"Direttori in & out" - presentazione del libro a cura di Aldo Zana (Ed. Lupetti), organizzato da Albacom (presso il Palazzo dell'Informazione, Sala Sirono, piazza Cavour 2)

Segretario
Io mi chiamo Bacialli
Lavoravo in questo palazzo tanti anni fa dove c'è una tipografia dove c'era una tipografia
Adesso ho visto una palestra
Mi ha fatto un certo svendere
Io sono
Di questo libro poi parlerà il curatore Aldo Zana
E noi parleremo dei problemi
Che riguardano il giornale di informazioni
Non vorrei sembrare un
Vorrei che sembrasse piaggeria adesso ma io inizierei questa serata con una buona uso per Vittorio Feltri
Massimo Della ruffiani e richiama l'altra parte
Siamo lavoriamo i giornali lontani
E quindi no non posso avere ambizioni di essere assunto a Libero
Però mi sembra che non si possono non parlare quindi insegnare non trascurare
Il fatto di questo genere perché
Il titolo che noi dobbiamo pagare quando spazia credo parliamo molto
Ma quarant'anni pare che non sia stato mai radiato nessuno
Il radiare Vittorio Feltri mi sembra una cosa scandalo
Faccio propaganda di Donovan faccio propaganda un giornalista è un certo tipo di giornalismo che a volte fa degli errori ma che non merita di essere cacciato via con ignominia
Per aver pubblicato cose che hanno pubblicato altri per le quali altri non hanno pagato
Sapendo anche ci sono tanti giornalisti
Professionisti e pubblicisti che son direttori di testate pornografiche e che nessuno si è mai sognato ti sanzionare dice scusa tanto meno di di cacciare evidenza
Ecco io attorno a lei un attimo al al libro direttori in auto io mi sento più auto che in devo dire soprattutto tra questi mostri sacri del giornalismo e sono molto onorato di poter rappresentare questa questa speranza e vorrei che
L'amministratore delegato di Albacom Michele Preda ci spiegasse un po'
Cosa ha spinto l'Albacom a pubblicare questo tipo di libro
Quali sono gli obiettivi iniziativa editoriale abbastanza particolare che raccoglie come sapiente dei fondi
Vi saluto di congedo dei direttori
Buonasera a tutti
Credo sia facile dirlo tutto sommato noi
Rappresentiamo come credo voi sappiate la terza realtà italiana nel mondo delle telecomunicazioni bis dopo i gruppi delle gomme nel e credo che questa posizione in un mercato liberalizzato l'abbiamo raggiunta anche grazie al lavoro che il giornalismo e la stampa hanno fatto intorno al processo di privatizzazione e liberalizzazione dei mercati
Il mondo delle telecomunicazioni fino a qualche anno fa era un mondo chiuso con un monopolista
Io ricordo a Milano che c'erano quando ero io ero bambina entrambi Rusty per qualcun altro ricorderà tombini con i nomi delle proprie città oggi nelle città italiane in realtà il mercato sia delle famiglie se dell'impresa in grado di scegliere trattante Offerte di grande qualità
Alcune magari più di qualità che di altre senza esitare ovviamente nastri nove però è ovvio che il mercato e la liberalizzazione in tanti settori ha visto tra i propri Fanna la stampa italiana e noi credo è questo
è uno dei riconoscimenti evidentemente chiediamo al giornalismo italiano soprattutto alla carta stampata
Da carta stampata in questi trent'anni ha cambiato moltissimo la propria attività io ho letto un po'questo libro sono convinto che ne è venuto fuori è un volume
Accattivante gradevole
Molto più di quelle che erano le mie aspettative quando abbiamo pensato di sponsorizzare lo sono anche convinto che sarà facilmente letto è guardato da quasi tutti quelli che lo riceveranno lo vorranno acquistare e credo che negli scaffali di molte famiglie di molti personaggi anche importante sarà comunque un libro che rimarrà e che la gente ricorderà
è una cosa particolare ricordare i momenti di ingresso e di uscita dei direttori di tante testate importanti ognuno ha la propria caratteristica io penso che anche nel vostro mestiere il vostro modo di lavorare sia profondamente cambiata in questi trent'anni e credo che oggi il direttore è diventato anche soprattutto Ménez era che deve guardare evidentemente alla raccolta dei clienti che sono i lettori ai target di clienti a modi di proporsi al mercato sempre diversi che poi è il modo in cui tutte le società si propongono nostra compresa e quindi io non aggiungo altro proprie ringrazio moltissimo per essere qui a discutere di questo libro e spero che questo dicono abbia successo anche grazie alla nostra iniziativa
Aldo Zanardo e il curatore del libro
Alto come chi è venuta questa idea e quando ti è venuta perché tutti occupare di di relazioni esterne sempre avuto
Collegamenti con i giornali ma ecco io non pensavo che avresti pensato un giorno di raccogliere territoriali dei direttori
Quando quando mi è venuta l'idea non lo so però è un po'di anni che girava debbo dire finalmente ho trovato in Albacom Giovanna Guzzetti giornalista vera qualcuno che ha capito il messaggio debbo dire il valore questo libro come Preda ci appena ci ha appena spiegato tutto sommato mi sono divertito e con me e le altre persone che hanno collaborato ci siamo tutti divertiti a fare questo libro
Mi fa piacere essere qui a presentarlo devo ringraziare tutti voi che avete voluto venire a parlare di questo argomento
Anche perché mi sembra che siamo perfettamente in linea con la formula tradizionale dell'incontro con l'autore la differenza che l'autore gli autori sono lì io sono semplicemente il curatore sono praticamente quasi un intruso di mio in quel libro scritto soltanto gli sguardi che insomma non è il massimo della creatività
E del e dei contenuti però questo è stato qua quindi chi grazie a voi soprattutto a chi di voi attenti gira Locatelli che ho sentito che ha bloccato nel traffico a Valentino Parlato Gustavo Selva che anche lui alla Camera che sta facendo altri mestieri che hanno voluto scrivere
E l'Inter dei pezzi alla Gaetano Afeltra debbo dire che ha fatto l'introduzione l'introduzione che aveva veramente commosso e di questo devo ringraziarlo due volte in particolare non ci sono qui i due che hanno scritto un po'di più di me che sono Massimo Ferrari
Che insieme giornalista anche lui come tutti noi insegna alla Cattolica Brescia Storia del giornalismo e ha fatto quell'introduzione quei trent'anni ricordandoci tante cose che credo in tanti c'eravamo dimenticati
Ugo Volli in commissione a fare tesi da qualche parte
E lui ha fatto questo pezzetto di analisi del linguaggio dei di questi articoli che in gergo Schiavoni pistola ottica di questi editoriali ed è abbastanza divertente
Poi io devo anche ringraziare tra le persone che hanno colorato come Maurizio renda che la persona che ha fatto tutta la ricerca documentale ed Erin aprile di Prima Comunicazione caccia dato libero accesso a decine di scatoloni più o meno polverosi da cui abbiamo ricavato le fotografie devo dire ci siamo veramente divertiti anche se è stato un bel lavoretto perché abbiamo messo insieme quarantasei direttori di tredici quotidiani e novantasette articoli e leggendo questi articoli abbiamo trovato e spero che appunto chi di voi leggera poi libero lo potrà trovare anche degli spunti piuttosto divertenti ad esempio il lettore il lettore è il destinatario del quotidiano bene abbiamo fatto un rapidissimo conto usando Ward insomma la parola lettore viene usata dai direttori nel tre e sei per mille delle parole che usano cioè la parola lettore c'è soltanto tre volte tre volte sei ogni mille parole che vengono scritte
E c'è undici volte nel titolo il sette volte nell'occhiello ci sono dei direttori che si sono totalmente dimenticati la parola lettore nel loro editoriale sia in che auto
Ecco devo dire che forse la più quelli che si rivolgono con il tu al lettore che lo chiamano caro lettore sono pochi come qui e da Vittorio Feltri
Un altro e Montanelli e l'altro e Di Bella che è un'eccezione nei negli editoriali piuttosto paludati a importanti del Corriere perché lui quando è uscito va be'sappiamo che ha avuto una sua avventura sia personale che professionale o parzialmente gradevole ha fatto ha intitolato il sul sicuro che l'ha scritto lui quel titolo caro lettore
Ed è l'unica volta che c'è un titolo con caro lettore mentre la dispersione caro lettore usata da Feltri parecchie volte e anche da Montanelli Montanelli in assoluto è quello che usa di più la parola lettore
E
