L'addio ufficiale al PPI di Giulio Andreotti e Ortensio Zecchino dopo l'adesione a Democrazia Europea - (org. c/o Hotel Nazionale)

Amo al favore così possiamo dare il via alla conferenza stampa
No anche i colleghi una telecamera in fondo l'altrimenti non sono oscurati
Allora
Grazie alla possiamo cominciare
Per spiegare la struttura la conferenza stampa parleranno i i dimissionari
Questo però per favore ai colleghi come delega mese occupano le posizioni e permettere a tutti i colleghi di avere il quadro della sala grazie
Mi come vedete sono presenti il presidente Andreotti il senatore Ortensio Zecchino l'onorevole Armando Veneto Stefano Graziano presidente del Giurì popolari io stesso sono Mario Adinolfi
Il momento di comunicare le motivazioni in un gesto che tutti voi
Conoscete io vi prego di lasciar parlare per qualche minuto i
Le persone qui presenti dopodiché sicuramente avremo lo spazio per per le domande dei dei colleghi la parola a chi vuole Andreotti la presidenza
Dalla in sala
Questo
Che abbiate pazienza perché
L'ambiente è abbastanza piccolo siamo volti lì non ci dispiace però
Sì ora
Certo ordine un po'da tutti quando entravo una giovane collega il mio giornalismo ma dettano scusi ma le tasse uguale pare che si deve cominciare un nuovo lavoro e ha ragione io per molti anni
Non mi ero occupato di politica in questo senso cioè politica di partito
Quanto continua però abbastanza diligentemente il mio lavoro in Parlamento ha fatto un po'di
Politica culturale di contatti
Perché me ne sono occupato
Perché mi sono preoccupato scusate il bisticcio di parole
Da un calo che continua attenzione nei confronti della politica
Le ultime elezioni regionali ma non con un momento particolare ma con un indirizzò che e in altri tempi vi ricordate addirittura le nostre partecipazioni si chiamavano maggioranze bulgare che erano superiori alle novanta ma nelle ultime regionali io non guarda legge nelle prime regionali del settanta con il novantadue ma vedo quelle del
Di avere un ottantuno che nelle precedenti ancora
Di uno stato uno ottantasette ottantuno quelle del novantacinque nel due mila nove abbiamo avuto il settantatré per cento
Questo certamente
So qual è la risposta se si compara con quello che c'è in altri Paesi anzi è una partecipazione molto larga
No io credo che invece vada guardato sul nostro Paese sulla nostra nazione su quelli che sono appunto didattica non allora per questa ragione io mi sono occupato negli ultimi mesi in prima persona della riforma elettorale perché ritengo che una delle cause crea diminuito l'attenzione politica e in modo particolare
Delle generazioni più giovani proprio questo fatto che il modello che con il maggioritario si è creato modello di apparente semplicità azione però non corrisponde sempre a mio giudizio a quella che è una realtà
Italiana molto più complessa sia dal punto di vista storico sociale economico e tutto il e questa riduzione a due soggetti
Un qualche cosa che ritengo non confacente a quelle che sono delle esigenze della politica non si tratta solo contro qualche cosa è un modo sbagliato insomma ma si deve fare con delle proposizioni costruttivi
Allora avere cercato di recuperare
Il modello di
Parziale ritorno alla proporzionale che ora si chiama normalmente il modello tedesco con alcune varianti ma insomma il cinquanta per cento e cinquanta per cento
Di uninominale a me sembrava una strada da doversi percorrere purtroppo con un successo che lungo il cammino poi son venute queste elezioni elezioni regionali e allora stati fatti dei calcoli differenti insomma e quello che era questo modello tedesco che era stato introdotto come proposta per la prima volta nel gennaio del novantanove da
Disegno di legge
Che era il disegno di legge Tremonti urbani e e poi il è stato abbandonato
Dopo il primo referendum non sarò lungo perché poi vogliamo risponde alle vostre domande dopo il primo referendum del novantanove nel quale la tesi opposta a quella che io reputo giusta
Cioè la tesi di togliervi addirittura quel venticinque per cento di proporzionale che c'è e rendere tutto maggioritario
C'era quasi intatta
Perché
Voi sapete che il referendum per essere validi occorre il cinquanta per cento
Di popolazione che vada a votare e dopo il quarantanove frazioni quindi l'hanno quasi fatta però proprio in quella fase e qui si inserisce anche la proposta e la attività dirompenti obiettivi no proprio in quella fase e si cercò di spiegare all'opinione pubblica e ci furono schieramenti piuttosto pasti anche Toro geni certamente perché si tratta di un discorso sul metodo
Certo
Bossi e Bertinotti Zecchino Boselli urbani non è che rappresentano un fronte politico ma era un metodo di carattere politico cioè un ritorno parziale alla proporzionale
E nell'opinione pubblica questa l'ha avuto un qualche risultato non solo il quarantanove virgola qualche cosa per cento è sceso al trentadue
A distanza di un anno referendum del due mila ma se guardiamo in termini di voti favorevoli mentre nel novantanove ventuno milioni di italiani avevano votato per cancellare la proporzionale
Nel due mila questi ventuno sono ridotti a undici milioni cioè dieci milioni di italiani hanno cambiato opinione ma cambiato opinione motivando ora presa pure qualcuno per primi test perché Anita non pignola Aegean voterò un cambiamento di dieci milioni a distanza di un anno a un suo significato
Io speravo veramente e non solo io che la legge elettorale potesse essere modificata
