"Quale fisco per una società più giusta" - org. dall'Associazione per il rinnovamento della Sinistra, nell'occasione viene presentata la proposta fiscale elaborata dalsottosegretario alle finanze Alfiero Grandi come contributo per ilprogramma dell'Ulivo

Ha deciso di una
Quelli che sono di vaso regolare quale permangono cattivoni fare qual è questa
Domani ore due
Va bene
Allora
Allora come associazione per il rinnovamento della sinistra
Che è un'organizzazione politica culturale presieduto da Tortorella e
Raccoglie sul piano delle adesioni individuali
Come dire contributi all'apporto di diverso personalità della sinistra
E il cui obiettivo è quello di mantenere aperto un dialogo e un confronto
In tutta la sinistra italiana abbiamo voluto diciamo promuovere questa discussione
Su una proposta avanzata accompagnò Alfiero Grandi
Che riguarda
Alcune alcune linee fondamentali
Di politica fiscale
Rivolte alle scelte il Paese nel suo complesso
E in particolare la sinistra e il centro sinistra debbono compiere per la prossima legislatura
Noi abbiamo voluto promuovere questa discussione con gli interlocutori che voi vedete qui
Avendo sostanzialmente
Diciamo per quanto ci riguarda
L'intenzione di verificare due obiettivi
Il primo è quello che
Pur nelle differenze politiche che possono diventare a tratti anche Astorre
In questa vigilia di un importante competizione elettorale
Solo
è possibile
Ma anche utile
Mantenere una discussione sulle questioni di merito
E su alcune proposte di iniziativa politica
Dicevo mantenere un confronto che no alti vapori livelli
Delle differenze che si possono anche emergere nel corso del confronto una discussione sia rivolto all'intera sinistra italiana
Nella convinzione che
Percorrere questa strada
Che è quella di mettere
In prima linea le questioni che riguardano complessivamente il Paese poi in particolare il mondo a cui noi guardiamo con maggiore attenzione quello del lavoro
A cui io cui dovremmo guardare con maggiore attenzione quello del lavoro può essere un terreno decisivo per la ripresa di un confronto unitario assegni
Il secondo aspetto è riguarda il merito delle proposte che grandi qui ha fatto e che
Io penso non so se di forzare nella mia interpretazione ma mi pare rappresentino un tentativo di costruire un confronto con la destra
Su questioni così decisive come le politiche fiscali improntate ad una forte ispirazione di alterità
Cioè nel senso che possibile costruire un'iniziativa politica che guardia temi fondamentali come tra le politiche fiscali sapendo bene e Inter cercando di interpretare bene qual è la posta in gioco quali sono gli interessi in campo e quindi sapendo che su questi temi con la destra io adesso lo dico con molta rozzezza per ragioni di brevità più che una gara di emulazione c'è la necessità di un confronto e di una costruzione di una prospettiva è un confronto che si basi sulla costruzione di un'alternativa
Politica e programma
In ultimo
Credo che non siano indifferenti allo sviluppo dei temi che questa sera verranno discusse
Non è evoluzione in corso nel dibattito politico
Proprio in questi giorni in galera mio riferimento non è un omaggio alla cronaca come dire le diverse interpretazioni
Probabilmente ambedue forse affette da un eccesso di unilateralismo
Tralicci spinta fa sì che Visco rispetto alle prospettive
Della congiuntura economica del nostro Paese
Ma soprattutto
Il il confronto il conflitto
Che si è sviluppato partire
Dalle conclusioni di Amato aveva conferenza sul lavoro
Soprattutto tra la CGIL e Confindustria
Il fatto di poter in qualche modo prendere atto che un ciclo
Di relazioni tra le parti sociali
E del tipo di mediazione politica che ha presieduta quelle relazioni ha bisogno per essere prudenti di una verifica
Diciamo di una ridefinizione di prospettiva
Collocano le proposte che qui faceva delle grandi in un quadro politicamente morto stringente
Anche a partire da un interrogativo di carattere generale
Può essere riferito al fisco ma può ricadere su un complesso di questioni anche più generale
Cioè quello che voglio dire è sostanzialmente questo
L'ingegnere
Le politiche fiscali almeno nell'esperienza
Dei principali Paesi europei nel corso degli ultimi cinquant'anni sono state politiche che hanno presieduto alla costituzione materiale
Verrà edificazione delle Democrazia europea del secondo dopoguerra
Quindi sono state anche essendo politiche decisive
Nella costruzione della politica dei redditi e dell'Iva
Come dire i danni della dinamica dei conflitti le acque da questa politica derivavano sono stati i fattori su cui di o forma a me o di fatto
Si sono costruiti momenti di grande compromesso e di mediazione tra le diverse noi siamo ad un passaggio in cui i caratteri stessi del confronto politico e dello scontro politico nel nostro Paese non sembrano essere piegate
Diciamo ad una
Fase che ha queste caratteristiche
Cioè le fattispecie caratteristiche in cui elementi di compromesse di mediazione tra le parti sociali e politiche sono quelle che presiedono alla evoluzione dei rapporti politici ed esce
Ecco sì dentro questo quadro in qualche modo inetto
Rispetto alla ai interventi di carattere generale sulle politiche fiscali sarebbe anche interessante sapere come strategicamente un'azione riformatrice sui temi del fisco oggi possa collocarsi in un contesto in cui almeno questa è la mia opinione il confronto tra destra e sinistra e uno contro
Che ha in qualche modo fondato più su caratteri di alternatività radicale che sulla ricerca dico
Io quindi procederei avendo in qualche modo segnalato questa griglia di problemi anche in qualche modo
Prospettato degli interrogativi ad una rapida esposizione da parte i grandi un'esposizione appunto persevera
Il documento è stato già fornito sulla sua proposta e poi successivamente a degli interventi che io penso debbano attenersi attorno ai dieci minuti un quarto d'ora al massimo
Per poter dire poi casomai li va a vedere rilievo che comunque concludere in un tempo ragionevole
Mi ha detto di Siena poco fa
Sono convinto che il centrosinistra e comunque lo schieramento
Chiedete candidarsi ad una gestione alternativa del governo italiano rispetto al centrodestra debba il più rapidamente possibile definire gli orientamenti gli obiettivi su cui chiede al Paese di aprire questo consenso
E in questa direzione la discussione sta andando anche da troppo tempo avanti sulla base di una non esplicitazione delle caratteristiche dei progetti che sono di fronte questo contributo contributo evidentemente limitato che ha consapevolezza dei limiti però allo scopo di contribuire alla definizione del programma
E nella contribuzione in modo molto chiaro c'è l'idea che tra centro destra e centro sinistra ci debba essere una chiara alternatività
Che non bisogna inseguire le suggestioni gli uni degli altri bisogna semplicemente a riflettere sulla società italiana i suoi intrecci internazionali
E su questa base indicare con chiarezza una piattaforma politica ispirati da valori in questo caso evidentemente di valore io sono in grado di esplicitare sono i valori della sinistra o comunque di una parte della sinistra
Come contributo che deve portare ad una coalizione più grande in grado di vincere nel confronto con il centrodestra
Quello che è utile al centro sinistra secondo me è utile anche i rapporti a sinistra
Perché anche la discussione con Rifondazione difficile sicuramente io continuo a sperare che non siano le condizioni
Per avere una condizione politica
Nei termini migliori possibili per potere fronteggiare un'offensiva molto violento del centrodestra
E tuttavia nel rapporto con Rifondazione puramente si è tardato anche troppo da affrontare questioni di merito a cercare di mettere
Nel limite del possibile qualche punto di convergenza qualche punto almeno di confronto prima ancora dei fondi che di convergenza di conseguenza per farla breve la discussione programmatica a me pare la priorità
Una discussione utile nello schieramento di centro sinistra utile nel rapporto a sinistra se poi questo porterà a risultati più o meno ampie cosa che si potrà vedere nel corso di una discussione che non può e deve curare che qualche settimana io dopodiché saremo già nel pieno dello scontro per il governo del Paese
Non a caso io sono partito nel documento ricordando due cose che c'è un problema vero serio europeo di politiche fiscali
Come del resto di politiche economiche di politica del lavoro
E che in questo contesto europeo bisogna cominciare a porsi degli obiettivi che io riassunto in una unica proposta che però è emblematica è quella della Tobin tax
La cui dimensione utile l'intervento può essere appunto a livello europeo perché una leggera
Ma generale tassazione del movimento di capitali che quindi penalizza il capitale finanziario speculativo avrete
La cui dimensione più ragionevole e quella che sia anzitutto a livello europeo
Ma anche ricordando che questo documento le nostre proposte non possono partire dalla percorso che abbiamo alle spalle un percorso di risanamento
Rifondazione fino al novantotto ha condiviso le misure di risanamento perché ha votato le finanziarie votato in particolare le finanziarie novantasette novantotto che sono largamente le due finanziarie più severe
Le misure di politica economica che contengono la famosa eurotassa cioè la tassa per entrare in nell'euro in Europa come si diceva in termini semplificato
Quindi Rifondazione ha saputo anche farsi carico di momenti difficili momenti risanamento questo gli va riconosciuto
Oggi siamo in una fase in cui dobbiamo cominciare a ragionare sull'utilizzo dei risultati che la politica di risanamento ha messo sotto gli occhi di tutti ha creato le condizioni per potere effettivamente utilizza
La chiave di lettura del documento che povere qualche complessità quindi viene veneta la come contributo alla discussione sulle politiche fiscali parte anzitutto dalla convinzione che l'Italia è stata chiamata
Nel corso di questi anni ma qui c'è un ragionamento che va un po'più indietro nel tempo ma soprattutto in questi anni a tirare la cinghia per realizzare il risanamento era necessario anche avere un di più di entrate
Il grande risultato di questi anni è stato tenera in questo di più di entrate senza quello che qualcuno ha chiamato un massacro sociale
Con una distribuzione e quali questi sacrifici realizzando il risultato dell'entrata nel
A me sembra che nell'insieme la manovra di fine anno
Decreto due mila eccetera
Più la finanziaria due mila uno riconoscendo questo di più che è stato chiesto ai cittadini particolare i lavoratori italiani
Inverte la tendenza
è una finanziaria in questo caso che non chiede che non ha misure di prelievo
Voglio dire con chiarezza non avrà nemmeno abbrevia misure di prelievo come hanno chiesto esplicitamente autorevoli esponenti della dell'economia ma anche lo stesso governatore della Banca d'Italia perché i conti pubblici non sono a rischio
Le previsioni che sono state fatte poco più di un mese fa sono sostanzialmente confermate soltanto ipotizzare l'idea di una manovra correttiva è una cosa incomprensibile oggi non c'è nessuna ragione di immaginare questa i conti pubblici sono su un sentiero di rientro nel tempo questa finanziare non non doveva correggere non ha corretto basta fare le cose che sono in esso indicate non ci saranno a meno di stravolgimenti improvvisi esigenze di interventi ulteriori anzi questa finanziaria a partire dal decreto di fine anno interviene
Alleggerendo in modo consistente il prelievo fiscale troverete nel documento una tabella una tabella che indica non solo il percorso del Documento di programmazione economica e della finanziaria
Ma arriva fino al capolinea che non non esiste nei documenti di programmazione economica perché e un anno in più
L'anno in cui in sostanza si arriva ad una allentamento di pressione fiscale che arriva attorno al quarantuno per cento a quattro aliquote possibili il prelievo fiscale
Con uno sgravio sui redditi bassi e di una certa consistenza
Se vogliamo dirla con una battuta questo alleggerimento toglie quel di più che il risanamento in questi anni ha richiesto come esigenza dal lato del prelievo
Siamo quindi ad un livello e ci sono le tabelle di comparazione europea
Di pressione fiscale che ai livelli più o meno del resto d'Europa quando dico dell'est Europa non intendo un paese d'Europa perché ognuno naturalmente il paragone viene facile con quello che più conviene no parlo della media dei Paesi europei
La media del degli euro undici la media del gli euro quindici
Italia
Nel due mila tre sulla base delle previsioni di maggiori entrate per il reddito che compare che prima non c'era e anche per
L'incremento economico e la variazione di un decimale in più o in meno non sposta sostanzialmente il ragionamento
Si troverà ad avere questo risultato fin qui siamo alla manovra già nota semmai semplificata come io ho cercato di dirlo
Però c'è una ulteriore problema che a questo punto è di fronte a noi
Nelle politiche di risanamento illa Complesso del debito pubblico quello che viene chiamato lo stock non il deficit annuale
Nel due mila tre sarà più o meno al livello del cento per cento
Di conseguenza
Comincerà una progressione di discesa fino ad arrivare addirittura al parametro di Maastricht del sessanta per cento attorno al due mila dieci gradualmente diminuisce il blocco del debito non soltanto il deficit annuale