I debbo dire che Feltri Vittorio Feltri quando è arrivato al giornale magari ricorda più ha messo la parola lettori in occhiello ed è la prima parola del terzo quindi devo dire proprio più mirato di così
Al contrario cioè Spadolini noi diamo noi abbiamo fatto da settanta al Duemila però abbiamo preso un paio di direttori sono Spadolini era un Kaye perché erano entrati in carica prima del settanta
E Spadolini fa il suo editoriale d'ingresso undici febbraio del sessantotto con un titolo che sembra giusto il dialogo fra il dialogo con i lettori in realtà in tutto il suo editoriale non c'è mai una volta un accenno ai lettori non c'è mai una volta un accenno al fatto che l'UCI al direttore
è un da meravigliosa analisi cosmologica direi
Politica di tutto quello che sta sul perché è successo che sta succedendo in Italia e l'Europa probabilmente per lui il dialogo era tra lunghi e il mondo solo il mondo probabilmente era adatto a luglio
Quindi c'è parecchio quello che gli americani chiamano Igor dritto no c'è molta autostima in parecchi di questi editoriali
Debbo dire tanto per restare sugli assenti cioè sul Corriere cinque direttori dopo Spadolini uno in fila all'altro che sono Ottone di Pella Cavallari Ostellino è svilente mettono come prima parola del loro editoriale assumo la direzione
Tutti assumo bisogna aspettare Nieri che è venuto dopo spille Lula USA come ottava parola assumo la direzione
Finché arriviamo a Ferruccio Ferruccio de Bortoli che il quale mette assume qualcosa nell'ultimo paragrafo però si può dire che lui assume l'impegno nei confronti dei lettori è già un bel un bel passaggio da poi questure Alina al momento dell'auto debbo dire che sono piuttosto pochi quelli che fanno un bilancio molto personale in via Jan via e su tutti di do di novantasette editoriali ce ne sono soltanto cinque che hanno questo aspetto temporale il il più pieno e quello di Stille che quando esce fa occhiello bilancio di un quinquennio titolo IMI e gli anni al Corriere proprio io poi c'è Sandro Medici e Valentino dalla tua al manifesto che molto carino come titolo un anno e mezzo vissuto pericolosamente
Poi ci sono cioè Pierluigi Magnaschi seriamente dunque molto tranquillo il titolo quando esce da Italia oggi bilancio di un anno
Poi Mucci al sole
Anche lui lapidario dieci anni furto
Non è successo dieci sono sono gli no e infine debbo dire Montanelli al Titolo più giù Basiano vent'anni dopo quando esce dal giornale anche questo l'ho trovato molto carino
I i titoli forse più divertenti sempre perché stiamo parlando di assenti sono quelli della stampa
Ci sono otto direttori in questo periodo sei suo otto evocando la mitica figura di Giulio De Benedetti il padre fondatore giornalista Insigne
Ecco tutti lo evocano di questi sei Mieli Rossella e sono sicuro che qui oltre otto gli voleva male o se ne è dimenticato sbagliano in pieno la grafia sette Benedetti
Separato come Carlo De Benedetti e loro scrivono Debenedetti tutto attaccato evidentemente avevano in mente Carlo De Benedetti e Franco Debenedetti che come sapete sono fratelli Mann i cognomi diversi scritte in questo turno poi devo dire divertenti i titoli Mieli arriva alla stampa e titola un giornale diverso
Abusi ti iniuria i giornali anziani un giornale diverso per una città diversa quindi è ancora più ripetuto poi dopo arriva Mauro esce e lui fa un giornale perbene
Poi arriva rossa Rossella esce Rossella e non vuole prendere posizione fa la stampa un giornale europeo
E direi cose di questo tipo se ne possono trovare parecchie non so nei giornali di breve vita che ci siamo un po'di quali sono stati i più divertenti qui c'è spiaciuto dover togliere l'indipendente che aveva mo'abbiamo raccolto abbiamo analizzato ma veramente era una storia molto lunga dunque tanti cambi di direttori e cultura sulla boa
Abbiamo so tipico il il telegiornale che non so se qualcuno di voi si ricorda è un giornale che ha fatto Gigi designa che durato quaranta tre giorni e prima di oggi di è stato il giornale che aveva il record della vita più corta
Ecco il Gigi designa non so se ha avuto una qualche illuminazione una qualche ispirazione fa l'editoriale quando del primo giorno del del giornale iniziando con un attacco che suona proprio così quando un giornale cessa di esistere evidentemente era in anticipo di quarantatré giorni
Le vi dirò che poi non abbiamo neanche più trovato il numero dell'ultimo giorno in cui uscito evidentemente la vita del telegiornale si esaurì tali poi ci sono le i titoli quali dal cuore e debbo dire una quello di Maurizio Costanzo quando ha fatto l'occhio nell'ormai lontano dieci ottobre mille novecentosettantanove
Ha un titolo io trovo molto bello l'emozione del primo numero Enrico Deaglio sul primo numero di reporter fa addirittura la creatura che avete tra le mani che non è male
Quello che penso a me personalmente e credo alle persone qui piacerebbe sapere da voi che siete i direttori ma che razza di creatura il quotidiano ce lo spiegate grazie
Ecco qui davanti in prima fila c'è
Gaetano Afeltra
è appunto e quindi la sacralità impone che lei pronti a dar parole prima di tutto tutti no
Che devo dire
Torre è un ammiratore dei colleghi bravissimi
Torre ma avendo lei fatto
No dico però che la prefazione voglio rispettare il salone degli specchi io voglio che la nostra categoria si rispetto devono essere rispettati il ruolo i direttori sono tutti i direttori e dal maxi brogli è stato detto il direttore è l'unico padrone di una proprietà di cui Louis giorno e l'amministratore
Il resto appartiene agli ordini di via le cose ma sono fuori di cui decreta la nostra storia
Quindi voi l'ultimo
Feltri lo poteva benissimo lui tiene a nostro giudizio
No no no non mi batto tutti questo grosso otto Tonti concorso che si chiama una volta sindacato da molto urgente invece noi siamo siamo state i direttori qualora per i proprietari
I proprietari morale di un di un un mezzo di comunicazione che l'editore senza ha avuto fiducia di dare assicura benda ognuno parlate per mantenere la sua purezza ideologica
Credo che abbia consigliato molte cose
Lo sa brevissima la mia è un'abitazione
Che si esprima ogni volta una pronuncia oltre lo zero zero copre autonoma determinazione
Non altra trattazione
Credo che tu non abbia ben bene quelli più piccoli privilegi di cui noi talvolta
Siamo felici e di poterne Cordelia tre
Collettività
Quindi per voi è un saluto molto rispettosa da parte di un collega che di Amleto Grazia
Ecco io che passerò la palla
Direttore sono seduti qui
Su questo tavolo faremo spero una cosa agile con dei tempi televisivi no in modo che non
Ci dilunghiamo troppo su certi argomenti e trascuriamo li trascuriamo regia io vorrei chiedere a Mario Cervi
Direttore del giornale
Sulla libertà di stampa di cui affetto parla nella sua nella prefazione no
Indicando
Che valore abbia la libertà di stampa
In un paese democratico tu senti
Ritieni che il tuo il tuo giornale ma dico anche gli altri giornali oggi i giornalisti in genere siano davvero liberi indipendenti come spesso noi sosteniamo di di essere oppure ci sono dei condizionamenti di vario tipo che civili delle autocensure a volte delle sudditanza di silice adesso degli arbitri no sudditanza psicologica ecco Kia un editore anche molto forte come abbiamo credo tutti noi compreso il sottoscritto il piano lavora in un gruppo di tre giornali
Che degli industriali io certamente devo tener conto delle pittore ecco nella tua esperienza di giornalista quali sono state tue sensazioni
Quel tipo di libertà di stampa ideale che spesso i
I lettori io ho gli amici che incontriamo ci propongono cioè di
Giornalista direttori giornali un giornalista comunque
Dovrebbe essere se fosse veramente se corrispondesse ai canoni imperfetti della professione o uno che non subisce nessuna influenza e nessun condizionamento ma tutto questo non appartiene
A questo motto diciamolo con franchezza perché i condizionamenti esistono
Esistono distintamente per ragioni di olio do credo
Che chi dirige il giornale come in questo caso possa
Aprile
Lo spirito critico è estremamente a aggressivo verso Berlusconi verso Forza Italia e non credo che uno che sta alla stampa possa proporsi di fare le pulci alla FIAT perché non è il casa giusta per ottenere questo e nemmeno credo che uno che stia Repubblica possano
