Si aprono oggi a Bruxelles i lavori della Convenzione per la riforma dell'UE

Domenico Mennitti deputato europeo iscritto al gruppo del PPE eletto in Forza Italia giovedì ventotto febbraio si aprono i lavori della Convenzione per la riforma dell'unione europea il dibattito e aperto
La posizione del governo italiano sembra essere quella dell'Europa degli stati nazione ma al suo viso cosa vuol dire questa espressione
Vuol dire che c'è una necessità che di tener conto dell'entità statuale voglio dire fra le varie tesi che sono contrapposta vie questa scelta di una situazione
Si evolva verso una forma sovranazionale e che tuttavia non hanno in questa forma sovrannazionale la specificità delle varie
Per essere per dare un esempio qual è a suo avviso c'è un esempio costituzionale
Che si potrebbe applicare rispetto all'Europa io non credo perché il riferimento diciamo più corrente e quello che riguarda gli Stati Uniti d'America
E come è stato giustamente rilevato a questo riguardo non esistono le condizioni che portarono ad una forma federale come quella americana
Perché l Europa obiettivamente ha più specificità in questo momento le nazioni non hanno un interesse comune così vasto da poter consentire un'organizzazione del tipo citato
Quindi io ritengo che questa formula rappresenti la formula migliore per poter realizzare sulla base delle condizioni che oggi abbiamo di fronte al nome quella unità europea al tempo stesso senza cancellare l'entità che è fortissima peraltro delle variazione
In questo senso sorbito quali debbano essere le materie di competenza dell'unione europea
Ci sono intanto di fronte a un dato a me sembra utile sottolineare
Chi
Va ad esaminare la realtà evolutiva dell'Unione Europea negli anni dalla costituzione da oggi si rende conto che c'è una prassi
Che il ricorrente cioè l Europa codificato dopo quanto di fatto si era già realizzato
Questa volta si capovolge la situazione perché in effetti bisognerà stabilire in anticipo regole che varranno per tutti e questa un cambiamento di impostazione che credo influenzerà molto i lavori che peraltro partono con una previsione temporale che quella doversi concludere entro un anno
Ma hanno come dire rinunciando nel residente il primo scettico a questo riguardo perché Giscard nel momento in cui si è insediato ha proprio fatto riferimento ai tempi ora io credo che che dovremo conciliare con la esigenza
Di non essere affrettati ma anche con l'esigenza di efficienza guai se dovessimo restare nel guado
Di trattative senza fine per cui quello che oggi viene da tutti ritenuto un atto positivo diventerebbe sostanzialmente un fallimento
Da più parti viene però la la richiesta di una di una media di una critica azione sulla questione della ripartizione delle competenze cosa deve fare l'Europa cosa devono fare gli Stati nazionali
E in gioco anche la questione della sussidiarietà
A suo avviso appunto procura quali competenze la politica estera per esempio è una materia che dovrebbe essere affidata all'Unione Europea
Io credo che i problemi di competenza sia locali si cominciano dalle competenze del Parlamento della commissione del Consiglio
Voglio dire che a questo riguardo l'organo che hanno un maggior tasso di democrazia perché i suoi rappresentanti sono eletti direttamente dal popolo il Parlamento e quello che di fatto esercita funzioni Poteri competenze che sono inferiori a quelle che di fatto vengono realizzate dagli altri due organismi è un primo dato fondamentale priva di garantire la democrazia in Europa Dahrendorf nel suo citatissimo libero sostiene che a suo avviso se l'Europa come cercasse di entrare nell'Europa come dovrebbe essere probabilmente non sarebbe ammessa per un grosso deficit di democrazia ma a parte queste considerazioni che contengono un tasso notevole di suggestione vi è il problema di come garantire la democrazia che e soprattutto la possibilità di controllare chi governa
E il controllo di chi governa in uno degli elementi che credo va affrontato anche Pretoria prioritariamente rispetto ad altre
Poi c'è il problema delle materie
Ed io credo che in una realtà come quella attuale
La dimensione della politica estera
Non posso non appartenere all'Unione Europea così come si fa largo la esigenza peraltro molto avvertita proprio negli ultimi mesi di una dimensione militare dell'Europa le due cose sono fra di loro oltre tutto strettamente collegate
Quindi di qui la esigenza di una politica estera unitaria perché poi in fondo la aspirazione dell'Europa e quella di ottenere una dignità internazionale
Non la prenda concorrente per esempio degli Stati Uniti ma sicuramente un interlocutore autorevole
Per fare questo non dovrà più accadere quello che è accaduto