Diminuendo il blocco del debito di interessi non parlo della percentuale la percentuale già oggi a livello europeo parlo dell'amore della massa così come la massa del debito è una massa l'interesse
Tendenzialmente questa massa dovrà nel due mila dieci diminuire ma comincerà a ridursi
Si apre uno spazio qual è il destino di questo spazio
Tutto sulle politiche di ulteriore riduzione fiscale
Ho riconoscendo come a me pare necessario che l'Italia per le esigenze di risanamento anzidette
A sostanzialmente congelato la spesa sociale a livelli che sono al di sotto della media europea esattamente del di più che ha dovuto pagare gli interessi
Poiché è questo il problema io penso che il futuro delle politiche fiscali e sociali debba essere quello che le politiche di risanamento
Le condizioni di entrate fiscali che sono oggi prevedibili con gli strumenti legislativi già previsti al di là di correzioni interne che si possono sempre fare nelle quantità
Apre uno spazio che indica la possibilità di riprendere una spesa sociale
Riprenderà la sfera sociale perché perché lo strumento fiscale per definizione è uno strumento che interviene sul retro
Quando non c'era edito lo strumento fiscale non conosce l'argomento di cui parliamo tant'è vero che quando si è fatto il decreto due sei otto per riuscire a dare le famose duecento mila i pensionati al minimo ma poi con la finanziaria due mila uno dare le trecento mila i pensionati al minimo si è dovuti ricorrere all'INPS si allentano avesse anticipato non c'era possibilità materiale di erogare e che in realtà sia pure sotto l'apparenza di una misura fiscale quelle realtà è un incremento concreto di livello di tensione stiamo parlando di un reddito che tu puoi sgravare finché voi non ha reddito sufficiente per poter avere degli sgravi fiscali
Io come una tabella che possiamo sempre ad operare se del caso
Che dice in sostanza che fino a
Quindici milioni
I cosiddetti redditi incapienti sono più o meno sette milioni di persone
Sette milioni che hanno reddito ai quali lo sgravio fiscale non fa il solletico perché non hanno reddito sufficiente per poter avere un beneficio da questi infatti ci sono molti
Così detti incapienti non capienti cioè con un reddito non sufficiente
Che
L'unico modo che hanno per beneficiare di qualcosa e darli materialmente dei quattrini
E io penso che sarebbe giusto a regime avere una misura che dice che coloro che non possono usufruire di una diminuzione di spiraglio fiscale di uno sgravio fiscale abbiano un corrispondente intervento diretto naturalmente la misura che costa la misura che richiede tempo per poter andare a regime però è una prima misura importante che riguarda il reddito di coloro che hanno entrate troppo basse per potere avere un beneficio in questa direzione
Ma la cosa più sostanziale se le misure fiscali possono essere sufficienti per intervenire e correggere le storture del sistema io penso che sarebbe un errore che rinviare tutto attraverso la misura del reddito
Perché la misura che tutto è reddito e di conseguenza tutto è sgravi io fiscale o intervento fiscale e diciamo per dare concretamente dei benefici inevitabilmente porta con sé l'idea di una certa indifferenza nei confronti dello Stato sociale
Induce in qualche modo l'idea del bonus tu hai quattrini te li do io poi vai sul mercato prendi la sanità la scuola quant'altro io penso che questo sia un errore
Ci sono diritti fondamentali che vanno garantiti in cambio in campo sanitario in campo assistenziale in cambio in campo dell'istruzione questi diritti vanno garantiti dallo Stato sociale
Evidentemente occorre avere la possibilità di una spesa sociale che significa mettere in moto le strutture per garantire l'esercizio di questi diritti poi su questi diritti fondamentali dello Stato
E storicamente in grado di garantire poi ci potranno essere gli elementi contrattati tra le parti sociali che si aggiungono e anche gli elementi individuali che ognuno potrà avere la facoltà di aggiungere a questo ma questa è la platea
Che deve essere garantita dalla spesa sociale la spesa sociale deve essere garantito dalle entrate fiscali
E nell'ambito delle entrate fiscali debbo dire che io non sono convinto e credo che in questo ci sia uno degli elementi più preoccupanti di un certo come dire avvicinamento ai vede il centrodestra che io credo invece vadano
Accuratamente evitate
Nella direzione di un prelievo fiscale che può diventare un prelievo fiscale di natura tendenzialmente proporzionale se non ad aliquota unica al massimo con un'aliquota è una sopra aliquota penso che questo sia un errore perché il principio fondamentale dello Stato sociale si regge dal punto di vista fiscale a condizione che ci sia un elemento di solidarietà
Elemento di solidarietà esiste in quanto ognuno partecipa sulla base come dice la costituzione del reddito che ha e questo implica una contribuzione di natura progressiva dal punto di vista fiscale non di natura proporzionale
E oggi abbiamo molti elementi proporzionali già oggi nel reddito al punto tale che l'IRPEF la l'imposta fondamentale sulle persone persone fisiche fondamentalmente un'imposta sul lavoro in gran parte dipendente in parte sul lavoro a otto
L'imposta dovrebbe essere progressiva e progressiva su tutte le fonti di reddito
E tra l'altro il fatto che il debito pubblico tende a ridursi rende meno drammatico il problema della tassazione sul debito pubblico il famoso dodici virgola cinque per cento imposta sostitutiva e che esaurisce
L'impegno fiscale del cittadino ma la stessa cosa è su tutte le fonti di reddito finanziario ed a capitale
Nel tempo con gradualità senza scossoni
E tuttavia e giusto che qualunque sia la fonte di reddito abbia lo stesso carattere di imposizione dello stesso carattere di imposizione progressiva chi più ha più paghi
E di conseguenza più partecipi al finanziamento di uno stato sociale e solidale inclusivo
Fattore di coesione nella convinzione che lo stato sociale sia il migliore antidoto alle incertezze dell'economia
Di mercato dell'economia globalizzata di tutte le incertezze su cui no tempo di stare in questo
Quindi un sistema fiscale progressivo un sistema fiscale che comprende tutte le fonti di reddito che contribuisce a finanziare lo stato sociale individuando come la ripresa e l'allargamento della spesa sociale come la chiave
Il che non vuol dire spendere
Ma lei vuole dire riformare anche lo stato sociale cambiano una parte ma ricordare che il Parlamento italiano ha recentemente approvato l'importante riforma come quella dell'assistenza il cui principio è che gli interventi di assistenza non sono solo reddito sono anche servizi e che non sono soltanto interventi sulle aree marginali ma sono interventi sulla sostanza della condizione
E dei diritti dei cittadini
Un altro capitolo che secondo me è importante riguarda e della secondo aspetto della proposta che ho cercato di fare riguarda e il problema delle politiche contributive e diciamolo pure del cuneo
Fiscale e contributivo sul lavoro
Intanto va detto e lo dico perché adesso è oggetto evidentemente anche di polemica corrente nei confronti del presidente di Confindustria che nel corso di questi anni sono stati fatti interventi importanti
E questi interventi importanti da ultimo vale circa due mila miliardi dell'intervento che abolisce una delle tranche degli oneri contributivi cosiddetti impropri quel tre per cento che e parte dell'impegno del Patto di Natale
Questo governo ha ulteriormente mantenuto l'impegno che aveva preso era intervenuto sul cuneo fiscale sono gli studi che indicano l'evoluzione da questo punto di vista e quindi è una polemica astiose pregiudiziale e francamente
Destituita di fondamento
Tuttavia l'ipotesi che qui io cerco di fare ovviamente per aprire una discussione è un pochino più radicale
Io penso che qualunque intervento sulla cuneo fiscale e contributivo può essere fatto solo ad una condizione chiaro
Non si tocca il futuro pensionistico dei lavoratori basato sull'attuale sistema contributivo in sostanza
Non si tocca la riforma Dini nel suo meccanismo fondamentale e non si tocca il futuro contributivo dei lavoratori di cui sto per parlare se questo non è chiaro allora non ci siamo capiti
Se il futuro pensionistico non cambia significa che bisogna avere i contributi
E che i contributi che non sono versati debbono corrispondere in termini di contributi figurativi cose del resto già ammessa dall'attuale sistema pensionistico perché ci sono nel caso dei lavoratori autonomi
Contributi veri ad un livello contributi figurativi che lo portano ad un livello più alto l'effetto pensionistico
Molto meno per di cosiddetti contratti di collaborazione continuativa in un caso son tre punti da un altro caso un punto soldati
Quindi tu versi una cifra e ai un di più giusto o sbagliato che sia però già oggi questo meccanismo esiste
Io penso che si potrebbe lavorare per introdurre una riforma sostanzialmente concepita così
Restano contributi per favorire le assunzioni nell'impresa crediti di imposta per fare in modo che aumenti l'occupazione ricordo che Confindustria ha fatto di tutto per togliere questa misura
Dalla manovra della finanziaria due mila uno io penso che sia un punto d'onore del Governo e della maggioranza averla mantenuta
I nuovi assunti solo premiati da questo punto di vista le nuove assunzioni non erano
Il problema è alla fine dei tre anni di cosa succede
Vediamo se possiamo dare una continuità questi incentivi intanto modificando l'Iraq oggi l'IRAP comprende l'imposta che è stata introdotta per sostituire i vecchi contributi sociali sulla busta paga la tassa sulla salute
Ricomprende nel suo ambito anche
Il lavoro
Il lavoro tutto è difficile immaginare che possano essere tolto però possiamo immaginare di togliere dal calcolo dell'Iraq dalla base dell'IRAP gli oneri sociali
Togliere gli oneri sociali vorrebbe dire dare un contributo a sgravare e mettere al posto dei contributi sociali ad esempio gli ammortamenti che oggi sono esclusi dalla base dell'Iraq vorrebbe dire distribuire lire di più sul capitale e meno sul lavoro
Ma si potrebbe immaginare anche qualcosa di più che è una diminuzione di contributi pagati dal lavoratore dall'impresa venga sostituita da una pari aumento cioè da un momento in grado di
Mettere gli stessi quattrini dentro le casse dell'INPS e degli enti previdenziali da un aumento dell'Iraq
Poiché l'IRAP è diversamente costruita cioè non è soltanto costruita sul lavoro ma anche su altri fattori
E soprattutto nel caso di e sto proponendo si avesse dentro gli ammortamenti e fuori gli oneri sociali e che più o meno non lo stessa quantità
Vorrebbe dire in sostanza che anziché i contributi gravare tutti sul lavoro
Graverebbero in parte sul valore aggiunto di impresa in sostanza l'impresa con più addetti con più Spesal per lavoro pagherebbe di meno l'impresa corna minori a detti e minore spesa per il lavoro pagherebbe evidentemente di più
Credo che in una società che ha bisogno di favorire l'occupazione questo sarebbe utile e in ogni caso alla fine della fiera
Si sarebbe comunque per il sistema delle imprese un risparmio e una diminuzione del costo del lavoro il che credo non sarebbe sgradevole anche dal punto di vista dei conti complessivi del sistema
Queste idee sono giuste sono sbagliate io ho provato a parlare ad esempio con alcuni superispettori del sedici a cui ho chiesto di dare una prima valutazione poiché i superispettori del SECIT qui c'è il dottor ridicoli in particolare sono persone che si mettono alla prova volentieri hanno provato a fare delle loro Sting
Devo dire non hanno esattamente seguito l'orientamento che io dicevo anche hanno seguito alcuni parametri diversi hanno fatto dei loro corpi fatto benissimo
Ciò che voglio dire soltanto è che hanno dimostrato che ipotesi di questo tipo sono in realtà percorribile si possono fare delle modifiche importanti dentro le politiche fiscali per renderle più eque
Dentro le politiche sociali per ottenere dei risultati dentro alcune o fiscale e contributivo per cercare di essere anche in questo campo adeguatamente riformatori creando le condizioni per rendere verosimile alcune di queste epocali
Allora senza volere coinvolgere nessuno evidentemente io mi sono chiesto se questo contributo poteva diventare una base di discussione
Alla fine può cambiare come tutti i contenuti sono fatti per alimentare una discussione non per la pretesa di vedersi dare ragione
Ma vorrei dire che mi pare anche utile nel momento in cui occorre dimostrare che il centrosinistra non ha appaltato nessuno nelle politiche fiscali nelle politiche sociali
Nelle politiche del lavoro lo dico perché c'è Cesare Salvi ritorno nessuno ha il monopolio delle idee e delle proposte in materia
Tutte le proposte sono evidentemente discutibili tutti i contributi possono essere utili la cosa migliore che il centro sinistra al più presto
Definisco a quel programma da più parti invocato e che purtroppo è ancora oggi in ritardo e sarebbe molto utile per dimostrare quanto siamo diversi nelle nostre intenso dal centrodestra e come farebbero bene agli italiani a votarci debbo dire poi che si ad una discussione di questo tipo partecipo Alfonso Gianni e magari avessimo in ogni caso rapporto tra centrosinistra e Rifondazione in grado di fare non soltanto la discussione
Sulla scacchiera ma anche la discussione su quello che l'uno e l'altro vorrebbe fare male non si fa non so se ci porta molto più avanti di dove siamo oggi naturalmente me lo auguro male non ci fa proviamoci alla fine possiamo soltanto trarne dei benefici
