Siviglia: Conferenza intergovernativa per la ratifica dello Statuto della Corte Penale Internazionale indirizzata ai paesi del bacino del Mediterraneo (8-9 febbraio 2002) - (promossa dal Comitato internazionale "Non c'è pace senza giustizia" - NPWJ)

Ma nell'attraversare alla politica c'è anche l'etichetta internazionale all'università architetto manca cecena anni cambia poco
Tribunale ad hoc per la ex Jugoslavia ed esperto dico perché siamo a RAI International Criminal costata e anche nell'inizio dottoressa non siamo qui assomiglia ieri rappresentante della legge ha araba
Corso nella sua relazione ha espresso un'apertura rispetto alla possibilità che e i Paesi del mondo arabo facciano parte dell'assemblea le sta si parte però nello stesso tempo invece anche sottolineato alcune questioni delicate quali perché la sede riguardante
Il è il problema del terrorismo
Intanto spiega ma non si ascoltatori è ottimo e degli annessi attualità però perché si torna a parlare di terrorismo anche in una serie quest'anno sì l'apertura del rappresentante della lega araba che è stata molto interessante è molto importante ai fini di ottenere quello che tutti vogliamo tenere tutti i sostenitori della corte voglio ottenere e cioè che fra le prime sessanta ratifiche dello statuto siamo a questo punto cinquantadue ci possono essere Paesi che rappresenti non trova tutte le diverse regioni del mondo che ivi compreso c'era il complice di Montreux arabo che una componente importante e che è stato però significativo nel corso dei negoziati prima durante e dopo la Conferenza di Roma
Questo significa quindi che abbiamo una speranza concreta che fra le otto e ho sempre attivi che ci possa essere qualche ratifiche importante di paesi arabi giustamente si è parlato delle preoccupazioni di questo Paese e una delle preoccupazioni e quella relativa alla all'inserimento del crimine di terrorismo nella nello statuto della corte si torna oggi a parlare di terrorismo che dopo quanto è successo
L'undici settembre tutti ovviamente si sono chiesti quali poteva essere il meccanismo per sottoporre a giudizio gli autori crimini te la cui serietà della Quick gradita della cui importanza per tutta la comunità internazionale importanza in senso negativo di cui tutti siamo consapevoli ho ricordato ieri il rappresentante della Lega araba certamente ha fatto riferimento anche a cui s'toh al fatto che durante la conferenza di Tommasi discusse della possibilità di inserire specificamente Crimi e il terrorismo fra i crimini previsti dallo Statuto e poi si arrivò alla conclusione di rinviare la decisione su questo punto all'Arco inferenza di revisione che si terrà sette anni dopo l'entrata in vigore dello Statuto ma si può fare qualcosa già oggi e si è discusso ieri niente della possibilità di perseguire e punire e Fini terroristici così Italia attraverso l'articolo sette dello Statuto che è l'articolo che riguarda i crimini contro l'umanità io credo che c'è stato il risultato ieri un vasto consenso sul punto che almeno dal punto di vista teorico gli attacchi alle Torri Gemelle degli attacchi su Washington possano essere comprese nella previsione dell'articolo sette ma da questo a dire che la Corte penale internazionale se ne potrà occupare cene con ma è molto le difficoltà sono numerose prima fra tutte quella per la corte che lo Statuto non è in vigore in secondo luogo che lo Statuto comunque non prevede che la corte si occupi anche i crimini commessi nel passato rispetto alla sua entrata in vigore non ultimo il fatto che gli Stati Uniti come sappiamo non sono parte non sappiamo quando diventeranno cantanti dello stato sembra essere pallida anch'ora è uscito fuori la questione della definizione del crimine di aggressione affatto tanto Atalanta parlare
Non si è ancora arrivati ad una definizione imprecisa che anche questo preoccupa i paesi del mondo arabo
Sì certo questo dato grosso problema è un problema che si trascina da tempo ricordo che a Roma ci fu un compromesso l'aggressione e inclusa tre chi mini previsti dallo Statuto ma la operatività diciamo della dell'esercizio della giurisdizione della Corte su questo crimine viene rinviata al momento in cui sarà definito e tramonti infiniti rapporti fra corte e Consiglio di Sicurezza ricordo che a Norimberga allo Statuto Norimberga prevedeva il crimine di aggressione come un crimine di leadership un crimine di chi abbia abbia organizzato e pianificato ho condotto da un punto di vista di comando politico militare di un Paese un una guerra di aggressione si discute molto in sede di Commissione preparatoria su come definire l'aggressione
