L'impegno della nuova presidenza spagnola dell'Ue sul rilancio dell'economia europea. Il dibattito sulla Convenzione chedovrà elaborare la Carta dei diritti fondamentali dell'UE

Mercoledì sedici giugno e io la presidenza spagnola dell'Uni europea ha presentato il suo programma di fronte al Parlamento programma che riguarda in parte rilancio io dell'economia europea ne parliamo con Renato Brunetta deputato europeo iscritto al gruppo del PPE eletto in Forza Italia Brunetta innanzitutto la presidenza spagnola chiede vorrebbe rilanciare le liberalizzazioni in
Euro può fatto positivo ma certamente il semestre di presidenza spagnolo sarà decisivo a questo riguardo dopo i rallentamenti nel processo di Lisbona ricordiamolo due anni fa aveva indica atto l'agenda per la costruzione di più Europa nell'economia nel sociale nelle infrastrutture ecco il il semestre di presidenza spagnolo sarà fondamentale per rilanciare il processo di Lisbona e rilanciato sopra tutto sulle aree che sono rimaste più indietro che sono quelli appunto della integrazione nei settori delle utility Energia gas in parte telecomunicazioni infrastrutture viarie stradali la banda larga cioè tutte quelle le infrastrutture base che sono la precondizione per avere per avere più sviluppo
Massima non ha detto solo questo cioè non si è fatto carico solo di questo che sarebbe già una cosa importante ha parlato anche del processo di integrazione delle politiche economiche abbiamo l'euro non abbiamo una politica economica se lo sappiamo bisogna far sì che le politiche economiche quanto meno dei paesi dei dodici che hanno la moneta europea si integrano quanto più possibile e e sia Smart che Prodi hanno indicato la strategia vorrà dire sempre più cooperazione delle politiche economiche con valutazioni annuali nei vertici di primavera
Proprio per costruire una politica economica comune hazara anche letto pieno evito rispetto del patto di stabilità che come sappiamo tutti la base regolativa del mantenimento della moneta unica ciò non vuol dire rispetto a critico del Patto di stabilità ma vuol dire non metterlo in discussione se mai renderlo più efficiente più flessibile una considerazione di e né dal discorso di asma che il semestre di presidenza spagnolo sarà un semestre fondamentale e che altari fondamentale sarà il semestre di presidenza italiano la seconda parte del due mila e tre perché in mezzo senza voler mancare di rispetto a nessun altro Paese là ci saranno le presidenze di Danimarca Grecia e poi landa che oggettivamente avranno meno P ISO nella conclusione della legislatura europea quindi i due semestri quello spagnolo italiana come due facce della stessa medaglia una medaglia di costruzione europea una medaglia di implementazione della politica e con mica delle infrastrutture per rendere l'Europa più competitiva più concorrenziale insomma per realizzare il processo il processo di risponda questo può essere anche per noi per l'Italia per il governo italiano è il banco di prova parlo del semestre spagnolo perché si vedrà l'europeismo nel nostro paese nel dare una mano agli spagnoli nel portare a termine e gli hai Terme i capitoli del loro impegno io di presidenza europea che lo vedremo con gli spagnoli speriamo di vederlo poi a completamento nel semestre italiano quando oltre ai temi economici sociali avremmo anche la possibilità di chiudere la Conferenza intergovernativa che sancirà finalmente la Costituzione europea su questo però non c'è ancora certezza sullo foto dovremmo merita ce lo dovremmo guadagnarci avevo questo sarà anche questa una bella sfida nel senso che siccome non c'è certezza perché ricordo agli ascoltatori di radio radicale la convenzione vale a dire questa Assemblea speciale che dovrebbe fare l'istruttoria sulla carta costituzionale europea inizierà i propri la ori a marzo il primo marzo durerà un anno dopo quindi a marzo del due mila e tre tutto dovrà essere concluso il Consiglio la Commissione e il Parlamento hanno auspicato alcuni mesi di riflessione anche per consentire in alcuni Paesi alcuni referendum o alcune valutazioni di in merito su questo quindi è verosimile che la convenzione o meglio la il dossier convenzione e quindi l'inizio della CIG la Conferenza intergovernativa cominci con il settembre del due mila e tre cioè già sotto presidenza italiana a quel punto abbiamo settembre ottobre novembre dicembre quattro mesi per chiudere la Conferenza intergovernativa tempo certamente ristretto ma ricordiamo che l'atto unico uno dei pilastri fondamentali della Costituzione costituzionale europea ha richiesto appunto quattro mesi e io credo che se l'Italia costruirà bene inizi
Da oggi
A settembre del due mila e tre aumenterà la propria credibilità la propria forza darà una mano a i semestri dei dei dei paesi e collegati Spagna in primis B e io credo che l'Italia avrà buone Tasso di concludere entro dicembre e la Conferenza intergovernativa con un secondo patto di Roma anche perché poi i il semestre di presidenza ed olandese sarà il semestre dell'elezione in cui cioè ci saranno le nuove elezioni lo e con l'allargamento per cui o la Conferenza intergovernativa si chiude tra dicembre e febbraio marzo oppure la conferenza intergovernativa salta perché dopo le elezioni quindi dopo il nuovo Parlamento con i Paesi del resto del sud che entreranno nella nuova Unione Europea i lavori preparatori della convenzione dovranno essere totalmente rivisti e quindi ricomincerà il prêt che sono a capo con un ritardo di due-tre anni d'Europa non se lo può permettere l'Italia dovrà essere il catalizzatore di questo processo e ripeto dovrà meritarselo