Venire ogni risparmio diciamo il compito di commenti all'introduzione riesca in genere qualche coordinatore di dibattito si arroga di dover assumere
Quindi intrometto che a questo punto passò rapidamente la parola agli interventi
Chiede chiederei Roberto pizzo tutti
Se l'accendo funzionamento
Dicevo che e il fisco naturalmente uno dei due versanti dell'intervento pubblico l'altro quello dello Spesal per cui io credo che il giudizio
Sulla ammontare la composizione e la provenienza delle entrate fiscali in qualche modo è condizionato oppure uno dalla una valutazione analoga che congiunta dal lato della spesa ammontare composizione che a chi va la spesa
Secondo va considerato ricordi bilancio dai due dei due aggregare
Ora nel documento di ossigeno che io ho letto attenzione che mi sembra interessante per come imposta alcuni problemi alcune possibili soluzioni
Ricordo porta una Mental Cuni dati io vorrei richiamare così in maniera senta il primo è che nel novantanove la nostra pressione fiscale
L'ultimo dato è nella media europea
Nei due anni precedenti al novantanove l'evoluzione della pressione fiscale italiana
è diminuita mentre quella media europea è aumentata quindi siamo andati controcorrente in modo verso diciamo in con tono rigoroso
Terzo Germania e Francia e hanno una pressione fiscale superiore alla nostra rispettivamente di zero sei e due quattro due virgola quattro punti di PIL infine la nostra spesa sociale è inferiore di due virgola tre punti alla media europea ma di quattro e cinque punti rispettivamente quella tedesca è francese
Ora questi dati a tutti noti dovrebbero chiarire che intanto la nostra pressione fiscale non è relativamente altre mentre relativamente bassa la spesa sociale
Però da altrettanto ricordato che abbiamo un debito pubblico maggiore di quello degli altri Paesi e questo in qualche modo condiziona la composizione dalla nostra spesa visto che si richiede si richiedono uscite
Ora siccome si parla molto di riduzione della pressione fiscale e lo trovo abbastanza ragionevole diciamo tutti auspicano qualcosa del genere tuttavia questo auspicio dovrebbe essere conciliato con altri due obiettivi
Uno come si finanzia la spesa ritenuta necessaria in particolare quella sociale secondo come se rispettano in che misura i vincoli del patto di stabilità relativi appunto alla riduzione del disavanzo
Ora questi tre obiettivi naturalmente non è che siano il tutto antitetici possono in qualche modo essere combinati e il modo come si combina si combinano questi tre obiettivi evidentemente soggetta alla valutazione economica sociale e Poli
Rispetto a questi tre obiettivi qualche misura però un po'alternativi sono perché più pesi sono più diciamo si alleggerisce l'altro
C'è un elemento di novità che fa piacere a tutti anzi due elementi di novità
Perlomeno presunti il primo che abbiamo disponibilità finanziarie maggiori derivanti dalla lotta all'evasione e questo ci fa piacere per tanti
Secondo cioè una tendenza una tendenza a ridursi della spesa per interessi perché si riduce il debito erano i tassi d'interesse quindi si liberano tende risorsa
Ecco io credo che il problema uno dei problemi principali che abbiamo in questo periodo e come utilizziamo queste maggiori risorse rispetto ai nostri obiettivi ed è qui appunto a mio avviso va fatta una scala di priorità
Dal punto di vista economico sociale e politico io mi limito a qualche considerazione di carattere economico dei tre obiettivi salotto fondamentalmente quello del vincolo non perché sia meno importante ma perché non si può parlare di tutto mi limito a dire che questo vincolo cioè sicuramente da perseguire un graduale rientro del debito non foss'altro perché ci fa risparmiare
La spesa per interessi
Però mi sono pure stare attenti a non essere più realisti del re e dico questo perché in passato lo siamo stati un po'più realisti del re ci siamo ad esempio vantati di aver accelerato le tappe del rientro sottovalutando il prezzo in termini di minore crescita e occupazione che questo comportare un'altra considerazione che occorrono politiche economiche rivolte alla crescita anche perché il rapporto deficit PIL è stato appunto un rapporto c'è un numeratore è un denominatore questo rapporto può diminuire non solo se si abbassa il deficit ma anche se sono entrambi
E quindi politiche che tendono ad aumentare il PIL risolvono il problema meglio di quelle che tendono a ridurre
Aggiungo che entro troppo celato incide negativamente non solo sul PIL sul denominatore ma pure sul deficit perché esistano diciamo degli automatismi che quando il PIL cresce poco
Intervengono problemi derivanti dalla resocontazione minori entrate fiscali quindi anche da quel versante si può avere diciamo una un autogol
Dunque politiche espansive servono che ancor più lo sono importanti oggi a fronte della brusca frenata nell'economia degli Stati Uniti
Per cui mentre prima avevamo una domanda in qualche modo che tirava complice anche l'alto valore del dollaro oggi questo versante diciamo di stimolo all'economia si va riducendo acquistato
Dunque queste le considerazioni sul vincolo in realtà vorrei soffermarmi di più su l'altra possibilità di utilizzo delle nuove risorse e sono quelle delle spese sociali
E vorrei fare delle considerazioni prima di carattere generale e poi arrivare anche un po'concretamente ad alcune cose le considerazioni di carattere generale e siccome si parla molto di globalizzazione io la chiamo la neo globalizzazione perché non è la prima volta che questo fenomeno accade
Ma questo fenomeno della neutralizzazione diciamo si traduce tra le varie cose in esigenze di competitività
Competitività del nostro sistema produttivo ora questa esigenza di competitività a mio avviso non richiedono pericolose e inutili rincorse al ribasso delle condizioni lavorative
Perché insomma ci metteremo su un piano irraggiungibile e peraltro in Europa tra simili siamo quelli ad esempio nel corso del lavoro più basso rispetto agli altri Paesi
Gli altri stanno meglio di noi con un costo lavoro più alto evidentemente non è quella la chiave
Della competitività più importante la chiave della competitività importante e quella della non di concorrere sulla competitività di prezzo ma sulla competitività di qualità qualità diciamo di ciò che si produce di Corona si produce e quindi anche innovazione tecnologica ora per essere qualitativamente e innovativa mente competitivi naturalmente la prima cosa che occorrerebbe sono gli investimenti delle imprese
Però bisogna dire insomma l'esperienza di questi ultimi anni e che le imprese diciamo sono un po'come dire ritrosie
A fare queste cose penso non più a interventi che riducono i costi più che interventi diciamo innovativi ma questo è un altro problema che insomma conferma
Diciamo certe ricette neoliberiste che pensano che il mercato possa fare tutto da solo senza aiuti purtroppo specialmente nel nostro Paese diciamo non sempre sono vincenti ma a prescindere diciamo da questa specificità
Affiancherà a fianco dell'impresa è comunque necessario un intervento pubblico per favorire l'innovazione
E nell'ambito di questo ruolo nell'intervento pubblico sicuramente abbiamo bisogno d'istruzione di formazione e di riqualificazione professionale se vogliamo innovare ma a fianco a questo abbiamo anche bisogno di strumenti che favoriscono le riconversione dei lavoratori e delle aziende e allora cominciano ad addentrarci in cosa importa più precisa
Abbiamo bisogno ad esempio di ammortizzatori sociali cioè di quelle cose che consentono con minori costi non solo sociali ma anche economici nel medio periodo
Di come dire spostare ristrutturare persone che capitali da un settore all'altro da un modo di produrre
All'altro dunque occorrono per esempio strumenti passivi che sostengono un reddito nell'iniziare ricerca del lavoro strumenti passivi nei periodi di disoccupazione e strumenti attivi di politiche del lavoro che stimolino l'occupazione sta
Ma più in generale va considerato che non è globalizzazione la ricerca della competitività aumento nove incertezza prima Rocco ricordava
E questa incertezza va compensata non solo esigenze di carattere sociale e politico ma io appunto faccio l'Economist in questo contesto per motivi economici
Perché quando si vuole convincere persone e anche capitali a spostarsi da una cosa all'altra da una parte all'altra
Beh un conto se questi spostamenti avvengono con una qualche Rete di sicurezza altra faccenda se quando uno rischia rischia tutto senza nessuna certezza ecco allora aldilà degli aspetti che certo non sottovalutano d'ordine sociale però questi elementi di sicurezza sono importanti dal punto di vista economico
Queste l'altra questione che se noi dobbiamo perseguire per competitività e se per perseguire la competitività diciamo che dobbiamo in qualche modo rischiare
Se questi rischi implicano dei costi in termini di stabilità e di insicurezza e dal punto di vista equitativo e dal punto di vista economico sarebbe estremamente curioso se dei rischi connessi ad una cosa che fa bene a tutti venissero accollati solo ad alcuni voglio dire la flessibilità se sosteniamo che la flessibilità qualcosa commenta la nostra competitività e aumentano per idea del nostro sistema produttivo del nostro Paese è ben strana cosa che poi costi dell'incertezza vengono accollati solo ad alcuni ad esempio ai lavoratori flessibilizzare
Andiamo più sul concreto che cosa allora andrebbe fatto da un punto di vista ripeto economico non perché sottovaluti gli aspetti il sociali connesse allo sviluppo alla spesa sociale
Beh intanto lo dicevo prima gli ammortizzatori sociali e gli ammortizzatori sociali richiedono risorsa
Finora si è avuta la pretesa di fare la riforma degli ammortizzatori sociali a costo zero poco poco più questo non è possibile bisogna sì ci si vuole assicurare contro qualche cosa
Utilizzare delle risorse e per i motivi che dicevo prima queste risorse non possono essere finanziate solo con riferimento al reddito da lavoro e meno che mai
Si può chiedere ai lavoratori di assicurarsi individualmente privatistica mente per un rischio che i nuovi sistemi di produzione stanno accollando su di loro
Se questi rischi servono ammesso che servono in generale è sempre in generale che va ritrovato alla base di finanziamento
Ma oltre ad ammortizzatori sociali che servono per le cose dette un altro rischio che sta crescendo quello dalla copertura pensionistica
I nuovi occupati in quelli più flessibili ecco
Ma affronta a a vengono
Contabilizzata ecco allora che a mio avviso diciamo fermo rimanendo possibili aggiustamenti in occasione della verifica dei conti previste diciamo per due mila uno
A me pare che l'intervento più importante da fare rispetto alla situazione attuale eccome organizzare una pensione adeguata per le nuove figure di lavoratori che peraltro sono tutti i nuovi lavoratori dell'ultimo quinquennio diciamo sono tutti loro
Ora una proposta che realmente convince sulla quale o anch'io ho lavorato quella di agire sulla diversificazione tra le aliquote la in parte accettata Alfiero
A me pare che così come si sta facendo per alcuni lavoratori in particolare i lavoratori autonomi nell'ambito di questo sistema pensionistico così come esso è strutturato tecnicamente è possibile diversificare l'aliquota e contributiva dall'aliquota di computo per cui si può aumentare l'aliquota di compro della pensione per queste figure senza toccare la virgola contributiva resterebbe diciamo difficile
Per queste figure e dunque diciamo cominciare a prefigurare un pensionamento più Recco naturalmente bisogna essere ben consapevoli una misura del genere implica un aumento della spesa pensionistica futura però questo è anche un pareggio nel senso che l'aumento della spesa
è rimandato ad un periodo nel quale il nostro debito pubblico sarà più basso
Quindi avremo minori spesso e per interesse e quindi potremo ancor più sottrarre risorse su quel fronte e utilizzarle per una voce di spesa che potrebbe crescere
Nel documento di alfiere si prefigura anche un'altra proposta che è quella diciamo finalizzata a ridurre il costo del lavoro che è quella di abbassare la figura contributiva dei lavoratori dipendenti quindi diciamo tradizionali
Ora io credo che questa proposta uno risponda ad un'esigenza giusta che è quella della riduzione del cuneo fiscale e anche il ricorso alla fiscalizzazione
Entro dati limiti corrisponde io credo criterio che obiettivi di interesse generali debbano essere finanziati ricorrendo in parte alla fiscalità
Generale a questo proposito c'è un dato che spesso sfugge nei confronti tra l'Italia e gli altri paese la copertura pensionistica tedesca uguale un migliore di quella italiana
La complessiva pressione fiscale tedesca è superiore alla nostra però quando si va a confrontare i contributi pensionistici i nostri sono trentadue settanta appare sempre col trentadue settanta
Quelli tedeschi appaiono molto più bassi e quindi non si capisce sofferto di questi ci hanno le stesse copertura pensionistica nostre pagano
Molto di meno
Il gioco delle carte evidente quale le l'equilibrio che c'è nell'ambito della pressione fiscale tra contributi sociali ed altre entrare discariche diverso dal nostro
Noi come dire puntiamo di più Peci facciamo pesare di più