Su come regolare i rapporti con la competenza del Consiglio di sicurezza in materia di aggressione da parte di uno stato gli arabi sono sempre stati più favorevole all'inclusione di questo crimine e e direi che anche se non si potrebbe dire che rapidamente si pose pogrom contro insomma tutto penso che lasciare comunque uno spiraglio aperto la prosecuzione dei negoziati sulla definizione del crimine di aggressione anche dopo la prima assemblea degli tanti parti possa essere un incentivo importante una carta che coloro che nell'ambito dei Paesi arabi sono sensibili al problema Della Corte poi solo gioca sui tavoli governativi e parlamentari peptide che insomma l'aggressione ancora non c'è ma ci sono buone speranze che arrivi presto ad essere uno dei crimini che la corte potrà perseguire se non altro una domanda la sessantesima ratificare un traguardo con punto d'inizio
è certamente un punto di c'è un punto d'inizio importante che sta arrivando in fondo relativamente tre stupito da qualche mese il pub pensavamo che arrivasse potesse arrivare soltanto nel due mila tre due mila quattro adesso ci troviamo in una situazione in cui siamo già cinquantadue ratifiche che sappiamo ormai che il diciassette luglio potremo festeggiare non solo il il quarto anniversario dell'adozione dello Statuto anche l'entrata in vigore dello stesso ma ripeto è un punto di partenza dobbiamo partire da lì per fare in modo di aprire un varco presto una corte veramente universale che raccolga
Tutti gli stati membri della comunità internazionale o la maggior parte la stragrande maggioranza di essi e che possono fare della corte un'istituzione da cui nessuno si senta escluso nessun Paese nessun politico nessun nessuna cultura e giuridica e politica possa sentirsi come ripeto esclusa da questa istituzione che è stato detto più volte e la se
Il il momento più alto e significativo per la vita delle Nazioni Unite dall'epoca dell'adozione della Carta di San Francisco
Ignazio la professor Mauro Pagani
Con la dottoressa Lavinia medie mare consigliera gabinetto del ministro di Stato per gli affari esteri commentiamo come ti amo la sua relazione alla dottoressa a ha parlato degli elementi dei crimini
Intanto ieri il rappresentante della lega araba nella sua nella sua esposizione ha espresso delle perplessità oltre che un'apertura e si è soffermato sia sul sulla definizione del crimine di aggressione che sull'importanza del
Del terrorismo declini terrorismo che non è però ha inserito nello statuto
Intanto volevamo sapere un suo parere su questo su questo su questi due punti
Quelle prima di tutto qua
Ray ringraziare veramente no peace dal Just per consacrare questa seminario al la ai Paesi del Mediterraneo e
Che dove c'è una grande parte dei Paesi arabi che fanno insomma Chissano patti del PD questo gruppo di Paesi dico questo perché ha la la nostra regione e proprio una regione che è stata vittima da tanti crimini
Diciamo di di di guerra quindi ha controlli umanità visto che quello che succede nel nei nei in territori occupati
è stata veramente anche atti di aggressione e veramente quella riduzione di fare per tanta curare e tanta attenzione e dalla dal dalla dalla dalla comunità internazionale era detto questo la questione via i del crimine di dell'aggressione o anche del del terrorismo tutti e due crimini non sono stati inseriti nella ancora per l'aggressione se la distruzione in corso ma ma per il in testa e per per il terrorismo no livelli inclusi proponenti di di questa proposta non hanno potuto vinse dire di crimine a Roma e quinti lampara parte del del dello statuto orribili crimini UE che della corte
Terna creazione è una è un crimine che veramente la i Paesi arabi tengono tanto ad averlo nello Statuto perché lo consideriamo come un crimine che che e e e diciamo direttrice sempre all'attenzione che il Madre crimine lavare la la prima la madre di tutti i crimini diciamo
E perché se dove un'aggressione commessa vuol dire che crimini di guerra sanno commenti da crimini contro domani da e anche qualche volta genocidio quindi vi è un crimine che veramente vale ad essere inserito nello statuto