Dopo il ventuno di settembre quando l'Europa nel suo complesso assunto un atteggiamento diciamo o molto molto debole e poi gli Stati europei hanno avuto i loro dirigenti che facevano a gara per essere singolarmente ricevuti da Bush e per assicurare ognuno un tipo di partecipazione che talvolta non era non si conciliava con quella dell'Europa intera
Si è parlato di democrazia del ruolo di questo Parlamento a suo avviso il bisogna Enzo è necessario rivoluzionare anche il ruolo del consiglio per esempio che oggi al contempo legislativo ed esecutivo e dare forse i poteri a dell'esecutivo la Commissione europea
Il quadro a questa divisione dei poteri dovrebbe corrispondere
La Commissione europea dovrebbe di fatto diventare il governo
Del dell'Europa e quindi il Consiglio dovrebbe conservare aspetti che sono prevalentemente politici anche perché le maggiori responsabilità si realizzano in quella sede ma voglio dire il potere esecutivo dovrebbe essere nelle mani della Commissione e poi istituto che gestisce e che quindi come tale deve anche poter esercitare i propri poteri altrimenti la carenza di potere da parte dei singoli organi creando elementi di confusione che non sono altrimenti eliminati
Un'ultima domanda sulla composizione della convenzione e il ruolo che avrà l'Italia in questa convenzione
Vi è un solo un deputato europeo italiano Antonio Tajani presente che fa parte della sua aggregazione al Parlamento europeo è sufficiente a suo avviso e che ruolo riuscii ad avere la delegazione italiana nel suo complesso
A me sembra che la delegazione italiana nel suo complesso come dire sia ben qualificata
E anche ben collocata dal punto di vista della partecipazione autorevole al dibattito politico ed istituzionale
Io sono convinto che forse per la prima volta noi non arriviamo con la mentalità di chi per essere europeo deve assoggettarsi all'asse dominante ma di chi per essere europeo deve dare un proprio contributo specifico
Un contributo che deve salvaguardare gli interessi nazionali ma che deve soprattutto tener conto della funzionalità e dell'efficienza del più largo organismo che si rade terminale
Ora quello che io vorrei contrastare l'opinione corrente secondo la quale non puoi saremmo europeisti a parole come dire a quanto meno ostruzionistici dal punto di vista dei comportamenti
Perché credo che questa sia effettivamente un luogo comune in quanto a me sembra che gli italiani abbiano veramente questo trasporto per l'Europa sentano davvero
Che l'Europa può risolvere deficienze che altrimenti non potremmo risolvere il problema è che gli italiani sono fuori dal dibattito per l'Europa abbia una scarsissima conoscenza di questi problemi riguarda sicuramente l'opinione pubblica talvolta riguarda addirittura gli informatori io leggo articoli di colleghi talvolta anche autorevoli che riferiscono cose che sono molto approssimativamente questo significa che in generale il paese non è riuscito a sviluppare un dibattito di informazione che consenta di partecipare per cui c'è questa aspettativa talvolta dilatata il Sud pensava
Che bastasse entrare nell'Europa per risolvere i propri problemi invece una sfida che deve essere vinta per voi
Io ritengo che l'Italia sia ben collocata dal punto di vista della sua delegazione abbia una partecipazione autorevole e dignitosa come dire deve ridefinire i contributi
Non è un aspetto marginale è un aspetto fondamentale che deve anche a livello europeo
Far cadere quelle contrapposizioni assurde perché oggi caratterizzano il clima politico nel nostro Paese per trovare dove è possibile perché è chiaro che talvolta ci si trova di fronte a posizioni non conciliabili il compromesso
Non sempre è possibile talvolta neppure auspicabile la delegazione italiana nel suo complesso deve avere la capacità di rappresentare un progetto unitario per poterlo misurarle con quelle degli altri per
Si aspetta per caso un discorso sulla sua visione dell'Europa anche del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi come hanno fatto Fischer come hanno fatto altri importanti personaggi potrei io per quello che sono
Posso dire che il ministro degli Esteri che naturalmente insieme alla presidenza del Consiglio segue questi problemi con particolare interesse si sta molto attrezzando a questo riguardo
E debbo dire che anche la rappresentanza diplomatica presso il Parlamento europeo
Questa volta si muove con dovizia di informazioni e con il suggerimento di interventi che sono molto ben congegnati quindi voglio dire rispetto al periodo in cui eravamo buoni dopo rupestri noi andammo a Nizza con questa etichetta ma solamente perché non chiedevamo nulla
Questa volta forze potremo essere buone europeisti perché abbiamo una linea da proporre
