"Imprenditorialità femminile: innovazione sociale e mercato del lavoro" - org. dalla Fondazione Italianieuropei in collaborazione con la Lega Coop - (NOTA: dei lavori dell'intera giornata è stata registrata solo la tavola rotonda conclusiva (c/o Residenza di Ripetta - via di Ripetta, 231)

è stato dato or ora il compito non introdurre ma insomma di riassumere i lavori della giornata in modo tale da consentire ai partecipanti alla tavola rotonda che non sultano conti partecipare tutta la giornata
Di essere informati di ciò che abbiamo parlato discusso
Allora abbiamo naturalmente discusso l'imprenditorialità femminile
Partendo dalla nostra esperienza cooperativa ma in realtà allargando il nostro discorso alle tematiche più generali che riguardano l'occupazione femminile
L'impegno attualità femminile i percorsi di questa diciamo così problematica in realtà noi non l'abbiamo intesa come problematica
Ma riprendendo le parole che mi aveva colpito stamattina di Chiara Saraceno ricco come
Questione che va affrontata dal punto di vista delle risorse che comporta la questione della occupazione dell'impresa femminile e quindi una parte del riflessione stamattina ha riguardato proprio l'evoluzione del mercato del lavoro femminile l'apporto dell'occupazione femminile
Più ancora che non quantitativo qualitativo alla alla Società ancora più che non hanno all'economia matto naturalmente anche all'economia italiana
Abbiamo poi affrontato con l'intervento di capita se alzo di Sviluppo Italia
Da problematica degli interventi a favore dell'imprenditorialità femminile
Che ci ha fatto un quadro interessante significativo sulle iniziative governative a questo riguardo
Insieme con tutto ciò che di novità vi è stato in questi ultimi anni per quanto riguarda le i provvedimenti che hanno agevolato del pari opportunità inserimento delle donne sul mercato del lavoro e l'equilibrio
Stato molto citato la recente legge sui congedi parentali l'equilibrio e la quindi la conciliazione dei ruoli
Nell'ambito donne uomini nel pomeriggio si è parlato delle
Pari opportunità come valorizzazione delle competenze femminile e qua siamo entrati un attimo in particolare con la relazione Marina Piazza nel vivo
Della tematica professionalità carriera professionalità ruolo delle donne nell'ambito delle imprese
Sono stati Point una serie di interventi sue esperienze cooperative le sue esperienze di vari punti d'osservazione delle organizzazioni imprenditoriali sul sulla questione di cui stiamo parlando
è stata presentata anche una ricerca che ha fatto ora cooperazione sulle la presenza femminile nella occupazione nelle imprese cooperative
Concludo sperando di aver fornito un minimo di elementi di un dibattito tratto molto ricco a coloro che intervengono nella tavola rotonda dicendo che una delle caratteristiche o forse questa che la cooperazione
A una presenza femminile
Assolutamente significativa
Sia come soci sia come occupati e che molta dell'innovazione che si è realizzato in alcuni settori nostro Paese dovuta anche all'innovazione che le donne della cooperazione hanno portato ad esempio a livello di cooperazione sociale di cooperazione d'utenza e comunque della Coop della nuova cooperazione gran parte dello o buona parte dello sviluppo alla cooperazione docente
Si estinse si è realizzata grazie al protagonismo femminile
Naturalmente in parallelo con il maggior peso la maggior partecipazione
Sì era il dato delle donne ogni a ogni livello della vita economica e sociale
Io spero che questo sia sufficiente per consentire a coloro che partecipa a tavola rotonda di dibattere vi ringrazio
Allora io credo che io non voglio introdurre la tavola rotonda
O di parlare più in là
Mi pare che i temi che sono al centro di questo confronto
E che ci saranno
Altri interlocutori noi
Livia Turco ci raggiungerà parteciperà
Chiudo credo che lei non abbia bisogno di
Particolari
Sforzi per introdursi nel nel tema che indiscusso
Il tema riguarda uno degli aspetti fondamentali del processo di
Entrata delle donne italiane sul mercato del lavoro
Che rappresenta uno dei grandi obiettivi lo sviluppo del Paese
Parliamo spesso delle strozzature dello sviluppo nel nostro Paese
Ci si sofferma a lungo sul la differenza relativa tra il tasso di sviluppo in altri paesi europei in Italia indubbiamente l'Italia un Paese che segue con fatica
La media dello sviluppo europeo ma non c'è dubbio che una delle ragioni fondamentali resta ratifica italiana finita
Al basso tasso d'incremento demografico per cui in realtà noi siamo un Paese in cui il PIL procapite cresce come negli altri Paesi europei o anche di più
Ma siccome siamo un Paese che cresce poco punto di vista della popolazione
Fatica a mantenere la sua posizione nel mondo
E
Contemporaneamente siamo un Paese in cui il tasso di occupazione molto basso
Ed esiste una grande risorsa apparsa le donne che partecipano in una misura molto bassa ancora molto bassa
Al lavoro
All'impresa e alla formazione di nuove in prese
E quindi allo sviluppo del
Noi abbiamo avuto negli ultimi anni
Su questo fronte delle novità importanti che hanno manifestato una spinta soggettiva innanzitutto una disponibilità ne emerge dei di
Notevoli capacità femminili si sono avviate delle politiche pubbliche per sostenere nel quadro anche di una impostazione europea la promozione della imprenditoria femminile è uno degli obiettivi e delle politiche sociali
Quindi si è messo in movimento qualcosa ma non c'è dubbio che se noi vogliamo spingere in avanti questo processo di partecipazione attiva delle donne in forme non subalterno in forme creative e con compiti di direzione ad una nuova fase di sviluppo dobbiamo crearle tutte le condizioni sociali
E anche qui di politiche sociali che nel corso di questi anni hanno cercato di sostenere la famiglia sostenere la maternità
Sono politiche sociali che sono discusse io so che Chiara Saraceno ridiscute non so se abbia riproposto qui
Tema con la stessa crudezza lo ha proposto anche recentemente seminario che abbiamo fatto insieme se cioè le politiche di sostegno della maternità sviluppato in questi anni della famiglia siano politiche che incentivano il lavoro femminile oppure no
Che incoraggiano le zone
Per venire sul mercato del lavoro pure no
Sono problemi e interrogativi seri
Ripeto per affrontare il tema della competitività del Paese è un po'fuori da una disputa
Molto ristretto
Che è sempre la disputa sulla flessibilità
Di uno dei uno solo dei fattori della produzione il lavoro
E per uscire da una discussione esclusiva sul tema della flessibilità del lavoro e affrontare il problema dello sviluppo italiano nei suoi termini reali io credo che
Il tema della risorsa femminile come risorsa fondamentale per lo sviluppo sia effettivamente uno dei temi cruciali questo era il senso anche di questo convegno di questa discussione
Io ritengo che abbiamo qui alcuni
Protagonisti importanti
Di questo confronto
Parte imprenditoriale
Sindacato
E io comincerei da una discussioni fra loro darei la parola Guidi
A Cofferati e poi alle donne che sono qui perché è giusto che le donne in questo caso ascolti me poi giudica grazie quindi per cortesia poco
Non so se ringraziare il presidente D'Alema perché mi fa rompere il ghiaccio comunque
L'anno dopo parla con fare altrimenti
Mi sento in buona compagnia
Ma io vorrei tentare di portare una esperienza personale io
Faccio l'imprenditore cinquantenne circa un migliaio di persone come dico io
La divisione occupazione femminile occupazione maschile io sinceramente non faccio differenze
Vorrei che mi faceste
Grazia del fatto che so perfettamente quali sono le difficoltà del lavorare un'impresa o rifare all'imprenditore per una donna rispetto all'uomo una nostra scelta oggi però vorrei per un momento proprio approfittando del fatto che parlo del primo di introdurla come tema non le soluzioni io sono profondamente convinto che il lavoro sia una materia prima nobilissima la più nobile però la materia prima
Risponde regole della domanda e dell'offerta
Qualità prezzo e consegne
E che non li si interpreta
Il discorso della occupazione femminile secondo lo stereotipo passato
Che però a suo modo comprendeva come caratteristiche ora mentali bassa qualificazione bassa scolarità
Bassa professionalità è chiaro che il discorso non regge
Io ho circa una ventina di laureate in ingegneria la mia valutazione sono fare il loro mestiere
Sono disponibile a fare quello che l'azienda il mestiere chiede
Su quanto sono disponibili a crescere ancora professionalmente
Queste cose le stesse considerazioni che faccio se mi consentite il termine per i maschietti non faccio proprio nessuna distinzione
E che ero però che nel momento in cui spero che non mi ascoltino anzi sono certo che non c'è io una bravissima laureata in ingegneria che capo del collaudo
In una delle aziende
Ricordo questo particolare perché me l'ha parlato il capo del personale poco tempo fa questa signora giustamente si è sposata e ha avuto un figlio
A questa signora rimasta a casa un anno e dieci giorni usufruendo di tutte le varie leggi
Quaranta nata in fabbrica la fabbrica non era più quella che lei aveva lasciato è un altro mondo
Prodotti diversi
Per immettere i diversi di di clienti dei fornitori di delocalizzazioni
Questo credo che sia il punto fondamentale cioè come possiamo considerare e questo credo che sia la grande discriminazione
Che chi fa impresa possa considerare la stesso livello di prestazioni alla stessa retribuzione
Per chi ha la possibilità di stare per una io credo che la legittimazione a parte del tempo a questo il pomeriggio sia dire le cose che uno pensa magari anche correndo il rischio di dire sciocchezze
Noi possiamo permetterci di avere sullo stesso livello questi due tipi di prestazione
è chiaro che nel momento in cui una lavoratrice di sesso femminile
A questo tipo di differenziazioni
Perché fisiologicamente a questo tipo di differenziazione il problema diventa diventa molto serio di difficile soluzione non è più la volontà dell'azienda del singolo lavoratore
E il fatto della discriminante a poter crescere professionalmente all'interno dell'azienda perché chi fa questo mestiere e perde un anno
Con l'accelerazione che ci sono i fenomeni cambiamento odio nei mercati nell'agenda non recupera più non ce la fa più
Voglio che siate tutti tranquilli siamo riusciti a trovare una soluzione per questo caso specifico
Ma se me ne capitano altri tre io non so più cosa fare
Cioè non posso pensare di mantenere un aggiornamento periodico a questa gentile collaboratrice perché ha il diritto del tutto legittimo di restare a casa dal lavoro un anno poi credo che abbia anche ridotto perché lo avrei dovuto stare a casa due anni
Non giusto difendono fosse una sciocchezza perché non sono un tecnico di queste cose
Come concepibile
Che è una ragazza che ha investito e e se la i anni e anni di studio di formazione
Abbia poi la possibilità di rimanere a casa due anni dalla vita dell'azienda in un lavoro di responsabilità è un lavoro che potrebbe e che fisiologicamente comporta una crescita
Ecco queste sono risposte ci sono domande alle quali io sinceramente non ho la risposta
Io vi posso dire personalmente che
Io sono sposato ormai da molti anni e una figlia mia moglie quando abbiamo avuto la bambina insegnava alle ai bambini che una volta li chiamavano sub normali credo che non credo che sia rimasta a casa lavoro nonché dei due mesi
Nostra figlia cresciuta molto bene
Era una scelta personale che aveva fatto verranno anni d'investimento in studio era un mestiere in cui credeva e lei ha continuato a insegnare anche dopo la maternità
Ecco questi sono i problemi che credo che abbiamo di fronte
Perché mia moglie è rimasta a casa due mesi oggi una posta la casa due anni
Chi è che che trovo le soluzioni a questo problema
Io non ce l'ho soluzione
Io sono convinto
Che nel momento in cui si comincia a dire che esistono situazioni particolari per cui è un po'come un processo di integrazione in Alabama tra
Colorati e Bianchi per cui si deve spingere e si considera la donna comunque cosa di diverso che deve essere aiutato con la cui occupazione disse deve essere incentivata io credo che si sortisca l'effetto inverso
Io credo che si disincentivi la possibilità di occupazione
Io non credo assolutamente che siano vantaggi
A meno che non si voglia considerare che la donna è destinata a lavori di bassa qualificazione avrei chiaro che determinati tipi e diritti possono coesistere con un lavoro di bassissima qualificazione
Nella mia esperienza personale però è molto facile che questi mestieri siano già oggi lo saranno sempre più in futuro mestieri che verranno occupati o da macchine o da lavoratori
Di altri paesi
Io credo che si dovrebbe lavorare invece su tutto quello che consente che facilita anche a chi ha investito tempo
E impegno e denaro e fatica nel crescere professionalmente
Col trovare le condizioni perché posso fare dignitosamente il proprio mestiere
Quindi tutto quello che l'assistenza i figli io arrivo a dire neanche permettetemi quello che il lavoro domestico
Che è la base fondamentale io quando sento parlare del dell'immigrazione
E si parla solo dell'immigrazione che serve per l'impresa e o commerciali o industriali si dimentica
