Lo scontro tra Governo e Sindacati sulla riforma del mercato del lavoro, con particolare riferimento alla modifica dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che disciplina l'istituto del licenziamento del lavoratore subordinato. La nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Rai

Ali radicali allora quali sono le proposte del governo in materia di articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori ne parliamo con Maurizio Sacconi sottosegretario di Stato di Stato all'Uefa sottosegretario Sacconi quali sono
In modo preciso queste proposte del governo proposto il governo non è molto dissimile da quella che aveva già presentato al Parlamento
Questo cauto e sperimento continuerà a riguardare quattro a
E si rivolge a quelle fasce del mercato del lavoro che oggi non hanno protezione confida che
L'esperimento di sostituire da far
Gli oneri della reintegrazione obbligatoria congrua sanzione
Per il delle quindi all'inizio del risarcimento nel caso di licenziamento ingiustificato o
Il lavoro sommerso possa produrre lavoratori
Aggiuntivi
Fino a quindici dipendenti che spendono a fermarci a quella poi
E che posso determinare il passaggio ad un contratto a tempo indeterminato e quindi ad un rapporto di lavoro stabile né i lavoratori precari del mezzogiorno ecco l'unica novità è quella perché quest'ultima norma si applica al Mezzogiorno l'intento è quello di gli avevo un'ulteriore ragione di attrazione di investimenti nel Mezzogiorno nel momento in cui dovrebbe riprendere lo sviluppo economico del Paese come quello internazionale
E quindi per il Mezzogiorno si aprono concrete possibilità di attrarre nuovi investimenti
Misure che rendano più appetibile la scelta di quella localizzazione espettorante ecco sottosegretario il leader della CGIL Sergio Cofferati attaccato duramente anti
E proprio su questo punto sul differenziale nord-sud e vogliono proporre ha detto la gabbia dei diritti che risponde
Che in tutte le aree depresse si sono applicate differenziazione tra l'unione
Non è contento devo quale
Per quanto riguarda
In altre forme di incentivazione
Mentre invece mi sembra che l'incentivazione normativa sia ad un tempo importante allo stesso tempo consentita è un un classico strumento che altrove è stato utilizzato che altrove a avendo successo ovviamente da solo non è certo sufficiente mal si combina con altri
Tanti nel Mezzogiorno come per esempio il fatto che per le nuove assunzioni siano state alterate i contributi previdenziali senta sottosegretario ma che fine fa l'
Un nuovo Statuto dei lavori la cosiddetta riforma degli ammortizzatori sociali noi abbiamo indicato un percorso per gli ammortizzatori sociali e la confermeremo nel dibattito parlamentare sulla legge delega
La quale contiene una primo riordino così intende dei sussidi alla disoccupazione e questo primo riordine importante perché
Il l'incrocio califfi e la formazione continua in modo da
Accompagnare il disoccupato ha un nuovo posto di lavoro e allo stesso tempo in modo da responsabilizzato lo è da evitare che dietro l'indennità di disoccupazione
O altro sussidio si nasconda lavoro nero successivamente con la legge finanziaria
Stanziate alcune risorse che dovrebbero consentire
Il passaggio da un sistema ingiusto obsoleto di ammortizzatori sociali ad un sistema più generalizzato più o robusto di quindi con la finanziaria con la nuova finanziaria di quest'anno amando successiva ha sorpreso anche ecco lo Statuto dei lavori si è parlato molto di questo storico della prodotto dei lavori è
L'ambiziosa riscrittura di tutta la legislazione del lavoro che non ebbe
Amo indicato all'interno del Libro bianco sul mercato del lavoro tuttavia questa riscrittura e la conclusione di questo percorso riformatore una conclusione che noi vorremmo produrre nell'arco nella legislatura
Si tratta di valutare ancora
Mettere già in questo provvedimento la delega
Abbiamo pensato che la discussione intorno allo Statuto dei lavori possono essere
Argomento idoneo per un confronto con le parti sociali quando come ci auguriamo superata la tensione di questi momenti
La ragione
Del dialogo possa prevalere su quella foto ecco a questo punto quali
