XVIII Assemblea Annuale dell'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani (presso il Teatro Regio, 17-18-19-20 ottobre 2001)

Rivolgo
Al Presidente della Camera dei deputati
Onorevole Pier Ferdinando Casini
Nome dei sindaci
Hanno avuto la possibilità e di privilegio
Nel dieci marzo dal dieci marzo due mila e uno
Di dare inizio alle celebrazioni del centenario dell'ANCI
Nella prestigiosissima
Cornice dell'aula di Montecitorio
Quasi a volerlo simboleggia legame forte
Tra le comunità
La Repubblica una divisi
Tutte le autorità presenti
Il presidente dell'ANCI
Leonardo Dominici
Il presidente del consiglio comunale di Parma Bernini
Consiglio comunale
Che ieri ha deliberato di custodire la bandiera del centenario
Nel corso di una indimenticabile riunione
Con una partecipazione importantissima
A seguito di un dibattito qualificato e qualifica
In questo creato
A cento anni
Dal varo della importantissima iniziativa
Dell'Anci
Non ci incontriamo
Nel corso dei lavori in Parma
Realizzeremo un bilancio di ciò che è stato
Raggiunto grazie all'impegno di tutti coloro
Che hanno avuto la responsabilità della guida dell'Anci
I cui presidenti
Sono presenti ai quali va
Il nostro affettuoso saluto
Grato
Come hanno saputo interpretare al meglio le ansie le istanze della comunità nazionale
Signor presidente
I sindaci gli amministratori locali
Consiglieri comunali assessori
Comunque i soggetti interessati alla gestione della cosa pubblica
Qui a Parma dibatteranno discuteranno
Parleranno della riforma dello Stato
Con la preoccupazione di coniugare sempre
La esigenza imprescindibile dell'unità ed indivisibilità
Con la esaltazione delle peculiarità
Delle quali noi siamo portatori convinti assertori
Soprattutto convinti che l'immagine complessiva il Mosaico che unitariamente dall'immagine
Della nostra patria
è composta da tante particolarità che non possono essere disgiunte perché diversamente quel mosaico non darebbe un'immagine armonica
E l'armonia alla quale noi guardiamo signor presidente
Cari amici
Cari componenti del dell'operativo dell'ANCI
Qui presenti
Io do lettura
Del messaggio che noi per telegramma che noi abbiamo rinviato
Capo dello Stato la diciottesima Assemblea annuale dell'ANCI riunita a Parma per celebrare il primo centenario della costituzione dell'associazione rivolge il suo deferente saluto a Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica garante della Costituzione propugnatore dell'unità nazionale nel federalismo costruttore dell'Europa
I comuni italiani di affermano il proprio impegno per la costruzione e la repubblica delle autonomie
E la tutela del patrimonio storico culturale ed economico delle comunità che essi rappresenta
Messaggio del presidente della repubblica
La diciottesima assemblea annuale
Dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani si apre in un momento significativo del dibattito politico e costituzionale
Sono state raggiunte tappe fondamentali
Per realizzare l'aggiornamento dell'assetto delle Autonomie
Delineato dai padri costituenti sulla base di una prestigiosa e antica tradizione che vede nei comuni italiani i principali protagonisti della storia politica e culturale del nostro Paese
L'elezione diretta dei sindaci
Il decentramento dei poteri e delle responsabilità attraverso il principio di sussidiarietà hanno permesso di assicurare una rappresentanza politica capace di avvicinare sempre più i cittadini alle istituzioni
Spetta agli enti locali
Svolgeremo un'azione concreta per accrescere lo sviluppo ma anche l'equità e la coesione sociale nella nostra società
In viva lei caro Presidente
E a tutti i partecipanti ai lavori di questa Assemblea il mio più cordiale saluto nella consapevolezza che complesso processo di trasformazione dei poteri locali
Accresce la fiducia dei cittadini nello Stato e apre una nuova stagione di democrazia e di crescita per il nostro Paese Carlo Azeglio Ciampi
Presidente del Senato
Marcello Pera la ringrazio per il cortese invito a partecipare la diciottesima assemblea annuale dell'Anci e alla cerimonia per il centenario di fondazione previsti dal diciassette al venti ottobre
A Parma debbo purtroppo comunicarle che quest'occasione che credo sarà utile per approfondire le numerose e rilevanti tematiche che riguardano la vita delle amministrazioni municipali
Ricorrendo inoltre quest'anno il centenario dell'associazione l'occasione mi è oltremodo gradita però curare alla manifestazione pieno successo ed inviare a lei e agli intervenuti i miei più cordiali saluti assieme ai migliori auguri di buon lavoro Marcello Piras Presidente del Senato della Repubblica
L'onorevole Carmen Motta
Ha fatto temere all'assemblea dell'Anci
Una sua nota una sua lettera con la quale si giustifica
Per l'assenza chiedendo di trasmettere il suo messaggio all'assemblea
Che è un messaggio di apprezzamento per la iniziativa
Ringrazio nuovamente la città di Parma
Che ha ospitato
I portatori della volontà che è stata premessa dell'ANCI
L'onorevole avvocato Lacchin
Che ha voluto questa iniziativa cento anni fa
Nel ringraziare la città di Parma
Io cedo la parola
Al sindaco lie
Sindaco Lai quale porgere al saluto dalla sua città
Sì il sindaco coinvolti di Parma
Che io devo anche ringraziare unitamente al Presidente del Consiglio Bernini per la preziosa organizzazione di una seduta del consiglio comunale come dicevo in apertura resterà indelebile
Nel ricordo di chi ha partecipato
Signor presidente della Camera presidente dell'ANCI dell'assemblea nazionale dell'ANCI autorità colleghi sindaci ed amministratori voglio prima di tutto rivolgervi un calorosissimo benvenuta a Parma
Ringraziare lanci
Per avere scelto questa città per questa sua assemblea annuale e soprattutto per celebrare i cento anni di costituzione dell'associazione Parma questa la città questo il teatro per la verità era il ridotto perché allora i coraggiosi pionieri non erano tanti come oggi che ha visto l'origine e la nascita dell'ANCI
Sicura Parma eccitati antichissime tradizioni municipali caratterizzata da un forte senso di identità
Orgoglioso delle proprie autonomie
Ma al tempo stesso orgogliosa della propria appartenenza Allo stato italiano e dalla Repubblica italiana
Cento anni fa l'assetto istituzionale e legislativo del nostro Paese non era certamente quello di oggi molto diverso
Uno Stato unitario relativamente giovane e ancora fragile che aveva adottato un modello fortemente accentrato un movimento delle Autonomie che dagli stessi governi di allora era visto con ostilità diffidenza per alcuni aspetti che rappresentava un movimento di sedizione
Basta andare a leggere le cronache delle prefetture del ministero degli interni di allora per vedere come tutti gli amministratori che si muovessero nella direzione di chiedere maggiore autonomia dei comuni venissero visti come propri veri e propri elementi di turbativa dell'assetto e dell'unità nazionale
Ma le municipalità si sono mosse sono state mosse da una forte esigenza
Per le mutazioni della società che erano allora in corso e dalle parti
Il regista normativi e finanziari
Che gli impone sono in condizioni di rispondere efficacemente
Alle crescenti necessità dei cittadini era questione vitale soprattutto a difesa dei gruppi socialmente più deboli
Ed in questa azione erano mossi dalla consapevolezza che sono un'istituzione come il Comune fosse in grado di rispondere a queste attese generali della popolazione
Ed al tempo stesso avevano l'intenzione di cogliere le differenze e le ricchezze che caratterizzavano il nostro Paese
Un'idea forte quindi un'idea di straordinaria modernità quella che Morse cento anni fa i nostri predecessori a volere costituire qui in questo teatro un'associazione che li riunisse
Era un'idea che voleva legare le tradizioni storiche le culture delle cento città con le esigenze di uno Stato moderno
Capace di rispondere in modo puntuale articolato e flessibile ad una società che aveva i grandi movimenti che conosciamo
Da cento anni lanci guida e accompagna per le verità con fasi alterne questo processo
Ed in cento anni il sistema delle Autonomie ha fatto grandi passi
Accompagnato e connotato la stessa crescita della democrazia nel nostro Paese ai ispirato le principali culture politiche di questo Paese
Oggi le condizioni sono evidentemente molto diverse da quelle di cento anni fa ma permangono alcune caratteristiche che ripropongono l'attualità di un'ulteriore trasformazione del loro modo dei comuni
Anche oggi come allora e in corso una forte evoluzione sociale culturale ed economista
Anche oggi come allora e in atto un processo di ridefinizione redistribuzione dei poteri tra l'unione europea
Dato nuovo e fondamentale del nostro scenario lo stato e le regioni
Anche ora come allora sono mutate e stanno mutando le esigenze e le attese dei cittadini nella quantità qualità natura stessa dei servizi
E il Comune continua ad essere e sarà di più e sempre di più il protagonista essenziale del nostro sistema istituzionale e sociale
L'elemento fondante di un moderno Stato in cui valga il principio di sussidiarietà
La congiunzione tra la storia del passato ed il futuro tra un'idea locale ed un'appartenenza globale
E anche oggi sta nel coraggio
Nelle intelligenza nella volontà di innovazione degli amministratori locali la risposta
Così come avvenne cento anni fa
Al tutti questi temi la possibilità di raggiungere nuovi traguardi e in questo senso l'Anci
Come rappresentanza dei comuni mantiene se vorrà mantenere forte questa sua presenza una validità essenziale
è per questo che le giornate di Parma non sono solo una rievocazione
Sono da un lato una rievocazione ed al tempo stesso l'affermazione di un impegno per far sì che questo nostro Paese
Nel nuovo contesto anche internazionale sia sempre più decisamente efficiente e funzionale al servizio dei cittadini
In questo nostro Paese possa davvero aumentare sostanzialmente la democrazia
Quindi a tutti voi a tutti noi un buon lavoro buon lavoro perché a cento anni di distanza in un qualche modo vi sia un rilancio della funzione dei comuni
Un buon lavoro ed un buon soggiorno in questa città perché ancora una volta nel futuro sia ricordata con una delle sedi privilegiate
Della presenza nostra che in un qualche modo e la presenza della nostra storia e della nostra volontà di guardare con fiducia a quello che ci sta di fronte
Ringrazio il collega più Baldi
Per il saluto e per le sue considerazioni estremamente puntuali
Saluto nuovamente
Con affetto
Presidente della Camera per Ferdinando che essi
Che ringrazio per i continui richiami
Ai valori delle autonomie locali prego onorevole persino a lei la parola
Mi scusi signor Presidente Agostinacchio
Sono molto lieto di poter rivolgere un saluto cui oggi nell'occasione tra l'altro del centenario pertanto significato a all'assemblea dell'Anci voglio ringraziare il presidente dell'associazione Leonardo Domenici per questo invito
E naturalmente colgo l'occasione anche per salutare il sindaco di Parma Ubaldo il presidente dell'amministrazione provinciale Borri e il presidente della Regione
Errani
Voglio ricordare ma già lo ha fatto Agostinacchio con piacere
Che queste celebrazioni del centenario dell'Anci hanno avuto inizio proprio il diciannove marzo scorso nell'aula della Camera dei deputati
Alla presenza del Presidente della Repubblica
Si raccoglie ancora oggi
Con il vostro lavoro prezioso
L'eredità di una grande intuizione
Che portò cent'anni fa proprio in questo spesso teatro tanti sindaci meno di oggi ma tanti sindaci anche al loro al primo congresso dell'associazione dei comuni italiano avevano dato vita a un'associazione che permettesse di far valere il proprio ruolo permettesse di avere più forza per soddisfare meglio le esigenze dei cittadini
Ed è vero un grande sostenitore don Luigi Sturzo
Il quale da sempre consapevole del ruolo delle Autonomie locali
Aderì immediatamente con un appello a tutti gli amministratori locali c'è sempre stata
Nel pensiero che ha ispirato l'azione della vostra associazione un taglio istituzionale
Che ha consentito di far trovare assieme attraverso un percorso alterno come nelle vicende degli uomini e delle associazioni cent'anni fa come oggi amministratori locali di diverse espressioni politiche
Delle maggioranze di governo locali come delle opposizione
L'assemblea di oggi ripropone l'impegno delle autonomie locali
In particolar modo dei comuni per lo sviluppo del nostro Paese
Un impegno che ci appare ancor più significativo se inquadrato nelle triste vicende di questi giorni
Dove tutti siamo chiamati a svolgere il nostro dovere con una più alta consapevolezza del senso di responsabilità collettivo
Quanto è successo
Dall'undici settembre in poi in America e nel mondo c'ha toccato da vicino
è stata colpita una comunità
Formata da persone che come noi amano la libertà
Una comunità che rappresenta tutte le anime del mondo perché formata da tante razze da tante nazionalità da diverse religioni
Non è un caso se in quei momenti drammatici e io l'ho constatato in prima persona
Tutti i cittadini di uno io senza distinzione si sono stretti attorno al proprio sindaco Giuliani il quale ha dato con il suo esempio coraggio e capacità di reazione all'intera città
Quanto è accaduto lì
Non è diverso da ciò che fanno tanti cittadini italiani
Nella quotidianità della loro vita
Nei momenti belli delle comunità
E anche dei momenti brutti caratterizzate da tante vicende che purtroppo contraddistinguono la nostra vita quotidiana si stringono attorno al loro sindaco
Per chiedere aiuto
Per chiedere sicurezza per chiedere sostegno e molto spesso nelle realtà locali più piccole
Per chiedere semplicemente al sindaco una parola di conforto un sindaco in prima linea
Che vive con grande coscienza il peso del proprio ruolo
Quello che per primo si sente frustrato se non riesce a dare risposte a soddisfazioni
Alle sollecitazioni legittime dei concittadini
Il nostro Paese si riconosce ancora molto nei tanti campanili
Integrati nella storia nazionale
Campanili che hanno contribuito e vogliono continuare a contribuire con le proprie peculiarità con il proprio lavoro con il proprio orgoglio al cammino europeo del nostro Paese