Che il settanta per cento di chi fa lavori di concetto oggi può fare persone femminile può fare questo lavoro che esistano le collaboratrici domestiche qui io credo io i interpretò nella mia mente sempre come strettamente attinenti al lavoro dell'industria al lavoro produttivo anche chi lavora
Come con occupazione di collaboratore domestico perché ne fanno parte integrante soprattutto chi proviene dare come quella da cui provengo io dove praticamente la disoccupazione mentre mezzo il quattro per cento
Teoricamente non abbiamo più Gruppo azione
Noi abbiamo bisogno di personale femminile
E da noi dalle aree dove io faccio il mio mestiere non ne esiste nessun tipo di discriminazione
è chiaro che la qualità della prestazione
Che il lavoratore uomo o donna che sia fornisce l'azienda sarà poi il mezzo e il sistema per poter contrattare garanzie particolari o condizione di lavoro particolare che questo sia il parta anche questo sia un lungo periodo feriale particolare magari fuori dal trio aziendale
Io non credo
Che la omologazione per classi per sistemi sia di vantaggio
Alle singole realtà femminili che decidono di investire in un lavoro produttivo in azienda avevo un mestiere una professione grazie
Grazie mi pare che quindi è considerato più lavoro femminile nella sua specie di lavoro
Dipendenti diciamo
Più che considera le donne come possibili concorrenti razza di chi parliamo dell'imprenditorialità
Quello considero scontato no
Credo che
Chiedere comunque abbia posto un problema sicuramente molto importante del rapporto tra lavoro e maternità considera nodi più più complesse della condizione femminile e ovviamente della organizzazione sociale che questo se la soluzione di questo problema viene affidato soltanto alla condizione femminile pari
Difficile
Soluzione no prova a Sergio Cofferati
Ma io ho un'opinione un po'diversa rispetto
è quella che è stata
Mi pare un atto di fiducia eccessivo serpentine
Va bene
Perché io credo che non ci siano più le discriminazioni di un tempo verso la donna verso il lavoro femminile
Ma non credo come invece mi sembrava con un atto di ottimismo
Che mi pare
Apprezzabile ma eccessivo dire adesso Guidalberto Guidi che non ci sono più
Discriminazione nei confronti del lavoro femminile intendiamoci su che cosa sono le discriminazioni se sono atti espliciti formale di impedimento ad una donna
Ad assumere responsabilità da arrivare a livelli gestionali e decisionali alti
No è evidente che non siamo più per fortuna in presenza di nulla
Che ci posso riportare ad un passato lontano
Però non mi sentirei affatto di affermare che i percorsi che avvicinò con la ragazza al lavoro e ancor di più i percorsi poi interni al lavoro siano oggi di pari efficacia per gli uomini e per le donne
Ci sono delle novità positive perché in una fase di crescita economica come quella che per fortuna sta in interessato il nostro Paese da tempo sì risanamento in larga parte effettuato
I comportamenti virtuosi di molti soggetti che hanno favorito l'innesco di una crescita che comincia ad essere da mesi visibile visibile a tal punto che non la nega più nemmeno Confindustria ne discute il carattere non nega più l'esistenza
Hanno portato tu una novità per noi importante
L'occupazione è tornata a crescere tornata cresce l'occupazione anche nel Mezzogiorno
E in questa crescita complessiva c'è un risultato più consistente rispetto a prima del lavoro femminile
Però come è stato fatto notare nella discussione di questa mattina
Era presente anche nella relazione introduttiva la parte più rilevante del lavoro che oggi viene svolto dalle donne
A il carattere del lavoro atipico
Non vorrei introdurre un equivoco io considero tutte le occasioni che si creano come occasioni da cogliere dunque non ho pregiudizi di carattere ideologico verso il lavoro che viene descritto come atipico
E so benissimo che il lavoro atipico poi non è nemmeno tutto quanto lavoro saltuario
Si definisce così una gamma di prestazioni diverse tra di loro
Si parte anche viene classificato come atti più che in ogni caso un rapporto di lavoro a tempo indeterminato i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa c'è un'altra cosa
Il tempo determinato ancora diverso da tra i casi precedenti
Diciamo che la somma di queste tipologie diverse fanno sì che ci sia un contributo a volte anche consistente in alcuni settori alla crescita di una presenza femminile la ragione è facile da intuire
Le modalità queste forme di flessibilità
Della tipologia nuova di lavoro che si è introdotta alcune soluzioni sono Lezzi gli anni altre sono più recenti favorisce un rapporto un equilibrio che le donne normalmente vanno a cercare tra la loro attività la loro prestazione professionale
E il lavoro di cura che in larghissima parte grava ancora su di loro
Sarebbe interessante discutere di come il lavoro di cura viene distribuito dalla famiglia italiana
Anche di qualche passo in avanti si è fatto non mi pare di poter dire per quel che conosco per quel che vedo che siamo di fronte ad una distribuzione di cariche sia sostanzialmente qua tra gli uomini e le donne prescindendo dalla maternità no parlo di quello che normalmente
In una famiglia cade quotidianamente non nel rapporto con le persone che compongono il nucleo familiare
Io credo che in questo ci sia un elemento positivo una crescita quantitativa
Visibile e dentro questa crescita quantitativa anche una presenza maggiore rispetto a prima di lavoro femminile se ci accontentasse modi una tendenza misurata sulle quantità potremmo dire bene ma sarebbe un errore
Io credo che occorra valutare con qualche attenzione anche un aspetto che pure presente in questa crescita e che riguarda ancora prevalentemente le donne che desta qualche preoccupazione
Per la prima volta da qualche anno come le statistiche confermano siamo un Paese interessato da forme limitate ma visibili di lavoro povero
Cioè di lavoro che produce un reddito non sufficiente alla singola persona e qualche volta la singola persona e il tutto nel nucleo familiare di superare la soglia considerata dalla povertà
Non è nella nostra cultura
è un fenomeno che è apparso vistoso in Paesi come gli Stati Uniti da tanti decenni nella nostra cultura la cultura europea italiana di norma il povero ecco la persona che non ha un lavoro e dunque non ha un reddito e ha bisogno di essere assistita
Siamo davanti insista ad un fenomeno contenuto ma da non sottovalutare non foss'altro perché da un lato riguarda prevalentemente le donne e dall'altro le stesse statistiche confermano che chi è collocato in una posizione lavorativa
Dalla quale riceve un reddito molto contenuto spesso è impossibilitato per la sua struttura conoscitiva ad uscire da quella spirale
E dunque il lavoro povero finisce col generale altre occasioni di lavoro povero perché non avendo elementi di conoscenza e di formazione sufficiente quelle persone in prevalenza donne restano lì confinati
Credo che per questa ragione sia indispensabile aggiungere agli effetti positivi sulla crescita e di uno sviluppo che ha le prime conseguenze
Quantitative che gli ho detto una serie di interventi di politiche a corte che siano in grado di sviluppare ancor di più l'occupazione femminile ma soprattutto di sviluppare la qualità dell'occupazione femminile
Alcune di queste politiche sono state discusse poi definite praticate dagli ultimi governi
Nell'arco degli ultimi cinque anni le novità introdotte sono di qualche interesse ne parlerà il ministro Turco immagino quando arriverà ma la politica d'aiuto alle famiglie povere per quanto perfettibile in ogni caso ha cominciato in alcuni territori a creare delle condizioni di reddito sufficiente per una famiglia ad attivare un'attività lavorativa
Cosa che in precedenza non era
Così come una serie di azioni positive hanno consentito qua e là le dimensioni sono ancora modeste di a vere delle crescite professionali attraverso percorsi formativi mirati anche per le donne
Guardate l'anche può apparire una una una una forzatura ma mai così
Se guardate al mondo del lavoro dipendente e leggete in sequenza
La struttura dell'occupazione e ancor di più
La struttura degli inquadramenti professionali che riconoscono le professionalità esistenti vi rendete conto che non solo le donne sono collocate prevalentemente in alcune attività e poco in altre ma che c'è una stratificazione che poi si accompagna anche ad una salario più contenuto di quello medio degli uomini verso il basso
Senza politiche di Mestre che siano in grado cioè di intervenire su tutti i sentimenti che informato l'attività di un'azienda che produca beni proprio servizi che è poco importante difficilmente si possono fargli evitare queste posizioni
Dunque la formazione è una delle condizioni chiare
Peraltro in una società nella quale gli elementi di conoscenza saranno decisivi per includere o per ridurre l'esclusione ce la volete guardare dall'altro versante la formazione vale in assoluto per tutti ma vale ancora di più per una ragazza rispetto ad una ragazza
Quando è riuscito ad entrare nel mercato del lavoro e in un'attività non necessariamente stabile e non necessariamente dalle caratteristiche di un tempo
Dunque bisogna investire molto credo nei percorsi formativi
In fondo la formazione che oggi viene offerta anzi occorre dire meglio la lettura dei fabbisogni formativi
Distingue questi fabbisogni tra uomini e donne
Ma poi non è ancora sufficientemente in grado di stimolare politiche formative che siano mirate se il punto dal quale partecipante diverso io credo che debba essere realisticamente diversa anche la politica che ci offre come è ovvio non ci si può limitare alla formazione
Per questo dicevo mainstreaming e non soltanto un intervento specifico su quello che pure può essere un segmento importante nel caso delle imprese
Ancora una volta senza distinzione tra beni e servizi i modelli organizzativi possono includere il lavoro femminile oppure lo possono marginalizzare
Non sono mai neutri
C'è a questo proposito un libro lo si può dire
Tra le autrici c'è Marina Piazza
Non rivelò nulla di di di di
Di segreto che prende a riferimento
Sul tema orari
Una serie importanti di accordi sindacali
Dunque non sono atti unilaterali è la riprova che anche attraverso la contrattazione si può fare quando c'è una disponibilità delle imprese che sono basati sulla distribuzione dell'orario fatta in qualche caso informe adeguatamente fantasiose
Dove la flessibilità è l'arma che consente una crescita in quantità e in qualità della presenza di donne e della loro professionalità qual è il vero elemento di novità di quegli accordi
Che la flessibilità necessarie per l'impresa
Si incontra felicemente con la flessibilità necessaria per la persona
In prevalenza donne dunque dove c'è stata volontà di ricerca comune si sono trovate delle soluzioni che hanno consentito di realizzare quella crescita la capacità competitiva di quelle imprese e dei vantaggi occupazionali importanti
è la riprova che se non ci sono ostacoli impedimenti di ordine politico qualche volta anche più banalmente culturale si possono fare delle cose interessanti
Certo che se dall'altra parte ti trovi un imprenditore che nega la possibilità al sindacato di intervenire sugli orari perché non si può parlare della riduzione ma ancor meno della distribuzione
La discussione finisce e di risultati non se ne hanno quando si parla di flessibilità buona non si fa riferimento astratto a delle cosa auspicabile ma non possibili ci sono fatti rilevanti ci sono anche aziende bolognesi
Il dottor Guido
Nel nel numero di quelle che sono state esaminate che propano che se c'è volontà si può arrivare a dei risultati di qualche di qualche interesse
Dunque orari durata del tempo di lavoro distribuzione del tempo di lavoro che modelli organizzativi il tema di come si organizza la produzione
O di come si
Eroga un servizio è un tema che viene considerato un po'desueto un po'a margine dell'attività contrattuale di di questi ultimi mesi andrebbe recuperato per intero
è evidente che una soluzione efficace nel luogo di lavoro da sola non è generalizzabili c'è bisogno di un ragionamento un po'più ampio sui tempi i tempi di una città quei tempi che connettono
L'attività produttiva con il resto della sfera della vita di una persona in questo caso non soltanto delle donne ma delle donne e degli uomini che si compongono in un nucleo familiare e se sia la voglia di cercare anche lì con pazienza perché le contraddizioni sono mille
Le soluzioni del caso si può arrivare ad un'ordinata distribuzione anche dei tempi di una città che favoriscono non soltanto i banali processi di mobilità interni ad una città ma già questi valgono tantissimo come sa chiunque vive in una in un'area metropolitana ma favoriscono anche la possibilità di una crescita di uno sviluppo delle attività e della presenza di donne all'interno di quelle attività poi bisogna cercare soluzioni su tutti gli strumenti del caso
Sì ho sentito che ne avete parlato che stamattina non mi sorprende ma uno strumento come
Quello dei congedi parentali importante
Ma sappiamo quanta resistenza è stata fatta
è importante perché certo non risolve il problema della maternità
Ma risolve tutto quanto dalla maternità in avanti può interessare una donna o un uomo che hanno deciso insieme di fare un figlio
E dunque sì sì dalla stessa possibilità all'uomo di accudire