Muovere delle battaglie Coltro Debenedetti o che uno che fosse al giorno al tempo di Mattei potesse illudersi di direi che leghi era un qualche cosa di sbagliato potesse
Iniziare una campagna per spiegare come qualche ente battei sovvenziona se tutti i partiti e sovvenzioni casse anche il giorno invece ma partitici perché era convinta assidui di chiamata appartiene a chi ha bisogno faceva un fischio accorrevano poi quando aveva non ne aveva più bisogno di pagava vedi congedava ecco tutto di tutto questo bisogna prendere obiettivamente
Tenero visivamente conto
Allora qua lei
Il vero e quando si dice non ci devono essere i codici da venti e quindi non sta senza padroni avremo il massimo della libertà che teoricamente può essere sostenuto invece si arriva tipo di informazione sovietica oggi altro tipo della guardia il massimo della non libertà perché si ritiene lo Stato ritiene di possedere la chiave etica
Degli avvenimenti e delle informazioni di dire io so cos'è il bene e il male effetti poliziesco di fare questo
Posta questa premessa brevissimamente poi non non voglio essere troppo fu quel condizioni si pongono però per i giornalisti
La prima che ci sia una coerenza una sintonia tra la casa in cui si mette delli suoi libri personali
Cioè quanto insiste questa sintonia e uno Ossati mettersi
Il non quotidiano in un organo di informazione la cui tendenza diciamo così corrisponde Maya hanno al cento per cento ma diciamo in larga misura a quelle che sono le sue convinzioni a quelli che sono i suoi propositi Just appunto
Una notevole scopre
Io faccio il caso ecco Tel più grande quotidiano italiano che naturalmente attirava tutti i rappresentanti dell'intellighenzia italiana perché era il più grande patria italiano anche quello che sia detto tra parentesi pagava meglio e allora uno che si dichiarava grande sinistra eccetera come Moravia però scriveva
Su Corriere della Sera ritenendo in certo periodo soprattutto che tutto ciò che veniva scritto sul Corriere assieme a parte i suoi articoli posso in contraddizione corda le sue idee questo mi sembra meno
Coerente
Diciamo allora torni lei indipendenza del giornalista o dello scrittore subisce un attacco a mio avviso abbastanza grazie
La seconda cosa era un'arzilla onestà cioè se uno scrive delle cose in cui credenti ritenendo che quelle cose corrispondono siano la verità nei termini nei limiti in cui questo poco comunque corrispondere una sua visione dei fatti
Della quale è convinto allora le cose vanno bene se uno invece scrive il contrario di quello che pensa semplicemente per aderire
A certi impostazioni o a certe direttive che vengono dall'altro ma in questo caso sia una trasgressione veramente grave per nulla etica giornalistica Ethel
Buon senso buongusto e dell'onestà professionale ecco in questa uniti a mio avviso
Va difesa la libertà di stampa Pasquale d'informazione diciamo la quale deriva evidentemente non da ciò che si scrive
O si dice attraverso enti soluzione vale una certa televisione ma dolce da ciò che in vari mezzi di informazione nel loro coro rappresenta lo per il pubblico e del tipo di messaggio che questi vari
Mezzi trasmettono al pubblico che ancora un sistema grossolano è un sistema imperfetto perché ci sono dei bensì di informazioni più
Forti e dei mezzi di informazione meno forti ma il più efficiente che finora si è si è stato trovato per affermare la libertà di informazione e di stampa questo è in riassunto il mio parere naturalmente tutto questo panorama gran carta per la quanto riguarda la carta stampata
è stato largamente compromessa dalla presenza televisiva perché l'impatto delle televisioni e tante
E la convinzione olimpico mi pare di molto pubblico che le televisioni dicano la verità cioè propongano delle verità assolute tale che a un certo punto istanti la stampa si trova a combattere contro un nemico colossale e fatti enormemente a corregge lei anzi il più delle volte non ci riesce a correggere quello che quel nemico a sta dicendo all'agente di faccio un esempio non politico perché non sarebbe fuori luogo ma un esempio molto semplice e con questo chiudo per dire di come la televisione possano condizionare anche l'informazione lasciamo stare qui quotidiani pianistico di del giorno dopo passati sui titoli dei telegiornali delle ore venti del giorno prima ma parliamo di qualcosa d'altro mi raccontava un collega che era alle Olimpiadi di Seul non mi ricordo imminenti hanno fossero che assumo sapendo che c'era in tutte le televisioni del mondo
Per i gruppuscoli
Di guerriglia urbana impegnavano la guerriglia urbana la polizia sapeva che questi impegnava la guerriglia urbana ogni giorno si svolgeva un piccolo combattimento di guerriglia urbana in un certo posto le televisioni riprendevano
Quell'episodio che si ripeteva quotidianamente il resto della città era calmissimo gli altri studenti ad Harvard Tutti a scuola praticamente
Ma in Italia e nel mondo signore l'impressione di a Seul dominanza quelle urbane se gli inviati come era successo questo collega
Telefonavano ai loro direttori dicendo ma guarda che qui non succede niente guadagni indico presso la Sezione tranquilli indossa interetniche ovunque ma non venite televisioni ma non vedi che invece c'è infuria una battaglia terribile asse uno che c'è una situazione caotica e che non si può vivere e a un certo punto l'inviata alla carta stampata doveva adattarsi
A ciò che gli diceva il direttore dall'Italia essendomi sul posto anche la televisione aveva condizionato su questo ecco questo è un problema comunque per la carta stampata sicuramente molto grave del resto salviamo le aspirazioni la televisione a anche spostato le gerarchie televisive ci certi giornalisti che voglio dire il Montanelli otto perché è noto anche perché va in televisione Feltri perché vede Biagi perché va in televisione ma se uno nomina stile oggi
A un a un ragazzo che vuol fare il giornalista non sa nemmeno chi fosse se uno domina oggi Ron Carey
A un giovane che vuol fare il giornalista a malapena si ricorda che questo dove esiste un giorno parlavo con dei giovani quali di civili sentenza col fuoco del giornalismo
Vorrei fare giornalista perché sento di avere le qualità e le doti culturali morali necessarie per svolge questa professione così impegnata e dico ma quali sono gli esempi gli esempi erano Michele Cucuzza deluso questi gli esempi di grande giornalismo che avevano in testa allora presto dimostra come certi parametri siano stati completamente esposte però la libertà di stampa e diciamoci traditori liberista il paese l'Italia è uno di quei Paesi
Dei quali grazie a Dio
La libertà di informazione è ancora che non è mai perfetta è sempre un'approssimazione mai ma la libertà di informazione
Molto larga e largamente garantito
Io
Trovo che mentre per fare il commercialista il medico l'avvocato il magistrato e professioni ovviamente fisicità importanti si debba
Studiare
Dimostrare di essere assolutamente preparati a vivere un'esperienza appunto universitaria alle spalle e per per fare giornalista o per fare il politico tutto questo non serve mi chiedo spesso come ma cioè sono due
Ruoli fondamentali
Tutti un paese punto di una un Paese democratico e non richiedono però nessun tipo di preparazione oppure per meglio dire non richiedono quella preparazione che ci si aspetterebbe
E mi pare che che è un problema della di una categoria che viene criticato spesso perché così meno
All'altezza della situazione di altre in altri Paesi sia al fatto che l'accesso a questa professione sia con un po'stravagante
Cioè ancora oggi si entra giornalisti per raccomandazioni per segnalazioni perché si conosce il direttore di un giornale con cui si inizia a collaborare ma a volte si diventa giornalisti senza che il direttore sappia come crede successo molti giovani come scrive quel ragazzo che vuol fare l'aspirante rotte viene
Messo lì a lavorare
A prescindere dai suoi meriti a prescindere da quello che sa dimostrare di fare poi viene assunto perché spesso ci sono questioni di nepotismo di Chiti privilegi ecco Pierluigi Magnaschi direttore dell'Ansa della serata l'agenzia nazionale l'agenzia di stampa più importante come sapete in Italia
Secondo te c'è un problema di questo tipo c'è una mancanza di liti
Ti cultura forse anche