In un in nessun'altra realtà il peso dei comuni è così irrilevante e radicato nella storia e le istituzioni nazionali su questa tradizione si innestano oggi due spinte contrapposte Cherici pro capite si alimenta
Da una parte la tendenza fortissima la globalizzazione dei fenomeni politici economici e sociale
Dall'altra ma non è una contraddizione lo è solo apparentemente la ricerca del localismo che si manifesta nella richiesta di più poteri agli organi locali e nella difesa delle identità particolari
Il nostro sistema istituzionale costruito sulla pluralità dei livelli di governo e sulla partecipazione democratica dei cittadini è in condizione di armonizzare forse più e meglio di ogni altro Paese europeo
Le distinte esigenze di un governo globale e della salvaguardia delle Autonomie locali
In questi ultimi dieci anni i comuni hanno rappresentato uno straordinario laboratorio politico istituzionale
La riforma legislativa chiamo modificato un ruolo e i poteri di governo dei comuni accelerato fortemente il dibattito le scelte politiche su questioni vitali per le mode la modernizzazione del nostro Paese
Il tema della stabilità dei governi
Del rapporto fra esecutivi e assemblee elettive
Della formazione degli strumenti di progressivo ricambio della classe dirigente del Paese
Il modello di funzionamento dei nostri comuni reso più moderno ed efficace dalla legge sull'elezione diretta del sindaco ha rappresentato un punto di riferimento stabile condiviso nel dibattito istituzionale di questi ultimi anni
è cresciuto ruolo e le modalità di intervento delle Autonomie locali nella società
è cresciuto il contributo della Società Civile nell'amministrazione del territorio sono migliorati i servizi resi ai cittadini
In questo quadro che è senz'altro positivo credo sia necessario approfondire una questione che mi sta particolarmente a cuore nella mia responsabilità attuale di presidente della Camera i deputati
Mi riferisco al ruolo delle assemblee elettive a rapporto fra le stesse e gli esecutivi questione che assume anche a livello comunale una sua specifica valenza
Le assemblee elettive hanno un ruolo fondamentale da giocare per fare in modo che al rafforzamento degli esecutivi si accompagni lo sviluppo dei poteri di indirizzo rappresentanza e controllo dei consigli
Sono convinto che ci sia bisogno di esecutivi legittimati a governare in modo efficace sotto il controllo costante e d'impulso delle assemblee degli eletti
Per svolgere questo compito le assemblee debbano specializzarsi inventare strumenti e metodi di lavoro nuovi rispetto al passato
In questo modo si possono ulteriormente sviluppare in modo coerente quegli spazi di democrazia partecipativa su più livelli di governo che costituiscono il cuore dell'architettura istituzionale della nostra parte
L'auto attuazione del federalismo può ulteriormente rafforzare il ruolo delle Autonomie locali
è però necessario che il federalismo non significhi aumento delle burocrazie ma piuttosto crescita della democrazia della partecipazione del dibattito occorre soprattutto e io lo dico sempre non oggi solo al congresso dell'ANCI un federalismo che non rimedi la nostra storia istituzionale e il ruolo che i messa hanno sempre avuto i comuni un federalismo che non sostituisca al vecchio centralismo statale un nuovo centralismo regionale sia
La via della sussidiarietà potrà consentire al nostro sistema delle Autonomie di riservare ciascuna istituzione ruolo i compiti che gli sono propri
Un altro grande cambiamento è quello relativo alla gestione dei servizi
Dall'impegno nella gestione diretta i Comuni stanno diventando sempre di più organi regolatori
Le liberalizzazioni stanno portando grandi cambiamenti organizzativi
L'apertura capitali privati delle aziende di servizi pubblici locali costituisce un'occasione di riorganizzazione degli stessi ma comporta anche la necessità di mantenere grande attenzione sulla qualità dei servizi
Gli enti locali quindi hanno modificato la loro funzione si muovono alla ricerca di risorse imprenditoriali per costruire per costruire infrastrutture erogano servizi anche con la finalità di favorire le condizioni per lo sviluppo del loro territorio
C'è infine un'ultima questione
Che vorrei brevemente affrontare mi riferisco alla rappresentanza dei comuni e quindi allo stesso futuro dell'ANCI
Nel nostro Paese ci sono più di otto mila comuni di questi circa il settanta per cento ha una popolazione di meno di cinque mila abitanti
Questa struttura
Fortemente parcellizzata convive con la presenza di grandi città metropolitane a gestione sempre più complessa
Mi sembra evidente che tutto questo determini la necessità di differenziare fortemente le caratteristiche della rappresentanza di comuni così diversificati per popolazione e complessità amministrativa
L'attenzione delle istituzioni nazionali e De Leo e dell'opinione pubblica si concentra su soprattutto quasi sempre sui problemi delle grandi città
Noi dobbiamo per però ricordarci sempre dei piccoli comuni che come abbiamo visto sono tantissimi e che si trovano spesso in grande difficoltà nel risolvere da soli i propri problemi
Comuni spesso collocati in situazioni territoriali difficili con poche risorse contenitori vasti concittadini anagraficamente anziana
Dove portare i bambini a scuola è un problema dare assistenza agli anziani e difficoltoso raccogliere i rifiuti in una miriade di frazioni ecco sposa amministratori che non possono risolvere i propri problemi con le ricette delle grandi città e che devono doverosamente essere ascoltati e tutela
Comuni che vanno aiutati ad entrare in quel percorso virtuoso dello sviluppo non solo per un senso di solidarietà ma anche perché lo sviluppo del Paese si deve raggiungere tutti assieme
Senza pensare di poter lasciare qualcuno lungo la strada sia e sul Sud sia esso il Nord sia nei piccoli comuni i medici o i grandi
Ho voluto
Ho voluto porre questo problema
Perché so
Lo dico al presidente Domenici che la vostra associazione si sta facendo carico della necessità di ripresa di ripensare al suo interno
Al contributo al ruolo dei piccoli comuni in modo da non aprire fratture certamente non auspicabili nelle rappresentanze associative degli interessi delle Autonomie locali
C'è poi una grande questione che ho visto sollevata in questi giorni anche in diversi disegni di legge uno presentato da un presidente storico delle Anci l'onorevole Enzo Bianco che è qui in ordine al mandato per i sindaci e al terzo mandato
Questione che si pone all'attenzione del Parlamento e che certamente dovrà essere da legislatore esaminato come si suol dire a stretto giro di posta
La tradizione civica delle autonomie locali ci viene invidiata in tutto il mondo
Una tradizione che si era rafforzata anche grazie al contributo dell'ANCI e che oggi costituisce un punto fermo per il futuro del nostro sistema istituzionale
Vorrei terminare questo mio salute questo mio intervento ricordando fuori dall'ufficialità
Che molti di voi
Consentitemi di dire molti di noi
Anch'io sono stato consigliere comunale nella mia città Bologna saluto il sindaco Guazzaloca che qui molti di noi vengono da percorsi diversi
Da percorsi politici diversi abbiamo tutti però tutti gli amministratori italiani hanno un minimo comune denominatore che la passione politica
Non dobbiamo spaventarci delle contrapposizioni
La contrapposizione è il sale della democrazia è fisiologico che tra maggioranza e opposizione in Parlamento nei consigli comunali ci possono essere delle frizioni o delle discussioni anche aspre il sale della democrazia
Ma tutti noi dobbiamo avere ben presente che questa contrapposizione fisiologica
E trova un limite nel valore comune delle istituzioni che assieme dobbiamo coltivare per rompere quel distacco sempre più accentuato che si manifesta tra i cittadini e gli eletti
è un impegno comune che possiamo prendere assieme al presidente della Camera sindaci consiglieri comunali regioni province è un lavoro comune
Che oggi più che mai siamo chiamati a fare nell'interesse dell'Italia grazie
è una medaglia
Il presidente Domenici consegnò la medaglia ricordo del centenario all'amico presidente Pier Ferdinando Casini
Pier Ferdinando Casini si è ha sottolineato alcuni aspetti
Della della politica dell'azione delle Autonomie locali
E tutti abbiamo avuto a voi abbiamo avuto la possibilità di rilevare la piena convergenza la sintonia cioè ciò che ha detto Elvio Ubaldi sindaco di Parma
E le considerazioni le riflessioni di Pier Ferdinando Casini anche nella sua qualità di presidente della Camera dei deputati
Io credo che
Questo dato che è un dato di fatto
è un risultato risultato della felice intuizione del consiglio comunale di Parma
Ma l'intuizione del mille novecento allorquando su proposta del consigliere Ferdinando laghi
Deliberò deliberò la costituzione dell'associazione la promozione di una lega tra i comuni italiani per ottenere dal potere legislativo l'autonomia tributaria amministrativa necessarie la funzione economica e sociale del municipio moderno intuizione felicissima oggi noi siamo qui e discutiamo dei nostri problemi sulla base di obiettivi raggiunti
Di idee di finalità concretizzate che possono essere senz'altro l'inizio per operare realizzare realizzare ciò che tutti noi che ci dobbiamo la crescita delle nostre comunità
E con la crescita delle comunità che rappresentiamo la crescita economica sociale culturale dell'intera per dell'intero Paese
Cari amici
Do la parola per i saluti
Abilmente Mercatali presidente dell'ANCI Emilia Romagna che saluto a nome dei sindaci presente degli amministratori presso
Signor presidente dalla Camera onorevole Casini colleghi sindaci
Di fronte ad uno scenario internazionale quanto mai difficile capace di generare che sta generando ansie timori sentiamo il dovere di essere ancora di più vicini attenti bisogni delle nostre comunità
E se abbiamo il dovere di riflettere e di agire di fronte a queste nuove emergenze dobbiamo d'un tempo comprendere che esiste un globale non esiste un globale distinto dal locale
Dobbiamo anzi rafforzare il senso delle nostre comunità
Un obiettivo che si raggiunge rafforzando il federalismo sulla base delle linee dalla nuova legge avvallata di recente anche con un referendum da un chiaro consenso popolare
Penso a un federalismo solidale
E non ha scelte egoistiche dove le ragioni più ricche possono dettare legge a scapito di quelle più povere penso a scelte condivise all'insegna dell'autonomia ma contro ogni tentativo di separazione
Questa forma di federalismo dovrà essere il perno di una nuova fase dei rapporti fra i Comuni le Province e le regioni
E se la modernità delle regole democratiche richiedono autentico convinto sistema bipolare
Anche a livello istituzionale in qualche modo dobbiamo in qualche modo puntare su di un biplano lì bipolarismo che ricomprenda una forte dialettica fra Regioni ed enti locali
E questo obiettivo dovrà essere non solo perseguito nell'ambito di un rafforzamento della Camera delle autonomie regionali
Ma anche nella capacità di rafforzare ruolo e politiche regionali dell'insieme delle autonomie locali parallelamente alla crescita del ruolo nuovo legislativo della Regione
Entrambe le realtà dovranno rafforzarsi e ricevere i propri ruoli ben definiti
Abbiamo criticato la finanziaria del due mila due non solo per l'insufficienza delle risorse destinate agli enti locali
Ma soprattutto per il ritorno ad una finanza e da regole centralistiche ritenuto fino ad oggi non resuscita Billi
Siamo di fronte ad una struttura della Finanziaria rigida rigidissima che nega il protagonismo delle Autonomie rock locali e nega di fatto il vero regionalismo
La realtà ti presento oggi una forte identità invece una forte identità regionale come insieme di comunità locali una federazione di città e territori come ama ripetere spesso il nostro presidente dalla Regione Errani
Mentre si sbiadiscono si vanno indebolendo il chiedendo i rapporti con lo Stato una regione matura che si relazione con l'Europa e con il mondo e che deve essere dotata di quegli strumenti che l'aiutino su questa strada
Per cui dobbiamo rivedere tutti i nostri istituti tutte le nostre politiche prego andandole con questa nuova ottica riconquistando un rapporto con la società civile con i cittadini
Sia a livello locale che a livello regionale in modo assolutamente inaudito
Voto alcuni esempi dobbiamo immaginare ad esempio una pressione tributaria concertata tra i comuni e la Regione
Non possiamo prevedere una rinnovata politica dive al far locale senso un livello di elaborazione collettivo molto alto che iscriva che riscriva una nuova fase dopo quella gloriosa ma superato del secolo scorso
Ne possiamo immaginare un sistema di bilancio non omogeneo fa gli enti locali alla regione nell'ambito degli indirizzi europei
Occorre riaprire cento tavoli a cui inviare le persone giuste rinnovare politici per politiche per pubblici definiti e con strumenti rinnovati Fat tendo perno su quella Camera delle autonomie regionali che ha assunto ulteriori livelli di legittimazione con il recente consenso popolare
Oltre a questa lotta contro il neo centralismo statale che francamente ritenevamo superato e che comunque diventa essenziale per non isolarsi in un autonomismo illusorio
Perché è carente di risorse dobbiamo rafforzare l'attività con la Regione riscrivendo un sistema di relazioni che ci consenta di presentarsi
In modo autorevole alla società civile regionale al confronto con le categorie produttive culturali del terzo settore
E del terzo settore
Riteniamo per questo che lo strumento principale dell'oggi siano bilanci veritieri reale pareggio
Compressioni tributarie sostenibili con una tempestiva applicazione dell'Euro che non crei surrettizi incrementi tariffari e che siano approvati entro l'anno in modo da dare continuità gestionale i nostri enti in sintonia con quanto farà da quest'anno probabilmente unica fra le Regioni e la regione Emilia Romagna
Signor presidente dalla Camera dei Deputati colleghi sindaci viviamo un momento decisivo nella vita democratica del nostro Paese e delle istituzioni democratiche
