suoneranno le note
Dell'Internazionale
E quelle nella nel testo di questo canto che il canto dei di tutti i partiti della sinistra nel mondo si parla di un mondo di fratelli di futura umanità
Di una società al fine di uguali
è un canto scritto cento anni fa
E quelle parole se uno le legge non cantando le con l'emozione del canto possono sembrare obsolete vecchi archiviate archiviabile
Provate
A sentire queste altre parole
Immagino un mondo senza frontiere
Immagino un mondo in cui ciascuno sia libero immagino un mondo in cui il tuo figlio non abbia poi
Sono le parole di un canto che tutti noi conosciamo della mia generazione ha cantato molte volte
La canzone di John Lennon scritta ottanta anni dopo le parole sono le stesse le espressioni sono le stesse perché questi sono valori insopprimibili che non appartengono a questo o quel partito appartengono all'umanità e all'aspirazione alla le è l'azione che ogni uomo porta con sé e per questo quei valori sono lì sono forti il problema nostro è come sappiamo interpretare nella società di oggi queste alla stiva
E quando abbiamo scritto appunto il coraggio di cambiare l'abbiamo scritto avendo in testa queste avendo in testa che non si trattava di recidere Dellera vizi dove si trattava di smarrire il senso di un'identità di una storia ma al contrario si trattava di cambiare noi stessi per essere in grado di interpreta è una società che è cambiata e che cambia molto specie nel cambiamento però ci pone quelle stesse domande a cui dobbiamo rispondere ispirandoci a quegli stessi qua valori e a quegli stessi ideali
Ecco questo è quello che noi dobbiamo fare
E lo faremo insieme
Io voglio concludendo ringraziare Dio ringraziare in particolare voi che per tre giorni avete
Partecipato a questo congresso
E quello che vi chiediamo chiediamo nome di tutto il gruppo dirigente vedi portare il messaggio di questo nostro congresso la sua discussione le sue scelte in tutto il partito nella società italiana per far diventare subito
Questo nostro congresso azione politica iniziativa rapporto con la società italiana
Voglio ringraziare in particolare
Il compagno Veltroni che è stato segretario del partito fino
Fa qualche mese fa
E che si è misurato prima dei match con questi problemi e ha tentato come tenterò io
Di guidare il partito in un passaggio così difficile e tutti siamo sicuri che oggi luglio è impegnato in una frontiera
Altrettanto decisive altrettanto importante come il sindaco di Roma di una grande città di questo mondo e siamo sicuri che sarà un grande sindaco per Roma e per il nostro Paese
Ringraziare Massimo D'Alema
è stato eletto presidente
E che anche a cui è toccato anche a lui la Ventura di dover dirigere il partito e poi di dirigere il governo di questo Paese
E che nella funzione di presidente a cui l'abbiamo appena rieletto continuerà a essere un dirigente fondamentale essenziale non solo del nostro partito ma della sinistra e della politica italiana
Ringraziare il compagno Cofferati non soltanto per quello che ha detto cui oggi
Ma per quello che Cofferati rappresenta sul piano personale e su nella funzione che ricopre
Io credo che noi dobbiamo essere grati del contributo forte esplicito e Cofferati ha dato a questa loro dibattito congressuale
Dicendo la sua confrontandosi sempre apertamente partecipando alla discussione con noi di uno spirito unitario e libero e io credo che tutto questo abbia arricchito ulteriormente del nostro dibattito e abbia convinto tutti noi di quanto Cofferati sia una risorsa non solo del sindacato ma della sinistra e della democrazia italiana
Ho già ringraziato lo faccio ancora naturalmente compagni Berlinguer e Morando infine
Desidero
Ringraziare in particolare un dirigente del nostro partito tra gli altri vi ringrazio tutti ma in particolare un dirigente del nostro partito
Autorevoli importante uno di quei dirigenti che hanno fatto la storia
Di questa nostra grande forza politica
Un dirigente che
Non ebbe paura di definirsi riformisti quando da noi questa parola era bandita punti esente
Che ha tracciato la strada prima di altri e se mi è permesso un dirigente
Che ha detto cose che se avessimo ascoltato per tempo ci avrebbero fatto risparmiare molto tempo
E questo esente e Giorgio Napolitano
Ecco cari compagni
Ho davvero concluso
Io penso che sia stato un bel congresso perché è vero
Perché di donne e di uomini liberi che hanno messo a confronto le loro opinioni le loro idee e perché ispirato in tutti da una grande volontà di unità
Oggi qui comincia un nuovo cammino
La strada impervia
Ma non si spaventa la durezza del viaggio altri viaggi questo partito ha compiuto nella sua storia è sempre arrivato alla meta
Nel percorrerlo ringraziando me ringraziandovi di avermi scelto come segretario naturalmente sono consapevole
Delle norme responsabilità che questo comporta
E quindi questo viaggio vi chiedo di farlo insieme
E se ce la farò sarà perché ce la faremo
In ogni caso
Anche un lungo viaggio comincia con un passo e cui oggi abbiamo fatto il passo giusto
Io
No
No
Ho una
Una
No no
Non
Con la replica del compagno Piero Fassino del segretario del partito si è concluso
Il dibattito politico del secondo congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Adesso
Vi sarà una pausa di mezz'ora
Per consentire anche agli invitati
Rappresentanti di altre organizzazioni di lasciarci se lo vorranno
E per predisporre gli ultimi adempimenti tecnici per la seduta riservata ai delegati nel corso della quale si voteranno
I documenti politici del congresso essi e leggerà alla direzione
Ancora un po'di forza e ragionevolmente
Io spero tra non molte ore il congresso si concluderà grazie
Nel
Storia servono sinistra sì
Siamo noi questo prato di anni storia sia nessuno si senta escluso
Storia siamo
Siamo noi questa onde nel mare
Rumori erano
Vanno nella stessa maniera
Asimo
Catastale
Prego di prendere posto
Chiedo scusa perché
Stiamo attardando ma adesso è iniziamo
Ci sono problemi relativi alla riproduzione dei testi
Non pochi e non Brevi che il Congresso dovrebbe esaminare
Allora adesso io darò la parola al compagno Vannino Chiti
Che parlerà a nome della Commissione che si è occupata dallo Statuto
Che avanzerà una proposta
Sì la proposta compare compagni era stata già
In parte
Anzi indicata ieri quando abbiamo poi approvato alcune modifiche statutarie immediate
La commissione Statuto a predisposto un ordine del giorno che viene ora sottoposto alla vostra valutazione approvazione
è un ordine del giorno che la Commissione Statuto approvato all'unanimità
E questo lo considero lo considero importante
Non soltanto perché esprime il segno di un impegno che è stato costruttivo in questi giorni è molto serio
Ma anche Como spiccio per il lavoro che dobbiamo compiere da qui in avanti
Perché ritengo come ho detto ieri che le regole dello Statuto in un partito che vuol fare del pluralismo interno un motivo di ricchezza politica
Debbano essere lo Statuto debba essere condiviso costruito insieme approvato da tutti
Ora non essendo stato ancora distribuito il testo dell'ordine del giorno forse è opportuno che io lo legga rapidamente e poi sottolineo quelli che a me sembra due o tre aspetti più importanti
Queste l'ordine del giorno visto il lavoro svolto dal Consiglio nazionale dei garanti sulla base del compito affidato di dall'articolo cinque del regolamento congressuale in merito alle proposte di adeguamento dello statuto
Viste le proposte di modifica statutaria delle mozioni e le risoluzioni congressuali tendente anche se la riforma dello Statuto
Ritenuto che i tempi del congresso non permettono di procedere con la necessaria accuratezza alla riscrittura di un testo
Che è stato nel precedente congresso dei Democratici di sinistra oggetto di discussione approfondita e di decisione tra le scritte gli scritti
Il congresso
Prende atto delle proposte avanzate dal Consiglio nazionale dei garanti in merito all'adeguamento dello statuto e delle disposizioni specificamente indicate
Bossi
Punto sul vivo viene
Impegna la Direzione del partito a convocare l'assemblea congressuale entro giugno per la conferenza organizzativa
Dà mandato alla Commissione per lo Statuto di predisporre il testo del nuovo Statuto che acquisito il parere del Consiglio nazionale dei garanti
E previa consultazione dello stesso sarà sottoposta all'esame dell'assemblea congressuale