I contributi sociali in Germania anche le pensioni ne finanziano con la fiscalità generale dopodiché si ottengono l'ottimo risultato che il cuneo fiscale più basso del nostro in termini di competitività e anche in come si presentano diciamo alle organizzazioni internazionali loro non sono quelli che chiedono molto alle imprese per le pensioni per il semplice fatto che le finanziano
In un altro modo quindi diciamo un riaggiustamento spazio per un riequilibrio tra i contributi sociali né altri entrare di stare mi pare che ci sia tutta a patto però ci tengo anch'io a sottolinearlo molto
E quando si parla di ridurre i contributi pensionistici spesso qualcuno cerca retropensiero riduciamo i contributi pensionistici e quindi ridurremo in prospettiva anche la copertura pensionistica dal sistema obbligatorio perché così come funziona il sistema obbligatorio
Le aliquota di computo sono le stesse dell'aliquota contributiva ecco allora se abbassiamo le aliquote contributive deve essere chiaro che CEI deve essere una fiscalizzazione che non tocca a ridurre
Dico un po'
Dico però un dato su questo su questa proposta si arrivo alla fine dico un dato che questo ogni punto di aliquota contributiva dei lavoratori dipendenti privati interviene fiscalizzati da implica un onere di circa quattro mila miliardi
Quindi voglio dire abbiamo anche da tener presente questo fatto nel passaggio dai contributi
Atletico
Allora in conclusione io credo che il potenziamento della spesa sociale
Utilizzando le nuove risorse sarebbe un ottimo investimento economico
E credo anche sociale
Politico
Il resto diciamo una discreta perplessità sull'idea che cito solamente su cui si sta discutendo anche nel centrosinistra
Del dividendo sociale che implicherebbe una distribuzione a pioggia a tutte le famiglie indipendentemente dal loro reddito e degli usi che gli individui potrebbero fare di questo dividendo
Ora non diciamo al di là dell'aspetto tecnico di questa proposta mi preoccupa anche il cambiamento di modello che implica perché si tratterebbe di passare da un welfare nel quale la società decide quali sono i bisogni sociali no tutti i bisogni sociali
E quote qual è il modo migliore per soddisfarli
Ad un altro approccio quello che accentua l'idea che lo stato dà dei soldi a tutti e poi ognuno se li spende come gli pare dimenticando che anche le diciamo i teorici liberali
Hanno dimostrato che certi bisogni e certi modi di soli stare lì
E attengono al alle scelte collettive per il semplice fatto che le scelte collettive sono più efficiente ancora una volta recupero questa dimensione
Diciamo astraendo dalla pur importantissima dimensione sociale e politica di definire socialmente scelte collettiva questo l'avevano capito Bismark ebbene regge è strano che non lo si capisca anche diciamo in ambiti a noi più vicine
Epifani
Sì io cerco di stare diciamo un po'al tema L'impostazione che della ragionamento che anzi ero fatto in questa sede
Allora innanzitutto manca insomma ma anche nel senso che dobbiamo assumere un punto di vista delle dinamiche europee sul fisco che in qualche misura ci eccita degli elementi condizionanti
Perché ci sono sostanzialmente ed evidentemente due grandi tendenze ormai nell'Unione entro le quali gioco forza dovere anche noi collocarci e provare a usarle nona criticamente però come elementi dai quali complicato prescindere
Le due tendenze sono sostanzialmente questa il nella linea di spostare suo dalle persone al alla tassazione delle cose dal prelievo fiscale sempre ci son direttive orientamenti e il secondo il tentativo sempre difficile di armonizzare il prelievo fiscale sulla sugli investimenti finanziari che si presenti in Europa come a livello mondiale particolarmente complesse
Perché come è noto la mobilità enorme dei capitali degli investimenti finanziari non si presta facilmente ad essere
Tradotta in prelievo fiscale tranne l'accordo di tutti i governi membri dell'unione tranne l'accordo di quasi tutti i governi del mondo per quanto attiene a problematiche importanti come la Tobin tax
Ora questi due diciamo grande spartiacque in qualche misura determina alcune scene
Su questo della tassazione dei capitali io penso che il compromesso raggiunto nell'Unione è un compromesso da cui partire ma non è ancora soddisfacente
Mentre per quello che attiene alle grandi dinamiche mondiali io penso che noi dobbiamo tener fermo ragionamento sulla Tobin tax
Che per quello che riguarda il sindacato mondiale posa al vertice del GS dei G7 addirittura credo nel novantasei e novantasette col Prem col premier canadese senza ottenere né da lui né da Clinton gli altri governi risposta positiva
E dobbiamo farlo perché il ragionamento che che noi facciamo su questo ragionamento assolutamente corretto
è sbagliato tassare allo stesso modo il capitale speculativo dall'investimento finanziario di medio o lungo periodo c'è un problema qualitativo che differenzia
Le due nature di investimenti e quindi reclama e pretende due tassazioni diverso
Per chi specula minuto dopo minuto in Borsa da chi si prende delle azioni essere tiene sei mesi un anno da chi va in un Paese fa grandi spostamenti da un giorno all'altro attaccando la stabilità di quella monete da chi porta invece investimenti finanziari che poi servono a produrre reddito
E occupazione
Sullo secondo spartiacque a quello del rapporto tra la tassazione tra sulle persone e sulle cose naturalmente pone un problema immediatamente che poi trova risposta nel ragionamento di grande noi vediamo se guardiamo i grandi aggregati della tassazione italiana che anche in questi anni è cresciuto il peso dell'imposizione indiretta rispetto al peso dell'imposizione diretta questo apre un problema subito
Che si concentra cioè soltanto sull'IRPEF e prevalentemente sull'IRPEF ogni discorso di progressività di imposte noi siamo nella condizione che soltanto sull'IRPEF e cioè prevalentemente sulle persone fisiche perché il settanta per cento di queste imposte pagate dei redditi da lavoro dei redditi da pensione che si concentra il criterio per noi importante della progressività
Questo già sortisce un una decisione scelte si può lasciare la progressività su questa imposta soltanto si deve comunque lasciare su questa imposta naturalmente paghiamo il prezzo evidente
Che il tenero e la progressività unicamente sull'IRPEF comporta che non può essere una progressività molto estesa
Ed è evidente perché essendo l'unica imposta non puoi far cadere soltanto sul reddito di lavoro il principio di progressività se lo vuoi difendere se costretto in qualche misura a fare i conti con una riduzione della forbice della progressività
Cosa che abbiamo fatto nei rapporti negoziale con il governo in tutti questi anni nessuno se lo ricorda ma la cosa più importante diciamo dal punto di vista di questo ragionamento l'abbassamento molto drastico dell'imposta più alto
Per lo dico soprattutto diciamo ai critici che ci vengono sul versante del centrodestra questo è stato uno dei grandi operazioni fra va bene il ventaglio tra diciotto e quarantatré quarantaquattro del due mila e cinque vanno bene quattro livelli di imposizione di progressività io credo vadano bene si può pensare ancora dopo di ridurre ulteriormente ma siamo ormai dentro ambiti secondo il fisiologici
Secondo ragionamento volevo fare riguarda invece la tassazione delle imprese
Qui io condivido anche perché è una battaglia che abbiamo fatto da tempo come CGIL una impostazione che grandi ha riprodotto
E cioè quello che se si deve ripartire come probabilmente si dovrà sulla tassazione d'impresa non si può non ripartire da una riforma dell'IRAP
Perché malgrado diciamo tutti gli sforzi fatti queste ancora oggi è un'imposta che non ha un carattere neutro rispetto al fattore lavoro
Finisce per penalizzare sostanzialmente l'impresa più alto contenuto di manodopera
Rende quindi particolarmente conveniente per altre in prese ricorre al lavoro nero lavoro illegale e quindi qualsiasi operazione di equità o anche di rapporti equitativo all'interno delle imprese non può che ripartire da questa ma rimodulazione dell'IRAP dove le strade ormai ex dette dal Gruppo dei Trenta dai lavori parlamentari dei lavori fatti Accame
Sir si configura una scelta molto chiaro o si allarga la base imponibile
Sulla quale viene calcolata l'Iraq si abbassa l'aliquota media magari differenziando tra piccole imprese alte imprese
Oppure si espunge dalla base imponibile dell'IRAP i costi relativi al lavoro perché non può essere che è un'impresa che assume di più paga più diretta rispetto a un'altra impresa
Quindi rendere neutra questi impreca quest'
Imposta rispetto al fattore lavoro resta secondo me la caratteristica fondamentale
Perché invece non si può partire dall'IRPEG così come richiesto Confindustria ma perché c'è evidente che ci sono almeno due controindicazioni di cui naturalmente D'Amato fa finta di scordarsi ma che sono lì grosse come una casa la prima c'è un rapporto tra l'aliquota massima dell'IRPEG e l'aliquota massima dell'IRPEF se noi arriviamo nella modulazione valutata con il Governo nel due mila e cinque mi pare al quarantatré per cento di imposta massima sulle tasse non possiamo avere contemporaneamente l'IRPEG al venticinque per cento
Perché non solo ci sono molti esercizi rami di attività entro i quali l'imprenditore può scegliere se pagarla sull'IRPEF pagarla sull'IRPEF e va da sé che non potrà più scegliete nel senso che come aliquote così differenziate Noches non potrà che scegliere
La via dell'IRPEF ma perché c'è una correlazione tra le due aliquote massime che si tengono in equilibrio ovviamente per problemi di equità nel rapporto dei diversi trattamenti di intervento fiscale sui letti
Voglio dire cioè che Sensi ha dovesse assumere un'aliquota massima dell'IRPEF si vede contemperamenti assumere un'aliquota massima dell'IRPEF che scende di sette otto punti rispetto quella che oggi e naturalmente questo ha un'incidenza sui costi e incidenza diciamo
Sul mancato presso fiscale di di di vicentina e permette di migliaia di miliardi cioè siamo in presenza di un'operazione che ha questa contro indicazione pone a un'altra
In tutti questi anni anche con il consenso di Confindustria si è fatta una scelta sull'IRPEG
Tese a incentivare quella parte degli utili reinvestiti nell'impresa o attraverso la costituzione di nuove imprese
Ditta super dette dove si è lavorato per la crescita patrimoniale delle imprese favorendo quelle che investivano con denaro proprio
Ti favorendo questo si abbattevano in maniera molto significativa l'aliquota dell'IRPEF tanto è vero che vale per l'IRPEG il discorso che ha fatto il ministro del lavoro sull'età di pensionamento c'è un'aliquota che arriverà al trentacinque per cento ma l'aliquota vera effettiva che riguarda l'impresa sta attorno al venti ventidue per cento
Così come abbiamo delle soglie di anzianità di pensionamento dettate dalle leggi e contemporaneamente abbiamo l'età di pensionamento reale che ormai si attesta in Italia
Tre cinquantanove sessanta anni grosso modo esattamente come la media dei Paesi europei cioè al di là del dato formale legislativo esistono delle dinamiche reale che hanno questa caratteristica
Ora non si può contemporaneamente fare le due operazioni e cioè sposare questa linea rafforzata cioè quella di detassare gli utili investiti
Nell'impresa e contemporaneamente proporsi in questa linea perché questa linea nulla naturalmente il principio selettivo se vale il principio selettivo bisogna continuare sul principio selettivo ampliando
Penso alla ricerca o altre cose e contemporaneamente poi assumere nel tempo
Un processo di riduzione graduale dell'IRAP ecco come peraltro si è già cominciato a fare anche con questa Finanziaria ma passare da un giorno all'altro a questa diciamo tipo d'imputazione è qualcosa che non sta nel cenone
L'ultimo l'ultima o ragionamento lo volevo fare su la politica dei contributi
Assunto il fatto che anche quest'anno si continua a ridurre nell'ambito delle decisioni del patto di di Natale
La riduzione di una parte di questi oneri impropri che peraltro essendo finanziata non più con la carbon tax un finanziamento netto che viene fatto quindi si tratta di un esborso
Che che significa qualcosa naturalmente per la politica di bilancio il punto vero che noi dobbiamo porci è che per il futuro in che modo continuare questa politica di io penso di fiscalizzazione di parte dei contributi pagati sul lavoro e dalla porta
E qui c'abbiamo due o tre strade però dobbiamo scelto
Cioè la strada indicata da Sergio Cofferati in un'intervista cioè quella di dire le retribuzioni più basse sgravi a mo'di un attraverso questa via figurativa peer incentivare da un lato la difesa del salario netto e perché naturalmente su una retribuzione più bassa
Costo del lavoro più alto cuneo fiscale e contributivo più alto genera problemi sul lavoro e per l'impresa
E questa è una strada che si può seguire ci può essere una variante di questa strada che io personalmente continuo a preferire e cioè quella di operare su una fiscalizzazione figurativa
Di quei contributi diciamo relativi a quelle forme di attività anche qui con un principio selettivo in cui naturalmente il il costo del lavoro e reso particolarmente pesante o dalle condizioni di mercato delle condizione di produttività o dalle condizioni di quello che si fa
Io penso cioè in sostanza che in tutta la rete servizi alle persone in tutta l'area dei dire attività di servizio anche manifatturieri in cui gli incrementi di produttività non sono dati dalle tecnologie in queste aree intervenire attraverso una parziale fiscalizzazione dei contributi sul lavoro corrisponde a un principio di equità verso lavoratore verso l'impresa
