"L'antiamericanismo e gli intellettuali francesi" - (2ª puntata)

Radio radicale torniamo sull'antiamericanismo in Francia e la settimana scorsa abbiamo fatto aprire le ostilità da
Direttore del novello conservata contro chi di questa chiamiamola così sensibilità tradizionalmente si è fatto il campione e cioè gli intellettuali che notava Giulia si ritrovano sistematicamente nel campo opposto a quello dei combattenti per la libertà
Le libertà oggi diamo voce a Bernard Henry Levy che molti ricorderanno anche qui in Italia per essersi schierato senza riserve dalla parte delle vittime contro i carnefici
Nelle guerre di Bosnia e Kosovo andiamo su le Monde del ventuno dicembre scorso che cosa ci ha insegnato l'undici settembre scrive levi
è successo con i talebani quel che era successo con i serbi temibili si mi si diceva invulnerabili per sgominare lì ci vorrà tempo lacrime e migliaia di uomini rimarranno sul terreno bene stesse identiche errore stavolta lo spauracchio era un signore della guerra analfabeta il Mullah Omar e alla fine esattamente come in Bosnia ci si è accorti che quest'
I terrificanti guerrieri erano in realtà tigri di carta palloni gonfiati gonfi delle nostre rinunce e delle nostre paure abbiamo scoperto insomma che bastava volere per potere
E che la liberazione dell'Afghanistan era alla nostra portata
Volver abilità delle grandi potenze fragilità delle democrazie è sempre la solita solfa e comunque ci sarà pure una parte di verità non dico di no ma si può anche sostenere il punto di vista contrario alla luce delle guerre jugoslave e adesso di questa guerra afgana
Si può ribaltare la formula e dire che i dittatori non sono meno fragili e vulnerabili dei loro avversari non solo miracolosa precarietà d'e le democrazie che basta un nulla per metterli in pericolo però falso vigore degli assassini salute malferma dei tiranni basta un pizzico di coraggio per farli vacillare basta un po'di lavoro di verità per smascherare le e per metterli a nudo
Il fondamentalismo da vent'anni a questa parte passava di vittoria in vittoria dall'Algeria al Sudan dall'Afghanistan all'Grande passando attraverso Camassa la storia degli ultimi decenni sembrava essere la cronaca interminabile delle loro vittorie ebbene anche qui colpo di scena i talebani non sono stati soltanto vinti sono stati vin ti senza combattere non hanno neppure salvato la faccia tanto meno agli occhi di qui gli arabi che da Damasco a Tunisi avevano osannato quei valorosi Saladini che dovevano mettere in ginocchio l'America e che al primo sparo se la sono data gambe levate
I talebani vendicatori dell'Islam
All'arma invincibile ebbe pare proprio di no il fondamentalismo non è ancora vinto ma ha conosciuto la sua prima vera disfatta militare la prima battuta d'arresto l'inizio del reflusso di quella che sembrava un'ondata irrefrenabile
Ne esce male la tesi di Huntington sullo scontro delle civiltà le forze speciali americane che aiutano i soldati dell'Alleanza del Nord entrare a Kabul e Kandahar sono una bella smentita questa tesi
La verità era già successo sette anni fa in Bosnia quando gli Stati Uniti si schierarono al fianco a una popolazione a maggioranza musulmana contro un esercito che si richiamava a valori cristiani e ancora e anni dopo quando gli americani intervennero in Kosovo per fermare una pulizia etnica avviata da quello stesso esercito cristiano contro un'altra popolazione musulmana apparve in tutta la sua assurdità lo slogan America contro l'Islam
A coloro che ancora dubitavano a coloro che contro l'evidenza continuavano a vedere in bus l'apostolo di una crociata che poi altro non sarebbe che l'altra faccia della Jihad ecco l'ultima prova l'America che accorre per la terza volta in sette anni