A partire dai principi e dei valori ribaditi nello Statuto in particolare
Dagli ideali comuni di libertà eguaglianza e giustizia sociale
Riconoscimento del valore della differenza rispetto della democrazia paritaria della tutela dell'ambiente responsabilità di specie del superamento di ogni forma di discriminazione etnica sessuale religiosa
Dal progetto politico del Partito dei socialisti europei dell'Internazionale socialista
Dalla scelta della democrazia come metodo della partecipazione delle scritte degli iscritti dal valore e dalla pratica del pluralismo la Commissione dovrà proporre all'assemblea congressuale norme in materia di iscrizione al partito con riferimento sia le modalità di iscrizione individuale sia quelle che regolano le adesioni collettive le associazioni di tendenza di autonomia e tematiche
Le organizzazioni all'estero le altre forme associative comprese quelle on line
Formulazione di una norma che in riferimento alle disposizioni transitorie del primo congresso nazionale dei Democratici di sinistra indichi in accordo con i soggetti cofondatori la soluzione dei problemi ancora aperti diritti e doveri delle scritte degli iscritti
Definizione delle incompatibilità organizzazione del pluralismo politiche culturali rapporti tra maggioranza e minoranze con riferimento alla definizione dei diritti e dei doveri necessaria la comune responsabilità nel partito
Previsione delle forme di erogazione delle risorse al partito comprese quelle finalizzate alle minoranze congressuali fatto salvo il principio di unicità della tesoreria garantendo certezza tempestività e adeguatezza nel loro conferimento
Determinazione della platea congressuale prevedendo anche criteri innovativi in ordine alla composizione della platea stessa
E stabilendo come termine di validità delle iscrizioni una data precedente alla convocazione del congresso
Modificare le regole che disciplinano l'elezione del segretario nazionale considerando in primo luogo sia l'ipotesi di elezioni da parte degli iscritti sia l'ipotesi di elezioni dello stesso segretario da parte delegati al congresso nazionale
Promozione delle pari opportunità tra uomini e donne nell'assunzione di responsabilità nei gruppi dirigenti e nella definizione delle regole per le candidature
Verificare la possibilità di svolgimento dei congressi nazionali anche attraverso progetti di tesi emendabili
Opzione federalista nell'organizzazione del partito potestà statutaria delle organizzazioni federate principio di sussidiarietà
Ridefinizione della Rete federativa struttura e funzioni degli organi del partito
Configurazione del ruolo e delle funzioni del tesoriere nel rapporto funzionale con gli organi statutari del partito
Selezione delle candidature alle elezioni politiche nazionali con riferimento sia le procedure del partito sia le modalità per il conferimento di poteri alla coalizione per la scrittura delle sue regole ivi compreso ricorso elezioni primarie
Definizione delle priorità programmatiche con riferimento alle modalità di svolgimento dei congressi tematici in rapporto alle conferenze di coalizione ha gli strumenti per la elaborazione del programma
Rapporti con i gruppi del Parlamento nazionale né riconoscimento dell'autonomia dei gruppi e della loro potestà regolamentare
Rapporti con gruppi costituiti dalle rappresentanze DS nelle regioni province comuni nel riconoscimento dell'autonomia dei gruppi stessi della loro potestà regolamentare
Previsione delle garanzie necessarie per per l'effettiva applicazione dello statuto previsione del voto a maggioranza qualificata in relazione al tipo di deliberazione adottato dagli organi di garanzia
Esame delle richieste di modifica statutaria dotate da congressi regionali e non comprese nei punti precedenti nuovo patto con la Sinistra giovanile
Due parole allora soltanto di sottolineatura
L'ordine del giorno
Chiede al congresso di incaricare
La Commissione per lo Statuto e la Presidenza del Consiglio dei garanti di continuare a lavorare per predisporre una nuova proposta di Statuto entro il prossimo giugno
Naturalmente dovrà essere compiuta una revisione attenta di tutto lo Statuto quindi non è solo di questo che è scritto
In particolare vengono indicati alcuni temi che comunque debbono essere affrontati io ho letto il documento of
Mi rendo conto che dà una lettura rapida non so se se ora lo stanno distribuendo si è più difficile
Cogliere tutto io voglio allora sottolineare soltanto i quattro punti punti a me sembrano che a me sembra più rilevanti
Quella che già ieri abbiamo cominciato a discutere modificando alcune parti dello Statuto di garanzia del pluralismo interno e della sua organizzazione
Sì attraverso l'utilizzazione di risorse organizzative che finanziarie
Facendo in modo che con regole con assunzione di responsabilità comune il pluralismo reale interno sia come diceva nelle sue conclusioni il compagno Fassino un punto di ricchezza funzionale anche alla capacità del partito di trovare un'unità di stare sulle iniziative
Attuazione della scelta di costruzione del partito federale la scelte già nello Statuto bisogna verificare il punto acquisiamo e soprattutto bisogna realizzarla compiutamente
Questo vuol dire stabilire effettivamente una priorità di raccordo con il territorio per quanto riguarda il partito federale
E cercare anche di vedere come il pluralismo interno le associazioni tematiche la Rete federativa stessa può sapere nel territorio un punto di riferimento nel riunioni regionali in primo luogo
Terza questione che voglio richiamare la vostra attenzione è una
Lo sforzo di una riflessione di una proposta che noi ci auguriamo di poter compiere in modo unitario ma comunque oggi la Manzi amo individuato andò due possibili opzioni dispetto all'elezione del segretario nazionale
Sforzo di rivedere anzi no sforzo impegno a rivedere le modalità di elezione
Tenendo intanto presenti due possibili opzioni attorno a cui lavorare e vedere se si ricostruisce di nuove una per semplicità dirò che è quella che adottano i socialisti francesi cioè l'elezione diretta del segretario da parte degli iscritti non obbligatoriamente coincidente con i congressi legata piattaforme
Politiche l'altra è quella dell'elezione diretta da parte dell'assemblea congressuale delle segretario del segretario del partito oggi siamo a queste opzioni si tratta di vedere se riusciamo
O a sceglierne una convincendo il CIO a trovare una proposta nel lavoro di ricognizione che dovremmo fare
Accanto a questo e questo punto è venuto in tutti i congressi di sezione erano alcune mozioni era nel confronto che abbiamo fatto
Un impegno perché lo svolgimento dei congressi Nunzio obbligate obbligatoriamente per mozioni ma ci possono essere uno svolgimento dei congressi che possa essere fatto anche con progetti attorno a progetti di tesi emendabili
Ultimi due punti che voglio sottolineare i rapporti con l'Ulivo è evidente che quando diciamo che noi siamo la sinistra e la sinistra che sta dentro l'Ulivo e che l'Ulivo come qua dizione può avvenire parti di sovranità dobbiamo anche discutere attrezzarci per vedere come quando le sedi che decidono quale sovranità attribuire come controllarla
A partire ma non solo non c'è soltanto questo a partire dalle punti che riguardano ad esempio l'elaborazione programmatica il contributo che si dà nella definizione delle proposte programmatiche e poi con la scelta delle candidature alle elezioni particolare ovviamente
Noi avanziamo anche l'indicazione di poter trovare regole di quali Tione per lo svolgimento di primarie
Soprattutto per quanto riguarda la elezioni diciamo dei sindaci e dei presidenti di provincia dei presidenti di Regione dell'indicazione del candidato alla presidenza del Consiglio
Dei candidati nei collegi uninominali
E in questo è ovvio lo ribadiamo il punto delle pari dello sforzo perché ci sia una parità di opportunità tra compagni e compagne l'interno della vita del nostro partito infine l'ultimo punto è quello della costruzione di un nuovo patto con la sinistra giovanile
Che è importante in sé portante per la traduzione anche organizzativa di quelle questioni che qui sono stati affrontati di rapporto con le giovani generazioni con i movimenti
è evidente che il lavoro verrà svolto con i contributi che sono già emersi nei congressi regionali