Ci sono state le variazioni
La proposta di Forza Italia che naturalmente non era del popolo
Perché nel Polo vi ricordate anzi Alleanza Nazionale aveva raccolto le firme per il referendum e e come del resto a sinistra del una partecipazione notevole per coloro che volevano il
Un metodo nuovo e cioè il maggioritario in totalità in assoluto
In queste condizioni si poneva il problema allora io ho visto una convergenza dico due posizioni una posizione politica il nuovo per così dire nuovo alla politica Sergio D'Antoni che lasciava il sindacato democratico e
Sceglieva di di militare nel vita politica attiva e di era la posizione politiche di un collega che io trauma in tanti anni in Parlamento ho preso a stimolare e e ha una sua preparazione oltre che la sua identità
Di carattere politico sono stati poi anche tutta una serie di movimenti coloro che si erano attivati per far propaganda contro la cancellazione della proporzionale c'è stata una vivacità ora
Qui le strade erano due e qui dobbiamo essere molto chiari
Perché c'è chi si rassegna al sistema attuale dicendo esistono
Due e Poli e quindi bisogna assolutamente come quando c'erano le camionette perché non c'erano gli autobus e filobus la vettura che sceglie ad abitare camionetta per andare da San Silvestro per andarsene a casa per ora c'è chi si rassegna a questo
Io non non è che lo criticò però certamente è una cosa diversa e chi invece pur sapendo che la legge attuale da spazi molto stretti perché la legge attuale ripeto è quella legge
Che da al il sistema dei due Paoli quello che chiamiamo l'alimento elettorale il cosiddetto queste allora io però ecco le dico subito che ad una ipotesi di
Accettazione
Del sistema no perché voglia fare l'eversivo ma credi maestra assolutamente estraneo e e rimarrei estraneo se qualcuno avesse quest'idea che cosa che non c'è perché questa linea su in cui si è mosso
E si muove passando da fondazione a movimento politico operativo è questa linea
Non ci devono essere equivoci ma non per spocchia o perché vogliamo demonizzare a sinistra o a destra perché è una cosa diversa
Perché se qualcuno in Borsa ritiene ripeto che deve essere invece seguita questa strada magari augurandosi poi che venga cambiata in futuro che si faccia una modifica di legge va bene voglio ripeto rispetto tutti ma è una cosa diversa insomma da allora ci si trova in contrasto e naturalmente non è una cosa che non pesa anche da un punto di vista ideale perché già il fatto che
Sulle
Tracce della democrazia cristiana siamo già sorti di un movimento i contributi con questo da hanno i vecchi una notevole amarezza da una però nessuno vuol fare restaurazione come vedete qualche volta i giornali sintetizzando e danno l'immagine perché oggi c'è il grande centro e del grande centro qualche cosa
Delle dopodomani insomma già da oggi non esiste questa possibilità di avere un grande gente a maggior ragione a dire di questa iniziativa coraggiosa
Io ritengo che abbia la sua qualificazione politica e cerchi di tenere alto questo
Superamento necessario di questa contrapposizione perché
Se questo
Non forse cioè se emessi continuerà se invece in questo sistema io credo che
La disaffezione
Nei confronti della politica crescerebbe
Allora quelle che sono
Linee generali del resto nello stesso manifesto della Fondazione sono state dette piuttosto bene oggi su alcune cose anche più facile dirlo
Perché certo parlare il solidarismo oggi è più facile un tempo solidarismo che poi era l'Inter classismo
Metteva in una fortissima contrapposizione oggi c'è stata un'evoluzione culturale anche un evoluzione di carattere internazionale allora
A me pare e pentito per spiegare molto meglio di me questo problema io
Ripeto non per volere insegnare politica a nessuno ma per una preoccupazione interiore questa appunto di vedere un le logoramento del dibattito politico perché proprio questo metodo che porta a dire forse qui o sei lì così ed è un metodo che a qualcuno può pure fare piacere perché forse può sembrare più semplice può sembrare anzi più entusiasmante però è un metodo diverso il centro
Non è fu una qualifica di carattere geometrico
Centro è un tipo di politica e io ho finito la siamo a un passo da Montecitorio io la prima volta insistono arrivato
Per molti di voi quando nascevano porti vostri nonni nel mille novecentoquarantasei all'assemblea costituente che cosa si entusiasmava certo si armava giorno per giorno
La possibilità di vedere confrontate le posizioni chiamiamo delle tre grandi correnti che c'erano
La corrente liberale la corrente socialista e la corrente di cattolici democratici giorno per giorno si cercava
Una
Posizione di incontro e tutta la nostra Costituzione nasce proprio da questa capacità di il colloquio di comunicativa di ricerca tendenziale di qualche cosa che era possibile fare accettare agli altri
Se ognuno fosse rimasto nel proprio binario e noi avremmo avuto degli scontri non avremmo avuto una carta costituzionale che bene o male
Sono passati cinquantadue anni ed è la carta che regge la nostra Repubblica e tanto edipici e modificarla che finora non ci si è riusciti
Serve ho finito sul serio certamente una politica che serve di costruzione di modelli nuovi e quando abbiamo scritto la Costituzione non esisteva l'Europa
Basta dire questo per dire quanto siano modificate le situazioni come sia necessario recepirle