In soccorso di un popolo musulmano sostenendo che di fatto la sua guerra di liberazione se conflitto di civiltà c'è se questa storia ha rivelato lo scontro tra visioni del mondo tra culture non è certo tra Occidente e Islam ma tra Islam e Islam l'Islam integralista da una l'Islam laico dall'altra un Islam che rompe con l'elaborazione ideologiche dell'ottavo nono secolo quelli codificati dieci secoli più tardi dai wahabiti un Islam attento ai diritti delle donne ostile alla sharia e pronto quindi a riesaminare per ci l'affondo i sacri testi questo Islam è rimasto silenzioso durante le prime settimane di guerra ma ultimamente ha trovato la forza di uscire allo scoperto più di una voce tre Imam intellettuali anche un giornale come Ayat si è levata per deplorare che il pensiero islamico lasci così poco spazio per esempio alla nozione di individuo
Lo vogliamo ammettere si domanda a questo punto
Domanda i suoi elettori neri
In questa guerra gli americani sono stati veramente bravi smentendo tutti quelli che già li vedevano ficcarsi in un vicolo cieco impantanarsi in un altro Vietnam sparare a casaccio perché ricapitoliamo questi ottusi di e mi ricavi hanno saputo in cento giorni mobilitare una vera e propria armata spedirla dieci mila chilometri da casa loro in un Paese del quale non sapevano pressoché nulla mentre su una coalizione che ha retto reinventare in fretta e furia la loro diplomazia così come la loro tutte difesa ridotta fino ad allora alla teoria dello scudo spaziale riformare i loro servizi segreti far fronte al terrorismo interno cambiare modo di vedere rompere con l'ideologia della guerra zero morti
E l'hanno vinto a questa guerra facendo in totale alcune centinaia forse un migliaio di vittime civili ed è vi sembra poco di quante guerre di liberazione nel passato si può dire lo stesso si può fare un bilancio meno cruenta
L'antiamericanismo e la Francia da Moras Adria la Rochelle
Il luogo d'incontro l'antiamericanismo qui in Francia di tutte le regressioni è una calamita del peggio che tira a destra come a sinistra quel che di più nauseabondo viene prodotto adesso tra i a sinistra certo non sono mancate le autorità intellettuali che hanno tenuto a ricordarci che non siamo tutti americani e che gli americani se la sono sono sono cercato
Stavolta però l'antiamericanismo ha fatto cilecca
Sarà stato per l'enormità del gesto
Per la sua dimensione nichilista che ha fatto difetto degli affezionati alla tesi della colpevolezza di principio duramente arrogante e generatrice di violenza su scala planetaria sarà stato che è apparso evidente che Bin Laden e i suoi non volevano niente e non è i portavoce di niente e di nessuno fatto sta che gli antiamericani di una sponda e dell'altra si sono visti e sentiti pochino il penna ricevemmo da tre mesi a questa parte i professionisti dell'antiamericanismo preferiscono dedicarsi alle loro considerazioni accademiche su Dio il suo itinerario e Quilleri io ero quel su decide Brad il castrista e che va vista Debray che ha appena dato alle stampe un libro più mistico che politico comunque riprendiamo a leggere
Così da sostenere la tesi bus se Bin Laden due facce della stessa medaglia medaglia c'è rimasta solo la folcloristica Arlette e le vie la trotskista sarò ottimista ma l'antiamericanismo stavolta ha conosciuto la sua prima disfatta da un pezzo a questa parte
Fino all'undici settembre abbiamo vissuto nell'illusione di un mondo senza nemici dal crollo del muro di Berlino una forma di io Denise modi pacifismo che ci ha fatto chiudere gli occhi su ciò che stava accadendo
Sta tornando la storia questa è la verità dagli ultimi avvenimenti non escono male solo i teorici dello scontro delle civiltà ne escono male anche i neo e chi li ha i Fukuyama in testa a sentir loro eravamo entrati in un'eterna domenica e quante ingenuità nella credenza dell'inevitabile propagazione del buon vino rosso democratico