Per quanto riguarda il presidente del consiglio io credo che farà non tanto e forse non soltanto comunque non conoscono strumento un discorso ma sarà come dire il coordinatore di una iniziativa progettuale politica che caratterizzerà molto l'Italia comunque io credo che bisognerà attribuire all'ultimo il fatto che al questo appuntamento noi giungiamo consapevoli di dover svolgere un ruolo e non di dovere accettare quello che gli altri ci proporrà
Grazie all'onorevole Domenico Mennitti deputato europeo di Forza Italia
Bonica Frassoni copresidente dei Verdi al Parlamento europeo cosa ti aspetti dalla convenzione che si apre a Bruxelles
Ma mi aspetto di tutto che funzioni quindi spero che la disputa che in questo momento si sta verificando sul Regolamento
Finiscano in modo positivo e finisco definire in modo positivo significa che questa convenzione deve lavorare come un più come un parlamento che come la Conferenza intergovernativa e quindi che ci devono essere le procedure di funzionamento democratiche e è aperti e non abbiamo chiesto a questo proposito che anche il Praesidium quindi che la presidenza della convenzione funzioni pubblicamente perché non erano sempre chiesto è che questo tipo di dibattito sia aperto e che la compila convenzione
E aperta al pubblico tutto ci possono venire ma anche il Praesidium candele che l'organo di direzione questa convenzione deve lavorare nello stesso modo in questa fase molto iniziale i lavori della Convenzione ci sembra assolutamente importante premere perché le sue regole di funzionamento interne siano da una parte e efficaci ma anche democratica e trasparenti perché è chiaro che una una una un organo di risultati e della convenzione dipenderanno anche da come sarà messa nelle nelle conduce sarà me sono nelle condizioni di lavorare e e credo che in questa prima fase oltre al complicato ordine del giorno ci sia da fare la battaglia sul sulle regole di funzionamento interno duetto Ciscato costruzione del suo cerca otto
Come dire di fregiare del parlamento il Parlamento nazionale ma io penso che sia una questione proprio di stile di mentalità lui pensa di essere proprietario di questa convenzione stanche agli altri fargli capire che non è così e e gli altri ne hanno assolutamente gli strumenti perché lui è stato prima è stato sconfessato sul suo tentativo di chiamare la con Venditti chiama repressivi un muro e di aumentare ancora di più se potevi credo che e stia al resto sugli agli altri temi della convenzione direi dimostrare agisca Arché interpretata come se non è lui penso che dipenda molto meno Daloui che dagli altri quindi se gli altri saranno capaci di resistere al suo charme ma che mi dicono essere abbastanza notevole
Le cose andranno ad Arma posto tant'è vero che adesso lui pensava di arrivare alla Convenzione presentare Regolamento dire arrivederci e grazie adesso ha detto che e non so bisognerà discutono mai aperto anche a a modifiche che verranno dalla convenzione bisogna fare melina il processo è un processo che è sicuramente complicato a chi dipende da tutti
Vediamo i temi contenuti di questa convenzione questo di Giulio Tremonti sulla stampa e sulle mondo parla di due alternative Los parto il superstato europeo la federazione l'unione di Stati nazione la confederazione tu da che parte stare
Ma secondo me questa è una cosa apposta come al solito in modo ideologico assolutamente scorretto e in interessante come al solito sono le affermazioni del ministro Tremonti e anche abbastanza disinformato e perché assolutamente il concetto non è quello il concetto è quello di fare dell'europea un soggetto politico che funziona nel sulla scena internazionale e che fa delle politiche il più possibile innovative e al passo con i tempi quindi non di retroguardia come quelle che sta facendo uno in Italia
Da questo punto di vista la vera alternativa è fra coloro che ritengono che per fare questo bisogna aumentare i poteri degli organi dello delle delle soluzioni integrate e quindi la Commissione e il Parlamento e quelli che ritengono che il consiglio quindi a terza
Fermento della del triangolo istituzionale europea Deva mantenere questo suo ruolo predominante il che evidentemente non significa creare un super un superstato o rimanere a livello di confederazione anche perché il signor Tremonti dovrebbe sapere Krone europea non è più una cuffia Simone ormai da da anni e anni almeno da da Maastricht e quindi francamente penso che il suo sia un un modo di vedere cosa assolutamente così inadeguato il problema è quello di arrivare ad un ricco io dei poteri all'interno dell'Unione Europea in modo tale da permettere per tanto per fare un esempio all'unione di parlare con una sola voce sul Medioriente di essere presente negli organismi internazionali dal banco mondiale