Un bambino o una bambina esattamente come la Cida alla donna che la che l'ha partorito guardate che il mondo cambia
Ora resistenze ci sono state a volte anche molto vivaci
Le resistenze più forti mi spiace dirlo ma non lo faccio per amor di polemica hanno avuto come fonte Confindustria con un timore e immotivato secondo me
Quello cioè che da uno strumento di parità concreta possa passare non si capisce perché una qualche forma di appesantimento dei costi oppure di disarticolazione di modelli organizzativi io penso che sia vero l'esatto opposto
Se sono accessibili gli stessi strumenti per tutti è più facile programmare la propria organizzazione per un'impresa e sia detto per inciso possono diminuire i costi sia dell'impresa che poi i costi sociali più complessi
Alcuni fenomeni anche distorsivi sono stati in passato e lo sono ancora in condizioni sociali delicate e difficili il frutto di una mancanza di strumentazione
O di capacità previsionale dei fabbisogni che ha portato poi dopo i singoli a comportarsi non come meglio riteneva no nell'unico modo che poteva essere disponibile nella circostanza
Abbiamo peraltro davanti
Un'occasione nuova
Nell'ultima osservazione volevo fare
Si parla di economia dirette
E la Rete genera già una parte dei suoi effetti
Tutto ciò che in tecnologia un linguaggio diventa il materiale o comunque a meno esigenze
Di presenza fisica
In un luogo in un tempo dato è di per sé una straordinaria occasione per tutti i punti deboli di un sistema quelli che sono deboli territorialmente il Mezzogiorno può trarre vantaggi dalla Rete perché la rete si può sviluppare senza infrastrutturazione pesante e dunque può dare delle occasioni alle realtà meridionali che prima avevano bisogno di altri interventi e di un tempo oggettivamente molto più ampio
La Rete e la dimensione materiale la stessa può dare occasioni importanti
Anche alle donne
Che hanno esigenza qualora lo scelgano di un rapporto più flessibile
Ma non privo di diritti
Con il proprio lavoro e dunque possono trovare di dei margini di sviluppo e di crescita della loro capacità professionale che in precedenza che era più difficile acquisire
La condizione quale qui come nel lavoro tradizionale che ad una ragazza o ragazzo vengano date le conoscenze necessari ritorniamo di il punto sul quale davvero secondo me nel futuro sarà possibile costruire le condizioni di parità
Le pari opportunità del caso
E in un secolo come che lo che appena cominciato è il terreno dalla conoscenza
Peraltro come le statistiche dimostrano la tendenza alla all'apprendimento e la capacità l'apprendimento delle donne è superiore a quello degli uomini
Se guardate finiti gli andamenti dei percorsi scolastici che vengono registrati arrivate rapidamente a questa conclusione ma al di là di chi ha maggiore o minore capacità di apprendimento quel che conta è che tutti abbiano la stessa possibilità
Di arrivare a quella quota di conoscenza che include
E di superare quella che è stata storicamente una barriera non quella del sesso ma quella dalla conoscenza una barriera che ha diversificato le donne e gli uomini perché potenzialità uguali si infrange vano davanti al fatto che ad alcuni era garantito un percorso ad altre invece quel percorso che era escluso per cento ragioni di carattere storico sociologico che non è il caso quindi di analizzare però qui siamo la dimensione della rete garantisce immaterialità e di per sé un approccio paritario tra le donne e gli uomini se gli elementi di conoscenza che vengono forniti i ragazzi e le ragazze saranno adeguati io credo che da lì ci posso davvero essere il punto di partenza di una vera attività di mainstreaming
Molto più semplice da costruire di quella che invece nelle attività tradizionali ahimè bisognerà pur costruire ma avrà le difficoltà di partenza che tutti immagino conoscono e non da adesso
Il problema dunque di volontà se c'è la volontà politica le condizioni nuove che si sono create sono condizioni di particolare interesse coi le donne diventano imprenditrici
Io credo che il processo di crescita ma questo come verità lo può sapere meglio di me seguiti punto sono concorrenti o colleghe Daloui come come intende chiamarle se le donne diventano imprenditrici è un'occasione in più perché conoscendo la difficoltà
Del percorso in una funzione di responsabilità di direzione hanno maggior consapevolezza dicono che può avere un uomo sul come rimuovere gli elementi di ostacolo o di difficoltà che su quel percorso si sono trovati non mi sorprende che ci sia anche questa crescita in particolare laddove il lavoro tendenzialmente un lavoro autonomo di prima o di seconda generazione
Le grandi famiglie le grandi imprese sono sono meno inclini come si vede a considerare il ramo femminile come ramo da coinvolgerà pieno titolo nella gestione dell'impresa se devono far tramontare l'impresa preferiscono che ce ne maschia farlo su lo hanno dimostrato in cento e un'occasione ecco e credo che nulla
Di più efficace si possono essere davvero della presenza di un numero maggiore di donne che sono deve entrarci diventata imprenditrice di se stesso o di una qualsiasi attività per aiutare anche dall'interno o la la la concretizzazione di un percorso che per nostra fortuna comincia ad evidenziarsi pur avendo i limiti che ho provato sommariamente a descrivere è oramai in campo e nessuno lo può negare
Le chiedo che che guidi volesse o come come una battuta solo proprio una battuta valida devo rilevare sempre che la che il sindacato è molto più capace di Confindustria di esprimere concetti
Anche questa volta si è verificata la stessa cosa e io credo però di quello che io malamente volevo dire che Sergio Cofferati ha detto molto meglio era la stessa cosa cioè io credo che la soluzione di questi problemi
E si trovi nella nel particolare non statuendo genericamente quasi si trattasse di una categoria protetta abbia una considerazione Presidente D'Alema io non ho parlato dell'imprenditorialità femminile perché
Veramente la considero la stessa cosa ecco troverei bizzarro fare differenze tra imprenditori uomini imprenditori no
Io dico che nel momento in cui si scende nel particolare che questa sia l'azienda che si è preparato che sia il singolo lavoratore naturalmente sempre con la tutela del sindacato
Ecco io credo che si trova soluzione tutte le volte che si legifera che si cent'cerca di dare anche ingiuste soluzioni legislative a problemi che hanno che sono poliedrici che hanno dieci mila sfaccettature io credo che si pongono delle barriere anziché facilitare ecco questo era quello che voleva
Grazie
Mariangela Granelli
Sì io voglio anch'io intanto buona sera tutti grazie anche per quest'invito siccome devo dare qualche piccolo annuncio che credo anche voi molto vi aspettate però vorrei interloquire con le cose di questa mattina e con le cose dette fino a qui
Io vorrei dire che questa mattina tutta tutti i contributi molto importante io sono me sono stati dati ma anche l'inizio di oggi
A di fatto confermato fa una constatazione anche attraverso alcuni dati socioeconomici cioè le donne sono state il soggetto più dinamico delle trasformazioni culturali sociali economiche e anche legislative del nostro Paese
Lo dico rapidamente riprendere qualche punto che stamattina veniva molto venne argomentato e e anche oggi pomeriggio da Marina da Marina Piazza
E potremo fare molti esempi ma se ci fermassimo per esempio al mercato del lavoro non c'è dubbio che la pressione straordinaria
E permanente delle donne sul mercato del lavoro ne ha in qualche modo scompaginato le regole lo ha messo fortemente in discussione no rispetto a molti anni fa
E quello che stamattina si cercava di dire io credo che dovremmo prenda lo per elaborare una nuova progettualità e darci nuovi obiettivi anche dalla dal questo seminario di oggi è quello di dire che le donne continuano ad essere un soggetto fortemente dinamico per produrre ulteriori innovazioni
Prima D'Alema nell'aprire faceva riferimento alla fatica italiana e dice alla pratiche italiana deriva anche dal basso tasso di natalità demografico
Ecco io vorrei che questa questa cosa lo ha l'affrontassimo
Non non tanto solamente oggi perché perché insieme con questo dato credo che noi dobbiamo mettere qualche altro dato socio economico non c'è dubbio che le donne lavorano più di un tempo per esempio ma quindi studiano di più veniva ricordato adesso da Cofferati sono più brave si laureano prima
Addirittura atti da dove si accede al lavoro per concorso arrivano prime prima degli uomini
Quindi non possiamo dire anche con un certo orgoglio parlerà per ragioni che anche stamattina venivano evidenziate insomma le donne si dimostrano brave sono brave studiano hanno affermato in questi anni una forte volontà di studiare lavorare nello stesso tempo però di non rinunciare alla Marte alla maternità sembra un'affermazione contraddittoria
Col discorso del del tasso basso di natalità che è vero il c'è italiano anche se qualche segnale sembra diverso in qualche città perlomeno legato forse anche i flussi migratori e vede vedremo negli anni prossimi
Però io vorrei mettere in evidenza un altro dato insieme con queste o c'è una crescita di del desiderio di maternità e di paternità molto forte
Questo perché lo voglio mettere insieme a questi altri dati socioeconomici perché secondo me
Donne vogliono affermare tutti e due questi ambiti nella realtà sociale nell'organizzazione del lavoro nella società eccetera queste adduttrice scienza è ancora ostacolata
Cioè non perché le donne sono meno brave ma ma diciamo si trovano ancora ostacoli nella società nell'organizzazione del lavoro eccetera
E quindi lo sforzo da fare è quello di dire che cosa se è vero come io sono convinta sia vero che comunque
Le donne ancora possono produrre fortissimi elementi di innovazione nello sviluppo stamattina insomma voglio riprendere l'intervento di Chiara Saraceno e credo sono poi note le cose che lei sostiene ma stamattina Cerea ribadite
Che le donne non solo un problema per l'occupazione anti creano occupazione per ogni donna che va a lavorare e diceva c'è una ricaduta ci sono posti di lavoro che si creano più no
Cioè una innovazione nella organizzazione del lavoro ma anche nel prodotto che perché crei nuove domande eccetera eccetera cioè se noi crediamo in questo e mi pare che almeno in dalle cose che ho sentito oggi eccetera e allora occorre sapere che se vogliamo produrre
Una politica attiva del lavoro che affronti e trasformi la risorsa femminile in un vantaggio
Complessivo anche economico per l'insieme dello sviluppo del nostro Paese
E dobbiamo sapere che dobbiamo investire su questa risorsa perché non è la stessa cosa investire sull'occupazione e investire sulle donne proprio per le ragioni che anche qui venivano dette
C'è un problema occupazioni tappe non c'è sono non ha soltanto un segno territoriale noi andiamo a vedere certamente ci sono problemi al Sud più pesanti di tasso di disoccupazione ma anche nel mitico Nord Est stamattina vi si faceva si poneva un quesito
Non mi ricordo se era sempre Saraceno o qualcun altro c'è ma è proprio vero che nel mitico Nord-Est a mancano i lavoratori punto di domanda perché non andiamo a vedere
La occupazione la di sottrazione femminile per esempio come soprattutto in alcune aree tenuto conto che comunque in ogni luogo noi siamo il tasso di disoccupazione femminile è sempre almeno doppio o triplo di quello maschile
In ogni caso sia quello nazionale Sud Nord eccetera quindi occorre investire su questo
Credo che
Sono state fatte
Parecchie cose in questi anni anche sul piano normativo sul piano legislativo
Sia per quanto riguarda il lavoro dipendente i lavori atipici secondo me molto importante come è stato già sottolineato questa legge la legge cinquantatré
è io credo la legge cinquantatré io sono d'accordo col giudizio grava Cofferati
Importantissima il problema è come agisce non soltanto nei ruoli del lavoro ma il raccordo con interventi che vengono compiuti diciamo nel territorio perché isolatamente nel luogo di lavoro forse può essere meno produttiva cioè quindi come tu contratti e quindi ridefinisce l'organizzazione del lavoro che organizzi meglio padri madri eccetera ma come fare interagire col territorio
La invece altri due tre minuti Massimo e la imprenditoria femminile ecco che il tema coi di oggi più centrato poi sul tema di oggi
Se andiamo a vedere anche qui lo diceva stamattina Wanda Giuliano in una bellissima relazione molto importante che ci ha dato anche un quadro della cooperazione della non solo diciamo in Italia quindi proponendo c'è anche delle riflessioni
Secondo me molto stimolanti che dovremo approfondire nel corso anche del
Dalle prossime settimane per vedere se nascono anche proposte concrete no che noi possiamo ancora mettere in campo in questi in questi prossime settimane questi mesi
Però dicevo l'imprenditoria femminile anche qui c'è un trenta così come per quanto riguarda l'occupazione nuova
Prevalentemente ha un segno femminile no tutta la nuova occupazione di questi anni
Fortemente femminile con atipiche le cose che venivano già dette anche l'imprenditoria l'imprenditoria femminile negli ultimi quattro cinque anni è aumentata
Luciani che noi abbiamo cercato di mettere anche a fuoco in questi anni di lavoro che abbiamo fatto anche insieme con la lega con il Coordinamento donne d'impresa comitato nazionale imprenditoria femminile