Porti con le confederazioni sindacali ormai ci sarà lo sciopero generale unitario prevedibilmente di CGIL CISL e UIL contro il Governo
Penso di sì la
Lo sciopero generale
è un
Una fisiologia della democrazia un elemento non che ovviamente bisogna fare di tutto per evitare
Ma che non deve dare luogo nessun timore perché come ha detto un un elemento fisiologico del dialettica tra le parti sociali fra di loro e creazione di FI con il governo
Io credo che tuttavia superato quel momento non si possa che ritornare a ragionare
Il sindacato che un soggetto che è portato per definizione una mediazione quando non fa politica
Sa che erano ma le soluzioni si possono trovare soltanto a metà strada pretendere Lare
Già delle ragioni altrui e veramente un atteggiamento contraddittorio con la logica proprio nel sindacato che come ha detto in una logica di media nelle mi par di capire che secondo lei le confederazioni sindacali ma pure CISL e UIL in quattro uno la resa del Governo sull'articolo diciotto Cetto ciò chiaramente questo che ha impedito il conseguimento di un intesa
Definita una una catena viziosa dei comportamenti cioè la CGIL per prima abbia assunto una posizione pregiudiziale
Non tutta politica
Ne abbia indotto CISL e UIL a per ragioni competitive a seguire la stessa CGIL sul terreno dal pregiudizio politico ma nei fatti sullo stesso terreno della impostazione di merito cioè
Anche CISL e UIL alla fine hanno saputo dire al governo soltanto arredi che rinuncia alle tue ragioni sotto senza un atteggiamento che non può ovviamente portare ad una soluzione sottosegretario Cecchi Ricardo
Mille novecentottantaquattro quando ci fu il referendum sulla scala mobile ma mi pare che lì CISL e UIL fossero lì fossero della partita per così dire fossero Duck o con l'impostazione riformatrice c'è chi dice non si ripeterà il novantaquattro invece quando una grande manifestazione sindacale proprio sulle pensioni
In qualche modo comincia a mettere in crisi il governo di centrodestra né che dice ma che l'attore Rossi riproduce mai uguale credo è anche vero che le assonanze con
Il mille novecentottantaquattro in particolare sono molte cioè ora come allora
E in gioco un tema di modernità
Ricorrono anche allora componenti e conservata e che certo erano più contenute di quelle attuali il contesto politico di allora evidentemente consentiti
Tutti almeno una parte del sindacato si schierasse con le ragioni della modernità ma devo dire che nel rapporto con il mondo del lavoro il tema allora non è rabbino meno difficile del tema attuale perché si pensa intanto che parliamo di diciotto anni fa nel mille novecentottantaquattro
La CGIL
Aveva
Facile argomento di dire che il governo voleva tagliare i salari tagliando i punti di scala mobile e noi avevamo il difficile compito di dire che in questo modo però al di là dell'illusione monetaria avremmo salvaguardato il potere d'acquisto dei salari
Gente capi in quel caso Carpineti analoghi in occasione del referendum però io ricordo una battaglia intensissima giocata fabbrica per fabbrica
Quindi da questo punto di vista l'assonanza molto forte poi gli schieramenti sono sono diversi però
Noto per le vendono schieramento politico molto più larghe più compatto di quello di allora perché allora lo schieramento politico era
Molto meno coeso molto meno impegnato a difendere le ragioni di una posizione di modernità insomma assonanze
Beccarli in mente bene la ringraziamo ringraziamo Maurizio Sacconi sottosegretario al Welfare buon ascolto come sempre da Radio radicale
Radio radicale continua la raccolta delle firme sulle venticinque proposte di legge d'iniziativa in campagna promossa dai radicali italiani abbiamo dei nostri microfoni direttore di Reset Giancarlo Bosetti Giancarlo giorno vogliono Bongiorno che cosa ne pensa di questa campagna delle proposte di legge dei radicali in particolare quelle sulle libertà economiche sulle riforme istituzionali Balotelli radicali possono farò campagna una linea
Che probabilmente destinata a non essere condivisa dalla maggioranza degli italiani ma che ha forse il merito di sempre se vogliamo trovare un merito di consentire una discussione più che a ora sulla sulla sosta