Le le leve nelle giovani leve ma non sono cioè in chi entra in questa professione attraverso questi canali abbastanza singolari rispetto ad altri paesi parlo per esempio le degli Stati Uniti o dell'Inghilterra oltraggio
Approdo abbandona domanda molto importante da quale cercherò di risponderle non sempre il premier aver fatto un minimo un piccolo riferimento al libro direttori in Outta
Un libro al quale non avrei mai Fontana me nemmeno lontanamente pensato e che quando mi è stato proposto e l'ho visto mi ha fatto una una grande impressione perché noi siamo autori involontari di questa pubblicazione
Che una sorta di trattato di psicanalisi editoriale se voi Zanna fatto alcune alcune osservazioni un'altra mi verrebbe in mente ed è la differenza fra i il l'articolo di insediamento ed articolo di uscita ecco l'articolo insediamento spesso è un competitor compitino impettito
Autoreferente perché rende omaggio all'istituzione giornalistica che ci si è persa a dirigere l'altro invece un articolo più mogio più mesto spesso più essenziale più vero
Ecco questa è una una chiave di lettura che volevo sottolineare accanto all'altro che quello della flessibilità
Anche nelle forme più estreme perché molti di noi sono usciti spinti non perché volevano andare fuori quindi ha detto l'editore prego si accomodi
Questa flessibilità non ha fatto male alla nostra salute nel nostro intelletto visto che abbiamo cambiato attività assecondati tanto i giornali credo
Che il la pratica che il direttore sia l'unico giornalista licenziato in un giornale vada superata io immagini bensì decretazione credo che questo principio sia generalizzata
E credo che una ostacolo alla libera editoria alla coalizzarsi Titta Benzi per fare nuovi pubblicazioni più aderenti allo spirito del momento della domanda del mercato se ci fosse più libertà di costruire l'équipe saremmo meno ingessati sostanzialmente il mondo editoriale da sussidi per la stessa ingessatura che c'è con l'equo canone o che c'era con le quote hanno nelle abitazioni
La credo nella concorrenza alla concorrenza lo si può fare con delle gente motivata perché entriamo pepata deve potersi aggregare mischiare ecco credo il giornalismo di questo tipo
Il
Ad esempio io posso dire che sono il mio Hauts ad Avvenire stato volontario a quello di Tempo illustrato è stato coattivo
Alla discussione è stato preventivo nel senso che mi avrebbero gettato fuori un mese dopo e quindi mi sono gettato al cavallo un attimo prima al giorno è stato volontario alla Domenica del Corriere non ho ancora capito se era volontario coattivo
Alla notte è stato volontario ai tagli oggi ai tempi di Gardini è stato coattivo
Milano Finanza Italia oggi è stato volontario come vedete ci sono un massacro di gamma anzi per quanto si riferisce invece alla qualità dei giornalisti
La qualità dei giornalisti di oggi è enormemente superiore dei giovani giornalisti accreditati media dei giornalisti che erano della mia generazione trenta quarant'anni fa quando si incominciavano questa attività
Ricordo che in un giornale
Noi pensiamo che i giornali siano sempre stati così invece non è vero ad esempio sorprendente pensare che il primo giornale non economico a dedicare una sola pagina economica compreso il ripristino di borse di allora è stato il giorno nel mille novecentocinquantotto non nel mille novecentootto
Quindi al giorno in quel momento ci bisognava trovare i redattori finanziari che chi furono i redattori finanziarie c'era uno che frequentava il mercato ortofrutticolo rapito la pietra aveva la voglia
E quindi si interessa di prestiti cavolini Broccoletti eccetera così lo mandiamo in finanza
La generazione che poi si è fatto onore strada facendo i primi giornalisti finanziari dei primi giornalisti
Di politica internazionale eccetera era una generazione così di volontari che pian pianino si fermavano questo non è il modo di reclutamento
Della gente nei grandi giornali adesso adesso nella finanza si trovano delle persone in grado di leggere i bilanci e di rivedere le bucce sporche dei di bilanci anche complessi nella politica internazionale ci sono delle persone che reggono testa i migliori diplomatici
Nella politica e giudiziaria e ci sono delle persone che hanno un un background di cultura giuridica notevole e via dicendo
Ecco io temo che sì sì passando dalla momento precedente quando i praticanti dichiarando del modo per introdursi in questa professione
Venivano scelti dai direttori ad adesso che escono a frotte dalle scuole non so se il sistema sia fortemente migliorato
Io personalmente sono risolutamente ripeto risolutamente quindi in maniera oltranzista contrario ad ogni tipo di scuola di giornalismo io ritengo che un bravo giornalista debba essere un uomo che ha una cultura autonoma quindi che sia preso una bella Laure
Che ha conosce le lingue straniere perché la tecnicalità giornalistica si apprende in tre mesi
Se queste tecnicalità viene fatta da prenderà delle persone che hanno maturato la cultura autonoma magari specialistico generica
E di questo sono profondamente convinto quindi il giornalista che si forma nelle scuole il giornalista e spesso uno che è troppo precocemente avviato ad una tecnica vita
Che finisce per resta diventare del termine non mi viene migliore ma rapidamente obsoleto
Nell'esperienza che ho fatto a Milano Finanza Italia oggi e che non posso ripetere all'Ansa ma che vorrei ripetere che quella delle borse di studio
Per la prima volta noi davamo queste borse di studio da un milione e mezzo al mese per dodici mesi all'anno queste borse di studio sono non viste bene dall'ordine non sono viste bene dall'associazione i giornalisti non sono viste bene probabilmente nemmeno dalla magistratura del lavoro
Ma vi assicuro che con quelle borse di studio ne abbiamo formato decine di giornalisti finanziari di livello nazionale in pochissimo tempo
Non solo ma abbiamo consentito di arrivare in giornali di questo tipo anche i giornali Corriere della Sera eccetera che poi dopo libiamo sparsi un po'dappertutto
Della gente che al novanta per cento risiede al di sotto di Roma quindi sono persone che non sarebbero mai entrate nemmeno nell'anticamera due giornate
Abbiamo di queste persone il novanta per cento erano ragazze che si avviavano una progressione dovrebbero finanziare idonee reputiamo essere la più maschile fra le possibili
Ecco quindi bisogna spalancare le porte e mettere allora questa scuola di giornalismo come poteva essere fatta poteva esser fatta da scuola di giornalismo e cioè dieci spiegava per l'ennesima volta cosa la Costituzione
Quali sono i diritti doveri dei giornalisti teoricamente come si scrive un pezzo non c'è nulla di meno teorico della professione giornalistica
Allora i giornalisti commedia addestrava mono i testi porsi sì venivano messi il primo giorno scrivere un pezzo e non sapevano che dietro di loro c'era un giornalista prima più rodato che lo scriveva a loro insaputa
E quindi quando sudati presentavano un pezzo assolutamente impubblicabile ecco si fingeva di non poterlo pubblicare per mancanza di tempo poi questo scaltro hanno imparato e quindi se lo sono obbligati però il giornalismo si impara facendo questo mio convincimento grazie
Ecco credo che
In assenza dei giornali domani che non escono non non si possono parlare dei problemi sindacali dei dei giornalisti
Oggi molti giornali decidono di non scioperare domani dito rovescio
E molti giornalisti forse ci stanno anche interrogando su questo tipo di reazione
Rispetto alle chiusure degli editori nelle trattative sono abbastanza abbastanza sono catastrofiche per il giornale sotto tutti i punti di vista dalle vendite i conti eccetera
Se ne sta parlando se ne sta discutendo Vittorio Feltri cosa ecco cosa pensi che si possa prevedere in futuro insomma è possibile che un giornale
Anche locale come i nostri che
Risente moltissimo di uno sciopero che non abbia altre forme diciamo perché non c'è altre forme per manifestare il dissenso rispetto ecco per non togliere soprattutto al lettore di cui effettivamente molte volte ci dimentichiamo
Il diritto ad essere informato si parlasse coi mezzi pubblici gli aerei sì ero ieri si parla ne parliamo spesso di flessibilità ma sempre quella degli altri quando si tratta della nostra flessibilità allora contratti a termine niente