Che sono per esempio ne cito due ce ne sono altri
Per esempio il primo è non soltanto aprire un'impresa
Come veniva anche ricordato ma come Pontus di Luppi stai sul mercato e quindi superando quei limiti che veniva venivamo dicendo nelle comunicazioni nelle precedenti da un lato l'altro è l'accesso al credito
E l'altro ancora e la formazione la cultura d'impresa se andiamo a vedere però oltre al momento quantitativo dall'imprenditoria non ci accorgiamo
Che le tipologie di impresa e credo anche la ricerca vostra
Perché io ho solo o soltanto guardato di sfuggita perché mi è stata data stamattina sentito un po'le cose che avete detto evidenziano secondo me un dato molto importante che non abbiamo soltanto più una diciamo una tipologia di imprenditrici interno necessità
Che sono poi le le donne che ho erano uscite dal mondo del lavoro appunto per accudire i figli e poi nella rientrare non trovano posto e quindi si misurano corna l'apertura di un negozio una micro impresa eccetera o l'altra tipologia
Dalla niente la donna che a un certo punto della sua vita si trova a misurarsi con una impresa o del padre o del marito del fratello e dice va be'che faccio mi ci metto oppure avendo non avendo mai fatto l'imprenditrice
Queste due tipologie la terza è assolutamente nuova relativa soprattutto le giovani generazioni sulle quali io credo dobbiamo molto investire e chi è invece che io chiamo per comodità imprenditrici per scelta cioè decidono
Sono donne giovani scolarizzato e decidono di lavorare improprio quindi prima c'è lavoro autonomo o direttamente imprenditrici allora questo per dire che cosa abbiamo visto le modificazioni nella lavoro complessivamente anche del mondo imprenditoriale
Che anche la legislazione le azioni di governo inteso complessivamente il Governo centrale quelli locali eccetera
Devono accompagnare questo dinamismo e queste trasformazioni che ci sono state sostenerle promuoverle se vogliamo raggiungere quegli altri obiettivi
Quindi è una fase questa che se vogliamo davvero che la risorsa femminile
Diventi uno volano per lo sviluppo del nostro Paese occorre investire di più in termini di risorse umane in sé in termini di risorse finanziarie e anche con un plus di elaborazione progettuale
L'annuncio che volevo fare finisco perché qui non non serve farla molto lunga perché ci conosciamo abbiamo visto un lavoro che abbiamo fatto insieme un po'contante di voi
Il noi abbiamo il Governo in questi anni il mio il ministero dell'industria ma di concerto con gli altri ministeri interessati hanno lavorato su due binari paralleli complessivamente possiamo dire abbiamo avuto delle leggi specifiche per le donne quindi mi riferisco in particolare la legge duecentoquindici per la imprenditoria femminile che nata nel novantadue
Resta il tema di una cultura che esso non ho il tempo per no e che cominciata esplorativa quando quelle modificazioni dinamiche di cui parlavamo erano già avvenute che non erano degli inizi la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
Quindi abbiamo mi ha detto che cosa facciamo funzionare le leggi specifiche per le donne che ci sono ma con una livrea espansiva di queste leggi non chiudiamoci ingorgo
Che ci teniamo ma facciamo agire quei principi quelle risorse quegli indirizzi sul complesso della legislazione italiana quindi oltre a l'annuncio è che il ministro ha firmato tutti i decreti attuativi
Del nuovo Regolamento e quindi è in pubblicazione anche l'apertura del quarto bando che come sapete ha una da consistente beh dotazione anche di risorse e che ha coinvolto le regioni nella gestione e nella progettazione eccetera quindi attivando secondo noi un'importante impatto sul territorio
Quindi questo abbiamo fatto ma nello stesso tempo avendo fatto emergere i nodi cruciali
Che fanno da ostacolo ancora lo sviluppo pieno della imprenditoria femminile abbiamo attivato alcune altre iniziative un progetto per facilitare l'ha detto dall'accesso al credito delle imprenditrici che ha coinvolto l'insieme delle banche delle organizzazioni economiche e sociali
Del sistema delle camere di commercio oltre al ovviamente al ministero dell'industria
E che possa facilitare l'accesso delle donne al credito attraverso delle convenzioni che saranno stipulate nel territorio e soprattutto facendo sì che alle donne non vengano richieste garanzie patrimoniali
Ho maggiori può garanzie patrimoniali tale da scoraggiare insomma questo ecco quindi abbiamo agito in questa direzione altre iniziative le del conducente credo che noi dobbiamo sapere e finisco davvero che dire che investiamo sulle donne come elemento di sviluppo generale del Paese di innovazione
E dobbiamo sapere che questo non è indolore cioè non è che questa cosa si a si sovrappone allo sviluppo così come all'organizzazione del lavoro luogo di lavoro per logorio così come si sa che questa cosa mette in discussione cioè bisogna modificare i bisogni e quindi riprogettare in qualche modo correggere introdurre ecco la dico così definiscono introdurre nello sviluppo elementi inedita qualità sociale e ambientale io aggiungo ragionare intorno investire sulle donne questo vuol dire e credo che sia interesse complessivo del Paese
Questo ultimi anni sono state fatte cose importanti molto resta da fare
Ma io credo e insieme potremo fare molte cose
Grazie
Vorrei fare qualche osservazione io perché credo che poi sia giusto in a piazza coi Alberini
Vadano verso la conclusione del nostro dibattito
E credo che insomma la discussione mette in evidenza da una parte problemi problemi che sono
Retaggio di una situazione storica relativa arretratezza in Italia la netta differenza nel tasso di attività maschile femminile di ventidue punti una delle differenze più più spaventosa e del mondo civilizzato quindi evidentemente noi partiamo da un dato
Storicamente consolidato che è un dato di relativa arretratezza del nostro Paese
E in questa insufficiente mobilitazione della creatività della partecipazione attiva delle donne
Alla produzione allo sviluppo c'è una delle strozzature dello Sviluppo Italia
Nello stesso tempo però ma voi registriamo delle
Nel periodo più recente un dinamismo
Cioè questo questo questo retaggio questa difficoltà storica del Paese evidentemente in questo momento incalzata da delle novità tra queste novità che la più importante e secondo me una nuova coscienza femminile sul fatto che le donne vogliono uscire da questa condizione di inattività
C'è una
Una forte carica soggettiva
Chi si esprime anche nei risultati sua Mariangela Granelli citava dati
Nel successo relativo delle donne dal punto di vista delle performances negli studi dal fatto che nei concorsi pubblici pubblici nelle professioni pubbliche a cui si accede per concorso temi queste promesse mettendo alla femminilizzazione abbiamo avuto persino la necessità cadere quote riservate agli uomini
Per in qualche caso alcune professioni inevitabile abbiamo risolto questo problema per quanto riguarda la polizia per esempio riservando una quota quelli che hanno fatto il servizio militare luce ad un avendo una una modalità di accesso che sia esclusivamente maschile le donne tendono a vincere massicciamente tutti i concorsi Polizzi
E in generale nei concorsi pubblici
Quindi e questo è un segno di soggettività femminile c'è una una nuova generazione di donne che pur aspira al successo che ha capacità che
Messa nelle condizioni di gareggiare
In compari opportunità tende a vincere nei confronti dei maschi d'altro canto in Paesi più avanzati del nostro alcune professioni intellettuali si sono largamente femminile za
E questo è un dato diciamo che
Quindi
Ma oltre a questo aspetto soggettivo hanno giocato anche altri aspetti
Innanzitutto lo diceva Cofferati una flessibilizzazione del mercato del lavoro
Chi ha avuto forme positive avuto forme discutibili
Perché non c'è dubbio che il il generalizzare assi dei contratti di lavoro cosiddetto atipico atipici
Tipico è anche un fenomeno che nasconde forme di sfruttamento del lavoro forme di di di lavoro subordinato nascosto che non
Non sono accettabili
Però non c'è dubbio che in questo processo di flessibilizzazione che legato anche ad un mutamento della organizzazione del lavoro delle tecnologie
C'è anche un aspetto di flessibilità dal lato dell'offerta di lavoro
Che corrisponde ad una ad una capacità di adattamento delle dopo
Noi
Soprattutto nel centro nord del Paese meglio negli ultimi anni c'è stato una netta inversione di tendenza cioè la maggioranza delle persone che entrano nel lavoro sono dopo pare più del cinquantadue per cento
Dei nuovi di nuovi entra nel lavoro
I nuovi occupati sono dopo che naturalmente
Anche se questo dato in relazione
A quella differenza di ventidue punti del tasso di attività è un dato ancora modesto ma non c'è dubbio che rappresenta un segnale importante di inversione di tendenza
E poi ci sono state le politiche pubbliche in questi anni
Si chiama lei come vogliamo ma insomma diciamo in questi anni è stato per la prima volta una serie di politiche pubbliche tendenti a promuovere e incentivare attraverso azioni positive fra queste la legge sulla imprenditorialità femminile che ha avuto un grande successo
I primi anni di applicazione di fare siamo riusciti a dare una risposta positiva soltanto al venticinque per cento delle doma
Che vuol dire che
Evidentemente questa legge ha
A volte si fanno delle leggi poi non si spendono i soldi perché o meccanismi sono complicati oppure si pensa di andare incontro ad un bisogno sociale che non c'è o che si è è infatti soldi soldi stanziarsi erano pochi soldi stanziati ma insomma sospettati spesi per i primi due duecentocinquantotto miliardi poi c'è aumentata la dotazione però in questo caso diciamo evidentemente questa legge incontrava un bisogno sociale che c'era questo voglio sottolinearlo spot
Cioè una spinta reale appunto quella aspirazione femminile Successo all'affermazione della propria personalità che si è manifestata anche in altri casi
In cui ho fatto riferimento ora io credo che
Il problema è come andare avanti questa direzione come rimuovere le strozzature che si sono misura incontra
E questo è l'interrogativo appunto a cui cerca anche questo seminario di dare risposte di individuare risposte e soluzioni
Ora io credo certamente una di queste strozzature rimane nella organizzazione della società
Il problema del rapporto tra condizione femminile organizzazione dalla famiglia maternità
E lavoro
E soprattutto possibilità di
Di una occupazione in posizioni di comando
Perché è evidente che è più facile allontanarsi dal lavoro per chi svolga un lavoro ripetitivo diciamo non particolarmente qualificato mentre invece per chi ha funzioni di direzione o di di imprenditore o funzioni direttive nell'impresa ma la canzone del lavoro
La perdita l'allontanamento dal lavoro diventa qualcosa che fa perdere chance di successo parliamoci insuccesso di affermazione professionale di Carrier
Ora badate questo
Io vorrei richiamare l'attenzione su un dato
Sul rapporto tra lavoro in lavoro delle donne in maternità che è un dato sul quale
Bisognerebbe riflettere un po'di più
Il tasso di natalità e più alto nei Paesi dove è più alto il tasso di occupazione femminile
Cioè
Questo dato mi sembra che ci spinge Accardo una considerazione un po'più o meno vincolata su quest'estate non è affatto vero che dove le donne sono relegate nella loro funzione Domestica fanno più figli
I paesi dove c'è il più basso tasso di natalità sono i grandi paesi familistica tonici d'Europa l'Italia e la Spagna
Nei Paesi dove più forte è la libertà firmi
Intesa come partecipazione al lavoro ma anche come libertà di cultura di costumi
Si fanno anche gli Uffizi
Questa nuova vorrei che test vorrei i patti qualche clericale chance ma sono tanti
Sui quali invito a riflettere
Vito riflette
Cioè anche dove si è affermata una visione della sessualità più liberale e meno vincolata alla maternità si fanno più figli
Ripeto il dato non appaia scandaloso comunque un dato
Sul quale vale la pena di riflettere
Perché è del tutto evidente che sulla denatalità
Incide il ritardo di un'organizzazione sociale ma anche di una cultura e di un senso comune che scarica sulla donna il peso della organizzazione familiare e che quindi rende cosa fare
Rende e Rende proprio per questo la scelta fra la maternità e il successo professionale una scelta drammatica
Perché dove non si sono fatti diciamo dal punto di vista della cultura del senso comune e della organizzazione dei servizi sociali dove non si sono create le condizioni per conciliare
Diritto al successo non soltanto il diritto al lavoro va diritto a ricercare un lavoro in cui si realizza la professionalità e maternità è inevitabile Michilli di di giovani donne parti importanti di essi scelga
L'impegno professionale
E rinvia la maternità trentacinque anni lo abbiamo sempre di più diciamo questa tendenza diciamo ad una maternità tardiva
Una volta chi magari uno ha consolidato la sua posizione professionale si è giocata le sue chance dal punto di vista del della ricerca dello studio della crescita negli anni dei soldi ci si e quindi evidentemente se una donna fa il primo figlio trentacinque anni quarant'anni difficile mi faccia tre quattro e di qui la caduta del tasso di natalità sono cose stanza banale semplice queste per evitare che ripeto