Il sette ottobre è stata per noi rappresenta per noi una data storica un nuovo inizio per le autonomie locali e dobbiamo andare avanti su questa strada qualcuno dice che bisogna andare oltre
Noi ci accontentiamo di andare avanti su questa strada nella costruzione di un nuovo assetto delle istituzioni locali su base federale
Dopo cento anni si apre anche per lancia una nuova fase
Politica e associativa all'inizio del terzo millennio si apre una nuova fase costituente dell'associazione un'associazione che deve essere rinnovata e anche essa organizzata davvero su base regionale
Questa Assemblea dovrà anche su questo punto pronunciare parole chiare e decisive noi sindaci dell'Emilia Romagna faremo per quel chiariti ci riguarda la nostra parte grazie dell'attenzione buon lavoro
Ringrazio PM Mercatali presidente dell'ANCI Emilia Romagna le sue considerazioni e riflessioni
Soprattutto non è sottolineata alcuni aspetti che possono trovarci d'accordo anche se è su posizioni differenti
Se riconducibili a dun confronto istituzionale
E che poi a un confronto costituzionalmente corretto
Luisa Laurelli presidente del Coordinamento dei consigli comunali prego
Signor presidente Agostinacchio signor presidente Domenici colleghi tutti gli amministratori degli enti locali che qui rappresentano le migliaia di comuni presenti in Italia nel celebrare i cento anni dell'ANCI dobbiamo valutare qual è stata la sua funzione nella rappresentanza dei cittadini
Non solo come fatto formale e istituzionale ma soprattutto come azione concreta e costante per la risoluzione dei problemi dei cittadini
Siamo passati da un'azione centralistica dello Stato esercitata attraverso un sistema invasivo ed assistenziale
Ad una gestione decentrata secondo la logica della sussidiarietà che esalta la funzione dell'ente locale più vicino al cittadino quindi la funzione dei comuni
Per questo anche noi nei consigli comunali ci stupiamo di trovare nella nuova Finanziaria presentata dal governo
Indirizzi che sembrano un ritorno indietro rispetto al principio dell'autonomia e all'esercizio della responsabilità Diretta
Da parte dei comuni rappresentati dai sindaci e dai consigli comunali
Il Comune è l'istituzione più antica i sindaci i consigli comunali sono l'espressione più alta della rappresentanza
Il Comune anche l'istituzione che sta sperimentando nell'ultimo decennio una stagione molto intensa di riforme la sperimentata quotidianamente sulla propria pelle
I cittadini italiani anche il sette ottobre scorso
Nella giornata del referendum costituzionale confermativo hanno ribadito una volontà riformatrice ed indicato un percorso chiaro
Credo che le istituzioni statali su quel referendum debbano rapidamente di riflettere e tenerlo come un punto fisso che ci unisce in tutte le nostre assemblee elettive
Occorre una ripartizione dei poteri che attuando il federalismo
Lascia allo Stato la gestione di indirizzi unitari ecceda Poteri che rafforzino l'autonomia e l'esercizio dell'azione amministrativa da parte di ciascun ente locale secondo il principio di sussidiarietà
Esso prevede una gestione semplificata delle competenze
Se teniamo al centro appunto il cittadino ai suoi bisogni
Dobbiamo valutare gli affetti di azioni amministrative
Che devono essere rispettose delle competenze e degli ambiti di ciascun ente locale evitando intromissioni e sovrapposizioni che gli elettori domenica sette ottobre hanno confermato con nettezza di non volere
Siamo alla sfida ora dei nuovi statuti regionali che vanno costruiti assieme a tutte le istituzioni decentrate per creare nuove occasioni di partecipazione delle comunità cittadine
E per procedere verso scelte autonome dentro uno Stato unito a gestione decentrata
Nei comuni siamo alla positiva conclusione della sperimentazione della legge ottantuno
Dobbiamo dire che l'elezione diretta dei sindaci e il premio di maggioranza alla coalizione che vince hanno reso stabili governi delle città consentendo azioni di governo e amministrative di lungo respiro
Si è formata in questi anni una nuova classe dirigente che ha accettato la sfida della modernizzazione dell'efficienza e della competitività nuovi amministratori che hanno cambiato il volto delle nostre città e che hanno fatto fronte ad un'opera di risanamento che consente al nostro Paese di essere presente a testa alta sulla scena politica europea ed internazionale
Il coordinamento dei consigli comunali che io mi onoro di rappresentare ha svolto in questi ultimi anni alcune riflessioni sul futuro dei nostri comuni
Cioè di controllo dei consigli ci siamo conquistati il riconoscimento di uno Stato se degli eletti che consente sempre meglio l'esercizio delle funzioni
Il testo unico opera un bilanciamento dei diversi livelli istituzionali dentro i comuni che fatta salva la stabilità ormai conquistata e consolidata
Consente ai consigli un'azione amministrativa più efficace anche attraverso il riconoscimento di un ruolo più attivo delle minoranze in particolare nell'esercizio della funzione di controllo
La preparazione dei nuovi statuti regionali
La nascita dei Consigli delle autonomie locali impegnano sindaci e consigli ad un confronto diretto interno ed esterno con altre istituzioni che rappresenterà la sfida per il prossimo futuro
La posta in gioco è molto alta e consigli comunali sta sapranno fare certamente la loro parte grazie
Ringrazio Luisa Laurelli presidente il coordinamento dei consigli comunali
Per ciò che ha ritenuto di sottoporre la nostra attenzione la parola D'Andrea Borri presidente della provincia di Parma prego
Signor presidente signor presidente della Camera sindaco di Parma e sindaci e autorità
Presenti a questa manifestazione
Intervengo
Affiancandomi al sindaco di Parma
Per dare un caloroso interessato benvenuto
A tutti coloro che sono qui convenuti per questa manifestazione straordinariamente importante
E per dire che Parma
è davvero coinvolta in questa vicenda in questa manifestazione
Ovviamente c'è il richiamo ai cento anni trascorsi quando in questo periodo nel ridotto del Teatro Regio se costituita l'associazione nazionale dei Comuni italiani
Ma Parma ha vissuto quegli anni in modo ancora più Complesso
E partecipato
Perché da quella prima Assemblea tra i due vicepresidenti ha figurato
Il senatore Mariotti a lungo tempo sindaco di Parma
L'onorevole Giuseppe Michielli che è stato un politico recentemente anche ricordato con diversi diverse manifestazioni
Qui localmente
Micheli entrato assieme a Sturzo nel mille novecentoquattro nel direttivo dell'Anci e dal mille novecentosei al mille novecentootto è stato condirettore
Della del giornale dell'ANCI che si pubblicava a Parma
Siamo forse non a caso in una fase di rievocazione di tempi lontani
Che ci servono per valutare le diversità
Tra quel tempo il tempo di oggi ma anche la straordinaria continuità di un'esperienza che ha segnato la storia del nostro Paese in modo non formale ma in modo sostanziale
Parma poi è stata anche nel tempo la sede di assemblee dell'ANCI una del ventennale nel mille novecentoventuno
In cui si è celebrato il successo a quell'epoca dell'organizzazione che era riuscita ad esse interlocutrice importante con il potere centrale
Si era organizzata ed era diventato una presenza forte nel territorio dopo avere subito la scissione della confederazione anzi della Lega dei Comuni socialisti
Poi è intervenuta la guerra successivamente
Cioè è intervenuto dopo la guerra è intervenuto il periodo fascista il declino dell'ANCI
E il sorgere della Confederazione degli enti autarchici e alla fine il conglobamento dell'ANCI all'interno di questa organizzazione di stampo fascista poi a Parma si è tenuto il congresso del mille novecentosessantuno del sessantesimo quindi non a caso insomma c'è questa ripetizione questo ritorno nella nostra città di cui siamo particolarmente onorati
Il congresso del sessantuno è stato il congresso che ha segnato dopo un periodo di stasi piuttosto lungo il rilancio del discorso delle Autonomie nel nostro Paese
Ed è inutile ripetere all'importanza delle tappe che via via si sono raggiunte a partire dall'elezione della
Delle regioni delle istituzioni e delle regioni
Fino alle recenti importanti tappe del degli anni novanta con la Costituzione
Della conferenza
Stato
Autonomie locali e con la Conferenza unificata
Che ha rappresentato il coronamento di un sogno di circa cento anni poiché è stata una delle era una delle richieste che inizialmente l'anticipo aveva avanzato cioè quella di a vere
Un momento di raccordo stabile con l'autorità centrale dello Stato
Penso che questo percorso di per sé
Sia eloquente
Gli anni Novanta hanno costituito la premessa
Di una ripresa
In situazioni particolarmente di difficoltà delle nostre istituzioni
Di una nuova fase di sviluppo democratico del nostro Paese
Se un secolo fa
Le autonomie locali erano state viste come l'occasione per fare entrare nel dibattito politico a livello locale
Le nuove formazioni dei partiti di massa
Che si affacciava formò per superare una concezione elitaria della politica
Negli anni novanta di fronte alla crisi dei partiti tradizionali credo che si possa dire che gli Enti locali sono state l'occasione per una ripresa forte della partecipazione politica del nostro Paese
E stato ricordato credo in modo opportuno il significato dell'elezione diretta del sindaco della stabilità raggiunta dagli organismi amministrativi e del nuovo ruolo che di fatto hanno giocato gli enti locali nel nostro sistema
Politico
E credo che si possa affermare che questo risultato
Ha servito anche a consolidare in modo molto forte l'unità del nostro Paese
Poiché credo che nessun osservatore serio
Capace di superare i piccoli dati epidermici che qualche volta sono sembrati di segno contrario
Abbia mai potuto negare che la partecipazione a livello degli enti locali fosse sempre all'insegna della unità del paese anzi fosse il mezzo per consolidare L'Unità complessiva del Paese
è stato alla fine la ricerca della
Dell'applicazione immediata sul piano quasi prepolitico del civismo che è la premessa della vera partecipazione
Mai c'è stato una concezione delle Autonomie al di là della dialettica forte in modo concepite alternativamente a dispetto all'asta alla concezione dello Stato unitario che certo si è voluto articolato e basato anche sul e fortemente sul decentramento amministrativo
Credo che il fatto che nel due mila uno
Celebriamo in questa occasione la riforma della Costituzione con la modifica del Titolo quinto della parte seconda sia un fatto estremamente significativo ed è anche una coincidenza straordinaria
Si aprono indubbiamente nuove sfide è ovvio per le Autonomie per il nostro Paese
Da un lato io credo che le nostre autonomie locale locali si trovano di fronte ad una sfida che è quella di essere interpreti dello sviluppo del proprio territorio in una concezione che è diversa rispetto a quella del passato
Che vende L'Unità del territorio in cui l'ente locale eh coordinatore sollecitato otto dalla società civile
In una situazione che chiede più la competizione fra territori come un dato essenziale dello sviluppo e che esige pertanto dalla pubblica amministrazione e la capacità di ammodernarsi di essere all'altezza dei tempi ed è credo un compito che nel nostro Paese le autonomie locali stanno svolgendo al meglio
Credo che anche qui osservatori attenti siano in grado di recepire che c'è molta strada compiuta a livello di amministrazioni locali anche se il cammino è ancora lontano
Io mi sono permesso di fare queste considerazioni che accompagnano il saluto caloroso della provincia di Parma a questa assemblea dell'Anci
L'ho fatto come spirito di cordialità come rappresentante di una istituzione la Provincia
Che sembra in questo ultimo periodo avere trovato una sua dimensione hanno sua collocazione più una infatti più nell'evoluzione dei fatti
Che non attraverso precise definizione sul piano sistematico e legislativo
è una funzione di coordinamento interpretazione e guida dello sviluppo in quella concezione che dicevo prima di promozione e capacità di essere interprete dell'esigenza di crescerà del tre di cresta del territorio
La le Province credo che siano in prima fila accanto i comuni in una battaglia che è la battaglia di tutte le Autonomie
Vorrei ricordare qui per chiudere il mio intervento e per riallacciarmi a quanto detto prima in un passaggio che mi riconosco per quanto attiene al discorso dell'unità del nostro Paese in quanto più di una volta ci ha ricordato il Presidente della Repubblica
Quando ho parlato delle diverse patrie
Non c'è contrapposizione tra una parte del locale è una pratica nazionale così come non c'è contrapposizione col tra queste due identificati Sironi con una proiezione sul piano internazionale e in modo particolare sul piano europeo credo che sia l'impegno locale la premessa di un impegno più generale molti di noi hanno avuto esperienze di questo genere per cui il locale inteso nella sua dimensione di apertura ai problemi generali sia la palestra il primo punto di applicazione fosse il più alto per alcuni versi cui si sviluppa la capacità di civismo di costruzione in comune del nostro futuro grazie e buon lavoro a tutti
Presidente Domenici consegna a presidente Borri la medaglia del centenario
Vasco Errani presidente la regione Emilia Romagna prego
Signor presidente della Camera
Signor presidente lanci
Sindaci autorità amministratori
Quella di oggi è un'occasione importante
Anche per il valore simbolico che esso esprime
I cento anni di un'associazione fondata qui a Parma
E che può pentire di avere raggiunto risultati importanti
In fondo anche questo fatto ci conferma che i comuni sono i protagonisti tra i protagonisti della storia del nostro Paese
Le radici e l'architrave della democrazia
E uno degli aspetti fondamentali dell'identità del nostro Paese
Nessuno e tanto meno le regioni possono prescindere da questo dato
Anzi e da questa consapevolezza che occorre partire per interpretare la riforma della rete per ridisegnare il rapporto tra cittadini e istituzioni
Dopo il referendum costituzionale
E la conferma del nuovo Titolo quinto della Costituzione
Riforma che noi insieme abbiamo voluto si apre una fase del tutto nuova di grande interesse ma anche molto impegnativa
