La discussione sulla riforma della legge elettorale sui membri del Consiglio Superiore della Magistratura

Riforma elettorale del consiglio superiore della magistratura e riforma dell'ordinamento giudiziario che il ministro della Giustizia Roberto Castelli porterà in Consiglio dei ministri in una delle prossime sedute sono i temi in in materia di giustizia al centro del dibattito e delle polemiche in questi giorni dicono vogliamo parlare con il professor Mario Serio componente laico di Forza Italia del Consiglio Superiore della Magistratura ecco professor Serio partiamo appunto dalla riforma elettorale del della legge elettorale del consiglio superiore della magistratura che è stata approvata
Dalla Commissione giustizia del Senato e che prevede la riduzione dei componenti da trenta a ventuno
Dunque io penso innanzitutto che il fatto che dal
Terreno delle parole degli scontri si passi a quello dei provvedimenti legislativi sia comunque un passo in avanti lui tutta la collettività credo sia destinata a beneficiare ciò detto io sono in larga parte
D'accordo com'
La natura del provvedimento che il Senato si accinge ad approvare la prossima settimana sono d'accordo sulla individuazione della necessaria proporzionalità che deve esistere all'interno della componente togata di con del Consiglio superiore statura tra
La categoria giudicante la categoria dei pubblici ministeri e la categoria dei magistrati di legittimità
Sono imparziale
Disaccordo sulla determinazione di un collegio unico nazionale per ciascuna delle categorie in quanto questo rischia di escludere dalla possibilità di esprimere una loro rappresentanza in consiglio le regioni per così dire minori basti dire che nell'attuale Consiglio qualcosa come almeno dieci regioni
Non è rappresentata da propri consiglieri mentre vi è una ipertrofia delle regioni giudiziariamente più grandi come la Campania Lazio la Lombardia
Invece giuridico del tutto infondate le critiche circa la riduzione da trenta a ventuno del numero dei consiglieri in effetti a ben vedere queste critiche così come sono state rappresentate anche da alcuni componenti togati del Consiglio superiore pongono in rilievo la inadeguatezza del numero dei Queen di ventuno componenti del Consiglio superiore rispetto al numero dei magistrati da amministrare oltre nove mila ma a mio avviso questa critica non coglie nel segno in quanto la verità e che oggi il Consiglio superiore articolato in ben dodici Commissioni alcune delle quali però esercitano attribuzioni per così dire eccentriche
Aspetto al novero delle competenze che la Costituzione assegna al Consiglio superiore che sono di carattere tipicamente amministrativo cioè promozioni provvedimenti disciplinari a segna azioni assunzioni dei magistrati ci sono delle commissioni le quali si occupano o dei fenomeni di riffa ma legislativa talvolta sovrapponendosi all'attività parlamentare cioè esprimendo pareri non richiesti commissioni come quelle sulla lotta al fenomeno della mafia o della criminalità organizzata ingegnere che non sono previste dalla Costituzione indubbiamente molte di queste commissioni quelli il cui compito cioè non corrisponde alle attribuzioni fissate dalla Costituzione dovranno scomparire ma questo non implica affatto che le altre commissioni quelle cioè che tratteranno invece i profili di competenza Proto l'arco proprio al Consiglio non siano in grado di far fronte alla mole di lavoro cioè all'amministrazione di nove mila magistrati per dirla in parole povere lei la vera natura e la vera ragione delle critiche a questa riforma riguarda non l'impossibilità di un buon funzionamento di un efficiente funzionamento il Consiglio superiore ma la lamentela più generale delle righe mette ridimensionamento del ruolo del Consiglio stesso ma questa è una scelta eminentemente politica che non ha niente a che vedere con l'autonomia e l'indipendenza del magistrato naturalmente altre riforme devono essere fatte questa volta con legge di revisione costituzionale prima di queste riguarda la composizione della sezione disciplinare del Consiglio superiore che oggi come oggi non può che rimanere invariata in quanto la legge che il Senato si accinge a varare in prima lettura è una