A manca mondiale al fondo mutande razionale le Nazioni Unite hanno M. C in un modo coordinato e unito e questo il problema e di farlo in modo che sia il più democratico e aperto possibile non quindi affidato a quindici o ventisette poi dopo l'allargamento ministri che si riuniscono per Bruxelles dietro porte chiuse aiutati da una quantità di sherpa ma fatto esattamente come si fa a la convenzione in modo pubblico con voti tra maggioranze e minoranze e e la possibilità ma per il Po i popoli europei di controllare quello che si fa questo il il il il l'obiettivo non è quello di stare a fare delle definizioni che chiaramente non stanno né in cielo né in terra
L'ultima domanda il trattato di Nizza non è ancora entrato in vigore il Coni non l'hanno ancora ratificato vale la pena a portare a termine quel processo di riforma istituzionale
No perché non era un processo quindi per me si possano tranquillamente dimenticarci Diniz andare avanti tranquillamente con Amsterdam che tanto Nizza
A parte l'articolo sette colonne a cosa mi dispiace un po'che Nizza aveva ha modificato l'articolo sette sulle su che cosa succede quando ci sono delle violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini
Da parte di uno Stato membro europea questa articolo lasciato modificato introducendo anche il concetto di rischio di violazione cosa che si applica in pieno al governo Berlusconi e questa è la cosa che un po'mi dispiace ma comunque a parte questo particolare credo che possiamo sopravvivere benissimo con Nizza senza Mizzau tranquillamente con ansia da me quando arriverà il momento dell'ampliamento basterà
Fare con i paesi dell'ampio della dell'allargamento un accordo sui numeri cioè su quanti deputati su quanti commissari eccetera
Per il quale si possono benissimo prendere i termini del trattato di Nizza ma francamente mi pare un non problema se si ratifica si ratifica se non si ratifica non si ratifica non è che sia non mi pare una cosa sulla quale perdere perdere il sonno anche perché se la convenzione finì di lavorare esternano prossimo
La Conferenza governativa deve concludersi come noi speriamo entro la fine del due mila tre o Massimo
è l'inizio del due mila quattro
Boh cioè francamente non mi pare che sia molto importante ratifica di Nizza che comunque ancora non è conclusa bisogna aspettare ancora un anno e mezzo un anno almeno prima che gli irlandesi vi faccio un referendum che tra l'altro non siamo neanche sicuri di te non sono nemmeno sicuri di vincere i propri sa quindi francamente mi sembra un non problema
Grazie Monica Frassoni
L'onorevole Muscardini deputato europeo iscritta al gruppo dell'UEM membra della Convenzione per la riforma dell'unione europea cosa si aspetta da questa convenzione eh scusi prima di tutto io e devo dire che siccome io credo fermamente nel ruolo della donna sono contrari alla traduzione al femminile di quello che per me non è un sostantivo maschile ma un sostantivo neutro per cui sono per la parola è presidente è ministero e membro ed era convenzioni in questa casa che si è come dire scherzando chiamo convettori dico scherzando perché forse un po'di o di humour servirebbe in una vicenda che sta cominciando in maniera difforme da quella che noi auspicavamo
Mi spiego meglio noi diamo già fatto con me è delegazione del Parlamento europeo come in altre squadre sapranno siamo sedici parlamentari su seicentoventisei che faceva parte della Convenzione
Ne già fatto quattro riunioni è oggi c'è l'apertura ma ci è stato presentato ieri un in bozza di Regolamento peraltro scritto soltanto in una lingua in inglese
E nelle quale Regolamento si parla di alcune cose che ci lasciano strade raramente perplessi primo che e i testi saranno tradotti soltanto qua e della presidenza e tutti gli altri testi e dei deputati gli osservatori saranno invece nella lingua originale i che evidentemente renderà veramente compresso per dialogare non solo con i cittadini ma addirittura tremendi stessa convenzione perché è evidente che è difficile che un italiano conosca perfezione il danese che danese conosca teatro perfezione
è la lingua ama magiara per esempio l'altro aspetto è che il presidente Giscard avrebbe presentato in questo Bazza di Regolamento l'ipotesi che sarebbe lui a scegliere chi parla Juan ma parla per quanto tempo parler su quale argomento parla che come inizi democrazia non mi sembra brillante sono però assicura che presto sia dovuto come dire a quelli piccoli ANPAS che succederà all'inizio
Divo della costruzione di qualcosa di molto utile importante che l'Unione nere a volontà politica e di stare della Convenzione un grande momento democratico sia dei parlamentari europei che dei parlamentari transnazionali più di un agiva anche dei media di con Air no porterà in breve questa convenzione a fare effettivamente il suo lavoro e cioè a creare qualche cosa di utile per i cittadini che cosa un'Europa più sociale più liberale più democratica meno burocratica e più attente a a rispettare le varie come dire dichiarazioni che ogni momento facciamo e si fanno sui diritti dell'uomo cioè molte dichiarazioni e pochi diritti perfetti forse da oggi in poi una strada nuova meno dichiarazione più fatti