E un direttore che fa ha un contratto a termine di tre anni come quasi tutti i direttori o di cinque non si vede perché io credo anche i giornalisti non possono avere un contratto a termine dimostrare via cerebrali se sono bravi nessuno di cacciato via normalmente
Guarda io anzitutto mirati e Ray tutti quanti
Specialmente i sindacalisti Graziano rammenta rovinarsi io ricordo che nel mille
Novecento settanta
Tre o settanta settantatré lavoravo alla notte percepivo lo stipendio all'incirca di quattrocento venti quattrocentotrenta mila lire
Naturalmente ero molto giovane e quindi ora lo stipendio minimo per la categoria la notte poi non brilla le retribuzioni
Cioè brillava per le retribuzioni basse bassissimo
E credo che Bacialli possano essere buon testimone
Però andrà a circa ventinove anni trent'anni io con quelle quattrocentotrenta mila lire
Avrei potuto acquistare S avesse aggiunto circa cento mila lire una un'automobile una FIAT cinquecento
Ora se se fatte
Due calcoli oggi una una eh sì non so se esiste ancora cinquecento qualcosa di analogo mettiamo una parte
Oggi una Panda costa credo dodici tredici milioni mettiamo cala Panda sia una macchina più di lusso rispetto
Parla cinquecento di lavoro comunque insomma
Io con quattrocentotrenta mila lire non solo avrei potuto comprarne una una Cinquecento a parte il che con quei soldi mi permettevo no non mi ricordo che al comma Roma ma che non ha più tosto importante con la quale facevo il pendolare da Bergamo a Milano
E naturalmente alla sera quasi sempre tornavo anche a Bergamo amami potevo permettermi di mantenere una famiglia con quattro figli
Per una famiglia di quattro persone
Insomma comprato una TAC nel giro di pochi anni poi l'anno dopo mi pare sia per milioni centosettantaquattro Indro Montanelli la buona idea di fondare il Giornale
E va il venticinque giugno del settantaquattro Cordova Baccomo perché l'abbia buona memoria perché il giorno in cui sono otto
E quindi Corriere d'Informazione fu colpito così come il Corriere della Sera dal dal dalle sotto molti giornalisti del Corriere passarono al Giornale tra questi un signore che si chiamava radio Ostilio di Emilio Radius
Il direttore del Corriere informazioni Ciro Palumbo il quale mi mi telefono
A parte che allora si usava così io non conoscevo Gino Palumbo Gino Palumbo mi telefonò alla notte e io ho preparato un pensavo a uno scherzo insomma sarà qualche collega finge di esserci non Palumbo mi fa andare fino al Corriere e mi fa fare una figuraccia invece andare domani mattina coreana Gino Palumbo ne fece andare nel suo ufficio e mi assunse io lasciai fare a luglio
Per quanto riguarda la retribuzione mi chiese quanto guadagnarsi io avevo l'intenzione di menti
Volevo dire che guadagnavo qualcosa di più
Teme che Venezia in un impeto di sincerità beh questo è il mio nel mio eravamo domo tagliandini allora non so quale fosse la definizione esatta di Roma lasciare
L'indomani mi richiamo tutto era stato Sister nato da mia retribuzione era di ottocento euro tre mila lire s'intende Annette al mese quindi io
Nel settantaquattro probabilmente con quelle ottocento mila lire potevo acquistare due cinquecento quasi
Comunque presto perché lo lo lo dico perché allora i sindacati non erano ancora intervenuti prepotentemente nei casi nostri
Quando lo fecero con il clientelismo galoppante e più sfrenato proprio in quegli anni accadde il miracolo e cioè la retribuzione dei giornalisti
Si bloccò proprio negli anni durante i quali l'inflazione galoppava quindi da una parte l'inflazione galoppava dall'altro di le remunerazioni arrestavano Fix ferme rigorosamente congelate per un motivo mobilissima
I sindacati dei giornalisti sosteneva hanno i fieri i clienti dell'epoca ma mi dicono che vivono ancora esistono ancora nei giornali sosteneva ce l'avevano questa teoria
Dobbiamo assumere tanti giornalisti pagarli poco in modo che vi sia la piena occupazione
Ma allora non c'erano giornalisti disoccupati perché non c'erano quelle benedette le scuole che hanno nemmeno le radio nemmeno le televisioni che sfornava non circa mille giornalisti l'anno
Allora i giornalisti erano pochi e tutti che non fossero propri in imbecilli c'erano anche allora probabilmente non ancora più analfabeti di quelli di oggi però chi appena sapesse fare qualche cosa in un giornale procurarsi una notizia
Stare in tipografia tagliava un pezzo fare un titolo una colonna trovava trovava un'occupazione credo che tutti su questo siano d'accordo
Purtroppo la retribuzione dei giornalisti rimase ferma negli anni settanta e anche credo un paio d'anni & nel nel negli anni ottanta
A questo punto i giornali esteri non sono più un ritorno essendo più riusciti a recuperare gli anni però tutti hanno uno stipendio che assolutamente non seduce nessuno non c'è nessun giovane che finita l'università
Di rientrare in un giornale perché poi insomma si guadagna anche mica male no ormai il giornalista è un poveraccio
Dal punto di vista economico naturalmente la professione così suscita ancora qualche illusione nei giovani pensano di entrare in un giornale
E di fare subito il Montanelli concluso comunque scrivere dei reportage andava in giro per il mondo soprattutto pensano di dire delle opinioni come se le avessero proprio così
Poi entrano nelle relazioni e scoprono che le redazioni sono come le banche c'è certo Silenzio
Il computer io
Non per vantarmi ma non lo so usare qui
Ma tutti sono condannati a starsene ore e ore in televisione e questa è la prospetto del giornalista quindi è fatale che oggi sia anche estremamente sindacati Zattoni
E in pratica quando dirigevo il il giornale
Insomma ha sempre avuto fama di non essere proprio un giornale di estrema sinistra non so se anche voi c'avete fatto caso che non è mai stato di estrema sinistra io pensavo che anche i redattori fossero coerenti con le idee del giornale e invece no non riuscivo a convincerli a non scioperare in presenza un rinnovo di contratto ma anche in presenza di uno sciopero non so di solidarietà con Coppa che ogni tanto si facevano anche di scioperi di solidarietà non si capisce perché
Non so c'era una bomba in via Palestro e i giornali non uscivano avevano questa eccellente idea di fronte all'esigenza di informare i lettori si bloccavano per solidarietà coi morti che per l'amor di Dio
Succedeva questo io ai ai colleghi del Giornale cercavo di spiegare che va assolutamente inutile scioperare perché se il contratto prevedeva un aumento di cento mila lire o duecento vedere perché queste sono quelle cifre per le quali si battono i nostri sindacati duecento mila lire
Per questo potevamo provvedere anche noi viene davamo subito
No bisogna superare lo spoglio a forza di ragionare a forza di di di discutere almeno cinquanta sessanta giornalisti del Giornale si convinsero hanno scioperare e fu quello il momento in cui si ruppe la come dire compattezza
Sindacato unico dei giornalisti che è unico come al tempo del fascino perché mentre i metalmeccanici poveracci almeno
E loro hanno l'esigenza di avere un sindacato ma insomma ne hanno tre possono scegliere forse ce n'è anche un quarto debba né che un tempo era missino non so se c'è ancora
Comunque il metalmeccanico aveva se non altro la possibilità di scegliere fra tre o quattro sindacati i giornalisti non possono perché ne hanno uno solo sono ragazzi democratici si vede che nella categoria circa lo circolano le idee ecco questo è questa è la situazione in Italia quindi sindacato unico
Fra l'altro i sindacalisti di solito sono dei signori che nessuno sa se siano davvero giornalisti perché io per esempio Serventi Longhi
Sì Serventi Longhi mollo padre che non lo conosco non ho mai avuto la fortuna di incontrare ma io dubito che sia il giornalista
Scelgo dove si incontrano gli chiederei anche la tessera
Perché non ha mai letto un articolo su non si che io non ho più che mi Fantozzi non avere più ma io devo anche dirgli una cosa che quando fece uscire il giornale insieme con i colleghi del Giornale
Durante uno sciopero
La categoria cioè la federazione nazionale la stampa italiana fece una cosa molto brillante
Mi espulse dal sindacato peccato che io da dieci anni non pagassi le quote e mi risulta che nessun implora Battisti consiglieri un iscritto se non paghi le quote