Non sarà il conflitto tra di governo fra questa maggioranza e i sindacati però questo vantaggio Camera è quello di profila
Fare una linea di tipo più apertamente liberista sulla quale il confronto sarebbe secondo me è ancora più difficile che non quello in corso tra i sindacati Berlusconi ma che sarebbe almeno più chiaro perché il fatto è che delle posizioni del governo nel nel contratto attualmente in corso si capisce che bene su che cosa i sindacati mettono un no ormai direi insieme e non si capisce e quali sarebbero quali sono le reali intenzioni del governo fino che punto il Governo intende spingere i suoi intenti di riforma
Ecco nell'articolo dice dell'articolo diciotto e in generale della legislazione sul lavoro in funzione di una prospettiva nuova sia per l'estensione che per l'occupazione ecco nella proposta dei radicali per
Altro occorre ricordare si parla di abolizione dell'articolo diciotto e Sipa
Ma di riforma degli ammortizzatori si questo diciamo infatti il merito che io che riceve quello di mettere sul tavolo una discussione su un modello diverso
Di protezione sociale quando nei prossimo numero diciassette noi pubblichiamo un ma un dossier veramente ampio sulla discussione inglesi in Inghilterra c'è una discussione sì simile ma direi molto più chiaro di quello che ha luogo qua tra Tony Giddens da una parte che sta criticando Blair perché perché avrebbe intrapreso una fase di politiche di spesa
Proprio in funzione dell'occupazione della protezione sociale di fronte al ai ai ai ai fallimenti almeno parziali delle politiche di di cosiddette welfare to War che negli anni passati no su una società poi diciamo già ampiamente arrapato alle politiche della Thatcher eccetera su questo fallimento del Torino è stata spende o un po'di soldi per alzare le aliquote fiscali per creare posti di lavoro per esempio negli asili nido benché le misure degli anni passati non hanno prodotto quell'occupazione femminile che ci si aspettava dice a un confronto chiaro fa una linea che dice aumenti a amo la stesa per creare dei sostegni sociali all'occupazione e un'altra linea che dice no non abbandoniamo la strategia più liberista che ha ha portato il lavora al governo
E che avuto dei costi sociali ma diciamo almeno ha impedito a una destra ancora più aggressiva di governare questa questa è il confronto inglesi in Italia non abbiamo chiaro ma infatti lo stesso Berlusconi lo stesso Maroni dicono non siamo riusciti a spiegare che cosa volevamo io confesso che non ho capito che cosa vogliono perché al il governo vuole cose diverse in momenti diversi
Ora il conflitto e fra queste
Intenzioni invero confuse del governo almeno oscillanti e la posizione nettamente
Ferma in una difesa forte a questo punto unitaria di replica il ventitré marzo saranno insieme sindacati lo sciopero generale tutti e tre di difesa che è una di Hunter per forza di cose o la difesa politica ma di quello sull'obiezione di merito ma la difesa che ha un valore politico che dice no chiarezza contro oscilla più
Ogni prima capiamo bene che cosa vogliono poi e poi vediamo prevede alcune cose che dice il governo sono decano dei dei sospetti sulla
Intenzioni no sebbene l'idea che siano dei cavalli di Troia perché l'idea di fare una verifica fra due anni sull'andamento delle fare delle revisioni delle misure eventualmente improprie e è un'idea accettabile ma fino a che punto si vuole spingere la leva della flessibilità cioè della possibilità di questa la posizione dei radicali invece come secondo te Napoli aveva negato perché è più liberista nella
Nella discussione inglese sarebbe una raccoglie più vicina a quella di chi pensava che dice no una politica più liberista perché per questa via smantellò Mando certe la posizione dei radicali diciamo critica come conservatrici le attente sindacali che prefigurano una difesa delle sole posizioni degli occhi opachi e per creare le condizioni di una economia più dinamica ecco ma bisogna vedere come come quale governo perché non sono in discussione le proposte dei radicali sono in discussione le proposte del governo quindi il sindacato deve no non non decidere su iniziativa in Valle robotica ma in base al governo e sì re si crea