Fino ad adesso non abbiamo trovato con Astor lozione per la definizione di del del crimine della direzione che e i anche della relazione tra questo crimine la nel consiglio di sì spetta il ruolo del Consiglio di sicurezza in questo crimine te dipende solo del Consiglio di sicurezza a fare la determinazione che c'è una creazione e a e spero che la la il premio comma troverà una soluzione prima del del del del dell'assemblea della riunioni del pendenti del del dei Thai di cantabilità dibattito Cusani ebrei di verrà inserito
Eventualmente ecco l'assemblea degli Stati parte è fondamentale
Diciamo tante sono i Paesi del mondo arabo che hanno firmato alcuni di questi di cui tra l'altro lei appunto lei egiziana fa parte sembrano essere abbastanza avanti nel processo che porta poi alla ratifica
è difficile bene il dettaglio però mi maniera diciamo sintetica che punto a che punto state in Egitto
Allora lecito è stato uno dei paesi che ha votato per lo statuto e quinti non ha niente contro lo Statuto però calmi in al contrario e in un Paese che sto POR perduta lei Lele la corte che sopporta il sistema di lipidi e interna di di
Internazionali prima del certe ma e lecito anche ha firmato lo statuto che
A questo punto
L'Egitto sta studiando a la tramite un comitato nazionali dove i tutti le autorità sono rappresentate sta studiando e la la questione di di di ratifica perché certo che e si devono fare Dante ad abitazioni al fare dei delle leggi Terme tante e alberi alla berlina datazioni alla Costituzione spetta e quindi veramente un nuovo processo restammo
Lavorando su questa cosa ma tempi veramente concreti non li posso dare
Ma per esempio nella nostra costituzione che cosa che maggiormente stride con lo statuto della corte cosa che così diverso e che non c'è sta quindi un cambiamento radicale è una domanda se vuole non tanto tecnica però anche come in impatto sulla gente no che che che problemi ci ci potrebbero essere dal cambiare la vostra costituzione nella mentalità collettiva nome molto velocemente perché non vogliamo veramente entrare nei dettagli una parte
Molto importante le le le l'estradizione
E iracheni
La Costituzione egiziana non permette la tradizioni dei nazionalisti si vede i cittadini egiziani
E a questa una parte molto importante che si deve adattare e l'altra parte e che e Grillo feeling inserimento di qualche crimine nella legge insomma dell'ed Emilia dei dei nei climi dei crimini chi fanno parte della della dello Statuto
Quindi c'è qualche problema ma questo non si tratta della Costituzione venga chiesto della questura costituzione l'altro problema illumini l'immunità quindi
Ita dei presidenti e questo anche si deve trovare una soluzione a insomma per per per questo problema e questo qua tra l'altro è una è un problema anche che abbiamo riscontrato con mano che sfida Justice facendo queste conferenze interregionali un un po'ovunque perché in quasi tutti i Paesi del mondo qualsiasi tipo di di diritto applichino c'è l'immunità in questo caso del capo di Stato dei parlamentari la questione dell'estradizione quindi evidentemente questo è una è un vero problema centrale insomma queste conferente che l'avviso della Justice organizzato forza Servono anche a a a trovare delle soluzioni in appalto vedere come gli altri Stati hanno risolto questo problema magari può aiutare anche statiche magari sono si trova nella stessa dello Zanella ringraziamo molto dotta restare ma
Roberto Bellelli magistrato militare consigliere del ministero degli affari esteri dottor Bellelli allora a Siviglia si sono riuniti i Paesi testi arabi dell'area mediterranea presi che in parte hanno già firmato lo Statuto di Roma ma che hanno dei problemi per la ratifica
Intanto spieghiamo ai nostri ascoltatori quali sono queste difficoltà
Bene la Statuto istitutivo della Corte penale internazionale pone dei problemi che a tutti gli Stati che lo hanno firmato perché intendano ratificare o accedere allo Statuto per il semplice motivo che la crea degli obblighi lo saluto spesso nei confronti degli Stati talvolta
Costringendoli a rinunciare a quelle porzioni della loro sovranità regolata dalle Costituzioni nazionali questo è particolare è vero in quanto lo Statuto costituisce un'evoluzione del diritto internazionale nella materia penale dando luogo ad un'integrazione di sistemi giuridici contemporanei e sistemi giuridici appartenenti ad aree molto distanti nel mondo