Con tenendo conto di quello che già predisposto il Consiglio nazionale dei garanti
Coinvolgendo e sollecitando valutazioni proposte più possibile stesse
Quindi sia delle nostre organizzazioni dei nostri gruppi sia di tanti singoli compagne e compagni che vorranno in questi mesi può sottoporre le loro valutazioni
Ringrazio il compagno Chiti che ha illustrato un Documento di Indirizzo perché come abbiamo deciso il Congresso darà mandato di lavorare ad una significativa riscrittura dello statuto
Volevo sapere su se sugli indirizzi illustrate vi sono interventi
Delegati che intendono prendere la parola
Se non vere sono io penso che possiamo ringraziare i clienti e la Commissione per il lavoro che ha svolto per avere definito
Una serie di indicazioni unitarie ed è arci appuntamento per quando si discuterà lo Statuto sullo Statuto
Bene allora consideriamo approvata anzi alziamo la delega la relazione della Commissione per lo Statuto chi è favorevole alzi la delega
Grazie controprova contrari
Astenuti
La relazione approvata adesso do la parola al compagno Bersani
Che parla a nome della Commissione politica del congresso
Dunque la
Compare commissione politica ha lavorato
Penso menti condizione che non non del tutto agevoli ma sulla base di molti documenti e un numero ampio documento stati presentati su diversi temi
Intanto io comincerò col dar conto rapidissimamente
De dell'approvazione di quei documenti che hanno ottenuto diciamo all'unanimità l'approvazione unanime della Commissione politica
In diversi casi attivando anche operazioni di modificazione i documenti di ridiscussione e così via dicendo
Primo punto l'ambiente abbiamo avuto diversi documenti sono stati modificati discusso in Commissione tono mia tematiche ambiente calzolaio ed altri sinistra giovanile
I temi sono quelli di chi otto delle infrastrutture
Della diciamo delle Generali questioni ambientali
Abbiamo approvato anche un documento di politica industriale sulle questioni dello spazio la politica del governo in questo settore abbiamo approvato un ordine del giorno sul diritto alla salute prima firma Natoli che ripuntualizzare nostra posizione su un tema caldissimo per quello dell'attacco del governo sistema sanitario nazionale abbiamo approvato un documento politico culturale diciamo così della Sinistra giovanile sulla questione della memoria dell'antifascismo
Un documento della Sinistra giovanile sulle unioni civili un documento da Sinistra giovanile sul tema del tossicodipendenza
E la non esclusione dell'Italia le sperimentazioni in corso in Europa un documento Tursi cordoni sulla cooperazione l'attacco del Governo alla cooperazione un documento Complesso importante prima firma in beni sui temi della costruzione europea nel quale documento c'è anche una sollecitazione all'Ulivo ad indire una mobilitazione manifestazione sui temi europei in vista del prossimo per
Un documento presentato le compagnie di di Genova su regole e comportamenti al partito proposero differenza sessuale
Diversi documenti sulla giustizia qui è stato fatto un lavoro ritengo utile importante
Tre documenti particolare grandi sinistra
Sinistra giovanile leoni che si occupano dell'abrogazione del leggi vergogna delle iniziative legislative referendaria in merito fra altre cose altre considerazioni
Un documento della Sinistra giovanile sulla mafia
Un documento
Prima firma Barbera sulla autonomia della sfera giudiziaria il principio responsabilità l'obbligatorietà dell'azione penale
Un documento della Sinistra giovanile sugli ordini professionali
Un documento sulla passaggio sistema s'sanitario nazionale della medicina penitenziaria
Abbiamo anche approvati in commissione politico un documento che certamente conoscerete è stato già pubblicato molto importante afferma Berlinguer Ranieri e Trentin
Il sapere la persona il lavoro su tutti i temi della formazione lavoro della ricerca
Un ordine del giorno della Sinistra giovanile su formazione diritto allo studio
Due ordini del giorno la Sinistra giovanile sui temi del lavoro per un nuovo Statuto dei lavori e unire le diverse condizioni di lavoro
Alcuni ordini del giorno su questioni internazionali emigrazione italiani all'estero
Particolare appunto un documento sugli italiani all'estero uno della sinistra giovanile sulle questioni mediorientali
Una della Sinistra giovanile sulla società multietnica
Abbiamo anche assunto il documento la sinistra federalista sarda su temi istituzionali e politici era tirato all'autogoverno
Abbiamo dopo diciamo una discussione importante approvato anche un documento che riguarda la posizione sui temi della RAI la libertà di informazione del conflitto di interessi il duopolio e i caratteri del processo di liberalizzazione e privatizzazioni
Come dette quindi molti documenti un lavoro intenso la partecipazione ai compagni importante sono rimasti naturalmente secondo il giudizio la commissione politico una serie di documenti che meritano o per diciamo una rilevanza politica
Di essere discussi e valutati anche se a approvati in modo unitario è una serie di documenti su alcuni temi
Rilevanti ad esempio appunto il temi del lavoro e di questioni internazionali terrorismo pazze
Guerre e così via
Che sulle quali ci sono opinioni e posizioni diverso diciamo non composte in Commissione elettorale
Ora
Io mi sentirei di fare una proposta se compagni delegati sono possono essere d'accordo
Cioè noi abbiamo ordini del giorno sui quali unitariamente possiamo oggi segnalare alcune
Significative posizioni novità
Io mi riferisco a un documento che riguardi i rapporti fra Sinistra giovanile partito e abbiamo valutato unitariamente a un documento sui temi della globalizzazione
Che abbiamo valutato unitariamente e a un documento rilevante sui temi dell'Ulivo della costruzione dell'Ulivo che abbiamo valutato unitariamente
Io proporrei su questi documenti di procedere
Poi abbiamo una serie di documenti su temi cruciali che sono i temi in particolare del lavoro
Del e le questioni internazionali
Sui quali naturalmente c'è bisogno di una discussione di un approfondimento
Che
Io ritengo potrebbe essere Meglio svolto
In una alla prima convocazione della direzione nazionale la quale potrebbe recare come ordine del giorno di prima convocazione premo esame dei documenti consegnati al congresso secondo organismo nomi degli organismi dirigente
Questo ci consentirebbe com'è evidente di fare su temi rilevanti un diciamo la discussione più attenta un approfondimento più o più significativo
I punti Ski documenti ma sono questi esiste anche un altro documento voglio dirlo che riguarda ancora i temi dell'Ulivo sulla quale non c'è una posizione unitaria che è stato presentato dal
Dalla moglie diciamo da da dove con i firmatari Morando per primo che anche esso io chiederei che andasse appunto non avendo avuto la possibilità di questa soluzione unitaria alla prima discussione della direzione nazionale ecco non so se è chiara diciamo illustrazione la proposta gradirei conoscere presidente se c'è un diciamo un disponibile a questo così ecco naturalmente c'è oltre il di infine c'è il dispositivo diciamo del congresso che adesso Mammano che saranno distribuiti comunque i documenti perché abbiamo che problema Complesso tecnico ma credo che stiano arrivando che in una riga dice il Congresso ascoltata la relazione segretario la approva e naturalmente su questo
è un dispositivo Covers dobbiamo mettere comunque ai voti
Allora
Pare che
Avete inteso il senso della proposta che ha avanzato il compagno persa cioè esaminare e approvare il Congresso così vorrà
I documenti che la commissione politica ci propone diciamo unitariamente
E rimettere trasmettere alla direzione per una discussione anche più approfondita lo sforzo di sintesi
Quei documenti in particolare sulle questioni internazionali e del lavoro che sono stati i temi importanti del congresso
Su cui in sostanza noi correremmo il rischio qui di riprodurre una pura e semplice conta fra le mozioni congressuali ecco cosa che è stata fatta nel corso dei congressi di sezione e che forse a questo punto qui su questi temi non vale la pena di riprodurre affidando la direzione il compito di una discussione più approfondita e di una decisione allora a me personalmente non voglio entrino nel merito mi sembra proposta ragionevole