No no ma siccome non pagare le quote significa solamente essere morosi tu sei moroso ma noi ti buttiamo fuori ho ringraziato l'anno dopo per dire la serietà di questo sindacato e la Federazione dalla stampa mimando una busta ahiloro anche curioso di sapere e che cosa ci fosse dentro e mi tremavano poleman io ero ansioso di sapere che cosa cosa contenesse quella busta ebbene c'era la tessera dell'Aci per i parcheggi gratuiti inviatami dalla Federazione della stampa dei considerazione dal fatto che era un direttore quindi era giusto che avesse che parcheggio gratis io ma non mi avete buttato fuori ecco per dire come funziona il sindacato fanno gli scioperi e non sanno perché io sono convinto io non so quanti giornalisti ci siano forse pochi masse un giornalista Ford ce n'è una che io anzi due ne vedo due due miei amici se voi
Tornati al giornale va be'giornali non sciopera quindi ma se c'è un un giornalista del Corriere per esempio quando torna al giornale e chiedere a un collega ma perché stiamo già operando io vi assicuro che non lo sa
I giornali hanno già fatto credo sei giorni di sciopero ma i colleghi non sanno tu sai perché fanno sciopero
Ah no perché Magnaschi è uno è più informato i giornalisti Italia Paterniano fallì ma niente fanno ciò quello per no non sanno litigano idee e degli anni scorsi era più divertente perché i giornalisti chiedevano cinquecento mila lire di aumento naturalmente di editori sapevano benissimo che non avrebbero mai dato cinquecento per lì a un metro e giornalisti
E offrivano cento mila lire
Sì giornalisti sia gli editori sapevano che a duecento avrebbero chiuso
Però anziché chiudere subito senza fare scioperi ne facevano cinque o sei scioperi poi si incontravano e facevano quello che avrebbero potuto fare senza un giorno di sciopero il primo giorno
Con una conseguenza drammatica che avendo fatto tre quattro e cinque giorni di sciopero a volte se ne sono fatti anche dieci i benefici conseguenti all'aumento venivano annullati per tre anni cioè per tutta la durata
Del contratto questo avviene nella nostra categoria è una categoria di di tipo carenti perché non sono riusciti a darsi neanche un paio di sindacati figuriamoci che conquiste possono ottenere oggi il sindacato sostiene per la parte fondamentale
Che i dirigenti della giornale non possono essere licenziati cioè i capiredattori che pure hanno un ruolo importante non possono essere licenziati come invece possono essere licenziati i dirigenti delle altre aziende anziché chiedere ai gli editori di equiparare il caporedattore al dirigente quindi nel caso di licenziamento è necessario pagare un certo numero di anni eccetera eccetera il sindacato difende la non licenziabilità del caporedattore quindi siamo a questo
Siamo a queste quindi si fanno delle richieste assurde che non interessano sul piano economico non incidono si tratta di un sindacato inutile che però
Alla mistica sindacale
E questa mistica sindacale impone ai giornalisti di assecondare il rito dagli scioperi che avvengono regolarmente ogni due o tre anni
Finalmente qualche giornale comincia a uscire per ci auguriamo che fra qualche anno non esista più la Federazione nazionale della stampa così almeno non vediamo più neanche Serventi Longhi e questo è già un motivo diciamo così di conforto poi l'ultima speriamo così a me lo stacco Magnaschi e poi voglio vedere che fine ha fatto Serventi Longhi
Va beh io concludo cui mi sarebbe piaciuto intervenire anni in almeno due o tre mila commenti che sono stati accennati dello evidentemente devo anche andare a fare il mio mio giornalino e quindi non non mi dilungo solo solo una cosetta riguardo la libertà de dei direttori io sono stato particolarmente Fortunato mi ricordo che quando dirigevo l'Europeo sono stato accolto con due mesi di sciopero
Credo che sia questo un bel record e poi dicono che io amo lo scandaloso ho esordito così come direttore di testata nazionale due mesi di di sciopero e a un certo punto è quella l'Europa e ora verrà FIAT
Come come tutta la la RCS Rizzoli Corriere della Sera
Per un certo punto io ero così attento alle questioni di linea ero così attento la FIAT che la FIAT mi tolse la pubblicità ci la FIAT tolse la pubblicità un proprio giornale da fargli un dispetto questo perde dei come io sono sempre stato attento
Alla linea politica quando dirigevo l'indipendente non c'era l'idea politica perché non c'era un non c'erano padroni ce la Zanussi ma non sapeva neanche dove fosse il giornale per cui facevo io quando sono stato al giornale e in questo libro la cosa viene ricordata
Ne feci una secondo me carina
Berlusconi voleva fare l'inciucio io ero assolutamente contrario l'inciucio come perso molti italiani e non mi sono certo lasciato intimidire nel senso che poi a mano a mano e non me ne importa niente
E mentre Berlusconi e D'Alema erano a Porta a Porta con Vespa che faceva domande sull'inciucio
Arrivo quel signore che fa un po'il maggiordomo che che ancora oggi aiuta a Vespa nella nella trasmissione
E porse a Vespa il la la alla prima edizione del giornale che aveva questo titolo inciucio indiretta Berlusconi lo prese in mano fece un sorrisetto un po'imbarazzato poi il giornale passo a tra le mani di di di D'Alema il quale dice qua rivista due giornali guardarti praticamente D'Alema rimproverava Berlusconi perché avevo un direttore che non volevano inciucio va be la chiudo qui per dirvi come l'autonomia
E la libertà non te la regala nessuno la libertà però te la puoi conquistare e poi selle delle conseguenze uno se ne può anche fischiare perché in fondo il direttore
è l'unico che prende anche due lire di più e anche se lo licenziamo campa lo stesso se poi diciamo è attento riesce persino a farsi dare delle liquidazioni come ha scritto Ostellino e con le liquidazioni e vi assicuro si vive bene anche radicati grazie
Brevissimamente sugli scioperi vorrei fanno osservazioni non vorrei sembrare un assatanato contro la televisione ma la Federazione della stampa pratica questa cosa i quotidiani non esco
Le televisioni escono con la foglia di fico
Di quel tale che dice a nome del comitato di redazione tengo a dare notizie ma le notizie in effetti Letta e allora convince magari la gente più contenta che gliene dia così che nemmeno con tutta bardata tra del dei telegiornali
Per cui la gente si convince ancora di più in tempo di sciopero dai mezzi d'informazione che si può benissimo campare e accontentarsi delle notizie date da un signore il quale a nome del comitato di redazione allora la Federazione stampa in questo allora se voglio proibire proibisca veramente
Qualsiasi informazione di compagnie ma il lasciare che le televisioni mezzo più
Potente in realtà dire non le notizie mentre i quotidiani non escono questa è è una politica autolesionistica di una portata incredibile
Posso posso dire ovvero sostenitori
No sette le persone da intelligente notoriamente reazionaria però con il gusto
Non è un'offesa
Con con gusto del paradosso però tante che non lo ascoltiamo con simpatia sono però che caro Feltri se la descrizione tu corrisponde al vero ci sono dei sindacalisti di quali l'unica cosa che sono riusciti a fare bloccare gli stipendi dei giornalisti
Dei giornalisti che scioperano senza sapere perché scioperano
Degli editori che sanno che si potrebbero accordare invece non si accordano per fare la sceneggiata dette va be perché domani dopodomani quando escono i giornali l'italiano dovrebbe andarsi a comprare il giornale quante fatto da una banda di deficienti
Frattini non trovo solo solo una battuta è talmente vero quello che dico io ed emetta mente convinto il nostro amico parlato che Luís domani non sciopera
No ma io no quindi benissimo significa che anche tu lo sai perfettamente che le cose vadano così no d'altra parte se oggi gli stipendi sono piccoli a un tè può erano grande si tratta solo di fare una constatazione questa non è un'opinione né reazionaria né progressisti io non sciopero Feltri
Una una cosa giusta detto tu
Cervi aveva detto che i condizionamenti ci sono che la libertà di stampa e un nome vuoto voglio dire perché poi ci sono la proprietà sono le proprietà dei giornali e direi che poi poi dicono un'altra poi una battuta
E Feltri ha detto la libertà ha un prezzo uno lui fa
E il pernacchie o a Berlusconi pagò un prezzo benissimo questo il manifesto esce domani perché paga un prezzo per la sua libertà