Per il Parlamento il Governo le regioni e le autonomie locali
è una sciocchezza
Direi che non è cambiato nulla anzi
Credo che si sia vi sia stata una sottovalutazione complessiva
Del peso di questa riforma e delle conseguenze di radicale trasformazione nel rapporto tra le istituzioni che questa riforma propone si tratta di costruire come è evidente come anche voi avete già sottolineato una repubblica autonomista e federale
Per farlo non Servono moratorie ma un forno a forte partecipazione della società
E uno spirito di cooperazione e il riconoscimento tra i diversi livelli istituzionali
Bisogna allora dobbiamo dirlo chiaramente cambiare marcia in primo luogo nel rapporto tra governo regioni e Autonomie
Non si può bastare essere sentiti
E poi ciascuno per la propria strada occorre riconoscere nei fatti già da ora le novità sancite dalla costituzione
E a partire di qui che si misurano le volontà vere sulla qualità del federalismo di cui tanto parliamo solidale non egoistico
Per promuovere una rinnovata unità nazionale e non il ritorno a tanti piccoli staterelli
è un banco di prova per tutti
Per le forze politiche
Perché occorre completare la riforma delle istituzioni e soprattutto caro Presidente della Camera rinnovare radicalmente l'impianto legislativo statale
Per il governo che deve abbandonare negli atti concreti quella che a me pare una chiara tendenza centralista
Per le regioni che debbono cambiare sono pienamente d'accordo con il richiamo del Presidente della Camera
Lontano dal neo centralismo regionale lontano dà un'idea muscolare del federalismo e cioè conta l'istituzione dove sono io
Questo modo di concepire le istituzioni e la riforma federale va assolutamente cancellato occorre fondare attraverso
Occorre fondare
Attraverso il lavoro che dovremo fare insieme
Nuovi statuti regionali revisione della della legislazione era stato è vero regionale recepimento delle nuove funzioni
Insieme dobbiamo costruire le federazioni delle città e dei territori
Le regioni sono un'istituzione giovane
Che ha un rapporto complesso e spesso lontana quei cittadini
Ho sempre detto e dico spesso
Non esiste il governo regionale
Senza il pieno coinvolgimento dei comuni delle Province dei sistemi territoriali
Altrimenti costruiamo il fatto una nuova struttura centralista
E non è detto anzi io penso il contrario che centralismo regionale sia meglio del centralismo nazionale c'è bisogno di avere su questo punto grande fermezza
C'è poi un altra grande questione che io qui vorrei proporre che considero ormai ineludibile
Che riguarda la finanza pubblica
è chiaro ormai
Che il decentramento di poteri e funzioni
E il ruolo sempre più strategico dell'Autonomie nello sviluppo locale si parla tanto di globale e locale ma è qui il punto chiave per gestire questo nuovo rapporto per stare in Europa e nel mondo beh è evidente
Che queste novità radicali
Pongono in termini del tutto nuovo la questione delle risorse
Diciamolo c'è un problema di sostenibilità del sistema
Non è il solito allarme di maniera è un problema sostanziale la finzione la finanziaria non è solo inadeguata
E non solo ripropone alcune posizioni centraliste ma perfino la Finanziaria stesse non è più lo strumento per porsi il problema di governare il sistema
Delle istituzioni nella rapporto con il tema finanziario
Anzi attenzione stiamo rischiando un circolo vizioso da una parte
Sì diminuì escono le tasse e dall'altra nei territori si è costretti ad agire sulle addizionali e sui valzer
Questo questo attenzione
Si propone un problema serio a tutti governo regioni comuni province un problema serissimo che sta nella credibilità se decentrare riformare lo Stato
Costruire il federalismo
Significa per il cittadino aldilà delle nostre discussioni
Nuovi balzelli
Sovrapposizioni raddoppio delle funzioni
Per il cittadino non ci capirà e ha ragione questo è il punto è ha ragione
Allora tensione se noi
Non cominciamo a comprendere come ci propone l'Europa
Che la governance propone un'integrazione fra diversi sistemi istituzionali
Senza più comparti separati
Ho noi non arriveremo a sostenere questo sistema che stiamo costruendo con grandi speranze ma anche con grandi contraddizioni un solo esempio
Alle Regioni vengono affidate tutte le competenze sulla casa
Senza alcuna risorse
Come si affronterà una questione che sta diventando il nuovo una vera e propria emergenza nel nostro Paese
Io non lo so
Ma insomma
Prego Ministro
Ma insomma e ho concluso dobbiamo porre all'ordine del giorno il tema del federalismo fiscale partendo dalle competenze o diversamente qualsiasi riforma sarà vanificata
Con un grave danno per l'intero sistema Paese cari amici né rivolgervi il mio augurio di buon lavoro certo che da qui arriverà un impulso alle riforme un contributo alle Alitalia
Per guardare avanti
Senza chiudersi per sconfiggere i piccoli e grandi egoismi questo è necessario ancora di più oggi che il mondo sta vivendo un momento veramente drammatico c'è bisogno di dialogo di cooperazione di cultura e da questo punto di vista dal sistema delle Autonomie dove c'è una diffusa esperienza di cooperazione e solidarietà
è una forte capacità di fare insieme alla Società al volontariato può venire credo un contributo concreto per la pace e la solidarietà grazie
Consegnata la medaglia del centenario
Saluto il ministro Scajola che qui tra noi
Ora diamo inizio alla consegna delle medaglie delle pergamene ricordo
Sindaco Pio Baldi
Al sindaco Rombaldi
Viene consegnata alla pergamena
Al sindaco e alla città di Parma
Con la seguente motivazione
Perché dal diciassette al venti ottobre mille novecentouno
Promosse Parma ed ospitò il congresso costitutivo dell'Associazione dei Comuni italiani
Indicando la nazione l'autonomia locale
Quale sistema per la costruzione di una democrazia responsabile e solidale
L'ANCI signori amministratori è divenuta l'associazione della quale tutti siamo orgogliosi di far parte
Se l'ANCI è diventata l'interlocutore o l'interlocutrice indispensabile degli altri livelli istituzionali
Se l'associazione è il principale strumento a servizio dei comuni italiano italiani
Lo dobbiamo alle iniziativa di numerose generazioni di amministratori al sacrificio di molti colleghi
Noi questi colleghi vogliamo ringraziare iniziando da Riccardo Triglia
Presidente dal mille novecentottantadue al mille novecentonovantadue
Pietro Padula
Presidente dal mille novecentonovantadue al mille novecentonovantacinque
Io credo
Padula
L'amico Enzo Bianco presidente dal mille novecentonovanta
L'associazione dei colleghi come tutti i Comuni
Vive a una sua quotidianità fatta di rapporti relazioni con la base associativa e con il mondo che fanno riferimento ai comuni
La nostra non è una struttura burocratica
Ma per fortuna è un organismo vitale
Molto di questo merito vai dipendenti tutti e a coloro che li hanno guidati te li guidano tutto tuttora
A Giovanni Santo segretario generale dal mille novecentocinquantasette al mille novecentottantasei
Da Lucio D'Ubaldo segretario generale dal mille novecentottantasei al mille novecentonovantacinque
Prego Fabio Melilli di consegnare la medaglia del centenario
Direttore generale Fabio Mini
L'associazione è un sentimento di gratitudine per il suo contributo di competenza e passione alla causa dell'autonomia locale nei confronti di Fiorenzo Narducci
Prezioso collaboratore le nostre giornate
Al servizio della comunità
La medaglia del centenario viene consegnata da Giovanni Bernini presidente consiglio comunale di Parma
Ed ora la parola al nostro Presidente Leonardo Domenici
Grazie Paolo grazie a tutti
Grazie a voi che siete qui cari colleghi un ringraziamento
Al Presidente della Camera per il suo intervento per le cose che ha detto un saluto anche perché so che deve rientrare a Roma per le sedute della Camera che sono previste nelle prossime ore
Un saluto al signor Ministro dell'Interno Claudio Scajola
Abbiamo voluto tenere questa giornata di apertura della diciottesima assemblea annuale dell'ANCI proprio qui a Parma in questo storico teatro Regio dove cento anni fa né questi stessi giorni è nata la nostra associazione e come mi diceva poco fa Elvio Ubaldi per noi che siamo qui anche un po'un privilegio perché abbiamo davvero un colpo d'occhio dapprima del Regio che non è poca cosa
E devo dire che c'è anche una coincidenza significativa quest'anno con le celebrazioni verdiane
E tuttavia per questo motivo devo dirvi anche che noi siamo tenuti rispettosamente ad osservare i tempi che ci sono stati concessi per questa prima seduta in questo luogo storico in questo tempio della lirica
Perché fra poche ore qui al posto nostro si esibiranno coloro che dovranno mettere in scena il Macbeth di Verdi per cui io
La mia relazione la consegnerò
Integrali ovviamente a tutti i partecipanti a questa nostra Assemblea annuale ma cercherò di essere sintetico saltando né alcune parti proprio per questi motivi che dicevo adesso
Non c'è dubbio che noi svolgiamo questa nostra Assemblea in un momento in una situazione in un contesto
Che sentiamo molto diverso molto drammaticamente diverso
Da quando avevamo cominciato a prepararla già dall'anno scorso dalla nostra Assemblea di Verona in poi
L'undici settembre il barbaro attacco terroristico alle città di New York di Washington ha cambiato in modo profondo la storia le nostre vite il mondo i suoi equilibri
Nello stesso tempo abbiamo avvertito che questa immane tragedia entrata indiretta nelle nostre case rappresentava qualcosa di terrificante e di diverso
E da quell'undici settembre nessuna città nessun Paese poteva più sentirsi e più diversi sicuro
Abbiamo responsabilmente condiviso la scelta di un intervento volto a punire a colpire le basi terroristiche nel Paese che li ospitava facendoci però carico tutti insieme di due aspetti fondamentali Primo
Non è in atto né mai ci sarà una guerra di religione secondo nessuna colpa può essere addossata alle popolazioni civili inermi già duramente colpite da molti anni di guerre intestine e di carestie
E in questo momento noi ci sentiamo vicini vogliamo offrire il nostro aiuto come comuni a queste popolazioni che soffrono in questo momento noi
Sentiamo la preoccupazione anche per le notizie che ci arrivano di ora in ora penso a ciò che è accaduto oggi in Israele sulla terribile involuzione
Che sembra in questo momento caratterizzare la crisi Magic mediorientale
Abbiamo anche avvertito
Però toni allarmistici che incuteva no ancora maggiore insicurezza e paura nella nostra popolazione
E vorrei dire qui come sindaci come amministratori che hanno la responsabilità dei nostri comuni
Che in questo momento noi sentiamo anche la necessità di dover dire a tutti che non dobbiamo avere paura delle nostre paure
Dobbiamo sentire in questo momento che anche nelle nostre città nei nostri Comuni contribuire il più possibile a condurre una vita normale bene
Anche questo è un modo per battersi e per sconfiggere il terrorismo anche questo è un modo per battersi per far prevalere la ragione per non farci sovrastare dall'angoscia
Certo non c'è dubbio
Non c'è dubbio
Che noi avvertiamo oggi che il tema della sicurezza di cui tanto abbiamo parlato continueremo a parlare
Ha subito una nuova drammatica declinazione da quell'undici settembre è cambiato il concetto stesso della sicurezza nelle nostre città
Non c'è più evidentemente il problema o soltanto il problema della criminalità della microcriminalità della delinquenza organizzata
Ma c'è un senso di insicurezza più diffuso più sottile ecco io credo che da questo punto di vista dobbiamo pensare a mo'di nuovi a percorsi diversi
Per prevenire arginare e impedire che atti così esecrabile possano a cadere
Anche nelle nostre città
Ma al tempo stesso io credo che noi dobbiamo fare anche un altro sforzo lo sforzo di non chiuderci nell'egoismo valore che non ci appartiene né come cultura né come tradizione storica dei comuni
Non vogliamo cadere nelle more di offrire risposte semplici a domande tanto complesse non vogliamo chiudere le nostre città all'interno di nuove e moderne Mura immaginari
Ecco io credo che lo diceva anche il presidente della Camera nel suo intervento pure noi abbiamo visto qualcosa di significativo a New York dopo la tragedia dell'undici settembre abbiamo visto come in quel momento drammatico
I cittadini la popolazione di New York ha in primo luogo ho avvertito il legame con la municipalità newyorkese con il suo Sindaco e io credo che la presenza del sindaco Giuliani sul luogo della tragedia la fermezza il coraggio con cui ha cercato di gestire un'emergenza è inimmaginabile
Ecco io credo che in questo momento ha reso più partecipi anche noi tutti i sindaci e amministratori locali italiani di quella tragedia
Ed è per questo
Che ho voluto al nome di tutti i colleghi sindaci ed amministratori locali italiani rivolgere a Rudolph Giuliani il senso della nostra vicinanza
E un mese dopo oggi sento il dovere di rivolgere ancora una volta il nostro più affettuoso saluto da questa nostra Assemblea al sindaco di New York e alla città di Washington
Dopo l'undici dicembre in maniera ancora più acuta avvertiamo quindi anche la compenetrazione della nostra vita quotidiana con le vicende che attraversano sull'ARGAM scala l'umanità intera
Avvertiamo che su questa scala universale Cisco compie la congiunzione la congiunzione dialettica della globalità con la località con i bisogni e le domande delle realtà territoriali su questo io ricordo che nel congresso che tenemmo due anni fa Catania Enzo Bianco nella sua relazione introduttiva
Abbiamo proprio una riflessione molto importante sulla concetto stesso del blocca LIS del rapporto profondo che oggi esiste in questa epoca di globalizzazione di rischio di omologazione uni formante
Fra quello che è il livello mondiale planetario e quella che la realtà che viviamo tutti i giorni nei nostri comuni
Sappiamo bene quindi in questo quadro di internazionalizzazione fra attriti attenzione continua
Come si rafforzi il ruolo di alta insostituibile aggregazione e coesione che spetta ai Comuni che sono la prima vera aggregazione come riconosce la nuova costituzione
Su cui ci si cementa la stessa unità delle regioni e dei loro sistemi territoriali del Paese e dell'Europa