C'era una spinta verso una perdita di forza del potere centrale per quello che si chiamava decentramento si chiamava regionalismo oggi si chiama federalismo son tutte cose che sono serie che devono essere di battute si deve arrivare ad una certa soluzione ora previsto a mio avviso pressoché un Morello
Che non si allontana assolutamente anzi da quelle che sono le nostre radici profonde di concezione politica sia di ispirazione sia di metodo sia di finalità prima delle che senza pretese ma con la speranza di poter essere
Recepiti dal opinione pubblica nel
Significato vero di questa operazione che un'operazione che a la sua scadenza ovvio nell'immediato quelle che sarà la tornata elettorale qualche deve guardare molto al di là certamente allora chiudo come ho iniziato a questa giovane collega beh io nelle tappe nuove spero in uno due ipotesi essersi ma non è che possa avere delle pretese da questo punto di vista però mi auguro veramente che le generazioni nuove in parte tutti coloro che hanno disertato le urne fino a questo momento quindi
Quando si dice ma conto artisti da chi portate via i voti
Ma è un modo sbagliato di porre non è che noi ci mettiamo in una posizione per portare via i voti da una parte o dall'altra e tra loro noi facciamo una proposta di carattere positivo e allora è chiaro che e se invece qualcuno e glorie
In un certo senso la scarsa simpatia che abbiamo riscontrato da una parte o dall'altra B da un lato ti può anche far dispiacere teorico però ci fa piacere perché vuol dire che non siamo a vendere un prodotto dando molto imballaggio e poi non avendo del contenuto oppure la sorpresa nelle contenuto e questo è io ritengo quello che avviene oggi e penso che chiunque
Da una interpretazione o chiunque pensasse di utilizzare questo strumento in maniera diversa beh sbaglierebbe completamente perché verrebbe a cadere la stessa legittimazione politica della nostra posizione
Aggiungo poche cose soltanto a quelle che ha detto il presidente Andreotti
Che hanno fissato i punti di che ci orientano in questa iniziativa
Io credo che il dato che noi dobbiamo aver tutti presente che la politica dovunque rischia di essere il suo perché attacca nel nostro tempo
Da altri
Da altri poteri o d'altri potentati sul piano generale anche della delle dinamiche vorrei dire mondiali
La politica nel nostro Paese soffre di un di più di carenza in questo tempo di un'assenza strutturale non è più la linfa che alimenta la vita delle istituzioni
Il dibattito politico non ruota più intorno alle grandi ragioni alle grandi tensioni
Il dibattito ruota nell'artificio città di squadre che si compongono e si scompongono con la fungibilità anche dei giocatori
Perché appunto manca questo dato noi vogliamo immaginare
Una prima grande riforma che la riforma della rimessa al centro della politica perché questo è quello che occorre nel nostro Paese il sistema sul quale noi ci siamo avviati da sette anni ha fortemente compresso le ragioni della politica le ragioni vorrei dire delle grandi tradizioni e delle grandi famiglie
Culturali e politiche poi immaginiamo che la prima grande riforma si debba realizzare nel tentativo della riaggregazione ciascuno intorno a grandi filoni ideali abbiamo un sistema elettorale va spiegato bene il presidente Andreotti che ha scardinato senza costruire null'altro che questo formalismo di poli contrapposti
Nei quali come vedete e occorre di volta in volta inventare il capo cannoniere il il centrattacco
Al di là di ogni dibattito si fanno convention incoronazioni in cui si parla di tutto purché del che cosa fare e di quale grandi scelte realizzare per il nostro Paese non abbiamo le spalle
Fallimenti
Costantini dei tanti tentativi di riforma istituzionale eppure se vedete non si parla di quali possono essere le linee lungo le quali si può immaginare un percorso indispensabile
Di ripresa di questi discorsi che da una parte né dall'altra
Potrei con grande facilità direi che si oscilla con Paulo sua indifferenza
Dall'accettazione del sistema maggioritario poi ci sono quelli che sono diventati improvvisamente filo germanici
E quelli che erano filo germanici ritornano ad essere filo presidenzialisti con una indifferenza che il segno della assoluta indifferenza rispetto a questioni che sono straordinariamente importanti per la vita del nostro Paese
E allora
L'accresciuto o il crescente tasso di astensionismo spiega che per questo
Una politica che non è fatta
Di fede e di passione diciamo le parole vere che non è fatta di idee forti interessa gli addetti interessa come dire gli amanti delle scommesse
Un cavallo vale l'altro
Vince
Chi vince e questo è il dato sul quale non ci stiamo
Stiamo avvitando la vita politica del Paese noi vogliamo riproporre invece un meccanismo diverso una riaggregazione secondo filoni politico-culturali questo il nostro e la nostra ambizione
E lo facciamo con una assunzione lo voglio dire qui con forza con una soluzione di rischio anche personale tutti
Fuori dalle comode dalle comode sicurezze e delle grandi corazzate ho sentito oggi una dichiarazione che noi saremo una piccola barchetta tra grandi corazzate noi ci muoviamo al di fuori della sicurezza delle grandi corazzate questa è la nostra forza il rischio per realizzare un grande progetto
Un grande progetto che ha certo nel sistema elettorale che non è mai neutro e indifferente anche rispetto ai valori il tema del pluralismo del quale tutti ci riempiamo la bocca trovano il sistema elettorale una sua prima