Targa un prezzo che stanno i bassisti intenti noi non paghiamo gli stipendi da tre mesi
E i giornalisti lavorano e quindi siamo una cooperativa non abbiamo da rivendicare niente a nessuno se non come dire mordersi da soli e questo è il nostro caso non è che non uscì operiamo perché e ai giornalisti diciamo una cosa cattiva dico anch'io i giornalisti avete scritto bellissimi articoli sulla flessibilità necessaria ai metalmeccanici
Adesso che la vogliono applicare a voi lo diceva
Magnaschi prima adesso che la vogliono applicare a voi mio Dio mio Dio scandalo scandalo perché c'è la corporazione cioè nel giornalismo ce la corporazione questo che bisogna dire magari ci fosse il sindacato
Magari ci fosse
Come c'è stato un certo momento perché negli anni settanta c'è stata come dire giornalisti su che erano cani ammaestrati sono dire hanno cominciato ad abbaiare per i fatti loro non dico bene male ma hanno cominciato ad avere un'autonomia e l'indipendenza che prima non c'era scusatemi
Dopo no no ma perché
Ecco Ernesto Auci
Cioè paradossalmente la battuta che volevo dire noi siamo la libertà c'è la guadagniamo essendo una cooperativa ed essendo proprietario di negli stessi
Se oggi c'è un giornale dall'altra parte che abbastanza libero e il Sole ventiquattro Ore il quale e di una cooperativa di padroni diciamo no però i quali debbono condizionasse un po'l'uno con l'altro eh
C'è una linea generale ma in quella linea generale c'è più libertà che in giornali di proprietà di un singolo signore se loro dicono qualche cosa che non so
Adesso non so cosa produce De Benedetti non lo so cosa sa delle norme generali giornali e Mariangela
Non succede niente mentre invece le cose vanno andrebbero diversamente degli altri giornali cioè
I padroni più padroni un po'più di libertà insorgono
Insomma qui tra poi tra parlate Veltri
Non c'è tutta questa grande differenza no c'è una differenza col c'erano scesi a c'è una riformulazione no qua c'è una differenza fondamentale in base alla quale possiamo parlare comune e e conversare perché la differenza quando sono le differenze chiare nette evidenti nessun imbroglio
Scusa baciare semi foyer quattro io volevo precisare un attimo una cosa che diceva Cervi può entrare sulle questioni sindacali
Sulla gli scioperi e la televisione è peggio di come dice lui
Perché non è solo il fatto che la televisione manda in onda dei notiziari ridotti dicendo me l'ha detto il comitato di redazione poi far dare tutte le notizie in tre minuti e la gente felice
è una cosa più grave dal punto di vista proprio dello sciopero sì le televisioni non interrompono i loro servizi non interrompono il Falerio infatti rimandare disposte tutto il giorno poi fanno normalmente voi figli soprattutto gli spot che vengono pagati
Quindi l'editore televisivo dallo sciopero dei giornalisti nona alcuni danno economico cioè zero anzi secondo me ci guadagna un po'perché quelle mezze ore di telegiornale magari le riempie di spot invece di mettere notizia ma il resto è tutto qua
La stampa che vive
Di vendite e di pubblicità il giorno che non esce il giornale l'editore a un danno economico notevole quindi
E c'è un problema che il sindacato si deve porre qui c'è una disparità grandissima all'interno dei mezzi di comunicazione che fa sì che lo sciopero sia un sistema un mezzo obsoleto
Oltretutto scusate ma lo sciopero deve essere una arma cui si ricorre in casi eccezionali
No casi eccezionali perché
L'informazione ecco comunque
Fatta da editori
Che la fanno perché ci devono guadagnare hanno un tornaconto economico in genere tale e non solo ma soprattutto economico in questo momento e poi magari se vuole dirò perché
Ma e anche un servizio pubblico
La il pubblico a diritto ad a vere comunque l'informazione
Allora
è un questo qui dello sciopero è un sistema uno strumento un modo a cui si deve ricorrere in casi veramente straordinari
Non nella normalità di averli Renzo eletto però dirlo bisogna dire una cosa grave no causa obsoleto l'ho detto in riferimento al fatto che c'è una disparità ormai non più sopportabile tra editori televisivi e altri editori che non ha senso cioè il giornale il sindacato dei giornalisti proclamò lo sciopero che danneggia solo gli editori di carta stampata
Quelli della televisione non sono danneggiati tappeto è una questione un pochino stravagante allora non facciamo più lo stesso sindacato facciamo le due uno della televisione uno di un altro ma certo non col così non si può andare avanti a lungo
Quando diceva Feltri il sindacato ha ridotto gli stipendi dieci anni dei giornalisti
Sicuramente gli stipendi quello che prendevo io all'inizio degli anni settanta era molto maggiore di quello non dico di quello attuale perché la la posizione da diverse maggiore di quello del del praticante di oggi
Ma soprattutto il danno più grave
Non è tanto questo è l'appiattimento che è stato che è stato portato dal sindacato perché se vi ricordate quei magari Valentino non sarà d'accordo ma meglio tutti gli anni settanta ottanta e compagnia bella di
Le vertenze sindacali
Per il diversi anni diversi hanno dato un aumenti pari uguali per tutti qualsiasi sia in grado nell'ambito dei giornali
Cioè allo stesso momento arredatore ordinario redattore capo
Ora
Questo che cosa ha comportato un appiattimento delle retribuzioni molto forti a parità di garanzie
Questo adesso determina una situazione veramente critica
Perché giustamente visto che non si guadagna non c'è sostanzialmente un'utilità pochi vogliono fare lavori che sono molto impegnativi molto faticosi
Se vogliamo anche
Di scarsa gloria come quello del redattore capo del redattore di descrive del insomma della quella che una volta si chiamava la cucina del giornale come diceva Feltri che adesso è però
Una cosa è sempre più difficile
Sempre più importante e dove non c'è gente che la vuole fare
Allora al di là delle cose io poi non so se è vero che se è giusto non è giusto averi ai contratti a termine e che tipo di contratti a termine si può discutere
Però di certi gradi elevati
E il fatto di avere un termine se vogliamo
Si può discutere secondo me di un termine sulla funzione nonché poi viene licenziato ma fa un'altra cosa cioè uno fa il redattore capo per cinque anni
Per quei cinque anni in cui fare datore capo a una sostanziale notevole visibile aumento di retribuzione sono che lo fa solo per cinque anni dopo viene confermato oppure torna a fare
Il l'inviato sostanzialmente questo è già un elemento di flessibilità che risolve due problemi uno quello de di ricreare una certa distanza tra le retribuzioni in relazione a quella che sono le responsabilità che uno si assume nel giornale
E e l'altro è quello di dare agli editori un minimo di flessibilità perché altrimenti ci troveremmo ad avere dei giornali dove ci sono un'enorme massa di redattori capi con i stipendi redattori capi che però non lo fanno
E e questo capite bene che diventa abbastanza difficile da gestire quindi
Chiesta al di là delle puntone Polemica un forum di però accanto non è perché voglio fare il sindacato questo è un problema
Che riguarda il futuro del ruolo dei giornalisti non tanto le questioni sindacali a questo al tavolo lì a Roma
Che stanno facendo e per il quale hanno rotto le trattative hanno fatto sciopero
è un po'che i giornalisti devono fare una riflessione pochino più profonda sul loro futuro su quello che sarà la professione del futuro e credo che se ho capito bene è molto diversa da quella che immagino i nostri sindacalisti a Roma cioè a cominciare da Serventi Longhi e compagni
Questo il punto critico su cui bisogna secondo me non può approfondire la libertà è naturalmente queste
Forme diverso e queste flessibilità
Non fanno diminuire la libertà fanno aumentarle perché se uno ha un contratto a termine ben pagato e garantito per quel termine almeno nell'ambito di quei
Anni in cui svolge una certa funzione è libero
Non è che non sia è più libero di prima non è condizionato tutti i giorni è più libero la valutazione poi di ogni persona in un mondo in cui c'è il sempre maggiore concorrenza nascono giornali nuovi
Il internet radio e televisioni viene fatto sulla professionalità delle persone non sul singolo episodio
Quindi diciamo mi sembra che i giornalisti tengono una posizione che sostanzialmente di conservazione e che però non riesce sciita a conservare il passato perché questo sta per essere superato