Se io voglio sapere in primo luogo se ci sono delle obiezioni rispetto a questa proposta e poi passiamo all'esame dei dei documenti che poi partitamente dobbiamo discutere e approvare alla fine dell'esame degli ordini del giorno poi si dovrà discutere e votare l'ordine del giorno del congresso cioè l'approvazione o meno della relazione del segretario
Che è l'atto conclusivo prego giovani venire
La proposta mi pare saggia
Prego ci sono delegate che intendono prendere la parola
Allora metto ai voti chi è a favore della proposta avanzata da Bersani sulla procedura anzi la delega grazie chi è contrario
Grazie chi si astiene
E approvata a maggioranza allora adesso però pregherei Bersani di proporre all'esame del Congresso i documenti che abbiamo deciso di esaminare ecco comincerei uno per uno uno per comincia come vuole comizio comincerei dal documento si troppo ovvio se questo giovane le partito chiederà
Fancelli
Dove Fancelli
Sì
La strada via messi uno due tre le sue polipetti allora loro Libreville quanti minuti prego una rapida illustrazione nelle compagnie o vi presento questo ordine del giorno in cui titolare per un nuovo patto con i Democratici di sinistra non so se è stato distribuito perché fosse
Allora sarà un'articolata spiegazione seppur succinta noi riteniamo che ci sia la necessità di costruire un nuovo profilo di rapporti fra il Partito della Sinistra giovanile
Ma salta su una ricerca di una capacità ancora maggiore
La Sinistra giovanile di costruire nel mondo delle giovani generazioni un profilo di radicamento di costruzione di cultura politica d'iniziativa politica
Ma nel contempo basata anche sulla capacità per la Sinistra giovanile sperimentali in maniera più forte la propria autonomia pur mantenendo il profilo di cittadinanza all'interno dei Democratici di sinistra
Quindi un nuovo patto fra i democratici sinistra per rendere più forte rapporto politico
Fra Sinistra giovanile e il partito e nel contempo per poter aprire nuovi spazi di iniziativa politica nuovi spazi di protagonismo della Sinistra giovanile all'interno del mondo le giovani generazioni
Un profilo di riflessioni di iniziativa politica che nasce anche dal dato necessità di radicale
In maniera più forte in molte realtà nel mondo giovanile un consenso politico non condivisione di temi che democratici di sinistra stanno costruendo nella loro iniziativa politica
Quindi un insieme in maggio l'autonomia dal partito ma anche di maggiore autonomia nel partito di capacità di incidere
Una fascia larga è ancora più ampia di giovani
Nel dibattito politico del nostro partito nella vita del partito uno strumento per far rendere nostro partito più forte
Con una sinistra giovanile ancora più forte capace di costruire iniziativa politica rappresentanza identità politica cultura politica nel mondo le giovani generazioni e tutto questo insieme ad alcuni elementi di valorizzazione di condivisione una crescita ed un stimolo e anche di un sostegno alla Sinistra giovanile riconoscendo da comuni identità politica nel quadro del socialismo europeo internazionale la pluralità di forme di adesioni della sinistra giovanile al partito per dare la capacità migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi di poter costruire un percorso di crescita un percorso di ricerca di identità politica e culturale anche appassiti successivi la possibilità di un riconoscimento della soggettività politica della sinistra giovanile
Che ci siano i congressi che si sia nel dibattito politico del partito a tutti i livelli una presenza negli organismi dirigenti del partito
La garanzia di un sostegno economico per darci la possibilità anche in termini economici ricostruire iniziativa politica di dare il segno della nostra presenza del radicamento politico
E quello di promuovere una forte iniziativa di formazione politica insieme con il Partito per i compagni della sinistra giovanile per i militanti e dirigenti
E anche la possibilità di esserne in luoghi in cui oltre a iniziativa politica si riesce ad incidere sui processi di cambiamento di stoffa normazione della nostra società dell'Europa e anche del mondo in qualche maniera cioè la capacità di dare la nostra organizzazione una rappresentanza istituzionale
Quel rappresentante istituzionale che può portarci avesse ancor più forte più credibili nel mondo delle giovani generazioni e che già altri soggetti giovanili hanno ed infine la possibilità di un profilo di collaborazione di elaborazione politica ancor più ampio con il partito e la Sinistra giovanile
La possibilità di convocare un'assemblea programmatica dei Democratici di sinistra sui giovani sui temi che interessano riguardano le giovani generazioni che noi come sinistra giovanile avevo l'incarico di promuovere io vi chiedo come segnale politico di attenzione al lavoro che ognuno di voi conosce della Sinistra giovanile che è stato fatto nelle singole realtà nelle federazioni nell'unità di base nelle sezioni a livello io in comunali nelle campagne elettorali le feste Unità nella discussione politica di dare un segnale di interesse ed attenzione di impegnare il partito con questo ordine del giorno a costruire un nuovo patto democratici sinistra con la Sinistra giovanile
Ci sono delegati che intendono prendere la parola su questo documento
Non è una minaccia una una domanda
Se non ve ne sono io lo metterei ai voti allora chi è a favore del documento illustrato al compagno Fancelli al se la delega
Grazie
Chi è contrario
Chi si astiene
Documento è approvato la parola compagni avversari
Ecco adesso che ha presentato un documento sulla globalizzazione che al risultato di una discussione che si è svolta attorno due documenti uno della sinistra giovanile una prima afferma Giovanna Melandri quindi Federica Mogherini illustra questo documento
Compagni questa ordine del giorno vuole essere una lettera aperta al movimento ai movimenti
E credo che sia particolarmente significativo che la discussione in commissione politica e con tutti i compagni cavano Prato su questi temi sia stata così proficua
è una lettera aperta a tutti quei giovani e non soltanto ai giovani che tornano a preoccuparsi del mondo
Che tornano a sognarlo diverso da come oggi
A sognare un mondo di giustizia un mondo di pace un mondo che possa avere la speranza consapevole del proprio futura
Ma corrente ad alta a questi giovani che non solo tornano a pensarlo diverso ma sono pronti a cambiare il mondo proprio come noi diciamo nel nostro secolo
Ed ha quindi credo naturale che tasso oggetti
Che si pongono gli stessi obiettivi almeno in parte
Nasca un dialogo un dialogo naturale ma che credo come sembra il dialogo tra chi ha una diversa natura pur condividendo degli obiettivi e a volte difficile faticoso
Questo ordine del giorno vorrei essere un tentativo di porre un tassello sulla strada sul terreno comune del dialogo dell'interazione tra questo partito e il movimento in movimenti
Nel tentativo di definire un alfabeto comune del con me cambiare questo mondo
Un ordine del giorno che propone alcune questioni concrete per cambiare il segno di questa globalizzazione
Per invertire la in alcuni casi
E quindi lavorare
Per una nuova global governance per una riforma del nonno per l'istituzione di un Consiglio di Sicurezza economica sociale
Per democratizzare effettivamente l'Organizzazione mondiale del commercio per la Tobin tax per la cancellazione del debito estero dei Paesi meno avanzati
Per un nuovo negoziato del dub aiutiamo per il ritiro di tutti gli embarghi
Per l'abolizione della pena di morte in tutti i Paesi del mondo
Pieno riconoscimento del Tribunale penale internazionale una carta dei diritti di cittadinanza globale per estendere i diritti delle donne in tutte le parti del mondo per uno sviluppo sostenibile per la sostenibilità culturale
E infine per un'Europa federalista inclusiva democratica capace di giocare un ruolo effettivo sullo scenario mondiale
Credo che questa possa essere un utile e lo crediamo tutti come si è svolta la discussione interna missione politica un utile carta d'identità
Per io non crede iniziare ma continuare a costruire in modo chiaro senza pretesa di egemonia senza confusioni un dialogo che può portare effettivamente a costruire piccoli passi un cambiamento del mondo
Ci sono interventi su questa illustrazione