A cui ci richiama ripetutamente in questi giorni il capo dello Stato cui io credo che sia giusto tributare un saluto da questa nostra Assemblea
E lo voglio
Che lo voglia inviare al presidente Carlo Azeglio Ciampi questo saluto perché proprio quest'anno noi abbiamo avuto modo di sviluppare una collaborazione importante e profonda
Fra i comuni e il Quirinale in occasione del la ritrovata festa della Repubblica del due giugno
E credo che da questo punto di vista noi dovremo dare continuità alle nostre iniziative proprio perché sentiamo nel profondo questo legame questo tema dell'unità nazionale che come ha ricordato prima in apertura Paolo Agostinacchio
Noi abbiamo voluto sottolineare anche in occasione della celebrazione del nostro centenario che abbiamo tenuto il diciannove marzo scorso nella Camera dei deputati a Montecitorio
Questo nostro centenario
Io credo che per tornare ai nostri cento anni io non voglio qui indugiare in nessuna auto celebrazione ma cento anni di storia e di vita insieme sono stati possibili grazie alla intuizione dei nostri padri fondatori
Che nella lotta al centralismo statale seppero chiamare a raccolta tutti i sindaci e gli amministratori locali del Paese
Valorizzando quell'elemento unitario che ancora oggi ci contraddistingue e che ha consentito un lungo percorso di progresso per le nostre amministrazioni locali lanci a nel panorama politico istituzionale una funzione propria specifica non surrogabile distinta e ci tengo a sottolinearlo
Dalla funzione tipica dei partiti politici politici non esaurita in una semplice sede di ricezione distanze specialistiche non vanificate in una rappresentanza differenziate puramente simbolica
In tutti questi anni abbiamo saputo tutelare uno dei valori fondamentali dei tratti distintivi essenziali dell'ANCI quello della autonomia
Dell'autonomia nei confronti del governo del Parlamento dei partiti politici senza questi valori lanci non sarebbe mai nata e senza di essi certamente rischierebbe di finire e sono i valori ai quali si ispirò in quel lontano mille novecentouno Ferdinando laghi
Che per primo intuì la necessità della costituzione di una organizzazione autonoma dei Comuni alla quale fece seguito appunto la convocazione della prima assemblea nazionale dei comunità d'Italia da parte del sindaco Mariotti in questo stesso teatro
è la con la convergenza soprattutto del e dell'incontro del socialismo municipale e del municipalismo sociale dei cattolici e con questa convergenza che lanci prese corpo e si costituisce
Diceva don Sturzo de voglio ricordare questa citazione di don Sturzo perché mi pare particolarmente attuale la la risentirebbe anche
In è quella bel filmato che poi sarà proiettato nelle prossime giornate al alla Fiera di Parma diceva don Sturzo lanci non è un'associazione di amministratori di partito
Ma un'alleanza di comuni indipendenti dalle maggioranze che li guidano
Un'associazione che difende la propria autonomia e la propria vitalità
Di fronte allo Stato per affermare i diritti di auto-governo dei comuni nell'interesse dei cittadini ecco io penso che in questo due mila uno dopo cento anni questa frase di don Sturzo
Rappresenta davvero ancora la nostra identità e rappresenta ancora la nostra continuità
Abbiamo percorso un lungo cammino che approdato finalmente di recente riconoscimento costituzionale con la riforma del titolo quinto delle a nostre autonome peculiarità di comunità locale
Quale punto di riferimento più prossimo è sostanziale per i cittadini valorizzando il carattere della sussidiarietà che finalmente con questa riforma non rimane un concetto vuoto e astratto
E dalle città che si diffonde il processo di sviluppo economico e territoriale di tutela degli interessi individuali e collettivi di gestione di un nuovo e più moderno welfare pubblico che contribuisce allo sviluppo della stessa imprenditoria privata
Il referendum del sette ottobre ha segnato un punto fermo in questo senso un approdo una tappa conclusiva di una fase la modifica del Titolo quinto in senso federaliste e autonomiste
Permettetemi di fare una citazione della relazione dell'anno scorso a Verona
Siamo consapevoli dicevo introducendo i lavori siamo consapevoli che non si tratta della grande riforma generale dello Stato ma siamo convinti della necessità di approvare in questa legislatura cioè nella legislatura che si è conclusa
Nell'aprile scorso la riforma del titolo quinto
In queste proposte c'è l'avvio di un processo in chiave federalista e il riconoscimento dei ruoli delle diverse autonomie locali
In un sistema in cui nessuno dei vari enti è subordinato all'altro ma ciascuno è titolare di funzioni amministrative e di poteri propri in base ai principi sanciti dalla Costituzione
Ecco lanci quindi ha avuto una sua continuità una sua evoluzione naturale una sua propria autonoma elaborazione su questi temi
Abbiamo unitariamente e con coraggio dato il nostro contributo a questa riforma considerandola non completa ma considerando la comunque un importante passo e in questo senso io voglio dire che è stato importante
La presa di posizione del Comitato operativo nazionale quanto abbiamo detto siamo per un sì ragionato e siamo soprattutto abbiamo detto per un voto il sette ottobre
Che sia un voto dei politicizzato noi guardiamo perché siamo amministratori locali perché siamo sindaci guardiamo alla sostanza dei problemi vogliamo essere pratici
Da questo punto di vista ed ecco quindi che il sì al referendum confermativo rappresentavano un passaggio logico uno sviluppo naturale delle opinioni e delle posizioni che abbiamo sostenuto insieme alle altre associazioni delle autonomia
Ora si aprono nuovi scenari
Si apre la fase costituente degli statuti regionali che dovrà vedere pienamente coinvolte le Autonomie locale
Sarà un primo importante banco di prova e di collaborazione istituzionale
Nel momento della scrittura dei principi su cui si fonderanno come ricordava giustamente prima Vasco Errani le nuove regioni d'Italia regioni non centraliste ma basate appunto ispirati appunto dai dal principio fondamentale del sussidiarietà
Ma quanto è vero che si è chiusa una fase altrettanto vero e che si apre ora un nuovo impegno per dare attuazione a quella riforma e per completarlo
Per completarla sul piano costituzionale l'abbiamo detto più volte ripetiamolo la Camera delle autonomie la nuova composizione della Corte costituzionale le materie della legislazione concorrente
Ma al tempo stesso si apre una fase estremamente importante di riempimento come si dice oggi di implementazione
Di questa nuova cornice costituzionale anche con leggi ordinarie di particolare importanza si apre quindi una nuova fase di interlocuzione con il governo e con il Parlamento e noi insieme alle altre associazioni delle Autonomie vogliamo dare il nostro importante contributo
Per proseguire
Nel processo di riforma che è stato avviato
Io credo che uno dei primi passi per dare gambe al nuovo federalismo sarà quello della legislazione ordinaria in materia di federalismo fiscale
Questo torna ad essere un punto centrale un nodo cruciale sulla base delle innovazioni che sono contenuto nel testo che è stato confermato dal voto popolare del sette ottobre su questo tema si sono dette in questi anni forse anche troppe parole
Occorre stabilire con certezza un meccanismo reale per cui ai cittadini venga corrisposta in termini di servizi in sede locale una quota più elevata rispetto a quanto effettivamente versano ma in sostanza però dobbiamo anche dire con estrema chiarezza e ci verrò dopo parlando della legge finanziaria che quando noi parliamo di federalismo fiscale
Che e credo che questo sia un punto importante anche se pensiamo poi ai processi di riforma di carattere più generale
Che devono riguardare anche la Costituzione come ricordavo adesso
Però qui e riprendo anche un concetto importante che ha espresso il presidente della Camera Casini vorrei che non ci confondersi la storia del nostro Paese è impregnata di un forte senso di autonomia locali
La nostra è una storia di Autonomie locali che viene da lontano dalle radici dell'Italia dei Comuni e delle Repubbliche è una storia diversa e originale rispetto a quella anche a quella di altri Paesi europei
Ad esempio
Dal federalismo dei lender tedeschi o o anche i Paesi extra-europei come la Confederazione degli Stati americani è una combinazione originale di autonomia e forti e riconoscibili non egoistiche che tendono verso una nuova forma di federalismo solidale
Perché dico questo perché in queste settimane abbiamo sentito idee molto diversi sul progetto di legge per la devoluzione
Secondo ciò che se ne sa
Il progetto del ministro per le riforme Umberto Bossi intenderebbe trasferire alle Regioni i compiti e le funzioni in materia di sanità sicurezza e scuola benissimo
Ma noi non vogliamo che in questo progetto di devoluzione scompaia ogni riferimento agli enti locali colonna portante della nostra Repubblica
Riducendo tutto ad un binomio Stato regioni
C'è il rischio che si proceda verso l'atomizzazione c'è il rischio io so che poi si discuterà nel Consiglio dei ministri ci sarà una dibattito io
Mi auguro che da questo punto di vista ci sia un confronto approfondito fra il sistema delle Autonomie locali il Governo il Parlamento ma
Il rischio che ci sia una
Tendenza a procedere verso l'atomizzazione del sistema nazionale in cui le regioni più forti economicamente e socialmente potrebbero contrattare direttamente con lo Stato centrale risorse poteri esiste
E questo lo dico per la nostra preoccupazione soprattutto nei confronti dei comuni minori dei comuni del Mezzogiorno occorre tenere molto presente questo quadro di riferimento cui del resto
Prima faceva riferimento lo stesso presidente della Camera
Saremo quindi attenti lettori delle proposte che verranno avanzate pronti a offrire la nostra collaborazione
Spero però che su questo progetto ci sia la sensibilità di ascoltare anche la nostra voce gli eventuali obiezioni gli argomenti dei comuni italiani e concordo in questo senso con quanto ha dichiarato ieri il ministro la Loggia
Che la strada è quella cito la Loggia delle modifiche delle integrazioni e dei miglioramenti alla riforma che è stata confermata il sette ottobre con il voto popolare
E vorrei a questo punto
Venire a quello che è un elemento di riflessione importante e credo che sia particolarmente significativo che qui sia presente con noi il ministro Scajola a cui proprio per la funzione che svolge nel governo mi rivolgerò anche direttamente
Io penso sia normale che si determini anche una dialettica fra le diverse istituzioni però vorrei qui sottolineare un concetto che alle volte mi sembra che tenda un po'a sfuggire
Noi i comuni italiani non siamo una parte sociale
Non siamo quando ci sediamo al tavolo del confronto col Governo o con il parlamento o alla conferenza stato città o alla Conferenza unificata una controparte
Noi siamo parte integrante di questo Stato e di questa Repubblica
Questo non voglio dire
Non posso nascondermi e questo è il punto su cui io credo anche in questi giorni dovremo serenamente discutere anche per capire se ci sono stati errori che limiti i nostri in questi mesi abbiamo avuto in alcune importanti occasioni segnali di non di una non adeguata collaborazione istituzionale da parte dell'esecutivo nei confronti del sistema delle autonomia
L'autonomia e l'unitarietà sono da un secolo i valori fondanti della ci
Quando si è formato il nuovo esecutivo nel maggio scorso abbiamo espresso l'auspicio che potesse avviarsi un confronto e un apporto costruttivo di reciproca collaborazione dovuta anche al fatto che questo governo nasceva e nasce sotto il segno della stabilita
Che è un elemento importante
Auspichiamo quindi
Che questo
Approfondimento possano svilupparsi in senso positivo e ci verrò
Fra poco
Parlando in particolare anche della legge finanziaria
Al tempo stesso c'è anche un confronto che noi dobbiamo riprendere e sviluppare con il nuovo Parlamento
Ci aspettiamo che le Camere sappiano raccogliere da ascoltare le istanze delle Autonomie locali dando voce alla rappresentanza territoriale riprendendo alcuni nodi lasciati irrisolti alla fine della scorsa legislatura
E ci auguriamo per esempio che una larga convergenza di forze politiche ossari presentare ad approvare il disegno di legge per il superamento del vincolo del doppio mandato per i sindaci per riesaminare complessivamente la complessa questione delle incompatibilità
Riforme più volte sollecitate dalle nostre associazioni e su cui discutemmo a lungo lo scorso anno a Verona
Ma dicevo abbiamo avuto alcune importanti occasioni in cui il confronto con l'esecutivo
Non si è sviluppato nel modo in cui noi avremmo voluto desiderato ma nel senso che lo ritenevamo giusto e propone appropriato questo confronto faccio solo alcuni esempi
La legge obiettivo
Noi abbiamo riconosciuto e condividiamo col Governo la validità e l'importanza di un progetto straordinario di modernizzazione delle infrastrutture del nostro Paese
Ma abbiamo espresso le nostre perplessità in merito a un provvedimento che ci vedeva in qualche modo in una posizione subordinata o comunque vedeva una consistente riduzione di coinvolgimento e di partecipazione alle scelte di governo del territorio
Per i Comuni
Ci siamo domandati se fosse opportuno costruire un doppio binario per il quale le regole che governano le grandi opere del nostro Paese diventano sostanzialmente diverso e dalla ordinaria legislazione
Non c'è forse il rischio ci siamo domandati in tutto ciò che i cittadini possano leggere come efficiente l'azione del governo e nello stesso tempo lamentare le lungaggini di altri attori istituzionali solo a causa di norme diverso
Oppure pensiamo al documento di programmazione economico finanziaria abbiamo espresso in sede di Conferenza unificata un parere critico sospendendo il giudizio
In quanto quel documento non teneva conto della priorità che avevamo indicato in materia di politica economico finanziaria per i comuni e lo stesso potremmo dire
Per l'e-Government già nella scorsa legislatura molti comuni si sono detti disponibili a partecipare anche con risorse proprie
Ad un piano nazionale volto