Catturare Bin delle smantellare la sua ombra la sua organizzazione non governativa del crimine senz'altro rendere inoffensivi i cosiddetti Stati canaglia Iraq in testa probabilmente anche questo va fatto si avvia alla conclusione Levi ma meglio ancora sarebbe mettere a frutto la lezione per cercare di arginare altrove la professione del peggio quel che ci ha insegnato questa guerra e che la Mondial ideazione della democrazia la globalizzazione della democrazia e l'altro orizzonte della nostra epoca firmato Berna non rilevi
è giustificato
L'ottimismo rilievi sta veramente perdendo colpi l'antiamericanismo in Europa
è vero comunque che in Francia gli ideologi dell'antiamericanismo hanno preferito tenere un profilo piuttosto bassino sia a destra che a sinistra li attende il diceva il no per l'appunto questo per citare i capifila di una tradizione che Francia e nazionale e nazionalista prima ancora che politica si rimane da dimostrare che un Islam Alarico sia effettivamente venuto allo scoperto in queste ultime settimane perché non mi esempi di questa presunta riscossa rilevi purtroppo non ne fa
è incoraggiante constatare che voci in favore di concrete iniziative di cui urbanizzazione della democrazia voci filoamericane per intenderci essendo storicamente gli Stati Uniti i primi esportatori del prodotto democrazia del produttore
Bertagna si stanno levando con forza Oltralpe dopo l'undici settembre scorso forse non è esagerato parlare di vera e propria offensiva o controffensiva se si preferisce abbiamo ascoltato la volta scorsa l'attacco dice gli arconti agli intellettuali
Vi è più pericolosi nemici della libertà abbiamo sentito adesso li li che pure ha avuto modo di ragionare approfonditamente e sugli intellettuali francesi e sulla libertà anche in Italia dovrebbero essere state tradotte le quasi cinquecento
Pagine del suo saggio del novantuno intitolato le avventure della libertà potremo ascoltare eventualmente anche André Glucksmann altro ex nouveaux philosophes che ha appena dato alle stampe un libro intitolato dostoevskiano Manhattan
Per capire la tragedia delle Torri Gemelle questo significa il titolo Dostoevskij se rende più utile del Corano quindi
Isla mistilinea rivoluzionario dei militanti ma semplici nichilisti gente affascinata dalla volontà del nulla dal desiderio di distruzione il nichilismo ingrediente fondamentale delle grandi ideologie istruttrici dal comunismo al nazismo all'islamismo nonostante questa offensiva o controffensiva di pensatori liberali il partito antiamericano che poi coincide anche forse soprattutto in Francia col Partito trasversale dei no global no alla globalizzazione della democrazia quindi questo partito rimane comunque il più agguerrito e organizzato
Dario appena il dieci per cento come vedevamo la volta scorsa citando un sondaggio capace però di influenzare pericolosamente
Per la stragrande maggioranza dei francesi che nei confronti dell'America nutre più che altro sentimenti di indifferenza
La parte è antica la tradizione anche americane in Francia con radici che affondano nel pensiero reazionario fin dei primi anni del dell'Ottocento quando al posto della trotskista dagli o del razzista le penne o del socialista populista scendemmo o dello pseudo contadino Bove c'era il visconte Louisbourg altre un nostalgico della monarchia a demonizzare la democrazia borghese americana oppure negli anni trenta di questo secolo lo scrittore Giorgio di ammenda altro nemico della modernità che in un suo libro dal titolo le scene della vita futura dove dipingeva scenari apocalittici dell'americanizzazione inveiva contro le
Invenzioni moderne americani quindi il cinema la musica la pubblicità citiamo l'onnipresenza dell'automobile il jazz
La musica dei negri mono corpi gli ascensori l'orribile promiscuità di tutte le razze del mondo il gusto eccessivo per lo sport la cucina non naturale e così di seguito ecco questi sono un paio di antenati dei vari Bove e Agnoletto che
Non se la prendevano con i McDonald's perché solo perché nel mille ottocentoventi e nel mille novecentotrenta i McDonald ancora non c'è pare modo prossimo