Oggi il Giulio Tremonti sulla stampa sul mondo parlo di due alternative il superstato la federazione dall'altra parte l'unione dell'Europa delle nazioni la confederazione c'è il rischio di un superstato sul io credo che a oggi la posizione che sale di Alleanza nazionale degli anni scorsi come molti forse dei nostri ascoltatori sanno io sono il Presidente ad azione viene da diversi anni per cui la linea politica in ora a Paesi sempre stata la stessa è convalidata dal presidente Fini e ha una linea politica che parlava di confederazione di Stati nazionali che andrebbero delegato parte della loro come dire sovranità nazionale sui grandi temi tipo la politica estera una politica economica per certi aspetti e così una grande lotta alla criminalità
Per cui la confederazione di Stati nazionali è stato il nostro tenne cavallo di battaglia nel passato oggi noto che anche autorevoli personaggi di partiti politici a noi lontani come presente allo stesso Schroeder parlano di un'Europa di stati nazionali ecco io credo che il concetto di confederazione sia io attuale alle esigenze è di un momento storico che vede quindici Paesi più dodici per cui l'andamento a ventisette forse addirittura ventotto Paesi per cominciare a costruire è veramente qualche cosa di nuovo che poi negli anni un futuro si passa anche arrivare a qualcosa ancora di più stretto è possibile ma c'è un percorso da fare l'importante che oggi si capisca che vanno rispettate lì
Peculiarità culturali di ciascun paese che la cultura europea non può essere la omologazione di tutte le culture esistenti ma la creazione di un nuovo modo di essere e cioè una fratellanza scusatemi il termine che parta non soltanto dati diciamo principi religiosi magari anche tutti quei principi laici che hanno guidato molti cittadini e molti Paesi europei fino ad oggi l'ultima domanda il trattato di Nizza non ancora entrato in vigore vale la pena
Ratificarlo perché non l'ha ancora fatto e farlo entrare in vigore Italia Isère rimane comunque disse che alcuni Paesi l'hanno ratificato e visto che risolve alcuni problemi pur lasciando ancora aperti e altri rimane come dire un punto dal quale si parte per lavorare oggi si è poi nel prosieguo gli Stati che non hanno ratificato riterranno di ratificarlo di andare ratifica di un nuovo trattato che comprenderà anche le ma inizia questo dipende anche dal Consiglio dei ministri per cui non sono in grado di dare una risposta come dire certe perché non faccio pari al Consiglio dei ministri grazie l'onorevole Muscardini
L'onorevole Bodrato deputatura o per iscritto al gruppo del partito Popolare Europeo cosa si aspetta dalla convenzione che si apre questo Jobs
Mi aspetto che si faccia un passo decisivo verso l'unione politica cioè verso una un io ne
Che sia in grado di rispondere di là del mercanteggiamento tra gli interessi nazionali
Alle domande di integrazione
E di coesione sociale e che vengono dalla realtà europea prima dell'allargamento perché mi sembra che la questione fondamentale gestire diventando quel che riguarda la scadenza dei lavori della Convenzione rispetto alle decisioni che invece dovranno scendere prima delle elezioni europee prima dell'allargamento significa un Europa che privilegia la via comunitaria temo che se invece i lavori hanno una scadenza successiva prevarranno
Di interessi dei governi nazionali quindi giudica lei giudica favorevolmente la posizione del governo italiano che vuole chiudere tutto il processo costituente entro il dicembre del due mila e tre
Io mi riferisco alla opinione espressa dal parla tutto europeo quindi penso che sia importante portarla avanti con un obiettivo del Parlamento europeo più che non comune interesse italiano ad essere al centro di l'attenzione alla fase conclusiva poi la conseguenza che dovrà essere il semestre di presidenza italiana gestire la conclusione dovrà esserci un secondo Patto di Roma
Ma credo sia importante sostenere questa scadenza a nome del Parlamento europeo
Dal Giulio Tremonti oggi sulla stampa sulle mondo del s'
Mos ho due alternative per questa convenzione superstato e cioè una federazione o lo sto illustri per la Federazione di Stati-nazione cioè la Confederazione lei quale preferisce ma questa alternativa ci dice che il governo italiano sta abbandonando la tradizione europeista del governo italiano questa spostandosi sulla linea della Gran Bretagna che l'incontro tra Blair e Berlusconi non ha tanto riguardato
Le regole dell'economia quanto piuttosto il livello di integrazione di coesione del vecchio continente quando si dice superstato sì presente una immagine deviata contorta o sbagliata