Stato possibile questo risultato attraverso un lungo negoziato una lunga preparazione
E la fase conclusiva di questo processo ha subito un'accelerazione particolare negli ultimi tempi
Ma il dato essenziale è che comporta una inumazione sullo scenario dei singoli stati e del diritto internazionale paragonabile a quella del istituzione
Da un lato delle Nazioni Unite e dall'altro dell'Unione Europea in quanto si tratta di una rivoluzione che riguarda i sistemi giuridici tutti i Paesi che accettano di farvi parte
Ne consegue che i problemi che sono coinvolti per la tutela delle sovranità nazionali da un lato che l'accettazione dell'universalità della corte sono relativi alle garanzie che all'interno delle stesse Costituzioni sono state previste quando le costituzioni sono state
Tracciate
A salvaguardia della indipendenza del potere legislativo da un lato che si parla dell'immunità ad esempio dei parlamentari a salvaguardia della
Indipendenza né d'altro lato del potere rappresentativo dello stato del capo dello Stato rispetto ad iniziative giudiziari anche arbitraria ed è questo il caso dell'immunità del capo dello Stato
Altri aspetti sono quella del tutela dei cittadini di uno Stato rispetto a iniziative giudiziarie distratti esercitate contro di loro in Stati terzi di questo il problema del divieto di estradizione contenuto generalmente nelle costituzioni contemporanee dei cittadini di uno Stato verso uno Stato terzo
Altri problemi che nessun ci sono sono di minore entità ma possono essere individuate ad esempio nella divieto che in alcune costituzioni cioè irrogare delle sanzioni penali
Perpetua e come il caso del carcere a vita dell'ergastolo siamo tutti questi problemi che possono trovare soluzioni differenti sono stati affrontati in vari paesi con una maggiore ampiezza è venuta oppure cercando va bene la understatement ritenere la mia più bassa sono stati quindi da un lato affrontate come le modifiche delle costituzioni dall'altro con delle semplici attività interpretative che hanno preceduto il processo dirà ippica soluzione scelta all'Italia in quest'ultima linea non avevamo di alcune disposizioni della Costituzione che ci hanno consentito di partecipare per esempio dal Trattato di Roma istitutivo del Comunità economica europea e sono state ritenute condivisibile la Corte costituzionale a suo tempo e sono le stesse interpretazione che oggi diamo per accettare lo Statuto di Roma come costituzionalmente compatibile alcuni degli Stati nel paese di Mediterraneo hanno problemi molto analoghi ai nostri
I tratti comuni sono appunto quelli dell'immunità noi riteniamo che tutti questi problemi siano risolvibili attraverso un attività generalmente interpretativa quando proprio da questo non sia possibile
Considerato anche che sono richiesti i tempi lunghi terrà una modifica costituzionale al siamo dell'opinione che questo processo di revisione costituzionale dato avviato il più presto possibile alcuni Stati l'hanno già fatto con successo sì attraverso una modifica generale la Costituzione attraverso clausole generali si attraverso modifiche mirate modifiche puntuali
Ma perché si parla di estradizione in alcuni casi e in altri casi di consegna ineffabile ma le due cose non sono proprio
Pini sino a qualche anno fa non si conosceva neanche l'emozione della così detta consegne la consegna consiste nella trasferimento di una persona
Dice lo Statuto la Corte penale internazionale da uno stato alla Corte penale internazionale
L'estradizione invece sempre secondo la definizione dello Statuto la consegna di una persona da uno Stato trasferimento una persona dallo Stato a un altro Stato
Questa definizione dello Statuto corrisponda all'evoluzione che si è avuto della mozione di trasferimento della persona per scopi di giustizia
Cooperazione giudiziaria nel senso tecnico