I i fatti concreti non le chiacchere che ci dovranno essere già da Barcellona cioè dalla primo vertice sotto presidenza spagnola dovranno dare questa prima indicazione torniamo la presidenza spagnola proprio del
Do ha ricordato la necessità di rispettare gli impegni su numerosi dossier gli Stati membri continuando porci un caso classico a quello della Francia sull'energia come possibile sbucare questi questi dossier possibile
Intanto facendo riferimento agli interessi della gente perché dossier energia vuol dire far costare l'Energia meno ai consumatori finali meno alle impresa
E smantellare i mono può più concorrenza più competizione gas energia elettrica infrastrutture questo vuol dire fare l'Europa semplicemente al di là delle chiacchere al dirà della metafisica
Sui valori sulle nazioni sul gli orgogli nazionali l'Europa vuol dire questo pagare Danny dielettrica per le famiglie di meno con venti trenta quaranta per cento di meno lo stesso per l'impresa i che v'dire più reddito per le famiglie vuol dire più competitività per le imprese l'insieme delle due cose vuol dire più sviluppo il più sviluppo quindi vuol dire più occupazione e quindi più coesione sociale ecco come da un settore l'energia si passa allo sviluppo economico e posti di lavoro alla coesione sociale chi si oppone a questo processo si oppone all'Europa si oppone allo sviluppo si oppone all'occupazione la Francia per ragioni di miopia nazionalistica monopolistica finora ha rallentato questo processo non potrà più farlo di spagnoli sono intenzionati su questo anche l'Italia dovrà fare la sua parte su questo dossier ma la stessa cosa si potrà dire sulle telecomunicazioni dove in atto
Un processo di regressione di rinazionalizzazione dei mercati e cioè siamo lontani dalla costruzione di mercati pane europei come delle nevi zio come delle telecomunicazioni ma come delle transazioni finanziarie la stessa cosa
Cose molto difficili ma sulle quali occorreva anche battere i pugni sul tavolo ecco questi sono bei temi su cui battere i pugni sul tavolo per costruire più Europa come vogliono gli spagnoli perché più Europa ricordiamolo sarà il motto della presidenza spagnola quindi spiegare agli ascoltatori spiegare i cittadini spiegare alle imprese europee ricche d'Europa quella vera si fa così si fa parlando di energie telecomunicazioni Garcia infrastrutture a banda larga formazione professionale ricerca scientifica in un'ottica appunto paneuropea e così i mercati finanziari
Sia pudica saranno ricordato la necessità di una maggiore integrazione ma fu proprio Forza Italia con il suo voto a far cadere la la direttiva su il progetto di direttiva sull'OPA europea non ce l'ha con tradizionale enormemente fu il voto maggioritaria del Parlamento e devo dire che Forza Italia non è una persona quella direttiva una direttiva
Che girava tra Commissione Parlamento da otto anni è una direttiva priva ormai di di valore di contenuti innovativi quando Forza Italia la mia persona in particolare a aderito alla posizioni tedesche di revisione complessiva e quindi di rigetto della della direttiva della Commissione anche chiesto un'altra cosa che la commissione riproponesse immediatamente un nuovo testo di ritiro che rispondesse di più alle esigenze di costruzione appunto di un mercato finanziari paneuropeo cosa che quasi puntualmente avvenuta sia messo in piedi un comitato di saggi d'alto livello per l'Italia il professor Guido Rossi che ha prodotto i propri risultati la settimana scorsa
La tempistica dovrebbe essere la seguente la commissione ci sta lavorando su questo dossier preparato da questo comitato di saggi e dovrebbe presentare in Parlamento la direttiva entropia e se tutto va bene la prima approvazione di questa di rinvio potrebbe già avvenire sotto presidenza spagnola noi saremo in prima fila noi parlo come Italia nuovi parlo come Forza Italia saremo in prima fila per l'approvazione
La nuova direttiva sulle offerte pubbliche di acquisto quindi sulle regole di funzionamento delle fusioni e delle acquisizioni del mercato azionario in Europa non dimentichiamo che noi in Italia abbiamo una legislazione da qui un punto di vista molto avanzata e che quindi auspichiamo che anche l'Europa ne abbia ne abbia una per non essere noi come dire
Più avanzati rispetto in Europa regressiva e quindi alla fine essere danneggiati questa era la ragione per cui avevamo
Rigettato la cattiva direttive
Del passato e che invece ci porta a volere una buona direttiva l'impegno che io prendo ci lavorerò direttamente probabilmente come relatore correlatore è proprio quello di approvare nel più breve tempo possibile la nuova direttiva sul offerte pubbliche di acquisto grazie a Renato Brunetta
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