Voi avete ricevuto sì i doppi i testi dei documenti
In parte sì in parte no pare di capire dalle risposte
Se non ci sono interventi lo pongo in votazione chi è a favore del documento sulla globalizzazione
Grazie chi è contrario
Chi si astiene
Il documento è approvato
Farò la compagna Bersani
Ecco volevo aggiungere che nell'elenco dei documenti approvati dalla commissione politica
Ne ho dimenticati tuo che vorrei ricordare su un documento che sulle donne afgane a prima firma Pasqualina Napolitano
E c'è un documento Sinistra e Libertà sulla condizione omosessuale
Adesso sì vien presentato il documento documenti importante che è stato naturalmente discusso
A fondo la commissione politica
Sulla sull'Ulivo sulle prospettive del dell'Ulivo voglio ricordare ancora che su questo tema esiste anche una ordine del giorno ulteriore della a prima firma Morando che come ricordava andrà discusso esaminato
Valutato meglio diciamo nella dire nella prima convocazione della direzione
Walter vitali
Illustro il
Ma dunque compagni e compagne sapete che il coordinamento nazionale dell'Ulivo
Ha approvato il testo di un documento verso la costituente
Verso la convenzione nazionale dell'Ulivo fissata per la primavera prossima
E questo documento
è sottoposto ai congressi dei partiti dell'Ulivo e quindi oggi è sottoposto al nostro congresso
La commissione politica vista la rilevanza del tema a ritenuto di raccogliere diversi contributi che erano stati avanzati in modo particolare un documento approvato dalla Federazione di Reggio Emilia
E di proporre una premessa al documento del coordinamento nazionale dell'Ulivo
Che è di dodici righe quindi credo che la cosa migliore sia leggerla anche se voi avete in distribuzione questo testo però a un rilievo tale che credo meriti di esserle voglio anche ringraziare la Commissione politiche i compagni in modo particolare le compagnie che si sono adoperati per arrivare a questo testo Claudia Mancina Iginio Ariemma Sergio Sabattini Lanfranco Turci
Perché credo che sia anche il frutto di un lavoro comune che come avete sentito anche dei nomi che ho detto riguarda insieme delle mozioni che abbiamo a questo nostro complesso leggo la premessa
Il congresso nazionale dei Democratici di sinistra nel momento in cui conferma la propria inequivocabile scelta
Di forza riformista del socialismo europeo fa proprio l'ordine del giorno predisposto dal coordinamento nazionale dell'Ulivo sottoposto a diversi partiti aderenti
La convenzione nazionale fissata per la primavera del due mila e due
è l'occasione per trasformare L'Ulivo da Alleanza elettorale il soggetto politico di coalizione a cui aderiscono i diversi partiti e dotato di un proprio statuto e del programma
Lo statuto deve prevedere la possibilità di adesione all'Ulivo anche dei cittadini non iscritti ai partiti che lo compongono con parità di diritti e di doveri e l'adesione di associazione o movimenti
Inoltre esso deve contemplare l'organizzazione permanente dell'Ulivo nei collegi elettorali portavoce unici nelle Commissioni permanenti di Camera e Senato una annuale conferenza programmatica regole per rendere compatibili pluralismo e di unità della coalizione il congresso impegna la direzione e le direzioni regionali a definire le modalità ed i contenuti del contributo dei DS alla Convenzione nazionale dell'Ulivo
L'Ulivo così concepito è strutturato a il compito di consolidare ed estendere il proprio radicamento nella società
E di allargare l'arco di forze a partire dall'Italia dei valori e da Rifondazione Comunista con cui rapportarsi nell'opposizione al Governo di centrodestra
Soggetto politico di coalizione
Statuto e programmi modalità di adesione anche dei cittadini che non appartengono ai partiti che fanno parte dell'Ulivo queste tre fondamentali affermazioni contenuti in questo documento in questa forma così solenne
Non sono mai state fatte in nessuno dei congressi recenti del nostro partito da quando d'ulivo esiste credo che questo sia la prova che stiamo compiendo un atto politico importante
Un grande Ulivo senza alcuna discriminazione nel quale tutti possano riconoscersi con modalità democratiche di decisione affinché non si ripeta quanto abbiamo in questi anni sperimentato e cioè
Il non Sco strazio dell'Ulivo come soggetto politico dal mille novecentonovantasei questo ci mette nelle condizioni di procedere con sicurezza lungo questa strada
Bene mi pare che il l'applauso sottolinea il valore politico che tutti noi attribuiamo a questo ordine del giorno
Con il quale noi per primi
Accogliamo la proposta del coordinamento nazionale dell'Ulivo nella certezza che le altre forze politiche compongono l'alleanza
Seguiranno questo cammino
E che si creino le premesse per una convenzione dell'Ulivo che rappresenti un salto di qualità nei caratteri oltre che nel programma della coalizione
Voglio domandare se ci sono interventi su questo ordine del giorno
Se non ve ne sono lo pongo in votazione chi è favorevole alzi la delega
Grazie
Chi è contrario
Chi si astiene
è approvato all'unanimità la parola compagni avversari
Resta da mettere ai voti esami dispositivo
Del congresso
Io lo presento leggendo semplicemente il Congresso ascoltata la relazione del segretario la prova e chiedere presidenti considerare questo presentazione anche come voto
Dichiarazione a favore alla dichiarazione di implicita dichiarazione fu
Pensate alla sobrietà estrema allora se consideriamo il vento diversa come dispersioni di voto a favore
No no ho detto c'è una dichiarazione a favore di voto contro ragionevolmente lo dicevo per
Con che piglio era la parola al compagno Fumagalli e poi il compagno Morando
Io quello che esprime le ragioni per cui voterò contro questo ordine del giorno
Mi limiterò ai temi più legati la prospettiva politica della sinistra e dell'Ulivo
Sapendo che le differenze tra noi riguardano anche altri punti a partire dal lavoro che dalle questioni legate alla guerra alla globalizzazione su cui abbiamo discusso e continueremo a discutere continua a ritenere che la questione fondamentale che abbiamo di fronte è quella della crisi della sinistra italiana reduci da una catena di insuccesso elettorale clan complessivamente portata ai minimi storici
La prima questione rilancio dell'Ulivo cui partecipano soggetti diversi unite un progetto di governo ed un programma per l'Italia
In questa legislatura deve realizzarsi ciò che fu reso impossibile nella precedente una forte struttura democratica dell'Ulivo in Parlamento e nel Paese di cui siam protagonisti dirigenti militanti gli iscritti ai partiti alleati
Il direttore compresi quelli tanti chi lo vota nel maggioritario senza portarmi proporzionale per alcun partito
Ma sarebbe sommamente sbagliato una sovrapposizione di ruoli identità dei principali partiti dell'Ulivo una per i diritti unzione proprio della sinistra della separazione di fatto dei verdi del Partito dei Comunisti Italiani
Questo favorirebbe le divisioni più profonde l'opposizione al governo dello Sco nel centrodestra tale da assecondare l'aggregazione di un'altra sinistra radicale protestatari a chi rinuncia progressiva programmaticamente alla prospettiva del governo sarebbe la sinistra più forte e l'Ulivo più grande non di formato ridotto
L'Ulivo deve piuttosto dei costi nelle condizioni che sappiamo difficili
Per un dialogo e un rapporto positivo con quale posizione questi oggetti per Italia dei Valori Rifondazione comunista che non avendo condiviso la proposta di governo dell'Ulivo hanno contribuito fortemente a determina la sconfitta del tredici maggio
Un ridimensionamento dell'Ulivo toglierebbe dal campo della politica italiana la possibilità di un efficace opposizione al centrodestra gli una visibile alternativa di governo
Farebbe solo sopravvivere ipotesi neo trasformisti che basate sull'arretramento del sistema bipolare
Un partito di massa celle con allargamento dei consensi in tutte le direzioni
Ma per il futuro della sinistra non può esserci la corsa al centro e se dovesse cadere il Governo Berlusconi la parola non potrebbe anche tornare agli elettori
La scelta socialista europea dei DS compiuta
I nostri il tetto non è di collocazione storica ma di cultura critica di riformismo che canta le gesta di valori mobilità