E contribuisce contemporaneamente
A generare una domanda in grado di far stare meglio sul mercato in questo tipo di attività perché ci sono settori di attività in cui l'uso della tecnologia non determina incrementi di produttività e costi anche relativamente bassi delle retribuzioni o del lavoro
Incontrano e incrociano una mancanza di crescita legata agli incrementi di produttività
Questo secondo me rappresenta un problema perché basta pensare non so a tutta l'area dei servizi alle persone da quelle parlo naturalmente di ogni tipo di ogni genere
Tutta l'area del commercio povero nel settore delle pulizie presente dove hai voglia a che fare noi non riusciamo a rinnovare i contratti non solo perché diciamo le controparti son dura ma perché lì c'è poco incrementi di produttività le macchine più di tanto non fanno i costi son quelli
Penso a tutta l'area anche lì di alcuni arredi manifatturiera in cui gli incrementi di produttività sono difficili lì davvero sarebbe una politica di orientamento sociale di sostegno alla domanda di un certo tipo in cui tra contribuì indo in questo modo a ridurre il cuneo fiscale tu puoi avviare una politica attenta si può seguire anche l'altra strada mi parrebbe però giusto anche su questa strada individuare un principio di qualità in fondo
Quello che lega il mio ragionamento dall'inizio alla fine e questo un processo di evoluzione generale naturalmente nelle cose ma se noi assumiamo un principio di qualità nel governiamo questo processo secondo obiettivi socialmente giusti socialmente sostenibile e per quello che ci riguarda particolarmente
Alfonso Gianni
Io ringrazio per l'invito rivoltomi ci sono state anche delle sollecitazioni specificamente funzione emigranti io ringrazio cercherò in qualche modo di non evita
In effetti lo ha proposto di grandi solleva
Problemi complicati Complessi però assolutamente necessari mi sia permesso grande non si offenda di dire
E che si questo metodo di Ranza delle proposte
Che guardano un po'insomma
Al fondo dei problemi sociale ed economico del Paese fosse stato assunto ognuno con i propri contenuti
Per tempo cioè non in limine Mortis o forse fuori tempo massimo come entro i confini di questa legislatura
Forse alcune problematiche rispetto alla tattica elettorale sarebbero state
Se non risolte per lo meno collocata nella loro giusta dimensione politica e non in una dimensione emergenziale
Da questo punto di vista pur essendo diverse qualifiche oralmente le due proposte c'è un parallelismo tra iniziativa di grande e quella del ministro del tesoro centrando arrivano un po'troppo tardi e però entrambi sole una discussione tra posizioni diverse estremamente interessante che vorremmo fare nel corso di questo confronto dalla campagna elettorale
Soprattutto dopo dopo perché i tempi sono quelli che sono
Ora
Ci sono degli stimoli infatti da grandi che raccolgo e alcuni invece elementi critici che vorrei produrre anche rispetto al dibattito
Secondo me è in primo luogo apprezzabile almeno questo il mio punto di vista poi vale quello che vale
Diciamo così la dimensione internazionale con cui grandi pone il problema fiscale
Almeno diciamo così in un contesto europeo arrivando quindi allora sottolineatura di una proposta
Che ci sta particolarmente a cuore che non è nostra quindi lo possiamo dire senza
L'idea di mettere il cappello su alcunché che questa proposta della Tobin tax ecco su questa questione però diciamo così il dibattito non è
Nuovo non siamo diciamo così all'inizio di una discussione cioè stop inventò questa cosa mio centosettantadue perfezionò sono mi confondo redatta nel settantasei con settantotto grammi
Gratificato il premio Nobel per l'economia cinque anni dopo in merito anche a questa sua proposta quindi insomma è una proposta che ormai sta per raggiungere ampiamente la maggiore età i trent'anni
è una proposta su cui c'è un movimento internazionale
Ed è francamente decisa in un convegno su questo tema che dedicano
L'unica proposta
Che io almeno sappia che io conosca
Che diciamo ricca di Tecna tecnicalità comma con linguaggio
Complicatissimo chiuso tiro nei dibattiti colti che riesce a essere la bandiera di un movimento internazionale praticamente un miracolo
Eppure il re anche a Porto Alegre recentemente in quest'incontro delle forze antagoniste pomate forse qualcuno penserà che però esistono sono reali
Nel modo che ho sul discusso di questo capitolo movimento di contadino presenterà il Brasile a questa proposta diciamo così come avrebbe detto Frédéric Endless come un programma cioè una bandiera piantata nella propria testa
Nel senso che ne vede degli affetti per ciò che riguarda l'autonomia del loro Paese nella fattispecie Brasile ciò riguarda la loro condizione sociale contadini senza terra delle conseguenze importanti
Forse sono tutti impazziti ma mi sembra voglio dire che Alfiero questo per valorizzare tutte sminuire
Siamo nella condizione
Di passare dalle povere parole infatti dalla banca progettualità dall'idea a
Proposto un po'più organizzate
E da questo punto di vista è vero che questa proposta richiede una dimensione europea poiché appunto come che veniva detto precedentemente siccome si tratta di una proposta che
Tassa il capitale in modo inversamente proporzionale alla velocità anzi direttamente proporzionale alla velocità i suoi spostamenti perché la velocità dei suoi spostamenti determina nella Strand generalità dei casi ma quasi totalità dei casi il carattere speculativo piuttosto che di investimento di capitali bellissimi quindi un ottimo parametro per definire la natura
Di quel movimento di capitali evidentemente richiede un concerto europeo richiede però insomma non nascondiamoci dietro un dito
A mio parere
Se
Alcuni Paesi
La Francia l'ha fatto dal punto di vista almeno di una decisione formale qualche complessa l'applicazione
E anche perché lì c'è un movimento sociale molto più forte che da noi che richiede ancora una volta c'è una diciamo così un virtuoso come dubbio tra processo legislativo il movimento sociale
Però dico può esistere anche atti imperfetti approssimazioni
Cose però insomma concrete Soleri che muovono in quella direzione
Voglio ricordare che nelle nella piattaforma emendativa alla finanziaria Piero preciso emendamento di Rifondazione Comunista che cercava di riprodurre nelle condizioni date evidentemente con i nel nel nel nell'obtorto collo dei vincoli dati qualcosa che assomigliasse alla Tobin tax
Forse era tecnicamente imperfetto forse era politicamente ingenuo
Forse per qualcuno è infantile però Santi Dio era un tentativo diciamo così di indirizzo che poi poteva essere anche assunto almeno diciamo così come indirizzo come forma
Di impegno poiché la data da perfezionare da verificare da attualizzare mo'di preciso ma invece è stato del tutto accantonata ora c'è come dire
Una
Una discrasia tra le dichiarazioni di principio tra la qualità dei dibattiti tra gli approfondimenti teorici e una debolezza per non dire assenza
Di volontà politiche quando si arriva al dunque e dunque sono quelli dettati insomma dai tempi delle leggi economiche nel dibattito parlamentare delle scadenze o le le tradurre in pratica e
Questo non ci evita di dire che comunque su questo punto siamo impegnati ma vorremmo
Nelle condizioni e ne faremo percepito Alfonso conquista uno dei pilastri del programma elettorale che presentiamo agli e letture farla diciamo così un terreno trasversale nella sinistra
Che sia anche capace soprattutto di coinvolgerle forze sociali e che ci serva come bandiera per il dopo
L'altra questione riguarda diciamo così una Progetto di rifornite
Ora
Qui è inevitabile dare un giudizio sulla politica fiscale seguita dal Governo di cui qui abbiamo autorevoli rappresentanti
Io direi
In termini eufemistici Perrone
Giusto perché
Mi pare si possa parlare di una sorta di neutralità fiscale
Ora il guaio che una neutralità applicata diciamo così a soggetti sociali che all'università di condizione equivale a una ingiustizie
C'è un
Voglio fare un esempio me lo suggerisce anche mio amico Brancaccio scrivendo sul manifesto e su Liberazione
Un esempio molto semplice
Che noi non rivendichiamo mai perché parliamo sempre di trentacinque ore ma in realtà debbo dire nella elaborazione la proposta dell'eurotassa anche se non si sa ci abbiamo messo più di uno zampino poiché abbiamo un po'ritratte quasi preoccupati perché diciamo così di far pagare sembra non rientri
Però vincerò sostanzialmente un'idea anche lui ha avuto un semplice un po'banali ma sono per l'elogio della semplicità e della banalità
L'idea derivava dopo sgorgano si vuole l'Europa si ci possiamo stare la Panini ricchi questo slogan così banale in realtà poteva vere e questa fu una proposta una sua attuazione che fondo banale non era cioè definire una tassazione
Straordinaria ad hoc quindi al limite della costituzionalità infatti veniva discussa anche là sotto il profilo diciamo così della sua liceità dal punto di vista giuridico e costituzionale
Che stabilisse un limite che attirava una riga al di sotto di questo reddito non si paga niente al di sopra di questo reddito si contribuisce ora è questa non era un'idea pare che in un fondo nasceva voglio dire da quella conoscenza della società dei ceti medio alti quelli diciamo così un po'pensosi del bene comune non dico tanto ma almeno un po'i quali effettivamente erano disponibili Baldinucci fu un'opposizione a questa cosa a contribuire in prima persona
A un successo economico nella fattispecie la stabilità della moneta l'ingresso nella moneta unica
Dare la quale essi pensavano irragionevolmente di avere in primo luogo come figure sociali un ritorno di tipo positivo insomma non era un'idea rivoluzionaria tutt'altro era un banale compromesso dicendo alle la volete d'accordo
è un processo che è iscritto nella storia sì ci può fare in due modi appunto con il massacro delle classi sociali più deboli oppure in un altro modo scegliamo quest'altro mossette e ce la giochiamo dal punto di vista dello scontro sociale successivamente secondo me fu una scelta giusta
Quello era un politico di non neutralità fiscale
è un po'era un principio di diversificazione ripeto al limite della liceità
Quando poi diciamo così si fece andati alla famosa ridistribuzione del dividendo fiscale questo principio è stato completamente rovesciata anzi io son sempre convinto della mia idea poi non passò per responsabilità non mie
Che allora noi avremmo dovuto addirittura chiede perché non venisse neppure restituita la tassa sull'Europa o quanto meno tutto quello che lì era stato immagazzinato potesse venire destinato a un incremento della spesa sociale perché la si chiude faccio questo esempio che è molto banale
In questo elogio della banalità che forse deriva anche da una mi autodifesa culturale per il fatto che insomma dobbiamo come dire fare scendere questa discussione sulla riforma fiscale
Dal piedistallo riesce sempre con collocata cioè dalla sua complicazione dalla dalla sua
Tecnicità dal fatto di considerare diciamo così la Società come un insieme di indifferenziato in cui insomma si ci sono delle diversità ma non ci sono delle sofferenze e delle questioni vive esattamente il contrario
Per cui dobbiamo invece secondo me se noi vogliamo marcare a sinistra la discussione contrapporsi ha una proposta come quella
Berlusconi Tremonti non so come la vogliamo chiamare che nella sostanza di lato lo slogan prevede uno spostamento di redditi a favore
Dei le parti più alte della società attraverso il meccanismo fiscale
Io sarebbe una scelta attenta il radicale di un se vogliamo ricostruirà le ragioni della sinistra di una riforma fiscale che invece fa l'operazione esattamente e specularmente potrà questa è la ragione Alfiero per cui abbiamo insistito una proposta emendativa di riduzione di un milione
All'anno di un aumento dei detrazione fiscale e quindi una riduzione del milione l'anno di pressione fiscale sul lavoro dipendente cioè l'ipotesi è partire dal lavoro dipendente
Da questo punto di vista può essere anche visto da questo lato stazione dell'impresa ora non so se ho capito bene il discorso di Guglielmo Epifani
Assomiglia molto alla vostra proposta su ben capito di imposizione su diciamo sì dalla questione del del del del del margine operativo lordo
Quella che con un certo disprezzo intellettuale mal posizionato anche autorevolissimi rappresentanti della sinistra del sindacato hanno chiamato tasso sull'innovazione io penso soltanto invece proprio così cioè che esistono settori produttivi ad alto tasso di produttività derivante da un impiego forte dell'innovazione e la tecnologia che comporta con sette e questo infatti in parte inevitabile un la conservati un risparmio di mano d'opera
Ai quali può essere applicata una forma di tassazione maggiore che non in settori dove la produttività è e minore e dove diciamo così il capi il il elemento lavoro vivo umano impiegato di più largo uso in questo modo noi avremo una leva fiscale non neutra non neutra dal punto di vista attenzione dell'occupazione
Se non c'è uno Bellaguarda dal punto di vista della competitività ho capito che non è d'accordo con questa proposta
Anzi la disprezza la ritiene una proposta retromarce uno la guardo dal punto vista dell'occupazione cioè sente il problema
Che bisogna risolvere un problema strutturale di disoccupazione di massa