Sino a qualche anno fa appunto la il rapporto di cooperazione giudiziaria era fondato sull'estradizione perché non esisteva un'autorità giudiziaria internazionale con l'istituzione dei tribunali ad hoc per l'ex Jugoslavia per il Ruanda Ristop beh in quanto questi tribunali non sono più espressione di una giurisdizione persa di uno Stato diverso da quello che viene richiesto di cooperazione ma sono espressione della giurisdizione nazionale stessa si pure regolata secondo forme previste dal diritto internazionale si è previsto una vissuto diverse appunto Colella consente gli effetti sono gli stessi che una persona un cittadino eventualmente esce dal territorio nazionale tre essere giudicata autore questo altrove però ben pesca l'esposizione è uno Stato sovrano terzo nel caso di un tribunale internazionale e un'autorità giudiziaria internazionale che ha sede in un altro Stato ma non è l'autorità di un altro Stato è come se fosse questo il caso alla Corte penale internazionale come se fosse uno a Est emozione dell'autorità giudiziaria dello Stato che consegna non si pone quindi il problema della consegna in contrasto con il divieto di esposizione previsto ad esempio dalla nostra costituzione sia per il cittadino che per lo straniero è andata agli atti
Dice ventisei della Costituzione ma si pone come eventualmente nel caso la corte debba esercitare la sua giurisdizione perché lo Stato italiano non e se esercitarla si pone tale problema di consegna ad una organo della giustizia diciamo così italiana che siede
Normalmente all'Aja
Ma in questo caso il principio di complementarità nonna non ha sufficiente a garantire a garantire lo Stato che in questo in questo caso magari ha difficoltà a a cambiare la propria Costituzione rispetto a a appunto
Sì o no segni TAC e beh sarò questi questa emittente nazionale CIPE completa e la diciamo in una delle sue implicazioni costituisce un obbligo per gli Stati che sono richiesti di cooperazione di accedere la giurisdizione nazionale anche Simona veramente di fronte alla giurisdizione appunto complementare cioè sussidiaria Della Corte penale internazionale questo avviene in due casi quando lo Stato sia
Non abbia la volontà o non abbia la Ca'la città per esempio il crollo di tutte le sue istituzioni particolari quella giudiziaria di esercitare l'azione penale di perseguire determinati reati
è chiaro che in questo caso la consegna che dovesse se richiesta lo stato di un cittadino che lui non è in grado di giudicare al suo interno
Non è altro che una
Espressione dello stesso principio di complementarità sesso una volta che si attiva il meccanismo di giudizio davanti alla Corte dello Stato dopo che esercita la sua giurisdizione primaria
Lo sparo è obbligato a consegnare resta però il fatto che una costituzione sarà pur sempre in vigore dove dove conta e a una divieto di estradizione questa interpretazione sul rapporto tra consegnassero il d'estradizione la pur sempre mantenuta
Ma io non so se questa semper calzante però quello che è sta succedendo nella ex-Jugoslavia rispetto per esempio all'ex dittatore Milosevic
E d'altra parte invece con Mladić e Karadzic
Milosevic è stato consegnato Mladić e Karadzic no
Per la cronaca è questo il problema del collaborazione la cooperazione giudiziaria delle scelte politiche possibili a seconda del momento storico
La consegna di di Milosevic
è avvenuta quando la situazione politica lo ha consentito a sono attese sono certo concrete che lo Stato
Si è chiesto di collaborazione e di cooperazione da parte del dell'ex-Jugoslavia
Riesce a dare o vuole dare a seconda della della possibilità dell'establishment politico in questo momento storico
Naturalmente questo un problema di fatto in quanto problema politico
Non riguarda gli obblighi giuridici che sono naturalmente esiste che sono però eseguibili e cioè possono essere sanzionati e valore da osservanza soltanto attraverso un meccanismo che è pur sempre un meccanismo politico dovendo passare nel caso tribunali ad hoc attraverso Consiglio di Sicurezza la minaccia di sanzione può eventualmente l'imposizione di sanzioni in chiaro del Consiglio di Sicurezza avendo un ruolo politico di salvaguardia
La pace e la sicurezza internazionale tiene conto non soltanto del fatto in sé che vi sia stato o meno una violazione dell'obbligo di cooperazione giudiziaria con il tribunale ad hoc che lui stesso il seguito ma tiene conto anche dopo Meta atti naturalmente incidere con i suoi poteri autoritativi con eventuali sanzioni per l'esecuzione di questi obiettivi insomma è una questione possibilità politica di applicare delle sanzioni ma questo non riguarda