Non possono basarsi sull'idea di esprimere velleitaria del ritorno il ritorno a Livorno lettone al tempo in cui tenne banco la proposta unità socialista al tempo in cui lo scioglimento del PSI quel nasci del PDS
E la contemporanea presenza del del PSI
Hanno spinto tanti elettori alla diaspora e alla ricollocazione gli opposti schieramenti non ha avuto successo elettorale nasce da Democratici di sinistra Polo caratterizzata da significative convergenze
Analogamente è improbabile che possono avere in futuro successo operazione per lo più mirate al ceto politico
Questo non diminuisce l'importanza che personalità di primo piano che non vengono l'asta del PC del PDS dei DS condividendo il cammino che c'è da percorrere
Ma non potrà che produrre nuove incertezze delusioni
La percezione dei Democratici di sinistra come di un partito permanentemente precario e transitorio il mondo cambia bisogna allora affrontare con coraggio le nuove spinte
Quello che la globalizzazione delle Mentalist mo'i diritti civili di libertà la libertà delle donne del nuovo rapporto tra sapere e lavoro rete dell'esenzione dei diritti sociali
C'è dunque un altra strada
La federazione delle forze di sinistra presenti nell'Ulivo il riconoscimento che la sinistra plurale presente nel Paese
La riorganizzazione di quell'autentico campo di forze fatto dei partiti culture sindacati organizzazioni non corporative Associazione volontariato movimenti Città di cittadini
Un'iniziativa che deve essere avere al centro il rapporto con le nuove generazioni
Per cui si sta sviluppando un movimento di critica allo stato di del mondo che rappresentanza di coscienza tipo determinare uno spostamento a sinistra di grande significato
C'è del socialismo nelle loro idee sull'umanità
Da questo movimento che spezzi conformismi passività delle nuove generazione Meduna spinte che deve essere accolta di tipo rinnova la sinistra politica e l'Ulivo
Ci sono oggi molto in modo di far politica che non possono più necessariamente né tradizionali forme dei vecchi partiti operazioni di superficie sono sterili
Bisogna perciò tirare su fattori di fondo se si può innescare un nuovo ciclo espansivo già Sinisi italiana essenziali stesse prospettive per l'Ulivo che nel centrosinistra
Se si vuole cioè in definitiva l'affermarsi di una credibile alternativa di governo
Con questo congresso compagnie concluso si apre una fase nuova e per tutti noi e per la nostra vita democratica c'è una maggioranza che ha vinto e che guiderà il partito e che anche la responsabilità come detto passino di ascoltare di riconoscere Egisto e non altre posizioni che vivo nel nostro partito
E c'è una minoranza che ha tenuto più di un terzo dei consensi che ha la responsabilità di far valere con spirito unitario ma con determinazione le sue ragioni le sue idee Samo sono convinto che così insieme riconoscendo ognuno le ragioni degli altri faremo più grande più forte il nostro partito i deputati di sinistra così potremo tornare a vincere
Grazie al compagno Fumagalli e do la parola compagna Morando
Care compagne cari compagni
Io mi asterrò nella votazione su questo ordine del giorno che approva la relazione del compagno Fassino
Perché mi trovo nella classica situazione
Che suggerisce il voto di astensione e cioè condivido una parte significativa di quella relazione l'ho condivisa
Su questioni anche molto rilevanti
La scelta molto netta circa la collocazione del nostro Paese nell'alleanza internazionale nella lotta contro il terrorismo
La scelta a mio giudizio altrettanto netta
Per dare vita dichiarare quindi meglio la nostra disponibilità e il nostro impegno
Per dare vita con altri ad un nuovo unitario partito del riformismo socialista in Italia nell'Ulivo e per l'Ulivo e quindi non in competizione con l'alleanza
La scelta per una strutturazione dell'Ulivo naturalmente scelta che non compete anche in questo caso a noi
Ma che noi abbiamo l'onere ci siamo presi qui l'impegno con la relazione di Fassino di proporre alle altre forze dell'Ulivo perché si proceda in questo senso
La caratterizzazione della nostra opposizione al governo Berlusconi un'opposizione senza aggettivi
Appunto che si propone di accreditare l'anno la forza dell'Ulivo come credibile alternativa di governo al centrodestra
Fin qui ci sono gli aspetti di condivisione
Ma ci sono aspetti rilevanti sui quali la relazione di Piero non mia
Totalmente convinto manca a mio giudizio un rapporto di perfetta contestualità politica e temporale tra i due processi di unità sui quali noi con questo congresso ci impegniamo quello della strutturazione del consolidamento dell'Ulivo in una così noi proponiamo che sia stabile federazione di partiti movimenti associazioni singoli cittadini dotata delle regole necessarie per assumere democraticamente le decisioni sulle scelte che competono all'Ulivo e non competono alle singole formazioni politiche che ne fanno parte
E la scelta
Ma anche a dicevo una perfetta integrazione una perfetta contestualità politiche temporale tra questa scelta per la strutturazione dell'Ulivo e la scelta della costruzione di un nuovo unitario partito del riformismo socialista in Italia
Perché a mio avviso nel passato la pretesa di procedere voi direte ma diciamo è una cosa un po'di lana caprina io non credo affatto
Perché nel passato pensiamo per esempio all'errore compiuto da noi a Firenze con diciamo gli stati generali della sinistra la pretesa di procedere su quel al conseguimento di questi due obiettivi consolidamento dell'Ulivo e diciamo costruzione di un nuovo unitario partito della sinistra attraverso meccanismi di prima questo poi in quello ha condotto secondo me ad errori politici di enorme rilievo
Sottolineo non c'è questo errore diciamo nella relazione di Piero ma avrei preferito e infatti avevo tentato di procedere così che il Congresso definitivamente chiarisse su questo punto il suo orientamento attraverso la votazione di un preciso ordine del giorno
è esattamente quello ordinato il giorno prima firma Morando che con una decisione che io ho contrastato con il voto e che considero sinceramente assai curiosa
è diciamo è stato rinviato per l'esame alla direzione questo non mi mette nella condizione di potere considerare superate le obiezioni
Di sostanza che su questo punto aveva avanzato alla relazione in secondo luogo e ho terminato
Non mi ha perfettamente convinto la parte della relazione di Piero nella quale indicando le condizioni per una nostra reazione alle proposte del centrodestra sulla riforma la riorganizzazione del mercato del lavoro a definito la nostra piattaforma anche in questo caso a dimostrazione della buona volontà se non altro anche in questo caso abbiamo predisposto un complesso e articolato documento che costituisce una vera e propria piattaforma per una strategia della sinistra riformista
Nel campo della riforma del mercato del lavoro della costruzione degli ammortizzatori sociali del governo della mobilità e così via
Anche questo secondo ordine del giorno io capisco sono questioni assai complesse è stato rinviato per la valutazione alla direzione voi capite che a questo punto al sottoscritto non resta che diciamo astenermi ora sperando che su questi due punti per noi fondamentali la decisione prossima della direzione posso segnare un ulteriore passo avanti vi ringrazio
Allora se non ci sono richieste di
I nominati scrutatori di sì se è possibile procedere ad una votazione con
Con il criterio dell'evidenza io procederei alla votazione
Chi è favorevole all'approvazione dell'ordine del giorno conclusivo del congresso al Senato è legato
Grazie
Chi è contrario alzi la delega
Grazie chi si astiene anzi la delega
Grazie allora possiamo dire che la relazione del compagno Fassino viene approvata dal Congresso e
Con ciò
Sì conclude il lavoro della commissione politica
I documenti approvati dal Congresso
Ivi compresi i documenti approvati nella sede della commissione politica saranno messi a disposizione di tutte le organizzazioni del partito a cui verranno inviate
E di tutti gli iscritti ai cittadini che vorranno
Prenderne conoscenza utilizzando il sito internet del partito
Adesso sono spiacente di dover di comunicare prima di esaminare la lista
Dei candidati a fare parte della direzione del partito dovremo attendere una mezz'ora
Ragioni
Ambasciator non porta pena tenendo appena si ma diciamo no non colpa in questo caso quindi siamo riconvocati per le sei meno un quarto grazie