Che stabilmente oltre il dieci per cento però che non ci si quindi in giro qualificando lavoratori a termine la cui media secondo Istat è inferiore a sette giorni settimanali di lavoro e che dunque sono gli stessi come le vacche di Fanfani che rientrano nelle categorie
E che non modificano le cifre del lavoro famosi centocinquantasette mila in più nel Mezzogiorno nell'ultimo anno almeno rovesci considera quelli comune a un mento reale
Consistente ragionevolmente duraturo dell'occupazione io devo attuare e utilizzare la leva fiscale anche in questa direzione
Come si vede e la discussione e agli esiti diversi non in base alla qualità tecnica che certo ci vuole perché poi le proposte dello stare in piedi devono avere una loro
Effettività devono convincere anche per come sono formulate ma secondo diciamo così degli obiettivi e delle finalità che noi ci proponiamo questo mi pare diciamo un punto essenziale se noi affrontiamo la questione c'è è vero Cuneo
C'è una differenza rispetto ad altri Paesi tra quello che il padrone di paga scusate questa espressione quello che all'operaio riunita scuri piegato ma cambia il lavoratore dipendente c'è un cuneo fiscale ma se la discussione non gliela prendiamo da questo punto di vista a fronte di un'evasione fiscale
E contributiva dell'ordine di circa trecento mila miliardi all'anno a fronte di una pressione fiscale che mediana come diceva Pizzuti come dicono anche le
Tabelle fornite da grandi dove c'è tutto sommato l'Italia un alcune variazioni stava ottavo posto entro i quindici paesi della UE come pressione fiscale mente e sotto il decimo sole se non ho letto male dal punto di vista della spesa sociale
Ed è e e affrontiamo per prima cosa la questione del cuneo fiscale questo significa ancora una volta affrontata da un punto di vista della classe alla quale voglio dire
Io personalmente non appartengo né idealmente né socialmente già dal punto di vista puramente e semplicemente dell'impresa questo è la pecora che non esista dal punto di vista tecnico problema però affronto parto da lì per affrontare il tema o parto dalla difesa dei redditi da lavoro parto dall'utilizzo di una leva fiscale a favore dell'occupazione ho parlato dalla tassazione
Dei capitali che se le fanno l'estero o parto dal problema di ricomporre in una patrimoniale
Corretta tutte le varie forme di imposizione
Sui patrimoni e sui redditi da capitale però diciamo così non solo diminuendone il numero ma aumentando l'efficacia e ricomponendo la e questo e la questione dopodiché
Vale naturalmente preciso dalla progressività quello che mi colpiva nella proposta di Visco in questo senso indubbiamente le questioni avanzate da
Da grandi
Forniscono un terreno di discussione più ravvicinato era la perdita è l'assenza il principio di progressività che mi pare negativo non solo per una
Osservanza formale all'articolo non ricordo più quale fax cinquantuno cinquantatré grazie ministro della Costituzione c'ero arrivato nel nel decidere ero ero ero giunto che socchiusa
Però erogato sulla sulla decine cero mancava l'unità della della
Della costituzione ma perché e voglio dire perché è proprio l'idea di società lì cioè l'idea di società clessidra che diciamo così
Potenzia rafforza chi è già forte e potente stringe il lavoro vivo e poi elargisce un po'diciamo così
Di assistenza ai settori più bassi è un'idea di società che strangola
Protagonismo sul piano sociale una autonomi quel minimo di autonomia economica delle classi sociali
Che sono e possono essere protagonista consumazione anche lì ancora una volta non è in sé diciamo così il disegno fiscale è l'idea di società che determinano la scelta di un modello rispetto ad una detto questo
Andiamo avanti alla discussione che non può che farci bene anche in vista di una campagna elettorale che certamente sarà più turbolenta di questo dibattito
Massimo Paci
Sì ma io dirò poche cose anche perché cominciamo
Un po'
è un po'tardi
Mi Porro sostanzialmente tre
Perquisiti il primo riguarda l'entità della pressione fiscale
Il secondo il problema della redistribuzione della o della giustizia sociale se vogliamo dirlo in termini più ampi
E il terzo il problema dello slittamento dal reddito di lavoro ad altri redditi
Per quanto riguarda
Le imposte imposizione fiscale contributi
Queste tre cose ci aiutano ovviamente a
Pensare se siamo ancora un po'di sinistra quanto vogliamo esserlo differente l'alternatività dice era all'inizio tra strade se si insiste
La pressione fiscale in Italia al quarantatré virgola tre e nell'Unione Europea il quarantatré virgola quattro
Quindi siamo in media ci sono appunto Francia Belgio Finlandia Austria che hanno la pressione fiscale più alta della nostra e Danimarca Svezia che l'hanno molto molto più alta dell'anno
Mi sembra che l'impostazione che ha dato
Alfiero Alfieri grandi nella sua adesso
Contributo
Sia cauta non si sbilancia troppo però diciamo così lui non prevede che sia aumenti la pressione fiscale
Cioè una cosa che e già già persa decise
In un momento in cui diciamo alle le voci da tutte le parti si devono per ridurre la la pressione fiscale io credo
La mia convinzione personale che sia difficile non sono ridurre ma lasciare la pressione fiscale a quarantatré punto tre questo Paese però questo non lo possiamo sbandierare troppo
Diciamo in un momento preelettorale
Credo che appunto noi abbiamo questa spesa sociale morto bassa
Soltanto Spagna Grecia e Portogallo ad una spesa sociale più bassa della nostra e guarda caso hanno anche una pressione fiscale più basso della nostra due cose vanno insieme allora se vogliamo fare una cosa di sinistra prescelta
Facciamo coglie a un inciampo la spesa sociale naturalmente bisognerà vedere i comparti son d'accordo c'è tutto un discorso da sviluppare su che cosa ha bisogno questo Paese dal punto di vista la spesa sociale ma è certo che
Noi dobbiamo essere responsabili di fronte a questo problema e non possiamo tanto allegramente predisporci ad una visione di riduzione di pressione fiscale
Cerchiamo di mantenerla così
Cerchiamo di mantenerla così
Ma
Come e beh Alfiero Grandi ci diceva c'è l'evasione fiscale il dividendo fiscale su cui potremo contare per la spesa sociale o per altre cose legato essenzialmente al recupero nei confronti dell'evasione fiscale e contributiva pagare tutti per meno eccetera eccetera
E se incerto son d'accordo anch'io indubbiamente dobbiamo puntare molto su questa pista però
Chi è che evade chi è nel sommerso
Parimenti sono anche grossi evasori però alla la grande quantità delle aziende sommerse sono proprio quelle a ad alta intensità di lavoro bassa produttività di capitale per le quali
Stavamo sentendo diversi interventi noi prevediamo casomai di alleggerire il costo del lavoro ridurre gli oneri sociali non sono queste io son d'accordo non sono queste le imprese
Che oggi gravano la maggior parte di quelle che vale a quelle su cui possiamo pensare poi innestare una politiche di recupero del gettito fiscale
Ci stati in questi anni un incremento generalizzato della
Disponibilità a pagare le tasse nel Paese legato anche all'ondata che ha portato con sé la cosiddetta tassa per l'Europa si è cominciato a pagare quella e poi abbiamo visto che sono diciamo c'è un orientamento nuovo culturale nei Paesi per cui si fa un po'meno i furbi e si c'è c'è un'entrata per fiscale che era sommerse prima e che è emersa adesso però ripeto non so se questo potrà durare per molti anni ancora si si deve contare su questo
Per avere un dividendo fiscale
è più importante dello sviluppo economico e la crescita economica l'espansione eccetera eccetera quello è la nostra speranza
Perché
Legato appunto a alla questo la possibilità poi di allargare la base fiscale precisamente per quelle imprese in espansione legati alla nuova economia l'investimento tecnologico eccetera eccetera quindi su questo punto della entità della pressione fiscale io credo che per la sinistra è cruciale
Non accedere con troppa facilità prospettive non solo di riduzione ma insomma anche di a
Pensare che ora vogliamo questo queste entrate fiscali diceva Roberto vissuti questa è l'altra faccia della spesa sociale
La la politica fiscale l'altra dobbiamo capire come collegata con con la spesa ora la spesa sociale
Dobbiamo tenere presente che la spesa sociale non è lo strumento migliore per avere effetti redistributivi
In tutte le gli studi che io che ho che ho visto io nel tempo i Paesi che hanno un'alta pressione fiscale non sono necessariamente quelli che ottengono
Non c'è uno stretto rapporto Ciavatta su alta spesa sociale e Effetti di riduzione delle sperequazioni norme nel nella distribuzione del reddito
La spesa sociale per i servizi per esempio di tipo universale o per le pensioni non ha effetti redistributivi realtà perché corrisponde più o meno si diffonde più o meno su tutto il corpo sul corpo sociale
Certo hanno per la spedizione molto importante perché aumenta le chance di vita e di miglioramento sociale delle
Dei dei ceti meno favoriti della società
Nelle generazioni successive ma nell'immediato non è con la spesa sociale che non riusciamo ad alterare una distribuzione del reddito sperequata a vantaggio dei Cetti più più ricchi
Terzo senza la spesa sociale le cose andrebbero molto peggio e la una distribuzione del reddito ovviamente già oggi non buona dove perché il Quintili eserciti più alti incamerano troppo peggiorerebbe ulteriormente senza speranza però essenzialmente al fisco per la dobbiamo guardare se vogliamo incidere su questa distribuzione sperequata Terna edizione del Paese quindi non soltanto il fischio le entrate fiscali sono importante la loro entità ma anche perché sono uno strumento che funziona meglio della spesa
Per avere effetti di giustizia sociale e di redistribuzione ritiri di pressione pervertito
Queste importante insomma nei confronti di una destra che dice riduciamo le tasse e ci occupiamo soltanto della del ventenne
Dello stato marginale eppure diamo il bonus alla gente per fare poi da sé la propria previdenza lo dobbiamo avere un atteggiamento i missili inclusione dediti vasti ceti sociali non soltanto i più derelitti ma il nerbo della popolazione ceti medio alti all'interno di una speso sociale e però proporre anche una visione di un intervento fiscale
Redistributivo
E questo quindi mi sembra che vada in linea con le cose che ho sentito prima
Mi fermo qui su questo punto e il terzo punto è invece lo slittamento delle fonti della imposizione fiscale dal reddito di lavoro ad altri redditi io direi al reddito generale
Il reddito generale è lo il riferimento principale
Allora teniamo presente che il reddito da lavoro dipendente rispetto agli altri eletti sta diminuendo diciamo in percentuale sul PIL c'è anche un dato nel nel territorio di di Alfiero dove sit-in mostra che mentre per il lavoro dipendente era il cinquantasei per cento rispetto al PIL nel mito centottanta oggi sarebbe quaranta virgola uno per cento
Quindi alla fine se vogliamo avere dei quattrini e tra verso il Fisco è giocoforza rivolgersi ad altri redditi perché il reddito da lavoro dipendente
Che cos'è che aumenta sappiamo sono oggi il oggi la ricchezza finanziaria
Naturalmente con le qualificazioni che faceva Epifani prima non tutta la rete finanziaria
Data da mettere sotto accusa
Ma certo dice c'è sicuramente molto tarda a grattare insomma da da incide sul sul capitale speculativo la Tobin tax arriverà internazionali tutte cose importanti che sono state dette
Credo che sia importante a questo punto porsi il problema della
Della rivoluzione da fare per quanto riguarda i contributi
La parola forte con rivoluzione però fondamentalmente ve lo dice il presidente dell'INPS non è possibile pensare a una prospettiva pluridecennale
Mantenendo questo meccanismo che è interamente fondato sui contributi fondali sul lavoro dipendente fondamentalmente sul
Appunto diceva vissuti se guardiamo la Germania è chiaro che c'è una entrato di regime fiscale notevole che va a finanziare le pensioni
Già oggi sappiamo che noi abbiamo trentasette mila miliardi che vengono a pagare le pensioni che sono appunto la quota che lo stato dà all'INPS la famosa quota per ogni pensione che viene versata da dall'erario all'INPS
Quindi si tratta di il rendersi conto che non è una una cosa nuova io penso che la la la la prospettiva sia questa insomma di ridurre il costo del lavoro ridurre come sempre è stato detto qui per il gli oneri sociali nell'Iraq preliminare la quota che riguardano sociali e metterci dentro portamento puntare sul valore aggiunto puntare sul capitale
Non voglio ripetere cose che sono già state dette però appunto cioè c'è da fare molto di più non possiamo esser contenti dello zero virgola otto di oneri impropri che a bordo cioè siamo contenti è stampato mai poco o il o il tre per cento del del servizio sanitario nazionale che voi Negri conto che per anni abbiamo finanziato il servizio sanitario nazionale con i contributi ora eccome se pagassimo la scuola elementare con i contributi
E riflettiamoci un attimo io credo che la vecchiaia il rischio vecchiaia se ha qualche cosa che una società può affrontare con una una quota di risorse drenata dal compenso della ricchezza nazionale
Così come finanziamo la scuola la sanità in questo Paese
O almeno per una parte dobbiamo avviarsi a pensare che all'interno del sistema pensionistico pubblico a ripartizione
Ci sia una parte che viene a coadiuvare il finanziamento contributivo che deve restare importante indiani