Consiglio di Sicurezza ce l'avrà anche rispetto all'interno c'è anche in accordo cioè nel caso uno stato non collaborasse chi quale organo può andare a dire a quello stato devi farlo ed eventualmente poi dare delle sanzioni
Naturalmente lo statuto della corte uno statuto che è stato
Adottato non dalle Nazioni Unite è stato adottato dagli Stati che hanno partecipato alla Conferenza di Roma del novantotto
E dati i suoi meccanismi interni ben differenti da quelli previsti dal Nazioni Unite in particolare i tribunali ad hoc sono istituiti dal Consiglio insicurezze quindi la responsabilità
E dei le decisioni sul funzionamento dal punto di vista politico sono riconducibili al corso le sicurezze mentre
Gli Stati che partecipano alla Corte penale internazionale dava vita ad assemblee negli Stati parte quindi il primo però attraverso cui passano
Al de questioni che riguardano lei cooperazione internazionale che l'assemblea degli Stati parte c'è un meccanismo previsto lo stato Uto secondo il quale la il tribunale comunica le violazioni in questi obblighi l'attraverso il passaggio di Stati parte
Si può arrivare naturalmente al decreto organi delle Nazioni Unite per avere eventualmente delle sanzioni più efficaci però naturalmente trasferimento al di fuori degli organi della corte dell'attività per così dire sanzionatoria che riguarda che ho saputo poi deve essere condivisa da Stati che possono non essere parti dello Statuto e questo naturalmente complicare le cose
Torniamo a noi in Italia Italia ratificato da che punto che punto è l'iter di adeguamento del diciamo del del nostro ordinamento interno Aldo sotto di Roma
L'Italia al momento della ratifica che è stata particolarmente celere fatta dall'articolato su subito dopo il Senegal siamo stati il secondo Paese ratificare nel novantanove un anno di distanza dall'adozione dello Statuto
Per fare questo dicevo l'Italia alle dovuto fare una cifra in un certo senso drammatica cioè ratificare senza porsi troppi problemi
Sì adattamento preventivo del diritto interno per la verità questa è la via che talento preventivo la scelta soltanto il Regno Unito per ragioni di carattere costituzionale quindi la il disegno di legge per l'adattamento del diritto interno è stato stralciato levate le competenti commissioni parlamentari Rita seguito a chi è diversa cardiache passata attraverso due commissioni di studio presso il ministero della Giustizia e degli Esteri che hanno elaborato dei disegni di legge delega nell'attuazione nel è l'adattamento al diritto del Nord statutaria
Del diritto interno queste queste bozze diciamo di di legge delega solo è attualmente all'esame del ministero della giustizia
I compatibilmente con i tempi tecnici necessari speriamo che comune dei prossimi durezze e cioè in tempo per per l'entrata in vigore dello statuto che ormai si prospetta eminente speriamo di avere quanto meno la presentazione al Parlamento se non la dote sì ora dei disegni di legge poi se dovesse passare questa soluzione offerta dal governo c'è quella del disegno di legge delega naturalmente ci sarà un termine ancora da stabilire per l'emanazione dei decreti delegati
Nel decreto legislativo di attuazione della della legge delega ma questo è un problema minore in quanto essenziale avevo la delega legislativa completa rispondente possibile alle all'ampiezza delle novità riportate dallo Statuto piuttosto che a dire dei provvedimenti legislativi molto ridotti nel loro contenuto e che potrebbero in futuro comportarci dei problemi
Mancato adeguamento allo Statuto
Cosa sta facendo l'Italia è più in generale anche che cosa ha fatto in passato per promuovere le ratifiche dei Paesi terzi
Dunque l'Italia dopo la Conferenza di Roma e ha svolto un attività diciamo così di carattere generale divulgativa che assunto dei connotati più concreti nell'organizzazione di una seminari per Zarate al Siracusa
Del due mila combattività intersezionale rispetto alla ai lavori della commissione preparatoria che ancora in corso nell'ambito di nazionalità e di recente dallo Sco insomma assunto una serie di iniziative in ambito di Unione europea presentando il oggetto della posizione comune che è stata votata l'undici giugno dal Consiglio dei ministri dell'Unione Europea una forte posizione comune che obbliga tutti gli Stati membri al sollevare tra le altre cose nel contesto il dialogo politico con gli Stati terzi la questione della immediata ratifica eccessiva lo strutto erogate ma poi sul piano bilaterale anche allacciare una serie di iniziative verso in particolare gli Stati dell'Estremo Oriente dal momento che l'ansia del Paese nel cui ambito e la regione del modo in cui abito c'è il minor numero di ratifiche per la vita sino a questo momento una sola