A modernizzare la pubblica amministrazione allo stesso modo per molti mesi abbiamo lavorato in sede Anci con i tecnici dei ministeri Comuni interessati per dare operatività le carte di identità elettroniche alle carte dei servizi
E ancora un altro esempio insieme alle regioni abbiamo espresso stupore per il metodo usato dal governo nel costruire riforme in materia di protezione civile e immigrazione
Dopo le scelte operate dal governo ci ha resi curato devo dire soltanto l'intervento del ministro Scajola che ha garantito di volere approntare in piena sintonia con le Autonomie locali il prossimo disegno di riforma
E poi
La legge finanziaria
Il sindaco di Torino Chiamparino responsabile della finanza locale
Per l'ANCI ha compiutamente rappresentato al Governo in sede di conferenza unificata le ragioni che ci hanno spinto ad esprimere insieme all'UPI e all'Uncem ma sul testo trasmesso dal governo al parlamento
Un parere negativo condizionato all'accoglimento delle nostre proposte
Come dobbiamo considerare le norme che prevedono il blocco delle assunzioni introdotto nel novantatré e subito revocato dal ministro Maroni in tempi sicuramente più bui per le finanze italiane
Come dobbiamo valutare il blocco degli impegni e dei pagamenti il controllo sull'accesso al credito mai posto in essere in precedenza
La centralizzazione degli acquisti la marcia indietro sulla compartecipazione all'IRPEF conquistata dopo lunghi anni di confronto con il Parlamento e di governo
Se non come espressione di una logica accentratrice che vorrei qui dire appare anche in contraddizione con le stesse condivisibili enunciazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Nel momento del suo insediamenti
E poi
Italia i trasferimenti erariali che non hanno certo bisogno di ulteriori commenti la drastica riduzione del Fondo Investimenti per i piccoli comuni unica modesta leva finanziaria a loro disposizione per la soluzione dei mille problemi quotidiane
Comprendiamo tutte le difficoltà di nella stesura di una finanziaria signor ministro ma
Ha un senso tagliare del cinquanta per cento le risorse a disposizione delle Unioni dei comuni interrompendo di fatto un processo di razionalizzazione nella gestione dei servizi da ogni parte chiesto a gran voce i piccoli comuni e finalmente decollato può risultare a dir poco brillanti nel corso di quest'anno anche per merito delle iniziativa dell'Anci a livello nazionale a livello regionale e territoriale
E sui servizi pubblici al di là di qualche terrore come la radicale eliminazione dei servizi in economia per i piccoli comuni ci domandiamo se sia opportuno riesumare le vecchie aziende speciali non porsi il problema del coordinamento della normativa che si vuole varare
Con le disposizioni di settore che faticosamente hanno visto la luce solo qualche
Mesi fa
La Finanziaria appena presentata contiene norme che se approvate rischiano di interrompere bruscamente l'accrescimento dell'autonomia finanziaria ha da tempo avviato negli enti locali questo lo abbiamo discusso anche nella riunione della scorsa settimana
Del direttivo nazionale dell'ANCI dove abbiamo preso posizione unitariamente su un documento che poi è stato presentato in sede di conferenza unificati
Io vorrei fare questa considerazione
In sostanza la sensazione
è che nel governo convivano due linee e il ministro mi dirà se sbaglio una che tende a sottovalutare il ruolo dei Comuni e degli enti locali a favore di una ricentralizzazione a livello statale regionale o macroregionale l'altra
Che vede nel rapporto con le Autonomie uno snodo essenziale del Progetto di Innovazione e modernizzazione del Paese
Questa seconda linea a mio avviso non è ancora riuscita ad affermarsi pienamente negli atti più importanti finora compiuti e soprattutto a ispirare l'azione complessiva del governo noi vogliamo che prevalga questa seconda linea
Io
Sono certo che queste considerazioni troveranno nel ministro dell'interno un interlocutore attento e sensibile ma mi preme sottolineare il rischio dell'affermarsi di una stagione che magnifiche o riduca di fatto il ruolo delle autonomie
E dei comuni italiani nella costruzione dei processi di cambiamento e innovazione
Ieri sera io ho partecipato
A Roma insieme ad altri rappresentanti delle associazioni delle Autonomie a un incontro con senatori di tutti gli schieramenti politici
E in quella sede abbiamo consegnato numerosi emendamenti che io qui lo vorrei dire molti dei quali non risultano onerosi per il bilancio dello Stato e su questo vorrei che ci fosse attenzione e considerazione
Il nostro obiettivo con questa legge finanziaria non è soltanto quello di impedire già è un obiettivo importante che ci vengano tolte sottratte risorse
Ma è soprattutto quello di offrire sviluppo e concretezza alla riforma già avviata dell'assetto e della finanza locale della fiscalità e della finanza locale
Io vorrei che questo fosse chiaro perché qualche volta ne discuteremo poi approfonditamente nei prossimi giorni ne discuteremo in altra sede forse anche per colpa mia sia determinato un qualche misunderstanding qualche fraintendimento come si dice con il ministro dell'economia Giulio Tremonti
Io non rimpiango affatto precedenti Ppf o precedenti finanziaria e ho fatto un certo numero di litigate anche con una persona che conosco bene come l'ex ministro Enzo Vincenzo Visco
Il problema è che il punto che noi sottolineavamo e che è importante adottare un procedimento è un principio di continuità istituzionale
I risultati e le conquiste che abbiamo ottenuto in passato vogliamo vederle attuati indipendentemente dal colore del governo
Questa è l'esigenza dei comuni italiana
Questo è il messaggio di fondo che vogliamo fare uscire dalla nostra Assemblea nazionale resa ancor
Dalla ricorrenza del centenario
Ci aspettiamo
Dopo questa fase
Dopo questi fraintendimenti di essere ascoltati di più e meglio a partire dalla legge finanziaria
Abbiamo fiducia io ho fiducia che ciò accada se così non dovesse essere faremo sentire la nostra voce
Manifesteremo pubblicamente il nostro disagio nelle forme e nei modi che si convengono a chi ricopre responsabilità istituzionali e di governo e che si sente perciò come prima dicevo parte integrante di questo stato e di questa Repubblica
E voglio qui dire
E mi avvio rapidamente alla conclusione perché vorrei
Lasciare spazio all'intervento del ministro Scajola e stare nei tempi per rispetto anche a chi deve lavorare per allestire lo spettacolo di stasera
E vorrei anche dire che noi dobbiamo aprire una riflessione anche sul modo in cui funzionano
Le conferenze stato città Uto nomi e locali e la conferenza unificata perché quelle sono i luoghi deputati all'approfondimento allo sviluppo del confronto e della collaborazione istituzionale
Fra il governo e le Autonomie locali e i comunisti io lo voglio dire molto chiaramente dobbiamo prendere atto che le conferenze sono entrati in una fase di difficoltà se non di crisi riteniamo quindi
Che
Si debba prendere seriamente in considerazione questo problema anche da parte del governo e lavorare ad un rilancio alla valorizzazione di questi strumenti istituzionali
Ma queste difficoltà derivano anche da una situazione di divisione di in passi in cui si trova la Conferenza delle Regioni che rischia di svuotare di contenuto la conferenza unificata lo voglio dire molto chiaramente anche ai colleghi presidenti di regione
Non vorrei si accettasse passivamente una situazione di paralisi o di quasi paralisi delle conferenze pensando poi di stabilire ognuno per conto suo rapporti negoziali separati col Governo da parte di ciascuna regione
Ci sono quei luoghi che devono svolgere questa funzione istituzionale
Se le conferenze non sono il luogo del confronto e del coordinamento fra autonomia e Stato centrale la responsabilità è di tutti in questo senso lo voglio dire non solo del governo
Se i lavori non si possono svolgere all'insegna della collaborazione per il Comune bene del paese allora sarà utile per tutti riflettere se mantenerle come sono quali poteri e compiti effettivamente attribuire
Allora
Io ho detto queste cose perché ritengo importante anche rivendicare il ruolo che noi abbiamo avuto in questi anni per rispettare più e alcune volte l'abbiamo rispettato più del dovuto il patto di stabilità interno e ciò testimonia a mio parere la bontà di una legislazione premiale il l'inutilità di sistemi vincolistici
Al ministro dell'interno per la verità non ha potuto godere di molti momenti di tranquillità in questi primi mesi di mandato e che comunque ha trovato il tempo di ascoltarci pochi giorni dopo il suo insediamento chiediamo di essere protagonista di una profonda riforma del ruolo delle conferenze e sono certo che il ministro Scajola saprà anche per i suoi trascorsi di sindaco rappresentare al Governo e lo stesso presidente del Consiglio le ragioni e le preoccupazioni
Delle dei comuni italiane
Noi in questa fase come amministratori locali sentiamo anche il rischio pesante di un arresto dell'espansione dell'economia il rischio pesante di una recessione
Sappiamo bene quali sono i problemi dell'attuale fase di rallentamento dell'economia sul piano internazionale anche se non vogliamo alimentare allarmismi anche su questo
Vorremmo avere l'opportunità di essere Conseco responsabilizzati e di essere parte attiva in questi anni i Comuni penso soprattutto ai comuni del Mezzogiorno
Hanno svolto un ruolo fondamentale come sollecita attori come coordinatori di progetti e prospettive di sviluppo pensiamo per esempio ai patti territoriali
è giunto quindi il momento forse di domandarsi se la spesa pubblica non possa essere utilizzata in funzione anticiclica e per rilanciare gli investimenti
I Comuni possono svolgere un ruolo importante per superare questa difficile congiuntura economica e possono contribuire in modo costruttivo anche all'apertura di un confronto se ci sarà su una possibile revisione dei parametri europei sulla spesa pubblica
Ma tutto questo implica una forte collaborazione spesso contraddetta e contraddetta anche da quella logica punitiva
Che sembra permeare in alcune parti la legge finanziaria nel suo rapporto con gli enti locali
Ecco questo è un punto che io ritengo importante perché voglio citarlo sia pure rapidamente e poi lo troverete più sviluppato nel testo della relazione in questo momento noi abbiamo anche una crescita significativa di nuove funzioni amministrative di nuovi compiti che sono stati affidati ai Comuni italiani
Mi riferisco ai compiti che sono attribuiti in materia di assistenza e di welfare
Sono sfide alle quali non intendiamo sottrarci alle quali anzi vorremmo rispondere adeguatamente qui è stato citato mi pare nell'intervento di Errani
Il dramma ad esempio che è rappresentato dalla problema della casa soprattutto nei grandi centri ma non solo
Ecco io credo che i Comuni oggi siano titolari delle aspettative delle funzioni del nuovo e moderno welfare le nuove leggi sull'assistenza sul sistema sanitario nazionale sui tempi gli orari nelle città attribuiscono ai Comuni un ruolo di primo piano
Non accettare queste sfide non scontrarsi anche con le mille difficoltà quotidiane sarebbe un errore vorrebbe dire rinunciare alla nostra storia alla nostra tradizione negare ai cittadini prospettive e servizi migliori
Ma soprattutto vorrebbe dire abdicare a quel ruolo di gestione amministrativa e di primo livello di rapporto con i cittadini che anche la recente riforma costituzionale assegna ai comuni
Rinunciare a questo ruolo sul welfare vorrebbe dire perdere un'occasione importante per essere protagonisti del dibattito e della costruzione di un nuovo sistema di relazioni sociali nei nostri Comuni
Sappiamo che non saremo soli in questo cammino che al nostro fianco troveremo il mondo del terzo settore dell'associazionismo diffuso concrete esperienze che vogliamo alimentare di sussidiarietà orizzontale
Mettendo in campo forme inedite interessanti di esternalizzazione di servizi per migliorare l'offerta ai cittadini credo che anche in questo modo i comuni potranno contribuire allo sviluppo del Paese rivendicando di esserne la vera Spina dorsale
Cari amici e cari colleghi
Sto accelerando perché per i motivi che dicevo prima l'ultima parte della relazione io l'ho dedicata alla nostra associazione all'Anci
L'ANCI avuto negli ultimi anni un momento di forte crescita di aumento del proprio peso politico e diciotto io voglio personalmente ringraziare tutti coloro che prima di me e non a caso prima abbiamo consegnato questi attestati
E questi riconoscimenti a chi prima di me ha diretto e presieduto questa associazione
Ma proprio perché abbiamo un secolo di vita dobbiamo guardare avanti con una capaci capacità innovativa su noi stessi molto forti
Io rimando alla lettura di quest'ultima parte della mia relazione
Che riguarda la struttura centrale dell'ANCI una struttura che deve essere snella leggera flessibile che deve ritrovare tutta la sua funzione tutto alla sua mission come si dice oggi di servizio agli associati
Il corpo il rilancio del coordinamento nazionale dei piccoli comuni lo sviluppo di relazioni anche con altre associazioni che rappresentano i piccoli comuni
La necessità di portare avanti quel processo di rappresentanza all'interno dell'ANCI delle città metropolitane soprattutto dopo
L'approvazione della riforma costituzionale coordinate dal sindaco di Genova Beppe Pericu che e qui presenti la necessità di dare un ruolo importante alle città medie
Coordinate dalla vicepresidente vicaria dell'Anci e sindaco di Verona Michela Sironi Mariotti
Più in generale è necessario valorizzare una rappresentatività in senso verticale della nostra associazione che rispetti maggiormente le tante differenze che esistono fra i Comuni italiani piccoli grandi medi nord centro sud
Ed è necessario come già dicemmo nella riunione del consiglio nazionale del dicembre due mila che tenemmo
All'Aquila
Dare un maggiore e più capillare radicamento sul territorio anche costituendo le ANCI provinciali della nostra associazione e credo che appaia del tutto evidente in questo contesto
Che la funzione delle Anci regionali appare oggi particolarmente importante direi fondamentale