legge ordinari quindi non può apportare quelle modifiche più radicali che si imporrebbero tra le quali indubbiamente vi è quella del la riduzione del numero dei componenti retoricamente indicato in nove attualmente dovrebbero essere ridotti a non più di cinque in una in versione delle proporzioni di partecipazione comma preminenza della componente Lai Carlo treni rispetto a quella toccata cinque e infine ed è questa forse la più indilazionabile belle riforme questa volta di natura costituzionale occorrerebbe prevedere una formazione di una Corte disciplinare all'esterno del Consiglio superiore con i membri laici eletti dal Parlamento e con quelli togati sorteggiati tra tutti i magistrati italiani ciò che elimina qualunque in in coro di appartenenze di dipendenza rispetto alle correnti che evidentemente può compromettere la serenità di giudizio del resto un esempio di collegi giurisdizionali
Di
Composizione per sorteggio insiste nel nostro ordinamento del molto rilevante riguarda cosiddetti tribunali degli
Ministri i cui componenti vengono di anno in anno sorteggiati ecco intanto è stata annunciata questa
Allora appunto soltanto annunciata riforma in parte dell'ordinamento giudiziario che prevede Bari punti lei ha avuto modo di vederla che cosa ne pensa dunque ancora
Nota credo che la direzione nella quale si è incamminato il ministro della giustizia sia largamente condivisibile perché molto equilibrata molto prudente e soprattutto il che in politica non guasta molto realistica cioè e una politica di passi compatibili con l'assetto generale del clima e del sistema
Dico alcune alcune cose non è stata oggetto di particolare attenzione ma l'America questa attenzione la a parte progettuale del disegno di legge che attribuisce alla competenza del ministero e comunque alla cogestione tra ministero del Consiglio superiore
Nelle scuole di formazione e preparazione dei magistrati
Che non soltanto raggiungono l'importante obiettivo di migliorare la qualità professionale degli stessi ma soprattutto sottraggono alla attuale predomina ante egemonia culturale del Consiglio superiore la materia della formazione facendo circolare un pluralismo di vedute dal mondo professionale dal mondo accademico che in atto manca
Altra questione molto rilevante ecco difese la signora un po'ma questa scuola dovrebbe anche dare e parecchie sue eventuali passaggi di funzioni dei magistrati diciamo no che la partecipazione a i corsi costituisce un elemento di valutazione ai fini della carriera e la frequenza stessa può costituire addirittura un Elena
E quindi mi pare che da questo punto di vista si faccia un grosso passo in avanti altro passo in avanti riguarda l'apertura ai componenti esterni alla magistratura dei consigli giudiziari
Tra l'altro mi pare che si tratti anche di un mezzo molto fruttuoso per attuare quella politica di devoluzione di competenze dallo Stato ad o organi decentrati che fa parte del programma di questo governo è molto importante che si ascoltino le voci dei laici però voglio anche dire
Che mi sembrerebbe
Nonna felice l'idea che tutti i componenti laici sia quelli per così dire di nomina politica sì e quelli di nomina professionale partecipino alle valutazioni di professionalità dei magistrati perché questo sull'base locale determinerebbe una forma di condizionamento reciproco tra l'attività degli avvocati e dei politici è quella dei giudici che è incompatibile con l'autonomia e l'indipendenza ecco per far capire meglio i nostri ascoltatori che non
Fanno forse come e funziona il consiglio giudiziario dovrebbero essere allargati ad avvocati professore diversità che anche a due se non sbaglio consigli ieri regionale no componenti eletti del Consiglio ecco ecco lei dice però i laici non dovrebbero dare valutazioni sulla sulla professionalità quando si tratta delle progressioni in carriera
Che questo determinerebbe una sorta diciamo di condizionamento reciproco tra tra laici e i singoli magistrati che potrebbe nuocere alla loro autonomia ed indipendenza ma l'apporto dei laici e risolutivo per altre materie di carattere già l'organizzazione dei servizi l'approvazione delle tabelle la distribuzione del personale negli uffici e soprattutto questo aspetto andrebbe a mio avviso come dire incrementato dal punto di vista delle disposizioni di legge bisognerebbe dotare i Consigli giudiziari di un doppio potere