Dalle stesse vogliamo fare dell'evoluzione tecnologica dalla concorrenza arrivano in Italia grandi operatori internazionali noi oggi abbiamo
Non solo di revisione Bloomberg aveva una piccola nicchia ma ormai assieme nella redazione la Reuters e quant'altri
Questi signori agiranno in base alla logica totalmente diversa da quella nostra italiana e ci faranno concorrenza perché non è poi il nostro pubblico guarda che le fanno in italiano le notizie non è né inglesi nostro pubblico andrà
A chi da chi di dare notizie nelle da professionalmente con una certa affidabilità
Quindi noi ci troveremo che da qui a dieci anni per carità però ci troveremo scoperti se non ci diamo una mossa rapida in direzione di accompagnare questa evoluzione non è stato con la
Sul futuro possiamo fare un ultimo giro perché ormai c'è una certa tendenza
Parlato uno dei motivi sia Tritto anziché scontro con con gli elettori regionale la un bagno quindi internet i i giornalisti devono fare noi dobbiamo farci riconoscere il ruolo centrale non le sembra che ancora una volta con sfidandosi a restare un po'ancorati al passato poi perderemo dell'opportunità arriveranno tre ragazzine che sanno smanettare giornalisti perdono perderanno il loro
Altro che come dire valorizzazione professionale cioè resteremo indietro oltreoceano citiamo
No
Se posso parlare un coro Zornitta
Il fatto della condizione dei giornalisti e a fare dei giornalisti
Che si guardino loro parlino coloro sindacato discutano Carlo Ernesto ci sono i cambiamenti chiuso il giornalista e sei nella categoria segui contratti se in tutte queste cose io sono giornalista
Non so fuori categoria fuori contratto quindi affari vostri questi voglio dire discutete delle voi che cosa come dovette regge io ho
Una idea più antica forse del giornalismo quel del giornalismo libero abbiamo fatto un giornale c'è riuscito di tenerlo in piedi trenta
Che e trent'anni ventotto aprile del settantuno il titolo prima la prima copia di questo giornale facendo salti di Bizzi dicendo sciocchezze dicendo cose giuste ma per temere come dire un'idea di libertà e di combattimento politico questo è e allora
Di tutta la storia come dire quando i giornalisti fanno sciopero l'editoriale del manifesto di oggi
Dice giura politici nonostante chi è causa del suo mal pianga se stesso avete fatto forte gli operai avete accompagnato la Foti Tura degli operai adesso beccatevi questo per e poi voglio dire anche voi siete diventati manuali non siete più i signorini non siete più professionisti stai come dicevi tu nella stanza buia abbattere ad annoiarsi lo finita
Un'epoca di giornalismo voglio dire Dini giornalismo quello dei tempi tuoni quello anche dei tempi miei quand'era molto più avventuroso diciamo quando era quando era un giornalismo i giornalisti saranno stati più stupidi di come come dici tu indice Luís di quanto non sono adesso io non credo non lo credo questo ma erano giornalisti per un'élite
Quante copie di giornali si vendevano allora ed è la stessa cosa per gli insegnanti un maestro di scuola quando io ero bambino era rispettato e ornato il professore di liceo anche a Bergamo erano tutta dritta adesso
Giusto la scuola di massa ed è bene che tutti vadano a scuola ed è bene che si vendono più i giornali ma c'è stata come dire un discredito e una dequalificazione
Un discredito e una dequalificazione questo è questo quindi c'è una massificazione adesso non voglio dire per piacere che sarebbe una grande sciocchezza dire proletari Zazie ore ma una perdita di prestigio della professione c'è in modo assoluto cioè oggi voglio dire non a caso
Pochi giornalisti primeggia
Pochi giorni prima il gel direttore per me già primeggia l'editorialista del grande inviato ma e altri mi voglio dire
Quando è messa o ci parlava del redattore capo o le e o di quello che è stato descritto il poveretto che si ammazza di fatica e che il sellino mani il giornale si è sbagliato Ernesto Auci lo chiama egli dice brutto scemo perché è sbagliato
Quel quello non lo conosce nessuno quello gira per strada euro saluta nessuno va be'no no ma voglio dire
Ecco adesso il verbale può farlo senza di quello non esce aggiornare allora però allora visto adesso non voglio fare il sindacalista
I vecchi sindacalisti dicevo c'è un'indennità per lavoro di soggetto quello è un lavoro disagiato un lavoro senza soddisfazioni pubbliche un lavoro senza firma e quando tu al giornalista e gli toglie la firma
Ecco per esempio sembra lecito dissero da malissimo
E non si sapesse il perché ormai quando Del Vecchio individuando dal dice d'aver firmato da Feltrinelli fatto dal pubblico dice il rettore o no ma quando questo voglio di tagli la firma li devi dare un'identità deve avere un po'di Chiti via Santa Madonna voglio dire se no sino peggio per i giornalisti
Grazie sistema ispettivo
C'è qualcun altro che vuole Magnaschi vorrei un piccolo piccola notazione una prima per cercare di
Per non accettare un sillogismo involontariamente fatto da Valentino Parlato che fa coincidere il giornalismo libero come il giornalismo impervi tra il giornalismo biberon con il giornalismo invertito in permanente difficoltà economiche
Io spero no no no io spero di andare in attivo ed è il primo a se siamo vissuti trent'anni vuol dire che patron delle riforme soldi li abbiamo Albania può fare giornalismo libero il giornalismo economicamente saranno secondo invece quelle catastrofismo più creduti Furlo fra la nostra professione e anche fra molti elettori sulla fine della vostra professione sull'avvento inevitabile di internet questo catastrofismo per mi balistico dossier ripetuto costantemente nel passato quando la radio video luce si diceva che i giornali sarebbero morti
Quando la televisione è stato introdotto artistiche da Radio rapimento adesso che internet sta diventando di moda si dice ricami battezzerà giornali radio televisione non averlo storia
Ha dimostrato che i vari generi di informazione coabitano ognuno dei quali anzi accentuò la sua specificità
Ho trovato una mediocre interessando il fondo iberoamericano e che diceva che nel mille novecentoventidue da fruscii pittoresche e ora chiede dapprima un po'più importante che il figlio di stampa americana rifiutava il collegamento con le radio perché dice non può far diventare quei mezzi di comunicazione che mi ucciderà come vedete le radio stanno bene da soggetti presto Santoro Benedetto Della Vedova
Ma su questo brevissimamente Magnaschi voglio
Osservare che
In rapporto all'estensione dell'arco alpino
Dell'alfabetizzazione cioè la quantità di persone che sanno leggere
E scrivere e che è enormemente aumentato rispetto al passato sicuramente altri mezzi d'informazione hanno avuto un incremento smisurata mente superiore a quello della carta stampata la quale è stabilita in misura stesse dispari quotidiani voglio dire sulla stessa cifra all'incirca mentre mentre molta più gente si interessa di altre cose e e va su internet in Hurricane guarda la televisione Maniva sterminato c'è poi il Grande Fratello sono tutti in estasi davanti a questa
Meravigliosa cosa
Allora questo molti dopo l'vuol dire non vuol dire che la carta certo sopravviverà la carta stampata sopravviverà sicuramente non è che morirà
Ma non apra quello sviluppo che avrebbe dovuto a bere in rapporto allo sviluppo diciamo culturali in senso d'istruzione ecco diciamo della popolazione e in generale questa mi pare una in realtà assoluta c'è moltissima gente oggi benissimo cody mezzi economici a disposizione ecco ragionare costa mille cinquecento lire quanto un caffè moltissima gente che non potevo il quotidiani Odolo compra tutti i giorni o magari lo compro solo lunedì perché ce le notizie sportive che interessa tutti e questo è il fenomeno deprimente
Che fa contrasto complice con altri diffusione per il resto è certo sopravvivere mi riferisco agli altri ai giovani sopravviverà carta stampata sfogliando i giornali ma
Murdoch cresce come dovrebbe crescere queste
Bene con questo la nota troppo ottimista ma è giusto che sia così perché lo scenario è questo non è del tutto confortante io saluto Pierluigi Magnaschi Mario Cervi Vittorio
Sei metri Ernesto Auci Valentino Parlato ti ringrazio molto ringrazio voi io spero che ci sia un altro crescevano per presentarla parola anche
Al pubblico grazie