Veramente c'è in sul tappeto la proposta di un'alternativa alle politiche dell'occupazione di questi anni cioè sul tappeto la proposta di passare a un sistema di indennità di disoccupazione che copra veramente i settantotto l'ottanta per cento asiatici hanno questa misura che noi abbiamo una situazione in cui lacuali tornata
La grande maggioranza dei dei disoccupati non è coperto
A dar segni di di di di disoccupazione sapeva bene che il nostro sistema di protezione si basa sulla cassa integrazione sui sui prepensionamenti o a questo è chiaro che non funziona più non potranno più ma in assenza di una relativa la la tendenza dei sindacati così come dei singoli lavoratori e di attaccarsi a questa difesa che pur cioè infatti i radicali propongono appunto proprio queste pronunzie per con con l'articolo diciotto non è un sistema di assegni per la disoccupazione per lui ma allora bisogna che il governo faccia vedere sia per il sistema di copertura di protezione via assegni di indennità per la disoccupazione in quanto tale sia delle delle misure sostanziose sul piano della della formazione dodici mila di Cali sostengono
Saranno questa proposta al governo per altre un pochino una situazione un po'più complessa e producevano ecco quindi tu tu cosa mai conclusa come la vedi tutta questa questione la vedo mi pare molto difficile perché non è riuscita comunali
Forma di questo punto che è strategico ai ai governi di centrosinistra non è riuscita allora lo stesso nella fase della presidenza di D'Alema che pure quella che si è spinta piova anche nell'almeno nel dichiarare certe intenzioni con il famoso documento che poi a un documento europeo riguardava la sì gara anche quella inglese che però poi fu modificato di parlarci tracciamo una linea che indicava il passaggio a una a un'alternativa più simile a quella indicata anche dalle proposte dei vari erano uguale ma più simile non non si riuscì allora anche perché poi il governo D Alema accadde poco dopo la presentazione di quella di quel documento quello di Tito Boeri no di lei al del di Michele e molto più difficilmente ci si riuscirà adesso quando le intenzioni sono del governo sono sono estremamente confuse anche perché le bare gioco le parti fra il governo e la e la Confindustria di D'Amato non sono non sono molto molto
Va be'non c'è una linea netta e quindi la diffidenza del sindacato e secondo me più che giustificata cambiamo argomento almeno in parte l'Ara
Hai l'informazione radiotelevisiva che cosa ne dici del nuovo vertice della RAI ma qui
La discussione tutta abitando in un modo che io direi veramente l'Italia per tante ragioni sta diventando sempre di più un caso di scuola adesso abbiamo una situazione quanto mai indigesta dal punto di da del pluralismo e della varietà della del del paesaggio Previati italiano per via del conflitto di interesse e perché è il proprietario delle delle reti private delle uniche insomma reti private l'Italia è anche il capo del governo e quindi influisce direttamente sull'indirizzo ai e quindi abbiamo un primo aspetto che è quello del controllo politico della RAI sul quale non è stato fatto nessun passo avanti in questi anni né con i governi di c'è sulla destra dal novantaquattro neri con quelli di centro sinistra i passi avanti erano stati a fatti prima con i governi Ciampi Amato e Ciampi del novantatré novantadue novantatré con la RAI dei professori però uniti sì o di un timido distacco dalla dalla dalla politica ma era un inizio poi più niente chi governa mette i suoi la sua maggioranza e quindi qui abbiamo già un primo problema
Veramente difficile da trattare per cui l'Italia in questo momento è famoso nel mondo e l'altro aspetto poi che quello che intreccia questa discussione
In maniera per le
Fra con il fatto che il discorso sulla qualità della televisione in particolar
Avrei sulla qualità le funzioni della televisione pubblica impostato in un modo per cui chi oggi propone di alzare il livello delle trasmissioni di migliorarne la qualità di far corrispondere di più