Sono stati selezionati alcuni Paesi che svolgono un ruolo chiave nella politica e nella sicurezza di quelle aree geografiche
E sono stati intrapresi passi bilaterali in questo contesto sono stati avvicinati da autorità competenti sia in Giappone che in India e sono stati riportati buoni risultati nella sensibilizzazione dei competenti Ministeri sul problema è stato avviato un dialogo
Che viene seguito con interesse anche dei nostri partners comunitari e sul quale viene una sinergia di sforzi in questo momento tra l'Italia e l'Unione europea nostro detti io e quello di avere nel più breve tempo possibile in particolare degli Stati chiave asiatici faccio particolare riferimento al Giappone all'India
Come possibili partecipanti dello statuto della corte per vari ordini di ragioni prima tra tutte naturalmente e la partecipazione del di tutte le regioni del globo anche per consentire il funzionamento del meccanismo di complementarità psico dando la giurisdizione primaria sui crimini eventualmente commessi in quell'area geografica all'interno della corte è un obiettivo credo ecco e ambizioso in quanto si tratta di smuovere
Delle convinzioni consolidate si tratta di grandi paesi che hanno i meccanismi anche dal punto di vista legislativo piuttosto piuttosto lenti e diversi forse da da quelli il più diretta nostra esperienza mai che sembra orientato nella direzione giusta stiamo avendo lo scambio di informazioni che è stato molto apprezzato in quei Paesi
Diciamo che su questa linea stiamo orientando anche l'azione dei partners comunitari abbiamo in programma tutta una serie di incontri in ambito Unione Europea perché cercheranno di i mettere
In opera anche le risorse finanziarie dell'unione europea per iniziative in quell'area geografica
In conclusione noi siamo vicinissimi a queste ma queste sessanta ratifiche secondo lei
Sono un traguardo o punto d'inizio sì sempre più
Di fronte a cento novantadue Stati parteciperà anche le Nazioni Unite
Centoventuno votanti a favore dello Statuto a Roma del diciassette luglio del novantotto centotrentanove firmatari Cento quarantaquattro dello Statuto centoquarantaquattro firmatari dell'atto finale della Coppa del secolare che Roma sono apparentemente ben poca cosa sono la soglia minima richiesta per l'entrata in vigore internazionale lo Statuto
Sono ancora una volta a poca cosa rispetto all'ambizioso traguardo dell'universalità del diritto penale internazionale previsto dallo statuto di Roma
E sono quindi esclusivamente un punto di partenza e noi speriamo che dal momento che il platonico eccetera sessantesima rettifica al momento in cui la Corte sarà effettivamente operativa si prevede a distanza di un anno dall'entrata in vigore quindi in qualche momento intorno alla metà del due mila e tre
Speriamo che in questo frattempo sì raggiunga una soglia ben più elevata quanto meno un centinaio di Paesi siano in grado di partecipare pienamente la corte considerarle quella indispensabile credito Vita sul piano internazionale considerarle quella ampiezza di risorse anche umane da consentire una rappresentatività per aree geografiche per sistemi giuridici uniforme
In modo tale altresì da consentire che in primo luogo il la giurisdizione sui reati previsti dallo statuto possa essere assicurata in ogni angolo del globo dalle giurisdizioni competenti in via primaria cioè quelle che hanno normalmente il criterio di collegamento per la Lazio va evitato dell'accusato per il territorio in cui è stato commesso il crimine e questo è indispensabile per consentire che la Corte si è soltanto un'istanza di garanzia della comunità internazionale
Per evitare che questi crimini che normalmente devono essere depressi in questo senso cioè l'obbligo preciso di tutti gli stati parte dello Statuto normalmente deve essere ripresi dagli Stati nazionali possono andare impuniti qualora anche per ragioni di opportunità politiche
Gli Stati nazionali non vogliono o non se era in grado di
Ringraziamo Roberto Bellelli magistrato militare consigliere al ministero degli Affari aste