La crisi economica mondiale: un bilancio del 2001 e un paragone con la recessione del 1930

Radio radicale il mondo sta attraversando una crisi economica in qualche modo paragonabile o simile a quella che devastò l'economia internazione Ale negli anni Trenta sono molti in a chiedercelo molti osservatori e molti economisti ultimo in ordine di tempo qui in Italia il professor Nicola la Cacace abbiamo ai nostri microfoni il professor Renato Brunetta anche lui economista nonché lo ricordiamo responsabile programma di Forza Italia allora professor Brunetta ci sono numerosi aspetti dell'attuale situazione economica che in qualche modo ricordano la crisi degli anni Trenta vi è una diminuzione dei prezzi vi sono alcuni Paesi sempre di più che in qualche modo soffrono di gran Ave recessione economica o stanno per entrare in recessione economica la domanda internazionale non regge particolarmente bene ci sono crisi bancari
Ci sono fallimenti di grossi gruppi industriali che sta succedendo è proprio così ma io non credo che sia attualmente a livello internazionale una situazione simile a quella degli anni trenta
Le ragioni sono molteplici intanto temi di regolazione di controllo monitoraggio e di intervento oggi
Sono infinitamente superiori a quelli che erano a disposizione tra la fine degli anni Venti negli anni Trenta
Ma globalizzata dell'economia mondiale pasticche se da una parte recessione o stagnazione dall'altra ci possono essere situazioni di ripresa o di sviluppo
Globalizzazione inoltre si basa sulle nuove tecnologie dell'informazione per cui tutto avviene in tempi reali per cui segnali di crisi e di gravi crisi o di eventuale collasso possono essere immediatamente percepiti bensì poi immediatamente
Formano a
Azioni di contrasto ecco però lei mi pare stia par
Quando il fatto che ora esistono più strumenti di governo dell'economia e questo credo che nessuno lo neghi però io dal punto nero domandato ci sono numeroso alcuni fatto ori di crisi che in qualche modo non è che siamo ovviamente negli anni Trenta e nessuno può pensare di esserlo ma che fa
Danno il segno pochi siamo in una grave situazioni o transizione a livello internazionale no non so dove l'amico Kaká che possa derivare queste informazioni ma a livello internazionale non ci sono il quadro statunitense certamente in
Ne in pieno sviluppo in piena crescita ma certamente in fase di ripresa
Europa mostra di allinearci e vincono i tartufi sulla ripresa americana via vive situazioni di per
Grazie con persistente ogni azione del colosso giapponese ma con dinamismi molto forti dell'altro colosso quello cinese l'ingresso della Cina del dub Trio porterà nell'arco di di alcuni metri primi risultati eclatanti per quanto riguarda l'interscambio tra questa Regione enorme infinita questo mercato e norme finito e il resto e resto del mondo
India Brel file pacchiano con tutto il loro peso demografico con tutto il peso delle loro risorse
Essi alla al gioco internazionale degli scambi per cui io non vedo fatto situazioni di crisi il pessimismo etica cacche propriamente è un pessimismo tutto o legato alla situazione magari del partito e del giornale sul quale scrive Cacace che vede nero perché vede nero dentro se stesso cioè
Parlo del partito dei diede della sinistra italiana che vede nero
L'Espresso e magari proietta questo questo non colore si professor Bruni vogliono paragonarlo Iain ma a livello internazionale ecco una partita si italiani di cui fu su cui vorrei un po'volevo arrivare dopo ma tirati su cui
Non è continua a rimanere forte in Europa e con una vera un'economia che si stenta a riprendersi in Europa che in Giappone ci sia la deflazione da dieci anni e che negli Stati Uniti si parlava di sintomi di ripresa ma a ammesso che ci sarà
Non è così sarà un po'sarà la rodata rispetti un lieve di quello che io le previsioni parlanti le cose non stanno in questi termini dite no uniti hanno mostrato nove anni dieci anni di espansione come queste in dubbio per un
E hanno mostrato per un anno un anno e mezzo prima stagnazione e poi per due-tre trimestri una repressione quanti sono i dati del problema a fronte di dieci anni dei grande enorme espansione uno pausa di riflessione con un piccolo di impegno azione quell'otto non non significa Abba la tesi e negativa o catastrofi perché siamo sull'orlo di una crisi globale non è vero latente Europa che invece è cresciuta