Nei paesi dove è più forte l'emancipazione femminile
La partecipazione delle donne al lavoro e la libertà sessuale si fanno anche il figlio forse c'è un nesso tra fare l'amore fra i figli che un possedeva andrebbe ripensato ma per Talita più ampia annunciato
E meno
Sì da fare l'amore lavoro fa riferisce un nesso tra tutte queste cose diciamo che andrebbe ripensato come qualcosa che non è in conflitto
Ma che
Deve essere
Probabilmente comporta invece un conflitto con vecchie forme di organizzazione del lavoro e della società io credo per esempio voglio dirlo sinceramente che un concerto non certo rigurgito di oscurantismo clericale di fronte al quale noi ci troviamo nel nostro Paese no
Certe campagne
Inquieta sono stante la Regione Lazio faccia la campagna contro la pillola del giorno dopo a parte io mi domando cosa c'entra la Regione enti a questi in tutto ciò
Anche un'idea uno statalismo diffuso diciamo sul sono manifestazioni di oscurantismo oscurantismo o
Di di di di arretratezza culturale e civile beh io credo che uno dei pericoli
Se noi vogliamo andare avanti dei processi che si sono attivati
E ripeto che hanno cominciato a scalfire
Questa
Contraddizioni questa arretratezza italiana e hanno cominciato ad aprire
Nuovi percorsi per il protagonismo delle doppie più donne che lavoro più donne imprenditrici più donne imposizioni
Il dirigenti io credo che un rigurgito di oscurantismo clericale sia un pericolo da questo punto di vista e che ci sia qualcosa che rischia di creare una difficoltà di
Divieti di di arginare
La crescita del protagonismo sociale delle donne e legato non soltanto le politiche sociali
Guai questo sarebbe un errore grave di economicismo è un grande problema di cultura di senso comune di civiltà
Perché soltanto un'evoluzione complessiva del della cultura e della civiltà del Paese apre nuove prospettive alle donne non soltanto delle politiche sociali e degli incentivi specifici
Che pure si può dice ma ripeto nel caso delle donne
Si tratta anche di una grande questione cultura
C'è stata lunga c'è ancora in alcune aree del Paese una resistenza culturale al lavoro femminile
Che non è e soci che non si muove con gli incentivi si muove punto cambiando il modo di pensare anche degli uomini non soltanto delle donne
E ripeto questo comporta c'è un fronte culturale c'è un fronte civile
Che secondo me noi non possiamo trascurare di questa che il grande tema della libertà femminile torna ad essere un un problema importante dell'evoluzione civile e culturale del Paese
E non è affatto un tema incontrastato diciamo o come si dice con una parola di moda by partenza parola che io trovo spesso usata a sproposito o con qualche enfasi eccessi questa è proprio una battaglia di parte mi sia permesso di di che dall'altra parte vedo segnali molto pericolosi molto negative
E infine una un'ultima
Come si dice provocazione
Provocazione simile
Questa questa seconda forse più discutibile dal punto di vista dell'udito dice
Ecco io io mi domando se
Questo lo pongo per questo voto parlare anche prima perché pone degli interrogativi uno rilancia nella speranza qualcuno possa poi rispondere
Se
Questa questa questo avanzamento di donne in posizioni di responsabilità
Sarei curioso per esempio di vedi gli atti fare uno studio per vedere se nelle in prese di cui sono le donne imprenditrici diciamo
Nel loro essere imprenditrici
Totale un'idea di un'organizzazione del lavoro del rapporto tra vita e lavoro tra famiglia e lavoro
C'è un punto se c'è un punto di vista femminile oppure se nel momento in cui le donne acquistano potere ragionano come i maschi questo è un è un è un interrogativo seguirò diciamo c'è se
Effettivamente questa crescita di una funzione delle donne una funzione dirige crescita ancora insufficiente ci sono per esempio settori come la politica che ne sono stati investiti molto poco
Ma laddove c'è una crescita di una funzione di responsabilità delle donne se c'è
Un modello femminile
Un modo di pensare femminile nel fare
Nel fare l'imprenditrice nel fare il capufficio oppure se la cultura del potere una cultura maschile a cui semplicemente le donne si uniformano ferma restando la differenza di genere che quella incomprimibile fortunatamente
Questo è un tema che meriterebbe di essere persino indagato in termini sociologi statistici per capire che cosa succede diciamo ma è credo un un un interrogativo serio perché siccome giustamente si dice che
La libertà femminile protagonismo delle donne mettono in discussione
Un'organizzazione sociale è un modo di pensare si tratta di capire se le donne mantengono questo punto di vista anche quando hanno avuto successo o soltanto quattro aspirano al successo
Diciamo lo replica in modo non provocatorio ma come un tema vero che ci interroga tutti ma soprattutto interroga le donne mentre grazie
Dunque io voglio cominciare raccogliendo la provocazione di D'Alema ma non ha reso rispondendo molto a lungo perché praticamente ho fatto tutto il mio intervento di oggi su questo così allora però allora però volevo semplicemente dire una battuta e dire quando le donne arrivano al potere anche al potere imprenditoriale diciamo senza consapevolezza di genere e cioè in qualche modo come dire ponendo siccome
I maschi allora non è che ragionano come i maschi ragionano peggio dei maschi
Perché non solo nel loro terreni chiaramente no cioè voglio dire quando qualcuno non sa le regole si muove male che si muove in modo se io mi trovo come dire faccio sempre l'esempio parlo di questo
Se io mi trovo a Milano come dire che è la mia città alle mezzanotte come dire per fare un pezzettino io so benissimo che poi magari mi possono anche avere dire ma insomma come dire so quale scorciatoia fare so che come sono le strade ma se mi trovo a Marrakech senza mai esserci andata sto non vado per le scorciatoie vado per la strada dritta e sta bene perciò le donne quando arrivano in territori sconosciuti sono persino più rigide dei maschi come dire per cui
Il problema non è tanto che ci siano le donne il problema come dire quello di trovare un altro tipo di stile cioè un'altra peraltro
Come dire capacità come dire di porsi se ci si pone
Come dire portando la propria differenza di genere e qui io appunto non vorrei andare avanti il discorso perché l'ho già fatto prima ma volevo ripartire da fare due considerazioni
Primo un po'raccogliendo sempre quello che diceva D'Alema anche altri diciamo sul fatto che noi siamo un paese molto arretrato su questo noi lo diciamo ma non ne abbiamo veramente consapevolezza del suo noi siamo
Uno dei quattro Paesi in Europa che hanno meno tasse non è parso di occupazione è una specie di vergogna no abbiamo il meno tasse occupazione siamo vuol dire
Meno del quaranta per cento come dire io sono andate in Svezia la settimana scorsa alla prima riunione informale dei ministri del lavoro e delle pari opportunità in cui si è dato come obiettivo assolutamente da raggiungere entro il due mila dieci per tutti i Paesi dell'Unione il fatto che l'unione che l'occupazione femminile passi dal cinquanta al sessanta per cento voglio vedere come ce la facciamo come dire
Ma allora bisogna metterci la buona volontà non è una piccola passeggiata allora il fatto che Maigret in questi tre giorni ci sia stato il convegno la Conferenza nazionale sul lavoro come dire
Quando uno degli obiettivi principali l'occupazione come dove non c'era una donna non c'è era noi siamo qui tutte donne a parlare del lavoro femminile e nella Conferenza nazionale occupazione non c'era una TAC e secondo me questo vuol dire che noi parliamo
E non tentiamo di fare delle cose ecco io credo che questo bisogna dirlo perché se vogliamo affrontare il problema bisogna affrontarlo seriamente è un problema grosso
Ecco detto questo è anche un'altra cosa volevo dire su questo cioè noi sono sempre stati considerati uno stranissimo Paese in Europa no il Paese che ha il tasso più basso di occupazione meno numero di figli
Dice come mai che strano che stanno fantasma si aggira per l'Europa ma io son d'accordo con D'Alema noi abbiamo un meno figli perché le donne hanno meno lavoro queste e non è un rapporto fantasiose un rapporto causale come dire
Perché hanno meno lavoro sicuro meno lavoro e hanno meno supporti per cui effettivamente se la Svezia l'uno e cinque il figli per donna e noi abbiamo l'uno virgola uno e perché all'ottantacinque per cento di occupazione femminile noi abbiamo il trentasette per cento
Poi c'è un rapporto assolutamente causale
Detto questo volevo ritornare invece a quello che diceva Guidi adesso se n'è andato mi dispiace mi sembra che vada un po'ripreso
è perché è un la cosa molto forte degli imprenditori e io li prendo sul serio da questo punto di vista quando lui vince io giovani uomini giovani donne giovani donne ingegneri giovedì come ingegneri non faccio differenze
Io credo che questo sia la chiave per cui in Italia non procede l'occupazione femminile in qualche modo perché è chiaro che bisogna fare delle differenze altrimenti non ne usciamo da questo problema
Allora fare differenze vuol dire anche la capacità di gestire queste differenze
E stamattina ha ricordato come la nuova chiave come dire del nuovo meno agilmente sei sia proprio quello del managing dai versi c'è da gestire leggerezza insomma Ras vuol dire gestire le differenze in senso ottimale perché si sono resi conto che come dire io ottimizzare risorse se veramente prendo da uomini e donne il meglio che possono dare ma se mi fa comodo
Gestirmi le differenze perciò anche le competenze delle donne voglio anche capire come dire quali sono i problemi che riportano le donne e quelli che mi portano gli uomini questo lo vuol dire fare mainstreaming perché altrimenti sempre una parola
Allora su questo io credo che bisognerebbe come dire vorrei proprio fare il punto sul fatto che secondo me non siamo a risolvere un problema che e molto contraddittorio perché le giovani donne oggi sono all'interno di una contraddizione fortissima molto più che per esempio le donne dalla mia generazione perché perché noi come dire che siamo state le prime donne laureate imponente ma siamo entrati abbastanza facilmente nel mercato del lavoro nomi solo nuovi diciamo perché poi gran parte perché perché c'era il servizio pubblico perché ce ne perché abbiamo fatto le insegnanti le assistenti sociali indecente perché siamo entrati nel pubblico con degli orari e dei tempi conciliativi oggi queste giovani donne non possono più entrare nel pubblico perché il pubblico e abbastanza chiuso
Sono altamente qualificate entrano
Allora aspettiamo Libia
Assenza
Nella a seguire l'avversario ma è stata
Conosco esclude
E oggi non
Va bene allora riprendo
Allora dicevo che appunto sono all'interno di una correzione molto forte perché quelli altamente qualificate sono risposta una richiesta di tirata visita del tempo che era sconosciuta alle generazione precede
Va be'c'è stato un po'di scompiglio
Allora sono esposte
Sono esposte diciamo a una richiesta di delle dilata avvilita di tempo molto alta altissima
Mentre invece diciamo quelle a più bassa scolarizzazione sono esposte a una richiesta di flessibilizzazione spezzettamento del tempo altrimenti scontati ma anche questa sconosciuta la generazione precedente
Allora diciamo che queste donne come dire sono esposte a un messaggio sociale
Che è molto contraddittorio perché la la società gli dice tu come mamma de di accogliere il tuo bambino un bambino deve essere amato e l'unico deve essere protetto deve essere seguito perciò turbe di accoglierlo come dire
E nello stesso tempo c'è dottor Guidetti riceva come questa io posso considerarla come dire uguale a un giovane ingegnere se mi resta a casa un anno a parte il fatto che è come dire io ho fatto tante ricerche nelle aziende così voglio dire questo può esserci un caso eccetera ma io le assicuro che le giovani donne
Tornano adesso non si prendono neanche i cinque e i sei mesi di congedo parentale tornano di galoppo e quelle che fanno i lavori precari tornano un mese dopo la la la maternità perché questa è anche la realtà che sta succedendo
Per cui questo è un caso diciamo ma allora come dire qual è lo dice ma come come faccio a uscirne io capisco io dal suo punto di vista e io dico facendo il morto come dire che anche i giovani uomini possono prendersi la qua perché allora come dire la giovane donna invece di prendersi un anno se ne prenderà cinque mesi e giovane uomo se ne prenderà atto e cinque come peraltro c'è nella legge sui congedi parentali
Ecco ritroviamo
Una fondazione per per sì ma no ma avete gesto di supporti necessari poi dopo c'è Livia Turco adesso che difende la legge io adesso non mi attardo visto che c'è lei ma a come dire questo è il problema che in sé come dire anch'io volevo dargli un altro dato che forse non si sa mai sono gli ultimi dati Istat
Il settantacinque per cento delle donne in Italia lavoro al sessanta e più ore la settimana tra lavoro di cura e lavoro professionale contro il quindici per cento degli uomini
Dunque questa e qualcosa diciamo noi scontiamo un'arretratezza nella condivisione del lavoro di cura che non ha paragoni in nessun altro Paese del mondo e perciò un'arretratezza anche di cultura come diceva D'Alema sono d'accordissimo