Soprattutto se si tiene conto della necessità di sviluppare il confronto sui grandi temi che riguardano le nuove regioni i nuovi statuti regionale
E ancor più significativo è il tema che noi abbiamo avviato e stiamo portando avanti anche elaborando una proposta di Statuto della confederazione delle autonomia locali
Non si tratta evidentemente di negare l'identità di nessuno
Ma si tratta di avere più peso più capacità di confronto più capacità di ascolto tutti insieme sui temi fondamentali che di volta in volta vengono al centro del dibattito politico istituzionale
Tutte queste iniziative debbono essere volte a rafforzare lo spirito di servizio dell'associazione verso gli associati
E se hanno come unico obiettivo
Quello di garantire al Comune associato all'Anci non soltanto una rappresentanza politica di livello ma anche un sostegno tecnico di sicura qualità
Ogni comune iscritto alla nostra associazione deve sentire che aderire all'ANCI conviene ed è utile e ci servono anche le critiche per capire quello che non funziona
Grazie a queste iniziative io vorrei
Che alla conclusione del mio mandato nel lavoro dei prossimi anni fosse possibile Gianna stanno aumentando ma che aumentasse ancora di più il numero degli iscritti all'associazione l'obiettivo se vogliamo dirlo sarebbe che la nostra associazione passasse
Dagli attuali sei mila settecento comuni a otto mila centocinque comuni e questo credo che sia un impegno
Che noi possiamo prendere proprio nel momento in cui celebriamo il nostro primo secolo di vita
Per raggiungere questi obiettivi è necessario uno sforzo di tutti dei presidenti delle Anci regionali dei membri del consiglio nazionale del direttivo del coordinamento operativo delle consulte dei piccoli comuni delle città medie delle città metropolitane
Delle commissioni tematiche dei vicepresidenti ma anche del management aziendale dei membri dei consigli di amministrazione delle nostre aziende fino all'ultimo dei dipendenti della nostra struttura centrale
E tutti voi voglio ringraziare per il lavoro svolto e la passione profusa e all'orgoglio di tutti voi che mi appello per continuare questo cammino centenari
Vorrei concludere citando una parte di un editoriale anonimo comparso sulla rivista dell'ANCI del mille novecentosei cito
Ma Remo i dolori e le umiliazioni dei nostri comuni
Denunzia eremo di abusi delle autorità governative tutorie illustreremo le nobili iniziative le riforme le opere buone
I conati generosi progressi delle industrie comunali daremo sviluppo ai germi delle future libertà municipali
Insieme lieto che Remo memoria e istituti del passato per ama estrarre i contemporanei affezionati al Comune
Non bastano pochi uomini a questa impresa perciò lavorino con noi tutti gli uomini e i municipi di buona volontà
Perché male si serve a una causa di libertà come quella dell'autonomia comunale ponendo vincoli o limiti al pensiero questo non lo faremo mai
Abbiamo motivo di ritenere che questo editoriale anonimo fosse in realtà di don Sturzo e anche questa è una citazione che mi piace fare ma per concludere vorrei dire una cosa
Io credo al lavoro di tutti i giorni credo nelle istituzioni credo
A ciò che ciascuno di noi fa tutti i giorni però io credo anche molto nei rapporti personali e in questi due anni io credo che questi rapporti personali ben sviluppati siano serviti
Spero che serviranno ancora alla nostra associazione anche fra noi che siamo fra noi differenti e che abbiamo idee diverse posizioni politiche diverse
Con coloro che stanno nel comitato operativo
Con Paolo Agostinacchio con Michela Sironi con Paolo Costa con Gianluca Susta con tutti credo che fra noi e fra noi
Direi noi tutti intesi come associati a questa secolare associazione credo che sia importante che sia cresciuto il rispetto e la stima reciproca
Certo avremo periodi buoni e periodi meno buoni avremo discussioni tensioni ma finché noi percepì demo queste nostre differenze come ricchezza e finché saremo donne e uomini liberi e autonomi allora io credo che questa nostra secolare associazione avrà comunque di fronte a sé
Una prospettiva certa e avrà di fronte a sé un futuro ricco di opportunità per i comuni italiani per il nostro Paese per i cittadini che governiamo grazie
Caro ministro
Leonardo Domenici ha sottolineato ha evidenziato un aspetto importante della vita dell'ANCI
Noi amministratori abbiamo un nemico da combattere
Da sconfiggere
Il problema da risolvere
E la risposta è che dobbiamo dare
Alle comunità che rappresentiamo
In quest'ottica l'invito costante
Che l'ANCI manifesta e quello di realizzare un approccio alle questioni non condizionato
Dal sentire di parte
Ma radicato
Nella esigenza
Della risposta alla richiesta
E l'atteggiamento che al quale ci siamo
Ci abbiamo tenuto presente
Concretizzando lo ogni qual volta in occasione delle finanziarie
Si è realizzato un confronto con il Governo indipendentemente dalla loro composizione così come anche in in occasione del referendum ma ci siamo preoccupati della De politicizzazione nel senso
Del non individuare nella matrice
L'occasione dell'assenso del dissenso
Domenici che ha tenuto a rimarcare le nostre differenze però l'amicizia le convergenze riferibili al comune sentire questi aspetti evidenziato io devo riconoscere
L'equilibrio
La moderazione del nostro presidente signor ministro
E allora ho l'onore
Di e salutare nuovamente il ministro Claudio Scajola
Chi è per noi un riferimento nel rapporto di interlocuzione che tentiamo di realizzare un riferimento certo
Noi ci confrontiamo come la certezza dell'ascolto
Con il ministro che presiede anche alla Conferenza Stato città
Ne abbiamo parlato con il presidente Domenici
In più occasioni
Perché Claudio Scajola i problemi della gente li conosce bene
E chi è stato
Sindaco di Imperia
E presidente dell'Anci Liguria
E uno dei nostri
è una persona
Che in occasione del primo incontro attenuto ad evidenziare l'importanza dell'autonomia nel processo di realizzazione del federalismo della riforma dello Stato
Una riforma che una riforma italiana difficilmente riconducibili ad altri moduli politici culturali
Istituzionali allora caro ministro
Associandomi a quanto l'amico Leonardo Domenici ha detto
Con la preoccupazione del mille degli oneri che incombono sugli amministratori
Con la certezza che si farà quanto necessario per poter dare delle risposte
Io ho l'onore
Ripeto salutandolo a nome di tutti gli amministratori presenti di cedere la parola a lei la parola
Caro Presidente
Sindaci amministratori
Saluto a nome del presidente Berlusconi e del governo tutto
Lanci che compie oggi cento anni di vita
Una ricorrenza che coincide
Con la chiusura di un secolo
E l'inizio di un nuovo millennio
Cento anni assai significativi della nostra storia
Nei quali l'Italia dopo le avversità di due conflitti mondiali
Ha saputo cogliere appieno i benefici di una crescita economica civile e sociale
Che la condotta ad essere protagonista del grande processo di unificazione europea
E membro autorevole e rispettato nel consesso dei paesi più sviluppati al mondo
Sono primati che il nostro paese ha raggiunto grazie alla volontà di riscatto all'operosità
Alla coesione sociale dimostrata dai cittadini e dallo Stato
Nelle sue molte diverse articolazioni dalle più piccole alle più grandi dai Comuni alle Province alle regioni
All'Anci va riconosciuto il merito
Di essere stata associazione interprete intelligente dell'esigenza di cambiamento del nostro Paese delle sue istituzioni di governo e del loro modo di essere al servizio dei cittadini
Non posso fare a meno mentre partecipo insieme a voi a questa giornata di celebrazione
Di riandare con ricordo agli anni che mi hanno visto sindaco
E che oggi mi fanno sentire qui pur con un ruolo diverso
Certamente non controparte ma parte di voi
Una giornata di celebrazione di festa
Che ci coglie tuttavia
In un momento assai difficile che suscita inquietudine incertezze in ciascuno
Lo ha già ricordato il presidente Dominici
Quello che è accaduto l'undici di settembre ha cambiato le nostre abitudini di vita
Ha cancellato molte nostre certezze di ieri
Ma ci ha reso anche più forti
Più determinati
Nella difesa dei nostri valori di libertà e di democrazia più uniti
Ai Paesi con cui da sempre intratteniamo rapporti di amicizia e di collaborazione
è la conferma che proprio nei momenti difficili si dimostra la saldezza di uno Stato il senso di responsabilità di una comunità
Gli italiani devono sapere
Che nel Paese è in atto un'attenta e scrupolosa opera di prevenzione e di vigilanza
Per garantire a ciascuno
Condizioni
Di sicurezza possibile
La lotta al terrorismo sarà lunga e difficile per tutti
L'Italia la combatterà senza risparmio di energie
A fianco degli Stati Uniti e degli altri Stati che hanno deciso di unire i loro sforzi nel comune impegno di lotta contro il terrore e la barbarie
è impegno che ha bisogno di consenso forte
Io
Condiviso
Come già la storia d'Italia ci insegna
è un preciso dovere morale
Che non ammette ondeggia menti
O pacifisti mi di segno ambiguo
Nel suo discorso agli amministratori umbri
Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica Ciampi ammonito
Chi vuole veramente la pace è contro il terrorismo
Alla lotta contro il terrorismo non possono non dare sostegno tutti coloro che vogliono la pace
Ho più volte detto e lo confermo qui in questa autorevole Assemblea
Che i cittadini forse dovranno sopportare alcuni disagi
Forse saranno costretti ad accettare alcune limitazioni alle loro libertà di movimento
Ma ciò avverrà
Per poter favorire maggiori controlli e garantire più sicurezza per tutti e per ciascuno
A questo tende continuamente e dobbiamo ribadirlo
L'opera delle forze dell'ordine impegnate costantemente per garantire al massimo la nostra serenità e convivenza
E a questo
Che deve pendere l'impegno
Dei cittadini chiamati ad essere più vigili
Più attenti a ciò che accade
Intorno a loro
Ma senza lasciarsi condizionare
Da ingiustificati allarmismi talvolta alimentati ai miei in questi giorni da tanti e tanti cretini delinquenti che rendono difficile la convivenza in questo fine
I mezzi dispiegati dallo Stato
Dalla comunità tutta a tutela delle nostre città dei nostri luoghi di vita
Dei nostri punti di lavoro
Devono indurci con prudenza ad un ragionato ottimismo
L'obiettivo della sicurezza amministratori amici
Impone un ruolo più attivo anche da parte dei Comuni
Che sono da sempre la spina dorsale del nostro sistema amministrativa di governo e nucleo fondamentale
Attorno al quale si sono creati i veri e forti vincoli di solidarietà e di partecipazione e i cittadini questa è l'Italia dei comuni
Le recenti riforme legislative costituzionali
Hanno ulteriormente rafforzato l'autonomia normativa organizzativa finanziaria delle nostre autonomie comuni in prima fila
Che assumono sempre di più ruolo di componente essenziale nel nostro ordinamento statuale
è il modello istituzionale delle moderne democrazie europee
Fondato sul principio della sussidiarietà
Che mira ad esaltare il ruolo dei governi sempre più vicini ai cittadini
Le Regioni hanno compito importante
Di integrare questo nuovo rapporto fra Stato ed enti locali
Esercitando quelle funzioni legislative di programmazione che competono loro
Ma che devono attendere
A valorizzare l'azione dei comuni ed delle province
Solo così
Potremmo evitare la tentazione di nuovi centralismi locali che vanificherebbe ero l'obiettivo di un ruolo efficace delle nostre autonomie
I diversi livelli di governo devono porsi paese perseguire l'obiettivo di un'effettiva cooperazione che è condizione indispensabile per una corretta gestione dei servizi da rendere alla nostra collettività
Lo ha già citato il vostro presidente
Uno strumento essenziale anche a questo scopo
E la Conferenza Stato-città ed autonomie locali
Che presiedo per delega del Presidente del Consiglio Berlusconi
La Conferenza del passato ha svolto un ruolo assai importante
Per la costruzione di un moderno sistema di governo del territorio
Un ruolo che dobbiamo ulteriormente rafforzare per consentire alle Autonomie
Di concorrere con maggiore efficacia al rilancio del sistema Paese
Anche per questo
Condivido con Anci UPI e Uncem l'esigenza di avviare già nelle prossime settimane
Un'approfondita riflessione
Sulle possibili prospettive di razionalizzare i lavori di questa conferenza
Per il suo rilancio come concreto luogo di comprende di confronto istituzionale
Su tanti temi che oggi sono sul tappeto e che necessitano di un nuovo rilanciato rapporto fra Stato e autonomia
Quella e La sette
La ricerca di ogni possibile sinergia
Fra le diverse istituzioni di governo deve essere perseguita poi in modo particolare sul territorio
I nuovi uffici territoriali di governo
Luogo di confronto di riflessione di proposta più forte e autorevole
Saranno i dovranno essere
Validi i sensori dei problemi dei cittadini
Ah cresceranno la capacità di ascolto dello Stato
Faranno emergere i problemi del territorio a livello centrale
E ho manterranno così la capacità di Progetto di risposta di intervento del Governo a sostegno delle iniziative dei comuni e delle province
Stato ed autonomia
Non devono essere mondi separati
Ma devono al contrario cooperare con lealtà
Con massimo impegno
Verso il comune obiettivo di rispondere alle domande della collettività
Senza una efficace cooperazione istituzionale fra Stato e autonomie fra Regioni e Comuni
Il trasferimento delle competenze
Rischia di generare nuove frammentazioni
Nuove sovrapposizione di funzioni grande spreco di risorse rigetto da parte della collettività
Il rilancio del ruolo dei Comuni
Esige una riflessione attenta anche sul versante delle regole di funzionamento dei suoi organi di governo
Un tema certamente importante sotto questo profilo e quello già accennato nella relazione introduttiva da voi dibattuto nella con nel nel consiglio di Verona dell'anno scorso che quello del limite al numero dei mandati dei sindaci
Credo che sia questione
Che deve essere affrontata nella sua globalità
Con una riflessione pacata precisa
Sulla storia dei nostri sistemi politici e sulle motivazioni del susseguirsi delle diverse leggi