Non
Bombarda Nomura minorile mai do un bene dunque alla Camera le indagini dovuto uguali no afferma Snam debbano appunto punto lungo
Ammontava preludere al sito
Turchia
Bela Bartók
Nel nel monomarca rigida generale
Avvenuta
Mandare dal
A
Per indagare agli atti sai
Non hanno dato musulmani già
Facevamo
Supplementare denunciano gente
Già
Punto di liberando nel senso
Del
Allora politica
La
La
Con l'accusa
Avremmo chiuso
Andiamo avanti vediamo se o qualche altra cosa dell'alcol
Solo solo col già
Conditio
Quelli vanno dal servizio
Quindi guerra
Lavoro vanno relazione
Roberto gravi grazie
Questo filo interrotto ed
Ferito
Io
Correre l'esito
Nel periodo guardassero
No ma che
Vorrei e dobbiamo fare
Dalle
Bene prendete posto
Anch'io applaudo
Bene
Il compagno Burlando è pronto un attimo lasciamo che prendano posto
Non abbiamo inviato nella allora
Alla commissione verifica poteri dichiarati al Congresso e valido
Anche perché essendo venuto abbastanza bene da me sarebbe non mi sembra il caso che fanno da altri
Sì poi ci scuserete non è colpa di Burlando e che nella scaletta avevamo omesso
Questo adempimento dalla commissione verifica prateria esercitato un controllo sulla
Regolarità della presenza qui dei delegati doveva informarne però l'Assemblea diciamo allo scopo di sancire la regolarità
Del congresso e è stato laborioso
Non ho capito se è stato laborioso e se ancora è laborioso ma insomma adesso lo sapremo tra poco la predisposizione
Della lista dei candidati a fare parte della direzione del partito
Tuttavia sembra che siamo in dirittura d'arrivo
Io darei la parola al compagno Fabrizio Morri che deve informare
Ora siccome ritengo che sia impensabile
Attendere il tempo che sarebbe necessario a stampare e ciclo stilare l'elenco dei candidati
Preghiera otto tutti di di imporre una grande attenzione
Nel corso della lettura che non sarà Breve di questo elenco
Prego
Compagni
è stato un lavoro faticoso di cui ci manca
Ma è arrivata adesso l'ultima parte
Lo
L'ufficio di presidenza del della presidenza del congresso a dopo il voto del Congresso medesimo
Proceduto all'ulteriore lavoro che voi come da statuto sapete è quello del riequilibrio
Noi concludiamo questi lavori
Fatto salvo di dirigenti di diritto come da statuto ed accordi tra le mozioni relativi ad alcune grandi personalità del partito
Chiudiamo con duecento ottantuno membri della direzione a cui vanno appunto aggiunti
Questi compagni di diritto
Naturalmente un congresso per mozioni rende diciamo più facile automatica la lettura io o per semplificare i lavori comincio a leggervi i membri della nuova direzione nazionale dei Democratici di sinistra
Agostini Luigi Artali Mario
Ma al dare lui Francesco
Barbieri Roberto
Bassanini Franco Benvenuto Giorgio Berlinguer Luigi Bersani Pierluigi
Goffredo Bettini Salvatore Biasco
Massimo Brutti Claudio Burlando Antonello Cabras
Giuseppe Caldarola Guido Calvi
Giulio Calvisi
Angelo Capodicasa
Carlo Carmine
Sergio Chiamparino Maurizio Chiocchetti Vannino Chiti
Crisafulli Vladimiro
Gianni Cuperlo Cesare Damiano
Vincenzo De Luca
Cesare De Piccoli Leonardo Domenici
Italo Falcomatà
Lorenzo For Charity
Domenico Giraldi Edoardo Guarino Nicola Latorre
Franco Lotito Domenico Luca detto Mimmo Giuseppe Lumia Antonio Luongo Michele Magno Andrea Manzella
Roberto Migliavacca Marco Minniti Fabrizio Morri
Giorgio Napolitano Rosario Olivo
Lino Paganelli Antonio Panzeri Stefano Passigli Vinicio Peluffo Luigi Perifano
Paolo Pirani Umberto Ranieri Alfredo Reichlin Nicola Rossi Giorgio Ruffolo Michele Ventura Vincenzo Visco Mauro Zani
Tiziana Agostini Silvana Amati Sesa Amici Anna Annunziata Silvia Barbieri Romana Bianchi
Marida Bolognesi
Mercedes Bresso
Anna Carli Natalina CEA Ondina c'è
Chiaro no Franca Chiaromonte Teresa con gli anni
Paola Concia Elena Cordoni Franca Donaggio Anna Finocchiaro Fiorella Ghilardotti Marilina Intrieri Francesca Izzo Grazia Labate
Marcella Lucidi Miriam Mafai Claudia Mancina
Paola Manzini Francesca Marinaro
Elena Montecchi Anna Pariani Ornella piloni Alba Scaramucci Anna Serafini Livia Turco
Nel nostro
Ebbene più forti
Roberta Agostini Colaceci Annalisa Michele Meta Ignazio Vacca Nicola Zingaretti
Vincenzo Folino
Chiara Cannone Emanuele Sanna Fabrizio Bracco
Renato Locchi Gianluca Rossi
Thea Dubois
Sandro Frisullo Giuseppe Vacca
Rocco Maurizio
Giuliana Manica
Pietro Marcenaro Alberto Nigra Marco Travaglini
Nicola Adamo
Giuseppe Bova Mario Oliverio Rocco Tani
E Manuela a Uzzi o Autry
Daniela Bellitti
Franco Ceccuzzi Susanna Cenni Alessandro Cosimi Marco Filippeschi Agostino farà cari vittoria Franco Beatrice Magnolfi Andrea Manchu lì
Michele Ventura
Alfredo De Girolamo
Alessandro Maran
Guglielmo Allodi Alberta De Simone Lorenzo Diana Luigi Perifano
Andrea Martella Alberto Azzi Carlo Alberto Azzi Daniela Sbrollini
E quindi è rimasto la commissione quindi è rimasto
Flavio Zanonato
Mario margini Paola Maria Profumo
Mario Tullo
Stefania Misticoni Enrico Paolini Giulio Silenzi al Merino Mezzolani Massimo Vannucci
Giuliano Barborini Mariangela Bastico Arianna Bocchini Salvatore Caronna Mirò Fiammenghi Sergio Gambini
Fausto Giovannelli Renzo indegni
Simona lembi Donata Lenzi Daniele Manca Maino Marchi Fabrizio Matteucci Ivano Miglioli
Roberto Montanari Carmen Motta Manuela Paltrinieri Elide un Rubini
Daniela Benelli Marco Carra
Emilia De Biase Fiorella Lazzari Daniele Marantelli Franco Mirabelli Federico Ottolenghi Luciano Pizzetti Lanfranco Scalvenzi
Antonio Pardo d'Alete Antonello Cracolici
Marika di Marco Attilio Licciardi
Calogero Speziale
Gian Giacomo Migone
Luciano Pettinari
Massimo Villone
Cesare Salvi
Alberto Asor Rosa
Vincenzo vita Salvatore Vozza
Giorgio Mele
Alfiero Grandi
Sergio Gentili Marco Fumagalli Pietro Folena Antonio Cantaro Carlo leoni Walter vitali Nicola Manca
Giovanni Lolli Fabio Mussi Piero Di Siena
Antonello Falomi Antonio Benettollo Domenico Pantaleo Raffaele Minelli Claudio Sabattini Guglielmo Epifani Sergio Cofferati
Betty leone Titti Di Salvo Michela ottavi Giulia Rodano
Ersilia Salvato Marisol Brandolini Gloria Buffo
Fulvia Bandoli
Laura Pennacchi Giovanna Melandri Katia Zanotti Olga D'Antona Silvana Pisa Giovanna Borrello Anna Maria Carloni
Rosetta da meglio Alba Sasso Graziella riga
Angela Bottari
Violetta Arcuri o Arcuri
Francesco Carboni Gianni Speranza Peppe Napolitano Raffaele Auricchio Francesco Barra Aldo Cennamo Lello Ferrara
Il foglio sono
Mauro Agostini Enrico sassi Sandro Pollio Agostino Agostinelli Arturo Squassina chiara Acciarini
Anna Bernasconi Silvana d'America Marta Vincenzi Lalla Trupia
Giovanni Griffa gli o Giovanna Giovanna Giovanna che le fa niente
Grignaffini chiedo scusa degna film
Elsa Signorino Antonella Spaggiari Marisa Nicchi Adriana Mollaroli Ivana Berne Tonelli Giovanna Borrello
Fiorella falci
Gianfranco ricco Davide Ferrari
Sergio Sabattini Sabattini Ugo Mazza
Beppe Broggi Filippo Fossati Guido Sacconi
Paolo Brutti Luigi Minardi Andrea Cozzolino Valerio Calzolaio Gianfranco Nappi Diego beh gli atti Antonio Amato Silvano micelle Pino Soriero Gianni Battaglia Claudio Fava Salvatore Cherchi Andrea pulsa Michele Bordo Giuseppe STEA
Luciano Mineo Vittorio Parola Adriano la Bucci Massimo Cervellini
Non ho ancora finito ma ci siamo
Quasi
Se
Dove
Francesco Tempestini Lanfranco Turci
Anna Bucciarelli Ceppino dallo
Berardo impegno Fiorella Bassoli
Lella gol Fanelli
Vuol fare dalla dalla Val Magda Negri Giggi Olivieri
Ho finito la lettura che per voi immagino interminabile di questi momenti
Noi mettiamo in votazione
Massimo
L'elenco delle personalità
A se stessa sabbia trasfuso
Ah sì va detto qui
Ha sempre come comunicazione al congresso volevo segnalarvi che l'ufficio di presidenza d'intesa con i rappresentanti delle mozioni ha ritenuto di proporre al Congresso una proposta avanzata dalle compagnie dai compagni della sinistra giovanile
A norma di statuto il solo presidente della Sinistra giovanile fa parte di diritto della direzione nazionale del partito
La sinistra giovanile si è rivolta a tutte le mozioni e alla presidenza del congresso chiedendo di fare uno sforzo al di fuori di questi numeri e senza alcun rapporto con le mozioni affinché cinque loro esponenti compagne e compagni mi pare Treu Wau tre ragazzi e due
No
Quattro ragazzi è una ragazza