Noi abbiamo il fatto avendo avuto un modello breadwinner dietro modello rigido per cui l'uomo era quello che lavorava e la moglie a casa adesso non è più così ma nella zucca della gente è ancora così
Quelle per cui noi che abbiamo fatto le grandi lotte contro il part-time perché le donne non fossero segregate in realtà le abbia fatte quasi morire di fatica perché le donne non sono segregate ma sono morte di fatica facendo il tempo pieno e facendo anche il tempo pieno a casa
Per cui adesso però la cosa che mi sembra interessante è che noi ci dobbiamo se vogliamo davvero prendere in considerazione il tema dell'occupazione
Noi dobbiamo prendere in seria considerazione il tema della flessibilizzazione faccio solo un esempio poi finisco
Il part-time noi siamo stati un Paese che ha sempre avuto poco part-time no per una serie di motivi non l'hanno voluto le donne non hanno voluto i sindacati non hanno voluto le aziende se non diciamo invece nella ristorazione nei servizi anche nelle imprese di servizi alla persona eccetera ma le aziende poco
Adesso noi abbiamo invece il l'esempio dei paesi nordici dove c'è moltissimo part-time no
E dove però le donne sono entrati in un modello molto si più segregato per nostro perché è vero che le donne svedesi sono l'ottantacinque per cento
Ma sono anche l'ottantacinque per cento di quell'ottantacinque per cento a portare in posti residuali marginali non competitivi con quelli degli uomini
Allora il problema è questo di imparare in qualche modo la lezione dei paesi nordici
E il lavorare diciamo su una flessibilità che non vada come dire su una conciliazione ossia che non vada a penalizzare a marginalizzare le donne allora per esempio faccio un piccolissimo esempio
A mio parere una battaglia da fare è che per esempio il part-time non sia legata al genere assolutamente come dire e questo magari questo va anche bene perché cominciano a esserci anche del part-time i giovani maschi all'inizio anche se Cofferati non sarà non è che dico che va bene
Che il Papa in ci sia ma intanto ci sono anche dei giovani maschi
E poi che sia soprattutto legato ai cicli di vita e di di emergenza e poi la cosa fondamentale è che sia come dire che si è rotto il soffitto di vetro dei
Dei posti alti altrimenti sarà sempre marginalizzato si dice sempre diverse le aziende di Tor non si può non si può fare il dirigente fare part-time
Io sono nata un convegno l'anno scorso in cui c'erano due un uomo una donna
Che si dividevano il posto a job sharing si vedevano il posto dichirazione ad altissimo livello del personale
Come dire facendo tre giorni l'uno tre giorni l'altro e come dire sovrapponendosi per un giorno si può basta come dire aprire come dire essere all'interno
Di un senso di creatività di immaginazione in cui l'obiettivo finale dovrebbe essere dare più opzioni possibili ha più dipendenti possibili all'interno del sistema delle compatibilità non è che vogliamo far fuori tutte le aziende che tu all'interno c'è però è questo che bisogna bisogna rompere la rigidità a mio parere allora su questo come dire si può cominciare a pensare davvero alla qualità
Qui delle donne ecco un'ultimissima cosa mi pare come dire che per fare questo ci sono molti piani su cui agire effettivamente non c'è soltanto il piano delle aziende
C'è anche il piano come dire ma su questo parlerà Lidia sicuramente ma insomma lo accenno soltanto che mi sembra una cosa importante di quello che è stato sottolineato come lo strumento più importante che in questo momento i Paesi dell'Unione europea
Devono affrontare diciamo naturalmente qui c'è anche lo zampino della presidenza svedese che è il sistema di conciliazione tra tempi del lavoro e tempi della famiglia
Ecco io credo che questo sistema di conciliazione noi abbiamo un pochino lasciato da parte è importantissimo ma importantissimo perché è un'eco sistema
E deve tenere insieme come dire il pubblico che deve tenere insieme le aziende che deve tenere insieme i soggetti perché e Intra anche per esempio nella condivisione del lavoro di cura ecco io credo che questo è una cosa come dire che dobbiamo tenere insieme molto io per quanto mi riguarda per esempio come Commissione vorrei farci una bella Campagna anche culturale sopra è stata una bella campagna in Olanda due anni fa su questo in cui lo slogan principale era una mamma non è meno mamma se un Papa è un po'più fatta ecco per esempio questa è una bella
Per insieme allora se se gli uomini entrano nel lavoro di cura le donne entrano meglio e di più nel lavoro professionale questa è una cosa strettamente legate per cui io come pari opportunità lavorerò per dare pari opportunità agli uomini entrare nel lavoro di cura
E alla ricerca di fatto Panico alle
Allora facciamo parlare Ivano Barberini e poi a questo punto Livia Turco che nel frattempo si si può firmatario concludere dice l'altro la materia la conosce
Abbondantemente
Bene e o tante Anto corre coglie l'occasione per ringraziare
Relatore partecipante anche la Fondazione Italianieuropei per il lavoro congiunto
Nell'organizzare questo incontro credo che l'incontro si è ritenuto utile
Un po'da tutti utile a mettere a fuoco dell'idea mettere a confronto delle esperienze e provare voi attentare provare a mettere a fuoco delle soluzioni o comunque dei procedimentale dei processi vicino di miglioramento della situazione
Abbiamo assunto come tema centrale quello della crescita professionale della delle donne
Abbiamo assunto come tema centrale
Il modo come stimolare la voglia di intraprendere
Ingresso dal quale partiva anche la relazione
Occupazione formazione lavoro di qualità responsabilità imprenditorialità la presento in un ciclo sperimentato e quindi c'è questo rapporto il lavoro il lavoro di qualità e quello che può indurre alla imprenditorialità a monte di tutto questo c'è come l'impresa cooperativa riesce si presta a creare occupazione a far crescere persone quindi a produrre imprenditorialità come possa fare tutto questo senza esclusione di genere
Creando delle reali pari opportunità
Non voglio farla lunga voglio solo citare però un dato che mi sembra interessante sul piano più generale attiene solo indirettamente al tema che stiamo affrontando ma proprio perché c'è questo rapporto tra creare occupazione e conseguenze poi sul modo di di favorire l'intrapresa di vari i vari soggetti ben devo dire che c'è un dato Istat che abbiamo ed ho messo in giro
Questi tempi che mette in evidenza come ci sia stato negli ultimi venticinque anni uno scarto di Trento tra la creazione di lavoro nell'impresa tutte nel mondo dell'impresa in quello che le imprese cooperative
Da settantuno ottantuno in tutte le imprese italiane l'occupazione è cresciuta del ventuno per cento nell'impresa e cooperative cresciuto dell'ottanta per cento
Dall'ottantotto al novantuno del due ventitré per cento nel totale dell'impresa e contro il cinquantasei per cento nelle cooperative dal novantadue al novantasei c'è stato un calo del tre trentacinque nel mondo dell'impresa un più sette trenta nel mondo delle cooperative
Pone delle degli ultimi prodotti Investimenti e anche del fatto che le ristrutturazioni si saldano con la presi con la ripresa uno poca son lo sviluppo e anche che l'occupazione tutelate difesa da un processo di solidarietà fra cooperative le imprenditorietà cooperativa è nata se volete congiuntamente il fenomeno della crescita delle piccole Metin prese negli anni Sessanta negli anni cinquanta sessanta in parte settanta spesso come risultato di licenziati lavoratori licenziati dei sommessi chi a fare l'artigiano chi a fare il dirigente cupa mettere in piedi una cooperativa questo è avvenuto un po'in generale
E negli ultimi decenni anche tuttora continua questa Narsete d'impresa viene da aziende in crisi aziende private che entra in crisi con legge Marcora con verso il il la legge Bersani nel si mettono insieme diventa l'imprenditore diceste sì questi lavoratori di aziende in crisi e l'orto licenziate quindi c'è una forma di impresa quella cooperativa che spinge intraprendere soggetti congiuntamente che il singolarmente non potrebbero farlo allora qui c'è un problema si noi parliamo della imprenditorialità femminile dobbiamo innestare inserire questo è il concetto più generale di una di natalità dell'impresa e oggi l'impresa cooperativa fa fatica a nascere
Fa fatica a nascere perché ha delle lo dice la stessa dell'azione alla disegno di legge Mirone
Siamo in presenza di meccanismi burocratici che anche la copertina di tre soci anche se se un po'facilitata nella piccola cooperativa B si richiede un approcci piano procedure quindi anche costi che sono come nella grande società per azioni
Ci son dei meccanismi anche legislativi che vanno rivisti c'è un problema c'è l'atteggiamento dell'Agenzia di sviluppo che fino a dieci quindici anni fa incoraggiavano Canas Roddick operativa negli ultimi tempi ci sono messo un po'di e negli ultimi cinque sei sette anni son mi sa dire a chi va lì per fare un'impresa non non c'è duplicate fare una cooperativa c'è un po'di gli ormoni e quindi ci sono atteggiamenti che devono essere essere volti a produrre una qualità dell'impresa
C'è una se parliamo di imprenditorialità cooperativa anche qui dobbiamo fare un distinguo tra le forme di intellettualità in generale quella cooperativa quando parliamo di imprenditori tra cooperativa parliamo di una imprenditorialità diffusa che sicuramente bisogno di punti trainanti di qualcuno che Traini di ma e basata su più soggetti che insieme hanno una convergente determinazione conoscenza per mettere insieme un'impresa quindi sostanza l'imprenditore cooperativo è un fenomeno al tempo stesso sociale ed economico è un fenomeno sociale perché implica il coinvolgimento di più su getti e implica che si di avere molti protagonisti che crede in un progetto sociale l'imprenditoria nello stesso tempo quindi congiungono queste due due dimensioni
E in più l'imprenditore cooperativo ne abbiam parlato anche oggi molto dall'atto lavoro
Si mette insieme si crea si fa una impresa sentimenti siano degli imprenditori che creano lavoro
Che gestiscono imprese per creare lavoro quindi cooperative di lavoro dobbiamo l'altro versante che non è meno significativo ed è molto peculiare che si crea un'imprenditorialità cooperativa per gestire servisse risposte a bisogni come utenti e consumatori e in Italia da messi insieme delle realtà estremamente interessante mentre consistenti e in questo contesto quindi la presenza femminile ed Levante sia sotto il profilo qualitativo sia perché poi si finisce per congiungere la famiglia con l'impresa perché interest case di salute di ambiente di tutela del del del potere d'acquisto e così via congiunge bilancio familiare con quello che la gestione dell'impresa che c'è un intreccio di problemi delle persone con quello del fare impresa che appunto passano attraverso questi concetti quando parliamo più strettamente di imprenditorialità femminile io credo che dobbiamo realisticamente fare i conti con le condizioni francamente mi pare che
Piacciono
Guidalberto Guidi ha fatto un discorso dal mio punto di vista onesto poi può essere condivisibile o no questo è un altro discorso ma ha manifestato una un'esperienza un disagio un problema di cui io credo dobbiamo tenere conto che quest'il vissuto di chi dirige impresa e con tutti i problemi che si creino e che hanno bisogno naturalmente di risposte ma il primo dato la prima onestà intellettuale e quella di partire dai problemi così come sono non come vorremmo che fosse allora oggi noi ci troviamo di fronte a un'economia basata sulla conoscenza che indubbiamente da opportunità nuove sul piano delle capacità intellettuali nel rigore e io credo che le donne manifestino tutto questo parecchio parecchie potenzialità maggiori anche piccolo dell'uomo dal mio punto di vista anche nella minore disponibilità al conformismo nella maggiore spinta al cambiamento che è sempre un elemento necessario le imprese oggi hanno un deficit di cultura del cambiamento e di spinta al cambiamento bisogna mettere in conto
Le imprese dovranno tra l'altro e qui c'è un dato che non deve sfuggire nel ritenere né chiunque altro dal mio punto di vista le imprese che in Italia sono nate non solo in Italia non solo quelle cooperative agricole e cooperative molto sul sacrificio delle persone
è vero la l'organizzazione diretto da un uomo o da una donna son d'accordo anch'io con Massimo D'Alema ed è indagato e questo fatto io credo che bisogna prenderne tre conto che molta parte dell'organizzazione non dipende da chi la perché organizza dipende dal contesto ci si adegua il contesto è un riflesso si comincia a lavorare a certe ore perché durante la giornata magari sei stato coinvolto da altri fatti che non dipendono dall'organizzazione come la vorreste tu