Ora questo non è una cosa che riguarda domani neanche da Romani è una prospettiva di fede di medio-lungo periodo ma che ci può essere
Di guida quando punto come dice fiero dobbiamo favorire entrate di tipo no contributivo al posto delle entrate contributive
Se qui entra in ballo la questione di come si fa a questo processo
Beh appunto già oggi scegli tu per quanto riguarda il lavoro autonomo
Ci sta questi questi punti dell'aliquota di computo insomma in quattro punti
Che fondo vengono finanziati con soldi vedrà nel due mila e quattordici nel due mila e quattordici lavoratori autonomi arriveranno ad un'aliquota reale del diciannove per cento
Ma intanto per tutti questi anni le loro pensioni vengono calcolate con un'aliquota contributiva per l'attenzione del venti per cento pur partendo da una quota del sedici
Che oggi mi sembra diciassette e che gradualmente arriverà e era
Era il quindici lo stesso dicasi per il la collaboratori coordinati e continuativi
A me sono molto simpatici questi lavoratori noi dobbiamo fare tutto il possibile per agevolare la loro situazione laddove di precarietà si tratta dobbiamo tirati fuori da questa situazione di precarietà eccetera eccetera
Però diciamo la verità la pensione sarà certo bassa però son partita il dieci per cento e stanno arrivando gradualmente dodici
Anche loro quando arriveranno al venti sarà passati parecchi anni e nella finanziaria trascorsa sembra la l'aliquota di computo a loro favore è stata forzata del Garda Uno a due punti
Allora questo va bene secondo me e deve essere fatta anche per i lavoratori dipendenti
Il problema dei dei contributi figurativi sono appunto interni che di quelli con cui dobbiamo portare gradualmente questo trentadue virgola sette più in basso
è stato proposto di portare tutti al venti per cento non si risolve tanto facilmente però la tendenza deve essere quello
Solo che detto questo forse non basta dire fissa di Tiziano
Contributi perché
Bisogna anche porsi il problema appunto di dove veniamo a prendere questi
Certamente la strada è quella della fiscalizzazione già in Francia appunto alla contribuzione sosia generaliste va sostituendo molti dei contributi pagati fino a pochi anni fa sulla loro sul lavoro dipendente
Il problema appunto è di di di rendersi conto che
Per una fase importante che quella
Vede il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo il sistema pensionistico alla cosiddetta fase di transizione
Noi abbiamo bisogno di sostituire i contributi con altre altre entrare
Ecco perché torno al discorso che la pressione fiscale difficilmente potrà diminuire o forse restare costante qualche zero virgola in più lo vedo nel nostro nel nostro futuro spostando chiaramente
La pressione appunto su di reddito generale il reddito da capitale in rete finanziarie di tipo speculativo
Mi fermerei quindi a questo punto perché va bene allora Salvi e poi se lo ritiene opportuno grandi replicare ad alcune osservazioni
Io credo che sia stata molto utile l'iniziativa dell'associazione di Alfiero Grandi confermare del resto siano discusse alcune di queste questioni anche poi alla al di là della delle singole e specifiche soluzioni peraltro a mio avviso in larga misura
Condivisibili perché si pone il tema di un impostazione programmatica
Vista dalla campagna elettorale contributo alla campagna elettorale nella quale con una necessaria serietà e facendo Conti
Con in termini effettivi delle situazione di bilancio pubblico finanziarie e così via sì individua alcune possibili scelte concrete
Io in questo mio breve intervento
Col suo nel quale alcune cose anche su alcune proposte che sono state sollevate vorrei però sottolineare soprattutto questo aspetto
Cioè e indispensabile che nella campagna elettorale della competizione elettorale emerga con chiarezza carattere alternativo dei programmi con cui ci si presenta agli elettori
E evidente che io non contesto che su alcuni temi e ci possa essere come dire una segnalazione del fatto che anche il centrosinistra si fa carico sia pure in modo diverso sia di alcuni strumenti mediatici come può essere Media Manifesto sia di alcuni temi come può essere la sicurezza visto come ordine pubblico ma è evidente però che deve emergere con chiarezza la differenza che effettivamente c'è
Fra le proposte programmatiche sarebbe sbagliata l'idea di una sorta di inseguimento centrista e moderato
Sarebbe sbagliato non solo per ragioni diciamo non è questa la strada in seguito dalla sinistra
Ma perché se si esaminano con attenzione anche
Dati gli elementi sia delle ultime elezioni sia delle previsioni di voto si continuano a fare dei famosi sondaggi
E c'è un dato sul quale per la verità insisto da qualche tempo ma che diciamo tutti i fatti confermano ulteriormente che c'è un'aria molto rilevante di incerti e di indecisi
Rispetto al voto che su quel terreno che si vince la partita elettorale nel senso che è difficile immaginare spostamenti di consensi se non in misura limitata dall'uno all'altro schieramento
Mentre decisivo motivare
Le fasce elettorali dato
Andare a votare in modo corrispondente a quella che è la loro posizione di fondo che il centrosinistra e la sinistra in particolare e su questo terreno che hanno perso consensi sul terreno cioè del rifiuto dalla partecipazione al voto
Ora fra i fattori di
I quali un c'è una forte spinta una forte esigenza di chiarezza di parole chiare
E certamente oggi ammesso che fosse vero passata quello passato questa tesi della competizione elettorale che si vince il centro
E ammesso che fosse vero e lo era passa adorava la forza notevole delle parole d'ordine e liberiste neo conservatrici anti stataliste oggi non è più così
Né sul primo versante nessun secolo sul primo detto sul secondo è evidente che anche in queste nostre nazioni ricche avanzate cresce una profonda sensazione di insicurezza
E chi certamente una sensazione di insicurezza che essi guidata in modo demagogico populistico può trasformarsi o assumere l'aspetto esterno prevalentemente di insicurezza per il diverso
In sicurezza verrei rischio criminalità in sicurezza per l'extracomunitario ma che è un dato di fondo molto più profondo che è una in sicurezza sociale
Ci sono delle certezze che si aprivano si credevano di avere fin qualche anno fa e che oggi non si hanno più non soltanto nei ceti più deboli anche in settori rilevanti consistenti di ceto medio
In sicurezza sulla conservazione del posto di lavoro
Sul fatto che e che il proprio figlio potrà vederlo potrà averlo della stessa qualità cui si era abituati anzi si era abituati all'idea che ci sarebbe stato un miglioramento progressivo nel tempo
In sicurezza sul futuro pensionistico
Dichiara pensione teme che si è ridotta e di chi non ce l'ha teme che sia che quando arriverà magari fra pochi anni il suo momento non potrà più averla a quell'età non potrà più averla in quella misura e così via
Sono stati del resto anche studi riflessioni su questo
Quindi questo è un tema al quale l'elettorato poco guarda giustamente con grande attenzione
E al quale ha diritto alla verifica sul quale ha diritto ad avere una risposta chiara
Io non so se sia utile dire consentito dire oggi che Berlusconi ineleggibile temo che non aiuti molto perché nel senso comune Berlusconi è leggibilissima diciamo
Dopodiché
Può anche servire credo che sia utile è giusto chiaro rendere chiaro che cosa Berlusconi propone per il sistema previdenziale italiano e che cosa invece proponiamo no
Cioè
La proposta di uno Stato assistenziale minimo magari anche un po'più robusto e poi la privatizzazione del sistema previdenziale
Quindi su questo punto bisogna avere serietà e anche chiarezza di alternativa
E in fondo della campagna elettorale del novantasei che furono questi due i dati che ci giovarono Massimo diceva attenzione Massimo Paci attenzione a non promettere riduzione di pressione fiscale
Io ricordo che nella campagna elettorale del novantasei ci fu da parte dell'Ulivo di Romano Prodi e c'era una scelta molto coraggiosa
Perché quando Berlusconi imposto la campagna elettorale sul tema della politica fiscale si rispose che non era serio in quella fase produrre un abbattimento fu una scelta coraggio sono scontate
Ma pago così come nella seconda parte della campagna elettorale l'avere posto al centro la questione dello Stato sociale fu Pamio avviso decisivo per quel risultato a differenza a differenza di altri
è un alcune idee di fondo devono emergere con chiarezza
Il dapprima riguarda un po'la funzione della politica fiscale
E per la sinistra la politica fiscale uno strumento non è un fine questo credo sia il senso un po'quando si dice no alla neutralità fiscale
Io non credo Gianni che porre il tema della riduzione dell'IRAP sia porsi fuori rispetto al problema dell'alternativa fare reddito da lavoro
Reddito dell'impresa proprio perché la questione non è così schema allora un discorso che aveva fatto del sistema delle imprese e questo che cosa è meglio perché in assoluto e chiaro di tutti preferirebbero vivere in un mondo dove non si pagano tasse ma siccome le tasse Chamot che cosa è preferibile dal punto di vista stesso del sistema delle imprese italiane così come è strutturato larga prevalenza medio-piccola
E comunque che cosa è preferibile dal punto di vista dell'interesse generale si sia si deve assumere un punto della pressione fiscale delle imprese ma davvero la priorità per il sistema delle imprese italiane la riduzione dell'IRPEG
Che è pagata da quelle poche centinaia di imprese italiane di Giacomo I rapporti Mediobanca dicono fanno profitti d'oro
E il di fatto che l'IRAP sia come è strutturata oggi una imposta regressiva Sud The dell'occupazione senso dica più lavoratori che ha più lavoratori dipendenti paga di più di chi ne ha meno a parità di altre condizioni
è rilevante anche moltissimo dal punto di vista delle politiche generali se indichiamo l'obiettivo piena e buona occupazione
Perché è chiaro che se invece non si indica l'obiettivo viene buona occupazione ma un altro per esempio accrescere la ricchezza finanziaria del Paese il discorso cambia allora la politica fiscale deve essere uno strumento per gli obiettivi che ci si dà non una fine a se stesso vediamo chi è più bravo a ridurre le tasse
Prima e meglio vediamo quali sono che tipo di società abbiamo in mente chi obiettivi ci diamo e su quelli costruiamo una politica fiscale
Se l'obiettivo è la piena e buona occupazione una riduzione dell'IRPEF dell'IRAP è importante perché consente maggiore occupazione
E perché consente se è strutturata ovviamente in un quadro complessivo consente anche di porre il tema della riduzione del cuneo fiscale e con altre misure come via Piero aumentare i salari che sono oggi come finalmente mi pare si sta riconoscendo un po'come senso comune sono troppo bassi
Quindi primo concetto la politica fiscale come strumento per gli obiettivi decisi da essere coerente agli obiettivi antiyankee chili ci si dà siccome il discorso è questo sullo stato sociale anche in cui prima ancora di andare a vedere
Le singole misure i singoli passaggi contributi molto importanti che sono stati dati ma che certamente per ragioni di tempo non si consigli
Non non è certo il caso di riprendere lo stato sociale e un fattore di sviluppo è un valore più che mai necessario nella società della Globe l'inserzione ora è un freno allo sviluppo o è qualcosa che sia pure gradualmente concertando e così via bisogna progressivamente ridurre e se l'opzione di fondo
Quando si discute delle future delle pensioni in Italia sistema pre previdenziale
Si intersecano questi due tipi di discorso perché se noi diceva ci domandiamo e sostenibile il sistema previdenziale italiano così come adesso rispetto alle previsioni la risposta e certissimamente sì
Dopodiché è evidente che se diciamo si ritiene che istituisce la spessa sia più utile la spesa pubblica in altre direzioni che non in questa si fanno scelte diverse ma dobbiamo rendere sempre più chiare di una differenza di valore di politiche non di economia o di tecnica o di o di numeri da questo punto di vista il vero problema della quindi dico ovviamente la sinistra non può non sostenere che lo stato sociale è un fattore di sviluppo che ancora di più lo Stato sociale c'è bisogno davanti ai processi di globalizzazione
Certo riformato nuovo attento a queste esigenze che cambiano ma prova perché la globalizzazione porta più in sicurezza c'è bisogno di più Stato sociale più diritti sociali più spesa sociale
Non meno di prima
E quindi questo è un secondo punto che va detto per rispondere alle così come l'ha detto che nel sistema previdenziale italiano ci sono delle priorità della verifica
Ma non sono quelle di cui si è parlato non è certamente quello della riduzione della spesa previdenziale perché tutti i conti compreso a leggerlo bene questo documento dalla Ragioneria generale dello Stato
Che peraltro non poteva non dico questo perché c'era sempre i soliti dati su cui è stato fatto il DPEF
Non è questo lo stesso il TFR che è una misura erto importante e così via entra dopo nell'occhio del ciclone per le discussioni che ci sono state in questa fase una riforma da fare
Ma la priorità fondamentale e quei lavoratori che oggi sono scoperti dall'attuale sistema previdenziale
Dal para subordinato al lavoro precario a chi con la stesse riforme che abbiamo fatto rischia di avere difficoltà ad avere una pensione decorosa