Poi testo
Al cala cala ma
L'ufficio di presidenza ed emozioni sono esprimono un parere favorevole per consentire in modo permanente a una delegazione della Sinistra giovanile
Di partecipare in questi tempi difficili ai lavori del massimo organismo dirigente del partito
Se il Congresso è d'accordo do lettura dei cinque nominativi dei compagni della sinistra giovanile che sono compagno Enzo Amendola
Alessio Mammì Federica Mogherini Otello piccoli Arturo Scotto
Sì ci sono due errori
Sì tre sì
Sì sì sì scozzese Scola
Sono due errori comunque uno di scrittura tra un foglio e l'altro che Franca Prisco
Il nell'Elenco delle diciamo dei membri di diritto d'accordo tutte e tre le mozioni c'è anche il compagno Arrigo Polverini
Do infine lettura dell'ultimo nome che per una dimenticanza tecnica non avevo potuto leggere che è quello del compagno Ferdinando Svizzera o Svizzera
Svizzera Svizzera
Prima di porre in votazione naturalmente chiedendo al congresso se qualcuno ha da intervenire propone che la parola c'è infine un ultimo adempimento che relativo posto tutto che
Comporta
L'accettazione di una sola candidatura obbligata a voi ricorderete nello Statuto era stato messo per gli italiani all'estero una norma affinché il compagno o la compagna che fossero eletti segretario continentale in buona sostanza cioè il un'equiparazione tra area continentale d'unione regionale per l'Europa potesse far parte era parte integrante della direzione naturalmente in questo caso c'entrano poco le mozioni e si tratta di prendere atto questo compagno eletto da poco mi si dice è il compagno e gli Oka rozzo segretario continentale europeo dei DS all'estero che raggruppa cioè le presenze organizzate del partito nei Paesi dell'area europea più la Svizzera
Che va considerato quindi come letto anche se non è diciamo parte di quegli elementi che vi dicevo che vi dicevo prima
Ha chiesto di parlare la compagnia Pollastrini
Dunque compagni compagni io mi sento di avanzare una proposta che ho l'onore di avanzare a nome non solo mio ma di molte compagne e compagni
E che si è anche il segno di una scelta unitaria io propongo di vallo inserire nella nostra direzione per quello che rappresenta per la storia e per quello preso che rappresenta come autorevolezza per la sinistra il nostro partito Giglia tedesco
è un nome che ci onora è un nome che dà forza alle donne ma un nome che dà forza al tutto partito mi permetto di chiedere ai compagni della presidenza
Di potere adempiere a un atto che io ritengo doveroso aggiungo soltanto USA una osservazione perché so che tutti dobbiamo andare a casa
Non ho ancora chiara la percentuale perché abbiamo lavorato in modo assai complicato tuttavia mi sembra che non abbiamo raggiunto pienamente il quaranta per cento questo dato andrà analizzato c'è stato un preciso impegno del segretario del nostro partito Piero Fassino
Su questo dato lavoreremo anche perché le regioni si sono mosse con Locci luci ed ombre ci sono regioni che hanno superato la norma andando oltre il quaranta per cento
Tra cui l'Emilia la Toscana e molte altre e ci sono regioni in particolare nel Meridione che hanno avuto grandissima difficoltà a tenere conto che l'innovazione del partito dei suoi gruppi dirigenti
Passa attraverso la valorizzazione dei talenti femminili io ho sentito il dovere anche se so che vogliamo concludere presto i nostri lavori
Comunque di segnalare quello che io non ritengo un problema delle donne ma un problema di tutto il partito però voglio ritornare sull'iniziale la mia proposta che è quella dell'inserimento della compagna Giglia Tedesco nella direzione del partito
Va bene allora hanno meno non so di che cosa titolo personale accolgo la proposta avanzata dalla compagnia Pollastrini che mi pare ragionevole della considera provata
E
Se ci sono altere
Desideri si chiede di leggere l'elenco dei membri di diritto
E poi
Si vota alcuni rioni alle cure sono sanciti dallo Statuto in maniera chiara presidente del partito
Massimo D'Alema segretario del partito Piero Fassino i tre presidenti dei gruppi parlamentari Gavino Angius
Luciano Violante Pasqualina Napoletano
Il segretario della Sinistra giovanile il tesoriere il presidente della Conferenza dei lavoratori e del
Del DS che sono sei e sono Antonio Bassolino
Filippo Bubbico Rita Lorenzetti Vasco erra Claudio Martini e Marco Margherita Coco
La responsabile e coordinatrice delle donne oltre a questi una discussione c'è stata attorno ad un elenco di personalità nel quale prima io indicava nei indicavo una il sindaco di Roma Walter Veltroni Arrigo Boldrini
Giorgio Bogi Giorgio Tonini
Crucianelli fa Milano Valdo Spini bene
Mi pare che si sia compreso che questo elenco di personalità sono l'indicazione dei Coopfond attori come voi ricorderete Leonardo
Sì sì certo naturalmente il tre non essendo passività Morando e Berlinguer sono in questo grandissimo Elenco di duecento e settantanove ottantuno persone bene
A questo punto e naturale che questo elenco è un elenco che è è stato concordato attraverso un lavoro faticoso tra le diverse mozioni che hanno formato la platea congressuale
E spero che nella formazione di questo Elenco auspico perché non ho partecipato ciascuna mozione abbia seguito un processo dell'tipo di consultazione con le delegazioni regionali per cui sinceramente spero se no la prossima volta bisogna cambiare il meccanismo congressuale per cui a questo punto io porre lei in votazione la direzione del partito così come è stata presentata qui i
I chiedendo a chi favorevole all'approvazione di questa direzione di alzare la delega
Grazie
Contrari
Astenuti
Grazie direzione è stata l la devo ancora dare comunicazione del fatto che è stato smarrito un paio di occhiali ma come
Momento
Dobbiamo eleggere la commissione dichiarando
Sia
E il comitato per il Progetto
Dopo
Pochi sono pochi nomi cinque
Però vanno letti questi pochi nomi
Come sapete la Commissione di garanzia è fissata da costo dallo statuto come tetto numerico ed è fatta da venticinque compagne e compagni
Pub
Da leggere Maria Antezza Banjo balzo Michele Cappella Franca Cipriani
Lucia De Ponti Simona Fabrizi Graziella Falconi
Claudio Franci Galileo Guidi Filippo Lucignano Francesco Maggi Massimo Matteoli Gianni Melilla Paola Savigny Ludovico Vico Antonio Soda Francesco Majorino Graziano Axa qualcuno mi soccorreva Pettinari
Graziano acquisti
Sotto
Azzalin
Franco
Corrado Morgia Franco Gallo
Vorrei
Torelli Mauro Silvana Giuffrè Massimo Buona vita Leonardo Bevilacqua
Ne manca ancora uno lavoro e faticoso
Che la compagna Clara Ripoli la mozione Morandi
Questi sono i venticinque nominativi da comici e garanzia
Prima
Se non ci sono osservazioni anche la commissione nazionale garanzia va votata dal Congresso
Sì allora
Voi leggere anche con il Comitato per il Progetto no insieme Visentini dopo facciamo due votazioni distinte ma
Dal
Se hai bisogno di un minuto allora votiamo chi è a favore della Commissione di garanzia alzi la delega
Grazie contrari
Astenuti
Commissione eletta
Prego
Con riferimento non vengono
Commissione per il Progetto il
L'ufficio di presidenza sia orientato a una
A varare una Commissione molto
Più stringata nei numeri della commissione insediata al precedente congresso abbiamo trovato
Un sostanziale accordo su un però
Che non dovrebbe essere superiore alla quarantina quaranta quarantuno ora vedo se insomma ecco leggo le proposte di commissione per il Progetto Marilena Marilena Adamo Iginio Ariemma Franco Benaglia Francia e Scobo unito allegra Canepa o Canepa Franco Chiusoli Nino consiglio Marta Dassù Ernesto fedi Oriano Giovannelli
Enzo la barra Giorgio Macciotta Nadia Masini Sonia Masini Mario para boschi Andrea Ranieri Giovanna rosa Marina Sereni Ferdinando Targetti Valeria Termini Riccardo Terzi Bruno Trentin Aldo Trione fu Ulpio Vassallo Adriana Vignieri
Seguono poi i compagni Lapadula Giulietti Fabrizio Vigni Nuccio Iovene Gasperoni la compagna del Zulueta Giardiello Di Falco cartigli lo
Gori Baiardini Agosti lo vive di e il compagno credo compagno Galeota si completa con Michele Salvati Caterina Seminara e Silvio
Quanto quanto
Bene
Chi è favorevole alzi la delega
Grazie contrari
Astenuti è approvato con
Questa ultima votazione abbiamo concluso gli adempimenti del congresso
Buon lavoro conta
Sono gli occhiali
Assoluto
Brutta cosa devo
Diamone