Qui ci sono delle cose che risentano di ambiente non solo della propria il derby di se stessi ma indubbiamente io credo che se queste un vissuto se questa è la realtà delle tante piccole menti impresa che son basato su un sacrificio dell'imprenditore la dedizione totale sulla motivazione legale della moglie a stare lì un mese a stare che ne so un mese in meno in maternità o meno perché motivata dalla dall'azienda quello che volete il dato di fatto che sta avvenendo che verrà sempre più è la successione i figli non saranno disposti non sono dispone anche perché sono più arricchiti rispetto il padre questo in generale che non son più disposti a fare lo stesso percorso questa anche la crisi che normalmente nel ci sono cifre quindi il il dispiacciono taluni meccanismi che hanno retto l'imprenditorialità che hanno fatto presso l'impresa cambieranno perché appunto Ca'generazioni siano uomini che donne non saranno più disponibili aspra ripercorre le stesse strade dei padri io credo che questo sia un dato da mettere in conto
Ora il problema
è che e quindi noi diamo dei problemi nuovi che si impongono non tutti volte positivo quando ci dice in un anno un anno di asse essa fa trovare un'impresa di versa io credo che sia abbastanza vero se un'impresa dinamica oggi che quel cambiamento sono tali che in poco tempo cambia le cose
Poco tempo quindi bisogna mettere in conto in effetti che il tempo è compresso che oggi il tempo è qualche cosa che ha una dinamica molto che lascia molto meno spazio alla alle stelle
L'opzione senza dalla conoscenza è rapidissima si calcola che ogni anno si perde un venti per cento delle conoscenze acquisite quindi c'è un un intendimento continuo ma c'è anche un un qualche cosa che posso agire se non se non si coglie se il codice non sia attenti è presente allora come favorire la crescita
Dell'imprenditorialità femminile dato per scontato una volontà di procedere che queste sempre la precondizione evidentemente per poterlo fare io credo che bisogna intanto per ben chiaro a tutti il quadro delle difficoltà poterle gestire risolto che la cresta professionale probabilmente sposta soprattutto quella di responsabilità perché questa professionale ci si cerca altri modi per esprimersi con tanti modi per esprimo ma quando queste implica una responsabilità no conduzione di di di parti d'impresa di organizzazione e così via
Una sacrificio nell'apprendimento nella nell'accrescimento nel tempo nodo comporta per forza citate vedere appunto se dal sacri già personale può diventare anche un sacrificio familiare c'è questo viene distribuito o se l'impresa come tale riversati assorbirne almeno una parte
Ma c'è un altro dato io credo da mettere in conto che internet interviene sulla responsabilizzazione che è quello della mobilità a grandi distanze le imprese oggi hanno i mercati vasti e spesso la mobilità non è più quella di di breve distanza spesso richiede spostamenti e questo incide sulla vita familiare io non sono io che credo anch'io lo prendo atto di questo dato non ho nessun motivo per dubitarne meno meno lavoro meno figli io non sono altrettanto sicuro che meno lavoro dell'ESP che che meno lavoro di responsabilità significhi meno figli io credo che tra la responsabilità la vita l'ordine sono dove vita familiare ci sia ancora un nesso abbastanza rilevante che spesso la donna
Si trovi di fronte a questa alternativa appare un pochino per esperienza indiretta e ha una figlia che sta facendo questo percorso e che ha ritardato il matrimonio per non certa fase privilegiando la cresta professionale ma dividendoli in questo modo e facendo una scelta di spostamento di città rinunciando un certo tipo di vite in una città magari un lavoro più poteva anche precede più in virtù dei di farsi una famiglia sono problemi io credo che ci si vogliamo vederli con concretezza si presentano quindi una certa Oliver o di alternativa tra un impegno di responsabilità figli organizzato dalla famiglia e così via e ancora io credo poi qui dovrebbe parlare del derby David ha vissuto più diretto sia un coro dei problemi da da affrontare e risolvere quindi bisogna indagare bene sul modo come rendere migliore più più più praticabile questo questo fatto
Credo che una via sia quelle indicato sulle quali le leggi il congedo parentale queste cose anche se Guidalberto Guidi faceva un po'il sorrisino pensando alla maternità condotto dall'uomo sono talune difficoltà poi mentre una però indubbiamente se se un ministro il primo ministro come Blair ha preso il congedo parentale per accudire i figli se capo di Stato poi mente può essere possibile anche in altri ambiti quindi è una de è una logica sulla quale si può tentare una via credo che sia queste l'aria preferibile rispetto ad alleggerire la donna cioè io considero quello che sia stato considerato così anche del legislatore un errore
Che non favorisce la donna quella di favorirla darle magari tre mesi in più o sei mesi in più e meglio appunto questa soluzione che tende a equiparare perché l'impresa poi fa i conti con i costi e così via parlando sempre di responsabilità
Il ricordo di responsabilità quindi creare più più parificato possibile ci sono altre difficoltà che intervengono all'organizzazione aziendale di solito vi sono poche donne e molti uomini e questo stesso fatto anche qui se vogliamo dal mio punto di vista almeno
Fare un discorso come uno la vive onestamente credo che questo sta questa situazione crede incentivi la competitività fra le donne
Che è sempre un tocchi un po'un problema nell'impresa non non miti siamo noi facciamo dei dei esista un problema di questo tipo e tanto meno sono le donne tanto più questo è un problema alto un problema che allora una questione
Ecco questa scarsa presenza delle donne Polo oltre questo aspetto non incide sul cambiamento di cultura aziendale lo diceva prima Massimo D'Alema ce l'organizzazione e la voce meno sono le donne anche se è una donna che dirige ma se l'insieme dei diretti diciamo così dei quadri del sono uomini miracoli non le fa nessuno non ha una grande possibilità di incidere sulla comportamento
Sulla cultura aziendale rende più difficile
Dirigente a parte da donna dirigere e così via ora io credo che questi problemi a questo problema
Possa essere affidato intanto ha un duplice intervento e ringiovanimento dei gruppi dirigenti
Perché credo che se noi diamo abbiamo un gruppo dirigente più giovane certe promette più finita culturale e questa femminilizzazione degli questa avvicinamento questo rapporto con lavoro diverso dalla mia generazione a quello che può essere un giovane un giovane dirigente oggi quindi un ringiovanimento del gruppo dirigente
Di per sé favorisse io credo una una pari opportunità propri anche di carattere culturale di Caratti possibilità di facilità nel cambiamento
Secondo la seconda misura è quella di arrivare una massa critica della presenza femminile che innesca un circolo virtuoso questo sia un problema ecco qui una massa critica conta presenze isolate anch'si è qualificata rimangono abbastanza circoscritte ci sono delle responsabilità e delle azioni che competono ai dirigenti dell'impresa e perché oggi affrontare il problema della responsabilità femminile non è un fatto di di concessione qualcuno fa parte del modo come condurre l'impresa perché sono risorse che servono a condurre l'impresa
E poi le donne devono essere interprete di se stesse devono porre le questioni con la che resta la forza necessaria la responsabilità dei dirigenti quella di creare spazi e risorse i quadri quadri femminili
Se l'azienda se l'attenzione politica ci deve essere io credo una selezione rigorosa
E paritaria non paternalistica una formazione attiva io la forma sarà formazione credo molto
Ma l'ho detto in arrivo ciò che temo che la formazione a volte si riduca nel mandare a scuola qualcuno perché poi la la responsabilità nelle tribù ed altri la migliore formazione insieme quella che è basato su una preparazione di base sul corso e così via e quella della del pensare facendo o apprendere facendo cioè del cimentarsi con i problemi della responsabilizzazione e poi creare vere dell'opportunità c'è una dirigente cooperativa urgente del del movimento cooperativo che è stata essere e abbattesse battuta
Ha combattuto per vent'anni a livello mondiale nell'alleanza e copertine internazionale
Combattuto vent'anni per affermare una presenza femminile per gli inglesi spinge la presenza femminile nel mondo cooperativo nell'impresa e copertine e così via
Questa ha ha detto e scritto
Che la possibilità di avanzamento dei quadri femminili richiede che in talune situazioni il leader normalmente maschi facciano un passo indietro e lasciano spazio alle donne ecco anche questo un comportamento per il quale noi abbiamo qualche esempio io conosco ad esempio un amministratore delegato che a un certo punto ha rinunciato a fare l'amministratore delegato lasciato il posto a una un quadro femminile che Hans né e lui è rimasto nell'azienda rimasto dirige le aziende Mascoli come dirigente ma ha passato la mano un quadro femminile che ha cominciato a fare l'amministratore delegato bensì sono degli esempi ci sono delle necessità quindi il problema è complesso e si presta a molte risposte dei lavori di oggi proprio dello possiamo trarre uno stimolo ad affrontare processi di crescita
A mettere a fuoco meglio iniziative al nostro interno verso le cooperative verso le istituzioni
Provando anche dati manterremo di impegno comune di confronto io credo che ci sia da lavorare mi pare che non possiamo pretende Miracoli da un incontro come oggi ma almeno la messa a fuoco di un po'di idee navi Chimento una sensibilizzazione anche nel nostro mondo su questo tema credo che questo risultato possiamo pensa di ottenerlo Grassi
Ecco
E allora ma io vorrei vi era Marina Piazza che
Mi considerano solo una battuta
Incoraggiarla rispetto alla promozione delle fiducia rispetto alla coinvolgimento degli uomini perché
Che Massimo D'Alema presieda un seminario sull'imprenditoria femminile lo trovo un passo in avanti lasciatemelo dire
Allora
No io mi mi soffermerò solo un attimo sul tema conciliazione vita lavorativa lite familiare dicendo a banda Giuliano che ho letto la sua relazione l'ho trovata molto bella in
Che mi sembra importante insomma che in questi anni di governo di centro sinistra sia cresciuto l'occupazione sia cresciuta l'occupazione femminile
Credo che questo non sia frutto del caso ma di una volontà politica di strumenti che sono stati attivati non ultimo la legge duecentoquindici il voglio dire dice Mariangela Grainger voglio ricordare il lavoro
Che ha fatto il ministro le pari opportunità Anna Finocchiaro per utilizzare bene resta legge
Conciliazione vita lavorativa vita familiare
Non postazione è stato uno dei punti importanti che abbiamo portato avanti in questi anni
Attraverso un lavoro di concertazione quello voglio ricordare che è stato preziosissimo
Con i sindacati con i vari interlocutori sociali
Una politica di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare che ha avuto questi punti di riferimento
Il primo in che quella della conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare non è soltanto un problema di donne
Ma rientra dentro al capitolo
Strategie di valorizzazione delle risorse umane
E dentro il capitolo valorizzazione del lavoro
Per questo
Ritengo che un punto d'altra parte così è stato colto che il della legge otto marzo numero cinquantatré detta legge sui congedi punto importante è stato proprio quello di istituire il congedo dei genitori
Il secondo punto di riferimento che abbiamo avuto è che le politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare non sono solo un problema dell'impresa
Ma sono un problema che richiedono un azione di sistema
E quindi vorrei dire che mi spiace non ci si è rappresentante di Confindustria però basta col fatto che le politiche di conciliazione costano
Perché
Nessuno
Ha mai portato avanti e sicuramente non ero alla legge cinquantatré che prevede una politica di conciliazione come
Attribuzione di costi esclusivamente all'impresa
Noi abbiamo portato avanti e pensiamo che la politica di conciliazione per essere efficace debba essere una politica che crea Mrs
Tema all'interno del quale fondamentali sono le politiche pubbliche e politiche pubbliche soprattutto per la creazione di servizi alla persona
Un altro punto di riferimento che abbiamo avuto è stato impulsi che le politiche di conciliazione non possono essere affrontati nomina logica di conflitto di contrapposizione tra le parti sociali ma devono essere gestite affrontati in una logica di accordo di concertazione di patto oltre che di sistema
Questi sono stati i tre punti con cui abbiamo affrontato e stiamo approntando appunto le politiche di conciliazione
E
E voglio dire che abbiamo fatto in modo di assumerci davvero delle responsabilità per quanto riguarda il sul versante delle politiche pubbliche perché interventi di politica conciliazione tra vita lavorativa e vide familiare non sono soltanto la legge sui congedi parentali
Ma le strumenti fondamentali direi ancora più importanti
O comunque da vedere insieme ai congedi parentali sono le politiche di servizi alla persona non ho bisogno di dirlo a voi credo che soprattutto voi credo che sul punto chi è imprenditrice
Sappia quanto sono preziosi nella società di oggi e quanto siano fondamentali per una politica di conciliazione i servizi alla persona
E credo che
Tutti condividiamo quanto questo sia l'obiettivo prioritario per questo nostro Paese
Per questo noi abbiamo ritenuto che insieme alla legge sui congedi insieme legge cinquantatré si dovesse fare un forte investimento proprio nella costruzione di una rete di servizi alla persona alla famiglia