Concreta un suo primo concreto svolgimento noi siamo per un sistema proporzionale con correzioni con premio di maggioranza sistema tedesco insomma siamo per questa necessità di garantire la rappresentanza di tutte le culture politiche autentiche
Non questo gusto del nuovismo che annullato
Annullato ogni spazio e ogni come dire vitalità di questi che sono i fermenti culturali tutti i nuovi stili per potere nella indifferenziata condizione del tutti uguali poter realizzare la più anche opportunistica capacità di movimento
Vogliamo riportare una politica queste condizioni
E che significa e non sui temi della della riforma istituzionale che non c'è un tema di straordinaria importanza non abbiamo sentito e non sentiamo
Da gli schieramenti posizioni certe noi abbiamo idee molto precise vogliamo realizzare una riforma della politica come vi ho detto per riportare la politica
Per riportare la politica sorretta da alcuni dei fondamentali il pluralismo che si traduce in questo sistema istituzionale la riforma elettorale e la riforma che intorno a quella greca elettorale coerentemente dovrà esser fatta anche del del del sistema del sistema di organizzazione nel rapporto Governo Parlamento non dimentichiamo che questo nostro Paese
Mantiene ancora
Priva di una proposta equilibrata di soluzione il difficile problema della magistratura e del suo rapporto con gli altri poteri perché questo è un problema reale della politica italiana
Che non appartiene soltanto agli interessi e poi volta in volta concreti dei Dari insomma in qualche modo interessati a livello personale questo è un tema grande della democrazia nel nostro Paese
E noi poniamo anche questo come grande problema al quale occorre dare una risposta
E riteniamo che naturalmente ci siano punti caratterizzanti e e in questa esaltazione del pluralismo
Noi immaginiamo che anche il grande tema dei servizi sociali dei grandi servizi sociali debba essere affrontato che poi è la grande questione della riforma
Del Welfare lo ritenevo che debba essere affrontato con alcune chiavi
Che ha che hanno la loro ragion d'essere nelle ragioni della cultura politica e noi riteniamo che la chiave debba essere quella di saper coniugare nel la garanzia di un impegno imprescindibile dello Stato per garantire i bisogni essenziali noi riteniamo che sia necessario Garin tiene un pluralismo nell'offerta nei grandi servizi dalla scuola alla sanità
Voi abbiamo avviato mi consentite solo questa
Telegrafica
Diciamo riflessione l'abbiamo avviato una grande riforma del sistema universitario che nell'autonomia realizza oggi di fatto una sorta di concorrenza si dice così con una parola un po'troppo mercantile una concorrenza tra le università
E le università private mi pongono il problema drammatico di una condizione
A questo punto di grande difficoltà inferiorità rispetto alle università statali che per fortuna acquistare o un grado di autonomia straordinario nella definizione degli ordinamenti interni
E però c'è una disparità enorme e spaventosa dal punto di vista del sostegno che lo stato dà alle urne rispetto alle altre pure alzando uno stesso servizio in una condizione di pari di autonomia perché anche le università statali hanno finalmente una grande autonomia allora queste sono le ragioni e poi consentitemi un'ultima ragione
Che si lega anche alle vicende interne del partito popolare
No intanto immaginiamo siamo tutti reduci da quello che è avvenuto a Berlino non tutto quello che c'è a Berlino voglio dire Berlino come luogo simbolo della vita del popolarismo europeo non tutto quello che c'è a Berlino
Ci ha ci entusiasma e ci esalta e ciò nonostante noi riteniamo che anche il riferimento alla politica europea non posso essere ignorato
In un Paese in una realtà che si va a Biandrate grandi passi a realizzare ormai la presenza viva della dimensione europea questo sarà l'anno della della moneta unica non immaginiamo di poterci allontanare di poter prescindere da questo che sarà lo scenario di riferimento e anche qui non possiamo non dire che con tutte le riserve che noi pure abbiamo su alcune posizioni
All'interno del Partito popolare europeo noi riteniamo di dovere ancorare il nostro impegno a quello quadro di riferimento perché alternativo a quel quadro non c'è che la socialdemocrazia forza rispettabile
Ma che noi noi noi popolari
Voglio dirlo riteniamo profondamente lontana dalla nostra cultura perché nella socialdemocrazia c'è ancora come dire una concezione di sistema
Di sistema stato che si sovrappone a tutto noi abbiamo una concezione diversa profondamente diversa di una società che deve esser liberata e che deve saper realizzare quel famoso principio di sussidiarietà
Che impone allo Stato di intervenire soltanto laddove le realtà in un certo senso naturali non siano in grado di far da sole e quindi c'è una profonda differenza culturale in questo tra noi e la socialdemocrazia e noi non immaginiamo che tutto questo possa essere indifferente io voglio aggiungere una ultima considerazione telegrafica e concludo io ho rassegnato le dimissioni dal governo
Del quale ho condiviso l'operato
Le ore assegnate per una ragione di elementare coerenza vento rassegnato le dimissioni dal Partito popolare
E però voglio aggiungere che la ragione profonda
E nel fatto che il Governo e la coalizione che erano nati nel mille novecento novantasei sono corsa lontana lontanissima da quello che si sta realizzando abbiamo oggi una compagine