Di programmazione degli obiettivi da raggiungere nel corso di un determinato prima
Il periodo di tempo e di dotazione finanziaria da parte del ministero una volta approvati questi mi programmi lo stesso ministero di dotazione finanziaria comunque materiale uomini e mezzi per l'attuazione dei programmi decentra are funzioni in materia di personale e di risorse materiali che attualmente fanno capo al ministero e rendere competenti i distretti delle Corti d'appello e quindi i Consigli giudiziari e è un modo per rendere più spedite all'amministrazione della giustizia che peraltro alle alleggerirebbe anche il lavoro della CSU esattamente esattamente questo consentirebbe al Consiglio superiore di
Privarsi di tutta una serie di materie che oggi affollano
Le le descrive via dei singoli consiglieri e quindi renderebbe perfettamente coerente e compatibile la riforma l'abbassamento del numero dei componenti rispetto alla mole di lavoro vi sono materie come i congedi aspettative le infermità dei magistrati che vengono trattate con grande parto dalla loro modo dal Consiglio superiore ma che potrebbero essere invece definiti in tempi molto rapidi dai consigli giudiziari senza necessità che la materia e poi trovi la propria come dire parola finale al Consiglio superiore della magistratura altre questioni sulla quale vorrei concentrarmi riguarda il rapporto tra magistratura giudicante e magistratura inquirente qui ormai pare assodata una necessità di costruire dei percorsi professionali distinti sia pure con un accesso unico tra magistrati del pubblico ministero e magistrati giudicate
La riforma dovrebbe consistere in una come dire in un ritorno al passato per un verso e in una fughe in avanti per altro verso passiamo partiamo dal primo aspetto occorre che
La figura del procuratore generale presso la Corte d'appello
Gli espande i propri poteri processuali che sia cioè titolare di un potere di avocazione di natura generale
E in a differenza di quanto prevede l'odierno ordinamento e di un potere di richiedere il tenente informazioni alle procure dipendenti incisivamente sì che l'opera dei singoli su magistrati della degli uffici di procura del distretto riveli con pienezza il proprio carattere di dipendenza gerarchica d'altro canto e qui è l'innovazione occorrerebbe che la vigilanza su tutti i magistrati di distretto sia giudicanti che requirenti venisse accentrate in un'unica autorità il presidente della corte d'appello il che e oltretutto darebbe una precisa identità comportamentale a tutti i magistrati sia requirenti che giudicanti si applicherebbe un nuovo modello di comportamento deontologicamente equilibrato e so più che quello del giudice piuttosto che il Pubblico ministero coerentemente conclusivamente al presidente della corte d'appello in quanto autorità unica titola aree di
Poteri di sorveglianza su tutti i magistrati dovrebbe essere attribuito il
Compito di redigere e leggere all'inaugurazione di ogni anno giudiziario ma relazione sullo stato della giustizia perché davvero non si spiega la ragione di attribuire un potere rappresentativo così ampio ad un magistrato del Pubblico ministero sia pure i vertici come procuratore generale piuttosto che della magistratura giudica ed infine occorre riformare il sistema di
Determinazione degli illeciti disciplinari dei magistrati ma non preveda in Siena interrompo agli illeciti sei Amoruso subito dopo però questo Progetto che lei illustra in realtà ha poco a che vedere con la separazione delle carriere tout court solo apparentemente nel senso che
Se dovesse essere definitivamente accreditato il modello del ministro quello che prevede un accesso unico e poi un sistema di filtri o di blocchi questo non elimina la coesistenza di Magiste il all'interno di un unico distretto di magistrati del pubblico ministero e di magistrati
Giudicanti si tratta soltanto di creare una autorità unica che governi riuniti e gli ha altri servi rimanendo come dire questi tappi di comunicazione da una carriera all'altra si tratta invece di color ma