Moderatamente poteva fare molto di più certamente nello stesso periodo nel decennio continuando in
Nella sua reazione positiva e da degni di ripresa quindi sull'Europa vediamo su nell'l'ordine dei crescite medie tra i due al tre per cento nell'ultimo decennio non è niente di esaltante ma non è niente di catastrofico solo migliore hanno un po'di aspettative l'Europa potrà agganciare quel tre per cento Stati nell'anno che come dire la la regola d'oro della sua crescita nettamente il Giappone da
Proveniente un decennio
Non va benissimo ma la china va molto bene e il resto delle economie in via di sviluppo molto erano tanti di crescita per quanto convulsi per quanto irregolari
Ma del sette otto dieci dieci per cento questo non vuol dire che tutto va bene tutt'altro
Ma questo significa che l'economia mondiale è fatta di tante luci e di alcune ombre di alcune mezzi toni ma certamente nulla di ascrivibile a
La crisi generalizzata globale attuale o prossima ventura quindi niente crisi globale assolutamente no queste se non le
Dove l'amico Kaká che possono trarre questi elementi negli ambulatori internazionali gli osservatori statistiche internazionali impoveriti McCarey i maggiori centri di osservazione
Hanno della realtà internazionale la veglione che ho sinteticamente e anche un po'atecnicamente illustra quindi niente crisi globale no
No perché professor Brunetta vero per quello che lei stesso descrive non è che sia una situazione di tranquillità di serenità e basta l'Inter per l'allora
Forniamo un esempio la disoccupazione in Europa e certamente alla
Lei è in riduzione da
Anni a questa parte la qualsiasi qualsiasi riferimento al caso tedesco con la disoccupazione in aumento è assolutamente casuale la disoccupazione
Parlo globale in Europa si può dire che la disoccupazione in Italia è in riduzione la disoccupazione in Francia è irruzione con alcuni blocchi mai riduzione la media europea con merita che abbiamo la moneta unica intarsi la media europee il tasso di disoccupazione mostra temi competenti di e riduzione quindi questo non è segni consistenti di aumento se poi alcune aree alcuni paesi sono in controtendenza questo è sempre avvenuto nella storia nella storia europea anche con più
Forti come dire segnali DT quelle che avvengono oggi e questo è un
No non può turbare ma dire che tempi ormai vanno benissimo vuol dire che va tutto male in Europa questo non è assolutamente vero
Fare l'ottimismo e la lotta
Di virili di maniera tutt'altro sì perché sicuramente gli economisti che prima della crisi del ventinove dicevano andava tutto ma assolutamente glielo dico che sta andando tutto bene dico che la situazione mondiale e di buone
Andamento dopo pericoli sul campo ATI pensiamo alle settimane e i mesi successivi all'undici settembre dove un evento di toglierlo come quello della TAV Conte l'olimpico le Twin Towers poteva far precipita are in un parossismo di credibilità incrociate negative il tema mondiale in rete mondiale dopo l'undici settembre a letto io fui uno dei pochi
Dopo l'undici settembre e dire no attenzione non ci sono le condizioni per un collasso e difatti così evitato perché al di là di alcune crisi settoriali tipo quello del trasporto aereo del turismo tra l'altro come dire amplificate da qualche opportunismo di operatori locali laterali vivi quelli delle compagnie aeree ma a parte quello non è successo niente di catastrofista tutt'altro lì e poi come da previsioni i primi mesi di quest'anno cominceranno a mostrare degni di incredibile ripresa che potrà riapertura di un circolo prolungato di crescita e di crescita stabile questi sono gli andamenti oggettivi che si possono lettere in tutti i piani vari in tutti le previsioni e internazionali altre visioni che sono più di natura ideologica quadri strumentali rispetto alla dimostrazione di alcune tesi appunto
Politico ideologiche che il risultato di analisi Terje e corretta bene la ringraziamo di glucosio Renato Brunetta economista responsabile programma di Forza Italia con l'ascolto come sempre da Radio radicale