Che sita strutturando intorno a Rutelli e a Fassino rispettabili persone ma nelle quali noi non vediamo rappresentata la cultura e il filone del popolarismo nel novantasei la coalizione si fondo
Su questo incontro dei popolari con la sinistra un incontro storico che nel corso del tempo per una serie di vicende che voi sapete delle quali potremo avremo il tempo di parlare in questa lunga campagna elettorale questa condizione si è profondamente trasformata
Così come profondamente ha finito per trasformarsi la forza che pure il Partito popolare arriva che costituiva nel novanta sei intanto la forza che si tolgano o anche la sinistra per una esigenza della storia e che oggi invece per una serie di errori e di omissioni
Ha finito per l'incanto Jersey in una posizione non sul tempo un all'interno dell'alleanza ma all'interno di una sotto al Leanza o di un sotto soggetto questa Margherita nella quale ancora
Le aggregazioni non avvengono per comuni scelte politiche per la comuni scelti culturali tanto che non si può parlare di prospettiva di riforma istituzionale perché profondamente diverse
Voi sapete io ho fatto una battaglia sul referendum
Voglio ricordarlo insomma non ebbi la solidarietà del Partito popolare io ho subito un processo nel Partito popolare per aver realizzato un incontro che non era come ha ricordato il presidente Andreotti la proposizione di uno schieramento politico era l'incontro di tante forze politiche in quel momento
Interessate ad evitare questa ulteriore compressione con la eliminazione della quota proporzionale in quel tavolo cedettero da Berlusconi a Bertinotti
Dai leghisti via i socialisti insomma voi sapete quante le posizioni natura e e naturalmente abbiamo poi consentito che l'onorevole Berlusconi che li aveva rappresentato
Una ragione di adesione e poi si è sfilato ma noi non abbiamo saputo
Come centro sinistra allora rappresentare una posizione unitaria per dare un nuovo sistema elettorale che tutti abbiamo ritenuto indispensabile io spesso avevo annunciato alcuni di voi lo ricorderanno
Avevo annunciato le possibili mie dimissioni dal governo
Al tempo del governo D'Alema sì il governo si fosse schierato come stava per fare
A favore del referendum
E io avrei o dichiarai che non sarebbe rimasto un minuto in più al governo il governo poi dopo qualche giorno cadde e il governo Amato ha assunto una posizione di neutralità è una queste sono state le ragioni che hanno profondamente alterato
E la configurazione della compagine che nacque nel mille novecentonovantasei quella che abbiamo oggi si va sempre più caratterizzando come un tentativo di artificioso unitario soggetto
Che annulla punto tutte queste differenze culturali che ci sono nel nostro Paese che non possono essere compresse dalla vorrei dire violenza di un sistema elettorale queste ragioni sono sufficienti portate per lui sufficienti
Per far Cirri temere
Maturo il tempo di rischiare in un'impresa carica di grandi ragioni ideali fatemelo dire
Ciascuno di noi il presidente Andreotti dall'alto della sua vorrei dire
Autorevolezza della sua condizione di senatore a vita che il collega veneto che qui con me sottosegretario presidente dei giovani popolari Graziano io spesso ho ricordato insomma avremmo avuto tranquillità anche dal punto di vista elettorale io abbandono un collegio nel quale il centrosinistra e al settanta per cento che io avrei immaginato di poter mantenere forse insomma
Giochiamo in mare aperto nella convinzione che questo è un momento in cui bisogna proporre al Paese vorrei permettermi di dire ai giovani un modello diverso da queste aggregazioni rigidamente
Contrapposte ma che poi finiscono molto spesso per ritrovare ragioni comuni il minuetto consentitemi questo ricordo
Fini Veltroni al tempo del primo referendum e i tentativi che
Da una parte e dall'altra si continuano a fare per mantenere l'artificiosità non produttiva
Dica aspetti positivi del nostro Paese questa e la ragione che ci fa dire noi vogliamo essere presenti in una condizione lo ha detto il presidente ha Andreotti non dispone chiosa distanza ma di come dire chi era ragioni di autonomia da entrambi i poli
Perché vogliamo sperare di LinkedIn Comune Arci nella prossima legislatura con una presenza parlamentare che sia in grado di rispondere soltanto a queste poche forti ragioni ideali che io vi ho rappresentato grazie
Deve
Sì forse delle sì ci sono due interventi telegrafici io ho rassegnato le dimissioni da sottosegretario alle Finanze
Vengo da un collegio che ha registrato il maggior incremento nazionale tra quota maggioritaria e quota proporzionale lo strappato dopo cinquant'anni all'estrema destra
Credo pro in collegio di palme in provincia di Reggio Calabria in Calabria credo che non avessi avuto difficoltà a d'essere ricandidato non ha chiesto niente ho seguito permessi la fibrillazione interna del mio partito
E abbiamo avuto constatare insieme Ortensio Zecchino
Il silenzio
E intorno a questa vicenda l'assenza di ogni possibilità di dialogo ma perché perché il nostro partito è ormai diventato subalterno anche nella richiesta dei collegi la richiesta dei consensi
I big del partito popolare non possono essere lette quando portai il due per cento se non si rivolgono all'azionista di maggioranza questo significa che è l'azionista di maggioranza possono essere consentite incursioni indebite
è l'azionista di maggioranza possano essere in concesse
La le individuazioni delle linee di politica generale tutto questo è lontano dalle nostre speranza delle nostre prospettive iniziali ma è contrario anche ad una scelta di politica pluralista