Cioè si punto di vista da cui si parte chiede che la globalizzazione crea nuova insicurezza e questa di questo tipo di lavoratori giustamente dice Aci intanto vanno diciamo date garanzie stesse ma intanto c'è questo problema questo è un problema
Che va affrontato io credo in via prioritaria
E al quale per ragioni che sappiamo nella previdenza complementare che può dare una risposta ma la strada credo sia quella che ricordava Pace adesso
E che peraltro ha precedenti del nostro sistema che corrisponde un po'quello che dice Pizzul riguardo dice la stessa flessibilità serve al sistema e facciamola pagare anche al sistema in un certo senso no riduciamo la precarietà riduciamo l'incertezza ma quel che rimane i mobili tavoli quello che sia non può essere posto a carico del lavoratore
Allora quando si parla di fiscalizzazione degli oneri sociali su questo terreno con tutte le cautele che sono stati il decreto che si dà una risposta a questo a questo a questa domanda
Terza e ultima questione di politica fiscale sarà la scelta lo dicevo prima della piena e buona occupazione come priorità e le scelte politiche di fondo che certamente riguarda le politiche fiscali
Si faceva l'esempio dell'IRAP e non solo ma riguarda un po'come idea fondamentale di di organizzazione dello stato sociale
A rischi di esclusione la risposta principale e o non è l'inserimento lavorativo come prima risposta come dice l'Unione europea si si fa questa scelta e la stessa idea poi di monetizzare le situazioni deboli e va vista con molta attenzione
Perché rischiamo per questa via di seguire una strada che non è invece quella che dà una risposta vera al problema dell'inclusione
Che l'occupazione il pagamento di una somma di denaro e quelli che comunque restano fuori da questo percorso ancora una volta la via maestra è quella del pagamento di una somma di denaro o è quello di una rete di servizi alla persona che assumano le specifiche cause di esclusione
Che ci sono in alcuni casi sono risolvibili solo monetaria mente chi resta fuori perché non ce la fa ha bisogno di un sostegno al reddito ma in altri casi non è quella la risposta
L'esempio più evidenti sono quelli ma non solo come è evidente tra quelli disabili o degli anziani non autosufficienti altri esempi si potrebbero fare pensiamo all'escussione per mancanza di alloggio
O per mancata frequenza alla scuola pubblica e così via la Ciccone diciamo un sistema di servizi che dia il bene reale Yamanaka più che quattro soldi che rischiano voi di essere di essere sperperati e del resto qua abbiamo una base di partenza importante come questa legge che è stata approvata alla fine della legislatura il punto giustamente alla fine si è cambiato il nome la riforma dell'assistenza a quella della legge sui servizi sociali
Qui sostanzialmente si si assume questo tema della piena e buona occupazione bisogna dire punto primo che certamente senza sviluppo non c'è occupazione e quindi spingere sulla politica dello sviluppo secondo però che lo sviluppo lasciato da solo
Non porta lavoro là dove manca
E soprattutto nel mezzogiorno e non porta di per sé e buon lavoro
E quindi lavoro regolare pagato recentemente con regole e garanzie
E quindi la prima funzione della Apple in terzo luogo che ci sono comunque quelli bisogna ridurli al minimo ma che rischia non saranno lasciati fuori da questo processo di di crescita e di lavoro
E una politica che quindi serve la politica per stimolare la crescita ma serve anche per portare lavoro dove manca perché sia buon lavoro perché quelli che rischiano di essere tagliati fuori il meno possibile siano aiutati di fa questo quindi conclusivamente
Dicevo all'inizio una iniziativa utile importante di che certamente abbiamo un problema politico come fare camminare queste idee
In un momento in cui c'è e diciamo così una certa difficoltà
Nelle sedi politiche nelle guarito dal mal mentre si dovrebbero discutere queste cose
Sono i partiti politici almeno quando ero ragazzo io era così diciamo le coalizioni o quello che sia mentre c'è compresa questa diciamo oggi pomeriggio
Un fiorire di utili e importanti iniziative io credo che dobbiamo anche riflettere su come queste idee e queste proposte
Siano diciamo non solo facciano parte di un dibattito culturale incidano Tesino contino perché possano emergere con chiarezza come le proposte che la sinistra indica alla scelta degli elettori con un'alternativa chiara e netta quella della destra
Grandi forse vuole tardivamente dentro legata ad alcune osservazioni
Pochissime cose primo
E molto utile che prosegue la discussione anche in tempi abbastanza rapidi perché il tema della degli obiettivi programmatici nella ormai prossima campagna elettorale
è un tema di grandissimo valore e voi che come ricordava Salvi adesso
Le sedi usuali ordinarie fanno fatica a contenere questa discussione non è inutile che ci sia un avvio di discussione un tentativo di recuperare io voglio dire tre cose soltanto in risposta ad alcuni argomenti che sono stati portati via alcuni interlocutori
Una è questa Alfonso Gianni mi capita ogni tanto di farci dei dibattiti e rinvia tutto a dopo le elezioni adesso lo dico un po'scherzando ma c'è un po'del vero in queste ora naturalmente dopo le elezioni la vita continua e quindi qualunque sia l'esito elettorale evidentemente la discussione deve continuare però io a costo di essere preso per quello del carpe diem quindi che sta sull'attimo fuggente vorrei che avessimo un po'di attenzione anche le cose che si possono fare
Ad esempio non a caso sono partito anche nel ragionamento che ho fatto nella nella nota dalla esperienza della finanziaria che si può valutare in termini come dire complessivamente anche critici come ha fatto Alfonso ma io penso che andrebbe un attimo approfondita più meditata mente
Durante la discussione sulla Finanziaria c'è stata una battaglia politica e anche abbastanza esplicita ad esempio sul tema che un'iniziativa fiscale non coglieva un aspetto dei redditi bassi e lo dice uno notoriamente ispirato da ottiche lavorista
Io quando il lavoro dipendente a una importante impegno sul piano fiscale che gli rende migliora la vita sono una persona felice
Però riconosco che nel momento in cui un'impostazione come quella di la fine della Finanziaria intervenuta fortemente sulla sgravi o per il reddito da lavoro dipendente non era in grado di affrontare il tema dei redditi bassi
E malgrado la battaglia politica che è stata fatta anche dentro la coalizione dentro la maggioranza il risultato importante ottenuto non ha risolto il problema
Perché abbiamo trovato la dimensione del problema coloro che hanno un reddito troppo basso per ottenere dei risultati importanti per il loro reddito immediato nel momento in cui devi prelevare risorse la cosa si sente meno ma nel momento in cui devi dare risorse da cosa si sente molto di più
Ed è qui che è intervenuto alla riflessione che qualcuno ha risolto con un intervento sui redditi bassi di natura puramente fiscale
Io ritengo questo un intervento non in grado di affrontare il problema tutto centrato sul reddito
Sottovaluta l'ampiezza degli strumenti dello stato sociale le cose che diceva anche Salvi poc'anzi sono molto importanti qual è l'obiettivo principale che ci vogliamo dare qual è il criterio di coesione sociale che vogliamo cercare di mantenere di fronte all'incertezza di fronte ai temi della flessibilità quali sono gli obiettivi centrali cioè che vogliamo cercare di indicare in questa direzione io penso che la discussione fa bene ad avere un appuntamento per il dopo ma fa bene a continuare anche adesso oggi Meglio è il programma di centrosinistra anche dal punto di vista di Alfonso credo non sia indifferente meglio è il punto di vista dei rapporti tra centro sinistra Rifondazione dal mio punto di vista è una cosa importante
Tutto quello che si può fare per migliorare le condizioni è una questione importante se poi
A questo si sposa anche il merito per cui si possono agganciare parole d'ordine che vanno dalla Tobin tax oppure ad un intervento a favore dei redditi bassi mi sembra francamente una questione non disprezzabile
Secondo punto
Una cosa diciamo a Guglielmo Epifani
Ora Guglielmo ha detto molte cose che sono in larga sintonia con le cose che ho detto io si potrebbe perfino direbbe tutto sommato non c'è nemmeno una straordinaria sorpresa
Visto anche quello che è per tutti noi da una caratterizzazione fondamentale dell'esperienza umana oltre che sociale e di esperienza politica
Io penso però che ci sia un compito e sono sicuro che in particolare Guglielmo gli altri compagni della CGIL si stanno riflettendo a cui loro possono dare un contributo
Di cui forse potrebbero non avere pienamente avvertito il segno e l'importanza
Io so benissimo che in campagna elettorale sindacato la CGIL tra questi a un grande problema di mantenere la propria identità la propria autonomia e questo lo capisco dal punto di vista delle modalità di rapporto con la campagna elettorale con tutto il resto
Ma nel momento in cui si parla di scelte parliamo di un terreno che e in qualche modo preliminare rispetto a questo problema
C'è già stata una polemiche anche utile secondo me è utile anche alla sinistra e alla coalizione che ha sollevato il tema del programma in riferimento alle candidature a quant'altro parte
Che per ciò che riguarda le candidature siamo ancora al numero uno numero due e tutto il resto è ancora in una largo di là da venire ma
Il tema del programma non è soltanto rivendicare il programma è anche contribuire alla costruzione il programma poi naturalmente programma ad un certo punto è responsabilità di chi ha un ruolo di candidatura ma fare sentire
Una pressione politica culturale d'iniziativa io la ritengo utile quindi lo scendere in campo in questo momento per porre dei temi degli argomenti delle soluzione della suggestioni sinceramente lo ritengo importante temo un aspettare i risultati che verranno l'esperienza mi dice l'esperienza di questi anni soprattutto che lo stare ad aspettare i risultati che verranno rischia di peggiorare le condizioni anche perché può influenzare il dibattito politico condizionare le prospettive e in una certa misura anche aiutarne delle soluzioni
Il terzo punto infine riguarda diciamo più direttamente la discussione nella sinistra e anche credo all'interno del partito mio di Salvini particolare
Credo che il tema che Cesare affrontato prima io sono molto d'accordo sulle cose che ha detto Cesare mi capita abbastanza spesso di essere d'accordo con gli argomenti che cui pone devo dire credo che sia abbastanza anche il contrario
Però c'è alla fine una una suggestione una sofferenza sulla quale per certi aspetti dobbiamo oppure tornare cioè come riuscire ad avere nella discussione politica non solo un'iniziativa tesa a favorire un confronto sicuramente sono stati i contributi importanti quelle di tessuti di Paci meno direttamente coinvolti ma importanti nel merito delle proposte che hanno fatto
Però come facciamo ad andare oltre una capacità di confronto e di iniziative a porsi più seriamente il più fortemente anche in termini più efficaci
Il problema di portare la discussione politica all'interno di un partito importante come DS dalle sinistre nella coalizione
Ad assumere questioni ed argomenti che altrimenti rischiano di essere oggetto di dibattiti importanti interessanti utili come quello di oggi come altri che io spero che ci siano ma che rischiano di non essere sufficiente
Non fermiamoci qui qui per questa ragione
Ci sono altri argomenti che io mi auguro verranno fuori nei prossimi giorni il lavoro lo stato sociale
Come immaginiamo più compiutamente una riflessione iniziativa politica in questa direzione è utile che venga fuori
Ma ad un certo punto da una discussione di questo tipo credo dovremmo andare ad una discussione di merito sul tema del programma sul tema delle proposte per la prossima legislatura
Proprio anche all'interno delle singole forze politiche oltre che nella coalizione come il contributo alla coalizione
Lo dico perché credo sarebbe un errore
Anche sulla base dei risultati ottenuti in questi o una diversità di apprezzamento rispetto da Alfonso Gianni io penso che i risultati ci sono importanti paradossalmente penso che qualche risultato è anche merito suo
Merito dei compagni di Rifondazione che hanno retto per una fase
Le politiche del centrosinistra
Però questi risultati sono risultati che debbono essere spesi nella direzione di progettare il futuro della legislatura e oggi siamo tutti più liberi
Perché il peso del risanamento finanziario un peso anomalo per la sinistra è un peso non dico risolto ma avviato su un binario che da una relativa tranquillità
Oggi ci dobbiamo porre finalmente il problema di progettare più compiutamente quella seconda fase della legislatura che inseguiamo dalla caduta del governo Prodi dal dibattito non felice di quella fase
Ancora oggi non risolto appena accennato
O comunque appena impostato dalla novità contenuta dalla legge finanziaria ma sicuramente non con la forza di un progetto per i prossimi cinque anni oltre per avere un progetto che ha la forza di pensare ai prossimi cinque anni e oltre ci vuole qualcosa di più quindi ce n'è per tutti ce n'è per sanzione per me eccetera Alfonso cervello e Guglielmo naturalmente
Anche per coloro che hanno una maggiore qualche briciola no per voi perché voi avete una capacità di influenza politica reale
Che a volte maggiore di chi ha una responsabilità politica reale
Perché avete il dono di farvi ascoltare anche l'altro
Va bene grazie