Rispetto a quella che la linea comunitaria e quindi bisogna sgombrare il campo da questa falsa contrapposizione noi vogliamo che ci afferri una linea comunitaria che quindi Lush dopo la vita che si trasferisce all'Europa non costituisce un superstato ma un luogo nel quale è quella solita e gestita collegialmente in linea comunitaria
Grazie all'onorevole Boato
Francesco Speroni deputato europeo eletto nella lega
Questo diceva per la convenzione per le riforme dell'Unione europea le cosa si aspetta ma intanto mi sarei aspettato locazione non ho risolto neanche quello questo dimostra la disorganizzazione dalla struttura mi aspetto comunque che i lavori procedono più democraticamente di quanto non faccia per vedere sia la Costituzione della convenzione stessa sì a questo progetto di Regolamento che anche questo non ho ricevuto ma se non per vie traverse
Dalla lega non è rappresentato in questa in questa convenzione a suo avviso il governo il rappresentante del governo italiano Fini quelli del Parlamento saranno all'altezza delle aspettative per la lega
Ma io penso di sì somma in ogni caso anche nel ruolo di supplente presso un contributo di poter votare quindi ma soprattutto a livello governativo è chiaro che il rapporto con la maggioranza sarà strettissimo
Poi la l'idea di Europa che vorrebbe la lega uscisse da questa convenzione Progetto da presentare alcun Silvio è un'Europa di tipo confederale quindi compiendo mantenimento della sovranità nazionale senza interferenze
E delegando devolvendo all'unione europea o come si chiamerà
Solo quella quelle competenze che servono per migliorare la vita dei cittadini europei e lo sviluppo anche economico punto dell'Unione però evitando coloro che possiamo chiamare la tecnocrazia e la burocrazia di Bruxelles o le competenze del si riferisce la politica astro la politica monetaria ma la politica monetaria ormai tutto già trasferita la politica estera va trasferita senza naturalmente vietare gli stati di concludo raccordi Pio plurilaterale i per conto loro sempre appunto nell'ambito di linee guida dettate dall'unione una certa politica militare che non si è ovviamente aggressiva Marche
Svolga sia compiti di difesa soprattutto delle frontiere esterne e compiti delle cosiddette missioni Petra super
C'è un rischio di super stato socialista come l'ho anche chiamato Tremonti questo oggi sulla stampa e su nel mondo
Ma io ho paura del superstato che poi sia socialista non socialista superstato liberale difficile che esista ma in ogni caso un superstato comunque pericoloso anche perché non dimentichiamo che l'Europa differenza ad esempio degli Stati Uniti
A a una una serie di Paesi che hanno una loro storia monocultura una loro tradizione non abbiamo una lingua comune e quindi il rischio è quello di cercare di tenerli uniti a Forza com'è successo già in passato per l'Unione Sovietica o per la Repubblica jugoslava e poi si è visto che appena il coperchio è saltato è scoppiato tutto l'ultima domanda oggi si apre la convenzione
Il Trattato di Nizza dove ancora adesso ratificato vale la pena ratificarlo
Ma è intanto il Trattato di Nizza non so se verrà mai ratificato perché visto che l'Irlanda ha detto di no con referendum popolare e visto che il Trattato stesso prevede l'unanimità per all'entrata in vigore mancando
Il voto favorevole dell'Irlanda non entrerà mai in vigore poi appunto penso che la convenzione e quindi il lavoro che la convenzione elaborerà e la futura Costituzione europea possono tranquillamente superare il Trattato di Nizza grazie onorevole Speroni
Onorevole Paciotti deputato europeo membro supplente alla convenzione per il futuro dell'Europa coso come valuta il discorso più giusta bene come credo un po'tutti è stato un discorso di ampia portata molto propositivo di una persona che intende riuscire nell'intento che si rende conto della grande rilevanza del lavoro che si va svolgendo e che quindi vuole con molta attenzione prudenze a e riguardo per tutti i punti di vista però arrivare a un risultato e il risultato Paolo ha indicato che noi avremo successo se faremo una costituzione che per prudenza che abbiamo trattato costituzionale nette che anch'io non sono affezionata alle ai nomi quello che importa è riuscire ad avere una struttura delle istituzioni europee i più democratica dell'attuale
Che sia in grado però di decidere anche il modo efficace sopra tutto in vista dell'allargamento ai nuovi paesi dell'est se noi riusciremo ad a vere questa struttura più democratica e insieme più funzionale avremmo davvero fatto un grande passo in avanti ma da l'altra questione importante per decidere eh per fare che cosa e anche qui le idee accennate dal presidente GISCAR sono analoghe a quelle che parla mento europeo a già indicato e che sono quelle che fondo come dire ha buon senso vengono in mente a tutti l'idea cioè che occorre