Perché viene a mancare la copertura ad un'area vasta rimarrà centrista ma vogliamo aprire nuove prospettive nuove speranze e disegnare nuovi traguardi
E allora questa avventura serve anche per costituire una piattaforma per quelli che oggi sono in meditazione in travaglio ma che domani sapranno come scegliere perché l'unica strada alternativa
A questa melassa che ha inghiottito la politica in Italia e costituito appunto dalla possibilità ad aprire un varco per fare finalmente ad influire a valle gli umori le speranze le prospettive di una vasta parte dell'elettorato italiano
Ed è per questo che abbandonando comodi rifugi ci lanciava l'avventura
Esattamente due minuti non di più io insomma se potessi
Racchiude il mio pensiero in poche parole di reti lascio per restare dove sono
Senatore Zecchino ha ricordato la battaglia sul referendum dove noi giovani popolari a differenza del partito ci impegnammo in modo forte
Nelle piazze
Cercando di raccogliere anche le firme in modo se volete anche strumentale per rappresentare quella che era una difficoltà che oggettivamente si era al dall'interno della coalizione
La difficoltà iniziava ovviamente dalla congresso di Berlino dal congresso di Rimini e poi successivamente a quello di Berlino
A Rimini dove ovviamente eravamo schierati al fianco di Zecchino alla segreteria nazionale il partito e successivamente a Berlino dove la difficoltà dove una volta in Italia siamo sottoposti nella coalizione ai diessini dall'altra in Europa quando andiamo nel PPI
A Berlusconi
Questa e la difficoltà e il disagio vero il motivo per il quale sostanzialmente mi dimetto da presidente nazionale dei giovani popolari
Cercando di lanciare un segnale di speranza qui lui tre milioni di giovani che vanno a votare che non si sentono di destra e di sinistra e che vogliono coprire rappresentare vogliono essere rappresentati nel nelle nuove radici del popolarismo grazie
Ma per quello che riguarda il senatore è un problema che affronteremo io non sono in condizione oggi di poterlo dire
Certo io nel passato criticato parecchio il concetto di gruppi con la porta girevole come gli alberi che insomma quindi non è che per questo divento favorevole la cosa importante prova dettare una raccomandazione incidentale
Perché quale può essere poi il rischio di tutta questa operazione che noi consideriamo il mondo come esclusivamente popolato
Dai popolari e da noi e quindi si facciamo poi le polemiche solo tra di noi da questo è un rischio assolutamente che va messo fuori io
Sono stato come indipendente se non mi sono mai iscritto al Partito Popolare stato come indipendente nelle gruppo ho cercato di far mio lavoro come sarà organizzata all'interno fra l'altro mancano poi pochi mesi quindi anche un problema nemmeno dei tempi lunghezze da questo lo vedremo quando accingeremo attorno sarebbe stato a mio avviso intempestivo anche se ieri sera perché chi legge le agenzie poi ne sa più di noi di queste cose insomma letto tutte cose già ci sarebbero con nomi cognomi
Ora io sono abbastanza Alfabeta per non avete bisogno di questi suggerimenti e questa è una cosa che vedremo ancora assoluta libertà io tra l'altro domani devo andare in Libia però torno subito quindi
Vedremo a questo problema su fino all'altra sì sulla domanda
Del dei rischi io ho parlato con il presidente Amato Kenya annunciato di assumere l'interim
E credo che questa soluzione rapida costituisca in qualche modo la conclusione della vicenda istituzionale io voglio anche aggiungere che ho assicurato verbalmente per iscritto il presidente Amato che non cessa
Il rapporto di fiducia verso questo governo del quale io ho fatto parte del cui operato il cui operato non rinnego e verso il quale io mantengo una posizioni di rapporto fiduciario
Per naturalmente credo di dir questo a nome dei presenti
Per confermare che cosa quello che io ho già detto che la ragione di questa innovazione che noi introduciamo nel panorama politico
Nasce dalla dal modo col quale si prospettano gli schieramenti per le prossime elezioni
E rispetto a quelli rispetto alle modalità di elezione di designazione
Del premier rispetto alla mancanza di dibattito rispetto alla mancanza di un ruolo della cultura non del partito popolare come spazio di potere ma della cultura popolare
Nella mancanza di un progetto sono queste le ragioni che ci fanno esprimere un profondo dissenso rispetto al modo con il quale la maggioranza ha cambiato pelle rispetto al novantasei ma rispetto a questo governo io non ho da come dire da sottolineare in ragioni di dissenso oltre dialettiche non ne sono mancate anche all'interno del governo ma credo che questo appartenga alla fisiologia e vorrei dire alla ricchezza di una formazione di governo
Ora
Mi consenta
Di non poter rappresentare io Milelli quelle che sono le posizioni del Presidente della Repubblica un riserbo
Elementare non mi consente di esprimere e dichiarare quindi quelle che sono peraltro c'è stato un colloquio assolutamente cordiale questo soltanto posso dire
No io ho intenzione di particolare naturalmente dipende anche dalla concezione che sia del gruppo questo è un problema poi di schieramento interno io però non è che abbia fatto dei calcoli che sotto questo aspetto la cosa importante era però comunicati che siccome gruppo in un determinati indirizzo politico e prepara le lezioni in sintonia con quella che la attuale maggioranza re io in questa posizione evidentemente domicili però insomma io