Lo scenario dal quale dobbiamo sicuramente prendere le mosse è il rapporto che negli anni si è stabilito tra sindaco giunta e consigli comunali
Il nodo del problema e qui
E ignorarlo sarebbe non solo ingenuo ma dimostrazione di scarso realismo
Prima della legge ottantuno
Che ci ha condotto all'elezione diretta del sindaco
I Comuni soffrivano una condizione di instabilità fortissima
Il Consiglio aveva prevalenza sul governo della Giunta
La rappresentatività la proporzionalità sulla governabilità
Ma questa degenerazione del sistema proporzionale dei comuni produceva maggioranze fragili giunta instabili comuni deboli senza progettualità di prospettiva
La legittimazione diretta del sindaco
Ha creato le condizioni per governi più stabili
Ha reso più incisiva l'azione amministrativa
Ha favorito l'attuazione dei programmi effettivamente scelti dall'elettore
Sono risultati certamente positivi
Ma che vanno salvaguardati
Nella stessa misura
Con cui va salvaguardato un correttore
E quando ci poniamo la questione del limite dei mandati
Al problema si possono dare diverse soluzioni
Molte delle quali appaiono fondate anche se di segno addirittura opposto
Occorre allora ragionare con molta attenzione
Verificare le conseguenze che le nostre decisioni potrebbero avere sugli assetti sia di governo sia di rappresentanza all'interno dei consigli comunali
Evitare formule pasticciate
Che invece di rafforzare il sistema delle Autonomie lo indebolirebbe
Nel valutare l'abolizione del limite di ben detto
Bisogna a mio avviso considerare con attenzione
Il rischio di una eccessiva personalizzazione
E concentrazione del potere a svantaggio del pluralismo degli organi collegiali rappresentativi
Tenere presente
è il limite di mandato è uno stimolo al ricambio della classe politica alla formazione di nuovi amministratori
All'esercizio di una cittadinanza attivi
Abolire questo limite è il tema e tema sentito
Abolire questo limite che sto a convogli ragionando
E abolire questo bilanciamento di
Potrebbe comportare un affievolimento del ruolo del pool
Proprio per questo
Proprio per questo
Mi parrebbe condivisibile
Una disciplina differenziata
Per i Comuni
A secondo del sistema elettorale a turno unico o a doppio turno
Tenendo ben presente
Come ci sia una effettiva disparità
Su questo tema
Fra la mancanza di limiti di mandato per i parlamentari
E per i presidenti di Regione
La stessa partecipazione con la quale con calore
Ascoltate questo tema
Non può che farmi concludere
Che su questo argomento
Deve essere accelerato
Un confronto fra le forze politiche
Perché è tema squisitamente parlamentare
Affinché a tempi brevi
Il Parlamento possa definire al meglio questo argomento al quale non fa disgiunto il tema delle incompatibilità
Che punisce in maniera anomala soltanto Comuni e Province
Io prendo impegno quei in questa importante assemblea
Che su questo tema
A breve parleremo in conferenza stato città
Invito Lanzi
A farsi promotore
Di un tavolo con le forze politiche
Perché c'è la volontà
Da parte della maggioranza di governo
Di dare al meglio possibile un risposta a questo tema che da troppo tempo l'Ancona
Non vi è dubbio tuttavia
Che il tema cruciale
Rispetto all'obiettivo di rafforzamento delle autonomia
è quello delle risorse
Spina nel fianco di ogni governo locale da quando essi esistono
Le scelte adottate dal governo
Con la predisposizione della nuova legge finanziaria
Non hanno trascurato le esigenze degli enti locali presidente pur nel quadro di generale difficoltà della manovra di finanza pubblica
Manovra di finanza pubblica resa difficile dalla contingenza e resa difficile dalla necessità del ripianamento di un debito di venticinque mila miliardi
Alle sempre maggiori funzioni
Che sono attribuite all'autonomia
Non può non corrispondere un aumento delle risorse in misura adeguata a gestire i servizi e analizzare gli obiettivi programmatici
è chiaro a tutti
Che la legge finanziaria per il due mila due ora all'esame del Parlamento
Risente della grave situazione in cui ci siamo trovati l'impegno messo in campo contro la minaccia del terrorismo
La regista di garantire ai cittadini condizioni di assoluta sicurezza ha influito in maniera significativa sulla destinazione delle risorse
Ciò non vuol dire che la finanziaria non contenga provvedimenti anche rilevanti per il rilancio della nostra economia
Si tratta più semplicemente di una manovra sobria
Tesa a contemperare esigenze anche contrapposte a realizzare laddove necessario economia premesse per il buon andamento delle nostre amministrazioni locali
L'obiettivo è quello di dotare le autonomie di risorse sufficienti ad esercitare le competenze loro affida evitando però di innescare la spirale di una crescita incontrollata della spesa
Gli equilibri di bilancio il corretto livello di indebitamento sono regole imprescindibili per ciascun comune e presupposti irrinunciabili per rispettare gli obiettivi del Patto di stabilità e di crescita
Gli impegni sottoscritti dall'Italia in Europa
E gli sforzi compiuti in modo particolare negli anni dal mondo delle Autonomie
Hanno reso possibile l'avvio del risanamento dei conti pubblici
Dobbiamo completare quest'opera province e Comuni
Devono continuare a gestire le loro risorse con rigore con attenzione come hanno fatto fino ad ora
Attraverso una razionalizzazione delle spese correnti
Gli obiettivi da raggiungere non sono astratti
Bensì calibrati e coerenti con la recente evoluzione istituzionale
Per gli enti locali le risorse le leggi delicate lo svolgimento dei nuovi compiti saranno comunque in ogni caso garantite
L'autonomia finanziaria degli enti locali è un colore acquisito ma i trasferimenti erariali dallo Stato restano tuttavia una componente rilevante della finanza locale
Essendo ancora persistente nel nostro territorio una diversa distribuzione della ricchezza
I trasferimenti dello Stato continueranno ad avere quindi una funzione perequativa di stimolo e non assistenziale
Non una risorsa certa e perenne ma un positivo sostegno che permette all'ente locale in difficoltà di mantenere adeguate le fonti di entrata
Il governo prende impegno
Terra in debita considerazione le aspettative dei comuni
Comprendo le preoccupazioni sulla prevista riduzione di trasferimenti erariali
Le ritengo però in parte eccessiva
La diminuzione è compensata
Dalla destinazione di nuove risorse
Derivanti dall'economia e dal fondo per lo sviluppo degli investimenti
Nel due mila due
Per la prima volta si restituiscono agli enti locali quelle risorse prima destinate ad essere riassorbite dal bilancio dello Stato
Sono circa cinquecento miliardi
Destinati per metà ad incremento dei contributi ordinari
A favore di tutti gli enti locali
E per metà
Alla perequazione nei confronti degli enti meno dotati di risorse
A tale ultima penalità
Sono destinate inoltre circa trecento miliardi derivanti dall'incremento dei trasferimenti in ragione dell'applicazione del tasso programmato di inflazione
Ciò significa da un lato non solo compensare ma incrementare le risorse generale disposizione degli enti dall'altro avere a disposizione i fondi consistenti pari a circa cinquecentocinquanta miliardi
Per eliminare antiche e non giustificate situazioni di sperequazioni fra Comuni diversi
Mi auguro altresì che si possa modificare il Progetto di questa Finanziaria
Applicando la norma per la distribuzione ai comuni delle economie per fondo sviluppi Investimenti anche per i prossimi anni
Sono peraltro già confermati in finanziaria altri interventi a favore dei Comuni come contributi specifici già previsti nelle finanziarie precedenti
La legge finanziaria imbocca poi la strada di un effettivo federalismo
Con l'attribuzione ai comuni di una prima compartecipazione al gettito IRPEF non si tratta di un ulteriore addizionale
Non si tratta di un maggiore aggravio per i cittadini
Bensì dell'inizio di una più equa distribuzione di risorse già da tempo richiesta dal mondo delle Autonomie
E legata alla riduzione e in taluni casi all'azzeramento dell'intervento statale
L'aspetto evolutivo e positivo della compartecipazione è connesso al progressivo aumento della ricchezza diffusa e delle relative basi imponibili in ambito territoriale che lascia prevedere la disponibilità di maggiori e sempre più consistenti risorse
Il provvedimento che il governo ha predisposto prevede per il due mila due l'attribuzione ai comuni di una quota del gettito IRPEF avremmo voluto prevedere una quota più alta
Del quattro virgola cinque per cento
Ma le difficoltà di bilancio di cui ho parlato
Non lo hanno in questo momento consentito
La quota prevista e quindi piccola
è un segnale
E l'uno virgola cinque per cento pari a circa tre mila miliardi
Ma mi auguro
Che si possano effettuare ulteriori attribuzioni di gettito già nel corso dei lavori parlamentari
Una quota poi sicuramente maggiore di compartecipazione
Avverrà dal due mila tre
E sarà calibrata sulla situazione di ciascun ente
Può darsi peraltro che qualcosa si possa certamente già anticipare sono certo comunque che è una giornata importante sarà domani o dopo
Quando il rappresentante del ministero dell'Economia sottosegretario Vegas
Sarà qua da voi su questi argomenti
Per approfondirli ulteriormente con voi
Un'esigenza su cui sento di poter esprimere un mio orientamento favorevole
E che mi auguro possa essere condiviso dalla maggioranza parlamentare
E ho come un certo ottimismo
E quella relativa al superamento del blocco delle assunzioni
Una via che potremmo percorrere insieme
E quella di limitarne l'applicazione e cioè del blocco delle assunzioni
Solo alle amministrazioni che non rispettano il patto di stabilità
L'universo voi dei comuni cosiddetti minori quelli più difficili da gestire
Merita grande attenzione
Per una funzione svolta sul territorio con grande difficoltà ma molto importante nel Complesso del del nostro Paese
Posso garantire
Che il governo cercherà tutti gli spazi
Per introdurre meccanismi agevolati per gli investimenti in realtà locali al di sotto dei tre mila abitanti già previsti in
A finanziarlo mila uno e se possibile ampliando l'intervento a favore degli enti fino a cinque mila abitanti
Ogni sforzo verrà compiuto per reperire adeguati finanzia
Che
Finalizzate ad incentivare le forme associate di gestione dei servizi comunali per le quali si potrebbe utilizzare
In via prioritaria parte dell'incremento dei contributi pari al tasso programmato di inflazione quest'ultima strada già imboccata con decisione negli ultimi anni sta dando buoni risultati
Le unioni sono aumentate da quindici esistenti nel mille novecentonovantanove accento ventuno nel due mila uno credo sia dovere del governo per cancella le opportunità per a ottimizzare le risorse e fornire ai cittadini prestazioni sempre più soddisfacenti l'esperienza positiva delle unioni va incoraggiata e deve indurci a riflettere sulla Oppo unità di favorire forme associate di gestione dei servizi ritengo importante fare un ultima breve considerazione sulla rilevanza che della vera e per i Comuni l'impegno sulla sic prezzo le otto ne hanno anche in questo campo un ruolo importante
I comuni
I sindaci molto possono fare su questo piano la sola azione delle forze di sia sarebbe inadeguata se non forse sostenuta anche dal contributo delle polizie locali
A livello centrale
Stiamo studiando un grande piano di nuova dislocazione delle forze dell'ordine
Vogliamo eliminare sovrapposizioni duplicazioni lavoriamo per garantire più forze dell'ordine in mezzo alla gente nelle nostre città vogliamo introdurre in tempi brevi la polizia di prossimità
Cari amministratori vorrei concludere rivolgendomi un sincero
E cordiale augurio di un sereno e proficuo svolgimento dei vostri lavori in questi giorni il Paese ha bisogno di comuni capaci moderni forti che sappiano rispondere alla gente stando più vicino alla gente ma il Paese anche viso ognuno
Di una nuova classe dirigente che emerge in maniera particolare dalla vita che si svolge nei banchi dei consigli comunali sono certo
Che lanci saprà guida e in modo intelligente le Autonomie verso i nuovi obiettivi di riforma e di modernizzazione del sistema pubblico favorendo al suo interno un dialogo costruttivo effettivamente autonomo
O rientrato esclusivamente all'interesse dei comuni e dei cittadini e qui non posso che dare atto
Che il presidente dell'Anci e il suo direttivo
Stanno muovendo su questa linea
Il ministro dell'Interno vuole essere e sarà sempre al vostro fianco perché il ministro degli interni e anche il ministro dei comuni e delle Autonomie
All'autore di buon lavoro voglio unire anche per quanto possibile un messaggio di serenità e di fiducia le tragedie i lutti le terribili immagini che dall'undici settembre in
Poi abbiamo visto ogni giorno sulle nostre televisioni creano in ognuno forti turbamenti grande preoccupazione per il futuro ma credo che si possa dire che proprio da qui noi possiamo ripartire per costruire un futuro migliore credo che l'impegno dei sindaci l'impegno dei comuni l'impegno dei nostri ministro attori insieme ai nostri cittadini siano la migliore risposta contro la probabile contro il terrore e per il progresso
Presidente Domenici conduce Domenici consegna la medaglia del centenario al ministro Scajola
Garantendo
La media di rete
Questo bisogna
Doverosa
Farglielo tentò di colori quali la notizia colleghi prego
Elemento
No
Mito originario ministro Scajola don al
Presidente dom Amici una pubblicazione
Con
Spiegazioni una un pubblicazione unica Ulisse MDG comunitari
Ringrazio il ministro Scajola naturalmente lo ha donato a me ma sarà conservato negli uffici dell'agitazione viene
Collega colleghi a conclusione devo
Ringraziare
Gli amici imposta Napoli Sironi Ubaldi Susta Melilli che sono qui al tavolo della Presidenza Melilli anche suo tramite
Ti collaboratori all'Ance gli hanno reso possibile questa manifestazione un ringraziamento al coro del Verdi Festival al direttore del teatro d'al personale una comunicazione di servizio il servizio gli amministratori DS si riuniscono alle ore diciotto e trenta nella sala della Camera di Commercio in via Verdi due
Colleghi la seduta è chiusa i lavori e all'Assemblea proseguiranno domani mattina con inizio alle ore nove e trenta presso la Fiera di Parma