E la produzione televisiva della RAI a qualcosa che assomiglia a un seno alla funzione di un servizio pubblico viene rischia di apparire come il difensore come diciamo dalla
Quinta colonna di Mediaset dentro la RAI questa questa questa è un intreccio perverso che che va sciolto verrà che va in pensione va impedito che vanta rigatoni come può essere sordo se non con la privatizzazione della
Ai la prima di le gli indirizzi da prendere sono due e siamo sempre lì il primo è assumere una cultura del servizio pubblico della RAI che non sia una cultura del controllo politico questo va
Punto da tutti dalla sinistra alla destra dalle suprema dalle parti moderate ma purtroppo nessuno lo assume veramente fino in fondo avrebbe assunto la Rai va amministrativi già tardare il air France per la RAI dire che la RAI e parte dello spoglio film dello spoil system è una cultura dem democratica è un errore gravi
Primo e lo è chiunque lo commetta va be'perfino attualmente al governo c'è il centro del foglio che bisognerebbe
Affermare una cultura della neutralità della RAI della professionalizzazione assoluta non quella del controllo ma neanche del controllo per quote non è che che dividono bene le quote allora funziona se lo dividono male in modo prepotente funziona no non spunterà in nessun caso neanche della divisione fatta con massi con grande
Con grande accortezza come ai tempi del del del del pentapartito cinque tre due uno eccetera
Questo dollaro dal secondo indirizzo l'altro l'altro aspetto e quello della riduzione delle dimensioni del
Del problema intendiamoci per quanto la RAI diventi piccola che rimane nello spoils system nella cultura nella maggior parte dei partiti e delle componenti della del del Parlamento non se ne esce male almeno più chi coro del problema avendosi tricolore renderlo più piccoli per tre potrebbe voler dire anch'io liquidare un patrimonio di andare un valore perché nelle dimensioni una televisione è uno anche anche anche un suo valore ma può essere un un un qualche contributo ma la la privatizzazione deve
Essere condotta in modo
Da aprire la strada a un altro soggetto c'è un maggiore pluralismo nel panorama
Della della televisione privata altrimenti altrimenti non serve a nulla altrimenti diciamo se la penetrazione civica consegna
Vale anche le quote di audience
La RAI
Al concorrente cioè a me diverte allora non andiamo verso una soluzione del problema dice privatizzazioni materna tentennano
Pone in sintonia a pilotare la prima perché ma poi ci sono già bisogna pilotare la privatizzazione in modo che sia la via per consentire la costruzione di un altro soggetto in competizione con Mediaset anche con la RAI a quel punto qui nel centrosinistra sarebbe San
è un bell'esame di coscienza se avesse venduto la privatizzazione della RAI prima delle elezioni il bene quali ogni discorso si può concludere con un esame di coscienza un'autocritica del centro sinistra però questi argomenti del
Argomenti di TIR di rimpallo di una parte contro l'altra sono argomenti che dovremo mettere da parte dovremo mettere da parte da tutte le parti perché il rimpallo sono diventa infinito perché poi diremo mai centrodestra quando ha governato ha messo su Caro direttore generale cioè un militante di Forza Italia allora nome no il rimpallo delle ogni momento muore non c'è ogni momento è sbagliato per mettere fine a questo rimpallo allo allora
Il discorso va tagliato con una spada non ci sarà mai il momento opportuno perché si capisca che la RAI deve essere sottratta al controllo politico non è mai opportuno perché i partiti vogliono sempre controllata
Allora bisogna tagliar visone che le persone di buona volontà diciamo e tra queste mettiamoci i radicali che sulla RAI hanno sostenuto una posizione sempre
In linea con l'idea della della privatizzazione e allora le liberiamo liberiamo questo tagliamo lo con una
Spada impediamo che si che si continui a pensare che il controllo politico e democrazia no in questo caso non lo è
In questo caso la revoca sia liberale ha bisogno di un minore controllo ha bisogno di uno spazio più ampio alla professionalità bene ti ringraziamo ringraziamo Giancarlo Bosetti direttore di presidente Bono Scurto come sempre da Radio radicale