Apprendere per esempio dei giornali chi è il candidato a Roma non mi piace un granché ma non perché voglia contare molto ma perché credo penso con una necessità che una volta era abbastanza pacifica di un metodo anche di collegialità nella politica il guaio che ha creato probabilmente il maggioritario proprio questo in un certo senso di far svanire un po'le sedi di decisione però insomma la domanda e gli ho detto non è che l'ha fatto dei canestri io spiegato ed è andato a nessuna difficoltà poi dall'eolico per Rita se vuole perché intanto ad avere dello stesso quindi faccio nessuna anticipazione perché siano mandata
Questa mattina perché non è che doveva sapere le cose dal ma ieri sera gli avevo spiegato io ho sempre detto con molta chiarezza anche nel gruppo l'altro ieri che naturalmente questa scelta poi fra parentesi paio d'ore se il presidente onorario data la mia età questo privato ma questa scelta nata proprio da una convinzione di carattere politico crede e io
Tutto quello che potevo fare eventualmente per creare un atmosfera ripeto che non si taccia de dei gallesi tra di noi che si becchino intromettere perché dove quello che deve essere fatto e il recupero a mio avviso delle notevoli
Un referendum e l'altro non è che questo ci dispiace
A mio avviso no perché come ho detto prima la nostra esistenza
E quella proprio di essere
Di fuori di questi due schieramenti
E anche perché fra l'altro poi sinceramente oltretutto non credo che venuto ai sarebbe in condizione di poter fare questo perché oggi si metterebbe in contrasto con una parte notevole dei suoi alleati nella campagna elettorale
E poi non vorrei che succedesse per la seconda volta che la loro proposta viene definita la proposta dei professori rendono una proposta di carattere politico
No questa è una molto se mi consente insomma un po'arbitraria ricostruzioni ho detto con grande forza che noi con chiarezza siamo presenti in una battaglia senza alcun collegamento di nessun tipo mi esplicito né implicito chiaro nel sotterraneo con nessuno dei due poli e questo e questa è la risposta e naturalmente le sue interpretazioni Cossiga consiglio appartiene alla nostra tradizione e credo che Cossiga
Auspichi naturalmente dei in modi diversi Cossiga ha avuto delle disillusioni
Giusto e condurla insomma
Ma che è anche consigli avesse l'idea di riportare la politica alle grandi ragioni politico-culturali credo che questo è un fatto che che ci unisce quanto poi al discorso della Casa delle Libertà poi non mi pare la Casa delle Libertà non è tutta nel peso sarebbe solo Forza Italia perché partita beh insomma questo è un dato talmente notorio che c'è questa condizione divaricate non sappiamo che c'è Forza Italia vuole che io le dica le mie ragioni Forza Italia e nel Pepe noi consideriamo Forza Italia un partito anomalo nel quadro della politica nazionale per la sua conformazione vorrei dire per l'assenza di una istituzionalità di partito
Noi realizziamo questo
Questa innovazione verso la quale ci muoviamo
Lo con alcuni punti fermi che questo partito acquisti la dimensione di partito istituzionale
Noi siamo un po'diffidenti verso questa teoria dei movimenti o dei partiti personali e quindi noi vogliamo realizzare un partito istituzionale
Istituzionale significa con organi questo significa democrazia interni abbiamo definiremo uno statuto ma abbiamo già concordato alcune linee
Fondamentali di questo Statuto tra le quali forte anche quella della ripulsa di ogni forma di presidenzialismo
All'interno per essere coerenti con le cose che noi chiediamo che avvenga anche sul terreno delle istituzioni
Questi saranno i punti fermi lungo i quali noi immaginiamo di organizzare la vita di questo partito per poter intercettare
Per poter essere punto di riferimento di quel ceto medio che mi creda e allo stato ancora orfano nel nostro Paese
E che si rifugia
Con qualche forzatura da una parte o dall'altra e che in gran parte diserta le urne noi abbiamo questa grande ambizione che non ci fa temere confusioni perché la linea è quella molto chiara che non abbiamo traccia
Guardi Forza Italia e una realtà che ha una sua connotazione insomma di anomalia politica io Cossiga ritengo parla ciò stessa organizzazione e per la sua stessa configurazione
Dovrebbe stare al centro dove il centro come ha spiegato il presidente Andreotti non è un luogo geometrico ma è una coerenza rispetto ad alcune grandi scelte che sono quelle delle quali abbiamo parlato e anche queste scelte istituzionali
Ma devo dire che
L'altro ieri Castagnetti esprimendo gruppo queste preoccupazioni però direi è stato
Molto
Comprensivo e dialettico perché
Sente una preoccupazione
Certo questa sentiamo tutte
Però abbiamo anche dei che il concetto di cattolico democratico oggi forse una rivoluzione
Io per esempio ritengo che come già
Il presidente Einaudi
Si arrabbiò quando eletto Gronchi giornali dicevo il primo presidente cattolico delicatissima beh perché io non sono cattolico ad ammesso anzi andava messo Messalina autore del
Devo diede attuare che io non voglio per carità confondere niente per esempio io
O una considerazione
Di carattere storico importante verso l'attuale presidente della Repubblica che politicamente a tutto un suo itinerario ma è un cattolico