E questo sul versante delle politiche pubbliche ha significato investimenti di risorse
Vengo e mi scuso dalla conferenza unificata dove abbiamo discusso del riparto delle risorse per i servizi alla persona questo Paese destinava duecento miliardi neanche
Per i servizi alle persone il riparto come faremo per il due mila e uno per quanto riguarda i servizi alle persone son tre mila cinquecento miliardi
Mi pare un salto non da poco servizi alla persona
Così come credo che sia importante
Il mettere in circolo mettere in Rete per quanto attiene i servizi alle persone e non soltanto di interventi pubblici ma gli interventi del del privato sociale gli interventi che appunto hanno come protagoniste molte volte la cooperazione sociale
Ecco quindi io mi permetto di insistere su questo punto che pezzi importanti politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare
Sono
Qui gli interventi che
Dove
Possono essere di aiuto ai singoli e le famiglie sono interventi come sapete sempre più preziose non soltanto per la cura e la crescita dei figli ma anche per il terremoto sufficienti per le persone disperse e disabilità
Per un aiuto alla normalità della vita delle persone
E allora
Unite può chiedere visto che questa è una sede anche politica lavori di donne che sono impegnate politicamente
Di chiedervi di impegnati nei prossimi mesi per la piena applicazione della legge quadro sulle politiche sociali noi stiamo facendo veramente i salti mortali per poterla applicare per poter fare gli atti applicativi fondamentali
Stiamo facendo nel tempo che ci resta è quindi il primo piano sociale nazionale il
Agli atti per quanto riguarda l'anno prossimo e pubblica amministrazione il riparto delle risorse
La delega sul riordino delle IPAB che non sono un dettaglio parlando di servizi alle persone perché lei papà sono un patrimonio quasi quaranta mila miliardi quindi
Ma vi devo dire che applicare bene questa legge significherà veramente che ciascuno faccia la sua parte perché la legge quadro sulle politiche sociali frutto di un lavoro di tanti che ha avuto tanti protagonisti
E bisognerà che questo lavoro di come sia azione concertata prosegua nella fase applicativa perché vi segnalo alcune preoccupazioni e le provocazioni sono che
Si fa finta di alcune parti che questa legge non ci sia oppure
Laddove la novità della legge è stata proprio nel protagonismo dei comuni degli Enti locali delle forze sociali stanno proprio i sindacati al volontariato eccetera
Si tende a fingere che o la legge non c'è o a gestirla dentro una logica centralista sia pur centralismo regionale ma centralismo senta
Per questo su io poco questo questa opposta a questa occasione per per segnalarvi visto che si parla di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare l'importanza di un impegno diffuso sul territorio per l'applicazione della legge
Così come e mi auguro che prima della chiusura della legislatura sempre da un punto di impari mettendo l'accento sulle politiche di conciliazione e investendo molto di servizi alla persona possono essere possa essere se
Approvata la legge che approvava durante il governo D'Alema che era appunto quella della riordino degli asili nido
è stata approvata la Commissione affari sociali della Camera ballerina può andare all'aula abbiamo trovato risorse in questa legge finanziaria devo dirvi che
Sono sempre stata sostenitrice dell'importanza di questa legge però se avesse avuto qualche dubbio devo dire che nel nel corso di questo periodo
Mi mi sono stati fugati perché veramente c'è soprattutto nelle realtà del nord ma non solo una grande richiesta di a vere servizi per l'infanzia e di avere
Servizi asili nido qualificanti e anche qui segnalo come questo mentre da un lato e fortemente richiesto da parte delle donne delle famiglie dall'altra noi abbiamo non sempre la giusta attenzione da parte delle amministrazioni locali e anche questo un investimento sul servizio come gli asili nido i servizi per l'infanzia presuppone una un un asse culturale l'asse culturale che intende le politiche a sostegno della responsabilità familiari come politiche che presenti investono sui servizi alle persone non soltanto sugli interventi monetari
Per questo anche questo servizio richiede un impegno ecco un impegno e anche una battaglia culturale e nel frattempo mi auguro che
Il testo che era un testo molto innovativo possa essere approvata almeno da un ramo della Camera
Il non voglio soffermarmi troppo perché presumo che la conosciate su la legge
Che chiamata otto marzo numero cinquantatré la legge che prevede la
Prevede misure importanti di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare
Devo dirle questo che noi ci siamo preoccupati dopo aver approccio vistata vista l'approvazione della legge anche qui con il concorso di molti attori di molti soggetti
Preoccupati di applicarla bene
Memori del fatto che tante volte nostro Paese ha delle buone leggi poi non applicate c'è stato di grandissimo aiuto però segnalo di grandissimo aiuto l'attivazione del numero verde per fare i decreti attuativi della legge e
Siccome molte sono state le telefonate al numero verde cittadine che si informavano e cominciamo ad avere alcuni dati
Bisogna anche qui che ci sia un'azione molto attenta e concertata perché questa legge non venga applicata soltanto nei settori
Più forti
Come quella del Pubblico impiego i settori dove già ci sono dove già maggiormente tutelata le donne io vi devo dire che quando facciamo questa legge ha sempre avuto come punto di riferimento uno spigolo dico l'operaia tessile perché quella che ha più bisogno
Io di avere una tutela era quella nel senso che noi dobbiamo che le creare pari opportunità tra donne nei confronti della maternità avere una legge sui congedi una legge che prevede sostegno alla maternità e alla paternità
Non avendo come obiettivo primo ritaglio quella della creazione di pari opportunità e soprattutto non avendo con obiettivo prioritario del settore privato della realtà del piccola e media impresa
Avremmo rischiato rischieremmo se non applichiamo attentamente e di
Anziché creare queste pari opportunità in qualche modo sancire le differenze
Credo che questo troverete in questa legge se non ne voglio parlare perché presumo che la conosciate
Degli strumenti dell'opportunità che li riguardano da vicino che possano riguardare da vicino donne impegnate nella cooperazione non soltanto come lavoratrici ma anche come imprenditrici
Mi riferisco in particolare alla all'articolo nove della legge quella che prevede misure a sostegno della flessibilità oraria che prevede appunto incentivi
Alle impresa che attraverso il dialogo tra le parti sociali promuovono
Le politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare e nella legge ne abbiamo insistito che ci sia una attenzione particolare
Aree alle in paese al di sotto me alle piccole imprese con meno di cinquanta dipendenti e nel regolamento attuativo ne vogliamo esplicitare anche
Che la possibilità di accesso riguardante il mondo della cooperazione
Devo dire che non abbiamo trovato molto
E devo dire che mi dispiace anche un po'perché insomma
Questo articolo è un articolo importante perché dimostra come il l'impianto
Della legge e in genere delle politiche di conciliazione è stato quello della concertazione che l'accordo tra le parti sociali
E ho sempre pensato che questo articolo nove nella misura in cui propone incentivi alle imprese che attraverso il dialogo tra le parti sociali propone a i hanno esperienze di conciliazione che possono essere molto diverse tra di loro potesse trovare l'interesse da parte dell'impresa non abbiamo avuto questo grande interesse
E io penso che dobbiamo proseguire l'abbiamo iniziato a loro
E credo che sopra un tono Commissione pari opportunità potrà proseguirlo quell'incontro che facemmo a Milano proprio di dialogo diretto con il prese
Per perché pensiamo che quello della conciliazione sia una politica di accordo di concertazione e non di scontro
Per questo ecco io credo che la gestione di questo articolo nove sia sia importante lo segnalo innanzitutto alla vostra attenzione così come credo sia importante l'articolo dieci che prevede una
Gli sgravi contributivi per l'assunzione
E di personale in sostituzione
Uno sgravio contributivo che copre un periodo anche più lungo che non l'assenza obbligatoria e questo a dimostrazione che lo sforzo della legislazione e quello non di addossare dei costi all'impresa
Ma quella invece di lavorare in un'ottica di concertazione di accordargli assunzione reciproca di responsabilità
Della legge si è messo molto l'accento sulla sulla
Sull'assunzione di responsabilità di donne e di uomini
è importante che ci sia un atteggiamento nuovo nei confronti della paternità da parte di Tintin di molti uomini perché stante sempre questi indicatori primi i primi dati
Le telefonate che sono state moltissime al numero verde che abbiamo attivato lo ha dimostrato in modo netto questa nuova disponibilità e questa nuova attenzione da parte degli uomini nei confronti della legge
Segnalo concludo che nella legge ci sono altre altre parti molto importanti che vanno applicate
Il congedo per la formazione
Il congedo per cause Park per ragioni familiari particolari questa è una cosa a cui io credo si debba dare molta attenzione perché
Famiglie che si trovano con l'anziano noto sufficiente come disabile grave una malattia improvvisa e che
Tante volte sono state costrette a rinunciare al lavoro per far fronte a questo carico familiare tante volte inaspettato è un'esperienza di tante famiglie ora la lente dalla pur sì di vita di un congedo fino a due anni utilizzato nel modo con cui si ritiene più opportuno certo non non non coperto non non retribuito
E. PA che mantiene la titolarità del posto di lavoro credo che voi abbiate tante esperienze che dimostrano quanto sia importante aver affermato questo io ne ho una che mi ha colpito fortemente quando ho visitato il reparto di pediatria oncologica la l'ospedale di
Mostra di Torino dove una madre mi aveva raccontato che non soltanto dal bambino
In ospedale di Pediatria oncologica quindi capite per la gravità della malattia ma per seguire il bambino aveva dovuto anche subire licenziamento perché
E il il aveva dovuto superare un distacco superiore ai sei mesi previsti
Noi nella legge sul nella legge finanziaria ultima abbiamo previsto di potenziare questo congedo
E di potenziarlo soprattutto per la fascia di genitori genitori portatori di disabilità grave gravissima
Per i quali abbiamo previsto la possibilità di utilizzare un concetto retribuito fino a settanta milioni all'anno
Quanto sia appunto una persona con disabilità grave gravissima inutile che qui motivi l'importanza ed ha ragione di questo tipo di intervento
E l'ultimo punto che segnano della legge che va veramente applicata e questo veramente spero veramente che la Commissione pari opportunità
Faccia un'azione forte di sollecito devo dire la parte della legge che noi non siamo riuscite
Ad a applicata in tutte le sua tutte le sue potenzialità potenzialità che la parte relativa alla riorganizzazione dei tempi degli orari delle città la legge prevede che ci siano
Leggi regionali
E che ci siano interventi da parte dei Comuni stanziando per questo risorse io confesso noi non ce l'abbiamo fatta a
Come dire a fare un'azione di sostegno di sollecito alle regioni
Per perché adottassero questi strumenti legislativi avremo concluderemo questo lavoro per quanto ci riguarda come dipartimento affari sociali
Con una iniziativa con la regione Emilia Romagna la quale consegneremo un po'questo testimoni cioè che sia lei la protagonista di nei confronti delle altre regioni perché le regioni applichino questa legge dotandosi di leggi regionali non a caso dico l'Emilia Romagna perché e dall'Emilia Romagna che sono partite le più importanti iniziative negli anni passati
Di riorganizzazione dei tempi delle città quindi andare jeune che sa di che si parla poco si parla di riorganizzazione dei tempi delle città
E questo è un pezzo molto importante come voi sapete benissimo in una politica di conciliazione perché se politiche di conciliazione sistema pluralità di interventi
Insieme ai servizi è molto importante evitare lo spreco di tempo e quindi avere una politica delle città che riprende il tema della riorganizzazione dei tempi delle città
Attraverso anche un sostegno un supporto regionale è sicuramente un un altro tassello appunto di quella
Di questi stemma necessario per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare l'ultima cosa che voglio dire la legge prevede il che sia adottato un testo unico
Sulla maternità credo che
Chi conosce le leggi sulla maternità sa quanto sia importante avere un testo unico sulla maternità perché abbiamo strumenti legislativi estremamente differenziati disparati Gussago degli anni sessanta in poi
Sono contento di potervi dire che abbiamo finalmente ricevuto il con il parere favorevole del Consiglio di Stato sul testo
Che abbiamo presentato concertato demente pone con i sindacati e quindi mi auguro che nel mese che che ci resta da camera esprimeranno parere favorevole al testo delle attese
Grazie
Grazie al rinvio anche per le cose che ha fatto il cerchio si sia oltre che a quelle che ha detto
Cinque ridurre
Canzoni
Tre
Qui
Qui
Qui