Per avere una voce nel mondo una unica Politi teste era per avere una Moni da che non sia in balia del del Ca'caso delle oscillazioni del mercato una sorta di capacità di governo dietro la moneta che occorre una
Un maggiore integrazione della spazi cosiddetto spazio di libertà sicurezza e giustizia vale a dire di una difesa dei diritti di città i cittadini e di questi tre o obiettivi di maggiore integrazione europea ma nella nell'ottica che la la l'ottica originale dell'Unione Europea questa unità sovranazionale nel rispetto di tutte le diversità nessuno ha in mente una come dicono superstato cose di questo genere no
I diciamo che gli europeisti coloro che credono nell'Europa credono che sia necessaria credono che sia utile pensano che debba esserci questa struttura sovranazionale solida che rispetti le e in ritualità dei singoli che rispetti le specificità degli Stati nazionali delle culture delle diversità questo è un disegno mi pare ormai acquisito alla maggiorana sa delle sensibilità europei liste e quindi io spero che questa convenzione riesca in questo risultato ridisegnare questo tipo di Europa
Scava parla tutti gli Federazione di Stati-nazione
Che cos'è una via di mezzo fa la federazione la confederazione anche questi appunto sono un po'come dire formule che non mi appassionano come dire è una Costituzione al Trattato costituzionale una Federazione di Stati-nazione queste sorta questo più sembra un po'un ossimoro in realtà non non dobbiamo come dire affezionarsi alle etichette tradizionali come quelli che riteneva non ci può essere una Costituzione perché non c'è uno Stato ebbene futura Costituzione senza Stato perché dopo diamo per forza imitare formule già date lei formule di Federazione cioè di mettersi insieme possono essere tante quella dell'Unione europea è una formula originale noi non abbiamo nella storia delle istituzioni qualche cosa di analogo a quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo Stati democratici che decidono di condividere fra di loro delle quote di sovranità per fare meglio insieme quelli che da soli farebbero meno bene
Ecco questa è la ciò che si sta facendo chiamiamola poi come vogliamo suo chiuso in quest'ottica va cambiato il metodo comunitario Ugo mantenuto no secondo me va mantenuto mantenuto naturalmente con delle istituzioni democratiche e il Parlamento europeo che l'unico eletto deve essere eletto direttamente dai cittadini magari con una legge elettorale comune anziché con tante leggi elettorali diverse e deve poter decidere non soltanto alcune ecco osé ma quando si fa una legge fra virgolette in uno dei tanti strumenti legislativi che conosce la comunità il Parlamento deve aveva partecipato a questa decisione quindi metodo comunitario significa che non stiamo nelle mani dei vecchi dei singoli governi che c'è una proposta che proviene da una istituzione europea che la commissione c'è una decisione che appartiene a una Camera degli Stati chi è il Consiglio dei ministri e ho decadere il il concerto l'accordo della Camera dei popoli cioè il Parlamento europeo questo è il sistema comunitario che credo addirittura vada esteso a tutte le materie di competenza di questa entità sovranazionale che oggi chiamiamo uno Unione Europea
L'ultima domanda del discorso di Giscard è stato il corso molto laico non ha parlato del col quelli che chiamano i valori cristiani molto carico sempre la maggioranza di Governo del nostro Paese e cosa ne pensa che mi pare davvero questa una una battaglia che Nunziata fare guardi non si ha proprio da fare è stato buona la risposta di Jean-Luc Dehaene alla che una un nuovo cattolico di di profonda convinzioni cristiane a chi ha fatto all'Avvenire rispetto noi abbiamo già nella carta dei diritti un richiamo alle tra di Sironi al patrimonio spirituale e morale dell'Unione europea non dobbiamo dire nulla di più io dico assoluto niente no ma di non ha davvero molto molto senso ormai questa Europa che si apre a a tanti popoli che conosce tante diversità le cui istituzioni debbono essere fatte in modo da poter rispettare le convinzioni di tutti i credi religiosi di tradizione cristiana di tradizione islamica di tra gli Simone ebraica tutti quelli che coesistono oggi nell'Unione Europea e anche le condizioni in cui non crede nulla le condizioni degli altri ora come il tutti devono essere fatte delle istituzioni capaci di rispettare tutti devono essere fatti in modo laico non debbono essere la proiezione di nessuno di questi crediti partiva ma quindi Nino stiamo scrivendo la storia dell'Europa se scrivessimo la storia culturale dell'Europa dovremmo parlare di queste tradizioni mi pare che Fini abbia parlato di greco-romane giudaicocristiane benissimo se scrivessimo la storia dell'Europa di questo parleremo non ostili a lo straniero noi dobbiamo fare delle istituzioni capaci di rispettare tutti questi non possono che essere istituzioni laiche grazie all'onorevole Paciotti