Che molto probabilmente va più facilmente in Paradiso non dico di Zecchino ma di me insomma eterogenee quindi ed è da questo punto di vista dobbiamo anche guardare le cose in un modo un po'diverso naturalmente che cosa conta
Perché ecco quando si sono perse come non abbiamo letto si sono perse le radici poi vediamo delle confusioni
Noi veniamo dei discorsi per esempio in materia di bioetica e nei quali c'è una contraddizione che noi abbiamo sia con un mondo di sinistra che ha vestito
Questi panni e sia con un mondo laicista che don li abbandona o comunicanti addirittura forse li rinforzare decisorio
Dei problemi importanti su cui ci saranno poi le differenziazioni sono dei problemi notevole come il problema di cercare un modello di sviluppo nuovo
Ma noi abbiamo avuto nel passato direi il modello di Vanoni abbiamo avuto il modello dei sindacati
Della politica dei redditi dobbiamo certamente cercare un modello nuovo non è che lo può fare un partito però il partito può attivare un dibattito anche di carattere culturale perché diciamo pure la verità noi abbiamo una situazione sociale molto artificiosa
A parte direi occupazione disoccupazione questi che sono problemi gravi che non si correggono con un tratto di penna noi abbiamo un divario di carattere sociale che forse si è accentuato
Non abbiamo milioni di famiglie che quelli che vivono con un solo reddito e con un reddito direi sappiamo tutti quello che c'è da domandarsi il problema della sopravvivenza come avviene ora questo per carità
Se uno lo interpretava se come una critica un Governo una critica gli hanno io mi arrabbio quando certi sa Dentoni si mettono così a dare giudizi globali su cinquant'anni di politica che bene o male una certa elevazione
Libertà la nostra nazione l'hanno pure contrassegnata però dico tutti insieme dobbiamo cercare di risolvere questi problemi che è un problema di fondo Tom perché la politica poi è la risposta a queste esigenze fondamentali ora ci sono dei punti di contrasto su cui noi non possiamo assolutamente Transit ci sono dei punti di convergenza su cui invece sa cercare di costruire insieme questo modo di far politica
Prima l'ha accennato a una politica contro dice contro chi siete è ma vi par politica in un modo costruttivo può essere presuntuoso
Properzi che Tom eccessi uno si può sopra valuti quelle che sono le le forze però quando c'è un ideale chiaro
Perché badate e scusate la lunghezza di questa risposta ma noi per aver superato giustamente
La politica legata ideologiche
Rischiamo di superare la politica legata ideali che è una cosa molto diverso alla paglia non può essere un fatto tecnico io dico voi ci sono momenti in cui il fatto organizzato io prevale da un punto di vista storico io riconosco a Berlusconi nel novantaquattro un merito è importante perché ha evitato con una creazione di una forza quasi improvvisata ha evitato uno scivolo della situazione italiana
In una situazione nella quale
Tutti erano impreparati compresa la sinistra chiama terranno polemiche dopo forse preparata però non c'è stato più il dramma
Che vi era in quel momento al rifiutate ricostruire questo futuro e ognuno deve cercare di dare un piccolo apporto nelle limitazioni naturalmente quantitativa io mi auguro
Che ci sia un certo risveglio
E anche che ci sia una spinta organizzativa perché le elezioni si fanno poi i dalla raccolta dei consente alla raccolta di firme a alla convinzione degli elettori tutto questo deve essere molto attentamente e considerato e vissuto
Vengono avrebbero procura Caldarola
Volevo fare avere
Gennaio
Allora
Degli atti no ma oltre
Quello lì
Allora ripeto la domanda perché se no uno non capisce la risposta perché non l'abbiamo avuta con privilegio così io a viva voce la domanda
Perché ha domandato quand'è che avete deciso di essere equidistanti mi pare perché non avete fatto una riunione di stamattina
Noi stamattina dovesse una riunione per organizzare poi questa di oggi pomeriggio siccome però nonché fosse clandestino riservata ma non doveva esserci una grande solennità non avremmo avuto stamattina piazza San Lorenzo in Lucina occupata
Da voi che da parecchi i vostri colleghi non avevamo bisogno però di fare una riunione io ritengo che la
Struttura politica di questa formazione nasce senza esitazioni sulla storia di salire sugli autobus e degli altri
Questo deve essere molto chiaro molto di acqua
Ma guardi D'Antoni credo abbia letto anche dei giornali per esempio che l'altro ieri si fosse incontrato e non era vero quindi io non sono il confessore di Sergio D'Antoni però devo dire che se d'Antoni avesse avuto delle esitazioni in questa direzione bene avrei voluto fare gli auguri di Pasqua ma certamente non mi sarei trovato in una situazioni politiche impegnare sono spazi
Fondativo
Perché noi ci appelliamo a cofondatore ci avviamo a cofondatore e questo questo partito e un punto fondativo di questo partito del quale possiamo dire i cofondatori sono qui manca naturalmente Sergio D'Antoni che ha avuto il merito di avviare questa iniziativa ma appunto fondativo di questa intensa è l'assoluta autonomia in questo passaggio elettorale per le politiche e per le amministrative dall'un polo e dall'altro appena
No questo naturalmente adesso siamo già nella fase della apertura delle ostilità
E quindi siamo nella fase delle dei servizi segreti che tentano di creare insomma condizioni di difficoltà di vita e allora notizie vere e false e tutto
Senta incontrollabile attualmente sono più incontrollabili le false perché di vere non c'è nessuno così da fargli sorvolare