L'attività dei pubblici ministeri da parte dei magistrati giudicanti perché altrimenti correremmo il rischio che i magistrati ad Pubblico ministero distinti perché arriva da quelli dei da quelli giudicanti possono perpetuare come dire dei modelli comportamentali ormai largamente superati quali quelli della mancanza delle riserbo della mancanza della è come dire del distacco dei singoli procedimenti la vigilanza esercitata da un magistrato giudicante lì costringerebbe a fare i conti con le diciamo esigenze di riserbo e terzietà che si vogliono invece
Imporre quindi non vedo incompatibilità tra i due modelli però per ovviare a tutto questo ci sarebbe anche una terza soluzione Chess
Separare nettamente le carriere perché il governo invece ha scelto la linea morbida secondo lei guardi io credo che si tratti di un esercizio
Sanno alla fine di realismo politico
Io credo che le differenze poi sostanziali per il progetto governativo e quello
Soltanto di etiche per etichetta chiamato separazione delle che non siano molto rilevanti dico però che
E ben prevedibile una battaglia politiche associativa ad oltranza se solo si cambiasse letti che tra delle disposizioni fermo rimanendo il contenuto allora io giudico molto appropriato che il Governo abbia scelto una linea
Sostanzialmente K ma c'è dire rimarcare queste differenze ontologiche tra le due funzioni senza al tempo stesso esasperare il conflitto delle reazioni da parte della magistratura di alcune forze politiche quindi credo che in fondo si proceda su una strada molto scorrevole e senza offrire il destro a contrapposizioni artificiose o puramente declamatorio
Ultima questione parlava prima
Ma la questione degli illeciti disciplinari nel disegno di legge di riforma e ordinamento giudiziario si parla di tipizzare i vari lei citi ecco vuole
E spiegare che cosa significa dunque attualmente la responsabilità disciplinare dei magistrati viene affermata ogniqualvolta sulla base delle valutazioni effettuate dai titolari della ne disciplinare visto il procuratore generale la Cassazione si ritiene che un certo comportamento del magistrato abbia compromesso il prestigio dell'ordine giudiziario che significa che e questa valutazione molto elastica non risponde a criteri per così dire prefissati perché semplicemente si innerva sulla tutela di un valore astratto talvolta impalpabile qual è il prestigio dell'ordine giudiziario tipizzare significa invece prevedere dei singoli comportamenti che possono dar luogo di illecito disciplinare però voglio anche dire che questa operazione che fu tentata dal ministro Flick sei anni addietro cioè di una determinazione di un catalogo di singoli comportamenti è praticamente impossibile perché è impossibile ingabbiare in una prego in una o più previsioni normative comportamenti che possono essere i più vari e assolutamente imprevedibile allora io credo che debba essere altra la strada da seguire e forse la delega che il governo chiede può consentire sia pure nella sua lieve indeterminatezza il risultato una tipizzazione degli illeciti disciplinari per categorie di valori occorre cioè che la legge prevede preveda
Alcuni valori irrinunciabili cui il magistrato della propria attività dentro e fuori l'ufficio deve ispirarsi e la cui violazione dal luogo darebbe luogo di le cito disciplinare valori come autonomia indipendenza da qualunque centro di pressione o da qualunque gruppo che APPA ogni o agli occhi dell'opinione pubblica venga interpretato come capace di appannare rende la indipendenza del giudice riserbo operosità laboriosità con per pezze nei rapporti economici correttezza nei rapporti con i professionisti e naturalmente puntualità nell'adempimento dei doveri d'ufficio quindi una sorta di codice deontologico
Sì una sorta di codice che scriva una tavola di valori ispiratori spetterà poi l'interprete riempire di concreto contenuto di disvalore il singolo comportamento però è chiaro che a questo punto i comportamenti sono implicitamente tipizzati per la loro ho attitudine ad essere ricondotti in una di queste categorie ordinate Ricci l'operato dei magistrati mi sembra un'opera necessarie da un canto e molto più facilmente
Come dire
Abile in sede politica dall'altro e minacciava il professor Mario Serio