Valdo Spini membro supplente alla convenzione per il futuro dell'Europa come valuta il discorso del Presidente si sta io metto in evidenza in positivo l'orizzonte
Politico su cui ci scarse collocato ce li ha detto questo lavoro istituzionale deve avere uno scopo preciso fra venti venticinque anni l'Europa deve essere un grande soggetto politico capace di portare pace cooperazione nel mondo su questo mi è sembrata de Haden quadrato
Questa lavoro in un orizzonte di ambizioni giuste e che vanno sostenute
Meno forse tranquillizzante è stata l'idea che la convenzione si prenderà il tempo che è necessario
Nel senso che almeno in via di partenza credo che il periodo di tempo dell'anno vada rispettato perché questo periodo di tempo dell'anno è anche funzionale alla possibilità di realizzare sia le elezioni europee del mille del De nel due mila quattro sia l'allargamento degli altri paesi nei tempi necessari avendo già alle spalle le riforme istituzionali
Sul tipo d'Europa da costruire se tenuto riservato dicendo che ci saranno alcuni che tenderanno a sottolineare gli elementi di omogeneità all'interno dell'Europa ed altri che tenderanno a sottolineare la comunità di differenze
Su questo lui non ha preso posizione direi però che l'andamento concreto di questa lotta sottostante fra le due opzioni quella federalista e quella cooperazione fra Stati dipenderà anche dalla soluzione che verrà dato al problema del Consiglio europeo
Cioè se vi saranno presidenze più lunghe di sei mesi se vi saranno anche addirittura elezioni eventualmente di un presidente all'interno del Consiglio europeo
Certamente questo rafforzerà la cooperazione fra Stati devo dire peraltro che il presidente Prodi sia intelligentemente inserito dicendo che comunque la commissione la guardiana dei trattati ex lo è stata prima
Lo sarà anche di quest'altro tutta ma a suo avviso il il metodo comunitario in tutto questo va mantenuto oppure cedole dovrebbe essere in un certo senso rivoluzionato sconto voluto il Consiglio
Io penso io sono sulla linea tradizionale del pensiero di Spinelli e così via penso al metodo comunitario non mi nascondo che in questo momento è molto forte l'altro cioè quello dell'idea della cooperazione fra Stati però voglio dire in questo caso credo che bisogna essere pragmatici il successo della convenzione non può che in essere non può non essere un successo democratico di partecipazione di trasparenza e se quest'viene io credo che una nuova sensibilità fra cittadini europei sarà senz'altro una spinta per una sensazione di appartenenza comunitaria Scala parlato di federazione gli Stati nazione che cosa significa sorriso questo questa espressione io veramente avevo colto appunto questa specie di richiamo a tutte e due le opzioni presenti
è talmente la federazione di nazioni come dicevo prima è in questo momento più forte di quello che non era precedentemente un'opzione che raccoglie più diciamo così più più consenso di quello che non avveniva prima però come dicevo il problema vero il risultato che si ottiene se l'Europa diventa soggetto politico si d'Europa nel due mila tre si dota di una forza di intervento rapido europeo
Senta il due mila tre si verifica il referendum della Gran Bretagna per l'adesione all'euro beh saremmo di fronte ad un'Europa che si avvicini ai cittadini e si avvicini si avvicina ai cittadini ci sarà senz'altro una tendenza a volere delle istituzioni europee non semplici e mente mediate dagli Stati ma proprie dei cittadini ecco perché credo che le opzioni di carattere federalistico Speed Eliano non siano affatto seppellite l'ultima domanda Scala fatto un discorso molto laico questo oggi non ha parlato
Dei valori cristiani valori cristiani con la al ai quali la maggioranza italiana la maggioranza di governo sembra essere molto legata alle cosa pensa qua io sono un credente che tiene molto alla laicità dello Stato e lo Stato è laico se garantisce piena libertà religiosa e che tanti c'è piena libertà religiosa sei afferma nella sostanziale uguaglianza di diritti fra i cittadini qualsiasi razza di Ipazia derisione di qualsiasi sesso e così via è chiaro ed evidente che se uno s'Tatone Europa fa un'opzione per una revisione particolare mette in qualche modo in causa la laicità dello Stato quindi valori spirituali si giocano non a livello di rafforzamento legislativo degli stessi non a livello di ottenere uno stato che in qualche modo diventi favorevole o inclini a questa a quei valori ma credo che i valori agiscono nella politica nella capacità di potere ispirare l'azione dei politici loro principi Lori diario realizzazioni non è no certo bisogno di dichiarazioni di carattere formale ecco perché io credo che non c'è da sorprendersi se come avviene in Europa la laicità dello Stato viene ribadita grazie a Valdo Spini